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  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_11

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    La Voce di Rioneroa Voce di RioneroPeriodico mensile gratuitoMensile - Maggio 2006 Anno Domini I - Numero 2

    Verona: 1500 delegati alla Chiesa italiana la formazione delle coscienze dei laici per accompagnarli

    nella crescita personale

    http://www.lavocedirionero.tk

    SALUTE

    BENESSERE

    CULTURA

    SPORT

    SPETTACOLO

    CURIOSITA

    ATTUALITA

    Verona 29 Aprile

    Incontro AC

    Beati i Miti

    ARCHIVIO

    STORICO

    Pietransieri Acari

    Solari

    pag 8,9,10pag 5,6pag 7pag 1,3

    Interiorit, fraternit, responsabilit,

    ecclesialit: sono le quattro mete che il

    Settore Adulti di Ac invita a avere

    sempre presenti nella progettazione di

    proposte formative a sostegno di laicimaturi e adulti. Sono soprattutto le

    mete a cui fa riferimento la nuova

    Proposta Formativa del Settore Adulti

    che sar presentata dai due vicepresi-

    denti nazionali di Ac, Franco Miano e

    Francesca Zabotti, luned 1 maggio, a

    conclusione del convegno di Verona.

    Scelte per loggi. Si legge nel docu-

    mento: La scelta fatta dallAC di privile-

    giare la formazione delle coscienze dei

    laici per accompagnarli nella crescitapersonale in relazione con il momento

    storico, con lambiente e la condizione di

    vita di ciascuno, ben chiarisce lo stile

    con cui e per cui lassociazione si inter-

    essa della realt socio-politica.

    Il momento storico in cui viviamo ricco

    di elementi che richiedono un difficile

    discernimento e che sollecitano un

    nuovo impegno dei laici credenti: si

    tratta senza dubbio di una nuova stag-

    ione della presenza nella societ civile

    e politica dei credenti, una nuova fase

    che si pone in continuit con i passaggi

    storici di un lungo percorso, ma allo

    stesso tempo, prende in considerazione

    le novit del percorso politico-

    istituzionale del nostro Paese e i mille

    rivolgimenti di un mondo sempre pi

    globale. Da una generazione di donne euomini credibili, che scrutano i segni dei

    tempi con unottica di fede, pu nascere

    un contributo allattuale fase socio-

    politica del Paese.

    Sono circa 500 i delegati adulti di AC

    provenienti da tutta Italia, radunati in

    questi giorni a Verona con un loro

    momento specifico allinterno

    dellIncontro nazionale di Ac.

    Di segni di Speranza il tema che,in modo particolare, gli adulti di AC

    approfondiranno oggi e domani 1

    maggio. Un percorso che costituito da

    una tavola rotonda dal titolo La fede

    adulta, la fede degli adulti (che ha visto

    gli interventi di Bruno Maggioni, biblista

    dellUniversit Cattolica del Sacro

    Cuore di Milano, Italo De Sandre,

    docente di Sociologia dellUniversit di

    Padova e Antonio Da Re, docente di

    Filosofia morale, sempre dellUniversit

    di Padova), da una condivisione delle

    esperienze di vita e dalla presentazione

    della nuova Proposta Formativa.

    P IETRANS IER I Premio Beati i Miti Ricetta

    da CAROVILLIdi AMICO DI VINCENZO

    Tutti piangevano nei boschi, piangevano

    la loro Chiesa, dove avevano ricevuto i

    sacramenti, dove avevano scambiato eterno

    amore

    PAG. 7 PAG. 3 PAG. 9

    La parrocchia istituisce il premio

    Beati i miti, fiduciosa che sempre pi

    persone sentano e seguano lispirazione a

    vivere tale beatitudine.

    Inizia una nuova rubrica mensile grazie

    alla collaborazione di Alma Crovetto.

    In questo mese impareremo a fare la nostra

    Crostata di Fragole!

    IN EVIDENZA

    tratto dallUfficio Stampa AC Nazionale

    di ALMA CROVETTO

    Iscritto al Tribunale di Isernia al num 123 registro stampa 29 marzo 2006

    Essere o non essere? Essere essenzial i

    MORTE quante volte in un

    solo giorno sentiamo il rumore

    fastidioso di questa parola?

    migliaia, e migliaia, e migliaia

    ma non riusciamo a fare nulla

    per cancellarla dalla nostra

    esistenza, anche perch solo

    cancellando la nostra esistenza

    cancelleremmo anche la

    morte

    Come evitare le grandi stragi

    della guerra o, per quanto

    riguarda il nostro mondo,

    quelle del famoso sabato sera?

    Iniziando a pensare, rispon-

    derebbe un filosofo contando

    quanti giorni di vita ci riman-

    gono, direbbe un matematico

    cominciando ad amare, rispon-

    derebbe un uomo.

    Ma come si fa a reagire nel

    modo giusto alle morti ingiuste,

    se al solo pensiero dellaldil

    di VANESSA COLETTA

    CONTINUA A PAG. 2,3

    L O P I N I O N E

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit

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    Maggio 06aggio 06

    Essere essenzial i . . .

    qualcuno abbassa le mani verso

    le proprie parti intime? E poi, qual

    il modo giusto di reagire? Egiusto per chi? Come si fa a

    stabilire ci che giusto per tutti?

    Come si fa a mettere daccordo un

    mondo intero se non riescono a

    farlo due grandi e sapienti come

    Bush e Bin Laden?

    SILENZIO. E la sola cosa che un

    uomo riesce a fare dopo domande

    simili. Ma la morte non deve spav-

    entarci. In fondo, chiudendo laporta alla vita terrena, e quindi alle

    certezze, non faremo altro che

    aprirla alla nostra pi profonda

    fantasia, laddove arriva il limite

    della conoscenza umana e

    diventa essenziale lessenza

    dellimmaginazione. Non bisogna

    essere convinti che al di l di una

    nuova porta troveremo solo il buio,

    o il vuoto forse cercando meglionel pi intimo significato della

    morte si troverebbe anche un filo

    di luce, lieve, fioco ma indispensa-

    bile per attirarci e trascinarci in

    una verit migliore. E allora la

    morte non altro che un passag-

    gio che fa parte della vita, che

    insegna a vivere, linizio di un

    viaggio immaginario verso una

    destinazione inimmaginabile,

    sconosciuta. Luomo che

    purtroppo ha paura delladdio non

    riuscir mai ad accettare

    labbandono delle bellezze e dei

    tesori terreni, n la perdita di un

    magico essere che ha percorso le

    sue stesse strade durante parte

    della sua esistenza e che miste-

    riosamente lascia un vuoto

    accanto a lui. Ed ecco allora che la

    fragilit umana d vita ad una

    lacrima che bagna il ricordo di

    quellessere , che taglia il percorso

    L O P I N I O N Esegue da pag. 1

    * * ** *

    Vi a R o m a , 1 2 08 6 0 8 7 R i o n e r o S a n n i t i c o ( I S )

    t e l . 0 8 6 5 8 4 8 1 1 0 - - f a x 0 8 6 5 8 4 8 0 1 6

    e m a i l : i n f o @ h o t e l p a b l o . i t

    di VANESSA COLETTA

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    3

    Premio Beati i Miti - 2 edizionesegue da pag. 2

    di quelluomo e, lacrima

    damore, colma il vuoto

    accanto a lui

    Morti ingiuste, morti

    violente, morti inaspet-

    tate, morti ineffabili

    La morte che cerca

    luomo, la morte che

    prevale sulla forza

    umana, la morte che

    vince in coppia con il

    destino

    Luomo che cerca la

    morte, luomo stanco di

    vivere.

    E non stupiamoci di un

    uomo che dice: Se

    vero che vivere amare

    io posso dire di aver

    sempre vissuto. Ma se

    vero che vivere essere

    amati io posso dire di

    essere nato gi morto.

    (da Umanizziamoci,

    1 trimestre 2005) che

    mondo ? Che uomini

    siamo se per apprez-

    zare la vita abbiamo

    bisogno di essere sul

    punto di morte? FOLLI,

    siamo dei folli

    E ditemi che senso ha

    vedere un uomo che

    muore da vivo, mentre

    molti altri che rimar-

    ranno in vita, dentrosono gi morti

    Premessa

    Il giorno 29 Settembre 2004 nella parrocchia Santa Maria Assunta in Carovilli

    restituito alla piet popolare il corpo ricomposto di Santo Stefano del lupo Confessore,

    patrono del paese.

    Il Santo, monaco benedettino, nativo di Carovilli e vissuto nel 1100, si distinse per la sua

    grande mitezza. Viene rappresentato nellatto di ammansire un lupo.

    La parrocchia, per onorare il proprio Patrono, istituisce il premio Beati i miti, fiduciosa che

    sempre pi persone sentano e seguano lispirazione a vivere tale beatitudine.

    ISTITUZIONE

    1) La Parrocchia Santa Maria Assunta in Carovilli (Is) e la Caritas diocesana di Trivento

    istituiscono il premio Beati i miti . Esso non ha scopo di lucro.

    2) Tale premio assegnato ad una persona che abbia saputo vivere specificatamente con

    atteggiamento di significativa mitezza una situazione particolare o la quotidianit della

    vita.

    3) Il premio indetto annualmente ed costituito da una somma in denaro da stabilirsi di

    volta in volta dagli enti proponenti.

    4) Unapposita commissione giudicatrice sar costituita di anno in anno.

    5) E consentita la possibilit di avvalersi della eventuale disponibilit collaborativa,

    nonch dellapporto, anche finanziario, da parte di enti, associazioni, privati, fondazioni

    e quanti altri interessati a dare risalto alliniziativa in argomento.

    REGOLAMENTO

    1) La parrocchia raccoglie annualmente le segnalazioni con le relative motivazioni.

    Il premio viene assegnato esclusivamente sulle indicazioni date, senza limitazione

    alcuna di cittadinanza o preclusioni di sorta riguardo al sesso, allet, alla razza ed alla

    religione.

    2) La scheda di partecipazione, debitamente compilata, deve riportare lesatta

    indicazione delle generalit del partecipante, lindirizzo completo con numero

    telefonico e/o fax , codice di avviamento postale.

    3) La scheda di partecipazione deve essere corredata da una relazione che dovr esporre

    una situazione o la quotidianit della vita del protagonista vissuta con atteggiamento dimitezza e non di generica bont.

    Maggio 06aggio 06

    di VANESSA COLETTA

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    4) Gli elaborati pervenuti diventeranno di propriet della Parrocchia S.Maria Assunta di

    Carovilli, che ne disporr pienamente per farli conoscere tramite eventuale pubblicazione.

    5) Le segnalazioni saranno prese in considerazione solo se :

    a) arrivate non oltre il termine stabilito (a tale scopo fa fede il timbro postale di Carovilli ) ;

    b) complete di relazione e scheda di partecipazione ;

    c) complete di autorizzazione al trattamento dei dati della persona segnalata, nel caso di

    minore , da parte di chi ne esercita la patria potest.

    d) Complete di nome, cognome , firma del dirigente scolastico o del parroco proponenti

    con il relativo timbro dell ente che rappresentano.

    Sono pertanto da considerarsi nulle quelle non recanti tale timbro .

    6) Lo scrutinio delle schede viene fatto nella parrocchia S.Maria Assunta di Carovilli dalla

    commissione giudicatrice i cui componenti saranno individuati annualmente dalla stessa

    parrocchia e dalla Caritas diocesana .

    La proclamazione del vincitore avviene sulla base della maggioranza relativa

    dei voti espressi dai membri della commissione.

    In caso di parit il premio assegnato ex-equo

    I risultati della votazione saranno resi noti attraverso i mezzi di comunicazione e sul sito inter-

    net www.santostefanodellupo.it

    7) La data della cerimonia di premiazione stabilita dalla parrocchia S.Maria Assunta diCarovilli in accordo con la Caritas diocesana .

    8) Il vincitore del premio avr la comunicazione un congruo tempo prima della cerimonia di

    premiazione.

    9) Con appositi provvedimenti predisposti, gli enti proponenti si riservano la facolt di appor

    tare variazioni al presente bando di concorso.

    10) Il premio istituito il 29/09/2004 e la scadenza delle domande di partecipazione, per

    questa 1^ edizione, fissata al 30/05/2006.

    Lammontare del premio di 1000 .

    11) Gli elaborati dovranno essere inviati al seguente indirizzo:

    Parrocchia Santa Maria Assunta

    Premio : Beati i miti

    86083 Carovilli (Is)

    Il bando si trova sul sito internet www.santostefanodellupo.it unitamente ai fac-simile delle

    domande. Ulteriori informazioni potranno essere richieste al parroco di Carovilli.

    Premio Beati i Miti - 2 edizioneL O P I N I O N E

    segue da pag. 3

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 5

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    salute & benessere

    Gli acari sono animali di piccole dimensioni (da meno di un mm fino a 3 cm di lunghezza). Ne abbiamo

    sentito parlare molte volte perch essi vivono nei nostri materassi, nei cuscini, nelle coperte, trapunte,divani, poltrone, moquette.In questi oggetti casalinghi trovano il loro habitat naturale, cio una temperatura compresa tra i 15 e i20C , valori di umidit compresi tra il 60 e l'80% ed assenza dei raggi solari. Ma di cosa si nutrono gliacari? Il nutrimento ideale per questi microrganismi rappresentato dalle scaglie di cute (forforaprodotta dal normale ricambio della nostra pelle), ma l'acaro non disdegna anche i residui di cibo, igranuli di polline, le muffe e le piume.Si annidano maggiormente negli ambienti dove c pi polvere, quindi pavimenti, tappeti, tendaggi,peluches e libri.Questi animaletti causano allergie che si manifestano con infiammazioni nel naso, cute, polmoni eocchi per poi evolversi in rinocongiuntiviti, asma, prurito e dermatiti.Questi sintomi si possono presentare maggiormente nel periodo invernale, quando in casa c unaltatemperatura e alti livelli umidit; queste caratteristiche possono verificarsi anche in una casa nonabitata da qualche tempo e soprattutto nella stagione estiva.Dobbiamo specificare che non si diventa allergici allacaro in s, ma ad alcune particelle presenti nellefeci.Ma possiamo eliminare completamente gli acari dalle nostre abitazioni?Questo pressoch impossibile, in quanto non esistono case prive di polvere; possibile tuttaviaridurre la loro presenza adottando dei semplici metodi:1. Tutta la casa deve essere arieggiata, in particolar modo la stanza da letto.2. Strano ma vero, gli acari adorano il cotone. Quindi preferibile utilizzare materiali impermeabili

    e sintetici ( un esempio il goretex)per sigillare cuscini, materassi, piumini, coperte e trapunte. Questeprecauzioni valgono per tutte le persone, non solo per quelle allergiche.3. Lordine e la semplicit sono le parole chiave per combattere gli acari. Una casa arredata contendaggi pesanti, carta da parati, moquette poltrone imbottite fiori secchi sede di molti acari. Quindimeglio arredare una casa con mobilio semplice e facilmente pulibile.4. Non aumentare lumidit in casa.5. Utilizzare una mascherina per le pulizie di casa.6. Lavare la biancheria del letto (una volta la settimana) a una

    temperatura superiore ai 55C, esponetela la sole a lungo insiemea materassi, cuscini e coperte.E possibile impiegare coperte e copripiumini antiacaro.

    Questi metodi sono molto efficaci, ma anche importante sapere che:Il lavaggio a secco non sembra efficace nelleliminazione degli acari.I divani in pelle vengono colonizzati dagli acari.Anche il coprimaterasso va pulito spesso.Essendo il goretex un materiale costoso, utile racchiudere il materasso in un sacco di

    plastica e, dato che rumorosa, si pu mettere poi un coprimaterasso di spugna.Anche i termosifoni vanno spolverati.Esistono degli aspirapolvere dotati di filtri ad acqua e di filtri ad alta efficienza (Filtro HEPA, Cosa

    sono gli aspirapolvere dotati di filtri HEPA? I filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air) sono costituitida fibre sintetiche e cellulosa, prodotti alla fine della 2 Guerra Mondiale per risolvere il problema dellarimozione della polvere radioattiva. Sono in grado di trattenere tutti gli allergeni in quanto arrivano acatturare particelle fino ad un diametro minimo di 0,3 micron)

    E tuttavia impossibile vivere in una campana di vetro, consoliamoci del fatto che non siamo gli uniciabitanti in casa nostra.

    PA R A S S I T I D O M E S T I C I

    G l i A c a r i g l i a b i t a n t i d e l l e n o s t r e c a s e

    a cura di STEFANIA MOTTA

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerorubrica

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    di Veronica Di Fiore

    I So l a r i

    Lestate sta arrivando, la voglia di

    andare in spiaggia si fa sentire e si

    nizia a pensare a come proteggersi

    e difendersi dai raggi ultravioletti del

    sole, ormai ben noti e causa di danni

    alla pelle, agli occhi e al sistema

    mmunitario. Oltre a ci, un ulteriore

    problema sono le scottature fastidi-

    ose, causate dal forte calore del sole

    e dalla prolungata esposizione

    magari nelle ore di punta della

    giornata. Bisogna quindi trovare un

    rimedio per non farci cogliere impre-

    parati. Nelle creme, lo schermo

    totale contro i raggi ultravioletti

    efficace cento per cento non esiste,

    se avete letto sul retro della confezi-

    one del solare questo, non fidatevi.

    Basta usare una crema ad alta

    protezione particolarmente indicata

    per i bambini e per coloro che hanno

    una pelle molto sensibile e con

    carnagione chiara. Se il primo

    giorno che prendete il sole a maggior

    ragione dovete usare la crema. Se

    questultima rimasta aperta

    dallanno precedente, va cambiata

    perch ha perso la sua efficacia ed

    diventata una semplice crema

    idratante e non pi protettiva. Natu-

    ralmente essa va messa ogni due,

    tre ore e subito dopo che si esce

    dallacqua perch il suo effetto

    svanisce. Bisogna valutare il tempo

    desposizione al sole, evitare le ore

    pi calde cio dalle 11:00 alle 14:00,

    anche per prevenire le scottature e le

    macchie alla pelle. Per rimediare al

    danno, ormai fatto delle scottature

    consigliabile usare una crema emolli-

    ente ed idratante, il classico dopo-

    sole. Sono sconsigliate le pomate

    grasse e soprattutto, una volta scot-

    tati, non bisogna esporsi al sole fino

    a quando non si definitivamente

    rimarginata la ferita da scottatura.

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    Maggio 06aggio 06

    di VERONICA DI FIORE

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    La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroARCHIVIO STORICO

    7

    Pietransieri La Traged ia d i P ie t rans ie r i

    di AMICO DI VINCENZO

    -Il 6 Novembre il dolore per ipopolani nascosti nel bosco non

    si contenne quando si seppe ci

    che i Tedeschi fecero alla Chiesa

    del villaggio: entrarono nel luogo

    di preghiera e distrussero ogni

    arredamento sacro e suppellettile

    che vi trovarono e alla fine

    bruciarono l edificio sacro.

    Tutto venne distrutto: larchivio,

    laltare, i banchi, le statue religi-

    ose, fra cui quella lignea e

    pregevole di San Bartolomeo

    Apostolo, venerato protettore di

    Pietransieri.

    Tutti piangevano nei boschi, pian-

    gevano la loro Chiesa, dove

    avevano ricevuto i sacramenti,

    dove avevano scambiato eterno

    amore, dove con la fede e la

    devozione avevano solennizzato

    le feste: il Natale, la Pasqua, la

    Festa del Patrono.

    Ora loro da soli, in quei boschi, in

    quei casali non avevano pi la

    loro identit familiari, erano una

    comunit affidata al destino.

    La seconda vittima dei carnefici

    fu Maria Cordisco appena ventot-

    tenne e madre di una bimba di sei

    anni.

    Nei casolari il cibo era sempre

    poco per tutte quelle persone

    nonostante fossero ben riforniti;

    infatti i proprietari avevano, visto linverno, fatto le provviste di cibo,

    frutto del loro lavoro campestre

    (patate, legumi, granturco etc.) egli animali ogni tanto venivano

    sacrificati per sopravvivere e

    sfamare soprattutto i bambini.

    Ora la nostra Maria, che viveva

    nel Casolare Macerelli, decise di

    preparare il pane con un po della

    farina che aveva recuperato.

    Impast le forme e si diede da

    fare per accendere il forno, recu-

    perando nel bosco la legna

    necessaria.

    Ma il perfido nemico era in

    agguato fra i vicini cespugli e

    lancia una bomba a mano nel

    forno appena acceso.

    Un forte boato, lingue di fiamme

    dappertutto, e in terra il corpo,

    orribilmente depezzato della

    nostra giovane madre, uscita allo

    scoperto per fornire cibo alla sua

    bimba e ai compaesani.

    Comincia cos il martirio di questa

    povera e pacifica gente.

    Dal giorno 14 al giorno 20

    Novembre 1943 ben 18 persone

    vengono uccise quasi preludio di

    domenica 21 Novembre data

    della strage.

    Il giorno 16 Novembre, nel corso

    di un rastrellamento, vengono

    fermati alcuni giovani: i fratelli

    Alfonso e Sinibaldo Macerelli, i

    fratelli Antonio e Vincenzo

    Guido,Arnaldo Oddis, CostantinoIarussi e Lorenzo Macerelli.

    Per un tentativo di fuga ( o peressere stati considerati ribelli e

    quindi rei di morte), vennero

    fucilati in localit Anito delle

    Lesche.

    Il giovane Sinibaldo che non era

    riuscito a seguire gli altri, venne

    condotto dai tedeschi in localit

    la Croce, vicino l abitato,

    costretto a scavarsi la fossa e

    freddato.

    Nei casolari, sul far della sera,

    cominciarono le preoccupazioni

    per i familiari di queste persone;

    alcuni di loro come Antonio Guido

    e Costantino Iarussi, erano padri

    di numerosa famiglia e quindi

    era normale che le mogli e le

    madri fossero in pensiero.

    Ma, con il passar del tempo le

    speranze di riabbracciarli si

    resero vane e cominci la

    disperazione.

    La moglie di Costantino Iarussi

    cominci a vagare di luogo in

    luogo per ritrovare il marito ma, il

    destino volle che il 21 novembre,

    venisse uccisa anche lei, nei

    casolari.

    La moglie di Antonio Guido era

    disperata, aveva con s i figli, fra

    cui la piccola Norma di appena

    sei mesi che in quelle ore, nonos-

    tante la atroce situazione, doveva

    allattare; la piccola le mor tra le

    braccia.

    Maggio 06aggio 06

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero8

    Maggio 06aggio 06

    d i Vincenzo DAmico

    M u s i c a

    Non bastata lacqua n il catastrofismo dell uomo

    per distruggere la citt dove Dio ha piantato il semedella musica: NEW ORLEANS.

    A New Orleans tutto parla col blues, tutti cammi-

    nano, sorridono e piangono con quel semitono di

    differenza che rende una scala melodica qualcosa di..

    di diverso.

    Channo provato in tanti, ma solo i grandi cantautori

    folk (Dylan, Ghoutri, Seeger) sono riusciti a

    chiudere in un album lodore che si respira per le

    strade di quella citt dove il tempo si fermato e

    dove si suona e canta dai tempi dei neri nelle pianta-

    gioni di cotone correndo come bambini dietro la

    banda che accompagna il defunto per quei vicoli

    polverosi, regalandogli le ultime note della sua

    esistenza.

    Anche il Boss, alias Bruce Sprengsteen, non ha

    potuto di certo resistere alla tentazione di cimentarsi

    con la musica del diavolo. Nel suo ultimo lavoro

    We Shall Overcome- The Seeger Session riuscito a

    regalare a tutti gli amanti della buona musica un

    album di rara bellezza.

    Dopo aver riscritto gli arrangiamenti di tredici branidella tradizione folk americana ha assoldato diversi

    musicisti locali e, dopo aver attrezzato uno studio

    discografico nella sua casa tra un comodino e un

    divano, ha dato vita a una sessione unplugged in

    cui tra benjo, trombe, chitarre, violini e fisar-

    moniche, in unatmosfera goliardica quasi fino all

    irreale i musicisti, entrando in una trance quasi

    mistica, ci hanno regalato un impasto sonoro

    davvero di altri tempi.

    La prima impressione che si ha dopo aver inserito ilcd nello stereo quella di ritrovarsi con il pensiero a

    volare tra le piantagioni di cotone dove gli schiavi

    intonavano canti al Signore Celeste e poi magari

    passare davanti un saloon, un bordello con il musi-

    cista di turno seduto fuori, ubriaco, a strimpellare il

    suo banjo e il pianista dentro col cartello non

    sparate sul pianista al seguito.

    Vi risparmio lanalisi dettagliata dei brani nei quali si

    parla di amori perduti e ritrovati, leggendari fuori-

    legge da Far West e speranze e sogni di pace.

    In conclusione un album che non pu mancare nella

    cdteca di un buongustaio e di ognuno che abbia

    voglia di ascoltare qualcosa di allegro, melodico e

    particolare.

    1943: seconda guerra mondiale. Joe Enders, unico

    sopravvissuto in seguito ad una sanguinosa battaglia

    nelle isole Salomon, si rituffa nellinferno della guerra con

    uninedita missione da compiere. Il linguaggio del popolo

    dei Navayos, usato dallesercito americano per codificare

    i messaggi segreti rischia di essere scoperto dai giappo-

    nesi, che, per non essere da meno, decidono di catturare

    i Navajos arruolati per decifrare il codice. Gli americani,

    res cognita, assegnano ad ogni Navajo un marine-

    angelo custode, con il compito di proteggere il codice,anche a costo di uccidere il pellerossa, nel caso in cui il

    nemico riuscisse a catturarlo. Enders, venuto a cono-

    scenza dei rischi che il nuovo incarico comporta,

    vorrebbe quasi evitare di instaurare un rapporto di

    amicizia con il Navajo Ben Yazhee, ma il verificarsi di

    determinati avvenimenti lo porteranno a seguire tuttaltra

    strada. Cosicch i due iniziano a combattere sotto

    ununica bandiera, abbattendo quel muro che fino ad un

    secolo prima avrebbe diviso i rispettivi avi. Il film, basato

    su fatti realmente accaduti, mostra senza alcun pudore le

    barbarie della guerra, che viene pi che altro interpretata

    come spettacolo puro a livello cinematografico e non

    come dramma che semina morte. La morte di Enders

    appunto, nellepilogo del film, non lascia nella spettatore

    un senso di delusione, ma al contrario esalta i valori ed il

    compito per il quale ogni soldato ha messo la propria vita

    in secondo piano animato da uno spirito nazionalistico -

    patriottico. Da sottolineare inoltre anche gli effetti

    speciali a cui il regista non ha saputo rinunciare: e non

    parlo di enormi esplosioni o dei soliti stereotipi, ma dei

    combattimenti corpo a corpo che mostrano quanto facile

    sia uccidere un uomo e quanto difficile sia proteggerlo.

    Windtalkers

    Titolo: Windtal kers

    Regia: John Woo

    Nazione: USA

    Durata: 139 min.

    Anno: 2005

    Distribuzione: 01 Distribution

    a cura di MARCO COLETTA

    spettacolo

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_11

    9/10

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerolangolo delle ricette

    9

    di ALMA CROVETTO

    Maggio 06aggio 06

    L a r i c e t t a

    d e l m e s e

    C r o s t a t a d i F r a g o l edi ALMA CROVETTO

    Fragole 2 cestini

    50g di zucchero

    1 barattolino di marmellata

    (di albicocche o pesche)

    Pasta frolla

    300g di farina 00 setacciata

    150g di burro

    3 tuorli duovo

    120g di zucchero

    1 limone

    Mettere a fontana la farina sulla spianatoia (meglio se di marmo), mettere al centro il burro freddo di frigorifero,

    ridurlo a pezzettini e lavorare il tutto con la punta delle dita, fino ad ottenere un impasto sabbioso pi o meno

    sottile.

    Riallargare la pasta sul piano, e lavorandola cercate di ottenere la forma di una fontana, mescolate in una ciotola i

    tuorli con lo zucchero e la buccia grattugiata del limone, una volta fatto questo, unite ancora farina e burro, in

    seguito, lavorate tutti gli ingredienti velocemente con le dita e il palmo della mano.

    Una volta ottenuto un panetto da questo procedimento, lasciatelo riposare per 30 minuti in un luogo fresco.Intanto, pulite le fragole, lavatele e tagliatele a fette un po spesse, mettetele in una ciotola con lo zucchero.

    Preparate la tortiera per la crostata, ungendola con il burro e spolverandola di farina , poi prendete la pasta frolla

    lasciandone un po da parte per fare le striscioline di decorazione.

    Fatene un disco che ricopra la tortiera, spalmateci sopra la marmellata e incrociate a x le striscioline fatte in

    precedenza, infornatela per circa 15 minuti, quando si dorata leggermente sfornatela e fatela raffreddare.

    Prendete le fragole scolandole dal loro succo e mettetele sugli spazi vuoti della vostra crostata.

    Dopo tutto questo lavoro la crostata pronta.

    In alternativa della marmellata pu essere usata anche della crema pasticcera.

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_11

    10/10

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroi nostri giochi

    100

    Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente.

    Nel numero di oggi hanno scritto (in ordine cronologico) : ufficio stampa ac nazionale, vanessa coletta, carovilli,

    stefania motta, veronica di fiore, amico di vincenzo, vincenzo damico, marco coletta, alma crovetto, i crucibo.

    Segnalaci le tue opinioni, riflessioni, allindirizzo email: [email protected]

    Per le questioni che interessano lAzione Cattolica, rivolgiti ai nostri aderenti presenti sul luogo.

    Per qualsiasi altra informazione inerente questo opuscolo rivolgersi a : [email protected]

    Pubblicato in Italia nellanno 2006; Stampata da Adelio Fioritto, via Roma n 56, Rionero Sannitico(IS); Proprietario: Azione Cattolica di San Bartolomeo Apostolo di

    Rionero Sannitico (IS); Direttore responsabile: Deborah Di Vincenzo; Legale rappresentante: Adelio Fioritto

    Maggio 06

    I l N o s t r o C r u c i v e r b a