La Voce di Rionero - LVDR_02
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8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_02
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p e n s i e r i e p a r o l e
La Voce di Rioneroa Voce di RioneroBollettino riservato ai soci e simpatizzanti Azione CattolicaMensile - Maggio 2005 Anno Domini 1 - Numero 2
Il nuovo dolce Ges in terra : Benedetto XVI
HABEMUS PAPAMegli chiede aiuto a tutti noi attraverso preghiere al Signore affinch possa meglio servirci
http://www.lavocedirionero.tk
SALUTE
BENESSERE
CULTURA
SPORT
SPETTACOLO
CURIOSITA
ATTUALITA
Benedetto XVI
Feste Patronali
25 Aprile
ARCHIVIO
STORICO
Diario di
Guerra
Anoressia
nervosa
pag 9-10pag 8pag 7pag 1-2
Chi era Joseph Ratzinger, e chi Bene-
detto XVI? Alcuni potrebbero conoscerlo
come colui che dal gennaio 1982 era stato
costituito ad essere Prefetto della Sacra
Congregazione per la dottrina della Fede,
e che nel passato veniva chiamato
SantUffizio. Nativo di Marktl-am-Inn,
nella diocesi bavarese di Passau, nel
1927, ordinato sacerdote a Freising
(diocesi di Monaco), laureato con una tesi
su santAgostino, docente di teologia
dogmatica nelle pi celebri universit
tedesche (Munster, Tubingen, Regens-
burg). Prese parte al Concilio Ecumenico
Vaticano II come esperto dellepiscopato
tedesco, conquistando la stima e la solida-
riet di coloro che nella storica assise
vedevano unoccasione preziosa per
adeguare ai tempi la prassi e la pastorale
della Chiesa. Tedesco aggressivo, dal
portamento fiero, un asceta che portava la
croce come spada, un bavarese
rubicondo, dallapparenza cordiale, che
abitava in semplicit un piccolo apparta-mento vicino al Vaticano; girava solo in
giacca e cravatta, spesso guidando lui
stesso per Roma una piccola utilitaria, e
speriamo non continui a fare adesso
anche da papa, potrebbe succedere
quanto si racconta con un episodio pi o
meno verosimile. Un papa era in viaggio
verso laeroporto. Avendo dato uno
sguardo allorologio, si rese conto che a
quella velocit avrebbe perso laereo e
addio suonatori. Rivolto al suo autista
disse: se permette guido io. E cos
avanti a 180 a 200 lora per lautostrada
verso Fiumicino. Dallelicottero, la polizia
stradale not quellauto che trasgrediva i
limiti di velocit e diede ordine di blocca-rla. Tre poliziotti riescono a circondarla.
[...]
Il tempo nel nostro paesello
ovvero nei quartieri dove il
sole del buon Dio non da i suoi
raggi, ha gi troppi impegni per
scaldar la gente daltri paraggi
per dirla alla De Andr , scorre
con relativa tranquillit. I non
pi giovani sono sempre l,
(sfidando le intemperie e
lincedere degli anni) sotto il
campanile a impedire con le
loro robuste spalle eventuali
cedimenti strutturali della
chiesa come hanno fatto i loro
padri e i padri dei loro padri e i
padri dei padri dei loro padri e i
padri dei padri dei padri dei loro
padri e e garantire inoltre la
loro opera di supervisione
critica sui concittadini [...]
di VINCENZO DAMICO
CONTINUA A PAG. 2-3
FESTE PATRONALI ANORESSIA NERVOSA IN FIL A DAL PAPA
di AMICO DI VINCENZO del DOTT. CARMINE TOLVE del DR ALESSANDRO TONTI
CONTINUA A PAG. 2
Non era solo il gruppo. Tutto il paese, in
quel periodo, viveva in un periodo florido e
felice, ed era proprio grazie a noi giovani.
PAG. 5 PAG. 8 PAG. 4
Le cause in gioco sono i fattori sociali, che
esaltano la cultura del magro bello, indice
di successo e felicit.
Un evento nellevento, un grande Avveni-
mento, un popolo in cammino a cui un
Grande uomo aveva suscitato una domanda
IN EVIDENZA
di DON ROSARIO DAMBROSIO
L OP IN IONE
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[...] Maria de Filippi continua ad inquinare le antenne di tutte
le televisioni con il suo stuolo di mononeurodotati al seguito,
Can dirige brillantemente il traffico nella zona del Molise
pi trafficata (vai Oronzo,siamo tutti con te!) (n.d.r. Anche
questa testata giornalistica aderisce alla campagna Can
sindaco ) il mai troppo decantato nonch mio carissimo
amico Mastro Tulli continua a guardare le campane
sperando che qualche ignaro passante gli chieda: Cosa
guardi? e come naturale alcuni nostri compaesani ci
hanno lasciato per passare a miglior vita e altre future (ma
gi presenti) vite che verranno al mondo ci hanno inondato
il cuore di gioia. Finite le lacrime per il compianto papa
Giovanni Paolo II si applicato il famoso detto e morto un
Papa se ne puntualmente fatto un altro; cos dalla Polonia
lo scettro che fu di Pietro giunto in Germania e almeno le
preghiere fatte per far s che anche gli stranieri avessero un
lavoro in Italia sono state pi volte ascoltate ?. Il nuovo papa
dagli occhi di ghiaccio, il Papa Panzer come lo hanno
chiamato i giornalisti sembra voler continuare il lavoro di
svecchiamento della chiesa iniziato da papa Giovanni XXIII
e approfondito dal papa polacco. Sotto quei capelli bianchi e
quellespressione fredda si nasconde per una persona
buona e dolce che non perde occasione per stare in contatto
con i fedeli. Ecco forse il contatto diretto che ci rende
questi ultimi papi pi umani, pi vicini [...]
La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
2
Maggio 05aggio 05
di DON ROSARIO DAMBROSIO
CONTINUA A PAG. 3
[...] Il primo accostandosi al finestrino
col verbale in mano per appioppare
una multa sonora, notando che era il
papa alla guida,
rimase inceppato nella parola: Oh, mi
scusi, Santit.. Non sapevo, non
volevo fermarla Prosegua e buon
viaggio!
Gli altri due vedendolo cos emozion-
ato gli chiesero: Ma chi era quel tale?
Non riuscirete mai ad immaginarlo,
perch era un personaggio molto
elevato! Che forse era un capo di
stato?
No molto di pi: Era il presidente
della Repubblica?
Non ancora di pi. Era forse il
Papa?
S era il Papa, ma al suo fianco cera
un altro pi grande del Papa, per il fatto
che lui stesso gli faceva da autista.
A parte la battuta, sta di fatto che un
suo giovane collaboratore, a Roma
parla della sua intensa dimensione di
preghiera con cui contrasta il pericolo
di trasformarsi in grande burocrate.
Spesso ci raduna nella cappella del
palazzo per una meditazione ed una
preghiera in comune.
Un uomo calato, interamente in una
dimensione religiosa che da questo
punto di vista non hanno senso quegli
schemi che lo vogliono (conservatore-
progressista; di destra o di sinistra),
cose che vengono da una dimensione
ben diversa, quella delle ideologie
politiche che di un altro ordine che
supera, in profondit e in altezza,
tutti i restanti. Cos fuorviante appli-
cargli un altro grossolano schema
(ottimista; pessimista): quanto pi
luomo di fede fa suo levento che
fonda lottimismo per eccellenza, e cio
la Risurrezione di Ges, tanto pi pu
permettersi il realismo, la lucidit, il
coraggio di chiamare i problemi con il
loro nome per affrontarli, senza
chiudere gli occhi o schermarseli con
lenti rosa.
In una conferenza del 1966 di giovane
teologo a proposito della situazione
della Chiesa e della fede, diceva: fino
a quando la Chiesa pellegrina sulla
terra, non ha diritto di gloriarsi di se
stessa. Questo nuovo modo di gloriarsi
potrebbe diventare pi insidioso di tiare
e sedie gestatorie che, comunque,
sono ormai motivo pi di sorriso che di
orgoglio. Il posto della
Chiesa, sulla terra, solo vicino alla
croce, per cui il concetto conciliare
che si oppone a conservatore non
quello di progressista, ma di mission-
ario. Il cristiano ricorda a chi ancora
lo sospettasse di pessimismo- sa che
la storia gi salvata, e che dunque
alla fine lo sbocco sar positivo. Ma
non sappiamo attraverso quali vicende
e traverse arriveremo a quel grande
finale. Sappiamo che
le -potenze degli inferi- non prevar-
ranno sulla Chiesa, ma ignoriamo in
quali condizioni questo avverr.
In una intervista del 1991 Ratzinger
affermava che il Papa non decide
assolutisticamente. Egli soltanto il
custode della fede che ci data, la
quale vincola lui come anche ogni altro.
Certamente diventa difficile adempiere
a livello mondiale questo compito,
perci egli con tanta umilt chiede
aiuto a tutti noi attraverso preghiere al
Signore affinch possa meglio servirci.
L O P I N I O N E
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
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Maggio 05aggio 05di VINCENZO DAMICO
PASSATO, PRESENTE... FUTURO
Ho atteso luscita del primo numero
per prendere la penna in mano ( si
perch io le bozze le scrivo ancora allavecchia maniera) e poter iniziare
anche io a buttar gi qualche riga.
Volevo vedere quale strada i miei com-
pagni davventura intraprendevano fra
le tante questioni morali e non, che
interessano la societ di oggi. Quando
al mattino ci alziamo guardiamo certa-
mente prima fuori la nostra finestra e
notiamo le novit rispetto al giorno
prima: purtroppo o per fortuna oranon ci sono pi. E cos, aprendo la
finestra sulla vita sociale del nostro
paese, i purtroppo sono prevalsi sui
per fortuna. Su questo vorrei fermare
la mia attenzione. I libri che abbiamo
letto nella nostra vita ci insegnano che,
nel momento quando si apre una
riflessione su qualcosa, bisogna
partire dal momento in cui si suppone
le cose siano iniziate a mutare; inevi-
tabile che sia cos, ma si pu fare a
meno per di lasciare che il tempo
trascorso sia passato concedendoci
bei momenti ma inutili. Ogni cosa,
anche lacqua, che dai monti scende
verso il mare da milioni di anni in un
moto malinconico e perpetuo, scava
nella roccia e trasforma i luoghi dove
solitaria consuma la sua vita. Allora,
dagli innumerevoli ed entusiasmantiracconti dei momenti che anche io
spesso ricordo con nostalgia,
dobbiamo cercare i messaggi e gli
insegnamenti. Pensare ai bei tempi
andati un discorso che forse si pu
accettare da una persona ormai
consumata dagli anni ed comunque
sicuro che non potranno mai tornare,
ma non si pu pensare che il tanto che
ci stato donato con un intera vita di
sacrifici rimanga uno sterile racconto
da conservare per le serate tra amici.
Sforziamoci di trarre il massimo
vantaggio da un dono che Dio ci ha
dato ricordiamo in ogni modo che ci siapossibile: articoli (anche e soprattutto
su questo giornalino) , video, monu-
menti, ma cerchiamo di vivere una vita
nel solco degli esempi ricevuti.
Dobbiamo riflettere che, chi veniva da
un periodo di guerra ha saputo creare
un isola felice che noi ora stiamo lasci-
ando incolta, incolpando il tempo che
passa. Se anche loro avessero fatto
cos, cosa ricorderemmo noi oggi? Cdata occasione in questa avventura,
che non iniziata per volont mia e
non detto che vada lontano
(potrebbe finire gi domani) come le
tante che per tanti e GIUSTIFICATI
motivi terminano, MA consideriamo
che sarebbe stato un errore grande
non averci neanche provato. Mi rivolgo
soprattutto ai pi maturi di noi: sfruttate
questo altro mezzo che vi viene offerto
e siate generosi verso una realt che
attende il vostro impegno. Mi scuso se
sono stato sincero; un peccato che
oggi si perdona poco.
Pensare ai bei tempi andati un discorso che forse si pu accettare da una persona ormai consumata dagli anni
[...] che raramente attraversava la piazza e quando lo facevaera portato a spalla dai suoi sudditi.Resteranno punti fermi
della lotta politica la sacralit della vita quindi il NO all aborto
e alla pena di morte (anche se lo scrivente non vede differ-
enza nei due omicidi) e pur nel profondo rispetto per le
coppie omosessuali il NO allaffidamento dei bambini alle
coppie non riconosciute. Uscendo da ignoranti e sterili com-
menti da bar su persone biologicamente e psicologicamente
diverse da noi non ho paura di affermare che gli omoses-
suali hanno una sensibilit e unintelligenza non comune e
che molte sacre famiglie non meriterebbero nemmenolaffidamento di un pesce rosso ma purtroppo in molti ambiti
della vita bisogna generalizzare e sappiamo tutti che nella
formazione di un essere umano indispensabile avere
come punti di riferimento sia una figura materna che una
paterna e che nessun genitore pu improvvisarsi simulta-neamente luno e laltro.Vedremo se anche la Cina, ultimo
baluardo del regime comunista nel mondo, intraprender
lopera di apertura a Cristo che molti altri stati non hanno
potuto fare a meno di ignorare, basti pensare alla cattolicis-
sima ma comunistissima Cuba (ma Marx non diceva che la
religione loppio delle genti? Mah.. ce ne sono di contradd-
izioni in giro.) Colgo loccasione per aprire un dibattito su
queste tematiche, cos da mettere sul piatto anche idee
diverse dalla mia (per per favoremotivate le vostre affer-
mazioni: mi capita sempre pi spesso di parlare con genteche si professa intelligente e che poi affronta i temi con la
preparazione pi arida della mente di un tossicomane da
centro sociale)
L O P I N I O N E
dobbiamo cercare i messaggi e gli insegnamenti
di TOLVE FABRIZIO
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Era linizio di una settimana piena
dimpegni di lavoro che mi impedivano
di andare ai funerali del papa (sia
gioved che venerd , infatti, ero in aula
per un corso a Dirigenti medici che si
svolgeva a Trento, non potevo certa-
mente far spostare queste date
programmate ormai da mesi.avrei
dovuto trovare un collega che mi sosti-
tuisse allultimo momentoma non ce
la feci. Mentre pensavo tra me cosa
fare ricevetti una telefonata di una mia
carissima amica che, guarda caso, mi
chiedeva se ero intenzionato ad
andare a Roma: era un segno che mi
interrogava. In un attimo dissi Si e
cercai di organizzare il viaggio per
lunico giorno che avevo libero da
impegni ovvero Mercoled , da Roma
sarei ritornato in nottata comoda-
mente in treno direttamente a Trento.
Confortato dallesperienza
del giorno precedente fatta
da mio figlio maggiore che in
nottata era arrivato a vedere il
Papa dopo sei ore di attesa ci
mettemmo in viaggio e
coinvolsi laltro figlio perch
mi sembrava che fosse
anche per lui una possibile e
significativa esperienza. E
cos quando arrivando aRoma iniziammo la fila lungo
il Tevere non avevamo la
piena consapevolezza di
quello che ci aspettava, ma
forse, nemmeno dellevento
nellevento che si stava com-
p i e n d o .
Si proprio un evento nellevento, un
grande Avvenimento, un popolo in
cammino a cui un Grande uomo avevasuscitato una domanda, aveva destato
un desiderio, aveva risvegliato in tutti
questi anni un senso religioso per
ciascuno di noi. Ma non un senso
religioso generico, una generale
esigenza di trascendente ma un
senso religioso (linsieme di tutte le
nostre pi semplici ed elementari
esigenze, di felicit , di bellezza, di
verit) a cui Cristo risponde in pieno
anche oggi alluomo del terzo millen-
nio. E la gente che era fianco a fianco
a me in fila dapprima con grande
pazienza , dopo un certo numero di
ore con un po pi di comprensibile
insofferenza, era l proprio per questo,
cos come me per ringraziare sia il
buon Dio che ci aveva dato questo
Papa e lui stesso perch aveva
ridestato in me questo senso, questacertezza, questo bisogno. Evidente-
mente ognuno con la propria storia,
con le proprie esperienze, tutti per
con un grande senso di gratitudine e
la libert di ciascuno far decidere
nella vita come testimoniare questa
gratitudine. Una cosa era evidente: l,
attraverso quel popolo che testimo-
niava questo sentimento di gratitudine,
continua ad essere presente la Sua
esperienza, la Sua figura attraverso la
testimonianza di un popolo che vive
unamicizia con Cristo e cos affronta
in modo positivo tutta la realt che lo
circonda. Non importa poi se dopo
dieci ore di snervante attesa,
rimanemmo ferrmi 5 ore sul ponte sul
Tevere, non sono riuscito nemmeno a
vederlo. Quello che accaduto,
lAvvenimento che si manifestato
sotto i miei occhi e sotto quelli di migli-
aia di persone, continua oggi non solo
dopo lelezione di Papa Benedetto XVI
ma in ognuno di noi , nel nostro desid-
erio, nelle nostre esigenze di felicit e
di realizzazione che sono
state destate e che non
possono essere pi messe in
un angolo o dimenticate.
Vengono sempre a galla
possiamo dimenticarcene ma
saremo un po meno uomini,
possiamo fare finta di cavar-
cela lo stesso , ma saremo un
po meno felici, possiamo
strizzare locchio a ci che cidice la televisione o la men-
talit dominante ma saremo
un po meno noi stessi. Il
bello viene ora: tocca ad
ognuno di noi costruire qual-
cosa perch come diceva
San Benedetto Era neces
sario che l'eroico diventasse quotidi-
ano, e che il quotidiano diventasse
eroico .
La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
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Maggio 05aggio 05
LEVENTO NELLEVENTO anche io ero in fila dal Papa... ma perch ?
del DR ALESSANDRO TONTI
mio figlio maggiore in una nottata era arrivato
a vedere il Papa dopo sei ore di attesa
Un popolo in cammino a cui un grande uomo aveva suscitato una domanda
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
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Maggio 05aggio 05
FESTE PATRONALI
con i Santi non pu e non deve esserci politica
Tempo fa, risistemando uno scaffale
mi capitata tra le mani la videocas-
setta del sessantesimo di sacerdoziodel nostro indimenticabile Don Antonio
Fioritto. Immediatamente lho inserita
nel videoregistratore e allo
scorrere delle immagini mi
venuta una grande
nostalgia.Nostalgia di quel
bel periodo bellissimo della
mia vita e che dovrebbe
essere cos per tutti: il
periodo delladolescenza.Eravamo un gruppo molto
forte, unito, e spesso invidi-
ato dove vi regnava
unarmonia che difficilmente
si vede negli adolescenti di
oggi.Ma non era solo il
gruppo.Tutto il paese, in quel
periodo, viveva in un periodo
florido e felice, ed era proprio
grazie a noi giovani. Ricordo
prima il Comitato Rionero per
Voi prima e la Pro-Loco dopo gestita
dal gruppo di Ferdinando, Patrizia,
Simona, Deborah, Paolo, coadiuvato
da Bruno, Danilo, Biagina, (mi scuso
con i non menzionati) che tanto hanno
fatto per farci passare lestate non nel
bar ma a divertirci e spesso a renderci
utili e responsabili.Ricordo le due
recite in dialetto da noi scritte e inter-
pretate, in cui ognuno aveva il timore
di sbagliare ma poi al debutto
quando vedevamo la sala parrocchiale
piena ci entusiasmavamo a tal punto
che la manifestazione non poteva che
riuscire al meglio.Ma ci che ricordo
con pi affetto e riconoscenza la
prima avventura nel Comitato Feste
parrocchiale.Era il 1994 quando con
Giuseppe Silvestro, Gianni Di
Geronimo, il compianto Pasquale
Cincione, il veterano Emilio Antonelli
feci questa grande esperienza.Allora
collaboravamo soltanto, ma da
quellanno ho organizzato insieme a
persone diverse ma comunque valide,ben 8 feste Patronali dette di San
Giacomo. Per S. Mariano le cose sono
state le stesse solo che a farmi capire
il meccanismo e a insegnarmi cosa
dovevo fare sono stati Mario Di Franco
che tuttora collabora e
lindimenticabile Americo Rossi. Il
numero delle feste di San Mariano
sono ben 7.Tutti insieme mi hanno
fatto capire una cosa importante che
mi servir ancora nella vita cio
lonest.Da allora ad oggi le cose sono
cambiate. Sto per laurearmi, ho un
lavoro, e ho fatto tutte le esperienze di
un giovane di ventisette anni ma una
cosa non cambiata: lamore per il
mio paese e le sue tradizioni.Da poco
abbiamo terminato le feste di San
Mariano nostro Patrono, insieme con
linseparabile amico Romeo, il grande
Floriano, il mio buon compare Marco e
con una certa soddisfazione e serenit
abbiamo portato a termine il
programma.Siamo felici che la gente
ha apprezzato ci che abbiamo fatto e
della fiducia che ci ha dato.Sono
pronto ad aiutare anche Ferdinando,nelle prossime FestePatronali.Ho
molta stima di lui e del mio amico
Diego e delle altre persone
del Comitato, e a quanti
vedono manovre politiche
anche in questo dico una
semplice frase che un po il
motto del Comitato Di San
Mariano: CON I SANTI NON
PUO E NON DEVEESSERCI POLITICA in
quanto un Comitato Festa
non un organo politico, ma
un gruppo di persone che
donano una parte di se stessi
prima per il Santo e poi per il
popolo creando una continu-
it che deve unire nel nome
dellidentit di un
paese.Chiudo con un
pensiero.Larmonia e il saper
stare insieme pu ritornare soprattutto
fra i pi giovani basta volerlo ma non
solo nelleffimero come pu essere
unubriacata che secondo me non
guasta ma e al creare e attuare qual-
cosa di vero e bello.Spero che l
Azione Cattolica far suo
meglio.Ovviamente anche qui se potr
dar una mano.
di AMICO DI VINCENZO
(Vincenzo DAmico il mio figlioccio)
Nostalgia di quel bel periodo bellissimo della mia vita e che dovrebbe essere cos per tutti: il periodo delladolescenza
San Mariano e San Giacomo
esposti in Chiesa
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroattualit
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Maggio 05aggio 05
Il ricordo ci fa guardare
con fiducia al nostro futuro.
Ci fa sentire il dovere diessere uniti tutti nell'amore
per la patria italiana ed
europea, uniti nell'orgoglio
delle nostre grandi
tradizioni civilt, uniti
nell'impegno a contribuire
al progresso e alla pace di
tutti i popoli. Lo spirito
della Resistenza vive nel
testo della costituzione
repubblicana. In merito ai
caduti aggiunge:
affrontarono il patibolo
sorretti dalla speranza di
riunificare il Paese nel
segno della libert.
Queste le parole del Presi-
dente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi a
Roma il giorno della
celebrazione del 25 Aprile
scorso.
C I A M P I A R O M A
R E C E N S I O N E
la festa di tutti gli italiani sia dei vincitori che dei vinti
25 Aprile la festa che ricorda i nostri padri e la loro giovinezza
che si perse nella tragedia
Se deve essere una festa dal significato
stravolto, come ormai tutto contribuisce a
renderla, perch non usarla per fare i conti
con il nostro passato? Perch non farla
diventare la festa di tutti gli italiani sia dei
vincitori che dei vinti? A distanza di quasi
60 anni il fatto prodotto questo paese
abitato ormai da pochi nonni che si portano
negli occhi le immagini di quella guerra e da
tanti figli e moltissimi nipoti che quella storia
lhanno vissuta trasmessa solo nelle
versioni fornite dalle famiglie o, come
sempre pi di frequente, nei troppi silenzi
calati su quei fatti. E dunque non ormai arrivato il tempo
di prendere atto che
nel suo significato
storico questa festa
pu essere qual-
cosa di meno
lontano e pi
attuale? E se
troppo pensare che
possa diventare
una festa della
r i c o n c i l i a z i o n e ,
almeno che si provi
a pensarla come la
festa che ricorda i
nostri padri e la loro
giovinezza che si
perse nella trage-
dia. Non si tratta di
inseguire le mode
del revisionismo
nonostante, in
quanto atteggia-
mento aperto a
rimettere in discus-
sione tesi definite,
sempre meglio di
quello predicato dai
sostenitori dei tab
e delle verit che
non mutano mai. Il
tempo ci ha fatto
conoscere che cera dignit anche in tanti
italiani schierati con i vinti. Si saputo che in
molti casi ci fu tanta casualit e inconsapev-
olezza o amor patrio. Si saputo che nella
gloria dei partigiani ci fu, accanto a tanto
autentico onore, anche una parte contraf-
fatta. E che dire allora di quelle migliaia di
soldati, che sono sempre stati ignorati e che
pagarono con il campo di concentramento
la loro fedelt allEsercito italiano, rifiutando
di imboscarsi alla macchia o di collaborare
con i Tedeschi? Certamente qualcosa va
letto in modo diverso in questo anniversario
che, per il suo alto valore nazionale, non deve finire in mano
a spiriti leggeri o ai
martiri televisivi che
confondono la lotta
di liberazione con le
loro sbruffonate. Il
25 aprile deve
essere la festa di
tutti gli Italiani e non
dei partiti, altrimenti
il sacrificio dei nostri
padri e dei nostri
nonni verr usato
solo come pretesto
per dividere gli
italiani, creando
rancori che, a
distanza di circa 60
anni, non giovano
certo a quello spirito
di libert e di unit
che tanto si
declama ma che,
nei fatti, viene
p u n t u a l m e n t e
smentito e sempre
pi spesso contrad-
detto.
di Luber
il 25 aprile una festa di
tutti gli italiani da celebrare
al di l dei contrasti,all'insegna della verit
storica e dell'attualit dei
valori che essa incarna. E'
un peccato, ed un motivo
di preoccupazione sincera,
che forze rilevanti della
maggioranza che ha gover-
nato l'Italia in questa legis-
latura non si riconoscano in
questa Festa di libert e didemocrazia.
Con queste parole Romano
Prodi attacca lassenza del
Premier alla manifestazione
tenutasi a Milano ove ha
partecipato il Presidente
della Repubblica.
Silvio Berlusconi non
risponde dirattamente, ma
lo fa per lui Bondi: Prodi
interessato unicamente a
dividere il Paese.
P O L I T I C A
R E C E N S I O N E
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La Voce di Rioneroa Voce d i RioneroARCHIVIO STORICO
7
Maggio 05aggio 05
7/11/43
Ordine di sfollamento.
Un velo di lutto si distende sul paese.
Un giovane e due vecchi cadono vittime dei tedeschi.
Nella notte tra il sette e lotto lartiglieria alleata, di stanza sul macerone,
apre il fuoco su Rionero ma colpisce la frazione Vigne: Ianiro Michele, che
sostava sulla porta di casa viene ucciso da un proiettile.
8/11/43
Distruzione di Rionero
La mattina di buon ora assistiamo con raccapriccio, dalla frazione
di Montalto, alla distruzione del nostro paesello.
Colonne di fumo e di polvere si elevano verso il cielo pallido di autunno ed
avvolgono tutta la zona.
Si sente la detonazione sinistra dello scoppio delle mine.
Colpi di fucile e mitragliatori che annunziano rovina e morte.
Le poche persone rimaste in loco, atterrite, fuggono;
altre , rimaste nascoste, vengono poi trucidate.
La notte intanto scende tragica e funesta.
Bagliori rossastri illuminano tristemente le tenebre. Tutto tace!
Soltanto lo scoppiettio delle fiamme divoratrici rompono il penoso silenzio
della notte.
I monti, le rocce, il bel campanile della chiesa, quasi giganti attoniti, elevan-
dosi al di sopra delle rovine fumanti, stanno ad infondere, con la loro
fortezza, coraggio e forza agli animi abbattuti della nostra buona e brava
gente.43
Diario di Guerra cadono vittime dei tedeschi
Poche e dure parole per
descrivere la tragedia.
In esse riesci a sentire lodore
della polvere che si spande
dalle macerie, percepisci il
dolore sordo degli animi,
rispetti il silenzio che avvolge
e assopisce i cuori delle
persone ferite nel corpo e
nella mente.
Ma Rionero non pu morire
perch nella tragedia lanima
si libera e si congiunge allo
spirito immortale dei monti,
delle rocce e del simbolo del
Trascendente.
San Martino del Carso
Di queste case
Non rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
il mio cuore
Il paese pi straziato.
L A R E C E N S I O N E
di FIORITTO GIUSEPPE
GIUSEPPE UNGARETTI
(1888-1970)
I L R I C O R D O
di Don Antonio Fioritto
-
8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_02
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerosalute & benessere
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Maggio 05aggio 05
Sono malattie croniche complesse, appartenenti alla categoria delle patologie psichiatriche e si manifestano con varie
modalit: anoressia, bulimia e disordini meno definiti.
Let media dinsorgenza attorno ai 17 anni per lanoressia, ai 18 per la bulimia. Il sesso femminile, con il 95% dei casi,
l pi interessato, ma sono in aumento i casi nel sesso maschile.
Si stima che tra il 5 e l8% della popolazione giovanile possa essere interessata da un disturbo maggiore collegato
allalimentazione, con una prevalenza in Italia che va da 75000 a 120000 casi attivi annui solo nella fascia femminile di et
15-19 anni (dati ISTAT Roma 2002) .
Per una prima riflessione fermeremo in queste righe lattenzionesullanoressia nervosa.
Le cause in gioco sono i fattori sociali, che esaltano la cultura del magro
bello, indice di successo e felicit. Le modelle sono diventate pi magre
del 25% mentre la donna media, nel mondo occidentale, ingrassata
del 15%. Anche lideale di bellezza maschile variato: pi muscoli, ma
anche pi magrezza. Il divario tra le persone normali o, se si vuole, pi
comuni ed il bello pubblicizzato sempre pi ampio. Le persone anores-
siche nelle complicanze della loro malattia vengono colpite proprio nella
bellezza del proprio corpo che, nella ricerca di una perfezione fisica
assoluta, perde il maggior investimento.
Sono state anche studiate predisposizioni al disturbo, vulnerabilit psico-
ogica genetica o metabolica e sono state individuate correlazioni con
altre dipendenze patologiche.
Lanoressia pu essere lieve e transitoria. Segnali precoci sono la
scomparsa delle mestruazioni nelle ragazze, lipotensione, lipotermia ed
disturbi gastrointestinali (esofagite e stitichezza).
Nella fase grave e/o cronica va incentivato latto di coraggio che porta a chiedere aiuto. Le complicanze infatti pi frequenti,
correlate alla perdita di peso, al vomito, allabuso di diuretici e lassativi possono causare danni fisici, che a lungo termine
diventano irreversibili per interessamento cardiaco, polmonare e renale.
Quindi, sia per la malnutrizione, sia per le idee autoaggressive, un 10-20 % di casi possono diventare inconciliabili con la vita.
La stessa negazione del disturbo e la perdita di peso al di sotto degli standard sopportabili (meno di 40 Kg = urgenza
dintervento) devono portare ad un trattamento in due fasi: a) a breve termine, per ristabilire il peso corporeo e salvare la
vita; b) una terapia a lungo termine, per evitare le ricadute con una psicoterapia individuale ( funzionamento della psiche) e
terapia familiare ( per le fasce det pi giovani).
Si deve preferire nei casi complessi-disperati la presa in carico di pi specialisti (psichiatri-psicoterapeuti,internisti, nutriz-
onisti) in ambiti accreditati per una patologia cos complessa.
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
ANORESSIA NERVOSA Let media dinsorgenza attorno ai 17 anni
Sono malattie croniche complesse, appartenenti alla categoria delle patologie psichiatriche
del DOTT CARMINE TOLVE
( nel prossimo numero la bulimia)
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerocultura & curiosit
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Maggio 05aggio 05
Lo scrivente aveva
buttatol un po per
sfida, un po per curiosit
lidea di un corso di
musica gratuito. Sono
rimasto piacevolmente
sorpreso del fatto che
tanta gente mi ha chiesto
delucidazioni e mi pare
quindi doveroso
spiegare in che modo io
e i miei collaboratori (ah.
.chiunque volesse dare
una mano ben
accetto!)articoleremo il
corso che partir
tempestivamente non
appena avremo di nuovo
il nostro ex cinema che
ancora semi inagibile.
Le lezioni saranno mirate
a dare una buona padro-
nanza degli strumenti,
una buona base teorica
nonch una cultura
generale del panorama
musicale con uno studio
dei gruppi pi importanti
degli ultimi anni. Vi
chiederete il perch
beh, non si pu immagin-
are uno scrittore di libri
che non abbia mai letto
un libro che non sia topo-
lino o un pittore che non
conosca le opere pi
belle non quindi
possibile che un musi-
cista possa fare musica
non conoscendo coloro
che la musica lhannoinventata. Certo queste
affermazioni non sono
universali, infondo
ognuno con una minima
base teorica pu suon-
are uno spartito pi o
meno facile ma esiste
davvero gente che trova
soddisfazione nel
copiare a mena dito
opere di altri; triste
ridurre la musica a sterile
copia di cose gi scritte.
Ebbene tutto ci avviene
per mancanza di cultura
musicale:non un
diploma di conservatorio
che fa un musicista.
Le lezioni di teoria verter-
anno sul graduale
apprendimento dei
concetti fondamentali
che una volta acquisiti ci
permetteranno di utiliz-
zare gran parte degli
strumenti musicali.
Gli esercizi uniti ai nostri
consigli e conditi con
molto molto allenamento
faranno il resto.
Non essendo dei maestri
professionisti molti dei
nostri metodi potrebbero
non piacervi o magari
non portare a risultati
concreti ma se avete
passione si pu imparare
anche da soli, nella
vostra camera strimpel-
lando il fine settimana.
Noi metteremo la mas-
sima seriet, ci aspet-
tiamo lo stesso tratta-
mento.
Questo cd ha gi qualche mese. In una magica serata il
chitarrista dei Dream Theater Jhon Petrucci e il tastierista
dell omonima formazione Jordan Rudess si esibiscono in
uno spettacolo quasi completamente acustico per deliziare
i fortunati con melodie e virtuosismi tecnici da capogiro.
Stiamo parlando di due tra i migliori musicisti al mondo. Il
gruppo dopo aver sconvolto il metal con Images And
Words album in cui il progressive si fa metal e il metal si fa
progressive e essersi confermato a livelli eccelsi con A
Change Of Season, opera di 24 minuti in cui lincedere
della vita si paragona al susseguirsi dellestagioni, Awake,
la selva oscura della loro musica e Shenes From A
Memory, album per il quale qualsiasi lode risulta superflua,
attraversa un periodo di povert di idee e di lavori composti
troppo frettolosamente, non brutti certo ma non ai livelli dei
precedenti ( i soldi rovinano ogni cosa). Questo live per ci da
lidea che fortunatamente il talento non svanito( e come pu
svanire il talento in uno che ha scritto Metropolis pt1..?) Le
canzoni, interamente strumentali
sono tutte melodicamente coinvol-
genti; le accelerazioni e i virtuosismi
sono a livelli eccelsi e c da
segnalare il fatto che molte delle
tracce sono state quasi interamente
improvvisate. Lunica nota stonata
la durata eccessiva di ogni traccia,
vizietto che i due si portano dietrogi dai Liquid Tension Experiment e
in Train Of Thougth ( Jordan ma
possibile che non ti rendi conto che
in quel cd le tastiere non ne azzeccano una, non centrano
davvero niente??) The Rena song una romantica dedica che
Petrucci fa a sua moglie, Bite of the Mosquito uno sfoggio di
virtuosismo che tanto ci ricorda il Volo del Calabrone con
State of Grace un salto nel passato ci riporta a Liquid Tension
Experiment 1 quando sentimmo per la prima volta quale
dolcezza potessero far scaturire da i loro strumenti i due profdella Burkley e Furia Taurina con Hang11 ci danno una precisa
idea sulle preferenze musicali del chitarrista che non sembra
affatto disprezzare il jazz latineggiante del grande Al Di Meola
( molti cambi di tempo infatti ci fanno venire in mente qualcosa
di gi sentito. Provate ad ascoltare Splendido Hotel o
Elegant Gipsy) Album consigliato a tutti gli amanti della buona
musica.. per capirci: se avete a casa il cd di Molella o dei
Lunapop.. non meritate di sentire altro. Questo lavoro stato
osannato anche dal grande genio della sei corde Steve Vai che
lo ha definito la cosa migliore ascoltata nel 2004,E SCUSATE SE E POCO.
V
in
s
C
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m
n
di VICENZO DAMICO
La musica come espressione artistica
C O R S O D I M U S I C A
di VICENZO DAMICO
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8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_02
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La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerosport & spettacolo
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film del mese m i s s i o n e t a t a
T i t o l o o r i g i n a l e : T h e p a c i f i e r
N a z i o n e : U . S . A . , C a n a d a
A n n o : 2 0 0 5
G e n e r e : C o m m e d i a , A z i o n e
D u r a t a : 9 1 '
R e g i a : A d a m S h a n k m a n
S i t o u f f i c i a l e : w w w . t h e - p a c i f i e r . c o m
C a s t : V i n D i e s e l , L a u r e n G r a h a m , F a i t h F o r d , B r i t t a n y S n o w, M a x T h e r i o t ,
M o r g a n Yo r k , C a r o l K a n e , B r a d G a r r e t t
P r o d u z i o n e : Wa l t D i s n e y P i c t u r e s , S p y g l a s s E n t e r t a i n m e n t
D i s t r i b u z i o n e : B u e n a V i s t a
l a r e c e n s i o n e
Un marines e 5 ragazzi,cosa pu
nascerne? Una commedia comica
adatta a tutti,soprattutto ai pi giovani.
La storia si snoda lungo lasse
disciplina/sregolatezza, infatti cosa si
pu pretendere da un
marines,interpretato da Vin Diesel, alle
prese con un gruppo di ragazzini tenuti
a bada esclusivamente dalla madre,se
non il tentativo da parte del soldato di
instaurare un rigido e ferreo ordine! I
ragazzi per non staranno a guardare
e a loro volta tenteranno di sbarazzarsi
dell uomo
Tata,i tentativi risulteranno vani,ma
alla fine il duro Vin Diesel e la piccola
numerosa famiglia riusciranno a
creare un legame forte che li porter a
salvarsi dai cattivi,lufficiale corrotto e
una coppia di coreani,antagonismo
che non pu mancare. Questo genere
di film sembra ormai scontato,ma
sicuramente non stanca,piacevole da
guardare e molto soft nel suo genere il
film scorre fino alla fine senza troppo
impegnare.Per chi ha voglia di una
serata divertente e di un po di risate,
trarr solo note positive dal film,chi
invece preferisci film un po pi
impegnativi,non spendere soldi e vai
altrove!
di OSCAR CARUSO
2006,Germania;Sky fa piazza pulita,ovvero acquista i diritti
elevisivi per la trasmissione di tutte le 64 partite del
mondiale,e ben 39 in esclusiva;sono solo 25 le partite,tra cui
utte quelle della Nazionale,che la Rai mander in onda. Una
svolta,che stata accolta da gran parte del personale di Rai
Sport con sdegno. Questo segnale pu essere il precursore
della totale acquisizione in futuro dei diritti televisivi dei Mon-
diali da parte dellemittente privata del magnate australiano
Rupert Murdoch, e magari non solo di questo evento,ma di
altri legati ai grandi ascolti televisivi,come Champions
League e Olimpiadi. Tirare i remi in barca in un mondo,come
quello del calcio,dal grande impatto mediatico, potrebbe non
essere il modo migliore per limitare le spese in casa Rai,e
favorire un cliente scomodo come Sky in futuro potrebbe
creare grossi problemi di gestione e decisione nella trasmis-
sione di eventi che dovrebbero essere garantiti anche a chi
deve fare in casa propria i conti di bilancio e non pu permet-
tersi una tv a pagamento.
C A S O S K Y
SKY: il suo mondiale
di OSCAR CARUSO
Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente.
Nel numero di oggi hanno scritto (in ordine cronologico) : don rosario dambrosio, vincenzo damico, amico di vincenzo,
carmine tolve, alessandro tonti, fabrizio tolve, luber, giuseppe fioritto, oscar caruso, adelio fioritto.
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