La Settimana n. 20 del 26 maggio 2013

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 26 maggio 2013 esù ha amato gli amici con un esempio profondo di amicizia, insieme "intima", "aperta". Infatti, ha amato i dodici "Amici" e, attraverso di essi, tutti quelli che avrebbero creduto nella loro parola; ha amato gli amici vicini tanto da farsi ospitare e piangere per essi; ma un cuore aperto sino a offrire amicizia ai più piccoli e ai più umili, anche ai peccatori. Inoltre l’amore di Gesù non si ferma a stare "con" gli amici, ma giunge ad offrirsi "per" dare la viga agli amici. Ne sorge per la Chiesa il dovere di una pastorale di "amicizia". G Lo Spirito di un sabato sera ue mondi diversi che, pur trovandosi per una volta l’uno accanto all’altro, sembrano non sfiorarsi neppure. Così, mentre davanti a uno storico locale i giovani consumano con il bicchiere in mano il rituale del fine settimana, pochi metri più avanti, nella parrocchia di San Jacopo in Acquaviva, la Chiesa livornese si ritrova per il suo sabato sera diverso, per ringraziare il Signore per il dono dello Spirito disceso sugli Apostoli nel giorno di Pentecoste. Una veglia composta di un’alternanza di canti e letture che, con la presenza del Vescovo monsignor Simone Giusti e di gran parte dei sacerdoti della Diocesi, ha accompagnato i tantissimi fedeli presenti a seguire il filo conduttore che vede lo Spirito Santo protagonista nella storia della Salvezza dell’uomo. Si parte, per contrasto, dalla storia della Torre di Babele, in cui Dio confonde le lingue degli uomini per punirne la superbia, -lingue che poi lo Spirito riunificherà attraverso il dono fatto agli apostoli; poi, a seguire, la visione maestosa e drammatica descritta dal profeta Ezechiele, la desolata valle piena di ossa che, poco a poco, grazie all’intervento dello Spirito, riprendono la vita e risorgono dalla loro polvere. Il momento più significativo della veglia, tuttavia, è stato senza dubbio la lettura che il Vescovo ha fatto di alcune testimonianze che gli sono state inviate da cristiani, persone comuni, attraverso le quali traspaiono la gioia e la serenità donate loro dallo Spirito in momenti particolari e spesso difficili della loro vita. Testimonianze, come ha ricordato monsignor Giusti, che devono farci comprendere come il credente non debba manifestare l’invisibile azione dello Spirito in lui attraverso la continua critica a quello che non va nella società di oggi, come avviene troppo spesso, perché questo fa apparire i cristiani come fastidiosi “bacchettoni”; al contrario, il cristiano deve far trasparire all’esterno la gioia e la serenità che gli dona lo Spirito, tanto da stupire gli altri e invogliarli a pensare “Perché non posso essere anche io felice e in pace come lui?”. Fra le testimonianze ricordate, particolarmente toccante è stata quella di una persona che, improvvisamente, nel corso di una visita di controllo, scopre di avere un male incurabile e di avere davanti solo pochi mesi di vita. Nelle lunghe notti insonni trascorse in ospedale, con il fisico ormai distrutto, pieno di drenaggi, comincia a sentire dentro di sé una forza nuova: “Amavo come non avevo mai amato prima, e questo mi riempiva di una felicità nuova e sconosciuta” scrive nella sua lettera. Nel buio della malattia, quando tutto sembra perduto, comincia a sentire lo sguardo di Dio su di sé, capisce che lo ama così come è, e scopre così l’amore del Signore e la gioia profonda dell’anima che questo amore gli dona. Al punto che, contro ogni logica del mondo, egli afferma che ”se mi chiedessero di poter tornare a un mese fa, prima di sapere della malattia, direi di no, perché prima ero solo un corpo vuoto, mentre ora, anche se sono colpito nel fisico, sento che la mia anima è più forte e sana che mai. Non tornerei mai indietro, perché ora ho incontrato l’amore, e sono troppo contento!” Una testimonianza di amore che scandalizzerebbe e farebbe riflettere il mondo, quello che fuori di chiesa, poco più in là, attende seduto al tavolo di un locale l’arrivo del giorno del Signore. Giampaolo Donati Si ringrazia Monica Cuzzo- crea per le foto D el locali parrocchiali di Antignano a partire dalle 15,30 è convocata l’Assemblea diocesana. L’Assemblea, che un luogo di discernimento ed è composta da delegati dalle comunità e dalle diverse realtà ecclesiali ha il compito di portare a completa attuazione il Sinodo Diocesano del 1984, eleggere il Consiglio Pastorale Diocesano, verificare la vita pastorale della Diocesi e riflettere e dare il proprio orientamento, su tematiche di particolare interesse generale per la Chiesa locale. In questa convocazione è chiamata proprio ad eleggere il nuovo Consiglio Pastorale Diocesano e a verificare l’andamento della Scuola di Formazione per Operatori Pastorali. L’Assemblea, nella sua veste rinnovata, poiché conclusi i 5 anni in carica le diverse parrocchie, congregazioni religiose e aggregazioni laicali hanno comunicato alla segreteria i nuovi membri che ne faranno parte, sarà incentrata sul tema: "La formazione dei formatori" e oltre ad eleggere il nuovo consiglio pastorale diocesano secondo le norme stabilite, prenderà in esame il nuovo assetto della Scuola di Formazione per Operatori Pastorali (SFOP) per il prossimo quinquennio. QUESTO IL PROGRAMMA DI DOMENICA 26: - 15.30 Preghiera alla Santissima Trinità e meditazione del Vescovo - 16.15 "La partecipazione nella Chiesa Locale" Introduzione ai lavori Vicariali - 16.30 Votazioni per Vicariati dei nuovi membri del Consiglio Pastorale Diocesano - 17.00 Lavori di gruppo per Vicariato sulla proposta per la SFOP - 18.00 Dibattito e approfondimenti in Assemblea Generale - 18.40 Proclamazione degli eletti al Consiglio Pastorale Diocesano - 18.45 Conclusioni del Vescovo: La relazione per la "visita ad limina Petri" presentata a Papa Francesco, dal Vescovo sullo stato della Diocesi di Livorno. N LUNEDÌ 27 MAGGIO ALLE 18 In ricordo dei sacerdoti della Resistenza rganizzata dal Centro Studi Roberto Angeli e dal Consiglio Direttivo del C.L.A. (Comitato Livornese Assistenza) con l’Ufficio Scuola della Diocesi, Lunedì 27 maggio, alle ore 18.00 presso la Cappella del Pensionato “La Provvidenza”, sarà celebrata la S. Messa in suffragio di don Roberto Angeli e dei sacerdoti che si opposero al nazifascismo con atti di carità . Saranno ricordati: don Renzo Gori, don Italo Gambini, don Renato Roberti, monsignor Tintori, monsignor Ricciardiello, don Vellutini. L’ iniziativa a aperta a tutti. Il Pensionato "La Provvidenza" è un centro residenziale per anziani autosufficienti gestito dal Comitato Livornese Assistenza, Ente Morale fondato nel 1961 da Monsignor Roberto Angeli (www.pensionatolaprovvidenza.it). O I delegati prenderanno in esame anche il nuovo assetto della SFOP Livorno e la Pace: le iniziative promosse da Comune e Comunità di S. Egidio L’Assemblea diocesana elegge il nuovo Consiglio pastorale DOMENICA 26 MAGGIO LaVeglia di Pentecoste celebrata dalVescovo nella chiesa di San Jacopo Nei locali della parrocchia di S. Lucia IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

26 maggio 2013

esù ha amato gli amici con un esempio profondo diamicizia, insieme "intima", "aperta". Infatti, ha amato i

dodici "Amici" e, attraverso di essi, tutti quelli cheavrebbero creduto nella loro parola; ha amato gli amicivicini tanto da farsi ospitare e piangere per essi; ma uncuore aperto sino a offrire amicizia ai più piccoli e ai piùumili, anche ai peccatori.Inoltre l’amore di Gesù non si ferma a stare "con" gliamici, ma giunge ad offrirsi "per" dare la viga agli amici.Ne sorge per la Chiesa il dovere di una pastorale di"amicizia".

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Lo Spirito di un sabato sera

ue mondi diversiche, pur trovandosiper una volta l’unoaccanto all’altro,

sembrano non sfiorarsineppure. Così, mentredavanti a uno storico localei giovani consumano con ilbicchiere in mano il ritualedel fine settimana, pochimetri più avanti, nellaparrocchia di San Jacopo inAcquaviva, la Chiesalivornese si ritrova per il suosabato sera diverso, perringraziare il Signore per ildono dello Spirito discesosugli Apostoli nel giorno diPentecoste.Una veglia composta diun’alternanza di canti eletture che, con la presenzadel Vescovo monsignorSimone Giusti e di granparte dei sacerdoti dellaDiocesi, ha accompagnato itantissimi fedeli presenti aseguire il filo conduttore chevede lo Spirito Santoprotagonista nella storiadella Salvezza dell’uomo. Siparte, per contrasto, dallastoria della Torre di Babele,in cui Dio confonde lelingue degli uomini perpunirne la superbia, -lingueche poi lo Spiritoriunificherà attraverso ildono fatto agli apostoli; poi,a seguire, la visione maestosae drammatica descritta dalprofeta Ezechiele, la desolatavalle piena di ossa che, pocoa poco, grazie all’interventodello Spirito, riprendono lavita e risorgono dalla loropolvere.Il momento più significativodella veglia, tuttavia, è statosenza dubbio la lettura che ilVescovo ha fatto di alcunetestimonianze che gli sonostate inviate da cristiani,persone comuni, attraversole quali traspaiono la gioia ela serenità donate loro dalloSpirito in momentiparticolari e spesso difficilidella loro vita.Testimonianze, come haricordato monsignor Giusti,che devono farcicomprendere come il

credente non debbamanifestare l’invisibileazione dello Spirito in luiattraverso la continua criticaa quello che non va nellasocietà di oggi, come avvienetroppo spesso, perché questofa apparire i cristiani comefastidiosi “bacchettoni”; alcontrario, il cristiano devefar trasparire all’esterno lagioia e la serenità che glidona lo Spirito, tanto dastupire gli altri e invogliarli apensare “Perché non possoessere anche io felice e inpace come lui?”.Fra le testimonianzericordate, particolarmentetoccante è stata quella di unapersona che,improvvisamente, nel corsodi una visita di controllo,

scopre di avere un maleincurabile e di avere davantisolo pochi mesi di vita. Nellelunghe notti insonnitrascorse in ospedale, con ilfisico ormai distrutto, pienodi drenaggi, comincia asentire dentro di sé una forzanuova: “Amavo come nonavevo mai amato prima, equesto mi riempiva di unafelicità nuova e sconosciuta”scrive nella sua lettera. Nelbuio della malattia, quandotutto sembra perduto,comincia a sentire losguardo di Dio su di sé,capisce che lo ama così comeè, e scopre così l’amore delSignore e la gioia profondadell’anima che questo amoregli dona. Al punto che,contro ogni logica del

mondo, egli afferma che ”semi chiedessero di potertornare a un mese fa, primadi sapere della malattia, direidi no, perché prima ero soloun corpo vuoto, mentre ora,anche se sono colpito nelfisico, sento che la miaanima è più forte e sana chemai. Non tornerei maiindietro, perché ora hoincontrato l’amore, e sonotroppo contento!” Unatestimonianza di amore chescandalizzerebbe e farebberiflettere il mondo, quelloche fuori di chiesa, poco piùin là, attende seduto altavolo di un locale l’arrivodel giorno del Signore.

Giampaolo DonatiSi ringrazia Monica Cuzzo-crea per le foto

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el locali parrocchiali di Antignano a partire dalle15,30 è convocata l’Assemblea diocesana.L’Assemblea, che un luogo di discernimento ed ècomposta da delegati dalle comunità e dalle diverse

realtà ecclesiali ha il compito di portare a completa attuazioneil Sinodo Diocesano del 1984, eleggere il Consiglio PastoraleDiocesano, verificare la vita pastorale della Diocesi e rifletteree dare il proprio orientamento, su tematiche di particolareinteresse generale per la Chiesa locale.In questa convocazione è chiamata proprio ad eleggere ilnuovo Consiglio Pastorale Diocesano e a verificarel’andamento della Scuola di Formazione per OperatoriPastorali.L’Assemblea, nella sua veste rinnovata, poiché conclusi i 5anni in carica le diverse parrocchie, congregazioni religiose eaggregazioni laicali hanno comunicato alla segreteria i nuovimembri che ne faranno parte, sarà incentrata sul tema: "Laformazione dei formatori" e oltre ad eleggere il nuovoconsiglio pastorale diocesano secondo le norme stabilite,prenderà in esame il nuovo assetto della Scuola di Formazioneper Operatori Pastorali (SFOP) per il prossimo quinquennio.

QUESTO IL PROGRAMMA DI DOMENICA 26:- 15.30 Preghiera alla Santissima Trinità e meditazione delVescovo- 16.15 "La partecipazione nella Chiesa Locale"Introduzione ai lavori Vicariali- 16.30 Votazioni per Vicariati dei nuovi membri del ConsiglioPastorale Diocesano- 17.00 Lavori di gruppo per Vicariato sulla proposta per laSFOP - 18.00 Dibattito e approfondimenti in Assemblea Generale- 18.40 Proclamazione degli eletti al Consiglio PastoraleDiocesano- 18.45 Conclusioni del Vescovo: La relazione per la "visita adlimina Petri" presentata a Papa Francesco, dal Vescovo sullostato della Diocesi di Livorno.

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LUNEDÌ 27 MAGGIO ALLE 18

In ricordo dei sacerdoti della Resistenza

rganizzata dal Centro Studi Roberto Angeli e dal Consiglio Direttivo del C.L.A.(Comitato Livornese Assistenza) con l’Ufficio Scuola della Diocesi, Lunedì 27

maggio, alle ore 18.00 presso la Cappella del Pensionato “La Provvidenza”, saràcelebrata la S. Messa in suffragio di don Roberto Angeli e dei sacerdoti che siopposero al nazifascismo con atti di carità . Saranno ricordati: don Renzo Gori, donItalo Gambini, don Renato Roberti, monsignor Tintori, monsignor Ricciardiello, donVellutini. L’ iniziativa a aperta a tutti.Il Pensionato "La Provvidenza" è un centro residenziale per anziani autosufficientigestito dal Comitato Livornese Assistenza, Ente Morale fondato nel 1961 daMonsignor Roberto Angeli (www.pensionatolaprovvidenza.it).

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I delegati prenderanno in esameanche il nuovo assetto della SFOP

Livorno e la Pace: le iniziative promosseda Comune e Comunità di S.Egidio

L’Assembleadiocesana eleggeil nuovo Consigliopastorale

DOMENICA 26 MAGGIOLa Veglia diPentecostecelebrata dal Vescovonella chiesa di SanJacopo

Nei locali della parrocchia di S. Lucia

IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI26 maggio 2013II

La Festa di San GiovanniNepomuceno

er iniziativa dell’Associazione Accademia degliAvvalorati la città ha voluto dedicare la giornata

del 16 maggio alla Festa di San GiovanniNepomuceno.Al mattino l’Archivio di Stato diLivorno è stato teatro dell’incontro: «Livorno 1739.La storia di San Giovanni Nepomuceno», oltre aMassimo Sanacore, direttore dell’Archivio, hannodato il loro contributo nell’illustrare la vita del Santoe la Livorno settecentesca alcuni studiosi ericercatori tra cui: Brancaccio,De Scisciolo,Lazzarini, Zargani,Ottone,Arrighi, Passarelli,Signorini e Cara.Nel pomeriggio le Guide Storiche della città, sulPonte Nepomuceno di Via della Madonna, agliintervenuti all’incontro, hanno parlato di Livornocome «La città dei Ponti».Nella chiesa di SantaCaterina si è tenuta la Messa solenne in onore delSanto, alla presenza delle autorità militari e civili tracui l’assessore alla Cultura,Mario Tredici. Lacelebrazione è stata presieduta da don PlacidoBevinetto, insieme al parroco di Santa Caterina donDonato Mollica, e a don Federico Pozza chenell’omelia ha sottolineato che il Santo ci halasciato alcuni insegnamenti: la discrezione nelleparole, l’amore verso i sacerdoti, la volontà diessere sottoposti all’autorità di Dio. L’inizio e iltermine della Messa è stato rallegratodall’intervento musicale della Banda della città diLivorno guidata dal Maestro Claudio Parrini e dallaCorale Pietro Mascagni con il Maestro GiorgioMaroni.Dalla chiesa si doveva poi snodare laprocessione per tutta la Via della Madonna fino allachiesa della Purificazione, inframezzata dallabenedizione della statua del Santo sul Pontino,purtroppo però il tempo inclemente non hapermesso questo rito devozionale ma -ha detto donDonato- sarà per il prossimo anno! Comunque apartire dalle 21 sono state eseguite musiche, canti ecori, in onore di San Giovanni Nepomuceno chehanno interessato, in progressione, la chiesa diSanta Caterina, l’ex chiesa degli Armeni, la chiesadella Madonna, con la conclusione nella chiesadella Purificazione.

L’Accademiadegli AvvaloratiMa chi è stato l’artefice di questa festa? È statal’Associazione Accademia degli Avvalorati che ha unpresidente nella persona del Maestro organistaMassimo Signorini, Il presidente ci ha detto chel’Accademia è ufficialmente nata il 1° aprile 2012 evuole essere la continuazione di quella Accademiadegli Avvalorati che aveva gestito il Teatro omonimodal 1790 al 1878, infatti in quel periodo Livornoandava famosa per l’impressionante numero diteatri che erano in auge nella nostra città.Precedentemente dal 1782 al 1790 il Teatro sichiamava Teatro degli Armeni, poi il Teatro degliAvvalorati nel ’900 da Teatro Lirico si trasforma inSupercinema, vi pone la sede la Corale Concordiada cui nascerà la Corale Mascagni, il Teatro vienepurtroppo distrutto con gli eventi bellici relativi albombardamento del 28 giugno 1943,dalle ultimericerche storiche in materia risulta che siano rimastele cantine e si sta studiando il modo per riportarlealla luce. Il Maestro Signorini ci ricorda anche che loscorso anno dall’Accademia era stato realizzato ilprogramma “Avvalorati in sette atti”, sette giorni incui si è parlato (una conferenza era stata fattaall’Archivio di Stato) diffusamente del rione, delTeatro degli Avvalorati e di San GiovanniNepomuceno. Il Teatro era stato costruito su unaCappella, antica dimora di un primo gruppo digesuiti e San Giovanni Nepomuceno è il secondopatrono dei gesuiti. E’venuto quindi naturaleilluminare la storia di questo Santo la cui statua èstata collocata sul Pontino nel 1739 in occasionedella visita di Francesco II° di Lorena dal BaroneWachtendock, comandante delle Truppe ImperialiAlemanne (una lapide in suo onore è presente nelDuomo di Livorno).Non si sa nemmeno da chi èstata eseguita la statua anche se sembra cheprovenga dal marmo “del negozio di Giacinto Micalie figlio in Livorno”. Il presidente Signorini aggiungeche la Festa aveva avuto il patrociniodell’Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma,delConsolato onorario della Repubblica Ceca a Firenze,perché? Perché San Giovanni Nepomuceno è ilPatrono della Repubblica Ceca e della Boemia, ilSanto era di origine praghese e il re Venceslao lofece affogare nella Moldava perché non gli avevavoluto rivelare ciò che la moglie gli aveva detto inconfessione.Per chi volesse saperne di piùsegnaliamo che il Maestro Signorini è l’autore di unvolumetto: “La statua di San Giovanni Nepomuceno– Livorno 23 giugno 1739”reperibile presso lachiesa di Santa Caterina, il sito è www.accademiadegliavvalorati.it

Gianni Giovangiacomo

P

DI ELENA CERINI

IL SALUTOl convegno, ospitato nella salaconsiliare della Provincia diLivorno, è stato aperto dalPresidente Giorgio Kutufà che

ha sottolineato come ilmatrimonio sia sancito dall’art 29della Costituzione Italiana (n.d.r.:La Repubblica riconosce i dirittidella famiglia come societànaturale fondata sul matrimonio.Il matrimonio è ordinatosull’eguaglianza morale egiuridica dei coniugi, con i limitistabiliti dalla legge a garanziadell’unità familiare.), precisandoche, nel tempo, questa normanon ha avuto quell’applicazioneche i padri della Costituzioneavevano previsto.

L’INTRODUZIONESubito dopo il saluto delPresidente della Provincia hapreso la parola il notaio GianluigiDe Paola, Presidentedell’Associazione giuristi cattolicilivornesi ricordando che lo scopodell’Associazione è quello dipromuovere la cultura giuridicafra gli iscritti. Il convegno rientraall’interno di quest’ottica.

LA RELAZIONEIl prof. Dalla Torre, Rettoredell’Università LUMSA di Romarelatore del convegno, entrasubito nel vivo dell’argomentoaffermando che in due secoli ilmatrimonio civile sembraesaurirsi e sembra non avere piùle caratteristiche che avevaquando è nato in Francia dopo laRivoluzione Francese. Infatti nel1791 in Francia, il matrimonio èun contratto civile. Il matrimonioviene visto come atto costitutivodella famiglia. Il matrimoniocivile non è nient’altro che la«civilizzazione» del matrimoniocanonico nel quale uno deiprincipi fondamentali è l’assenzadi impedimenti. Appenaapprovato questo istituto,comincia subito l’allontanamentoda questo modello appenasancito.«Viene meno la sanzionabilità deidoveri dei coniugi. Oggi non c’èpiù nulla che sia sanzionabile - haaffermato Dalla Torre - Col tempoinizia uno spostamento deicapisaldi dalla natura alla cultura.Le differenze fra uomo e donna,secondo questa concezione nonsono più fisiche ma culturali.Inoltre vi è una riduzione delmatrimonio in mero istitutoricognitivo dei doveri dei coniugi.E tutto ciò che è amore? - sichiede il prof. Dalla Torre - Nonviene preso in considerazione.Non si chiede che i genitoriamino i figli ma solo che limantengano».Nella concezione canonistal’amore entra nel matrimonio. Cisi sposa perché si vuole bene alconiuge. La famiglia è un luogo diaffetto, di solidarietà.Nel 1865 il codice italianointroduce l’obbligatorietà delmatrimonio civile inconcomitanza di quello religioso(che fino ad allora era l’unico cheil popolo chiedeva di celebrare). Iparroci si battono a favore diquesto «obbligo» cercando diconvincere i propri parrocchiani asposarsi civilmente, riconoscendocosì l’importanza di questoistituto normativo che tutelasoprattutto i soggetti più deboli.«Il matrimonio civile si è moltoindebolito; l’istituto delmatrimonio civile si stadissolvendo e se continuiamo suquesta strada resterà solo ilmatrimonio religioso. Dobbiamo

cercare di sostenere ilmatrimonio civile che è stato edeve continuare ad essere iltessuto connettivo dellasocietà».

IL DIBATTITOAl termine della relazione delprof. Dalla Torre c’è stato unampio dibattito con domandericche di spunti di riflessione pertutta la platea. Così, nel suointervento, il magistrato Ugo DeCarlo si è detto favorevole ad unaricognizione delle coppieomosessuali a cui debbonosicuramente essere riconosciuti iloro diritti. E’ necessarioimpedire, però, che passi ilconcetto che il matrimonio ètutto uguale quindi è necessariodiversificare i termini purriconoscendo giuridicamentedeterminate situazioni Don FeliceMunaro ha voluto ricordarel’importanza del diritto naturaleche invece, nel mondo di oggi,non viene mai rammentato. E’stata poi la volta dell’avvocatoGemma Calderone che hasottolineato come i giuristicattolici, soprattutto quelliimpegnati in politica, dovrebberoapprofondire questi argomentinell’ottica di salvaguardare i piùpiccoli, quelli che non riescono atutelarsi da soli.

LE CONCLUSIONI«Questo è il terzo convegnogiuridico che la Diocesi organizza- ha esordito mons. Giusti - Tuttiquesti incontri hanno un filoconduttore. Il primo, che ebbecome relatore il prof. Busnelli,trattò il tema del desiderio comefonte del diritto. L’anno scorso, ilprof. Consorti affermò che non èla famiglia ad essere in crisi ma ilmatrimonio. Oggi il prof. DallaTorre ha detto che si sta andandoverso lo svuotamento delmatrimonio laico. Questo è ilrisultato di un individualismosempre più prorompente. Ilproblema oggi è culturale. Miviene in mente un autore di libriper bambini: Gianni Rodari.Rodari affermava la necessità chele parole siano rispettate. Ogniparola ha un suo significato. Se laparola si svuota del suosignificato e se ne attribuisconoaltri non ci si capisce più niente. E

allora mi chiedo: come si fa acostruire una società se non cirispettiamo e se non rispettiamoil significato delle parole? Seinventiamo un oggetto nuovo lochiamiamo con un nome nuovo:parole nuove per cose nuove. Diche ha necessità un bambino?Della figura maschile e di quellafemminile per la sua tutela e per ilsuo equilibrio. Con questo vogliodire che è necessario creare tutelegiuste per gli omosessuali ma conparole nuove, altrimenti sidepaupera il bambino. Creiamoparole nuove per affrontare ilproblema, non cerchiamo dirisolverlo con soluzioniideologiche. Dobbiamo avere ilcoraggio di costruire la città idealemettendo al centro i poveri,coloro che sono meno tutelati. Ilnuovo va costruito conlegislazioni nuove. Non si puòtutelare i diritti di alcunischiacciando quelli di altri».

I

NELLA FESTA DI SANTA GIULIA............

Siamo alla fine del matrimonio civile?

L’intervento del professor Dalla Torre

«Parole nuove per cose nuove»

Nelle foto: in alto il convegno giuridico svoltosi nella sala della Provincia; in colonna un momento della celebrazione in onore di S. GiovanniNepomuceno; qui a fianco unfotogramma del video che ha vinto il concorso; nella pagina a fianco l’inaugurazione del festival della Carità ed alcunistand; nella colonna di destra due momenti del concerto dei «Sun»

n uomo solo e malato, èderubato e malmenato. Alcuni si

fermano, ma hanno paura di aiutarlo,anzi prima di lasciarlo, loscherniscono. Finalmente altri ancorasenza tentennamenti si accostano alui e gli danno da bere, restituendoglil’unica cosa che veramente ha valoreper lui: una fotografia.Questa è la trama dello spotvincitore del concorso “Coloriamo la carità”indetto dallacaritas in occasione del festival della carità. Il video è statoideato e montato da Gaetano Mastrorilli, webmaster eorganista della Parrocchia di San Sebastiano. Adinterpretarlo: Silvano Donati (nel ruolo del poveromalcapitato), Gaetano Mastrorilli, Alessia Mastrorilli e alcuniragazzi del gruppo dopo Cresima “L’Albero di Zaccheo”(Marco Gelli, Agnese Casarosa, Lorenzo Imparato, AlessandroPapa, Giuditta Caruso) insieme alla loro catechista Caterina.Il video che prende spunto dalla Parabola del buonSamaritano presenta un passaggio dal bianco e nero alcolore. I colori prendono vita nel momento in cui ilmalcapitato viene aiutato e soccorso dai ragazzi. Questopassaggio cromatico ha un suo perché: un gesto di caritàporta luce,“colora” di amore e speranza la vita del prossimo.

Nel video, il pover uomo si commuove particolarmente per ilritrovamento di una fotografia, un oggetto apparentementeinutile, ma per lui prezioso dal punto di vista affettivo.Questo vuole significare che la carità non consiste solonell’aiutare, sostenere la persona bisognosa solo dal punto divista materiale, ma anche affettivo.Il gruppo si è aggiudicato come premio una bella video-camera digitale Hd. La videocamera è stata consegnatodurante la premiazione da Suor Raffaella, che si ècomplimentata con i ragazzi e gli ha incitati a continuare ausare la telecamera per realizzare nuovi simpatici videoparrocchiali e soprattutto… a favore della Caritas.Il video è visibile sul sito della Caritas:http://www.caritaslivorno.it/.

Caterina Lo Russo

U

Il video di SanSebastiano

La premiazionedei concorsi artistici

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI26 maggio 2013 III

ueste tre parole sintetizzano allaperfezione quella che è stata la

“Festa Giovani”, tenutasi ieri sera inoccasione del Festival della carità.Ad animarla il gruppo punk rock dei“The Sun”.Il concerto avrebbe dovuto svolgersisul sagrato della chiesa di San Jacopo,ma il tempo non prometteva bene,cambio di programma e concertospostato in chiesa.Problemi? Assolutamente no, anzi!La giovane rock band vicentina e imolti giovani provenienti non solo daLivorno, ma anche da altre città dellatoscana, hanno fatto si che il cambiodi location non fosse uno svantaggio.In un clima di festa e condivisioneallo stesso tempo, i The Sun hannoofferto buona musica e la loroesperienza di Fede. Si esperienza difede, perchè Francesco, Matteo,Gianluca e Matteo, coniugano allaperfezione quei tre concetti iniziali.La band nata nei primi anni 2000,con il nome di “Sun Eats Hours”,aveva tutt’altra caratura: la classicarock band, fondata su una vita dieccessi e con il successointernazionale ormai ad un passo.Eccessi che creano in Francesco,cantante e leder del gruppo, una seriedi dubbi che solo l’inizio di uncammino di fede riescono a colmare.Cammino di fede che grazie al suoentusiasmo anche gli altri membridella band iniziano a seguire,risolvendo sia i problemi personaliche quelli come gruppo.Ed è cosi che dal 2009 il gruppocambia nome, appunto «The sun»,iniziando a comporre in italiano, testicon un significato profondo.La band è già al secondo album instudio e fra le varie serate live ricordacon piacere ed emozione, quella diBetlemme, città dove hanno suonatonel marzo 2010 in occasione dellafesta che i giovani tengono ogni anno.Da li in poi è tutto in discesa: la lorounione si rafforza, i testi assumonoancora più significati e la loro fedediventa più salda!Un bel messaggio che il Vescovo harimarcato a fine serata.Serata conclusasi con le ultime trecanzoni che non hanno placato lafesta ma hanno fatto si che la festa el’entusiasmo di questi quattro giovanisi propagasse fra i presenti e irradiassetutti loro cari, come un raggio diSole...

Michele Martella

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Insieme per una città luminosa!

DI FABIO FIGARA

oloriAmo la Carità» è stato il titolo diquesta seconda edizione del Festivalorganizzato dalla Caritas diocesanainsieme a molte associazioni di

volontariato, con la collaborazione della Diocesi diLivorno, della Fondazione Livorno, della Parrocchia diS. Jacopo in Acquaviva e dell’Accademia Navale, e con ilpatrocinio del Comune e della Provincia di Livorno.Un’edizione dedicata alle famiglie e ai bambini, in cuinon sono mancati, nonostante il tempo non semprefavorevole, numerosi momenti d’intrattenimento per ipiù piccoli. Novità di quest’anno il concorso rivolto alleScuole e ai giovani livornesi per disegni e spot video sultema della solidarietà e della carità, che ha vistoun’ampia partecipazione da parte degli studenti. All’interno della chiesa di S. Jacopo, a metà pomeriggiodi sabato, suor Raffaella Spiezio, Presidente dellaCaritas diocesana, apre ufficialmente la manifestazione.«Il Festival della Carità è un momento importante diritrovo e di aggregazione tra le associazioni cheoperano nel volontariato e con le quali collaboriamo, erappresenta un’opportunità per mostrare a tutti questoaspetto di Livorno così importante ma pococonosciuto, per continuare insieme un percorso vòltoalla ricerca, all’aiuto e all’incontro degli altri. Unringraziamento a tutti questi volontari per il proprioimpegno e la partecipazione, ai collaboratori e alleautorità che hanno aderito a questa iniziativa.»

PRESENTE ALL’APERTURA MONS. SIMONE GIUSTI«I colori della carità sono molti - spiega il Vescovo diLivorno - il rosso, come l’energia di un bambino checorre, che gioca, che si diverte; l’azzurro, come il cielo,che rappresenta la serenità portata dall’avere l’affetto diuna persona cara; il verde, come la speranza per unpovero o per un profugo di essere accolto e di iniziareuna vita migliore, o quella di un disoccupato di trovarelavoro. Sono colori pastello, sono i colori diMichelangelo, sono tinte luminose. E per diventare“luce” bisogna essere anzitutto consapevoli di noi stessie del ruolo che abbiamo nella società. Tutte questeforme d’intervento, rappresentate dalle associazioni quipresenti, operano per allontanare i colori scuri delladisperazione, e dipingere i volti di colori luminosi, perridare, a chi non ce l’ha più, la speranza di risorgere, diriprendere il proprio ruolo nella nostra realtà.Dobbiamo infatti essere luci per tutte le persone cheincontriamo. Solo così potremo costruire una cittàluminosa!»A seguire interventi di Carla Roncaglia, assessorecomunale allo Sviluppo della Persona, MonicaMannucci, assessore provinciale alle politichecomunitarie e al Volontariato, e dell’Avv. LucianoBarsotti, presidente della Fondazione Livorno. Primadella Celebrazione Eucaristica, laBanda dell’Accademia Navale, direttadal Maresciallo Giovanni Cosenza,ha intrattenuto i presenti eseguendol’Inno di Mameli e altri pezzi classici.La sera molti volontari hannopartecipato alla veglia di Pentecoste.Il giorno successivo è trascorso travari momenti di intrattenimento,musica e la premiazione dei concorsi.

STAND DI MONTENERO: ASSOCIAZIONE LA FUNICOLARE, GRUPPO DI MONTERO-SO PER LE DISABILITÀ, GRUPPO 3° ETÀ DI DON FEDELE«Abbiamo partecipato molto volentieri a questo Festival della Carità, che mo-stra la “Livorno solidale” - commenta Francesco Lamacchia, coordinatore dellostand di Montenero - con il nostro stand mostriamo tutte le attività, culturali edi solidarietà, che portiamo avanti anche in collaborazione con il Santuario, econ la Caritas diocesana stiamo collaborando attivamente per il sostegno alleragazze madri di Villa Benedetta. È molto importante mostrare ai cittadiniquante forme di volontariato esistano in questa città: carità non significa daredue spiccioli al mendicante che si trova all’angolo della strada, ma incontrare econdividere la realtà di un disagio, di una persona bisognosa, e compiere uncammino di ascolto e di recupero, insieme».

STAND DEL CESDI (CENTRO SERVIZI DONNE IMMIGRATE)«Il Festival è ben organizzato, e rappresenta un momento importante per mo-strare la faccia migliore di Livorno, quella caritatevole - spiegano Rosalia Gallar-do e Mila Banchi, volontarie del direttivo del CesDi - qui mostriamo le nostreattività quali il micro-credito, l’aiuto ai profughi e gli interventi contro la violen-za sulle donne. Possiamo anche confrontarci con le altre associazioni, prenderecontatti e proporre progetti, sentirci tutti un’unica famiglia pur nelle nostre di-versità».

STAND DI LIBERA«Abbiamo un’importante collaborazione con il CEIS, l’UEPE e la Caritas dioce-sana - spiega Flavia Taddei, assistente sociale del Ministero della Giustizia – perl’educazione alla legalità, con corsi rivolti agli studenti, e con le politiche di rein-tegro dei detenuti nella società, con progetti come Casa Sperimentando. Con glioperatori della Caritas troviamo sempre professionalità e disponibilità. QuestoFestival è necessario per avvicinare la popolazione: sono certa che Livorno ha lasensibilità per raccogliere tali proposte».«Il Festival è l’ideale per lo scambio di proposte tra le associazioni di volontaria-to - spiega Carlotta Pellegrini, volontaria di Libera - è un ottima idea portarequeste realtà in una piazza pubblica: oggi il Terzo settore è fondamentale per ilnostro Paese.»

In Piazza S. Jacopo in Acquaviva,nell’ambito delle manifestazioni per la festadi S. Giulia, si è tenuta la seconda edizionedel Festival della Carità livornese. Presenti varie associazioni operanti in varicampi del Terzo settore nel nostro territorio

La parola ad ALCUNI STAND

ROCK,GIOVANIE FEDE:UN’UNIONEPERFETTA

Il Festival della Carità e la Festa Giovani con il concerto

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI26 maggio 2013IV

VENERDÌ 24 MAGGIO16.00 alla chiesa di SS. Pietro e Paolo,saluto alla Madonna peregrina di Fati-ma19.00 il Vescovo partecipa alla cerimo-nia di consegna del premio "Melvin Jo-nes" a Sr Costanaza Galli da parte delLions club, all’Hotel Rex

SABATO 25 MAGGIO9.30 in vescovado, incontro con la com-missione dei diaconi17.00 a Montenero, S. Messa per l’Asso-ciazione Sarda, in occasione della festadella Madonna di Bonaria

DOMENICA 26 MAGGIO11.00 S. Messa e cresime alla chiesa di S.Matteo15.30 assemblea diocesana alla parroc-chia di S. Lucia ad Antignano

LUNEDÌ 27 MAGGIO11.00 S. Messa per l’Apostolato dellaPreghiera a MonteneroNel pomeriggio, a Roma per la Com-missione beni culturali della CEI

MARTEDÌ 28 MAGGIONella mattina, a Roma per la Commis-sione beni culturali della CEI17.00 Giornata cittadina per la Pace, or-ganizzata dalla Comunità di Sant’Egidio

MERCOLEDÌ 29 MAGGIO10.00 in vescovado, incontro con i dele-gati toscani dei beni culturali18.00 in cattedrale, inaugurazione dellamostra "Videro e Credettero"

GIOVEDÌ 30 MAGGIONella mattina, udienze clero in vescova-do21.00 in vescovado, incontro con donLuca Giustarini e la Gioventù Benedetti-na

VENERDÌ 31 MAGGIONella mattina udienze laici in vescova-do19.00 in occasione della visita pastoraleal III vicariato, incontro con i genitoridei ragazzi del catechismo alla parroc-chia di San Jacopo21.00 processione mariana alla parroc-chia di San Jacopo

SABATO 1 GIUGNO18.30 S.Messa e cresime degli adulti allachiesa della SS.ma Annunziata dei Grecialla Leccia

DOMENICA 2 GIUGNO11.30 S. Messa e cresime alla chiesa di S.Giovanni Gualberto, alla Valle Benedet-ta18.00 Festa del Corpo e del Sangue diCristo, S.Messa e processione dalla chie-sa di S.M. del Soccorso alla cattedrale

Agenda del VESCOVO

BREVI DALLA DIOCESIAssociazione BorsiGIOVEDÌ 23 MAGGIO ALLE 17.00Presso la sala conferenze della Biblioteca Labronica a Villa Fab-bricotti, conferenza su "Guelfo Civinini: giornalista, corrispoden-te, poeta, scrittore, librettista, patriota, esploratore…" relatore Gio-vanni Giorgetti

GIOVEDÌ 30 MAGGIO ALLE 17.00Presso la sala conferenze della Biblioteca Labronica a Villa Fab-bricotti, conferenza su "Le dive livornesi del cinema" relatore Ni-coletta BorgioliPellegrinaggio annuale

Regionale Apostolato della PreghieraSantuario S. Maria delle Grazie a MonteneroLUNEDI 27 MAGGIO ORE 10,15 -

PROGRAMMA10,15 Sagrato - Accoglienza da parte del direttoreAdP : don Willy Bianco10,30 Santo Rosario11,00 Santa Messa - Celebra Mons. Giusti - Rin-novazione della Consacrazione al Cuore di Ge-sù. Preghiera per le intenzioni affidate all’AdPdal Santo Padre e dai Vescovi.12,45 Pranzo con prenotazione 15 Adorazione , animata da canti e meditazio-ne.16 Congedo

Ogni Responsabile parrocchiale è pregata diestendere l’invito a tutti coloro che lo desidera-no ,inoltre, sono pregate di far pervenire le ade-sione per il pranzo

Quota di partecipazione al pranzo Euro 15 Prenotazioni:Paola Fortuna 0586 402618Fiorella Barinci 0586 501457Ottavia 0586 813480 oppure [email protected]

Corso per responsabili ed animatori di sala della comunità31 MAGGIO- 2 GIUGNOIstituto Salesiano di FirenzeVia del Ghirlandaio 40

Il corso si propone di fornire ai partecipantile conoscenze di base per attivare, gestire opotenziare l’attività di una sala della comu-nità intendendosi con questo termine l’am-biente dipendente dall’autorità ecclesiastica,o ad essa collegata, dove si svolge l’attività pastorale e culturale.La sala della comunità per antonomasia è il cinema o il teatro,ma con pari dignità può considerarsi tale, qualsiasi locale par-rocchiale adibito ad attività massmediali, ricreative e socializ-zanti.

Per informazioni:www.acectoscana.it e presso la sede dell’ACEC Toscana, ViaFiume 20 Firenzetel. 055 2399640 (cell. 348 2882056- 338 4706065)email: [email protected]

Apostolato della Preghiera

La Madonna Pellegrina di Fatima alla parrocchia di S.Ranieri

PROGRAMMA 24 - 31 MAGGIO

24 Maggio, Venerdì: ore 17.30 arrivo della Statua della Madonna Pelle-grina di Fatima, accoglienza - ore 18.00 S. Messa

25 Maggio, Sabato: ore 17.15 S. Rosario meditato - ore 18 S. Messa

26 Maggio, Domenica - FESTA della SS. Trinità

ore 8.30 S. Messaore 11 S. Messa e Prime Comunioni ore 18 S. Rosario meditato

27 Maggio, Lunedì: ore 17.15 S. Rosario - ore 18S. Messa ore 21 S. Rosario meditato al Palazzone

28 Maggio, Martedìore 17.15 S. Rosario - ore 18 S. Messa

29 Maggio, Mercoledì:ore 17.15 S. Rosario - ore 18 S. MessaOre 21 S. Rosario meditato alla Lavoria

30 Maggio, Giovedì:ore 17 Adorazione Eucaristica ;ore 18 S. Messa econferimento Unzione degli Infermi

31 Maggio, Venerdì:ore 17.15 S. Rosario - ore 18 S. Messa, consacrazionedella Comunità Parrocchiale a Maria e saluto allaMadonna Pellegrina di Fatima

8 Giugno, Sabato:ore 18 S. Messa e Cresime conferite dal Vescovo Si-mone

Diocesiinforma

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI26 maggio 2013 V

DI GIULIA SARTI

lba e Aldo, negli ultimicinque anni hannoaccompagnato insiemeal parroco, il cammino

dei fidanzati che si preparano almatrimonio alla Parrocchia dellaSantissima Trinità.Alla luce di questa esperienza edella tendenza che ormai siregistra nella maggior parte delleparrocchie, abbiamo chiesto loroun bilancio che interessasse inparticolare le coppie che giàconvivono e chiedono ilmatrimonio.

Quale è la percentuale dellecoppie conviventi?«Negli ultimi cinque annihanno partecipato al percorsocirca 10-12 coppie l’anno. Diqueste circa l’80% arrivano danoi con una storia diconvivenza alle spalle.Diciamo il 10% ha anche unfiglio. In alcuni casi (quattro incinque anni) c’è un figlio natoda una precedente relazione».

Perché convivono?«Alcune sono convivenze"forzate" (1-2 coppie l’anno)dovute a spostamenti dai

Aluoghi di origine per lavoro diuno dei due o di entrambi.Altre invece sono convivenzebrevi dettate dal cosiddetto"vediamo se stiamo veramentebene insieme", in attesa delmatrimonio come idea giàpresente.La maggior parte però, scegliedi convivere per sfiducia opaura del "per sempre", anchese talvolta mascherata dagiustificazioni del tipo"aspettiamo un lavoromigliore, una situazioneeconomica più stabile, lapossibilità di comprare unacasa…"».

Perché a un certo puntodecidono di sposarsi e disposarsi in chiesa?«Da quello che abbiamovissuto in questi anni,abbiamo visto che lemotivazioni sono varie. C’èqualcuno che a un certo puntosente mancare qualcosa aquesta unione magari anchedopo diversi anni. Altriarrivano inizialmente per"accontentare" i genitori cheancora ci tengono almatrimonio o perché uno deidue della coppia ha insistito

per farlo. C’è anche chi ha ildesiderio di avere un figlio eprima che succeda decide disposarsi. Quelli che un figlioinvece già ce l’hanno,vedendolo crescere,sentono l’esigenza di unafamiglia regolare, anchegiuridicamente e magaricoerenti col battesimo chehanno dato al figlio, sisposano in chiesa».

Secondo voi, le motivazioni di

chi inizia il camminorimangono le stesse una voltaconcluso?«Tutti, dopo aver iniziato ilpercorso in preparazione almatrimonio, ammettono discoprire che quello che stannocompiendo ha un significatomolto più importante diquello che si aspettavano.Si riaccende quella fiammellache si era sopita e scopronouna chiesa diversa da quellache avevano lasciato dabambini. Si entusiasmano nelpoter ripartire per uncammino verso una fedeadulta e diventano piùconsapevoli di ciò che hannochiesto. In tutti c’è in fondo undesiderio di incontrare unGesù vivo che possa riempireil loro cuore».

Qualcuno sente la differenzatra il prima e il dopo essersi

sposato?«Sì, a poco a poco, sirendono veramenteconto che il "noi" delsacramento delmatrimonio è diversoda quello di prima,una nuova sensazione,una nuovaprospettiva».

Cosa manca ancora aquesto cammino?«Purtroppo nonriusciamo adaccompagnarli cosìbene una volta sposati,

allora molti pian piano siallontanano di nuovo e magaritornano quando devonobattezzare un figlio».

Passo dopo passoper costruire il futuro

L’ESPERIENZA ALLA PARROCCHIA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ’.........

rande spettacolo con musica afro-americana in tutte le sue forme e derivazioni: pop, rock,spiritual, swing ed etnica.

E’ dal 1998 che il M° Cristiano Grasso dirige, in collaborazione col pianoforte del M°Massimiliano Fantolini, con emozione e per l’emozione, gliSpringtime, un coro nato nelle aule del Centro PianofortiMenicagli di Livorno, che negli ultimi anni si è arricchito diuna“sezione giovani”, i MusicTime, e di giovanissimi, i DO-RE-MI

«Un prete per tutti» è il musical sulla storia di Don GiovanniBattista QuiliciMesso in scena dall’Associazione «Amici di Don Quilici»con lo scopo di diffondere la conoscenza di questoeccezionale uomo e sacerdote livornese, verrà proposto unbreve assaggio del musical.

«Speranza che sorge» l’inno della GMG 2013Dal 23 al 28 luglio 2013 a Rio de Janeiro, in Brasile sisvolgerà la XXVIII edizione della Giornata Mondiale dellaGioventù. Sarà tenuta da Papa Francesco ed il tema centraledi questo grande incontro sarà “Andate e fate discepoli tutti i popoli!“ Sul palco i giovanilivornesi che saranno presenti come volontari a Rio.

G

Festa della Famiglia News

«Condividendo il cammino verso il matrimonio e confron-tandoci con altri giovani abbiamo riscoperto dei valori del-

la Chiesa che avevamo dimenticato. La Chiesa non piùvista come una entità astratta, ma che è la comunitàdelle persone che la vivono e la frequentano insieme».Sara e Alessio

«Riavvicinarsi a Dio e alla comunità cristiana attraver-so l’amore per e del mio compagno. Ecco come sinte-tizzerei questo percorso di preparazione al matrimo-nio. Incontro dopo incontro cambiare prospettiva divita, nel senso di vivere come coppia e non più comesingoli individui. Sentire l’amore di Dio attraverso l’a-more e l’affetto del mio compagno. Confrontarsi conaltre coppie che affrontano lo stesso nostro camminoe raggiungere il momento del matrimonio, come pri-mo passo di una nuova vita insieme, sorretti dall’amo-re di Dio». Antonia

«Incontro, comunità, dialogo. Sono le parole che me-glio descrivono questo percorso di preparazione almatrimonio». Marco e Francesca

«Intraprendere un percorso verso il matrimonio fa ca-pire realmente il cambiamento che avviene da una vitasingola a una vita di coppia...passo dopo passo per co-

struire il futuro».Riccardo e Maria Antonietta

«Gli incontri in preparazione al matrimonio rappresentanoper noi un’ opportunità di crescita, confronto e riscopertadei valori cristiani nella coppia. Siamo grati a Frate Marioche ci permette di esprimere in modo libero le nostre per-plessità, i nostri dubbi e incertezze. E’ quello che ci aspetta-vamo e che ci serviva per crescere come coppia e per com-prendere la scelta da noi fatta: il matrimonio».Silvia e Simone

«Una piacevole scoperta, un percorso di fede e di crescitapersonale e di coppia. Spesso sono sorti molti dubbi, moltiinterrogativi, che sono stati sempre dissipati attraverso ildialogo. Il vero senso della comunità cristiano si è risveglia-to in noi. Un vero grazie a Padre Mario che ci è stato semprevicino»

Alcune IMPRESSIONI..

LA SERATA DI SABATO 8 GIUGNO FAM

IGLI

A

è

La preparazione al matrimonio: la testimonianza di due coniugi che da tempo accompagnano al matrimoniole nuove coppie di fidanzati

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI26 maggio 2013VI

I campeggi AC

Provare per credere!Con l’arrivo dell’estate, il programma dei campeggidell’Azione Cattolica

PAOLO LUGETTI È IL NUOVO PRESIDENTEIl Serra club ha eletto il nuovo consigliodirettivo per l’ anno sociale 2013-2014. Lapresidenza del club sarà assunta dal dr.Paolo Lugetti, per molti anni ha copertovari incarichi in sanità concludendo lacarriera come direttore responsabile deldipartimento acquisti nell’estav (entesupporto tecnico amministrativo area va-sta) sempre nel settore della sanità pub-blica.Dal 1982 al 1993 è stato Preposto dell’Ar-ciconfraternita della Misericordia di Li-vorno, divenendo dal 1989 al 1993 vicepresidente della confederazione naziona-le delle Misericordie d’Italia. Attualmentericopre la carica di Governatore dell’Arci-confraternita della Purificazione.Lugetti subentrerà al dr. Tattanelli, attual-mente in carica. Il cambio di consegneavrà luogo venerdì 14 giugno presso il ri-storante "la barcarola" con la partecipa-zione del Vescovo giusti e di altre autoritàcittadine.Gli altri membri del consiglio direttivosaranno:- vice presidente ai programmi:Patrizio Benvenuto- vice presidente estensioni:Giuseppe Mancini- vice presidente comunicazioni:Luca Mastrosimone- vice presidente vocazioni:Marco Creatini- segretario:Alessandro Bassi Luciani- tesoriere:Pier Giacomo Doni- consiglieri:Maria Matteucci, Paola Bertini, LucianoDella Bella

rovare per credere”oppure “credere perprovare”? In questosemplice gioco di

parole sta la consuetaproposta di campeggi estiviper ragazzi, giovani e adultiche anche quest’anno l’AzioneCattolica diocesana organizzanei mesi di luglio e agosto. Partecipare ad un campeggiodi AC “per credere” sembraun’affermazione presuntuosa,ma è solo un modo per direche un’esperienza di questotipo, a qualunque età la sifaccia, può aiutare davvero avivere in modo piùconsapevole la propriavocazione di laici cristiani (ecittadini). Allo stesso modo,"credere" per poterpartecipare ad un campeggiodi AC non è segno di chiusurao di esclusività, ma indica chequalunque persona credente,di qualunque età, può sentireil bisogno di un’esperienzaforte come quella di uncampeggio estivo, e se èl’Azione Cattolica a proporlo,perché non provare? In fondo,sono ormai diverse centinaia iragazzi, i giovani, gli adulti, lefamiglie che negli scorsi annihanno fatto esperienza diquesto campeggio e l’hannoconsiderato un momentoimportante del loro camminodi crescita umana e spirituale,tanto che molti, anno dopoanno, continuano ancora apartecipare! Certo, sono campeggi targatiAC, ma sono anche aperti atutti, perché da semprel’Azione Cattolica non facampeggi per se stessa, ma perservire la Chiesa in cui vive eopera. Quelli dell’AzioneCattolica sono insommacampi organizzati per gliiscritti all’associazione, maaccoglienti anche verso tutticoloro che, per i motivi piùdiversi, non hanno lapossibilità di partecipare adun campeggio estivo nellapropria comunitàparrocchiale. E negli ultimianni proprio queste persone,magari inizialmente solocuriose ma aperte all’incontrocon nuovi coetanei, sonomolto aumentate, segno certodella bontàdell’organizzazione, ma anche

P“dello stile e dei contenuti deicampeggi, realmentearricchenti per tutti ipartecipanti.

E ALLORA, ECCO LE DATE E I LUOGHI DEI CAMPEGGI ACDI QUEST’ANNO:Giovanissimi/Giovani (15/30anni), dal 29 luglio al 4agosto a Cataeggio (Sondrio).Il titolo del campeggio sarà “Avele spiegate”. Perinformazioni: MicheleMartella, 3203495776,[email protected];Giacomo Foresi, 3478243259,[email protected];

ACR (6/14 anni) dal 4 all’11agosto a Chiusi della Verna(Arezzo). Il titolo delcampeggio sarà “In cerca

d’autore”, che è stato anche iltema associativo dell’interoanno. Per informazioni:Simone Grimaldi,3298541943,[email protected];

Adulti e famiglie, dal 19 al 26agosto a S.Caterina Valfurva(Sondrio). Per informazioni:Gabriele Maremmani,3319491693,[email protected];

Come si vede, un “pacchetto”di campeggi per ogni fascia dietà, secondo una dellacaratteristiche peculiaridell’AC, che offre percorsi diformazione che partono daipiù piccoli e arrivano sinoagli adulti, alle famiglie epersino agli adultissimi. Ma

non solo, perché come sa chila conosce davvero, l’AzioneCattolica non è solo unpercorso di formazione, ma èprima di tutto un modo diesercitare nella Chiesa (e nelmondo) la propria particolareresponsabilità di fedeli laici,un modo con cui si fannocrescere comunitàparrocchiali partecipate, concui si pensaall’evangelizzazione nelmondo di oggi, con cui ci siinterroga sullacorresponsabilità di tutto ilpopolo di Dio e si stimolal’attenzione della comunità almondo e alla storia.In questo senso, forsevarrebbe veramente la pena di“provare per credere”!

Gabriele Maremmani

i è svolta a Loppiano, la festa regio-nale degli incontri dell’ACR.

Quest’anno è stato deciso di puntarepiù in alto e fare le cose in grande: circa400 ragazzi provenienti da tutte le dio-cesi toscane, i grandi spazi della citta-della di Loppiano e ben due ACRband!Una bella mattinata di sole, il climaideale sia atmosferico che di festa.Nel pomeriggio la svolta: su Loppianosi abbatte un diluvio che sfocia in unapotente grandinata!Problemi? Assolutamente no! Tutti inpalestra e la festa continua.Il gruppo di Livorno non era sicura-mente il più numeroso, ma era sicura-mente il più vivace e rumoroso.Una decina di ragazzi provenienti datre parrocchie della diocesi(Sacro Cuo-re, Sant’Agostino e San Jacopo) hannoportato i nostri "colori" nella piana diLoppiano".La giornata è stata all’insegna dell’an-no della fede. I 4 giochi, due alla matti-na e due al pomeriggio, sono stati in-centrati su 4 messaggi fondamentali:fede, partecipazione, condivisione ecircolarità. Una bella giornata dove ilgruppo di Livorno si è dimostrato mol-to unito, sia ragazzi che animatori, eche sicuramente porterà a casa lo Spet-tacolo di questa festa!

Michele Martella

S

Questi ragazzi: un’opera d’arteACR: LA FESTA DEGLI INCONTRI A LOPPIANO

DALLA PARROCCHIA DI S. LUCA

cco due gruppi di fantastici ragazzi del-la parrocchia San Luca a Stagno: il pri-mo che ha appena fatto la prima co-munione con i catechisti Alessio ed

Elena e gli animatori camilla e Martina e l’al-tro è il gruppo dei giovanissimi cresimati2013.E poi ecco la proposta della prossima estateper tutti i ragazzi: il Guastagno! Un’esperien-za tutta da vivere giorno dopo giorno in com-

pagnia di tanti altri ragazzi e di animatori.Queste le indicazioni per il soggiorno estivo:Da lunedì 10 giugno al 28 giugno, dal lunedìal venerdì con orario 9.30-12.00 e 14.30-17.30 (possibilità accoglienza bambini ore8.00– 8.30 solo per motivi di lavoro). Merco-ledì: gita (costo variabile) in caso di pioggia ègarantito un servizio interno. Costo settima-nale: 37 euro - Costo totale (3 settimane): 85euro. Costo 10 euro settimanale per baby-sit-

ter all’ora di pranzo (al sacco). Iscrizioni (en-tro il 31 maggio e non oltre) presso l’ufficioparrocchiale Lunedi, mercoledì, venerdì dalle10.00 alle 12.00, ogni pomeriggio dalle16.00 alle 17.45 Per informazioni rivolgersia: don Pietro - 0586 942387 Monica -328872643. Inoltre, chiunque avesse un po’di tempo a disposizione nel periodo estivo èben accetto come aiuto degli animatori delGUASTAGNO.

E

Serra CLUB

A DIO..

a questa settimana alla parrocchiadel Rosario, è disponibile un numero

speciale del giornalino parrocchialededicato a Simone Casapieri.Simone, animatore della parrocchia diVia Mangini è scomparso il 2 aprilescorso a 26 anni dopo una lungamalattia contro la quale ha combattutofino all’ultimo giorno.Gli amici, la parrocchia, gli hannodedicato questo numero con foto,lettere e ricordi della sua breve maintensa vita.

D

Un numero specialededicato a Simone

COMUNIONI,CRESIMEE.... ESTATE!

LUTTOSiamo vicini a Luciano Della Bella,responsabile dell’ufficio eventi delladiocesi e presidente dell’IstitutoDiocesano per il Clero, per la mortedel suocero avvenuta proprio inquesti giorni. La redazione anche anome dei lettori porge le più sentitecondoglianze a Luciano, a sua moglieLaura e a tutta la famiglia

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI26 maggio 2013 VII

n occasionedell’Assembleagenerale della CEI del24 maggio 2012

Benedetto XVI ebbeoccasione di dire che “inun tempo nel quale Dioè diventato per molti ilgrande Sconosciuto eGesù semplicemente ungrande personaggio delpassato” occorre “unrinnovato impulso, chepunti a ciò che èessenziale della fede edella vita cristiana”, cioèl’incontro con Cristo,vivo e presente. È questolo scopo della mostraper l’Anno della fedeintitolata: Videro eCredettero: La bellezza ela gioia di esserecristiani, ideata eprodotta dalla casaeditrice Itaca, colpatrocinio del PontificioConsiglio per laPromozione dellaNuovaEvangelizzazione, delProgetto Culturalepromosso dalla Chiesaitaliana e dell’UfficioNazionale per lecomunicazioni socialidella CEI. Sarà presente a Livornoallestita dal CentroCulturale Il Portico diSalomone dal 27maggio al 7 giugnonella nostra diocesi inDuomo e nei giorni 8 e9 giugno presso laChiesa della SS.Annunziata dei greci(quartiere la Leccia) inoccasione della festadiocesana dellafamiglia.Il titolo «Videro eCredettero» si rifà alracconto degli apostoliPietro e Giovanni checorrono al sepolcro,come mostra lacopertina del catalogoche riproduce ilcapolavoro di EugèneBurnand. Viste a terra le

I

bende, Giovanni “vide ecredette”. Il sottotitoloevoca la bellezza e lagioia – non la durezza ola fatica o la noia... –dell’essere cristiani.La nostra città non ènuova a questo tipo diappuntamenti, infattioccorre ricordare unaprecedente esperienza dimostra itinerante quelladedicata a San Paolo eintitolata: Sulla via diDamasco. L’inizio di unavita nuova, per l’AnnoPaolino (tradotta in 7lingue, tra cui arabo erusso, ed esposta in 10Paesi oltre l’Italia).Una mostra itinerantecostituisce un vero eproprio bagaglioculturale di grandeimportanza. Essa, infatti,potrebbe essereparagonata ai grandiaffreschi delle basilichemedievali (vicino a noivi è un bellissimoesempio nella Chiesapaleocristiana di SanPiero a Grado) checostituivano un modellodi inculturazione percoloro che non sapendo

leggere e scriverevenivano istruiti suifondamenti della fedecristiana. Oggi analfabetinon siamo ma quelloche essenziale della fedebisogna ammetterlo unpo’ di confusione c’è enon lo conosciamoadeguatamente. Pertantola mostra mette inevidenza come talestrumento costituiscauna modalità efficace di“missione popolare”attraverso la viapulchritudinis che, comescrive Mons. RinoFisichellanell’introduzione alcatalogo, “rappresentaun percorso,probabilmenteprivilegiato per questinostri contemporaneiche, pur essendosiallontanati dalla fede,possono ritrovare lanostalgia di Dioattraverso lacontemplazione dellabellezza che parla diLui”.La mostra è stata ideatada Eugenio Dal Pane,fondatore e direttore

editoriale di Itaca, ècurata da monsignorAndrea Bellandi. Laricerca iconografica èdello storico dell’arteSandro Chierici, ilprogetto grafico è diAndrea Cimatti.Divisa in cinque sezioniaccompagnate da unbellissimo percorsoiconografico che metteinsieme pittura, scultura,architettura, cinema,natura, propone uncammino che,prendendo atto delcontesto in cui viviamo,ossia “Un mondo dopoGesù senza Gesù” perdirla con le parole diPéguy, porti a riscoprirele ragioni della fede apartire da una attentaconsiderazione di sé,sintetizzabile in unadomanda: quello chesono e che ho mi basta?Si prosegue con“L’antefatto: il cuoredell’uomo può Cristoattrarlo, e come”?Ed ecco la terza tappa:“Il fatto: Gesù diNazaret”, rispostaadeguata al suo essere

fatto per l’Infinito,seguito dal“Riconoscimento”.L’ultima sezione –“Gesù, nostrocontemporaneo. Ilcammino della fede” –risponde alla domanda:“è possibile oggi averefede in Gesù? E che cosaaccade quando unuomo si lascia afferrareda lui”? Emerge così ilgrande tema dellaChiesa, segno estrumento di salvezza,come la definisce ilConcilio Vaticano II.Attraverso il battesimo lavita di Cristo è innestatanella nostra come unseme di vita nuova che,quanto più è accolta,tanto più permette diverificare la pienezza chela fede genera nellapersona e nella società.In sostanza la mostravuole portare ilvisitatore aimmedesimarsi con gliocchi di Giovanni,Andrea, Pietro e diquanti hanno incontratoGesù, sono stati con lui,lo hanno seguito,sorpresi ogni giorno dipiù da una umanitàeccezionale,letteralmente dell’altromondo.L’adesione amorosa aGesù – quello cheabbiamo di più caro – èil culmine della mostrache si chiude con uninvito: “La porta dellafede … è sempre apertaper noi” (BenedettoXVI).Sicuramente si tratta diuna grande opportunitàa cui tutti – credenti enon credenti – siamoinvitati a visitare. Perinformazioni rivolgersiall’indirizzo:[email protected].

A cura di AndreaCapaccioli

L’opera di Enrico Bacciconservata al MuseoDiocesano

IL CRISTOMORENTE

ambio di gestione e so-prattutto di nome perl’ex Pala Livorno. In se-guito al concorso pub-

blico di idee, infatti, indettodal quotidiano Il Tirreno, il pa-lazzetto ha assunto la sua nuo-va identità: Amedeo Modiglia-ni forum, in onore dell’artistalivornese vissuto nei primi delnovecento.Sabato 25 maggio alle 19,00 siterrà l’inaugurazione dellastruttura con una speciale sera-ta evento gratuita ricca di ini-ziative: un brindisi offerto dainuovi gestori, uno spettacoloomaggio a Modigliani e alle21,00 il concerto di Gino Paolie Danilo Rea. Durante la serataverrà presentato il nuovo pitto-gramma (marchio-logotipo)del Modigliani forum, di cui èin atto un concorso.

Il marchio scelto comparirànella grafica istituzionale insie-me con quello dei principalisponsor sostenitori dell’opera:Unicoop Tirreno e Mukkilatte.Sono stati invitati alla gara pro-gettistici grafici dell’area tosca-na come: Anna Laura Bachini,Stefano Rovai, Rovai Weber,Gianni Sinni (Lcd), FabioChiantini (Limite), Walter Sar-donini (SocialDesign), StudioKmZero e Catoni Associati.Ognuno di questi professioni-sti dovrà presentare entro il 23maggio, su una tavola a3, il

proprio marchio progettato(non ci sono limiti di tecnicaespressiva) corredato da unabreve descrizione. I grafici invi-tati, gli sponsor e i gestori isti-tuzionali potranno anche pre-sentare il progetto di un graficojunior (al di sotto dei trenta an-ni). La giuria che decreterà ilvincitore sarà composta da: An-drea Rauch (grafico presiden-te), Riccardo Rossato, SandroGiacomelli, Claudio Bertini,Massimo Gramigni (PalaLivor-no srl), il Sindaco AlessandroCosimi o un suo delegato, il

Presidente dell’Unicoop Tirre-no ed il Presidente di MukkiLatte.Il vincitore si aggiudicherà unpremio di millecinquecentoeuro; ai grafici invitati sarà ri-conosciuto un rimborso spesedi trecento euro.Domenica 25 maggio, dunque,l’Amedeo Modigliani Forum sipresenterà con la sua nuova ve-ste alla cittadinanza livornesecon un’agenda di eventi cultu-rali, musicali, sociali e d’intrat-tenimento di prestigio.La struttura ospiterà anche av-venimenti di interesse religio-so-culturale: domenica 9 giu-gno, in occasione della festadiocesana della famiglia, saràpresente al palamodì Kiko Ar-guello, fondatore del gruppodei neocatecumenali.

Caterina Lo Russo

C AAA cercasi logoL’Amedeo Modigliani forum si presenta

e conferenze dell’AssociazioneCulturale Borsi sono proseguite alla

Biblioteca Labronica con il tema:"Omaggio a Cimabue: dipinto di EnricoBacci". Ne è stato relatore il dottorGiacomo Romano, direttore dellaGalleria d’arte "Le Stanze" di via Roma.Romano ha iniziato dicendo che ilquadro era stato esposto alla mostraorganizzata dalla sua Galleria nel 2010 ein quella occasione il Vescovo,monsignor Simone Giusti, fuparticolarmente colpito dall’operaperché, a suo parere, era dotata di "unagrande capacità comunicativa".Il quadro è attualmente conservato nelMuseo Diocesano di Arte sacra, si trattadi un collage su cartone che fariferimento all’immagine di uncrocefisso ligneo di Cimabue presente aFirenze, questo perché l’autore EnricoBacci (presente alla conferenza) nelcorso del suo iter pittorico ha rivoltouna particolare attenzione all’arte sacradel XIII secolo. L’artista -ha aggiuntoRomano- è noto per andare a scavarenell’arte della pittura di quel periodo ein base alle sue ricerche è arrivato allaconclusione che è attribuibile aCimabue l’affresco visibile nella chiesadi San Piero a Grado. Il relatore,accingendosi a spiegare il dipinto, hadetto di aver osservato il quadro perdiversi mesi e il suo studio gli avevacausato una sorta di disorientamentoperché l’opera sacra può essereinterpretata in modo diverso secondo lasensibilità della persona che la guarda.Oltre a questo bisogna aggiungere cheesistono delle differenze nellaconcezione del sacro da parte delle trereligioni monoteiste: ebraismo,islamismo, cristianesimo.Si può rappresentare Dio? Dio decide difarsi uomo attraverso il figlio: GesùCristo ed è proprio in conseguenza diquesto che l’imperatrice bizantinaTeodora dà una risposta affermativa nelrappresentare Dio nelle immagini. Dalpunto di vista dell’arte sacra -hacontinuato- al tempo di Cimabue vi erauna diversificazione tra il cristianesimod’oriente e quello d’occidente, infattinella forma pittorica il cristianesimooccidentale dà un maggior rilievoall’aspetto umano del Cristo morente,mentre quello orientale si rifà ad undivino rivelato e ad una idea piùastratta. Nel dare la sua interpretazionee lettura del quadro il relatore haevidenziato che l’opera di Bacci ha unacaratteristica occidentale qualeespressione di un Dio sofferente eumano, infatti gli strappi sulla carta delcollage danno l’idea della flagellazione,ma ha anche una valenza orientaleperché con il gioco dei materiali usatitrasmette l’idea della luminosità simileall’oro impiegato nei quadri tipicidell’oriente.Ma non c’è solo questo -ha terminatoRomano- perché Bacci rientra anchenella categoria dell’astrattismo per il suotentativo di raccontare il divino secondola pittura di Kandinskj, ecco perché èun’opera di grande potenzacomunicativa come ha affermato ilVescovo. Il pittore Enrico Bacci nelconcludere l’incontro ha rilevato che "sesi lavora su se stessi si può giungere aldivino".

Gi.Gi.

L

La mostra: VIDERO E CREDETTERO

La bellezza e la gioiadi essere cristiani

Dal 27 maggio al 7 giugnoin Duomo e nei giorni 8 e 9 giugno

alla Chiesa della SS. Annunziatadei greci in occasione della festa

diocesana della famiglia, sarà presente l’esposizione ideata

da Eugenio Dal Pane.Una mostra itinerante

come strumento di catechesi e di missione per arrivare a tutti

Le conferenzedell’Associazione Borsi

La mostra vuole portareil visitatore aimmedesimarsicon gli occhidi Giovanni,Andrea, Pietro e di quantihannoincontratoGesù

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI26 maggio 2013VIII