La Settimana n. 26 del 6 luglio 2014

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 6 luglio 2014 Così l’amore fra coniugi e l’amore di genitori diventa evangelizzante, in quanto premessa perché i figli possano comprendere durante la vi- ta il messaggio di amore del Padre e di qualunque persona, cioè per diventare capaci si stabilire un rapporto di amicizia con Dio e con gli uomini. Prima ancora della trasmissione del messaggio evangelico, è compito soprattutto dei genitori cristiani non solo offrire il "vocabolario" del- l’amore, ma anche la "sintassi" dell’amore. Questa consiste nel rivela- re al figlio la profonda struttura del vero amor che non esclude mai nessuno, ma tutti abbraccia universalmente, pur con forme diverse nel modo e nella intensità. L’evangelizzazione nella famiglia, 1974 Verso un nuovo Umanesimo DI NICOLA SANGIACOMO er un nuovo Umanesimo» sarà questo il filo conduttore del prossimo anno pastorale del Progetto Culturale, quello che ci porterà alla vigilia del Convegno nazionale della Chiesa Italiana che si svolgerà a Firenze nel novembre del 2015. Come già avvenuto negli anni scorsi, il tema di fondo sarà affrontato in modo multidisciplinare, per fare una proposta culturale alla città che faccia emergere come i valori evangelici possano maturare e crescere nel nostro tempo. Il tema dei valori della persona umana sarà affrontato da vari punti di vista con eventi che saranno programmati con una cadenza mensile a partire da Settembre. Si comincia il 7 Settembre quando, in occasione della Giornata Regionale Mariana, si realizzerà un convegno sul culto della Madonna di Montenero a Livorno nell’ambito del giubileo mariano. Si proseguirà in Ottobre con un convegno sul concetto giuridico di persona umana e, in novembre, sul concetto etico e filosofico di persona. In entrambe le occasioni saranno autorevoli docenti universitari a trattare il tema. Si arriverà così al grande appuntamento di Dicembre quando, l’8 Dicembre, sarà a Livorno il cardinale Lorenzo Baldisseri (nella foto accanto), il segretario del Sinodo dei Vescovi, la persona alla quale Papa Francesco ha affidato la regia del grande percorso della Chiesa universale sulla famiglia che si realizzerà in due tappe nel 2014 e nel 2015 e che è chiamato a definire come la Chiesa affronterà le questioni emergenti in ambito familiare. Un testimone autorevolissimo che arriverà in diocesi all’indomani della conclusione del Sinodo dei Vescovi di Ottobre. Nei primi mesi del 2015 sono già programmati alcuni appuntamenti in cui si rifletterà sul tema del nuovo Umanesimo dal punto di vista antropologico, ecumenico, urbanistico e pastorale. La novità di quest’anno per il Progetto Culturale è costituita da un calendario di film che saranno proiettati nelle diverse parrocchie cittadine: saranno film particolari che, per vari motivi, non arrivano nelle sale cinematografiche ma che, per qualità e importanza dei temi affrontati, offrono occasioni preziose di riflessione. Il ciclo sarà curato da Umberto Del Corona, un esperto ed appassionato del settore. Il Progetto Culturale continuerà poi a svolgere anche in futuro la funzione di antenna capace di recepire e rilanciare i segnali che arriveranno dalla città, come ha fatto negli ultimi anni quando ha messo al centro del dibattito locale le questioni del lavoro, della casa, della famiglia e della povertà crescente. Lo farà con lo stile di attenzione, ascolto e coinvolgimento dei protagonisti che ha positivamente sperimentato nei mesi scorsi. L’antenna, già positivamente sperimentata, sarà particolarmente sensibile e preziosa anche in questa stagione nuova della politica cittadina. P « accontare la Chiesa non è certo cosa facile, ancora meno raccontare quella livornese, così particolare in tutto e per tutto, densa di sfaccettature, di carismi diversi, di ricchezze e povertà. In questi anni «La Settimana» ci ha provato e ci prova ancora, ogni settimana appunto, con costanza e impegno. Prima con tre pagine, poi con otto, e adesso ancora di più con pagine cartacee e pagine online, grazie al nuovo blog «La Settimana tutti i giorni». E lo fa grazie al lavoro di persone che, in modo completamente gratuito (e di questi tempi è una rarità!), cercano le notizie, scrivono gli articoli, intervistano, approfondiscono, provando a “raccontare” la Chiesa che è in Livorno. Il loro lavoro è guidato da un coordinatore, riferimento locale per il giornale Toscana oggi, che partecipa alla redazione, segue l’impostazione delle notizie e la composizione delle pagine e aiuta anche a leggerle, attraverso editoriali e approfondimenti. Anche chi fa il coordinatore del giornale non riceve alcuno stipendio o rimborso spese, lo fa con spirito di servizio e amore verso la Chiesa, perché serve soprattutto l’amore, per passare su tante povertà facendo emergere i lati positivi, la bellezza dei fatti e delle persone. Ed è con questo spirito di servizio e di amore che in questi anni ha lavorato Nicola Sangiacomo, coordinando le pagine de «La Settimana». Ed è per questo che voglio dire pubblicamente grazie a questo nostro e mio, collaboratore. Grazie per il tempo che ha dedicato a questo incarico con dedizione e competenza, portandolo avanti insieme all’impegno come referente diocesano per il Progetto culturale. Allo stesso tempo voglio augurare buon inizio a Chiara Domenici che a partire da Settembre avvicenderà Nicola in questo ruolo. Possa il lavoro di queste persone essere uno strumento utile alla nostra Chiesa, perché attraverso la buona comunicazione cresca anche la comunione. + Simone, vescovo R Il potere a servizio della comunità l potere del servizio per la comunità. E non il servizio per il potere. Coloro che hanno responsabilità politiche devo- no sempre mettere in evidenza la dimensione morale della rappresentanza e cercare la soluzione ai problemi sociali. Tra tutti il lavoro e la casa. E un’attenzione prioritaria a coloro che non hanno alcun potere, i poveri. I politici esercitino con ardore la pratica del potere con spirito di servizio. E la pazienza, la moderazio- ne, la sobrietà, la carità e il dialogo siano i capisaldi del "lo- ro" potere. Aspiriamo al potere del servizio. E purifichia- moci dal servizio al potere I Passaggio di testimone a La Settimana Il grazie del Vescovo a Nicola Sangiacomo I programmi futuri del Progetto culturale diocesano. Eventi che possono essere un’antenna per recepire e rilanciare i segnali che arrivano dalla città. L’8 dicembre sarà a Livorno il cardinal Lorenzo Baldisseri, segretario del Sinodo dei Vescovi ERRATA CORRIGE a scorsa settimana nell’articolo sulle nuove nomine è sta- to pubblicato il nome errato del direttore dell’ufficio diocesano per la famiglia. Il direttore è il diacono Antonio Domenici, insieme a sua moglie Rita Di Cecca, e non suo fratello Riccardo come in- vece è stato pubblicato. Ci scusiamo per l’errore con i letto- ri e con il diretto interessato. L Direttore ufficio diocesano per la famiglia DAL 9 AL 13 NOVEMBRE 2015 A FIRENZE Il convegno ecclesiale nazionale uello di Firenze sarà il quinto Convegno Ecclesiale Nazionale. Il primo si tenne nel 1976 a Roma sul tema Evangelizzazione e promozione umana, quindi fu la volta di Loreto nel 1985 (Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini), Palermo nel 1995 (Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia) e Verona nel 2006 (Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo). Di fatto nel nostro Paese i cinquant’anni dal Concilio sono stati cadenzati da questi eventi ecclesiali, quasi a rimarcare con anniversari decennali l’eredità conciliare. In questa luce, il tema di ogni Convegno ha incrociato di volta in volta quello degli Orientamenti pastorali del decennio entro cui il Convegno stesso si collocava: Evangelizzazione e sacramenti per il primo decennio (gli anni Settanta), quindi Comunione e comunità (gli anni Ottanta), Evangelizzazione e testimonianza della carità (gli anni Novanta), Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia (2000- 2010) ed Educare alla vita buona del Vangelo per il decennio in corso. Scrive a proposito di questo appuntamento mons. Crociata: «L’orizzonte del Convegno è quello di un evento di preghiera, di ascolto, di confronto e di discernimento, di orientamento condiviso per un annuncio e una testimonianza più efficaci e attuali, occasione di rilancio dell’impegno pastorale della comunità ecclesiale» Q IL GRANELLO di senape di mons. Alberto Ablondi LINEA di Pensiero di Luca Lischi

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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Page 1: La Settimana n. 26 del 6 luglio 2014

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

6 luglio 2014

Così l’amore fra coniugi e l’amore di genitori diventa evangelizzante,in quanto premessa perché i figli possano comprendere durante la vi-ta il messaggio di amore del Padre e di qualunque persona, cioè perdiventare capaci si stabilire un rapporto di amicizia con Dio e con gliuomini.Prima ancora della trasmissione del messaggio evangelico, è compitosoprattutto dei genitori cristiani non solo offrire il "vocabolario" del-l’amore, ma anche la "sintassi" dell’amore. Questa consiste nel rivela-re al figlio la profonda struttura del vero amor che non esclude mainessuno, ma tutti abbraccia universalmente, pur con forme diversenel modo e nella intensità.

L’evangelizzazione nella famiglia, 1974

Verso un nuovoUmanesimo

DI NICOLA SANGIACOMO

er un nuovoUmanesimo» saràquesto il filoconduttore del

prossimo anno pastorale delProgetto Culturale, quelloche ci porterà alla vigilia delConvegno nazionale dellaChiesa Italiana che sisvolgerà a Firenze nelnovembre del 2015.Come già avvenuto neglianni scorsi, il tema di fondosarà affrontato in modomultidisciplinare, per fareuna proposta culturale allacittà che faccia emergerecome i valori evangelicipossano maturare e crescerenel nostro tempo.Il tema dei valori dellapersona umana saràaffrontato da vari punti divista con eventi che sarannoprogrammati con unacadenza mensile a partire daSettembre.

Si comincia il 7 Settembrequando, in occasione dellaGiornata Regionale Mariana,si realizzerà un convegno sulculto della Madonna diMontenero a Livornonell’ambito del giubileomariano.Si proseguirà in Ottobre conun convegno sul concettogiuridico di persona umanae, in novembre, sul concettoetico e filosofico di persona.In entrambe le occasionisaranno autorevoli docentiuniversitari a trattare iltema.Si arriverà così al grandeappuntamento di Dicembrequando, l’8 Dicembre, sarà aLivorno il cardinale LorenzoBaldisseri (nella fotoaccanto), il segretario delSinodo dei Vescovi, lapersona alla quale PapaFrancesco ha affidato laregia del grande percorsodella Chiesa universale sullafamiglia che si realizzerà in

due tappe nel 2014 e nel2015 e che è chiamato adefinire come la Chiesaaffronterà le questioniemergenti in ambitofamiliare. Un testimoneautorevolissimo che arriveràin diocesi all’indomani dellaconclusione del Sinodo deiVescovi di Ottobre.Nei primi mesi del 2015sono già programmatialcuni appuntamenti in cuisi rifletterà sul tema delnuovo Umanesimo dalpunto di vistaantropologico, ecumenico,urbanistico e pastorale.La novità di quest’anno peril Progetto Culturale ècostituita da un calendariodi film che sarannoproiettati nelle diverseparrocchie cittadine:saranno film particolari che,per vari motivi, nonarrivano nelle salecinematografiche ma che,per qualità e importanza dei

temi affrontati, offronooccasioni preziose diriflessione. Il ciclo saràcurato da Umberto DelCorona, un esperto edappassionato del settore.Il Progetto Culturalecontinuerà poi a svolgereanche in futuro la funzionedi antenna capace direcepire e rilanciare i segnaliche arriveranno dalla città,come ha fatto negli ultimianni quando ha messo alcentro del dibattito locale lequestioni del lavoro, dellacasa, della famiglia e dellapovertà crescente. Lo faràcon lo stile di attenzione,ascolto e coinvolgimentodei protagonisti che hapositivamente sperimentatonei mesi scorsi. L’antenna,già positivamentesperimentata, saràparticolarmente sensibile epreziosa anche in questastagione nuova della politicacittadina.

accontare la Chiesa non è certo cosa facile,ancora meno raccontare quella livornese, così

particolare in tutto e per tutto, densa disfaccettature, di carismi diversi, di ricchezze epovertà.In questi anni «La Settimana» ci ha provato e ciprova ancora, ogni settimana appunto, concostanza e impegno.Prima con tre pagine, poi con otto, e adessoancora di più con pagine cartacee e pagine online,grazie al nuovo blog «La Settimana tutti i giorni».E lo fa grazie al lavoro di persone che, in modocompletamente gratuito (e di questi tempi è unararità!), cercano le notizie, scrivono gli articoli,intervistano, approfondiscono, provando a“raccontare” la Chiesa che è in Livorno.Il loro lavoro è guidato da un coordinatore,riferimento locale per il giornale Toscana oggi,che partecipa alla redazione, segue l’impostazionedelle notizie e la composizione delle pagine eaiuta anche a leggerle, attraverso editoriali eapprofondimenti. Anche chi fa il coordinatore delgiornale non riceve alcuno stipendio o rimborsospese, lo fa con spirito di servizio e amore verso laChiesa, perché serve soprattutto l’amore, perpassare su tante povertà facendo emergere i latipositivi, la bellezza dei fatti e delle persone. Ed ècon questo spirito di servizio e di amore che inquesti anni ha lavorato Nicola Sangiacomo,coordinando le pagine de «La Settimana». Ed èper questo che voglio dire pubblicamente grazie aquesto nostro e mio, collaboratore. Grazie per iltempo che ha dedicato a questo incarico condedizione e competenza, portandolo avantiinsieme all’impegno come referente diocesanoper il Progetto culturale.Allo stesso tempo voglio augurare buon inizio aChiara Domenici che a partire da Settembreavvicenderà Nicola in questo ruolo. Possa illavoro di queste persone essere uno strumentoutile alla nostra Chiesa, perché attraverso labuona comunicazione cresca anche lacomunione.

+ Simone, vescovo

R

Il potere a serviziodella comunità

l potere del servizio per la comunità. E non il servizio peril potere. Coloro che hanno responsabilità politiche devo-

no sempre mettere in evidenza la dimensione morale dellarappresentanza e cercare la soluzione ai problemi sociali.Tra tutti il lavoro e la casa.E un’attenzione prioritaria a coloro che non hanno alcunpotere, i poveri. I politici esercitino con ardore la pratica delpotere con spirito di servizio. E la pazienza, la moderazio-ne, la sobrietà, la carità e il dialogo siano i capisaldi del "lo-ro" potere. Aspiriamo al potere del servizio. E purifichia-moci dal servizio al potere

I

Passaggio di testimone a La SettimanaIl grazie del Vescovoa Nicola Sangiacomo

I programmi futuri del Progetto culturale diocesano.Eventi che possono essere un’antenna per recepire e rilanciare i segnali che arrivano dalla città.L’8 dicembre sarà a Livorno il cardinal Lorenzo Baldisseri,segretario del Sinodo dei Vescovi

ERRATA CORRIGE

a scorsa settimana nell’articolo sulle nuove nomine è sta-to pubblicato il nome errato del direttore dell’ufficio

diocesano per la famiglia.Il direttore è il diacono Antonio Domenici, insieme a suamoglie Rita Di Cecca, e non suo fratello Riccardo come in-vece è stato pubblicato. Ci scusiamo per l’errore con i letto-ri e con il diretto interessato.

L

Direttore ufficio diocesano per la famiglia

DAL 9 AL 13 NOVEMBRE 2015 A FIRENZE

Il convegno ecclesiale nazionaleuello di Firenze sarà il quintoConvegno Ecclesiale Nazionale. Il

primo si tenne nel 1976 a Roma sul temaEvangelizzazione e promozione umana,quindi fu la volta di Loreto nel 1985(Riconciliazione cristiana e comunitàdegli uomini), Palermo nel 1995 (IlVangelo della carità per una nuovasocietà in Italia) e Verona nel 2006(Testimoni di Gesù risorto, speranza delmondo). Di fatto nel nostro Paese icinquant’anni dal Concilio sono staticadenzati da questi eventi ecclesiali,quasi a rimarcare con anniversaridecennali l’eredità conciliare. In questaluce, il tema di ogni Convegno haincrociato di volta in volta quello degliOrientamenti pastorali del decennio

entro cui il Convegno stesso si collocava: Evangelizzazione e sacramenti per il primodecennio (gli anni Settanta), quindi Comunione e comunità (gli anni Ottanta), Evangelizzazione e testimonianza dellacarità (gli anni Novanta), Comunicare ilVangelo in un mondo che cambia (2000-2010) ed Educare alla vita buona delVangelo per il decennio in corso. Scrive a proposito di questoappuntamento mons. Crociata:«L’orizzonte del Convegno è quello di unevento di preghiera, di ascolto, diconfronto e di discernimento, diorientamento condiviso per un annuncioe una testimonianza più efficaci e attuali,occasione di rilancio dell’impegnopastorale della comunità ecclesiale»

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IL GRANELLOdi senape

di mons. Alberto Ablondi

LINEAdi Pensiero

di Luca Lischi

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI6 luglio 2014II

La parola alla... CARITAS

Porte aperte alle Sorgenti di Carità

i è concluso ai Salesiani il ciclo diincontri per credenti e non credenti

«Dall’’io all’altro: animare percondividere» promosso e organizzatodalla Diocesi, la Parrocchia deiSalesiani e la Caritas. Un percorso pereducare alla prossimità, per animare inmaniera attenta e rispettosa,promuovendo una culturadell’incontro e della condivisione.Durante questi quattro Giovedì diGiugno si è analizzato la tematica dellaprossimità dal punto di vista biblico epedagogico e ne sono state presentateesperienze concrete come la carovanadella carità e l’evangelizzazione distrada.L’ultima conferenza, che aveva cometitolo «Voglio svegliare l’aurora - ilterritorio come annuncio di unincontro» è stato presentato daisalesiani: don Marco Aspettati, SuorMercedes e due giovani studenti diteologia. L’incontro è ruotato intornoalla tematica dell’animazione di strada,tanto cara alla congregazione fondatada Don Bosco.Ognuno di questi quattro relatori haraccontato la sua esperienza vissuta inprima persona in diverse città d’Italia eall’estero, in ambienti universitari,stazioni ferroviarie e luoghi d’incontrodi giovani.L’evangelizzazione di strada èun’esperienza missionaria di annuncioa giovani, soprattutto, verso quellilontani dalla fede. Si inizia con unaprima fase di osservazione dei centricittadini d’interesse e di aggregazionegiovanile e poi si parte per la missionevera e propria. Procedendo in coppia, imissionari cercano di approcciarsi eagganciare giovani con una brevepresentazione e piccole domande einvitandoli successivamente a eventi einiziative sportive o dicatechesi/preghiera in chiesa o inoratorio, anche di sabato sera.Un’esperienza straordinaria ecoinvolgente, ma anche difficile,soprattutto nella fase dell’approccio.

Non sempre, igiovani"agganciati"rispondonopositivamenteall’invito, spesso"volano" insultio provocazioni.Ma del resto,non esiste unamodalitàprecisa con cuirelazionarsi, sipunta allaspontaneità ealla semplicitàunite ad unabuona dose dipreghiera eaffidamentoall’azione delloSpirito Santo.I missionari,spinti dallagioia e dallavoglia diannunciarel’incontro conCristo vedonol’altro come undono ricevuto,cui nonpossono nonportarel’annuncio. Incoloro chehannoagganciato,

dopo un’iniziale scetticismo e chiusurahanno riscontrato tanto bisogno diessere ascoltati e aprire il loro cuore.Tutti possono essere evangelizzatorinella vita quotidiana, al lavoro, ascuola, nello sport, tutti possono farsiprossimi all’altro, svegliare l’auroraportando la luce di Cristo tra le genti.Anche la parrocchia salesiana diLivorno vivrà questo tipo di esperienza.Dal 7 al 20 Luglio prossimo ci sarà la"Missione giovani"con eventi einiziative che si terranno sul lungomare e alla parrocchia di San Jacopo.

C.L.R.

S

IMPARARE A CREARE MANUFATTI: OTTO LEZIONI PER IMPARARE COME FARE

Un corso per stimolare la creativitàcquisire l’adeguata abilità manualeper creare piccoli manufatti da im-

piegare come oggetti di decoro o bom-boniere, impiegando tecniche diversecome l’uncinetto e la pasta di mais: so-no questi gli obiettivi del corso svoltosinei locali del Centro "Sorgenti di Ca-rità" di via Donnini, al fine di offrire ca-pacità e metodologie per il reinserimen-to lavorativo. Gli oggetti realizzati sottola guida dell’insegnante Federica Bacci,con il prezioso aiuto di Elisa Tessieri edi Chiara Landolfi, verranno probabil-mente utilizzati per la creazione di unmarchio sociale di vendita, con lo sco-po autofinanziare il corso stesso.«Le lezioni si sono svolte il mercoledìpomeriggio, dalle 16 alle 18.30 - spiegaElisa - e hanno visto l’impegno di sei al-lieve per un totale di 20 ore, tutte at-tualmente in disoccupazione. La primalezione è stata dedicata alla presenta-zione delle finalità del corso, alle nor-me di sicurezza e alla conoscenza deipartecipanti, mentre nelle fasi successi-ve, dopo una breve introduzione al la-voro che saremmo poi andati ad effet-tuare, abbiamo affrontato la parte teori-ca, per poi passare alla pratica».Federica ha iniziato insegnando la tec-nica dell’Amigurumi, «un’ arte giappo-nese che permette di realizzare pupazzitridimensionali - spiega Chiara - utiliz-zando le basi dell’uncinetto: per comin-

ciare, ad esempio, sono stati realizzatidei piccoli pulcini. Con Elisa ci siamoinvece occupate del Riciclo Creativo,per stimolare la creatività e valorizzarel’arte del riuso: con questo metodo so-no stati creati cestini in carta utilizzan-do depliant pubblicitari, portamonetein Tetrapak e orecchini con tecnica Ori-gami». Per le attività svolte durante il corso èstato rilasciato un attestato di parteci-pazione. Dopo l’estate sono program-mati molti altri corsi, sempre con l’in-tento di formare tecnici ed operai in set-tori artigianali per cui ancora esiste ri-

chiesta di mercato ma pochi operatori,tramite un preciso percorso educativo eformativo, e con l’applicazione dellametodologia didattica del learning bydoing.È possibile rimanere aggiornati sui corsidella Scuola dei Mestieri su www.carita-slivorno.it oppure tramite la pagina fa-cebook.com/pages/Caritas-Livorno.

Fabio Figara

A

L’ultimo incontro di formazione Caritas

«Vogliosvegliarel’aurora»

iornata di degustazionee assaggio alle Sorgentidi Carità. Un’occasioneper presentare e

promuovere i nuovi corsi dellascuola dei mestieri e del centroaggregativo che partiranno aottobre e fare un bilancio diquesti primi mesi di attivazionedella struttura.Inaugurata lo scorso dicembre,"Sorgenti di Carità" rappresentaun’opera segno che vuole essereun’antenna sul territorio, unluogo di accoglienza, speranza erinascita per tutti quelli chevivono situazioni di marginalità.In questi primi mesi sono statiattivati il centrod’ascolto famiglie ela scuola deimestieri, fioreall’occhiello dellastruttura, con i suoiprimi tre corsi:falegnameria, ciclo-officina e piccolimanufatti. Si tratta dipercorsi diformazioneinformale, rivolti agiovani edisoccupati, chehanno come finalitàl’acquisizione diconoscenze e abilitàdi un mestiere, masoprattutto lariattivazione dellapersona attraverso un processo disocializzazione. In virtù di questafinalità, ogni corso è compostoda un numero limitato di allievi,tenuti da un’équipe formativaformata da: un mastrovolontario, un educatore e da untutor. Sono in via di trattativa estudio, con agenzie ed enti locali,anche misure di inserimento nelmondo del lavoro degli allievipiù meritevoli.Ai primi tre corsi (falegnameria,ciclo-officina e piccoli manufatti)che sono partirti e che saranno

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ripetuti, si affiancheranno, aottobre, corsi di: cucina sociale,con la riscoperta di ricette poveree semplici della tradizionepopolare territoriale e sartoria.Si attiverà anche il centroaggregativo con una serie diattività ricreative anch’esse confinalità socio-pedagogiche: corsodi chitarra, pittura, teatro escrittura creativa che vedrà ancheil coinvolgimento degli utenti alprogetto giornalistico "Scarpe datennis" che darà voce ai tantiuomini e donne di strada con

racconti di vitavissuta.Verranno anche resifruibili l’internetPoint e una salalettura, dove saràallestito un

laboratorio di emeroteca (letturae commento di articoli digiornale).Si è pensato, poi anche ai piùpiccoli con un laboratorio difiabe con lettura e animazione ditesti tenuti da una psicologa. Durante l’open day è statopossibile girare all’interno dellastruttura, visitandola epartecipando a delle simulazionidei corsi e laboratori. Sono statipresentati gli insegnanti e forniteinformazioni sui contenuti,obiettivi del corso e sulla

modalità d’iscrizione. Si è inoltre,ribadito che la scuola dei mestierinon vuole essere un ente diformazione, ma piuttostoun’officina dei talenti. L’evento èservito, soprattutto, ad informaredi questi corsi le agenzie delterritorio che potrannosegnalarne i possibili utentiSorgenti di Carità rappresenta unluogo veramente significativo perla città (ha ospitato la Tavolarotonda sui temi del sociale con icandidati sindaco e numerosiconvegni e seminari) che nonesisterebbe senza il preziosoaiuto di operatori e soprattutto divolontari che mettono adisposizione i propri talenti e ilproprio tempo a servizio delprossimo.

Caterina Lo Russo

Un giorno per scopriree capire comefunziona il nuovocentro Caritas

Il territorio come annunciodi un incontro

«Non sempre, i giovani"agganciati"rispondonopositivamenteall’invito,spesso“volano”insulti o provocazioni. Ma del resto, non esiste unamodalità precisa con cuirelazionarsi, si punta allaspontaneità e alla semplicitàunite ad unabuona dose di preghiera e affidamentoall’azione delloSpirito Santo»

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI6 luglio 2014 III

L’INTERVISTA ALLA SOPRANOMaria Luigia Borsi

DI GAETANO MASTRORILLI

Maria Luigia Borsi è un giovanesoprano lirica dalla carrierainternazionale avendo cantatonei più grandi teatri del mondo,diretta dai più grandi direttorid’orchestra come Myung-WhunChung, Lorin Maazel, RiccardoMuti e Zubin Mehta. La suaformazione musicale deve molto adon Lelio Bausani che, a Livorno,ha fondato la Corale DomenicoSavio. Nata a Sora in Ciociaria,ha studiato con Antonietta Stella,Lucia Stanescu, Claudio Desderie Renata Scotto.

Felici di incontrarla in Italia,per quanto tempo avremo ilpiacere di saperla in patria?«Non per molto, trascorreròparte della stagione estivaall’estero, dove sarò impegnatain tre produzioni liriche: inGrecia con il Don Giovanni diMozart, a Cincinnati (Ohio,U.S.A.) con Madama Butterflye a Oviedo (Spagna) conOtello di Verdi. Ciascuna miterrà occupata per circa unmese di lavoro: tra unarappresentazione e l’altra miconcederò qualche giorno diriposo a casa».

Lei è uno dei tanti "cervelli infuga" dal Belpaese, ci racconticosa l’ha portata a calcare ipalcoscenici di tutto il mondo.«Non sono un cervello in fuga,casomai una voce… In veritàho sentito profondamentel’esigenza di esprimermiall’estero, oltre che in Italia:nessuna scelta forzata o dettatada uno stato di necessità, masolo voglia di cantare anche aun pubblico con una culturadiversa dalla nostra, percarpirne reazioni ed emozioni. Dopo una fortunata tournee inItalia con Andrea Bocelli (circaottanta concerti, dal 2002 al2004, ndr.), ho sentitol’esigenza di allargare gliorizzonti. Devo soprattutto amio marito, Brad Repp,anch’egli musicista (violinistaamericano, noto per avercreato il "Duo Baldo" ndr) lastimolo a intraprendere lacarriera internazionale».

Maria Luigia Borsi e la Musica:quando si sono incontrate laprima volta?«Molto presto. Avevo circa treanni, in TV davano "Tosca" diPuccini: Maria Callas e la suavoce inconfondibile. Ricordoperfettamente il momento incui uccide Scarpia: da quellavolta ho iniziato a cantare e…non ho più smesso!Immaginavo situazionifantastiche e le trasponevo informa cantata. Rolando Cecconi, il maestrodelle elementari, diede il "la"alla mia carriera. Tra le sueiniziative didattiche vi eraanche l’insegnamento dellamusica, così, nel ’79, chiamòMario Nuvoli a tenere alcunelezioni alla sua classe. Questi,colpito dalla mia voce,consigliò ai miei genitori diportarmi da don Lelio, il"padre" della CoraleDomenico Savio di Livorno, astudiare canto. Quandoascoltai per prima volta laCorale in concerto, vissiun’esperienza spirituale efisica: sentivo le vibrazioni deisuoni e vibravo io con essi, eral’amore per la Musica. Lelezioni di don Lelio hannocertamente contribuito aforgiare la mia personalità,accrescendone sensibilità emusicalità, a essere in sintoniacon gli altri, in un continuodare-avere e ascoltoreciproco».

Don Lelio le è rimasto nelcuore?«Don Lelio è una dellepersone più’ importanti esignificative della mia vita.In una lettera recente gli hoscritto: "Sono stimata per lamusicalità e l’eleganza delfraseggio, perché miavvicino alla musica,all’opera con sincero amore.Sono convinta che mi abbiainsegnato ad amare lamusica con abnegazione,mi abbia insegnato, daquando ero piccola, a ricercareun bel suono, a essere curiosae studiosa. Cantando in uncoro, da quando avevo quasisette anni, brani di Palestrina,Desprez, Ockeghem,Monteverdi, Rossini,Mascagni, Puccini, Perosi, hoimparato ad ascoltare e afondermi con gli altri senzamai perdere la concentrazionesu quello che era il miocompito, ho imparato arispettare le regole e leesigenze delle altre voci". (Lalettera è pubblicata sul sito:donleliobausani.it, ndr.)».

Quanto tempo dedica alla curadella voce e allo studio?«Se non studi non cresci,questo il concetto di base: maoccorre essere consapevoli delproprio strumento, qualunqueesso sia, per disporre del suocontrollo, ciò vale anche per lavoce. Essa risponde in manieradifferente al variare del clima,dell’umore e delle condizionifisiche. Durante lo studiovocale preferisco cantare perun tempo non troppoprolungato, per conservare ilcolore e la freschezza dellavoce, soprattutto quando sonoprossima a un concerto. Per lostudio vocale dedico non piùdi un’ora al giorno, per quellodello spartito, invece, molte dipiù».

Lei è interprete delle opere diPuccini e Verdi. L’abbiamovista, al Pittsburgh Opera,interpretare Cio-cio San inMadama Butterfly e Mimì in LaBoheme a Barcellona, duecapolavori pucciniani. Alfianco di Riccardo Muti, alFestival di Salisburgo, è stataDesdemona nell’Otello diVerdi. E via discorrendo…Insomma, è acclamataoltreoceano, dal Giappone agliStati Uniti d’America e in tuttaEuropa. Cos’ha di così speciale

la sua voce?«Forse la capacità diemozionare e di coinvolgere ilpubblico?»

Tre aggettivi che la descrivonocome artista?«Severa, emotiva, generosa».

Quanto la televisione siadopera per favorire laconoscenza e la diffusione delgusto della Classica? E cosapensa, a tal proposito, deicanali multimediali viainternet?«Non saprei rispondere allaprima domanda: per sceltanon abbiamo la TV in casa.Quanto a Internet, ritengo siaoramai uno strumento allaportata di tutti, complementoall’offerta tradizionale dimusica classica. È necessario,comunque, filtrareconsapevolmente la ricerca,per non imbattersi incontenuti di dubbia qualità.Chi cerca trova, quasi sempre».

I teatri italiani stanno uscendodalla crisi o sono ancorainvischiati nella tela dellasfiducia globale? «La luce in fondo al tunnel èancora ben lontana, almenocredo. Nessuna buonainiziativa che annunci ilcambiamento è stata lanciatadalle politiche alla cultura. Itagli sono ricadutipesantemente su questosettore, come, peraltro, anchesu sanità e scuola, altrettantoimportanti per una nazione. Iteatri chiudono e gli artisti,quando lavorano, non sonopagati congruentemente alvalore artistico dimostrato.Peraltro, onestamente, ritengoche i cantanti italiani abbianoancora ottime chance dilavorare con successo all’esteroe vivere dignitosamente inpatria. Se pure le cose vannomeglio fuori, io non rinuncio

a respirare l’odore dipoesia, ammirare labellezza dell’arte e deiluoghi, apprezzare ilclima e gli altri tesoridell’Italia, spesso fontid’ispirazione per gliartisti, che neanche lapeggior politica èriuscita ancora adistruggere o a portarcivia. È questa partebuona di Italia che portosempre nel mio cuoreper trasmetterla al

pubblico, soprattutto quandosono all’estero».

E magari porta con sé anchespaghetti, olio, vino e caffè?«Lo faceva il maestroPavarotti… potrei farloanch’io, non trova?»

Il "Solo album" di MariaLuigia Borsi, è vero che saràpresto disponibile nei negozi esu i-Tunes?«A settembre del 2014 saràdisponibile in tutto il mondola registrazione di una raccoltadi arie operistiche cherappresentano la sintesi delmio repertorio. Ho avuto ilgrande onore di essere direttadal Maestro Yves Abel eaccompagnata dalla LondonSymphony Orchestra:un’incredibile esperienzaartistica e personale che nondimenticherò mai».

Siamo al termine della nostraconversazione, lasciamoci conla promessa di incontrarcinuovamente in Italia e,magari, in un teatro. «Ben volentieri, l’aspetto, sevuole, a Lucca il 21 novembre,oppure proprio a Livorno il 13dicembre, con "La rondine" diPuccini!»

Le capita di guardarsi indietro epensare al passato? «Sempre! Mi devo sforzare per nonfarlo, forse perché ho una naturamalinconica. Vorrei essere, invece,più concentrata sul presente. Nonpenso mai al futuro».

Padre toscano e madre ciociara: diquali influenze regionali sente diavere maggiormente beneficiato?«Mi sento ciociara quando emergonola mia solarità e il piacere di stareinsieme, tipica dei caratteri del sud.L’ironia e l’essere gaudente riflettono,invece, la "toscanità" di mio padre».

Lei è religiosa?«Me lo domando quotidianamente…il percorso è aperto. Spessocomunico con Dio: sono una figliache continuamente cerca, talvoltacon rabbia, risposte».

Lei è sposata e mamma di unabambina di otto anni. In che modo

conciliafamiglia elavoro?«Credo diavere le stessedifficoltà diuna qualsiasimamma chelavori. Se c’èamore, c’èsempre lasoluzione».

Sua figlia saràmoltoorgogliosa di

lei, cosa raccontano i suoi disegni?«Ambra scrive e disegna moltissimo.Nei suoi lavori ci sono spesso i suoigenitori, molti sorrisi e tanti colori!Mi sostiene come mamma-cantantescrivendo pensierini e letterine».

Tre aggettivi che descrivono MariaLuigia mamma, moglie e figlia?«Nell’ordine: dolce, paziente eubbidiente».

Sappiamo che trova anche il tempo diimpegnarsi nel sociale… «Sì, sono testimonial, con miomarito e altri personaggi dellospettacolo e dello sport, dellaFondazione ARPA (nata nel 1992grazie al Prof. Mosca dell’Universitàdi Pisa, N.d.R.) di cui Andrea Bocelliè presidente onorario. Si tratta diun’ONLUS con finalità dipromozione della ricerca e laformazione nei vari campi dellaSanità.»

Alcune domande personalialla cantante

PROSSIMI APPUNTAMENTI IN ITALIALa Rondine Giacomo Puccini

San Miniato: 31 Luglio 2014Lucca: il 21 novembreModena: il 29 novembreLivorno: il 13 dicembrePisa: il 17 gennaio, 2015Ravenna: il 31 gennaio

CONTATTIWeb:www.marialuigiaborsi.comfb: www.facebook.com/marialuigiaborsitwitter: @MLBorsi

«Se non studi non cresci, questo il concetto di base: ma occorre essere consapevoli del proprio strumento, qualunque esso sia, per disporre del suo controllo, ciò vale anche per la voce. Essa risponde in maniera differente al variare del clima, dell’umore e delle condizioni fisiche» «Spesso

comunico con Dio: sono una figlia checontinuamentecerca, talvolta con rabbia,risposte»

Una voce alla scuoladi don Bausani

Donna e mamma...in ricerca

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI6 luglio 2014IV

VENERDÌ 4 LUGLIONella mattina, udienze laici in vesco-vado

Sabato 5 luglio e domenica 6 Luglio ilVescovo è all’isola di Capraia inoccasione della visita della MadonnaPellegrina di Fatima

LUNEDÌ 7 LUGLIOIl Vescovo partecipa all’incontro dellaCommissione Beni culturali della CEIa Montenero

MARTEDÌ 8 LUGLIO10.30 S. Messa con le piccole figlie diSan Giovanni Gualberto a Villa Mayera Montenero19.00 alla casa S. Giuseppe a Quercia-nella, incontro con l’equipe di pasto-rale giovanile

Da mercoledì 9 luglio a 16 luglio, ilVescovo accompagna il pellegrinaggioa Fatima

Agenda del VESCOVO

Diocesiinforma

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Methol Ferré A., Metalli A. - Il Papa e il Filosofo.- Ed. Cantagalli, pp.231, euro 15,00

Nel Maggio 2007, il Cardinale Bergoglio par-tecipa alla Quinta Conferenza generale del-l’episcopato latino-americano in cui ebbe unruolo fondamentale. I suoi rapporti con il fi-losofo Ferré segnati da una lunga amiciziaavevano conosciuto un lungo percorso. Ilgiornalista Alver Metalli, in questa intervistaal professore filosofo uruguaiano, ci raccontadi questa amicizia comune e come proprionel periodo della militanza universitaria, sot-to il tremendo impatto della Rivoluzione cu-bana e della strategia guerrigliera in tutta l’A-merica Latina, Methol Ferré li salvò dalla ra-dicalizzazione politica e dalle alte mareggiateideologiche e li aiutò a sviluppare l’intelli-genza della fede e della comunione nellaChiesa. E lo fece non perché si rinchiudesseronei rifugi di un intimismo religioso, ma perrischiare l’esperienza della fede e crescere inessa in mezzo all’incandescente problemati-ca suscitata dalle vicende latinoamericane.Dopo la lettura di questa intervista possiamocomprendere perché Papa Francesco ha dettodi Methol Ferré: " Ci ha aiutati a pensare".

iao a tutti,di seguito la richiesta di un semplicissimo voto via internet

per la Caritas di Livorno. L’iniziativa Unicredit-Banca Prossima "UN VOTO...100.000 AIU-TI CONCRETI!!!!!", stanzia dei fondi che saranno distribuiti trale associazioni/fondazioni partecipanti sulla base di quanti vo-ti queste riceveranno...Tra queste c’è anche la Caritas di Livorno e abbiamo bisogno di5 minuti del vostro tempo per darci un voto senza pagare nien-te o iscrivervi a nessun sito. Ci basta un semplice click!!! Abbiamo tempo fino al 7/07...quindi votate e diffondete a tutti i vostri contatti!!!Di seguito il link della nostra pagina sul sito della banca Uni-credit:https://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazion-e=1279

C

Un piccolo gesto per la CARITAS

Un voto...100 mila aiuti concreti

Il Pellegrinaggio della Madonna di Fatima nell’Isola di Capraia

DAL 3 LUGLIO AL 6 LUGLIO 2014

Giovedì 3 Luglio18,00 Arrivo al porto e S. Messa21,30 Processione fino al Paese.

Venerdì 4 Luglio 10,00 Rosario meditato sul messaggio di Fatima

12,00 Angelus15,30 Rosario meditato curatodall’Apostolato della Preghiera18,00 S. Messa21,00 proiezione filmato sulleapparizioni di Fatima

Sabato 5 Luglio 10,00 Rosario e lettura del mes-saggio di Fatima12,00 Angelus15,30 Giornata dei bambini edei ragazzi proiezione del car-tone animato sulle apparizioni Consacrazione dei ragazzi,lancio dei palloncini e meren-da18,00 Giornata della Famiglia -S. Messa presieduta dal Vesco-

vo Simone Giusti e Consacrazione delle famiglie21,30 Processione per le vie del Paese

Domenica 6 Luglio9,30 Rosario meditato sul messaggio di Fatima10,30 S. Messa presieduta dal Vescovo Simone Giu-sti e atto di Consacrazione della Parrocchia e dell’I-sola al Cuore Immacolato di Maria16,15 Chiesa del porto, Rosario e saluto alla Vergi-ne Pellegrina con fazzoletti bianchi

Ogni giorno la chiesa è aperta dalle otto a mezzanotte.incollaborazione con Movimento del Messaggio di Fatima

Si comunica che gli ufficidel palazzo vescovilierimarranno chiusi alpubblico da Giovedì 31Luglio a Venerdì 22Agosto. Riprenderannola regolare aperturaLunedì 25 agosto.

Chiusura UFFICI

DA GIOVEDÌ’ 3 LUGLIO ALLE 21.15

LECTIO NEL CHIOSTROei Giovedì nel Chiostro 2014 l’Azione Cattolica torna alleorigini, riproponendo 4 incontri in cui riscoprire ed

esercitarsi nella pratica della lectio.Come è ormai consuetudine da molti anni, il mese di luglio perla nostra diocesi è anche sinonimo di Giovedì nel Chiostro, iltradizionale appuntamento estivo organizzato dall’AzioneCattolica diocesana nel Chiostro del Vescovado alle 21.15.Quest’anno la scelta è stata quella di un ritorno alle origini deiGiovedì, quando l’allora Settore Giovani di AC proponeva nelchiostro del Vescovado 4 incontri di preghiera sullo stile dellalectio divina.Nei 4 giovedì di luglio oggetto di lectio saranno in particolare iVangeli della domenica successiva: dopo l’invocazione alloSpirito, attraverso le quattro tappe canoniche della lettura(lectio), meditazione (meditatio), preghiera (oratio) econtemplazione (contemplatio), cui i maestri spirituali odierniaggiungono anche l’azione (actio), ossia un proponimentooperativo conseguente a quanto si è meditato, si cercherà diriscoprire il valore di questa antica pratica di preghiera per lanostra vita concreta. Attraverso di essa è Dio stesso cheinterpella, orienta e plasma la nostra esistenza con la suaParola.

QUESTO IL PROGRAMMA COMPLETO: 3 luglio: Io sono mite ed umile di cuore10 luglio: Il seminatore uscì a seminare17 luglio: Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme finoalla mietitura24 luglio: Vende tutti i suoi averi e compra quel campo

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI6 luglio 2014 V

1210. I sacramenti della NuovaLegge sono istituiti da Cristo esono sette, ossia: il Battesimo,la Confermazione, l’Eucaristia,la Penitenza, l’Unzione degliinfermi, l’Ordine e ilMatrimonio. I sette sacramentitoccano tutte le tappe e tutti imomenti importanti della vitadel cristiano: grazie ad essi, lavita di fede dei cristiani nasce ecresce, riceve la guarigione e ildono della missione. In questosi dà una certa somiglianza trale tappe della vita naturale equelle della vita spirituale.1

I SACRAMENTI DI GUARIGIONE1420 Attraverso i sacramentidell’iniziazione cristiana,l’uomo riceve la vita nuova diCristo. Ora, questa vita, noi laportiamo «in vasi di creta» (2Cor 4,7). Adesso è ancora«nascosta con Cristo in Dio»(Col 3,3). Noi siamo ancoranella nostra abitazioneterrena, sottomessa allasofferenza, alla malattia e allamorte. Questa vita nuova difiglio di Dio può essereindebolita e persino perduta acausa del peccato.

1421 Il Signore Gesù Cristo,medico delle nostre anime edei nostri corpi, colui che harimesso i peccati al paralitico egli ha reso la salute del corpo,ha voluto che la sua Chiesacontinui, nella forza delloSpirito Santo, la sua opera diguarigione e di salvezza, anchepresso le proprie membra. È loscopo dei due sacramenti diguarigione: del sacramentodella Penitenza e dell’Unzionedegli infermi.

La riconciliazione in sintesi1485 La sera di pasqua, ilSignore Gesù si mostrò ai suoiApostoli e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo; a chirimetterete i peccati sarannorimessi e a chi non lirimetterete, resteranno nonrimessi » (Gv 20,22-23).

1486 Il perdono dei peccaticommessi dopo il Battesimo èaccordato mediante unsacramento apposito chiamatosacramento della Conversione,della Confessione, dellaPenitenza o dellaRiconciliazione.

1487 Colui che pecca feriscel’onore di Dio e il suo amore,la propria dignità di uomochiamato ad essere figlio diDio e la salute spirituale dellaChiesa di cui ogni cristianodeve essere una pietra viva.

1488 Agli occhi della fede,nessun male è più grave delpeccato, e niente haconseguenze peggiori per glistessi peccatori, per la Chiesa eper il mondo intero.

1489 Ritornare allacomunione con Dio dopoaverla perduta a causa delpeccato, è un movimento natodalla grazia di Dio ricco dimisericordia e sollecito dellasalvezza degli uomini. Bisognachiedere questo dono preziosoper sé e per gli altri.

1490 Il cammino di ritorno aDio, chiamato conversione epentimento, implica un doloree una repulsione per i peccaticommessi, e il fermoproposito di non peccare piùin avvenire. La conversioneriguarda dunque il passato e ilfuturo; essa si nutre dellasperanza nella misericordiadivina.

1491 Il sacramento dellaPenitenza è costituitodall’insieme dei tre atti

compiuti dal penitente edall’assoluzione da parte delsacerdote. Gli atti delpenitente sono: il pentimento,la confessione omanifestazione dei peccati alsacerdote e il proposito dicompiere la soddisfazione e leopere di soddisfazione.

1492 Il pentimento (chiamatoanche contrizione) deve essereispirato da motivi dettati dallafede. Se il pentimento nascedall’amore di carità verso Dio,lo si dice «perfetto»; se èfondato su altri motivi, lo sichiama «imperfetto».

1493 Colui che vuole ottenerela riconciliazione con Dio econ la Chiesa deve confessareal sacerdote tutti i peccati graviche ancora non ha confessatoe di cui si ricorda dopo aver

accuratamente esaminato lapropria coscienza. Sebbenenon sia in sé necessaria, laconfessione delle colpe venialiè tuttavia vivamenteraccomandata dalla Chiesa.

1494 Il confessore propone alpenitente il compimento dicerti atti di «soddisfazione» odi «penitenza», al fine diriparare il danno causato dalpeccato e ristabilire gliatteggiamenti consoni aldiscepolo di Cristo.

1495 Soltanto i sacerdoti chehanno ricevuto dall’autoritàdella Chiesa la facoltà diassolvere possono perdonare ipeccati nel nome di Cristo.

1496 Gli effetti spirituali delsacramento della Penitenzasono:

— la riconciliazione con Diomediante la quale il penitentericupera la grazia;— la riconciliazione con laChiesa;— la remissione della penaeterna meritata a causa deipeccati mortali;— la remissione, almeno inparte, delle pene temporali,conseguenze del peccato;— la pace e la serenità dellacoscienza, e la consolazionespirituale;— l’accrescimento delle forzespirituali per il combattimentocristiano.

1497 La confessioneindividuale e completa deipeccati gravi seguitadall’assoluzione rimanel’unico mezzo ordinario per lariconciliazione con Dio e conla Chiesa.

1498 Mediante le indulgenze ifedeli possono ottenere per sestessi, e anche per le anime delpurgatorio, la remissione dellepene temporali, conseguenzedei peccati.

L’unzione degli infermi in sintesi1526 « Chi è malato, chiami asé i presbiteri della Chiesa epreghino su di lui, dopo averlounto con olio, nel nome delSignore. E la preghiera fattacon fede salverà il malato: ilSignore lo rialzerà e, se hacommesso peccati, gli sarannoperdonati» (Gc 5,14-15).

1527 Il sacramentodell’Unzione degli infermi halo scopo di conferire unagrazia speciale al cristiano chesperimenta le difficoltàinerenti allo stato di malattiagrave o alla vecchiaia.

1528 Il momento opportunoper ricevere la santa Unzione ècertamente quello in cui ilfedele comincia a trovarsi inpericolo di morte per malattiao vecchiaia.

1529 Ogni volta che uncristiano cade gravementemalato, può ricevere la santaUnzione, come pure quando,dopo averla già ricevuta, siverifica un aggravarsi dellamalattia.

1530 Soltanto i sacerdoti(presbiteri e Vescovi) possonoamministrare il sacramentodell’Unzione degli infermi; perconferirlo usano oliobenedetto dal Vescovo o,all’occorrenza, dallo stessopresbitero celebrante.

1531 L’essenziale dellacelebrazione di questosacramento consistenell’unzione sulla fronte esulle mani del malato (nel ritoromano) o su altre parti delcorpo (in Oriente), unzioneaccompagnata dalla preghieraliturgica del sacerdotecelebrante che implora lagrazia speciale di questosacramento.

1532 La grazia speciale delsacramento dell’Unzione degliinfermi ha come effetti:— l’unione del malato allapassione di Cristo, per il suobene e per quello di tutta laChiesa;— il conforto, la pace e ilcoraggio per sopportarecristianamente le sofferenzedella malattia o dellavecchiaia;— il perdono dei peccati, se ilmalato non ha potutoottenerlo con il sacramentodella Penitenza;— il recupero della salute, seciò giova alla salvezzaspirituale;— la preparazione al passaggioalla vita eterna.

I Sacramenti: iniziazione,guarigione, comunione e missione

DAL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA...... ...

Continuiamo il nostro viaggio allascoperta dei Sacramenti: approfondiamoquelli dedicati alla Guarigione

Nel catechismo troviamo presentati i tresacramenti dell’iniziazione cristiana,

poi i sacramenti della guarigione, infine i sacramenti che sono al servizio

della comunione e della missione dei fedeli. I sacramenti formano

un organismo nel quale ciascuno di essi ha il suo ruolo vitale.

In questo organismo l’Eucaristia occupa un posto unico in quanto è il «sacramento dei sacramenti»:

«Gli altri sono tutti ordinati a questo come al loro specifico fine»

CATEC

HES

I

la

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI6 luglio 2014VI

enerdì 27giugno alle19.00 è iniziatala serata finale

del Guastagno 2014 conla finale del torneo dipallavolo, seguito dallafinale della 2ª Coppadel mondo Guastagno elo spettacolo. Perchè ilGuastagno non è soloun oratorio estivo dovesi prega, si gioca e sifanno attività dilaboratorio, ma è anchecompetizione sportiva econcorsi vari.Il tema del Guastagno2014 è stato "Per amarTiun po’ di più" riferitoall’amare il prossimocome noi stessi e vederenell’altro la bellezza diCristo, quindi amare glialtri nella loro diversitàper arrivare all’amore diDio.La storia raccontata èstata quella di "MadreMoreta", ovvero Bakhita.L’inno è stato "Acquasiamo noi".Tutto ha avuto inizioLunedì 9 Giugno, finoalla serata finale. Ibambini, divisi in 7gruppi secondo l’età,hanno partecipatoalle attività dilaboratorio, alleattività sportive edhanno gareggiatoper due concorsi apremi, che sono trale novità diquest’anno: il 1°Concorso didisegnoguaStagnArt eMelting Pot-laboratorio dilingue.Il tema del

VConcorso di disegno èstato proprio "Per amartiun pò di più" ed è statopremiato il migliore diogni gruppo, scelti dadue esperte d’arte. Inveceper la gara di MeltingPot, durante ilGuastagno, è statoorganizzato unlaboratoriopomeridiano in cui ibambini, lavorando lacreta o la carta crespa,imparavano alcuneparole straniere ininglese, portoghese,maori, polacco, cinese,spagnolo. Poi, durante ilmomento dell’alberodella merenda ibambini, a gara,ripetevano le paroleimparate, anche piccolefrasi, vincendo chi nediceva in maggiornumero. Alla seratafinale è stata fatta una

gara tra i primiclassificati, per ilmigliore assoluto. Un pòdi sana competizioneche non guasta.Un’altra novità diquest’anno è stato illaboratorio del gusto, lareferente locale delloSlow food Silvia Volpeha dato la suadisponibilità per tremattine in cui hainsegnato a farel’impasto per il pane, laschiacciata e la pastafrolla. Con grandeentusiasmo i ragazzihanno portato a casa ilproprio composto e coni genitori hannopreparato dei biscottini edei panini veramenteottimi. E’ stato anche uncorso educativo per lasana alimentazione.Riguardo alle gite,accompagnati da don

Pietro Grajper e dallostaff, la prima è stataallo Zoo di Pistoia, dovei ragazzi hannopartecipato a tre attivitàdi laboratorio a contattocon gli animali, laseconda è stata a VillaCorridi per la 1ª Festadi tutti gli oratori estivi,con i Salesiani e i ragazzidi Pio X, dove èavvenuto l’incontro conil vescovo Simone e lavisita di don FabioMenicagli, ed infinel’ultima gita al "giardinosospeso di Riparbella.E che dire dellospettacolo finale?Semplicementemeraviglioso: alcunigruppi hanno ballato,altri hanno recitatoalcune parti de "Il reLeone", "La sirenetta" euna storia Maori.Grande l’entusiasmo dei

genitori, che hannopotuto socializzareanche durante lacena condivisa.E c’è stato anche unospite specialenella serata finale:don ValerioBarbieri, accoltocon gioia eamicizia da tutti.Perchè ilGuastagno, natocome un piccolooratorio estivo nel2002, fu ampliato e

perfezionato da lui alsuo arrivo in parrocchia.Oggi noi continuiamociò che lui ci hainsegnato, con l’aiuto didon Pietro che staportando avanti latradizione.Ogni anno lo staff el’équipe dei laboratoriparte sempre da ciò cheva migliorato e in piùarricchisce il programmacon qualcosa di nuovo.Abbiamo avuto anche lafortuna di avere degli“aiuti” anche da altreparrocchie: il gruppo diRosignano Marittimocon Elisa e da S. Jacopo,Michele.Il segreto della riuscita diquesto oratorio estivosta proprio nellacollaborazione tra i piùgiovani e i più adulti,nella comunicazione,nell’entusiasmo, nel nonarrendersi anche quandoci sono delle difficoltà enel creare stupore. Lostupore dei ragazzi...creato dagli animatori,dagli educatori deilaboratori, dalle signoreche fanno accoglienzanelle prime ore delmattino...e l’amore.Senza l’amore verso ilSignore nulla sarebbepossibile e a tutto lo staffpiace molto essere"servo per amore".

Monica Calvaruso

Guastagno 2014:l’appuntamento dei bambini e dei ragazziall’inizio estateprima di andare al mare

Cosa fa il tribunaleecclesiastico?

APPUNTI DImatrimonio

di don Alberto Vanzi

procedimenti canonici voltiall’accertamento della validità o

meno del matrimonio, sono deglistrumenti pastorali che la Chiesamette a disposizione dei fedeli perverificare la propria condizione diconiugato.La dottrina della Chiesa Cattolicasul sacramento del matrimonio è atutti nota. Il matrimonio è un pattoconiugale con cui un uomo e unadonna stabiliscono tra di loro lacomunità di tutta la vita e per suanatura è ordinato al bene deiconiugi e alla procreazione ededucazione della prole (can. 1055 §1). Le proprietà essenziali delmatrimonio sono l’unità el’indissolubilità (can. 1056). Tradue battezzati, poi, il pattoconiugale è anche sacramento (can.1055 § 2). Questa realtàmatrimoniale sorge dal consensodelle parti, legittimamentemanifestato, tra un uomo e unadonna, giuridicamente abili. Ilconsenso è l’atto di volontà con cuil’uomo e la donna, con pattoirrevocabile, danno e accettanoreciprocamente se stessi percostituire il matrimonio (can.1057). Dal patto coniugale sorgeuna realtà indissolubile che, se ratoe consumato, non può esseresciolto da nessuna autorità umana.Ma allora, se nessuna autoritàumana non può scegliere un validomatrimonio, che cosa fa la Chiesanei Tribunali ecclesiastici? Laquestione ruota intorno a tutta unaserie di equivoci che questo articoloed i prossimi hanno l’intenzioneambiziosa di fugare.Intorno ai procedimenti di nullitàvi sono, infatti, diversi tabù,nonché un uso improprio di alcunitermini che non hanno niente a chevedere con ciò che la Chiesa fa neisuoi Tribunali.

Partiamo subito dall’uso scorrettodell’espressione "annullamento deimatrimoni" che è sulla bocca ditanti. Abbiamo sopra esposto ladottrina della Chiesa circa ilsacramento del matrimonio edabbiamo detto che nessuna autoritàumana può sciogliere (annullarequindi) un matrimonio valido. LaChiesa, attraverso i suoi Tribunalicompetenti, non "annulla" unmatrimonio sacramento rato econsumato, bensì lo dichiara"nullo" fin dal suo sorgere.Che cosa significa questa distinzioneterminologica? L’espressioneannullamento, in italiano, significache quella realtà, il matrimonio nelnostro caso, che tu dici che c’era, inqualche modo viene distrutta,appunto annullata. Tuttavia, comeabbiamo detto sopra, la Chiesa nonpuò annullare un matrimoniosacramento rato e consumato,poiché non ne ha l’autorità. Puòsolo dichiararlo nullo, ciò significa,in italiano, che quella realtà delmatrimonio non è mai nataall’origine, perché era priva dialcuni elementi costitutivi.Nonostante la celebrazionereligiosa in Chiesa, nonostante laconvivenza coniugale protrattasianche per diversi anni, nonostante,infine, anche la nascita di eventualifigli, quel matrimonio non c’è maistato dal suo inizio.

I processi canonici, allora, volti adichiarare nullo o meno unmatrimonio non sono finalizzati adindividuare particolari colpevolidel fallimento coniugale, bensì achiarire, per i fedeli che ne fannorichiesta, se davanti a Dio e allaChiesa sono coniugati o meno.

Abbiamo puntualizzato, in questoprimo articolo, che cosa fa dispecifico un Tribunale ecclesiasticocompetente a trattare le cause dinullità matrimoniale. Nel prossimovedremo, in particolare, quali sonoi capi di nullità, accertati i quali sipossa dichiarare nullo unmatrimonio.

I

LA MADONNA DI FATIMA PEREGRINA ALLE SUGHERE

Se il carcere diventa motivo di Salvezzaa rinnovata sala diaccoglienza delle

carceri delle Sughereha inaugurato la suaapertura conun’ospited’eccezione: la statuadella Madonna diFatima. Grazie alMovimentoMessaggio di Fatimacostituitosi a Livornoil 2 aprile 2012, perinteressamento delvescovo Giusti, èstato reso possibilel’ingresso dellaMadonna Pellegrinaanche nelle carcerilivornesi. Ilcappellano padreMichele Siggilino, insieme alMovimento e ad altreaggregazioni quali l’Apostolatodella Preghiera, Rinnovamentonello Spirito, CooperatoriPaolini e la Comunità dei Figlidi Dio, ha predisposto affinchéalmeno una cinquantina dicarcerati ed alcune GuardiePenitenziarie, potesseroaccogliere e vivere un intensomomento di preghiera davantialla sacra effigie.Durante la Santa Messa, ilCappellano ha sottolineatocome questo fosse un periododi grazia in quanto già ilmercoledì precedente, insiemealla Polizia Penitenziaria, luistesso si era recato in visita aRoma da Papa Francesco inoccasione di San Giuseppe

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Cafasso, protettore dei detenutie la settimana, nella vigilia deiSanti Martiri, Pietro e Paolo,colonne della Chiesa etestimoni fedeli dell’amore aCristo, si chiudeva con lapresenza di Maria, nostraMadre celeste che ci dispensagrazie e doni. Silvia, tra iresponsabili dell’AssociazioneMovimento di Fatima, hapresentato questa realtà, i cuifedeli si mettono al servizio diDio e della Chiesa, memori

della vocazione di tutti icristiani alla santità eall’apostolato e della missionesenza sosta della Beata VergineMaria nell’economia dellagrazia. Il Movimento cercacorrispondere il megliopossibile alle richieste che laMadonna ha fatto a tuttal’umanità a Fatima e alle nuovesfide dell’evangelizzazione,illuminato dagli insegnamentidella Chiesa nella quale siinserisce pienamente.

E’ quasi passato un secolo, daquando nella Cova d’Iria, il 13Maggio 1917 un bagliore diluce intenso si manifestò a trebambini dal cuore innocente ela Signora "più brillante di unvaso di cristallo riempito diacqua cristallina", con i raggidel sole bruciante che lotrapassavano, dicendo loro cheproveniva dal cielo, sarebbeapparsa il giorno 13 di ciascunodei sei mesi successivi alla stessaora. La Signora promise a tutti etre il cielo ma avrebbero dovutorecitare il Rosario tutti i giorni e"sopportare tutte le sofferenzeche avrebbe mandato, comeatto di riparazione per i peccaticon cui egli è offeso, e disupplica per la conversione deipeccatori". Anche i tre pastorelliconobbero il duro carcere, maquello fu il luogo dal qualepartirono le preghiere inunione con i bambini. Labellezza del Messaggio vedenella sofferenza e nellaespiazione, il sacrificio che nonsolo salva la propria anima, maanche quella altrui. Il carcere,può dunque diventare, come hapromesso Maria, se la personasi converte, motivo di salvezzanon solamente per il detenutoma anche per coloro che noncredono, se la recita del Rosarioquotidiano e l’offerta dellepreghiere e dei sacrifici per laconversione dei peccatori vieneriposta sotto la protezione dellaMadre Celeste.

Mo.C.

Per amarti un pò di più

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI6 luglio 2014 VII

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Un rifugio ed una ricchezza

■ L’APPROFONDIMENTO STORICO a cura di padre Luca Giustarini osbv

Le grotte di Montenero

esistenza delle Grottedi Montenero si perdenella oscurità deimillenni. Ma con

l’apparizione della B. Verginedi Montenero nel 1345 vieneespressamente segnalata comerifugio dei briganti che vi sinascondevano tanto numerosicosì da farlo credere il montedel diavolo. Inoltre, fin daallora e lungo i secoli sino ainostri giorni, c"è una via cheera detta appunto "via dellegrotte" o semplicemente la "laGrotta" (Via del Poggio).Anche libri di storia e dileggende hanno non pochiriferimenti alla presenza digrotte in Montenero e in zonelimitrofe. Si parla poi diqueste grotte in modoabbondante verso il 1921,quando una Ditta diescavazione per marna dicimento ottiene laconcessione dal Corpo delleMiniere di Firenze perl’estrazione di pietra. I lavoriche ne seguono sono di vastaentità così che molte grotte siprolungano, altre si chiudono,altre si creano ex nuovo. Aseguito del cedimento di metàmonte, come è apparsosuccessivamente e tuttoraappare, anche se risistemato econsolidato, e per altri motivi,compreso l’ intervento dellaSoprintendenza alle Belle Arti,i lavori dentro le viscere delmonte furono fermati eproibiti. La concessione passò

frattanto allaCementeria diLivorno. Nuovicedimenti,slittamenti dimassi e di terradi riporto, lacreazionenaturale di franee di crepaccifecero successivamentescomparire l’esistenza dellegrotte dalla parte di Via Byron,mentre altre, assai piùlimitate, furono usate comerifugio antiaereo durante laguerra 1940-45. Anche questeperò per intemperie, frane dimassi, grosse infiltrazioni diacqua, a motivo pure delletrincee scavate nei crepaccisoprastanti erano divenutenon solo impraticabili, maestremamente pericolose.Nel frattempo la parteretrostante il Santuarioritornò in proprietà deiMonaci di Montenero dopol"esproprio e il conseguenteincameramento dei benireligiosi da parte dello statoitaliano nel 1866. Risalgonoal 1960 le pratiche compiutedal Santuario presso icompetenti organi dello Statoper ovviare all’immanepericolo incombente, amotivo della instabilità e delprogressivo cedimento dellazona collinare, sul Santuariostesso e sull’abitatosottostante. Non fu possibileperaltro ottenere dallo Stato

nessun intervento, se non -successivamente - a mezzo dicantieri scuola di lavoro peropere esterne. I Padri delSantuario anzi furono messiespressamente di fronte atutte le responsabilitàpossibili in caso dislittamento e disastri di ognigenere, essendo di loroproprietà il colle soprastante.Di fronte a questeresponsabilità i Padri diMontenero si fecero coraggioe fidando nell’aiuto dellaMadonna e nel buon cuoredei fedeli, iniziarono le vasteopere di risanamento, diconsolidamento e disistemazione del sacro colle(1971). Fu proprio duratequesti lavori (aprile 1969) chela presenza di un grossoescavatore consentì diesplorare in profondità per lariscoperta di quelle grotte chealtri numerosi tentativi nonavevano lasciato sperare più diottenere. Nel corso di questilavori è stato possibilerintracciare la presenza diacqua scaturita dalla pietraviva e che opportune analisi

hanno dichiarato potabile econ buone caratteristicheminerali. Si riporta il testodella iscrizione postaall’esterno, di fronte allaGrotta di San Benedetto:Questo colle di Monteneroche il Creatore preordinavaalla maggiore glori?cazionedella divina Madre e che gliuomini dal 1345 dissero"sacro" quasi "Monte di luce"per il suo perenne messaggiocristiano, era ridotto adincredibile impraticabileammasso di rovine percedimenti, intemperie, scavi,guerre, abbandono: sotto ilcielo e nelle sue grotte. IMonaci di Montenero, dopoun secolo dall’esproprioritornati alla liberadisponibilità del luogo, nelnome dei Santi FondatoriBenedetto e GiovanniGualberto lo resero cosi comeora è, negli anni 1969-1970,quasi sacralizzandolo insublime tempio: - pergratitudine a Dio Creatore - asollievo degli uomini - nelcomune amore riconoscentealla Madonna di Montenero.

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Agosto 1971: il quadro della Madonna di Montenero viene profanato

Quando furono rubati i gioielli ex votoa trecentesca Immaginedella Vergine Patronadella Toscana, che noiconoscevamo così

ammantata di splendidi ex-voto e preziosi gioielli donatinel corso dei secoli daPapi,sovrani e fedeli di mezzaEuropa, è stata completamentespogliata nella notte tra il 4 e il5 agosto 1971. Ladri sacrileghisi sono introdotti, attraversouna strada privata dietro ilSantuario, nel Santuario stessoper una finestra del Monasteroattiguo, nonostante fossechiusa da una inferriata. Hannoscassinato i lucchetti di questa,si son calati nell’interno dellaBasilica e di qui hannoraggiunto la sommitàdell’Altare Maggiore e ilvenerato quadro spogliandolodopo averne frantumato ilvetro protettivo. Ingente ilvalore degli oggetti rubati, masoprattutto grande è il valoreartistico,storico e quelloaffettivo dei preziosi.Ne elenchiamo alcuni: unacroce maltese tempestata dibrillanti e una stella caudatatutta carica di brillanti. La crocesembra sia la decorazionedell’Ordine di Carlo III diSpagna fondato il 19settembre 1771. Nelmedaglione centrale è laimmagine della Concezione, inoro tempestato di rosette. Ilnastro svolazzante del manto èguarnito tutto di piccoli rubini,e il fondo di lapislazzuli. I braccidella croce sono in fondo orocon ?ammette azzurre chepartono dal centro comeraggiera e gli orli sono formatida rosette terminanti con leotto punte di brillanti. Neiquattro angoli della croce c’è ilgiglio di Francia anch’essocoperto di brillanti. Altrooggetto prezioso è il Gran

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Tosone di brillanti, dell’ordinedella Concezione, che portavaal collo il Re Federico, defuntoconsorte della Regina d’EtruriaMaria Luisa che, secondo lostorico canonico Piombanti,appese il "Gran Tosone" allaImmagine della Madonna.Sono scomparsi ancora: unanello a mariage di MariaLuisa regina di Etruria: unrubino a forma di ottocircondato da piccoli diamantie con un diamante anch’esso aforma di otto circondato dapiccoli rubini sormontato dabrillanti. Un pendagliograziosissimo tutto di gioielliche fu dato da VittorioEmanuele I Re di Sardegna: unvezzo di ventotto perle a ?lo piùdue perline che la Vergineportava al collo, donato daPandolfo Attavanti cavalierefiorentino del 1733; duecrocette d’oro in granata egrosse perle; una collana di

piccoli brillanti e unmedaglione della Vergine con ilSanto Bambino su smalto, confiocco in perle; due orecchinicon borchie di rose e una perlaa goccia; un cuore d’oro confondo di smalto bleu che recale iniziali M. S.; una grossamedaglia d’oro, dono del contede Larderel e tanti altri di granpregio. La venerata Immaginerisale al secolo XIV, è alta 95cm., larga 60, ha uno spessoredi 60 mm.; è su telasovrapposta a tavola. Secondola tradizione fu portata dagliangeli dalla greca Eubea il 15maggio 1345; la storia e lacritica d’arte l’attribuiscono alpennello del pisano Jacopo diMichele, detto il Gera.LaMadonna vi è rappresentataseduta sopra un guanciale diforma antica, a ?ori emonogrammi d’oro. Ha laveste rossa e il lungo mantoche la ricopre tutta. Nel cerchio

che le circonda il capo si leggescritto a lettere d’oro: "AveMaria Mater Christi". Il voltodella Vergine è leggermenteinclinato verso il bambino chele siede in grembo, aggrappatocon la manina alla vestematerna, mentre con l’altratiene un filo dorato cheimprigiona l’uccellino posatosulla destra di Lei, quasi aindicare che la fede è come un?lo che trae salvezza dal Cristocui ci tiene uniti la devozionealla Madonna. La notizia delfurto sacrilego ha provocatosdegno dunque, maspecialmente a Livorno che,come è noto, è particolarmenteaffezionata, in ogni ceto, allaMadonna di Montenero. Sisono recati al Santuario Mons.Ricciardiello, in assenza delVescovo Mons. Ablondi, il ten.dei Carabinieri col. Di Noia. IlPrefetto Dr. Cataldi si è portatoal Santuario per accertarsi deidanni e per esternare il propriorammarico ai MonaciVallombrosani. Il Sindaco hainviato il seguentetelegramma: "Appresa lanotizia del grave atto lesivodella volontà e della coscienzaumana, esprimo il vivorammarico della civicaamministrazione e miapersonale, auspico anche anome del la cittadinanzalivornese, un severo e prontoperseguimento dei responsabilidell’azione offensiva deisentimenti di libertà del popololivornese". La polizia ha iniziatole indagini, rese difficili dallascarsità degli indizi. Si temeche si tratti di un "furto sucommissione"; il che rendeancor più ardua la ricerca deiresponsabili.Una funzione riparatrice, suiniziativa di "Livorno Nostra" èstata celebrata la sera del 7

agosto. Una processione conmolto concorso di popolo èpartita dalla Cappelladell’Apparizione e si è portatapregando sulla piazzaantistante il Santuario dove erapronto un altare per ricevere laSacra Immagine e laConcelebrazione. Alle ore 23infatti vi veniva traslata laSacra Icona preceduta da S.Em. il Cardinale Nasalli Rocca,l’Arcivescovo di Pisa e Mons.Ricciardiello in rappresentanzadel Vescovo di Livorno Mons.Ablondi. Questi ultimi duehanno concelebrato insieme alRev.mo Padre Abate Generaledei benedettini Vallombrosani,già Abate del Santuario. S.Em. il Cardinale prima dellaConcelebrazione ha rivolto lasua parola fervorosa, severama entusiasta alla follaconvenuta. Parolacommovente, di dolore, dibiasimo per l’accaduto, dirimpianto e di personali ricordilontani. Anche l’Arcivescovo diPisa durante l’omelia dellaMessa ha parlatodell’esecrando sacrilegioinsieme e della bellezza esantità di Maria Madre di tuttele grazie. L’Abate Generaleinfine ha ringraziato tutti ifedeli della partecipazione aldolore per l’accaduto e nellostesso tempo ha partecipato ildispiacere di S.S. il Papa PaoloVI, il Vescovo di Livorno,assente dalla città, il Sindaco ealtre personalità. Durante laconcelebrazione dell’Eucarestiala Corale "P. Mascagni" diLivorno ha egregiamenteeseguito l’inno "Ascolta MariaVergine" dello stesso Mascagnie altri canti sacri. L’Immagineveniva ricollocata al suo postonel Santuario e ilPellegrinaggio si scioglieva conun canto di lode a Maria SS.

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI6 luglio 2014VIII