La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 4 aprile 2015 anno 119 - numero 80 euro 1,90 LA MISSIONE DI MENEZ E SHAQ FARE GOL PER DIRE EUROPA 9 771120 506000 50 4 0 4> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano L’ANALISI di Paolo Condò 25 VIA AL MINI-TORNEO PER L’EUROPA Il fatto che Berlusconi stia vendendo davvero il Milan dopo quasi trent’anni rende questa domenica di campionato così strana da farla giocare al sabato, in ossequio alla fretta di sapere chi la spunterà fra Mr. Bee, Mr. Pink e gli altri capicordata asiatici. Palla a Inzaghi, il cui tormentato tirocinio vivrà oggi a Palermo un nuovo test... L'ARTICOLO A PAGINA 25 Rummenigge: «L’Europa deve aiutare Milan e Inter». «Sono d’accordo, stanno molto peggio di noi» ha detto Tsipras. IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w DA NON PERDERE 1 Basket, Boston si scopre pazza di Datome «Vuole il bene dei Celtics» LOPES PEGNA A PAGINA 34 Origone sempre più veloce Vola a 252,632 km orari Nuovo record sulla neve MOLINARO A PAGINA 35 Serie A, il tiro alla Del Piero non tramonta mai Si è estinto quello di... collo BIANCHIN A PAGINA 19 2 3 PERNA A PAGINA 28 L’INTERVISTA Formula Verstappen «Mia mamma mi prega di andare più forte» 28 DI SCHIAVI, PASINI, SALVINI ALLE PAGINE 32-36-37 Vale Diouf affronta con Busto le polacche del Police. Metta, ex Lakers, sfida Capo d’Orlando DUE GRANDI EVENTI DI VOLLEY FEMMINILE E BASKET SUL NOSTRO CANALE Diouf e Metta in diretta sul 59 c P IARIA, NICITA ALLE PAGINE 2-3 LA RISPOSTA AI CINESI MILAN MR BEE RILANCIA L D F P THAILANDESE Bee Taechaubol: cerca finanziatori per acquistare società PRESIDENTE Silvio Berlusconi acquistò il Milan 29 anni fa, ha vinto tutto CINESE Richard Lee: Ceo di una società di Hong Kong leader nel lusso BANDIERA Paolo Maldini, cinque Champions in rossonero GOZZINI A PAGINA 9 IL CASO: IL CLUB ACCONTENTA IL GHANESE CHE CHIUDE IN ANTICIPO Muntari addio: «Non convocatemi più» (CON MALDINI) Sulley Muntari è al Milan da quattro stagioni RISULTATI & CLASSIFICA 29 A GIORNATA JUVENTUS 67 ROMA 53 LAZIO 52 SAMPDORIA 48 NAPOLI 47 FIORENTINA 46 TORINO 39 MILAN 38 GENOA* 37 INTER 37 PALERMO 35 UDINESE* 33 EMPOLI 33 SASSUOLO 32 CHIEVO 32 VERONA 32 ATALANTA 26 CAGLIARI 21 CESENA 21 PARMA** (-3) 9 ROMA-NAPOLI (0-2) 12.30 ATALANTA-TORINO (0-0) 15 CAGLIARI-LAZIO (2-4) 15 GENOA-UDINESE (4-2) 15 INTER-PARMA (0-2) 15 PALERMO-MILAN (2-0) 15 SASSUOLO-CHIEVO (0-0) 15 VERONA-CESENA (1-1) 15 ORE 18.30 FIORENTINA-SAMP (1-3) ORE 21 JUVENTUS-EMPOLI (2-0) *Una partita in meno **Due partite in meno CAPOLISTA CONTRO L’EMPOLI La Juve dà spazio a Llorente Ma è Valdifiori il più atteso 16 DA RONCH, DELLA VALLE A PAGINA 16 CECCHINI, LAUDISA, MALFITANO, MONTI, PUGLIESE ALLE PAGINE 12-13 DE ROSSI-HIGUAIN È IL MATCH CLOU DI ROMA-NAPOLI Supersfida all’Olimpico nella corsa per la Champions. Don Aniello, prete anti- camorra: «Pace nel ricordo di Ciro» 12 PASOTTO, OLIVERO, TAIDELLI ALLE PAGINE 5-6 Xherdan Shaqiri: 14 presenze, 3 gol Il Milan a Palermo, l’Inter col Parma: da 60 anni mai le due insieme senza coppe 5 La cordata del thailandese Taechaubol accelera: creazione di un fondo, acquisizione del 60% per circa 500 milioni, l’ex capitano nel ruolo di d.t., il finanziere Victor Dana a.d., Galliani traghettatore e Barbara responsabile marketing. Partita finita? Ancora no... Ore 15: finali Champions con Busto. Ore 20.30: debutto a Cantù dell’ex star Nba

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 4 aprile 2015 anno 119 - numero 80 euro 1,90

LA MISSIONEDI MENEZ E SHAQFARE GOLPER DIRE EUROPA

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t. 1

, c1,

DC

B M

ilano

L’ANALISIdi Paolo Condò

25

VIA AL MINI-TORNEOPER L’EUROPA

Il fatto che Berlusconi stia vendendo davvero il Milan dopo quasi trent’anni rende questa domenica di campionato così strana da farla giocare al sabato, in ossequio alla fretta di sapere chi la spunterà fra Mr. Bee, Mr. Pink e gli altri capicordata asiatici. Palla a Inzaghi, il cui tormentato tirocinio vivrà oggia Palermo un nuovo test...L'ARTICOLO A PAGINA 25

Rummenigge: «L’Europa deve aiutare Milan e Inter».

«Sono d’accordo,stanno molto peggio di noi»

ha detto Tsipras.

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

DA NONPERDERE

1

Basket, Boston si scoprepazza di Datome«Vuole il bene dei Celtics»LOPES PEGNA A PAGINA 34

Origone sempre più veloceVola a 252,632 km orariNuovo record sulla neveMOLINARO A PAGINA 35

Serie A, il tiro alla Del Pieronon tramonta maiSi è estinto quello di... colloBIANCHIN A PAGINA 19

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PERNAA PAGINA 28

L’INTERVISTAFormula Verstappen

«Mia mamma mi pregadi andare più forte»

28

DI SCHIAVI, PASINI, SALVINI ALLE PAGINE 32-36-37

Vale Diouf affronta

con Busto le polacche del

Police. Metta, ex Lakers,

sfida Capo d’Orlando

DUE GRANDI EVENTI DI VOLLEY FEMMINILE E BASKET SUL NOSTRO CANALE

Diouf e Metta in diretta sul 59c

P

IARIA, NICITA ALLE PAGINE 2-3

LA RISPOSTA AI CINESI

MILANMR BEERILANCIA

LDFP

THAILANDESE Bee Taechaubol: cercafinanziatori per acquistare società

PRESIDENTE Silvio Berlusconi acquistòil Milan 29 anni fa, ha vinto tutto

CINESE Richard Lee: Ceo di una società di Hong Kong leader nel lusso

BANDIERA Paolo Maldini, cinque Champions in rossonero

GOZZINI A PAGINA 9

IL CASO: IL CLUB ACCONTENTA IL GHANESE CHE CHIUDE IN ANTICIPO

Muntari addio: «Non convocatemi più»

(CON MALDINI)

Sulley Muntari è al Milan da quattro stagioni

RISULTATI & CLASSIFICA29A GIORNATA

JUVENTUS 67ROMA 53LAZIO 52SAMPDORIA 48NAPOLI 47FIORENTINA 46TORINO 39MILAN 38GENOA* 37INTER 37

PALERMO 35UDINESE* 33EMPOLI 33SASSUOLO 32CHIEVO 32VERONA 32ATALANTA 26CAGLIARI 21CESENA 21PARMA** (-3) 9

ROMA-NAPOLI (0-2) 12.30ATALANTA-TORINO (0-0) 15CAGLIARI-LAZIO (2-4) 15GENOA-UDINESE (4-2) 15INTER-PARMA (0-2) 15PALERMO-MILAN (2-0) 15SASSUOLO-CHIEVO (0-0) 15VERONA-CESENA (1-1) 15ORE 18.30FIORENTINA-SAMP (1-3) ORE 21JUVENTUS-EMPOLI (2-0) *Una partita in meno **Due partite in meno

CAPOLISTA CONTRO L’EMPOLILa Juve dà spazio a LlorenteMa è Valdifiori il più atteso

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DA RONCH, DELLA VALLE A PAGINA 16

CECCHINI, LAUDISA, MALFITANO,MONTI, PUGLIESE ALLE PAGINE 12-13

DE ROSSI-HIGUAINÈ IL MATCH CLOUDI ROMA-NAPOLI

Supersfida all’Olimpico nella corsa perla Champions. Don Aniello, prete anti-camorra: «Pace nel ricordo di Ciro»

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PASOTTO, OLIVERO, TAIDELLIALLE PAGINE 5-6

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Il Milan a Palermo, l’Inter col Parma: da 60 anni mai le due insieme senza coppe

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La cordata del thailandese Taechaubol accelera:creazione di un fondo, acquisizione del 60% per circa500 milioni, l’ex capitano nel ruolo di d.t., il finanziere Victor Dana a.d., Galliani traghettatore e Barbararesponsabile marketing. Partita finita? Ancora no...

Ore 15: finali Champions con Busto. Ore 20.30: debutto a Cantù dell’ex star Nba

Page 2: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

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L'IDENTIKIT

BEETAECHAUBOL

ETÀ, STUDIO E FORMAZIONEHA DUE LAUREEÈ nato in Thailandia 41 anni fa e si è laureato in ingegneria civile e amministrazione aziendale.

IL LAVORO BROKER E PRIVATE EQUITYHa un passato come broker e oggi si occupa di private equity nel ruolo di a.d. di Thai Prime: il suo compito è quello di trovare finanziatori e, con i loro soldi, acquistare società per rivenderle quando il valore è cresciuto.

LA FAMIGLIA ATTIVITÀ IMMOBILIARIIl padre Sadawut è nel settore immobiliare: è stato consulente dei ministri dell’Interno e delle Finanze thailandesi ed è presidente del Country Group di cui è direttore Ben, fratello di Bee.

PROPRIETÀ ASIATICHE IN EUROPA

Den HaagQPR O L A N D A

CINAVansen

Sports co.

INDONESIAThohir

SINGAPORELim

MALESIAVincent Tan

THAILANDIAfamiglia

Srivaddhanaprabha

INDIABalaji

& VenkateshRao 99%

MALESIAFernandes 66%

INDIAMittal 33%

Cardiff

Blackburn

Leicester

Valencia

Inter

RCS

LO SCORSO 11 MARZO

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59

mercoledì 11 marzo 2015 anno 119 - numero 59 euro 1,40

POGBANG:

SCUDETTO

A COLPI

DI GENIO

L. 4

6/2

00

4 ar

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DC

B M

ilano

Manenti protesta:

«È da più di un mese

che sono a.d. del Parma

e non ho ancora ricevuto

lo stipendio».

IL ROMPIPALLONE

di GENE GNOCCHI

wIL CASO

Ultima chiamata

Manenti ha 24 ore

per salvare il Parma

17

ORE 21.05Ecco «Bomber»

con Luca Toni

CITO A PAGINA 24

L’INTERVISTA: ALLA VIGILIA DEL SUO PRIMO MONDIALE DA PRESIDENTE PARLA IL NUMERO 1

ALLIEVI A PAGINA 29

RO 1Sergio

Marchionne,

62 anni, a.d. Fca

e presidente

Ferrari ANSA

G:O

LA TRATTATIVA NUOVI PARTICOLARI SULLE STRATEGIE DEL THAILANDESE CHE HA GIÀ FIRMATO UN PRECONTRATTO PER L’ACQUISTO

MILAN, IL PIANO BEEFininvest smentisce, ma il broker punta al 51% con Maldini

NICITA, OLIVERO A PAGINA 5

L’idea è quella di riportare

l’ex capitano in società con

un ruolo operativo.

Berlusconi potrà tornare

indietro solo pagando la penale

Paolo Maldini, 46 anni, 24 al Milan. A destra, Bee Taechaubol

OTTAVI DI CHAMPIONS

Ancelotti se la vede brutta:

il pazzo Real perde 4-3

e avanza tra la pañolada

Lo Schalke fa tremare le stelle. Porto, poker

al Basilea. Stasera Mou affronta Ibra

20

ARCHETTI, BOLDRINI, FROSIO, GRANDESSO, RICCI PAG. 2O-21

STORIE E PERSONAGGI

DA NON PERDERE

1 Inter, la difesa naifall’esame tedescocon il problema JesusBREGA, TAIDELLI A PAGINA 15

2 Datome in formato Nbah Boston scopra

GRAZIANO, LICARI ALLE PAGINE 6-7

Pa

ul

Po

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3 a

nn

i a

lla

Ju

ve

C’è sempre la sua firma sui

trionfi della Juve. Ma Tardelli

lo punge: «Si ispiri a Platini

e faccia le cose più semplici»

6

L’ANALISI

di Arrigo Sacchi25

LA CULTURA DELLA VITTORIALa Juventus vince contro l’ottimo Sassuolo

ed ha ormai in pugno il quarto scudetto

consecutivo. Gli uomini di Allegri forse non

stanno vivendo il miglior momento di forma

oppure sono già con la testa all’incontro

con il Borussia Dortmund.

L'ARTICOLO A PAGINA 25

CICLISMO

Scatta la Tirreno-Adriatico

Tutti contro Contador

30

GIALANELLA, GHISALBERTI, COMMENTO DI BETTINI PAG. 30-31Sagan, Nibali, Contador, Uran e Cancellara BETTINI

ARCOBELLI, CRIVELLI ALLE PAGINE 2-3

TRAGEDIA AL REALITY

Schianto in volo tra elicotteri

La Francia piange 3 campioni

Lo scontro a 100 metri da terra.

Sotto: i campioni Camille Muffat,

25 anni, Florence Arthaud, 57,

e Alexis Vastine, 28

Marchionne: «Vettel pace e saggezza. Alonso? Era giusto cambiare»«LA MIA FERRARI DA PAISÀ»

piongIn Argentina 10 morti tra

cui l’olimpionica del nuoto

Muffat, la grande velista

Arthaud, il pugile Vastine

L’ORGANIGRAMMA THAILANDESESe il gruppo di Bee Taechaubol acquisirà la maggioranza azionaria del Milanecco come si profila l’organigramma per i ruoli più importanti

Finanziere italianoche vive a Dubai, ha già collaborato con Berlusconi ed è il tramite fra il presidentee Mister Bee

Amministratore delegatoPABLO VICTOR DANA

PAOLO MALDINIBandiera del Milan più vincente di sempre, è già in contatto con i possibili acquirenti thailandesie ha dato lasua disponibilità

Direttore tecnico

Dovrebbe essereil traghettatore,per evitare scossoninel passaggio di consegne e assicurarela continuità alla squadra nel primo anno

Responsabile area tecnicaADRIANO GALLIANI

BARBARA BERLUSCONIRimane un po’da ministro senza portafogli, in attesadi trovare nuove collocazioni nelle aziende di famiglia

Responsabile area marketing

Accelerata di Mister BeeChe rilancio...

1Il thailandese ha firmato un nuovo preliminare: 500 milioni per il 60% entro fine mese. Dana nuovo a.d., Galliani traghettatore, Maldini d.t.

Milan

IL PUNTOCome un romanzo, l’asta per il Milan riserva nuovi colpi di scena. È di queste ore l’accelerazione data dal thailandese Bee Taechaubol, che punta a definire l’acquisizione del pacchetto di maggioranza entro fine mese attraverso i capitali di un fondo costituito ad hoc. Ma anche la cordata cinese rappresentata da Richard Lee sta svolgendo la «due diligence» e resta in corsa. Sempre che non subentri un terzo incomodo

Maurizio Nicita@manici50

T utto e subito. Quando Mi-ster Bee Taechaubol hacapito che la concorrenza

sull’affare Milan si è fatta incal-zante, non ha battuto ciglio eha rilanciato la propria offerta.E così al primo memorandumd’intesa siglato il 5 marzo nel-l’incontro di Arcore è seguitoun nuovo accordo preliminareche prevede la cessione delpacchetto di maggioranza su-bito (circa il 60 per cento) perun valore intorno ai 500 milio-ni. Le cifre non sono state an-cora fissate con certezza per-ché è in via di completamentol’operazione di due diligencenella quale gli advisor devonofocalizzare bene alcune voci inpassività. E per cercare di blin-dare l’operazione è rimasta lapenale del 10 per cento, per cuise entro aprile (la scadenza èstata anticipata di un mese) ilcontratto non si perfezionerà,secondo questa clausola Berlu-sconi dovrebbe pagare una ci-fra che potrebbe superare i 50milioni considerando anche leparcelle degli advisor.

FONDI Più complicato sarà sco-prire chi saranno i possibilinuovi proprietari del Milan, vi-

sto che se questa operazionesarà conclusa la proprietà pas-serà a un fondo di investimen-to ad hoc creato da Mr Bee. Cisaranno finanzieri thailandesie di Singapore e potrebbe es-serci anche la Doyen Sports In-vestments. Come anticipatodalla Gazzetta, l’approccio frale parti c’è stato ma essendoanche quest’ultimo un fondo diinvestimento, gli esperti di fi-nanza stanno studiando unasoluzione praticabile anche al-la luce della nuova regolamen-tazione Fifa.

Primo pianoRIl Diavolo in vendita

L’ANTICIPAZIONEDELLA GAZZETTA

Page 3: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

3SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L'IDENTIKIT

MISTER X

Il Milan è una società “contendibile”, nel senso che da qualche mese è stata messa sul mercato alla ricerca di acquirenti.Per questo motivo non è escluso che al tavolo delle trattative possano inserirsi altri soggetti, investitori autonomi o in alleanza, oltre alle cordate rappresentate da Taechaubol e Lee: l’interesse degli asiatici è molto alto.

QUANTE VOCIAl Milan sono stati accostati Poe Qui Ying Wansuo, ovvero Mister Pink e, ultimamente, Zong Qinghou, re delle bevande. Da registrare poi il comunicato di smentita di Wanda Group, il colosso cinese che ha acquistato di recente Infront, l’advisor di Lega, Figc e dello stesso Milan: «Il club vale un miliardo? Possiamo essere così stupidi?».

L'IDENTIKIT

RICHARDLEE

LE ORIGINIDALL’ORIENTE ALL’ITALIAÈ nato a Hong Kong 58 anni fa e ha svolto tutta la sua attività commerciale in Oriente, occupandosi soprattutto di prodotti italiani.

L’ATTIVITATRA FERRARI E MASERATILee infatti è il Ceo di WoKee Hong, società di Hong Kong leader nel settore del lusso. Tra leaziende italiane i cui prodotti ha commercializzato in Asia ci sono Ferrari (dal 1992) e Maserati.

L’ONORIFICENZACOMMENDATORE DAL 2006Per la sua attività di promozione dei marchi italiani nel 2006 è stato insignito del titolo di commendatore dell’ordine della Stella d’Italia.

4La quota dei bookmaker inglesi sulla nazionalità cinese di chi comprerà il Milan. Quella thailandese è fissata a 6, l’araba a 35

IL NUMERO

DANA L’UOMO NUOVO E cheBee abbia accelerato i tempi lodimostra anche il primo ab-bozzo di organigramma. Il di-rigente che dovrebbe averemaggiori responsabilità è Pa-blo Victor Dana, finanziere ita-liano che vive e lavora a Dubai:è lui l’uomo che ha fatto da tra-mite fra Berlusconi (che già co-nosceva per vecchie consulen-ze Fininvest) e Mr Bee, facendoanche da traduttore negli in-contri di Arcore. Sarebbe ilnuovo amministratore delega-to, mentre Adriano Galliani eBarbara Berlusconi cambiereb-bero ruolo. Il primo divente-rebbe un traghettatore fra vec-chia e nuova gestione, per assi-curare in una prima fase lacontinuità tecnica, mentre lafiglia del presidente resterebbea occuparsi di marketing, vistoche il progetto stadio è prima-rio per gli acquirenti che nonlascerebbero una persona – perquanto capace – non di propriafiducia sul core business. Con laproprietà thailandese il nuovodirettore tecnico sarà PaoloMaldini: dopo l’anticipazioneGazzetta, gli emissari del grup-po orientale hanno rivisto ilgrande ex definendo meglioquelle che potranno essere lesue competenze.

PAUSA PASQUALE Mr Bee erapronto a volare subito a Milanoma le festività (non proprio ditradizione orientale) di questigiorni hanno posticipato ilviaggio. Probabilmente a metàaprile verrà in Italia per dareuna ulteriore accelerazione. Ilfinanziere thailandese è con-vinto di avere un ottimo feelingcon Silvio Berlusconi e conta dichiudere prima possibile l’affa-re. Ma da contraltare fanno gliimpegni politici dell’ex pre-mier che – scontata la pena de-tentiva tramutata in servizi so-ciali – è ridisceso in campo perrilanciare il suo partito. Del re-sto per uno che più volte ha le-gato i successi elettorali a quel-li del Milan (ultimo l’acquistonel gennaio 2013 di Balotelliche secondo il suo entouragevalse un punto in percentualesulle successive Politiche) certischemi non possono cambiare.E le elezioni amministrativesono previste il 31 maggio. Im-probabile Berlusconi annunciprima la cessione del Milan.

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fIL RETROSCENA

E Lee chiese: «Chi ci sta?Posso prendere il Milan»1Commendatore in Italia, soldi e agganci vendendo Ferrari: l’imprenditoredi Hong Kong annunciò il suo progetto a una cena con 25 big della finanza

Marco Iaria@marcoiaria1

H a venduto per vent’annile Ferrari ai tycoon diHong Kong. Ora sogna

di comprare il Milan, magaricon i soldi di quegli stessi tyco-on. Potrebbe essere questa laparabola di Richard Lee, im-prenditore 58enne che l’altroieri è stato a cena ad Arcore conSilvio Berlusconi, dopo che aottobre per Milan-Fiorentinafu ospite a San Siro, in tribunad’onore al fianco del patronrossonero. C’è un retroscena,datato qualche mese fa e ripor-tato dal South China MorningPost, che svela un bel po’: Leeradunò a cena 25 amici dell’al-ta società, disse loro che c’erala possibilità di acquistare ilMilan e chiese ad alta voce«Chi ci sta?». Perché una cosa ècerta: Lee i soldi li ha fatti ven-dendo auto di lusso ma non haun patrimonio tale da potersi

avventurare da solo in una si-mile avventura. Al pari delthailandese Bee Taechaubol, lasua ambizione è quella di met-tere assieme capitali e guidareuna cordata mettendoci la fac-cia.

CHI È Dal 1992 fino a un paiod’anni fa, Lee è stato il distribu-tore ufficiale della Ferrari (edella Maserati) a Hong Kong,finché la casa di Maranello nonha deciso di aprire un canale divendita diretto in una dellepiazze più lucrose al mondo. Intutto questo tempo Lee hastretto relazioni ad altissimo li-vello assecondando i desideridei giovani pargoli dei miliar-dari cinesi trapiantati nel cuorepulsante della finanza d’Orien-te, che gode di un regime spe-ciale rispetto al sistema di Pe-chino. Lee ha anche conosciutoe frequentato Luca Cordero diMontezemolo, nel 2006 ha ri-cevuto l’onorificenza di com-mendatore dell’Ordine della

stella d’Italia durante una ceri-monia con l’allora premier Ro-mano Prodi, proprio per il con-tributo dato alla promozionedella cultura italiana in Cinaimportando i marchi automo-bilistici. L’Italia Lee la conoscebene per averla visitata saltan-do da un posto all’altro a bordodi uno yacht. Ed eccoci, dun-que, al Milan. Ieri fonti vicine aBerlusconi hanno smentito cheil club sia stato al centro dellacena di giovedì: si sarebbe par-lato, dicono da Arcore, di VillaGernetto e dell’Università delpensiero liberale. Ma da am-bienti finanziari è confermatoil coinvolgimento di Lee in que-sta sorta di asta imbastita daBerlusconi per la squadra ros-sonera.

MAGGIORANZA Come MisterBee, anche Mister Lee ha avutoaccesso alla due diligence. Epure i suoi intendimenti si indi-rizzano alla conquista del pac-chetto di maggioranza del Mi-lan, attorno al 70%. Vige, però,il massimo riserbo sull’identitàdei finanziatori della cordatache rappresenta, sempre cheabbia già messo assieme tutti isoggetti necessari. Silvio Berlu-sconi pare si sia rassegnato al-l’idea di cedere il controllo delclub preso nel lontano 1986,anche perché Fininvest ha giàriaperto i rubinetti per assicu-rare il cash necessario a fron-teggiare le perdite (50 milioniannui) da mancata Championse non ha alcuna intenzione disobbarcarsi pure gli oneri di unpiano di vero e proprio rilanciodi cui questo Milan così dimes-so necessiterebbe per ritornarenell’élite. Da qui l’apertura aquei mercati che godono di in-gente liquidità: l’Asia, nel sen-so più ampio del termine. È perquesto che non bisogna esclu-dere l’inserimento di altri inve-stitori, autonomi o in alleanza,nell’asta messa in piedi in que-sti mesi. La realtà è che il Milanè, fino a giugno, una societàcontendibile. Gli interlocutori lo sanno, i venditori hanno tut-to il vantaggio ad alzare il prez-zo. Per cui, vanno bene MisterBee e Mister Lee ma è bene te-nere sempre aperta la porta aun Mister X.

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Il primo a sinistra è Richard Lee, 58 anni, in tribuna al fianco di Silvio Berlusconi per Milan-Fiorentina a ottobre ANSA

Page 4: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

4 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

è un’altra cosa. Come si fa oggi a prevedere consicurezza vittorie del Milan a Udine o a casa Sas-suolo e successi dell’Inter al Bentegodi col Vero-na o a San Siro contro l’Empoli rivelazione diSarri? Tutti incontri che a inizio stagione, in se-de di previsione, potevano contemplare tre pun-ti (quasi) certi, ma che adesso costituiscono in-cognite. Dopo 28 giornate, sap-piamo che l’Empoli, per citareuna squadra di tendenza, giocameglio sia del Milan sia dell’In-ter e che ha pochi punti di me-no delle due per via del capita-le umano, il divario tecnico trale rose dei giocatori.

UTILITA’ Inseguire l’utopia del-l’euro-qualificazione non co-sterà nulla, usare queste diecigiornate mancanti per pro-grammare il futuro sarà dove-roso. Karl Heinz Rummenigge,nell’intervista uscita sulla Gaz-zetta di ieri, ha detto che «Mi-lan e Inter vanno aiutate». Ilgrande Kalle, oggi a.d. delBayern e presidente dell’Eca,l’associazione dei grandi clubeuropei, si riferiva al fair playfinanziario, al quale secondolui bisognerebbe derogare perconsentire alle milanesi di iniettare in cassa de-naro fresco, ma la dichiarazione di Rummeniggeè suonata lo stesso abbastanza umiliante. Mila-no non è abituata a chiedere aiutini o elemosine.(ha collaborato Lanfredo Birelli)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CAMMINO DELLA SPERANZA: A QUOTA 58 POTREBBE ESSERCI UN PASS PER L’EUROPA LEAGUE

28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª 35ª 36ª 37ª 38ª

37

40 40

41

43

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51 51

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55

58

55

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38

39

OGGI PUNTI 38finora media punti

MILAN

1,35

nelle ultime diecigiornate

media 2pt

TOTALEMILAN

20

OGGI PUNTI 37finora media punti

INTER

1,32

4848

49494949

nelle ultime diecigiornate

media 2,1

TOTALEINTER

21pt

DETTAGLIOGIORNATE

29ª30ª31ª32ª33ª34ª35ª36ª37ª38ª

PALERMO-MILAN 1 punto

MILAN-SAMP 1 punto

INTER-MILAN 1 punto

UDINESE-MILAN 3 punti

MILAN-GENOA 3 punti

NAPOLI-MILAN 1 punto

MILAN-ROMA 1 punto

SASSUOLO-MILAN 3 punti

MILAN-TORINO 3 punti

ATALANTA-MILAN 3 punti

INTER-PARMA 3 punti

VERONA-INTER 3 punti

INTER-MILAN 1 punto

INTER-ROMA 1 punto

UDINESE-INTER 3 punti

INTER-CHIEVO 3 punti

LAZIO-INTER 0 punti

INTER-JUVENTUS 1 punto

GENOA-INTER 3 punti

INTER-EMPOLI 3 punti

GAZZETTA DELLO SPORT

Milan e Inter, euro-sprint La rincorsa «impossibile» 1Le milanesi alla disperata caccia del sesto posto per evitare che per la prima volta in 60 anni la città resti fuori dalle coppe europee: servono almeno 20-21 punti

I NUMERI

75� i punti delle milanesi: nella sfida tra città con due squadre in A, sono dietro Torino (106 punti), Roma (105), Genova (85) e davanti alla sola Verona (64)

10� Le Coppe dei Campioni/ Champions League vinte in sessant’anni di coppe dalle due squadre milanesi: sette dal Milan e tre dall’Inter

0� Le stagioni in cui Milano è rimasta fuori dalle coppe europee, nate nel 1955-56 con la Coppa dei Campioni e con la Coppa delle Fiere.

Sebastiano Vernazza@GazzaVernazza

N ell’anno in cui ospiterà l’Expo, l’Esposi-zione universale che aprirà i cancelli ilprimo maggio, Milano - a meno di prodi-

giose rimonte delle sue squadre nelle ultime die-ci giornate - resterà fuori dall’Europa del calcio.Evento epocale, mai successo prima. Le Coppeeuropee esistono da sessant’anni, dal 1955-56,quando cominciarono la Coppa dei Campioni,«mamma» della moderna Champions League, ela Coppa delle Fiere, «nonna» della contempora-nea Europa League. Le Coppe hanno vissuto di-verse mutazioni, ma Inter e Milan - insieme ouna delle due - le hanno sempre attraversate, an-che nei momenti calcisticamente peggiori. Per34 volte la città è stata euro-rappresentata datutte e due le squadre, per 26 da almeno una.Non a caso una delle canzoni più belle di LucioDalla, intitolata proprio «Milano», contiene que-sto verso: «Poi Milan e Benfica/ Milano che fati-ca», chiaro riferimento alla prima età dell’oro del calcio milanese, quella degli Anni Sessanta,Rocco ed Herrera, Rivera e Mazzola. Dieci Cop-pe Campioni/ Champions vinte complessiva-mente, sette dal Milan e tre dall’Inter, non baste-ranno per avere una wild card. Perché di questoci sarebbe bisogno, di un invito a prescindere,ma la wild card è contemplata nei tornei di ten-nis, non dall’Uefa nel calcio. Milano si preparialla traversata nell’euro-deserto. Per evitarla, civorrebbe un miracolo, come nel famoso vecchiofilm, «Miracolo a Milano» di Vittorio De Sica.L’euro-qualificazione di Milan o Inter è appesa aun filo molto sottile.

CALCOLI Le prime due vanno dirette in Cham-pions League, la terza al playoff di Champions,quarta e quinta in Europa League. Questo in teo-ria, però in pratica, come nella stagione scorsa,si può fare base sulla sesta classificata per la rin-corsa all’Europa, perché la Coppa Italia andràprobabilmente a una squadra già qualificata disuo alle coppe (in lizza nella coppa nazionalesono rimaste Juve, Fiorentina, Lazio e Napoli).Un anno fa il Napoli, terzo in campionato e quin-di «abilitato» al preliminare Champions, vinse laCoppa Italia e il pass per l’EL se lo aggiudicò ilParma sesto. Per i noti motivi amministrativi ilclub emiliano venne privato del diritto e al preli-minare di EL andò addirittura il Torino settimo,ma questa è stata l’eccezione dell’eccezione. Og-gi il sesto posto è occupato dalla Fiorentina, con46 punti, a più otto sul Milan e a più nove sull’In-ter. Tra i viola e le milanesi c’è pure il Torino a39. Una rincorsa ad ostacoli, quella di Inter e Mi-lan. Nella tabellona in cima alla pagina abbiamoipotizzato quota 58 come soglia possibile per lilsesto posto, perché lì, un anno fa, andò a parareil Parma sesto. Questo significa che chi sta da-vanti dovrebbe rallentare. La Fiorentina, oggisesta, dovrebbe raggranellare soltanto 11 puntiin 10 partite, e se i viola ripartissero sparati, sa-rebbe una tra Napoli e Samp a dover decelerare.In ogni caso Inter e Milan dovrebbero aumenta-re di brutto la propria velocità. Finora hannoviaggiato alla media di 1,3 punti a partita, persalire a 58 dovrebbero viaggiare al passo di duepunti a gara. Sotto l’aspetto tecnico bisogna fareun grande sforzo di ottimismo per immaginareuno scenario del genere. Il calendario dà unamano, le due milanesi sono attesi in prevalenzada impegni sulla carta abbordabili, ma il campo

Serie ARLa rincorsa

L’APPELLO DI IERI

RUMMENIGGE«AIUTIAMOLE»

Page 5: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

5SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

che quando non è giornata. E allo-ra chi, meglio di lui, per tentare direstare aggrappati all’aritmeticache ancora non condanna il Milanfuori dall’Europa. Se volata de-v’essere, occorre affidarsi a chi hai numeri migliori. Jeremy ha rea-lizzato oltre un terzo dei gol di tut-ta la squadra (15 su 41) e quindi inavanti è l’unico - non da oggi - dav-vero certo di scendere in campo.Gli altri si arrangiano come posso-no: Honda è sparito gradualmen-te dai radar, Cerci è stato titolareuna volta sola nelle ultime seipartite, Destro fatica a entrarenei meccanismi e comunque nonha il posto garantito: era rimastofuori a sorpresa col Verona e lacosa potrebbe ripetersi ancheoggi. Jeremy invece, mentre sfi-da Tevez e Icardi per la classificamarcatori, lotta per tenere a gal-la il Milan. Se oggi giocherà De-stro, partirà più largo, in casocontrario tornerà a fare il falsonove. Che poi, hai voglia a direche spazia su tutto il campo,spesso pure troppo: di quei 15gol, nessuno è arrivato fuoridall’area.

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IL NERAZZURRO

Scossa ShaqAdesso che

si sente a casa vuol portarein alto l’Inter

ornata. E allo-per tentare diall’aritmetica

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TAAAA

Serie ARLe locomotive per l’Europa

Marco PasottoINVIATO A PALERMO

C ontro il Cagliari, nell’ulti-ma partita prima della so-sta, è arrivato a tanto così

dall’essere il milanista con più pal-loni giocati: 74, soltanto tre in me-no di Abate. Jeremy Menez non èun calciatore, ma un magnete conla cresta ossigenata e le scarpe dacalcio. Un’entità in perenne movi-mento alla ricerca del pallone, chene comanda muscoli e cervello in-dipendentemente dalla zona delcampo in cui si trova. Jeremy que-st’anno ha fatto più del doppio delsuo massimo di gol in un campio-nato: si era fermato a 7 due voltecol Monaco e una col Psg. Chie-dersi dove sarebbe il Milan senzale sue 15 reti è una domanda daevitare ai tifosi rossoneri deboli dicuore. Se la stagione si conclude-rà, ed è altamente probabile, conun nulla di fatto in termini di clas-sifica, Menez verrà ricordato co-me la nota più lieta - probabilmen-te l’unica - dell’intera annata.

ARITMETICA Non sono mancatenemmeno le critiche, comunque.Jeremy continua a lottare con ladiscontinuità, il difetto che gli haimpedito di salire il gradino dalclub dei buoni giocatori a quellodei grandissimi. Eppure non si ar-rabbia per questo: per andared’accordo con lui basta evitare didirgli che spesso dà l’idea di gioca-re soltanto per se stesso. «Io cercodi dare il massimo per la squa-dra», sta ripetendo con sempremaggior frequenza, nel tentativodi allontanare le voci che lo dipin-gono imprescindibile anche quan-do meriterebbe di restare fuori. Larealtà invece dice che Menez è ilclassico giocatore a cui un allena-tore difficilmente rinuncia, per-ché si può accendere di colpo an-

IL ROSSONERO

TrascinatoreMenez Passano da luile speranzed’Europa

Ancelotti: «Il Milanè l’unica squadradove ritornerei»� (man) Carlo Ancelotti, in collegamento da Madrid, è stato intervistato da Piero Chiambretti per la sua trasmissione «Grand Hotel Chiambretti» su Canale 5. «Inzaghi ha fatto bene a prendere il Milan perché quando hai l’opportunità di allenare le grandi squadre le devi cogliere — ha detto l’allenatore del Real —. Se tornerei a Milanello? Certo. E’ l’unico posto in cui mi piacerebbe tornare». In quanto alla Nazionale, «non credo che sia possibile perché mi piace allenare tutti i giorni , il part- time non mi darebbe entusiasmo».

La testa del Parmatra campo e tribunaleBelfodil unica punta� PARMA (s.p.) L’obiettivo dei curatori fallimentari Angelo Anedda e Alberto Guiotto e del loro primo collaboratore Demetrio Albertini è quello di salvare il titolo sportivo del Parma. Tutti si stanno impegnando per vedere la squadra in B l’anno prossimo. Ieri si è presentato anche Demetrio Albertini: «Siamo in zona Cesarini, ma ci proviamo». È difficile parlare di calcio giocato, ma il Parma oggi proverà a far bene con l’Inter schierando un 4-3-2-1 dove i centrocampisti, chiamati a sostenere Belfodil (ex di turno), avranno un ruolo chiave.

PERCHÉ VEDEREPALERMO-MILANGara fondamentale per la classifica... marcatori: Menez contro Dybala.Sono Under 21 loro (meno di 21 gol, ma possono arrivarci), è Under 21 Belotti: gioca dall’inizio.Barbera, ore 15

PERCHÉ VEDEREINTER-PARMANon per vedere una partita equilibrata. Servono motivazioni extra: la rimonta dell’Inter, Brozovic e Guarin in forma, Podolski dopo il gol in nazionale.Meazza, ore 15

Jeremy Menez, 27 anni, con il Milan quest’anno 15 gol in 29 presenzetra A e Coppa Italia; Xherdan Shaqiri,23 anni: finora con l’Inter 3 gol in 14 presenze ANDREOLI/RAMELLA

Luca TaidelliINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

@LucaTaidelli

O ra che è arrivata anchel’investitura di KalleRummenigge, Shaqiri

deve davvero alzare il volumeper trascinare l’Inter in Euro-pa. «Xherdan ha qualità, è gio-vane, può fare la differenza. Emigliorerà, perché deve sentir-si bene, a casa» ha appena spie-gato l’a.d. del Bayern Monacoche in gennaio ha spinto il23enne di origini kosovare aMilano «perché doveva giocareper forza».

CASA E SPOGLIATOIO Da unpaio di settimane in effetti Shaqsi sente a casa, avendo lasciatol’hotel dove ha trascorso i primidue mesi milanesi per entrarenell’enorme appartamento incui ospitare anche fratelli e ge-nitori. La famiglia infatti è sa-cra, così come la puntualità sviz-zera che con buonumore, cor-rettezza e professionalità nehanno fatto da subito un ragaz-zo apprezzato da tutto lo spo-gliatoio.

SENZA MAURO... Shaq insom-ma piace e gioca. Ma ora «cometutti, io per primo - spiega Man-cini - bisogna dare di più». An-che in termini realizzativi, vistoche lo svizzero ha riempito subi-to tutte le caselle (un gol in Cop-pa Italia, campionato ed EuropaLeague, in sequenza), ma lì si èfermato. L’unico centro in SerieA però è arrivato proprio quan-do mancava Icardi, messo k.o. aBergamo da un virus, il 15 feb-braio. Oggi Maurito è squalifica-to e Shaq vuole tornare a sfrega-re la lampada. «Icardi era in for-ma - ha spiegato Mancini -, maconto che chi lo sostituirà facciagol. Gli attaccanti devono farequesto». Messaggio a Palacio ePodolski, ma pure a Xherdan.

DOPPIO EFFETTO Che muoven-dosi da trequartista ha sortitodue effetti. Ha acceso l’attacco,interpretando il ruolo in modomoderno, ad alta intensità, sen-za dare punti di riferimento, tro-vando assist e cercando la porta(due pali all’attivo). E, comeconseguenza, ha mandato inpanchina Kovacic. Che Mancionon vede pronto per giocarebasso e stimola così: «Mateo hale qualità, deve tirarle fuori. Main fretta, perché nel calcio comenella vita nessuno ti aspetta troppo». Emblematica la garacontro la Fiorentina. Chiavi inmano a Kovacic, Shaq parte dal-la panchina. L’Inter produce po-co o nulla, fino all’ingresso dellosvizzero. Che in 25’ è adrenalinapura: impegna due volte Neto ecrea per gli sprechi di Icardi, Pa-lacio e Vidic. E chissà come sa-rebbe finita col Wolfsburg senzaquel fastidio alla coscia che gliha fatto saltare il ritorno...

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6 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dentro l’uovo di PasquaInzaghi cerca il Milan di Natale1«Siamo arrabbiati e vogliamo dimostrare che la squadra vera è quella di dicembre»

IL MILANISTAFilippo Inzaghi, 41 anni, prima stagionesulla panchina del Milan dopo aver guidato Allievi e Primavera LAPRESSE

G.B. OliveroINVIATO A MILANELLO (VA)

L a faccia è scura, l’orizzonteforse un po’ meno: «Andia-mo a Palermo a vincere».

Tutto si può dire di Pippo Inza-ghi ma non che non abbia sem-pre sparso ottimismo tra i vialidi Milanello. Anche troppo, for-se. In ogni conferenza il ritor-nello è stato questo: «Ci siamoallenati molto bene in settima-na, faremo una grande parti-ta». E’ successo ogni tanto, piùspesso non è accaduto, ma è ve-ro che adesso Inzaghi può farel’allenatore fino in fondo: ossialeggere anche lo sviluppo dellagara e intervenire con i cambigiusti nella fase finale. L’infer-meria si è svuotata, anche se ie-ri ci è finito dentro Honda(«Giocatore sottovalutato, cimancherà tantissimo per un pa-io di settimane»). E così l’alle-natore rossonero ha alcuni dub-bi: chi sarà il centravanti tra De-stro e Menez? In che posizionegiocherà Bonaventura? E diconseguenza chi resterà fuori acentrocampo o in avanti? «Ab-biamo combattuto per due mesi

con gli infortuni, anche se qual-cuno non se n’è accorto. Adessoposso scegliere e dovrò trovarela soluzione migliore conside-rando che le partite si decidonodal 70’ al 90’». E se non bastas-se, Inzaghi ribadisce il concet-to: «Dobbiamo cambiare trend,in particolare fuori casa. E ilsalto di qualità arriverà grazieai cambi: la nostra fortuna saràpoter disporre di tutta la rosa oquasi e di poter quindi inserireal momento giusto giocatori ingrado di fare la differenza».

DESTRO E CERCI Se non giocas-se Destro, comunque, sarebbeuna bocciatura pesante: «Io miauguro che a Palermo sia deci-sivo un giocatore qualunquedel Milan – minimizza Inzaghi–. Poi è chiaro che Destro hamolta voglia di segnare. Manon c’è nessun caso che lo ri-guarda: ho controllato quantipalloni toccava nella Roma equanti ne tocca nel Milan e ildato è equivalente. Menez, in-tanto, sta facendo la migliorestagione della carriera, ma que-sto non viene messo sufficien-temente in luce». E a Palermo,«contro una squadra che in casasi trasforma: perfino la Juve hafaticato a vincere qui», serviràsoprattutto un Milan compattoed equilibrato. Anche Cerci è inattesa di una maglia da titolare:«Ma a me è piaciuto molto con-tro il Cagliari, quando è entratonella ripresa ed è stato decisi-vo». Insomma, i singoli contanopoco. Ciò che importa è il risul-tato: «Sarebbe presuntuosopensare di vincere tutte le ulti-me dieci partite. Però ci prove-remo e l’obiettivo è fare bene gara dopo gara. Dobbiamo es-sere arrabbiati e far vedere cheil Milan vero era quello di di-cembre». La sorpresa più bella,in fondo, sarebbe trovare nel-l’uovo di Pasqua il Milan di Na-tale.

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Mancio ci crede «Europa al 60% Così poi l’Intertornerà grande»1«In Coppa si può. Con Tourè saremoda vertice. Il Parma? Decisive le piccole»

L’INTERISTARoberto Mancini, 50 anni,è arrivato a metà novembre per sostituire Walter Mazzarri PEGASO

Luca TaidelliINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

S e non fosse che è generosaanche con i ricchi, si po-trebbe parlare di RobInter

Hood. A prescindere da chi sie-da in panchina, infatti i neraz-zurri amano regalare ai poveri.Alle squadre della seconda metàdella classifica hanno regalato il45% dei punti (20 sui 45 dispo-nibili), ma con le ultime tre han-no fatto pure peggio: appena 7punti su 15 conquistati con Ca-gliari, Cesena e Parma.

EUROPA, PERCHÉ NO? Una vit-toria oggi sugli emiliani mette-rebbe in attivo almeno questobilancio, ma Roberto Mancini sabene che c’è puzza di trappolo-ne: «Contro avversari che sichiudono, o sblocchi subito il ri-sultato o rischi sempre un con-tropiede. Dobbiamo crescere,perché spesso è contro le picco-le che si vincono gli scudetti».Mancio l’ottimista allo scudettopensa per il prossimo anno, macrede ancora di portare questaInter in Europa. «Abbiamo il60% di farcela - spiega - perché

ci sono 30 punti in palio e gio-cando come contro la Samp nonpossiamo perdere di nuovo. Ilmio dispiacere per i risultati chenon arrivano è legato ai tifosi, alclub e ai giocatori che ce la met-tono tutta».

TIFOSI E TESTA Mancio è ener-gia positiva, potrebbe vendereghiaccioli al Polo Nord: «Sonoconvinto che in estate la squa-dra sarà rinforzata, che lottere-mo al vertice e che lo stadio tor-nerà a riempirsi. Giocare davan-ti a 15 o 50mila spettatori fa unabella differenza, ma i tifosi han-no diritto di fare ciò che voglio-no. Stare è casa è la forma dicontestazione più bella, anchese nel loro Dna c’è la sofferenzae sono certo che vedranno unabella partita. Sento parlare solodi futuro, ma da 14 giorni noipensiamo soltanto al Parma».

TOURÈ, SACRIFICI E BRUNICOViste le vacche magre - un suc-cesso manca da sei partite, incampionato a S. Siro dall’8 feb-braio -, l’occhio al futuro è inevi-tabile. Annunciando il ritorno aBrunico per il ritiro estivo (5-15luglio, con due amichevoli dadefinire), Mancio prima scher-za («In carriera quel posto mi haportato fortuna, quindi non ciserve comprare nuovi giocato-ri»), poi si fa serio: «L’inter è untop club e cerca gente di qualitàche aiuti chi c’è già. Dybala?Bravo, ma è del Palermo e lonta-no dall’Inter. Tourè invece è delCity, ma appena arriverà un se-gnale d’apertura faremo di tuttoper portarlo qui». Resta il pro-blema del come, senza cederequalche pezzo grosso... «Vero,ci sono dei paletti - concede iltecnico -. Se capiremo che perprendere tre uomini con cui rin-forzarci davvero servirà un sa-crificio, lo faremo». Ma solo pertanti soldi. Di regali, la RobInterHood ne ha già fatti abbastanza.

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Serie ARMissione riscatto

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7SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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8 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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EXCELLENCESUPERPREMIUMQUALITY

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9SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTSerie ARIl caso

Muntari smontaNon vuol esserepiù convocato,il Milan dice sì1 Il mediano rompe coi rossoneri. L’agente: «Scelta condivisa, non rientra nei piani del club»

Sulley Muntari, 30 anni, è al Milan per la quarta stagione di fila AFP

Alessandra GozziniMILANO

S i può già chiudere l’albume passare ai ricordi, a par-tire dalle novantacinque

partite rossonere, con nove golcertificati più uno mai ricono-sciuto. La storia di Muntari al Mi-lan, iniziata in corsa nell’invernodel 2012, si chiude ora a prima-vera, a dieci partite dalla fine del

campionato. E’ finita ieri conl’esclusione dal viaggio a Paler-mo, rottura poi motivata nel twe-et dell’agente del giocatore, Fe-derico Pastorello: «Muntari hachiesto di non essere convocato,visto che non rientra nei pianitecnici per la prossima stagione.Il Milan ha dato l’ok». Questo ilresto, difficilmente sintetizzabilein 140 caratteri: «Dietro questadecisione non c’è alcuna polemi-ca. È una scelta presa di comune

accordo e in sintonia. Abbiamoparlato con Galliani e, considera-to l’affetto che lo lega a Sulley,siamo arrivati a questo punto. Èuna situazione che verrà portataavanti fino a fine campionato, ameno che Inzaghi sia in emer-genza e abbia bisogno di lui.Muntari continuerà infatti ad al-lenarsi ogni giorno con la squa-dra, e il sabato e la domenicamattina da solo. Sarà pagato dalclub perché continuerà a lavora-re e perché non è una scelta uni-laterale. Non ci sono né ragionidisciplinari né mediche alla ba-se, gli verrà soltanto evitata lapanchina: una delicatezza versoun giocatore importante, di tren-tuno anni, a cui è già stato comu-nicato che non farà parte del Mi-lan del futuro».

STORIA E RETROSCENA Nel futu-ro, nonostante un contratto conil Milan fino al 2016, potrà sem-mai esserci la Premier League,campionato già frequentato conPortsmouth e Sunderland, oppu-re la Mls, Lega Americana, pervia dei contatti già avviati con New York Red Bulls e Los Ange-les Galaxy. Muntari era arrivatoal Milan dopo un glorioso passa-to interista, senza però replicarecerti successi in rossonero: Sul-ley dà un buon contributo nellaprima stagione, quando da feb-braio si libera della Coppa d’Afri-ca. Si rompe il crociato nell’esta-te successiva e rientra sotto Na-tale 2012: da lì in poi è una delleprime scelte del centrocampo. Afebbraio è suo il gol fantasma piùcelebre della A, (non) segnato inMilan-Juve. All’inizio di que-st’anno, complice l’infortunio diMontolivo, è titolare anche perInzaghi, che tra le altre cose gliaffida la fascia di capitano controla Juventus e poi finisce per nontollerare più certi atteggiamentisopra le righe. L’ultima foto a en-trare nell’album sarà così Milan-Verona di inizio marzo.

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GLI AVVERSARI

Belotti col cuore spezzato:«Caro Diavolo, devo segnare»1L’attaccantedel Palermoè rossonero dalla nascita: «Il mio idolo era Sheva»

Francesco CarusoINVIATO A PALERMO

C’ è un giocatore nel Pa-lermo che non ha salta-to una sola delle 28 ga-

re di campionato, eppure ha di-sputato appena 6 partite da ti-tolare. Andrea Belotti scalpitaperché la settima dal primo mi-nuto la giocherà proprio controil Milan, la squadra per la qualeha sempre fatto il tifo: «Per me èun’emozione indescrivibile».All’andata il Palermo espugnòSan Siro (2-0) ma oggi il Paler-mo stenta e il Milan continua abalbettare in trasferta: «Ma ri-mane sempre una grande squa-dra. Noi da 5 partite non riu-sciamo a portare a casa una vit-toria e abbiamo racimolato ap-pena 2 punti. Ci è mancata soloun po’ di fortuna. Mi arrabbioquando dicono che abbiamomollato». Il Palermo può ag-ganciare il Milan in classifica:«Come riuscimmo a vincere alMeazza, possiamo farcela qui».

MILANISTA DENTRO Magaristavolta con un gol di Belotti:«Inutile dire che per me sareb-be il massimo, non so che darei.Facciamo così, ci penso e lo dicodopo la partita, se segno e vin-

ciamo. Allo stadio verrà qual-che amico a vedermi e la mia fi-danzata Giorgia, stiamo assie-me da 3 mesi, è palermitana,l’ho conosciuta appena arrivatoin Sicilia». Ha impiegato un an-no e mezzo per dichiararsi, conle donne non è rapido come inarea di rigore: «Ci siamo piaciu-ti subito ma non era giusto lan-ciarsi senza neanche conoscer-si». Magari sarà più veloce aportarla sull’altare. Sorride earrossisce: «Beh, meglio anda-re avanti una partita per volta».E a proposito, ci sono un paio dipartite del Milan che non di-mentica: «La finale di Cham-pions a Manchester contro laJuve vinta ai rigori e poi quellacontro il Liverpool nel 2007 condoppietta di Inzaghi. Ma c’è pu-re quella persa, sempre controgli inglesi, nel 2005 dopo esse-

re stati in vantaggio 3-0. Nonsapete quanto ho pianto».

IDOLO SHEVA Nella sua casa diGorlago c’è il poster di Sheva: ilcampione cui vorrebbe somi-gliare: «Devo ancora crescereparecchio, però. Sheva era fe-nomenale in campo ed esem-plare fuori, non ha mai fattoparlare di se. Mi piacerebbe ungiorno riuscire a centrare lospecchio della porta con la suapercentuale realizzativa e daogni angolo del campo». Nessu-na invidia per Vazquez azzurro:«Ha meritato la nazionale, mi auguro di riuscirci anch’io». Nelsuo futuro ancora Palermo, chegià immagina senza Dybala eVazquez: «E con Belotti titolare,forte come e più di questo e ma-gari in Europa League».

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Andrea Belotti, 21 anni, a Palermo dal 2013, 5 gol in questo torneo ANSA

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10 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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11SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

� 1 Azeglio Vicini c.t. azzurro con un giovane Roberto Mancini2 Il gol dell’attuale tecnico dell’Inter alla Germania Ovest a Euro ‘88, su assist di Donadoni3 Vicini con Roberto Donadoni, anch’egli c.t. azzurro tra 2006 e 20084 Ancora Vicini al Mondiale di Italia ‘90, subito dopo la finale terzo posto vinta dagli azzurri sull’Inghilterra.Sotto l’ex c.t. oggi: Vicini, ex mediano di Vicenza, Samp e Brescia (tra il 1953 e il 1966), ha allenato Under 21(1976-86) e Nazionale (1986-91),oltre a Brescia, Cesenae Udinese.

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Vicini

«GENI SILENZIOSIROBY & ROBYSONO COME FIGLI»

10 GIUGNO 1988: UN ASSISTDI DONADONI REGALAA MANCINI IL PRIMO GOLIN AZZURRO. IL C.T. DELL’EPOCA LI RACCONTAA POCHE ORE DALLA SFIDATRA INTER E PARMA

IL RACCONTO di MATTEO BREGAMILANO

«R oberto contro Roberto» è il titolo delfilm di oggi. Ma se fosse stato girato27 anni fa, si sarebbe intitolato «Ro-

berto aiuta Roberto». Alle 15 Mancini e Do-nadoni si sfidano, loro che adesso sono resi-denti in due mondi così diversi e così lontani.

Da una parte il tecnico dell’Inter, alle prese conla scrittura del Rinascimento nerazzurro; dall’al-tra l’allenatore del Parma, gestore del Decaden-tismo emiliano. Ma ci fu un giorno, esattamentevenerdì 10 giugno 1988, che Donadoni fece uno

dei più graditi regali calcistici a Mancini. Cam-pionato Europeo tedesco, si gioca a Dusseldorf lapartita inaugurale dell’Italia contro la GermaniaOvest. Finisce 1-1. Al 6’ della ripresa, dal nulla,Donadoni inventa l’assist da destra per Manciniche gira alle spalle di Immel con una conclusionenell’angolo basso. Poi, la corsa gioiosa e rabbiosadel numero 10 sotto la tribuna a condividere pole-micamente con i giornalisti italiani il suo primo

gol in Nazionale. Fu Donadoni a regalare quel-l’emozione al Mancio dopo 756’ di inseguimento.Il padre dei «Robertos» con la maglia azzurra eraAzeglio Vicini, il c.t. di quell’Italia e il c.t. dell’Un-der 21 più talentuosa della storia italiana. «Eranodue campioni attaccati alla maglia dell’Italia».

TALENTI RISERVATI L’ex commissario tecnico at-tacca il disco dei ricordi così, senza titubanze. Sabenissimo che dietro a quel che facevano con lapalla ci sono due uomini dalle caratteristiche si-mili. Il risultato finale produce due persone riser-vate e chiuse, a modo loro e per motivi loro. «Nonerano certamente i capi banda di quel gruppo –ricorda Vicini - Semmai lo erano Zenga e Vialli peri caratteri estroversi e Baresi per la leadership chetrasmetteva. Ma sia Donadoni sia Mancini eranobenvoluti in quel gruppo». Eppure il Mancio nonandava alla stessa velocità con cui viaggiava allaSampdoria. Un numero 10 completo a Genova, unnumero 10 dimezzato con l’Italia. Il gol, questosconosciuto in azzurro. «Dimostrerò di essere bra-vo anche fuori dall’Italia – prometteva alla Gaz-zetta nei giorni precedenti la gara contro la Ger-

mania Ovest - Il gol? Anche Paolo Rossi in Spagnafu criticato, ma poi…». Ma poi divenne Pablito.Roberto rimase Roberto e con la Nazionale nonsbocciò mai l’amore sportivo. «Non è colpa miaperò se la sua carriera in Nazionale non fu ugualea quella con il club – aggiunge Vicini - Io anzi an-cora adesso sono amareggiato se ripenso al fattodi non avergli concesso nemmeno un minuto du-rante il Mondiale italiano. Gliel’ho confessato piùvolte, quando ci siamo incontrati a distanza di an-ni».

MANCIO E L’AUTOCONVOCAZIONE L’ex c.t. è sin-cero, la voce non tradisce. Perché sa che il Manciosoffrì tantissimo ad affrancarsi al di fuori di Geno-va, in un club azzurro dove bisognava dimostrarecose diverse rispetto alla quotidianità ligure. Quelgol di Dusseldorf, architettato da Donadoni (ru-bando palla a Berthold), è stato il più importantecon l’Italia. Non giocava tantissimo in azzurro egli unici altri 3 gol li realizzò contro i modesti mal-tesi (doppietta a Palermo) ed estoni (a Tallinn).Eppure il Mancio già con l’Under 21 aveva fattocapire che avrebbe fatto di tutto per emergere.«Una volta non lo convocai per una gara control’Unione Sovietica – ricorda ancora Vicini – per-ché sapevo di un infortunio. Lo volevo lasciarecon la sua squadra a recuperare al meglio. Il gior-no del raduno però me lo trovo lì, con gli altri con-vocati. “Cosa ci fai qui Roberto?” gli chiesi. “Io stobene, può contare su di me”. Rimasi esterrefatto,non potei fare altro che diramare una convocazio-ne postuma. Un caso più unico che raro».

DONADONI E LA BANCA Mancini era chiuso, dif-fidente verso il mondo esterno perché temeva lecritiche e con l’Italia ne risentivano le prestazioni.Donadoni era chiuso e riservato tanto quanto ilcompagno, ma più che altro per motivi «geografi-ci». Lui, bergamasco di Cisano, un piccolo comu-ne della Valle San Martino, una volta in campolasciava fuori il mondo e pedalava su quella fa-scia. «Era un ragazzo splendido, magari non par-lava molto, esternava lo stretto necessario, era pa-cato. Quando iniziavamo l’azione con lui, la pallaera in banca – torna a parlare Vicini - eravamosicuri che non l’avrebbe persa e che dai suoi piedipoteva nascere sempre qualcosa di pericoloso. Ec-co, forse non aveva un grande tiro. Ma sopperivacon tutto il resto». Dona dribblava, Roby segnava.Sembrava la sigla di un cartone animato. Accaddea Dusseldorf, si sperava potesse succedere piùspesso. «Erano i due giocatori con più talento neipiedi anche nell’Under 21 del biennio 1984-86 –continua Vicini, c.t. pure di quel gruppo - E fu cla-moroso che quella squadra non sia riuscita a vin-cere l’Europeo di categoria perdendo ai rigoricontro la Spagna. Un vero peccato». Adesso, a di-stanza di anni, Mancini e Donadoni disegnano laloro nuova carriera in panchina. «Non avevo dub-bi che sarebbero arrivati fin qui – dice ancora Vici-ni - Donadoni ha già avuto modo di allenare laNazionale, io credo che anche Mancini ci possaarrivare, ha grande personalità». Roby crossa eRoby segna. Oggi saranno un po’ più egoisti.

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AZEGLIO VICINIC.T. NAZIONALE 1986-1991

«DAVI LA PALLAA DONADONI ED ERA

IN BANCA. NEL GRUPPO NON ERANO LEADER

MA STIMATI DA TUTTI»

«HO UN RIMPIANTO, NON AVER FATTO

GIOCARE A MANCINI NEANCHE UN MINUTO

AI MONDIALI DEL 1990»

Serie AR

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Roma-Napoli da spettacoloIn scena De Rossi e Higuain1La capitale del cinema sfida quella del teatro per approdare al palcoscenico ChampionsIl capitano della Roma e il cannoniere azzurro oggi cercano la «recitazione» perfetta

PERCHÉ VEDEREROMA-NAPOLIUn belga, un bosniaco, un serbo, un francese, uno slovacco, due spagnoli, un olandese, tre greci, ma chi perde rischia l’Europa. Possibile show: l’andata, a senso unico, fu spaziale.Olimpico, ore 12.30

Massimo Cecchini

M ettetele a specchio. Da un lato c’è l’odoreacre dell’elettricità che pare irradiarsi sulset, dall’altro quello un po’ dolciastro in-

cagliato nel legno delle tavole del palcoscenico.Poi arriva la parola incerta ma ripetuta fino allaperfezione, opposta a quella unica che prendecorpo nel silenzio, ingigantita dall’enfasi e sem-pre in bilico sull’errore. Infine, al termine tempo-raneo di una storia quotidiana, ci sono loro due –Daniele De Rossi e Gonzalo Higuain – che raccon-tano al loro modo la sfida tra Roma e Napoli, ca-pitali di popoli e di spettacolo. Roma è città dicinema, di finzione artigiana e resa estetica pla-netaria; Napoli è citta di teatro paludato e popo-lare, di talenti puri che sanno rendere superfluala costruzione scenica intorno. Certo, le contami-nazioni fra le parti sono state infinite e prodigio-se, ma nell’immaginario collettivo il duello tra la«Hollywood sul Tevere» e la patria di Raffaele Vi-viani, Eduardo Scarpetta e la famiglia De Filippo,graffia la fantasia più delle attuali epopee di gial-lorossi e biancazzurri.

GLADIATORE DE ROSSI Ma oggi all’Olimpico e tempo di «matinée» affollata, con la Roma che siaffida alla guida di De Rossi capitano del presen-te e goleador ritrovato nell’ultimo turno primadella sosta. Daniele è il gladiatore rimasto. Piùvero del Russell Crowe cinematografico – peral-tro di dichiarate simpatie laziali – non ha bisognodi nessun «metodo Stanislavskij» per immedesi-marsi nel ruolo di condottiero del popolo giallo-rosso. Allo scattare del ciak, la vena del collo sigonfia come cuore comanda. Nella sua carriera èstata spesso buona la prima, a volte meno l’ulti-ma, ma da uomo di spettacolo anche nella vitaquotidiana pare obbedire alle disciplina del set.D’altronde, quando si ha una compagna attrice –Sarah Felberbaum – nessuna sorpresa che si fini-sca per assumere ruoli e regole di un certo mondomolto romano. Non è un caso in fondo che, a 80anni dall’istituzione di Cinecittà (29 gennaio 1935), la squadra giallorossa si ritrovi nella venaironica e cinica della fabbrica dei sogni. La carta-pesta può diventare trono e ricchezza, così come

«Ben Hur» e «Quo Vadis» avevano il potere di ri-creare l’Impero dietro a cineprese che nasconde-vano maestranze col cestino pieno di cibo e labattuta pronta. A pensarci bene,un po’ di cartape-sta si sono dimostrate anche le ambizioni giallo-rosse di inizio stagione, ma il tesoro della Cham-pions che si nasconde in fondo all’arcobaleno del-la stagione – quasi 50 milioni di euro – rappresen-ta l’allestimento per il set del prossimo e «sicuro»capolavoro da oscar, l’investimento per il sognoche verrà. Materia d’altronde in cui anche DeLaurentiis, produttore e presidente, è maestro.Nello sport d’altra parte, come nella rappresenta-zione, il confine tra realtà e fantasia è sottile co-me una recitazione sottotraccia, ma il fascino diRoma è così grande che la finzione ha fatto sem-pre in fretta a trasformarsi in evento vivo, perché– ammettiamolo – alla fine Liz Taylor era diventa-ta davvero Cleopatra e Richard Burton un MarcoAntonio fin troppo focoso. Tutti recitano, ovvio,ma alcuni (i migliori) fino ad un certo punto.

MATTATORE HIGUAIN Lo fa anche Higuain, chenello stadio sa trasformarsi in primattore. Fuoridal palcoscenico verde lo descrivono gentile eschivo, ma si sa che tanti grandi è davanti al pub-blico che cambiano pelle. Basti pensare al princi-pe Antonio De Curtis, che sotto qualsiasi tipo di

riflettore sapeva trasformare la sua distaccatamalinconia nella possenza di Totò. E così il Pepitain campo grida, ordina, arringa la folla, trasfor-mando in rappresentazione ininterrotta il suoviaggio di cannoniere implacabile che la Roma hasofferto anche all’andata. Con lui al centro del-l’attacco, la storia del Napoli sembra essere l’op-posto di quella astuta e guardinga di Pulcinella.Higuain nel calcio è vistoso come lo Sciosciam-mocca di Scarpetta e tetragono come la FilomenaMarturano di Eduardo De Filippo. L’impressione,però, è che la compagnia destinata a dargli la bat-tuta non sempre sia stata all’altezza del primatto-re e così, a volte, la festa attesa si è trasformata insceneggiata resa dramma, arte che ai piedi delVesuvio trova maestri da sempre. Ma oggi non c’èspazio per improvvisare e così De Rossi e i suoilupi attendono il copione di Benitez col rispettodel caso, sperando che a prevalere sia il ciak per-fetto del cinema alla «claque» entusiasta del tea-tro. Roma-Napoli, in fondo, è anche tutto questo,lasciando in dote comune due titoli che nella for-mulazione rappresentano un punto d’apprododel desiderio e un monito per l’avvenire: «La dol-ce vita» e «Gli esami non finiscono mai». E allorasilenzio si gira e buio in sala: la Grande Rincorsaalla Champions può andare in scena.

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SU GAZZETTATV

«Porterei Dybala al NapoliGarcia non ha capito Iturbe»1Parla Mascardi, manager dei due. Non solo Juve per Paulo. «Juan? Può andare in Premier»

OGGI OLIMPICO BLINDATO

Mille gli agenti schieratiRischio contatti in tribuna� ROMA Anche se i segnali della vigilia sono positivi, resta alta l’allerta per la sfida di oggi tra Roma e Napoli. Ieri si è svolto un vertice in Questura, presieduto dal questore Nicolò D’Angelo, che ha disposto tutte le misure perché non si verifichino incidenti, nonostante il divieto di trasferta ai residenti in Campania sulla carta sembra possa evitare i rischi più grandi. Certo, dopo l’omicidio di Ciro Esposito avvenuto nel maggio scorso, il rischio di «spedizioni punitive» a Roma – soprattutto alla luce degli striscioni minacciosi esposti al San Paolo all’andata – è sempre possibile, anche se dal Viminale tendono ad escluderlo. Saranno impiegati oltre un migliaio di agenti per la prevenzione, il controllo e la bonifica dell’area intorno allo stadio che sarà aperto alle 10.30 per i 40.000 spettatori attesi.

MILLE NAPOLETANI Si prevede che i tifosi del Napoli siano circa un migliaio. Questi però, non essendo residenti in Campania, potranno trovare posto sia nel settore ospiti (aperto per l’occasione anche a tutti i sostenitori neutrali), sia nelle tribune. Per questo non è escluso che possano essere a contatto anche tifosi giallorossi e partenopei, ma a quel punto toccherà ai circa 800 steward evitare tensioni. I tifosi che giungeranno a bordo di mezzi propri saranno indirizzati verso il punto di ritrovo di Saxa Rubra da dove saranno poi trasferiti in autobus, con scorta, all’Olimpico. Ovviamente presidiato l’hotel che ospita il Napoli, mentre Caldoro, governatore della Campania, ha auspicato una sfida all’insegna della correttezza.

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Carlo LaudisaMILANO

A sta Juve-Napoli perPaulo Dybala e un silu-ro a Garcia per Juan

Iturbe. È quanto ha «regalato»il manager argentino GustavoMascardi, partner di Pierpao-lo Triulzi che è l’agente deidue attaccanti sudamericani,parlando a CalcioMarket, ilprogramma di mercato in on-

da ogni settimana su GazzettaTv (canale 59 DTT).

DYBALA PIACE A TUTTI «Sonoarrivate tante buone offerte per Dybala e il futuro dipen-derà dal Palermo. Anche dal-l’estero. In particolare da unclub inglese. In Italia interessaa due-tre società. La stima del-l’Inter e di Mancini? Ogni alle-

natore non può che parlarebene di un giocatore come lui.Dev’essere interessato ancheMancini a Paulo, però non sose tutti siano all’altezza del-l’importante valutazione datadal presidente Zamparini (piùvolte ha parlato di 40 milionidi euro, ndr). Se resta in Italia,è un bene. Può essere un’ope-razione intelligente per tutti.

Per il Palermo che realizze-rebbe un’importante plusva-lenza economica e per il ra-gazzo che avrebbe l’opportu-nità di continuare a crescereed essere protagonista in un calcio difficile per gli attac-canti come la Serie A. Napoli?Mi piacerebbe molto farequalcosa con Aurelio De Lau-rentiis, visto che con Iturbenon ci siamo riusciti. Lo repu-to uno dei migliori presidentidel calcio mondiale: dovrebbesolo fare uno sforzo economi-co...».

ITURBE INCOMPRESO «Iturbeè un campione che ha avutouna stagione difficile a causadell’infortunio. Non è stato ca-pito bene dallo staff tecnicodella Roma che non gli ha da-to fiducia. Ha giocato pochevolte dal primo minuto e que-sto fattore l’ha penalizzato.Può andare via? Ci sono pro-poste molto buone dall’Inghil-terra per lui. Dipenderà dalragazzo e dal club gialloros-so».

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Paulo Dybala, 21 anni ANSA

A sinistra Daniele De Rossi, 31 anni, centrocampista della Roma. A destra Gonzalo Higuain, 27 anni, attaccante argentino del Napoli LAPRESSE

CON LA PRIMAVERA SI RIVEDE BALZARETTI � Finalmente Balzaretti. L’esterno giallorosso ieri ha giocato 45’ con la Primavera di Alberto De Rossi (2-1 alla Ternana). Non giocava dal 10 novembre 2013: Roma-Sassuolo 1-1 TEDESCHI

Serie ARIl big match

Juan Manuel Iturbe, 21 anni LAPRESSE

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13SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

COSÌ LA ROMA1a GIORNATA: ROMA-FIORENTINA 2-0

6a GIORNATA: JUVENTUS-ROMA 3-2

8a GIORNATA: SAMPDORIA-ROMA 0-0

10a GIORNATA: NAPOLI-ROMA 2-0

11a GIORNATA: ROMA-TORINO 3-0

13a GIORNATA: ROMA-INTER 4-2

15a GIORNATA: GENOA-ROMA 0-1

16a GIORNATA: ROMA-MILAN 0-0

18a GIORNATA: ROMA-LAZIO 2-2

20a GIORNATA: FIORENTINA-ROMA 1-1

25a GIORNATA: ROMA-JUVENTUS 1-1

27a GIORNATA: ROMA-SAMPDORIA 0-2

BILANCIO ROMA

3Sconfitte

4Vittorie

5Pareggi

12GARE

COSÌ IL NAPOLI1a GIORNATA: GENOA-NAPOLI 1-2

6a GIORNATA: NAPOLI-TORINO 2-1

7a GIORNATA: INTER-NAPOLI 2-2

10a GIORNATA: NAPOLI-ROMA 2-0

11a GIORNATA: FIORENTINA-NAPOLI 0-1

13a GIORNATA: SAMPDORIA-NAPOLI 1-1

15a GIORNATA: MILAN-NAPOLI 2-0

18a GIORNATA: NAPOLI-JUVENTUS 1-3

19a GIORNATA: LAZIO-NAPOLI 0-1

20a GIORNATA: NAPOLI-GENOA 2-1

25a GIORNATA: TORINO-NAPOLI 1-0

26a GIORNATA: NAPOLI-INTER 2-2

BILANCIO NAPOLI

3Sconfitte

6Vittorie

3Pareggi

12GARE

Garcia soffre con le grandiBenitez no, ma poi rallenta1Il tecnico francese: «Se difenderemo bene, basterà soltanto un gol»Il collega-amico spagnolo: «Gioco per vincere, però un pari può servire»

Mimmo MalfitanoAndrea Pugliese

U no fa fatica nelle sfideche contano, quelle deci-sive, spesso negli scontri

diretti. L’altro con quelle partitelì è più a suo agio e spesso levince, tranne poi perdersi con-tro le medio-piccole. La sfida dioggi tra Garcia e Benitez nonsarà solo quella tra due amici eprofessionisti che si stimano,ma anche tra due filosofie emondi per molti aspetti diversi.A cominciare proprio dalle sta-tistiche, che parlano di un Gar-cia più in difficoltà del colleganegli scontri diretti con le gran-di o nelle partite che fanno lastoria, e di un Benitez che — in-vece — sembra quasi essersiabituato a regalare punti a for-mazioni sulla carta più deboli.

GLI ATTACCHI Contro le primedieci quest’anno la Roma ha ra-cimolato solo 4 vittorie in 12gare, portando a casa 17 puntisu 36. Il bilancio personale di Garcia con il Napoli, poi, ha unsaldo negativo, finora tra cam-pionato e Coppa Italia due vit-torie e tre sconfitte. Juventus aparte, la squadra di Benitez èun po’ la sua bestia nera, quellacon cui ha dovuto fare i contigià la scorsa stagione (elimina-to dalla Coppa Italia) e anchequest’anno. «Ma la partita d’an-data non c’entra, risale a 6 mesifa, ora le squadre sono cambia-te e i momenti sono differenti— dice l’allenatore della Roma

—. Giocheremo per vincere, miauguro solo che sia una festa intribuna e fuori dallo stadio. Euna bella gara». Già, anche per-ché la Roma ci arriva con i solitiproblemi, a cominciare dalleassenze di Totti e Gervinho. «Ilcapitano non l’ho voluto ri-schiare, comunque abbiamo seiattaccanti e il Napoli una difesache prende gol. Metterò in cam-po un attacco con giocatoricomplementari: Doumbia eIbarbo sono vicini al 100%,Iturbe dà sempre il 200%. Hi-guain? Un grande giocatore,ma non penseremo solo a lui.Se difenderemo bene, non sarànecessario fare due gol...».

FELICE COSÌ Di certo, sarà ne-cessario trovare le giuste moti-vazioni, quelle di cui la Romasembra difettare. «Dobbiamosfruttare il fatto che avremo unsolo impegno a settimana —continua Garcia — Abbiamopareggiato tanto, ma siamo an-cora secondi, vuol dire che nel-

la prima parte avevamo fattouna stagione eccezionale e pos-siamo tornare a quei livelli. Seinvidio Benitez per il fatto diavere ancora le coppe? Rafa èun grande allenatore, ma sonosecondo e sono contento così».

ESALTAZIONE AZZURRA Lestesse statistiche che evidenzia-no le difficoltà della Roma negliscontri diretti raccontano, inve-ce, una diversa realtà per il Na-poli. Che contro le grandi siesalta e trova il giusto equilibrioper imporsi. L’ha fatto ben 6volte, fin qui, nelle 12 gare di-sputate contro le prime 10. Unrendimento non eccezionale,ma discreto se si considera chene ha pareggiate 3 e perse al-trettante, sommando 21 puntisu 36. La prima vera indicazio-ne c’è stata proprio contro laRoma, all’andata, con un Napo-li forza «dieci» che ridusse aiminimi termini un avversarioimpressionato dal ritmo e dallavelocità impressi alla partita.

LIMITE PERICOLOSO I numeri,dunque, trasmettono ottimi-smo per lo scontro diretto del-l’Olimpico. «Giocheremo unasfida Champions contro un av-versario di qualità, con fiduciae consapevoli della nostra for-za», spiega l’allenatore spagno-lo che finora non è riuscito a da-re continuità ai risultati. In ef-fetti, contro le squadra medio-piccole, il suo Napoli ci harimesso parecchi punti, dandocosì la possibilità a Juve e Romadi allungare sin dalle primegiornate. Oggi, però, Benitez haa disposizione un solo risultatoper evitare il tracollo in campio-nato: deve vincere. «Gioco sem-pre per vincere e imposto le miesquadre in maniera propositiva- fa lo spagnolo -, ma anche unpari potrebbe essere utile. Ab-biamo più scontri diretti chepossono cambiare la classifica.Dopo la Roma, al San Paolo ar-riverà la Fiorentina, poi Samp eLazio. Saranno dieci partite chepotranno sovvertire i pronosticiattuali». Concentrazione massi-ma, dunque, per evitare di chiu-dere anzitempo il discorsoChampions. Il presente di Beni-tez sta tutto nella sfida con laRoma: sarebbe deleterio perde-re l’Europa dei grandi e giocar-sela, poi, provando a vincerel’Europa League. E non l’aiute-rebbe a decidere il proprio futu-ro, ammesso che non l’abbia giàdeciso. Perché semmai dovesseavere ancora qualche dubbio, lamancanza della Championsglielo cancellerebbe del tutto.

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UN TIFOSO SPECIALE

«Ascoltate l’appello di pace della madre di Ciro»1Don Aniello, prete anti-camorra, da Scampia a Roma: «Ero al San Paolo per il primo scudetto del Napoli e festeggiai con i romanisti»

Gianluca Monti NAPOLI

D on Aniello Manganiello, il prete anti ca-morra per definizione, all’oratorio DonGuanella è soprannominato Zamparini.

Potere del calcio, che alla fine diventa ovunquemotivo di sfottò. Don Aniello, che della squadradel Don Guanella (nona in classifica nel girone Bdi Promozione in Campania) è il primo tifoso,finisce spesso con il discutere le scelte del suoallenatore. Però, non è tipo da esoneri. Preferi-sce il perdono. Manganiello ha trascorso quasiventicinque anni nella Capitale, ma è diventatoun simbolo di Scampia e della lotta alle mafie(ha scritto il libro «Gesù è più forte della camor-ra» e ha fondato «Ultimi, associazione per la le-galità»). Conosce bene Roma, Napoli e le rispet-tive tifoserie, i cui rapporti sono a dir poco diffi-cili dopo l’uccisione di Ciro Esposito per mano diDaniele De Santis in occasione della finale diCoppa Italia dello scorso anno.

Don Aniello, che idea si è fatto di questa tristevicenda?«Quando il Napoli vinse il primo scudetto, io eroallo stadio nel settore Distinti. La sera tornai aRoma e festeggiammo al Trionfale con i tifosigiallorossi perché c’era il ge-mellaggio. Da quando nel 2010sono tornato nella Capitale honotato un certo astio dei roma-ni nei confronti dei napoletani,anche a causa del comporta-mento di alcuni di essi. Questetensioni divampano poi neglistadi, dove si dà libero sfogo al-le proprie peggiori pulsioni».

Cosa potrebbe svelenire un po’ ilclima? «Bisogna ripartire dall’appelloalla pace della madre di Ciro Esposito. La signo-ra Leardi sta portando in giro per l’Italia una im-portante testimonianza di non violenza. Sareb-be bello che Totti e Insigne si facessero portavo-

ce di un messaggio che faccia comprendere chequesta spirale di odio va interrotta. Ora bisognarecuperare il rispetto reciproco».

Come finisce la sfida dell’Olimpico?«Immagino una partita equili-brata. Dico 1-1, così non scon-tento nessuno dei miei amicivecchi e nuovi».

Il calcio italiano, travolto dascandali di ogni tipo, da dove de-ve ripartire?«Dagli oratori e non solo per ra-gioni etiche, in passato tanticampioni arrivavano da questotipo di realtà. Io sono stato nelquartiere Prati e a Scampia, so-no due esperienze diverse ma il

pallone ha funzionato in entrambi i casi».

Quale funzione sociale può svolgere oggi il calcio?«Può far avvicinare alla Chiesa ragazzi che altri-

menti ne resterebbero lontani. Al Trionfale ave-vamo un campo in cemento che pullulava di gio-vani. Lì ho capito quanto fosse importante l’atti-vità sportiva in un oratorio. Al Don Guanella sigiocava sulla terra battuta. Ora c’è un campo dicalciotto che ho costruito raccogliendo fondi per200 mila euro oltre a un campo di calcetto chemi è stato regalato dalla Tim e dalla Lega di Se-rie A con i soldi provenienti dalle multe commi-nate alle società. Abbiamo una squadra in Pro-mozione e una scuola calcio con circa 200 ragaz-zi tesserati: un traguardo del quale vado orgo-glioso».

Nel 2010 lei è stato trasferito, stavolta da Napolia Roma, tra mille polemiche. Cosa ha provato?«Lasciare Scampia mi è costato tanto, non mi sa-rei aspettato che venisse usata la scusa dell’avvi-cendamento perché mancava il coraggio di direcome stavano realmente le cose. Però, oggi ho lapossibilità con Ultimi di poter operare contro lemafie e mi sono rasserenato».

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Don Aniello Manganiello LAPRESSE

� ROMA (pug) Senza Totti e Gervinho, Garcia dovrebbe tornare a un tridente con Ljajic come falso nove e Florenzi di nuovo spostato avanti, con Ibarbo probabilmente al suo esordio dal primo minuto. Ma c’è anche l’ipotesi che il tecnico francese decida di affidarsi all’unica vera punta centrale a sua disposizione, Doumbia, che sembra aver smaltito i problemi alla schiena. Per l’ivoriano sarebbe la seconda da titolare all’Olimpico, dopo la sfortunatissimo esordio contro il Parma. A centrocampo giochi praticamente fatti, l’unico dubbio resta in difesa per la scelta del centrale da affiancare a Manolas, con Yanga-Mbiwa favorito su Astori.

Totti e Gervinhosono out, ipotesiDoumbia dall’inizio

� NAPOLI (g.m.) Il Napoli è partito ieri in treno alle ore 18 dalla stazione Garibaldi tra due ali di folla. Oggi all’Olimpico ci saranno circa 2.000 sostenitori azzurri tra il settore ospiti ed il resto dello stadio. Predisposto un punto di raccolta a Saxa Rubra dal quale i tifosi del Napoli potranno raggiungere l’Olimpico in pullman scortati dalle Forze dell’Ordine. Complessivamente. Benitez, come al solito, ha qualche dubbio di formazione ancora da sciogliere. Hamsik e De Guzman sono in leggero vantaggio su Gabbiadini e Mertens, ma occhio ad Insigne: salgono le sue quotazioni magari per un impiego part time.

Viaggio in trenoper Hamsik & co.Insigne in rimonta

Il dettaglio dei risultati della Roma in questa stagione controle prime 10 della classifica

Il dettaglio dei risultati del Napoli in questa stagione controle prime 10 della classifica

Il saluto all’andata tra gli amici Benitez, 54 anni, e Garcia, 51 REUTERS

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14 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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15SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’AVVERSARIO

L’elogio di Zeman«Giocano il calcio migliore della A»1L’allenatore del Cagliari: «Della Lazio ho ricordi bellissimi Gli acciacchi? Serve stringere i denti»

Mario FrongiaCAGLIARI

«L a Lazio gioca ilmiglior calcio delcampionato. Ma

dobbiamo fare risultato».Zeman punta il bersagliogrosso. Il boemo ripartedal match dell’andata: 3-0per i laziali, 3-2 con i rosso-blù in rimonta, 4-2 alla fi-ne. «Adesso le condizionisono diverse. Dobbiamoessere concentrati fin dalvia, loro sono motivati perla corsa al secondo posto.Servono voglia e sacrifi-cio».

GRANDE EX Per il tecnicodel Cagliari è la sfida del-l’ex. Dal 1994 al 1997 haguidato Signori e Boksic, Di Matteo e Winter. Quellasquadra sfiorò il titolo.«Con la Lazio ho ricordibellissimi, siamo giunti se-condi e terzi. Ma non è ser-vito a molto, allora giocavala Coppa dei Campioni solola prima in classifica». Sitorna al Sant’Elia. Dopo

Chievo, Verona, Empoli,un’altra sfida da non fallire: ilCagliari si gioca una grossafetta della salvezza. Zeman èpiù sintetico del solito. «An-derson? È venuto fuori ora mache avesse grandi mezzi eraevidente. Tra noi e loro la dif-ferenza la faranno le motiva-zioni». Il momento è delicato.E la sosta ha avuto un doppioeffetto: «Abbiamo lavoratobene. Sono mancati i giocato-ri in Nazionale ma se li chia-mano vuol dire che qualcosadi buono hanno fatto. Qualcu-no dovrà stringere i denti perqualche acciacco». Sulla for-mazione trapela poco. Scon-tato il rientro di Rossettini eBalzano, in mezzo Crisetigdovrebbe spuntarla su Conti eCossu su Mpoku. Zeman ta-glia corto: «Conti e Cossu?Devo fare delle valutazioni,ma sono a disposizione. Miauguro che i senatori sianoutili come lo sono stati in pas-sato».

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Lazio da settebelloIl sogno Championsa colpi di record1Se vince a Cagliari, Pioli si prende la migliore serie stagionale di successi. E punta il primato di Eriksson

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

«Q uella di Cagliari è lagara più importantedella stagione». Ste-fano Pioli lo dice un

po’ per scaramanzia (è un re-frain che precede ogni gara), unpo’ per tenere alta la concentra-zione di una squadra che, a for-za di elogi, rischia di rilassarsitroppo. Ma, se non la più impor-tante, quella di oggi al Sant’Eliaè per la Lazio una sfida che puòtrasformarsi in un capitolo fon-damentale della sua avventurastagionale. Sì, perché la giorna-ta odierna può diventare per ibiancocelesti quella dello scattodecisivo verso il traguardoChampions. Le altre quattro for-mazioni in lizza con i laziali peril secondo e terzo gradino delpodio si sfidano tra loro. E labanda di Pioli può approfittaredei due scontri diretti tra le riva-li. Chissà, forse anche isolarsi alsecondo posto, con tanto di sor-passo sulla Roma che avrebbedell’incredibile ripensando aipronostici della scorsa estate.

LA SETTIMA Tutto questo, ov-viamente, a patto che Mauri ecompagni vincano a Cagliari.Risultato che, a prescinderedallo scatto Champions e dal-l’eventuale sorpasso sulla Ro-ma, consentirebbe alla Lazio diPioli di centrare un primato eavvicinare un altro record. Ibiancocelesti hanno vinto le ul-time sei partite di campionato.Se arrivassero a sette si prende-

tre. Realizzate da Eriksson (9vittorie di seguito), Maestrellie Delio Rossi (8 a testa). Pioliavvicinerebbe così i tecnici chehanno regalato alla Lazio i suoidue scudetti (Eriksson e Mae-strelli) e l’ultimo che l’ha porta-ta in Champions (Rossi).

ZEMAN PERMETTENDO Gli ar-gomenti per non fermarsi pro-prio adesso sono ottimi e ab-bondanti. Ma Pioli del Cagliarie del suo allenatore non si fidaaffatto: «Zeman è un grande al-lenatore. Lui e Sacchi sono gliunici che hanno davvero porta-to qualcosa di nuovo nel nostrocalcio. Il suo Cagliari corre tan-to e ha moltissime motivazioni.Non sarà facile». Anche per leinsidie dell’avversario Pioli haaccantonato i propositi di par-ziale turnover in vista della se-

mifinale di Coppa Italia di mer-coledì a Napoli. Giocherannotutti i migliori, compresi i «vec-chi» Mauri e Klose. «Perché -spiega il tecnico - quando le co-se vanno bene bisogna conti-nuare a spingere». L’obiettivoresta la Champions, meglio secon un secondo posto soffiatoalla Roma. «Cerchiamo sempredi raggiungere chi ci sta davan-ti. Ma restando concentrati solosu noi stessi».

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LEGA SERIE A

Il 10 aprile assembleasui diritti televisivi� Venerdì 10 aprile a Milano si terrà l’assemblea di Lega. All’ordine del giorno i diritti tv per il triennio 2015-18.

SERIE A CALCIO A 5

Pescara in testaOggi la Luparense� (m.cal.) Il Pescara vince ad Asti e aggancia la vetta della classifica. La 20a giornata - Ieri: Asti-Pescara 3-4, Latina-Napoli 7-3. Oggi: Sestu-Luparense (16),

Acqua&Sapone-Real Rieti (18.30, RaiSport 2), Corigliano-Kaos (19). Riposa: Lazio. Classifica (prime): Luparense e Pescara 32; Real Rieti e Asti 29.

COPPA ITALIA DONNE

Quarti, l’Intergioca a Brescia� (m.cal.) Fermo il campionato, oggi si giocano tre dei quarti di finale di Coppa Italia, in gara secca (Riviera di Romagna-Tavagnacco rinviata al 5 maggio). Programma (ore 15): Brescia-Inter, Mozzanica-Verona, Res Roma-Acese. In caso di parità al 90’, si andrà ai rigori.

TACCUINO

Zdenek Zeman,, 67 anni LAPRESSE

LA TOP 4 DELLA STORIA BIANCOCELESTE

� 1 Stefano Pioli, 49 anni, da quest’anno alla Lazio AFP 2 Tommaso Maestrelli, alla Lazio nel quinquennio 1971-76: ha conquistato la promozione in A e il primo scudetto nella stagione 1973-74, è deceduto nel 1976 AP 3 Lo svedese Sven Goran Eriksson, 67 anni, alla Lazio nel quadriennio 1997-2001: ha vinto il secondo scudetto nel 1999-2000 AP 4 Delio Rossi, 54 anni, alla Lazio nel quadriennio 2005-09: ha vinto una Coppa Italia LAPRESSE

2 31

4

Serie AR

PERCHÉ VEDERECAGLIARI-LAZIOTestacoda morale.La squadra con meno punti e quella con più punti nelle ultime 5. Un falso 9, ma non è Messi, e un turbo esterno col 7, ma non è Cristiano: Sau vs Felipe.Sant’Elia, ore 15

GENOA

Tocca a Gegè Lamanna, lo studioso dei rigori

PERCHÉ VEDEREGENOA-UDINESEDi Natale è fuori stagione (altra festa) e fuori forma: media voto a marzo 5,88.Eppure possono segnare quasi tutti: squadre tranquille, 10-15 occasioni da gol non sono impensabiliMarassi, ore 15

Alessio Da RonchGENOVA

S e la prima in casa da tito-lare di Eugenio Lamannaseguirà la falsariga del-

l’esordio assoluto, il Genoanon rimpiangerà troppo l’in-fortunio di Mattia Perin.

FANTASIA Gegè, così lo chia-

mano gli amici, infatti, quelgiorno, era il 14 dicembre scor-so, riuscì in un’impresa straor-dinaria: la sua prima parata inserie A è stata quella sul rigoredi Ljajic contro la Roma. Un ca-so? Macché. Lamanna al mo-mento vanta tre presenze nellamassima categoria con due ri-gori neutralizzati. Il primo, co-me detto, contro la Roma, il se-condo addirittura contro la Ju-ventus, su esecuzione di Tevez,mica uno qualsiasi. Alto, fred-do, agile, ma soprattutto at-tento, lui, come Perin, amastudiare, insieme al preparato-re Spinelli, le caratteristichedei rigoristi avversari. In più,come ha spiegato, ci aggiungeun po’ di fantasia: «In quel mo-mento ho provato a immagina-re come Tevez avrebbe calcia-to». Ed ha inventato un piccolomiracolo.

GAVETTA Eppure Eugenio nonsi è mai montato la testa, hamostrato anche in questi gior-ni il sorriso timido che lo carat-terizza da sempre e ha faticatoin campo per presentarsi almeglio da titolare nello stadiodi casa a venticinque anni. Ehsì, perché Lamanna è uno cheprima di vestire la maglia ros-soblù ha fatto la gavetta, par-tendo dalla serie D con il Co-mo, per passare alla Lega pro epoi alla serie B, entrando final-mente in maniera definitivanella rosa del Genoa solol’estate scorsa, dopo alcuni ri-tiri in rossoblù sempre con lavaligia pronta. Lui non è un personaggio, troppo semplice e modesto fuori dal campo,mai alla ricerca della spettaco-larizzazione delle sue parate incampo. Tutto quindi gli è co-stato tanta fatica e pazienza, e

anche per questo ha un valorespeciale.

DUBBI E SCELTE Gasperini con-ta su di lui per completare unasquadra diversa da sempre,con Tino Costa in regia, al rien-tro da un infortunio muscolareche lo ha stoppato per più didue mesi e all’esordio da titola-re, e molto probabilmente conBorriello, un vero centravanti,in attacco. Quest’ultimo è unodei tre dubbi del tecnico, vistoche porterebbe all’esclusionedi Niang. In difesa Roncagliadovrebbe avere la meglio su Iz-zo, anche se al rientro dallaconvocazioni in nazionale hasvolto un solo allenamento conla squadra, così come è acca-duto per Rincon, che comun-que dovrebbe essere a sua vol-ta preferito a Kucka.

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� (m.m.) «Per fare punti a Marassi dovremo fare una grande prova difensiva». Andrea Stramaccioni indica la via all’Udinese per tenere testa al Genoa ed è convinto che «il gap rispetto alla gara d’andata si è ridotto, le ingenuità di quel periodo non le commettiamo più. Sarà un test importante per verificare la nostra crescita».Il tecnico potrebbe giocare con la difesa a quattro : «Il Genoa - spiega l’allenatore - tiene larghi anche i due centrali della difesa a tre per avere tre uomini sulle fasce, dovremo essere organizzati». L’Udinese a metà settimana recupererà la gara con il Parma: «Ci aspetta una settimana importante con tre impegni in otto giorni, dovremo gestire bene le energie».

Strama avvertel’Udinese: «Serveuna gran difesa»

rebbero il record della migliorstriscia di vittorie del campio-nato. Attualmente lo dividonocon la Juve, anch’essa capacedi infilare sei successi consecu-tivi (nelle prime sei giornate dicampionato). E non è tutto.Perché sette vittorie di fila si-gnificherebbero anche la quar-ta migliore striscia della storialaziale, a un passo dalle prime

6� le vittorie consecutive della Lazio. La serie è iniziata a Udine alla 23a giornata. È proseguita poi con Palermo, Sassuolo, Fiorentina, Torino e Verona

Eugenio Lamanna, 25 anni LAPRESSE

Page 16: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

16 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PrimaveraLlorente Rivuole Juvee scudetto1Stagione grigia, con l’Empoli cerca il riscatto nel mese in cui segna di più

Fabiana Della Valle

C i sono stagioni che nasco-no nella maniera giusta eproseguono sullo stesso

binario e altre che invece hannoun avvio faticoso e vengono rad-drizzate in corsa. Fernando Llo-rente forse avrebbe dovuto capi-re che la sua seconda annatabianconera sarebbe stata com-plicata da quella subdola febbri-ciattola che lo costrinse a saltarela prima di campionato. Nientedi grave, ma comunque un pre-

sagio negativo. Il paradosso èche Llorente l’anno scorso è arri-vato per guadagnarsi il posto eha faticato parecchio per avereuna maglia da titolare, ma cel’ha fatta. Quest’anno invece erapartito con il posto fisso garanti-to, ma piano piano è stato sca-valcato dall’amico e connazio-nale Morata. Che oltre alla Juvesi è preso anche la Spagna. CosìFernando ha approfittato dellasosta per una full immersion a Vi-novo. E oggi con l’Empoli cercal’occasione per tornare sulla cor-sia giusta e mettere il timbro sulquarto scudetto bianconero difila.

POSTO PERSO Non è mai troppotardi per cambiare una stagio-ne: Fernando non ha mai smes-so di pensarlo, anche quando hacapito che il ragazzino che dor-miva con il suo poster in cameragli aveva rubato il posto accantoa Tevez. Allegri gli ha dato fidu-cia finché ha potuto, poi le buo-ne prestazioni e i gol (spesso de-

cisivi) di Morata hanno reso ine-vitabile il sorpasso. Llorente hamesso insieme 32 presenze e 7gol in tutta la stagione. In cam-pionato è a quota 24, di cui 20da titolare, con 5 reti (contro le7 di Morata in 13 gare dall’ini-zio). Da gennaio a oggi solo 7volte in campionato ha iniziatolui, segnando una volta (Juve-Atalanta 2-1, 20 febbraio). An-che l’anno scorso la prima partedi stagione era stata dura, mapoi a gennaio Llorente avevaspiccato il volo: 11 reti in 5 mesidi campionato, 16 a fine Serie A.Aprile fu il suo mese più prolifi-co (4 gol come a gennaio), perquesto lo spagnolo è fiducioso.

TANTI DUBBI Chi ci sarà in at-tacco accanto a lui è ancora dadecidere: «Prima voglio vederecome sta Tevez — ha detto Mas-similiano Allegri — lui e Pereyrasono rientrati ieri (giovedì, ndr).Se Carlitos sta bene e non risen-te del fuso orario gioca». Altri-menti spazio a Morata, tornato a

mille dall’impegno con la Spa-gna. Coman, tornato affaticatodall’Under 19, non è stato con-vocato. Dubbi anche a centro-campo, dove mancheranno Pir-lo, Marchisio e Pogba e il tecnicodovrà trovare un nuovo regista:«Padoin può giocare centrale,ma anche Vidal». La sensazioneè che il primo sia favorito sul ci-leno, che resterà nel suo ruolo dimezzala. A sinistra Pereyra è inballottaggio con Sturaro (Alle-gri deciderà solo oggi), in difesadovrebbe esserci spazio perOgbonna.

ADDIO A GIUGNO? Intanto Llo-rente scalpita, perché la prima-vera porta nuove energie e lui non vuole perdere altro tempo.Anche perché questa potrebbeessere la sua ultima stagione allaJuventus. Piace al Valencia enon solo, ma il futuro ora contapoco. Nando vuole provare a la-sciare il segno anche in quest’an-nata nata male.

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Fernando Llorente, 30 anni, spagnolo, seconda stagione con la maglia della Juventus.In questo campionato ha giocato 20 partite da titolare e 4 volteè subentrato dalla panchina LAPRESSE

INFERMERIA

Pirlo con il fiatoneverso il MonacoNiente Coppa Italia1Il regista vuole esserci a tuttii costi in Champions, Marchisio forse pronto per la Fiorentina

Mirko GrazianoINVIATO A VINOVO (TORINO)

N essun allarme vero, sia chiaro, ma sul fron-te Pirlo va registrato un pizzico di appren-sione in prospettiva Champions. Il rientro

è posticipato di qualche giorno: niente Empoli eniente Firenze. Si arriverà col fiatone all’andatadei quarti di Champions contro il Monaco.

NUOVO PROGRAMMA Il genio bresciano è fer-mo dal 24 febbraio, quando incappò in uno sti-ramento di primo grado al polpaccio destro. Ini-zialmente, si parlò di un tentativo di recuperoper il ritorno con il Borussia (18 marzo), ma sipreferì poi aspettare la sosta internazionale:scelta saggia. Il nuovo piano prevedeva un buonrodaggio oggi contro l’Empoli, poi 90’ a Firenzein Coppa Italia, quindi riposo a Parma e Pirlotitolare con il Monaco. Ieri, però, MassimilianoAllegri ha frenato, spiegando che «Andrea è inritardo, perché abbiamo cercato di tutelare almeglio il problema muscolare al polpaccio. Con-tro l’Empoli non sarà a disposizione, e quasi si-curamente non lo sarà neanche martedì, controla Fiorentina». Una zona davvero subdola quelladel polpaccio dal punto di vista dei tempi di re-cupero. Gli ultimi esami svolti non erano statitranquillizzanti al 100%, ecco perché si è prefe-rito guadagnare ancora qualche giorno e posti-cipare il rodaggio (con vista Champions) allatrasferta di Parma. Decisive le sedute di martedìe mercoledì, con carichi piuttosto pesanti. Mag-giore serenità, invece, sul fronte Marchisio: «Laprossima settimana è a disposizione — spiegaAllegri —. Dentro con la Fiorentina? Spero di sì,l’importante è che il ginocchio stia bene».

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L’AVVERSARIO

Dall’esordio in azzurroall’esame bianconero:ora è Valdifiori Stadium1 Dopo la bella prova contro gli inglesi, il regista dell’Empoli tornaa Torino: contro non ha solo la Juventus, ma anche... la famiglia

L'IDENTIKIT

MIRKOVALDIFIORINATO IL 21 SETTEMBRE 1986A RUSSI (RAVENNA)RUOLO CENTROCAMPISTAALTEZZA 176 CM PESO 77 KG

2004-2006SERIE B CON IL CESENACresciuto nelle giovanili del Cesena, gioca in Serie B per due anni. Poi passa al Pavia, in Serie C1 e in seguito al Legnano, stessa serie, 17 presenze.

2008CAPITANO DELL’EMPOLI In estate passa all’Empoli, in SerieB, per 500 mila euro. Diventa il capitano e nel 2013-14 conquista la promozione in Serie A. Prolunga il contratto fino al 2017.

2015 CHIAMATA AZZURRAQuest’anno è arrivata la chiamata della Nazionale: Conte l’ha convocato per la doppia sfida con Bulgaria e Inghilterra e l’ha fatto debuttare da titolare il 31 marzo nella seconda partita, giocata allo Juve Stadium.

LA CARRIERA NEI CLUBCESENA 2004-2006PAVIA 2006-2007LEGNANO 2007-2008EMPOLI da luglio 2008

Per lui una gara in azzurro LAPRESSE

Alessio Da Ronch

T re giorni fa ha esordito inazzurro proprio allo Ju-ventus Stadium, per di

più nel ruolo di Pirlo, quelloche da tempo considera un mo-dello, un esempio. Domani se-ra, sempre a Torino, Mirko Val-difiori sfiderà la Juve a casasua, da regista dell’Empoli, peruna sera probabilmente invi-diato da tutti, pure dai bianco-neri. Eh sì, perché ad Allegrimancheranno Pirlo e Marchisioe per il tecnico della capolistascovare un altro regista è unproblema serio.

CONDIVISIONE Valdifiori sigode il momento. Martedì nonè tornato subito in Toscana, hadormito a Torino, poi, mercole-dì mattina è salito su un treno,ha dilatato il viaggio, ha pro-lungato il gusto dolce lasciato-gli da applausi e complimenti.Quando si è presentato al cam-po è stato stritolato dall’ab-braccio di un Sarri particolar-mente felice: «Come tutti, delresto — racconta Mirko — per-ché è chiaro che la mia convo-cazione in azzurro è arrivataanche per merito della società,dell’allenatore e dei miei com-

pagni. In più mostra che la por-ta di Conte è aperta, che non èobbligatorio giocare in unasquadra che fa le coppe per ve-stire l’azzurro, che c’è una pos-sibilità per tutti. Io ho vissutodieci giorni stupendi, me li so-no goduti attimo per attimo, neporterò un ricordo stupendoper sempre, ma ora torno apensare all’Empoli, alla diffici-le sfida a una squadra fortissi-ma come la Juve. Ma noi abbia-mo fatto la nostra partita, e inostri punti, su campi difficili,contro avversari importanti.Sappiamo che se faremo le no-

stre cose perbene, potremorendere la vita difficile pure aibianconeri».

SEGUITO SPECIALE Per lui laJuventus non potrà mai essereun avversario qualsiasi. Oltre alprestigio della sfida alla capoli-sta c’è di più. C’è papà Nevioche tifa da sempre per i bianco-neri, come del resto fa Giulia, lasorella del centrocampista. Mi-rko è cresciuto in una terra congrandi simpatie bianconere, traamici che considerano quellostadio una casa. «Come è giàsuccesso martedì anche sabatoavrò un seguito speciale: papà,mia sorella e il suo ragazzo, maanche mia mamma e mia mo-glie, mio suocero. Mancherà so-lo la bambina, ma ha 18 mesi enon voglio esagerare: mi segui-rà in televisione con la nonna.Condividere certe gioie è fanta-stico. Io ho la fortuna di viveretutto questo a 28 anni, con lamaturità giusta, con il senso diresponsabilità che ti consentedi non cambiare, di non perderela testa. A vent’anni tutto sareb-be stato più complicato».

MAGLIA Lui allo Juventus Sta-dium ci sarebbe potuto arrivareda juventino, visto che Marottae Paratici qualche stagione fa lo

avevano seguito e ne avevanoparlato con l’Empoli. Poi tuttosfumò. Per vedere Pirlo da vici-no Mirko andò al Sestriere il 30maggio 2010, insieme agli ami-ci, per assistere all’amichevoletra il Russi, la squadra della suacittà, e la Nazionale. Osservò ilregista rubandogli qualche se-greto. A Pirlo chiese pure la ma-glia durante la sfida di andata,ma alla fine non ottenne il cime-lio: «Non per colpa di Andrea,lui mi disse che me l’avrebbe da-ta a fine incontro. Poi, però, fueletto uomo partita Sky, fecel’intervista e non ci trovammo

più. Peccato. Mi sono rifattoqualche giorno fa, quando è ve-nuto a salutarci nel ritiro dellaNazionale, l’ho visto, mi sonopresentato. E’ stato fantastico».

NESSUN ERRORE Ora, però, do-vrà resettare tutto e ripartire amille. «Dello Juventus Stadium— conclude Valdifiori — mi haimpressionato tutto, ma lo spo-gliatoio è fantastico, enorme.Stavolta, però, dovrò andarenell’altro. Non sbaglierò, eppoimi hanno detto che è bellissimopure quello».

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Mirko Valdifiori, 28 anni, centrocampista, settima stagione all’Empoli ANSA

MIRKO VALDIFIORICENTROCAMPISTA EMPOLI

«TORNO ALLO STADIUM DOPO LA NAZIONALE:

MI HA IMPRESSIONATO, MA NON SBAGLIERÒ

SPOGLIATOIO»

«UNA VOLTA ANDAIA SESTRIERE PER PIRLO.

E’ VENUTO A TROVARCI NEL RITIRO AZZURRO E

MI SONO PRESENTATO»

Serie AROccasione spagnola

PERCHÉ VEDEREJUVENTUS-EMPOLIVolete capire come una squadra con 11 milioni di monte ingaggi può battere un gigante? Qui c’è una chance che accada: la Juve è ristrutturata e «Pirlo» ha la maglia azzurra. Juventus Stadium, ore 21

Page 17: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

17SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Fiorentina-Samp, le vie del gol1I tagli di Salah ed Eder, i blocchi di Sinisa, gli schemi per Gomez: attacchi atomici contro

L’egiziano Mohamed Salah, 21 anni, preso a gennaio dal Chelsea LAPRESSE

COSI’ I VIOLAPASSAGGIOMOVIMENTO

Salah taglia al centro da sinistra, mentre Gomez si allarga portandogli via gli avversari

Sugli angoli, blocchi per liberare Gomez sul primo palo, Basantaal centro e Rodriguez sul secondo

Gomez ama ricevere cross sul primo palo, dove è bravo ad anticipareil marcatore

SALAH

RODRIGUEZBASANTA

GOMEZ

GOMEZ

GOMEZ

CENTIMETRI Il brasiliano Eder, 28 anni, alla Samp dal gennaio 2012 GETTY IMAGES

COSI’ LA SAMPPASSAGGIOMOVIMENTO

Soriano si accentra sulla trequartiper servire Eder, che taglia da sinistra al limite dell’area

In velocità Eto’o salta l’avversarioe punta l’area, il centravanti si allargae porta via il suo uomo

Sugli angoli di Eto’o, una punta “blocca” il portiere e favorisce gli inserimenti, specie di De Silvestri

EDER 1

DE SILVESTRI

ETO’O 2

SORIANO 1

SORIANO 2

EDER 2

ETO’O 1

ETO’O

CENTIMETRI

Luca Calamai

H anno riempito il taccui-no di mosse tattiche. Si-nisa Mihajlovic e Vin-

cenzo Montella sono perfe-zionisti nati. Con i loro colla-borator i studiano gl iavversari in televisione e poilavorano insieme alla squadrasulle contromosse. Per unavolta i tecnici di Fiorentina eSampdoria si sono dovuti con-centrare sullo stesso tema: letante vie del gol dei rivali. AlFranchi oggi c’è di tutto e dipiù. La potenza di Gomez, laclasse di Eto’o, l’esplosività diEder e Salah, l’esperienza diDiamanti e Gilardino, la soli-dità di Okaka, la freschezza diMuriel e Babacar, la freddez-za di Bergessio.

SEGNANO TUTTI E i pericolinon si fermano ai bomber. LaFiorentina ha la difesa più pro-lifica del campionato (di testaGonzalo Rodriguez e Basantasono micidiali) e la Samp, ma-estra nei blocchi offensivi e di-fensivi, riesce spesso sui calcipiazzati a liberare un giocatore(De Silvestri, ad esempio) perbattere a rete.Con queste pre-messe lo 0-0 sembra un’opzio-ne da cancellare. Ma attenti, Mihajlovic e Montella non so-no figli di Zeman. Le loro squa-dre sono nate per fare gol maanche disegnate per subirne ilmeno possibile. La figura chia-ve del reparto offensivo viola èSalah. L’egiziano non solo hafatto dimenticare Cuadradoma ha anche obbligato la Fio-rentina a trovare una preziosaalternativa al «titic-titoc» delle

passate stagioni. Uno deglischemi d’attacco più gettonatidi Montella è centrato sull’exChelsea. Ogni volta che i cen-trocampisti riescono a recupe-rare palla alti vanno subito acercare Salah che, partendolargo (quasi sempre dalla sini-stra), si inserisce centralmen-te. E con la palla tra i piedi, invelocità, è micidiale perché re-siste bene ai contatti e ha un ti-ro in corsa potente e preciso.Naturalmente l’altro totem èGomez. Supermario sta bene.Vuole diventare prima possibi-le il capocannoniere dellasquadra (ora il più prolifico èBabacar). Gomez in questa fa-se della stagione ha segnato incontropiede o con il pezzo clas-sico del suo repertorio: antici-pare tutti sul primo palo. Il te-desco è bravo a trovare la de-

viazione vincente sia di testasia di piede. Un’altra arma pre-ziosa per Montella saranno lepunizioni di Diamanti: dovreb-be partire titolare ma, in ognicaso, verrà impiegato nell’arcodei 90’.

FRECCE La Samp, invece, hadue frecce spietate in Eto’o edEder, due che amano partire

larghi ma hanno timing giustoper capire quando è il momen-to di piombare nell’area avver-saria. Uno schema caro aMihajlovic è quello di portareall’improvviso Soriano tra le li-nee e di permettergli di giocarefaccia alla porta. Da questa po-sizione è facile servire il tagliodegli attaccanti. In particolare,Eder che parte da sinistra.Eto’o, invece, è prezioso nel-l’uno contro uno e, a volte, suicalci d’angolo: di norma li bat-te Palombo, la sua è un’opzio-ne che crea scompiglio. LaSampdoria, inoltre, avrà duealternative micidiali in panchi-na: Muriel, se i doriani avran-no spazi a disposizione, oOkaka se invece la formazionedi Mihajlovic dovrà andare adaffollare l’area di rigore dellaFiorentina. Come andrà a fini-

re questa sfida? Francesco Fla-chi, nato come cannoniere nel-la squadra viola e diventato poiuna stella nella Samp, spiega:«Di sicuro chi segnerà il primogol non potrà illudersi di avergià vinto. Nella Samp in questomomento c’è un Eder scatena-to. Mi ricorda Lavezzi ma, ri-spetto all’argentino, vede piùla porta. Dall’altra parte sonoinnamorato di Salah. Quandoparte palla al piede mi ricordaMessi. Ha forza nelle gambe esenso del gol. Inoltre, grazie aimovimenti dell’egiziano, Go-mez tornerà quello del Bayern.Cuadrado rubava spazio e tem-pi al centravanti tedesco, Salahinvece lo serve sempre al mo-mento giusto. Al Franchi il di-vertimento sarà garantito». Pa-rola di bomber.

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PERCHÉ VEDEREFIORENTINASAMPDORIALa più bella? Massì. Un omaggio all’Africa (Salah-Eto’o), un confronto di stili: Montella col tocco, Sinisa con aggressività. Chi perdesaluta la Champions? Franchi, ore 18.30

L’AMARCORD

Montella-Mihajlovic: amicizia,maestri, Genova e strani libri 1Vincenzo punge l’ex compagno: «L’avevo lasciato ai romanzi leggeri, non lo riconosco più»

Filippo Grimaldi

G enova (per loro). Perchécomincia tutto da qui,con la Sampdoria comu-

ne denominatore per Montellae Mihajlovic. Vincenzo e Sinisasono stati compagni con la ma-glia blucerchiata e non a caso laSamp ha rappresentato moltoper entrambi. Dalla sommitàdella Lanterna, in un pomerig-gio di dicembre di 14 anni fa,l’Aeroplanino più celebre delpallone di casa nostra confidò ilsuo desiderio di diventare unsimbolo del calcio italiano. Dueanni e mezzo dopo, quando eraancora genovese, Sinisa diven-ne ufficialmente cittadino ita-liano.

NUOVI ORIZZONTI Poi le lorostrade si sono divise, ma laSamp li terrà sempre uniti.Montella ha giocato nella Sampcomplessivamente per quattroanni. Ha iniziato con Erikssonchiudendo con Mazzarri: dal

calcio bohémien di Svengo aquello ascetico di Walter. Conun merito (raro): è uscito in-denne dal salto mortale che loportò dal Grifone alla Samp, ariprova del fatto che l’uomo èvero. Alla Samp gli hanno volu-to bene davvero. L’Aeroplaninopiù forte della malasorte vedevala porta come pochi e, soprat-tutto, ci ha sempre messo l’ani-ma. Che il suo futuro da allena-tore fosse già nell’aria, s’era ca-pito sette anni fa, quando iniziòad Alassio il corso da tecnico dibase. Quanta acqua sotto Ponte

Vecchio, da allora. La storia diSinisa allenatore della Samp ri-sponde invece a un richiamo delcuore e a un debito morale dalui maturato nei confronti delsuo passato, quando EdoardoGarrone lo chiamò quasi un an-no e mezzo fa per guidare laSamp fuori dalla tempesta.

TURBOLENZE VIOLA La Fioren-tina è un’altra storia. Vincenzo èpassato indenne attraversomolti imprevisti e pericoloseturbolenze, riuscendo a teneresaldo il timone e a togliersi —

gliene va riconosciuto il merito— molte soddisfazioni. Sapen-do bene che i tifosi viola nonfanno prigionieri. O li conquisti,oppure sei fuori. Ne sa qualcosaMihajlovic. Grande inizio, ilsuo, nell’estate 2010, con il so-gno di un posto in Champions.Poi, i primi segnali negativi. Ba-bacar per primo nel mirino, e aseguire gli altri. Mihajlovic in-transigente all’ennesima poten-za, con un rigore poi mitigatonegli anni. Sino al suo divorzio:novembre 2011. Da signore,chiedendo scusa a tutti. Ieri Vin-cenzo ha scherzato sull’amico,che aveva usato una dotta cita-zione («mira alla luna, mal chevada cadrai sulle stelle»)pen-sando al sogno-Champions blu-cerchiato. «Legge troppi libri,l’avevo lasciato che si dedicavasolo ai romanzi leggeri, non loriconosco più». Attento, caroVincenzo: Sinisa è un uomo eun tecnico nuovo che nulla te-me, neppure una Viola prontaper la volata finale.

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Vincenzo Montella, 40 anni LAPRESSE Sinisa Mihajlovic, 46 anni ANSA

Serie AR

PRIMAVERA

Derby show: 7-3 al Genoa E Ferrero si perde le reti

P uò un uomo assistere auna partita di calcio fi-nita con 10 reti e non

vederne nemmeno una? Sì.Per info chiedere al presiden-te Ferrero. Il numero uno blu-cerchiato è arrivato al derbyPrimavera tra Samp e Genoaa Sestri Levante dopo la mez-zora del primo tempo, con isuoi avanti 4-2: ha fatto il suosolito show, lanciando baciverso il pubblico e sventolan-do la sciarpa della Samp. Havisto il gol annullato a Massaprima dell’intervallo ed ècorso negli spogliatoi a fineprimo tempo per fare i com-plimenti ai suoi ragazzi, oltreagli auguri di buona Pasqua.Poi, dopo l’abbraccio con la squadra, si è attardato con isaluti, perdendosi il 5-2 diinizio ripresa e dopo 15’ s’è

diretto a Firenze, perdendosi al-tri 3 gol. Incredibile, ma vero.

v.d’a.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIRONE A Ieri: Samp-Genoa 7-3, Pro Vercelli-Parma 2-1. Oggi, ore 15: Carpi-Juventus, Entella-Varese, Torino-Spezia. Rinviate Bologna-Modena (25-4) e fio-rentina-Trapani (15-4). Classifica (prime posizioni): Fiorentina 48 punti; Torino 43; Spezia 42; Sampdoria 39; Juventus 38. GIRONE B Già giocate: Cagliari-Citta-della 1-2, Lanciano-Brescia 1-3. Ieri Sassuolo-Udinese 0-5. Oggi, ore 11: Atalanta-Chievo (Rai Sport 2); ore 15: Cesena-Milan, Verona-Perugia. Rinviata Inter-Pescara (25-4). Classifica (p. pos.): Inter 47 p.; Milan 44; Udinese 34; Cesena 32; Atalanta e Verona 31; Chievo 30. GIRONE C Già giocata: Vicenza-La-tina 2-2. Ieri: Avellino-Crotone 1-2, Ro-ma-Ternana 2-1. Oggi, ore 11: Frosinone-Livorno; ore 11.30: Catania-Lazio; ore 14: Empoli-Palermo; ore 15: Bari-Napoli. Classifica (p.pos.): Roma 49 p.; Bari 46; Lazio 44; Catania 37; Empoli 34.

I sei marcatori delle sette reti della Samp «festeggiano» il 7-3

Page 18: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

18 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’attaccante del Verona Luca Toni, 37 anni, 13 gol in campionato ANSA

� CESENA (a.b.) Mimmo Di Carlo è ancora senza Renzetti, ma recupera Magnusson e soprattutto Franco Brienza: «Per il nostro sistema di gioco, Brienza è un giocatore importante, può accendere laluce e cambiare la partita». La volata per la salvezza che inizia oggi obbliga il Cesena a non commettere errori: «La squadra è piena di speranza, sente che l’ambiente ci crede e che è arrivato il momento di osare. Dopo la vittoria contro la Lazio il coinvolgimento emotivo di tutto l’ambiente ci ha dato una bella spinta. Ci siamo costruiti la possibilità di sperare: adesso dobbiamo davvero provarci. Djuric? Sta benissimo. E’ tornato molto carico dall’impegno con la Nazionale».

Carica Di Carlo: «Cesena, adesso è l’ora di osare»

L’attaccante dell’Atalanta Rolando Bianchi, 32 anni, lombardo ANSA

� TORINO (f.t.) Il Torino va all’assalto dell’Atalanta con un attacco Maxi. L’argentino, che proprio ieri ha compiuto 31 anni, va a caccia del secondo gol consecutivo in campionato dopo Parma anche in vista del rinnovo di contratto che è ormai alle porte. Accanto a Maxi Lopez, che in maglia granata è rifiorito, il tecnico Giampiero Ventura sembra intenzionato a schierare Fabio Quagliarella, confermando dunque l’attacco titolare che aveva presentato due settimane fa al Tardini. Ma occhio anche a Martinez: il giovane venezuelano è rientrato alla base in extremis dopo aver segnato il gol della vittoria sul Perù e adesso ha tanta voglia di proseguire sulla stessa strada.

Torino con Maxie QuagliarellaOcchio a Martinez

VERONA

L’Hellas provalo scacco ToniContro Djuricsfida tra torri

Matteo FontanaVERONA

P er il Verona è come unavariante degli scacchi:l’Hellas muove la torre e

vince in tre mosse. AndreaMandorlini non ha nulla in co-mune con Garry Kasparov oAnatolij Karpov, grandi ideolo-gi del gioco delle 64 caselle, mala sua, di torre, ce l’ha eccome:Luca Toni, che, piuttosto, delVerona è diventato il re, volen-do proseguire l’accostamentoin parallelo ai pezzi sulla peda-na dei bianchi e dei neri. Ha fre-

nato prima della sosta del cam-pionato, nella sua corsa irresi-stibile, l’eterno ragazzo di Stel-la, Appennino d’Emilia: con laLazio, a secco lui e Hellas battu-to. Un guaio relativo, se si badaai numeri, che mai tradiscono.Toni è sempre il miglior realiz-zatore italiano della Serie A. Hasegnato 13 gol fino a questopunto del campionato. Le suereti hanno trascinato il Veronafuori dalle paludi di una classi-fica che, è storia vecchia dinemmeno due mesi, stava fa-cendosi subdola. L’ultima goc-cia, il 5-2 subito a Marassi con-tro il Genoa, con contestazioneincorporata dell’ala calda dellatifoseria.

SUPERMAN Poi arriva lui.Sblocca il conto a Cagliari, in unessenziale successo sul filo del-la lotta per la salvezza, e affon-da con una doppietta il Napoliin un Bentegodi-sambodromo.Nel 2015 Toni ha «timbrato» perotto volte. Di queste, sette nel girone di ritorno. E con l’Hellasla somma dice di 33 gol in una

stagione e mezza (più altri duefirmati in Coppa Italia). A quo-ta 35 c’è Emiliano Mascetti, unaleggenda da queste parti, recor-dman per marcature in A con ilVerona, che già ha benedetto ilsorpasso: «Uno come Toni se lomerita. Ma basta che tutte lesue reti servano a portare puntiall’Hellas, che siano sempre de-cisive», sorride il popolare Cic-cio, che in gialloblù è stato ban-diera, da giocatore, e architettodell’Eldorado degli anni Ottan-ta, reso mitologico dallo scu-detto, come direttore sportivoal fianco di Osvaldo Bagnoli.

CHE INCROCIO Un’incorona-zione per Luca, che oggi si mi-sura a distanza con un’altra tor-re: c’è il Cesena, con i due metrimeno un centimetro di MilanDjuric. Toni si «ferma» a 193. Spettacolo muscolare, con pre-vedibili mischie da mucchio sel-vaggio e duelli per nulla etereinelle aree degli uni e degli altri.A separarli ci sono tredici annidi differenza: Djuric è nato nel1990, Toni nel 1977. Saranno, il26 maggio, trentotto le «prima-vere» per lui, che traccheggiasempre quando gli si chiede seproseguirà o se, infine, diràstop al pallone: «Deciderò in-sieme alla mia famiglia», tagliacorto Luca. Poi si mette gli scar-pini, indossa maglia e calzonci-ni e va in campo: un altro alle-namento, un’altra partita. Dju-ric è bosniaco. Nel suo Paesel’alto magistero, tra i centravan-ti, lo tiene Edin Dzeko. Ma Mi-lan, a Verona, un’occhiata inpiù la darà all’infinito Toni, uncattedratico della materia. Tratorri, d’altronde ci si capisce alvolo. E chissà chi farà scaccomatto.

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PERCHÉ VEDEREVERONA-CESENAUn classico di aprile, sfida salvezza ma non noiosa: il Cesena deve vincere (quindi attaccare). Dimmi che età hai e ti diròper quale attaccante tifi: Toni o Defrel?Bentegodi, ore 15

Matteo SpiniBERGAMO

C ontro il Torino sarà di-fesa a tre e, forse, an-che doppio centra-

vanti. In caso di 3-4-1-2,l’Atalanta punterà sul rilan-cio di Rolando Bianchi, atte-so al primo gol nerazzurroproprio contro la sua exsquadra. Un’opzione che hapreso forma durante questasettimana e che, fino a pocotempo fa, era inimmagina-bile: fin dall’arrivo sullapanchina atalantina, Edy

Reja aveva escluso l’ipotesi del-le due punte e Bianchi era re-trocesso a terza scelta nel ruo-lo, in un ballottaggio che ri-guardava puntualmente Denise Pinilla. Ma, ultimamente,due variabili hanno scombina-to piani e gerarchie: prima lasqualifica di Denis (che oggi,per la prima volta, non gioche-rà, dopo avere totalizzato 28presenze su 28), poi — ancheper via dell’assenza di Gomez,l’altro squalificato — l’idea diun ulteriore cambio tattico perrivitalizzare un attacco in pe-renne apnea (solo 23 reti fino-ra, Moralez capocannoniere aquota 5) e, al contempo, con-trastare la forza fisica dei gra-nata.

ASTINENZA In caso di due pun-te, l’impiego di Bianchi è logicaconseguenza (anche perchéBoakye era in Nazionale e finoa giovedì non si è allenato con icompagni): coppia pesante conPinilla, più Moralez alle lorospalle. Questo nonostante ilcentravanti non veda il campo

addirittura dal girone d’anda-ta, visto che la sua ultima pre-senza risale al 18 gennaio e allavittoria sul campo del Milan:per cercare un suo impiego datitolare, si arriva al 13 dicem-bre (Lazio-Atalanta 3-0). Fino-ra la stagione dell’attaccante èstata negativa: tre sole presen-ze dall’inizio coincise con al-trettante sconfitte, quindicigettoni complessivi e nessungol in A (uno in Coppa Italia,alla Fiorentina), ad accentuareun’astinenza che si era palesataanche all’inizio della sua car-riera in nerazzurro, dal 2000 al2004 (tra ieri e oggi, 36 presen-ze e zero gol). Bianchi divenneBianchi esplodendo nella Reg-gina e confermandosi ai livellimigliori proprio negli anni alTorino, con il quale disputò cin-que stagioni, segnando 71 golin campionato e issandosi nellatop ten dei marcatori granatadi tutti i tempi. Ora, l’ex capita-no spera di ritrovare una reteche in A gli manca dal 19 gen-naio 2014, Bologna-Napoli 2-2.

CAMALEONTISMO Se Bianchinon dovesse partire dall’iniziosarà un’alternativa a gara incorso: il piano B di Reja— chedeciderà solo all’ultimo — è il3-5-1-1 con l’inserimento diMigliaccio al posto dell’ex gra-nata. In entrambi i casi, ritornocerto alla difesa a tre (pur sen-za Cherubin, infortunato) equarto modulo in quattro gareper Reja: «Date le problemati-che, preferisco cambiare inconsiderazione dell’avversario— le parole del tecnico —. Unavittoria nelle prossime due par-tite al Comunale (la successivaè con il Sassuolo, ndr) ci fareb-be respirare».

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ATALANTA

Beffa granataper BianchiEra capitano,ora è il nemico

PERCHÉ VEDEREATALANTA-TORINOMacro storia e micro storia. In grande: l’Atalanta deve fare punti per evitare ansie da rimonta. In piccolo: Bruno Peres merita i (tanti) milioni della Roma?Atleti Azzurri, ore 15

Serie AR

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Page 19: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

19SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il «giro» d’ItaliaFOCUS TECNICO CONTENUTO

PREMIUM

SEMPRE PIÙ SPESSOSI TIRA ALLA DEL PIEROMA NON È BUON SEGNO

MENEZ,JOAO PEDRO,

MORATA: QUANTI GOL

A EFFETTO SUL SECONDO

PALO. EVANI:«I RAGAZZI

NON CALCIANO PIÙ DI COLLO»

Luca Bianchin @lucabianchin7

I l termine «tiro alla Del Pie-ro» - calcio a giro da fuoriarea sul palo opposto - ne-

gli ultimi vent’anni è stato usa-to per esecuzioni di Sestu, Ca-cia, Coutinho, Moscardelli,Mannini, Pato, Tacchinardi, Pa-nucci, Puccinelli del Palermo,De Cesare della Salernitana,Tridente dell’Andria. È come lapop art: abbiamo portato lazuppa di pomodoro ad altezza-capolavoro. Una volta il colpodi Del Piero era così unico dasembrare irraggiungibile, nonreplicabile: da lì il cognome ab-binato al gesto, come uncopyright. Oggi si può vedere

anche nei campionati minori.Le statistiche capiscono poco dicalcio - per loro un tocco damezzo metro vale come un ar-cobaleno da 20 metri - però aiu-tano a capire: nelle ultimequattro stagioni si sono visti 10gol con tiri a giro sul secondopalo. Vent’anni fa per arrivarein doppia cifra erano servite 10stagioni. Capito?

POGBA POST-MODERNO Il datoindica un cambiamento nei co-stumi, nelle abitudini. Evanicon un tiro a giro - sul primo pa-lo, su punizione, col mancino -ha deciso una Coppa Intercon-tinentale e ora allena la Nazio-nale Under 20. Sì, ha i titoli perspiegare: «Vedo pochi giovaniche usano il collo pieno, come

si faceva una volta. El Shaa-rawy è un buon esempio, luicalcia quasi solo a giro». Le ulti-me settimane hanno rispettatola par condicio. Con l’effetto:Menez contro il Cagliari, JoaoPedro all’Empoli, Morata con-tro il Palermo. Di potenza: Te-vez al Genoa, Eder contro l’In-ter, Candreva su punizione alVerona. Se volete riassumeretutto in 188 centimetri: PaulPogba. Usa il collo e l’internocon la stessa, disarmante facili-tà.

TRE PERCHÉ Spiegare i motiviper cui si è passati dalla bottadritto per dritto alla parabolacon effetto è più complesso. Seil percorso tecnico non vi è pia-ciuto, valutate il concorso di

colpa. Uno: i palloni. Una voltaerano di cuoio duro, pesanti,non si spostavano con facilità.Qui Paolo Pulici, che ha vintouno scudetto con il Torino e sa-peva usare il collo: «Una voltala palla diventava più pesantese pioveva o c’era fango. Oral’acqua non entra più e quandosi tira di collo i palloncini mo-derni vanno a destra e a sini-stra». Due: l’imitazione. L’inter-no collo di Del Piero ha educatouna generazione e prodotto re-plicanti. Messi ha elevato a ca-polavoro il concetto che nonserve tirare forte, va benissimopiazzarla. Tre: la tattica. La mo-da del 4-3-3 e del 4-2-3-1 hamoltiplicato gli esterni d’attac-co. Un anno fa la Gazzetta hascelto i migliori Under 20 delmondo e... sorpresa: 11 dei pri-mi 30 erano attaccanti esterni.Spesso giocano «a piedi inverti-ti», espressione un po’ splatterma chiarissima: il destro a sini-stra, il mancino a destra. RenzoUlivieri, oggi presidente degliallenatori, è stato uno dei primia usarli nel calcio moderno: «AModena, sarà stato il 1990, misono trovato con tre attaccantidestri - dice -. Allora ho fattogiocare Nitti a sinistra. Funzio-nava». Logico che un destro,spostandosi in mezzo, possa ti-rare a giro con facilità.

E VOI? Fin qui, le spiegazionioggettive. Le altre interpreta-zioni sono più discutibili ma af-fascinanti. Il coraggio, adesempio. Se calci di collo regaliil pallone a un abbonato del ter-zo anello, se scegli l’interno almassimo ti esce un pallonettocentrale: per l’autostima, c’èdifferenza. Oppure la dimen-sione del piede, perché chi ha il45 fatica a colpire pulito con ilcollo: più facile aprire il piatto-ne e usare l’interno, come a Da-vid Luiz capita di fare anche perpunizioni da 30 metri. I portierihanno fatto il resto. Neuer ha giocato un Mondiale che reste-rà nei libri, quasi da libero, e gliallenatori chiedono sempre piùspesso di stare oltre la linea diporta. Torna Pulici: «I portierioggi devono essere spavaldi.Guardate Marchetti alla Lazio:è obbligato a giocare più avan-zato e in quella posizione è dif-ficile arrivare sui tiri a rientra-re. Bisogna fare mezzo passo inpiù e spingere lateralmente, al-trimenti... addio parata». Sia-mo al positivismo, alla scienzaestesa al calcio. E voi, di chepartito siete? Bicchiere mezzopieno: gli attaccanti moderni studiano nuove strategie. Bic-chiere mezzo vuoto: i ragazzinon sanno più calciare di collo.

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� 1 Uno dei tiri «alla Del Piero» di Alessandro Del Piero, allo Sturm Graz nel 2010 � 2 Un tiro sul secondo palo recente: Jeremy Menez al Cagliari� 3-4 Confronto tra numeri 10 juventini: Del Piero a giro con la Steaua nel 1995, Tevez forte di collo domenica al Genoa PLPRESS-ANSA-OMEGA-LIVERANI

3 4

1 2

DIECI IN 4 ANNI

1994-95Del Piero

1

1995-96 0

1996-97Del Piero

1

1997-98 2

1998-99 0

1999-00 1

2000-01 1

2004-05 1

2003-04 0

2002-03 0

2001-02 2

2005-06 3

2012-13 3

2013-14 2

2006-07 2

2007-08 0

2008-09 0

2009-10 2

2010-11 1

2011-12 2

2014-15Pogba,El Shaarawy, Vidal

3

Quanti gol alla Alex in ogni stagione di A

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21SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sassuolo e ChievoQuelli che... il golè per pochi intimi1Neroverdi e gialloblù hanno portato nel tabellinomarcatori appena otto giocatori a testa, record in campionato: oggi si affrontano a Reggio Emilia

Marco Guidi

S i può avere il peggioreattacco della Serie A eveleggiare verso una

tranquilla salvezza? A Verona,sponda Chievo, rispondereb-bero di sì. Perché la squadra diMaran ha undici punti di van-taggio sul terzultimo posto,nonostante gli appena 21 golall’attivo (quanto il Parma, cheperò ha giocato due partite inmeno). Non solo, il Chievovanta anche un altro primato:è la squadra del campionatocon meno goleador. In otto so-no andati a segno per i veneti(Fetfatzidis, attualmente in ro-sa, ha realizzato le sue due reticon la maglia del Genoa), con-tando anche Maxi Lopez e La-zarevic, che hanno lasciato ilBentegodi nel mercato di ripa-

razione. Lazarevic è andato alSassuolo, l’altra formazionead aver portato appena ottonomi nel tabellino marcatori.Oggi a Reggio Emilia Sassuoloe Chievo si sfidano: improba-bile che dall’uovo di Pasquaspunti un marcatore a sorpre-sa.

ATTACCO Sia il Sassuolo che ilChievo hanno una particolari-tà: segnano praticamente solocon l’attacco. Gli emiliani, conil Napoli, hanno il reparto piùprolifico del 2015 (12 gol dagliattaccanti). Mentre delle 21marcature dei veneti, ben 14portano la firma di Magic at-taccanti (sette Paloschi, tre atesta Meggiorini e Pellissier,

una Maxi Lopez). Il dato delSassuolo registra 24 reti su 34totali segnate dall’attacco. Inparticolare il tridente Berardi-Zaza-Sansone, autore di ben21 gol. Quanti quelli segnatida tutto il Chievo.

AL FANTACALCIO Puntare sulletre stelline del Sassuolo è fin troppo facile, sebbene Zaza nonvada a segno da oltre due mesi(ultimo gol in Sassuolo-Inter delprimo febbraio) e pure Berardi eSansone si concedano qualchealto e basso di troppo. Così comenel Chievo il rigenerato Paloschispicca sugli altri, soprattutto do-po le tre reti consecutive nelleultime due uscite contro Genoae Palermo. E le altre bocche dafuoco? Tra i neroverdi occhio adAcerbi, difensore goleador e unadelle sorprese della Magic sta-gione: il 6,32 di fantamedia lo

lancia nella Top 10 di ruolo, trachi ha giocato almeno dieci ga-re. Missiroli e Taider sono glioutsider, il resto ha poco appe-al in termini realizzativi e dun-que fantacalcistici. Nel Chievoè da tenere d’occhio Meggiori-ni, tre assist nelle ultime dueapparizioni. Mentre Zukano-vic si fa valere di testa e su cal-cio di punizione. La forza dellasquadra di Maran sta proprionella difesa, la quinta menobattuta della Serie A. Bizzarrinon prende gol da quattro garee con 5,5 di Magic media è ilsecondo portiere della Serie Aper fanta-rendimento dietro aBuffon. Incredibile a dirsi, se sipensa che l’argentino a iniziocampionato doveva semplice-mente fare da chioccia al ta-lentuoso Bardi.

CURIOSITA’ Nel Chievo torna a

Domenico Berardi, 20 anni, e Simone Zaza, 23: coppia d’oro del Sassuolo GETTY

M. GOMEZMario ormai è tornato super: imprescindibile

HALLFREDSSONCon il Cesenain casa c’è ariadi bonus

BARZAGLIL’infortunio è alle spalle: sicurezza

ACERBIUna delle sorprese della stagione, bravo

PALACIOSi è ripreso e il Parma è il suo bersaglio preferito in carriera

BIANCHICuore di ex, sarà tenero col Toro?

TINO COSTAGli infortuni l’hanno tormentato...

VITIELLODa centrale nella difesa a 4? Mah...

DIAKITÈLa Lazio viaggia a mille, chi la ferma?

IBARBORilanciato da titolare, più per assenza altrui che per convinzione

DAMMI IL 5LE SICUREZZE

5 DA PAURAIL RISCHIATUTTO

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GAZZAWEB

www.gazzetta.it

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 67 28 20 7 1 55 14

ROMA 53 28 14 11 3 39 21

LAZIO 52 28 16 4 8 51 27

SAMPDORIA 48 28 12 12 4 37 28

NAPOLI 47 28 13 8 7 47 36

FIORENTINA 46 28 12 10 6 41 31

TORINO 39 28 10 9 9 32 30

MILAN 38 28 9 11 8 41 35

GENOA 37 27 9 10 8 37 33

INTER 37 28 9 10 9 42 36

PALERMO 35 28 8 11 9 38 41

UDINESE 33 27 8 9 10 31 36

EMPOLI 33 28 6 15 7 30 30

SASSUOLO 32 28 7 11 10 34 43

CHIEVO 32 28 8 8 12 21 30

VERONA 32 28 8 8 12 33 48

ATALANTA 26 28 5 11 12 23 38

CAGLIARI 21 28 4 9 15 34 53

CESENA 21 28 4 9 15 25 49

PARMA (-3) 9 26 3 3 20 21 53

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 11 APRILEGENOA-CAGLIARI (ore 18) (1-1)PARMA-JUVENTUS (ore 18) (0-7)VERONA-INTER ore (20.45) (2-2)DOMENICA 12 APRILE, ore 15CESENA-CHIEVO (ore 12.30) (1-2)ATALANTA-SASSUOLO (0-0)LAZIO-EMPOLI (1-2)NAPOLI-FIORENTINA (1-0)TORINO-ROMA (0-3)UDINESE-PALERMO (1-1)MILAN-SAMPDORIA (ore 20.45) (2-2)

16 RETI Tevez (2, Juventus).

15 RETI Icardi (3, Inter);

Menez (8, Milan).

13 RETI Higuain (2, Napoli);

Toni (3, Verona).

12 RETI Dybala (2, Palermo).

10 RETI Gabbiadini (Napoli;

7 nella Sampdoria); Quagliarella

(2, Torino); Di Natale (Udinese).

9 RETI Felipe Anderson (Lazio);

Callejon Napoli); Eder (1, Sampdoria).

8 RETI Klose e Mauri (Lazio);

Ljajic (1, Roma); Berardi (4) e Zaza

(1, Sassuolo); Thereau (Udinese).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI Ore 12.30 Roma-Napoli (0-2);ore 15 Atalanta-Torino (0-0), Cagliari-Lazio (2-4), Genoa-Udinese (4-2), Inter-Parma (0-2), Palermo-Milan (2-0), Sassuolo-Chievo (0-0), Verona-Cesena (1-1); ore 18.30 Fiorentina-Sampdoria (1-3); ore 21 Juventus-Empoli (2-0)

IL PROGRAMMA

47. CONSIGLI15. ACERBI

31. PELUSO

28. CANNAVARO

11. VRSALJKO

8. BIONDINI

7. MISSIROLI

19. TAIDER

25. BERARDI

10. ZAZA

17. SANSONE

1. BIZZARRI

69. MEGGIORINI

43. PALOSCHI

12. CESAR

87. ZUKANOVIC

5. GAMBERINI

21. FREY

13. IZCO

56. HETEMAJ

8. RADOVANOVIC

24. SCHELOTTO

Oggi ore 15 a Reggio EmiliaSTADIO Mapei StadiumAndata 0-0

PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 3 Longhi, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 32 Natali, 6 Chibsah, 33 Brighi, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari.ALLENATORE Di Francesco.BALLOTTAGGI Biondini-Brighi 55-45%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Brighi, Missiroli.INDISPONIBILI Pegolo (30 giorni), Terranova e Antei (stagione finita), Donis, Magnanelli e Gazzola (da valutare)ALTRI Celeste, Sereni, Lodesani, Benucci.DRITTE SI Berardi NO Biondini

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin,20 Sardo, 26 M. Anderson, 34 Biraghi,

10 Christiansen, 14 Cofie, 23 Birsa,11 Vajushi, 31 Pellissier, 9 Pozzi, 19 Botta.

ALLENATORE Maran.BALLOTTAGGI Hetemaj-Birsa 55-45%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Meggiorini, Birsa, Izco.

INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita),Dainelli (da valutare)

ALTRI Puggioni, Feftatzidis.DRITTE SÌ Paloschi NO Meggiorini

32PUNTI

32PUNTI

SASSUOLO4-3-3

CHIEVO4-4-2

ARBITRO PairettoASSISTENTI Galloni-Crispo

IV MarzaloniADD. Calvarese-Gavillucci

PREZZI da 15 a 55 euroTV Sky Calcio 2 HD

1

2.20X

3.102

3.65

disposizione e titolare Perpa-rim Hetemaj. Il finlandese nonha ancora segnato in stagione,ma vanta comunque un re-cord: è il giocatore dei cinquemassimi campionati europei(Italia, Spagna, Inghilterra,Francia e Germania) ad aversubito più falli (116). Peccatoche i fischi non portino puntial fantacalcio, altrimenti...

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RMa nel 2015 gli emiliani e il Napolihanno gli attacchipiù prolifici con 12 reti

29aGIORNATA

Magic +3RCampionato

Page 22: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

22

1. HANDANOVIC 26. FELIPE

5. JUAN JESUS

23. RANOCCHIA

21. SANTON

77. BROZOVIC

18. MEDEL

13. GUARIN

11. PODOLSKI91. SHAQIRI

8. PALACIO

83. MIRANTE15. COSTA8. J. MAURI

80. JORQUERA23. NOCERINO

26. VARELA10. BELFODIL3. LILA

18. GOBBI

4. MENDES

2. CASSANI

26. DE SANCTIS 2. YANGA-MBIWA

25. HOLEBAS

44. MANOLAS

35. TOROSIDIS

15. PJANIC

16. DE ROSSI

4. NAINGGOLAN

24. FLORENZI

19. IBARBO

8. LJAJIC

45. ANDUJAR26. KOULIBALY

31. GHOULAM

33. ALBIOL

11. MAGGIO

77. GARGANO

19 D. LOPEZ

7. CALLEJON

17. HAMSIK

6. DE GUZMAN

9. HIGUAIN

Oggi ore 12.30 a RomaSTADIO OlimpicoAndata 0-2

PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 23 Astori, 33 Spolli, 3 Cole, 52 Pellegrini, 32 Paredes, 7 Iturbe, 53 Verde, 88 Doumbia.ALLENATORE Garcia.BALLOTTAGGI Yanga Mbiwa-Astori 60-40%, Ibarbo-Doumbia 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Astori, S. Keita, Maicon, Manolas, Torosidis.INDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Castan (da valutare), S. Keita (10 giorni), Sanabria (5) Maicon (10), Ucan (15), Totti (5), Gervinho (15).ALTRI Curci, Balzaretti. DRITTE SÌ Florenzi NO Yanga-Mbiwa

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo,16 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 3 Strinic,

18 Zuniga, 8 Jorginho, 14 Mertens,23 Gabbiadini, 24 Insigne, 91 D. Zapata

ALLENATORE BenitezBALLOTTAGGI De Guzman-Mertens 60-40%,

De Guzman-Insigne 60-40%, Hamsik-Gabbiadini 60-40%SQUALIFICATI Inler (1)

DIFFIDATI D. Lopez, MaggioINDISPONIBILI Michu (30 giorni)

ALTRI UviniDRITTE SÌ Higuain NO Gargano

53PUNTI

47PUNTI

ROMA4-3-3

NAPOLI4-2-3-1

70. SORRENTINO 2. VITIELLO

7. LAZAAR

12. G. GONZALEZ

3. RISPOLI

8. E. BARRETO

25. MARESCA

27. RIGONI

99. BELOTTI

20. VAZQUEZ 9. DYBALA

23. DIEGO LOPEZ29. PALETTA

31. ANTONELLI

5. MEXES

20. ABATE

22. CERCI

9. DESTRO

7. MENEZ

16. POLI

34. DE JONG

21. VAN GINKEL

Oggi ore 15 a PalermoSTADIO BarberaAndata 2-0

PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 15 Bolzoni, 28 Jajalo,14 Della Rocca, 18 Chochev, 21 Quaison, 54 La Gumina, 10 Joao Silva.ALLENATORE Iachini.BALLOTTAGGI Vitiello-Terzi 60-40%, Belotti-Quaison 60-40%.SQUALIFICATI Andelkovic (1).DIFFIDATI Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella.INDISPONIBILI Emerson (da valutare), Bentivegna (da valutare), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Makienok.DRITTE SÌ Dybala NO Rispoli

PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori,2 De Sciglio, 25 Bonera, 33 Alex, 19 Bocchetti,

14 Albertazzi, 36 Mastalli, 8 Suso,28 Bonaventura, 11 Pazzini.

ALLENATORE Inzaghi.BALLOTTAGGI Poli-Bonaventura 55-45%,

Van Ginkel-Bonaventura 55-45%, Destro-Bonaventura 55-45%.SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Menez.

INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (40 giorni),Mastour (25), Honda (20), Zaccardo, Essien e Montolivo (7).

ALTRI Rami, C. Zapata, Armero, Muntari.DRITTE SÌ Menez NO Paletta

35PUNTI

38PUNTI

PALERMO4-3-1-2

MILAN4-3-3

57. SPORTIELLO

17. CARMONA

93. DRAMÉ

21. CIGARINI

22. ZAPPACOSTA

6. BELLINI

2. STENDARDO20. BIAVA

9. BIANCHI

11. MORALEZ 51. PINILLA

30. PADELLI

19. MAKSIMOVIC

33. PERES

20. VIVES27. QUAGLIARELLA

11. M. LOPEZ 14. GAZZI

7. EL KADDOURI

36. DARMIAN

25. GLIK

24. MORETTI

Oggi ore 15 a BergamoSTADIO Azzurri d’ItaliaAndata 0-0

PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 5 Scaloni, 13 A. Masiello, 29 Benalouane, 3 Del Grosso, 95 Grassi, 16 Baselli, 8 Migliaccio, 7 D’Alessandro, 28 Emanuelson, 99 Boakye.ALLENATORE Reja.BALLOTTAGGI Bellini-Benalouane 70-30%, Dramé-Del Grosso 65-35%, Bianchi-Migliaccio 55-45%. SQUALIFICATI A. Gomez (1), Denis (1). DIFFIDATI Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Cigarini, Biava. INDISPONIBILI Raimondi (30 giorni), Estigarribia (5), Cherubin (da valutare). ALTRI Rosseti, Kresic, Kessie. DRITTE SÌ Pinilla NO Bellini

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 5 Bovo,3 Molinaro, 32 S. Masiello, 8 Farnerud,

4 Basha, 15 Alv. Gonzalez, 17 Martinez, 22 Amauri.ALLENATORE Ventura.

BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI Benassi (1).

DIFFIDATI El Kaddouri, Quagliarella.INDISPONIBILI Jansson (5 giorni), Gaston Silva (25).

ALTRI Barreto.DRITTE SÌ Glik NO Vives

26PUNTI

29PUNTI

ATALANTA3-4-1-2

TORINO3-5-2

Oggi ore 15 a MilanoSTADIO San SiroAndata 0-2

PANCHINA 30 Carrizo, 14 Campagnaro,33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 93 Dimarco,10 Kovacic, 20 Obi, 27 Gnoukouri, 88 Hernanes, 28 Puscas, 29 Camara, 97 Bonazzoli.ALLENATORE Mancini.BALLOTTAGGI Felipe-D’Ambrosio 60-40%.SQUALIFICATI Vidic (1), Icardi (1).DIFFIDATI Brozovic, Campagnaro, Dodò, Guarin, Medel.INDISPONIBILI Kuzmanovic (30 giorni), Dodò e Jonathan (stagione finita), Andreolli (3).ALTRI Berni.DRITTE SÌ Palacio NO Juan Jesus

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza,27 Santacroce, 58 Esposito, 28 Feddal,

13 Prestia, 21 Lodi, 5 Ghezzal, 17 Palladino,88 M. Coda.

ALLENATORE Donadoni.BALLOTTAGGI Belfodil-Palladino 55-45%.

SQUALIFICATI Lucarelli (3).DIFFIDATI Lodi, Mendes, Feddal, Costa.

INDISPONIBILI Galloppa, Mariga e Biabiany (da valutare).ALTRI Broh e Rossetto.

DRITTE SÌ J. Mauri NO Jorquera

37PUNTI

9PUNTI

INTER4-3-1-2

PARMA4-3-2-1

PORTIERIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABBIATI (MIL) 6.00 5.12 - 4.63 - - SAGLIARDI (CES) 6.17 4.83 - 4.50 - - aANDUJAR (NAP) 5.90 4.70 4.25 4.00 570 - aAVRAMOV (ATA) - - - - - - aBAJZA (PAR) - 6.00 - 6.00 - - aBARDI (CHI) 6.17 5.25 - 5.33 - 45 aBASSI (EMP) 5.75 3.25 - 4.00 - - aBENUSSI (VER) 5.96 4.46 5.00 5.08 1081 76 aBERISHA (LAZ) 5.93 4.79 - 4.63 - - aBIZZARRI (CHI) 6.32 5.50 6.38 5.56 1216 70 RBRESSAN (CES) - - - - - - aBRKIC (CAG) 6.09 4.36 3.75 4.17 345 43 SBUFFON (JUV) 6.40 5.98 5.83 5.79 725 69 aCARRIZO (INT) 7.00 4.00 - - - - SCASTELLAZZI (TOR) - - - - - - aCOLOMBI (CAG) 5.50 2.67 - 3.50 - - aCOLOMBO (NAP) - - - - - - aCONSIGLI (SAS) 6.12 4.63 4.25 4.95 628 62 RCRAGNO (CAG) 5.68 3.82 - 3.43 - 35 aDE SANCTIS (ROM) 6.10 5.40 5.13 5.27 453 61 RDIEGO LOPEZ (MIL) 6.26 4.90 4.75 4.44 584 53 SFREZZOLINI (ATA) - - - - - - aFRISON (SAM) - - - - - - aGOLLINI (VER) 6.75 4.75 - 5.00 - - aHANDANOVIC (INT) 6.26 5.28 4.88 5.42 553 71 SIACOBUCCI (PAR) 5.40 4.38 4.50 4.17 116 - SICHAZO (TOR) - - - - - - aKARNEZIS (UDI) 6.31 5.11 5.13 5.14 792 67 SLAMANNA (GEN) 6.50 7.12 8.00 7.50 1058 - RLEALI (CES) 5.92 4.37 5.50 4.21 1112 66 aLOBONT (ROM) - - - - - - aMARCHETTI (LAZ) 6.09 5.11 6.63 5.35 1066 80 aMERET (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aMIRANTE (PAR) 5.98 4.23 5.00 3.63 344 51 aNETO (FIO) 6.32 5.28 5.13 5.67 1086 69 aPADELLI (TOR) 6.03 5.16 5.13 5.06 746 66 aPOLITO (SAS) - - - - - - aPOMINI (SAS) 6.50 5.50 - 5.75 - - aPUGLIESI (EMP) - - - - - - aRAFAEL C.B. (NAP) 5.87 4.57 - 4.88 - 48 aRAFAEL D.A. (VER) 6.08 4.38 - 4.50 - 55 aROMERO S. (SAM) 6.35 5.40 - 5.10 - 43 aROSATI (FIO) - - - - - - aRUBINHO (JUV) - - - - - - aSCUFFET (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aSECULIN (CHI) - 6.00 - 6.00 - - aSEPE (EMP) 6.19 5.27 5.75 5.23 816 48 aSKORUPSKI (ROM) 5.75 4.25 - 6.00 - - aSOMMARIVA (GEN) - 6.00 - 6.00 - - aSORRENTINO (PAL) 6.23 4.75 5.75 5.29 855 72 aSPORTIELLO (ATA) 6.41 5.20 5.25 4.77 1081 64 RSTORARI (JUV) 6.00 5.50 - 5.50 786 - aSTRAKOSHA (LAZ) - - - - - - aUJKANI (PAL) - - - - - - aVIVIANO (SAM) 6.39 5.47 6.63 5.10 1617 76 a

DIFENSORIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABATE (MIL) 6.00 6.16 5.50 6.38 606 64 aACERBI (SAS) 6.09 6.32 5.63 5.85 595 71 aAGOSTINI (VER) 5.53 5.27 - 5.38 619 74 aALBERTAZZI (MIL) - - - - - - aALBIOL (NAP) 5.56 5.46 5.00 5.21 795 69 a

ALEX (MIL) 5.65 5.38 - 5.38 795 65 aALONSO (FIO) 5.47 5.47 - 5.22 - 45 aASTORI (ROM) 5.91 5.88 5.50 5.50 1041 80 aAVELAR (CAG) 5.63 5.91 5.50 5.18 489 57 aBALZANO (CAG) 5.71 5.65 - 5.28 1180 70 aBARBA (EMP) 6.17 6.62 7.50 6.08 978 62 aBARZAGLI (JUV) 6.50 6.25 6.25 7.00 786 - RBASANTA (FIO) 5.78 6.06 5.33 6.56 667 67 aBASTA (LAZ) 6.00 6.03 6.50 5.67 1209 91 RBELLINI (ATA) 5.73 5.55 5.67 5.20 679 63 aBENALOUANE (ATA) 5.76 5.63 5.75 5.89 480 61 aBIANCO (SAS) 5.25 4.75 - 5.00 -244 - RBIAVA (ATA) 6.07 6.18 5.50 6.36 433 61 RBIRAGHI (CHI) 5.50 5.32 - 5.50 313 56 RBOCCHETTI (MIL) 5.60 5.50 5.75 6.50 496 - SBONERA (MIL) 5.79 5.58 6.00 5.08 451 59 SBONUCCI (JUV) 6.15 6.24 5.88 6.50 972 83 aBOVO (TOR) 6.08 5.92 6.00 5.50 1100 82 RBRAAFHEID (LAZ) 5.80 5.65 - 6.00 - 60 aBRITOS (NAP) 5.50 5.33 5.00 4.88 780 69 RBRIVIO (VER) 5.64 5.64 - 5.75 174 66 SBUBNJIC (UDI) 5.00 5.50 - 5.50 -4 - aBURDISSO (GEN) 5.90 5.84 5.75 5.63 409 74 aCAMPAGNARO (INT) 5.50 5.31 - 5.50 696 - aCANA (LAZ) 5.57 5.37 - 5.57 - 58 aCANNAVARO (SAS) 5.82 5.54 - 5.75 - 53 SCAPELLI (CES) 5.62 5.44 5.67 5.29 410 61 RCAPUANO (CAG) 5.91 5.82 - 5.75 658 62 RCASSANI (PAR) 5.44 5.55 5.33 5.60 107 54 SCAVANDA (LAZ) 6.04 5.83 - 5.64 1107 87 aCESAR (CHI) 5.92 5.70 6.00 6.00 801 69 aCHIELLINI (JUV) 6.12 6.06 5.75 6.33 1141 86 aCODA (SAM) 6.00 6.00 - - - - aCOLE (ROM) 5.59 5.50 - 5.86 941 80 aCOSTA (PAR) 5.75 5.87 6.25 5.38 766 69 RD'AMBROSIO (INT) 5.65 5.62 5.33 5.70 618 79 aDAPRELA' (PAL) 5.65 5.54 5.38 5.60 722 76 RDARMIAN (TOR) 6.06 6.17 6.17 6.05 616 73 aDE CEGLIE (JUV) 5.54 6.17 - 6.93 609 76 aDE MAIO (GEN) 6.00 5.88 5.88 5.83 843 84 aDE SCIGLIO (MIL) 5.31 5.00 - 4.57 - 40 aDE SILVESTRI (SAM) 5.98 6.21 8.00 6.41 1138 78 aDE VRIJ (LAZ) 6.08 5.98 6.50 5.81 1130 90 aDEL GROSSO (ATA) 5.72 5.83 - 6.33 - - aDIAKITE (CAG) 5.50 5.50 5.50 5.75 634 - aDONKOR (INT) 5.50 5.00 - 6.00 - - aDRAME' (ATA) 5.61 5.57 5.50 5.55 1016 70 aEDENILSON (GEN) 6.00 6.07 6.00 6.14 578 79 REMANUELSON (ATA) 6.00 6.07 6.00 6.13 791 - aEVRA (JUV) 5.91 6.03 6.00 6.39 803 79 aFEDDAL (PAR) 5.06 5.25 - 4.70 - 43 aFELIPE (INT) 5.27 5.32 - 5.67 - 61 aFREY (CHI) 5.82 5.73 6.00 5.55 1028 73 aGABRIEL SILVA (UDI) 5.44 5.50 6.00 5.67 80 - SGAMBERINI (CHI) 5.83 5.80 - 5.90 404 60 aGHOULAM (NAP) 5.71 5.75 - 5.25 829 70 SGLIK (TOR) 6.30 6.95 7.17 6.14 1182 86 aGOBBI (PAR) 5.58 5.50 5.83 5.21 616 66 aGONZALEZ ALE. (CAG) 5.41 5.27 5.00 5.50 127 48 SGONZALEZ G. (PAL) 6.08 6.14 - 6.56 548 77 aHENRIQUE (NAP) 5.29 5.21 4.75 5.50 626 - RHEURTAUX (UDI) 5.73 5.80 - 5.58 186 61 aHOLEBAS (ROM) 5.74 5.85 5.33 6.29 901 78 aHYSAJ (EMP) 5.85 5.81 5.67 5.77 882 56 aIZZO (GEN) 6.22 6.50 6.00 6.00 217 72 RJUAN JESUS (INT) 5.63 5.43 4.83 5.50 733 80 aKOULIBALY (NAP) 6.02 6.00 5.67 5.60 693 70 aKRAJNC (CES) 5.45 5.41 5.75 5.13 756 67 aLAURINI (EMP) 5.71 5.71 - 5.25 599 - aLAZAAR (PAL) 5.90 6.10 - 6.32 487 74 S

LICHTSTEINER (JUV) 6.02 6.28 5.88 6.75 809 79 RLONGHI (SAS) 5.77 5.69 5.38 5.67 355 64 aLUCCHINI (CES) 5.64 5.57 5.75 5.39 386 61 SMAGGIO (NAP) 5.75 5.64 4.75 5.65 829 71 aMAGNUSSON (CES) 5.55 5.50 6.00 5.57 939 73 aMAKSIMOVIC (TOR) 5.75 5.75 - 5.73 430 67 SMANOLAS (ROM) 6.07 5.91 5.83 6.00 1191 85 aMARCHESE (GEN) 6.00 6.40 - 6.08 - 63 aMARIO RUI (EMP) 6.02 6.06 6.25 6.12 880 58 SMARQUEZ (VER) 5.58 5.40 - 5.17 813 77 RMARTIC (VER) 5.58 5.46 - 5.70 132 66 SMASIELLO (TOR) 6.00 6.00 - 6.00 - - aMASIELLO A. (ATA) 5.60 5.60 5.75 5.25 964 - RMAURICIO (LAZ) 6.00 5.81 6.25 6.00 935 - aMESBAH (SAM) 5.59 5.55 - 5.60 52 50 aMESTO (NAP) 5.00 4.75 - 4.75 48 - SMEXES (MIL) 5.71 5.67 6.83 4.75 899 69 aMILANOVIC MILAN (PAL) - - - - - - aMOLINARO (TOR) 5.75 5.64 5.25 5.56 882 76 RMORAS (VER) 5.85 5.94 5.88 5.67 608 76 aMORETTI (TOR) 6.10 6.13 6.17 6.08 1148 84 RMURRU (CAG) 5.33 5.17 4.75 4.75 775 - aNAGATOMO (INT) 5.50 5.39 - 5.17 - - aNATALI (SAS) - - - - - - aNICA (CES) 5.62 4.88 - 4.50 154 - aNOVARETTI (LAZ) 5.50 5.33 - 6.00 732 - aOGBONNA (JUV) 5.97 5.87 - 6.30 - 58 aORTIZ (PAL) - - - - - - aPALETTA (MIL) 5.67 5.54 6.00 5.80 840 69 aPASQUALE (UDI) 5.67 5.50 5.67 5.50 420 67 aPEDRO MENDES (PAR) 5.67 5.63 5.88 5.50 625 67 aPELUSO (SAS) 5.55 5.37 5.50 5.25 722 71 aPERES (TOR) 6.06 6.29 5.38 6.00 641 71 aPERICO (CES) 5.65 5.46 5.63 5.30 663 66 SPIRIS (UDI) 5.76 5.70 5.67 5.65 666 71 SPISANO E. (VER) 5.45 5.18 5.75 5.60 468 72 aPISANO F. (CAG) 5.36 5.32 - 5.40 - 41 aRANOCCHIA (INT) 5.88 6.00 5.83 5.75 883 86 aREGINI (SAM) 5.63 5.50 5.75 5.30 904 67 aRICHARDS (FIO) 6.00 5.92 - 6.00 525 - aRISPOLI (PAL) 5.64 5.61 5.67 5.65 318 68 RRODRIGUEZ GON. (FIO) 5.94 6.27 7.00 6.30 1189 81 aRODRIGUEZ GUI. (VER) 5.69 5.56 5.83 6.38 500 - aROMAGNOLI (SAM) 5.98 6.00 5.88 5.68 846 67 aRONCAGLIA (GEN) 5.80 5.57 5.38 5.80 611 78 RROSI (FIO) 5.75 5.75 - 5.50 438 - RROSSETTINI (CAG) 5.77 5.81 6.00 5.92 609 61 aRUGANI (EMP) 6.14 6.39 5.25 6.54 839 56 SSANTACROCE (PAR) 5.45 5.46 5.17 5.17 284 57 aSANTON (INT) 6.25 6.25 6.00 6.17 725 - SSARDO (CHI) 5.70 5.67 - 5.75 - - aSCALONI (ATA) 5.75 5.75 - 6.00 231 - SSILVESTRE (SAM) 6.08 6.00 6.13 5.77 965 70 aSOMMA (EMP) 5.75 5.50 - 5.50 76 - aSORENSEN (VER) 5.50 5.38 - 5.50 - - aSPOLLI (ROM) - - - - - - aSTENDARDO (ATA) 5.97 6.19 6.83 6.28 780 69 aSTRINIC (NAP) 5.58 5.75 5.00 5.75 722 - aTAMBE (GEN) - 6.00 - 6.00 - - aTERZI (PAL) 5.62 5.54 5.50 5.83 705 76 aTOMOVIC (FIO) 5.69 5.81 5.00 5.90 616 64 aTONELLI (EMP) 6.02 6.45 - 6.67 377 49 STOROSIDIS (ROM) 5.85 5.88 5.00 6.17 479 69 aVITIELLO (PAL) 6.06 6.06 6.00 6.20 772 - aVOLTA (CES) 5.62 5.44 - 5.31 362 59 aVRSALJKO (SAS) 6.15 6.15 - 6.38 500 72 aWAGUE (UDI) 6.17 6.86 7.75 6.13 1065 - aYANGA MBIWA (ROM) 5.68 5.62 5.00 5.77 671 72 SZAPPACOSTA (ATA) 5.95 6.36 - 6.17 95 54 RZUKANOVIC (CHI) 5.96 6.02 6.00 5.71 918 71 RZUNIGA (NAP) 5.42 5.75 - 5.63 - - a

CENTROCAMPISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ACQUAH (SAM) 5.71 5.45 5.83 5.33 800 48 SALLAN (UDI) 6.08 6.19 5.63 6.00 861 57 aANTONELLI (MIL) 6.06 6.44 5.50 6.46 765 49 aAQUILANI (FIO) 5.89 5.79 5.50 5.89 549 51 SBADELJ (FIO) 5.55 5.50 6.00 5.67 1006 58 aBADU (UDI) 5.88 5.85 - 5.61 329 49 aBARRETO E. (PAL) 6.20 6.46 5.67 7.05 683 62 RBASELLI (ATA) 5.94 5.91 5.75 5.75 331 45 SBASHA (TOR) 6.25 7.75 7.75 9.50 615 - RBERGDICH (GEN) 5.60 5.67 5.50 5.83 433 - RBIGLIA (LAZ) 6.34 6.57 7.75 6.27 1696 81 aBIONDINI (SAS) 5.83 5.77 5.75 5.86 414 50 aBIRSA (CHI) 5.92 5.91 5.50 5.83 759 49 aBOLZONI (PAL) 5.83 5.73 - 6.07 - 52 aBONAVENTURA (MIL) 6.18 6.64 6.00 6.46 1009 53 aBORJA VALERO (FIO) 5.98 6.21 5.25 6.14 985 57 SBRIENZA (CES) 6.22 7.05 7.50 6.17 1249 62 RBRIGHI (SAS) 5.81 5.69 5.75 5.58 379 49 aBRILLANTE (EMP) 4.50 4.50 - 4.50 - - aBROZOVIC (INT) 6.14 5.93 5.33 6.25 680 - aCANDREVA (LAZ) 6.37 7.24 8.50 6.27 1303 75 aCARBONERO (CES) 5.31 5.35 6.00 5.67 950 54 RCARMONA (ATA) 5.83 5.62 5.33 5.46 870 52 aCASCIONE (CES) 5.94 5.67 - 5.69 249 44 aCATALDI (LAZ) 5.94 5.69 6.33 5.00 798 - SCAZZOLA (CES) - - - - - - aCHIBSAH (SAS) 6.00 6.00 - 6.00 133 - aCHOCHEV (PAL) 5.86 5.71 - 6.00 536 - aCHRISTIANSEN (CHI) 6.00 6.00 - 6.00 469 - aCHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.97 6.26 5.50 5.81 335 56 RCIGARINI (ATA) 5.94 5.83 5.63 5.96 972 55 aCOFIE (CHI) 5.77 5.75 - 5.81 - 39 aCONTI (CAG) 5.72 5.59 - 5.80 1413 55 RCORREA (SAM) 5.00 5.00 - 5.00 305 - aCOSSU (CAG) 5.95 6.05 5.75 6.33 633 45 SCOSTA T. (GEN) 5.50 5.50 - 5.50 - - aCRISETIG (CAG) 5.80 5.66 5.33 5.70 942 48 aCROCE (EMP) 6.22 6.30 6.25 6.38 1049 43 RD'ALESSANDRO (ATA) 5.79 5.68 - 6.13 189 45 SDAVID LOPEZ (NAP) 5.77 5.75 5.00 5.73 943 53 aDE FEUDIS (CES) 5.82 5.68 5.63 5.50 561 48 aDE GUZMAN (NAP) 5.64 6.10 5.38 6.05 622 49 RDE JONG (MIL) 5.89 5.97 6.25 5.83 901 51 SDE ROSSI (ROM) 5.88 6.00 7.00 5.77 1184 66 RDELLA ROCCA (PAL) 5.75 5.50 - 6.00 - - aDESSENA (CAG) 5.90 6.05 5.67 5.85 682 45 aDIAMANTI (FIO) 6.00 6.33 5.75 7.50 487 - aDUNCAN (SAM) 5.93 5.83 6.00 5.83 418 44 aEKDAL (CAG) 6.21 6.62 5.75 5.79 1300 54 aEL KADDOURI (TOR) 5.85 5.87 5.50 6.00 836 59 RFARNERUD (TOR) 6.00 6.50 7.25 6.69 605 59 aFELIPE ANDERSON (LAZ) 6.58 8.08 10.75 8.55 2146 93 aFERNANDES (UDI) 5.80 6.04 5.33 6.04 291 48 aFERNANDEZ M. (FIO) 6.32 6.75 5.75 6.63 862 57 SFLORENZI (ROM) 6.06 6.31 6.38 6.73 927 64 RGARGANO (NAP) 6.17 6.03 - 5.71 462 48 SGAZZI (TOR) 6.05 5.86 6.17 5.73 756 59 RGIORGI (CES) 5.77 5.59 5.50 5.64 825 52 aGONZALEZ ALV. (TOR) 5.83 5.83 - 5.75 355 - RGRASSI (ATA) 6.00 6.00 - 6.00 - - aGRECO (VER) 5.80 5.67 5.75 5.58 136 54 aGUARIN (INT) 6.09 6.98 6.38 7.36 1180 76 aGUILHERME (UDI) 5.70 5.71 6.13 5.73 853 57 aHALLBERG (UDI) 5.83 5.75 - 5.67 - - aHALLFREDSSON (VER) 5.95 6.14 7.00 6.00 969 68 SHAMSIK (NAP) 5.69 6.46 6.38 5.81 894 53 S

ARBITRO RizzoliASSISTENTI Nicoletti-Padovan

IV De Luca ADD. Irrati-GervasoniPREZZI da 35 a 200 euro

TV SkySport 1 HD,Supercalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

2.15X

3.352

3.45

ARBITRO DoveriASSISTENTI Manganelli-Gava

IV Marrazzo ADD. Damato-NascaPREZZI da 30 a 275 euro

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1HD; Premium Calcio 1,

Calcio HD

1

2.50X

3.202

2.95

ARBITRO GuidaASSISTENTI Cariolato-Schenone

IV LongoADD. Cervellera-MarescaPREZZI da 14 a 200 euro

TV Sky Calcio 4 HD;Premium

Calcio 4

1

2.85X

3.102

2.65

ARBITRO PeruzzoASSISTENTI Fiorito-Tasso

IV BarbiratiADD. Tommasi-Pinzani

PREZZI da 25 a 305 euroTV Sky Calcio 2 HD;

Premium Calcio 2,Calcio 2 HD

1

1.20X

6.252

17.0

Magic +3RCampionato

Page 23: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

23SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

22. BENUSSI 18. MORAS

3. E. PISANO

4. MARQUEZ

26. SALA

10. HALLFREDSSON

77. TACHTSIDIS

8. OBBADI11. JANKOVIC

9. TONI

21. J. GOMEZ

1. LEALI15. KRAJNC56. PULZETTI

26. MUDINGAYI18. DJURIC

92. DEFREL

11. BRIENZA

5. GIORGI

17. MAGNUSSON

25. CAPELLI

24. PERICO

44. BRKIC 15. ROSSETTINI

8. AVELAR

37. DIAKITÈ

21. BALZANO

10. JOAO PEDRO

4. CRISETIG

20. EKDAL

7. COSSU

25. SAU

17. FARIAS

22. MARCHETTI33. MAURICIO

5. BRAAFHEID

3. DE VRIJ20. BIGLIA

16. PAROLO8. BASTA

87. CANDREVA

6. S. MAURI

11. KLOSE

7. F. ANDERSON

Oggi ore 15 a CagliariSTADIO Sant’EliaAndata 2-4

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 F. Pisano, 2 Ale. Gonzalez, 33 Capuano, 3 Murru, 16 Dessena 5 Conti, 22 Husbauer, 90 Cop, 40 Mpoku, 9 Longo. ALLENATORE Zeman.BALLOTTAGGI Crisetig-Conti 60-40%, Ekdal-Dessena 70-30%, Cossu-Mpoku 60-40%.SQUALIFICATI Ceppitelli (1). DIFFIDATI Longo, Ale. Gonzalez.INDISPONIBILI Donsah (7 giorni).ALTRI Barella, Carboni, Caio Rangel, Muroni.DRITTE SÌ Joao Pedro NO Farias

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha,85 Novaretti, 27 Cana, 39 Cavanda,

17 Pereirinha, 23 Onazi, 24 Ledesma, 32 Cataldi,19 Lulic, 14 B. Keita, 34 Perea. ALL. Pioli.

BALLOTTAGGI Braafheid-Cavanda 60-40%,S. Mauri-Lulic 80-20%, Klose-B. Keita 80-20%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Basta, Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi, Radu.

INDISPONIBILI F. Djordjevic (20 giorni), Gentiletti (20),Konko (15), Radu (10).

ALTRI Ciani, Ederson, Sculli, Tounkara.DRITTE SÌ F. Anderson NO Braafheid

21PUNTI

52PUNTI

CAGLIARI4-3-3

LAZIO4-2-3-1

23. LAMANNA

20. TINO COSTA

18. BERGDICH

88. RINCON

21. EDENILSON

4. DE MAIO

8. BURDISSO

14. RONCAGLIA10. PEROTTI

22. BORRIELLO

24. IAGO

31. KARNEZIS75. HEURTAUX

34. GABRIEL SILVA

2. WAGUE

89. PIRIS

6. ALLAN

33. KONE

66. PINZI

27. WIDMER

77. THEREAU

10. DI NATALE

Oggi ore 15 a GenovaSTADIO FerrarisAndata 4-2

PANCHINA 39 Sommariva, 40 Prisco, 2 Tambè, 5 Izzo, 15 Marchese, 33 Kucka, 38 Mandragora, 93 Laxalt, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 11 Niang. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Borriello-Niang 60-40%, Roncaglia-Izzo 60-40%, Rincon-Kucka 60-40%. SQUALIFICATI Bertolacci (1). DIFFIDATI Burdisso, Kucka, Roncaglia. INDISPONIBILI Ariaudo (40 giorni), Perin (10), Bertolacci (7).ALTRI Antonini, Falou, Ghiglione, Panico, Soprano, Parente.DRITTE SÌ Borriello NO De Maio

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret,18 Bubnjic, 26 Pasquale, 21 Hallberg,

7 Badu, 8 Fernandes, 13 A. Zapata, 94 Aguirre,9 Perica, 82 Geijo.

ALLENATORE Stramaccioni.BALLOTTAGGI Thereau-Guilherme 55-45%,

Gabriel Silva-Pasquale 55-45%, Di Natale-Geijo 55-45%.SQUALIFICATI Danilo (1).

DIFFIDATI Piris, Heurtaux, Fernandes, Kone, Thereau.INDISPONIBILI Domizzi (5 giorni), Evangelista (stagione finita).

ALTRI Jadson, Bochniewicz.DRITTE SÌ Allan NO Gabriel Silva

37PUNTI

33PUNTI

GENOA3-4-3

UDINESE4-4-1-1

PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 33 Agostini, 71 Martic, 2 Gu. Rodriguez, 28 Brivio, 5 Sorensen, 19 Greco, 20 Christodoulopoulos, 70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 N. Lopez. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Marquez-Gu. Rodriguez 60-40%, Obbadi-Martic 70-30%. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Martic, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Valoti, N. Lopez. INDISPONIBILI Ionita (da valutare). ALTRI Marques, Campanharo, Valoti, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Marquez

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan,2 Nica, 6 Lucchini, 14 Volta, 7 Carbonero,

8 De Feudis, 34 Cascione, 44 Cazzola,9 A. Rodriguez, 19 Succi.

ALLENATORE Di Carlo.BALLOTTAGGI Magnusson-Lucchini 80-20%,

Mudingayi-Cascione-De Feudis 40-35-25%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Carbonero, Mudingayi, Renzetti e A. Rodriguez.INDISPONIBILI Marilungo (2 giorni), Tabanelli (10), Yabré (30),

Valzania (10), Zé Eduardo (2), Renzetti (da valutare).ALTRI Moncini. DRITTE SÌ Pulzetti NO Magnusson

21PUNTI

CESENA4-3-1-2

1. NETO 19. BASANTA

28. ALONSO

2. GO. RODRIGUEZ

4. RICHARDS

20. B. VALERO5. BADELJ

10. AQUILANI

74. SALAH

18. DIAMANTI 33. M.GOMEZ.

2. VIVIANO5. ROMAGNOLI

21. SORIANO

17. PALOMBO

14. OBIANG

99. ETO’O

18. BERGESSIO

23. EDER

19. REGINI

26. SILVESTRE

29. DE SILVESTRI

Oggi ore 18.30 a FirenzeSTADIO FranchiAndata 1-3

PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 40 Tomovic, 6 Vargas, 38 Rosi, 32 Lazzari, 14 M. Fernandez, 16 Kurtic, 9 Gilardino, 17 Joaquin, 30 Babacar. ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI Diamanti–Joaquin 60-40%,Aquilani–M. Fernandez 60-40%.SQUALIFICATI Ilicic (1).DIFFIDATI Basanta, M. Gomez, Kurtic.INDISPONIBILI Rossi (15 giorni), Tatarusanu (5), Pasqual (5), Savic (5), Bernardeschi (5), Pizarro (5).ALTRI Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui.DRITTE SÌ M. Gomez NO Richards

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero,3 Mesbah, 25 A. Coda, 6 Duncan, 8 Correa,

77 Wszolek, 30 Acquah, 22 Rizzo, 32 Marchionni,9 Okaka, 24 Muriel.

ALLENATORE Mihajlovic.BALLOTTAGGI Bergessio-Okaka 60-40%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Regini, Romagnoli, De Silvestri, Duncan.

INDISPONIBILI Cacciatore (7 giorni), De Vitis (3 mesi).ALTRI Ivan, Massolo, L. Djordjevic, Lulic, Munoz.

DRITTE SÌ De Silvestri NO Bergessio

46PUNTI

48PUNTI

FIORENTINA4-3-2-1

SAMPDORIA4-3-3

HERNANES (INT) 5.91 6.28 - 7.17 540 67 RHETEMAJ (CHI) 5.98 5.80 6.00 5.82 684 50 aHUSBAUER (CAG) - - - - 247 - aIAGO (GEN) 6.10 6.95 5.50 6.63 646 60 SIZCO (CHI) 5.94 6.25 5.83 5.93 618 48 aJAJALO (PAL) 5.83 5.67 6.00 6.00 736 - aJANKOVIC B. (VER) 5.75 6.00 5.83 6.60 544 61 aJOAO PEDRO (CAG) 5.72 6.22 7.33 6.17 1103 54 RJOAQUIN (FIO) 6.29 6.79 7.67 7.19 910 61 RJORGINHO (NAP) 5.46 5.29 - 5.25 - 39 aJORQUERA (PAR) 5.75 5.82 5.25 5.70 718 50 RKONE (UDI) 5.75 5.84 6.83 5.60 775 56 RKOVACIC (INT) 5.83 6.42 4.75 6.41 732 65 SKUCKA (GEN) 5.89 5.96 5.50 5.86 576 58 aKURTIC (FIO) 5.53 5.62 5.00 5.36 854 53 aLAXALT (GEN) 5.83 5.71 6.00 5.88 131 - RLAZAREVIC (SAS) 5.94 6.33 - 6.38 90 - SLAZZARI (FIO) - - - - - - aLEDESMA (LAZ) 5.43 5.29 - 5.00 277 - SLESTIENNE (GEN) 5.75 5.88 5.50 6.25 454 58 RLILA (PAR) 5.75 6.40 6.67 7.50 459 - aLODI (PAR) 5.42 5.62 - 5.78 - 40 aLULIC (LAZ) 6.15 6.62 - 6.88 525 63 RMANDRAGORA (GEN) 7.00 6.50 - 6.50 - - aMARCHIONNI (SAM) 5.50 5.50 - - - - aMARESCA (PAL) 5.93 5.86 5.17 5.92 594 58 RMARRONE (JUV) - - - - - - aMAURI J. (PAR) 5.98 6.02 6.33 6.05 945 56 aMAURI S. (LAZ) 6.26 7.31 6.00 6.45 609 62 SMEDEL (INT) 5.96 5.79 6.25 5.83 1120 73 aMENEZ (MIL) 6.04 7.66 8.25 7.04 1379 61 RMERTENS (NAP) 5.75 5.98 5.50 5.68 613 49 RMIGLIACCIO (ATA) 5.92 6.00 5.67 6.13 467 48 SMISSIROLI (SAS) 5.96 6.31 6.50 6.55 964 60 aMORALEZ (ATA) 6.05 6.74 5.25 7.20 540 49 SMPOKU (CAG) 6.00 6.36 5.75 7.00 977 - SMUDINGAYI (CES) 6.00 5.70 5.88 5.75 704 - aNAINGGOLAN (ROM) 6.43 6.70 5.67 6.73 700 60 SNOCERINO (PAR) 5.58 5.87 5.38 6.25 404 45 aOBBADI (VER) 6.09 6.00 5.83 6.13 615 62 ROBI (INT) 5.62 5.94 - 5.63 - - aOBIANG (SAM) 6.14 6.36 5.50 6.50 853 50 aONAZI (LAZ) 5.80 5.65 - 5.57 364 57 aPADOIN (JUV) 5.86 5.75 - 5.83 392 - aPALOMBO (SAM) 6.06 6.10 6.00 6.11 963 52 RPAREDES (ROM) 5.75 6.38 - 6.00 729 - aPAROLO (LAZ) 6.10 6.63 7.83 6.21 1513 78 RPELLEGRINI (ROM) 6.00 6.00 - - - - aPEPE (JUV) 5.83 5.83 5.75 5.83 500 - SPEREIRINHA (LAZ) 5.25 5.25 - 5.00 - - aPEREYRA (JUV) 6.20 6.39 5.88 6.41 1085 60 aPEROTTI (GEN) 6.34 6.70 6.00 6.67 1034 68 aPINZI (UDI) 5.91 5.62 5.67 5.63 652 54 aPJANIC (ROM) 6.00 6.29 4.50 6.50 698 57 SPOLI (MIL) 6.02 6.07 6.17 5.86 1083 54 aPUCCIARELLI (EMP) 5.98 6.36 6.00 6.28 722 37 RPULZETTI (CES) 6.00 6.43 6.00 6.63 134 - SQUAISON (PAL) 6.14 7.07 5.25 6.25 302 - SRADOVANOVIC (CHI) 5.90 5.88 6.00 6.30 775 51 RRIGONI (PAL) 6.09 6.57 5.88 6.79 796 64 aRINCON (GEN) 6.11 6.05 6.17 6.10 759 64 aRIZZO (SAM) 6.00 6.18 - 5.88 - 38 aSALA (VER) 6.21 6.43 5.83 7.33 874 - aSALAH (FIO) 6.50 8.00 7.33 8.00 860 - SSAPONARA (EMP) 6.19 7.25 8.13 5.67 1032 - RSCHELOTTO (CHI) 5.70 5.68 6.25 5.67 795 51 aSHAQIRI (INT) 6.11 6.44 5.88 6.25 784 - RSIGNORELLI (EMP) 5.83 6.33 - 5.70 836 - aSORIANO (SAM) 6.02 6.04 5.83 6.06 759 49 RSTURARO (JUV) 6.00 5.73 - 5.57 258 47 S

SUSO (MIL) - - - - - - aTACHTSIDIS (VER) 5.94 6.09 5.50 6.35 724 63 aTAIDER (SAS) 6.00 6.41 6.00 6.31 716 56 RVAJUSHI (CHI) - 6.00 - 6.00 - - aVALDIFIORI (EMP) 6.37 6.48 6.17 6.41 1055 43 aVAN GINKEL (MIL) 5.50 5.33 6.00 5.17 683 - RVARELA (PAR) 5.64 5.72 5.75 5.75 564 - RVARGAS J. (FIO) 5.88 6.25 - 7.75 344 - SVAZQUEZ (PAL) 6.35 7.13 6.25 6.86 1151 70 aVECINO (EMP) 6.12 6.33 6.75 6.63 1107 44 SVERDI (EMP) 5.95 6.05 6.17 6.09 335 32 aVIDAL (JUV) 6.18 6.80 5.88 7.44 906 59 aVIVES (TOR) 5.68 5.79 - 5.90 883 60 SWIDMER (UDI) 5.92 6.19 6.13 6.15 741 56 aWSZOLEK (SAM) 4.75 4.75 - 4.75 165 - aZAPATA A. (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aZIELINSKI (EMP) 6.03 5.94 5.67 5.78 400 32 a

ATTACCANTIGIOCATORE MEDIA

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OPTA INDEX

GAZZA INDEX

AGUIRRE (UDI) 5.50 5.75 - 5.75 - - aAMAURI (TOR) 5.90 6.03 5.75 5.75 403 60 RBABACAR (FIO) 6.17 7.17 5.75 6.83 214 55 SBELFODIL (PAR) 5.33 5.35 6.13 5.06 903 61 aBELOTTI (PAL) 6.00 6.70 6.00 6.50 219 63 RBERARDI (SAS) 6.22 7.07 6.63 6.86 951 66 aBERGESSIO (SAM) 5.77 6.05 - 6.25 - 43 aBIANCHI (ATA) 5.54 5.50 - 5.75 - 47 aBOAKYE (ATA) 5.50 5.91 5.25 5.57 189 49 RBONAZZOLI (INT) 5.75 5.75 - 6.00 - - aBORRIELLO (GEN) 5.67 5.62 5.50 6.00 254 - aBOTTA (CHI) 5.88 5.67 - 5.70 384 56 aCALLEJON (NAP) 5.88 6.86 5.38 6.86 670 57 aCERCI (MIL) 5.50 5.75 5.33 5.83 360 - RCODA M. (PAR) 6.23 6.64 6.00 6.79 451 57 aCOP (CAG) 5.75 6.17 - 6.50 198 - aDEFREL (CES) 5.98 6.69 6.63 6.58 907 64 aDESTRO (MIL) 5.87 6.87 6.67 6.44 553 53 aDI NATALE (UDI) 6.26 7.58 7.13 6.10 736 64 aDJURIC (CES) 5.72 6.05 5.88 5.94 485 54 aDOUMBIA (ROM) 4.62 4.62 4.75 4.25 414 - RDYBALA (PAL) 6.48 7.94 5.75 8.36 958 78 aEDER (SAM) 6.31 7.35 7.33 6.38 1213 68 aETO'O (SAM) 6.43 6.93 7.50 6.63 1208 - RFARIAS (CAG) 5.72 6.18 6.50 5.88 927 58 aFERNANDINHO (VER) 6.00 6.00 - - - - aFLOCCARI (SAS) 5.78 6.16 5.50 6.25 211 50 SFLORO FLORES (SAS) 5.85 5.94 6.00 5.79 393 54 SGABBIADINI (NAP) 6.21 7.62 5.83 7.82 488 57 RGEIJO (UDI) 5.88 6.50 - 7.17 198 - RGHEZZAL (PAR) 5.43 5.60 5.75 5.25 704 56 RGILARDINO (FIO) 5.60 5.80 5.00 5.75 279 - SGOMEZ M. (FIO) 5.62 6.09 - 6.29 1682 80 RGOMEZ T. (VER) 6.00 6.33 7.50 6.13 821 75 aHARASLIN (PAR) 6.00 6.00 - 6.00 - - aHIGUAIN (NAP) 6.09 7.39 6.50 6.89 1042 65 aIBARBO (ROM) 6.27 6.65 - 6.21 221 57 RINSIGNE (NAP) 5.85 6.35 - 5.67 - 43 aITURBE (ROM) 5.88 6.09 5.50 5.88 623 62 aJOAO SILVA (PAL) 5.50 5.00 - - - - aKEITA B. (LAZ) 5.83 5.77 5.75 5.64 692 70 aKLOSE (LAZ) 5.98 7.16 9.13 6.67 1259 86 aLJAJIC (ROM) 6.10 7.04 5.75 7.17 511 63 aLLORENTE (JUV) 5.72 6.37 5.33 7.00 501 58 aLONGO (CAG) 5.62 5.53 5.50 5.64 636 51 aMACCARONE (EMP) 6.08 7.02 5.88 6.91 731 46 SMARTINEZ (TOR) 5.64 6.07 5.00 6.58 267 57 S

MATRI (JUV) 5.97 7.15 - 6.11 577 59 RMAXI LOPEZ (TOR) 5.80 6.28 6.75 6.73 608 66 RMCHEDLIDZE (EMP) 5.77 5.96 7.25 5.67 528 41 RMEGGIORINI (CHI) 6.02 6.41 7.13 6.35 860 68 RMORATA (JUV) 6.33 7.24 6.83 7.00 556 62 RMURIEL (SAM) 6.04 6.82 8.25 7.29 1047 67 aNIANG (GEN) 6.20 7.00 6.50 7.40 538 66 SNICO LOPEZ (VER) 5.82 6.68 7.00 7.00 449 68 SOKAKA (SAM) 6.09 6.52 6.88 6.42 856 60 aPALACIO (INT) 5.66 6.32 7.88 6.58 1030 83 SPALLADINO (PAR) 5.50 5.94 5.75 6.08 135 48 RPALOSCHI (CHI) 5.94 6.67 8.00 7.33 1068 73 RPAVOLETTI (GEN) 5.83 6.10 5.75 6.00 189 58 aPAZZINI (MIL) 5.36 5.64 4.83 5.40 298 43 SPELLISSIER (CHI) 6.08 6.81 6.00 5.90 388 57 aPEREA (LAZ) 5.50 5.50 - 5.50 162 - RPERICA (UDI) - 6.00 - 6.00 -55 - a

PINILLA (ATA) 5.89 6.42 6.50 6.95 626 61 RPODOLSKI (INT) 5.30 5.30 5.17 5.63 600 69 SPOZZI (CHI) 5.50 5.75 - 6.00 - - aPUSCAS (INT) 6.00 6.00 - - 101 - aQUAGLIARELLA (TOR) 6.33 7.43 7.33 7.32 1283 80 RRODRIGUEZ (CES) 5.87 6.57 7.00 6.43 388 55 SSANSONE N. (SAS) 5.96 6.54 7.50 7.00 861 66 aSAU (CAG) 6.03 6.66 5.83 6.50 540 52 RSAVIOLA (VER) 5.79 6.36 - 6.75 - - aSUCCI (CES) 5.50 6.75 - 4.50 48 - RTAVANO (EMP) 5.62 5.93 5.25 6.35 527 39 aTEVEZ (JUV) 6.63 8.40 7.38 8.81 1312 79 aTHEREAU (UDI) 6.04 6.83 6.00 6.96 340 57 aTONI (VER) 6.18 7.50 9.63 8.27 1181 87 aVERDE (ROM) 6.10 6.50 5.50 5.50 499 - RZAPATA D. (NAP) 6.17 7.67 7.25 6.50 547 57 SZAZA (SAS) 5.86 6.77 5.25 7.14 676 59 a

ARBITRO RocchiASSISTENTI Vuoto-Musolino

IV IoriADD. Di Bello-Fabbri

PREZZI da 20 a 50 euroTV Sky Calcio 3 HD;

PremiumCalcio 3

1

4.33X

3.702

1.80

ARBITRO MazzoleniASSISTENTI Passeri-Raparelli

IV RanghettiADD. Massa-Di Paolo

PREZZI da 15 a 100 euroTV Sky Calcio 5 HD;

PremiumCalcio 5

1

1.95X

3.402

4.00

ARBITRO OrsatoASSISTENTI Preti-La Rocca

IV VivenziADD. Baracani-GhersiniPREZZI da 14 a 75 euro

TV Sky Calcio 6 HD;Premium

Calcio 6

1

1.85X

3.552

4.33

ARBITRO BantiASSISTENTI Dobosz-Petrella

IV Bianchi ADD. Tagliavento-CandussioPREZZI da 20 a 150 euro

TV Sky Supercalcio HD,Calcio 1 HD;

Premium Calcio,Calcio HD

1

1.70X

3.652

5.25

Oggi ore 15 a VeronaSTADIO BentegodiAndata 1-1

32PUNTI

VERONA4-3-3

1. BUFFON 5. OGBONNA

19 BONUCCI

14. BARZAGLI

14. LLORENTE

26. LICHTSTEINER

23. VIDAL

20. PADOIN

27. STURARO

33. EVRA

10. TEVEZ

33. SEPE26. TONELLI11. CROCE

6. VALDIFIORI

88. VECINO

7. MACCARONE 5. SAPONARA

20. PUCCIARELLI

21. MARIO RUI

24. RUGANI

23. HYSAJ

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 17 De Ceglie, 24 Vitale, 37 Pereyra, 39 Marrone, 32 Matri, 7 Pepe, 9 Morata. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Tevez-Morata 55-45%. Sturaro-Pereyra 60-40%, Ogbonna-Chiellini 70-30%.SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Bonucci, De Ceglie, Lichtsteiner, Ogbonna, Pereyra, Vidal. INDISPONIBILI Asamoah (40 giorni), Romulo (50), Caceres (stagione finita), Pogba (40), Pirlo, Marchisio e Coman (da valutare). ALTRI nessuno.DRITTE SÌ Lichtsteiner NO Llorente

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi,50 Somma, 19 Barba, 2 Laurini, 8 Signorelli,4 Diousse, 25 Brillante, 18 Verdi, 27 Zielinski,

9 Mchedlidze, 10 Tavano.ALLENATORE Sarri.

BALLOTTAGGI Tonelli-Barba 70-30%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Maccarone, Tonelli.INDISPONIBILI Guarente (da valutare).

ALTRI Biggeri, Piu.DRITTE SÌ Saponara NO Hysaj

67PUNTI

33PUNTI

JUVENTUS3-5-2

EMPOLI4-3-1-2

ARBITRO GiacomelliASSISTENTI Paganessi-StalloneIV Stefani ADD. Valeri-Merchiori

PREZZI da 30 a 70 euroTV SkySport 1 HD,

Supercalcio HD, Calcio 1HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

Oggi ore 21 a TorinoSTADIO Juventus StadiumAndata 2-0

1

1.36X

4.502

9.50

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, macalcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o intrasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in basea decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anchedella rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.

Page 24: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

24 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MONACO 1

ST. ETIENNE 1PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Erding (S) al 18’ s.t., Martial (M) al 24’ s.t.

MONACO (4-2-3-1) Subasic 6; Fabinho 5,5, Wallace 6, Raggi 6, Kurzawa 6; Toulalan 6, Kondogbia 6 (14’ s.t., Silva 5); Matheus 6 (21’ s.t. Martial 7), Moutinho 5,5, Carrasco 6,5; Berbatov 5,5 (38’ s.t., Germain 6).PANCHINA Stekelenburg, Abdennour, Elderson, Dirar.ALLENATORE Jardim 6.CAMBI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-3-3.AMMONITI Moutinho e Fabinho gioco scorretto, Raggi proteste.

ST. ETIENNE (4-3-3) Ruffier 6; Clerc 6, Theophile-Catherine 6, Perrin 6, Tabanou 6,5; Lemoine 6,5, Diomandé 6, N’Guemo 6 (dal 32’ s.t., Baysse 6); Monnet-Paquet 5,5, Erding 6,5 (dal 36’ s.t., Van Wolfswinkel 5), Mollo 6 (dal 43’ s.t., Brison s.v.). PANCHINA Moulin, Corgnet, Saint-Maximin, Bamba.ALLENATORE Galtier 6.CAMBI SISTEMA dal 32’ s.t. 3-4-3.AMMONITI Tabanou gioco scorretto.

ARBITRO Jaffredo 6.NOTE Spettatori 11mila circa.Tiri in porta: 2-3. Tiri fuori: 3-7.In fuorigioco: 4-1. Angoli: 6-2.Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. Anthony Martial, 19 anni, a destra con il braccio alzato, festeggia la rete del pari con i compagni AFP

GERMANIA

Borussia-BayernKlopp preparalo scherzetto

1«Non siamo mai stati al loro livello, però ci credevamo», ha detto il tecnico

Jurgen Klopp, 47 anni, allenatore del Borussia Dortmund AFP

Pierfrancesco Archetti

S iccome non decide ilcampionato, come nelrecente passato, dal-

l’avvicinamento a BorussiaDortmund-Bayern escono an-che alcune ammissioni inte-ressanti: «Noi non siamo al li-vello del Bayern, e se non er-ro, non lo siamo mai stati, maci siamo sempre rifiutati dicredere che non avevamopossibilità contro di loro. Enon lo pensiamo nemmenoora». Così Jürgen Klopp haspiegato non solo il momentoattuale del Borussia, decimo a31 punti dalla capolista, mapure due anni di baldorie etrionfi sui bavaresi, con ladoppietta in Bundesliga e lasuperba finale di coppa 2012(5-2, tris di Lewandowski, oradall’altra parte).

ANTIRAZZISMO E’ verodunque che il match di oggi,ore 18.30 (diretta su SkySport 1 e Calcio 2), è un ex

scontro diretto, però «milioni ditifosi in Germania e nel mondo ciguarderanno», ha riferito il d.s.borussiano Michael Zorc chie-dendo il solito spettacolo. I fansdel Borussia si sono preparaticon una marcia anti razzismo enazismo. Un migliaio di loro ieriha corso per ricordare HeinrichCzerkus, custode del campo delBorussia e trucidato nel ‘45 inquanto oppositore di Hitler. Unminuto di silenzio sarà poi osser-vato in memoria delle vittime delvolo Germanwings. Fra gli scom-parsi anche tre soci del Bayern.

SENZA RIB-ROB Immobile è an-nunciato in panchina, mentreRobben, Ribery e Alaba sono gliultimi infortunati eccellenti diGuardiola. «Götze e Müller sonograndi giocatori, ma quandomancano quei due il Bayern sof-fre» ha scritto Franz Becken-bauer su «Bild». Sta a Pep smen-tirlo.

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27a GIORNATA Leverkusen-Amburgo; Eintracht-Hannover; Hoffenheim-Bo-russia Moenc.; Friburgo-Colonia; Wolf-sburg-Stoccarda; Werder-Mainz; Bo-russia Dortmund-Bayern. Domani: Augsburg-Schalke 04; Hertha-Pader-born. CLASSIFICA Bayern 64; Wolfsburg 54; Borussia Moenc. 47; Leverkusen 45; Schalke 04 39; Augsburg 38; Hoffenhe-im 37; Werder, Eintracht 34; Borussia Dortmund 33; Colonia, Mainz 30; Her-tha 29; Hannover 27; Amburgo, Fribur-go 25; Paderborn 24; Stoccarda 23.

Sboccia Martialma il Monaco frenacon il Saint Etienne 1La squadra di Jardim, prossima avversaria della Juve, pareggia e vede il titolo più lontano

Alessandro GrandessoPARIGI

@agrandesso

C erto, il pari sta più strettoal Monaco che con trepunti avrebbe potuto can-

didarsi formalmente per il tito-lo, in attesa del recupero con ilMontpellier e dei responsi dellerivali dirette già sul podio. Maanche nell’1-1 con il SaintEtienne, l’avversaria europea della Juventus ha confermato ilsolito pragmatismo. E la qualitàdi non darsi mai per vinta.Sfruttando di nuovo la cartadella gioventù. Quella travol-

gente di Martial, punta classe’95, al quinto gol nelle ultimequattro gare. Settimo su sei, sesi conta pure la doppietta conl’Under 21, nel 4-1 all’Olanda.In Francia l’hanno etichettatocome il nuovo Henry. La Juve,che lo seguì con interesse unpaio di anni fa, dovrà tenerlo abada.

NOBILTA’ Un giocatore, Martial,che sembrava bruciato ad iniziostagione. La scorsa estate, l’at-taccante formato a Lione, dadove è stato prelevato nel 2013per cinque milioni di euro, vole-va andarsene in Spagna, al Va-lencia, magari deluso dagli ad-

dii di Rodriguez e Falcao. Il Mo-naco si è opposto e il ragazzo èrimasto di controvoglia. Messosubito in riga però da Jardimche alla terza giornata non esi-tò a sostituirlo, dopo averlo fat-to partire dalla panchina. Unmessaggio chiarito poi anche inun’intervista del tecnico chespiegava come i giovani france-si non fossero disposti a fatica-re. Martial invece si è messo allavoro e a marzo è sbocciato.Confermando rete dopo rete larazza nobile di bomber vero.Capace di raddrizzare la partitacon il St Etienne entrando nellaripresa, in appena tre minuti, girando al volo di sinistro, di

potenza, il cross da sinistra diKurzawa (24’). E permettendocosì ai suoi di rimediare al van-taggio di Erding (18’ s.t.), bravoa inserirsi di testa tra Wallace eRaggi, al rientro dopo due mesidi stop.

CLASICO’ Il podio, per il clubdel Principato, resta comunquea portata. Anche perché doma-ni c’è lo scontro diretto con ilPsg di Verratti ospite del Marsi-glia di Bielsa. Primo contro ter-zo. Un duello, ribattezzato «cla-sicò» per via della rivalità tra ledue città e che potrebbe dare leprime indicazioni per la volatafinale, oltre che fare da palco-scenico al centesimo gol parigi-no di Ibrahimovic. Mentre oggiil Lione del capocannoniere La-cazette (23) tenta di riprender-si di nuovo la vetta, facendotappa a Guingamp. SenzaGourcuff, alle prese con il 18°infortunio dall’arrivo a Lionenel 2010.

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31a GIORNATA Monaco-St Etienne 1-1. Oggi: Guingamp-Lione; Lilla-Reims; Lorient-Rennes; Metz-Tolosa; Montpel-lier-Bastia; Nizza-Evian. Domani: Bor-deaux-Lens; Nantes-Caen; Marsiglia-Psg.CLASSIFICA Psg 59; Lione 58; Marsi-glia 57; Monaco 54; St Etienne 53; Bordeaux 48; Montpellier 45; Lilla 41; Nantes 40; Guingamp, Rennes 39; Nizza, Bastia 37; Caen, Reims, Evian 35; Lorient 34; Tolosa 32; Lens 25; Metz 23.

LONDRA

«C i servono sei vittoriee un pareggio, vivia-mo una situazione in

cui vorrebbe trovarsi qualsiasiclub. È una questione matema-tica, abbiamo bisogno di vince-re sei gare e pareggiarne una, eancora non lo abbiamo fatto».José Mourinho fa leva sui nu-meri nella corsa al titolo che ve-de il Chelsea in testa alla Pre-mier League con sei punti divantaggio sul Manchester City,che però ha una gara in più, enove incontri ancora da gioca-re. «Non sto pensando a quan-do e come vincere ma ogni vit-toria è una in meno di quelleche ci servono e una gara inmeno per gli avversari per rag-giungerci», aggiunge lo SpecialOne alla vigilia della sfida di

contro lo Stoke City. Per oggi indubbio Diego Costa, mentrenon sarà risparmiato inveceHazard, nonostante sia reducedal doppio impegno col Belgio.Alle 13.45 apertura con Arse-nal-Liverpool in lotta per laChampions.

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31a GIORNATA Arsenal-Liverpool; Everton-Southampton; Leicester-West Ham; Manchester United-Aston Villa; Swansea-Hull; West Bromwich-Qpr; Chelsea-Stoke. Domani: Burnley-Tot-tenham; Sunderland- Newcastle. Lunedì: Crystal Palace-Manchester City. CLASSIFICA Chelsea 67; Manchester City 61; Arsenal 60; Manchester Uni-ted 59; Liverpool 54; Southampton, Tottenham 53; Swansea 43; Stoke City,West Ham 42; Crystal Palace 36; Newcastle 35; Everton 34; West Bromwich 33; Aston Villa, Hull City 28; Sunderland 26; Burnley 25; Qpr 22; Leicester 19.

INGHILTERRA

Chelsea, i conti di Mou«Con sei vittorie è fatta»

BARCELLONA

N eymar sarà chiamatoa testimoniare nelprocesso che riguarda

il suo acquisto da parte delBarcellona e che vede fra gliimputati lo stesso club e gliultimi due presidenti, Roselle Bartomeu. Lo riporta «Ca-dena Ser», spiegando chedietro la richiesta della Pro-cura c’è il fatto che Neymarha firmato nove dei 13 con-tratti serviti a costruire il suoapprodo in blaugrana.Un’operazione che sembranon essersi ancora chiusa vi-sto che il Dis, fondo d’investi-mento che deteneva il 40%del cartellino di Neymar, ri-tiene di essere stato frodatonella trattativa conclusa fraBarcellona e Santos e recla-

ma ora 22 milioni di euro. Il Disha dato alle parti fino al 30 apri-le per chiarire alcuni aspettidella negoziazione, in caso con-trario adirà le vie legali per otte-nere quello che gli spetta. Oggiintanto l’Atletico Madrid sulcampo del Cordoba, domanitocca a Real Madrid (al Berna-beu col Granada) e Barcellona(a Vigo col Celta).

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29a GIORNATA Eibar-Rayo Vallecano 1-2. OGGI: Siviglia-Athletic Bilbao; Cordoba-At-letico Madrid; Almeria-Levante; Malaga-Real Sociedad. DOMANI: Real Madrid-Gra-nada; Valencia-Villarreal; Getafe-Deportivo; Celta Vigo-Barcellona. LUNEDI’: Espanyol-Elche. CLASSIFICA: Barcellona 68; Real Madrid 64; Valencia 60; Atletico Madrid 59; Sivi-glia 55; Villarreal 49; Malaga 44; Athletic Bilbao 39; Rayo 38; Real Sociedad 36; CeltaVigo 35; Espanyol 34; Getafe 29; Eibar 28; Elche 27; Deportivo La Coruna 26; Almeria e Levante 25; Granada 23; Cordoba 18.

SPAGNA

Caso Neymar: il giocatoretestimonierà al processo

BRASILELuxemburgo, boccachiusa col nastro� RIO (m.can.) Vanderlei Luxemburgo, allenatore del Flamengo si è presentato inconferenza stampa con la bocca tappata da un nastro adesivo per protestare contro un provvedimento disciplinare preso nei suoiconfronti dalla Federcalcio locale (Ferj). «Non riusciranno a zittirmi, starò in silenzio solo quando metterò questo», ha detto il tecnico prima di imbavagliarsi e avvisare che non avrebbe risposto a nessuna domanda.

CINAPrima sconfittaper Cannavaro� GUANGZHOU Il Guangzhou Evergrande di FabioCannavaro incassa la prima sconfitta in campionato: 2-1 sul

campodell’Henan Construction. Sotto dopo 8’, la formazione dell’ex difensore azzurro pareggia al 64’ con Zhang Linpeng, va di nuovo sotto e al 92’ fallisce dal dischetto con Elkeson la chance del 2-2. In classifica Guangzhou che resta a quota 7 punti dopo 4 gare.

SVIZZERAChiasso: Zambrottaa rischio esonero � CHIASSO (p.l.g.) Dopo la sconfitta casalinga per 3-0 contro il Le Mont, il Chiasso (seconda divisione svizzera) è a un passo dall’esonero di Zambrotta. Al termine dell’incontro di giovedì sera la curva è scesa in campo e sono volati spintoni e parole grosse con i giocatori. Il primo a pagare sarà il direttore generale Marco Degennaro. Gli aspetti sportivi del club saranno coordinati da Fabio Galante, fino a ieri sera esclusivamente d.s. della società.

TACCUINO

MondoRFrancia

Page 25: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

25SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PALAZZODI VETROdi RUGGIEROPALOMBO

L’ANALISIdi PAOLO CONDÒ twitter: paoloCond

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ONDÒd

OPINIONI

Una volta, tanto tempo fa,ci veniva raccontato cheporre un limite dimandati ai presidenti difederazione era

sbagliatissimo, perché le grandi carriere internazionali, quelle che portavano ai vertici delle federazioni mondiali, richiedevano una lunga gestazione. Una spiegazione condivisibile, che tuttavia finiva col generare veri e propri mostri di longevità presidenziale, con poltrone occupate anche per trenta e passa anni. Oggi non è più così. La Commissione Cultura del Senato presieduta da Andrea Marcucci (Pd) ha infatti in calendario per mercoledì prossimo discussione e forse anche voto sul disegno di legge destinato a porre un limite a quei mandati. Un ddl presentato ormai quasi due anni fa da Raffaele Ranucci (Pd), del quale è relatrice Josefa Idem (Pd), e sul quale a colpi di emendamento è intervenuto anche Franco Carraro (Fi). Tre senatori di lungo corso sportivo che a quella legge tengono molto, con visioni tuttavia assai diverse: i primi due pro limite secco ai due mandati, il terzo contrario in assoluto a un limite, ma disposto ad alzare l’asticella ai tre mandati. Una distanza soltanto apparentemente non eccezionale: se infatti entra in gioco l’effetto retroattivo della legge (valgono i mandati già consumati), come potrebbe accadere, come a suo tempo avrebbe voluto la Idem e come vogliono ancora i 5 Stelle, mezzo Consiglio nazionale (o quasi) verrebbe spazzato via alla prossima tornata elettorale, dopo i Giochi di Rio 2016. Immaginate voi con quale piacere dei presidenti di federazione interessati.

Dopo alterne vicende, e qualche vivace discussione, la Idem sembra aver coagulato un consenso

allargato sull’ipotesi dei due mandati secchi ma senza effetto retroattivo, talché presidenti decrepiti, vecchi o nuovi di zecca, avrebbero comunque davanti altri otto anni da numeri uno. Quanto a Carraro, che non si fida della sterilizzazione della retroattività perché si ricorda di quanto avvenne ai tempi di Onesti (fatto fuori dal Coni via ricorso proprio per quel motivo), è fermo ai tre mandati accompagnati da una norma transitoria: chi ha fatto un mandato, ne può fare soltanto altri due, chi ha fatto due o più mandati ne può fare uno soltanto. Quale che possa essere la soluzione, un vincitore c’è già: si chiama Giovanni Malagò, eletto con un limite di due mandati (otto anni), ma destinato per via dell’apparentamento tra presidenti di federazione e presidente Coni contenuto nella legge a giovarsene. Che finisca in un modo o nell’altro, infatti, a partire dal 2017 avrà sempre davanti otto ulteriori anni di regno. Opposizione (o nuovi prestigiosi incarichi) permettendo.

Avanti di questo passo rischia di diventare, dopo essere stato definito in tanti altri modi, Tavecchio il riformatore. Uscito più che indenne dal varo delle nuove regole finanziarie post Parma non particolarmente gradite alla Serie A e dalle forche caudine dello Juventus Stadium, il presidente della Federcalcio ha pronto un altro bello scossone. Complici gli scivoloni dell’apparato giudiziario federale, inciampato in qualche inchiesta e procedimento finiti fuori tempo massimo, Tavecchio ha in mente una mezza rivoluzione della Procura federale. Che verrà spaccata in due: una Procura riservata interamente ai Dilettanti con tre diverse aree di competenza (nord, centro, sud: Milano, Roma e Napoli) e una Procura riservata all’area professionistica e ai dirigenti. Tutto da varare nel Consiglio federale di fine aprile, con decorrenza primo luglio. Quando, passando per l’assegnazione delle competenze, la rivoluzione verrà completata.

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I l fatto che Berlusconi stia vendendo davvero il Milan dopoquasi trent’anni rende questa

domenica di campionato così strana da farla giocare al sabato, in ossequio alla fretta di sapere chi la spunterà fra Mr.Bee, Mr.Pink e gli altri capicordata asiatici. Palla a Inzaghi, il cui tormentato tirocinio vivrà oggi a Palermo un nuovo test: gestire la squadra in presenza di turbolenze societarie. Non semplice. Succederà a partire dalle 15, noi riprendiamo la rincorsa dalle 12.30, dall’esaltante «Mezzogiorno e mezzo di fuoco» (De Laurentiis ricorderà l’esilarante film di Mel Brooks) che promette di essere Roma-Napoli, inaugurazione del mini-torneo a cinque che assegna i posti europei alle spalle della Juve: sette sono gli scontri diretti rimasti, sette i punti che separano la Roma

seconda dalla Fiorentina sesta. E la squadra di Montella ospita alle 18.30 la Sampdoria nell’altro big match di giornata.

Se il giorno più facile per un allenatore è quello dei calendari - «prima o poi devi affrontarle tutte» - a 10 partite dal traguardo il «prima» si è ormai esaurito, e il «poi» cambia radicalmente da squadra a squadra. Anche perché stiamo parlando di un campionato particolarissimo, con uno scudetto e una retrocessione decisi da tempo, una zona europea molto ben delimitata e una retrocessione più ristretta che mai: Cagliari e Cesena sono assai inguaiate perché soltanto l’Atalanta è rimasta a tiro. Il che significa, al netto dei doverosi discorsi sul professionismo generale e sugli obblighi insiti nella nobiltà (Milan e Inter devono inseguire l’Europa per statuto finché la matematica lascia una remota possibilità), che a due mesi dal termine del torneo 12 squadre su 20 sostanzialmente conoscono già il loro destino. E questa non è una bella cosa.

Il calendario diventa decisivo. Prendiamo la Lazio, che delle cinque candidate alla Champions è la più lanciata grazie al fenomenale Anderson: se oggi passa a Cagliari, aprile può essere il mese della sua fuga, anche perché l’unico impegno sulla carta tremendo - la visita allo Stadium - è in programma il sabato di mezzo fra Juve-Monaco e Monaco-Juve. Difficile immaginare una situazione migliore per andare a Torino. A partire da oggi la Roma deve quindi stringere i denti per non farsi staccare; poi, a maggio, sarà lei a godersi le salite della Lazio. Negli ultimi tre turni Pioli è atteso a casa Samp, dal derby e a Napoli: le passeggiate di salute sono concepite in modo diverso. Guardate, infine, il calendario della Fiorentina: oggi ospita la Samp, il prossimo turno va a Napoli, e da lì al traguardo ha un filotto di sei avversarie col destino già scritto (fra loro la Juve, ma non le milanesi) più Cagliari e Cesena in casa, che chissà come saranno messe all’epoca. Potrebbe diventare una galleria del vento.

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In Senato si discute sui vertici delle federazioni

TUTTI I LIMITIDEL PRESIDENTE

FERNANDO ALONSOPilota della McLaren� Felicità, la vera felicità, è una qualità interiore. È uno stato d’animo. Se la tua mente è in pace, sei felice @alo_oficial

KEVIN STROOTMANCentrocampista Roma� Non ho più bisogno di queste.@Kevin_strootman

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter LORIS CAPIROSSIEx iridato moto� Oggi un po’ di gass @LorisCapirossi1

CHRIS BOSHGiocatore dei Miami Heat� L’unica cosa che amo più del basket è la famiglia. E voiche cosa apprezzate di più? @chrisbosh

Un campionato nel campionato

MINI-TORNEO PER L’EUROPA: PRONTI, VIA!

È una storia che somiglia, fatte ledebite proporzioni, a quando ilPartito Comunista Italiano

cambiò nome. Là si ruppero coppie, amicizie, persino famiglie. Il progetto che lega Alex Schwazer, l’olimpionico squalificato, a Sandro Donati, avanguardia storica della lotta all’uso di sostanze proibite, ricorda quella rottura per il popolo dell’antidoping. Una sua buona metà sostiene questa tesi: lo sport è un luogo a sé, dove l’asticella dei valori deve essere sempre più alta: ciò che vale per il cittadino, non esiste per il campione. Basta, chiuso, resti a casa.

Si può essere d’accordo o no. Senza dimenticare la storia, però. Questo è un Paese in cui, nel 2003, una sentenza della magistratura, quella

che portò alla prescrizione ma con motivazioni durissime del professor Conconi e di alcuni suoi collaboratori, certificò l’esistenza di una lista di campioni «trattati» con epo. La procura Coni, pure lei prescrivendo, dichiarò i «fatti alla stregua di una positività, con una forza probatoria insuperabile». Quei personaggi hanno avuto fior di seconde chance che nessun partito dell’antidoping è riuscito a mettere in discussione. Questo è un Paese in cui Alex Schwazer non è stato un diavolo capitato per caso in paradiso: le sue responsabilità sono grandi, ma nella sua positività c’è anche il ruolo di un sistema, che a un certo punto vede «sparire» un campione olimpico e se ne infischia. Per poi «scoprire» che è dopato.

In questo contesto, sono arrivati gli sms di Schwazer a Donati. Le risposte interlocutorie, le «condizioni pubbliche» poste dal tecnico, i lunghi incontri di Roma, anche con momenti che non erano quelli di una pizza fra amici.

Donati è sempre stato accusato di non mettere in discussione le sue certezze. Ora lo fa. Per esempio, aggiungendo un punto interrogativo alla domanda: è davvero impossibile essere competitivo senza sostanze proibite in uno sport di resistenza? E ancora: quanto un atleta reduce dall’ossessione del doping può davvero prendere un’altra strada? Si può trasformare tutto questo in occasione per aiutare a costruire un nuovo modello di antidoping? Senzasmettere di chiedersi: Schwazer ha detto tutta la verità o mancano ancora dei pezzi? Domande faticose, complicate, e anche coraggiose. Se qualcuno conosce già le risposte, beato lui. Chi ha il beneficio del dubbio, segua la storia, a luci accese. Diceva Pietro Mennea che lo sport deve sapersi guardare non da ciò che si vede, ma da ciò che non si vede. Basta incontri clandestini sull’autostrada e mail ermetiche. Più pubblico sarà il tentativo di rispondere a queste domande, più forte sarà l’antidoping.

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Un binomio che fa discutere

DONATI CON SCHWAZER, SFIDA CORAGGIOSALA RIFLESSIONEdi VALERIO PICCIONIemail: [email protected]

twitter: @vaprap

FORMULA 1 Twitter ufficiale dei GP� «Una campionessa #F1 la risposta giusta». Esclusiva con@CarmenJorda.@F1

ECIONI

Page 26: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

26 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 27: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

27SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA CORSA PER NON RETROCEDERE: IL VARESE E’ GIA’ SPACCIATO

difficilemediaDIFFICOLTÀ: facileSTATO DI FORMA: scarso buono ottimoREGOLAMENTO: le ultime 2 retrocedono, altre 2 al playout In MAIUSCOLO le gare in trasferta

TRAPANI

LATINA42 punti

CATANIA

35ªBari

36ªSPEZIA

37ªLanciano

38ªPERUGIA

39ªModena

40ªAVELLINO

41ª 42ª

40 punti

LANCIANO Catania PRO VERCELLI Perugia VARESE Bari ENTELLA

TERNANA

40 punti

SPEZIA Perugia CATANIA Frosinone LANCIANO Pro Vercelli MODENA

Modena

Pro Vercelli

Varese

CROTONEENTELLA

40 punti

MODENA Pro Vercelli AVELLINO Varese VICENZA LIVORNO Latina

MODENA

39 punti

Entella PESCARA Crotone LIVORNO Carpi TRAPANI Ternana LATINA

CITTADELLA

39 punti

CARPI Vicenza BRESCIA Spezia BARI Frosinone CATANIA Perugia

39 punti

39 punti

CROTONE BARI Lanciano MODENA Avellino PRO VERCELLI Varese FROSINONE Entella

38 punti

PRO VERCELLI Livorno ENTELLA Latina PESCARA Crotone TERNANA Bologna TRAPANI

CATANIA Trapani LATINA Ternana BOLOGNA Livorno BRESCIA Cittadella CARPI

BRESCIA

31 punti

Bologna CARPI Cittadella Vicenza SPEZIA Catania BARI Avellino

CENTIIMETRI

Salvezza, sgomitano in 10Catania col vento in poppa1Il Brescia deve fare un miracolo, calendario da brividi per il CittadellaMolti sperano nel Parma tra i dilettanti, ma si lavora al blocco ripescaggi

Roberto Pelucchi

V arese ormai spacciato;Brescia appeso a un filo,ma ancora vivo; altre nove

squadre con il cuore in gola. Se intesta alla classifica soltanto il Car-pi ha in frigorifero lo champagne,in coda la squadra di Bettinelli èl’unica che sembra aver mollato:undici punti da recuperare in ottogare sembrano obiettivamentetroppi. Il Bari, a 44, dovrebbe riu-scire a gestire il finale senza ri-schi.

SCONTRI DIRETTI Saranno pro-babilmente le sfide dirette a deci-dere, nel bene e nel male. Quellesono partite che valgono doppio.Il calendario più duro ce l’hannoil Brescia – che nelle prossimequattro giornate dovrà sfidare leprime tre della classifica – e il Cit-tadella, che deve andare proprio

a Brescia e a Catania e ha tantesfide proibitive con chi lotta per lapromozione. Calori deve far frut-tare la vittoria inaspettata di Pe-scara, Foscarini è atteso da un al-tro miracolo dopo quello dellapassata stagione. Anche la ProVercelli rischia moltissimo: la bot-ta morale per la perdita del suobomber Marchi (di cui parliamo aparte) potrebbe avere ripercus-sioni molto serie. Dopo il pari conil Vicenza i tifosi, uscendo dallostadio, si chiedevano come farà lasquadra – alla quale non sono ba-stati i 17 gol del centravanti permettersi al sicuro – ad affrontarele prossime partite. Tre scontri di-retti fuori casa e due in casa: è inquelli che la Pro dovrà cercare didare il meglio. Anche il Modena,che pare ripiombato nella crisidella gestione Novellino, è ag-grappato agli scontri diretti: tresu cinque li giocherà nelle ultimetre giornate e due sono in trasfer-

ta. Il Catania di Marcolin, grazie adue vittorie di fila, sembra averpreso il ritmo giusto e il calenda-rio potrebbe dargli una mano: su-bito tre scontri diretti (due in ca-sa) contro Trapani, Latina e Ter-nana per l’accelerata decisiva, e lafortuna di andare a Carpi all’ulti-ma giornata quando Castori saràgià in A da un pezzo. Il Trapani,oltre ad avere 3 punti di vantag-gio sulla zona playout, è ancheimbattuto con Cosmi in panchina(2 vittorie e 2 pareggi), mentre ilLatina a quota 40 deve ancora re-cuperare il derby con il Frosinonee ha il jolly Varese da giocare, cosìcome Ternana ed Entella.

NO RIPESCAGGI Molte societàsperano nel Parma tra i dilettantie in un possibile ripescaggio. Manelle prossime settimane il Consi-glio federale dovrebbe metteremano alle Noif per evitare un’al-tra estate di veleni e ricorsi. Nes-suna presa di posizione ufficialedella Lega Serie B anche se è giàchiara: il ripescaggio non deve es-sere visto come un diritto acquisi-to, automatico. Nell’ottica di cam-pionati «più magri», è l’unica viada seguire. Ma con gli interessi inballo, c’è da scommettere che ilblocco dei ripescaggi alimenteràle solite polemiche e i soliti so-spetti. Il caso Novara avrebbe do-vuto imporre un’accelerata allariforma, invece ancora una voltaci si riduce a fare tutto all’ultimominuto.

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Lega ProRLa storia

IL GIUDICE SPORTIVO

� FIRENZE Il giudice sportivo ha squalificato 42 giocatori, dei quali 4 della Reggina. Ecco il dettaglio. Giocatori espulsi: due giornate a De Luca (Aversa Normanna), Calderini (Cosenza), Cruz (San Marino); una a Guglielmotti (Pro Patria), Fantini (Forlì), Maiorano (Juve Stabia), Benedetti (Reggina), Ganz (Como), Abbate (Pavia), Benassi (San Marino), Scarsella (Vigor Lamezia). Non espulsi: tre giornate a Lebran (Como) per insulti all’arbitro ed espressione blasfema; due a Pane (Benevento); una a Bonvissuto (Arezzo), Tomi (Martina), Salvi (AlbinoLeffe), Mori (Ascoli), S. Scognamillo e Geroni (Aversa Normanna), G. Scognamillo e Campagnacci (Benevento), Blondett (Cosenza), Bencivenga (Foggia), Casiraghi (Gubbio), Armellino, Camilleri e Insigne (Reggina), Tuia (Salernitana), Traoré (Santarcangelo), Sales e Giorico (Venezia), Tulli (Ancona), Zammuto (Barletta), De Liguori e Murolo (Casertana), Giandonato (Catanzaro), Bombagi (Juve Stabia), Vella (L’Aquila), Uliano (Monza), Sabato (Pavia), Riva (Renate), Diawara (San Marino).

Dirigenti: ammenda di 1.000 euro a Columella (Matera) perché dalla tribuna offendeva ripetutamente l’allenatore del Foggia. Ammende a società: 2.500 euro Juve Stabia (guardalinee colpito da sputi), 1.000 Venezia, 500 Mantova, Monza e Paganese.

LA SITUAZIONE Così la 34a giornata in Lega Pro:VENERDÌOre 19.30 Pro Piacenza-Santarcangelo (B, 0-2). Ore 20.45 Foggia-Casertana (C, 2-1).SABATOOre 14.30 Giana-AlbinoLeffe (A, 3-0); Tuttocuoio-Savona (B, 2-2); Savoia-Juve Stabia (C, 1-2). Ore 15 Mantova-Novara (A, 0-1); Grosseto-Ascoli (1-1) e Teramo-Lucchese (B, 0-0). Ore 16 Arezzo-Cremonese (A, 1-3); Aversa Normanna-Barletta (0-0) e Salernitana-Lupa Roma (C, 4-0). Ore 17 Alessandria-Monza (3-2) e Pro Patria-Feralpi Salò (A, 0-0); Benevento-Reggina (C, 2-0). Ore 19.30 Pordenone-Südtirol (A, 0-2); Martina-Matera (C, 1-3).DOMENICAOre 11 Pistoiese-L’Aquila (B, 0-2). Ore 12.30 Lumezzane-Como (A, 0-2); Ancona-Prato (B, 3-2). Ore 14.30

Offende l’arbitro e bestemmiaTre giornate di stop a Lebran

Serie BRL’analisi

� MILANO La scena da brividi, che tutti gli spettatori giovedì a Vercelli hanno avuto sotto gli occhi nel finale di partita con il Vicenza, non lasciava speranze: Ettore Marchi, bomber della Proe capocannoniere del torneo, ha subito la frattura scomposta di ulna e radio del braccio sinistro cadendo male dopo uno scontro di gioco fortuito: mercoledì sarà operato e dovrà tenere il gesso per almeno 40 giorni. Stop di tre mesi, la sua stagione quindi è da considerarsi conclusa. Proprio l’infortunio di Marchi ha scatenato la censurabile gazzarra del dopopartita, innescata da Massimo Secondo. Il presidente della Pro Vercelli ha inveito pesantemente contro i dirigenti vicentini Cunico e Cassingena, accusando il Vicenza di avergli «rotto» due giocatori: Ronaldo all’andata (è rientrato proprio giovedì) e Marchi al ritorno. Sono volate parole grosse, irripetibili, davanti a decine di testimoni, e c’è stato anche un accenno di rissa. Il presidente del Vicenza, Cunico, che ha dovuto essere trattenuto a forza dal d.g. Gazzoli, si è detto «molto dispiaciuto» e ha detto di aver ricevuto «una spinta e un calcio». I fatti non sono sfuggiti a chi doveva vedere e sentire: è molto probabile che la Procura federale apra un fascicolo e anche la Lega Serie B - che da tempo si batte per un calcio senza isterismi, soprattutto da parte dei tesserati - pare intenzionata a non lasciare cadere la cosa. Se i protagonisti fossero stati dei tifosi, avrebbero già ricevuto il Daspo.

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PRO VERCELLI-VICENZA

Stagione finitaper MarchiRissa dirigenti:c’è l’inchiesta?

Ettore Marchi, 29 anni LAPRESSE

� IL FORUM Arrigo Sacchi, DavideCassani e Stefano Baldini sono gli ospiti di una tavola rotonda promossa dalla Gazzetta dello Sport martedì a Bologna alle 18.30 alla Biblioteca dell’Archiginnasio. I lettori che vogliono partecipare devono inviare una mail a [email protected] indicando nome, cognome, data di nascita.

� IL GIUDICE Squalificati per 3 turni Camigliano (Cittadella) e Laribi (Bologna, che fa ricorso), per 1 Catellani e Migliore (Spezia), Odjer (Catania), M. Ciofani e Russo (Frosinone), Tonucci (Brescia), Curiale e Rizzato (Trapani), Brosco (Latina), Fabiano (Pro Vercelli), Ligi (Entella), Rossi (Pescara), Zito (Avellino). Inibito fino al 15 aprile

Marchetti, d.g. del Cittadella.

� LA SITUAZIONE Così venerdì 10, ore 20.30: Vicenza-Avellino (1-0). Sabato 11, ore 15: Bari-Crotone (0-3); Brescia-Bologna (2-1); Catania-Trapani (2-2); Cittadella-Carpi (2-5); Frosinone-Pescara (0-3); Lanciano-Latina (0-1); Modena-Entella (1-1); Pro Vercelli-Livorno (1-3); Spezia-Ternana (0-0). Lunedì 13, ore 20.30: Perugia-Varese (1-1). Classifica: Carpi p. 68; Bologna (-1) 56; Vicenza 53; Avellino 52; Frosinone* 51; Livorno, Spezia e Perugia 50; Pescara 48; Lanciano 46; Bari 44; Trapani 42; Latina*, Ternana ed Entella 40; Modena, Cittadella, Crotone e Pro Vercelli 39; Catania 38; Brescia (-6) 31; Varese (-4) 28. (* una in meno).

A Bologna con Sacchi, Cassani e BaldiniTegola Laribi: squalificato per 3 giornate

Torres-Real Vicenza (A, 3-3); Reggiana-Carrarese (B, 3-1); Ischia-Cosenza (1-3) e Melfi-Lecce (C, 1-4). Ore 16 Pavia-Renate (A, 1-0); Catanzaro-Messina (1-1) e Vigor Lamezia-Paganese (C, 0-1). Ore 18 Bassano-Venezia (A, 2-1); Forlì-Pontedera (1-2) e San Marino-Gubbio (B, 0-2). LUNEDÌ Ore 20.45 Pisa-Spal (1-0).

LE CLASSIFICHEGIRONE A Novara e Bassano p. 64; Alessandria 62; Pavia (-1) 60; Como 54; Feralpi Salò 49; Real Vicenza 47; Arezzo 45; Südtirol e Venezia 44; Cremonese 42; Mantova (-3) e Renate 40; Giana e Torres 39; Monza (-2) 36; Lumezzane 31; AlbinoLeffe 29; Pordenone 27; Pro Patria (-1) 25.GIRONE B Teramo p. 65; Ascoli 60; Reggiana* 55; L’Aquila 54; Pisa* 51; Spal 49; Ancona* 48; Lucchese 47; Pontedera 45; Tuttocuoio 44; Carrarese 41; Gubbio 39; Grosseto (-1) 38; Santarcangelo* 37; Prato 36; Savona 35; Pistoiese** 34; Forlì 33; Pro Piacenza (-8) 29; San Marino 26. (** 2 partite in meno, * una partita in meno).GIRONE C Salernitana p. 73; Benevento 68; Juve Stabia 60; Lecce e Matera 57; Casertana* 56; Foggia (-1) 54; Catanzaro 48; Barletta 43; Cosenza e Vigor Lamezia 41; Melfi (-2) 38; Martina* e Lupa Roma 36; Paganese 34; Ischia 29; Messina e Savoia 28; Aversa Normanna 26; Reggina (-4) 22. (* una partita in meno).

Il Pavia è un filmGiocatori-attoricon la Cucinotta

Enrico VenniPAVIA

O ltre a essere protagonistidella lotta per la promo-zione in B, i giocatori del

Pavia lo sono stati nei giorniscorsi anche come attori, insie-

me a Maria Grazia Cucinotta, dialcune scene di Magic Card. Unaproduzione cinese, per il 70% gi-rata a Pavia e che vedrà il restodella pellicola ambientato traMilano e Shangai, dove entreràin azione anche l’ex Terminator,Arnold Schwarzenegger. Unascelta non casuale quella di Pa-

via, non solo per le bellezze arti-stiche e storiche, ma perché tra ifinanziatori del film c’è anche ilpresidente del club, XiadongZhu.

ATTORI La Cucinotta, che in que-ste settimane ha girato scene diMagic Card nelle piazze principa-li della città, ha recitato anchesulle tribune dello stadio Fortu-nati dove è stata spettatrice diuna partita di calcio. In campo al-cuni atleti del Pavia, quarto nelgirone A di Lega Pro, hanno in-terpretato il loro ruolo naturaledi calciatori. A guidarli in unapartita contro una formazionecomposta da atleti delle giovaniliè stato il tecnico Riccardo Maspe-ro. Per una giornata Malomo, Sa-bato, Cardin, Angelotti, Cogliati,Buongiorno, Romanini, De Toni,Fiory e Bracchi si sono dati al ci-nema. Hanno registrato scene incampo, dall’entrata dal tunneldegli spogliatoi al saluto alla tri-buna dove era seduta la Cucinot-ta. Poi la finta partita di calcioprima di trasferirsi negli spoglia-toi dove i giocatori hanno regi-strato un ciak in cui festeggiava-no l’arrivo di un nuovo sponsor,interpretato dall’attore SimonYam, molto popolare in Cina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Telecamere al lavoro durante le riprese del film allo stadio TORRES

Maria Grazia Cucinotta, 46 anni, conl’attore cinese Simon Yam TORRES

Page 28: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

28 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

«MAMMA MI PREGA DI ANDAR... FORTE»

FIGLIO DI PILOTI, È IL PIÙ GIOVANE A PUNTI.«SAINZ? DI NOI DUE IN F.1 NE RESTERÀ UNO»

Verstappen

L’INTERVISTA di LUIGI PERNA

È arrivato in F.1 con la forza di un ciclone, come pri-ma di lui solo i grandissimi: da Ayrton Senna aLewis Hamilton. E domenica, con il settimo posto

di Sepang, è diventato il più giovane pilota a conquista-re punti iridati, superando Sebastian Vettel e Daniil Kv-yat. Una piccola, grande rivincita per Max Verstappen,figlio d’arte e primo minorenne della storia dei gran pre-mi, che dal giorno del suo ingaggio con la Toro Rosso èstato circondato dai pregiudizi, a dispetto di un talentofuori dal comune. «Gli scettici si sbagliavano, l’ho dimo-strato già alla mia prima gara a Melbourne. Piloti piùesperti di me sono finiti contro il muro, mentre io non hofatto errori (rimontava ed era in zona punti, prima delritiro per un guasto; n.d.r.). Le critiche di qualche colle-ga? Forse sentono la pressione in arrivo (ride)».

Qual è il suo primo ricordo legato alla F.1?«È stato proprio a Sepang, credo nel 2001. Andavo avan-ti e indietro curioso per il paddock, ma non guardai lagara in circuito. Tornai in hotel con mia madre e la ve-

demmo alla tv. Papà fece una bella prestazione».

Che sensazioni provò quel giorno?«Per me era come stare all’asilo. Giocavo come ognibambino. Le vetture allora non mi attraevano. Non capi-vo di essere a un GP. Ho cominciato a sognare di diven-tare un pilota a 10 anni».

È stato accolto in F.1 con molte polemiche. La Fia ha intro-dotto una regola che dal 2016 vieterà ai minorenni di cor-rere e Felipe Massa considera uno scandalo che lei nonabbia neppure la patente.«Be’, a settembre compirò 18 anni e la prenderò. Inquanto alla nuova regola, aspettiamo di vedere che cosasuccederà davvero».

Sua madre, Sophie Kumpen, è stata una campionessa di kart, l’unica donna a vincere il Trofeo Margutti. Le ha maidetto di andare piano?«No, mi ha sempre detto di andare più forte. A tre anni,guidavo in tondo con un quad nel giardino di casa e leicontinuava a gridarmi: “Accelera, accelera”. Ma io erogià a tutto gas!».

Formula 1RLa giovane promessa

L'IDENTIKIT

MAX EMILIANVERSTAPPENNATO IL: 30 SETTEMBRE 1997 A: HASSELT (BELGIO)NAZIONALITÀ: OLANDESEPILOTA TORO ROSSO

2005Inizia a correre nei kart. Nel 2013 vince il Mondiale KZ.

2014Disputa l’Europeo di F.3: finisce 3° con 10 vittorie.

2015Sbarca in F.1 con la Toro Rosso. Ritirato in Australia, in Malesia finisce già a punti: 7o.

È fidanzato con la sorella di Nick De Vries, talento del viva-io McLaren, che cosa succederà quando sbarcherà an-che lui in F.1?«Non c’è ancora arrivato, quindi andiamoci piano. In re-altà io e sua sorella ci siamo lasciati cinque mesi fa. Macon Nick, olandese come me, sono rimasto in amicizia.Sta a lui dimostrare di meritarsi il grande salto».

Divide il box con Carlos Sainz jr, un’altra promessa. Bat-terlo è uno stimolo?«Lo è sia per me sia per lui. Ci stiamo spingendo al limitea vicenda e stiamo facendo progredire la macchina. Allafine, solo uno di noi due continuerà la sua strada in F.1con la Red Bull».

Suo padre Jos, che ha corso alla Benetton con MichaelSchumacher, è stato sempre molto severo con lei. È veroche una volta, dopo una gara in kart, non le parlò un’inte-ra settimana?«Me lo ricordo bene. Eravamo al Mondiale Kz, sulla pi-sta di Sarno. Volevo vincere a tutti i costi, così presi trop-pi rischi e feci un errore decisivo (si agganciò con unaltro kart durante un sorpasso; n.d.r.). Mio padre eraarrabbiatissimo: aveva lavorato al banco prova tutte lesettimane, per due anni, per sviluppare un motore vin-cente. Durante il viaggio di ritorno in furgone fino al-l’Olanda non disse una parola e cosìper una settimana. Ma dal quel gior-no io sono cambiato, diventandomolto più riflessivo, e in kart ho poivinto tutto».

Una lezione come a scuola?«Meglio. Impari di più stando almondo, in mezzo agli adulti, chedietro ai banchi».

I suoi hobby?«Ancora oggi, nei fine settimana, gi-ro in kart sulla pista di Genk. Da ra-gazzino giocavo anche a calcio inuna squadra della mia città, ma holasciato stare. Tifo Psv Eindhoven eBarcellona. Il mio calciatore preferi-to è Lionel Messi».

Fra i piloti?«Sono cresciuto senza idoli, però ho grande considera-zione per Fernando Alonso. Mi colpisce la sua capacitàdi fare la differenza nei primi due giri di gara e inoltre habattuto tutti i compagni. Le prestazioni degli anni scorsialla Ferrari, quando l’auto non era da titolo, meritanorispetto».

Quando gioca alla Playstation sceglie Fernando?«Non ho più tempo per la Playstation e comunque nongioco alla F.1, non è abbastanza realistico... Però guardole gare del passato su Youtube e nei filmati d’epoca. Èmolto utile».

Alla Gazzetta suo padre ha detto che sarebbe soddisfattodi vederla regolarmente a punti quest’anno.«Sarebbe un buon inizio. Vincere non è realistico, perora, ma io vorrei andare forte anche in qualifica».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MAX VERSTAPPEN

VINCERE NON SI PUÒ, IL PROSSIMO

PASSO È ANDAR BENE IN QUALIFICA

ANTONIO&ALBERTO ASCARIAntonio Ascari è pilota di punta Alfa Romeo: nel ‘24 vince a Monza. Alberto sarà iridato con la Ferrari nel 1952-53

GRAHAM&DAMON HILLGraham Hill vince 2 titoli (1962 e 1968 con Brm e Lotus); Damon conquista il Mondiale 1996 con la Williams

GILLES&JACQUES VILLENEUVEGilles dal ‘77 all’82 è idolo dei ferraristi anche se vince solo 6 gare: Jacques arriva al titolo nel ‘97 con la Williams

LE DINASTIENEL MONDODELLE CORSE

Max Verstappen, con papà Jos, che ha corso in F.1 dal ‘94 al ‘98 e dal 2000 al 2003 COLOMBO

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29SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pedrosa k.o. e Stoner si offreMa la Honda stoppa il rientro1Dani, operato a Madrid, starà fermo 4-6 settimane. Casey su Twitter:«L’avrei sostituito». Suppo (Hrc): «No, Bayliss e Schumi hanno fatto flop»

DAL 2016

Carmelo Ezpeleta con Valentino Rossi MILAGRO

Casey Stoner pescatore: foto postata dall’australiano in questi giorni in Patagonia

CASEY STONERIRIDATO 2007 E 2011

«SAREBBE STATOUN ONORE PER ME

GUIDARE AL POSTODI PEDROSA»

LIVIO SUPPOTEAM MANAGER HRC

«SE VUOL TORNARE DEVE ALLENARSI

O RISCHIADI FARSI MALE»

Paolo Ianieri

C asey Stoner voleva sosti-tuire Dani Pedrosa nei GPdegli Stati Uniti e Argen-

tina, la Honda ha detto no. Untweet di Casey nella notte(«Chiedo scusa, ma non correrò@circuitamericas il prossimoweekend, sarebbe stato un ono-re guidare per @26_DaniPe-drosa»), prima di lasciare la Pa-tagonia, dove si è divertito nellapesca con la mosca facendo in-cetta di trote gigantesche, hascatenato il caso. «Sì, ne abbia-mo parlato — confessa LivioSuppo, team manager Hrc —.C’erano alcuni “pro” ma moltipiù “contro”, abbiamo decisoche era meglio lasciar perdere.La gente non si rende conto diquanto alto sia il livello. Visto Troy (Bayliss; n.d.r.)? Aver vin-to tanto, non implica che al ri-torno uno sia immediatamenteveloce».

FUORI DAI GIOCHI Insomma,fa capire Suppo, più che per«proteggere» Marc Marquez dalritorno di Casey, la decisioneHrc di puntare sul collaudatoreHiroshi Aoyama per sostituirePedrosa nei prossimi due GP (eprobabilmente anche a Jerez ainizio maggio), è stata presaper salvaguardare Stoner dapossibili brutte figure. «Caseynon conosce le prossime due pi-ste, gli ultimi due anni ha girato4 giorni con questa moto. Capi-sco che un ritorno possa scate-nare le fantasie della gente, sa-rebbe piaciuto a tutti, ma se poinon fosse stato veloce? Che co-sa si sarebbe detto e scritto?»

BAYLISS E SCHUMI E se lo fos-

se stato, come molti ritengono?Anche perché, nel rinnegare ilsuo «non correrò mai più in Mo-toGP», Stoner deve essere per-lomeno convinto di non rime-diare figuracce. «Casey è Casey— ribatte Suppo —, ma davve-ro crediamo che oggi possa da-re fastidio a Marc? Anche Troyera convinto di andare in Thai-landia e vincere. Quando ho sa-puto che tornava gli ho manda-to un sms e lui mi ha risposto:“Morte prima del disonore”. Ipiloti a volte sono un po’ matti,ma credo che alla fine chi ci siarimasto più male sia proprio lui.Un altro esempio è Schuma-cher, ha chiuso la carriera inFerrari con una rimonta spetta-colare in Brasile, al ritorno conla Mercedes ha fatto fatica a col-lezionare un podio. In questomomento, meglio evitare di fa-re casini per niente».

VOGLIA E se a Casey, che a lu-glio correrà la 8 Ore di Suzuka,fosse tornata la voglia? «Se vuo-le tornare seriamente, si devepreparare. Correre una tantumsarebbe più uno svantaggio, pernoi e per lui, col rischio inoltredi farsi male. E io continuo acredere che non abbia voglia dicorrere a tempo pieno. Unawild card a fine stagione? Ce lachieda e ci penseremo».

OPERATO Per ora, piuttosto,Suppo deve pensare al recupe-ro di Pedrosa, che ieri a Madridsi è sottoposto a un’operazioneall’avambraccio destro, duratadue ore. «L’operazione è statacomplicata e aggressiva — haspiegato il dottor Angel Vila-mor —, usando una tecnica dimicrochirurgia e lenti micro-scopiche. La fascia muscolare

era ipertrofizzata e ha dovutoessere aperta e rilasciata, ve-nendo dissezionata e rimossa.L’aumento del volume soffoca-va il muscolo nella fascia nonelastica, aumentando la pres-sione compartimentale e to-gliendo ossigeno. Cosa checomportava dolore intenso al-l’avambraccio, che collassavadurante la guida».

RECUPERO Dani resterà sottocontrollo un paio di giorni, perevitare l’insorgere di versamen-ti di sangue che, se non rimossi,pregiudicherebbero il decorso.Lo stop sarà da 4 a 6 settimane.«Saltando almeno due gare, ilMondiale di Dani è già forte-mente compromesso — chiudeSuppo —, ma la priorità è cherecuperi pienamente. La gentenon si rende conto del suo ta-lento, di cosa gli riesca con quelfisico minuto. Si meriterebbe qualche bella soddisfazione».

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IL GUAIO MUSCOLARE

Il dolore nasce dall'impossibilità della guaina di protezione di contenere l'aumentodella massa del muscolo sovrallenato dell'avam-braccio

SINDROME COMPARTIMENTALE

RCS

Mauro Casadio

S olo cinque giorni dopo lo straordinarioshow di Losail, la MotoGP dà il peggio disé con un comunicato sul regolamento

2016 confuso e con un paio di dimenticanzenotevoli. La prima: non è scritto che dal pros-simo anno spariranno le gomme extrasoffici(quelle che stanno facendo volare le Ducati inqualifica). La seconda: non è scritto che dal2016 i team più «bisognosi» avranno 9 motoria stagione e sviluppo libero.

ORDINE E adesso proviamo a fare un po’ diordine in queste due paginette degne del mi-glior Azzeccagarbugli. Punto primo: nel 2016tutte le moto dovranno avere al massimo 22litri di benzina e dovranno pesare almeno 157kg. Punto secondo: la centralina unica avràcome base quella Magneti Marelli che usanoora le Open; dal 1° luglio 2015 a fine 2016, seHonda, Yamaha e Ducati saranno d’accordotra loro ad effettuare un cambiamento allacentralina, lo potranno fare, ma i costi dovran-no essere sostenuti dai costruttori; di contro,se la Dorna in questo periodo vorrà fare unamodifica alla centralina, il cambiamento do-vrà essere approvato all’unanimità da Honda,Ducati e Yamaha. E veniamo ai motori: saran-no 7 e congelati, in una stagione con al massi-mo 20 GP (l’Austria è già sicura di entrare, vi-cinissima la Thailandia). I costruttori che nel2013, 2014 o 2015 non abbiano vinto alcunagara sull’asciutto — al momento sono Ducati,Suzuki e Aprilia — potranno invece usare 9motori e fare test con i piloti ufficiali.

CONCESSIONI Dopo l’addio alle gomme ex-trasoffici e ai maxiserbatoi, le concessioni ri-marranno appunto due: i 9 motori e i test coni piloti ufficiali. Ma accumulando punti, si pos-sono perdere. La vittoria ne vale 3, il secondoposto 2, il terzo 1. Il costruttore che nel corsodel 2016 arriverà a 6 punti, perderà subito ildiritto ai test con i piloti ufficiali e, nel 2017, ildiritto ai 9 motori. Se nel 2017 farà almeno unpunto, continuerà a non avere concessioni an-che nel 2018; se invece nel 2017 non ne farà,nel 2018 riacquisterà i benefit. Per quanto ri-guarda la stagione in corso, il serbatoio scen-derà da 24 a 22 litri (come già successo allaDucati) al raggiungimento di 3 punti sul-l’asciutto; serviranno invece sempre 3 vittoriesull’asciutto per vedersi cancellare la gommasupersoffice e i test con i piloti ufficiali.

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MotomondialeRIl caso

Gomme&motoriLa MotoGP vararegole confuse 1Un sistema a punti farà salireo calare il numero dei propulsori

Page 30: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

30 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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31SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ciro ScognamiglioINVIATO A KORTRIJK (BELGIO)

S ul bancone dell’elegantebar che ospita la chiac-chierata ci sono quattro

magnum di champagne. A Bra-dley Wiggins hanno appenachiesto che cosa vorrebbe direuna vittoria del compagno Ge-raint Thomas al Giro delleFiandre di domani. «Mio Dio.Non voglio neanche pensarci!Se succedesse, quelle bottigliesono già pronte. E poi la Rou-baix magari non la facciamo,mandiamo la squadra B…».

PALCOSCENICO Il Baronettoconcede alla stampa una venti-na di minuti nella base di Sky aKortrijk. Gli bastano per pren-dersi la scena, ora che sta en-trando negli ultimi otto giornidi gare su strada ad altissimolivello, prima di pensare al re-cord dell’Ora e all’ennesimooro olimpico in pista, a Rio2016. Domani il Fiandre e do-menica prossima la Roubaixche fortemente desidera sonoil miglior viale d’addio possibi-le: «Sì, chiudere alla Quattro

giorni di Dunkerque o altro-ve non sarebbe stata la stes-sa cosa. È in questa partedel mondo che fare il cicli-sta è essere un eroe, è alFiandre e alla Roubaixche finisci la corsa ancheultimo e vieni applauditocome un attore protago-nista di un film».

OBIETTIVI Subito prima dilui, aveva parlato Geraint Tho-mas. Sono amici. «Brad è più diun compagno di squadra perme – aveva spiegato il 28ennegallese con un passato alla Bar-loworld come Chris Froome —.Ha qualche anno in più, l’hosempre visto come un esem-pio». E insieme ne hanno vissu-te tante di storie: Thomas è sta-to un fuoriclasse della pista co-me Wiggins, ha vinto 2 oriolimpici e 3 mondiali nell’inse-

IL VIA DA BRUGES, METEO OKDomani si corre il 99° Giro delle Fiandre. Partenza da Bruges alle 10.15, arrivo dopo 264,2 km a Oudenaarde, tra le 16 e le 16.30. Meteo: cielo sereno per tutta la giornata e lungo tutto il percorso. Ampia copertura televisiva: Rai3 dalle 14.30 alle 17.10, RaiSport 2 dalle 12.10 alle 14.30 e dalle 17.05 alle 17.30, Eurosport dalle 12.30.

DICIANNOVE MURIL’edizione 2015 prevede 19 Muri, due inpiù del 2014: entrano il Tiegemberg (il primo, al km 87) e il Berendries (km 170). Nel menù 3 volte il Vecchio Kwaremont (2200 m, pendenze tra il 4 e l’11%); 2 Paterberg (360 m, punte del 20%); una sul Koppenberg (600 m,punte del 22%); una sul Kruisberg (il più lungo: 2500 m tra il 5 e il 9%).

I FAVORITI: DA SAGAN A STYBARAl via 25 team di 8 corridori. Assenti i vincitori delle ultime 3 edizioni (Tom Boonen 2012, Fabian Cancellara 2013-2014), i favoriti sono: Peter Sagan (2° nel 2013), Zdenek Stybar, John De-genkolb, Geraint Thomas, Alexander Kristoff, Niki Terpstra, Sep Vanmarcke, Greg Van Avermaet, Stijn Devolder (1° nel 2008 e 2009), Jurgen Roelandts.

ITALIA CON PAOLINI E POZZATOLa pattuglia italiana si presenta con una ventina di corridori. Due di loro, già saliti sul podio, hanno in canna il colpo: Luca Paolini, 3° nel 2007, e Filippo Pozzato, 2° nel 2012. Al via an-che Trentin, Viviani, Bonifazio, Gatto, Oss, Bandiera, Cimolai, Modolo, Guarnieri, Tosatto, Marcato, Selvaggi, Puccio, Ferrari, Chicchi e Dall’Antonia.

MAGNI È IL LEONEPrima edizione nel 1912. Il Belgio guida con 68 vittorie, poi c’è l’Italia con 10: 3 volte con il «Leone delle Fiandre» Fiorenzo Magni (1949-’50-’51), poi Dino Zandegù (‘67), Moreno Argentin (‘90), Gianni Bugno (‘94), Michele Bartoli (‘96), Gianluca Bortolami (2001), Andrea Tafi (‘02) e Alessandro Ballan (‘07).

99a EDIZIONEDA PERCORRERE264,2 KM

Wiggins, missione Thomas1Domani il Fiandre Il Baronetto si veste da gregario prima dell’assalto alla Roubaix: «Lancerò Geraint come ho fatto con Cav sui Campi Elisi». Il gallese: «Sì, posso vincere»

guimento a squadre e 3 volte(una ai Giochi, 2 ai campionatidel Mondo) Brad è stato il suocapitano nel quartetto britan-nico.

PARALLELO Come Wiggins,Thomas ha cambiato pelle eadesso gioca un ruolo impor-tante su più tavoli. Magari nonvincerà mai il Tour come il suomodello, ma intanto è forte acrono e competitivo nelle brevicorse a tappe e in salita, oltre aessere lanciato come uno deifavoriti in un Giro delle Fian-dre orfano sia di Boonen, sia diCancellera. «Dopo la vittoriaad Harelbeke e il terzo postoalla Gand-Wevelgem – ha com-mentato Thomas, per molti“G” – ho capito che posso direla mia anche al Fiandre. SenzaTom e Fabian la corsa sarà piùaperta, in molti crederanno diavere una possibilità. Ma pen-so che la tattica sia la solita. Sene hai, all’ultimo passaggio sulPaterberg devi fare la differen-za. Anche perché i velocisti co-me Kristoff o Degenkolb sonopronti».

PIANO Come ha sottolineatoWiggins, probabilmente è laprima volta nella storia che cisono quattro britannici («Oltrea me e Thomas, Rowe e Stan-

nard») capaci potenzialmentedi essere davanti nel finale del-la Ronde. Lui le carte migliori legiocherà domenica prossima,ma intanto paragona l’aiutoche ha in animo di dare a Tho-mas «al momento in cui mi so-no trovato nel treno che ha lan-ciato Cavendish, in maglia iri-data, a vincere l’ultima tappadel Tour de France 2012 suiCampi Elisi». Il paragone è dirilievo perché Wiggins lo hasempre ricordato come mo-mento topico di un Tour chevinse, ma senza divertirsi trop-po, concetto ribadito ieri. Equella di domani è una missio-ne anche per Sky, la squadrache si appresta a lasciare e do-ve corre fin dalla sua costitu-zione (2010): nei primi cinqueanni di attività è stato raggiun-to l’obiettivo (con lui e Froo-me) di piantare la bandiera incima al Tour, adesso la «missio-ne» si allarga alle classiche Mo-numento finora stregate. Quel-la di Thomas al Fiandre è forsela prima, vera grande occasio-ne. Mister G tifa Arsenal e Car-diff, se può va a vedere il Gallesdi rugby, ama la musica di Emi-nem e il film Braveheart. Lasua frase di commiato? «Nonso se accadrà, ma sento di ave-re la possibilità di vincere».

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Bradley Wiggins, 34, sulle pietre della Roubaix, il grande obiettivo prima di lasciare Sky BETTINI

E Boonen pensa al Giro d’Italia� (ci.sco.) Anche se sei Tom Boonen puoi scoprire qualcosa di nuovo. A 34 anni. Nel caso del belga della Etixx-Quick Step si tratterebbe del Giro d’Italia, che non ha mai corso. «Non ho ancora deciso, ma ci sto pensando. Una strada porta al Tour of California e l’altra al Giro d’Italia». Boonen lo ha detto ieri, confermando quello che già si sapeva: non sarà al via (sta recuperando da un infortunio dopo la caduta alla Parigi-Nizza) né al Giro delle Fiandre né alla Parigi-Roubaix, vinti

rispettivamente quattro e tre volte. Per la Roubaix, nei giorni scorsi uno sponsor aveva parlato dell’un per cento di possibilità che Tornado Tom fosse al via e la cosa aveva acceso le speranze soprattutto dei tifosi locali. Intanto ieri, a margine di un incontro, la Quick Step ha prolungato l’accordo di sponsorizzazione della squadra fino alla fine del 2017. Domani al Fiandre saranno al via Terpstra, Keisse, Lampaert, Maes, Stybar, Van Keirsbulck, Vandenbergh e il nostro Matteo Trentin.

Il gallese Geraint Thomas, 28 anni, vincitore otto giorni fa del Gp E3 Harelbeke, banco di prova per il Giro delle Fiandre di domaniBETTINI

Bonifazio alla scoperta dei propri limiti1Il baby ligure, 5° a Sanremo, ritrova la gara dei Muri: «Il Fiandre per me è impossibile. Per ora». Trek e Cannondale lo corteggiano

INVIATO A KORTRIJK

S veglio. Un po’ matto, insenso buono. Tutt’altroche banale. Appunti

sparsi, arrivati da diverse cam-pane, con un soggetto comune:Niccolò Bonifazio. Il ligure del-la Lampre-Merida non è al de-butto al Nord, nonostante ab-bia appena 21 anni, perché ilGiro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix li aveva già assaggiatil’anno scorso da nepro’. Ma ilpunto di vista è inevitabilmen-te cambiato dopo il recente 5°

posto alla Milano-Sanremo: untop-5 nella Classicissima allasua età non si vedeva dai tempidi Saronni, 2° nel 1978. Ag-giungete le sei vittorie tra igrandi già a bilancio e allora lacrescita della curiosità è la cosapiù normale del mondo.

IMPRESSIONI «Il Fiandre perme è una corsa impossibile, nelvero senso della parola! Alme-no per ora». Sono le cinque del-la sera e il ligure è appena usci-to dalla sauna. Al mattino ave-va fatto la ricognizione dei Mu-ri con il d.s. Mario Scirea e

Filippo Pozzato, 95 chilometriin tutto e… il piede a terra mes-so sul Koppenberg. «Sì, eramolto sporco a causa dei ca-mion che stavano mettendo letransenne. Per un Muro cosìquasi servono piccozza e ram-poni. E in zona c’erano già tanticamper!». Alla fine gli è anchescappato un simpatico «vaffa».«L’anno scorso, in gara i Murinon li avevo neanche visti, miero ritirato prima. Avevo unproblema al ginocchio, la con-dizione non era ottimale. Ora èmigliore». Anche se delle botteprese per la caduta ad Harel-beke ci sono ancora i segni. «Misono ritirato anche alla Gand-Wevelgem, ma poi ho saltato laTre Giorni di La Panne e a casasono riuscito ad allenarmi ab-bastanza bene. Spero di essere

utile il più possibile alla squa-dra, fare un ulteriore passoavanti nella conoscenza deimiei limiti».

MERCATO Intanto su Bonifazio(che il 1° aprile aveva scritto sutwitter di un suo imminente an-nuncio di ritiro…) si cominciaa ragionare anche in prospetti-va futura. Il contratto con laLampre-Merida scade a finestagione e la squadra vuole te-nerlo. Ma due team di assolutorilievo come Trek (il team ma-nager Luca Guercilena ha lavo-rato con lui in passato e ne hasempre tessuto le lodi) e Can-nondale-Garmin sono alla fine-stra con grande interesse. Cosìla Lampre sta stringendo i tem-pi e cercherà di chiudere a bre-ve per il rinnovo (per un solo al-tro anno, a quanto risulta). Pro-prio per non rischiare di per-derlo e doverlo rimpiangere.

ci.sco.© RIPRODUZIONE RISERVATANiccolò Bonifazio, a sinistra, 21 anni, nella volata della Sanremo BETTINI

CiclismoRVerso la grande classica belga

Page 32: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

32 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

clic

Siamo in ondaR

Metta, sbarco al Pianella su GazzettaTv1Esordio a Cantù (ore 20.30) per l’ex stella dei Lakers contro Capo d’Orlando. Si va verso l’esaurito

Metta World Peace, 35 anni, contro Pistoia CIAM

Vincenzo Di Schiavi

S ale la febbre a Cantù perla prima di Metta WorldPeace al Pianella. Curve e

gradinate sono già esaurite, gliultimi biglietti di tribuna do-vrebbero venire polverizzati inqueste ore. Ma l’esordio casa-lingo per l’ex Lakers non saràun privilegio per pochi. Cantù-Capo d’Orlando (palla a duestasera alle 20.30) infatti va indiretta sul canale 59, che èquello di GazzettaTv, in HD. Te-lecronaca di Davide Chinellato,il commento tecnico di Dan Pe-terson che già ieri sul nostrogiornale ha incensato il fu RonArtest. In studio Michele Gaz-zetti approfondirà con Franco Casalini le tante spigolature diuna sfida fondamentale perl’Acqua Vitasnella in chiaveplayoff. La banda Sacripantinon può sbagliare visto che leprossime due partite si annun-ciano proibitive: trasferta a Ve-nezia e derby con Milano il 16aprile, recupero della 21a gior-nata.

PANDA SHOW Ma con un Mettain più, tutto è possibile. Oltre adavere scatenato l’entusiasmo di

una piazza storica, l’ala ha pureseminato, già nella prima uscitaassoluta a Pistoia, nitidi indizidella sua classe. In 23 minuti,16 punti, 8 rimbalzi e 3 assist,nonostante una condizione ap-prossimativa, tre giorni dopo ilsuo arrivo in Italia. A parte qualche forzatura al tiro, ha ca-pito tutto molto in fretta ed orasarà interessante testarlo dopouna settimana quasi completadi allenamen-to. Lo spiritop e r a l t r o èquello giusto,come si evincedalle sue paro-le, dopo il sup-p l e m e n t a r eperso a Pisto-ia: «Un am-biente incredi-bile. Un tifo esagerato da en-trambe le parti: non ho mai vi-sto nulla di simile nemmeno neicollege Usa». In una intervistaesclusiva a GazzettaTv, che ver-rà integralmente proposta nelprepartita (stasera a partiredalle 20), ha pure mandato unmessaggio all’ex compagno ingiallo oro, Kobe Bryant: «Gli homandato un sms dicendogli divenire a giocare qui con me». Escalpita per l’esordio casalingo

di questa sera: «Mi hanno dettoche il nostro pubblico è caldissi-mo, non vedo l’ora. Perchè siachiaro: io non sono qui per farespettacolo ma per dare tutto perla mia squadra».

RIVALI Capo d’Orlando invecesi gode questo finale di stagionecon la salvezza praticamente intasca. Un’autentica impresa seconsideriamo budget e l’alluci-

nante catenadi infortuniche ha spessolasciato a Gric-cioli un rosterridotto all’os-so. E al Pianel-la, tanto perc a m b i a r e ,m a n c h e r àGianluca Basi-

le, un ex, fermo per tre settima-ne: «Non averlo a disposizione èun problema — dice il coachdell’Upea —. Ci ha dato ungrande aiuto in questa stagio-ne. Ma proprio per questo do-vremo dare di più ed essere an-cora più motivati. Metta? Nonha bisogno di presentazioni:aggiunge solidità in difesa epuò fare la differenza anche inattacco».

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RNel prepartita un’intervista esclusiva al Pandatra Italia, Kobee Nba

MATTINA7 e 7.15 Gazzetta News 7.30 Gazzetta News7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News 8.15 Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.45 Gazzetta News9 11x90

9.05 Sport Science10 11x9010.05 Bomber11 11x9011.05 Pazzi per i derby12 11x9012.05 +3 Fantanews12.30 Gazzetta News Sottocanestro13 Gazzetta News

13.30 Gazzetta News14 Gazzetta Live - Diretta

POMERIGGIO15 Police - Busto Arsizio - Diretta17.30 Gazzetta Live - Diretta18.30 Sottocanestro19 Gazzetta News19.30Gazzetta News

SERA20 Aspettando Cantù-Capo d’Orlando20.30 Cantù-Capo d’Orlando - Diretta22.05 Gazzetta News22.45 Le nuove forze del calcio23 Gazzetta News23.30 Gazzetta News0.00 11x900.05 Calcio Market

COME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORIE VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK Metta presentato ai tifosi al Pianella CIAMILLO

Page 33: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

33SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A: OGGI, ORE 20.30

Oggi la decima giornata di ritorno, ore 20.30:REGGIO EMILIA-VENEZIA(ore 18.30, diretta Rai Sport 1)Arbitri: Lamonica, Di Francesco, Aronne.(f.p.-m.c.) Umana senza defezioni: settimana di lavoro completo per Phil Goss, Recalcati opta ancora per Nelson come ultimo straniero e Radic in tribuna. Reggio ritrova il suo capitano Andrea Cinciarini, fermo 10 giorni per un’infiammazione ai tendini peronei. Ancora fuori Riccardo Cervi (polpaccio) debutto per Vitalis Chikoko, ala-pivot classe ‘91 di 209 cm arrivato in settimana dal Treviri (Bundesliga). CANTU’-CAPO D’ORLANDO(diretta su GazzettaTv)Arbitri: Mattioli, Sardella, Quarta.(p.t.-s.p.) Acqua Vitasnella al completo: verrà osservato un minuto di silenzio per ricordare l’ex presidente Franco Corrado mentre la squadra giocherà listata a lutto. Upea senza i senatori Soragna e Basile bloccati da guai muscolari. Per Baso stop di almeno 3 settimane.BRINDISI-PISTOIAArbitri: Chiari, Biggi, Paglialunga.(g.m.-f.l.) Brindisi ritrova Bulleri recuperato dopo il fastidio muscolare all’adduttore ma potrebbe non avere al top della condizione Mays fermato in settimana per una botta alla mano, che non dovrebbe pregiudicare la sua presenza. TesiGroup senza Daniele Cinciarini; Milbourne si allena a scartamento ridotto per il problema al piede, Brown ha fatto lavoro differenziato per un affaticamento mentre Easley è stato bloccato dalla febbre. Saranno comunque a disposizione di Moretti. BOLOGNA-VARESEArbitri: Paternicò, Sabetta, Calbucci.(l.a.-a.f.) La Virtus cerca il riscatto alla Unipol Arena, dove ha vinto le ultime 5 partite consecutive. Squadra al completo per Giorgio Valli che recupera Valerio Mazzola, rimasto a riposo giovedì per una contusione al ginocchio destro. Anche Varese è al completo.ROMA-AVELLINOArbitri: Taurino, Bettini, Morelli.(a.p.-l.z.) Nella Virtus che ha ben tre ex irpini (Dalmonte, Ebi Curry) ancora fuori Morgan per scelta tecnica, stesso motivo per cui la Sidigas tiene fuori Cadougan.PESARO-CREMONAArbitri: Lanzarini, Vicino, Ranaudo.(cam.ca.-a.r.) Consultinvest al completo, Raspino rientra dopo la bronco-polmonite. Cremona recupera Hayes, fermo la scorsa settimana per una reazione allergica ad un farmaco. Clark è partito nonostante sia stato colpito da una forma influenzale.SASSARI-TRENTOArbitri: Martolini, Rossi, Weidmann.(g.d.-c.t) Banco di Sardegna: sempre out Sosa, dentro ancora una volta Mbodj, Chessa è pronto a fare il suo ritorno in campo dopo lo stop e il recupero dall’infortunio. Dolomiti Energia al completo.CASERTA-MILANO(lunedì, ore 20, Rai Sport 1)CLASSIFICA: Milano* 42; Venezia 36; Sassari, Reggio Emilia 34; Trento, Brindisi 28; Bologna (-2), Pistoia 22; Roma, Cremona, Cantù* 20; Avellino 18; Capo d’Orlando, Varese 16; Pesaro 14; Caserta (-1) 9. * una partita in meno.

A2-GOLD Ieri l’anticipo della 28a giornata Casalpusterlengo-Casale Monferrato 51-65. Oggi, ore 20.30: Brescia-Napoli (ore 18); Jesi-Trapani; Mantova-Trieste; Ferentino-Agrigento; Biella-Barcellona PdG. Classifica: Tezenis Verona 40 (20 vinte-4 perse); Centrale del Latte Brescia 34 (17-6); Manital Torino 30 (15-9); Novipiù Casale Monferrato 30 (15-10); Angelico Biella 28 (14-10); FMC Ferentino, Moncada Agrigento 24 (12-11); Trieste 22 (11-12); Dinamica Mantova 20 (10-13); Lighthouse Trapani 18 (9-14); Assigeco Casalpusterlengo 18 (9-15); Orange Moon Barcellona PdG 16 (8-15); Givova-Flor do Cafè Napoli (-3) 11 (7-16); Fileni Jesi 10 (5-18).

DONNE Sono scattati ieri con tre gare-1 dei quarti di finale (al meglio delle tre partite) i playoff scudetto di A-1 donne. Risultati: Famila Wuber Schio-Cagliari 98-59; Passalacqua Ragusa-Gesam Gas Lucca 54-46; Umana Venezia-Acqua&Sapone Umbertide 87-51. Oggi (ore 18): Fila San Martino di Lupari-Saces Mapei Coconuda Dike Napoli. Le gare-2 sono in programma per mercoledì 8 e le eventuali belle sabato 11.

Reggio, esordio per ChikokoBrindisi ha recuperato BulleriSassari ancora senza Sosa

Daniel Hackett, 27 anni, in penetrazione contro Dario Saric (20). Il play di Milano finora ha 4/39 da tre in Top 16 AFP

Arrivederci EuropaMilano k.o. a IstanbulE’ fuori dai playoff1Heurtel e Krstic surclassano Hackett e SamuelsL’EA7 va a +15 poi crolla: ora le resta solo lo scudetto

Luca Chiabotti

F inita. La stagione europeadi Milano si chiude davve-ro, dopo le speranze rinate

più che per l’aritmetica, per laqualità della pallacanestro mo-strata nel girone di ritorno,quando tutto appariva già com-promesso, con le prestazioni fi-nalmente convincenti a NizhnyNovgorod e con Vitoria e la cre-scita fino al vertice dei top sco-rer continentali di AlessandroGentile. Di fenomeni, nel grup-po di Milano, ce n’erano: ilCska, il Fenerbahce, l’Olympia-cos, battibili ma oggettivamen-te più forti o migliori comesquadre. Milano non ne ha bat-tuto una: nella sua campagnaeuropea di quest’anno ha por-tato a casa solo uno scalpo im-portante, seppure decadentequello del Panathinaikos Atenenella prima fase.

PARAGONI Senza voler parago-nare questa squadra a quellache dava 30 punti al Barcellonao all’Olympiacos e che, senzaun suicidio di massa gara-1contro il Maccabi, sarebbe pro-babilmente approdata alle Fi-nal Four, il problema non è nonessere stata al livello delle (po-che) big, ma di non esserlo sta-to delle squadre battibili, comeè pure questo Efes di DusanIvkovic, reduce da 5 sconfittenelle ultime 6 partite in Europa,messo recentemente k.o. anchein Turchia da avversarie di bas-sa classifica. Un momentaccio.Che si è allungato fino all’iniziodella ripresa di una gara chel’EA7 doveva vincere almeno di11 punti per cullare ancora unasperanza di qualificarsi ai quar-

ti di finale, ed ha comandato di15 già nel primo tempo. Quan-do Ivkovic ha buttato nella mi-schia un ‘95 (Osman, bravo suGentile) e un ‘97 (Korkmaz). Ederano ancora +12 a inizio ri-presa. Poi, Thomas Heurtel eNenad Krstic, con l’apporto del-la stellina Mario Saric, l’Efeshanno spazzato via Milano, at-taccando Hackett e Samuels fi-no alla resa, producendo par-ziali su parziali fino all’11-2 del74-61. Bene, all’inizio, Gentileche un imprudente Ivkovic la-scia nelle mani di Janning, beneSamuels in attacco, ma la realtàè che l’Efes, fortunato come haammesso il suo allenatore di es-sere sotto solo di 6 punti all’in-tervallo, ha poi spazzato viatutti. Anche contro Vitoria c’erauna asticella da superare (oc-correva il +19 per ribaltare ladifferenza canestro), Milanol’ha raggiunta presto, poi non è

stata in grado di portare a casala partita vera, pur giocandobene. Una cosa che fa riflettere.

SFORZO «L’Efes ha fatto ungrande sforzo per rientrare —dice Luca Banchi —. Noi abbia-mo giocato un primo tempo at-tento. Sapevamo che sarebberostati più aggressivi in difesa nel-la ripresa e sapevamo, anche,che il loro attacco non potesseessere uguale al primo. Heurtelha preso la squadra sulle spalle.Mi è piaciuto come abbiamo ap-procciato la partita nel tentati-vo di vincere di 11. In Eurolegasiamo cresciuti tanto ma a que-sti livelli non era ancora abba-stanza». Resta uno scudetto davincere, che non è poco ma nonè sufficiente per una società euna squadra così. Non andareai playoff era tra le possibilità,non competere coi migliori no.

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EFES 86

MILANO 78

(13-24, 36-42; 63-59)

EFES ISTANBUL: Heurtel 26 (3/9, 6/8), Janning 2 (1/2, 0/3), Perperoglou 8 (2/4, 0/3), Saric 14 (2/6, 2/2), Krstic 22 (8/11); Balbay (0/1), Osman 3 (0/2, 1/1), Batuk (0/1 da tre), Draper (0/1, 0/2), Lasme 5 (1/4), Korkmaz 2 (1/2, 0/2), Bjelica 4 (2/4). All.: Ivkovic.

EA7 MILANO: Hackett 13 (5/7, 0/2), Gentile 17 (6/12, 0/3), Moss 5 (1/1, 1/1), Melli 3 (1/6, 0/3), Samuels 16 (5/7, 1/1); Ragland 2 (1/2, 0/2), Brooks 17 (4/11, 2/5), Cerella, Kleiza 3 (1/1 da 3), Elegar 2 (1/3), James. N.e.: Gigli. All.: Banchi.

ARBITRI: Christodoulou (Gre), Shulga (Ucr), Pastusiak (Pol). NOTE - T.l.: Efes 19/22, Mil 15/20. Rim.: Efes 40 (Perperoglou, Osman 8), Mil 40 (Elegar 9). Ass.: Efes 19 (Draper, Heurtel 5), Mil 16 (Hackett 8). Prog.: 5’ 4-13, 15’ 19-32, 25’ 44-53, 35’ 76-65. Usc. 5 f.: Darden 36’43” (78-65) Tec.: Banchi 30’18” (63-59), Gentile 35’49” (76-65).

LA SITUAZIONELa sfida del Forum, la prossima settimana, conterà solo per il Cska, che deve vincere per essere sicuro del primo posto nel girone. In caso di aggancio del Fenerbahce, passerebbero i turchi come primi. La lotta per il 4° posto è tra Efes e Vitoria: i baschi, per qualificarsi, devono battere Malaga e sperare che il Fener superi l’Efes.Girone E: Ieri Zalgiris Kaunas-Stella Rossa Belgrado 76-70 (Jankunas 19, Cherry 17; Marjanovic 14, Jenkins 12). Giovedì: Maccabi Tel Aviv- Galatasaray Istanbul 81-72; Barcellona-Real Madrid 85-80; Panathinaikos Atene-Alba Berlino 66-68. Classifica: Real Madrid*, Barcellona*10 vinte-3 perse; Maccabi 8-5; Panathinaikos, Alba 7-6; Zalgiris 5-8; Stella Rossa 3-10; Galatasaray 2-11. Pr. turno: 9/4 Alba-Maccabi; Stella Rossa-Panathinaikos. 10/4: Galatasaray-Barcellona, Real Madrid-Zalgiris.Girone F: Ieri Cska Mosca-Olympiacos Pireo 76-70 (Kaun, Weems 16; Printezis, Lojeski 16); Efes Istanbul-EA7 Milano 86-78. Giovedì: Laboral Vitoria-Fenerbahce Istanbul 93-76; Nizhny Novgorod-Unicaja Malaga 75-94. Classifica: Cska* 11-2; Fenerbahce* 10-3; Olympiacos* 9-4; Efes, Vitoria 6-7; Milano 4-9; Nizhny, Malaga 3-10. Pr. turno: 9/4 Fenerbahce-Efes, Malaga-Vitoria, Milano-Cska. 10/4: Olympiacos-Nizhny.*: già qualificate. Ai playoff le prime 4 dei due gironi.

AtleticaRUna famiglia divisa

Operazione Schwazer: Giovanni non ci sta1Il De Benedictis bronzo olimpico si dissocia dal fratello: «Sono sdegnato, lasciamo il cognome pulito»

Fausto Narducci

L a sua è una precisazione(richiesta) ma forse an-che qualcosa di più. Gio-

vanni De Benedictis, bronzoolimpico a Barcellona ‘92 e ar-gento mondiale a Stoccarda‘93 sulla 20 km di marcia, nonvuole che il suo cognome ven-ga associato in nessun modoad Alex Schwazer nel percorsoche potrebbe portarlo dal do-ping all’Olimpiade di Rio.

«Vedo scritto che De Benedic-tis sarà il nuovo allenatore o ildirettore tecnico di Schwazer.Scrivetelo bene: Mario nonGiovanni».

Prende le distanze da suo fra-tello, che ha accettato di affian-care Sandro Donati nell’iniziati-va?«Sì, non sono e non sarò maid’accordo che si conceda unaseconda occasione a Schwazercome a nessun altro ex dopato.Non è un buon esempio. E amio fratello l’ho detto chiaro:attento, Alex ha tante facce».

Com’è andata?«Avevo letto qualcosa di vagoma non riuscivo a crederci. Poiil pomeriggio prima della con-ferenza stampa, dopo aversvolto il ruolo di maestro ascuola, Mario mi ha chiamatoal telefono ed è venuto a pren-dere un caffè a casa mia. Sia-

mo usciti perché la mia compa-gna Gisella Orsini, ex marcia-trice che combatte il dopinganche attivamente, non ci sen-tisse. E’ stato un momento dif-ficile: gli ho comunicato il miosdegno».

Vi stimate fra fratelli?«Moltissimo, non avrei fattoquasi niente nella mia carrierase non ci fosse stato Mario, unallenatore bravo e “pulito”.Purtroppo mi ha messo davan-ti al fatto compiuto e non hopotuto far nulla per fermarlo.Però gli ho ricordato che la no-stra famiglia ha principi seri epuri. E che molta gente distrat-tamente penserà che accanto aSchwazer ci sono io».

Cosa ci sarebbe di male?«Che se Schwazer va a Rio to-glie il posto a un altro marcia-tore azzurro: vi sembra giusto?Proprio la lotta al doping hamesso in contatto Mario conDonati, un’altra persona chestimo molto. Però doveva direno quando Schwazer ha chie-sto di essere aiutato. Il male sicombatte con il bene? Sì, ma ilbene in questi casi non faccia-molo fare ai De Benedictis vi-sto che il doping ci ha così pe-nalizzati. Ho scoperto ora cosasuccedeva attorno a me».

In un’intervista sulla Gazzettaha anche detto che Maurizio Damilano non l’avrebbe battutaad armi pari...

«Si avvaleva del Centro Studidi Conconi e io ero più forte dilui. L’ho battuto più volte, unavolta anche da junior ma asse-gnarono a lui il tricolore asso-luto. Ho capito dopo quello chesuccedeva attorno a me».

Continua a seguire i giovani del-la marcia?«Purtroppo non ho il tempo.Sono vicecomandante dellaStazione dei Carabinieri di Ca-sacanditella in provincia diChieti, a volte do una mano aqualche amico ma poco di più.Però sono ancora in prima filanella lotta al doping».

Cos’ha fatto per esempio«Ho denunciato il caso del miocorregionale abruzzese Alberi-co Di Cecco e ho perorato lacausa per l’interrogazione par-lamentare che poi c’è stata».

Come seguirà ora Schwazer?«Non leggo più i giornali».

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BasketREurolega

Giovanni De Benedictis, 47 anni

Page 34: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

34 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’INCONTRO CONTENUTOPREMIUM

L’AZZURRO DEVE ANCORA SUDARE PER AVERE SPAZIO IN CAMPO, MA TIFOSI E

CLUB LO APPREZZANO . E IL SUO RITORNO IN EUROPA DOPO DUE ANNI

NELLA NBA NON E’ PIU’ PROBABILE

La Boston di DatomePAZZI PER GIGIL’ALLENATORE: «LO AMO, VUOLE IL BENE DEI CELTICS»LA STORIAdi MASSIMO LOPES PEGNAINVIATO A BOSTON (USA)

Q uando al TD Garden capiscono che seiitaliano, sanno che sei venuto per Gigi esi affrettano a metterti al corrente: «Saiche ha detto l’altro giorno l’allenatore?

Che è il miglior tiratore della squadra» Poco do-po, è coach Brad Stevens in persona a ripetertiquel concetto con la sua faccia da ragazzino egli occhi blu che sembrano sinceri: «Non è sol-tanto il più bravo dei nostri tiratori, ma uno deimigliori che abbia mai visto. Perché? Non sa-prei, non lo seguo da quan-do aveva 12 anni. La rispo-sta che posso darle è che Gi-gi può starsene seduto perquasi tutta la partita, entra-re e avere la certezza di farecanestro. Nella Nba ci sonopochi giocatori così». Si fer-ma un attimo, e aggiunge:«Spero di riuscire a trovar-gli sempre più spazio».

PANCHINA Mercoledì seranella sfida vittoriosa per l’accesso ai playoffcontro i Pacers non succede: Gigi Datome rima-ne in panchina per tutta la gara, il secondo «nonentrato»consecutivo. Potrebbe riaffiorare il tor-mentone sperimentato a Detroit, anzi i tormen-ti: quella miseria di 16’28” giocati in quattromesi, da quasi separato in casa, fino all’inaspet-tato trasferimento a Boston. Prima di risponde-re Gigi ci pensa su qualche istante e si accarezzala folta barba: «No, qui no. Qui nessun tormen-to. L’altro giorno dopo la vittoria contro Char-lotte, coach Stevens ha dato un cinque a tutti. Ame ha detto: “Mi spiace Gigi, oggi avevo più fee-ling per Wallace, non sei stato fuori perché haifatto qualcosa di male”. Da tante altre parti nonsarebbe mai accaduto». Probabile che il riferi-mento sia a Stan Van Gundy, coach dei Pistons.Gigi preferisce grdare avanti, sul passato prossi-

mo si concede una riflessione: «A Detroit hosempre messo giù la testa e lavorato duro.Solo nelle ultime settimane mi ero un po’scoraggiato, perché entravo in palestrasapendo che non avrei mai giocato. Allalunga, non è facile». E il futuro, Gigi? «Si de-ciderà a luglio. Ma sarebbe bello rimanerequi. E’ un bellissimo ambiente, una cittàfantastica. Ma soprattutto sento la stimadell’allenatore, che è un fatto fondamen-tale. So di averlo messo in difficoltà,perché quando sono arrivato avevanogià le loro rotazioni che funzionavano.Non è stato semplice per lui trovarmidei minuti, ma lo ha fatto». Coach Ste-vens conferma e non soltanto per compia-

cere l’interlocutore: «I lo-ve Gigi. Ha avuto una seriedi occasioni e ci ha aiutato avincere. E se non lo schieronella partita successiva, nondice una parola: pensa albene della squadra. E’ sem-pre pronto e un’ispirazioneper gli altri: un esempio daseguire».

PAZZI PER GIGI Insom-ma, tutti pazzi per lui. In fondo senza unavera ragione tecnica, per ora. I telecronistiche lo lodano in tv, una schiera di ragazziniche lo fermano per gli autografi e lui che liaccontenta per oltre un quarto d’ora. Il pubbli-co che lo adora e gli dedica i cori. RaccontaGigi: «Quanto entro, mi accolgono conun’ovazione. E quando mi arriva la palla, sialzano in piedi come se fossero certi che lametto dentro» Quando è stato sul parquetper almeno 10’, otto volte, ha infilato 11triple su 21. Non sono molte come nu-mero globale, ma in percentuale è unacifra eccellente e un ottimo biglietto da visita.

SORPRESA Una delle firme più importanti delBoston Globe, Gary Washburn, si unisce al co-ro: «E’ arrivato nella trade alla scadenza delle

trattative e ha sorpreso tutti positivamente. Glisono state concesse delle opportunità e Gigi hail merito di averle sapute cogliere. E’ sicura-mente un giocatore da Nba, il futuro è incerto,ma so che la dirigenza vorrebbe tenerlo qui».Stevens si sbilancia: «Sono dalla sua parte. Neho discusso anche con le altre persone che sioccupano della gestione della squadra e a tuttipiace l’impatto che sta avendo nella nostra or-ganizzazione». Riportiamo a Gigi, come se ilcolloquio con il coach fosse stato l’incontro diun genitore con i professori di scuola: «E’ laconferma delle mie sensazioni», dice felice. Ri-prende: «L’unica cosa che chiedo a chi mi faràdelle offerte è far parte delle rotazioni, avereun ruolo più stabile e riconosciuto. I soldi sonoimportanti, ma non una priorità». Ci ripensa,perché teme di essere frainteso: «Non vogliopassare per uno che pretende, è solo ciò chevorrei accadesse». Accetterebbe anche l’Euro-pa? «Ascolterò tutti. Se ci dovessi tornare nonsarà una sconfitta. So di aver fatto il massimo edi appartenere a questo mondo. Spesso certeavventure sono come le storie d’amore: è que-stione di timing».

RISPETTO «Ehi Gigi come stai?», fa una guardiadella sicurezza. In poco più di un mese si è fattoproprio benvolere da tutti. Siamo dietro le

quinte, zona off-limit per chi non è partedella squadra. C’è il gigante buono Kelly

Olynyk con il suo occhio chiuso e nero, ipostumi di una gomitata, che lo abbrac-cia. L’altro dei lunghi, Tyler Zeller, glisorride affettuosamente. «Qui vengorispettato un po’ di più che a Detroit,perché la considerazione te la guada-gni innanzitutto giocando. Ormai socome ci si inserisce in un gruppo e comeessere un ottimo compagno di spoglia-

toio». E sul parquet che cosa può dare?«So di non essere un giocatore imprescin-dibile. Ho imparato che nella Nba sei co-stretto a specializzarti e allora offro i mieitiri. E poi tanta energia, intelligenza, riu-scire a leggere bene il campo e sono uno

stakanovista. Credo di essermi guadagnatola fiducia del coach anche per questo». Glicosta un mucchio di fatica dire queste cose,perché non vuol certo passare per un pre-

suntuoso. Non lo è, anzi, è persino troppomodesto. Però questa di Boston la ritieneuna piccola vittoria: «Perché ogni istanteche gioco, è frutto di sudore e tenacia. Hosubito ingiustizie? No. Però, diciamo che ci

sono dei giocatori europei di medio valoreche hanno buoni minutaggi. Si sa, la Nba è

questione di opportunità».

NORTH END Usciamo nell’aria ancora fresca diuna splendida serata bostoniana. DestinazioneNorth End per una cena nella Piccola Italia. Equindi appuntamento al Nebo delle sorelle diJim Pallotta. «Mi volevano spiegare chi era Pal-lotta. A me che ho giocato a Roma», ride Gigi.Uno strano asse Roma-Boston: è come se il cer-chio si stesse per chiudere.

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GIGI DATOMEAZZURRO DEI CELTICS

«QUANDO ENTRO C’E’ UN’OVAZIONE, RICEVO

LA PALLA E I TIFOSI SI ALZANO TUTTI IN PIEDI SICURI DEL CANESTRO»

BRAD STEVENSALLENATORE DEI CELTICS

«I LOVE GIGI. E’ IL NOSTRO MIGLIOR

TIRATORE. RESTERA’? A TUTTI QUI E’ PIACIUTO

IL SUO IMPATTO»

GARY WASHBURNGIORNALISTA BOSTON GLOBE

«GIGI E’ SICURAMENTE UN GIOCATORE NBA. IL FUTURO E’ INCERTO MA

SO CHE LA DIRIGENZA VORREBBE TENERLO»

LeBron sorpassa EwingE’ il n.20 dei marcatori Nba� LeBron James è entrato nella Top20 dei migliori realizzatori della storia Nba superando, nella gara vinta contro Miami, Patrick Ewing. Ora LeBron è a quota 24836 e

ha nel mirino Jerry West, mito dei Lakers anni Sessanta e Settanta, che ne ha segnati 25192. Contro gli Heat, James ha fatto 23 punti come Irving (Love non ha giocato): Wade

Datome: autografi ai piccoli fans dei Celtics

BasketRIl personaggio

s’è infortunato al ginocchio sinistro, producendo solo 7 punti in 13’. Harrison Barnes, con un tiro all’ultimo secondo, dà il successo ai Warriors.RISULTATI: Cleveland-Miami 114-88, Dallas-Houston 101-108, Golden State-Phoenix 107-106.

Gigi Datome27 anni AP

Page 35: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

35SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I RECORD E IL CONFRONTO

km/h 50 100 150 200 250 300 350

FALCO PELLEGRINO IN PICCHIATA 324 km/h

120 km/h

172 km/h

169,9 km/h

GHEPARDO

BICICLETTA IN DISCESA SU STERRATO

DISCESA LIBERA (CLAREY A WENGEN)

VELOCITÀ DI SIMONE ORIGONE252,632 km/h

RCS

Origoneun lampo:252.632 km/hsulla neve!1Per la terza volta, il valdostano migliora se stesso: «Vento e pista molle, è stato difficilissimo»

Pierangelo Molinaro

A lla fine Simone Origonece l’ha fatta e adesso èl’unico specialista dello

sci di velocità dell’era modernaad aver migliorato per tre volteil primato del Mondo. Ieri aVars, in Francia, ha portato il li-mite a 252.632 km/h. Il prece-dente, che lo stesso atleta val-dostano aveva stabilito lo scor-so anno, era di 252.454. Poco,un incremento di poco più diun decimo, ma ottenuto in con-dizioni difficilissime. Era l’ulti-ma picchiata, l’ultima possibili-

tà dopo una settimana di pas-sione fra continui rinvii per ilmaltempo e il troppo vento.Giovedì, nella prima delle duediscese di finale, il 36enne diChampoluc in Valle d’Aosta eraarrivato a 251.397, «Ma sareb-be stato primato se fossimopartiti 10 metri sopra«. dicevaSimone sospirando. Ma le con-dizioni erano al limite e la se-conda prova di finale è statagiocoforza rinviata a ieri. Unasola picchiata, se fosse andatamale i 5 atleti ammessi alla fi-nale avrebbero dovuto aspetta-re ancora un anno per attacca-re il vecchio record.

IL CALVARIO Ma anche quelladi ieri è stata una giornata dif-ficilissima. I primi 200 metri dipista, battuti a piedi perché perla poca neve i mezzi meccanicinon potevano salire, erano dif-ficilissimi, ma ancora una voltaci si è messo il vento. «C’è statoun primo rinvio di un’ora – rac-conta Origone – c’erano raffi-che. Il limite per noi della velo-cità è di un vento a 15 km/h,ma già a 10 all’ora diventa peri-colosissimo, un colpo lateralerischia di farti perdere il con-trollo. Gli organizzatori voleva-no ancora una volta annullare,ma noi atleti ci siamo riuniti eabbiamo chiesto di provare. Dinorma ci sono 5 o 6 apripista,questa volta ne sono scesi solotre. C’era un momento di calmadi vento e la neve per il caldo sistava smollando, volevamo ap-profittarne. A Renaldo, uno deitre apripista, ho chiesto di nonprendere rischi: una sua cadu-ta avrebbe ritardato la gara. Luicomunque ha fatto il primatopersonale, 232.408 km/h».

LA PICCHIATA Continua Simo-ne: «Quando è sceso lo svedeseche ha portato il suo primato a246, ho capito che c’erano lecondizioni, ma quando è tocca-to al francese, che è andato pia-no, ho temuto che per il caldola neve avesse collassato.Quando è stato il mio turno horischiato. Nella prima partebattuta a piedi saltellavo sullegobbe. E quanto ti succede, perriequilibrarti tendi ad aprirti eprendi aria sul tronco. No, nonpensavo di poter battere il mioprimato anche se mi sentivo ve-loce, ma anche nella parte bas-sa della pista, con il fondo piùregolare, mi pareva che la nevesotto gli sci fosse troppo molle.All’altezza delle fotocellule unpiccolo dosso mi ha sollevato

ancora dalla neve e sulla linearossa del traguardo ho pensatosolo a frenare. I 400 metri, da-vanti a queste velocità, non so-no affatto tanti e, visto che gio-vedì ero finito nelle reti, teme-vo con la neve molle di sfracel-larmi».

LA GIOIA «Ho capito che cel’avevo fatta solo quando mi so-no girato verso il traguardo eho visto la gente con le bracciaalzate che urlava. Sono felice,sono nella storia, perché nessu-no ce l’ha fatta a miglioraretante volte il record. E’ statodifficilissimo, più delle due vol-te precedenti». Nasce sponta-nea la domanda di dove l’uomopossa arrivare on questi mate-riali: «Sono convinto che si pos-sa andare ancora più veloce –

afferma Simone –. La neve quia Vars era velocissima, ma la pi-sta mal preparata nella partealta, il vento e i continui rinviici hanno di sicuro rallentato. Sono convinto che qualche chi-lometro all’ora in più si ancorapossa trovare».

L’OPERAZIONE Confessa il val-dostano, maestro di sci, scala-tore e guida alpina nella vita ditutti i giorni: «Le ricerche diquesto ultimo anno sono stateinutili, ho utilizzato tutto il ma-teriale della scorsa stagione equesti sci sono i primi ad averstabilito due primati del mon-do. Sono andato in galleria delvento da Pininfarina e alla Fer-rari, pensavo di aver trovatouno spoiler (quello che si inse-risce nella tuta sotto il ginoc-chio nella parte posteriore del-la gamba) più efficiente, ma leprove sulla neve sono state ne-gative. Così non mi sono fidatoe ho utilizzato quello che avevogià usato in gara. Adesso la sta-gione è finita e finalmente pos-so farmi operare al ginocchiosinistro. Mi dà fastidio da tem-po dopo un’operazione sbaglia-ta nel 2004. Ora lo rimetto anuovo». Verso nuove avventu-re.

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Simone Origone, 36 anni, festeggia di fianco al tabellone TAMTAM PHOTO

178I metri orari di media che separano il nuovo record di velocità di Origone, 252.632 km/h, dal precedente, 252.454

IL MIGLIORAMENTO

VelaRCoppa America: dopo il no di Luna Rossa

«Bisognava pretendere regole severe»1De Angelis, ex skipper: «Il Protocollo doveva essere scritto sulla pietra... Se lasci spazio qualcuno lo sfrutta»

Rossella Raganati

I l giorno dopo il «dramma-tico» annuncio del ritirovoluto da Patrizio Bertelli,

Francesco De Angelis, skipperstorico di Luna Rossa per undecennio e anche unico timo-niere non anglosassone adaver vinto la Louis Vuitton Cup(esattamente nel 2000 adAuckland quando andò a sfida-re Team New Zealand con unteam molto italiano), faun’analisi di quanto è accadutonel mondo della Coppa Ameri-ca.

Si aspettava questa decisionetanto traumatica da parte di Pa-trizio Bertelli?«Non entro nel merito di quelloche ha stabilito Bertelli, perchéil responsabile di un team è li-bero di decidere e fare le pro-prie scelte. Certo, se c’era unvantaggio tecnico per aver ini-ziato presto a preparare questa

campagna di Coppa America(Luna Rossa aveva aperto labase di Cagliari già l’anno pas-sato, ndr), mi chiedo perchénon si sia deciso di conservarloandando a regatare poi nel2017 alle Bermuda. Se ti ritiri,qualcun altro prende il tuo po-sto e la gara continua alla stes-sa maniera, più o meno. Quelloche è strano è che ci fosse lapossibilità di cambiare le rego-le in corso d’opera e che non cisi fosse tutelati maggiormentedal punti di vista legale-giuri-dico. Quando si incominciauna sfida di Coppa America c’è

un Protocollo (che si potrebbedefinire il regolamento su cuisi poggia la regata, ndr) a cui sideve fare riferimento, che è co-me un contratto quando acqui-sti una casa. Devi essere sicuroche non cambi, mai fino al ter-mine della competizione. IlProtocollo doveva essere scrit-to sulla pietra e in realtà non loera. Di conseguenza i concor-renti o non se ne sono accortidi quello che era stato stabilitooppure si sono assunti il rischiosin dall’inizio di un eventualecambiamento delle regole acampagna iniziata. Non puoicriticare dopo se qualcuno uti-lizza lo spazio che gli è statoconcesso. La Coppa America èfatta così, da sempre».

Se, quando Team Australia si èritirato, Luna Rossa avesse pre-so il suo posto come Challengerof Record, ovvero il rappresen-tante degli sfidanti (colui che può discutere con il defender americano) tutto questo si sa-

rebbe potuto evitare?«Eventuali cambiamenti devo-no essere sempre negoziati trail Challenger of Record e il De-fender (gli americani diOracle, ndr) e, quindi, ci si po-teva tutelare in maniera piùforte. Dopo il forfait degli au-straliani si è deciso, invece, peruna Challenger Commission,

per il cambio della barca c’èstata una votazione a maggio-ranza in cui i team più piccolihanno messo in minoranzaquelli più grandi».

Come vede il futuro dell’Ameri-ca’s Cup?«Questi cambi di regolamentopotevano essere fatti fin dal

2010. Che i costi dell’America’sCup fossero diventati ormai in-sostenibili era chiaro ben pri-ma delle regate di San Franci-sco nel 2013 e il fatto che le modifiche siano state fatte sol-tanto ora, dimostra che il ma-nagement della Coppa non èimpeccabile. Adesso l’augurioè che tutto questo porti a qual-cosa di buono per la regata.Speriamo si creino nuove op-portunità e si possa tornare auna Coppa America con piùconcorrenti, come a Valencianel 2007».

Secondo lei, ci saranno altri te-am italiani?«Per il 2017 ormai è tardi. Ma-gari, con queste nuove regole,nell’edizione successiva po-trebbe essercene più di uno».

Come sarà la 35a Coppa Ameri-ca?«Per quel che riguarda il nuovocatamarano aspettiamo chevenga pubblicata la nuova re-gola. L’evento lo giudicheremoquando inizieranno le regate,certo è che prima di prenderequesta decisione gli americanisi saranno fatti bene i loro cal-coli».

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FRANCESCO DE ANGELISEX SKIPPER LUNA ROSSA

I COSTI SONO INSOSTENIBILI DA

PRIMA DEL 2013. QUESTO MANAGEMENT

NON È IMPECCABILE

Patrizio Bertelli (sinistra) e Francesco De Angelis con la Vuitton Cup

Sci velocitàRL’impresa

CRONOLOGIAANNO ATLETA VELOCITA’

1984 WEBER 208.937

1987 GRAHAM 212.514

1987 PRUFER 217.680

1988 PRUFER 223.741

1992 PRUFER 229.299

1993 GOITSCHEL 233.610

1995 HAMILTON 241.446

1997 BILLY 243.902

1999 EGGER 248.105

2002 GOITSCHEL 250.700

2006 S. ORIGONE 251.400

2014 S. ORIGONE 252.454

2015 S.ORIGONE 252.632

Page 36: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

36 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Quattro partitein tre giorniAbbuffata di murinell’uovo di Pasqua1Tre gare di Champions League dalla Polonia e poi gara-1 dei quarti dei playoff lunedì, tutto in HD

FINAL FOUR - CHAMPIONS LEAGUE

SEMIFINALE

CHEMIK POLICE - UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO

POMÌ CASALMAGGIORE - METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI

QUARTI DI FINALE - SERIE A

Oggi 4 aprile ore 15:00

IN ESCLUSIVAE IN HD

FINALE 3° E 4° POSTO Domani 5 aprile ore 15:00

FINALE 1° E 2° POSTO Domani 5 aprile ore 18:00

GARA 1 Lunedì 6 aprile ore 19:00

Gian Luca Pasini

L a prima Champions Lea-gue della storia di Gazzet-

ta Tv arriva dalla pallavolo.Precisamente da Stettino, Po-lonia Nordoccidentale, dove inuna delle tante moderne arenedel Paese che in settembre haospitato i Mondiali maschili divolley, si celebra la più impor-tante manifestazione conti-nentale (per club) di tutto il2015, esclusiva per l’Italia del-la nostra Tv, che in questoweekend pasquale propone ilmeglio del meglio (o quasi)della pallavolo europea, oltreche una delle gare-1 deiplayoff femminili (lunedì sera,da Cremona: CasalmaggioreMontichiari). Tornando all’Eu-ropa sarà volley di grande qua-lità con il derby turco-emiliano(per via dei due allenatori ita-liani) Vakifbank ed Eczacibasi.Più blasonata la prima, allena-ta da Guidetti, che ha vinto dueChampions in tre anni ed è sta-ta seconda nella passata sta-gione, più aggressiva la secon-da che si è andata a prendereda Piacenza il tecnico che ave-va vinto in Italia per cercare diinvertire una rotta che negli ul-timi anni aveva visto spessol’Eczacibasi fermarsi a un pas-so dal trionfo. In questa stagio-ne è in lizza per tutti gli obietti-vi, Champions compresa.

PADRONE DI CASA A sbarrarela strada all’unica formazioneitaliana (compreso il torneo

maschile) arrivata alle finalfour c’è il Chemik Police diBeppe Cuccarini (questa è lagara di apertura sulla nostraemittente), pioniere fra gli al-lenatori che sono andati a lavo-rare all’estero (ha guidato an-che l’Eczacibasi in passato)messo alla guida di una coraz-zata serba-polacca, che è sbar-cata alle final four come orga-nizzatore, ma che negli ultimimesi ha perso solo due partite,una delle quali nella Coppa diPolonia, due settimane fa, ap-pena per due punti... In questocontesto l’Unendo Yamamay èalla seconda finale di Cham-pions League della sua storia,dopo quella del 2013 (chiusa alterzo posto, con sconfitta con-tro il Rabita in semifinale e suc-cesso sul Galatasaray nella fi-nalina), dopo il successo inCoppa Cev nel 2012, che sareb-be l’Europa League della palla-volo. Questo per Busto, in di-retta su Gazzetta TV (tutte letrasmissioni in Alta definizio-ne in questo weekend, pratica-mente in HD), è quasi un esa-me di maturità per la squadrapiù giovane del lotto. Rinforza-ta con l’arrivo di ValentinaDiouf e con il ritorno di helenaHavelkova (la schiacciatricececa che aveva firmato il triple-te a Busto appunto nel 2012)per puntare ancora più in altodopo la finale scudetto dell’an-no passato. Questa, dopo la de-lusione di Coppa Italia, è la pri-ma grande occasione, che pas-sa appunto anche attraverso ilcanale 59...

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L’ESPERIENZAdi RACHELE SANGIULIANO

LA MIA CHAMPIONSGRAZIE GAZZETTATV!

M entre mi riscaldavo prima dellepartite mi capitava spesso diosservare i telecronisti che si

preparavano alla diretta e mi chiedevo: «Cosa diranno oggi? Mi massacreranno?». Mai avrei pensato di ritrovarmi al posto loro e, soprattutto, di avere la possibilità di vivere le emozioni di una competizione che non ho mai giocato: la Champions League! Grazie a GazzettaTv in questi 3 giorni “scenderò in campo” 4 volte… sarò pronta? Ho studiato le squadre e le giocatrici, ripassato la tattica, le caratteristiche tecniche… ma ci sono delle atlete che hanno nomi impossibili, «e se li sbaglio? Che diranno gli ascoltatori? Mi massacreranno?!»A quanto pare le preoccupazioni anche oggi che sono passata dall’altra parte rimangono. Quello che di certo non è cambiato è l’amore nei confronti di questo meraviglioso sport che sa regalare emozioni incredibili e che spero di essere in grado di trasmettere, soprattutto a chi si avvicinerà alla pallavolo per la prima volta. Il volley è la mia vita, ho iniziato a giocare a 9 anni e a quanto pare non riesco a starne lontana. Pensavo che non avrei mai più provato emozioni del genere e invece la morsa allo stomaco che sentivo durante lo starting six ora la provo durante il count down prima della messa in onda. 10... 9... 8… 7…

4� gli allenatori italiani presenti su 4: Giuseppe Cuccarini nel Police, Gianni Caprara Eczacibasi, Giovanni Guidetti Vakifbank oltre a Carlo Parisi

6� le atlete che hanno presenze in Nazionale: Costagrande (84, foto), Diouf (63), Camera (36), Leonardi (30), Marcon (19), Pisani (4), De Gradi è Juniores

12� Le ex italiane. Police: Zenik, Veljkovic, Ognjenovic, Glinka e Malagurski. Eczacibasi: Furst, Poljake De La Cruz. Vakifbank: Sheilla, Vasileva, de Kruijf Costagrande

Siamo in ondaR

Page 37: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

37SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

(t.b.l.) Dopo la partenza prima dell’albada Malpensa per Berlino (con scalo a Monaco) e l’atterraggio nella capitale tedesca alle 10.45, Busto è salita sul pullman diretto a Stettino che si trova a circa 150 chilometri a Nord-Est. E qui sono iniziate le traversie: un incidente avvenuto all’altezza del Berlin ring-bahn, con rallentamenti

nell’uscita dalla cerchia metropolitana, poi un altro scontro sull’autostrada verso la Polonia. Risultato: una tratta che di solito richiede due ore è stata percorsa in più del doppio. Così la conferenza stampa della Champions è iniziata senza Busto. Che in serata ha assaggiato il campo di gioco.

DERBY TURCO-EMILIANO (a.a.) Final Four a Stettino (Pol): Oggi 15 Police (Pol)-Unendo Yamamay Busto, 18 Vakifbank Istanbul (Tur)-Eczacibasi Istanbul (Tur). Il Vakifbank di Guidetti (è di Modena) è la squadra favorita per i bookmaker. Viene quotato a 2 contro il 3.2 delle padrone di casa del Police e al 4.5 dell’Eczacibasi, mentre

Busto è data a 15. Quest’anno le due formazioni di Istanbul si sono affrontate due volte in campionato con l’Eczacibasi di Gianni Caprara (è di Medicina) vittorioso in entrambe. PIU’ GIOVANE (a.a.) 25 anni e 8 mesi l’età media di Busto Arsizio la squadra più giovane di queste final four: 26

anni e 3 mesi per il Vakifbank, 28 anni e 3 mesi per l’Eczacibasi e 30 anni e 11 mesi per il Police.QUARTA (a.a) È la quarta semifinale di Coppe europee per il Busto Arsizio. Le prime due in Coppa Cev 2010 e 2012 vinte con il Rabita Baku (3-2) e con l’Urbino (3-0), la terza persa in Champions dal Rabita Baku (2-3).

CHE VIAGGIOUN RITARDO DI QUATTRO ORE

Diouf, l’urlo di Busto«E’ la nostra occasione»1L’azzurra a cuore aperto: notorietà, quadri, ateismo, tradizioni, viaggi e film«Mia mamma scoprirà sulla Gazzetta che mi sono fatta tatuare la mano di Fatima...»

Mario SalviniINVIATO A STETTINO (POLONIA)

V alentina sui giornali, in tv, ospite di eventi epersonaggio. Il Mondiale l’ha scodellata nellecase anche di quegli italiani che non distinguo-

no un muro da una schiacciata e da un giorno all’altroValentina Diouf si è trovata a essere simbolo della pal-lavolo e dell’Italia che verrà. Non solo quella del volley.E ora più che mai lei e la sua squadra ci rappresentanotutti. Perché la Unendo Yamamay Busto Arsizio, unicotra i nostri club, è alle finali di Champions.

Valentina, è il momento di vincere qualcosa col club…«Sarebbe ora. Nell’unico trofeo che ho vinto, la Super-coppa 2011 con Bergamo, in realtà non c’ero, ero acasa a vomitare. Ma la medaglia me l’hanno data lostesso. Sarebbe ora perché per me sarebbe anche unpo’ una rivincita».

Nei confronti di chi?«Delle difficoltà di quest’anno, che per me è stato mol-to complicato sotto l’aspetto psicologico».

Per via della notorietà?«No, o forse solo in minima parte. Per ragioni di cuinon voglio parlare. Vorrei lasciarmi tutto dietro e cre-do che possiamo farcela».

Fino a questo momento quale è statal’emozione più bella?«Ne scelgo due. La vittoria del Mon-diale Juniores. E l’ingresso in camponella partita contro gli Usa a Milano, alMondiale. E’ stato lì che ho capito cosastavamo facendo».

La cosa che le piace di più della pallavo-lo…«Il significato del mio ruolo: opposto.Vuol dire prendersi responsabilità. Ilche non mi pesa, anzi: mi piace».

La cosa più bella della notorietà?«Il fatto di essere riconosciuta per unacosa positiva. Perché ho giocato benein un torneo importante. Per un aspet-to sano».

Aneddoti…«Sono andata alla Fiera dell’Artigiana-to, un sacco di gente mi ha fermata peruna parola o per una foto. Poi sono tor-nata casa, e non so quante persone miavevano taggata su Instagram. Ho ca-

pito che non posso fare nulla in incognita».

Valentina Diouf è fidanzata?«Sì, da tantissimo tempo. Da sei anni, che sono quasiun terzo della mia vita. Immagino le domande e ri-spondo: è alto come me, gioca a basket, ma non inSerie A. Basta così».

Cosa fa Valentina quando non schiaccia?«Mi piacerebbe ricominciare a dipingere. Da ragazzi-na facevo copie di quadri famosi, mi era venuto parti-colarmente bene Les Demoiselles D’Avignon di Picas-so. In casa mia mamma ha un mio quadro, un paesag-gio nella nebbia. Molto padano».

Altri interessi…«La meditazione. Ho fatto qualche seduta di un corsodi gruppo. Mi piace e ne sento la necessità. Ascoltomusica dei nativi americani, mi aiuta molto, anche nella pallavolo. E poi c’è Pepito, il mio gatto. E’ un eu-ropeo nano: ci voleva qualcuno basso in famiglia».

Parliamo di libri.«Devo avere tempo, non sopporto di mettermi a legge-re per 10 minuti. Mi piacciono i thriller, ho letto tuttoDonato Carrisi, mi è piaciuto molto “Il suggeritore”. Direcente a una conferenza ho conosciuto Massimo Pi-cozzi, mi ha regalato il suo “La ruga del cretino”, mi staprendendo».

Film.«Quando non facevo la coppe, in mezzo alla settimanaandavo al cinema anche un paio di volte. Non ho unfilm della vita, se ne devo scegliere uno dico “Memoriadi una geisha».

Un viaggio della vita, invece?«Tanti. Vorrei conoscere il Laos e il Vietnam. Sono statadue volte in Thailandia e mi è piaciuta tanto. Un altroviaggio stupendo è stato in Sri Lanka, con mia mamma.Siamo state in piccoli villaggi, con la gente. Lo stesso inCosta d’Avorio, eravamo con una famiglia mista come

noi, la figlia è una mia amica di infanzia, mulattacome me. In un mese ho imparato il francese gio-cando coi bambini».

E in Senegal, è mai stata?«Una sola volta. Mi affascina. Sento le mie radici.So che prima o poi lo farò. E infatti un mese fa hodeciso di fare una cosa…».

Valentina si alza la maglia e mostra un tatuaggiogrande come tutta la schiena: la mano di Fati-ma. «Mia mamma non lo sa. O meglio, non lo sa-peva, lo viene a sapere con questa intervi-sta».

Che le piacerà molto, quindi…«Non credo. Ho voluto farmi la mano diFatima, un simbolo islamico che rappre-senta l’autocontrollo, Fatima è il nomedella mia nonna senegalese che non homai visto e il mio secondo nome».

E’ religiosa?«No, sono atea. Figlia di genitori ateiche vengono una dal cristianesimo el’altro dall’islam».

Parliamo di musica…«Ne ascolto tutto il giorno, di gene-ri diversi, dipende dallo statod’animo. Passo dai System of aDown a De André. O ascolto Yiru-ma, un pianista giapponese, moltoclassico. In questo periodo la colon-na sonora è Youth, dei Daughter».

Per chi vota?«Diciamo che sono sempre stata unada Festa dell’Unità».

Cos’avrebbe fatto senza il volley?«Da bambina dicevo che sarei diventataingegnere petrolchimico. A 15 anni ero unmetro e 97 e pesavo 67kg, avevo già l’accor-do con un’agenzia di modelle. Poi sono an-data a Roma, al Club Italia. Meglio così».

Busto vince la Champions?«Quest’anno un sacco di alti e bassi,ma negli alti abbiamo dimostrato dipoter fare l’impresa. Abbiamo unagrande possibilità: giochiamocela».

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La foto del tatuaggio sulla schiena della Diouf, 22 anni, eil quadro di un paesaggio che ha dipinto lei

SI COMINCIA ALLE 15 SUL CANALE 59

7.GLINKA-MOGENTALE

6. BEDNAREK

1. WERBLINSKA

13. DIOUF

17. PISANI

16. HAVELKOVA

14. WOLOSZ

1. LYUBUSHKINA

7. MARCON

A DISPOSIZIONE 3 Malagurski

4 Gajgal

8 Krzos

9 Rabka

12 Kowalinska

13 Mroz

16 Jagielo

2. ZENIKLIBERO

A DISPOSIZIONE2 Degradi

3 Rania

5 Michel

8 Perry

9 Aelbrecht

12 Camera

6. LEONARDILIBERO

ALLENATOREGiuseppe Cuccarini

ALLENATORECarlo Parisi

18. OGNJENOVIC

11. VELJKOVIC

10. BJELICA

RCS

MI PIACE E NE SENTO LA NECESSITA’: LA

MEDITAZIONE. ASCOLTO MUSICA DEI NATIVI

AMERICANI

COSA AMO DI PIU’DEL VOLLEY?

IL MIO RUOLO, CIOÈ PRENDERSI DELLE RESPONSABILITÀ

A-1 DONNE

Via ai playoffcon Novara-Bergamo Iniziano stasera con Novara-Bergamo i playoff scudetto. Il programma: oggi Novara-Bergamo (20.30 diretta RaiSport1). Lunedì: Modena-Conegliano (17 dir. Sportitalia), Casalmaggiore - Montichiari (19, dir. GAZZETTA TV). Giovedì: Piacenza-Busto Arsizio (20.30, dir. Sportitalia)

TACCUINO

SUPERLEGA

Anticipo della 26a C’è Piacenza-Trento(m.mar - ni.ba.) Piacenza, Camperi non ha problemi di formazione: Tavares-Poey, Alletti-Tencati (o Kohut), Papi-Zlatanov con Mario Junior libero. Primo allenamento, ieri, per Djuric con Trento ma oggi dovrebbe partire in panchina: Nemec-Zygadlo, Lanza-Kaziyski, Birarelli-Solè con Colaci libero.

EUROPEI UNDER 19

L’Italia esordisce con la Polonia(a.a.) L’Italia di Barbiero inizia l’Europeo con la Polonia (ore 16), poi Serbia, Danimarca, Russia e Francia. I 12 azzurri: Tofoli e Zoppellari; Margutti, Fantini, Cominetti, Zonca; Maiocchi e Cester; Galassi, Di Martino e Caneschi; Piccinelli. Le donne giocano con la Rep.Ceca per il 5-8° posto

PallavoloRFinal Four di Champions League

Page 38: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

38 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

no automaticamente sicure di essere da postseason.Un anno fa, ad esempio, le World Series via Ameri-can le presero i Kansas City Royals, poi battuti infinale da San Francisco, la franchigia arrivata finoin fondo nella National e capace di trionfare 3 voltein 5 anni. Kansas, e l’anno prima Pittsburgh: per di-re che nulla è scontato, e più non vinci, più spendi epiù ti va magari male. L’esperto Carlos Beltran deiNY Yankees, sintetizza il fascino unico delle Mlb: «Guardate le favole di Pittsburgh e Kansas degli ulti-mi anni: non sono ispirazioni per tutti? Cubs, Mets,White Sox, tutti hanno una chance». A Los Angeles,i Dodgers sono ancora aggrappati ai ricordi del te-am dell’88 di Tom Lasorda e Mike Scioscia (ora ma-nager agli Angels), due miti che sono orgoglio degliitaliani d’America, come Joe Torre che dopo aver

guidato l’ultima epopea deiBronx Bombers (da quest’annosenza il leggendario interbaseDerek Jeter) ora si occupa di ope-rations e sostiene la linea del nuo-vo Commissioner Rob Manfred,impegnato a diminuire i tempimorti del gioco, ovveroi cambi campoper accele-r a r l i a

2’25-2’45”, con soli 30” con-cessi ai lanciatori per riscal-darsi. Le risposte della pre-sea-son sono state incoraggianti, maManfred chiede «più collaborazionedai giocatori per rispettare i tifosi». Che conti-nuano a riempire i magnifici diamanti, compre-so quello dei Chicago Cubs, il Wrigley Field inristrutturazione, costruito dopo l’ultimo trionfodella franchigia bloccata da una sorta di maledi-zione che si rinnova dal 1908. Nei Cubs, il primabase è Anthony Rizzo, 31 fuoricampo nel 2014,uno che ha davvero sangue italiano nelle vene, edil cui padre, durante il World Classic, distribuivale figurine del figlio. Di quella nazionale azzurra ci

LA STORIA di STEFANO ARCOBELLI

N on è, semplicemente, uno sport. E’ quasi unhappening. Bentornato baseball, il passa-

tempo preferito dagli americani. Scatta domani ilcampionato più lungo (162 partite solo di prima fa-se), il più difficile e il più ricco, anche il più lento(una partita dura fino a 3 ore e 2 minuti , e con il pariad oltranza). E ritrova il più pagato, Alex Rodriguez,terza base che forse farà ora il designato, uno checon 654 fuoricampo è a 4 da Willie Mays, quarto disempre. A-Rod, mal sopportato anche nella GrandeMela, ha pagato un’intera stagione per doping go-dendosi amaramente una parte del suo contratto decennale da 270 milioni di dol-lari. Basterà il più discusso allasquadra più titolata (27 titoli)delle Mlb che offrono adesso 80milioni al cubano Gourriel, perevitare l’onta di un terzo annosenza playoff? Guardando adEast nell’American League, doveal posto del lanciatore il ruolo inattacco è coperto dal battitore de-signato, gli Yankees sono valutatida certi specialisti — nonostante il ritorno di duepartenti come Sabathia e Tanaka — appena ultiminella Division e con gli storici rivali di Boston primi.

PRIMI O ULTIMI I Red Sox esaltano la filosofiastessa del campionato più incredibile del mondo:primi e poi ultimi, tra un anno e l’altro. Boston hapotenziato le munizioni nel suo line-up, con il terzabase di San Francisco, Pablo Sandoval, mvp del2012, e l’esterno Hanley Ramirez che con David Or-tiz dovrebbero aumentare la media battuta, mentrei neo arrivati Porcello, Masterson e Miley dovrebbe-ro diminuire la media punti subiti insieme al closerUehara, che parte con qualche problema al braccio.Due squadre storiche, Yankees e Boston, che non so-

AMERICA AMERICA CONTENUTOPREMIUM

Major League al viaCHICAGO CUBS:ATTESA ETERNAALEX RODRIGUEZ:ATTESO RITORNO

LA SQUADRA DI MADDON NON VINCE DAL 1908 E PROVA A SFATARE IL TABU’ CON I FUORICAMPO DEL NOSTRO RIZZO. A-ROD PER DIMENTICARE UN ANNO DI DOPING E RILANCIARE GLI YANKEES. LA FAME DI LOS ANGELES

sono altri big leaguers, come Jason Grilli (da closerdi Pittsburgh ad Atlanta per 4 milioni di dollari),Drew Butera (Anaheim), Pat Venditte (Oakland),Mike Zunino per non dire di giovani come Colabelloche fa il saliscendi dal Triplo di Toronto (squadramai ai playoff dal 2000) e Alex Liddi (Royals). I Cu-bs ora sono allenati da Joe Maddon, che ha portato

l’ottimismo degli anni d’oro di Tampae con due partenti come Jon Lester eJason Hammel, nonché il ricevitoreMontero, vorrebbe spezzare l’incan-

tesimo più lungo per una squadra.

LA CAPITALE I Dodgers di Kershaw,Jimmy Rollins e del folle Puig non vincono

dall’88, l’altra New York, i Mets, manca da 8 an-ni dai playoff. Niente a confronto con un’altra

squadra che dopo il titolo del 2003, ha vissuto trop-pi strappi per avere continuità: così Miami per stareal passo con le grandi, ha offerto l’ingaggio più altoal battitore Giancarlo Stanton, 325 milioni di dolla-ri, sperando che dopo un drammatico infortunio possa aumentare i 37 fuoricampo del 2014. I Mar-lins vantano un monte troppo giovane (HendersonAlvarez, Jose Fernandez), meno esperto di quello diWashington, che dopo due anni col miglior record,spera di vincere anche nei playoff, assicurandosi ilCy Young, Max Scherzer da abbinare a Strasburg,Zimmermann, Fister, Roark e Gio Gonzalez. E’ la mi-

glior rotazione quella della squadra della capitale.I detentori di San Francisco sperano ancora in

una stagione monstre di Madison Bumgar-ner, l’mvp delle World Series, 270 inning sul

braccio. L’aria serena dell’Ovest, farà ancorala differenza? Dai Giants ad altri giganti?

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27� Sono 27 le World Series vinte dai NY Yankees, 11 St.Louis, 9 Oakland, 8 Boston e San Francisco, 6 LA Dodgers, 5 Cincinnati e Pittsburgh, 4 Detroit

� 1: Pablo Sandoval, 3a base di Boston reduce dal trionfo con San Francisco. 2: Giancarlo Stanton, slugger di Miami e più pagato con 325 milioni di dollari. 3: Anthony Rizzo, 1a base dei Chicago Cubs e dell’Italia al World Classic, 37 fuoricampo, 4: Max Scherzer, partente di Washignton, una delle squadre favorite per i playoff AP

4

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LA GUIDACosì le Major League, al via domani con Chicago Cubs-St.Louis. AMERICAN LEAGUE East Division: Boston Red Sox, Toronto Blue Jays, Baltimore Orioles, Tampa Rays, New York Yankees. Central Division: Detroit Tiger, Cleveland Indians, Chicago WS; Kansas City Royals; Minnesota Twins. West Division: LA Angels, Seattle Mariners, Oaklad Athletics, Texas Rangers, Houston Astros. NATIONAL LEAGUEEast Division: Washington Nationals, Miami Marlins, NY Mets, Atlanta Braves, Philadelphia Phillies. Central Division: St.Louis Cardinals, Pittsburgh Pirates, Chicago Cubs, Cincinnati Reds, Milwaukee Brewers. West Division: Los Angeles Dodgers, San Francisco Giants, San Diego Padres, Arizona Diamondbacks, Colorado Rookies.LA STAGIONELa stagione della Mlb: 162 partite regular season (da domani al 4 ottobre); playoff (dal 6 ottobre): Division Series (su 5 prime di ogni Division più wild card); finali di Lega su 7; World Series dal 27 ottobre. All Star Game: 14 luglio, Cincinnati.ULTIMI TITOLI2004 Boston, 2005 Chicago WS, 2006 St.Louis , 2007 Boston, 2008 Philadelphia, 2009 NY Yankees, 2010 San Francisco, 2011 St.Louis, 2012 San Francisco, 2013 Boston, 2014 San Francisco.

BaseballRIl campionato più lungo e difficile

Alex Rodrigueztorna dopo un anno (doping)

Page 39: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

39SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1TIGER AL MASTERS Tiger Woods giocherà l’Augusta Masters primo major di stagione da giovedì. «E’ molto importante -ha fatto sapere dal suo sito -, voglio esserci. Ho lavorato molto sul mio gioco, non vedo l’ora di competere. Sono elettrizzato all’idea di andare ad Augusta, ringrazio tutti per il sostegno».TUTTENOTIZIE

BASEBALLSECONDA GIORNATABIG MATCH A BOLOGNA(m.c.) Il clou della seconda giornata, Bologna-San Marino si trasferisce al «Gianni Falchi». 2° turno, gara2: oggi alle 20 Parma-Angel Service Nettuno 2; 20,30 Città di Nettuno-Godo Knights, Unipol Sai Bologna-T&A San Marino, Rimini-Tommasin Padova. Class.: San Marino, Rimini 1000 (2-0 perse); Bologna, Parma, Godo e Padova 500 (1-1); Nettuno2 e Città di Nettuno 0 (0-2).

BEACH VOLLEY� TRICOLORE INDOOR (c.f.) Da oggi a Spotorno (Sv), dopo 3 tappe maschili e alfemminili, si comincia la finale Tricolore indoor che si concluderà lunedì. Diretta streaming sul canale Youtube Fipav e su Sportube.

BOXE� MONDIALI E AFFINI (r.g.) A Quebec (Can) Adonis Stevenson (25-1), difende i Wbc mediomassimi contro Sakio Bika (Cam, 32-6-3).. A Metepec (Mes), il locale Cuadras (31-0-1) sfidato da Concepcion (Pan, 32-3) per i supermosca Wbc. A Newcastle (Ing) il massimo inglese Anthony Joshua (10), oro a Londra 2012, opposto a Gavern (Usa, 26-19-4) sulle 8 riprese. � TRICOLORE LEGGERI (r.g.) Ad Avellino, Loreni Boxe, il leggero Max Ballisai (18-2), sfidante ufficiale alla cintura Ue, difende il Tricolore contro l’imbattuto Vincenzo Finiello (10-0-2), mentre il piuma Carmine Tommasone (13) affronta il cileno Cristian Palma (20-8-1) per il vacante Intercontinentale Wba. Italia1 in differita nella notte all’1.30. Leggeri: Ceglia (10-3) c. Pastarino (3-6), welter: Picariello (d) c. Cravati (d).

CURLINGMONDIALE MASCHILEITALIA AL 10° POSTOAd Halifax (Can) concluso il round robin del Mondiale maschile. Per l’Italia, nelle ultime partite, sconfitte contro Canada (7-6) e Finlandia (7-5). Il bilancio azzurro è così di 3-8 e decimo posto finale. Classifica: 1. Norvegia 10-1; 2. Canada 10-1; 3. Svezia 8-3; 4. Finlandia 6-5; 5. Usa 6-5; 6. Giappone 5-6; 7. Svizzera 5-6; 8. Cina 4-7; 9. R.Ceca 4-7; 10. ITALIA 3-8; 11. Scozia 3-8; 12. Russia 2-9.

Qualificazioni: El Salvador-Calvisano, Enisei-Mogliano. Domani. Champions: Racing-Saracens, Tolone-Wasps. Challenge: London Irish-Edimburgo.

SCHERMA� MONDIALINI Altre 3 medaglie (5 in totale) per l’Italia ai Mondiali cadetti e giovani di Tashkent (Uzb). Serena Rossini è argento nel fioretto u.17, Matteo Neri ed Alberto Arpino bronzo nella sciabola cadetti.

SOFTBALLCAMPIONATO AL VIA(m.c.) Con 13 squadre via alla stagione: La Loggia, bicampione d’Italia, e regina d’Europa è favorita. 1° turno. Gir. A: oggi, 16 e 18,30 Nuoro-Caronno, Bollate-Legnano, 18-20,30 Staranzano-Rovigo. Riposa La Loggia. Gir. B: oggi 18-20,30 Forlì-Collecchio, Bussolengo-Parma; lunedì dalle 11 Sestese-Bologna.

VELA� A PALMA (r.ra.) Si conclude oggi a Palma di Maiorca il Trofeo Princesa Sofia, 1° tappa del circuito europeo riservato alle classi olimpiche. In programma la Medal Race. Per l’Italia in gara Francesco Marrai (Laser Standard) e Bissaro – Sicouri (Nacra 17).

� (f.pe.) Nell’anticipo dell’ultima giornata, Molina e capitan Presciutti trascinano il Brescia. È un risultato che consegna il 3° posto della stagione regolare all’Acquachiara.

BRESCIA-SPORT M. 10-6 (3-2, 2-1, 2-1, 3-2)

Brescia: Del Lungo; Bruni, C.Presciutti 3, Pagani, Molina 3, Rizzo 1, Giorgi, Nora, N.Presciutti 1, Bodegas 2, D.Fiorentini, Napolitano, Dian. All. Bovo. Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo, Binchi, Zimonjic, D.Filipovic, A.Di Fulvio, B.Ivovic 2, C.Di Fulvio 1, M.Lapenna 1, Bini 1, Razzi, Sadovyy 1, Conti. All. Baldineti. Arbitri: Bianchi e Taccini. Note: s.n. Brescia 9 (2), Sport M. 10 (3). Usc. 3 f. Bodegas e D.Filipovic 4° t. Rizzo sbaglia un rigore nel 3° t. (palo).

Class.: Pro Recco** 63; Brescia* 58; Acquachiara* 47; Sport Management* 44; Savona 31; Posillipo* 29; Canottieri Napoli 23; Lazio, Como* 19; Bogliasco 18; Roma Vis Nova 10; Florentia* 4 (*unagara in più; **due in più).

PALLANUOTO

Nell’anticipoil ruggitodel Brescia

Christian Presciutti CIAMILLO

� Una rottura e una squalifica ieri in Svezia per l’italiana Rossella Ross (da Self Possessed) sulla pista di Farjestad (Karlstad) nella prova sul miglio di qualificazione all’Olympiatravet di Goteborg il prossimo 25 aprile. La prova è stata nobilitata da una prestazione cronometrica. Il neozelandese Dream with Me N.L. (da Dream Vacation), allenato e guidato da Lutfi Kolgjni, ha infatti coperto il miglio in 1.10.1 e si candida alla vittoria finale e, soprattutto, a quella nell’Elitlopp del prossimo maggio. Lontano comunque il primato delle piste svedesi, l’1.09.3 fatto segnare da Magic Tonight nel marzo dello scorso anno a Goteborg.� VINCE ROBERT BI Rientro vincente per Robert Bi. Sulla pista olandese di Wolwega, il vincitore del derby 2013 ha vinto facile in 1.15.2 sui 2600. Nel convegno a segno (in 1.13.6 sui 2100 m) in vista del Lotteria di Napoli il francese d’Italia Voltigueur de Myrt, guidato da Gabriele Gelormini

IPPICA

Rossella rompe Il «kiwi» Dream vola in 1.10.1

Il neozelandese Dream with Me

L’incontro tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao, il 2 maggio, contribuirà ad aumentare i guadagni del pugile americano, mandando in frantumi il record di tutti i tempi per il pagamento annuale di uno sportivo, secondo quanto riportato dal sito di Forbes. Mayweather guadagnerà almeno 150 milioni dollari e Pacquiao oltre 100 per la sfida al titolo mondiale dei pesi welter a Las Vegas. I guadagni potrebbero anche essere più alti se ci saranno più di tre milioni di vendite dell’incontro in pay-per-view. I guadagni di Mayweather sarebbero i più alti di sempre in un anno da parte di un atleta, superando il record di Tiger Woods di 125 milioni dollari nel 2008. Woods attualmente occupa sia il primo che il secondo posto nella classifica di Forbesdegli atleti più pagati di tutti i tempi in un anno. I guadagni pari a 120 milioni nel 2009 dell’ex numero 1 occupano la seconda posizione. Michael Jordan, è il terzo, con un guadagno di 115 milioni dollari nel 1997 e nel 1998.

BOXE

Mayweathersupererà Woodsnei guadagni

Floyd Mayweather, 38 anni

IPPICA� IERI MONTEGIORGIO QUINTE’ (m 1600): 1 Oklaoma Ek (R. Legati) 1.15; 2 Minosse Ern; 3 Ribas Om; 4 Match Grif; 5 Orzata Jet; Tot.: 2,29; 1,62, 5,68, 4,71 (56,18) Quintè 7-2-14-6-15 non vinto. Quarté euro 4.175,39 . Tris 497,03. � OGGI MODENA (ORE 18.30, INIZIO 15.30). In 15 sul miglio nella prova abbinata al quintè. Indichiamo Plutone Jet (15), Oxyura Jet (5), Onda degli Ulivi (8), Liberto (13), Roberto Grif (2), Ostiolo Effe (7).ANCHE Gal.: Firenze (15.45). Tr.: Roma (14.45), Aversa (15.05).

NUOTO� HEEMSKERK RECORD (al.f.) A Eindhoven, Femke Heemskerk migliora il record olandese dei 200 sl: 1’54”68 (56”96, prec. 1’55”54), 1° crono 2015 e 4° alltime. Uomini: 100 sl Verschuren 48”43; 100 ra Van Der Burgh (Saf) 59”84; 200 fa Sjoedin (Sve) 1’57”22; 200 mx Cseh (Ung) 1’58”31. Donne: 100 ra Nijhuis 1’07”18; 400 mx Jakabos (Ung) 4’37”38.� CANCELLATA MANAUDOU (al.f.) Ai Trials francesi di Limoges, Beryl Gastaldello vince i 50 dorso in 28”10, record nazionale che cancella il limite di Laure Manaudou (28”13, 2012). Uomini: 100 sl Stravius 48”50 (3° t. 2015), Gilot 48”53, Mignon 48”58, Agnel 48”68; 200 fa Coelho 1’57”99. Donne: 800 sl Balmy 8’31”10, Van Rouwendaal (Ola) 8’38”75; 50 do Gastaldello 28”10 (r.n.); 200 ra Deberghes 2’28”08.

PALLAMANO� PLAYOFF (an.gal.) Quinta giornata dei playoff. Girone A: ore 19 Pressano-Trieste. Gir. B: 18 Carpi-Ambra; 18,30 Romagna-Estense. Gir. C: 16,30 Albatro-Fondi; 19 Fasano-Dorica.

OLIMPIADIINDIA PER I GIOCHI 2024?Potrebbe spuntare un avversario a sorpresa per Roma nella corsa ai Giochi Olimpici del 2024: l’India. Se ne discuterà a fine mese quando il presidente del Cio, Thomas Bach, in visita a Nuova Delhi il 27 aprile, incontrerà il premier Narendra Modi. L’India potrebbe puntare sulla città di Ahmedabad.

RUGBY� QUARTI EUROCOPPE (i.m.) Così per i quarti delle coppe europee. Challenge: Gloucester-Connacht 14-7. Oggi. Champions Cup: Leinster-Bath, Clermont-Northampton. Challenge: Dragons-Blues, Exeter-Newcastle.

NUOTO: TRIALS

Horton fulmine: 3’42”84Hackett gran ritorno: 3°1In Australia 400 sl da brividi: con il nuovo rivale di Paltrinierie il mitico Grant

S ul podio al primo ten-tativo, non ancora aiMondiali: ma che ri-

torno colossale per GrantHackett, biolimpionico dei1500, a 34 anni, assente dal-le scene da Pechino 2008 etornato alle gare quest’annoper tentare la qualificazionea Kazan. I trials mondiali perKazan, a Sydney dove nel2000 Hackett spense Pe-rkins, sono cominciati con loshow nei 400 sl vinti daMack Horton in 3’42”84, ilterzo crono australiano ditutti i tempi dopo quelli diThorpe (3’40”08, a lungo re-cord mondiale), e dello stes-so Hackett (3’42”51 del2001), che tocca in 3’46”53dietro David McKeon, autoredi 3’44”28 grazie al qualestacca il secondo pass perKazan (tra le donne si quali-ficano Jessica Ashwood in4’05”58 e Leah Neale,4’06”02, con terza la sedi-

cenne Tamsin Cook, 4’07”14).Horton, che ha realizzato an-che il record mondiale juniorese in autunno s’è allenato a Mel-bourne con Gregorio Paltrinie-ri, predilige i 1500 e il suo tem-po è il più veloce mai nuotatodal 2013. «Un bel riferimentoper i 1500 ed è un primo passoverso i Mondiali ma soprattuttoverso i Giochi» fa l’ambiziosodiciottenne che minaccia la lea-dership stagionale mondialedell’azzurro primatista euro-peo.

SORPRESO E Hackett? «Sonodavvero sorpreso, non possocredere cosa sono riuscito a fa-

re in appena sei mesi, chissàcosa potrò fare con altri 6mesi di lavoro... Odio la pa-rola ritorno, forse solo tecni-camente è un ritorno in pi-scina, sto nuotando solo perdivertirmi e voglio continua-re a farlo. La gloria? Sono so-lo un nuotatore che si diver-te, non devo riempire nessunvuoto nella mia vita».

s.a.Finali. Uomini: 400 sl Horton 3’42”84, McKeon 3’44”28, Hackett 3’46”53. Donne: 400 sl Ashwood 4’05”58, Neale 4’06”84, Cook (16) 4’07”14 (b. Boyle, Nzl, 4’03”88). Semif.. Uomini: 100 ra Packard 1’00”27; donne: 100 fa McKeon 57”35; 200 mx Ngawati 2’12”16.

Andy Murray, 27 anni, ha vinto due volte a Miami: nel 2009 e nel 2013 EPA

TENNIS

Murray, a volte ritornanoA Miami cercherà il tris1Torneo magico per lo scozzese: in finale per la quarta volta dopo aver battuto Berdych

Riccardo Crivelli

T ra i Fab Four della rac-chetta, Andy Murraypuò essere paragonato

a Ringo Starr: talentuoso,ma senza la genialità e le tu-multuose passioni degli altricompagni d’avventura. Am-mirato, forse: non certoamato. Spesso vincente, masempre all’ombra di Federer,Djokovic e Nadal. Eppure, lafinale raggiunta a Miami, laquarta in carriera in Florida(successi nel 2009 e nel2013, sconfitta nel 2012),corredata dal numero tre inclassifica che tornerà ad oc-cupare da lunedì, certificache per lo scozzese il temponon si è fermato a quella do-menica di luglio del 2013 incui conquistò Wimbledon.

DOMINIO Insomma, conquesto Murray bisognerà di

nuovo fare i conti, stimolatodalla Mauresmo, ormai semprepiù in simbiosi nel suo ruolo dicoach e probabilmente senzapiù le ombre e le pressioni diquel successo storico. Andy, insemifinale, stronca un altrobello senz’anima, Tomas Ber-dych, troppo falloso nei colpiche segnano le sue fortune, ser-vizio e dritto, per opporsi a unavversario aggressivo e bencentrato nella battuta. Per il ra-gazzo di Dunblane, che sabatoprossimo sposerà la sua Kim, èla 47a finale in carriera, supera-to Hewitt (e Ferrer è solo duetornei più sopra). Intanto sta-sera Serena Williams, imbattu-

ta da 20 match, insegue l’otta-vo trionfo a Miami. In semifina-le è venuta a capo della Halepdopo la più bella partita stagio-nale (si affrontavano le due piùin forma del 2015), così intensache la romena ha vinto il secon-do set e non se n’è accorta finoa quando l’arbitro l’ha invitataa cambiare campo. E le chiama-no donne.

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Uomini, semifinali: Murray (Gb) b. Berdych (Cec) 6-4 6-4; quarti: Djoko-vic (Ser) b. Ferrer (Spa) 7-5 7-5. Don-ne, semifinali: S. Williams (Usa) b. Halep (Rom) 6-2 4-6 7-5. Oggi finale femminile: S. Williams c. Suarez Na-varro (Spa), Supertennis dalle 19.

Mack Horton, 18 anni, e Grant Hackett, 34, primo e terzo nei 400 sl AP

SPORT INVERNALI

Sciare con cuorePremio Cannavò a Pierino Gros

� Oggi al Monte Bondone (Tn) Pierino Gros, campione olimpico di slalom nel 1976 e della Coppa del Mondo 1974, riceverà, nell’ambito di Sciare col Cuore, il premio Candido Cannavò. Sciare con Cuore è un’iniziativa che ogni anno raccoglie fondi per l’Admo. Oggi sempre a Bondone, un gigante fra squadre di sci club ognuna capitanata da un campione. In pista anche Davide Simoncelli che ha appena annunciato il ritiro.

Page 40: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

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40 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sono davvero fondatele paure di Israeleper l’intesa Usa-Iran?1 Netanyahu teme per il futuro del Paese dopo l’accordo sul nucleareTeheran festeggia la fine dell’isolamento, ma resta il nodo delle sanzioni

di GIORGIO DELL’[email protected]

Israele è furibondo con Obamae con i sei Paesi che hanno sot-toscritto l’intesa sul nuclearecon Teheran. Netanyahu, ilprimo ministro, ha riunito ilsuo gabinetto di sicurezza equesto consesso ha votato «inmaniera compatta» una speciedi “fatwa” sull’accordo (chepoi è un preaccordo, da perfe-zionare entro il 30 giugno).

1Che cosa dicono?Parla il premier: «L’ac-cordo non ferma un sin-

golo impianto nucleare in Iran,non distrugge una sola centri-fuga e non fermerà lo sviluppoe la ricerca sulle centrifugheavanzate. Al contrario, legitti-ma l’illegale programma nu-cleare. Israele chiede che ogniaccordo finale con l’Iran inclu-da un chiaro e non ambiguo ri-conoscimento del diritto diIsraele di esistere. Qualcunoora dice che la sola alternativaa questo cattivo accordo è laguerra, ma non è vero. C’è unaterza alternativa: restare saldi,aumentare la pressione sul-l’Iran fino a che sia raggiuntoun buon accordo. Voglio chia-rire una cosa a tutti: la soprav-

vivenza di Israele non è nego-ziabile. Israele non accetta unaccordo che consente a un Pae-se che vuole annientarci di svi-luppare armi nucleari. Solodue giorni fa, nel mezzo dei ne-goziati di Losanna, il coman-dante della forze di sicurezza“Basij” in Iran ha detto: la di-struzione di Israele non è ne-goziabile».

2 Forse qualcosa su questopunto Obama avrebbe po-tuto spuntarla nel nego-

ziato.Forse. Ma forse chiedere que-sto a un Paese dove il senti-mento anti-israeliano è ancora

così forte avrebbe significatorendere impossibile qualun-que passo avanti. La politica èappunto questo: concedere eottenere tutto quanto è possi-bile nella situazione data.Dieci anni fa sarebbe stato di-verso e tra dieci anni sarà an-cora diverso. Tra Iran e StatiUniti non ci sono relazioni di-plomatiche dal 1979, quandoi khomeinisti sequestraronodegli americani nella loroambasciata e il presidenteCarter tentò di liberarli conun blitz miseramente fallito.Che i due Paesi, dopo 35 an-ni, firmino insieme qualcosanon può essere sottovalutato.L’arma migliore per tutti è lapazienza.

3 È vero che l’accordo la-scia liberi gli iraniani dicostruirsi una bomba

atomica?Intanto non sarà male ricor-dare che Israele l’atomica cel’ha, anzi ne ha molte. Quan-to all’Iran, l’accordo blocca l’impianto al plutonio diArak, sposta all’estero il car-burante necessario per l’ar-ricchimento e limita il mede-simo arricchimento a 5.060centrifughe modello IR-1,cioè della prima generazio-ne. Queste centrifughe si tro-vano a Natanz. «Arricchi-mento dell’uranio», primache me lo chieda, è la proce-dura preliminare necessariaalla costruzione della bomba.Una questione riguarda iltempo necessario per costrui-re la bomba. Oggi all’Iran ba-sterebbero soltanto due-tremesi. Una volta rese operati-ve le intese, gli ci vorrebbe al-meno un anno.

IL FATTODEL GIORNOLA MINACCIA ATOMICA

4 E se decidono di fabbri-carsela, chi li ferma?Per i prossimi 15 anni

gli ispettori dell’Agenzia ato-mica dell’Onu saranno in Irana verificare il rispetto degliimpegni sottoscritti. Le san-zioni verranno tolte a poco apoco e se l’Iran verrà menoagli accordi, le sanzioni sa-ranno subito ripristinate. Ilnodo è da risolvere anche frai firmatari della dichiarazio-ne di giovedì: la Francia, adesempio, ha frenato, preci-sando che la questione del ca-lendario della loro abolizione«non è ancora assolutamenterisolta». In ogni caso, l’intesaa Teheran è stata accolta conmanifestazioni di giubilo,perché se è vero che l’Irannon potrà ancora (per esem-pio) commerciare il petrolio,la ripresa economica alle vi-ste attirerà nel Paese capitalie relativi investimenti. È unmercato enorme che si ripre-senta al mondo. Tanto che ilgiorno dopo l’intesa di Losan-na, il presidente iranianoHassan Rohani ha rilanciatole promesse del suo iniziomandato: il Paese si riapriràal mondo, perché l’accordo èil primo passo verso una «co-struttiva cooperazione» congli altri Paesi, anche con quel-li con cui vi sono «tensioni eostilità».

5 Può tutto questo porta-re a una guerra conIsraele?

Netanyahu e Obama si sonoparlati al telefono e l’israelia-no avrebbe trattato malissi-mo il presidente Usa. Il qualeavrebbe risposto che, anchese a Tel Aviv non se ne accor-gono, l’intesa mette Israele inmaggiore sicurezza. Sonoschierati con Israele e controil patto Usa-Iran, oltre ai re-pubblicani del Congresso,anche gli egiziani, i sauditi egli altri Paesi sunniti che ve-dono gli sciiti di Teheran co-me il fumo negli occhi. Se-nonché l’Egitto si fa mante-nere dai dollari Usa e su altriversanti le intese tra arabi eamericani sono forti. E poi c’èlo pseudo-califfo contro ilquale vogliono andare tuttiquanti. Perciò il vero arteficedell’accordo è proprio il fero-ce al Baghdadi, contro il qua-le Washington si propone dimuovere una coalizione for-mata soprattutto dai Paesimediorientali, Iran in testa.

L’incubo Stato Islamicoha avvicinato le parti:Rohani sarà strategiconella lotta al Califfo

Obama deve fare i conticon l’ostilità di molti Statiarabi e dei repubblicani dentro al Congresso

LA CHIAVE

VERSO FUSIONE CON L’ISIS

Spia di Al Qaedaconfessa«Al-Zawahiri la scioglierà»

I l medico egiziano Ayman al-Zawahiri, successore di Osa-ma bin Laden alla guida di Al

Qaeda, sarebbe intenzionato asciogliere l’organizzazione terro-ristica. Lo sostiene il quotidianopanarabo al-Hayat, riportandouna dichiarazione di uno dei fon-datori del gruppo, Aimen Dean,che nel 1998 divenne una spia deiservizi segreti britannici. L’uomogodrebbe ancora di «buone rela-zioni» con una «vasta rete di jiha-disti» e ha confidato che il Fronteal-Nusra, cellula qaedista in Siria,avrebbe informato i miliziani isla-mici antiregime di Ahrar al-Shame altri gruppi del Paese che inten-de separarsi da Al Qaeda in un mo-do «ordinato» secondo «piani sta-biliti». Tutto perché «la stessa AlQaeda è destinata allo scioglimen-to entro la fine dell’anno». Deanha così aggiunto che al-Zawahiririnuncerà ai suoi poteri «dissol-vendo il giuramento di fedeltà sti-pulato con le cellule terroriste». Lamossa è giustificata dalla «cre-scente espansione dell’Isis in Iraq,Siria, Egitto, Libia e Nigeria, finoallo Yemen». Se fosse confermata,l’indiscrezione ridisegna la geo-grafia del terrore e preoccupa, an-che alla luce dei continui attacchijihadisti. L’ultimo in Kenya, giove-dì, con i fondamentalisti somali alShabaab che hanno attaccato ilcampus universitario di Garissa,in Kenya, accanendosi sui cristia-ni. Ancora ieri, a 24 ore dalla stra-ge, tanta rabbia mista a lacrime: inmolti hanno accusato il governo diaver sottovalutato la minaccia ed èancora incerto il numero di vitti-me e dispersi. Le autorità parlanodi 142 studenti uccisi, per i missio-nari salesiani ci sarebbero circa200 morti e 300 allievi di cui nonsi hanno più notizie.

Ayman al-Zawahiri, capo di Al Qaeda

Giovani iraniani festeggiano per le vie di Teheran l’accordo sul nucleare raggiunto a Losanna AP

� Una perturbazione atlantica annuncia una Pasqua di tempo instabile al Nord, piovoso al Centrosud, con nubi e piogge sparse al Sud. Pasquetta più soleggiata al Nordest e nel Centro, temperature in calo. Prime code ieri soprattutto sulla A6, sulla A10, in uscita da Roma e al traforo del Monte Bianco.

LE PREVISIONI

Rischio pioggia per PasquaTorna il freddo

� Ha resistito 66 giorni bevendo acqua piovana e mangiando le scorte di cibo che si era portato per la battuta di pesca, oltre al pesce crudo catturato con le mani. Si chiama Louis Jordan, è un velista americano del South Carolina di 37 anni e risultava disperso da più di due mesi. Una disavventura causata dal maltempo: quando i soccorritori, allertati da una nave tedesca 200 km a est di Cape Hatteras (North Carolina), hanno raggiunto Jordan, lo hanno trovato seduto sullo scafo del suo vecchio 10 metri. «Pregavo tutti i giorni perché piovesse, così da ricavare un po’ di acqua», ha raccontato l’uomo, infortunato a una spalla e disidratato. Nel 2014 un pescatore di El Salvador era stato ritrovato dopo 13 mesi a largo delle Isole Marshall, nell’Oceano Pacifico.

IL SALVATAGGIO NEGLI STATI UNITI

Louis Jordan, 37 anni, lascia l’ospedale di Norfolk, negli Usa, dopo i controlli AP

Velista alla deriva 66 giorni «Bevevo acqua piovana»

Il premier Matteo Renzi, 40 anni

� L’uomo che ha gestito l’emergenza della Costa Concordia è il nuovo capo della Protezione civile. Fabrizio Curcio, direttore delle Emergenze, prende il posto di Franco Gabrielli, che si è insediato nel nuovo incarico di prefetto di Roma. È stato lo stesso Gabrielli ad annunciare il nome del suo successore. Laureato in

ingegneria alla Sapienza di Roma,negli ultimi 7 anni Curcio ha vissuto prima l’ultima fase della gestione Bertolaso e poi tutta l’era Gabrielli. Nel 1996 era stato commissario per la ricostruzione del teatro La Fenice di Venezia.

AL SUO POSTO CURCIO

Protezione CivileSaluta Gabrielli,è prefetto di Roma

Il prefetto di Roma Franco Gabrielli

� I consiglieri di amministrazione della nuova Rai saranno «licenziabili». Il loro incarico potrà essere revocato. Lo prevede il disegno di legge di riforma della televisione di Stato, di cui si è conosciuto ieri il testo. I consiglieri di amministrazione — che saranno sette — potranno essere cacciati dall’Assemblea dei soci della tv pubblica (ministero dell’Economia e Siae) a patto che arrivi una «valutazione favorevole» da parte della Commissione parlamentare di Vigilanza. Stesso destino per l’a.d., che sarà in carica 3 anni ma avrà poteri importanti: nomina dei direttori di rete e potere di spesa fino a 10 milioni. Il testo affida al governo la delega a riformare il canone entro dodici mesi dall’entrata in vigore del nuovo provvedimento. Tra le altre novità, la durata del contratto di servizio, che sale a cinque anni.

DIFFUSO IL TESTO: SARÀ CAMBIATO IL CANONE

Riforma Rai, ecco il ddl del governo«Consiglieri e a.d. saranno licenziabili»

NOTIZIE TASCABILI

� E’ stato individuato nella tarda serata di ieri in Spagna Christian Fernandez, il bambino di origini cubane, di 9 anni scomparso da un parco di Brescia giovedì sera, dove si trovava col nuovo compagno della madre che lo aveva lasciato solo pochi minuti. Come ipotizzato dagli inquirenti, il bambino è stato prelevato dal padre, col quale aveva un’intesa per scappare verso Alicante.

UN GIORNO IN FUGA

Brescia, trovatoin Spagna col papàil bimbo sparito

� La Procura di Milano ha chiuso le indagini nei riguardi degli ex vertici e dirigenti della Banca Monte dei Paschi di Siena, accusati di falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio 2009 dell’istituto, approvato nel 2010. Secondo l’accusa, sarebbero state occultate perdite per oltre 300 milioni di euro.

CHIUSE LE INDAGINI

I pm sul caso Mps:«Occultato debitodi oltre 300 milioni»

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Page 41: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

41SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il ministro Delrioesordisce in bici«Più trasparenza»1L’ex sottosegretario: «Vinceremo la sfida Expo»E Berlusconi sferza i suoi: «Taccia chi ci ha tradito»

LEGGE CONTESTATA

Francia, primo sì al divieto di sfilataper le anoressiche1La Camera vota l’emendamento che punisce col carcere chi ricorre a modelletroppo magre

IL SUICIDIO DEL COPILOTA

Strage dell’Airbus«Lubitz acceleròprima dell’impatto»1 Lo dice l’analisi della seconda scatola neraNuova emergenza su un volo Germanwings

LA VIA CRUCISPRENDE VITAIN INDONESIA� Venerdì santo e via Crucis per tutti i cristiani sparsi nel mondo. La minoranza cattolica in Indonesia, ad esem-pio, ieri l’ha celebrata così: la processione si è tenuta nel campetto di fronte alla chiesa di St. Mikael, vicino alla mos-chea di al-Ikhlas (nella foto Afpsi vede a sinistra) a Surabaya,sull’isola di Java. Nella cerimo-nia, un finto Cristo con la croceè frustato da un centurione.

Daniele Vaira@danvaira

P edalando. È iniziato così ilprimo giorno da ministrodelle Infrastrutture di

Graziano Delrio. Vuoi per nondistaccarsi dallo stile «low cost»portato avanti dal presidentedella Repubblica Sergio Matta-rella, vuoi forse per dimostrareche c’è molto da fare e pocotempo da perdere. E lo si è capi-to anche dai tanti temi che l’exsottosegretario di Palazzo Chigiha dovuto affrontare davanti aigiornalisti, una volta sceso dal-la bicicletta. Le sue prime paro-le sono state centrate sull’emer-genza corruzione, soprattuttoalla luce dello scandalo che hacoinvolto il dirigente Ercole In-calza (a cui ieri sono stati con-cessi i domiciliari) e che haspinto alle dimissioni il suo pre-decessore Maurizio Lupi: «Biso-gna lavorare con trasparenza.L’Italia è casa nostra e le operepubbliche e i soldi pubblici nel-

la nostra testa sono come i soldiprivati, anzi di più», ha dettoDelrio che ha promesso una«stretta collaborazione» con ilpresidente dell’Autorità anti-corruzione Raffaele Cantone«su Expo e Mose e le grandi ope-re». L’Expo di Milano è tra i pri-

mi dossier che sta studiando ilneoministro. «È una sfida che siamo riusciti a raddrizzare».C’è stato anche il tempo per unaccenno alla ricostruzione dellacittà dell’Aquila, a sei anni dalterremoto che l’ha distrutta: «Èuna priorità. L’Aquila ha molte

risorse che abbiamo stanziato.Sarà ricostruita bene».

LA FREDDEZZA La scelta diDelrio non è stata casuale. Ren-zi aveva bisogno di un fedelissi-mo per riorganizzare un mini-stero finito al centro dei rifletto-ri con lo scandalo Grandi Ope-re. Resta ancora aperto il nodorimpasto e restano in piedi letrattative con Angelino Alfano,leader di Ncd: ci sono due casel-le ancora vuote, quella di Sotto-segretario alla Presidenza del Consiglio lasciata libera daDelrio, e quella di Ministro de-gli Affari Regionali, vacante daquando si è dimessa Maria Car-mela Lanzetta. Ncd sta facendopressione per quest’ultima ca-sella, che vorrebbe potenziatacon la delega al Sud e ai fondieuropei, e ha proposto l’ex mi-nistro Gaetano Quagliariello. Ilpremier insiste per la nomina diuna donna. In pole ci sarebbe lacentrista Dorina Bianchi.

LE FRUSTATE Se Ncd ribolle an-che per il caso di Nunzia Girola-mo, in bilico come capogruppoalla Camera, in Forza Italia la si-tuazione è più esplosiva. Ieri èstato lo stesso Silvio Berlusconia lasciar da parte la diplomazianei confronti dei dissidenti e dichi ha lasciato il partito. «Chiper ragioni personali ha abban-donato Forza Italia, venendomeno al mandato degli elettori,dovrebbe fare i conti con la pro-pria coscienza, restando alme-no in silenzio». Una critica nontroppo velata contro l’ex coordi-natore di Fi Sandro Bondi e lasenatrice Manuela Repetti, pas-sati al Gruppo misto. Bruciantela replica: «Abbiamo subito inquesti giorni un linciaggio cheha confermato la miseria mora-le di Forza Italia».

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Il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio arriva al ministero in bici ANSA

Il famoso manifesto contro l’anoressia di Oliviero Toscani FOTOGRAMMA

B asta alle scheletriche,alle modelle grissino,anoressiche per ne-

cessità e per desiderio di fa-ma. Lo stop arriva dall’As-semblea nazionale francesecon un sì - seppure in primalettura - a una legge che, seapprovata, avrebbe del rivo-luzionario. Sarà contentoOliviero Toscani che al temadedicò una “scandalosa” echiacchierata campagnastampa, ma la legge prevedela proibizione a prendereparte alle sfilate di moda interra francese alle modelle troppo magre e denutrite.Frutto di un emendamentopresentato dal deputato emedico socialista OlivierVéran, che è stato fatto pro-prio in un progetto di leggepiù ampio sulla salute dalministro della Sanità d’Ol-tralpe, Marisol Touraine. Sistabilisce anche un criteriocol quale definire se e quan-do una ragazza possa defi-nirsi “inabile” per troppamagrezza: non potrannosfilare le persone con unamassa corporea inferiore al

livello indicato dall’Alta autori-tà per la sanità.

ANCHE MULTE Se ciò non ba-stasse, multe di 75 mila euro epersino il carcere fino a sei me-si sono previsti per chi dovessefar firmare contratti a personeestremamente magre. Vietato sarà anche ingaggiare le ano-ressiche per i servizi fotografi-ci. Insomma, la patria dell’hau-te couture fa sul serio. Quella diVéran , d’altronde, è una vera epropria battaglia civile. InFrancia ci sono tra le 30mila ele 40mila persone malate dianoressia, si tratta «per lo piùadolescenti» ha spiegato Vérane diversi studi hanno eviden-ziato come sia fortissimo l’im-patto della moda su questi gio-vani facilmente influenzabili.Non mancano, naturalmente,le proteste. Per esempio quelladel sindacato nazionale delleagenzie di modelle (Synam)che sottolinea come in questomodo «si mettano insieme ano-ressia e magrezza», discrimi-nando le ragazze molto magredi natura. La risposta dei pro-motori del progetto di legge èche segue un «criterio di prote-zione sanitaria». Sarà votato ilprossimo 14 aprile, poi passeràal Senato e, nel caso in cui que-st’ultimo introducesse dellemodifiche, il provvedimentoverrebbe sottoposto alla “me-diazione” di una commissionemista composta da deputati esenatori.

D opo aver preso il coman-do, Andreas Lubitz, il co-pilota dell’Airbus A320

della Germanwings caduto sul-le Alpi francesi, ha fatto ricorsoal pilota automatico per inizia-re la discesa e ha poi modifica-to i comandi in varie occasioniper aumentare la velocità del-l’aereo. È quanto emerge dallaprima lettura della secondascatola nera del velivolo ritro-vata sul luogo dello schianto,secondo quanto riferisce laBea, l’Ufficio di inchiesta eanalisi per la sicurezza del-l’aviazione civile francese, chesi sta occupando delle analisi.Questa scatola nera registra i

parametri tecnici del volo perun periodo di 25 ore (velocità,altitudine, velocità del motore,le azioni dei piloti, le traietto-rie). La Bea non ha fornito ele-menti aggiuntivi, ma ha dettoche il suo «lavoro continua perstabilire l’esatto percorso fattodel volo.» La prima scatola ne-ra della A320, che conteneva leregistrazioni di suoni e conver-sazioni nella cabina di pilotag-gio, era stata trovata poco do-po l’incidente. La sua analisiaveva portato a sostenere cheLubitz decise di suicidarsi contutte le 149 persone a bordo.

DUE MALORI La compagnia te-desca Germanwings, intanto,continua a non trovare pace.Ieri un aereo in volo da Hanno-ver a Roma ha compiuto un at-terraggio d’emergenza all’ae-roporto Marco Polo di Veneziaa causa del malore di due per-sone, un passeggero e un mem-bro dell’equipaggio. «Sono sta-te colte da una forte nausea ehanno avuto bisogno di untrattamento medico», è stata laspiegazione della linea aerea.A bordo del volo diretto a Ro-ma Fiumicino c’erano 145 pas-seggeri e 5 membri dell’equi-paggio.I resti dell’Airbus A320 EPA

IL CASO

Minacce e bottealla David: in cellal’ex fidanzato1Picchiò l’ex Miss Italia: 32enne arrestatoper stalking. La donna: «Voglio rispetto»

P erseguitata da un fidan-zato violento fino a ri-schiare la vita. L’incubo di

Arianna David, Miss Italia1993, è terminato, per fortuna:dopo la sua denuncia, è statoarrestato per stalking Alessan-dro Baldino, 32 anni, baristanel quartiere Conca d’oro di Ro-ma. L’uomo avrebbe mostratosubito un atteggiamento pos-sessivo, mal sopportando la no-torietà della donna e la sua atti-vità televisiva. La loro relazioneera nata dopo il divorzio dellaDavid dall’imprenditore MarcoBocciolini, con il quale ha avutodue figli: durante la conviven-za, l’uomo l’avrebbe picchiata e

minacciata con una mazza dabaseball. «Ti sciolgo nell’aci-do», avrebbe detto frequente-mente all’ormai ex fidanzatache ha fornito i particolari delleviolenze alle forze dell’ordinecon fotografie di lividi e refertimedici di maltrattamenti pas-sati. In più, conclusa la relazio-ne, Baldino non si sarebbe ras-segnato, assediando la donna,pedinandola, minacciandola:avrebbe pure tentato di inve-stirla con l’auto. Poi è arrivato ilcoraggio, la denuncia, fino al-l’arresto e al sequestro all’uomodi due fucili e una pistola.

LO SFOGO La David, 41 anni,sperava di mantenere la notiziariservata, poi ieri è rimasta col-pita leggendo alcuni quotidia-ni. «Sono molto dispiaciuta diessermi trovata stamani suigiornali per un fatto così delica-to e personale — ha scritto ierisu Facebook —. Sono fatti pri-vati e come donna ho avuto laforza di denunciare. A tutti igiornalisti che ora ci sguazze-ranno scrivendo cose inesattechiedo il personale favore dinon cercarmi». Poi la conclusio-ne: «Rispettate lo stato d’animodi una donna che ha subitomaltrattamenti. Vi ringrazio». Arianna David, miss Italia ‘93

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Page 42: La Gazzetta dello Sport (04-04-2015)

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42 SABATO 4 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

«QUELLI CHEIL CALCIO»

A CASA SAVINOSOUND INGLESIE LA MURINO

A «Quelli che il calcio» Nicola Savino ospiterà oggi Caterina Murino, protagonista a teatro con «Doppio sogno» («Eyes Wide Shut»), opera tratta dal romanzo di Arthur Schnitzler che ispirò il film di Stanley Kubrick. Nello spazio musicale si esibirà la cantautrice britannica Jess Glynne. Mentre l’ex di «Zelig» Paolo Cevoli presentala sua prima pellicola da regista «Soldato Semplice».DA VEDERE OGGI SU RAI DUE ALLE ORE 14.30

Sabato teso nei rapporti con gli altri, partner included. Il lavoro stressa, la Pasqua stanca, la forma fisica stenta. Il sudombelico pure. Migliorerà.

21/3 - 20/4ARIETE

6-

La vostra creatività si esprime anche nei preparativi pasquali, voi recuperate energie e faccia di glutei. Il lavoro premia, l’ormone si/vi soddisfa.

23/9 - 22/10BILANCIA

7,5

Luna OK per sbrigare impegni, lavori di fino e dedicarvi ore di narcisismo. L’amore gratifica còr e vanità, la fornicazione v’erge e deterge le ansie.

21/4 - 20/5TORO

7+

Isolarvi potrebbe farvi bene. State su, però. L’amor è stanchino, l’attività sudombelicale non sembra far suonare le campane a festa. Temporaneamente.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6

Sabato ottimo per lavoro, viaggi, svaghi. La vita amorososuina si fa dolce come un uovo di cioccolata. Con sorprese belle, pure cicognesche, volendo.

21/5 - 21/6GEMELLI

8

La Luna mette in bolla il vostro umore. E gli amici aderiscono a richieste e progetti, anche pasquali. Sabato bello, pieno d’amor e fornicarello.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7+

Luna stortarella. Così, il lavoro stenta, la famiglia vi fa sclerare, i preparativi per la Pasqua affaticano. Ma voi siete fighi e il sudombelico esulta.

22/6 - 22/7CANCRO

6-

La Luna vi stanca. Ma conferisce lustro alla vostra immagine. Ergo: non abbattetevi e porgete rami d’ulivo, non tritolo. Sex goloso, in tutti i sensi.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6,5

Sabato pieno di idee di successo (vostre) per viaggiare, socializzare, vivere di sentimenti puri e platonici. Perché la fornicazione is a big ciofec.

23/7 - 23/8LEONE

7+

Viaggi, sport e rapporti con individui lontani fruttano, il lavoro vi appaga, voi siete un po’ più sereni. C’è pure un cicinìn di fornicazione, forse.

21/1 - 19/2ACQUARIO

7

Sabato placido, narcisistico e edonistico, con la complicità di amici e complici compiacenti. La voracità suina viene pure soddisfatta ampially.

24/8 - 22/9VERGINE

7

Il vostro umore è un cicinìn grigio. Ma senza ragione. Ergo: non siate pallous. E state su, con un occhio alle spese pasquali. Soddisfazionone suine.

20/2 - 20/3PESCI

6-

LO SPORT IN TVIL CONSIGLIO

AltriMondiR

CAPOLAVORO DEL MANTEGNA RIAPRE DOPO 3 ANNI

La Camera degli Sposibrilla ancora a Mantova� Una camera nella camera. È la Camera degli Sposi che AndreaMantegna, pittore di corte dei Gonzaga, aveva ricavato tra 1465 e il 1474 nel castello di San Giorgio, annesso al Palazzo Ducale di Mantova. Un complesso di affreschi in cui il pittore ritrae la fami-glia di Ludovico II, intenta a commentare una lettera della duches-sa di Milano Bianca Maria Visconti. Un capolavoro “nascosto” dopoil terremoto del 2012 e che ora torna a vivere dopo i lavori antisi-smici: saranno ammessi 1.500 visitatori al giorno, a gruppi di 25.

LA CAMERA DEGLI SPOSI DI ANDREA MANTEGNA. AL PALAZZO DUCALE DI MANTOVA. BIGLIETTO (PER IL PALAZZO): DA 7,5 A 12 EURO

LABORATORI A MILANO

Da Leonardoai viaggi spaziali:tutto è un gioco

� Divertirsi con uno sciame di api robot, osservare la luna, scoprire come un foglio di carta sia utile in un orto, toccare con mano i grandi modelli delle macchine di Leonardo da Vinci. Sono alcune delle attività che da oggi a lunedì possono incantare i più piccoli (ma forse anche i genitori) al Museo della Scienza di Milano.

PASQUA AL MUSEO, A MILANO, INGRESSO 10 EURO, PER INFO WWW.MUSEOSCIENZA.ORG

A Milano si gioca con la scienza

FINO AL 21 GIUGNO

L’arte di Matissein novanta opereesposte a Roma

Una delle opere esposte a Roma

AGENDA

� Una rassegna dedicata al tango che mescola spettacoli e lezioni, per guardare e provare a ripetere. È l’International Tango Torino, con grandi interpreti come Miguel Angel Zotto (che va in scena domani insieme a Daiana Guspero) ed esibizioni anche lunedì sera. Lo stesso Zotto, come altri maestri, saràtra i docenti delle lezioni di tecnica, coreografia, milonga.

INTERNATIONAL TANGO TORINO PER INFORMAZIONI: TANGOTORINOFESTIVAL.COM

A TORINO IL TANGOSI GUARDA E SI BALLA

� Turismo green, alla scoper-ta della città umbra. È il pro-getto «Perugia in Bici elettrica»:con bici a pedalata assistita, oggi si visitano le antiche muraetrusche che circondano il capoluogo e le Porte di accesso alla stessa. E domani tocca al Museo archeologico.

PERUGIA IN BICI ELETTRICA TOUR DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA. OGGI E DOMANI

PERUGIA SI VISITACON LA BICI ELETTRICA

� «Sharing economy», econo-mia della condivisione (e del risparmio). Gea Scancarello, collaboratrice della Gazza, nel suo libro «Mi fido di te» entra nel tema e ci spiega, ad esem-pio, come affittare l’auto, lascia-re casa o cucinare per gli altri.

MI FIDO DI TE DI GEA SCANCARELLO (CHIARELETTERE. 235 PAGINE, 9,99 EURO)

UN LIBRO PUÒ AIUTAREA CONDIVIDERE LA VITA

L e date non hanno saporesenza i fatti: nel 1965 i Be-atles cantano Help!, l’Inter

domina con Mazzola, gli Usabombardano il Vietnam. E a Mi-lano Giovanni Gandini, editoree disegnatore, lancia un giorna-le di fumetti che ora compie 50anni: si chiama Linus, proponele avventure di Charlie Brown,approdate in Italia poco tempoprima, ma sceglie il nome di unaltro personaggio delle striscedi Charles M. Schulz, perché

«pieno di fantasia (anche grafi-ca: disegna nell’aria!), simpati-co e con un nome facile da diree da ricordare», spiega il gior-nale. Il bambino con la coperta,appunto. Quel “numero uno”costa 300 lire, il doppio di Dia-bolik. «Infatti il distributore cidiede dei pazzi — racconta An-namaria Gandini, vedova diGiovanni — eppure gli anni mi-gliori di Linus sono stati i primi,fino al 1970 e siamo arrivati avendere più di 100 mila copie.

La Camera degli Sposi del Mantegna nel Palazzo Ducale a Mantova

IL COMPLEANNO Perché alle spalle del mensi-le c’era un gruppo di amiciamanti di Topolino, convintiche i fumetti siano vera cul-tura e che una rivista a lorodedicata possa ospitare arti-coli di intellettuali». Unesempio? Sul primo nume-ro, Umberto Eco, una delleanime della testata, dialogacon Elio Vittorini. Negli an-ni, su Linus, disegnano Stai-no, Altan e Vincino, scrivonoSerra e Benni, compaionoCorto Maltese, Valentina, Di-ck Tracy e, in largo anticipo, IFantastici Quattro. Su ungiornale che tratta di politi-ca, libri, musica, società.

COPERTINA I tempi cambia-no (nel 2013 le pubblicazio-ni sono state brevemente so-spese) ma Linus resiste anco-ra e oggi sfoglia l’album difamiglia: copertina celebra-tiva che ospita cento perso-naggi storici, all’internoquattro storie a fumetti fir-mate dai “Fratelli del cielo”(Tuono Pettinato, Ratigher,Maicol & Mirco e Dr. Pira). Eintanto, in libreria, c’è Li-nus-Storia di una rivolu-zione nata per gioco, di Pa-olo Interdonato (256 pp, 20euro, Rizzoli), una vera epropria “biografia” del men-sile, delle donne e degli uo-mini che lo hanno fatto vive-re, con illustrazioni che netestimoniano l’evoluzione ela prefazione affidata a Eco.Mentre sabato si inaugurauna mostra al Wow-Museodel fumetto di Milano.

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GAZZAWEEKEND a cura diFrancesco Rizzo

Tanti auguri LinusCinquant’anninon solo di fumetti

1Oggi in edicola un numero celebrativodel mensile che unì Peanuts e grandi firme

A sinistra, la prima copertina di «Peanuts»; a destra, il numero celebrativo

VESCOVO-SHOWCANTA MENGONINELL’OMELIA� La canzone pop sbarca nelle omelie del vescovo di Noto (Sr), Antonio Staglianò. A Scicli (Rg), il prelato (foto Ansa) ha intonato brani di Noemi e Marco Mengoni per illustrare il concetto di amore: «Il vescovo deve citare le canzonette per far capire le cose», ha detto. Potete vedere il video sul nostro sito, gazzetta.it/Sportlife.

� Henri Matisse, il figlio del commerciante di sementi che, diventato artista, dirà di inseguire «il sentimento religioso che ho della vita»: oltre novanta opere del pittore e scultore francese sono esposte a Roma fino al 21 giugno. La mostra si concentra sull’influenza che l’Oriente ebbe sull’artista francese.MATISSE ARABESQUE, A ROMA SCUDERIE DEL QUIRINALE, INGRESSO12 EURO, 7-18 ANNI 6 EURO

� LINUS - ED. BALDINI & CASTOLDI, OGGI IN EDICOLA 5,50 euro (ebook 2,99 euro)

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Gianni Merlo

H aile Gebrselassie, leg-genda del mezzofondoche sarà testimonial del-

la Milano Marathon del 12aprile (dando un contributo aldisegno del percorso), ha unadi quelle storie tutte da raccon-tare. Suo padre, onesto lavora-tore della campagna, che riu-sciva a far crescere dieci figlisenza fare mai mancare il cibonecessario, era profondamen-te contrario alla scelta di Haile,il minore dei suoi sei maschi, didiventare un atleta. Tutti fati-cavano ogni giorno, portavanolegna e acqua dal fiume, chedistava qualche chilometro dacasa, in un villaggio vicino adAsela, nella regione Arsi, a 200km da Addis Abeba, capitaledell’Etiopia. Non avevano elet-tricità ed acqua corrente inquella casa, dove c’era tuttotranne il superfluo. Haile peròera deciso, cocciuto, e a 15 an-

ni raggiunse il fratello, che siera trasferito ad Addis Abeba,per diventare un campione. Suun foglio di carta disegnò ungrande numero 1, se lo applicòsu una maglietta e si fece foto-grafare con ai piedi le scarpe del fratello, che erano abbon-danti. Era un messaggio: sa-rebbe diventato il numero 1 almondo e così poi ha fatto: dueori olimpici, quattro mondiali,25 primati mondiali dai 2000indoor alla maratona.

IL PRIMO SALARIO A 17 anniprese il primo salario, 20 dolla-ri al mese, perché era entratonel club sportivo della polizia.Nel 1991 la svolta. Partecipòad una staffetta Ekiden inGiappone e per la sua frazionedi 5 km incassò 900 dollari.Non credeva ai suoi occhi. «Inquegli anni in Etiopia si vivevacon meno di 1 dollaro al gior-no...» ha raccontato. Quel de-naro addolcì un po’ la resisten-za del padre che continuava a il campione olimpico Haile Gebrselassie, 41 anni AP

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LE COQ SPORTIF CANOTTA in cotone con stampa logo sul davanti e scollo a barca � 20 euro

1Milano Marathon Il 12 aprile a Milano si corre anche per charity. Le iscrizioni su milanomarathon.it/charity_partners/ scadono domani. Ecco le maglie ufficiali di adidas: rossa per la 42km, blu per la staffetta (42 km divisi in 4 runner)GAZZA LOOK

A CURA DI FABRIZIO SCLAVI [email protected]

La nuova vita di corsadell’infaticabile Hailetestimonial a Milano

1L’uomo immagine della SuisseGas Marathon è una leggenda del mezzofondo: ha vinto due ori olimpici e quattro mondiali

ADIDAS SPORT PERFORMANCEGIACCA con cappuccio e zip

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non credere nello sport ecerto non poteva immagina-re che Haile sarebbe diven-tato un imprenditore digrande successo e forse frapochi anni anche il presi-dente della Repubblica.

POLITICA Non è ancora en-trato in politica, ma potreb-be essere spinto verso unnuovo progetto dalla volon-tà popolare. Haile ha unagrande arma per le pubbli-che relazioni: un sorrisoampio, seducente, che ge-nera simpatia. Fisicamenteè minuto, leggero, ma ha uncuore grande e la mentesveglia, acuta. A 42 due an-ni non si è ancora arreso deltutto al pensionamento at-letico, perché la corsa faparte della sua vita, peròadesso ama fare l’ambascia-tore dello sport. È instanca-bile anche in questa attivitàdi promozione. Non a casoorganizza ogni anno ad Ad-dis Abeba una corsa su stra-da, la Great Run, una festache coinvolge più di 40.000amanti del running.

IMPRENDITORE Come im-prenditore ha alle sue di-pendenze 1.500 persone neivari settori in cui opera, cioèle proprietà immobiliari, glialberghi, la concessionariaHyundai, fattorie, scuole eda qualche mese ha ancheiniziato la coltivazione delcaffè, che spera di esportarein Europa. Il prossimo pro-getto, dopo l’acquisizione di1.500 acri di terra, è di con-tinuare a sondare il suoloper scoprire qualche filoned’oro. La sua ultima scom-messa è stata la costruzionedi un teatro ad Addis Abeba.

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Gebrselassie

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