La bambina che costruiva barchette -estratto libro - Paoline
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Illustrazioni diPaola Formica
Francesca Mascheroni
La bambina che costruiva barchette di carta
L’infanzia di santa Francesca Cabrini
Francesca Cabrini (1850-1917) è
una santa conosciuta in tutto il mon-
do come « la madre degli emigran-
ti ». Infatti ha dedicato la sua vita agli
altri, specialmente a tutti coloro che,
tra mille difficoltà, vanno in un altro
paese per fuggire dalla povertà e dalla
guerra.
Ma da piccola, com’era? Leggendo queste pagi-
ne scoprirai che era proprio come te: giocava, sognava,
amava ascoltare storie... e ogni tanto combinava qualche
pasticcio.
Con la sua semplicità, è come se parlasse al tuo cuo-
re e dicesse: « Segui il mio esempio, non è difficile... ».
R2H 106 E 00,00
stampa: àncora arti Grafiche - Milano - 2016
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Francesca Mascheroni
La bambina che costruiva barchette di carta
L’infanzia di santa Francesca Cabrini
Illustrazioni diPaola Formica
accoccolata tra la mamma e sua sorella rosa,
cecchina ascolta la voce del papà che legge.
Le piace tanto questo momento della giornata
in cui tutta la famiglia, dopo cena, si riunisce
nella cucina, davanti al grande caminetto, per la
lettura serale.
anche se le si chiudono gli occhi dal
sonno, cerca di resistere: guarda con la
coda dell’occhio rosa, che è attenta,
concentrata, e si sforza di fare come lei.
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Le pagine scelte sono un'anteprima del libro. Non è riportato integralmente il testo.
il libro che legge papà ha un titolo difficile:
Annali di propagazione della fede. cecchina non sa nemmeno che cosa voglia
dire. Però le storie sono interessanti: parlano
di missionari, uomini e donne coraggiosi
e intraprendenti che vanno in giro per il mondo
a far conoscere Gesù e ad aiutare tutti quelli
che hanno bisogno.
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Le pagine scelte sono un'anteprima del libro. Non è riportato integralmente il testo.
“ Quando sarò grande, anch’ io lo farò ”, pensa
cecchina convinta.
Una volta l’ha confidata anche alla mamma,
questa sua idea.
Lei le ha dato un bacio in fronte, sui ricciolini
biondi: « che grandi sogni ha, questa mia piccola
bambina! », le ha detto poi,
sorridendo.
Le pagine scelte sono un'anteprima del libro. Non è riportato integralmente il testo.
ascoltare storie a cecchina piace tanto. Una
storia che ascolterebbe sempre, anche mille volte
senza stancarsi mai, è quella della sua nascita.
« Me la racconti, papà? »
« ancora?! », finge di meravigliarsi lui.
Poi, però, comincia.
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Le pagine scelte sono un'anteprima del libro. Non è riportato integralmente il testo.
Faceva molto caldo, quel giorno di metà
luglio. Papà era da solo, in cortile: con il rastrello
stava allargando il granoturco sotto il sole, per
farlo seccare bene.
ogni tanto guardava su, verso la finestra della
camera da letto. Fin dal mattino presto, infatti,
mamma stella gli aveva annunciato: « Mi sa che
questo bambino non può più aspettare, vuole
proprio nascere oggi... ».
È quasi mezzogiorno, e il sole picchia forte.
a un tratto, nel cortile arriva uno stormo
di colombe. sono tante, e tutte bianche.
Papà non ne ha mai viste così tante, e di un
colore così candido. Temendo che gli becchettino
il granoturco, prende un frustino e si mette
a cacciarle via. Quelle, però, tornano sempre.
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Le pagine scelte sono un'anteprima del libro. Non è riportato integralmente il testo.
« Lasciate stare il mio granoturco,
andate via! », le minaccia lui.
Le colombe si alzano in volo. Ma
la cordicella del frustino si attorciglia
intorno alla zampetta di una di loro,
e la trascina a terra.
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Le pagine scelte sono un'anteprima del libro. Non è riportato integralmente il testo.
Illustrazioni diPaola Formica
Francesca Mascheroni
La bambina che costruiva barchette di carta
L’infanzia di santa Francesca Cabrini
Francesca Cabrini (1850-1917) è
una santa conosciuta in tutto il mon-
do come « la madre degli emigran-
ti ». Infatti ha dedicato la sua vita agli
altri, specialmente a tutti coloro che,
tra mille difficoltà, vanno in un altro
paese per fuggire dalla povertà e dalla
guerra.
Ma da piccola, com’era? Leggendo queste pagi-
ne scoprirai che era proprio come te: giocava, sognava,
amava ascoltare storie... e ogni tanto combinava qualche
pasticcio.
Con la sua semplicità, è come se parlasse al tuo cuo-
re e dicesse: « Segui il mio esempio, non è difficile... ».
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