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A coloro che mi seguono con affettonella mia scrittura da più di trent’anni.

Non si può cambiare la vita, ma se stessi sì.

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INTRODUZIONE

Ogni volta che torniamo da un viaggio, dopo un periodo di riposo, la nostra anima ci spinge a metter-ci di nuovo in viaggio.

Devo dire che chi sta in contatto con il segreto della propria anima, sa e desidera stare sempre in viaggio di senso, finché vivrà. E non potrebbe essere diversamente. Questo è il vero destino degli uomini vivi, liberi e consapevoli. In verità, il viaggio psico-spirituale non è mai una linea retta, ma si muove a spirale, dove si possono fare due passi avanti e tre indietro, l’importante è non spaventarsi e non uscire dal percorso. Mi preme però dire che al ritorno da ogni vero viaggio portiamo con noi un nuovo tesoro, nuove indicazioni sulla nostra anima e, ogni qualvol-ta ripartiamo, lo facciamo a un nuovo stadio, con una consapevolezza spirituale aumentata. Quando par-tiamo, siamo guidati dalla nostra visione interiore. Per questo non proviamo invidia per gli altri, perché crediamo che ogni essere umano può soltanto com-piere il proprio viaggio personale di senso. In questo viaggio non ci sono vie senza uscita, tempo perso, incontri inutili. Tutte le persone e le cose incontra - te nel viaggio possiedono un senso. Quando le in-

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contriamo, sono state messe lì da tempo. Così le difficoltà.

Ci sono persone che tendono a negare o a non volere affrontare le difficoltà, eppure le difficoltà, le crisi, le sofferenze, le perdite, i cambiamenti sono indispensabili per la nostra crescita spirituale, per continuare il nostro viaggio di senso. Le difficoltà producono coraggio, consapevolezza, senso. Se non vengono affrontate, producono angoscia e dispera-zione. Nel nostro viaggio impariamo ad apprendere proprio dalle sofferenze. Se non impariamo ad ap-prendere dai nostri errori, siamo condannati a ripe-terli per sempre. I nostri errori, se riconosciuti e trasformati, ci purificano, ci liberano. Ci obbligano a guardarci dentro, a smascherare le nostre parti mala-te, nevrotiche.

Tutti i libri che ho scritto fanno parte di una ri-cerca reale, che ha segnato l’intera mia esistenza. Da sempre.

Uso la mia esperienza personale per tentare di aiutare i miei lettori, perché so che sono aperti all’ap-prendimento, alla trasformazione, alla conversione. Soprattutto non confondono la ricerca spirituale con il ruolo sociale che rivestono, e non si compiacciono di appartenere a gruppi indottrinati, che ritengono di sapere tutto.

Ormai giunto al tramonto della mia esistenza terrena, mi accorgo che sono sempre voluto andare fino in fondo in me, nelle persone incontrate, nelle cose trovate. E ho pagato tutto ciò con incompren-sioni, persecuzioni, dolore e sofferenza. Ma dietro a

Questo testo è un'anteprima del libro. Il numero delle pagine è limitato.

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questi aspetti della vita, ho sempre trovato il vero senso dell’esistenza, che cerco di narrare attraverso la magia della scrittura.

Dopo aver vissuto per molti anni in Occidente, dove sono nato, ho voluto viaggiare per il mondo, a contatto con civiltà e culture diverse. E ciò ha reso sempre più evidente come la mia formazione attinga alla grande tradizione dei miti, dei simboli, rendendo più facile vedere la spiritualità in ogni cosa, in ogni incontro. Per me tutto ha un senso. E Dio non è se-parato dagli esseri umani. Ripeto, non ci sono vie senza uscita, vite inutili, incontri sbagliati, perdite di tempo.

L’universo in cui viviamo è ancora, dopo tutto, un universo incantato. Da vivere.

La mia ricerca vuol far capire come Dio parli al nostro cuore soprattutto attraverso chi incontriamo.

La psicospiritualità è un viaggio dal basso verso l’alto.

Ho sempre scritto che ognuno di noi ha un pro-prio personale percorso, all’interno del quale è asso-luto protagonista se possiede il coraggio di guardarsi dentro, prendendosi la responsabilità del bene e del male che vi trova. Ciò non è possibile se rimaniamo chiusi nel nostro Io, per paura, per ricerca di potere, di successo, rivestendo ruoli prestabiliti, seguendo regole meramente formali, evitando di soffrire. La via da seguire attraversa corpo, psiche e spirito; adopera più l’immaginazione, la creatività che la logica, la ragione; non pretende di capire sempre, di poter controllare tutto, ma onora il mistero. Chi segue

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questa via, intuisce di appartenere a qualcosa di più grande. La ricerca vera del motivo profondo per cui siamo su questa terra comincia, in genere, quando si sente di stare per perdere ciò per cui si è lottato tan-to… È la ricerca vera per cui siamo nati. La nostra autentica, unica missione.

Mi piacerebbe che si potesse, a un certo punto della nostra esistenza, cambiare nome. Mi piace pen-sare che il nome corrisponda all’essenza della perso-na. Cambiare nome significa allora assumere una nuova identità. Un’identità che ha imparato il lin-guaggio del bene. Che sa trarre il bene anche dal male, soprattutto dalla parte negativa di sé. Per fare ciò occorre un mutamento interiore, un cambiamen-to profondo della propria personalità, tenendo conto però della propria unicità e irripetibilità, della pro-pria originalità, sviluppandole. Rendere la propria personalità più gioiosa, più allegra, più serena, più libera, più creativa. Smascherare le parti false, ambi-gue, nevrotiche, cupe, perverse di noi. Riunire le parti spezzate di noi. Andare oltre le ferite ricevute. Uscire dagli schemi mentali assunti per difesa, per paura, per orgoglio. Allargare la mente. Pulire il pro-prio cuore. Non dobbiamo temere di vivere un’esi-stenza piena. Soltanto vivendo in prima persona, af-frontando ciò che ci capita, come protagonisti del viaggio della vita, la nostra esistenza diviene fonte di godimento, di ammirazione e di senso.

Questo testo è un'anteprima del libro. Il numero delle pagine è limitato.

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QUANTE SCUSE...

Purtroppo continuo a incontrare persone che non vogliono cambiare, che non vogliono trasformarsi, sono convinte che sia troppo difficile, faticoso o che, addirittura, non sia possibile.

Non si ha tempo, si è pigri, ci si accontenta della buona salute fisica, di avere una famiglia, dei figli, un buon lavoro, una buona posizione economica… Per-ché cambiare? Perché entrare in un percorso di tra-sformazione spirituale, psicospirituale?

Il problema è che quando si è giovani, si è super-ficiali; poi la dura vita, fatta di competizione, di lotte per la sopravvivenza, di invidie, di gelosie, di ingiu-stizie sociali e professionali, di tradimenti affettivi, se non di malattie e sofferenze, ci corrompe, ci piega e dimentichiamo la nostra natura spirituale. Dimenti-chiamo da dove veniamo. Ormai siamo abituati da tempo a nasconderci dietro la maschera che ci siamo costruiti, dietro il ruolo sociale che rivestiamo, e sia-mo convinti che è tardi – e forse neanche convenien-te – cambiare, trasformarci.

Se pensate che sia impossibile cambiare, trasfor-marsi, vi dico che state sbagliando. Ormai anche le scienze, dalla genetica alla biologia, ci dicono che è

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possibile. Ve lo dico anche a partire dalla mia espe-rienza professionale: nel mio piccolo non avrei lavo-rato per quarant’anni come psicoterapeuta se non avessi visto miglioramenti, cambiamenti, trasforma-zioni nei miei pazienti!

Per tutta la vita ho aiutato a cambiare la visione che i miei pazienti avevano di se stessi.

Nel mio lavoro di studioso sono giunto alla con-clusione che la più grande forza o energia che tiene in piedi la realtà fisica è di tipo spirituale. Ora anche la fisica quantistica conferma che è un campo invisi-bile quello intorno al quale ruotano le particelle di energia vitale.

È la nostra visione di vita che dirige la nostra vita. Cambiare mentalità, cambiare visione di vita si-

gnifica anche cambiare il nostro modo di vivere.Noi siamo i nostri pensieri.Tutti gli esseri umani provengono dallo Spirito e

a lui torneranno.Per questo dobbiamo credere nel processo di

trasformazione spirituale, nella possibilità di cambia-re i nostri pensieri, i nostri atteggiamenti e compor-tamenti per assomigliare il più possibile a Dio.

Siamo venuti sulla terra soltanto per poter cam-biare, per poterci trasformare, per poter ridurre al minimo il nostro grado di nevrosi.

Veniamo dallo Spirito; ci viene data questa pos-sibilità di esperienza terrena, che ho chiamato viag-gio, perché è proprio un cammino, un percorso di senso, per poi tornare allo Spirito, più puliti e libera-ti, dopo aver provato la pesantezza della carne.

Questo testo è un'anteprima del libro. Il numero delle pagine è limitato.

INDICE

Prefazione pag. 7

Introduzione » 11

Quante scuse… » 15Il cambIamento » 17Da cambIamento a trasformazIone

e conversIone » 21la trasformazIone DeI proprI IstIntI » 24la trasformazIone

Della proprIa nevrosI » 27la conversIone a DIo » 30vIvere sIgnIfIca sapersI trasformare » 35purIfIcazIone e crescIta » 37la trasformazIone

neI confrontI Del male » 42la trasformazIone Dell’Io » 47la trasformazIone

neI confrontI Del monDo » 51la trasformazIone Del sImbolIco » 54

sapere DI Dover morIre e volerlo o non volerlo sapere pag. 63la trasformazIone neI confrontI Dell’altro » 66la trasformazIone Della perDIta » 70conseguenze Della trasformazIone Dopo l’elaborazIone Del lutto » 76Il tempo Del sIlenzIo » 83ultIme note sulla realIzzazIone Della nostra mIssIone » 86la trasformazIone porta al perDono » 90la trasformazIone Dell’offesa » 102l’ultIma trasformazIone terrena: la morte » 105

Psicologia e personalità

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L’essere umano è soggetto a continui cambiamenti. Da quelli strutturali, come la nascita, le fasi evolutive infan-tili, la pubertà, l’adolescenza, la giovinezza, la maturità, la vecchiaia e la morte, a quelli quotidiani, che la vita prati-ca ci impone, senza dimenticare quelli psicosociali come il distacco dai genitori, il vivere in coppia, quelli inerenti al lavoro, alla paternità, maternità, fino a quelli creati da una progressiva consapevolezza spirituale.

Come vivere il cambiamento?Da protagonisti o da vittime? In modo attivo o passivo?Quando il cambiamento è reale, l’energia vitale aumenta

in potenza e la creatività cambia l’intera esistenza in profon-dità. I periodi di cambiamento diventano fonti importanti di informazioni e di indicazioni utili per saperci orientare meglio nel nostro viaggio di senso, e le occasioni di esplo-razione e di comprensione sono aperte al massimo grado, per vivere da protagonisti.

Valerio Albisetti, psicologo, psicoterapeuta, ha insegnato in Uni-versità dell’America Latina. Presenza significativa nel panorama della psico- analisi contemporanea, è autore per conto delle Paoline di numerose pubbli-cazioni di psicospiritualità cristiana, fra cui veri e propri best seller, tradotti in molte lingue.

Le sue opere più recenti sono: Felici, nonostante tutto (20162), Ridere di cuore (2011), Il viaggio della vita (2011), Genitori per sempre (2011), Guarire con la meditazione cristiana (2011), La vita. Fragilità del cuore (2011), Liberi di amare (2012), La Relazione (2012), Un cuore libero (2013), Verso la consa-pevolezza (2014), Amore per la vita (2014), Vivere con creatività (2015), Parole per guarire (2015).