ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE · Obiettivo del progetto ( implementato a partire dall’a.s...

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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Il Consiglio di classe della Classe V Sez. D articolazione Informatica è composto dai seguenti docenti:

RELIGIONE DELLA MONICA GIANRICO

ITALIANO PICCIRILLO DANIELA

STORIA PICCIRILLO DANIELA

MATEMATICA PELELLA SALVATORE

INGLESE ASCIONE ELENA

INFORMATICA BARBATO ANTONIO

INFORMATICA LAB. LILLINI FRANCESCO

SISTEMI BARBATO ANTONIO

SISTEMI LAB. LILLINI FRANCESCO

TPSIT OLIVA PAOLO

TPSIT LAB LUONGO PAOLO

GPOI VITOLO ROSA

GPOI LAB TAURISANO SERGIO

SCIENZE MOTORIE SPERANZA CARMELA

SOSTEGNO OROFINO MARZIA

SOSTEGNO SCUDERI MARIA GRAZIA

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Anno Scolastico 2017/2018

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Il consiglio di classe, all’unanimità, decide di redigere il documento finale relativo alle attività educative didattiche svolte dalla classe V sezione D, articolazione Informatica, nell’anno scolastico 2017/18 secondo quanto segue:

1. Profilo professionale;2. Presentazione della classe;3. Obiettivi generali d’ insegnamento;4. Metodi e mezzi;5. Piano triennale delle competenze Alternanza Scuola

Lavoro;6. Griglie di valutazione per le prime due prove scritte;7. Criteri di valutazione per la terza prova scritta;8. Simulazioni delle terze prove effettuate.

ALLEGATI:

1. Programmazioni didattiche.2. Omissis.

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1. PROFILO PROFESSIONALE Il Perito Industriale per l’informatica trova la sua collocazione sia nelle imprese specializzate nella produzione di software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del software siano attività rilevanti. Egli può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che richiedano, oltre ad una buona preparazione specifica, capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti dall’organizzazione in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative. In tali ambiti il Perito Informatico potrà:

A. collaborare all’analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione di programmi applicativi;

B. collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazione:

C. sviluppare piccoli pacchetti di software nell’ambito di applicazioni di vario genere, come sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico- scientifico, sistemi gestionali;

D. progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta ed il dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni;

E. pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e di dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dati;

F. curare l’esercizio di sistemi di elaborazione dati; G. assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro

consulenza e formazione di base sul software e sull’hardware.

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2. LA CLASSE

Il gruppo classe si è formato nel corso del quarto anno del corso di studi con alunni provenienti da classi terze dell’Istituto; in questo anno scolastico si sono aggiunti gli allievi Poiana e Scotto Di Luzio provenienti dalla classe VC Informatica per un totale di 20 alunni.

Il comportamento degli allievi è risultato sempre corretto nel corso del triennio e non si sono mai verificate situazioni tali da rendere necessari dei provvedimenti disciplinari. Gli allievi sono molto affiatati e tra loro è sempre prevalso lo spirito collaborativo.

Il livello di conoscenze e competenze è più che sufficiente e, in taluni casi, raggiunge anche livelli di eccellenza non solo nelle materie di indirizzo: come testimonia la vittoria ottenuta lo scorso anno nella competizione mondiale di Zero Robotics, gli alunni che hanno partecipato alla competizione (nella quale bisogna scrivere codici in linguaggio C per gestire un microsatellite che si trova nello spazio a gravità zero) hanno acquisito conoscenze di Matematica e Fisica che vanno ben oltre quelle previste dal piano di studi. Fanno eccezione pochissimi elementi che hanno condotto il corso di studi con molte difficoltà, nonostante il costante impegno profuso dai docenti. Va dato merito agli alunni di aver raggiunto tali risultati nonostante nel corso del triennio in molte discipline non abbiano potuto godere della continuità didattica. Un elemento della classe soffre di disturbi specifici di apprendimento e per esso si fa riferimento alla relazione allegata. Un elemento della classe è portatore di handicap ed ha trovato nell’ambito della classe un clima di serena accoglienza che gli ha permesso, nei limiti della patologia, di integrarsi. Esso segue una programmazione differenziata.

Attività extrascolastiche.

Nel corso del triennio alcuni allievi hanno partecipato ad attività extrascolastiche svolte all’interno ed all’esterno dell’ Istituto:

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ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO: - corso IOT CISCO; - certificazione CISCO CCNA1 e CCNA2; - ST Microelectronics; - Corso sulla sicurezza; - Corso teatrale; - Corso Arduino. ALL’ESTERNO DELL’ISTITUTO: - Zero Robotics; - Erasmus+; - Concorso sulla sicurezza;

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3. OBIETTIVI DI INSEGNAMENTO

Il consiglio di classe tenuto conto della situazione della classe e del profilo professionale che caratterizza il perito industriale per l’informatica ha definito e perseguito nel corso dell’anno i seguenti obiettivi:

CONOSCENZE: ● linguaggio di programmazione; ● sistema operativo; ● concetti e strumenti matematici dell’analisi

infinitesimale; ● evoluzione e storia di nuovi linguaggi

tecnologici; ● analisi dei testi e loro comprensione;

COMPETENZE: ● esprimersi in linguaggi diversi utilizzando il lessico appropriato;

● analizzare sistemi deterministici; ● consultare i manuali teorici eventualmente in

inglese

CAPACITA’: ● organizzare un lavoro sia teorico che pratico; ● progettare attraverso l’analisi, la sintesi e la

valutazione; ● trasferire le proprie conoscenze nell’ambito

delle diverse discipline; ● rielaborare i contenuti culturali nelle diverse

forme testuali e dialogiche relazionali

SPECIFICI: ● sono precisati nelle relazioni didattiche dei singoli docenti allegate al presente documento

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4. METODOLOGIA Nel corrente anno scolastico per raggiungere gli obiettivi prefissati si è fatto uso di lezioni frontali, discussione guidata, problem-solving, lavori di gruppo, esercitazioni guidate, esperienze di laboratorio ed uso di software didattico. Tali tecniche didattiche sono state scelte in funzione dei diversi argomenti e dei diversi obiettivi. Gli strumenti utilizzati sono stati: ● Libri di testo; ● Dispense integrative dei testi; ● Computer; ● Sussidi multimediali; ● Software didattici.

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5. PIANO TRIENNALE DELLE COMPETENZE ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

SCHEDA DI SINTESI relativa ai risultati del progetto di alternanza scuola-lavoro

Titolo del Progetto

REALTA’ VIRTUALE

Descrizione degli obiettivi e delle finalità Nei prossimi anni le imprese italiane del manifatturiero si troveranno ad affrontare un nuovo modello produttivo legato alla quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta “Industry 4.0”. L’impresa diventerà “intelligente” (Smart Factory) grazie a sistemi che attraverso migliaia di sensori installati sui macchinari consentiranno un’interazione e connessione continua tra di loro, permettendo così il controllo e la gestione autonoma dei processi produttivi. Tra le tecnologie chiave su cui si baserà tale rivoluzione troviamo la cyber security, i big data, il cloud computing, la realtà aumentata, la realtà virtuale, la robotica, la prototipazione rapida, la super connessione degli impianti e la stampa in 3D. Tra tali nuove tecnologie chiave particolare interesse suscita la realtà virtuale (VR, dall'inglese Virtual Reality) con la quale si riferisce ad un sistema in grado di immergere l’utente in ambienti virtuali tridimensionali interattivi, capaci di simulare situazioni di vita reale o di creare mondi digitali completamente legati alla fantasia degli sviluppatori e degli artisti. L’utente di un’applicazione di VR, utilizzando opportune apparecchiature (si pensi agli ultimi dispositivi come gli hololens di Microsoft o, soprattutto, il visore Oculus Rift, è nella condizione di vivere un’esperienza sensoriale ricca di informazioni ed elementi virtuali completamente interattivi. Nasce così la figura professionale del “Virtual Reality Expert“ (l’esperto di realtà virtuale). Il Virtual Reality Expert ha il compito di progettare e realizzare esperienze efficaci di realtà virtuale. Applica i principi di accessibilità e usabilità delle interfacce e crea modelli d’interazione positiva e coerente, in base all’analisi dell’utente e al tipo di esperienza che si vuole creare. Possiede conoscenze interdisciplinari, analizza e seleziona tecnologie utili al design della realtà virtuale. Durante il processo di progettazione della realtà virtuale si focalizza sui risultati attesi ed è in grado di condurre, una volta terminato il prototipo di esperienza, una valutazione della stessa attraverso il monitoraggio delle sperimentazioni con gruppi ristretti di utenti.

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Dalle considerazioni prima esposte nasce l’idea del progetto a cui hanno partecipato a partire dal terzo anno della specializzazione Informatica e Telecomunicazione con articolazione informatica gli allievi i quali hanno già familiarità con gli strumenti di base della programmazione e del trattamento di dati sotto varia forma (testi, grafica, più in generale multimediali). Obiettivo del progetto ( implementato a partire dall’a.s 2015/2016 e conclusosi nell’a.s in corso 2017/18) è la formazione di tecnici (esperto di scenari di realtà virtuale e modellazione 3D) da poter inserire in aziende che si interessano della valorizzazione del territorio e dei beni culturali. Non è da escludere inserimento in aziende specializzate nel settore ludico-didattico (videogame, realtà virtuale applicata alla didattica, etc.) A tal fine è stata stipulata apposita convenzione del percorso tra l’ ITI Augusto Righi "soggetto promotore", rappresentato dal Sig. D.S. ing. Vittoria Rinaldi e la Protom Group S.P.A - con sede legale in Napoli via Vicinale S. Maria del Pianto - CPN edificio 6 - 80143 - Napoli "Soggetto Ospitante". Finalità è far acquisire le competenze di base per la gestione degli aspetti creativi e tecnici nell'ambito della realtà virtuale. I partecipanti al progetto hanno acquisito competenze multidisciplinari utili ad un accesso trasversale a diversi settori produttivi delle imprese del settore. Gli allievi partecipanti sono stati in grado di utilizzare gli strumenti informatici per sviluppare semplici modelli 3D per la definizione di scenari virtuali affiancando gli studi teorici con simulazioni pratiche per la realizzazione di prototipi virtuali.

Descrizione delle attività previste e realizzate In sintesi il progetto prevede che al terzo anno di corso n. 40 ore siano a carico della PROTOM (32+ 8 sulla sicurezza specifica nei luoghi di lavoro), 4 ore sulla sicurezza generica con esperto INAIL e le restanti n. 56 h a carico del c.d.c per un totale di n. 100 ore, al quarto anno di corso n. 80 ore carico della PROTOM e le restanti 120 h a carico del c.d.c. per un totale di 200 ore, al quinto anno di corso n. 40 ore a carico della PROTOM e le restanti 60 h a carico del c.d.c per un totale di 100 ore. Definizione dei tempi e dei luoghi Le fasi per la classe quinta si sono svolte tra gennaio e maggio 2018 . Il monitoraggio è stato effettuato in itinere, la valutazione del percorso a conclusione dell'esperienza pratica e la valutazione globale è stata espressa negli scrutini finali. Articolazione del percorso 3° ANNO

Macro argomento Micro argomento Teoria del colore Tonalità, Luminosità, Saturazione

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Schemi di colore Colori neutri, primari, secondari Ruota dei colori RGB, CYMK Differenze tra grafica raster e grafica vettoriale

Definizione grafica raster Definizione grafica vettoriale Esercitazione: disegno raster Esercitazione: disegno vettoriale Pixel Art Cos’è la Pixel Art Concetto di Anti-alias Outline Solid colouring Shading Highligthing Dithering Installazione e configurazione Adobe Photoshop per la pixel

art Installazione e configurazione di Aseprite Esercitazione: disegno in pixel art con Aseprite Sprite e sprite sheet Esercitazione: disegno di uno sprite Esercitazione: animazione di uno sprite sheet (creazione

sprite sheet) Esportazione per Unity 3D Teoria sui formati grafici di esportazione Esercitazione: esportazione da Aseprite/Photoshop di uno

sprite sheet Reference Teoria sull’utilizzo delle reference online Navigazione su reference online

4° ANNO Macro argomento Micro argomento Teoria 3D Vertex, edge, polygon Primitive Operazioni booleane Shader e materiali Low poly Cenni sul low poly Tecnica del box modelling

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Introduzione a Silo 2 3D Rigging su Maxon Cinema 4D Creazione materiali su Maxon Cinema 4D Utilizzo dei modificatori di Maxon Cinema 4D Esercitazione: modellazione con Silo 2 3D Esercitazione: modellazione su Maxon Cinema 4D High poly Cenni sull’high poly Introduzione a Pixologic ZBrush Modellazione con ZSphere Introduzione alla Poly Reduction Esercitazione: modellazione Pixologic ZBrush Esercitazione: poly reduction con Instant Meshes Unity 3D Editor Hierarchy, Project Navigator, Console, Inspector Game Object Transform Camera Light Material e Physics Material Sprite Animator Rigidbody 2D Collider 2D Packages import UI Esercitazione: import di uno sprite sheet e sulla creazione

di un Animation Controller Unity 3D Programming Introduzione all’OOP Classi e oggetti Variabili, costanti Metodi e loro parametrizzazione Override e overload Introduzione a Mono Develop Logging e debugging Esercitazione: scrittura di un programma in OOP Unity 3D Physics Engine RigidBody 3D Collider 3D Velocity Forces Collision detection

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Kinematic Constraints Esercitazione: scrittura di un programma in OOP capace

di muovere un Game Object con l’applicazione delle forze Unity 3D Animation System

Animation Animator Finite State Machine Conditions State transition Esercitazione: importazione animazione in Unity 3D ed

utilizzo del sistema Animation Controller tramite scripting Unity 3D UI System Canvas Text Image Scaling System Esercitazione: creazione di una semplice UI governata da

script Unity 3D Building System Build settings Player Settings Platform switch Esercitazione: test di build su vari dispositivi

5° ANNO L’esperienza di alternanza scuola lavoro per il quinto anno è costituita dalla messa in pratica delle competenze acquisite durante i due anni precedenti. E’ stato definito un progetto basato sul concetto di realtà immersiva basato sull’utilizzo delle tecnologie a disposizione dell’istituto. I discenti sono stati suddivisi in gruppi di lavoro e hanno avuto compiti scadenzati e deadline da rispettare. Il progetto finale, ad ogni modo, è un unico software composto da tre fondamentali segmenti:

- Coding - Graphic design - Audio design

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6. GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE PRIME DUE PROVE SCRITTE

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA

Tipologia A: "Analisi testuale"

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica [CO]

a)buona 1,5 2

b)sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5

c)insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1

Correttezza sintattica [CS]

a) buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1

Correttezza lessicale [CL]

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza dello argomento e

del contesto di

riferimento

Conoscenza delle caratteristiche formali del testo [S]

a) completa conoscenza delle strutture retoriche del testo econsapevolezza della loro funzione comunicativa

2 2,5

b) padroneggia con sicurezza le conoscenze degli elementi formali 1,5 2

c) descrive sufficientemente gli espedienti retorico-formali del testo 1 1,5

d) dimostra una conoscenza lacunosa degli espedienti retorico-formali 0,5 1

Comprensione del testo [O]

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capacità

logico-

critiche ed espressive

a) comprende il messaggio nella sua complessità e nelle varie sfumature espressive

1,5 2,5

b) sufficiente comprensione del brano 1 2–1,5

c) comprende superficialmente il significato del testo 0,5 1

Capacità di riflessione e contestualizzazione [A]

a) dimostra capacità di riflessione critica e contestualizza il brano con ricchezza di riferimenti culturali e approfondimenti personali

2 3

b) offre diversi spunti critici e contestualizza in modo efficace 1,5 2,5-2

c) sufficienti spunti di riflessione e contestualizzazione 1 1,5

d) scarsi spunti critici 0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3 - 4 4-7

MEDIOCRE 4½ - 5 ½ 8-9

SUFFICIENTE / Più CHE SUFF. 6 10

DISCRETO / Più CHE DISCRETO 6 ½ - 7 ½ 11-12

BUONO /DISTINTO 8-9 13 - 14

OTTIMO 10 15

Tipologia B: "Articolo di giornale"

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica [CO]

a)buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5

c) insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1

Correttezza sintattica [CS]

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a) buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1

Correttezza lessicale [CL]

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza dello argomento e del contesto di riferimento

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica [S]

a) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le convenzioni e gli usi giornalistici (cioè: uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e all’occasione)

2 2,5

b) padroneggia con sicurezza gli usi giornalistici (…) 1,5 2

c) si attiene correttamente agli usi giornalistici (…) 1 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico 0,5 1

Capacità logico-critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati (6w) [O]

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 1,5 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 1 2–1,5

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 0,5 1

Capacità di riflessione e sintesi [A]

a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati

2 3

b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 1,5 2,5-2

c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1 1,5

d) scarsi spunti critici 0,5 1

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VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3 - 4 4-7

MEDIOCRE 4½ - 5 ½ 8-9

SUFFICIENTE / Più CHE SUFF. 6 10

DISCRETO / Più CHE DISCRETO 6 ½ - 7 ½ 11-12

BUONO /DISTINTO 8-9 13 - 14

OTTIMO 10 15

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Tipologia B: "Saggio breve"

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica [CO]

a)buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5

c)insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1

Correttezza sintattica [CS]

a) buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1

Correttezza lessicale [CL]

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza dello argomento e del contesto di riferimento

Struttura e coerenza dell’argomentazione [S]

a) Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve

2 2,5

b) Si serve consapevolmente degli elementi per la redazione di un saggio breve

1,5 2

c) Padroneggia sufficientemente gli elementi per la redazione di un saggio breve

1 1,5

d) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio breve 0,5 1

Capacità logico-critiche ed espressive

Presentazione e analisi dei dati (6w) [O]

a) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata 1,5 2,5

b) dispone i dati in modo sufficientemente organico 1 2–1,5

c) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi 0,5 1

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Capacità di riflessione e sintesi [A]

a) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi personale nella trattazione dei dati

2 3

b) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace 1,5 2,5-2

c) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento critico 1 1,5

d) scarsi spunti critici 0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3 - 4 4-7

MEDIOCRE 4½ - 5 ½ 8-9

SUFFICIENTE / Più CHE SUFF. 6 10

DISCRETO / Più CHE DISCRETO 6 ½ - 7 ½ 11-12

BUONO /DISTINTO 8-9 13 - 14

OTTIMO 10 15

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Tipologia C: "Tema storico"

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica [CO]

a) buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5

c)insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1

Correttezza sintattica [CS]

a) buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1

Correttezza lessicale [CL]

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza dell'argomento e del contesto di riferimento

Conoscenza degli eventi storici [S]

a) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con ricchezza di notizie)

2 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti, sufficienti conoscenze) 1,5 2

c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve, sommarie conoscenze)

1 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 0,5 1

Capacità logico-critiche ed espressive

Organizzazione della struttura del tema [O]

a) Il tema è organicamente strutturato 1,5 2,5

b) il tema è sufficientemente organizzato 1 2–1,5

c) il tema è solo parzialmente organizzato 0,5 1

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Capacità di riflessione, analisi e sintesi [A]

a)presenta i dati storici fornendo fondate sintesi e giudizi personali 2 3

b) sa analizzare la situazione storica e fornisce sintesi pertinenti 1,5 2,5 -2

c) sufficiente (ripropone correttamente la spiegazione dell’insegnante o l’interpretazione del libro di testo)

1 1,5

d) non dimostra sufficienti capacità di analisi e sintesi 0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3 - 4 4-7

MEDIOCRE 4½ - 5 ½ 8-9

SUFFICIENTE / Più CHE SUFF. 6 10

DISCRETO / Più CHE DISCRETO 6 ½ - 7 ½ 11-12

BUONO /DISTINTO 8-9 13 - 14

OTTIMO 10 15

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Tipologia D: "Tema di attualità"

INDICATORI DESCRITTORI 10/10 15/15

padronanza e uso della lingua

Correttezza ortografica [CO]]

a)buona 1,5 2

b)sufficiente (errori di ortografia non gravi) 1 1,5

c)insufficiente (errori ripetuti di ortografia) 0,5 1

Correttezza sintattica [CS]

a) buona 1,5 2

b) sufficiente (errori di sintassi non gravi) 1 1,5

c) insufficiente (errori di sintassi ripetuti) 0,5 1

Correttezza lessicale [CL]

a) buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 1,5 3

b) sufficiente proprietà di linguaggio e corretto uso del lessico 1 2

c) improprietà di linguaggio e lessico ristretto 0,5 1

conoscenza dell'argomento e del contesto di riferimento

Sviluppo dei quesiti della traccia [S]

a) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti) 2 2,5

b) sufficiente (sviluppa tutti i punti) 1,5 2

c) appena sufficiente / mediocre (troppo breve) 1 1,5

d) alcune parti del tema sono fuori traccia/ non sono state sviluppate 0,5 1

Capacità logico-critiche ed espressive

Organizzazione della struttura del tema [O]

a) Il tema è organicamente strutturato 1,5 2,5

b) il tema è sufficientemente strutturato 1 2–1,5

c) il tema è disorganico (argomenti casualmente disposti) 0,5 1

Capacità di approfondimento e di riflessione [A]

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a) presenta diversi spunti di approfondimento critico personale e riflessioni fondate

2 3

b) dimostra una buona capacità di riflessione/critica 1,5 2,5-2

c) sufficiente capacità di riflessione/critica 1 1,5

d) non dimostra sufficiente capacità di riflessione/critica 0,5 1

VALUTAZIONE COMPLESSIVA PUNTEGGIO IN DECIMI PUNTEGGIO IN QUINDICESIMI

INSUFFICIENTE 3 - 4 4-7

MEDIOCRE 4½ - 5 ½ 8-9

SUFFICIENTE / Più CHE SUFF. 6 10

DISCRETO / Più CHE DISCRETO 6 ½ - 7 ½ 11-12

BUONO /DISTINTO 8-9 13 - 14

OTTIMO 10 15

Griglia di valutazione della seconda prova scritta

Candidato/a: _______________________________________________________

INDICATORI

Punteggio

attribuit

o

Interpretazione e congruenza della traccia

0 – 1 molto

lacunosa

2 mediocre

3 sufficiente

4 completa

Conoscenza di regole, formule

0 insufficiente

1 mediocre

2 sufficiente

3 completa

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metodi e procedure

Applicazioni di procedure

0 – 1 insufficiente

2 mediocre

3 sufficiente

4 buona

Correttezza di esecuzione

0 – 1 insufficiente

2 significativ

a

Svolgimento quesiti

0 insufficiente

1 mediocre

2 completo

Totale punti

7. CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA Il consiglio di classe ha coinvolto nella progettazione delle prove integrative le seguenti discipline: ● GPOI; ● Storia; ● Inglese; ● Matematica; ● Informatica. Le tipologie usate sono state conformi all’art.3 della normativa vigente. In entrambe le prove sono state proposte domande a risposta aperta. Nel formulare la prova, si è tenuto conto che lo sviluppo delle risposte fosse coerente con l’intervallo di tempo a disposizione (suddividendo equamente il tempo complessivo per il numero di materie coinvolte). In particolare la prova ha e seguenti caratteristiche: • Tempo assegnato: due ore • Numero di quesiti: dieci (due per disciplina). • Punteggio massimo: quindici

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Per la valutazione si è diviso il punteggio massimo attribuibile alla prova, per il numero di materie, lasciando però ai singoli docenti la valutazione dei pesi e dei tempi da attribuire a ciascun quesito. I docenti, al fine di garantire una valutazione più oggettiva possibile, si sono avvalsi dei seguenti criteri:

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25

TIPOLOGIA B: 10 quesiti a risposta multipla (2 per disciplina, massimo 10 righi)

Quesiti a risposta singola

Quesito

Pertinenza della risposta Conoscenza dei contenuti Abilità di sintesi e completezza della trattazione

Competenze linguistiche ed uso del linguaggio specifico

TOT

nullo

inad

egua

to

parz

. Ina

degu

ato

suffi

cient

e

adeg

uato

com

plet

o

nullo

inad

egua

to

parz

. Ina

degu

ato

suffi

cient

e

adeg

uato

com

plet

o

nullo

inad

egua

to

parz

. Ina

degu

ato

suffi

cient

e

adeg

uato

com

plet

o

nullo

inad

egua

to

parz

. Ina

degu

ato

suffi

cient

e

adeg

uato

com

plet

o

0,25 1 2 2,5 3 3,5 0,25 1 2 2,5 3 4 0,25 1 2 2,5 3 4 0,25 1 2 2,5 3 3,5

TPS1

TPS2

INGL.1

INGL.2

MAT.1

MAT.2

GPO1

GPO2

INF.1

INF.2

TOTALE ……../150

VOTO ……../15

Se il punteggio finale non risulta intero, viene ricondotto all’intero più prossimo applicando le note regole dell’arrotondamento.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Anno scolastico 2017-2018

Istituto Tecnico Industriale “A. Righi” – Napoli Classe V - Sezione D – Articolazione Informatica

CONSEGNE AL CANDIDATO

Nome candidato/a: _______________________________________ Data:

ATTENZIONE: PRIMA DI ESEGUIRE LA PROVA LEGGERE ATTENTAMENTE LE CONSEGNE

• La prova è relativa, nell'ordine, alle seguenti discipline: Informatica, Inglese, Storia, GPO, Matematica.

• Il tempo massimo per portare a termine la prova è di 2 ore.

• Il quesito proposto va argomentato nel numero di righe indicato nel quesito, ad esclusione della matematica.

• Si può usare il dizionario in lingua italiana, in lingua inglese e la calcolatrice non programmabile.

• Non è possibile utilizzare telefoni cellulari o apparecchiature equivalenti.

• Non è possibile chiedere spiegazioni ai componenti la commissione.

• Non è possibile comunicare con gli altri candidati.

• Per la minuta e per i calcoli verrà fornito un foglio a parte che dovrà essere riconsegnato al termine della prova.

• La prova sarà valutata con la seguente griglia: Quesito a risposta aperta (conoscenza dei contenuti e organizzazione di un testo breve)

Insufficiente o nulla 0 punti parziale 0.5 punti sufficiente 1 punto completa 1.5 punti

DISCIPLINA 1° quesito 2° quesito Totale Informatica Inglese Storia GPO Matematica TOTALE

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INFORMATICA

1) Quali sono le tre fondamentali caratteristiche di un DBMS?

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2) Quali sono le differenze tra chiave primaria e chiave esterna? ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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INGLESE

1) Illustrate the original purpose and the development of the World Wide Web. ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

2) Describe how has technology changed communication. ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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STORIA

1) Perché scoppia la prima guerra mondiale? ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

2) Perché si è parlato di “vittoria mutilata”? ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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GESTIONE DEL PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’ IMPRESA

1) Identifica i meccanismi di coordinamento all’interno di un’organizzazione aziendale.

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................................................................................................................................................ 2) Differenza tra organi di linea e organi di staff .

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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MATEMATICA

1) Calcolare l’area del rettangoloide individuato dal grafico della funzione f(x)=x2+2x+4 nell’intervallo [1, 4]

2) Determinare la velocità dopo 3 sec di un corpo che si muove con legge oraria f(x)=ln(x2+x+3)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA Anno scolastico 2017-2018

Istituto Tecnico Industriale “A. Righi” – Napoli Classe V – Sezione D – Articolazione Informatica

CONSEGNE AL CANDIDATO

Nome candidato/a: _______________________________________ Data: 04/05/2018

ATTENZIONE: PRIMA DI ESEGUIRE LA PROVA LEGGERE ATTENTAMENTE LE CONSEGNE

• La prova è relativa, nell'ordine, alle seguenti discipline: Informatica, Inglese, Storia, GPO, Matematica.

• Il tempo massimo per portare a termine la prova è di 2 ore.

• Il quesito proposto va argomentato nel numero di righe indicato nel quesito, ad esclusione della matematica.

• Si può usare il dizionario in lingua italiana, in lingua inglese e la calcolatrice non programmabile.

• Non è possibile utilizzare telefoni cellulari o apparecchiature equivalenti.

• Non è possibile chiedere spiegazioni ai componenti la commissione.

• Non è possibile comunicare con gli altri candidati.

• Per la minuta e per i calcoli verrà fornito un foglio a parte che dovrà essere riconsegnato al termine della prova.

• La prova sarà valutata con la seguente griglia: Quesito a risposta aperta (conoscenza dei contenuti e organizzazione di un testo breve)

Insufficiente o nulla 0 punti parziale 0.5 punti sufficiente 1 punto completa 1.5 punti

DISCIPLINA 1° quesito 2° quesito Totale Informatica Inglese Storia GPO Matematica TOTALE

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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INFORMATICA

1. Si consideri la tabella “vendite” contenente gli attributi: “prezzo_vendita” e “data” Costruire una query che visualizzi il totale delle vendite in determinato periodo temporale.

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............................................................................................................................................................. 2. Si consideri la tabella “vendite” contenente gli attributi: “prezzo_vendita” e “data”

Costruire una query che effettui l’aggiornamento di un record individuato tramite la chiave “id_vendita=A0001”. Si considerino degli attributi a piacere ma significativi.

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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INGLESE 1. What is Virtual Reality and how it is achieved

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........................................................................................................................................................................................................ 2. Describe the difference between hackers and crackers

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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STORIA

3) Definisci differenze (anche cronologiche) ed analogie tra l’ ascesa al potere di Hitler e quella di Mussolini

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4) In che modo l’ antisemitismo è stato utilizzato da fascismo e nazismo? ........................................................................................................................................................................................................

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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GESTIONE DEL PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA 1. Descrivere il modello delle quattro P (marketing mix).

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........................................................................................................................................................................................................ 2. Spiegare la differenza tra i concetti di efficienza ed efficacia dei processi aziendali

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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MATEMATICA

3) Calcolare il seguente integrale improprio: ∫ 𝒂𝒓𝒄𝒕𝒈(𝒙)𝒅𝒙+,𝟎

4) Dopo aver determinato la funzione 𝑭(𝒙) = ∫𝒙 ∙ 𝒍𝒏(𝒙)𝒅𝒙 calcola il valore della costante d’integrazione c sapendo che F(1)=0

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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IL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA CLASSE V - SEZIONE D

ARTICOLAZIONE INFORMATICA

DELLA MONICA GIANRICO Religione ________________________

PICCIRILLO DANIELA Italiano e Storia ________________________

PELELLA SALVATORE Matematica ________________________

BARBATO ANTONIO Informatica e Sistemi e Reti ________________________

LILLINI FRANCESCO Lab. di Inf. e di Sistemi e Reti ________________________

ASCIONE ELENA Inglese ________________________

OLIVA PAOLO TPSIT ________________________

LUONGO PAOLO Lab. TPSIT ________________________

VITOLO ROSA GPOI ________________________

TAURISANO SERGIO Lab. GPOI ________________________

SPERANZA CARMELA Scienze Motorie ________________________

OROFINO MARZIA Sostegno ________________________

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “A. Righi” - Napoli Anno Scolastico 2017/2018

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SCUDERI MARIA GRAZIA Sostegno ________________________

DOCUMENTO DEL

CONSIGLIO DI CLASSE

Classe: QUINTA - Sezione: D

Articolazione: INFORMATICA

Allegato n. 1

Programmazioni didattiche di

• Italiano (prof.ssa D. Piccirillo);• Storia (prof.ssa D. Piccirillo);• Inglese (prof.ssa E. Ascione);• Matematica (prof. S. Pelella);• Sistemi (proff. A. Barbato – F. Lillini (Lab.));• Informatica (proff. A. Barbato – F. Lillini (Lab.));• Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di

Telecomunicazione (proff. P. Oliva – P. Luongo (Lab.));• Gestione e progetto, organizzazione di impresa (proff. R.

Vitolo – S. Taurisano (Lab.)• Scienze Motorie (prof.ssa C. Speranza)

PROGRAMMAZIONE di ITALIANO Classe V - Sez. D – Articolazione: Informatica

Anno scolastico 2017-2018 Docente: prof.ssa Daniela Piccirillo

La programmazione di Lettere è elaborata in riferimento alla definizione degli obiettivi disciplinari in termini operativi, seguendo le linee guida del P.O.F. dell’ Istituto in merito agli obiettivi cognitivi, formativi, trasversali, espressi in termini di competenze. La programmazione evidenzia le linee di sviluppo del patrimonio letterario, oggetto di studio, con riferimento anche alle principali correnti letterarie straniere.

SITUAZIONE di PARTENZA: Insegno nella Sezione D del corso di Informatica , dall’anno scolastico 2013-2014. La classe è composta da 21 alunni, 20 maschi ed una femmina, provenienti in parte dalla IV D , dalla IV C dello scorso anno. La situazione di partenza evidenzia, nel complesso, studenti che, negli anni precedenti, hanno acquisito le competenze necessarie allo studio della letteratura, alla rielaborazione scritta e orale dei contenuti proposti, alla stesura di testi scritti secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato. La classe, include, inoltre, un gruppo di alunni che, attraverso un impegno metodico, ha ottenuto valutazioni più che discrete. Il resto della classe ha comunque mostrato, nell'arco di quest'ultimo anno, un impegno costante ed un atteggiamento abbastanza proficuo, che ha consentito il raggiungimento di risultati pienamente sufficienti, in qualche caso più che sufficiente. L’attività didattica sarà articolata in due momenti: uno di tipo propositivo ed espositivo, l’altro di tipo elaborativo ed operativo utilizzando, oltre alla lezione frontale, lezioni interattive, lavori di gruppo, confronti, dibattiti.

FINALITA’: • Conoscere le tipologie testuali • Saper applicare tecniche di lettura diversificate • Saper scrivere vari tipi di testo • Saper analizzare e applicare le strutture linguistiche della frase semplice e della frase

complessa • Accostarsi al testo letterario con la consapevolezza della sua specificità • Saper comunicare correttamente in lingua italiana in varie situazioni comunicative

CONOSCENZE:

• Conoscere il contesto storico-culturale di un autore e di un’opera • Conoscere i livelli di lettura di un testo letterario (genere, temi, aspetti formali)

COMPETENZE:

• Saper individuare le caratteristiche formali e tematiche dei testi letterari • Saper applicare i livelli di lettura di un testo letterario

• Saper scrivere relazioni, testi argomentativi, analisi e commenti di testi in Prosa e poesia, saggi brevi di tipo espositivo e argomentativo

• Saper relazionare oralmente su un argomento studiato

CONTENUTI DISCIPLINARI PER MODULI: • Leopardi; • Naturalismo francese e Verismo italiano, Verga; • Scapigliatura; • Decadentismo, D’Annunzio e Pascoli; • Futurismo e le avanguardie; • Pirandello e Svevo; • Ermetismo, Saba, Ungaretti, Montale e Quasimodo.

• Il docente guiderà gli alunni nella ricerca di un personale percorso tematico che potrà includere anche Autori non inseriti nel programma.

MEZZI, STRUMENTI e SUSSIDI DIDATTICI: Libri di testo, fotocopie, computer/internet, CD-Rom, Biblioteca

VERIFICHE: • Prove scritte: produzione di varie tipologie testuali, in particolare quelle previste

dall’esame di Stato • Prove orali: interrogazione, colloquio e prove strutturate

CRITERI di VALUTAZIONE:

• Raggiungimento degli obiettivi considerando i diversi livelli di partenza • Impegno e partecipazione al dialogo educativo.

Il Docente

Prof.ssa Daniela Piccirillo

PROGRAMMAZIONE di STORIA

Classe V - Sez. D – Articolazione: Informatica

Anno scolastico 2017-2018

Docente: prof.ssa Daniela Piccirillo

FINALITA’:

• Acquisire la consapevolezza che lo studio del passato oltre che conoscenza di un patrimonio comune è fondamento per la comprensione del presente e della sua evoluzione

• Consolidare l’attitudine a problematizzare e ad effettuare collegamenti • Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di rapporti tra particolare e

generale, tra soggetti e contesti

PREREQUISITI:

• Saper collocare nello spazio e nel tempo il fatto storico • Saper analizzare il fatto storico secondo il criteri causa effetto • Saper costruire un intreccio narrativo organizzando i dati storici • Conosciuti • Mettere in relazione le conoscenze dei fatti storici con i contesti sociali, • istituzionali e ambientali entro i quali essi si svolsero

OBIETTIVI:

• Apprendere gli strumenti concettuali che servono per individuare e descrivere persistenze e mutamenti (continuità, discontinuità, innovazioni , rivoluzione, decadenza,crisi, recessione)

• Apprendere gli strumenti concettuali che servono per organizzare temporalmente le conoscenze storiche(congiuntura, lunga durata, breve periodo)

• Conoscere gli strumenti specifici della disciplina

COMPETENZE:

Adoperare termini storici e concetti interpretativi in rapporto ai rispettivi concetti storici

CAPACITA’:

• Saper individuare rispetto ad un fenomeno storico un problema ad esso relativo • Individuare le modalità con le quali i fatti storici si collegano con i fatti storia politica, culturale ed

ideologica.

CONTENUTI DISCIPLINARI PER MODULI:

Aspetti socio-economici, politici, religiosi, istituzionali, dall’inizio del Novecento al bipolarismo USA-URSS

ARGOMENTI PRINCIPALI:

• Prima guerra mondiale • Totalitarismi • Seconda guerra mondiale • guerra fredda

STRATEGIE/METODOLOGIE

• Frequenti ritorni sui contenuti affrontati • Lavori di gruppo (cooperative learning) • Individualizzazione dell’insegnamento • Problem solving

MEZZI, STRUMENTI, LABORATORI e SUPPORTI:

• Letture dai libri di testo • Dibattiti e confronti • Tecnologie informatiche e digitali • Sussidi digitali e audiovisivi

VERIFICHE:

A risposta chiusa: utili per verificare il grado di apprendimento

A domanda aperta: per mettere in luce le capacità di analisi

Colloqui orali: per vagliare la capacità espositiva e di rielaborazione

CRITERI di VALUTAZIONE:

Nel procedere alla valutazione si terrà conto non solo delle conoscenze acquisite da ciascun discente, ma anche della situazione di partenza, dei miglioramenti conseguiti, dell’impegno dimostrato, del comportamento in classe e del livello di maturazione raggiunto.

IL DOCENTE

DANIELA PICCIRILLO

1

PROGRAMMAZIONE DI

Lingua Inglese

A.S. 2017/2018

CLASSE 5 SEZIONE D

PROF. Elena Ascione

2

Presentazione della classe

La classe è composta da 21 alunni tra i quali vi è una ragazza affetta dalla sindrome di Down la

quale ha seguito un programma differenziato. La partecipazione alle proposte didattiche è quasi

sempre attiva e diligente, e ciò corrisponde un proficuo e produttivo impegno da parte di tutti.

Sulla base delle prime indicazioni, fornite da prove collettive e individuali, risulta che la

distribuzione nella classe dei livelli di conoscenza e di abilità è alquanto omogenea rispetto a

parametri medi. Un gruppo motivato, è fornito di sufficienti conoscenze pregresse ed è capace di

interventi propositivi; alcuni invece non possiedono ancora sufficiente autonomia nell’articolazione

del lavoro e dello studio e la esposizione degli argomenti risente talvolta di un approccio

mnemonico.

Finalità educative

L’insegnamento della lingua straniera intende concorrere a favorire:

-la formazione umana ,sociale e culturale degli alunni attraverso il contatto con civiltà e costumi

diversi;

-l’acquisizione di una competenza comunicativa che consenta di servirsi della lingua in modo

adeguato alla situazione e al contesto dell’interazione;

-la consapevolezza delle variazioni sincroniche e diacroniche della lingua;

-la riflessione sulla propria lingua e cultura attraverso l’analisi comparativa con lingue e culture e

civiltà diverse.

Obiettivi formativi generali

Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro

interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze relative

all’universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell’intero percorso di studi

si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile al livello B2 del Quadro

Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

In generale si consolideranno e approfondiranno le strutture morfosintattiche e semantico-lessicali

della lingua così da favorire una più ampia e articolata comunicazione sia orale sia scritta.

Relativamente alla parte di inglese tecnico, il testo sarà considerato il punto focale dello studio

dell’informatica in inglese

I testi di inglese tecnico e non, forniranno agli studenti esperienze di lettura che arricchiranno il

loro patrimonio culturale e permetteranno loro di: a)padroneggiare l’inglese nel campo

dell’informatica utilizzando anche le conoscenze acquisite in altri campi disciplinari 2)arricchire il

proprio vocabolario 3)acquisire tecniche e strumenti che li rendano in grado di decodificare,

apprezzare e analizzare a livello linguistico e stilistico i testi affrontati 4)esprimere opinioni

personali o elaborare sintesi di brani e tematiche studiati.

Obiettivi trasversali

Responsabilizzazione :assolvimento dei propri impegni, rispetto delle persone e delle cose.

Partecipazione al dialogo educativo.

Atteggiamento di curiosità verso ogni forma di sapere.

3

Autovalutazione e valutazione comparata(conoscere sé e conoscere sé in relazione agli altri)

Acquisizione di un metodo di studio produttivo.

Conoscenza dei contenuti disciplinari

Conoscenza dei linguaggi specifici.

Prerequisiti

-Comprendere testi scritti di tipologia varia, cogliendone il significato globale e interpretandone

adeguatamente gli elementi morfo-sintattici e lessicali.

-produrre testi semplici ma corretti, relativi ad argomenti di carattere generale, usando strutture e

lessico appropriati.

-riconoscere gli elementi fondamentali di un testo di vario genere .

-inserire il fenomeno nel contesto culturale e sociale che lo ha prodotto.

-riconoscere le caratteristiche dei principali sistemi operativi.

-condurre l’analisi di un testo, cogliendone gli aspetti linguistici e tematici fondamentali.

Obiettivi (conoscenze, abilità)

Competenze linguistiche attese.

Gli alunni saranno guidati a:

-comprendere messaggi orali cogliendone il significato globale.

-comprendere testi scritti di tipologia varia, cogliendone il significato globale e interpretandone

adeguatamente gli elementi morfo-sintattici e lessicali.

-esprimersi in forma chiara ,fluida e corretta negli elementi sintattici e nella pronuncia.

-produrre testi semplici ma corretti, relativi ad argomenti di carattere generale,e di inglese tecnico

usando strutture e lessico appropriati.

-riconoscere ,sistematizzare ed utilizzare in contesti diversi strutture linguistiche di difficoltà

adeguata ad un livello “intermediate”.

.

Traguardi formativi

Per traguardi formativi s’intendono gli standards minimi di apprendimento in termini di capacità,

conoscenze e di competenze, concordati nelle riunioni di coordinamento disciplinare, da

raggiungere al termine dell’anno scolastico, articolati nel modo che segue:

Conoscenza dei contenuti fondanti della disciplina

Rielaborazione degli argomenti di strutture linguistiche trattate nel biennio ed esposizione orale

semplice, sostanzialmente chiara e corretta (nel rispetto delle principali strutture morfosintattiche )

Comprensione globale di un argomento/testo /problema

Capacità di sintesi guidata

Capacità di applicare dati e strumenti generali a situazioni note e/o nuove a livelli semplici.

Capacità di realizzare una essenziale contestualizzazione

Capacità di elaborare semplici valutazioni personali e giudizi motivati

Metodologie didattiche da adottare

-Lezione frontale

-Discussione collettiva a partire dalle conoscenze degli alunni

-Conversazioni guidate

-Affrontare un problema, discuterlo e ricercare insieme la soluzione

-Uso dei mezzi audiovisivi e informatici

- Laboratorio linguistico

4

-Coinvolgimento degli allievi migliori nei confronti dei compagni in difficoltà (tutorato)

-Organizzazione di seminari e gruppi di ricerca su argomenti specifici

Materiali didattici da utilizzare

Libro di testo in adozione

Materiale vario fornito dall’insegnante

Sussidi audiovisivi

Sussidi multimediali

Laboratori

Prove di verifica

-Indagine in itinere con verifiche informali

-Test di verifica variamente strutturati

-Colloqui

-Interrogazioni orali

-Discussioni collettive

-Compiti scritti

-

Verifiche

Per la verifica delle abilità si prevede una prova scritta e almeno due nel primo quadrimestre e nel

secondo quadrimestre

Criteri di valutazione

Si individuano i seguenti elementi che concorrono alla valutazione:

-livello di conoscenza posseduto;

-abilità di osservazione, di analisi, intuitiva, di sintesi, di rielaborazione personale, ecc.

-impegno profuso;

-progressi effettuati;

-ogni altro elemento che possa servire a definire l'allievo.

La valutazione complessiva, oltre a tener conto dell’esito delle verifiche, considera l’impegno, la

partecipazione, la frequenza, gli eventuali progressi o regressi dello studente. La valutazione delle

singole verifiche si avvarrà delle griglie di valutazione approvate dai dipartimenti disciplinari e

recepite dal Piano dell’Offerta Formativa.

La Docente

Elena Ascione

1

Programmazione didattica di Matematica Classe 5 Sezione D – articolazione: Informatica

Anno Scolastico 2017/2018

OBIETTIVI FORMATIVI: � capacità di leggere il grafico di una funzione; � capacità di costruire il grafico di una funzione; � capacità di comprendere l’ andamento dei valori di una funzione dopo averne

costruito il grafico. OBIETTIVI COGNITIVI: � determinare la monotonia di una funzione; � determinare i punti di discontinuità di una funzione; � determinare massimi e/o minimi di una funzione; � determinare la tangente ad una curva in un punto; � determinare i valori di una funzione trascendente.

CONTENUTI:

Individuazione del dominio di una funzione, limiti negli eventuali punti di discontinuità e, se

possibile, all’ infinito, determinazione della crescenza e della decrescenza utilizzando la

derivata prima (cenni e richiami, in quanto gli argomenti sono stati trattati

approfonditamente negli anni precedenti);

Polinomio di Taylor: calcolo del valore di una funzione trascendente mediante il

polinomio di Taylor (maggiormente usato il polinomio di Mac Laurin);

Gli integrali: l’ integrale definito come l’ area del rettangoloide individuato dal grafico

della funzione in un intervallo [a,b]; l’ integrale indefinito; determinazione dello costante di

integrazione fissate le condizioni iniziali; calcolo della media di una rilevazione di dati

continua; lunghezza di una curva; integrali impropri; equazioni differenziali del primo

ordine a variabili separabili; equazioni differenziali lineari omogenee del secondo ordine;

2

La legge oraria: studio della legge oraria di un corpo ed individuazione delle funzioni

velocità ed accelerazione mediante la derivata prima; determinazione della legge oraria di

un corpo note la funzione accelerazione o la funzione velocità fissate le condizioni iniziali.

Metodologia:

� Scoperta guidata � Problematiche interdisciplinari � Simulazioni

Strumenti per l’apprendimento:

� Libri di testo; � Software didattico (GeoGebra); � Documentazione internet.

Strumenti per la valutazione:

� Elaborati scritti � Colloqui orali � Discussioni specifiche su singole problematiche

Criteri di valutazione:

� Autonomia di analisi � Rielaborazione delle conoscenze � Costanza nell’ impegno

Napoli, 15 settembre 2017 Il docente

prof. Salvatore Pelella

Programmazione didattica Sistemi e Reti

Classe V - Sezione D – Articolazione: Informatica Anno Scolastico 2017-2018

Obiettivi formativi: ● Capacità di analisi funzionale dei sistemi di trasmissione dati.

● Capacità di analisi funzionale di una rete.

● Capacità di analisi della struttura di internet.

● Capacità di orientarsi nelle problematiche relative alla progettazione di reti

medio-piccole.

Obiettivi cognitivi: ● Conoscenza delle principali tecniche di trasmissione dati.

● Conoscenza dei componenti di una rete di calcolatori.

● Dimensionamento di una semplice rete di calcolatori.

Contenuti:

La struttura hardware dei sistemi di trasmissione dati (cenni e richiami, in quanto

l’argomento è trattato approfonditamente negli anni precedenti): mezzi trasmissivi –

dispositivi di rete – progetto di una rete.

Le reti: i protocolli ISO-OSI e TCP/IP – le reti locali – dimensionamento delle LAN e

MAN – manutenzione di una rete locale – le reti wireless – la crittografia - la sicurezza

delle reti.

Metodologia: ● Scoperta guidata

● Problematiche interdisciplinari

● Simulazioni

● CLIL

Gli allievi saranno abilitati dal docente, istruttore autorizzato della Cisco Local Academy

della scuola, ad accedere alla piattaforma di e-Learning della società Cisco Systems

tramite la rete internet. In tal modo, gli allievi svolgeranno circa il 60% degli argomenti

sia in lingua italiana che in inglese tramite l’uso del materiale didattico Cisco CCNA 1

Introduction to Networks. Gli argomenti sviluppati con l’ausilio della piattaforma Cisco

sono strutturati in undici moduli; al termine di ogni modulo gli allievi dovranno sostenere

una prova, nel laboratorio della scuola, per l’accertamento delle conoscenze raggiunte.

Tutte le prove sono organizzate tramite un questionario a tempo, composto da quesiti a

risposta multipla, in lingua inglese e gestiti direttamente ed esclusivamente dalla Cisco

Systems e con la supervisione dei docenti di teoria e di laboratorio.

Indipendentemente dall’esito dei test, tutti gli allievi dovranno sostenere le normali

prove di valutazione in italiano previste nell’ambito delle attività scolastiche curriculari.

Ovviamente, gli allievi che non dovessero superare i test Cisco potranno in ogni caso

raggiungere qualsiasi votazione nelle valutazioni di Sistemi.

Su indicazione del Consiglio di Classe, una unità didattica (access list) verrà svolta in

lingua inglese.

Si prevede una forte azione interdisciplinare tra i docenti di sistemi, inglese, TPS ed

informatica.

Strumenti per l’apprendimento: ● Libri di testo

● Manuali tecnici

● Piattaforma e-Learning Cisco Systems

● Documentazione internet.

Strumenti per la valutazione: ● Elaborati scritti

● Attività di laboratorio

● Prove strutturate a risposta multipla e tramite strumenti informatici

● Discussioni specifiche su singole problematiche

Criteri di valutazione:

● Autonomia di analisi

● Rielaborazione delle conoscenze

I docenti

Prof. Antonio Barbato Prof. Francesco Lillini

Napoli, 15 settembre 2017

Materia: SISTEMI E RETI

Libri di testo adottati: L. Lo Russo, E. Bianchi – Sistemi e Reti, vol. 3 – Ed. Hoepli;

Piattaforma e-learning Cisco CCNA – Introduction to Networks

Altri sussidi didattici: LIM, manualistica tecnica, PC e software, Internet, dispense, video

Macroargomenti svolti nell’anno

Eventuali discipline coinvolte

Attività integrative svolte a supporto

Obiettivi inizialmente fissati

Criterio di sufficienza adottato

Tipologia delle prove di verifica utilizzate per la valutazione

Numero delle prove svolte sull’argomento

Ore assegnate per lo svolgimento delle prove

Le reti Informatica, TPS ● Visione di filmati TIM

● Analisi di manuali, cataloghi e documentazione tecnica

● Conoscenza dell’evoluzione telematica.

● Modello ISO-OSI ● Caratteristiche

principali dei protocolli

● Giusti abbinamenti tra topologie di rete, valutando i costi iniziali e di gestione

● Analisi critica delle caratteristiche di un protocollo di rete con riferimento al modello OSI

Verifica orale Verifica scritta

1 0

½ ora

Le VLAN, sintesi LAN

Informatica,TPS ● Analisi di manuali, cataloghi e documentazione tecnica

● Conoscere i principali componenti di una LAN

● Dimensionare i componenti di una LAN; realizzazione pratica del prototipo

● Dimensionamento di una LAN in base a esigenze attuali e future

Verifica orale Verifica scritta

1 1

½ ora 2 ore

Reti wireless Informatica, TPS ● Analisi di manuali,

● Dimensionare i componenti di una

● Dimensionamento di una LAN wifi di piccole

Verifica scritta Verifica di laboratorio

1 1

2 3

cataloghi e documentazione tecnica

LAN wifi; realizzazione pratica del prototipo

dimensioni

Sicurezza delle reti

Informatica, TPS ● Analisi di manuali, cataloghi e documentazione tecnica

● Conoscere le problematiche e gli strumenti per garantire la sicurezza dei sistemi informativi

● Conoscere le principali problematiche e gli strumenti per garantire la sicurezza di una LAN

Verifica orale Verifica scritta

1 1

½ ora 2 ore

Programmazione didattica

Informatica Classe V - Sezione D – Articolazione: Informatica

Anno Scolastico 2017-2018

OBIETTIVI GENERALI E OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI FINALITA’

● Formazione di un adeguato bagaglio di precise conoscenze tecniche e di capacità operative nell’area della gestione delle informazioni.

OBIETTIVI COGNITIVI Conoscenze:

● Limiti della gestione tradizionale di un Sistema Informativo Automatizzato ● Caratteristiche di base di un DBMS ● Formalismo del modello E/R ● Caratteristiche del modello relazionale ● Caratteristiche dei linguaggi usati nel modello relazionale ● Concetti generali che regolano il progetto fisico di un database ● Comandi SQL per la dichiarazione dei dati e per la manipolazione dei dati ● Principali approcci alla cifratura dei dati ● Principali sistemi per l’implementazione di comunicazioni sicure

OBIETTIVI OPERATIVI Competenze e capacità:

● Rappresentazione dei dati di una organizzazione in uno schema concettuale ● Disegnare lo schema concettuale attraverso il formalismo E/R ● Tradurre le componenti di uno schema concettuale E/R nello schema logico

relazionale corrispondente ● Dichiarare le tabelle in SQL ● Sviluppare interrogazioni sui dati del database attraverso l’utilizzo del comando

SELECT ● Saper valutare la sicurezza di un algoritmo crittografico

CONTENUTI E TEMPI I contenuti disciplinari sono di seguito esposti per macroargomenti; l’esposizione dettagliata è rimandata al programma.

● Introduzione ai database ● La modellazione dei dati ● Il modello E-R ● Chiavi e attributi ● Il progetto di un database

● Il database relazionale ● Fondamenti di programmazione in PHP ● Le regole di integrità ● Operazioni relazionali ● La normalizzazione delle tabelle ● La gestione dei database mediante DBMS ● Un DBMS di rete: MySQL ● Il linguaggio di definizione dei dati (DDL) ● Le interrogazioni e il linguaggio di manipolazione dei dati (DML) ● Le congiunzioni: JOIN ● I raggruppamenti e gli operatori aggregati ● Le interrogazioni annidate ● La connessione al database MySQL

METODI E STRUMENTI

● Lezione frontale e lezione dialogata ● Esercitazioni in classe ● Libro di testo: Progettare i database - SQL e PHP Paolo Camagni, Riccardo

Nikolassy - HOEPLI ● Analisi di documentazione tecnica e manualistica ● Attività di laboratorio

Strumenti per la valutazione:

● Elaborati scritti

● Attività di laboratorio

● Prove strutturate a risposta multipla e tramite strumenti informatici

● Discussioni specifiche su singole problematiche

Criteri di valutazione: ● Autonomia di analisi ● Rielaborazione delle conoscenze

I docenti

Prof. Antonio Barbato

Prof. Francesco Lillini

Napoli, 15 settembre 2017

Programmazione educativa e didattica

TECNOLOGIE e PROGETTAZIONE

di SISTEMI INFORMATICI

e di TELECOMUNICAZIONI

Classe 5° sez. D

Indirizzo: Informatica e Telecomunicazioni – Articolazione: Informatica

Anno scolastico 2017 - 2018

OBIETTIVI GENERALI E OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI FINALITA’

Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza OBIETTIVI COGNITIVI Conoscenze:

Metodologia Object Oriented

Stili architetturali fondamentali per sistemi distribuiti

Metodi e tecnologie per la programmazione di rete

Protocolli e linguaggi di comunicazione a livello applicativo OBIETTIVI OPERATIVI Competenze e capacità:

Realizzare applicazioni per la comunicazione di rete

Progettare l’architettura di un prodotto/servizio individuandone le componenti tecnologiche

Sviluppare programmi client-server utilizzando protocolli esistenti

Realizzare semplici applicazioni orientate ai servizi CONTENUTI E TEMPI I contenuti disciplinari sono di seguito esposti per macroargomenti e per quadrimestre; l’esposizione dettagliata è rimandata al programma. I quadrimestre

La programmazione ad oggetti

Il linguaggio Java

I sistemi distribuiti

Evoluzione dei sistemi distribuiti e modelli architetturali

Il modello client-server

Le applicazioni di rete

II quadrimestre

I socket e i protocolli per la comunicazione di rete

La connessione tramite socket

I protocolli TCP e UDP nel linguaggio Java

Unicast e Multicast in Java METODI E STRUMENTI

Lezione frontale e lezione dialogata

Esercitazioni in classe

Appunti delle lezioni

Libri di testo: Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni (P. Camagni, R. Nikolassy - HOEPLI); Corso di Java (P. Camagni, R. Nikolassy - HOEPLI)

Analisi di documentazione tecnica e manualistica

Attività di laboratorio

VERIFICHE E VALUTAZIONE

Colloqui “da posto”

Interrogazioni

Compiti in classe

Esercitazioni e documentazioni in laboratorio

CRITERI DI VALUTAZIONE Ci si attiene a quanto riportato nel POF Il docente (Paolo Oliva) ________________________ Il docente (Paolo Luongo) ________________________

Classe V - Sezione D – Articolazione: Informatica

Anno Scolastico 2017-2018

Relazione materia - Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazione

prof. Paolo Oliva - prof. Paolo Luongo

La nomina del docente del corso TPSIT in questa classe si è avuta solo a metà ottobre e, a seguito della mancata continuità delle lezioni imputabile a vari motivi, il corso ha avuto il suo pieno avvio solo a gennaio. Tali condizioni motivano la mancanza di valutazione che tradizionalmente si consegna con il pagellino di dicembre in quanto, per i motivi esposti, non si sono potuti raccogliere elementi sufficienti per ciascuno studente.

La classe si è presentata da subito affiatata e con un approccio propositivo ed interessato alla materia. Inoltre la presenza nella classe di alcune individualità di buon livello ha fatto da traino per il resto della classe. La classe ha mostrato interesse ed impegno nelle attività di studio del corso e, anche grazie ad un atteggiamento sempre corretto e maturo, ha acquisito le competenze necessarie sia per le attività svolte in Laboratorio (Java) sia per le attività teoriche. Sono da evidenziare comunque alcune (poche) unità che, sia per carenze pregresse sia per scarso impegno profuso, hanno raggiunto comunque un livello sufficiente di competenze.

PROGRAMMAZIONE DI “Gestione e progetto, organizzazione di impresa “

Classe V – Sezione D – Articolazione: Informatica

ANNO SCOLASTICO 2017-2018

Prof.ssa VITOLO ROSA

Libro di testo adottato: Gestione del progetto e organizzazione d’impresa – Conte M., Camagni P., Nikolassy R. - Ed Hoepli

FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI Il processo di gestione di un progetto, project management, è diviso in due parti: la pianificazione e lo sviluppo. La pianificazione porta alla realizzazione del piano di progetto, che è il documento fondamentale per la gestione di un progetto, mentre la successiva fase di sviluppo è una rielaborazione dello stesso piano attraverso attività di realizzazione e di revisione del progetto. Seguendo le unità didattiche descritte nel testo in adozione, si imparerà a realizzare con facilità un piano di progetto per poi procedere alla sua elaborazione. Ci si propone, inoltre, di sviluppare nel corso dell’anno lo studio e l’applicazione di metodi di problem-solving propri del project management finalizzati alla progettazione ed allo sviluppo di progetti di gestione applicati a casi di studio reali del settore ICT e di altre discipline tecniche. La disciplina “Gestione e progetto, organizzazione di impresa” promuove, infatti, la riorganizzazione delle abilità e delle conoscenze multidisciplinari acquisite dagli alunni degli Istituti Tecnici degli indirizzi di Informatica e Telecomunicazioni alla pianificazione e conduzione di uno specifico progetto esecutivo del settore ICT. All’inizio del corso l’alunno, dopo aver studiato i principi generali della disciplina, dovrà leggere i casi di studio e sceglierne uno, oppure inventarne uno nuovo in base ai propri interessi. Il libro in adozione gli permetterà di sviluppare completamente il caso scelto eseguendo tutte le esercitazioni proposte: lo studente costruirà prima il piano di progetto e poi, simulando tutte le principali attività di gestione, elaborerà esempi relativi a tutta la documentazione a supporto dello sviluppo del progetto. Si seguiranno i principi della progettazione didattica organizzata in competenze, abilità e conoscenze secondo le indicazioni ministeriali, facilmente adattabili alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del consiglio di classe. Premessa Lo studio del project management consiste nello studio di strumenti e metodi da applicare prima per la realizzazione del piano del progetto (PID: Project Initiation Document) e poi per la gestione e revisione continua dello stesso piano, o come altrimenti detto “elaborazione”, sino alla fine del progetto. Non è possibile, dunque, immaginare esercitazioni e verifiche basate su prove autonome e non inserite in un contesto di progetto ben definito e conosciuto all’alunno. A mio avviso non è sufficiente basare le esercitazioni e le verifiche sulla semplice conoscenza degli strumenti tecnici o dei concetti teorici senza inserirli in un contesto di progetto.

L’alunno deve esercitare e verificare prima la capacità di analizzare contesti e poi la capacità di elaborare soluzioni e questo non può essere fatto in un contesto astratto ma richiede un ambito noto e ben definito. Il progredire dello studio richiede conoscenza sempre più approfondita del contesto del progetto a cui si riferiscono gli esempi, le esercitazioni e le verifiche. A questi elementi occorre aggiungere la mancanza di esperienza degli alunni che impedisce loro di immaginare situazioni reali in cui applicare i concetti e gli strumenti studiati. Tutto ciò ha portato all’idea di individuare dei progetti di riferimento, denominati nel corso casi di studio, che verranno sviluppati durante tutto il percorso didattico attraverso esempi, esercitazioni e prove di valutazione. Dopo aver completato il primo argomento “Processo, progetto e gestione” si leggerà e discuterà con gli alunni i casi di studio proposti e si affronterà lo studio con esempi, esercitazioni e verifiche riferiti ai loro contesti. Oltre ai casi di studio del libro la docente ne individuerà e definirà degli altri, oppure personalizzerà quelli proposti, da utilizzare nelle esercitazioni e nelle prove di valutazione sia in classe che a casa. E’ indispensabile inizialmente analizzare un progetto utilizzato in tutto il corso come esempio di riferimento e sviluppato completamente all’interno del libro.

Competenze in esito – Istituti Tecnici

1. identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;

2. gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza;

3. utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi;

4. analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio

5. utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive ed agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

6. utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare.

7. redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

Moduli Conoscenze Abilità Competenze

UNITA' DI APPRENDIMENTO 1

I PRINCIPI GENERALI.ELEMENTI DI ECONOMICA E ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L1 L'informazione e l'organizzazione

L2 Micro e macrostruttura

L3 Le strutture organizzative

L4 I costi di un’organizzazione aziendale

Conoscenze

-Comprendere il ruolo dell'informazione all'interno dell'organizzazione d'impresa

-Conoscere i meccanismi di coordinamento che regolano le organizzazioni

-Conoscere i concetti chiave di micro e macrostruttura dell''organizzazione

-Conoscere il contributo delle tecnologie informatiche

Competenze

-Essere in grado di identificare la tipologia di struttura presente in un'azienda, tracciandone l'organigramma e comprendendo le motivazioni che hanno determinato tale configurazione organizzativa

-Saper identificare le tipologie di costo aziendali

Abilità

-Classificare le tecnologie dell'informazione

-Identificare i meccanismi di coordinamento all'interno di un'organizzazione

-Disegnare l'organigramma aziendale

-Distinguere le diverse tipologie di applicazioni informatiche in un'azienda

UNITA DI APPRENDIMENTO 2

I PROCESSI AZIENDALI

L1 Catena del valore, processi primari e processi di supporto

L2 Le prestazioni dei processi aziendali

L3 Modellizzazione dei processi aziendali e principi della gestione dei processi

Conoscenze

-Conoscere la catena del valore di un'organizzazione aziendale

-Conoscere i principi della gestione dei processi

Competenze

-Distinguere i processi primari da quelli di supporto

-Essere in grado di riconoscere il ruolo delle tecnologie informatiche nell'organizzazione per processi

Abilità

-Disegnare un processo distinguendo input, attività, output e cliente

-Delineare le fasi del ciclo di vita del prodotto

-Individuare gli indicatori della prestazione di tempo

-Disegnare il grafico che illustra la prestazione della flessibilità

-Effettuare la scomposizione di un processo

UNITA' DI APPRENDIMENTO 3

La qualità totale

L1 La Qualità e il total Quality Management

L2 Enti di normazione e norme ISO 9000

Conoscenze

-Conoscere i principi della qualità totale

-Conoscere le norme ISO 9000 e i sistemi di gestione della qualità

-Sapere che cos'è la certificazione di qualità del prodotto

Competenze

-Essere in grado di utilizzare le principali tecniche di miglioramento continuo

-Essere in grado di schematizzare i costi legati alla qualità

-Saper descrivere la procedura di gestione dei documenti nell'ambito di un sistema di gestione della qualità

Abilità

-Organizzare un foglio di raccolta dati

-Rappresentare attraverso grafici, istogrammi le frequenze di accadimento

-Applicare la legge di Pareto a un problema di qualità

- Disegnare i diagrammi causa-effetto

UNITA' DI APPRENDIMENTO 4

La gestione del progetto (il project management)

L1 Il progetto e le sue fasi

L2 Il principio chiave nella gestione di un progetto e gli obiettivi di progetto

L3 L'organizzazione dei progetti

L4 Tecniche di pianificazione e controllo temporale

L5 la programmazione e il controllo dei costi e la gestione delle aree a rischio

L6 Pianificazione e controllo della qualità e gestione della documentazione

Conoscenze

-Comprendere che cos'è un progetto

-Sapere in cosa consiste il principio dell'anticipazione dei vincoli e delle opportunità

-Conoscere i benefici delle tecnologie informatiche

- Sapere quali sono le tipologie di strutture organizzative

UNITA’ DI APPRENDIMENTO 5: Gestione dei progetti informatici

L1 I progetti informatici

L2 il processo di produzione del software

L3 Preprogetto: fattibilità e analisi dei requisiti

L4 Preprogetto: pianificazione del progetto

L5 Le metriche del software

L6La valutazione dei costi di un progetto informatico

L7 la valutazione della qualità del software

L8 Modelli classici di sviluppo di sistemi informatici

L9 Valutazione dei metodi di stima

Conoscenze

-Conoscere le tipologie dei progetti informatici

-Comprendere le cause della crisi del software e del fallimento dei progetti informatici

-Conoscere le figure professionali coinvolte nelle produzione del software

-Conoscere le metriche per la stima delle quantità

-Apprendere il concetto di qualità del software

Conoscere la norma ISO/IEC 9126

Competenze

-Definire le competenze Del Software Engineer

-Saper effettuare la raccolta dei requisiti

-Saper effettuare la stima dei costi di un progetto informatico

-Scegliere i modelli di sviluppo adeguati alle diverse soluzioni

Abilità

-Stendere un bando per una gara d’appalto

-Analizzare un contratto di sviluppo del software

-Distinguere i requisiti utente e di sistema e quelli funzionali e non funzionali

UNITA’ Di APPRENDIMENTO 6 La sicurezza sul lavoro

L1 Pericoli e rischi

L2 La normativa prevenzionistica

L3 La gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro

L4 Fattori di rischio e misure di tutela

Conoscenze

-Comprendere i pericoli e i rischi in ambito lavorativo

-Conoscere i contenuti del D.Lgs.81/08

-Sapere i principi fondamentali in tema di prevenzione incendi

Competenze

-Conoscere l’organizzazione della prevenzione aziendale

-Conoscere i dispositivi di prevenzione individuale

Abilità

-Valutare i rischi presenti nei luoghi di lavoro o legati alle specifiche mansioni

-Individuare i fattori di rischio

-Elaborare le principali misure di tutela

Il docente

Prof.ssa Vitolo Rosa

-

-

PIANO DI LAVORO

SCIENZE MOTORIE

Anno Scolastico 2017/2018

prof.ssa CARMELA SPERANZA

CLASSE V- SEZIONE D – Articolazione: Informatica

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 21 alunni maschi. Tutta la classe è incline al rispetto delle norme, delle regole scolastiche e delle consegne che vengono loro date. Alcuni allievi mostrano una certa predisposizione alle attività di movimento e interesse per il lavoro proposto; altri invece devono essere sollecitati e spronati alla partecipazione attiva, all'impegno e all'osservanza della necessità di un adeguato abbigliamento ginnico-sportivo.

FINALITA'

Le finalità dell'educazione Fisica nel Triennio sono la logica prosecuzione del biennio precedente e mirano, di conseguenza, al completamento della strutturazione della persona per un consapevole inserimento nella società e che permetta agli alunni:

• il conseguimento del benessere psico-fisico; • la capacità di scelta autonoma e responsabile, • la conoscenza e l'accettazione della propria corporeità sia come disponibilità e

padronanza motoria, sia come capacità relazionale, al fine di aiutare ogni singolo alunno a superare le difficoltà e le contraddizioni dell'età,

• l'acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell'attuale società.

• L'autocontrollo, l'osservanza delle regole, la lealtà ed il "fair-play" come elementi di educazione alla legalità.

OBIETTIVI GENERALI DELLA DISCIPLINA

1. Padronanza del corpo, del movimento e dello sport; 2. Valida competenza nella comunicazione corporea; 3. Interiorizzazione della logica e dell'etica sportiva; 4. Conoscenza dei fondamenti della logica e del lessico della prevenzione degli infortuni

nella vita, nel lavoro e nello sport; 5. conoscenza e pratica dello sport quale palestra del superamento delle difficoltà.

STANDARD MINIMI:

- Conoscenza e pratica dei seguenti sport: Pallavolo, Pallacanestro, Calcio a Cinque, Tennis Tavolo, Dama italiana, Dama internazionale, Scacchi;

• Padroneggiare gli strumenti espressivi per gestire la comunicazione non verbale in vari contesti;

• Conoscere e sapere applicare le basi pratiche del pronto soccorso; • Contrastare e ridurre i fenomeni di bullismo e sopraffazione; • Migliorare le dinamiche socio-comportamentali.

CONTENUTI:

Le attività devono essere utilizzate tenendo conto che ciascuna di esse può essere utile al conseguimento di obiettivi diversi.

Verranno quindi proposti:

• Esercizi di potenziamento fisiologico attraverso il gioco; • Esercizi di reattività muscolare ( saltelli ritmati,cambi di fronte,cambi di direzione

ecc.); • Esercizi di potenziamento della multilateralità.

Per la pratica sportiva:

PALLACANESTRO: fondamentali individuali e di squadra, schemi di gioco, incontri autogestiti, mansioni di arbitraggio;

PALLAVOLO: fondamentali individuali e di squadra, schemi di gioco, incontri autogestiti, mansioni di arbitraggio, torneo interno;

CALCIO A CINQUE: fondamentali individuali e di squadra, schemi di gioco, incontri autogestiti, mansioni di arbitraggio;

TENNIS TAVOLO: singolo e doppio;

DAMA ITALIANA E INTERNAZIONALE: regole di gioco.

METODOLOGIA

Verranno svolti sia attività individualizzate sia di gruppo e si cercherà di sviluppare negli alunni una sistematica capacità di auto-osservazione e feedback nella valutazione del lavoro svolto, degli errori eventualmente commessi della conseguente loro correzione.

Inizialmente si privilegerà il metodo induttivo e si procederà dal globale per pervenire progressivamente all'apprendimento del gesto sportivo in forma analitica e più dettagliata. In seguito ci si avvarrà anche del metodo deduttivo e all'interiorizzazione delle esperienze motorie pratiche per trasferirle poi, in formulazioni teoriche.

Un rinforzo, in termini di approvazione e valutazione gratificante rispetto all'impegno profuso e ai risultati conseguiti ,avrà come scopo un rafforzamento dell'autostima degli alunni guidandoli verso l'acquisizione di un rispetto permanente della propria e dell'altrui corporeità.

STRUMENTI, SPAZI, TEMPI

L'attività verrà svolta principalmente nelle palestre della scuola.

I tempi non saranno rigidi e spesso si tornerà su esercizi già svolti,sia per una migliore assimilazione dei contenuti proposti, sia per favorire il recupero di allievi meno dotati.

Per le Scienze Motorie non è possibile definire una programmazione trimestrale e pentamestrale estremamente dettagliata perché sono presenti numerose variabili che concorrono alla modifica delle attività programmate (quantità di classi in palestra, attività che svolgono gli altri colleghi, condizioni fisiche degli allievi ....)

Le attrezzature e gli strumenti saranno molteplici e, in relazione all'attività didattica, si utilizzeranno piccoli e grandi attrezzi, cronometro, attrezzi specifici della ginnastica ecc.)

VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

Le verifiche verranno svolte in itinere e tenderanno ad accertare non solo i risultati, i miglioramenti e i cambiamenti degli allievi ma anche l'efficacia degli obiettivi e dei metodi programmati al fine di adattarli, quanto più possibile, alle esigenze del singolo alunno e della classe. Accanto quindi ad una verifica iniziale volta a conoscere il livello motorio di partenza di ogni singolo allievo, si procederà ad una verifica formativa per controllare il processo di apprendimento e ad una verifica finale sommativa che permetterà di valutare se gli obiettivi finali sono stati raggiunti. Si sottolinea la necessità di coinvolgere tutti gli alunni nel dialogo educativo e in particolar modo nella realizzazione delle verifiche degli apprendimenti.

Tra gli strumenti per la valutazione mi avvarrò di:

• Test che userò principalmente per gli aspetti condizionali; • Rielaborazione orale, discussione, lettura e pratica in palestra; • Osservazioni sistematiche che rappresentano una valida e interessante possibilità di

rilevare con procedure semplici(schede di osservazione, griglie ecc.) prestazioni di tipo qualitativo(tecnico, tattico....).

Napoli, 11 settembre 2017 Il docente

prof.ssa Carmela Speranza