ISTITUTO COMPRENSIVO · Dall’a.s. 2015/2016 l’Istituto è ostituito da due suole...
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ISTITUTO COMPRENSIVO “C.R. CECCARDI” ORTONOVO (SP)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015/2016
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PREMESSA IL 1° settembre 2007 viene costituito l’Istituto Comprensivo di Ortonovo formato da tre scuole dell’infanzia (Casano Alto, Casano Basso, Luni Mare), da quattro scuole primarie (Casano Basso, Isola, Caffaggiola, Luni Mare) e da una scuola secondaria di primo grado. Dall’a.s. 2015/2016 l’Istituto è costituito da due scuole dell’infanzia, Luni Mare e Luna, da tre scuole primarie e da una scuola secondaria di primo grado. Il P.O.F. tiene conto della situazione esistente e delle esigenze dell’utenza del territorio. Nasce da un accordo tra i tre ordini di scuole al fine di ottimizzare la ricaduta pedagogica e il conseguimento delle finalità concordate in sede di commissione e condivise in sede collegiale, canalizzando razionalmente proposte e contenuti.
Scuola Secondaria I Grado
Primaria Caffaggiola Infanzia Luni Mare e Luna
Primaria Casano Basso Primaria Isola
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Un Piano
È una mappa o itinerario delle
decisioni relative alle scelte
didattiche e organizzative, quindi è
allo stesso tempo un piano
previsionale (mappa delle
decisioni).
Un’Offerta
Le decisioni e le scelte didattiche e
organizzative sono rese pubbliche
(offerte) implicando
un’assunzione di responsabilità
della scuola e un diritto delle
famiglie e degli studenti e delle
studentesse a conoscere in modo
assolutamente trasparente
l'offerta formativa complessiva
della scuola.
Un Impegno
Il POF è il frutto di un’attività di progettazione che ha uno scopo preciso:il successo formativo di ogni studentessa e studente. Il documento scritto, o in altre
forme espresso e fruibile, esplicita e rende visibili le scelte
responsabili assunte dalla scuola.
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Il PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA è il "...... documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale della scuola, il cui contenuto si
sostanzia "nell'esplicitare la progettazione curriculare, extracurriculare educativa e
organizzativa della scuola, coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi
determinati a livello nazionale secondo la tipologia e l'indirizzo della scuola,
tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa"( art. 3,
comma 1-2 Regolamento).
Con la legge 107/2015 (Legge sulla BUONA SCUOLA) l’art.3 del Regolamento (DPR
275/1999), è sostituito Art.1 (unico) comma 14 con il Piano Triennale dell’Offerta
Formativa.
La suddetta legge (commi 5-27) esplica le indicazione su “AUTONOMIA SCOLASTICA E
OFFERTA FORMATIVA”:
E’ istituito l’organico dell’autonomia finalizzato alla realizzazione del nuovo piano triennale dell’offerta formativa attraverso attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento. Le scuole individuano il fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali nonché di posti dell’organico dell’autonomia, anche in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali Entro il mese di settembre il MIUR deve disporre l’erogazione a ciascuna istituzione scolastica della quota parte del fondo di funzionamento (settembre – dicembre), comunicando preventivamente l’ulteriore risorsa finanziaria (gennaio –agosto) che sarà erogata sulla base delle risorse finanziarie entro il mese di febbraio dell’esercizio finanziario successivo. Il nuovo Piano triennale dell’offerta formativa
deve essere predisposto entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento e può essere rivisto annualmente sempre entro il mese di ottobre.
contiene anche la programmazione delle attività formative del personale ATA è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e amministrazione definiti dal dirigente scolastico. è approvato dal Consiglio di Istituto deve essere reso pubblico dalle istituzioni scolastiche e pubblicato nel Portale unico istituito
dalla legge (comma 136), dove saranno rese note anche le eventuali revisioni. Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria è prevista l’utilizzazione di docenti abilitati per l’insegnamento in tale ordine di scuola in possesso di competenze certificate, nonché – in qualità di specialisti – di docenti appositamente formati abilitati all’insegnamento per altri ordini e gradi di istruzione. Si prevede un monitoraggio annuale dei percorsi e delle attività di ampliamento dell’offerta formativa dei centri di istruzione per gli adulti e in generale sull’applicazione del D.P.R. 263/2012 (Regolamento CPIA). Decorso un triennio dal completo avvio del sistema di istruzione degli adulti il MIUR, tenendo conto degli esiti del monitoraggio, potrebbe apportare modifiche al predetto D.P.R.
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L’APPROCCIO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO:
GUIDARE GLI ALUNNI Al
RISPETTO DI SE’, DEGLI ALTRI,
DELL’AMBIENTE
ALUNNO
ATTIVO
INTERAZIONE
CON GLI
ALTRI
L’AMBIENTE
LA CULTURA GUIDA
ALLA CONOSCENZA
DELLA REALTA’ ED
ALL’ INTEGRAZIONE
EUROPEA
SENSIBILITA’ AI
PROBLEMI
DELLA SALUTE
DELLA
SICUREZZA
DELL’AMBIENTE
DEL
COMPORTAMENT
O
STRADALE
DEL RISPARMIO
ENERGETICO
educazione ambientale
educazione alla salute
educazione stradale
orientamento
scolastico attività di continuità tra scuola
dell’infanzia, scuola
elementare, media
progetto motorio-sportivo
LABORATORI di creatività, di teatro, di ceramica, di musica, di scienze,d’immagine
educazione alla sicurezza LETTURA
informatica
educazione alla solidarietà
STRUMENTO
MUSICALE
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FINALITA' La scuola, nella sua attività progettuale mira alla promozione del successo formativo; per questo consolida la cultura e la prassi della collegialità nell'ordinario dell'azione scolastica. La scuola si propone, pertanto, di perseguire le seguenti finalità educative:
Educare l'alunno alla cura di sé, della propria persona, della propria salute ed al rispetto delle cose degli ambienti nei quali vive;
Stimolare e potenziare l'autostima e la conoscenza di sé in rapporto agli altri ed all'ambiente, per, poter assumere un atteggiamento democratico, tollerante, disponibile e operare scelte realistiche nell'immediato e nel futuro e porre quindi i presupposti per il successivo impegno scolastico;
Sviluppare la coscienza di appartenere ad una comunità, favorendo la socializzazione, abituando il rispetto degli altri ricercando insieme le regole di comportamento;
Educare ai valori della solidarietà della pace e della convivenza civile, per acquistare consapevolezza delle varie forme di diversità e di emarginazione, allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi, nei confronti di persone e culture;
Affinare e potenziare le capacità motorie, intellettuali, artistico-espressive e creative tramite i principali codici espressivi e comunicativi, esercitando anche funzioni individuali quali la memoria, l'attenzione, la percezione e la motivazione;
Creare un clima favorevole alla collaborazione tra scuola e famiglia che miri alla crescita armonica dell'individuo.
Porre in relazione le conoscenze acquisite con la tradizione culturale e l’evoluzione sociale scientifica della realtà contemporanea.
Orientare l’alunno per la successiva scelta di istruzione e formazione.
CARATTERI E
FINI
DELLA SCUOLA
Scuola dell’identità
Scuola orientativa
Scuola nell’ambito
dell’obbligatorietà
Scuola della
formazione dell’uomo e
del cittadino
Scuola della prevenzione
dei disagi e del recupero
degli svantaggi
Scuola che colloca nel
mondo
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LINEE DI INDIRIZZO GENERALI STABILITE DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto ha stabilito i criteri entro cui il POF della nostra scuola deve procedere.
1) La scuola è aperta, interpreta e interagisce con il territorio e le sue potenzialità
2) Utilizza ed è luogo di incontro delle risorse disponibili sul territorio. Questo si attua ad un primo livello nel rapporto con l’Amministrazione Locale (Amministrazione Comunale, Provincia, Regione) e dai diversi ordini di scuola presenti sul territorio provinciale. Ad un secondo livello si pongono le agenzie educative e le varie associazioni di carattere artistico, culturale, sportivo, religioso (Associazione Genitori, Associazioni Sportive, ricreative, Culturali, Biblioteche, Parrocchie, Pubblica Assistenza, Associazione ANPI, Associazione “Gli Amici di Giacò”, Associazione “Diritti e Doveri”).
3) Il Consiglio di Istituto(delibera n. 1 del Consiglio di Istituto del 28 settembre 2012) ha deliberato
i seguenti indirizzi generali per le attività della scuola funzionali all’elaborazione del POF da parte del Collegio dei Docenti (art.3 comma 3 DPR 279/99):
- Costruire un curricolo scolastico secondo linee di continuità organizzative didattica fra
scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. - Stabilire un rapporto sereno, sistematico e proficuo con il territorio (Enti locali, agenzie
culturali, associazioni, eventuali sponsor, altro). - Coordinare i diversi gruppi di lavoro per la stesura di un efficace Piano dell’Offerta
Formativa, con riferimento ai bisogni reali del territorio e alle nuove Indicazioni nazionali per il curricolo.
- Consolidare il profilo di un Istituto con una sua identità unitaria, pur nei vari ordini di istruzione e nelle sue articolazioni in plessi che attua un curricolo verticale con gli obiettivi di:
- Garantire il successo scolastico di tutti gli alunni (riprendendo il motto della riforma americana “no child left behind”)
- Realizzare l’integrazione di tutti gli alunni e lo sviluppo di una coscienza civica - Valorizzare e coltivare le eccellenze.
4) Deve programmare anche attraverso progetti finanziati con intervento economico reperito nel
territorio
5) Può utilizzare, nella realizzazione dei progetti specifici, esperti che cooperino con gli insegnanti
6) Deve finalizzare le risorse economiche della scuola per finanziare progetti secondo le priorità suggerite dal Collegio dei Docenti
7) Può promuovere attività extra –orario scolastico, secondo motivate richieste dell’utenza
8) Deve coinvolgere nell’azione educativa tutto il personale della scuola (Dirigente Scolastico,
Insegnanti, Personale ATA) e i genitori riuniti negli Organi Collegiali o in organismi e associazioni spontanee in una visione sempre più complessiva, nel superamento degli individualismi.
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ORTONOVO
LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO L’Istituto Comprensivo è inserito in un Comune medio-piccolo la cui economia è di carattere vario legato alla lavorazione del marmo, del granito (laboratori, segherie) e di tipo agricolo. La popolazione del territorio è andata via via crescendo fino agli anni ’80, dopodiché è iniziato il decremento demografico con relativo riflesso nell’ambito scolastico. Il movimento immigratorio degli ultimi anni ha reso sempre più eterogenea la comunità, in quasi tutti i plessi frequentano alunni provenienti da paesi extracomunitari. Nella realtà territoriale, un aspetto da considerare positivamente è il turismo legato sia alla presenza del mare e delle vicine Alpi Apuane, sia al sito archeologico di Luni con relativo museo e anfiteatro. Sul territorio le occasioni ricreative, culturali e di aggregazione in orario extrascolastico, soprattutto per i giovani, sono scarse; meglio organizzate risultano le attività sportive di vario genere che utilizzano le palestre delle scuole. Sono presenti una Biblioteca Civica, un Polo Museale e un Archivio Storico. La stazione ferroviaria è poco funzionale e poco utilizzata; gli autobus sono l’unico servizio di collegamento con le vicine città. I bambini e i ragazzini in età scolare provengono, nella quasi totalità, da famiglie di lavoratori che, per motivi vari, si spostano nei comuni limitrofi. Elementi presenti nella comunità ortonovese sono le parrocchie che spesso hanno un ruolo di aggregazione, specialmente nei confronti dei ragazzi in età scolare, organizzando campeggi estivi, gite e attività ludiche. L’Istituto è il punto di riferimento culturale nel territorio di Ortonovo ed ha sempre ricercato la collaborazione di Enti ed Associazioni (ANPI, AVIS, Diritti e Doveri,Comitato genitori, “Amici del Giacò”, Volontari, Associazione Legalitè, CONI, l’associazione Sportiva Dilettantistica “Ortonovo Calcio”, Associazione sportiva mini-basket Banca del Tempo). L’Associazione Genitori offre un importante contributo attraverso l’offerta di materiale didattico e anche economicamente a supporto di attività extracurricolari. L’ Istituto Comprensivo collabora con il territorio mettendo a diposizione i locali della scuola (palestra, ecc. ..) alle Associazioni e alle Società che ne fanno richiesta di utilizzo.
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BISOGNI
Attese delle famiglie e del territorio Da precedenti riflessioni e dall’esperienza degli insegnanti sono emerse le seguenti aspettative da parte del territorio e delle famiglie:
sviluppo dell’affettività, delle relazioni, degli interessi per una crescita serena sviluppo della cultura dell’alunno, intesa come approfondimento dei modelli di
conoscenza e di rappresentazione della realtà sviluppo dell’autonomia per la prevenzione e salvaguardia dai disagi e dai pericoli sviluppo delle competenze per un inserimento più consapevole nel mondo sociale,
nel mondo del lavoro, della comunicazione e delle tecnologie sviluppo delle competenze linguistiche e delle capacità di comunicazione e di
comprensione delle altre culture. Potenziamento dell’integrazione dell’alunno e della famiglia nel territorio di appartenenza.
Il territorio, nelle sue molteplici espressioni dell’associazionismo culturale e sportivo e del volontariato, vedono nella scuola un punto di ferimento privilegiato dove realizzare l’incontro tra le loro proposte ed i bisogni degli alunni.
Bisogni degli alunni Dall’analisi dei comportamenti e dalle conoscenze ricavate dallo studio della psicologia dell’età evolutiva risultano i seguenti bisogni rapportabili alle diverse fasce di età:
bisogno di apprendere attraverso il corpo, il gioco, il movimento bisogno di identità che comprende anche il bisogno di emergere, di competere, di misurarsi con
gli altri per scoprire i propri limiti e le proprie capacità bisogno di sicurezza, autonomia e autostima che si soddisfano valorizzando il positivo che c’è in
ogni persona bisogno di appartenere, di sentirsi parte di un gruppo, di partecipare con altri ad attività di
gruppo bisogno di esplorare, di conoscere la realtà fisica e sociale bisogno di comunicare, come presupposto all’espressione di sé, con gli altri.
Bisogni dei docenti
Dal confronto tra i docenti dell’Istituto sono emersi i seguenti punti:
bisogno di collaborazione con i genitori, i colleghi e il personale ausiliario e dirigente bisogno di creare una sintonia metodologica tra i vari ordini di scuola bisogno di rispettare le decisioni condivise e approvate nel POF bisogno di valorizzare le risorse individuali bisogno di formazione e aggiornamento bisogno di fare emergere il lavoro sommerso bisogno di potenziare i rapporti con gli enti territoriali bisogno di un maggior confronto per stabilire strategie comuni a livello dei consigli di classe
nella scuola secondaria di primo grado.
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LINEE METODOLOGICHE La nostra scuola riserva al momento educativo un’importanza che accompagna e condiziona favorevolmente quello dell’istruzione; si va pertanto di là dall’acquisizione dei soli contenuti disciplinari e ci si pone come nella prospettiva di aiutare l’alunno a conoscere meglio se stesso, la realtà in cui vive, i problemi della nostra società. Sarà opportuno fissare delle linee ispiratrici per raggiungere gli obiettivi previsti nel progetto POF:
l’operatività intesa sostanzialmente come superamento della dimensione puramente ricettiva
dell’alunno, stimolato e guidato progressivamente alla progettazione e realizzazione di prodotti culturali attraverso una sequenza metodologica di tipo scientifico: sapere - saper fare;
l’interdisciplinarietà come tentativo di coinvolgere nei progetti docenti di discipline diverse,
ciascuno con il suo particolare contributo di conoscenze e di professionalità;
la programmazione intesa come abitudine ad individuare ed indicare preventivamente, con sempre maggior completezza e precisione, gli obiettivi, i metodi (induttivo, deduttivo, scientifico ecc.), i percorsi, gli strumenti, i tempi e i risultati di un lavoro didattico;
l’apertura progressiva della scuola al territorio, considerato sia come serbatoio cui attingere
informazioni, materiali e competenze, sia come possibile collaboratore e destinatario delle esperienze didattiche e dei loro prodotti;
l’orientamento e la didattica individualizzata, come strumento capace di favorire il
superamento della logica selettiva e di combattere il fenomeno dell’abbandono senza conseguimento del titolo di studio, aiutando ogni ragazzo a costruirsi una percezione coerente delle sue innumerevoli azioni e reazioni e dell’evoluzione della sua personalità in vista delle sue scelte per il futuro;
l’archiviazione dei materiali, dei sussidi, dei prodotti, in vista di un possibile utilizzo, di una
revisione, di un completamento, di una riproposizione.
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RISORSE I docenti hanno rappresentato e rappresentano un patrimonio professionale quanto mai versatile, impegnati in varie attività che superano i vincoli tradizionali delle loro discipline. Per migliorare l’offerta professionale, si è cercato di garantire:
Il costante processo di formazione in servizio La creazione di commissioni di studio e di lavoro Gli incontri con professionisti esterni alla scuola in sostegno e ampliamento di azioni educative e
didattiche (memoria storica del territorio) I contatti con docenti finalizzati alla continuità e all’orientamento L’individuazione di professionalità specifiche (figure di sistema e incaricati vari) per sostenere
l’autonomia organizzativa e didattica Le scuole dispongono delle seguenti risorse:
Insegnanti specialisti Collaborazioni esterne Competenze dei docenti Aggiornamento/formazione Biblioteche Sussidi scolastici Attrezzature didattiche Palestre Mense Laboratori Strumenti musicali Strumenti artistici, multimediali, fotografici
Area sportiva esterna Centro sportivo nel territorio
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E ORARIO DI FUNZIONAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
LUNI MARE E LUNA
Dal lunedì al venerdì 8.00/16.00 (con possibilità di ingresso anticipato ore 7.40
e uscita posticipata ore 17.00)
Tempo scuola
con servizio mensa: 45 ore settimanali
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
PLESSO ISOLA
Lunedi 8.15 /16.30 ( servizio mensa)
Dal martedì al venerdì 8.15 /13.00
Tempo scuola: 27 ore settimanali
PLESSO CASANO BASSO
Martedì 8.00/16.00 (servizio mensa)
Lunedì,mercoledì,giovedì,venerdì
8.00/13.00
Tempo scuola: 27 ore settimanali
PLESSO CAFFAGGIOLA
Dal lunedì al venerdì 8.15/16.15
Tempo scuola
con servizio mensa: 40 ore settimanali
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
DELL’INFANZIA
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ORARIO DI FUNZIONAMENTO
TEMPO NORMALE
Dal lunedì al sabato 7.55/12.55
Tempo scuola: 30 ore settimanali
INDIRIZZO MUSICALE
Dal lunedì al sabato 7.55/12.55
Due rientri pomeridiani da concordare
con i docenti di strumento
Strumenti:
- Chitarra
- Pianoforte
- Flauto traverso
- Percussioni
Tempo scuola: 32 ore settimanali
SCUOLA
SECONDARIA DI
I GRADO
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Scuola Primaria Aree disciplinari e quote orarie per discipline
(l’orario delle singole discipline può variare a seconda dell’organizzazione interna del plesso)
ATTIVITÀ CURRICOLARI
Tempo normale
teTempo ordinario
I II III IV V
Italiano 8 8 7 7 7
Matematica 6 6 6 6 6
Lingua inglese 1 2 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Scienze e
tecnologia
2 2 2 2 2
Geografia 2 2 2 2 2
Musica 1 1 1 1 1
Arte e immagine
gine
1 1 1 1 1
Ed.motoria
1 1 1 1 1
Religione/Attività
alternative
2 2 2 2 2
TOTALE ORE 27 27 27 27 27
ATTIVITÀ
CURRICOLARI
Tempo pieno
Italiano 10
Matematica 8
Lingua inglese 3
Storia
2
Scienze e tecnologia
2
Geografia 2
Musica 1
Arte e immagine 1
Ed. motoria 1
Religione/Attività
alternative
2
Laboratori 3
TOTALE ORE 40
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Scuola Secondaria di I grado Aree disciplinari e quote orarie per disciplina
ATTIVITA’ CURRICOLARI
TEMPO NORMALE
Italiano 6
Storia / Geografia
Costit. e Cittadin.
2+2
Inglese 3
Francese 2
Matematica 4
Scienze 2
Tecnologia 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie
e sportive
2
Religione 1
TOTALE ORE
30
ATTIVITA’ CURRICOLARI
TEMPO NORMALE (indirizzo musicale)
Italiano 6
Storia / Geografia
Costit. e Cittadin.
2+2
Inglese 3
Francese 2
Matematica 4
Scienze 2
Tecnologia 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie e
sportive
Strumento 3
2
2
Religione
1
TOTALE ORE 32
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INDIRIZZO MUSICALE La scuola Secondaria di primo grado è una SMIM, cioè una Scuola Media ad indirizzo musicale. Questo significa che viene offerta, agli alunni che lo desiderino, l’opportunità di studiare gratuitamente uno strumento. In particolare nella nostra scuola si può scegliere fra:
Flauto traverso Chitarra Pianoforte Percussioni
Al momento dell’iscrizione alla classe prima le famiglie indicano un ordine di preferenza fra i quattro strumenti, gli alunni interessati devono poi sostenere, solitamente nel mese di marzo, una prova attitudinale alla presenza di un genitore e dei quattro insegnanti di indirizzo, in quella sede sarà assegnato lo strumento. L’Indirizzo Musicale permette agli alunni di usufruire settimanalmente di due ore di lezione aggiuntive rispetto al normale orario curricolare (quindi 30h + 2h pomeridiane): un’ora dedicata alla lezione di strumento, individuale o per piccoli gruppi, l’altra dedicata alla lezione “collettiva”, nella quale, lavorando sia a classi aperte sia tutti insieme, vengono approfonditi gli aspetti della teoria musicale, la pratica della musica d’insieme, del coro e dell’orchestra. Si sottolinea che la scelta dell’indirizzo musicale diventa vincolante per i tre anni del corso di studi, lo strumento diventa materia curricolare a tutti gli effetti con valutazione in pagella. È prevista in sede di esame di licenza media, una verifica delle competenze acquisite. Dal Decreto Ministeriale 6 agosto 1999 “Corsi ad indirizzo musicale nella scuola media-Riconduzione a ordinamento”: “L’insegnamento strumentale:
Promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa;
Integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell’alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico – operativa, estetico – emotiva, improvvisativa – compositiva;
Offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale;
Fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio”.
Attività correlate:
Saggio – verifica (dicembre - gennaio) Viaggio di istruzione a tematica “musicale” Partecipazione alla rassegna musicale “Musica e suoni”, Sarzana (prima settimana di maggio) Saggi durante l’anno scolastico
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Possibilità di eseguire concerti in diversi sedi e situazioni Preparazione all’eventuale esame di ammissione presso i Conservatori di Musica e/o i licei ad
indirizzo musicale
Estratto del Regolamento di Istituto relativo alle iscrizioni alle sezioni
musicali:
“Ogni anno viene determinato il numero massimo dei posti per ogni strumento.
Se le domande di ammissione dovessero superare il numero dei posti disponibili verrà stilata una graduatoria di merito in sede di esame attitudinale. Gli allievi in soprannumero potranno scegliere di frequentare i corsi di un altro strumento ( nel caso in cui ci siano posti disponibili ). Le prove attitudinali, che verranno sostenute nel mese di marzo, sono tese a verificare sia gli aspetti PRATICI che TEORICI della materia, tenendo conto che la scelta dell’indirizzo musicale diventa vincolante per i tre anni del corso di studio ( materia curricolare ). Ogni insegnante potrà valutare periodi di prova scaduti i quali sarà possibile ritirarsi ( esempio: un mese di prova per le sole classi prime ). Non è prevista la possibilità di ritirarsi dal corso di strumento se non per gravi e comprovati motivi, e comunque, di norma, entro e non oltre la fine del I anno corso Le motivazioni dei ritiri verranno valutate da un’apposita commissione formata dal Dirigente Scolastico e dagli insegnanti di strumento. Gli insegnanti propongono di non ammettere attività extracurricolari in sovrapposizione agli orari di lezione di strumento concordati con i genitori ad inizio anno scolastico”.
“Se dipendesse da me, imparare uno strumento musicale diventerebbe obbligatorio. Potete immaginare di essere senza gusto, di non sentire il sapore dei cibi, o di essere
senza tatto, di non sentire il caldo e il freddo con il semplice tocco delle dita? Un uomo “senza musica” è come un uomo senza gusto, o senza udito:
ha un senso in meno. Se appena ne avete la possibilità, imparate a usare uno strumento: uno qualsiasi, dal
pianoforte, al piffero, al tamburo. Avrete una guida senza pari per entrare nel mondo della musica e capirne il
meraviglioso linguaggio.” Gianni Rodari
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LA NOSTRA UTENZA
La popolazione scolastica nell’anno 2015/2016
La popolazione scolastica
nel corrente anno scolastico
risulta costituita da 565 alunni
cosi ripartiti:
INFANZIA PRIMARIA SEC.
1° GRADO
TOT
ALUNNI
175
273
117 di cui 101
indirizzo musicale
565
SEZIONI-
CLASSI
7
15
9
31
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ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
Dirigente scolastico: Prof. Stasi Roberto
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Chiodo Maura
Assistenti Amministrativi
Ambrosini Luisa
Ferrari Donatella
Gherardi Claudia
Micheloni Lorella
Responsabili di Plesso
Scuola Primaria Casano Basso: Cervia Silvia
Scuola Primaria Isola: Pedroni Elena Scuola Primaria Caffaggiola: Enotarpi Gabriella Scuola dell’Infanzia Luna: Faconti Maria Cristina Scuola dell’Infanzia Luni Mare: Simoncini Maria Teresa
Staff di Presidenza Responsabili di Plesso e Funzione PTOF
Insegnanti
coordinatori di
plesso Scuola
Secondaria
1°grado
1°A Tonetti
2° A Tusini
3° A Zanello
1°B Signorini
2°B Signorini
3°B Franciosi
1°A Bassani
2°A Bassani
3°A Pirrello
Funzioni
Strumentali al
PTOF
Guiso Graziano
Enotarpi Gabriella
Racioppa Fiorenza
Pedroni Elena
Clarizio Daniela
Referenti Educazioni Educazione Motoria: Racioppa Fiorenza
Educazione alla Solidarietà/Unicef: Barion Antonella,Lorenzini S.
Mercatino della solidarietà di fine anno:Barion Antonella
Giochi matematici:
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Sc. Infanzia
Barbuzza Giuseppina
Barattini Carla
Belloni Silvia
Carmagnola
Francesca
Ciraulo Stefania
Cucurnia Sara
Della Croce Silvia
Faconti Maria
Cristina
Gramolazzi Eleonora
Grassi Manuela
Magnani Elisa
Marciasini Irene
Mignani Mariuccia
Moracchioli
Emanuela
Simoncini Maria
Teres
Vernazza Patrizia
Zannoni Floriana
Sc. Primaria
Balleri Milva
Barion Federica
Battaglia Margherita
Bogazzi Milena
Cervia Silvia
Clarizio Daniela Carm
Colazzini M.Cristina
Del Freo Antonella
Dell’Olio Beatrice
Enotarpi Gabriella
Giovanelli MilKa
Grassi Stefania
Leondi Monica
Lorenzini Simona
Lorenzini Simonetta
Marcesini Marina
Moruzzi Rita
Nalin Cinzia
Oniboni Paola
Pedroni Elena
Poli Roberta
Puccianti Daniela
Racioppa Fiorenza
Ricci Michela
Rizzo Clelia
Salteri Stefania
Salvetti Franca
Schipani Rosa
Tesconi Veruska
Zambelli
Anna
Sc. Secondaria
Arena Maurizio
Arioni Bruna
Barion Antonella
Bassani Emanuela
Bassani Francesca
Carozzo Giovanna
Cesarini Lucio
D’Alessandro Anna
Dell’Amico Daniele
Edera Fiammetta
Franciosi Grazia
Giannoni Luana
Guiso Graziano
Moscatelli Daniela
Maghetti Massimo
Pirello Antonina
Salvetti Roberto
Signorini Milvia
Tavani Elisabetta
Tonetti Carla
Tusini Serena
Zanello Alessia
Responsabile sicurezza
Arch. Costa Anna
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Collaboratori scolastici
Baracchini Sandra
Baradat Fourane Brigitte
Bertoli Anna Rosa
Ciccone Consiglia
Corsini Pierangela
Ganapini Maria
Iaria Antonia
Maneschi Patrizia
Moracchioli Simonetta
Orlandini Graziella
Pellistri Chiara
Rossi Antonella
Ruzzante Serena
Sarti Sandra
Tavarini Franca
R.S.U. Bassani Francesca, Marcesini Marina, Sarti Sandra
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FORMAZIONE DELLE CLASSI Scuola dell’infanzia: I criteri per la formazione delle classi prevedono che si debba tener conto di una distribuzione equa del numero di bambini per sezione e di una distribuzione equa di maschi e femmine. La priorità nell’accoglienza sarà data ai bambini che soddisfano in ordine i seguenti criteri:
1. Età anagrafica, 2. Presenza di fratelli e/o sorelle nel plesso o comunque nell’Istituto, 3. Residenza nel comune, 4. Vicinanza del posto di lavoro dei genitori, 5. Presenza nel comune di famigliari che si prendono cura dell’alunno.
Nel caso di raggiungimento del numero massimo di alunni, i restanti sono inseriti in lista d’attesa secondo i suddetti criteri. Scuola primaria: Le classi prime della scuola primaria sono formate con un’equa distribuzione del numero di bambini per classe, con un’equa distribuzione di maschi e femmine e con un’equa distribuzione degli studenti con difficoltà (DSA, BES). Scuola secondaria di primo grado:
Le classi prime della scuola Secondaria di Primo Grado, previa formazione della/e classe/i a indirizzo musicale, sono formate con un numero equo di studenti per classe, con una distribuzione equa di maschi e femmine ed eterogenee per voto finale di ammissione alla scuola secondaria e comportamento e con un’equa distribuzione degli studenti con difficoltà (DSA, BES) con le seguenti priorità: Assegnazione dei docenti alle classi:
Ai sensi dell’art. 5 comma 2 d. lgs 165/2001 (così come modificato ed integrato dal d.lgs 150/2009), è prerogativa del Dirigente Scolastico assegnare i docenti alle classi, “avendo cura di garantire la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze professionali, nonché le condizioni per la continuità didattica, assicurando, ove possibile, una opportuna rotazione nel tempo”. L’obiettivo precipuo è quello di garantire il migliore apprendimento degli alunni, a tal fine il Dirigente scolastico tiene conto dei seguenti criteri di assegnazione dei docenti alle classi: 1. coniugare l’esigenza della continuità educativo-didattica con quella di formare una “equipe” armoniosa ed equilibrata per affinità culturali, metodologiche, pedagogiche e relazionali fra i docenti; 2. equa distribuzione dei docenti di “ruolo” e a tempo determinato nelle diverse classi; 3. attenzione a particolari problematiche interne alla classe. Il Dirigente Scolastico, inoltre, tiene conto delle esperienze, delle attitudini, nonché delle capacità relazionali dei docenti in organico, per migliorare ulteriormente l’offerta formativa.
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RAPPORTI COLLEGIALI E INDIVIDUALI CON LE FAMIGLIE Questo istituto ritiene fondamentale la collaborazione educativa con le famiglie. Ogni docente riceve individualmente i genitori degli alunni in spazi temporali comunicati all'inizio dell'anno. I docenti si adoperano per favorire raggruppamenti o consecutività temporali in modo da agevolare le famiglie. Durante l'anno scolastico si effettuano:
Un incontro del coordinatore di classe e dell’equipe pedagogica con le famiglie per la presentazione dei Piani di Studio Personalizzati (in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe), ( in tutti gli ordini di scuola)
Due ricevimenti pomeridiani particolarmente rivolti a quei genitori che hanno oggettive difficoltà per i colloqui del mattino. ( Per la scuola secondaria)
Due ricevimenti per la consegna delle schede di valutazione. (Per tutti gli ordini di scuole).
Un incontro con i coordinatori di classe delle classi prime, seconde e terze all’inizio dell’anno scolastico . (Nella scuola secondaria)
Colloqui intermedi: la prima settimana di dicembre e la prima settimana di aprile, nella scuola primaria.
Si effettuano inoltre assemblee con i genitori: Nella scuola dell’infanzia: Settembre (Accoglienza) Ottobre (Elezioni)
Dicembre (Assemblea) Gennaio (Esordienti) Aprile (Assemblea) Su richiesta dei genitori o dei docenti ci sono colloqui individuali, in particolare a fine anno per i bambini in uscita. Nella scuola primaria a: Settembre (Accoglienza) Ottobre (Elezioni) Gennaio (Iscrizioni)
I rapporti tra docenti e genitori dovranno essere approntati alla massima CHIAREZZA E TRASPARENZA. Gli insegnanti si impegnano a dare comunicazione alla famiglia di eventuali inattese flessioni di rendimento degli alunni. A dicembre e ad aprile viene consegnato un pagellino informativo alle famiglie degli alunni che hanno rendimenti non positivi( Per la scuola secondaria).
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RUOLO DEI GENITORI La famiglia è una componente fondamentale della scuola non solo perché esprime i propri rappresentanti nei vari organismi di gestione collegiale, ma perché ha un ruolo educativo preminente. Le indicazioni ministeriali ne sottolineano l’importanza chiamandola ad una collaborazione attiva con l’Equipe pedagogica. Per questo il nostro istituto si è adoperato per cercare di definire forme e momenti di dialogo e collaborazione con i genitori che vanno al di là del semplice "ricevimento". Gli ambiti di collaborazione tra Istituto e genitori sono i seguenti:
Segnalazione d'eventuali disfunzioni organizzative e/o gestionali e suggerimenti atti ad eliminarle (mensa)
Collaborazione nella gestione e realizzazione di progetti educativi di vasta portata come quello del Mercatino della solidarietà, Settimana Bianca, Teatro, attività di fine anno.
Concorso e sostegno, anche economico, finalizzato all'attuazione di progetti educativi e didattici ed al miglioramento delle strumentazioni didattiche;
Collaborazione ai processi d'autovalutazione dell'attività scolastica.
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IL CURRICOLO DI ISTITUTO
Il nostro istituto, frequentato da alunni dai 3 ai 14 anni, ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e durante l’intero arco della vita. Sono attivi Dipartimenti per la costruzione del curriculo verticale di Istituto La FINALITA’ del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola con le altre istituzioni:
Concorre alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza Cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità Previene l’evasione dell’obbligo scolastico Contrasta la dispersione Persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
LA SCUOLA PRIMARIA mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. E’ compito del primo ciclo scolastico EDUCARE ALLA CITTADINANZA: una cittadinanza ATTIVA che miri alla costruzione del senso della LEGALITA’, di RESPONSABILITA’ … Gli allievi imparano a riconoscere e rispettare i valori sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana, in particolare:
I diritti inviolabili di ogni essere umano (art.2) Il riconoscimento della pari dignità sociale (art.3) Il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art.4) La libertà di religione (art.8) Le varie forme di libertà (art.13-21)
In questa prospettiva l’istituto si propone le seguenti LINEE METODOLOGICHE comuni alla scuola d’infanzia, primaria e secondaria:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni (per ancorarvi nuovi contenuti)
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità (progettando percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi, integrazione di alunni con cittadinanza non italiana,integrazione sempre più attenta di alunni diversamente abili).
Favorire l’esplorazione e la scoperta (per promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze).
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Incoraggiare l’apprendimento collaborativo, sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diversa; imparare non è solo un processo individuale.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ( riconoscere le difficoltà incontrate , prendere atto degli errori commessi, conoscere i propri punti di forza,competenze necessarie per autovalutarsi e per sviluppare un metodo di studio autonomo).
Realizzare percorsi in forma di laboratorio (favorendo l’operatività, il dialogo, la riflessione, la sperimentazione, la progettualità, valorizzando il territorio ).
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OBIETTIVI EDUCATIVI – FORMATIVI
IDENTITA’ E AUTONOMIA PERSONALE
Prendere coscienza di sé
Avere coscienza delle proprie possibilità
Operare scelte relative a concrete esperienze di vita
Esprimere pareri personali
Assumere semplici responsabilità
Comprendere che anche dal suo impegno dipende la sua riuscita.
Individuare gusti-aspirazioni personali e valutarli
Valutare il proprio rendimento scolastico
Rispettare una consegna con metodologia e tempi richiesti.
RELAZIONALITA’ CON I COMPAGNI E CON GLI ADULTI
Accettare e rispettare le regole di una convivenza democratica
Rispettare adulti e compagni
Conoscere e applicare le regole del vivere comune
Prende in considerazione le idee altrui
Accettare le diversità senza compiere discriminazioni
Valorizzare l’apporto di tutti alla vita della classe
Collaborare in modo costruttivo nel piccolo e nel
grande gruppo
Stabilire rapporti di fiducia e di rispetto con gli
adulti (personale scolastico
Rispettare gli altri e il loro lavoro
Ascoltare le indicazioni degli insegnanti ed
interagire con loro per arrivare ad un prodotto
finito
RELAZIONALITA’ CON LE ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Prestare attenzione e impegnarsi durante le varie fasi di un’attività
Portare il materiale necessario allo svolgimento delle varie attività e usarlo in modo responsabile
Portare a termine un lavoro assegnato nei tempi indicati
Intervenire in modo adeguato almeno su sollecitazione.
Cercare di aumentare il tempo di attenzione nello svolgimento di una attività
Impegnarsi secondo le proprie capacità
Gestire autonomamente materiale – tempo – lavoro (scolastico ed extrascolastico)
RAPPORTO CON IL SAPERE / SAPER FARE
Cogliere il significato dei messaggi verbali e non
Richiedere spiegazioni quando non si capisce
Riutilizzare le conoscenze acquisite
Acquisire un metodo di lavoro e di studio ordinato e produttivo
Esporre in modo comprensibile ed adeguato semplici argomenti noti.
Autovalutarsi prendendo coscienza dei propri limiti
Acquisire competenze/abilità per organizzare/risolvere situazioni
Collegare conoscenze scolastiche ed extrascolastiche per risolvere nuove situazioni e per realizzare un progetto.
RAPPORTO CON L’ATTIVITA’ PSICOMOTORIA
Conoscere le parti del proprio corpo
Percepire e conoscere il corpo in rapporto allo spazio e al tempo
Consolidare il proprio schema corporeo
Controllare ed organizzare i propri movimenti
prendersi cura del proprio corpo
Partecipare ai giochi liberi ed organizzati accettando e rispettando le regole
Conoscere le proprie capacità, i propri limiti e saperli accettare
Riconoscere che l’attività fisica è parte integrante del proprio benessere psicofisico
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Il percorso educativo nella scuola dell’infanzia utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento per progettare unità di apprendimento che a partire da obiettivi formativi, mediante appositi scelte di metodi e contenuti, trasformino le capacità di ciascun bambino in competenze. Gli obiettivi specifici non sono mai richiusi su se stessi, bensì aperti ad un complesso, continuo unitario rimando reciproco.
CAMPI DI ESPERIENZA
OBIETTIVO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
IL SE’ E L’ALTRO
- Il bambino impara a star bene e a sentirsi
sicuro nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
- Il bambino raggiunge una buona autonomia
personale. - Conosce il proprio corpo e lo rappresenta. - Raggiunge competenze di orientamento
nello spazio.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
- Il bambino comunica, esprime emozioni,
racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio non verbale consente.
- Il bambino si confronta e relaziona con l’esterno tramite la sua creatività.
I DISCORSI E LE PAROLE
- Il bambino sviluppa la padronanza d’uso
della lingua italiana che arricchisce continuamente nella comunicazione con gli altri, nell’ascolto, nella comprensione del racconto e tramite le esperienze e gli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
- Il bambino esplora la realtà raggruppando,
ordinando, classificando, valutando. - Impara a cogliere le trasformazioni naturali,
formula ipotesi ed esprime osservazioni e risultati.
Ogni plesso realizzerà i Piani Personalizzati delle Attività di Apprendimento, che tengono conto degli obiettivi formativi qui riportati, delle realtà del contesto delle sezioni, dell’ambiente, della storia personale del bambino come traguardi realmente perseguibili e importanti per la crescita educativa.
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SCUOLA PRIMARIA
OBIETTIVI CURRICULARI ITALIANO:
Prestare attenzione all’interlocutore
Partecipare in modo attivo alle conversazioni e alle discussioni del gruppo
Comprendere semplici testi derivanti dai principali media
Esprimere parlando pensieri, stati d’animo, affetti rispettando l’ordine causale e temporale
Riferire oralmente su un argomento di studio o su altre attività
Organizzare un breve discorso orale
Leggere ad alta voce ed in maniera espressiva testi di vario tipo individuandone le principali
caratteristiche strutturali e di genere
Utilizzare tecniche di lettura silenziosa con scopi mirati
Usare registri linguistici diversi in base al contesto
Ampliare e usare il lessico in modo appropriato
Produrre testi scritti coerenti per raccontare esperienze, esporre argomenti noti, esprimere
opinioni, in forme adeguate allo scopo
Manipolare semplici testi
Elaborare in modo creativo testi di vario tipo
Riflettere sulle funzioni e sull’uso della lingua e riconoscere le strutture morfo-sintattiche.
LINGUA INGLESE:
Comporre semplici e chiari messaggi con lessico e strutture note su argomenti familiari
Ascoltare e comprendere semplici comandi ed eseguire istruzioni
Leggere semplici frasi, brani brevi, libricini di argomenti noti
Scrivere brevi messaggi in modo comprensibile, per fare gli auguri, ringraziare, chiedere notizie
Conoscere e confrontare le culture di paesi stranieri.
MATEMATICA:
Conoscere i numeri interi e decimali
Leggere, scrivere e confrontare i numeri
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Eseguire le quattro operazioni con i numeri interi e decimali
Conoscere il concetto di frazione
Utilizzare i numeri decimali, le frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane
Risolvere semplici situazioni problematiche
Conoscere gli enti fondamentali della geometria e conoscere il concetto di angolo
Conoscere, descrivere e classificare le principali figure geometriche
Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti
Eseguire un discorso partendo da una descrizione verbale o da un disegno
Calcolare il perimetro e l’area delle principali figure geometriche
Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà
Rappresentare relazioni e dati e utilizzare rappresentazioni per ricavarne informazioni, formulare
giudizi e prendere decisioni
Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, capacità, pesi
Rappresentare dati con diagrammi, schemi e tabelle
Imparare a riconoscere situazioni di incertezza ed iniziare ad usare le espressioni: è probabile, è
meno probabile, è certo.
SCIENZE:
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale
Sviluppare la capacità di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per i problemi e verso
l’indagine scientifica
Raccogliere ed organizzare informazioni e dati
Sapere formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare
Analizzare e raccontare in forma chiara ciò che si è fatto e imparato
Avere cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari.
TECNOLOGIA:
Esaminare oggetti e materiali in relazione all’impatto con l’ambiente
Rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi
Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più
discipline
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Utilizzare strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di
relazione con gli altri.
STORIA:
Utilizzare strumenti e procedure adeguate per ricostruire il passato
Ordinare e collocare nel tempo fatti ed eventi
Riconoscere relazioni di successione e contemporaneità, cicli temporali e mutamenti in fenomeni
ed esperienze
Leggere e interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio
Conoscere le civiltà antiche collocandole nello spazio e nel tempo, individuando i possibili nessi
tra eventi storici.
GEOGRAFIA:
Orientarsi nello spazio e collocare in esso fenomeni ed eventi
Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi
Comprendere le relazioni uomo – ambiente
Leggere grafici, carte fisiche, politiche e tematiche
Conoscere l’Italia, le sue regioni e la sua posizione nell’Europa.
MUSICA:
Ascoltare brani musicali di natura diversa
Eseguire collettivamente brani vocali e/o strumentali curando l’espressività, l’intonazione, la
musicalità
Distinguere un suono in base ai parametri musicali
Riprodurre una o più sequenze ritmiche, utilizzando voce, corpo o strumenti ritmici convenzionali
e non.
EDUCAZIONE MOTORIA:
Padroneggiare schemi motori di base adattandosi alle variabili spaziali e temporali
Utilizzare il linguaggio corporeo per esprimere i propri stati d’animo attraverso giochi e
rappresentazioni mimiche
Sperimentare esperienze motorie per conoscere e apprezzare le diverse discipline sportive
Acquisire senso di sicurezza e presa di coscienza del pericolo nel gesto sportivo
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Sperimentare gestualità e tecniche in forma progressiva
Comprendere il valore delle regole e l’importanza di rispettarle
ARTE E IMMAGINE:
Osservare e riconoscere gli elementi del mondo naturale e artificiale
Riconoscere e saper differenziare un’immagine reale da un’immagine stereotipata nella
rappresentazione dell’ambiente
Utilizzare in modo abituale il disegno come mezzo per esprimere sensazioni ed emozioni e come
completamento ed arricchimento del testo scritto
Sapere osservare alcune opere d’arte e visitare un museo.
RELIGIONE CATTOLICA:
Riflettere su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sapere collegare i
contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui si vive; riconoscere
il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di
tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale
Riconoscere che la Bibbia è il libro sacro per i cristiani ed ebrei e documento fondamentale della
nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identificare le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sapersi fare accompagnare nell’analisi
delle pagine più accessibili per collegarle alle esperienze personali
Confrontarsi con l’esperienza religiosa e distinguere la specificità della proposta di salvezza del
cristianesimo; identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù cristo e si
impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; cogliere il significato dei Sacramenti ed
interrogarsi sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI CURRICULARI ITALIANO:
Intervenire in una conversazione e/o in una discussione, rispettando tempi e turni di parola,
tenendo conto del destinatario
Esporre la trama di un racconto, di un testo, di un film, di uno spettacolo
Esporre in modo sufficientemente chiaro un argomento di studio
Scrivere testi coerenti e corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale
Scrivere testi di forma diversa (lettere, diari, schede informative, relazioni su argomenti di studio,
articoli di cronaca, recensioni, commenti) sulla base di modelli sperimentali
Scrivere sintesi di testi letti
Esporre le proprie opinioni e saperle sostenere con argomenti adeguati
Raccontare esperienze personali mettendole in relazione con i testi letti
Comprendere il senso globale del testo letto
Ricavare e dedurre informazioni implicite da un testo letto
Riconoscere nel testo poetico i principali legami fonici e alcune figure retoriche, i temi e i
messaggi
Ricavare informazioni e previsioni da titoli, occhielli, sommari di articoli di giornale
Riconoscere l’argomento di un articolo giornalistico, distinguendo le informazioni dalle opinioni
dell’autore
Riformulare in modo sintetico le informazioni selezionate da un testo e riorganizzarle in modo
personale
Riconoscere la struttura sintattica del periodo (principale, subordinate) e analizzarlo
Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione
Conoscere i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico
Riconoscere e capire il tipo di informazioni fornite dal dizionario per ogni voce.
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LINGUA INGLESE / FRANCESE:
Sapere ascoltare, comprendendo la tipologia e il contenuto complessivo di vari tipi di
comunicazione
Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse
personale, quotidiano, sociale o professionale
Saper leggere in modo corretto, realizzando una comprensione complessiva del testo
Descrivere in modo comprensibile se stessi e altri (identità, ciò che piace e non piace, hobbies, la
famiglia, la routine quotidiana) con frasi semplici, anche con errori formali
Scambiare semplici informazioni sulla sfera personale (gusti, amici, famiglia, attività scolastica,
routine quotidiana)
Sapere produrre un semplice testo su argomenti quotidiani trattati e riferiti alla sfera personale
Saper produrre, abbastanza correttamente, un testo su un argomento trattato, in modo
adeguato a quanto appreso
Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano,
sociale e professionale.
MATEMATICA:
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
Conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico appropriato
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando proprietà, varianti ed invarianti
Analizzare dati, rappresentarli graficamente ed interpretarli anche con l’uso di specifiche
applicazioni di tipo informatico
Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi in diversi contesti
Risolvere problemi anche legati alla vita reale, usando gli strumenti matematici ed informatici
appresi.
SCIENZE:
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale,
formulare e verificare ipotesi
Riconoscere le principali interazioni tra esseri viventi e ambiente, individuando i problemi
connessi all’intervento dell’uomo negli ecosistemi
Conoscere e rispettare il proprio corpo
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Conoscere e rispettare l’ambiente
Conoscere ed utilizzare il linguaggio scientifico appropriato
Utilizzare le proprie conoscenze per comprendere le attuali problematiche scientifiche e per
assumere comportamenti responsabili.
STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE:
Conoscere eventi storici, quadri di civiltà
Stabilire relazioni tra fatti storici
Comprendere i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica
Comprendere e utilizzare termini e strumenti specifici
Conoscere gli eventi storici collocandoli nel tempo e nello spazio
Usare fonti di diverso tipo per ricavarne conoscenze
Individuare relazioni e confronti tra fatti storici, anche con le radici storiche della realtà regionale
Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare
Riconoscere fatti, fenomeni e processi storici collocandoli nel tempo e nello spazio
Formulare ipotesi e individuare problemi sulla base delle informazioni raccolte
Selezionare, schedare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici
Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza
civile
Comprendere i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica
Sviluppare l’educazione alla cittadinanza democratica
Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.
GEOGRAFIA:
Orientarsi nello spazio, su una pianta, su una carta geografica (colori, segni, simboli)
Saper riconoscere le caratteristiche dei diversi ambiti geografici (pianura, collina, mare,
montagna, ecc.)
Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio (effetti positivi, negativi, effetti
possibili nel tempo)
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Analizzare mediante osservazione diretta, indiretta, un territorio (del proprio comune, della
propria regione, dell’Europa per comprendere le problematiche relative all’interazione uomo-
ambiente
Disegnare utilizzando colori e simbologia convenzionale, cartine geografiche, carte tematiche,
grafici
Presentare uno Stato del mondo nei suoi aspetti fisici, produttivi, economici, nei suoi usi,
costumi, lingua, forma di governo, moneta, lingua e popolazione
Sapere usare strumenti specifici della disciplina
Comprendere i vari tipi di situazioni climatiche nel mondo
Conoscere e comprendere i tratti peculiari delle aree di povertà e conoscere le problematiche
relative alle zone più inquinate
Acquisire padronanza nell’esposizione e nel linguaggio specifico della disciplina.
MUSICA:
Possedere le elementari tecniche esecutive di alcuni strumenti didattici
Saper eseguire brani ritmici e melodici, sia individualmente sia in gruppo, di epoche e stili diversi
Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani musicali ad una o più voci
Saper improvvisare semplici brani ritmici e melodici
Analizzare caratteristiche e forma di opere musicali di vario genere e stile
Conoscere le funzioni della musica nella nostra civiltà.
EDUCAZIONE FISICA:
Mantenere un impegno motorio prolungato nel tempo manifestando autocontrollo del proprio
corpo
Saper utilizzare le abilità acquisite per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport
Essere capaci di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole
Sperimentare i valori corretti dello sport e rinunciare a qualsiasi forma di violenza
Saper gestire in modo consapevole gli eventi della gara con autocontrollo e rispetto per l’altro,
accettando la sconfitta.
ARTE E IMMAGINE:
Approfondire la conoscenza di se stessi
Sviluppare la conoscenza della realtà (ambiente, affetti, mass media)
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Sviluppare la capacità di acquisire esperienze soggettive attraverso i processi della percezione e
dell’immaginazione
Maturare la capacità di rappresentazione dando largo spazio alla creatività
Orientare, di fronte alle stimolazioni visuali dell’ambiente, per produrre messaggi visivi e per
cogliere il significato di vari prodotti artistici
Utilizzare in modo tecnicamente appropriato i linguaggi grafico-pittorici, anche cercandone
riscontro nei prodotti artistici delle varie epoche
Acquisire la conoscenza delle strutture del linguaggio visivo (linea, colore, spazio,composizione,
ritmo, volume) attraverso l’esperienza diretta e l’indagine sulle opere d’arte proposte
Educare la capacità di osservazione (al di là dello stereotipo) soprattutto indagando sull’ambiente
e sul territorio favorendo anche le capacità di orientamento
Potenziare le capacità creative insite nell’alunno attraverso la libera espressività dando
l’opportunità di esternare idee ed emozioni mediante la conoscenza e l’utilizzo delle varie
tecniche.
TECNOLOGIA:
Descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al
funzionamento e al tipo di energia utilizzato
Conoscere le relazioni forma/funzioni/materiali attraverso esperienze semplici di progettazione e
realizzazione
Realizzare semplici progetti organizzativi per raggiungere uno scopo
Eseguire una rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici e di oggetti usando il disegno
tecnico
Capire le problematiche legate alla produzione di energia e dimostrare sensibilità alle
problematiche economiche ed ecologiche legate alle varie forme e modalità di produzione
Essere in grado di usare semplici linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro e
presentarlo
Ricercare informazioni, essere in grado di selezionarle e di sintetizzarle sviluppando le proprie
idee utilizzando le TIC condividendole con gli altri.
RELIGIONE CATTOLICA: Promuovere il confronto interpersonale favorendo esperienze di ascolto ed espressione che
portino alla consapevolezza del sé in divenire in relazione agli altri, nel rispetto di regole
esplicitate e condivise
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Organizzare la conoscenza secondo le categorie formali presenti nelle discipline di studio pur
preservando l’unità del sapere
Valorizzare l’esperienza del bambino come patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale
Percepire la diversità tra le persone, le culture, i costumi, come ricchezza ed occasione di
confronto e di crescita.
STRUMENTO MUSICALE:
Sviluppare le percezioni e il controllo dello schema corporeo con particolare attenzione al
rilassamento e alla respirazione
Acquisire l’attenzione necessaria per ascoltare e controllare il proprio suono per: - sviluppare la
capacità di intonare – acquisire coscienza ritmica – intervenire consapevolmente su timbro e
intensità
Acquisire la capacità di decodificare la simbologia musicale
Acquisire la capacità di eseguire in modo espressivo un brano musicale
Mantenere l’autocontrollo nelle esecuzioni collettive sviluppando la capacità di ascoltare
simultaneamente se stessi e gli altri.
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI (ALUNNI H):
Promuovere lo star bene a scuola, creando nella classe un clima favorevole al dialogo, alla
partecipazione, alla collaborazione per attivare il processo di apprendimento
Promuovere lo sviluppo delle abilità e delle competenze comunicative
Promuovere alla comprensione della realtà circostante
Promuovere all’autoefficacia, l’autonomia, la responsabilità personale, in un rapporto di
comprensione e di incoraggiamento, affinché l’alunno prenda coscienza delle proprie
potenzialità
Favorire il confronto fra le diversità individuali, intese come fonte di arricchimento reciproco
Valorizzare la realtà nella quale si radica l’esperienza dell’alunno, privilegiando le conoscenze che
già costituiscono il suo patrimonio, per guidarlo alla scoperta e al rispetto di ciò che gli sta
intorno.
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PIANO DI AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI L'insegnamento è una professione dinamica, non statica, per la quale sono necessari costanti approfondimenti metodologici e culturali. L'aggiornamento è quindi finalizzato all'acquisizione di nuove competenze professionali, all'ampliamento di conoscenze già acquisite ed è un diritto e una necessità, soprattutto in un momento come quello attuale, caratterizzato dall'Autonomia e da molte innovazioni introdotte dalla Riforma della scuola. In questo contesto risultano emergenti nel nostro istituto i seguenti bisogni formativi:
Utilizzo e integrazione delle nuove tecnologie della didattica intesa sia come consolidamento dei livelli di base sia come approfondimento.
Migliorare la comunicazione nell'ottica dell'integrazione, della prevenzione, della dispersione, del
disagio, della conquista del benessere. Tale progetto è rivolto agli alunni, ai docenti, ai genitori, agli enti locali.
Piani di studio personalizzati, flessibilità organizzativa
Collaborazione con l’AIES.
Problematiche legate all'età evolutiva dei ragazzi della scuola.
Eventuale formazione in relazione ai bisogni emergenti nel corso dell’anno scolastico.
E' prevista, inoltre la partecipazione dei docenti a quei corsi che, organizzati dalle agenzie e dagli organi istituzionali a ciò preposti, abbiano una ricaduta sulla professionalità del docente, quale educatore e quale esperto di didattica della disciplina di propria competenza. Le dichiarazioni di partecipazione si consegnano in presidenza.
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L’integrazione degli alunni diversamente abili
La nostra scuola da anni è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali
sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitino la loro integrazione nella
realtà scolastica e non solo. La normativa di
riferimento, che sistematizza l'inserimento degli
alunni diversamente abili nella scuola dell'obbligo, in
ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e
38 della Costituzione, è costituita principalmente dalla
legge n° 517/1977, dalla C.M. n° 258/1983, dalla
C.M. n°250/1985, dalla L. 104/1992.
Il Collegio dei docenti ha rivolto sempre particolare attenzione al problema e si è impegnato a
migliorare la qualità degli interventi mirati all’integrazione degli alunni diversamente abili
Responsabili dell'integrazione scolastica sono al medesimo livello
il docente di sostegno
il Consiglio di Classe
la Commissione BES
l'intera comunità scolastica
Gli obiettivi generali, mirati ad una reale integrazione, riguardano
l'autonomia
la socializzazione
l'acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive,
comunicative, espressive
la conquista di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici
Nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe, sulla base del Profilo Dinamico
Funzionale, dopo l'analisi della situazione di partenza, definisce il Piano Educativo
Personalizzato che illustra
le aree e le modalità di intervento
gli obiettivi relativi alle singole discipline (in caso di progettazione differenziata)
i contenuti
la metodologia
gli strumenti
le modalità di verifica
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La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Personalizzato coinvolge, a diversi
livelli, tutte le figure di riferimento importanti per il bambino; per consentire un recupero
globale.
Ruolo dell’insegnante di sostegno
Nella didattica del "sostegno" risulta essenziale:
la "relazione comunicativa" alunno-insegnante
la considerazione del "livello di partenza"
il fattore "eterocronia" (= tempi diversi)
attivare una pedagogia dell'ascolto e dell'accettazione che porti ad una
"personalizzazione" dell’insegnamento-apprendimento
Per favorire l’integrazione l’insegnante di sostegno si adopera per creare le adeguate reti di
relazioni: si occupa pertanto della raccolta delle informazioni relative all’alunno, crea reti di
relazioni tra A.S.L., famiglia e territorio, organizza il fascicolo personale dell’alunno con il contributo
dei colleghi, coordina la stesura del P.E.I., attua il Piano Educativo Personalizzato.
Impianto organizzativo
La programmazione e, in particolare, la progettazione didattica devono tenere conto a priori della
presenza del bambino diversamente abile, prediligendo scelte metodologiche che favoriscano
l’integrazione.
La progettazione del percorso, documentata nel P.E.I. (piano educativo personalizzato) deve essere collegiale, corresponsabile e prevedere diversi momenti di:
osservazione dell’alunno;
individuazione delle aree potenziali di sviluppo;
organizzazione del lavoro individualizzato, per gruppi e collettivo;
verifica e valutazione sistematica sia dell’attività d’integrazione, svolta
prevalentemente nella classe d’inserimento, sia delle abilità sviluppate dall’alunno;
Oltre alle riunioni con l’équipe psico-pedagogica previste dalla legge 104, in accordo con gli
operatori, si possono prevedere altre riunioni per casi particolarmente problematici, individuando,
di volta in volta, le soluzioni più idonee.
L’obiettivo delle riunioni è il confronto tra gli operatori della scuola e l’équipe, al fine di
43
raggiungere un quadro più completo della situazione e la definizione dell'intervento sull'alunno.
Gli operatori dell’equipe sono tenuti a fornire una consulenza specialistica e concordare delle
concrete strategie di intervento.
Per favorire l’integrazione scolastica ed extrascolastica degli alunni disabili in situazione di
gravità, vi è la possibilità di avvalersi della collaborazione di figure professionali con valenza
educativa, su richiesta del Capo di Istituto agli uffici competenti. Eventuali nuovi casi di difficoltà di
apprendimento e/o di comportamento saranno tempestivamente segnalati al Capo di Istituto
La valutazione degli alunni diversamente abili
La valutazione assume una valenza pregnante nel processo di integrazione degli alunni in
situazione di handicap. La scuola prevede momenti di verifica che prendono in considerazione lo
sviluppo della persona nella sua totalità, quindi controllo
degli apprendimenti e, parallelamente, controllo dell’efficacia
degli interventi volti a promuovere la piena partecipazione del
soggetto alla realtà scolastica. La valutazione coinvolge, così
come la programmazione, tutti gli Operatori che ruotano attorno
all’alunno e, non ultimi, i ragazzi stessi che comunicano con il loro
star bene a scuola, la validità del P.E.I. È opportuno porre in
evidenza che il Consiglio di Classe in sede di
valutazione intermedia e finale deve analizzare la situazione di partenza dell’alunno, il percorso
educativo e didattico effettuato relativo al P.E.I. e gli obiettivi formativi raggiunti.
44
Alunni con Disturbi Specifici Dell’Apprendimento(DSA)
Con il Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011, emanato in attuazione della legge n.
170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico” , si conclude il percorso per
garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento.
Il DM in questione e le allegate Linee guida chiariscono che la legge n. 170 /2010 costituisce un
canale di tutela del diritto allo studio diverso da quello previsto dalla Legge n. 104/1992. Tale
ulteriore canale si attua non attraverso il ricorso al P.E.I. e all’insegnante di sostegno, ma
mediante la predisposizione di una didattica individualizzata e personalizzata, l’applicazione di
strumenti compensativi, di misure dispensative e di adeguate forme di verifica e valutazione. Ciò
vuol dire che sarà il docente curricolare, sulla base della programmazione definita a livello di
consiglio di intersezione, o di interclasse, o di classe, individuare e applicare le modalità didattiche
previste per il successo formativo degli
alunni con DSA. Vuol dire anche che l’individualizzazione
e la personalizzazione della didattica deve essere
realizzata comunque all’intero degli obiettivi di
apprendimento comuni a tutti gli alunni della classe.
Poiché tutto ciò necessita di adeguate competenze, le
Linee guida invita le istituzioni scolastiche a individuare
una figura di sistema esperta, un referente per la
dislessia, al fine di supportare i consigli di classe.
Si pone inoltre la necessità di coinvolgere direttamente e pienamente i docenti curricolari in attività di
formazione sulla didattica per alunni con bisogni educativi speciali al fine di:
Conoscere i DSA
Conoscere gli strumenti di screening
Sensibilizzare al monitoraggio degli alunni con DSA
Conoscere e usare strumenti compensativi e dispensativi
Conoscere e usare le nuove tecnologie informatiche
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L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI: UN IMPEGNO COSTANTE PER TUTTA LA COMUNITA’
La presenza di minori stranieri nelle scuole di Ortonovo si inserisce come fenomeno dinamico in una
situazione in forte trasformazione a livello sociale, culturale, di organizzazione scolastica.
L’intento del progetto intercultura, inserito nel piano dell’offerta formativa dell’Istituto, è di seguire le
indicazioni delle dichiarazioni e direttive adottate dall’Unione Europea. Si tratta dell’applicazione
concreta:
- del PRINCIPIO DELL’UNIVERSALISMO, ma anche del riconoscimento di una valenza positiva alla
socializzazione tra pari e al confronto quotidiano con la diversità,
- della CENTRALITA’ DELLA PERSONA APERTA ALL’ALTRO, in quanto rende centrale l’attenzione alla
diversità e riduce i rischi di omologazione e assimilazione.
- la PROSPETTIVA INTERCULTURALE, ovvero la promozione del dialogo e del confronto tra le culture per
tutti gli alunni e a tutti i livelli. “ la via italiana all’intercultura unisce alla capacità di conoscere ed
apprezzare le differenze la ricerca della coesione sociale, in una nuova visione di cittadinanza adatta al
pluralismo attuale, in cui si dia particolare attenzione a costruire la convergenza verso valori comuni”.
ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA
FINALITÀ
Accogliere le diversità quali risorse di ogni comunità educativa ed individuare pratiche condivise
all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza e integrazione di alunni di cittadinanza non italiana;
valorizzando anche la cultura d’origine e la storia personale di ogni alunno.
L’Istituto fa parte della Rete per l’integrazione degli alunni stranieri in Val di Magra ed ha sottoscritto il
Protocollo di intesa e il Protocollo Accoglienza degli alunni di cittadinanza non italiana.
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA
La Commissione Accoglienza, a tutti gli effetti articolazione del Collegio, è formata dal Dirigente
scolastico, o da un suo Collaboratore, che la presiede, dal docente referente per gli alunni stranieri, da
un rappresentante designato della Segreteria didattica ed è aperta alla collaborazione dei mediatori
linguistico – culturali, di alunni stranieri con funzione di facilitatori linguistici, di genitori e di quanti si
rendano disponibili a dare un contributo per l’accoglienza.
Ha il compito, sempre in collaborazione con i Consigli di Classe, di:
seguire le varie fasi dell’inserimento degli alunni neo-arrivati, fornire, ai Consigli di classe interessati,
materiali derivanti dalla prima fase di accoglienza, monitorare le attività programmate e verificare i
risultati ottenuti.
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PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA La prima fase di accoglienza prevede l’iscrizione, la richiesta della mediazione linguistica, la raccolta di
informazioni sulla storia scolastica e famigliare dell’alunno e l’accertamento delle competenze, nei
tempi e nei modi necessari.
INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NEOARRIVATI NELLE CLASSI La Commissione Accoglienza, tenuto conto delle disposizioni legislative1, delle informazioni raccolte
durante la prima fase di accoglienza, delle situazioni dei vari gruppi classe, propone l’assegnazione alla
classe e alla sezione.
COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Prima accoglienza nella classe
L’alunno di cittadinanza non italiana neo arrivato, sarà inserito coinvolgendo il più possibile l’intero
gruppo classe. Potrà essere utilizzato un alunno dello stesso gruppo linguistico con funzione di tutor.
Docenti e compagni cercheranno giornalmente forme di comunicazione e modi per facilitare
l’inserimento.
Il Consiglio attiverà tutte le strategie educative possibili per un intervento atto a favorire l’integrazione
del nuovo alunno, in particolare:
individua modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina in relazione alle
competenze del nuovo alunno;
predispone percorsi di alfabetizzazione o di consolidamento linguistico che potranno essere
attuati sulla base delle risorse disponibili, in orario scolastico ed extrascolastico;
programma percorsi individualizzati per ogni disciplina;
attiva modalità di intervento in piccoli gruppi misti per favorire il consolidamento linguistico;
collabora con i docenti che seguono l’alunno nelle attività individuali di alfabetizzazione e di
sostegno linguistico.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E PERCORSI
INDIVIDUALIZZATI
I Consigli di Classe opereranno affinché gli alunni di recente immigrazione, che partono da una evidente
situazione di svantaggio, abbiano una valutazione nelle materie meno condizionate dalla competenza in
Italiano L2.
Il lavoro svolto dagli alunni nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico diventa parte integrante
della valutazione di italiano (intesa come materia curriculare) o anche di altre discipline, nel caso in cui
durante tale attività sia possibile l’apprendimento di contenuti.
Quando sarà possibile affrontare i contenuti delle discipline curriculari, essi saranno opportunamente
selezionati e semplificati per permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla
programmazione. Il voto/valutazione sommativa terrà conto del raggiungimento degli obiettivi
trasversali quali: impegno, partecipazione, progressione nell’apprendimento e di eventuali condizioni
particolari.
Al fine di stendere una programmazione semplificata e/o individualizzata si seguirà la traccia (riportata
in ALLEGATI) per la rivelazione della biografia linguistica degli alunni di lingua materna non italiana.
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LA VALUTAZIONE
La valutazione non è da considerarsi un momento isolabile dal processo formativo, educativo e didattico e nemmeno un momento conclusivo, ma come lo snodo attraverso cui si intersecano e si condizionano gli elementi del “CONTRATTO FORMATIVO” Essa deve essere intesa come: DIAGNOSI PROGNOSI PROGETTAZIONE VERIFICA GLOBALITA’ VALORIZZAZIONE ORIENTAMENTO DEFINIZIONE SITUAZIONE DELLA CLASSE
Rilevazione di situazione di partenza, possesso di abilità, competenze, analisi di bisogni Elaborazione del progetto quale risposta ai bisogni Individuazione di un percorso perseguibile dall’allievo Controllo di abilità acquisite e rispondenza tra ipotesi e risultati Non limitata all’area cognitiva ma anche come documentazione del processo di maturazione della personalità Non intesa come censimento di lacune ed errori, ma evidenziando le mete, anche minime, già raggiunte Rilevamento di attitudini e interessi Individuazione dei percorsi personalizzati
Contribuiscono alla determinazione della valutazione:
L’impegno (volontà e costanza nella continuazione del lavoro) La progressione dell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza Il curriculum (valutazione finale degli anni scolastici precedenti) Il raggiungimento degli obiettivi educativi La situazione personale (eventuali difficoltà di salute, di relazione, ecc.).
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CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (sommativa e formativa)
VOTO
LIVELLI
INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE
4
INSUFFICIENTE Conosce ed applica la disciplina in modo: nullo – lacunoso - frammentario ;non comprende /comprende ed applica solo qualche contenuto; non riesce a comunicare un messaggio significativo; ha difficoltà espositive/si esprime in maniera disorganica e frammentaria.
5
MEDIOCRE
Conosce ed applica gli elementi essenziali della disciplina in modo parziale, approssimativo; riferisce con termini semplici e in maniera mnemonica gli argomenti studiati; ha difficoltà a formulare il messaggio in modo chiaro e ordinato, usando i termini specifici della disciplina
6
SUFFICIENTE
Conosce, applica e riferisce in termini chiari e semplici i contenuti minimi, fondamentali della disciplina; comunica le informazioni acquisite in modo pertinente, usando correttamente la terminologia specifica della disciplina.
7
DISCRETO/BUONO
Conosce, applica e riferisce con proprietà lessicale i contenuti essenziali della disciplina; organizza il discorso in modo chiaro e preciso, con argomenti pertinenti e usa in maniera precisa e corretta i termini specifici della disciplina.
8
DISTINTO
Conosce ed applica con completezza i contenuti della disciplina e li riferisce con proprietà lessicale; pianifica il discorso in modo articolato; utilizza con sicurezza la terminologia specifica; fa commenti personali ed esegue collegamenti con le altre discipline (terze).
9
OTTIMO
Conosce ed applica con completezza e precisione i contenuti della disciplina e li riferisce con proprietà lessicale; pianifica il discorso in modo articolato; utilizza con precisione e ricchezza espressiva la terminologia specifica; fa commenti personali pertinenti ed anche originali; esegue collegamenti precisi e puntuali con altre discipline (terze).
10 ECCELLENTE
Padroneggia compiutamente la disciplina: inizia a utilizzare conoscenze e abilità traducendole in competenze a diversi livelli e in diversi contesti.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER IL COMPORTAMENTO (Sc. PRIMARIA E SECONDARIA)
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10 (OTTIMO): L’alunno partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare consapevolmente le regole convenute e di utilizzare inmodo autonomo le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare.
9 (DISTINTO): L’alunno partecipa in modo corretto e responsabile alle attività e agli interventi educativi programmati, dimostrando di rispettare le regole convenute e di utilizzare pienamente lerisorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare.
8 (BUONO): La partecipazione alle attività è generalmente corretta e responsabile. L’alunno dimostra di rispettare in modo adeguato le regole convenute; utilizza le risorse personali nella realizzazione di un compito disciplinare e interdisciplinare.
7 (DISCRETO): L’alunno non sempre partecipa in modo corretto alle attività e agli interventi educativi programmati. Talvolta non rispetta le regole convenute. Esprime interesse saltuario e/o settoriale per le attività didattiche.
6 (SUFFICIENTE): L’alunno necessita spesso di richiami all’assunzione di atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti educativi. Sovente non rispetta le regole convenute. Esprime disinteresse generalizzato per le attività didattiche.
5 (NON SUFFICIENTE): L’alunno non assume atteggiamenti corretti nei confronti dei diversi contesti educativi, non dimostra impegno verso qualsiasi attività didattica. Non rispetta le regole convenute anche se richiamato oralmente e/o per iscritto. Ha avuto giorni di sospensione.
Per la scuola PRIMARIA le attività didattiche potranno essere valutate sia con GIUDIZIO sia con
VOTO. Le valutazioni sopra il registro e sulla scheda saranno riportate con i voti. Il voto sulla scheda sarà completato da un GIUDIZIO che terrà conto:
della socializzazione
del comportamento (relazione con compagni e adulti)
del rispetto e dell’applicazione delle regole
dell’impegno
dell’autonomia
del raggiungimento degli obiettivi. Contribuiscono alla determinazione della valutazione:
L’impegno (volontà e costanza nella continuazione del lavoro)
La progressione dell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza
Il curriculum (valutazione finale degli anni scolastici precedenti)
Il raggiungimento degli obiettivi educativi
La situazione personale (eventuali difficoltà di salute, di relazione, ecc.).
CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA
51
5
Ha conoscenze frammentarie, superficiali e non del tutto complete.
6
Ha conoscenze sufficienti ed essenziali.
7
Ha conoscenze sostanzialmente complete.
8
Ha conoscenze complete.
9
Ha conoscenze complete e approfondite.
10
Ha conoscenze complete, approfondite e coordinate.
L’IMPEGNO PER IL SUCCESSO SCOLASTICO DI TUTTI
E’ obiettivo primario dei docenti fare di tutto per garantire il successo scolastico degli alunni, sia di quelli che hanno le potenzialità di raggiungere livelli di eccellenza, sia di quelli che necessitano di essere seguiti maggiormente per giungere ai livelli di competenze minimi richieste.
Gli studenti con difficoltà saranno seguiti in modo particolare e si cercherà di mantenere sempre costante la comunicazione con le famiglie, in modo da realizzare un’alleanza educativa che rappresenta un presupposto fondamentale per il successo scolastico.
Nel caso degli alunni con difficoltà, i coordinatori di classe, attraverso la collaborazione con gli insegnanti, garantiranno:
Costante informazione e aggiornamento dei progressi e/o dello stato degli apprendimenti tra scuola e famiglia dell’alunno;
programmazione personalizzata per l’ alunno in difficoltà, che tenga conto dell’organizzazione, dei tempi, degli obiettivi del recupero, all’interno dei più generali obiettivi presenti nella programmazione periodica e annuale.
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una breve relazione nella quale siano evidenziati le modalità organizzative secondo cui il gruppo classe è stato strutturato, per permettere il recupero curricolare degli alunni in difficoltà: della relazione faranno parte anche tempi, date ed ore destinate al recupero, effettuato in orario curricolare;
una breve relazione nella quale siano evidenziati gli interventi di recupero effettuati in orario extracurricolare, con particolare riferimento alle presenze ed agli interventi degli e sugli alunni in difficoltà.
Si ricorda che, secondo l’art. 2 del DPR 122/09, comma 1: “La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti, è effettuata nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.
La comunicazione alle famiglie viene effettuata:
A dicembre e ad aprile: consegna di prestampati per la valutazione intermedia (scuola secondaria di 1°grado e scuola primaria).
In itinere ( nei consigli di classe, di interclasse, nelle programmazioni settimanali).
Bimestrale (incontro pomeridiano con le famiglie).
Quadrimestrale (per la scuola dell’infanzia valutazione solo finale).
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LA GESTIONE DEL POF La commissione preposta ha individuato i seguenti punti relativi alle attività necessarie al coordinamento e realizzazione del POF.
Stesura del Piano dell’Offerta Formativa
Coordinamento della progettazione curriculare
Valutazione del POF
Monitoraggio
Promozione della scuola
Nuove tecnologie
Coordinamento metodologico
Formazione/aggiornamento (rilevazione dei bisogni, proposte e organizzazione d’attività di aggiornamento)
Coordinamento e gestione delle attività di continuità e orientamento
Educazione alla salute
Dispersione
Recupero didattico e dello svantaggio
Potenziamento
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FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 GESTIONE DEL POF : ins.te E.Pedroni – D.Clarizio Coordinamento e monitoraggio del P.O.F.;
Redazione, diffusione ed eventuale revisione del P.O.F.;
Supporto ai docenti nella gestione della progettazione curriculare ed extracurricolare
Valutazione delle attività del P.O.F.;
Valutazione d'istituto
Progettazione, coordinamento e supporto degli interventi di continuità
Cura dei rapporti con l’extrascuola per la realizzazione di intese, attività, progetti
Partecipazione allo Staff di Direzione
Relazionare a fine anno scolastico al Collegio Docenti
AREA 3/A INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI: HANDICAP, INTEGRAZIONE E RECUPERO: prof. G. ENOTARPI presiedere la commissione “H”.
gestire i rapporti con le famiglie e con gli enti esterni per la realizzazione delle attività di propria
competenza.
progettare e coordinare le attività ed i servizi per l’integrazione degli alunni con Handicap
Curare l’applicazione delle procedure legate ai protocolli dislessia, secondo quanto previsto dalla
normativa vigente
Partecipazione allo Staff di Direzione
Relazionare a fine anno scolastico al Collegio Docenti
Partecipazione allo Staff di Direzione
Relazionare a fine anno scolastico al Collegio Docenti
AREA 3/B INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI: INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI: prof. F. RACIOPPA presiedere la commissione intercultura.
definire procedure e modalità per l’accoglienza degli alunni stranieri
curare i rapporti con le famiglie
gestire i rapporti con gli enti esterni per la realizzazione delle attività legate all’accoglienza e
all’integrazione degli alunni stranieri
coordinare con i Consigli di Classe le attività legate all’integrazione degli alunni stranieri
progettare e coordinare le attività ed i servizi per l’integrazione degli alunni stranieri
Partecipazione allo Staff di Direzione
Relazionare a fine anno scolastico al Collegio Docenti
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AREA 4 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI: CONTINUITA’: prof. G. GUISO Operare con gli alunni delle classi terminali della scuola primaria, coordinando gli interventi per
l’educazione alla scelta
Coordinare le iniziative ed i progetti di continuità all’interno dell’Istituto Comprensivo
Partecipare agli incontri di orientamento promossi da Istituzioni ed Enti per l’attivazione delle
iniziative di continuità
Operare con gli alunni delle classi terminali della scuola media, coordinando gli interventi per
l’educazione alla scelta
Operare in stretta collaborazione con le iniziative di orientamento
Coordinare le iniziative ed i progetti di orientamento all’interno dell’Istituto Comprensivo
Partecipare agli incontri di orientamento promossi da Istituzioni ed Enti per l’attivazione delle
iniziative di orientamento e continuità
Organizzare le visite delle classi terze alle scuole superiori
Informare i colleghi, gli alunni ed i loro genitori sulle iniziative svolte dalle scuole superiori
Tenere rapporti con gli EE.LL. e le formazioni e associazioni territoriali
Partecipare allo Staff di Direzione
Relazionare a fine anno scolastico al Collegio Docenti
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LA VALUTAZIONE DEL P.O.F.
L’autovalutazione appare indispensabile sia per promuovere la comune assunzione di responsabilità di fronte alle scelte progettuali necessarie nella scuola dell’Autonomia sia per favorire l’identificazione con l’istituzione scolastica dei diversi soggetti che vi operano. Si prevedono una valutazione iniziale ed una finale. La valutazione iniziale prende in esame il Piano come documento e ne giudica: -la validità della linea educativa -la coerenza della figura professionale rispetto ai compiti istituzionali della scuola ed al contesto socio-economico e culturale. -la coerenza dell’offerta formativa rispetto alla linea educativa dichiarata ed al profilo professionale. Questa valutazione viene effettuata dagli organi collegiali all’atto dell’approvazione del Piano. La valutazione finale prende in esame: a) le attività svolte in attuazione del Piano e riguarda: -la coerenza rispetto all’offerta contenuta nel Piano
-l’efficacia rispetto agli obiettivi dichiarati per ciascuna attività e la soddisfazione degli utenti ed operatori
b) i materiali, le attrezzature, il laboratori e riguarda: -la validità sul piano tecnico-scientifico -la frequenza di utilizzazione -l’efficacia didattica c) le funzioni strumentali al P.O.F.ed esamina: -la funzionalità delle figure previste rispetto alla realizzazione del piano. Questa valutazione viene effettuata attraverso l’esame comparativo dei dati oggettivi, ma anche attraverso la somministrazione di questionari ad un campione rappresentativo delle diverse componenti della scuola. Dagli esiti della valutazione si terrà conto nell’elaborazione del Piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico successivo.
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STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE E PER IL MONITORAGGIO
I docenti hanno formulato e rielaborato strumenti per la rilevazione della situazione ambientale, per la valutazione del servizio e dell’attività formativa.
RILEVAZIONE INIZIALE
Situazione degli alunni Strumenti
Dal punto di vista educativo Dal punto di vista didattico
Prove di ingresso disciplinari e trasversali per gli alunni Tabelle di rilevazione dei dati per la situazione iniziale
RILEVAZIONE INTERMEDIA
“Andamento” degli alunni
Dal punto di vista educativo e didattico
Griglie di valutazione per gli obiettivi disciplinari Tabella per la valutazione del primo quadrimestre
Verifica delle attività previste nel POF
Questionario per la verifica dell’attuazione delle attività e relativa analisi
RILEVAZIONE FINALE
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Livello di soddisfazione dell’utenza riguardo al funzionamento
Del servizio mensa Della presidenza Delle attività didattiche Degli spazi e delle strutture
Questionari e relative griglie di rilevazione de “livello di soddisfazione “dell’utenza e del personale Cura degli ambienti
Sull’efficacia
Dell’azione formativa
-Rapporti interpersonali -Interesse e partecipazione -Metodo di studio -Maturazione personale -Competenze acquisite sulla base del quadro di riferimento delle rilevazioni INVALSI
Situazione finale dei singoli alunni
Dal punto di vista educativo-didattico
Vari tipi di verifiche scritte e orali
Risultati relativi ad altre finalità della scuola
“Clima scolastico” Partecipazione dei genitori e alunni Fruizione delle strutture e dei servizi offerti dalla scuola Ruolo della scuola nel territorio
Coinvolgimento delle famiglie nei processi decisionali della scuola e nelle iniziative intraprese Coinvolgimento degli alunni nelle attività proposte dalla scuola Partecipazione degli alunni alle attività extracurricolari Collaborazione con gli enti operanti nel territorio
All’interno della scuola le attività di autovalutazione sono coordinate dal nucleo di auto-valutazione,
formate dal Dirigente Scolastico, dallo staff, anche attraverso l’ausilio ed il contributo della Commissione
POF.
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Per rispondere a particolari esigenze, permettere ai ragazzi di integrare ed arricchire le proprie conoscenze scolastiche, per favorire il successo formativo, la Scuola organizza ogni anno progetti che arricchiscono l’offerta formativa.
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I progetti verranno inseriti in base alle seguenti priorità:
1) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche
2) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea
3) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale
4) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri
5) sviluppo delle competenze digitali degli studenti
6) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
7) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico
8) potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
9) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini
10) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione
alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica
SCUOLA DEL L’INFAN ZI A
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TITOLO OBIETTIVI TEMPI DESTINATARI DOCENTI
PLESSO
GIOCANDO CON L’INGLESE
Avvicinare i bambini alla lingua inglese
Gennai/ Giugno 2016
bambini di 5anni 6 docenti
Luna
“HELLO FRIENDS”
Sensibilizzazione alla lingua straniera. Acquisizioni di vocaboli,canzoni e filastrocche…
Gennai/ Giugno 2016
bambini di 5anni 1 docente + 2 esperti esterni
Luni Mare
RATAPLAN
Lavoro orientato alla propedeutica musicale della scuola dell’infanzia, in collaborazione con gli enti territoriali
Novembre/ Maggio 2016
bambini di 4-5anni
1 docente + 1 esperto esterno
Luni Mare
MUSICO-TERAPIA
Gennai/ Giugno 2016
bambini diversamente abili, inseriti nel piccolo gruppo
2 docente + 1 esperti esterni
Luni Mare
PRENDO LA PATENTE CON CAPPUCCETTO GIALLO
Sviluppo della conoscenza e del rispetto delle norme di legge. Comportamenti corretti sulla strada,comportamenti corretti ispirati alla cultura della legalità
Aprile/ Giugno 2016
bambini di 5anni 6 docenti + 1 esperto esterno
Luna
EDUCAZIONE STRADALE
Sensibilizzazione alle regole del codice stradale
Aprile/ Maggio 2016
bambini di 5anni 1 docente + 1 esperti esterni
Luni Mare
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DALL’ORTO ALLA TAVOLA
Lavorare con i bambini per mostrare loriche possibile avere un contatto diretto con la terra, con il cibo, con le tradizioni
Gennai/ Giugno 2016
tutti i bambini 6 docenti + 1 esperto esterno
Luni Mare
PROGETTO MOTORIO CON LUNI MARE SPORTING CLUB
Gennai/ Giugno 2016
bambini 4-5 anni 2 docente + 1 esperto esterno
Luni Mare
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SCUOLA PRIMARIA
TITOLO OBIETTIVI TEMPI DESTINATARI DOCENTI
PLESSO
AMPLIA MENTO DELL’OF FERTA FORMATI VA
Favorire l’esperienza del successo nella prestazione scolastica; Favorire la fiducia nelle proprie capacità e autostima; Favorire incentivi a sostegno delle motivazioni ad apprendere; Organizzare percorsi didattici individualizzati e flessibili.
Gennaio/ Maggio 2016
Gli alunni con difficoltà di apprendimento nelle aree linguistica e logico-matematica di tutte le classi.
3 docenti Caffaggiola
AMPLIA MENTO DELL’OF FERTA FORMA TIVA
Consolidamento obiettivi minimi, aree linguistica e matematica
Gennai/ Giugno 2016
Gli alunni con difficoltà di apprendimento nelle aree linguistica e logico-matematica di tutte le classi.
3 docenti Isola
AMPLIA MENTO DELL’OF FERTA FORMATI VA
Consolidare le abilità linguistiche e logico-matematiche
Novembr/ Maggio 2016
Alunni con particolari bisogni formativi di tutte le classi del plesso di Casano Basso
1 docente Casano Basso
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“GREEN FINGERS: GET DIRTY,EAT EALTHY” Maestra Natura
Avvicinare i bambini alla natura Conoscere i cicli produttivi, valorizzare la biodiversità colturale e culturale Promuovere abilità manipolative Arricchire e consolidare la conoscenza della lingua inglese
Novembre/ Maggio 2016
Gli alunni di tutte le classi
3 docenti Caffaggiola
MUSICA E PAROLE
Approccio alla musica e al ritmo Avvicinamento allo strumento musicale (flauto)
Febbraio/ Maggio 2016
Alunni classe 3°-5°
2docenti+ 1 esperta esterna (docente medie)
Isola
I FLAUTI ALLEGRI
Imparare la denominazione delle note musicali Imparare a leggere le note musicali sul pentagramma Imparare a suonare le note con i flauto Imparare a suonare semplici melodie con il flauto
Ottobre/ Giugno 2016
Alunni classe 4°
1 docente Casano Basso
PROGETTO TEATRO
Rafforzare l’autostima Potenziare i linguaggi espressivi in ottica trasversali
Gennaio/ Giugno 2016
Gli alunni di tutte le classi
Docenti di classe+ esperti esterni
Isola
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IL CARTONE A SCUOLA
Sapere interagire negli scambi comunicativi Sapere inventare una storia Stimolare la creatività e la manipolazione Partecipare e realizzare un progetto comune
Gennaio/ Giugno 2016
Alunni classe 4° (Casano Basso) e 5° (Luni Mare)
3 docenti + 1 esperto esterno
Luni Mare
MINI -BASKET
Consolidamento degli schemi motori e posturali Giochi di imitazione e giochi organizzati sotto forma di gara Conoscere le regole di alcuni gioco-sport praticati
Settembre/ Maggio 2016
Tutti gli alunni 1 esperto esterno
Casano Basso, Isola e Luni Mare
CON LA CARTA TU PUOI
Conoscere l’importanza della conservazione e del recupero di testi antichi Conoscere i principali passaggi di recupero e le condizioni adatte alla conservazione
Gennaio/ Giugno 2016
Alunni classe 5°
1 esperto esterno
Casano Basso
PROGETO LUDICO-MOTORIO
Coordinazione motoria Regole di gioco Gioco leale
Ottobre/ Giugno 2016
Alunni di tutte le classi
Docenti di classe + 1 esperto esterno
Isola
EUREKA! FUNZIONA
Promuovere il sapere tecnico
Ottobre/ Marzo 2016
Alunni classe 3°-5°
Docenti di classe + esperti
Isola
67
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TITOLO OBIETTIVI TEMPI DESTINATARI DOCENTI
RECUPERO DI MATEMATICA
Rimuovere lacune o difficoltà temporanee Facilitare acquisizioni dei contenuti Soddisfare necessità di chiarimento Ampliare conoscenze di ciascuno Stimolare capacità cognitive di ciascun alunno e acquisizione di un’adeguata autonomia operativa Incrementare capacità di problem-solving
Febbraio/Maggio 2016
Gli alunni con difficoltà di apprendimento nelle aree logico-matematica
1 docente
LABORATO RIO DI SCIENZE: ENNEACIELLE
Riconoscere le proprietà della materia e i suoi costituenti Completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica, effettuando esperienze pratiche diversificate Formulare spiegazioni di fatti e fenomeni osservati, in base ai dati raccolti o ai risultati ottenuti Relazionare le attività sperimentali svolte mediante una relazione scientifica Sperimentare l’esecuzione di alcune analisi chimiche
Ottobre/ Dicembre 2016
Gli alunni di due classi seconde
1 docente
68
CHIMICA E COLORI
Formulare un percorso didattico anche pluridisciplinare che leghi i principi base della chimica con il colore soprattutto nei suoi aspetti industriali relativi a vernici e tinture
Febbraio/Aprile 2016
Alunni delle classi seconde
3 docenti con il coinvolgimento di FEDERCHIMICA
RECUPERO DI ITALIANO
Fornire agli alunni ulteriori strategie per i processi di apprendimento della lingua italiana Migliorare le competenze relative all’analisi logica
Febbraio/ Maggio 2016
Gli alunni delle classi 2B e 1B
1 docente
RECUPERO DI ITALIANO
Far acquisire agli alunni ulteriori strategie per i processi di apprendimento della lingua italiana
Febbraio/ Maggio 2016
Gli alunni delle classi 3A e 3B
1 docente
BANCHI IN VOLO
Confrontarsi con paesi differenti,conoscendo Ne abitudini e stili di vita sulla base di cibi,manufatti, oggetti di uso quotidiano Potenziare le percezioni sensoriali, in particolare olfattive e gustative
Gennaio/ Maggio 2016
Gli alunni delle classi 1A ,1B , 1C
1 docente
LABORATORIO DI CERAMICA
Stimolare la creatività Capacità di progettare una forma partendo da una materia grezza (la creta), seguendo le fasi della manipolazione, della essicazione, della cottura ( biscotto) e della smaltatura
Novembre/ Maggio 2016
Gli alunni delle classi 3°
1 docente
69
PROGETTI TRASVERSALI
TITOLO OBIETTIVI TEMPI DESTINATARI DOCENTI
“LUNA UNA CITTA’ DA SCOPRIRE”
Conoscere elementi significativi del passato nell’ambiente di vita Comprendere avvenimenti,fatti e fenomeni della società e della civiltà romana Riconoscere ed esplorare le tracce storiche nel territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico e culturale
Ottobre/ Giugno 2016
Tutti gli alunni delle classi 5° delle scuole primaria
1 docente referente + docenti classi 5°
BIBLIOTECA DI ISTITUTO
Promuovere la lettura Favorire l’integrazione di alunni H,DSA,BES
Settembre/ Giugno 2016
Tutti gli alunni di ogni ordine di scuola
2 docenti scuola secondaria + docenti primaria e infanzia
70
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Acquisire consapevolezza che il proprio corpo è un bene da rispettare e da tutelare, con adeguate scelte comportamentali e abitudini alimentari Attivare comportamenti di prevenzione adeguati, di cura e rispetto verso l’ambiente sociale e naturale
Settembre/ Giugno 2016
Gli alunni delle scuole primarie interessate ed alunni scuola secondaria
1 docente scuola secondaria + 1 docente primaria
UNICEF-VERSO UNA SCUOLA AMICA
Far conoscere i principi stabiliti dalla convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza Promuovere atteggiamenti partecipativi e solidali Partecipare e realizzare progetti comuni Contribuire a realizzare esperienze significative tese a favorire il diritto ad apprendere
Settembre/ Giugno 2016
Gli alunni delle scuole primarie (classi 4°) e della scuola secondaria
1 docente scuola secondaria + docenti classi 4° scuola primaria
CONTINUITA’
Avvicinare gli alunni delle classi 5° di tutto l’istituto, alla scuola secondaria attraverso la progettazione e l’elaborazione del calendario AVIS 2016
Settembre/ Giugno 2016
Alunni classi 5°+
71
INDICE
PREMESSA
p. 2
PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA p. 3
L’APPROCCIO DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
p. 5
LA SCUOLA E IL SUO TERRITORIO
p. 8
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E ORARIO DI FUNZIONAMENTO
p. 12
LA NOSTRA UTENZA p. 18
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO p. 19
FORMAZIONE DELLE CLASSI
p. 22
RAPPORTI COLLEGIALI E INDIVIDUALI CON LE FAMIGLIE
p. 23
IL CURRICOLO DI ISTITUTO
p. 25
OBIETTIVI EDUCATIVI – FORMATIVI
p. 27
PIANO DI AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI
p. 39
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
p. 40
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA)
p. 43
72
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI p. 44
LA VALUTAZIONE p. 47
LA GESTIONE DEL POF
p.52
FUNZIONI STRUMENTALI
p. 53
LA VALUTAZIONE DEL P.O.F.
p. 55
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
p. 58
ALLEGATI
p. 70
ALLEGATI
Modello PDP
Modello consiglio orientativo
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
73
P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Per allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA-Legge 170/2010)
Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M.
n. 8 del 6/03/2013)
Alunno/a: __________________________
Classe: ______________
Coordinatore di classe/Team: _________________________
Referente/i DSA/BES____________________________________________
________________________________________________________________
Coordinatore GLI________________________________________________
74
La compilazione del PDP è effettuata dopo un periodo di osservazione dell’allievo, entro il primo
trimestre. Il PDP viene deliberato dal Consiglio di classe/Team, firmato dal Dirigente Scolastico,
dai docenti e dalla famiglia (e dall’allievo qualora lo si ritenga opportuno).
75
SEZIONE A (comune a tutti gli allievi con DSA e altri BES)
Dati Anagrafici e Informazioni Essenziali di
Presentazione dell’Allievo
Cognome e nome allievo/a:________________________________________
Luogo di nascita: __________________________Data____/ ____/ _______
Lingua madre: _________________________________________________
Eventuale bilinguismo: ___________________________________________
1) INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
DA PARTE DI:
SERVIZIO SANITARIO - Diagnosi / Relazione multi professionale:
________________________________
(o diagnosi rilasciata da privati, in attesa di ratifica e certificazione da parte del Servizio Sanitario
Nazionale)
Codice ICD10:________________________________________________
Redatta da: ________________________________in data ___ /___ / ____
Aggiornamenti diagnostici: _________________________________________
Altre relazioni cliniche: ____________________________________________
Interventi riabilitativi: ____________________________________________
ALTRO SERVIZIO - Documentazione presentata alla scuola________
Redatta da:________________________________in data ___ /___ / ____
(relazione da allegare)
CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DOCENTI nell’ambito del quale il caso è
stato segnalato e preso in carico
data ___ /___ / ____
2) INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALLA FAMIGLIA / ENTI
AFFIDATARI(ad esempio percorso scolastico pregresso, ripetenze …)
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
76
____________________________________________________________________
SEZIONE B – PARTE I (allievi con DSA)
Descrizione delle abilità e dei comportamenti
DIAGNOSI SPECIALISTICA
(dati rilevabili, se presenti, nella diagnosi)
OSSERVAZIONE IN CLASSE (dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
LETTURA LETTURA
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
……………………………………………….
VELOCITÀ
Molto lenta Lenta Scorrevole
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
……………………………………………..
CORRETTEZZA
Adeguata Non adeguata (ad esempio
confonde/inverte/sostituisce omette lettere o sillabe
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………
COMPRENSIONE
Scarsa Essenziale Globale Completa-analitica
SCRITTURA SCRITTURA
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………. SOTTO DETTATURA
Corretta Poco corretta
Scorretta
TIPOLOGIA ERRORI
Fonologici Non fonologici
Fonetici
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
…………………………………………………
………………………………………………….
PRODUZIONE AUTONOMA/
ADERENZA CONSEGNA
Spesso Talvolta Mai
CORRETTA STRUTTURA MORFO-SINTATTICA
Spesso Talvolta Mai
CORRETTA STRUTTURA TESTUALE (narrativo, descrittivo, regolativo …)
Spesso Talvolta Mai
CORRETTEZZA ORTOGRAFICA
Adeguata Parziale Non adeguata
USO PUNTEGGIATURA
Adeguata Parziale Non adeguata
77
GRAFIA GRAFIA
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
LEGGIBILE
Sì Poco No
TRATTO
Premuto Leggero Ripassato Incerto
CALCOLO CALCOLO
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Difficoltà visuospaziali (es: quantificazione automatizzata)
spesso talvolta mai
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Recupero di fatti numerici (es: tabelline)
raggiunto parziale non
raggiunto
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Automatizzazione dell’algoritmo procedurale
raggiunto parziale non
raggiunto
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...
Errori di processamento numerico (negli aspetti cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)
spesso talvolta mai
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente)
adeguata parziale non
adeguato
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Capacità di problem solving
adeguata parziale non
adeguata
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Comprensione del testo di un problema
adeguata parziale non
adeguata
78
ALTRE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
(Dati rilevabili se presenti nella diagnosi)
OSSERVAZIONE IN CLASSE
(dati rilevati direttamente dagli insegnanti)
PROPRIETÀ LINGUISTICA PROPRIETÀ LINGUISTICA
difficoltà nella strutturazione della frase
difficoltà nel reperimento lessicale
difficoltà nell’esposizione orale
MEMORIA MEMORIA
Difficoltà nel memorizzare:
categorizzazioni
formule, strutture grammaticali, algoritmi (tabelline, nomi, date …)
sequenze e procedure
ATTENZIONE ATTENZIONE
attenzione visuo-spaziale
selettiva
intensiva
AFFATICABILITÀ AFFATICABILITÀ
Sì poca No
PRASSIE PRASSIE
difficoltà di esecuzione
difficoltà di pianificazione
difficoltà di programmazione e progettazione
ALTRO ALTRO
79
SEZIONE B -PARTE II
Allievi con altri Bisogni Educativi Speciali
(Non DSA) Descrizione delle abilità e dei comportamenti
Rientrano in questa sezione le tipologie di disturbo evolutivo specifico (non DSA) e le situazioni
di svantaggio socioeconomico, culturale e linguistico citate dalla c.m. n. 8 del 06/03/2013
1) DOCUMENTAZIONE GIÀ IN POSSESSO (vedi pag. 3):
o Diagnosi di ____________________________________
o Documentazione altri servizi (tipologia) _______________________________
o Segnalazione del consiglio di classe/team- in data___________________________
2) INFORMAZIONI SPECIFICHE DESUNTE DAI DOCUMENTI SOPRA INDICATI
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
3) DESCRIZIONE DELLE ABILITÀ E DEI COMPORTAMENTI OSSERVABILI A
SCUOLA DA PARTE DEI DOCENTI DI CLASSE
per gli allievi con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, senza diagnosi
specialistica, si suggerisce la compilazione della griglia osservativa di pag. 8;
per gli allievi con Disturbi Evolutivi Specifici si suggerisce l’osservazione e la descrizione
del comportamento e degli apprendimenti sulla base delle priorità di ciascuna disciplina,
anche utilizzando gli indicatori predisposti per gli allievi con DSA (Sezione B parte I).
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
80
___________________________________________________________________________
2La presente griglia costituisce uno strumento elaborato dal prof. R. Trinchero nell’ambito del
Progetto “Provaci ancora Sam”, in virtù del protocollo di intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fondazione per la Scuola dalla Compagnia di San Paolo, Ufficio Pio e Città di Torino.
GRIGLIA OSSERVATIVA2 per ALLIEVI CON BES “III FASCIA”
(Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale)
Osservazione degli INSEGNANTI
Eventuale osservazione
di altri operatori, (es. educatori, ove
presenti)
Manifesta difficoltà di lettura/scrittura 2 1 0 9 2 1 0 9
Manifesta difficoltà di espressione orale 2 1 0 9 2 1 0 9
Manifesta difficoltà logico/matematiche 2 1 0 9 2 1 0 9
Manifesta difficoltà nel rispetto delle regole 2 1 0 9 2 1 0 9
81
LEGENDA
0 L’elemento descritto dal criterio non mette in evidenza particolari problematicità 1 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità lievi o occasionali 2 L’elemento descritto dal criterio mette in evidenza problematicità rilevanti o reiterate 9 L’elemento descritto non solo non mette in evidenza problematicità, ma rappresenta un “punto di forza” dell’allievo, su cui fare leva nell’intervento
Manifesta difficoltà nel mantenere l’attenzione durante le spiegazioni
2 1 0 9 2 1 0 9
Non svolge regolarmente i compiti a casa 2 1 0 9 2 1 0 9
Non esegue le consegne che gli vengono proposte in classe
2 1 0 9 2 1 0 9
Manifesta difficoltà nella comprensione delle consegne proposte
2 1 0 9 2 1 0 9
Fa domande non pertinenti all’insegnante/educatore 2 1 0 9 2 1 0 9
Disturba lo svolgimento delle lezioni (distrae i compagni, ecc.)
2 1 0 9 2 1 0 9
Non presta attenzione ai richiami dell’insegnante/educatore
2 1 0 9 2 1 0 9
Manifesta difficoltà a stare fermo nel proprio banco
2 1 0 9 2 1 0 9
Si fa distrarre dai compagni 2 1 0 9 2 1 0 9
Manifesta timidezza 2 1 0 9 2 1 0 9
Viene escluso dai compagni dalle attività scolastiche
2 1 0 9 2 1 0 9
Viene escluso dai compagni dalle attività di gioco 2 1 0 9 2 1 0 9
Tende ad autoescludersi dalle attività scolastiche 2 1 0 9 2 1 0 9
Tende ad autoescludersi dalle attività di gioco/ricreative
2 1 0 9 2 1 0 9
Non porta a scuola i materiali necessari alle attività scolastiche
2 1 0 9 2 1 0 9
Ha scarsa cura dei materiali per le attività scolastiche (propri e della scuola)
2 1 0 9 2 1 0 9
Dimostra scarsa fiducia nelle proprie capacità 2 1 0 9 2 1 0 9
82
SEZIONE C - (comune a tutti gli allievi con DSA e altri BES)
C.1 Osservazione di Ulteriori Aspetti
Significativi
MOTIVAZIONE
Partecipazione al dialogo educativo □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Consapevolezza delle proprie difficoltà □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Consapevolezza dei propri punti di forza
□ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Autostima □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA
Regolarità frequenza scolastica □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Accettazione e rispetto delle regole □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Rispetto degli impegni □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Accettazione consapevole degli strumenti compensativi e delle misure dispensative
□ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
Autonomia nel lavoro □ Molto Adeguata
□ Adeguata □ Poco
Adeguata
□ Non
adeguata
STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO
Sottolinea, identifica parole chiave … Efficace Da potenziare
Costruisce schemi, mappe o diagrammi
Efficace Da potenziare
Utilizza strumenti informatici (computer, correttore ortografico, software …)
Efficace Da potenziare
Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature …)
Efficace Da potenziare
Altro
…………………………………………………………………………………………
83
…………………………………………….
84
APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE
Pronuncia difficoltosa
Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di base
Difficoltà nella scrittura
Difficoltà acquisizione nuovo lessico
Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale
Notevoli differenze tra produzione scritta e orale
Altro:
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
INFORMAZIONI GENERALI FORNITE DALL’ALUNNO/STUDENTE
Interessi, difficoltà, attività in cui si sente capace, punti di forza, aspettative, richieste…
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
85
C. 2 PATTO EDUCATIVO Si concorda con la famiglia e lo studente:
Nelle attività di studio l’allievo:
è seguito da un Tutor nelle discipline: ______________________________
con cadenza: □ quotidiana □ bisettimanale □ settimanale □ quindicinale
è seguito da familiari
ricorre all’aiuto di compagni
utilizza strumenti compensativi
altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………….. Strumenti da utilizzare nel lavoro a casa strumenti informatici (pc, videoscrittura con correttore ortografico,…)
tecnologia di sintesi vocale
appunti scritti al pc
registrazioni digitali
materiali multimediali (video, simulazioni…)
testi semplificati e/o ridotti
fotocopie
schemi e mappe
altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………….. Attività scolastiche individualizzate programmate
attività di recupero
attività di consolidamento e/o di potenziamento
attività di laboratorio
attività di classi aperte (per piccoli gruppi)
attività curriculari all’esterno dell’ambiente scolastico
attività di carattere culturale, formativo, socializzante
altro ………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………..
86
SEZIONE D: INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI
D.1: STRATEGIE DI
PERSONALIZZAZIONE/INDIVIDUALIZZAZIONE
TAB. MISURE DISPENSATIVE, STRUMENTI COMPENSATIVI, STRATEGIE DIDATTICHE
(vedi quadro riassuntivo - sezione E)
DISCIPLINA o AMBITO DISCIPLINARE
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE
OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI se necessari (conoscenze/competenze)
PARAMETRI DI VALUTAZIONE
MATERIA ………………. Firma docente: ……………….
MATERIA ……………… Firma docente: ………………
87
DISCIPLINA o AMBITO DISCIPLINARE
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE
OBIETTIVI DISCIPLINARI PERSONALIZZATI se necessari (conoscenze/competenze)
PARAMETRI DI VALUTAZIONE
MATERIA ………………. Firma docente: ……………….
MATERIA ………………. Firma docente: ……………….
MATERIA ………………. Firma docente: ……………….
88
89
SEZIONE E: Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi e delle
misure dispensative - parametri e criteri per la verifica/valutazione
MISURE DISPENSATIVE3 (legge 170/10 e linee guida 12/07/11) E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE
D1. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe
D2. Dispensa dall’uso dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento
D3. Dispensa dall’uso del corsivo e dello stampato minuscolo
D4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti
D5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna
D6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie
D7. Dispensa dall’utilizzo di tempi standard
D8. Riduzione delle consegne senza modificare gli obiettivi
D9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare, senza modificare gli obiettivi
D10. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni di più materie
D11. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling
D12. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato sintesi vocale, mappe, schemi, formulari
D13. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare supporti multimediali
D14. Accordo sui tempi e sulle modalità delle interrogazioni
D15. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi
D16. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento e/o arricchimento con una discussione orale); riduzione al minimo delle domande a risposte aperte
D17. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale
D18. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione
D19. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)
D20. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli nella risoluzione dei problemi
D21. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici
D22. Altro
3 Si ricorda che per molti allievi (es. con DSA o svantaggio), la scelta della dispensa da un obiettivo di apprendimento deve
rappresentare l’ultima opzione.
90
STRUMENTI COMPENSATIVI (legge 170/10 e linee guida 12/07/11)
C1. Utilizzo di computer e tablet (possibilmente con stampante)
C2. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) e con tecnologie di sintesi vocale (anche per le lingue straniere)
C3. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).
C4. Utilizzo del registratore digitale o di altri strumenti di registrazione per uso personale
C5. Utilizzo di ausili per il calcolo (tavola pitagorica, linee dei numeri…) ed eventualmente della calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice vocale)
C6. Utilizzo di schemi, tabelle, mappe e diagrammi di flusso come supporto durante compiti e verifiche scritte
C7. Utilizzo di formulari e di schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche scritte
C8. Utilizzo di mappe e schemi durante le interrogazioni, eventualmente anche su supporto digitalizzato (presentazioni multimediali), per facilitare il recupero delle informazioni
C9. Utilizzo di dizionari digitali (cd rom, risorse on line)
C10. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali)
C11. Altro_______________________________________________________________________
NB: In caso di esame di stato, gli strumenti adottati dovranno essere indicati nella riunione preliminare per l’esame conclusivo del primo ciclo e neldocumento del 15 maggio della scuola secondaria di II grado (DPR 323/1998; DM 5669 del 12/07/2011; artt 6-18 OM. n. 13 del 2013) in cui il Consiglio di Classe dovrà indicare modalità, tempi e sistema valutativo previsti-VEDI P. 19
PROPOSTE DI ADEGUAMENTI-ARRICCHIMENTI DELLA DIDATTICA “PER LA CLASSE” IN
RELAZIONE AGLI STRUMENTI/STRATEGIE INTRODOTTI PER L’ALLIEVO CON BES4
Strumenti/strategie di potenziamento-compensazione
scelti per l’allievo
Proposte di modifiche per la classe
4 Si ricorda che molti strumenti compensativi non costituiscono un ausilio “eccezionale” o alternativo a quelli utilizzabili
nella didattica “ordinaria” per tutta la classe; al contrario, essi possono rappresentare un’ occasione di arricchimento e
differenziazione della didattica a favore di tutti gli studenti (come ad esempio per quanto riguarda l’uso delle mappe
concettuali o di altri organizzatori concettuali e di supporti informatici ). Si consiglia di esplicitare/documentare i
miglioramenti della didattica per tutti in tal senso, attraverso la compilazione della tabella sopra riportata. Tali azioni
contribuiranno all’individuazione/integrazione di processi di miglioramento dell’inclusione scolastica da esplicitare nel Piano
Annuale dell’Inclusione (PAI) e favoriranno il raccordo tra i documenti.
91
INDICAZIONI GENERALI PER LA VERIFICA/VALUTAZIONE
o Valutare per formare (per orientare il processo di insegnamento-apprendimento)
o Valorizzare il processo di apprendimento dell’allievo e non valutare solo il prodotto/risultato
o Predisporre verifiche scalari
o Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
o Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera) ove necessario
o Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali
o Favorire un clima di classe sereno e tranquillo, anche dal punto di vista dell’ambiente fisico (rumori, luci…)
o Rassicurare sulle conseguenze delle valutazioni
PROVE SCRITTE
o Predisporre verifiche scritte accessibili, brevi, strutturate, scalari
o Facilitare la decodifica della consegna e del testo
o Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto che della forma
o Introdurre prove informatizzate
o Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
PROVE ORALI
Gestione dei tempi nelle verifiche orali
Valorizzazione del contenuto nell’esposizione orale, tenendo conto di eventuali difficoltà espositive IMPIANTO VALUTATIVO PERSONALIZZATO (anche per gli esami conclusivi dei cicli)
Disciplina Misure
dispensative
Strumenti
compensativi
Tempi
aggiuntivi
Criteri
valutativi
Altro
92
Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato, nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno.
FIRMA DEI DOCENTI
COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA
FIRMA DEI GENITORI
___________________________
___________________________
FIRMA DELL’ALLIEVO (per la scuola sec. di II gr.)
___________________________
__________________, lì ___________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
________________________________
93
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di ORTONOVO (ISA 16 – LA SPEZIA)
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
CONSIGLIO ORIENTATIVO
Ortonovo, lì …………………………..(mettere data Consiglio di classe)
Alunn….._____________________________________________cl3^ sez. _________
Il Consiglio di classe, tenuto conto della preparazione culturale raggiunta dall’alunno/a e delle sue capacità di concentrazione e di impegno nell’affrontare le difficoltà, tenuto conto delle attitudini manifestate nel corso del triennio, propone il seguente consiglio orientativo:
completamento dell’obbligo scolastico e formativo attraverso la frequenza al corso di studi di seguito indicato:
LICEI (*)……………………………………………………………………..……………………………………...
ISTITUTI TECNICI (*)…………………………………………………………………………………………….
ISTITUTI PROFESSIONALI (*)……………………………………………..............................................
FORMAZIONE PROFESSIONALE di durata triennale (*)……………………………………………...
Si segnalano particolari attitudini in (*)………………………………………………………………..
Per il Consiglio di Classe - Il Coordinatore (*)specificare se ritenuto necessario
……………………………..
94
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue
1. Dati personali
- Cognome ……………………………………………nome…………………………m…f…….. - data di nascita………………………………………….
- nazionalità ……………………………………….luogo di nascita……………………………….
- se immigrato, data di arrivo in Italia …………………………………………………………….
- presenza di altri fratelli o sorelle Sì No
(se Sì) età………….scuola e classe …………………………………………………….……
età………….scuola e classe …………………………………………………….……
2. Storia scolastica del/la bambino/a - inserimento scolastico attuale ………………………………………………………………
- inserimento scolastico precedente, in Italia (descrivere in maniera approfondita se ha frequentato - nido,……………… (per quanto tempo)……………………………………………………. - scuola materna, ….. “ …………………………………………………… - scuola primaria…… “ …………………………………………………… - scuola media……… “ …………………………………………………….
- inserimento scolastico nel paese d'origine (specificare a che età è iniziata la
scolarizzazione, la durata , l’organizzazione degli studi ) ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………...……………………..
……………………………………………………………...……………………………………….
3 Comunicazione linguistica
Pratiche linguistichequotidiane - qual è la lingua d'origine, la lingua familiare?………………………….………………….. - il bambino la capisce? …………………………………………….………………………….
- il bambino la parla? …………………………………………………………………………..
- è una lingua anche scritta o solo orale ?…………………………………………………….
- se è scritta, sa scrivere nella lingua d'origine ?…………………………………………….
- Quale lingua usa : con i genitori ?…………………………………………………………………………………..
con i fratelli ?…………………………………………………………………………………….
con gli amici? …………………………………………………………………………………..
- Il bambino frequenta corsi di insegnamento della lingua d'origine in Italia Sì No (se SÌ, da chi sono organizzati, in quali sedi e orari)
………….……………………………………………………………………………………….. .. …………………………………………………………………………………………………
4 Altre lingue conosciute
- ha imparato altre lingue Sì No (se Sì specificare quali) ……………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………………….
5 Conoscenzadell'italiano - Dove ha imparato l’italiano? …………………………………………………………………………
Livello di competenze nell’italiano
Comprensione italiano orale Livello principiante
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Non comprende alcuna parola __ Comprende singole parole __
Livello A1 Comprende espressioni familiari e frasi molto semplici __ Comprende semplici domande formulate in modo lento e chiaro __
Livello A2 Individua l’essenziale di una conversazione,se si parla in modo lento e chiaro __ Comprende l’essenziale di una spiegazione semplice a lui diretta __ Comprensione italiano scritto
Livello principiante Non conosce il sistema alfabetico __ Sa leggere e comprendere qualche parola scritta __ Legge parole e frasi senza comprendere il significato __
Livello A1 Comprende semplici domande e frasi Su argomenti di studio comprende testi molto semplificati con frasi elementari
Livello A2 Comprende il senso generale di un testo elementare su temi noti __ Comprende un testo di studio semplificato con frasi strutturate in modo semplice
Produzione dell’italiano orale Livello principiante Non si esprime in italiano __
Comunica con molta difficoltà __ Comunica con frasi composte da singole parole __
Livello A1 Sa porre e rispondere a domande semplici __ Sa usare espressioni quotidiane per soddisfare bisogni concreti __ Sa comunicare in modo semplice se l’interlocutore collabora __
Livello A2 Sa produrre messaggi semplici su temi quotidiani e scolastici ricorrenti __ Sa descrivere in modo semplice fatti legati alla propria provenienza , formazione e ambiente. Produzione dell’italiano scritto
Livello principiante
Non sa scrivere l’alfabeto latino __ Scrive qualche parola in italiano __ Livello A1 Sa scrivere sotto dettatura frasi semplici __ Sa produrre brevi frasi con lo spunto di immagini e domande __ Livello 2
Sa produrre un testo semplice con la guida di un questionario __ Se opportunamente preparato,sa produrre un testo semplice anche se con alcuni errori__
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Il Quadro di Riferimento Europeo delle Lingue
A1 A2 B1 B2 C1 C2
Riesco a riconoscere parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia e al mio ambiente, purché le persone parlino lentamente e chiaramente.
Riesco a capire espressioni e parole di uso molto frequente relative a ciò che mi riguarda direttamente (per es. informazioni di base sulla mia persona e sulla mia famiglia, gli acquisti, l’ambiente circostante e il lavoro). Riesco ad afferrare l'essenziale di messaggi e annunci brevi, semplici e chiari.
Riesco acapire
gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari, che affronto frequentemente al lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc. Riesco a
capire l'essenziale di molte trasmissioni radiofoniche e televisive su argomenti di attualità o temi di mio interesse personale o professionale, purché il discorso sia relativamente lento e chiaro.
Riesco a capire discorsi di una certa lunghezza e conferenze e a seguire argomentazioni anche complesse purché il tema mi sia relativamente familiare. Riesco a capire la maggior parte dei notiziari e delle trasmissioni TV che riguardano fatti d’attualità e la maggior parte dei film in lingua standard.
Riesco a capire un discorso lungo anche se non è chiaramente strutturato e le relazioni non vengono segnalate, ma rimangono implicite. Riesco a capire senza troppo sforzo le trasmissioni televisive e i film.
Non ho alcuna difficoltà a capire qualsiasi tipo di lingua parlata, sia dal vivo sia trasmessa, anche se il discorso è tenuto in modo veloce da un madrelingua, purché abbia il tempo di abituarmi all'accento.
Riesco a capire i nomi e le parole che mi sono familiari e frasi molto semplici, per es. quelle di annunci, cartelloni, cataloghi.
Riesco a leggere testi molto brevi e semplici e a trovare informazioni specifiche e prevedibili in materiale di uso quotidiano, quali pubblicità, programmi, menù e orari. Riesco a capire lettere personali semplici e brevi.
Riesco a capire testi scritti di uso corrente legati alla sfera quotidiana o al lavoro. Riesco a capire la descrizione di avvenimenti, di sentimenti e di desideri contenuta in lettere personali. Riesco a leggere un quotidiano lentamente e a volte con l'ausilio di un dizionario.
Riesco a leggere articoli e relazioni su questioni d’attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato. Riesco a comprendere un testo narrativo contemporaneo. Riesco a identificare i punti essenziali con una lettura rapida (ad esempio lettura di un quotidiano, anche in versione website).
Riesco a capire testi letterari e informativi lunghi e complessi e so apprezzare le differenze di stile. Riesco a capire articoli specialistici e istruzioni tecniche piuttosto lunghe, anche quando non appartengono al mio settore. Riesco a leggere qualunque documento scorrevolmente
Riesco a capire con facilità praticamente tutte le forme di lingua scritta inclusi i testi teorici, strutturalmente o linguisticamente complessi, quali manuali, articoli specialistici e opere letterarie. Riesco a leggere qualunque documento che comprenda varietà linguistiche non standard (inglese di altre epoche, dialetti, sigle, gerghi
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specifici, ecc.)
A1 A2 B1 B2 C1 C2
Riesco a interagire in modo semplice se l’interlocutore è disposto a ripetere o a riformulare più lentamente certe cose e mi aiuta a formulare ciò che cerco di dire. Riesco a porre e a rispondere a domande semplici su argomenti molto familiari o che riguardano bisogni immediati.
Riesco a comunicare affrontando compiti semplici e di routine che richiedano solo uno scambio semplice e diretto di informazioni su argomenti e attività consuete. Riesco a partecipare a brevi conversazioni, anche se di solito non capisco abbastanza per riuscire a sostenere la conversazione.
Riesco ad affrontare molte delle situazioni che si possono presentare viaggiando in una zona dove si parla la lingua. Riesco a partecipare, senza essermi preparato, aconversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana (per es. la famiglia, gli hobby, il lavoro, i viaggi e i fatti d'attualità).
Riesco a comunicare con un grado di spontaneità e scioltezza sufficiente per interagire in modo normale con parlanti nativi. Riesco a partecipare attivamente a una discussione in contesti familiari,esponendo e sostenendo le mie opinioni.
Riesco ad esprimermi in modo sciolto e spontaneo senza dover cercaretroppo le parole. Riesco ad usare la lingua in modo flessibile ed efficace nelle relazioni sociali e professionali. Riesco a formulare idee e opinioni in modo preciso e a collegare abilmente i miei interventi con quelli di altri interlocutori.
Riesco a partecipare senza sforzi a qualsiasi conversazione e discussione ed ho familiarità con le espressioni idiomatiche e colloquiali. Riesco ad esprimermi con scioltezza e a rendere con precisione sottili sfumature di significato. In caso di difficoltà, riesco a ritornare sul discorso e a riformularlo in modo così scorrevole che difficilmente qualcuno se ne accorge.
Riesco a usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abito e la gente che conosco.
Riesco ad usare una serie di espressioni e frasi per descrivere con parole semplici la mia famiglia ed altre persone, le mie condizioni di vita, la carriera scolastica e il mio lavoro attuale o il più recente.
Riesco a descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze e avvenimenti, i miei sogni, le mie speranze e le mie ambizioni. Riesco a motivare e spiegare brevemente opinioni e progetti. Riesco a narrare una storia e la trama di un libro o di un film e a descrivere le mie impressioni.
Riesco a esprimermi in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che mi interessano. Riesco a esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni.
Riesco a presentare descrizioni chiare e articolate su argomenti complessi, integrandovi temi secondari, sviluppando punti specifici e concludendo il tutto in modo appropriato.
Riesco a presentare descrizioni o argomentazioni chiare e scorrevoli, in uno stile adeguato al contesto e con una struttura logica efficace, che possa aiutare il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare.
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A1 A2 B1 B2 C1 C2
Riesco a scrivere una breve e semplice cartolina, per es. per mandare i saluti dalle vacanze. Riesco a compilare moduli con dati personali scrivendo per es. il mio nome, la nazionalità e l’indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo.
Riesco a prendere semplici appunti e a scrivere brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per es. per ringraziare qualcuno.
Riesco a scrivere testi semplici e coerenti su argomenti a me noti o di mio interesse. Riesco a scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni. Riesco a compilare, anche se con errori, il mio curriculum vitae.
Riesco a scrivere testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti che mi interessano. Riesco a scrivere saggi e relazioni, fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione. Riesco a scrivere lettere mettendo inevidenza il significato che attribuisco personalmente agli avvenimenti e alle esperienze. Riesco a compilare agevolmente il mio curriculum vitae.
Riesco a scrivere testi chiari e ben strutturati sviluppando analiticamente il mio punto di vista. Riesco a scrivere lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritengo salienti. Riesco a scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intendo rivolgermi.
Riesco a scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente appropriati. Riesco a scrivere lettere, relazioni e articoli complessi, supportando il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. Riesco a scrivere riassunti e recensioni di opere letterarie e di testi specialistici.