ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI”Unità di apprendimento n° 2: gli esperimenti di...

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1 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate : Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________ Docente Beatrice Falistocco MATERIA Attività Alternative Classe Sez. D Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe. Principio guida La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni formative e/o lavorative che incontrerà nel percorso di crescita personale e/o professionale. Pertanto le Attività Alternative alla Religione Cattolica hanno il compito di aiutare lo studente a conoscere e comprendere le relazioni tra gli elementi del reale, a conoscere i propri diritti come cittadino di società complesse e le conseguenti responsabilità sul piano sociale oltre che individuale. Tali conoscenze e competenze si prefiggono infine il compito di sviluppare una progettualità e consapevolezza critica (capacità di prevedere le conseguenze) rispetto alle proprie azioni e ai comportamenti altrui. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): Percezione del valore dei diritti umani e della necessità del rispetto degli stessi facendo anche riferimento alle condizioni che, nelle dinamiche delle relazioni sociali, tendono a scardinare il rispetto umano. Comprensione della necessità della proclamazione dei diritti universali dell’uomo e dell’importanza dell’esistenza di una organizzazione internazionale per la salvaguardia degli stessi. Comprensione dell’importanza della sensibilizzazione, di tutti i cittadini del mondo, verso i diritti universali dell’uomo e della promozione degli stessi per migliorare la qualità della vita degli esseri umani. 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Capacità di ascolto e di attenzione verso gli altri. Capacità di confronto attivo con i coetanei. 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) La classe è costituita da n° 9 alunni. Riscontro una mancanza di abitudine all’ascolto dell’altro, alla messa in discussione del proprio pensiero e all’avvio di strategie di concertazione e collaborazione con i coetanei al fine del raggiungimento di un bene comune (es l’apprendimento o la conoscenza di un argomento). a. s. 2012-2013 PIANO DI LAVORO

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente Beatrice Falistocco MATERIA Attività Alternative Classe I° Sez. D

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica c l asse .

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo

l’intero arco della vita. Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni formative e/o lavorative che incontrerà nel percorso di crescita personale e/o professionale. Pertanto le Attività Alternative alla Religione Cattolica hanno il compito di aiutare lo studente a conoscere e comprendere le relazioni tra gli elementi del reale, a conoscere i propri diritti come cittadino di società complesse e le conseguenti responsabilità sul piano sociale oltre che individuale. Tali conoscenze e competenze si prefiggono infine il compito di sviluppare una progettualità e consapevolezza critica (capacità di prevedere le conseguenze) rispetto alle proprie azioni e ai comportamenti altrui. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei):

Percezione del valore dei diritti umani e della necessità del rispetto degli stessi facendo anche riferimento alle condizioni che, nelle dinamiche delle relazioni sociali, tendono a scardinare il rispetto umano. Comprensione della necessità della proclamazione dei diritti universali dell’uomo e dell’importanza dell’esistenza di una organizzazione internazionale per la salvaguardia degli stessi. Comprensione dell’importanza della sensibilizzazione, di tutti i cittadini del mondo, verso i diritti universali dell’uomo e della promozione degli stessi per migliorare la qualità della vita degli esseri umani.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

Capacità di ascolto e di attenzione verso gli altri. Capacità di confronto attivo con i coetanei.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate)

La classe è costituita da n° 9 alunni. Riscontro una mancanza di abitudine all’ascolto dell’altro, alla messa in discussione del proprio pensiero e all’avvio di strategie di concertazione e collaborazione con i coetanei al fine del raggiungimento di un bene comune (es l’apprendimento o la conoscenza di un argomento).

a. s. 2012-2013

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Il numero degli studenti può variare nel corso dell’anno scolastico in quanto è consentito scegliere di seguire l’insegnamento della Religione Cattolica in qualsiasi momento lo studente ne faccia esplicita richiesta, e viceversa è possibile accedere all’insegnamento delle Attività Alternative in qualsiasi momento lo studente ne faccia esplicita richiesta.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a

disposizione; es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

Monte ore annuale = 1 ora a settimana x 33 settimane = 33 ore. n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 1: gli esperimenti di Stanley Milgram e la teoria sull’obbedienza. n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 2: gli esperimenti di Solomon Asch e la teoria sul conformismo sociale. n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 3: gli esperimenti di Philip Zimbardo e la teoria sulla deindividuazione. n° 5 ore. Unità di apprendimento n° 4: la teoria dell’identità sociale. n° 13 ore. Unità di apprendimento n° 5: lettura, discussione e commento dei primi 10 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (ONU, 1948).

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.)

Utilizzo di fotocopie e dettatura di appunti (in quanto i ragazzi non sono dotati di libro relativo ai contenuti trattati, hanno solo alcuni paragrafi del capitolo 16 del libro CITTADINANZA E COSTITUZIONE, Viola Ardone e Giuliana Pianura, Ed. G. d’Anna), lettura di quotidiani, visione DVD, visione di filmati e documenti attraverso l’uso di internet.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

(indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

Verifica orale dei contenuti appresi: verifica della conoscenza, per linee essenziali, degli argomenti trattati anche attraverso simulazione di situazioni problematiche che devono essere analizzate e discusse in gruppo, al fine di arrivare ad una soluzione concertata. 1) Livello di conoscenza dell’argomento affrontato utilizzando anche tecniche legate al carattere artistico del Liceo (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4). 2) Livello della capacità di esporre gli argomenti usando un linguaggio appropriato e di addurre motivazioni, coerenti e consequenziali sul piano logico, al proprio pensiero (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4); 3) Grado di partecipazione al lavoro di gruppo: nelle discussioni e nel confronto con i coetanei (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4; connesso con i seguenti indicatori: continuativo +1-discontinuo -1); 4) Capacità di concertazione all’interno del gruppo (messa in discussione del proprio punto di vista e mediazione per il raggiungimento di una soluzione comune):(insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4). Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 3 a 6 = il punteggio finale è insufficiente Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 7 a 10 = il punteggio finale è sufficiente Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 11 a 14 = il punteggio finale è buono Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 15 a 17 = il punteggio finale è ottimo

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

1) Livello di conoscenza degli argomenti affrontati nel corso dell’anno scolastico utilizzando anche tecniche legate al carattere artistico del Liceo (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona =

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punti 3, ottima = punti 4). 2) Livello della capacità di esporre gli argomenti usando un linguaggio appropriato e di addurre motivazioni, coerenti e consequenziali sul piano logico, al proprio pensiero (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4); 3) Grado di partecipazione al lavoro di gruppo: nelle discussioni e nel confronto con i coetanei (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4; connesso con i seguenti indicatori: continuativo +1-discontinuo -1); 4) Capacità di concertazione all’interno del gruppo (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4); 5) Rispetto del regolamento d’Istituto (deve essere richiamato al rispetto dello stesso: spesso = punti 1, qualche volta = punti 2, raramente = punti 3 , mai =punti 4); 6) Disponibilità e rispetto verso i coetanei e verso insegnanti (insufficiente = punti 1, sufficiente = punti 2, buona = punti 3, ottima = punti 4) Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 5 a 9 = il punteggio finale è insufficiente Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 10 a 15 = il punteggio finale è sufficiente Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 16 a 20 = il punteggio finale è buono Se l’alunno ottiene un punteggio che va da 21 a 25 = il punteggio finale è ottimo Nella classe non ci sono studenti con obiettivi minimi.

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) Sono stati concordati sommariamente con i colleghi del consiglio di classe, ma verranno programmati con più precisione durante lo svolgimento delle lezioni (es elaborati previsti dall’insegnante di italiano su questioni riguardanti i diritti umani) e durante la realizzazione dei progetti, nel corso dell’anno scolastico. 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella

programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

Non previsto .

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione1>.

(modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

1 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

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a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza è necessario partire dalla matrice cognitiva dell’alunno in modo che possa collegare il nuovo contenuto con le conoscenze pregresse. b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_ lo stimolo cognitivo deve essere diverso e coinvolgere attivamente lo studente ( in alcuni casi, ad esempio, faremo una simulazione degli esperimenti di Solomon Asch sul conformismo sociale chiedendo la partecipazione attiva di uno studente che svolga il ruolo di soggetto sperimentale e agli altri studenti per fare i complici dello sperimentatore). Non si passerà al nuovo argomento senza aver fatto una sintesi conclusiva del precedente. e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento__ è importante avere chiarezza rispetto alla meta che si persegue, variando opportunamente il percorso a seconda delle richieste guidate dalla motivazione degli studenti. d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” una nuova conoscenza non si acquisisce se non è trattata secondo angolature diverse e integrate sia tra loro che con gli argomenti trattati precedentemente. Non si passerà al nuovo argomento senza aver fatto una sintesi conclusiva del precedente.

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario ovvero riproporre con continui approfondimenti e integrazioni i concetti affrontati. Utilizzando come criteri l’estensione (arricchimento di significati) e l’intensità (approfondimento) degli argomenti.

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

Ovvero i collegamenti con gli argomenti delle altre materie d’insegnamento, è necessario perciò il confronto con i colleghi.

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi L’oggetto di apprendimento è padroneggiato se lo studente è capace di utilizzare altri codici per esprimerlo (ad esempio quello iconico).

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul

piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed

autori)

a) direzione, per: dare informazioni di base che hanno la funzione di guidare lo studente nell’affrontare il nuovo argomento. b) tutoraggio, per: supervisionare il lavoro dei singoli o del gruppo. c) autonomia, per: ricercare fonti di informazione, organizzare il lavoro di gruppo (ricerca di materiale, proposta di tematiche da affrontare). d) alternanza dei ruoli comunicativi, per creare, all’interno del processo di insegnamento/apprendimento spazi di riflessione e di corresponsabilità interlocutoria, per riconoscere e legittimare l’interlocutore, cooperare con lui nella costruzione di significati e

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prospettive condivise.

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nell’esporre i concetti che riassumono i contenuti formativi degli argomenti trattati, e nell’esporre le motivazioni alla base del proprio pensiero

b) procedurale, nell’utilizzo di internet o nell’uso del computer

c) problem solving, nella: analisi di possibili soluzioni di problematiche legate a vicende realistiche ricavate dalla lettura di quotidiani, o proposte dall’insegnante.

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: possibilità di trovare nel linguaggio iconico un canale di espressione.

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che

sta sviluppando, nella: analisi, previsione di possibili conseguenze e valutazione degli elementi di criticità.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Non previsti

Siena, 20/ 11/ 2012 Firma * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A << Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI”

con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223

Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131

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• Docente___Cecilia Martinelli____________ MATERIA_____Italiano, Cittadinanza e Costituzione Classe ___I___ Sez._D______

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica c l asse .

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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Lo studio delle materie letterarie nel biennio sarà finalizzato, oltre che al conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari, alla formazione dello studente in quanto cittadino consapevole e capace di autonomia critica. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): In riferimento a quanto concordato in sede di dipartimento umanistico tenendo conto delle competenze che sono oggetto di certificazione in uscita dal periodo del biennio per l'asse dei linguaggi, tenendo conto che il percorso di acquisizione di dette competenze riguarderà necessariamente gli obiettivi sia della prima che della seconda classe, si stabiliscono i seguenti obiettivi: Lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Cittadinanza e Costituzione: Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente; Prendere coscienza attiva dei propri diritti di studente/cittadino nell’ambito della comunità sociale e politica dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero. Per quanto concerne gli obiettivi formativi trasversali, si rimanda a quanto concordato dal Consiglio di Classe così come indicato nel Piano di Lavoro del C.d.C. 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Data la specificità della classe, composta anche da alcuni studenti non madrelingua italiani in possesso di competenze linguistiche diversificate e da un’alunna certificata DSA che da dicembre seguirà gli obiettivi minimi, i prerequisiti consisteranno essenzialmente in una conoscenza della lingua italiana risultante in competenze di comunicazione scritta e orale intermedie e in analoghe capacità di comprensione di un testo scritto; prerequisiti necessari saranno considerati inoltre il corretto approccio con lo studio e con la disciplina di classe, l'attenzione e l'apertura all'apprendimento di corrette e funzionali strategie di studio (appunti, rielaborazione, sintesi ecc.). 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) Il gruppo degli studenti di questa classe si presenta con un discreto livello di conoscenze e competenze di base. Molti di loro mostrano anche di possedere buone potenzialità e interesse per la materia. Tuttavia la classe si mostra qualche volta non del tutto in grado di mantenere un grado di disciplina e autocontrollo adeguati e questo porta talvolta a situazioni faticosamente gestibili, sia nei rapporti fra gli alunni che in quelli con il docente. Un ristretto numero di alunni inoltre ha dato segno di soffrire un certo disagio nei rapporti interpersonali e con l’istituzione scolastica; sono numerose le assenze. Nella classe sono inseriti, oltre ad alcuni alunni di origine straniera ma ben scolarizzati (anche se con permanenti difficoltà nell’italiano scritto dovute al bilinguismo, benché abbiano frequentato la scuola italiana fin dalle elementari), è inserita un’alunna straniera che parla italiano a livelli estremamente elementari e per la quale è richiesto uno standard di verifica differenziato; vi è inoltre un’alunna che segue una programmazione differenziata e una terza alunna certificata DSA, per la quale è stato predisposto e concordato il necessario PDP. 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a disposizione; es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

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I QUADRIMESTRE Italiano:

• Ripasso della grammatica • Introduzione al testo narrativo: la fiaba, la novella • Tipologie testuali: il tema espositivo, la relazione, la tesina, la sintesi

Cittadinanza: • I fondamenti del diritto • Lo stato • La costituzione: la parte introduttiva • Lettura del quotidiano ed approfondimento di temi d'attualità

II QUADRIMESTRE: Italiano:

• Il romanzo, il racconto, i generi letterari attraverso letture antologiche e rielaborazioni scritte. Tipologie testuali: il testo espressivo (il diario, la lettera, il raccontoTotale: 50% del tempo a disposizione).

Lettura individuale e relazione alla classe di almeno due libri di narrativa per ciascuno. Cittadinanza:

• La costituzione: la prima e seconda parte • Lettura del quotidiano ed approfondimento di temi d'attualità.

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.) Libri di testo, LIM e altri strumenti interattivi, quotidiani in edzione cartacea e on line, internet, materiale fornito dalla docente (schemi, mappe concettuali, immagini, video ecc.) attraverso il blog attivato per questo scopo.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

La valutazione è tappa fondamentale del processo educativo. Sarà cura del docente presentare a ogni singolo studente la

sua valutazione secondo criteri di tempestività (immediata nel caso di valutazione orale, con scadenza massimo due

settimane per quella scritta) e di trasparenza (motivando il voto e facendo prendere coscienza allo studente delle lacune e

del raggiungimento degli obbiettivi prefissati). Le verifiche avverranno con cadenza regolare e in quantità

congrua, secondo le indicazioni del Dipartimento. Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia elaborata

nell'ambito del medesimo dipartimento.

Voti

10 - 9 8 7 6 5 4 - 1

1. Correttezza e proprietà linguistica

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi molto ben

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi ben ordinata; il lessico è

Si esprime in modo corretto, il lessico è appropriato, l’uso della punteggiatura è corretto.

Si esprime generalmente in modo corretto; il lessico è sostanzialmente appropriato ma limitato; l’uso

Si esprime in modo scorretto; il lessico è povero e, a tratti, improprio;

Si esprime con gravi e frequenti errori; il lessico è improprio e povero; l’uso

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ordinata; il lessico è ampio e appropriato; l’uso della punteggiatu ra è preciso e sicuro.

appropriato; l’uso della punteggiatura è sicuro.

corretto. della punteggiatura è nel complesso corretto.

l’uso della punteggiatura è a volte impreciso e carente.

della punteggiatura è spesso scorretto e carente.

2. Coerenza con la tipologia scelta e aderenza alla consegna

Ha compreso perfettamente la consegna e ha pienamente corrisposto alla tipologia scelta.

Ha compreso bene la consegna e ha rispettato coerentemente la tipologia scelta.

Ha compreso la consegna e ha rispettato la tipologia scelta in modo adeguato.

Ha sostanzialmente compreso la consegna e ha rispettato la tipologia scelta pur in modo limitato.

Ha compreso solo in parte la consegna e/o ha solo in parte rispettato la tipologia scelta.

Non ha compreso la consegna e non ha rispettato la tipologia scelta.

3. Possesso delle conoscenze, capacità di argomentare ed esprimere giudizi critici e personali

Le conoscenze sono ampie, elaborate in modo approfondito e critico, con contributi personali derivanti da letture e da esperienze personali.

Le conoscenze sono ampie e rielaborate in modo approfondito, con contributi personali.

Le conoscenze sono discrete e rielaborate adeguatamente, con limitati contributi personali.

Le conoscenze sono essenziali ed è sufficiente la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento

Le conoscenze sono modeste; la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento non è adeguata

Mancano le conoscenze e non è capace di orientarsi all’interno dell’argomento

4. Organicità, coerenza, capacità di elaborazione

Lo svolgimento è ben organizzato, con coerenza, completezza ed efficacia.

Lo svolgimento è organico, articolato con coerenza e completezza.

Lo svolgimento è organico e coerente, articolato in modo sufficientemente esauriente.

Lo svolgimento è sostanzialmente coerente e sufficientemente esauriente, ma strutturalmente schematico.

Lo svolgimento è disorganico, non sempre coerente e poco articolato.

Lo svolgimento è assai disorganico, contraddittorio e poco sviluppato.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

Anche per la valutazione finale si osserverà la griglia di cui sopra. La valutazione finale sarà comunque

formulata tenendo conto di tutti gli elementi emersi durante l'intero percorso scolastico dell'anno.

.

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con

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le seguenti eventuali integrazioni.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE *

* Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione2>. (modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che costituiscono il

piano annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a) a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" X

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul

piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed

autori)

a) direzione, per: introduzione al nuovo argomento b) tutoraggio, per: esercitazioni guidate…………………………………

2 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di

istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

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c) autonomia, per: attività di brain storming e per esercizi di autovalutazione…………… d) alternanza dei ruoli comunicativi, per didattica cooperativa legata al lavoro di gruppo

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nella:…verifica scritta e orale, in rapporto agli obiettivi minimi………………

b) procedurale, nella …corretta impostazione di un problema……………..……………

c) problem solving, nella: …attitudine a porsi e a risolvere problemi………………………………………………

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: modalità di presentazione e rielaborazione personale…………………………….………………………..…………………

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva)

da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella: capacità, da parte dell’allievo, di stabilire collegamenti, anche interdisciplinari e di auto valutarsi

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Si prevede l'intervento in itinere laddove necessario sia nell'ambito del quadrimestre, sia

dopo valutazione quadrimestrale. Eventuali interventi pomeridiani saranno effettuati ove vi siano le condizioni e la necessità.

Siena, 15/ 11/ 2012 Firma Cecilia Martinelli * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi

specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.” Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A << Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente___Cecilia Martinelli____________ MATERIA _____Storia e geografia Classe ___I___ Sez._D______

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica c lasse.

Principio guida � La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ'

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. Lo studio delle materie letterarie nel biennio sarà finalizzato, oltre che al conseguimento degli obiettivi trasversali e disciplinari, alla formazione dello studente in quanto cittadino consapevole e capace di autonomia critica. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei): In riferimento a quanto concordato in sede di dipartimento umanistico tenendo conto delle competenze che sono oggetto di certificazione in uscita dal periodo del biennio per l'asse dei linguaggi, tenendo conto che il percorso di acquisizione di dette competenze riguarderà necessariamente gli obiettivi sia della prima che della seconda classe, si stabiliscono i seguenti obiettivi: ●“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. ●“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi,materiali,strumenti). ●“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/ o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. Posta questa premessa, gli obiettivi generali da raggiungere nell’insegnamento di Storia e geografia saranno i seguenti: - saper utilizzare il libro di testo, sintetizzandolo in schemi e scalette - giungere a una conoscenza sufficiente dei fatti storici in sé e nella loro concatenazione spazio- temporale - contestualizzare tali fatti in un quadro di riferimento storico il più preciso possibile - saper leggere un documento storico - saper leggere una cartina storica e geografica - essere in grado di stabilire nessi cronologici e causali nella esposizione di un argomento - acquisire un linguaggio storico il più possibile pertinente e variato - conoscere le principali caratteristiche geografiche, economiche, politiche e sociali dei 5 continenti - comprendere le problematiche economiche, sociali e culturali legate alla globalizzazione 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

Data la specificità della classe, composta anche da alcuni studenti non madrelingua italiani in possesso di

competenze linguistiche diversificate e da un alunno certificato DSA che da dicembre seguirà gli obiettivi

minimi, i prerequisiti consisteranno essenzialmente in una conoscenza di base dell’evoluzione storica

dell’Occidente e di una conoscenza di base delle nozioni di geografia descrittiva; prerequisiti necessari

saranno considerati inoltre il corretto approccio con lo studio e con la disciplina di classe, l'attenzione e

l'apertura all'apprendimento di corrette e funzionali strategie di studio (appunti, rielaborazione, sintesi ecc.).

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) Il gruppo degli studenti di questa classe si presenta con un discreto livello di conoscenze e competenze di

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base. Molti di loro mostrano anche di possedere buone potenzialità e interesse per la materia. Tuttavia la classe si mostra qualche volta non del tutto in grado di mantenere un grado di disciplina e autocontrollo adeguati e questo porta talvolta a situazioni faticosamente gestibili, sia nei rapporti fra gli alunni che in quelli con il docente. Un ristretto numero di alunni inoltre ha dato segno di soffrire un certo disagio nei rapporti interpersonali e con l’istituzione scolastica; sono numerose le assenze. Nella classe sono inseriti, oltre ad alcuni alunni di origine straniera ma ben scolarizzati (anche se con permanenti difficoltà nell’italiano scritto dovute al bilinguismo, benché abbiano frequentato la scuola italiana fin dalle elementari), è inserita un’alunna straniera che parla italiano a livelli estremamente elementari e per la quale è richiesto uno standard di verifica differenziato; vi è inoltre un’alunna che segue una programmazione differenziata e una terza alunna certificata DSA, per la quale è stato predisposto e concordato il necessario PDP. ottenuti non sempre appaganti; inoltre vi sono numerose assenze ricorrenti.

SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a disposizione;

es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle) I quadrimestre: Storia:

• La preistoria • Il vicino Oriente: Le civiltà mesopotamiche; l'Egitto; l’area siro-palestinese. • Il mondo greco: Cretesi e Micenei; la Grecia arcaica;

Geografia:

• I climi e gli ecosistemi • L'europa: L'UE, le culture e i popoli europei, l'economia europea nei settori primario,

secondarioe terziario • L'asia: il Medio Oriente,, il subcontnente indiano, l'estremo oriente e la Cina.

II quadrimestre: Storia:

• La Grecia delle poleis: Sparta e Atene, le guerre persiane, la guerra del Peloponneso. • Alessandro Magno e l’Ellenismo. • L’Italia e Roma: glietruschi, la nascita di Roma, il periodo monarchico, L’espansione romana

in Italia, l'espansione nel Mediterraneo Geografia:

• Il continente africano • Il continente americano

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli

obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.) Libri di testo, LIM e altri strumenti interattivi, quotidiani in edzione cartacea e on line, internet, materiale fornito dalla docente (schemi, mappe concettuali, immagini, video ecc.) attraverso il blog attivato per questo scopo.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

La valutazione è tappa fondamentale del processo educativo. Sarà cura del docente presentare a ogni singolo studente la

sua valutazione secondo criteri di tempestività (immediata nel caso di valutazione orale, con scadenza massimo due

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settimane per quella scritta) e di trasparenza (motivando il voto e facendo prendere coscienza allo studente delle lacune e

del raggiungimento degli obbiettivi prefissati). Le verifiche avverranno con cadenza regolare e in quantità

congrua, secondo le indicazioni del Dipartimento. Per i criteri di valutazione si rimanda alla griglia elaborata

nell'ambito del medesimo dipartimento.

Voti

10/09/12 8 7 6 5 04/01/12

1. Correttezza e proprietà linguistica

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi molto ben ordinata; il lessico è ampio e appropriato; l’uso della punteggiatu ra è preciso e sicuro.

Si esprime in modo corretto e scorrevole, con una sintassi ben ordinata; il lessico è appropriato; l’uso della punteggiatura è sicuro.

Si esprime in modo corretto, il lessico è appropriato, l’uso della punteggiatura è corretto.

Si esprime generalmente in modo corretto; il lessico è sostanzialmente appropriato ma limitato; l’uso della punteggiatura è nel complesso corretto.

Si esprime in modo scorretto; il lessico è povero e, a tratti, improprio; l’uso della punteggiatura è a volte impreciso e carente.

Si esprime con gravi e frequenti errori; il lessico è improprio e povero; l’uso della punteggiatura è spesso scorretto e carente.

2. Coerenza con la tipologia scelta e aderenza alla consegna

Ha compreso perfettamente la consegna e ha pienamente corrisposto alla tipologia scelta.

Ha compreso bene la consegna e ha rispettato coerentemente la tipologia scelta.

Ha compreso la consegna e ha rispettato la tipologia scelta in modo adeguato.

Ha sostanzialmente compreso la consegna e ha rispettato la tipologia scelta pur in modo limitato.

Ha compreso solo in parte la consegna e/o ha solo in parte rispettato la tipologia scelta.

Non ha compreso la consegna e non ha rispettato la tipologia scelta.

3. Possesso delle conoscenze, capacità di argomentare ed esprimere giudizi critici e personali

Le conoscenze sono ampie, elaborate in modo approfondito e critico, con contributi personali derivanti da letture e da esperienze personali.

Le conoscenze sono ampie e rielaborate in modo approfondito, con contributi personali.

Le conoscenze sono discrete e rielaborate adeguatamente, con limitati contributi personali.

Le conoscenze sono essenziali ed è sufficiente la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento

Le conoscenze sono modeste; la capacità di orientarsi all’interno dell’argomento non è adeguata

Mancano le conoscenze e non è capace di orientarsi all’interno dell’argomento

4. Organicità, coerenza, capacità di elaborazione

Lo svolgimento è ben organizzato, con coerenza, completezza ed efficacia.

Lo svolgimento è organico, articolato con coerenza e completezza.

Lo svolgimento è organico e coerente, articolato in modo sufficientemente esauriente.

Lo svolgimento è sostanzialmente coerente e sufficientemente esauriente, ma strutturalmente

Lo svolgimento è disorganico, non sempre coerente e poco articolato.

Lo svolgimento è assai disorganico, contraddittorio e poco sviluppato.

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ed efficacia. completezza. esauriente. strutturalmente schematico.

sviluppato.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

Anche per la valutazione finale si osserverà la griglia di cui sopra. La valutazione finale sarà comunque

formulata tenendo conto di tutti gli elementi emersi durante l'intero percorso scolastico dell'anno.

.

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGR ATIVE Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con

le eventuali integrazioni necessarie.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali: <La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore. Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione3>. (modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che costituiscono il piano

annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a) a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" X

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

3 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di

istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

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e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori)

a) direzione, per: introduzione al nuovo argomento b) tutoraggio, per: esercitazioni guidate c) autonomia, per: attività di brain storming e per esercizi di autovalutazione d) alternanza dei ruoli comunicativi, per didattica cooperativa legata al lavoro di gruppo

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nella verifica scritta e orale, in rapporto agli obiettivi minimi

b) procedurale, nella corretta impostazione di un problema

c) problem solving, nella: attitudine a porsi e a risolvere problemi

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: modalità di presentazione e rielaborazione personale

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva)

da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella: capacità, da parte dell’allievo, di stabilire collegamenti, anche interdisciplinari e di auto valutarsi

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-S OSTEGNO-SVILUPPO Si prevede l'intervento in itinere laddove necessario sia nell'ambito del quadrimestre, sia

dopo valutazione quadrimestrale. Eventuali interventi pomeridiani saranno effettuati ove vi siano le condizioni e la necessità.

Siena, 15/ 11/ 2012 Firma Cecilia Martinelli * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

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A. S. 2012/ 2013 PIANO DI LAVORO Docente MARTA BATAZZI Materia STORIA DELL' ARTE CLASSE I SEZ. D FINALITA' L' insegnamento della Storia dell'Arte nelle classi del Liceo Artistico mira a fornire agli alunni gli strumenti operativi per poter sviluppare una fruizione autonoma e competente delle opere d'arte e la formazione di una personale dimensione estetica. Educare ad osservare con gli occhi e con la mente per acquisire la consapevolezza che ogni opera riflette sensibilità e fermenti del proprio tempo al pari di altre espressioni dello spirito umano con cui è possibile considerare le relazioni. Il corso di studi è finalizzato a promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e archeologico italiano, in particolare, che rappresenta da solo una parte assai consistente di quello mondiale, ma anche a sensibilizzare sui doveri che abbiamo nei confronti dei beni culturali relativi all'attività di tutela, conservazione e restauro. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI Conoscere la cronologia fondamentale Condurre una lettura appropriata degli aspetti materiali, tecnici e formali fondamentali costitutivi del manufatto artistico Riconoscere l'iconografia e l'iconologia Analizzare gli elementi peculiari che individuano il contenuto dell'opera evidenziando i nessi con la storia e la cultura del tempo che l'ha prodotta Mettere a confronto autori e /o movimenti diversi, opere dello stesso autore, opere di soggetti e /o temi analoghi di autori diversi Conoscere le relazioni che le opere hanno con la committenza e il suo contesto Individuare i diversi criteri interpretativi che presiedono alla lettura dell'opera d'arte Esprimersi con chiarezza, correttezza e ordine logico padroneggiando il lessico specifico della disciplina Favorire il rapporto con il museo in modo che anche per i ragazzi possa diventare un luogo interessante da visitare Infondere nello studente la consapevolezza del valore di civiltà del patrimonio archeologico, architettonico e artistico del nostro paese e la necessità della conservazione e della tutela. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Capacità di collocare gli eventi storici nel tempo e nello spazio Conoscenza delle strutture di base del linguaggio visivo Individuare la tipologia del bene culturale: es. se si tratta di arte mobile (dipinto su tela, scultura, anfora ecc.) o architettura (tempio, teatro, mausoleo ecc.) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Dall'osservazione sistematica della classe durante le prime settimane di lezione ho ricavato un'impressione complessivamente positiva: gli alunni hanno dimostrato un atteggiamento partecipativo, vivacità e anche acutezza negli interventi, rispetto reciproco e correttezza nei riguardi dell'insegnante. Le prime verifiche formalizzate, scritte e orali, hanno permesso di rilevare dati inerenti la preparazione generale della materia e l'acquisizione del primo patrimonio di conoscenze disciplinari: alcuni elementi si distinguono per proficuo metodo di lavoro, buona padronanza dei contenuti e spiccata disponibilità al dialogo educativo; un gruppo possiede sufficienti capacità espressive ed essenziali abilità di applicazione di concetti e procedimenti, ma non sempre è costante nell'impegno domestico e attivo nel lavoro messo in atto in classe. Diversi elementi infine presentano fragilità maggiori nell'utilizzo del linguaggio generale e specifico della disciplina, nella scarsa conoscenza dei contenuti fin qui proposti e il loro impegno risulta episodico o nullo. Il rapporto con gli alunni è basato sul continuo riscontro dell'efficacia comunicativa del messaggio, cercando di intervenire con maggiore frequenza sulle situazioni che appaiono più fragili attraverso procedure di ripasso degli argomenti che reputo essere importanti , realizzazione di mappe concettuali e svolgimento di prove strutturate, realizzazione di lavori di approfondimento di gruppo o singolarmente. Un'alunna con DSA fruisce di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica in ottemperanza alla Legge n. 107 del 8/10/ 2010;

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un' alunna con bisogni specifici usufruisce di attività di sostegno con personale specializzato; un'alunna è destinataria di interventi di adattamento della programmazione. SCANSIONE DEL PROGRAMMA INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELL'ARTE (8 ore) Una definizione di arte Le funzioni dell'arte Imparare a guardare un'opera d'arte Il linguaggio dell'arte LA PREISTORIA (4 ore) Il valore magico propiziatorio dell'arte paleolitica. L'EGITTO (6 ore) Il linguaggio simbolico dell'arte egizia. Un'architettura per il mondo dei morti LA GRECIA ARCAICA (10 ore) L'ascesa delle poleis; gli ordini architettonici, le nuove tipologie nella scultura LA GRECIA CLASSICA (24 ore) L'esperimento della perfezione IL MONDO ELLENISTICO (10 ore) Il tempo del pathos GLI ETRUSCHI (8 ore ) Influenze greche nelle arti plastiche etrusche ROMA. LE ORIGINI, LA REPUBBLICA (18 ore) Urbanistica e architettura come simboli del potere. Arte patrizia e arte plebea ROMA : L'IMPERO (11 ore) L'arte al servizio del potere. Le costruzioni onorarie Al fine di illustrare una concezione estetica che è alla radice dell'arte occidentale ampio spazio sarà dedicato all'approfondimento dell'arte greca attraverso l'analisi delle opere esemplari dei diversi periodi STRUMENTI DIDATTICI Cd-rom, filmati di approfondimento, cataloghi di mostre, monografie di artisti, fonti , documenti. MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche consisteranno in: elaborati scritti (schede di analisi o prove strutturate); compiti a casa di sintesi e commento di opere scelte; relazioni orali e scritte relative agli argomenti studiati; interrogazioni individuali che evidenzieranno capacità organizzative nella esposizione delle idee e buona padronanza della terminologia specifica. Valutazione formativa e sommativa per accertare i livelli di conoscenza ed operativi conseguiti. La valutazione formativa si basa sugli interventi spontanei o sollecitati da parte degli alunni, sul comportamento tenuto durante le lezioni; La valutazione sommativa si basa sui risultati forniti dalle varie prove di verifica scritte e orali. Le prove di verifica saranno graduate in rapporto alle difficoltà e saranno progettate in modo da consentire all'allievo di riconoscere le proprie potenzialità nella scelta delle soluzioni operative. Per la valutazione delle prove scritte i discenti disporranno dei punteggi attribuiti ad ogni quesito o della griglia di valutazione. Le prove orali verranno effettuate in forma di interrogazione breve, interrogazione lunga o interventi svolti nel corso delle lezioni che saranno opportunamente registrati. Alle verifiche sarà assegnata la valutazione numerica da 3 a 10 con i vari livelli. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione, pur presentando fasi e modalità diverse è ispirata a principi di oggettività,trasparenza e disponibilità al confronto. Colloquiare con l'alunno le ragioni di un voto è da ritenere parte integrante dell'azione valutativa dal punto di vista formativo. Nei momenti di valutazione previsti istituzionalmente (fine quadrimestre, fine anno) saranno considerati, oltre agli esiti forniti dalle prove di verifica un insieme di elementi ponderalmente diversi ed eterogenei; :grado di interesse e partecipazione alla vita della classe; differenza tra i livelli di preparazione iniziale e quelli di preparazione raggiunti ; maturazione e mutamenti nel comportamento in relazione alla crescita dell'allievo.

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RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITA' INTEGRATIVE Da definire METODOLOGIA PRINCIPI GUIDA Direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento Continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario L'insegnamento si attua per buona parte con modalità di tipo direttivo, sempre nel rispetto della curva di attenzione, soprattutto nel momento di trasmissione delle nuove conoscenze, stimolando comunque la partecipazione attiva degli allievi attraverso la formulazione di quesiti, proposte di discussione, domande. Lezione dialogica e interattiva che consente di lasciare spazio alla circolarità delle idee. Lavori di tipo autonomo possono essere svolti in gruppo o individualmente, nelle attività assegnate a casa o in classe in riferimento a contenuti curricolari o in relazione ad alcuni ambiti tematici più importanti o più inclusivi. Scoperta di contesti nuovi o parzialmente nuovi a beneficio degli studenti più flessibili e intuitivi. La relazione con gli allievi è tendenzialmente aperta, se avviene nel rispetto del ruolo dell'insegnante e si fonda sul riscontro dell'efficacia delle situazioni comunicative. I cambiamenti e gli aggiustamenti che saranno attivati durante le strategie di insegnamento per ottimizzare le risorse e raggiungere l'obiettivo stabilito, faranno in modo di venire incontro agli stili di apprendimento degli studenti. Per questo sarà tenuto conto delle differenze individuali dell'alunno in quanto persona (attitudini, intelligenza generale, motivazione, sfondo socio-culturale) LE AZIONI INTELLETTUALI Acquisire un bagaglio di conoscenze disciplinari con l'esposizione orale dei contenuti attraverso l'uso del linguaggio tecnico. Acquisire un insieme di competenze per padroneggiare situazioni complesse con l'attività di lettura e analisi del testo iconicope concettuali. Dare spazio alla dimensione creativa nella realizzazione di lavori di approfondimento, in gruppo o singolarmente, nell'organizzazione dei dibattiti, nelle ricerche in autonomia di materiale didattico su soggetto scelto dal discente. Acquisire un metodo ragionato per impostare percorsi e risolvere problematiche complesse con la realizzazione di schemi riassuntivi e mappe concettuali. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEGNO Tale attività per gli alunni che ne presentino necessità si svolgerà in itinere durante l'anno scolastico secondo proposte operative volte a colmare gravi carenze. Forme di lavoro individualizzato e strategie diversificate saranno effettuate all'interno delle varie unità didattiche allo scopo di approfondire e consolidare le conoscenze, stimolare l'attenzione, correggere errori. Momenti fondamentali per un recupero effettuabile in classe saranno anche quelli destinati alle verifiche di valutazione durante i colloqui o le correzioni collettive, sollecitando riflessione e ripasso. Siena, 13 novembre 2012 MARTA BATAZZI

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente__FABBRI ALESSANDRA__ MATERIA__MATEMATICA__ Classe __1^__ Sez.__D__

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe. 1. FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (da conseguire nel primo biennio):

Aritmetica e algebra

Il primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacità nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell’irrazionalità di 2 e di altri numeri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione. L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori. Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra di essi. Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica. Geometria Il primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si è presentato storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una formulazione puramente assiomatica. Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali. Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di riconoscere le principali proprietà invarianti. Lo studente apprenderà i principi matematici di base coinvolti nelle diverse tecniche di rappresentazione delle figure dello spazio e le relazioni tra di essi e le tecniche in uso nelle discipline grafiche e geometriche. Studierà i problemi di rappresentazione delle figure quali si presentano nel contesto artistico. La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la riga e

a. s. 2011-2012

PIANO DI LAVORO

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compasso, sottolineando il significato storico di questa metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi informatici di geometria. Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la perpendicolarità. L’intervento dell’algebra nella rappresentazione degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa branca della matematica. Relazioni e funzioni

Obiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni. Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = |x|, f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della teoria della proporzionalità diretta e inversa. Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati. Dati e previsioni Lo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, con esempi tratti da contesti classici e con l’introduzione di nozioni di statistica. Lo studente studierà alcuni esempi di modelli matematici in diversi ambiti, apprenderà a descriverne le caratteristiche principali e distinguerne gli aspetti specifici. Elementi di informatica Lo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studierà le modalità di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali. Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e l’elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni semplici esempi relativi.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Nell’individuazione dei prerequisiti, il dipartimento, in particolare per le classi prime, ha tenuto conto: - del raccordo tra scuola secondaria di primo grado e di secondo grado - delle competenze in uscita per i quindicenni nell’ottica dell’obbligo - del riordino dei Licei In base a questi tre aspetti, si è concordato di individuare come prerequisiti di base gli stessi individuati dal SNV come livello minimo di sufficienza. Tale riferimento, unitamente alla somministrazione di un test SNV come prova di ingresso permetterà di orientare l’azione didattica del primo periodo scolastico orientata principalmente al colmare lacune di base.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE:

Si fa riferimento alla relazione del coordinatore elaborata con il contributo di tutti i docenti nel Consiglio di classe di ottobre.

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5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA (contenuti disciplinari):

Gli obiettivi disciplinari si riferiscono alla programmazione per ASSI CULTURALI (asse matematico) come regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca con decreto 22 agosto 2006 n.139 e tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei.

Riferiti al testo in adozione: Bergamini-Trifone-Barozzi - “Matematica.azzurro - multimediale - Algebra, Geometria, Statistica”- ZANICHELLI.

OBIETTIVI UNITA’

DIDATTICHE COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’ 1. I NUMERI NATURALI E I NUMERI INTERI

Periodo: settembre-ottobre-novembre

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• L’insieme numerico N • L’insieme numerico Z • Le operazioni e le

espressioni • Multipli e divisori di un

numero • I numeri primi • Le potenze con esponente

naturale • Le proprietà delle

operazioni e delle potenze • I sistemi di numerazione

con base diversa da dieci • Le leggi di monotonia nelle

uguaglianze e nelle diseguaglianze

• Calcolare il valore di un’espressione numerica

• Tradurre una frase in un’espressione e un’espressione in una frase

• Applicare le proprietà delle potenze

• Scomporre un numero naturale in fattori primi

• Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. tra numeri naturali

• Eseguire calcoli in sistemi di numerazione con base diversa da dieci

• Sostituire numeri alle lettere e calcolare il valore di un’espressione letterale

• Applicare le leggi di monotonia a uguaglianze e disuguaglianze

2. I NUMERI RAZIONALI Periodo: novembre-dicembre

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni

• L’insieme numerico Q • Le frazioni equivalenti e i

numeri razionali • Le operazioni e le

espressioni • Le potenze con esponente

intero • Le proporzioni e le

percentuali • I numeri decimali finiti e

periodici

• Risolvere espressioni aritmetiche e problemi

• Semplificare espressioni

• Tradurre una frase in un’espressione e sostituire numeri razionali alle lettere

• Risolvere problemi con percentuali e proporzioni

• Trasformare numeri decimali in frazioni

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grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

3. GLI INSIEMI E LA LOGICA

Periodo: dicembre-gennaio

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Il significato dei simboli utilizzati nella teoria degli insiemi

• Le operazioni tra insiemi e le loro proprietà

• Il significato dei simboli utilizzati nella logica

• Le espressioni logiche e l’equivalenza di espressioni logiche

• Analogie e differenze nelle operazioni tra insiemi e tra proposizioni logiche

• Alcune forme di ragionamento: modus ponens e modus tollens

• Rappresentare un insieme e riconoscere i sottoinsiemi di un insieme

• Eseguire operazioni tra insiemi

• Determinare la partizione di un insieme

• Riconoscere le proposizioni logiche

• Eseguire operazioni tra proposizioni logiche utilizzando le tavole di verità

• Applicare le proprietà degli operatori logici

• Utilizzare il modus ponens e il modus tollens

• Trasformare enunciati aperti in proposizioni mediante i quantificatori

4. LE RELAZIONI E LE FUNZIONI Periodo: febbraio-marzo

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Le relazioni binarie e le loro rappresentazioni

• Le relazioni definite in un insieme e le loro proprietà

• Le funzioni • La composizione di funzioni • Le funzioni numeriche

(lineari, quadratiche, di proporzionalità diretta e inversa)

• Rappresentare una relazione in diversi modi

• Riconoscere una relazione di equivalenza e determinare l’insieme quoziente

• Riconoscere una relazione d’ordine

• Rappresentare una funzione e stabilire se è iniettiva, suriettiva o biettiva

• Disegnare il grafico di una funzione lineare, quadratica, circolare, di proporzionalità diretta e inversa

5. • Utilizzare le tecniche e • I monomi e i polinomi • Sommare

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I MONOMI E I POLINOMI Periodo: gennaio-febbraio-marzo

le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Le operazioni e le espressioni con i monomi e i polinomi

• I prodotti notevoli • Le funzioni polinomiali • La scomposizione in

fattori dei polinomi

algebricamente monomi

• Calcolare prodotti, potenze e quozienti di monomi

• Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. tra monomi

• Eseguire addizione, sottrazione e moltiplicazione di polinomi

• Semplificare espressioni con operazioni e potenze di monomi e polinomi

• Applicare i prodotti notevoli

• Raccogliere a fattore comune

• Scomporre un polinomio mediante i prodotti notevoli

• Utilizzare il calcolo letterale per rappresentare e risolvere problemi

6. LE EQUAZIONI LINEARI Periodo: marzo-aprile

• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

• Le identità • Le equazioni • Le equazioni equivalenti e i

principi di equivalenza • Equazioni determinate,

indeterminate, impossibili

• Stabilire se un’uguaglianza è un’identità

• Stabilire se un valore è soluzione di un’equazione

• Applicare i principi di equivalenza delle equazioni

• Risolvere equazioni intere e fratte, numeriche

• Utilizzare le equazioni per rappresentare e risolvere problemi

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potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

αααα. INTRODUZIONE ALLA STATISTICA Periodo: aprile-maggio

• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• I dati statistici, la loro organizzazione e la loro rappresentazione

• La frequenza e la frequenza relativa

• Gli indici di posizione centrale: media aritmetica, media ponderata, mediana e moda

• Gli indici di variabilità: campo di variazione, scarto semplice medio, deviazione standard

• L’incertezza delle statistiche e l’errore standard

• Raccogliere, organizzare e rappresentare i dati

• Determinare frequenze assolute e relative

• Trasformare una frequenza relativa in percentuale

• Rappresentare graficamente una tabella di frequenze

• Calcolare gli indici di posizione centrale di una serie di dati

• Calcolare gli indici di variabilità di una serie di dati

G1. LA GEOMETRIA DEL PIANO Periodo: dicembre

• Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Definizioni, postulati, teoremi, dimostrazioni

• I punti, le rette, i piani, lo spazio

• I segmenti • Gli angoli • Le operazioni con i

segmenti e con gli angoli • La congruenza delle figure

• Eseguire operazioni tra segmenti e angoli

• Eseguire costruzioni • Dimostrare teoremi su

segmenti e angoli

G2. I TRIANGOLI

• Confrontare e analizzare figure geometriche,

• I triangoli • Riconoscere gli elementi di un triangolo e le relazioni tra di essi

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Periodo: gennaio-febbraio-marzo

individuando invarianti e relazioni

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Applicare i criteri di congruenza dei triangoli

• Utilizzare le proprietà dei triangoli isosceli ed equilateri

• Dimostrare teoremi sui triangoli

G3. PERPENDICOLARI E PARALLELE. PARALLELOGRAMMI E TRAPEZI Periodo: aprile-maggio

• Confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

• Le rette perpendicolari • Le rette parallele • Il parallelogramma • Il rettangolo • Il quadrato • Il rombo • Il trapezio

• Applicare il teorema delle rette parallele e il suo inverso

• Applicare criteri di congruenza dei triangoli rettangoli

• Dimostrare teoremi sugli angoli dei poligoni

• Dimostrare teoremi sui parallelogrammi e le loro proprietà

• Dimostrare teoremi sui trapezi e utilizzare le proprietà del trapezio isoscele

• Dimostrare e applicare il teorema del fascio di rette parallele

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6. STRUMENTI DIDATTICI:

Le spiegazioni saranno prevalentemente di tipo tradizionale coadiuvate dall’utilizzo della LIM con esercizi dimostrativi ed esercitazioni di carattere formativo, individuali e di gruppo, di applicazione dei contenuti studiati, con eventuale recupero degli argomenti meno chiari e successiva verifica individuale complessiva. La trattazione verbale sarà anche integrata, qualora si ritenga opportuno e compatibilmente con i tempi e gli spazi a disposizione, da sussidi audiovisivi e da simulazioni al computer.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE :

Le verifiche saranno diversificate come tipologia: prove orali, scritte, test a risposta aperta o chiusa e prevalentemente verranno svolte al termine di ogni unità didattica, al fine di verificare il grado di apprendimento dei singoli studenti. Ad ogni item verrà attribuito un punteggio al fine di rendere trasparente ed oggettiva la valutazione della prova. Verranno inoltre effettuate verifiche formative orali e scritte attuate in itinere e un controllo del quaderno di ogni singolo alunno. La scala di valutazione comprende la gamma di voti da 2 a 10 come da griglia allegata. Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi (livello III) quando: � a livello cognitivo si rilevano solo lievi lacune � le parti note sono generalmente comprese ed assimilate � non si rilevano gravi errori nell’applicazione pratica dei concetti teorici � il lessico è quasi sempre appropriato � l’esposizione è abbastanza sicura e precisa

GRIGLIA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Livello Voto Giudizio

0 2 ≤ voto ≤ 3,5 Gravemente insufficiente • si evidenziano gravissime e diffuse lacune a

livello cognitivo; • si evidenzia l’incapacità ad applicare i concetti

teorici; • il lessico non è appropriato.

I 3,5 < voto ≤ 4,5 Insufficiente • si evidenziano gravi e diffuse lacune a livello

cognitivo; • le parti note sono poco assimilata e comprese; • si evidenzia incapacità ad applicare i concetti

teorici se non con gravi errori; • il lessico è molto povero e non appropriato; • l’esposizione è assai frammentaria.

II 4,5 < voto ≤ 5,5 Mediocre • si evidenziano modeste lacune a livello

cognitivo, ma diffuse su tutto il programma; • le parti note non sono talvolta comprese ed

assimilate; • nell’applicazione dei concetti teorici vengono

commessi errori, ma non particolarmente gravi;

• il lessico non è sempre appropriato; • l’esposizione è poco sicura e talora imprecisa.

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III 5,5 < voto ≤ 6,5 sufficiente

• si rilevano a livello cognitivo solo lievi lacune; • solo in pochi casi le parti note non sono

comprese ed assimilate; • nell’applicazione pratica dei concetti teorici

non vengono commessi gravi errori; • il lessico è quasi sempre appropriato; • l’esposizione è abbastanza sicura e precisa.

IV 6,5 < voto ≤ 7,5 Discreto • non si evidenziano lacune a livello cognitivo se

non in casi sporadici; • gli argomenti oggetto del programma sono

tutti compresi ed assimilati, ma non in modo approfondito;

• nell’applicazione pratica dei concetti teorici non vengono commessi errori significativi;

• il lessico è abbastanza ricco ed appropriato; • l’esposizione è sicura ed abbastanza precisa.

V 7,5 < voto ≤ 9 Buono • non si evidenziano lacune significative a livello

cognitivo; • gli argomenti oggetto del programma sono

tutti compresi, assimilati ed approfonditi; • nell’applicazione pratica dei concetti teorici

non vengono commessi errori; • il lessico è ricco ed appropriato; • l’esposizione è sicura e precisa; • riesce ad orientarsi facilmente all’interno della

materia; • possiede doti di analisi e sintesi che riesce a

sfruttare pienamente.

VI 9 < voto ≤ 10 Ottimo • non si evidenziano lacune a livello cognitivo;

• gli argomenti oggetto del programma sono tutti compresi, ben assimilati ed approfonditi;

• nell’applicazione pratica dei concetti teorici non vengono commessi errori;

• l’alunno è in grado di adattatasi a situazioni problematiche nuove ed impreviste;

• il lessico è ricco ed appropriato; • l’esposizione è sicura e precisa; • riesce ad orientarsi autonomamente e

facilmente all’interno della materia; • possiede buone doti di analisi e di sintesi; • ha interessi culturali e conoscenze

extrascolastiche.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE:

Per la valutazione finale verranno presi in considerazione anche i seguenti criteri: livello di partenza, partecipazione e comportamento in classe, impegno e continuità nello studio, presenza assidua e attiva in classe, accettazione e rispetto delle date di scadenza, consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità.

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9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE

Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione del Consiglio di classe.

10. RACCORDO BIENNIO-TRIENNIO (Si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

Non ci sono integrazioni.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE

(modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni, per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo

e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento

d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri linguaggi

11.2. PLURALITA’ BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa:

a) direzione: per organizzare, impostare e progettare le attività didattiche; b) tutoraggio: per accompagnare l’alunno nell’acquisizione di competenze e di scoperta delle

proprie potenzialità; c) autonomia: per sviluppare il senso di responsabilità rispetto a se stesso e al proprio

percorso formativo e intellettuale;

d) alternanza dei ruoli comunicativi: per favorire il confronto e sviluppare il senso critico dell’alunno per creare una dimensione reale di scambio.

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nell’ esplicitazione delle conoscenze: • trattazione teorica dei contenuti.

b) procedurale, nel riutilizzo delle conoscenze in termini applicativi: • risoluzione di esercizi applicativi guidati, individuali e/o di gruppo per acquisire la

consapevolezza del significato delle operazioni eseguite ed imparare le tecniche risolutive.

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c) problem solving, nella risoluzione di situazioni problematiche di complessità crescente: • dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni con l’attenzione alla scoperta e alla

ricerca di soluzioni di problemi per giungere alla consapevolezza di scegliere i procedimenti più adatti.

d) attività euristica, argomentativa e di creazione artistica, nella valorizzazione della dimensione interpretativa e creativa su più livelli espressivi utilizzando linguaggi eterogenei al fine di maturare il proprio stile:

• produzioni didattiche creative sia attraverso dimostrazioni di proprietà geometriche, sia con l’utilizzo di software informatici (Power-Point; Cabrì-Gèometrè; GeoGebra; …).

e) riflessione consapevole (dimensione meta cognitiva), da parte dell’allievo, sul processo mentale

che sta sviluppando, nella individuazione delle tappe del proprio percorso di apprendimento:

• creare nell’allievo un atteggiamento positivo nei confronti della matematica, intesa come disciplina che ci permette di affrontare e risolvere compiti e problemi che si incontrano nella vita reale, non solo in ambito scolastico.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO: Per quanto riguarda le attività di recupero, per colmare le lacune rilevate, saranno svolti

interventi in itinere, con un ripasso immediato degli argomenti risultati più ostici e con esercitazioni guidate, e, se necessario, verranno attivati corsi di recupero, con tempi da stabilire in seguito.

I corsi saranno prevalentemente basati su lavori di gruppo, di due o tre studenti, che con l’ausilio di schede di recupero appositamente predisposte con esercizi completamente sviluppati e/o guidati, permetteranno agli alunni di riflettere sulle difficoltà che incontrano nello svolgimento di un esercizio, chiedersi il “perché” dell’errore e solo dopo passare alla sua risoluzione.

Siena, 15/11/ 2012 Firma

Alessandra Fabbri

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente: Monica Giannetti MATERIA: INGLESE Classe I Sez. D

PREMESSA DEONTOLOGICA: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il

confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe.

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' L’acquisizione e lo sviluppo di conoscenze sempre più approfondite delle lingue

straniere hanno sempre costituito delle priorità per gli stati membri dell’Unione Europea al fine di favorire l’integrazione delle diverse identità culturali all’interno dell’Unione stessa. La conoscenza delle lingue straniere aiuta a sentirsi “cittadini europei” con l’acquisizione del patrimonio culturale proprio di ogni diversa comunità linguistica. Per questo motivo lo scopo principale è di superare le barriere linguistiche e culturali incoraggiando la mobilità personale e la cooperazione internazionale, favorendo l’interazione nell’ambito professionale. 1. FINALITÀ

La disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI

(con riferimento a quanto indicato nella programmazione di Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei):

Le Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei, prevedono che nel PRIMO

BIENNIO, nell’ambito della competenza linguistico - comunicativa, lo studente comprenda in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produca testi orali e scritti, lineari e coesi, per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e ad esperienze personali; partecipi a conversazioni e interagisca nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; rifletta sul sistema (fonologia, morfologia,sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; rifletta sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio. Al fine di esplicitare gli obiettivi da raggiungere nella programmazione didattico-disciplinare in modo chiaro e trasparente, i docenti dell’Area si avvalgono dei descrittori della competenza linguistica come stabiliti nel Quadro Comune di Riferimento del Consiglio d’Europa. Tale documento, elaborato per dare un’ interpretazione omogenea delle competenze in lingua straniera all’interno degli stati membri, fornisce agli insegnanti i mezzi per riflettere sulla loro pratica abituale, così da coordinarsi per rispondere ai bisogni reali degli apprendenti di cui

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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sono responsabili. In conformità con il Quadro di riferimento, non viene privilegiata nessuna teoria glottodidattica in particolare, ma nell’ambito di un approccio comunicativo, vengono di volta in volta, applicate le teorie che più si adattano al quadro della classe ed ai bisogni dei discenti. Pertanto l’insegnamento della lingua straniera mette al centro dell’attenzione didattica lo studente ed adotta le strategie di apprendimento atte a svilupparne l’autonomia. Pur non escludendo lezioni frontali, viene proposta prevalentemente la lezione partecipativa, realizzata sia con l’intera classe che in gruppi più piccoli o a coppie. L’obiettivo finale resta comunque la capacità comunicativa in L2 secondo i livelli descritti nel Quadro. Alla fine del Biennio si prevede di raggiungere il livello A2/ B1 che permette agli alunni di conseguire la certificazione esterna PET. Per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi minimi, lo studente deve dimostrare di essere in gado di : saper comprendere il significato globale di semplici messaggi; conoscere le strutture fondamentali della grammatica; saper produrre semplici testi scritti di carattere personale, anche con imprecisioni, ma tali da non compromettere la globale esposizione degli argomenti; saper comunicare oralmente in semplici situazioni quotidiane, anche con imprecisioni, ma tali da non compromettere la globale esposizione degli argomenti; sviluppare la consapevolezza dei propri processi di apprendimento (come si impara) e la competenza in termini di contenuti linguistici (che cosa si impara). 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

Alla fine della scuola secondaria di primo grado (scuola media) gli studenti dovrebbero essere in grado di possedere le seguenti abilità:

• ricezione orale (ascolto), ossia comprendere i punti essenziali di semplici messaggi su argomenti familiari,inerenti la vita quotidiana;

• ricezione scritta (lettura),ossia comprendere il senso globale di semplici testi e individuare informazioni specifiche;

• produzione orale non interattiva, ossia descrivere in modo semplice persone, ambienti, immagini, aspetti di vita quotidiana, esperienze, avvenimenti e progetti;

• interazione orale, ossia interagire in semplici scambi dialogici che riguardano la persona,le relazioni, la vita quotidiana, la scuola, il tempo libero, l'ambiente, ecc.;

• produzione scritta, ossia raccontare per iscritto avvenimenti ed esperienze personali e familiari esprimendo opinioni e spiegandone le ragioni con frasi semplici, scrivere semplici descrizioni, lettere informali, dialoghi.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate). Gli alunni hanno già studiato la lingua inglese durante i precedenti anni; sono, pertanto, già familiarizzati con le principali strutture e funzioni dell'inglese. Per quanto riguarda la preparazione, vanno fatte delle distinzioni all’interno della classe. Mentre alcuni studenti, sembrano non solo dimostrare una partecipazione e un interesse decisamente positivi ma anche competenze linguistiche migliori, altri alunni, in taluni casi, sembrano avere qualche difficoltà nell’uso delle strutture proposte, difficoltà dovute, probabilmente, sia ad un metodo di studio non del tutto efficace, sia ad una attenzione ed un impegno non sempre costanti. Per ciò che riguarda il comportamento, si è dimostrato sufficientemente corretto anche se alcuni elementi tendono talvolta a perdere la concentrazione necessaria durante le lezioni.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA

( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a disposizione; es. 3 ore a settimana x 33

settimane = 99 ore: come ripartirle)

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I tempi di svolgimento del programma sono indicativi, poiché possono intervenire diverse variabili e modificarli.

• SETTEMBRE/ OTTOBRE Strutture grammaticali Ripasso delle strutture grammaticali e linguistiche elementari, già studiate alla scuola media. Articoli ( determinativi e indeterminativi ), plurale dei nomi, genitive, personal pronouns (subject, object), possessive adjectives and pronouns, to be, have got, espressioni idiomatiche con to be e con to have, present simple, frequency adverbs, can, present continuous, imperative, demonstrative adjectives and pronouns. Funzioni comunicative Parlare di azioni abituali,di azioni in corso di svolgimento, della possibilità di fare qualcosa, presentarsi e parlare della propria vita.

• NOVEMBRE/ DICEMBRE Strutture grammaticali like+ing, preposizioni di tempo, countable and uncountable nouns, quantifiers, whose, past simple of to be, verbi reglari ed irregolari, be born, verbi e preposizioni nelle domande - past simple: have e have got - like, be like e look like - pronomi interrogativi soggetto e complemento; i composti di some, any, every, no - too, (not) enough. Lessico e funzioni comunicative Parlare di eventi passati, descrivere le persone: gusti, aspetto e carattere; formulare delle scuse e reagire.

• GENNAIO/ FEBBRAIO Strutture grammaticali Comparativo degli aggettivi (not) as…as…, superlativo degli aggettivi + in, of, less…than, the least, going to, subordinate temporali introdotte da: after, before, when, while, as soon as; to be about to, was/were going to. Lessico e funzioni comunicative Fare paragoni,raccontare cose che stavano per accadere nel passato.

• MARZO/ APRILE Strutture grammaticali Present continuous con valore di futuro, present simple con valore di futuro, to be going to, formazione degli avverbi e comparativo degli avverbi; have to e don’t have to, must e mustn’t, must vs have to, mustn’t vs don’t have to; Present perfect simple, ever , never; past participle, been vs gone, present perfect vs past simple; modali will e shall; futuro con will. Lessico e funzioni comunicative Parlare di esperienze, prendere decisioni, fare offerte, richieste e promesse; parlare di promesse, previsioni, probabilità al futuro, parlare di intenzioni espresse al momento. Parlare di esperienze passate parlare di obblighi, di regole e di leggi.

• MAGGIO/ GIUGNO Strutture grammaticali Will; Shall. Lessico e funzioni comunicative Parlare di esperienze, prendere decisioni, fare offerte, richieste e promesse; parlare di promesse, previsioni, probabilità al futuro, parlare di intenzioni espresse al momento. Durante i mesi di maggio e giugno si prevede di effettuare le letture di quattro brani tratti da “Think Culture”.

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6. STRUMENTI DIDATTICI

(strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.)

Computer, proiettore, lavagna multimediale, Internet, fotocopie, libro di testo, PowerPoint.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

• VERIFICHE SCRITTE

- Prove strutturate: domande con risposta a scelta multipla, brani da completare, vero o falso. - Prove semi-strutturate: brevi messaggi o brevi composizioni su traccia. - Prove libere: composizione di testi semplici. - Test grammaticali e lessicali.

• CRITERI DI VALUTAZIONE -Nelle prove strutturate e nei test grammaticali e lessicali sarà assegnato un punteggio ad ogni esercizio. La sufficienza sarà raggiunta con il 70% delle risposte giuste. -Nella composizione di lettere o descrizione di immagini si terrà conto di: contenuto, ampiezza del lessico,accuratezza, coerenza, coesione.

• VERIFICHE ORALI -Formali: coinvolgimento in una conversazione in lingua inglese con insegnante e/o compagni sugli argomenti trattati, sulla base delle esercitazioni proposte dai testi usati e dalle foto ( PET). -Non formali: sarà controllata l’abilità produttiva orale attraverso un processo continuo di brevi verifiche informali durante le attività svolte in classe.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione di fine anno scolastico terrà conto sia degli aspetti cognitivi che degli

aspetti non cognitivi (interesse e partecipazione, impegno e puntualità nell’eseguire i compiti assegnati, progressi compiuti nel corso dell’anno). 9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE

(si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO

Ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

11. METODOLOGIA PER L’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali: <(si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi

specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle

competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini

dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione4>.

4 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni

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(modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti al fine di progettare un organico piano per

un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento a)Significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"; b)Motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo; e)Direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento; d)Continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”; e)Ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario; f)Integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari; g)Trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi.

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori)

a) Direzione, per anticipare nuovi contenuti, spiegare gli obiettivi , evidenziare aspetti problematici, rispondere a quesiti o dubbi. b) Tutoraggio, per favorire l’interazione studente –studente in un processo di cooperative

learning nel quale l’insegnante ha un ruolo di facilitatore. c) Autonomia, per favorire la riflessione dello studente sul proprio processo di apprendimento, sul “come” imparare, quali possibili strategie usare e sul “perché” imparare. d) Alternanza dei ruoli comunicativi, perché l’insegnamento sia centrato essenzialmente sullo studente. 11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a) Dichiarativa, nel riferire conoscenze, in attività di brain-storming.

b) Procedurale, nella scelta della tecnica migliore nello svolgere un compito specifico ( task

based approach): per esempio, nell’essere consapevoli di diverse strategie di ascolto o nell’ utilizzare varie e diverse tecniche di lettura c) Problem solving, in attività che coinvolgono capacità e conoscenze non specificatamente disciplinari: ad esempio fornire una serie di informazioni in base alle quali lo studente deve prendere delle decisioni. d) Attività euristica, argomentativa e di creazione artistica, nelle attività di ricerca e approfondimento e nella loro rielaborazione e presentazione in vari linguaggi. e) Riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando e sulla strategia che sta usando; nel favorire semplici strategie di autovalutazione, di autocorrezione, favorendo comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in sé stessi cercando di abbassare il livello del filtro emotivo.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO

L’insegnamento di una lingua straniera è, per sua natura, ciclico e quindi recupero, sostegno e sviluppo sono essenziali durante ogni lezione. Sarà, comunque, valutata la necessità

del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

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di corsi di recupero o sportelli didattici alla fine del primo quadrimestre. Siena, 14/11/ 2012 Firma ………………………………………….

ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S. Picco lomini” Siena

LICEO ARTISTICO “D. BUONINSEGNA”

PIANO DI LAVORO A. S. _2012/2013

DOCENTE: Prof.ssa Anna Taddeo Materia: SCIENZE NATURALI CLASSI 1^ SEZ. A/B/C/D

Premessa deontologica La docente, sottolineando l’autonomia nell’insegnamento, condivide gli standards professionali definiti dal National Board of Professional Teaching Standards impegnandosi a:

• rendere la conoscenza accessibile a tutti gli allievi anche in presenza di attitudini e talenti diversi • riconoscere le differenze individuali e a tenerne conto in tutte le fasi della propria attività • comprendere le modalità di sviluppo e di apprendimento degli alunni oltre alla crescita delle loro capacità

cognitive • mettere in atto strategie finalizzate all’accrescimento dell’autostima e della motivazione, della capacità di

relazione con i compagni ,dello sviluppo del loro carattere, delle loro aspirazioni e dei loro valori come cittadini • comprendere le modalità attraverso le quali si crea e si organizza la conoscenza nel proprio campo di

insegnamento e come questa si collega ad altre discipline • predisporre molteplici itinerari didattici “es.impostazione di problemi e elaborazione di soluzioni alternative “

concependo la conoscenza come combinazione di abilità ,attitudini,principi e convinzioni. • essere responsabile dell’organizzazione e del monitoraggio dell’apprendimento • saper riconoscere e premiare l’impegno per rinforzare la motivazione allo studio • saper valutare il progresso degli allievi • individuare gli obbiettivi fondamentali dell’azione educativa • perseguire uno sviluppo professionale permanente • essere consapevole di doveri e responsabilità che vanno oltre l’insegnamento e che contribuiscono alla qualità

dell’apprendimento e alla qualità della scuola • partecipare in modo responsabile ad attività collegiali • condividere l’azione educativa con le famiglie • avere come obbiettivo il benessere fisico, emotivo e sociale dell’alunno che non può essere separato dalla sua

crescita intellettuale • saper cogliere le opportunità offerte dalle risorse del territorio

FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI ( primo biennio) Aspetto formativo e orientativo dell’apprendimento/insegnamento delle scienze.

• conoscenze disciplinari essenziali • metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della

biologia ( livello base). Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell’indagine scientifica

• acquisizione di strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà • approfondimento di concetti già acquisiti negli anni precedenti con l’introduzione di nuove chiavi interpretative • assunzione di responsabilità riguardo all’impatto delle attività umane sull’ambiente

In termini metodologici si adotta un approccio iniziale di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo I contenuti di chimica comprendono l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative. Fatti salvi gli elementi di Scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe, anche in rapporto con lo studio della Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate. Al termine del percorso biennale lo studente avrà perciò acquisito le seguenti competenze: sapere effettuare semplici connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni elementari, classificare, riconoscere nelle situazioni della vita reale aspetti collegati alle conoscenze acquisite, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della società attuale.

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PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Conoscenze di base nel campo della fisica ( grandezze fisiche e Sistema Internazionale di misura), applicazione di

semplici procedure matematiche come equivalenze, proporzioni e calcolo delle percentuali. Abilità nel leggere e

interpretare semplici grafici e/o tabelle e risolvere semplici problemi. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe risulta essere molto eterogenea per conoscenze ed abilità di base. Si evidenzia un gruppo di alunni con discrete capacità e metodo di lavoro, interessati e dotati di una certa autonomia. Le conoscenze disciplinari specifiche risultano essere molto variegate a seconda della scuola di provenienza e degli obiettivi disciplinari conseguiti. Si procederà ad un recupero e/o consolidamento delle conoscenze e delle abilità di base necessarie per sviluppare l’apprendimento degli alunni. SCANSIONE DEL PROGRAMMA

CHIMICA

1^ QUADRIMESTRE 2^ QUADRIMESTRE

U.D.1 Misure e calcoli U.D.3 Dai miscugli agli elementi U.D.2 La materia e le particelle U.D.4 L’atomo e la tavola periodica

BIOLOGIA

1^ QUADRIMESTRE

Unità A La scienza della vita

Come è fatta la materia L’acqua, una sostanza speciale

Unità F Gli organismi cambiano nel tempo Come si evolvono gli organismi

L’origine della diversità Le prove dell’evoluzione

L’evoluzione della nostra specie Unità G

L’origine e la storia della vita sulla terra Unità H

Gli organismi e l’ambiente L’impatto dell’uomo sulla biosfera

Focus da “Terra e vita : temi di Scienza e Cittadinanza” Un pianeta sempre più affollato

Diversi ma uguali Crisi ecologica:un problema globale

Aria che cambia Una scomoda verità

Siccità vecchie e nuove La salute dell’acqua

La piramide dei rifiuti Rifiuti speciali

2^ QUADRIMESTRE

Unità B La struttura della cellula

La vita della cellula

STRUMENTI DIDATTICI libro di testo, schededi lavoro, mappe concettuali, sussidi audiovisivi e informatici, semplici esperimenti di laboratorio ( se possibile). MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE delle prove (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione)

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Formative, orali e scritte attuate in itinere all’interno o al termine delle U.D. Sommative di fine modulo

Tipologia delle verifiche strutturate e semistrutturate: quesiti a risposta singola e multipla, vero / falso, associazioni, elisioni e completamenti di frasi o brani per verificare la conoscenza dei contenuti, la comprensione del testo e la rielaborazione. Ad ogni item viene attribuito un punteggio reso noto alla classe al fine di rendere trasparente ed oggettiva la valutazione in decimi della prova. Nell’attribuire il punteggio alle prove scritte ed orali, saranno prese in considerazione la chiarezza delle idee espresse, l’esattezza dei contenuti e la proprietà del lessico disciplinare. DESCRITTORI DI VALUTAZIONE

Si fa riferimento alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla

costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente o EQF.

Conoscenza: “risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi,teorie o pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio “

Competenza: “comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale (…)le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia(…) Abilità : “indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi.(…)Le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando: - a livello cognitivo si rilevano solo lievi lacune; - le parti note sono generalmente comprese ed assimilate; - non si rilevano gravi errori nell'applicazione pratica dei concetti teorici; - il lessico è quasi sempre appropriato; - l'esposizione è abbastanza sicura e precisa.

La seguente griglia di valutazione è il risultato finale dei lavori svolti dai docenti del Dipartimento di Discipline scientifiche:

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

livello 1° ( voto 1-4 )

- gravi e diffuse lacune a livello cognitivo; - parti poco assimilate e comprese; - incapacità ad applicare i concetti teorici se non con gravi errori; - lessico molto povero e non appropriato; - esposizione molto frammentaria.

Livello 2° ( voto 5 )

- modeste lacune a livello cognitivo, diffuse su tutto il programma; - parti talvolta non comprese od assimilate; - errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici - lessico non sempre appropriato; - esposizione poco sicura e precisa.

Livello 3° ( voto 6 )

- lievi lacune a livello cognitivo; - parti raramente non comprese od assimilate; - applicazione pratica dei concetti teorici quasi corretta; - lessico generalmente appropriato; - esposizione abbastanza sicura e precisa.

Livello 4° ( voto 7 )

- rare carenze a livello cognitivo; - parti comprese ed assimilate non sempre in modo approfondito; - applicazione pratica dei concetti teorici generalmente corretta; - lessico abbastanza ricco ed appropriato; - esposizione sicura e abbastanza precisa; - capacità di orientamento e ragionamento, soprattutto su guida del docente; - capacità di sintesi

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Livello 5° ( voto 8 )

- nessuna carenza significativa a livello cognitivo; - parti comprese, assimilate ed approfondite; - nessun errore nell’applicazione pratica dei concetti teorici; - lessico ricco ed appropriato; - esposizione sicura e precisa; - capacità di orientamento e ragionamento; - buone capacità di analisi e di sintesi.

Livello 6° ( voto 9-10 )

- nessuna carenza a livello cognitivo; - parti comprese, assimilate ed approfondite; - corretta applicazione pratica dei concetti teorici; - capacità di adattamento a situazioni nuove ed impreviste; - esposizione sicura e precisa; - facilità ed autonomia di orientamento; - buone capacità di analisi e di sintesi; - conoscenze extrascolastiche.

CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione, oltre ai risultati delle prove di verifica, terrà conto della partecipazione dell’alunno al lavoro in classe, del rispetto delle consegne e del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in relazione ai livelli partenza, nel rispetto delle diverse individualità e dei diversi tempi di apprendimento. ( vedi criteri di valutazione presenti nel documento del Consiglio di Classe) RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITA’ INTEGRATIVE Integrando gli ambiti di studio specifici della Storia e della geografia si costruirà un percorso interdisciplinare che metta in relazione la storia dell’uomo in relazione con i diversi ambienti e le dinamiche politico-economiche locali e globali. Tale approccio è finalizzato al riconoscimento della unicità del nostro pianeta e alla necessità di imparare a gestirne le risorse. Per le attività integrative vedi il Contratto Formativo della Classe redatto dal coordinatore. METODOLOGIA PER l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE (modalità di conduzione delle lezioni e delle

esercitazioni, per un apprendimento consapevole) PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento:

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori) a)direzione, per introdurre l’argomento e presentare le domande alle quali cercheremo di dare risposta al termine dell’unità didattica scandendo di fatto le tappe del percorso b)tutoraggio, per attività di problem posing e problem solving Il docente assume la funzione di guida , di assistenza e di consulenza per gli allievi impegnati nella comprensione delle difficoltà e nella ricerca delle possibili soluzioni.Il tutoraggio è utilizzato anche tra allievi in modo da sviluppare i rapporti interpersonali e la capacità di cooperare con gli altri accrescendo il senso di appartenenza al gruppo ed imparando il valore della solidarietà. c) autonomia, per attività di brainstorming, durante la quale la classe elabora idee creative in gruppo, generando diverse soluzioni da valutare e scegliere insieme; per aquisire strumenti per l’autovalutazione d) alternanza dei ruoli comunicativi per facilitare la comunicazione. Tali tecniche sono quelle riprese dal counseling non direttivo basato sulla persona (Rogers 1997). Finalizzate a promuovere una comunicazione empatica, in ambito didattico, mettono gli studenti nelle condizioni di “imparare a imparare” rimuovendo ostacoli di tipo cognitivo, emotivo e affettivo. Strumento privilegiato è l’ascolto attivo, attento e partecipe, basato non solo su quanto l’altro dice, ma anche su come e perché lo dice, con attenzione quindi anche alla comunicazione non verbale e alle componenti implicite del messaggio. L’ascolto è considerato il presupposto della comunicazione, L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare : a) dichiarativa, nella presentazione dei contenuti

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b) procedurale, nella utilizzazione consapevole di metodi e procedure per la risoluzione di problemi c) problem solving, nello sviluppo di abilità nella ricerca di soluzioni ai problemi non solo sul piano operativo ma

anche comportamentale e psicologico così da poter sviluppare la propria autonomia, il senso di responsabilità, l’autostima, la capacità di relazionare con gli altri e le proprie capacità decisionali

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica nella conduzione graduale dell’ alunno alla scoperta di ciò che si desidera egli conosca mediante un costante ed attivo suo coinvolgimento nei percorsi di ricerca e di interpretazione. Così operando l‘alunno padroneggia le conoscenze acquisite ed è in grado di utilizzarle per le successive fasi di apprendimento.

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella costante ricostruzione di schemi interpretativi della realtà, che solo chi apprende può decidere di mettere in atto. “Apprendimento consapevole e attività sono complementari, interattivi e interdipendenti (non c’è azione senza pensiero, non c’è pensiero senza azione).[…] L’attività è però condizione necessaria ma non sufficiente all’apprendimento: per costruire significato è infatti necessaria la riflessione sulle azioni percepite e consapevoli” (Varisco, 2002). Se l’apprendimento non è semplice assimilazione di nuove informazioni ma costante ricostruzione di schemi interpretativi della realtà, che solo chi apprende può decidere di mettere in atto, la consapevolezza di questo processo e la capacità di analizzarlo diventano elementi centrali per arrivare a dare significato e valore all'esperienza apprenditiva. “La costruzione di significato coinvolge i pensieri, i sentimenti e le azioni e questi tre aspetti vanno integrati all’interno di un nuovo apprendimento significativo e in particolare di una nuova creazione di conoscenza” (Novak, 2001). Riconnettere e reintegrare questi tre piani, spesso nella scuola disgiunti, significa attivare quel processo di profonda modifica dell’identità personale che è alla base di ogni apprendimento significativo

INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEG NO Da definire in sede di Collegio Docenti. 10 Novembre2012 Prof.ssa Anna Taddeo

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente Perini Gianluca in supplenza per Bilenchi Manola MATERIA Disegno Geometrico Classe 1 Sez. D Liceo Artistico

1. FINALITÀ: FINALITÀ (per il Biennio)

• Consapevolizzare l’allievo sulla funzione del Disegno Geometrico/Tecnico che, con i suoi contenuti, i suoi metodi e le sue tecniche fa da supporto alle discipline di indirizzo;

• Consapevolizzare l’allievo sulle potenzialità del Disegno Geometrico/Tecnico quale mezzo obiettivo di trasmissione e di interpretazione di dati

• Avviare l’allievo all’uso corretto ed autonomo di tale tipo di comunicazione, facendogli acquisire le conoscenze teoriche ed i metodi di costruzione grafica specifici di questa forma di linguaggio.

• Guidare l’allievo, nel corso del biennio, all’acquisizione delle competenze necessarie ad un uso espressivo e personale delle caratteristiche linguistiche delle discipline geometriche.

• Incrementare nel corso del biennio l’autonomia dell’ allievo nel processo di apprendimento teorico e di applicazione dei metodi studiati

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (per il Biennio)

• Acquisizione di un metodo di lavoro consapevole ed organizzato e di una crescente autonomia nel condurre lo studio individuale a scuola come a casa

• Saper leggere ed interpretare un testo (specie quelli in adozione)

• Sapersi esprimere in modo adeguato adoperando la terminologia ed i codici linguistici specifici delle discipline geometriche

• Sviluppare capacità di intuizione, riflessione e memorizzazione

• Sviluppare capacità di analisi, sintesi e collegamento

• Sviluppare capacità percettive per comprendere le relazioni che intercorrono tra la realtà ed i possibili modi di rappresentarla

• Acquisire competenze tecniche per applicare semplici principi, regole e procedimenti attinenti alle discipline geometriche.

• Sviluppare abilità pratiche per un uso corretto e sempre più autonomo e “creativo” di strumenti e materiali

2.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (della classe Prima)

• Comprendere le più intuitive relazioni che intercorrono tra la realtà studiata e la sua rappresentazione grafica attraverso il disegno geometrico e tecnico

• Conoscere gli enti ed gli elementi geometrici fondamentali (saperli individuare, descrivere rappresentare usando correttamente il linguaggio verbale, grafico e simbolico)

• Conoscere in modo semplice i principi teorici cui si riferiscono i sistemi di rappresentazione grafica delle Proiezioni Ortogonali e dell’ Assonometria.

• Comprendere le differenze funzionali dei due metodi di rappresentazione grafica e saperli utilizzare, all’occorrenza, in modo appropriato (anche espressivo)

• Comprendere e saper applicare le regole di costruzione grafica riferite alle Proiezioni Ortogonali ed all’Assonometria per rappresentare: figure piane, solidi (anche sezionati), semplici gruppi di solidi e semplici oggetti

• Saper decifrare e trasporre i dati di un soggetto da un metodo di rappresentazione grafica all’altro.

• Acquisire capacità di analisi, sintesi e trasposizione grafica di semplici dati assegnati teoricamente

• Conoscere e saper utilizzare le scale metriche

• Conoscere e saper applicare regole semplici ma specifiche del disegno tecnico (quotature)

• Conoscere e saper utilizzare correttamente i materiali e gli strumenti da disegno, compresi, eventualmente, quelli multimediali.

• Acquisire abilità manuali e competenze teorico-grafiche riferite all’uso del segno ed all’impaginazione, per poter operare scelte personali nella stesura degli elaborati

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA

• Conoscenza di base della terminologia specifica

• Conoscenza di base della corretta simbologia grafica

• Minima manualità nell’uso dei principali strumenti e materiali da disegno

• Ordinato metodo di lavoro

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• Corretto comportamento in aula

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

La classe è costituita da 26 alunni (8 maschi e 18 femmine). Dal 22 novembre si è inscritta l’alunna Toscano Giulia, per un totale di 27 alunni. Sono presenti n. 2 alunni ripetenti provenienti da questo istituto, inoltre è presente un’alunna seguita dall’insegnante di sostegno che segue una programmazione differenziata. La classe si presenta abbastanza omogenea non solo nel possesso dei prerequisiti, ma anche nel comportamento in classe. E’ stato chiesto di prendere appunti della lezione teorica, come è stato chiesto di approfondire e studiare le esercitazioni fatte in classe con le spiegazioni sul libro di testo e sembra che ci sia una risposta positiva per buona parte della classe. Durante l’attività didattica in classe, non ci sono particolari disturbi e si ha una media più che sufficiente nel riscontro delle tavole da disegno consegnate. Alcuni alunni si impegnano in modo costante e con più partecipazione all’attività didattica.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA

U.D. 1 - Conoscenza degli strumenti e dei materiali

o I formati e la squadratura del foglio o La scrittura o La quotatura o L’uso della riga e delle squadre-> applicazioni

U.D. 2 - I metodi di rappresentazione: concetto di proiezione cilindrica e conica - Proiezione ortogonale: cenni storici e concetti base per l’applicazione

o Proiezioni ortogonali di figure piane parallele ai piani di proiezione o Proiezioni ortogonali di solidi semplici e gruppi di solidi

U.D. 3 - Assonometria: cenni storici e concetti base per l’applicazione - Differenza tra assonometria obliqua e ortogonale - Assonometria isometrica, cavaliera e monometrica-> applicazione

o Assonometria di figure piane o Assonometria di solidi semplici o Assonometria di gruppi di solidi

U.D. 5 - Proiezioni ortogonali e assonometria di solidi ruotati U.D.6 - Le sezioni: concetti generali

o Proiezione ortogonale e assonometria di solidi semplici tagliati da piani paralleli ai piani di proiezione o Proiezione ortogonale e assonometria di solidi semplici tagliati da piani inclinati ai piani di proiezione

L’ordine delle UU.DD. potrebbero subire variazioni in base alle esigenze didattiche.

6. STRUMENTI DIDATTICI Per le spiegazioni si prediligerà l’uso della lavagna tradizionale, dei gessi colorati, degli strumenti da disegno per la lavagna, dei modelli del triedro spaziale e dei solidi geometrici; in qualche particolare occasione si utilizzeranno leattrezzature multimediali fornite dalla scuola. Per la trattazione degli argomenti si farà costante riferimento a quanto riportato dal libro di testo, che è corredato da un dvd e da possibili approfondimenti on-line; all’occorrenza si utilizzeranno ad altri testi specialistici. Per le esercitazioni grafiche, al libro di testo si affiancheranno le fotocopie e materiale di archivio e si utilizzeranno: la normale strumentazione da disegno e supporti cartacei di diverso tipo: cartoncino, carta da pacchi, lucidi, ecc… Le lezioni si terranno di norma nelle aule dotate di banchi da disegno, all’occorrenza, se disponibili, si ricorrerà ai laboratori multimediali.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

In relazione alle finalità ed agli obiettivi da proseguire, le verifiche saranno prevalentemente grafiche. Solo per qualche U.D. potrebbero essere utilizzati test teorici volti a verificare la comprensione di principi, regole, ecc… Oltre alle verifiche sommative previste alla fine di ogni U.D. o gruppo di UU.DD ed i cui risultati concorreranno alla valutazione periodica, gli alunni svolgeranno costantemente esercizi applicativi, sia in classe che a casa, che serviranno loro per concretizzare graficamente quanto appreso, ed all’ insegnante per controllare l’efficacia del processo didattico, onde

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apportare eventuali rettifiche in itinere. Queste esercitazioni (anche se misurate), considerate vere e proprie verifiche formative, saranno costantemente corrette e discusse in classe ed avranno la funzione di esercitare lo studente all’’autocritica ed all’ auto-valutazione. Tale sistema permetterà di attivare quelle azioni di feedback che tolgono alla valutazione le sue caratteristiche negative legate allo sterile giudizio sull’allievo, per restituirle la sua funzione positiva di elemento modificativo del processo formativo. Gli elaborati saranno raccolti in una cartella, oggetto di valutazione periodica e finale, perché indicatrice dell’interesse, dell’ impegno e delle competenze raggiunte dal singolo allievo. 8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE

• Per la valutazione periodica e finale, visto che questa non può essere effettuata in termini assoluti ma deve considerare

• il differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo, si terrà conto :

• della situazione iniziale

• dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche

• dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro

• dell’interesse, della partecipazione e del’impegno dimostrati

• del rispetto delle scadenze

• dell’apporto personale ai lavori di gruppo

• della puntualità e della presenza alle lezioni

• di eventuali fattori extrascolastici condizionanti

OBIETTIVI MINIMI DA CONSEGUIRE PER ACCEDERE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Per avere la promozione alla classe successiva senza debito formativo un alunno deve aver acquisito un bagaglio di conoscenze e capacità operative giudicabili sufficienti (corrispondenti alla votazione 6/10) ed in modo specifico, riguardo i vari aspetti dell’apprendimento della disciplina, deve: · possedere conoscenze minime ma corrette sulla simbologia, la terminologia, le regole teoriche e le definizioni · saper cogliere aspetti essenziali anche se non approfonditi di: principi, regole e procedimenti · saper applicare in modo adeguato tali sue conoscenze negli elaborati grafici assegnati, i quali non devono presentare errori di costruzione e di simbologia gravi, ma solo di distrazione; devono dimostrare precisione di segno e cura esecutiva

· saper utilizzare gli strumenti ed i materiali in modo corretto (l’intervento dell’ insegnante è ammesso solo per le esercitazioni più complesse) L’allievo, inoltre, dovrà aver dimostrato il dovuto interesse per la disciplina con la presenza costante e la partecipazione attiva e responsabile alle lezioni, il continuo impegno nel lavoro richiesto sia a casa che a scuola e la puntualità nelle scadenze prefissate. Nella valutazione d’insieme si terrà conto logicamente del progresso registrato tra la situazione d’ingresso e quella finale.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE VERIFICHE (Numero, Tipologia, Motivazione) In relazione alle finalità ed agli obiettivi da proseguire, le verifiche saranno prevalentemente grafiche. Oltre alle verifiche sommative previste alla fine di ogni U.D. o gruppo di UU.DD ed i cui risultati concorreranno alla valutazione periodica, gli alunni svolgeranno costantemente esercizi applicativi, sia in classe che a casa, che serviranno loro per concretizzare graficamente quanto appreso, ed all’ insegnante per controllare l’efficacia del processo didattico, onde apportare eventuali rettifiche in itinere. Queste esercitazioni (anche se misurate), considerate vere e proprie verifiche formative, saranno costantemente corrette e discusse in classe ed avranno la funzione di esercitare lo studente all’’autocritica ed all’ auto-valutazione. Gli elaborati saranno raccolti in una cartella, oggetto di valutazione periodica e finale, perché indicatrice dell’interesse, dell’ impegno e delle competenze raggiunte dal singolo allievo.

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

CONOSCENZA (terminologia, simbologia grafica, regole tecniche, …)

Gravemente insufficiente Completamente assente 1-2

Insufficiente Molto lacunosa 3-4

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Mediocre Lacunosa e superficiale 5

Sufficiente Indispensabile ma pertinente 6

Discreto Completa e pertinente 7

Buono Completa ed approfondita 8

Ottimo /eccellente Completa, approfondita, coordinata e rielaborata personalmente 9-10

COMPRENSIONE ( principi, regole, procedimenti, …)

Gravemente insufficiente Gravi difficoltà nella comprensione di tutto quanto proposto 1-2

Insufficiente Coglie solo informazioni molto parziali e settoriali (es. procedimenti ma non regole)

3-4

Mediocre Coglie solo informazioni essenziali e non riesce a coordinarle 5

Sufficiente Coglie informazioni essenziali e le coordina in modo pertinente 6

Discreto Coglie aspetti principali e approfondisce 7

Buono Coglie anche aspetti impliciti e sa trarre conclusioni 8

Ottimo /eccellente Coglie anche aspetti impliciti, trae conclusioni, ipotizza utilizzazioni diverse

9-10

APPLICAZIONE (regole e procedimenti, simbologia espressiva, precisione esecutiva, elaborazione personale…..)

Gravemente insufficiente Completamente assente 1-2

Insufficiente L’elaborato presenta gravi errori di procedimento, è incompleto, presenta precisione esecutiva, inadeguatezza espressiva , non corrispondenza al tema proposto, scadente dal punto di vista compositivo

3-4

Mediocre Presenta errori di composizione e di procedimento, precisioni, e non completa corrispondenza al tema proposto, l’elaborazione è assente o inadeguata

5

Sufficiente Presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso e curato ma elaborato solo sotto la guida dell’ insegnante.

6

Discreto Corretto nei procedimenti, completo nella composizione, preciso nell’esecuzione, presenta elaborazione personale autonoma.

7

Buono Corretto, completo e preciso, curato nella composizione ed esecuzione, rielaborato personalmente in modo adeguato ed autonomo.

8

Ottimo /eccellente Corretto in ogni sua parte, preciso, completo e ricercato nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, rielaborato personalmente in modo assolutamente autonomo e creativo.

9-10

USO DI STRUMENTI e MATERIALI

Gravemente insufficiente Completamente inadeguato per tutti gli strumenti ed i materiali 1-2

Insufficiente Inadeguato per gran parte degli strumenti e dei materiali proposti 3-4

Mediocre Corretto solo per gli strumenti più semplici ed i materiali più usuali 5

Sufficiente Corretto ma che va stimolato 6

Discreto Corretto ed autonomo 7

Buono Corretto, autonomo e flessibile 8

Ottimo /eccellente Corretto, autonomo, flessibile e creativo 9-10

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) Poiché si possono individuare settori comuni di intervento con le varie materie ed in particolare con le altre propedeutiche ed i Lab. Artistici, durante il c.a.s. potrebbero effettuarsi dei lavori multidisciplinari da definirsi in seno ai Consigli di Classe. Durante le lezioni, ogni qualvolta se ne presenterà l’occasione, si tratteranno sotto forma di dialogo o discussione collettiva problematiche legate all’ Ed. alla Salute ed alla Sicurezza, all’ Ambiente, alla Legalità. In riferimento a particolari argomenti trattati potrebbero realizzarsi uscite in orario scolastico per svolgere esercizi di osservazione/studio della realtà, di interpretazione geometrica e trasposizione grafica della stessa. Potrebbero altresì effettuarsi visite a qualche mostra e a qualche opificio del territorio. È prevista la partecipazione a progetti , concorsi ed iniziative varie promossi dalla scuola o da associazioni o enti esterni. In coerenza con quanto deliberato dal Consiglio di Classe si potrà partecipare a visite di istruzione fuori sede della durata di un giorno.

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10. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE (modalità di conduzione delle

lezioni e delle esercitazioni, per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

10.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno,

sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori)

a) direzione, per: lezioni frontali per trasmettere le conoscenze allo studente in modo che lui possa ricevere

e organizzare gli argomenti appresi. Con lezione frontale, i contenuti di ogni U.D. saranno introdotti teoricamente

ponendo la classe davanti ad un “problema da risolvere” aprendo una discussione ed invitando ognuno ad intervenire

con il proprio contributo al fine di stimolare interesse e partecipazione.

Seguirà quindi la dovuta spiegazione alla lavagna accompagnata da esempi chiarificatori grafici e tridimensionali.

b) tutoraggio, per: esercitazioni grafiche in classe sull’argomento trattato. Un lavoro di gruppo per

ragionare sui diversi argomenti contribuendo a sviluppare sempre maggiori abilità di formare strette relazioni con

gli altri e contribuendo allo sviluppo cognitivo. c) autonomia, per: i diversi argomenti da presentare allo studente. La scelta non è casuale ma è data

dall’esperienza lavorativa e quindi dalle capacità dei ragazzi riscontrate negli anni precedenti. d) alternanza dei ruoli comunicativi, per discutere dei vari argomenti che necessitano a volte di

ragionamenti incrociati. Il docente farà da guida all’alunno durante il processo di apprendimento per aiutarlo a

comprendere il rapporto tra mondo cognitivo e realtà e ad indirizzare le proprie capacità espressive verso una

corretta metodologia procedurale che utilizza il disegno non come attività soltanto manuale, bensì come attività di

formazione di processi mentali e progettuali, come organizzazione di segni e come veicolo di comunicazione e di

interpretazione.

10.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate

situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nelle nozioni teoriche: sapere cosa è una certa cosa

b) procedurale, nei metodi, nelle procedure, nei ragionamenti sul come fare una certa cosa

c) problem solving, nel saper affrontare problemi di qualsiasi tipo

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nell’attività del disegno geometrico, il

saper dirigere il proprio lavoro con mano artistica anche nell’impaginazione del foglio da disegno e soprattutto nella

resa finale.

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e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale

che sta sviluppando, nelle lezioni teoriche dove c’è la possibilità di ragionare sull’argomento per capire ed imparare in

modo da sviluppare percorsi autonomi che possono produrre soluzioni originali e creative.

11. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Per gli obiettivi non raggiunti dal singolo o dal gruppo, sono previsti i seguenti interventi in itinere:

• · Rispiegazione ed esercizi di rinforzo individualizzati da impostare a scuola, sotto la guida dell’insegnante, e da completare a casa

• · Pausa nell’attività didattica e lavoro per fasce di livello con esercizi di ripetizione, di rinforzo o di approfondimento

• · Tutoraggio fra studenti e lavori di gruppo

• · Sportello help

• · Corsi di recupero extraorario scolastico (nei casi più problematici)

Siena, 20/10/2012 Firmato Gianluca Perini

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131

_______________________________________________________________________

Docente Prof. Emanuela Fucecchi MATERIA Discipline Plastiche Classe 1^ Sez. D

1./2. FINALITÀ e OBIETTIVI / DIDATTICI DISCIPLINARI Il biennio sarà rivolto prevalentemente all’acquisizione delle competenze nell’uso dei materiali, delle tecniche e degli strumenti utilizzati nella produzione plastico-scultorea. Si insegnerà l’uso appropriato della terminologia tecnica essenziale e soprattutto la comprensione e l’applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il volume e la superficie. Si illustreranno le procedure di riproduzione tramite formatura illustrando le interazioni tra la forma tridimensionale e lo spazio circostante. Lo studente farà esperienza che la forma tridimensionale comporta un linguaggio a sé, esperienza propedeutica alla scelta degli indirizzi. Si sottolineerà l'importanza dell’analisi ai fini di un'autonoma elaborazione e si spiegherà come organizzare in maniera efficiente i tempi e il proprio spazio di lavoro. Si deve assimilare il concetto che la scultura è una pratica e un linguaggio che richiede rigore tecnico ed esercizio mentale. Durante questo periodo scolastico, attraverso l’elaborazione di manufatti eseguiti in stiacciato, in bassorilievo, altorilievo e a tuttotondo di piccola dimensione in argilla e gesso, si affronterà la genesi della forma plastico-scultorea. Questo sarà possibile attraverso l’esercizio dell’osservazione, lo studio dei parametri visivi e plastico-spaziali e l’analisi dei rapporti positivo/negativo, segno/traccia, pieno/vuoto, spazio/forma, figura/fondo, secondo i principi della composizione. Prima si punterà ad acquisire le conoscenze essenziali relative ai vari sistemi di rappresentazione. Poi, si illustreranno allo studente le principali tecniche plastico-scultoree instradandolo verso un'autonomia progettuale e operativa, analizzando ed elaborando figure geometriche, fitomorfiche, umane ed animali. Si illustreranno le diverse teorie della proporzione e, congiuntamente alle discipline grafico-pittoriche, si daranno cenni di anatomia umana e di percezione visiva. Il biennio comprenderà anche l’uso delle tecniche di base per la produzione e la riproduzione del manufatto modellato. È quotidiano, lungo il biennio, l’utilizzo di mezzi fotografici e multimediali per l’archiviazione degli elaborati e la ricerca di fonti.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Conoscenza delle regole elementari della composizione plastica (piani, etc.). Conoscenza delle differenze tra bassorilievo, altorilievo, tuttotondo.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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Saper riconoscere e usare in modo semplice le combinazioni di linee, forme, volumi, colori. Saper applicare le regole elementari della composizione plastica. Saper leggere e riprodurre la realtà adattandosi ai vincoli della materia. Dimostrare una capacità operativa di tipo plastico traducendo in maniera corretta il pensiero in azione. Dimostrare indipendenza dalle immagini stereotipe.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Dalle prime osservazioni effettuate durante lo svolgimento delle lezioni, emerge entusiasmo ed interesse per la disciplina. Sono stati verificati i livelli di partenza della classe, livelli che sono in complesso più che sufficienti. Dal punto di vista della disciplina la classe risulta vivace ma con un livello di rispetto sufficiente. Si deve comunque migliorare il senso di responsabilità dei singoli appartenenti alla classe nello svolgimento dei loro compiti, nei riguardi dell’ambiente lavorativo e più in generale il livello di scolarizzazione.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA Le unità didattiche si modulano su tre ore settimanali, di 50 minuti, della disciplina. Progettazione di elaborati grafici: 15 ore. Ornato disegnato e modellato: 15 ore. Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta: 15 ore. Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi utensili ritenuti idonei: 15 ore. Modellato a bassorilievo/altorilievo: 15 ore. Pieno e vuoto: valori percettivi e plastici: 12 ore. Prove : 12 ore Totale: 99 ore

6. STRUMENTI DIDATTICI Strumenti tecnici specifici della disciplina: creta, spatole, stecche, etc. Fogli, matite colorate, lapis, acquarelli, fotografie. Ricerche nel web di risorse digitali e loro impiego ai fini conoscitivi e motivazionali. Consultazione di vari testi integrato da riviste, audiovisivi, visite a musei, a mostre, a laboratori di artisti sul territorio.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Le verifiche verranno effettuate sul percorso ideativo, metodologico e operativo affrontato dall’allievo in classe per la realizzazione dell’elaborato e sugli elaborati stessi eseguiti a scuola o da eseguire a casa per le seguenti eventuali necessità: ricerche personali, elaborazioni aggiuntive, recupero. Modalità: analisi e valutazione della parte grafico-ideativa, plastica, espositiva. Prove: valutazione complessiva dell'elaborato assegnato secondo i criteri di valutazione, valutando tutte le fasi del percorso creativo. Criteri di valutazione: creatività e originalità dell'idea, livello di accuratezza nell'esecuzione tecnica, coerenza rispetto alla fase ideativa, corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti, livello delle rifiniture, originalità del linguaggio espressivo, complessità dell'esecuzione tecnica, rispetto dei tempi di produzione e di consegna.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE Per la valutazione finale si terrà conto: del livello di partenza, dei fattori extrascolastici che possono avere influenzato lo studente, della costanza del rendimento, della partecipazione e dell’interesse nei confronti della disciplina, del livello di partecipazione al lavoro del gruppo, della presenza alle lezioni, della puntualità nel rispetto delle consegne, del grado di conoscenze specifiche acquisite, dello sviluppo di un proprio linguaggio espressivo, della capacità di corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti, delle capacità di elaborazione e rielaborazione, del rispetto dell'aula. Gli OBIETTIVI MINIMI sono raggiunti quando: nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune, non si rilevano errori nell'uso degli strumenti tecnici, l'elaborato risponde generalmente al tema proposto, il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato, non si rilevano gravi errori nell'esecuzione che è sufficientemente adeguata

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Questi criteri si coniugano nel seguente sistema: CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO e/o CONOSCENZE (terminologia, regole teoriche, simbologia)

assenti o molto lacunose 1-4

lacunose o superficiali 5

minime 6

complete ed approfondite 7

complete, applicate, coordinate, personali 8-10 COMPRENSIONE (principi, regole e procedimenti)

Comprende in modo approssimativo 1-4

Coglie informazioni essenziali 5

Coglie aspetti essenziali ma non approfondisce 6

Coglie aspetti principali ed approfondisce 7

Coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni 8-10 APPLICAZIONE (regole, composizione, precisione esecutiva, resa grafica, capacità creative e di rappresentazione)

Gravemente insufficiente: 1-4

presenta capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazione molto carenti; imprecisione esecutiva o esecuzione tecnica scorretta non corrispondente alle esercitazioni assegnate

Insufficiente o mediocre: 5

presenta carenti capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazioni; imprecisione esecutiva; esecuzione tecnica poco corretta; non completa corrispondenza alle esercitazioni assegnate.

Sufficiente: 6

presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso, curato nella impostazione; nella elaborazione creativa e nella rappresentazione solo se guidato.

Discreto: 7

corretto, preciso , curato in ogni suo aspetto, discrete capacità creative di elaborazione ed esecuzione

Buono: 8

corretto, preciso, curato nella composizione ed esecuzione, adeguata ed autonoma elaborazione creativa, adeguata resa grafica e manuale.

Ottimo: 9-10

corretto in ogni sua parte, preciso, completo nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, notevoli capacità creative e autonome.

USO DEGLI STRUMENTI

Completamente inadeguato 1-4

Uso non appropriato 5

Uso corretto se guidato 6

Uso corretto ed autonomo 7

Uso corretto autonomo e versatile

8-10

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9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE Utilizzo di temi da affrontare e sviluppare in un contesto di interazione tra i diversi laboratori presenti nella scuola. Visite guidate a mostre, musei e laboratori professionali sia del territorio che specifici della materia, concorsi e progetti sul territorio.

10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO Si prevede nell'ambito del biennio, di sviluppare nello studente la consapevolezza della propria vocazione più profonda che realizzerà nel triennio successivo di propria scelta, grazie alle basi culturali ed operative sviluppate nel biennio. Momenti fondanti per la crescita della persona sono l'acquisizione di un comportamento responsabile nei confronti di sé, degli altri, degli impegni di lavoro e degli arredi scolastici; la consapevolezza del valore dello studio e dell’attività scolastica come strumenti formativi per la vita presente e futura; il rispetto dell’ambiente e della collettività.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza"

b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2 PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno,

sul piano della relazione educativa

a) direzione, per guidare gli studenti in un corretto utilizzo dei materiali e degli strumenti b) tutoraggio, per incentivare le interrelazioni positive all'interno del gruppo c) autonomia, per incentivare e sviluppare l'originalità del proprio segno grafico-plastico d) alternanza dei ruoli comunicativi, per sviluppare la capacità di ricerca e la sicurezza nell'esporre e presentare il proprio lavoro (es. book, installazioni, mostre).

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate

situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nelle prove e nella presentazione dei progetti e degli elaborati b) procedurale, nella corretta analisi, pianificazione, progettazione, esecuzione

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del tema richiesto

c) problem solving, nelle fasi della discussione creativa, nella focalizzazione delle criticità, della soluzione dei problemi nel rispetto degli strumenti a disposizione e dei materiali utilizzati

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nelle fasi della progettazione e dell'elaborazione della relazione tecnica in rapporto ad una ipotetica committenza

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) nello sviluppo da parte dell'allievo del

significato del suo lavoro e del suo essere in relazione con l'ambiente circostante

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Esercizi individuali di rinforzo in classe e con lavoro da svolgere a casa Lavoro di gruppo

Siena, 13/ 11/ 2012 Prof.ssa Emanuela Fucecchi

Firma …………………………………………..

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente Prof. Mezzacasa Fiorella MATERIA Discipline Grafiche e Pittoriche Classe 1 Sez. D

Premessa deontologica:

Il primo biennio sarà rivolto prevalentemente alla conoscenza e all'uso dei materiali, delle tecniche e degli strumenti tradizionali utilizzati nella produzione grafica e pittorica, all'uso appropriato della terminologia tecnica essenziale e soprattutto alla comprensione e all'applicazione che dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il disegno e il colore. In questa disciplina lo studente affronterà i principi fondamentali del disegno sia come linguaggio a sé, sia come strumento propedeutico agli indirizzi; il disegno non è solo riconducibile ad un atto tecnico, ma è soprattutto una forma di conoscenza della realtà, delle cose che costituiscono il mondo e delle loro relazioni reciproche. Lo studente dovrà inoltre acquisire le metodologie appropriate, essere in grado di organizzare i tempi e il proprio spazio di lavoro in maniera adeguata ed essere consapevoli che il disegno e la pittura sono linguaggi che richiedono rigore tecnico ed esercizio mentale.

Principio guida ���� La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo

l’intero arco della vita. Il percorso liceale deve favorire nello studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni. Il disegno e la pittura perciò non sono solo riducibili ad un atto tecnico ma sono soprattutto forme di conoscenza della realtà, percezione delle cose che costituiscono il mondo e comprensione delle loro specifiche relazioni.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI (con riferimento a quanto indicato nella programmazione di

Dipartimento e, solo per le classi Prime/Seconde, tenendo conto delle Linee guida nazionali dei Programmi dei Nuovi Licei):

• Conoscenza degli strumenti utilizzati nella produzione grafica e pittorica ed uso appropriato della terminologia tecnica essenziale.

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

50

• Abbandono degli stereotipi figurativi per affrontare i principi fondanti del disegno inteso sia come linguaggio a sé sia come strumento progettuale propedeutico agli indirizzi.

• Affinamento dell’osservazione tramite l’esercizio e lo studio dei parametri visivi e plastico- spaziali.

• Conoscenza dei principi fondanti della composizione attraverso lo studio e l’analisi dei rapporti linea/ forma, chiaro/scuro, figura/sfondo, tinta/luminosità/saturazione di contrasti, texture, ecc..

• La conoscenza dei sistemi essenziali di rappresentazione a mano libera o guidata, dal vero o da immagine.

• Conoscere le principali tecniche di restituzione grafica e pittorica. • Conoscere le principali teorie del colore, della proporzione e della percezione visiva. • Acquisire un’autonomia operativa, utilizzando ed elaborando figure geometriche,

fitomorfiche, umane ed animali e conoscere i contenuti principali dell’anatomia umana. • Saper usare mezzi fotografici multimediali per l’archiviazione degli elaborati e la ricerca

di fonti. • Saper comprendere la funzione dello schizzo, del bozzetto e del modello,

nell’elaborazione di un manufatto grafico o pittorico e cogliere il valore culturale di questi linguaggi.

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Come prerequisiti, ci si aspetta che abbiano sviluppato le competenze necessarie per superare l’esame di terza media: che sappiano minimamente disegnare dal vero, che conoscano o abbiano studiato qualche artista recente o del passato, che conoscano qualche tecnica artistica e la teoria dei colori, che abbiano qualche volta usato i colori all’ acqua, che abbiano realizzato qualche rielaborazione di immagine e una copia da un autore antico o moderno.

4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate)

La classe è composta da 26 allievi. Dalle prime lezioni svolte si profilata una classe scolarizzata e motivata nei confronti di questa disciplina. Dal test di ingresso e dalle prime lezioni svolte sono emersi alcuni ragazzi abbastanza dotati nel disegno. La classe si può comunque dividere in tre fasce di apprendimento. 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari in relazione al monte ore annuale a

disposizione; es. 3 ore a settimana x 33 settimane = 99 ore: come ripartirle)

• Disegno: la tecnica del chiaroscuro. Esecuzione di composizioni di solidi a chiaroscuro. • Esercitazioni sull'uso del chiaroscuro attraverso la creazione di textures grafiche. • Il rapporto tra figura e sfondo, le figure impossibili, la tecnica di riproduzione della

quadrettatura: • Realizzazione della coppa di Rubin con la tecnica a china. • Disegno: schizzi a chiaroscuro di composizioni di solidi. • La linea: crea una textures tridimensionale attraverso linee concave e convesse. • Il disegno fantastico: crea il castello della tua fantasia. • Disegno il panneggio: visione di insieme e studio di un particolare di un panneggio. • Il punto: ingrandimento di una immagine realizzata con la tecnica dei punti. • Realizzazione di un'immagine POP Art attraverso la tecnica di riproduzione della

quadrettatura e tecnica della china. • Cenni sui metodi di rappresentazione: la prospettiva empirica, la prospettiva del colore,

l'assonometria, la teoria delle ombre. Esercitazioni in merito. • La collocazione spaziale/gli indicatori spaziali della profondità. Esercizi sulla prospettiva

dei colori. • Disegno: luce ombra volume, ombre proprie e ombre portate, riproduzione da immagini

di figure geometriche solide con il chiaroscuro ottenuto attraverso l’uso dei lapis morbidi.

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• La teoria dei colori, il fenomeno della luce, la sintesi additiva, la sintesi sottrattiva, i colori primari nelle rispettive sintesi, i colori secondari i pixel.

• I colori primari e i colori secondari/ la teoria dei colori/l’uso dei colori a tempera. Realizzazione del cerchio cromatico di Itten.

• Esercitazioni con lo spruzzatore a fiato sulle mascherine e i colori primari, dripping e frottage.

• Copia di uno studio da Kandinskj o da Klee da realizzare con la tecnica della tempera.

SECONDO QUADRIMESTRE: • Le texture:il frottage, textures ottenute attraverso graffiti, china e cannucce, spugnature,

stampi di varia natura. Esercizi: produzione di vari tipi di textures e re interventi successivi con la china e gli acquerelli.

• Le textures: il frottage, le textures ottenute attraverso graffiti, china e cannucce, spugnature, stampi di varia natura. Esercizi: produzione di vari tipi di textures, collage.

• La simmetria, il modulo e il ritmo da ricercare nella natura. Esercizi in merito. Cenni sulle proporzioni nel volto umano e sui canoni rappresentativi antichi.

• La forma/le figure geometriche primarie/ il punto/ la linea. Le forme geometriche primarie per Kandinskj, il valore simbolico dei colori per Kandinskj. Esercizi sulle forme geometriche primarie sul punto e sulla linea.

• Il segno ed il suo significato simbolico La forma/le figure geometriche primarie/ il punto/ la linea. Le forme geometriche primarie per Kandinskj, il valore simbolico dei colori per Kandinskj. Esercizi sulle forme geometriche primarie sul punto e sulla linea.

• Il segno ed il suo significato simbolico, brevi cenni di semiologia. • Realizzazione di una copia da Giacomo Balla a tempera. • Cenni sulla pubblicità ed il suo linguaggio. • La visualizzazione di una breve poesia attraverso la tecnica del collage figurato e scritto.

(es. Poesia visiva).

6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.)

Tutte le attrezzature in dotazione nei laboratori della scuola, nell'aula di disegno dal vero , nonché computer, scanner, stampante, macchina fotografica digitale, riviste e libri.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

(indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione: quale tipo di <struttura dare alle prove> e come differenziarla per livelli. Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare)

L’insegnante valuterà in itinere, con assiduità ed in modo sistematico, gli allievi in modo di offrire loro, continui punti di riferimento sui risultati che stanno ottenendo, in vista degli obiettivi da raggiungere. L’occasione per effettuare queste verifiche saranno per questa disciplina le: • esercitazioni grafiche /pittoriche. • prove orali realizzate in classe e prove grafiche o grafiche pittoriche realizzate a casa. Per fare questo l’insegnante terrà conto della:

- Conoscenza ed uso dei materiali delle tecniche e degli strumenti tradizionali. - Conoscenza della terminologia minima ed essenziale della materia . - Comprensione e applicazione dei principi che regolano la costruzione della forma attraverso il

disegno come superamento degli stereotipi figurativi. - Acquisizione di metodologie appropriate , buona organizzazione dei tempi e degli spazi. - Rispetto delle scadenze.

Si sono ritenuti raggiunti gli obiettivi minimi quando si ha:

- Conoscenza anche parziale nell'uso dei materiali delle tecniche e degli strumenti tradizionali. - Conoscenza anche parziale della terminologia minima ed essenziale della materia . - Comprensione e applicazione anche parziale dei principi che regolano la costruzione della forma

attraverso il disegno come superamento degli stereotipi figurativi.

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8. CRITERI DÌ VALUTAZIONE FINALE (Sono auspicabili modelli validati a livello di dipartimento disciplinare) La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del :

- partecipazione e comportamento - livello di partenza - impegno e continuità nell’applicazione allo studio - presenza assidua e attiva in classe - disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA - accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza - consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità - rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori - rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626) - rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici - cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori - numero di assenze non riconducibili a motivi di salute

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Area artistica: mancanza totale di conoscenze; mancanza di abilità valutabili; rifiuto di partecipazione-------------------------------------------------livello 1°( voto 1-3) incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza; uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici; errori gravi nella simbologia e nell’applicazione---------------------livello 2° (voto 4) conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa; errori non gravi nell’uso della simbologia; errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici; linguaggio grafico generalmente inadeguato--------------------------livello 3° (voto 5 ) lievi errori formali; linguaggio grafico generalmente appropriato; conoscenza e comprensione sufficientemente chiare; applicazione pratica generalmente corretta------------------------------livello 4° (voto 6) linguaggio grafico adeguato; conoscenza e comprensione chiare ed assimilate; applicazione pratica corretta------------------------------------------------livello 5° (voto 7) linguaggio grafico corretto, personale ed originale; conoscenze complete, approfondite e rielaborate; applicazione pratica autonoma, creativa e originale; possesso di un valido metodo di lavoro…………………………….livello 6° (voto 8-10)

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) .......................................................................................................................................................................................................................... 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella

programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni)

..........................................................................................................................................................................................................................

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO PER COMPETENZE * * Dalle indicazioni nazionali:

<La scelta di evidenziare all’interno delle linee generali di ogni disciplina le competenze attese e di redigere obiettivi specifici di apprendimento in cui fossero uniti tutti gli aspetti che entrano in gioco nell’acquisizione di quelle competenze si colloca in continuità con le Indicazioni per il curricolo del primo ciclo attualmente in vigore.

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Tali obiettivi assumono ampiamente alla fine del primo biennio di ciascun liceo quanto attualmente richiesto ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione5>.

La metodologia che mi propongo consiste nell’utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale, che incentivi la didattica di piccolo gruppo, il tutoraggio tra pari e uno stile di apprendimento collaborativo. L'atteggiamento sarà quello di favorire il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per scoperta, affrontando problemi e compiti avvertiti da questo come significativi per il contesto in cui vive e per la propria storia personale, con attenzione alla documentazione dei processi e dei percorsi nell’intento di diffondere e migliorare azioni positive. Inoltre sono interessata a integrare l’apprendimento teorico con l'apprendimento esperienziale e laboratoriale per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa. Mi propongo di riuscire a mettere dialetticamente insieme i diversi fattori che concorrono all’evento educativo in particolare correlando i contenuti e gli obiettivi con le reali possibilità di ciascun allievo, e del groppo di allievi. Al fine di riuscire a condurre un’azione educativa che si adatti a ciascuno pur essendo utile a tutti, che riconosca gli stili di apprendimento personali, il piano di lavoro sarà strutturato in vari punti, che impegneranno un numero variabile di lezioni a seconda della complessità dell’argomento trattato e della risposta degli allievi. Ogni punto verrà introdotto teoricamente ponendo la classe di fronte a un problema da risolvere, aprendo una breve discussione ed invitando ognuno ad intervenire con il proprio contributo. Dopo aver fornito alla classe, materiale cartaceo ed informazioni sufficienti per approfondire, si lascia spazio agli studenti affinché possano ancora ampliare la documentazione. Le lezioni-elaborazioni si svolgeranno nel laboratorio, talvolta nell’aula computer, raramente all’aperto per effettuare degli studi grafici dal vero sul paesaggio. Gli elaborati grafici e pittorici si realizzeranno prevalentemente in classe, ma potranno essere assegnati ex novo per un’elaborazione autonoma da fare a casa. La discussione sui risultati raggiunti dagli allievi nei propri elaborati sarà costante, in modo singolo o collettivo. Il lavoro realizzato consente di valutare il raggiungimento degli obiettivi e la possibilità di prosecuzione nell’iter di apprendimento; la promozione di processi metacognitivi solleciterà nell'alunno l'autocontrollo e l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento. Nel suo sviluppo la valutazione sarà continua.

(modalità di:

11.1. pianificazione annuale della serie di contenuti,

11.2. di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni,

11.3. di attenzione alle prestazioni intellettuali richieste agli studenti

al fine di progettare un organico piano per un apprendimento consapevole)

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

N. B. Il modello successivo (una sorta di bussola per costruire la serie coerente degli argomenti che costituiscono il

piano annuale) non è ovviamente un vincolo (la bussola non è un vincolo).

Gli stessi concetti possono essere espressi con terminologia diversa, eliminando in parte o tutti i punti da a) a g).

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________

5 Decreto 22 Agosto 2007 , n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del Regolamento dei licei: “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento”.

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d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri - nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul

piano della relazione educativa: (con eventuali, non obbligati (!) riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed

autori

a) direzione, solo se necessario, quando cioè la classe è molto numerosa ed all’interno vi sono molti alunni che presentano difficoltà di apprendimento. b) tutoraggio per coordinare le attività proposte dagli allievi, o da altri interlocutori, per favorire la laboratorialità, per capire i bisogni impliciti degli alunni, per favorire ascolto, attenzione, e stimoli nella scelta delle situazioni di apprendimento organizzate dalla scuola. c) autonomia, per: per lavorare ed imparare a lavorare nel rispetto reciproco, senza prevaricazioni, per imparare a procurarsi da sé gli strumento per operare. d) alternanza dei ruoli comunicativi, per porre il dialogo alla base del processo di insegnamento/apprendimento, per creare all’interno della lezione spazi di riflessione e di corresponsabilità interlocutoria, per riconoscere e legittimare l’interlocutore, cooperare con lui nella costruzione di significati e prospettive condivise. 11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare :

a)dichiarativa: nell’ esposizione dei procedimenti tecnici, nell’esporre le caratteristiche dei materiali usati, nel descrivere una procedura di elaborazione di una immagine al computer…

b) procedurale: nell’ applicare correttamente una tecnica, nel combinare con coerenza una o o più tecniche rispettando i materiali. c) problem solving: nel trovare l’elemento mancante per equilibrare una composizione, per bilanciare un equilibrio cromatico. d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica: nel provare a vedere le cose in una nuova prospettiva, ossia cambiare le precedenti conoscenze e le più recenti in nuove configurazioni sia pure per il soggetto interessato. e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo

mentale che sta sviluppando. “Apprendimento consapevole e attività sono complementari, interattivi e interdipendenti, (non c’è azione senza pensiero, non c’è pensiero senza azione). L’attività è però condizione necessaria ma non sufficiente all’apprendimento: per costruire significato è infatti necessaria la riflessione sulle azioni percepite e consapevoli.”( B.M.Varisco 2002) Se l’apprendimento non è semplice assimilazione di nuove informazioni ma costante ricostruzione di schemi interpretativi della realtà, che solo chi apprende può decidere di mettere in atto, la consapevolezza di questo processo e la capacità di analizzarlo diventano elementi centrali per arrivare a dare significato e valore all’esperienza apprenditiva.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Eventuali attività di recupero verranno effettuate in itinere in classe e a casa.

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Siena, 12/ 11 / 2012 Firma * Schema di regolamento recante “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento.”

Indicazioni Nazionali sui Nuovi Licei, parte allegato A << Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento >>

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato

S.Agostino n.2 – Tel.0577280787 Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre

Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena

– Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale –

Tel.0577/848131 _______________________________________________________________________

Docente M.PUTTI MATERIA :LABORATORIO ARTISTICO Classe 1°Sez.D

Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe.

Principio guida � La QUALITÀ' è l' opposto della CASUALITÀ' 1. FINALITÀ: la disciplina come contributo all’acquisizione di un metodo ragionato di imparare lungo l’intero arco della vita. Come da indicazioni ministeriali il laboratorio artistico deve avere essenzialmente un carattere e una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno che rappresentano la nostra identità territoriale (Arti figurative (pittura-scultura) ,Architettura e ambiente ,Design della Ceramica) e consiste nella pratica delle tecniche specifiche ,svolte con criterio modulare . Saranno

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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attivati itinerari didattici condivisi il cui scopo sarà quello di anticipare procedure e tecniche laboratori ali specifiche e relative ai diversi indirizzi. Il primo biennio sarà rivolto prevalentemente all’uso e alla conoscenza dei materiali ,delle tecniche e degli strumenti, all’uso di una terminologia tecnica essenziale,alla comprensione e all’applicazione dei principi che regolano la costruzione del prodotto artistico. Lo studente dovrà inoltre acquisire metodologie appropriate ed essere in grado di organizzare i tempi e il proprio spazio di lavoro in maniera adeguata. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI

- Sviluppare la conoscenza dei materiali delle tecniche e delle tecnologie relative agli ambiti che caratterizzano i laboratori attivati e faccia uso di un appropriato linguaggio tecnico.

- Che lo studente acquisisca alcune caratteristiche di base trasversali alle attività di laboratorio e alle procedure progettuali.

- Che lo studente si sappia muovere con ordine inteso anche come gestione degli spazi e dei tempi di lavoro.

- Che conosca le proprietà dei materiali usati e faccia un corretto utilizzo dei materiali degli strumenti e delle tecnologie.

- deve essere in grado inoltre di organizzare i tempi e il proprio spazio di lavoro

in maniera adeguata

3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA a. sufficienti capacità percettivo spaziali b. coordinazione visivo motoria c. sufficienti capacità di ideazione e originalità espressiva 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe è composta da 26 studenti di cui un’ alunna con piano educativo personalizzato(PEI), un’alunna è certificata DSA.presenta un profilo piuttosto omogeneo per quelle che sono le abilità di base inerenti la disciplina .Sono studenti che, pur provenendo da realtà scolastiche diverse, hanno avuto scarse possibilità di sperimentazione tecniche e attività laboratoriali. Dalle prime osservazioni effettuate si può dedurre un grande desiderio di conoscere materiali e tecniche probabilmente mai sperimentati alle scuole medie. Dalle rilevazioni del test di ingresso si sono delineate diverse fasce per conoscenze e competenze legate alla maturità percettiva e al bagaglio grafico realistico, concetti geometrici matematici, per la precisione 3 fasce di livello: buona , più che sufficiente(la maggior parte degli studenti) debole . Nelle attività svolte fino adesso gli studenti si sono resi partecipi ed attenti anche se in alcuni casi si è evidenziata una capacità di concentrazione piuttosto ridotta. Dal punto di vista disciplinare la classe deve ancora interiorizzare il concetto di gruppo classe e un processo di scolarizzazione. 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA Le lezioni del laboratorio artistico verranno organizzate durante quest’ anno scolastico in 4 moduli didattici per permettere agli studenti iscritti di fare esperienze teorico pratiche in tutti i laboratori caratterizzanti la storia del nostro istituto. La durata di ciascun modulo sarà di n°8 lezioni di 3 ore ciascuna. Le attività si svolgeranno in compresenza dei docenti titolari.

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I moduli si susseguiranno nel seguente ordine: modulo di Design della Ceramica modulo di Arti figurative-Pittura., modulo Arti Figurative-Scultura, modulo di Architettura Ambiente, Il tema che rappresenterà il filo conduttore di questa attività è stato identificato ARTE e NATURA. In ciascun modulo si analizzeranno alcuni aspetti del tema secondo le particolari competenze e tenendo conto delle elaborazioni precedenti. Le valutazioni saranno concordate con i docenti dei relativi moduli. MODULO DESIGN DELLA CERAMICA arte e natura -esercizi di manipolazione con l’argilla. -la terracotta -l’argilla :proprietà e caratteristiche -tecniche di foggiatura. Il colombino con texture per impronta -la decorazione sottovernice con colori ceramici applicati a pennello su mattonelle 20x20 -decorazione a graffito su ingobbio -la decorazione con ingobbi colorati -la smaltatura per aspersione e a spruzzo -manipolazione con striscie d’argilla (dal bidimensionale al tridimensionale) alla scoperta delle potenzialità dell’argilla. 6. STRUMENTI DIDATTICI Tutte le attrezzature e i materiali specifici in dotazione nei diversi laboratori della scuola , compresi computer, scanner, stampante, macchina fotografica digitale, riviste e libri e audiovisivi. 7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE L’insegnante valuterà in itinere, con assiduità ed in modo sistematico, gli allievi in modo di offrire loro, continui punti di riferimento sui risultati che stanno ottenendo, in vista degli obiettivi da raggiungere. L’occasione per effettuare queste verifiche saranno per questa disciplina le: • esercitazioni pratiche laboratoriali • prove scritte/orali realizzate in classe e prove grafiche o grafiche pittoriche realizzate a casa. 8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE

La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del : - livello di partenza - partecipazione e comportamento - impegno e continuità nell’applicazione allo studio - presenza assidua e attiva in classe - disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA - accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza - consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità - rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori - rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626) - rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici - cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori

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- numero di assenze non riconducibili a motivi di salute DESCRITTORI DI VALUTAZIONE

• nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune; • non si rilevano errori nell’uso degli strumenti tecnici; • l’elaborato risponde generalmente al tema proposto; • il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato; • non si rilevano gravi errori nell’esecuzione; • l’impaginazione è sufficientemente adeguata.

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

Area artistica: mancanza totale di conoscenze, mancanza di abilità valutabili, rifiuto di partecipazione---------------------------------------------- livello 1°( voto 1-3) incapacità di concretizzare semplici obiettivi di conoscenza, uso elementare o non pertinente degli strumenti tecnici, errori gravi nella simbologia e nell’applicazione--------------------livello 2° (voto 4) conoscenza e comprensione dei contenuti approssimativa, errori non gravi nell’uso della simbologia, errori non gravi nell’applicazione pratica dei concetti teorici, linguaggio grafico generalmente inadeguato-------------------------livello 3° (voto 5 ) lievi errori formali, linguaggio grafico generalmente appropriato, conoscenza e comprensione sufficientemente chiare, applicazione pratica generalmente corretta------------------------------livello 4° (voto 6) linguaggio grafico adeguato, conoscenza e comprensione chiare ed assimilate, applicazione pratica corretta---------------------------------------------- livello 5° (voto 7) linguaggio grafico corretto, personale ed originale, conoscenze complete, approfondite e rielaborate, applicazione pratica autonoma, creativa e originale, possesso di un valido metodo di lavoro---------------------------------livello 6° (voto 8-10)

SI SONO RITENUTI RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI MINIMI QUANDO: • nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune; • non si rilevano errori nell’uso degli strumenti tecnici; • l’elaborato risponde generalmente al tema proposto; • il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato; • non si rilevano gravi errori nell’esecuzione; • l’impaginazione è sufficientemente adeguata.

CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del : - livello di partenza

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- partecipazione e comportamento - impegno e continuità nell’applicazione allo studio - presenza assidua e attiva in classe - disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA - accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza - consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità - rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori - rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626) - rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici - cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori - numero di assenze non riconducibili a motivi di salute 9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione disciplinare e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni) 11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE Ci si propone l’utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale, che favorisca il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per scoperta e sperimentazione di materiali e tecniche diverse ,con attenzione alla documentazione dei processi e dei percorsi attraverso la costruzione di mappe concettuali nell’intento di favorire e promuovere l’uso di un linguaggio tecnico specifico e l’acquisizione di modalità operative coerenti. • unità didattica , modulo didattico. • introduzione teorica degli argomenti in forma problematica • le lezioni avranno carattere teorico-pratico con le relative verifiche in laboratorio .si sviluppano processi di autovalutazione e di autocontrollo delle strategie di apprendimento degli alunni. (modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni, per un

apprendimento consapevole) 11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre

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conoscenze disciplinari g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento

che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori) a) direzione, per: guidare gli studenti ad un corretto utilizzo strumenti ,dei materiali e delle procedure tecniche. b) tutoraggio, per: incentivare le interazioni positive nel gruppo e promuovere un dialogo educativo improntato al rispetto del sé e degli altri c) autonomia, per: incentivare e sviluppare l’originalità del proprio linguaggio tecnico- artistico

d) alternanza dei ruoli comunicativi per: sviluppare capacità critica rispetto al proprio lavoro attraverso l’analisi,la ricerca

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in

variate e alternate situazioni da progettare :

a) dichiarativa, nella presentazione delle idee progettuali e degli elaborati

b) procedurale, nella corretta procedura di esecuzione degli elaborati

c) problem solving, nelle fasi della realizzazione di idee progettuali

discussione ed analisi della fattibilità tecnica degli elaborati d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: scopro-trovo –trasformo un difetto in effetto ,attraverso l’errore saper individuare soluzioni alternative. e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo,

sul processo mentale che sta sviluppando rispetto al proprio percorso e al significato della propria azione artistica in relazione con la realtà del contesto.

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Eventuali attività di recupero verranno effettuate in itinere in classe e a casa. Siena, 15-11-2012 FirmaM.Putti

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S.PICCOLOMINI” con sezioni associate: Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” Siena – Prato S.Agostino n.2 – Tel.0577280787

Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” – Siena – Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 – Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane - Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” Siena – Via Pisacane n.7 – Tel.0577/44968

Liceo Linguistico “R. Lambruschini” Montalcino – Prato dell’Ospedale – Tel.0577/848131

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Docente_CANNATA FRANCESCA MATERIA_ED. FISICA Classe I^ Sez. D LICEO ARTISTICO “ D.BUONINSEGNA “- SIENA

Premessa deontologica: L’insegnamento dell’ educazione fisica nella scuola secondaria superiore deve tenere presente dei rapidi cambiamenti psicofisici che avvengono in questa fascia d’età, della eterogeneità di situazioni personali, della variabilità del processo evolutivo personale, nonché dalla significativa differenza fra i due sessi. La programmazione in educazione fisica dipende da numerosi elementi che determinano l’operatività tipica della materia, nello specifico la disciplina necessita di spazi idonei ( palestra, campo sportivo…) e di strumenti adatti ( piccoli e grandi attrezzi). I docenti di ed. fisica dell’IIS Piccolomini-Siena, pur costatando la difficoltà e la mancanza di strutture, ipotizzano una programmazione educativa-didattica che prevede attività e/o progetti comuni all’intera istituzione o riguardanti solo alcune classi dei singoli istituti. I docenti concordano di organizzare la partecipazione alle gare di Corsa Campetre e di Atletica Leggera per le quattro scuole dell’IIS Piccolomini Siena. In riferimento al Liceo Artistico “ D. Buoninsegna “si prevede l’adesione al programma dei Centri Sportivi Studenteschi per le seguenti discipline sportive: sci alpino, ginnastica artistica e danza, pallavolo,pattinaggio sul ghiaccio, tennis tavolo, trekking, e un incontro con equipe medico sanitaria riguardante le problematiche della salute.

1. FINALITÀ:

-Favorire un produttivo recupero delle competenze motorie di base al fine di migliorare il rendimento complessivo medio degli studenti. -Favorire l’armonico sviluppo dell’adolescente aiutandolo a superare difficoltà e contraddizioni tipiche dell’età. -Promuovere attività sportive e favorire situazioni di sano confronto competitivo. -Acquisire abitudini allo sport come costume di vita trasferibile all’esterno della scuola. -Mettere in pratica norme di comportamento adeguate al fine di prevenire infortuni.

2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI

• POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI ( RESISTENZA, FORZA,VELOCITA’, MOBILITA’ ARTICOLARE) • -conoscere le capacità condizionali e individuare le attività che le sviluppano

• SVILUPPO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE (COORDINAZIONE DINAMICA GENERALE, OCULO-MUSCOLARE-

EQUILIBRIO, TEMPISMO) • -conoscere le capacità coordinative e l’intervento delle funzioni neuromuscolari, attuare movimenti complessi in

situazioni economica, individuare le attività che sollecitano le funzioni neuromuscolari • CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE ( GIOCHI DI SQUADRA, DISCIPLINE SPORTIVE INDIVIDUALI) • -conoscere le regole di due giochi sportivi e di due discipline individuali, eseguire i fondamentali individuali dei

giochi di squadra proposti e i gesti tecnici delle discipline affrontate, applicare e rispettare le regole • ESPRESSIVITA’ CORPOREA ( PRESA DI COSCIENZA DEL CORPO STATICO E DINAMICO, COMBINAZIONI

COREOGRAFICHE) • -conoscere la successione delle combinazioni proposte, eseguire correttamente le combinazioni proposte,

interpretare in modo personale le combinazioni proposte

• EDUCAZIONE ALLA SALUTE (NORME DI IGIENE, TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO, PROBLEMATICHE

GIOVANILI) • -conoscere i principali traumi e norme elementari di pronto soccorso, conoscere i rischi derivati da errate

abitudini di vita, applicare le proprie conoscenze per migliorare il proprio benessere psico-fisico

a. s. 2012-2013

PIANO DI LAVORO

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3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Rielaborazione degli schemi motori di base e posturali acquisiti nell’ordine di scuola precedente. Adeguato orientamento spazio-temporale. 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

La classe è composta da 26 alunni di cui 18 femmine e 8 studenti maschi. Nonostante sia eterogenea per quanto riguarda il

possesso dei prerequisiti strutturali e funzionali, mostra interesse per la disciplina e disponibilità al lavoro proposto. Tutti gli

studenti possiedono, seppur in modo differenziato, le capacità necessarie per raggiungere gli obiettivi prestabiliti.

5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA Le attività di educazione fisica si effettueranno durante l’anno scolastico con lezioni di due ore consecutive alla settimana per la classe. La scansione del programma si attuerà inizialmente, e presumibilmente per la durata del primo quadrimestre, su tutte le esercitazioni di riscaldamento, attivazione cardio-vascolare, tonificazione muscolare alternata a esercitazioni di destrezza coordinativa, esercitazioni di dinamica complessa, attività di pratica sportiva di squadra e individuale che troveranno maggiore applicazione nel periodo del secondo quadrimestre.

6. STRUMENTI DIDATTICI Utilizzo di tutti i piccoli e grandi attrezzi in dotazione della scuola; libro di testo adottato e sussidi audio-visivi.

7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

-Osservazione sistematica

-Test motori

-Questionari

Per i criteri di valutazione si fa riferimento alle indicazioni fornite nella parte didattica del P.O.F.

Le eventuali giustificazioni dalle lezioni pratiche eccedenti quelle concesse dall’insegnante, se non motivate da valida

certificazione, incideranno negativamente sulla valutazione intermedia e finale.

8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione sarà rapportata ai criteri di: -attenzione, interesse e partecipazione alle attività proposte -progressi evidenziati nell’esecuzione delle attività riferite ai contenuti tecnici e tattici -miglioramento delle capacità condizionali e coordinative -autocontrollo e grado di maturità dimostrati

9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE Attività di avviamento alla pratica sportiva in orario pomeridiano previste dal Progetto del Centro Sportivo Scolastico e

partecipazione ai Giochi Studenteschi. Incontri con personale medico-specialistico in relazione alla tutela della salute. 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO

Partecipazione ad iniziative di istituto: torneo interno di tennis tavolo, partecipazione alla “giornata dell’arte”,

approfondimenti riguardanti gli interventi di tutela della salute.

11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE

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-Attuare il programma e realizzarne la scansione nel tempo in relazione all’ambiente

e alle strutture a disposizione -Garantire a ciascun allievo la possibilità di trarre giovamento dall’attività motoria e

di partecipare alla vita di gruppo nel rispetto della sua personalità e della sua evoluzione

-Calibrare la successione di sforzi e carichi di lavoro in relazione all’età e alle leggi fisiologiche

-Utilizzare attività idonee a superare eventuali difficoltà -Intendere l’agonismo come impegno per dare il meglio di se stessi nel confronto con

gli altri

11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento

a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo_________________ e) direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento___________________________ d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato”

e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario

f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari

g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi

11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA

a) direzione, per presentare e organizzare le attività b) tutoraggio, per introdurre ad operare in piccoli gruppi c) autonomia, per eseguire in modo responsabile e personale d) alternanza dei ruoli comunicativi, per favorire il confronto e il senso critico

11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE

a) dichiarativa in riferimento alle conoscenze disciplinari

b) procedurale in riferimento alle modalità operative ed esecutive degli esercizi

c) problem solving in riferimento alle dinamiche e tattiche di giuoco

d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica in riferimento alle pratiche di espressività corporea

e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale

che sta sviluppando,in riferimento alla consapevolezza dei risultati ottenuti alla fine del percorso individuale

12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Gli interventi di recupero verranno effettuati all’interno dell’orario curricolare e in caso di problematiche e

difficoltà importanti anche nell’ambito delle attività pomeridiane previste dall’attuazione dei Gruppi Sportivi

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Siena,12/11/ 2012

Profssa Francesca Cannata