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UNA PRODUZIONE EDITORIALE Comune di Ravenna TALENTI D’EUROPA IN TRENTA FILM www.ravennaedintorni.it DA SALVATORE GIULIANO A UOMINI CONTRO AL CASO MATTEI FRANCESCO ROSI È “MAESTRO DEL CINEMA EUROPEOAL MEFF 2014 Rosi è una delle personalità più rappresentative del cinema italiano che ha segna- to profondamente la storia del nostro cinema. I suoi film, oltre al successo di pub- blico alla loro uscita, hanno alimentato le programmazioni dei cineclub degli anni ’70 e ’80 con film come Salvatore Giuliano, Mani sulla città, Uomini contro, Il caso Mattei e Cadaveri eccellenti e così seguitando offrendo materiale di riflessione, discussione e approfondimento sia agli appassionati di cinema sia a coloro che nel cinema cercavano anche una chiave di lettura appassionata e documentata della società italiana. Aiuto regista di Visconti, per capolavori come La terra trema (1948) e Senso (1954) esordisce con il film La sfida (1948) inaugurando il cosiddetto filo- ne del film inchiesta che in qualche modo aveva anticipato scrivendo il soggetto di un altro famoso film Processo alla città (1952) di Luigi Zampa. Rosi è un regista eclettico che ha esercitato la sua arte in tanti generi: dal docudramma al poliziesco dalla favola (C’era una volta del 1967) ispirato al Pentamerone di G. B. Basile, all’o- pera lirica, dall’epico al poetico, Rosi tuttavia è ricordato soprattutto con la defini- zione di “politico” che oggi potrebbe contenere una connotazione sospetta, in realtà volendo rimanere all’interno di uno sguardo parziale definirei il suo cinema “civile”, “impegnato” a dare della società e del Potere una visione il più reale pos- sibile, senza compromessi. Descrivere i fatti e met- terli in rapporto fra loro, questo è sempre stato l’intento del cinema di Francesco Rosi. Dal punto di vista formale Rosi è riuscito a coniu- gare magistralmente una modalità produttiva di tipo neorealista ad un modo di girare “america- no”, più volte il produttore Dino De Laurentis si è rammaricato che Rosi non abbia mai ceduto alle offerte hollywoodiane; della sua generazione, Rosi sarebbe stato il regista che meglio di altri avrebbe potuto fare carriera ad Hollywood, ma Rosi ha scelto di rimanere in Europa un mondo culturale più affine alla sua sensibilità di artista impegnato. Il festival omaggia Francesco Rosi con tre film che rappresentano un saggio della grandezza del suo cinema. ( a l . a c . ) PREMIO ALLA CARRIERA 8 a EDIZIONE di Alberto Achilli* Ogni anno è un piacere presentare, insieme alla Fice, ed in collaborazione con Ravenna Cinema un festival cinematografico che propone tanto buon cinema euro- peo e anteprime ed eventi speciali. Quest’anno un rin- graziamento particolare va a Francesco Rosi, a cui il Festival attribuisce un premio quale “Maestro del Cinema europeo”, per il complesso della sua opera rico- nosciuta in tutto il mondo per la qualità artistica ed il suo valore politico e sociale. La presente edizione oltre alla sezione dedicata al concorso dei film europei e gli “eventi” presenta, per la prima volta, una piccola sele- zione dei cortometraggi europei che hanno vinto premi nei loro paesi di appartenenza, verrà inoltre proposta una breve selezione (che proseguirà oltre le date del Festival) di film italiani usciti nel 1964 per confronta- re il nostro cinema contemporaneo con quello di cin- quanta anni fa. Infine non potevamo dimenticare i 100 anni di Cabiria, film mitico della nostra cinematografia che ha determinato una svolta nella storia del cinema mondiale. *Direttore artistico del Festival EVENTI SPECIALI Tre registi fuoriclasse Opere recenti di Jarmusch, Winterbottom e Ming-Liang di Francesco Della Torre “Eventi speciali “nei festival di cinema fa sempre rima (anzi coincide) con registi speciali, autori che non possono che essere posti in un piano diverso rispetto a tutto il cinema emergente o in cerca di grande conferma che caratterizza la rassegna. E Jim Jarmusch, Michael Winterbottom e Tsai Ming-Liang appartengono a pieno diritto alla cate- goria speciale. Ma visto che soprattutto i più giova- ni, o i meno legati alla cultura del “nome”, potreb- bero non conoscerli, ecco una guida che ci porta alla scoperta dei tre autori. Il più noto Jarmusch è un regista di culto e si guadagna già agli inizi que- sta nomea per il suo primo lungometraggio del 1984 (dopo esperienze nel corto e nel mediome- traggio), Stranger Than Paradise, che ha raccolto premi ovunque, dal Sundance a Locarno, fino alla prestigiosa Camera d'Or a Cannes. Nel 1986 acquista notorietà anche tra i cinefili italiani, visto che nel suo bellissimo Daunbailò, accanto al suo attore feticcio John Lurie e al grande Tom Waits, troviamo un giovane e irresistibile Roberto Benigni. Il film non è mai stato doppiato per non perderne il senso (si tratta di carcerati che parlano lingue diverse), e da noi non è stato un grande suc- cesso. Simpatico il titolo italiano, che è l'esatta pro- nuncia dell'originale: Down By Law. Un Benigni che il regista ritroverà in Tassisti di notte, uno dei tanti film a episodi del regista, oltre al già citato Stranger Than Paradise e al delizioso Coffe and Cigarettes. Ma l'opera migliore di Jarmusch resta Dead Man, western psichedelico del 1995 con un Johhny Depp in stato di grazia e la colonna sonora di Neil Young. Musica che nel regista (a sua volta anche musicista) gioca sempre un ruolo fonda- mentale nei suoi film, sia per l'attitudine a far reci- tare musicisti, sia per le colonne sonore, originali e non, sempre di grande impatto. SEGUE A PAGINA III Una scena dal film “Only lovers left alive” di Jim Jarmusch, in visione al MEFF fra gli eventi speciali Concorso, eventi, anteprime e “corti” dal 5 al 12 aprile

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UNA PRODUZIONE EDITORIALE

Comune di Ravenna

TALENTI D’EUROPA IN TRENTA FILM

www.ravennaedintorni.it

DA SALVATORE GIULIANO A UOMINI CONTRO AL CASO MATTEIFRANCESCO ROSI È “MAESTRO DEL CINEMA EUROPEO” AL MEFF 2014

Rosi è una delle personalità più rappresentative del cinema italiano che ha segna-to profondamente la storia del nostro cinema. I suoi film, oltre al successo di pub-blico alla loro uscita, hanno alimentato le programmazioni dei cineclub degli anni’70 e ’80 con film come Salvatore Giuliano, Mani sulla città, Uomini contro, Il casoMattei e Cadaveri eccellenti e così seguitando offrendo materiale di riflessione,discussione e approfondimento sia agli appassionati di cinema sia a coloro che nelcinema cercavano anche una chiave di lettura appassionata e documentata dellasocietà italiana. Aiuto regista di Visconti, per capolavori come La terra trema (1948)e Senso (1954) esordisce con il film La sfida (1948) inaugurando il cosiddetto filo-ne del film inchiesta che in qualche modo aveva anticipato scrivendo il soggetto diun altro famoso film Processo alla città (1952) di Luigi Zampa. Rosi è un registaeclettico che ha esercitato la sua arte in tanti generi: dal docudramma al poliziescodalla favola (C’era una volta del 1967) ispirato al Pentamerone di G. B. Basile, all’o-pera lirica, dall’epico al poetico, Rosi tuttavia è ricordato soprattutto con la defini-zione di “politico” che oggi potrebbe contenere una connotazione sospetta, inrealtà volendo rimanere all’interno di uno sguardo parziale definirei il suo cinema“civile”, “impegnato” a dare della società e del Potere una visione il più reale pos-sibile, senza compromessi. Descrivere i fatti e met-terli in rapporto fra loro, questo è sempre statol’intento del cinema di Francesco Rosi.Dal punto di vista formale Rosi è riuscito a coniu-gare magistralmente una modalità produttiva ditipo neorealista ad un modo di girare “america-no”, più volte il produttore Dino De Laurentis si èrammaricato che Rosi non abbia mai ceduto alleofferte hollywoodiane; della sua generazione, Rosisarebbe stato il regista che meglio di altri avrebbepotuto fare carriera ad Hollywood, ma Rosi hascelto di rimanere in Europa un mondo culturalepiù affine alla sua sensibilità di artista impegnato.Il festival omaggia Francesco Rosi con tre film cherappresentano un saggio della grandezza del suocinema. (al. ac.)

PREMIO ALLA CARRIERA

8aEDIZIONE

di Alberto Achilli*

Ogni anno è un piacere presentare, insieme alla Fice,ed in collaborazione con Ravenna Cinema un festivalcinematografico che propone tanto buon cinema euro-peo e anteprime ed eventi speciali. Quest’anno un rin-graziamento particolare va a Francesco Rosi, a cui ilFestival attribuisce un premio quale “Maestro delCinema europeo”, per il complesso della sua opera rico-nosciuta in tutto il mondo per la qualità artistica ed ilsuo valore politico e sociale. La presente edizione oltrealla sezione dedicata al concorso dei film europei e gli“eventi” presenta, per la prima volta, una piccola sele-zione dei cortometraggi europei che hanno vinto preminei loro paesi di appartenenza, verrà inoltre propostauna breve selezione (che proseguirà oltre le date delFestival) di film italiani usciti nel 1964 per confronta-re il nostro cinema contemporaneo con quello di cin-quanta anni fa. Infine non potevamo dimenticare i 100anni di Cabiria, film mitico della nostra cinematografiache ha determinato una svolta nella storia del cinemamondiale.

*Direttore artistico del Festival

EVENTI SPECIALI

Tre registi fuoriclasseOpere recenti di Jarmusch, Winterbottom e Ming-Liang

di Francesco Della Torre

“Eventi speciali “nei festival di cinema fa semprerima (anzi coincide) con registi speciali, autori chenon possono che essere posti in un piano diversorispetto a tutto il cinema emergente o in cerca digrande conferma che caratterizza la rassegna.

E Jim Jarmusch, Michael Winterbottom e TsaiMing-Liang appartengono a pieno diritto alla cate-goria speciale. Ma visto che soprattutto i più giova-ni, o i meno legati alla cultura del “nome”, potreb-bero non conoscerli, ecco una guida che ci portaalla scoperta dei tre autori. Il più noto Jarmusch èun regista di culto e si guadagna già agli inizi que-sta nomea per il suo primo lungometraggio del1984 (dopo esperienze nel corto e nel mediome-traggio), Stranger Than Paradise, che ha raccoltopremi ovunque, dal Sundance a Locarno, fino allaprestigiosa Camera d'Or a Cannes. Nel 1986acquista notorietà anche tra i cinefili italiani, visto

che nel suo bellissimo Daunbailò, accanto al suoattore feticcio John Lurie e al grande Tom Waits,troviamo un giovane e irresistibile RobertoBenigni. Il film non è mai stato doppiato per nonperderne il senso (si tratta di carcerati che parlanolingue diverse), e da noi non è stato un grande suc-cesso. Simpatico il titolo italiano, che è l'esatta pro-nuncia dell'originale: Down By Law. Un Benigniche il regista ritroverà in Tassisti di notte, uno deitanti film a episodi del regista, oltre al già citatoStranger Than Paradise e al delizioso Coffe andCigarettes. Ma l'opera migliore di Jarmusch restaDead Man, western psichedelico del 1995 con unJohhny Depp in stato di grazia e la colonna sonoradi Neil Young. Musica che nel regista (a sua voltaanche musicista) gioca sempre un ruolo fonda-mentale nei suoi film, sia per l'attitudine a far reci-tare musicisti, sia per le colonne sonore, originali enon, sempre di grande impatto.

SEGUE A PAGINA III

Una scena dal film“Only lovers leftalive” di JimJarmusch, in visioneal MEFF fra glieventi speciali

Concorso, eventi,anteprime e “corti” dal 5 al 12 aprile

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RAVENNA&DINTORNI 3/4 2014

II FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

A Field in England2013, Regno Unito, 90', di Ben WheatleyInghilterra, durante la guerra civile. Un piccolo gruppo

di disertori fugge dalla battaglia attraverso un campo incol-to. O 'Neil, un alchimista, costringe il gruppo ad aiutarlonella sua ricerca di un tesoro nascosto che crede sepolto nelcampo. Attraversando un vasto cerchio di funghi, che diven-tano il loro primo pasto, il gruppo cade rapidamente in uncaos di dispute, lotte e paranoia.

Circles - Krugovi2013, Serbia, 112', di Srdan GolubovicBosnia - 1993. Durante la guerra bosniaca, Marko, un

soldato serbo, è testimone della brutale aggressione diHaris, un civile musulmano, da tre commilitoni. Markointerviene e salva Haris, ma viene picchiato a morte dai sol-dati infuriati. 2008: la guerra è finita, ma le ferite del con-flitto sono ancora aperte.

Class Enemy2013, Slovenia, 112', di Rok BičekA causa dell'enorme differenza sul modo di percepire la

vita, il rapporto tra alcuni studenti e il loro nuovo insegnan-te di lingua tedesca è criticamente teso. Quando una studen-tessa si suicida, i suoi compagni accusano l'insegnante diessere responsabile della sua morte.

Eastern Boys2013, Francia, 128', di Robin CampilloVengono da tutte le parti dell’Europa dell’est: dalla

Russia, dall’Ucraina, dalla Moldavia... Il più vecchiosembra avere non più di venticinque anni. Se ne stan-no sempre a ciondolare alla Gare du Nord, a Parigi.Forse si prostituiscono. Daniel, un uomo discreto sullacinquantina, ne ha adocchiato uno, Marek...

Quod erat demonstrandum2013, Romania, 105', di Andrei GruzsnickiRomania, 1984. La decisione di un matematico di pub-

blicare un articolo su di una rivista a cura di un' universitàamericana, senza chiedere il permesso alle autorità, innescauna catena di eventi che cambieranno la sue vita e quella deisuoi amici.

The Deep2012, Islanda, 98', di Baltasar KormákurTratto da una storia vera: un pescatore cerca disperata-

mente di sopravvivere nel gelido oceano, dopo che la sua barcasi è capovolta al largo dalla costa meridionale islandese.

The Selfish Giant2013, Regno Unito, 91', di Clio BarnardIspirato dall'omonimo racconto di Oscar Wilde, The

Selfish Giant è una favola contemporanea su due adolescen-ti che vengono coinvolti nel mondo dei furti di rame.

What Richard Did2013, Irlanda, 88', di Lenny AbrahamsonStoria di Richard Karlsen, ragazzo d'oro del rugby e indi-

scusso maschio alfa tra gli adolescenti della Dublino meri-dionale, nell'estate tra la fine della scuola e l'inizio dell'uni-versità. Il mondo è luminoso e tutto sembra possibile, fino aquando una notte Richard fa qualcosa che distrugge tutto.

Wolf2013, Paesi Bassi, 122', di Jim TaihuttuMaj-id è un kick boxer di talento di un grigio, anonimo

sobborgo dei Paesi Bassi. Mentre la sua abilità nel combat-timento gli dona sempre più notorietà, dentro e fuori dalring, i due mondi della kickboxing e della criminalità orga-nizzata cominciano a confondersi e Maj-id comincia a per-dere di vista ciò che vuole veramente.

Blue Ruin2013, USA, 91', di Jeremy SaulnierDwight conduce un’esistenza misera e solitaria: senza

una casa in cui vivere, dorme in una vecchia Pontiac e siaccontenta del cibo che riesce a recuperare dai cassonettidell’immondizia. Quando scopre che il responsabile del bru-tale omicidio dei suoi genitori, causa scatenante della suaderiva sociale, è tornato in libertà, il desiderio di vendettadiviene un’ossessione.

Only Lovers Left Alive2013, Regno Unito / Germania, 123', di Jim

Jarmusch

Due vampiri tra la desolazione romantica di Detroit eTangeri: un musicista underground, profondamente depres-so per per le sorti dell'umanità, e la sua eterna ed enigmati-ca amante. La loro storia d'amore dura da diversi secoli, mail loro idillio è presto interrotto dalla selvaggia e incontrol-labile sorella minore di lei. Riusciranno questi fragili outsi-der a sopravvivere mentre il mondo moderno crolla?

Stray Dogs2013, Taipei / Francia, 138',di Tsai Ming-liang Un padre ed i suoi due figli vagano ai margini della

moderna Taipei, dai boschi e fiumi di periferia alle stradestriate dalla pioggia in città. Ogni sera si rifugiano in un edi-ficio abbandonato. Il padre è stranamente influenzato da un

ipnotico murales che adorna la parete di questa casa di for-tuna. Il giorno del compleanno del padre la famiglia è affian-cata da una donna: potrebbe essere lei la chiave per sblocca-re le emozioni sepolte che indugiano dal passato?

The Look of Love2013, Regno Unito, 99',di Michael Winterbottom Biopic della colorata vita di Paul Raymond, The King of

Soho, che iniziò la sua carriera nei locali notturni per diven-tare l'uomo più ricco della Gran Bretagna, acquistando inte-re strade nel quartiere di Soho a Londra. Tra tragedia e com-media, il ritratto provocatorio di un eccentrico protagonistadella società inglese anni '60.

The Missing Picture2013, Francia/Cambogia, 90',di Rithy Panh Il regista, utilizzando figure di creta, materiale d'archivio

e la sua autobiografia, racconta le atrocità della Cambogiadei Khmer Rossi tra il 1975 e il 1979.

Spaghetti Story2013, Italia, 82', di Ciro De CaroValerio è un bravo attore, ma si arrangia con impieghi

part-time. Il suo amico Scheggia vive ancora con la nonna,ma sa già come crearsi “una posizione”. Serena è una stu-dentessa, ma vorrebbe costruire una famiglia con Valerio.Giovanna fa la massoterapista, ma sogna di diventare chefdi cucina cinese. Quattro giovani dei nostri giorni, che sem-brano avere le idee chiare su chi sono e cosa vogliono ma difatto restano ingabbiati nei propri schemi mentali...

Il concorsoeuropeo

SCHEDE E TRAME

ALLE ORIGINI DEL CINEMA ITALIANOI CENTO ANNI DEL COLOSSAL CABIRIA

Il 18 aprile del 1914 veniva proiettato per la prima volta in pubblico al Teatro VittorioEmanuele di Torino Cabiria, il film simbolo del cinema muto italiano, la sua punta piùalta, il più prestigioso, che riassunse tutte le conquiste espressive, i fermenti cultura-li e le tendenze stilistiche e di genere del periodo precedente. Il film che per ragionipubblicitarie (già allora?!) venne attribuito a D’Annunzio venne in realtà realizzato daldirettore dell’Itala Film di Torino, Giovanni Pastrone, che impiegò due anni di lavoroper la preparazione del film e sei mesi di riprese, utilizzando le tecnologie più avan-zate del periodo compreso un carrello brevettato dallo stesso Pastrone. L’effetto sulpubblico e sui critici fu impressionante, più di ogni commento attuale credo sia istrut-tivo leggere alcune recensioni di allora.«Confesso che la mia ammirazione per questa mirabile filmè grande.(…) Cabiria è un’opera d’arte, una vera squisitaopera d’arte che onora la casa Itala-Film di Torino.(...) Cabi-ria è un prodigio di arte…». Allan Kardec, La cinematogra-fia Italiana ed Estera, dicembre 1914.«(…) Cabiria, più che confermare il valore dell’arte cinema-tografica ne segna un nuovo e più radioso cammino, dimo-strando con evidenza innegabile come un lavoro cinemato-grafico possa talvolta sostituire benissimo e forse con mag-gior compiacimento uno spettacolo teatrale (…)». Ugo Me-nichelli, La vita Cinematografica, aprile 1914.«(…) Dire che le scenografie e la fotografia sono superbe cisembra un apprezzamento futile perché la stessa cosa èstata detta spesso per opere che al confronto risultano ele-mentari. Non vi sono una o due grandi scene che monopo-lizzano l’attenzione, ma una successione perfetta di grandiscene che gareggiano l’una con l’altra, in bellezza in im-mensità, o in esaltazione, e non di rado in tutte e tre le co-se (…)». The New York Drammatic Mirror, New York, mag-gio 1914.Altrettanto interessante è leggere ciò che scrisse MartinScorsese in occasione del restauro effettuato dal Museo del Cinema di Torino nel2006:«Mentre guardavo Cabiria per la prima volta, mi sembrava di assistere alle origini del-la maestria cinematografica italiana. (…) I movimenti della macchina da presa in Ca-biria fanno molto di più che seguire gli attori: arricchiscono anche lo spazio e il dram-ma. È importante ricordarlo. Pastrone rese la cinepresa stessa una presenza, e il suoincontro con il dispiegarsi dell’azione si caricò di mistero e possibilità. Ovviamenteesistono altri modi per discutere di questo pregevole film: lo straordinario uso dellaluce, realistico e poetico che permette una maggior profondità ad ogni scena; i pez-zi di bravura come l’eruzione dell’Etna e la straordinaria battaglia finale; gli allesti-menti scenici, in particolare il tempio di Moloch e la scenografia costruita artigianal-mente; (…) Alla fine però Cabiria non è una raccolta di grandi momenti o scelte, maun insieme magnifico e ipnotizzante». La copia che il MEFF propone è quella restaurata dal Museo del Cinema di Torino chelo stesso Pastrone rieditò sonorizzata nel 1931.

CELEBRAZIONE

Gli eventispeciali

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RAVENNA&DINTORNI

3/4 2014

IIIFESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

Prima della rivoluzione1964, Italia, 111', di Bernardo BertolucciStoria di una duplice rinuncia: quella per un amore

impossibile e quella per un' ideologia politica. Parma,1962. Fabrizio, giovane studente, trova difficile conciliarel'appartenenza alla borghesia e la militanza nel PartitoComunista Italiano. L'arrivo della zia Gina, elegante donnadi città, aumenta il suo disorientamento...

Il vangelo secondo Matteo1964, Italia / Francia, 137’,di Pier Paolo PasoliniRiproposizione fedele al Vangelo di Matteo della vita di

Gesù Cristo. Pasolini lesse il Vangelo, per sua stessa ammis-sione, per la prima volta nel 1942, e la seconda ad Assisinel 1962. In quest'ultima occasione Pasolini ebbe l'idea diun film sul Vangelo. Pasolini ritiene la versione dell'aposto-lo Matteo quella che più d'ogni altra risalta l'umanità delCristo, il suo essere uomo tra gli uomini.

La donna scimmia1964, Italia / Francia, 92', di Marco Ferreri

ntonio Focaccia ha sempre vissuto di espedienti. Ma ungiorno scopre l'occasione della sua vita: una donna, Maria,vive nascosta perché, pur essendo normale, ha il volto rico-perto da lunghi peli, che la rendono mostruosa. Antonioconvince la donna a lasciare il suo rifugio e ad andare a vive-re con lui. La esibisce quindi come fenomeno da baracconenel proprio garage.

Il caso Mattei1972, Italia, 118 ', di Francesco RosiUnendo con rigore cronaca, ricostruzione documentaria

e libera rievocazione, attraverso l'utilizzo di una pluralità difonti e punti di vista (interviste, reportage, diapositive, etc.)Francesco Rosi realizza con efficacia il ritratto di EnricoMattei «l'italiano più potente dopo Giulio Cesare». Dallamorte di Mattei, precipitato con il suo aereo nella campagnapavese, durante il ritorno da un viaggio in Sicilia, in circo-stanze mai del tutto chiarite, inizia la rievocazione del suoperiodo trascorso alla guida di Agip ed Eni.

Uomini Contro1970, Italia, 101', di Francesco RosiPrima guerra mondiale: i soldati del generale Leone,

dopo aver conquistato una cima considerata strategicamen-te indispensabile, ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi ilcontrordine di strapparla di nuovo tolta al nemico. Gli inu-tili assalti provocano una strage tra gli attaccanti. Stanchi

di essere mandati al massacro da un generale incompetenteed esaltato, una parte dei soldati inscena una protesta.Come risposta arriva l’ordine della decimazione che vede isoldati ostretti ad uccidere o ad essere uccisi da uomini comeloro, vittime dello stesso mostruoso ingranaggio.

Dance Music Now2012, Svezia, 9', di Johan JonasonUna neurotica sessione di registrazione scatena un

tumulto emotivo.

El vendedor de humo2012, Spagna, 6', di Jaime Maestro SellésUn mago, che presenta se stesso come un "venditore di

fumo", capita in una piccola città e cambia la vita ai suoiabitanti, anche se solo per un giorno. Film di animazione.

L'esecuzione2012, Italia, 15', di Enrico IannaconeLa madre di un giovane malavitoso sta morendo. I soci

del gangster, disgustati dal disprezzo del ragazzo per lamadre malata, inducono il protagonista ad una profondaauto-riflessione.

Le Cri du Homard 2012, Belgio, 30', di Nicolas GuiotRecentemente arrivata in Francia con i suoi genitori

dalla nativa Russia, Natalia, sei anni, aspetta con impazien-za il ritorno di suo fratello, combattente in Cecenia. Il D-dayè arrivato e così la disillusione per la bambina.

Morning2012, Irlanda / Regno Unito, 20'29'',

di Cathy BradMary si sveglia sul divano con un terribile mal di testa.

La sua routine mattutina è rotta da un giornalista reporterpersistente.

To Guard a Mountain2012, Norvegia 25', di Izer Aliu Isa è un ragazzino che prova ad essere un uomo, come

suo padre. E gli uomini non piangono. Dopo aver perso unadelle pecore di famiglia, Isa viene mandato dal padre in mon-tagna per recuperarla, assieme al fratello Hamid. Durante laricerca, il fratello viene ferito e Isa si trova di fronte a undilemma.

Mordraud2013, Italia, 23' , di Riccardo Piana Il mondo di Cambria è devastato da una guerra decenna-

le. Da una parte, le Lance Imperiali e i terribili cantori diCambria, capaci di plasmare la realtà attraverso la potenzadelle loro armonie. Dall’altra, i fieri ribelli di Eldain, custo-di delle terre libere dell’Est. Durante un sanguinoso assedio,due fratelli schierati in opposte fazioni si danno la caccia,trascinati dai tragici ricordi della loro infanzia.

Un caso italiano: Spaghetti Story di Ciro De Caro

Il festival, sempre attento ai giovani talenti, con piacere presenta nella sua pro-grammazione un piccolo caso italiano: un coraggioso film indipendente e lowbudget che - dopo essersi conquistato il campo raccogliendo consensi a nu-merosi festival internazionali - uscito finalmente in Italia in sordina, nel trascor-so periodo natalizio tra cinepanettoni e superproduzioni americane, è diventa-to una piccola commedia cult: Spaghetti Story di Ciro De Caro.

RIVELAZIONE

Eventi speciali/Tre registi fuoriclasseDella Torre/continua dalla prima paginaL'ultimo film di successo (sempre più di critica che di pubblico) di Jarmusch è l'ot-

timo Broken Flowers (2005), con Bill Murray, dopodichè in dieci anni ha prodottosoltanto The Limits of Control e l'ultimo Only Lovers Left Alive, recensito nella rubri-ca “visibili e invisibili” di questo numero di R&D che vedremo al festival.

L'inglese Michael Winterbottom è un regista eclettico, che, partito come erede diKean Loach, in carriera ha poi spaziato davvero in tutti i generi, connotandosi sem-pre con l'attitudine al documentario. Ha affrontato il movimento new wave diManchester con 24 Hour Party People, ha raccontato gli orrori di Guantanamo, havinto l'Orso d'oro di Berlino con Cose di questo mondo, ha raccontato anche lui ilnostro paese con Genova. Anche in questa occasione verrà presentato un documen-tario, sul re del “sesso verde” Paul Raymond, con The Look of Love (una scena delfilm nella foto in alto).

Tsai Ming-Liang è una pietra miliare del cinema di estremo oriente (è taiwanesedi origini malesi), e si è imposto subito all'attenzione del mondo cinefilo vincendo ilLeone d'oro a Venezia nel 1994 con Vive L'amour. Regista molto amato in Europa,ancor più al Lido veneziano, visto che il film che vedremo, Stray Dogs, ha vinto il pre-mio della giuria. Caratterizzato da uno stile registico ricco di inquadrature fisse, ilregista rappresenta esteticamente quanto di più antitetico ci possa essere al cinemamainstream americano: indimenticabile, sempre al Festival di Venezia, il suo filmsperimentale Goodbye Dragon Inn (2003), quasi del tutto privo di movimenti di mac-china da presa: in una scena si assiste a una pulizia completa del cinema del prota-gonista. Apprezzatissimo dalla critica.

Correva l’anno 1964...

Omaggio a Francesco Rosi

I cortid’oro

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Il Mosaico d’Europa Film Fest è realizzato grazie a:

Comune di RavennaAssessorato alla Cultura

Attività Cinematografiche

RAVENNA&DINTORNI 3/4 2014

IV FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

Media Partners

www.ravennaedintorni.it

Partner In collaborazione con

Sabato 5 aprileore 15Cinema MarianiCorti d’oro Le cri du homard di NicolasGuiot (Belgio); Morning di CathyBrad (Irlanda); To guard a moun-tain di Izer Aliu (Norvegia)ore 16.30CentenarioCabiria di Giovanni Pastrone(Italia, 1914)

ore 20.30Cinema CorsoConcorsoCircles di Srdan Golubovic(Serbia, 2013)ore 22.30Correva l'anno 1964La donna scimmiadi Marco Ferreri (Italia 1964)

Domenica 6 aprileore 15Cinema MarianiEvento specialeStray dogs di Tsai Ming-Liang(Taipei, 2013) Replica sabato 12 aprile, ore 15ore 18.15

Cinema CorsoUn caso italianoSpaghetti story di Ciro De Caro(Italia, 2013)ore 20.30Evento speciale

The missing picture di Rithy Panh(Francia-Cambogia, 2013)ore 22.15Omaggio a Francesco RosiUomini contro (Italia, 1970)

Lunedì 7 aprileore 18Cinema MarianiOmaggio a Francesco RosiIl caso Mattei (Italia, 1972) ore 20.30Concorso europeoClass enemy di Rok Biček(Slovenia 2013)Replica giovedì 10 aprile, ore 16ore 22.30Concorso europeoThe selfish giant di Clio Barnard(GB, 2013)Replica giovedì 10 aprile, ore 18

Martedì 8 aprileore 18Cinema MarianiCorreva l'anno 1964Il vangelo secondo Matteodi Pier Paolo Pasolini (Italia, 1964)ore 20.30concorso europeoA field in England di Ben Wheatley(GB, 2013)Replica venerdì 11 aprile, ore 15ore 22.15Evento specialeOnly lovers left alivedi Jim Jarmusch (GB, 2013)

Replica venerdì 11 aprile, ore 22.20

Mercoledì 9 aprileore 17.30Cinema CorsoOmaggio a Francesco RosiCristo si è fermato a Eboli(Italia 1979) ore 20.30Concorso europeo Quod erat demonstrandumdi Andrei Gruzsnicki(Romania, 2013)ore 20.30Correva l'anno 1964Prima della rivoluzionedi Bernardo Bertolucci (Italia 1964)

Giovedì 10 aprileore 20.30Cinema MarianiConcorso europeoWolf di Jim Taihuttu(Olanda 2013)ore 22.40Evento specialeBlue ruin di Jeremy Saulnier(Usa, 2013)

Venerdì 11 aprileore 16.45Cinema MarianiConcorso europeoEastern boys di Robin Campillo(Francia, 2013)

ore 20.30Cinema CorsoConcorso europeoThe deep di Baltasar Kormákur(Islanda, 2013)

Sabato 12 aprileore 17.30Cinema MarianiWhat richard diddi Lenny Abrahamson(Irlanda, 2013)

ore 20.30Cinema CorsoCorti d'oroEl vendedor de humo di JaimeSellés (Spagna); L'esecuzione diEnrico Iannacone (Italia); Dancemusic now di Johan Jonason(Svezia); Mordraud di RiccardoPiana (Italia, 2014); presentazio-ne del cortometraggio Mordraudcon il regista Riccardo Piana e losceneggiatore Fabio Scaliniore 22.30Cerimonia di premiazione dei filmin concorsoEvento specialeThe look of lovedi Michael Winterbottom(GB, 2013)

Tutti i film sono in versione origi-nale con sottotitoli in italiano, o inlingua italiana. La direzione si ri-serva di apporre modifiche al pro-gramma. Tutte le proiezioni sonovietate ai minori di anni 18

Il cartellone delle proiezioniCinema Corso (via di Roma 51) - Cinema Mariani (via via Ponte Marino 19) - Ravenna

UNO SPAZIO INEDITORISERVATO AI CORTI D’ORO

Il MEFF non poteva trascurareoltre i cortometraggi, che daanni, superata la iniziale fase,per così dire, dilettantesca, èdiventato un vero e propriomodo di fare cinema, una formaespressiva autonoma,compiuta. Il corto, grazie aglisviluppi tecnologici e digitalirende più democratica lapossibilità di fare cinema, loaffranca dai grandi investimentie può circolare attraverso larete per poi tornare, a volte,anche in sala. Dunque il cortocontemporaneo, come formaespressiva - produttiva edistributiva rappresenta unaevoluzione, una espansione delfare e del vedere cinema.La possibilità relativamentefacile, di realizzare corticonsente a giovani talenticinematografici di mettersi inmostra, di dire la loro.Quest’anno presentiamocinque cortometraggi europeiche hanno vinto nei rispettivipaesi di origine i premi comemiglior corto di fiction e uno –quello spagnolo – che ha vintoil premio Goya per il migliorcortometraggio di animazione.Infine presentiamo uncortometraggio “fantasy”:Mordraud dell’italianoRiccardo Piana che ha una suastoria particolare, comeraccontato nella scheda delleopere in programma, che dalComics di Lucca approderà aluglio al San Diego Comicon.Festival. (al. ac.)

NOVITÀ

Presidente Onorario: Pupi Avati. DirezioneArtistica: Alberto Achilli. Direzione Organizzativa:Alberto Bucci. Selezione film: Alberto Achilli,Alberto Bucci, Mario Mazzetti. Progetto Scuola:Giorgio Stamboulis, Fabrizio Varesco, Silvia Bigi.Collaboratori: Alessandra Pellegri, FrancescaRavagli, Roberta Gueye, Filippo Perri. UfficioStampa: Erika Baldini. Segreteria Organizzativa eOspitalità: Erika Baldini, Lidia Germanà. Catalogo:Erika Baldini. Traduzioni e sottotitolaggio:Eugenio Bucci. Amministrazione: Lidia Germanà,Gabriella Trenca. Premi Mosaici realizzati daLuciana Notturni. Immagine e Progetto Grafico:Mauro Monaldini. Social Media Manager: SilviaBigi. Stage: Nicola Casadio. Media Partner: R&D -settimanale di informazione, Rifrazioni - Dal cine-ma all'oltre, Vivi il Cinema.

Assessore alla cultura del Comune di Ravenna:Ouidad Bakkali. Dirigente Servizio Turismo eAttività Culturali: Maria Grazia Marini. PresidenteFice: Domenico Dinoia. Sponsor: OtticaGasperini. Convenzioni: Amare Ravenna, Cral AuslRavenna, Cral Comune di Ravenna, Cral HeraRavenna, Cral Hera Rimini, Cral Portuali Ravenna,Ravenna Antica, Fondazione Flaminia.

Ringraziamenti: Teresa Saturnino (Enipower);Stefano Jacono (Movies Inspired); Andreina Sarale(Museo del cinema di Torino); Alberto Beltrani(Cinema Mariani) ed i suoi collaboratori; AlbertoCassani; Valentina Morigi, Valerio Evangelisti;Nicolò Pranzini; Gianluca Piccolo; Giacomo Baldi;Daniela Minguzzi; Santa Pazienza.

CREDITI E RINGRAZIAMENTI

Biglietti:per la singola proiezione, intero 5 euro;ridotto 2,5 euro;accredito stampa per tutta la rassegna, 5euro.I film della sezione “Corti d’oro” sono aprezzo ridotto. Alcuni film della sezionededicata a Francesco Rosi e “Correval’anno 1964” sono a ingresso gratuito.

Per informazioni:tel. 0544.482492 (orari ufficio)tel. 320 9022548 (orari cinema)mail. [email protected]. www.meff.it

BIGLIETTI E INFORMAZIONI