Incomune novembre 2012

4
L’IMU AUMENTARE L’IMU SU ABITAZIONI NON PRINCIPALI: UNA SCELTA SOFFERTA MA INEVITABILE Nel corso della seduta del 27 settembre il Consiglio Comunale di Palazzolo ha approvato, su proposta della Giunta, un aumento dell’aliquota IMU che si applica ai fabbricati non adibiti ad abitazione principale portandola dal 7,6 al 9,5 per mille. L’Amministrazione è perfettamente consapevole di chiedere un notevole sacrificio a cittadini e imprese, ma la decisione, per quanto sofferta, è stata inevitabile se si vogliono mantenere inalterati i livelli di spesa in settori cruciali, soprattutto nel momento di crisi economica che stiamo attraversando, quali i servizi sociali e la scuola. La manovra darà un gettito complessivo di 1.370.000 euro che coprirà solo parzialmente la drastica riduzione di entrate che ha caratterizzato il Bilancio 2012 rispetto all’esercizio finanziario precedente. Infatti la Giunta Zanni si è trovata a gestire in corso d’anno un drastico taglio dei trasferimenti statali (-1.925.000 euro), ma anche una netta contrazione dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione (-900.000 euro) e dalle monetizzazioni (-280.000 euro). La scelta quindi è stata assai sofferta, ma nell’immediato non c’erano alternative possibili: la spesa corrente è già stata ridotta di quasi 300.000 euro ed il forte indebitamen- to dell’Ente non lascia nel breve periodo ulteriori margini di diminuzione. Sulle casse municipali grava un debito di residuo per i mutui in corso di quasi 19 milioni di euro, che vuole dire pagare nel solo 2012 rate per oltre 2,3 milioni di euro tra capitale ed interessi. Si deve tenere presente che anche i costi fissi di gestione dell’estesissimo patrimonio immobiliare comunale pesano in maniera significativa sui conti del Comune di Palazzolo bloccando la spesa. Ad esempio ogni anno solo il riscaldamento degli edifici comunali assorbe circa 700.000 euro di risorse pubbliche. Del resto le opposizio- ni, seppur critiche, non hanno saputo fornire in sede di Consiglio Comunale una soluzione alternativa rispetto a quella elaborata dalla maggioranza per reperire le risorse finanziarie necessarie e per “far quadrare i conti”. In cerca di soluzioni alternative si è verificato come affrontassero la situazione gli altri comuni della provincia, trovando un’ulteriore conferma dell’inevitabilità della manovra tributaria: la quasi totalità degli enti locali sono stati costretti ad aumentare le aliquote fiscali alcuni, come Chiari, hanno dovuto agire sia sull’IMU che sull’addizionale comunale IRPEF. La Giunta Zanni, seppure a malincuore, ha deciso di assu- mere questa decisione per senso di responsabilità ed ha cercato almeno di tutelare i redditi e la prima casa, e tentando di contenere lo sforzo richiesto ai cittadini e alle imprese alla somma indispensabile per garantire il funzio- namento della macchina comunale. In cambio di questo sacrificio l’impegno preso pubblica- mente è quello di gestire le risorse in maniera oculata e trasparente, consolidando la struttura del bilancio ed evitando le cattive pratiche che in passato ne hanno inde- bolito i fondamentali: basta all’utilizzo degli oneri e delle poste straordinarie per finanziare la spesa corrente. Piena condivisione delle tre Liste a tale impegno, che ha portato ad un voto unanime in Consiglio Comunale, in quanto crediamo molto nella possibilità che il Comune di Palazzolo per il futuro abbia un bilancio che sia il più equlilibrato e veritiero possibile. magazine magazine Approfondimento informativo della maggioranza NOV. 2012

description

Foglio di informazione della maggioranza comunale Palazzolo

Transcript of Incomune novembre 2012

L’IMUAUMENTARE L’IMU SU ABITAZIONI NONPRINCIPALI: UNA SCELTA SOFFERTA MA

INEVITABILE

Nel corso della seduta del 27 settembre il Consiglio Comunale di Palazzolo ha approvato, su proposta della Giunta, un aumento dell’aliquota IMU che si applica ai fabbricati non adibiti ad abitazione principale portandola dal 7,6 al 9,5 per mille.L’Amministrazione è perfettamente consapevole di chiedere un notevole sacrificio a cittadini e imprese, ma la decisione, per quanto sofferta, è stata inevitabile se si vogliono mantenere inalterati i livelli di spesa in settori cruciali, soprattutto nel momento di crisi economica che stiamo attraversando, quali i servizi sociali e la scuola. La manovra darà un gettito complessivo di 1.370.000 euro che coprirà solo parzialmente la drastica riduzione di entrate che ha caratterizzato il Bilancio 2012 rispetto all’esercizio finanziario precedente. Infatti la Giunta Zanni si è trovata a gestire in corso d’anno un drastico taglio dei trasferimenti statali (-1.925.000 euro), ma anche una netta contrazione dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione (-900.000 euro) e dalle monetizzazioni (-280.000 euro).

La scelta quindi è stata assai sofferta, ma nell’immediato non c’erano alternative possibili: la spesa corrente è già stata ridotta di quasi 300.000 euro ed il forte indebitamen-to dell’Ente non lascia nel breve periodo ulteriori margini di diminuzione. Sulle casse municipali grava un debito di residuo per i mutui in corso di quasi 19 milioni di euro, che vuole dire pagare nel solo 2012 rate per oltre 2,3 milioni di euro tra capitale ed interessi.Si deve tenere presente che anche i costi fissi di gestione dell’estesissimo patrimonio immobiliare comunale pesano in maniera significativa sui conti del Comune di Palazzolo bloccando la spesa. Ad esempio ogni anno solo il riscaldamento degli edifici comunali assorbe circa 700.000 euro di risorse pubbliche. Del resto le opposizio-ni, seppur critiche, non hanno saputo fornire in sede di Consiglio Comunale una soluzione alternativa rispetto a quella elaborata dalla maggioranza per reperire le risorse finanziarie necessarie e per “far quadrare i conti”.In cerca di soluzioni alternative si è verificato come affrontassero la situazione gli altri comuni della provincia, trovando un’ulteriore conferma dell’inevitabilità della manovra tributaria: la quasi totalità degli enti locali sono stati costretti ad aumentare le aliquote fiscali alcuni, come Chiari, hanno dovuto agire sia sull’IMU che sull’addizionale comunale IRPEF.La Giunta Zanni, seppure a malincuore, ha deciso di assu-mere questa decisione per senso di responsabilità ed ha cercato almeno di tutelare i redditi e la prima casa, e tentando di contenere lo sforzo richiesto ai cittadini e alle imprese alla somma indispensabile per garantire il funzio-namento della macchina comunale.In cambio di questo sacrificio l’impegno preso pubblica-mente è quello di gestire le risorse in maniera oculata e trasparente, consolidando la struttura del bilancio ed evitando le cattive pratiche che in passato ne hanno inde-bolito i fondamentali: basta all’utilizzo degli oneri e delle poste straordinarie per finanziare la spesa corrente.Piena condivisione delle tre Liste a tale impegno, che ha portato ad un voto unanime in Consiglio Comunale, in quanto crediamo molto nella possibilità che il Comune di Palazzolo per il futuro abbia un bilancio che sia il più equlilibrato e veritiero possibile.

magazinemagazineApprofondimento informativo della maggioranzaNOV. 2012

Lo sapevamo fin dall’inizio. Vincere avrebbe voluto dire sudare sette camicie e, ovviamente, non solo in campagna elettorale. In primavera ci avete conosciuto per via dei nostri palloncini gialli, i nostri aperitivi giovani e le nostre proposte fatte girare su internet, ma pian piano vi accorge-rete che siamo molto di più. Siamo convinti che nella vittoria di Gabriele Zanni dopo oltre un decennio di catti-va amministrazione, noi di “Città in Testa” abbiamo svolto un ruolo cruciale. Voi, soprattutto chi tra i lettori ha un’età inferiore ai 35 anni, avete capito che era arrivato il momento di dire basta con la politica dei vecchi “chiac-chieroni” e di lasciare quindi spazio a chi si è visto da troppi anni ammutolito. “Città in testa” ha rivendicato sin da subito l’attenzione alle problematiche delle nuove generazioni. Poi, è arrivata la vittoria alle elezioni e due dei nostri candidati sono stati eletti nel Consiglio comuna-le, il 22enne Matteo Gatto ed il 24enne Francesco Feltri. Questo è stato possibile grazie a chi ci ha dato la propria fiducia, grazie ai quei palazzolesi che hanno voluto cambiare rotta. Già, perché le cose a Palazzolo per i ragaz-zi vanno veramente male. Come abbiamo trovato la Palaz-zolo under 30? Conviviamo con giovani che non possono costruirsi una famiglia perché precari, con studenti che non usufruiscono nemmeno di una piccola borsa di studio come negli altri Comuni, con occasioni di aggregazione costituite solo dalle feste della birra e poco altro, con una biblioteca dove i ragazzi vengono esortati ad andare a casa a studiare perché bisogna trovare spazio per altro. Questa è la situazione disastrosa in cui versa la Palazzolo che ci è stata consegnata tra le mani. Nei primi mesi gran parte delle nostre forze si sono rivolte all’analisi del Piano di Governo del Territorio, analizzato anche dai nostri tecnici insieme a quelli dell’Amministrazione. Dopodiché abbia-mo eletto la nostra portavoce e referente del gruppo, la 22enne Francesca Pagani. Allo stesso tempo è giunto il momento più importante, quello di redigere le modalità con cui attuare il nostro programma elettorale. Il sindaco Zanni ha affidato ai nostri due consiglieri gli incarichi allo sviluppo di progetti per le Politiche giovanili (Feltri) ed il Risparmio energetico e Rifiuti (Gatto), tematiche centrali del rinnovamento palazzolese e criticità che dovranno essere affrontate già dal prossimo anno. Intanto stiamo lavorando sodo e abbiamo creato un bel gruppo di lavoro che sta già ottenendo i primi risultati, come di recente aver portato oltre 50 ragazzi a votare per l'elezione dei membri della Commissione biblioteca. Ma perché mai un gruppo di giovani, per la maggior parte studenti universitari e lavoratori precari, ha deciso di mettersi in gioco per la propria città? Perché crediamo che valga la pena sacrifica-re il nostro tempo per il bene di Palazzolo. Vogliamo dimostrare tutto l’amore verso la nostra città e, nonostante il difficile periodo di crisi e di tagli agli enti pubblici che stiamo attraversando, siamo convinti che tra cinque anni vi consegneremo una città diversa, più aperta culturalmen-te e più dinamica e viva sotto tutti i punti di vista.Noi ci crediamo e voi? Con il vostro appoggio il nostro impegno sarà ancora più gratificato.

SEGUITECI SUL SITO INTERNET HYPERLINK www.cittaintesta.it

e sulla nostra pagina facebook:www.facebook.com/cittaintesta

CITTA’ IN TESTA

10 EURO CONTROLA PENA DI MORTE

La Comunità di Sant’Egidio ha invitato il nostro Comune ad aderire alla Giornata internazionale della Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte che si celebra ogni 30 novembre, nell'anniversario dell'aboli-zione della pena capitale ad opera di uno stato il Gran-ducato di Toscana nel 1786 -.Sindaco, Assessori e Consiglieri hanno accolto subito l’invito ad aderire alla Giornata internazionale e con l'intento di condividere questa proposta con la mino-ranza consigliare e i cittadini tutti, la stessa è stata fatta oggetto di una mozione di maggioranza nel Consiglio Comunale u.s., onde suscitare un rinnovato interesse per i diritti che si considerano sempre conquistati, ma che invece richiedono di essere riconquistati ogni giorno.I Consiglieri dell’opposizione hanno chiesto di emen-dare la mozione nella parte in cui si faceva riferimento allo spirito collaborativo e di cittadinanza attiva presente nel programma della lista Zanni. La maggio-ranza si è dichiarata disposta all'emendamento e pertanto la mozione è stata votata, seppur non all'una-nimità, anche da alcuni Consiglieri di minoranza e della maggioranza tutta, impegnando così il Sindaco ad adire alla giornata contro la pena di morte.Pertanto nelle giornate del 28, 29 e 30 novembre l’Amministrazione metterà in campo una serie di iniziative culturali, in via di programmazione, che testimonieranno il nostro impegno a denunciare tale inaccettabile oltraggio alla dignità umana, oltre all’illuminazione di un Monumento Comunale, come propone la stessa Comunità di sant’Egidio.Inoltre il Comune di Palazzolo verrà annoverato in un circuito internazionale di Comuni per la vita contro la pena di morte, del quale fanno già parte 65 Capitali e 1465 Città di ben 87 diversi Paesi. La Comunità di Sant’Egidio, per aderire alla giornata, richiede all'Amministrazione di versare la somma di 10 euro, che andranno nel “Fondo Internazionale per la difesa legale dei condannati a morte” creato dalla stessa.Le iniziative culturali vedranno invece il coinvolgimen-to delle realtà di associazionismo locale, al fine di sensi-bilizzare le persone su questo tema e spronarle all'im-pegno attivo all'interno della nostra comunità.

IL TRITURATORE DI VIA TORINO AS. PANCRAZIO, RESOCONTO (NON BREVE)

DEGLI AVVENIMENTI.

La vicenda dell’impianto di frantumazione materiali inerti, che dovrebbe essere realizzato nella frazione di S.Pancrazio in Via Torino, è nota ai più, ma intendiamo riepilogarla per coloro che ancora non la conoscessero. L’area in questione era classificata come zona E2 agricola dall’allora Piano Regolatore e la proprietaria aveva ottenuto, quale imprenditrice agricola, la concessione edilizia (n. 7237 del 02.09.93), per l’edificazione di un capannone per gli attrezzi agricoli e di una casa di abita-zione. Venne realizzato, dalla Sig.ra Fenaroli, il solo capannone, ma a seguito di un sopralluogo effettuato nel 1998 veniva riscontrato che quest’ultimo era stato adibito a deposito di materiali inerti e che erano stati fabbricati un impianto di frantumazione a secco per materiale inerte ed alcuni fabbricati in lamiera.Il Comune di Palazzolo emetteva, pertanto, ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi, che veniva impugnata innanzi al T.A.R. Brescia dalla proprietaria. Il ricorso è tuttora pendente.Successivamente, con il P.R.G. adottato nel settembre 2001 dalla Giunta Metelli, l’area da agricola veniva classi-ficata come “Zone ST: servizi tecnologici”, all’interno della quale è consentita la realizzazione degli impianti di recupero di materiali inerti. Decisione discutibile, che venne allora arginata attraverso la norma tecnica di attua-zione, la quale prevedeva la compatibilità dell’impianto per la sua realizzazione con i programmi comunali e che venisse stipulata una apposita convenzione con l’Amministrazione Comunale.La ditta F.M. Recuperi, interessata alla realizzazione dell’opera, presentava diversi progetti che venivano ritenuti inammissibili dal Comune di Palazzolo, il quale

IL TRITURATORE con missive del maggio 2005 e del marzo 2006, comuni-cava alla F.M. Recuperi la possibilità di poter costruire solamente un’isola ecologica, ma non un impianto di recu-pero dei materiali inerti tramite triturazione.La F.M. Recuperi, vistasi negare dal Comune la realizza-zione dell’impianto, presentava alla Provincia di Brescia una domanda di Autorizzazione unica per la realizzazione e la gestione di un nuovo impianto di smaltimento / recu-pero. Sulla questione si esprimeva la Commissione consi-liare dell’Area per i servizi e la gestione del Territorio di questo Comune, che esprimeva all’unanimità parere contrario alla realizzazione dell’impianto in argomento, trasmesso alla Provincia nell’agosto 2006. La F.M. Recu-peri, sempre nel 2006, presentava anche uno studio di impatto ambientale, presso la Struttura di Valutazione Impatto Ambientale della Regione Lombardia, unitamen-te alla richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale per la realizzazione dell’impianto.Nel corso dell’istruttoria regionale, il Comune di Palazzo-lo si esprimeva nuovamente in senso sfavorevole alla realizzazione dell’impianto, ma la Direzione Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, ne stabiliva invece la compatibilità ambientale. Il provvedi-mento veniva impugnato dal Comune di Palazzolo avanti al T.A.R. Brescia ed il procedimento è ad oggi pendente. A seguito dell’Autorizzazione presentata dalla F.M. Recu-peri alla Provincia di Brescia veniva indetta una Conferen-za di Servizi, nella quale questo Comune confermava il parere sfavorevole già espresso, motivandolo con il fatto la destinazione urbanistica dell’area obbligava il richie-dente alla stipula di una convezione e che il capannone era già oggetto di ordinanza di demolizione. La Provincia di Brescia però, in data 26.02.09, approvava il progetto presentato dalla F.M. Recuperi e rilasciava l’ autorizzazione per la realizzazione e la gestione dell’impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi. Nell’autorizzazione veniva specificato che i lavori di realizzazione dell’impianto avrebbero dovuto iniziare entro un anno dal febbraio 2009 e finire nel termine massi-mo di tre anni dalla medesima data, pena la decadenza dell’autorizzazione.Il 24.02.10 la F. M. Recuperi comunicava al Comune che i lavori sarebbero iniziati il giorno successivo (ultimo giorno utile!) , ma dal sopralluogo effettuato in data 13.09.11 emergeva che gli stessi non erano mai iniziati. Il Comune di Palazzolo chiedeva quindi alla Provincia di Brescia, di dichiarare la decadenza dell’Autorizzazione in precedenza concessa. Tale richiesta, di lì a poco, veniva altresì reiterata alla Provincia nelle persone del Presidente della Provincia, On. Daniele Molgora e all’Assessore all’Ambiente (Lega Nord).Nell’ambito di detto procedimento, avviato dalla Provin-cia nell’ottobre 2011, la ditta F.M. Recuperi presentava, a mezzo del proprio Legale, le proprie osservazioni mentre il Comune di Palazzolo, attraverso il Responsabile del Settore Urbanistico, insisteva per la dichiarazione di decadenza, controdeducendo alle osservazioni formulate dalla F.M. Recuperi.La Provincia di Brescia con comunicazione del 29.12. 2011 archiviava il procedimento per la decadenza dell’autorizzazione n. 573/2009 alla F.M. Recuperi, acco-gliendo in toto le osservazioni presentate dalla stessa.

(segue...)

Partito Democratico di Palazzolo sull’Oglio:Lungo Oglio Cesare Battisti, Palazzolo sull'Oglio (BS)

www.pdpalazzolo.it - [email protected]

Seguiva formale diffida del Sindaco del nostro Comune, mediante lettera del 30.01.2012, nei confronti del Settore Ambiente della Provincia di Brescia per revocare /annullare in autotutela, entro il termine di 15 giorni, il provvedimento con il quale veniva archiviato il procedi-mento per la dichiarazione di decadenza. Nonostante l’avvenuto decorso del termine di 15 giorni la Provincia di Brescia non procedeva a revocare il provvedimento di archiviazione e, di conseguenza, il Comune ricorreva al T.A.R. Brescia per richiedere l’annullamento dello stesso (ricorso n. 271/2012 R.G.).Ma la vicenda non finisce qui! Con nota del 26.04.2012 veniva disposta la modifica, da parte del Direttore del Settore Ambiente della Provincia di Brescia, della clauso-la contenuta nell’Autorizzazione n. 573/09 rilasciata dalla Provincia alla F.M. Recuperi e concernente i termini di costruzione dell’impianto. I termini sono stati di fatto prorogati, in quanto in detta nota veniva stabilito che “i lavori di realizzazione dell’impianto autorizzato dovranno concludersi entro 3 anni dalla data di inizio dei lavori comunicata alla Provincia di Brescia in data 25 febbraio 2010 e quindi entro il 25 febbraio 2013”. Il neo eletto Sindaco Gabriele Zanni ha immediatamente dato mandato di presentare al T.A.R. Brescia ricorso nei confronti della suddetta nota del 26.04.2012, al fine di richiederne l’annullamento per motivi aggiuntivi, con cui la Provincia di Brescia sostituiva la clausola contenuta nel p.to 3 del provvedimento autorizzatorio n. 573/09, disponendo quale nuova data ultima per la conclusione dei lavori auto-rizzati il giorno 25 febbraio 2013. La giugno 2006, La F.M. Recuperi, forte dell’autorizzazione provinciale non dichiarata decaduta, ha recintato l’area ove sorgerà il trituratore ed ha apposto un cartello con l’indicazione della nuova data di fine lavori stabilita dalla Provincia, che facevano presumere l’imminente avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto.A seguito di un sopralluogo dei tecnici comunali e della Polizia Locale in cui si appurava ciò, il Comune di Palaz-zolo nel luglio 2012 ha dato mandato al proprio Legale di presentare istanza di prelievo al T.A.R. Brescia, nel ricor-so R.G. n. 271/2012 promosso contro Provincia di Brescia e nei confronti di F.M. Recuperi S.r.l., con la quale viene richiesto di fissare con urgenza l’udienza di tratta-zione nel merito del ricorso, che non è ancora stata fissata. Verso la fine di agosto 2012 la F.M. Recuperi ha dato avvio ai lavori per la predisposizione del terreno e la realizzazione dell’impianto.Il Comune ha conferito immediatamente un ulteriore incarico al proprio Legale per depositare presso il T.A.R. di Brescia un’istanza di sospensiva dei lavori, la quale è stata rigettata dal T.A.R. in data 27.09.2012. Si è quindi proceduto a conferire mandato per predisporre appello presso il Consiglio di Stato avverso l’ordinanza con la quale il T.A.R. ha rigettato la richiesta di sospensiva, che

verrà depositato a breve.Nel frattempo il Comune ha richiesto alla Provincia di sospendere i lavori, quanto meno in attesa dell’udienza avanti al T.A.R. ed il Sindaco Zanni ha incontrato la Responsabile del Settore Ambiente della Provincia di Brescia, la quale ha dichiarato che la Provincia, seppur vigilando sul rispetto da parte della F.M. Recuperi dei termini contenuti nelle autorizzazioni, non intende emana-re alcuna sospensione dei lavori sino a che il T.A.R. Brescia non si sarà pronuncerà nel merito della questione.Da ultimo, si segnala che la soc. Autostrade S.p.A., inter-pellata dall’Amministrazione Comunale, con propria nota del 15.10.2012 ha evidenziato di non aver autorizzato le opere, che ricadono nella fascia di rispetto autostradale.Questi i fatti. Lasciamo ai cittadini trarne le conclusioni, soprattutto in termini di responsabilità.E’ troppo facile, per pura strumentalizzazione politica, addossare alla nuova Amministrazione la responsabilità dell’avvio dei lavori, quando invece queste colpe sarebbe-ro da ricercare altrove.Questa Amministrazione cercherà , come del resto ha già fatto in questi mesi, di mettere in campo tutte le azioni utili e possibili affinché il trituratore non venga realizzato, convinta che la salute dei cittadini vada sempre tutelata e garantita.