InComune - n. 1 anno 2015

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Periodico del Comune di Montevarchi - Sped. post. tariffa pagata aut. n°DCO/DM/SP/0091/2003 Valida dal 01.03.2004 Anno X n° 1/2 - Aprile 2015 Uscita Bimestrale - www.comune.montevarchi.ar. it Il palazzo simbolo della storia della Città Procedono i lavori dell’ultimo stralcio della ristrutturazione ed il restauro del Palazzo del Podestà. L’opera, la cui progettazione defini- tiva risale al maggio 2004, e i cui lavori sono iniziati nel 2005, ha subito nel suo percorso varie modifiche dovute a esigenze di destina- zione d’uso, riunione della proprietà, vincoli sopra ordinati. Ad oggi sono stati realizzati e conclusi sei stralci esecutivi che hanno inte- ressato il consolidamento delle strutture, la realizza- zione del nuovo impianto ascensore e il restauro della facciata principale. Questo nuovo progetto in- teresserà principalmente la parte impiantistica (im- pianto di cli- mitazzazione ed elettrico) e la parte delle finiture Il primo intervento riguarda la costru- zione delle canalizzazioni necessarie ad ospitare i nuovi impianti idro-termo-sanitari e elettrici. Seguiranno il passag- gio dei cavi, muratura delle scatole di derivazione e di co- mando. Ai fini igienico-sanitari per rendere accessibile l’immobile l’intervento prevede il completamento dei servizi igienici con sa- nitari e accessori. Per garantire la massima flessibilità d’uso di tutti i locali, il progetto prevede l’uso di impianto elettrico a tecnologia BUS. Tale tecnologia consente di gestire in maniera integrata tutti gli apparati tecnologici (luci, video, audio, allarme, sistema antincendio, ecc.) mediante un unico sistema integrato governato da apposito software. Questo si- stema oltre a garantire una flessibilità mag- giore rispetto ad un impianto tradizionale, consente di variare in qualsiasi momento l’accensione e l’intensità di buona parte dei corpi illuminanti, in questo modo tutti i loca- li del palazzo possono essere “programmati” ed utilizzati per molteplici attività (conferen- ze, mostre, eventi particolari) oltre natural- mente a garantire la funzione primaria del palazzo ovvero lo svolgimento delle sedute del Consiglio Comunale. Sono previsti inter- venti mirati come la ricucitura delle pareti in muratura, il consolidamento di piccole volte del vano scala, il completo recupero delle pitture a vista e nascoste del vano ingresso al palazzo (piano terra) con tecniche specia- lizzate. Si procederà anche alla muratura delle porte a scomparsa e dei controte- lai degli infissi mancanti (porte, portoni e finestre). I piani di calpestio ver- ranno uniformanti mentre particolare attenzione è stata dedicata a pavimenti e rivestimenti che saran- no in pietra al piano terra, cotto ai piani ammezzati e primo, parquet al piano se- condo. Resine e ceramica caratterizzeranno invece locali accessori e servizi igienici. Pregiate porte in legno di noce o quercia ita- liana e in vetro completano gli infissi inter- ni. L’involucro esterno si completa di nuovi portoni in legno e acciaio corten designati negli abachi. Caro Andrea Non mi hai portato a mangiare il pesce a Comacchio come mi avevi promesso, e non riuscirai a vedere il Piuss conclu- so e il centro di questa città trasformato come pensavi, per poi finalmente goderti il meritato riposo in pensione. Non avremo più modo di discutere, di arrabbiarci, di affrontare le moltitudi- ni di problemi che un’opera pubblica porta con sé, ma tu hai fatto in modo che, comunque, questa idea di sviluppo della città così importante, iniziata con Giorgio Valentini e continuata con me e questa Giunta, avesse gambe per andare avanti. In questi primi giorni della tua assenza mi sto accorgendo quanto tu fossi im- portante, di quanto tu in silenzio avessi operato perché il Piuss, pur tra tante difficoltà, procedesse verso la sua con- clusione. E molte delle opere si sono concluse e altre procedono nella giusta direzione. Al tuo funerale a Vicchio, vedere gli amministratori delle città dove tu hai la- vorato, Rufina, Comacchio e Montevar- chi tutti presenti, mi ha ancor più fatto capire di come tu sia stato, per le città dove hai operato, un punto di riferimen- to importante che non si dimentica con il tempo. E rileggendo il lungo elenco di interventi che nei tuoi 13 anni al servizio nella no- stra città, sono stati effettuati, non solo mi fa capire che Montevarchi ha vissu- to in questo tempo uno dei momenti più importanti della sua storia recente, ma mi fa rendere conto che senza di te tutta questa moltitudine di opere non so se sa- rebbe stata possibile. Ora ci stiamo “rimboccando le mani- che” e tutta la struttura è consapevole del sacrificio che ci aspetta per superare questo momento di difficoltà e di diso- rientamento. Ce la faremo Andrea, porteremo in fon- do il Piuss e lavoreremo per rendere più bella questa nostra città e lo faremo an- che per te. Qui accanto in questa pagina,ci sono i progetti di due interventi importanti del Piuss che tu stavi seguendo, e come vedi non ci fermiamo. Anche se avvertiamo il vuoto che hai lasciato, cerchiamo di riempirlo pen- sando che tu avresti detto: “forza, dob- biamo farlo, dobbiamo finire, facciamo quest’ultimo sforzo, poi potremmo sorri- dere e riposarci….” Francesco Maria Grasso Si recuperano gli interni del Palazzo del Podestà “Lo sferisterio ultrasecolare…”! con queste parole, scritte negli anni ’30 del novecento da Ugo Ciulli, inizia il capitolo che l’ex se- gretario municipale di Montevarchi dedicò alla storia del campo per il gioco del pallone. A quel tempo lo sferisterio di Montevarchi aveva superato abbondantemente cent’an- ni di vita. Oggi, grazie a questo progetto di recupero all’interno del Piuss, l’area posta nel resede del circolo delle Stanze Ulivie- ri, diventata un anonimo parcheggio pri- vato, torna ad essere uno spazio aperto al pubblico, nel processo di riqualificazione del centro storico cittadino. Anticamente lo spazio era adibito al gioco con il bracciale, un attività sportiva molto nota . La proget- tazione pertanto tiene conto dell’antico uso dell’area, ed è stato ricreato in forma ridotta il campo dell’epoca. Il verde e le alberature previste davanti a via Mochi enfatizzeranno le caratteristiche storiche dell’area. Un ponte in legno andrà a collegare la piazza con la via Gorizia a simboleggiare l’unione di due mondi, quello storico delle origini cittadine con i suoi spazi e materiali, e quello moderno dell’espan- sione urbanistica. A contorno dello stesso il progetto preve- de la pavimentazione separata da fughe di marmo di Carrara. Il grande muro sarà costeggia- to da una serie di punti luce. La stilizzazione del campo da giuoco, ha portato anche la realizzazione di diverse se- dute sempre in pietra e nella parte terminale della piazza un piccola gradinata come se uno spettatore divertito possa ancora godere dello spettacolo del gioco. Dal 22 al 25 maggio Montevarchi ospiterà il torneo “Un calcio per la pace” con la par- tecipazione di squadre delle città gemellate di Kitzingen (Germania), Roanne (Francia), della squadra di Montevarchi e una denomi- nata Il Resto del Mondo in rappresentanza delle comunità straniere presenti nel nostro territorio. L’evento, organizzato all’interno di “Montevarchi Città di Pace” vede la collabo- razione delle associazioni Coldiretti, Nuovi Orizzonti, Cuochi del Valdarno, Caritas, Ri- evocazione Storica e Istituto Nastro Azzurro. Questo è il programma dell’iniziativa. Sabato 23 maggio, ore 9,15 - ritrovo delle squadre in piazza Vittorio Veneto e conse- gna delle magliette “un calcio per la pace” ai giocatori ore 9,45 - partenza sfilata delle squadre con gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fio- rentini di Figline Valdarno da piazza Vittorio Veneto, lungo il centro storico, per ritornare in piazza Vittorio Veneto dove si esibiranno gli Sbandieratori. Trasferimento in piazza Varchi. Saluto del Sindaco Francesco Ma- ria Grasso e dell’Assessore allo Sport, ai Gemellaggi e Cooperazione Internazionale Giovanni Rossi ore 11,00 - Inizio del Torneo in piazza Var- chi. Nel pomeriggio gare di finale del torneo maschile e femminile. Alle ore 18,00 - saluto ufficiale delle dele- gazioni straniere e premiazione. Al termine verrà deposta una corona ai Caduti - loggiato Palazzo Comunale - con la presenza delle delegazioni straniere e delle autorità con la presenza della Fanfara dei Bersaglieri. Il 24 maggio le delegazioni straniere visite- ranno alcune fattorie nella campagna intorno a Montevarchi. La piazza del gioco In corso il recupero dello sferisterio Un calcio per la pace Le città gemelle si sfidano a calcetto L’interno del Palazzo del Podestà Palazzo del Podestà, particolare di un affresco Sferisterio, particolare del progetto Sferisterio, particolare del passaggio pedonale Roanne Kitzinghen Palazzo del Podestà, particolare di un affresco Palazzo del Podestà, particolare di un soffitto Palazzo del Podestà, particolare di un soffitto

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Il primo numero del 2015 dell'house organ ufficiale del comune di Montevarchi

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Periodico del Comune di Montevarchi - Sped. post. tariffa pagata aut. n°DCO/DM/SP/0091/2003 Valida dal 01.03.2004 Anno X n° 1/2 - Aprile 2015 Uscita Bimestrale - www.comune.montevarchi.ar. it

Il palazzo simbolo della storia della CittàProcedono i lavori dell’ultimo stralcio della ristrutturazione ed il restauro del Palazzo del

Podestà. L’opera, la cui progettazione defini-tiva risale al maggio 2004, e i cui lavori sono iniziati nel 2005, ha subito nel suo percorso

varie modifiche dovute a esigenze di destina-zione d’uso, riunione della proprietà, vincoli

sopra ordinati. Ad oggi sono stati realizzati e conclusi sei stralci esecutivi che hanno inte-

ressato il consolidamento delle strutture, la realizza-zione del nuovo impianto ascensore e il restauro della facciata principale. Questo nuovo progetto in-teresserà principalmente la parte impiantistica (im-pianto di cli-mitazzazione ed elettrico) e la parte delle finitureIl primo

intervento riguarda la costru-zione delle canalizzazioni necessarie ad ospitare i nuovi impianti idro-termo-sanitari e elettrici. Seguiranno il passag-gio dei cavi, muratura delle scatole di derivazione e di co-mando. Ai fini igienico-sanitari per rendere accessibile l’immobile l’intervento prevede il completamento dei servizi igienici con sa-nitari e accessori. Per garantire la massima flessibilità d’uso di tutti i locali, il progetto prevede l’uso di impianto elettrico a tecnologia BUS. Tale tecnologia consente di gestire in maniera integrata tutti gli apparati tecnologici (luci, video, audio, allarme, sistema antincendio, ecc.) mediante un unico sistema integrato governato da apposito software. Questo si-stema oltre a garantire una flessibilità mag-giore rispetto ad un impianto tradizionale, consente di variare in qualsiasi momento l’accensione e l’intensità di buona parte dei

corpi illuminanti, in questo modo tutti i loca-li del palazzo possono essere “programmati” ed utilizzati per molteplici attività (conferen-ze, mostre, eventi particolari) oltre natural-mente a garantire la funzione primaria del palazzo ovvero lo svolgimento delle sedute del Consiglio Comunale. Sono previsti inter-venti mirati come la ricucitura delle pareti in muratura, il consolidamento di piccole volte del vano scala, il completo recupero delle

pitture a vista e nascoste del vano ingresso al palazzo (piano terra) con tecniche specia-lizzate. Si procederà anche alla muratura delle porte a scomparsa e dei controte-lai degli infissi mancanti (porte, portoni e finestre). I piani di calpestio ver-ranno uniformanti mentre particolare attenzione è stata dedicata a pavimenti e rivestimenti che saran-no in pietra al piano terra, cotto ai piani ammezzati e primo, parquet al piano se-

condo. Resine e ceramica caratterizzeranno invece locali accessori e servizi igienici.

Pregiate porte in legno di noce o quercia ita-liana e in vetro completano gli infissi inter-ni. L’involucro esterno si completa di nuovi portoni in legno e acciaio corten designati negli abachi.

Caro AndreaNon mi hai portato a mangiare il pesce a Comacchio come mi avevi promesso, e non riuscirai a vedere il Piuss conclu-so e il centro di questa città trasformato come pensavi, per poi finalmente goderti il meritato riposo in pensione.Non avremo più modo di discutere, di arrabbiarci, di affrontare le moltitudi-ni di problemi che un’opera pubblica porta con sé, ma tu hai fatto in modo che, comunque, questa idea di sviluppo della città così importante, iniziata con Giorgio Valentini e continuata con me e questa Giunta, avesse gambe per andare avanti.In questi primi giorni della tua assenza mi sto accorgendo quanto tu fossi im-portante, di quanto tu in silenzio avessi operato perché il Piuss, pur tra tante difficoltà, procedesse verso la sua con-clusione.E molte delle opere si sono concluse e altre procedono nella giusta direzione.Al tuo funerale a Vicchio, vedere gli amministratori delle città dove tu hai la-vorato, Rufina, Comacchio e Montevar-chi tutti presenti, mi ha ancor più fatto capire di come tu sia stato, per le città dove hai operato, un punto di riferimen-to importante che non si dimentica con il tempo.E rileggendo il lungo elenco di interventi che nei tuoi 13 anni al servizio nella no-stra città, sono stati effettuati, non solo mi fa capire che Montevarchi ha vissu-to in questo tempo uno dei momenti più importanti della sua storia recente, ma mi fa rendere conto che senza di te tutta questa moltitudine di opere non so se sa-rebbe stata possibile. Ora ci stiamo “rimboccando le mani-che” e tutta la struttura è consapevole del sacrificio che ci aspetta per superare questo momento di difficoltà e di diso-rientamento.Ce la faremo Andrea, porteremo in fon-do il Piuss e lavoreremo per rendere più bella questa nostra città e lo faremo an-che per te. Qui accanto in questa pagina,ci sono i progetti di due interventi importanti del Piuss che tu stavi seguendo, e come vedi non ci fermiamo.Anche se avvertiamo il vuoto che hai lasciato, cerchiamo di riempirlo pen-sando che tu avresti detto: “forza, dob-biamo farlo, dobbiamo finire, facciamo quest’ultimo sforzo, poi potremmo sorri-dere e riposarci….”

Francesco Maria Grasso

Si recuperano gli interni del Palazzo del Podestà

“Lo sferisterio ultrasecolare…”! con queste parole, scritte negli anni ’30 del novecento da Ugo Ciulli, inizia il capitolo che l’ex se-

gretario municipale di Montevarchi dedicò alla storia del campo per il gioco del pallone. A quel tempo lo sferisterio di Montevarchi aveva superato abbondantemente cent’an-ni di vita. Oggi, grazie a questo progetto di recupero all’interno del Piuss, l’area posta nel resede del circolo delle Stanze Ulivie-ri, diventata un anonimo parcheggio pri-vato, torna ad essere uno spazio aperto al pubblico, nel processo di riqualificazione del centro storico cittadino. Anticamente lo spazio era adibito al gioco con il bracciale, un attività sportiva molto nota . La proget-tazione pertanto tiene conto dell’antico uso dell’area, ed è stato ricreato in forma ridotta il campo dell’epoca. Il verde e le alberature previste davanti a via Mochi enfatizzeranno le caratteristiche storiche dell’area. Un ponte

in legno andrà a collegare la piazza con la via Gorizia a simboleggiare l’unione di due mondi, quello storico delle origini cittadine

con i suoi spazi e materiali, e quello moderno dell’espan-sione urbanistica. A contorno dello stesso il progetto preve-de la pavimentazione separata da fughe di marmo di Carrara.Il grande muro sarà costeggia-to da una serie di punti luce. La stilizzazione del campo da giuoco, ha portato anche la realizzazione di diverse se-

dute sempre in pietra e nella parte terminale della piazza un piccola gradinata come se uno spettatore divertito possa ancora godere dello spettacolo del gioco.

Dal 22 al 25 maggio Montevarchi ospiterà il torneo “Un calcio per la pace” con la par-tecipazione di squadre delle città gemellate di Kitzingen (Germania), Roanne (Francia),

della squadra di Montevarchi e una denomi-nata Il Resto del Mondo in rappresentanza delle comunità straniere presenti nel nostro territorio. L’evento, organizzato all’interno di “Montevarchi Città di Pace” vede la collabo-razione delle associazioni Coldiretti, Nuovi Orizzonti, Cuochi del Valdarno, Caritas, Ri-

evocazione Storica e Istituto Nastro Azzurro. Questo è il programma dell’iniziativa. Sabato 23 maggio, ore 9,15 - ritrovo delle squadre in piazza Vittorio Veneto e conse-gna delle magliette “un calcio per la pace” ai giocatori

ore 9,45 - partenza sfilata delle squadre con gli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fio-rentini di Figline Valdarno da piazza Vittorio Veneto, lungo il centro storico, per ritornare in piazza Vittorio Veneto dove si esibiranno gli Sbandieratori. Trasferimento in piazza Varchi. Saluto del Sindaco Francesco Ma-ria Grasso e dell’Assessore allo Sport, ai Gemellaggi e Cooperazione Internazionale

Giovanni Rossiore 11,00 - Inizio del Torneo in piazza Var-chi. Nel pomeriggio gare di finale del torneo maschile e femminile.Alle ore 18,00 - saluto ufficiale delle dele-gazioni straniere e premiazione. Al termine verrà deposta una corona ai Caduti - loggiato Palazzo Comunale - con la presenza delle delegazioni straniere e delle autorità con la presenza della Fanfara dei Bersaglieri.Il 24 maggio le delegazioni straniere visite-ranno alcune fattorie nella campagna intorno a Montevarchi.

La piazza del giocoIn corso il recupero dello sferisterio

Un calcio per la paceLe città gemelle si sfidano a calcetto

L’interno del Palazzo del Podestà

Palazzo del Podestà,particolare di un affresco

Sferisterio, particolare del progetto

Sferisterio,particolare del passaggio pedonale

Roanne

Kitzinghen

Palazzo del Podestà,particolare di un affresco

Palazzo del Podestà, particolare di un soffitto

Palazzo del Podestà, particolare di un soffitto

Page 2: InComune - n. 1 anno 2015

2Aprile 2015

Il Comitato 8 marzo del Valdarno, at-traverso le sezioni Soci di Montevarchi e San Giovanni Valdarno di Unicoop Firenze, ed in collaborazione con la Cooperativa KOINE’, istituiscono per l’anno 2015 due premi di tesi a favore di laureati e laureate: un pre-mio per laurea magistrale e uno per laurea 1° livello, residenti in uno dei Comuni della Regione Toscana, che abbiano discusso una tesi di laurea che affronti, tutto od in parte, il tema “Con gli occhi di lei”, dal 1° gennaio 2010 al 15 luglio 2015. Ogni lavoro dovrà esprimere concetti, strumenti e modalità di azione, utili a promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazio-ne contro la violenza alle donne e che su-perino gli stereotipi correnti. Il premio di tesi è dedicato alla memoria di Caterina e Nadia Nencioni, tragicamente scom-parse nella strage di via dei Georgofili a Firenze nel 1993. I premi, uno di € 1.000 e l’altro di € 500, saranno assegnati, il primo ad una tesi di laurea magistrale ed il secondo ad una tesi di laurea di 1° livello. Per partecipare al concorso le domande dovranno essere consegnate

a mano o spedite a mezzo posta racco-mandata con ricevuta di ritorno a: Uni-coop Firenze – sezione soci di Monte-varchi, c/o Centro*Montevarchi COOP.

fi, Via dell’Oleandro n. 37. Il plico do-vrà pervenire entro e non oltre le 13 del 31 luglio 2015. Non farà fede la data del timbro postale d’invio. La premiazione avverrà a Montevarchi (Arezzo), il 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Per informazioni rivolger-si a: sezione Soci di Montevarchi [email protected] 0559109682; sezione Soci di San Giovanni Valdarno [email protected] 0559122406

Tesi sulla donnaBandito un concorso in Valdarno

A partire dall’ 11 dicembre 2014 sono cambiate le norme che regolano gli accordi di separazione o di divorzio consensuale. I coniugi possono chiedere all’Ufficiale di Stato Civile di registrare un atto in cui dichiarano di volersi separare. Tale atto ha la stessa efficacia della sentenza di separa-zione e di divorzio dei giudici a patto che vengano rispettate le seguenti condizioni:

- essere residenti a  Montevarchi, entrambi o almeno uno dei due coniugi;- oppure avere contratto il matrimonio, civile o religioso con effetti civili, a Mon-tevarchi;- oppure, se sposati all’estero, avere   tra-scritto a Montevarchi l’atto di matrimonio;- non avere figli, anche di una sola par-

te,  minori o maggiorenni incapaci, o con un grave handicap riconosciuto ai sensi della legge 104/92 o economicamente non autosufficienti. L’accordo non può conte-nere in alcun modo riferimenti ai rapporti patrimoniali (economici e finanziari) tra i coniugi. Questo aspetto, perché possa es-sere registrato davanti all’Ufficiale di Stato Civile, deve essere obbligatoriamente se-

guito e presentato da uno o più avvocati, che devo-no assistere i richiedenti.Inoltre, nel caso di ac-cordi di separazione o scioglimenti di diritti ci-vili assistiti da avvocati, le convenzioni possono essere stipulate anche in presenza di figli minori o maggiorenni incapaci, o con un grave handicap

riconosciuto o economicamente non au-tosufficienti.. Saranno gli avvocati stessi ad occuparsi dell’invio all’Ufficio di Stato Civile della documentazione necessaria tramite posta elettronica e utilizzando il loro indirizzo. Non saranno trascritti gli atti inviati via e-mail tradizionale, per fax, per posta ordinaria, o per presentazione diretta.

Per effettuare la registrazione è necessario prenotare un appuntamento con l’Ufficio di Stato Civile (aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13) telefonando al nu-mero 0559108238. Il costo è di 16 euro a titolo di diritto fisso, da pagare alla Tesore-ria Comunale.Queste sono le condizioni da rispettare af-finché la convenzione non venga respinta:- il matrimonio civile o religioso con ef-fetti civili è stato celebrato nel Comune di Montevarchi- oppure se il matrimonio è stato celebrato all’estero, esso è stato trascritto dal Comu-ne di Montevarchi.La convenzione verrà trascritta nel registro di stato civile entro 30 giorni dal ricevi-mento e agli avvocati verrà inviata, al loro indirizzo pec, conferma della trascrizione. Per gli adempimenti successivi alla tra-scrizione, l’Ufficiale di Stato Civile deve ricevere le complete generalità dei coniugi e degli avvocati (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, cittadinanza e codice fiscale). I coniugi possono mo-dificare le condizioni di separazione o di divorzio contenute negli accordi rivolgen-dosi,  per la negoziazione assistita, ad uno studio legale.

Nasce una collaborazione tra la società Moove Scarl di San Giovanni Valdarno e l’Amministrazione Comunale di Mon-tevarchi per la realizzazione di un servi-zio di pubblica utilità rivolto alle perso-ne svantaggiate, in particolare persone anziane e diversamente abili, attraverso la donazione di un Fiat Doblò da parte della società sangiovannese, da mettere a disposizione dei servizi sociali di Monte-

varchi. Il progetto, che prende il nome di “Muoversi insieme gratuitamente”, è sta-ta presentato da Moove Scarl nei giorni scorsi e recepito dal Comune con la firma di un contratto preliminare che prevede la concessione del Patrocinio dell’Ammini-strazione Comunale. Moove Scarl prov-vederà alla raccolta dei mezzi finanziari per poter approntare un Fiat Doblò, rivol-gendosi ad Aziende del territorio alle qua-

li sarà proposta una forma di pubblicità visiva (realiz-zazione di loghi da apporre sul mezzo in ottemperanza a quanto previsto dal Co-dice stradale e delle norme regolamentari comunali vi-genti in materia). L’iniziati-va non è nuova per Moove Scarl, in quanto è già stata realizzata a Figline Valdar-no con la Confraternita di Misericordia locale. Moove

Scarl e’ da sempre attenta ai bisogni delle fasce deboli della società con particolare riguardo ai differentemente abili che tro-vano, grazie ad iniziative come questa, la giusta è doverosa considerazione in ambi-to sociale per mezzo della collaborazio-ne tra il mondo profit e la realtà solidale espressa dalle istituzioni pubbliche e pri-vate. Viene dunque chiesto a chi svolge un ruolo economico importante nel territorio e nella nostra comunità a poter dare una mano, con spirito di solidarietà e di con-divisione, a collaborare al miglioramento della qualità delle vita delle persone che più sono in difficoltà, con la consapevo-lezza dell’utilità sociale di queste inizia-tive. Ricordiamo che il mezzo, una volta che sarà acquistato e messo a disposi-zione del Comune di Montevarchi, sarà utilizzato unicamente dal servizio sociale dell’ente per il trasporto di persone anzia-ne e diversamente abili, con problemi più o meno gravi di mobilità.

Separazioni e divorzi consensualiPresso l’ufficio di stato civile su appuntamento

Fiat Doblò per il servizio socialeServirà per il trasporto di anziani e disabili

E’ entrata in vigore lo scorso 31 marzo la fatturazione elettronica nei rapporti eco-nomici tra aziende, imprese, società (tutto il complesso mondo delle partite iva) con la Pubblica Amministrazione, secondo le disposizioni del D.M. 55 del 03.04.2013. Dunque da tale data anche il nostro ente non può più accettare fatture che non sia-no trasmesse in forma elettronica secondo lo specifico formato stabilito dal del citato D.M.  e, trascorsi tre mesi da tale data, non potrà più procedere ad alcun pagamento di fatture analogiche (su carta o PDF), nem-meno parziale, sino alla ricezione della fattura in formato elettronico. La stessa normativa prevede che l’Amministrazione individui i propri uffici deputati alla rice-zione delle fatture elettroniche inserendoli nell’Indice delle Pubbliche Amministra-zioni (IPA), che provvede a rilasciare per

ognuno di essi un Codice Univoco Ufficio. Il Codice Univoco Ufficio è un’informa-zione obbligatoria della fattura elettroni-ca e rappresenta la modalità che consente

al Sistema di Interscambio (SdI), gestito dall’Agenzia delle Entrate, di recapitare correttamente la fattura elettronica al de-stinatario. Il Codice Univoco Ufficio deve essere inserito obbligatoriamente nella fat-

tura elettronica, unitamente all’indicazione di altre informazioni:. Il Servizio Ragione-ria ha predisposto i Codici Univoci Ufficio ai quali dovranno essere indirizzate le fat-

ture elettroniche per ciascun contratto in essere. Il Servi-zio Informazione e Comuni-cazione ha pubblicato i Co-dici Univoci Ufficio sul sito internet dell’ente per met-tere in grado le aziende che hanno rapporti con l’ente di poterne prendere visione. Tali informazioni sono state pubblicate nell’home – page

alla voce “Utilità – fatturazione elettroni-ca” e nello spazio dedicato alla Trasparen-za, seguendo il seguente Amministrazione Trasparente – pagamenti – fatturazione elettronica.

Codice Univoco Ufficio Nome Ufficio - Servizio - SettoreYJN40O appalti, patrimonio, cimiteri1BCRVI bibliotecaWEVATA BilancioLXZ6HY controllo gestioneUPQ1HN CulturaM9YJD9 demografici41BEK0 Economato

YUQ4O1 EdiliziaY6T869 InformatizzazioneG4XKXX istruzione scolasticaXF87AG manutenzione edificiPV2F2K manutenzione viabilità e verde pubblico3MSUVZ Personale4FZLKW Polizia LocaleJHGGPS segreteria generale

B9R700 Segreteria SindacoCGIA3I politiche socialiPIY21Z sportILEK55 suap promozione territorio7TE6XR TributiUF742D Uff_eFatturaPAZKY9JC Urbanistica5XCQOC Urp

Al via la fatturazione elettronicaI codici che le aziende devono utilizzare con il Comune

Ecco l’elenco dei codici del nostro ente.

“Di scuola in scuola” è una caleidoscopica manifestazione che coinvolge tutte le scuole del Comune di Montevarchi.Anche per l’a.s. 2014-2015 il Comune insieme alla Regio-ne Toscana ha finanziato una serie di progetti educativi che sono stati inseriti nel POF di ogni singolo Istituto. Le at-tività previste sono rivolte ai bambini e ai ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni e intervengono sia nell’ambi-to dell’infanzia (qualificando il sistema dei servizi alla prima infanzia e la con-tinuità educativa 0-6 anni) sia nell’am-bito dell’età scolare al fine di prevenire e contrastare la dispersione scolastica promuovendo l’inclusione dei disabili e degli stranieri e contrastando il disa-gio sociale. Dal 3 al 5 giugno in piazza Varchi le classi restituiranno a tutta la cittadinanza ciò che hanno “costruito”

con la progettazione finanziata. Sarà un momento di festa e di allegria in quanto saranno tantissimi gli studenti che du-rante i giorni animeranno e allieteranno con canti, concerti e spettacoli vari la nostra piazza. Un grazie, fin da ora, ai Dirigenti, agli insegnanti e a tutto il per-sonale delle scuole che anche quest’an-no hanno permesso questo processo di collaborazione tra Comune e Istituzione scolastica.

Di scuola in scuolaDal 3 al 5 giugno in p.za Varchi

Si sono conclusi alcune settimane fa i lavo-ri di manutenzione straordinaria effettuati nel borgo antico di Levane Alta, che hanno riguardato la pavimentazione, l’illumina-zione e la realizzazione di alcune ringhiere

di protezione collocate lungo il selciato pedonale che si snoda lungo il borgo. L’in-tervento è avvenuto in collaborazione tra la ditta edile Melani Alfredo e gli addetti alla manutenzione del Comune di Mon-tevarchi. Una collaborazione attraverso la quale, per alcuni tipi di lavoro dove non occorreva mano d’opera specializzata, si è fatto ricorso agli operai dell’Amministra-zione Comunale, mentre per quella parte di intervento dove era richiesto invece

l’utilizzo di mano d’opera specializzata, si è fatto ricorso alla ditta Melani. Ciò ha permesso all’ente un risparmio economi-co per alcuni tipi di lavori. In sostanza si è provveduto a togliere e ricollocare tutta

la pavimentazione antica del borgo, anche in quelle parti dove, per vari motivi, la pietra era stata sostituita nel tempo da pezzi d’asfalto. Prima della ricollocazione della pavimenta-zione , soprattutto nelle parti di maggiore pendenza, si è prov-veduto a realizzare un massetto per una maggiore solidità della pavimentazione stessa. Nelle zone di maggior pendenza e

pericolo si è anche provveduto a installare delle nuove ringhiere per la protezione del-le persone. Infine, sempre gli addetti alla manutenzione del Comune, hanno installa-to e messo a posto l’illuminazione del bor-go. Si è trattato di un primo importante in-tervento di manutenzione di uno dei borghi più belli e antichi del territorio comunale e del Valdarno, un luogo dove sono in corso interventi anche da parte di cittadini privati per il recupero delle abitazioni.

Levane Alta è più bellaNuova pavimentazione e illuminazione

Particolare della nuova pavimentazionea Levane Alta

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Il sogno e il lavoro per una città più bella La storia del Dirigente Andrea Cipriani nel Comune di Montevarchi

13 anni è durata la permanenza dell’Ar-chitetto Andrea Cipriani a Montevar-

chi, prima come Dirigente del Settore Lavori Pubblici, poi da alcuni anni, avendo ricoperto anche il ruolo di Di-

rigente dell’Urbanistica. Era arrivato nella primavera del 2002 dal Comune di Comacchio, città dove aveva portato avanti un importante progetto di riqua-

lificazione urbana. E fu proprio questo suo ruolo che spinse l’allora Sindaco Giorgio Valentini a chiamarlo a Monte-varchi dove già si pensava a un progetto di riqualificazione del centro stori-co. Un percorso iniziato nel 2005 con il progetto “A piedi a scuola” e il project financing e proseguito poi con il Piuss (pri-ma sempre con la Giunta Valentini e oggi con il Sin-daco Francesco Maria Grasso).

Amava dire “ter-mino il Piuss, che renderà più bella, accogliente e vivi-bile Montevarchi, e poi me ne vado in pensione”. An-drea non è riusci-to a terminare il Piuss, ma lo lascia in uno stato avan-zato di realizza-z i o n e ,

con alcune opere finite, altre in via di conclusione, altri progetti ormai pronti ad iniziare. E se tante cose

sono andate a buon fine lo dobbia-mo alla sua buona capa-cità e dote di relazio-narsi con enti come la Provincia, la Regione, i Ministeri, a quel far suo e cercare di portare avanti, in mezzo a mille difficoltà, le idee della

politica, di chi era chiamato ad avere una visione nuova della città. Ma non si è fermato a questi tre grandi progetti, ce ne sono molti altri che hanno inve-

stito tutto il nostro territorio. Vogliamo ricordarlo allora ripercorrendo, senza un ordine cronologico, ma attraverso il ricordo e il pensiero, le opere principali che Andrea ha seguito, curato, fatto in modo che si realizzassero in questi 13 anni, per rendere questa città più bella. Lo facciamo ripetendo ancora una vol-ta quella frase nata con il Piuss e che ancora oggi, ad ogni opera conclusa, presentiamo nelle nostre campagne di comunicazione: “Più bella la città, più

facile la vita”, con la consapevolezza di chi sa che mai come in questi 13 anni, questa città ha investito così tanto in opere pubbliche. Tutti interventi che Andrea ha contribuito a realizzare.Grazie Andrea....

L’Amministrazione Comunale di Monte-varchi ricorda la figura di Paolo Tomma-sini, recentemente scomparso pochi giorni fa, che è stato assessore ai lavori pubblici nel nostro comune dal 1994 al 1997 negli anni in cui era Sindaco Rolando Nannicini. Paolo Tommasini nella sua vita ha ricoper-to vari ruoli istituzionali: è stato Vice Sin-daco del Comune di Loro Ciuffenna, Presi-dente della Casa di Riposo a Montevarchi, Dirigente della Comunità Montana del Pratomagno. Ma Paolo Tommasini è stato principalmente legato al mondo del Sin-dacato dove ha ricoperto ruoli importanti; prima fu chiamato nella segreteria generale della Fiom e successivamente ha fatto par-te della Segreteria Comprensoriale della CGIL. Di lui si ha il ricordo di una perso-na sempre disponibile, attenta ai problemi della comunità valdarnese, molto vicina, come ricordano all’Ufficio Tecnico Comu-nale, anche alla comunità montevarchina. Gli anni della sua attività di assessore fu-rono quelli legati allo sviluppo a nord della città, del centro commerciale, della, della realizzazione del ponte sul Giglio, delle prime piste ciclabili che permettevano di

raggiungere il centro urbano con le nuove aree che si andavano realizzando. Tra le opere che Paolo Tommasini ha seguito in qualità di Assessore ricordiamo il centro del nuoto, l’ampliamento della casa di ri-poso, le prime opere di regimazione degli alvei dei torrenti, alcuni interventi sulle frane, la ristrutturazione dell’ex carcere per accogliere il Giudice di Pace, il recupero dell’ex cancelleria di via Isidoro Del Lun-go per realizzare degli alloggi di edilizia popolare, il primo parcheggio di via della Sugherella, la realizzazione della scuola materna Staccia Buratta. Alla guida dei La-vori Pubblici aveva posto molta attenzio-ne e cura agli interventi di manutenzione delle opere pubbliche. Una persona, Paolo Tommasini, che nei suoi impegni istituzio-nali ha operato per il miglioramento della qualità della vita delle persone. Aveva sa-puto anche creare un buon clima di lavoro all’interno della struttura ed è ricordato con affetto da tutti coloro che ancora oggi la-vorano presso il Servizio Lavori Pubblici. il suo è sempre stato un impegno che ha abbracciato tutto il territorio, sia nella sua attività prima di sindacalista, poi di rappre-

sentante delle istituzioni. Infine anche nel recente compito che gli era stato assegnato di Presidente dell’Auser del Valdarno Su-periore, una delle principali associazioni di volontariato che si occupa di problemati-che sociali. Una ulteriore dimostrazione di come Paolo Tommasini abbia sempre pen-sato, in tutta la sua vita, al bene delle nostre comunità, dal lavoro, alle opere pubbliche, al miglioramento della qualità della vita degli anziani. A lui va il nostro più sentito ringraziamento per quanto ha fatto

3 Aprile 2015

Paolo, una vita per il bene comuneRicordo di un uomo che ha operato per la comunità

#MontevarchinelcuoreStorie di persone che amano, hanno amato e hanno operato per il bene della nostra comunità

#Montevarchinelcuore

Project Financing:• ParcheggidiViadellaSugherella• PontesultorrenteGiglio(zona

viaChiantigiana)• ParcheggiodipiazzadellaGora• Ristrutturazionecentrodiurnodi

viaBoccaccioProgetto “a Piedi a Scuola”:• ParcheggioScaloMerciviaIV

Novembre• Rifacimentomarciapiedivariestrade

delcentrostorico• Ristrutturazione Piazza Garibaldi

(latocentrostorico)• Nuovapavimentazionedi• via IsidoroDel Lungo e via Poggio

Bracciolini• RistrutturazioneviaBurzagliPiuSS:• PiazzaVittorioVeneto• PiazzaMazzini• EdificiodellaGinestra(centrocultu-

raleebibliotecacomunale)• Costruzionedell’ArchivioComunale• Ristrutturazione di Piazza Garibaldi

(latoferrovia)• Ristrutturazione di Piazza Cesare

Battisti• NuovapavimentazionediviaMarzia,

viaCennano• Sistemazione di via Roma, Piazza

Varchi,PiazzaMagiotti• SistemazionediviaTrieste,viaTrento• Ristrutturazionevicolicentrostorico• RistrutturazionedelMuseoPaleonto-

logico(exconventoSanLodovicoaCennano)

• CostruzionepiazzaepontesulDoga-nazonaFeristerio(infasedirealizza-zione)

• UrbanCenterinviadeiMille(infasedirealizzazione)

• RecuperodelPalazzodelPodestà(infasedirealizzazione)

• RealizzazionedelcamposportivodiLevanella(infasedirealizzazione)

nelle Frazioni:• LavoriparcheggiodiLevane• LavoripistaciclabilediLevane• NuovapavimentazionediCaposelvi• Nuova pavimentazione di Levane

Alta• Sistemazione borgo antico diMon-

cioni• FranadiRicasolinelle Scuole:• Costruzione di un nuovo asilo nido

comunale• Ristrutturazionedellascuolaelemen-

tareDelLungo• Ristrutturazionedellascuolaelemen-

tareR.Magiotti• RistrutturazionedellascuolamediaR.

Magiotti• Ristrutturazione della scuola media

diLevane• Ristrutturazionedellascuolamaterna

delPestelloaltri Progetti:• StradadiviadellaSugherellaconla

pistaciclabile• Sistemazionealveo,arginieripulitura

deitorrentiDogana,Giglio,Valdilago• RealizzazioneprimapartedelParco

deiCappuccini• Realizzazioneprimapartedelparco

sultorrenteAmbraaLevane• RistrutturazionedelcimiterodiMon-

cioni• SistemazionediviadiMoncioni• SistemazionediviadellaSelva• Ristrutturazionedelcentrodelnuoto• Realizzazionedell’Ufficio“incomune”• RistrutturazioneedificioBartolea• PisteciclabilicollegamentoLevane-

Montevarchi• Pisteciclabiliareaanorddellacittà• Conclusione dei lavori del Cassero

perlaScultura• Memorario• ParcheggiozonaDistrettoSanitario• Recupero di varie aree private di-

smesse

le oPere che ha Seguito

Giuseppina Vestri è stata parte della sto-ria di Montevarchi degli ultimi 80 anni. “Beppina” è stata fotografa nella bottega della famiglia Vestri, una passione che questa famiglia ha vissuto con grande professionalità e amore per la sua terra, diventando uno degli studi di fotografi più importanti del nostro paese. Giusep-pina era figlia di Guido Vestri, il primo sindaco di Montevarchi dopo la Libera-zione e fu lei al momento della chiusura della loro attività, lunga più di 100 anni, a decidere di donare al Comune il loro stupendo archivio fotografico. Un archi-vio che risalterà in tutto il suo splendo-re e in tutta la sua ricchezza nei primi giorni di maggio alla Ginestra, quando si celebrerà il primo anno di vita del nuovo centro culturale. L’amore per Montevar-chi Giuseppina lo ha dimostrato anche quando decise di lasciare all’Ammini-strazione Comunale, il  busto di Giu-lio Vestri  (realizzato dall’artista Pietro Guerri), che ora fa parte della mostra permanente del museo del Cassero. Lo scorso 8 settembre l’Amministrazione

Comunale premiò Giuseppina Vestri in occasione della Festa del Perdono con questa motivazione: Giuseppina Vestri,

ha rappresentato al meglio la fotografia come forma d’arte, grazie al talento ma-turato e coltivato nel laboratorio-studio della grande famiglia di fotografi Vestri, che sono stati tra i pionieri italiani della fotografia. La ricordiamo così come lei molto spesso era, sorridente, simpatica, pronta alla battuta, felice nella sua Mon-tevarchi, schietta e sincera nel dire il suo pensiero dicendo a Beppina grazie per quanto ha fatto per la comunità di Mon-tevarchi.

Ciao GiuseppinaDonna innamorata della città

Piazza Mazzini e PIazza Vittorio Veneto

Piazza Garibaldi

Piazza Cesare Battisti

Giuseppina Vestri

Paolo Tommasini

Page 4: InComune - n. 1 anno 2015

4Aprile 2015

Una famiglia e una storia tutta valdarnese; così in breve possiamo definire la vita di Mauro Vannelli e di sua moglie Roberta che hanno fondato nel 1964 l’Ottica Val-darno a San Giovanni Valdarno (insieme con Giuseppe Corsi) e che ancora oggi continua all’interno dell’Ottica Vannelli a Montevarchi grazie a loro e alle loro figlie Alessandra e Federica. 50 anni di storia e di vita familiare, trascorsi nel nostro territorio e dal 1969 a Montevarchi, quando Mauro e Roberta si trasferiscono qui e rilevano la storica Ottica Serafini dandole l’attuale nome di Ottica Vannelli. Da due genera-zioni Mauro, Roberta e le figlie Alessandra e Federica sono a servizio della clientela, continuano ancora oggi con entusiasmo nell’attività con un continuo aggiornamen-to professionale e tecnologico, innovando i servizi e i prodotti offerti. La storia di Mau-ro Vannelli è lunga e ricca di impegni, sia nel campo della professione, che in campo sociale e sportivo per i tanti incarichi rive-stiti nel corso degli anni che fanno di lui un vero e proprio valdarnese. Nato nel 1939

alla Traiana (luogo dove riveste da 45 anni il ruolo di Presidente della locale società sportiva), ha iniziato la professione subito dopo la scuola, prima come dipendente (per circa 15 anni), per poi mettersi per conto proprio insieme alla moglie Roberta che lo ha accompagnato in questa profes-sione fino ad oggi. Si è diplomato in ottica nel 1971 e in contattologia nel 1972. Vive da Montevarchi ormai da molti anni e dal 2000 al 2004 è stato Presidente del Panath-lon Valdarno, dal 2012 è Presidente del Rotary Club , è Presidente del-la Federottica Toscana e della federottica del-la provincia di Arezzo. Attualmente è anche Presidente della Scuola di Ottica Internazionale di Firenze. Mauro ama ricordare che quando lui diede vita con la moglie e con Giuseppe Corsi all’Ottica Valdar-

no, quello fu il primo negozio in assoluto a chiamarsi “Valdarno”. Dopo di lui nacque a San Giovanni il Garage Valdarno. E an-che per questo lui si è sempre sentito prima di tutto un valdarnese. Il Sindaco ha espres-so a Mauro, Roberta, ad Alessandra e Fe-derica Vannelli i più sentiti ringraziamenti da parte di tutta la città per i 50 anni di vita della loro attività e ha ringraziato Federica per il suo attuale impegno alla guida del Centro Commerciale Naturale.

91 anni di cui 55 di lavoro e non sentirli; questo in sintesi in ritratto oggi di Annita Sforazzini, imprenditrice di Montevar-chi, ancora oggi donna vivace, attenta e intelligente. Nato il negozio agli inizi di via Roma nella zona proprio di fronte a piazza Vittorio Veneto, è divenuto da subito fornitore indiscusso in Valdarno della modulistica di quei tempi. L’attivi-tà cresce e nel 1986 si trasferisce in piaz-za Toti, allargando la sua area espositiva fino a quando nel 2010 decidono di tra-sferirsi in via Pasteur, realizzando quello che oggi è un vero e proprio supermarket dei prodotti per ufficio. Oggi la società Sforazzini è il principale fornitore di ar-ticoli per ufficio della provincia di Arez-zo, il più grande punto vendita della Buf-fetti della Toscana con oltre 4.000 clineti ogni anno, dal piccolo artigiano, all’ente pubblico, fino alla grande impresa. Tut-to questo è stato costruito nel tempo da Annita e dalla sua famiglia. Non solo Anita è stata una grande commerciante, ma con lei lo sono infatti il figlio Mauro Vannelli, sua moglie Alessandra Massai Valorosi (che gestisce il negozio di pel-

letteria “Anita” in via Roma, un negozio all’avanguardia nel suo genere e che nel 2011 ha ottenuto un riconoscimento al concorso “Stelle dell’intimo” classifi-candosi tra i primi 10 negozi d’Italia), e a sua volta il nipote Andrea (figlio di Mauro e Alessandra). Annita resta nella società fino al 2014, lasciando l’attività

formalmente a 90 anni. Ma quello che la contraddistingue ancora oggi è la sua lucidità, oltre a una situazione fisica da fare invidia a tutti. Nel 2011 ha ottenu-

to anche il premio “Maestro del lavoro” per la sua lunga attività di imprenditri-ce. Un’attività che lei ha condiviso an-che con il marito Vannelli Virgilio fino alla sua morte avvenuta nel 1989, tanto che proprio Annita ci ha spiegato che era proprio suo marito che le diceva che quando c’era la possibilità occorreva in-

ves t i r e e c o n o -m i c a -m e n t e n e l l ’ a -z i e n d a p e n -s a n d o così al fu turo . Un con-s i g l i o che la famiglia Vannelli

- Sforazzini ha continuato a fare in questi anni nelle sue varie attività, producendo sviluppo, dando lavoro e reinvestendo nel nostro territorio.

Mauro, un vero Valdarnese docL’operosità di Mauro Vannelli e della sua famiglia per la comunità

Annita, 91 anni e non sentirli...Cancelleria, arredi per uffici per la famiglia Sforazzini

#MontevarchinelcuoreStorie di persone che amano, hanno amato e hanno operato per il bene della nostra comunitàUna storia lunga 83 anni, iniziata con il

nonno Angelo Debolini nel 1932 e che continua ancora oggi con Mario Man-cianti all’interno del centro storico della città, portando avanti la stessa professio-

ne: tipografi nel cuore di Montevarchi. L’azienda Debolini è oggi la tipografia più vecchia di Montevarchi. Qui sono stati prodotti migliaia di manifesti, vo-lantini, brochure, che messi insieme, potrebbero raccontare la storia di questa città e non solo. Angelo Debolini aprì la sua prima tipografia in un piccolo locale in piazza Magiotti. Lì rimase per alcuni anni per poi trasferirsi in uno spazio più grande in via Mochi. Ma la vera svol-ta avvenne nei primi anni ’50 quando Angelo si trasferì in via Roma ’71 con il genero Alceste Mancianti e dove fu in grado di assumere anche 3 operai, am-pliando i locali e incrementando il pro-

prio lavoro. L’azienda poi portata avanti dal genero Alceste insieme al figlio Mario, si sviluppò sempre in via Roma fino al 1988, quando la tipografia fu por-tata negli attuali locali di via Cennano,

con macchinari più moderni ed efficienti e in locali ancora più grandi. Alceste ha lavorato nell’azienda di famiglia fino a 5 anni fa, poco tempo prima di morire. Una vita la sua dedicata tutta alla sua azienda. Intanto la Tipografia Debolini, con il passaggio da via Roma a via Cennano, era passata sotto la conduzione del figlio Mario che aveva iniziato a lavorare con il

padre dall’età di 14 anni. Oggi Mario sta per tagliare il traguardo dei 50 anni di attività di cui 27 trascorsi alla guida della società. Per anni nella tipografia Deboli-ni ha lavorato anche il fratello Giuliano. Oggi oltre a Mario è impegnato ancora un operaio che sta per andare in pen-sione. La crisi, come da altre parti, non ha risparmiato neanche questa azienda, che però sta comunque reggendo l’urto e continua ad operare nel territorio. Il futuro vedrà ancora un’azienda gestita a conduzione familiare, nel cuore del centro storico, a raccontare, attraverso colori, immagini e parole, la storia di Montevarchi e del Valdarno.

Tipografi da sempreNell’ovale storico della città

#Montevarchinelcuore

L’opera “Natività” dello scultore montevar-chino Antonio del Sorbo è stata collocata dalla Direzione Generale dell’Usl 8 di Arez-zo, nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Santa Maria Alla Gruccia. L’idea è nata tempo fa grazie ad alcuni amici dell’artista che gli chiesero di realizzare un’opera da donare all’ospedale S. Maria Della Gruccia del Valdarno. Antonio Del Sorbo decise di rappresentare il miracolo della maternità. L’opera in alto rilievo è un vero e proprio esperimento di diagonali, cerchi, linee, che nei loro incroci creano l’immagine, in modo da esprimere l’emozione del sentimento an-che spirituale che è insito nella nascita di una persona, con la forza di ciascun neo-nato che ha in sé il potere di cancellare le miserie del mondo, rendendolo un posto migliore. L’opera è piaciuta molto al diret-tore generale dell’Usl 8 Enrico Desideri e alla dirigenza dell’Ospedale di Santa Maria alla Gruccia che hanno deciso di collocarla al reparto di Ostetricia. Ricordiamo in breve anche la figura dello scultore Antonio Del Sorbo: Studia arte 5 anni a Firenze, per mo-numentalista. Nel 1995 vince due premi in-ternazionali per la grafica a Sesto Fiorentino

e nella chiesa del Carmine a Firenze in San Frediano.Nel 1996 riceve una segnalazione d’onore per la grafica in Palazzo Vecchio. Di lui parla anche Vittorio Sgarbi che defi-nisce il suo, uno stile originale, tanto che propone di esporre in gallerie d’arte a Fi-renze. L’opera vincitrice del premio Firen-ze viene esposta al palaffari di Firenze per l’arte contemporanea internazionale. Tra le produzioni di monumenti in bronzo, le più recenti sono nella chiesa di S. Andrea a Montevarchi.

Natività in ospedaleL’opera di Antonio Del Sorbo

Quella di Benito di Mella titolare del-la concessionaria Ford di Montevarchi è una storia bella ed appassionante, la storia di un uomo che ha saputo osare e giorno dopo giorno costruirsi un futuro che è stato ricco di successi imprendito-riali. La sua storia imprenditoriale inizia nel 1964, anno in cui riuscì ad aprire la sua prima autofficina, ma la sua avven-tura inizia in una primavera del 1960, quando, neanche diciottenne, prende di nascosto la lambretta del padre e fugge da Benevento dove vive per raggiungere Montevarchi dove vive una sua sorella. In quei tre giorni che lui impiegò a rag-giungere Montevarchi, Benito fu cercato da carabinieri e polizia e solo dopo il suo arrivò avvertì la famiglia. La sua fuga era dettata dal desiderio di trovare un lavoro

che gli piacesse e fosse meglio pagato e il suo sogno erano comunque le officine di riparazione delle auto. Il primo lavoro fu presso l’officina della Simca di Papini, poi in un’officina a Levane per trasferirsi alla Fiat Bagiardi a San Giovanni Valdar-no. Intanto aveva iniziato anche a con-durre macchine a noleggio libero, prima con una fiat 600 e poi con la mitica 1100, portando persone a vedere gare sportive o giovani a ballare a Firenze. Ma quelli erano gli anni della costruzione dell’auto-strada e finalmente arrivò l’assunzione di una delle ditte che lì lavorava per riparare camion. Arrivò anche il primo stipendio vero, 120 mila lire al mese e una vita più agiata. La fuga di Benito aveva prodotto i risultati sperati, tanto che dal 1965 anche i suoi genitori lo hanno raggiunto a Mon-

tevarchi. Ma lui voleva di più e nel 1964, dopo il militare, Benito apre la sua pri-ma officina a Montevarchi in via Trieste, 13. Dopo avvenne il primo trasferimento

nella stessa via al numero 18 con un di-pendente, poi in via Burzagli al n. 87 con tre dipendenti, fino all’attuale sede in via

Marconi nel 1978 dove era arrivato fino a 13 dipendenti, oggi rimasti in 10, comun-que sempre un bel numero, considerata la crisi che l’auto sta ancora attraversando.

Di Mella è concessionario della Ford dal 1966, quando divenne of-ficina autorizzata. Da allora il suo legame ormai cinquantennale con la casa produttrice americana, non si è mai interrotto. Oggi la società di cui Benito è titolare , annovera tra i soci anche la moglie Coccoli Mara e i figli Alessio e Andrea. Da alcuni anni la concessionaria Di Mellaè l’unica autorizzata Ford nel Valdarno. Il suo legame con Mon-

tevarchi non è stato solo quello imprendi-toriale, ma anche quello legato allo sport. Dirigente dell’Aquila Calcio già nel 1965,

Benito è sempre stato legato alla squadra della sua città e ancor di più dopo quan-do suo figlio Alessio è diventata una delle bandiere dell’Aquila Calcio e un ottimo giocatore professionista. Oggi la passio-ne continua ancora e anche negli ultimi anni Benito ha dato una mano all’attuale società per cercare di tornare ad un buon livello calcistico. Ha anche un nipote che prova a seguire le orme del padre e di cui si dice un gran bene. Vedremo, se son rose fioriranno. Resta però la bella avventura di Benito Di Mella, imprenditore monte-varchino con alle spalle oltre 50 anni di operosa attività, iniziata in una giornata di primavera quando fuggì da Benevento in lambretta verso quella che fu certamente una fuga audace e fortunata.

Dalla fuga in Lambretta a venditore di automobiliBenito Di Mella racconta l’avventura che lo ha portato a Montevarchi

Mario Mancianti

Mauro Vannelli con la sua famiglia

Benito Di Mella

L’opera La Natività

Annita Sforazzini con la sua famiglia

Page 5: InComune - n. 1 anno 2015

5 Aprile 2015

La famiglia Picchioni da decenni e non solo a Montevarchi, gestisce negozi de-dicati all’attività sportiva. Una storia che corrisponde a quella di una intera famiglia che da più generazioni ama e svolge questo lavo-ro. Oggi la memoria storica è riassunta nel volto di Luisa Giulia Del Vita, moglie di Pier Luigi Picchio-ni, che era il figlio di Giuseppe, colui c he iniziò questa bella avventura molti anni fa. La storia inizia nel 1945 a Levane, subito dopo la guerra, quando Giuseppe Picchioni  apre una bottega dove si fab-bricavano e riparavano biciclette.  Negli

anni cinquanta l’attività viene trasferita a Montevarchi in via Dante dove tutt’oggi hanno sede due negozi. Un’attività che è

poi stata continuata nel tempo anche dai figli prima e poi dai nipoti, fino ad arri-vare ai bis nipoti con negozi aperti non solo a Montevarchi, ma da qualche anno

anche a San Giovanni Valdarno. Dunque ben 4 generazioni di persone della fami-glia Picchioni hanno operato all’interno dei negozi con un’attività che negli anni si è diversificata ed oggi presso i negozi Picchioni puoi trovare ricambi auto, ma-teriale per l’attività sportiva ed abbiglia-mento sportivo. Dopo Luisa Giulia  Del Vita nel negozio sono arrivati i due fi-gli  Picchioni Mario e Milena e i due nipoti  Pianigiani Leonardo e  Picchioni Agnese. Una società viva e vegeta, che ha saputo affrontare anche la crisi eco-nomica di questi anni, e che grazie alla competenza, all’attenzione al cliente, ha saputo affrontare anche il problema lega-to all’avvento di grandi catene di negozi di abbigliamento sportivo, ed essere un volano per lo sviluppo economico e so-ciale della città.

Era il 1961 quando aprì in via Roma n.99  uno dei bar che hanno fatto la storia della città. Si tratta del mitico bar pasticceria “La Tavernetta” messo su da Mario Burzagli che lo ha gestito insieme alla moglie fino al 1982, anno della sua morte. Occorre ricor-dare che Mario Burzagli aveva iniziato la sua attività di pasticciere prima del 1961 in un laboratorio dove sfornava paste e dolci, collocato in via pascoli. Ma tornando alla storia della Tavernetta, dobbiamo ricordare che questo bar, in quasi 55 anni di vita, ha vissuto momenti di vera gloria; era noto il detto che alla Tavernetta si mangiava la miglior pizza al taglio del Valdarno, in un locale che per primo nel nostro territo-rio, iniziò questa produzione. Un bar poi frequentato, negli anni d’oro del calcio a Montevarchi, molto spesso dai giocatori dell’Aquila Calcio e dunque punto di ritro-vo per tutti i tifosi e non solo. E poi l’otti-ma produzione di paste e dolci, rinomate non solo in città, ma in tutto il territorio.

Purtroppo la malattia di Mario è iniziata 6 anni prima della sua morte, tanto che nel 1976, pur rimanendo lui il proprietario, la gestione passò a Carlo Fatucchi e a Stefano Focardi, anche loro due baristi, come Ma-

rio, amati ed apprezzati da tutta la città. Poi subito dopo la morte del titolare subentrò la figlia Barbara Burzagli che, ancora mi-norenne, iniziò a gestire il locale, insieme

agli zii Fiorenzo Bistondi e Renza Semoli. Molti di noi si ricordano certamente so-prattutto di Renza e Fiorenzo, di Renza al bar a servire insieme alla nipote Barbara e di Fiorenzo intento nel laboratorio a sfor-

nare paste, dolci e pizze. Purtroppo pochi anni fa anche Renza ci ha la-sciato e la conduzione è continuata con Fio-renzo e Barbara aiutati dalla figlia di Fiorenzo e di Renza Elisa. Tutto ciò fino a pochi mesi fa, quando Barbara ha deci-so di cedere la gestione a nuove persone che pro-prio in queste settimane stanno ultimando i lavo-

ri per aprire con una nuova gestione, che speriamo possa continuare la bella e lunga storia della Tavernetta.

Mario Mannucci, è il titolare del nego-zio Mannucci Casa una delle attività commerciali storiche della città, situata in via Roma n. 152. Una vera e propria tradizione familiare quella dei Man-nucci, tramandata dal nonno al nipote e che continua ancora oggi con la figlia di Mario, Silvia. Quasi 80 anni di attività nel campo dell’arredamento della casa. E’ proprio Mario Mannucci a raccon-tare la storia della sua famiglia: “Sesto Mannucci, mio nonno, aprì bottega a Montevarchi nel 1935 nello stesso fondo di via Roma 152 dove è ancora l’attua-le sede della ditta per la vendita di ten-daggi, tessuti e biancheria per la casa. Dal 1946 fino al 1969 l’azienda è stata guidata da mio babbo Renato e poi da me e mio fratello Sergio. Ora è la volta di mia figlia Silvia. La denominazione esatta della ditta è Mannucci Renato s.n.c. di Mario & Sergio Mannucci ma è conosciuta come Casa Mannucci. In famiglia si è sempre saputo, dai racconti del babbo e del nonno, che la famiglia è da innumerevoli generazioni interessata

alla vendita di tessuti. Il nonno ci teneva a dire che nel 1700 un nostro avo aveva venduto al prete di Laterina la stoffa per fare una cappa (mantello a ruota) e che

il prete aveva registrato la cosa nel regi-stro delle spese della parrocchia. Il non-no si vantava anche di aver sentito nomi-nare nel Decamerone del Boccaccio un altro nostro avo Ser Mannuccio pannaio (venditore di panni)”. Resta il fatto di una famiglia che ha contribuito e contri-

buisce a far conoscere Montevarchi non solo nel nostro territorio, ma anche oltre e da alcuni anni vicina anche al mondo della cultura locale e regionale, grazie

all’apertura, all’in-terno dei suoi spazi, della Corte Dé Me-dici, una magnifica corte rinascimentale che faceva parte del-la Fattoria di Mon-tevarchi appartenuta a Ferdinando Primo Dé Medici. In que-sto luogo la famiglia Mannucci ospita mostre di pittori, scultori, fotografi aperte gratuitamente

a tutti. Insomma Mario Mannucci e la sua famiglia sono persone che amano la loro terra e contribuiscono a renderla sempre più attraente e bella, sia con la loro attività commerciale, sia con la loro attenzione al mondo culturale.

Sport nella pelle da generazioniLa lunga storia della famiglia Picchioni

Dolci e caffè di ottima qualitàLa bella storia del bar La Tavernetta

Unire insieme commercio e arteMario e Silvia Mannucci, una tradizione che prosegue

#MontevarchinelcuoreStorie di persone che amano, hanno amato e hanno operato per il bene della nostra comunità

E’ stato inaugurato nei giorni scorsi il nuovo studio del pittore montevarchino Francesco Verdi in via Isidoro Del Lun-go 19, in quella che fino a poco tempo fa è stata la sede del negozio di antiqua-riato dell’Opificio delle Rose. Locali più grandi e accoglienti per un artista che si va sempre più affermando nel panorama della pittura contemporanea italiana. E non è un caso che all’inaugurazione di quello che è un vero e proprio atelier,

era presente anche Mario Mazzoleni il noto gallerista che da alcuni anni segue Francesco Verdi e che è impegnato a promuovere l’arte figurativa italiana nel mondo. Intanto sono diverse le iniziative che coinvolgono l’artista montevarchino in vari spazi e luoghi della cultura con-temporanea; ad iniziare dalla Biennale di Venezia e dagli eventi collaterali a tale iniziativa, dove Verdi troverà un proprio spazio espositivo al prestigioso Hotel Marriot con una presentazione critica di Vittorio Sgarbi, la cui inaugurazione è prevista il prossimo 2 maggio. Altro evento importante sarà la partecipazione estiva al Forte Villagge in Sardegna da luglio a settembre. Insomma Francesco Verdi si sta sempre più affermando a li-vello nazionale ed internazionale, senza però trascurare la sua attività a Monte-varchi, tenendo corsi di pittura aperti agli aspiranti pittori e disegnatori di tutte le età che si svolgono anche alla Barto-lea e che si terranno da ora in poi anche nel suo nuovo studio. Uno studio moder-no, accogliente, dove Francesco potrà pensare e realizzare le proprie opere, ma dove ci sarà anche uno spazio di dialogo e di confronto intorno alle sue opere.

Sono 77 gli anni di attività della fami-glia Cristofani, titolari dei negozi “Ala-dino calzature”, un’impresa nata come commercio ambulante. Infatti, anche se il negozio di scarpe nasce in via Mo-chi,1 nel 1948, già nel 1938 la famiglia di Aladino Cristofani aveva ottenuto una licenza come commerciante ambu-lante. Ma per essere ancora più precisi, la sua professione nasce comunque molto tempo prima. Nasce intorno al 1910 quando lui già realizzava scarpe su misura per i montevarchini (principal-mente per i contadini), le ripa-rava e le portava direttamente a casa dei suoi clienti. Poi nel 1938 arrivò la licenza da ambulante svolta come si leggeva nell’atto con “un veicolo a mano”, ovvero con un carretto con il quale Aladino si muo-veva lungo la città e il territorio. Fu poi il figlio Gino a continuare l’attività del padre e a fondare nel 1948 il negozio che ha gestito per tanti anni insieme alla moglie Fratini Lilia, scegliendo la strada del commercio fisso. Attività di commerciante che poi ha coinvolto in tutto e per tutto anche i due figli Marco e Siro continuando in quella che è stata una vera e propria storia familiare, ini-

ziata con il nonno Aladino e che con-tinua ancora oggi con i suoi nipoti, e la loro mamma Lilia. Una mamma, Lilia che ad 86 anni, ancora oggi si reca ogni giorno in negozio per aiutare i figli e la nuora Piazzesi Laura (moglie di Marco) che oggi sono i titolari della società. “Aladino Calzature” oggi può contare

sui negozi a Montevarchi in via Mochi e sui negozi in Corso Italia a San Gio-vanni. E nonostante i venti di crisi di questi lunghi anni, la loro società, che ha saputo fare investimenti oculati nei momenti giusti, sta attraversando con serenità anche questi momenti di diffi-coltà, forti di una tradizione familiare e di una professionalità conquistata nel corso della loro lunga storia che fa del-la famiglia Cristofani un esempio e un punto di riferimento in tutto il Valdarno.

L’atelier di FrancescoIl pittore montevarchino cresce

Scarpe indistruttibiliDa Aladino a Marco e Siro Cristofani

#Montevarchinelcuore

Mario Aldinucci è il titolare della carroz-zeria Aldinucci, un’impresa che da più di mezzo secolo opera nel nostro territorio con professionalità e apprezzamento da parte di tante persone che portano le loro auto a riparare in questa officina che ha saputo sempre stare al passo con i tempi. Ancora oggi la sua azienda dà lavoro a 4 dipendenti, oltre che alla sua famiglia, coinvolta diretta-mente nella gestione. Mario Aldi-nucci ha aperto la sua impresa il 18 maggio del 1964 e ancora oggi ogni giorno immancabilmente si reca a lavorare insieme ai suoi dipendenti. Passione, oculatezza, investimenti, sono le armi vincenti di un’attività

che opera in un settore che in questi anni ha subito fortemente la crisi economica. Mario Aldinucci è senza dubbio un altro degli imprenditori montevarchini che han-no favorito la crescita sociale, attraverso il lavoro, della nostra comunità .

Auto, che passione!Mario Aldinucci e la sua carrozzeria

Barbara Burzagli ed Elisa Bistondi

Luisa Giulia Del Vitacon la sua famiglia

Mario e Silvia MannucciMario Aldinucci

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6Aprile 2015

#MontevarchinelcuoreStorie di persone che amano, hanno amato e hanno operato per il bene della nostra comunità

#Montevarchinelcuore

100 e più anni di storia e di attività a fianco della città; così in breve si può descrivere il lungo cammino del negozio Dogana a Montevarchi, un “viaggio” iniziato da Ila-rio Dogana e che giunge ai giorni nostri

grazie a Cristina Dogana, attraversando 4 generazioni di uomini e donne che hanno condotto e conducono questa attività com-merciale. Inizia dunque oltre 100 anni fa

questa bella avventura, quando il bisnonno di Cristina Ilario che decide di mettere su un negozio che inizialmente vende anche fucili, ma dove al suo interno si trovano anche lampade. L’impresa commercia-

le viene poi portata avanti dal nonno di Cristina, Dan-te Dogana, che insieme alle lampade decide di vendere anche lampadari e i primi elettrodomestici che si inizia-no a produrre e a vendere al dettaglio. Siamo verso la fine degli anni ’50, inizio anni ’60 e nell’attività subentra Renzo Dogana, il padre di Cristina, che fa fare un vero salto di qualità al negozio,

trasformandola anche in una vera e propria impresa con l’installazione in case priva-te e in fabbriche di veri e propri impianti elettrici. Nasce un’azienda che avrà anche

alcuni dipendenti. Inoltre nel negozio, alla vendita di lampade e lampadari, si aggiun-ge anche la vendita di materiale elettrico. Poi dal 2000 la società sarà composta da Dogana Renzo e Cristina, con la figlia che inizia ad operare all’interno del negozio. Poi nel 2007 il babbo muore e Cristina continua a gestire direttamente da sola l’at-tività, trasformandola nel tempo, seguendo anche i cambiamenti indotti dal mercato. Nasce un negozio che vende anche oggetti-stica, senza però mai far venire meno la sua caratteristica principale, che si è protratta per un secolo, che è quella della vendita di lampade, il vero filo conduttore che unisce il bisnonno Ilario alla pronipote. E Cristi-na in questi ultimi 15 anni ha continuato ad investire nel suo negozio, nonostante i lunghi anni di crisi, per continuare ancora a lungo a percorrere questa bella strada e non facile avventura nel suo negozio di via Roma 142, oggi denominato “L’Insolito”.

Lungo il filo dell’elettricitàI 100 anni di attività della famiglia Dogana

Il 13 marzo scorso il nostro concittadino Ezio Tiberi ha compiuto 101 anni. Così dopo aver festeggiato nel 2014 il tra-guardo dei 100 anni, Ezio continua nel suo cammino, contornato dall’affetto e dalla presenza della sua famiglia.. Nato a Civitella Valdichiana il 13 marzo 1914, Ezio è arrivato a Montevarchi circa 60 anni fa dopo che nella prima parte della sua vita aveva lavorato come agricolto-re diretto. Ha poi continuato a lavorare come guardia giurata all’interno delle cave della zona. Nonostante il cambio di professione non ha mai interrotto il suo contatto diretto con la natura grazie alle sue due grandi passioni, la pesca e la caccia. Sposatosi l’8 ottobre 1933 con Giuseppina Ghezzi, Ezio ha avuto 7 figli, Franca, Fernanda, Dante, Ma-rio, Paola e Manola e un altro figlio che purtroppo è morto quando era piccolo. Dai 7 figli Ezio ha poi avuto 9 nipoti e 9 bisnipoti. Una vita quella di Ezio attra-versata da ben 4 generazioni se si pensa che in questa grande famiglia Ezio è il più anziano e la più piccola bisnipote, Emma, ha solo 6 mesi. Bella e straor-

dinaria anche la storia d’amore tra Ezio e Giuseppina, durata oltre 70 anni (la moglie è deceduta il 15 marzo 2005). 70

anni che li hanno visti sempre insieme a condividere gioie e dolori, felicità e fa-tiche lasciando un segno indelebile nei loro figli e in tutti gli appartenenti alla loro grande famiglia. Ma Ezio non si è fermato neanche dopo la pensione, colti-vando ancora il suo amore per la natura, e diventando un bravissimo giardiniere, curando prati e spazi verdi di tante per-sone di Montevarchi. E forse proprio il suo amore per la vita all’aria aperta, per i boschi, i giardini, i fiumi, il contatto con-tinuo con l’acqua, le piante, gli alberi e i fiori è anche uno dei motivi di questa sua lunga e intensa vita.

101 anni, che traguardoLa lunga vita di Ezio Tiberi

77 anni di età di cui 62 vissuti tra calcina e mattoni, costruendo muri su muri, stra-de, giardini, in poche parole un pezzo di questa città. La vita di Pietro Giuntini è trascorsa così tra un cantiere aperto e una famiglia bella e unita che lo ha seguito in tutte le sue avventure. Tutto iniziò nel 1953 quando Pietro, allora quindicen-ne fu assunto come muratore dalla ditta edile Massini e Gori, ma dopo 12 anni si sentì in grado di iniziare una sua pro-pria attività insieme ad altri compagni di avventure. Nacque così nel 1965 la ditta “Giuntini e Barbagli” con 4 dipendenti. Poi il cammino tra i due si divise e Pietro Giuntini continuò per conto suo, arrivan-do nel tempo a mettere in piedi un’a-zienda con 15 dipendenti, con lui tutte le mattine pronto a seguire i suoi operai nei cantieri. Sono stati anni importanti per l’edilizia di Montevarchi e un bel pezzo della parte nuova della città fu costruita proprio da questa impresa. L’Hotel Del-ta prima, poi l’Hotel Valdarno (di sua

proprietà e aperto nel 1996), la sede del Commissariato di Polizia, una bella fetta di tutto viale Cadorna, l’immobile in via Fratelli Cervi che poi ha ospitato per anni la sede dell’Usl, sono alcune delle opere realizzate da Pietro Giuntini, senza tenere conto della moltitudine di edifici privati. Tutto questo mentre la sua famiglia cre-sceva, prima con la moglie Oliva Caponi e con la figlia Gianna, poi con il genero Gino Rigucci e infine con i nipoti Gia-como e Gianni. E mentre lui continuava a seguire i lavori nei cantieri, nasceva l’Hotel Valdarno, curato dalla moglie, dalla figlia e dal genero, sicuramente la struttura ricettiva di maggior qualità per tanti anni dell’intero Valdarno e ancora oggi uno delle strutture più frequentate da turisti e ospiti. Si calcola che in que-sti 19 anni oltre 350.000 persone si sono fermate in questo Hotel, con una media di 18.000 presenze l’anno. Oggi Pietro non ha più una ditta edile che gestisce direttamente, ma fornisce lavoro ad altre

imprese e la sua giornata non può tra-scorrere senza una visita a uno dei suoi cantieri aperti. Le altre persone della sua famiglia svolgono diverse attività; la

gestione dell’Hotel Valdarno da parte di Giacomo e Gianna, mentre i suoi nipoti Giacomo e Gianni hanno deciso di met-tersi in proprio seguendo altre strade. Ciò che traspare da questa storia di lavoro e di affetti è che il senso dell’impresa è nel cuore e nel sangue della famiglia Giun-tini, un nome che si lega a quello della storia recente di questa città

Una vita tra calcina e mattoniPietro Giuntini ha costruito un pezzo della città

Un cammino lungo quasi un secolo, rappre-sentato oggi dall’imprenditrice montevar-china Simonetta Segoni nei 95 anni di at-tività della gioielleria “Segoni”. Una storia lunghissima con alle spalle una vera e pro-pria storia familiare, che va oltre i 95 anni di apertura dell’oreficeria in via Roma, perché colui che ha aperto l’attività, Lorenzo Sego-ni, ha iniziato la sua professione nella gio-ielleria Piazzesi già nel primo decennio del 1900, in alcuni locali si trovavano a pochi passi dall’attuale sede del negozio della fa-miglia Segoni. Lorenzo Segoni, già grande e padre di un figlio, è costretto a interrom-pere il suo lavoro e a partire per la grande guerra, quella del 1914-1918, venendo in-viato a combattere in trincea. Al suo rientro, memore della sua passata attività di orefice, decide di mettersi in proprio e nel 1920 apre il negozio in questi stessi locali che ancora oggi ospitano la gioielleria. L’attività vie-ne poi proseguita dai suoi due figli Alfio e Libero. Alfio è il padre di Simonetta, l’at-

tuale titolare del negozi,o che ancora oggi ogni giorno si reca presso la sua gioielleria, oggi curata insieme ai suoi tre figli Alber-

to, Lorenza e Silvia. Intanto la società della famiglia Segoni si amplia e viene aperto un altro punto vendita sempre intestato a Lorenzo Segoni, all’interno della Galleria dell’Ipercoop. Ma la storia familiare non si ferma qui, tanto che anche uno dei nipoti di Simonetta, Luca Nannicini ha compiuto la scuola di orologeria ed è dunque la quinta generazione della famiglia Segoni che con-tinua a tenere viva questa tradizione.

Carlo Banchelli e Cristina Albini sono i ti-tolari dell’Antica Drogheria Banchelli, l’at-tività commerciale posta in via Roma, 96 che  quest’anno compie 62 anni. Una lunga

storia che ancora oggi prosegue grazie alla loro passione e agli investimenti che ancora oggi questa famiglia sta compiendo nel loro negozio, sicuramente uno dei più conosciuti ed affermati della città. La storia della dro-gheria Banchelli inizia nel 1953, anno in cui il babbo di Carlo, Enzo Banchelli subentrò in quei locali, già all’epoca adibiti a quella

attività. Ne sono la testimonianza i bellissi-mi mobili di fine ‘800, ancora oggi conser-vati ed efficienti nella parte principale del negozio. La famiglia Banchelli ha sempre creduto in questa impresa, tanto che al padre è succeduto Carlo e da alcuni anni anche la moglie Cristina dà una mano a suo marito nella conduzione dell’attività. In questi ul-timi anni, grazie anche al contributo di Cri-stina, il negozio ha fatto ancora un salto di qualità, nell’allestimento delle vetrine, con quel tocco al femminile che riesce a creare calore ed accoglienza. Professionalità, inve-stimenti, qualità dei prodotti venduti ed ac-coglienza sono i requisiti essenziali di ogni negozio che si rispetti e queste doti sono state e continuano ad essere, ancora oggi, nonostante la crisi economica, i presupposti della drogheria ed enoteca più conosciuta della città. E i coniugi Banchelli intendono ancora continuare nel loro lavoro con l’en-tusiasmo e la passione dei primi anni.

Una famiglia di oreficiLe 5 generazioni della famiglia Segoni

Negozio d’altri tempiUn’enoteca di grande qualità

Da oltre 60 anni Giovanni Becattini, ti-tolare dell’azienda agricola omonima situata a Levanella in località Buresta, guida la sua azienda nel nostro territorio, producendo frutta, verdura e piantine da orto e da giardino. La sua è una storia che viene da lon-tano che riguarda la vita di ben 3 generazioni, da quando il nonno Giovanni Picchio-ni, decise di dare il via a questa attività. Un’im-presa poi portata avanti dal babbo di Giovanni, An-gelo e proseguita poi dallo stesso Giovanni fino ad oggi, aiutato dalla moglie Rosanna e dalle tre figlie Laura, Paola e Anna Ma-

ria. “Ho iniziato quando avevo 7 anni ed andavo insieme a mia mamma con il car-retto lungo via Roma, via Marzia e via Cennano a vendere la verdura, ed aspet-tavamo poco prima di mezzogiorno, lungo piazza Garibaldi, il fischio della

familiare, aspettando le donne che usci-vano dal lavoro  – spiega Giovanni Be-

cattini – poi all’età di 14 anni ho iniziato a muovermi con l’ape lungo i mercati di Figline, Pontassieve, Montevarchi e Reggello”. Un’attività, quella dei merca-ti, che a distanza di oltre 50 anni dura an-cora oggi con la presenza ogni settimana a questi mercati. Un uomo ancora molto energico e attivo Giovanni, nonostante i suoi 67 anni, che ogni giorno si alza per andare a lavorare nella sua azienda nel-la quale ha investito in passione, soldi e amore. “Ho rinunciato a tante cose per sviluppare questa azienda che ancora oggi dà lavoro ad alcune persone– con-clude Giovanni - e dal niente oggi nella nostra rimessa abbiamo 8 trattori, la vera e propria risorsa insieme alle persone di questa attività”. A Giovanni, ringrazian-dolo, auguriamo ancora un buon lavoro lungo i solchi della sua terra.

La terra, il bene più preziosoGiovanni Becattini, le piante e l’agricoltura nel cuore

Cristina Dogana

Pietro e Gianna Giuntini

Ezio Tiberi

Carlo Banchelli e Cristina Albini

Simonetta Segoni e la sua famiglia

Giovanni Becattinicon la giunta

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7 Aprile 2015

Giovedì 16, 23 e 30 aprile7, 14, 21, 28 maggioGIOVEDI’ MATTINA AL CASSERO: visita con l’accompagnamento di per-sonale esperto, in inglese alle ore 10.30 ed in italiano alle ore 11.30.   Il servizio è incluso nel biglietto di ingresso e non occorre alcuna prenotazioneDomenica  19 e 26 aprile3, 10, 17, 24 e 31 maggioDOMENICA MATTINA AL CASSE-RO: visita con l’accompagnamento di personale esperto, in inglese alle ore 10.30 ed in italiano alle ore 11.30. Il ser-vizio è incluso nel biglietto di ingresso e non occorre alcuna prenotazione.Sabato 25 aprileAPERTURA con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00Domenica 26 aprileFAMIGLIE AL MUSEO: attività per fa-miglie con bambini. Costo: 18,00 euro/famiglia di 3 persone (4,00 euro per ogni bambino over 6 in più) più il biglietto di ingresso. Prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazione 055.9108274, [email protected] su prenotazioneVenerdi 1 maggioAPERTURA con orario 10.00-13.00 e 15.00-18.00Giovedì 7 maggioUNA NOTTE AL CASSERO…CON IL COLLEGIO VENTUROLI: conver-sazione di Roberto Martorelli, L’incanto dell’Ottocento bolognese - Capolavori dal

Collegio Artistico Venturoli. Ore 21.30 con   ingresso libero. Il Museo è aperto dalle 21.30 alle 23.30 con ingresso a pa-gamento.Sabato 9 maggioFUMETTI AL CASSERO... CON GA-STONE BRILLI PERI!!!: dalle ore 16.00 alle 17.30, visita guidata e laboratorio sul fumetto per bambini da 5 a 11 anni. Pre-notazione obbligatoria. Costo: 6,00 euro. Per info e prenotazioni: 055.9108274, [email protected] presso lo statuario del Museo. Ingresso libero.Sabato 16 maggio

INAUGURAZIONE MOSTRA “FO-TOGRAFARTE V”: mostra annuale con scatti degli allievi del corso di fotografia organizzato dall’Associazione Fotoama-

tori F. Mochi. Ore 17 con ingresso libero.Domenica 24 maggioFAMIGLIE AL MUSEO: attività per fa-miglie con bambini. Costo: 18,00 euro/famiglia di 3 persone (4,00 euro per ogni bambino over 6 in più) più il biglietto di ingresso. Prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazione 055.9108274, [email protected]

Sempre su prenotazioneBACCO & PIGMALIONEDegustazione di vini e prodotti tipici, in collaborazione con Slow Food – Condot-ta Colli Superiori del Valdarno ed in stret-ta sinergia con i produttori del territorio.Nell’occasione gli ospiti possono visitare la collezione permanente accompagnati dal personale della Cooperativa Itinera C.E.R.T.A.

Per info e prenotazioni: 055.9108274, [email protected]

Da ottobre 2014 il Bartolea Caffè si è ar-ricchito di una nuova e interessante pro-posta: incontri di Arte -Terapia presso il Museo Civico - Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento. Il Bartolea Caffè, gratuito per tutti i citta-dini del Valdarno, è rivolto alle famiglie in cui sono presenti persone con proble-matiche di decadimento cognitivo e/o Alzheimer. Con altri occhi - Arte Terapia, cofinanziato dalla Regione Toscana, si inserisce organicamente nel programma del Bartolea Caffè con incontri mensili presso Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento dove, at-traverso l’osservazione e l’esplorazione tattile, quando possibile, delle opere si intende trovare un canale di stimolazione e di espressione della creatività e dell’e-

motività del malato. Il personale della Cooperativa Giovani Valdarno e quello di Itinera C.E.R.T.A. ha frequentato il corso L’Arte tra le mani organizzato dal Museo Marino Marini di Firenze con il sostegno della Regione To-scana da novembre 2013 a febbraio 2014.Nel mese di novembre 2014 si è svolto a Palazzo Strozzi, il secondo convegno in-ternazionale A più voci. Progetti museali per le persone con Alzheimer e chi se ne prende cura, che oltre ad essere stato oc-casione di formazione e approfondimen-to, ha permesso di presentare le nostre attività e gli eccellenti risultati raggiunti, al pubblico presente, composto da addetti ai lavori e non.23 aprile e 4 giugno 2015 dalle 15.00 alle 17.00.

Cassero per la Scultura, gli eventi dal 15 aprile al 31 maggio

Altri eventi in città

Con altri occhi - ArteterapiaIl Bartolea Caffè al Museo Civico di Montevarchi

24/25 Aprile ETHIC STREETSaranno presenti esposizioni di almeno

40/50 banchetti tematici, negozi, com-mercianti, attività Artigianali, Associa-zioni Provinciali, Regionali e Nazionali, Enti no Profit, Onlus, tutti in linea con i principi della festa.Sarà realizzata una sezione artistica espositiva.La manifestazione si svolgerà nel cen-tro Storico di Montevarchi: via Roma, piazza Varchi, piazza V. Veneto, piazza Umberto, piazza Magiotti.Le conferenze saranno locati in Piazza varchi. Nella restante metà di Piazza Varchi sarà allestito lo spazio gastrono-mico.

Dal 30 Aprile al 03 maggio 40° FESTA ALLA GINESTRA, festa popolare ca-ratterizzata da attività ludico/ricreative degustazione prodotti locali e stagionali

Domenica 12 Aprile e Sabato 13 Giu-gno FESTA DEL PERDONO A RI-CASOLI

15-16-17 maggio e 13-13-14 giugno FESTA DEL PESTELLO festa rionale organizzata annualmente dal comitato feste del Pestello dal 1959

24 Maggio: valdarno Red Passion. Raduno Ferrari e ducati in Piazza Varchi

Dal 28 maggio al 2 giugno FESTA RI-ONALE A SANT’ANDREA: festa con ricorrenza annuale mirata a mantenere vive le tradizioni locali con il coinvolgi-mento della comunità attraverso attività comuni alle locali feste paesane

31 maggio FESTA DEL PERDONO ALLA GRUCCIA, presso il circolo

Asso di Fiori in via Centi: degustazione e promozione dei prodotti tipici ed ani-mazioni a carattere ricreativo rivolti a tutti i partecipanti.

13 giugno FESTA DELLA CIVILTA’ CONTADINA A RENDOLA attivi-tà ludico/ricreative tradizionali e rurali con degustazione prodotti della terra per promuovere e far rivivere le antiche tradizioni della civiltà contadina e delle pratiche rurali.La mostra resterà aperta fino al 26 aprile ed osserverà i seguenti orari:

Chiostro di Cennanodal martedì alla domenica 10,00-13,00 / 15,00-19,00sabato e domenica 10,00-13,00 / 15,00-18,00Palazzetto Alamannitutti i giorni 16,00-19,00

Riaperta al pubblico la Torre di Galatro-na fino al 31 ottobre. Aperta il giovedì ore 16/18 - il sabato ore 15/19 - la do-menica ore 10/12 e 15/19.

PROGRAMMAZIONEPRIMAVERA 2015

Comune di MontevarchiAssessorato alla Cultura

In collaborazione con

Associazione culturale Amici della BibliotecaAssociazione culturale Le Ali di IcaroAssociazione di promozione sociale Ne Pas Couvrir!Cooperativa Diesis teatrango

Biglietto CINEMA

LETTURA

MUSICA

TEATRO

Auditorium Comunale via Marzia, 94 Montevarchi (AR)

Per informazioni

Comune di MontevarchiUfficio Cultura T. 055.9108230/314Ufficio Incomune T. 055.9108246ufficio.cultura@comune.montevarchi.ar.itwww.comune.montevarchi.ar.it

Seguici su

Rassegna domenicale di teatro per bambini e famiglie Incantastorie:Biglietto unico: € 4,00Riduzione per i bambini che frequentano i centri socioeducativi del Comune di Montevarchi: 1 bambino + 1 adulto: € 6,00Abbonamento ai 3 spettacoli domenicali: € 10,00

Teatrobiglietto unico € 6,00

Musica biglietto unico € 4,00

DRINK TO MEIN CONCERTOAssociazione Ne Pas Couvrir!

18 APR.ORE 22:45

13 APR.ORE 21:15

VISIONE / CONTEMPORANEALA LEGGE DEL DESIDERIORassegna sul cinema dedicata a Pedro Almodóvar

19 APR.ORE 17:00

10 MAG.ORE 17:00

17 MAG.ORE 17:00

RASSEGNA DI TEATRO PER BAMBINI E FAMIGLIE INCANTASTORIEUN, DUE, TRE, PINOCCHIO!di e con: Cesare Galli e Tazio TorriniCompagnia Telluris Associati

RASSEGNA DI TEATRO PER BAMBINI E FAMIGLIE INCANTASTORIEPAESI DI LÀ DAL MAREdi e con: Miriam Bardini e Patrizia Mazzoniun progetto Ad Arte in co - produzione con Teatri d’Imbarco

RASSEGNA DI TEATRO PER BAMBINI E FAMIGLIE INCANTASTORIEIL MAGO DEI FIORIdrammaturgia e regia: Loredana Parrella, Piero Chericicon: Piero Cherici, Yoris Petrillo, Elisa Meliselaborazioni musicali: Guido Gentilinicoproduzione CieTwain/Diesis Teatrango

16 MAG.ORE 21:15

FEMMINILI PLURALILETTURE DA "PASSI AFFRETTATI" DI DACIA MARAINIMise en espace Lorella Serni Luci e fonica Lorenzo CastagnoliCollettiva con opere fotografiche di Sara Frosinini, Clara Malvisi, Virginia Righeschi

In collaborazione con “Seminalibri” lettori ad alta voce di Ginestra fabbrica della conoscenza

20 APR.ORE 21:15

VISIONE / CONTEMPORANEAIL FIORE DEL MIO SEGRETORassegna sul cinema dedicata a Pedro Almodóvar

27 APR.ORE 21:15

VISIONE / CONTEMPORANEACARNE TRÉMULA Rassegna sul cinema dedicata a Pedro Almodóvar

04 MAG.ORE 21:15

VISIONE / CONTEMPORANEATUTTO SU MIA MADRERassegna sul cinema dedicata a Pedro Almodóvar

IOSONOUNCANEIN CONCERTOAssociazione Ne Pas Couvrir!

09 MAG.ORE 22:45

29 MAG.ORE 17:00

PROGETTO LE ALI E LE RADICI, I LINGUAGGI ARTISTICI NELLA PROMOZIONE INTERCULTURALEBIO-GRAFIASEGNI E LETTURE DI DONNEcon Barbara Petrucci, Marna Fumarolamusiche eseguite dall’ensemble multiculturale In accordo, diretto da Marna FumarolaDiesis Teatrango

Fumetti al Cassero…

con Gastone Brilli Peri…

Sabato 9 maggio dalle 16.00 alle 17:30 visita guidata e

laboratorio sul fumetto per bambini da 5 a 11 anni presso

Il Cassero per la scultura

Costo attività: 6 € (5 € laboratorio + 1 € ingresso museo)

Prenotazione obbligatoria

Il Cassero per la scultura

via Trieste 1, Montevarchi (AR)

Tel. 0559108274

[email protected]

““BBAARRTTOOLLEEAA CCAAFFFFÈÈ”” “PPoommeerriiggggii mmeennssiillii ddii ssoocciiaalliizzzzaazziioonnee ee aattttiivviittàà

ppeerr ppeerrssoonnee mmaallaattee ddii AAllzzhheeiimmeerr iinn ccoommppaaggnniiaa ddeeii lloorroo ccaarrii””

CCII TTRROOVVIIAAMMOO IILL GGIIOOVVEEDDÌÌ DDAALLLLEE 1155,,0000 AALLLLEE 1177,,0000

CCAALLEENNDDAARRIIOO IINNCCOONNTTRRII PPRREESSSSOO IILL CCSSPP LLAA BBAARRTTOOLLEEAA ::

99 OOTTTTOOBBRREE 22001144 1133 NNOOVVEEMMBBRREE 22001144 1188 DDIICCEEMMBBRREE 22001144 CCAALLEENNDDAARRIIOO IINNCCOONNTTRRII 1155 GGEENNNNAAIIOO 22001155 PPRREESSSSOO IILL MMUUSSEEOO DDEELL CCAASSSSEERROO:: 1122 FFEEBBBBRRAAIIOO 22001155 2266 MMAARRZZOO 22001155 2233 AAPPRRIILLEE 22001155 44 GGIIUUGGNNOO 22001155

CSP La Bartolea, via dei Mille, 2 (piano terra) – Montevarchi (AR)

2233 oottttoobbrree 220011442277 nnoovveemmbbrree 22001144

1122 mmaarrzzoo 2200115599 aapprriillee 22001155

2211 mmaaggggiioo 22001155

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8Aprile 2015

Il 9 Maggio 2015 si svolgerà la 4° festa del volontariato e della solidarietà – “Nel cuo-re del Valdarno” che avrà come tema spe-cifico “Il Viaggio”, organizzata dall’Am-ministrazione Comunale e dal Forum Cooperazione e Pace del Valdarno Aretino Questa edizione avrà un’anteprima parti-colare la sera di giovedì 7 alle ore 21 e la mattina di venerdì 8 maggio alle ore 9.30 con due incontri, uno aperto a tutti i citta-dini e l’altro rivolto alle scuole medie su-periori, dedicati entrambi al tema del viag-gio. Saranno con noi Don Luigi Verdi della Fraternità di Romena e il regista e scrittore Folco Terzani, intervistati dal giornalista

Massimo Orlandi per parlare di: “Viaggia-re, sognare, innamorarsi – il viaggio più coraggioso è sempre l’incontro”Il tema del viaggio si lega fortemente a questa festa che richiama tutte le associa-zioni di volontariato del territorio perché è un lungo, bello e difficile viaggio anche il condividere e costruire la solidarietà verso l’altro. Il 9 Maggio P.za Varchi aspiterà la mani-festazione “Nel cuore del Valdarno” che vede la presenza di tantissime associazioni che hanno contribuito a sviluppare pro-

getti culturali ed educativi, e tanti studen-ti e alunni che hanno aderito al progetto “Apriamo una Porta sul Mondo”. Progetto che vede la collaborazione di Scuole, As-

sociazioni della Cooperazione Internazio-nale, Amministrazione Comunale. Sarà

una giornata intensa, ricca di informazioni e manifestazioni culturali educative da parte dei bambini e dei ragazzi che faran-no conoscere alla cittadinanza il viaggio che hanno intrapreso con i loro insegnanti, capitani coraggiosi, per giungere ad Aprire una Porta sul Mondo e tentare di annientare pregiudizi e preconcetti che si annidano, talvolta inconsapevolmente, nella mente di tutti noi. In piaz-

za Varchi, il 9 maggio, ci sarà soprattutto la voglia, il desiderio di rendere visibile quel-

lo che du-rante l’an-no accade: il prenderci per mano e partire per la grande avventura del Volon-tariato.

Il viaggio del cuore7-9 maggio festa del volontariato

Il ciclo di Parole di salute @lla tua biblio-teca - Piccoli lettori mai sazi promosso da Ginestra Fabbrica della Conoscenza, in collaborazione con l’Assessorato alla Salute della Regione Toscana e usl8, si conclude con l’imperdibile appuntamen-

to di sabato 18 aprile, ore 17, con lettu-re animate per bambini di 4-5 anni. Sarà l’occasione per ascoltare divertenti storie sul cibo lette dai ragazzi di 9-10 anni che hanno partecipato al laboratorio sulla let-tura ad alta voce, condotto da associazio-ne culturale Pandora, in collaborazione con “Il Cerchio”. Per info e iscrizioni: tel. 0559108351/352___________________

La Fiera del Libro per Ragazzi

Finalmente ritorna a Montevarchi la Fiera del libro per ragazzi. Da sabato 9 a sabato 16 maggio 2015, una settimana intensa di appuntamenti e un’occasione unica per conoscere il mercato del libro di qualità per l’infanzia.Organizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montevarchi e dalla biblioteca Ginestra Fabbrica del-la Conoscenza in collaborazione con la libreria La Casa sull’Albero, unica realtà aretina nel circuito delle librerie indipen-denti per ragazzi.Alla fiera potrete trovare le più interessan-ti novità editoriali rivolte a bambini e ra-gazzi, una sezione dedicata alla letteratu-

ra green in accordo con il tema scelto per l’esposizione “Storie verdi” e, soprattutto, personale specializzato per guidarvi fra i libri in mostra e rispondere a domande e curiosità.

La fiera ospitata nei sugge-stivi spazi della sala Filanda presso il centro culturale Ginestra Fabbrica della Co-noscenza, in via della Gine-stra 21 a Montevarchi, sarà aperta al pubblico tutti i po-meriggi dalle ore 16 alle 19 (domeniche escluse). Tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 16, la fiera sarà aperta alle classi e oltre 750 alunni del-

le scuole dell’infanzia, primarie e secon-darie di primo grado del territorio parteci-peranno a speciali visite guidate.Ecco il calendario degli eventi organizzati nell’ambito della fiera:

Giovedì 7 MaggioOre 10-13 “I giardini degli altri”. Gli stu-denti delle classi V delle scuole primarie “I. Del Lungo” e “L. Da Vinci” di Mon-tevarchi incontrano Marta Barone, autrice del libro. L’iniziativa è riservata alle clas-si che hanno aderito al progetto “Adotta l’autore”.

Sabato 9 MaggioOre 11 Inaugurazione con taglio del na-

stro alla presenza delle autorità.

“Ascolta e coltiva. Storie per raccogliere giovani lettori” letture animate a cura del-la libreria La Casa sull’AlberoOre 16.30 per bambini dai 7 ai 10 anniOre 17.30 per bambini dai 3 ai 6 anni

Lunedì 11 MaggioOre 17 “Libri verdi. Parole e immagini per raccontare la natura” presentazione della sezione green della fiera, a cura della libreria La Casa sull’Albero. Incontro di aggiornamento rivolto ad in-segnanti della scuola dell’infanzia e pri-maria, genitori e curiosi, un viaggio fra romanzi e albi illustrati che raccontano il rapporto infanzia/natura.

Giovedì 14 Maggio“Ad invasar le storie. Laboratorio di giar-dinaggio creativo” a cura della libreria La Casa sull’Albero

Ore 17 per bambini dai 3 ai 6 anniOre 18 per bambini dai 7 ai 10 anni

Sabato 16 Maggio gran fi-nale con un doppio appun-tamento:

“M.M.M. Mostri Misti alla Mattina”

Al termine del loro percorso formativo, i “Seminalibri”, gruppo dei lettori ad alta voce di Ginestra, si esibiscono in una friz-zante performance di letture animateOre 11 per bambini dai 3 ai 7 anni

“Il libro musicale” Segui Campanelli-no alla ricerca del suo suono costruendo pagina per pagina l’incontro con diversi oggetti musicali. Laboratorio creativo con materiali di recupero a cura della coope-rativa Itinera C.E.R.T.A.

Ore 16.30 per bambini dai 7 agli 10 anni, su prenotazione

Per informazioni e prenotazioni visite guidate: Ginestra Fabbrica della Conoscenza (www.fabbricaginestra.it )Tel. +39 0559108351/352 ; [email protected] _______________

Altri eventi correlati in città:

Domenica 10 MaggioAuditorium ComunaleOre 17 “Paesi di là dal mare”

Venerdì 15 Maggio(Bibliocoop alimenta la mente - punto prestito libri c/o galle-ria coop.fi, via dell’Oleandro, 37)Benvenuto Foody! Un pome-riggio insieme alla mascotte di Expo Milano a cura di As-sociazione culturale PandoraOre 17.30 per bambini da 4 a 8 anni

Domenica 17 MaggioAuditorium ComunaleOre 17 “Il mago dei fiori” danza teatro e musica un suggestivo viaggio_______________

La Ginestra compie 1 anno

Una speciale proposta dedicata ai bambi-ni dai 5 ai 10 anni e alle loro famiglie per festeggiare insieme il primo compleanno di Ginestra Fabbrica della Conoscenza.

L’appuntamento con  foto ricordo a cura di Associazione Culturale Pandora in col-laborazione con  l’Associazione “Fotoa-matori F. Mochi” è per sabato 23 maggio,

ore 16.

Le fotografie del prezioso Archivio Ve-stri, visitabile per l’occasione, diverranno oggetto di un laboratorio in cui i bambini potranno imparare l’importanza dell’in-quadratura fotografica e soprattutto gio-care con l’arte del “ritocco” che veniva usata nelle foto in bianco e nero per dare un tocco di colore! Con i lavori realizzati verrà allestita una esposizione.

In ricordo della speciale giornata i bam-bini e i loro genitori potranno farsi un “ritratto di famiglia” grazie alla ricostru-zione del set fotografico realizzato con gli

originali fondali e gli arredi della famiglia Vestri e con le tipiche pose di fine Otto-cento-primi Novecento.

Ginestra, ecco la Fiera del Libro per Ragazzi

• Venerdì 24 aprile, h. 18.00Presentazione del Volume delle Memo-rie Valdarnesi Anno 180° (2014) Serie IX-Fascicolo IV e del Quaderno del Centro di Documentazione del Valdar-no Superiore Vol. 18 di Crista Bertelli “Il magazzino della memoria. Raccolta e racconti Gloria Pagni Panichi”, 2014 - Sala Grande della Biblioteca Poggiana.

• Sabato 25 aprile, h.16.00-17.30 Secondo laboratorio del ciclo “Paleo-Lab”. Per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni.“Hai fatto la fatta” I bravi investigatori cercano sempre indizi a partire da ciò che buttiamo ed ecco che la nostra spaz-zatura diventa una preziosa fonte di in-formazioni.

• Domenica 3 maggio#InvasionI Digitali al MuseoIl progetto è rivolto a diffondere la cul-tura digitale e l’utilizzo degli open data, a formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media.

• Mercoledì 6 maggio, h. 17.30Conferenza “Morire in Trincea”La conferenza del dott. Marcello Care-mani, si terrà presso la Sala Grande della Biblioteca Poggiana.

• Venerdì 8 maggio, h. 18.00Presentazione del Volume di Achille Torricelli “Memorie di un soldato redu-ce dalla Russia (1941-44)” Quaderno del Centro di Documentazione del Valdarno n. 19 - Sala Grande della Biblioteca Pog-giana

• Mercoledì 10 maggio, h. 16.30Conferenza “Clima e ambiente. Evolu-zioni storiche” La conferenza a cura di Giampiero Ma-racchi, climatologo del CNR, si terrà presso la Sala Grande della Biblioteca Poggiana.

• Sabato 16 maggio, h. 21.00-23.00Amico Museo 2015Il Museo Paleontologico di Montevarchi aderisce alla manifestazione regionale dal tema “Nutrire il Pianeta: i musei per una società sostenibile”.L’evento speciale con cui il Museo ade-risce alla campagna è LA NOTTE DEI MUSEI.

• Sabato 23 maggio, h.16.00-17.30Terzo laboratorio del ciclo “PaleoLab” .Per bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni.“Denti per tutti i gusti…” Acuminati, seghettati, lisci, mammellonari… diversi

e non a caso i denti servono per smi-nuzzare al meglio il cibo e poterlo quindi digerire. Dopo una breve descrizione dei vari tipi di denti e della loro funzione i bambini impareranno ad associare ad ogni animale la sua dentatura e ad ogni dentatura il cibo preferito dagli animali!

ORARI DI ACCESSO:Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica: mattina ore 10.00-13.00 / pomeriggio ore 15.00-18.00

Martedì/Venerdì: pomeriggio ore 15.00-19.00Sabato: mattina ore 9.00-12.00

INFO E PRENOTAZIONI: Sede: Via Poggio Bracciolini, 36-40, 52025 Montevarchi (AR)Tel.: 055 981812 - 055 981227 www.accademiadelpoggio.it

Museo Paleontologico: le attività

Folco Terziani

Don Luigi Verdi

Registrazione:Tribunale di Arezzo n. 9 del 19.5.2003

Proprietà:Amministrazione Comunale di Montevarchi

Direttore Responsabile:Pierluigi Ermini

Redazione: Unità Organizzativa Auto-

noma Informazione e Comunicazione

Foto: Associazione Fotoamatori “F. Mochi”

Impaginazione, grafica e stampa:Torelli Marketing & Pubblicità