Il Risicoltore (maggio 2016)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LIX - n. 5 Maggio 2016 . Paolo Carrà Le notizie pervenute dalla Borsa Merci di Vercelli, che nell'ultima settimana di aprile ha fissato la quotazione "nominale" per tutte le varietà di riso a causa dell'esiguo numero di transazioni, la pre- visione di un aumento degli stock finali sia sul mercato comunitario che in Italia, le consegne di riso italiano verso gli altri Paesi comunitari in ritardo rispetto alla campagna scorsa di circa l'8%, l'ormai certo squilibrio in Italia tra le superfici seminate a japonica e a indica, l'aumento delle importazioni nell’UE grazie agli accordi relativi ai PMA, la diminuzione delle esportazioni italiane, l'inizio da un lato di un dialogo relativo all'accordo bilaterale UE/Paesi del Mercosur e dall'altro la prosecuzione delle trattative in ambito TTIP e la momentanea ibernazione dell'accordo con l'India, le notizie da parte di IRRI (International Rice Research Insitute) di una ipotetica crisi alimentare nel mondo a causa de El Nino con raccolti meno abbondanti in diversi Paesi produttori di riso simile a quanto è avvenuto nella campagna 2007/2008, penso esprimano al meglio il periodo di notevole incertezza in cui ci troviamo. Questa breve disamina degli eventi credo possa servire da un lato a rafforzare la consapevolezza che siamo in un mercato assai complesso in cui la volatilità dei prezzi è divenuta una costante e dall’altro che i ragionamenti che stavano alla base del nostro modo di affrontare il mercato co- munitario sono ormai superati. Servono quindi sforzi da parte di tutti per af- frontare un mercato sempre più difficile e ca- ratterizzato da un continuo mutamento di situa- zioni. Se fossimo dotati di bacchetta magica po- tremmo trovare rapide soluzioni ai nostri gravi problemi, ma visto che così non è, sarà necessario individuare azioni e strategie che più di altre possano ridare competitività alla nostra produ- zione. Ad esempio, partendo dall'assunto che in questi anni è aumentata la consapevolezza che serve una strategia comune per affrontare le situazioni in un’Europa che vede le istituzioni lontane dai pro- blemi del mercato interno del riso, un maggiore coinvolgimento di tutti i Paesi produttori che fino ad oggi si sono dimostrati poco interessati ad af- frontare i problemi connessi alla riduzione della Sul nostro mondo regna l’incertezza Roberto Magnaghi Mentre le istituzioni co- munitarie restano ferme sul- le proprie posizioni, ignare dei problemi che la risicol- tura comunitaria sta attra- versando, i Paesi a cui sono state accordate le agevola- zioni alle importazioni si or- ganizzano per aumentare la loro competitività sui mer- cati dell’Unione europea. È bastato, infatti, annun- ciare l’avvenuta sottoscri- zione dell’accordo di libero scambio tra UE e Vietnam per mettere la Cambogia nella situazione di accresce- re gli investimenti interni per cautelarsi ed aumentare la propria concorrenzialità sul mercato comunitario. Non a caso in queste ul- time settimane il Governo cambogiano ha eliminato la tassa del 10% sul valore ag- giunto relativo alle importa- zioni di macchinari per la la- vorazione del riso, sta va- lutando misure per garantire prestiti alle riserie e per ri- durre i costi dell’elettricità, e sta negoziando con la Thai- landia per consentire agli esportatori cambogiani di caricare il prodotto sulle navi in partenza dal porto thai- landese di Laem Chabang. Attivismo e volontà di ac- crescere le occasioni di bu- siness degli operatori locali da parte dei Governi dei PMA e, a breve, anche del Vietnam che certamente non vorrà soccombere, la- sciando quote di mercato nelle mani di questi Paesi. Attivismo da parte di tutti, tranne che da parte delle isti- tuzioni comunitarie. I servizi della Commissione riman- gono sordi agli appelli della filiera del riso comunitario e non mettono in atto azioni difensive per ripristinare l’or- mai perduta “preferenza co- munitaria” . Anzi! Sembra che più ci si lamenti e più arrivino cattive notizie. Non basta- vano i PMA, il Vietnam e l’offerta nego- ziale agli USA. E’ di qual- che giorno fa la notizia che a metà maggio 2016 l’UE e i P a e s i dell’area eco- nomica Mer- cosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Vene- zuela) si scambieranno le of- ferte di accesso ai rispettivi mercati, riprendendo così i negoziati ormai in fase di stallo da diversi anni. L’offerta negoziale dell’UE non è ancora perfettamente articolata, ma ci si augura che la Commissione faccia tesoro degli errori già com- messi in passato, i cui effetti oggi si sono amplificati. Le concessioni accordate ben prima del regime EBA, per esempio quelle ai Paesi ex ACP ora Cariforum, che all’epoca dei negoziati non apparivano così drastiche per il mercato comunitario, oggi contribuiscono a creare difficoltà al mercato del riso p r o d o t t o nell’UE. Nell’attuale campagna di commercializ- zazione, ad esempio, si sta verifican- do un aumen- to esponen- ziale delle im- portazioni di risone e riso sem igreg gio Indica proveniente dalla Gu- yana che può entrare nell’UE senza il pagamento del da- zio. In base ai dati Eurostat le importazioni da tale Paese nel primo semestre della campagna hanno interessa- to circa 67.000 tonnellate di risone e circa 48.000 ton- nellate di riso semigreggio a fronte delle sole 29.000 di riso semigreggio importate nello stesso periodo della campagna precedente. Un’inversione di rotta è dunque necessaria! Una presa di posizione importante e determinata da parte dei Paesi produttori nei confronti della Commis- sione europea deve al più presto essere attivata. Dove i servizi della Commissione non vogliono andare per scelta, devono essere con- dotti con la determinazione politica. AVVISO PER I RISICOLTORI Tempo di semine, di domanda PAC e di denuncia di superficie, che dovrà essere inviata all’Ente Risi entro il prossimo 10 luglio. Da quest’anno, c’è una novità per ren- dere l’operazione più semplice e rapida. Il nuovo portale web dell’Ente Risi consen- te di inviare automaticamente alle caselle PEC di tutti i risicoltori la richiesta di pre- sentazione della denuncia di superficie. La mail nella casella PEC che ogni risicoltore riceverà, conterrà un link si- curo che gli permetterà di compilare direttamente (senza la necessità di usare codici o password) la propria denuncia, anche usando lo smartpho- ne o un tablet. Invitiamo i risicoltori ad utilizzare que- sta modalità, pensata per rendere meno gravosi i loro adempimenti burocratici, e a segnalarci eventuali problemi che doves- sero rilevare, per consentirci di offrire un servizio migliore. Vi informiamo, infine, che il modulo cartaceo per la denuncia sarà allegato al numero di giugno del Risicoltore e re- steranno comunque operative le consue- te modalità di invio (consegna ai nostri uffici, compilazione via internet, mail, spe- dizione postale). Elevata resa alla lavorazione Migliora la fertilità naturale del terreno Ideale e costante l’erogazione dell’azoto Calcio prezioso per le piante ed il terreno Produzioni costantemente ad alto livello Piante più sane e più resistenti Produttore AlzChem AG Dr.-Albert-Frank-Straße 32 D - 83308 Trostberg www.alzchem.com Per informazioni AGREKO Via Peter Anich 8 I 39011 Lana BZ Tel: 0473 550 634 [email protected] www.calciocianamide.com Calciocianamide Il concime principe della risaia IMPORTAZIONI La Cambogia accresce gli investimenti nel settore e il Mercosur attende l’accordo con l’UE E’ necessaria un’inversione di rotta La Commissione Europea resta sorda agli appelli della filiera del riso e non mette in campo azioni difensive CONTINUA A PAG. 10 Nuova modalità per l’invio della denuncia di superficie Deve esserci al più presto una presa di posizione importante e determinata da parte dei Paesi produttori nei confronti della Commissione europea

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Anno LIX n. 5 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @ E n te R i s i

Anno LIX - n. 5 Maggio 2 016

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Paolo Carrà

Le notizie pervenute dalla Borsa Merci di Vercelli,che nell'ultima settimana di aprile ha fissato laquotazione "nominale" per tutte le varietà di riso acausa dell'esiguo numero di transazioni, la pre-visione di un aumento degli stock finali sia sulmercato comunitario che in Italia, le consegne diriso italiano verso gli altri Paesi comunitari in ritardorispetto alla campagna scorsa di circa l'8%, l'ormaicerto squilibrio in Italia tra le superfici seminate ajaponica e a indica, l'aumento delle importazioninell’UE grazie agli accordi relativi ai PMA, ladiminuzione delle esportazioni italiane, l'inizio daun lato di un dialogo relativo all'accordo bilateraleUE/Paesi del Mercosur e dall'altro la prosecuzionedelle trattative in ambito TTIP e la momentaneaibernazione dell'accordo con l'India, le notizie daparte di IRRI (International Rice Research Insitute)di una ipotetica crisi alimentare nel mondo a causade El Nino con raccolti meno abbondanti in diversiPaesi produttori di riso simile a quanto è avvenutonella campagna 2007/2008, penso esprimano almeglio il periodo di notevole incertezza in cui cit r ov i a m o .

Questa breve disamina degli eventi credo possaservire da un lato a rafforzare la consapevolezza chesiamo in un mercato assai complesso in cui lavolatilità dei prezzi è divenuta una costante edall’altro che i ragionamenti che stavano alla basedel nostro modo di affrontare il mercato co-munitario sono ormai superati.

Servono quindi sforzi da parte di tutti per af-frontare un mercato sempre più difficile e ca-ratterizzato da un continuo mutamento di situa-zioni.

Se fossimo dotati di bacchetta magica po-tremmo trovare rapide soluzioni ai nostri graviproblemi, ma visto che così non è, sarà necessarioindividuare azioni e strategie che più di altrepossano ridare competitività alla nostra produ-zione.

Ad esempio, partendo dall'assunto che in questianni è aumentata la consapevolezza che serve unastrategia comune per affrontare le situazioni inu n’Europa che vede le istituzioni lontane dai pro-blemi del mercato interno del riso, un maggiorecoinvolgimento di tutti i Paesi produttori che fino adoggi si sono dimostrati poco interessati ad af-frontare i problemi connessi alla riduzione della

Sul nostro mondoregna l’incertezza

Roberto Magnaghi

Mentre le istituzioni co-munitarie restano ferme sul-le proprie posizioni, ignaredei problemi che la risicol-tura comunitaria sta attra-versando, i Paesi a cui sonostate accordate le agevola-zioni alle importazioni si or-ganizzano per aumentare laloro competitività sui mer-cati dell’Unione europea.

È bastato, infatti, annun-ciare l’avvenuta sottoscri-zione dell’accordo di liberoscambio tra UE e Vietnamper mettere la Cambogianella situazione di accresce-re gli investimenti interni percautelarsi ed aumentare lapropria concorrenzialità sulmercato comunitario.

Non a caso in queste ul-time settimane il Governocambogiano ha eliminato latassa del 10% sul valore ag-giunto relativo alle importa-zioni di macchinari per la la-vorazione del riso, sta va-lutando misure per garantireprestiti alle riserie e per ri-durre i costi dell’elettricità, esta negoziando con la Thai-landia per consentire agliesportatori cambogiani dicaricare il prodotto sulle navi

in partenza dal porto thai-landese di Laem Chabang.

Attivismo e volontà di ac-crescere le occasioni di bu-siness degli operatori localida parte dei Governi deiPMA e, a breve, anche delVietnam che certamentenon vorrà soccombere, la-sciando quote di mercatonelle mani di questi Paesi.

Attivismo da parte di tutti,tranne che da parte delle isti-tuzioni comunitarie. I servizidella Commissione riman-gono sordi agli appelli dellafiliera del riso comunitario enon mettono in atto azionidifensive per ripristinare l’or -mai perduta “preferenza co-munit aria”.

Anzi! Sembra che più ci silamenti e più arrivino cattivenotizie.

Non basta-vano i PMA, ilV i e t n a m el’offerta nego-z i a l e a g l iU SA .

E’ di qual-che giorno fala notizia che ametà maggio2016 l’UE e iP a e s idell’area eco-nomica Mer-cosur (Argentina, Brasile,Paraguay, Uruguay e Vene-zuela) si scambieranno le of-ferte di accesso ai rispettivi

mercati, riprendendo così inegoziati ormai in fase distallo da diversi anni.

L’offerta negoziale dell’UEnon è ancora perfettamentearticolata, ma ci si augurache la Commissione facciatesoro degli errori già com-messi in passato, i cui effettioggi si sono amplificati.

Le concessioni accordateben prima del regime EBA,per esempio quelle ai Paesiex ACP ora Cariforum, cheall’epoca dei negoziati nonapparivano così drasticheper il mercato comunitario,oggi contribuiscono a crearedifficoltà al mercato del riso

p r o d o t t onell’UE.

Ne ll’a ttua lecampagna dicommercializ -zaz ione, adesempio, sista verifican-do un aumen-to esponen-ziale delle im-portazioni dirisone e risosem igreg gio

Indica proveniente dalla Gu-yana che può entrare nell’UEsenza il pagamento del da-zio. In base ai dati Eurostat leimportazioni da tale Paesenel primo semestre dellacampagna hanno interessa-to circa 67.000 tonnellate dirisone e circa 48.000 ton-nellate di riso semigreggio afronte delle sole 29.000 diriso semigreggio importatenello stesso periodo dellacampagna precedente.

U n’inversione di rotta èdunque necessaria!

Una presa di posizioneimportante e determinatada parte dei Paesi produttorinei confronti della Commis-sione europea deve al piùpresto essere attivata. Dovei servizi della Commissionenon vogliono andare perscelta, devono essere con-dotti con la determinazionepolitica.

AVVISO PER I RISICOLTORI

Tempo di semine, di domanda PAC e didenuncia di superficie, che dovrà essereinviata all’Ente Risi entro il prossimo 10luglio.

Da quest’anno, c’è una novità per ren-dere l’operazione più semplice e rapida. Ilnuovo portale web dell’Ente Risi consen-te di inviare automaticamente alle casellePEC di tutti i risicoltori la richiesta di pre-sentazione della denuncia di superficie.

La mail nella casella PEC che ognirisicoltore riceverà, conterrà un link si-curo che gli permetterà di compilaredirettamente (senza la necessità diusare codici o password) la propria

denuncia, anche usando lo smartpho-ne o un tablet.

Invitiamo i risicoltori ad utilizzare que-sta modalità, pensata per rendere menogravosi i loro adempimenti burocratici, e asegnalarci eventuali problemi che doves-sero rilevare, per consentirci di offrire unservizio migliore.

Vi informiamo, infine, che il modulocartaceo per la denuncia sarà allegato alnumero di giugno del Risicoltore e re-steranno comunque operative le consue-te modalità di invio (consegna ai nostriuffici, compilazione via internet, mail, spe-dizione postale).

Elevata resa alla lavorazione

Migliora la fertilità naturale del terreno

Ideale e costante l’erogazione dell’azoto

Calcio prezioso per le piante ed il terreno

Produzioni costantemente ad alto livello

Piante più sane e più resistenti

Produttore

AlzChem AGDr.-Albert-Frank-Straße 32D - 83308 Trostbergwww.alzchem.com

Per informazioni

AGREKOVia Peter Anich 8 I 39011 Lana BZTel: 0473 550 [email protected]

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Calciocianamide Il concime principe della risaia

IMPORTAZIONI La Cambogia accresce gli investimenti nel settore e il Mercosur attende l’accordo con l’UE

E’ necessaria un’inversione di rottaLa Commissione Europea resta sorda agli appelli della filiera del riso e non mette in campo azioni difensive

CONTINUA A PAG. 10

Nuova modalità per l’invio della denuncia di superficie

tDeve esserci al piùpresto una presa

di posizione importantee determinata da parte

dei Paesi produttorinei confronti della

Commissione europea

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2 MAGGIO 2 016

LA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISOLA CONCIMAZIONE DEL RISO

Concimi con azoto stabilizzatodall’inibitore della nitrifi cazione3,4 DMPP

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Concimecon inibitoredell’ureasi NBPT

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Page 3: Il Risicoltore (maggio 2016)

TECNIC A MAGGIO 2016 3

ERBICIDI Il Ministero della Salute ha confermato le quattro molecole già autorizzate in deroga lo scorso anno

Ok a pretilachlor, propanile, quinclorac e triciclazoloLe istanze provenienti dal mondo agricolo per poter disporre di prodotti fitosanitari idonei a contrastare le emergenzeSimone Silvestri

Negli ultimi anni, le istan-ze provenienti dal mondoagricolo con le quali è statasegnalata la necessità dipoter disporre di prodottifitosanitari idonei a contra-stare le emergenze fitosa-nitarie non contenibili conaltri mezzi, hanno avuto unnotevole incremento. Inquesto contesto, la man-canza di linee guida con-d iv i se su l l ’attu a z i on edell’art. 53 del Regolamen-to (CE) 1107/2009, con lequali esaminare e affron-tare le emergenze fitosa-nitarie, ha posto la neces-sità di armonizzare e uni-formare l’iter tecnico-am-ministrativo indicando aiportatori di interesse, alleaziende produttrici e agliesperti valutatori linee gui-da per la presentazione del-le istanze, in un’ottica dimassima trasparenza. Per-tanto, il 2016 è stato il primoanno in cui la Direzione Ge-n e r a l e p e rl’Igiene e laSicurezza de-gli Alimenti ela Nutrizione,in collabora-zione con lealtre Ammini-strazioni coin-teressate perle competen-ze agr icole( M i n i s t e r odelle PoliticheAgricole Ali-mentari e Fo-restali), am-bientali (Ministero dell’Am-biente e della Tutela delTerritorio e del Mare) e in-dustriali (Ministero delloSviluppo Economico), haadottato un documentocontenente una procedurache ha fissato i criteri per lapresentazione e per l’esa-me delle istanze. Questanuova procedura si è svolta

con regolarità. Il Ministerodella Salute, dietro richiestadelle organizzazioni dei pro-duttori, dei trasformatori edell’Ente Risi, ha visto laconferma delle quattro mo-lecole già autorizzate in de-roga lo scorso anno. Si trat-ta di tre principi attivi (p.a.)erbicidi con diverso mec-

c a n i s m od’azione utilia limitare il fe-nomeno dellar e s i s t e n z adella flora in-festante: pre-tilachlor, pro-panile, quin-clorac e unp.a. fungici-da, il tricicla-zo l o .

P re t i l a c l o rI l pret i la-

c lo r, nomecommerciale Rifit 500 (pre-tilaclor 500 g/l), appartienealla famiglia chimica dellecloroacetammidi inibendola divisione cellulare e agi-sce su Alisme (Alismespp.), Zigolo delle risaie(Cyperus difformis), Giavoni(Echinochloa spp.), Giunchi-na (Eleocharis spp.), Ete-rantera limosa (Heteranthe-

ra limosa), Eterantera re-niforme (Heteranthera re-niformis), Quadrettone(Schoenoplectus mucrona-tu s ) .

Questo prodotto erbicidapuò essere impiegato inpre-semina intervenendocirca a un mese dalla se-mina alla dose di 2-2,5 l/hada applicare in risaia som-mersa mantenendo l’acquaferma per 4 giorni e man-tenendo la camera som-mersa fino all’asciutta di ra-dicamento.

L’altra applicazione in po-st-emergenza alla dosemassima consentita di 2l/ha alla prima foglia vera delriso da applicare su risaiaasciutt a.

P ro p a n i l eIl propanile, nome com-

merciale Stam Novel Flo2016 (propanile 480 g/l), au-torizzato con decreto diri-genziale dell’11 aprile 2016.Anche il propanile svolgeuna fondamentale funzionedi prevenzione e gestionedelle resistenze, grazie allasua azione nei confronti diimportanti specie non gra-minacee. Il suo particolaremeccanismo d’azione, ini-bitore del fotosistema II,

gruppo C2 secondo la clas-sificazione HRAC, lo rende,infatti, un partner ideale peraltri principi attivi, principal-mente ad azione ormonica(MCPA e triclopyr), per ilcontenimento delle popo-lazioni di infestanti cipera-cee e alismatacee divenuteresistenti agli erbicidi ini-bitori dell’enzima ALS (sol-foniluree, triazolopirimidi-ne, ecc.). Il prodotto potràessere impiegato, alla dosedi 1 l/ha di formulato com-merciale, in due interventidistanziati di almeno 15giorni, in associazione conformulati a base di MCPA etriclopyr. Oltre alla gestionedelle resistenze, queste mi-scele sono utili per il con-trollo di altre importanti in-festanti delle risaie, qualiBolboschoenus maritimus(Lisca marittima), Ammaniaspp. (Ammania), Bidensspp. (Forbicina), ecc.

QuincloracIl quinclorac, nome com-

merciale Facet L (quinclo-rac. 250 g/l), è stato au-torizzato anch’esso con de-creto dirigenziale dell’11aprile 2016, fa parte dellafamiglia chimica delle Chi-noline e agisce inibendo la

sintesi della parete cellu-lare, utilizzato in risaia per lalotta al genere Echinochloa,in particolare ai biotipi bian-ch i .

Facet L deve essere ap-plicato in post-emergenzasu risaia asciutta con ter-reno umido a saturazionecon il riso a partire dallaseconda foglia e con i gia-voni a uno stadio di svi-luppo compreso tra la 1ªfoglia e inizio accestimento.Le dosi previste sono da 1,2a 1,5 l/ha; l’utilizzo di que-st’ultima è da adottare incondizioni diforte pressio-ne dell’in fe-stante o congiavoni allostadio di svi-luppo supe-riore alla 4ª fo-glia o in con-dizioni clima-tiche caratte-r i z z a t e d abasse tempe-r a tu r e .

Dopo l’applicazione oc-corre mantenere la risaia inasciutta per un periodocompreso tra i 2 e i 5 giorni,adoperandosi per una lentasommersione mantenendole bocchette d’uscita chiu-se.

Tutti i tre erbicidi hannoottenuto l’autorizzazione diutilizzo dal 1 aprile all’8 ago-sto 2016.

La Commissione Consul-tiva dei Prodotti Fitosanitari,nella riunione del 23 marzo2016, ha espresso parerefavorevole per l’uso in de-roga di queste tre molecoleda usare come diserbantesulla coltura del riso, conl’esclusione dell’i m p ie g onelle aree classificate comesiti della Rete ecologica eu-ropea Natura 2000 definitecome SIC e ZPS, ai sensidella legge n. 157 del 1992integrata dalla legge n. 221

del 2002, nonché del D.P.R.357/1997 modificato dalD.P.R. n. 120/2003.

Tr i c i c l a z o l oIl p.a. triciclazolo, nome

commerciale Beam 16 (tri-ciclazolo. 750 g/kg), an-c h’esso autorizzato con De-creto Dirigenziale 11 Aprile2016, esplica la sua fun-zione nei confronti del fun-go Pyricularia oryzae agen-do sulla induzione della me-lanizzazione dell’apprenso-rio.

Per Beam 16 si confer-mano le tremodalità d’in-tervento deglianni prece-denti, alla do-s e d i 0 , 3Kg/Ha a fineacc esti men-to-inizio leva-ta, ripetendoil trattamentoalla dose di0,3 Kg/Ha do-po 15-20 gior-

ni, comunque prima dell'e-missione della pannocchia.Il doppio intervento è con-sigliato soprattutto quandosi verificano condizioni am-bientali predisponenti all'at-tacco (umidità alta e per-sistente, disponibilità di ac-que fredde, forti concima-zioni azotate) in concomi-tanza della fase fenologicacompresa fra accestimentoed emissione delle pannoc-ch i e .

In alternativa un’applica-zione a dose piena 0,6Kg/Ha nella fase fenologicadi botticella del riso e unaapplicazione di soccorso adose piena alla prima com-parsa dei sintomi di Bru-sone. Quest’ultima applica-zione non permette di ot-tenere le migliori perfor-mance di contenimento delprincipio attivo, ma limitafortemente i danni sullaproduzione.

tIl 2016 è stato il primo

anno in cui la DirezioneGenerale per l’Igienee la Sicurezza degli

Alimenti e la Nutrizioneha adottato una

procedura che ha fissatoi criteri per la

presentazione e perl’esame delle istanze

tSi tratta di tre principi

attivi erbicidi con diversomeccanismo d’azione

utili a limitareil fenomeno della

resistenza della florainfestante e un fungicida

Page 4: Il Risicoltore (maggio 2016)

TECNIC A4 MAGGIO 2 016

Ecco i difetti del granello di risoPossono essere legati alla maturazione, al clima, alle patologie, all’azione degli insetti e anche al processo

di lavorazione industriale. Importanti per la commercializzazione, per il rispetto dei limiti massimi tolleratiC. Simonelli* - M. Cormegna*

Quando si parla della qua-lità merceologica del riso,non si può prescindere dallavalutazione dei difetti delgranello. Il riso è certamen-te un prodotto della naturache porta con sè difettosità(e peculiarità) legate allamaturazione, al clima, allepatologie, all’azione degliinsetti e anche al processodi lavorazione industriale.La legislazione italiana, tra-mite l’emanazione di un De-creto Ministeriale annuale,attualmente il DM 01 otto-bre 2015, definisce le tipo-logie dei difetti e le relativepercentuali di tolleranze chepossono essere ammessenei vari tipi di riso destinatialla commercializzazione. Alivello di scambi internazio-nali esiste, invece, la pos-sibilità di effettuare accordicommerciali in base a nor-mative non cogenti come,ad esempio, le norme ISOdi cui la più importante è laUNI ISO 7301:2013 che de-finisce, in modo dettagliatole specifiche del riso, i me-todi di analisi e le tolleranzeapplicabili nei contratti dicommercializzazione.

In cosa consistono?Nella legislazione italiana

(vedi Tabella 1) le difettositàsui risi lavorati non parboi-led, che vengono riportatesono le seguenti: granispuntati, striati rossi, disfor-mità naturali e impurità va-rietali, gessati, danneggiati,danneggiati da calore, graniche hanno subito un trat-tamento idrotermico (par-boiled), rotture.

Nel dettaglio, i granispuntati sono quelli a cui è

stato tolto tutto il dente. Igrani striati rossi sono graniche presentano, secondodiverse intensità e tonalità,delle striature longitudinalidi colore rosso, dovuti a re-sidui del pericarpo. Sonoconsiderate disformità na-turali le disformità di origineereditaria o meno, rispettoalle caratteristiche morfolo-giche tipiche delle varietà.Per le impurità varietali è da

intendersi la presenza digrani appartenenti ad altrevarietà (anche la grana stria-ta rossa di altro gruppo èconsiderata impurità varie-tale). I grani gessati sonograni (o parti di grani), adesclusione del riso glutino-so, dei quali almeno i trequarti della superficie pre-sentano un aspetto opaco efarinoso; per i risi di naturaestera fa fede questa de-

finizione; mentre per i risi diproduzione italiana, sonogessate le granelle che sipresentano opache e fari-nose: oltre il 40% della lorosuperficie per le varietà aperla assente, oltre il 70%della superficie per le va-rietà a perla poco estesa,oltre il 90% della loro su-perficie per le varietà a perlaestesa. I grani si definisco-no danneggiati quando gra-ni (o parti di essi) mostranoun evidente deterioramen-to provocato dall’umidit à,predatori o altre cause, mache non sono grani danneg-giati da calore. Se grani oparti di essi risultano avereuna colorazione naturale va-

riata per l’effetto di un ri-scaldamento di natura mi-crobiologica, si parla di granidanneggiati da calore. I gra-ni rotti, o rotture, sono grania cui è stata tolta una partedel volume superiore aldente.

Sempre in ambito nazio-nale (Tabella 1), per i risiparboiled, i difetti presi inconsiderazione sono: granistriati rossi, impurità varie-tali, grani di riso che nonhanno subito un trattamen-to idrotermico (non parboi-led), grani non completa-mente gelatinizzati, granidanneggiati, pecks, rotture.Alcune difettosità sono co-muni a quanto descritto per

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IMPIANTI ESSICAZIONE, MOVIMENTAZIONE,

PULITURA E STOCCAGGIO CEREALI

0.052.504.503.0 0

-5.0 00 . 10

5.0 010.00 (max

impurità: 5.00)-

-

Tabella 1 – Difetti - DM 01 ottobre 2015

Difetti, %

Danneggiato da caloreDanneggiatoGessatiGrana rossa e striati rossiPe ckSpunt atiGrani che hanno subitotrattamento idrotermico (parboiled)Ro ttu r eDisformità naturali e impurità varietali

Grani che non hanno subitotrattamento idrotermicoGrani non completamente gelatinizzati

-2.0 0

-1.0 01.0 0

--

5.0 05.0 0

0 . 10

4.0 0

Riso non parboiled Riso parboiled

Tabella 2 – Difetti - UNI ISO 7301:2013

Sostanze inorganiche estraneeSostanze organiche estraneePa d d ySemigreggio non parboiledLavorato non parboiledSemigreggio parboiledLavorato parboiledChipDanneggiato da caloreDanneggiatoImmaturi o malformatiGessatiGrana rossa e striati rossiGrani parzialmente gelatinizzatiPe ckRiso waxy

0.51. 02.5

-1. 01. 01. 00.12.04.08.05.012 . 0

--

1. 0

0.50.50.31. 0-

1. 01. 00.12.03.02.05.012 . 0

--

1. 0

0.51. 02.51. 01. 0-

1. 00.12.04.08.0

-12 . 011. 04.01. 0

0.50.50.31. 01. 01. 0-

0.12.03.02.0

-12 . 011. 04.01. 0

Difetti, %S e m i g re g g i onon parboiled

L avo ra tonon parboiled

S e m i g re g g i oparboiled

L avo ra toparboiled

Grana rossa Grana verde

Page 5: Il Risicoltore (maggio 2016)

TECNIC A MAGGIO 2016 5

PROTEZIONECEREALI

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il riso lavorato non parboi-led. Nello specifico si ha chei grani non completamentegelatinizzati sono quelli chedurante il trattamento idro-termico (parboiled) nonhanno subito la completagelatinizzazione dell’amidoe che pertanto non risultanototalmente privi di partibiancastre visibili ad occhionudo. I pecks sono grani diriso o parti di essi, che han-no subito un trattamentoidrotermico (parboiled) neiquali più di un quarto dellasuperficie presenta una co-lorazione nera o marronescura.

La determinazione dei di-fetti viene, di norma, effet-tuata secondo le modalitàdescritte nel DM 23/07/94GU 186 del 10/08/1994. Inambito internazionale le di-

fettosità possono essereeffettuate anche in accordoa l l a n o r m a U N I I S O7301:2013 (vedi Tabella 2);

su richiestadel cliente illaboratorio èin grado dioperare le de-termin azioniin base a que-sta normati-

va. E’ possibile notare da unraffronto con la precedenteTabella 1 che alcuni dei di-fetti riportati sono comuni

con la legislazione italiana(pur con tolleranze differen-ti), mentre altri sono spe-cifici per la normativa in-ternazionale.

Perché si determinano?La determinazione dei di-

fetti viene effettuata, in ge-nerale, per valutare la qua-lità merceologica del riso ein particolare, ai fini dellacommercializzazione, per ilrispetto dei limiti massimitollerati. Detti limiti, nel ca-so della legislazione italianache viene aggiornata an-nualmente, possono subiremod i f i che su l l a basedell’andamento della spe-cifica annata agraria.

Come si determinano?L’analisi viene effettuata

tramite esame visivo, ad oc-chio nudo, delle caratteri-stiche del riso previste edefinite dal Decreto annua-le (DM 01/10/2015) con lemodalità metodologichedettagliate nel già citato DM23/07/94, ovvero separazio-ne per selezione manuale

delle materie estranee, deigrani difettosi e degli altritipi di riso e loro determi-nazione ponderale.

L’analisi viene effettuatasu un campione di circa 800g sui quali viene valutata lapresenza di odori particolario estranei rispetto a quellitipici del riso e l’eve n tu a l epresenza di insetti vivi omorti. Il campione vienequindi suddiviso in due ali-quote di circa 400 g e su unadi esse si procede alla de-terminazione delle diversetipologie di difettosità, co-

me precedentemente de-scritto, operando manual-mente su porzioni da 100 g.il risultato finale per singolodifetto viene espresso inp e r c e n tu a l e .

…per approfondirel’argomento

• Tinarelli A. (1999): “Ap-Grani macchiati, vaiolati e gessati

Grani striati di rosso

Grani malformati

punti di Merceologia – Il Ri-so nelle sue caratteristichee Qualità”. Ed. Saviolo.

• Tinarelli A., Ravasi A.(1963): “Il Riso – contributoalla sistematica e al rico-noscimento delle varietà diriso italiane; caratteristichee difetti”: Quaderno n°10 –Ente Nazionale Risi.

• DM 01 ottobre 2015 GUn.271 del 20-11-2015 “De-nominazione delle varietà dirisone e delle corrisponden-ti varietà di riso per l’annat aagraria 2015/2016”.

• UNI ISO 7301:2013 “Ri-

so – S p e c i f i ch e”.• DM 23/07/94 GU n. 186

del 10/08/1994 S.O. n.114"Metodi ufficiali di analisi deicereali e derivati - Supple-mento n. 4".

*Ente nazionale Risi -Laboratorio Chimico

Merceologico (CentroRicerche sul Riso)

Page 6: Il Risicoltore (maggio 2016)

TECNIC A6 MAGGIO 2 016

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PROGETTO ERMES Le immagini acquisite a marzo e aprile 2016 ed elaborate dal CNR-IREA

Nuove strategie per il monitoraggio dei campicon i satelliti ESA Sentinel-1 e Sentinel-2

A. Crema, M. Boschetti, R. Azar,F. Nutini, M. Campos Taberner

Ricomincia da questo me-se la presentazione delle im-magini satellitari e delle in-formazioni da esse derivate,nell’ambito del progetto Er-mes, utili alla filiera risicola.In questo 2016 un nuovoscenario operativo si sta af-facciando come possibilità diutilizzare immagini satellitarigratuite e con caratteristichecompatibili con le esigenzedell’agricoltura. Nell’ambitodel programma europeo Co-pernicus, la CommissioneEuropea, in collaborazionecon Agenzia Spaziale Euro-pea (European Space Agen-cy- ESA), intende completa-re il lancio e l’utilizzo ope-rativo, iniziato nel 2014 e pre-visto in versione definitivaentro il 2018, di due dellecinque costellazioni di satel-liti per il monitoraggio del ter-

ritorio e utile ad applicazioniin agricoltura. Sentinel-1 (S1radar) e Sentinel-2 (S2 ottico)sono i due satelliti che por-teranno allo sviluppo di unanuova generazione di serviziche aiuteranno il mondodell’agricoltura grazie alle ca-ratteristiche delle loro imma-gini: alta risoluzione (20 me-tri per S1 e 10 metri per S2) efrequenza temporale (a re-gime ogni 3 giorni per S1 e 5giorni per S2). Nel numero digiugno dello scorso annoerano già stati presentati idati di S1, e in questo nu-mero si vuole dare un’idea su

quale contributo si può ot-tenere dalle immagini S2.Molteplici sono le applicazio-ni che possono avere questidati grazie alle 12 bandespettrali del sensore a bordodel satellite e al fatto che ogniimmagine consente di rico-prire quasi l’intero Nord-Ita-lia. La capacità di mappaturadella superficie risicola, co-me di altre colture, la pos-sibilità di derivare dati sulladinamica degli allagamenti esulla crescita del riso e lapotenzialità di fornire stimesulla variabilità intra-campodello stato nutrizionale rap-

presentano preziose fonti diinformazione per forniresupporto diretto agli agricol-tori ma anche per provve-dere alle esigenze di moni-toraggio delle autorità nazio-nali e regionali. In questo nu-mero forniamo alcuni esem-pi di immagini acquisite amarzo e aprile 2016 ed ela-borate dal CNR-IREA in con-comitanza con l’inizio dellastagione delle semine, permostrare la qualità del dato ela capacità di monitoraggiodel territorio che si può averegrazie alle immagini del sa-tellite Sentinel-2.

Sali Vercellese - 23 marzo 2016

Sali Vercellese - 25 aprile 2016

Al centro il paese di Sali Vercellese (VC). La disomogeneità del suolo infase di lavorazione genera la variabilità che si nota nei campi a suolonudo dell’immagine ripresa il 23 marzo. Possiamo notare come allastessa data solo poche risaie risultano allagate probabilmente per letecniche di falsa semina. Un mese dopo (25 aprile) l’allagamento dellerisaie risulta molto più abbondante e grazie all’alta risoluzione dell’im-magine possiamo apprezzare come alcune camere fossero in fase diinondazione identificata proprio durante il passaggio del satellite.

Panoramica di una porzione di immagine Sentinel-2 a falsi colori (in verde la vegetazione; in rosa il suolo nudo; in blu superfici con acqua). La possibilità di avereuna visione complessiva del territorio ci permette di comprendere come alla data del 23 marzo le risaie risultino ancora con suolo nudo in lavorazione e nonallagato tranne che in qualche sporadico caso. Alla data del 25 aprile notiamo, invece, come sia iniziata la stagione delle semine e degli allagamenti cheprogressivamente si espandono sull’intero territorio del distretto risicolo lombardo-piemontese.

23 marzo 2016 25 aprile 2016

Page 7: Il Risicoltore (maggio 2016)

TECNIC A MAGGIO 2016 7

Al centro il paese di Olcenengo (VC). Alla data del 23 marzo notiamo sempre l’effetto delle lavorazioni del suolo e alcune risaie allagate probabilmenteper la falsa semina. Notiamo anche qualche appezzamento con vegetazione (spontanea o cover crop) al centro dell’immagine che poi sparisce nellasuccessiva immagine del 25 aprile per effetto delle lavorazioni. Notevole è anche l’aumento della superficie allagata per effetto delle seminetradizionali effettuate in acqua.

In alto a destra il paese di Cameriano (NO). Nell’immagine del 23 marzo notiamo un predominanza di suolo nudo in lavorazione (in rosa), delle coltureautunno-vernine o colture da sovescio non ancora interrate (in verde) e un corpo unico di risaie allagate (in blu) probabilmente per effetto della falsasemina. Nell’immagine del 25 aprile notiamo un progressivo aumento delle semine in acqua e come le camere che risultavano allagate al meseprecedente adesso siano invece in fase di asciugamento, probabilmente per poter effettuare i trattamenti necessari.

In alto a destra il paese di Vinzaglio (NO). Nell’immagine di marzonotiamo come l’immagine satellitare riesca a cogliere molto bene lavariabilità della seppur rada vegetazione che è presente in alcuni campi(al centro in alto) evidenziando zone più vegetate (verde più intenso)rispetto a zone meno vegetate (verde-rosa). Nell’immagine di aprile,invece, notiamo come per gli stessi campi il satellite descriva molto benela variabilità nell’allagamento che procede a zone grazie ai solchi acquaiche guidano l’acqua attraverso la camere.

Olcenengo - 23 marzo 2016 Olcenengo - 25 aprile 2016 Vinzaglio - 23 marzo 2016

Vinzaglio - 25 aprile 2016

Cameriano - 23 marzo 2016 Cameriano - 25 aprile 2016

Page 8: Il Risicoltore (maggio 2016)

TECNIC A8 MAGGIO 2 016

A seguito della richiesta delle organizzazioni dei pro-duttori, dei trasformatori e dell’Ente Risi, nonchè in conformità a quanto previsto dall’art. 53 del Reg. CE 1107/2009, il Ministero della Salute ha concesso l’u-so in deroga di STAM* NOVEL FLO 2016 (propa-nile 480 g/L) sulla coltura del riso per un periodo di 120 giorni (dall’11 Aprile al 30 Luglio 2016).

Storicamente il propanile è stato il primo erbicida ad essere diffusamente impiegato nella lotta contro i giavoni delle risaie. Alle dosi d’impiego attualmente consentite, notevolmente inferiori rispetto al passato, il prodotto svolge, invece, una fondamentale funzio-ne di prevenzione e gestione delle resistenze, sia su varietà tradizionali che su varietà di tipo Clearfield, grazie alla sua azione nei confronti di importanti spe-cie non graminacee.

Il suo particolare meccanismo d’azione (inibitore del fotosistema II, gruppo C2 secondo la classificazione HRAC) lo rende, infatti, un partner ideale per altri principi attivi, principalmente ad azione ormonica (MCPA e triclopyr), per il contenimento delle popo-lazioni di infestanti ciperacee ed alismatacee divenute resistenti agli erbicidi inibitori dell’enzima ALS (sol-foniluree, triazolopirimidine, ecc.).

L’utilizzo ripetuto e spesso esclusivo di questi prodot-ti, estremamente efficaci ma caratterizzati da un sito d’azione molto specifico, determina infatti una forte pressione di selezione sulla flora infestante con inevi-tabile comparsa di fenomeni di resistenza. Tra le spe-cie non graminacee che hanno sviluppato resistenze, quelle che rivestono maggiore rilevanza nel panora-ma italiano sono Alisma plantago-aquatica (Mestolac-cia comune), Cyperus difformis (Zigolo delle risaie) e Schoenoplectus mucronatus (Quadrettone).

L’autorizzazione in deroga di STAM* NOVEL FLO 2016 è volta quindi a soddisfare la richiesta dei ri-sicoltori italiani che sono alla ricerca di prodotti fi-tosanitari in grado di controllare adeguatamente le infestanti del riso e nel contempo di arginare que-

STAM* NOVEL FLO 2016, STRUMENTO PER IL CONTROLLO DELLE RESISTENZE NEL DISERBO DELLA RISAIA

Per ulteriori informazioni:UPL ITALIA SRLwww.uplitalia.com

sti fenomeni di resistenza. STAM* NOVEL FLO 2016 potrà essere impiegato, alla dose di 1 L/ha di formulato commerciale, in due interventi distanziati di almeno 15 giorni, in associazione con formulati a base di MCPA e triclopyr. Oltre alla gestione delle resistenze, queste miscele sono utili per il controllo di altre importanti infestanti delle risaie, quali Bolbo-schoenus maritimus (Lisca marittima), Ammania spp.(Ammania), Bidens spp. (Forbicina), ecc.

UPL, società leader nei prodotti per la difesa del riso in tutto il mondo, ha continuato ad investire nel sup-porto del propanile anche dopo la mancata inclusione dello stesso nell’Allegato I della direttiva 91/414 CE. Un nuovo dossier di registrazione europea (conforme a quanto previsto dal nuovo Reg. CE 1107/2009) è stato presentato alle Autorità competenti. L’Italia, in considerazione della propria leadership nella produ-zione di riso all’interno della UE, è stata designata come RMS (Rapporteur Member State), cioè come stato membro incaricato della valutazione della mo-lecola a livello europeo, ed ha in corso il processo di valutazione della molecola.

La gamma UPL per il diserbo del riso è completa-ta dai ben conosciuti LONDAX 60 DF e PULL 52 DF. Il primo attivo su un’ampia gamma di infestanti tra le quali Butomus umbellatus, Typha spp. e Bolbo-schenus maritimus; mentre il secondo è particolar-mente indicato per il controllo di Heteranthera spp., Butomus umbellatus e Leersia oryzoides, quest’ultima una problematica di non facile contenimento con i consueti programmi d’intervento.

L’erbicida, in corso di registrazione europea, utilizzabile “in deroga” per 120 giorni nel 2016

Autorizzazione per situazione di emergenza fitosanitaria su Riso

* Marchio registrato UPL

I.P.

INFESTANTI Le indicazioni del GIRE per evitare o limitare il fenomeno delle resistenze in risicoltura

L’importanza delle buone pratiche agricoleLe linee guida costituiscono dei principi generali da adattare alla specifica situazione aziendale

Eleonora Miniotti

La presenza di infestantiresistenti agli erbicidi in ri-saia, così come in altre col-ture, è la diretta conseguen-za di pratiche colturali inade-guate e, pertanto, deve es-sere gestita utilizzando i prin-cipi del controllo integrato,basati sulle conoscenze bio-logiche delle specie infestan-ti, delle colture e dei mezziagronomici e chimici dispo-nibili per il loro controllo.

Per evitare o limitare il fe-nomeno delle resistenze inrisicoltura, il GIRE sottolineal’importanza di seguire dellesemplici linee di buone pra-tiche agricole e di gestionedei trattamenti con prodottifitosanit ari.

Il GIRE (Gruppo ItalianoResistenza agli Erbicidi) con-siglia di:

• utilizzare il più possibilela rotazione colturale;

• alternare o miscelare er-bicidi con diverso meccani-smo d’azione;

• evitare l’uso ripetuto edesclusivo dei gruppi di erbi-cidi ad alto rischio di sele-zione per la resistenza, qualiinibitori dell’ALS e dell’ACCa -si;

• usare le dosi indicate inetichetta e, in caso di man-cato controllo, non ritrattarecon lo stesso prodotto, mascegliere un erbicida con un

diverso meccanismo d’azio -ne;

• trattare le infestanti allostadio ottimale;

• integrare il diserbo chi-mico con sistemi di controllomeccanici e accorgimenti ditipo agronomico: falsa semi-na, aumento della densità disemina, utilizzo di cultivarcompetitive, concimazionecorrett a;

• valutare la possibilità diutilizzo di erbicidi non selet-tivi in pre-semina;

• pulire accuratamente i

macchinari e raccogliere perultimi gli appezzamenti inte-ressati da fenomeni di resi-stenza;

• gestire al meglio l’inter -vallo tra una coltura e l’altra,favorendo la germinazionedel maggior numero di in-festanti per controllarle piùe ff i c a c e m e n t e ;

• utilizzare sempre se-menti certificate;

• individuare precoce-mente i focolai di infestanti“s o s p e tt e” resistenti e con-tattare il GIRE o i tecnici

dell’Ente Risi, al fine di mo-nitorare la diffusione delle re-sistenze sul territorio.

Inoltre, si ricorda l’impor -tanza di tenere aggiornato ilproprio quaderno di campa-gna, registrando per ciascunappezzamento erbicidi e do-si utilizzate, date dei tratta-menti e risultati ottenuti, ob-bligo stabilito dall’art. 16 delDlgs 150/2012 di attuazionedella Direttiva 2009/128/CEsull'uso sostenibile deglia g r o fa r m a c i .

Le linee guida GIRE co-

stituiscono dei principi gene-rali, che devono essere adat-tati alla specifica situazioneaziendale. Ulteriori informa-zioni sulla resistenza del gia-vone e delle altre infestantidel riso sono disponibili escaricabili dal sito GIRE all’in -dirizzo www.resistenzaerbi-cidi.it, dove è possibile tro-vare le linee guida per il cor-retto uso degli erbicidi (vedisezione “N ew s ”) e quellespecifiche per la gestionedella situazione della resi-stenza in risaia.

.

I trattamenti del chicco di riso

Riso parboiled

Riso brillato

Riso camolino

A cura dell’Area Mercati

La lavorazione del granello di riso èu n’operazione necessaria per render-lo commestibile, eliminando almenola lolla con l’operazione di sbramatura.Esistono però anche alcuni trattamen-ti del chicco che non sono indispen-sabili, ma sono (o sono stati) utilizzatinelle diverse aree risicole del mon-do.

Il trattamento certamente più notoe diffuso è quello della parboilizza-zione, che si stima riguardi circa il 50%del riso consumato nel mondo e la cuiorigine risale alla notte dei tempi, nelleregioni del sud-est asiatico. Si tratta di

un trattamento idrotermico del risone,che modifica la struttura dell’amido dicui è costituito il granello e consentedi ridurre la perdita di proteine, vi-tamine e sali minerali durante la suasuccessiva lavorazione.

Altri trattamenti, che completano lalavorazione del granello, erano untempo diffusi nel nostro Paese e,nonostante siano stati abbandonati dadiversi anni, hanno lasciato una traccianei vocabolari: così, talvolta, si senteancora parlare di “riso brillato” oppuredi “riso camolino”. In entrambi i casi iltrattamento prevede di ricoprire il gra-nello con una sostanza che lo rendepiù lucido e meglio conservabile.

ABC DELLA FILIERA - I trattamenti del chicco di riso

Il risone viene macerato con acqua e poi cotto a vapore in autoclave,fino alla completa gelatinizzazione dell’amido. I chicchi, dopo esserestati essiccati e poi lavorati, si presentano di colore giallo, leg-germente gommosi e non collosi dopo la cottura.

Si ottiene cospargendo il chicco, al termine delle operazioni diraffinazione, con glucosio e talco per ottenere un effetto lucido ebrillante. E’ un trattamento che migliora la conservabilità, non piùutilizzato in Italia.

Il chicco lavorato viene ricoperto con oli commestibili (vaselina, lino),che devono essere inodori e non rancidi. Il trattamento da anni nonviene più effettuato in Italia, mentre è ancora apprezzato daiconsumatori medio-orientali.

Page 9: Il Risicoltore (maggio 2016)

E CONOMIA MAGGIO 2016 9

LE NOVITÀ DI APRILE Pubblicato nei giorni scorsi il notiziario dell’Ente Nazionale Risi

Su “Riso & Alimentazione” si discutedi Ogm, Piano biologico e progetto Emphasis

“Riso & Alimentazione”è la newsletter che escecon cadenza bimestrale,in italiano ed in inglese, edè pubblicata sul sito webdell’Ente Nazionale Risi(www.enterisi.it). La pub-blicazione si rivolge aglioperatori del settore risi-colo interessati ad argo-menti che vanno al di làdegli aspetti agronomici, eraccoglie informazioni chespaziano dalla sicurezzaalimentare, con le segna-lazioni pervenute dal si-stema RASFF della Co-munità europea, agli ag-gi orn amen tin o r m a t i v i ,a ll ’a nn un ci odi fiere e con-vegni , a l len ov i t à n e lsettore delbiologico edelle produ-zioni di qua-lità. L’a tte n-zione è rivol-ta principal-mente al ri-so, ma le in-fo r m a z i o n isono anche di caratteregenerale con possibili ri-cadute sulla filiera risico-la.

Queste le notizie segna-late nell’ultimo numerodel mese di aprile:

• il rapporto di ITIF (In-formation Technology andInnovation Foundation) inmerito alle politiche an-ti-OGM europee e alla lororicaduta sullo sviluppo deiPaesi poveri;

• il nuovo Piano stra-

tegico nazionale del bio-logico, con gli obiettivi daraggiungere entro il 2020,sia in termini di mercatoche di superficie dedicataall'agricoltura biologica,fissati dall’IPAAF in accor-do con tutta la filiera ver-

de;• il proget-

to europeoE MP HASI S-E u r o p e a nM u l t i - Env i-r o n m e n tPlant Pheno-mics and Si-mulation In-f r a s t ruc tu r e ,con cui gliStati membrid e l Fo ru ms t r a t e g i c oeuropeo sul-

le infrastrutture di ricercaintendono coordinare leloro strategie focalizzan-dosi sulle colture che sonoimportanti per garantire ladisponibilità e sicurezzaalimentare: uno degliobiettivi è quello di ac-celerare e migliorare la se-lezione di nuove varietà;

• il rapporto 2016 di IF-PRI (International FoodPolicy Research Institute),che fornisce uno sguardoin profondità sugli sviluppi

e gli eventi nel corso del-l'anno passato in meritoalle politiche alimentariglobali, ed esamina le prin-cipali sfide e opportunitàper il prossimo anno;

• l’annuncio della 18ªedizione di Cibus, il SaloneInternazionale dell’A l i m e n-tazione organizzato da Fie-re di Parma e Federali-mentare a Parma dal 9 al12 maggio.

Il prossimo numero del-la newsletter “Riso & Ali-ment azione” verrà pubbli-cato sul sito dell’Ente Risinel mese di giugno.

.

ENTE NAZIONALE RISI - Avviso di ricerca terreniL’Ente Nazionale Risi intende acquistare

terreni per una superficie di ca. ha 10 con leseguenti caratteristiche:

• siti a una distanza indicativamente dimax km 10 dalla sede del Centro Ricerchesul Riso dell’Ente in Castello d’Ago g n a(PV), strada per Ceretto n. 4;

• aventi una destinazione catastale co-me “seminativo irriguo” o ”risaia stabile”;

• costituiti da un’unica unità catastale,oppure da plurime unità confinanti;

• che non presentino fenomeni di sor-tu m e .

Entro il termine del 31 maggio 2016, chi

disponesse di immobili in possesso deisuddetti requisiti potrà inviare una mani-festazione di interesse, corredata dalla do-cumentazione occorrente a comprovareche il bene proposto risponde alla descri-zione, alla Sede centrale dell’Ente Nazio-nale Risi, via San Vittore n. 40 – 2 012 3Milano oppure a pezzo pec all’indirizzo [email protected]

L’Ente si riserva di determinare la ti-pologia di procedura per la scelta dell’im -mobile da acquistare successivamenteall’esame delle manifestazioni di interesser i c ev u t e .

La qualità e le incredibili proprietà nutritive dei cereali che raggiun-gono le nostre tavole sono frutto anche della corretta conservazione del prodotto in tutte le filiere di lavorazione e stoccaggio.

Com’è possibile che molti cereali subiscano alterazioni e infestazioni nei magazzini tali da rendere vane le fatiche di un’intera stagione?

È ben noto infatti che la cattiva conservazione dei cereali contribui-sca alla proliferazione delle infestazioni che possono provocare una perdita quantitativa e qualitativa cospicua che compromette fino al 20% della derrata immagazzinata.

Di conseguenza la perdita di ingenti somme gravano negativamen-te sui bilanci delle aziende agricole produttrici. Un’infestazione in corso rappresenta per le aziende di stoccaggio un problema serio perché vengono compromesse le condizioni igienico sanitarie, tali da causare delle contaminazioni crociate e con l’innalzamento del-le temperature e dell’umidità, l’insorgere di muffe, funghi e conse-guenti tossine (molto dannose per la salute umana).

Per evitare tutto ciò esiste una metodologia specifica per i tratta-menti preventivi post raccolta conforme alla normativa vigente. La soluzione acconsentita più consigliata per risone e mais che garanti-sce una protezione immediata e duratura nel tempo (fino a 12 mesi), è rappresentata da K-Obiol® + Pygrain®, la miscela dei due prodotti in ragione di 90% di K-Obiol® e 10% di Pygrain® rappresenta la so-luzione suggerita più veloce ed efficace (la miscela dei due prodotti a 90-120 ml/tonnellata). Entrambe le molecole sono acconsentite nella maggior parte dei Paesi.

Per coloro invece che trat-tano risone e mais biologi-co consigliamo la soluzione di Pygrain® in combinazio-ne con un solvente vegeta-le esterificato a basso im-patto ambientale.

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Il nuovo limite anche nelle condizioni peggiori d’infestazione e di impiego del prodotto ha un extra margine di sicurezza e pertanto non viene mai superato dai trattamenti ambientali o di debiotizzazione con Actellic 50® e Actellic 5®.È acconsentito il trattamento diretto su risone e mais con pirimifos meti-le? Si è acconsentito con pirimifos metile (Actellic 50®) fino all’8 agosto 2016. Dal 9 agosto 2016 sono concessi trat-tamenti con altri prodotti regolarmen-te registrati come K-Obiol, Pygrain ecc..Qual è il nuovo limite di residuo su risone e mais dal 9/08/2016?0,5 ppm o 0,5 mg/kg.Quale invece sugli altri cereali?Sugli altri cereali quali frumento-or-zo-avena-segale-sorgo-miglio è di 5 ppm- 5 mg/kg mentre per spezie (semi) è di 3 ppm o 3 mg/kg Dopo l’8 agosto 2016 cosa accadrà alle partite di risone e mais già trat-tate con pirimifos metile?Nessun problema. Le partite già trattate fino all’8 agosto compreso (registro dei trattamenti, previsto dell’articolo 42 del DPR 290/2001) vengono acconsentite dalle autorità italiane e internazionali, rispettando

appieno quanto stabilito dalle norme e vengono normalmente accettate dall’industria/filiera di trasformazione (vedi documenti del Ministero della Salute: n°613/19838 P; 0017237-P-22/11/2007)Quali sono le colture ammesse e il li-mite imposto per il pirimifos metile?Frumento-orzo-avena-segale-sor-go-miglio con un limite di 5 ppm o 5 mg/kg. Le spezie (semi) il limite è di 3 ppm o 3 mg/kg.Quali sono le disposizioni per la ven-dita del prodotto?È acconsentita la libera vendita di Actellic 5® e Actellic 2P®  per confe-zioni fino a max di 1 kg/lt. Mentre per uso professionale e per confezioni su-periori di 1 kg/lt è necessario il certifi-cato di abilitazione.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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“Fiori e Frutti” a PaviaAlla manifestazione “Fiori e frutti al

c a s t e l l o” non poteva mancare l’EnteNazionale Risi. La mostra-mercato dipiante, fiori e prodotti locali, svoltasi alCastello Visconteo di Pavia nelle gior-nate del 18 e 19 aprile, ha richiamato unbuon numero di visitatori, anche per lapresenza di laboratori e spettacoli per ipiù piccoli.

Al nostro stand si sono rivolte pa-recchie persone, alcune delle quali pro-venienti anche dall’estero, e altre cheavevano partecipato lo scorso 19 e 20marzo anche alla visita del Fai presso ilCentro Ricerche di Castello d’Ag o g n a . Lo stand dell’Ente nazionale Risi alla manifestazione “Fiori e frutti al castello”

Page 10: Il Risicoltore (maggio 2016)

IL RISO IN CUCINA10 MAGGIO 2 016

L’INTERVISTA Aurora Mazzucchelli, chef del ristorante Marconi, in quel di Sasso Marconi alle falde dell’App ennino

«Amo il riso a prescindere. Lo mangio e lo cucino»In cucina unisce creatività, curiosità, grande personalità a una costante attenzione ai prodotti del territorio e della tradizione

Un entusiasmo contagio-so quello di Aurora Mazzuc-chelli che trasmette tenacia,forza, passione, determina-zione. Le doti che, pur gio-vanissima, continua a usarein cucina ideando e creando isuoi piatti. L’entusiasmo che,con il fratello Massimo alfianco, non deve esserlemancato quando - e in quelcaso deve aver aggiunto si-curamente anche molto co-raggio - ha deciso di entrare agamba tesa nel locale di fa-miglia, ops,nella cucinadel ristorantedi famiglia do-ve dal 2000 èregina incon-trastata. Leguide blasona-te, i siti e i me-dia ne celebra-no la bravuraaccanto ad al-t r e g i ova n ichef italiane come lei stel-late. Di lei colpisce, tuttavia,oltre all’entusiasmo di cui si èdetto, la naturalezza con cuiparla del suo lavoro, quasifosse - ma crediamo lo sia -tu tt ’uno con la sua giornata,con la sua visione della vita.In poche parole - ci sembra dicapire - Aurora non potrebbeessere che lì al ristoranteMarconi, in quel Sasso Mar-coni alle falde dell’Appenninoemiliano, a pochi passi dallastatale Porretana, arteriastrategica per il commercio ele comunicazioni. Bene, aSasso Marconi, Aurora èl’erede di una tradizione difamiglia che dura da gene-razioni e che reinveste con-tinuamente nel proprio pas-sato e nella propria storia. Lasua è una cucina contempo-ranea - così la definisce da sé- che dà spazio a ingredienti,profumi, sapori tutti italianiche trovano nei suoi piatti giu-stificazione e spiegazione at-

traverso accostamenti e pro-poste che rinnovano conti-nuamente la tradizione senzatradirla.

Il riso in genere fa partedella tradizione del suo ri-storante e della sua storiapersonale?

«Sicuramente», risponderaccontando come sia cre-sciuta a riso alla Parmigianache la madre le cucinava per-ché, da piccola disdegnavaaltri alimenti ma amava molto

quel cereale.

I l r i s o èquindi sem-pre in carta alM a rc o n i ?

«Certo. Incarta al Marco-ni troveretesempre il “Ri -sotto al fumet-to di pescecon mosaico

di frutti di mare”. Una ricettache non conosce stagioniperché il mosaico di pesce è ilfrutto di quello che a crudo è ilpescato del giorno. Si spazia,quindi, dal gambero, alloscampo, alla cappasanta…(da qui il termine mosaico)per arricchire e decorare labase che si traduce in un ri-sotto a varietà Carnaroli o Via-lone nano tirato con il fumet-to di pesce».

E’ un must have del Mar-coni?

«Sì, è il risotto che ci vienegeneralmente chiesto dai no-stri affezionati clienti, queiclienti che già amavano man-giare i risotti al pesce chepreparavano i miei genitori.Oltre a quel risotto tuttavia, aseconda della stagione, pro-pongo molte altre ricette chehanno come ingrediente ba-se il riso. Tra queste, quellache vi ho proposto (si veda ilb ox ), decisamente primave-

rile e particolare».

Ci sembra di capire che ilriso continua a piacerle an-che come in-grediente dal avo ra re ?

« E ’ ve ro .Amo il riso apr esc in der e.L o a m a v omangiare dabambina; orada anni amocucinarlo inm i l l e m o d iperché è un in-grediente ver-satile, moltodivertente, che cuoce quasida solo, raccoglie i sapori de-gli altri ingredienti e restitui-sce armonia e gusto».

Il cliente-tipo del Marco-ni ama le sue proposte e lesue sperimentazioni in cu-cina?

«Sì. Il cliente tipo è italiano(non necessariamente emi-liano o della zona). In questiultimi mesi sono aumentatigli stranieri. Credo sia un ef-fetto legato a Expo. Moltistranieri arrivano ad esempiodall’Europa del nord e - hannoraccontato - dopo essere sta-ti a Milano lo scorso anno sinsono ripromessi, tornando inItalia e perlopiù diretti in To-scana o nel Lazio, di fermarsiin Emilia, a metà strada. Que-sto ha giovato al nostro localeche in questi mesi è chiusoper rinnovo».

Quando riaprirete?

«Credo e spero tra finemaggio e i primi di giugno, inmodo da avere davanti tuttala bella stagione, meglio

l ’estate, unperiodo in cuil a gen te s imuove moltoe, stranieri oitaliani che sia-no, aumenta-no i clienti chea ffo l l a n o i lM a r c o n i ».

Quanti po-sti ha il suolocale che or-mai da anni è

meta abituale di chi ama labuona cucina e la convi-vialità?

«Solo 25 coperti», rispon-de Aurora aggiungendo cheanche la cucina lavora consolo due persone oltre a leimentre in sala e in cantina ilre è il fratello Massimo con ilquale l’affinità è completa.

Ha viaggi o stage in pro-gramma a breve - chiedia-mo mente ci spiega che dadue mesi non fa altro cheseguire il cantiere della ri-strutturazione del locale?

«Ho viaggiato e ho fattostage all’estero e in Italia perapprofondire la conoscenzadei prodotti italiani di eccel-lenza e di tradizione. Credotuttavia che il rinnovo del lo-cale e il suo prossimo lancioabbia la precedenza su tutto.

Quindi non mi allontanerò dalMarconi a breve. Quanto alleproposte, accanto ai classicipiatti firmati Aurora, ci saran-no piatti nuovi modulati sullastagionalità ma sempre fe-deli al mio stile e alla miafilosofia. In ultimo ancor piùattenzione sarà riservata allacultura dell’accoglienza e del-la convivialità che può e devefare la differenza. L'ho capitoal Celler dei fratelli Roca».

Si capisce così che la ge-netica famigliare del cultodella condivisione della tavo-la come piacere, dell’ospit a-lità come servizio professio-nale e non come semplicelavoro hanno dato i loro fruttiattraverso Aurora e Massi-mo.

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La ricettaRiso, fragola e rosmarino

Ingredienti per 4 personeg 320 riso Vialone nano, g 300 fragole

fresche, g 30 riso per ot-tenere amido, tre mazzi dirosmarino fresco, fiori di ro-smarino, sale e pepe Ta-smania, olio Evo.

EsecuzioneCon l’ausilio di un estrat-

tore ricavate il succo dellefragole e del rosmarino;frullate successivamente i30 grammi di riso con poca acqua mi-nerale; versate la crema ottenuta in uncontenitore. Lasciata depositare per unp o’ di tempo, la crema tende a separare

liquido e amido. Scaldate poi in un tegamedell’acqua salata che servirà per la cotturadel riso che andrà fatto cuocere copertoper 13 minuti dopo averlo fatto prima

rosolare in poco olio Evo. Ariso praticamente cotto,unite il succo delle fragole;lasciate cuocere per altri 5minuti aggiustando di sale,aggiungendo le fragole fre-sche e le gocce di estrattodi rosmarino. Il riso dovràrisultare brodoso e andràmantecato con un poco diamido e servito con alcune

gocce di estratto di rosmarino. Una voltaimpiattato, servite il riso decorato con ifiori di rosmarino e una spolverata di pepedi Tasmania macinato.

Chi

è

Aurora Mazzucchelli nasce aBologna nel 1973 da una famigliada sempre vocata alla ristorazio-ne, papà cuoco e mamma sfoglina(in Emilia Romagna la sfoglina è lafigura professionale che si occupadella preparazione di paste fre-sche all'uovo e che stende la sfo-glia).

Nel 2000, dopo aver frequen-tato l'istituto alberghiero a Bolo-gna, entra subito a far parte dellostaff del ristorante dei genitori e,qualche anno dopo, ne prende leredini insieme al fratello Massimo,sommelier, oggi in sala e addettoalla cantina.

Aurora inizia così il suo percorsoda chef accanto al padre scom-parso lo scorso anno. In cucinaunisce creatività, curiosità, grandepersonalità a una costante atten-zione ai prodotti del territorio edella tradizione. Tra il 2002 e il2006 approfitta del periodo delle

vacanze estive per trascorrerequalche mese nelle cucine di al-cuni importanti chef, come Her-bert Hintner (ristorante Zur Rosedi San Michele Appiano), GaetanoTrovato (ristorante Arnolfo di ColleVal D'Elsa), Paolo Lopriore (risto-rante Il Canto della Certosa diMaggiano). Fa pratica anche a fian-co dello chef basco Martin Be-rasategui.

Tesa continuamente alla ricercae al perfezionamento della tecni-ca, Aurora non tralascia l’appro -fondimento dell'arte pasticcerapresso la pasticceria La Caramelladel grande maestro bolognese Gi-no Fabbri. Nel 2008 arriva la primastella Michelin a cui seguirannonel corso degli anni successivi altriimportanti riconoscimenti dalleprincipali guide gastronomiche ita-liane.

Arriva, poi, il prestigioso inse-rimento nei carnet dell’Associazio -

ne Chef to Chef, della guida Jeu-nes Restaurateurs d'Europe e inquello de Le Soste.

Nel 2012 viene premiata come“Migliore Chef d’It alia”dalla guidaIdentità Golose.

La presenza della giovane chefstellata è sempre più richiesta nel-le maggiori manifestazioni gastro-nomiche straniere che le chiedonodi “raccont are” la sua cucina ecome usa gli ingredienti italiani dieccellenza. Negli ultimi anni haviaggiato molto tra Canada, Perù,Svizzera, Spagna e Polonia e, at-tenta alla cura e al rispetto del cibo,si è avvicinata anche alle proble-matiche nutrizionali dei paesi me-no sviluppati, in particolare di quellidel continente africano. I progettiumanitari cui tenta di sensibiliz-zare il pubblico sono un valore ag-giunto che danno alla sua figuraprofessionale un rilievo davverospeciale.

t«Il riso è un ingrediente

versatile, moltodivertente, che cuoce

quasi da solo, raccogliei sapori degli altri

ingredienti e restituiscearmonia e gusto»

preferenza comunitaria del riso avantaggio delle importazioni a da-zio zero - lasciando di fatto l'Italiada sola ad affrontare, per esem-pio, la richiesta della clausola disalvaguardia - potrebbe servire acreare un fronte comune perdefinire una soluzione del pro-blema relativo agli accordi EBA ea creare una maggior consape-

volezza della pericolosità pereventuali altre future concessio-ni.

Ancora, per esempio, sarà ne-cessario continuare ad accresce-re attività di sensibilizzazione neiconfronti delle istituzioni comu-nitarie anche con visite sul ter-ritorio, come è avvenuto lo scor-so anno presso il Centro Ricerche

sul Riso con la presenza deidelegati del Comitato SpecialeAgricoltura di Bruxelles, per farmaturare la consapevolezza del-l'importanza di salvaguardare ilsettore riso nell'Unione.

Non dobbiamo, però, attende-re che siano solo "gli altri" a doverfare. Serve un forte cambiamen-to di mentalità da parte degliattori della filiera. Alcuni di essihanno già compreso che vivere

un mercato volatile è perdenteanche in relazione alla progres-siva riduzione dei contributi PACda qui al 2020. Pertanto, iniziano adiffondersi i veri contratti di col-tivazione, ci si orienta a un'a-gricoltura più sostenibile e ci sispinge a esplorare mercati con-siderati di nicchia ma che tantonicchia oggi non sono più. In tuttaEuropa, inoltre, gli operatori stan-no aumentando la consapevo-

lezza della necessità di ricorrere auna connotazione maggiore dellapropria produzione agricola pas-sando anche dall'obbligo di in-dicare l'origine della materia pri-ma.

Non lasciamo, però, che glisforzi fatti da chi oggi ha mag-giormente compreso la situazio-ne restino fatti isolati. Seguia-mone l'esempio per affrontare ilmercato con uno spirito nuovo.

SEGUE DA PAG. 1 - “SUL NOSTRO MONDO REGNA L’I N C E RT E Z Z A”

tHa ricevuto diversi

riconoscimenti: nel 2008è arrivata la prima stella

Michelin e nel 2012è stata premiata come“Migliore Chef d’Italia”

dalla guidaIdentità Golose

Page 11: Il Risicoltore (maggio 2016)

RU BR I C H E MAGGIO 2016 11

Pac, semplificazione cercasiAppena un anno e mezzo dopo l’entrata in

vigore dell’ultima riforma della Pac, sono giàiniziate le discussioni per la prossima ri-forma. E’ necessario, in questa sede, rac-cogliere tutte le informazioni possibili e leimplicazioni sul mercato dei prodotti agricolie sui redditi delle aziende, prima di elaborarela politica successiva. Senza dimenticare ilmandato che il presidente della Commis-sione Jean-Claude Juncker ha attribuito alCommissario all’agricoltura Phil Hogan alfine di effettuare un accorato esercizio disemplificazione della Politica Agricola Co-mune. Fino ad ora, infatti, a segnare i trattidominanti della Pac 2014-2020 sono state lecomplicazioni burocratiche, i mille paletti ecriteri per il calcolo e la fissazione dei Titoli, ladefinizione delle EFA e dei terreni ammis-sibili, le regole del greening. Si sperava cheal primo aprile AGEA assegnasse i titoli“definitivi”, invece quelli riportati sul Regi-stro Titoli, sono “quasi definitivi”, e tutto ciòritarda il pagamento della Pac 2015.

Mud, non si presenta per il 2016 (forse)L’articolo 68 della Legge 221/2015 (col-

legato ambientale) ha disposto l’eliminazio -ne della comunicazione MUD a fronte delsolo obbligo della conservazione progres-siva dei Formulari di trasporto (F.I.R.) deirifiuti. Sussistono tuttavia dubbi se tale sem-plificazione, estesa in ultimo anche alle im-prese agricole di cui all’articolo 2135 delCodice Civile, sia già applicabile dall’anno2015. In tale ipotesi le imprese agricole nonsarebbero soggette né alla tenuta del re-gistro di carico e scarico né alla comuni-

cazione MUD 2016 riferita ai rifiuti prodottinel 2015.

Misura 10 del PSR piemontese al viacon la biodiversità delle risaie

E’ ai nastri di partenza da parte dellaRegione Piemonte il bando per la presen-tazione delle domande (con scadenza al 16maggio 2016) per accedere alla Misura 10con le azioni agro-climatico ambientale, delPSR 2015-2020. Uno dei pilastri del PSR, siaper l’entità dei finanziamenti che per l’im -patto sulla gestione delle aziende agricolepiemontesi in termini di sostenibilità am-bientale. La Regione Piemonte nel bandoche ha inviato in bozza alle organizzazioniagricole ha previsto una spesa complessivadi 116 milioni di euro, comprensiva di tutte leannualità previste dalla durata dell’opera -zione/azione, di cui 24 milioni di la produ-zione integrata e 7,7 milioni di euro per gliinterventi a favore della biodiversità dellerisaie. Quest’ultima operazione ha lo scopodi mitigare le conseguenze negative dellapratica dell'asciutta sulla biodiversità dellarisaia. A tale scopo essa sostiene il man-tenimento, durante il ciclo colturale del riso,di una riserva d'acqua (realizzata tramitefossi profondi perimetrali alla camera dellarisaia) tale da consentire agli organismi ac-quatici di sopravvivere anche durante leasciutte e di ripopolare le camere di risaianelle successive fasi di allagamento. L'o-perazione, inoltre, richiede l'inerbimento afini naturalistici di un argine della camera dirisaia e sostiene il mantenimento delle stop-pie in campo, la sommersione invernale e lacoltivazione di erbai intercalari da sovescio.

Si deciderà il 18 e 19maggio il destino del gli-fosato, la molecola alla ba-se degli erbicidi più utilizzatial mondo, non solo in agri-coltura, ma anche per il di-serbo dei bordi delle strade,nelle ville comunali e suibinari ferro-viari. In risi-coltura, il gli-fosato vieneutilizzato so-prattutto nellas e m i n a i nasciutta, con-siderata prati-ca a basso im-patto ambien-tale. La pro-cedura di au-torizzazione per il principioattivo è diventata faccendadelicata e controversa dopoche, nel marzo 2015, l'a-genzia internazionale per laricerca sul cancro (IARC)dell'OMS ha pubblicato unamonografia sulla sostanzain questione, definendola

"probabilmente canceroge-na". Il basso costo, l'utilizzoampiamente diffuso in am-biti non agricoli, la proprietàdel brevetto originario (sca-duto nel 2001) da parte del-la Monsanto e il fatto che inmolte parti del mondo esso

venga utilizza-to in tandemcon i semit rans gen ic idella stessaazienda, neglianni hannofatto del glifo-sato un os-servato spe-ciale, partico-larmente invi-so agli avver-

sari dell'agricoltura "indu-striale". Se a questo si ag-giunge che qualche mese fal'Agenzia europea per la si-curezza alimentare (EFSA),adottando un approccioscientifico diverso dalloIARC, è arrivata a conclu-sioni opposte (glifosato

"probabilmente non cance-rogeno")... Gli ingredientiperfetti per far assurgere ilcaso agli onori delle cro-nache dei media genera-listi. In occasione del rin-novo dell'autorizzazioneUe, il tema è diventato diinteresse generale, fino ad

arrivare ai me-dia. Dopo untentativo falli-to a marzo,l'ultima occa-s ione u t i leper la decisio-ne di Com-missione ePaesi membriè a maggio,anche perchél'attuale licen-za per la com-m e r c i a l i z z a-z ione del lamolecola nel-l'UE scade agiugno. Nelf r a t t e m p o ,anche il Par-

lamento europeo, pur po-tendo esprimere solo opi-nioni in materia e non parerivincolanti, si è espresso perdue volte, con voti di tenoreopposto. Il primo, tenuto ainizio marzo in Commissio-ne ambiente, in cui unamaggioranza di eurodepu-

tati chiedeva la sospensio-ne dell'autorizzazione sinedie fino a che non ci siacertezza che il glifosato èinnocuo. Il secondo, in ple-naria a Strasburgo ad aprile,che smentisce il primo e incui passa la linea del com-promesso: sì all'autorizza-zione, ma solo per l'uso inagricoltura (tranne per l'im-piego a ridosso della rac-colta), per un periodo limi-tato (7 anni invece dei con-sueti 15) e con una serie dirichieste per aumentare latrasparenza.

La parola ora passa aCommissione e Paesimembri. La prima dovrà ela-borare una proposta di de-cisione esecutiva in gradodi accontentare la perples-sità dei secondi, per otte-nere un'approvazione a lar-ga maggioranza. Nel mo-mento in cui scriviamo, tutti– inclusa la Svezia il cuiesperto nazionale non ave-va appoggiato l'esame del-

l'EFSA – sembrano essersiconvinti della bontà di unasoluzione di compromesso.Fatta eccezione per Franciae Italia, le cui intenzioni nonsono chiare. A Parigi si di-scute di una "legge sullabiodiversità" molto restrit-tiva. A Roma una svolta èarrivata a inizio marzo, con iministri Maurizio Martina eBeatrice Lorenzin che an-nunciavano il voto contrarioalla ri-autorizzazione in virtùdi una strategia, un "pianonazionale glifosato zero",obiettivo da raggiungereentro il 2020. Con grandesorpresa degli operatori delsettore. L'Italia potrebbecambiare idea? Stando alledichiarazioni di alcuni eu-rodeputati di primo pianodel Partito Democraticocontro l'uso in agricolturadel glifosato e contro ilcompromesso votato aStrasburgo, al momentonon sembra questo l'orien-t amento.

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Mercosur, offerta per l’accessodi 40mila tonnellate a dazio ridotto

La Commissione europea si prepare-rebbe a offrire ai Paesi del Mercosur unaccesso al mercato europeo di riso peruna quota di 40mila tonnellate a dazioridotto a 15 euro la tonnellata, dopo unperiodo di transizione di sei anni. Questosecondo indiscrezioni da fonti del settoreagroalimentare europeo, che circolano aB ru xe l l e s .

Si tratta di dati non definitivi sull'im-minente, nuovo, scambio di offerte per unaccordo commerciale tra UE e i paesi delblocco commerciale dell'America Latina.Uno scambio di offerte aveva già avutoluogo nel 2006. La proposta in prepa-

razione sarebbe uguale per quanto riguar-da i volumi a quella già presentata in quelperiodo, ma rispetto a quella il dazio sa-rebbe ridotto di circa la metà, da 29 a 15euro. A costituire il concorrente più im-portante per la produzione di riso europeaè l'Uruguay, che produce oltre un milionedi tonnellate e ne esporta il 90%, prin-cipalmente verso il Brasile. Anche se, se-condo alcuni osservatori, Montevideo haraggiunto il plateau di produzione e que-sto potrebbe creare delle opportunità pergli esportatori europei, per un aumentodelle esportazioni, soprattutto se le tariffefossero abolite per il prodotto UE.

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Vietnam in crisi per la siccitàLa peggiore siccità da quasi un secolo

a questa parte sta mettendo in seriadifficoltà i produttori di riso del Vietnam,uno dei più importanti esportatori a li-vello mondiale. Secondo i dati delloUSDA, grazie al fiumeMekong , V ietnam,Thailandia, Laos, Cam-b o g i a e B i r m a n i aMyanmar produconocirca 62 milioni di ton-nellate di riso l'anno, o il13 per cento della pro-duzione mondiale. Ilgrande fiume è anche l'habitat per i gam-beri e ospita parecchi impianti di acqua-coltura, che rappresenta l'altra fiorenteindustria alimentare della regione. La si-tuazione è particolarmente drammaticanel delta del Mekong, in Vietnam, dove

le stime parlano di un taglio di almeno il10% delle esportazioni. Secondo le in-formazioni raccolte dall'Agenzia Bloom-berg, la situazione del Mekong non di-pende solo dalla siccità, ma anche dalla

costruzione di dighe daparte di tutti i paesi at-traversati dal grandefiume, tra cui la Cina.Stando alla stampavietnamita, la siccità hadistrutto circa 260milaettari di riso e costrettoalla chiusura 4.500 im-

pianti di acquacoltura per danni stimabiliin 250 milioni di dollari. Le autorità viet-namite starebbero quindi pensando adaggiornare la storica dipendenza del pae-se dalla risicoltura, incentivando gli agri-coltori locali verso la frutticoltura.

tIl Parlamento europeo,pur potendo esprimeresolo opinioni in materiae non pareri vincolanti,

si è espressoper due volte, con voti

di tenore opposto

Bloc notesA cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

ERBICIDI La molecola è alla base dei prodotti più utilizzati al mondo, non solo in agricoltura, ma anche per il diserbo dei bordi delle strade

Il destino del glifosato si decide a maggioLa parola a Commissione e Paesi membri prima della scadenza dell'attuale licenza (giugno)

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LO STATO DEL RISO12 MAGGIO 2 016

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RICE OUTLOOK/1 Si calcola di raggiungere i 470,6 milioni di tonnellate, quasi il 2% in meno rispetto allo scorso anno

I dati sul raccolto tornano negativiAumenta il consumo globale e residuo che dovrebbe arrivare a 484,1 milioni di tonnellate

Le previsioni sui raccolti diriso sono soggette a una cre-scente volatilità. E dopo l’in -cremento, seppur limitato,della produzione globale diriso per il 2015/16 che si pre-vedeva a marzo, la valutazio-ne di aprile del Rice Outlooktorna a stimare un calo: sicalcola, infatti, di raggiunge-re i 470,6 milioni di tonnel-late, 0,5 milioni di tonnellaterispetto a marzo, quasi il 2%in meno rispetto allo scorsoanno e il dato più basso degliultimi 4 anni. Il trend negativoè da attribuire alla diminuzio-ne dell’area coltivata a riso.Come nel caso del Pakistan:si stima una diminuzione del4% rispetto allo scorso anno,con l’area coltivata a riso peril 2015/16 che si attesta a 2,74milioni di ettari.

Analizzando il raccolto sti-mato dei diversi Paesi, il di-partimento dell’Ag r ic o l tu r astatunitense calcola che laproduzione delle Filippineper il 2015/16 dovrebbe es-sere in calo di 0,15 milioni ditonnellate per un totale di11,35 milioni di tonnellate, il5% in meno rispetto all’annopassato. Segno negativo an-che per la produzione dellaThailandia: per il 2015/16 sicalcola sia in diminuzione di

0,1 milioni di tonnellate perun totale di 15,8 milioni ditonnellate (-16% annuale), ildato più basso dal 1998/99.

Per quanto riguarda il con-sumo globale e residuo per il2015/16 si calcola arrivi a untotale di 484,1 milioni di ton-nellate, 1,5 milioni di tonnel-late in più rispetto all’annopassato e il dato più alto inassoluto. Si tratta del terzoanno consecutivo in cui si

riscontra un aumento delconsumo globale. In contro-tendenza invece Banglade-sh, Brasile, Egitto, India,Thailandia e Vietnam dove cisarebbe un consumo in ca-lo.

Trend negativo per le scor-te finali: si stima siano in di-minuzione del 13% per untotale di 90,2 milioni di cwtrispetto alle proiezioni delloscorso mese, in particolare

in Bangladesh, Giappone, Fi-lippine, Turchia e Stati Uniti.Si tratta del terzo anno con-secutivo in cui si stima uncalo delle scorte finali. Datoin controtendenza questomese, invece, in Egitto, Eu-ropa, Senegal e Thailandia.

Per quanto riguarda leesportazioni, quelle del Pa-kistan per il 2016 si calcolasiano in calo di 0,2 milioni ditonnellate per un totale di 4,4

milioni di tonnellate. In ognicaso, rispetto all’anno scor-so, le esportazioni del Paki-stan sarebbero in aumentodel 10%, il dato più alto inassoluto. Le esportazionidell’Egitto sarebbero in calodi 150mila tonnellate per untotale di 250mila tonnellate,dato invariato rispetto al2015. In aumento le espor-tazioni dell’India di 0,4 milionidi tonnellate per un totale di 9

milioni di tonnellate, comun-que il 19% in mento rispettoal record toccato l’anno scor-so.

Per quanto riguarda le im-portazioni, quelle del Sene-gal si valutano in calo di115mila tonnellate per un to-tale di 985mila tonnellate,così come quelle della Tur-chia, in diminuzione di130mila tonnellate, per un to-tale di 200mila tonnellate.

La produzione globale di risostatunitense, seppur con esiti di-versi a seconda dei tipi di riso, siattesta sugli stessi valori del me-se precedente. Il rapporto RiceOutlook di aprile, calcola, infatti,che il volume di riso prodottodagli Stati Uniti si fermi a quota192,3 milioni di cwt, 29,9 milionidi cwt in meno rispetto allo scor-so anno. In particolare, la pro-duzione di riso a grana lunga siconferma in diminuzione del 18%per un totale di 133 milioni di cwt.Al contrario, quella di riso a granamedio piccola si calcola tocchi i59,3 milioni di cwt, dato quasiinvariato rispetto all’anno scor-so.

Secondo le proiezioni del di-partimento dell’Agricoltura statu-nitense, le forniture totali di risostatunitense si valuta tocchinoquota 264,4 milioni di cwt, 0,5milioni in meno rispetto alle stimeprecedenti e il 5% in meno ri-spetto all’anno passato. In par-ticolare, le forniture di riso a granlunga per il 2016/17 si stima sianoscese di 0,5 milioni di cwt per untotale di 179,5 milioni di cwt(-10% annuale). Le forniture totalidi riso a grana medio piccola,invece, si calcola restino invariate

a 83 milioni di cwt (+8%).Per quanto riguarda le scorte

statunitensi, si valuta tocchinoquota 116,6 milioni di cwt, il 3,5%in meno rispetto all’anno scorso.In particolare, le scorte a granalunga si calcola tocchino i 69,1milioni di cwt (-7%). Al contrario,sono in crescita le scorte di riso agrana medio piccola che si stimaraggiungano quota 44,6 milioni dicwt (+4%).

L’utilizzo totale di riso statu-nitense nel 2015/16 si stima in-

variato a quota 221 milioni di cwt(-4%). L’utilizzo di riso a granalunga si calcola tocchi quota 157milioni di cwt, quasi il 10% inmeno rispetto all’anno scorso.Quello a grana medio-piccola sivaluta resti stabile a quota 64milioni di cwt, comunque in cre-scita del 13%. Attestandosi aquota 121 milioni di cwt, l’u t i l i z zototale domestico e residuo sistima scenda del 7% rispettoall’anno precedente. Quello a gra-na lunga dovrebbe essere in calo

del 14%, a 88 milioni di cwt, ildato più basso dal 2011/12, men-tre quello a grana medio piccola sicalcola resti invaria-to a 33 milioni dicwt, il 22% in piùrispetto al l ’annopassato.

Per quanto ri-guarda le esporta-zioni di riso statu-nitense nel 2015/16si confermano aquota 100 milioni dicwt. In particolare,le esportazioni di ri-so a grana lunga sistima restino inva-riate a 69 milioni dicwt (-2,5% annuale). Confermaanche per le esportazioni di riso agrana medio-piccola a quota 31

milioni di cwt, in crescita del 5%in più rispetto all’anno scorso.

Segno negativo, infine, per lescorte finali: si cal-cola siano in dimi-nuzione di 0,5 mi-lioni di cwt per untotale di 43,4 mi-lioni di cwt, l’11% inm e n o r i s p e t t oall’anno passato. Lescorte finali a granalunga si valuta sianodiminuite di 0,5 mi-lioni di cwt (-15%).Le scorte finali agrana medio picco-la, invece, si stimarestino invariate a

quota 19 milioni di tonnellate, il6% in meno rispetto all’anno pre-cedente.

California, incremento minimoAnche se quest’anno la Ca-

lifornia non dovrebbe avereproblemi legati all’approv vi-gionamento idrico, la super-ficie di riso coltivata in tutto loStato avrà un rialzo lieve ri-spetto al 2015. Secondo i datidel Nass (National AgriculturalStatistics Service), come ri-porta il sito capitalpress.com,gli agricoltori coltiveranno risoin 427mila acri, solo l’1% in piùrispetto alla superficie semi-

nata l'anno scorso.Le varietà di riso a grana

media dovrebbero essere col-tivate su 390mila acri, il 3% inpiù rispetto all’anno passato.

Il prezzo del riso in medianel mese di marzo si è at-testato intorno ai 370,48 dol-lari per tonnellata, riconfer-mando un forte trend negativorispetto al valore di 600 dollariper tonnellata toccato tra il2011 e il 2012.

tLe scorte degli Stati

Uniti dovrebbero toccarequota 116,6 milioni

di cwt, il 3,5% in menorispetto all’anno scorso.

In particolare, calanole scorte a grana lunga

(-7%), a quota 69,1milioni di cwt

.

In Nigeria e Malawi si punta sul risoIl governo dello Stato di Kebbi,

in Nigeria, ha autorizzato la de-stinazione di 10mila ettari di ter-reno alla Aiteo Energy ResourcesCompany per la coltivazione e laproduzione di riso. L’accordo, chepunta sull'investimento nella fi-liera risicola, secondo quanto ri-porta il sito allafrica.com, dovreb-be contribuire ad aumentare sia laproduzione che la redditività deirisicoltori. Intanto, anche i col-tivatori di Karonga, in Malawi,sperano di poter continuare adaumentare la produzione del riso.Come riferisce ancora il sito al-lafrica.com, infatti, il Commissa-rio Rosemary Moyo ha fatto sa-pere che la produzione di riso

dovrebbe raggiungere 28milatonnellate metriche, dunque innetto rialzo rispetto al volume di18mila tonnellate raggiunto loscorso anno.

«Le inondazioni - ha sottoli-neato - hanno devastato le zone didiverse aree, soprattutto nella zo-na di Capo Kyungu dove passa ilfiume Rukiru e anche nella zona diKilipula, nella quale tutte le colturesono state spazzate via tranneche quella coltivata a riso».

A differenza delle altre colture,il riso cresce nei campi sommersidall’acqua e sopravvive alle graviinondazioni, risollevando in partegli agricoltori dai danni procuratiperò dalla devastazione.

La produzione statunitense non cresceSi attesta sugli stessi valori del mese precedente, a quota 192,3 milioni di c wt

Page 13: Il Risicoltore (maggio 2016)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2016 13

.

. .

.

Pakistan, volumi in aumentoIl Comitato federale per l'agri-

coltura del Pakistan (Fca) ha au-mentato il volume stimato per ilraccolto Kharif del riso e delle altrecolture, considerata la buona di-sponibilità di acqua da destinarea l l ' a g r i c o l tu r a .

Come riporta il sito dawn.com,l’obiettivo stabilito per la produzio-ne di riso per il 2016-17 è statofissato a 6,83 milioni di tonnellatesu 2,8 milioni di ettari. Mentre iltarget per la canna da zucchero è

stato fissato a 67,53 milioni di ton-nellate su 1,12 milioni di ettari, ri-spetto ai 65,03 milioni di tonnellatedel 2015-16. Secondo il ministro perla Sicurezza alimentare, SikandarBosan, non ci sarebbero state, in-fatti, carenze delle risorse idricheper la produzione agricola durante lastagione Kharif. Tuttavia, come ri-ferisce ancora il sito dawn.com, laredditività degli agricoltori non sa-rebbe ancora soddisfacente: l'agri-coltura è in crisi e i governi pro-

vinciali dovrebbero stanziare ulte-riori fondi per gli agricoltori nel-l'ambito del programma di sviluppoannuale.

Bosan, intanto, ha fatto sapereche il suo ministero sta ultimandoun nuovo piano per l'agricoltura. Leriforme per il settore agricolo abeneficio degli agricoltori sarebbe-ro state introdotte nel bilancio2016-17. Il ministero avrebbe giàtenuto incontri di consultazione conle Province.

Area coltivata 2,891 2,850Scorte iniziali 1,329 1,564Produzione lavorato 7,005 6,900Produzione grezzo 10,509 10,351Importazioni 30 20Forniture totali 8,364 8,484Esportazioni 4,000 4,600Consumo e residuo 2,800 2,800Scorte finali 1,564 1,084Distribuzione totale 8,364 8,484

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: U FAS

2014/15 2015/16

2015/16, Esportazioni in rialzo

Filippine, l’Irri consiglia di importare nuove scorteSi potrebbe verificare di nuovo una crisi alimentare globale simile a quella del 2007 e del 2008 i prezzi stanno già aumentando

Le Filippine dovrebbe ap-profittare del prezzo stabiledel riso sul mercato interna-zionale e importarne 500milatonnellate. La raccomanda-zione arriva da V.Bruce J.To-lentino, dell’Irri (InternationalRice Research Institute RiceResearch Institute), secondoil quale, come riporta il sitobusinessmirror.com.ph, sipotrebbe verificare di nuovouna crisi alimentare globalesimile a quella del 2007 e del2008, visto che le scorte nelmercato mondiale sarebbe-ro in calo.

«E’ importante per le Fi-lippine disporre di scorte suf-ficienti - ha sottolineato - Ed è

meglio procurarsele primapossibile, considerato che iprezzi stanno già aumentan-d o ».

Tuttavia, Renan B.Dalisayamministratore dell’Nfa (Na-

tional Food Authority) ha fat-to sapere che per il momentol’acquisto non è necessario,tenuto conto del fatto che ilprezzo del riso sul mercatomondiale a fine aprile si at-

testava ancora a meno di 400dollari per tonnellata (rag-giungendo una media di370,48 dollari a marzo) e cheinoltre le scorte del Paesesarebbero ancora sufficienti.

Dalisay ha però precisato chel'agenzia si sta già organiz-zando in caso di crisi alimen-tare. «Stiamo già facendotutto il lavoro preparatorio inmodo che, se sarà neces-

sario, - ha spiegato - saremoin grado di acquistare rapi-damente il volume di riso dicui avremo bisogno».

Secondi l’Irri, però, «El Ni-ño ha causato una diminu-zione del raccolto in diversiPaesi produttori di riso. Con-siderati poi i livelli sempre piùbassi delle scorte in alcuniPaesi, è probabile una nuovacrisi dei prezzi del riso comesi verificò tra il 2007 e il20 08».

Il raccolto principale (cheavrà inizio nel mese di giu-gno) nelle maggiori aree col-tivate a riso, specialmente inIndia, potrebbe essere de-cisivo per il futuro del mer-cato risicolo. Attenzionemassima anche per i possibilidanni causati dalla siccità, inparticolare in India orientale,Indonesia e Vietnam delsud.

La National Food Authority (Nfa)delle Filippine ha interrotto la gara perle scorte di riso dello scorso anno perevitare di distorcere i prezzi del mer-cato nella stagione secca del rac-colto. Secondo quanto riporta il sitomanilatimes.net, l’Nfa sta comun-que valutando nuove importazioni

per garantire l'approvvigionamentodel riso per i mesi in cui dovrebberoesserci maggiori carenze. Renan Da-lisay, amministratore dell’Nfa, haspiegato che la vendita tramite astadel volume di riso rimanente, pari acirca il 3% del volume importatol'anno scorso, potrebbe distorcere i

prezzi della produzione locale di riso.«Anche se il volume all’asta è basso- ha sottolineato - si potrebbero in-viare segnali sbagliati e indebitamen-te distorcere la situazione dei prezzi el'offerta per il riso». Per stabilizzare iprezzi, l’Nfa cerca di sostenere leriserie e garantire allo stesso tempoche il prezzo del riso sia abbastanzabasso da essere accessibile ai con-sumatori a basso reddito.

C’è il rischio di distorsione dei prezzi

Vietnam, esportazioni in aumentoIl Vietnam potrebbe esportare più di 3

milioni di tonnellate di riso nella prima metàdel 2016, in rialzo del 12% rispetto all'annoprecedente. Come riporta il sito brecor-der.com, il trend in aumento sarebbe pos-sibile grazie alla crescente domanda pro-veniente dalla Cina e da altri Paesi delSud-est asiatico. In sostanza, le esportazionidi riso nei primi mesi di quest’anno si calcolatocchino 1,6 milioni di tonnellate. Tuttavia,secondo le proiezioni del Vietnam Food As-sociation (Vfa) il rialzo non supererebbel’11% a causa della siccità che ha colpito laprincipale regione di coltivazione del riso delVietnam. Il Paese, terzo esportatore di riso alivello mondiale dopo l'India e la Thailandia,tra gennaio e marzo ha venduto 1,55 milioni

di tonnellate di riso, in crescita del 38%rispetto a un anno fa. Alla fine dell'annoscorso, il Vietnam ha venduto 1 milione ditonnellate di riso in Indonesia e un altro lottodi 450mila tonnellate nelle Filippine, con-segnati entro la fine del primo trimestre del2016. I danni climatici hanno abbassato lacrescita nel primo trimestre del settore agri-colo del Vietnam, riducendo la produzionenel periodo del raccolto inverno-primavera,mentre sono aumentati i prezzi all'espor-tazione del riso del Paese. Secondo la Fao(Food and Agriculture Organization), il rac-colto di riso del Vietnam potrebbe diminuiredell’1,5% per un totale di 44,5 milioni ditonnellate, mentre l'esportazione potrebbetoccare gli 8,7 milioni di tonnellate.

Il riso thailandese sbarca a Hong KongIl ministero del Commercio thai-

landese ha annunciato di aver conclusoun accordo per la vendita di 150milatonnellate di riso durante un viaggio aHong Kong con una delegazione diimprenditori. Come riporta il sito thai-visa.com, la visita era stata decisaproprio per riuscire ad approfondire lerelazioni commerciali e ampliare così ilmercato di riso thailandese ad HongKong. Il ministro del Commercio Api-radi Tantraporn, che ha guidato la de-legazione, si è incontrato con il suoomologo di Hong Kong per discutere lepossibili esportazioni della Thailandiaverso la costa meridionale della Cina.

Lo scorso anno, riferisce ancora il

sito thaivisa.com, oltre il 50% delleesportazioni thailandesi per un valorepari a sei miliardi di baht hanno avutocome destinazione proprio Hong Kong.In passato tuttavia i rapporti com-merciali si erano incrinati dopo cheHong Kong aveva scoperto che alcunilotti provenienti dalla Thailandia eranostati contaminati. Il ministro thailan-dese ha così voluto sottolineare cheora i due Paesi si sono accordati ehanno deciso di lavorare a strettocontatto per garantire che i nuovi lottiche saranno esportati a Hong Kongsaranno conformi alle norme che tu-telano la sicurezza alimentare dei pro-d o tt i .

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Page 14: Il Risicoltore (maggio 2016)

LO STATO DEL RISO14 MAGGIO 2 016

IMPORT & EXPORT UECERTIFICATI RILASCIATI AL 19/4/2016

(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

Regno Unito 178.491

Francia 133.189

Paesi Bassi 90.779

Germania 62.174

Polonia 60.675

Italia 58.905

Spagna 43.958

Belgio 37.280

Portogallo 33.201

Rep. Ceca 23.141

Svezia 20.789

Altri Ue 60.558

TOTALE 803.140

Rotture di riso 214.291

Italia 75.271

Spagna 19.013

Grecia 18.838

Portogallo 11.780

Bulgaria 5.439

Regno Unito 4.331

Francia 3.654

Romania 1.499

Polonia 1.042

Rep. Ceca 994

Paesi bassi 954

Altri Ue 3.038

TOTALE 145.853

- -

Paesi Import Paesi Export

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

A metà aprile le venditedei produttori avevano fattosegnare un volume setti-manale di quasi 37.000 ton-nellate di risone, il dato piùelevato degli ultimi tre mesiche sembrava annunciareu n’accelerazione del mer-cato; invece, dopo una set-timana, tutto è ritornato nel-la norma.

Il ritmo delle transazionidell’ultimo mese è risultatoin linea con le 25.000 ton-nellate settimanali registra-te nel mese precedente,portando il dato comples-sivo della campagna inprossimità del milione ditonnellate, con un colloca-mento del 66% della di-sponibilit à.

Per quanto riguarda lequotazioni dei risoni il pe-riodo in esame è stato ca-ratterizzato da un aumentogeneralizzato per Carnaroli,Arborio e Selenio, e da cali,più o meno importanti, perquasi tutte le altre tipolo-gie.

Relativamente agli scam-bi commerciali per il nostroPaese r isultano quasi59.000 tonnellate, base la-vorato, di importazioni co-perte dai titoli rilasciati dalMinistero dello SviluppoEconomico, alle quali vannoaggiunte circa 40.000 ton-nellate di risone, quasi tutteprovenienti dalla Guyana,sdoganate in Italia nel pri-mo semestre di campagna.Convertendo le importazio-ni di risone a riso lavorato, siottiene un import totale,base lavorato, di poco in-feriore alle 81.000 tonnel-late, con un incremento pa-ri a 43.000 tonnellate(+114%) rispetto alla scorsacampagna.

Considerato che nel se-condo semestre della scor-sa campagna si sono ve-rificate rilevanti importazio-ni di risone, è plausibile chenel prosieguo della cam-pagna non vi sarà un’ul-te r io re acce le raz ionedell’import in Italia.

Sul fronte dell’export ri-sulta un volume comples-sivo per circa 75.000 ton-nellate, base lavorato, incalo di quasi 13.000 ton-nellate rispetto ad un annofa .

Unione europeaLe importazioni comuni-

tarie si attestano a 803.000tonnellate, base lavorato,con un incremento del 13%per il riso lavorato ed unaumento del 16% per il risosemigreggio.

Per quanto riguarda leimportazioni di riso lavorato

dai PMA si registra un mo-desto miglioramento ri-spetto ad una mese fa. In-

fatti, l’incremento rispettoal dato della campagna pre-cedente si è ridotto da

55.000 a 49.500 tonnellate.Ciò dipende non tanto daun rallentamento dei flussiattuali, quanto dal fatto chele importazioni della scorsacampagna si erano inten-sificate da marzo ad agosto2 015 .

Dall’inizio della campa-gna fino al 31 marzo 2016 leimportazioni di riso lavoratodai PMA hanno interessatopiù di 217.000 tonnellate afronte delle circa 168.000 diun anno fa.

Sul lato dell’export si re-gistra un volume di circa146.000 tonnellate, base la-vorato, con un calo di25.000 tonnellate (-15%) ri-spetto allo scorso anno.

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 19/4/2016Gruppi

varietaliDisponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

TOTALE TONDO 405.993 287.425 70,80% 118.568Lido-Alpe 8.639 6.527 75,55% 2.112Padano-Argo 4.931 2.292 46,48% 2.639Vialone nano 28.389 16.836 59,30% 11.553Varie Medio 6.300 4.344 68,95% 1.956TOTALE MEDIO 48.259 29.999 62,16% 18.260Loto-Ariete 318.394 200.349 62,92% 118.045S. Andrea 68.115 32.627 47,90% 35.488Roma 63.071 40.089 63,56% 22.982Baldo 88.105 42.500 48,24% 45.605Arborio-Volano 96.466 75.082 77,83% 21.384Carnaroli 79.746 59.532 74,65% 20.214Varie Lungo A 79.377 42.790 53,91% 36.587TOTALE LUNGO A 793.274 492.969 62,14% 300.305TOTALE LUNGO B 262.382 183.059 69,77% 79.323TOTALE GENERALE 1.509.908 993.452 65,80% 516.456

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

CAMPAGNE PRECEDENTI

Tondo 372.944 299.883 80,41%

Medio 31.804 24.386 76,68%

Lungo A 621.394 478.299 76,97%

Lungo B 424.237 323.807 76,33%

TOTALE 1.450.379 1.126.375 77,66%

2014/2015 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 395.435 265.557 67,16%

Medio 26.797 21.134 78,87%

Lungo A 556.655 432.297 77,66%

Lungo B 493.847 302.489 61,25%

TOTALE 1.472.734 1.021.477 69,36%

2013/2014 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Tondo 394.346 269.112 68,24%

Medio 42.644 28.312 66,39%

Lungo A 778.241 494.466 63,54%

Lungo B 437.874 313.120 71,51%

TOTALE 1.653.105 1.105.010 66,84%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

IL BILANCIO A metà aprile balzo dei volumi, poi tutto è tornato nella norma

Vendite, falsa ripresaQuotazioni dei risoni, aumento per Carnaroli, Arborio e Selenio

Page 15: Il Risicoltore (maggio 2016)

LO STATO DEL RISO MAGGIO 2016 15

Balilla (originario) 315 335 315 335 310 330

Selenio 365 405 385 425 390 430

Lido-Flipper e sim. 255 280 255 280 250 275

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 445 475 430 460 420 450

S. Andrea 290 320 280 310 280 310

Loto e Nembo 270 310 270 310 270 310

Dardo-Luna CL e sim. 245 280 240 275 235 270

Augusto 280 310 280 310 290 320

Roma 340 370 340 370 340 370

Baldo 280 320 280 320 275 315

Arborio-Volano 700 730 735 765 735 765

Carnaroli 670 700 670 700 690 720

Thai.-Gladio e sim. 290 300 290 300 290 300

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

BORSA DI NOVARA

Balilla-Centauro 310 340 310 340 310 340 310 340

Selenio 345 395 345 395 355 405 370 420

Lido-Flipper 255 280 255 280 255 280 245 270

Loto 285 325 285 325 285 325 275 315

Augusto 295 325 295 325 295 325 285 315

Dardo, Luna CL e similari 260 285 260 285 255 280 245 270

S. Andrea 300 330 290 320 290 320 290 320

Baldo 275 305 280 320 280 320 280 320

Roma 345 385 330 370 330 370 330 370

Arborio-Volano 660 700 690 730 710 750 730 770

Carnaroli 660 690 660 690 660 690 670 700

Thaibonnet-Gladio e sim. 280 300 280 300 280 300 280 300

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

21/3/2016Min Max

4/4/2016Min Max

11/4/2016Min Max

18/4/2016Min MaxRisoni

BORSA DI VERCELLI

Balilla, Centauro e similari 328 340 328 340 328 340 328 340Sole CL 312 330 317 335 317 335 302 320Selenio e similari 358 400 363 405 363 405 383 425Tipo Ribe 262 280 262 280 262 280 252 270Loto e similari 310 338 (*) 310 338 (*) 310 338 (*) 300 328Augusto 330 338 330 338 330 338 330 338S. Andrea e similari 303 338 303 338 303 338 283 318Roma e similari 352 400 (**) 352 400 (**) 352 400 (**) 322 370Baldo e similari 275 320 275 320 275 320 275 320Arborio-Volano 690 730 710 750 710 750 730 770Carnaroli e similari 660 700 670 710 670 710 680 720Thaibonnet e similari 275 295 282 302 282 302 282 302

*Prezzo massimo riferito alla varietà Loto; **Prezzo massimo riferito alla varietà Roma

29/3/2016Min Max

5/4/2016Min Max

12/4/2016Min Max

19/4/2016Min MaxRisoni

BORSA DI PAVIARisoni 30/3/2016

Min Max6/4/2016Min Max

13/4/2016Min Max

20/4/2016Min Max

BORSA DI MORTARARisoni 1/4/2016

Min Max8/4/2016Min Max

15/4/2016Min Max

22/4/2016Min Max

Balilla 315 340 315 340 315 340 315 340

Selenio 355 405 355 405 380 430 380 430

Flipper-Alpe-Lido 265 290 265 290 265 290 265 290

Vialone Nano 450 470 430 450 430 450 430 450

S. Andrea 300 330 300 330 290 320 290 320

Loto 310 335 310 335 300 325 300 325

Dardo-Luna CL e sim. 260 285 260 285 250 275 250 275

Augusto 305 335 305 335 305 335 305 335

Roma 350 370 350 370 350 370 350 370

Baldo 290 330 290 330 280 320 280 320

Arborio-Volano 720 750 740 770 740 770 740 770

Carnaroli 660 690 680 710 680 710 680 710

Thaibonnet 280 300 280 300 280 300 280 300

Altre indica 280 300 280 300 280 300 280 300

BORSA DI MILANOLavorati 29/3/2016

Min Max5/4/2016Min Max

12/4/2016Min Max

19/4/2016Min Max

Arborio-Volano 1520 1570 1580 1630 1580 1630 1580 1630

Roma 940 990 940 990 940 990 940 990

Baldo 860 910 860 910 860 910 850 900

Ribe/Loto e sim. 680 710 680 710 680 710 670 700

S. Andrea 885 935 885 935 885 935 850 900

Thaibonnet e sim. 645 685 645 685 645 685 640 680

Vialone Nano 1210 1260 1170 1220 1170 1220 1170 1220

Padano-Argo 890 940 890 940 890 940 890 940

Lido e similari 670 700 670 700 670 700 670 700

Originario comune 735 765 735 765 735 765 735 765

Carnaroli 1520 1600 1520 1600 1520 1600 1540 1620

Parboiled Ribe 780 810 780 810 780 810 770 800

Parboiled Thaib. 745 785 745 785 745 785 740 780

Parboiled Baldo 980 1010 980 1010 980 1010 970 1000

La C

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Questo numero è stato chiuso in tipografia il 3 Maggio 2016.Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Te l e fo n o Te c n i c o Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo N ova r a

320 43 25 359 Paola Castagna Pav i a

320 43 25 360 Massimo Zini Pav i a

320 43 25 361 Bruna Marcato Mort ara

320 43 25 362 Cesare Rocca Ve r c e l l i

320 43 25 363 Carlotta Caresana Ve r c e l l i

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Orist ano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni N ova r a

320 43 25 368 Franco Sciorati Pav i a

Sede Sede Centrale

Indirizzo Via San Vittore, 40Città 20123 MilanoTelefono 02 8855111Fax 02 861372E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,00Servizi Presidenza Direzione Generale Area mercati e Rapporti UE Amministrazione - Personale URP - CED

Sede Centro Ricerche sul Riso

Indirizzo Strada per Ceretto, 4Città 27030 Castello D’AgognaTelefono 0384 25601Fax 0384 98673E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30 13,30-17,30Servizi Biblioteca - Laboratori

Sede Centro Operativo

Servizi Emissioni certificati Dichiarazioe esp. Raccolta denunce e documenti

Telefono 0161 257031Fax 02 30131188E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30

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Indirizzo Via Leoncavallo, 1Città 44021 CodigoroTelefono 0533 713092Fax 0533 713405E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Sezione di Novara

Indirizzo Via Ravizza, 10Città 28100 NovaraTelefono 0321 629895Fax 0321 612103E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

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Indirizzo P.zza Zumaglini, 14Città 13100 VercelliTelefono 0161 257031Fax 0161 213209E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

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Indirizzo Via Nazario Sauro, 9Città 37063 Isola della ScalaTelefono 045 6630486Fax 045 6639833E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 14,00-16,30Servizi Assistenza tecnica - Uff.Buoni

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Indirizzo Strada per Ceretto 4Città 27030 Castello d’AgognaTelefono 0384 90801 - 0384 2560204Fax 0384 294084 - 02 30132944E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,15-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Sede Servizio rese c/o Sala ContrattazioneIndirizzo Piazza Trieste 3Città 27036 MortaraTelefono 0384 98672E-mail [email protected] Venerdì 8,30-12,30Servizi Rese alla lavorazione

Sede Ufficio di Oristano

Indirizzo Via Enrico Mattei, 92Città 09170 OristanoTelefono 0783 78641Fax 0783 72557E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30 13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni

Page 16: Il Risicoltore (maggio 2016)

16 MAGGIO 2 016