Il Risicoltore (Settembre 2014)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 8 Settembre 2014 AVVISO PER I RISICOLTORI che non hanno inviato la comunicazione di fine vendita e per le Associazioni di produttori Questo numero contiene il modello per la denuncia delle rimanenze di risone al 31 agosto Sul foglio contenente il vostro indirizzo troverete il modello di denuncia da presentare a norma della legge Istitutiva dell’Ente Nazionale Risi e ai sensi dell’art. 1 del Reg. to Ce n.1709/2003. Sul modello dovranno essere dichiarate le quantità di risone che, vendute o non vendute, alla mezzanotte del 31 Agosto 2014 risultano fisicamente giacenti a magazzino. Per una corretta compilazione dovranno essere indicate le varietà con i quintali giacenti e la corrispondente resa a grani interi. Per l’invio potete utilizzare le seguenti modalità: • compilazione via internet attraverso lo sportello virtuale • consegna o spedizione a una delle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Risi • trasmissione via fax al Centro Operativo di Vercelli al numero 02 30131188 • invio, tramite posta elettronica, a [email protected] • invio, tramite posta elettronica certificata, a [email protected] La denuncia deve essere inviata anche se non vi sono giacenze da dichiarare. La denuncia deve essere comunicata all’Ente Nazionale Risi entro il 30 settembre. Non verranno inviate ulteriori comunicazioni postali . Paolo Carrà Anche quest'anno l'andamento climatico sta determinando un ri- tardo generalizzato di quindici giorni circa dell'epoca della raccolta. I dati di superficie vedono un incremento di circa 3.500 ettari rispetto allo scorso anno, un visibile calo del- l'indica e un aumento dei lunghi A da parboiled. Rimando al servizio all’interno e al sito di Ente Risi per un'analisi più precisa dei dati. Per quanto riguarda la produzione, dalle prime valutazioni dei tecnici delle sezioni, emerge che a se- conda del periodo di semina, le basse temperature e lo sviluppo del brusone potranno aver effetti più o meno marcati sulla resa a ettaro. Sui difetti, punto interrogativo. Penso che questa campagna, se gestita in modo in- telligente dalla filiera, non riserverà sgradite sorprese. Certo avremo le solite incognite quale le importazioni, l'andamento del dollaro, ma con queste dovremo im- parare a convivere nel futuro e non possiamo con- siderarle quali giustificazioni della crisi del nostro settore. Le crisi si combattono con il coraggio di cambiare e modernizzarsi, con l'intravedere nuove opportunità, nel- l'abbandonare la mentalità individualista e speculativa, nel saper percorrere strade nuove, nel saper guardare avanti evitando le solite posizioni di retroguardia, nel non massificare la produzione risicola italiana ma saperla connotare con un unico marchio nazionale da pro- muovere. E soprattutto studiare con serietà i problemi individuandone le cause, al fine di confrontarsi per analizzare le possibili soluzioni senza scendere in sterili polemiche. Come sarà la stagione? Incrociamo le dita LA PRATICA Si punta a ripristinare i normali dazi della tariffa doganale comune per il riso importato dalla Cambogia Pma, presentata la richiesta di salvaguardia Tutta la filiera risicola è coesa, ma i tempi saranno lunghi e la strada è comunque in salita Enrico Losi In data 16 luglio 2014 il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato alla Commissione europea la richiesta di adozione del- la misura di salvaguardia che comporterebbe il ri- pristino dei normali dazi della tariffa doganale co- mune per il riso importato dalla Cambogia che, a par- tire dal 1° settembre 2009, ha potuto beneficiare del- l’esenzione totale dai dazi, in quanto appartenente al- la lista dei Paesi Meno Avanzati. Prima di addentrarci ne- gli aspetti procedurali pre- visti dalla regolamentazio- ne vigente, è bene pre- cisare che il dossier a cor- redo della richiesta è stato elaborato con il contributo determinante dell’Ente Ri- si, in qualità di organo tec- nico a supporto dell’attività del Ministero delle Poli- tiche Agricole Alimentari e Forestali, ed è stato va- lutato e approvato dai Mi- nisteri competenti, dall’Airi e dalle organizzazioni dei produttori agricoli. La relazione della Corte dei conti Ue Prima di spiegare come si procederà all’analisi del- la richiesta italiana, è op- portuno sottolineare che la Corte dei Conti dell’Unio- ne europea ha presentato una Relazione speciale re- lativa ai regimi di scambi preferenziali (RSP), tra i quali figura anche il regime speciale a favore dei PMA, sottolineando, tra le altre cose, che la Commissione non ha valutato in modo adeguato tutti gli effetti economici degli RSP e che ci sono debolezze nei con- trolli doganali (per i dettagli si veda il box a pag. 3). L’iter che verrà seguito Va detto, comunque, fin da subito, che il ripristino dei dazi non è affatto scon- tato e che ci potrebbe vo- lere anche un anno per ottenerlo. Tutto dipende dalla Commissione euro- pea che deve valutare se accettare o meno la ri- chiesta presentata dall’I- talia e, in caso di esito positivo, procedere con l’inchiesta che sarà deter- minante per la decisione finale. La Commissione euro- pea dispone di un mese di tempo per valutare se la richiesta contiene elemen- ti sufficienti per aprire un’inchiesta. Considerata la comples- sità della materia e l’av- vicendamento dei vertici delle istituzioni dell’Unio- ne, i servizi della Com- missione europea hanno informato le autorità ita- liane di aver bisogno di ulteriori informazioni per effettuare un corretto esa- me della richiesta; pertan- to, i tempi di valutazione sono stati congelati in at- tesa delle informazioni supplementari che sono state immediatamente elaborate dall’Ente Risi e trasmesse alla filiera, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Fore- stali e al Ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso del mese di settembre i Ministeri com- petenti, l’Airi, le organiz- zazioni dei produttori agri- coli e l’Ente Risi si in- contreranno per integrare Superficie a riso, +3.500 ha Tornano positivi i nu- meri delle denunce dei risicoltori sulle superfici destinate al riso. Dopo tre anni caratterizzati da una riduzione progressi- va, il 2014 segna un’im- portante inversione di tendenza: secondo oltre il 90% dei risicoltori si registra un aumento che supera i 3.500 ettari. Tra le varietà, la concorrenza dei Pma ha colpito il com- parto del riso tipo indica dove si prevede un calo di 15.500 ettari, mentre la buona remuneratività di medi e lunghi japonica porterà a un loro incre- mento di 22.400 ettari. A pag. 6 CONTINUA A PAG. 2 SOSTENIAMO L’AGRICOLTURA METTIAMO A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE AGRICOLE UN TEAM DI SPECIALISTI DEDICATI. PER AIUTARLE A CRESCERE. Sei interessato? Scrivici: [email protected]

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Anno LVII n. 8 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 8 Settembre 2014

AVVISO PER I RISICOLTORIche non hanno inviato la comunicazione di fine

vendita e per le Associazioni di produttoriQuesto numero contiene il modello per la denuncia

delle rimanenze di risone al 31 agosto

Sul foglio contenente il vostro indirizzo troverete il modello di denuncia dapresentare a norma della legge Istitutiva dell’Ente Nazionale Risi e ai sensi dell’art. 1del Reg. to Ce n.1709/2003. Sul modello dovranno essere dichiarate le quantità dirisone che, vendute o non vendute, alla mezzanotte del 31 Agosto 2014 risultanofisicamente giacenti a magazzino. Per una corretta compilazione dovranno essereindicate le varietà con i quintali giacenti e la corrispondente resa a grani interi.

Per l’invio potete utilizzare le seguenti modalità:• compilazione via internet attraverso lo sportello virtuale• consegna o spedizione a una delle Sezioni Provinciali dell’Ente Nazionale Risi• trasmissione via fax al Centro Operativo di Vercelli al numero 02 30131188• invio, tramite posta elettronica, a [email protected]• invio, tramite posta elettronica certificata, a [email protected] denuncia deve essere inviata anche se non vi sono giacenze da dichiarare. La

denuncia deve essere comunicata all’Ente Nazionale Risi entro il 30 settembre.

Non verranno inviate ulterioricomunicazioni postali

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Paolo Carrà

Anche quest'anno l'andamentoclimatico sta determinando un ri-tardo generalizzato di quindici giornicirca dell'epoca della raccolta. I datidi superficie vedono un incrementodi circa 3.500 ettari rispetto alloscorso anno, un visibile calo del-l'indica e un aumento dei lunghi Ada parboiled. Rimando al servizio

all’interno e al sito di Ente Risi per un'analisi più precisadei dati. Per quanto riguarda la produzione, dalle primevalutazioni dei tecnici delle sezioni, emerge che a se-conda del periodo di semina, le basse temperature e losviluppo del brusone potranno aver effetti più o menomarcati sulla resaaettaro.Sui difetti, punto interrogativo.Penso che questa campagna, se gestita in modo in-telligente dalla filiera, non riserverà sgradite sorprese.Certo avremo le solite incognite quale le importazioni,l'andamento del dollaro, ma con queste dovremo im-parare a convivere nel futuro e non possiamo con-siderarlequali giustificazioni della crisi del nostro settore.Le crisi si combattono con il coraggio di cambiare emodernizzarsi, con l'intravedere nuove opportunità, nel-l'abbandonare la mentalità individualista e speculativa,nel saper percorrere strade nuove, nel saper guardareavanti evitando le solite posizioni di retroguardia, nel nonmassificare la produzione risicola italiana ma saperlaconnotare con un unico marchio nazionale da pro-muovere. E soprattutto studiare con serietà i problemiindividuandone le cause, al fine di confrontarsi peranalizzare le possibili soluzioni senza scendere in sterilipolemiche.

Come sarà la stagione?Incrociamo le dita

LA PRATICA Si punta a ripristinare i normali dazi della tariffa doganale comune per il riso importato dalla Cambogia

Pma, presentata la richiesta di salvaguardiaTutta la filiera risicola è coesa, ma i tempi saranno lunghi e la strada è comunque in salita

Enrico Losi

In data 16 luglio 2014 ilMinistero dello SviluppoEconomico ha presentatoalla Commissione europeala richiesta di adozione del-la misura di salvaguardiache comporterebbe il ri-pristino dei normali dazidella tariffa doganale co-mune per il riso importatodalla Cambogia che, a par-tire dal 1° settembre 2009,ha potuto beneficiare del-l’esenzione totale dai dazi,in quanto appartenente al-la lista dei Paesi MenoAvanzati.

Prima di addentrarci ne-gli aspetti procedurali pre-visti dalla regolamentazio-ne vigente, è bene pre-cisare che il dossier a cor-redo della richiesta è statoelaborato con il contributodeterminante dell’Ente Ri-si, in qualità di organo tec-nico a supporto dell’attivitàdel Ministero delle Poli-

tiche Agricole Alimentari eForestali, ed è stato va-lutato e approvato dai Mi-nisteri competenti, dall’Airie dalle organizzazioni deiproduttori agricoli.

La relazione della Cortedei conti Ue

Prima di spiegare comesi procederà all’analisi del-la richiesta italiana, è op-portuno sottolineare che laCorte dei Conti dell’Unio-ne europea ha presentatouna Relazione speciale re-lativa ai regimi di scambi

preferenziali (RSP), tra iquali figura anche il regimespeciale a favore dei PMA,sottolineando, tra le altrecose, che la Commissionenon ha valutato in modoadeguato tutti gli effettieconomici degli RSP e checi sono debolezze nei con-trolli doganali (per i dettaglisi veda il box a pag. 3).

L’iter che verrà seguitoVa detto, comunque, fin

da subito, che il ripristinodei dazi non è affatto scon-tato e che ci potrebbe vo-

lere anche un anno perottenerlo. Tutto dipendedalla Commissione euro-pea che deve valutare seaccettare o meno la ri-chiesta presentata dall’I-talia e, in caso di esitopositivo, procedere conl’inchiesta che sarà deter-minante per la decisionefinale.

La Commissione euro-pea dispone di un mese ditempo per valutare se larichiesta contiene elemen-ti sufficienti per aprireun’inchiesta.

Considerata la comples-sità della materia e l’av-vicendamento dei verticidelle istituzioni dell’Unio-ne, i servizi della Com-missione europea hannoinformato le autorità ita-liane di aver bisogno diulteriori informazioni pereffettuare un corretto esa-me della richiesta; pertan-to, i tempi di valutazionesono stati congelati in at-tesa delle informazionisupplementari che sonostate immediatamenteelaborate dall’Ente Risi etrasmesse alla filiera, alMinistero delle PoliticheAgricole Alimentari Fore-stali e al Ministero delloSviluppo Economico.

Nel corso del mese disettembre i Ministeri com-petenti, l’Airi, le organiz-zazioni dei produttori agri-coli e l’Ente Risi si in-contreranno per integrare

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Superficie a riso, +3.500 haTornano positivi i nu-

meri delle denunce deirisicoltori sulle superficidestinate al riso. Dopotre anni caratterizzati dauna riduzione progressi-va, il 2014 segna un’im-portante inversione ditendenza: secondo oltreil 90% dei risicoltori siregistra un aumento che

supera i 3.500 ettari. Trale varietà, la concorrenzadei Pma ha colpito il com-parto del riso tipo indicadove si prevede un calo di15.500 ettari, mentre labuona remuneratività dimedi e lunghi japonicaporterà a un loro incre-mento di 22.400 ettari.

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PRIMO PIANO2 SETTEMBRE 2014

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L’import ha superato le 250.000 tIn base all’ultimo aggiorna-

mento pubblicato dalla Commis-sione europea, che prende inesame il periodo settembre2013 - luglio 2014, le impor-tazioni dell’Unione europea diriso lavorato dai Paesi MenoAvanzati (PMA) si attestano a254.436 tonnellate, in aumentodi 85.604 tonnellate (+51%) ri-spetto allo stesso periodo dellascorsa campagna (168.832 ton-nellate). Le importazioni di risolavorato proveniente dai PMArappresentano il 50% dell’im-port totale dell’Ue di riso la-

vorato tal quale.A fine campagna il volume

potrebbe, di conseguenza, at-testarsi a circa 280.000 tonnel-late, 90.000 tonnellate in piùrispetto alle 190.000 tonnellaterilevate nella scorsa campagna(+47%).

In Italia risultano importazionidi riso lavorato dai PMA per11.712 tonnellate che rappresen-tano l’1,3% della disponibilità diprodotto italiano vendibile nellacampagna 2013/2014 e il 40%del totale dell’import italiano diriso lavorato.

254.436

168.832

020.00040.00060.00080.000

100.000120.000140.000160.000180.000200.000220.000240.000260.000

Set 2013 - Lug 2014 Set 2012 - Lug 2013

Import Ue di riso lavorato dai PMA(dati in tonnellate)

LA PROTESTA Manifestazioni lungo tutta la Penisola, da Milano a Torino, da Novara fino a Roma

Coltivatori inpiazzacontro iPaesiMenoAvanzatiLa risposta del ministro Maurizio Martina: «Quella dei risicoltori italiani è una battaglia giusta»

L’esasperazione dei risi-coltori è sfociata in ma-nifestazioni di piazza. Il me-se di luglio ha visto pro-testare migliaia di operatoridel settore risicolo in di-verse città d’Italia, da Mi-lano a Torino, da Novara finoa Roma, sotto palazzo Lom-bardia o sulle rive del CanalGrande a palazzo Balbi aVenezia.

Le manifestazioni non sisono svolte in maniera uni-taria, in quanto Coldiretti siè mossa per conto proprio,ma senza dubbio sono sta-te un segnale forte, tantoche ha visto le reazioni diistituzioni e politici dei varifronti. Da parte di tutti, in-fatti, sono partite rivendi-cazioni simili e che nasconoda una realtà che tocca tutti:le importazioni di riso a da-

zio zero dai Paesi MenoAvanzati (PMA), Cambogiae Myanmar in testa, stanno

mettendo in ginocchio larisicoltura nostrana.

Per tutti, riportiamo la

reazione decisa del dica-stero delle politiche agri-cole alimentari e forestali ai

risicoltori che chiedevano diessere ascoltati e aiutati.«Quella dei risicoltori ita-

liani è una battaglia giustache noi stiamo conducendodamesi - ha detto il ministroMaurizio Martina - da quan-do, primi in Europa, abbia-mo posto anche formal-mente la questione allaCommissione europea. Perben due volte negli ultimimesi siamo stati artefici diun confronto che ha portatoanche alla presentazione diun testo condiviso con altriPaesi membri e in parti-colare con Spagna e Greciaper coordinare un’azionecongiunta di sensibilizzazio-ne a livello europeo perl’adozione di opportune mi-sure di contrasto. Abbiamointenzione di sensibilizzareal massimo la Commissio-ne su questa vicenda cherichiede in tempi brevi unriscontro rapido ed efficaceper salvaguardare il setto-re».

LA PROTESTA NELLE PIAZZE ITALIANEDiverse le manifestazioni svoltesi a luglio in difesa della risicoltura italiana. A destra, davanti alla Borsa diNovara e, sopra, a Torino, dove i risicoltori hanno incontrato a Piazza Castello il presidente della RegionePiemonte, Sergio Chiamparino

I DATI L’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Borsa Merci Telematica Italiana

Crollano i prezzi all’ingrosso dei risoni lunghi BProtesta giustificata

quella dei risicoltori ita-liani? Sicuramente sì: e idati forniti mensilmentedall’Ente Nazionale Risisulle importazioni di risodalla Cambogia, in cresci-ta esponenziale, sono lì atestimoniarlo.

A ulteriore riprova, eccol’analisi sui risoni condottadall’Ufficio Studi della Bor-sa Merci Telematica Ita-liana, compiuta sia suiprezzi rilevati presso leprincipali borse merci ri-sicole sia sulle quotazioniderivanti dai contratti con-clusi nel mercato telema-tico: il risultato è un crollodei prezzi all’ingrosso deirisoni lunghi B. Il prezzodel risone Thaibonnet èsceso sui 217 euro a ton-nellata, circa un terzo inmeno rispetto allo scorsoanno e ai minimi da mag-gio 2010. Identica situa-zione nel comparto del ri-so lavorato, dove nell’arcodi dodici mesi, il prezzodella varietà Thaibonnet, è

sceso sui 453 euro a ton-nellata rispetto ai 642 euroa tonnellata solo di unanno fa.

Una dinamica che è di-pesa dal forte aumento

degli arrivi di prodotto daiPaesi EBA: i dati dispo-nibili sull’attuale campa-gna, riferiti al periodo com-preso tra ottobre 2013 eaprile 2014, mostrano che

le importazioni italiane diriso lavorato provenientida Cambogia e Birmania sisono quasi quadruplicate(+276%) rispetto all’annoprecedente.

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LE STIME Per Confai, un calo dei redditi del 20% per le imprese del settore riso

Colpiti pure gli agromeccaniciA pagare la crisi della risicoltura

saranno anche i produttori di macchineagricole. Lo ha detto il presidente diConfai, Leonardo Bolis: «La crisi dellarisicoltura nazionale pesa anche sulleimprese agromeccaniche, che neglianni hanno investito risorse ingenti inmezzi, macchine da raccolta e tec-nologie per la coltura del riso. Mac-chine che rischiano di diventare ferrovecchio, senza terminare la fase diammortamento e con lo spettro di nontornare più utili per l’abbandono del-l’indirizzo risiero da parte delle impresedel Nord».

Per questo ha appoggiato in mododeciso la richiesta dell’applicazione

della clausola di salvaguardia in sedecomunitaria.

«In questa fase in cui le importazionia dazio zero del riso dal Sud Estasiatico sono aumentate del 754% inpochi mesi – ha continua il presidentedi Confai – dobbiamo rinsaldare le fila eritrovare quell’unità che il mondo agri-colo, purtroppo, da tempo fatica adesprimere».

Secondo le stime di Confai, i redditidelle imprese di meccanizzazione agri-cola che operano nel mondo del risopotrebbero subire un calo nel 2014intorno al 20%. Con le prospettive,però, di subire un contraccolpo piùpesante con la campagna successiva.

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il dossier che il Ministero dello Sviluppo Economicoinvierà a Bruxelles a corredo della richiesta diadozione della misura di salvaguardia.

Presumibilmente nel mese di ottobre, la Com-missione europea deciderà se accettare o meno larichiesta; in caso di esito positivo, la Commissionepubblicherà un avviso nella Gazzetta Ufficiale del-l’Unione europea con la quale aprirà l’inchiesta.Quindi, la Commissione potrà prendersi fino a unanno di tempo per valutare se esistono gli estremiper il ripristino dei dazi sulle importazioni del risocambogiano.

Il motivo di un lasso di tempo così importanterisiede nel fatto che la Commissione dovrà rac-cogliere ulteriori informazioni, valutare eventualiosservazioni presentate dai soggetti interessati -compresi gli importatori dell’Unione europea chebeneficiano dell’esenzione dai dazi - e procedere avisite ispettive per verificare la consistenza dellarichiesta.

Sia le autorità cambogiane sia i soggetti in-teressati che hanno presentato osservazioni po-tranno consultare il fascicolo composto da tutte leinformazioni raccolte dalla Commissione europea,nonché chiedere di essere ascoltati dalla Com-missione.

Terminata quest’articolata fase di inchiesta, l’e-ventuale decisione della Commissione di ripristinarei dazi potrà avere efficacia per un massimo di treanni, a meno che non sia prorogata in circostanzedebitamente giustificate, e comunque potrà essereoggetto di riesame in qualsiasi momento.

In definitiva, la strada è lunga e pure in salita, maè un percorso obbligato se vogliamo dare un futuroalla risicoltura italiana e comunitaria.

SEGUE DA PAG. 1

Page 3: Il Risicoltore (Settembre 2014)

PRIMO PIANO SETTEMBRE 2014 3

Dopo i risicoltori in piaz-za, a muoversi è stato tuttoil mondo politico. La richie-sta dell’applicazione dellaclausola di salvaguardia alParlamento europeo in di-fesa del nostro riso ha vistoil sostegno di onorevoli esenatori dei vari fronti

La risoluzione dellaCommissione Agricoltura

Lo scorso 23 luglio laCommissioneAgricoltura diMontecitorio ha approvatoall’unanimità la risoluzione,a prima firma del deputatodelMovimento 5 Stelle Giu-seppe L’Abbate, che imponeal Governo diversi impegni:a intervenire in tempi rapidiin sede europea affinché siaattivata la clausola di sal-vaguardia, a far rendere im-mediatamen-te applicabilela normativasull’etichetta-tura di originedei prodottiagroalimenta-ri, a potenzia-re l’attività div ig i l anza eprevenzionedelle pratiche commercialiscorrette rendendo pubblicii dati dei traffici illeciti ac-certati nonché, infine, a va-lutare eventuali iniziativeper rendere più efficace l’at-tività dell’Ente Risi così dapromuovere la crescita e lacompetitività dell’agricoltu-ra risicola italiana.

Durante la discussione,alla Camera ci sono statidiversi interventi a soste-gno della risoluzione, dal pd

NicodemoOliverio a FrancoBordo (Sel), da MonicaFaenzi (Pdl) al leghista Ro-berto Caon. Da sottolinea-re, in particolare, l’interven-to dell’onorevole Paolo Co-va (Pd) che ha espresso ildesiderio di una «riflessio-ne più approfondita sui realiproblemi della risicolturaitaliana».

Una risoluzione simile èstata presentata poi il 6agosto anche a Palazzo Ma-

dama, primafirmataria lasenatrice pdMaria TeresaBertuzzi, do-ve si chiedevaal Governo di«proseguirenell'impegnop r e s s o l aCommissio-

ne europea e le competentisedi comunitarie per giun-gere alla concreta attivazio-ne della clausola di salva-guardia».

Altre interrogazioniDiversi altri parlamentari

hanno rivolto interrogazionio atti volti a tutelare il riso,ad esempio il novareseGaetano Nastri, esponentedel Popolo delle Libertà, o igià citati Oliverio (Pd) e

Caon (Ln). All’interrogazio-ne di quest’ultimo ha rispo-sto in Aula il sottosegretariodel Ministero delle PoliticheAgricole, Alimentari e Fo-restali Giuseppe Castiglio-ne, il quale ha assicuratol’impegno del Governo acoinvolgere le federazionieuropee di settore e gli altriStati membri produttori in-teressati nel sostenere lanecessità dell’applicazionedella clausola di salvaguar-dia.

Un’interrogazione è statapresentata anche alla Com-missione Agricoltura delParlamento europeo da par-te del leghista vercelleseGianlucaBuonanno, in cui si

sottolinea come stiano par-ticolarmente soffrendo leproduzioni piemontesi elombarde a causa «di im-portazioni di prodotto nonregolamentato, coltivatosenza adeguate tutele dellavoro e con l’utilizzo di pro-dotti chimici vietati da de-cenni nelle campagne ita-liane ed europee». Per que-sto Buonanno ha chiesto sela Commissione non ritiene«opportuno e ragionevoledover intervenire con mi-sure anti-dumping adegua-te e con una regolamen-tazione d’urgenza ad hocaffinché si tutelino le pro-duzioni locali nei confrontidelle incontrollate importa-

zioni asiatiche».

Le iniziative delle RegioniAnche a livello regionale il

tema è stato all’ordine delgiorno. In particolare GianniFava, assessore all’Agricol-tura di Regione Lombardia,ha scritto alcollega Fabri-zio Nardoni,coordinatoredel settore pri-m a r i o a l l aCon fe renzadelle Regioni,c h i e d e n d ol'inserimentodel «tema del-la tutela della produzionerisicola italiana all'ordine del

giorno della prossima Com-missione Politiche agrico-le», perché «il comparto ri-sicolo di tutte le regioni ita-liane è particolarmente dan-neggiato dalla concorrenzasleale del riso di importa-zione a dazio zero (dalla

Cambogia inpart icolare,ma in gene-rale di prove-nienza asiati-ca). L'interosettore dellaproduzione ri-sicola di Lom-bardia e Pie-monte è or-

mai a rischio sopravviven-za».

LE REAZIONI La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato all’unanimità una risoluzione sull’argomento

Si sonomobilitati anche i politiciInterrogazioni a Roma e a Bruxelles per sostenere la richiesta dell’applicazione della clausola di salvaguardia

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L’ABC DELLA FILIERA

Comesi classifica il riso?A cura dell’Area Mercati

La domanda del titolo puòsembrare strana; in realtà nonesiste una classificazione validaovunque nel mondo, che facciacapire immediatamente di qualetipo di prodotto si stia parlandoquando alla parola riso si associaun’indicazione relativa all’aspet-to e alla forma del granello (ton-do, lungo, fino, ecc.).

Per il riso italiano sono due iriferimenti: la normativa comu-nitaria e la legge sul commerciointerno del riso. Il regolamentodefinisce quattro tipologie digranello in base alla loro lun-ghezza e larghezza, perciò sitratta di una classificazione og-gettiva e ben definita (vedi an-

che articolo a pag. 4).La legge italiana, invece, in-

dividua quattro categorie a cuinon sono strettamente asso-ciate delle misure, anche senella pratica si tende, talvoltaerroneamente, a fare delle cor-relazioni tra la classificazione EUe quella italiana. Quasi 60 anni fail testo tuttora vigente ha co-dificato una terminologia in usogià nei primi anni del Nove-cento, e ancor oggi le varietàsono elencate in un decretoemanato ogni anno che attri-buisce ognuna di esse a uno deiquattro gruppi previsti. Nel de-creto ciascuna varietà è descrit-ta in base all’aspetto (cristallino,perlato), alla forma (arrotondata,allungata) e ad altre caratte-

ristiche del granello. La lunghez-za del granello resta comunqueil principale parametro, anche se

non l’unico, per la classifica-zione.

Nella tabella sono riportate le

due classificazioni che, si ri-badisce, non sono sovrappo-nibili.

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I richiami della Corte dei Conti alla Commissione Ue

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La nuova Commissione Agricolturadel Parlamento europeo

IL PRESIDENTECzeslaw Adam Siekierski

Recentemente, la Corte dei Contidell’Unione europea ha presentatouna Relazione speciale relativa ai re-gimi di scambi preferenziali (RSP), tra iquali figura anche il regime speciale afavore dei PMA nell’ambito del si-stema delle preferenze generalizzate,con l’obiettivo di “valutare se la Com-missione abbia valutato adeguata-mente gli effetti economici degli RSPe se i controlli al riguardo siano efficacinel garantire che le importazioni non

possanobeneficiare indebitamente diuna tariffa preferenziale, con una con-seguente perdita di entrate perl’UE.”

In particolare la Corte ha rilevatoche:

• La Commissione non ha valutatoin modo adeguato tutti gli effetti eco-nomici degli RSP;

• La valutazione intermedia sul si-stema delle preferenze generalizzatemostra che la politica non ha ancora

pienamente prodotto i benefici atte-si;

• Ci sono debolezze nei controllidoganali;

• Per quel che riguarda gli RSP cisonodebolezzenella vigilanzaoperatadalla Commissione sugli Statimembrie sui paesi beneficiari /partner;

• Le disposizioni giuridiche che re-golano gli RSP non contengono ga-ranzie sufficienti a tutela degli inte-ressi finanziari dell’UE.t

Il Governo si èimpegnato a coinvolgerele federazioni europee di

settore e gli altri Statimembri produttori

tFava ha scritto al

collega Fabrizio Nardoniper parlare di questo alla

prossima Conferenzadelle Regioni

E’ stata eletta la nuova Commissione Agri-coltura e Sviluppo rurale di Bruxelles: sul suotavolo passeranno importanti decisioni, primefra tutte quelle relative alla Pac. I suoi membri eruoli sono stati definiti lo scorso luglio, al-l'indomani dell'elezione del nuovo Parlamentoeuropeo. Tre i membri italiani che ne fannoparte: Nicola Caputo, Paolo De Castro (pre-sidente della Commissione nella precedentelegislatura), Herbert Dorfmann, Giulia Moi eMarco Zullo. Al vertice della Commissione

sono stati nominati il polacco Czeslaw AdamSiekierski, in qualità di presidente, e come suoivice il francese Eric Andreiu, la spagnola ClaraEugenia AguileraGarcia, la rumenaVioricaDan-cila e un altro polacco, Janusz Wojciechowski.

Ecco nomi e nazionalità degli altri membri:John Stuart Agnew (Regno Unito); RichardAshworth (Regno Unito); José Bové (Francia);Paul Brannen (Regno Unito); Daniel Buda (Ro-mania); Matt Carthy (Irlanda); Michel Dantin(Francia); Albert Dess (Germania); DianeDodds

(Regno Unito); Norbert Erdòs (Ungheria); Edo-uard Ferrand (Francia); Luke Ming Flanagan(Irlanda); Beata Barbara Gosiewska (Polonia);Martin Häusling (Germania); Anja Hazekamp(Paesi Bassi); Esther Herranz Garcìa (Spagna);Jan Huitema (Paesi Bassi); Peter Jahr (Ger-mania); Jaroslaw Kalinowski (Polonia); Elisa-beth Köstinger (Austria); Zbigniew KrzysztofKuzmiuk (Polonia); Philippe Loiseau (Francia);Mairead McGuinness (Irlanda); Nuno Melo(Portogallo); Ulrike Müller (Germania); JamesNicholson (Regno Unito); Maria Noichl (Ger-mania); Marit Paulsen (Svezia); Marijana Petir(Croazia); Constantin-LaurentiuRebega (Roma-nia); Jens Rohde (Danimarca); Bronis Ropé(Lituania); Jordi Sebastià (Spagna); Lidia SenraRodrìguez (Spagna); Marc Tarabella (Belgio).

Page 4: Il Risicoltore (Settembre 2014)

TECNICA4 SETTEMBRE 2014

SPECIALE ANALISI I principali esami effettuati presso il Laboratorio Chimico Merceologico di Castello d’Agogna

Classificazione del riso? Secondo biometriaEcco come viene determinata: in base alla lunghezza, alla larghezza e al loro rapporto

Tondo L = < 5,2 mm L/l < 2

Medio 5,2 mm < L = < 6.0 mm L/l < 3

Lungo A L > 6 mm 2 < L/l < 3

Lungo B L > 6 mm L/l = > 3

Classificazione Lunghezza Rapporto

lunghezza/larghezza

TAB. 1 – CLASSIFICAZIONE DEL RISO IN FUNZIONE

DELLE CARATTERISTICHE BIOMETRICHE

C. Simonelli* - M. Cormegna*

Inizia con questo nume-ro de “Il Risicoltore” unarassegna divulgativa delleprincipali analisi caratteriz-zanti il riso effettuate pres-so il Laboratorio ChimicoMerceologico.

Cominciamo parlandodelle biometrie del riso.

In cosa consiste?Con “determinazione

delle biometrie” si intendela determinazione dellalunghezza, larghezza e del-lo spessore del granello.

Perché si determina?La determinazione della

lunghezza e della larghezzaè di fondamentale impor-tanza per il riso in quantograzie a questi due para-metri e al loro rapporto(lunghezza/larghezza) neviene definita la classifi-cazione merceologica inbase al Reg. UE 1308/13 intondo, medio, lungo A elungo B (come schematiz-zato in Tabella 1).

Sia i parametri di lun-ghezza e lar-ghezza che lospessore so-n o p o i d ig rande im-portanza perla regolamen-tazione dei ri-si DOP e IGPcome previ-sto dai singolidisciplinari.

Come si determina?Il laboratorio ha scelto di

effettuare la determinazio-ne analitica seguendo lemodalità descritte nellaN o rma UN I EN I SO11746:2012 (ovvero unanormativa internazionale)che prevede l’analisi indoppio su 100 grani di ri-so.

Il metodo nasce come

norma italiana (UNI 11106)a seguito dell’attivtà delgruppo di lavoro “Riso” inambito UNI e grazie ai cir-cuiti interlaboratorio orga-nizzati da UNI ed ENR. Ilmetodo è stato, quindi,proposto e accettato in am-bito internazionale dopo

uno stud ioche ha coin-volto diversiPaesi in tuttoil mondo.

Una voltacontegg iat itramite con-tatore auto-matico, i 100grani vengo-

no analizzati tramite ana-lizzatore di immagini Win-SEEDLE per fornire i ri-sultati di lunghezza e lar-ghezza. Il sistema è dotatodi uno speciale scannerche acquisisce in contem-poranea l’immagine deigrani e ne determina, conapposito software, i dueparametri dimensionali for-nendone la media e il rap-porto. E’ poi possibileestrapolare, per eventuali

ulteriori indagini, i singolidati di lunghezza e larghez-za su ogni singolo chicco.

Lo spessore viene, in-vece, determinato tramitespessimetro seguendo

sempre il metodo normato(analisi in doppio su 100grani).

Alcuni risultatiConsiderando alcuni dati

biometrici (lunghezza e lar-ghezza) di varietà storiche,è possibile costruire ungrafico in cui le varietà so-no raggruppate per gruppidi appartenenza riportandoil rapporto L/l in funzionedella lunghezza dei grani(Grafico 1).

Ulteriori informazioniPer chi fosse interessato

ad approfondire l’argomen-to, suggeriamo le seguentiletture:

• UNI EN ISO 11746:

2012 “Riso – Determina-zione delle caratteristichebiometriche dei grani”

• Tinarelli A. (1999) “Ap-punti di Merceologia – IlRiso nelle sue caratteristi-che e Qualità”. Ed. Savio-lo.

• AA.VV. (2008) “Il Riso”.Collana Coltura & Cultura,Bayer CropScience. Ed.Script, Bologna.

*Ente Nazionale Risi -Laboratorio Chimico

Merceologico (CentroRicerche sul Riso)

tIl laboratorio effettua la

determinazione analiticaseguendo le modalitàdella Norma UNI EN

ISO 11746:2012

Varietà riportate: Ton-di: Castelmochi (CAS),Balilla (BL), Selenio(SE), Elio (E), Marte(MA), Perla (PE), Am-bra (AM); Medi: Cripto(CR), Argo (AR), Nuo-vo Maratelli (NM), Pa-dano (PA), Flipper (FL),Lido (LI), Sara (SA);Lunghi A: Sant’Andrea(S.A), Volano (VO), Ro-ma (RO), Karnak (K),Carnaroli (C), Arborio(A), Galileo (G), Gigan-te (GI), Baldo (B), Dra-go (D), Alice (AL), Aia-ce (AI); Lunghi B: Li-bero (LI), Gladio (GL),Thaibonnet (TH), Sa-turno (SA), Apollo(AP), Mercurio (ME),Gange (GA), Artiglio(AT)

AM

BLCAS

MAEPE

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CR

FLLI

NMPA

SA

AI

AL

A

BC

DGGIK

RO

S.A VO

ME

AT

APGLLI

GASATH

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

lunghe

zza/larghe

zza-L/l

lunghezza - L - [mm]

Lungo A Lungo B Tondo Medio

GRAF. 1 – RAPPORTO LUNGHEZZA/LARGHEZZA IN FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA DI VARIETÀ STORICHE

Viale Forlanini, 40 - BALZOLA (AL) - Tel. 0142.80.41.55 - Fax 0142.80.39.35www.biani.it - [email protected]

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Page 5: Il Risicoltore (Settembre 2014)

TECNICA SETTEMBRE 2014 5

BILANCIO Il Servizio Assistenza Tecnica dell’Ente Nazionale Risi fa il punto della situazione

Pioggia, brusone, punteruolo e Giallume,i problemi che hanno afflitto le risaie

a cura del ServizioAssistenza Tecnica

La campagna risicola2014 si era già presentatacon un clima molto diversodall’anno precedente e hacontinuatoadesserlo.Apar-tire dall’inizio del mese diluglio fino alla metà di ago-sto, l’estate ha avuto un an-damento che non si presen-tava da diversi anni. Le tem-perature, sia massime cheminime, sono state al di sot-to delle medie stagionali, igiorni di pioggia così come imillimetri misurati ben al disopra dello stesso periodonel 2013. Basti pensare chedai rilevamenti della capan-ninameteorologica di Strop-piana (Vc) dal 1 luglio al 10agosto sono risultati ben 8giorni di pioggia inpiù conunaumento di 138 mm di pre-cipitazioni rispetto allo stes-so periodo del 2013, il cherappresentaunaumentodel20%. Anche le temperatureminime registrate eviden-ziano alternanza di abbas-samenti termici “pericolo-si” con 2 o 3 periodi in cuisono rimaste sotto i 15°Canche per più notti conse-cutive; nella zona di Barag-gia Vercellese, i gradi eranoparecchio inferiori e i periodipiù lunghi. Anche nelle ca-pannine di Milano Linate ePavia si segnalano abbas-samenti termici in diversiperiodi di luglio e dopo il 15agosto, alternati a tempe-rature sempre inferiori allamedia stagionale ma menopreoccupanti. La zona delNovarese ha avuto condi-zioni simili al resto del ter-ritorio risicolo piemontese elombardoe anchedalle zonedi coltivazione di Ferrara,

Mantova e Oristano l’anda-mento climatico non ottima-le per la coltivazione del risoha provocato ritardi nei ciclivegetativi per cui si segna-lano parecchie coltivazioniancora in piena fioritura al 20di agosto. Dobbiamo ricor-dare che la variabilità dellesemine nelle diverse zoneporta le coltivazioni a tro-varsi nel periodo più delicatodi tutto il ciclo vegetativo apartire dall’ini-zio di luglioper le primesemine, fino aoltre la metàdi agosto perle ultime. Lafase riprodut-tiva, che iniziacon la forma-z ione de l lapannocchia efinisce con lafioritura, com-prendediversimomenti incui la pianta è particolar-mente sensibile agli abbas-samenti termici e da lette-ratura la soglia minima perevitare un danno da sterilitào da aborto fiorale sono i 15°C, per cui la possibilità diavere presenza di granelli“vuoti” o non formati è rea-le. Dalle prime segnalazionidel Servizio Assistenza Tec-nicadell’EnteRisi, cheèpre-sente sull’intero areale risi-colo italiano, al 20 di agosto

si segnala già la presenza diaborti fiorali principalmentesulle varietà a profilo indica,notoriamente più sensibiliagli sbalzi termici. Da tutte lezone di coltivazione delle va-rietà da interno, sulle varietàpiù suscettibili alla colaturaapicale, comeS.Andrea, Vo-lano, Carnaroli, Caravaggio,Vialone Nano e nelle primesemine di alcune altre va-rietà, è già stata segnalata

dai tecnici unapresenza con-s is tente d iquesta pro-blematica chepuò incideresulla produtti-vità. Da nondimenticareche ogni cam-po ha una suarealtà e moltisono i fattoriag ronomic iche concorro-no alla pre-

senza più o meno rilevantedi spighette vuote e in pri-mis la concimazione azota-ta, sia per quel che riguardale dosi utilizzate, sia in re-lazione alla fase fenologicadella coltura in cui sono statiposizionati gli interventi.

Brusone in diverse zoneLa presenza di Pyricularia

grisea, meglio nota comeBrusone, in questa annataagraria è sicuramente più ri-levante rispetto al 2013. Di-versi focolai sono segnalatiin tutte le zone risicole e inspecial modo in Lombardiae in provincia di Novara: an-che questa patologia è le-gata alla suscettibilità varie-tale e alla concimazione azo-tata, inmolti casi troppo ele-vata, nonché alla scelta dimolti agricoltori di non faretrattamenti fungicidi preven-tivi: scelta dovuta principal-

mente alla valutazione deicosti e alla scarsa presenzadella malattia negli ultimidue anni passati. Ma le an-nate non sono mai uguali, egià dall’inizio di agosto i cap-taspore evidenziavano lapresenza del parassita, tan-to che su tutta la provincia diVercelli e Novara è stato se-gnalato il massimo rischio diinfezione. Livelli di rischiocosì alti avrebbero portato apensare a massicci attacchidi Brusone che però in cam-po risultano essere, fortu-natamente, più contenutidel previsto. Anche in que-sto caso la variabilità tipica inagricoltura porta a una ca-sistica differente: difatti, suvarietà come Volano e Car-naroli, nella zona della Lom-bardia circa il 50%degli agri-coltori che le coltivano si la-menta di attacchi diffusi edella non sufficiente coper-tura dei trattamenti fungi-cidi, il restante 50% o nonhaavutoattacchi significativio la copertura del trattamen-to è stata sufficiente; nellazona del Ferrarese l’inciden-za del paras-sita è sottocontrollo: lecondizioni fa-vorevoli agliattacchi delBrusone era-no presentigià a metà lu-g l io , ma leaziende han-n o p r o n t a-mente comin-ciato i trattamenti preventivial primo apparire dei focolaifogliari. In Sardegna le fio-riture sono cominciate in-torno al 20 di agosto e lecondizioni di pioggia e umi-dità, verificatesi durante lafine di luglio, hanno provo-cato attacchi di Brusone fo-gliare anche gravi. Molteaziende, specialmente quel-le che coltivano varietà dainterno, hanno cominciato a

trattare presto e ancora oggifaticano a contrastare lama-lattia.

Ancora punteruoloacquatico

Da segnalare la costantepresenza di punteruolo ac-quatico del riso che è ormaidiffuso sull’intero areale ri-sicolo italiano, essendo sta-to rilevato anche nelle zonedi Ferrara e in Sardegna. Avolte alla sua presenza è as-

sociata anchequella dellabatteriosi chep r o v o c a i lmarciume ba-sa le , i l cu iagente pato-geno è Dicke-ya chrysan-t h em i : e n-trambi trova-no ambientipiù favorevoli

in terreni poco bibuli, ge-stione idrica con livelli di ac-qua alti e inoltre il batterio hacome via di infezione anchele radici danneggiate dallelarve di punteruolo.

Presenza di GiallumeIn questa annata sono

stati segnalati e controllatidiversi casi di Giallume spar-so su varietà risultate piùsensibili a questa patologiacomeS. Andrea, Centauro eSole. Erano diversi anni chequesta malattia di origine vi-rale non si manifestava conuna casistica più ampia.L’entità dei danni è legataall’intensità dell’attacco e intutti i casi monitorati nonsembrava preoccupante,manifestando il classico in-giallimento fogliare ma nonriduzioni di taglia. Da veri-ficare poi a maturazione l’e-ventuale presenza di cola-tura apicale tipica di questapatologia e la possibile pre-senza di “sterilità atipica”,che rappresenta un quadrosintomatologico di recentediffusione causato dal me-desimo agente eziologicodel Giallume.

Maggiori difficoltànel contenimentodelle malerbe

Facendo un’analisi sulproblema resistenze, già se-gnalato nell’articolo di giu-gno, si evidenzia che in tutti i

casi di resistenze agli erbi-cidi si è avuta ancora mag-giore difficoltà nel conteni-mento delle malerbe rispet-to alle scorse annate. Difatti,in Lomellina circametà dellerisaie sono infestate da ri-cacci e nascite tardive di ci-peracee e giavoni non suf-ficientemente controllatedai diserbi, mentre nel No-varese èmolto facile trovarerisaie infestate soprattuttoda giavoni, cucchiai, riso cro-do. Stessa situazione nelVercellese e nel Ferrareseprincipalmente per i giavoniche presentano difficoltà dicontrollo; in questi territori sisegnalano casi di mancatocontrollo collegabili a stra-tegie differenti di impiegodei vari meccanismi di azio-ne oggi a disposizione. Soloin Sardegna non si eviden-ziano problemi di controllodelle infestanti per cui pos-siamo veramente conside-rarla anche per questoun’«isola felice».

Quindi le resistenze nonsono più da considerarsi ca-si isolati, ma una realtà pre-sente in molte aziende ri-sicole. Realtà sempre piùdifficile da gestire per la va-riabilità delle diverse situa-zioni, che richiede grande at-tenzione e a volte sceltecomplesse. Quest’anno inmolti casi si sono ottenutirisultati parziali o del tuttoinsufficienti. Bisogna, però,precisare che non sempre lamancanza di risultati sia im-putabile a effettiva presenzadi resistenze, ma a volte èdovuta a errori di applica-zione (principi attivi, dosag-gi, epoche di intervento) de-gli erbicidi.

La speranzaNella storicità degli anni le

temperature dopo il 20 diagosto tendono a diminuiree l’estate avviarsi verso lafine, ma visto e consideratoche con l’andamentometeodi luglio e agosto non ci sia-mo accorti di vivere un’e-state piena, non rimane cheriporre le speranze dei ri-sicoltori in un settembre dalclima più consono alle me-die stagionali che consentaal riso una maturazione re-golare a garanzia della qua-lità merceologica del pro-dotto.

Colaturaapicalesu Carnaroli

Giallume diffuso su S. Andrea

.

DAL LABORATORIO ENR Pubblicato un articolo su “La Rivista di Scienze dell’Alimentazione”

Determinazione della collosità del riso cottoC. Simonelli* - M. Cormegna*

A seguito di un approfondito stu-dio su diverse varietà di riso, è statoredatto un articolo relativo alla de-terminazione della collosità sul risocotto lavorato e parboiled. L’analisi diquesto importante parametro di te-xture del riso permette un’accuratacaratterizzazione e classificazionedelle varietà anche in ambito DOP eIGP.

Dal risultato di tale studio è sca-turito un articolo (“Validazione di unmetodo per la determinazione dellacollosità su riso”) pubblicato su “LaRivista di Scienze dell’Alimentazio-ne” (Anno 43 / numero 1) di cui è diseguito riportato il sommario.

Per ulteriori approfondimenti èpossibile contattare la redazione FO-

SAN (Fondazione per lo Studio degliAlimenti e la Nutrizione) e prenderevisione dell’articolo all’indirizzo in-ternet www.fosan.it.

SommarioLa collosità del riso

cotto è una proprietàmerceologica fonda-mentale per descriverele diverse varietà di risodal punto di vista or-ganolettico. Unitamen-te alla consistenza co-stituisce quelle che so-no definite texture delriso, ovvero le proprietàdi struttura che forni-scono, con dati numerici oggettivi,una quantificazione delle forze ingioco nel processo di masticazione

del riso cotto. La determinazionedella collosità viene effettuata at-traverso l’analizzatore di struttura

TA.XT plus (Stable Mi-cro Systems) applican-do una metodologiaanalitica interna, svilup-pata e validata dal La-boratorio Chimico Mer-ceologico dell’Ente Na-zionale Risi.

Sono state sottopo-ste allo studio di vali-dazione (in condizioni diripetibilità stretta e in-termedia) sei tipologiedi riso italiano, al fine diricoprire il range di col-

losità più ampio possibile.*Laboratorio Chimico Merceo-

logico – Ente Nazionale Risi

tLe temperature minimeregistrate evidenziano

alternanza diabbassamenti termici“pericolosi” con 2 o 3

periodi in cui sonorimaste sotto i 15°Canche per più notti

consecutive

tAl 20 di agostosi segnala già

la presenza di abortifiorali principalmentesulle varietà a profiloindica, più sensibiliagli sbalzi termici

Page 6: Il Risicoltore (Settembre 2014)

ECONOMIA6 SETTEMBRE 2014

.

Tanti operatori a Vigevano alla visita dei campi di Cascina Salsiccia

BILANCIO Nelle denunce presentate, boom per medi e lunghi japonica

Aumentano di oltre 3.500 ettarile superfici coltivate a riso Tondi 53.000 56.189 -3.189 -5,68%

Lido 400 375 25 6,67%Padano-Argo 250 318 -68 -21,38%Vialone Nano 5.000 3.818 1.182 30,96%Varie Medio 1.200 809 391 48,33%Loto-Ariete 42.000 37.782 4.218 11,16%S. Andrea 7.500 5.868 1.632 27,81%Roma - Elba 5.000 2.175 2.825 129,89%Baldo 11.400 11.242 158 1,41%Arborio 15.200 13.212 1.988 15,05%Carnaroli - Karnak 12.400 9.945 2.455 24,69%Varie Lungo A 10.400 2.840 7.560 266,20%Lungo B 55.900 71.446 -15.546 -21,76%TOTALE 219.650 216.019 3.631 1,68%

Gruppi varietali Previsione (ha)superf. 2014

Superfici2013 (ha) Ettari %

Differenza

* Dati provvisori - Fonte: Ente Nazionale Risi

Anna Callegarin

Dopo tre anni caratterizzati dauna riduzione progressiva della su-perficie investita a riso nel nostroPaese, nel 2014 si è finalmenteverificata un’inversione di tenden-za: come risulta dai dati riportati intabella, relativi alle denunce pre-sentate da oltre il 90% dei risi-coltori, si registra un aumento dellasuperficie rispetto al 2013, aumen-to che in base alle informazioni at-tualmente disponibili dovrebbe am-montare a oltre 3.500 ettari.

Per quanto riguarda il panoramavarietale, come di consueto l’an-damento di mercato dei diversigruppi varietali haorientato la scelta

della varietà da seminare.La superficie del comparto dei

tondi risulterebbe in calo di oltre3.000 ettari rispetto al 2013, coe-rentemente con l’andamento pocosoddisfacente delle quotazioni re-gistrate nella scorsa campagna.

Al contrario, la buona rimune-ratività dei risi medi e lunghi ja-ponica - dovuta alla ridotta dispo-nibilità di prodotto determinata dal-le sfavorevoli condizioni climatichedell’anno scorso e alla consistenteriduzione della superficie – trove-rebbe riscontro nel significativo in-crementodi superficie (+22.400et-tari circa) seminata con le varietàappartenenti a questi gruppi.

Il comparto del riso di tipo indica

sarebbe, invece, in calo di circa15.550ettari, anchepereffettodellaconcorrenza del riso d’importazio-ne proveniente dai PMA (PaesiMe-no Avanzati) in esenzione del dazio,che ne ha depresso le quotazioniper tutta la campagna di commer-cializzazione.

Per quanto riguarda l’aspettoproduttivo, dopo un inizio di sta-gione abbastanza regolare senzaparticolari problemi agronomici, lecondizioni meteorologiche di que-st’estate anomala non sono certorisultate particolarmente favorevolialla coltura. Anche se al momento(fine agosto) non si registrano cri-ticità eclatanti e diffuse, è preve-dibile che la fase di maturazione

subisca un certo rallentamento acausa dell’andamento termico ri-sultato inferiore allamedia per tuttoil mese di agosto. Un esame piùapprofondito della situazione, per le

diverse aree risicole, si può trovarenelle pagine successive, nell’arti-colo preparato dal Servizio di As-sistenza Tecnica dell’Ente Nazio-nale Risi.

SUPERFICI COLTIVATE ARISONEL 2014*

Franco Sciorati

Con legiornatediCascinaSal-siccia hanno preso il via le varievisite dei campi che costellanoquesto periodo dell’anno. La tra-dizionale manifestazione di Vi-gevano, che si ripete ormai daquasi trent’anni grazie alla di-sponibilità della famiglia Mar-chesani, ha visto la partecipa-zione di oltre 200 persone pro-venienti da diverse province ri-sicole.

Agli operatori sono state pre-sentate le prove realizzate daitecnici dell’Ente Risi in collabo-razione o per conto di diverseditte del settore: dal “campocatalogo” realizzatoconBasf Ita-lia per la presentazione dei risiclearfield, alle prove dei tecnicidel CRR dell’Ente per testare inuovi prodotti per proteggere ilriso dagli attacchi fungini, finoalle prove di concimazione conprodotti a basso impatto am-bientale checonsentono l’assor-

bimento graduale dei concimiazotati per migliorare la nutri-zione della pianta.

Il personale dell’Assessoratoall’Agricoltura della Provincia diPavia e di alcune ditte specia-lizzate ha poi illustrato alcunenuove coltivazioni che si sta va-lutando di introdurre. In parti-colare erano proposte coltiva-zioni di Sorgo, Quinoa e Ama-ranto. Alla presentazione ha par-tecipato anche il console del Pe-rù, paese natale della Quinoa.

Nel pomeriggio si è svoltol’atteso convegno che ha visto lerelazioni, oltre che del presiden-te dell’Ente Risi, Paolo Carrà, diEnrico Losi, sulle decisioni ri-guardanti la nuova Pac e deitecnici della Provincia di Paviasulle prove realizzate per valu-tare l’efficacia della “minima la-vorazione” del terreno nelle col-tivazioni poi approfondite daMarco Romani, del Centro Ri-cerche sul Riso di Castello d’A-gogna.

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Page 7: Il Risicoltore (Settembre 2014)

ECONOMIA SETTEMBRE 2014 7

Francesca Baccino

Missione compiuta perLombardia, Piemonte, Ve-neto, Emilia Romagna eSardegna: le cinque regioniche producono riso hannopresentato a Bruxelles iProgrammi di sviluppo ru-rale (Psr) per ilp e r i o d o2 014 - 2 0 2 0entro il 22 lu-glio scorso,nel rispettodei terministabiliti dallaCommissio-ne europea.Da quella da-ta è ufficialmente partitoanche il negoziato tra leRegioni e l’Ue permettere apunto il testo finale del do-cumento sullo sviluppo ru-rale.

I primi bandi potrannoessere lanciati solo a partireda gennaio 2015, ma le re-gioni hanno già cominciatoa spendere le risorse dellanuova programmazione at-traverso le misure di tran-sizione attivate nel 2014 epreviste da un apposito re-golamento comunitario. E’il caso delle misure di so-

stegno agli investimenti,que l le su i pagament iagro-ambientali o quelleche incentivano l’insedia-mento dei giovani agricol-tori.

I nuovi Psr saranno an-cora più focalizzati sulle ag-gregazioni e reti di imprese

e sui progettiintegrati pro-posti sempreda gruppi dipiù soggetticon l’obietti-vo di massi-mizzare l’effi-cacia degli in-terventi. Laprecedente

programmazione sullo svi-luppo rurale (2007-2013) ve-niva, inoltre, declinata perassi; nel nuovo Psr debut-tano le priorità e i focusarea. Fondamentali nel nuo-vo approccio allo svilupporurale i temi della soste-nibilità ambientale e del-l’innovazione che sarannoprioritari nella selezione deiprogetti da finanziare. Lemisure dei Psr 2014-2020restano sostanzialmente inlinea con quelle della pre-cedente programmazione,ma cambieranno i criteri di

selezione degli investimen-ti e dei progetti.

LombardiaIn totale la Regione Lom-

bardia potrà spendere, equindi assegnare alle azien-de agricole, 1miliardo e 157milioni di euro. Le risorse adisposizione sono superioria quelle del budget del vec-chio Psr che arrivava a circa1 miliardo e 26 milioni. E’aumentata innanzitutto laquota Ue, che è passata da471 milioni di euro del vec-chio Psr ai 499 milioni e 177mila euro del nuovo. E’ cre-sciuta, inoltre, la quota dicofinanziamento di Regio-ne Lombardiacon un contri-buto che da88 milioni dieuro sale oggia circa 190milioni. Il do-c u m e n t olombardo sicompone di20 misure to-tali e indivi-dua 6 priorità. Tra le voci dispesa più importanti ci so-no circa 79 milioni di europer il trasferimento dellaconoscenza, 279 milioni di

euro per la competitività,200 milioni di euro per l'in-novazione nelle qualità enelle filiere, 323 milioni dieuro per la salvaguardia de-gli ecosistemi, 170 milionidi euro per l'uso efficientedelle risorse e 65 milioni dieuro per lo sviluppo locale earee interne.

PiemonteLa dotazione complessi-

va del Psr ammonta a 1miliardo e 92 milioni di eurodi cui 471 milioni e 325 milaeuro stanziati dall’Ue. Ilbudget è cresciuto di oltre10 punti percentuali rispet-to ai 974 milioni della pre-

cedente pro-grammazio-ne. La misurache sostieneg l i i nves t i-menti nelleaziende agri-cole è statapotenziata eprevede unadotazione fi-nanziaria di

205 milioni di euro (65 mi-lioni in più rispetto al vec-chio Psr), e nei 7 anni po-tranno essere presentatefino a 3 domande. Diventa

più ricca anche la misurache concede aiuti all’avvia-mento di imprese per i gio-vani agricoltori che disponeora di 53 milioni di euro.Sono state, invece, snellitele pratiche per accedere aicontributi della misura cheoffre un sostegno agli in-vestimenti riguardanti latrasformazio-ne, la com-mercial izza-zione e lo svi-luppo di pro-dotti agricoli.La dotazionedella misuraraggiunge i 74milioni di eu-ro. Passa da282 a 305 milioni, la misurasui pagamenti agro-clima-tico-ambientali.

Emilia RomagnaLa Regione potrà spen-

dere un miliardo e 190 mi-lioni di euro per il sostegnoe la promozione delle at-tività agricole nel periodo2014-2020. Il budget totaleè composto dai fondi co-munitari che ammontano a513 milioni di euro (29 mi-lioni in più rispetto al pe-riodo 2007-2013), a cui siaggiungono le risorse na-zionali, pari a 474 milioni dieuro, (con un aumento di 6milioni) e regionali, pari a

203 milioni di euro (in cre-scita di circa 97 milioni). Ilnuovo documento indivi-dua 6 priorità: promuovereil trasferimento della cono-scenza e l’innovazione nelsettore agricolo e forestalee nelle zone rurali; poten-ziare la redditività delleaziende agricole e la com-petitività dell’agricoltura intutte le sue forme, nonchèpromuovere tecniche inno-vative per le aziende agri-cole e la gestione soste-nibile delle foreste; pro-muovere l’organizzazionedella filiera alimentare,compresa la trasformazio-ne e commercializzazionedei prodotti agricoli, il be-nessere animale e la ge-stione dei rischi nel settoreagricolo; preservare, ripri-stinare e valorizzare gli eco-sistemi connessi all’agricol-tura e alla silvicoltura; in-centivare l’uso efficientedelle risorse e il passaggio aun’economia a basse emis-sioni di carbonio e resilienteal clima nel settore agroa-limentare e forestale; ado-.

A quali misure del Psr può accedere l’azienda risicola?

CCCCoooossssaaaa hhhhaaaannnnnnnnoooo ddddeeeecccciiiissssoooolllleeee rrrreeeeggggiiiioooonnnniiii rrrriiiissssiiiiccccoooolllleeee

perarsi per l’inclusione so-ciale, la riduzione della po-vertà e lo sviluppo econo-mico nella zone rurali.

Venetoll Psr elaborato dalla Re-

gione punta sul sostegnoalla competitività e all'in-novazione, attraverso una

m a g g i o r econcentrazio-ne delle risor-s e e u n astruttura piùsnella. In to-tale le risorsea disposizio-ne ammonta-no a 1 miliar-do e 184 mi-

lioni di euro di cui il 43% ècostituito da fondi prove-nienti dall’Unione europea,il 40% rappresentato dallaquota statale e il 17% darisorse regionali. Le parolechiave sono territorializza-zione, cooperazione, con-centrazione e selettività de-gli investimenti. Rispetto al-l a p r o g r a mm a z i o n e2007-2013 il Psr presentauna riduzione consistentedelle misure, che passanoda 37 a 13, e anche degliinterventi, che da 102 scen-dono a 44. Almeno il 30%della dotazione complessi-va è destinato a interventidi carattere ambientale e il

5% allo sviluppo locale del-le aree rurali.

SardegnaAumenta la dotazione

del nuovo Psr grazie all'in-cremento dei fondi stanziatidall'Unione europea, chepassano da un miliardo e284 milioni di euro (Psr2007-2013) a un miliardo e308, con un incremento di100milioni sulla quota spet-tante alla Regione Sarde-gna. Il nuovo Psr debuttacon un approccio strategicoche punta a spendere me-glio i fondi disponibili con-centrando le risorse. Par-ticolare attenzione è statadata allo sviluppo delle areeinterne per evitare il feno-meno dello spopolamentoe dell'abbandono. Il Psrpunta, inoltre, a migliorarela competitività delle im-prese, investendo sull'inno-vazione dei prodotti da met-tere sul mercato, sui pro-cessi di gestione e produ-zione e sulla valorizzazionedei prodotti attraverso l’usodei marchi.

Come nella precedente pro-grammazione, i contributi erogatiattraverso il nuovo Psr non ven-gono assegnati per sostenere undeterminato orientamento produt-tivo, ma sono trasversali: ciascunaazienda può, a prescindere dallatipologia di produzione, accedereagli aiuti comunitari. L’azienda ri-sicola può ad esempio presentaredomanda sui pagamenti agroam-bientali che concedono un’inden-nità a compensazione dei minoriredditi delle aziende agricole che

seguono un determinato tipo diconduzione o applicano tecnicheagricole a minor impatto ambien-tale. E’ il caso, ad esempio, di chiutilizza un disciplinare particolarecome quello della lotta integrata odella produzione biologica. Lastessa azienda che produce risopuò accedere anche alla misurasugli investimenti, che consente difinanziare il rinnovo e la realiz-zazione di nuove strutture azien-dali.

Il nuovo Psr dedica, inoltre, una

parte importante delle proprie ri-sorse ai giovani con l’obiettivo difavorire il ricambio generazionaleall’interno delle aziende agricole.Ugualmente accessibile per leaziende risicole sono i contributisulla formazione che punta a pro-muovere l’aggiornamento profes-sionale dei tecnici, migliorare lecompetenze e le capacità tecnichee imprenditoriali degli operatoriagricoli, e a diffondere sempre dipiù conoscenze scientifiche e pra-tiche innovative.

PPPPSSSSRRRR

Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna hanno presentatoa Bruxelles i Programmi di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020.I primi bandi potranno essere lanciati solo a partire da gennaio 2015

tE’ ufficialmente partito

anche il negoziatotra le Regioni e l’Ueper mettere a punto

il testo finale

tLe Regioni hanno già

cominciato a spenderele risorse della nuova

programmazioneattraverso le misure

di transizione previste

tFondamentali nel nuovoapproccio allo sviluppo

rurale i temi dellasostenibilità ambientale

e dell’innovazione

Page 8: Il Risicoltore (Settembre 2014)

VARIE8 SETTEMBRE 2014

NOVITÀ EDITORIALE Riproposta in stampa anastatica “La Coltivazione del riso” di Gian Battista Spolverini

La salvaguardia di un patrimonionazionale partendo dalle tradizioniGianfranco Quaglia

E’ considerata, dopodue secoli e mezzo, un’o-pera unica per il valorestorico e letterario: “LaColtivazione del riso” diGian Battista Spolverini,prima edizione a Verona, èstata riproposta in stampaanastatica per i tipi di In-terlinea Novara, su inizia-tiva dell’Accademia dellaCucina. Il capolavoro del-l’editoria del Settecento,celebrato da Parini, Pin-demonte, esaltato da Leo-pardi nella sua “Cresto-mazia”, viene riscopertocon uno sguardo a Expo2015, in un momento cri-tico per la risicoltura ita-liana, assediata dalla con-correnza del Sudest asia-tico.

L’avvocato Mario Tuccil-

lo, presidente della sezio-ne novarese dell’Accade-mia della Cucina, è l’a-nimatore di questa inizia-tiva che l’editore RobertoCicala di Interlinea ha ac-

colto con entusiasmo:«L’abbiamo voluta perchéin questa opera l’Accade-mia trova lo spunto peraffermare i propri ideali, lasalvaguardia del patrimo-nio nazionale partendo dal-le tradizioni. Il marcheseGian Battista Spolverininon era solo un poeta, mascriveva con cognizione dicausa. Sapeva di riso per-ché lui stesso aveva im-piantato una coltivazionenel Veronese».

Pubblicato in eleganticaratteri mobili, il libro pre-senta bellissime incisioni eoltre quattromila versi

sciolti. Un poema illustra-to, considerato fra i piùbelli della poesia didasca-lica di ogni tempo, impre-ziosito dalle incisioni al-l’acquaforte di DomenicoCunego su disegno diFrancesco Lorenzi. Nellevignette della coppia ar-tista-incisore, poste all’ini-zio e alla fine del poema, èillustrata la vita delle risaie,con spaccati di realismo,che vanno dalla monda del-le infestanti sino alla treb-biatura, così come avve-niva con i primi rudimentaliattrezzi dell’epoca. Com-presa la famosa “tresca”

del riso: in altre parole, latrebbiatura dei covoni pre-disposti a cerchio sul ter-reno e pestati dal passag-gio ripetuto degli zoccolidei cavalli, usanza man-tenuta integra in alcuni ca-scinali del Vercellese, No-varese e Pavese ancoran eg l i a n n iC i n q u a n t adel ‘900.

Spolveriniseppe rac-contare e de-scrivere tuttociò, avvalen-dosi dell’ope-ra dei due ar-tisti. Ma è so-prattutto i lsuo lavoro di-dascalico aconferire al-l’opera il posto d’onoreche si merita nella lette-ratura italiana. Un’ode alriso, al cereale più con-sumato al mondo. Cosìscriveva: «E, dono almodel Ciel, candido Riso/ Solofra tanti in mille e millecarmi/ Lodati semi non an-cora descritto/ cantar in-tendo; Te sopra ogni gra-no/ Tanto pregiato più do-po il Frumento...».

Quel riso che piaceva aLeopardi, e non solo, è

diventato il motore di unaserata che a Novara haconcluso il ciclo degli in-contri «Letture in piazzet-ta». Ed è stata l’occasioneper aprire anche un dibat-tito sul ruolo ambienta-le-economico della risaiaitaliana, sulla difesa dellevarietà made in Italy.

«Il riso - dice Tucillo -sarà protagonista a Expo2015. E l’Accademia dellacucina vuole legare il pas-sato al futuro. E diffondereanche un altro messaggio:il contributo che ha dato lacoltivazione del riso nel so-ciale. Ha avuto un ruolo

determinan-te nella lottadi classe enell’emanci-pazione fem-minile».

“La Colti-vazione del ri-so” resta uncaposa ldo .Della primaedizione ri-mangono po-chissime co-pie, conser-

vate in qualchemuseo o daqualche privato. Qualcheesemplare è quotato sinoa 3 mila euro. La riedizionedi Interlinea rimette in cir-colo l’interesse, la curio-sità e l’amore per que-st’opera riproposta con glistessi caratteri graziati del-l’epoca. «Quei segni - dicel’editore Cicala - rappre-sentavano la capacità dellatipografia italiana di distin-guersi dalla scrittura ma-nuale».

IL LIBROA sinistra, lacopertina del-la preziosaopera di GianBattista Spol-verini (primaedizione a Ve-rona), che èstata ripropo-sta in stampaanastatica peri tipi di Inter-linea Novara,su iniziativadell’Accade-mia della Cu-cina

Un’imma-gine del li-bro di GianBattistaSpolveriniche rappre-senta lemondineall’opera inuna risaia

Ris

one

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tIl capolavoro dell’editoria

del Settecento,celebrato da Parini,

Pindemonte, esaltato daLeopardi nella sua

“Crestomazia”, vieneriscoperto con uno

sguardo a Expo 2015

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LUTTO A lui si deve la paternità di varietà come Baldo, Roma ed Europa

E’morto l’agronomoTinarelli

Diritto di contrattoL’Ente Risi comunica che

con delibera del 29 luglio lamisura del diritto di contrattoper la campagna di commer-cializzazione 2014/2015 è statafissata in €0,34per ogni 100kgdi risone.

Ok all’etichettatura d’origineLaCommissioneAgricoltura

del Senato ha dato il via liberaalla risoluzione presentata dal-la senatrice Maria Teresa Ber-tuzzi che chiede al Governol’introduzione dell’etichettatu-ra d’origine per il riso italiano.«Anche in qualità di firmataria

della richiesta d'indagine co-noscitiva sulla questione - hacommentato la senatrice pie-montese Elena Ferrara - riten-go che l'approvazione della ri-soluzione sia un segnale im-portante; non solo per la tuteladel nostro riso sui mercati eu-ropei, in particolare per i ter-ritori delle province di Novara,Vercelli e Pavia, ma anche per iconsumatori. L'introduzionedell'etichettatura li renderà piùconsapevoli nelle loro scelte,anche per quel che concerne laqualità del prodotto, le proprie-tà nutrizionali e la garanzia diportare sulla propria tavola un

alimento sano e certificato».

Concorso per moltiplicatoridi sementi di riso

Il concorso promosso daEn-te Risi e CRA, Consiglio per laRicerca e la Sperimentazionein Agricoltura, giunge alla sua104ª edizione e continua consuccesso a premiare i risicol-tori che si dedicano con pas-sione a svolgere un’attività uti-le a tutta la filiera risicola: mol-tiplicare le sementi per fornireun fondamentale fattore di pro-duzione che garantisce qualità,salubrità, tracciabilità alle col-ture. E’ previsto che la ceri-

monia di premiazione, che sisvolgerà nella primavera-esta-te del 2015, avvenga nell’am-bito di una manifestazione col-legata ad Expo.

“Vercelli Riso Expo”e “Bimbi in cucina”

La Camera di Commercio diVercelli organizza, dal 17 al 21settembre 2014, la manifesta-zione “Vercelli Riso Expo” chesi aggiunge all’evento del gior-no 17 conFondazioneVeronesi- Progetto “Bimbi in cucina”. Inquei tre giorni sarà possibilevisitare il padiglione Ente Risiin piazza Zumaglini dove, come

lo scorso anno, il personaledell’Ente illustrerà - attraversouna mini riseria - la lavorazionedel riso partendo dal risone earrivando al riso bianco. Saràpossibile vedere, inoltre, le fasidi crescita del riso apposita-mente trapiantato in bacinelli.In collaborazione con le As-sociazioni IrrigueOvestSesiaeBaraggia e le organizzazioniagricole verrà allestita unaminirisaia e verrà illustrato il per-corso educativo ai ragazzi.

L’iniziativa si propone di farconoscere meglio ai giovanistudenti il loro territorio e i suoiprodotti di eccellenza.

Lo scorso mese di luglio è venuto amancare una figura importante del mon-do risicolo: Antonio Tinarelli. Agronomoitaliano di primo piano, ri-cercatore e selezionatore divarietà di riso, aveva 92 anni:a lui è riconosciuta la pa-ternità di Baldo, Roma, Loto,Ribe e Europa. La sua im-portante opera aveva avutoriconoscimenti anche a li-vello internazionale.

Nato a Bologna nel 1922,qui si era laureato in ScienzeAgrarie e aveva cominciato alavorare presso l’Istituto diallevamento vegetale per lacerealicoltura. Nel 1952 fuchiamato a lavorare all’Ente NazionaleRisi, prima a Verona poi alla Sezione

sementi per le attività di miglioramentovarietale presso l’ex Stazione speri-mentale di Vercelli. E nella città pie-

montese è rimasto, appun-to, fino alla morte dei mesiscorsi.

Numerosi i riconoscimentiricevuti quand’era in vita, tracui ricordiamo la Pannocchiad’oro nel 1969. Fondamen-tale fu la sua opera di di-vulgazione in materia di ri-sicoltura che continuò finoallo scorso anno. Infatti, èstato autore di diverse pub-blicazioni, da “Eredità e mi-glioramento genetico del ri-so” che scrisse insieme a

Giorgio Baldi, fino all’ultimo “Il canto delriso”, scritto nel 2013.

.

Bergamaschi in visita alle risaiedi Cascina La Reale a GarlascoAlmeno 150 persone, soprattutto ber-

gamaschi, hanno visitato lo scorso mesedi luglio le risaie di Cascina la Reale aGarlasco di proprietàdell’Azienda AgricolaSalera Pierluigi di Mar-tinengo (Bg).

La giornata preve-deva la visita di alcunerisaie prospicenti lastruttura della cascinadove è stata illustratala coltivazione del risocon metodo tradizio-nale con semina in acqua. I presenti, altermine della spiegazione, hanno rivoltomolte domande per soddisfare le più di-sparate curiosità, dai cenni storici a comelavoravano le mondine, alle particolari ca-ratteristiche della pianta oppure sulle at-

trezzature per entrare in risaia con lemacchine operatrici.

Dopo la descrizione della coltivazione,della pianta di riso edelle infestanti è statoillustrato il sistema diessicazione con la vi-sitadel nuovissimo im-pianto di cui è dotatal’azienda. Per ultimo siè passati alla visita del-la riseria con la descri-zione dei vari processidi lavorazione e con la

possibilità dei visitatori di poter confron-tare i vari risi lavorati e semilavorati.

La manifestazione è continuata con lagara dei cuochi e l’assaggio di alcuneproduzioni delle province di Pavia e diBergamo.

Page 9: Il Risicoltore (Settembre 2014)

VARIE SETTEMBRE 2014 9

LA KERMESSE La 48ª edizione prenderà il via il 17 settembre a Isola della Scala (Vr)

Una Fiera del Riso più “verde”Attenzione all’ambiente, al sociale e con uno sguardo verso Expo 2015

Una Fiera del Riso al-l’insegna dell’ambiente,con particolare attenzioneal sociale e con uno sguar-do verso Expo 2015. Quel-la che partirà il prossimo 17settembre a Isola dellaScala (Vr) sarà un’edizionesicuramente singolare econ risvolti significativi.

La grande kermesse ita-liana dedicata al riso e alrisotto, dove non manche-ranno come sempre mu-sica, mostre, appunta-menti sportivi e concorsigastronomici, avrà innan-zitutto un occhio di riguar-do per l’ambiente. «Agliaspetti più popolari di que-sta grande festa affianche-remo quest’anno la tema-tica dell’ambiente - affer-ma l’amministratore unicodell’Ente Fiera di Isola del-la Scala, Luigi Mirandola –Infatti la 48ª edizione porràal centro del proprio di-battito la sostenibilità am-

bientale e la sensibilizza-zione dei propri ospiti ri-spetto a questo tema».

L’evento inoltre anchequest’anno assumerà unaconnotazione sociale im-portante. Alla Fiera del Ri-so infatti opereranno nu-merose associazioni chelavoreranno per raccoglie-re fondi per attività cul-turali, sociali e ricreative.Anche questa edizionedella Fiera poi ospiteràeventi e promuoverà ini-ziative destinate a soste-nere progetti solidali e di

beneficenza (Telethon,San Patrignano ecc.). In-fine una buona parte dellepersone che svolgerannoalcuni dei servizi essenzialinei padiglioni enogastro-nomici saranno studenti odisoccupati, ai quali verràdata la possibilità di la-vorare per quasi un mesein Fiera.

E come non prendere inconsiderazione il tema del-l’Expo 2015? In vista del-l’importante manifestazio-ne internazionale che siaprirà il prossimomaggio a

Milano, anche quest’annola Fiera del Riso ospiteràculture e tradizioni culina-rie provenienti da altri Pae-si. Protagonista di due se-rate in fiera sarà la cucinaestera, giapponese e spa-gnola.

La Fiera inoltre ospiteràcuochi da Piemonte, Tren-tino, Lombardia, Sicilia,Friuli-Venezia Giulia e Mar-che, che cucineranno me-nù a base di riso in par-ticolar modo durante il TopShow, un evento nell’e-vento che si terrà la sera in

un’area ristorante apposi-tamente allestita in fiera.

Il piatto principe dellaFiera sarà il risotto all’i-solana, la ricetta tipica lo-cale, che quest’anno avràin più la “cer-t i f icazione”del l ’uso incucina del ri-so Nano Via-lone Verone-se esclusiva-mente IGPgrazie ad unaccordo d icollaborazio-ne tra EnteFiera e il Con-sorzio di tu-tela. Negli al-tri stand nonsi troverannosolo risotti,ma anche piz-ze e dolci con farina di riso,arancini, paella.

La Fiera del Riso si chiu-derà il 12 ottobre.

«Il 15 settembre inoltre,due giorni prima dell’iniziodella Fiera, terremo unatavola rotonda dal titolo “IlRiso fa Bene” – concludeMirandola – L’obiettivo è

raccontare ilmondo del ri-so a 360 gra-di, e di capirealcune ten-denze pro-du tt i ve , d imercato e diconsumo diquesto ecce-zionale pro-dotto». La ta-vola rotonda,p resen t a t adalla giornali-sta di Radio24 NicolettaCarbone, èorganizzata

dal Consorzio di tutela del-la IGP riso Nano VialoneVeronese con la collabo-razione dell’Ente Fiera.

LUIGI MIRANDOLAAmministratore unico dell’EnteFiera di Isola della Scala

.

Romani M., Miniotti E., Beltarre G.,Tenni D., Saviolo A.

Due importanti Unità di Ri-cerca coordinate dalle Univer-sità tedesche di Monaco eGiessen hanno organizzato per iprossimi 21-25 settembre unconvegno internazionale riguar-dante gli studi effettuati sullecaratteristiche chimiche e bio-logiche degli agroecosistemisommersi, con particolare ri-ferimento alla risaia.

I suoli coltivati a riso nelmondo, infatti, presentano pro-prietà uniche rispetto a quellidestinati alle altre coltivazioni: -mostrano un maggiore conte-nuto di carbonio organico, chesolo in parte compensa le più

elevate emissioni dimetano; - per contro,l’ambiente sommer-so garantisce unaminore incidenza diun altro temibile gasad effetto serra: ilprotossido d’azoto; -la composizione del-la flora microbica edella microfauna è al-quanto differenziatae influenza in modospecifico i cicli del carbonio edell’azoto. E’ altresì noto comela coltura del riso manifesti unabassa efficienza d’uso dei fer-tilizzanti azotati, accumulandosignificative quantità della for-ma organica dell’elemento neiresidui microbici e in alcune

frazioni organiche recalcitranti.Al convegno saranno presen-

tati i primi risultati di uno studiocondotto dalle Università diBonn e di Monaco riguardantel’influenza della tipologia di suo-lo e della gestione in som-mersione o in “asciutta” sulla

quantità e sulla qualità dell’a-zoto organico accumulato neisuoli. Oltre, alle tradizionali zo-ne di coltivazione del continen-te asiatico, come Cina e In-donesia, anche i suoli italianisono stati considerati dal pro-getto.

Nell’autunno scorso, unteam congiunto di ricercatoridelle Università tedesche, conla collaborazione dell’Universitàdi Torino e dell’Ente NazionaleRisi, ha effettuato un metico-loso campionamento pressol’Azienda Agricola Omodei Siroe Pierangelo di Zeme Lomel-lina, dove sono stati individuatidue appezzamenti confinanti econdotti da più di trenta anni,uno in monosuccessione a riso

e l’altro a mais. La gestione insommersione ha riportato unmaggior livello di azoto orga-nico rispetto alla coltivazionedel mais, principalmente accu-mulato in amminoacidi e pep-tidi.

L’Ente Risi avrà l’onore dipartecipare al l ’ importanteevento in qualità di “keynotespeaker” (relatore ospite) dellasezione: Paddy managementsystems and soil-plant interac-tions (http://www.soil-scien-ce.com/index.php?id=310). L’e-vento rappresenterà un’occa-sione unica per portare all’at-tenzione della comunità scien-tifica internazionale le caratte-ristiche della risicoltura italiana,gli studi effettuati e le principaliproblematiche agronomiche eambientali ancora da affrontare,con l’auspicio che ne possanoconseguire rapporti di collabo-razione fruttuosi per il progres-so del settore.

ASETTEMBRE Invitati a un convegno internazionale sugli studi degli agroecosistemi sommersi, con particolare riferimento alla risaia

I ricercatori dell’Ente Risi relatori a Monaco

17 settembre - 12 ottobre 2014ISOLA DELLA SCALA (VR) | www.fieradelriso.it

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Dove c’è Chicco c’è sempre Festa!

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Page 10: Il Risicoltore (Settembre 2014)

IL RISO IN CUCINA10 SETTEMBRE 2014

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L’INTERVISTA Gennaro Esposito, due stelle Michelin e “miglior chef 2011” per il congresso gastronomico “Identità golose”

«Il risotto è uno dei piatti più completie gratificanti della cucina italiana»

Paoletta Picco

Il segreto del successo diGennaro Esposito? Sicura-mente l’umiltà e la prepa-razione che, aggiunte a unostudio costante della tecnicae della materia prima e allagenialità arginata da concre-tezza e razionalità, hanno fat-to il resto e cioè essere con-siderato uno dei primi e piùfamosi chef italiani coronatoda due stelle Michelin.

Aparlargli, appena tornatoda un viaggio in Kazakistan,pare quasi di averlo sempreconosciuto. E’ affabile, gen-tilissimo, lontano dall’osse-quio di maniera. Mentre par-la di sé e della sua cucina ciricorda l’affabilità di un altrogrande, Vissani. E da VissaniGennaro ama ricordare nellasua biografia che si è for-mato per quattro “mesi du-rissimi”. Poi… via con la suasfida, quella in cui si è ci-mentato “sul campo” grazieal “sacro fuoco” come amada sempre definire la suapassione per i fornelli.

Il risotto - gli chiediamo -rientra tra i piatti che amacucinare e proporre ai suoicommensali?

«Certamente. In carta, daalmeno vent’anni, propongoil risotto. Uno dei piatti piùcompleti e gratificanti dellacucina italiana. A un cuoco ilrisotto lascia spazio alla crea-tività, alla fantasia. Certo, alSud dove sono nato e doveda sempre lavoro, l’amoreper la pasta l’abbiamo nelsangue, ma senza tema dismentita posso dire che pa-sta e riso sono i duepiatti pereccellenza che definisconola cucina made in Italy».

Il suo primo riso “man-giato”?

«Ricordi lontani e super-ficiali. Del resto al Sud lacucina del riso è sempre sta-ta un po’ trascurata. Peròricordo con piacere che dapiccolo ho amato molto ilriso e fagioli, il riso al po-modoro e naturalmente gli

Quarant’anni e se mi voltoindietro vedo un ragazzo di 15che si divide tra svogliate lezionialla scuola alberghiera e fine set-timanaedestati passatea tritareprezzemolo e pulire verdure nel-le cucine di trattorie del miopaese. A quell’età sapevo cheavrei fatto il cuoco, non sapevocome e dove. Così quando miparlano di “fuoco sacro”, so chepassa attraverso la ripetizioneper migliaia di ore degli stessigesti quotidiani. E so anche cheuna carriera necessita di coin-cidenze favorevoli e combina-zioni fortunate. La prima di que-ste è stata incontrare Vittoriache, dopo qualche esperienzainteressante in giro per l’Italia,mi convinse e mi incoraggiò adaprire un nostro ristorante in unlocale di famiglia alla Marina diSeiano.

Era il novembre del 1991 el’unica certezza che avevo erache non avrei fatto le stessecose che facevano decine di ri-storanti della Costiera. I quattroanni successivi sono fatti di la-voro, lavoro e lavoro, in attesache accadesse qualcosa che po-

tesse essere definito ”la svolta”.Non potevo accontentare mestesso e la mia clientela di qual-che abbinamento stravagante,di salse non in linea con la tra-dizione e delle materie prime diqualità, specialmente pesce, or-taggi e formaggi, legate alla ric-chezza del territorio, e che tro-vate ancora oggi nella mia car-ta.

E’ aquestopuntochearrivanoquattro durissimi mesi di stagedaVissani, fondamentaleper ca-pire che la cucina che avevoimmaginato non fosse soltantouna chimerica ossessione, maera invece lì, a portata di mano,di pensiero, di capacità creativa,di indirizzo teorico e pratico, difelice realizzazione. Nascono al-lora o subito dopo alcuni piattiche hanno fatto la mia fortuna eche mi hanno dato visibilità nelpanorama nazionale, come, adesempio, la parmigiana di pescebandiera o la zuppetta di ricottadi fuscella con le triglie. Il miostile di cucina è rimasto questo:pescare dal territorio e costruirepiatti che soddisfino i sensi e lamente dei miei clienti.

Il 2001 è una pietra miliaredella mia storia: la prima stellaMichelin e l’esperienze al Geor-ge V a Montecarlo e al PlazaAthénée a Parigi di Alain Du-casse, capitato nel mio risto-rante per merito di un grandeamico, Vito Cinque, proprietariodel S. Pietro a Positano. In Fran-cia ho imparato che nel mio me-stieregestire il binomio“genioesregolatezza” non funziona, chei risultati sono figli di un ordinementale, che preveda la crea-tività, ma che si traduca in rigoree disciplina, tutto ben dosatocomegli ingredienti di ungrandepiatto.

A qualcuno che recentemen-te mi ha chiesto quale gratifi-cazioneprofessionalemi avessedato l’emozione maggiore, horisposto, e lo confermo, che èstata l’ammissione nel 1999 al-l’Associazione dei giovani Risto-ratori d’Europa, perché il con-forto e la condivisione di espe-rienza con coetanei fanno na-scere la sensazioneforte di appartenenza aun movimento, cheesclude petizioni e ri-

valità. Nel 2003 è arrivato il ri-conoscimento delle Tre Forchet-te del Gambero Rosso. In quel-l’anno riesco a realizzare unamanifestazione nel mio paesediversa da tutte le altre, un hap-peningcontinuodi tregiorni, unaFesta insomma, la Festa a Vicoche richiama a Vico Equensechefs affermati e giovani pro-messe, per cucinare tutti insie-me piatti per centinaia di ospiti.Partimmo in 11 e oggi siamo in150. La seconda stella Michelindel 2008 è storia recente. Nel2011 è arrivato da “Identità Go-lose” il titolo di “Migliore ChefItaliano dell’Anno”. Nel settem-bre 2011 la mia brigata ed iodiventiamo protagonisti del do-cufilm “Più come un artista”presentato a Venezia.

Se mi volto indietro vedo nel1991 Gennaro, Vittoria, Ciro, Lu-ciano e Salvatore al lavoro in viaTorretta, all’ombra di una torresaracina del VII secolo, e li vedoancora oggi.

arancini».

E ricorda il primo riso orisotto cucinati?

«Sì. E’ il riso più buono esemplice a farsi. Quello bol-lito, condito solo con un filod’olio e un poco di parmi-giano. Certo, come nel casodella pasta,occorre che lamateria pri-ma, quindi il ri-so, sia di veraeccellenza».

La cucina diGennaro (lochef ama de-finirla italiana,con un reper-torio di ingredienti di altaqualità, ricette e pietanze,estremamente ricco e varie-gato che ne caratterizzanouna identità culturale incon-fondibile) passaquindi ancheda quella del riso e del risottoche - spiega - continuano a

non essere sempre e facil-mentepromuovibili sia in Ita-lia e che all’estero.

Perché?«Perché fare un buon ri-

sotto permolte persone nonè semplice. E’ più facile pro-porre un piatto di pasta e poi

perché – equesto valesop ra ttu ttoper l’estero, ilriso è cono-sciuto da cul-ture e cucinediverse sottoforma di piattio poveri o do-ve il r iso è

companatico. Questo signi-fica chequelle culture, a sen-tir parlare di riso, fanno faticaa pensare al risotto comepiatto completo ma anchericco, elegante, raffinato. Perquesto dico che per la pro-mozione del riso e del risotto

all’estero si deve fare ancoramolto».

Ecco,parliamo ingeneredi promozione e di quantogli chef siano sempre piùlegati ai media e al mondodella comunicazione.

«La comunicazione oggi èfondamentale e globale.Questo è un dato di fatto chetuttavia sottende due sce-nari: uno dove lo chef riescea conciliare il suo lavoro conuna forte e ampia esposi-zione mediatica (anche se lavelocità dei media è in qual-che modo un ostacolo a unabuona acquisizione e a unbuon perfezionamento ditecniche e di strumenti sucui si basa la cucina buona);l’altro che ha come back sta-ge la cucina e i fornelli dovelo chef giovane o meno gio-vane, famoso o meno fa-moso, si cimenta tutti i gior-ni. La prova infallibile della

bravura diuno chef ènella rispo-sta che rice-v e d a l l aclientela delsuo ristoran-te. Se que-s t ’ u l t i m anon vi si tro-va bene nonci r i torna.Non c’è nul-la da fare».

Si capisceallora cosavoglia direper GennaroEsposito il“sacro fuoco” della cucina:passione e creatività ma an-che tecnica, materia prima esoprattutto sguardo al pas-sato, alla tradizione,metodo,rigore, disciplina. Si com-prende quando nella homepage del suo sito ammoni-sce: «“ricor-dare” sembrabanale, ma èesattamentel’opposto di“dimenticare”.Non c’è biso-gno di cercareaggettivi da af-fiancare allaparola “me-moria”; que-sta parola ri-schia di perde-re significato, perché ricor-dare è un esercizio impe-gnativo, è la riacquisizione diuna conoscenza, anche sefosse la deformazione di unarealtà. Nel miomestiere “di-menticare” è il peccatomor-tale della superbia, ma an-che il segno di un distaccodal passato e dal futuro. Cosìquando gusterete in un miopiatto la polpa di un riccio dimare, la ricotta di una fu-

scella, la pasta mista, la fo-glia di una zucchina, il bac-cello di un pisello, un piccolopesce di scoglio, il limone, laprovola e perfino il riso ol’ostrica, che non apparten-gono a questo territorio, voimangerete Gennaro Espo-

sito e le manie i piccoli gestiripetuti di cen-tinaia, migliaiadi persone e laterra, la piog-gia, il sole, ilfieno, il mug-gi to di unamucca, la lucedi una lampa-ra, la sirena diuna fabbrica.Ricordiamo-

celo, ricordatevene».Si capisce anche che in

ultimo, chiudendo l’intervi-sta con il consueto “qual è ilsuo sogno nel cassetto?Esposito risponda con sem-plice immediatezza: «La ter-za stella Michelin». Come di-re che il rispetto e la me-moria passa anche attraver-so i riconoscimenti che oggialcuni snobbanoecercanodiridimensionare.

tIl mio primo risotto? Il

più buono e semplice afarsi. Quello bollito,

condito con un filo d’olioe un po’ di parmigiano

tLe varietà preferite?

Per il risotto Carnaroli eVialone Nano. Non amainvece il riso Venere, ma

gli piace sperimentarevarietà nuove che

gli vengono proposte

La ricettaRisotto con fichi secchi , bac-

calà e basilico

Ingredienti per 4 persone320 g di riso Carnaroli230 g di filetto di baccalà6 fichi secchi60 g di pesto di basilico30 g di Parmigiano Reggiano grat-

tugiato2 spicchi di aglio2 l di brodo vegetalequalche gheriglio di noce15 g di burro150 g di olio extravergine di olivasale e pepe di mulinello

PreparazioneSoffriggere l’aglio con 40 g di olio

extravergine di oliva, preferibilmente

in una risottiera, poitostare il riso a fuo-co medio per circaun minuto. Aggiun-gere poco alla voltail brodo bollente,salare e fare andareper circa 16-18 mi-nuti.

Nel frattempocuocere a parte ilbaccalà, immergen-dolo quasi del tuttonel resto dell’olio; farlo andare per20 minuti a 70 °C finché non saràconfit.

A metà cottura aggiungere nelrisotto il Parmigiano, dandogli corpocon piccole aggiunte ripetute. Quan-do sarà al dente, togliere dal fuoco,

mantecare con il burro, una grat-tugiata di pepe di mulinello, i fichitagliati a pezzettoni e il pesto dibasilico.

Aggiustare di sale e servire ada-giando sul risotto il baccalà confit equalche gheriglio di noce.

Page 11: Il Risicoltore (Settembre 2014)

RUBRICHE SETTEMBRE 2014 11

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Con la conversione in legge con mo-dificazioni (Legge 116/2014) del D.L. n.91/2014, cosiddetto Decreto #Campolibe-ro, sono state apportate significative no-vità alle norme vigenti riguardanti il settoreagricolo. Segnaliamo in particolare dueaspetti riguardanti la prevenzione incendi ela combustione dei residui vegetali.

Prevenzione incendiIl decreto introduce una semplificazione

relativa agli adempimenti previsti per laprevenzione incendi. In particolare, vienedisposto che gli imprenditori agricoli cheutilizzano depositi di prodotti petroliferi dicapienza non superiore a 6 metri cubi,anchemuniti di erogatore, non sono tenutiagli adempimenti previsti dal regolamentodi cui al DPR 151/2011 che riclassificava leattività sottoposte alla prevenzione incen-di, ricomprendendo ad esempio anche idepositi dei prodotti petroliferi utilizzati dal-le imprese agricole e i contenitori distri-butori mobili, realizzati e installati nel ri-spetto delle indicazioni del D.M. 19 marzo1990.

Pertanto, tale disposizione consente al-le imprese agricole con depositi di ca-pienza inferiore a 6 metri cubi di essereesonerate dalla presentazione della Se-gnalazione Certificata di Inizio Attività(SCIA). Ne consegue che per tutti gli altrisoggetti la scadenza del 7 ottobre 2014rimarrebbe confermata.

Combustione dei residui vegetaliLe novità introdotte non si riferiscono

più all’art. 256 bis del d.lgs. 152/06 mavengono inserite nell’art. 182, con il se-

guente comma 6 bis: «Le attività di rag-gruppamento e abbruciamento in piccolicumuli e in quantità giornaliere non su-periori a tre metri steri per ettaro deimateriali vegetali di cui all’articolo 185comma 1 lett. f) effettuate nel luogo diproduzione, costituiscono normali praticheagricole consentite per il reimpiego deimateriali come sostanze concimanti o am-mendanti, e non attività di gestione deirifiuti. Nei periodi dimassimo rischio per gliincendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, lacombustione di residui vegetali, agricoli eforestali è sempre vietata. I Comuni e lealtre Amministrazioni competenti in ma-teria ambientale hanno la facoltà di so-spendere, differire o vietare la combu-stione del materiale di cui al presentecomma all’aperto in tutti i casi in cui sus-sistono condizioni meteorologiche clima-tiche o ambientali sfavorevoli e in tutti i casiin cui da tali attività possano derivare rischiper la pubblica e privata incolumità e per lasalute umana, con particolare riferimentoal rispetto dei livelli annuali delle polverisottile (PM10)».

La nuova disposizione conferma la pos-sibilità di bruciare in campo materiali ve-getali quali paglia, sfalci e potature, nonchéaltro materiale agricolo o forestale nonpericoloso utilizzato in agricoltura o sel-vicoltura, senza che sia configurabile comeattività di combustione illecita dei rifiuti; edè direttamente applicabile visto che non èpiù prevista l’emanazione delle ordinanzecomunali. Anche se è stata introdotta lafacoltà per i Comuni e le amministrazionicompetenti di limitarne l’applicazione per imotivi sopra richiamati.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Settembre è il mese di passaggio tra l’estate e l’au-tunno; non a caso - per lameteorologia - il 1° di settembrerappresenta l’inizio dell’autunno meteorologico. Da unpunto di vista della circolazione atmosferica l’anticiclone,protagonista dell’estatemeteorologica, dell’Azzorreo afri-cano che sia, si ritira progressivamente verso il suo luogodi “vita invernale” lasciando, sull’area padano alpina, unflusso di correnti più occidentale che determina la va-riabilità tipica del primo autunno. In pianura piovono inmedia dai 75 ai 100 mm di pioggia distribuiti tra 6 e 9giorni. Per tutto il mese la possibilità di fenomeni tem-poraleschi, tipici del periodo estivo, risulta ancora ab-bastanza elevata grazie all’alta quantità d’energia pre-sente nell’atmosfera e all’elevata possibilità d’infiltrazionidi aria più fresca da Nord. La minor durata del giorno e la

minor intensità della radiazione solare fanno abbassare letemperature soprattutto nella terza decade. La media deivalorimassimi, chenelle primeduedecadi è compresa tra24° e 26 °C, si porta tra i 22° e i 23°C nella terza. I minimiinvece, che risultano inizialmente compresi tra i 14° e i 15°Csi portano, nell’ultimadecade,mediamente tra gli 11° ei 13°C. La nebbia, fenomeno tipico del periodo autunnale,comincia a comparire più sistematicamente. Le sta-tistiche dicono che per il mese di settembre sulla pianurapadana centrale, all’alba, si registranomediamente da 2 a5 giorni di nebbia. Negli ultimi anni, comunque, noninsolite sono state fase estive settembrine (stabili, conpoche precipitazioni e con temperature massime attornoai 30°C): questa situazione si è ripetuta, con durata più omeno lunga, sia nel 2011 che nel 2012 che nel 2013.

Il confrontotra le pioggedi luglio 2014e quellemedie (mm)

BILANCIO Un mese favorevole per lo sviluppo del riso anche se “rallentato”

Luglio piovoso e poco caldo

Tabella dati meteorologici dal 1 al 31 luglio 2014

Luglio 2014 è risultato più piovoso deimesi precedenti e, localmente, signifi-cativamente più piovoso delle attese cli-matologiche per questo mese estivo. Letemperature sono state nel complessoinferiori alla norma; in particolare nei valorimassimi nel corso della prima e della terzadecade del mese. Responsabile di questasituazione incerta è stata la “latitanza” diuna “decisa” struttura anticiclonica che siè, invece, posizionata più stabilmente nelnord Europa e sul nord Africa. Le fasi piùperturbate del mese si sono avute tra il 7e il 14 e poi tra il 21 e il 30.Complessivamente il mesedi luglio ha registrato pre-cipitazioni superiori alla me-dia e al più comprese tra gli80-90 mm di diverse zonedella bassa Pianura (Lodi,Mantova, Rovigo), e comeesempio ricordiamo gli 81mm di Sermide-MN e i 92.6mm di Villadose-RO e i150/200 mm di alcune areedell’alta pianura occidentale(Lomellina, Novara, Milano), così comevanno ricordati i 184 mm di Milano e i 182mm di Vercelli. Le giornate di pioggia (alpiù sottoforma di temporali e rovesci)sono state superiori alla media e com-prese tra le 9-10 della bassa pianura e le14-16 dell’alta pianura.

Sulla maggioranza delle aree di pro-duzione del riso del Nord, le precipitazionidi questo mese, sono state le più elevatedegli ultimi 25 anni e solo nel 2002, inalcune zone, le precipitazioni erano state

paragonabili a quelle di quest’anno. Comedetto le temperature minime medie sonostate abbastanza fresche, ma nel com-plesso nella norma, e al più compresecome media mensile, tra 17° e 19°C. Leminime più contenute si sono in genereraggiunte il 9 o il 10 luglio (10.8°C aCameri-NO il 9, 13.1°C a Vigevano il 9,14.5°C a Trecenta-RO il 10). Le tem-perature massime medie sono state in-feriori alle attese e si sono collocate, nelcomplesso, tra 27° e 29°C. I giorni “piùfreschi” (con le massime più contenute)

sono in genere stati l’8, il 21e il 26, giornate piovose enuvolose, con valori mas-simi in genere non oltre i21°/24°C (22.2°C a S.AngeloLodigiano-LO il 26, 22.3°C aCastello d’Agogna-PV l’8,23.6°C a Sorgà-VR il 21). Lagiornata più calda (con lemassime più significative) èstata, in genere, il 19 luglio,all’apice della sola rimontaanticiclonica duratura del

mese. In questa giornata le temperaturesono state appena sopra la media diriferimento e localmente fino a 34°/35°C:35.7°C a Mantova, 34.8°C a Motta Vi-sconti-MI, 33.6°C a Villadose-RO. Nel suoinsieme il mese di luglio è stato fa-vorevole per lo sviluppo vegetativo delriso sebbene, nel complesso, le con-dizioni meteorologiche fresche e carat-terizzate da contenuta radiazione, ab-biano rallentato lo sviluppo fenologicodella coltura.

tLe temperature sonostate nel complessoinferiori alla norma;

in particolare nei valorimassimi nel corso

della prima e della terzadecade del mese

PR. STAZIONE TEMPERATURA ARIA (°C) PIOGGIA (MM)Media Valori estremi del periodo

TotaleGiornipiovosi

Max gg min gg

VC Vercelli 21.8 33.4 18.07 12.9 09.07 182.2 15

NO Cameri 21.4 33.4 19.07 10.8 09.07 180.0 16

LO Cavenago d’Adda 22.3 34.9 19.07 12.8 11.07 104.4 14

MI Arconate 21.8 34.1 19.07 10.7 09.07 214.2 17

MN Sermide 22.8 33.1 19.07 14.8 10.07 81.2 14

PV Castello d’Agogna 22.4 34.8 19.07 13.9 09.07 194.4 13

RO Adria 22.2 33.2 20.07 12.3 04.07 99.2 10

VR Sorgà 22.6 33.7 19.07 14.9 09.07 108.6 13

Page 12: Il Risicoltore (Settembre 2014)

LO STATO DEL RISO12 SETTEMBRE 2014

RICE OUTLOOK/1 Per il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense la produzione globale si attesterà a 479,4 milioni di tonnellate

Leggero rallentamento della crescitaIn particolare, risultano in diminuzione i raccolti indiani, ma anche del Vietnam e dell’Australia

.

.

Nigeria, la risicoltura fa crescere l’economia

Guyana, c’è tanto riso da esportare

Continua il trend positivoper la produzione globale diriso per il 2014/15, anche sei valori sono leggermenteinferiori ai massimi dei mesiprecedenti. Il rapporto RiceOutlook di luglio, infatti, cal-cola che il volume globaletocchi i 479,4 milioni di ton-nellate, 1,3 milioni di ton-nellate in meno rispetto allestime precedenti, ma an-cora superiore di quasi 2milioni di tonnellate rispettoal 2013/14 e il volume piùalto in assoluto.

Il record globale della pro-duzione nel 2014/15 è il ri-sultato dell’aumento dell’a-rea destinata alla coltivazio-ne del riso. Attestandosi a161,5 milioni di ettari, l’areaglobale nel 2014/15 è in au-mento di 0,9 milioni di ettaririspetto all’anno passato.

Secondo le proiezioni delrapporto del Dipartimentodell’Agricoltura statunitensela produzione dell’India peril 2014/15 si stima sia in calodi 2 milioni di tonnellate ar-rivando a 104milioni, ossia il2% in meno rispetto al datorecord dello scorso anno.Quella dell’Australia per il2014/15 si calcola in dimi-nuzione di 114mila tonnel-late per un totale di 576milatonnellate. Per il Vietnam sivaluta scenda nel 2014/15 di

400mila tonnellate e arrivi aldato record di 28,2milioni ditonnellate.

Per quanto riguarda ilconsumo globale di riso el’utilizzo residuo di riso, peril 2014/15 si stima tocchi i482,4 milioni di tonnellate,oltre l’1% in più rispetto al-l’anno passato, una previ-sione superiore alla prece-dente. Le scorte finali glo-bali per il 2014/15, invece, si

calcola arrivino a 108,5 mi-lioni di tonnellate, quasi il3% in meno rispetto all’an-no passato. Si tratta del pri-mo calo dal 2006/07. Lescorte finali della Thailandiasi valuta restino invariate alivelli alti, mentre quelle de-gli Stati Uniti dovrebberoaumentare del 20%.

Su base annua, si con-ferma che la Thailandia rim-piazzerà l’India come più

grande Paese esportatore alivello mondiale, con 10 mi-lioni di tonnellate di riso ven-duto, il volume più elevatorispetto al dato record di10,6 milioni esportati nel2011.Al contrario, il rapportoRice Outlook calcola chel’India riduca le esportazionidel 10% arrivando a 9 mi-lioni di tonnellate nel 2015. IlVietnam, il terzo più grandeesportatore, si stima espor-ti 6,7 milioni di tonnellate diriso nel 2015, con un in-cremento del 9%.

Per quanto riguarda le im-portazioni, quelle del Viet-

RICE OUTLOOK/2 Previsto un incremento del 6% rispetto alle stime precedenti

Usa, risultati superiori alle attese

nam aumenteranno di 0,1milioni di tonnellate per untotale di 0,4 milioni di ton-n e l l a t e . S itratta del piùgrosso quan-titativo di risoimportato peril Vietnam daqu ando h atoccato il vo-lume recorddi 0,5 milionidi tonnellateimportate nel 2011. Trendpositivo per il Pakistan, lecui importazioni per il 2015si calcola siano in aumento,

arrivando a 30mila tonnel-late. Al contrario, quelle del-le Filippine saranno in calo

d i 20 0m i l atonnellate perun totale di1,6 milioni dit onne l l a te .Secondo i datidel Dipart i-mento dell’A-gricoltura sta-tunitense, laCina dovreb-

be importare il volume re-cord di 3,7 milioni di ton-nellate nel 2015, il 16% inpiù rispetto al 2014.

Il ministro dell'Agricoltura e dellosviluppo rurale della Nigeria, AkinwumiAdesina, ha dichiarato che i coltivatori diriso hanno contribuito ad accrescerel’economia nazionale di circa 750 bilionidi naira. Lo riporta il sito allafrica.com.Adesina, che ha tra l’altro firmato un’in-tesa tra il ministero federale dell'A-gricoltura e dello sviluppo rurale e Dan-gote Industries Limited per un 1 bilionedi dollari per un investimento in unprogetto integrato di riso, ha spiegatoche circa 360mila posti di lavoro sonostati creati proprio negli ultimi tre annigrazie agli incentivi all’agricoltura. Se-condo il ministro, la Nigeria ha re-

gistrato significativi successi grazie allalinea strategica pensata per migliorare ilsettore risicolo. I fondi ottenuti dairisparmi di circa 365 bilioni di nairaannuali sono, infatti, stati destinati per lamaggior parte agli agricoltori di risonigeriani e alle comunità rurali. Più di seimilioni di agricoltori ora coltivano varietàdi riso di buona qualità in grado disoddisfare gli standard internazionali.«La produzione locale di riso - ha spie-gato - grazie alla strategia di sostegnoall’agricoltura ha aggiunto 750 bilioni dinaira per l'economia nigeriana, con oltre407 bilioni di redditi netti agli agri-coltori».

tSi conferma che la

Thailandia rimpiazzeràl’India come più grande

Paese esportatorea livello mondiale

Risultati decisamente superiorialle attese per la produzione diriso statunitense: per il 2014/15 sistima tocchi i 226 milioni di cwt,con un incrementodel 6% rispetto allestime precedenti e il19% in più rispettoall’anno passato. Sitratta del più volu-minoso quantitativodi riso rispetto al re-cord di 243,1 milionidi cwt prodotti nel2010/11. Secondo ilrapporto Rice Outlook di luglio, laproduzione di riso a grana lunga sivaluta tocchi i 169 milioni di cwt, il5% in più rispetto alle proiezioniprecedenti e il 28% in più rispettoall’anno passato. La produzione diriso a granamedio piccola si stimatocchi i 57 milioni di cwt, il 10% inpiù rispetto alle proiezioni, maancora il 2% in meno rispettoall’anno passato.

Per quanto riguarda le fornituretotali di riso statunitense nel2014/15, il rapporto del Diparti-mento dell’Agricoltura statuniten-se calcola tocchino i 279,8 milionidi cwt, il 12% in più rispetto

all’anno passato. Le forniture to-tali sono le più elevate da quandoè stato toccato il dato record di297,9 milioni di cwt nel 2010/11. In

particolare, le forni-ture di riso a granalunga si stima toc-chino i 206,8 milionidi cwt, il 19% in piùrispetto all’annopassato, mentrequelle a grana me-dio-piccola arrive-ranno a 70,7 milionidi cwt, con un au-

mento di 5 milioni di cwt rispettoalle stime di giugno, ma ancora il4% in meno rispetto all’anno pas-

sato. Si tratta del dato più bassodal 2008/09.

Segno positivo per le scorteiniziali, che per il 2014/15 si cal-colano in rialzo di 0,5 milioni dicwt, per un totale di 32,8milioni dicwt, ancora il 10% in meno ri-spetto all’anno passato e il datopiù basso dal 2009/10. In dimi-nuzione, invece, le importazioni:nel 2014/15 toccheranno i 21 mi-lioni di cwt, con un calo di 1milione di cwt rispetto alle stimedel rapporto di giugno e il 9% inmeno rispetto alle proiezioni delloscorso anno. Le importazioni diriso a grana lunga si calcola toc-chino i 18,5 milioni di cwt, 0,5

milioni di cwt inmeno rispetto allestime mensili precedenti e il 5%in meno rispetto all’anno passato.Le importazioni di riso a granamedio piccolo si fermeranno a 2,5milioni di cwt, 0,5 milioni di cwt in

meno rispetto alle stime prece-denti e quasi il 29% in menorispetto all’anno passato.

Per quanto riguarda l’utilizzo to-tale di riso statunitense nel2014/15 si stima tocchi i 240 mi-lioni di cwt, 10 milioni in più ri-spetto alle stime di giugno e il14% in più rispetto all’anno pas-sato. In rialzo le esportazioni totaliche toccheranno i 107 milioni dicwt, 5milioni di cwt in più rispettoalle stime precedenti e il 14% inpiù rispetto allo scorso anno.

Trend positivo anche per lescorte finali: nel 2014/15 si stimaarrivino a 39,8 milioni di cwt, 2,5milioni di cwt in più rispetto allestime di giugno e il 21% in piùrispetto all’anno passato.

tSi tratta del più

voluminoso quantitativodi riso rispetto al recorddi 243,1 milioni di cwtprodotti nel 2010/11

Entro la finedel 2014 laGuyanadovrebbe produrre oltre 600milatonnellate di riso. Secondo leproiezioni riportate dal sito noo-dls.com, solo circa 120mila ton-nellate di riso sono consumatelocalmente, di conseguenza il vo-lume residuo potrebbe essere

esportato e contribuire così al-l'economia locale. Per il governo,dunque, è ora prioritario trovare imercati di esportazione che pos-sano essere interessati all’acqui-sto dei lotti. Il Paese sta inoltrecercando di superare le 461milatonnellate di riso per l'esporta-

zione entro la fine dell'anno. Aprescindere dai livelli di produ-zione più elevati, riporta ancora ilsito noodls.com, l'industria ha ot-tenuto resemigliori grazie alle 14nuove varietà di riso sviluppatedalla Guyana Rice DevelopmentBoard (Grdb).

Page 13: Il Risicoltore (Settembre 2014)

LO STATO DEL RISO SETTEMBRE 2014 13

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Area coltivata 42,410 43,500 43,800Scorte iniziali 25,100 25,440 25,230Produzione lavorato 105,240 106,290 104,000Produzione grezzo 157,876 159,451 156,016Importazioni 0 0 0Forniture totali 130,340 131,730 129,230Esportazioni 10,869 10,000 9,000Consumo e residuo 94,031 96,500 98,000Scorte finali 25,440 25,230 22,230Distribuzione totale 130,340 131,730 129,230

2012/13

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

MA LE SCORTE SONO IN CALOIndia, verso una produzione recordL'India acquisterà 30 milioni di

tonnellate di riso dagli agricoltorilocali in 12 mesi a partire da ot-tobre, quasi il 13 per cento in piùrispetto all'anno precedente. Se-condo quanto riporta il sito in.reu-ters.com, nonostante un inizio ir-regolare nella coltura del riso per lastagione dei monsoni, il governocalcola di produrre un volume re-cord. L’India, il secondo più grandeproduttore di riso al mondo, com-pra il cereale da agricoltori locali ad

un prezzo fisso così come è statostabilito nel programma nazionaledi sostegno all’agricoltura locale. Iprezzi concordati dovrebbero in-fatti incoraggiare gli agricoltori aprodurre di più.

Il primo mese della stagionegiugno-settembre è stato il piùsecco degli ultimi cinque anni,tanto che in molti hanno sollevatotimori che si ripetesse il periodo diforte siccità del 2009, quando ilmonsone è stato il più debole in

quasi quattro decenni. Ma le piog-ge in arrivo nei mesi successivihanno pian piano diradato la preoc-cupazione dei danni all’agricolturache avrebbe portato un ulterioreperiodo di grave siccità, visto chela metà dei terreni agricoli nondispone di sistemi di irrigazione. LaFood Corporation of India (Fci),l'agenzia che gestisce gli appalti ela distribuzione dei cereali, finoraha acquistato 26,64 milioni di ton-nellate di riso.

2013/14

ASIA Ai Paesi vicini, da inizio anno sono già state vendute circa 400 tonnellate di riso di alta qualità

Le Filippine si aprono alle esportazioniPer la prima volta in 30

anni le Filippine hannoesportato 400 tonnellatemetriche di riso di alta qua-lità. Lo riporta il sito sun-star.com.ph.ProcesoAlcala,del Dipartimento dell’Agri-coltura, ha dichiarato che ilPaesehagià superato le pre-cedenti proiezioni circa il vo-lume di riso che potrà espor-tare. «Abbiamo già espor-tato 400 tonnellatemetrichedi riso di alta qualità di riso el'anno non è ancora finito»,ha sottolineato Alcala. Nelcaso in cui, secondo i calcolidel Dipartimento dell’Agri-coltura, le Filippine riuscis-seroa raggiungere l'autosuf-

ficienza, i coltivatori di risosarebbero incoraggiati a col-tivare più riso per l'espor-tazione. Le previsioni sonoottimistiche visto che esiste

già un adeguato volume diriso conservato. SecondoAlcala, Hong Kong e Singa-pore hanno grandi esigenzedi riso di alta qualità, ma non

hanno alcuna produzione,mentre invece le Filippinehanno tutti i presupposti per-ché siano in grado finalmen-tedi esportare riso.Comeha

sottolineato il Dipartimentodell’Agricoltura, le Filippinesono riuscite a invertire larotta nel 2012-2013 perchéinvece di comprare riso dai

vicini vietnamiti e thailande-si, i risicoltori filippini hannoavuto un buon raccolto e so-no stati in grado di soddi-sfare parte della domanda. IlPaese, che ha bisogno difare affidamento sulle im-portazioni per garantire lafornitura di riso e tenere sta-bili i prezzi, dal 2001 al 2012ha dovuto importare grandiquantitativi di riso, mante-nendo così un livello di di-pendenza dal riso estero parial 13,57%. Il Dipartimentodell’Agricoltura ha osservatoche proprio in quell’arco ditempo la passata ammini-strazione ha speso più per leimportazioni del NationalFood Authority che per sup-portare la produzione. Que-sto trend, stando ai dati delgoverno, è stato invertito dal2012-2013 grazie al soste-gno ai produttori locali.

.

Intanto continua l’importIl governo filippino ha stanziato un

budget di 10,3 bilioni di peso (236milioni di dollari) per importare mez-zo milione di tonnellate di riso. Se-condo quanto r iporta i l s i tomb.com.ph, il governo ha deciso diimportare più riso nella secondame-tà dell'anno, forse raggiungendo fi-no a 1 milione di tonnellate per

cercare di aumentare le scorte aseguito dei recenti tifoni e stabi-lizzare i prezzi locali di vendita delcereale. Il totale delle importazioni diriso quest'anno per le Filippine po-trebbe superare i 2 milioni di ton-nellate, il volume più alto in quattroanni. Il presidente Benigno Aquinoha annunciato che la Nfa è stata

autorizzata a importare ulteriori500mila tonnellate entro la fine del-l’anno per le eventuali situazioni diemergenza. Con l'acquisto di questolotto, secondo le stime del Dipar-timento dell'Agricoltura degli StatiUniti, le Filippine sono sulla buonastrada per diventare il terzo più gran-de acquirente mondiale di riso. Ilprimo lotto di 200mila tonnellatedovrebbe arrivare entro il 30 set-tembre.

. .

Pakistan, si punta sul riso basmati Sale ancora l’export del VietnamIl Punjab Agricultural Research Board,

insieme al Rice Research Institute, alKala Shah Kaku, all’Istituto Nazionaleper la biotecnologia e l'ingegneria ge-netica, all’Istituto nucleare per l'agri-coltura e la biologia, a coltivatori di risobasmati e all’International Rice Resear-ch Institute sta preparando un piano permigliorare le varietà di sementi basmatie la coltivazione del riso.

Secondo quanto riporta il sito bre-corder.com, il piano mira a far otteneremaggiori redditi ai coltivatori di risobasmati del Punjab e incrementare leesportazioni. Secondo i promotori delprogramma, per superare i principaliproblemi che affliggono il riso basmati

del Punjab è fondamentale per il Pa-kistan riconquistare e mantenere lapropria competitività sul mercato mon-diale, migliorare le entrate e garantireredditi più alti per gli agricoltori e le altreparti interessate allo sviluppo del set-tore.

Il piano di sviluppo necessario perportare a termine il programma di ri-cerca, riferisce ancora il sito brecor-der.com, si concentrerà sulle misureche portano a risultati concreti rag-giungibili entro 2-3 anni. Nelle intenzionidei ricercatori c’è anche l’obiettivo diaumentare significativamente le rese diriso basmati e migliorare l'efficienzadella filiera risicola.

Nei primi sette mesi di quest'anno, ilVietnamha venduto sulmercatomondialecirca 3,617 milioni di tonnellate di ton-nellate di riso del valore di 1,56 bilioni didollari in calo del 10,78% in volume e del10,27% in valore. Come riporta il sitonews.xinhuanet.com, il Vfa (VietnamFoodAssociation) ha fatto inoltre sapere che leaziende vietnamite hanno firmato contrattiper esportare 2,102 milioni di tonnellate diriso all'estero. Nel solo mese di luglio, ilVietnam ha guadagnato 264,6 milioni dol-lari dall’esportazione di 615mila tonnellatedi riso, registrando così il più alto volumedall'inizio del 2014. A partire dalla fine diluglio, la media dei prezzi all'esportazionedi riso del Vietnam è aumentata di 2,43

dollari per tonnellata grazie ai segnali po-sitivi riscontrati nei mercati. Finora que-st’anno, il Vietnamsi è classificato terzo trai cinquemaggiori esportatori di riso a livellomondiale. La Thailandia è in cima alla listacon 5,62milioni di tonnellate, quasi il 55%su base annua ed è seguita dall’India conun volume delle esportazioni di riso pari a5,49milioni di tonnellate, in calo dell’1,6%.Segue il Pakistan con 1,84 milioni di ton-nellate, quindi gli Stati Uniti, con 1,68milioni di tonnellate. Secondo i dati delVietnam Food Association il volume totaledelle esportazioni dei cinque maggioriesportatori di riso del mondo fino a metàagosto ha raggiunto oltre 18 milioni ditonnellate, in crescita del 4,3%.

2014/15

Officine RAVARO Strada per Vespolate, 6 - 28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 - www.ravaro.it e-mail: [email protected]

ISO 9001:2008ISO 3834-4:2005

Impianto di puliziaessiccazione estoccaggio Romania

Stand Fiera AgricolaVercelli 2014

Page 14: Il Risicoltore (Settembre 2014)

LO STATO DEL RISO14 SETTEMBRE 2014

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 238.641

Francia 164.530

Paesi Bassi 121.243

Italia 71.673

Germania 70.754

Polonia 70.206

Portogallo 56.566

Belgio 54.444

Spagna 49.871

Rep. Ceca 29.134

Svezia 24.058

Altri Ue 47.217

TOTALE 998.337

Rotture di riso 310.269

Paesi Export

Italia 112.240

Spagna 27.419

Portogallo 12.601

Grecia 6.125

Bulgaria 6.093

Lituania 4.218

Regno Unito 3.978

Romania 2.924

Rep. Ceca 1.757

Francia 1.569

Germania 1.249

Altri Ue 4.135

TOTALE 184.308

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 19/8/2014(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO 394.480 381.281 96,65% 13.199Lido-Alpe 2.522 2.461 97,58% 61Padano-Argo 2.010 2.068 102,89% 0Vialone nano 19.536 16.730 85,64% 2.806Varie Medio 4.647 3.957 85,15% 690TOTALE MEDIO 28.715 25.216 87,81% 3.557Loto-Ariete 257.364 251.874 97,87% 5.490S. Andrea 36.194 36.943 102,07% -749Roma-Elba 13.329 12.253 91,93% 1.076Baldo 63.121 64.880 102,79% -1.759Arborio-Volano 78.799 84.580 107,34% -5.781Carnaroli 68.944 69.841 101,30% -897Varie Lungo A 15.584 12.121 77,78% 3.463TOTALE LUNGO A 533.335 532.492 99,84% 843TOTALE LUNGO B 491.253 448.182 91,23% 43.071TOTALE GENERALE 1.447.783 1.387.171 95,81% 60.670

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 19/8/2014

Gruppi varietali Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

Rimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 394.346 371.961 94,32%

Medio 42.644 41.080 96,33%

Lungo A 778.241 720.714 92,61%

Lungo B 437.874 429.134 98,00%

TOTALE 1.653.105 1.562.889 94,54%

CAMPAGNE PRECEDENTI2012/2013 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 383.363 368.790 96,20%

Medio 53.359 46.213 86,61%

Lungo A 711.960 644.309 90,50%

Lungo B 447.006 441.936 98,87%

TOTALE 1.595.688 1.501.248 94,08%

Tondo 386.683 362.093 93,64%

Medio 53.052 47.755 90,02%

Lungo A 646.177 611.799 94,68%

Lungo B 541.416 520.757 96,18%

TOTALE 1.627.328 1.542.404 94,78%

2011/2012 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2010/2011 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Enrico Losi

Gli ultimi duemesi di mer-cato non sono risultati par-ticolarmente significativi.Nel mese di luglio le pochequotazioni disponibili sono ri-maste invariate su quasi tut-te le piazze e le vendite deiproduttori si sono concen-trate sul comparto dei lunghiB. Le rimanenze totali di ri-sone si attestano al livello piùbasso delle ultime tre cam-pagne - come era logico at-tendersi, considerata la mi-nore disponibilità iniziale diprodotto – ma le rimanenzedi lungo B si collocano a43.000 tonnellate, un valoredecisamentepiù alto rispettoalle rimanenze riscontratenelle due campagne prece-denti (8.740 tonnellate nellacampagna 2012/2013 e5.070 tonnellate nella cam-pagna 2011/2012).

Per quanto riguarda gliscambi commerciali, si re-gistra un’inversione di ten-denza per l’export che è pas-sato dal +1,5% dell’ultimoaggiornamento all’attuale-3,4%, in considerazionedel-la ridotta disponibilità di risodi tipo japonica, mentre l’im-port fa segnare un incremen-to del 25%.

Unione europeaLe importazioni di riso, in

equivalente lavorato, si at-testano a circa 998.000 ton-nellate, facendo registrareunaumentodel 14%rispettoa un anno fa.

Considerato che i dati so-no aggiornati al 19 agosto eche non sono stati ancoraregistrati circa 20.000 ton-nellate di riso lavorato che siriferiscono ai titoli rilasciatiper la tranche di luglio deicontingenti GATT, è possibileche alla fine della campagnasi arrivi a un livello nonmoltodistante da quello record ri-levato nel la campagna2007/2008 (1.065.000 ton-nellate).

Per effetto dell’incremen-to delle importazioni a daziozero dai PMA (+85.600 ton-nellate), l’import di riso la-vorato tal quale si attesta allivello record di circa 573.000tonnellate, con un aumentod i 100 .000 tonne l l a te(+21%) rispetto alla campa-gna precedente.

Negli ultimi due mesi si èintensificata l’attività di im-portazione di riso semigreg-gio che fa segnare un in-cremento del 5,7% rispettoalla scorsa campagna, a fron-tedel+3,5%registrato a finegiugno.

Sul lato dell’export risultaun volume di circa 184.000

tonnellate, in aumento di24.000 tonnellate (+15%) ri-spetto a un anno fa.

Nuova campagnaE’ prematuro avventurarsi

in una previsione sulla quan-tità e sulla qualità del nuovoraccolto, considerato che ilnuovo prodotto risulta in li-nea, se non addirittura in ri-tardo, con quello dell’annoscorso per effetto di un’e-state che ha presentato ano-malie analoghe a quelle ri-scontrate nella primavera del2013.

La Commissione euro-pea, invece, ha pubblicatouna prima stima di superficiecomunitaria che ammonta a425.000 ettari, prevedendo

una produzione comunitariadi 2,88 milioni di tonnellate;entrambi i dati risultano inlinea con quelli del 2013, an-che se si re-gistra un in-cremento del12,5% dellaproduzione diriso di tipo ja-ponica e uncalo del 17,5%della produzio-ne di riso di ti-po indica, coe-rentemente con l’andamen-to dei mercati nel corso dellacampagna 2013/2014.

Qualunque sarà l’esito delraccolto, i risicoltori potrannocontare su una PAC che ga-rantirà un pagamento diretto

ancora importante, seppurdecurtato di almeno il 6%rispetto al 2013 a causa dellostanziamento di minori risor-

se. Intanto, ilMinistero del-le Pol i t icheAgricole Ali-mentari e Fo-restali ha noti-f i c a t o a l l aCommissioneeu ropea l eproprie scelteper quanto ri-

guarda l’applicazione dellanuova PAC, confermandoquanto emerso negli scorsimesi, compreso lo stanzia-mento di 22,6 milioni di europer il pagamento accoppiatoa favore del riso.

BILANCIO Inversione di tendenza per l’export, da +1,5% all’attuale -3,4%

Lunghi B, boomdi rimanenzeSi collocano a 43.000 tonnellate, molto più delle due campagne precedenti

tLe importazioni

in Europa si attestanoa circa 998.000 t

in crescita del 14%rispetto a un anno fa

800

700

600

500

400

300

200

100

0

Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Rimanenza

Import UE

2013/14 2012/13 2011/12 2010/11

1.200.000

1.000.000

800.000

600.000

400.000

200.000

100.000

0

998.337

874.010

841.856

923.404

2013/14 2012/13 2011/12 2010/11

184.308

160.141

169.296

185.342

200.000

180.000

160.000

140.000

120.000

100.000

80.000

60.000

40.000

20.000

0

Page 15: Il Risicoltore (Settembre 2014)

LO STATO DEL RISO SETTEMBRE 2014 15

BORSA DI MORTARA

14/7/2014Min Max

21/7/2014Min Max

28/7/2014Min Max

4/8/2014Min Max

BORSA DI NOVARA

BORSA DI PAVIARisoni 16/7/2014

Min Max

Balilla N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Selenio N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Flipper-Alpe-Lido N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 940 960 940 960

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Dardo-Luna CL e sim. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Augusto N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Baldo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Thaibonnet 210 230 210 230

Altre indica 210 230 210 230

Balilla, Centauro e similari 260 265 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Selenio e similari 275 285 N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Flipper e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto, Nembo e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Augusto N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Baldo e similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli e Karnak N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Thaibon., Sirio, Gladio e sim. 220 230 220 230 220 230

BORSA DI VERCELLI

BORSA DI MILANO23/7/2014Min Max

30/7/2014Min Max

6/8/2014Min Max Risoni 18/7/2014

Min Max25/7/2014Min Max

1/8/2014Min Max

8/8/2014Min Max Lavorati 29/7/2014

Min Max5/8/2014Min Max

12/8/2014Min Max

22/7/2014Min Max

29/7/2014Min Max

5/8/2014Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

22/7/2014Min Max

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 250 260 N.Q. N.Q.

Selenio 255 270 N.Q. N.Q.

Lido-Flipper N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto, Nembo e Similari N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Augusto N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Baldo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Roma N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano 1190 1240 1190 1240 1190 1240

Roma 1055 1105 1055 1105 1055 1105

Baldo 1055 1105 1055 1105 1055 1105

Ribe/Loto e sim. 700 740 700 740 700 740

S. Andrea 1180 1220 1180 1220 1180 1220

Thaibonnet e sim. 440 490 440 490 440 490

Vialone Nano 1960 2010 1960 2010 1960 2010

Padano-Argo 1180 1460 1180 1460 1180 1460

Lido e similari 630 670 630 670 630 670

Originario e sim. 560 610 560 610 560 610

Carnaroli 1170 1220 1170 1220 1170 1220

Parboiled Ribe 800 840 800 840 800 840

Parboiled Thaib. 570 590 570 590 570 590

Parboiled Baldo 1165 1195 1165 1195 1165 1195

DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO

12/8/2014Min Max

CHIU

SURAEST

IVA

CHIU

SURAEST

IVA

Prezzi nonrilevati permanife-stazione

della filieradel risocontro leimporta-

zioni di risoa daziosero daiPMA

Prezzi nonrilevati permanife-stazione

della filieradel risocontro leimporta-

zioni di risoa daziosero daiPMA

CHIUSURAFE

STIVITA’

CHIU

SURAEST

IVA

Prezzi nonrilevati permanife-stazione

della filieradel risocontro leimporta-

zioni di risoa daziosero daiPMA

CHIUSURAFE

STIVITA’

Balilla (originario) 245 255 250 260

Selenio 250 270 255 275

Lido-Flipper e sim. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

S. Andrea N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Loto e Nembo 335 350 N.Q. N.Q.

Dardo-Luna CL e sim. 315 330 N.Q. N.Q.

Augusto 345 360 N.Q. N.Q.

Roma 460 475 460 475

Baldo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Arborio-Volano N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Carnaroli N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Thai.-Gladio e sim. 210 220 220 230

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Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

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Questo numero è stato chiuso in tipografia il 28 agosto 2014.Ogni eventuale ritardo nella distribuzione è indipendente

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

Prezzi nonrilevati permanife-stazione

della filieradel risocontro leimporta-

zioni di risoa daziosero daiPMA

Esportazioni Italia

Svizzera

Turchia

BosnaErz.

Siria

Australia

Serbia

Albania

Russia

Kosovo

Restodelmondo

1.947

33.000

30.000

27.000

24.000

21.000

18.000

15.000

12.000

9.000

6.000

3.000

0

4.171

4.635

2.019

2.447

1.955

2.242

Libano

Brasile

32.391

16.970

15.940

10.832

StatiUniti

4.966

11.725

Importazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

Myanmar

2.024

Vietnam

RestodelMondo

1.924

36.000

32.000

28.000

24.000

20.000

16.000

12.000

8.000

4.000

0

634

298

35.579

12.159

7.915

10.000

Bangladesh

Argentina

1.140

Importazioni Italia Esportazioni Italia

Page 16: Il Risicoltore (Settembre 2014)

16 SETTEMBRE 2014

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