Il Risicoltore (Dicembre 2014)

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI www.enterisi.it - @EnteRisi Anno LVII - n. 11 Dicembre 2014 . Paolo Carrà Molti sapranno il si- gnificato di alcuni acro- nomi quali P.A.C., P.M.A., P.S.R., P.A.N. che hanno tenuto e stanno tenendo banco nello scenario politico europeo e nazionale. Pochi, invece, credo sappiano che esistono altri due acronomi con i quali saremo chiamati a confrontarci e dai quali potremmo trarre nuove opportunità per il mondo agricolo: P.E.I. e P.I.F.. Entrambi rientrano nell'attuale programma- zione della P.A.C. 2014/2020 e pertanto va detto che visti i ritardi accumulati nella stesura dei P.S.R., la loro applicazione richiederà an- cora del tempo. P.E.I. significa Parternariato Europeo per l'Innovazione mentre P.I.F. si- gnifica Progetto Integrato di Filiera. Entrambi hanno dei punti in comune, quali ad esempio la presenza di un “capoprogetto” , ma riguardano ambiti diversi e se correttamente progettati, possono essere tra loro correlati. Per affrontare il prossimo futuro al quale la nuova P.A.C. ci ha chiamato, sicuramente dovremo continuare negli sforzi che ci vedono impegnati su diversi fronti in questo momento quali le importazioni, riuscire a connotare il riso italiano, sostenere una politica di promozione, ma sarà necessario anche puntare a un pro- cesso di innovazione del sistema risicolo nazionale. Una ricerca mirata a un'agricoltura più sostenibile e che individui nuovi sistemi di gestione dell'azienda agricola per un risparmio di costi di produzione e per un generale efficientamento del sistema filiera riso. Questo potrà essere ottenuto anche grazie alla condivisione di questi due strumenti, P.E.I. e P.I.F.. Il nostro settore ha un vantaggio, però, rispetto agli altri che potrebbe decretarne il successo; l'avere un Ente di filiera nazionale che sia promotore e coordinatore tra i vari partner, avere aziende agricole e trasformatrici concentrate in poche regioni. Una cosa su tutte, comunque, è impre- scendibile: il coraggio di cambiare. In fondo, è "solo" un fatto culturale. Leopportunità offerte da P.E.I. e P.I.F. Elevata resa alla lavorazione Migliora la fertilità naturale del terreno Ideale e costante l’erogazione dell’azoto Calcio prezioso per le piante ed il terreno Produzioni costantemente ad alto livello Piante più sane e più resistenti Produttore Produttore AlzChem AG Dr.-Albert-Frank-Straße 32 D - 83308 Trostberg www.alzchem.com Per informazioni Per informazioni AGREKO Via Peter Anich 8 I 39011 Lana BZ Tel: 0473 550 634 [email protected] www.calciocianamide.com Calciocianamide Il concime principe della risaia Enrico Losi A seguito di un lavoro du- rato diversi mesi, è stato completato il dossier per chiedere alla Commissione europea l'applicazione di mi- sure di salvaguardia nei con- fronti delle importazioni di ri- so dalla Cambogia che be- neficiano dell'esenzione dai dazi accordata dall'Unione europea ai Paesi Meno Avan- zati (PMA) a partire dal 1° settembre 2009. Il 28 novembre il dossier - redatto con il contributo e il benestare di tutta la filiera ri- sicola, del Ministero delle Po- litiche Agricole, Alimentari e Forestali, del Ministero dello Sviluppo economico e del- l'Ente Nazionale Risi - è stato presentato dal Ministero del- lo Sviluppo Economico ai Ser- vizi della Commissione eu- ropea che valuteranno se pro- cedere con l'apertura della fa- se di inchiesta. Finora, la Commissione eu- ropea ha tenuto un atteggia- mento di chiusura nei con- fronti delle nostre istanze, af- fermando che l'evoluzione dell'import UE di riso nel cor- so della campagna 2013/2014 non destava preoccupazioni perché nel complesso non si registrava un incremento si- gnificativo rispetto alla cam- pagna precedente, mentre i dati riportati nel dossier, ela- borati con le fonti fornite dalla stessa Commissione, evi- denziano un incremento di circa il 17% dell'import UE; se poi si prendono in conside- razione solo i flussi in entrata del riso lavorato, risulta che l'import della campagna 2013/2014 ha superato del 25% il dato record della cam- pagna precedente. Come se non bastas- se, nell'am- bito del Co- mitato di ge- stione del 30 ottobre la Commissio- ne europea aveva evi- denziato che l'import UE per la cam- pagna cor- rente risulta- va in calo del 17%, giungendo alla conclusione che la situa- zione dell'import si stava "nor- malizzando" rispetto alla cam- pagna precedente e sconfes- sando quanto dichiarato nel corso di tutta la scorsa cam- pagna. Comunque, la “normaliz- zazione” dell’import annun- ciata dalla Commissione per questi primi mesi dell’attuale campagna di commercializza- zione è fondata su dati errati e non aggiornati, tant'è che, ora, la situazione reale evi- denzia un leggero aumento delle importazioni rispetto alla campagna precedente; d'al- tronde non c'è ragione di at- tendersi una riduzione del- l'import UE, considerato che la produzione UE di risone di tipo Indica per il 2014 risulta in calo di ben 200.000 tonnel- late rispetto al 2013. Se l'incremento dell'im- port attuale può essere con- siderato marginale, ciò è do- vuto solo all'indebolimento dell'euro rispetto al dollaro statunitense. In attesa delle decisioni del- la Commissione, si rileva che, nei primi due mesi della cam- pagna, l'import di riso lavorato dai PMA si attesta a 45.516 tonnellate, facendo registrare un incremento del 9,2% ri- spetto allo stesso periodo del- la scorsa campagna, e che il Myanmar sta diventando un importante fornitore dell'UE non solo di rotture di riso, ma anche di riso lavorato. Attendiamo l’evoluzione di questo dossier che richiederà un sforzo politico intenso da parte della nostra Ammini- strazione, affinché vengano prese in considerazione le for- ti preoccupazioni espresse dalla filiera risicola. 45.516 41.694 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000 Settembre-Ottobre 2014 Settembre-Ottobre 2013 Import Ue di riso semilavorato e lavorato dai PMA (dati espressi in tonnellate) NOVITÀ/1 Il 28 novembre è stato presentato dal Ministero dello Sviluppo Economico all’Unione Europea Dossier Cambogia sul tavolo della Commissione Richiesta la clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni di riso per tutelare la filiera NOVITÀ/2 In pubblicazione il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Le direttive nazionali sulla PAC Enrico Losi A breve verrà pubblicato dal Mini- stero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali il decreto relativo alle scelte nazionali che, l’estate scorsa, erano state notificate alla Commissione eu- ropea. In estrema sintesi, il decreto sta- bilisce che: • sono considerati agricoltori in at- tività i soggetti che, al momento della presentazione della domanda unica, di- mostrano uno dei seguenti requisiti: - l’iscrizione all’INPS come coltivatori diretti, imprenditori agricoli professio- nali (IAP), coloni o mezzadri; - il possesso della partita IVA in cam- po agricolo. • per il pagamento di base verrà utilizzato il 58% del budget nazionale per i pagamenti diretti, tuttavia, considerando la trattenuta per ali- mentare la riserva na- zionale (3% del 58%) il pagamento di base potrà contare sul 56,26% del budget; il pagamento di base verrà calcolato considerando il paga- mento percepito per la domanda unica del 2014 e il numero di ettari condotti nel 2015; • per il pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e per l’ambiente (il cosiddetto “greening”) verrà utilizzato il 30% del budget e l’importo unitario sarà calco- lato a livello aziendale, quindi, a ogni beneficiario sarà as- sicurato un pagamento pro- porzionale al pagamento di base al quale ha diritto; • entro il 2019 il pagamento di base e il pagamento del “greening” si ridurranno del 30% per le aziende che at- tualmente detengono titoli il cui valore risulta al di sopra delle media nazionale, come nel caso delle aziende CONTINUA A PAG. 9 t Per quanto riguarda i sostegni accoppiati, il riso potrà contare su un budget annuale medio di 22,6 milioni di euro

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Anno LVII n. 11 Mensile di informazioni agricole industriali e commerciali sul RISO dell'Ente Nazionale Risi

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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI

www.enterisi.it - @EnteRisi

Anno LVII - n. 11 Dicembre 2014

.

Paolo Carrà

Molti sapranno il si-gnificato di alcuni acro-nomi qual i P.A.C. ,P.M.A., P.S.R., P.A.N.che hanno tenuto estanno tenendo banconello scenario politicoeuropeo e nazionale.

Pochi, invece, credosappiano che esistono

altri due acronomi con i quali saremo chiamatia confrontarci e dai quali potremmo trarrenuove opportunità per il mondo agricolo: P.E.I.e P.I.F..

Entrambi rientrano nell'attuale programma-zione della P.A.C. 2014/2020 e pertanto vadetto che visti i ritardi accumulati nella stesuradei P.S.R., la loro applicazione richiederà an-cora del tempo. P.E.I. significa ParternariatoEuropeo per l'Innovazione mentre P.I.F. si-gnifica Progetto Integrato di Filiera. Entrambihanno dei punti in comune, quali ad esempio lapresenza di un “capoprogetto”, ma riguardanoambiti diversi e se correttamente progettati,possono essere tra loro correlati.

Per affrontare il prossimo futuro al quale lanuova P.A.C. ci ha chiamato, sicuramentedovremo continuare negli sforzi che ci vedonoimpegnati su diversi fronti in questo momentoquali le importazioni, riuscire a connotare il risoitaliano, sostenere una politica di promozione,ma sarà necessario anche puntare a un pro-cesso di innovazione del sistema risicolonazionale. Una ricerca mirata a un'agricolturapiù sostenibile e che individui nuovi sistemi digestione dell'azienda agricola per un risparmiodi costi di produzione e per un generaleefficientamento del sistema filiera riso.

Questo potrà essere ottenuto anche graziealla condivisione di questi due strumenti, P.E.I.e P.I.F..

Il nostro settore ha un vantaggio, però,rispetto agli altri che potrebbe decretarne ilsuccesso; l'avere un Ente di filiera nazionaleche sia promotore e coordinatore tra i varipartner, avere aziende agricole e trasformatriciconcentrate in poche regioni.

Una cosa su tutte, comunque, è impre-scendibile: il coraggio di cambiare. In fondo, è"solo" un fatto culturale.

Le opportunitàofferte da P.E.I. e P.I.F.

Elevata resa alla lavorazione

Migliora la fertilità naturale del terreno

Ideale e costante l’erogazione dell’azoto

Calcio prezioso per le piante ed il terreno

Produzioni costantemente ad alto livello

Piante più sane e più resistenti

ProduttoreProduttore

AlzChem AGDr.-Albert-Frank-Straße 32D - 83308 Trostbergwww.alzchem.com

Per informazioniPer informazioni

AGREKOVia Peter Anich 8I 39011 Lana BZTel: 0473 550 [email protected]

www.calciocianamide.com

Calciocianamide Il concime principe della risaia

Enrico Losi

A seguito di un lavoro du-rato diversi mesi, è statocompletato il dossier perchiedere alla Commissioneeuropea l'applicazione di mi-sure di salvaguardia nei con-fronti delle importazioni di ri-so dalla Cambogia che be-neficiano dell'esenzione daidazi accordata dall'Unioneeuropea ai Paesi Meno Avan-zati (PMA) a partire dal 1°settembre 2009.

Il 28 novembre il dossier -redatto con il contributo e ilbenestare di tutta la filiera ri-sicola, del Ministero delle Po-litiche Agricole, Alimentari eForestali, del Ministero delloSviluppo economico e del-l'Ente Nazionale Risi - è statopresentato dal Ministero del-lo Sviluppo Economico ai Ser-vizi della Commissione eu-ropea che valuteranno se pro-cedere con l'apertura della fa-se di inchiesta.

Finora, laCommissioneeu-ropea ha tenuto un atteggia-mento di chiusura nei con-fronti delle nostre istanze, af-fermando che l'evoluzione

dell'import UE di riso nel cor-so della campagna 2013/2014non destava preoccupazioniperché nel complesso non siregistrava un incremento si-gnificativo rispetto alla cam-pagna precedente, mentre idati riportati nel dossier, ela-borati con le fonti fornite dallastessa Commissione, evi-denziano un incremento dicirca il 17%dell'importUE; sepoi si prendono in conside-razione solo i flussi in entratadel riso lavorato, risulta chel'import della campagna2013/2014 ha superato del25% il dato record della cam-pagna precedente.

Come senon bastas-se, nell'am-bito del Co-mitato di ge-stione del 30ottobre laCommissio-ne europeaaveva ev i-denziato chel'import UEper la cam-pagna cor-rente risulta-

va in calo del 17%, giungendoalla conclusione che la situa-zione dell'import si stava "nor-malizzando" rispetto alla cam-pagna precedente e sconfes-sando quanto dichiarato nelcorso di tutta la scorsa cam-pagna.

Comunque, la “normaliz-zazione” dell’import annun-ciata dalla Commissione perquesti primi mesi dell’attualecampagna di commercializza-zione è fondata su dati errati enon aggiornati, tant'è che,ora, la situazione reale evi-denzia un leggero aumentodelle importazioni rispetto allacampagna precedente; d'al-

tronde non c'è ragione di at-tendersi una riduzione del-l'import UE, considerato chela produzione UE di risone ditipo Indica per il 2014 risulta incalo di ben 200.000 tonnel-late rispetto al 2013.

Se l'incremento dell'im-port attuale può essere con-siderato marginale, ciò è do-vuto solo all'indebolimentodell'euro rispetto al dollarostatunitense.

Inattesadelledecisioni del-la Commissione, si rileva che,nei primi due mesi della cam-pagna, l'import di riso lavoratodai PMA si attesta a 45.516tonnellate, facendo registrareun incremento del 9,2% ri-spettoallo stessoperiododel-la scorsa campagna, e che ilMyanmar sta diventando unimportante fornitore dell'UEnon solo di rotture di riso, maanche di riso lavorato.

Attendiamo l’evoluzione diquesto dossier che richiederàun sforzo politico intenso daparte della nostra Ammini-strazione, affinché venganoprese in considerazione le for-ti preoccupazioni espressedalla filiera risicola.

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Import Ue di riso semilavorato e lavoratodai PMA

(dati espressi in tonnellate)

NOVITÀ/1 Il 28 novembre è stato presentato dal Ministero dello Sviluppo Economico all’Unione Europea

DossierCambogiasul tavolodellaCommissioneRichiesta la clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni di riso per tutelare la filiera

NOVITÀ/2 In pubblicazione il decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Le direttive nazionali sulla PACEnrico Losi

A breve verrà pubblicato dal Mini-stero delle Politiche Agricole, Alimentarie Forestali il decreto relativo alle sceltenazionali che, l’estate scorsa, eranostate notificate alla Commissione eu-ropea.

In estrema sintesi, il decreto sta-bilisce che:

• sono considerati agricoltori in at-tività i soggetti che, al momento dellapresentazione della domanda unica, di-mostrano uno dei seguenti requisiti:

- l’iscrizione all’INPS come coltivatoridiretti, imprenditori agricoli professio-nali (IAP), coloni o mezzadri;

- il possesso della partita IVA in cam-

po agricolo.• per il pagamento di base verrà

utilizzato il 58% del budget nazionaleper i pagamenti diretti,tuttavia, considerandola trattenuta per ali-mentare la riserva na-zionale (3%del 58%) ilpagamento di basepotrà contare sul56,26% del budget;

• il pagamento dibase verrà calcolatoconsiderando il paga-mento percepito per la domanda unicadel 2014 e il numero di ettari condotti nel2015;

• per il pagamento per le pratiche

agricole benefiche per il clima e perl’ambiente (il cosiddetto “greening”)verrà utilizzato il 30% del budget e

l’importo unitario sarà calco-lato a livello aziendale, quindi,a ogni beneficiario sarà as-sicurato un pagamento pro-porzionale al pagamento dibase al quale ha diritto;

• entro il 2019 il pagamentodi base e il pagamento del“greening” si ridurranno del30% per le aziende che at-tualmente detengono titoli il

cui valore risulta al di sopra delle medianazionale, come nel caso delle aziende

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tPer quanto riguarda

i sostegni accoppiati, ilriso potrà contare su unbudget annuale mediodi 22,6 milioni di euro

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2 DICEMBRE 2014

Anche nelle macchine da raccolta ci sono modelli di una specie a parte. Laverda Serie M 300,ad esempio: mietitrebbie così particolari da fare categoria a sé. Bassi consumi e costi di esercizioridotti appartengono infatti ad una classe, mentre le caratteristiche (piattaforma di taglio concoclea antiusura*) e le prestazioni (velocità di scarico di 105 l/sec.*) le rendono competitive conle più grandi, in grado di sorprenderti per produttività e qualità della granella.

Laverda Serie M 300:una scelta di affidabilità, per chi non ama le sorprese.* dati riferiti alla serie M 300 versioni riso e mais

SERIE M 300: UN CONCENTRATO DI PRODUTTIVITÀ E QUALITÀ IN UNA MACCHINADAI CONSUMI CONTENUTI E DALLA MANUTENZIONE RIDOTTA.

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TECNICA DICEMBRE 2014 3

4° INTERNATIONAL RICE CONGRESS Presenti circa 2.000 persone, ricercatori di università e centri di ricerca e operatori del settore

L’EnteNazionaleRisi protagonista aBangkokIl Centro Ricerche di Castello d’Agogna ha partecipato con due presentazioni orali e un poster a primo nomeE. Miniotti* - M. Romani*

Durante l’ultima settima-na di ottobre (27 ottobre - 1novembre) presso l’Interna-tional Trade and ExhibitionCentre di Bangkok, si è svol-ta la 4ª edizione dell’Inter-national Rice Congress, lapiù grande e nota conferen-za ed esibizione relativa almondo del riso, passandodalla ricerca scientifica edarrivando fino al settore in-dustriale. Concentrandosisu recenti progressi a livellomondiale nel campo dellaricerca e delle tecnologie,l’International Rice Con-gress è da sempre l'unicogrande evento globale cheriunisce tutti gli aspetti delsettore internazionale del ri-so, alimento primario e in-dispensabile per più dimetàdella popolazione mondia-le.

Circa 2.000 persone pro-venienti da tutto il mondo,da ricercatori di università ecentri di ricerca a operatoridel settore, hanno parteci-pato al con-gresso orga-nizzato dall’In-ternational Ri-ce ResearchInstitute, svol-tos i a Ban-gkok sotto ilpatrocinio delgoverno tai-landese e, inparticolar modo, del Mini-sterodellePoliticheAgricoleeCooperative.Al congressoha partecipato anche l’EnteNazionale Risi con due pre-sentazioni orali e unposter aprimo nome e in altre duepresentazioni orali come co-autore.

Il tema e il suo sviluppoNei cinque giorni di con-

gresso, il tema della 4ª edi-zione dell’International RiceCongress, "Il riso per il mon-do", è stato sviluppato at-traverso 54 sessioni scien-tifiche, ciascuna delle qualicaratterizzata da quattro la-vori seguiti da dibattiti.

I lavori presentati sonostati suddivisi in sette temiprincipali, dalla genetica aisistemi di produzione, finoad arrivare alle risaie tem-perate, sezione che ha ri-scosso notevole interesse ela maggiore partecipazione,con ben 36 lavori nel corsodi 9 sessioni svoltesi du-rante tre giorni di congres-

so. La sezione dedicata allaricerca svolta nei Paesi tem-perati ha sostituito, o me-glio, ha assunto la valenza di5ª edizione del TemperateRice Conference (TRC). Taleevento, organizzato per laprima volta in Australia nel1994 e ospitato in Italia nellapenultima edizione del2007, oltre a fare il puntosulle sperimentazioni in am-bito temperato, si configuracome importantemomentodi confronto e di relazionibilaterali e offre l’opportu-

nità di poterman t ene r erapporti direttitra col leghicoinvolti nellemedesime li-nee di ricerca.Proprio all’in-terno di que-sta importan-te sessione

l’Ente Nazionale Risi ha pre-sentato due suoi lavori.

I lavori dell’Ente RisiNella giornata di merco-

ledì 29, con la presentazio-ne orale dal titolo “Arsenicand rice in temperate cli-mates. Italy: state of the artand perspectives for miti-gation”, Marco Romani delCentro Ricerche sul Riso haesposto i risultati ottenutinel corso degli ultimi anni,provenienti da sperimenta-zioni condotte presso il Cen-tro Ricerche e nelle princi-pali zone risicole del NordItalia.

I numerosi studi condottihanno, infatti, mostrato co-me la tecnica di gestionedell’acqua adottata in risaiapossa influenzare forte-mente la concentrazione diarsenico in granella. In par-ticolar modo, le tecniche disemina e l’applicazione dimomenti di asciutta nel cor-so della stagione colturalepossono ridurre la biodispo-

nibilità di arsenico nel suolo,con la conseguente diminu-zione del contenuto di talecontaminante in granella.Inoltre, le prove varietali in-dicano un’influenza genoti-pica nella concentrazione diarsenico in granella.

Durante tale sessione,presieduta dal professorDustin Harrell dell’Universi-tà della Louisiana, sono statiinoltre esposti altri due la-vori relativi all’utilizzo di tec-niche alternative di gestionedell’acqua, in cui l’Ente Risiera presente come autore ecoautore.

Il primo, “Alternative wa-ter management in tempe-rate rice: yields and envi-ronmental implications”, in-trodotto da EleonoraMiniot-ti dell’Università di Torino,ha affrontato l’influenza ditali tecniche su aspetti agro-nomici e ambientali, qualiqualità dell’acqua ed emis-sionedi gas serra. Lo studio,condotto presso la piatta-forma sperimentale delCentro Ricerche sul Riso diCastello d’Agogna, ha mo-strato come, sebbene leproduzioni non siano stateinfluenzate significativa-mente dalla tecnica di se-mina, la prova condotta conla tecnica dell’Aerobic Rice(riso in asciutta) abbia re-gistrato un calo produttivo dicirca il 20% rispetto alle al-tre tecniche adottate. Pra-tiche che riducono l’utilizzodella risorsa idrica, quali perl’appunto l’Aerobic Rice o lasemina interrata con som-mersione posticipata, han-no permesso, però, di ri-durre il Global Warming Po-tential della risaia, ovvero ilPotenziale di Riscaldamen-toGlobale causato dalla pre-senza in atmosfera di gas aeffetto serra. Dalla speri-mentazione appare comun-que chiaro come l’adozionedi una gestione appropriata

delle fertilizzazioni sia ne-cessaria al fine di mitigarel’emissionedi gas serra qua-li il protossido di azoto eridurre la perdita di nitrati infalda.

Il secondo lavoro presen-tato, “Effects of water fieldmanagements on grain io-nome and metabolome oftemperate japonica rice cul-tivars”, esposto da Gian At-tilio Sacchi dell’Università diMilano e in cui l’Ente Risi hapartecipato come coautore,ha invece discusso l’influen-za di tali tecniche sugliaspetti metabolomici e io-nomici in diverse varietà diriso.

Nella mattinata di venerdì31 è stato, infine, presen-tato il terzo lavoro in cui l’En-te è apparso come coau-tore: con il contributo daltitolo “Can irrigation condi-tions influence characteri-stics and cooking behaviorof rice?”, Veronica Bono del-l’Università di Milano ha af-frontato un ulteriore aspetto

condizionato dall’utilizzo ditecniche alternative di ge-stione dell’acqua, ovveroquello riguardante le carat-teristiche qualitative di dif-ferenti varietà di riso e delloro comportamento allacottura.

Programmi in linea con lericerche internazionali

Considerando tutti i con-tributi orali presentati nei tregiorni di lavoro della ses-sione “Temperate Rice” e inumerosi poster esposti nelcorso dell’intero congresso,è apparso evidente come iprogrammi di ricerca intra-presi dall’Ente Nazionale Ri-si siano in linea con quellecondotte dai più importantigruppi di lavoro internazio-nali.

In particolarmodo, il temarelativo all’introduzione in ri-saia di tecniche alternativedi gestione dell’acqua ha

mostrato un notevole inte-resse da parte di numerosiricercatori americani e au-straliani. La ricerca speri-mentale di Bruce Linquist,dell’Università della Califor-nia, ha presentato notevolisimilitudini con quella con-dotta presso il Centro Ri-cerche: il ricercatore ame-ricano ha esposto un recen-te studio riguardante la va-lutazione della tecnica di ge-stione che prevede l’alter-nanza di periodi di asciutta esommersione e della sua in-fluenza sui parametri pro-duttivi, di emissione di gas

.

Il poster del LaboratorioIl Laboratorio Chimico Merceologico dell’Ente Na-

zionale Risi ha partecipato all’evento IRC 2014 diBangkok dal 27 con la presentazione di un Posterscientifico dal titolo “Chemical, Physical, Textural andSensory Evaluation on Rice” che riassume i primi dueanni di analisi relative al Progetto Grandi Colture e RetiDimostrative Cerealicole, in collaborazione con ER-SAF. Gli autori (Simonelli, Galassi, Cormegna e Bian-chi) hanno presentato i dati analitici relativi alla ca-ratterizzazione chimico-merceologica e sensoriale divarietà tradizionali e nuove del Mercato italiano, coninteressanti spunti per lavori futuri.

Il Poster è consultabile presso il sito www.en-terisi.it, sezione ricerca, unitamente ai Quaderni Mo-nografici da cui il Poster è tratto.

Campo speri-mentale CRR -Gestione ac-qua

IL CONGRESSOUn’immagine della 4ª edizionedell’International Rice Congresssvoltasi a Bangkok l’ultima set-timana di ottobre

serra e di Global WarmingPotential.

Nei confronti della stessatecnica di gestione, MerleAnders dell’Università del-l’Arkansas ne ha invece va-lutato l’influenza sull’effi-cienza d’uso dell’azoto, sulcontenuto di arsenico e cad-mio in granella, arrivando adanalizzare anche alcuniaspetti economici.

Il ricercatore Dustin Har-rell dell’Università della Lou-siana ha, invece, introdottoun tema che sarà anche og-getto di una prossima spe-rimentazione del Centro Ri-cerche: attraverso un’espo-sizione precisa e coinvol-gente, Harrell ha illustrato irisultati di una ricerca con-dotta in una risaia gestitacon semina interrata e som-mersione ritardata, in cui so-no stati valutati gli effetti cheumidità del suolo e apportodi azoto in pre-sommersio-ne possono avere sulla per-dita di azoto mediante vo-latilizzazione di ammoniaca,

sull’efficienza di uso dell’a-zoto e sulla produttività dellarisaia.

Anche i ricercatori austra-liani hanno evidenziato uncerto interessenei confrontidel tema della gestione del-l’acqua e Brian Dunn, delYanco Agricultural Institute,ha esposto un lavoro spe-rimentale relativo alla valu-tazione di differenti tecnichealternative adottate nelle ri-saie australiane e alla loroinfluenza nei confronti dellalunghezza del ciclo coltura-le, dell’utilizzo della risorsaidrica e degli effetti su eva-

potraspirazione e perdite dinutrienti per percolazione.

Infine, notevole curiositàe interesse ha suscitato lapresentazione tenuta da Al-bert Fischer dell’UniversitàdellaCalifornia, chehaespo-sto un proprio lavoro relativoall’utilizzo di differenti tec-niche di gestione e lotta allemalerbe dotate di resisten-za multifattoriale nelle risaiecaliforniane.

La qualità e la quantità deilavori presentati durantel’intero convegno hanno,quindi, permesso a tutti iricercatori e i partecipanti,compreso l’Ente, un conti-nuo scambio di informazionie conoscenze, con nuovispunti e stimoli per il pro-seguo delle sperimentazio-ni già in atto e per quelle chesaranno avviate nei prossi-mi anni, nonché creandonuovi contatti e la base pereventuali collaborazioni fu-ture.

Centro Ricerche sul Ri-so - Ente Nazionale Risi

Campo sperimentale CRR - Ar-senico

tIl tema della 4ª edizione

dell’IRC, "Il risoper il mondo", è statosviluppato attraverso

54 sessioni scientifiche

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TECNICA4 DICEMBRE 2014

SPECIALE ANALISI E’ un parametro che discrimina molto bene le peculiarità varietali

Collosità del riso dopo cotturaUna rapida alternativa all’esame sensoriale condotto con panel test di giudici addestratiC. Simonelli* - M. Cormegna*

In questo numero vienepresa in esame un’analisi diparticolare importanza perla caratterizzazione delle va-rietà: la determinazione del-la collosità del riso cotto,che, unitamente alla già trat-tata consistenza, rappre-sentano quelle che vengo-no definite “analisi di te-xture” o “analisi reologiche”.Queste possono definirsicome proce-dure analiti-che che sotto-pongono uncampione acondizioni no-te di sollecita-zione o sfor-zo, in modocontrol lato,dalle quali vengono rilevateparticolari caratteristichemeccaniche.

In cosa consiste?La collosità rappresenta il

lavoro necessario a stacca-re due piastre parallele tracui è collocata una massanota di riso cotto. La de-terminazione viene effettua-ta secondounmetodomes-so a punto dal LCM (MP14rev.09 2014) che trae spuntoda un articolo scientifico di

Mossman (1983).

Perché si determina?Le analisi strumentali di

consistenza e collosità sonouna rapida alternativa alleanalisi sensoriali condottecon panel test di giudici ad-destrati.

Si assume che l’adesioneal palato e ai denti rappre-senti una misura della col-losità del riso; essa è cor-relata anche con il cosid-

d e t t o t o o-thpull, il lavoronecessa r i oper riuscire astaccare lemascelle fradi loro, duran-te la mastica-zione (trazio-ne in bocca), e

il toothpack, la quantità diprodotto che riempiegli spa-zi fra le corone dentarie e lìrimane al termine della ma-sticazione (denti impastati).

Il valore di collosità è in-versamente proporzionale aquello del contenuto di ami-losio, ovvero risi con altoamilosio possiedono bassacollosità e viceversa.

La collosità è un parame-tro che discriminamolto be-ne le peculiarità varietali e,all’interno della stessa va-

rietà, possono essere evi-denziate differenze legatealla coltivazione in differentiareali. Ad esempio in Figura1è riportatoungrafico trattoda uno studio condotto dallaboratorio in merito a di-verse varietà coltivate nellazona della Baraggia Biellesee Vercellese (zona A) e neiterreni del Centro Ricerchedi Castello d’Agogna (PV)(zona B).

Come si determina?Il LCM applica il metodo

interno accreditato per ladeterminazione analitica. Ilmetodo consiste nel sotto-porre a cottura a vapore unquantitativo fisso di riso la-vorato (8 g), in acqua di-

stillata (12ml) per un tempofisso uguale per tutti i tipi diriso (20 minuti più 10 minutia fonte di calore spenta).Singole porzioni di 2 g di risocotto ciascuna, lasciate pre-ventivamente raffreddare atemperatura ambiente, ven-gono sottoposte alla deter-minazione analitica, condot-ta tramite analizzatore distruttura Stable MicroSystems mod. TA.XT plus.

Per l’esecuzione del test,la porzione di riso cotto vie-ne posta tra le due piastre divetro della sonda. Il pistoneviene avvicinato al campio-ne di riso con velocità co-stante (0.5 cm/min); la forzadi compressione aumentafino ad arrivare a 640 g e la

discesa del pistone si bloc-ca per 10 secondi. Il risocotto inizia a deformarsi e adallargarsi sul piatto inferiore,mentre la tensione diminui-sce. Il pistone inizia quindi asalire e viene registrata laforza opposta, dal campio-ne di riso cotto, al distac-camento delle due super-fici. La collosità rappresentail lavoro (espresso in g.cm)necessario per separare ledue piastre. Il risultato ana-litico è dato dalla media di 8singole misure.

…alcuni risultatiIn Figura 2 sono riportati i

range dei valori medi di col-losità per alcune varietà ita-liane.

…per approfondirel’argomento

• ERSAF, Regione Lom-bardia, in collaborazioneconEnte Nazionale Risi (2011)“Caratterizzazione senso-riale e chimico-merceologi-ca di riso”, Sub progettoGrandi Colture e Reti Dimo-

strative Cerealicole. Riso2010-2011.

• AA.VV. (2008) “Il Riso”.Collana Coltura & Cultura,Bayer CropScience. Ed.Script, Bologna.

• M. Cormegna, C. Si-monelli, F. Marinone Albini(2011) “Studio della collo-sità del riso in diverse areedi coltivazione”, la Rivista diScienza dell’Alimentazione,n ume r o I I I , a n no 40(39-45).

• Mossman, A.R; Fellers,D.A.; Suzuki, H. (1983). “Ri-ce stickiness. I. Determina-tion of rice stickiness withan lnstron tester”. CerealChemistry, 60(4): 286-292.

• C. Simonelli, M. Cor-megna, F. Marinone Albini,M. Radicchi (2014) “Valida-zione di un metodo per ladeterminazione della collo-sità su riso”, la Rivista diScienza dell’Alimentazione,numero I, anno 43 (23-36).

*Ente Nazionale Risi -Laboratorio Chimico

Merceologico (CentroRicerche sul Riso)

GLI STRUMENTIA sinistra, la strumentazioneutilizzata per l’analisi e, a de-stra, un campione di riso cottoposizionato tra le due piastre

Fig. 2 -Varietà con leconsistenzecaratteristiche (range)

Fig. 1 - Varietà coltivate in diversi areali

0

1

2

3

4

5

6

Baldo Ca rna ro li G lad io Arborio Ba lilla Lo to S. Andrea

varietà

collosità[g.cm]

zona A zona B

0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00

Aiace

Arborio

Baldo

Carnaroli

Gange

Loto

S. Andrea

Selenio

Tha ibonnet

Via lone Nano

varietà

collosità [g.cm]

tIl suo valore èinversamente

proporzionale a quellodel contenuto di amilosio

Page 5: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

TECNICA DICEMBRE 2014 5

FACCIAMO IL PUNTO Molte di queste si riescono a controllare solo in parte con i trattamenti erbicidi

Resistenze, nuove infestanti e diffusionedel punteruolo acquatico sul territorio risicoloCristian Mancuso*

Dalle ultime e preoccu-panti stime del Gruppo Ita-liano Resistenze Erbicidi (GI-RE) emerge che circa il 30%della superficie risicola ita-liana è coinvolta dal feno-meno delle infestanti resi-stenti. Durante questa cam-pagna, spostandosi nelle di-verse zone dell’areale risi-colo italiano, si poteva rile-vare lapresenzadimoltepliciinfestanti, solo in parte con-trollate dai trattamenti erbi-cidi.

Giavone & C.L’infestante che desta

maggiore preoccupazione èl’Echinochloa spp. (giavone)che, con i suoi diversi biotipi(rossi, bianchi, violetti, ecc.),da tempo ha colonizzato l’in-tero areale di coltivazione di-ventando in molti casi re-sistente ai due principalimeccanismi d’azione (MoA)utilizzati per il controllo (ini-bitori dell’enzima aceto-lat-tato sintetasi e dell’acetilcoenzima A carbossilasi, ri-spettivamente conosciuticome ALS e ACCasi inibi-tori). In questo scenario, no-tevole importanza rivestonole autorizzazioni in derogaper situazione di emergenza

fitosanitaria concesse dalMinistero della Salute cherendono possibile, se purper breve periodo, l’utilizzodi principi attivi (p.a.) con dif-ferenti MoA. Nel 2014, lederogheconcessehanno re-so possibile l’utilizzo di quin-clorac (fondamentale per lagestione dei giavoni bian-chi), pretilachlor (consigliatoper il controllo dei giavoni neiprimissimi stadi di sviluppoe per il controllo delle Cype-raceae) e propanile (indi-spensabile in miscela conprodotti ormonici per il con-trollo di Ciperaceae e Ali-smataceae). Tali prodotti,utilizzati in miscela con er-

bicidi ALSe in alcuni casi conACCasi-inibitori hanno note-volmente aumentato il con-trollo delle infestanti e so-prattutto di quelle divenuteresistenti (Echinochloa spp.,Alisma plantago-aquatica,Cyperus difformis, Schoeno-plectus mucronatus).

Nuove infestantiComeevidenziato damol-

ti libri dimalerbologia, la florainfestante presente nelle ri-saie italiane è in continuaevoluzione. Ripercorrendo aritroso questa evoluzione, sinota come la popolazione diinfestanti si sia accresciuta acausa dell’introduzione di

nuove specie esotiche (ul-time in ordine di tempo leeterantere e le leptocloe).

Nel 2014, in un campo nelcomune di Villanova Mon-ferrato (AL), ho individuatouna nuova specie infestanteche appartiene alla famigliadelle Asteraceae: l’Ecliptaprostata L. Questa, presen-te dagli inizi degli anni ‘90 inSardegna, probabilmentear-rivata dalla vicina Spagna,non era ancora stata rinve-nuta nelle risaie lombar-do-piemontesi. Si tratta diun’infestante annuale che siriproduce per seme e che,soprattutto nei primi stadi disviluppo, è facilmente con-

fondibile con le diverse spe-cie di Bidens spp. diffusenelle nostre risaie. Presentacotiledoni da ellittici ad ovali,peduncolati e spesso pelosinella pagina inferiore, fustieretti e ramificati (può rag-giugere unmetro di altezza),foglie opposte linear-lanceo-late leggermente denticola-te sul bordo, quelle inferiorisono peduncolatementre lesuperiori sono sessili (a dif-ferenza di Bidens spp. chepuò presentare foglie intereo suddivise in segmenti,lembi fogliari interi o den-ticolati). L’infiorescenza è co-stituita da un capolino di cir-ca 1 cmdi diametro, posto altermine delle ramificazioni oall’ascella delle foglie, che sipresenta esternamentecomposto da fiori bianchi,ligulati e sterili,mentre quellicentrali sono tubulati e fertili.Il frutto è un achenio (2-3mm di lunghezza), di coloremarrone o nero. E’ una pian-ta estremamente competi-tiva ed invasiva, produceun’elevata quantità di seme(fino a 17.000 semi per sin-gola pianta) e può provocaregravi perdite produttive (fon-te: International Rice Re-search Institute). Da quantoriportato in bibliografia e dal-le esperienze fatte in Sar-degna, l’infestante può es-

sere controllata in pre-semi-na con l’impiego di oxadia-zon, in post-emergenza pre-coce con infestante nei pri-mi stadi di sviluppo utiliz-zando i comuni ALS-inibitori,oppure, su infestanti più svi-luppate, una miscela di pro-panile e MCPA.

Il punteruolo acquaticoDa quando è stato rinve-

nuto per la prima volta nel2004, il Lissorhoptrus oryzo-philus (punteruolo acquaticodel riso) è in continua espan-sionenell’areale risicolo.Do-po Piemonte e Lombardia,nel 2014 i ricercatori del CRR(Mancuso, Polenghi e Silve-stri) durante dei sopralluoghinelle aziende risicole dellaprovincia di Mantova e Ve-rona hanno rilevato, per laprima volta, adulti di Lisso-rhoptrus oryzophilus e i tipicisintomi dovuti all’attività tro-fica di questi sulle foglie. Al-tri ritrovamenti sono stati se-gnalati, da parte dei tecnicidel SAT, nelle risaie del Fer-rarese e della Sardegna (inquest’ultimo caso sono statiindividuati solo i sintomi del-l’attività trofica). In attesa dirilevare adulti di punteruoloanche in Sardegna, consta-tiamo che nell’arco di un de-cennio l’insetto ha coloniz-zato l’intero areale risicoloitaliano.

Nelle prossime stagioni,in collaborazione con il SATsi continuerà il lavoro di mo-nitoraggio delle nuove av-versità e inoltre si valuterà lapossibilità di programmareun’apposita sperimentazio-ne finalizzata al loro control-lo.

*Centro Ricerchesul Riso

A sinistra, Eclipta prostata neiprimi stadi di sviluppo. A fianco,particolare delle foglie e dell’in-fiorescenza

A sinistra, pianta adulta di eclipta. Sopra, infestazione di Eclipta prostata L.

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Page 6: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

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Page 7: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

TECNICA DICEMBRE 2014 7

LA RASSEGNA BOLOGNESE Si registra una discreta soddisfazione negli stand di chi vende macchine per la risaia

Se il futuro si vede dalla fiera...All’Eima International numerosi risicoltori e molto interessati a conoscere prodotti mirati

EIMA INTERNATIONAL 2014Alcune immagini che dimostrano la notevole af-fluenza di visitatori negli stand bolognesi

Giuseppe Pozzi

Il mercato delle macchi-ne agricole registra qualchedifficoltà, ma sicuramentel’ultima edizione dell’EimaInternational fa ben spera-re. Almeno per quel cheriguarda il comparto del ri-so. Girando tra gli standdella rassegna internazio-nale della meccanizzazioneagricola, non si può certodire che siano mancati i vi-sitatori e che, pur rimar-cando le difficoltà legate al-la crisi, fossero molto in-teressati ai prodotti espo-sti.

Come ci ha confermatoAntonio Salvaterra, marke-ting manager di Argo Trac-tors: «Il momento econo-mico non è dei migliori e inostri clienti ce lo fannopresente, soprattutto perquel che riguarda i prezzi divendita dei vari cereali. Infiera, però, abbiamo vistomolto interesse, con do-mandemirate, segno che sisa quello che si vuole eprobabilmente serve: alpunto che abbiamo regi-strato una vendita durantela fiera. Se ci fosse menoincertezza sul futuro, pro-babilmente ci sarebberomaggiori ac-quisti. Siamo,quindi, soddi-sfatti del mer-cato italianodove ormaisiamo secon-di per imma-tricolazioni re-gistrate: glisforz i com-piuti sono stati ripagati».

Soddisfazione condivisada Marcello Trentin, pro-duct marketing specialist diNew Holland, presente nelTriangolo del riso con benquattro concessionari: «Sia-mo contenti e ancora piùsperanzosi rispetto alla Fie-ra di Verona. In questi mesiabbiamo registrato dellevendite tra i risicoltori e iclienti che stiamo incon-trando al nostro stand sidicono soddisfatti delle loroprestazioni. Inoltre i testsulla nuova mietitrebbia CR10.90 sono molto positivi eabbiamo grandi aspettati-ve».

Molti risicoltori anche aglistand di Agco «La presenzain Eima dei risicoltori è cre-sciuta rispetto alla prece-denti edizioni e si denotauna crescente professiona-lità degli operatori del set-tore - afferma Antonio Al-banesi dell’area manager diAgco - Un interesse che ècresciuto dopo la presen-tazione in fiera di mietitreb-bie con una nuova livreaFendt. La nostra azienda èda sempre attenta al set-tore risicolo e tra l’altro sia-

mo tra i pochiproduttori delmercato cheannoverano larealizzazionedi mietitreb-bie totalmen-te antiusuragià in catenadi montaggio.E il leggero in-

cremento dei prezzi del ri-sone ci fa ben sperare».

Sapevano quello che vo-levano i risicoltori che sisono rivolti allo stand dellaLemken. «I clienti che ab-biamo incontrato all’Eimahanno fatto presente lo stal-lo in cui si trovano e ledifficoltà incontrate in que-sta stagione. Ma hanno an-che mostrato la voglia dismuovere la situazione:aspettano di vedere diquanti contributi potrannodisporre - ci ha spiegatoAlessandro Pertile, product& service manager Italy diLemken - I risicoltori che cihanno visitato hanno evi-

denziato particolare inte-resse per gli strumenti dautilizzare sulla minima la-vorazione e nella semina inasciutta - realtà su cui, pe-raltro, si sta muovendo an-che l’Ente Risi - in parti-colare quelli provenienti dal-l’area lombarda; mentre ipiemontesi hanno mostra-to più interesse per le la-

vorazioni tradizionali».Ulteriore conferma arriva

da Stefano Loddo, productspecialist di Maschio Ga-spardo: «E’ vero che in Italiatutto il settore agricolo harisentito di un periodo dif-ficile, sia sotto l’aspettoeconomico che meteorolo-gico, ma è altrettanto veroche in fiera abbiamo regi-

strato non poco interesse.Certo abbiamo macchinepensate per la risaia, comedegli erpici molto leggeri,che continuano a suscitareapprezzamenti.Ma all’Eimaabbiamo avuto particolari ri-chieste perquel che ri-guarda la se-mina su sodo:forse il conte-nimento deicosti influiscesulle sceltefuture... Tra iprodotti piùapprezzati cisono sicuramente la semi-natrice pneumatica per lasemina diretta “Gigante” ela sua collega meccanica“Directa” e una serie diaratri ed erpicimolto leggerie pieghevoli. D’altra parte, ilrisicoltore è molto più evo-luto rispetto all’agricoltore

medio e quindi bisogna of-frirgli prodotti all’altezza.Comunque, voglio sottoli-neare che ilmercato del risoè in fermento anche all’e-stero; e in fiera si sono vistimolti operatori stranieri,

dall’Est Euro-pa, ma anchedall’India, dalSud-Est asia-t i c o e d a lGiappone».

La SameDeut z -Fah rcrede talmen-te nel settoreche ha in pro-

gramma nuove macchineper il riso. «Alla prossimaedizione della Fiera in Cam-po di Vercelli presenteremouna nuova macchina - ciannuncia Andrea Ugatti, sa-les & marketing combinesm a n a g e r d i S a m eDeutz-Fahr, anch’egli sod-disfatto di com’è andatal’Eima - Abbiamo incontratoalcuni risicoltori, in partico-lare delle aree milanese enovarese, ma anche dal Ra-vennate. Certo, tutti hannoevidenziato delle difficoltà,ma hanno anchemostrato ildesiderio di investire. E lenostre macchine, conven-zionali, da sempre suscita-no interesse in questo mer-cato dove il contoterzismoè poco diffuso, perché sonomacchine semplici, attentealla cura del prodotto, conpoche spese di manuten-zione straordinaria nono-stante la raccolta del risocomporti una forte usura».

.

.

tTutti, però, hanno

evidenziato le difficoltàdovute alla crisi

economica e ai problemilegati al meteo

Numeri da record per l’edizione 2014: ben 235.614 visitatori

Ma le immatricolazioni sono ancora in calo

La rassegna internazionale della meccaniz-zazione agricola si è conclusa con un risultatostorico. Il numero dei visitatori, che nella scorsaedizione aveva raggiunto la quota di 196mila, checostituiva il record per la rassegna bolognese,segna quota 235.614, con un incremento del20%che va al di là di ogni previsione. Dalle primeore di mercoledi 12 sino alla sera di domenica 16l'affluenza al quartiere fieristico è stata inces-sante, con una presenza molto nutrita di ope-ratori esteri. I dati statistici diffusi da Fede-rUnacoma, la Federazione dei costruttori italianiorganizzatrice della rassegna, indicano una cre-scita molto consistente degli operatori econo-mici provenienti dai Paesi esteri, che raggiun-gono le 38.773 unita, pari a un incremento del

21% rispetto all'edizione 2012. Con visitatoriprovenienti da 124 Paesi, con 1.800 industriecostruttrici delle quali 650 estere, con 60 de-legazioni estere ufficiali econ 700 giornalisti accre-ditati provenienti da 40Pae-si, EIMA International si èconsacrata come un even-to di rilevanza mondiale.

Nei cinque giorni di svol-gimento, sono stati oltre150 i convegni e gli incontriospitati sui temi dellameccanica, dell'agronomiae della politica agricola. Spazio anche ai temisociali, della cooperazione, e dell'etica econo-mica, con il convegno sul tema "Agricoltura e

legalità" dedicato alle cooperative sociali agricoleche operano sui terreni confiscati alla malavitaorganizzata. «In questi giorni abbiamo visto una

folla enorme - ha commen-tato il presidente di Fede-rUnacoma Massimo Goldo-ni - composta da personeincredibilmente attente emotivate a conoscereanchenei dettagli tecnici la scon-finata merceologia di mac-chineeattrezzaturepresenti

in questa rassegna. Le macchine agricole - haconcluso Goldoni - sono frutto di un ingegno e diun talento costruttivo molto speciali, e sono unadelle espressioni più belle della nostra civiltà».

Non sono entusiasmanti i numeri delleimmatricolazioni di trattrici, mietitrebbia-trici, motoagricole e rimorchi: anzi, ri-sultano tutti in calo nel bilancio dei diecimesi da gennaio a ottobre. Le trattriciperdono l’1,7%e si prevede chiuderannol’anno con un numero non superiore alle18.700 unità, confermando un trend chevede dal 2004 al 2014 un calo com-plessivo delle vendite pari al 43%. «Ildeficit dimeccanizzazione–hasostenutoil presidente di FederUnacomaMassimoGoldoni nella conferenza stampa che haanticipato l’apertura dell’Eima - indebo-

lisce l’agricoltura e il sistema di manu-tenzione e conservazione del territorio».

Nello scenario mondiale della mec-canizzazione agricola l’Italia rappresentaun paradosso: alti volumi di produzione edi esportazioni, grave crisi sul mercatointerno. Se il fatturato e l’export risultanoin crescita, con un incremento previsto afine anno rispettivamente dell’1% e del2%, l’andamento delle immatricolazionisul mercato nazionale, nei primi diecimesi di quest’anno, indica una flessione,confermando il trend recessivo degli ul-timi anni.

tMolti attendono

di conoscere l’entitàdei contributi, ma a tutti

è risultata evidentela volontà di investire

Page 8: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

TECNICA8 DICEMBRE 2014

CASTELLOD’AGOGNA I risultati e il confronto fra le diverse tecniche in un convegno al Centro Ricerche sul Riso

Passi avanti nella lotta al brusonePer ottenere risultati soddisfacenti in questa battaglia è necessario fare reteGianfranco Quaglia

Brusone, ovvero Pyricu-laria grisea, oppure piricu-lariosi. In altre parole: là do-ve colpisce duro, la produ-zione risicola subisce undanno che in alcuni casi ar-riva sino al 30%. Nel 2014, acausadelle condizioni clima-tiche instabili, il patogeno siè sviluppato un po’ ovun-que, in particolare nel Pa-vese.

Contro il flagello stannocombattendo i risicoltori e laricerca, attraverso gli anta-gonisti chimici, ma soprat-tutto ricorrendo a nuove va-rietà resistenti. E non è unaconsolazione sapere che ilfenomeno riguarda tutta l’a-rea risicola europea. Il “malcomune” in questo casonon fa gaudio, anzi spingel’Italia aposizionarsi in primalinea per azioni di contrasto.In questa direzione va il“Progetto di lotta al bruso-ne” messo a punto dal Fan(Fondazione agraria novare-se), ora presieduta da GiuliaBaldrighi, in collaborazionecon le Province di Vercelli eNovara, l’Università di Pavia,sostenuto dalla FondazioneBanca Popolare di Novara. Irisultati e il confronto fra lediverse tecniche sono stati

oggetto di una giornata alCentro ricerche Ente Nazio-nale Risi di Castello d’Ago-gna, dove sono intervenuti,con molti produttori, i ricer-catori delle province risico-le.

Di lotta mirata alla Pyri-cularia si parla ormai dal2008, estate terribile, comericorda Marinella Rodolfi(Università di Pavia), che se-gnò la svolta: «Quell’attaccodel patogeno, che seminò ilpanico, spronò tutti a difen-derci e intervenire con unprogetto preventivo. L’esta-te successiva nasce il pro-getto ‘’Lotta al brusone’’ cheprevede il monitoraggio at-traverso la collocazione dicentraline captaspore e l’u-

tilizzo di un modello mate-matico in grado di valutarel’interazione tra il fungo e lapianta. Un progetto all’avan-guardia, accettato e ricono-sciuto dalla comunità scien-tifica mondiale, recente-mente presentato al con-gresso internazionale sul ri-so di Bangkok. Nel 2009 ab-biamo incominciato conduepostazioni, a Trino eSanGia-como, nel Vercellese; nel2010 si sono aggiunti San-thià, Vettigné, Borgovercelli.Poi Villata, Rive, Nibbia, Soz-zago, in seguito Pezzana eGarbagna: Comuni del No-varese e del Vercellese». Unprogetto pilota basato sullaprevenzione attraverso l’in-tensità delle spore catturate

dalla centralina, pro-pedeutica all’arrivodell’attacco parassi-tario.

Il modello previsio-nale è stato mutuatodall’esperienza cheMassimo Biloni, di-rettore generale diSa.Pi.Se. (Sardo pie-montese sementi) haaccumulato nel suolungo stage all’Uni-versità olandese diWageningen. Appli-cato e adattato agliscopi della risicoltura,

oggi rappresenta l’unicomodello matematico esi-stente applicato al riso, spe-cificamente alla lotta controil brusone. «Il siste ma si-mula ogni giorno la crescitadel riso - ha spiegato Biloni -incrocia i dati relativi alla pre-

senza delle spore, conside-ra anche i cosiddetti para-metri predisponenti, comele escursioni termiche e letemperature». Il progettosfocia in unasca la d i r i-schio, che vada 0 a 3. I dativengono in-viati giornal-mente alle or-ganizzazioniagricole che aloro volta lismistano conun sms ai produttori. In que-sto modo gli interventi sirivelano più mirati ed effi-caci».

L’efficienza e l’adattabilitàdel captaspore è stato spie-gata da Andrea Vecco, im-prenditore vercellese, ap-passionato di tecnologia ap-

plicata all’agricoltu-ra: «Lo strumentoera nato per capta-re l’allergene (mi-cropolline) in atmo-sfera. Ora serve an-

che alla risicoltura».Per ottenere risultati sod-

disfacenti è necessario farerete. E’ quanto emerso dalconvegno di Castello d’Ago-gna. PaoloCarrà, presidentedell’Ente Nazionale Risi, haannunciato che dall’annoprossimo anche la centra-lina captaspore in attività alCentro Ricerche entrerà afar parte del “Progetto Bru-sone” della Fondazioneagraria novarese. E susci-tano interesse e attenzione i

risultati dellostudio realiz-zato da Simo-ne Silvestri(EnteRisi) sul-la suscettibili-tà varietale al-la piriculariosi.Tenuto contoche de i 41ceppi di bru-

sone 11 sono stati isolati inItalia, la ricerca mira a in-dividuare attraverso il mi-glioramento genetico conmarcatori molecolari nuovevarietà resistenti: il progetto“GS-Ruse” ne ha individuati80.

Insomma, una lotta senzatregua al brusone, che va dallaboratorio al campo e allospazio. Mirko Boschetti(Cnr) ha spiegato come pos-sa essere utile anche l’u-tilizzo dei satelliti. Il suo pro-getto, denominato Ermes,segue questa direzione:l’osservazione satellitare èin grado di controllare lo svi-luppo fogliare e l’evoluzionedegli attacchi. I dati ricavatipossono interagire con imo-delli previsionali di rischio.

IL CONVEGNOA fianco, Andrea Ve-co accanto al capta-spore del patogeno.Sopra, Simone Silve-stri del Centro Ricer-che sul Riso

tPresentati i risultati dello

studio realizzato daSimone Silvestri (EnteRisi) sulla suscettibilità

varietale alla piriculariosi

Page 9: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

ECONOMIA DICEMBRE 2014 9

WWW.POLITICHEAGRICOLE.IT Per chi ha voglia di esprimere la propria opinione

Etichettatura, consultazionepubblica online sul sito delMIPAAF

.

L’ABC DELLA FILIERA

Il buonodi consegnaper vendita di risone

Da circa un mese è ini-ziata una consultazionepubblica sul sito del MI-PAAF, rivolta a tutti coloroche hanno voglia di espri-mere la propria opinione inmerito alle informazioni chevo r rebbe rotrovare sulleetichette deip r o d o t t iagroalimenta-ri, in partico-lare per quan-to r iguardal'origine e latracciabi l i tàdei cibi.

I consumatori, i produt-tori e gli operatori possonoesprimere il proprio puntodi vista, rispondendo a unquestionario con 11 doman-de, facilmente accessibilec o l l e g a n d o s i a l s i t owww.politicheagricole.it.

Le risposte saranno rias-sunte in un documento rie-pilogativo che sarà pubbli-cato sul sito del MIPAAF eutilizzate come supporto erafforzamento delle sceltenazionali che l'Italia presen-

terà a Bruxel-les.

Nell’Unio-ne Europea èda tempo unaprassi conso-lidata la con-divisione deicontenuti del-le decisionipubbliche: la

consultazione è fondamen-tale per indirizzare le scelteche hanno una ricaduta di-retta sulle aspettative e gliinteressi dei consumatori.

In questo caso il que-stionario vuole valutare inquale misura l’indicazione

dell’origine del prodotto inetichetta venga recepita co-me significativa dal consu-matore e quando l’omissio-ne di tale in-dicazione siar i tenuta in-gannevole.

Non va tral’altro dimenticato che un’e-tichettatura chiara ed esau-stiva, con l’eventuale indi-cazione dell’origine del pro-dotto, può essere uno stru-mento importante per la va-lorizzazione del patrimonioagroalimentare italiano edel “Made in Italy”.

L’iniziativa del Ministeronasce a ridosso dell’entratain vigore, il prossimo 13dicembre, del nuovo Rego-lamento comunitario n.1169/2011 sull'etichettatu-ra.

Il Regolamento prevede

già che l'indicazione delpaese d'origine o del luogodi provenienza del prodottosia obbligatoria per una se-

rie di pro-dotti - comel'olio extra-vergine d'o-liva, ilmiele,

il latte, le carni bovine, leuova - ma è anche previstala possibilità di allungarequesto elenco, in partico-lare aggiungendovi i pro-dotti a base di un unicoingrediente e i prodotti nontrasformati. L’obbligo di in-dicare l’origine del prodottosi potrebbe perciò in futuroestendere anche alle con-fezioni di riso.Maè il caso diricordare che comunque èpossibile già ora, su basevolontaria, indicare in eti-chetta l’origine del prodot-to. .

L’onorevole Renzo Franzocompie cent’anni: auguri!Il prossimo 16 dicembre l’onorevole Renzo Franzo

compie cent’anni. Da parte dell’Ente Nazionale Risi gliauguri sonodoverosi: innanzituttoperchéFranzoèstatoper un lungo periodo, dal 1979 al 1989, presidentedell’ENR, ma soprattutto perché tutta la sua vita, daibanchi del parlamento italiano alle cariche che ha ri-vestito in vari associazioni ed enti, è stata legato in variomodoalmondoagricolo edel riso in particolare. E’ statoper oltre quarant’anni alla guida di Coldiretti Vercelli epresidente onorario del Consorzio di Bonifica dellaBaraggia vercellese dal 1959, presidente nazionaledell'Uma (Utenti motori agricoli). Una incessante, inar-restabile passione per il mondo dell’agricoltura, cheesprime tuttora, al giro di boa del secolo di vita.

Renzo Franzo con il presidente dell’ENR Paolo Carrà

Buono di consegna per vendita di risoneCOS’È è il documento che deve accompagnare la vendita di risone da parte del

produttore al primo acquirente, direttamente o anche tramiteconferimento a cooperative, consorzi, ecc.

CHI sia il venditore (il risicoltore produttore) sia il compratore (riseria,commerciante, altro agricoltore) possono richiedere l’emissione deldocumento, sul quale sono riportati i dati anagrafici di entrambi

PERCHÉ ogni trasferimento di risone deve essere accompagnato da appositocertificato rilasciato dall’Ente Risi

COME SI FA l’operatore che vuole ottenere il rilascio del buono di consegna deve:

1. pagare il diritto di contratto

2. inoltrare apposita richiesta ad Ente Risi

3. ritirare il documento stampato da Ente Risi oppure stamparlodirettamente presso la propria sede

tConsumatori, produttori

e operatori possonoesprimere il proprioparere rispondendoa un questionario

La resatrice dell’Ente Risi a “Food, la scienzadai semi al piatto”, la rassegna che precede l’Exporisicole;

• il pagamento per i giovani agricoltori potrà riguardare almassimo 90 ettari e assorbirà l’1% del budget nazionale,con la possibilità di assorbire un altro 1% dalla riservanazionale;

• i sostegni accoppiati riceveranno l’11% del budgetnazionale;

• sarà adottato il regime semplificato per i piccoliagricoltori;

• non saranno applicati né il pagamento ridistributivo peri primi ettari, né il pagamento per le zone con vincolinaturali;

• la riduzione dei pagamenti (degressività) verrà ap-plicata sulla parte del pagamento di base superiore a €150.000, al netto dei costi relativi alla manodopera, nellamisura del 50%; se, a seguito della riduzione, il pagamentodi base, al netto del costo del lavoro, dovesse superare i €500.000, la decurtazione sulla parte eccedente sarà pari al100% (capping). Il costo del lavoro si riferisce all’annoprecedente e in esso sono inclusi i salari e gli stipendi legatiall’esercizio dell’attività agricola e le imposte, gli onerisociali sul lavoro e i contributi previdenziali e assistenzialipagati dall’imprenditore per sé e per i familiari legatiall’esercizio dell’attività agricola.

Per quanto riguarda i sostegni accoppiati, il riso potràcontare su un budget annualemedio di 22,6milioni di euro,almeno per le semine del 2015 e del 2016, da ripartire tratutti gli ettari nei quali la coltura verrà portata allo stadio dipiena maturazione (in passato era sufficiente portare lacoltura a fioritura). Nel caso in cui il riso non arrivi alla pienamaturazione, a causa di condizioni climatiche eccezionaliriconosciute, il sostegno è erogato a condizione che lesuperfici in questione non siano utilizzate per altri scopi. LeRegioni in cui la produzione di riso è significativa siimpegnano ad attivare una misura, dotata di adeguaterisorse, a cui i produttori possano partecipare per favorirel’adesione al Sistema di Qualità Nazionale di ProduzioneIntegrata (SQNPI), con l’obiettivo di valorizzare la col-tivazione del riso quale elemento caratteristico del pae-saggio, dell’ambiente, della cultura, dell’economia e delterritorio in cui tale coltivazione è tradizionalmente pra-ticata.

E’ previsto anche un sostegno a favore della soia (circa10 milioni di euro annui), limitato alle regioni settentrionali(Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia edEmilia Romagna) che, tuttavia, sarà corrisposto per i primi5 ettari di ogni azienda e, in caso di superamento dellasoglia di 5 ettari a soia, sul 10% della differenza tra lasuperficie aziendale investita a soia e i primi 5 ettari.

Per quanto riguarda i pagamenti diretti della domandaunica del 2014, si specifica che sono stati pubblicati dueprovvedimenti, uno europeo e l'altro nazionale, che de-terminano un taglio complessivo dei pagamenti di circa il10%. Il primo è un regolamento della Commissioneeuropea che applica la disciplina finanziaria in tutta l’Unioneeuropea, prevedendo una riduzione dell'1,3% per tutti ipagamenti diretti superiori a 2.000 euro, mentre il secondoè una circolare AGEA che riduce dell'8,41% il valorenominale degli attuali titoli disaccoppiati.

SEGUE DA PAG. 1 - LE DIRETTIVE NAZIONALI SULLA PAC

A cura dell’Area Mercati

Iniziamo questo mese a descrivere le principali ca-ratteristiche e differenze dei certificati di trasferimentorisone/buoni di consegna.

La tipologia più utilizzata è certamente quella cheaccompagna la vendita di risone da parte del risicoltore

che l’ha prodotto ad un altro soggetto. L’emissione diquesto tipo di buono di consegna avviene previo pa-gamento del diritto di contratto. Se poi l’acquirenterivende lo stesso prodotto ad altro/i soggetto/i, il diritto dicontratto non è più dovuto, ma vengono emessi al-trettanti certificati di trasferimento quanti sono gli ul-teriori passaggi di proprietà del risone.

Anche il riso sarà protagonista a“Food, la scienza dai semi al piatto”,una grande mostra che indaga il mon-do del cibo scientificamente ma, altempo stesso, con una forte com-ponente ludico-gastronomica, in gra-do di conquistare i visitatori di tutte leetà.

L’inaugurazione si è svolta lo scorso27 novembre e vi ha preso parteanche Paolo Carrà, presidente del-l’Ente Nazionale Risi, che ha fornitouna resatrice (nella foto) alla singolarerassegna allestita nelle sale del Mu-seo di Storia Naturale di Milano. Sitratta del più importante evento didivulgazione scientifica promosso dalComune di Milano sul tema chiave di

EXPO 2015. “Nutrire il Pianeta, Ener-gia per la Vita” e costituisce una dellepiù importanti ini-ziative del pro-gramma di “Expoin Città”, il palin-sesto promosso ecoordinato dal Co-mune di Milanoinsieme a Cameradi Commercio peraccompagnare lavita della città du-rante il semestredell’Esposizione Universale.

“Food, la scienza dai semi al piatto”è un percorso che si snoda tra sce-nografiche immagini al microscopio,

video didattici e giochi interattivi, ac-compagnando il visitatore in un viag-

gio che, partendodal seme, dovetutto inizia, arrive-rà fin dentro alpiatto finito. Il vi-sitatore sarà coin-volto in un viaggionel tempo e nellospazio degli ali-menti che più dialtri caratterizzanola nostra cucina

come il riso, il caffè, il cacao e la pasta,per scoprirne le storie intricate e ledifficoltà incontrate prima di essereintegrati nei nostri ricettari.

Page 10: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

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Page 11: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

VARIE DICEMBRE 2014 11

SECONDA EDIZIONE In regalo con “Il Risicoltore” un almanacco che ci ricorda come si lavorava tanti anni fa

Calendario 2015, la risaia che fuLe immagini fanno parte di una serie prodotta dall'Istituto Italiano Proiezioni Luminose in positivo su lastra

La seconda edizione delcalendario de Il Risicoltore sipuò davvero definire “sto-rico”. Non tanto perché po-trebbe finire negli annali deicalendari più famosi (nientea che vedere, insomma, conqualsiasi edizione del “TheCal”, il mitico Calendario Pi-relli), ma perché ogni mesedel 2015 sarà caratterizzatoda una foto in bianco e neroscattata in risaia tra la primae la seconda guerra mon-diale.

Insomma, se il calendariodello scorso anno si carat-terizzava per delle bellissi-me immagini che testimo-niavano il ruolo che le risaiehanno nella conservazionedell’acqua e nel manteni-mento di un habitat che fa-vorisce la biodiversità e lasopravvivenza di molte spe-cie di animali, quello che viregaliamo con l’ultimo nu-mero del 2014 de “Il Risi-coltore” vuole farci farequalche passo indietro nella

storia per ricordarci comeveniva coltivato il riso nellestesse risaie in cui oggi lafanno da padrone trattori emietitrebbie computerizza-te che a volte relegano amarginale il ruolo del risi-coltore. Un “bagno” nellamemoria che farà bene sia achi ricorda quei tempi, sia a

chi ne ha solo sentito par-lare.

Le immagini usate per ilcalendario 2015 fanno partedi una serie prodotta dal-l'Istituto Italiano ProiezioniLuminose in positivo su la-stra destinate alla proiezio-ne. In tutto - ma noi ne ab-biamo usate solo 14 - sa-

rebbero 21 immagini chemostrano tutto il ciclo di col-tivazione del riso: si va dallalavorazione del terreno conaratro comune al calpesta-mento dei terreni bibuli conrulli Tromellini, dalla seminaa righe con la seminatriceCabrini e Mocchi allo sra-dicamento del riso dal se-menzaio fino alla trebbiaturacon cavalli, al rivoltamentodel riso a mano e all’essi-cazione del prodotto.

La raccolta fa parte del-l'archivio del Dottore Agro-nomo Mario Avondo, tito-lare, tra il 1920 e il 1934, diuna Cattedra Ambulante diAgricoltura attiva nelle pro-vince di Novara e di Ver-celli.

Le riprese fotografiche,che mostrano tra l'altro al-cuni dei primimacchinari uti-lizzati per la coltivazione delriso, come, appunto, la giàricordata la seminatricea file"Cabrini e Mocchi", possono

essere datate negli anni delsecolo scorso a cavallo tra idue conflitti mondiali. Le di-dascalie riportate sono quel-le originali e contengono an-che il numero di serie delladiapositiva relativo all'archi-vio dell'Istituto ItalianoProiezioni Luminose.

IL CALENDARIOAlcune delle foto che compaionosull’almanacco. In alto, a sini-stra, la semina a righe con laseminatrice Cabrini e Mocchi e,a destra, il calpestamento deiterreni bibuli con rulli Tromellini.Qui sopra lo sradicamento delriso dal semenzaio e, in basso asinistra, la trebbiatura con cavalli

Riso e risotto sono stati i principaliattori del programmadi Rai Uno “LineaVerde” dello scorso 23 novembre. Lapuntata, condotta da Patrizio Roversi eDaniela Ferolla, aveva per titolo “Pie-monte, alla ricerca del riso perfetto” eha visto la collaborazione dell’Ente Na-zionale Risi per la sua realizzazione.

Roversi ha attraversato campi, è sa-lito su trattori e mietitrebbie, ha co-nosciuto da vicino il percorso indu-striale del prezioso cereale... in questa“ricerca” nella campagna novarese evercellese. Dal gastronomo GilbertoVenturini si è fatto spiegare le tan-tissime varietà del riso - frutto di unaaccurata selezione degli agricoltori edei ricercatori che le sperimentano, leincrociano e le selezionano - dove ven-gonocoltivateeperquali piatti sonopiù

adatte. Ha, quindi,a c c om p a g n a t oMauro Persico suuna mietitrebbia, havisitato l'azienda“LaMondina”diCa-salbeltrame (No)parlando con Cristi-na Brizzolari Caval-chini, ha intervistatoMassimo Biloni, di-rettore della Coope-rativa Produttori Se-menti, e con DavideGreppi ha seguito di persona le variefasi della lavorazione industriale delriso. E ha raggiunto anche Crova (Vc)per incontrare l'imprenditrice Alice Ce-rutti e farsi spiegare il ruolo importantedella risicoltura nella conservazione di

una biodiversità spesso messa a ri-schio. Roversi ha intervistato anche ildirettore generale dell’Ente Risi, Ro-berto Magnaghi, che ha parlato dellanecessità si «semplificare e svecchia-re» la legge sul mercato interno cherisale al 1958. «Dobbiamo adottarequei parametri comunitari che ci per-mettano di qualificare il riso non solo inbase alla lunghezza - ha spiegato Ma-gnaghi - ma anche ad altre caratte-ristiche».

La puntata di Linea Verde si è con-clusa di nuovo a Casalbeltrame doveRoversi e Ferolla, affiancati dall'im-prenditoreClaudioCirioealtri operatoridel settore, hanno assaggiato il risottoe brindato con birra prodotta col riso.

LINEA VERDE DEL 23 NOVEMBREA fianco, il brindisi finale della trasmissione presso l'azienda “LaMondina” di Casalbeltrame. Sopra, l’intervista a Roberto Magnaghi

LINEA VERDEIl conduttorePatrizio Roversi(al centro), conil gastronomoGilberto Ventu-rini (a destra) el’imprenditoreClaudio Cirio (asinistra)

RAI UNO Il 23 novembre una puntata dedicata alla coltivazione tra Novarese e Vercellese

Riso e risotto star a Linea Verde

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Page 12: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

ECONOMIA12 DICEMBRE 2014

IL CONVEGNO Alla Borsa merci di Mortara ricordati e valorizzati i pregi di questo cereale

Lemille virtù del nostro riso italianoMagnaghi (ENR): «Coltivare riso è un valore della nostra cultura che non dobbiamo perdere»Simona Marchetti

La lunga storia del risoitaliano è costruita sulla pro-gressiva scoperta delle suemille qualità.Alcune sononote da tem-p o , a l t r ee m e r g o n ograzie agli stu-di più recenti:consideran-done la valen-za sia dal pun-to di vista nu-trizionale, sia gastronomico,sia estetico, il bilancio ap-pare sempre positivo. Se neè parlato nel convegno daltitolo “Le mille virtù del no-stro riso italiano”, che si ètenuto sabato 22 novembrealla Borsa Merci di Mortara.

Un incontro per ricordare evalorizzare i pregi del cerea-le presente ormai da circa500 anni nella Pianura Pa-dana: «Coltivare riso è an-

che un'attivitàimportante: èun valore chefa parte dellanostra culturae ch e n o nd o b b i a m operdere. Va,anz i , fo r te-mente difesoe tramandato

alle generazioni future», haspiegato il direttore dell'En-te Risi Roberto Magnaghi,che ha coordinato la mat-tinata di studi. Sono inter-venuti anche esperti chehanno messo in fila, dallediverse angolature, i vantag-

gi portati dal consumo diriso: ottimo dal punto di vi-sta nutrizionale, come haspiegatoMariangela Ronda-nelli, docente universitaria enutrizionista a Pavia. Il suoconsumo rientra, infatti, nel-l'ambito della cosiddetta“alimentazione mediterra-nea”, che include prodotti diorigine vegetale come ce-reali, legumi, ortaggi, fruttaeoliodi oliva. Elementomol-to digeribile, grazie alle mi-nuscole dimensioni dell'a-mido presente, e al rapportofra le due componenti che loformano, amilosio e amilo-pectina, che favorisce que-st'ultima, più digeribile. Il ri-so si presenta, inoltre, conun quadro positivo anchesotto il profilo degli altri nu-trienti contenuti, partendo

dalla componente gludicida,fino alla frazione proteica ecosì via. «Per nutrirsi in ma-niera corretta - ha sottoli-neato - è importante nonconsumare sempre la stes-sa tipologia, ma variarle, inabbinamento soprattuttocon verdure e ortaggi». L'e-vento, organizzato dalla so-cietà di gestione della salacontrattazione mortaresepresieduta da Irene Brustia,in collaborazione con il Di-stretto agricolo delle risaielomelline, all'EnteNazionaleRisi e all'Associazione lom-barda femminile agricola, haquindi fornito molti spunti:Annalisa Alberici, che del ri-so ha narrato in diverse pub-blicazioni proprio gli aspettilegati alle tradizioni culinariedella Lomellina e del Pave-

se, ha saputo raccontarnel'importanza sulla tavola, daquella di un tempo al giornod'oggi. «La Lomellina era untempo un'area irregolare,dove si incontravano porzio-ni di terreni bassi e acqui-trinosi, accanto ad altri alti, eutilizzati per la vite. Qui in-fatti si produ-ceva anche ilvino. La boni-fica degli ulti-mi secoli ha,invece, con-s e n t i t o d isfruttarne almeglio le suecaratter ist i-che», ha ag-giunto. In Lomellina il riso èapprodato intorno al 1500,su intuizione della famigliamilanese degli Sforza: «Si è

potuto coltivare al meglio inquest'area grazie all'orogra-fia della nostra zona - haribadito Carlo Respighi, pre-sidente del Centro studi ta-vola di Vigevano - allora eraricca di paludi, di acquemal-sane e mal gestite: da alloranonseneèpiù allontanato».Anzi, si è ampliato semprepiù fino a raggiungere il pic-co delle aree coltivate, pari a247mila ettari, toccato qual-che anno fa, nel 2010, e fi-nora mai più ripetuto per lemutate condizioni del mer-cato. Anche Agnese Pelle-grini, che da tempo si oc-cupa dell'utilizzo del cereale

come compo-nente di pro-dotti dedicatial benesseree all'estetica,ha spiegatocome le ma-schere di bel-lezza a base diriso fosserogià note oltre

duemila anni fa, sia ai grecisia ai romani. Il suo utilizzo inquesto settore, infatti, con-tinua ancora con successo.

MORTARAAlla BorsaMerci il con-vegno dal ti-tolo “Le millevirtù del no-stro riso italia-no”: a destra,il pubblico e,a sinistra, i re-latori

tEsaltata la sua valenza

sia dal punto di vistanutrizionale,

sia gastronomico,sia estetico

t«Per nutrirsi in manieracorretta è importante

non consumare semprela stessa tipologia,

ma variarle»

Da quando è nata l’agricoltura, la difesa dal-le infestanti è stata il principale problema. Etra tutte le colture, la protezione del riso colti-vato nelle zone a clima temperato presenta lemaggiori difficoltà, trattandosi di una piantatropicale che qui non si trova nelle sue condi-zioni ideali, a differenza delle infestanti, chesono perfettamente adattate all’ambiente.Quando nelle prime fasi della coltivazione siverificano, come nel 2014, temperature fre-sche, il vantaggio competitivo delle infestantisi accentua ulteriormente.La ricerca genetica attuale è impostatasull’ottenimento di cultivar a taglia ridotta, ea foglia eretta, con un miglior rapporto granel-la-paglia, un miglior rendimento fotosintetico,il tutto a vantaggio della produttività e dellaresistenza all’allettamento. Queste caratteri-stiche sono purtroppo spesso associate a unabassa velocità di accrescimento della plantu-la nelle prime fasi di sviluppo, caratteristicache riduce l’utilità dell’acqua di sommersione,ampiamente usata in passato, con le antichecultivar, nel contenimento della più invasivadelle infestanti, il giavone (Echinochloa sp.).La plantula di giavone, se cresce sotto som-mersione, si sviluppa più lentamente, e tendea privilegiare lo sviluppo delle foglie rispettoalle radici, aumentando la superficie di assor-bimento degli erbicidi, rafforzandone l’azione.A causa del basso livello di ossigeno presentenelle acque di sommersione, e dei residui dierbicidi applicati in presemina per il control-lo di heteranthere e riso crodo, è divenutonecessario eseguire ripetuti drenaggi perfavorire la radicazione del riso e per evitarnemorie di germinelli. Dei drenaggi approfittanoi giavoni, che sviluppano un robusto apparatoradicale e una ridotta superficie fogliare, limi-tando così l’assorbimento degli erbicidi e laconseguente capacità di sopravvivenza, me-diante l’emissione di ricacci.La revisione dei criteri di registrazione deifitofarmaci imposta dalla Comunità Europeaa partire dal 2009 ha determinato il ritirodal commercio di molti principi attivi, e hareso più ardua l’introduzione di possibili so-stituti. I giavonicidi post-emergenza rimastiattualmente in commercio, dopo la revocadell’autorizzazione all’utilizzo di Molinate, Pro-panile, Tiobencarb, Pretilachlor, Quinclorac,esplicano due meccanismi d’azione: inibizio-ne dell’enzima acetolattato sintetasi (ALS) edell’enzima Acetil-CoA Carbossilasi (ACCasi).

L’azione per difendere il riso dalle infestanti

Trattasi di interferenze estremamente miratea un solo passaggio metabolico della pianta,che non interessano la biochimica degli altriorganismi, permettendo un profilo tossicolo-gico molto favorevole all’ambiente. Queste ca-ratteristiche agevolano però la comparsa diinfestanti che con seppur minime mutazionigenetiche riescono a sviluppare la resistenzaal prodotto. Il costo elevato degli erbicidi, chene consiglia l’uso parsimonioso, a volte condosi subletali, non fa che accelerare la com-parsa e la diffusione delle resistenze. Sonodapprima comparse infestanti (nell’ordineAlisma Plantago aquatica, Schoenoplectusmucronatus, Echinochloa sp, Cyperus diffor-mis, Oryza sativa var. sylvatica), resistenti agliinibitori ALS, successivamente altre resisten-ti agli inibitori ACCasi, e ultimamente alcuniceppi di Echinochloa presentano resistenzeincrociate a entrambi i meccanismi d’azione.Per avere un’idea della diffusione del fenome-no, si può consultare il sito del Gruppo Italianodi lavoro sulla Resistenza agli Erbicidi (www.resistenzaerbicidi.it)Il fenomeno è certo aggravato dalla mono-coltura che caratterizza la risicoltura italiana;non si deve pensare però che le rotazionicolturali possano essere risolutive, a causadelle efficaci strategie di sopravvivenza delleinfestanti. Nei secoli passati, in assenza di er-bicidi, quando erano applicate rotazioni quin-quennali e settennali, le risaie richiedevanocomunque un pesante impegno di manodo-pera per il controllo delle infestanti.L’andamento climatico anomalo del 2014ha ulteriormente aggravato il problemadelle resistenze. Nel periodo pre-raccolta,

viaggiando attraverso la piana risicola, erafrequente incontrare i risultati molto appari-scenti di operazioni di diserbo risultate ineffi-caci. Basta che una o alcune piante riescanoa sviluppare la resistenza, che in brevissimotempo l’appezzamento viene totalmente colo-nizzato. Per questo alcuni risicoltori, avendosottovalutato la presenza di poche infestantisfuggite al controllo dell’anno precedente, sisono trovati di fronte a una totale inefficaciadegli erbicidi distribuiti.Chi è stato più accorto, avendo individuatoper tempo le zone a rischio, utilizzando le stra-tegie di rotazione dei principi attivi, e in alcunicasi sfruttando la possibilità di utilizzare erbi-cidi autorizzati in deroga, è riuscito ad avereun controllo accettabile delle infestazioni.Gli utilizzi di propanile in dosi ridotte, peruso sinergico a MCPA sulle dicotiledoni, e diQuinclorac su trattamenti precoci ai giavoni,

sono state armi spesso vincenti. In molti casiil Quinclorac si è rivelato indispensabile percontrollare i giavoni con resistenza incrociataa entrambi gli inibitori di ALS e ACCasi.In proposito, abbiamo raccolto le testimo-nianze di due risicoltori del Vercellese:Riccardo Ghisleri è proprietario di un’azien-

da di 220 ha con sede in comune di Sali. Nel2014, riscontrata la presenza di giavoni chenel 2013 erano sopravvissuti al penoxsulam(inibitore ALS), ha trattato un totale di circa 30ha con Profoxydim aggiunto a Imazamox sullecultivar clearfield, mentre su 40 ha di cultivartradizionali, dove esistevano giavoni resi-stenti anche all’inibitore ACCasi, ha impiegatoQuinclorac, ottenendo buoni risultati.Alberto Garrione, proprietario di un’azienda

di 150 ha in comune di Tronzano, ha riscon-trato il problema delle resistenze incrociatesul 50% della superficie. Una miscela di Pro-

foxydim e Quinclorac ha controllato l’infesta-zione dei giavoni in modo soddisfacente.La risicoltura si trova quindi ogni anno a di-pendere dalle autorizzazioni all’uso in derogadi alcuni fitofarmaci: il triciclazolo, fungicidaindispensabile per la difesa dal brusone dimolte varietà suscettibili, in primis Carnaro-li, Arborio, Vialone, e Propanile e Quinclorac,da utilizzare con attenzione nelle aree dovesi sono notate sopravvivenze di infestantitrattate con gli erbicidi ammessi per l’utilizzonormale. Ecco perché l’imprenditore risicolosi trova di fronte a incertezze nel delineare lesue strategie per la prossima campagna: con-tinuare a seminare riso oppure, almeno nellearee dove il terreno lo consente, passare adaltre colture? Seminare varietà da risotto, odoptare per varietà più resistenti al brusone?In attesa che la ricerca riesca a fornire effica-ci strumenti ai risicoltori con nuove autorizza-zioni di principi attivi, la lotta alle infestantiavviene ad armi impari, dipendendo pesan-temente dalla concessione di autorizzazionitemporanee.Le incertezze elencate si sommano a quelleeconomiche, dipendenti dal continuo aumen-to dei costi di produzione, dalla riduzione del-la protezione comunitaria con la contrazioneprogrammata dei contributi a superficie, ein modo più rilevante dall’azzeramento dellaprotezione daziaria mediante gli accordi EBA,con incrementi esponenziali di importazionedi riso lavorato che stanno mettendo in dif-ficoltà anche l’industria di trasformazione,oltre che i produttori.La campagna di commercializzazione delrisone si è intanto aperta con un vivace anda-mento degli scambi, per volumi superiori allamedia degli altri anni, nonostante il ritardodella maturazione e i risultati produttivi pocosoddisfacenti. I listini di ottobre presentanoquotazioni molto al di sotto dei costi di pro-duzione per quanto riguarda i lunghi B, vicinial punto di pareggio per i tondi e apparente-mente soddisfacenti per le varietà da risotto.Per chi guarda i listini dei prezzi dei risoni dailontani uffici di Bruxelles, le quotazioni in cre-scita delle varietà da risotto potrebbero dareuna illusoria sensazione di salute del settore.Attendiamo i dati produttivi, per verificare se ilprodotto del prezzo per le tonnellate raccoltead ettaro riesce a dare una PLV accettabile.

Giuseppe Sarasso Dottore agronomo

In alto a sinistra: i giavoniresistenti agli erbicidi sonoin piena espansione nelle

risaie italiane.In alto a destra: le efficaci

operazioni di diserbosono indispensabili per ilsuccesso della coltura”A fianco: i risultati dellacompetizione di giavonitrattati tardivamente

I.P.

Page 13: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

ECONOMIA DICEMBRE 2014 13

VERCELLI Il riconoscimento di Donne & Riso consegnato dalla presidente Natalia Bobba

La Risottiera a Katia RicciarelliIntervistata da Roberto Magnaghi, ha cantato alcune arie per il folto pubblico

L’associazione Donne &Riso guidata dalla presiden-te Natalia Bobba ha festeg-giato lo scorso 16 novem-bre il decennale del PremioDonne & Riso, riconosci-mento destinato a perso-naggi femminili pubblici inqualche modo legati almondo risicolo. A riceveredalle mani della presidenteil premio 2014 (la ormaicelebrata risottiera d’ar-gento), la cantante lirica Ka-tia Ricciarelli che ha re-galato agli spettatori chegremivano platea a galleriadel Teatro Civico di Vercellitre “arie” di canzoni note euna chiusura con la celebreAveMaria: e l’appuntamen-to pomeridiano si è tra-sformato in un momento

irripetibile e applauditissi-mo. Prima della consegnadel premio, l’intervista allaRicciarelli condotta da Ro-berto Magnaghi (direttoregenerale Ente Risi, entemain sponsor della mani-

festazione) e l’ormai con-sueto talk show, sempreguidato da Magnaghi cheha dato voce, sotto il titolodi “Il riso è arte” a unvariegato tour che ha rac-contato e declinato il mon-do del riso in poesia eletteratura (attraverso la vo-ce dell’attore e regista Ro-berto Sbaratto), nella pit-tura (Cinzia Lacchia, cura-trice del museo Borgogna),nel cinema (con un ineditoal tempo di Riso amaroraccontato dalla giornalistaPaoletta Picco). A dividere iquadri tematici la musicacon i canti delle mondarisoeseguiti dal Ciar d’La Valara(sodalizio musicale trineseguidato dal maestro Lucia-no Ferraris ) e il piano del

v e r c e l l e s eLuigi Ranghi-no. In chiusu-ra, nel ridottodel teatro, l’o-maggio all’in-discusso pro-tagonista delpomeriggio, il riso, con ladegustazione della ricetta-del decennale (si veda ilbox).

La risottiera d’argento,andata per la prima voltadieci anni fa a Evelina Chri-

stillin, ha poi premiato nel-l’ordine Paola Ricas, AnnieFeolde, suor FranceschinaMilanesio, Rosanna Lam-bertucci, Luisa Valazza, Eli-sa Isoardi, Yosefa Idem, So-nia Peronaci.

.

Il risotto del decennaleIngredienti per 4 persone

Brodo di carne o vegetaleRiso Carnaroli 300 gOlio d'oliva 4 cucchiaiBurro 40 g1/2 cipolla1/4 di zucca (circa 300 g di polpa)Foglie di spinaci 300 g1/2 bicchiere di vino biancoToma della Valsesia 100 g

PreparazioneDopo aver cotto la zucca nel forno,

togliete la buccia, tagliatela a dadini ericavatene un purè passandola nelloschiacciapatate o nel passa verdure. Sbol-lentate le foglie degli spinaci, colate epassate nel mixer fino a ridurre a una

vellutata. Preparate la fonduta tagliando latoma a cubetti, facendola sciogliere a fuo-co basso, con una noce di burro, sale q.b. euna piccola presa di pepe e noce moscataa piacimento.

Preparate ora il soffritto, facendo ro-solare la cipolla tagliata finementenell'olio,versate il riso, tostatelo e sfumate con ilvino bianco. Aggiungete poco alla volta ilbrodo bollente e procedete con la cottura.Ametàcottura, aggiungete il purèdi zucca,sale e pepe q.b. A cottura ultimata, ag-giungete una noce di burro e mantecate.

Impiattate e versate qualche cucchiaiodi fonduta e di vellutata di spinaci sopra alriso e a piacimento qualche decoro anchesul bordo del piatto.

Buon appetito!

VERCELLIAlcune imma-gini della se-rata al TeatroCivico di Ver-celli con laconsegna del“Premio Don-ne & Riso” al-la famosacantante liricaKatia Riccia-relli

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14 DICEMBRE 2014

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RUBRICHE DICEMBRE 2014 15

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A cura della Confagricoltura Vercelli Biella

di Paolo Guttardi

Bloc notes

Rimodulazione incentiviper la produzione di energia elettrica

E’ stato pubblicato nella G.U. del 18novembre 2014 il DM 6 novembre 2014sulla rimodulazione volontaria degli incen-tivi per la produzionedi energiaelettricadafonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, inattuazione dell’articolo 1, comma 3, delD.L. 145/2013 convertito nella L. 9/2014“Destinazione Italia”. La legge n. 9/14 po-ne i possessori di impianti di produzioneelettrica da fonti rinnovabili non fotovol-taiche che percepiscono incentivi sottoforma di certificati verdi o tariffe omni-comprensive di energia rinnovabile, difronte alla scelta di: continuare a goderedel regime incentivante spettante per ilperiododi diritto residuo, rinunciandoperòalla possibilità di accedere a ulteriori stru-menti incentivanti, incluso il ritiro dedicatoe lo scambio sul posto, per un periodo didieci anni decorrenti dal termine del pe-riodo di diritto al regime incentivante; op-pure di optare per una riduzione dell’in-centivo spettante a fronte di una mag-giorazione di sette anni del periodo re-siduo di incentivazione. In tale contesto ildecreto stabilisce le modalità di deter-minazione dei nuovi incentivi riconosciutisull'energia elettrica prodotta dagli im-pianti a fonti rinnovabili esistenti, diversidagli impianti fotovoltaici, i cui esercentioptano per l'estensione del periodo diincentivazione di 7 anni. I titolari degliimpianti, nel caso in cui intendano optareper la rimodulazione dovranno inoltrare larelativa richiesta al GSE entro novantagiorni dalla data di entrata in vigore deldecreto (17 Febbraio 2015), secondo mo-

dalità di comunicazione definite dallostesso GSE e pubblicate sul sito internetentro 30 giorni dalla medesima data (19dicembre 2014). Anche in relazione allemodalità definite dal GSE verranno fornitespecifiche indicazioni operative in rela-zione all’opportunità omenodi aderire allarimodulazione volontaria.

Il consumatore è protetto:lo dice il Ministero della salute

Il Ministero della salute ha pubblicato idati sul controllo dei residui di prodottifitosanitari negli alimenti - anno 2012 chehanno riguardato l’ortofrutta, i cereali, al-cuni prodotti trasformati, quali olio e vino,costituenti importanti della dieta italiana emediterranea. I baby food o i prodottitrasformati, le spezie, le farine, ed altri,sono stati campionati anche se non pre-visti tra gli alimenti del piano nazionaleproprio al fine di garantire una maggioretutela non solo dei consumatori ma anchedelle fasce più vulnerabili quali i bambini ei vegetariani.

Relativamente ai risultati, si nota chenel corso dell’anno 2012 sono stati ana-lizzati complessivamente 8.294 campionidi frutta, ortaggi, cereali, olio, vino, babyfood e altri prodotti per verificare la pre-senza di residui di prodotti fitosanitari. Diquesti soltanto 33 sono risultati superioriai limitimassimi consentiti dalla normativavigente, con una percentuale di irrego-larità molto contenuta, pari all’0.4%,

Rispetto allo scorso anno le irregolaritàsi sonomantenute inpercentuale costantima comunque in diminuzione rispetto aglianni precedenti.

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Il clima del mese

L’andamento delle temperature per alcune stazioni di riferimento

Con il mese di dicembre - il 1° dicembre - si aprel’invernometeorologicoe si dà inizio al periodopiù freddodell’anno. Sulle pianure del Nord Italia le temperatureminime, che nella prima decade hanno valori mediintorno agli 0°C, si portano gradualmente verso i -1°/-3 °Cdella terza decade, il che implica una elevata frequenza digelate nelle campagne.Anche i valorimassimi subisconoun graduale abbassamento portandosi dai 7°/9°C dellaprima decade fino ai 5°/6° nella terza decade. Carat-teristica del mese di dicembre è anche la scarsità diprecipitazioni: la piovosità totale per le aree di produzionedel riso del Nord è, infatti, mediamente compresa fra 50e 80 mm, distribuiti su 6 - 8 giorni di precipitazione.Caratteristica di dicembreèanche la comparsadella nevea quote sempre più basse e talora anche in pianura. La

causa più frequente di questo fenomeno è l’irruzione diaria polare continentale da est che si accumula in pianurapadana creando così un “materasso d’aria fredda” che,anche grazie alla sua maggiore densità, può persisteresulla pianura anchea lungo. Inquestecondizioni l’arrivodiunaperturbazione atlantica, apportatrice di aria piùmite eumida in quota, può dar luogo a precipitazioni nevoseanche significative. Negli ultimi anni alcune nevicate nelcorso del mese di dicembre vanno annotate nel 2009(per più giorni tra il 13 ed il 23), nel 2010 (sia l’1 che il 5) epoi recentemente nel 2012 (il 7 e il 14). Ancora elevata lafrequenza della nebbia, che può arrivare a persistereanche nelle ore centrali della giornata accompagnata datemperature massime molto rigide e talvolta sottozeroper tutto il giorno (i cosiddetti giorni di ghiaccio).

Il confrontotra le pioggedi ottobre2014 e quellemedie (mm)

BILANCIO Si è registrato un tempo ottimale per la raccolta del riso

Ottobremite e senza piogge

Tabella dati meteorologici dal 1 al 31 ottobre 2014

Ottobre 2014 è stato, per una buonaparte del mese, un “proseguimento tar-divo” dell’estate 2014. Questo per la fre-quente presenza sull’Italia di un antici-clone, o di un promontorio anticiclonico, ingrado di garantire condizioni di stabilità etemperature miti. Il solo periodo effet-tivamente perturbato del mese è statovissuto, dalle nostre regioni, tra il 7 e il 14,con una fase di maltempo più intenso tra il12 e il 13. Come detto il mese è stato ingenerale mite e più caldo della mediaovunque. Le maggiori anomalie termichenelle minime si sono avutenella seconda decade, men-tre per le massime le ano-malie più indicative si sonoregistrate alla fine della se-conda decade del mese. Co-me detto la fase più calda delmese si è avuta alla fine dellaseconda decade e in par-ticolare tra il 16 il 19 quando sisono diffusamente raggiunti,o superati, i 24°/25°C (26.1°Ca Milano il 18, 25.9°C a Man-tova il 19, 25.8°C a Roverchiara-VR il 17,25.6°C a Vercelli il 17). Qualche valorerelativamente contenuto nelle massime siè raggiunto solo tra il 27 e il 29 contemperature massime anche sotto i14°/15°C (13.2°C a Cavenago d’Adda-LO il27, 14.8°C a Villadose-RO il 28, 14.9°C aPavia il 27). Anche le temperature minime,come anticipato, sono state più alte dellemedie attese, in particolare tra l’8 e il 21,quando molto rare sono state le tem-perature sotto i 12°/13°C. Solo negli ultimigiorni del mese le temperature sono rien-trate pienamente nella norma, o sonoscese leggermente al di sotto, portandosi

localmente fino a 0°/1°C (0.1°C a Vercelli il31 e a Cavenago d’Adda-LO il 29, 0.3°C aRoverchiara-VR il 30).

Come già accennato, le precipitazionimensili sono state nel complessomodestee solo isolatamente vicine alle medie at-tese per questo mese. Le aree ove lepiogge sono state relativamente più or-ganizzate, ma senza creare veri intralci alleraccolte, se non temporaneamente, siritrovano sulla pianura centroccidentalelombarda (77.4 mm ad Arconate-MI, 73mm a Pavia, 66 mm a Cavenago d’Ad-

da-LO). Sui restanti areali leprecipitazioni sono state piùmodeste e in alcuni casi in-feriori ai 20/25 mm mensili(18.2 mm a Vercelli, 24.6 mma Rovigo). I giorni di pioggianel mese sono stati com-presi tra i 4 e i 7 al piùconcentrati nella parte cen-trale del mese. Le giornatepiù perturbate sono statequelle tra l’11 e il 13 conquantitativi locali anche si-

gnificativi (56.8 mm a Pavia il 13, 45.2 mma Salizzole-VR il 13, 41.6 mm ad Arco-nate-MI il 12), per la presenza di una flussoinstabile sudoccidentale. Qualche pioggiasi è registrata, localmente, anche l’1, il 7 el’8. Dopo metà mese le condizioni me-teorologiche sono state assai stabili e mitiper la stagione autunnale e sostanzial-mente dal 14/15 di ottobre non si sono piùregistrate precipitazioni degne di nota sulNord-Italia. Nel complesso, dopo le buonecondizioni meteorologiche di settembre,anche le condizioni atmosferiche del mesedi ottobre sono state quasi ottimali per leraccolte di riso.

tLe precipitazioni mensili

sono state nelcomplesso modestee solo isolatamente

vicine alle medie atteseper questo mese

PR. STAZIONE TEMPERATURA ARIA (°C) PIOGGIA (MM)Media Valori estremi del periodo

TotaleGiornipiovosi

Max gg min gg

VC Vercelli 14.4 25.6 17.10 0.1 31.10 18.2 5

NO Cameri 15.0 25.0 3.10 2.2 31.10 40.0 7

LO Cavenago d’Adda 15.5 25.8 2.10 0.1 29.10 66.0 6

MI Arconate 15.7 25.9 2.10 2.1 30.10 77.4 6

MN Sermide 16.9 26.2 18.10 3.9 30.10 21.6 4

PV Castello d’Agogna 15.3 25.4 3.10 0.4 30.10 43.2 6

RO Rosolina Po 16.3 25.5 13.10 3.6 29.10 28.8 4

VR Sorgà 16.0 25.4 2.10 1.9 30.10 55.0 5

Page 16: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

LO STATO DEL RISO16 DICEMBRE 2014

RICE OUTLOOK/1 Il rapporto americano di novembre segnala un ulteriore calo. Dati negativi da Egitto e Australia

Produzione ferma a475milioni di tonnellateRecord, però, per il consumo globale e residuo. La Cina si conferma il più grande importatore

.

.

Sri Lanka, riso dal Bangladesh

La Guyana sta raggiungendo livelli da primato

La produzione globale diriso per il 2014/15 si stimatocchi i 475 milioni di ton-nellate, 0,4 milioni di tonnel-late in meno rispetto alleproiezioni dello scorso me-se. Il rapporto Rice Outlookdi novembre calcola, infatti,per il volume di riso prodottoa livello globale nel 2014/15un calo di 1,3 milioni di ton-nellate rispetto al dato recorddel 2013/14.

In particolare, la produzio-ne di riso dell’Egitto per il2014/15 si stima sia in calo di0,4 milioni di tonnellate perun totale di 4,5 milioni ditonnellate. Così per quelladell’Australia che, per il2014/15, si calcola scenda di144mila tonnellate per un to-tale di 504mila tonnellate.

Il consumo globale e re-siduo nel 2014/15 si valutaperò che tocchi il dato recorddi 482,9 milioni di tonnellate,1,3milioni di tonnellate in piùrispetto alle stime dello scor-so mese e 3 milioni di ton-nellate in più rispetto all’annoprecedente.

Per quanto riguarda lescorte globali finali, il dipar-timento dell’Agricoltura sta-tunitense stima che per il2014/15 si tocchino i 98,6milioni di tonnellate, 5,7 mi-lioni di tonnellate in meno

rispetto alle proiezioni delloscorso mese e il 7 per centoin meno rispetto all’annopassato. Si tratta del dato piùbasso dal 2009/10. Signifi-cativo, a questo proposito, ildato dell’India, dove si cal-cola che le scorte finali del2014/15 siano in calo di 4milioni di tonnellate rispettoalle precedenti stime, per untotale di 16,8 milioni di ton-nellate.

Trend positivo per leesportazioni della Thailandiache per il 2015 si valuta sianoin aumento di 800mila ton-nellate per un totale di 10,8

milioni di tonnellate. Quelledell’Egitto, invece, per il 2015si stima siano in calo di375mila tonnellatee raggiun-gano quota 500mila tonnel-late. Segno meno anche perle esportazioni dell’Australiache si calcola siano in calo di75mila tonnellate per un to-tale di 400mila tonnellate.

Per quanto riguarda le im-portazioni, quelle della Cinaper il 2015 si stima siano inaumento di 300mila tonnel-late e arrivino a quota 4 mi-lioni di tonnellate. La Cina siriconferma, così, il più gran-de importatoredi risoalmon-

RICE OUTLOOK/2 Il volume del raccolto si stima raggiunga quota 221,1 milioni di cwt (+16% sull’anno precedente)

Il riso statunitense gode buona salute

Lo Sri Lanka ha deciso di importare 50mila ton-nellate di riso dal Bangladesh per garantire la sicurezzaalimentare e controllare il prezzo crescente del risolocale. Secondo quanto riporta il sito colombopa-ge.com, il governo ha dato l'approvazione per l'ac-quisto del lotto di riso direttamente tramite un accordotra i due Paesi. La misura è stata resa necessaria,come riferisce il sito colombopage.com, proprio perl’aumento della domanda interna il cui trend si stimacontinui a essere in rialzo anche nel corso dellaprossima stagione. L'importazione di riso deve essereeffettuata immediatamente e i lotti di riso sarannodistribuiti attraverso numerosi rivenditori dell'isola diLanka Sathosa, e attraverso la rete di vendita al-l'ingrosso e al dettaglio di generi alimentari di pro-prietà dello Stato e a un prezzo accessibile. Le risaiedello Sri Lanka sono state danneggiate a causa dellasiccità prolungata soprattutto nei distretti di Polon-naruwa, Hambantota, Moneragala, Ampara e Va-vuniya. Lamancanza d’acqua ha gravemente ridotto laproduzione di riso e minaccia ora di limitare in modosignificativo il prossimo raccolto. La proposta diacquistare questo lotto di riso dal Bangladesh è statapresentata al Consiglio dei Ministri dal presidenteRajapaksa.

do per il terzo anno conse-cutivo. Le importazioni delleFilippine per il 2015 si valutasiano anch’esse in aumentodi 100mila tonnellate per untotale di 1,7 milioni di ton-nellate. Così come quelle delSenegal, in crescitadi 100mi-la tonnellate: nel paese afri-cano si dovrebbe arrivare aquota 1,2 milioni di tonnel-late. Le importazioni dell’E-gitto per il 2014 si calcolasiano in calo di 35mila ton-nellate e tocchino quota25mila tonnellate. Quelledella Siria per il 2015 si sti-mano in discesa di 75mila

tonnellate e dovrebbero ar-rivare a quota 150mila ton-nellate. Sempre per il 2014,Rice Outlook calcola che leesportazioni della Thailandiasiano in rialzo di 800mila ton-nellate per un totale di 10,3milioni di tonnellate, quelle

dell’Egitto in crescita di200mila tonnellate (e arrive-ranno a quota 600mila ton-nellate) e quelle dell’Austra-lia, invece, si valuta siano indiscesa di 70mila tonnellateper un totale di 430mila ton-nellate.

Si conferma positivo il trend per laproduzione di riso statunitense. Per il2014/15, secondo il rapportoRice Outlook di novembre, ilvolume di riso raccolto si sti-ma raggiunga quota 221,1milioni di cwt, con un in-cremento di 0,38 milioni dicwt rispetto alle proiezionidello scorso mese e il 16% inpiù rispetto all’anno passato.In particolare, la produzione diriso a grana lunga si calcolasia in aumento di 0,24 milioni di cwt per untotale di 160,3 milioni di cwt, con unaumento significativo del 22% rispettoall’anno passato. Meno consistente, masempre in crescita, anche la produzione diriso a grana medio piccola che si valuta siain aumento di 0,14 milioni di cwt per untotale di 60,8 milioni di cwt (+5%).

Il rapporto del dipartimento del’Agri-coltura statunitense calcola che l’area col-tivata a riso resti invariata a 2,93 milioni diacri, il 18% in più rispetto all’anno passato.La resamedia si valuta tocchi 7.597 poundsper acro, 13 pounds in più rispetto alleproiezioni dello scorso mese, ma ancora97 pounds in meno rispetto al recordraggiunto lo scorso anno. Per quanto ri-guarda le forniture totali statunitensi di risoper il 2014/15 si stima tocchino i 273,9milioni di cwt, 0,4 milioni di cwt in più

rispetto alle proiezioni dello scorso mese eil 10% in più rispetto all’anno precedente.

Si tratta del secondo volumepiù alto in assoluto per quan-to riguarda le forniture totalistatunitensi. In particolare,le forniture di riso a granalunga si calcola tocchino i195 milioni di cwt, 0,24 mi-lioni di cwt in più rispetto alleproiezioni dello scorso mesee il 13% in più rispetto al-l’anno passato. Le forniture

totali di riso a grana medio piccola nel2014/15 si valuta raggiungano quota 76,1milioni di cwt, con un incremento di 0,14

milioni di cwt rispetto allestime dello scorso mese. An-damento stabile, invece, perle importazioni di riso sta-tunitense: nel 2014/15 si cal-cola tocchino i 21 milioni dicwt, il 9% in meno rispettoall’anno passato. Le impor-tazioni di riso a grana lunga sistima tocchino i 18,5 milionidi cwt, il 5% in meno rispettoal dato record dello scorso anno, mentrequelle a grana medio piccolo dovrebberorestare invariate a quota 2,5 milioni di cwt(-29% sull’annata precedente). Per quantoriguarda l’utilizzo totale di riso statuni-

tense, nel 2014/15 si calcola tocchi i 233milioni di cwt, il 7% in più rispetto alloscorso anno. Sia l’utilizzo totale domesticoche le esportazioni si stima siano in au-mento nel 2014/15 rispetto allo scorsoanno. L’utilizzo domestico e residuo di risonel 2014/15 si calcola resti, invece, in-variato a quota 131 milioni di cwt, il 5%o inpiù rispetto all’anno passato e il dato piùalto in assoluto. L’utilizzo domestico eresiduo del riso a grana lunga si valutatocchi quota 99 milioni di cwt, il 4% in piùrispetto all’anno scorso. Quello a granamedio piccola si stima resti invariato a 32milioni di cwt (+8%).

Andamento stabile anche per le espor-tazioni totali: nel 2014/15 si stima restinostabili a quota 102 milioni di cwt, il 10% inpiù rispetto allo scorso anno. Quelle agrana lunga, infine, si calcola tocchino i 68milioni di cwt, 2 milioni in meno rispettoalle proiezioni dello scorso mese.

tLa produzione di riso

a grana lunga è inaumento di 0,24 milionidi cwt (+22% rispetto

all’anno passato)

La Guyana sta raggiun-gendo livelli record nellaproduzione del riso ed èalla ricerca di nuovi mer-cati per incrementare l’e-xport. Lo riporta il sito fo-xbusiness.com. Il diretto-re generale del Rice De-velopment Board ha fattosapere che quest’anno gliagricoltori hanno prodotto

circa 627mila tonnellatemetriche di riso. Secondoi dati diffusi da JagnarineSingh, l’incremento delvolume di riso è pari acirca 100mila tonnellatemetriche rispetto alloscorso anno. L'aumento èil risultato della miglioreresa per ettaro ottenutaquest’anno dagli agricol-

tori. Singh ha fatto inoltresapere che i funzionaristanno ora cercando diespandere la loro presen-za sul mercato mondiale,e puntano soprattutto agliStati Uniti e all'Unione Eu-ropea. Venezuela, Nicara-gua e Panama sono in-vece tra gli attuali mag-giori acquirenti.

Page 17: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

LO STATO DEL RISO DICEMBRE 2014 17

ASIA L’incremento è possibile grazie all'incremento della resa media, passata a 3,98 tonnellate per ettaro, rispetto alle 3,89 precedenti

Filippine, raccolto in crescita, vicino all’obiettivo

. .

Indonesia, riserve a rischio I cinesi apprezzano il riso thailandeseL’agenzia di logistica di proprietà dello

Stato “Bulog”, per mantenere stabili leproprie riserve, il prossimo anno ac-quisterà 3,2 milioni di tonnellate di risodagli agricoltori locali. Lo riferisce il sitom.thejakartapost.com. Il direttore dellaBulog, Soetarto Alimoeso, ha assicuratoche, per portare avanti il piano pro-grammato dal governo, occorrerà poterdisporre di 2 milioni di tonnellate diriserve di riso entro la fine del prossimoanno. A partire dal mese di novembre,l'agenzia Bulog aveva ottenuto quasi 2,4milioni di tonnellate di riso a livellolocale; 3,2 erano, invece, i milioni ditonnellate destinati alla distribuzione diquest’anno. L'acquisto inferiore al vo-

lume previsto è attribuito alla diminu-zione della produzione di riso stimata peril 2014. Per compensare questa ridu-zione del volume di riso disponibile,riferisce ancora il sito m.thejakartapo-st.com, l’agenzia Bulog quest’anno haimportato 425mila tonnellate di riso dallaThailandia e dal Vietnam. Soetarto hafatto, inoltre, sapere che fino a metànovembre le scorte di riso della Bulogsono state pari a circa 1,6 milioni ditonnellate, mentre la riserva a dispo-sizione del governo ammontava a310mila tonnellate. Le scorte di 1,91milioni di tonnellate di riso potrebberoessere sufficienti per sette mesi didistribuzione.

La Thailandia ha in programma di ven-dere altri 2 milioni di tonnellate di riso inCina grazie a un contratto stabilito dairispettivi governi dopo la consegna di unordine di 1 milione di tonnellate. Il mi-nistro delCommercioChatchai Sarikulya,come riporta il sito blackseagrain.net, hafatto sapere che il suo ministero avrebbediscusso il nuovo contratto di riso con laCofco (China National Cereals, Oils andFoodstuffs Corporation), un ente stataleche si occupa di importazioni di petrolio,riso e prodotti alimentari, per program-mare eventuali altri lotti da vendere. «IlPaese accelererà le spedizioni dell'or-dine esistente per 1milione di tonnellate- ha dichiarato Sarikulya -. Noi venderemo

altri 2 milioni di tonnellate in Cina dopo ilcompletamento di questa spedizione».La Thailandia, riferisce ancora il sito blac-kseagrain.net, finora ha venduto 300milatonnellate di riso rispetto a 1 milione ditonnellate stabilite nel contratto esisten-te, e ha in programma di spedire il restoentro il mese di luglio dell’anno pros-simo. E l’accordo fra i due Paesi sembraincoraggiare gli esportatori. Chatchai haperò spiegato che per la vendita dellerestanti 700mila tonnellate, il governodovrebbe incoraggiare la Cina a impor-tare soprattutto riso jasmine. La Cina èinfatti uno dei più grandi mercati d'im-portazione di riso thailandese, e in par-ticolare di riso jasmine.

.

India, le scorte sono in caloIl volume di riso acquistato dalle

agenzie governative indiane duran-te la campagna di commercializ-zazione 2014-15 è sceso dell'8 percento. Fino a metà novembre, ri-porta il sito commodityonline.com,le agenzie hanno procurato 9,2 mi-lioni di tonnellate contro i 10 milionidi tonnellate dello stesso periododello scorso anno.

L’obiettivo annuale prefissato perquest'anno è pari 30 milioni ditonnellate. L'anno scorso, l'approv-

vigionamento di riso della stagionekharif era di 26,65 milioni di ton-nellate, mentre il volume che sivoleva ottenere era di 32,06 milionidi tonnellate.

Secondo i dati del Fci, riferisceancora il sito commodityonli-ne.com, fino a metà del mesescorso nel Punjab l'approvvigiona-mento di riso ha raggiunto i 7,23milioni di tonnellate, dato legger-mente inferiore rispetto ai 7,49 mi-lioni di tonnellate ottenuti nello

stesso periodo un anno fa. In Ha-ryana, l'acquisto di riso è rimastoinvariato a quota 1,87 milioni ditonnellate rispetto a 2,5 milioni ditonnellate, mentre gli appalti inChandigarh sono scesi a 10milatonnellate rispetto alle 11mila ton-nellate dello stesso periodo. L'ap-provvigionamento di riso in UttarPradesh ha, invece, superato le18mila tonnellate, rispetto alle15mila tonnellate dell’anno scor-so.

Area coltivata 42,410 43,940 43,500Scorte iniziali 25,100 25,440 25,480Produzione lavorato 105,240 106,540 102,000Produzione grezzo 157,876 159,826 153,015Importazioni 0 0 0Forniture totali 130,340 131,980 127,480Esportazioni 10,869 10,000 8,700Consumo e residuo 94,031 96,500 98,000Scorte finali 25,440 25,480 20,780Distribuzione totale 130,340 131,980 127,480

2012/13

Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: UFAS

2013/14 2014/15

PRODUZIONE DEBOLE

Laproduzionedi risodelleFilippine nel 2014 dovrebberaggiungere 18,88 milioni ditonnellate, in crescita del2,4% rispetto al volume del-l'anno precedente, ma l’1%inmeno rispetto all'obiettivodi 19,07 milioni di tonnel-late. Secondo i dati del Psa(Philippine Statistics Autho-rity), come riporta il sito bu-siness.inquirer.net, il previ-sto aumento della produzio-ne su base annua è pos-sibile grazie all'incrementodella resa media che è pas-sata a 3,98 tonnellate perettaro, rispetto a 3,89 ton-nellate nel 2014. Nel quartotrimestre del 2014, l'agenziacalcola un aumento del5,5% della produzione, conun raccoltopari a 7,47milionidi tonnellate. Per il periodoottobre-dicembre, le areecoltivate a riso dovrebbero

aumentare del 2,2% per untotale di 1,87milioni di ettarie la resa dovrebbe cresceredel 3,3% per arrivare a quo-ta 3,99 tonnellateper ettaro.«La produzione - hannospiegato i funzionari del Psa- dovrebbe aumentare inCentral Luzon, Western Vi-sayas, Mimaropa, Bicol,Zamboanga Peninsula e Da-vao Region». Il Psa ha anchesottolineato come il miglio-ramento della resa sia statopossibile anche per un au-mento dell’utilizzo di se-menti ibride e certificate, eper la distribuzione gratuitadi fertilizzanti grazie al pro-getto di sostegno della Bicol

Rehabilitation Assistancedestinato alle aree danneg-giate dal tifone "Glenda". Loscorso ottobre, la Food andAgriculture Organization ha

calcolato che la produzionedi riso delle Filippine sareb-be scesa per la prima voltain cinque anni di un puntopercentuale per raggiunge-

re 18,6 milioni di tonnellate.Si stima che la riduzione in-cida dunque in modo no-tevole. Secondo i dati cheemergono dall’ultima rela-

zione Rice Market Monitordella Fao, il raccolto stimatodell’ultima stagione dovreb-be riconfermarsi pari al vo-lume del 2013.

.

Ma se ne consuma di menoStando ai dati del Philippine Sta-

tistics Authority (Psa), il consumodel riso da parte dei filippini sarebbein calo. Lo riporta il sito business.in-quirer.net. Nel suo ultimo rapporto“Food Consumption and Nutrition”,l’Agenzia di statistica ha calcolato unaumento della produzione pro capitedi riso nel 2013 pari a 123,9 chi-

logrammi, rispetto ai 115,2 chilo-grammi del 2006. Il consumomediodi riso nel 2013 è sceso a 319,1grammi per persona al giorno, ri-spetto a 325,2 grammi al giorno nel2006. La produzione di riso nel 2013ha registrato un indice di produzionepro capite del 107,48 per cento sullabase dei livelli del 2006. Ciò significa

che la produzione di riso pro capitenel 2013 è aumentata di 7,5 puntipercentuali. Il riso rappresenta un’ot-tima fonte nutrizionale quotidianaper la popolazione filippina, con 23,9grammi di proteine e 5,7 grammi digrassi. Il Dipartimento dell'Agricol-tura punta all'autosufficienza nellaproduzione del riso e spera di au-mentarne la produzione a circa 59,7milioni di tonnellate nel triennio finoal 2016.

Officine RAVAROStrada per Vespolate, 6

28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181 -www.ravaro.it e-mail: [email protected]

ISO 9001:2008ISO 3834-4:2005

Page 18: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

LO STATO DEL RISO18 DICEMBRE 2014

IMPORT & EXPORT UE

Paesi Import

Regno Unito 59.899

Francia 40.234

Paesi Bassi 32.158

Polonia 14.732

Germania 13.582

Italia 10.893

Belgio 10.190

Portogallo 7.912

Spagna 6.473

Svezia 5.875

Rep. Ceca 4.436

Altri Ue 12.543

TOTALE 218.927

Rotture di riso 104.813

Paesi Export

Italia 40.449

Spagna 7.421

Grecia 5.087

Bulgaria 4.379

Portogallo 2.741

Romania 2.289

Regno Unito 1.196

Francia 839

Rep. Ceca 570

Polonia 387

Paesi Bassi 351

Altri Ue 992

TOTALE 66.701

- -

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

CERTIFICATI RILASCIATI AL 25/11/2014(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)

IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI

TOTALE TONDO da stimare 120.128Lido-Alpe 1.137Padano-Argo 799Vialone nano 7.514Varie Medio 590TOTALE MEDIO da stimare 10.040Loto-Ariete 70.835S. Andrea 17.269Roma-Elba 15.434Baldo 32.506Arborio-Volano 31.267Carnaroli 24.534Varie Lungo A 22.543TOTALE LUNGO A da stimare 214.388TOTALE LUNGO B da stimare 132.272TOTALE GENERALE da stimare 476.828

VENDITE E RIMANENZE DEI PRODUTTORI AL 25/11/2014Gruppi varietali Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibileRimanenze

Dati espressi in tonnellate di riso greggio

Tondo 394.480 93.475 23,70%

Medio 28.715 9.169 31,93%

Lungo A 533.335 172.270 32,30%

Lungo B 491.253 117.482 23,91%

TOTALE 1.447.783 392.396 27,10%

CAMPAGNE PRECEDENTI2013/2014 Disponibilità

vendibileVenduto % rispetto

al disponibile

Tondo 394.346 110.597 28,05%

Medio 42.644 13.830 32,43%

Lungo A 778.241 196.143 25,20%

Lungo B 437.874 131.631 30,06%

TOTALE 1.653.105 452.201 27,35%

Tondo 383.363 105.442 27,50%

Medio 53.359 14.005 26,25%

Lungo A 711.960 187.005 26,27%

Lungo B 447.006 121.555 27,19%

TOTALE 1.595.688 428.007 26,82%

2012/2013 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

2011/2012 Disponibilitàvendibile

Venduto % rispettoal disponibile

VENDITE ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE

Nel mese di novembre siè registrato un ulteriore in-debolimento dell’euro ri-spetto al dollaro statuniten-se (-2,5%), più consistentedi quello rilevato a ottobre,che ha dato un’accelerazio-ne alle nostre esportazioniverso i Paesi Extra Ue.

Gli operatori italiani han-no venduto 40.449 tonnel-late di riso, base lavorato,con un aumento del 78%rispetto all’anno scorso. LaTurchia assorbe circa il 50%del volume totale, seguitadalla Svizzera (10%), dagliStati Uniti (8%) e dalla Gior-dania (5%).

Sul lato dell’import si ri-leva un volume comples-sivo di 10.893 tonnellate,base lavorato, facendo re-gistrare un calo del 7% ri-spetto all’anno scorso. Con3.739 tonnellate, il Pakistansi conferma il nostro primofornitore di riso, seguito dal-l’India (2.659 t), dalla Thai-landia (2.625 t) e dalla Cam-bogia (792 t).

In generale, la domandadi risone è risultata più ele-vata dell’offerta, determi-nando aumenti importantidelle quotazioni relative allevarietà da “mercato inter-no” nell’ordine di circa 50euro alla tonnellata, a ec-cezione della quotazionedel “Vialone nano” che èaumentata di 110 euro sullapiazza di Pavia e di 150 eurosu quella di Mortara. Si so-no registrati aumenti ancheper le varietà tonde e lun-ghe B, ma con incrementicontenuti tra 5 euro e 15euro alla tonnellata.

Le vendite di risone del-l’ultimo mese hanno riguar-dato un volume quasi pari aquello registrato nei primidue mesi, portando il datocomplessivo della campa-gna a 476.828 tonnellate;rispetto a un anno fa risultaun aumento di 84.432 ton-nellate (+21,5%), di cui lametà riguarda i risi lunghiA.

Unione europeaL’import Ue si attesta a

218.927 tonnellate, base la-vorato, facendo registrareun leggero aumento (+2%)rispetto a un anno fa.

Le importazioni di riso se-migreggio risultano in au-mento del 10%, con unacrescita del 37,5% dei flussiin entrata di riso Basmati eun calo del 10% del risosemigreggio diverso dal Ba-smati, mentre risulta in leg-gero calo (-2%) l’import diriso lavorato.

Nei primi due mesi dellacampagna l’import di riso

lavorato dai Paesi MenoAvanzati (PMA) è aumen-tato del 9%, essendo pas-sato dalle 41.694 tonnellatedell’anno scorso alle attuali

45.516 tonnellate, di cui35.810 provenienti dallaCambogia e 8.677 prove-nienti dal Myanmar.

Per quanto concerne l’e-

xport, si registra un volumedi 66.701 tonnellate, baselavorato, con un incremen-to del 62% rispetto a unanno fa.

BILANCIO Vendute 477 mila tonnellate di risone, con un incremento del 21,5%

Cala l’euro, aumenta l’exportIn duemesi di campagna l’import UE di riso lavorato dai PMA è aumentato del 9%

250

200

150

100

50

0Tondo Medio Lungo A Lungo B

Vendite totali ('000 t)

Vendite totali annoprecedente

Import UE

2013/14 2012/13 2011/122014/15

250.000

200.000

150.000

100.000

50.000

0

218.927

214.349

198.057

221.509

2014/15 2013/14 2012/13 2011/12

66.701

41.004

35.523 47.052

80.000

70.000

60.000

50.000

40.000

30.000

20.000

10.000

0

Page 19: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

LO STATO DEL RISO DICEMBRE 2014 19

Esportazioni Italia

Svizzera

Turchia

BosnaErz.

Libano

Montenegro

Serbia

Albania

Brasile

Kosovo

Restodelmondo

20.000

18.000

16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Giordania

Australia

19.797

3.910

3.297 2.115

StatiUniti

1.487

3.0991.440

1.266

1.080

956

880

572

550

Importazioni Italia

Cambogia

India

Pakistan

Thailandia

Myanmar

328

Uruguay

RestodelMondo

283

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

168

75

3.739

2.659

792

2.625

Bangladesh

Argentina

224

BORSA DI MORTARABORSA DI PAVIARisoni 5/11/2014

Min Max

Balilla 285 305 290 310 290 310 290 310

Selenio 310 330 315 335 315 335 315 335

Flipper-Alpe-Lido 310 330 315 335 315 335 315 335

Padano-Argo N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q. N.Q.

Vialone Nano 705 750 785 830 825 870 855 900

S. Andrea 450 480 470 500 500 530 500 530

Loto 345 375 345 375 345 375 345 375

Dardo-Luna CL e sim. 310 330 315 335 315 335 315 335

Augusto 350 375 350 375 350 375 350 375

Roma 455 490 495 530 495 530 495 530

Baldo 535 570 545 580 565 600 565 600

Arborio-Volano 530 570 580 620 590 630 590 630

Carnaroli 530 570 580 620 590 630 590 630

Thaibonnet 235 255 240 260 245 265 245 265

Altre indica 235 255 240 260 245 265 245 265

Balilla (originario) 290 305 295 310 295 310 295 310

Selenio 315 335 315 335 315 335 315 335

Lido-Flipper e sim. 310 325 315 330 320 335 320 335

Padano-Argo 480 580 530 600 580 650 580 650

Vialone Nano 720 770 800 850 815 865 830 880

S. Andrea 440 480 450 490 490 530 490 530

Loto e Nembo 365 385 365 385 365 385 365 385

Dardo-Luna CL e sim. 320 335 320 335 320 335 320 335

Augusto 365 385 365 385 365 385 365 385

Roma 470 490 510 530 510 530 510 530

Baldo 520 555 540 575 565 600 565 600

Arborio-Volano 540 575 590 625 590 625 590 625

Carnaroli 545 575 545 575 595 625 595 625

Thai.-Gladio e sim. 240 250 250 260 255 265 255 265

BORSA DI MILANO12/11/2014Min Max

19/11/2014Min Max

26/11/2014Min Max Risoni 7/11/2014

Min Max14/11/2014Min Max

21/11/2014Min Max

28/11/2014Min Max Lavorati 11/11/2014

Min Max18/11/2014Min Max

25/11/2014Min Max

4/11/2014Min Max

Arborio-Volano 1325 1375 1405 1455 1405 1455 1405 1455

Roma 1155 1205 1235 1285 1235 1285 1235 1285

Baldo 1245 1295 1285 1335 1285 1335 1285 1335

Ribe/Loto e sim. 720 760 720 760 720 760 720 760

S. Andrea 1160 1200 1240 1280 1240 1280 1240 1280

Thaibonnet e sim. 450 500 460 510 460 510 460 510

Vialone Nano 1960 2010 1960 2010 1970 2020 1970 2020

Padano-Argo 1300 1480 1370 1520 1380 1530 1380 1530

Lido e similari 660 700 670 710 670 710 670 710

Originario e sim. 620 670 630 680 630 680 630 680

Carnaroli 1325 1375 1355 1405 1385 1435 1385 1435

Parboiled Ribe 820 860 820 860 820 860 820 860

Parboiled Thaib. 580 600 590 610 590 610 590 610

Parboiled Baldo 1365 1395 1405 1435 1405 1435 1405 1435

Importazioni Italia Esportazioni Italia

3/11/2014Min Max

10/11/2014Min Max

17/11/2014Min Max

24/11/2014Min Max

BORSA DI NOVARA

Balilla, Centauro e similari 298 308 298 (*) 308 (*) 298 (*) 308 (*) 298 308

Selenio e similari 327 337 327 337 327 337 327 337

Tipo Ribe 327 337 327 337 327 (*) 337 (*) 327 (*) 337 (*)

Loto e similari 374 384 374 384 374 384 374 384

Augusto 374 384 374 384 374 384 374 384

S. Andrea e similari 460 480 510 530 510 530 510 530

Roma e similari 460 490 500 530 500 530 500 530

Baldo e similari 548 558 566 576 566 576 590 600

Arborio-Volano 550 575 550 575 600 625 600 625

Carnaroli e similari 545 575 545 575 575 605 590 620

Thaibonnet e similari 240 (*) 250 (*) 250 260 255 265 255 265

BORSA DI VERCELLI4/11/2014

Min Max11/11/2014Min Max

18/11/2014Min Max

PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA

Risoni Risoni

Balilla-Centauro 285 305 285 305 290 310 290 310

Selenio 310 330 315 335 315 335 315 335

Lido-Flipper 290 310 310 330 310 330 310 330

Loto, Nembo e Similari 320 370 335 380

Loto 355 385 355 385

Augusto 320 350 350 380 355 385 355 385

Dardo, Luna CL e sim. 305 335 305 335

S. Andrea 450 480 450 480 470 500 495 525

Baldo 490 530 510 550 535 575 560 600

Roma 450 490 450 490 490 530 490 530

Arborio-Volano 530 570 530 570 580 620 580 620

25/11/2014Min Max

(*) = quotazione nominale

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Merate (LC) - via Campi 29/Ltel 039.99.89.1 - fax 039.99.08.028

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I L TROVAUFF IC IO

Servizio di Assistenza Tecnica

Telefono Tecnico Sede di lavoro

320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro

320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara

320 43 25 359 Paola Castagna Pavia

320 43 25 360 Massimo Zini Pavia

320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara

320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli

320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli

320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala

320 43 25 365 Sandro Stara Oristano

320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara

320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia

Page 20: Il Risicoltore (Dicembre 2014)

20 DICEMBRE 2014

Concimi con azoto stabilizzatodall’inibitore della nitrificazione3,4 DMPP

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