Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

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Febbraio 2014 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere commercio, tutte le idee “anti-crisi” Editoriale un mese di impegni e attese. con una ricorrenza in più Matteo Francini È il mese più corto, il mese di San Valentino e, tradi- zionalmente, del Carnevale. E questo lo sappiamo bene. Ma febbraio non è solo que- sto. Sul fronte dei trasporti, il 14 di questo mese ricorrono i quattro anni dall’inaugurazio- ne della prima linea del tram, mentre l’attesa è tutta per la realizzazione della seconda. Il tutto mentre le elezioni ammi- nistrative si avvicinano sempre più. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 21 T empo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare espedienti per attirare i clienti. Tra mercatini e iniziative varie c’è chi ha sperimentato un modo per permettere agli acquirenti di risparmiare qualcosa facendo rete tra esercenti: una carta fedeltà che dà diritto a sconti. Ma non solo, la crisi mette lo zampino anche nella ristorazione: così, molti negozi “normali” stanno aprendo angoli dedicati al cibo. L’obiettivo? Rendere lo shopping sempre più “goloso”. Sara Camaiora - Gianni Carpini PAGINE 10-11 PAGINA 14 più gatti che cani, gli animali in città Stimati 48mila felini contro 32mila “Fido”. Ma ci sono anche serpenti, tartarughe e non solo. niente più abitanti nella “via fantasma” Concerti, film e libri: a spasso tra locali e palccenici alternativi PAGINA 18 PAGINA 16 Il Reporter è distribuito da così è cambiata la fiorentina F ra infortuni, nuovi arrivi e giocatori “ritrovati” gennaio ha lasciato in eredità a Montella una squadra rinnovata. Con cui il tecnico dovrà affrontare la par- te più “calda” della stagione. Calcio Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.9 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A. Anno VIII Ed. 9 Isolotto Legnaia Soffiano Firenze Quartiere 4 sicurezza, arrivano le telecamere La decisione è stata presa dopo l’aumento dei furti registrato negli ultimi mesi Il caso PAGINA 3 l’opera che racconta la storia dell’isolotto Basta alzare gli occhi dai banchi del mercato al “tetto” della piazza ed ecco il murales dimenticato. SEGUE A PAGINA 2 ora pontignale attende novità PAGINA 4 DOTT. GIANLUCA MARINI MEDICO CHIRURGO Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 [email protected] In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista ORLI RIPARAZIONI VARIE CAMBIO CERNIERA su piumini, gonne... CAMBIO FODERA su cappotti, giacche... TENDE RAMMAGLI RIPARAZIONE CAPI IN PELLE CAPI SU MISURA uomo - donna CIFRE RICAMATE SU CAMICIE Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze Tel: 055 5383019 Cell: 338 3950976 www.labottegadelcucitofirenze.it Dal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00 LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CORSI DI CUCITO

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Edizione di febbraio 2014 de "Il Reporter" relativa al Quartiere 4 della città di Firenze

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Febbraio2014

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

commercio, tuttele idee “anti-crisi”

� Editoriale

un mese di impegnie attese. con unaricorrenza in più

Matteo Francini

È il mese più corto, il mese di San Valentino e, tradi-

zionalmente, del Carnevale. E questo lo sappiamo bene. Ma febbraio non è solo que-sto. Sul fronte dei trasporti, il 14 di questo mese ricorrono i quattro anni dall’inaugurazio-ne della prima linea del tram, mentre l’attesa è tutta per la realizzazione della seconda. Il tutto mentre le elezioni ammi-nistrative si avvicinano sempre più.

☛ segue aLLe pagine 8-9

☛ segue a pagina 21

Tempo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare espedienti per attirare

i clienti. Tra mercatini e iniziative varie c’è chi ha sperimentato un modo per permettere agli acquirenti di risparmiare qualcosa facendo rete tra esercenti: una carta fedeltà che dà diritto a sconti. Ma non solo, la crisi mette lo zampino anche nella ristorazione: così, molti negozi “normali” stanno aprendo angoli dedicati al cibo. L’obiettivo? Rendere lo shopping sempre più “goloso”.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

☛ pagine 10-11

☛ pagina 14

più gatti che cani,gli animali in cittàStimati 48mila felini contro 32mila “Fido”. Ma ci sono anche serpenti, tartarughe e non solo.

niente più abitantinella “via fantasma”

Concerti,fi lm e libri:a spasso tra locali

e palc� cenicialternativi

☛ pagina 18 ☛ pagina 16

Il Reporter è distribuito da

così è cambiatala fiorentinaFra infortuni, nuovi arrivi e

giocatori “ritrovati” gennaio ha lasciato in eredità a Montella una squadra rinnovata. Con cui il tecnico dovrà aff rontare la par-te più “calda” della stagione.

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Anno VIIIEd. 9

IsolottoLegnaiaSoffiano

FirenzeQuartiere 4

sicurezza,arrivanole telecamereLa decisione è statapresa dopo l’aumentodei furti registratonegli ultimi mesi

Il caso

☛ pagina 3

l’opera che raccontala storia dell’isolottoBasta alzare gli occhi dai banchi del mercato al “tetto” della piazza ed ecco il murales dimenticato.

☛ segue a pagina 2

ora pontignaleattende novità

☛ pagina 4

dott. Gianluca MariniMEDICO CHIRURGO

Studio: via Spinello Aretino, 1850134 Firenze

Tel. 055 [email protected]

In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per

i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista

ORLIRIPARAZIONI VARIECAMBIO CERNIERAsu piumini, gonne...CAMBIO FODERAsu cappotti, giacche...TENDE

RAMMAGLIRIPARAZIONE CAPIIN PELLECAPI SU MISURAuomo - donnaCIFRE RICAMATESU CAMICIE

Via D. da Buoninsegna 8 - FirenzeTel: 055 5383019 Cell: 338 3950976www.labottegadelcucitofirenze.itDal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00

LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA

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Page 2: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

L’artista

Fuad Aziz, da kirkukper dipingere la pace

Classe 1951, una laurea all’Accademia delle Belle

Arti di Firenze, Fuad Aziz è pittore e scultore, illustratore e narratore di fiabe. Mette al centro delle sue opere il tema della pace. Ha illustrato nu-merose favole per bambini, raccogliendo anche storie della sua terra d’origine, il Kurdistan iracheno. All’Isolotto ha col-laborato con la Comunità di base, realizzando un mosaico e disegni per varie pubblica-zioni, oltre alle decorazioni per la tettoia. La sua opera più conosciuta è Sole, la masche-ra bronzea davanti al nuovo centro Rogers di Scandicci. Ha fondato anche la Biblioteca della Pace, associazione per l’e-ducazione interculturale.

G.C.

il murales dimenticatosotto la tettoia:“questo è sempre statoun luogo d’incontro”

La storia dell’Isolotto

FocusBasta alzare gli occhi e far passare lo sguardo dai banchi del merca-to al “tetto” di piazza

dell’Isolotto. Ed ecco la sorpre-sa, il murales dimenticato. Sui pannelli della pensilina che ogni giorno offre riparo agli ambu-lanti compare l’arte che non ti aspetti, un graffito “a testa in giù”, tracciato con tinte vivaci. Ci sono volti e figure, uomini e donne, baci e gesti di pace. Al-cuni disegni sono più nitidi, per altri c’è bisogno di un pizzico di fantasia per risalire alle forme originarie, perché poco a poco il tempo ha portato via lo smalto. I colori stanno sbiadendo con il passare degli anni, così come si è lentamente affievolita la storia nascosta dietro a quest’opera. Come sia nata, chi la abbia trac-ciata e perfino l’esistenza stessa dei disegni sono fatti ignorati dai più. La mano che ha decorato la tettoia dell’Isolotto quattordi-ci anni fa viene da Kirkuk, nel Kurdistan. Fuad Aziz, 63 anni di cui più della metà passati nel nostro paese, è celebre per le sue illustrazioni di libri per bambini, ma soprattutto per l’imponente maschera del sole che campeggia davanti al Comune di Scandicci. Nel 2000 fu invitato a disegna-re sulla tettoia della piazza dal Quartiere e dalla Comunità di base dell’Isolotto. “Ho cercato

di rappresentare la vita sociale, l’incontro tra persone di culture diverse, la pace, attraverso colori, segni e volti”, racconta. “La tetto-ia è stata questo in passato, un punto di incontro. Sessant’anni fa gli immigrati arrivavano dal Sud Italia. È stato un luogo dove culture differenti si confrontava-no, spero che continui ad esser-lo”, aggiunge. C’è voluto un mese di lavoro per portare a termine l’opera: una quindicina di scene tracciate sui pannelli di copertu-ra e altri disegni lasciati invece sui piloni, questi ultimi ormai cancellati dalle intemperie. “La-vorava di notte, prima che ar-rivassimo a montare i banchi”, ricordano alcuni ambulanti della piazza. Altri, invece, si chiedono ancora il significato dei graffiti ormai pallidi. Presto la tettoia dell’Isolotto scomparirà e, con lei, anche le figure di Fuad: in cantiere c’è la riqualificazione della piazza, che probabilmente (il progetto non è ancora stato presentato) vedrà la sostituzione della pensilina con una struttu-ra più moderna e funzionale. “Penso che nel nuovo progetto ci dovrà essere qualcosa di simile, un luogo simbolico, un punto di ritrovo – conclude l’artista – l’I-solotto e la sua comunità sono nati sotto quella pensilina e, an-cora oggi, servono luoghi di ag-gregazione”.

Gianni Carpini

il ‘68 e le messe in piazzaPiazza dell’Isolotto è finita sui

libri di storia per una data: il 1968. Fu l’anno in cui don Enzo Mazzi, il “prete ribelle” che all’I-solotto era arrivato nel 1954, fu rimosso dall’incarico di parroco. I rapporti con la curia fiorentina erano incrinati da tempo: don Mazzi fu uno dei primi a intro-durre la messa tradotta dal latino all’italiano, a girare l’altare verso i fedeli (fino agli anni Sessanta i sa-cerdoti celebravano messa dando “le spalle” al popolo), prese po-sizione contro i bombardamenti in Vietnam e in favore dei neri d’America. Poi la rottura comple-ta dei rapporti. Nel 1968 il cardi-nale Florit chiese a don Mazzi di ritirare la solidarietà espressa ai giovani che avevano occupato il Duomo di Parma, lui rispose no e convocò tutti i parrocchiani in piazza, il 31 ottobre, per una me-ga-assemblea a cui parteciparono diecimila persone. La protesta

finì sui giornali di mezza Italia. Da allora l’Isolotto ha due anime cristiane: da una parte la Chiesa, dall’altra la Comunità di base, fondata dallo stesso don Mazzi. Proprio lui, nel luglio del 1969, decise di celebrare l’eucarestia in piazza. Alla prima messa ne

seguirono molte altre, tenute da sacerdoti arrivati da tutto il mon-do, battesimi, cerimonie e tren-tacinque veglie all’aperto, come dimostrano gli scatti conservati nell’archivio della Comunità di base (nella foto).

#Primo piano

L'ISOLOTTO COME LO RICORDO IOIl 6 novembre 2014 l’Isolotto compie 60 anni: inviateci testimonianze e foto a [email protected]

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2 | Febbraio 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 3: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

allarme furti,telecamerein arrivonel quartiereStudiato un pianoper la sicurezzadopo gli ultimi casi

L’inchiesta

L’appello

Telecamere-poliziotto puntate sulle zone più a rischio di microcri-minalità nel quartiere

e collegate direttamente con le forze dell’ordine. I luoghi sotto osservazione saranno top secret, ma la mappa della rete di video-sorveglianza è già stata tracciata grazie alla collaborazione tra for-ze dell’ordine, Palazzo Vecchio e Quartiere 4. A sbloccare il pro-getto, chiesto da tempo da Villa Vogel, è stata l’onda lunga dei furti avvenuti alla fine dello scor-so anno. Nonostante questa parte della città, fino ad oggi, sia stata una delle meno problematiche sul fronte della sicurezza (vedi artico-lo a fianco), negli ultimi tempi si è registrato un progressivo aumento dei furti. I mesi peggiori sono stati tre: ottobre, novembre e dicembre, con una raffica di incursioni nelle scuole, raid negli appartamenti, scooter rubati, blitz dei ladri nei negozi, soprattutto all’Isolotto. Basti pensare che a fine novembre i commercianti di via Libero An-dreotti hanno passato una brutta settimana, con tre colpi messi a

Gianni Carpini

Uno dei negozi che sono stati “visitati” dai ladri negli ultimi mesi, facendo scattare l’allarme nella zona

i commercianti: “cittadini, aiutateci”

“Quando si è testimoni di qualcosa di sospetto o si sente la sirena di un allarme è meglio non fare finta di niente. Ba-

sta poco, una telefonata al 112”. A lanciare l’appello è Alessandro Sborgi, alla guida del centro commerciale naturale dell’Isolotto. La sua attività è in via Libero Andreotti, a pochi metri dai negozi svaligiati. “Durante il giorno noi commercianti vigiliamo sul ter-ritorio – spiega – ai cittadini chiediamo di aiutarci quando tiriamo giù il bandone: non dico di fare gli eroi, ma se si nota qualcosa che non va è meglio segnalare tutto ai carabinieri”. La settimana peggiore è stata quella tra il 18 e il 25 novembre scorsi. La prima a “cadere” sotto i colpi dei malintenzionati è stata l’orologeria Fibbi di via Libero Andreotti. Poi è toccato, nel giro di una settimana, a ManilaBike, dall’altra parte della strada, e a un bar. Sempre nello stesso periodo i malviventi sono entrati nel negozio di telefonia 3 di viale Talenti e hanno spaccato la vetrina della pellicceria Talen-to. “Ci siamo rivolti ai carabinieri di Legnaia – spiega Sborgi – che ci hanno assicurato la massima collaborazione”.

segno in meno di sette giorni, sempre di notte. A inizio dicem-bre i malviventi hanno anche mandato in frantumi la vetrina della Cooperativa di Legnaia di via Baccio da Montelupo, facendo razzia di macchine agricole. Un mese e mezzo prima era stata in-vece la Fattoria dei Ragazzi di via dei Bassi a essere svaligiata: erano sparite nel nulla diecimila euro di attrezzature per il giardinaggio e la coltivazione. E poi ci sono i “topi d’appartamento”, anche se a volte i cittadini sono restii a sporgere de-nuncia. “Da tempo avevamo per-cepito segnali allarmanti – dice il presidente del Quartiere Giuseppe D’Eugenio – da qualche mese a questa parte incontriamo rego-larmente carabinieri e polizia per fare il punto della situazione. Al-cuni risultati di questa collabora-zione – assicura – ci sono già stati”. Se i raid nei negozi fanno pensare a gang specializzate, dietro ai furti nelle scuole – decine sparsi a mac-chia di leopardo in tutto il quartie-re – ci sarebbero piccoli gruppi di vandali o sbandati. Spesso sono gli spiccioli delle macchinette auto-

matiche del caffè a far gola, e fre-quentemente il bilancio dei danni è più alto del bottino portato via. Nel caso di una scuola elementare della zona, ad esempio, per ruba-re un videoproiettore da trecento euro gli autori del colpo hanno lasciato dietro di loro danneggia-menti per migliaia di euro. “Sono tutti episodi che creano un clima di insicurezza – conclude d’Euge-nio – stiamo lavorando per tenere alta la guardia e, allo stesso tem-po, per dare una risposta sociale a quelle marginalità che possono generare focolai di illegalità”.

“ma qua la situazione è migliore che altrove”

Numeri alla mano, negli ul-timi anni il quartiere 4 è

stato uno tra i più sicuri di Fi-renze, con una bassa incidenza di microcriminalità, furti, ag-gressioni e rapine rispetto alla situazione generale. Stando ai dati della Questura, che pas-sano in rassegna i vari episodi di illegalità, nel Q4 il livello di sicurezza è apprezzabile, tra i migliori della città. “Ci ha molto preoccupato l’intensifi-cazione dei furti che abbiamo registrato negli ultimi tempi – osserva il presidente del Quar-tiere Giuseppe D’Eugenio – da 7-8 anni la situazione dalle nostre parti è migliore che in altre zone di Firenze, come ci è stato più volte riportato dalla Questura”.

L’intervento

#Primo piano

3 furti in una settimana in via Libero Andreotti

10.000 euroil bottino portato viadalla Fattoria dei Ragazzi

Consulenze per figli adolescenti e nonMediazione familiare per genitori in separazione

Consulenza pedagogica per i minori L’intervento di natura pedagogica incita i ragazzi al ragionamento aiutan-doli a risolvere le problematiche esistenti. Il pedagogista guida e sostiene l’adolescente nel cammino di scoperta delle sue emozioni, sentimenti e pensieri, che spesso sono confusi e portano i figli ad assumere compor-tamenti scorretti ed inadeguati (alcuni esempi: introversione, disinteresse per la scuola, difficoltà relazionali, mancato dialogo con i genitori, ipe-rattività,ansia, problemi dovuti a periodi delicati di un genitore, ecc…).Aiuta ad una maggiore conoscenza di sé e al rafforzamento del carattere in formazione.Lo accompagna nelle scelte necessarie per arrivare ad un adeguato com-portamento, rispettando la personalità del soggetto.

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Febbraio 2014 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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#Zoom

viaggio a pontignale,tra novità e richiesteGli abitanti continuano a farsi sentire. Attesa per il fontanello

la fattoria torna a “macinare”

Cercando Pontignale sui mo-tori di ricerca si legge: “Fra-zione del comune di Firen-ze, sebbene sia più vicina a

Scandicci”. Niente da aggiungere, tutto vero. I problemi arrivano continuando la lettura: “È piuttosto isolata dal resto della città, fattore determinante per la qualità della vita nella zona”. E gli abi-tanti del posto si fanno sentire per non essere considerati “cittadini di serie B”: lo si può scoprire sia on line, nei gruppi dove si discute della vita a Pontignale,

sia facendo due passi nella zona e par-lando con le persone. Via Stilicone non è solo quel gruppo di case che si vedono dall’autostrada, ma è anche il cuore pul-sante del rione. Incontriamo subito Ma-rio, che ci parla della vita al confine tra Scandicci e Firenze: “Non è facile, per-ché spesso le nostre richieste vengono rimbalzate da un Comune all’altro. Allo stesso tempo, però, abbiamo fatto di necessità virtù e, con i vicini, abbiamo stretto un forte legame. Se c’è un proble-ma lo affrontiamo tutti insieme – conti-

nua – come quando venne abbandonato vicino ai cassonetti un salotto completo con tanto di tv: a forza di ricevere te-lefonate da più famiglie, sono venuti a portarlo via”. Tra i problemi per i quali gli abitanti chiedono soluzioni, su tutti l’inadeguatezza delle strutture antiru-more nei pressi dell’autostrada, c’è una novità che è attesa da tutti con molto entusiasmo: l’installazione di un fonta-nello di Publiacqua. Ogni persona a cui chiediamo qualcosa a riguardo ci spiega dove a suo parere starebbe meglio: chi lo vorrebbe in via del Pantano e chi tra via di Pontignale e viuzzo della Dogaia. Il luogo non è ancora stato scelto, ma il fontanello diventerà una realtà entro la fine della primavera. Dopo l’arrivo del bibliobus, che vede aumentare gli uten-ti ogni martedì pomeriggio, quello del fontanello è considerato un altro passo in avanti ma – sottolineano gli abitanti – c’è ancora molto da fare. Sicuramente, a detta di molti, ci sarebbe da mettere a posto il nuovo giardino di via del Pan-tano. “Qua ci sono molte famiglie con bambini piccoli – spiega Marisa – per-ché non mettere dei giochi?”. Poi c’è chi, come Iuri, spera che in questo 2014 ven-ga riasfaltata la stessa via del Pantano, “perché quando piove diventa perico-losa”. L’amministrazione, dal canto suo, ha ben in mente gli interventi da effet-tuare, come ad esempio la sistemazione (illuminazione e rifacimento del manto stradale) di via della Dogaia. Insomma, tra richieste e interventi in arrivo la spe-ranza degli abitanti di Pontignale è che la “distanza” dal resto della città si faccia sentire sempre meno.

Non sono ancora passati sei mesi dalla sua riapertura che la “Fattoria dei Ragaz-zi”, un luogo per molti “magico” collocato nel cuore dell’urbanizzazione del Q4,

è già tornato a essere uno dei più amati dagli abitanti. La casa colonica originaria è stata sottoposta a un restauro concepito come ricostruzione di un ambiente tipico dell’agricoltura toscana a conduzione familiare. All’esterno la casa è circondata su tre lati da un grande porticato, dove sono situati un forno a legna, il vecchio lavatoio e il pozzo. Il fienile attiguo è adibito a rimessaggio degli attrezzi agricoli e a luogo d’incontro e di attività. La fattoria ha un piccolo appezzamento di terreno, dove sono praticate diverse colture: viti, olivi e alberi da frutto, come avveniva nei poderi delle famiglie contadine toscane. Slow Food Firenze, poco tempo dopo la sua riapertura, ha voluto avviare una collaborazione con la Fattoria, dove sviluppare un programma di iniziative sui temi tipici dell’associazione: sensorialità, sostenibilità, educazione al consumo, centralità del cibo, convivialità, difesa delle produzioni locali e tradizio-nali, cultura gastronomica. La presenza dell’associazione di volontariato Nonni della Fattoria, che collabora alle attività didattiche, garantisce lo scambio intergenerazio-nale con i gruppi che visitano la struttura. Proprio bambini e ragazzi (dai 5 agli 11 anni) che frequentano questo luogo in orario extrascolastico hanno l’opportunità, anche in questo 2014, di progettare e realizzare un orto, osservare e prendersi cura degli animali, seguire il ciclo completo di una coltura, praticare sistematicamente la raccolta differenziata dei rifiuti e il compostaggio. La proposta della Fattoria vuol co-munque essere un momento d’incontro anche per gli adulti e per tutte quelle perso-ne che amano le piante, gli animali e che sono interessate alle tematiche ambientali. È raro, se non unico, trovare al centro di un grande quartiere, di una grande città, un microcosmo dove si può avere un contatto vero e prezioso con la natura e anche con un passato relativamente recente, che costituisce un bagaglio da non perdere. Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 055.7331367, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

F.C.

Francesca Casagni

Il luogo Dopo la riapertura

Gli abitanti di Pontignale, al confine tra Firenze e Scandicci, elencano problemi e richieste per la zona

A meno di sei mesi dalla sua riapertura, la Fattoria dei Ragazzi è tornata un punto di riferimento

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4 | Febbraio 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

Cultura e solidarietà

Lavori Pubblici 2014

Cultura

L’iniziativa ‘Natale in solidarietà’, proposta anche quest’anno dal Q.4 per � nanziare progetti sociali, ha ricevuto an-cora una grande risposta da parte dei cittadini, e la cosa certo non stupisce visto che un quartiere come il nostro fre-quenta da sempre le strade della generosità e dello spirito comunitario. Anzi, l’incalzare della crisi e la consapevolezza del senso di precarietà che in varie misure lambisce la vita di tutti noi, sembrano accentuare ulteriormente la voglia di condivisione e anche il desiderio di inventare insieme uno stile di vita e un modello sociale che ci portino fuori dalla palude in cui c’hanno cacciato il consumismo e la speculazione � nanziaria. Tra le manifestazioni più riuscite segnaliamo il pranzo organizzato lo scorso 4 gennaio alla casa del popolo di San Bartolo a cura dalla Commissione Servizi Sociali del Consiglio di Quartiere 4, con la collaborazione determinante delle associazioni del territorio locale impegnate nell’assistenza e nel disagio sociale (Misericordia, Ronda della Carità,

San Vincenzo dei Paoli, Caritas Santa Maria al Pignone, Caritas di San Bartolo, Caritas ss. Nome di Gesù ai Bassi, Centro d’Ascolto di San Quirico a Legnaia). Sono state invitate a sedersi a tavola nu-merose famiglie  in di� coltà che vivono nel Q.4, 200 amici che hanno consumato insieme il pranzo preparato dalla casa del popolo e servito dai consiglieri del quart-iere in funzione di camerieri di sala. Pietro ed Emanuele, allievi del laboratorio di � s-armonica del prof. Fragassi (scuola media Barsanti), hanno allietato il pranzo insieme a Ferruccio che si è esibito in alcuni canti popolari.Grande riscontro, come sempre, per i con-certi, con il picco dell’evento di capodanno all’Hotel Hilton, che ha registrato oltre 600 spettatori e ha consentito di sostenere il Fondo di Aiuto Sociale Essere. Ponte a Greve, ad aprile pronti il refettorio e lo spazio polivalente

Lo scorso 10 dicembre il sindaco Matteo Renzi ha visitato la scuola primaria Bechi e la scuola media Piero della Francesca. Nell’occasione il sindaco ha e� ettuato un sopraluogo nel cantiere dove sono in corso i lavori per la realizzazione della nuova mensa e dello spazio polivalente I lavori, del valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro, sono iniziati nell’estate 2012 con la demolizione del vecchio auditorium e termineranno nel prossimo mese di aprile. Allo stato attuale è stata quasi completata la posa dell’edi� cio prefabbricato e sono state realiz-zate tutte le opere strutturali dell’edi� cio di collegamento in cemento armato. Nel nuovo volume saranno realizzati: al piano primo il refettorio di 375 metri quadrati e servizi e, al piano terreno, lo spazio polivalente (anch’esso di 375 mq).

Interventi di rilievo all’Ambrosoli e alla BechiLa giunta comunale ha approvato un pacchetto di opere strutturale nelle scuole per quasi due milioni e 200mila euro. Tra gli interventi prioritari spicca l’installazione delle barriere antirumore con un investimento complessivo di 884mila euro. Questi gli altri lavori previsti nel territorio del Q.4: centrale termica del plesso Ambrosoli di Ugnano, manutenzione straordinaria alla scuola Bechi, adeguamenti alla normativa antincendio, messa a norma dei centri cottura, abbattimento delle barriere architettoniche nel complesso Bechi-Piero della Francesca a Ponte a Greve.

Piazza Isolotto e Ponte all’Indiano, � nanziata la progettazioneApprovati nelle scorse settimane due importanti atti preliminari in vista della realizzazione di altrettante opere pubbliche molto attese nel nostro quartiere.E’ stata � nanziata la progettazione per la riquali� cazione di piazza Isolotto, destinata ad attuare le indicazioni scaturite dal percorso partecipativo svoltosi in estate alle Baracche Verdi (pedonaliz-zazione, ristrutturazione del mercato, connessione con le Cascine, riorganizzazione della sosta e delle attività commerciali etc.). I 30.00 euro stanziati rappresenteranno il premio per il progetto che risulterà vincitore dell’apposito concorso attualmente in fase di de� nizione. L’opera si inserirà a pieno titolo nello sviluppo e nell’articolazione del Regolamento Urbanistico. E’ stato inoltre conferito l’incarico di progettazione e direzione lavori per l’intervento di installazi-one di barriere stradali e di ritenuta sul viadotto dell’Indiano. L’opera si è resa necessaria a seguito di alcuni sinistri, avvenuti presso le rampe e in prossimità delle entrate e uscite del viadotto, dove si è evidenziata l’esigenza di disporre di condizioni di sicurezza adeguate. L’intervento serve an-che a salvaguardare il sottostante impianto sportivo, il Ciclodromo Graziella Cenni, dove si sono veri� cati episodi di assoluta gravità con mezzi e materiali � niti sul percorso durante gli allenamen-ti dei giovani atleti.

Riquali� cazione di carreggiate e marciapiediNumerose sono le opere in programma nel 2014 per la riquali� cazione di strade e marciapiedi del Q.4. Gli interventi riguarderanno in particolare via Canova, via Argingrosso, lungarno dei Pioppi e i marciapiedi della Montagnola.

21 artisti a Villa Vogel per esplorare la strada della memoriaIl Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno in ricordo delle vit-time del nazismo e ad onore di coloro che - a rischio della propria vita - hanno protetto i perseguitati.Per sottolineare questo evento nei locali di villa Vogel (Chiostro e Limonaia) è stata allestita una mostra inter-nazionale di pittura, scultura, fotogra� a, installazioni e performance.Ventuno artisti italiani e stranieri aiutano ad esplorare, senza retorica, la strada della memoria: Giammarco Amici (fotografo); Maddalena Barletta (pittrice, fotografa); Myriam Cappelletti (pittrice); Davide Coroneo (pittore); Luca Di Castri (pittore); Enzo Correnti (performer); Ignazio Fresu (installatore); Marco Fulgeri (scultore); Nicole Guillon (pittrice, fotografa); Rebecca Hayward (pittrice); Fabio Inverni (pittore); Laura Lodi-giani (pittrice); Franco Margari (pittore); Michele Mi-chelsanti (fotografo); Fiorella Noci (pittrice); Murat Onol (performer); Francesco Paglia (fotografo); Rudy Pulcinelli (scultore, pittore); Daniele Sasson (fotografo).

27 gennaio - 9 febbraio Il segno della MemoriaVilla Vogel via delle Torri, 23 Orario di apertura: 9-12, dal lunedì al venerdì. Martedì e giovedì anche 15-18. Ingresso gratuito

INFO: Quartiere 4, tel. 055.2767112 055.2767113 055.2767134

Il Carnevale di Viareggio sbarca in piazza IsolottoTutti in piazza Isolotto, domenica 2 marzo, ore 15,30, per il Carnevalotto 2014, il Carnevale promosso dal Con-siglio di Quartiere 4, in collaborazione con le scuole del territorio e con il Centro Commerciale Naturale. La grande novità di quest’anno è il sodalizio con il Carne-vale di Viareggio che collaborerà attivamente all’orga-nizzazione dell’evento, aiutando i ragazzi delle scuole a preparare delle speciali ‘biciclette in maschera’ che poi s� leranno in corteo per le strade del borgo. Il program-ma, oltre all’allestimento di stand commerciali, prevede anche lo svolgimento di uno spettacolo.

INFO: U� cio Cultura Q.4, via delle Torri 23,tel. 055.2767113-2767135-2767148attivitaculturaliq4@comune.� .it

Fra apartheid e convivenza. Tre � lm sulla PalestinaNel programma di BiblioteCaNova spicca un trittico di � lm sulla Palestina, un’occasione per ri� ettere sulla tra-gedia umana, ma anche sulla ricchezza culturale, di una piccola regione del mondo al centro di con� itti che van-no ben oltre i suoi con� ni.

13 febbraio, ore 21, Miral di Julian Schnabel;20 febbraio, ore 21, Hanna K di Costantin Costa Gavras 27 febbraio, ore 21, Ticket to Jerusalem di Rashid Masharawi A cura dell’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese

BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. e fax. 055.710834bibliotecanovaisolotto@comune.� .it http://bibliotec-anovaisolotto.comune.� .it

Laboratori in ludotecaSono ripresi in ludoteca i laboratori creativi/manipolativi del lunedì, ore 17,15/18,30.Hanno inoltre preso il via i laboratori “Giochi del Mondo”, racconti e costruzioni di giochi per bambini da 5 anni in poi (14 febbraio, ore 17), e “Giochi Cantati”, con genitori e bambini impegnati insieme per riscoprire vecchie tra-dizioni (7 e 21 febbraio, ore 17).C’è una novità organizzativa. Chi è già iscritto non dovrà più fare il rinnovo, basterà mostrare all’ingresso la vec-chia tessera

La Carrozza di Hans, via Canova 170/b,tel. 055.7877734 carrozzadihans@comune.� .it

San Valentino al KantiereAl Kantiere ripartono i corsi di informatica, inglese, spag-nolo, francese, slim dance, ginnastica dolce, danza del ventre, pittura, acquerello steineriano, canto, chitarra, lavorazione del vetro colorato, teatro e legatoria. Per San Valentino, 14 Febbraio, ore 20, festa con i balli Irlandesi, con cena a bu� et e animazione.Martedì 4 marzo, ore 18, protagonisti i bambini, con il Karnevale!, una festa  con giochi, cena  e premi per le maschere più belle.

INFO: Il Kantiere, via del Cavallaccio 1/q, segrete-ria ore 10-13 e 18-20 dal lunedì al venerdì tel. 055.7331270 www.kantiere� renze.it

DAGLI EVENTI DI NATALE UNA SCOSSA DI GENEROSITÁ

EDILIZIA SCOLASTICA

MANUTENZIONE STRADALE

IL CARTELLONE

Lavori del Consiglio

PROPOSTE PER SICUREZZA, SOSTA DEI CAMPER E GIOVANI VITTIME DELLA STRADANella seduta del 17 dicembre 2013 il Consiglio di Quartiere ha approvato tre mozioni su altrettanti temi di rilievo per la vita del territorio.Su proposta del consigliere Daniele Bagnai (Popolo della Libertà-Fratelli d’Italia) è stato promosso un tavolo di concertazione sulla sicurezza pubblica del quartiere, per studiare forme di prevenzione e di dissuasione della criminalità con la partecipazione attiva dei rappresentanti delle forze dell’ordine. L’iniziativa scaturisce da una valutazione allarmata sull’incremento dei reati di furto e rapina negli esercizi commerciali, insieme al veri� carsi di ripetuti episodi di degrado in situazioni delicate come il Parco di Villa Vogel e piazza Pier Vettori.Le consigliere Irina Lupetti e Corinna Pugi (Partito Democratico) hanno avanzato la proposta, ac-colta dal consiglio, di dedicare un luogo pubblico alle giovani vittime della strada. Nella mozione approvata si rileva la gravità sociale di un fenomeno come quello delle giovani vite stroncate dagli incidenti stradali e si invita l’amministrazione comunale a promuovere occasioni di ri� essione, eventi, installazioni artistiche e tutto quanto possa favorire la formazione di una cultura di responsabilità e di attenzione. Proprio per questo le iniziative dovrebbero essere curate e realizzate dai giovani stessi. Il consiglio, su sollecitazione del vice-presidente Franco Traballesi (Partito Democratico), è tornato a prendere in esame il problema dei camper evidenziando come sia in aumento la quantità di tali veicoli parcheggiati in diverse zone del quartiere, sottraendo così spazio alle normali vetture con le loro dimensioni esorbitanti dagli ordinari stalli di sosta. Spesso questo determina anche problemi di sicurezza nella circolazione per la riduzione pericolosa del campo visivo. Nella mozione approvata si ricorda come il Quartiere 4, già nella scorsa legislatura, avesse elaborato una propria proposta indi-viduando un centinaio di potenziali stalli e procedendo alla relativa mappatura che, senza risultato alcuno, venne inviata alla Direzione Mobilità. Tale richiesta viene ora reiterata.

Passaggio a Sud-OvestA cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

LA NEWSLETTER DEL QUARTIERE 4Da un anno e mezzo il Quartiere 4 ha sviluppato una nuova forma di comunicazione: la newsletter. Viene inviata via mail ad un vasto indirizzario di cittadini, associazioni e esponenti della vita politica, economica e culturale del territorio e ci si può iscrivere o cancellare in qualsiasi momento.Si presenta in forma semplice e chiara mostrando il sommario degli argomenti, con un breve estratto di ciascun articolo. Gli interessati possono accedere al testo integrale di ciascuna sezione informativa con un semplice clic. Per leggere la newsletter o per iscriversi ad essa si può utilizzare il percorso on line; basta accedere alla Rete Civica del Comune di Firenze all’indirizzo web www.comune.� .it, clic-cando su Informazione (prima colonna a sinistra nella home page) e poi su Newsletter.

Page 6: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Il quartiere in pillole

ugnano e mantignano,bando per il bypassÈ il primo passo versola partenza del cantiere

Viabilità/1 Viale Talenti

LAVORI E ATTESA PER IL SOTTOPASSOI lavori sarebbero dovuti durare dieci giorni, poi i tempi si sono allungati, e non poco: la situazione

del sottopasso di viale Talenti è risultata più problematica di quanto preventivato il 4 dicembre scorso, giorno in cui è scattata la chiusura d’urgenza della corsia sotterranea. Al centro degli in-terventi il muro di contenimento, quello che delimita a destra la carreggiata per la Firenze-Pisa-Livorno, a seguito di alcune crepe nel cemento armato. I successivi sopralluoghi dei tecnici hanno evidenziato infiltrazioni d’acqua nella struttura realizzata negli anni Settanta. Preoccupazione da parte dei cittadini, quindi, per un nodo cruciale della viabilità del quartiere. Le varie modifiche alla circolazione hanno causato alcune proteste da parte dei negozianti della zona, mentre i residenti dei condomini vicini hanno chiesto garanzie sulla sicurezza delle loro abitazioni. Al momento in cui scriviamo non esiste una data certa di “fine lavori”. Per tutti gli aggiornamenti sul sottopasso di viale Talenti vi rimandiamo al nostro sito internet: www.ilreporter.it.

L.S.

Viabilità/2

Una rotonda a san lorenzo a greveVia l’incrocio pericoloso, arriva una rotonda. A San Lorenzo a Greve, proprio dietro centro

commerciale e centro sportivo, è in vista una piccola rivoluzione per la viabilità. La zona in questione è quella tra via del Ponte a Greve, viuzzo del Roncolino e via Bugiardini: un nodo fondamentale che permette a chi arriva da San Giusto e viale Nenni di raggiungere via Pisana e il viadotto dell’Indiano. È già attivo un semaforo lampeggiante per segnalare l’intersezione, dove spesso è stato denunciato il verificarsi di incidenti: adesso l’area sarà messa in sicurezza, come chiesto dal Quartiere 4. La giunta comunale ha stanziato 400mila euro per creare una rotonda e realizzare un parcheggio da una ventina di posti. Nascerà a due passi dal campo sportivo, nel terreno di viuzzo del Roncolino, che per l’occasione sarà asfaltato e destinato alla sosta con posti a lisca di pesce. Al momento l’area, totalmente sterrata, è già utilizzata per la sosta, ma in modo irregolare: l’appezzamento, infatti, è di proprietà privata. I lavori dovrebbero partire tra la primavera e l’estate.

G.C.

Via del Sansovino

È nato lo sportello disabilitàÈ attivo dallo scorso 13 gennaio, nella sede degli ambulatori di via del Sansovino 176, lo Sportello

Unico Disabilità – Sud – della Misericordia di Firenze, un servizio gratuito d’informazione e orientamento sui servizi di area sanitaria, legale, sociale, scolastica, previdenza e inclusione sociale a disposizione delle persone con disabilità residenti nel territorio fiorentino. L’obiettivo dello sportello è quello di diventare un riferimento concreto per individuare il percorso da intraprendere ed evitare che famiglie, ma anche medici di base, insegnanti, operatori e associazioni, si ritrovino a dover fare i conti con iter burocratici poco chiari. “Circa un anno fa un gruppo di trenta genitori con figli piccoli affetti da disabilità grave e deficit cognitivo mi hanno scritto una lettera nella quale descrivevano le sempre maggiori difficoltà che incontravano per reperire i servizi necessari ai loro figli e chiedendo aiuto al volontariato – ha spiegato Andrea Ceccherini, provveditore della Misericordia di Firenze – da qui è nata l’idea di realizzare, in collaborazione con le istituzioni preposte, uno sportello unico di orientamento per la disabilità. Attraverso questo nuovo servizio confidiamo di evitare dolorose peregrinazioni da un ufficio all’altro e difficoltà a orientarsi nel reperire le risorse necessarie a sod-disfare i tanti bisogni specifici per i familiari di una persona disabile”. Il nuovo servizio non vuole rappresentare un’alternativa a quello che già c’è, ma vuole essere un “luogo” dove possano converge-re tutti gli strumenti a disposizione delle famiglie. Lo sportello è aperto il lunedì dalle 9.30 alle 15.30 e il giovedì dalle 9.30 alle 19.30, con orario continuato.

Il cartellone

libri e incontri alla bibliotecanovaUn mese in biblioteca tra incontri, iniziative e, naturalmente, libri. Ecco che cosa propone

questo febbraio il cartellone della BiblioteCanova. In programma “Fra apartheid e convivenza. Tre film sulla Palestina”, un’occasione per riflettere sulla tragedia umana, ma anche sulla ricchezza culturale, di una piccola regione del mondo al centro di conflitti che vanno ben oltre i suoi confini. Il 13 febbraio, ore 21, sarà proiettato “Miral” di Julian Schnabel, il 20 febbraio (stessa ora) “Hanna K” di Costantin Costa Gavras e il 27 febbraio “Ticket to Jerusalem” di Rashid Masharawi. L’iniziativa è a cura dell’associazione di Amicizia Italo-Palestinese. Sabato 8 febbraio, dalle 9 al tardo pomeriggio, torna “AgriKulturae: il mercato contadino in biblioteca”. Spazio poi a “Generazioni”, laboratorio-incontro con Giulia Comper, psicologa, e Damiano Romagnoli, pedagogista: dopo gli appuntamenti del 6 e 7 febbraio, il 13 e 14 febbraio (ore 17) si parlerà di “Aspirazioni dei genitori e desideri dei figli”, mentre il 20 (ore 21) e 21 febbraio (ore 17) al centro dell’incontro ci sarà “La scuola: le proposte del territorio”. Per partecipare occorre l’iscrizione preventiva in biblioteca. Per il ciclo di incontri informativi su salute e benessere “Parole di salute” in cartellone, il 24 febbraio alle 17, “La trappola delle parole”, con Simona Balzani, mentre il 28 febbraio, alle 16, si terrà la presentazione del libro “Con il sole alle spalle” di Riccardo Gramola, in occasione della giornata mondiale delle malattie rare. Il 27 febbraio, ore 17, appuntamento con le “Conversazioni Musicali”, guida alle opere in programma nella stagione autunno-inverno: protagonista “La metamorfosi (da Kafka)”, di Silvia Colasanti. E ancora tanto spazio a reading e presentazioni di libri, oltre a diverse iniziative dedicate ai più piccoli: tra queste, il 12 febbraio alle 17 è in programma “Dolci maschere”, laboratorio di pasticceria carnevalesca (5-8 anni). Per tutti gli eventi in cartellone è possibile contattare la BiblioteCanova Isolotto, tel. 055.710834, mail [email protected], web bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it.

Strada spianata per il bypass di Ugnano e Man-tignano. Adesso è arri-vato anche il bando di

gara, il primo, vero passo prima che i cantieri possano partire una volta per tutte. Si tratta di uno “stradone” atteso da quasi vent’anni per liberare da auto e traffico i due borghi a ovest del ponte all’Indiano, attraversati da vie tortuose e con marciapiedi molto stretti. Il bando, che sca-drà il prossimo 10 marzo, mette sul piatto 3,2 milioni di euro per realizzare una nuova viabilità, a partire da via dell’Argingrosso. Il progetto c’è ed è stato approvato, i procedimenti per espropriare i terreni stanno per concludersi. “È un’opera che come Quartiere aspettiamo da anni per decon-gestionare e dare più respiro ai borghi di Ugnano e Mantigna-no”, spiega Franco Traballesi,

vicepresidente del Q4. A patto che non ci siano ricorsi da parte delle aziende che parteciperanno al bando – eventualità che po-trebbe allungare i tempi – i can-tieri potrebbero partire già entro quest’anno. Il bypass fa parte di un “poker” d’opere (Cascine del

Gianni Carpini

Riccio, Galluzzo, Indiano-A11 e la stessa “circonvallazione” di Ugnano-Mantignano) messo in conto alla fine degli anni Novan-ta grazie a un accordo siglato con Autostrade per l’Italia, i cosid-detti “lavori compensativi” della terza corsia.

www.lav.it

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O6 | Febbraio 2014

Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 7: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Luoghi

tutti all’opera. sì, ma al circoloLa lirica ancora protagonista al “Paolo Pampaloni”:torna l’appuntamento con note, libretti e proiezioni

Al circolo Arci “Paolo Pampaloni” di motivi per annoiarsi ce ne sono ben pochi. Di

continuo, infatti, vengono atti-vati corsi e organizzati incontri in grado di soddisfare i gusti e le esigenze più disparati. Le attività proposte sono valutate attenta-mente, poiché l’obiettivo è quello di coinvolgere i cittadini in ma-niera sana e costruttiva, in modo che il circolo possa mantenere la sua funzione di polo d’aggrega-zione e punto di riferimento per chi vi si reca. L’offerta culturale è particolarmente ricca e, fra i pro-getti già sperimentati e che a bre-ve verranno nuovamente avviati, c’è il “Circolo all’Opera”. Un ten-tativo, questo, di avvicinare i fio-rentini alla lirica, guidandoli non solo all’ascolto delle note intra-montabili d’una Bohème o della Traviata, ma accompagnandoli anche alla conoscenza dei libret-ti e, dunque, alla comprensione dei testi. Ogni proiezione, infatti, è sottotitolata, per cui è più faci-

le seguire gli intrecci amorosi di Rodolfo e Mimì dopo il celebre “Che gelida manina” o lasciarsi commuovere dal pathos strug-gente del canto di Violetta oltre “l’Amami Alfredo”. Fra ottobre e dicembre gli incontri si sono te-nuti ogni quindici giorni – alter-

Irene Roberti Vittory

Via Maccari

�Web: circoloisolotto.itTel. 055.780070

visite, laboratori,corsi e mercatini:le mille iniziative “pertenere accesa la luce”

“Il mio è un impegno ver-so il quartiere e la società.

Faccio ciò che posso perché questo luogo rimanga una luce nella zona”. Per questo motivo Annalisa Maggi (nella foto), assieme a tanti volonta-ri, mantiene intraprendenza e dinamismo. Innumerevoli le iniziative lanciate: visite gui-date a Firenze, corsi di infor-matica per anziani, corsi di inglese, scuola di latinoameri-cano, mercatino dei libri usati, colazioni e cene in terrazza, laboratorio di fotografia, pro-iezioni di film, corso di yoga, servizio pizzeria il sabato sera e seminari di ogni tipo. E la li-sta non si ferma qua.

I.R.V.

Focus

nati con conferenze sulla storia di Firenze tenute dal professor Faldi – e a ognuno hanno preso parte circa venticinque persone, un buon numero per un’iniziati-va appena lanciata e dal non im-mediato appeal. L’idea è venuta ad Annalisa Maggi e Massimo

Basetti – rispettivamente presi-dente e vicepresidente del circo-lo e grandi appassionati di opera – che hanno voluto condividere con i frequentatori del “Pampa-loni” la loro passione, coadiuvati nel progetto dalla professoressa Valentina Leoni, che ha avuto, e

avrà, di volta in volta il compito di introdurre la pièce della sera-ta. Le proiezioni, che ripartono questo mese, si tengono in orario serale, per permettere anche a chi lavora di partecipare e termi-nare la giornata letteralmente in bellezza. Purtroppo, come spiega Annalisa Maggi, “tra i presenti, finora, non si annoverano giova-ni e giovanissimi. Sono tutti over 40”. Ma d’altronde adolescenti e post-adolescenti languono an-che nelle altre attività del circolo, forse ingiustamente legato al cli-ché, tutto da rivalutare, di “luogo per anziani”. E, come è necessa-rio demolire questo pregiudizio, è il caso di debellare anche la cre-denza superficiale secondo cui la musica classica sarebbe snob, noiosa e “da vecchi”. Ed è proprio in questa “mission” che credono Annalisa Maggi e gli altri consi-glieri e soci del circolo.

Febbraio 2014 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 8: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#L’inchiesta

se i negozi “sotto casa”fanno squadraSconti, tessere e idee:l’obiettivo è quellodi “fi delizzare” i clienti

Commercio/1

Tempo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devo-no cercare spesso e volentie-

ri espedienti per attirare i clienti. Idee di non semplice organizzazione, che spesso consistono in mercatini o mani-festazioni ludiche. Ma c’è anche chi ha sperimentato un modo per permettere ai clienti di risparmiare qualcosa, facen-do rete tra esercenti. Stiamo parlando della “We-Fi/Love it card”, la carta fe-deltà gratuita che consente di accumu-lare punti per poi usufruire di sconti, utilizzabile in negozi, bancarelle, bar e ristoranti che aderiscono al circuito. Partita come progetto pilota a febbraio dell’anno scorso in trenta attività com-merciali nel rione di Sant’Ambrogio, è stata successivamente estesa a sette ri-storanti della zona e anche a una ven-tina di esercizi de “Le cento botteghe” della vicina via Gioberti. Chi acquista qui accumula punti, ogni 500 euro spesi ci sono cinque euro di sconto, nonché promozioni di vario genere. La tipolo-gia degli esercizi che vi hanno aderito è la più svariata, dal farmacista al for-no e all’ortofrutta, passando per pub e ristoranti. “Abbiamo provato a dotare i commercianti tradizionali di uno stru-mento tipico della grande distribuzione: il risultato è che gli esercizi hanno fatto squadra, si è creata una clientela ‘condi-

Sara Camaiora Il mercato di Sant’Ambrogio: è partita dal rione la carta fedeltà gratuita che consente di accumulare punti per poi usufruire di sconti in negozi, banchi, bar e ristoranti che aderiscono al circuito

Anche a Firenze sono ormai molti i “Gas” (gruppi di acquisto solidale) presenti, per comprare prodotti alimentari e non solo

visa’ che ha fatto aumentare le opportu-nità di spesa – spiega Parolo Roverani, amministratore di Love It, l’azienda che ha organizzato l’iniziativa – il nostro obiettivo è estendere il progetto in altre parti della città”. L’idea di una “fi delizza-zione” dei clienti da realizzare tramite card o tessere è balenata nella mente anche di altri esercenti, affi liati nei tanti centri commerciali naturali della città. “Se ne parlò tempo addietro, anche con l’amministrazione, ma sarebbe stato op-portuno realizzare un coordinamento dei vari centri e da lì organizzare il tutto, ci voleva una gestione dall’alto, con le nostre singole forze non ce la potrem-mo fare”, segnala un commerciante del Ccn di Novoli. “Avevamo provato una cosa simile con una tessera ma non ave-va funzionato, forse organizzata in un altro modo potrebbe essere un’idea con-veniente – dice uno dei componenti del Ccn Parterre – noi come centro orga-nizziamo il secondo sabato di ogni mese un mercatino sotto i portici e abbiamo in ponte manifestazioni per la prossima primavera, una in collaborazione con il Vespa Club”. “C’era stata un’iniziativa si-mile ma non era andata a buon fi ne, se ne potrebbe riparlare ma trovare tempo ed energie per realizzare un progetto così non è semplice”, fanno presente in-vece dal Ccn di via Orsini.

I gruppi

gli acquisti a tutto “gas”?in crescita anche a firenzeGruppi di persone che decidono di acquistare insieme prodotti alimentari o

di uso comune, che rispettino parametri precisi in quanto a etica e qualità, per poi distribuirli tra loro. Questo, in sintesi, sono i “Gas”, i gruppi di acquisto solidale. Ormai in città ce ne sono molti: Massimo Bani, ad esempio, ha ideato e gestisce il Gaus (gruppo di acquisto ubertà solidale) nella zona di Novoli, nato attorno alla parrocchia di Maria Ausiliatrice di via Baracchini. “Siamo attivi da un anno e mezzo, la parrocchia ci ha concesso una sala e qui ci riuniamo e raccogliamo i prodotti – spiega Massimo – gli iscritti sono una cinquantina, i più attivi venticinque”. Mondo Gas è invece nato nel 2009 nel quartiere 4 ed è composto da circa quindici famiglie, che si ritrovano tutti i martedì sera alle 21.30 al centro “Il Kantiere” di via del Cavallaccio. “Come tutti i Gas non ven-diamo prodotti biologici ma li cerchiamo – racconta Leonardo Lavorini, uno dei fondatori – generalmente privilegiamo i piccoli produttori, che operano eticamente e nel rispetto dell’ambiente, nei dintorni di Firenze o comunque in Toscana, per limitare il trasporto e quindi l’inquinamento. Tutti i componenti hanno un compito e un fornitore da seguire. Riusciamo ad acquistare gran parte dei prodotti alimentari (frutta e verdura, carne, latte, latticini e formaggi di ogni genere, pasta, riso, caff è, farine, cereali, miele, ecc.) direttamente da produttori biologici certifi cati, biologici non certifi cati o comunque naturali. Per prodotti non coltivati in Toscana (agrumi, caff è, riso) – aggiunge – gli ordini vengono fatti e gestiti tramite l’Intergas, di cui fanno parte tutti i Gas di Firenze e din-torni”. “Aderire a un gruppo Gas – conclude Lavorini – vuol dire impegnarsi ed essere disponibili a concedere parte del proprio tempo a cercare, ordinare, ritirare, consegnare e partecipare agli incontri perché, come ripetiamo spesso, il Gas non è un supermercato”.

La “Risorseria”

Nel laboratorio dove tutto si trasformaSe si parla di creare, ripensare, reinventare (e

perché no, anche risparmiare), c’è un posto che sembra nato apposta. Si chiama “Risorseria”, si trova in via San Gallo (il civico è il 69 rosso) e parte dal presupposto che bisogna riciclare, ri-parare o reinventare tutto ciò che non si vuole più. Cosa signifi ca? A spiegarlo a Il Reporter è la proprietaria dello spazio-laboratorio, Costanza Savio, che in principio era partita con l’intenzio-ne di creare una specie di bottega di coworking dove gli artigiani potessero lavorare e collabora-re. “Magari in futuro quest’idea si realizzerà, per adesso sono partita col progetto e invito la gente a venire a curiosare e a conoscere un’esperienza imprenditoriale che all’estero già esiste, e che funziona, soprattutto in periodi diffi cili come questo”, racconta. Già, perché l’obiettivo della Risorseria è far passare il messaggio che non bi-

sogna buttare tutto quello che non serve più, o non si vuole, o che magari si è rotto. “La gente deve capire che, nonostante la crisi, delle risor-se ci sono, le abbiamo tutti, bisogna solo inne-scarle. Alla Risorseria – continua Costanza – si può entrare colpiti dalle idee di riciclo esposte in vetrina, si può portare un oggetto da riparare e noi lo ripariamo (quasi tutto, tranne i grandi elettrodomestici, ndr), si può avere qualcosa a cui si vuol dare un nuovo look, oppure si può ri-ciclare quello che si ha in casa e non si usa più. Se l’oggetto è di nostro interesse lo teniamo e diamo al cliente un buono da spendere alla Risorseria”. Il logo del negozio – il simbolo del riciclo reso a forma di cuore – la dice lunga sul progetto, che vuol creare una rete virtuosa tra le persone e far sì che si consumi in maniera più responsabile. “Ho lavorato per quindici anni con mio padre,

che ha una fabbrica di mobili in stile a Scandicci – ricorda – facevo modelli, prototipi, mi occupa-vo di intaglio del legno e scultura. Poi, a un cer-to momento, mi sono fermata e ho pensato che c’era bisogno di tornare a un rapporto umano con le persone”. E ha aperto, coraggiosamente, il laboratorio di via San Gallo. “Ho in programma anche dei corsi, per adesso di rammendo e deco-razione, per insegnare alle persone ad arrangiarsi da sole. Ho in ponte le presentazioni di alcuni libri e poi seleziono artisti/artigiani che espongo-no le loro creazioni qui da me”. L’obiettivo fi nale? “Ritornare al concetto di bottega rinascimentale, ricollegando tutto, creando una rete di piccoli ar-tigiani/artisti”, risponde Costanza. E allora, che il circolo virtuoso abbia inizio.

E.C.

�Webgasfiorentini.it

8 | Febbraio 2014

Page 9: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#L’inchiesta

e adesso lo spuntino si fa nella boutiqueL’ultima frontiera della ristorazione fi orentina:all’interno delle attività aprono “corner” per le degustazioni

L’abito non fa il monaco, il cibo non fa il ristorante. Finito il boom di kebabbari, sushi low cost e locali multietnici, ecco

servita l’ultima mania del commercio alimentare fi orentino: la “bottega bi-fronte”, da una parte normale negozio (di abiti, libri o simili), dall’altra angolo per fare uno spuntino o gustarsi qual-che specialità. Così, ad esempio, lo sto-re di abbigliamento ha al suo interno una caff etteria griff ata (la moda è parti-ta dalle boutique di via Tornabuoni), la macelleria off re degustazioni, la libre-

ria propone piatti vegetariani. La risto-razione fi orentina, insomma, cambia ancora faccia: e anche in questo caso la crisi ci ha messo lo zampino. “Di questi tempi il cibo è l’unica cosa a sostenere i consumi – spiega Stefano Fontinelli, responsabile di Confesercenti città di Firenze – molte attività commerciali tendono a sostenere gli aff ari aprendo dei corner per la somministrazione di alimenti. È una tendenza che va af-fermandosi soprattutto in centro, ma presto potrebbe riguardare anche le periferie”. Secondo Confersecenti, nel-

la prima parte del 2013 si è registrata una raffi ca di aperture di fast food, come piadinerie, paninoteche e rostic-cerie etniche, affi ancata da un crescita esponenziale dei locali che propongo-no sushi a prezzi ridotti. Una bolla che si è sgonfi ata con il passare dei mesi. E adesso si aff acciano sul mercato i ne-gozi che abbinano il buon mangiare ai prodotti non food. “È molto più sem-plice aprire una realtà di questo genere che un ristorante – conferma Andrea Angelini, della Fipe Confcommercio Firenze – le regole sono meno com-plesse”. Il settore della ristorazione è stato uno dei pochi in città a non ve-dere lo scontrino di fi ne 2013 in rosso, con un fl ebile segno più negli incassi, intorno al 3%. Intanto, però, le perife-rie perdono pezzi, con la fuga dei risto-ranti di quartiere in favore del centro. I locali storici resistono anche lontano dal Duomo, quelli più giovani scom-mettono invece sulla parte “vecchia” della città: sette su dieci, secondo Con-fersercenti, scelgono il cuore di Firen-ze per tirare su il bandone. “Le attività centrali godono del supporto del turi-smo, che garantisce un fl usso di perso-ne, sebbene stagionale – dice Fontinelli – in periferia il numero di clienti è più o meno lo stesso. Negli ultimi anni si è però progressivamente abbassato lo scontrino, con una diminuzione della spesa che va dal 10 al 15 per cento”. Un panorama confermato dai numeri. A Firenze i ristoranti sono 2.642, secon-do i dati della Camera di Commercio: di questi, circa un terzo è in centro. La zona con la maggiore densità di cuochi (e forchette) è il quadrilatero romano, seguito dall’area di piazza Stazione.

Gianni Carpini

Commercio/2

Il menù di un locale cittadino. La ristorazione fiorentina cambia ancora faccia: ora è boom dei negozi che abbinano il cibo a prodotti non food

Ahmed Mohamed Shamandy: è lui il “pioniere” del kebab fiorentino, avendo aperto il primo locale in città nel 1987

In via Palazzuolo

il kebab diventa “esercizio storico”È lui il “pioniere” del kebab fi orentino. Oggi normale cibo da asporto, ieri

novità vissuta con qualche diffi denza dai tradizionalisti: la carne arrostita alla maniera mediorientale arrivò in riva all’Arno il 4 ottobre del 1987. È stato un egiziano, Ahmed Mohamed Shamandy, ad aprire il primo negozio di kebab a Firenze: “Amon”, in via Palazzuolo. E ormai il suo è diventato un esercizio storico a tutti gli eff etti, uno dei volti del quartiere, fi nendo perfi no nelle guide turistiche. “È una vita che sono a Firenze – sorride Ahmed – sono arrivato qua con l’università, poi ho iniziato questo lavoro con mio cugino”.

G.C.

Fast food

hamburger, si allarga la mappaL’hamburger a stelle e strisce si espande anche a Firenze. La sfi da è a due:

McDonald’s può contare su un piccolo “impero” di sette ristoranti in città (tre in centro, uno a Firenze sud, uno in zona Isolotto e due nel quadrante nord), a cui se ne aggiungerà a breve uno in via Senese, al posto dello storico negozio di giardinaggio Calosi Sementi. Anche il rivale di sempre, Burger King, potenzia la “linea d’attacco” in città, dove è sbarcato prima in piazza Adua, poi in piaz-za Alberti. Dopo aver aperto a settembre il ristorante numero cento in Italia a Ponte a Ema, al confi ne con Firenze, entro il 2014 punta a mettere nel sacco un paio di nuovi punti vendita. Ancora non si conoscono le location esatte, tra la periferia e l’hinterland. Infi ne, una cu-riosità: il primo fast food fi o-rentino, ben prima dell’arrivo di McDonald’s, si chiamava Kenny ed era in via de’ Bardi.

G.C.

2.642i ristoranti a Firenze

10-15%la diminuzione della spesanei ristoranti di quartiere

Febbraio 2014 | 9

Page 10: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Società

quandoil “dottore”scodinzola: via liberaai cucciolinegli ospedali

Questo dottore fa gli occhi dolci e scodinzola. Guin-

zaglio al posto dello stetosco-pio, carezze invece che medi-cine. I cani arrivano in corsia. Non c’è da preoccuparsi: i cuc-cioloni sono addestrati, docili e controllatissimi sul fronte dell’igiene. Il progetto di pet therapy più anziano in città è sostenuto dalla Fondazione Meyer fi n dal 2002. Nei repar-ti dell’ospedalino “lavorano” Budino, Muffi n, Cannella, Ginny e Pippi. Sono i cani dell’associazione Antropozoa, che tre giorni alla settimana (oltre che per chiamate d’ur-genza) varcano la soglia del Meyer. Si dedicano a un duro mestiere: centinaia di carezze e lunghi giochi. Secondo uno studio condotto nell’ospedale pediatrico, la pet therapy mi-gliora l’umore e l’interazione dei bimbi e aiuta nella ria-bilitazione motoria. Intanto, a primavera, i baby pazienti potranno riabbracciare anche il loro cane: il Meyer ha defi -nito le regole per dare sema-foro verde in corsia ai visita-tori “pelosi”. E presto anche nelle altre strutture sanitarie fi orentine potrebbe arrivare il passo per cani e gatti. Il pro-getto pilota è partito da pochi mesi all’hospice di San Felice a Ema, dove i malati termi-nali ricevono le visite del loro amico a quattro zampe, per periodi brevi o lunghi. “È di-sumano impedire a una per-sona che sta male di vedere il proprio animale – spiega Car-lo Ciceroni, veterinario com-portamentalista della Asl 10 – è un atto di civiltà permettere, con i dovuti accorgimenti e con la mediazione di operato-ri formati, l’ingresso degli ani-mali domestici negli ospedali e nelle case di riposo”.

G.C.

In corsia

tra micio e fido spuntano... i serpentiI felini sono i più presenti nelle case fi orentine,seguiti dai cani. Ma si trovano anche rettili & Co.

In riva all’Arno si dice più micio che fi do. Sia ben inteso, i cani rimangono saldamente al secondo po-

sto nella classifi ca degli animali preferiti dai fi orentini, ma sono i gatti a conquistare il primo po-sto nelle case. L’anagrafe canina di Firenze conta 32mila esem-plari (123mila in tutta la pro-vincia), mentre i felini stimati in città sono una volta e mezzo tanti, circa 48mila (184mila sul territorio provinciale). Ma gli animali domestici non fanno soltanto “miao” o “bau”. In asce-sa, ad esempio, ci sono i conigli, sempre più comuni nelle abita-zioni nostrane. E anche gli ani-mali esotici si ritagliano il loro gruppo di afi cionados. In questo caso non esistono dati uffi ciali, ma solo stime uffi ciose: nell’area fi orentina si calcola che possano esserci almeno duecento serpen-ti, accuditi come un qualsiasi animale da compagnia. Chi teme i rettili, non abbia paura. Trovar-si di fronte a un serpente fuggito dalla “cuccia” non è aff atto fre-quente: i recuperi registrati dal-la Asl 10 negli ultimi tre anni si contano sulle dita di una mano. Più facile, invece, imbattersi in una tartaruga gigante che nuota beata in qualche fontana pubbli-ca. Colpa dei frequenti abbando-ni delle tartarughine acquatiche,

Gianni Carpini

Animali/1

Circa 48mila gatti e 32mila cani, ma anche duecento serpenti oltre a conigli, tartarughe e non solo: è questo “l’esercito” degli animali stimato a Firenze

diventate con il passare dei mesi fuori taglia per la loro vaschet-ta. Una brutta pratica ancora diff usa, basti pensare che Palaz-zo Vecchio si è trovato a dover gestire una comunità di circa cinquanta tartarughe “oversize” abbandonate, riunendole in due vasche alle Cascine. Divise per sesso, è ovvio. Tornando agli amici pelosi, di cani randagi a Firenze non ce n’è praticamente traccia. Quelli domestici, inve-ce, alcune volte scappano: l’anno scorso ne sono stati recupera-ti 713 dalla Asl. La stragrande maggioranza, il 90 per cento, è stato riconsegnato al padrone o ne ha trovato uno nuovo. E intanto la crisi cambia anche la moda del cucciolo. “Le famiglie fi orentine, per quanto riguarda i cani, preferiscono esemplari non di razza – spiega Enrico Loretti, responsabile dell’Igiene urbana veterinaria della Asl 10 – ma so-prattutto scelgono di rivolgersi ai canili, anche fuori regione, gra-zie al web”. In due anni e mezzo al Parco degli animali di Ugnano sono state adottate 160 bestiole. Ma c’è una nota stonata. La crisi fa aumentare il numero di perso-ne che, in diffi coltà economica, decidono di rinunciare a fi do. Tra il 2012 e il 2013 sono cre-sciuti del dieci per cento i cani consegnati ai Comuni nell’area fi orentina: la legge dà la possibi-lità a chi ha un reddito così basso da non riuscire più a occuparsi di una bestiola, di affi dare l’ani-male ai canili pubblici. Lo stesso luogo dove fi niscono gli amici a quattro zampe rimasti soli dopo il decesso del padrone.

Servizi

la città a misura di zampa

Ci sono gli “scambisti”, la bau-vasca e il lavaggio automatico per peli lucenti. La città a misura di zampa off re servizi tan-

to curiosi quanto utili. Un esempio? A Firenze è nato il primo social network in Italia per cani, gatti e affi ni. Si chiama Petsha-ring.it, è una web-community e raccoglie persone, con tanto di profi lo, foto e recensioni, che off rono gratuitamente ospitalità a fi do e micio quando il padrone va in vacanza. Per brevi villeg-giature urbane c’è l’asilo per cani, dove lasciare il proprio amico a quattro zampe anche solo per un’ora, controllandolo via web-cam. Ne esistono ovunque: vicino a piazza Dalmazia (ilcircolo-dellecoccole.it), a due passi dal centro (dogspacefi renze.com) e all’Argingrosso (accademiacinofi lafi orentina.it). Per farsi belli senza allontanarsi dal padrone, all’Isolotto è attivo un lavag-gio self service per cani aperto 24 ore su 24 grazie a un tessera ricaricabile (pelindo.it). Poco lontano, in via Pisana, si trova la prima piscina canina della città (swimmingdogs.it), per riabi-litazione in acqua o semplicemente per tuff arsi e giocare. E se il cane nuota, i gatti si leccano i baffi . Quelli di alcune colonie feline possono cibarsi al risto-gatto, una mangiatoia a prova di insetti e pioggia progettata dallo studio di design Phicubo. Per fi nire, in caso di acciacchi il veterinario arriva a casa (veteri-narioadomicilio.com e veterinarioadomiciliofi renze.com), ma senza sirene spiegate. L’unica ambulanza per animali della To-scana è in servizio a Massa Carrara.

G.C.

NUMERI UTILIPER ADOTTARE UN CANEParco degli animali 055.7352018

PER SEGNALAREMALTRATTAMENTIPolizia municipale 055.3283333Guardie Zoofile Enpa 055.2382410

10 | Febbraio 2014

Page 11: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Società

una giornata per festeggiare i gattiIl 17 febbraio torna l’iniziativa: sui social networkè già partito il tam tam con eventi e informazioni

Non è solo Roma la patria delle “gatta-re”. A Firenze, in-fatti, esiste perfi no

il patentino, con tanto di foto, per chi decide di accollarsi questo importante compito. In città sono circa 400 le “gattare” per 600 colonie feline e seimila gatti accuditi, di cui la maggior parte sterilizzati, mentre allar-gandosi alla provincia le colonie raddoppiano. E ora in arrivo c’è la giornata del gatto, che dal 1990 si celebra il 17 febbraio, data assolutamente non casua-le: febbraio è infatti il mese del segno zodiacale dell’Acquario, considerato il segno degli spi-riti liberi, mentre il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare tutti i miti che hanno accompagnato la storia di que-sto felino. Il tam tam della festa, con spiegazioni, aggiornamenti ed eventi, fra cui l’appuntamen-to al caff è letterario Le Murate con la raccolta di cibo per gat-ti abbinata a proiezioni di fi lm

a tema felino a cura di Andrea Vannini della Cineteca fi orenti-na, corre già su Facebook, come sempre su Facebook è stata cre-ata la pagina “Gatti fi orentini in cerca di casa”, che ha lo scopo di trovare una famiglia a gatti adulti e cuccioli nella zona di Firenze e dove possono essere inseriti anche appelli di animali persi o trovati. Per i felini che invece una casa non ce l’hanno proprio, a Firenze è molto attiva l’associazione Amici del Cane e del Gatto Onlus, che da oltre vent’anni si occupa degli anima-li della città e promuove molte iniziative, fra cui un mercatino e periodiche raccolte alimentari di scatolette e crocchette fuori dai più importanti supermercati cittadini. Fra i “gattili” si segnala quello dell’A.M.A. gatti: l’asso-ciazione ha sede in via Mariti, ma i piccoli – e grandi – amici a quattro zampe sono ospitati a Bagno a Ripoli. Per chi vuol adottare un felino, comunque, le possibilità non mancano, e fra

Matilde Bernini

Animali/2

Dal 1990, il 17 febbraio si celebra la festa del gatto. Tante le iniziative in arrivo, così come tante sono le associazioni nate per aiutare i felini

una seconda vita(anche) per gli adulti

Il cucciolino che fa tenerez-za o il gatto cresciutello che

cerca un’oasi di pace a casa vostra dopo qualche anno “disgraziato”? La scelta non è facile, ma dalla parte dei gatti adulti, e quindi generalmente più diffi cili da “piazzare”, ecco qualche elemento: sono più calmi e rilassati e più pronti ad abituarsi alla routine del nuovo padrone. Inoltre, se si prendono da un’associazione di protezione animali, sono già sterilizzati, vaccinati e svermi-nati, nonché dotati di micro-chip identifi cativo. Non solo, ma rispetto a un gattino sono meno imprevedibili e più co-nosciuti, specialmente da chi da tempo si occupa di loro nel gattile, che potrà quindi consi-gliare il gatto più adatto a con-dividere la nuova casa con altri felini, quello più “ordinato” e pulito, quello più giocherello-ne e paziente per entrare in un contesto familiare con bambi-ni. Infi ne, i trovatelli sono così numerosi che non sarà diffi cile scovare l’esemplare che fa al caso vostro. E alla fi ne potrete dire di aver regalato una se-conda vita a un animale che, nella prima, non è stato tanto fortunato.

M.B.

Adozioni

le associazioni a cui rivolgersi c’è anche l’Ente Nazionale Pro-tezione Animali di Firenze, in via Ricasoli. Per chi ama fare fi -losofi a su tutto e per tutto, a Fie-sole esiste l’Accademia dei gatti magici, vale a dire felini che si sono resi testimoni e ispiratori nelle arti e nelle civiltà. Il cen-tro studi, da statuto, è dedicato alla magia dei felini e si propone di approfondire e diff ondere la cultura del gatto. Seguendo le orme di grandi e famosi amanti dei gatti, rispettando l’ordine al-fabetico si va da Dante Alighie-ri a Èmile Zola, passando per Charles Baudelaire, gli studiosi dell’Accademia si occupano del-lo studio delle opere ispirate al gatto e della promozione dei gattofi li più celebri. Il centro si dichiara “unica istituzione nel suo genere”, e può vantare nu-merose collaborazioni con enti e istituti in Italia e nel mondo.

BIBLIOTECA DELLE OBLATE“Orientamento alle Oblate”3 febbraio ore 15.00La scelta intorno ai percorsi delle scienze socialiore 15.00-17.00 e 17.00-19.00Sala Colombariaingresso libero su prenotazione a: [email protected] .it

sabato 8 e 22 febbraio ore 16.30Gioca e impara con GalileoAnimazione teatrale e lettureper bambini 8-12 annisezione bambini e ragazziingresso libero su prenotazione 0552616512a cura del Museo Galileo, Archivio Storico e Biblioteca delle Oblate

giovedì 13 febbraio ore 21.00“Una medicina basata sui diritti umani”Emergency raccontata da chi lavora con EmergencyEnrico Solito e il suo “Diario da Anabah”a cura del Gruppo Emergency FirenzeSala Conferenze – Ingresso liberosabato 15 febbraio

ore 11.00-12.30Yogasofi aLaboratorio di yoga e fi losofi acon letture ad alta voce.“Cosa dovrebbe fare un Re per essere un buon Re?”Bambini 10-12 anniSezione bambini e ragazziIngresso libero su prenotazione 0552616512

venerdì 21 febbraio ore 18.00-20.00Incontri Transafrica 2014Sbarcare e fare animazione-resentazione del libro di Carlo Truppi“In concerto” (ed. SE, 2012)proiezione di spezzoni di video/fi lm sulle migrazioni.Centro sperimentale di cinema-tografi a RomaSbarchi e anime clandestine di Beslan città russa dell’Ossezia alla spiagge di SiracusaSala Conferenze ingresso libero

NELLE ALTRE BIBLIOTECHE COMUNALI:

BIBLIOTECA DEL GALLUZZOmartedì 11 febbraio 2014 ore 17.00-18.45

E un giorno papà disse: “è ora che io faccia un bambino”Come si fa un bambino? Un libro di 4 metri ci aiuta a scoprirlo!Lettura e laboratorio di costruzio-ne di un babbo creatutto.A cura dell’ Associazione Scioglilibro.Bambini 4-7 anni.Prenotazione obbligatoria,max 15 bambini

BIBLIOTECA VILLA BANDINIlunedì 17 febbraio ore 17.00per il ciclo Profumi e Balocchi“Il gabinetto delle meraviglie”prodigi di natura e reperti bizzarriIngresso libero

BIBLIOTECA PIETRO THOUARlunedì 24 febbraio 2014ore 17.00Per il ciclo Conversazioni Musica-li. La metamorfosi (da Kafka) di Silvia Colasantiin collaborazione con gli Amici del Teatro del Maggio FiorentinoIngresso libero

BIBLIOTECA LUZISabato 8 Febbraio ore 10-12

Due personalità, ma un solo tesoro.Il giorno della fondazione della biblioteca uno strano biblioteca-rio ha nascosto un ricco tesoro.Per trovarlo dovrai scoprire il suo tremendo segreto: sei abbastanza audace e coraggioso?Da R.L.Stevenson, Lo strano caso del dott. Jekyll e mr.HydeBambini 9-12 anni e fam.Iscrizione obbligatoria, tel. 055/[email protected] .it

BIBLIOTECA BUONARROTISabato 22 FebbraioDalle ore 10:00 alle ore 12:00bambini 8-10 anniRibaltiamo le pentole!Un po’ di ingredienti, un certo numero di commensali e storie ironiche per ribaltare i punti di vista!Lettura e laboratorio-gioco lette-rario con invenzione di storieBibliografi a: B. Friot, Ricette per racconti a testa in giù, Il CastoroIscrizione obbligatoria,tel.055 432506, [email protected] .it

BIBLIOTECA ORTICOLTURAVenerdì 7 FebbraioDalle ore 17:00 alle ore 19:00bambini 8- 10 anniChe sorriso, mia signora!Il grande Leonardo e un quadro senza tempo: scopriamo la storia e la magia dell’arte.Lettura e laboratorio di creazione di un autoritratto in corniceBibliografi a: E. Battut, Il sorriso della Gioconda, Bohem pressIscrizione obbligatoria, tel. 055 4627142, [email protected] .it

BIBLIOTECA DE ANDRE’Lunedì 24 FebbraioDalle ore 17:00 alle ore 19:00bambini 8 – 10 anniIn viaggio verso il pianeta PandaSiamo alla ricerca di un pianeta dove gli abitanti vivano in perfet-ta armonia con la natura.Lettura e laboratorio di invenzioni creative a partire da oggetti d’uso comuneBibliografi a: L. Novelli, Il profes-sor varietà sostieni il sostenibile, Editoriale Scienzaiscrizione obbligatoriatel. 055 351689, [email protected] .it

BIBLIOTECA DELLE OBLATE. VIA DELL’ORIUOLO, 26 FIRENZE

www.biblioteche.comune.fi .it

FEBBRAIO

Febbraio 2014 | 11

Page 12: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Mobilità

quattro anni di tramviae ora si guarda avantiL’attenzione è tutta puntata sui lavori per la realizzazione della seconda linea

Trasporti

Era il 14 febbraio 2010 quando la linea 1 della tramvia, nata per colle-gare Firenze a Scandic-

ci, prendeva il via. Un’inaugu-razione destinata a modifi care profondamente la viabilità di tut-ta una parte della città. Altre due le linee tramviarie previste dal progetto iniziale: la 2, da piazza Santa Maria Novella all’aeropor-to di Peretola, e la 3, di fatto un prolungamento della linea Fi-renze-Scandicci fi no a Careggi. Il percorso studiato per la linea 2 negli anni si è però ampliato, arrivando a prevedere un tram-metrò che collegherebbe Bagno a Ripoli con Campi Bisenzio, con un lungo tratto sotterraneo. E ora, a distanza di quattro anni dal viaggio inaugurale della T1, potrebbe essere nuovamente febbraio un mese decisivo, que-sta volta per il taglio del nastro del cantiere proprio della linea 2. Intanto sono stati guadagnati tre anni e tre mesi per non perdere i contributi dell’Unione Europea: Bruxelles aveva infatti stanzia-to oltre 36 milioni di euro per il completamento complessivo delle tre linee del tram, da ulti-marsi entro il 31 dicembre 2015. Con l’accordo di programma, licenziato dalla Regione Tosca-na, ci sarà ora tempo fi no al 31 marzo 2019 per terminare i la-

Elisabetta Pini

Risale al 14 febbraio 2010 il viaggio inaugurale

della prima linea del tram, quella che collega

Firenze a Scandicci

� Web:

gestramvia.comMail:

[email protected]

vori: il Comune, come chiesto dall’Unione Europea, dovrà co-municare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell’opera, men-tre la Regione si è impegnata a fi nanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alle risorse del fondo per i progetti strategici, dopo aver già fi nanziato il progetto con 31,2 milioni di euro. Per quanto riguarda i lavori per il tratto tra Peretola e Santa Maria Novella è stata realizzata una nuova asta, conclusasi alla fi ne dello scorso ottobre con l’entrata in campo di una nuova azienda. Buone notizie anche dal Ministero dei trasporti: per il tram-metrò ci saranno linee di fi nanziamento apposite grazie al Fondo revoche del Ministero delle Infrastruttu-re e dei Trasporti. Lo ha annun-ciato il sottosegretario Erasmo D’Angelis, riguardo a questa e ad altre opere importanti per la re-gione. “Gli interventi già previsti e non ultimati e i nuovi proget-ti verranno inseriti all’interno della legge obiettivo come opere strategiche per il Paese con l’ag-giornamento dell’accordo qua-dro tra Stato e Regione Toscana – ha spiegato D’Angelis – questo permetterà soprattutto di avere a disposizione gli strumenti fi nan-ziari per poter accelerare e com-pletare le opere”.

quattordici fermatein otto chilometri.e lungo il percorsosi naviga sul web

La linea 1, con i suoi 7.720 metri di tracciato, attra-

versa il quartiere 4 della città collegando Firenze con Scan-dicci. La linea è a doppio bina-rio in sede riservata e protetta, e presenta quattordici fermate di cui quattro nel territorio del comune di Scandicci. Sirio è stato adottato in numerose cit-tà italiane, europee e mondiali (da Milano a Napoli, passando per Atene e Goteborg): tra le sue caratteristiche il pianale totalmente ribassato per fa-cilitare l’accessibilità. Lungo il percorso della T1 ci si può anche connettere a internet, grazie a un’area wi-fi che, con i suoi 28 hotspot, quasi otto chi-lometri di lunghezza e cento di larghezza, è tra le più ampie d’Europa.

E.P.

La T1

Da gennaio a ottobre scorsi sono state oltre dieci milioni e mezzo le persone che hanno viaggiato a bordo della T1

Passeggeri

ogni giorno a bordo in 40mila

Sono stati oltre dieci milioni e mezzo i passeggeri della T1 tra gennaio e ottobre dello scorso anno. Oltre un milione al mese,

quindi, coloro che hanno viaggiato a bordo del tram nel corso del 2013, con picchi nei mesi di aprile – dovuto anche al grosso au-mento di passeggeri per la notte bianca – e ottobre, “bilanciati” da un calo fi siologico nei mesi estivi. Una media di circa 40mila pas-seggeri al giorno che, guardando le stime fatte in alcuni giorni del mese, arriva fi no a 45mila nei giorni feriali, per poi diminuire in quelli festivi, considerando il numero inferiore di lavoratori pen-dolari. Dati sostanzialmente in linea con quelli del 2012, quando i passeggeri erano stati oltre dodici milioni: numeri importanti, in-somma, per la T1, che proprio questo mese festeggia il suo quarto compleanno. Sono state due, dalla sua nascita, le indagini conosci-tive sulla tipologia di passeggeri del tram, realizzate da Regione e Comuni di Firenze e Scandicci, una nel 2010 e l’altra nel 2012. Dalla più recente emergeva una forte prevalenza di utenza femminile e una maggioranza di lavoratori dipendenti tra i passeggeri, anche se una fetta cospicua di viaggiatori era costituita da pensionati. Tra le motivazioni che spingevano all’utilizzo del mezzo, la comodità di orari e la frequenza, ma anche il risparmio. Oltre il 24 per cento degli intervistati ha dichiarato che prima dell’avvento della T1 ri-correva ai mezzi privati, per poi scegliere di lasciare l’auto in garage al momento dell’entrata in funzione della tramvia.

E.P.

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12 | Febbraio 2014

Page 13: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

ELEZIONI AMMINISTRATIVE, MENO CENTO GIORNISi avvicina il voto per l’elezione del sindaco:ecco le mosse delle varie forze in campo

Palazzo Vecchio

Matteo Renzi tenta il bis. Il sindaco e segretario del Partito Demo-

cratico si mette in corsa per il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio. E di fronte all’uomo politico del momento, il Pd fi orentino rinuncia anche alle primarie. Mentre scriviamo, invece, il centrodestra è ancora in cerca di un candidato. C’è chi ha spinto fi no all’ultimo, è il caso di Fratelli d’Italia, per una con-sultazione popolare, chiedendo di rivolgersi agli elettori per sce-gliere lo sfi dante, ma Forza Italia non è stata dello stesso avviso. A sinistra, invece, che cosa si muo-ve? Si parla di un nome naziona-le per una sfi da senza esclusione di colpi al leader del Pd. Con Sel decisa a restare all’opposizione di Renzi in città proprio mentre il segretario Vendola apre alla federazione con i Dem. I “gril-lini” potrebbero chiedere ai loro attivisti sul web di indicare il nome da schierare. Se l’esito del-le “comunarie” è ancora da scri-vere, è certo che Beppe Grillo si spenderà in prima persona nella battaglia contro Renzi. A circa cento giorni dall’appuntamento con le amministrative di mag-gio, questo è lo scenario.

PDIl 9 gennaio l’annuncio uffi cia-le: Matteo Renzi si candida alla seconda legislatura. In barba a quanti credono che avrà diffi -coltà a gestire il doppio ruolo di sindaco-segretario. E a chi,

Natalia Binagli

Matteo Renzi: l’attuale sindaco si ricandidaper il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio

soprattutto, teme che se rieletto non resterà a Firenze per l’intero mandato, attratto anzitempo da Palazzo Chigi. Renzi tira dritto, convinto che il suo nuovo inca-rico nazionale sia sì una sfi da ardua, ma in fondo una “grande occasione” per tutta la città. E sulla durata del mandato, a ri-spondere è il capogruppo Dem in Palazzo Vecchio Francesco Bonifazi: “Non sappiamo chi ab-bia deciso che Renzi si ricandidi per otto mesi: Matteo si rican-dida per il secondo mandato”, dice secco chiudendo la questio-ne. Il Pd fi orentino, del resto, è d’accordo con il sindaco. Renzi, infatti, sarà il candidato unico dei Democratici. L’assemblea cittadina del Pd del 14 gennaio scorso, un’aff ollata riunione alle Vie Nuove svoltasi senza ten-sioni, si esprime a larghissima maggioranza contro le primarie. Sono ben 114 i “no”, di fronte a trenta astenuti e un solo voto a favore. Rimane dunque a bocca asciutta l’ex assessore alla casa e al bilancio Claudio Fantoni, che dopo le dimissioni del giugno 2012 sperava oggi di soffi are a Renzi la fascia tricolore. Archi-viate le primarie, il Pd è già al la-voro sulla campagna elettorale, che è partita con alcuni appun-tamenti nelle piazze della città, per un confronto faccia a faccia con i cittadini dal centro storico alla periferia.

CENTRODESTRALe molte anime del centrodestra fi orentino, intanto, sono ancora

#Politica

alla ricerca di uno sfi dante. E se cinque anni fa le divisioni si ri-compattarono intorno al nome dell’ex portiere viola Giovanni Galli, oggi la missione appare più complicata, anche perché stavolta dall’altra parte c’è la “co-razzata Renzi”. Da mesi, le forze più movimentiste della destra cittadina invocano le primarie. Sia Fratelli d’Italia che la Lega Nord di Mario Razzanelli chie-dono che la scelta del candidato venga demandata ai cittadini.

Ma Forza Italia dice no, da sem-pre restia a considerare le prima-rie come uno strumento adatto alla scelta delle candidature. Se non altro, però, la “diaspora” che vede protagonista la destra sul piano nazionale, a Firenze potrebbe produrre un candidato unitario. Mossa strategica per ri-spondere, oltre al segretario del Pd, anche alla nuova insidia del Movimento 5 stelle. Così, anche il Nuovo Centrodestra di Ange-lino Alfano, guidato a Firenze

dal sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, sebbene sia al governo col Pd, in città dovrebbe stare con Forza Italia. Bocche cucite, per il momento, sul nome da schierare. E sulla sua “provenienza”: sarà un rap-presentante della società civile come fu Galli nel 2009 e prima di lui Scaramuzzino e Valentino, oppure un uomo di partito?

MOVIMENTO 5 STELLEFreme dalla voglia di rivincita il Movimento 5 stelle, che nel 2009, guidato da Alfonso Bona-fede, si fermò sotto il 2%, restan-do fuori dal consiglio comunale. Forti dell’exploit alle politiche di un anno fa (a Firenze raggiunse-ro il 18%), i “grillini” non vedo-no più Palazzo Vecchio come un tabù. Anzi, per prendere confi -denza con la macchina ammi-nistrativa da mesi presenziano a tutte le riunioni del consiglio comunale, ne trasmettono in streaming le sedute, prendendo appunti sulle mosse degli av-versari. Un allenamento che ha tutta l’aria di una “missione”, a partire dal nome: operazione “Fiato sul collo”. Per scegliere il candidato è molto probabile che i “grillini” ricorreranno anche in questo caso alle consultazioni tra gli iscritti attraverso il web. Sfatate le voci di una candida-tura dello stesso Beppe Grillo, è certo tuttavia che il leader si impegnerà in prima persona contro il segretario del Pd. Non sembra aff atto casuale, ad esem-pio, la sua presenza in città con

il nuovo spettacolo teatrale il prossimo 12 aprile. Proprio nel bel mezzo della campagna elet-torale.

SINISTRAL’opportunità per la sinistra ra-dicale di Firenze è quella di sfi -dare il “rottamatore” in casa sua. Tanto che la base, le associazioni dei cittadini e i movimenti si ri-uniscono da mesi con incontri e assemblee. Obiettivo? Creare un unico, grande “correntone” di sinistra alternativo al sinda-co, che tenga insieme collettivi e comitati, dai No Tav ad Alba di Paul Ginsborg. Della partita, con tutta probabilità, farà parte anche Sinistra ecologia e libertà, intenzionata a rimanere “forza di lotta” a Firenze nello stesso momento in cui il leader Nichi Vendola si avvicina a Renzi sul piano nazionale. Chi sarà il can-didato di punta di quest’area? Finita l’era di Ornella De Zordo – che dopo due legislature all’op-posizione nel Salone dei Dugen-to ha deciso di non ricandidarsi – i rumors vogliono che la sini-stra fi orentina sia a caccia di un volto di rilievo nazionale per ostacolare il Renzi bis. Dovesse mancare l’intesa su un candida-to unitario, tante sono le anime diverse da accontentare. E qual-cuno, come Tommaso Grassi di Sel, arriva a ventilare l’ipotesi di dare la parola ai cittadini ricor-rendo alle primarie.

Febbraio 2014 | 13

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UN PRESTITOPER LE PERSONEIN DIFFICOLTÀ

Il progetto della Regione

In questa strada non ci sono case né al-tri edifi ci. Non ci sono numeri civici e, nelle cartine di Firenze, vi sfi diamo a trovarla. Non ci riuscirete, perché via

Lastrucci è una “strada fantasma”, inventata ad hoc per dare una casa, seppur virtuale, a chi una casa non l’ha mai avuta o l’ha persa, per poter concedere loro un indirizzo ana-grafi co cui fare riferimento. Ora, però, in via Lastrucci nessuno andrà più ad “abitare”, nemmeno nominalmente. La strada che non esiste si è infatti “svuotata” negli anni e ades-so, defi nitivamente, non accetta più domande di residenza. I senza dimora che desiderano dichiarare un domicilio a Firenze potranno continuare a farlo, ma in un altro modo, ovve-ro rivolgendosi a un’associazione del territorio che possa fornire loro un luogo fi sico ben de-fi nito dove poter essere rintracciati o ricevere

posta. “Via Lastrucci rimane in vita solo per chi vi aveva stabilito la residenza anni fa, ma non accetta più nuove persone – conferma il direttore dell’anagrafe Alessandro Bartolini – in accordo con sopravvenute disposizioni di legge adesso i senza dimora devono indi-care un’associazione o, comunque, un luogo fi sico dove possano essere rintracciati per eventuali accertamenti o notifi che. In questo modo, queste persone sono meno ‘fantasmi’ e più persone vere”. Via Libero Leandro La-strucci fu istituita nel 2004 appositamente per far iscrivere, secondo le norme anagrafi che, le persone che, pur dichiarando di risiedere all’interno del territorio comunale, non ave-vano un alloggio che permettesse loro di usu-fruire di tutti i servizi e i diritti. Fu intitolata al vecchio direttore dell’albergo popolare, in carica dal 1955 al 1978. Già partigiano duran-

te la guerra di liberazione nazionale, Libero Lastrucci fu chiamato dal sindaco Giorgio La Pira a collaborare proprio sui temi della casa, coordinando il gruppo operativo, for-mato dai collaboratori del gabinetto del sin-daco, dell’Eca (Ente Comunale Assistenza) e dai vigili urbani che, in forza delle ordinanze di requisizione, acquisivano la disponibilità degli alloggi vuoti. Mentre era responsabile dell’uffi cio sfrattati dell’Eca, Lastrucci vinse il concorso di direttore del dormitorio pub-blico per il quale propose subito di cambiare il nome in “Albergo Popolare”, e portò avanti una radicale ristrutturazione, trasformando le enormi stanze-dormitorio in piccole camere. L’albergo popolare, che allora aveva cinque-cento posti letto, era il riferimento per tutti quei senzatetto che, con poche lire, potevano alloggiare in un ambiente dignitoso e pulito.

Prestiti fi no a tremila euro senza garanzie e senza interessi per le persone e le famiglie in situazioni di particolare diffi coltà o fragilità socio-economica. Da qualche mese è possibile otte-nerli grazie a un progetto di prestito sociale fi nanziato dalla

Regione Toscana con quasi cinque milioni di euro, e a un bando che ha permesso a tanti enti del terzo settore di organizzare centri di ascol-to che si occupino di accogliere le richieste, valutarle e off rire una sorta di tutoraggio a tutto tondo alle persone che usufruiscono del servizio. Alla chiusura del bando i progetti arrivati agli uffi ci regionali sono stati in tutto 49. Quelli approvati sono stati 38, e sono in grado di off rire una copertura territoriale molto ampia: 32 zone socio-sanitarie su 34, per un totale di circa trecento centri di ascolto sul territorio regionale, oltre settanta dei quali attivi nella provincia di Firenze. La Regione ha previsto, per ciascun progetto presentato, un fi nanziamento massimo di 150mila euro. I prerequisiti per ottenere il prestito sono: residenza anagrafi ca in un comune toscano, maggiore età, assenza di condanne defi nitive di un certo tipo, come associazione di tipo mafi oso, rici-claggio, impiego di denaro illecito, valore Isee non superiore a 15mila euro, cittadinanza europea oppure possesso della carta di soggiorno o di un regolare permesso di soggiorno. La restituzione della somma dovrà avvenire entro un massimo di 36 mesi, con una modalità che deve essere concordata sempre con il centro di ascolto. Ai volontari spetta anche il compito di stimolare la persona o la famiglia che hanno chiesto questo tipo di prestito a fare un uso consapevole del denaro e di aiutarle a trovare soluzioni per uscire dalle situazioni di disagio. “Abbiamo cambiato prospettiva pensando a un intervento che richie-de molta saggezza, spirito di responsabilità, l’assunzione di un carico non banale per la costruzione di una vera rete nella società civile – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi al momento della presentazione del progetto – sono orgoglioso di come la Toscana ha reagito e risposto e scommetto molto sul progetto. In un periodo di crisi chi sta ‘sul bordo’ rischia facilmente di cadere sul versante della povertà e, se non c’è un intervento rapido, la caduta rischia di essere rovinosa”. Tra i soggetti del terzo settore che hanno partecipato ci sono Caritas, Arci, Misericordia e Anpas. Alla presentazione erano presenti anche i rappresentanti di queste realtà, che hanno sottolineato, oltre all’importanza dell’attività di ascolto, anche la funzione educativa e so-ciale del progetto, che non si limita alla sola erogazione dei soldi. Sarà un’attività non facile, hanno spiegato, ma la risposta c’è stata.

si “svuota” la stradache non esisteVia Lastrucci era stata inventataper dare una “casa” ai senza dimora

La decisione

Sara Camaiora

Elisabetta Pini

Il vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali Stefania Saccardi

L’intervento

“la priorità è collegare la residenza alla presenza”Un esperimento unico che ora, un po’ per la normativa nazionale, un po’ per problemi di gestio-

ne dei servizi, si è rivelato non più idoneo. È per queste ragioni che via Lastrucci non accoglierà più domande di residenza, seppur fi ttizia. A spiegarci la situazione è Stefania Saccardi, vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali del Comune di Firenze. “Diciamo che abbiamo, per quanto possibile, un po’ ‘stretto le maglie’ sulla residenza, badando sia a una reale e consolidata presenza sul territorio, sia a un percorso già avviato con i nostri servizi sociali, il tutto considerando la normativa nazionale in materia e i cambiamenti che ha subito – spiega – attribuire una residenza virtuale senza uno scopo preciso lo riteniamo inopportuno in un momento come questo e anche non in linea con la normativa anagrafi ca nazionale. Riteniamo prioritario collegare la residenza a un’eff ettiva presen-za sul territorio”. “Prendere la residenza in un comune – continua Saccardi – implica infatti in auto-matico essere seguiti dai servizi sociali del Comune in questione. Se tutti coloro che semplicemente transitano da Firenze la richiedessero il peso economico sarebbe eccessivo, praticamente il bilancio comunale dovrebbe essere pari a quello statale. Facciamo un esempio: tante persone da fuori, du-rante l’inverno, usufruiscono dei servizi di accoglienza per i senza dimora sul nostro territorio, per la loro qualità ed effi cienza. Ma se tutte queste persone prendessero la residenza – conclude l’asses-sore – i servizi sociali dovrebbero prenderli in carico e questo non sarebbe sostenibile”.

L’esperienza

Al CENTRO DI ASCOLTO DI ADRA

“Adra”, l’associazione della Chiesa Cristiana Avventista, è una real-tà consolidata da anni nel sociale, anche a Firenze. Dal sostegno

scolastico alla benefi cenza, con la preparazione e la somministrazione di pacchi alimentari, sono tanti gli ambiti in cui opera. Da poco ha intrapreso anche “l’avventura” del prestito sociale: è infatti tra le asso-ciazioni che hanno partecipato al bando della Regione Toscana e ha potuto così organizzare un centro di ascolto, che si trova presso la sede della Rete di solidarietà del Q5, in via Reginaldo Giuliani 115/N. “Sia-mo attivi con il centro d’ascolto dall’inizio di quest’anno: alcune decine di persone sono passate a chiedere informazioni, ancora non moltissi-me – spiega Osella Tanzini, presidente di Adra Firenze – è un progetto utile per chi deve rispondere a un’esigenza momentanea e non sa come fare e, senza uno strumento come questo, preso dalla disperazione, potrebbe fi nire imbrogliato o peggio ancora avere a che fare con usura o strozzinaggio”. A cercare un sostegno economico di questo tipo sono spesso persone che si trovano a dover risolvere un’urgenza e non san-no come fare. “È capitata una signora a cui avevano tolto il gas e aveva una serie di bollette in arretrato, con cinque fi gli a carico, o una per-sona a cui questi soldi servivano per risolvere un ‘debituccio con un parente’ – prosegue Tanzini – sappiamo benissimo che è una cifra pic-cola e che non risolve il problema di chi non ha un’occupazione stabile e non riesce a trovarla, ma è un rimedio che, almeno, permette di non cadere nella marginalità”. Per informazioni sul prestito sociale tramite Adra: 055.4362504 o 055.430144, tutte le mattine tranne il mercoledì.

#Focus14 | Febbraio 2014

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#Cultura

Vita notturna, istruzioni per l’usoIn giro tra i locali, per smentire chi sostieneche “in questa città non succede mai niente”

Lamentarsi è lo sport preferito da molti fi o-rentini, questo si sa. E di solito non se la prendo-

no più di tanto quando gli si fa notare quanto amino “bubare”. Ma di cosa si lamentano preci-samente? Dipende. Soprattutto dalle fasce d’età. L’argomento di lamentela più infl azionato tra i giovani (tra i 18 e i 35 anni) è or-mai diventato il leit motiv delle notti gigliate: “A Firenze? Non c’è nulla da fare”. E qui casca l’asino, perché se è vero che Firenze non è New York, è anche vero che a ben guardare il capoluogo tosca-no off re un sacco di passatempi, anche ai più giovincelli, per i quali esistono una serie di loca-li e spazi votati al divertimen-to non convenzionale. Uno di questi luoghi è lo Spazio Al� eri, nato sulle ceneri dell’ex cinema (dove, a onor del vero, vengono organizzati eventi per tutti, dai 20 agli 80 anni): off re proiezio-ni, concerti, workshop, dibattiti, momenti dedicati all’enogastro-

nomia e alla cultura a 360 gradi. Frequentato da hipster (chi non sa cosa sia un hipster ha poco da preoccuparsi, è solo lo stile un po’ alternativo tutto pantaloni alla caviglia e barbe lunghe che va di moda negli ultimi tempi) ma non solo, il Tender Club è una delle realtà più interessanti della città. Nato poco meno di due anni fa al posto del dopola-voro ferroviario di via Alaman-ni, è uno spazio versatile che off re il palcoscenico a musicisti poco conosciuti al grande pub-blico, ma non per questo meno interessanti. Più o meno la stessa impostazione del Glue, in viale Manfredo Fanti, dove alla mu-sica live si alternano spettacoli teatrali, proiezioni cinematogra-fi che e incontri con personag-gi del mondo della cultura. Di palcoscenico in palscoscenico si arriva al Combo, in via Mannel-li, dove interessanti band fanno rima con un ristorante di pesce e la possibilità di usare lo studio di registrazione del posto, nel caso

Enrica Cinaschi

By night

Uno scatto del concerto del cantautore Adam Green (www.adamgreen.info) al Tender Club

in cui oltre alla passione per la musica si abbiano anche velleità cantautorali. Ma non è tutto: di quando in quando ci si imbatte in corsi di lingua e workshop, vi-deo, design e rassegne di danza, per non farsi mancare proprio niente. Se al posto della musi-ca ad alto volume si preferisce quella di sottofondo per poter sfogliare un libro, fare due chiac-chiere e magari bere un bicchiere di vino, si può andare da Brac, in via dei Vagellai, libreria sui gene-ris che affi anca ai bei volumi un ristorantino vegetariano e uno spazio dove partecipare a ini-ziative e incontri. E se di librerie si parla, non si può dimenticare La Cité, in Borgo San Frediano, meta di tutti coloro che amano passare le serate passeggiando sul suo parquet. Dulcis in fundo, non poteva mancare un grande classico fi orentino: la Flog. Per descrivere questo spazio non c’è bisogno di molte parole: sul suo palcoscenico sono passati in tan-ti, da Capossela a Ligabue.

tender Musica, musica e ancora mu-sica nel febbraio del Tender, che tra i fi ori all’occhiello sul versante internazionale pro-pone la cantautrice folk Shan-non Wright (13 febbraio), mentre tra gli italiani ci sono gli Appaloosa (il 14) e i Non voglio che Clara, in arrivo da Belluno nella città del giglio alla fi ne del mese, il 27.

Spazio alfieriAppuntamento dal 7 al 9 marzo con la rassegna “Tutti nello stesso piatto. Edizione Toscana”, full immersion nel cibo e non solo per mostrare, documentare e raccontare il processo di produzione che sta dietro quello che mettia-mo nel nostro piatto.

GlueParigi. Sono le tre e mezza di una notte d’inverno. Un ra-gazzo e una ragazza si incon-trano davanti al cancello della metropolitana chiusa. Sembra l’incipit di una grande storia d’amore, ma ci troveremo da-vanti a tutt’altro: si tratta del curioso inizio dello spettacolo “Consigli per sentirsi a pro-prio agio in ascensore”. Regia di Massimo Alì (19 febbraio).

ComboTutti i mercoledì Combo si trasforma in una milonga e lascia spazio agli appassiona-ti di tango. A partire dalle 22 una serata sensuale e diver-tente curata dall’associazione Asd Tango Florido. Olé.

BracRiprende la rassegna “Scrittu-re di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi organiz-zata alla Brac dall’associazione Deaphoto. Il 15 febbraio ap-puntamento con il viaggio fo-tografi co di Marco Bulgarelli, Danubius (Postcart), mentre il 22 febbraio arriva France-sco Zanot con il suo recen-tissimo libro-intervista al fo-tografo americano Alec Soth, Conversazioni intorno a un tavolo.

la citèUltimi giorni per visitare la mostra Viet-à-porter, fi nestra sul Vietnam contemporaneo immortalata dai due giovani fotografi Giulia Righi e Ric-cardo Catastini. Colori, umo-ri e anime si fondono negli scatti della coppia. Fino al 9 febbraio.

FlogEsponente di punta della sce-na R’n’R internazionale, Mar-co di Maggio è l’unico artista italiano a essersi esibito al teatro del Grand Ole Opry di Nashville, tempio del rock. Tutti pronti per ballare? (15 febbraio)

�Webtuballoswing.it

In pista

a spasso nel tempo,a passo di swing

Il filosofo autodidattaamico di padre balduccie un saggio postumofuori dagli schemi

È la stima profonda che pro-vava per padre Ernesto Bal-

ducci ciò che portò Egidio Ma-cherelli, fi losofo autodidatta, a mettere nero su bianco i suoi pensieri. A venti anni di distan-za (Macherelli è scomparso da tempo), la sorella ha rintraccia-to il manoscritto con le minute di Balducci e ha deciso di darlo alle stampe con il titolo “Una proposta cosmologica” (edi-zioni Ilmiolibro.it). Nel testo, Macherelli non dialoga con i grandi del pensiero fi losofi co né potrebbe citarli perché non li ha mai letti. Altrettanto si dica per i testi scientifi ci di fi sica e astronomia. Eppure i temi e gli spunti del dibattito fi losofi co ci sono tutti e tante sono le zone di compresenza e vicinanza con i grandi pensatori. Libero da ogni costrizione di genere, usa come elemento esplicativo una serie di apologhi che dan-no intensità alle sue conclusioni fi losofi che, quelle di una mente aperta, libera e fuori dagli sche-mi.

Una tazza di tè,in un clic. Il salotto della fotografaLucia Baldini

Fotografia e viaggi, storie, persone, contaminazioni:

mescolare tutti gli ingredienti e sorseggiare bollente. Si chia-ma “Il tè del sabato” l’iniziativa che prende vita ogni due set-timane nel temporary atelier della fotografa Lucia Baldini (via dei Fossi 7r/f) a partire dall’8 febbraio. “Sarà un’occa-sione per chiacchierare, con-frontarsi – spiega – un vero e proprio salotto”, con tanto di degustazioni di tè messo a disposizione dalla Peter’s tea house (via de’ Fossi 57r). Si par-te dai temi e dai soggetti della ricerca fotografica di Lucia, per poi spaziare e discutere delle proprie esperienze, in un gioco di confronti: l’8 febbraio si par-la di danza, il 22 di cinema e te-atro, l’8 marzo di viaggio e il 22 di paesaggi onirici. Da Carla Fracci al backstage dei film di Mazzacurati, dagli spettacoli onirici di Roberto Abbiati alle strade di Cuba, fino ai luoghi immortalati grazie a un foro stenopeico.

L.V.Z.

Aperitivo e teatroa ponte a mensola Con la rassegnaFaliero pucci off

Giovani drammaturghi, cin-que opere originali, teatro

d’autore fuori dai circuiti con-venzionali: al teatro di Ponte a Mensola (via D’Annunzio 182) torna la rassegna Faliero Pucci Off , sotto la direzione artisti-ca di Matìas Enoch Endrek. Si parte il 13 e 14 febbraio con “Ercole e le stalle di Auglia”, di Marco Di Costanzo con Stefa-no Parigi. Da segnalare l’Amle-to dell’attore e regista Michele Sinisi, che arriva a Firenze il 26 marzo. Il calendario vede poi “Crisis, una fi aba popolare” di e con Debora Mattiello (28 feb-braio), “Sette colpi di pistola” di Massimiliano Mastroeni e Rosa Sarti con Valerio Napoli (14-15 marzo) e “In nome del popolo italiano” di Matteo Bacchini, con Silvia Frasson e Daniele Bonaiuti (11-12 aprile). Inizio degli spettacoli alle 21.15, con la possibilità di gustare l’aperi-cena prima che il sipario si alzi. Info: 055.609036.

G.C.

Il libro L’iniziativa Sul palco

Sta diventando una mania col-lettiva. Contagia chiunque,

anche chi di ballare proprio non ne voleva sapere. Si chiama swing e, per chi se lo stesse domandan-do, no, non è assolutamente una novità. Si tratta proprio del caro vecchio swing, quello che balla-vano negli Stati Uniti tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. Il punto è che ha un rit-mo talmente contagioso che non è mai passato di moda, tant’è che a Firenze è recentemente nata Tuballoswing, associazione cre-ata grazie alla passione del bal-lerino Antonio Mc Villan (nella foto) e del dj Ghiaccioli e Branzi-ni, che insieme si sono fatti por-

tavoci del movimimento in città. Il risultato sono serate danzanti che vedono la partecipazione di un numero sempre maggiore di persone, che si riuniscono per ascoltare buona musica, balla-re e – perché no – vestirsi alla maniera dei mitici anni Trenta. L’appuntamento fi sso è il mer-coledì alla libreria La Citè, con djset e piccole lezioni di danza. Chi invece vuol fare sul serio può iscriversi a un corso vero e pro-prio, ormai disponibili in tutti i quartieri della città.

16 | Febbraio 2014

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#Cultura

Lo scatto di Karen Kors tratto dalla serie “The work of art in the age of mechanical reproduction”

Non solo David: Viaggio a FirenzeSulle ormedi michelangelo

LA PRIMAVERA? SI ASPETTA COSÌIn attesa dell’arrivo della bella stagione, ecco qualche consiglio su come trascorrere al meglio le giornate

L’anniversario

Zoom

Barbara Biondi

�Webunannoadarte.itTel. 055.294883Sono passati oltre quattro

secoli e mezzo, eppure il David è sempre lì, a ricor-darci cosa sia la prefezio-

ne. Il 2014 è l’anno del 450esimo anniversario dalla morte del ma-estro Michelangelo Buonarroti, e per celebrarlo come si deve non può mancare una visita alla Gal-leria dell’Accademia. Per vedere il suo David, certo, e i Prigioni. Ma anche la mostra che apre i battenti il 18 febbraio, “Ri-cono-scere Michelangelo. La scultura del Buonarroti nella pittura e nella fotografi a dall’Ottocento ad oggi”, esposizione dedicata a tut-ti quegli artisti che hanno visto rifl esso nella loro opera un rin-novato interesse e ammirazione per l’artista. Ma un anniversario così importante è anche l’occa-sione giusta per andare a risco-

prire tutti i luoghi fi orentini che Michelangelo frequentò o che conservano capolavori talvolta off uscati dalla celebrità del fi ero David. Il primo step non può che essere Casa Buonarroti, in via Ghibellina, dimora della fami-glia (dove Michelangelo in realtà non visse mai) oggi trasformata in museo, all’interno della quale sono conservati bozzetti, disegni e alcune opere giovanili del mae-stro. Dal quartiere di Santa Cro-ce in un attimo si arriva al museo del Bargello, dove sono custoditi il Bacco, il Bruto, il Tondo Pitti e il David Apollo. Di tappa in tappa si arriva a Palazzo Vecchio dove, nel Salone dei Cinquecen-to, si trova il Genio della Vittoria, statua proveniente da una delle versioni del mausoleo di Giulio II. D’obbligo una visita agli U� zi

per vedere dal vivo i colori bril-lanti del Tondo Doni, mentre al museo dell’Opera del Duomo è corservata la Pietà Bandini (una delle pochissime opere accessi-bili al pubblico durante i lavori di ampliamento del museo) che l’artista pensò per la sua tomba. Monumentali è l’unica parola che rende l’idea quando si par-la della biblioteca laurenziana e della sagrestia nuova di San Lorenzo, che vennero commis-sionate a Michelangelo da Leone X e Clemente VIII, papi della dinastia dei Medici. Ultimo step di questo viaggio sulle orme del maestro è Santo Spirito. Nella quiete della basilica è infatti con-servato il crocifi sso ligneo che si pensava perduto e che invece fu riscoperto negli anni ‘60 dalla studiosa tedesca Margrit Lisner.

Al Verdi

Uno spettacolo “magico”. a suon di illusioni

In quanti, da bambini, hanno sognato di fare il prestigiatore? O magari il lanciatore di coltelli? Tutti novelli Houdini alle prese con carte, sparizioni e catene da spezzare. Per soddisfare la voglia di

magia di piccini e nostalgici di spettacoli che lasciano a bocca aperta, arriva al Teatro Verdi “Magic Florence” (domenica 23 febbraio alle 16.45), prima edizione di uno spettacolo a cura di Mattia Boschi che promette sketch esilaranti dedicati a tutta la famiglia, messi in scena da un team rodatissimo di maghi made in Tuscany. C’è l’illusionista Francesco Meraviglia, passato dai classici frac, bastone e colombe a un nuovo percorso artistico, focalizzato sulle “mission impossible”. Poi c’è Disguido, duo di trasformisti e cabarettisti, oltre ad Alvin mask, manipolatore di carte, palline e foulard tra i più grandi d’Europa. E ancora Alberto e Laura Giorgi, già vincitori dello Shanghai magic festival, il men-talista Simone Ravenda e lo stesso Mattia Boschi, reduce dalla messa in scena del suo one man show “Sogno”. Insomma, gli appassionati troveranno pane per i loro denti. Signore e signori, non c’è trucco non c’è inganno. O quasi.

Alla primavera manca ancora un mese, eppure ogni sprazzo di sole fa già pen-

sare al ritorno della bella sta-gione. In attesa che anche il ca-lendario certifi chi il suo arrivo, ecco intanto qualche consiglio e proposta sulle cose da fare – se non altro perché, tenendosi impegnati, la bella stagione ar-riva davvero prima. La prima ipotesi in caso di bel tempo pre-primaverile è ovviamente quella di trascorrere una giornata all’a-perto. Considerato che il tempo ancora non può off rire troppe certezze, è sconsigliabile orga-nizzare un pic-nic in un prato senza riparo e troppo lontano da casa. Meglio tenersi sul verde, sì,

ma cittadino. Così, un’idea può essere il giardino dell’Orticol-tura, a due passi da piazza della Libertà, che off re prati e un’area per bimbi. Altrimenti una tappa a metà fra natura e cultura è il museo di Villa Bardini, con ac-cesso allo splendido giardino re-centemente restaurato. Oppure, per i più intraprendenti, si può optare per un parco avventura: basta mezzo pomeriggio di sole per improvvisarsi Indiana Jones o piuttosto Tarzan e arrampi-carsi fra gli alberi. I più vicini a Firenze sono nei boschi di Vincigliata e Pratolino. Destreg-giandosi fra i corsi mascherati per gli amanti del Carnevale, si avvicina il ritorno di “Bicifi ”, in programma dal 28 al 30 marzo prossimi: tre giorni di iniziative,

mostre ed eventi dedicati alla bicicletta, che culmineranno con la “Granfondo”. Indispen-sabile inforcare le due ruote fi n da subito per arrivare in forma all’appuntamento e godersi il percorso che si snoda fra Firen-ze e dintorni. Altro spunto per avvicinarsi alla primavera con il piede giusto è quello di iscriver-si a un corso: non è mai troppo tardi per imparare, e la scelta è vastissima. In tema con l’arrivo della bella stagione si può sce-gliere un corso di giardinaggio, per preparare il proprio fazzo-letto di verde a fi orire quando sarà il momento (le dimensio-ni non contano, conta il pollice verde), o un corso di cucina, magari vegetariana, in modo da essere pronti a sfornare delizio-

si piatti a base di verdure che in primavera, si sa, non mancano. Altrimenti, un’alternativa può essere un corso di fotografi a: con la bella stagione tornano infatti anche le gite fuori porta, ed essere capaci di immortalare le mete più belle non sempre è un gioco da ragazzi. Da non dimenticare, poi, il consueto appuntamento con la giornata Fai di primavera: la XXII edi-zione della manifestazione che apre le porte di giardini e par-chi normalmente inaccessibili ai “comuni fi orentini” è in pro-gramma sabato 22 e domeni-ca 23 marzo. Mancano ancora alcune settimane, ma intanto si può cominciare a segnare le date in agenda.

Matilde Bernini

La ricorrenza

A CIASCUNO IL SUOSAN VALENTINOFesteggiare San Valentino.

Dove, come e perché? Se i disfattisti sostengono che si trat-ti di una festa esclusivamente commerciale, che arricchisce fi orai e gioiellieri e niente più, ci sono ancora tanti inguaribili romantici che cercano la solu-zione giusta per passare un 14 febbraio speciale. La città off re tante idee e tanti luoghi per scambiarsi eff usioni roman-tiche, magari precedute dalla classica cena al ristorante con tanto di menù dedicato e cuo-ricini a iosa. Un bacio con lo splendido panorama di Ponte Vecchio o piazzale Michelan-gelo a far da sfondo per molti innamorati vale il viaggio nel capoluogo toscano, ma per i fi orentini? Una scelta sempre più di moda è quella di restarse-ne a casa. Chi opta per le mura domestiche potrà puntare su un catering a domicilio sia per il cibo che per le bevande. Per chi ama l’arte è consigliata una visi-ta mano nella mano in un mu-seo fi orentino, o una scappata a una mostra. Per chi invece pre-ferisce il cinema ma non ha mai

tempo di andarci, San Valentino può essere una buona occasione, magari per una pellicola roman-tica, di quelle che, senza la “scusa” della festa degli innamorati, il tuo lui non ti accompagnerebbe mai. Infi ne, la tendenza degli ultimi anni è quella di regalarsi una spa di coppia con massaggio, ham-mam e brindisi, cullati dalle dolci onde dell’idromassaggio in pieno mood “new age”. Non resta, in-somma, che scegliere: a ciascuno il suo San Valentino.

M.B,

Febbraio 2014 | 17

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#Sport

Il calendario

la “nuova” fiorentina,fra arrivi e recuperiAcquisti e giocatori ritrovati:come è cambiata la squadra

Il punto

Sembrava aver perso la “retta via” Juan Manuel Vargas, abituato a sfrec-ciare dritto sulla corsia si-

nistra. Potenza nei tiri e precisio-ne nei cross parevano un lontano ricordo per il peruviano, cui la scorsa estate nessuna squadra, nemmeno nel suo paese, sem-brava interessata. E pensare che l’esterno sudamericano, soltanto pochi anni prima, avrebbe po-tuto ambire al dorato Real. Poi, dopo il periodo certo non più brillante della sua carriera, ecco la rinascita, grazie al “restyling”

Staff ette azzurre che si tingo-no di viola. Il tabellone lumi-

noso lo richiama in panchina. Giuseppe Rossi lascia il campo al 62° tra gli applausi, dopo aver portato in vantaggio l’Italia al 27° minuto con un gol di rapi-na. È il 29 marzo 2011, siamo a Kiev, dove la Nazionale di Ce-sare Prandelli sta aff rontando l’Ucraina in amichevole. Al po-sto di Pepito entra Alessandro Matri, all’esordio in azzurro. Un esordio sognato, per la punta, che ci mette meno di venti mi-nuti per gonfi are la rete: all’81°, infatti, servito di tacco da Gio-vinco, infi la il portiere ucraino sul palo più lontano con un pre-ciso piattone destro. E proprio freddezza e lucidità sotto porta, unite alla capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giu-sto, fanno di Matri il perfetto fi nalizzatore del volume di gio-co prodotto dalla Fiorentina di Montella. Non è Pepito, certo, è una prima punta mobile, che può adattarsi a giocare anche da seconda, in coppia con Mario Gomez. Ma, per il momento,

Irene Delfino

di Vincenzo Montella. E il ritor-no in campo, quando sugli spalti i tifosi si erano quasi dimenticati di averlo in rosa. “Mi ha con-quistato con gli allenamenti”, ha raccontato l’Aeroplanino, che evidentemente deve aver tocca-to le corde giuste per far torna-re a brillare il mancino. Per un giocatore ritrovato, un altro che arriva. Un’altra sfi da, chiamata Anderson Luis De Abreu Oli-veira. Mister 31,5 milioni, che per Sir Alex Ferguson sarebbe dovuto diventare il nuovo Roy Keane, complice la rottura del le-

gamento crociato del ginocchio sinistro non era invece riuscito a trovare continuità di rendi-mento nella gloriosa Manche-ster (sponda United). Dall’altra “parte” della stessa città, ovvero al City, è volato invece la scorsa estate Jovetic, ex gioiellino viola che, dopo le ultime stagioni in riva all’Arno, era fi nito nel miri-no di molti top club del Vecchio Continente. Per lui è iniziata l’av-ventura in Premier League, vis-suta però fi no a questo momento più dalla panchina (se non dalla tribuna) che in campo. Tanto che

sberleffi vari, che rappresentano Jo-Jo in spassosi fotomontaggi, hanno cominciato a girare su Twitter all’hashtag #WheresJo-vetic. Risultato: nel capoluogo toscano nessuno rimpiange più il montenegrino, che alcune voci volevano proprio in procinto di tornare a Firenze nel mercato in-vernale, dopo l’infortunio subito da Giuseppe Rossi. Al posto di Pepito è arrivato invece Alessan-dro Matri, in prestito secco fi no a giugno. Rapporti ricuciti con Galliani dopo le vicende della scorsa stagione o troppa abbon-danza in attacco per il Diavolo? Forse, avendo a disposizione la palla di vetro (tradotto, Pazzini di nuovo fermo ai box), Matri non avrebbe mai preso il treno per Firenze, ma sarebbe rima-sto in rossonero, nonostante un rendimento deludente nella sua avventura milanese. L’attaccante, in Lombardia, aveva perso la via del gol. Gol ritrovato (e non uno solo, ma addirittura due) nel suo esordio in maglia viola contro il Catania: sarà stato soltanto un caso?

insacca in solitaria, come all’e-sordio, sempre da favola, in vio-la con due centri. Pradè gliene ha chiesti dieci, “perché nessu-no è di passaggio”. Il conteggio è già iniziato.

I.D.

Anche questo mese non mancheranno le insidie per la Fiorentina di Montella. E intanto i tifosi violasi “scaldano” in vista degli impegni di marzo

Si è incrociato più volte il destino di Giuseppe Rossi e Alessandro Matri: prima in Nazionale, poi a Firenze

un febbraio mai così “caldo”

Nel gelido febbraio la corsa per la qualifi cazione in Europa si fa “calda”. Per la Fiorentina di Montella non mancheranno le

insidie, complice un calendario non semplicissimo. Dopo la prima partita del mese a Cagliari, il febbraio viola si tinge di nerazzurro: in programma ci sono infatti le due gare contro Atalanta e Inter, entrambe al Franchi. Due incontri da non sbagliare, come quello in programma subito dopo, in trasferta contro il Parma di Antonio Cassano, squadra che, soprattutto in casa, può far male, e alla quale dunque stare particolarmente attenti. Poi febbraio lascerà il posto a marzo, che si aprirà con lo scontro Fiorentina-Lazio, match da vincere in vista di quello che si preannuncia come il mese decisivo dell’anno, ovvero quello delle due (probabili) sfi de di Europa Lea-gue contro la Juventus e del ritorno in campionato contro gli stessi bianconeri. La stagione entra dunque nel vivo e i punti diventano sempre più pesanti: un mese caldissimo, a dispetto di quello che dice la colonnina di mercurio.

Lorenzo Mossani

Rossi-Matri

la staffetta viola (e azzurra)

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Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.9 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A.

Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze.

18 | Febbraio 2014

Page 19: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Sport

Tante le prospettive che si aprono per Leonard Bundu, campione europeo pesi welter di boxe

Giuseppe Abbagnale ha fatto visita alla Canottieri Firenze, protagonista di un 2013 ricco di successi e soddisfazioni

Boxe

bundu prepara l’assaltoFirenze ha un campione europeo, pesi welter, di boxe. È Leo-

nard Bundu, che continua a farsi valere sui ring internazionali. All’Excel Arena di Londra il pugile di origine sierraleonese ha battuto il beniamino di casa Lee Purdy. Bundu ha vinto per ko tecnico a soli sette secondi dalla fi ne della dodicesima ripresa, su un pugile più gio-vane di tredici anni. Per Leonard Bundu, che difendeva per la quinta volta la corona continentale, si aprono adesso molte prospettive. Il pugile inizierà, a breve, la preparazione per due incontri. I suoi ma-nager stanno valutando una difesa volontaria contro un avversario ancora da designare, e non con Gianluca Branco, 43 anni e a fi ne car-riera. Si cerca un avversario di livello per un incontro da far svolgere, possibilmente, a Firenze, magari con Devon Alexander, americano soprannominato “Alessandro il Grande”, per preparare la semifi nale del titolo mondiale Wba da disputare a fi ne estate. Due appuntamenti che saranno propedeutici all’assalto alla corona mondiale, detenuta dall’italo-statunitense Paulie Malignaggi.

Sim.Spa.

Canottieri Firenze

“2013, un anno storico”Memorabile 2013 per la Canottieri Firenze, che ha ricevuto la

visita delle leggende Giuseppe Abbagnale e Davide Tizzano, entrambi due volte campioni olimpici tra gli anni ‘80 e ‘90 e oggi presidente e vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio, per festeggiare i successi di un anno e per lanciare la stagione 2014. Il club remiero di Ponte Vecchio ha collezionato la bellezza di quattro titoli mondiali con Stefano Oppo campione Under 23 e poi Assoluto sull’8 Pesi Leggeri, Jacopo Mancini e il timoniere Niccolò Mancusi campioni Junior sul quattro con, altre cinque medaglie iridate, Be-atrice Arcangiolini bronzo sul due senza femminile Under 23, Lo-renzo Pietra Caprina argento sul quattro senza Junior, Neri Muccini e Leonardo Pietra Caprina argento sull’otto Junior, Lucrezia Fossi sull’otto femminile Junior, oltre a due titoli europei, undici titoli ita-liani nelle varie categorie e altre medaglie a livello internazionale. “La storia del remo azzurro per celebrare un’annata – ha commen-tato il presidente Cristiano Calussi – che entrerà nella storia”.

Sim.Spa.

Dopo un anno di malattia e lotta si è spento il presidente Mauro Pieroni. E ora il club vuole andare avanti nel suo ricordo

ISOLOTTO, AVANTI TUTTANEL SEGNO DI MAUROLa società vuol seguire nel cammino intrapreso

Calcio

�Web upisolotto.com Tel. 055.785594 Mail: [email protected] mesi fa l’Upd Iso-

lotto ha subito una triste perdita: dopo un anno di malat-

tia e di lotta si è spento Mauro Pieroni, il presidente. La ferita è ancora fresca, e le parole di Pao-lo Della Scala, direttore generale della società, trasmettono tut-ta la commozione degli ultimi mesi. “Mauro era un gladiatore, ha lottato fino alla fine. Ha dato il cuore alla società, si è sempre messo in gioco al cento per cento ponendo al primo posto i valori umani. Era un ottimo calciatore e podista e amava moltissimo il suo lavoro. Grazie a lui, l’Upd Isolotto è passata dall’anonimato a essere una delle realtà sportive più importanti di tutta la provin-cia”. La società condivideva appieno il suo modus operandi e il suo impegno sociale...È sempre stata la nostra filosofia: dare a tutti la possibilità di acce-dere allo sport, senza distinzione di classe. Il nostro è un territorio ampio che comprende realtà so-ciali variegate, siamo un punto di riferimento per il quartiere e vogliamo essere un luogo di aggregazione e parificazione. Nel tempo abbiamo abbassato i prezzi della scuola calcio, in modo che chiunque riuscisse ad accedervi. È stata una decisione voluta da Mauro e non abbiamo nessuna intenzione di tradire la sua filosofia: lo sport deve essere

Carlo Marrone

accessibile a tutti.Avete sempre cercato, fra le al-tre cose, di mantenere alta l’at-tenzione sul vostro operato...È essenziale. Abbiamo fatto sem-pre il possibile per coinvolgere le istituzioni. Quando abbiamo inaugurato il nuovo campo sin-tetico erano presenti, tra gli altri, l’attuale vicesindaco Saccardi, Fittante e Giani.Parliamo di risultati: come è andata la passata stagione?Benissimo, i risultati sono stati meravigliosi. La prima squa-dra, neopromossa in seconda categoria, è arrivata seconda in campionato. Gli Juniores sono passati al campionato regionale, gli Allievi B sono stati promossi nel campionato Elite. I Giovanis-simi si sono salvati e quest’anno partecipano ai regionali e i Gio-vanissimi B hanno vinto il cam-pionato e quest’anno gareggiano nel girone B di merito.E per quanto riguarda la scuola calcio?Lì i risultati non ci interessano, l’importante è che i bambini si divertano e imparino i valori dello sport e della vita.

A proposito di valori, negli ul-timi tempi avete fatto molto anche per la sicurezza.Certo, abbiamo recentemente ristrutturato l’intero impianto, vogliamo che i nostri ragazzi giochino in un ambiente sano e sicuro. Da quest’anno abbiamo a disposizione anche due defi-brillatori, uno donato dalla Fe-derazione Italiana Gioco Calcio e uno dalla sezione podisti, in segno di vicinanza dopo la mor-te di Mauro. Speriamo di non doverli usare mai, ma se dovesse capitare siamo attrezzati e prepa-rati.Insomma, le cosa vanno molto bene: avete qualche aspettati-va in particolare per il futuro prossimo?Portare la prima squadra in pri-ma categoria e mantenere le altre nei regionali. E poi continuare sulla strada dell’aggregazione, che non è certo un aspetto se-condario.Assolutamente no. Lo spirito di solidarietà, l’uguaglianza e la condivisione sono quanto di più bello possa offrire lo sport.

Senzaappuntamento

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

Febbraio 2014 | 19

Page 20: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

#Rubriche

Quest’antica festività, detta nell’uso to-scano anche “Car-novale”, è quella

gaudente scansione di tempo che decorre dal giorno succes-sivo dell’Epifania a quello ante-cedente le Ceneri. Il Carnevale in tempi lontani indicò non sol-tanto questo periodo dell’anno, ma anche tutte le manifestazioni festose che avevano luogo in tali particolari momenti di allegria collettiva. L’etimologia della pa-rola Carnevale, secondo alcuni storici, deriverebbe da quel vo-cabolo assai più antico di “Car-nasciale”, cioè “carne a scialo”, consumata per l’occasione in grande abbondanza (in modo particolare a Berlingaccio), uni-tamente alla voglia di divertirsi e di scherzare. Il motto latino semel in anno licet insanire, sen-tenziava che almeno una volta l’anno si potesse “impazzire” dal-la gioia di vivere ed i fi orentini, sempre pronti al divertimento ed alla spensieratezza, aggiun-gevano che “di Carnevale ogni scherzo vale”, distinguendo però che le burle fossero lecite e non licenziose, in quanto era risapu-to che lo “scherzo di mano” era da sempre considerato “scherzo da villano”. Scherzi, risate, fi schi e baccano erano gli ingredienti essenziali di uno sfrenato di-vertimento che si ingentiliva nel mese di febbraio, quando la festa assumeva uno stato d’animo al-legro e spensierato, esplodendo e coinvolgendo con il popolo an-che distinti ed importanti perso-naggi senza distinzione di ceto, ordine e condizione. Per Carne-vale era così dato modo di diver-tirsi e di spassarsela: nelle vie si cantava, si ballava, si cenava con carne a “scialo” senza risparmio. L’usanza di mangiare la “ciccia” almeno nel giorno di Berlingac-cio (ultimo giovedì di Carnevale o giovedì grasso), era talmente in uso nella nostra città da de-terminare il proverbio popolare: Per Berlingaccio chi non ha cic-cia ammazzi i’ gatto! Del resto lo stesso termine “berlingaccio” aveva origine dall’antico voca-

bolo “berlengo”, che signifi cava “tavola imbandita, mensa, luogo dove si gozzoviglia”. I balli carne-valeschi si svolgevano al Merca-to Nuovo (logge del Porcellino), sotto il porticato degli Uffi zi, in Piazza del Carmine, Piazza San-ta Croce, lungo l’Arno e, nella seconda metà dell’Ottocento, anche negli spazi rimasti disabi-tati a seguito del “risanamento” dell’antico centro che compren-deva il Ghetto ed il Mercato Vec-chio, i quali scomparvero nella colossale operazione edilizia che cancellò per sempre il perimetro della città romana e le innume-revoli testimonianze medievali. Specialmente in epoca medicea nel gaio e festoso periodo di Carnevale venivano organizza-ti nei palazzi, nelle piazze e nei teatri, grandiose feste da ballo, dette “veglioni”, in quanto si “ve-gliava” danzando fi no all’alba il minuetto, la carola o il trescone. Molto partecipati erano pure i corsi mascherati, a piedi, in car-rozza e in cortei di carri allegori-ci, che sfi lavano lentamente per le strade sotto un fi tto lancio di coriandoli, seguiti fi no a tarda notte da una folla festante, illu-minata dalle tenue luce di nu-merosi tremolanti lumi, resino-se torce e sfavillanti falò, dando luce “come fosse pieno giorno”. Ogni Carnevale, si sa, ha la sua ebbrezza e le sue tentazioni, per cui le ragazze da marito voleva-no uscire di casa a tutti i costi, al-lettate dalla tentazione del trave-stimento, per poter far qualcosa di insolito ed essere totalmente “un’altra persona”. Perché tenerci ognor tanto serrate… cantavano le fanciulle, rivolgendosi ai loro familiari per indurli a lasciarle partecipare alla bizzarra festa. Anche le mogli, quasi tutte ca-salinghe sempre impegnate a sfaccendare per accudire fi gli e mariti, nonché al lavoro dome-stico, potevano fi nalmente con-cedersi un po’ di divertimento, atteso da un anno, per poter eva-dere come si direbbe oggi, dalla routine del trantran quotidiano. Speravano di poter godere della diversità di quei giorni, trave-

San Valentino è la festa degli innamorati. L’amore c’è o non c’è, non serve mica una festa per ricordarcelo. Sarebbe come se si volesse festeggiare le persone che ci stanno sulle scatole. Non serve, a me

basta vedere mia suocera e subito mi prende la depressione! Non ho mai creduto in queste dichiarazioni d’amore così esternate. Come ge-sto d’amore, Anna Tatangelo s’è tatuata Gigi D’Alessio sull’inguine. L’ha fatto anche mia moglie. È un nuovo metodo anticoncezionale: appena lo vedo mi passano subito le voglie! Belen Rodriguez, invece, s’è tatuata il nome del proprio compagno sulla schiena. Purtroppo lei di fi danzati ne ha cambiati diversi e ora sulla schiena si ritrova la fotocopia dell’e-lenco telefonico di Milano! C’è gente che per cercare un numero tele-fonico non chiama più i servizi specializzati ma appena vede la Rodri-guez le scopre la schiena! San Valentino era un vescovo e i prelati, si sa, fanno voto di castità, quindi sono le persone meno adatte per parlarci d’amore. Sarebbe come se Brunetta fosse il protettore dei giocatori di basket! Certe altitudini per lui sono completamente sconosciute. Dicia-molo: San Valentino è solo una festa commerciale. Però mi domando: perché questo aspetto commerciale non lo estendiamo a 360 gradi sul-la vita di coppia? Se la festa degli innamorati è promossa dai produttori di cioccolata, troviamo qualcuno che sponsorizzi anche i divorzi! Può funzionare! Chiudo con una frase che ho letto su un muro di Roma: “Ge tem”. Quando si dice la padronanza delle lingue.

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

stendosi, preferibilmente con i panni dell’altro sesso ed anda-re a prendersi qualche svago, magari provocando i rispettivi mariti, ai quali cantavano que-sta fi lastrocca:

Deh, andate col malannovecchi pazzi rimbambiti,non ci date più aff anno,

contentiam nostri appetiti…

Così tutti cercavano di alimen-tare quella spensierata gaiezza, tipica della ricorrenza, al fi ne di potersi svagare il più possibile, concedendosi magari qualche libertino amoreggiamento, ben consci del vecchio adagio che recitava:

L’amore di Carnevale muore in Quaresima

Il martedì grasso, vigilia delle Ceneri, fra i ponti Santa Trinita e della Carraia, alla mezzanot-te veniva bruciato in Arno un bizzarro fantoccio, che rappre-sentava il Carnevale, segnando così la fi ne della festa, peraltro già annunciata dalle ore 23 con un suono di campane, dette “della carne”, che avvisava l’ap-prossimarsi della Quaresima con i relativi giorni “di magro”, ossia dall’astensione di man-giar carne. Fra le fi amme il fan-toccio bruciava e con lui ogni impurità del passato che fi niva in cenere. E all’indomani, con le Ceneri, tutto tornava come prima.

LA MASCHERA DI FIRENZE: STENTERELLO

Il Teatro Borgognissanti, nell’o-monima via, rimase celebre soprattutto perché vi recitò l’orologiaio di Rifredi Luigi Del Buono, il creatore di Stente-rello. Questo simpaticissimo attore comico seppe dar vita ad un personaggio popolano fi orentino, burlone, scanzo-nato, seguace dell’onesto e del giusto, che pure negli “stenti” della vita quotidiana sapeva tirare avanti spensierato ed ar-guto. Dalla battuta pungente, la risposta sempre pronta in un piacevole vernacolo fi orentino,

non volgare ma mite e brio-so, Stenterello fu sempre dalla parte dei più deboli, anche se poco o per niente coraggioso. La sua fi gura è tipica rispetto alle altre maschere dialettali: in quanto fi orentino era pa-drone dell’idioma nazionale ben comprensibile a tutti e le sue commedie, anche se in vernacolo ed ambientate nel-la città natale, strada facendo diventavano prose letterarie. Il loro carattere “onesto e lieto” proprio per “famiglia”, fu un vero successo, tanto che dopo averle scritte ed interpretate, si rese necessario stamparle, per il grande interesse che ri-scuotevano. Del Buono usava presentare al “rispettabilissimo pubblico” le sue commedie in versi, come ad esempio:

Signori Fiorentini, levatevi il cappello

Nel legger questo invito che a voi fa Stenterello;

E ve lo scrive in versi, con rima assai faceta

Perché in tempo di pioggia anch’egli fa il poeta!

Il tipico costume che indos-sava Stenterello, da lui stesso inventato e disegnato privo di maschera, era composto da una lunga giacca azzurra a falde su di una sottoveste in tinta vivace, il panciotto rigo-rosamente giallo ed i calzoni corti neri da cui venivano fuori una calza rossa e l’altra a righe bianche e azzurre che fi nivano nelle scarpe nere con fi bbia di latta; per copricapo una lucer-na nera con fregio che copriva i suoi capelli dallo striminzito ed inteccherito codino legato all’insù con un nastro. Dal pal-coscenico Stenterello, in un bi-sticcio di parole, lanciava a tutti frizzi e lazzi scevri di volgarità; egli rappresentava a pennello la sintesi dell’animo popolare cit-tadino con libertà di dire e di ridere, tanto che intere famiglie potevano assistere spassosa-mente ai suoi spettacoli. An-che Pellegrino Artusi, nel suo famoso ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, alla ricetta n° 181 – frittelle di tondone, ha voluto citare “Sten-terello”: Se non sapete cosa sia un tondone, chiedetelo a Sten-terello che ne mangia spesso perché gli piace. A Firenze non è possibile parlare di Carneva-le senza ricordare Filistrucchi, un’antica bottega che risale addirittura al 1720, attività che nel tempo è stata tramandata di padre in fi glio con i segreti del truccare e di realizzare par-rucche. La bottega è quella di Gabriele e Gherardo Filistruc-chi, padre e fi glio, in Via Giu-seppe Verdi n° 9. In passato il vecchio nome della strada era Via del Diluvio, a ricordo delle alluvioni provocate dalla tra-

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

CARNEVALE, BUON COMPAGNO, VENGA PUR TRE VOLTE L’ANNO

san valentino, una festa per dirsi “ge tem”

cimazione dell’Arno, poi nell’Ot-tocento, detta Via del Fosso per il fossato che un tempo fi ancheg-giava le mura del penultimo cer-chio costruito in epoca comunale. Proprio quando la strada cambiò il nome di Via del Fosso, prese vita la bottega del barbiere Filistruc-chi, rimasta quasi immutata nella lunga scansione temporale che giunge fi no ai giorni nostri. L’atti-vità venne iniziata quando ancora il barbiere era pure cerusico, ca-vadenti, profumiere, acconciatore e truccatore sia per uomo che per donna, usando anche capigliature posticce. L’uso della parrucca ri-porta al sei-settecento, quando en-trò prepotentemente nella moda grazie al re di Francia. Infatti nel 1620 Luigi XIII, fi glio di Enrico IV e Maria dei Medici, divenuto calvo nonostante la giovane età, adottò la parrucca con lunghi capelli ina-nellati, che in breve tempo ebbe una grande diff usione tra il sesso maschile di ogni categoria sociale, essendo usata anche da militari, uomini di legge, preti, monaci e

cardinali. Le donne invece porta-vano parrucche di mole troneg-giante, abbondantemente inci-priate, che ornavano con nastri, gioielli e pennacchi. Era ancora l’e-poca nella quale la parrucca, oltre a nascondere la completa calvizie, veniva impiegata nei travestimen-ti carnevaleschi, per le feste in co-stume e per gli abbigliamenti tea-trali. In questo ultimo impiego, al fi ne del “trasformarsi” degli artisti per le esigenze sceniche, la botte-ga Filistrucchi andò man mano specializzandosi, donando ai volti femminili la bianchezza dei gigli e la freschezza delle rose attraverso stupendi trucchi e bellissime capi-gliature acconciate, secondo le esi-genze imposte dalle epoche e dalle sceneggiature.

LUCIANOE RICCIARDO ARTUSI

��Web artusi.net

20 | Febbraio 2014

Page 21: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

Lettere

VIA GIOBERTI/1“LE SOLUZIONI PER I CICLISTI”Gentile redazione de “Il Reporter”,leggo a pagina 3 del numero di Dicembre (edizio-ne Quartiere 2) un trafi letto fi rmato E.M. intitola-to “Quelli che vanno... nel senso sbagliato”. Il bre-ve articolo denuncia il malvezzo di alcuni ciclisti di percorrere Via Gioberti in senso contrario e sostiene la proposta dei residenti di imporre come soluzio-ne maggiori controlli e multe. L’opzione repressiva non tiene conto delle ragioni che spingono i cicli-sti a percorrere via Gioberti in senso sbagliato, ossia una mobilità pensata su misura principalmente di automobile, poco di pedone e per nulla di ciclista. Le multe avranno come eff etto il ritorno all’auto-mobile di molti volenterosi ciclisti, con conseguente aumento del traffi co e del parcheggio selvaggio, i veri problemi di questa bella strada. Perché non pensare piuttosto a soluzioni alternative, come nuovi percor-si ciclabili o - come avviene all’estero - l’autorizza-zione per le biciclette di percorrere anche al contra-rio i sensi unici?Molto cordialmente,

Liliana Grassi

VIA GIOBERTI/2“LA PEDONALIZZAZIONEE IL PROBLEMA DELLA SOSTA”Spett. redazione de Il Reporter,ho letto nel vostro numero di Dicembre che è in ponte un progetto per la pedonalizzazione parziale di Via Gioberti, cosa che comporterebbe, inevitabil-mente, l’eliminazione di un cospicuo numero di par-cheggi. Mi sono quindi sentito spinto a scrivervi per levare la mia voce contro quello che considero poco meno di un suicidio urbanistico. Forse chi fa queste proposte non è al corrente del livello raggiunto dal problema dei parcheggi nel Quartiere 2 o forse non ha rifl ettuto a suffi cienza sulle conseguenze della sua proposta. Però io, che vivo in Via Capo di Mondo da più di venti anni, posso assicurarvi che la situazione è già critica. Negli anni scorsi abbiamo assistito ad una costante erosione dei posti macchina disponibi-li che, pur dovuta ad esigenze innegabili (cassonetti diff erenziati, rastrelliere per bici, posti riservati) ha complicato il problema della sosta a tal punto che anche una modesta riduzione dei parcheggi, come avviene in occasione di lavori stradali, rende la ri-cerca del parcheggio un autentico calvario. Vi sarà quindi facile immaginare che un’eliminazione, anche

parziale, dei parcheggi in Via Gioberti avrebbe con-seguenze tragiche per il quartiere. Le molte persone che abitualmente parcheggiano in Via Gioberti (cosa che personalmente evito il più possibile) si riverse-rebbero nelle vie limitrofe saturandole facilmente e non si tratterebbe più di un disagio temporaneo (come avviene in occasione di lavori pubblici), ma permanente. Va inoltre osservato che, se chi viene in via Gioberti per un pomeriggio di shopping può permettersi di usufruire dei parcheggi a pagamento di Piazza Alberti e Piazza Beccaria, la stessa cosa non è ammissibile per i residenti del quartiere, che do-vendo parcheggiare 365 giorni all’anno si trovereb-bero da aff rontare una spesa proibitiva. È quindi mia modesta opinione che tale proposta, al di là della sua apparenza “ecologista” e “politically correct”, in re-altà peggiorerebbe sensibilmente la qualità di vita nel Quartiere 2. Vorrei sinceramente che, per una volta, il problema della viabilità a Firenze fosse aff rontato con più “grano salis” e meno demagogia. Con ossequi.

Leonardo Ciaccheri

LA SITUAZIONE DELLA ZONADI PIAZZA DELLA COSTITUZIONESalve. Sono un residente di piazza della Costituzione, vor-rei segnalare il progressivo degrado sia dei giardini della piazza stessa che del tratto di lungo Mugnone che intercorre tra il ponte del Romito e il ponte del-lo Statuto. Considerato che siamo a due passi dalla Fortezza, sede di prestigiose mostre, e vicinissimi al centro storico devo dire che come biglietto da visita la zona non è proprio un gran che. Lungo il Mugnone molti anni fa un incendio della sterpaglia distrusse le siepi di recinzione e da allora non sono state ripiantate, i diversi alberi abbattuti non sono mai stati rimpiazzati, il marciapiedi è in condizio-ni pessime, addirittura vicino al ponte del Romito c’è il reale pericolo di precipitare direttamente nel greto del Mugnone. I cassonetti sono divenuti zone di discarica di ogni genere di suppellettili. L’illumi-nazione è insuffi ciente e purtroppo ciò crea una si-tuazione di microcriminalità. Per quanto riguarda la piazza devo dire che alcuni lecci stanno morendo e sarebbe bene controllare che non diventino perico-losi. Persino la segnaletica stradale è carente: cartelli abbattuti da camion in manovra mai sostituiti, auto che procedono controsenso perché i segnali sono coperti dai rami, asfalto in pessime condizioni e di

conseguenza segnaletica orizzontale invisibile. Tutto questo a fronte di un notevole aumento del traffi co. Non voglio dilungarmi oltre, spero che questa mia possa servire a smuovere la situazione di abbandono di questa parte del nostro quartiere.Vi saluto e vi ringrazio dell’attenzione.

Roberto Fantoni

IL PERCORSO PER USCIRE DALLA ZTLAbito in via dell’Anguillara e quando devo uscire dalla Ztl devo fare un inutile percorso a zig zag per stradine strettissime (spesso intasate da auto in sosta vietata), perché via dell’Acqua è percorribile verso via Ghibellina solo fi no a via della Vigna Vecchia. Poi, per poche decine di metri, diventa senso vieta-to. Eliminare tale senso vietato non creerebbe alcun intralcio al traffi co che in quel punto è pressoché inesistente.Grazie per l’attenzione.

Cristina Serrutini

I CONTROLLI A BORDO DEI BUSCaro Reporter,leggo sempre con grande interesse le vostre edizio-ni perché sono un prezioso aggiornamento sulle migliorie della città ed è con piacere che ho avuto in passato occasione di condividere con voi osser-vazioni di vita quotidiana. Da qualche tempo sono diventato utente dei mezzi Ataf apprezzandone i benefi ci ed i rinnovamenti avvenuti. Come mio so-lito appena salgo faccio l’obliterazione del biglietto, ma non mi sembra che questa sia una consuetudine praticata da tutti gli utenti. Sicuramente molti hanno abbonamenti o biglietti iniziati su un’altra corsa, per cui l’obliterazione non è necessaria, ma avrei voluto superare questo sospetto verifi candoli in occasione dei controlli che mi sarei aspettato esistessero fre-quentemente. Purtroppo questa occasione non mi è mai capitata. Vorrei pertanto chiedere a voi ed ov-viamente all’Ataf, “ma questi controlli esistono?”. Vi sarei grato se poteste darmi qualche informazione in grado di dissolvere il mio sospetto che spero infon-dato. Vi ringrazio infi nitamente per il vostro interes-se e vi saluto cordialmente,

Virgilio Gallo

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaGli ingredienti perché questo sia un mese importante per la vita fi orentina, insomma, ci sono tutti. Ma questo è anche il mese di un altro appuntamento, da molti meno conosciuto: la festa del gatto, iniziativa che a livello nazionale si celebra il 17 febbra-io (data scelta non a caso, come si può leggere su questo numero de Il Reporter). Una ricorrenza, questa, che ci dà lo spunto per parlare di animali. Un “esercito”, quello presente a Firenze, che conta quasi cinquantamila gatti e più di trentamila cani, oltre a una serie varia (e fantasiosa) di piccoli e grandi amici che spazia da conigli a pesci, tartarughe e perfi no serpenti. E se da un lato gli animali domestici diventa-no dunque uno specchio della società che cambia, dall’altra non si può non sottolineare la loro crescente presenza (e im-portanza) in ambiti sempre più vari della vita cittadina. In am-biti anche molto delicati, come quello della sanità. È qua, infat-ti, che gli animali – a partire dai migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani – si stanno tra-sformando in qualcosa di sem-pre più prezioso nell’aiutare chi sta attraversando un momento di diffi coltà, come coloro che sono ricoverati negli ospedali, soprattutto se bambini, grazie a una serie di progetti già partiti o in arrivo che vedono proprio gli animali impegnati “in prima linea”. Un ruolo sempre più utile quello degli animali, insomma, un ruolo destinato a crescere ancora. E questo è bene, ogni tanto, anche soltanto ricordarlo, perché non si ripetano più i casi di maltrattamenti – alcune vol-te anche gravi – che la cronaca locale ha recentemente raccon-tato. Ben venga, dunque, una festa tutta per loro, così come ben venga una città sempre più a misura di animali. Ne abbia-mo tutti da guadagnare: i nostri amici a quattro zampe come noi.

MATTEO FRANCINI

“MEZZI PRIVATI SULLA CORSIA PREFERENZIALE”

Dopo aver scritto ai Vigili Urbani (senza alcun risultato né ri-sposta), vorrei segnalare che la corsia preferenziale esistente fra Via Tavanti e Via Vittorio Emanuele, direzione P.za Dalmazia, è percorsa frequentemente da veicoli privati non autorizzati osta-colando anche il transito ad autobus Ataf o veicoli di soccorso. Inoltre i veicoli privati che usano abusivamente la corsia prefe-renziale all’incrocio con Via Taddeo Alderotti non rallentano e creano possibili incidenti. Basterebbe che ogni tanto i Vigili Ur-bani fossero presenti per far osservare certi divieti e far rispettare il codice stradale.Grazie per l’attenzione,.

Renzo Sguanci

IL REPORTER RISPONDECaro Renzo,con la sua lettera parliamo di una delle “usanze” che si stanno pur-troppo dimostrando fra le più diffi cili da sradicare (a Firenze e non solo), ovvero l’utilizzo delle corsie preferenziali da parte di coloro che non ne sono autorizzati. Inutile sottolineare la gravità di questo comportamento, spesso messo in atto a cuor fi n troppo leggero da chi, forse, pensa che pochi metri di percorso “abusivo” non possano poi intralciare più di tanto la scorrevolezza delle preferenziali, che dovrebbe sempre essere garantita per i mezzi del trasporto pubblico e per quelli di soccorso. E invece non è così, invece tutti ci dovrem-mo fi nalmente convincere, una volta per tutte, che dalle corsie pre-ferenziali non si può e non si deve mai transitare, neppure per pochi metri. Questo per mille motivi: primo, ovviamente, il rispetto delle regole, ma anche per evitare quella “reazione a catena” che a volte (sbagliando, ovviamente) porta a emulare i comportamenti scor-retti quando si vede che possono restare impuniti. Servono più con-trolli, dice lei. Sicuramente, la presenza dei vigili urbani scoraggia

i comportamenti come l’utilizzo “abusivo” delle preferenziali, ma è pur vero che non tutte le busvie cittadine possono essere presidiate contemporaneamente, per quanto debba essere fatto tutto il possibi-le per tutelare i mezzi di trasporto pubblico e chi sceglie di utilizzar-li, per non parlare dei veicoli di soccorso. A questo proposito, risale ai mesi scorsi l’annuncio da parte del Comune dell’installazione di nuove telecamere a protezione delle corsie preferenziali, con l’inizio dei lavori previsto in primavera. L’obiettivo è proprio quello di la-sciare libere le preferenziali soltanto per i mezzi autorizzati a tran-sitarvi ed evitare rallentamenti o, ancor peggio, pericoli: e questo vale per la corsia da lei segnalata come per le altre presenti in città.

MATTEO FRANCINI [email protected]

Febbraio 2014 | 21

Page 22: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

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uno strumento controla retinopatia diabeticaArrivato a Torregalli, permettedi eff ettuare screening sui pazienti

se i controllisono a distanza

È arrivato da poco più di un mese all’ospedale di Tor-regalli il retinogra-

fo digitale non midriatico, strumento che consente di eff ettuare screening sui pa-zienti aff etti da diabete per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopa-tia diabetica. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Cristiana Baggiore, respon-sabile del servizio di diabe-

tologia dell’azienda sanitaria di FirenzeDottoressa, che cosa è la re-tinopatia diabetica? La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito, nonché la principale causa di cecità legale tra soggetti in età lavorativa nei paesi industrializzati. I sintomi ad essa correlati spesso compa-iono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate

e l’effi cacia del trattamento è limitata. I dati evidenziano che almeno il 30% della po-polazione diabetica è aff etto da retinopatia e che l’1%, ogni anno, viene colpito dal-le forme più gravi. Mediante programmi di screening e trattamento della retino-patia diabetica è possibile ridurre drasticamente la ce-cità da diabete, con risultati importanti anche in termini di economia socio-sanitaria e ottimi in termini di qualità di vita del paziente.Quanti sono i pazienti diabetici a Firenze? C’è un trend di aumento o di di-minuzione della malattia negli ultimi anni?Le persone con diabete nel territorio dell’azienda sani-taria di Firenze nel 2011 era-no 42.674, con un’incidenza del 5,2% e una forte preva-lenza nel Mugello e nella zona Nord-Ovest. Si deve tener conto che nell’arco di soli nove anni, fi no al 2012, la percentuale di malati in Italia è passata dal 3,7% al 5,5%, anche se la Toscana si è mantenuta piuttosto stabile. Per comprendere la gravità del problema si può dire che ogni minuto, in Italia, viene diagnosticato un nuovo caso di diabete. Ogni tre minuti e mezzo un diabetico ha un

attacco cardiaco e ogni dieci minuti un diabetico muore. D’altro canto bisogna rileva-re che il numero dei ricoveri ospedalieri per diabete si è ridotto del 20% rispetto al 2000. Ma, soprattutto, sono calate del 51% le complican-ze acute, a conferma di un sistema assistenziale specia-listico di sicura effi cacia. In tema di prevenzione, esistono delle buone abitu-dini di vita e alimentari da rispettare per evitare l’in-sorgere del diabete? Il segreto di un’alimenta-zione sana sta nel variare la composizione dei pasti in-serendo un po’ di tutto. Si possono ridurre le calorie in modo da perdere peso, i grassi saturi soprattutto di origine animale, e quei cibi – zuccheri, pane, riso, pata-te – che fanno salire rapida-mente la glicemia, aumen-tando invece quelli ricchi di fi bre. Ma la raccomanda-zione maggiore è quella di fare attività fi sica: abbassa la pressione, riduce i trigli-ceridi aumentando l’hdl, il colesterolo “buono”, brucia meglio i grassi. L’abbandono della sedentarietà può ridur-re anche del 60% il rischio di sviluppare il diabete in sog-getti che non ne hanno la predisposizione.

La logica è quella di un famoso detto: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. In altre parole, anziché spostare il paziente o lo

specialista che deve valutarne lo stato di salute, si spostano – o si distribuiscono sul territorio – le macchine. Il retinografo arrivato da poco a Torregalli e quello in funzione all’ospedale di Borgo San Lorenzo non sono le sole macchine che consentono ai medici dell’azienda sanitaria di Firenze – nel caso specifi co alla dottoressa Cristiana Baggiore del servizio di diabetologia e al dottor Giovan-ni Laganà di quello di oculistica – di eseguire analisi, controlli e check-up in un luogo e controllare il referto in un altro. L’équipe del reparto di fi siopatolo-gia respiratoria diretto dal dottor Walter Castellani, che si trova al Palagi, per esempio “legge” tutti i giorni le immagini che giungono dagli ospedali di Santa Maria Nuova, Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo e Serristori di Fi-gline Valdarno, dove sono installati altrettanti spirometri (un quinto si trova proprio lì, all’ex Iot), macchine che servono per misurare i volumi polmonari di aria provocati dal paziente che inspira ed espira attraverso un sensore in un periodo di tempo specifi cato. Uno strumento indispensabile per diagnosticare la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la Bpco. Un altro strumento entrato da poco in funzione è l’elettrocardiografo che collega la neonata Casa della sa-lute di Scandicci con il San Giovanni di Dio, il primo di una rete che comporrà appunto la telecardiologia. Naturalmente tutte queste macchine richiedono la presenza di personale specializzato che sappia farle funzionare, ma non quella delle competenze tipiche di un medico. Allo scopo sono stati appositamente formati a utilizzarle alcuni infermieri.

Matilde Bernini

La novità Telemedicina

Il retinografo di Torregalli, con cui vengono effettuati screening per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopatia diabetica

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22 | Febbraio 2014

Page 23: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

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GAVINANA vendesi appartamento di mq 85 di 4 vani ingresso soggiorno cucina abitabi-le 2 camere 1 bagno con finestra 1 balcone dalla cucina termo sing stato buono spese condominiali € 80,00 mensile rif a 410

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COVERCIANO via manni in buon palazzo di 4 piani vendesi appartamento ristrutturato al 3° piano con ascensore di mq 80 vani 4 ingresso soggiorno cucina semi abitabile ri-postiglio 2 camere matrimoniali 1 bagno con finestra terrazza con lavanderia termo sing aria condizionata impianti a norma richiesta prezzo medio di realizzo da € 252.000,00 a € 269.000,00 vedi condizioni economiche proposte rif a 419

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ISOLOTTO vendesi appartamento di 95 mq con ascensore ingresso soggiorno cucina abitabile 1 camera matrimoniale 2 camere sing.ripostiglio bagno con finestra 2 balconi posto auto risc. sing. richiesta prezzo medio di realizzo da € 230.000,00 a € 255.000,00 secondo condizioni eco-nomiche proposte rif a 512

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SESTO-FIORENTINO, app. angolare nuo-va costruzione, libero su 3 lati, di mq 105, con: cucina abitabile, grande sogg., 3 ca-mere, 2 bagni, rip., oltre 2 ampi balconi. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Nes-suna spesa di mediazione. Possibilità di rifiniture personalizzate, acquisto p. auto o garage. Euro 410.000. - APE 17, 192 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 107

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immobile libero su 4 lati garage mq 34 cantina mq6 prezzo di buona opportunita’ rif a 601

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FIRENZE

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FIRENZE

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Page 24: Il Reporter Q4 - Febbraio 2014

24 | Febbraio 2014 Il Reporter per il sociale

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203

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Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili