Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

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Febbraio 2014 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere commercio, tutte le idee “anti-crisi” Editoriale un mese di impegni e attese. con una ricorrenza in più Matteo Francini È il mese più corto, il mese di San Valentino e, tradi- zionalmente, del Carnevale. E questo lo sappiamo bene. Ma febbraio non è solo que- sto. Sul fronte dei trasporti, il 14 di questo mese ricorrono i quattro anni dall’inaugurazio- ne della prima linea del tram, mentre l’attesa è tutta per la realizzazione della seconda. Il tutto mentre le elezioni ammi- nistrative si avvicinano sempre più. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 21 T empo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare espedienti per attirare i clienti. Tra mercatini e iniziative varie c’è chi ha sperimentato un modo per permettere agli acquirenti di risparmiare qualcosa facendo rete tra esercenti: una carta fedeltà che dà diritto a sconti. Ma non solo, la crisi mette lo zampino anche nella ristorazione: così, molti negozi “normali” stanno aprendo angoli dedicati al cibo. L’obiettivo? Rendere lo shopping sempre più “goloso”. Sara Camaiora - Gianni Carpini PAGINE 10-11 PAGINA 14 più gatti che cani, gli animali in città Stimati 48mila felini contro 32mila “Fido”. Ma ci sono anche serpenti, tartarughe e non solo. niente più abitanti nella “via fantasma” Concerti, film e libri: a spasso tra locali e palc�cenici alternativi PAGINA 18 PAGINA 16 Il Reporter è distribuito da così è cambiata la fiorentina F ra infortuni, nuovi arrivi e giocatori “ritrovati” gennaio ha lasciato in eredità a Montella una squadra rinnovata. Con cui il tecnico dovrà affrontare la par- te più “calda” della stagione. Calcio Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.8 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A. Anno VIII Ed. 8 Gavinana Galluzzo Firenze Sud Firenze Quartiere 3 nel quartiere, a “caccia” di lavoro Una mattina al centro per l’impiego. Tra file, storie e una bacheca piena di “speranze” Primo piano PAGINA 3 anconella, vandali contro la cupola Negli ultimi mesi la riproduzio- ne dell’opera del Brunelleschi è stata presa più volte di mira. PAGINA 7 rete di solidarietà, viaggio tra i volontari PAGINA 2 STUDIO DENTISTICO Dr. Mario Ristori Convenzionato con i maggiori Fondi sanitari https://www.facebook.com/ DentalSmilesRistori?fref=ts Via Luigi Morandi, 120 - Firenze 50141 Tel. 055 456001 - [email protected] www.dentisti-firenze.com Orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19. Il Sabato reperibile Per urgenze: 331 83 98 826 ORLI RIPARAZIONI VARIE CAMBIO CERNIERA su piumini, gonne... CAMBIO FODERA su cappotti, giacche... TENDE RAMMAGLI RIPARAZIONE CAPI IN PELLE CAPI SU MISURA uomo - donna CIFRE RICAMATE SU CAMICIE Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze Tel: 055 5383019 Cell: 338 3950976 www.labottegadelcucitofirenze.it Dal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00 LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CORSI DI CUCITO

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Edizione di febbraio 2014 de "Il Reporter" relativa al Quartiere 3 della città di Firenze

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Page 1: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

Febbraio2014

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

commercio, tuttele idee “anti-crisi”

� Editoriale

un mese di impegnie attese. con unaricorrenza in più

Matteo Francini

È il mese più corto, il mese di San Valentino e, tradi-

zionalmente, del Carnevale. E questo lo sappiamo bene. Ma febbraio non è solo que-sto. Sul fronte dei trasporti, il 14 di questo mese ricorrono i quattro anni dall’inaugurazio-ne della prima linea del tram, mentre l’attesa è tutta per la realizzazione della seconda. Il tutto mentre le elezioni ammi-nistrative si avvicinano sempre più.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ SEgUE a pagina 21

Tempo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare espedienti per attirare

i clienti. Tra mercatini e iniziative varie c’è chi ha sperimentato un modo per permettere agli acquirenti di risparmiare qualcosa facendo rete tra esercenti: una carta fedeltà che dà diritto a sconti. Ma non solo, la crisi mette lo zampino anche nella ristorazione: così, molti negozi “normali” stanno aprendo angoli dedicati al cibo. L’obiettivo? Rendere lo shopping sempre più “goloso”.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

☛ paginE 10-11

☛ pagina 14

più gatti che cani,gli animali in cittàStimati 48mila felini contro 32mila “Fido”. Ma ci sono anche serpenti, tartarughe e non solo.

niente più abitantinella “via fantasma”

Concerti,fi lm e libri:a spasso tra locali

e palc� cenicialternativi

☛ pagina 18 ☛ pagina 16

Il Reporter è distribuito da

così è cambiatala fiorentinaFra infortuni, nuovi arrivi e

giocatori “ritrovati” gennaio ha lasciato in eredità a Montella una squadra rinnovata. Con cui il tecnico dovrà aff rontare la par-te più “calda” della stagione.

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Anno VIIIEd. 8

GavinanaGalluzzoFirenze Sud

FirenzeQuartiere 3

nel quartiere,a “caccia”di lavoroUna mattina al centroper l’impiego. Tra file,storie e una bachecapiena di “speranze”

Primo piano

☛ pagina 3

anconella, vandalicontro la cupolaNegli ultimi mesi la riproduzio-ne dell’opera del Brunelleschi è stata presa più volte di mira.

☛ pagina 7

rete di solidarietà,viaggio tra i volontari

☛ pagina 2

STUDIO DENTISTICODr. Mario Ristori

Convenzionato con i maggiori Fondi sanitari

https://www.facebook.com/DentalSmilesRistori?fref=ts

Via Luigi Morandi, 120 - Firenze 50141Tel. 055 456001 - [email protected]

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Orari: dal Lunedì al Venerdì

dalle 9 alle 19. Il Sabato reperibile

Per urgenze: 331 83 98 826

ORLIRIPARAZIONI VARIECAMBIO CERNIERAsu piumini, gonne...CAMBIO FODERAsu cappotti, giacche...TENDE

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CORSI DI CUCITO

Page 2: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

Il servizio

uno sportello perle vittime di mobbing

Uno sportello di ascolto per dare un supporto a

chi soffre di disagio lavorativo o è stato vittima di mobbing sul lavoro. È il servizio cura-to dall’associazione fiorentina “Amici di Daniele” all’interno della sede della rete di solida-rietà del quartiere 3, in piazza Elia Dalla Costa, il mercoledì pomeriggio dalle 18 alle 20. Un progetto chiamato non a caso “Lavoro sereno”, partito nel 2009, con cui l’associazio-ne mette a disposizione di chi vive queste difficili situazioni il parere di professionisti, da psi-cologi a esperti di diritto, che mettono in campo le proprie competenze per trovare solu-zioni.

S.C.

aiuti con le pratichee spesa a domicilio:le missioni della rete di solidarietà

La realtà

La segnalazione

Compagnia domici-liare, accompagna-menti, aiuto per il disbrigo di pratiche o

per l’acquisto di farmaci, servizi d’informazione su opportuni-tà e agevolazioni. Sono questi i principali servizi che, da anni, la Rete di solidarietà del Quar-tiere 3 mette a disposizione dei cittadini. La sua sede è al centro polivalente “Il Porto”, in piazza Elia Dalla Costa, e può essere contattata telefonicamente tutte le mattine, dal lunedì al vener-dì, dalle 9 alle 12. A rispondere sono i volontari, disponibili a fornire tutte le informazioni di cui si ha bisogno. “Stamani sono andata alla Asl di via D’Annun-zio per rinnovare la domanda di assistenza di una signora invali-da, alla quale vengono recapitati pannoloni e traverse a domicilio, e poi a fissare le analisi del san-gue per un’altra anziana, sempre ferma a casa”: è questa una “or-dinaria” mattina da volontaria di Fiorenza Bastiani, 86 anni e ancora tanta voglia di aiutare gli altri, un vero e proprio perno della Rete di solidarietà del Q3, a cui collabora dalla sua apertura, avvenuta nel 2003. “Io ci sono il martedì e il giovedì, siamo sem-pre due volontari e rispondiamo alle chiamate: a volte le persone vogliono solo raccontare le pro-prie storie, i propri disagi, ma è

utile anche questo, saper ascolta-re è più difficile di saper parlare, ma è tanto importante”, spiega. Gli accompagnamenti sono for-se il servizio più richiesto, come rivela Fiorenza. “La Misericor-dia di Badia a Ripoli mette una macchina a disposizione e un volontario accompagna la per-sona dove ha bisogno di andare”, racconta. Un altro aspetto im-portante è la possibilità di por-tare la spesa a domicilio, oppor-tunità che viene realizzata con la collaborazione sempre della Misericordia di Badia a Ripoli e la Coop. Le persone che ne fan-no richiesta sono iscritte in una serie di nominativi monitorati dai servizi sociali, che verificano se siano effettivamente impossi-bilitate a svolgerla, per una que-stione di ottimizzazione del ser-vizio. A raccogliere le telefonate con le richieste sono i soci Coop, e sempre loro portano le buste a domicilio assieme ai volonta-ri della Misericordia. “Chi ha bisogno di questo servizio può chiamare qui, segno il nome e lo comunico ai servizi sociali per il controllo”, conclude Fiorenza. Sostegno scolastico, mediazione familiare e sociale e consulenza legale: anche di questi servizi si può usufruire al centro “Il Porto”, grazie alla presenza di esperti e di semplici volontari pronti a ri-spondere alle varie richieste.

Sara Camaiora

�Tel 055.6810079

“cicche e sporco in via orsini”

Via Orsini? Sempre più sporca. A dirlo sono residenti e nego-zianti, che da un po’ di tempo hanno notato un peggioramento

della qualità della strada, dovuto – spiegano – principalmente alla maleducazione di chi la percorre. Proprio così, perché a sporcare la strada, secondo quanto denunciato a Il Reporter, sono soprattutto le cicche di sigaretta gettate in terra e gli escrementi dei cani non rimossi dai marciapiedi. Alcuni abitanti hanno segnalato la cosa, specificando, per quanto riguarda la questione delle sigarette, la necessità di sistemare degli appositi cestini. “Potrebbero pensarci i commercianti”, propone qualcuno. “Non è una questione legata ai negozianti, volendo ci sono i cestini all’inizio e alla fine della strada, è che la gente non ci pensa, è una cattiva abitudine e così io spazzo tutti i giorni davanti al mio negozio”, lamenta Elisabetta, un’ottica. “La strada è effettivamente un po’ più sporca che in passato, i cestini ci sarebbero anche, è una questione di maleducazione, ma davanti ai negozi va meglio perché a pulire ci pensiamo noi”, aggiunge un commerciante. “Più che le cicche, il problema sono gli escrementi di cane che la gente non pulisce”, fa presente un altro esercente. “Si può anche pulire, ma dalle 19 in poi non c’è storia: la zona si riem-pie di persone che si ritrovano per fare l’aperitivo – racconta invece Mirella, storica negoziante della strada – così la via si riempie di sporco, perché vengono buttate le sigarette in terra. E poi c’è un problema di vigilanza, ad esempio per quanto riguarda i padroni dei cani: se ci fossero più controlli, se venissero fatte le multe a chi non pulisce – conclude – il problema si risolverebbe”.

S.C.

#Primo piano

La sede della Rete di solidarietà del Q3 è al centro “Il Porto” in piazza Elia Dalla Costa

Tra i volontari c’è anche Fiorenza, 86 anni e ancora tanta voglia di dare una mano agli altri

Per la tua pubblicità su il Reporterchiama il numero 055 6585939oppure invia una mail a [email protected]

2 | Febbraio 2014 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

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giovani, donnee over 50: tuttiin fila in cercadi un lavoroUna mattinaal centro impiegodi Gavinana

Reportage

Badia a Ripoli

A metà mattina ci sono ancora circa venti persone. I numeri sono finiti, ma tutti

restano nella speranza che ci sia ancora tempo per essere ascol-tati. Una giornata di ordinario lavoro al centro per l’impiego di Gavinana, in via Gran Breta-gna, dove quotidianamente si può trovare una fila di persone, giovani e meno giovani, italiani e stranieri, in cerca di informa-zioni, di un aiuto per trovare un’occupazione o per iniziare un percorso per acquisire nuove professionalità. Un’utenza di tipo sempre diverso, la più svariata, dicono dalla direzione del cen-tro: difficile, quindi, stabilire chi siano i maggiori frequentatori e che tipo di servizi sia richiesto maggiormente. C’è una ragazza che ha terminato di utilizzare la Carta Ila e allo sportello chiederà delucidazioni per proseguire un percorso formativo. La Carta Ila è infatti una carta di credito pre-pagata che consente di ricevere un contributo totale o parziale per un corso di formazione, la

Elisabetta Pini

Il centro per l’impiegodi via Gran Bretagna

Alla Misericordia di Badia a Ripoli parte un nuovo progetto, grazie all’intesaraggiunta con la Lilt

Tel. 055.685521 Mail: [email protected]

lilt e misericordia insieme contro i tumori

Uno spazio all’interno della Misericordia di Badia a Ripoli de-dicato alla prevenzione dei tumori della pelle, realizzando

screening a costi abbordabili e alla portata di tutti. Un progetto che partirà questo mese grazie a un’intesa raggiunta dalla sezione fiorentina della Lilt, lega italiana per la lotta contro i tumori, con la stessa Misericordia. Dermatologi specializzati saranno a dispo-sizione in questa sede per svolgere la mappatura dei nei, il con-trollo necessario per scoprire eventuali tumori alla pelle. Qualora la visita dimostri lesioni sospette o certe, gli specialisti invieran-no i pazienti a fare ulteriori accertamenti all’Ispo. Nel quartiere 3 si realizza così, per la prima volta, un incontro tra le realtà di Lilt e Misericordia. “È positivo che due enti no profit realizzino una collaborazione così importante, speriamo di poterla ripetere – spiegano Alessandro Peirano, presidente della Lilt fiorentina, e Ilario Poggesi, presidente della Misericordia di Badia – siamo tutti molto soddisfatti per aver raggiunto questo risultato, grazie anche all’impegno del presidente del Quartiere Ceccarelli”.

cui erogazione è però termi-nata lo scorso dicembre. Ma al centro per l’impiego in molti si recano anche per avere qualche chiarimento sulle varie forme di ammortizzatori sociali, la cassa integrazione in deroga ad esem-pio, rivolta ai lavoratori che non rientrano nella normale cassa in-tegrazione guadagni. Come una coppia di signori sui cinquant’an-ni che, ci raccontano, vorrebbero una mano per capire le modalità di erogazione del contributo. Anna, invece, è una 51enne su-damericana, da oltre trent’anni in Italia, dove ha lavorato soprattut-to nel settore della ristorazione. “Ora ho un contratto a chiamata, ma in realtà non lavoro mai: non so che fare, se mi posso iscrivere al registro di disoccupazione op-pure no”, spiega, in attesa del suo turno allo sportello. La bacheca degli annunci è piena zeppa: chi si offre per lezioni private, chi come colf, chi come baby sitter e chi ancora lascia appeso diret-tamente il proprio curriculum, nella speranza che faccia al caso di qualcuno che passi di lì. In

fila troviamo ragazzi, donne ma anche uomini over 50, rimasti senza occupazione, costretti a reinventarsi una professionalità, in un mondo del lavoro sempre più complesso, sempre più duro. Uno di loro è Gianni, che cerca informazioni sulle facilitazioni per l’assunzione di persone del-la sua età. “A 51 anni è davvero difficile, vengo spesso, ogni tanto trovo degli annunci, ma poi nulla di fatto – racconta – c’è sempre tanta gente, infatti oltre che cen-tro per l’impiego questo è anche un centro di aggregazione, si par-la, ci si confronta. È inevitabile”.

settemila utentinel corso del 2013

Il numero totale di utenti presi in carico dai centri per

l’impiego di Firenze nel 2013 è stato di 45.218: di questi, il 16%, ovvero 7.308 utenti, si è rivolto al centro di Gavina-na. Si tratta di un calcolo per “teste”: in realtà molte di que-ste persone tornano più vol-te perché intraprendono un percorso di formazione o di ricollocazione professionale. Tra i servizi offerti dal centro ci sono sedute di primo livello con colloquio e presa in cari-co, orientamento specialistico per adulti, orientamento per ragazzi fino a 18 anni a rischio dispersione scolastica, spor-tello migranti e servizio di ri-collocazione per lavoratori in cassa integrazione o mobilità.

Focus

#Primo piano

7.308 coloro chesi sono rivolti al centrodi Gavinana

45.218gli utenti dei centri per l’impiego di Firenze nel 2013

•HatHaYoga (yoga ginnico) con accesso libero a 16 lezioni la settimana•NidraYoga:tecnicheindividualidirilassamento poche sedute per

l’eliminazione di stress, ansia, insonnia, irritabilità e disturbi correlati•YogaiNtegrale (il sabato pomeriggio): commento dei testi classici,

esercizi di Pranayama, concentrazione e meditazione•ScuolaperiNSegNaNtiYoga con tirocinio•pilateS&poSturale con accesso libero a 10 lezioni la settimana•taicHicHuaN con accesso libero a 10 lezioni la settimana•trattameNtiSHiatSuecraNioSacrale•corSopre-parto:per una gravidanza serena ed un parto veloce

e indolore.

La storica associazione e scuola fondata dal Maestro Bencini offre, ai suoi soci, insieme ad un’amichevole accoglienza, la più alta competenza in tutti i settori dello yoga e nelle altre discipline

per il tuo benessere globale.

Attività riservate ai soci Viale Europa, 115 - 50126 Firenze - 055 6287293 - 347 8617590

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Consulenze per figli adolescenti e nonMediazione familiare per genitori in separazione

Consulenza pedagogica per i minori L’intervento di natura pedagogica incita i ragazzi al ragionamento aiutan-doli a risolvere le problematiche esistenti. Il pedagogista guida e sostiene l’adolescente nel cammino di scoperta delle sue emozioni, sentimenti e pensieri, che spesso sono confusi e portano i figli ad assumere compor-tamenti scorretti ed inadeguati (alcuni esempi: introversione, disinteresse per la scuola, difficoltà relazionali, mancato dialogo con i genitori, ipe-rattività,ansia, problemi dovuti a periodi delicati di un genitore, ecc…).Aiuta ad una maggiore conoscenza di sé e al rafforzamento del carattere in formazione.Lo accompagna nelle scelte necessarie per arrivare ad un adeguato com-portamento, rispettando la personalità del soggetto.

Mediazione Familiare.Fornisce sostegno emotivo, psicologico ed organizzativo, mirando alla tutela dei figli.Si snoda in un percorso di accompagnamento in cui, grazie ai colloqui con il mediatore, viene offerta la possibilità ai coniugi di gestire il proces-so di separazione trovando soluzioni accettate e condivise da entrambe le parti.Alla coppia o al singolo genitore, vengono date concrete indicazioni sui corretti passaggi da attuare per giungere alla separazione, prevenendo comportamenti inadeguati e avendo come primo interesse la tutela del minore.

Studio pedagogico Dott.ssa Linda Goriwww.lindagori.it

riceve su appuntamento in:Via Burchiello, 87 - Firenze - e presso gli studi medici di Via Pisana 53 - FirenzeTel. Studio 0552207223Tel. Cell. 3472974420

Iscrizione Albo Pedagogisti ANPE Regione Toscana n. R0269Consulente tecnico per il Tribunale di Firenze n.7288

Febbraio 2014 | 3 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 4: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#Ricorrenze

nozze a “chilometri zero”,i luoghi da sogno per dire sìA “caccia” degli scorci da cartolinanascosti dietro l’angolo (o quasi)

i regali? low coste fatti in casa

San Valentino è l’occasione giusta anche per romantiche promesse d’amore... eterno. E se sembra “tanto facile” dare la fatidica ri-

posta affermativa, a volte non lo è altret-tanto affrontare le relative conseguenze a catena di tipo organizzativo, in cui volenti o nolenti ci si imbatte. Un rice-vimento di nozze può essere pensato e organizzato in tanti modi diversi, con più o meno disponibilità economiche, soprattutto oggi. Del resto, chi sceglie di sposarsi sogna che quello delle nozze

sia un giorno indimenticabile. A partire dalla location giusta. E se è fortuna di pochi poterlo celebrare intimamente (ed economicamente) nel giardino di casa, per gli altri futuri sposini che hanno a che fare con centinaia di invitati spesso diventa una vera e propria caccia al te-soro trovare il luogo perfetto per l’occa-sione. La Toscana è una regione che, si sa, fortunatamente offre tanti spunti di carattere paesaggistico, dalla montagna al mare, fino alle bellissime città d’arte, passando per le mille sfumature della

campagna. Scorci da cartolina se ne tro-vano un po’ ovunque, e non tutti sono conosciuti al grande pubblico. Infatti, ce ne sono tanti ancora poco noti ma sug-gestivi e, soprattutto, dietro l’angolo. Nel quartiere il pensiero va subito alla zona del Galluzzo. Proprio vicino alla chiesa di San Felice a Ema, ad esempio, c’è Villa Le Piazzole. Ci si arriva da via Silvani, dopo aver attraversato un bel giardino all’italiana. “L’attività della villa cinque-centesca di proprietà Ciaciolli, da circa 5-6 anni è dedicata soprattutto a ospi-tare ricevimenti anche per più di cento persone – spiega la direttrice Benedetta Listri – da aprile a novembre abbiamo in media un matrimonio a settimana, senza contare cerimonie di varie etnie e religioni, come indù, ebraica e addi-rittura pachistana”. Ma gli esempi sono anche altri. Dalle parti della Certosa del Galluzzo spicca il nome di Villa Casti-glione, un convento di fine Ottocento completamente restaurato che vanta una bellissima vista sulla città. In questa location da sogno è possibile anche solo soggiornare in una delle dodici camere d’autore firmate da Gabriele Nuzzarello, importante artista contemporaneo ita-lo-spagnolo (per scoprire le opere d’ar-te del maestro si può consultare il sito www.villacastiglione.com). E se infine si parla di opere d’arte e siete alla ricerca di qualcosa di veramente “regale”, Villa Corsini a Mezzomonte è l’ideale. A po-chi chilometri dal Galluzzo, l’antica pro-prietà medicea è stata riportata all’antico splendore dai discendenti della famiglia Corsini. E se ancora non siete soddisfat-ti, non resta che partire alla scoperta di altri “gioielli”... della porta accanto.

San Valentino è alle porte. E anche se la speranza è che questo 2014 possa essere l’anno della ripresa economica, nell’attesa in molti preferiscono andarci cauti

continuando a pensare low cost. In questo caso ancor di più vale il fai-da-te, per-ché si sa, quando si regala qualcosa fatto di persona c’è sempre più soddisfazione. Figuriamoci poi nel giorno degli innamorati: la dolce metà sarà stupita e, quindi, totalmente conquistata. Basta davvero poco per sorprendere il partner. Una poesia, un cioccolatino, un fiore: sono classici un po’ da reinventare o, meglio, da perso-nalizzare. Per esempio, suggerisce Viola, una giovane galluzzina molto creativa, “se proprio non c’è una poesia tradizionale che vi rappresenti, perché allora non dedi-care una canzone, magari la vostra canzone, su un bel foglio scritto rigorosamente a mano? Insieme farebbero sicuramente figura dei cioccolatini fatti in casa, sfruttan-do cioccolate e affini magari avanzati dalla Befana. Se invece siete romantici green anche una piccola piantina, coltivata qualche settimana prima o appena piantata in un vaso personalizzato da voi, può sostituire in maniera originale la classica rosa. Ma non solo. Oltre a usare oggetti riciclabili che troviamo in casa come spago, cartoncini, vasetti di vetro e molto altro – aggiunge – l’importante è risvegliare la fantasia”. Certo è che se si vuol fare da sé ci vuole un po’ di tempo in più da dedi-care a ciò che si è pensato. Anche se si ha a che fare con la tecnologia. Per molti altri innamorati del quartiere, risparmiare vuol dire infatti comprare su internet, dall’oggettistica a veri e propri pacchetti benessere o ristoranti. E il gran risparmio che si cerca magari si trova davvero. Da conteggiare, però, un po’ di anticipo e tanta pazienza nell’aspettare l’occasione giusta. Sempre con l’aiuto del computer, si possono realizzare tante belle idee: una ad esempio è il fotolibro, magari realizzato con le foto più simpatiche e mai stampate che si trovano sui social network, oppure realizzare una compilation con tutte le canzoni che vi rappresentano. E se infine una cenetta a lume di candela non può mancare, farla preparare dal proprio lui non sarebbe male: sicuramente, in un modo o nell’altro, sarebbe indimenticabile.

V.B.

Vanessa Bambi

San Valentino/1 San Valentino/2

Una veduta di Villa Le Piazzole, una delle location dove è possibile celebrare il proprio matrimonio senza allontanarsi troppo da casa

Forbici, colori, nastri e... fantasia: sono questi gli ingredienti per romantici regali “fai da te”

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4 | Febbraio 2014 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

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Notizie dal territorio

Alcuni interventi in programma nel 2014

Sport e movimento

Cultura

IL GALLUZZO VERSO UNA NUOVA VITAPRESENTATI GLI INTERVENTI PER PIAZZA ACCIAIUOLI E VIA SENESE

OPERE PUBBLICHE NEL SUD FIORENTINO

ATTIVITÀ MOTORIA GRATUITA ALLA SCUOLA BOTTICELLI

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

Il 28 gennaio, nel corso di un’a� ollata assemblea pubblica, sono stati presentati alla cittadinanza gli interventi che Esselunga e� ettuerà nella zona del Galluzzo a titolo di onere compensativo per la realizzazione del centro commerciale in via Senese.Le opere più rilevanti riguardano Piazza Acciaiuoli e via Senese.Piazza Acciaiuoli sarà completamente restaurata con una nuova pavimentazione, la realizzazione dei cassonetti interrati (lato via Gherardo Silvani), l’abbattimento di alcune piante ammalate, il reimpianto delle alberature nella loro con� gurazione originaria, l’inserimento dell’impianto di irrigazione e una nuova illuminazione.Il lavoro sarà svolto in due macro fasi per dar modo a tutte le attività commerciali, � sse e ambulanti, di non interrompere mai il lavoro.In via Senese sono previste: la costruzione di un giardino attrezzato per i bambini e di un’area a verde pubblico adiacente al nuovo supermercato Esselunga; la creazi-one di una rotatoria di fronte all’uscita del parcheggio del supermercato, per evitare l’ingresso/uscita delle auto e dei mezzi pesanti in mezzo al tra� co circolante e nello stesso tempo per rallentare la velocità dei veicoli sia in ingresso che in uscita dal paese, a maggior tutela della sicurezza degli abitanti; la costruzione di un nuovo marciapiede che collega l’area del supermercato e i giardini al semaforo di via San Francesco.E’ inoltre imminente l’attivazione della galleria “Le Romite” che consentirà di pedonalizzare l’ultimo tratto di via delle Bagnese che attual-mente immette sulla via Senese, realizzando di fatto un altro fondamentale tassello in vista del completamento del ‘By-pass’ del Galluzzo. Insomma, è in pieno svolgimento l’operazione per liberare l’antico borgo dalla morsa del tra� co che per decenni l’ha imprigionato.

Interventi di manutenzione a San Marcellino e all’AlberetaImportanti interventi manutentivi sono in programma negli impianti sportivi del Q.3.Il palazzetto di San Marcellino sarà sottoposto ad un intervento di adeguamento, a completamento delle opere già eseguite per l’abbattimento delle barriere architettoniche. In particolare è prevista una diversa distribuzione degli spazi dei due sottotribuna con il rifacimento completo dei servizi igienici per il pubblico, la realizzazione di due nuovi spogliatoi accessibili ai disabili, la ristrutturazione dei restanti locali ed una revisione generale degli spogliatoi. Verrà inoltre migliorato il comfort attraverso la realizzazione di un impianto di estrazione e ricircolo dell’aria negli spogliatoi e nella palestra. Costo dell’intervento: 400.000 euro. Inoltre l’area sportiva dell’Albereta sarà messa in sicurezza, in base ad uno speci� co accordo sottoscritto con la Provin-cia di Firenze, con la demolizione del bocciodromo esistente e la sostituzione delle attuali reti dei campetti all’aperto con recinzioni s� labili in caso di piena dell’Arno. Verranno anche rifatte le pavimentazioni dei campi da pallavolo e basket e saranno illuminati i campi da tennis e da basket, che attualmente sono agibili solo in orario diurno. Costo dell’intervento: 200.000 euro.

Lavori stradali 2014Numerose sono le opere in programma nel 2014 per la riquali� cazione di strade e marciapiedi del Q.3. Gli interventi ri-guarderanno in particolare lungarno Ferrucci, via Benedetto Croce, via di Villamagna, viale Giannotti e via delle Romite.

Le Commissione Politiche Giovanili e Politiche Sportive del Q.3 promuovono il progetto ‘Rimettiamoci in gioco’, basato su proposte sportive e ricreative liberamente accessibili, per permettere a tutti i giovani del quartiere di praticare senza oneri l’attività motoria. Alla base del progetto c’è la convinzione che l’agonismo e lo sport di base insegnano ad essere leali e a conoscere i propri limiti, rappresentando così uno strumento importantissimo di maturazione per diventare adulti.Queste le attività proposte:Pallavolo/ venerdì ore 15-17, c/o la palestra della Scuola Botticelli, via Gran Bretagna, � no al 30 maggio (per ragazzi/e a partire dagli 11 anni)Teatro � sico ed acrobatica espressiva/ mercoledì, ore 15-17, c/o la palestra della Scuola Botticelli, via Gran Bretagna, � no al 28 maggio (per ragazzi/e a partire dagli 11 anni).

INFO: CSF 055.282008- 346.8896577, dal lunedì al venerdì ore 10-12Eleonora 340.5605665 [email protected]

Rassegna teatrale Marco Tarchi alle Cascine del RiccioTeatro Augusto Novelli, via di Poggio-secco 45, ore 16,15

16 febbraio, Favole Pulp, di G.Cecchini;23 febbraio, Spirito Allegro, di N.Coward;2 marzo, La vera storia delle sorelle Bandiera, di A.Innocenti;9 marzo, L’appuntamento, di F.Palli;16 marzo, Il povero Piero, di A.Campanile;23 marzo, Rumori fuori scena, di M.Frayn;30 marzo, La banda dei quattro, di C.Vittici

INFO: tel. 055.209032

Il vestito di Arlecchinoper preparare il CarnevaleOcchi puntati in ludoteca sull’approssimarsi del Carnevale, con una serie di attività che si concentre-ranno in particolare nella settimana tra lunedì 24 e venerdì 28 febbraio, con la creazione del pupazzo di Arlecchino e del suo variopinto vestito.Il programma mensile prevede come di consueto letture animate e canzoni accompagnate da laboratori (questo mese tocca a ‘Il leprottino’, ‘La Mucca’ e ‘L’omino grasso’). Altre attività di labora-torio riguarderanno il riciclaggio, il col-lage, la manipolazione e il disegno con

vari materiali (cannucce, � lo di lana ). Il lunedì pomeriggio prosegue l’attività di massaggio infantile. Ludoteca Il Castoro,Piazza Bartali 3b- Per info tel. Serv.Educativi Q.3, 055.6585130/136

Passeggiate di benessereIl Gruppo ‘Salute è Benessere Q.3’ or-ganizza, il terzo sabato di ogni mese, una passeggiata per tenere in esercizio il corpo e per ravvivare la socialità e la convivialità tra le persone. La partecipazione è libera e gratuita. Prossimo appuntamento: 15 feb-braio. Ritrovo: piazza Bartali, davanti al supermercato Coop, ore 9,30

Conversazioni MusicaliGuida agli eventi in programma nella stagione autunno-inverno.Villa Bandini, via di Ripoli 118, ore 17Martedì 25 febbraio, Le Metamorfosi (da Kafka), di Silvia Colasanti

Galluzzo, immagini inedite Mostra fotogra� ca nell’ambito della ‘Rassegna arti visive’, a cura dell’Ass. Gal-luzzo Immagine.Sala consiliare del Palazzo del Podestà, via del Podestà 161 Orario: sabato, ore 16,30-19,30; domen-ica, ore 10-12 e 16-19. Ingresso libero

INFO: Quartiere 3,tel. 055 2767721-39

PARLA CON IL PRESIDENTELunedì 24 febbraio, dalle 10.00 alle 12.00, il Presidente del Q.3, Andrea Ceccarelli, po-trà essere contattato ai numeri 055.2767732 -055.2767727, al cellulare 327.8958017, all’in-dirizzo Skype presidente.quartiere.3 o ancora sul suo sito www.andreaceccarelli.it.

OLIO USATO? C’E’ L’ECOFURGONEIl primo e il terzo venerdì di ogni mese, ore 8-12, in piazza Bartali (accanto al fontanello) stazi-ona l’ECOFURGONE di Quadrifoglio per il servizio di raccolta di� erenziata mobile organizzato in collaborazione con il Q.3. Quali tipologie di ri� uti possiamo consegnare? Olio da cucina usato; pile; batterie; farmaci scaduti; toner e cartucce; lampade a basso consumo; piccole ap-parecchiature elettriche o elettroniche ( radio, telefoni, aspirapolvere etc.).Per info consultare il sito web www.quadrifoglio.org o chiamare il Numero Verde 800-330011

Page 6: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#Il quartiere in pillole

Lo stadio delle Due Strade, in via Ximenes, è finito ancora una volta nel mirino dei vandali

due strade, dannie furti allo stadioPer l’impianto di via Ximenesnon si tratta della prima volta

La denuncia Gli interventi

riqualificazioniper vie e marciapiediStrade e marciapiedi cittadini si riqualificano. La giunta comunale ha stanziato

oltre tre milioni e 700mila euro, dando il via libera a un pacchetto di delibere e relativi progetti proposti dall’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi. Saranno interessate strade di tutta la città, dal centro alle periferie: per quanto riguarda il quartiere 3, sono previsti interventi in lungarno Ferrucci, via Benedetto Croce, via di Villamagna, viale Giannotti e via delle Romite.

Istruzione

le scuole dell’infanziasi aprono alle famiglieAlla scoperta delle scuole dell’infanzia del quartiere. Lo scorso mese si è tenuto

un “open day” nelle strutture del comune, che hanno aperto le loro porte alle famiglie che volevano conoscere gli spazi e i progetti educativi in vista delle iscrizio-ni. L’iniziativa ha coinvolto tutto il personale educativo, che ha accolto le famiglie e ha presentato le strutture, la loro organizzazione e i progetti. “Un’opportunità per le famiglie”, ha sottolineato l’assessora all’educazione Cristina Giachi, che hanno avuto così modo “di conoscere da vicino le diverse strutture per orientarsi nella scelta”. Nel quartiere 3, sono state interessate le scuole Fortini (via B. Fortini 16/B), Grifeo (via delle Lame 8), Stefani (via degli Stefani 1), Villani (via Bocchi 13) e V. da Feltre (via Chiantigiana 220).

Lo stadio delle Due Strade anco-ra nel mirino dei vandali. È suc-cesso a metà dello scorso mese, quando durante la notte è stata

forzata la porta degli spogliatoi, da cui sono stati portati via palloni, maglie dei bambini della scuola calcio e divise de-gli allenatori. Violato anche il bar, messo a soqquadro e oggetto anch’esso di furto. “L’ennesimo atto vandalico all’impianto delle Due Strade rappresenta un gesto inqualificabile e va condannato con fer-mezza”: ha detto il vicesindaco e asses-sore allo sport Stefania Saccardi. Non è la prima volta che l’impianto di via Xi-menes, in concessione alla società Porta Romana e sede del centro di formazione federale della Lega Nazionale Dilettanti della Figc, finisce nel mirino dei vandali. Tante sono state le condanne per quanto accaduto. “Siamo stufi. Per la terza volta nell’arco di un anno il C.S. Porta Roma-na è stato vittima di atti vandalici a ope-ra di ignoti”, hanno commentato i con-siglieri Massimo Pieri (Noi con Matteo

Ivo Gagliardi

Renzi) e Alberto Locchi (Lista Galli). “La prima effrazione allo stadio Buoz-zi fu compiuta a novembre 2012: igno-ti si introdussero all’interno e brucia-rono la bandiera del club. Poi, proprio la sera prima dell’inaugurazione del nuovo campo in sintetico, l’intrusio-ne ‘servì’ per ricoprire il campo stesso

di scritte ingiuriose contro i dirigenti della società. Infine quest’ultimo epi-sodio, che forse anche più degli altri sa di puro spregio contro la società spor-tiva. Che senso avrebbe altrimenti ru-bare maglie e palloni, o chiudere l’in-gresso alla palestra?”, hanno aggiunto i due consiglieri.

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6 | Febbraio 2014 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 7: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#Zoom

“l’altra cupola” nel mirino dei vandaliNegli ultimi tempi la riproduzione in miniaturadell’opera del Brunelleschi ha subito vari oltraggi

Capita spesso di non apprezzare quello che abbiamo fino a quan-do non si rischia di

perderlo. Quando si parla di arte l’Italia, con Firenze in testa, è una dei primi posti che vengono in mente ai turisti di tutto il mondo. Il David di Michelangelo, Ponte Vecchio e la Cupola del Brunel-leschi sono solo alcune delle per-le della città gigliata che tutto il mondo ci invidia, capolavori che vengono ammirati da visitatori in arrivo dall’intero globo. Non tutti, però, sanno che un modello che riproduce proprio la cupola di Santa Maria del Fiore si trova, da circa vent’anni, al parco dell’An-conella. Ma da alcuni mesi questa riproduzione in miniatura è fini-ta nel mirino dei vandali. “Siamo stati contattati dal professor Mas-simo Ricci, autore del progetto, per fare un sopralluogo e scoprire a quanto ammontino i danni – fa sapere Alessandra dalla fondazio-ne degli Angeli del Bello – ancora non sappiamo quanto ci vorrà

di preciso in termini di tempo e denaro per ripulirla, ma da quan-to ci è stato riportato ci sarà da fare”. Oltre al danno – aggiunge direttamente Ricci, docente alla Facoltà di Architettura dell’Uni-versità di Firenze – c’è anche la beffa. “Qualche mese fa – raccon-

Vanessa Bambi

All’Anconella

La riproduzione in miniatura della Cupola del Brunelleschi al parco dell’Anconella: recentemente è stata imbrattata e non solo

“gesti in aumentonei parchi cittadinicontro alberi, giochi e panchine”

“Gli atti di vandalismo sono da condannare e,

purtroppo, nei parchi cittadi-ni sono sempre più frequenti. L’accanimento riguarda pan-chine, giochi per i bambini, alberi e pure opere importanti come appunto la cupola ripro-dotta”: sono queste le parole del presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli. “Per gli incivili di turno non fa trop-pa differenza – aggiunge – la soluzione ideale sarebbe quel-la di chiudere bene il parco di notte, ma le sue dozzine di entrate comporterebbero un alto costo. Per ora – termina Ceccarelli – posso però dire che della pulizia dell’opera se ne occuperà tranquillamente anche il Quadrifoglio”.

V.B.

Focus

ta – sono stato intervistato e foto-grafato insieme alla ‘mia’ cupola dal National Geographic, rivista di fama internazionale (proprio questo mese esce l’articolo che ne parla, ndr). Per l’occasione ho speso di tasca mia molti soldi per ripulire l’opera e renderla presen-

tabile agli occhi del mondo. Ma è stato tutto inutile”. Dopo poco, infatti, la cupola dell’Anconella “è stata nuovamente imbrattata – continua – ed è stata pure sfonda-ta una porta per entrare al suo in-terno. Tutto ciò è inammissibile, dato che è stata valutata d’alto in-

teresse storico-culturale per spie-gare il segreto della costruzione della cupola del Brunelleschi. Oltre all’attenzione dei media esteri, molti personaggi illustri del passato, come l’architetto Mi-chelucci, hanno espresso il parere di preservarla come importante riferimento di studio scientifico. Addirittura – rivela il professor Ricci – circa una decina di anni fa si parlava con l’amministrazio-ne comunale di una recinzione con tanto di scalinata per vederla dall’alto e di una tettoia per ripa-rarla dagli agenti atmosferici. Un progetto che invece non è mai stato realizzato per mancanza di fondi. Purtroppo gli incivili, però, ci sono sempre – conclude – ed è anche l’ora che ci sia una soluzio-ne definitiva del problema, dato che una città come Firenze è rap-presentata e vive anche di opere come questa”.

Febbraio 2014 | 7 Quartiere 3Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Page 8: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#L’inchiesta

se i negozi “sotto casa”fanno squadraSconti, tessere e idee:l’obiettivo è quellodi “fi delizzare” i clienti

Commercio/1

Tempo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devo-no cercare spesso e volentie-

ri espedienti per attirare i clienti. Idee di non semplice organizzazione, che spesso consistono in mercatini o mani-festazioni ludiche. Ma c’è anche chi ha sperimentato un modo per permettere ai clienti di risparmiare qualcosa, facen-do rete tra esercenti. Stiamo parlando della “We-Fi/Love it card”, la carta fe-deltà gratuita che consente di accumu-lare punti per poi usufruire di sconti, utilizzabile in negozi, bancarelle, bar e ristoranti che aderiscono al circuito. Partita come progetto pilota a febbraio dell’anno scorso in trenta attività com-merciali nel rione di Sant’Ambrogio, è stata successivamente estesa a sette ri-storanti della zona e anche a una ven-tina di esercizi de “Le cento botteghe” della vicina via Gioberti. Chi acquista qui accumula punti, ogni 500 euro spesi ci sono cinque euro di sconto, nonché promozioni di vario genere. La tipolo-gia degli esercizi che vi hanno aderito è la più svariata, dal farmacista al for-no e all’ortofrutta, passando per pub e ristoranti. “Abbiamo provato a dotare i commercianti tradizionali di uno stru-mento tipico della grande distribuzione: il risultato è che gli esercizi hanno fatto squadra, si è creata una clientela ‘condi-

Sara Camaiora Il mercato di Sant’Ambrogio: è partita dal rione la carta fedeltà gratuita che consente di accumulare punti per poi usufruire di sconti in negozi, banchi, bar e ristoranti che aderiscono al circuito

Anche a Firenze sono ormai molti i “Gas” (gruppi di acquisto solidale) presenti, per comprare prodotti alimentari e non solo

visa’ che ha fatto aumentare le opportu-nità di spesa – spiega Parolo Roverani, amministratore di Love It, l’azienda che ha organizzato l’iniziativa – il nostro obiettivo è estendere il progetto in altre parti della città”. L’idea di una “fi delizza-zione” dei clienti da realizzare tramite card o tessere è balenata nella mente anche di altri esercenti, affi liati nei tanti centri commerciali naturali della città. “Se ne parlò tempo addietro, anche con l’amministrazione, ma sarebbe stato op-portuno realizzare un coordinamento dei vari centri e da lì organizzare il tutto, ci voleva una gestione dall’alto, con le nostre singole forze non ce la potrem-mo fare”, segnala un commerciante del Ccn di Novoli. “Avevamo provato una cosa simile con una tessera ma non ave-va funzionato, forse organizzata in un altro modo potrebbe essere un’idea con-veniente – dice uno dei componenti del Ccn Parterre – noi come centro orga-nizziamo il secondo sabato di ogni mese un mercatino sotto i portici e abbiamo in ponte manifestazioni per la prossima primavera, una in collaborazione con il Vespa Club”. “C’era stata un’iniziativa si-mile ma non era andata a buon fi ne, se ne potrebbe riparlare ma trovare tempo ed energie per realizzare un progetto così non è semplice”, fanno presente in-vece dal Ccn di via Orsini.

I gruppi

gli acquisti a tutto “gas”?in crescita anche a firenzeGruppi di persone che decidono di acquistare insieme prodotti alimentari o

di uso comune, che rispettino parametri precisi in quanto a etica e qualità, per poi distribuirli tra loro. Questo, in sintesi, sono i “Gas”, i gruppi di acquisto solidale. Ormai in città ce ne sono molti: Massimo Bani, ad esempio, ha ideato e gestisce il Gaus (gruppo di acquisto ubertà solidale) nella zona di Novoli, nato attorno alla parrocchia di Maria Ausiliatrice di via Baracchini. “Siamo attivi da un anno e mezzo, la parrocchia ci ha concesso una sala e qui ci riuniamo e raccogliamo i prodotti – spiega Massimo – gli iscritti sono una cinquantina, i più attivi venticinque”. Mondo Gas è invece nato nel 2009 nel quartiere 4 ed è composto da circa quindici famiglie, che si ritrovano tutti i martedì sera alle 21.30 al centro “Il Kantiere” di via del Cavallaccio. “Come tutti i Gas non ven-diamo prodotti biologici ma li cerchiamo – racconta Leonardo Lavorini, uno dei fondatori – generalmente privilegiamo i piccoli produttori, che operano eticamente e nel rispetto dell’ambiente, nei dintorni di Firenze o comunque in Toscana, per limitare il trasporto e quindi l’inquinamento. Tutti i componenti hanno un compito e un fornitore da seguire. Riusciamo ad acquistare gran parte dei prodotti alimentari (frutta e verdura, carne, latte, latticini e formaggi di ogni genere, pasta, riso, caff è, farine, cereali, miele, ecc.) direttamente da produttori biologici certifi cati, biologici non certifi cati o comunque naturali. Per prodotti non coltivati in Toscana (agrumi, caff è, riso) – aggiunge – gli ordini vengono fatti e gestiti tramite l’Intergas, di cui fanno parte tutti i Gas di Firenze e din-torni”. “Aderire a un gruppo Gas – conclude Lavorini – vuol dire impegnarsi ed essere disponibili a concedere parte del proprio tempo a cercare, ordinare, ritirare, consegnare e partecipare agli incontri perché, come ripetiamo spesso, il Gas non è un supermercato”.

La “Risorseria”

Nel laboratorio dove tutto si trasformaSe si parla di creare, ripensare, reinventare (e

perché no, anche risparmiare), c’è un posto che sembra nato apposta. Si chiama “Risorseria”, si trova in via San Gallo (il civico è il 69 rosso) e parte dal presupposto che bisogna riciclare, ri-parare o reinventare tutto ciò che non si vuole più. Cosa signifi ca? A spiegarlo a Il Reporter è la proprietaria dello spazio-laboratorio, Costanza Savio, che in principio era partita con l’intenzio-ne di creare una specie di bottega di coworking dove gli artigiani potessero lavorare e collabora-re. “Magari in futuro quest’idea si realizzerà, per adesso sono partita col progetto e invito la gente a venire a curiosare e a conoscere un’esperienza imprenditoriale che all’estero già esiste, e che funziona, soprattutto in periodi diffi cili come questo”, racconta. Già, perché l’obiettivo della Risorseria è far passare il messaggio che non bi-

sogna buttare tutto quello che non serve più, o non si vuole, o che magari si è rotto. “La gente deve capire che, nonostante la crisi, delle risor-se ci sono, le abbiamo tutti, bisogna solo inne-scarle. Alla Risorseria – continua Costanza – si può entrare colpiti dalle idee di riciclo esposte in vetrina, si può portare un oggetto da riparare e noi lo ripariamo (quasi tutto, tranne i grandi elettrodomestici, ndr), si può avere qualcosa a cui si vuol dare un nuovo look, oppure si può ri-ciclare quello che si ha in casa e non si usa più. Se l’oggetto è di nostro interesse lo teniamo e diamo al cliente un buono da spendere alla Risorseria”. Il logo del negozio – il simbolo del riciclo reso a forma di cuore – la dice lunga sul progetto, che vuol creare una rete virtuosa tra le persone e far sì che si consumi in maniera più responsabile. “Ho lavorato per quindici anni con mio padre,

che ha una fabbrica di mobili in stile a Scandicci – ricorda – facevo modelli, prototipi, mi occupa-vo di intaglio del legno e scultura. Poi, a un cer-to momento, mi sono fermata e ho pensato che c’era bisogno di tornare a un rapporto umano con le persone”. E ha aperto, coraggiosamente, il laboratorio di via San Gallo. “Ho in programma anche dei corsi, per adesso di rammendo e deco-razione, per insegnare alle persone ad arrangiarsi da sole. Ho in ponte le presentazioni di alcuni libri e poi seleziono artisti/artigiani che espongo-no le loro creazioni qui da me”. L’obiettivo fi nale? “Ritornare al concetto di bottega rinascimentale, ricollegando tutto, creando una rete di piccoli ar-tigiani/artisti”, risponde Costanza. E allora, che il circolo virtuoso abbia inizio.

E.C.

�Webgasfiorentini.it

8 | Febbraio 2014

Page 9: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#L’inchiesta

e adesso lo spuntino si fa nella boutiqueL’ultima frontiera della ristorazione fi orentina:all’interno delle attività aprono “corner” per le degustazioni

L’abito non fa il monaco, il cibo non fa il ristorante. Finito il boom di kebabbari, sushi low cost e locali multietnici, ecco

servita l’ultima mania del commercio alimentare fi orentino: la “bottega bi-fronte”, da una parte normale negozio (di abiti, libri o simili), dall’altra angolo per fare uno spuntino o gustarsi qual-che specialità. Così, ad esempio, lo sto-re di abbigliamento ha al suo interno una caff etteria griff ata (la moda è parti-ta dalle boutique di via Tornabuoni), la macelleria off re degustazioni, la libre-

ria propone piatti vegetariani. La risto-razione fi orentina, insomma, cambia ancora faccia: e anche in questo caso la crisi ci ha messo lo zampino. “Di questi tempi il cibo è l’unica cosa a sostenere i consumi – spiega Stefano Fontinelli, responsabile di Confesercenti città di Firenze – molte attività commerciali tendono a sostenere gli aff ari aprendo dei corner per la somministrazione di alimenti. È una tendenza che va af-fermandosi soprattutto in centro, ma presto potrebbe riguardare anche le periferie”. Secondo Confersecenti, nel-

la prima parte del 2013 si è registrata una raffi ca di aperture di fast food, come piadinerie, paninoteche e rostic-cerie etniche, affi ancata da un crescita esponenziale dei locali che propongo-no sushi a prezzi ridotti. Una bolla che si è sgonfi ata con il passare dei mesi. E adesso si aff acciano sul mercato i ne-gozi che abbinano il buon mangiare ai prodotti non food. “È molto più sem-plice aprire una realtà di questo genere che un ristorante – conferma Andrea Angelini, della Fipe Confcommercio Firenze – le regole sono meno com-plesse”. Il settore della ristorazione è stato uno dei pochi in città a non ve-dere lo scontrino di fi ne 2013 in rosso, con un fl ebile segno più negli incassi, intorno al 3%. Intanto, però, le perife-rie perdono pezzi, con la fuga dei risto-ranti di quartiere in favore del centro. I locali storici resistono anche lontano dal Duomo, quelli più giovani scom-mettono invece sulla parte “vecchia” della città: sette su dieci, secondo Con-fersercenti, scelgono il cuore di Firen-ze per tirare su il bandone. “Le attività centrali godono del supporto del turi-smo, che garantisce un fl usso di perso-ne, sebbene stagionale – dice Fontinelli – in periferia il numero di clienti è più o meno lo stesso. Negli ultimi anni si è però progressivamente abbassato lo scontrino, con una diminuzione della spesa che va dal 10 al 15 per cento”. Un panorama confermato dai numeri. A Firenze i ristoranti sono 2.642, secon-do i dati della Camera di Commercio: di questi, circa un terzo è in centro. La zona con la maggiore densità di cuochi (e forchette) è il quadrilatero romano, seguito dall’area di piazza Stazione.

Gianni Carpini

Commercio/2

Il menù di un locale cittadino. La ristorazione fiorentina cambia ancora faccia: ora è boom dei negozi che abbinano il cibo a prodotti non food

Ahmed Mohamed Shamandy: è lui il “pioniere” del kebab fiorentino, avendo aperto il primo locale in città nel 1987

In via Palazzuolo

il kebab diventa “esercizio storico”È lui il “pioniere” del kebab fi orentino. Oggi normale cibo da asporto, ieri

novità vissuta con qualche diffi denza dai tradizionalisti: la carne arrostita alla maniera mediorientale arrivò in riva all’Arno il 4 ottobre del 1987. È stato un egiziano, Ahmed Mohamed Shamandy, ad aprire il primo negozio di kebab a Firenze: “Amon”, in via Palazzuolo. E ormai il suo è diventato un esercizio storico a tutti gli eff etti, uno dei volti del quartiere, fi nendo perfi no nelle guide turistiche. “È una vita che sono a Firenze – sorride Ahmed – sono arrivato qua con l’università, poi ho iniziato questo lavoro con mio cugino”.

G.C.

Fast food

hamburger, si allarga la mappaL’hamburger a stelle e strisce si espande anche a Firenze. La sfi da è a due:

McDonald’s può contare su un piccolo “impero” di sette ristoranti in città (tre in centro, uno a Firenze sud, uno in zona Isolotto e due nel quadrante nord), a cui se ne aggiungerà a breve uno in via Senese, al posto dello storico negozio di giardinaggio Calosi Sementi. Anche il rivale di sempre, Burger King, potenzia la “linea d’attacco” in città, dove è sbarcato prima in piazza Adua, poi in piaz-za Alberti. Dopo aver aperto a settembre il ristorante numero cento in Italia a Ponte a Ema, al confi ne con Firenze, entro il 2014 punta a mettere nel sacco un paio di nuovi punti vendita. Ancora non si conoscono le location esatte, tra la periferia e l’hinterland. Infi ne, una cu-riosità: il primo fast food fi o-rentino, ben prima dell’arrivo di McDonald’s, si chiamava Kenny ed era in via de’ Bardi.

G.C.

2.642i ristoranti a Firenze

10-15%la diminuzione della spesanei ristoranti di quartiere

Febbraio 2014 | 9

Page 10: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#Società

quandoil “dottore”scodinzola: via liberaai cucciolinegli ospedali

Questo dottore fa gli occhi dolci e scodinzola. Guin-

zaglio al posto dello stetosco-pio, carezze invece che medi-cine. I cani arrivano in corsia. Non c’è da preoccuparsi: i cuc-cioloni sono addestrati, docili e controllatissimi sul fronte dell’igiene. Il progetto di pet therapy più anziano in città è sostenuto dalla Fondazione Meyer fi n dal 2002. Nei repar-ti dell’ospedalino “lavorano” Budino, Muffi n, Cannella, Ginny e Pippi. Sono i cani dell’associazione Antropozoa, che tre giorni alla settimana (oltre che per chiamate d’ur-genza) varcano la soglia del Meyer. Si dedicano a un duro mestiere: centinaia di carezze e lunghi giochi. Secondo uno studio condotto nell’ospedale pediatrico, la pet therapy mi-gliora l’umore e l’interazione dei bimbi e aiuta nella ria-bilitazione motoria. Intanto, a primavera, i baby pazienti potranno riabbracciare anche il loro cane: il Meyer ha defi -nito le regole per dare sema-foro verde in corsia ai visita-tori “pelosi”. E presto anche nelle altre strutture sanitarie fi orentine potrebbe arrivare il passo per cani e gatti. Il pro-getto pilota è partito da pochi mesi all’hospice di San Felice a Ema, dove i malati termi-nali ricevono le visite del loro amico a quattro zampe, per periodi brevi o lunghi. “È di-sumano impedire a una per-sona che sta male di vedere il proprio animale – spiega Car-lo Ciceroni, veterinario com-portamentalista della Asl 10 – è un atto di civiltà permettere, con i dovuti accorgimenti e con la mediazione di operato-ri formati, l’ingresso degli ani-mali domestici negli ospedali e nelle case di riposo”.

G.C.

In corsia

tra micio e fido spuntano... i serpentiI felini sono i più presenti nelle case fi orentine,seguiti dai cani. Ma si trovano anche rettili & Co.

In riva all’Arno si dice più micio che fi do. Sia ben inteso, i cani rimangono saldamente al secondo po-

sto nella classifi ca degli animali preferiti dai fi orentini, ma sono i gatti a conquistare il primo po-sto nelle case. L’anagrafe canina di Firenze conta 32mila esem-plari (123mila in tutta la pro-vincia), mentre i felini stimati in città sono una volta e mezzo tanti, circa 48mila (184mila sul territorio provinciale). Ma gli animali domestici non fanno soltanto “miao” o “bau”. In asce-sa, ad esempio, ci sono i conigli, sempre più comuni nelle abita-zioni nostrane. E anche gli ani-mali esotici si ritagliano il loro gruppo di afi cionados. In questo caso non esistono dati uffi ciali, ma solo stime uffi ciose: nell’area fi orentina si calcola che possano esserci almeno duecento serpen-ti, accuditi come un qualsiasi animale da compagnia. Chi teme i rettili, non abbia paura. Trovar-si di fronte a un serpente fuggito dalla “cuccia” non è aff atto fre-quente: i recuperi registrati dal-la Asl 10 negli ultimi tre anni si contano sulle dita di una mano. Più facile, invece, imbattersi in una tartaruga gigante che nuota beata in qualche fontana pubbli-ca. Colpa dei frequenti abbando-ni delle tartarughine acquatiche,

Gianni Carpini

Animali/1

Circa 48mila gatti e 32mila cani, ma anche duecento serpenti oltre a conigli, tartarughe e non solo: è questo “l’esercito” degli animali stimato a Firenze

diventate con il passare dei mesi fuori taglia per la loro vaschet-ta. Una brutta pratica ancora diff usa, basti pensare che Palaz-zo Vecchio si è trovato a dover gestire una comunità di circa cinquanta tartarughe “oversize” abbandonate, riunendole in due vasche alle Cascine. Divise per sesso, è ovvio. Tornando agli amici pelosi, di cani randagi a Firenze non ce n’è praticamente traccia. Quelli domestici, inve-ce, alcune volte scappano: l’anno scorso ne sono stati recupera-ti 713 dalla Asl. La stragrande maggioranza, il 90 per cento, è stato riconsegnato al padrone o ne ha trovato uno nuovo. E intanto la crisi cambia anche la moda del cucciolo. “Le famiglie fi orentine, per quanto riguarda i cani, preferiscono esemplari non di razza – spiega Enrico Loretti, responsabile dell’Igiene urbana veterinaria della Asl 10 – ma so-prattutto scelgono di rivolgersi ai canili, anche fuori regione, gra-zie al web”. In due anni e mezzo al Parco degli animali di Ugnano sono state adottate 160 bestiole. Ma c’è una nota stonata. La crisi fa aumentare il numero di perso-ne che, in diffi coltà economica, decidono di rinunciare a fi do. Tra il 2012 e il 2013 sono cre-sciuti del dieci per cento i cani consegnati ai Comuni nell’area fi orentina: la legge dà la possibi-lità a chi ha un reddito così basso da non riuscire più a occuparsi di una bestiola, di affi dare l’ani-male ai canili pubblici. Lo stesso luogo dove fi niscono gli amici a quattro zampe rimasti soli dopo il decesso del padrone.

Servizi

la città a misura di zampa

Ci sono gli “scambisti”, la bau-vasca e il lavaggio automatico per peli lucenti. La città a misura di zampa off re servizi tan-

to curiosi quanto utili. Un esempio? A Firenze è nato il primo social network in Italia per cani, gatti e affi ni. Si chiama Petsha-ring.it, è una web-community e raccoglie persone, con tanto di profi lo, foto e recensioni, che off rono gratuitamente ospitalità a fi do e micio quando il padrone va in vacanza. Per brevi villeg-giature urbane c’è l’asilo per cani, dove lasciare il proprio amico a quattro zampe anche solo per un’ora, controllandolo via web-cam. Ne esistono ovunque: vicino a piazza Dalmazia (ilcircolo-dellecoccole.it), a due passi dal centro (dogspacefi renze.com) e all’Argingrosso (accademiacinofi lafi orentina.it). Per farsi belli senza allontanarsi dal padrone, all’Isolotto è attivo un lavag-gio self service per cani aperto 24 ore su 24 grazie a un tessera ricaricabile (pelindo.it). Poco lontano, in via Pisana, si trova la prima piscina canina della città (swimmingdogs.it), per riabi-litazione in acqua o semplicemente per tuff arsi e giocare. E se il cane nuota, i gatti si leccano i baffi . Quelli di alcune colonie feline possono cibarsi al risto-gatto, una mangiatoia a prova di insetti e pioggia progettata dallo studio di design Phicubo. Per fi nire, in caso di acciacchi il veterinario arriva a casa (veteri-narioadomicilio.com e veterinarioadomiciliofi renze.com), ma senza sirene spiegate. L’unica ambulanza per animali della To-scana è in servizio a Massa Carrara.

G.C.

NUMERI UTILIPER ADOTTARE UN CANEParco degli animali 055.7352018

PER SEGNALAREMALTRATTAMENTIPolizia municipale 055.3283333Guardie Zoofile Enpa 055.2382410

10 | Febbraio 2014

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#Società

una giornata per festeggiare i gattiIl 17 febbraio torna l’iniziativa: sui social networkè già partito il tam tam con eventi e informazioni

Non è solo Roma la patria delle “gatta-re”. A Firenze, in-fatti, esiste perfi no

il patentino, con tanto di foto, per chi decide di accollarsi questo importante compito. In città sono circa 400 le “gattare” per 600 colonie feline e seimila gatti accuditi, di cui la maggior parte sterilizzati, mentre allar-gandosi alla provincia le colonie raddoppiano. E ora in arrivo c’è la giornata del gatto, che dal 1990 si celebra il 17 febbraio, data assolutamente non casua-le: febbraio è infatti il mese del segno zodiacale dell’Acquario, considerato il segno degli spi-riti liberi, mentre il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare tutti i miti che hanno accompagnato la storia di que-sto felino. Il tam tam della festa, con spiegazioni, aggiornamenti ed eventi, fra cui l’appuntamen-to al caff è letterario Le Murate con la raccolta di cibo per gat-ti abbinata a proiezioni di fi lm

a tema felino a cura di Andrea Vannini della Cineteca fi orenti-na, corre già su Facebook, come sempre su Facebook è stata cre-ata la pagina “Gatti fi orentini in cerca di casa”, che ha lo scopo di trovare una famiglia a gatti adulti e cuccioli nella zona di Firenze e dove possono essere inseriti anche appelli di animali persi o trovati. Per i felini che invece una casa non ce l’hanno proprio, a Firenze è molto attiva l’associazione Amici del Cane e del Gatto Onlus, che da oltre vent’anni si occupa degli anima-li della città e promuove molte iniziative, fra cui un mercatino e periodiche raccolte alimentari di scatolette e crocchette fuori dai più importanti supermercati cittadini. Fra i “gattili” si segnala quello dell’A.M.A. gatti: l’asso-ciazione ha sede in via Mariti, ma i piccoli – e grandi – amici a quattro zampe sono ospitati a Bagno a Ripoli. Per chi vuol adottare un felino, comunque, le possibilità non mancano, e fra

Matilde Bernini

Animali/2

Dal 1990, il 17 febbraio si celebra la festa del gatto. Tante le iniziative in arrivo, così come tante sono le associazioni nate per aiutare i felini

una seconda vita(anche) per gli adulti

Il cucciolino che fa tenerez-za o il gatto cresciutello che

cerca un’oasi di pace a casa vostra dopo qualche anno “disgraziato”? La scelta non è facile, ma dalla parte dei gatti adulti, e quindi generalmente più diffi cili da “piazzare”, ecco qualche elemento: sono più calmi e rilassati e più pronti ad abituarsi alla routine del nuovo padrone. Inoltre, se si prendono da un’associazione di protezione animali, sono già sterilizzati, vaccinati e svermi-nati, nonché dotati di micro-chip identifi cativo. Non solo, ma rispetto a un gattino sono meno imprevedibili e più co-nosciuti, specialmente da chi da tempo si occupa di loro nel gattile, che potrà quindi consi-gliare il gatto più adatto a con-dividere la nuova casa con altri felini, quello più “ordinato” e pulito, quello più giocherello-ne e paziente per entrare in un contesto familiare con bambi-ni. Infi ne, i trovatelli sono così numerosi che non sarà diffi cile scovare l’esemplare che fa al caso vostro. E alla fi ne potrete dire di aver regalato una se-conda vita a un animale che, nella prima, non è stato tanto fortunato.

M.B.

Adozioni

le associazioni a cui rivolgersi c’è anche l’Ente Nazionale Pro-tezione Animali di Firenze, in via Ricasoli. Per chi ama fare fi -losofi a su tutto e per tutto, a Fie-sole esiste l’Accademia dei gatti magici, vale a dire felini che si sono resi testimoni e ispiratori nelle arti e nelle civiltà. Il cen-tro studi, da statuto, è dedicato alla magia dei felini e si propone di approfondire e diff ondere la cultura del gatto. Seguendo le orme di grandi e famosi amanti dei gatti, rispettando l’ordine al-fabetico si va da Dante Alighie-ri a Èmile Zola, passando per Charles Baudelaire, gli studiosi dell’Accademia si occupano del-lo studio delle opere ispirate al gatto e della promozione dei gattofi li più celebri. Il centro si dichiara “unica istituzione nel suo genere”, e può vantare nu-merose collaborazioni con enti e istituti in Italia e nel mondo.

BIBLIOTECA DELLE OBLATE“Orientamento alle Oblate”3 febbraio ore 15.00La scelta intorno ai percorsi delle scienze socialiore 15.00-17.00 e 17.00-19.00Sala Colombariaingresso libero su prenotazione a: [email protected] .it

sabato 8 e 22 febbraio ore 16.30Gioca e impara con GalileoAnimazione teatrale e lettureper bambini 8-12 annisezione bambini e ragazziingresso libero su prenotazione 0552616512a cura del Museo Galileo, Archivio Storico e Biblioteca delle Oblate

giovedì 13 febbraio ore 21.00“Una medicina basata sui diritti umani”Emergency raccontata da chi lavora con EmergencyEnrico Solito e il suo “Diario da Anabah”a cura del Gruppo Emergency FirenzeSala Conferenze – Ingresso liberosabato 15 febbraio

ore 11.00-12.30Yogasofi aLaboratorio di yoga e fi losofi acon letture ad alta voce.“Cosa dovrebbe fare un Re per essere un buon Re?”Bambini 10-12 anniSezione bambini e ragazziIngresso libero su prenotazione 0552616512

venerdì 21 febbraio ore 18.00-20.00Incontri Transafrica 2014Sbarcare e fare animazione-resentazione del libro di Carlo Truppi“In concerto” (ed. SE, 2012)proiezione di spezzoni di video/fi lm sulle migrazioni.Centro sperimentale di cinema-tografi a RomaSbarchi e anime clandestine di Beslan città russa dell’Ossezia alla spiagge di SiracusaSala Conferenze ingresso libero

NELLE ALTRE BIBLIOTECHE COMUNALI:

BIBLIOTECA DEL GALLUZZOmartedì 11 febbraio 2014 ore 17.00-18.45

E un giorno papà disse: “è ora che io faccia un bambino”Come si fa un bambino? Un libro di 4 metri ci aiuta a scoprirlo!Lettura e laboratorio di costruzio-ne di un babbo creatutto.A cura dell’ Associazione Scioglilibro.Bambini 4-7 anni.Prenotazione obbligatoria,max 15 bambini

BIBLIOTECA VILLA BANDINIlunedì 17 febbraio ore 17.00per il ciclo Profumi e Balocchi“Il gabinetto delle meraviglie”prodigi di natura e reperti bizzarriIngresso libero

BIBLIOTECA PIETRO THOUARlunedì 24 febbraio 2014ore 17.00Per il ciclo Conversazioni Musica-li. La metamorfosi (da Kafka) di Silvia Colasantiin collaborazione con gli Amici del Teatro del Maggio FiorentinoIngresso libero

BIBLIOTECA LUZISabato 8 Febbraio ore 10-12

Due personalità, ma un solo tesoro.Il giorno della fondazione della biblioteca uno strano biblioteca-rio ha nascosto un ricco tesoro.Per trovarlo dovrai scoprire il suo tremendo segreto: sei abbastanza audace e coraggioso?Da R.L.Stevenson, Lo strano caso del dott. Jekyll e mr.HydeBambini 9-12 anni e fam.Iscrizione obbligatoria, tel. 055/[email protected] .it

BIBLIOTECA BUONARROTISabato 22 FebbraioDalle ore 10:00 alle ore 12:00bambini 8-10 anniRibaltiamo le pentole!Un po’ di ingredienti, un certo numero di commensali e storie ironiche per ribaltare i punti di vista!Lettura e laboratorio-gioco lette-rario con invenzione di storieBibliografi a: B. Friot, Ricette per racconti a testa in giù, Il CastoroIscrizione obbligatoria,tel.055 432506, [email protected] .it

BIBLIOTECA ORTICOLTURAVenerdì 7 FebbraioDalle ore 17:00 alle ore 19:00bambini 8- 10 anniChe sorriso, mia signora!Il grande Leonardo e un quadro senza tempo: scopriamo la storia e la magia dell’arte.Lettura e laboratorio di creazione di un autoritratto in corniceBibliografi a: E. Battut, Il sorriso della Gioconda, Bohem pressIscrizione obbligatoria, tel. 055 4627142, [email protected] .it

BIBLIOTECA DE ANDRE’Lunedì 24 FebbraioDalle ore 17:00 alle ore 19:00bambini 8 – 10 anniIn viaggio verso il pianeta PandaSiamo alla ricerca di un pianeta dove gli abitanti vivano in perfet-ta armonia con la natura.Lettura e laboratorio di invenzioni creative a partire da oggetti d’uso comuneBibliografi a: L. Novelli, Il profes-sor varietà sostieni il sostenibile, Editoriale Scienzaiscrizione obbligatoriatel. 055 351689, [email protected] .it

BIBLIOTECA DELLE OBLATE. VIA DELL’ORIUOLO, 26 FIRENZE

www.biblioteche.comune.fi .it

FEBBRAIO

Febbraio 2014 | 11

Page 12: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

#Mobilità

quattro anni di tramviae ora si guarda avantiL’attenzione è tutta puntata sui lavori per la realizzazione della seconda linea

Trasporti

Era il 14 febbraio 2010 quando la linea 1 della tramvia, nata per colle-gare Firenze a Scandic-

ci, prendeva il via. Un’inaugu-razione destinata a modifi care profondamente la viabilità di tut-ta una parte della città. Altre due le linee tramviarie previste dal progetto iniziale: la 2, da piazza Santa Maria Novella all’aeropor-to di Peretola, e la 3, di fatto un prolungamento della linea Fi-renze-Scandicci fi no a Careggi. Il percorso studiato per la linea 2 negli anni si è però ampliato, arrivando a prevedere un tram-metrò che collegherebbe Bagno a Ripoli con Campi Bisenzio, con un lungo tratto sotterraneo. E ora, a distanza di quattro anni dal viaggio inaugurale della T1, potrebbe essere nuovamente febbraio un mese decisivo, que-sta volta per il taglio del nastro del cantiere proprio della linea 2. Intanto sono stati guadagnati tre anni e tre mesi per non perdere i contributi dell’Unione Europea: Bruxelles aveva infatti stanzia-to oltre 36 milioni di euro per il completamento complessivo delle tre linee del tram, da ulti-marsi entro il 31 dicembre 2015. Con l’accordo di programma, licenziato dalla Regione Tosca-na, ci sarà ora tempo fi no al 31 marzo 2019 per terminare i la-

Elisabetta Pini

Risale al 14 febbraio 2010 il viaggio inaugurale

della prima linea del tram, quella che collega

Firenze a Scandicci

� Web:

gestramvia.comMail:

[email protected]

vori: il Comune, come chiesto dall’Unione Europea, dovrà co-municare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell’opera, men-tre la Regione si è impegnata a fi nanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alle risorse del fondo per i progetti strategici, dopo aver già fi nanziato il progetto con 31,2 milioni di euro. Per quanto riguarda i lavori per il tratto tra Peretola e Santa Maria Novella è stata realizzata una nuova asta, conclusasi alla fi ne dello scorso ottobre con l’entrata in campo di una nuova azienda. Buone notizie anche dal Ministero dei trasporti: per il tram-metrò ci saranno linee di fi nanziamento apposite grazie al Fondo revoche del Ministero delle Infrastruttu-re e dei Trasporti. Lo ha annun-ciato il sottosegretario Erasmo D’Angelis, riguardo a questa e ad altre opere importanti per la re-gione. “Gli interventi già previsti e non ultimati e i nuovi proget-ti verranno inseriti all’interno della legge obiettivo come opere strategiche per il Paese con l’ag-giornamento dell’accordo qua-dro tra Stato e Regione Toscana – ha spiegato D’Angelis – questo permetterà soprattutto di avere a disposizione gli strumenti fi nan-ziari per poter accelerare e com-pletare le opere”.

quattordici fermatein otto chilometri.e lungo il percorsosi naviga sul web

La linea 1, con i suoi 7.720 metri di tracciato, attra-

versa il quartiere 4 della città collegando Firenze con Scan-dicci. La linea è a doppio bina-rio in sede riservata e protetta, e presenta quattordici fermate di cui quattro nel territorio del comune di Scandicci. Sirio è stato adottato in numerose cit-tà italiane, europee e mondiali (da Milano a Napoli, passando per Atene e Goteborg): tra le sue caratteristiche il pianale totalmente ribassato per fa-cilitare l’accessibilità. Lungo il percorso della T1 ci si può anche connettere a internet, grazie a un’area wi-fi che, con i suoi 28 hotspot, quasi otto chi-lometri di lunghezza e cento di larghezza, è tra le più ampie d’Europa.

E.P.

La T1

Da gennaio a ottobre scorsi sono state oltre dieci milioni e mezzo le persone che hanno viaggiato a bordo della T1

Passeggeri

ogni giorno a bordo in 40mila

Sono stati oltre dieci milioni e mezzo i passeggeri della T1 tra gennaio e ottobre dello scorso anno. Oltre un milione al mese,

quindi, coloro che hanno viaggiato a bordo del tram nel corso del 2013, con picchi nei mesi di aprile – dovuto anche al grosso au-mento di passeggeri per la notte bianca – e ottobre, “bilanciati” da un calo fi siologico nei mesi estivi. Una media di circa 40mila pas-seggeri al giorno che, guardando le stime fatte in alcuni giorni del mese, arriva fi no a 45mila nei giorni feriali, per poi diminuire in quelli festivi, considerando il numero inferiore di lavoratori pen-dolari. Dati sostanzialmente in linea con quelli del 2012, quando i passeggeri erano stati oltre dodici milioni: numeri importanti, in-somma, per la T1, che proprio questo mese festeggia il suo quarto compleanno. Sono state due, dalla sua nascita, le indagini conosci-tive sulla tipologia di passeggeri del tram, realizzate da Regione e Comuni di Firenze e Scandicci, una nel 2010 e l’altra nel 2012. Dalla più recente emergeva una forte prevalenza di utenza femminile e una maggioranza di lavoratori dipendenti tra i passeggeri, anche se una fetta cospicua di viaggiatori era costituita da pensionati. Tra le motivazioni che spingevano all’utilizzo del mezzo, la comodità di orari e la frequenza, ma anche il risparmio. Oltre il 24 per cento degli intervistati ha dichiarato che prima dell’avvento della T1 ri-correva ai mezzi privati, per poi scegliere di lasciare l’auto in garage al momento dell’entrata in funzione della tramvia.

E.P.

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12 | Febbraio 2014

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE, MENO CENTO GIORNISi avvicina il voto per l’elezione del sindaco:ecco le mosse delle varie forze in campo

Palazzo Vecchio

Matteo Renzi tenta il bis. Il sindaco e segretario del Partito Demo-

cratico si mette in corsa per il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio. E di fronte all’uomo politico del momento, il Pd fi orentino rinuncia anche alle primarie. Mentre scriviamo, invece, il centrodestra è ancora in cerca di un candidato. C’è chi ha spinto fi no all’ultimo, è il caso di Fratelli d’Italia, per una con-sultazione popolare, chiedendo di rivolgersi agli elettori per sce-gliere lo sfi dante, ma Forza Italia non è stata dello stesso avviso. A sinistra, invece, che cosa si muo-ve? Si parla di un nome naziona-le per una sfi da senza esclusione di colpi al leader del Pd. Con Sel decisa a restare all’opposizione di Renzi in città proprio mentre il segretario Vendola apre alla federazione con i Dem. I “gril-lini” potrebbero chiedere ai loro attivisti sul web di indicare il nome da schierare. Se l’esito del-le “comunarie” è ancora da scri-vere, è certo che Beppe Grillo si spenderà in prima persona nella battaglia contro Renzi. A circa cento giorni dall’appuntamento con le amministrative di mag-gio, questo è lo scenario.

PDIl 9 gennaio l’annuncio uffi cia-le: Matteo Renzi si candida alla seconda legislatura. In barba a quanti credono che avrà diffi -coltà a gestire il doppio ruolo di sindaco-segretario. E a chi,

Natalia Binagli

Matteo Renzi: l’attuale sindaco si ricandidaper il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio

soprattutto, teme che se rieletto non resterà a Firenze per l’intero mandato, attratto anzitempo da Palazzo Chigi. Renzi tira dritto, convinto che il suo nuovo inca-rico nazionale sia sì una sfi da ardua, ma in fondo una “grande occasione” per tutta la città. E sulla durata del mandato, a ri-spondere è il capogruppo Dem in Palazzo Vecchio Francesco Bonifazi: “Non sappiamo chi ab-bia deciso che Renzi si ricandidi per otto mesi: Matteo si rican-dida per il secondo mandato”, dice secco chiudendo la questio-ne. Il Pd fi orentino, del resto, è d’accordo con il sindaco. Renzi, infatti, sarà il candidato unico dei Democratici. L’assemblea cittadina del Pd del 14 gennaio scorso, un’aff ollata riunione alle Vie Nuove svoltasi senza ten-sioni, si esprime a larghissima maggioranza contro le primarie. Sono ben 114 i “no”, di fronte a trenta astenuti e un solo voto a favore. Rimane dunque a bocca asciutta l’ex assessore alla casa e al bilancio Claudio Fantoni, che dopo le dimissioni del giugno 2012 sperava oggi di soffi are a Renzi la fascia tricolore. Archi-viate le primarie, il Pd è già al la-voro sulla campagna elettorale, che è partita con alcuni appun-tamenti nelle piazze della città, per un confronto faccia a faccia con i cittadini dal centro storico alla periferia.

CENTRODESTRALe molte anime del centrodestra fi orentino, intanto, sono ancora

#Politica

alla ricerca di uno sfi dante. E se cinque anni fa le divisioni si ri-compattarono intorno al nome dell’ex portiere viola Giovanni Galli, oggi la missione appare più complicata, anche perché stavolta dall’altra parte c’è la “co-razzata Renzi”. Da mesi, le forze più movimentiste della destra cittadina invocano le primarie. Sia Fratelli d’Italia che la Lega Nord di Mario Razzanelli chie-dono che la scelta del candidato venga demandata ai cittadini.

Ma Forza Italia dice no, da sem-pre restia a considerare le prima-rie come uno strumento adatto alla scelta delle candidature. Se non altro, però, la “diaspora” che vede protagonista la destra sul piano nazionale, a Firenze potrebbe produrre un candidato unitario. Mossa strategica per ri-spondere, oltre al segretario del Pd, anche alla nuova insidia del Movimento 5 stelle. Così, anche il Nuovo Centrodestra di Ange-lino Alfano, guidato a Firenze

dal sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, sebbene sia al governo col Pd, in città dovrebbe stare con Forza Italia. Bocche cucite, per il momento, sul nome da schierare. E sulla sua “provenienza”: sarà un rap-presentante della società civile come fu Galli nel 2009 e prima di lui Scaramuzzino e Valentino, oppure un uomo di partito?

MOVIMENTO 5 STELLEFreme dalla voglia di rivincita il Movimento 5 stelle, che nel 2009, guidato da Alfonso Bona-fede, si fermò sotto il 2%, restan-do fuori dal consiglio comunale. Forti dell’exploit alle politiche di un anno fa (a Firenze raggiunse-ro il 18%), i “grillini” non vedo-no più Palazzo Vecchio come un tabù. Anzi, per prendere confi -denza con la macchina ammi-nistrativa da mesi presenziano a tutte le riunioni del consiglio comunale, ne trasmettono in streaming le sedute, prendendo appunti sulle mosse degli av-versari. Un allenamento che ha tutta l’aria di una “missione”, a partire dal nome: operazione “Fiato sul collo”. Per scegliere il candidato è molto probabile che i “grillini” ricorreranno anche in questo caso alle consultazioni tra gli iscritti attraverso il web. Sfatate le voci di una candida-tura dello stesso Beppe Grillo, è certo tuttavia che il leader si impegnerà in prima persona contro il segretario del Pd. Non sembra aff atto casuale, ad esem-pio, la sua presenza in città con

il nuovo spettacolo teatrale il prossimo 12 aprile. Proprio nel bel mezzo della campagna elet-torale.

SINISTRAL’opportunità per la sinistra ra-dicale di Firenze è quella di sfi -dare il “rottamatore” in casa sua. Tanto che la base, le associazioni dei cittadini e i movimenti si ri-uniscono da mesi con incontri e assemblee. Obiettivo? Creare un unico, grande “correntone” di sinistra alternativo al sinda-co, che tenga insieme collettivi e comitati, dai No Tav ad Alba di Paul Ginsborg. Della partita, con tutta probabilità, farà parte anche Sinistra ecologia e libertà, intenzionata a rimanere “forza di lotta” a Firenze nello stesso momento in cui il leader Nichi Vendola si avvicina a Renzi sul piano nazionale. Chi sarà il can-didato di punta di quest’area? Finita l’era di Ornella De Zordo – che dopo due legislature all’op-posizione nel Salone dei Dugen-to ha deciso di non ricandidarsi – i rumors vogliono che la sini-stra fi orentina sia a caccia di un volto di rilievo nazionale per ostacolare il Renzi bis. Dovesse mancare l’intesa su un candida-to unitario, tante sono le anime diverse da accontentare. E qual-cuno, come Tommaso Grassi di Sel, arriva a ventilare l’ipotesi di dare la parola ai cittadini ricor-rendo alle primarie.

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UN PRESTITOPER LE PERSONEIN DIFFICOLTÀ

Il progetto della Regione

In questa strada non ci sono case né al-tri edifi ci. Non ci sono numeri civici e, nelle cartine di Firenze, vi sfi diamo a trovarla. Non ci riuscirete, perché via

Lastrucci è una “strada fantasma”, inventata ad hoc per dare una casa, seppur virtuale, a chi una casa non l’ha mai avuta o l’ha persa, per poter concedere loro un indirizzo ana-grafi co cui fare riferimento. Ora, però, in via Lastrucci nessuno andrà più ad “abitare”, nemmeno nominalmente. La strada che non esiste si è infatti “svuotata” negli anni e ades-so, defi nitivamente, non accetta più domande di residenza. I senza dimora che desiderano dichiarare un domicilio a Firenze potranno continuare a farlo, ma in un altro modo, ovve-ro rivolgendosi a un’associazione del territorio che possa fornire loro un luogo fi sico ben de-fi nito dove poter essere rintracciati o ricevere

posta. “Via Lastrucci rimane in vita solo per chi vi aveva stabilito la residenza anni fa, ma non accetta più nuove persone – conferma il direttore dell’anagrafe Alessandro Bartolini – in accordo con sopravvenute disposizioni di legge adesso i senza dimora devono indi-care un’associazione o, comunque, un luogo fi sico dove possano essere rintracciati per eventuali accertamenti o notifi che. In questo modo, queste persone sono meno ‘fantasmi’ e più persone vere”. Via Libero Leandro La-strucci fu istituita nel 2004 appositamente per far iscrivere, secondo le norme anagrafi che, le persone che, pur dichiarando di risiedere all’interno del territorio comunale, non ave-vano un alloggio che permettesse loro di usu-fruire di tutti i servizi e i diritti. Fu intitolata al vecchio direttore dell’albergo popolare, in carica dal 1955 al 1978. Già partigiano duran-

te la guerra di liberazione nazionale, Libero Lastrucci fu chiamato dal sindaco Giorgio La Pira a collaborare proprio sui temi della casa, coordinando il gruppo operativo, for-mato dai collaboratori del gabinetto del sin-daco, dell’Eca (Ente Comunale Assistenza) e dai vigili urbani che, in forza delle ordinanze di requisizione, acquisivano la disponibilità degli alloggi vuoti. Mentre era responsabile dell’uffi cio sfrattati dell’Eca, Lastrucci vinse il concorso di direttore del dormitorio pub-blico per il quale propose subito di cambiare il nome in “Albergo Popolare”, e portò avanti una radicale ristrutturazione, trasformando le enormi stanze-dormitorio in piccole camere. L’albergo popolare, che allora aveva cinque-cento posti letto, era il riferimento per tutti quei senzatetto che, con poche lire, potevano alloggiare in un ambiente dignitoso e pulito.

Prestiti fi no a tremila euro senza garanzie e senza interessi per le persone e le famiglie in situazioni di particolare diffi coltà o fragilità socio-economica. Da qualche mese è possibile otte-nerli grazie a un progetto di prestito sociale fi nanziato dalla

Regione Toscana con quasi cinque milioni di euro, e a un bando che ha permesso a tanti enti del terzo settore di organizzare centri di ascol-to che si occupino di accogliere le richieste, valutarle e off rire una sorta di tutoraggio a tutto tondo alle persone che usufruiscono del servizio. Alla chiusura del bando i progetti arrivati agli uffi ci regionali sono stati in tutto 49. Quelli approvati sono stati 38, e sono in grado di off rire una copertura territoriale molto ampia: 32 zone socio-sanitarie su 34, per un totale di circa trecento centri di ascolto sul territorio regionale, oltre settanta dei quali attivi nella provincia di Firenze. La Regione ha previsto, per ciascun progetto presentato, un fi nanziamento massimo di 150mila euro. I prerequisiti per ottenere il prestito sono: residenza anagrafi ca in un comune toscano, maggiore età, assenza di condanne defi nitive di un certo tipo, come associazione di tipo mafi oso, rici-claggio, impiego di denaro illecito, valore Isee non superiore a 15mila euro, cittadinanza europea oppure possesso della carta di soggiorno o di un regolare permesso di soggiorno. La restituzione della somma dovrà avvenire entro un massimo di 36 mesi, con una modalità che deve essere concordata sempre con il centro di ascolto. Ai volontari spetta anche il compito di stimolare la persona o la famiglia che hanno chiesto questo tipo di prestito a fare un uso consapevole del denaro e di aiutarle a trovare soluzioni per uscire dalle situazioni di disagio. “Abbiamo cambiato prospettiva pensando a un intervento che richie-de molta saggezza, spirito di responsabilità, l’assunzione di un carico non banale per la costruzione di una vera rete nella società civile – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi al momento della presentazione del progetto – sono orgoglioso di come la Toscana ha reagito e risposto e scommetto molto sul progetto. In un periodo di crisi chi sta ‘sul bordo’ rischia facilmente di cadere sul versante della povertà e, se non c’è un intervento rapido, la caduta rischia di essere rovinosa”. Tra i soggetti del terzo settore che hanno partecipato ci sono Caritas, Arci, Misericordia e Anpas. Alla presentazione erano presenti anche i rappresentanti di queste realtà, che hanno sottolineato, oltre all’importanza dell’attività di ascolto, anche la funzione educativa e so-ciale del progetto, che non si limita alla sola erogazione dei soldi. Sarà un’attività non facile, hanno spiegato, ma la risposta c’è stata.

si “svuota” la stradache non esisteVia Lastrucci era stata inventataper dare una “casa” ai senza dimora

La decisione

Sara Camaiora

Elisabetta Pini

Il vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali Stefania Saccardi

L’intervento

“la priorità è collegare la residenza alla presenza”Un esperimento unico che ora, un po’ per la normativa nazionale, un po’ per problemi di gestio-

ne dei servizi, si è rivelato non più idoneo. È per queste ragioni che via Lastrucci non accoglierà più domande di residenza, seppur fi ttizia. A spiegarci la situazione è Stefania Saccardi, vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali del Comune di Firenze. “Diciamo che abbiamo, per quanto possibile, un po’ ‘stretto le maglie’ sulla residenza, badando sia a una reale e consolidata presenza sul territorio, sia a un percorso già avviato con i nostri servizi sociali, il tutto considerando la normativa nazionale in materia e i cambiamenti che ha subito – spiega – attribuire una residenza virtuale senza uno scopo preciso lo riteniamo inopportuno in un momento come questo e anche non in linea con la normativa anagrafi ca nazionale. Riteniamo prioritario collegare la residenza a un’eff ettiva presen-za sul territorio”. “Prendere la residenza in un comune – continua Saccardi – implica infatti in auto-matico essere seguiti dai servizi sociali del Comune in questione. Se tutti coloro che semplicemente transitano da Firenze la richiedessero il peso economico sarebbe eccessivo, praticamente il bilancio comunale dovrebbe essere pari a quello statale. Facciamo un esempio: tante persone da fuori, du-rante l’inverno, usufruiscono dei servizi di accoglienza per i senza dimora sul nostro territorio, per la loro qualità ed effi cienza. Ma se tutte queste persone prendessero la residenza – conclude l’asses-sore – i servizi sociali dovrebbero prenderli in carico e questo non sarebbe sostenibile”.

L’esperienza

Al CENTRO DI ASCOLTO DI ADRA

“Adra”, l’associazione della Chiesa Cristiana Avventista, è una real-tà consolidata da anni nel sociale, anche a Firenze. Dal sostegno

scolastico alla benefi cenza, con la preparazione e la somministrazione di pacchi alimentari, sono tanti gli ambiti in cui opera. Da poco ha intrapreso anche “l’avventura” del prestito sociale: è infatti tra le asso-ciazioni che hanno partecipato al bando della Regione Toscana e ha potuto così organizzare un centro di ascolto, che si trova presso la sede della Rete di solidarietà del Q5, in via Reginaldo Giuliani 115/N. “Sia-mo attivi con il centro d’ascolto dall’inizio di quest’anno: alcune decine di persone sono passate a chiedere informazioni, ancora non moltissi-me – spiega Osella Tanzini, presidente di Adra Firenze – è un progetto utile per chi deve rispondere a un’esigenza momentanea e non sa come fare e, senza uno strumento come questo, preso dalla disperazione, potrebbe fi nire imbrogliato o peggio ancora avere a che fare con usura o strozzinaggio”. A cercare un sostegno economico di questo tipo sono spesso persone che si trovano a dover risolvere un’urgenza e non san-no come fare. “È capitata una signora a cui avevano tolto il gas e aveva una serie di bollette in arretrato, con cinque fi gli a carico, o una per-sona a cui questi soldi servivano per risolvere un ‘debituccio con un parente’ – prosegue Tanzini – sappiamo benissimo che è una cifra pic-cola e che non risolve il problema di chi non ha un’occupazione stabile e non riesce a trovarla, ma è un rimedio che, almeno, permette di non cadere nella marginalità”. Per informazioni sul prestito sociale tramite Adra: 055.4362504 o 055.430144, tutte le mattine tranne il mercoledì.

#Focus14 | Febbraio 2014

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#Cultura

Vita notturna, istruzioni per l’usoIn giro tra i locali, per smentire chi sostieneche “in questa città non succede mai niente”

Lamentarsi è lo sport preferito da molti fi o-rentini, questo si sa. E di solito non se la prendo-

no più di tanto quando gli si fa notare quanto amino “bubare”. Ma di cosa si lamentano preci-samente? Dipende. Soprattutto dalle fasce d’età. L’argomento di lamentela più infl azionato tra i giovani (tra i 18 e i 35 anni) è or-mai diventato il leit motiv delle notti gigliate: “A Firenze? Non c’è nulla da fare”. E qui casca l’asino, perché se è vero che Firenze non è New York, è anche vero che a ben guardare il capoluogo tosca-no off re un sacco di passatempi, anche ai più giovincelli, per i quali esistono una serie di loca-li e spazi votati al divertimen-to non convenzionale. Uno di questi luoghi è lo Spazio Al� eri, nato sulle ceneri dell’ex cinema (dove, a onor del vero, vengono organizzati eventi per tutti, dai 20 agli 80 anni): off re proiezio-ni, concerti, workshop, dibattiti, momenti dedicati all’enogastro-

nomia e alla cultura a 360 gradi. Frequentato da hipster (chi non sa cosa sia un hipster ha poco da preoccuparsi, è solo lo stile un po’ alternativo tutto pantaloni alla caviglia e barbe lunghe che va di moda negli ultimi tempi) ma non solo, il Tender Club è una delle realtà più interessanti della città. Nato poco meno di due anni fa al posto del dopola-voro ferroviario di via Alaman-ni, è uno spazio versatile che off re il palcoscenico a musicisti poco conosciuti al grande pub-blico, ma non per questo meno interessanti. Più o meno la stessa impostazione del Glue, in viale Manfredo Fanti, dove alla mu-sica live si alternano spettacoli teatrali, proiezioni cinematogra-fi che e incontri con personag-gi del mondo della cultura. Di palcoscenico in palscoscenico si arriva al Combo, in via Mannel-li, dove interessanti band fanno rima con un ristorante di pesce e la possibilità di usare lo studio di registrazione del posto, nel caso

Enrica Cinaschi

By night

Uno scatto del concerto del cantautore Adam Green (www.adamgreen.info) al Tender Club

in cui oltre alla passione per la musica si abbiano anche velleità cantautorali. Ma non è tutto: di quando in quando ci si imbatte in corsi di lingua e workshop, vi-deo, design e rassegne di danza, per non farsi mancare proprio niente. Se al posto della musi-ca ad alto volume si preferisce quella di sottofondo per poter sfogliare un libro, fare due chiac-chiere e magari bere un bicchiere di vino, si può andare da Brac, in via dei Vagellai, libreria sui gene-ris che affi anca ai bei volumi un ristorantino vegetariano e uno spazio dove partecipare a ini-ziative e incontri. E se di librerie si parla, non si può dimenticare La Cité, in Borgo San Frediano, meta di tutti coloro che amano passare le serate passeggiando sul suo parquet. Dulcis in fundo, non poteva mancare un grande classico fi orentino: la Flog. Per descrivere questo spazio non c’è bisogno di molte parole: sul suo palcoscenico sono passati in tan-ti, da Capossela a Ligabue.

tender Musica, musica e ancora mu-sica nel febbraio del Tender, che tra i fi ori all’occhiello sul versante internazionale pro-pone la cantautrice folk Shan-non Wright (13 febbraio), mentre tra gli italiani ci sono gli Appaloosa (il 14) e i Non voglio che Clara, in arrivo da Belluno nella città del giglio alla fi ne del mese, il 27.

Spazio alfieriAppuntamento dal 7 al 9 marzo con la rassegna “Tutti nello stesso piatto. Edizione Toscana”, full immersion nel cibo e non solo per mostrare, documentare e raccontare il processo di produzione che sta dietro quello che mettia-mo nel nostro piatto.

GlueParigi. Sono le tre e mezza di una notte d’inverno. Un ra-gazzo e una ragazza si incon-trano davanti al cancello della metropolitana chiusa. Sembra l’incipit di una grande storia d’amore, ma ci troveremo da-vanti a tutt’altro: si tratta del curioso inizio dello spettacolo “Consigli per sentirsi a pro-prio agio in ascensore”. Regia di Massimo Alì (19 febbraio).

ComboTutti i mercoledì Combo si trasforma in una milonga e lascia spazio agli appassiona-ti di tango. A partire dalle 22 una serata sensuale e diver-tente curata dall’associazione Asd Tango Florido. Olé.

BracRiprende la rassegna “Scrittu-re di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi organiz-zata alla Brac dall’associazione Deaphoto. Il 15 febbraio ap-puntamento con il viaggio fo-tografi co di Marco Bulgarelli, Danubius (Postcart), mentre il 22 febbraio arriva France-sco Zanot con il suo recen-tissimo libro-intervista al fo-tografo americano Alec Soth, Conversazioni intorno a un tavolo.

la citèUltimi giorni per visitare la mostra Viet-à-porter, fi nestra sul Vietnam contemporaneo immortalata dai due giovani fotografi Giulia Righi e Ric-cardo Catastini. Colori, umo-ri e anime si fondono negli scatti della coppia. Fino al 9 febbraio.

FlogEsponente di punta della sce-na R’n’R internazionale, Mar-co di Maggio è l’unico artista italiano a essersi esibito al teatro del Grand Ole Opry di Nashville, tempio del rock. Tutti pronti per ballare? (15 febbraio)

�Webtuballoswing.it

In pista

a spasso nel tempo,a passo di swing

Il filosofo autodidattaamico di padre balduccie un saggio postumofuori dagli schemi

È la stima profonda che pro-vava per padre Ernesto Bal-

ducci ciò che portò Egidio Ma-cherelli, fi losofo autodidatta, a mettere nero su bianco i suoi pensieri. A venti anni di distan-za (Macherelli è scomparso da tempo), la sorella ha rintraccia-to il manoscritto con le minute di Balducci e ha deciso di darlo alle stampe con il titolo “Una proposta cosmologica” (edi-zioni Ilmiolibro.it). Nel testo, Macherelli non dialoga con i grandi del pensiero fi losofi co né potrebbe citarli perché non li ha mai letti. Altrettanto si dica per i testi scientifi ci di fi sica e astronomia. Eppure i temi e gli spunti del dibattito fi losofi co ci sono tutti e tante sono le zone di compresenza e vicinanza con i grandi pensatori. Libero da ogni costrizione di genere, usa come elemento esplicativo una serie di apologhi che dan-no intensità alle sue conclusioni fi losofi che, quelle di una mente aperta, libera e fuori dagli sche-mi.

Una tazza di tè,in un clic. Il salotto della fotografaLucia Baldini

Fotografia e viaggi, storie, persone, contaminazioni:

mescolare tutti gli ingredienti e sorseggiare bollente. Si chia-ma “Il tè del sabato” l’iniziativa che prende vita ogni due set-timane nel temporary atelier della fotografa Lucia Baldini (via dei Fossi 7r/f) a partire dall’8 febbraio. “Sarà un’occa-sione per chiacchierare, con-frontarsi – spiega – un vero e proprio salotto”, con tanto di degustazioni di tè messo a disposizione dalla Peter’s tea house (via de’ Fossi 57r). Si par-te dai temi e dai soggetti della ricerca fotografica di Lucia, per poi spaziare e discutere delle proprie esperienze, in un gioco di confronti: l’8 febbraio si par-la di danza, il 22 di cinema e te-atro, l’8 marzo di viaggio e il 22 di paesaggi onirici. Da Carla Fracci al backstage dei film di Mazzacurati, dagli spettacoli onirici di Roberto Abbiati alle strade di Cuba, fino ai luoghi immortalati grazie a un foro stenopeico.

L.V.Z.

Aperitivo e teatroa ponte a mensola Con la rassegnaFaliero pucci off

Giovani drammaturghi, cin-que opere originali, teatro

d’autore fuori dai circuiti con-venzionali: al teatro di Ponte a Mensola (via D’Annunzio 182) torna la rassegna Faliero Pucci Off , sotto la direzione artisti-ca di Matìas Enoch Endrek. Si parte il 13 e 14 febbraio con “Ercole e le stalle di Auglia”, di Marco Di Costanzo con Stefa-no Parigi. Da segnalare l’Amle-to dell’attore e regista Michele Sinisi, che arriva a Firenze il 26 marzo. Il calendario vede poi “Crisis, una fi aba popolare” di e con Debora Mattiello (28 feb-braio), “Sette colpi di pistola” di Massimiliano Mastroeni e Rosa Sarti con Valerio Napoli (14-15 marzo) e “In nome del popolo italiano” di Matteo Bacchini, con Silvia Frasson e Daniele Bonaiuti (11-12 aprile). Inizio degli spettacoli alle 21.15, con la possibilità di gustare l’aperi-cena prima che il sipario si alzi. Info: 055.609036.

G.C.

Il libro L’iniziativa Sul palco

Sta diventando una mania col-lettiva. Contagia chiunque,

anche chi di ballare proprio non ne voleva sapere. Si chiama swing e, per chi se lo stesse domandan-do, no, non è assolutamente una novità. Si tratta proprio del caro vecchio swing, quello che balla-vano negli Stati Uniti tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. Il punto è che ha un rit-mo talmente contagioso che non è mai passato di moda, tant’è che a Firenze è recentemente nata Tuballoswing, associazione cre-ata grazie alla passione del bal-lerino Antonio Mc Villan (nella foto) e del dj Ghiaccioli e Branzi-ni, che insieme si sono fatti por-

tavoci del movimimento in città. Il risultato sono serate danzanti che vedono la partecipazione di un numero sempre maggiore di persone, che si riuniscono per ascoltare buona musica, balla-re e – perché no – vestirsi alla maniera dei mitici anni Trenta. L’appuntamento fi sso è il mer-coledì alla libreria La Citè, con djset e piccole lezioni di danza. Chi invece vuol fare sul serio può iscriversi a un corso vero e pro-prio, ormai disponibili in tutti i quartieri della città.

16 | Febbraio 2014

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#Cultura

Lo scatto di Karen Kors tratto dalla serie “The work of art in the age of mechanical reproduction”

Non solo David: Viaggio a FirenzeSulle ormedi michelangelo

LA PRIMAVERA? SI ASPETTA COSÌIn attesa dell’arrivo della bella stagione, ecco qualche consiglio su come trascorrere al meglio le giornate

L’anniversario

Zoom

Barbara Biondi

�Webunannoadarte.itTel. 055.294883Sono passati oltre quattro

secoli e mezzo, eppure il David è sempre lì, a ricor-darci cosa sia la prefezio-

ne. Il 2014 è l’anno del 450esimo anniversario dalla morte del ma-estro Michelangelo Buonarroti, e per celebrarlo come si deve non può mancare una visita alla Gal-leria dell’Accademia. Per vedere il suo David, certo, e i Prigioni. Ma anche la mostra che apre i battenti il 18 febbraio, “Ri-cono-scere Michelangelo. La scultura del Buonarroti nella pittura e nella fotografi a dall’Ottocento ad oggi”, esposizione dedicata a tut-ti quegli artisti che hanno visto rifl esso nella loro opera un rin-novato interesse e ammirazione per l’artista. Ma un anniversario così importante è anche l’occa-sione giusta per andare a risco-

prire tutti i luoghi fi orentini che Michelangelo frequentò o che conservano capolavori talvolta off uscati dalla celebrità del fi ero David. Il primo step non può che essere Casa Buonarroti, in via Ghibellina, dimora della fami-glia (dove Michelangelo in realtà non visse mai) oggi trasformata in museo, all’interno della quale sono conservati bozzetti, disegni e alcune opere giovanili del mae-stro. Dal quartiere di Santa Cro-ce in un attimo si arriva al museo del Bargello, dove sono custoditi il Bacco, il Bruto, il Tondo Pitti e il David Apollo. Di tappa in tappa si arriva a Palazzo Vecchio dove, nel Salone dei Cinquecen-to, si trova il Genio della Vittoria, statua proveniente da una delle versioni del mausoleo di Giulio II. D’obbligo una visita agli U� zi

per vedere dal vivo i colori bril-lanti del Tondo Doni, mentre al museo dell’Opera del Duomo è corservata la Pietà Bandini (una delle pochissime opere accessi-bili al pubblico durante i lavori di ampliamento del museo) che l’artista pensò per la sua tomba. Monumentali è l’unica parola che rende l’idea quando si par-la della biblioteca laurenziana e della sagrestia nuova di San Lorenzo, che vennero commis-sionate a Michelangelo da Leone X e Clemente VIII, papi della dinastia dei Medici. Ultimo step di questo viaggio sulle orme del maestro è Santo Spirito. Nella quiete della basilica è infatti con-servato il crocifi sso ligneo che si pensava perduto e che invece fu riscoperto negli anni ‘60 dalla studiosa tedesca Margrit Lisner.

Al Verdi

Uno spettacolo “magico”. a suon di illusioni

In quanti, da bambini, hanno sognato di fare il prestigiatore? O magari il lanciatore di coltelli? Tutti novelli Houdini alle prese con carte, sparizioni e catene da spezzare. Per soddisfare la voglia di

magia di piccini e nostalgici di spettacoli che lasciano a bocca aperta, arriva al Teatro Verdi “Magic Florence” (domenica 23 febbraio alle 16.45), prima edizione di uno spettacolo a cura di Mattia Boschi che promette sketch esilaranti dedicati a tutta la famiglia, messi in scena da un team rodatissimo di maghi made in Tuscany. C’è l’illusionista Francesco Meraviglia, passato dai classici frac, bastone e colombe a un nuovo percorso artistico, focalizzato sulle “mission impossible”. Poi c’è Disguido, duo di trasformisti e cabarettisti, oltre ad Alvin mask, manipolatore di carte, palline e foulard tra i più grandi d’Europa. E ancora Alberto e Laura Giorgi, già vincitori dello Shanghai magic festival, il men-talista Simone Ravenda e lo stesso Mattia Boschi, reduce dalla messa in scena del suo one man show “Sogno”. Insomma, gli appassionati troveranno pane per i loro denti. Signore e signori, non c’è trucco non c’è inganno. O quasi.

Alla primavera manca ancora un mese, eppure ogni sprazzo di sole fa già pen-

sare al ritorno della bella sta-gione. In attesa che anche il ca-lendario certifi chi il suo arrivo, ecco intanto qualche consiglio e proposta sulle cose da fare – se non altro perché, tenendosi impegnati, la bella stagione ar-riva davvero prima. La prima ipotesi in caso di bel tempo pre-primaverile è ovviamente quella di trascorrere una giornata all’a-perto. Considerato che il tempo ancora non può off rire troppe certezze, è sconsigliabile orga-nizzare un pic-nic in un prato senza riparo e troppo lontano da casa. Meglio tenersi sul verde, sì,

ma cittadino. Così, un’idea può essere il giardino dell’Orticol-tura, a due passi da piazza della Libertà, che off re prati e un’area per bimbi. Altrimenti una tappa a metà fra natura e cultura è il museo di Villa Bardini, con ac-cesso allo splendido giardino re-centemente restaurato. Oppure, per i più intraprendenti, si può optare per un parco avventura: basta mezzo pomeriggio di sole per improvvisarsi Indiana Jones o piuttosto Tarzan e arrampi-carsi fra gli alberi. I più vicini a Firenze sono nei boschi di Vincigliata e Pratolino. Destreg-giandosi fra i corsi mascherati per gli amanti del Carnevale, si avvicina il ritorno di “Bicifi ”, in programma dal 28 al 30 marzo prossimi: tre giorni di iniziative,

mostre ed eventi dedicati alla bicicletta, che culmineranno con la “Granfondo”. Indispen-sabile inforcare le due ruote fi n da subito per arrivare in forma all’appuntamento e godersi il percorso che si snoda fra Firen-ze e dintorni. Altro spunto per avvicinarsi alla primavera con il piede giusto è quello di iscriver-si a un corso: non è mai troppo tardi per imparare, e la scelta è vastissima. In tema con l’arrivo della bella stagione si può sce-gliere un corso di giardinaggio, per preparare il proprio fazzo-letto di verde a fi orire quando sarà il momento (le dimensio-ni non contano, conta il pollice verde), o un corso di cucina, magari vegetariana, in modo da essere pronti a sfornare delizio-

si piatti a base di verdure che in primavera, si sa, non mancano. Altrimenti, un’alternativa può essere un corso di fotografi a: con la bella stagione tornano infatti anche le gite fuori porta, ed essere capaci di immortalare le mete più belle non sempre è un gioco da ragazzi. Da non dimenticare, poi, il consueto appuntamento con la giornata Fai di primavera: la XXII edi-zione della manifestazione che apre le porte di giardini e par-chi normalmente inaccessibili ai “comuni fi orentini” è in pro-gramma sabato 22 e domeni-ca 23 marzo. Mancano ancora alcune settimane, ma intanto si può cominciare a segnare le date in agenda.

Matilde Bernini

La ricorrenza

A CIASCUNO IL SUOSAN VALENTINOFesteggiare San Valentino.

Dove, come e perché? Se i disfattisti sostengono che si trat-ti di una festa esclusivamente commerciale, che arricchisce fi orai e gioiellieri e niente più, ci sono ancora tanti inguaribili romantici che cercano la solu-zione giusta per passare un 14 febbraio speciale. La città off re tante idee e tanti luoghi per scambiarsi eff usioni roman-tiche, magari precedute dalla classica cena al ristorante con tanto di menù dedicato e cuo-ricini a iosa. Un bacio con lo splendido panorama di Ponte Vecchio o piazzale Michelan-gelo a far da sfondo per molti innamorati vale il viaggio nel capoluogo toscano, ma per i fi orentini? Una scelta sempre più di moda è quella di restarse-ne a casa. Chi opta per le mura domestiche potrà puntare su un catering a domicilio sia per il cibo che per le bevande. Per chi ama l’arte è consigliata una visi-ta mano nella mano in un mu-seo fi orentino, o una scappata a una mostra. Per chi invece pre-ferisce il cinema ma non ha mai

tempo di andarci, San Valentino può essere una buona occasione, magari per una pellicola roman-tica, di quelle che, senza la “scusa” della festa degli innamorati, il tuo lui non ti accompagnerebbe mai. Infi ne, la tendenza degli ultimi anni è quella di regalarsi una spa di coppia con massaggio, ham-mam e brindisi, cullati dalle dolci onde dell’idromassaggio in pieno mood “new age”. Non resta, in-somma, che scegliere: a ciascuno il suo San Valentino.

M.B,

Febbraio 2014 | 17

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#Sport

Il calendario

la “nuova” fiorentina,fra arrivi e recuperiAcquisti e giocatori ritrovati:come è cambiata la squadra

Il punto

Sembrava aver perso la “retta via” Juan Manuel Vargas, abituato a sfrec-ciare dritto sulla corsia si-

nistra. Potenza nei tiri e precisio-ne nei cross parevano un lontano ricordo per il peruviano, cui la scorsa estate nessuna squadra, nemmeno nel suo paese, sem-brava interessata. E pensare che l’esterno sudamericano, soltanto pochi anni prima, avrebbe po-tuto ambire al dorato Real. Poi, dopo il periodo certo non più brillante della sua carriera, ecco la rinascita, grazie al “restyling”

Staff ette azzurre che si tingo-no di viola. Il tabellone lumi-

noso lo richiama in panchina. Giuseppe Rossi lascia il campo al 62° tra gli applausi, dopo aver portato in vantaggio l’Italia al 27° minuto con un gol di rapi-na. È il 29 marzo 2011, siamo a Kiev, dove la Nazionale di Ce-sare Prandelli sta aff rontando l’Ucraina in amichevole. Al po-sto di Pepito entra Alessandro Matri, all’esordio in azzurro. Un esordio sognato, per la punta, che ci mette meno di venti mi-nuti per gonfi are la rete: all’81°, infatti, servito di tacco da Gio-vinco, infi la il portiere ucraino sul palo più lontano con un pre-ciso piattone destro. E proprio freddezza e lucidità sotto porta, unite alla capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giu-sto, fanno di Matri il perfetto fi nalizzatore del volume di gio-co prodotto dalla Fiorentina di Montella. Non è Pepito, certo, è una prima punta mobile, che può adattarsi a giocare anche da seconda, in coppia con Mario Gomez. Ma, per il momento,

Irene Delfino

di Vincenzo Montella. E il ritor-no in campo, quando sugli spalti i tifosi si erano quasi dimenticati di averlo in rosa. “Mi ha con-quistato con gli allenamenti”, ha raccontato l’Aeroplanino, che evidentemente deve aver tocca-to le corde giuste per far torna-re a brillare il mancino. Per un giocatore ritrovato, un altro che arriva. Un’altra sfi da, chiamata Anderson Luis De Abreu Oli-veira. Mister 31,5 milioni, che per Sir Alex Ferguson sarebbe dovuto diventare il nuovo Roy Keane, complice la rottura del le-

gamento crociato del ginocchio sinistro non era invece riuscito a trovare continuità di rendi-mento nella gloriosa Manche-ster (sponda United). Dall’altra “parte” della stessa città, ovvero al City, è volato invece la scorsa estate Jovetic, ex gioiellino viola che, dopo le ultime stagioni in riva all’Arno, era fi nito nel miri-no di molti top club del Vecchio Continente. Per lui è iniziata l’av-ventura in Premier League, vis-suta però fi no a questo momento più dalla panchina (se non dalla tribuna) che in campo. Tanto che

sberleffi vari, che rappresentano Jo-Jo in spassosi fotomontaggi, hanno cominciato a girare su Twitter all’hashtag #WheresJo-vetic. Risultato: nel capoluogo toscano nessuno rimpiange più il montenegrino, che alcune voci volevano proprio in procinto di tornare a Firenze nel mercato in-vernale, dopo l’infortunio subito da Giuseppe Rossi. Al posto di Pepito è arrivato invece Alessan-dro Matri, in prestito secco fi no a giugno. Rapporti ricuciti con Galliani dopo le vicende della scorsa stagione o troppa abbon-danza in attacco per il Diavolo? Forse, avendo a disposizione la palla di vetro (tradotto, Pazzini di nuovo fermo ai box), Matri non avrebbe mai preso il treno per Firenze, ma sarebbe rima-sto in rossonero, nonostante un rendimento deludente nella sua avventura milanese. L’attaccante, in Lombardia, aveva perso la via del gol. Gol ritrovato (e non uno solo, ma addirittura due) nel suo esordio in maglia viola contro il Catania: sarà stato soltanto un caso?

insacca in solitaria, come all’e-sordio, sempre da favola, in vio-la con due centri. Pradè gliene ha chiesti dieci, “perché nessu-no è di passaggio”. Il conteggio è già iniziato.

I.D.

Anche questo mese non mancheranno le insidie per la Fiorentina di Montella. E intanto i tifosi violasi “scaldano” in vista degli impegni di marzo

Si è incrociato più volte il destino di Giuseppe Rossi e Alessandro Matri: prima in Nazionale, poi a Firenze

un febbraio mai così “caldo”

Nel gelido febbraio la corsa per la qualifi cazione in Europa si fa “calda”. Per la Fiorentina di Montella non mancheranno le

insidie, complice un calendario non semplicissimo. Dopo la prima partita del mese a Cagliari, il febbraio viola si tinge di nerazzurro: in programma ci sono infatti le due gare contro Atalanta e Inter, entrambe al Franchi. Due incontri da non sbagliare, come quello in programma subito dopo, in trasferta contro il Parma di Antonio Cassano, squadra che, soprattutto in casa, può far male, e alla quale dunque stare particolarmente attenti. Poi febbraio lascerà il posto a marzo, che si aprirà con lo scontro Fiorentina-Lazio, match da vincere in vista di quello che si preannuncia come il mese decisivo dell’anno, ovvero quello delle due (probabili) sfi de di Europa Lea-gue contro la Juventus e del ritorno in campionato contro gli stessi bianconeri. La stagione entra dunque nel vivo e i punti diventano sempre più pesanti: un mese caldissimo, a dispetto di quello che dice la colonnina di mercurio.

Lorenzo Mossani

Rossi-Matri

la staffetta viola (e azzurra)

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Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze.

18 | Febbraio 2014

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#Sport

Tante le prospettive che si aprono per Leonard Bundu, campione europeo pesi welter di boxe

Giuseppe Abbagnale ha fatto visita alla Canottieri Firenze, protagonista di un 2013 ricco di successi e soddisfazioni

Boxe

bundu prepara l’assaltoFirenze ha un campione europeo, pesi welter, di boxe. È Leo-

nard Bundu, che continua a farsi valere sui ring internazionali. All’Excel Arena di Londra il pugile di origine sierraleonese ha battuto il beniamino di casa Lee Purdy. Bundu ha vinto per ko tecnico a soli sette secondi dalla fi ne della dodicesima ripresa, su un pugile più gio-vane di tredici anni. Per Leonard Bundu, che difendeva per la quinta volta la corona continentale, si aprono adesso molte prospettive. Il pugile inizierà, a breve, la preparazione per due incontri. I suoi ma-nager stanno valutando una difesa volontaria contro un avversario ancora da designare, e non con Gianluca Branco, 43 anni e a fi ne car-riera. Si cerca un avversario di livello per un incontro da far svolgere, possibilmente, a Firenze, magari con Devon Alexander, americano soprannominato “Alessandro il Grande”, per preparare la semifi nale del titolo mondiale Wba da disputare a fi ne estate. Due appuntamenti che saranno propedeutici all’assalto alla corona mondiale, detenuta dall’italo-statunitense Paulie Malignaggi.

Sim.Spa.

Canottieri Firenze

“2013, un anno storico”Memorabile 2013 per la Canottieri Firenze, che ha ricevuto la

visita delle leggende Giuseppe Abbagnale e Davide Tizzano, entrambi due volte campioni olimpici tra gli anni ‘80 e ‘90 e oggi presidente e vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio, per festeggiare i successi di un anno e per lanciare la stagione 2014. Il club remiero di Ponte Vecchio ha collezionato la bellezza di quattro titoli mondiali con Stefano Oppo campione Under 23 e poi Assoluto sull’8 Pesi Leggeri, Jacopo Mancini e il timoniere Niccolò Mancusi campioni Junior sul quattro con, altre cinque medaglie iridate, Be-atrice Arcangiolini bronzo sul due senza femminile Under 23, Lo-renzo Pietra Caprina argento sul quattro senza Junior, Neri Muccini e Leonardo Pietra Caprina argento sull’otto Junior, Lucrezia Fossi sull’otto femminile Junior, oltre a due titoli europei, undici titoli ita-liani nelle varie categorie e altre medaglie a livello internazionale. “La storia del remo azzurro per celebrare un’annata – ha commen-tato il presidente Cristiano Calussi – che entrerà nella storia”.

Sim.Spa.

Nella foto: Marco Guazzini, Pier Alberto Buccoliero, Costanza Bonaccorsi e il vicepresidente Alessandro Piccardi

A PELO D’ACQUA, TRA SOGNI E OBIETTIVILa Canottieri Comunali Firenze guarda avanti

La realtà

Ne abbiamo parla-to qualche mese fa con un articolo sul-le Dragon Lady, ma

la Canottieri Comunali Firenze è questo e molto altro. Nata nel 1934 come “sezione dopolavo-ristica di nuoto e canottaggio” e dotata di nient’altro che di una piccola baracca, è arrivata ai giorni nostri passo dopo passo, mattone dopo mattone, crescen-do sempre più sia come struttura fisica che come società. Ad oggi è impegnata in vari settori agoni-stici, offre innumerevoli discipli-ne e attira un discreto gruppo di giovani, come ci racconta il vice-presidente Alessandro Piccardi: “I ragazzi dei nostri centri di av-viamento allo sport (Cas) hanno un’età compresa tra gli 8 e i 14 anni e mediamente si aggirano sulle cento presenze. Da qualche anno abbiamo poi introdotto anche un corso over 14, che ha riscontrato un discreto successo”.Cosa spinge i giovani fiorentini ad avvicinarsi a questa discipli-na, secondo lei? Bella domanda, non lo abbiamo mai chiesto direttamente ai ra-gazzi ma io credo che sia prima di tutto la curiosità, o magari la spinta di qualche amico che già si dedica a questa attività, anche se questo in effetti non capita spesso. Sicuramente è uno sport che si pratica a contatto con la natura, uno sport individuale ma anche di squadra, che permette

Carlo Marrone

di misurarsi con se stessi... ma io credo che queste motivazioni arrivino successivamente, forse inizialmente si tratta davvero principalmente di curiosità ver-so uno sport diverso.E che non si può nemmeno praticare ovunque... a proposi-to di questo, cosa offre la canoa rispetto ad attività più radicate nella cultura sportiva giovani-le, come il calcio o la pallavolo? Oltre a quanto già detto sicura-mente incrementa disciplina, determinazione e fair play, ma anche lo spirito di gruppo e il ri-spetto dell’avversario.Tra i vostri ragazzi qualcuno diventa professionista? Purtroppo non esiste il profes-sionismo in questo sport, ad eccezione di chi ha la fortuna di entrare in un corpo militare e, di conseguenza, di potersi allenare tranquillamente, senza dover-si preoccupare di procurarsi e mantenere un lavoro.Ma al di là del professionismo esiste comunque l’agonismo: come sta andando l’attuale sta-gione?Non male, direi: per il quarto

anno consecutivo siamo la pri-ma società in Italia nella classi-fica generale.Soddisfazioni recenti e obietti-vi per il futuro prossimo? La soddisfazione più grande vie-ne sicuramente dall’attività di paracanoa: in due anni siamo ar-rivati a un bronzo mondiale, sia-mo partiti bene. Il nostro sogno resta invece quello di ampliare sempre più l’attività giovanile, puntando ovviamente a rimane-re ai vertici nazionali.E l’augurio è che questo sogno possa avverarsi: l’Arno è l’arteria pulsante di Firenze, uno dei suoi simboli più noti, e un’attività che si svolge nelle sue acque non può che essere, per i fiorentini, mo-tivo di orgoglio. Dunque, lunga vita alla Canottieri Comunali Firenze!

www.lav.it

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Febbraio 2014 | 19

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#Rubriche

Quest’antica festività, detta nell’uso to-scano anche “Car-novale”, è quella

gaudente scansione di tempo che decorre dal giorno succes-sivo dell’Epifania a quello ante-cedente le Ceneri. Il Carnevale in tempi lontani indicò non sol-tanto questo periodo dell’anno, ma anche tutte le manifestazioni festose che avevano luogo in tali particolari momenti di allegria collettiva. L’etimologia della pa-rola Carnevale, secondo alcuni storici, deriverebbe da quel vo-cabolo assai più antico di “Car-nasciale”, cioè “carne a scialo”, consumata per l’occasione in grande abbondanza (in modo particolare a Berlingaccio), uni-tamente alla voglia di divertirsi e di scherzare. Il motto latino semel in anno licet insanire, sen-tenziava che almeno una volta l’anno si potesse “impazzire” dal-la gioia di vivere ed i fi orentini, sempre pronti al divertimento ed alla spensieratezza, aggiun-gevano che “di Carnevale ogni scherzo vale”, distinguendo però che le burle fossero lecite e non licenziose, in quanto era risapu-to che lo “scherzo di mano” era da sempre considerato “scherzo da villano”. Scherzi, risate, fi schi e baccano erano gli ingredienti essenziali di uno sfrenato di-vertimento che si ingentiliva nel mese di febbraio, quando la festa assumeva uno stato d’animo al-legro e spensierato, esplodendo e coinvolgendo con il popolo an-che distinti ed importanti perso-naggi senza distinzione di ceto, ordine e condizione. Per Carne-vale era così dato modo di diver-tirsi e di spassarsela: nelle vie si cantava, si ballava, si cenava con carne a “scialo” senza risparmio. L’usanza di mangiare la “ciccia” almeno nel giorno di Berlingac-cio (ultimo giovedì di Carnevale o giovedì grasso), era talmente in uso nella nostra città da de-terminare il proverbio popolare: Per Berlingaccio chi non ha cic-cia ammazzi i’ gatto! Del resto lo stesso termine “berlingaccio” aveva origine dall’antico voca-

bolo “berlengo”, che signifi cava “tavola imbandita, mensa, luogo dove si gozzoviglia”. I balli carne-valeschi si svolgevano al Merca-to Nuovo (logge del Porcellino), sotto il porticato degli Uffi zi, in Piazza del Carmine, Piazza San-ta Croce, lungo l’Arno e, nella seconda metà dell’Ottocento, anche negli spazi rimasti disabi-tati a seguito del “risanamento” dell’antico centro che compren-deva il Ghetto ed il Mercato Vec-chio, i quali scomparvero nella colossale operazione edilizia che cancellò per sempre il perimetro della città romana e le innume-revoli testimonianze medievali. Specialmente in epoca medicea nel gaio e festoso periodo di Carnevale venivano organizza-ti nei palazzi, nelle piazze e nei teatri, grandiose feste da ballo, dette “veglioni”, in quanto si “ve-gliava” danzando fi no all’alba il minuetto, la carola o il trescone. Molto partecipati erano pure i corsi mascherati, a piedi, in car-rozza e in cortei di carri allegori-ci, che sfi lavano lentamente per le strade sotto un fi tto lancio di coriandoli, seguiti fi no a tarda notte da una folla festante, illu-minata dalle tenue luce di nu-merosi tremolanti lumi, resino-se torce e sfavillanti falò, dando luce “come fosse pieno giorno”. Ogni Carnevale, si sa, ha la sua ebbrezza e le sue tentazioni, per cui le ragazze da marito voleva-no uscire di casa a tutti i costi, al-lettate dalla tentazione del trave-stimento, per poter far qualcosa di insolito ed essere totalmente “un’altra persona”. Perché tenerci ognor tanto serrate… cantavano le fanciulle, rivolgendosi ai loro familiari per indurli a lasciarle partecipare alla bizzarra festa. Anche le mogli, quasi tutte ca-salinghe sempre impegnate a sfaccendare per accudire fi gli e mariti, nonché al lavoro dome-stico, potevano fi nalmente con-cedersi un po’ di divertimento, atteso da un anno, per poter eva-dere come si direbbe oggi, dalla routine del trantran quotidiano. Speravano di poter godere della diversità di quei giorni, trave-

San Valentino è la festa degli innamorati. L’amore c’è o non c’è, non serve mica una festa per ricordarcelo. Sarebbe come se si volesse festeggiare le persone che ci stanno sulle scatole. Non serve, a me

basta vedere mia suocera e subito mi prende la depressione! Non ho mai creduto in queste dichiarazioni d’amore così esternate. Come ge-sto d’amore, Anna Tatangelo s’è tatuata Gigi D’Alessio sull’inguine. L’ha fatto anche mia moglie. È un nuovo metodo anticoncezionale: appena lo vedo mi passano subito le voglie! Belen Rodriguez, invece, s’è tatuata il nome del proprio compagno sulla schiena. Purtroppo lei di fi danzati ne ha cambiati diversi e ora sulla schiena si ritrova la fotocopia dell’e-lenco telefonico di Milano! C’è gente che per cercare un numero tele-fonico non chiama più i servizi specializzati ma appena vede la Rodri-guez le scopre la schiena! San Valentino era un vescovo e i prelati, si sa, fanno voto di castità, quindi sono le persone meno adatte per parlarci d’amore. Sarebbe come se Brunetta fosse il protettore dei giocatori di basket! Certe altitudini per lui sono completamente sconosciute. Dicia-molo: San Valentino è solo una festa commerciale. Però mi domando: perché questo aspetto commerciale non lo estendiamo a 360 gradi sul-la vita di coppia? Se la festa degli innamorati è promossa dai produttori di cioccolata, troviamo qualcuno che sponsorizzi anche i divorzi! Può funzionare! Chiudo con una frase che ho letto su un muro di Roma: “Ge tem”. Quando si dice la padronanza delle lingue.

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

stendosi, preferibilmente con i panni dell’altro sesso ed anda-re a prendersi qualche svago, magari provocando i rispettivi mariti, ai quali cantavano que-sta fi lastrocca:

Deh, andate col malannovecchi pazzi rimbambiti,non ci date più aff anno,

contentiam nostri appetiti…

Così tutti cercavano di alimen-tare quella spensierata gaiezza, tipica della ricorrenza, al fi ne di potersi svagare il più possibile, concedendosi magari qualche libertino amoreggiamento, ben consci del vecchio adagio che recitava:

L’amore di Carnevale muore in Quaresima

Il martedì grasso, vigilia delle Ceneri, fra i ponti Santa Trinita e della Carraia, alla mezzanot-te veniva bruciato in Arno un bizzarro fantoccio, che rappre-sentava il Carnevale, segnando così la fi ne della festa, peraltro già annunciata dalle ore 23 con un suono di campane, dette “della carne”, che avvisava l’ap-prossimarsi della Quaresima con i relativi giorni “di magro”, ossia dall’astensione di man-giar carne. Fra le fi amme il fan-toccio bruciava e con lui ogni impurità del passato che fi niva in cenere. E all’indomani, con le Ceneri, tutto tornava come prima.

LA MASCHERA DI FIRENZE: STENTERELLO

Il Teatro Borgognissanti, nell’o-monima via, rimase celebre soprattutto perché vi recitò l’orologiaio di Rifredi Luigi Del Buono, il creatore di Stente-rello. Questo simpaticissimo attore comico seppe dar vita ad un personaggio popolano fi orentino, burlone, scanzo-nato, seguace dell’onesto e del giusto, che pure negli “stenti” della vita quotidiana sapeva tirare avanti spensierato ed ar-guto. Dalla battuta pungente, la risposta sempre pronta in un piacevole vernacolo fi orentino,

non volgare ma mite e brio-so, Stenterello fu sempre dalla parte dei più deboli, anche se poco o per niente coraggioso. La sua fi gura è tipica rispetto alle altre maschere dialettali: in quanto fi orentino era pa-drone dell’idioma nazionale ben comprensibile a tutti e le sue commedie, anche se in vernacolo ed ambientate nel-la città natale, strada facendo diventavano prose letterarie. Il loro carattere “onesto e lieto” proprio per “famiglia”, fu un vero successo, tanto che dopo averle scritte ed interpretate, si rese necessario stamparle, per il grande interesse che ri-scuotevano. Del Buono usava presentare al “rispettabilissimo pubblico” le sue commedie in versi, come ad esempio:

Signori Fiorentini, levatevi il cappello

Nel legger questo invito che a voi fa Stenterello;

E ve lo scrive in versi, con rima assai faceta

Perché in tempo di pioggia anch’egli fa il poeta!

Il tipico costume che indos-sava Stenterello, da lui stesso inventato e disegnato privo di maschera, era composto da una lunga giacca azzurra a falde su di una sottoveste in tinta vivace, il panciotto rigo-rosamente giallo ed i calzoni corti neri da cui venivano fuori una calza rossa e l’altra a righe bianche e azzurre che fi nivano nelle scarpe nere con fi bbia di latta; per copricapo una lucer-na nera con fregio che copriva i suoi capelli dallo striminzito ed inteccherito codino legato all’insù con un nastro. Dal pal-coscenico Stenterello, in un bi-sticcio di parole, lanciava a tutti frizzi e lazzi scevri di volgarità; egli rappresentava a pennello la sintesi dell’animo popolare cit-tadino con libertà di dire e di ridere, tanto che intere famiglie potevano assistere spassosa-mente ai suoi spettacoli. An-che Pellegrino Artusi, nel suo famoso ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, alla ricetta n° 181 – frittelle di tondone, ha voluto citare “Sten-terello”: Se non sapete cosa sia un tondone, chiedetelo a Sten-terello che ne mangia spesso perché gli piace. A Firenze non è possibile parlare di Carneva-le senza ricordare Filistrucchi, un’antica bottega che risale addirittura al 1720, attività che nel tempo è stata tramandata di padre in fi glio con i segreti del truccare e di realizzare par-rucche. La bottega è quella di Gabriele e Gherardo Filistruc-chi, padre e fi glio, in Via Giu-seppe Verdi n° 9. In passato il vecchio nome della strada era Via del Diluvio, a ricordo delle alluvioni provocate dalla tra-

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

CARNEVALE, BUON COMPAGNO, VENGA PUR TRE VOLTE L’ANNO

san valentino, una festa per dirsi “ge tem”

cimazione dell’Arno, poi nell’Ot-tocento, detta Via del Fosso per il fossato che un tempo fi ancheg-giava le mura del penultimo cer-chio costruito in epoca comunale. Proprio quando la strada cambiò il nome di Via del Fosso, prese vita la bottega del barbiere Filistruc-chi, rimasta quasi immutata nella lunga scansione temporale che giunge fi no ai giorni nostri. L’atti-vità venne iniziata quando ancora il barbiere era pure cerusico, ca-vadenti, profumiere, acconciatore e truccatore sia per uomo che per donna, usando anche capigliature posticce. L’uso della parrucca ri-porta al sei-settecento, quando en-trò prepotentemente nella moda grazie al re di Francia. Infatti nel 1620 Luigi XIII, fi glio di Enrico IV e Maria dei Medici, divenuto calvo nonostante la giovane età, adottò la parrucca con lunghi capelli ina-nellati, che in breve tempo ebbe una grande diff usione tra il sesso maschile di ogni categoria sociale, essendo usata anche da militari, uomini di legge, preti, monaci e

cardinali. Le donne invece porta-vano parrucche di mole troneg-giante, abbondantemente inci-priate, che ornavano con nastri, gioielli e pennacchi. Era ancora l’e-poca nella quale la parrucca, oltre a nascondere la completa calvizie, veniva impiegata nei travestimen-ti carnevaleschi, per le feste in co-stume e per gli abbigliamenti tea-trali. In questo ultimo impiego, al fi ne del “trasformarsi” degli artisti per le esigenze sceniche, la botte-ga Filistrucchi andò man mano specializzandosi, donando ai volti femminili la bianchezza dei gigli e la freschezza delle rose attraverso stupendi trucchi e bellissime capi-gliature acconciate, secondo le esi-genze imposte dalle epoche e dalle sceneggiature.

LUCIANOE RICCIARDO ARTUSI

��Web artusi.net

20 | Febbraio 2014

Page 21: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

Lettere

VIA GIOBERTI/1“LE SOLUZIONI PER I CICLISTI”Gentile redazione de “Il Reporter”,leggo a pagina 3 del numero di Dicembre (edizio-ne Quartiere 2) un trafi letto fi rmato E.M. intitola-to “Quelli che vanno... nel senso sbagliato”. Il bre-ve articolo denuncia il malvezzo di alcuni ciclisti di percorrere Via Gioberti in senso contrario e sostiene la proposta dei residenti di imporre come soluzio-ne maggiori controlli e multe. L’opzione repressiva non tiene conto delle ragioni che spingono i cicli-sti a percorrere via Gioberti in senso sbagliato, ossia una mobilità pensata su misura principalmente di automobile, poco di pedone e per nulla di ciclista. Le multe avranno come eff etto il ritorno all’auto-mobile di molti volenterosi ciclisti, con conseguente aumento del traffi co e del parcheggio selvaggio, i veri problemi di questa bella strada. Perché non pensare piuttosto a soluzioni alternative, come nuovi percor-si ciclabili o - come avviene all’estero - l’autorizza-zione per le biciclette di percorrere anche al contra-rio i sensi unici?Molto cordialmente,

Liliana Grassi

VIA GIOBERTI/2“LA PEDONALIZZAZIONEE IL PROBLEMA DELLA SOSTA”Spett. redazione de Il Reporter,ho letto nel vostro numero di Dicembre che è in ponte un progetto per la pedonalizzazione parziale di Via Gioberti, cosa che comporterebbe, inevitabil-mente, l’eliminazione di un cospicuo numero di par-cheggi. Mi sono quindi sentito spinto a scrivervi per levare la mia voce contro quello che considero poco meno di un suicidio urbanistico. Forse chi fa queste proposte non è al corrente del livello raggiunto dal problema dei parcheggi nel Quartiere 2 o forse non ha rifl ettuto a suffi cienza sulle conseguenze della sua proposta. Però io, che vivo in Via Capo di Mondo da più di venti anni, posso assicurarvi che la situazione è già critica. Negli anni scorsi abbiamo assistito ad una costante erosione dei posti macchina disponibi-li che, pur dovuta ad esigenze innegabili (cassonetti diff erenziati, rastrelliere per bici, posti riservati) ha complicato il problema della sosta a tal punto che anche una modesta riduzione dei parcheggi, come avviene in occasione di lavori stradali, rende la ri-cerca del parcheggio un autentico calvario. Vi sarà quindi facile immaginare che un’eliminazione, anche

parziale, dei parcheggi in Via Gioberti avrebbe con-seguenze tragiche per il quartiere. Le molte persone che abitualmente parcheggiano in Via Gioberti (cosa che personalmente evito il più possibile) si riverse-rebbero nelle vie limitrofe saturandole facilmente e non si tratterebbe più di un disagio temporaneo (come avviene in occasione di lavori pubblici), ma permanente. Va inoltre osservato che, se chi viene in via Gioberti per un pomeriggio di shopping può permettersi di usufruire dei parcheggi a pagamento di Piazza Alberti e Piazza Beccaria, la stessa cosa non è ammissibile per i residenti del quartiere, che do-vendo parcheggiare 365 giorni all’anno si trovereb-bero da aff rontare una spesa proibitiva. È quindi mia modesta opinione che tale proposta, al di là della sua apparenza “ecologista” e “politically correct”, in re-altà peggiorerebbe sensibilmente la qualità di vita nel Quartiere 2. Vorrei sinceramente che, per una volta, il problema della viabilità a Firenze fosse aff rontato con più “grano salis” e meno demagogia. Con ossequi.

Leonardo Ciaccheri

LA SITUAZIONE DELLA ZONADI PIAZZA DELLA COSTITUZIONESalve. Sono un residente di piazza della Costituzione, vor-rei segnalare il progressivo degrado sia dei giardini della piazza stessa che del tratto di lungo Mugnone che intercorre tra il ponte del Romito e il ponte del-lo Statuto. Considerato che siamo a due passi dalla Fortezza, sede di prestigiose mostre, e vicinissimi al centro storico devo dire che come biglietto da visita la zona non è proprio un gran che. Lungo il Mugnone molti anni fa un incendio della sterpaglia distrusse le siepi di recinzione e da allora non sono state ripiantate, i diversi alberi abbattuti non sono mai stati rimpiazzati, il marciapiedi è in condizio-ni pessime, addirittura vicino al ponte del Romito c’è il reale pericolo di precipitare direttamente nel greto del Mugnone. I cassonetti sono divenuti zone di discarica di ogni genere di suppellettili. L’illumi-nazione è insuffi ciente e purtroppo ciò crea una si-tuazione di microcriminalità. Per quanto riguarda la piazza devo dire che alcuni lecci stanno morendo e sarebbe bene controllare che non diventino perico-losi. Persino la segnaletica stradale è carente: cartelli abbattuti da camion in manovra mai sostituiti, auto che procedono controsenso perché i segnali sono coperti dai rami, asfalto in pessime condizioni e di

conseguenza segnaletica orizzontale invisibile. Tutto questo a fronte di un notevole aumento del traffi co. Non voglio dilungarmi oltre, spero che questa mia possa servire a smuovere la situazione di abbandono di questa parte del nostro quartiere.Vi saluto e vi ringrazio dell’attenzione.

Roberto Fantoni

IL PERCORSO PER USCIRE DALLA ZTLAbito in via dell’Anguillara e quando devo uscire dalla Ztl devo fare un inutile percorso a zig zag per stradine strettissime (spesso intasate da auto in sosta vietata), perché via dell’Acqua è percorribile verso via Ghibellina solo fi no a via della Vigna Vecchia. Poi, per poche decine di metri, diventa senso vieta-to. Eliminare tale senso vietato non creerebbe alcun intralcio al traffi co che in quel punto è pressoché inesistente.Grazie per l’attenzione.

Cristina Serrutini

I CONTROLLI A BORDO DEI BUSCaro Reporter,leggo sempre con grande interesse le vostre edizio-ni perché sono un prezioso aggiornamento sulle migliorie della città ed è con piacere che ho avuto in passato occasione di condividere con voi osser-vazioni di vita quotidiana. Da qualche tempo sono diventato utente dei mezzi Ataf apprezzandone i benefi ci ed i rinnovamenti avvenuti. Come mio so-lito appena salgo faccio l’obliterazione del biglietto, ma non mi sembra che questa sia una consuetudine praticata da tutti gli utenti. Sicuramente molti hanno abbonamenti o biglietti iniziati su un’altra corsa, per cui l’obliterazione non è necessaria, ma avrei voluto superare questo sospetto verifi candoli in occasione dei controlli che mi sarei aspettato esistessero fre-quentemente. Purtroppo questa occasione non mi è mai capitata. Vorrei pertanto chiedere a voi ed ov-viamente all’Ataf, “ma questi controlli esistono?”. Vi sarei grato se poteste darmi qualche informazione in grado di dissolvere il mio sospetto che spero infon-dato. Vi ringrazio infi nitamente per il vostro interes-se e vi saluto cordialmente,

Virgilio Gallo

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaGli ingredienti perché questo sia un mese importante per la vita fi orentina, insomma, ci sono tutti. Ma questo è anche il mese di un altro appuntamento, da molti meno conosciuto: la festa del gatto, iniziativa che a livello nazionale si celebra il 17 febbra-io (data scelta non a caso, come si può leggere su questo numero de Il Reporter). Una ricorrenza, questa, che ci dà lo spunto per parlare di animali. Un “esercito”, quello presente a Firenze, che conta quasi cinquantamila gatti e più di trentamila cani, oltre a una serie varia (e fantasiosa) di piccoli e grandi amici che spazia da conigli a pesci, tartarughe e perfi no serpenti. E se da un lato gli animali domestici diventa-no dunque uno specchio della società che cambia, dall’altra non si può non sottolineare la loro crescente presenza (e im-portanza) in ambiti sempre più vari della vita cittadina. In am-biti anche molto delicati, come quello della sanità. È qua, infat-ti, che gli animali – a partire dai migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani – si stanno tra-sformando in qualcosa di sem-pre più prezioso nell’aiutare chi sta attraversando un momento di diffi coltà, come coloro che sono ricoverati negli ospedali, soprattutto se bambini, grazie a una serie di progetti già partiti o in arrivo che vedono proprio gli animali impegnati “in prima linea”. Un ruolo sempre più utile quello degli animali, insomma, un ruolo destinato a crescere ancora. E questo è bene, ogni tanto, anche soltanto ricordarlo, perché non si ripetano più i casi di maltrattamenti – alcune vol-te anche gravi – che la cronaca locale ha recentemente raccon-tato. Ben venga, dunque, una festa tutta per loro, così come ben venga una città sempre più a misura di animali. Ne abbia-mo tutti da guadagnare: i nostri amici a quattro zampe come noi.

MATTEO FRANCINI

“MEZZI PRIVATI SULLA CORSIA PREFERENZIALE”

Dopo aver scritto ai Vigili Urbani (senza alcun risultato né ri-sposta), vorrei segnalare che la corsia preferenziale esistente fra Via Tavanti e Via Vittorio Emanuele, direzione P.za Dalmazia, è percorsa frequentemente da veicoli privati non autorizzati osta-colando anche il transito ad autobus Ataf o veicoli di soccorso. Inoltre i veicoli privati che usano abusivamente la corsia prefe-renziale all’incrocio con Via Taddeo Alderotti non rallentano e creano possibili incidenti. Basterebbe che ogni tanto i Vigili Ur-bani fossero presenti per far osservare certi divieti e far rispettare il codice stradale.Grazie per l’attenzione,.

Renzo Sguanci

IL REPORTER RISPONDECaro Renzo,con la sua lettera parliamo di una delle “usanze” che si stanno pur-troppo dimostrando fra le più diffi cili da sradicare (a Firenze e non solo), ovvero l’utilizzo delle corsie preferenziali da parte di coloro che non ne sono autorizzati. Inutile sottolineare la gravità di questo comportamento, spesso messo in atto a cuor fi n troppo leggero da chi, forse, pensa che pochi metri di percorso “abusivo” non possano poi intralciare più di tanto la scorrevolezza delle preferenziali, che dovrebbe sempre essere garantita per i mezzi del trasporto pubblico e per quelli di soccorso. E invece non è così, invece tutti ci dovrem-mo fi nalmente convincere, una volta per tutte, che dalle corsie pre-ferenziali non si può e non si deve mai transitare, neppure per pochi metri. Questo per mille motivi: primo, ovviamente, il rispetto delle regole, ma anche per evitare quella “reazione a catena” che a volte (sbagliando, ovviamente) porta a emulare i comportamenti scor-retti quando si vede che possono restare impuniti. Servono più con-trolli, dice lei. Sicuramente, la presenza dei vigili urbani scoraggia

i comportamenti come l’utilizzo “abusivo” delle preferenziali, ma è pur vero che non tutte le busvie cittadine possono essere presidiate contemporaneamente, per quanto debba essere fatto tutto il possibi-le per tutelare i mezzi di trasporto pubblico e chi sceglie di utilizzar-li, per non parlare dei veicoli di soccorso. A questo proposito, risale ai mesi scorsi l’annuncio da parte del Comune dell’installazione di nuove telecamere a protezione delle corsie preferenziali, con l’inizio dei lavori previsto in primavera. L’obiettivo è proprio quello di la-sciare libere le preferenziali soltanto per i mezzi autorizzati a tran-sitarvi ed evitare rallentamenti o, ancor peggio, pericoli: e questo vale per la corsia da lei segnalata come per le altre presenti in città.

MATTEO FRANCINI [email protected]

Febbraio 2014 | 21

Page 22: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

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uno strumento controla retinopatia diabeticaArrivato a Torregalli, permettedi eff ettuare screening sui pazienti

se i controllisono a distanza

È arrivato da poco più di un mese all’ospedale di Tor-regalli il retinogra-

fo digitale non midriatico, strumento che consente di eff ettuare screening sui pa-zienti aff etti da diabete per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopa-tia diabetica. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Cristiana Baggiore, respon-sabile del servizio di diabe-

tologia dell’azienda sanitaria di FirenzeDottoressa, che cosa è la re-tinopatia diabetica? La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito, nonché la principale causa di cecità legale tra soggetti in età lavorativa nei paesi industrializzati. I sintomi ad essa correlati spesso compa-iono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate

e l’effi cacia del trattamento è limitata. I dati evidenziano che almeno il 30% della po-polazione diabetica è aff etto da retinopatia e che l’1%, ogni anno, viene colpito dal-le forme più gravi. Mediante programmi di screening e trattamento della retino-patia diabetica è possibile ridurre drasticamente la ce-cità da diabete, con risultati importanti anche in termini di economia socio-sanitaria e ottimi in termini di qualità di vita del paziente.Quanti sono i pazienti diabetici a Firenze? C’è un trend di aumento o di di-minuzione della malattia negli ultimi anni?Le persone con diabete nel territorio dell’azienda sani-taria di Firenze nel 2011 era-no 42.674, con un’incidenza del 5,2% e una forte preva-lenza nel Mugello e nella zona Nord-Ovest. Si deve tener conto che nell’arco di soli nove anni, fi no al 2012, la percentuale di malati in Italia è passata dal 3,7% al 5,5%, anche se la Toscana si è mantenuta piuttosto stabile. Per comprendere la gravità del problema si può dire che ogni minuto, in Italia, viene diagnosticato un nuovo caso di diabete. Ogni tre minuti e mezzo un diabetico ha un

attacco cardiaco e ogni dieci minuti un diabetico muore. D’altro canto bisogna rileva-re che il numero dei ricoveri ospedalieri per diabete si è ridotto del 20% rispetto al 2000. Ma, soprattutto, sono calate del 51% le complican-ze acute, a conferma di un sistema assistenziale specia-listico di sicura effi cacia. In tema di prevenzione, esistono delle buone abitu-dini di vita e alimentari da rispettare per evitare l’in-sorgere del diabete? Il segreto di un’alimenta-zione sana sta nel variare la composizione dei pasti in-serendo un po’ di tutto. Si possono ridurre le calorie in modo da perdere peso, i grassi saturi soprattutto di origine animale, e quei cibi – zuccheri, pane, riso, pata-te – che fanno salire rapida-mente la glicemia, aumen-tando invece quelli ricchi di fi bre. Ma la raccomanda-zione maggiore è quella di fare attività fi sica: abbassa la pressione, riduce i trigli-ceridi aumentando l’hdl, il colesterolo “buono”, brucia meglio i grassi. L’abbandono della sedentarietà può ridur-re anche del 60% il rischio di sviluppare il diabete in sog-getti che non ne hanno la predisposizione.

La logica è quella di un famoso detto: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. In altre parole, anziché spostare il paziente o lo

specialista che deve valutarne lo stato di salute, si spostano – o si distribuiscono sul territorio – le macchine. Il retinografo arrivato da poco a Torregalli e quello in funzione all’ospedale di Borgo San Lorenzo non sono le sole macchine che consentono ai medici dell’azienda sanitaria di Firenze – nel caso specifi co alla dottoressa Cristiana Baggiore del servizio di diabetologia e al dottor Giovan-ni Laganà di quello di oculistica – di eseguire analisi, controlli e check-up in un luogo e controllare il referto in un altro. L’équipe del reparto di fi siopatolo-gia respiratoria diretto dal dottor Walter Castellani, che si trova al Palagi, per esempio “legge” tutti i giorni le immagini che giungono dagli ospedali di Santa Maria Nuova, Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo e Serristori di Fi-gline Valdarno, dove sono installati altrettanti spirometri (un quinto si trova proprio lì, all’ex Iot), macchine che servono per misurare i volumi polmonari di aria provocati dal paziente che inspira ed espira attraverso un sensore in un periodo di tempo specifi cato. Uno strumento indispensabile per diagnosticare la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la Bpco. Un altro strumento entrato da poco in funzione è l’elettrocardiografo che collega la neonata Casa della sa-lute di Scandicci con il San Giovanni di Dio, il primo di una rete che comporrà appunto la telecardiologia. Naturalmente tutte queste macchine richiedono la presenza di personale specializzato che sappia farle funzionare, ma non quella delle competenze tipiche di un medico. Allo scopo sono stati appositamente formati a utilizzarle alcuni infermieri.

Matilde Bernini

La novità Telemedicina

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22 | Febbraio 2014

Page 23: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

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SESTO FIORENTINO, vista panoramica, nuovo complesso immobiliare, apparta-mento di 79 mq composto da un ampio soggiorno-cucina, tre camere da letto e due bagni. E’ molto luminoso e dispone di una loggia di 24,50 mq e di una resede di 64,50. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 305.000. APE 23,903 kWh/m²anno. Rif. UMI 6 – 04

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SESTO FIORENTINO, vista panoramica su Fi-renze, 4 vani, 97mq su 2 livelli nuova costru-zione con ampio sogg.-cucina, 2 camere, 2 bagni finestrati. Molto luminoso, 2 balconi di 14 mq. Ottime rifiniture: portone a tripla blin-datura, infissi con triplo vetro, videocitofono, predisposizione climatizzatore, pannelli sola-ri. Classe energ. A+. No spese di mediazione, possibilità di personalizzazioni. Euro 345.000 APE 21,078 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 209

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SESTO.FNO, luminoso app. di mq 78 con giardino composto da cucina, sala, 2 ca-mere, doppi servizi. Ottime rifiniture classe energ. A. Nessuna spesa di mediazione, pos-sibilità di personalizzazioni, acquisto p. auto o garage. A partire da Euro 299.000,00. APE 24, 103 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 05 055 2335596 – 340 7871696

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5 VANI

FIRENZE

SOFFIANO in ottimo palazzo vendiamo ap-partamento di mq 100 con ingresso soggior-no con caminetto angolo cottura sala pranzo 2 camere matrimoniali ripostiglio 1 bagno con finestra lunga terrazza che si puo’ ac-cedre dalla cucina dalla camera e dalla sala pranzo piccola soffitta termo sing. garage buone condizioni rif a 503

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GALLUZZO centro in contesto silenzioso e verdeggiante vendesi ottimo 5 vani di mq 110 piano 2° ( no ascensore ) termo sing. terrazzo ampio coperto abitabile ingresso sala con balcone cucina abitabile con ter-razzo nel verde 2 camere matrimoniali 1 sing. bagno finestrato ripostiglio possibilita’ garage richiesta in aspettativa con offerte medio prezzo dal minimo €335.000,00 max € 365.000,00 secondo condizioni economi-che rif a 506

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ISOLOTTO vendesi appartamento di 95 mq con ascensore ingresso soggiorno cucina abitabile 1 camera matrimoniale 2 camere sing.ripostiglio bagno con finestra 2 balconi posto auto risc. sing. richiesta prezzo medio di realizzo da € 230.000,00 a € 255.000,00 secondo condizioni eco-nomiche proposte rif a 512

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SESTO-FIORENTINO, app. angolare nuo-va costruzione, libero su 3 lati, di mq 105, con: cucina abitabile, grande sogg., 3 ca-mere, 2 bagni, rip., oltre 2 ampi balconi. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Nes-suna spesa di mediazione. Possibilità di rifiniture personalizzate, acquisto p. auto o garage. Euro 410.000. - APE 17, 192 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 107

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immobile libero su 4 lati garage mq 34 cantina mq6 prezzo di buona opportunita’ rif a 601

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VIA RESPIGHI zona puccini vendesi elegante appartamento di vani 6 ristrutturato piano alto con ascensore contesto nel verde con viali giardini e alberi di alto fusto ingresso ampia cucina abitabile con terrazzo salone doppio con terrazzo 2 camere matrimoniali studio ripostiglio 2 bagni con finestra 2 posti auto di proprieta’ esclusiva cantina in opzione rif a 613

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SETTIGNIANO vicinanza paese in posizione panora-mica vista monumenti vendesi particolare apparta-mento in ottimo contesto con giardino antistante . ga-rage posto moto . rifiniture extralusso con particolari architettonici di rilievo mq 130 salone doppio cucina abitabile camera matrimoniale camerina 2 bagni ri-postiglio ulteriore camera cucinotto bagno lavanderia studiolo richiesta €580.000,00 trattabili rif a 600

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FIRENZE nova in palazzo anni '70 al quinto ed ul-timo piano con ascensore vendesi appartamento di mq 130 con ingresso soggiorno cucina abita-bile studio 3 camere ripostiglio 2 bagni finestrati ampi balconi e terrazza abitabile nell'lastrico solare buono stato richiesta prezzo medio di re-alizzo da € 355.000,00 a € 375.000,00 rif a 602

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SESTO F.NO in buon palazzo vendesi al 1° piano con ascensore appartamento di mq 110 con in-gresso soggiorno cucina abitabile sala pranzo 3 camere ripostiglio 2 bagni terrazze termo.sing cantina e garage prezzo interessante rif a 517

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PONTE VECCHIO affittasi prestigiosi uffici piano ultimo con ascensore di mq 200 panorama su tutti i monumenti e percorso fiume arno gia’ 5 vani oltre bagno ristrutturati impianti a norma palazzo di alta rappresentanza portierato gia’ libero richiesta locativa adeguata rif uf 101

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VIALE MAZZINI strada adiacente vendesi ter-ratetto di mq 240 vani 12 con garage e corte attualmente gia’ studio professionale di storica attivita’ buona rendita garantita con contratto 6+6 l’immobile e’ adeguato e rispondente a tutte le norme di legge richiesta € 1.000.000,00 trat-tabili RIF U 110

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NOVOLI VICINANZA tribunale nuovo polo univer-sitario al piano ultimo con ascensore in piccola pazzina vendesi vani 5 di mq 110 ingresso ampio 2 ripostigli sala doppia 2 camere matrimoniali 1 camera sing. bagno finestrato cucina 2 balconi buono stato richiesta € 345.000,00 trattabili pos-sibilita’ garage rif a 516

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COVERCIANO in contesto tranquillo e signorile vendesi attico al 3° piano ed ultimo con ascensore di mq 100 al quale si aggiungono mq 30 delle va-rie terrazze con vista colline di settignano abbiamo un ingresso un soggiorno doppio cucina abitabile ripostiglio bagno con finestra 2 camere matrimo-niali cantina possibilita’ garage giardino condomi-niale richiesta € 395.000,00 trattabili rif a 524

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SESTO FIORENTINO, in prestigioso comples-so immobiliare di nuova costruzione, app. 100 mq con ampia cucina/sogg., 3 camere, doppi servizi e 2 balconi abitabili. Ottime rifi-niture, Classe energ. A+. Euro 375.000 Nes-suna spesa di mediazione. APE 14.27 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 103

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OLTRE 5 VANI

FIRENZE

FIRENZE NOVA ultimo piano con ascenso-re vista monumenti vendesi elegantissimo appartamento con 3 terrazzini parzialmente abitabili (affacci no ferrovia ) ingresso ampio con finestra salone doppio con terrazzo cucina abitabile con terrazzo 2 camere ma-trimoniali 1 camera sing. 2 bagni finestrati

ripostiglio. L’appartamento dispone di due balconi di 24,50 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 550.000. APE 25,534 kWh/m²anno. Rif. UMI 6 - 206.

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VILLE E VILLETTE

FIRENZE

CASTELLO in contesto unico nel verde ven-desi ottima porzione di villino bifamigliare to-talmente indipendente mq 190 oltre a giardino di mq 500 privato vani 6 con 2 bagni finestrati balcone dependence inclusa di mq 40 posti auto 4 cancello con ingresso esclusivo richie-sta prezzo medio di realizzo da € 655.000,00 a € 695.000,00 vedi condizioni economiche proposte rif vo 110

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FIRENZE BOLOGNESE vendiamo particolare porzione di villa totalmente indipendente del ‘400 panoramica su firenze finemente ristrut-turata tipologia loft mq 300 oltre a giardino terreno mq 5.000 a ulivi piscina in progetto salone quadruplo studio 3 bagni 3 camere cu-cina dispensa rif vo108

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PISTOIA

COLLINE PISTOIESI marliana goraiolo pre-sentiamo porzione di villa indipendente di mq 120 in strada privata due ingressi giardino di mq 300 carrabile recintato terrazza abitabile mq 35 panoramica soggiorno cucina abitabile in muratura camino 2 camere matrimoniali ampio bagno finestrato camerina sottotetto ripostiglio cantina termosingolo legnaia ri-chiesta €180.000,00 rif gor.

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FIRENZE

CERTOSA FIRENZE contesto panoramico vendesi indipendente porzione di colonica ristrutturata libera su 3 lati con vialetto pro-prio parcheggio per 5 auto vani 6 su 2 livelli piano terra ingresso cucina tinello salotto ba-gno ripostiglio aia e giardino di 1200 metri piano 1° 2 camere matrimoniali con cabina armadio e bagno finestrato dependance per ospiti con camerara bagno e giardino di 400 metri rif c 101

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FIRENZE SUD zona bellariva in prima collina vista monumenti firenze vendesi particolare borgo colonico composto da 3 unita’ indipen-denti 300 mq corpo centrale 2 livelli 100 mq antiche stalle 50 mq fienile ( da ristrutturare ) terreno ad olivi 2000 piante camini forno area parcheggi loggiati evidenziamo ulteriori mq 300 ex deposito attrezzi in via di sanatoria ulteriori informazioni in studio rif c 109

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GRASSINA a 2 km dalla piazza in posizione panoramica.Secondo piano:bilocale (40 mq) ristrutturatoCotto e travi a vista, servizio finestrato, termosingolo.Classe energetica G - Richiesta: 145.000€ Telefono: 347/3124810

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BECCARIA in palazzo prestigioso dei primi del ‘900 vendesi elegante appartamento con affreschi piano medio balcone perimetrale vi-sta monumenti ascensore mq 180 da ristrut-turare vani 7 con 2 bagni finestrati richiesta adeguata per un buon acquisto rif a 701

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PIAZZA LIBERTA’ strada adiacente vendesi prestigioso appartamento di mq 350 (volendo anche ufficio) piano alto con ascensore garage vani 12 veranda coperta abitabile altezze me-tri 3,70 palazzo storico portierato ,importante ingresso museale dove si affacciano tutte le stanze 2 ingressi al piano balcone di servizio richiesta € 1.100.000,00 rif a 12/1

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SESTO FIORENTINO, in prestigioso comples-so immobiliare di nuova costruzione, app. al II ed ultimo p. di 135 mq con cucina abitabile, ampio sogg., 3 o 4 camere, doppi servizi e 2 grandi balconi abitabili.Classe energ. A+. Euro 460.000 Nessuna spesa di mediazione. APE 21, 367 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 202

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SESTO FIORENTINO, vista panoramica, ap-partamento di 163,50 mq in nuova costruzione posto al secondo piano, su 2 livelli, composto da: un grande soggiorno, cucina abitabile, cinque camere matrimoniali, due bagni e un

Page 24: Il Reporter Q3 - Febbraio 2014

24 | Febbraio 2014 Il Reporter per il sociale

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Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili