Il Reporter Q4 - Giugno 2014

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Giugno 2014 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere i cervelli “in fuga” e quelli che restano Editoriale una nuova stagione per firenze Matteo Francini I nizia una nuova stagione per Firenze, e non solo per- ché presto l’estate prenderà il posto della primavera. Dopo le elezioni, tocca ora al nuovo sindaco e alla nuova giunta comunale rimboccarsi le ma- niche e mettersi all’opera per la città. Le sfide che attendono la nuova amministrazione di Palazzo Vecchio sono tante e importanti, dalla tramvia alla movida, dal nuovo stadio alle periferie e al lavoro. PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 21 P ietro ha ventinove anni, si è laureato in Fisioterapia all’Uni- versità di Firenze con il massimo dei voti e già da tempo vive a Londra, dove studia e lavora. Lisa di anni ne ha trentadue: anche lei ha fatto un’esperienza all’estero, a Edimburgo, ma poi ha deciso di tornare in Italia, dove con la sorella e una socia ha dato vita a un sito di e-commerce che promuove piccole realtà artigianali. Sono due “membri” del popolo dei giovani con la valigia pronta, che hanno scelto però di viaggiare in direzioni opposte. Gianni Carpini PAGINA 12 PAGINA 14 novità e progetti: come cambiano le cascine Una passeggiata nel polmone verde fiorentino, per capire cosa è stato fatto e cosa resta da fare. in giro tra i banchi dei mercati fiorentini Curie e coraggie, le (piccole) librerie che non si arrendono PAGINA 18 PAGINA 16 pagelle viola, rossi batte tutti I n attesa dei colpi di mercato e dei responsi del mondiale brasiliano, è tempo di guardare indietro e dare un voto all’annata dei viola. Il più bravo della clas- se? È stato “l’eroico” Pepito. Calcio ©ACF Fiorentina Foto da www.violachannel.tv Distribuito da Formula Direct simply Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.29 del 3 Giugno 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A. Anno VIII Ed. 29 Isolotto Legnaia Soffiano Firenze Quartiere 4 quartiere, l’estate che sarà Cosa fare e dove andare nella bella stagione, fra eventi e luoghi da scoprire Primo piano PAGINE 2-3 arno, e “tubone” fu: collettore in funzione Le acque nere di 120mila fioren- tini ora non finiscono più diret- tamente nel fiume. PAGINA 4 il parco degli animali spegne tre candeline PAGINA 7 DOTT. GIANLUCA MARINI MEDICO CHIRURGO Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 [email protected] In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista ORARI: Lun - Sab 9.30-12.30 15.00-19.00 Lunedì mattina chiuso O Lu Lu siamo anche a: SIGNA - PISTOIA - M. DI CARRARA ORLI RIPARAZIONI VARIE CAMBIO CERNIERA su piumini, gonne... CAMBIO FODERA su cappotti, giacche... TENDE RAMMAGLI RIPARAZIONE CAPI IN PELLE CAPI SU MISURA uomo - donna CIFRE RICAMATE SU CAMICIE Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze Tel: 055 5383019 Cell: 338 3950976 www.labottegadelcucitofirenze.it Dal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00 LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CORSI DI CUCITO

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere. Edizione di giugno 2014, Quartiere 4 di Firenze

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Giugno2014

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

i cervelli “in fuga”e quelli che restano

� Editoriale

una nuovastagioneper firenze

Matteo Francini

Inizia una nuova stagione per Firenze, e non solo per-

ché presto l’estate prenderà il posto della primavera. Dopo le elezioni, tocca ora al nuovo sindaco e alla nuova giunta comunale rimboccarsi le ma-niche e mettersi all’opera per la città. Le sfi de che attendono la nuova amministrazione di Palazzo Vecchio sono tante e importanti, dalla tramvia alla movida, dal nuovo stadio alle periferie e al lavoro.

☛ pagine 8-9

☛ SegUe a pagina 21

Pietro ha ventinove anni, si è laureato in Fisioterapia all’Uni-versità di Firenze con il massimo dei voti e già da tempo vive

a Londra, dove studia e lavora. Lisa di anni ne ha trentadue: anche lei ha fatto un’esperienza all’estero, a Edimburgo, ma poi ha deciso di tornare in Italia, dove con la sorella e una socia ha dato vita a un sito di e-commerce che promuove piccole realtà artigianali. Sono due “membri” del popolo dei giovani con la valigia pronta, che hanno scelto però di viaggiare in direzioni opposte.

Gianni Carpini

☛ pagina 12

☛ pagina 14

novità e progetti: comecambiano le cascine Una passeggiata nel polmone verde fi orentino, per capire cosa è stato fatto e cosa resta da fare.

in giro tra i banchi dei mercati fiorentini

Curi� ee coraggi� e,le (piccole)

librerieche non si

arrendono☛ pagina 18 ☛ pagina 16

pagelle viola,rossi batte tuttiIn attesa dei colpi di mercato

e dei responsi del mondiale brasiliano, è tempo di guardare indietro e dare un voto all’annata dei viola. Il più bravo della clas-se? È stato “l’eroico” Pepito.

Calcio

©ACF FiorentinaFoto da www.violachannel.tv

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Anno VIIIEd. 29

IsolottoLegnaiaSoffiano

FirenzeQuartiere 4

quartiere,l’estateche saràCosa fare e dove andare nella bella stagione, fra eventie luoghi da scoprire

Primo piano

☛ pagine 2-3

arno, e “tubone” fu:collettore in funzioneLe acque nere di 120mila fioren-tini ora non finiscono più diret-tamente nel fiume.

☛ pagina 4

il parco degli animalispegne tre candeline

☛ pagina 7

dott. Gianluca MariniMEDICO CHIRURGO

Studio: via Spinello Aretino, 1850134 Firenze

Tel. 055 [email protected]

In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per

i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista

ORARI:Lun - Sab 9.30-12.30 15.00-19.00Lunedì mattina chiuso

OLu Lu

siamo anche a: SIGNA - PISTOIA - M. DI CARRARA

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LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CORSI

DI CUCITO

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La Limonaia di Villa Strozzi sarà uno dei luoghi protagonisti dell’estate nel quartiere

Eventi

il calendariogiorno per giorno

21 giugno Love summer partyDj set e una grande festa a in-gresso libero per la notte del solstizio d’estate alla Limonaia di Villa Strozzi.4 luglio NotturnottoAnteprima dei saldi con l’a-pertura serale dei negozi di via Andreotti e via Torcicoda, mercatino e animazione per bimbi.5-6 luglio TanabataAlla Limonaia di Villa Strozzi la festa giapponese dei deside-ri, organizzata dall’associazio-ne Lailac che ha “casa” nel Q4.10 luglio Agrikulturae Il mercato contadino della Bi-blioteCanova in estate cambia ora: dal pomeriggio fino a do-pocena.5 settembre NotturnottoTra via Andreotti e via Torcico-da negozi aperti dalle 19 a mez-zanotte con tante iniziative.

SPETTACOLI, VISITEE SHOPPING BY NIGHT:SI ALZI IL SIPARIOSULLA BELLA STAGIONE

Speciale estate/1

Nati due Ccn

Da questa parte dell’Arno l’estate si preannuncia calda. E non stiamo par-

lando (solo) del meteo. Spetta-coli, feste, passeggiate nel verde e shopping by night all’Isolotto: sono tante le proposte in cartel-lone per chi trascorrerà la bella stagione in città. Un buon pezzo dell’Estate Fiorentina 2014 pren-de “casa” alla Limonaia di Villa Strozzi. Sul colle che domina via Pisana un programma fittissimo di eventi che va avanti fino a set-tembre con mostre, teatro, festi-val orientali, musica jazz e dj set. Altro polo d’attrazione è il parco di Villa Vogel, che durante la bel-la stagione fa le ore piccole, chiu-dendo i cancelli a mezzanotte: anche qui note, performance e iniziative animeranno quasi ogni sera il giardino, per “scacciare” il degrado. Per il cinema sotto le stelle c’è l’arena estiva a poca distanza dall’Isolotto, il Chiar-diluna (via di Monte Oliveto 1), per vedere i migliori film della passata stagione e qualche ante-prima. Ma veniamo alle novità. Una delle nuove proposte per l’estate 2014 è il programma di escursioni (diurne) dalla Limo-naia di Villa Strozzi in direzione di Bellosguardo, con una visita guidata e – al termine del giro tra panorami, ville e chiesette – una bibita rinfrescante. Dopo

il primo appuntamento dell’11 giugno, si replica il 21 giugno e poi ancora il 2, 9, 16, 23 e 30 luglio (per info e prenotazioni: 055.5520407). In più c’è la possi-bilità di visitare, ogni domenica alle 18, uno dei piccoli gioielli nascosti di questa parte di Firen-ze: la chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto, patrimonio Une-sco. L’altro debutto è quello del grande schermo alla Limonaia di Villa Strozzi, con due rassegne a ingresso libero ad agosto: una dedicata ai documentari d’auto-re, l’altra al meta-cinema (ogni martedì e giovedì). Tra gli eventi da segnalare sempre in cima al “boschetto”, musica jazz tutti i giovedì di luglio, gli spettaco-li comici di “Ridi che ti passa” (1-8-22 luglio, biglietto 8 euro), il ritorno della festa giapponese (5-6 luglio) e quello di Sourche, la mostra di design autoprodot-to (11-18 settembre). Conferme anche sul fronte dello shopping. Dopo il successo dell’anno scor-so torna il “Notturnotto”: il 4 luglio, la sera della vigilia dei saldi, sarà a tutto shopping. Tra via Libero Andreotti e via Torci-coda, negozi aperti in notturna, bancarelle di artigianato e inizia-tive per bambini. Si replica due mesi dopo, per la chiusura della stagione dei saldi, il 5 settembre, con il secondo Notturnotto.

Gianni Carpini

�Web q4.comune.fi.it officinecreative.fi.it

E I NEGOZI FANNO SQUADRA

Due fiocchi celesti per i centri commerciali naturali del quartie-re. Una quindicina di negozi lungo il tracciato della tramvia

(Sansovino-Batoni-Talenti) ha fatto squadra e lancia una card di sconti, mentre a poca distanza nascono “Le botteghe degli Arci-pressi”. Le due nuove realtà stanno muovendo i loro primi passi. Tra viale Talenti e via del Sansovino, dopo la prima (poco fortu-nata) avventura del Ccn intorno ai binari della T1, un gruppo di commercianti ci riprova, dando vita al centro naturale “la Tramva-ta”: Sirio campeggia, tra palloncini e botteghe, anche sul logo. “La tramvia funziona, pensiamo sia un’ottima vetrina per le nostre attività”, spiegano Raffaele Madeo e Franco Melissari, presidente e vicepresidente del nuovo centro commerciale naturale. I negozi, distribuiti su una distanza di un chilometro circa, hanno pensato anche a una carta fedeltà, gratuita, che permetterà di usufruire di sconti e iniziative speciali negli esercizi convenzionati. In vista c’è anche un evento a settembre: una grande festa in strada – senza però bloccare gli snodi cruciali del traffico – con stand dei com-mercianti, iniziative e animazione. Chi ha già organizzato qualcosa è invece la decina di negozianti che ha fondato il centro commer-ciale naturale “Le botteghe degli Arcipressi”, una manciata di picco-le attività tra la via omonima, via di Scandicci e via Nicola Pisano. Domenica 8 giugno le botteghe degli Arcipressi hanno organizzato un’intera giornata piena di eventi, laboratori per i più piccoli e ban-carelle di artigianato. E adesso si pensa già a nuove aperture speciali per i prossimi mesi.

G.C.

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2 | Giugno 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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GLI “ALTRI”LUOGHIDA VIVERENEL QUARTIEREAlla scoperta di punti d’incontro meno conosciuti

Speciale estate/2

L’ultimo arrivato

All’inizio “ufficiale” dell’estate mancano ormai pochi giorni, e con l’arrivo della sta-

gione più calda dell’anno scatta subito la voglia di uscire e stare fuori fino a tardi. Nel quartiere ci sono alcuni luoghi d’incon-tro frequentati da anni, come ad esempio i giardini di Villa Vogel e la zona adiacente alla BibliotecaCanova. Ma, oltre a questi, si possono scoprire anche altre realtà, che potrebbero di-ventare le “novità” della stagione estiva 2014. Partiamo dall’area tra via Antonio del Pollaiolo e via Dosio, che con l’ultimo restyling ha cambiato del tutto la sua prospettiva, diventando un nuovo luogo d’incontro con aiuole, fioriere, panchine e rete wi-fi gratuita. Un punto a suo favore, da non sottovalutare, è la vicinanza con la stazione del tram di piazza Batoni. Ci sono poi luoghi che nascono per i più piccoli ma che, grazie a chi li ac-compagna a giocare, si trasfor-mano in punti d’incontro anche per i più grandi: in questo caso

Francesca Casagni

L’ex Gasometro attende novità: intanto, però, altri spazi del rione, dopo essere stati risistemati, si candidano a diventare le “sorprese” della bella stagione

Il fontanello installato nel vialetto pedonale che collega via Dosio a via Antonio del Pollaiolo

legnaia, TUTTI IN FILA AL FONTANELLO

Da qualche tempo il quartiere può contare su un nuovo fonta-nello, installato nel vialetto pedonale che collega via Dosio

con via Antonio del Pollaiolo, adiacente al campo sportivo “Giulio Bacci” dell’Audace Legnaia. “Fino a qualche tempo fa – ha sot-tolineato Nardella nel corso dell’inaugurazione – questo era un luogo inaccessibile. Ora con questo fontanello, che completa un intervento sull’area per 400mila euro, abbiamo una piazza e un luogo di ritrovo in più nel quartiere”. Dal 2011 ad oggi a Firenze i fontanelli hanno erogato oltre 26 milioni di litri d’acqua, facen-do risparmiare più di diciassette milioni di bottiglie di plastica e quasi sette milioni di euro ai cittadini. Anche nel caso dell’ultimo fontanello arrivato nel rione, gli abitanti hanno già preso l’abitu-dine di mettersi in fila per rifornirsi d’acqua. Ancora nessuna no-tizia, invece, per il tanto atteso fontanello di Pontignale: la pratica rimane aperta, e si starebbe studiando il luogo più adatto per la sua collocazione. E il quartiere spera di poter festeggiare presto anche questa nuova inaugurazione.

parliamo dell’area giochi di lun-garno Santa Rosa. Da quando il giardino è stato ristrutturato (con la realizzazione di cancelli d’ingresso e una nuova recinzio-ne in ferro a pannelli, oltre alla sostituzione dei vecchi arredi con nuove strutture più effi-cienti), è diventato uno dei luo-ghi più apprezzati del quartiere. Mentre i più piccoli giocano nella zona attrezzata, le mamme possono chiacchierare all’ombra e i babbi darsi appuntamento sotto il canestro. La recente puli-zia della vicina pescaia permette di fare anche passeggiate a pochi centimetri da quello che fu l’Ar-no dorato. Se la nuova piazzetta di Legnaia è frequentata da non-ni e nipoti e il giardino di Santa Rosa è preso d’assalto dalle fami-glie, gli adolescenti si danno ap-puntamento in piazza dei Tigli. Anche questo spazio è tornato a essere vivo grazie alla ristruttu-razione di qualche anno fa: ri-mane – a detta dei cittadini – la pecca della poca illuminazione notturna. Ma accanto a queste realtà, che hanno iniziato una

seconda vita grazie alle rispettive ristrutturazioni, esistono anche altri angoli del quartiere che gli abitanti auspicano che vengano restituiti alla cittadinanza quan-to prima. Uno di questi è senza dubbio il Gasometro: di progetti e soluzioni ne sono stati proposti diversi in questi anni, ma ancora nessuna decisione a riguardo è stata presa.

MUSICA E CONCERTINEI SOGNI DEI RAGAZZI

Sono gli adolescenti, all’usci-ta da scuola, a rispondere

con più entusiasmo (e fanta-sia) alla domanda “cosa vi pia-cerebbe che accadesse nel par-co di Villa Vogel quest’estate?”. I loro occhi si attivano subito e le risposte si susseguono: il filo che le unisce tutte è la musica. Fanno sogni grandi, le ragazze vorrebbero vedere gli One Di-rection o Emma insieme alla Amoroso, i ragazzi Emis Killa e Mondo Marcio. Una prof di lettere lancia la sua proposta: “Perché non pensare invece a un festival di letteratura?”. Chissà se qualcuno di questi sogni potrà diventare realtà.

F.C.

Focus

#Primo piano Giugno 2014 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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#Zoom

ARNO, IL “TUBONE”È ENTRATO IN FUNZIONEIl collettore porta le acque nere fino al depuratore di San Colombano

CHIUSE (PER ORA)LE AULE STUDIO

La porta del “tubone” è in via dell’Isolotto: fino a un mese fa in questo punto le acque nere di 120mila fiorentini finivano

in Arno. Bastava fare una passeggiata sull’argine per sentirne l’odore: 45mila metri cubi di liquami prodotti ogni giorno da chi abita sulla sponda sini-stra, da Bagno a Ripoli all’Oltrarno, fino all’Isolotto, erano buttate direttamente nel fiume. Una quantità d’acqua pari a quella di diciotto piscine olimpioniche, tanto per rendere l’idea. A inizio mag-

gio la paratoia di questa fogna a cielo aperto si è chiusa, mettendo la parola fine al rischio, per Firenze, di incorre-re in pesanti sanzioni europee a causa della mancata depurazione. Lo scorso 9 maggio è entrato in funzione il “super-tubo”, un collettore lungo sette chilo-metri e mezzo chiamato dai tecnici con una sigla, Ersa, che sta per emissario in riva sinistra d’Arno. Ottocento tubi di ghisa da due metri di diametro e nove di lunghezza. Raccolgono le acque nere che arrivano dal sud della città lungo

le tubazioni costruite nell’Ottocento e portano i liquami fino al depuratore di San Colombano, a Scandicci. Corrono sotto il viadotto dell’Indiano, sfiorano il Poderaccio e Mantignano, passano sotto la Greve e l’A1. Lungo il percorso è venuto fuori di tutto: discariche, rifiu-ti risalenti all’alluvione del ’66. Un’area grande come quindici campi di calcio è stata bonificata, mentre i terreni agricoli espropriati torneranno ai proprietari, una volta che saranno conclusi gli inter-venti minori. Con quest’opera, costata 71 milioni e mezzo di euro – fanno sa-pere da Publiacqua – Firenze è la prima area metropolitana depurata al cento per cento. Atteso da quasi quindici anni, il progetto del super-collettore si è sbloc-cato negli ultimi quattro. Il cantiere lato Scandicci si è aperto nel settembre 2010 ed è stato chiuso nel marzo scorso. Gli ultimi due chilometri di tubazioni, in gran parte lungo la sponda del Q4, sono stati installati a partire dal dicembre 2013. Il grosso degli interventi è stato portato a termine con qualche mese di anticipo rispetto alla tabella di marcia, che prevedeva la data di fine cantiere a novembre. Adesso rimangono da ul-timare le opere minori: entro l’inizio del 2015 gli scavi saranno ricoperti, le aree del cantiere saranno liberate e ver-rà attivato un impianto con tre pompe a monte del viadotto dell’Indiano, per garantire che i liquami non finiscano in Arno in caso di violenti temporali, le cosiddette bombe d’acqua. Nella realiz-zazione dell’opera sono stati coinvolti i Comuni di Firenze e Scandicci, oltre a Provincia, Regione, Autorità di Bacino e Publiacqua.

Alla fine dello scorso anno alcuni ragazzi fiorentini, accomunati dalla necessità di trovare un luogo vicino a casa dove poter studiare, avevano inaugurato

il progetto “Io studio al Pignone”. Attrezzando alcune stanze della parrocchia di Santa Maria al Pignone con il minimo indispensabile per ogni studente (qualche tavolo, alcune sedie e l’immancabile macchinetta del caffè), avevano aperto, grazie anche all’appoggio del parroco, delle aule autogestite mettendole a disposizione di chiunque condividesse con loro questa esigenza. Luogo di studio e concentra-zione, punto di incontro e di aggregazione, spazi dove poter pensare e riflettere su qualunque cosa: questo era “Io studio al Pignone”. Perché “era”? Perché il progetto è stato accantonato poco tempo fa, a causa – viene spiegato – della scarsa affluenza degli studenti. L’autogestione degli spazi comporta infatti un certo impegno, non solo prettamente economico: ci sono le bollette della luce e del gas per il riscal-damento, e c’è anche la necessità della presenza fissa di volontari che aprano e chiudano le stanze ogni giorno, oltre a fare da punto di riferimento per qualsiasi evenienza. Piccoli impegni se condivisi tra più persone, ma la scarsa partecipazio-ne al progetto ha fatto sì che gli organizzatori dovessero caricare soltanto su di loro tutte queste responsabilità. Così, dopo qualche mese sono stati costretti a rinun-ciare. “Un’occasione persa, un vero peccato – commenta qualcuno – un’iniziativa che poteva essere utilissima a tutti gli studenti della zona, che potevano trovare dietro casa un luogo di studio, di scambio e di incontro”. Ma i volenterosi giovani che avevano dato vita al progetto non hanno totalmente abbandonato l’idea del-lo studio autogestito nei locali della parrocchia di Santa Maria al Pignone: per il prossimo anno stanno già pensando ad “aperture intelligenti”, tenendo aperte le aule studio nei momenti in cui le normali biblioteche sono solitamente chiuse (ad esempio la domenica o in orario serale). E per molti ora la speranza è che questi ragazzi riescano a rilanciare con maggior successo la loro iniziativa, riportando dentro le stanze della parrocchia del Pignone libri, matite e soprattutto amicizia.

Gianni Carpini

Giulia Bambi

Ambiente Santa Maria al Pignone

L’emissario in riva sinistra d’Arno, un collettore lungo sette chilometri e mezzo, è entrato in funzione a maggio

Una delle aule studio allestite negli spazi della parrocchia di Santa Maria al Pignone

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4 | Giugno 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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Giugno 2014| 5 Il Reporter per il sociale

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#Il quartiere in pillole

La nuova mensa della scuola elementare Giulio Bechi, in via Bugiardini, a Ponte a Greve, è stata decorata da due giovani artisti fiorentini

UNA NUOVA MENSAPER LA SCUOLA BECHILo spazio è stato decorato da due giovani artisti fiorentini

L’intervento Argingrosso

IL GOLF CLUBDIVENTA PIÙ GRANDECresce il Golf Club Parco di Firenze, all’Angingrosso. Continua così il processo di recupero e va-

lorizzazione ambientale dell’Argingrosso, che ha preso il via alla fine degli anni ‘90 con la nascita del parco e la sistemazione della porzione di proprietà comunale. L’allestimento dell’impianto da golf, che in poco tempo si è proposto come un’attività in grado di esaltare le potenzialità della zona, fino a diventare un polo di riferimento per gli appassionati di questa disciplina, è stato uno dei fattori che più hanno contribuito a questa riqualificazione. Ebbene, ora il Golf Club Parco di Firenze si accinge a diventare più grande: l’amministrazione comunale ha approvato il progetto presentato dal circolo e, per potervi dare esecuzione, ha conferito l’area limitrofa dove era in funzione l’impianto per il football americano, della grandezza di circa un ettaro e mezzo. È stata inoltre inserita, nel regolamento urba-nistico appena adottato, la possibilità di ulteriori ampliamenti del campo da golf, sia su aree pubbliche che private. Sempre nella zona dell’Argingrosso, intanto, a maggio sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza e la sistemazione dell’area delle Isole, adiacente agli orti sociali: la durata prevista è di cinque mesi.

Isolotto

MULTE PER GLI SCOOTERSULLA PASSERELLALa passerella pedonale dell’Isolotto scambiata per una strada di transito, utilizzata come “scorciato-

ia” dagli scooter. Non sono mancate, in passato, segnalazioni di questo tipo da parte dei cittadini, e a metà dello scorso mese, in occasione di un controllo effettuato dalla polizia municipale, alcuni “furbetti della passerella” sono stati colti in flagrante. Il bilancio è stato di dodici scooteristi multati. Ma non solo, perché per un ciclomotore è scattato anche il fermo amministrativo, in quanto trovato sprovvisto della polizza assicurativa.

Il programma

LIBRI E INCONTRIIN BIBLIOTECAIncontri, laboratori e, naturalmente, libri. Sono in programma anche questo mese eventi e iniziative

alla BiblioteCanova. Sabato 14 giugno, dal mattino fino al tardo pomeriggio, torna “AgriKulturae: il mercato contadino in biblioteca”: animazioni, cultura e dibattiti fra produzioni di filiera corta ed economia solidale, con vendita di pane, pasta, olio, vino, verdure, conserve, miele, marmellate, for-maggi della nostra terra e prodotti ecologici per la casa e per il corpo. Per l’occasione è previsto anche l’incontro “Agricoltura sociale e valori alimentari”: il tema della giornata sarà il ruolo del cibo per salute, ambiente e futuro comune. Dalla terra alle stelle, il 17 giugno (ore 21) si partirà “Alla scoperta del cielo”, con una serata dedicata all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Per il ciclo di incontri informativi su salute e benessere “Parole di salute”, il 16 giugno alle 17 è invece in programma “Pressione alta e ictus, una relazione molto pericolosa”: interverrà il profes-sor Domenico Inzitari (a cura di Alice Toscana onlus). E naturalmente non mancheranno nemmeno reading e presentazioni di libri: il 28 giugno alle 10,30 è in programma “Gli animali giocano a nascon-dino”, conferenza sul mimetismo nel mondo animale, dagli insetti ai grandi mammiferi. Alle 17, poi, spazio alla presentazione del libro “Tuttinrima”, poesie in rima di Edoardo Chiari. Per il programma completo e per tutte le informazioni, è possibile contattare la BiblioteCanova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail [email protected], web bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it.

Mobilità

CAR SHARING “LIBERO”, via al SERVIZIOMotori accesi, si parte. Sono entrate in servizio a metà maggio le Smart di “car2go”, il nuovo ser-

vizio di car-sharing a flusso libero, che permette di noleggiare i veicoli in qualunque momen-to (24 ore su 24 e 7 giorni su 7) senza stazioni di noleggio dedicate, permettendo di posteggiare in qualsiasi parcheggio pubblico all’interno dell’area operativa. La vettura più vicina può essere trovata grazie a una app per smartphone e tablet o con la funzione di ricerca sul sito www.car2go.com, senza la necessità di prenotare: si può insomma salire direttamente sull’auto che si trova libera, che una volta utilizzata può poi essere parcheggiata gratuitamente sulle strisce bianche o blu senza senza doverla riportare dove era stata presa. Fino al 14 giugno la registrazione è gratuita e comprende trenta minuti di guida in omaggio: per chi ha già effettuato entro la data di scadenza la pre-registrazione on line, sarà possibile ritirare la tessera gratuita fino al 30 giugno. Successivamente la registrazione avrà un costo di 19 euro una tantum. Gli utenti regi-strati pagano soltanto il reale utiliz-zo che fanno del servizio, al costo di 0,29 euro al minuto inclusi tasse, as-

sicurazione, benzina, parcheggio, i primi 50 chilometri e Iva. Tutte le informazioni (oltre che sul sito) si possono trovare allo shop “car2go” di via Pertini 32 in zona Novoli o alla sede regionale di Legambien-te, in via Giampaolo Orsini 44.

Un’altra scuola di Fi-renze restituita ai bambini e ai loro insegnanti. Si tratta

della elementare Giulio Bechi di via Bugiardini, a Ponte a Greve. La mensa della scuola è stata realizzata in un nuovo corpo di fabbrica che ospita già un au-ditorium. I lavori, a cura della direzione servizi tecnici del Co-mune, erano iniziati nell’estate del 2013, con un costo totale dell’opera pari a oltre un milio-ne e 200mila euro. L’intervento è cominciato con la demolizione dell’auditorium esistente nell’e-state 2012, ed è proseguito con l’edificazione di un nuovo volu-me della scuola su due livelli, con al primo piano un refettorio e al piano terreno uno spazio poliva-lente per l’istituto comprensivo Piero della Francesca. La nuova mensa può ospitare centocin-

quanta bambini ed è decorata da frutta, verdura, carni e pesci realizzati da due giovani artisti fiorentini. L’auditorium, invece, ha una capienza di trecento per-sone. È stata predisposta anche una pavimentazione speciale adatta agli ipovedenti, ed è stato installato un nuovo ascensore di collegamento tra il piano terra e la nuova mensa.

Giulio Schoen

Può capitare di inciampare in una buca e farsi male. Può an-

che capitare di alzarsi doloranti e magari farsi visitare da un dottore. Ma se la buca in cui si cade non è ben visibile, cosa può fare un citta-dino? “Può segnalare l’accaduto al proprietario della strada, nel caso di strade cittadine, al Comune – spiega l’avvocato Antonio Ossi – e, se si è subito un danno, si può chiedere un rimborso”. In questi casi si parla, in gergo, di insidia stradale, ovvero di quei pericoli nascosti, buche e smottamenti in primis, che sfuggono camminan-do anche al cittadino più attento (ma anche all’automobilista, cicli-sta o scooterista, il concetto vale anche per loro), problema molto sentito e spesso segnalato dai resi-denti del quartiere. “La prima cosa da fare quando accade una cosa del genere, è chiamare i vigili e ac-certarsi che ci siano dei testimoni pronti a confermare l’accaduto”, spiega Ossi, che insieme a Matteo Pescatori è titolare del cosiddet-to “studio legale su strada” (A.L. Assistenza Legale Firenze) - Via Vittorio Emanuele II n. 182/b), uf-ficio di consulenza legale al quale i cittadini possono rivolgersi anche senza prendere appuntamento.

COME “DIFENDERSI” DALLE BUCHE Infortuni urbani

Tel. 055.0193006 Mail [email protected] Web assistenzalegalepertutti.it

“Offriamo sempre una prima consulenza gratuita e poi, una volta ap-profondito il problema, facciamo un preventivo di spesa. Per maggiore chiarezza e a tutela del cliente”. Anche nel caso in cui si rimanga vittime di un’insidia stradale, infatti, non è detto che ci siano i presupposti per essere risarciti e per questo è utile, ma non obbligatorio, chiedere aiuto a dei professionisti. “Non basta cadere e farsi male, bisogna che l’ostacolo in questione sia davvero poco visibile e bisogna anche che il cittadino fosse attento e presente mentre camminava, perché se era con la testa tra le nuvole, assorto nei suoi pensieri, o se la buca era regolarmente segnalata, è evidente che la colpa possa ricadere solo ed esclusivamente su chi non ha prestato sufficiente attenzione”.

6 | Giugno 2014 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

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è a disposizione degli studenti dell’istituto agrario fiorentino, perché possano mettere in prati-ca le nozioni imparate a scuola. Il martedì, invece, è dedicato alla pet therapy con un gruppo di an-ziani. Non ultima, l’iniziativa che coinvolge sei detenuti del carcere di Sollicciano, impiegati quoti-dianamente nei lavori di manu-tenzione del parco. E adesso, tre anni dopo il taglio del nastro, ci sono altre idee in vista? “Portare qui delle capre – spiega Biagi – in modo che possano essere loro a ‘tagliare’ naturalmente l’erba, così noi non dovremo ricorrere alla benzina inquinante. Sarebbe bello far diventare questo parco sempre più ecologico. Serve cal-ma – conclude – un passo alla volta”.

#Luoghi

I TRE ANNI DEL PARCO DEGLI ANIMALIDal 2011 ad oggi adottati più di centotrenta cani. L’ultima idea? Portare qua anche le capre

Apriva i battenti tre anni fa, nel giugno del 2011, il Parco de-gli Animali, in viuzzo

del Pantanino 11, a Ugnano. Una nascita, quella della struttura, costata tempo e fatica, necessa-ri per mettere in piedi un luogo adeguato alle necessità dei suoi ospiti, cani in primo luogo ma anche gatti e piccoli animali domestici. Gli amici a quattro zampe dormono in grandi vani senza sbarre (al loro posto c’è una porta con finestra in vetro), ciascuno con un bel giardinetto esterno. A garantirne la pulizia, un moderno sistema idraulico di canaline che impediscono il ristagno dell’acqua. Il parco si estende su un’area di due ettari e mezzo e, oltre al nucleo centrale, ha zone verdi predisposte al gio-co e all’interazione degli anima-li. I cani ospiti, fortunatamente, non sono molti: trentasette, una cifra decisamente più bassa ri-spetto a quelle di altri canili ita-liani. In tre anni, circa 135 cani

sono stati adottati, come rac-conta con soddisfazione Andrea Biagi, responsabile operativo della struttura: “Sono ottimi dati. Solo in due sono tornati in cani-le perché non avevano trovato affinità con la famiglia adottante. Parallelamente a ciò – aggiunge – sono diminuiti drasticamente gli abbandoni: la maggior parte dei cani che ospitiamo sono di proprietà, cioè in stallo qui ma appartenenti a persone che, per ragioni economiche o di salute, temporaneamente non possono tenerli”. Tante anche le proposte che il canile rivolge ai i cittadini. A partire dalla “Festa del Parco”, che si tiene ogni anno a settem-bre e che vede coinvolte diverse associazioni di protezione de-gli animali: “Nel 2013 abbiamo ospitato venti stand e contato circa mille visitatori, un bel suc-cesso”. Periodicamente, poi, la struttura accoglie i bambini delle scuole di Firenze, per un approc-cio sano e animato al mondo della natura: un orto didattico

Irene Roberti Vittory

La struttura

Il Parco degli Animali di Ugnano festeggia i tre anni di vita. Sono diverse le iniziative e le attività che vengono svolte al suo interno

IL LAVOROQUOTIDIANODI VOLONTARIE DETENUTISono diverse – circa trenta-

cinque – le persone che la-vorano al Parco degli Animali. Sette di loro sono i “veterani” sempre presenti nella struttu-ra, a fronte di una ventina di volontari, oltre ai sei detenuti presenti ogni giorno. Il motto che li anima è quello di An-drea Biagi: “Canile bello... ca-nile vuoto”, per ricordare a chi lavora in strutture come questa che l’obiettivo è quello di far adottare gli animali, non le-garli possessivamente a sé. Chi invece decide di adottare un amico a quattro zampe riceve anche l’assistenza post-affido, per facilitare l’ingresso di Fido nella nuova casa.

I.R.V.

Focus

Giugno 2014 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 8: Il Reporter Q4 - Giugno 2014

Oggi all’estero, domani chissà:storie di talenti con la valigiaPietro, fi orentino 29enne,è sbarcato a Londra per studiaree inseguire la sua professione

#L’inchiesta

È martedì sera. Pietro prende una pentola e la mette sul fuoco. È da poco rientrato dalla clinica dove lavora part-time. Domani sarà

giorno di università. Gli mancano gli ultimi esami, piuttosto impegnativi, per conclu-dere il master alla British School of Osteo-

pathy, a Londra. “Se tutto va bene, spero di fi nire ad agosto”, confi da. Ma ad attenderlo ci sono altri dieci mesi sotto il Big Ben per un corso di perfezionamento. Per Pietro Susini, 29 anni a novembre, una laurea in Fisioterapia con il massimo dei voti all’Università di Firenze, sarà il terzo anno passato oltremanica. “Ancora non so cosa farò dopo – confessa – mi piacerebbe tornare in Italia, ma vorrei tanto aprire una clini-ca mia ed è molto più semplice qui”. Il cuore lo riporterebbe indietro, le circostanze gli suggeriscono di restare. Spiega: “In Inghilterra ci sono meno ostacoli per ottenere un mutuo, anche se sei giovane. Le pratiche burocratiche sono più agili e poi ci sono le tasse: al fi sco britannico, come libero profes-sionista, pago la metà rispetto a quello che verserei in Italia”. È ancora troppo presto per aff rontare il capitolo “domani”, per non parlare del “dove”: Pietro preferisce aff rontare il “qui e ora”. Per il momento, dal lunedì al venerdì, si divide tra l’u-niversità e il lavoro di fi sioterapista. Una parte del sabato la trascorre con i pazienti. Alcune volte, nel weekend, insegna equitazione, per arrotondare ma soprattutto per passione. Non è stato facile intercettare uno spazio vuoto nella sua agenda per farsi raccontare la sua storia. “In eff etti è piut-tosto incasinata”, scherza. È arrivato a Londra nel marzo del 2012, dopo un corso post laurea e tre anni di lavoro come

fi sioterapista a Firenze. Poi ha fatto le valigie per inseguire la sua professione. “In Italia, a livello accademico, la fi gura dell’osteopata è mal riconosciuta, sono rari i corsi full time – dice – in patria avrei impiegato almeno sei anni per conclu-dere un master approfondito come quello che sto seguendo, tra le aule e una clinica universitaria”. Nel suo stesso anno di corso ci sono altri sei studenti: tre sono italiani come lui. La capitale del Regno Unito è una meta gettonatissima per i giovani che lasciano il Belpaese alla ricerca di un’occupazio-ne o per studio. “Londra è una grande macchina che lavora, off re molte possibilità di trovare un impiego, soprattutto con un livello di istruzione medio – continua Pietro – ci sono frotte di italiani che lavorano come camerieri o lavapiatti: in alcuni quartieri ti sembra quasi di essere dalle nostre par-ti”. Nel 2013, secondo il Ministero del Welfare britannico, 44mila nostri connazionali hanno chiesto il “national insu-rance number” per poter lavorare oltremanica, con un au-mento del 66 per cento rispetto all’anno precedente. “Per le professioni come la mia c’è maggiore concorrenza – aggiun-ge – devi darti tanto da fare, ma vengono riconosciuti i tuoi meriti: più vali, più sali. Qui manca totalmente l’aspetto della raccomandazione o della conoscenza che ti consente di far carriera”. Abitare oltre confi ne non ha però solo lati positivi. “Capisco che noi italiani avremmo molto di cui lamentarci, ma non sono d’accordo con chi vede l’estero come se fosse l’America – aff erma – ci sono anche i lati negativi”. Uno su tutti? La vita in riva al Tamigi non è economica, anzi. “Con quello che spendo per una singola – conclude con un sospi-ro – a Firenze potrei permettermi un intero appartamento, tutto per me”.

a cura di Gianni Carpini

Chi va...

Focus

Se scappi ti assumo:la fotografia dell’esodo

Medici, ingegneri, economisti, traduttori. Ecco il popolo con la valigia pronta. In Italia quasi la metà dei giovani progetta una “fuga” all’estero

fi n da quando è sui banchi di scuola, al liceo o nelle aule universitarie. In barba all’euro-scetticismo, il 60 per cento di chi pianifi ca il trasferimento ol-tre l’arco alpino vede il suo futuro in una grande città del Vecchio Continen-te. I dati sono nazionali, arrivano dal “Rapporto giovani” stilato dall’Istituto Toniolo insieme alla Cattolica di Milano, ma il fenomeno è anche locale. In quattro anni, dal 2009 al 2013, l’Università di Firenze ha perso il dieci per cento di iscritti ai corsi di laurea specialistici. Stando ai dati dell’anagra-fe del Ministero dell’Università, sempre più giovani scelgono un’altra città, in Italia ma anche all’estero, per specializzarsi dopo la triennale. Nel 2012, anno al quale fa riferimento l’ultima indagine Istat in materia di esodo dei talenti, oltre 14mila laureati tricolore hanno spostato la loro residenza oltre frontiera. A dar man forte a questo fuggi-fuggi delle nuove leve sono anche le aziende straniere, che prendono al volo le menti migliori. Secondo Al-malaurea, ogni estate cinquemila neolaureati italiani vengono assunti dalle imprese oltre confi ne.

8 | Giugno 2014

Page 9: Il Reporter Q4 - Giugno 2014

#L’inchiesta

QUELLI CHE NON FUGGONO:ECCO I “CERVELLI IN PATRIA”

...e chi resta

“Voglio provarci qui”. Altro che “in fuga”, lei è un cervel-lo rimasto in patria. Con orgoglio. Lisa Gucciarelli, 32 anni, una laurea in Progettazione e gestione di eventi, di varcare il confi ne non ne vuole sentir parlare. La sua

sfi da è a Firenze. “Sarà per il campanilismo toscano”, si giustifi ca con un sorriso. “In passato – racconta – ho lavorato sei mesi a Edimburgo, ma sono tornata in Italia con la volontà di rimanere e costruire qualcosa di concreto”. Lisa, la sorella Sara, ingegnere 25enne, e un’altra Sara (Campani), 28 anni, professionista del marketing, hanno creato “Buru Buru”, un sito di e-commerce che promuove piccole realtà artigianali e giovani designer (www.buru-buru.com). Nata nel dicembre 2012, in un anno e mezzo la società ha quadruplicato il suo fatturato: oggi conta 250 fornitori (in principio erano cinque volte meno) e fi gura nell’elenco delle start-up innovative italiane. Dopo essere passata dall’Incubatore tecnologico fi orenti-no, nell’aprile 2013 la baby-azienda è fi nita nell’orbita di Nana Bianca, l’acceleratore di imprese che l’ex numero uno di Dada, Paolo Barberis, ha fondato a Firenze per dare una spinta alle nuove realtà 2.0. “All’inizio era una pazzia, c’è voluto tanto impegno ma ora riusciamo a garantire uno stipendio alle persone che lavorano dietro a questo progetto”, racconta fi era Lisa. Nel frattempo sono arrivati giovani rinforzi: Paolo, l’unico uomo, è un grafi co 24enne specializzato nel campo del web; Ambra, 29 anni, è la programmatrice di Buru Buru; Benedetta, ex stagista adesso “di ruolo”, cura i social e le relazioni con i fornitori esteri, per la maggior parte spagnoli e inglesi. “Certo, non siamo la General Electric – prosegue Lisa – non possiamo garantire un contratto a tempo indeterminato sicuro. È una scommessa, ma c’è anche grande soddisfazione nel creare un lavoro che ti piace”. È stato il precariato a far scattare la molla per tirare su un’impresa dal nulla. “Io e mia sorella eravamo stanche di passare da un contratto all’altro, senza tutele e poco soddisfatte delle occupazioni che svolgevamo – ricorda – avevamo bisogno di creare qualcosa di nostro”. Un cammino non sempre così liscio: dal primo impatto con la burocrazia alla ricer-ca di risorse, gli ostacoli non sono mancati. “In Italia non è semplice trovare qualcuno che creda nella tua idea – ammette – sia a livello di investimenti sia per quanto riguarda collaboratori pronti a imbarcarsi in una nuova avventura come questa. Noi siamo state fortunate”. Per Lisa, però, la diffi coltà più grande è stata un’altra: “Raccogliere il coraggio per lasciare il percorso canonico: mi laureo, mando il curriculum, trovo un’azienda che mi dà un posto e uno stipendio ogni mese”. Nel 2013 Buru Buru ha fatto il grande passo: da ditta individuale è diventata una srl, anche se le tre fondatrici ancora non sembrano averci fatto l’abitudine. “Ci sentiamo strane a parlare di presidente e amministratore delegato”, confessa Lisa. Proprio lei, che in Buru Buru è l’ad.

I dati

Start-up innovative, Toscana sesta in Italia

Giovani talenti che restano in Italia e puntano sulle nuove tecnologie, sui servizi innovativi e sull’artigianato 2.0. La Toscana è sesta in Italia per numero di start-up innovative: nella nostra

regione sono attive 144 imprese ad alto valore tecnologico. Questa classifi ca nazionale è guidata dalla Lombardia (oltre quattrocento start-up registrate), seguita da Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Piemonte. I dati, aggiornati a metà maggio 2014, arrivano dal registro online delle imprese inno-vative (startup.registroimprese.it), nato due anni e mezzo fa con il decreto crescita varato dall’allora governo Monti, che prevedeva agevolazioni per le società innovative. In tutto il Belpaese se ne con-tano 2.033. Circa un terzo delle start-up toscane è nato in riva all’Arno: tra Firenze e l’hinterland esistono cinquantadue società hi-tech, l’87 per cento opera nel settore dei servizi. Sul fronte delle aziende più “convenzionali”, stando ai numeri di Infocamere, il database delle Camere di Commer-cio online, in provincia di Firenze nei primi tre mesi del 2014 si sono iscritte 38 nuove imprese che si occupano di informatica, aggiungendosi a un nutrito gruppo di 736 aziende attive.

L’esempio di Lisa che, con la sorella

e una socia,ha dato vita a un sito

di e-commerce.“Ho lavorato

fuori dallo Stivale,ma sono tornata

per costruirequalcosa

di concreto”

Giugno 2014 | 9

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#Focus

ma che tempo farà?niente caldo-recorde alcuni giornidi pioggia in più

Ondate di calore di matrice africana meno persistenti

e inferiori in numero rispetto agli ultimi 10-15 anni. Dietro queste parole degli esperti del Consorzio Lamma, il laborato-rio di monitoraggio e modelli-stica ambientale per lo svilup-po sostenibile con sede a Sesto Fiorentino, si nascondono le previsione per un’estate che, in base ai dati del momento, non dovrebbe essere ricordata ne-gli annali delle stagioni più cal-de. Per giugno, luglio e agosto 2014 ci aspettano temperature in media con il periodo che va dal 1971 al 2000. Niente a che vedere con le fresche estati di alcuni anni, ma neanche tem-perature roventi come quelle che hanno caratterizzato qual-che estate tra le più recenti. Per giugno e luglio, gli esperti del Lamma si attendono che anche le precipitazioni siano in linea con gli ultimi trent’anni, men-tre ad agosto il tempo potrebbe peggiorare un po’. Tenuto con-to che si tratta di previsioni a tre mesi e quindi suscettibili di cambiamenti, l’agosto 2014 dovrebbe caratterizzarsi per temperature leggermente in-feriori alla media (si parla di un’oscillazione di mezzo gra-do) e per piogge superiori alla media, in termini di giornate di pioggia più che di volumi di precipitazioni. Per chi pianifi -ca le vacanze, insomma, il con-siglio potrebbe essere quello di concentrarle nei primi mesi estivi. Chi teme il gran caldo, invece, quest’estate dovrebbe essere graziato dal meteo.

S.W.

Previsioni

estate in città, il risparmio è servitoQualche dritta per trascorrere la bella stagione in modalità “low cost”, senza fare troppi sacrifi ci

Risparmiare d’estate a Firenze? Si può. Un po’ per mettere da parte i soldi per provare a

concedersi una vacanza, un po’ per arrivare alla fi ne del mese con più tranquillità, un po’ per-ché vivere low cost è sempre più una moda, oltre che una neces-sità. Risparmiare, dicevamo, è dunque possibile, con un po’ di accortezza, qualche dritta e alcu-ne sostituzioni, ma (quasi) nes-sun sacrifi cio. Ad esempio, per rinnovare il guardaroba in vista dell’estate e alleggerire il cambio dell’armadio, smaltire i vecchi copricostumi che magari non si confanno più all’età e rimediare nuove magliette per i pargoli, si può organizzare uno “swap par-ty” fra amiche. In pratica, si trat-ta di una festa del baratto in cui ognuno porta quello che vuol cedere e lo scambia – rigorosa-mente a costo zero – con abiti e accessori portati dagli altri par-tecipanti. È vero, è una soluzione prettamente femminile, ma in fondo non si dice che sia lo shop-ping della donna a sbilanciare maggiormente il budget fami-

liare? Passando al tempo libero e allo sport, d’estate si possono abilmente sostituire le sedute in cabina abbronzante con una bella tintarella made in spiag-getta sull’Arno, e dimenticare le ore – a pagamento – in palestra in favore di piacevoli camminate o corsette all’aria aperta. Di itine-rari jogging consigliati a Firenze ce ne sono a decine, basti citare il viale dei Colli, i lungarni o le Cascine. Per bere, i costi non au-menteranno proporzionalmente alla sete se uno deciderà di ser-virsi dei fontanelli di Publiacqua, distribuiti su tutto il territorio cittadino e non solo. Perfetti an-che per gli amanti delle bollicine, se utilizzati con continuità ab-bassano quanto basta lo scontri-no della spesa al supermercato. Per mangiare, la scelta sempre più green (e anche economica) è quella di selezionare esclusiva-mente prodotti di stagione, che con l’arrivo dell’estate sono più vari, numerosi e, ammettiamo-lo, anche più gustosi. Il massimo sarebbe coltivarli da soli, magari in terrazza: forse una piantina di fragole non produrrà mai frut-

Serena Wiedenstritt

La “guida”/1

La spiaggia sull’Arno, in San Niccolò, è uno degli spazi in cui si potrà trascorrere l’estate in città

ti perfetti e grandi come quelli che si trovano in vendita, ma è più economica e, soprattutto, dà molta più soddisfazione. Per la sera, d’estate, si sa, si moltiplica-no gli spazi all’aperto con spet-tacoli gratuiti, dalla musica alle proiezioni. La maggior parte del-le location sono in piazze e giar-dini pubblici, e non c’è il biglietto da pagare all’entrata. A questo punto, chi vuole, si può concede-re una bibita o un cocktail, quelli sì a pagamento, mentre si gode lo spettacolo. Del resto, dopo tutto questo risparmio, qualcosa si potrà pur spendere.

L’iniziativa

a san miniatoper il solstizioArriva uffi cialmente l’estate, anche se in giro bermuda e sandali

si vedono già da un po’. Ad ogni modo non è davvero estate fi no al solstizio, il giorno più lungo dell’anno che cade il 21 giugno. Quest’anno, per onorare la festa, è prevista un’iniziativa particolare alla basilica di San Miniato al Monte. L’appuntamento è fi ssato per le 13,30 e l’evento sarà presentato da Simone Bartolini. Ma perché osservare il solstizio proprio da San Miniato? Per via del grande zo-diaco marmoreo, la cui funzione astronomica è stata solo recente-mente scoperta. Lo zodiaco, eseguito nel 1207 sul modello di quel-lo quasi identico del Battistero, che le cronache dicono “fatto per astronomia” ma che ormai non è più funzionante, per secoli è stato considerato soltanto un elemento ornamentale e simbolico. Fino alla riscoperta che il sole, una volta l’anno, per pochi giorni a cavallo del solstizio e per pochissimi minuti intorno a mezzogiorno, illumi-na il segno del cancro. E così succederà alle 13,53 del prossimo 21 giugno, in prossimità del mezzogiorno solare, quando un raggio di sole illuminerà il segno del cancro annunciando il solstizio d’estate, l’evento astronomico un tempo coincidente con la festa del patrono di Firenze, San Giovanni Battista (24 giugno).

S.W.

10 | Giugno 2014

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#Focus

a san giovanni, col naso all’insùIl 24 giugno vince la tradizione, fra lo spettacolo pirotecnico e la fi nale del torneo di calcio storico

Il culmine della giornata del 24 giugno, tutti gli anni, è intorno alle 22, quando con il naso all’insù si ammira-

no i “fochi di San Giovanni”, si commentano forme e colori e ci si improvvisa esperti artifi cieri facendo il paragone con l’anno precedente. Ma la giornata del patrono inizia prima, nel pome-riggio, per quanto riguarda gli appuntamenti istituzionali, da fi orentini doc ma anche un po’ da turisti, e fi n dalla mattina per una giornata che si preannun-cia per tutti particolare, grazie a scuole, uffi ci e negozi chiusi. Il santo patrono diventa così la giornata del relax, di un bagno in Versilia per gli appassionati del-la tintarella, di un pic-nic verso Monte Senario per chi preferisce l’erba alla sabbia o di una bella dormita per il folto esercito degli amanti del dolce far niente. Per chi tiene particolarmente alle tradizioni, l’appuntamento da non perdere, a parte i festeggia-menti più strettamente religiosi

della mattina, è con la fi nale del calcio storico fi orentino, antici-pata dal corteo, storico anch’es-so, che accompagna i giocatori, ancora intonsi nei loro costumi rinascimentali, fi no al campo di piazza Santa Croce. Per il 2014 la sfi da del pomeriggio del 24 giu-gno si giocherà fra i vincitori del-le due seminali in programma il 14 e 15 giugno, rispettivamente fra gli Azzurri di Santa Croce e i Bianchi di Santo Spirito e fra i Verdi di San Giovanni e i Rossi di Santa Maria Novella, come da sorteggio avvenuto dopo lo Scoppio del Carro. Ma anche quest’anno la sfi da fra i quartieri storici verrà anticipata dall’ini-ziativa che mira a coinvolgere i fi orentini nella donazione del sangue. Al grido di “dona san-gue (o plasma) e fai vincere il tuo quartiere storico”, il calcio stori-co fi orentino, la Misericordia di Firenze e il gruppo donatori san-gue Fratres ripropongono infatti la “gara” di raccolta di sangue e plasma. In pratica, i cittadini che

Matilde Bernini

La “guida”/2

Il momento “clou” del giorno di San Giovanni è l’appuntamento con lo spettacolo dei “fochi”. Ma attesissima è anche la finale del calcio storico

�Webcalciostoricofiorentino.it

dal collealla costa,i fuochidegli altri

Passato il 24 giugno, guar-dati, gustati e commentati

i “fochi” di San Giovanni, gli amanti degli spettacoli pi-rotecnici possono segnarsi qualche altra data in agenda. Ad esempio il 29 giugno, per San Pietro e Paolo, San Piero a Sieve festeggia con i fuochi, mentre una settimana dopo, il 6 luglio, è il turno di Fieso-le, che celebra il suo patrono, San Romolo, con un grande mercato nel pomeriggio e lo spettacolo pirotecnico in sera-ta. Anche se lo scoppiettare si sente (e si intravede) pure da Firenze, l’ideale è conquistar-si un posto in piazza Mino, o comunque sulla salita verso la cittadina. Per chi passa l’estate sulla costa, l’appuntamento da non perdere a chiusura del-la stagione è con i fuochi di Sant’Ermete, sparati dal pon-tile di Forte dei Marmi. Lo spettacolo è emozionante per le scintille che si tuff ano in mare, mentre la location idea-le per ammirarli è ovviamente la passeggiata. Ma sarà già il 28 d’agosto: meglio, per ora, non pensarci.

M.B.

In agenda

decidono di fare una donazione fi no al 16 giugno possono sce-gliere, tramite una cartolina, di destinare la donazione ad Az-zurri, Bianchi, Rossi o Verdi. I vincitori, titolo che da due anni spetta ai Bianchi di Santo Spiri-to, saranno proclamati lo stesso 24 giugno in piazza Santa Cro-ce, prima della fi nale del torneo di San Giovanni. Tornando alla sera, l’importante è accaparrarsi il “posto giusto” per ammirare i fuochi d’artifi cio. Le scelte sono numerose, da quelle più chic sul-le terrazze dei locali della città a quelle più spartane, con o senza coperta, sugli argini dell’Arno. Nel mezzo, e anche l’opzione più quotata, ci sono i lungarni. L’im-portante è che il piazzale sia ben visibile. Poi lo spettacolo può co-minciare.

Giugno 2014 | 11

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Le novitàLA “PORTA”Un nuovo locale, una pista da ballo che non c’è più e una “porta” del parco di tutto rispetto: l’Opera di Firenze. Il restyling parte dai dintor-ni di piazza Vittorio Veneto. Il Central Park si è trasformato in Fosso Bandito: via la discoteca, al suo posto quattromila metri quadri con bar, ristorante, spazi per le famiglie, terrazza pano-ramica e bike sharing. L’altra discoteca, l’ex Mec-canò, si trasformerà in un’area verde collegata al giardino della Catena.

LUCI “INTELLIGENTI” Il prossimo passo è portare la luce nei vialetti ombrosi. Entro ottobre, secondo i piani di Pa-lazzo Vecchio, saranno installati i lamponi “in-telligenti”, fi nanziati in gran parte dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze: 1,2 milioni di euro per un impianto di illuminazione hi-tech, dal ponte della tramvia fi no all’anfi teatro, con led a basso consumo che si intensifi cano al passaggio delle persone, telecamere di sorveglianza, wifi e sen-sori ambientali.

IN BUS ALL’INDIANOIl nuovo arrivo è il bussino ecologico che colle-ga i due capi del parco: dal Fosso Bandito fi no alla Casina dell’Indiano, la caff etteria-paninoteca alla “fi ne” delle Cascine che il prossimo 10 agosto compie un anno di vita. Grazie agli sponsor, la navetta è gratis e viaggia dal venerdì alla dome-nica (orario 15-20) con undici fermate.

NAVIGARE SUL PRATOPresto il parco sarà il più connesso della città, grazie alla presenza del wifi free diff uso e senza zone d’ombra. In alcuni punti il servizio era già presente: si è esteso con la “bolla” della tramvia, e con l’estate arrivano altri sessanta hot spot. Infi ne, la copertura si amplierà con i lampioni hi-tech.

Cosa resta da fareVERDE A LUCI ROSSENel polmone verde di Firenze non mancano le zone a luci rosse. Insieme alle famiglie in bici, non è diffi cile imbattersi nemmeno nelle “luccio-le”, dal primo mattino al tramonto. Nonostante gli annunci, per ora le cose non sembrano cam-biare.

LA PASSERELLASecondo il masterplan, le “grandi Cascine” sa-ranno unite all’altra sponda dell’Arno e al parco dell’Argingrosso grazie a un nuovo ponte ciclo-pedonale, a metà strada tra la passerella dell’I-solotto e l’Indiano. Costo: due milioni di euro. Doveva essere pronto entro il 2014, ma bisognerà aspettare almeno un altro anno, perché il proget-to è in via di stesura.

ZTLIl capitolo traffi co è ancora aperto. Qualche au-tomobilista usa le strade del parco come scor-ciatoia. Toccherà alla nuova amministrazione aff rontare la questione della ztl, prevista nel ma-sterplan, soprattutto per il viale che porta dalla Facoltà di Agraria fi no alla tramvia.

IN ATTESADopo il nuovo centro visite nelle ex scuderie accanto alla Facoltà di Agraria, rimangono da completare i lavori per trasformare la vicina pa-lazzina ex Fabbri in uno spazio convegni. A poca distanza, il piazzale delle Cascine attende la ri-qualifi cazione, e anche per i piccoli monumenti intorno alle Pavoniere servono soldi per il re-stauro. Infi ne, nuova vita all’orizzonte anche per l’ippodromo delle Mulina, un maxi-contenitore da centomila metri quadri

#Progetti

VIAGGIO ALLE CASCINECHE SARANNOQualcosa è stato fatto, altro ancora no: ecco come sta cambiando(e come cambierà) il polmone verde

Il punto

Sempre caro fu a Carlo Monni. E altrettanto a molti fiorentini. Da qui alla fine dell’anno, il parco delle Cascine si gioca il tutto per tutto. A dire il vero, la “dead line” per dare una nuova vita alla zona era stata fissata al 2013. Nell’agosto del 2012 erano stati illustrati i trentacinque progetti per questa striscia di alberi lunga tre chilometri e mezzo: a due anni di distanza i frutti del masterplan si vedono, ma qualche problema resta. Ecco la nostra passeggiata nel “Central Park” fiorentino, 160 ettari di prati, piante e via-letti. Per la cronaca: il “cugino” newyorkese è grande poco più del doppio.

Gianni Carpini

In alto l’abbeveratoio delle Cascine,al centro la casina dell’Indiano, in basso il Fosso Bandito

TUTTO IL PARCODATA PER DATA1° GIUGNO 2010Dopo dieci anni riapre l’Anfiteatro: musica e spettacoli tornano nella struttura restaurata. 25 FEBBRAIO 2011Recuperato l’abbeverato-io nel prato del Quercio-ne. Otto mesi prima era toccato al giardino della Catena.

27 MARZO 2012Ultima corsa alle Mulina: dopo 121 anni d’attività, l’ippodromo al termine del parco chiude i bat-tenti.

10 LUGLIO 2013Inaugurato il centro visite del parco, che dal 2 aprile scorso ospita anche la Casa dell’Arno.

10 AGOSTO 2013Inizia la demolizione dell’ex Meccanò. Lo stes-so giorno, dall’altra parte delle Cascine, si inaugura la Casina dell’Indiano.

10 MAGGIO 2014Inaugurazione in pom-pa magna dell’Opera di Firenze. Tre giorni prima aveva aperto i battenti il Fosso Bandito (ex Cen-tral Park).

Cronistoria

160ettaridi verde

35progettiper ridisegnare il parco

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PROGETTO ADOZIONE CANIDEI CANILI MUNICIPALI E RIFUGIO

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Fare la spesa e farsi una risata. Scegliere la frutta senza guan-to e senza fretta. Trovare la verdura di stagione al prezzo

giusto e, perfi no, mescolare nella stes-sa busta mele e pere, se hanno lo stesso prezzo al chilo. Cose che capitano ai mercati rionali, ad esempio a quello di Sant’Ambrogio, dove fra i “fruttaroli” all’aperto e il settore carne e pesce al coperto è possibile trovare di tutto un po’. Come al supermercato, ma con un altro “clima”. Oppure provarsi la gon-na, magari l’ultimo pezzo sul banco, sopra i pantaloni, in mezzo alla strada e con uno specchio mezzo busto che il bancarellaio agita cercando di “mirar-ti”. Come accade ogni martedì alle Ca-

scine, il mercatone cittadino che ospi-ta decine di banchi di abbigliamento, calzature, accessori e tutto quello che fa la felicità dell’universo femminile, insieme ad alimentari e piante. I mer-cati fi orentini sono numerosi e ognu-no con la sua specifi cità: quello che li accomuna (e che piace) è quel tratto di inaspettato e sorprendente, “oltre alla cordialità dei commercianti”, racconta Mara, frequentatrice assidua del mer-cato di piazza delle Cure, che unisce alimentare e abbigliamento e che è per molti il punto di ritrovo del quartiere. A pochi chilometri di distanza, giova-ni e meno giovani aff ollano anche il mercato di Campo di Marte, che nei giardini intorno allo stadio Franchi

propone capi all’ultima moda a prezzi che attirano molte persone. “Io ci fac-cio un giro prima di entrare a scuola – racconta Ludovica, jeans e casco in mano – ora mi vede così sportiva, ma quando esco la sera ci tengo ad avere capi fi rmati”, spiega strizzando l’occhio al fi danzatino Luca, teenager anche lui ma già coinvolto, volente o nolen-te, nell’universo dello shopping. Altro quartiere, altro mercato: è quello che corre parallelo alla ferrovia in zona Statuto. Off re abbigliamento, usato e non, frutta e verdura. La mattina l’area è pedonalizzata e attrae anche mol-ti pendolari che scendono dal treno e che, lungo la strada dalla stazione all’uffi cio, non disdegnano una sbircia-

tina alla merce in vendita, con la scusa che “tanto guardare non costa nulla”. Centralissimo, il mercato di Santo Spi-rito è un’altra valvola di sfogo per gli shopping addicted fi orentini: anche qua si va da verdura e frutta di stagione ad abbigliamento e oggettistica. “Trovo sempre qualche occasione – racconta Alberto, fi nalmente un uomo a spasso tra i banchi – e poi una collocazione così vale comunque una passeggiata”. Infi ne, il giovedì mattina, sotto i porti-ci di piazza della Repubblica, c’è il mer-cato dei fi ori, dove comprare un vaso di gerani con lezione di giardinaggio inclusa. Mica roba da poco.

a spassofra i banchidei mercatiTanti quelli presentia Firenze. E ognuno con le sue particolarità

Commercio

Serena Wiedenstritt

Parla un ambulante

“acquisti in calo, forse dovremmo cambiare orari”Mercati pieni, almeno a occhio,

ma pochi scontrini e, quei po-chi, di importi molto bassi. Gli ultimi due anni per il mondo del commercio ambulante sono stati, nelle parole di Alberto Lascialfari, ambulante fi oren-tino iscritto all’Anva, l’associazione di categoria di Confesercenti, “una vera disfatta”. “Sono nelle piazze con il mio banco di abbigliamento dal 1982 e di crisi ne ho viste passare tante – racconta Alberto – ma quella che stiamo vivendo oggi è la più dura a cui abbia assistito. I consumi sono crollati e ai banchi del mercato gli acquisti sono calati in una percentuale che va dal 40 al 50%. Le persone ci sono, si fermano a guardare, specialmente nelle fi ere domenicali, ma poi decidono di non comprare. E quei pochi che comprano scelgono l’acces-sorio da pochi euro, non certo l’abito fi rmato, per quanto a stock, per quan-to al mercato, per quanto conveniente”. Ma una soluzione, per Alberto, potreb-be esserci: “Più che una soluzione, una sperimentazione. Negli ultimi anni il mondo è cambiato, si sono rivoluziona-te le abitudini dei consumatori, i ritmi delle persone sono radicalmente diversi rispetto a dieci anni fa. Noi da sempre facciamo lo stesso orario: apertura alle 7 e chiusura alle 14. In questi tempi di magra – propone – forse dovremmo provare a intercettare nuovi consumato-ri sperimentando orari diversi, anche se questo richiederebbe un grande sforzo da parte di tutti”.

#Società

SOSTITUIRE LA TUA CALDAIA OGGI CONVIENE!Il Comune di Firenze ha avviato la campagna per la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con modelli molto meno inquinanti e a più alto rendimento energetico.

Per info dettagliate su:

caratteristiche tecniche degli impianti vantaggi fiscali

elenco degli esercizi che hanno aderito al protocollo di intesa

accorgimenti da adottare per il risparmio energetico

visita la pagina Energiasul sito del Comune:

http://ambientesostenibilita.comune.fi.ittel. 055055

e-mail: [email protected]

Firmatari del protocollo

Sostituire la tua vecchia caldaia, anche con un solo anno di anticipo rispetto alla sua scadenza naturale, significa innanzitutto salvaguardare l’ambiente con minori emissioni di CO2 in atmosfera ma anche minori spese in bolletta grazie ad una migliore resa ed efficienza delle caldaie di ultima generazione.OGGI conviene anche di più grazie agli sgravi fiscali, a forme di facilitazione economica e alle azioni di promozione da parte delle ditte produttrici, degli installatori aderenti alle associazioni CNA Firenze, Confartigianato Firenze e ANGAISA Toscana, che vi potranno aiutare a fare la scelta migliore aderendo a questa campagna!

FACCIAMO UN ESEMPIO: acquisto di una nuova caldaia (a condensazione o ad alto rendimento energetico)euro 2.000 sgravi fiscali:50% o 65%, a seconda della tipologia di caldaia, in 10 annicredito agevolato: rate a partire da 37,78 € durata 60 mesi, valore Euribor 6 mesi riferito al mese di marzo 2014: 0,410facilitazioni: estensione gratuita della garanzia a 5 anni e altre offerte (consulta il tuo installatore)questo è solo un esempio, prezzi e condizioni possono mutare sulla base delle scelte singole

IMPORTANTE NOVITA’

Per permettere alle famiglie fiorentine di accedere al credito a condizioni favorevoli e comunque sostenibili, il Comune di Firenze ha predisposto un protocollo di intesa con gli istituti di credito per finanziare l’acquisto di una nuova caldaia con un finanziamento a condizioni agevolate dilazionando comodamente la spesa in piccole rate.All’iniziativa “Sostituisci la tua caldaia, ora è più facile”, ha già dato la propria adesione la Banca di Cambiano con un’offerta a condizioni particolarmente vantaggiose, volta ad incentivare il rispetto ambientale.

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Le stelle di Margherita,Dal Galilei ad arcetriViaggio nei luoghi cari alla Hacka un anno dalla sua scomparsa

alla scopertadi astri e pianeti

È passato un anno da quan-do la signora delle stelle ha lasciato orfani tutti i suoi seguaci. Tra chi la

ascoltava parlare di astrofi sica, chi amava sentirla discutere (animata-mente) di politica e chi preferiva sentirla ricordare l’infanzia a Fi-renze, tra scorribande in bicicletta e camminate sul viale dei Colli. Margherita Hack manca molto ai suoi concittadini, lei che Firenze l’aveva lasciata da decenni per tra-sferirsi a Trieste, ma che non aveva mai perso nemmeno un briciolo della sua fi orentinità, a partire dall’accento. Nata nella città del giglio il 12 giugno del 1922, se ne è andata 91 anni dopo, il 29 giu-gno del 2013, in seguito a una crisi cardiaca. Profondamente e ferma-mente atea, pensava che il cervello fosse l’anima, “non credo alla vita dopo la morte – diceva – e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove rincontrare amici, nemici, parenti, conoscen-ti”. Nel corso della sua lunga vita ha osservato stelle, scritto libri, studiato e insegnato per moltissi-mi anni, a un certo punto si è fatta anche avanti nell’universo della politica, senza mai risparmiarsi in nessun settore, dicendo sempre la sua. Ma quali erano i suoi luo-ghi del cuore a Firenze? Il primo, profetico, è sicuramente via Cen-tostelle, nel quartiere di Campo di Marte, dove l’atsrofi sica era nata e cresciuta, e dove aveva incontrato anche suo marito Aldo, insepara-bile compagno di strada e di vita fi no alla fi ne dei suoi giorni. Altro

Giocare ai piccoli astrofi sici si può. A Firenze e non solo. Basta mu-nirsi di un bel telescopio e andare un po’ fuori città, preferibil-

mente in una serata in cui il cielo è sereno. E per un principiante un po’ sognatore questa attrezzatura potrebbe essere suffi ciente. Per chi invece spera davvero di vedere qualcosa che somigli a una stella (o a un pianeta) e nel contempo desidera che qualcuno gli illustri qualcosa sul mistero del fi rmamento, è meglio affi darsi agli esperti per visite guida-te, meglio se in un vero osservatorio. Il primo a cui andare a bussare è certamente l’osservatorio di Arcetri, sulla collina omonima, a due pas-si dal piazzale Michelangelo, nato nella seconda metà dell’Ottocento quando gli astronomi si resero conto che il vecchio osservatorio a La Specola non era più suffi ciente. Visite guidate su prenotazione sono possibili sia per gruppi che per singoli. Nel periodo estivo, le visite not-turne si eff ettuano a partire dalle 21, nella settimana del primo quarto di luna (per info e prenotazioni: 055.2752280 oppure [email protected]). In alternativa, sempre a Firenze si può far visita al Pla-netario (Fondazione scienza e tecnica, via Giusti 29), dove è possibile assistere a una riproduzione dei corpi celesti. E se Firenze non convin-ce abbastanza, basta uscire appena dalla città per imbattersi in diversi altri luoghi. A fi ne mese, ad esempio, si può fare una sosta all’Osser-vatorio di Torre Luciana (www.torreluciana.it), che il 27 giugno (con replica il 27 luglio) off re una “visita” ai luoghi del cielo in compagnia degli astrofi li che frequentano il borgo adibito a osservatorio. Relativa-mente nuovo e molto ben organizzato, l’osservatorio polifunzionale del Chianti, a San Donato in Poggio, off re eventi e visite a tema, seguendo un fi tto e interessante calendario. Dal 18 giugno, il mercoledì c’è “Star tea”, conversazioni sul cielo sorseggiando tè freddo, mentre il 21 sarà l’occasione per osservare il cielo col telescopio galileiano e il 29 con il grande telescopio che fa parte degli strumenti dell’osservatorio. Infi ne, forse un po’ distante ma famoso per la quantità di “oggetti” avvistati è il centro di San Marcello Pistoiese, dove è possibile fare visite il venerdì e sabato sera (telefono: 0573.621289).

Enrica Cinaschi

Caterina Gentileschi

Il ricordo

Visite

#Società

tragitto da lei molto amato era il viale Michelangelo e la zona del Poggio Imperiale (dove ha vissuto per un periodo con la famiglia), percorsi molto cari alla giovane Margherita, che era solita scendere in bi-cicletta a rotta di collo giù per la collina, anche nel periodo in cui le bombe della seconda guerra mon-diale piovevano sulla città. E poi, come dimenticare la vicinissima Arcetri, a due passi dal luogo in cui Galileo Galilei visse (Villa Il Gioiello) e fece le sue prime rilevazioni, vicino all’osservatorio dove la Hack lavorò a lungo, soprattutto durante il periodo dell’università (si laureò nel 1945 con una tesi sulle stelle Cefeidi). Un altro luogo del cuore era certa-

mente il liceo Galileo, in via Martelli, che l’astrofi sica frequentò prima di iscriversi all’università. Pragma-tica e sagace come solo un fi orentino sa essere, non amava i fronzoli, lasciava l’elogio del superfl uo ai poeti, anche quando si parlava di fi rmamento. “La gente ci immagina a testa in su che studiamo il cielo con un cannocchiale. Ma quando mai?”. Eppure a noi piace ricordarla così, magari senza cannocchia-le, ma a guardare le sue amate stelle.

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#Cultura

tra le pagine (nascoste) della cittàFra le librerie fi orentine più curiose, specializzatee coraggiose. Con uno sguardo all’ex Edison

Topi di biblioteca, a noi. Anzi, per meglio dire, topi di libreria. Per una volta non si parla di

sporti che chiudono e bandoni che si abbassano. Per una volta, visto che l’estate è alle porte e con lei aumenta esponenzialmente (è un dato statistico) il desiderio di leggere un buon libro, vogliamo fare il punto sulle piccole libre-rie fi orentine, quelle magari un po’ specializzate, dove perdersi nell’odore della carta. Quelle che coraggiosamente vanno avanti. L’idea è partita dalla notizia po-sitiva dell’apertura della libreria Gioberti, al civico 37a della stra-da omonima, collocata al posto dell’ex libreria salesiana. All’in-terno, ai più attenti non sfuggi-rà un volto noto, quelo dell’ex direttore della libreria Edison, dolorosamente chiusa dopo aver alimentato la fame di lettura di fi orentini e non solo. Alessandro Falciani, una vita passata tra gli scaff ali, ha deciso di non darsi per vinto e ha ricominciato da

questo progetto, tornando a fare il libraio “semplice”, in un luogo specializzato in libri per l’infa-zia e a carattere religioso. Chi è alla ricerca di volumi per piccoli o per ragazzi non può non fare un salto anche da Cuccumeo (via Mayer 11/13r), che mette a disposizione una vasta scel-ta, oltre a un service editoriale dedicato a chi, oltre a leggerli, i libri vorrebbe anche scriverli. Altro luogo adatto alle esigenze dei più piccini è Castalia (via Ro-mana 153r), che oltre a volumi e volumetti off re anche balocchi e giochi in scatola. Si cambia to-talmente genere se ci si aff accia da Salimbeni, in via Matteo Pal-mieri 14r, tempio per gli amanti di storia dell’arte e letteratura (in particolare legata alla corrente futurista), che mette a dispo-sizione anche libri vecchi e di pregio. Ancor più specializzata la libreria Gonnelli (via Ricasoli 6), fondata nel 1875 e da sempre focalizzata su libri antichi e rari, manoscritti e disegni, alcuni dei

Ludovica V. Zarrilli

Lettura e dintorni

A spasso tra alcune librerie della città, da quelle specializzate alle più piccole e curiose

quali talmente preziosi da esse-re periodicamente messi all’asta (Gonnelli è anche casa d’aste). E poi ci sono gli anglofoni, o i let-tori che apprezzano i testi in lin-gua originale. Per loro a Firenze ci sono Paper exchange (via delle Oche 4r) e Bm bookshop (Borgo Ognissanti 4), entrambe molto fornite, con una bella atmosfe-ra “international” e con alcune chicche introvabili nei negozi di casa nostra. Più accademiche e specializzate la Alfani (via Alfa-ni 84/86r) e Pirola (via Cavour 46r), così come la Voltate Pagina (via Calvi 7/b/r), che ha tutto il necessario per chi studia o si in-teressa di piscologia. Infi ne, se serve una botta d’ottimismo, il posto giusto può essere Libri Li-beri (via San Gallo 21-25r), che oltre a essere una libreria con un bel nome è anche un’associazio-ne culturale, una casa editrice e propone un numero notevole di iniziative che invogliano ad avvi-cinarsi al mondo della carta. Che cosa c’è di meglio?

Voglia d’estate, da fabbrica Europaai concertoni e al ritorno dell’anfi

Non ci resta che... pensare all’estate, si potrebbe dire

parafrasando Troisi. E in infet-ti pensare all’estate è un buon modo per scacciare ogni catti-vo pensiero. A Firenze si può fare partecipando a iniziative, concerti e incontri, a partire da Fabbrica Europa, il festival contenitore di arti performati-ve contemporanee che va an-cora avanti fi no al 28 giugno, sparpagliato tra la Stazione Leopolda e varie altre location (www.fabbricaeuropa.net). E mentre si comincia a sentire musica nelle piazze, le grandi location scarseggiano un po’ di appuntamenti, forse aspettan-do qualche grande evento pret-tamente estivo (leggi il con-certone di Ligabue allo stadio Artemio Franchi il 17 luglio). Ma qualche bell’appuntamento da segnare in agenda non man-ca, a cominciare dal concerto di Joe Bonamassa, chitarrista virtuoso e, secondo i meglio informati, erede del grande BB King, che si esibirà al Teatro Comunale, il 16. I fanatici del-la bella musica in vena di gite fuori porta potranno seguire l’Orchestra regionale della To-scana in trasferta a Massa Ma-rittima il 20 e il 21: in quell’oc-casione Luca Provenzano al violoncello si esibirà in un’an-tologia all’interno della chiesa di Sant’Agostino. Col caldo tor-rido, poi, non c’è cosa migliore che infi larsi nei confortevoli e climattizzati locali di un mu-seo. Potrebbe essere l’occasione giusta per visitare Pontormo e Rosso. Divergenti vie della ma-niera, a Palazzo Strozzi (fi no al 20 luglio), oppure – cambian-do totalmente genere – per fare un salto a Palazzo Pitti, dove è in corso (alla Galleria d’arte moderna) Tourbillon, personale dell’artista giappo-nese Masaaki Miyasako, che fa tappa a Firenze dopo Lisbona e Budapest (fi no al 29 giugno). Infi ne, gli amanti della musica indipendente non hanno che da aspettare qualche settimana in più, perché i primi giorni di luglio faranno capolino all’an-fi teatro delle Cascine i pisani Gatti Mezzi (il 2) e il calabrese Brunori Sas (il 3). Per vivere al meglio uno dei più bei luoghi dell’estate made in Florence.

E.C.

Agenda

�Webbalagancafe.itFacebookcomunita.ebraica.firenze

Una vista notturna dellasinagoga. Nel suo giardino si svolge il Balagan Cafè, dodici incontri a partire da giugno e fino a settembre

Balagan Cafè

L’apericena? in sinagoga (con la sandrelli)

L’anno scorso è stato uno degli eventi più apprezzati dell’Esta-te Fiorentina e così, anche nel 2014, la comunità ebraica della

città del giglio prova a fare il bis, proponendo un’altra edizione di Balagan Cafè, nel giardino della bellissima sinagoga (via Farini 6). Di cosa si tratti, è presto detto. “Sono dodici serate aperte alla città – spiega Sara Cividalli, presidente della comunità ebraica fi orentina – che a partire dal 12 giugno e fi no al 4 settembre (con la sola esclu-sione della settimana di Ferragosto, ndr) off riranno cultura, intrat-tenimento e enogastronomia, tutto sotto la guida di un direttore artistico esperto come il musicista Enrico Fink”. Gli appuntamenti del giovedì sera cominciano con un incontro culturale – un dibat-tito o la presentazione di un libro – vanno avanti con l’apericena a base di cibi della tradizione ebraica e si concludono con un concer-to o uno spettacolo teatrale. Tra gli eventi anche una sfi da culinaria, una festa con le altre comunità religiose e una serie di spettacoli che vedranno protagonisti nomi illustri: da Dario Nardella che si esibirà in un concerto di violino ad Amanda Sandrelli e Shel Shapiro.

E.C.

Fresu e moby dickinsieme ad alex britti:il pieno di emozionisul colle etrusco

Esiste un luogo migliore di Fiesole per passare una

bella serata al fresco? Forse no. Sarà per il panorama sug-gestivo o sarà perché inizia l’Estate Fiesolana, che porta al teatro romano una serie di performer che sono una ga-ranzia. Un po’ di teatro, danza ma soprattutto musica, musica e ancora musica. Dal jazz alla classica, passando per la world music. Ad aprire le danze c’è il Pat Metheny unit group (il 16), gruppo jazz che da trent’anni sperimenta l’universo stru-mentale, e a ruota seguono una serie di eventi da non per-dere. Per esempio c’è Alex Brit-ti, che porta un po’ di sound all’italiana, e poi Voz e Violao (10 luglio), che esplora le pos-sibilità sonore off erte da chi-tarra classica e voce brasiliana. E ancora, ci sono le atmosfere ispirate a Moby Dick di Rober-to Abbiati (il 17 e 18 luglio), il Paolo Fresu quintet (sempre il 18) e Bolero di Achille e Pente-silea (il 28 luglio). Programma su www.estatefi esolana.it.

Muzzi si candida(ma lo fa per finta):lo show in scenaa badia a settimo

Sembra una mania dilagan-te, la gara a chi si candida

prima, a chi racimola più voti. E allora, anche Andrea Muzzi ha pensato Perché io no? Fermi tutti, è una battuta. Il Muzzi non si candida davvero. Ma fa una rifl essione, che come al solito fa sorridere e pensare al tempo stesso, strappando risa-te a denti stretti. Perché io no? è il titolo del suo nuovo spet-tacolo, un one man show co-mico, che verrà messo in scena nel giardino del circolo Arci di Badia a Settimo martedì 17 giugno alle 21,15. Muzzi parle-rà, con lo humour che lo con-traddistingue, di tutti i piccoli-grandi drammi all’italiana. Dal precariato all’economia, dalla riforma del lavoro al costo del-la vita, mettendo in scena un vero e proprio comizio sulla falsa riga dei tanti (veri) inter-venti dei politici di casa nostra. Chi porterà con sé il tagliando che trova su Il Reporter di que-sto mese avrà diritto a una ri-duzione sul prezzo del biglietto.

Fiesole Sul palco

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Page 17: Il Reporter Q4 - Giugno 2014

#Cultura

Un rendering che mostra come sarà la nuova illuminazione del ponte donata da Stefano Ricci

ponte vecchiosi illumina di nuovo,con i big della moda made in Florence

Non solo Pitti Immagine

Enrica Cinaschi

�Webpittimmagine.comGiugno è tempo di Pitti

Immagine. E Pitti è sinonimo di moda e di un vortice di even-

ti da cui spesso la maggior parte dei fi orentini viene esclusa. Ma questa edizione sarà un po’ di-versa, perché un paio di giorni prima dell’inizio della kermesse alla Fortezza, Pitti Immagine insieme alle case di moda fi o-rentine per antonomasia (Gucci, Pucci, Scervino, Ferragamo, Ca-valli e Ricci) ha deciso di festeg-giare, insieme alla città, i primi sessant’anni di vita del Centro di Firenze per la moda italiana. Le celebrazioni inizieranno il 16 giugno all’Opera di Firenze con un concerto di Andrea Bocelli, che si esibirà insieme alla Filar-monica del Maggio Musicale. Stessa sera ma location diversa

per il tributo dello stilista Stefa-no Ricci, che donerà una nuova illuminazione al Ponte Vecchio, mentre i presenti potranno as-sistere dalle spallette lungo l’Ar-no allo spettacolo acquatico del gruppo francese Ilotopie. Gucci, invece, oltre a organizzare una serie di eventi nello storico ne-gozio Richard Ginori di via de’ Rondinelli, ha in programma un open day al museo Gucci di piazza Signoria, fi ssato per il 17 giugno. Scervino opta per un tributo alla nascita della moda, con una serata il 18 al Forte Belvedere (blindatissimo) che strizza l’occhio alle prime sfi late organizzate nella sala Bianca di Palazzo Pitti. È un elogio al cam-minare la mostra Equilibrium (dal 19 giugno), organizzata da Ferragamo negli spazi di Palazzo

Feroni Spini e curata da Stefania Ricci e Sergio Risaliti. Un con-fronto tra opere d’arte di valore e signifi cato eccezionali, arricchito da documentari e testimonianze storiche. Tra gli eventi speciali c’è anche “Vezzoli Primavera-Esta-te”, mostra personale del celebre artista in programma al Museo Bardini, Casa Martelli e al Mu-seo Bellini. Di mostra in mostra, si arriva a quella fotografi ca or-ganizzata da Vogue Italia e dedi-cata alle cinque maison fi oren-tine, alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. E ancora, una selezione di pellicole dedicate alla moda verranno proiettate al cinema Odeon mentre, sempre al Forte Belvedere, andrà in scena una spettacolare esposizione di auto anni ‘50 e ‘60 provenienti dalla collezione Lopresto.

Mtv Awards

La musica “giovane” prende casa alle cascine

Giovani appassionati di musica, è il vostro momento. Torna l’appuntamento con gli Mtv music awards (i premi per la musica assegnati dal popolare canale musicale televisivo), che quest’anno

prendono casa al parco delle Cascine. La data da segnare in agenda è il 21 giugno, quando si esibiranno una lunghissima lista di performer amati soprattutto dalle generazioni più giovani. Si comincia con i Club Dogo, gruppo rap milanese, ma anche con Emis Killa e Francesco Renga. Sul palco salirà poi il rap-per Marracash, ma ci saranno anche Michele Bravi, vincitore di X Factor 7, Moreno, tra i più apprezzati rappresentanti del rap italiano, Noemi, in arrivo direttamente dalla giuria di Th e Voice of Italy e Rocco Hunt, vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella sezione “nuove proposte”. Spazio anche a Giorgia e Ozark Henry, oltre al duo Ema Stokholma & Andrea Delogu (che chiuderà la serata mettendo dischi fi no a tardi). Musica anche venerdì sera quando, alle Pavoniere, si terrà la New Generation Night, una serata a ingresso gratuito durante la quale saliranno sul palco e si esibiranno live Diodato, Foxhound, La Rua e Parix. Per la gioia di giovani e giovanissimi.

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#Sport

MONTELLA “PATRIMONIO”, PEPITO “EROE”:FIORENTINA, LE PAGELLE DELLA STAGIONELa stagione è fi nita, gli occhi del calcio sono tutti sui Mondiali e le società stanno lavorando per preparare il prossimo campionato. Ma, in attesa dei colpi di mercato, questo è anche il momentodi guardare un attimo indietro e ripercorrere la stagione viola. Ecco le pagelle de Il Reporter

Promossi & bocciati

MONTELLA 8 Patrimonio Da non lasciarsi scappare. Sin-cero, bravo e preparato. Porta la nave in porto in una stagione sfortunata. Il gruppo è con lui, e si vede. “Talvolta”, per dirlo con le sue parole, ha sbagliato la forma-zione, più che la comunicazione. La sua specialità sono i recuperi (vedi alla voce Vargas). È ambi-zioso e chiede a gran voce rinfor-zi, non di andarsene.

NETO 8 Uno di noi Così recita la targa consegnata al portiere viola. Inaspettatamente a inizio campionato uno da Fio-rentina, più volte “durante” il mi-gliore in campo. Striscia positiva iniziata dalla vittoria al Franchi contro la “strisciata” per eccellen-za, la Juventus.

ROSATI 6,5 Sicurezza Neto si infortuna, ma la porta è in buone mani. Mezzo voto in più per il rigore parato all’ex viola Cerci nell’ultima partita al Fran-chi.

Irene Delfino

TOMOVIC 6 Senza infamia e senza lode Quello di terzino non è proprio il suo ruolo, sulla fascia non è una freccia e tanti cross sono da rive-dere. Ma quando c’è da coprire è attento e fa pochi errori.

GONZALO 7 TitolarissimoMeno goleador ma sempre leader del reparto, timbra il cartellino trentatré volte in campionato. Uno degli insostituibili dell’A-eroplanino, con i piedi adatti a questa Fiorentina dal bel gioco. E, non a caso, ha un contratto nuovo di zecca, con scadenza 2017.

SAVIC 7 Instancabile Il recupera-palloni viola (635 per la precisione) dà l’anima in cam-po. Perfetto in una difesa a tre, soff re un po’ il passaggio a quella a quattro, ma rimane uno dei più costanti del reparto. Le preten-denti non mancano.

RONCAGLIA 5+ Solo Rambo Non basta per una squadra che punta alla Champions. Grinta da vendere ma tecnica da acquistare. Nel mercato estivo potrebbe la-sciare Firenze.

DIAKITÉ 5,5 Gigante buono Il fi sico non gli manca, la veloci-tà sì. Meglio centrale che terzino. Riscatto o non riscatto? Dipende dal Sunderland.

COMPPER 5 Desaparecido Solo nove presenze in campiona-to, come Diakité, ma in un cam-pionato intero. Condite pure da qualche errore.

PASQUAL 6,5 Capitano coraggioso Sempre in campo per la squadra, ma l’andamento è un po’ altale-nante. In leggero calo rispetto alla scorsa stagione. Montella se ne accorge e in alcuni match lo fa rifi atare.

ANDERSON 5 Destinazione Manchester Il biglietto è già prenotato, i saluti ai tifosi già fatti. Pochi scampoli di partita, in cui non ha lasciato il segno. Le aspettative nei suoi confronti erano superiori.

AMBROSINI 6,5 Esempio Massimo impegno e professiona-lità. Esperienza europea al servizio della squadra, ma gli anni non si cancellano in un tour de force di 55 partite. Grazie di tutto, Ambro!

BORJA VALERO 7,5 Assistman

Se ne contano ben 68, a cui vanno aggiunte sei reti. Piedi vellutati e colpi di classe che pochi si pos-sono permettere. Attaccamento vero alla maglia e alla città. Firma in calce 2018.

PIZARRO 7 Insostituibile Anche in questa stagione, nono-stante il rendimento sia inferiore a quello del suo arrivo a Firenze. Un contratto in scadenza e un anno in più sulle spalle fanno pensare a un sostituto. Ma, guar-dandosi intorno, quanti registi troverebbe la Fiorentina di un livello superiore (e a buon mer-cato)?

AQUILANI 7 Jolly Tuttofare del centrocampo viola. Predilige il ruolo di interno, ma seguendo i consigli di Montella ha provato a fare anche il regista, senza sfi gurare. Continua a tim-brare il cartellino: sei i centri in campionato.

MATI FERNANDEZ 6,5 Segno più Passi avanti rispetto al giocatore “misterioso” dello scorso campio-nato. Le sue qualità tecniche si ve-dono, ma manca ancora qualco-sa: deve incidere di più nei match per diventare titolare.

VARGAS 6,5 Tirato a lucido L’Aeroplanino ha vinto con il pe-ruviano la sua scommessa più

diffi cile. Meglio da esterno nel suo ruolo naturale o come mez-zala che da interno di centrocam-po. Quando sfodera i suoi missili verso la porta avversaria, si pensa a che carriera avrebbe potuto fare “El Loco”.

CUADRADO 8Vespagol Rapidissimo, imprendibile sulla fascia lo era anche l’anno scorso. Ma, grazie al lavoro di Vincenzo, ora vede (bene) anche la porta avversaria: undici reti insaccate per il terzino destro (sprecato), esterno di centrocampo, ala de-stra. E ora sì, anche attaccante in un 4-3-1-2.

JOAQUÍN 6,5 Toreador Esperienza da vendere e tocchi di classe per lo spagnolo che si allenava giocando. Famoso per segnare poco ma per far segnare tanto con i suoi cross precisi a ri-entrare. Utile anche per la prossi-ma stagione.

ILICIC 5,5 Altalena Un po’ su, un po’ giù: segna pochi gol di ottima fattura, ne sbaglia

troppi semplici semplici e decisi-vi. E corre a corrente alternata in campo. Lecito pretendere di più.

GOMEZ 5,5 Rimandato A settembre, quando potrà di-mostrare il suo valore e magari scendere in campo anche quando non sarà al top della condizione (vedi Rossi), per ripagare i tifosi del loro sostegno. E la società per l’investimento fatto su di lui.

MATOS 6,5 Tesoretto Capocannoniere nei gironi di Eu-ropa League, il giovane ex Prima-vera fa della velocità una delle sue armi migliori. Quando affi nerà anche la tecnica e la mira in cam-pionato, la Fiorentina si ritroverà tra le mani un titolare in attacco a costo zero.

MATRI 5+ Si può dare di più E si possono anche sbagliare meno occasioni sotto porta. Con quattro gol e un po’ di amarezza, per il momento torna a Milano.

ROSSI 8,5 Hero Averne, di giocatori così. Che vanno a segno 16 volte in 21 par-tite, che combattono contro la sfortuna a viso aperto e aiutano la squadra anche quando potreb-bero aspettare di essere in con-dizioni migliori. Anche a mezzo servizio risulta decisivo.(Foto da www.violachannel.tv)

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18 | Giugno 2014

Page 19: Il Reporter Q4 - Giugno 2014

#Sport

Via al Mondiale brasiliano: non mancheranno le novità, come l’utilizzo delle nuove tecnologie in campo durante le partite

Cammino non facile per gli azzurri di Prandelli, che si ritrovano in un girone “di ferro” con Uruguay, Inghilterra e Costa Rica

Speciale Mondiali/1

brasile, via alla sfidaFischio d’inizio questo mese per i Mondiali. Il Brasile ospita le 32

migliori formazioni del pianeta. Partono da favoriti la Spagna, campione uscente, e chiaramente i padroni di casa verdeoro. Da te-nere d’occhio la sempre temibile Argentina e la Germania, che vuol riscattare annate deludenti. Le sorprese possono essere Belgio e Co-lombia. L’Italia, nella prima fase, è stata inserita in un girone “di ferro”, il D, assieme a Uruguay, Costa Rica e Inghilterra. I ragazzi di Cesare Prandelli dovranno sudare per passare agli ottavi di fi nale, dove con-terà molto la tenuta fi sica. Via libera alle nuove tecnologie in campo: debutta il “Glt” che, posizionato sulla linea di porta, dovrebbe scon-giurare i gol fantasma. E poi ci sarà il time out: per ciascuna gara sono previste due mini pause, una per tempo, da 120 secondi, durante le quali i giocatori potranno riposarsi e idratarsi. Infi ne, il direttore di gara sarà dotato di una bomboletta spray per determinare la giusta distanza della barriera in occasione dei calci di punizione. Vita dura, insomma, per i “furbetti”.

Sim.Spa.

Speciale Mondiali/2

il cammino azzurroNon sarà facile, per l’Italia, qualificarsi agli ottavi di finale. Gli

azzurri inizieranno il cammino di Brasile 2014 il 14 giugno alle 18 (le 24 in Italia) contro l’Inghilterra a Manaus. Seconda gara il 20 giugno a Recife alle 13 (le 18 in Italia) contro il Costa Rica (in teoria la squadra “materasso” del girone D). Chiusura di girone a Natal il 24 giugno, nel giorno di San Giovanni, patrono di Firenze, quando gli azzurri affronteranno l’Uruguay sempre alle 13 (le 18 in Italia). A fronte di diciotto partecipazioni, la squadra azzurra è stata quattro volte campione del mondo (1934, 1938, 1982 e l’ultima nel 2006). Ine-vitabile, nel corso delle varie edizioni, la rivalità calcistica degli az-zurri con altre nazionali: Ungheria, Uruguay e Cecoslovacchia nelle prime edizioni del torneo, Francia, Germania, Argentina e Brasile in quelle più recenti. Non senza qualche curiosità: se la Germania vinse il titolo nel ’90 quando il campionato del mondo si giocò in Italia, gli azzurri hanno pareggiato il conto nel 2006, trionfando a Berlino.

Sim.Spa.

Giovani giocatori in azione: la prima squadra dell’Olimpia Legnaia Basket ha conquistato la Dnc, la divisione nazionale C. Ed è scattata la festa

L’OLIMPIA LEGNAIACONQUISTA LA “C”Salto di categoria per la squadra di Trucioni

Basket

Grande festa all’Olim-pia Legnaia Basket che, dopo tre tentati-vi, ha conquistato la

Dnc, la divisione nazionale C. Un successo importante per la squadra allenata da Simone Tru-cioni, che ha sfruttato l’opportu-nità concessa dal nuovo regola-mento federale che prevedeva, al termine di questa stagione, la promozione delle prime tre. L’O-limpia Legnaia aveva, comun-que, ottenuto la certezza della promozione vincendo contro il Pescia, la diretta concorrente del campionato regionale, ma l’apoteosi si è consumata contro la Fides Webkorner Montevar-chi, che si è fermata davanti alla voglia di far festa dell’Olimpia Legnaia Firenze, che ha vinto anche l’ultima gara 73-59. Incon-tenibile la gioia dei gialloblù, che arriva giusto al termine della sta-gione che, lo scorso ottobre, ave-va visto festeggiare i quarant’an-ni di vita. Una società che, dal 1973, ha fatto crescere oltre die-cimila fiorentini appassionati di pallacanestro: da Andrea Zerini, arrivato in serie A col Brindisi, ad Alessandro Boni, campione d’Italia con la Scavolini Pesaro nel 1991. E, in campo femmini-le, Marianna Balleggi, che è stata anche capitana della Nazionale e che ha giocato pure in America nella serie Wnba. Una società che ha dato molto al movimento cestistico nazionale. Un ricono-

Simone Spadaro

scimento alla serietà e alla bra-vura di dirigenti e tecnici molto preparati. Sia allora che oggi, colonna portante dell’Olimpia Legnaia è Sergio Masi, l’attuale numero uno. “Da quando sono presidente ho sempre avuto un obiettivo: la Dnc. Siamo partiti dalla serie D – ha spiegato il pre-sidente dopo la promozione – e anche grazie alle scelte del no-stro allenatore Trucioni ci siamo riusciti. In quattro anni abbiamo fatto due promozioni, una finale e una semifinale, e ce l’abbiamo fatta”. Adesso l’Olimpia Legnaia Basket si ritroverà, quasi certa-mente, in un campionato con altre due realtà fiorentine: l’Enic Pino Dragons e la Valdisieve. E, quindi, sono in vista anche due derby molto interessanti. “Noi puntiamo a confermare la base che già abbiamo – ha aggiunto Masi, sempre in occasione della festa promozione – e vorrem-mo affrontare la nuova categoria senza tanti stravolgimenti. La nostra politica è quella di pren-dere solo tre giocatori da fuori ogni anno, e puntiamo a fare così anche nella nuova categoria”. Il

PalaFilarete resterà il fortino in cui l’Olimpia Legnaia cercherà di costruire la salvezza. Al primo anno, da matricola, sarà proba-bilmente questo l’obiettivo. Dalla serie D alla C il salto non sarà fa-cile, ma lo staff tecnico composto da Simone Trucioni (allenatore), Cesare Masi (vice) e Andrea Mu-solesi (dirigente) punterà sulla qualità con una rosa composta da Niccolò Bandinelli, Jacopo Calamai, Matteo Cambi, Simone Masi, Cosimo Conti, Lorenzo Lombardi, Andrea Friscia, Gia-como Lari, Andrea Orlandini, Marco Mugnaini, Davide Pinna, Niccolò Sbraci, Patrice Temoka, Dario Vienni, Pietro Tarchi. Un gruppo che dovrà farsi onore an-che in serie C.

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Giugno 2014 | 19

Page 20: Il Reporter Q4 - Giugno 2014

#Rubriche

Il 24 giugno 1930, per onorare la memoria e le virtù civiche del valoroso, eroico condottiero fi orentino Francesco Ferruc-ci, nel quarto centenario della morte e della caduta della Re-pubblica, un comitato cittadi-no decise, dopo una rigorosa ricostruzione fi lologica, di far rivivere il calcio in costume, ispirandosi alla famosa partita del 17 febbraio 1530 giocata in piazza di Santa Croce a sfi da e dileggio delle truppe assedianti che credevano ormai Firenze già soccombente. Da questa partita giocata da militari in una pausa di lotta che durava da mesi, si ebbe l’intuizione di far rivivere l’odierna tradizione po-polare, nel rispetto delle regole dell’antico gioco e nel contesto cinquecentesco dei protagonisti di allora. La rievocazione doveva ser-vire, non solo a vanto e gloria di un fulgido passato e come richiamo turistico, ma soprat-tutto a rivendicare le origini di popolari sport quali il foot ball ed il rugby allora emergenti. Vennero stabiliti in maniera permanente, fogge dei costumi, insegne, reparti e milizie, armi, armature, regole del gioco, mu-siche e comandi militari in per-

fetta similitudine alla famosa, eroica partita dell’assedio. All’antica partita venne però so-stituito, per ragioni ambientali, il terreno di gioco: la piazza di Santa Croce con quella, ancor più prestigiosa, di piazza della Signoria. Il giorno della partita una folla impressionante fece ala al passare del corteo e le tri-bune alzate per l’occasione nella piazza in un batter d’occhio fu-rono gremite. Dopo il successo riportato e l’enorme interesse dimostrato dai fi orentini e dagli stranieri per il Calcio in Costu-me, si stabilì che annualmente le partite si ripetessero e fu così con sempre maggiore parteci-pazione e consenso fi no al 1942, quando vennero sospese a cau-sa degli eventi bellici durante la seconda guerra mondiale. Da quella fatidica data del 24 giugno 1930, ogni anno (eccet-to che nel periodo bellico), in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, patrono di Firenze, la città rivive l’appas-sionante contesa di un fascino-so, commemorativo viaggio nel passato, non più in piazza della Signoria, ma in Santa Croce, dove si disputò la memorabile partita dell’assedio.Fra l’agonismo delle squadre dei Quando si parla di cervelli in fuga dall’Italia, vengo assalito

sempre dal solito dubbio: come si fa a essere sicuri che co-lui che ha lasciato il nostro paese sia proprio un cervello e

non un altro organo umano, ad esempio quello maschile legato alla riproduzione? In poche parole: cos’è che stabilisce se un uomo è in-telligente (e quindi la sua mancanza sarebbe per il nostro paese una grave perdita) piuttosto che un totale bischero (e quindi la sua fuga sarebbe per noialtri una botta di c...)? Il titolo di studio di per sé non chiarisce questo equivoco. La laurea si può anche comprare: c’è chi ha provato a fare shopping di titoli di studio in un’università straniera che si chiamava come una discoteca. L’Erasmus lo avrà fatto al Coco-ricò di Riccione! Qualche perplessità rimane anche tra i laureati che hanno frequentato regolarmente l’università. Mio cugino giorni fa è stato operato al ginocchio destro da un noto chirurgo italiano. L’ope-razione è perfettamente riuscita. Peccato che lo avessero ricoverato perché s’era rotto il gomito! Insomma, non tutti i laureati che esco-no dall’Italia sono necessariamente una perdita per il nostro paese. Dell’Utri, ad esempio, è laureato in giurisprudenza. Ed è diventato un modello fra i giovanissimi: ieri mio fi glio aveva un po’ di febbre, gli ho chiesto “chiamo il dottore?”, “no, portami in Libano, mi curano meglio!”. Personalmente, prima di lamentarmi dei cervelli in fuga, vorrei accertarmi che si tratti proprio di cervelli. Altrimenti, il viag-gio fuori dall’Italia glielo pago io!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

quattro quartieri storici, in tre accanitissime partite (due semifi -nali e la fi nale), il 24 giugno si designa il vincitore; senza trionfa-lismi ma con la convinzione di rivivere, nelle trame del passato, relazioni sociali della realtà moderna.Il multicolore corteo dai ricercati costumi, specchio dell’abbi-gliamento di cinque secoli fa, è composto da cinquecentocin-quanta partecipanti che, con le livree dei calcianti che vestono calzoni a sbuff o e maglie dei rispettivi colori, le divise dei nobili cavalieri (scelti fra i discendenti delle storiche famiglie fi orenti-ne) e dei fanti, con le armi e le bandiere dell’epoca, ci riportano come per incanto nell’eccitante, allegra e festaiola atmosfera del Rinascimento.La partita si svolge sul lastricato della piazza, ricoperto di una spessa coltre di sabbia. Il campo ha una lunghezza di metri 100 per 50 e recinto da palizzata; nei lati minori del rettangolo vi sono le “porte” dove si getta la palla per segnare la “caccia”. Le attuali manifestazioni sono sempre seguite da una folla consi-derevole di fi orentini e turisti, che gremisce immancabilmente le tribune, in attesa non solo dell’inizio delle partite, ma anche della spettacolare e maestosa sfi lata del corteo della Repubblica Fiorentina e della policroma coreografi a dei rituali prima della disfi da. Con lo schieramento del corteo nelle sue sgargianti uniformi co-lorate che sembrano formare un grande arcobaleno, il Capitano di Guardia, attenendosi alle regole dell’etichetta militare del XVI secolo, dà gli ordini ai quali segue il collettivo “saluto” dei fi gu-ranti, segue poi la lettura della grida da parte dell’Araldo della Signoria rivolta al “magnifi co messere”, autorità che al termine della gara consegnerà alla squadra vincente il palio e la bianca vitella, che una volta fi niva arrostita e che ora invece torna pun-tualmente nella stalla. Quindi, con una serie di colpi di colubri-na ha fi nalmente inizio la partita. Sono suffi cienti pochi attimi di gioco per trasformare l’intera piazza: quella che prima appa-riva un’ordinata scenografi a, dopo non è altro che un groviglio di uomini nella polvere, impegnati allo spasimo nella ricerca di marcare la “caccia”. Gli spettatori, immedesimandosi nella foga del gioco, passano ad incitare l’una o l’altra squadra. Da subito i cinquantaquattro calcianti (ventisette per parte) accesi di spirito di fazione e d’ansia di vittoria, intrecciano trame di fi tti passaggi, prese aeree del pallone, zuff e, plateali placcaggi e mischie dando vita ad un gioco vivo e serrato che ha qualcosa anche del moder-no rugby e della lotta libera. Il regolamento prevede che il pal-lone possa essere colpito sia con le mani che con i piedi, ma non deve rimanere statico; in tal caso l’arbitro fi schia e ferma il gioco, rimettendo la palla “alla battuta” lanciandola in aria al centro del campo. Ad ogni “caccia” segnata, lo sparo delle colubrine sancisce il punto per l’una o l’altra squadra; in quel momento si inverte lo schieramento in campo: i giocatori che hanno mar-cato, col sorriso sulle labbra e la bandiera del proprio quartiere al vento, mentre i vinti con la faccia seria e con l’insegna bassa e avviluppata all’asta. Se la palla invece va al di sopra della rete, viene considerato fallo a sfavore della squadra attaccante che ha sbagliato il tiro e che pertanto perde mezza caccia. Due mezze cacce costituiscono una caccia. Anche “il corner”, ossia la devia-zione del pallone sopra la rete, viene considerata mezza caccia a sfavore dei difensori.

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

TORNA IL CALCIO IN COSTUME

CERVELLI IN FUGA...MA SOLO CERVELLI?

L’accanimento dei contendenti rende via via più cruenta la lotta ed ac-cresce, per conseguenza, l’ansia del pubblico e delle rispettive accesissi-me tifoserie. Un gioco animato da tanto ardore e vitalità, che permette a tutti i calcianti di essere protagonisti e non comparse, sfogando col-lettivamente le loro intemperanze giovanili, rivalità e passioni. La par-tita, che ha la durata di cinquanta minuti, non può terminare in parità, per cui l’arbitro la farà proseguire fi ntanto che il punteggio non sarà variato. Alla fi ne la squadra vincente riceve simbolicamente in premio la bianca vitella, ritirata festosamente dai calcianti ormai con le maglie a brandelli o a torso nudo, unitamente al palio dipinto tutti gli anni da un noto artista. Al termine dello scontro, un “Gridate con me Viva Fiorenza” è l’invito conclusivo del Capitano di Guardia del Contado e del Distretto, a cui fa eco il patriottico “Viva Fiorenza” urlato a squarciagola dai compo-nenti del corteo storico. Una cerimonia incentrata sulla cultura che distinse fi no dalle sue ori-gini il nobile gioco fi orentino, palestra che da sempre ha coinvolto ric-chi e poveri, cortigiani e popolani. Dalla Florentia colonia romana, al Medioevo, al Rinascimento fi no a tutto il Settecento il nostro gioco del calcio, vivo ed eterno come la città che ha prodotto cultura e tra-dizione, ha originato, per le tantissime analogie, il moderno foot-ball di massa esportato con precise regole sotto il marchio del “made in England”, sebbene i suoi natali siano da ricercarsi inequivocabilmente non in Inghilterra bensì a Firenze.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

�Webartusi.net

20 | Giugno 2014

Page 21: Il Reporter Q4 - Giugno 2014

Lettere

A proposito di lavoro, questo mese sul nostro giornale rac-contiamo le storie di Pietro e Lisa. Storie di giovani con la va-ligia sempre pronta, che vanno e vengono dall’Italia per trovare la propria strada e costruirsi un futuro. C’è chi ha scelto di par-tire e chi ha deciso di tornare, per provare a mettere il proprio talento al servizio del paese na-tio. Giovani che cercano la pro-pria opportunità, e che (troppo) spesso per trovarla sono costretti a varcare i confi ni nazionali. Ma chi decide di restare in città, oltre a un lavoro nei mesi estivi potrà cercare anche qualcosa da fare nel tempo libero, per trascorrere nel migliore dei modi i mesi più caldi in riva all’Arno. Meglio se spendendo poco (o niente): ecco allora una sorta di guida alla bel-la stagione da vivere “low cost”, tra consigli e spunti per non ri-nunciare al divertimento ma con un occhio al portafoglio. Sempre in tema di portafoglio, questo mese abbiamo fatto un giro an-che tra i mercati rionali cittadini, per capire cosa sta cambiando (e cosa no) in questo spaccato di mondo fi orentino. L’apprez-zamento da parte delle persone resta alto, la possibilità di spesa – stando almeno al racconto di qualche ambulante – invece no: così, per i bancarellai le diffi coltà non mancano, e qualcuno lancia proposte per provare a miglio-rare la situazione. E poi ci sono loro, le Cascine, in questo pe-riodo dell’anno più frequentate che mai: i progetti per cambiare il volto del parco sono tanti, ma non tutto ancora è stato fatto. Ecco allora una passeggiata vir-tuale nel grande polmone verde fi orentino, alla scoperta delle no-vità già partite o in arrivo. Anche se forse la cosa migliore da fare sarebbe quella di andare a “con-trollare” di persona, trascorren-do qualche ora tra i prati e i via-letti del parco. Che non attende altro che tornare a essere preso d’assalto dai fi orentini.

MATTEO FRANCINI

“LE STERPAGLIE AL PARCO DELLE CASCINE”Sono un abitante di via Rinuccini, data la vicinanza al parco mi capita di frequente di frequentare questa meraviglia di verde. Il problema è che basta inoltrarsi di qualche metro dentro, e ci troviamo a camminare in una foresta di sterpaglie. Visto che si parla tanto di riqualifi cazione del parco invito chi di competenza a farsi un bel giretto.

LA LINEA 20 E IL RITORNODAL CENTRO Cari amici della Redazione,prima di appellarmi a Voi ho scritto già all’Assessore Bonaccorsi e, a suo tempo, anche a Renzi, ma non ne son venuta a capo nonostante mi abbiano risposto assicurandomi interessamento. Premetto che questo argomento non interessa solo me, ma sono anche por-tavoce (facendo volontariato dedicato essenzialmen-te agli anziani) delle lamentele della popolazione più debole del quartiere 5 residente in prevalenza in zona Statuto – Leopoldo: si può prendere il 20 per diriger-si in piazza S. Marco, ma per tornare indietro non c’è! Infatti, se si vuole tornare a casa dal centro (S.Marco-Indipendenza) la linea 20 non è reperibile, dobbiamo andare sui viali o prendere un bus che ci porti alla For-tezza per poi raccordarsi col 20. Ma a quel punto siamo a casa e ce la facciamo a piedi! Praticamente da piazza S. Marco transitano parecchi bus, che prima non ave-vano fermata lì, e il 20 no! Almeno fosse disponibile in Piazza Indipendenza! Molti anziani fanno già fatica a salire su una linea, fi guriamoci se devono usufruirne di 2 (con il rischio, anche, di trovarsi col biglietto sca-duto dato le attese lunghe) o fare a piedi un bel tragitto, fi no al viale Lavagnini, per prendere il sospirato 20... Desidererei, attraverso il Vostro giornale, sensibilizza-re chi di dovere per ovviare a tale disagio. Basterebbe invitarli a provare invece di stare dietro una scrivania! Cordialità e... conto su di Voi anche a nome di tutti i nostri “nonnetti”...

S.A.

“VIA MANNELLI E PASSERELLA, DUE SEGNALAZIONI”Risiedo in Via Masaccio a Firenze, ho ricevuto stamani “il nuovo Reporter” e, dopo averlo letto, sono a segna-lare quanto segue:Punto 1)Le aiuole degli alberi di Via Mannelli sono in uno stato deplorevole: erbacce e sporcizia abbondano. Lo stesso

marciapiede che corre lungo il muro che delimita la linea ferroviaria è sporco e trasandato. Gli spazi attor-no ai cassonetti della Quadrifoglio sono in uno stato pietoso. Certamente molto dipende dalle cattive abi-tudini dei cittadini, ma l’incuria evidente ne favorisce lo sviluppo.Punto 2)La passerella pedonale che collega Via Masaccio/Via Mannelli a Via Campo d’Arrigo, scavalcando la linea ferroviaria, è costantemente invasa da cartacce, ba-rattoli, bottiglie di vetro e, purtroppo, talvolta, anche escrementi. È un luogo molto transitato da cittadini e pendolari, anche stranieri: Firenze non dà certo una bella immagine di sé. Si può fare qualcosa?Grazie e cordiali saluti.

Cesare B.

I RIFIUTI LASCIATI FUORIDAI CASSONETTIVi scrivo questa lettera dopo aver visto, stamani, an-cora una volta i rifi uti lasciati non dentro, ma accanto ai cassonetti sotto casa mia. Non è la prima volta che vedo buste, sacchi, pezzi di mobili, passeggini ecc... ecc... lasciati per strada accanto ai cassonetti. Stamani la situazione era particolarmente visibile, anzi sul mar-ciapiede quasi non si riusciva a passare per lo spazio occupato dai rifi uti lasciati fuori dai cassonetti. Sicura-mente ce li ha portati qualcuno durante la notte; tutte le volte che vedo una scena del genere, mi chiedo per-ché la gente continui a comportarsi così. Anche nella zona vicino a casa mia, a Campo di Marte, stanno met-tendo i cassonetti nuovi, che dovrebbero far aumenta-re la raccolta diff erenziata: è un nobile scopo e io sono d’accordo, ma penso che fi nché la gente continuerà a comportarsi così anche i nuovi cassonetti serviranno a poco. A volte è vero che i cassonetti sono pieni e allora uno è costretto a lasciare le buste fuori, ma tante volte le buste sono fuori anche quando i cassonetti non sono pieni. E poi si trova di tutto, come mobili e sanitari, che vengono portati lì anche se nei cassonetti non potran-no mai entrare... Forse serve più educazione... Speria-mo che almeno i nuovi cassonetti facciano smettere di comportarsi così, perché vedere i rifi uti per strada non è un bello spettacolo!

Alessandro

“TAVOLINI ALL’APERTOANCHE IN PERIFERIA”Spettabile redazione,vorrei lanciare una proposta attraverso le pagine del vostro giornale, che si occupa sempre con grande at-tenzione dei fatti e delle notizie dei quartieri di Firenze. La mia idea è questa: anche fuori dal centro, in alcune strade e soprattutto in alcune piazze, in estate si po-trebbero mettere i tavolini all’aperto, dove potersi se-dere la sera con gli amici per chiacchierare e ritrovarsi. In centro questo accade in molte vie, ma secondo me la stessa cosa si potrebbe replicare anche in periferia: in questo modo si aiuterebbero i negozi e i locali in diffi coltà, che potrebbero lavorare anche la sera, e si vivrebbero con più piacere le strade e le piazze del pro-prio quartiere. Le persone potrebbero ritrovarsi sotto casa, e tante zone dove ora la sera gli abitanti non van-no perché sono buie o deserte si rivitalizzerebbero e diventerebbero anche più sicure. E poi, se le persone avessero questi posti dove trascorrere le serate più vi-cino a casa, non tutti andrebbero in centro come sono costretti a fare ora, e questa potrebbe essere una solu-zione anche per la movida. Secondo me sarebbe molto bello se si provasse a mettere i tavolini in strade e piaz-ze di periferia che ora la sera sono vuote: ci guadagne-rebbero tutti, abitanti e negozianti! Che ne pensate?

Simone

LA PULIZIA DEI GIARDINI E I COMPORTAMENTIDEI CITTADINIBuongiorno,sono un abitante di via Pietro Toselli e scrivo al vostro giornale per segnalare un problema che riguarda me e gli altri abitanti di questa strada: la velocità con cui le macchine percorrono la via. Da via Toselli passano molte macchine ogni giorno, e quando non c’è tanto traffi co molte vanno troppo veloci. Per noi abitanti è pericoloso, perché si rischia di venire investiti e si ri-schiano anche incidenti che, oltre a essere pericolosi, fanno aumentare ancora di più il traffi co e lo smog lungo la strada. Per non parlare del rumore con cui dobbiamo convivere. Scrivo per chiedere di fare qual-cosa, di trovare una soluzione, per rendere la strada un po’ più sicura per noi abitanti e per gli automobilisti che rispettano le regole: forse potrebbero essere fatti più controlli, per far ridurre almeno la velocità delle macchine.Grazie per l’attenzione,

Un residente di via Toselli

IL REPORTER RISPONDECaro lettore,come sempre succede, le segnalazioni dei cittadini sono di grande importanza per migliorare la vita di Firenze e risolvere alcune situazioni che necessitano di un in-tervento. Grazie dunque per aver sottoposto alla nostra attenzione la questione di via Toselli, dando voce con la sua lettera anche agli altri abitanti della strada. Molte vie � orentine, soprattutto quelle più importanti per la viabilità cittadina (e via Toselli, lo saprà meglio di me, è una di queste), devono fare i conti con i problemi legati al grande a� usso di auto che le caratterizzano. Se la que-stione del continuo passaggio dei veicoli da alcune strade e le conseguenti lamentele da parte dei loro abitanti, che magari non le ritengono (per dimensione o conforma-zione) adatte a rivestire un ruolo centrale nella viabilità � orentina come quello che hanno, è spesso di non facile soluzione, a meno di non stravolgere il sistema viario di intere zone cittadine, il tema dell’eccessiva velocità deve invece essere a� rontato con tempestività e decisione per rendere Firenze più sicura e cercare di mettere la parola � ne ai troppi incidenti che ancora oggi avvengono. L’alta velocità delle auto è uno dei fattori di maggior rischio so-prattutto per gli “utenti deboli” della strada come pedoni e ciclisti, per cui a volte percorrere o attraversare una via comporta pericoli e di� coltà che non ci dovrebbero es-sere. Quanto agli automobilisti, non ci stancheremo mai di ripetere che le regole vanno rispettate, sempre, a parti-re proprio dai limiti di velocità. Essenziali, specialmente in città, per garantire la sicurezza di tutti. Ben vengano, allora, i controlli nelle strade più a rischio, in via Toselli come altrove, anche perché in molte occasioni, quando vengono svolti, confermano che il “vizio” di schiacciare il piede sull’acceleratore è ancora troppo radicato in molti conducenti. E ben vengano anche le segnalazioni come la sua, per aiutare chi di dovere a individuare e risolvere le situazioni più a rischio. Perché il messaggio deve essere chiaro: in città non si corre.

MATTEO FRANCINI [email protected]

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Giugno 2014 | 21

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