Il Reporter Q4 - Novembre 2013

24
Novembre 2013 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere la “città dei matti” in cerca di un futuro Editoriale Lungo le strade, fra nuovi impegni e vecchie abitudini Matteo Francini N on sono ancora trascor- si due mesi dal taglio del traguardo dei mondiali di ciclismo che sulle strade fio- rentine tutto sembra tornato come prima. Sia ben chiaro: nessuno pensava che tutto a un tratto le auto potessero vo- latilizzarsi, ma era forse lecito attendersi (e sperare) che al- meno qualche fiorentino, sulla scia dell’esperienza iridata, ci avrebbe pensato due volte pri- ma di rimettersi al volante. SEGUE ALLE PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 21 I n una giornata senza sole, San Salvi si presenta come un intrec- cio di viali alberati, un po’ trasandati e dall’aria malinconica. Quel dedalo di strade è un presente urbanisticamente incerto al cospetto di un passato, non proprio glorioso, di manicomio. Oggi quell’area, spalmata su trentadue ettari, dismessa la sua funzione di “città dei matti”, ospita scuole, uffici della Asl, sedi di associazio- ni, un bar-pub. Ed è al centro di un’impegnativa querelle che ruota intorno al futuro dell’intera cittadella, da anni. Giulia Righi - Benedetta Strappi PAGINE 10-11 PAGINE 14-15 firenze senza auto, tutte le strategie Sgomberare le strade non è fan- tascienza: ecco le soluzioni in campo e quelle allo studio. le “sfide” dei preti fuori dalle chiese quando montella sfuggì ai viola L a Parca aveva iniziato a tes- sere il filo viola per Vincenzo Montella già nel 1995, ai tempi dell’Empoli. L’affare però non decollò, e l’Aeroplanino fu cedu- to in serie B al Genoa. Cinquanta giorni all’insegna del cinema. E del rispetto per le donne PAGINA 18 PAGINA 16 Fiorentina Il Reporter è distribuito da Periodico d’informazione locale. Anno VII n.42 del 2 Novembre 2013. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A. graffiti, si studiano soluzioni Tante le zone colpite: l’idea è trasformare gli atti di vandalismo in arredo urbano Guerra alle scritte sui muri PAGINA 3 alla scoperta del cimitero “nascosto” Dietro al cancello del civico 16 di viale Ariosto c’è un luogo ricco di storia, sconosciuto ai più. PAGINA 4 la vecchia biblioteca riapre le sue porte PAGINA 2 Anno VII Ed. 42 Isolotto Legnaia Soffiano Firenze Quartiere 4 www.fratelliorsero.it

description

Edizione di Novembre 2013 de "Il Reporter" relativa al Quartiere 4 della città di Firenze

Transcript of Il Reporter Q4 - Novembre 2013

Page 1: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

Novembre2013

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

la “città dei matti”in cerca di un futuro

� Editoriale

Lungo le strade,fra nuovi impegnie vecchie abitudini

Matteo Francini

Non sono ancora trascor-si due mesi dal taglio

del traguardo dei mondiali di ciclismo che sulle strade fi o-rentine tutto sembra tornato come prima. Sia ben chiaro: nessuno pensava che tutto a un tratto le auto potessero vo-latilizzarsi, ma era forse lecito attendersi (e sperare) che al-meno qualche fi orentino, sulla scia dell’esperienza iridata, ci avrebbe pensato due volte pri-ma di rimettersi al volante.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ SEgUE a pagina 21

In una giornata senza sole, San Salvi si presenta come un intrec-cio di viali alberati, un po’ trasandati e dall’aria malinconica.

Quel dedalo di strade è un presente urbanisticamente incerto al cospetto di un passato, non proprio glorioso, di manicomio. Oggi quell’area, spalmata su trentadue ettari, dismessa la sua funzione di “città dei matti”, ospita scuole, uffi ci della Asl, sedi di associazio-ni, un bar-pub. Ed è al centro di un’impegnativa querelle che ruota intorno al futuro dell’intera cittadella, da anni.

Giulia Righi - Benedetta Strappi

☛ paginE 10-11

☛ paginE 14-15

firenze senza auto,tutte le strategieSgomberare le strade non è fan-tascienza: ecco le soluzioni in campo e quelle allo studio.

le “sfide” dei pretifuori dalle chiese

quando montellasfuggì ai viola La Parca aveva iniziato a tes-

sere il fi lo viola per Vincenzo Montella già nel 1995, ai tempi dell’Empoli. L’aff are però non decollò, e l’Aeroplanino fu cedu-to in serie B al Genoa.

Cinquanta giorni

all’insegnadel cinema.

E del rispetto per le donne

☛ pagina 18 ☛ pagina 16

Fiorentina

Il Reporter è distribuito da

Per

iod

ico

d’in

form

azio

ne

loca

le. A

nn

o V

II n

.42

del

2 N

ove

mb

re 2

013

. N°

reg

55

79 d

el 1

7/0

5/2

00

7 Tr

ibu

nal

e d

i Fir

enze

. Isc

rizi

on

e al

Ro

c 8

55

1. S

ped

izio

ne

in a

.p. C

on

tien

e I.P

. Pre

zzo

di c

op

erti

na

euro

0,10

. Dis

trib

uit

o d

a T

NT

Po

st It

alia

S.p

.A.

graffiti,si studianosoluzioniTante le zone colpite: l’idea è trasformaregli atti di vandalismoin arredo urbano

Guerra alle scritte sui muri

☛ pagina 3

alla scopertadel cimitero “nascosto”Dietro al cancello del civico 16 di viale Ariosto c’è un luogo ricco di storia, sconosciuto ai più.

☛ pagina 4

la vecchia bibliotecariapre le sue porte

☛ pagina 2

Anno VIIEd. 42

IsolottoLegnaiaSoffiano

FirenzeQuartiere 4

www.fratelliorsero.it

Page 2: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

L’interno della struttura: lo scorso 22 ottobre è stato inaugurato ufficialmente il nuovo punto lettura

Pontignale

ARRIVANO I LIBRI,SI FERMA IL BUS

Nel libro “La sovrana lettri-ce” di Alan Bennet l’arri-

vo del bibliobus a Buckingham Palace rimescola l’andamento della storia della Regina Elisa-betta. E chissà che l’istituzione della fermata a Pontignale non riesca a cambiare anche la si-tuazione degli agguerriti abi-tanti di questa zona. Ma, per un bus che arriva, uno che si è fermato: stiamo parlando del 27A. Da settembre sono stati soppressi i transiti per Pon-tignale, e “non sappiamo se verrà ripristinato” il servizio, fanno sapere da Linea. I citta-dini, da parte loro, continuano a chiedere che la linea venga riattivata.

F.C.

Le “baracche verdi”riaprono i battenti:un punto letturanell’ex biblioteca

Il quartiere che cambia/1

Il quartiere che cambia/2

Era il novembre del 2011 quando Il Reporter si occupò di quella che era ormai diventata l’ex bi-

blioteca dell’Isolotto. In quell’ar-ticolo scrivevamo che la “zucca” sarebbe tornata a essere “carroz-za” entro la fine del 2013, ma for-se qualcuno, tra chi lesse quella notizia, avrà pensato che “andrà a finire come tutte le cose in Italia, tra due anni saremo ancora nelle condizioni di adesso”. E invece... è stato inaugurato lo scorso 22 ottobre il nuovo punto lettura ri-cavato nell’ala più moderna della storica biblioteca dell’Isolotto, co-nosciuta come le “baracche verdi”. Si è trattato di un percorso lungo, ma ora si volta pagina. “Il Q4 ha

Francesca Casagni

�Mail: [email protected] Tel. 055.702830

PESCAIA OK, GASOMETRO NO

“Finalmente anche la pescaia è tornata vivibile, era rimasta uno degli ultimi posti da sistemare qua sul lungarno Santa

Rosa...”, esclama Marina, una delle tante mamme che troviamo a passeggio con i figli nella zona. Ed è vero, perché da qualche tempo la pescaia di Santa Rosa è pulita ed è tornata pienamente godibile da parte dei cittadini. “L’azione congiunta dell’amministrazione in-sieme agli amici della Pescaia e a Quadrifoglio – spiega il presidente della commissione Ambiente e Mobilità Eros Cruccolini – ha fun-zionato e ora tutta l’area è tornata a essere un luogo dove rilassarsi e godere meravigliosi tramonti”. Nelle scorse settimane Cruccolini ha fatto un sopralluogo e ha constatato l’utilità dei cartelli sistemati nella zona dagli amici della Pescaia, oltre a quella della collocazio-ne di grosse ceste per i rifiuti che dissuadono le persone dal getta-re l’immondizia per terra come avveniva fino a qualche tempo fa. “L’invito a fiorentini e turisti a non sporcare ha dato i suoi buoni frutti. Voglio esprimere soddisfazione per questo e per l’impegno profuso. Questa è una buona strada da seguire: con la volontà di tutti la città può essere più bella, più pulita e più vivibile”, ha con-cluso. Per un luogo del quartiere recuperato, però, ne rimane uno con un punto interrogativo ancora aperto sul suo futuro: l’ex gaso-metro di via dell’Anconella. Da qualche mese il project financing sarebbe pronto, ma nessuno per ora ha risposto al bando: secondo l’amministrazione l’importo presunto dell’intervento ammonta a sei milioni di euro, e di questi tempi non è facile trovare società con una simile disponibilità.

F.C.

La struttura è a disposizionedei cittadiniper tre ore al giorno, destinate peròad aumentare

#Primo piano

sempre sostenuto la necessità di ospitare in questo spazio anche altre attività di carattere cultura-le/sociale – spiega Renzo Pam-paloni, consigliere del Quartiere – la nuova sfida sarà riuscire a far convivere queste esigenze con la funzione principale del punto lettura, in modo da rendere lo spazio un nuovo punto di riferi-mento dell’Isolotto storico”. Nella fase iniziale il punto lettura sarà aperto tre ore al giorno (lunedì, mercoledì e venerdì 9.30-12.30, martedì e giovedì 14.30-17.30): è questo, infatti, l’orario garantito con il personale del Comune di Firenze. Da quando la bibliote-ca si è trasferita nei nuovi spazi di via Chiusi i cittadini hanno continuato a guardare la vecchia struttura con malinconia e molti di loro hanno fatto la spola alla sede del Quartiere 4 per sapere se prima o poi quelle “baracche verdi” avrebbero ripreso la loro attività. Il nuovo punto lettura è intitolato a Luciano Gori, mae-stro della zona molto conosciuto: “È bello – ha commentato il sin-daco Renzi – che i luoghi pubbli-ci portino il nome e la memoria di chi ha insegnato: i maestri, gli insegnanti, i professori, non han-no più purtroppo il ruolo sociale autorevole di un tempo che con gesti come questo noi tentiamo di riconoscere loro”. E la ristrut-turazione non si ferma qua: in at-

tesa del ritorno della bella stagio-ne, l’amministrazione si impegna a riorganizzare il giardino e gli arredi esterni e allo stesso tempo verranno studiati con i volonta-ri del territorio e l’Associazione Lib(e)ramente Pollicino i metodi per ampliare l’orario di apertu-ra. Dopo due anni e altrettante accese assemblee dei 100 luoghi la “bibliotechina” dell’Isolotto, insomma, è tornata in vita. E a giudicare dai sorrisi accennati da chi la guarda passandole davan-ti sembra che i cittadini abbiano apprezzato, eccome.

100mq

200mq

LA GRANDEZZA DEL PUNTO LETTURA

LA SUPERFICIE DEL GIARDINO

Per la tua pubblicità su il Reporterchiama il numero 055 6585939oppure invia una mail a [email protected]

2 | Novembre 2013 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 3: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

la “Guerra” dei graffiti: Cercasi spazi per i writersL’idea è trasformare il vandalismo in arredo urbano

Il fenomeno

L’iniziativa

Spuntano all’improvviso. Sulla facciata di un con-domino in zona Ponte a Greve, sui muri dei

sottopassaggi di viale Talenti, sui cassonetti dell’immondizia dell’Isolotto o tracciati sull’os-servatorio del parco di Villa Strozzi. Non c’è zona del quar-tiere che si salvi dall’invasione di disegni e scritte vergate con lo spray. Raid combattuti con rattoppi di vernice: pennello “versus” bomboletta. Un’arma spuntata contro un fenomeno che sembra dilagare soprattutto nelle periferie. “Bisogna distin-guere i puri atti di vandalismo, che vanno assolutamente con-dannati, da quelle forme di arte di strada che però dovrebbero occupare spazi opportuni. In passato abbiamo avuto colla-borazioni positive con alcuni gruppi di writers”, osserva il presidente del Quartiere Giu-seppe D’Eugenio. L’ultima esperienza risale al 2012, con una parete esterna della pale-stra della scuola Barsanti con-vertita in un murales di quasi

Gianni Carpini

Uno dei graffiti spuntati lungo le strade del quartiere: si cercano soluzioni per combattere il fenomeno della “invasione” di scritte e disegni realizzati con lo spray

Un momento di una lezione di informatica alla BiblioteCanova

I NONNI INFORMATICI A LEZIONE DAI NIPOTI-PROF

Primi passi per i nonni informatici, prime lezioni per i nipoti-insegnanti. È bastato darne l’annuncio e in poche settimane i

corsi erano già pieni di allievi senior, pronti ad affrontare le dia-volerie moderne, come computer e internet, affiancati da insoliti maestri, i ragazzi delle scuole superiori. Proseguono anche questo mese i corsi base di informatica alla BiblioteCanova dell’Isolotto: un’attività gratuita che coinvolge in tutto una cinquantina di over 60 e altrettanti ragazzi tra 16 e 18 anni. Intanto la biblioteca ha lanciato un appello per trovare nuovi ragazzi che dedichino un po’ del loro tempo a questa attività. “Ci interessa soprattutto il fatto-re sociale e di contatto tra generazioni – afferma Patrizia Cellini della BiblioteCanova – è bello che gli over 60 siano istruiti sulle tecniche informatiche da quei ragazzi che hanno visto in fasce”. A febbraio si svolgerà un nuovo corso (per una decina di persone): per proporsi come volontari si può telefonare allo 055.710834.

G.C.

180 metri quadri, a seguito di un patto salva-muri: io Comu-ne metto a disposizione la ma-teria prima (una parete piutto-sto estesa), tu writer ti impegni a riqualificare quello spazio. Da allora non ci sono stati più progetti di questo genere e la bomboletta “buona” è finita nel cassetto, in attesa di nuovi muri “legali” per la urban art. Intanto Palazzo Vecchio ha annunciato più volte il pugno duro contro il fenomeno, ma “una guerra di questo tipo è persa in partenza. Puntare il dito serve a poco”, spiega Nino, alias Duke1, dei Bunker 108, il gruppo che con i suoi graffiti ha riqualificato spazi urbani in giro per l’Italia e anche all’Isolotto (vedi box in questa pagina). “Come gruppo non appoggiamo i vandali, ma il problema va affrontato da un altro punto di vista, come succede nelle grandi città euro-pee: collaborare e non andarci contro”, aggiunge. Poi entra nel dettaglio: “Non bisogna fornire ai giovani modelli negativi. I ragazzi vedono come esempio

da seguire il writer che imbrat-ta mezza città con la sua firma. Questa forza creativa va imbri-gliata in una direzione comu-ne”. La soluzione sembra essere quella adottata in molte capitali d’Europa. “A Firenze siamo in-dietro. Mancano gli spazi dove dipingere legalmente – con-tinua Nino – chi porta avanti questa forma d’arte, che può piacere o meno, lo può fare solo nell’illegalità. Servirebbe un re-ferente all’interno delle istitu-zioni”. E su questo fronte arriva un’apertura dal Q4. “Purtroppo non è stato mai creato un ta-volo stabile per dialogare con i writers – dice d’Eugenio – po-trebbe essere un’azione per tra-sformare i graffiti da interventi pirata a elementi di arredo ur-bano, individuando insieme le zone dove agire”.

queL PATTO TRA COMUNEE BOMBOLETTE “BUONE”

Palazzo Vecchio ha messo i muri, i Bunker 108 la bom-

boletta. Protagonisti di questo inedito patto Comune-writers, tre luoghi. Tutto è iniziato dalla materna Rodari, tra via Baccio da Montelupo e viale Etruria: nel giugno 2010 è stato inau-gurato un murales di 180 mq sulla barriera fonoassorbente che circonda il giardino della struttura. Un anno dopo è stata la volta di un parcheggio: Qua-drifoglio ha “donato” una delle grigie pareti dello stabile di via Siena e i writers lo hanno tra-sformato in un graffito colorato lungo 33 metri e alto 5. L’ultima opera risale al 2012 ed è stata realizzata sulla palestra della scuola Barsanti, in via Lunga.

G.C.

Zoom

#Primo piano

IL GLOSSARIO

WriterAUTORE DI GRAFFITI

TagLA FIRMA USATADA OGNI WRITER

Tagging MARCARE UNA SUPERFICIE CONLA PROPRIA FIRMA

Tag bombing RIPRODUZIONE IN SERIE DI UNA FIRMAIN UNA ZONA

Crew UN GRUPPO FORMATODA PIÙ WRITER

Via Baccio da Montelupo, 15 Loc. Casellina Scandicci (Fi) www.mporo.it - [email protected]

Dal Lunedì al Venerdì 9:30 – 12:30 / 15:30 – 19:00 Sabato 9:30 – 12:30

Affidati a persone serie e competenti, che dal 2007 sono a Scandicci per offrire alla Clientela la massima quotazione di mercato per il tuo Oro e Argento, con

trasparenza ed onestà

Corsi di Meditazione a firenzeper ritrovare calma e forza interiore

• Corsi di pensiero positivo • Autostima • Gestione della Rabbia e dello Stress

Prossimo corso base di meditazioneGiovedì 14 Novembre, ore 19.30• INGRESSO LIBEROSede e informazioni Brahma KumarisVia F. Furini, 4 (II Piano) - 50142 Firenze - Isolotto - Telefono: 055 53 20 619 - Cell. 339 3105007

UNIVERSITA’ SPIRITUALE MONDIALE

ONLUS

Novembre 2013 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 4: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Zoom

Lapidi, storia e silenziodietro a quel cancelloViaggio nel cimitero monumentale ebraico, adesso in fase di restauro

Camposanti, il punto nel rione

Nei secoli il quartiere gli è letteralmente cresciuto in-torno. Al di là del muro di cinta, palazzine ammassate

l’una sull’altra, terrazzini, panni stesi, massaie alle prese con pentole e fornel-li. Al di qua, un pezzo di terra grande poco meno di un campo di calcio, lapi-di, cippi e un silenzio irreale. Dietro al cancello del civico 16 di viale Ariosto si nasconde un gioiello sconosciuto ai più, che apre le porte al pubblico una volta al mese. Si tratta del cimitero mo-

numentale ebraico, che esiste dal 1777 e che è stato attivo per un secolo. Ora, da qualche anno, è in restauro. All’inizio dello scorso decennio il panorama era desolante: lapidi in frantumi, tombe in-ghiottite dalla vegetazione, monumenti funebri spezzati a metà. Nel 2002 è stato presentato il progetto di recupero, poi sono arrivati l’ok della Soprintendenza e i primi fondi. Il lavoro certosino per catalogare le 1.400 sepolture e ridare vita a sculture e iscrizioni è iniziato nel 2007 e va tuttora avanti. Qua sono arri-

vati anche gruppi di studenti israeliani per ricomporre le pietre sepolcrali come in un puzzle fatto di marmo e scritte in ebraico da decifrare e ricombinare as-sieme. “È un intervento imponente e c’è ancora moltissimo da fare. Le intempe-rie si mangiano la pietra serena, il terre-no andrebbe drenato”, spiega Annama-ria Russo, uno degli architetti che segue il piano di risanamento. Finora sono stati effettuati interventi per 152mila euro sui 190mila finanziati da privati e fondazioni, ma ne servono altri 250mila per risistemare l’intero cimitero fat-to di lapidi, monumenti e tre cappelle. Tra queste c’è una piramide costruita nell’Ottocento in memoria del cavaliere David Levi: un piccolo edificio funebre disegnato da Marco Treves, uno dei nomi che firmarono la Sinagoga di Fi-renze. Durante gli scavi sono venute alla luce 450 lapidi, alcune risalenti addirit-tura al 1600. Secoli fa si trovavano in altre aree, lungo l’attuale viale Petrarca. “In passato gli ebrei non potevano essere tumulati dentro le mura, così venivano individuate zone fuori dal centro, chia-mate in modo dispregiativo ‘campacci’ – racconta l’architetto Renzo Funaro, al-tro componente del team di recupero – i funerali ebraici erano celebrati di notte e non passavano mai davanti alle chiese cattoliche, per non urtare la suscettibi-lità cristiana”. Il cimitero monumentale è visitabile l’ultima domenica del mese, su prenotazione e con un biglietto di 5 euro. Ma, nonostante il suo fascino e la sua storia, il numero di persone che si affaccia qui è ancora molto limitato.

Cimiteri di campagna erano, cimiteri di campagna rimarranno. Niente amplia-menti: i tre piccoli camposanti del quartiere 4, quelli di Sollicciano, Ugnano e

Mantignano, resteranno tali e quali. È tramontata definitivamente l’ipotesi di far crescere queste tre aree come previsto dal piano cimiteriale comunale, scritto venti anni fa e arrivato fino ai giorni nostri. Il progetto iniziale, riproposto più volte, era quello di ingrandire i tre cimiteri riservati esclusivamente ai residenti della zona. In passato, però, non sono mancate le proteste da parte di chi abita nell’area: due dei camposanti, quelli di Ugnano e Mantignano, si trovano infatti molto a ridosso dei centri abitati. La causa dello stop? Da una parte la poca attualità del piano, che risale agli anni ’90 e che quindi andrebbe ridisegnato in base alle esigenze attua-li, dall’altra la diminuzione della “richiesta”. Un calo legato non tanto al numero dei decessi, quanto piuttosto alla crescita progressiva di un fenomeno alternativo alla sepoltura: la cremazione. Sollicciano, Ugnano e Mantignano non perderanno quindi la loro identità di piccoli cimiteri di paese. Vicende diverse hanno inve-ce coinvolto negli ultimi due decenni il più grande camposanto della periferia sud-ovest della città, quello di Soffiano, che dipende dalla Misericordia. Ampio circa quattro ettari, nel corso del tempo è cresciuto sempre più: prima negli anni ’30, poi a metà del Novecento e nel ’70, infine negli anni ’90. Oggi è una picco-la cittadella: ospita circa 62mila defunti, tra cui figura anche Artemio Franchi, il noto dirigente sportivo da cui ha preso il nome lo stadio di Firenze. Nella nuova struttura, costruita all’interno del cimitero, vengono realizzati di volta in volta, in base alle richieste, nuovi spazi per i defunti. Infine una curiosità. Il camposanto di Soffiano ha un lontano “cugino” dall’altra parte della città: alla fine dell’Ottocen-to sostituì l’altro cimitero della Misericordia, quello dei Pinti in via degli Artisti (zona Campo di Marte), che al momento è inattivo ma al centro di un progetto di riqualificazione.

Gianni Carpini

Viale Ariosto Tra i sepolcri

Uno scorcio del cimitero monumentale ebraico di viale Ariosto: il suo recupero resta da concludere

�Web moked.it/firenzebraica Tel 055.2346654

•HatHaYoga (yoga ginnico) con accesso libero a 16 lezioni la settimana•NidraYoga:tecnicheindividualidirilassamento poche sedute per

l’eliminazione di stress, ansia, insonnia, irritabilità e disturbi correlati•YogaiNtegrale (il sabato pomeriggio): commento dei testi classici,

esercizi di Pranayama, concentrazione e meditazione•ScuolaperiNSegNaNtiYoga con tirocinio•pilateS&poSturale con accesso libero a 10 lezioni la settimana•taicHicHuaN con accesso libero a 10 lezioni la settimana•trattameNtiSHiatSuecraNioSacrale•corSopre-parto:per una gravidanza serena ed un parto veloce

e indolore.

La storica associazione e scuola fondata dal Maestro Bencini offre, ai suoi soci, insieme ad un’amichevole accoglienza, la più alta competenza in tutti i settori dello yoga e nelle altre discipline

per il tuo benessere globale.

Attività riservate ai soci Viale Europa, 115 - 50126 Firenze - 055 6287293 - 347 8617590

[email protected]

Coordinamento di Associazioni per la Tutela dell’Ambiente e dei Diritti di Utenti e Consumatori

INFORMA:UNA EQUIPE DI ESPERTI È A VOSTRA DISPOSIZIONE PER AIUTARVI

A RISOLVERE I VOSTRI PROBLEMI.

SEDE REGIONALE di FirenzeVia P. Francavilla n. 14 E50142 FirenzeTel. 055 7398841Info: [email protected]

ORARIO RICEVIMENTO SPORTELLO CONSUMATORE• Dal Lunedì al Venerdì ore 16-18

• Mercoledì mattina ore 10,30 -12,30 (Mutui e Prestiti) • Venerdì mattina ore 10,30- 12,30

Informazione realizzata con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico

• Prodotti difettosi in

garanzia

• Banche e assicurazioni

• Telefonia e energia

• Vacanze rovinate

• Contratti

• Mutui, Prestiti,Cessione del V

• Per Questo e altro ancora...

1245944

Via delle Panche, 131/a (angolo via Bocci)Tel. 055 43.77.595 - www.divinosfuso.it

Il tuo vino sfuso nel praticobag-in-box ricaricabile

da 3-5-10 litri

..24 VINI SFUSI DA TUTTA ITALIA..

NOVEMBRE: TEMPO DI VIN NOVO

4 | Novembre 2013 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Novembre 2013
Page 6: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Il quartiere in pillole

Tra i corsi del centro polivalente “New Staz”, erede della vecchia Stazione di Confine a Ponte a Greve, anche quelli di pittura

CORSI E LABORATORI,ECCO “NEW STAZ”Nel nuovo centro polivalentec’è anche un asilo nido

Ponte a Greve Il programma

UN MESE in biblioteca,tra incontri ed eventiIncontri, laboratori e cicli tematici: non mancano nemmeno

in questo mese di novembre le proposte della BiblioteCanova Isolotto. Diverse le iniziative in programma: il 14 novembre alle 17 appuntamento con gli “Itinerari pratoliniani”, commenti e let-ture a cento anni dalla nascita di Vasco Pratolini, a cura dell’Ar-chivio del Movimento di Quartiere di Firenze. Il 12 novembre (ore 19) spazio a “Una grande guerra”, incontri sul centenario del primo conflitto mondiale. Il 14 e 21 novembre, ore 21, sarà la volta delle “Conversazioni filosofiche”, la filosofia nella quotidia-nità a cura di Neri Pollastri. Per chi invece vuol saperne di più su come funziona la nostra casa, dal quadro elettrico alla cucina e ai termosanitari, l’appuntamento è con “La fisica in casa”, il 13 e 20 novembre alle 17. E ancora spazio a laboratori artigiani e a “Un’idea per Natale”, laboratorio manuale di riciclo per prepara-re insieme le decorazioni natalizie: appuntamenti il 13, 20 e 27 novembre alle 17. Le “Conversazioni Musicali” (guida all’ascolto delle opere in programma al Teatro del Maggio Musicale) torna-no il 14 novembre (ore 17) con L’Elisir d’Amore di Gaetano Do-nizetti e il 28, alla stessa ora, con Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota. Il 25 novembre (ore 17) si parlerà di salute con la presentazione del libro “La salute in cucina: le ricette dello stu-dio Dama” di Giovanna Masala. E poi ovviamente non manche-ranno eventi, reading e presentazioni, oltre che tanti appunta-menti dedicati ai bambini. Per tutte le iniziative in programma: tel. 055.710834, mail [email protected], web bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it.

Gioco d’azzardo

UNO SPORTELLOCONTRO LA DIPENDENZANel quartiere 4 è attivo uno sportello di ascolto, gratuito,

riservato e su appuntamento, per la dipendenza da gioco d’azzardo. Complice la crisi economica, cresce anche a Firenze la febbre per slot machine e gratta e vinci. A farne le spese sono in particolar modo i soggetti più deboli, come anziani e giovani, che cercano una scappatoia “facile” ai loro problemi economi-ci. Ma dietro tanti modi per tentare la fortuna è in agguato la dipendenza. Per dare una risposta a chi si trova in difficoltà o a chi vuol chiedere semplicemente informazioni, il Q4, insieme al Fondo Essere e al Sert di lungarno Santa Rosa, organizza un ser-vizio per dare ascolto e supporto. È possibile fissare un appunta-mento chiamando lo 055.2767150 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13, il martedì e il giovedì dalle 9 alle 17, oppure scri-vendo una mail a [email protected]. Secondo una recente ricerca dell’associazione Libera, in tutta Italia esistono 800mila persone che si giocano tutto e due milioni di giocatori a rischio, per un giro d’affari che quest’anno si dovrebbe attestare, secondo le stime, intorno ai 103 miliardi di euro.

L’iniziativa

LE ARTI MARZIALI?AL SUPERMERCATODalle iniziative per tenersi in forma ai corsi d’arte, fino alle

lezioni per imparare l’inglese e alle dritte per cucire in pro-prio un abito. Sono tante le proposte della Sezione soci Coop di Firenze Sud Ovest. Tra le iniziative da segnalare ci sono i corsi di taijiquan, un’arte marziale di origine cinese che oggi è conosciu-ta in occidente soprattutto come attività sportiva per mantenere un buono stato psico-fisico. Le lezioni si svolgono al supermer-cato InCoop di viale Talenti il lunedì e il giovedì tra il pomerig-gio e la sera (dalle 17.30 alle 22.30, con sedute di un’ora e mezzo), mentre il sabato gli esperti di questa disciplina orientale tengono le lezioni al mattino, dalle 10 alle 11.30. Il livello dei partecipan-ti cambia a seconda della fascia oraria prescelta, ma è possibile effettuare una lezione di prova gratuita per conoscere da vicino il taijiquan. Il costo va dai 35 ai 55 euro al mese, a seconda della frequenza scelta (una o due volte alla settimana), più il costo del-la tessera associativa annuale. Sono previste tariffe scontate per l’abbonamento trimestrale. Informazioni alla Sezione soci Coop all’interno del centro commerciale di Ponte a Greve.

L.S.

�Web newstaz.it Tel. 055.7251235

Una nuova “stazione” nel quartiere. Dove non si fermano treni, ma i cittadini di tutte

le età per dedicarsi alle più sva-riate attività. È stato inaugurato nelle scorse settimane New Staz Firenze, il nuovo centro poli-valente di Ponte a Greve situato nei locali dell’ex scuola media di via Attavante, erede della vecchia Stazione di Confine. Al suo inter-no le cose da fare non mancano: un asilo nido, lezioni di musica, corsi di danza e yoga, laboratori di pittura e fotografia per tutte le età. Il centro, di proprietà comu-nale, è stato dato in concessione per cinque anni al Consorzio Metropoli, capofila di un’associa-zione di imprese che comprende anche la cooperativa Athenaeum e la scuola di musica Landini: e sono proprio loro a curare gran parte delle attività, coordinate

dalla Cooperativa Ulisse. L’asilo nido “Rosso Canarino” è gestito dalla cooperativa Arca. “Siamo convinti che oggi più che mai, con la crisi economica che non accenna a diminuire, sia necessa-rio non smettere di investire sugli spazi di socialità, con particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione”, ha spiegato il presidente del Consorzio Metro-poli Gianni Autorino.

Ivo Gagliardi

Nel quartiere è presente uno sportello di ascoltoper la dipendenzadal gioco d’azzardo

Tra le iniziativedella sezione soci Coopci sono i corsi di taijiquan

1246224

Giocodanza (3-4 anni)Predanza (5-7 anni)Danza Classica (Bambini adulti)Modern Jazz (Bambini adulti)Hip HopBalli CaraibiciBoogie WoogieTango ArgentinoDanza del VentreCanto MusicalCanto Pop RockPercussioni Afro CubaneRecitazione (Bambini adulti)Pilates con macchine e mat-workFormazione Professionale

BreakdanceMercoledì ore 17-18

Zumba DanceLunedì e Mercoledì ore 19-20

1246224

Giocodanza (3-4 anni)Predanza (5-7 anni)Danza Classica (Bambini adulti)Modern Jazz (Bambini adulti)Hip HopBalli CaraibiciBoogie WoogieTango ArgentinoDanza del VentreCanto MusicalCanto Pop RockPercussioni Afro CubaneRecitazione (Bambini adulti)Pilates con macchine e mat-workFormazione Professionale

BreakdanceMercoledì ore 17-18

Zumba DanceLunedì e Mercoledì ore 19-20

C'è un luogo per imparare a volare, a cadere, a riazarsi, cantare e in-ventare storie. Tutto è possibile, per un bambino. E anche l'impossibile può essere realizzato, grazie alla magia del teatro.Sono aperte le iscrizioni per i nuo-vi corsi per bambini e ragazzi del-la Scuola del Teatro di Rifredi alla MaxBalletAcademy.

1 lezione

gratuita

6 | Novembre 2013 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 7: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Il luogo

CENTODIECI ANNI pensando ALLA TERRALa Cooperativa Agricola di Legnaia ha raggiunto un importante traguardo. E non vuole fermarsi qua

Centodieci anni di sto-ria, dalla sua fonda-zione fino a oggi, e tre giorni di festeggia-

menti. É così che la Cooperativa Agricola di Legnaia ha celebrato (in grande stile) i centodieci anni della sua intensa attività, incen-trata sul settore agroalimentare dal lontano 1903. Tre giornate, quelle che si sono tenute alla fine dello scorso settembre, che hanno riscosso molto succes-so sia per le numerose inizia-tive proposte, sia per la grande partecipazione di soci, clienti e amici della cooperativa. Il com-pleanno è stato “inaugurato” dal convegno presieduto dal vicepresidente Simone Tofani, che ha ricordato ai partecipanti la storia della fondazione del-la cooperativa, dalle origini ad oggi, sottolineando l’importan-za del concetto di cooperazione che da sempre si è dimostrato la carta vincente del suo successo, portando in alto la cooperativa, passata da diciassette agricoltori

a ben 620 soci. Si è poi tenuto il concorso “Un artista per Legna-ia”, dedicato a giovani creativi e non solo con tema centrale “la terra, la campagna e la coope-razione”. Tutte le opere (dipinti, sculture, fotografie) sono state esposte e successivamente giu-

Sara Rossi

Le celebrazioni

La Cooperativa Agricola di Legnaia FU UN FRATE

A RIUNIREI DICIASSETTE “PIONIERI”1903Il frate cappuccino padre Pan-crazio, figlio di contadini, de-cide di riunire diciassette agri-coltori e di unire le forze per far fronte alle fatiche del lavoro nei campi.

1912Nasce la società “Unione Coo-perativa Agricola di Legnaia e popoli limitrofi”.

2013Più di 600 soci, quasi 200 di-pendenti, diciassette punti vendita per un fatturato di oltre 33 milioni di euro. Numeri im-portanti, che fanno della Coo-perativa di Legnaia una realtà consolidata su tutto il territorio fiorentino e non solo.

S.R.

La storia

dicate da una giuria. Il premio? Una targa simbolica, così come simbolici erano i principi del-la mostra, gli stessi che hanno guidato la cooperativa per tutto questo tempo. Non sono manca-te nemmeno le presentazioni e le degustazioni dei prodotti dei

soci come latticini, miele e vino. Il tutto incorniciato in un’atmo-sfera contadina e popolare, con canti e balli tipici nonché con la presenza di animatrici che hanno intrattenuto e fatto divertire i più piccoli. Ma l’iniziativa più spet-tacolare e sicuramente più origi-

nale è stata la gita in mongolfie-ra, che ha attirato molte persone. La cooperativa ha poi terminato i festeggiamenti col botto, con l’emozionante concerto della Fi-larmonica Vincenzo Bellini di Scandicci che, con repertori clas-sici e tradizionali, ha riportato il pubblico indietro nel tempo. Ma la festa non è finita qui, perché la cooperativa ha poi “ufficializza-to” il suo 110° compleanno con l’immancabile taglio della torta. Agli eventi hanno partecipato il presidente Emanuele Cammelli, il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, l’as-sessore regionale all’Agricoltura Gianni Salvadori e molte altre personalità. Tanti i progetti che la cooperativa ha portato avanti nel tempo, che hanno riportato alla luce i valori ispiratori della sua creazione e che non sono mai scomparsi, nemmeno da-vanti all’evoluzione tecnologica e industriale. E che resistono an-cora oggi, centodieci anni dopo.

Mercoledì 23 ottobre, alle Baracche Verdi di via degli Aceri, è stato presentato, in un consiglio di quartiere aperto agli interventi dei cittadini, un documento che sintetizza i risultati e le pro-spettive delineate nel percorso partecipativo sviluppato nelle scorse settimane con gli abi-tanti per disegnare il futuro di piazza Isolotto, uno dei cuori pulsanti del nostro quartiere.Questi gli elementi fondanti scaturiti dal dibattito:1) restituire alla piazza la sua piena agibilità perché possa mantenere e sviluppare il suo ruolo di agorà, un luogo civico e istituzionale ricco di servizi e di attività;2) valorizzare la vocazione al mercato e al com-mercio, con una nuova organizzazione degli spazi di vendita e una più forte presenza dei produttori locali;3) razionalizzare e rendere più � uida la mobili-tà pedonale e ciclabile, perché diventi il fattore principale di accesso alla piazza, in modo da renderla anche organica e coerente con l’adia-cente parco � uviale Cascine-Argingrosso, � no a rappresentarne una sorta di porta di ingresso;4) una nuova organizzazione della sosta e del trasporto pubblico che permetta davvero di conseguire questi obbiettivi.Nella discussione consiliare è stato anche af-frontato il nodo dei costi e della progettazione, a cominciare dall’inserimento degli interventi nel Piano Urbanistico in corso di approvazio-ne in consiglio comunale. Alla seduta hanno

preso parte l’assessore all’urbanistica, Elisabet-ta Meucci, e il presidente della Commissione Urbanistica, Mirko Dormentoni.

Una mappatura degli alberi all’Isolotto vecchioNella seduta del 10 ottobre il Consiglio di Quartiere ha approvato una mozione con cui si chiede di procedere ad una mappatura del pa-trimonio arboreo del villaggio ex-Ina dell’Iso-lotto, redigendo un elenco degli alberi abbat-tuti nell’ultimo decennio e di quelli ripiantati in sostituzione, con l’indicazione dell’ubicazione e della varietà delle singole piante. Tutto que-sto al � ne di distinguere con chiarezza la parte privata da quella pubblica, delineando così le conseguenti responsabilità manutentive.

Attraversamento pericoloso per l’accesso a Villa VogelNella seduta del 10 ottobre il Consiglio di Quar-tiere ha chiesto, con un’apposita mozione, un intervento urgente per sistemare e mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale che dal parcheggio di via delle Torri conduce a Villa Vogel (u� ci del Q.4) e all’ingresso del parco. Persiste infatti una situazione di pericolosità, in considerazione anche dell’altissimo numero di frequentatori delle vicine strutture, più volte segnalata ma mai a� rontata operativamente dagli u� ci competenti.

Omaggio a PratoliniBiblioteCaNova dedica un omaggio a Va-sco Pratolini nel centenario della nascita, proponendo tre serate all’insegna di letture, commenti e approfondimenti. Uno scritto-re che ha saputo interpretare con coraggio e rigore, oltre ogni facile bozzettismo, le tra-sformazioni di una città che ha molto ama-to ma che ha anche dolorosamente messo a nudo, nelle sue linee di frattura e nelle sue inestricabili contraddizioni.

‘Itinerari pratoliniani’, a cura dell’Archivio del Movimento di Quartiere.24 ottobre, 7 e 14 novembre, ore 17

BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A,tel. e fax. 055.710834bibliotecanovaisolotto@comune.� .ithttp://bibliotecanovaisolotto.comune.� .it Limonaia di Villa Vogel Mostre fotogra� che: Sguardi sull’univer-so (1-6 novembre, orario 10-13, 15-20); Deaphoto Expo (9-10 novembre, orario 17-20); Tuscany Tour (14-20 novembre, orario 15-19); Il teatro e i suoi segreti (21-27 novembre, ore 15-19)

Limonaia di Villa Strozzi 9 novembre, ore 21, Sonata a Kreuzer (spet-tacolo teatrale); 9-10 novembre, Mostra fotogra� ca dedicata al mondo femminile; 17-18 novembre, Serata per Ernesto De

Pascale; 22-24 novembre, ore 11-20, Festival Giapponese; 26-27 novembre, ore 16-19,30, Prezzemolina, Laboratori per ragazzi; 30 novembre, Mostra fotogra� ca Tra viaggio e natura (orario 10,30-12, 15-18).

INFO: U� cio Cultura Q.4, via delle Torri 23,tel. 055.2767113-2767135-2767148attivitaculturaliq4@comune.� .it

Serate di gusto in FattoriaAlla Fattoria dei Ragazzi proseguono le se-rate a tema proposte da Slow Food15 novembre, ore 21, Serata Presidi Slow Food: Cosa è un Presidio Slow Food? A cosa serve? Che sapore ha? Prenotazione al 3337014864 o info@slowfood� renze.it 13 dicembre, ore 20, Serata Terra Madre: Dalle mucche più felici della montagna pi-stoiese nascono prodotti sensazionali. Pre-notazione al 3337014864 o info@slowfoo-d� renze.it Nel frattempo proseguono anche i labora-tori a cura di Cooperativa Altamira (‘cono-scere la Fattoria’), Giardino di Archimede (‘giochi matematici’), Associazione Turismo e Ambiente (‘storie a merenda’).

Fattoria dei Ragazzi, via dei Bassi 12, 055.7331367, fattoria.ragazzi@comune.� .it

Florida, Iaia Forte porta in scena Sorrentino La stagione di prosa prosegue il 22 e 23 novembre con Hanno tutti ragione. Iaia

Forte si cala nei panni di Tony Pagoda, can-tante melodico napoletano protagonista dell’esordio narrativo del celebre regista e sceneggiatore Paolo Sorrentino.

Teatro Florida, via Pisana 111/r, 055.7135357 cantiere.� [email protected]� orida.it

In ludoteca via ai laboratoriLa ludoteca ‘La Carrozza di Hans’ nel mese di novembre propone laboratori il lunedì pomeriggio, ore 17-18,30, laboratori creativi e manipolativi con carta, pasta di sale, didò.E’ già in vigore l’orario invernale: lunedì, ore 14-19; dal martedì al venerdì, ore 9-13, 14-19; sabato, ore 9-13

La Carrozza di Hans, via Canova 170/b, tel. 055.7877734 carrozzadihans@comune.� .it

Attività � sicaIl Centro Ponteagreve organizza corsi di Attività Fisica Adattata (AFA) presso il cen-tro commerciale, in collaborazione con la Società della Salute e con l’Istituto di Medicina dello Sport. L’attività è partico-larmente consigliata come forma di eser-cizio motorio per la popolazione anziana. Quando? Mercoledì e venerdì, ore 10-11. Quanto? 2 euro a seduta. Come? Chiama-re il numero verde 800.801616 (dal lunedì al venerdì, ore 14-18).

PIAZZA DELL’ISOLOTTO, GLI ABITANTI LA VOGLIONO COSI’ IL CARTELLONELavori del Consiglio Corsi e eventi

Passaggio a Sud-Ovest

A cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

Novembre 2013 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 8: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#L’inchiesta

il futuro incertodella vecchiacittà dei mattiPer ora è tutto fermo. “Ma non sarà edifi catoun metro quadro in più”

Viaggio a San Salvi/1

In una giornata senza sole, San Sal-vi si presenta come un intreccio di viali alberati, un po’ trasandati e dall’aria malinconica. Quel dedalo

di strade è un presente urbanisticamen-te incerto al cospetto di un passato, non proprio glorioso, di manicomio. Oggi quell’area, spalmata su trentadue ettari, con quarantamila metri quadrati al co-perto, dismessa la sua funzione di “città dei matti”, ospita scuole, uffi ci della Asl, sedi di associazioni, un bar-pub. Ed è al centro di un’impegnativa querelle che ruota intorno al futuro dell’intera cit-tadella, da anni. L’intenzione della Asl sarebbe quella di vendere parte degli edifi ci dell’area per far cassa e recupe-rare le risorse per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’ospedale di Torregal-li. Per qualcuno, però, il rischio (che è poi anche l’acuto timore dei “paladini” di quello spazio come Claudio Ascoli, fondatore della compagnia dei Chille de la balanza che a San Salvi ha la sua casa) è che se il Comune acconsentirà a cambiare destinazione d’uso all’area, possa sorgere un complesso residen-ziale. Case di lusso in mano a privati: in questo modo San Salvi potrebbe per-dere la sua secolare vocazione sanitaria, oltre che le attività culturali che oggi si tengono in quegli spazi. È per questo motivo che nei mesi scorsi si sono tenu-te vigorose manifestazioni, come quella del 14 settembre quando, sotto la regia

Giulia Righi

di Ascoli, in cielo si sono levate centi-naia di mongolfi erine con altrettanti foglietti che raccoglievano i sogni dei cittadini per quella zona. Ma come stan-no le cose oggi? Tutto fermo, per il mo-mento, spiegano da Palazzo Vecchio. “Il piano urbanistico esecutivo 2007-2017 prevedeva che la Asl potesse destinare ottomila metri quadrati ad uso privato – dice l’assessore all’urbanistica Elisa-betta Meucci – ma ad oggi non abbia-mo ricevuto proposte di trasformazione urbanistica formalizzate dall’azienda sanitaria: quindi a livello esecutivo non cambia assolutamente niente, per il momento”. Quando la Asl presenterà i suoi progetti per l’area, spiega l’asses-sore, questi preliminarmente dovranno ottenere l’ok dalla Sovrintendenza. Ente, quest’ultimo, che ad oggi ha confermato tutti i vincoli esistenti sugli edifi ci dell’a-rea. “Fino ad allora è tutto fermo – ripe-te Meucci – qualunque sia la trasforma-zione che riguarderà l’area, comunque, di certo c’è che non verrà edifi cato un metro quadrato in più e che non si trat-terà di un’estensione”.

San Salvi attende di conoscere il suo futuro: oggi l’area ospita scuole, uffici della Asl, sedi di associazioni e un bar-pub32

ettariLA SUPERFICIEDELL’AREADI SAN SALVI

40milaI METRI QUADRATI AL COPERTO

L’intervento

i 40 anni dei Chille de la balanzaNel 1973, nel mese di ottobre, nel cen-

tro storico di Napoli (in Via Port’Al-ba, l’antica strada dei librai) nascevano il Teatro, Comunque e...i Chille de la balan-za. La città viveva ancora gli ultimi sussul-ti post-colera, mentre il mondo inorridiva davanti alle persecuzioni di Pinochet in Cile e agli eff etti della guerra lampo di Isra-ele in medio Oriente. Oggi, a distanza di 40 anni, continuiamo il nostro percorso “in direzione ostinata e contraria”. Un viaggio iniziato nella cantina napoletana nel segno della ricerca sul popolare e sul teatro delle avanguardie storiche, proseguito sempre a Napoli e con presenze in tutt’Europa, con eventi di teatro in strada sino all’incontro con le magiche architetture d’aria di Hans Walter Muller. Proprio il suo Teatro d’Aria divenne nostra residenza all’arrivo in To-scana, a Pontassieve (1985). Fu la ricerca su Artaud a portarci a Firenze, prima al Teatro 13 e poi a San Salvi, nell’ex-città manicomio nel 1997. Vi arrivammo invi-tati dall’ultimo direttore, Carmelo Pellica-nò, che volle collegare l’uscita dei Matti con l’ingresso del Teatro in una San Salvi allora “città negata”. Il resto è storia recente, con un luogo trasformato ormai in una resi-denza viva, con decine di migliaia di spet-

tatori ogni anno, artisti di diverse culture che qui creano ed espongono, giovani che si formano in percorsi culturali, teatrali ed universitari: una vera comunità. Non è un caso che recentemente qualcuno abbia ri-nominato il nostro centro “Casa della feli-cità”. Spesso per San Salvi-Chille si parla di utopia. “Le utopie consolano: se infatti non hanno luogo reale, si schiudono tuttavia in uno spazio meraviglioso e liscio; aprono città dai vasti viali, giardini ben piantati, paesi facili, anche se il loro accesso è chi-merico” (M. Foucault). La parola “cultura” ci riporta al verbo latino “còlere” che ha di-versi signifi cati: coltivare un campo, ornare un corpo, ma soprattutto, come nel nostro caso, abitare un luogo. Mentre mi accinge-vo a scrivere queste “quattro parole”, mi è capitato tra le mani un emozionante testo di Tommaso Chimenti, e credo sia bello chiudere con le rifl essioni di questo giovane critico: “Qui si è creata una comunità vera, salda, solida. A San Salvi è possibile tro-vare tutto quello che non c’è, ma del quale abbiamo tremendamente bisogno”.

CLAUDIO ASCOLIFondatore della compagniaChille de la balanza

Lo spettacolo

quelle passeggiate notturne per settantamila occhiDal 1998 San Salvi è anche la casa

dei “Chille de la Balanza”, animati da Claudio Ascoli, che da anni portano avanti il progetto teatrale “San Salvi cit-tà aperta”. Tra le tantissime iniziative e gli spettacoli che portano la fi rma dei Chille c’è “Passeggiando nella notte di San Salvi”, viaggio-iniziazione nell’ex città manicomio di e con Claudio Ascoli, che si svolge ininterrottamente dal 1999 e che negli anni ha collezio-nato 35mila spettatori. Si tratta di una passeggiata-spettacolo molto partico-lare, che rievoca il manicomio che fu e prevede la partecipazione del pubblico (che il regista defi nisce, non a caso, di “spett-attori”). “Negli anni, durante le passeggiate, ho incontrato settantamila

occhi, spesso di persone che tornavano anche più di una volta: qualcuno si è addirittura innamorato proprio duran-te le passeggiate e ci è poi tornato con i fi gli”, racconta Ascoli con comprensibi-le orgoglio. Si tratta di una rappresen-tazione molto intima, che tocca corde sensibili dell’umano sentire: “Le per-sone si aff ezionano: durante la recente manifestazione ‘Miracolo a San Salvi’ abbiamo avuto anche 1.500 persone che viaggiavano con noi in direzione ostinata e contraria, muovendosi sul terreno dell’utopia, in direzione della felicità”. Ascoli è un’anima importante di quel movimento popolare che si è venuto a creare per la difesa di San Sal-vi, e ha una conoscenza approfondita

di ciò che fu il manicomio: “Era nato con buone intenzioni ma è diventata presto un’istituzione totale, uno stru-mento di contenzione che non agiva nell’ottica di far uscire i pazienti. Qua cominciarono presto le prevaricazioni – racconta – paradossalmente si man-giava benissimo, c’era cibo a chilometri zero, coltivato a due passi. Ma ai ‘matti’ non si davano posate: era un luogo di assenza della persona”.

G.R.

� Web: chille.it

Tel. 055.6236195

8 | Novembre 2013

Page 9: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#L’inchiesta

la nuova vitadegli internatiQualcuno è tornatoa casa, per altri si sono aperte le portedi strutture dove hanno iniziato percorsi diversi

Benedetta Strappi

Viaggio a San Salvi/2

L’interno dell’ex manicomio di San Salvi: qua furono ospitate oltre duemila persone, divise in diversi padiglioniCi sono voluti quasi qua-

rant’anni per far calare uf-fi cialmente il sipario sulla “città dei matti”. Poco meno

di mezzo secolo per girare per sempre quelle pagine di dolore, fatte di lacrime, urla e mazzi di chiavi che tintinnavano sinistri ai piani alti dei reparti. Le prime aperture verso il mondo esterno a San Salvi, infatti, cominciarono negli anni ‘60, ma alla chiusura eff ettiva si arrivò quasi quarant’anni dopo, nel dicembre del 1998. Progressivamente l’ospedale psichiatrico si svuotò, ma al suo inter-no era arrivato a ospitare anche oltre duemila persone, divise (rinchiuse?) in diversi padiglioni. C’era quello dei Tranquilli, quello degli Infermi e dei Paralitici, quello dei Semiagitati, quello dei Sudici ed Epilettici, quello degli Agi-tati, un pensionario, una sezione Piccoli Paganti. Tutti sorvegliati dall’alto delle terrazze, come carcerati. Fino a che, un giorno, l’Italia si scrollò di dosso l’onta dei manicomi-lager e la legge Basaglia portò pulito dove prima c’erano solo macchie color pece. Ma dove sono fi -nite quelle persone? Uscite da quel non luogo, hanno preso tante strade diverse: alcune sono tornate dalle loro famiglie, altre hanno cominciato un percorso in altre strutture. Come nel centro riabi-litativo della Fondazione Opera Dioce-sana Assistenza di Diacceto. Lassù, nel verde delle colline della Consuma, in un

centro all’avanguardia ogni giorno ven-gono assistite 83 persone con disabilità intellettive più o meno gravi. Persone che qua sono arrivate bambine (molte già dal ‘73) e che sono cresciute sotto gli occhi attenti di medici ed educatori che, per prima cosa, hanno reso loro la dignità: “A San Salvi le condizioni erano disumane – spiega il direttore sanitario del centro riabilitativo dell’Oda a Diac-ceto, Marco Campigli – qui arrivarono ragazzi che molto spesso non erano neppure adolescenti. Una delle diffi col-tà maggiori fu l’adattamento, proveniva-no da una situazione destrutturata che aveva creato delle nicchie autistiche”. La maggior parte di questi ragazzi non aveva una famiglia da cui tornare, e per questo, anche se l’idea iniziale era un ricovero transitorio, fi nì per rimanere a Diacceto, assistita dall’Oda. “Fu avviato

un percorso per cercare di promuovere le loro abilità, sono stati ricreati nuclei protetti, si è lavorato sulla loro autosti-ma”. Alcune di queste persone sono an-cora lì, qualcun altro non c’è più. C’è ad esempio Sara (il nome è di fantasia), che della sua permanenza a San Salvi porta ancora qualche segno, ma che nel frat-tempo ha fatto tanta strada: quei giorni neri sono lontani e oggi realizza lavori di pregio a telaio nel laboratorio di tessi-tura, uno dei tanti organizzati nel centro di Diacceto.

La testimonianza

“un luogo di privazione totale”Il dottor Cesare Micheli ha quella loquacità piacevole pro-

pria di chi sta parlando di cose che conosce bene. Del suo “pane”, della sua più che trentennale occupazione come medico a San Salvi, dove è entrato nel 1967 come assistente volontario e da cui è uscito nel 2003 da direttore del diparti-mento di salute mentale. Premessa: “San Salvi era un ospe-dale neuropsichiatrico, e ciò signifi ca che al suo interno non c’erano solo persone con disturbi psichici ma anche down, persone cerebrolese, spastici”. Un’utenza estremamente ete-rogenea, talvolta ampliata da persone senza alcun tipo di problema: “Ho il ricordo di una paziente internata per aver urlato ‘abbasso il fascio’ durante una celebrazione fascista”. In altri casi, invece, il ricovero era strumentale, perché gli internati perdevano i diritti civili e con essi quelli sul loro patrimonio, magari appetibile per qualcuno: “La legge Mari-otti, che precedette di dieci anni la Basaglia, stabilì fi nalmen-te che i ricoverati potessero riacquistare questi diritti se non

si opponevano al ricovero e contribuì a risanare questa si-tuazione”. Altra conquista di questa legge, che porta il nome di un ministro fi orentino e che è a torto poco famosa, fu quella di prevedere delle équipe con vari professionisti della salute mentale: una squadra in cui dovevano fi gurare anche psicologi e neuropsichiatri. Era un primo passo verso il su-peramento della contenzione fi ne a se stessa, quella che nei suoi tempi peggiori contemplò persino “trattamenti inutili e dannosi usati per ‘calmare’ i pazienti, come la malariotera-pia, che consisteva nell’inoculazione della malaria agli inter-nati o come l’insulinoterapia, che induceva shock insulinici nel paziente”. Il manicomio, racconta ancora lo psichiatra, “è stato a lungo un luogo di privazione totale, qualcosa di non troppo lontano da un lager, in cui le persone erano ridotte a larve. Fu aperto all’esterno progressivamente, con grandi feste come quelle del ‘75 e ‘78, in cui fi nalmente i ‘normali’ si mescolarono ai ‘matti’ e la città entrò dentro San Salvi”.

Una delle scritte realizzate nel tempo sui muri di San Salvi dai “matti” internati nell’ospedale psichiatrico

I personaggi

qua fu ospitato anche dino campana

San Salvi fu la casa del dolore per centinaia e centinaia di persone con

disagi psichici, ma anche per oppositori politici, alcolizzati, ragazze madri e tan-ti bambini. Un pozzo di anime immerse nel dolore che in quella cittadella trova-rono una prigione annichilente. Lo rac-contano foto e testimonianze d’epoca, lo raccontano certe parole che un tempo (e in alcuni casi ancora oggi) si pote-vano leggere sui muri di alcuni edifi ci: “Dottore, cura tua moglie al manico-mio”. “Professoressa, fatti lavare te da un infermiere”. Tra i tanti “matti”, San Salvi ospitò anche alcuni nomi celebri: uno su tutti, quello del poeta Dino Campa-na. Il 12 gennaio 1918 il medico condot-to del Comune di Lastra a Signa ebbe a scrivere di lui: “Campana Dino è aff etto da alienazione mentale et urge sia inter-nato nel manicomio provinciale”. Così fu, e in quella data il poeta fece il suo ingresso a San Salvi, preludio della lun-ga permanenza che lo avrebbe portato a spegnersi nel 1932 in un altro mani-comio, quello di Castel Pulci, a Scandic-ci, dopo quattordici anni da internato. Fu proprio da San Salvi che Campana scrisse alla sua Sibilla Aleramo, con la

quale aveva una tempestosa relazione, la sua ultima lettera: “Cara, se credi che abbia soff erto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta del-la mia vita. Vieni a vedermi, ti prego, tuo Dino”. A San Salvi il poeta rimase qualche mese, fi nché l’ordinanza di ri-covero che ce lo aveva portato diven-ne eff ettiva, da provvisoria che era. E per questo fu trasferito a Castel Pulci, “cronicario” in cui venivano ricoverati i pazienti giudicati inguaribili, e dove il poeta trascorse i suoi ultimi anni. Altro nome celebre vicino a San Sal-vi fu quello di Ottone Rosai: il pittore non fu paziente, ma amico di uno psi-chiatra, Franz Catagni, che nella cit-tadella dei matti lavorava e negli anni ritrasse decine e decine di pazienti, inservienti e medici.

G.R.13/12/1998chiusura defi nitiva dell’ospedale psichiatrico

Novembre 2013 | 9

Page 10: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Mobilità

d’angelis: “fattibileil tram-metrò,un kit di sicurezza per chi pedala”

Ha parlato di una “ciclo-rivoluzione” a Firenze e

adesso appoggia il piano per far andare Sirio sotto terra: Il Reporter ha incontrato il sot-tosegretario a Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis.Che cosa ne pensa del “tra-metrò” di Firenze?È un’idea sicuramente fattibile, con tutte le dovute cautele per gli impatti sulla città. Può esse-re il modo di cogliere le nuove opportunità che arriveranno solo per progetti dedicati alle aree metropolitane e non più a singoli contesti cittadini.Ma sono già piovute critiche.Trovo curioso che si parli di infattibilità di un progetto che ancora non è stato presentato uffi cialmente. Il trametrò è una straordinaria opportunità di modernizzazione. Potrà ri-solvere un bel po’ di problemi di traffi co, migliorando la qua-lità della vita dei fi orentini.La riforma del codice della strada: si è vociferato di un “patentino” per i ciclisti.Nel dibattito parleremo anche di come diff ondere la cono-scenza delle regole. L’idea è regalare un kit di sicurezza a chi acquista una bici, nel quale inserire una copia del nuovo codice.Ci sono interventi nazionali per la piaga dei furti di bici?Oggi non esistono normative dedicate. Sono allo studio del Ministero alcune soluzioni, tra le quali anche la punzonatura.Intanto, però, le auto elettri-che restano al palo: solo 68 a Firenze.Resta diffi cile trovare i punti di ricarica. È in corso di approva-zione un piano nazionale per garantire su tutto il territorio i livelli minimi di accessibilità al servizio. C’è poi un fondo da 18,4 milioni di euro (per più anni) e un bando da 2,9 milioni per il cofi nanziamento dell’acquisto e dell’installazio-ne degli impianti. All’atten-zione del Ministero ci sono inoltre degli speciali kit per convertire i veicoli in circola-zione con motore termico in veicoli elettrici.

L’intervista

la carica delle trentamila bicicletteL’eff etto Mondiali continua: sempre più personeusano le due ruote. Ma non mancano altre richieste

Via la polvere dal selli-no. Dopo il momen-to di gloria vissuto in mondovisione alcu-

ne sono tornate in cantina, altre sono rimaste fuori e sfi dano ogni giorno il traffi co cittadino. Sono le biciclette fi orentine, mezzi ri-spolverati durante la settimana dei Mondiali di ciclismo e che adesso, dati alla mano, sembra-no ingranare una buona mar-cia. Sempre più persone vanno al lavoro pedalando: secondo le stime del Comune, il parco bici in città è di almeno trentamila mezzi. Diecimila non circolano, ma c’è una novità. Complice la crisi, nella prima parte dell’anno i ciclisti urbani hanno sorpassato a tutta velocità gli automobilisti: 6.500 auto immatricolate a Fi-renze contro le 7.900 biciclette comprate in riva all’Arno. Poi c’è il bike sharing, con tre postazio-ni per il noleggio in centro: nei primi dieci mesi di quest’anno, dicono i numeri del database gestito dalla cooperativa Ulisse, sono stati registrati 3.800 nuovi clienti, per un totale di diecimi-la bici a nolo. Anche qui c’è sta-to l’eff etto Mondiali: solo nella settimana delle gare sono stati affi ttati 500 mezzi, un terzo di quanto registrato durante tutto il mese di settembre (1.500, contro le 1.100 di settembre 2012). Nu-meri che hanno fatto gridare alla ciclo-rivoluzione, ma c’è chi pre-ferisce tenere il freno tirato. In

eff etti, le quattromila auto spari-te dalle strade durante i mondia-li sono prontamente ricomparse. Sono soprattutto le associazioni dei ciclisti a chiedere più investi-menti e una maggiore sicurezza. A Firenze esistono 87 chilometri di piste ciclabili, un terzo delle quali all’interno di parchi e lun-go le sponde dell’Arno. “Sono più per un uso ludico che per gli spostamenti quotidiani. Le periferie sono sguarnite”, osser-va l’associazione Firenze Città Ciclabile. “Non sono d’accordo con questo automatismo – ri-sponde Giampiero Gallo, consi-gliere “speciale” per la bicicletta – ad esempio c’è chi fa la pista dei Renai per andare al lavoro e non per la gita domenicale. Negli ul-timi anni abbiamo lavorato tanto su questo fronte”. E da qui a mag-gio 2014 il Comune ha promesso di stendere ancora asfalto rosso. Le priorità sono Novoli (prose-cuzione della pista Panciatichi-Perfetti Ricasoli verso viale XI Agosto) e Firenze Sud (ricucitu-re dei monconi tra via Erbosa e

Gianni Carpini

La città senza auto/1

Biciclette e tramvia sono le protagoniste in cittàdella mobilità alternativa, quella che punta a sconfiggere il traffico dovuto all’utilizzo delle automobili private

�Webbecycle.comune.fi.it

piazza Bartali). Infi ne c’è il capi-tolo del parcheggio, quello “le-gale”. Seguendo in modo ferreo le regole del codice della strada, parcheggiare sul marciapiede equivale alla sosta selvaggia. Le rastrelliere in tutta Firenze sono 1.600, per un totale di quattor-dicimila posti, concentrati per la metà in centro. Il progetto è di arrivare, entro la fi ne della consi-liatura, a sedicimila posti.

Qualche consiglio

le “regole” contro i furti

Via il sellino, via la ruota o via tutta la bici in blocco. Il primo pensiero dei ciclisti fi orentini è: come continuare a essere tali,

senza che nel frattempo i ladruncoli facciano incetta di pezzi di ri-cambio o di mezzi interi? Ecco alcuni deterrenti, segnalati dal con-sigliere speciale per la bicicletta Giampiero Gallo. Primo: un ottimo lucchetto, che in alcuni casi può essere più costoso della bici stessa, l’unica vera arma contro le tronchesi. Secondo: raccogliere elementi per dimostrare di essere i legittimi proprietari, fotografare il “boli-de” e segnarsi il numero del telaio. E ancora, applicare un’etichetta automarcante. Costa una decina di euro e riporta un codice regi-strato in un database accessibile a polizia e carabinieri (registroita-lianobici.it). Se lo sticker viene rimosso, rimane un segno indelebi-le. Terzo: non favorire il mercato nero dei veicoli rubati, evitando di comprare biciclette di dubbia provenienza. Palazzo Vecchio sta mettendo a punto l’operazione bici-pulita, con un codice etico a cui gli esercizi aderenti dovranno attenersi, accettando merce solo da persone che possano provarne la legittima proprietà. Infi ne è me-glio sporgere denuncia, se vittime di furti. Secondo la Fiab, a Firen-ze solo il 6 per cento di chi si è visto sgraffi gnare la bici lo fa. Questo aiuterebbe (almeno) ad aumentare la percezione del fenomeno da parte delle forze dell’ordine.

G.C.

87kmDI PISTE CICLABILIA FIRENZE

1600RASTRELLIERE

Firenze via Pistoiese

R E T E I N F R A N C H I S I N Gwww.or o-contante.i t

ComproOroSicuro.it

Qui vendi il tuo oro...

Senza pensieri!

COMPRO OROeARGENTO

la oro

Porta il volantino in negozio

e per il tuo avraiSuperValutazione di

+2,00 € al g. rispetto alla nostravalutazione giornaliera standard

Più informazioni su www.comproorosicuro.it

1 Pesatura sempre in tua presenza 2 Controlla le valutazioni medie nella tua zona 3 Diffida di chi non registra i documenti e chiedi la ricevuta4 Affidati a professionisti5 Non accettare pagamenti in contanti oltre 1000€

LE REGOLE D’ORO 5Oro Contante FIRENZEvia Pistoiese 136/P int.5(500 mt. dal Viadotto dell’Indiano)

tel. 055.3438798 335.1235028

www.oro-contante.it/firenzeperetola

ORO CONTANTE FIRENZE VIA PISTOIESE TI RICORDA

PER VENDERE AL MIGLIOR PREZZO SENZA RISCHI

vieni a trovarci

Firenze via Pistoiese

R E T E I N F R A N C H I S I N Gwww.or o-contante.i t

ComproOroSicuro.it

Qui vendi il tuo oro...

Senza pensieri!

COMPRO OROeARGENTO

Porta il volantino in negozio

e per il tuo oro avraila SuperValutazione di

Quest’estate

+2,00 € al g.rispetto alla nostra valutazione giornaliera standard

Più informazioni su www.comproorosicuro.it

1 Pesatura sempre in tua presenza 2 Controlla le valutazioni medie nella tua zona 3 Diffida di chi non registra i documenti e chiedi la ricevuta4 Affidati a professionisti5 Non accettare pagamenti in contanti oltre 1000€

LE REGOLE D’ORO 5Oro Contante FIRENZEvia Pistoiese 136/P int.5(500 mt. dal Viadotto dell’Indiano)

tel. 055.3438798 335.1235028 www.oro-contante.it/firenzeperetola

ORO CONTANTE FIRENZE VIA PISTOIESE TI RICORDA

PER VENDERE AL MIGLIOR PREZZO SENZA RISCHI

vieni a trovarci

10 | Novembre 2013

Page 11: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Mobilità

come ti sconfiggo ingorghi e smogEcco le soluzioni in campo e quelle allo studio.I mezzi elettrici, però, non sembrano ingranare

Un piano “code-zero” per far piazza pulita degli ingorghi a Fi-renze. Fantascienza?

Non proprio. Molto resta da fare, ma qualcosa c’è già: una coppia di cervelloni elettronici. Il pri-mo è il super-computer (Urban Traffi c Control) che comanda duecento semafori dal quartier generale di Silfi , società a par-tecipazione pubblica da cui di-pende l’illuminazione delle vie fi orentine. Un sistema intelligen-te in grado, a seconda della cir-colazione, di regolare i tempi del rosso e del verde e di far scorrere meglio i serpentoni di veicoli. È grazie a lui che a febbraio si è accesa l’onda verde sui viali di circonvallazione, un meccani-smo sincronizzato che permette di avere via libera a ogni sema-foro mantenendo una velocità costante. Il “Grande Fratello” fi o-rentino, invece, si chiama Si.mo.ne. e spia tutti i movimenti sulle strade della provincia da circa un anno, grazie a 150 sensori,

230 semafori, dieci strutture di Firenze Parcheggi e attraverso le centrali operative di Comuni, Provincia e aziende del trasporto pubblico. Tutti i dati fi niscono in un database condiviso. Tra una dozzina di mesi il supervi-sore della mobilità avrà raccol-to informazioni a suffi cienza da consentire agli analisti, questa volta in carne e ossa, di studia-re soluzioni concrete. La smart city può aiutare a districare le code, ma non elimina il proble-ma. Per spazzare via le auto dalla carreggiata un progetto esiste, nonostante sia ancora a livello embrionale: il “trametrò”, metà tramvia, metà metropolitana. Futuribile, ma non inverosimile, si vocifera nei corridoi del Mini-stero delle Infrastrutture. Il sin-daco Renzi accarezza da tempo l’idea: mandare Sirio sottoterra, bypassando il centro con un tun-nel, dagli ex Macelli al lungarno della Zecca Vecchia. In pratica una linea 2 in versione maxi, da Sesto a Bagno a Ripoli. Una spe-

Luca Squarcialupi

La città senza auto/2

Un’immagine di “ordinario” traffico sui viali: l’obiettivo è combattere code e ingorghi e diminuire il numero di auto sulle strade

sosta selvaggia addio,nuovi spazi in centro

Le tariff e sono low cost ri-spetto a quelle sborsate

dai “cugini” automobilisti. Un euro per ogni accesso, sia che la sosta duri mezz’ora che una giornata intera. Basta una mo-neta agli scooteristi per trovare un posto in pieno centro, sen-za affi darsi alla pratica della sosta selvaggia, per la quale presto fi occheranno multe, as-sicurano da Palazzo Vecchio. Sono in tutto centoquaranta i posti messi a disposizione dei centauri urbani all’interno del nuovo parcheggio a pagamen-to riservato ai ciclomotori in via del Parione, al piano ter-reno dell’ex Facoltà di Scienze della formazione. L’ingresso si trova in via del Parioncino 16r, a due passi da via Tornabuoni: è aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 6.30 alle 21.30 ed è sorvegliato da telecamere. È possibile anche acquistare un abbonamento che con 10 euro consente 25 passaggi oltre la sbarra. Ma presto arriverà un moto-parking anche in via dell’Anguillara, nel complesso dell’ex tribunale, che ospiterà una quarantina di posti. Spazi a misura di scooter che vanno ad aggiungersi a quello inau-gurato nel 2011 al primo pia-no interrato del parcheggio di Santa Maria Novella.

L.S.

Scooter

sa stimata di 600 milioni di euro e un bacino intorno ai 60 milioni di passeggeri l’anno. Intanto i fi o-rentini sperimentano la mobilità alternativa, dalle bici (vedi pag. 10) al car pooling, ossia l’auto-stop in versione 2.0. Il passaggio si trova online, tra le proposte dei pendolari, in modo gratuito o con un contributo benzina. In Toscana, due anni fa, è nato il primo sito di car pooling creato dalle istituzioni, Autoincomune.it, che ad oggi registra cinque-cento tratte attive in tutta la re-gione, 120 solo a Firenze, e off re uno “strappo” per eventi come concerti e feste. La nota dolente per la mobilità sostenibile arriva dalle auto elettriche, che restano al palo. In provincia di Firenze, secondo l’Aci, all’inizio del 2013 le “electric car” immatricolate erano solo 68 (42 nel territorio comunale). In città sono però at-tive 130 colonnine per fare il pie-no di energia in modo gratuito, che saranno presto potenziate.

�Web autoincomune.it

silfi.it

130COLONNINE ELETTRICHE GRATUITE IN CITTÀ

UN PRESIDIO AD HOC PER I BAMBINIAl secondo piano del Presidio di via del Sansovino, 176 è operativo l’Ambulatorio Pediatrico. E’ una struttura appositamente dedicata ai bambini (da 0 a 14 anni) che non usufrui-scono dell’assistenza di base, ma anche per quelli che necessitano di una consulen-za in tempi brevi. I piccoli pazienti e i loro genitori sono accolti in un ambiente arredato a misura di bambino e dispongono di una confortevole sala d’attesa e servizi igienici riservati. Qui viene svolta attività di controllo, consulenza, prevenzione, diagnosi e trattamen-to. In particolare: diagnosi e cura delle patologie acute di diversa natura e delle più frequenti malattie organiche dell’infanzia; controllo della crescita e dello sviluppo fi sico e psicomotorio; individuazione di disturbi funzionali e del comportamento (ali-mentare, enuresi, disturbi del sonno); esecuzione dei più comuni test diagnostici ambulatoriali; ascolto e consiglio alle famiglie in diffi coltà in presenza di malattia cronica e collaborazione con altri servizi o specialisti.Il bambino è un paziente particolare che presenta patologie tipiche della sua età ed altre che, pur affl iggendo anche la popolazione adulta, hanno peculiarità che le fan-no differire sia in fase di diagnosi che di approccio terapeutico. Da qui l’esigenza di ricorrere a medici che non solo hanno competenze mediche specifi che (oftalmologia, dermatologia, otorinolaringoiatria, allergologia) ma che sono, soprattutto, in grado

di trattare in maniera iper specialistica il piccolo paziente, assecondandone i bisogni e senza traumatizzarlo.L’Ambulatorio Pediatrico, inoltre, nasce dalla volontà di offrire, nei fi ne settimana e nei giorni festivi, un servizio in grado di sopperire alla fi siologica assenza del pedia-tra di famiglia, garantendo adeguata assistenza ed evitando il ricorso alle strutture ospedaliere per patologie valutabili e trattabili a livello ambulatoriale. Per prenotare la visita telefonare al numero unico 848 812221Per la Guardia Medica Pediatrica 055-700001 con orario 09.00-12.00/14.00-18.00

AMBULATORI DELLA MISERICORDIA DI FIRENZETEL. 848 81.22.21 • www.misericordia.firenze.it

Novembre 2013 | 11

Page 12: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

Tombola, carte ma anche balli di gruppo e corsi di inglese. Sono tante le possibilità per chi ha più primavere sulle

spalle ora che l’inverno è alle porte ed è necessario trovare dei passatempi cui dedicarsi all’interno di luoghi chiusi e accoglienti. Luoghi che in città non mancano: sono infatti ventotto i centri anziani presenti, distribuiti su tutto il territorio. Per la precisione, sette ciascu-no si trovano nei quartieri 1 e 5, sei nel quartiere 4, cinque nel quartiere 2 e tre nel quartiere 3. Chi li frequenta è tenuto a tesserarsi e in ognuno ci sono un pre-sidente e tanti volontari che mettono a disposizione il proprio tempo. Come ci si può immaginare, non mancano mai i tavoli per giocare a carte o a tombola, ma è diff uso praticamente in tutti i cen-tri anche il burraco. Come tiene a ricor-dare Silvano Pennai, presidente del Cir-colo Età Libera Anconella, “non si gioca di soldi, si gioca di niente, non siamo a scopo di lucro”. Nel suo circolo, con oltre quattrocento soci, passano anche un’in-fermiera che controlla la pressione tutti i mercoledì alle 16, una parrucchiera e una pedicure. L’apertura dei centri è per lo più pomeridiana: anche rinfreschi e feste diffi cilmente vengono organizzati la sera. “Le iniziative sono sempre dalle 15 alle 19, gli anziani dopo cena vanno a letto”, ricorda ridendo Gino Corti, vi-

GUIDA ALL’INVERNO PER CHI HA PIÙ PRIMAVEREI ventotto centri anziani della città organizzano di tutto, dai balli ai corsi

Terza età/1

Sara Camaiora

cepresidente del centro anziani di Ca-stello, 350 soci. Per chi è appassionato di danza la domenica pomeriggio si balla il liscio all’Anconella, mentre al centro di via Luna il giovedì pomeriggio c’è il latinoamericano. Sempre al centro di via Luna c’è poi una biblioteca conti-nuamente aggiornata, con oltre tremila volumi e più di 2.500 prestiti all’anno in sole tre aperture pomeridiane alla setti-mana: al mattino, inoltre, una sala viene adibita a palestra e vi si svolgono i corsi di ginnastica dolce. E siccome non è mai troppo tardi per imparare, molti centri si sono attrezzati per realizzare corsi di lingue, alfabetizzazione informatica, pittura, canto e teatro. Uno di questi è il centro “Attività dell’età libera” di via del Leone dove, come spiega il vicepresi-dente Mauro Benelli, c’è un coro già atti-vo da anni, mentre al centro Arca di via Zanella ci si può iscrivere a un corso di pittura che si tiene il giovedì e il venerdì pomeriggio. Chi invece si vuol dilettare con la fotografi a trova un corso gratuito al centro di Villa Bracci, condotto da un professionista, che tratta di macchine digitali e accessori, per arrivare poi al fotoritocco con il computer.

Circoli e case del popolo sono tra i luoghidi ritrovo preferiti dagli anziani:

al loro interno vengono organizzate diverse attività(nella foto la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia)

Terza età/2

E ANCHE LE CASE DEL POPOLO SI DANNO DA FARESpazi dove chiacchierare o fare una partita a carte, ma anche

dove dedicarsi ad attività di vario tipo, dalla ginnastica ai corsi di lingua: chi fa la tessera in una delle tante case del popolo sparse in tutti i quartieri cittadini può usufruire di diverse possibilità per imparare nuove attività o, semplicemente, per passare del tempo in compagnia. Un’off erta variegata e rivolta a tutti, grandi, piccini e sicuramente spesso adatta anche ai tanti “nonni” fi orentini che qui possono trovare diversi modi per trascorrere i pomeriggi invernali. Tra le più grandi e antiche strutture della città c’è senza dubbio l’Sms di Rifredi, in via Vittorio Emanuele. Chi vuol giocare a carte qua ha a disposizione ben tre sale, mentre si può giocare a tombola nei giorni festivi e in settimana tranne il lunedì e il venerdì: il mercoledì e il venerdì, per mantenersi in forma o per contrastare gli acciacchi, nei locali al primo piano si tengono corsi di ginnastica dolce per anziani con l’assistenza di personale qualifi cato. Nel quartiere 4, tra gli altri, si trova il circolo di San Bartolo a Cintoia: anche qua tanti corsi, dal ballo liscio al canto popolare e all’inglese. In zona Gavinana è molto frequentato il circolo delle Vie Nuove, in viale Giannotti. Qua, dal lunedì al mercoledì, si svolge il corso di tango, il martedì pomeriggio c’è il ballo liscio mentre, oltre ai classici giochi di carte e tombola, tutti i mercoledì sera dalle 21 c’è il torneo di burraco.

S.C.

#Focus

Da 35 anni al servizio della Salute, del tuo Benessere, della tua Bellezza.

Presentando questo coupon riceverai UN OMAGGIO

FIRENZE Via Costetti, 1 Tel/Fax 0557323786-SCANDICCI (FI) Via Alfi eri, 12 Tel/Fax 0552579907-www.lemieerbe.it [email protected] orario continuato dalle 9.00 alle 20.00

12 | Novembre 2013

Page 13: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Focus

se sopra la testa il tetto è sempre più instabileAumenta il numero di coloro che non riescono a pagare l’affitto: la prima causa degli sfratti è la morosità

La perdita del lavoro. Uno stipendio precario che spesso non basta. La pensione sufficien-

te appena per fare la spesa. Ci sono storie come queste, storie di famiglie “normali” che oggi, complice la crisi economica, non possono più permettersi un tetto sopra la testa, dietro ai numeri dell’emergenza casa a Firenze.

QUATTROMILAFAMIGLIESOTTO SFRATTOLo sfratto è una spada di Da-mocle che in città riguarda cir-ca diecimila fiorentini, raccolti in oltre quattromila famiglie. Sono 4.264, per la precisione, stando ai dati del Sunia, il sin-dacato degli inquilini, gli sfratti messi in calendario dalla forza pubblica. Di questi, da inizio anno, ne vengono eseguiti cir-ca novanta ogni mese. Centotré quelli effettuati solo a ottobre. Per un totale di tre-quattro fa-miglie sfrattate in media ogni giorno.

MOROSITÀ INCOLPEVOLEPRIMA CAUSATanti fiorentini non ce la fanno più a pagare l’affitto. Il 90% de-gli sfratti, così, avviene per mo-rosità, e questa, nella maggior parte dei casi, è “incolpevole”, ossia frutto di sopraggiunte difficoltà economiche, legate al lavoro che non c’è più o non ab-bastanza. Nel 2010 furono 538 gli sfratti per morosità eseguiti a Firenze su un totale di 644. A fine anno saranno quasi mille su un totale di 1.100. Un dato, in realtà, in parte “gonfiato”, per-ché proprio nel 2010 lo sfratto per morosità ha iniziato a fare punteggio nella graduatoria per gli alloggi pubblici. “Qualche furbetto se ne è approfittato, ed è per questo – spiega il segreta-rio regionale del Sunia, Simone Porzio – che da tempo ci battia-mo perché la Regione riveda i criteri per l’assegnazione delle case popolari, chiedendo che venga presa in considerazione, più che lo sfratto, l’incidenza del canone di affitto sul reddi-to”.

ANZIANIE GIOVANI COPPIELe giovani coppie di lavoratori atipici, il cosiddetto ceto me-dio colpito dalle crisi aziendali e occupazionali e i nuclei mo-

noreddito sono le categorie maggiormente colpite. Ma a soffrire di più sono gli anziani. Su 67.790 sfratti previsti a li-vello nazionale gli anziani rap-presentano il 37%. In Toscana sono il 34% sui 13.876 sfratti in attesa di esecuzione. A Fi-renze, spiega ancora il Sunia, questa percentuale sale sopra la media nazionale, toccando il 38%. “Un’emergenza nell’emer-genza – spiega Porzio – che si è aggravata nel corso degli ultimi 4-5 anni. Si tratta in genere di persone con la pensione mini-ma, dai rapporti sfilacciati con i figli, dalle situazioni davvero delicate. Pensiamo poi alle dif-ficoltà di un anziano nello sbri-gare le pratiche per chiedere un alloggio popolare. È chiaro che sono loro gli anelli deboli di una catena sociale già piena di disagi”. Se molti hanno difficol-tà a pagare un affitto, la causa non è soltanto la crisi. “È spes-so un falso mito, infatti, quello della crisi che abbassa gli affitti – prosegue Porzio – in qualche caso i canoni sono scesi di 30-40 euro. Ma Firenze resta tra le città con gli affitti più cari”.

I COSTIDELL’EMERGENZACapita così che aumentino gli appartamenti sfitti in città. Che vanno ad aggiungersi ai tanti alloggi popolari vuoti perché bisognosi di ristrutturazione, un centinaio a Firenze e circa 1.500 in Toscana. “La Regio-ne – conclude il segretario del Sunia – ha stanziato da poco 10 milioni per riqualificare il patrimonio di edilizia residen-ziale pubblica. Speriamo che sia la fine di un doppio paradosso”. Mentre tante case popolari sono chiuse perché inagibili, migliaia di famiglie rimangono in lista di attesa (circa 2.800 quelle in fila a Firenze). Senza contare che l’emergenza casa rischia di costare ugualmente caro alle amministrazioni: in assenza di alloggi popolari, sono infatti i Comuni a prendersi in carico chi è sfrattato, sistemandolo in apposite strutture di accoglien-za o alberghi. Un’assistenza che a Firenze, riporta il Sunia, può costare fino a mille euro al mese a nucleo familiare, mezzo mi-lione l’anno a livello regionale.

Natalia Binagli

L’emergenza abitativa

Palazzo Vecchio

“Le caserme dismesse per risolvere il problema”

“Le caserme dismesse? Usiamole per risolvere il

problema dell’emergenza casa”. Ne è convinta la vicesindaco e assessore alle politiche abitative Stefania Saccardi, che rilancia un vecchio pallino di Matteo Renzi: recuperare quegli sca-toloni vuoti come ad esempio la Lupi di Toscana, una delle caserme più grandi della città, per sfoltire le liste d’attesa delle case popolari e accogliere chi non ce la fa più a pagare un af-fitto. Da qui i ripetuti appelli di Palazzo Vecchio al governo per sbloccare la situazione di stallo delle caserme e trasformarle a scopo abitativo. Ma intanto i novanta sfratti al mese effet-tuati in città non aspettano. E, nel frattempo, il Comune deve farcela con i mezzi che ha. “I servizi sociali – fa il punto la vicesindaco – sono tenuti a ga-rantire la migliore accoglienza per quanto riguarda i mino-ri. Quindi il Comune mette a disposizione strutture dove vengono ospitate le mamme con i bambini e strutture in cui vengono ospitati i padri. Per questa accoglienza Palaz-zo Vecchio spende ogni anno

400mila euro”. C’è chi invoca il blocco degli sfratti, se non tota-le, almeno di quelli per moro-sità incolpevole. Una decisione che spetta alla Prefettura, e che in ogni caso, secondo Saccardi, “non è da prendere alla leggera, perché vanno considerati anche i tanti piccoli proprietari che ve-drebbero scomparire un reddito sul quale spesso contano per riuscire a tirare avanti in modo dignitoso”. Sul fronte Erp arriva-no notizie positive dalla Regione, che ha stanziato dieci milioni per la ristrutturazione degli alloggi popolari. “L’impatto del nuovo finanziamento regionale dovreb-

be essere forte – aggiunge la vice-sindaco – anche perché Firenze ha un patrimonio immobiliare importante costituito da circa 8mila alloggi. Ringrazio la Re-gione per questa misura che, in base ai parametri di ripartizione, dovrebbe dare un grosso contri-buto alla ristrutturazione degli alloggi vuoti del comune”. Ma per Saccardi serve rivedere i pa-rametri di accesso alle case popo-lari. “Intanto – spiega – va preci-sato che il canone di un alloggio va da un minimo di 12,91 euro a

un massimo di 667,68, ma la fa-scia più consistente va da chi ha un canone sociale per reddito ef-fettivo non superiore a due pen-sioni minime a chi ha un reddito massimo di 26.810 euro”. Si va quindi dalle giovani coppie agli anziani. “I requisiti – prosegue – sicuramente sono da rivedere, come più volte abbiamo ribadito e richiesto alla Regione, anche per tutelare alcune situazioni at-tualmente svantaggiate, come le famiglie con presenza di persone disabili e anziani. Anche le tariffe minime andrebbero adeguate e aumentate”. C’è poi qualche “fur-betto” che se ne approfitta. “Ma – commenta la vicesindaco – è molto difficile scovarli e colpirli, anche perché su questo non tro-viamo grande collaborazione da parte di chi avrebbe il compito di verificare redditi falsati”. I proble-mi, insomma, ci sono, e così c’è chi teme che si possa acuire la tensione sociale. “Il pericolo c’è – spiega Saccardi – anche se Firen-ze, attraverso la rete delle asso-ciazioni e un tessuto comunitario solidaristico, riesce attualmente a contenere la tensione”.

N.B.

L’ex caserma dei Lupi di Toscana

10milioniI FONDI REGIONALI PER RIQUALIFICARE GLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ERP)

Novembre 2013 | 13

Page 14: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Società

Una comunità. Così don Fulvio Ca-pitani, parroco di San Jacopo in

Polverosa (via Benedetto Marcello, zona San Jacopino), defi nisce la sua parroc-chia, in cui non mancano “occasioni per vivere al meglio la vita di comunità nelle sue dimensioni essenziali: la litur-gia, la catechesi, la carità”. “Nella liturgia abbiamo la fortuna di poter contare su un folto numero di ministri straordinari dell’Eucarestia che aiutano i sacerdoti portando la comunione nelle case di anziani e malati della parrocchia, men-tre le messe domenicali sono animate da due cori, uno composto da giovani e bambini e l’altro da adulti, e coinvol-gono numerosi chierichetti – spiega don Fulvio – nella catechesi abbiamo gruppi che vanno dalla terza elementare ai primi anni dell’università con incon-tri, ritiri, campi scuola, viaggi, oltre a gruppi di spiritualità familiare. In tema di aggregazione ci sono poi gli scout, che quest’anno festeggiano il 70esimo anniversario della loro presenza qui in parrocchia, e recentemente è stato rin-novato l’oratorio, o ‘campino’, che con le sue aperture settimanali appassiona bambini e ragazzi nel gioco e nella so-cializzazione e formazione cristiana. Infi ne, nel settore della carità è molto attiva la Caritas parrocchiale, che aiuta oltre 90 famiglie fra le meno fortuna-te”. Tra le altre attività, pensate proprio per unire la comunità, la parrocchia organizza un doposcuola per bambini e ragazzi di elementari e medie, molto frequentato anche da giovani stranieri, ed è attiva insieme all’Unitalsi, con cui il 17 novembre celebrerà la Festa di Fra-ternità con i fratelli disabili e malati.

Da tredici anni don Aldo Menichetti è parroco a Santa Maria a Covercia-

no, una grande parrocchia dove “si cerca di fare tutto, di accompagnare le persone in tutte le fasi della loro vita. Iniziamo con i corsi di preparazione al battesimo per i nuovi nati, si continua con il cate-chismo per i bambini e il dopo-cresima per gli adolescenti, che dura circa fi no ai vent’anni, quando poi i giovani possono diventare punti di riferimento attivi nella vita parrocchiale. Poi facciamo i classici corsi di preparazione al matrimonio per le giovani coppie e continuiamo a or-ganizzare incontri mensili anche dopo il matrimonio, mentre per gli anziani portiamo avanti attività di intratteni-mento, ma anche incontri sulle letture della domenica”. “Per me la parrocchia è come una grande famiglia – aff erma don Aldo – dove è importante stare insieme, ascoltarsi e dare una mano quando c’è bi-sogno. Qui si inizia la mattina alle 8 e si fi nisce la sera: c’è sempre qualcosa da fare per rispondere alle esigenze della gente”. Per aiutare i cosiddetti nuovi poveri, che arrivano sempre meno da lontano e che sono sempre più fi orentini, la parrocchia gestisce l’Armadio del Povero, dove ven-gono distribuiti vestiti e oggetti usati, ma anche nuovi, a chi vi si rivolge, e la Col-letta alimentare: ogni domenica chi va alla messa può lasciare un pacco di pasta piuttosto che una bottiglia d’olio per le famiglie meno fortunate, al momento 69, che ricevono quindicinalmente un pacco di viveri. Per chi non arriva a fi ne mese, la parrocchia cerca poi di dare una mano con le bollette: “Qualche volta basta an-che aiutare a rateizzare le scadenze e per chi si ritrova senza lavoro un momento di ascolto può aiutare a ritrovare la spe-ranza”, termina il parroco.

Tanti progetti alla parrocchia di San-ta Maria a Ricorboli. Li spiega, con

entusiasmo, il parroco, don Raff aele Palmisano: “Da diverso tempo siamo attivi con progetti di microcredito. Ab-biamo iniziato insieme con i parroc-chiani, ponendoci il problema di quanto fosse dignitoso fare elemosina e di come si potesse agire, invece, per dare fi ducia alle persone, a livello individuale e di gruppo, e spingere i giovani a investire sui loro progetti. Con il microcredito, disponibile al nostro sportello di piaz-za Elia Dalla Costa tutti i martedì po-meriggio, vogliamo raff orzare anche la relazione fra gli individui e valorizzare la territorialità”. Altro settore, altra idea: l’agricoltura sociale. “A breve inaugure-remo una micro fattoria dietro la par-rocchia dove accoglieremo alcuni ani-mali e porteremo avanti attività con gli alunni delle elementari – annuncia don Raff aele – l’obiettivo è far conoscere ai bambini il mondo animale ed educarli al rispetto degli animali, che non sono giocattoli. A Vicchio, inoltre, abbiamo un progetto di agricoltura sociale e in via di Ripoli ci è stato concesso un ter-reno che usiamo per l’ortocoltura”. Pro-getti diversi, quindi, ma che seguono lo stesso principio: “La religiosità non è solo culto – aff erma il parroco – e Dio ci invita a occuparci dei bisogni reci-proci. Così proviamo a fare noi. Poi ov-viamente ci sono anche le celebrazioni e le liturgie, per i fedeli della comunità, ma noi vogliamo sempre ricordarci che Gesù ha detto che chiunque dia da bere al prossimo è come se lo desse a lui”.

“Il progetto è l’oratorio”, aff erma sen-za dubbio alcuno don Piero Saba-

tini, parroco della Beata Vergine Maria delle Grazie all’Isolotto. Mancano pochi mesi all’inaugurazione della struttura che ospiterà spettacoli teatrali ed eventi culturali, cene sociali e attività ludico-sportive, e che dovrebbe essere dedicata a La Pira. “Vorremmo intitolare questo spazio a Giorgio La Pira per far cono-scere questa fi gura anche ai più giovani e perché tutti possano ricordare quello che è stato un grande sindaco e gran-de uomo, forse il primo vero ispiratore dell’Isolotto storico”, spiega don Piero. “L’oratorio – continua il parroco – sarà uno spazio di aggregazione per tutti, non solo per i giovani, come viene tra-dizionalmente inteso. Diventerà un luo-go di ritrovo per i parrocchiani, aperto a tutti e pensato per aiutarci a vivere bene insieme. Quello che oggi manca di più sono i rapporti: ho vissuto cinque anni nelle favelas brasiliane e posso dire che nonostante la povertà e le diffi col-tà quotidiane laggiù il senso dello stare insieme è più forte e radicato rispetto a qui, dove dalle grandi alle piccole cose si tende a isolarsi. Per questo ci siamo im-pegnati nella costruzione anche fi sica di uno spazio da condividere con i giovani, le famiglie e tutti quelli che si vorranno unire – conclude – per iniziare a rico-noscere nel prossimo un amico e non sempre solo un avversario”.

Don Giovanni Momigli è a San Don-nino da ben ventidue anni. Ha ini-

ziato a occuparsi di una delle realtà più diffi cili dell’area quando “qui non c’era niente e l’intero territorio era un disa-gio”. La scelta su cui si basa la sua attività e quella della Fondazione Spazio Reale, che fa riferimento alla sua parrocchia, è di “non occuparsi di un particolare disagio, ma di porsi come punto di ri-ferimento per tutti: il nostro modo di operare consiste nel creare rapporti fra le diverse generazioni e fra le diff erenti culture – spiega don Momigli – e lo fac-ciamo in tutti i modi possibili. Ad esem-pio in palestra, dove abbiamo creato uno spazio ludico ginnico organizzato a coppie, in modo che si possa parlare mentre ci si allena, oppure attraverso un progetto di intercultura organizzato con l’Ardsu, che vede studenti italiani e stranieri dividersi la stanza”. Altro tema caro a don Momigli è quello del lavoro: “La crisi ci condiziona e sta modifi can-do molte dinamiche sul territorio: a breve presenteremo un portale web che, affi ancandosi al tradizione sportello del lavoro, avrà lo scopo di far incontrare domanda e off erta, con un occhio par-ticolare al mondo dell’associazionismo e con proposte di percorsi formativi per giovani e meno giovani. Anche qui lavoriamo per raff orzare il senso di co-munità: chi perde il lavoro, oltre alle ovvie conseguenze economiche, spesso deve far fronte a un contraccolpo a li-vello psicologico. Così entriamo in gio-co noi, sia come sostegno, sia come sti-molo – conclude – perché si riscopra il senso positivo del lavoro come passione e come intraprendenza, non solo come fonte di reddito”.

LE “BATTAGLIE” DEI PRETI,FUORI E DENTRO LE CHIESE

A tu per tuQuesto mese Il Reporter ha deciso di andare in avanscoperta tra parroci e parrocchie, per dare uno sguardo alla Firenze di oggi attraverso le “battaglie” e i progetti dei preti di periferia e non solo, di coloro che portano avanti la missione ecclesiale confron-tandosi con le comunità e il territorio cittadino, con la crisi che morde e le diverse culture che si fanno avanti, con i bisogni, le speranze e la quotidianità dei fiorentini. Così, abbiamo chiesto ad alcuni preti della città, uno per ogni quartiere, di raccontarci come portano avanti oggi la loro missione, dentro e fuori dalle chiese. Ed ecco le loro idee, i loro sogni e le realtà con cui si con-frontano giorno dopo giorno. a cura di Serena Wiedenstritt

DOPOSCUOLAE AIUTI ALLE FAMIGLIE

COLLETTE di ciboE UN “ARMADIO” PER I NUOVI POVERI

UN ORATORIO PER TUTTI, NEL NOME DI LA PIRA

DAL MICROCREDITO ALL’AGRICOLTURA SOCIALE

UN PORTALE DEDICATO A CHI CERCA LAVORO

Quartiere 1 Quartiere 2 Quartiere 4 Quartiere 3 Quartiere 5

DON FULVIO CAPITANISan Jacopoin Polverosa

DON ALDO MENICHETTISanta Mariaa Coverciano

DON PIERO SABATINIBeata VergineMaria delle Grazie

DON RAFFAELE PALMISANOSanta Mariaa Ricorboli

DON GIOVANNI MOMIGLISan Donnino

14 | Novembre 2013

Page 15: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

“FACEBOOK?UNA FINESTRA SULLA VITA”Padre Bernardo, priore di San Miniato al Monte, sul social network raccoglie rifl essioni, immagini e parla con tutti

Il personaggio

Attivissimo su Facebook, padre Bernardo è balzato agli onori delle cronache per varie iniziative, come per l’invito rivolto ai Baustelle a girare un video a San Miniato

�Websanminiatoalmonte.itTel. 055.2342731Mail: [email protected]

Facebookbernardofrancescogianni

#Società

Su Facebook c’è una foto in bianco e nero di padre Bernardo intento a leggere un sacro testo nella sua basilica, quella che “dal 27 aprile

del 1018 una piccola comunità di monaci ha il privilegio di custodire”, come si legge sul sito dell’abbazia. Sempre su Facebook padre Bernardo raccoglie rifl essioni e im-magini e parla con tutti. E, ad esempio, invita i Baustelle a girare un video nel cimitero di San Miniato. A volte sopran-nominato “prete rock”, per lui c’è qualcosa che va oltre la quotidianità dell’agenda

delle cose da fare, ed è ciò che le ispira: “Ci troviamo in un luogo speciale che è la porta del cielo, uno spazio di passag-gio, di novità, di relazione fra terra e cielo e quindi di speranza. Da qui, da questo luogo unico che è l’abbazia di San Minia-to, nascono le nostre attività, che vanno dalla liturgia in gregoriano agli incontri di approfondimento sulla sacra scrittura, dove pur ponendo una guida invitiamo tutte le persone a un commento persona-le, all’ospitare un’associazione dei genitori che hanno perso un fi glio. In questo caso

off riamo prima di tutto un luogo di ascol-to, di ricerca, di consolazione, ma orga-nizziamo anche eventi come il concerto del giovane e tuttavia già celebrato fi sar-monicista Pietro Adragna, in programma per la sera del 16 novembre, i cui profi tti serviranno per comprare macchinari ospedalieri per i piccoli dell’unità spinale”. Padre Bernardo parla anche dei laici che hanno deciso di seguire la regola di San Benedetto e, quanto alla sua presenza su Facebook, la vede come una fi nestra sulla vita che gli permette di essere in contatto con credenti e non credenti, considerato che “al di là delle convinzioni religiose o meno, l’idea che il cielo sia abitato è quel-lo che evita che questa vita sia operosa-mente inutile”. Del resto è lui stesso prima di tutto un convertito, è lui che, come rac-conta nella notte di Natale di diversi anni fa fra le pietre romaniche del monastero delle Benedettine di Rosano, cercando e ricercando, non osò resistere a un Dio che lo ha cercato “con l’umile forza di un vagito infantile”.

3.337GLI AMICI DI PADRE BERNARDOSU FACEBOOK

Novembre 2013 | 15

Page 16: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Cultura

tutti all’odeon, nel nome delle donneUn festival tira l’altro per la 50 giorni di cinema.E il rispetto del gentil sesso fa da fi l rouge

Tanti festival in una sola rassegna, una matrioska di eventi e proiezioni cinemato-

grafi che che animeranno Firen-ze fi no al 15 dicembre. Stiamo parlando della “50 giorni di ci-nema internazionale”, staff etta culturale giunta alla sua settima edizione, frutto dell’accordo tra Regione, Comune ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Un pro-getto diventato negli ultimi anni un fi ore all’occhiello non solo di Firenze ma dell’Italia, con nu-merose iniziative in programma. Novembre è iniziato con la ma-tinée di France Odeon dedicata alla radiofonia francese, durante la quale si è potuto assistere alla proiezione de La maison de la ra-dio, del regista Nicolas Philibert. Si è poi proseguito con l’African Diaspora Cinema Festival, novi-tà assoluta della rassegna, e con il Florence Queer Festival (6-12 novembre), che in una settima-na condensa trenta lavori cine-matografi ci ma anche forum di

letteratura, teatro e arte contem-poranea. Nella seconda metà del mese si susseguiranno il Terra di Tutti Film Festival (20-21 no-vembre) – vetrina di cinema so-ciale che quest’anno focalizza la sua attenzione su Cuba – e il Ri-ver to River Florence Indian Film Festival (dal 22 al 28). Entrambi cederanno poi il passo al Festival dei Popoli, che aprirà il mese di dicembre (e andrà avanti fi no al 7) con presentazioni di fi lm, approfondimenti, workshop e dibattiti. Molto breve sarà la pa-rentesi, l’8 dicembre, del Festival-concorso Raccorti Sociali. Piccoli fi lm per grandi idee. Quel giorno Paolo Pisanelli presenterà il pro-getto Buongiorno Taranto, ac-compagnato dal documentario Storie di Taranto, per (ri)portare in primo piano le testimonianze di chi vive ogni giorno nel vele-no e raccoglie malattia e morte. Dopo questa immersione nell’at-tualità, la rassegna respirerà nuovamente aria internazionale e multiculturalismo grazie a Una

Irene Roberti Vittory

Grande schermo

Un frame del musical Flamenco, Flamencodi Carlos Saura, che verrà proiettato in occasionedel Festival del film etnomusicale

�Web: 50giornidicinema2013.itTel. 055.214068Mail: [email protected]

Finestra sul Nord – una fi nestra spalancata su cinema fi nlandese, estone e ungherese, fi no all’11 del mese – e al Balkan Floren-ce Express (12-13 dicembre), occasione, quest’ultima, per ri-fl ettere sul rapporto tra Europa e Balcani e per fare il punto sui problemi delle società dell’area balcanica. Non poteva mancare il connubio tra cinema e musica del Festival del Film Etnomusi-cale (14-15 dicembre): saranno proiettati, tra gli altri, il musical Flamenco, Flamenco di Carlos Saura e Viramundo di Pierre-Yves Bourgeaud, un vero e pro-prio arcobaleno musicale che attraversa Brasile, Africa e Au-stralia. A tenere stretti in un uni-co abbraccio tutti questi festival è il tema del rispetto delle donne, scelto come fi l rouge dell’edi-zione 2013. Per questo motivo, moltissimi saranno i fi lm che vedranno protagoniste le donne, davanti o dietro la macchina da presa. Storie di coraggio, talento e quotidianità.

In biblioteca per riflettere, conosceree... leggere. Per non dimenticare

Torna per la diciannovesi-ma volta l’appuntamento

con Leggere per non dimen-ticare, il tradizionale ciclo di incontri cha la madrina e or-ganizzatrice Anna Benedetti ha voluto dedicare per questa edizione (che va in scena alla biblioteca delle Oblate) al tema della responsabilità. “Un tema importante e di tragica attuali-tà che ci mette di fronte all’esi-genza di una presa di coscien-za e all’assunzione delle nostre responsabilità”, ha detto l’asses-sore regionale alla cultura Cri-stina Scaletti commentando il senso della manifestazione in-sieme all’assessore alla cultura del Comune di Firenze Sergio Givone. “Leggere per non di-menticare, anno dopo anno, ha assunto un ruolo di riferi-mento culturale di importanza sempre crescente – ha aggiun-to Scaletti – avendo individua-to la sostanza della ricchezza dei libri, cioè l’essere un pa-trimonio ereditario di cono-scenza, elemento di ricordo e memoria senza cui non si crea responsabilità”. Anche l’asses-sore Givone ha considerato di grande spessore il tema scelto per questa edizione, che con-ferma le qualità e le sensibilità di Anna Benedetti. “L’attualità di questo tema – ha spiegato – è segnata anche dal rappor-to con un potere sempre più astratto e lontano che sembra escludere la responsabilità in-dividuale. E invece è proprio qui e ora che dobbiamo tor-nare a confrontarci con i pro-blemi e indignarci. Partecipare è il primo segno di responsa-bilità”. Tra i numerosi eventi in programma, che terranno compagnia agli appassionati di lettura fi no all’estate, ci sono gli incontri con il giornalista Pao-lo Mieli, che il 22 novembre presenterà il suo ultimo libro “I conti con la storia. Per capire il nostro tempo”, e con Walter Siti (il premio Strega e autore di “Resistere non serve a nien-te” sarà ospite delle Oblate il 4 dicembre), e ancora con Paul Ginsborg e il suo “Famiglia Novecento” (edito da Einaudi) il 13 dicembre. Per informa-zioni e programma: www.leg-gerepernondimenticare.it.

N.C.

Alle Oblate

Rassegne e dintorni

Fra cineforum e sale d’essai

Fuori dai circuiti convenzio-nali, lontano dai megascher-

mi dei multisala, ci sono loro: i cineforum e le sale d’essai. Ecco una breve guida ad alcuni dei migliori luoghi dove trovare fi lm di qualità.

In poltrona allo stensenL’auditorium Stensen si è dotato quest’anno di un nuovo proietto-re digitale. Fino a febbraio tante produzioni che arrivano dai fe-stival internazionali: documen-tari, animazione, commedie e arte contemporanea. Auditorium Stensen - Viale don Minzoni 25/C - www.stensen.org

Pellicole alla franceseBisogna avere orecchio per il francese o essere dotati di buoni occhiali per i sottotitoli. L’Institut français organizza fi no al 27 gen-naio Jeudi cinéma, ogni giovedì alle 20. Tante pellicole, alcune poco conosciute al di qua dalle Alpi, tutte a ingresso libero. Institut français Firenze - piazza Ognissanti 2 – www.institutfran-cais-fi renze.com

Coi “cattivi” del glueFino al 6 dicembre, fi lm “per portarvi sulla cattiva strada”, re-

cita il cartellone ideato da Glue Alternative Concept Space, lo spazio gestito da volontari all’in-terno dell’U.S. Aff rico. Proiezioni ogni venerdì alle 21.30. Ingresso gratuito con tessera. Glue - viale Manfredo Fanti 20 - www.gluefi renze.com

Altolà al digitaleUn cineclub storico di Firenze, ospitato nell’Sms San Quirico, in zona Isolotto. Dal giovedì al lunedì il cinema contemporaneo, martedì e mercoledì le rassegne e le retrospettive dedicate ai grandi maestri. Tutte le proiezioni sono rigorosamente su pellicola. Cinecittà cineclub - via Pisana 576 - www.cinecittacineclub.org

Gratis per universitariFino al 13 dicembre una scor-pacciata di titoli per la rassegna gratuita organizzata dagli Stu-denti di Sinistra ogni lunedì (ore 20.30 e 22.30). Tutte le serate sono ospitate al Teatro Puccini, eccezion fatta per le due giorna-te conclusive (9 e 16 dicembre) che si svolgeranno al rinnovato Spazio Alfi eri, in via dell’Ulivo 6, altra sala d’essai. Ecce Pizze – Te-atro Puccini, via delle Cascine 41 - eccepizze.studentidisinistra.org

dinamiche scomposteAlla Limonaia di sesto:un mese per comunicarecon i segni del corp0

Un mese di danza con-temporanea, per gridare

al mondo che anche il corpo, con il suo linguaggio, vuole dire la sua. Si chiama Dina-miche Scomposte la rassegna di danza contemporanea or-ganizzata da Company Blu al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. Ospiti na-zionali e internazionali, fi no al 24 novembre, portano in scena coreografi e aperte, che attraverso i gesti e i linguaggi dell’improvvisazione off rono al pubblico performance dal sapore sempre inedito. Un concentrato di performance, in arrivo dall’Italia ma anche da oltre confi ne, per un even-to che vede tra i nomi pro-tagonisti di questa edizione Peter Jasko, Fabrizio Favale, Marina Giovannini, Lera-lee Whittle, Claudia Catarzi, Massimiliano Barachini, Ele-na Giannotti, Pietro Pireddu, Daniele Albanese, Caterina Basso e Charlotte Zerbey.

B.B.

“Viet-à-porter”:venti scatti per capireil vietnam, esplorandoil paese da nord a sud

Diciassette giorni in Viet-nam, gli zaini sulle spalle

e le macchine fotografi che al collo. Lei, Giulia, fa la giorna-lista, lui, Riccardo, l’ingegnere. Tutti e due hanno un grande amore per i viaggi e il risultato è una mostra fotografi ca, che porta il titolo “Viet-à-porter, immagini rimaste in uno zai-no”, visitabile al centro cultu-rale Dadartè di Sesto Fioren-tino (via Gramsci 202). Facce, fi umi, palafi tte, pagode e mo-torini, caos urbano e pace bu-colica: nei venti scatti dei due ragazzi, entrambi fotografi per passione ma con stili creativi molto diversi, affi orano i tanti volti di un paese in rapidissima evoluzione. “Abbiamo scelto cornici e fondi neri per dare, a chi le osserva, l’impressione di guardare le immagini attra-verso un obiettivo – spiegano – fermando fotogrammi di quel paese”. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fi no all’8 dicembre.

B.S.

Musica e solidarietàcon il galà Oxfam:le arie più celebricontro la povertà

Un evento eccezionale che riunirà alcune fra le più

belle voci del panorama lirico internazionale: è quello che andrà in scena il 21 novembre, alle 21, al Teatro Verdi, per una serata di solidarietà a sostegno dei progetti di lotta alla po-vertà di Oxfam Italia. Sotto la direzione del maestro Massi-miliano Stefanelli, l’accompa-gnamento dell’Orchestra della Toscana che si esibirà insieme a nove tra i più importanti can-tanti lirici. Un cast d’eccezione, che regalerà al pubblico alcune fra le più belle e celebri arie tratte dalle opere di Giuseppe Verdi (in occasione dell’anno verdiano), ma anche capola-vori di altri grandi autori tra cui Rossini, Puccini, Donizet-ti, Cilea e molti altri. L’evento è realizzato con il patrocinio di Regione, Provincia, Comu-ne, Camera di Commercio e grazie al sostegno del Westin Excelsior Florence. Per info: www.teatroverdionline.it.

B.B.

Fuori porta/1 Fuori porta/2 Lirica

16 | Novembre 2013

Page 17: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Cultura

Emma Marrone è nata a Firenze il 25 maggio del 1984. Si esibirà al Mandela Forum il 27 novembre

in delirio per Emma:“Io, cresciuta a Firenzetra ranocchi frittie gite alle Cascine”

A tu per tu

Enrica Cinaschi

�Webemmamarrone.netFacebookemma.marrone

Torna a casa, Emma. Dove è nata e dove ha trascorso la sua infan-zia, quella di cui con-

serva ancora un ricordo vivo e presente. “Avevo sei anni quando sono andata via, ma ricordo luci-damente tante cose. Dai vicini di casa, con i quali sono cresciuta e che ancora torno a trovare, quan-do posso, alle gite alle Cascine insieme a mio padre, che mi por-tava alla Festa dell’Unità a vedere i concerti”. I Nomadi, Lucio Dal-la, Gianna Nannini: la passione per la musica di Emma Marro-ne è nata così, molto prima del successo di Amici e della ribalta televisiva. “Mi dicono che da bambina ero ghiotta di ranocchi fritti e pappardelle”, racconta sor-ridendo a Il Reporter. “Le pappar-delle le mangio ancora volentieri,

mentre le rane... un po’ meno, se devo essere sincera”. Insomma, il legame con Firenze rimane in-tonso, a distanza di tempo. “Amo molto viaggiare, ma ci sono dei luoghi che rimangono dentro per sempre”. A Firenze Emma (il 27 novembre al Mandela Fo-rum) porterà i brani del suo al-bum “Schiena” e i successi che la hanno resa celebre, dal debutto nell’arena di Maria De Filippi alla vittoria di Sanremo, fi no alla con-sacrazione con i tour a spasso per l’Italia e la marea di fan (su Face-book ha 2 milioni e 100mila fol-lower) che la seguono passo dopo passo. “Sono molto orgogliosa del lavoro che sto facendo e ancora più orgogliosa delle persone che mi seguono – dice – il ringrazia-mento principale va ai fan, che mi vogliono tanto bene. Con loro c’è

un rapporto di sincerità e rispet-to”. Dal vivo la cantante si cimen-terà anche nella versione acustica dei brani di Schiena, usciti in una riedizione del disco tutta voce e chitarra. “Sono curiosa di vede-re come la prenderà il pubblico, di solito è abituato a vedermi scatenare sul palco, stavolta lo sarò un po’ meno”. E ai ragazzi che – come lei tre anni fa – oggi si mettono in fi la per partecipare ai provini dei talent show, cosa dice? “Dico che prima di intra-prendere un percorso del genere bisognerebbe guardarsi dentro e capire. Fare il cantante non è solo salire sul palco e cantare. La mu-sica è un percorso complesso che va saputo aff rontare, non è detto che vada sempre tutto liscio. Bi-sogna essere consapevoli che non tutti i sogni diventano realtà”.

Il mercatino

ant a palazzo Borghese. Con Gucci, cavalli & co

Due giorni e novanta aziende per trasformare Palazzo Borghese in una grande boutique solidale. Da venerdì 22 a domenica 24 novembre in via Ghibellina 110 (dalle 10 alle 19) saranno off erti al

pubblico articoli di abbigliamento, accessori e pelletteria, allo scopo di raccogliere fondi a favore della Fondazione Ant, che dà sostegno ai malati di tumore. Ferragamo, Armani, Cavalli, Bulgari, Scervino, Braccialini, Patrizia Pepe, Lotti, Nannini, Gucci, Cucinelli, Cavallini e Mont Blanc sono alcune delle grandi fi rme protagoniste del Merc’Ant. “Questa iniziativa – sottolinea Simone Martini, delegato fi o-rentino di Ant – è una delle più importanti a favore della nostra fondazione, un appuntamento che ci permette di essere legati al territorio fi orentino attraverso il coinvolgimento delle migliori eccellenze del mondo della moda, dell’arte e della cultura”.

B.B.

NOVEMRELEGGERE PER NON DIMENTICARE0re 17.30 Sala Conferenze piano terraMercoledì 6 - Vito Mancuso presenta il suo libro “Il principio passione”

Mercoledì 13 - Giaca Mattarucco presenta il suo libro “AA.VV Italiano per il mondo:Banca, commerci, cultura,arti,tradizioni”Venerdì 15 - Vittorio Gregotti presenta il suo libro “Il sublime al tempo del contemporaneo”Mercoledì 20 - Massimo Recalcati presenta il suo libro: “Il complesso di Telemaco.Genitori e fi gli dopo il tramonto del padre”Mercoledì 27 - Giulio Guidorizzi presenta il suo libro “Il compagno dell’anima.I greci e il sogno”

OBLADÌ IL SABATO DEI BAMBINIE DELLE FAMIGLIE ALLE OBLATE16 ottobre ore 11.30 Le lettura di Sara: Gatti neri, gatti bianchi di Anna Cerasoliore 16,30 “Se ho freddo una pecorella...” lettura e laboratorio di costruzione e vestizione della propria pecorella infreddolita. Letture di Isabel Minhòs Martins – Yar a Kono- Martina RicciOre 16.30 - Questa notte non vado a letto! Let-tura animata e laboratorio per costruire addob-

bi per l’albero di Natale con carta e cartoncini. Lettura della storia di Bianca Belardinelli, Pedro e Flaminia, in Fiabe di Natale.

APPUNTAMENTI CON...UN’ORA SULLA FILOSOFIA18 novembre ore 18.00 - ala della Colombaria piano terra - a cura di Lucia Felici: Sergio Givo-ne “Un’altra fi losofi a, una fi losofi a dell’altro”

ALTRE PRESENTAZIONIVenerdì 8 ore 21.00 - Talk show “Alle frontiere dell’aldilà: aspetti medici, religiosi e mitologici a confronto” con F.Naldoni,D.Corradetti,A.Mazzucchelli, E.Pinetti- modera G.De MartinoSabato 9 ore 17 - Presentazione del libro di Roberto Orlandini “Tra l’aspettar del tempo e il morir del giorno” Premio Firenze Fiorino d’oro 2012 conduce la serata Katia Beni28 novembre ore 17.30 - Sala Conferenze – piano terra - “Finestre sul mondo” Dibattito: Racconti al femminile: le donne protagoniste dei progetti di Medici senza Frontiere30 novembre ore 11 - piano terra sezione ra-gazzi - Yogasofi a. Laboratorio di yoga e fi losofi a con letture ad alta voce. Cosa dovrebbe fare un re, per essere un buon re? A cura di Titu Chauan e F.Camerlingo dellAss.A.R.A.C.N.O.S

LE ALTRE BIBLIOTECHE COMUNALI BIBLIOTECA VILLA BANDINIVia di Ripoli 118Lunedì 18 novembre ore 17.30 Luci della città: il volto oscuro della borghesia, l’rresistibile ascesa del criminea cura di Aldo Pasquali

BIBLIOTECA MARIO LUZIMercoledì 20 novembre 17.00Riccardo Lami presenta la mostra “Ter-ritori instabili” Confi ni e identità nell’arte contemporanea,in programmazione alla Strozzina.BIBLIOTECA PIETRO THOUARLunedì 25novembre ore 17.00Via Mazzetta 10Conversazioni musicali: Il barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini a cura degli Amici del Maggio Musicale FiorentinoBIBLIOTECANOVA ISOLOTTO5 novembre ore 18L’avanguardia russa. La Siberia e l’oriente. Kandinsky, Malevich,Filonov,Goncharova. Presentazione della mostra visitabile a Palazzo Strozzi dal 27 settembre al 19 gennaio 20146 e 13 novembre ore 17Trasformando. Un’idea per il NataleCinque appuntamenti per trasformare le lampadine bruciate e altri materiali in originali palline per il tuo albero. Laboratorio a cura di Francesca e Andreina. Su iscrizione6 novembre ore 17.00Per il ciclo “6 personaggi in cerca di lettore” un omaggio a Roberto Denti letture animante tratte da “Orchi, balli, incantesimi. Le fi abe trasformate”

STRADE DI CARTA- SULLE TRACCE DI VASCO PRATOLINI DEL CENTENARIO DELLA SUA NASCITA(Firenze 19 ottobre 1913- Roma 12 gennaio 1991) Prosegue l’omaggio delle biblioteche Comunali Fiorentine:

BIBLIOTECANOVA ISOLOTTO 7 novembre ore 17.00La seconda metà del novecento. Gli anni di Giorgio La Pira. Il decennio dei movimenti: 1966-1976Incontro con Marino Biondi- Univ.di Firenze e Marcello Lazzerini giornalista

giovedì 14 ore 17La seconda metà del novecento Una Firenze lontana. Gli anni di piombo e il terrorismo Incon-tro con Edy Frollano e Rodolfo Tommasi, autori del saggio “un Pratolini ignorato: il mannello di Natascia o la rivoluzione romantica

Le Biblioteche Comunali Fiorentine ricordano i 100 anni di Vasco Pratolini con:

Distribuzione di una mappa dei luoghi di Vasco Pratolini e di una bibliografia con brani dai libri

Incontri, conversazioni, passeggiate letterarie, mostre fotografiche

1913 2013

Da ottobre a Dicembre

Programma dettagliato: www.biblioteche.comune.fi.it

Biblioteca delle Oblate

Biblioteca dei Ragazzi

BiblioteCaNova Isolotto

Biblioteca Palagio di Parte Guelfa

BibliotecaOrticoltura

Biblioteca ITI Leonardo da Vinci

BibliotecaPietro Thouar

BibliotecaVilla Bandini

Con il contributo di

BIBLIOTECA DELLE OBLATE. VIA DELL’ORIUOLO, 26 FIRENZEWWW.BIBLIOTECHE.COMUNE.FI.IT

Novembre 2013 | 17

Page 18: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Sport

Il calendario

“neto? c’è un motivose la società ci punta”Ricky Albertosi si racconta:“Avrei giocato anche al buio”

L’ex portiere

Reattivo come un gatto. Difesa dai guantoni di Ricky Albertosi, la Fio-rentina vinse un’epica

Coppa delle Coppe (1961), due Coppe Italia (1961 e 1966) e una Coppa Mitropa nel ‘66.Che cosa ne pensa di Neto? Se la società ha deciso di puntare su di lui, le qualità le avrà sicu-ramente. E nel momento in cui parte titolare, è chiaro che Mon-tella debba dargli fi ducia, nono-stante qualche errore.Lei è stato anche preparatore

La Parca aveva iniziato a tessere il fi lo viola per Vin-

cenzo Montella già nel 1995. Non era ancora l’Aeroplanino, quell’esultanza nacque per caso a Marassi quando, con la maglia del Grifone, segnò in rovesciata al Cesena. Ma aveva già in dote una media gol da piccolo bom-ber di razza. Ben 27 reti in 51 partite con la maglia dell’Empo-li, e la Fiorentina pronta a por-tarlo in riva all’Arno. Avrebbe off erto in cambio quattro gio-catori a Silvano Bini, il talent scout empolese di tanti piccoli campioni, come l’amico frater-no di Vincenzo, Totò Di Natale. L’aff are non decollò e Montella fu ceduto in serie B al Genoa. Rapido Vincenzo, potente Ba-tistuta, avrebbero formato una coppia stellare. Ma Aeroplani-no e Re Leone si incontreran-no diversi anni più tardi solo sulla sponda giallorossa. Poi la trattativa per avere Montella, questa volta nei panni di mister, al Franchi riprende. Ma c’è un ostacolo da superare, l’anno di contratto che lega Vincenzo al

Irene Delfino

dei portieri della Fiorentina. Come è cambiato questo ruolo negli anni?Oggi il portiere deve saper gio-care anche con i piedi. Io avevo anticipato il gioco che fa adesso il portiere già nel 1970, quando mi piaceva stare fuori dai pali e sapevo cavarmela con i piedi.Negli anni ‘60 c’era poca illu-minazione la sera negli stadi. Lei collezionò cinque presenze in Coppa delle Coppe con la Fiorentina nel ‘60/‘61 perché a Sarti (allora portiere titolare

viola) non piaceva giocare in notturna.Non riusciva a vedere la distan-za tra l’uomo e la palla. Io inve-ce, siccome ero riserva, pur di giocare lo facevo anche al buio. Abbiamo vinto la Coppa delle Coppe contro i Rangers di Gla-sgow. E sono andato bene tutte le volte che ho giocato. Ho esordito anche in Nazionale a Firenze con l’Argentina giocando di sera.Quindi non era un problema?No, come non lo è per i portieri di adesso, con gli stadi illuminati

a giorno.La sua parata più bella è quella del 3 ottobre 1965 in Fiorenti-na-Torino 1-1?Esatto. Non tanto come parata in se stessa, ma per i rifl essi che ho avuto.In quale portiere ancora in atti-vità si rivede?Nel Buff on di inizio carriera, quando era a Parma ed era spe-ricolato. Usciva sui piedi degli attaccanti incurante del pericolo. Oggi anche lui è molto cambiato.Tutti i portieri rischiano un po’ meno rispetto a quando gioca-va lei, non le pare?È certo. Non vedo più i portieri uscire sui piedi di un attaccante, come una volta. Escono tutti con i piedi in avanti e non coprono assolutamente la porta. Oppu-re la coprono molto poco. Se ti tirano addosso va bene, ma se ti tirano appena appena spostato non la prendi più. Anche il pallone viene bloccato meno.Sì, l’ho notato anch’io in questi ultimi anni. Non so se è colpa della palla che è troppo leggera, per cui non si fi dano e tutti pre-feriscono respingerla. Una volta solo alcuni portieri respingeva-no il pallone.Ricky no, questo è certo.

Catania. E Pulvirenti per libera-re il “suo” allenatore vuole qual-cosa in cambio. Contropartite tecniche, come nel ‘95. Questa volta però arriva il lieto fi ne, che tutti conosciamo. La Parca ricomincia il lavoro dove l’aveva interrotto e Firenze prende l’ae-reo. Pardon, l’Aeroplanino. Per volare sempre più in alto.

I.D.

La coreografia dei tifosi viola contro la Juventus: con quella vittoria per la Fiorentina è cominciato un “nuovo” campionato

Vincenzo Montella sarebbe potuto sbarcare a Firenze già nel 1995. Poi però il “matrimonio” non si fece

FIORENTINA, LA CORSA CONTINUA

Una cosa l’inizio di campionato l’ha dimostrata: non è facile far “coesistere” serie A ed Europa League. Anche la Fiorentina se

n’è accorta, complice pure qualche infortunio di troppo che ha com-plicato la primissima parte della stagione. Un esempio, all’inizio dello scorso mese, è stata la partita con la Lazio, subito dopo la bella vittoria sul Dnipro. Così, nelle prime giornate di serie A qualche punto i viola l’hanno lasciato per strada (vedi Cagliari, Inter e Par-ma). Ma dopo l’entusiasmante vittoria con la Juventus è cominciato un “nuovo” campionato. La partita con l’Udinese, in programma il 24 novembre, non deve essere sbagliata. Poi dicembre inizierà con la gara contro il Verona dell’ex Toni (lunedì 2) e con la sfi da dell’Olimpico con la Roma di domenica 8. Un tour de force, cop-pa compresa, durante il quale per i viola sarà diffi cile tirare il fi ato. L’obiettivo è arrivare alla sosta natalizia (e al mercato di gennaio) nella migliore posizione possibile. Perché una cosa è certa: Firenze ci crederà fi no in fondo. La corsa continua, il sogno anche.

Lor.Mos.

Montella poteva arrivare prima

il ritardo dell’aeroplanino

DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATOSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in con-temporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

EDITORE E CONCESSIONARIA PUBBLICITARIA

Bunker s.r.l.Sede Legale | AmministrativaPiazza E. Artom 12, 50127 FirenzeSede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

PUBBLICITÀTel. 055 6585939Fax 055 6801567email: [email protected]

STAMPANuova Cesat - Firenze (FI)

Periodico d’informazione locale. Anno VII n.42 del 2 Novembre 2013. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A.

Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze.

Via del Pallone 6/8 FIRENZE tel 055/666534 fax: 055/4089493sito internet: www.revisioneautofirenze.it

SERVIZIO GOMMEESTIVE E INVERNALI

MANUTENZIONE AUTO

18 | Novembre 2013

Page 19: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Sport

Brandon Wood in elevazione: l’americano è uno dei giocatori della Enegan, impegnata quest’anno nella Lega Adecco Silver

L’appuntamento con la Firenze Marathon è domenica 24 novembre: quel giorno la corsa taglierà un importante traguardo

La stagione

IL “RITORNO” DEL BASKETFirenze sta riscoprendo il basket grazie alla Enegan, impegnata

quest’anno nella Lega Adecco Silver, e alla Monte Paschi Mens Sana Siena, che ha scelto il Mandela Forum come sede di tutti gli incontri di Eurolega. La Enegan, in particolare, si pone obiettivi ambiziosi, come ha spiegato, presentando la stagione, l’amministratore delegato Luca Giot-ti: “La società ha fatto uno sforzo enorme per mettere a disposizione di coach Giordani un gruppo di ottimi giocatori. Adesso inizieremo a onorare la maglia e a impegnarci al massimo. Ai giocatori ho detto chia-ramente – spiega Giotti – che si devono ricordare, in ogni occasione, che rappresentano Firenze. Spero che questa Enegan diventi la squadra di tutti i fi orentini”. “Per l’Enegan Firenze – continua l’ad – è una sta-gione importantissima. Abbiamo un progetto nel quale crediamo mol-to. Firenze deve stare in campionati importanti. In squadra abbiamo due americani, Wood e Swanston, dopo ventuno anni. Promettiamo impegno massimo. Sempre. Siamo a disposizione di Firenze. Vogliamo riportare l’entusiasmo per il basket in città”.

Sim.Spa.

Firenze Marathon

TRENT’ANNI DI CORSATrenta volte Firenze Marathon. Domenica 24 novembre la celebre

corsa festeggia un compleanno storico. In pochi, nel 1984, avreb-bero pensato di raggiungere questo traguardo. Nelle prime edizioni si contavano non più di mille podisti, per l’edizione del trentennale si punta a battere il record di oltre 10mila atleti. Saranno più di trenta le iniziative collaterali per questa corsa, che rimane tra le più prestigiose a livello italiano. Una delle più curiose riguarda il concorso musicale “Firenze Marathon Music Contest”, il cui obiettivo è off rire la possibi-lità a dieci band locali di esibirsi durante lo svolgimento della mara-tona. Poi c’è la staff etta in pista 30 x 1 km, ovvero la staff etta del tren-tennale. Si svolgerà sabato 23 novembre, alla vigilia della maratona, con inizio alle 10 allo stadio di atletica Luigi Ridolfi , attiguo alla sede del Marathon Expo, in viale Manfredo Fanti 2. L’evento sarà aperto a tutti gli amatori e ai podisti. Sono ammesse a partecipare un numero massimo di trenta squadre.

Sim.Spa.Massimo Bellapadrona “all’opera”: all’interno della scuola Anna Frank si trova la palestra di arrampicata “Stone Monkey”

A CACCIA DI VETTE,IN UNA PALESTRAIn via Baldovinetti si porta avanti l’arrampicata sportiva

L’intervista

�Web stonemonkey.it [email protected] Stone Monkey. Scimmia

di pietra. Un nome de-cisamente evocativo per una delle pochissime pa-

lestre di arrampicata di Firenze, situata all’interno della scuola Anna Frank di via Baldovinetti, nel Q4. Parliamo di questa atti-vità con Massimo Bellapadrona, presidente e istruttore del cen-tro.Di palestre simili se ne trovano poche, eppure l’arrampicata sportiva è nata in Italia...Esatto. Nonostante l’uomo si ar-rampichi da sempre, prima per necessità e poi per passione, la prima gara vera e propria si è svolta nel 1985 a Bardonecchia, in provincia di Torino, su pareti naturali. Presto però si è comin-ciato a preferire, per le compe-tizioni, pareti artificiali. L’unico modo per essere sicuri che nes-suno dei partecipanti conosca già il percorso.Ci parli di questa palestra: quando è nata?Ha visto la luce nel 2004, abbia-mo quasi dieci anni. Siamo stati la prima palestra di Firenze per l’arrampicata sportiva. La prima struttura che montammo nella scuola era di pochi metri quadri, adesso ne abbiamo trecento. Sia-mo proprio cresciuti.Che corsi offrite?Proponiamo tutte e tre le disci-pline dell’arrampicata sportiva:

Carlo Marrone

Lead, Boulder e Speed. Quest’ul-tima, però, solo per i bambini.Si spieghi meglio, per noi pro-fani...Certo. Lo spiego in modo sem-plice, senza entrare nei partico-lari: la Lead consiste in percorsi di difficoltà crescente, in cui il valore delle prese dipende da come vengono effettuate. La Boulder si pratica su vie basse, raggiungendo un’altezza di circa quattro metri, senza imbraga-ture perché non si sale troppo e ci sono i materassoni. In questo caso conta soprattutto la quanti-tà di prese, meno sono meglio è. Sulla Speed, infine, c’è poco da dire: conta la velocità. Per questo possiamo proporla solo ai bam-bini. Per gli adulti non abbiamo pareti abbastanza alte.A proposito di bambini, da che età si possono muovere i pri-mi passi in verticale? E perché consigliare ai piccoli questa attività?Dai sei anni si può iniziare tran-quillamente. È consigliabile per lo stesso motivo per cui lo è per gli adulti: è alla portata di tutti.

Non richiede una preparazione preventiva, ci si allena provando, ed è uno sport molto completo. Stimola la concentrazione e per-mette di socializzare molto con persone con gli stessi interessi. Infatti per gli adulti si organiz-zano uscite sociali in tutta la To-scana, proprio per arrampicarsi in compagnia.Tra di voi ci sono professioni-sti?Se intende campioni, no. Sono tutti amatori e appassionati, an-che perché proponiamo corsi base anche per chi non ha mai praticato sport. In ottobre c’è sta-to un corso per principianti che è durato un mese ed è terminato con un’arrampicata in natura.Sogni e aspirazioni della “scim-mia di pietra”?Raggiungere vette più alte. In parole povere, se continua il trend positivo che ci accompa-gna dall’apertura la speranza è quella di potersi spostare in una palestra più ampia e più alta.In fin dei conti le scimmie arri-vano ovunque, basta trovare gli appigli giusti.

www.fratelliorsero.it

Novembre 2013 | 19

Page 20: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

#Rubriche

La Loggia dei Priori o della Signoria che si prospetta sull’omonima piazza, fu

costruita per volere del gover-no fi orentino nel 1378, sotto la direzione degli architetti Benci di Cione e Francesco Talenti e terminata nel 1382. Su disegno di Andrea di Cione Arcagnolo, detto l’Orcagna, era destinata per le pubbliche assemblee e le cerimonie uffi ciali della Signo-ria alla presenza del popolo. Dopo la caduta della Repub-blica Fiorentina avvenuta nel 1530, la loggia perse la sua fun-zione pubblica per la quale era stata concepita, pertanto cam-biò oltre al suo utilizzo anche la denominazione, infatti da allo-ra è assai più conosciuta come Loggia dell’Orcagna, dal nome dell’esecutore del disegno, o dei Lanzi, ossia lanzichenecchi, il corpo di guardia formato da soldati mercenari tedeschi, ar-mati di archibugio o picca e spada, chiamati dal duca Ales-

sandro I de’ Medici (detto il Moro) a sua protezione.Gli archi della volta interna della loggia, si appoggiano su due “peducci” o capitelli pensili che dir si voglia, che sembra-no quasi “appesi” alla parete di fondo, come mensole incassate. Sono decorati con sculture che rappresentano putti alati e due fi gure, una femminile ed una maschile, che danno l’impres-sione di sostenerne il peso del-la volta sulle loro spalle. Sotto i “peducci”, in una fi la continua, vediamo disposti moltissimi ganci a forma di “L” che aveva-no il compito di reggere i pe-santi arazzi, appesi per decorare l’interno della loggia durante particolari cerimonie organiz-zate dalla Signoria. Gli arazzi venivano poi fermati alla base, per mezzo di altrettanti ganci (come quelli superiori), sempre a “L”, ma murati esattamente al contrario. Sotto questa secon-da fi la di ganci, corre per tutta

Aumenta la disoccupazione, ma i “fi gli di papà” non sentono la crisi! Loro lavorano sempre. Infatti i sindacati stanno pensan-do di spostare la festa del lavoro dal 1° maggio al 19 marzo,

per la festa del papà! Da noi serve una raccomandazione per tutto: per mettere i fi gli al nido, per farti operare dal medico migliore, per farti seppellire al cimitero! Tempo fa mi sono morti due zii, quello racco-mandato lo riconosci subito: ha un mausoleo più grosso del Duomo. L’altro zio, siccome non c’era più posto, l’hanno impagliato fuori dal cimitero. Gli hanno messo anche un piattino in mano, così raccoglie le off erte! La nostra economia è basata sulla raccomandazione. In Italia tutto si muove attraverso una telefonata. Non a caso il telefono chi l’ha inventato? Un italiano, Antonio Meucci. Se non hai un parente potente, per la raccomandazione hai una seconda chance: il politico. E noi in Italia siamo fortunati, perché da noi i politici sono immortali. Il politi-co ha trovato l’elisir della lunga vita. Il segreto è non consumare energie. Ma lasciamoli lavorare in pace questi politici! Via le intercettazioni te-lefoniche! Per conoscere la vita privata di una persona basta Facebook! Prima le donne si raccontavano i pettegolezzi dal parrucchiere, oggi hanno Facebook. Mia moglie, addirittura, tutte le sere chatta su Face-book con i bigodini in testa!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Webandreamuzzi.it

A zonzo per Firenze

Il Pungiglione

la lunghezza delle due pareti, una balza fregio in pietra forte proveniente dalle cave di Oltrarno, decorata con ben 160 testine di leone, disposte una accanto all’altra, dalle cui fauci sporgono altrettanti ganci. Su questi, una volta si ancoravano festoni e rob-biane a decorare più fastosamente l’imponente porticato. Voglia-mo far soff ermare l’attenzione dei lettori sull’ornata balza laterale (ma non solo), fra le ripetute teste leonine, simbolo protagonista della vita politica e culturale fi orentina dell’epoca, si possono no-tare, inspiegabilmente, tre misteriosi volti che ci guardano con occhi enigmatici: un uomo, una donna ed un adolescente; una “famigliola” o forse, una triade divina? Quale sarà il messaggio di tale diff erenza di ornamento che non sembra giustifi cabile come solo abbellimento? Un simbolismo? Un’implorazione di aiuto o una semplice licenza dello scalpello di colui che eseguì il fregio, forse desideroso di rappresentare la propria famiglia? La deco-razione composta dalle numerose testine del re della foresta, che notoriamente a Firenze manifestano forza, protezione e fi erezza, esempio ne è il Marzocco, associate alle tre testine umanizzate, non fu certamente casuale, ma assolutamente voluta. Potrebbe essere stata anche un’alterazione successiva fatta da un lanzichenecco di guardia? Questo potrebbe davvero essere ac-caduto? Chissà. Quello che certamente fecero i Lanzichenecchi sotto la loggia, è che spararono con i loro archibugi su bersagli posti al di sotto della balza fregio dove abbiamo evidenziato la “famigliola”, almeno a giudicare dalle tante tracce rotonde che si rilevano sulla parete. Sono scalfi tture concave lasciate sulle dure pietre, che misurano una circonferenza simile a quella di una moneta da un euro, e che corrisponderebbero a palle di piom-bo o di ferro sparate appunto dai loro archibugi. Pensando al detto che circolava all’epoca: Beve come un Lanzo, si può anche immaginare che la mira di questa fanteria mercenaria tedesca non fosse poi così precisa, proprio in virtù del risaputo loro uso a tracannar bicchieri, spesso e volentieri uno di troppo, cosa che aveva generato persino il proverbio: Bere alla tedesca; la mattina puro, a desinare senz’acqua e a cena come viene dalla botte.Fra le tante impronte dei colpi di archibugio, quasi illeggibile e incomprensibile, vi è anche l’arcana scritta IMPRESSO.Quante cose si nascondono ancora nelle pieghe della nostra sto-ria!In attesa che studi futuri possano darci la risposta, almeno per ora permane il mistero!Questo racconto trova spunto da uno dei 40 aneddoti che com-pongono il nostro libro dal titolo Per fi lo e per segno, che tratta su fatti accaduti in Piazza della Signoria, edito nel 2013 dalla casa editrice Firenze Leonardo Edizioni.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

�Webartusi.net

BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

CURIOSITÀ ALLA LOGGIADELLA SIGNORIA DETTA DELL’ORCAGNA O DEI LANZI

LA FESTA DEL LAVORO? FACCIAMOLA A MARZO

20 | Novembre 2013

Page 21: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

Lettere

“PIÙ PANCHINE NEL QUARTIERE”Sono venuta ad abitare in questo quartiere 2 di Fi-renze quasi cinquanta anni fa. Era un quartiere gio-vane, pieno di coppie con bambini piccoli nei pas-seggini. Ora siamo diventati tutti vecchi, ci sono le badanti che spingono sedie a rotelle. Il Comune si è mai chiesto dove può riposarsi una persona anziana che cammina con diffi coltà? Ai giardinetti, ma biso-gna arrivarci, ai bar, ma bisogna consumare, e non sempre è possibile. Quindi chiedo al mio Quartiere di farsi portavoce presso il Comune perché vengano sistemate delle panchine. Ora stanno sistemando le “radici” dei pini sull’Aff rico, potrebbe essere una buo-na occasione per completare l’opera. Nella speranza che possiate fare qualche cosa,Vi saluto cordialmente.

Laura Trabucco

L’INCROCIO TRA VIA ALLORIE VIA BARACCACaro Reporter,numerosi incidenti si verifi cano all’incrocio fra via A. Allori e via F. Baracca, basta verifi care le chiamate ai VV.UU. e alle Misericordie. In quel punto l’acces-so a via Baracca è regolato da un segnale di stop e l’immissione del traffi co diretto verso il centro città è molto complicata per la grande affl uenza di traffi -co esistente su via Baracca. All’altra diramazione di via Allori dove non ci sono grosse diffi coltà perché il senso unico consente solo di svoltare in via Allori da via Baracca, c’è un semaforo pedonale a chiamata. Si potrebbe sopprimere questo semaforo pedonale e posizionare un semaforo veicolare al posto dello stop che può essere usato dai pedoni e regolare l’accesso dei veicoli da via Allori a via Baracca. In alternativa si potrebbe fare una rotonda ma rimarrebbe decen-trata rispetto a via Baracca e non sarebbe di utilità ai pedoni, quindi occorrerebbe comunque un semaforo per attraversare.Grazie per l’attenzione,

Enzo

MARCIAPIEDIE BICICLETTE IN VIA PAGNINIEgr. Direttore,il Sindaco non perde occasione di aff ermare che in-tende fare di Firenze una città a misura di passeggi-no. Venga, allora, in via Pagnini ai numeri 34 e 36, munito di passeggino o sedia a rotelle da spingere e

provi ad attraversare il marciapiede. Se riuscirà a far-lo senza danni a se stesso o alle persone trasportate, o se semplicemente riuscirà ad evitare urti fastidiosi vorrà dire che oltre ad essere un buon sindaco é an-che ottimo slalomista. Questo perché il marciapiede, già stretto, è occupato da un grande numero di bi-ciclette, incatenate ai ferri salvapedoni, cosa che non sarebbe consentita in nessun paese civile. Credo che i proprietari delle bici hanno il sacrosanto diritto di pretendere per loro le rastrelliere ma anche il sacro-santo dovere di non ostacolare i passanti. Alla buona amministrazione la necessità di conciliare le due esi-genze. Finora le numerose proteste hanno cozzato contro una disarmante indiff erenza.

Lettera fi rmata

“UGNANO, LUNGO LE STRADE SI TROVA DI TUTTO”Vi scrivo per evidenziare una situazione ormai spia-cevolmente statica nel nostro territorio urbano. Vivo in una delle ultime “zone rurali” di Firenze: Ugnano. L’area è piacevole: non ci sono alti condomini che de-turpano il paesaggio e la visione di un campo arato è ancora possibile. Quello che però è agghiacciante è quanto puoi trovare lungo la strada: pc usati, motori-ni rubati che si alternano a materassi, sanitari, elettro-domestici, rifi uti edili... Purtroppo verifi co tutto ciò perché amo correre e quotidianamente mi accorgo del degrado. Mi fa male vedere la mia terra, la mia amata Firenze off esa dai rifi uti! Un moto di rabbia mi nasce dentro quando vedo passare auto dei vigili urbani incuranti di quello che si trovano davanti: il nostro inimitabile concittadino Dante disse “Non ti curar di loro ma guarda e passa”... non lo seguiamo sempre alla lettera!!! La situazione più critica si trova in Via Gherardo Bosio, appena girato l’angolo che dà su Via Minervini. Siamo a due passi dalle carceri di Sollicciano, triste luogo di miseria e non si può dire che non ci sia circolazione di mezzi... inoltre la strada è molto utilizzata dai residenti di Ugnano. Troviamo ricorrentemente auto abbandonate, che poi vengono bruciate e smembrate. Nonostante la mia segnalazio-ne allo 055055, da più di un mese gli ultimi due relitti sono ancora là. Adesso abbiamo anche un televisore stile anni 90, un paio di materassi, una tavolo in legno e chi più ne ha ne metta.... Capisco il sovraccarico di lavoro della nettezza urbana, il problema del traffi co da gestire in centro ma non capisco come non si possa ripulire una strada da ingombranti e pericolosi rifi uti e far fi nta che quello ormai sia diventato un deposito

comodo e pratico!!! A poche centinaia di metri si tro-va Ecofi renze: perché non utilizzare quella struttura? Forse perché le auto sono state rubate??? Ancora peg-gio: il ritrovamento non dovrebbe essere segnalato e il mezzo portato negli appositi depositi???! L’unica spe-ranza è che i prossimi mondiali di ciclismo passino dal mio quartiere: forse avremo strade pulite e nuo-vamente asfaltate.... Grazie per l’attenzione dedicata e spero che simili segnalazioni possono essere utili per il bene comune.Saluti.

Sara Giannelli

VIALE DE AMICISE LE RADICI DEGLI ALBERICarissima Redazione,leggo sempre con molta attenzione il vostro mensile Il Reporter e me ne compiaccio, lo trovo veramente interessante. Questa volta però c’è un un articolo che mi lascia perplesso: Viale De Amicis, Pia illusione, la parte che voi e il Comune dà per fi nita è ancora tutta transennata e gli operatori sono tutt’ora al lavoro (ma arrivare ai piedi del cavalcavia sarà lunga, e poi non è che la situazione del marciapiede dello spartitraffi co lato via Lungo l’Aff rico sia migliore). E a che prezzo ciò. Mi auguro che la sistemazione delle radici dei pini non sia avvenuta per operazione chirurgica perché la delicatezza di questi magnifi ci alberi, non adatti per viali cittadini (vedi anche quelli di viale Torricelli), è ormai nota: radici che non aff ondano nel terreno creando condizioni di pericolosità per tutti, fatto è che di quando in quando ne cade qualcuno; poi il restringimento della carreggiata per creare maggiore spazio intorno ai tronchi e relativa diminuzione po-sti macchina. Forse quello che dice Bonaccorsi è vero ma guarda caso che le parti fatte rapidamente sono state quelle laterali al percorso via Falcucci/via Amari interessato dalla febbre ciclistica. Quindi il disagio in questa zona è ancora molto intenso. Non è argomen-to dell’articolo, ma la sporcizia stradale della zona è notevolmente aumentata da quando, abolita la rimo-zione forzata delle vetture durante le notti di lavaggio, voluta dal sig. Sindaco, l’80% dei residenti non sposta le vetture: “tanto i vigili verranno si e no una volta l’anno” e gli addetti sono in diffi coltà a pulire. Scusate lo sfogo, ma sono situazioni che vivo oramai da tem-po. Il resto sono tutte chiacchiere.Cordialità

Paolo Vannini

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni, problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla primaE invece a quanto pare le care (e cattive) vecchie abitudini hanno velocemente ripreso il sopravvento, aiutate anche dal ritorno ai “normali” ritmi del-la vita cittadina pre-mondiali e dal maltempo che si è abbattuto a più riprese nelle scorse setti-mane su Firenze. Tutto come sempre, come se il mondiale non ci fosse mai stato, si po-trebbe insomma pensare. E in-vece no. Perché a ben guardare qualcosa è cambiato. Lo dicono i numeri (in primis quello delle biciclette vendute in città, dato che ha registrato un vero boom, anche se è legittimo sospettare che pure in questo caso l’onni-presente crisi ci abbia messo lo zampino), e lo dice anche una nuova consapevolezza che non è diffi cile cogliere tra i fi oren-tini. Se non a liberare defi ni-tivamente le strade (missione eff ettivamente impossibile), i mondiali a due ruote sono dun-que serviti almeno a riportare in modo forte l’attenzione sulla mobilità alternativa. Che a Fi-renze deve scalzare una volta per tutte quella “tradizionale” (e non più sostenibile) basa-ta sui mezzi privati: tentativi e idee non mancano, come si può leggere nella pagina che dedichiamo questo mese all’ar-gomento. E ora è giunto il mo-mento di partire in volata in questa direzione. Parlando di strade non si può però dimen-ticare che in viale Paoli, a po-chi metri dal traguardo iridato, dove a fi ne settembre l’entusia-smo mondiale aveva raggiunto il suo apice, lo scorso mese un ragazzo di appena diciotto anni ha perso la vita a bordo del suo motorino. Ci sono ancora i fi o-ri, tanti, i bigliettini e i messaggi lasciati dagli amici a ricordare questa nuova tragedia. A ricor-dare che sulle strade si continua a morire. A ricordarci che deve essere fatto di tutto, da parte di tutti, perché questo non accada più.

MATTEO FRANCINI

VIA GIOBERTI-PIAZZA BECCARIA,UN “CASO” MAI RISOLTO

Gentile direttore,un vecchio problema, sempre discusso e mai risolto. Via Gioberti - Piazza Beccaria. Nel passato si è pensato nientemeno che pedo-nalizzare Via Gioberti. Invece, col passare degli anni, tale Via e tale Piazza sono diventate una giungla. Macchine in doppia fi la, sulle strisce pedonali, bici e motorini controsenso. Basterebbe un vigile di passaggio nelle varie ore della giornata per attaccare un po’ di foglietti ai tergicristalli. Si aiuterebbero le casse comunali, risolvendo (almeno in parte) il problema della viabilità, divenuto anche pericoloso.

Giuseppe Perrino

IL REPORTER RISPONDECaro Giuseppe,è eff ettivamente da lungo tempo che si parla di via Gioberti e di un possibile intervento per “regolarla” e valorizzarla. Ed eff ettivamente basta poco, soprattutto in certi giorni della settimana (un esempio su tutti, il sabato pomeriggio), per capire come la situazione debba essere aff rontata e per rendersi conto che dal “semplice” caos a si-tuazioni di possibile pericolosità il passo non è poi così lungo. Come sempre, come ovunque, per prima cosa bisogna però sottolineare come siano anche i comportamenti dei cittadini a incidere su una situazione già delicata, date le dimensioni della strada e il grande affl usso di persone che la caratterizza: come anche lei riporta nella sua lettera, capita non raramente di imbattersi in auto in doppia fi la, parcheggi “al limite”, mezzi in contromano, ecc... e come sempre il primo appello va quindi rivolto ai cittadini, anch’essi responsabili, con il loro comportamento, della vivibilità fi orentina (anche perché via Gioberti ha la fortuna di essere dotata, alle sue due estremità, di altrettanti parcheggi, quello di piazza Beccaria e quello di piazza

Alberti). Ovviamente, però, c’è di più: non vanno infatti dimentica-te, in questo caso, le caratteristiche della strada, che richiama spesso e volentieri (per la sua posizione, per i suoi negozi e non solo) un gran numero di persone e auto. Tante volte in passato sono stati richiesti interventi per migliorare la situazione, tante ipotesi sono state avanzate negli anni (ad esempio pedonalizzazione o divieti di sosta con conseguente allargamento dei marciapiedi) ma, anche per via Gioberti, nel più classico stile fi orentino, non è stata ancora trovata una soluzione in grado di mettere d’accordo tutti. E più con-trolli (che pure a volte sono certamente utili) da soli non bastano. Sul futuro della strada non è comunque calato il silenzio e sul suo destino si continua a discutere, per trovare la soluzione migliore per valorizzarla e mettere la parola fi ne a caos e pericoli. Nel frattempo, però, i cittadini devono fare la loro parte.

MATTEO FRANCINI [email protected]

Novembre 2013 | 21

Page 22: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

“Troviamo una forma per dare risposte unitarie”Sistema sociosanitario, il vicesindaco Saccardi fa il punto sulle novità

UN CONVEGNO PERCONOSCERE LA SLA

Riorganizzazione del sistema sanitario e “rivoluzione” dei medici di famiglia: il vicesin-daco e assessore al welfare

Stefania Saccardi illustra a Il Reporter le novità in arrivo.

Che cosa sta succedendo alla Società della Salute di Firenze? È in atto a livello regionale la riorganiz-zazione del sistema sanitario e ancora non è chiaro se ci sia o meno il supe-ramento delle Sds. Quando queste sono nate sono state salutate come una delle più importanti innovazioni politico-istituzionali per aver introdotto l’inte-grazione sociosanitaria quale strumen-to per promuovere risposte unitarie a bisogni complessi del cittadino e per garantire una ricaduta positiva anche nell’ambito della sanità, in termini sia di uguaglianza e appropriatezza delle risposte che di economicità. Chi dice che le Sds sono solo un costo aggiuntivo forse non ha ben chiaro come dovevano funzionare. In quali settori è concentrata l’attività in questo momento? Il cuore dell’attività della Società della Salute riguarda il percorso della non autosuffi cienza e dei disabili. La Sds di Firenze sta lavorando per semplifi care l’accesso del cittadino al percorso, ma anche per garantire una valutazione multi professionale omogenea dei biso-gni delle persone anziane sul territorio e una presa in carico integrata dell’utente. Nell’ambito del sistema dei servizi per anziani sono proseguite le azioni di pro-mozione e sostegno della permanenza a domicilio degli anziani fragili o non autosuffi cienti con l’obiettivo di limita-re il ricorso alle strutture residenziali, ampliando la gamma dei servizi con un’assistenza domiciliare sociosanitaria. I contributi per il “servizio di assistenza familiare” e per il “sostegno alle cure fa-miliari” puntano proprio a questo. Stia-

mo aggredendo la lista di attesa per tali servizi con l’obiettivo di dimezzarla.Se davvero verranno chiuse le Società della salute, che prospettive si aprono?Se non vogliamo che l’esperienza del-le Sds sia stata vana, dovremo trovare un’altra forma organizzativa che metta insieme i sindaci dei Comuni con i di-rettori generali delle Aziende sanitarie perché la programmazione delle rispo-ste ai bisogni sociosanitari sia unitaria. Per quei servizi che già erano integrati si dovrà molto probabilmente fare un ac-cordo per defi nire i vari “compiti”.Infi ne l’annunciata rivoluzione dei medici di famiglia, che dovrebbero associarsi in ambulatori, con orari più lunghi e disponibilità di attrezzature più sofi sticate.Sono già state individuate le Aft (aggre-gazioni funzionali territoriali) ed entro l’anno saranno individuati i coordina-tori con i quali verranno intrapresi i percorsi di appropriatezza nelle prescri-zioni di farmaci ed esami specialistici e di organizzazione di un servizio di assi-stenza sulle 18 ore al giorno. Il passag-gio successivo sarà la costituzione delle Uccp: qui i cittadini troveranno, oltre ai medici di medicina generale, anche gli specialisti ospedalieri per assicurare sul territorio un’assistenza integrata profes-sionalmente.

Almeno cento, che non sono poche. Sono le persone ammalate di sclerosi late-rale amiotrofi ca (Sla) tra Firenze e provincia. A raccontarlo è l’Aisla, associa-

zione nata a sostegno dei malati e dei loro familiari, che in città ha la sua sede in piazza Elia Dalla Costa e che per sabato 16 novembre ha organizzato un convegno dal titolo “Sclerosi laterale amiotrofi ca, continuità assistenziale e tecnologia” che si terrà a Palazzo Vecchio. Un appuntamento scientifi co nato per puntare il focus su una patologia che, in quanto rara, fi nisce spesso per scontrarsi contro un po’ di ignoranza e grovigli burocratici pesanti: “Purtroppo oltre a tutte le diffi coltà tragiche connesse alla malattia ci sono quelle legate alla burocrazia: ancora non c’è un’adeguata assistenza integrata e spesso passano mesi prima di ottenere presidi preziosi come i comunicatori ottici”, spiega Barbara Gonella dall’Aisla Firenze. In-vece i pazienti ammalati di sclerosi laterale avrebbero bisogno di cure di squadra e di un’assistenza domiciliare mirata: “Purtroppo sono poche le persone formate per questo tipo di assistenza, e per questo è necessario che vengano attivati al più presto i corsi per ‘caregivers’ peraltro già fi nanziati dalla Regione – prosegue – noi, come associazione, organizziamo lezioni per formare i nostri volontari all’assi-stenza del malato, oltre a off rire un programma di fi sioterapia a domicilio e uno di assistenza psicologica”. Tutti aspetti, spiega la responsabile Aisla, “fondamentali e che dovrebbero essere forniti dal sistema sanitario nazionale che invece non fa abbastanza”. Perché la Sla è una malattia complessa, tremenda, e il volto di Bor-gonovo lo ha insegnato bene ai fi orentini: colpisce solitamente persone, maggior-mente uomini, con un’età media di 40-50 anni. Arriva cioè nel pieno della vita, quando ancora si lavora e si è nel pieno delle proprie facoltà: in Italia si manife-stano in media tre nuovi casi al giorno e si contano circa sei-otto ammalati ogni centomila abitanti. La Sla agisce sull’organismo in modo subdolo, imprigionando una mente perfettamente lucida in un corpo che non le risponde più e questa, per gli ammalati, è una soff erenza ulteriore. L’Aisla prosegue con i suoi progetti e ha sempre bisogno di volontari: per tutte le informazioni si può visitare il sito www.aisla.it e, per entrare in contatto con la sede fi orentina, si può chiamare il referente (Morandi, 348.1880933) o il 334.7160938.

Serena Wiedenstritt

Giulia Righi

La riorganizzazione La tremenda malattia

Il vicesindaco e assessore al welfare Stefania Saccardiillustra a Il Reporter le novità sul sistema sociosanitario e sui medici di famiglia

Stefano Borgonovo riceve il Fiorino d’oro della città di Firenze: era il 13 aprile 2010

#Speciale salute

centro zen estetica

Via Paganini n. 28 - 50127 - Firenzetel. 055 4379758 www.centrozen.it - [email protected]

Trattamenti anti-age e per il corpo, all'avanguardia con metodo DIBI MILANO. Sconto del 20% su tutti i trattamenti per i lettori de Il Reporter

22 | Novembre 2013

Page 23: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

Le migliori off erte residenziali, commerciali, stagionali

Per gli inserzionisti privatii costi di pubblicazionedi un annuncio immobiliare sulle edizioni cartaceede Il Reporter sono:

30€ per 1 mese

55€ per 2 mesi

80€ per 3 mesiPer informazioni telefonare allo

055.6585939o inviare e-mail a:[email protected]

1 - 2 VANIFIRENZE

(ABA/618) PONTEROSSO - In interno tranquillo Via Bologne-se, appartamento bilocale di 40 mq circa posto al 2 piano (no ascensore) ristrutturato composto da ingresso, cucina-sog-giorno con ripostiglio/lavanderia, camera da letto e bagno con finestra. Termosingolo. Ottimo anche per investimento (A.P.E. classe G - I.P.E. 233 Kwh/mq/anno). Richiesta euro 169.000,00

055.4684635 - 347.6590279

SESTO.FNO, bilocale mq47, ampio sogg.-cucina, camera matrimoniale, bagno finestrato, balcone abitabile. Ottime rifiniture classe energ. A+. No spese di mediazione, possi-bilità di personalizzazione, Euro 185.000. APE 10,591 kWh/m²anno. RIF. UMI 6 - 106

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, vista panoramica, nuovo bilocale di nuova costruzione composto da ampio soggiorno-cucina, ca-mera matrimoniale, bagno, loggia di 18 mq e resede esclu-siva di 56 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A+. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 190.000. APE 15,988 kWh/m²anno. Rif. UMI 6 – 06

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, vista panoramica, nuovo bilocale in nuova costruzione, composto da ampio soggiorno-cucina, camera matrimoniale, bagno, loggia di 19,25 e un resede di 12,75 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 185.000. APE 30,592 kWh/m²anno. Rif. UMI 6 - 08

055 2335596 – 340 7871696

POZZOLATICO BASSO galluzzo vendesi al piano terra bilo-cale di mq 48 con particolari archi soffitto a cassettone in contesto silenzioso con facile parcheggio adiacente volendo arredato gia’ libero prezzo interessante con offerte medio prezzo minimo € 95.000,00 max € 125.000,00 secondo condizioni finanziarie rif a 203

055 414545 - 335 7363640

3 VANIFIRENZE

(ABA/656) LE BAGNESE - Tre vani e mezzo, 75 mq, 5° pia-no, luminosissimo eristrutturato, composto da soggiorno con angolo cottura e balcone panoramico sul verde, 2 camere con balcone, bagno. Termocentrale con contacalorie, infissi doppi, parquet (A.P.E. classe G - I.P.E. 162,3 kwh/mq/anno). Richiesta € 215.000 trattabili.

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/650) CENTRO STORICO - S. LORENZO - in palazzo d’epoca, al secondo piano senza ascensore, 3 vani di 55 mq, ristrutturato, composto da piccolo ingresso, soggiorno, cucina abitabile, camera matrimoniale, bagno con finestra. Termosin-golo, aria condizionata, infissi doppi. Ottimo per investimen-to! (A.P.E. classe D - I.P.E. 50,3 kwh/mq/anno). Richiesta € 240.000,00 trattabili.

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/633) CAMPO DI MARTE - in bel palazzo, piano alto con ascensore, 3,5 vani, panoramico, appartamento di 60 mq composto da ingresso, 2 camere, cucina abitabile con balcone, bagno con finestra e ripostiglio. Medie condizioni, termosingo-lo, aria condizionata, oltre cantina (A.P.E. classe G - I.P.E. 135,6 kwh/mq/anno). Richiesta € 250.000,00 trattabili.

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/621) ZONA GIOBERTI - Esclusiva - In splendido villino primi ‘900 appartamento posto al secondo ed ultimo piano di 3 ampi vani di 75 mq ben esposto, silenzioso . Composto da ingresso, soggiorno, ampia cucina-tinello con accesso a bel balcone, camera e bagno oltre soffitta da cui sono ricavati 2 locali. Possibilità realizzo terrazza a tasca. Da ristrutturare (A.P.E classe G - I.P.E. 302,91 kwh/mq/anno). Richiesta Euro 310.000,00 trattabile

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/559) PUCCINI/BARACCA - Appoartamento 3 vani di 75 mq con 2 ampi balconi e posto auto di proprietà. 6° ed ultimo piano con ascensore composto da ingresso, soggiorno con ampio balcone, cucina abitabile con balcone, camera da letto matrimoniale, 2 servizi e ampio ripostiglio. Riscaldamento centrale. Da rimettere. Posto auto di proprietà (A.P.E. classe G - I.P.E. 335,96 kwh/mq/anno). Richiesta euro 200.000,00 trattabili

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/507) FIESOLE - In buono stato appartamento di 3 vani 50 mq posto al primo piano e composto da ingresso, cucinotto, soggiorno, camera da letto, ripostiglio e bagno. Termosingolo. (A.P.E. classe G - I.P.E. 431,74 kwh/mq/anno). Richiesta euro 190.000,00 trattabile

055.4684635 - 347.6590279

SESTO.FNO, trilocale mq 67 oltre balcone abitabile, con am-pio sogg.-cucina, 2 camere e bagno finestrato. Ottime rifiniture classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazione Euro 265.000. APE 11, 793 kWh/m²anno. RIF. UMI 6 - 102

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, vista panoramica, in nuova costruzione trilocale 70,5mq p.t., sogg.-cucina, 2 camere, bagno. lumino-so, resede 49,75mq, loggia 18,75mq. Ottime rifiniture, predi-sposizione climatizzatore, pannelli solari. Costruito con tecni-che d’avanguardia, classe energ. A. No spese di mediazione,

possibilità di personalizzazione, acquisto p. auto o garage. Euro 265.000. APE 30,951 kWh/m²anno. RIF. UMI 6 - 01

055 2335596 – 340 7871696

SESTO.FNO, nuova costruzione, luminoso trilocale mq 75 oltre balcone abitabile 20 mq ca. Ampio sogg.-cucina, 2 camere, bagno finestrato. classe energ. A. Nessuna spesa di mediazio-ne, possibilità di personalizzazione, acquisto p. auto o garage. Euro 285.000. APE 22,583 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 101

055 2335596 – 340 7871696

NOVOLI zona regione strada interna tranquilla vendesi attico al piano alto con ascensore luminossissimo appartamento di mq 65 piu terrazza abitabile al piano di mq 25 ingresso soggiorno cucina abitabile camera matrimoniale con balcone ripostiglio bagno con finestra buono stato ottimo prezzo rif a 300

055 414545 - 335 7363640

4 VANIFIRENZE

SESTO-FIORENTINO, app. angolare nuova costruzione, libe-ro su 3 lati, di mq 105, con: cucina abitabile, grande sogg., 3 camere, 2 bagni, rip., oltre 2 ampi balconi. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione. Possibilità di rifiniture personalizzate, acquisto p. auto o garage. Euro 410.000. - APE 17, 192 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 107

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, in prestigioso complesso immobiliare di nuova costruzione, app. 100 mq con ampia cucina/sogg., 3 camere, doppi servizi e 2 balconi abitabili. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Euro 375.000 Nessuna spesa di mediazione. APE 14.27 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 103

055 2335596 – 340 7871696

GALLUZZO centro in contesto silenzioso e verdeggiante vendesi ottimo 5 vani di mq 110 piano 2° ( no ascensore ) termo sing. terrazzo ampio coperto abitabile ingresso sala con balcone cucina abitabile con terrazzo nel verde 2 camere matrimoniali 1 sing. bagno finestrato ripostiglio possibilita’ garage richiesta in aspettativa con offerte medio prezzo dal minimo €335.000,00 max € 365.000,00 secondo condizioni economiche rif a 506

055 414545 - 335 7363640

LUNGARNO COLOMBO in buon palazzo al 2° piano con ascensore presentiamo in vendita appartamento di mq 105 piu terrazza abitabile di mq 32 termo.sing posto auto al coperto ingresso soggiorno doppio cucina abitabile balcone 2 camere ripostiglio 2 bagni aria condizionata doppi vetri allarme rif a 531

055 414545 - 335 7363640

ATTICO PONTE VECCHIO in torre antica vendiamo apparta-mento di mq 110 ascensore terrazza abitabile di mq 30 con vista monumenti tetti e colline a 360° l’immobile gode di due ingressi e’ composto d sala studio cucinotto 2 bagni 2 camere matrimoniali ripostiglio dispensa rif a 537

055 414545 - 335 7363640

di due balconi di 24,50 mq. Possibilità di rifiniture persona-lizzate. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 550.000. APE 25,534 kWh/m²anno. Rif. UMI 6 - 205

055 2335596 – 340 7871696

(ABA/519) CAMPO DI MARTE - ESCLUSIVA - Viale Fanti, in palazzina signorile appartamento di pregio 110 mq con 2 loggie abitabili, oltre 80 mq di terrazza panoramica sui tetti al livello superiore. 2° piano con ascensore composto da sala doppia, cucinotto, disimpegno divisione giorno/notte, 2 camere matrimoniali, 1 camera singola oltre ripostiglio e 2 servizi finestrati. Ottime rifiniture dotato di ogni comfort con aria condizionata, impianto di allarme, termocentraliz-zato. (A.P.E. classe B - I.P.E. 60 kwh/mq/anno). Richiesta € 595.000,00

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/554) CENTRO STORICO - Mantellate - ESCLUSIVA - in palazzo di pregio con portiere, appartamento al primo piano con ascensore, composto da: grande ingresso, salone doppio, cucina abitabile, 2 camere matrimoniali, 2 bagni, ol-tre soffitta e cantina. Ottime rifiniture (A.P.E. classe G - I.P.E. 186,9 kwh/mq/anno). Richiesta € 485.000,00 trattabili

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/598) CENTRO STORICO - Zona MANTELLATE - in bel palazzo d’epoca, appartamento indipendente con doppi ingressi carrabili. Ristrutturato. Fregi e finiture dell’epoca. 2 livelli 150 mq oltre accessori, composto: ampio ingresso, salone doppio, cucinotto, camera matrimoniale, camera singola, bagno e ripostiglio, altezze interne 4 metri. Terraz-za tergale di 65 mq. Seminterrato di 3 locali oltre bagno, accesso diretto interno con porta blindata a box auto sop-palcato di 17 mq. Dotato di ogni confort, impianto di allarme e videosorveglianza, aria condizionata, vetri antiproiettile, pavimentazione interna in parquet. Termosingolo. Ulteriori info e foto in agenzia (A.P.E. classe G - I.P.E. 550,64 kwh/mq/anno). Richiesta Euro 650.000,00.

055.4684635 - 347.6590279

PORTA A PRATO in buon palazzo anni 75 al 3° piano con ascensore vendiamo appartamento 170 mq 6 vani con ingresso cucina abitabile studio salone doppio 3 camere matrimoniali ripostiglio 2 bagni con finestra balconi dalla cucina dalla camera e dal salone cantina appartamento in buono stato aria condizionata parquet in tutte le stanze rif a 609

055 414545 - 335 7363640

VIA RESPIGHI zona puccini vendesi elegante apparta-mento di vani 6 ristrutturato piano alto con ascensore contesto nel verde con viali giardini e alberi di alto fusto ingresso ampia cucina abitabile con terrazzo salone doppio con terrazzo 2 camere matrimoniali studio ripostiglio 2 ba-gni con finestra 2 posti auto di proprieta’ esclusiva cantina in opzione rif a 613

055 414545 - 335 7363640

TERRATETTOFIRENZE

OLTRE 5 VANIFIRENZE

(ABA/565) COVERCIANO - Attico - In palazzina attico di 160 mq con terrazzo al piano di 100 mq e 3 balconi. Un ultimo piano con ascensore, ristrutturato finiture di pregio. Ingresso/soggiorno, ampia zona cucina - living con caminetto ed isola cottura, 4 grandi camere matrimoniali, di cui una attualmente adibita a studio con bagno in marmo con vasca, cameretta singola adibita a stanza guardaroba, altro bagno nella zona notte finestrato con doccia. Terrazza abitabile di cui parte ve-randata, zona lavanderia e ampio ripostiglio. Box auto e posto auto condominiale a rotazione. Termocentrale, aria condizio-nata. (A.P.E. classe G - I.P.E. 327 kwh/mq/anno). Richiesta € 780.000,00 trattabile.

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/652) ZONA SAN JACOPINO - Via Maragliano - Appar-tamento 4 ampi vani 90 mq, 4° piano (no ascensore) buonis-simo stato, composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 2 camere matrimoniali, ampio bagno con finestra, ripostiglio/lavanderia oltre 4 balconi. Termosingolo (A.P.E. classe G - I.P.E. 204.70 kwh/mq/anno) Richiesta euro 215.000,00

055.4684635 - 347.6590279

(ABA/648) PRESSI PIAZZA DELLA LIBERTÀ - Viale Don Minzoni - ESCLUSIVA - In bella palazzina appartamento 4 vani 80 mq posto al 3 piano con ascensore composto da ampio ingresso, soggiorno, cucina, camera matrimoniale, camera singola e bagno. Ottimo statoRiscaldamento singolo. (A.P.E. classe F - I.P.E. 129,4 kwh/mq/anno). Richiesta € 320.000,00 trattabili.

055.4684635 - 347.6590279

SESTO.FNO, app. 95mq su 2 livelli agli ultimi piani di nuova costruzione con ampio sogg.-cucina, 2 camere e 2 bagni e balconi abitabili. Classe energ. A+. Nessuna spesa di media-zione, possibilità di personalizzazioni. Euro 330.000 APE 17, 292 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 208

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, vista panoramica, nuovo complesso im-mobiliare, l’appartamento è composto da un ampio soggiorno-cucina, tre camere da letto e due bagni. E’ molto luminoso e dispone di una loggia di 24,50 mq e di una resede di 64,50. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 305.000. APE 23,903 kWh/m²anno. Rif. UMI 6 – 04

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, vista panoramica su Firenze, 4 vani, 97mq su 2 livelli nuova costruzione con ampio sogg.-cucina, 2 camere, 2 bagni finestrati. Molto luminoso, 2 balconi di 14 mq. Ottime rifiniture: portone a tripla blindatura, infissi con triplo vetro, videocitofono, predisposizione climatizzatore, pannelli solari. Classe energ. A+. No spese di mediazione, possibilità di personalizzazioni. Euro 330.000 APE 21,078 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 209

055 2335596 – 340 7871696

SESTO.FNO, luminoso app. di mq 85 con giardino composto da cucina, sala, 2 camere, doppi servizi. Ottime rifiniture classe energ. A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazioni, acquisto p. auto o garage. A partire da Euro 299.000,00. APE 24, 103 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 05

055 2335596 – 340 7871696

VIA DELL’OLIVUZZO in contesto verdeggiante vendesi gra-zioso appartamento di mq 70 oltre a garage piano medio ingresso sala cucina abitabile grande ripostiglio bagno fine-strato camera matrimoniale balcone possililita’ camera sing. richiesta € 230.000,00 trattabili rif a 401

055 414545 - 335 7363640

ISOLOTTO via simone martini strada interna in contesto pa-noramico vendesi ottimo 4 vani piano alto vista monumenti salone cucina abitabile 2 camere matrimoniali 2 terazze bagno finestrato studio lavanderia 2 cantine garage di mq 24 aria condizionata termo sing. prezzo interessantissimo si valutano proposte nell’ottica medio prezzo da €225.000,00 a € 250.000,00 secondo piano finanziario e condizioni rif a 414

055 414545 - 335 7363640

COVERCIANO via manni in buon palazzo di 4 piani vendesi ap-partamento ristrutturato al 3° piano con ascensore di mq 80 vani 4 ingresso soggiorno cucina semi abitabile ripostiglio 2 camere matrimoniali 1 bagno con finestra terrazza con lavan-deria termo sing aria condizionata impianti a norma richiesta € 269.000,00 con buona trattabilita’ rif a 419

055 414545 - 335 7363640

VIALE REDI strada interna adiacente vendesi elegante appar-tamento ristrutturatissimo di mq 70 piano 3° ed ultimo termo sing. aria condizionata zanzariere porta blindata impianti a norma sala cucina abitabile 2 camere matrimoniali bagno finestrato terrazzino dalla cucina rif a 440

055 414545 - 335 7363640

5 VANIFIRENZE

(ABA/645) CAMPO DI MARTE - In palazzina primi 900, strada tranquilla. Appartamento di 5 vani (115 mq) posto al secondo ed ultimo piano (no ascensore), 2 livelli e composto da ingresso, soggiorno, cucina con bel balcone, 2 camere letto e bagno oltre locale in mansarda con bagno e ampi ripostigli nel sottotetto. Da rimettere. Riscaldamento singolo. Libero su-bito (A.P.E. classe G - I.P.E. 175 kwh/mq/anno). Richiesta euro 385.000,00 trattabile

055.4684635 - 347.6590279

SESTO FIORENTINO, in prestigioso complesso immobiliare di nuova costruzione, app. al II ed ultimo p. di 135 mq con cucina abitabile, ampio sogg., 3 o 4 camere, doppi servizi e 2 grandi balconi abitabili.Classe energ. A+. Euro 460.000 Nessuna spe-sa di mediazione. APE 21, 367 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 202055 2335596 – 340 7871696

055 2335596 – 340 7871696

SESTO FIORENTINO, vista panoramica, appartamento in nuo-va costruzione posto al secondo piano, su 2 livelli, composto da: un grande soggiorno, cucina abitabile, cinque camere ma-trimoniali, due bagni e un ripostiglio. L’appartamento dispone

VILLE E VILLETTEFIRENZE

RESIDENZIALI AFFITTOFIRENZE

affittasi PIAN DI SAN BARTOLO due eleganti appartamenti finemente arreadati di mq 80 con giardino esclusivo di mq 150 ottimi affacci nel verde panoramici ogni comfort contratti locatizi a medio termine si chiedono garanzie e referenze ri-chiesta € 1.250,00 mensili rif af 126

055 414545 - 335 7363640

LUNGARNO LE GRAZIE affittasi elegantissimo appartamento arredato di vani 5 con salone doppio 2 bagni cucina abitabile 2 camere matrimoniali ripostiglio termo sing. Piano primo con ascensore volendo garage

055 414545 - 335 7363640

COMMERCIALI AFFITTOFONDI E GARAGE

ALL’USCITA DELLA FI-PI-LI, vicinissimo al casello autostra-dale di Firenze-Scandicci, affittasi fondi di varie metrature, posti al piano primo e al piano terra, con possibilità di carico/scarico merci, ottima costruzione, dai 90 ai 1.000 mq. Prezzi a partire da Euro 8/mq.

055 2335596

COMMERCIALI VENDITAATTIVITÀ

SESTO FIORENTINO centro vendesi antica attivita’ di torre-fazione in fondo con 2 vetrine e canna fumaria possibilita’ di spazio per tavolini 2 posti auto attuale canone lcativo € 900,00 mensili contratto 6+6 rif x1

055 414545 - 335 7363640

FIRENZE CENTRO STORICO zona s. maria novella stazione strada interna silenziosa vendesi struttura turistica perfetta mura e attivita ‘e arredi con ottimo fatturato dimostrabile palazzo del ‘ 900 piano primo mq 150 oltre cantina e lavan-deria camere recettive 6 con bagno ambiente elegante e ben tenuto rif x 2

055 414545 - 335 7363640 FIRENZE SUD all’interno di un importante centro commerciale cedesi attivita’ di estetica benessere affermato decennale con vasto parco clienti accreditato si chiede buonuscita a fronte storico attivita’ impiantistica attrezzature e accessori rif x3

055 414545 - 335 7363640

CENTRO STORICO FIRENZE zona duomo strada di altissimo passaggio pedonale cedesi attivita’ di gioielleria storica con ottimo affitto locativo conratto 6+ 6 rinnovato da 1 anno chie-desi buonauscita da concordare rif x8

055 414545 - 335 7363640

FONDI E GARAGE

MARI E MONTI

TOSCANA

(ABA/653) GALLUZZO COLLINA - in strada residen-ziale privata, contest signorile, villa indipendente-libera su 4 lati e circondata da 5000 mq di terreno (parte boschivo) in posizione dominante. 360 mq complessivi su 2 livelli: soggiorno-sala pranzo, cu-cina, 4 camere, 2 servizi oltre guardaroba salone-taverna con cucina-bar, lavanderia, camera con bagno per servitù. Accesso carrabile. Richiesta euro 1.600.000,00 trattabili

055.4684635 - 347.6590279

BELLOSGUARDO in contesto panoramico su firenze totalmente nel verde vendiamo(volendo compreso l’ar-redoin stile moderno ) prestigioso apparament0 in villa storica al piano secondo ed ultimo di mq 220 piu’ garage e cantina munito di ogni confort ampio ingresso salone doppio con camino 4 camere ripostiglio lavanderia 2 bagni giardino condominiale stato perfetto rif vo 101

055 414545 - 335 7363640

CASTELLO in contesto unico nel verde vendesi ottima porzione di villino bifamigliare totalmente indipendente mq 190 oltre a giardino di mq 500 privato vani 6 con 2 bagni finestrati balcone dependence inclusa di mq 40 posti auto 4 cancello con ingresso esclusivo richiesta € 695.000,00 trattabili rif vo 110

055 414545 - 335 7363640

PISTOIA

COLLINE PISTOIESI marliana goraiolo presentiamo porzione di villa indipendente di mq 120 in strada pri-vata due ingressi giardino di mq 300 carrabile recintato terrazza abitabile mq 35 panoramica soggiorno cucina abitabile in muratura camino 2 camere matrimoniali ampio bagno finestrato camerina sottotetto ripostiglio cantina termosingolo legnaia rif gor.

055 414545 - 335 7363640

COLONICHE E TERRENIFIRENZE

ZONASAN BARTOLOA CINTOIAISOLOTTOTerratetto 90 mq circa, su due livelli, due bagni, due camere, cucina grande e salotto, ripostiglio, cortile esterno con locale tecnico e tetto terrazzato calpesta-bile. Riscaldamento autono-mo. No CondominioNO AGENZIERichiesta € 280milaTEL. 3473618993

Per informazioni telefonare allo

055.6585939o inviare e-mail a:[email protected]

Page 24: Il Reporter Q4 - Novembre 2013

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203

[email protected] • www.tommasino.orgCF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531

Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili

24 | Ottobre 2013 Il Reporter per il sociale