Il Reporter Q4 - Novembre 2015

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www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Duomo Eventi Vademecum Mappa la nuova veste del museo dell’opera Riaperto dopo il restyling: raddoppiato lo spazio espositivo orari, divieti e maxischermi: le “istruzioni” Come muoversi e come seguire tutta la visita il percorso del pontefice in città Dal centro allo stadio, le strade in cui transiterà le mostre: arte e sacro a confronto Le iniziative in occasione del Convegno ecclesiale nazionale FIRENZE IL GIORNO DI FRANCESCO PAGINA II PAGINA II PAGINA III PAGINA II ppuntamento irrinunciabile non solo per i fedeli, ma per tutti i cittadini e tutta la città. La visita di Papa Francesco a Firenze il 10 no- vembre è stata organizzata come un evento “corale”: basti pensare che i biglietti (gratuiti) per la messa che si terrà nel pomeriggio allo stadio Franchi – davanti a circa cinquantamila persone – sono stati distribuiti nelle parrocchie ma potevano essere prenotati an- che sul sito web della Diocesi. Un modo per allargare la partecipazione alla visita del pontefice e seguire alla lettera la dottrina di Papa Bergoglio, vicino a tutti fin dal giorno della sua proclamazione. Non solo, probabilmente l’apertura anche a chi è ancora “in cerca” rappresenta il modo più concreto di attuare i contenuti del Convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” dedicato al presente e al futuro della Chiesa nelle comunità, la cornice in cui rientra l’ar- rivo del Papa in città. Per Bergoglio si tratta della prima volta in Toscana e, sebbene la sua non sia una visita pastorale, i momenti pensati per favorire il contatto con la comunità sono numerosi. La giornata toscana del Papa inizierà da Prato, con una tappa in Cattedrale per parlare dei temi del lavoro in una città in cui la cri- si si è fatta sentire pesantemente, e procederà con l’arrivo a Firen- ze, dove ad accoglierlo ci saranno istituzioni religiose e cittadine. Il programma continuerà con la visita in Santa Maria del Fiore, dove Papa Francesco pronuncerà un discorso davanti ai 2.200 delegati del Convegno ecclesiale. La parte centrale della giornata sarà dedicata ai più deboli, dalla preghiera con i malati in Santissima Annunziata fino al pranzo alla Caritas con i bisognosi. Dopo un breve riposo in Arcive- scovado, alle 15.30 il momento più atteso e coinvolgente della giornata: la messa allo stadio Artemio Franchi, a cui assisteranno cinquantamila fedeli. Messa che sarà trasmessa anche sul maxischermo posizionato nel vicino stadio di atletica Ridolfi, dove l’elicottero papale atter- rerà in mattinata e da dove ripartirà a fine giornata. Altri due maxischermi sono previsti in piazza Santa Croce e piazza della Signoria. Per chi vorrà salutare Papa Bergoglio, due tragitti in “Papamobi- le”: quello lungo via Cavour per arrivare al Duomo in mattinata e l’intero trasferimento dall’Arcivescovado allo stadio. La volontà espressa dal Papa, la cui visita impiegherà oltre mille volontari, è quella di “disturbare il meno possibile la vita dei fio- rentini”, in pieno stile Bergoglio. Per questo – viene spiegato – i provvedimenti sul traffico saranno ridotti al minimo indispen- sabile. INFORMAZIONI IN TEMPO REALE 055 055 @comunefi comune.fi.it firenze2015.it Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 49 del 1 novembre 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Novembre 2015 | Anno IX | Ed. 49 Firenze | Quartiere 4 Isolotto • Legnaia • Soffiano

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Duomo Eventi Vademecum Mappa

la nuova vestedel museodell’operaRiaperto dopo il restyling:raddoppiato lo spazio espositivo

orari, divietie maxischermi:le “istruzioni”Come muoversie come seguiretutta la visita

il percorsodel ponteficein cittàDal centro allo stadio, le stradein cui transiterà

le mostre:arte e sacroa confrontoLe iniziativein occasione del Convegno ecclesiale nazionale

FIRENZEIL GIORNO

DI FRANCESCO

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ppuntamento irrinunciabile non solo per i fedeli, ma per tutti i cittadini e tutta la città. La visita di Papa Francesco a Firenze il 10 no-vembre è stata organizzata come un evento “corale”: basti pensare che i biglietti (gratuiti) per la messa che si terrà nel pomeriggio allo

stadio Franchi – davanti a circa cinquantamila persone – sono stati distribuiti nelle parrocchie ma potevano essere prenotati an-che sul sito web della Diocesi.Un modo per allargare la partecipazione alla visita del pontefi ce e seguire alla lettera la dottrina di Papa Bergoglio, vicino a tutti fi n dal giorno della sua proclamazione. Non solo, probabilmente l’apertura anche a chi è ancora “in cerca” rappresenta il modo più concreto di attuare i contenuti del Convegno ecclesiale nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” dedicato al presente e al futuro della Chiesa nelle comunità, la cornice in cui rientra l’ar-rivo del Papa in città. Per Bergoglio si tratta della prima volta in Toscana e, sebbene la sua non sia una visita pastorale, i momenti pensati per favorire il contatto con la comunità sono numerosi.La giornata toscana del Papa inizierà da Prato, con una tappa in Cattedrale per parlare dei temi del lavoro in una città in cui la cri-si si è fatta sentire pesantemente, e procederà con l’arrivo a Firen-ze, dove ad accoglierlo ci saranno istituzioni religiose e cittadine.Il programma continuerà con la visita in Santa Maria del Fiore, dove Papa Francesco pronuncerà un discorso davanti ai 2.200 delegati del Convegno ecclesiale.La parte centrale della giornata sarà dedicata ai più deboli, dalla preghiera con i malati in Santissima Annunziata fi no al pranzo alla Caritas con i bisognosi. Dopo un breve riposo in Arcive-scovado, alle 15.30 il momento più atteso e coinvolgente della giornata: la messa allo stadio Artemio Franchi, a cui assisteranno cinquantamila fedeli.Messa che sarà trasmessa anche sul maxischermo posizionato nel vicino stadio di atletica Ridolfi , dove l’elicottero papale atter-rerà in mattinata e da dove ripartirà a fi ne giornata. Altri due maxischermi sono previsti in piazza Santa Croce e piazza della Signoria.Per chi vorrà salutare Papa Bergoglio, due tragitti in “Papamobi-le”: quello lungo via Cavour per arrivare al Duomo in mattinata e l’intero trasferimento dall’Arcivescovado allo stadio.La volontà espressa dal Papa, la cui visita impiegherà oltre mille volontari, è quella di “disturbare il meno possibile la vita dei fi o-rentini”, in pieno stile Bergoglio. Per questo – viene spiegato – i provvedimenti sul traffi co saranno ridotti al minimo indispen-sabile.

INFORMAZIONI IN TEMPO REALE

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Novembre 2015 | Anno IX | Ed. 49 Firenze | Quartiere 4

Isolotto • Legnaia • Soffiano

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#La visita del Papa // La mappa a pagina

Il ritorno (in grande) del museo dell’Opera

Trenta incontri per conoscerestoria e realtà di casa nostra

LA DIRETTA RADIO MINUTO PER MINUTO

TRA ARTE E SACRO

La più grande collezione al mondo di arte sacra medievale e rinascimentale, disposta su una su-

perfi cie di 5.500 metri quadrati e suddivisa in ven-ticinque sale. Ha (ri)aperto i battenti il 29 ottobre il museo dell’Opera del Duomo, nella sua veste rinno-vata e ampliata, che dopo un intenso restyling e una chiusura al pubblico durata due anni affi da alla nuo-va veste la missione di valorizzare le 750 opere della collezione. Capolavori unici al mondo come la Pietà di Michelangelo, la Maddalena e i Profeti di Dona-tello, le Cantorie di Luca della Robbia e Donatello, la leggendaria Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti del Battistero fi orentino. Un per-corso articolato su tre piani, che è andato a raddop-piare la superfi cie precedentemente adibita a spazio espositivo, attingendo dai locali di piazza del Duo-mo attigui a quelli del “vecchio” museo. Il progetto

architettonico e l’allestimento sono frutto del lavoro di Adolfo Natalini e dello studio Guicciardini & Ma-gni architetti, sotto la guida del direttore del museo, Timothy Verdon, tra i più autorevoli storici dell’arte italiana. Fondato nel 1891, il museo dell’Opera del Duomo è nato per raccogliere le opere eseguite nei secoli per esterni e interni dei monumenti del Duo-mo, del campanile di Giotto e del Battistero che, per motivi di conservazione o nel corso di modifi che e ammodernamenti, sono state rimosse dalla loro collocazione originale. Un’operazione colossale, che ha visto l’Opera investire quarantacinque milioni di euro (senza accedere a contributi pubblici), aggiun-gendo un ulteriore, cruciale tassello a quell’infi nito lavoro di valorizzazione del patrimonio rappresen-tato dall’Opera stessa, nata nel 1296 e ancora oggi al centro della vita della città.

Trenta incontri, trenta momenti organizzati tra il 9 e il 12 novembre dalla Diocesi di Fi-

renze per illustrare ai delegati del Convegno ec-clesiale nazionale la storia e la realtà della chiesa e della società civile fi orentina. “Uno degli aspetti di novità rispetto ai precedenti convegni ecclesia-li – ha spiegato monsignor Andrea Bellandi, vica-rio generale della Diocesi fi orentina – sarà quello di off rire ai delegati la possibilità di incontrare la realtà ospitante con la sua storia, il suo patrimo-nio culturale, artistico e caritativo, le molteplici esperienze di umanesimo che l’hanno contraddi-

stinta nei secoli e continuano a caratterizzare il tessuto ecclesiale e civile”. Raccolti in tre macro aree tematiche (“Firenze e la sua chiesa: storia e testimoni”, “Vita pastorale della chiesa fi orentina oggi” e “Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze”), i trenta incontri si svolgeranno in una serie di bellissime location legate a doppio fi lo con la comunità cattolica fi orentina e approfon-diranno tematiche svariate, dal dialogo interreli-gioso ai luoghi della fede fi no alle personalità che si sono contraddistinte nel corso dei secoli e al dialogo tra chiesa e istituzioni culturali cittadine.

“Aspettando Papa Francesco” tutte le do-meniche alle 10.15 su Radio Toscana (Fm 104.7). Notizie, interviste e approfondi-menti sul 5° Convegno Ecclesiale Naziona-le e sull’arrivo di Papa Francesco a Firenze.Il 10 novembre Radio Toscana farà una lunga diretta per raccontare minuto per minuto la giornata del Papa a partire dal suo arrivo a Prato.

Ogni giorno su Radio Toscana e su Radio Firenze notizie utili su come e dove vedere e salutare Papa Francesco: modifiche alla viabilità, trasporti, maxi schermi, gli itine-rari e le modalità di accesso allo stadio.

■ Informazioni continue anche tramiteFb e Twitter #PapaFirenze

Nella culla del Rinascimento non si può pre-scindere da una riflessione tra arte e sacro,

e in occasione del Convegno ecclesiale nazionale la città propone una serie di eventi promossi in collaborazione con la Diocesi fiorentina.

BELLEZZA DIVINA“Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fonta-na” fino al 24 gennaio offrirà ai visitatori di Palaz-zo Strozzi un excursus sul rapporto tra gli artisti dell’Ottocento e del Novecento (tra cui Munch, Guttuso, Casorati, Matisse e Picasso) e l’universo del sacro.■ www.palazzostrozzi.org

SI FECE CARNENella Basilica di San Lorenzo prende corpo il confronto tra sacro e arte contemporanea con “Si

fece carne” (fino al 9 gennaio), che vede in mostra – suddivisi in tre sezioni – i lavori di un nucleo di artisti stranieri, italiani e toscani dei nostri gior-ni, in primis Yves Klein, Mimmo Paladino, Nan Goldin e poi, tra gli altri, Giuliano Vaggi, Piero Pizzi Cannella, Mario Ceroli e Sandro Chia.■ www.diocesifirenze.it

750 VOLTE DANTEÈ stato pensato appositamente per celebrare il Sommo Poeta nell’anno in cui ricorre il 750esimo anniversario della sua nascita l’evento spettacolo “Dante 750 legato con amore in un volume/ciò che per l’universo si squaderna” (9-14 novembre), realizzato nel complesso monumentale di Santa Croce con più di cinquecento persone protago-niste.■ www.culter.it

Duomo

La novità

Gli eventi

Vademecum

Mobilità, maxi schermi, biglietti:tutto quello che c'è da sapereSono migliaia i fedeli attesi in città per l'arrivo di Papa Francesco. Il 10 novembre, per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, saranno in vigore diversi provvedimenti di limitazione al traffico e alla sosta nelle zone di Campo di Marte e del centro storico, oltre che nelle strade interessate dal passaggio del pontefice. Ecco quello che c'è da sapere.

L'ITINERARIODELLA VISITAPapa Francesco atterrerà in elicottero in-torno alle 9.15 allo stadio di atletica Ridolfi, dove sarà accolto dalle autorità. Si trasferirà poi in auto verso il centro della città, percor-rendo l'ultimo tratto di via Cavour e via Mar-telli con la “Papamobile”. Arrivato in piazza San Giovanni, raggiungerà il Battistero e poi la Cattedrale per partecipare al Conve-gno Ecclesiale Nazionale. Interverrà ai lavo-ri del convegno e uscirà intorno alle 11.30, risalendo sulla “Papamobile” e dirigendosi verso piazza Santissima Annunziata. Pas-serà intorno al Duomo (lato Misericordia) e percorrerà via dei Servi. Entrerà nella Basi-lica della Santissima Annunziata per prega-re con un ristretto gruppo di malati e poi, a piedi, raggiungerà la mensa della Caritas di San Francesco Poverino, dove pranzerà con gli ospiti abituali della struttura. Dopo il pranzo, con lo stesso itinerario via dei Servi-piazza Duomo Papa Francesco si recherà in Arcivescovado per una breve pausa di ripo-so. Intorno alle 14.30 partirà in “Papamobi-le” in direzione dello stadio Artemio Fran-chi, dove è in programma la celebrazione della Messa, percorrendo via dei Calzaiuoli, piazza della Signoria e piazza Santa Croce, per poi dirigersi sui lungarni fino a piazza Piave. Questo tratto dell'itinerario sarà per-corso a bassa velocità per salutare i fedeli, mentre da piazza Piave, per non incidere troppo sul traffico cittadino, l’andatura ver-rà aumentata fino al Franchi.

STRADE CHIUSEE DIVIETI DI SOSTAIl Comune ha predisposto misure più strin-genti rispetto alla normale disciplina della Ztl per la viabilità limitrofa al percorso del Papa, con chiusure per l’area del centro sto-rico, che sarà vietata al transito di tutti i vei-coli a partire dalle 8.30 circa della mattina. Divieti di sosta e transito saranno istituiti anche nelle altre zone della città interessate dal passaggio del pontefice. Lungo tutto il percorso della “Papamobile” sono previsti divieti di sosta già dalle 20 del 9 novembre, giorno precedente all'arrivo del Santo Pa-dre, per motivi di sicurezza. Nelle zone interessate dai provvedimenti di limitazione alla sosta saranno istituiti alcuni parcheggi alternativi per i residenti.

TRASPORTO PUBBLICOE VIABILITÀL’invito di Palazzo Vecchio per i fiorentini e per tutti coloro che arriveranno in città è quello di utilizzare per spostarsi i mezzi pubblici, che saranno fortemente poten-ziati su tutta la rete cittadina. Le persone munite di invito per assistere alla Messa del Papa nei due stadi potranno raggiungere le strutture anche grazie al potenziamento del servizio ferroviario regionale, che sarà orga-nizzato con fermate aggiuntive alla stazio-ne di Campo di Marte. Per tutta la giornata sarà potenziato il trasporto pubblico urba-no con l’aumento delle corse delle diverse linee Ataf. In particolare – sottolinea il Co-mune – è assolutamente sconsigliato l’uso dei mezzi privati per raggiungere l’area di Campo di Marte, dove sarà interdetta la circolazione già a partire dalle 12. Palazzo Vecchio ha poi predisposto un piano speci-fico per i pullman, con itinerari predefiniti e sosta nell’area dello stadio Franchi.

MAXI SCHERMITutta la giornata toscana di Papa France-sco, dalla sua visita ufficiale a Prato fino alla sua ripartenza da Firenze, sarà trasmessa in diretta da due maxi schermi posizionati in piazza Santa Croce e piazza della Signoria.

MESSAALLO STADIO FRANCHIAlle 15.30 il Santo Padre celebrerà la Messa allo stadio Artemio Franchi. Considerato il numero di persone richiamate dall'evento, a partire dalle 11 verrà aperto anche lo stadio di atletica Ridolfi, dove sarà posizionato un terzo maxi schermo per consentire a circa seimila persone di seguire la celebrazione.

PER CHI HA IL BIGLIETTOL’accesso agli stadi Franchi e Ridolfi sarà consentito solo a chi è munito di biglietto nominale, presentando – insieme al ticket – un documento di identità. Per i malati e i di-sabili il Comune ha predisposto un itinerario dedicato per raggiungere il Franchi, e an-che la sosta dei loro mezzi è prevista in aree stabilite. I due stadi apriranno al pubblico alle 11, con l'accesso che sarà consentito fino alle 14.

PER CHI NON HA IL BIGLIETTOPer consentire di seguire la visita di Papa Francesco a Firenze anche a chi non è in possesso dell’invito e non può quindi en-trare negli stadi, come detto verranno po-sizionati due maxi schermi in piazza della Signoria e in piazza Santa Croce, da cui si potrà seguire tutta la giornata del pontefice senza doversi spostare. Inutile e fortemen-te sconsigliato – ribadisce il Comune – per chi non ha il biglietto avvicinarsi all’area di Campo di Marte.

SCUOLESalvo modifiche dell'ultimo minuto, il giorno della visita del pontefice resteranno chiusi otto plessi scolastici della città: la scuola degli Innocenti in piazza Santissima An-nunziata, la Pestalozzi di via delle Casine, il plesso Vittorio Veneto di via delle Casine e via San Giuseppe, la Carducci di viale Ugo Bassi, la Dino Compagni in via Nicolodi e gli istituti superiori Leon Battista Alberti, Ca-stelnuovo e Galileo.

VIA I CASSONETTIPer motivi di sicurezza, i cassonetti della spazzatura saranno rimossi dalle strade in-teressate dal passaggio del Papa.

INFORMAZIONIIN TEMPO REALEPer tutti gli aggiornamenti dell'ultima ora, si potrà con-tattare il Comune di Firenze:

Tel. 055.055www.comune.fi.itwww.firenze2015.ittwitter: @comunefi

II | Novembre 2015

Page 3: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

Novembre2015

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cercasi famiglie“a porte aperte”

� Editoriale

quei momentiche restanonella storia

Matteo Francini

È uno di quei momenti che contribuiscono a fare la

storia delle città, che restano impressi nella memoria col-lettiva e – prima ancora – in quella di chi c’era. La visita di un Papa è sempre un evento speciale. Evento che Firenze si prepara a vivere questo mese. È il 10 novembre il giorno fi ssato per l’arrivo del Santo Padre in riva all’Arno, per quella che re-sterà una data da ricordare per la città e i suoi abitanti.

☛ pagina 9

☛ SEgUE a pagina 8

Due progetti diversi ma con un unico “comun denominatore”: le famiglie. Famiglie che decidono di aprire le porte delle loro

case per dare una mano agli altri. Da una parte c’è il progetto Iesa, sigla che sta per “Inserimenti eterofamiliari supportati e assistiti”, per cui si cercano nuclei disposti a ospitare persone che portano sulle spalle disturbi psichici non gravi. Dall’altra si conclude pro-prio a novembre il “Mese dell’affi do”, organizzato per promuovere l’esperienza dell’affi do familiare. In entrambi i casi ora si cercano famiglie o singole persone interessate a dare il proprio contributo, per off rire nuove possibilità a chi ne ha bisogno.

☛ pagina 10

☛ pagina 12

il cinema del mondosi ritrova all’odeonNove festival internazionali e ol-tre 150 fi lm al centro della nona edizione della “50 Giorni”.

Fiorentina Basket,un mese di sfide

Il Reporterdei piccoli:una nuova

favolaper i lettori

in erba☛ SEgUE a pagina 12 ☛ pagina 11

i “segreti viola”di paulo sousaÈ la cultura del lavoro al cen-

tro del “miracolo” del tec-nico portoghese: essere bella e vincente per la Fiorentina non è più un’utopia, ma una realtà da vivere con i piedi per terra.

Sport

Anno IX Ed. 49

FirenzeQuartiere 4

tramviadi notte,si riparteDopo l’esperimentoestivo, torna l’orario prolungato anche nei weekend invernali

Trasporti

☛ pagina 3

cassonetti “a chiave”,via ai cambiamentiArrivano novanta nuove posta-zioni di raccolta. Poi sarà la volta di Legnaia e Soffiano.

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argingrosso, che nesarà del supermercato

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La famiglia italiana della frutta

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I nuovi cassonetti “intelligenti” raggiungono sempre più zone del quartiere

L’incontro

maltempo e terremoti,“istruzioni per l’uso”

In situazioni critiche mante-nere la calma può salvare la

vita. Dalle calamità naturali ci si può difendere, l’importante è sapere cosa fare. È la protezio-ne civile comunale di Firenze a fornire le “istruzioni per l’u-so” per affrontare emergenze come neve e ghiaccio, ma an-che bombe d’acqua, alluvioni e terremoti. Giovedì 19 novem-bre, alle 17.30, la sala consiliare di Villa Vogel ospita l’evento, a ingresso libero, “La protezione civile si presenta”, organizzato in collaborazione con il Q4. Gli esperti illustreranno le norme di comportamento da seguire e risponderanno alle domande dei cittadini. A seguire è previ-sto anche un buffet.

G.C.

cassonetti, continuala “rivoluzione”:legnaia e soffianole prossime tappe

Rifiuti

Sociale

“Rivoluzione del-la differenziata”, fase due e tre: le prossime tap-

pe saranno Legnaia e Soffiano, dove i nuovi cassonetti intelli-genti approderanno nella prima parte del 2016. Intanto, già in queste settimane, i cambiamenti interessano tredicimila persone residenti nella striscia di quartie-re che va dal Pignone (via della Fonderia-piazza Pier Vettori) fino a via Foggini. In pratica un grande rettangolo di quaranta-cinque strade compreso tra via Pisana e i binari della tramvia. In quest’ultima zona arrivano ades-so novanta nuove postazioni di raccolta (prima erano 164): sono più capienti, ma occupano meno spazio. La principale novità nel sacco? La chiavetta consegnata nei mesi scorsi, casa per casa, dagli operatori di Quadrifoglio, indispensabile per aprire il nuo-vo contenitore dell’indifferenzia-to, che sulla “testa” presenta una calotta metallica. Si sblocca con una leva, ma solo avvicinando lo speciale pass magnetico che contiene al suo interno un codi-ce, diverso per ogni utente. Una famiglia, una chiavetta gratuita, mentre per una seconda bisogna pagare cinque euro richieden-dola a Quadrifoglio (numero verde 800.33.00.11). Le dimen-sioni del vano in cui buttare il

“sacco nero” sono ridotte, circa venti litri, per stimolare i citta-dini a fare buste più piccole e a differenziare meglio i rifiuti. Ve-tro (che torna a essere separato dalla plastica nella “pattumiera” color verde), carta (contenitore giallo), multimateriale (celeste) e organico (marrone): tutti gli altri cassonetti restano ad “ac-cesso libero”. Ognuno è dotato anche di sensori che comunica-no in tempo reale con il quartier generale, per segnalare quando il livello di spazzatura sta raggiun-gendo la capienza massima. Ma a destare qualche preoccupazio-ne tra gli abitanti, come emerso fin dai primi incontri pubblici organizzati per illustrare i cam-biamenti tra piazza Pier Vettori e via Foggini, è l’effetto “sacchetto selvaggio”, ossia i furbetti che – non avendo la chiavetta o non sapendola usare – potrebbero lasciare i rifiuti fuori dai conte-nitori o gettare l’indifferenziato a casaccio. In questo primo perio-do – rassicura però Quadrifoglio – sulle strade ci saranno i tecnici e gli ispettori ambientali ad aiu-tare e a informare gli utenti. Una volta passata la fase pilota – spie-gano ancora dall’azienda di ser-vizi ambientali – le verifiche si concentreranno lì dove verranno rilevati più sgarri, anche per dare la “caccia” a chi non è in regola con la tassa sui rifiuti. In città i

Gianni Carpini

�Web: quadrifoglio.org

lo sportello cambia sede

Nuova “casa”, ma anche un nuovo team per dare una mano a chi si trova ad affrontare ogni giorno piccoli e grandi proble-

mi, dall’anziano solo in cerca di un aiuto ai diversamente abili, fino alla famiglia che non riesce ad arrivare a fine mese. Il segretariato sociale del quartiere 4, uno sportello dove chiedere informazioni, consulenze e assistenza, ha cambiato sede: si è trasferito dal pre-sidio sanitario di via Chiusi alla sede del Quartiere a Villa Vogel, in via delle Torri 23. Novità anche sul fronte dell’offerta, con un nuovo modello di azione: i servizi sociali del Comune fanno adesso squadra con la rete di solidarietà del Q4, che unisce oltre trenta associazioni di volontariato presenti sul territorio e che, a loro vol-ta, offrono diversi servizi, come ad esempio il trasporto sociale o i pacchi spesa destinati a chi è in difficoltà economica. “Il sociale si mette sempre più in rete – spiega Corinna Pugi, alla guida del-la commissione Servizi sociali del Quartiere 4 – l’idea è quella di diminuire sempre più la distanza percepita tra i professionisti del sociale e gli utenti, arrivando in modo capillare su tutto il territorio per assistere le persone che vivono emergenze in questo settore”. Il segretariato, nei casi meno gravi, può agire direttamente, ma è pre-sente anche un “pronto intervento” formato da esperti che possono entrare in azione immediatamente per far fronte alle situazioni più urgenti. Informazioni e contatti si possono trovare sul sito inter-net del Quartiere 4 (q4.comune.fi.it), nella sezione “Servizi sociali e pubblica utilità”.

G.C.

#Primo piano

Intantoarrivanonovantanuovepostazioninella striscia di quartiereche va dal Pignone a via Foggini

cassonetti intelligenti sono già arrivati a San Jacopino, Forlani-ni, Leopolda, Galluzzo e Campo di Marte, aree in cui la raccolta differenziata ha registrato un’im-pennata, in alcuni casi passando dal 50 per cento a punte dell’80.

2 | Novembre 2015 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

la tramviafa le orepiccole anchein invernoDa questo mesecorse prolungatenei fine settimana

Trasporti

Focus

La tramvia fa le ore pic-cole anche nei weekend invernali. Dopo il suc-cesso di quello che era

nato come un esperimento per la linea 1 della tram, che collega Santa Maria Novella con Scan-dicci, le amministrazioni comu-nali di Firenze e Scandicci, con i rappresentanti di Gest, hanno trovato un accordo per prolun-gare l’orario delle corse nottur-ne a partire da novembre. L’an-nuncio è stato dato dallo stesso sindaco Dario Nardella in occa-sione della presentazione delle iniziative legate agli incontri con gli studenti delle scuole superiori rientranti nel progetto ministe-riale “Contro le droghe e l’alcool il protagonista sei tu”. In cinque mesi, a partire da aprile, i pas-seggeri della tramvia nelle due ore di servizio aggiuntivo predi-sposto il venerdì e il sabato sono stati quasi ventimila: un dato che non è passato inosservato, e che ha spinto il consigliere comunale di Firenze Cosimo Guccione e il suo collega di Scandicci Yuna Kashi Zadeh a chiedere una pro-

Carolina Natoli

Una delle segnalazioni che riguardano gli autobus nel quartiere è quella che interessa la linea 44 da e per Ugnano-Mantignano

�Web: gestramvia.com

le segnalazioni per autobus e sicurezza

Problemi di sovraffollamento nelle fasce orarie utilizzate pre-valentemente dagli studenti delle scuole medie, come la Piran-

dello e la Piero della Francesca: è quanto segnalato per linea 44, da e per Ugnano-Mantignano. “Stiamo cercando una soluzione con-divisa per risolvere questo piccolo disagio – annuncia il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – con l’assessorato ai trasporti e Ataf auspichiamo un miglioramento del servizio spostando alcuni ora-ri delle corse presenti che interessano anche le linee 9, 77 e 78, oltre alla 44”. Sul fonte della sicurezza, invece, le segnalazioni riguarda-no il passaggio pedonale tra via del Pollaiolo e via Pisana, un tratto – viene spiegato – poco illuminato nelle ore notturne, descritto anche come un luogo in cui si verificano alcuni episodi di degra-do. A questo proposito, si sta studiando la possibilità di chiudere il passaggio la notte: l’ipotesi è quella di dare in gestione ad alcuni cittadini volontari l’apertura e la chiusura dei due cancelli. Inoltre è stata fatta richiesta per un sistema di videosorveglianza per mo-nitorare quindici aree ritenute critiche del quartiere.

roga del servizio. “Nonostante fosse una sperimentazione, è stato un grande successo – com-menta Guccione – ha fatto bene l’amministrazione a prorogare anche nei weekend invernali il servizio notturno della tramvia: servirà sicuramente anche a ge-stire meglio il traffico creato dai giovani e dalle persone che par-tecipano alla vita notturna del centro cittadino e a contribuire alla battaglia per la sicurezza stradale”. Guccione, insieme al consigliere del Quartiere 4 Mar-co Burgassi e alla commissione politiche giovanili del Q1, in particolar modo nella persona di Edoardo Amato, era stato il primo ad avanzare la proposta alla fine dello scorso anno, ap-provata poi all’unanimità dal consiglio comunale a febbraio, dopo essere passata anche ai consigli di Quartiere 1 e 4. Dello stesso parere anche il presidente del Q4 Mirko Dormentoni: “L’e-sperimento è riuscito benissimo – spiega – questo era uno degli obiettivi da raggiungere indicati nel nostro programma di man-

dato. Abbiamo avuto la prova dei benefici che il prolungamen-to del servizio fino alle 2.30 di notte nel weekend porta alle due città e al quartiere: il servizio aggiuntivo è stato utilizzato da tutti, soprattutto dai giovani, che hanno usufruito di spostamenti sicuri garantendo una maggiore tranquillità anche alle famiglie. Quando è passata la mozione in Consiglio lo scorso anno ab-biamo portato a compimento la funzione di indirizzo propria del ruolo del Quartiere. Auspichia-mo ora – conclude – che diventi un servizio stabile per sempre, da estendere, quando saranno terminate, anche alle linee 2 e 3, in modo da coinvolgere tutta la città”.

lo scambiatorepronto a fine 2016

“Si tratta di un’opera inno-vativa: si potrà parcheg-

giare l’auto e, grazie alla tram-via, raggiungere il centro con un mezzo efficiente ed ecolo-gico. I benefici saranno nu-merosi, sia dal punto di vista della riduzione dello smog, sia per il minor numero di veicoli sulle strade cittadine”. Queste le parole del sindaco Nardella nel corso del sopralluogo al cantiere del parcheggio scam-biatore di Villa Costanza. I la-vori termineranno a fine 2016 e il parcheggio sarà composto da due aree: la prima riserva-ta a chi proviene dalla A1, la seconda, cui si accederà dalla viabilità comunale, avrà 172 posti auto gratuiti di cui dieci per i portatori di handicap.

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Novembre 2015 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 6: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Luoghi

le sentinelle “buone”dei giardini del quartiereI volontari dell’Anpana possono faremulte, “ma il nostro scopo è educare”

un anno senzail supermercato

Fido. I grattacapi più frequen-ti rilevati dalle “guardie verdi” riguardano proprio lui. O, per dirla meglio, i padroni che “di-

menticano” per strada i bisogni dell’a-mico a quattro zampe o che gli permet-tono di scorrazzare libero nei giardini e lungo le vie. “Il regolamento comunale prevede che, fuori dalle aree cani, gli animali siano al guinzaglio. Spesso ba-sta che i nostri volontari facciano nota-re educatamente il fatto al padrone per

risolvere la questione”. Roberto Ferroni è il comandante provinciale delle guar-die ecozoofile dell’Anpana di Firenze, sigla che sta per associazione naziona-le protezione animali natura ambiente. Ai suoi ordini ci sono sedici “vigilantes green”, tutti volontari, tutti formati per questa attività. Da quattro mesi passano al setaccio i giardini del quartiere, con venti uscite al mese, grazie a una con-venzione firmata con il Q4. Si spostano in coppia, vestono in divisa, parlano

con i cittadini e redigono un rapporto. Il loro compito va dal monitoraggio della manutenzione del verde alla vigilanza sui vandali che danneggiano panchine, giochi per bambini e altri arredi pub-blici. Per le questioni legate agli animali hanno anche la qualifica di polizia giu-diziaria: possono insomma fare multe, ma – assicurano – è solo l’extrema ratio. “Il nostro compito principale è educare – chiarisce Ferroni – non siamo scerif-fi, la prima cosa che facciamo è parlare con le persone, l’ultima è applicare una sanzione, ma soltanto nei casi più gravi”. Il servizio è attivo da tre anni tra Novoli, Rifredi e Peretola. Da luglio è sbarcato anche da questa parte dell’Arno. Molte le zone interessate: Argingrosso, Isolot-to, Legnaia, viale Canova e anche via Dosio, dove – secondo il primo dossier stilato dalla stessa associazione onlus – i residenti segnalano la presenza di per-sone che sporcano il giardino. Gli stessi abitanti chiedono poi più illuminazione pubblica. “I volontari dell’Anpana sono delle sentinelle lungo i nostri giardini – spiega il presidente della Commissio-ne Ambiente del Q4 Leonardo Calistri – stanno facendo un buon lavoro rac-cogliendo le segnalazioni dei cittadini che poi vengono seguite dal Quartiere o inoltrate agli uffici competenti del Comune”. La convenzione scadrà a dicembre, ma l’idea è di proseguire il servizio anche nel 2016. Critica, invece, la posizione del Movimento 5 Stelle: il consigliere pentastellato del Q4 Alean-dro Marini ritiene poco efficace l’attività dell’Anpana e chiede una verifica del la-voro dei giardinieri nelle aree verdi del quartiere.

Le intemperie hanno cancellato dalla facciata l’ultima ombra sbiadita lasciata della vecchia insegna, una grande esse. I “sacchetti gialli” erano arrivati qui

quarant’anni fa. “Entro fine anno si saprà cosa faremo sulla possibile riapertura”, fanno sapere dal quartier generale milanese di Esselunga a proposito del futu-ro dell’ex negozio di via dell’Argingrosso. Dove in tanti rimane viva la speranza di rivederlo in funzione. Le porte del locale da 2.500 metri quadrati sono state sprangate esattamente un anno fa, il 4 novembre 2014, dopo il taglio del nastro del punto vendita del Galluzzo. “Spero che si decidano presto, il supermercato è ormai chiuso da un anno. Sono pronta a firmare di nuovo una petizione perché riapra”. La signora Oretta, 91 anni, è una dei residenti a non essersi rassegnati. Con sé porta tre buste in cui ha diligentemente diviso la spesa, perché non pesino troppo sulle braccia di un’ultranovantenne come lei. La incontriamo sulla navetta, gratuita perché pagata da Esselunga, che ogni venti minuti nei giorni feriali fa la spola tra l’ex punto vendita dell’Argingrosso e il centro commerciale di via Canova. Un chilometro di viaggio, nove minuti in bus al netto del traffico. La stragrande maggioranza dei passeggeri è composta da anziani, racconta l’autista. “Domani compro l’acqua minerale, oggi le buste sarebbero pesate troppo – dice Oretta che, una volta scesa, si incammina lentamente verso casa – almeno questo bus diminu-isce in parte il disagio”. Le fa eco un’altra “nonna della navetta” che sale a bordo con il nipote: “Ci accontenteremmo di un punto vendita con l’essenziale, alimenti di prima necessità e poco altro”. Spacci, panetterie, macellerie: i piccoli negozi attivi all’Argingrosso spiegano di non aver registrato vistosi incrementi di incasso dopo la chiusura del supermercato. I clienti fedeli alle botteghe di quartiere restano, ma chi prediligeva la grande distribuzione sembra farlo ancora, spostandosi altrove, prendendo la macchina, affidandosi a figli e nipoti o salendo sulla navetta. Del-la questione si stanno occupando anche il Quartiere 4 e il Comune, che hanno contattato i vertici di Esselunga per chiedere la riapertura dello spazio: la grande insegna paga ancora l’affitto del fondo (privato) in via dell’Argingrosso, e proprio a lei spetta l’ultima parola.

G.C.

Gianni Carpini

Verde Argingrosso

Le guardie ecozoofile dell’Anpana “in azione”: da quattro mesi passano al setaccio i giardini del quartiere

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4 | Novembre 2015 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 7: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

Passaggio a Sud-OvestA cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

Il 23 settembre 1943, in località Torre di Palidoro (nei pressi di Fiumicino), il vice-brigadiere dei ca-rabinieri, Salvo D’Acquisto, si o� rì agli occupanti tedeschi pur di salvare delle persone innocenti da morte certa. Gli era stato chiesto di collabora-re, nella sua qualità di rappresentante delle forze dell’ordine, per individuare i colpevoli di un pre-sunto attentato ma lui aveva tenacemente a� er-mato che non vi erano responsabili e che si era trattato di un incidente. Di fronte all’insistenza degli u� ciali nazisti che pretendevano a tutti i costi una ‘riparazione’ sacri-� cò la vita, ancora tutta davanti ai suoi 23 anni, per salvare quella di 22 civili rastrellati dai nazifascisti e in procinto di essere fucilati. Il carabiniere Salvo D’Acquisto con quel gesto ha scritto una delle pa-gine più nobili del riscatto italiano dalla dittatura e dalla barbarie. Per trasmettere alle giovani generazioni la forza emblematica di quella scelta così altruistica alcuni anni fa si è costituito un Comitato Salvo d’Acqui-sto con il proposito di installare in suo nome una statua nell’area del prato dello Strozzino, fra Mon-te Oliveto e Bellosguardo, proprio davanti ad uno dei panorami più belli del centro storico cittadino

Vita dei quartieri

Sul sito web de “Il Reporter”(www.ilreporter.it/video/visualizza/3112) videointervista on line al pre-sidente Q.4, Mirko Dormentoni, che presenta il nuovo giardino pubblico di via del Sansovino, a due passi dalla tramvia, realizzato sulla super� cie di un parcheggio sotterraneo. Tutti i video sono disponibili anche sul canale Youtube de ‘Il Reporter’.

VIDEO INTERVISTE ONLINE

A Villa Costanza

UN MONUMENTO A SALVO D’ACQUISTO

La mattina del 6 ottobre il sindaco Dario Nardella insieme al collega di Scandicci Sandro Fallani ha e� ettuato un sopralluogo al cantiere del par-cheggio scambiatore di Villa Costanza, connesso con l’Autosole (uscita Firenze Scandicci). Si tratta di un’opera innovativa, la prima di questo genere in Italia, dove si potrà parcheggiare l’auto e grazie alla tramvia si potrà raggiungere il centro con un mezzo e� ciente ed ecologico. Sarà possibile anche l’interscambio con i bus di trasporto pubblico delle li-nee nazionali e internazionali. L’opera rientra nel più ampio progetto di potenziamento a tre corsie dell’A1, nel tratto Firenze Nord-Firenze Sud, in corso di realizzazione da parte di Autostrade per l’Italia. Il parcheggio (costo circa 6 milioni di euro) sarà completato entro il 2016 e sarà suddi-viso in due aree, la prima riservata agli automobilisti provenienti dall’A1, la seconda accessibile liberamente dalla viabilità comunale.

Il 23 settembre al Prato dello Strozzino, sulla collina di Bellosguardo, è stato inaugurato un monumento in memoria del carabiniere Salvo D’Acquisto.

Al Prato dello Strozzino

SALUTE È BENESSEREIl 4 novembre 1966, in un mattina livida che resterà incancellabile nella memoria di chiunque l’abbia vissuta, l’Arno invase Firenze lasciando dietro di sé una scia di morte e devastazione. Perdite umane, ma anche grandi ferite al patrimonio ar-tistico e culturale, come è ben noto. Così come tutti abbiamo in mente le gesta degli Angeli del Fango, le immagini del Cristo di Cimabue, la voce di Marcello Giannini che dalla sede Rai di via Vec-chietti lancia al mondo la terribile notizia che Firenze è sott’acqua. Meno nota, ma non certo meno importante anche se si svolse interamente lontano dai ri� ettori, fu la reazione che i cittadini seppero for-nire, rimboccandosi le maniche, crean-do sul territorio una formidabile rete di auto-organizzazione e autogestione che seppe surrogare la lentezza dei soccorsi e la tardiva risposta delle istituzioni. An-che da quella storia scaturirono i quartieri

così come li conosciamo oggi e non è un caso se sono proprio i quartieri a prean-nunciare una serie di iniziative per ricor-dare il prossimo anno il cinquantesimo anniversario di quella tragedia che i � o-rentini seppero trasformare in una gran-de esperienza di maturità democratica. Come prima cosa i 5 consigli di quartiere invitano i cittadini a portare nelle sedi cir-coscrizionali materiali, immagini e docu-menti che restituiscano il senso e le emo-zioni di quell’immane tragedia che scon-volse Firenze. In questo senso verranno anche organizzati incontri con le scuole per far conoscere alle giovani generazio-ni cosa accadde 50 anni fa e sarà anche attivata una campagna informativa sulla prevenzione del rischio idrogeologico.

1966-2016

50 ANNI DALL’ALLUVIONE

I quartieri invitano i cittadini a produrre materiali, documenti, immagini che aiutino a rivivere le emozioni e la lezione storico-

politica di quelle giornate.

L’aumento delle certi� cazioni on line o� re la possibilità di razionalizzare gli orari di apertura al pubblico dei Punti Anagra� -ci Decentrati (PAD), dislocati nei territori locali, vale a dire nei 5 quartieri � orentini. In particolare due sono le esigenze molto sentite, specie da parte di chi lavora: 1) la necessità di disporre di aperture pomeridiane; 2) la certezza dell’orario e dunque la possibilità di � ssare un appun-tamento speci� co e personalizzato Per venire incontro alla prima di queste richieste sono state apportate delle mo-di� che agli orari e all’organizzazione del servizio dei PAD. Il PAD di via Carlo Bini (Quartiere 5) sarà aperto anche il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17 e resterà chiuso per l’inte-ra giornata del martedì. Specularmente il PAD di Villa Vogel (Quartiere 4) resterà aperto anche il pomeriggio nel giorno di martedì e osserverà una chiusura comple-ta il giovedì. Per rispondere invece alla seconda esigen-za è stato attivato l’accesso all’anagrafe con prenotazione attraverso il contact center del Comune al numero 055055. Con que-sto strumento si possono ottenere certi� -cati o il rinnovo della carta d’identità ad un

Aumenta anche a Firenze la possibilità di procurarsi certi� cazioni anagra� che senza dover a� rontare code o attese più o meno lunghe e, soprattutto, senza spostamenti di mobilità urbana che, specie per la po-polazione anziana, possono comportare dei seri disagi. La via maestra in questo senso è rappre-sentata dall’acquisizione on line tramite apposite credenziali di accesso che, tra l’altro, possono essere utilizzate anche per tutta una serie di altri importanti servizi comunali. Il servizio di rilascio on line dei certi� cati ha riscosso un grande favore da

parte di cittadini e professionisti tanto che in un anno i documenti richiesti e stampati in proprio sono passati dal 10 al 26%. Sulla scia di questo successo dal 15 otto-bre si amplia ulteriormente l’elenco dei certi� cati così ottenibili: oltre ai tre certi� -cati anagra� ci principali (residenza, stato di famiglia e contestuale), sarà possibile stampare anche i certi� cati di stato civi-le (morte, matrimonio, nascite) e taluni estratti. L’elenco completo dei certi� cati stampabili on line sarà pubblicato nella rete civica comunale il 15 ottobre. Inoltre, i cittadini residenti all’estero potranno ri-

chiedere le credenziali al Comune tramite i consolati italiani e stampare i propri certi� -cati anche da un altro continente.Il servizio di certi� cazione on line è accessi-bile a tutti i cittadini dal proprio computer con apposite credenziali (da richiedere presso uno sportello dei servizi demogra-� ci) o attraverso la Rete civica cliccando su “Certi� cati facili”, grazie all’utilizzo della Tessera Sanitaria Elettronica.

Certi� cazioni on line, sportelli sul territorio, rete di circoli e sindacati pensionati

ANAGRAFE, NUOVA DIMENSIONE DI UN SERVIZIO I CERTIFICATI ON-LINE RADDOPPIANO

Orario PAD del Q.4VILLA Vogel | Via delle Torri 23), lunedì, martedì, mercoledì e

venerdì, ore 8,30-13 (il martedì aperto anche dalle 14,30 alle 17).

i

GLI SPORTELLI SUL TERRITORIO AUMENTANO LE APERTURE POMERIDIANEAttivo un servizio di prenotazione per appuntamenti personalizzati

orario scelto dal cittadino. Questo servizio è svolto il sabato mattina presso il Parterre, il lunedì mattina presso il PAD di Santa Croce (Quartiere 1), il mercoledì e venerdì mattina

presso il PAD di via Tagliamento (Quar-tiere 3).In� ne, a partire dal 1° novembre, si amplia la consegna, su prenotazione, dei certi� cati e degli estratti di stato civile non rilasciabili dai PAD ma solo dagli u� ci di Palazzo Vecchio. In questo caso il cittadino e� ettua il ritiro presso lo stesso sportello dove ha inoltrato la richiesta. Ai PAD di Villa Vogel (Q4) e via Bini (Q5) si a� ancheranno in questo servizio anche quelli di piazza Alberti (Q2) e di via Tagliamento (Q3).

ENTRO IL 2016IN FUNZIONE IL PARCHEGGIO SCAMBIATORE TRAM-AUTOSOLE

che in quel punto sembra di poter toccare con mano. Il progetto dell’opera in bronzo, che reca la � rma dello scultore albanese Arben Pazaj detto Belarghes, è stato selezionato in seguito ad un concorso (marzo-maggio 2008) cui hanno parte-cipato 13 artisti.Il Consiglio di Quartiere 4 attorno alla colloca-zione della statua ha realizzato da tempo un intervento di riquali� cazione dell’intero giardino che necessitava di opere di restauro. I lavori sono consistiti nella sostituzione delle panchine, nella predisposizione delle opere edili per l’impianto d’illuminazione e nella realizzazione del basa-mento su cui poggia il monumento.

Il secondo sabato del mese

Si rinnova anche per la stagione 2015-16 il pro-getto ‘Salute è Benessere’, a cura della Società della salute di Firenze, che prevede passeggiate ed eventi gratuiti per di� ondere tra i � orentini la cultura della salute e della prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita.Prossimo appuntamento: 14 novembre, ore 9,30, ritrovo a Villa Vogel. Percorso attraverso via Mac-

cari, via Palazzo dei Diavoli (oratorio di Santa Maria della Querce), piazza dei Tigli, Montagnola, viale del Visarno, passerella, ritorno a Villa Vogel.

INFOPer informazioni dettagliate sul progetto cliccare su http://www.sds.� renze.it

Page 8: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Il quartiere in pillole

santissimo crocifisso,celebrazioni a ugnanoÈ riuscito a rimanere illesoanche in situazioni avverse

La libreria Farollo e Falpalà:due anni di vita e tanta passione

La festau IL PREMIO

L’inaugurazione

un giardino “a portata di tram”Sotto un parcheggio privato per 209 auto, sopra una nuova area verde pubblica con un gioco dell’oca

“formato gigante” (compresi i maxi-dadi), tavoli per pic-nic, prati, aiuole e una scalinata da cento posti che il Quartiere sta pensando di utilizzare per gli eventi estivi, anche grazie alla collaborazione dei com-mercianti. È il “giardino a portata di tramvia” nato a poca distanza dalla fermata “Sansonvino”. Si trova ai piedi della Montagnola, vicino a un plesso scolastico frequentatissimo. Quattromila metri quadri recin-tati, due ingressi gemelli (uno in via del Sansovino 22, l’altro in via Bertoldo di Giovanni 17), il giardino è stato costruito dalla ditta che, sotto erba e vialetti, ha realizzato due piani sotterranei per box auto, in base a un progetto condiviso tra Quartiere 4 e Direzione ambiente del Comune. La stessa società ne curerà la manutenzione per cinque anni, mentre i cittadini volontari aprono i cancelli al mattino e chiudono le “porte” la sera. E intanto vanno avanti gli interventi anche per un altro giardino-parcheggio, che nascerà secondo lo stesso modello (giù un posteggio, sopra un’area verde pubblica) nel quadrilatero compreso tra via Torcicoda, via Signorini, via Viani e viale dei Platani. Un fazzoletto “green” grande settemila metri quadrati atteso da oltre dieci anni: il Quartiere 4, che ha chiesto alcune modifiche al progetto del giardino, spera che i lavori possano concludersi entro la primavera.

L’appuntamento

libri e librai insieme per un giornoLa prima festa delle librerie indipendenti di Firenze. È quanto si è tenuto lo scorso mese, sabato 3

ottobre, alla BiblioteCaNova, dove nove librerie cittadine si sono date appuntamento per il primo Festival delle librerie indipendenti in città. In programma c’erano animazioni e letture per grandi e piccini, “per raccontare il meraviglioso lavoro dei librai e i mille modi con cui si può vivificare e far crescere una libreria”, è stato spiegato. “Le librerie indipendenti sono spesso librerie di quartiere, for-temente collegate al territorio, aiutano a tenere vivo il tessuto sociale tramite un contributo culturale alla portata di tutti – ha spiegato Mirko Dormentoni, presidente del Q4 – per questo come Quartiere abbiamo deciso di garantire la nostra collaborazione a questo progetto presentato con coraggio insie-me dalle piccole librerie del quartiere e della città. Il mondo delle librerie indipendenti rappresenta un inestimabile patrimonio di competenze e di passione, un presidio culturale che svolge una funzione assolutamente fondamentale per la salute della nostra intelligenza critica”. A partecipare all’evento, con tanto di stand allestito per l’occasione alla BiblioteCaNova, sono state Libreria dei lettori, Florida, Ma-rabuk, Alfani, Libreria delle donne, Alzaia, Farollo e Falpalà, Leggermente e Cuccumeo.

BiblioteCaNova

iniziative e incontri fra gli scaffaliSi rinnovano anche questo mese gli incontri, i laboratori e i cicli tematici organizzati alla BiblioteCa-

Nova Isolotto. In programma un doppio appuntamento con “Storia urbana della letteratura”, viaggio nei luoghi della letteratura attraverso un percorso in otto città celebrate da romanzi, poesie e racconti, a cura dell’associazione Venti Lucenti. Il 10 novembre (ore 19) appuntamento con Trieste, il 15 dicembre alla stessa ora con Odessa. Spazio anche a “Tra Storia e Cucina”, anniversari storici con assaggi, con lo storico dell’alimentazione Nicola Di Filippo. Il 12 novembre, alle 18, in programma “1915. Caffè e gal-lette: l’alimentazione sul fronte e nel paese”, sul tema dell’alimentazione di guerra nelle città e al fronte. E ancora, il 14 novembre, dalle 9, torna “AgriKulturae - il mercato contadino in biblioteca”, animazioni, cul-tura e dibattiti fra produzioni di filiera corta ed economia solidale, con vendita di pane, pasta, olio, vino, verdure, conserve, miele, marmellate, formaggi della nostra terra e prodotti ecologici per la casa e per il corpo. Non mancheranno poi, come ogni mese, anche eventi e presentazioni letterarie. Il 19 novembre alle 18, ad esempio, si terrà “L’Italia in guerra”, conferenza sull’Italia nella prima guerra mondiale con Daniele Zotti. Il 21 novembre (ore 17) presentazione del libro “La Fattoria” di Maria Grazia Del Puglia (Edizioni Helicon, 2015), una storia lunga un secolo, dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta. Lo stesso giorno (ore 10,30/11/11,30) spettacolo di marionette tratto da “Le novelle della nonna” di Emma Perodi: prenotazione anche telefonica allo 055.710834. Il 26 novembre, alle 21, tutti “Alla scoperta del cielo” con la serata dedicata all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Ma sono anche altri gli eventi e le iniziative in programma: per il cartellone completo è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail [email protected].

Il progetto

la rsa “il giglio” apre le sue portePorte aperte alla Rsa “Il Giglio”. Iniziative culturali, spettacoli, mostre, prove teatrali, conferenze, letture

e altro ancora in programma all’interno della struttura di via Santa Maria a Cintoia 9/A. Per due ore, ogni martedì e giovedì a partire dalle 15.30, nella sede della Rsa va in scena un progetto di animazione per coinvolgere gli ospiti de “Il Giglio” ma che è aperto anche alla cittadinanza, a ingresso gratuito, “per la diffusione culturale e per ribaltare il pensiero comune su queste strutture”, viene spiegato. Da martedì 6 ottobre “porte aperte quindi alla Rsa”, come afferma il direttore Silvano di Geronimo. “Siamo molto felici che nascano e si affermino sul nostro territorio iniziative che unisco la cultura con il sociale – spiega la presidente della commissione Servizi sociali del Quartiere 4 Corinna Pugi – e che uniscono parti del territorio diverse creando scambi intergenerazionali”. Per informazioni e contatti è possibile mandare una e-mail all’indirizzo [email protected].

Ci sono feste, di quar-tiere o di frazione, che si aspettano tutti gli anni perché vengono

vissute come momenti di con-divisione della memoria storica. E poi ci sono feste che arrivano un po’ meno spesso (ogni venti o quarant’anni), ma che hanno un valore simbolico se possibile ancora maggiore. È il caso del ventennale della festa del San-tissimo Crocifisso di Ugnano, che si tiene dal 15 al 22 novem-bre nella chiesa di Santo Stefano a Ugnano. In programma non solo celebrazioni religiose, pel-legrinaggi e momenti di rifles-sione, ma anche un mercatino e una mostra fotografica. Per l’occasione don Rossano Carli al-lestirà un percorso di immagini, con ingrandimenti di foto d’epo-ca. Tutti scatti che testimoniano come il Crocifisso sia rimasto il-

La Libreria per bambini Farollo e Falpalà ha otte-nuto un riconoscimento

importante che precede di poco i festeggiamenti per il secondo compleanno dell’attività: sabato 17 ottobre è stato consegnato ai li-brai Francesco e Chiara il Premio Villa Vogel alla Cultura 2015. L’in-tento del consiglio di Quartiere 4, che ha istituito il premio, è stato di dare un riconoscimento ad attivi-tà e personalità che si sono distin-te per le attività culturali nel ter-ritorio e della città di Firenze. La libreria, nata nel dicembre 2013, ha voluto essere sin dall’inizio un punto di riferimento per le fami-glie del Quartiere 4, organizzando eventi di promozione della lettura e del gioco.“Farollo e Falpalà” nasce come libreria indipendente e specializ-zata che offre una vasta selezione di testi e giochi per bambini e ra-gazzi, un catalogo studiato con at-tenzione per offrire oggetti di cul-tura di alta qualità, non solo per la crescita intellettiva ma soprattutto per il sano e sicuro divertimento. Nei quasi 2 anni di vita la libreria

ha proposto un sempre crescente numero di attività (nate anche in collaborazione con enti e associa-zioni della città), diversificate per obiettivi e target di età, cercando di curare tutti gli aspetti della crescita dei bambini e delle loro famiglie.L’offerta è ampia anche per le scuole: incontri per gli insegnan-ti e educatori sulla lettura ad alta voce, l’uso dei giochi didattici in ambito scolastico, visite in classe con letture e laboratori, mostre del libro nelle scuole e gite in li-breria delle classi.È ora disponibile sul sito il pro-

gramma degli eventi fino al mese di dicembre, tra cui:il concorso “Farollino d’oro” che prevede la sfida tra i 10 migliori titoli venduti in libreria nel 2015 votati dai clienti e che quest’anno è collegato ad una serie di incon-tri dedicati alla lettura per bambi-ni e ragazzi rivolti a genitori, in-segnanti ed educatori; la festa per il compleanno della libreria per cui il 14 dicembre, dalla mattina al tardo pomeriggio, saranno of-ferte letture animate, uno spetta-colo, la cerimonia di premiazione del concorso e naturalmente… la torta!

leso anche in situazioni partico-larmente avverse: dall’incendio del 1856 al terremoto del 1895, senza dimenticare la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944 il complesso parrocchiale venne duramente colpito dagli attac-chi nemici, con gravi danni per il soffitto dell’oratorio e la parete sud dell’edificio, dove si trovava il Crocifisso. Sembra però che il suo culto abbia origini mol-

Sonia Muraca

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to più antiche: se ne ritrovano tracce già nel 1534, anno in cui fu stabilito di tenere accesa una lampada davanti a quell’effige sa-cra nei giorni festivi. Da lì il culto proseguì nei secoli e, in occasio-ne delle “celebrazioni in grande”, ha sempre ospitato personaggi di spicco: tra questi il Cardinale Elia Dalla Costa, immortalato in uno scatto delle celebrazioni del 1953.

Libreria Farollo e Falpalà Via Antonio del Pollaiolo 166, Firenze Per maggiori informazioni: Tel. 055.7398900 | [email protected] | www.farolloefalpala.itFarollo e Falpalà fa parte del circuito nazionale di librerie indipendenti per bambini CLEIOwww.cleio.it

6 | Novembre 2015 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 9: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Zoom

il festival giapponese cambia “casa”La kermesse si trasferisce dalla Limonaia di Villa Strozzi a Scandicci. Il motivo? Questioni di spazio

Il festival giapponese dice “sayonara” e trasloca. Re-stando comunque a portata di tram. Via dalla Limona-

ia di Villa Strozzi, quest’anno la kermesse dedicata al Sol Levante con ospiti, musica e spettacoli varca il confine: sbarca a Scan-dicci dal 27 al 29 novembre, nel nuovo auditorium disegna-to dall’architetto italo-inglese Richard Rogers. Il motivo? La struttura sulla collina sopra via Pisana stava ormai stretta alla manifestazione, che richiama ogni anno migliaia di appassio-nati e semplici curiosi. Non un “addio”, comunque, ma un “arri-vederci”, con la speranza di tor-nare presto a Firenze, visto che l’anima del festival è nel quartie-re 4. L’associazione giapponese Lailac organizza l’iniziativa dal 1999 e, fin dalle sue origini, ha preso “casa” a Legnaia (vedi an-che altro articolo qua accanto). “Il nuovo spazio, che ci è stato of-ferto dal Comune di Scandicci, è molto ampio e bello – spiega Erii

Nakajima dell’associazione Lai-lac – ma la cosa che ci dispiace di più è allontanarci dal nostro quartiere, con cui abbiamo un grande legame affettivo. Il primo festival – racconta – si è tenuto a Villa Vogel nel dicembre del 1999, quando l’allora presidente del Quartiere ci stimolò molto

Gianni Carpini

L’evento

Un momento di una delle precedenti edizioni del festival giapponese (foto di Fulvio Chiari)

Tutti pazzi dietro ai fornelliper la cucinadel sol levante

“Ci sono donne che pa-gano il corso al marito,

perché impari la cucina casa-linga giapponese”. Le lezioni davanti ai fornelli per prepa-rare piatti orientali da fare tutti i giorni sono gettonatissime tra gli italiani, rivela Erii Na-kajima, una delle volontarie dell’associazione Lailac. Tre-cento soci e una sede al civico 68 di via Starnina, l’associa-zione Lailac è nata nel 1999 per promuovere la cultura del paese orientale. Oltre a orga-nizzare eventi propone vari corsi, dalla lingua giapponese alle danze tradizionali fino alla via del tè.

G.C.

Lailac

a farlo. Col passare del tempo questo appuntamento è diven-tato grande”. Talmente grande da aver bisogno di locali più spaziosi e al riparo dai capricci autunnali del meteo, sempre in agguato in questa stagione: gli ambienti della Limonaia di Villa Strozzi e la tensostruttura allesti-

ta all’esterno in occasione dell’e-vento – viene spiegato – non bastavano più. Così, quest’anno inizia il “viaggio” verso Scandic-ci. Danza tradizionale, vestizione del kimono, calligrafia, tamburi taiko, cibo, una mostra di bonsai e una rassegna di cortometraggi indipendenti: la diciassettesima

edizione del festival giapponese, a ingresso libero, sarà una full immersion nella cultura del pa-ese nipponico. Al primo piano dell’auditorium Rogers arrive-ranno anche una quarantina di ospiti direttamente dal Giappo-ne e – questa è una novità – ci sarà una sala dedicata ai semi-nari, dove imparare ad esempio i segreti degli Etegami (cartoline con disegni e schizzi colorati) o dove scoprire la poesia breve giapponese (Haiku). E intanto si pensa già anche alla prossima estate. Dal 2011, al festival inver-nale si è affiancato un appunta-mento estivo, Tanabata, la festa giapponese dei desideri che cade il 7 luglio. Fino ad adesso il pal-coscenico della manifestazione è stata la Limonaia di Villa Strozzi, ma non è scontato che rimanga qui anche il prossimo anno.

Novembre 2015 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 10: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Lettere&Rubriche

Correva l’anno 1872 quando, precisamente la sera del 9 gennaio, con poca pruden-

za e molta spavalderia, il giovane tappezziere Egisto Cipriani di 23 anni, scapolo, fece una sconsiderata scom-messa. Il baldo giovanotto, che aveva avuto modo di vedere un prestigia-tore cinese infi larsi una sciabola in gola durante i suoi spettacoli all’Arena Nazionale dove si esibiva la Compagnia Equestre diretta da Achille Ciotti, con i gaudenti amici, scommise che si sarebbe introdotto interamente una forchetta nell’esofago. Scelse una comune forchetta metallica da tavola e, presa con due dita per le quattro punte, iniziò l’inserimento nella gola per la parte del manico, quando, malauguratamente, gli sfuggì l’appiglio e la forchetta scivolò giù. Dopo diversi, quanto inutili, tentativi di recuperarla compiuti dallo stesso giovane e dai suoi amici, non riuscirono che a farla penetrare più addentro nell’esofago, in preda al terrore Egisto fu accom-pagnato all’ospedale di San Giovanni di Dio. Anche qui dopo varie prove, non potendo ottenere nessun recupero, gli furono somministrati 60 grammi d’olio di ricino per favorirne l’evacuazione. In questo caso specifi co, il cor-po estraneo ingerito era talmente lungo (cm 22), che l’espulsione naturale era diffi cilissima, se non addirittura impossibile. Infatti, fu così. Il giorno se-guente il povero Cipriani fu ricoverato nella clinica chirurgica dell’ospedale di Santa Maria Nuova, all’attenzione del professor Tebaldo Rosati. Del caso s’interessò subito la stampa cittadina e per circa due mesi il quotidiano La Nazione, descrisse in ogni particolare l’evolversi di questo specifi co caso di cronaca. Il giovane tappezziere, che abitava in Via del Porcellana al numero 13, fu assiduamente visitato e controllato anche attraverso consulti effet-tuati da illustri luminari del tempo nostrani e stranieri, fra i quali notammo tre medici inglesi; chi protendeva per un’attesa determinata a capire meglio dove si trovasse effettivamente la forchetta, chi, viceversa, era dell’idea di intervenire chirurgicamente mediante l’apertura dell’addome per estrarla. L’operazione era una di quelle defi nite “diffi cilissima e scabrosissima” in quanto, non ancora conosciuti i Raggi Rontgen, la localizzazione del cor-po estraneo avveniva solo per palpazione e questa non era suffi ciente a stabilire con precisione dove si trovasse la forchetta. Non si volle neppure capovolgere l’individuo per tentare di far retrocedere per l’esofago il corpo estraneo, perché la forma stessa della forchetta escludeva ogni possibilità della sua uscita. Fu proposto anche di sperimentare una sonda spicillo realiz-zata appositamente dalla ditta Gabbrielli, nota fabbrica di strumenti chirurgi-ci, da introdursi attraverso l’esofago nello stomaco del paziente che, venuta a contatto colla forchetta potrebbe dare un suono che ci assicurerebbe della di lei esistenza. Tali esperimenti, ripetuti in più occasioni, oltre a procurare al Cipriani fortissimi sensi di soffocamento, dettero sempre esiti negativi. Tra-scorsero giorni, settimane, mesi, fi no a quando il Cipriani, divenuto il famoso “uomo della forchetta”, poiché le sue condizioni erano tali da far scrivere al cronista che egli mangia, beve, fuma, passeggia ed è tranquillo, decise di lasciare l’ospedale e tornarsene a casa al suo lavoro di tappezziere. Sembra incredibile ma è pur vero, che Egisto Cipriani, con la forchetta nell’addome, trascorse ben 15 anni di vita quasi del tutto normale, tanto che contrasse anche matrimonio. Il 30 aprile 1887, però, quando ormai più nessuno pensa-va all’uomo della forchetta, questi fu urgentemente operato di laparotomia nell’Ospedale di San Giovanni di Dio dallo stesso Professor Tebaldo Rosati, che per primo lo aveva visitato nel 1872 (nel frattempo divenuto primario) e dal suo aiuto dottor Giulio Catani. L’esito dell’operazione fu positivo e l’8 giugno il Cipriani fu dimesso con guarigione perfetta. A solo titolo di curiosità dobbiamo riferire che la forchetta recuperata è tuttora custodita nel piccolo museo dell’Ospedale di San Giovanni di Dio unitamente alla fotografi a del Cipriani. Inoltre, l’arguto poeta Renato Fucini, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di Neri Tanfucio, che in quell’epoca viveva nella nostra città, Ingegnere del Municipio, compose un sonetto (il XXXVI°) in vernacolo pisa-no intitolato L’Omo della forchetta.Il racconto è tratto dal libro “Piazza di Santa Maria Novella” degli autori men-tre il disegno è di Stefania Valentini.

Il 10 novembre Firenze riceverà la visita di Papa Francesco e... di Ignazio Marino. Dopo l’America,

l’ex sindaco di Roma s’è messo in testa di seguire il Pontefi ce ovun-que. Basta che Papa Francesco si sposti e lui subito dietro come un bodyguard. La sera il Pontefi ce pri-ma di andare a letto è agitato, apre sempre il cassetto dei comodini, ha il terrore di trovarci dentro Ignazio Marino. Ignazio, questa volta stat-tene a casa, lo dico per te, tu giri sempre in bicicletta ma a Firenze in questo momento abbiamo i lavori della tramvia e perciò puoi fi nire in due modi: o dentro un cantiere o sot-to una macchina! Con le stampelle dopo fai più fatica a seguire il Papa! Ma cosa possiamo chiedere noi fi orentini a un uomo dotato di una straordinaria spiritualità come Papa Francesco? Le richieste sarebbero tante, ma la priorità mi spinge in particolar modo su una: santissimo Pontefi ce, può per cortesia pregare affi nché quest’anno la Fiorentina vin-ca lo scudetto? Il Vangelo dice “beati gli ultimi perché saranno primi”, la Fiorentina ha fatto tanti campionati tristi e sarebbe ora che si avverasse la seconda parte della frase. Anzi, già da un po’ di tempo sarebbe do-vuta arrivare prima. Forse nell’alto dei cieli hanno perso la sua pratica. Ci sta, sai quante pratiche arrivano lassù? Se poi anche loro hanno de-ciso di digitalizzare come fa da noi l’amministrazione pubblica, allora il caos è sicuro! Perciò Santità, rivolga una preghiera, un pensiero a questo desiderio che anima il cuore dei fi o-rentini, affi nché anche nell’alto dei cieli sia ascoltata la parola di Paulo Sousa! (brano tratto dalla lettera di Antognoni ai Corinzi).

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

�Web: andreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

L’UOMO DELLA FORCHETTA

LA MIA “PREGHIERA”PER PAPA FRANCESCO

“ALLARGHIAMO I MERCATINI DEI CITTADINI”Buonasera,vi scrivo dopo aver avuto l’occasi-one di vedere dal vivo il mercatino “Cantine in piazza” di Brozzi. Final-mente una bella idea, quella di dare la possibilità a noi cittadini di mettere in vendita le nostre cose in più che non sappiamo dove tenere in casa da anni. Vorrei chiedere attraverso il vostro giornale di allargare questi mercatini a tutti i quartieri. In quello di Brozzi potevano vendere solo i cit-tadini residenti nel quartiere 5, penso che sia giusto e bello dare a tutti la possibilità di vendere le proprie cose, indipendentemente dal quartiere di residenza. Oltretutto è stata una be-lla festa, che servirebbe in molte più piazze!Grazie, Fabio

IL REPORTER RISPONDE Caro signor Fabio,quella di “Cantine in piazza” è un’ini-ziativa che non è passata inosserva-ta, riuscendo subito a conquistare l’attenzione e il gradimento di molti cittadini. Tra l’altro, su Il Reporter del quartiere 5 di questo mese trac-ciamo un bilancio del suo “esordio” sul territorio, e il risultato è quello che emerge anche dalla sua lettera, ovvero l’apprezzamento da parte di coloro che vi hanno partecipato, sia in veste di venditori che di “clienti”. Ricordiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, di che cosa si tratta: di mercatini in cui i “bancarellai” sono gli stessi cittadini che, per un giorno, possono trasformarsi in mercanti e disfarsi degli oggetti che non usano più. Se il primo quartiere a veder rea-lizzata sul proprio territorio una simile iniziativa è stato appunto il 5, non è rimasto l’unico: anche nel Q1 è stata promossa la stessa idea. E ora sono in tanti, come lei, ad auspicare che questi appuntamenti vengano ampli-ati e organizzati anche nel resto della città. Non solo per “fare affari”, ma anche per la possibilità che questi “mercatini” offrono di far vivere in modo diverso dal solito, per un gior-no, piazze e altri luoghi di Firenze.

Matteo [email protected]

PANCHINE E AIUOLE A VARLUNGOGentili Signori,letto il vostro invito sul numero di settembre 2015, vorrei segnalarvi il tratto di Varlungo della via Aretina che qualche anno fa è stato oggetto di un intervento di riqualifi cazione. Sul marciapiede nord (quello che fu allargato), di fronte alla fermata “Ca-saccia” dell’autobus 14, sono state costruite due aiuole, sopraelevate rispetto al piano del marciapiede che,

fossero anche mantenute a dovere, non mi sembrano, ma non sono il solo a pensarlo, frutto di una grande idea d’abbellimento. Ma, a parte ciò (saranno piaciute all’architetto che le ha inventate), si tratta di due aiuole per le erbacce. Lì non si è mai visto niente di diverso: erbacce. Ogni tanto (tanto) qualcuno fa un po’ di pulizia e poi le erbacce ricrescono. Perché non levare di mezzo quei due qua-si-parallelepipedi oltretutto sempre in disordine? Sono convinto che il luogo ci guadagnerebbe. Vorrei suggerire inoltre di intervenire sulle panchine poste su quel marciapiede. Poiché sono di legno e poiché – al solito – non c’è alcuna manutenzione, per l’azione degli agenti atmosferici e de-lle cause di degrado cittadino, sono diventate notevolmente brutte da ve-dere e, direi, anche un po’ repellenti. Perché non sostituirle con altre di materiale inalterabile (o diffi cilmente alterabile)? Al giorno d’oggi non sa-rebbe diffi cile trovare una soluzione soddisfacente.Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.Mario R.

“RAMI E SIEPE, LE MIE SEGNALAZIONI”Vi chiedo di far presente al consiglio di Quartiere 5 quanto segue: nella via Magellano all’altezza del campo di allenamento del calcio storico (tolto a suo tempo ai giardini), fuoriescono dalla sua recinzione dei rami che, quasi quasi, impediscono il passag-gio dei pedoni sul marciapiede. È da più di un mese che c’è questa situazione e si verifi ca ogni anno. Vediamo se dall’anno prossimo si riuscirà a provvedere prima che arrivi l’inverno. Inoltre di fronte alla chiesa del Cipressino (B.V. Maria Regina della Pace) tra la rotonda e la chiesa c’è una siepe, anche questa sempre ignorata dagli amministratori, che ne-cessiterebbe di un taglio. La piazzetta all’interno della siepe poi non dovreb-be essere dimenticata quando viene fatta la pulizia delle strade, anche per il decoro della chiesa. Durante la pioggia della settimana scorsa per l’intasamento dei tombini nella piaz-zetta s’era formato un laghetto che arrivava alla pari del marciapiede.Ringrazio e saluto.

I MARCIAPIEDI VISTI DA UNA “PEDONA”Sono una “pedona” di una certa età. Mi piace e devo camminare. Avete notato in che condizione sono i mar-ciapiedi della nostra città? Buche, av-vallamenti, cordoli rotti o mancanti. Erba e addirittura cespugli invadenti. Per esempio, in via Trieste e limitrofe sono queste le condizioni. Il manto della sede stradale, negli ultimi 20 anni, è stato rifatto almeno due volte. Benissimo! Ma i marciapiedi mai.Grazie per l’attenzione... Luigia F.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

È fi tto – e non potrebbe es-sere altrimenti – il program-ma di incontri e iniziative che caratterizzerà la giornata fi orentina di Papa Francesco. Programma che culminerà con la messa “di massa” allo stadio Artemio Franchi, non nuovo a ospitare gli appun-tamenti più importanti che si tengono nel capoluogo toscano. Ma se questo sarà il momento più atteso della giornata, per i cittadini non mancheranno nemmeno al-tre possibilità di “contatto” con il pontefi ce, come ad esempio lungo il percorso dei suoi spostamenti in città. Perché la visita di un Papa è un evento di tutti e per tut-ti. Tant’è che il suo sbarco a Firenze è stato organizzato come un evento “corale”, no-nostante la volontà di Bergo-glio – secondo il suo stile – di “disturbare il meno possibile la vita dei fi orentini”. Ma per molti, moltissimi cittadini, questo non sarà aff atto un “disturbo” (nonostante gli inevitabili provvedimenti che dovranno essere adottati in città per un appuntamento di questa portata, da quelli di sicurezza a quelli legati alla viabilità), bensì una festa, un avvenimento assolutamente straordinario, uno di quelli a proposito di cui poi poter dire “io c’ero”. E d’altronde l’arrivo del Papa non è ov-viamente una cosa che capita tutti i giorni. Per trovare il precedente più recente biso-gna fare un salto indietro nel tempo di quasi trent’anni: era l’ottobre del 1986 quando Giovanni Paolo II fece tappa in riva all’Arno, per celebra-re – pure lui – una messa allo stadio in un bagno di folla. Ora la storia si ripete, con Fi-renze che si prepara a dare il suo benvenuto a Papa Fran-cesco. E a vivere al meglio una giornata speciale.

MATTEO FRANCINI

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 49 del 1 novembre 2015. N° reg

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Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze

8 | Novembre 2015

Page 11: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Un mese in una pagina

una “famiglia” per ricominciare

Quando ha messo piede in famiglia, Mario (lo chiamiamo così per motivi di privacy) era so-vrappeso. Ora ha imparato a mangiare bene e a fare attività fi sica. Martina, dopo aver passato un anno ospite di una coppia, ha trovato la forza per essere autonoma e andare a vivere con il fi danzato fuori Firenze. Pietro, fumatore incallito, non tocca più le sigarette, mentre Giovan-

ni ha trovato il coraggio di riallacciare i rapporti con i parenti. Tutti sono adulti e ognuno di loro porta sulle spalle un disturbo psichico non grave, ma al posto del ricovero tra le quattro mura di una residenza psichiatrica sono stati “adottati” da single o da famiglie che off rono vitto e alloggio – nel caso degli in-serimenti, così si chiamano in gergo, full time – oppure accoglienza per tempi limitati, qualche ora o il weekend. In cambio le famiglie ricevono un rimborso spese fi no a 1.200 euro mensili. Dietro al progetto Iesa, sigla che sta per “Inserimenti eterofamiliari supportati e assistiti”, c’è un’equipe di tre psicologi psi-coterapeuti che seleziona l’ambiente familiare considerato adatto a ogni paziente. Gli esperti monitorano la convivenza passo dopo passo (si parte con un periodo di prova di tre mesi per poi arrivare a un anno rinnovabile) e danno supporto psicologico. Tutto è iniziato nel 2006, con un bando della Regione. Dal 2009 sono stati coinvolti, tra Firenze e provincia, undici pazienti, segnalati dai servizi della salute men-tale dell’Azienda sanitaria fi orentina. E adesso il team di specialisti sta cercando nuovi nuclei familiari disponibili a ospitare: basta una stanza libera – viene spiegato – e un po’ di tempo da dedicare a un’altra persona. “Il progetto è un’alternativa alle residenze psichiatriche, diminuisce i ricoveri in ospedale e off re una migliore qualità di vita al paziente – dice Virginia Quaranta, psicoterapeuta del progetto Iesa – senza pensare al risparmio per l’Azienda sanitaria”. L’idea è semplice: meno dottori e più rapporti umani, meno farmaci e più vita quotidiana. Dal progetto – viene spiegato ancora – sono esclusi i pazienti con reazioni acute o tendenze aggressive. E i risultati si vedono, aff ermano gli esperti: “La vita familiare aiuta a miglio-rare le condizioni di salute mentale delle persone assistite e il loro reinserimento nella società – prosegue la dottoressa Quaranta – per loro è una grande possibilità per ricominciare da capo”. Per informazioni: [email protected], telefono 055.6937318 (martedì e venerdì ore 11-12).

Gianni Carpini

Progetto Iesa

Firenze dice basta alle emissioni di CO2. E si prepara a diventare la capitale italiana

delle colonnine di ricarica per i veicoli elettri-ci. Sarà insomma una città più “green”, grazie a Electra, il progetto fi nanziato dall’Unione Europea per ridurre l’inquinamento e miglio-rare la qualità della vita. L’obiettivo è quello di sostituire il dieci per cento degli scooter tradi-zionali con ciclomotori elettrici entro il 2020. A Firenze, oggi, circolano più o meno 71.500 motorini, la metà dei quali con prestazioni inferiori allo standard Euro3. Electra permet-terebbe di abbattere le emissioni di CO2 di novanta tonnellate all’anno. Una svolta soste-nibile abbracciata dal Comune stesso, che già nella primavera scorsa si era dotato di una fl otta di settanta veicoli elettrici per uso istituzionale e che, nell’ambito del nuovo progetto, ha attivato numerose convenzioni con privati e aziende per l’acquisto scontato di mezzi elettrici. Proprio in queste settimane è stata inoltre “accesa” la nuova rete di cento-venti colonnine elettriche sparse in tutta la città, una struttura realizzata in collaborazione con EnelSo-le e che fa di Firenze la prima città d’Italia per numero di punti di ricarica. Ma non solo: oggi tutti pos-sono mettersi al volante di un’auto a zero emissioni. È attivo dal 17 ottobre scorso il servizio Share’ngo, il primo car sharing elettrico: cento “equomobili” di ultima generazione (saranno il doppio entro la fi ne dell’anno) che girano liberamente in città, un’alternativa ai mezzi pubblici con tutti i vantaggi della mobilità privata. Si riconoscono dal loro colore giallo acceso, basta cercare la più vicina sulla mappa interattiva consultabile sul sito (www.sharengo.it) e sull’applicazione per smartphone, prenotarla al volo e salire a bordo. Il prezzo? Ognuno pagherà una tariff a proposta su misura, secondo la formula “più ne hai bisogno e meno costa”, con sconti per i giovani, i nonni e le mamme. Ogni notte, poi, le donne potranno rientrare a casa in tutta sicurezza: per loro l’equomobile è gratis dalle una alle sei.

L’iniziativa

alla scoperta del mondo dell’affidoSi concludono sabato 14 novembre le iniziative del “Mese dell’affi do”, partite lo scorso 13 ottobre.

L’evento, giunto alla sua seconda edizione, è organizzato dalla Direzione servizi sociali del Comune, e consiste in una serie di iniziative per presentare e promuovere l’esperienza dell’affi do familiare. Il ti-tolo di questa edizione è “In viaggio per l’affi do 2015”: l’obiettivo è sensibilizzare i cittadini alla cultura dell’accoglienza e, in particolare, dell’affi damento dei minori, per trovare nuove famiglie o singole per-sone interessate a dare il proprio contributo, off rendo a un bambino la possibilità di una crescita sana. “È un’iniziativa importante perché sappiamo bene che i bambini e i ragazzini che sono in situazioni di fragilità e bisogno sono tanti – spiega l’assessore al Welfare Sara Funaro – tanto per fare un esempio, a Firenze nel 2014 ci sono stati 106 affi damenti. Prendere un bambino in affi damento vuol dire aiutarlo aprendo le porte della propria casa al suo mondo, ai suoi bisogni di crescita e di relazione, quando la sua famiglia si trova a vivere un periodo di diffi coltà. È fare un tratto di strada insieme con la possibili-tà di creare un legame che rimane un riferimento aff ettivo ed educativo nel tempo”. L’affi damento può essere a tempo pieno (quando il minore vive stabilmente con la famiglia che lo accoglie incontran-do periodicamente i genitori), a tempo parziale (quando il bambino trascorre qualche giorno della settimana con la famiglia affi dataria, rimanendo a vivere con la propria famiglia), o diurno, quando trascorre alcune ore della giornata con la famiglia affi dataria. Fino al 14 novembre, in alcuni dei luoghi più signifi cativi di Firenze e dintorni si svolgono momenti in cui incontrare da vicino i protagonisti che hanno vissuto o stanno vivendo il viaggio dell’affi do: occasioni in cui sarà possibile ascoltare il racconto delle famiglie naturali e di quelle affi datarie.

A.T.

Share’ngo

il car sharing diventa elettrico

Novembre 2015 | 9

Page 12: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Cultura

50 giorni di pane, amore e... cinemaTorna all’Odeon l’appuntamento con i festival internazionali dedicati al grande schermo

Cinquanta giorni di pane e grande scher-mo. Il cinema inter-nazionale torna pro-

tagonista a Firenze con la nona edizione della “50 Giorni” (orga-nizzata da Fondazione Sistema Toscana), che fi no al 13 dicem-bre animerà il cinema Odeon di piazza Strozzi. Nove festival internazionali si susseguono proponendo oltre 150 fi lm in anteprima italiana, in versione originale sottotitolata, presentati dai registi o dagli stessi protago-nisti. “Essere Umani”, è questo il tema del “festival dei festival”, sotto il cui cappello si riuniscono tutti gli appuntamenti cinema-tografi ci a cavallo tra novembre e dicembre. Un tema che intro-duce uno dei problemi sociali più attuali e drammatici, ovvero quello dei grandi fl ussi migrato-ri, su cui la 50 Giorni vuol por-re l’accento cercando di capire come il cinema possa favorire la conoscenza dell’altro, con-tribuendo alla promozione dei

diritti umani. Dopo l’apertura con France Odeon (concluso il 1° novembre), è stata la volta dei fi lm etnomusicali di Immagini e Suoni del Mondo (2-4 novem-bre). Poi tocca alle donne, specie a quelle che lottano nel mondo per aff ermare i propri diritti, ma-gari in quei paesi che sono stati di recente protagonisti delle co-siddette “primavere arabe”, come descritto dal fi lm della regista tunisina Kaouther Ben Hania, Le Challat de Tunis, ospite del Festival internazionale di Cine-ma e Donne (5-10 novembre), che va a indagare sulla realtà del-le donne nel “dopo rivoluzione”. E ancora, sono i rappresentanti del mondo LGBT i protagonisti del Florence Queer Festival (11-17 novembre), che con il fi lm Fassbinder. Lieben ohne zu for-dern, del danese Christian Braad Th omsen, ripercorre la vita di uno dei più controversi registi tedeschi. Saranno invece i volti dei giovani artisti contempora-nei, della street art, della speri-

Barbara Biondi

La rassegna

Per un mese e mezzo il cinema Odeon diventa il crogiuolo del grande schermo, con nove festival e oltre 150 anteprime italiane

�Web:50giornidicinema.itFb: 50giornidicinema [email protected]

mentazione e dei grandi musei internazionali quelli raccontati da Lo Schermo dell’Arte (18-22 novembre), che ospita due esponenti delle moving images, Martial Raysse e Runa Islam. Ma non è tutto: gli “esseri umani” raccontati dalla 50 Giorni sono anche quelli che, da cinquan-tasei edizioni, tornano prota-gonisti del Festival dei Popoli (27 novembre-4 dicembre), che quest’anno punta sul cinema del polacco Wojciech Staron e della fi lmaker peruviana Mary Jime-nez. E non è fi nita qua, perché per la prima volta alla 50 Giorni si farà un tuff o nella storia del cinema, con una quattro giorni, dal 23 al 26 novembre, dedicata a Il Cinema Ritrovato, con un programma di grandi classici in versione restaurata. Chiudono la carrellata il River to River (5-10 dicembre), un viaggio nell’India di oggi, e gli spaccati fi nlandesi raccontati, fra tradizione e in-novazione, da Una Finestra sul Nord (11-13 dicembre).

dalla g di Giottoalla J di jarrett, a teatro o open airl’evento è servito

Novembre è tempo di con-certi e grandi spettacoli,

di freddo e cartelloni che dan-no il meglio di sé. Si comincia fi n da subito, dal 5, quando al Nelson Mandela Forum arri-vano i Deep Purple, mentre il 6 è la volta degli italianissimi Negramaro. E se il 9 all’Obihall si danno appuntamento gli amanti del genere dark con il ritorno di Marilyn Manson, il 16 all’Opera di Firenze ar-rivano i Kraft werk, gruppo icona della scena elettronica internazionale. Il 18 sul pal-coscenico del teatro Puccini va in scena la performance di Musica Nuda, duo composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che proporranno i pezzi dell’ultimo album Little Wonder, mentre il 20, tornan-do all’Obihall, arriva Marco Masini. Il 23 all’Opera di Fi-renze troveranno pane per i loro denti gli appassionati di musica jazz d’autore con il concerto di Keith Jarrett, che si esibirà a partire dalle 20 in un live di solo pianoforte che promette grandi sorprese. Se però il tempo lo consente e si ha voglia di passare una gior-nata all’aria aperta, le alternati-ve non mancano. Ad esempio, è in corso l’iniziativa “Itinerari giotteschi” che, riallacciandosi alla mostra di Palazzo Reale a Milano, off re un percorso seguendo il quale si possono riscoprire le opere del maestro Giotto sparse per la città (info e percorsi su www. luoghigiot-toitalia.it), dal Bargello a San-ta Croce passando per Uffi zi, Ognissanti e la chiesa di Santa Maria a Ricorboli (già, c’è un Giotto anche nel quartiere 3). In alternativa, la Uisp organiz-za passeggiate accompagnate alla scoperta dei quartieri di Firenze, che abbinano il viag-gio in luoghi speciali alla pos-sibilità di fare un po’ di attività fi sica (per info: fi [email protected] oppure 055.6583501). Infi ne ci sono gli appuntamenti con Enjoy Firenze (www.enjoyfi -renze.it), con un cartellone di percorsi tematici che spazia dal cimitero delle Porte Sante alla Tomba della Montagnola di Sesto Fiorentino fi no al Mu-seo Archeologico.

E.C.

Agenda

La locandina che reclamizza il progetto di Flo per Artemisia, unaraccolta fondi dedicata a chi si batte per sconfiggere la violenza sulle donne

L’iniziativa

Un alberocontrola violenza

“Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno

ci vuole l’albero”, recitava un vecchio stornello. E per dire no alla violenza sulle donne? An-che in questo caso ci vuole un albero. O per lo meno è quello che ha pensato il team di Flo, concept store fi orentino (lun-garno alle Grazie 30-34r) che il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale indetta dall’assemblea delle Nazioni unite per l’eliminazione degli abusi sul gentil sesso, presenta un’installazione molto speciale. Il negozio organizza ogni anno un’iniziativa sui generis in vista del Natale (l’anno scorso una fi aba inedita, quello precedente un abete “tempestato” di Barbie donato all’associazione Dyna-mo Camp), e quest’anno ha deciso di “metterci la faccia” e aiutare Artemisia, associazione che lotta tutti i giorni per scon-fi ggere la violenza. Come faccia un albero di Natale a scendere in campo per questa nobile

alla scoperta della montecristodell’ottocento

Un viaggio nel tempo, per scoprire com’era nell’800

Montecristo, la più remota e suggestiva isola dell’arcipelago toscano. A fare da Cicerone in questo viaggio è Gaetano Chierici che, nel 1875, tracciò un resoconto dettagliato, com-posto da un diario e da una se-rie di schizzi che riportano vari dettagli dell’isola. Oggi questa guida ante litteram è stata data alle stampe sotto il titolo “Una visita all’isola di Montecristo”, grazie all’impegno dell’asso-ciazione Amici di Montecristo. Chi fosse interessato al volume può mandare una mail a [email protected].

L.V.Z.

da Rifredi alla spagnasognando di ballareun flamenco... rock

È ambientato tra Rifredi e l’Andalusia il romanzo di

Giancarlo Gori, attore e regista teatrale fi orentino che ha dato alle stampe “Flamencoroc” (14 euro, Edizioni Youcanprint). Una storia originale, ambien-tata alla fi ne degli anni Ses-santa, che vede protagonista un giovane fi orentino – so-prannominato per l’appunto “Flamencoroc” – che decide di mollare la sua città, la sua vita e il suo lavoro per inseguire il suo sogno: andare a vivere nel sud della Spagna e diventare un ballerino famoso. Riuscirà il nostro eroe a coronare il suo sogno? Lo scopriranno i lettori di questo racconto surreale.

Il libro/1 Il libro/2

causa, è presto detto. Innanzitut-to non si tratta di un abete vero e proprio, ma di un’installazione site specifi c – opera di Riccar-do Cont – che vede riprodotta sull’intera superfi cie i volti di chi lavora al progetto Flo e che troverà spazio nella vetrina fi no al 7 gennaio. Le immagini, rea-lizzate dal fotografo Maurizio Picci, verranno utilizzate anche per creare un’edizione limitata di quaderni e pochette fatti a mano, che verranno venduti in negozio a partire dal 25 novembre. Parte del ricavato verrà devoluto all’as-sociazione Artemisia.

Shopping

una boutique solidaleper aiutare anta fare del bene

Torna puntuale l’appunta-mento con la tre giorni

di shopping benefi co fi rmata Ant, fondazionale naziona-le che si occupa della cura e dell’assistenza dei malati onco-logici. Da venerdì 20 a dome-nica 22 novembre, nelle stanze di Palazzo Borghese (via Ghi-bellina 110) prende vita Mer-c’Ant, una grande boutique solidale che vede protagonisti capi e accessori donati dalle grandi griff es per una buona causa. Oltre novanta aziende hanno partecipato a questa edizione numero dodici, che vede il contributo degli stu-denti dell’Accademia di moda italiana, curatori dell’allesti-mento.

10 | Novembre 2015

Page 13: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

#Il Reporter dei piccoli

La giovane Livia era la bellissima princi-pessa di Florentia. Un giorno, la bionda e delicata fanciulla si innamorò di un affascinante principe proveniente da una città vicina. Il loro amore era così forte da scatenare l’invidia della ma-trigna di Livia, donna avida e maligna. “Non posso permettere che si sposino - si rodeva la regina cattiva - sono così amati da tutti che il mio potere è in pe-ricolo, ma non rinuncerò mai alla mia corona e ai miei gioielli!”. La ma-trigna, così, colpì gli inna-morati con un sortilegio. Se Livia e il principe si av-vicinavano l’una all’altro, alte lingue di fuoco sorgevano tra di loro, impedendogli di stare insieme. I due caddero nella disperazione più profonda. La nutrice della principessa, che l’aveva alle-vata come una figlia dopo che la madre di Livia era morta, per annulla-

re il maleficio preparò filtri con zampe di drago, pozioni con ali di pipistrello, antidoti con bacche di ginepro. Niente funzionò. Finché una notte, mentre Li-via dormiva un sonno pieno di lacrime, le comparve in sogno sua madre. “Non affannarti per vie tortuose e compli-cate - le disse - pensaci bene. Quale rimedio è migliore dell’acqua per spegnere il fuoco? Contro le fiamme del sor-tilegio serve però un’acqua

pura e incon-tami-

nata, come la rugiada che si forma al sole del mattino tra i petali del fiore dai cento colori”. Livia si svegliò di colpo. E lesta lesta, insieme alla fedele nutrice, partì di nascosto per gli Orti del Par-naso, un monte sacro alle porte di Flo-rentia dove cresceva il raro fiore dai cento colori. Livia e la nutrice scalaro-no pareti di roccia, guadarono torrenti, resistendo agli attacchi di fiere feroci. Ma all’alba del terzo giorno di ricerche riuscirono a trovare il fiore e la prezio-sa rugiada. Livia corse dal principe e

appena gli fu vicina scagliò l’ac-qua magica sulle violente

fiamme che già si stavano alzan-

do tra loro. La pozio-ne fece s u b i t o

effetto. Il fuoco malefico scomparve e i due amati poterono riabbracciarsi, iniziando una lunga vita insieme. L’acqua di rugiada fu così potente da rivoltarsi anche contro l’autrice della maledizione. La matrigna cattiva, velenosa com’era, fu trasformata in un serpente di pie-tra, dura come il suo cuore e rivesti-ta di cristalli lucenti come i gioielli che tanto bramava. La testa sormontata da una corona, non d’oro ma di fer-ro, e la bocca spalancata per sempre in un urlo di rabbia. Irriconoscibile, fu scaraventata alle pendici degli Orti del Parnaso, dove ancora oggi il suo corpo di serpente giace su un crinale in mez-zo ai fiori dai cento colori. Un rivolo di rugiada, magica e pura, le sgorga dalle fauci. Per ricordare a tutti la semplice potenza dell’amore.

La principessa Livia e la rugiada magicaNovembre 2015 | 11

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#Sport

Il calendario

paulo sousa e la suafiorentina “di tutti”

Il tecnico

“Bisogna lavorarci”, ama ripetere Paulo Sousa nelle sue lun-ghe e aff ascinanti

risposte fornite con cantilena lusi-tana. È la cultura del lavoro al cen-tro del “miracolo” del tecnico por-toghese: essere bella e vincente allo stesso tempo per la Fiorentina non è più un’utopia, ma una realtà da vivere con la mente sognante ver-so la prossima vittoria e i piedi ben ancorati al terreno di gioco. Sousa, per prima cosa, ha cambiato la

Irene Delfino mentalità della squadra. È partito dalla voglia di non accontentarsi mai, per passare poi alla tattica. Finita l’era del tiki-taka montellia-no, ora la squadra fa possesso palla per cercare la verticalizzazione che porta in rete. Nelle prime parti-te della stagione, il numero dei passaggi è addirittura di poco au-mentato, come le verticalizzazioni. La diff erenza principale sta nella percentuale di realizzazione che, rispetto allo scorso anno, è tripli-cata, al pari dei gol insaccati nella porta avversaria. Segno di una squadra molto più cinica che pun-

ta dritta al risultato. Senza regalare un tempo agli avversari, ma par-tendo a mille per tenere duro fi no alla fi ne. Una squadra che, quando perde palla, con un pressing feroce la recupera, per non far ripartire gli avversari e provare a costruire una nuova azione da rete. Ma le “novità” della Fiorentina targa-ta Paulo Sousa non riguardano solo la fase off ensiva. È migliorata molto anche quella difensiva – so-stengono molti addetti ai lavori – sia come atteggiamento, sia come posizionamento dei giocatori che compongono il reparto arretra-

to. La linea difensiva è più alta, il fuorigioco è salito di qualche metro, triplicando gli off side de-gli avversari e diminuendo le reti subite e gli interventi riparatori in area. La Fiorentina è più corta e gli stessi giocatori si muovono molto di più senza palla, grazie anche a un’ottima condizione fi sica. Il mo-dulo cambia, gli interpreti anche. Perché in questa squadra nessuno ha il posto assicurato e tutti sono importanti allo stesso modo. Sou-sa parla diffi cilmente della presta-zione del singolo giocatore, sa che solo grazie alla forza del collettivo si vincono le partite. Una stagione è lunga, gli infortuni sono pur-troppo sempre dietro l’angolo (e la Fiorentina ne sa qualcosa) ed è dunque meglio poter disporre di tutta una rosa pronta a scendere in campo. Ma per vincere serve anche altro. Il tecnico portoghese lo sa e vuole anche l’aiuto della ca-lorosa Firenze. Di tutta la “famiglia viola”.

un novembre col derby

Una squadra “vera”, che sa quello che vuole. La Fiorentina di Paulo Sousa è stata protagonista di una partenza sprint, al punto da far ricredere co-

loro che, dopo il mercato estivo, si erano mostrati quantomeno scettici. Un Borja Valero stellare e un Alonso mai visto sono state due delle “sorprese” più gradite, ma a stupire nelle prime giornate sono state le condizioni mentali di tutta la rosa. Una squadra, insomma, che vuole continuare come ha comin-ciato. In campionato, il novembre viola è iniziato il primo giorno del mese con la partita casalinga contro il Frosinone. Una settimana dopo trasferta a Genova contro la Sampdoria, nel posticipo delle 20,45. Poi il campionato si prende una pausa per ripartire, domenica 22 novembre, dal sempre insidio-so derby contro l’Empoli al “Franchi”. L’ultimo giorno del mese, lunedì 30, posticipo delle 19 in trasferta contro il Sassuolo: un match sicuramente bel-lo da vedere, considerato il calcio espresso fi nora anche dalla squadra di Di Francesco. Ma un match, per la Fiorentina, soprattutto da vincere.

Lorenzo Mossani

Firenze Marathon

una volata per diecimilaSaranno ancora oltre diecimila i partecipanti alla trentaduesima

Firenze Marathon, in calendario domenica 29 novembre. Tan-te le iniziative di contorno e le opportunità per vivere una giornata di grande sport. Per il terzo anno consecutivo si svolgerà il “clap contest”. Gruppi musicali, folcloristici, comici ma anche gruppi e associazioni spontaneamente organizzati, magari con un’idea goliardica da mettere in scena, saranno dislocati lungo il percorso di 21,195 chilometri dal lungarno Pecori Giraldi a piazza Santa Croce. È stata creata una “app” per avere tutte le informazioni e conoscere il percorso della corsa. Attivo poi come sempre, fin dal venerdì precedente, il marathon expo in viale Malta, punto di ri-trovo per gli atleti. Saranno circa 1.500 i volontari chiamati a dare una mano ai maratoneti e, come ogni anno, tutto è pronto per garantire rifornimenti di cibo e bevande (anche per celiaci) e ser-vizi di soccorso. La Firenze Marathon, insieme a quella di Roma, è ormai di diritto la maratona più importante d’Italia e tra le prime venti al mondo.

Sim.Spa.

Basket, i viola alla “prova di maturità”Tour de force per la squadra. “Chiediamo alla città di starci vicina”

Pallacanestro

Era cominciata bene, persino meglio delle attese. Dopo la vittoria all’esordio contro Padova, la Fiorentina Basket ha però conosciu-to le diffi coltà della categoria. E, quel che è peggio, ha dovuto fare

i conti anche con la sfortuna. Novembre sarà un mese particolarmente caldo per la Fiorentina Basket, attesa da una prova di maturità in cin-que tappe, tante quante le pretendenti ai playoff che i viola dovranno aff rontare una dietro l’altra. Si comincia con due trasferte, Orzinuovi e Pavia. Poi Desio in casa il 14 novembre, visita a Moncalieri e infi -ne contro Bergamo, di nuovo davanti ai tifosi fi orentini, il 28. Il tutto dopo aver chiuso il mese di ottobre giocando contro la grande favorita Udine. Un tour de force da aff rontare insieme a non pochi problemi di infermeria, su tutti l’assenza certa di Tommaso Bianchi, pedina fon-damentale per coach Stefano Salieri, costretto a restare fuori almeno fi no alla pausa natalizia per la rottura del metacarpo della mano si-nistra. Eppure la fi ducia è totale. “Sembra un calendario impegnativo – commenta il general manager Antonio Fagotti – ma noi la prendia-mo come una sfi da. I gruppi si forgiano nelle diffi coltà: se ne usciremo bene sapremo di poter dire la nostra fi no alla fi ne”. Si punta tutto sulla forza del gruppo in casa viola. “Il nostro è un progetto giovane”, spiega ancora Fagotti. “Fin da quando abbiamo cominciato a immaginarlo,

nel febbraio scorso, ci siamo imposti di cercare giocatori che avessero un conto aperto con la sorte, che nella loro carriera non fossero ancora riusciti a raccogliere quel che meritano. Pronti al sacrifi cio per pren-dersi la loro rivincita a Firenze. Una fi losofi a sostenuta dal presidente Massimo Piacenti e condivisa da coach Salieri”. La scelta ha premiato: “Abbiamo un gruppo super, che si allena la mattina presto piuttosto che la sera tardi senza mai fare una piega, spesso dovendo anche spostarsi da un palazzetto all’altro”. Con questo spirito la Fiorentina si sta facen-do valere nel girone più diffi cile dell’intera serie B, pur disponendo di un budget ben più limitato rispetto a club di blasone e tradizione. Quali che siano stati i risultati e le squadre incontrate fi n qui, i viola non sono mai stati “schiacciati” dagli avversari, e questo di per sé è un buon se-gno. Certo, nel roster manca ancora un po’ di fi sicità e gli infortunati dovranno essere sostituiti in qualche modo. La dirigenza tornerà sul mercato appena si presenterà l’occasione, ma intanto il calendario va avanti e i viola non vedono l’ora di raccogliere le sue sfi de. “Alla città – conclude Fagotti – chiediamo soltanto di starci vicina”. La giovane squadra è pronta a diventare grande.

Andrea Tani

Riparte la cavalcata – società e tifosi si augurano vincen-

te – verso il titolo da parte del-le ragazze dell’Isolotto Firenze Calcio a 5. Dopo il secondo posto della scorsa stagione nel girone A di serie A Elite, dietro al Kick Off Milano, la società ha investito molto per poter, già da quest’anno, vincere e convincere. “La società ha fat-to un grande sforzo in estate e noi adesso puntiamo a vincere qualcosa”, sono le prime parole di Maurizio Colella, direttore tecnico e responsabile del set-tore agonistico dell’Isolotto Fi-renze. L’irrobustimento dell’or-ganigramma societario, grazie all’ingresso di persone prepa-rate, e l’acquisto di tante gioca-trici di primo livello, sono due chiari segnali che quest’anno a Firenze ci sarà da divertirsi. E la partenza è stata davvero ot-tima: con la vittoria in trasferta per 7-5 nel difficile campo di Padova contro l’Inebrya Lupe, l’Isolotto ha conquistato i primi tre punti della stagione 2015-16, inserendosi di diritto nella lista delle pretendenti e favorite alla vittoria finale. “La vittoria, sep-pur sofferta – commenta Colel-la – ha denotato come il lavoro del tecnico Daniele D’Orto, svolto in questo inizio di stagio-ne, stia già fruttando e il nostro

gioco può solo migliorare col tempo, visto che ci sono molte giocatrici nuove che devono an-cora inserirsi alla perfezione. Le avversarie sono molto agguerrite e vedo più favorite di noi la Kick Off Milano e la Ternana Ibl, ma noi sicuramente ci siamo raffor-zati molto e non sarà facile per nessuno batterci. Gli acquisti più importanti? Come accennavo prima – continua – la rivoluzio-ne del roster è stata molto im-portante, in estate sono arrivate molte giocatrici e tutte di caratu-ra internazionale. Sicuramente giocatrici come l’italo-argentina Gimena Blanco e l’italo-brasilia-na Dayane Da Rocha danno alla squadra quell’esperienza e quel-la qualità in più che, nell’arco di una stagione, possono essere determinanti”. Quest’ultima è un pivot tecnico e potente classe ‘85 che può vantare un passato nel calcio a 11, in cui è stata una protagonista di livello mondiale portando a casa numerosi titoli con la maglia verdeoro: l’apice lo ha toccato sicuramente con la medaglia d’argento alle Olimpia-di di Atene del 2004.

Niccolò Dainelli

Iniziata una nuova stagione per le ragazze dell’Isolotto Firenze Calcio a 5: dopo gli investimenti estivi, l’obiettivo è vincere e convincere

isolotto, la corsa è partita Calcio a 5 femminile

12 | Novembre 2015

Page 15: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

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Page 16: Il Reporter Q4 - Novembre 2015

Aspettando Papa Francesco

10 novembre 2015

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