Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

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Febbraio 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere pedonalizzazioni, prosegue il cammino Editoriale nella città da vivere a piedi Matteo Francini U n San Valentino speciale in città. Se il 14 febbraio è per antonomasia il giorno degli innamorati, quest’anno Firenze lo ha scelto come data simbolo per la trasformazione di uno dei suoi spazi più ce- lebri e, senz’altro, suggestivi: piazzale Michelangelo. Scatta proprio quel giorno la pedona- lizzazione della terrazza sulla città, uno degli interventi pen- sati per ridisegnare completa- mente lo spazio panoramico. SEGUE A PAGINA 8 SEGUE A PAGINA 11 A gennaio 2015 era toccato all’Oltrarno con piazza del Carmi- ne, mentre l’inizio di questo 2016 segna la trasformazione di piazzale Michelangelo, che dice addio a buona parte del parcheg- gione con vista. Le “rivoluzioni a piedi” stanno cambiando il volto (e le abitudini) della città. Ma non ci si fermerà qua. Per il futuro, il borsino delle pedonalizzazioni segnala Borgo San Jacopo come prossima tappa. E a piedi non si andrà solo in centro, ma anche in periferia: ecco le altre idee per la città. Gianni Carpini PAGINA 9 PAGINA 10 tornano gli alberi, rinasce l’anconella Addio pini, arrivano nuove spe- cie: dopo la tempesta di agosto il parco torna a colorarsi di verde. a spasso tra le opere salvate dal fango Il Reporter dei piccoli: filastrocca di Carnevale per i lettori in erba PAGINA 14 PAGINA 13 certe notti viola, le sfide al franchi F ra campionato e coppa, il ca- lendario riserva questo mese alla Fiorentina e ai suoi tifosi una serie di big match ravvicinati in orario serale tra le “mura ami- che” dello stadio Franchi. Fiorentina Anno X Ed. 10 Firenze Quartiere 5 strade, gli interventi anti-incidenti Novità in via Pistoiese, richieste dei residenti per via Sestese. Viale Guidoni, varco chiuso Sicurezza PAGINA 3 più controlli contro i “bocconi avvelenati” Attenzione alta dopo le segnala- zioni del ritrovamento di alcune “esche” nei giardini. PAGINA 4 “tour” nel quartiere dal volto romantico PAGINA 7 Periodico d’informazione locale. Anno X n. 10 del 2 febbraio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Novoli • Rifredi • Brozzi La famiglia italiana della frutta

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

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Febbraio2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

pedonalizzazioni,prosegue il cammino

� Editoriale

nella cittàda vivere a piedi

Matteo Francini

Un San Valentino speciale in città. Se il 14 febbraio

è per antonomasia il giorno degli innamorati, quest’anno Firenze lo ha scelto come data simbolo per la trasformazione di uno dei suoi spazi più ce-lebri e, senz’altro, suggestivi: piazzale Michelangelo. Scatta proprio quel giorno la pedona-lizzazione della terrazza sulla città, uno degli interventi pen-sati per ridisegnare completa-mente lo spazio panoramico.

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A gennaio 2015 era toccato all’Oltrarno con piazza del Carmi-ne, mentre l’inizio di questo 2016 segna la trasformazione di

piazzale Michelangelo, che dice addio a buona parte del parcheg-gione con vista. Le “rivoluzioni a piedi” stanno cambiando il volto (e le abitudini) della città. Ma non ci si fermerà qua. Per il futuro, il borsino delle pedonalizzazioni segnala Borgo San Jacopo come prossima tappa. E a piedi non si andrà solo in centro, ma anche in periferia: ecco le altre idee per la città.

Gianni Carpini

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tornano gli alberi,rinasce l’anconellaAddio pini, arrivano nuove spe-cie: dopo la tempesta di agosto il parco torna a colorarsi di verde.

a spasso tra le operesalvate dal fango

Il Reporterdei piccoli:fi lastrocca

di Carnevaleper i lettori

in erba☛ pagina 14 ☛ pagina 13

certe notti viola,le sfide al franchiFra campionato e coppa, il ca-

lendario riserva questo mese alla Fiorentina e ai suoi tifosi una serie di big match ravvicinati in orario serale tra le “mura ami-che” dello stadio Franchi.

Fiorentina

Anno X Ed. 10

FirenzeQuartiere 5

strade,gli interventianti-incidentiNovità in via Pistoiese,richieste dei residenti per via Sestese. Viale Guidoni, varco chiuso

Sicurezza

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più controlli controi “bocconi avvelenati”Attenzione alta dopo le segnala-zioni del ritrovamento di alcune “esche” nei giardini.

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“tour” nel quartieredal volto romantico

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Novoli • Rifredi • Brozzi

La famiglia italiana della frutta

Page 2: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

Il tema della lotta allo sballo entra nei locali notturni con il progetto “Urals”

Focus

incontri formativiper il personale

Oltre alla creazione di uno spazio “chill out”, un’area

dove rilassarsi facendo decan-tare stati di alterazione rischio-si ed eventualmente sottoporsi all’alcol test per verificare il proprio tasso, il progetto Urals prevede anche l’avviamento di un ciclo formativo di incontri rivolto al personale di Tenax e Viper. Una serie di incontri mirati, il cui obiettivo è quel-lo di aumentare le competen-ze necessarie per affrontare i nuovi scenari di consumo, con un’attenzione particolare alle cosiddette nuove droghe e ai nuovi comportamenti, a vol-te rischiosi, del popolo della notte.

D.M.

la lotta allo sballoentra nei localiper sensibilizzareil popolo della notte

Movida

Il servizio

Prevenzione significa soprattutto sensibi-lizzazione. È questo l’obiettivo di “Urals”,

intervento finalizzato a pro-muovere l’Uso Responsabile degli Alcolici e Lotta allo Sballo, come recita la sigla del progetto. Una serie di attività promosse dal Consiglio di Quartiere 5 e dalle Politiche giovanili del Co-mune di Firenze, per attivare tra i ragazzi una sensibilizzazione sull’abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Il progetto è a cura della cooperativa sociale C.A.T. all’interno di due discoteche del quartiere, ovvero Viper e Tenax. “Dopo aver analizzato alcune criticità riguardanti la movida nel quartiere e aver tro-vato collaborazione nei gestori del Tenax e del Viper – spiega Cristiano Balli, presidente del Q5 – oltre alle attività già av-viate con la polizia municipale, abbiamo attivato questo nuovo progetto per portare in queste due realtà fiorentine il tema del-la lotta allo sballo, cercando di informare e responsabilizzare i ragazzi sui pericoli legati ad abuso di alcol, guida in stato di ebrezza e consumo di droghe”. Il progetto, viene spiegato, cerca di intercettare il “popolo della notte” del Q5 con una serie di attività che informino e, dun-que, sensibilizzino i giovani sul

tema, con tanto di presidi interni ai due locali. Entrambe le disco-teche hanno accolto la possibi-lità di ospitare questo progetto, volto alla realizzazione di una campagna informativa sulla prevenzione dei rischi legati all’assunzione di alcol e droghe. Nello specifico, il progetto preve-de la diffusione di informazioni a tutela della salute, per evitare situazioni pericolose come gui-da in stato di ebbrezza, rapporti non protetti, mix di sostanze e assunzione di “nuove droghe”. Un gruppo di operatori sociali contatterà i frequentatori dei due locali, offrendo loro ma-teriale informativo sulle varie sostanze, oltre alla possibilità di sottoporsi ad alcol test per verifi-care il proprio tasso alcolemico. Prevista inoltre anche una cam-pagna di comunicazione attra-verso i social network dei locali. “Abbiamo deciso di porta-re in periferia queste attività, in quanto Tenax e Viper co-stituiscono due luoghi di ag-gregazione molto importanti, soprattutto nel periodo inver-nale – conclude Balli – grazie a questo progetto, dunque, sarà possibile intercettare e sensibi-lizzare il popolo della notte che frequenta il quartiere”.

Deborah Macchiavelli

in discoteca? con l’autobus

Grazie a un’intesa promossa dalla Città Metropolitana di Firen-ze con Ataf e Linea, fino a questo febbraio è in vigore una mo-

difica sperimentale di orario e percorso della linea 35 notturna. Un intervento pensato per andare incontro ai giovani che frequentano i locali nella zona di Peretola, oltre che agli abitanti di San Donni-no e San Piero a Ponti. Per consentire di raggiungere le discoteche senza dover utilizzare auto e motorini, è stato pensato di aumentare l’offerta di trasporto, utilizzando anche sul servizio notturno della linea 35, dal giovedì alla domenica, autobus di diciotto metri, con capienza quasi doppia rispetto a quelli di dodici metri. Sempre nel-le notti dal giovedì alla domenica, le corse notturne servono l’intero abitato di San Donnino, con capolinea all’Indicatore, garantendo anche la copertura di San Piero a Ponti. “Per quanto riguarda il tema della movida si tratta di una mezza buona notizia – commen-ta Cristiano Balli, presidente del Q5 – queste modifiche rendono il Viper più facilmente raggiungibile, però rimane il problema del rientro, dato che l’ultima corsa del 35 è intorno alle una. C’è un implemento del servizio, dato che gli autobus più grandi possono trasportare fino a 140 persone, estendendo anche il percorso. Al tempo stesso, però, pur favorendo l’arrivo in discoteca, rimane il problema del ritorno, il momento più rischioso, fermo restando che la potenzialità di trasporto della linea 35 è effettivamente au-mentata. Il nostro auspicio è quello di creare, in futuro, un servizio più ampio, che possa condurre i ragazzi nelle discoteche e, soprat-tutto, riportarli a casa”.

D.M.

#Primo piano

Tenax e Viperospitanoil progetto“Urals”:presidi interni e operatorisociali per contrastaresituazionipericolose

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).

PRONTO SOCCORSO GIURIDICOIl servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso.Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

2 | Febbraio 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

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velocità, sostae manovre:via pistoiesecambia cosìDiverse novitàin arrivo. “Onda verde” ai semafori

Sicurezza stradale

Dopo gli ultimi incidenti

Un milione di euro e un progetto di messa in sicurezza per via Pistoiese. La giunta

comunale ha approvato una se-rie di interventi nell’ambito del progetto “David”, il piano stra-tegico per la sicurezza stradale promosso dal Comune di Firen-ze e dall’associazione Lorenzo Guarnieri, il più rilevante dei quali riguarda quella che è una delle strade fiorentine a più alta incidentalità. “Nell’ambito del progetto David era stato indivi-duato questo asse viario come uno dei più pericolosi di Firenze – spiega l’assessore a lavori pub-blici e viabilità Stefano Giorgetti – l’intervento segna il raggiun-gimento di uno degli obiettivi più ambiziosi per la sicurezza degli utenti delle nostre strade e presenta elementi di proget-tazione innovativa: si punta alla razionalizzazione delle mano-vre, all’eliminazione della svolta a sinistra, alla diminuzione della velocità e alla miglior percezione del contesto abitato frequentato”. Il progetto prevede un insieme

Fannì Beconcini

Un piano di messa in sicurezza per via Pistoiese. Nella foto in alto un rendering di come sarà la strada, sotto l’arteria al suo stato attuale. L’intervento rientra

nell’ambito del progetto “David”

Sicurezza stradale, fari puntati anche su via Sestese

via sestese, i residenti indicano le priorità

Teatro di numerosi incidenti anche gravi, via Sestese entra nel triste novero delle strade cittadine a più alto tasso di inciden-

talità, insieme alle (purtroppo) più note via Pistoiese, via Baracca, via di Novoli e viale Guidoni. Episodio drammatico quello avve-nuto a metà dicembre, uno scontro che ha provocato un morto e tre feriti, mentre solo pochi giorni prima una donna che viaggia-va su uno scooter era rimasta gravemente ferita. A fine dicembre l’assessore Giorgetti ha effettuato un sopralluogo per rilevare di persona le problematiche che interessano l’arteria, molto trafficata e soggetta a transiti ad alta velocità. Le priorità indicate da residen-ti e fruitori quotidiani della strada riguardano la manutenzione del manto stradale, una più funzionale delimitazione della corsia preferenziale, l’installazione di autovelox e maggiori controlli in merito a velocità e infrazioni. È inoltre in corso una raccolta di firme, ad oggi oltre mille, a tutela della sicurezza stradale.

F.B.

di provvedimenti di “modera-zione” del traffico con la doppia finalità di, da un lato, razionaliz-zare la circolazione lungo l’ar-teria e, dall’altro, gestire la coe-sistenza tra le diverse funzioni della strada, a tutela dei mezzi a due ruote e delle utenze “deboli”. Sono tre gli ambiti di intervento: la velocità da ridurre, l’elimina-zione delle svolte a sinistra e la riorganizzazione degli accessi dalle vie laterali, la regolamenta-zione della sosta lungo la strada. Per quanto riguarda la riduzio-ne della velocità, si provvederà prima di tutto al restringimento delle corsie di marcia e all’inseri-mento di una terza corsia al cen-tro della carreggiata che fungerà, in corrispondenza dei semafori, come corsia di accumulo per la svolta a sinistra. È inoltre pevisto il “disallineamento altimetrico” dell’asse viario in corrisponden-za di tre intersezioni: ciò signi-fica che l’area dell’incrocio sarà sopraelevata rispetto alla quota della strada, con una pavimen-tazione rossa per una maggiore visibilità. Le manovre di svolta a

sinistra in entrata saranno con-centrate e consentite solo nelle tre intersezioni (con semafori) di via Campania, via Umbria e via Golubovich, attraverso la re-alizzazione di uno spartitraffico. Saranno poi modificate le svolte a sinistra in uscita da via Pisto-iese, immettendo il traffico nella viabilità locale parallela e cre-ando una sorta di circolazione a rotatoria che sfrutterà gli iso-lati del quartiere e comporterà una revisione parziale dei sensi di marcia nelle strade interne. E ancora, sarà oggetto di inter-vento anche la sosta, consentita solo nei tratti in cui la strada è a due corsie o abbastanza larga da permettere manovre. Per sco-raggiare il parcheggio negli altri punti – viene spiegato – saranno installati alcuni delineatori di sosta. Il progetto prevede infine anche la riqualificazione degli impianti di illuminazione pub-blica e l’utilizzo dell’onda verde sui semafori, che saranno inte-grati con impianti a chiamata in corrispondenza delle strisce pedonali.

guidoni-piccagli,chiuso il varco

È stato portato a termine l’intervento di messa in

sicurezza stradale dell’incrocio tra viale Guidoni e via Piccagli, strada interna collocata tra il viale e via Carlo del Prete. Da tempo i residenti della zona se-gnalavano una situazione cri-tica causata dalla presenza di un varco che, fino a un paio di mesi fa, permetteva l’esecuzio-ne di una pericolosa manovra di immissione non autorizza-ta all’altezza di via Piccagli. In seguito alle segnalazioni dei cittadini, il Quartiere ha sol-lecitato il Servizio mobilità e viabilità del Comune, che ha provveduto a chiudere il varco ripristinando una corretta (e più sicura) circolazione.

F.B.

L’intervento

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Febbraio 2016 | 3 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 4: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

#Zoom

“bocconi avvelenati”,si alza l’attenzionePiù controlli nei giardini dopole segnalazioni di ritrovamenti

“angolo in fiore”,scuola più verde

È tornato nel quartiere l’allarme “bocconi avvelenati”, dopo le segnalazioni del ritrovamento, negli ultimi tempi, di alcune

polpette nei giardini di via Locchi e nel-la zona di Castello. Nel 2014 a Firenze sono state oltre cento le segnalazioni ar-rivate alle forze dell’ordine, con una tren-tina di casi seguiti da polizia ed Enpa, l’ente nazionale protezione animali. Nel corso del 2015 – viene spiegato – esche pericolose per persone e animali sono state ritrovate soprattutto nei parchi e

nei giardini, oltre che in alcune aree ver-di private. Un fenomeno che, stando alle segnalazioni, sembra essersi intensifica-to negli ultimi anni, e il pericolo che il proprio cane o gatto incappi in un boc-cone avvelenato è sempre più avvertito dai padroni, oggi più che mai attenti alla questione. Anche le istituzioni non vo-gliono sottovalutare il pericolo, ed è atti-vo un protocollo operativo tra la polizia provinciale dell’area metropolitana e le guardie zoofile dell’Enpa per cui queste ultime sono dotate di funzioni di polizia

giudiziaria e svolgono in autonomia gli incarichi assegnati dalla polizia provin-ciale nell’ambito del comune di Firen-ze. Comune e Quartieri hanno inoltre provveduto a segnalare il pericolo infor-mando i cittadini su rischi, precauzioni e buone pratiche da osservare in caso di ritrovamento o ingestione di esche. I cit-tadini possono segnalare qualsiasi caso o episodio ritenuto rilevante chiamando la centrale operativa della polizia pro-vinciale al numero 055.2760901. Quello delle esche avvelenate è un fenomeno che ogni anno in Italia provoca migliaia di vittime tra i cani, che non sembra ac-cennare a diminuire e che spesso rischia di restare impunito. Dopo le segnalazio-ni dei bocconi avvelenati, nei giardini di via Locchi e via delle Panche sono stati affissi alcuni manifesti con il logo del Q5 che facevano riferimento alla questione dei recenti ritrovamenti, iniziativa che si è poi rivelata essere probabilmente ope-ra di singoli cittadini preoccupati della situazione che, in questo modo, inten-devano scoraggiare comportamenti a rischio. Il Quartiere ha sottolineato come il logo sia stato usato impropria-mente, tuttavia si è impegnato a raffor-zare i controlli nella zona: “Resta inteso che l’amministrazione comunale – è stato spiegato – stigmatizza e condanna in modo inequivocabile il rilascio sul territorio, specie nei giardini pubblici, di bocconi avvelenati e invita in modo deciso a segnalare tale comportamen-to, che ha rilevanza penale, alle autorità preposte a tale controllo. A fronte dei fatti accaduti il Quartiere si impegnerà per intensificare i controlli nei giardini suddetti”.

Si chiama “Angolo in Fiore”, ed è un progetto promosso dalla fondazione Angeli del Bello all’istituto Sassetti Peruzzi, finalizzato a un migliore e più consapevole

utilizzo dello spazio verde di cui dispone la scuola. Da poco più di un mese è attivo un angolo verde realizzato grazie al supporto degli Angeli del Bello: il progetto coinvolge i volontari della Fondazione e una trentina di ragazzi che, dopo la pulizia preparatoria degli spazi verdi, hanno creato un piccolo laboratorio di orticoltura con l’obiettivo di una gestione autonoma dell’area da parte di tutti gli studenti. Le classi hanno avviato il percorso nella primavera scorsa insieme agli Angeli e a die-ci volontari provenienti dal gruppo di richiedenti asilo ospitati dalla Caritas a Villa Pepi. L’inaugurazione dell’Angolo in fiore si è tenuta lo scorso 21 dicembre e in quella occasione Revet – azienda toscana che ogni anno raccoglie, seleziona e pre-para per il riciclo oltre 150mila tonnellate di imballaggi delle raccolte differenziate toscane – ha donato alla scuola tre panchine realizzate riciclando gli imballaggi di plastica. “Questa donazione – ha commentato il presidente della fondazione An-geli del Bello Giorgio Moretti in occasione dell’inaugurazione – ci aiuta a riconse-gnare agli studenti uno spazio verde recuperato e sostenibile. È bello oggi essere qui con tutti questi giovani educati al bello e al rispetto dell’ambiente e verificare che con l’impegno comune siamo arrivati al risultato. Procedendo come consue-tudine, abbiamo colto la bontà dell’idea che la scuola avrebbe voluto realizzare e abbiamo cercato in ogni modo di darle concretezza”. Il progetto si inserisce in un discorso più ampio che gli Angeli del Bello stanno portando avanti ormai da qual-che anno nell’area fiorentina, affiancando agli interventi operativi anche una serie di azioni educative. La Fondazione ha da tempo avviato un’attività di educazione civica rivolta ai ragazzi delle scuole superiori: un’esperienza che – viene spiegato – è stata fino ad oggi decisamente positiva, con la qualità della partecipazione ai pro-getti che ha permesso agli Angeli di coinvolgere in un solo anno sette istituti supe-riori per un totale di quindici classi, dieci insegnanti e più di quattrocento ragazzi.

F.B.

Fannì Beconcini

Animali Il progetto

Nei giardini di via Locchi è stato segnalato il ritrovamento di alcuni “bocconi avvelenati”

All’istituto Sassetti Peruzzi il progetto “Angolo in Fiore”

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4 | Febbraio 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 5: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

Cultura

Conversazioni musicaliA Villa Pozzolini, viale Guidoni 188, incontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Asso-ciazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito.

15 febbraio, ore 17, I pescatori di perle, di Ge-orges Bizet;7 marzo, ore 17, L’italiana in Algeri, di Gioac-chino Rossini (in programma anche il 22 feb-braio, ore 21, presso il Punto di Lettura Insie-me per Brozzi, piazza Primo Maggio)

Passeggiate di salute"Salute è benessere Q5", passeggiate per di� ondere tra i � orentini la cultura della salu-te e della prevenzione attraverso l’adozione di corretti stili di vita.

Sabato 27 febbraio, La valle del Terzollina d’inverno, ritrovo ore 9,30 al Circolo di Serpiol-le, via delle Masse.

Per informazioni dettagliate sul progetto cliccare su:

http://www.sds.� renze.it

UN GIARDINO PER DON RENZO FORCONI

[email protected] .it

U� cio Cultura Q.5

055.2767046

Sono giunti al termine i lavori di riquali� cazione dell’area verde di via Pietro Dazzi, tra Castello e Careggi. Negli ultimi giorni dell’anno si sono conclusi i lavori strutturali che hanno trasformato l’area in un vero e proprio giardino e il 30 gennaio si è svolta l’intitolazione della struttura a don Renzo Forconi, il “prete volante” della vicina parrocchia di S. Maria a Quarto e dei ferrovieri di S. Maria Novella, che fu anche presidente, dal 1976 � no al 2008 (anno della sua morte), dell’Opera Diocesana di Assistenza. La comunità ha sempre apprezzato la capacità di Don Renzo di trasmettere valori civili universali, in grado di in-terpellare tutti, a prescindere dalla confessione religiosa e così, a sette anni dalla sua scomparsa, l’amministrazione ha voluto ricordare la � gura di don Forconi intitolandogli un giardino, un luogo di incontro e di serenità, a due passi da Villa San Luigi, una delle due strutture, insieme a quella di Diacceto, che egli gestiva e curava con passione. All’inaugurazione erano presenti rappresentanti delle istituzioni politiche e religiose.

Una ferita ancora aperta

13 dicembre 2011. Quella mattina in piazza Dalmazia, il cuore pulsante del quartiere di Rifredi, si respira già l’atmosfera delle feste na-talizie. Il mercato è pieno di gente e tra i ban-chi stazionano alcuni ambulanti senegalesi, tutte persone ormai familiari agli operatori della piazza. Verso le 12.30 Gianluca Casseri, un uomo da tempo legato agli ambienti di estrema destra, si fa largo tra la gente imbrac-ciando un 357 Magnum, con cui fa fuoco su Samb Modou e Diop Mor, uccidendoli, e su Moustapha Dieng, che resta ferito gravemen-te alla schiena e alla gola. Il killer si dilegua a bordo della sua vettura e si trasferisce nella zona del Mercato Centrale di San Lorenzo dove, verso le 15, spara ancora ad altri due cittadini senegalesi, Sougou Mor e Mbenghe Cheike. Braccato dalla polizia nel parcheggio sotterraneo del Mercato, Casseri si uccide.La strage perpetrata il 13 dicembre 2011 in piazza Dalmazia rappresenta una ferita an-cora aperta per la nostra città. Quel giorno è accaduto qualcosa di assolutamente intolle-rabile per la coscienza umana, qualcosa che va contro l’idea di pace e coesione sociale che Firenze ha tenacemente perseguito nella sua storia, in particolare dal secondo dopoguerra ad oggi, quando si è proposta ripetutamente come punto di riferimento per la lotta contro ogni discriminazione (etnica, religiosa, politi-ca, sociale ed economica). Eppure quel gior-no si è sparato e si è ucciso solo per il colore della pelle, solo perché quelle persone incar-

navano un simbolo (l’immigrato ambulante) che andava colpito e additato al pubblico disprezzo, come presunto responsabile di un disagio che le società malate, piuttosto che individuare ed elaborare dentro di loro, ten-dono a trasferire all’esterno, in chi si presenta come "altro da noi". Questa è da sempre la genesi del razzismo e della xenofobia. Un fenomeno che la miscela esplosiva rap-presentata da crisi economica, pressione migratoria e minaccia terroristica sta perico-losamente di� ondendo anche in Occidente. Il ricordo delle vittime di piazza Dalmazia non può non associarsi ad una ri� essio-ne sulla fase storica che stiamo vivendo e sulla responsabilità che ciascuno di noi può assumersi nella costruzione di una comunità solidale all’insegna della libertà e della giustizia. Il 13 gennaio 2012, sul luogo della strage è stata eretta una lapide, per ricordare le vittime dell'attentato e per sottolineare il ripudio di Firenze verso ogni forma di razzismo.Ai tre cittadini senegalesi feriti è stata conferita la cittadinanza onoraria. Moustapha Dieng, rimasto tetraplegico in seguito alle ferite riportate, è stato ricoverato per due anni presso l’Unità spinale dell’ospe-dale di Careggi ed è tuttora seguito da una struttura specializzata dove personale appo-sitamente formato gli assicura una continua assistenza.

A 4 ANNI DAI GRAVISSIMI FATTI DI PIAZZA DALMAZIA

I TEMPI PER LA ROTONDA NOVOLI-FORLANINI

GIORNATE DELLA MEMORIA E DEL RICORDOA VILLA POZZOLINI LE TRAGEDIE DEL ‘900

Novoli

Una nuova terrazza panoramica sulla città sarà realizzata sulla copertura della Centrale Termica nell’area ex-Fiat di Novoli ed è solo un elemento del complessivo progetto di ri-quali� cazione che farà rinascere questo pez-zo di archeologia industriale nell’area urba-na � orentina. Dal quel pezzo di storia indu-striale, come ben sappiamo, è già scaturito un nuovo centro direzionale che compren-de il Palazzo di Giustizia, il Polo Umanistico dell’Università, una vasta area commerciale e il parco di San Donato, oltre ad un ampio e articolato complesso residenziale. La ri-quali� cazione della centrale termica rientra dunque a pieno titolo nel piano di recupero ex-Fiat e nella conseguente convenzione urbanistica con l’Immobiliare Novoli che si farà carico degli interventi di ristrutturazione. Lo stabilimento Fiat fu progettato dall’inge-gnere torinese Vittorio Bonadé Bottino ne-gli anni ‘30 del ‘900 e realizzato tra il 1938 e 1939. L’edi� cio della centrale era destinato a contenere le due caldaie per la produzione di vapore e energia elettrica, alimentate dal-

la lignite stoccata in un edi� co attiguo (det-to carbonile). La ciminiera tocca l’altezza di 50 metri e svetta sopra un parallelepipedo alto 31,5 metri che contiene quattro livelli più il livello di copertura, pari a circa 1.700 metri quadrati con al centro il grande volu-me della sala caldaie (oltre 1.900 metri cubi).

Cosa precede l’intervento di recupero, con le nuove destinazioni d’usoAl piano terra verrà realizzato uno spazio pubblico polivalente, aperto ai cittadini per iniziative, eventi e attività. Prevista anche la realizzazione di servizi. Al primo piano verranno conservate e rese accessibili le due caldaie e il complesso siste-ma di passerelle e scale al loro servizio e l’in-tero volume diventerà uno spazio pubblico polivalente. Anche il secondo livello sarà uti-lizzato per la creazione di uno spazio aperto dove saranno mantenute le grandi vetrate sulla città, parte fondamentale del disegno architettonico della centrale. Il terzo piano sarà destinato a servizi funzionali allo spazio

collocato al piano inferiore (tra l’altro saran-no realizzati un montacarichi e una scala). L’area intorno alla base della ciminiera (circa 130 metri quadrati) rimarrà libera da solai e diventerà un elemento quali� cante della sala sottostante, cui sarà collegato da una scala interna che arriverà � no alla terraz-za panoramica. Quest’ultima si svilupperà sulla copertura della centrale (440 metri quadrati) e sarà resa agibile con una chiu-sura trasparente dei suoi lati e con la realiz-zazione di una copertura su un terzo della super� cie. Previsti anche servizi igienici e la predisposizione per un utilizzo pubblico. In� ne la ciminiera: questa sarà ogget-to di un intervento di messa in sicurezza che, grazie all’utilizzo di tecnologie non invasive, consentirà di mantenere sostan-zialmente invariato l’aspetto, comprese le caratteristiche fasce bianche e rosse. L’intera struttura sarà dotata di una nuova scala di sicurezza e di due nuovi ascensori che saranno realizzati in un volume esterno alla centrale.

Verde pubblico

TERRAZZA PANORAMICA SULLA CENTRALE TERMICASi completa il recupero dell’area Fiat

In occasione della "Giornata della Memo-ria" il Q.5, in collaborazione con l’Istituto Sto-rico della Resistenza in Toscana, organizza un ciclo di incontri in programma il 5, 12 e 19 febbraio a Villa Pozzolini, viale Guidoni 188, ore 17. Gli incontri sono a� dati a docenti e studiosi che a� rontano i temi legati alle gior-nate del 27 gennaio e del 10 febbraio (Giorno del Ricordo), arrivando a comprendere anche l’attualità con l’illustrazione della crisi dei Bal-cani degli anni ’90, così da evidenziare come la storia spesso riproponga scenari agghiac-cianti. Saranno infatti approfonditi l’esame delle politiche di sterminio del popolo ebrai-co nel contesto dell’Europa occupata dal na-

zismo e dai suoi alleati, quindi le vicende del con� ne orientale italiano, fra guerre mondiali, foibe ed esodo delle popolazioni italiane, e, in� ne, sarà a� rontata la questione delle guer-re Balcaniche degli anni Novanta del ‘900, quale ultima fase di un processo di violenze che ha marcato quella regione dell’Europa lungo tutto il secolo scorso. In particolare in occasione dell’ultimo incontro è previsto anche l’intervento del dott. Maurizio Certini, direttore del Centro La Pira, per o� rire un qua-dro degli spostamenti di popolazione e delle politiche di accoglienza che hanno segnato il nostro territorio negli ultimi decenni.

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

i

Platani, frassini, liriodendri e farnie. Saranno 209 i nuovi alberi piantati nel Q.5. Il progetto, per un investimento complessivo di 100.000 euro, è stato elaborato dai tecnici del servizio par-chi, giardini e aree verdi della direzione ambiente e prevede interventi in via Pistoiese (18 frassini), via Pratese (9 frassini), viale Gori (12 liriodendri), via di Caciolle (31 liriodendri), viale Lami (14 frassini), via Vasco de Gama (18 farnie), via Fabbroni (5 ligustri e 2 carpini). Si tratta di piante giovani, alte dai tre ai quattro metri. Altri 100 alberi (che hanno un’altezza tra i due metri e i due me-tri e mezzo) saranno sistemati invece nell’area verde che si trova lungo il perimetro del viadotto all’Indiano. Il piano dei lavori prevede anche l’eliminazione di 52 ceppaie con l’utilizzo di una particolare macchina che estirpa e macina le radici sollevando il terreno. L’intento di questa operazione è quello di potenziare il verde in prossimità degli assi viari primari che attraversano il territorio per mitigare l’impatto ambientale dovuto del tra� co puntando nello stesso tempo ad utilizzare alberi più resistenti all’attacco di agenti patogeni.

IN ARRIVO 209 NUOVI ALBERI

Cantieri tram

Per quanto riguarda la linea 2, il 4 gennaio dovevano scattare i lavori propedeutici alla realizzazione del viadotto tranviario nei pres-si della rotatoria via di Novoli-viale Forlanini ma l’intervento è stato rinviato a � ne mese a seguito della necessità di ampliare una ca-meretta dell’acquedotto e anche in conside-

razione delle di� coltà che si sono registrate nell’uscita dal parcheggio del centro com-merciale. Dal 4 gennaio infatti per lavori rela-tivi allo spostamento dei sottoservizi è stato istituito un senso unico in via Ragghianti-via Rastrelli in direzione di viale Forlanini. Pertanto i veicoli in uscita dal parcheggio

sotterraneo possono soltanto utilizzare l’uscita verso il viale e questo comporta di� -coltà nell’immissione dei mezzi sulla viabilità principale. Il nuovo assetto della rotatoria sarà quindi istituito quando saranno conclu-si i lavori in via Ragghianti con il ripristino del doppio senso di marcia.

Il 13 dicembre, ore 10.30, in Piazza Dalmazia si è svolta una cerimonia commemorativa in ricordo di Samb Modou e Diop Mor, cittadini senegalesi trucidati nel 2011 da un fanatico razzista

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#Il quartiere in pillole

così le proprie capacità logiche: “Per i bambini è una disciplina che aiuta l’accrescimento della logica – continua Aversa – utile in materie come la geometria e la matematica. Inoltre, il corso per i più piccoli è come un gio-co – conclude – un momento di incontro e divertimento in cui applicare la logica in modo con-creto”.

gli scacchi? a rifredisi imparano da piccoliIn programma corsi per tutte le età, tornei e altro ancora

L’associazione

Ex area Fiat

la rinascita della centrale termicaUna terrazza panoramica su Firenze e spazi polivalenti per i cittadini. Rinasce così la Centrale Ter-

mica nell’ex area Fiat di Novoli, grazie al progetto di riqualificazione che trasformerà questo pezzo di archeologia industriale fiorentino. Il mese scorso la giunta comunale ha dato il via libera, su proposta dell’assessore al patrimonio non abitativo Federico Gianassi, alle “linee guida per la progettazione relativa alla destinazione pubblica dei locali all’interno dell’edificio denominato UMI F (ovvero il centro urbano di San Donato) e ristrutturazione dell’ex Centrale Termica”. Sia il progetto che le spese per gli interventi di ristrutturazione e sistemazione – viene spiegato – saranno a carico dell’Immobiliare Novoli. La centrale termica è quel che resta del grande stabilimento Fiat di Firenze. La ciminiera tocca l’altezza di cinquanta metri e svetta sopra un parallelepipedo alto 31,5 metri. Al piano terra verrà realizzato uno spazio pubblico polivalente, aperto ai cittadini per iniziative, eventi e attività. Al primo piano verranno conservate e rese accessibili le due caldaie e il sistema di passerelle e scale al loro servizio, e l’intero volume diventerà uno spazio pubblico polivalente. Anche il secondo livello sarà utilizzato per la creazione di uno spazio aperto polivalente, incentrato sul triplo volume (oltre 480 metri cubi) esistente intorno alla base della ciminie-ra. Saranno mantenute le grandi vetrate sulla città, parte fondamentale del disegno architettonico della centrale. Il terzo piano sarà destinato a servizi funzionali allo spazio collocato al piano inferiore. L’area intorno alla base della ciminiera (circa 130 metri quadrati) rimarrà libera da solai e diventerà un elemen-to qualificante della sala sottostante, cui sarà collegata da una scala interna che arriverà fino alla terrazza panoramica. Quest’ultima si svilupperà sulla copertura della centrale (440 metri quadrati complessivi di cui 360 utili) e sarà resa agibile con una chiusura trasparente dei suoi lati e con la realizzazione di una copertura su un terzo della superficie. “Si tratta di una grande operazione per la città e per il quartiere – sottolinea l’assessore Gianassi – non soltanto si recupera un edificio abbandonato da tempo, ma lo si destina all’uso pubblico, aprendolo ai cittadini che potranno così scoprire un pezzo importante della storia industriale di Firenze”.

Tramvia/1

un attraversamento in via gordigianiUn nuovo attraversamento pedonale sui binari del tram in via Gordigiani. È quanto prevede una deli-

bera approvata dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, per collegare l’area a nord-ovest del Mugnone con San Jacopino. Con questo atto – viene spiegato – l’ammini-strazione, anche su sollecitazione dei cittadini, dà l’input di prevedere una variante al progetto esecutivo revisionato della linea 2, che garantisca un collegamento pedonale diretto. In concreto, sarà introdotto un passaggio pedonale sui binari in via Gordigiani, in modo che i pedoni possano poi riprendere la passerel-la sul Mugnone e arrivare nella zona di viale Redi e San Jacopino.

Tramvia/2

via Vittorio Emanuele-via Corridoni,scelto il percorso della linea 3La linea 3 della tramvia transiterà in via Vittorio Emanuele II e via Corridoni. L’amministrazione

comunale ha individuato la soluzione riguardo al percorso della linea 3, tra il progetto del pas-saggio in via Vittorio Emanuele II/via Corridoni e l’alternativa della “Variante Rifredi”. Alla base della scelta – fanno sapere da Palazzo Vecchio – “valutazioni tecniche e politiche emerse dal confronto tra il progetto definitivo dell’ipotesi della Variante di Rifredi, consegnato recentemente all’Amministra-zione, e la soluzione Vittorio Emanuele/Corridoni fortemente migliorata rispetto alla progettazio-ne definitiva iniziale”. Un confronto che ha “premiato” il percorso Vittorio Emanuele/Corridoni. Prima di tutto – viene spiegato – anche grazie a sviluppi tecnologici, la sede tramviaria occuperà meno spa-zio nella strada consentendo quindi il mantenimento nel complesso di una corsia per la viabilità e la sosta nelle due vie. Inoltre anche questa soluzione consentirà il rifacimento di piazza Dalmazia per accogliere lo spazio dedicato al mercato. E ancora, permetterà di liberare via di Rifredi, destinata a diventare il nodo di interscambio tra il trasporto pubblico proveniente da Sesto e Calenzano e la tramvia e dove sarà possibile anche reperire spazi per la sosta. Quanto ai tempi dei lavori, dall’analisi dei cronoprogrammi relativi ai due progetti definitivi “la realizzazione del percorso Vittorio Emanuele/Corridoni permette il rispetto dell’attuale tempistica relativa alla linea 3 (conclusione agosto 2017) mentre la Variante Rifredi comporta lo slittamento del termine dei cantieri di un anno circa (settembre 2018)”, conclude il Comune.

Autobus

careggi, potenziato il servizio del 14Stop alle navette, potenziata la linea 14. Dal 23 gennaio le navette sperimentali per Careggi hanno inter-

rotto il servizio, dopo la decisione di terminare la sperimentazione che aveva visto la riorganizzazione del servizio per Careggi basata sullo stop delle linee 8, 14, 56 e 60 in via Vittorio Emanuele II e sull’inter-scambio con le navette 58B e 58C. Il collegamento con l’area ospedaliera è ora assicurato dalla linea 14, che è tornata a transitare sui consueti itinerari fino ai capolinea di piazza di Careggi (14C) e via Niccolò da Tolentino (14B), diventando per i passeggeri dei bus 8, 56 e 60 una sorta di “navetta”. “Grazie alle risorse liberate dallo stop della sperimentazione sarà possibile potenziare il sevizio – ha spiegato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – aumentando il numero dei bus sulla linea 14”. L’assessore ha sottolineato che la riorganizzazione va incontro alle richieste degli abitanti di via Vittorio Emanuele, che più volte avevano lamentato il disagio per la presenza dei numerosi capolinea sulla strada.

Gli scacchi sono come il mare, dove il mo-scerino può bere e l’e-lefante fare il bagno,

recita un proverbio indiano. Un vecchio adagio che esprime al meglio la tradizione e la filosofia di questo antico gioco, che può essere praticato a diversi livelli. E altrettanti sono i corsi organiz-zati dal circolo Firenze Scacchi, presente in città in due differenti sedi, rispettivamente in via Vit-torio Emanuele II, al circolo Sms di Rifredi, e al circolo Vie Nuove di viale Giannotti. Nato una de-cina di anni fa, il 2015 può essere considerato l’anno di una nuova “fondazione” del circolo, un’an-nata che ha visto l’unione di due sedi diverse, oggi con attività in comune. “Oltre al gioco libero – spiega il socio Alessandro Aversa – si tengono corsi sia per adulti che per bambini, tornei interni

al circolo e una competizione in-ternazionale una volta l’anno. In particolare, nella sede di Rifredi si terrà un corso per bambini il venerdì pomeriggio. Per i più piccoli che desiderano approfon-dire il gioco degli scacchi c’è poi il corso di secondo livello, tenu-to dal maestro Giulio Marmili”. Una passione, quindi, che può essere scoperta e coltivata fin dalla più tenera età, potenziando

Deborah Macchiavelli

“L’odontoiatria con il cuore” arriva a Campi Bisenzio

u LO STUDIO

L’esperienza trentennale di un medico stimato a dirigere uno staff specializzato, tecnologie all’avanguardia, materiali di alta qualità, un ambiente accogliente. E, soprattutto, prezzi accessibili: questo significa fare “Odonto-iatria con il cuore”, da sempre la mission del gruppo “Dsa - L’odon-toiatria con il cuore” che, forte dei tanti anni di esperienza nel Nord Italia e dello studio aperto con successo a Firenze più di recente, oggi si espande ancora e arriva a Campi Bisenzio nella nuova struttura di Via Genova 8. A di-rigere Mondo Medico Italia sarà il dottor Emilio Francini Naldi, noto chirurgo con oltre trent’anni di esperienza, tra i massimi esper-ti nazionali delle tecniche innova-tive di implantologia, conosciuto e apprezzato dai campigiani. Un settore che negli ultimi anni ha compiuto importanti passi in avanti e che oggi consente di ul-timare l’intervento in un numero molto ridotto di sedute, spesso restituendo il sorriso già nella se-duta di chirurgia. La prima visita, secondo la filosofia del gruppo

Dsa, è gratuita. Il paziente viene sottoposto a un esame preventivo accompagnato da una radiografia panoramica digitale e, laddove necessario, da una Tac in 3D per approfondire la diagnosi e predi-sporre così un intervento mirato che eviti sorprese e costi aggiunti-vi. Negli studi Dsa l’igiene dentale costa 35 euro e viene eseguita da un medico odontoiatra qualora il paziente richiedesse una visita più accurata. Il medico si preoccupe-rà poi di illustrare in modo chiaro e approfondito tutte le possibili soluzioni terapeutiche, ciascuna corredata da un preventivo che, con l’aiuto di un Tutor, può essere

personalizzato secondo le proprie esigenze e possibilità. Niente da temere per il portafoglio: negli studi Dsa i prezzi sono assolu-tamente concorrenziali e alla portata di tutti, con possibilità di rateizzare il pagamento. Il tutto in un ambiente completamente rin-novato dove si sposano classicità e tecnologia, accogliente fin dalle sale d’aspetto, con tempi d’attesa razionalizzati per essere ridotti al minimo. Insomma, il paziente davanti a tutto, come sempre nella tradizione di “Dsa - l’odontoiatria con il cuore”. Da oggi anche a Campi Bisenzio.

Informazione pubblicitaria

Mondo Medico Italia srl Via Genova 8, Campi Bisenzio (FI)Per informazioni: Tel. 055.8944449 | Cell. 389.8369912 | www.dsaodontoiatria.it

6 | Febbraio 2016 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

Page 7: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

#Ricorrenze

tra gli angoli romantici del quartiereUn “tour” in alcuni luoghi a misura di innamorati,fra arte, passeggiate e panorami mozzafiato

Firenze è vista da molti come una città “dram-matica”, nel senso teatra-le del termine. Tutto in

lei sembra ostentare una tenace volontà di ammaliare, crean-do un incantesimo più o meno concreto, soprattutto nel giorno di San Valentino. Vista dall’alto, può apparire come l’opera di un giardiniere abile ma distratto, che ha seminato qua e là i suoi fiori più belli, senza preoccupar-si di disporli in aiuole ordinate. Così, non solo il centro storico può regalare agli innamorati un 14 febbraio indimenticabile: an-che nel quartiere 5 si possono trovare angoli e luoghi “magi-ci” per trascorrere una giornata all’insegna del romanticismo. Si-tuato nell’omonima via collinare si trova ad esempio il giardino Stibbert, splendido parco ro-mantico all’inglese, luogo ideale da cui cominciare un tour di San Valentino. A ingresso gratuito, il rigoglioso giardino è pieno di panchine e angoli tranquilli, con

una serie di sentieri che condu-cono anche a un tempietto neo-egizio, perfetti per passeggiare mano nella mano. Per gli amanti dell’arte è d’obbligo anche una vi-sita alla villa medicea La Petraia, sempre a ingresso libero: grazie alla sua posizione privilegiata, dal giardino terrazzato si gode di una splendida vista, mentre al

Deborah Macchiavelli

San Valentino

L’ingresso degli Orti del Parnaso, in via Trieste: è questa una delle tappe “romantiche” per il giorno di San Valentino nel quartiere

rinaldo e armida,dalla “gerusalemmeliberata”a villa la petraia

Anche un’altra opera den-tro Villa La Petraia (nella

foto) “parla” agli innamorati. È “Rinaldo nel giardino di Ar-mida” di Domenico Frilli Cro-ci, artista attivo a Firenze nella prima metà del XVII secolo. Il dipinto riproduce un episodio della “Gerusalemme liberata”, poema di Torquato Tasso, in cui Rinaldo viene sedotto dal-la maga Armida che, grazie a un incantesimo, riesce a trat-tenere il paladino sulle isole Fortunate, distogliendolo dalla crociata in Terra Santa.

D.M.

L’opera

suo interno vengono conservate opere di inestimabile valore. Tra cui spicca la Venere cinquecen-tesca del Giambologna: quale giorno migliore del 14 febbraio per contemplare una riprodu-zione della dea dell’amore e della bellezza? Non è San Valentino, però, senza un po’ di dolcezza: dopo una passeggiata romantica

arriva il momento di una pausa ristoratrice, da effettuare magari in una delle tante pasticcerie del quartiere, come ad esempio lo storico locale Querci Vieusseux. Inaugurata nei primi del ‘900, questa pasticceria fiorentina ha cambiato diverse volte gestione, senza però – assicurano i suoi “aficionados” – perdere di quali-

tà. La sosta golosa nella giornata degli innamorati può essere a base di sfoglie, budini di riso o bomboloni ripieni appena sfor-nati, magari accompagnati da una tazza di cioccolata. E quan-do l’ora del tramonto si avvicina, ci si può spostare in via Trieste, precisamente sulle panchine degli Orti del Parnaso, la parte più alta del giardino dell’Orti-cultura. Più comunemente nota come “giardini del dragone” per via della caratteristica fontana conservata al suo interno, que-sta piccola area verde offre una splendida terrazza affacciata su un panorama mozzafiato, da cui contemplare i monumenti fio-rentini, magari trattenendosi an-che oltre l’ora del tramonto per assistere alla visione del Tepida-rium del Roster completamente illuminato.

Febbraio 2016 | 7 Quartiere 5Novoli . Rifredi . Brozzi

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#Focus

piazzale, Pedonalizzazione con vistaE in città non si ferma il cammino Il 14 febbraio il “bacio collettivo” sulla terrazza panoramica, mentre si pensa ai prossimi passi, dal centro alla periferia

A gennaio 2015 era toccato all’Oltrarno con piazza del Car-mine, mentre l’inizio di questo 2016 segna la trasforma-zione di piazzale Michelangelo. Le “rivoluzioni a piedi” stanno cambiando il volto (e le abitudini) della città. II

progetto che ridisegna il piazzale, consacrato il 14 febbraio da un bacio collettivo delle coppie sulla terrazza più celebre di Firenze, dice addio a buona parte del parcheggione con vista. L’area pedonale passa da 4.350 metri quadri a 7.700, ben oltre la copia del David. I parcheggi scendono da 196 a 78, a pagamento: un euro la prima ora, due dalla seconda, tutti i giorni, anche i festivi, dalle 8 alle 24. La scommessa è ora quella di “riempire” con iniziative il piazzale svuotato dalle auto e riqualifi cato dai molti lavori previsti anche nei prossimi mesi, come il restauro delle balaustre o la sostituzione dell’asfalto con un materiale più piacevole alla vista. Ma non ci si fermerà qua. Per il futuro, il borsino delle pedonalizzazioni segnala Borgo San Jacopo come prossima tappa, in primavera, in occasione

della messa a punto della viabilità in Oltrarno. “Per la parte più spo-stata verso Ponte Vecchio stiamo studiando la chiusura al traffi co – spiega l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – e per la parte restante un’inversione di marcia”. A piedi in centro, ma anche in pe-riferia. Per l’isolato universitario di Novoli risale alla scorsa estate il piano per estendere il numero di strade con circolazione vietata nei pressi delle aule. Tramonta defi nitivamente con l’arrivo del 2016, invece, l’ipotesi pedonalizzazione per via Gioberti (anche se per la strada è comunque in vista una riqualifi cazione pensata per facili-tare la vita di chi si sposta a piedi, seppur le auto continueranno a passare), mentre per viale Paoli resta l’idea di una super-area pedo-nale davanti al Franchi, da aff rontare però dopo il “trasloco” della Fiorentina nel nuovo stadio. Un nodo da sciogliere riguarda poi le Cascine, per cui l’Ordine degli Architetti di Firenze ha lanciato l’idea del “parco tutto a piedi”, compreso il viale centrale. “Dobbiamo ca-pire che uso fare dell’area – dice Giorgetti – se vogliamo puntare sul

recupero degli edifi ci, come dell’ippodromo, bisognerà trovare il si-stema perché queste zone siano accessibili nel caso di eventi. La na-vetta non basta”. Tra le possibilità, quella di una pedonalizzazione “a intermittenza”: di norma parco off limits per i veicoli, ma con assi di attraversamento per le vetture in caso di concerti o altri happening. “Per poter eliminare le auto private occorre avere un’infrastruttura di mobilità alternativa basata sull’intermodalità, dal trasporto pub-blico ai percorsi ciclabili e a quelli pedonali – commenta Egidio Rai-mondi, presidente dell’Ordine degli Architetti fi orentini – mi pare che sia una tendenza che progressivamente si stia attuando”. Intanto un nuovo tassello della Firenze a piedi nascerà alla Fortezza, con la conclusione dei lavori per la linea 3 della tramvia a fi ne 2017: tra il lago dei cigni, viale Strozzi, viale Milton e il ponte dello Statuto, nascerà un giardino pensile di quattromila metri quadri attraversato dai binari. Sopra a piedi, sotto, in due tunnel, il traffi co diretto verso Porta al Prato.

Gianni Carpini

Ambiente/1

La “road map” della Firenze a piedi

25 OTTOBRE 2009PIAZZA DUOMOA piedi su tre ettari intorno a Santa Maria del Fiore

24 GIUGNO 2011PIAZZA PITTIStop ai veicoli in piazza Pitti, via Tornabuoni e Por Santa Maria

3 GIUGNO 2013PIAZZA SAN FIRENZE Nuova zona off limits per auto e motorini. Via cordoli e aree di sosta

11 GENNAIO 2015PIAZZA DEL CARMINEAbolito il parcheggio a cielo aperto (135 posti). In estate partono gli eventi

14 FEBBRAIO 2016PIAZZALE MICHELANGELOL’area pedonale passa da 4.350 a 7.700 metri quadrati

8 | Febbraio 2016

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#Focus

l’anconella rinasce dopo la tempesta:il parco torna a colorarsi di verdeFirmato un protocollo tra Legacoop Toscana e il Comune,per un contributo da centomila euro.Al lavoro anche cento tra architetti e agronomi

Ambiente/2

Per primi torneranno gli alberi, grandi vittime del nubifragio del 1° agosto 2015. Poi tocche-rà agli arredi, all’illuminazione,

ai percorsi pedonali e ciclabili. Il parco dell’Anconella sta per rinascere dopo la tempesta che, nell’estate scorsa, lo ave-va raso al suolo. Lo farà grazie anche al contributo dei cooperatori toscani e degli architetti fi orentini. A partire da marzo, il “polmone” di Firenze sud tornerà a colorarsi di verde: querce, tigli, platani e peri ornamentali, centocinquanta alberi pronti a prendere il posto delle piante abbattute dalla furia del temporale. A farsi carico di tutto l’intervento sarà Le-gacoop Toscana, che ha fi rmato un pro-tocollo con il Comune per un contributo da centomila euro. I cooperatori toscani furono tra i primi a rispondere all’appello del sindaco Dario Nardella all’indoma-ni del disastro, quando nel parco i rami spezzati ancora ondeggiavano al vento. A marzo, il mese più adatto per la messa in dimora degli alberi, i cooperatori to-scani arriveranno al parco con le piante

scelte e tutto quel che serve per mettersi al lavoro. Non ci saranno più i pini, al-beri simbolo dell’Anconella: le loro radici non sono considerate adatte per resistere ai venti forti e il nubifragio lo ha tragica-mente dimostrato. Così, sono state scelte

specie ritenute più adatte ai cambiamenti climatici in corso, capaci anche di svi-luppare la biodiversità urbana di Firen-ze. “Come Legacoop ci siamo occupati in questi anni di vari temi per la città e la regione – ha spiegato il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – l’u-ragano che ha colpito l’Anconella è stato un momento per impegnare delle risorse per la città e i fi orentini. La nuova An-conella sarà il parco della comunità, in cui cresceranno i bambini del quartiere di Gavinana, che insieme ai cittadini sa-ranno coinvolti da vicino nelle varie fasi della ricostruzione del polmone verde di Firenze sud. In questo abbiamo an-che trovato piena disponibilità da parte dell’amministrazione a lavorare insieme per un progetto che riguarda le periferie”. “Grazie all’impegno di Legacoop Tosca-na potremo partire già dai prossimi mesi a ripiantare molte delle piante del parco per riaverlo come lo abbiamo apprez-zato fi n da piccoli e, se possibile, ancora più bello”, ha promesso il sindaco Dario Nardella. Se davvero lo sarà, parte del merito andrà anche a quei cittadini che si sono espressi sui sei progetti nati dalla collaborazione tra l’Ordine degli Archi-tetti e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Firenze. Una squadra di circa cento professionisti, tra architetti e agro-nomi, in gran parte giovani, ha lavorato gratuitamente in collaborazione con gli uffi ci dell’assessorato all’Ambiente a un

masterplan per la ricostruzione dell’An-conella e, più in generale, per il parco fl u-viale di Firenze sud. Da questi laboratori sono uscite sei idee che, a gennaio, sono state sottoposte al giudizio dei cittadini. Le hanno votate aggiungendo considera-

zioni, giudizi e suggerimenti, e i risultati di questa consultazione saranno illustrati con un incontro pubblico a fi ne mese. Insomma, sarà bene farsi trovare pronti: passeggiare all’Anconella in primavera sarà di nuovo un piacere.

Andrea Tani

LO STATO ATTUALE

LO STATO ATTUALE

DOPO L’INTERVENTO

DOPO L’INTERVENTO

A sinistra il sindaco Dario Nardella, l’assessore Alessia Bettini e il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini durante la firma del protocollo per l’Anconella.Nelle altre foto il confronto fra lo stato attuale del parco e come diventerà dopo l’intervento

Febbraio 2016 | 9

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#Un mese in una pagina

l’alluvione vissutadalle opere d’arte

Un patrimonio che il 4 novembre del ’66 ha rischiato di venire spazzato via dal fango. Dalla “vittima illustre”, come la defi nì il pontefi ce Paolo VI, ovvero il Crocifi sso di Cimabue, alla Lanterna del Brunelleschi, passando per quei capolavori degli Uffi zi che l’allora direttrice e altri dieci “eroi” portarono in salvo tra le braccia. In occasione del cinquantesimo anniversario

dell’alluvione, Enjoy Firenze, il cartellone di percorsi guidati organizzati dalla Cooperativa Archeologia, prova a raccontare la catastrofe dal punto di vista delle opere d’arte, con il ciclo di incontri “50 anni dall’alluvione in 5 tappe”. Un itinerario in cinque appuntamenti, che vede la collaborazione della libreria Todo Modo, per ripercorrere i luoghi del disastro approfondendo però la storia dei monumenti colpiti e il racconto di come siano stati ridonati alla città. Iniziato lo scorso 17 gennaio con un primo incontro introduttivo dedicato all’Arno e ai suoi ponti, l’itinerario prosegue il 21 di questo mese con un viaggio nel luogo simbolo dell’alluvione, il quartiere di Santa Croce. Tappa del 20 marzo saranno i Chiostri di Santa Maria Novella, mentre degli “eroi” degli Uffi zi si parlerà nell’incontro del 17 aprile, dedicato proprio alla Galleria e a Ponte Vecchio. Ultimo appuntamento il 15 maggio, meta piazza Duomo. Ogni percorso sarà accompagnato da uno storico dell’arte e da un restauratore, che potrà descrivere in maniera dettagliata come si è proceduto per ottenere il risultato davanti agli occhi dei visitatori. “Con Enjoy Firenze siamo soliti organizzare visite guidate concentrate sull’aspetto storico e archeologico, spiegando anche cosa sta dietro al rinvenimento delle opere e dei monumenti. In questa occasione abbiamo quindi pensato di fare la stessa cosa, per raccontare cosa è successo alle opere d’arte e quali misure sono state prese per riportarle all’antico splendore – spiega Barbara Setti, responsabile del settore servizi culturali di Cooperativa Arche-ologia e ideatrice dell’iniziativa – fu un evento catastrofi co che diede poi il via a uno straordinario lavoro di recupero e restauro, basti pensare che la Limonaia di Boboli fu attrezzata in tempo record per portare in salvo le opere e metterle ad asciugare nel modo più corretto per poi poter intervenire”. Visite guidate in cui, quindi, si approfondirà un mondo complesso e laborioso come quello del restauro, scendendo nei dettagli ma in modo chiaro e accessibile a tutti, non solo agli addetti ai lavori. “Vogliamo fornire tutte le informazioni in maniera divulgativa e comprensibile, cercando di far conoscere al meglio l’opera certosi-na di chi ha messo in salvo dei capolavori”, conclude Setti. Le visite sono a pagamento, la prenotazione è obbligatoria allo 055.5520407 o a [email protected].

Sara Camaiora

Un itinerario in cinque tappe Parco degli Animali

a ugnano la pensione per i caniLa pensione per cani? Al Parco degli Animali di Ugnano. Con una delibera dell’assessore all’ambien-

te Alessia Bettini, approvata lo scorso mese dal consiglio comunale, è stato introdotto un servizio a tariff a, legata alle fasce Isee, per coloro che non possono tenere il proprio cane e hanno bisogno di una “pensione” per Fido. “La pensione per cani – ha ricordato Bettini – è stata in funzione in forma sperimentale dal 17 giugno al 7 settembre dello scorso anno. Il successo dell’iniziativa, testimoniato dalle oltre cento richieste ricevute e soddisfatte solo in parte per ragioni di posto, ha portato alla pro-posta di delibera ora approvata dall’assemblea”. Due mesi e mezzo che – spiega il Comune – hanno portato nelle casse dell’amministrazione oltre quattromila euro, con tariff e da un minimo di cinque a un massimo di quindici euro al giorno. Gli introiti – viene specifi cato –sono destinati alle politiche di tutela degli “animali di aff ezione”.

Scattati anche i controlli

la sosta si paga con lo smartphoneLa sosta in città ora si paga (anche) con lo smartphone. Dallo scorso 18 gennaio pagare il parcheggio

nei posti blu della Zcs è diventato più facile. È entrato in funzione il pagamento con lo smartphone: per farlo, bisogna registrarsi sul sito della Sas - Servizi alla strada nella sezione dedicata a Tap&Park, scaricare l’applicazione e iscriversi al servizio per la città di Firenze. Collegando poi i dati della carta di credito è possibile caricare il borsellino da cui, a scalare, sarà decurtata la cifra dovuta per la sosta. Addio, insomma, alla “disperata” ricerca di monetine per il parcometro. Una volta parcheggiata l’auto, utilizzando l’applicazione Tap&Park si devono inserire data e ora di fi ne sosta, per poi procedere con il pagamento. Nello stesso tempo, sono scattati anche i controlli mirati della polizia municipale, con i vigili dotati di palmari per verifi care se il pagamento della sosta sia stato o meno eff ettuato.

Servizio permanente

il tram fa le ore piccole nei weekendIl tram notturno diventa permanente. È ripartito a fi ne gennaio il servizio prolungato della tramvia

nei fi ne settimana. Dopo il successo della sperimentazione che si era svolta da aprile a ottobre, con quasi ventimila passeggeri nella fascia oraria dopo la mezzanotte, le amministrazioni di Firenze e Scandicci hanno deciso, insieme a Gest, di trasformare l’esperimento in un servizio permanente. “L’o-rario allungato diventa parte integrante del normale servizio – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – dando quindi una risposta continuativa a un’esigenza sentita dai cittadini”. Nel concreto, venerdì e sabato l’ultima corsa parte ora da Santa Maria Novella alle 2. Inoltre è stato inserito il servizio no-stop per Capodanno (con sei tram nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio) e in occasione della Notte Bianca (con dieci tram nella notte fra il 30 aprile e il 1° maggio).

Per San Valentino un evento benefico

un corso per diventare volontari antVia a un nuovo corso per diventare volontari della Fondazione Ant. Il percorso, che parte martedì

9 febbraio, è suddiviso in tre incontri che si terranno nei mesi di febbraio e marzo nella sede della delegazione fi orentina di Ant, in via delle Panche 40/b, dalle 18.30 alle 20.30. Gli appuntamenti – viene spiegato – sono rivolti a chi desidera conoscere la missione di Ant e approfondire le modalità attraver-so cui è possibile svolgere attività di volontariato per la fondazione. Ogni incontro prevede una parte teorica e una interattiva. Gli incontri sono propedeutici al corso specifi co per volontari socio-assisten-ziali a domicilio.Per informazioni ci si può rivolgere al numero 055.5000210 o scrivere a delegazione.fi [email protected]. E intanto, domenica 14 febbraio, a Palazzo Borghese (in via Ghibellina 110) si svolgerà l’evento “Valentine’s Day for Ant”, organizzato per raccogliere fondi da destinare al servizio di assisten-za socio-sanitaria domiciliare gratuita ai malati di tumore e ai progetti di prevenzione oncologica. Per festeggiare così il giorno dedicato all’amore all’insegna della solidarietà.

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10 | Febbraio 2016

Page 11: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

Il pittore Bernardo Barbatelli (Firenze, 26 agosto 1548 - ivi, 10 novembre 1612), soprannominato “Bernardino Poccetti” perché di bassa statura e perché si dice che fosse abituato ad “alzare il gomito”, cioè a “poc-

ciare”, sinonimo di poppare, per traslazione “bere” più del dovuto. Bere s’intende vino, e non solo nelle osterie, poiché pare che l’artista non si mettesse mai a dipingere se, insieme ai colori, non avesse avuto un fi a-sco di buon nettare al quale si sarebbe attaccato spesso e volentieri. Di questo suo vizioso abuso di gustare il vino non ne avrebbe fatto mistero a nessuno, anzi, a chi gli rimproverava il suo “malcostume”, sembra che rispondesse che lui non avrebbe mai smesso di bere e che, all’osteria, ci sarebbe andato anche da morto! Il Poccetti era nato a Firenze nel popo-lo di San Pier Gattonino (Porta Romana), fi glio di Bartolomeo, pentolaio; ebbe per maestro Michele del Ghirlandaio, che ne fece uno dei più ap-prezzati pittori operanti in Firenze fra il XVI e i primi del XVII secolo. Si sposò con monna Lucrezia dalla quale ebbe un fi glio che morì da piccolo. Valentissimo nell’arte di dipingere a fresco e a graffi to le facciate dei pa-lazzi, a tal proposito fu soprannominato anche Bernardo delle Facciate. Divenuto vecchio, dopo la morte della moglie, conducendo una vita umile e disordinata a continuo contatto con il volgo, andò ad abitare, per alcuni anni, nello Spedale degli Innocenti dove, in cambio dell’accoglienza, affre-scò le sue ultime opere. Sotto l’elegante portico prospiciente Piazza della Santissima Annunziata raffi gurò, a fresco, Esculapio con in braccio un fanciullo privo di vita nel tentativo di risuscitarlo con sughi di erba (1610), che sovrasta la cosiddetta “ruota”, dove venivano deposti i gettatelli e, dalla parte opposta, una Strage degli Innocenti. Terminati questi lavori il Poccetti andò ad abitare, con un vecchio servitore, in una casa in Via di Sitorno (oggi Via della Chiesa, nel tratto fra Via delle Caldaie e Via dei Serragli). La mattina del 10 novembre 1612, il nostro pittore morì improv-visamente per un colpo apoplettico. Sollecitamente l’anziano domestico avvertì i coinquilini e poi si allontanò alla chetichella, senza far sapere più niente di sé, e neppure dei risparmi che il Poccetti teneva ben nascosti in casa. Appresa la notizia, gli amici e i colleghi dell’Accademia del Disegno, fecero una generosa colletta per organizzare un decoroso funerale e una eguale tumulazione del cadavere di Bernardino nella Chiesa del Carmine, dove erano già inumati la moglie e il fi glio. Nel tardo pomeriggio del giorno successivo al decesso, il corteo funebre si mosse da Via di Sitorno per re-carsi al Carmine, su un ben preciso percorso che si sarebbe snodato lungo Via Maggio, Ponte a Santa Trinita, il Lungarno Corsini, Ponte alla Carraia e Borgo San Frediano. Tutto andò bene fi n quando, al Ponte alla Carraia, si scatenò un violentissimo temporale con lampi, tuoni, acqua a catinelle e chicchi di grandine grossi come ceci. Il mesto corteo si smembrò di colpo, preti, frati, accademici, amici e conoscenti se la dettero a gambe levate per trovare un riparo. Anche i portatori con il feretro affrettarono il passo che ben presto divenne corsa, raggiungendo Piazza Soderini (oggi Nazario Sauro) e, non sapendo dove entrare con la bara, infi larono diretti all’osteria della Trave Torta che era proprio sulla cantonata di Via dei Ser-ragli. In tal modo si avverò quello che il Poccetti aveva sempre ripetuto ai compassati moralisti che gli sottolineavano il vizio di bere! Il racconto è tratto dal libro “Piazza di Santo Spirito” degli autori, mentre il disegno è di Stefania Valentini.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net

A vent’anni ero fi danzato con una ragazzina che oltre al suo compleanno pretendeva che

mi ricordassi pure quello dei suoi genitori, il suo onomastico e ovvia-mente San Valentino! Era meglio se si fi danzava direttamente con un calcolatore dell’Ibm, rimaneva meno delusa! In quel periodo tutte le mattine mi alzavo con l’ansia di di-menticarmi qualcosa. Mi ricordo che una volta lei mi chiese sorridente: “Che giorno è oggi?”. Sbiancai, poi balbettai: “Buon compleanno!” “Non faccio mica gli anni!”. “Ah... allora è il compleanno dei tuoi genitori?” “No”. “San Valentino?” “Nemmeno”. “Mi arrendo. Chiedo umilmente perdono, che giorno è oggi?” “Non lo so, per questo te l’ho chiesto!”. Non potevo continuare a vivere così, per fortuna ho sposato una donna allergica alle “feste commerciali” e se per San Va-lentino tornassi a casa con una sca-tola di cioccolatini, lei me li farebbe mangiare tutti senza nemmeno aver-li scartati. E così ora ogni 14 febbraio mi godo lo spettacolo degli uomini che si fermano alle vetrine. Loro non guardano gli anelli, fi ssano per ore leggermente più in basso: fi ssano i prezzi! Finalmente trovano un anello che costa poco, sembra d’oro ma più probabilmente è solo dipinto con un pennarello giallo. Decidono che quello è l’oggetto perfetto per testimoniare il loro grande amore! Peccato che non abbiano letto anche l’etichetta accanto al prezioso scel-to: anello da tenda! Temo che non sarà un buon San Valentino!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

ANCHE DA MORTO ALL’OSTERIA

UN ANELLO (DA TENDA)PER SAN VALENTINO

#Lettere&Rubriche

“LA SITUAZIONE DI VIA MICHELI E DINTORNI”Sono una cittadina del quartiere 1 che riceve e legge molto volentieri il vostro giornale e segue con interesse le innovazioni positive e le ristruttu-razioni della nostra città; per questo motivo vorrei far presente alle autori-tà competenti la situazione a dir poco tremenda e pericolosa (per qualsiasi tipo di transito), del piano stradale del-la zona che comprende: via Micheli, via Venezia, via Modena e via Cheru-bini. Mi permetto tale segnalazione in quanto non ho mai avuto il piacere di leggere nei programmi comunali una prossima manutenzione. Spero che la mia segnalazione possa attivare un sopralluogo. Ringrazio dell’attenzione e distintamente saluto.

Ivana G.

IL REPORTER RISPONDE Cara signora Ivana,come spesso accade – e come sot-tolineato più volte sul nostro giornale anche in passato – sono i cittadini i pri-mi ad accorgersi, per “esperienza di-retta”, di quello che non va e di ciò che dovrebbe essere migliorato nelle varie zone di Firenze. E quando questo suc-cede, è giusto segnalare la situazione alle istituzioni, soprattutto quando si ritiene che possa comportare pericoli per gli abitanti. Pubblichiamo quindi la sua lettera in modo che la situazione da lei evidenziata possa essere valu-tata e affrontata da chi di dovere, con un sopralluogo o con qualsiasi altro intervento venga ritenuto necessario.

Matteo [email protected]

VIA PANCIATICHI, GLI INCROCI E LA ROTATORIABuonasera gentile redazione di Repor-ter. Abito in via Panciatichi da quando avevo pochi mesi di vita e sono qua-si sempre stata qua. Ho visto che si stanno facendo lavori per una rotatoria tra via Panciatichi e via Magellano. In effetti alcuni automobilisti poco pre-parati causano incidenti perché non guidano nel rispetto delle precedenze. Non conosco le statistiche, ma da casa mia si vedono benissimo sia la zona dove stanno costruendo la ro-tatoria, sia l’incrocio tra via Panciatichi con via di Caciolle, via Barsanti e via delle Tre Pietre. Come automobilista sento più l’esigenza della creazione di una rotatoria in questo secondo incrocio, sono anni che lo auspico e lo dico, anche al volante, a voce alta, mentre guido costretta a percorrere quasi mezzo chilometro solo per po-ter partire nella direzione di marcia diversa rispetto a quella in cui ho parcheggiato. Infatti chi parte da via Panciatichi lato farmacia a causa del traffi co non riesce a raggiungere l’altra carreggiata e ad andare in direzione via Magellano, perciò deve percorrere via Panciatichi verso il cimitero, oltre-

passarlo, arrivare davanti all’ingresso del Nuovo Pignone GE e quindi girare a sinistra per tornare indietro: 250 mt all’andata e 250 mt al ritorno. 500 me-tri percorsi per la sola gioia del traffi co e del PM10. Eppure questo è il motivo minore. Il motivo principale è quello della messa in sicurezza: gli incidenti ci sono settimanalmente su entrambi gli incroci, ma le ambulanze tre volte su quattro vengono chiamate per gli incidenti all’incrocio tra Panciatichi-Barsanti-Caciolle-Tre Pietre. Purtroppo c’è stato chi ha perso la vita o chi è rimasto gravemente invalidato. Se andiamo all’ITI Leonardo da Vinci e facciamo un sondaggio tra gli studenti se ne conteranno diversi che diranno di essere stati coinvolti in incidenti a questo incrocio. Qui c’è il problema che chi arriva sparato da via Barsanti spesso non si ferma allo stop e poi non dà la precedenza a quelli che vengono da destra una volta immesso sulla carreggiata di via Panciatichi. Anche quelli che arrivano da via di Caciolle compiono lo stesso rito. Il problema è anche la visibilità, qua è peggiore che nell’altro incrocio. Ci sono gli alberi che parano la luce dei lampioni e la sera è molto buio. C’è anche un attraversa-mento pedonale che non si vede qua-si ed è sempre un rischio per i pedoni attraversare al passaggio pedonale davanti al cimitero di Rifredi. Insom-ma, tutto questo per constatare che secondo me la scelta di procedere per la costruzione della rotatoria con via Magellano non è stata presa con la dovuta avvedutezza nello spendere seguendo il principio delle priorità.Grazie per la cortese attenzione,saluti e auguri di buon anno.

“CANI E SPORCO PER STRADA IN ZONA STATUTO”Alla spett.le redazione. Scrivo a voi perché siete attenti alle problematiche del quartiere e penso abbiate più forza dei singoli cittadini presso gli organi competenti. Il problema sono le deiezi-oni e l’urina dei cani che tanti maledu-cati padroni non si curano di raccoglie-re o evitare. Io abito in via dello Statuto e, proprio davanti al mio portone trovo il bagnato dell’urina dei loro cani, tutti i giorni e spesso anche le feci. Facendo poi un giro del quartiere mi sono accor-ta che ciò avviene un po’ dappertutto e bisogna camminare sempre con gli occhi fi ssi a terra perché altrimenti è inevitabile portarsi a casa qualche re-galino. La gente si lamenta e non sa a chi rivolgersi. Ogni tanto, periodica-mente vedo passare i vigili per multare le auto in divieto di sosta e penso che se facessero altrettanto per i cani, tanti maleducati la smetterebbero. Sono tornata ad abitare da poco nel quartiere, dopo aver vissuto per anni in altra città e sono rimasta meravigliata di questo enorme peggioramento! E meno male che Firenze era conosciuta per la sua pulizia! Grazie per il vostro interessamento.

Manuela P.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Si riduce l’area dedicata alla sosta delle auto, aumenta quella da vivere a piedi. Un inizio di anno all’insegna della “rivoluzione pedonale”, insomma, proprio come era avvenuto nel 2015: dodici mesi fa (tredici per la preci-sione, perché allora la data X fu l’11 gennaio) era stata la volta di piazza del Carmine, nel cuore dell’Oltrarno. An-che in quel caso, il parcheg-gio al centro dell’area aveva lasciato il posto a uno spazio off limits per le auto, tutto de-dicato ai pedoni, con la sfi da di “riempire” la piazza svuo-tata con eventi e iniziative. Un po’ quello che succederà ora a qualche chilometro di distanza (e qualche metro più in su), al piazzale. E le pedo-nalizzazioni in salsa fi orenti-na non si fermano qua: anche altre zone – dal centro alla periferia, da Novoli a Campo di Marte – si preparano a vi-vere (o in alcuni casi iniziano a immaginare) un domani senza auto. Così, su questo numero, Il Reporter ha deciso di fare un “viaggio” tra le pe-donalizzazioni di casa nostra. Ma questo, sulle rive dell’Ar-no, sarà un mese importante anche sotto altri aspetti: a sei mesi dalla devastante tem-pesta del 1° agosto, entra ora nel vivo la rinascita di uno dei luoghi simbolo di quanto avvenuto quel pomeriggio in città, il parco dell’Anconel-la. Che torna a colorarsi di verde con l’arrivo di nuovi alberi, che prenderanno il posto di quelli abbattuti dal-la violenza del maltempo. E a proposito dei segni lasciati dal maltempo, non va dimen-ticato che questo 2016 segna i cinquant’anni dall’alluvione del 1966: mentre Firenze si prepara a ricordare l’evento in grande stile, si susseguono le iniziative per non dimenti-care i diversi aspetti di quella catastrofe. Iniziative cui Il Re-porter continua a dare spazio, in un cammino che andrà avanti fi no al 4 novembre.

MATTEO FRANCINI

Il Poccetti mentre dipinge. Disegno di Stefania Valentini

Editore e Concessionaria PubblicitariaBunker s.r.l.Sede Legale | AmministrativaPiazza E. Artom 12, 50127 FirenzeSede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

PUBBLICITÀTel. 055 6585939Fax 055 6801567email: [email protected]

StampaRotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 10 del 2 febbraio 2016. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono pro-venienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua resi-denza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze

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#Cultura

Niccolini, rinasce il teatro più anticoDopo vent’anni il palco di via Ricasoli riparteda una scommessa: stare aperto tutto il giorno

C’è un tempo per ab-bassare il sipario e un tempo per rial-zarlo. Può essere

sintetizzata così la parabola del Niccolini, antichissimo teatro fi orentino (il più longevo della città e uno dei più datati d’Eu-ropa) chiuso per quasi un ven-tennio e riportato a nuova vita da Mauro Pagliai, imprenditore fi orentino (titolare del gruppo Polistampa) che ha acquistato lo spazio di via Ricasoli e che, nel gennaio di questo anno, lo ha re-stituito alla città. Proprio quan-do la cultura sembrava vacillare, è arrivata la buona notizia, frutto di tanto lavoro e altrettanto otti-mismo. “Sono di natura una per-sona ottimista – racconta Pagliai – e credo fortemente nei progetti che metto in piedi”. Un lavoro di squadra che porta oggi il Nicco-lini a (ri)entrare nel circuito dei teatri fi orentini, dopo essere sta-to, in passato, palcoscenico per artisti di chiara fama, da Car-melo Bene a Vittorio Gassman,

da Paolo Conte a Paolo Poli. Il lungo lavoro di ristrutturazio-ne, diretto dall’architetto André Benaim, ha riportato la struttu-ra – 406 posti e quattro ordini di palchi – allo splendore originale, iniziando dal rifacimento di fac-ciata e tetto e proseguendo con l’adeguamento di impianti e si-

Enrica Cinaschi

Su il sipario

curezza. “Uno spazio destinato a vivere tutti i giorni, tutto il gior-no”, così gli ha dato il benvenuto il sindaco Dario Nardella, che ha partecipato all’inaugurazio-ne del nuovo corso dello spazio. Il nuovo Niccolini è un cen-tro culturale polivalente dove, accanto alla stagione teatrale,

Celine, battiato, poe:un mese di storie,dalla letteraturaai grandi concerti

Una volta messe da parte maschere e sfi late di Car-

nevale, a febbraio resta un ca-rico di eventi che fa rima con teatro, letteratura e concerti. Appuntamenti che lasciano fuori dall’uscio il freddo inver-no per riscaldarsi al calore del-la cultura e dell’intrattenimen-to. Un esempio su tutti è quello off erto dal Teatro della Perola, che con i suoi “Quaderni” pro-pone ogni venerdì la lettura di uno o più racconti. Il pubblico, portandosi una tazza da casa, può degustare tè, cioccolato caldo e pasticcini, e ascoltare i racconti scelti e introdotti da Marco Vichi e letti da Loren-zo Degl’Innocenti. Da Celine a Flaiano, da Bassani a Feno-glio fi no a Natalia Ginzburg. Se invece, restando in tema di racconti e senza cambiare lo-cation, si preferiscono le storie del terrore, il 25 e 27 febbraio la Pergola off re curiosi spetta-coli itineranti messi in scena dalla Compagnia delle Seggio-le. Il ritratto ovale, Blackwood e Il gatto nero sono i tre titoli fi rmati dal maestro del genere Edgar Allan Poe che verranno proposti al pubblico (biglietto 7 euro intero, 5 ridotto). Gli amanti della lirica, dal 24 al 28 non possono invece per-dersi “Les pecheurs de perles” di Georges Bizet, che vede l’orchestra del Maggio Musi-cale fi orentino diretta da Ryan McAdams. Sempre il 24, il Te-atro Puccini porta in scena un evento speciale, con la regia di Teo Teocoli: Caveman - L’uo-mo delle caverne, interpre-tato da Maurizio Colombi. Il testo originale, scritto da Rob Becker, è frutto di tre anni di studi di antropologia, psico-logia, sociologia, preistoria e mitologia, ed è stato portato per la prima volta sul palco nel 1995 allo Helen Hayes Th ea-tre di New York, diventando il monologo più longevo nel-la storia di Broadway. Pronti a scatenarsi anche gli amanti della musica con tre concer-ti da appuntare in agenda: il 25 all’Obihall andrà in scena Max Gazzè con la sua band, il 26 salgono sul palcoscenico del Nelson Mandela Forum i “Capitani Coraggiosi” Gianni Morandi e Claudio Baglioni e infi ne, il 28 e 29, Franco Battia-to e Alice al Teatro Verdi.

Agenda

Hieronymus Bosch, Copia da Elefante, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina (particolare) che sarà esposto durante l’evento “Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici”

Il programma

Nove mostre per le Galle-rie degli Uffi zi. Gallerie al

plurale. Già, perché i meno in-formati devono sapere che a se-guito della recente riforma Fran-ceschini, gli Uffi zi sono diventati un tutt’uno con Palazzo Pitti e le gallerie in esso contenute, sotto la guida del direttore Eike Sch-midt. E se fi no allo scorso anno veniva proposto un unico ca-lendario per tutti i musei del Polo museale, dal 2016 l’off erta culturale è distinta. Il primo a presentare un programma è stato proprio Schmidt, che per le Gallerie degli Uffi zi propone nove eventi da febbraio a gen-naio prossimo. Il primo appun-tamento è alla Galleria Palatina con “Il Polittico della Santa Cro-ce di Adam Elsheimer”, in arrivo il 24 febbraio (fi no al 5 giugno) nella Sala delle nicchie insieme a

Un anno nelle gallerieUffi zi e Palazzo Pitti insieme per un’off erta culturale che va dai Medici all’arte antica

un corredo didattico. Il 21 mar-zo (fi no al 28 agosto) ci si sposta agli Uffi zi per “Fece di scoltura di legname e colorì. La scultura del Quattrocento in legno dipin-to a Firenze”, che apporfondisce la vicenda della scultura lignea policroma del XV secolo in cit-tà. “Buff oni, villani e giocatori alla corte dei Medici” sono in-vece i protagonisti della mostra alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti dal 9 maggio all’11 settembre. In esposizione circa trenta opere del Seicento e Set-tecento, provenienti prevalente-mente dai depositi della Palatina, che illustrano soggetti fi gurativi bizzarri ricorrenti nelle collezio-ni medicee. Il Gabinetto disegni e stampe degli Uffi zi apre le sue porte al pubblico in occasione di “Sguardi sul Novecento. Di-segni di artisti italiani tra le due

guerre” (dal 17 maggio al 4 set-tembre) e mostra trentasette fra disegni e stampe per lo più mai visti dal pubblico, riferibili ai pri-mi trent’anni circa del Novecen-to. Il 21 giugno si torna a Palazzo Pitti e più precisamente al Mu-seo degli argenti per “Splendida Minima. Piccole sculture prezio-se nelle collezioni medicee: dalla Tribuna di Francesco I de’ Medi-ci al tesoro granducale” (fi no al 2 novembre), che racchiude una preziosa collezione di sculture in pietra dura di età ellenistica e romana e poi rinascimentale. E se alla Galleria d’arte moder-na va in scena (dal 13 settembre all’8 gennaio) “Tempo reale e tempo della realtà”, che mostra una selezione di orologi appar-tenenti alle collezioni medicee, agli Uffi zi (dal 27 settembre all’8 gennaio) prende spazio “Scoper-

te e Massacri. Ardengo Soffi ci e l’Impressionismo a Firenze”. Per l’autunno, infi ne, appuntamen-to nella Sala Bianca di Palazzo Pitti con “I Quattro Continenti. Arazzi fi orentini su cartone di

Giovanni Camillo Sagrestani” (dal 27 ottobre all’8 gennaio) e con “La rivincita del colore sulla linea”, dal 18 ottobre all’8 genna-io al Gabinetto disegni e stampe degli Uffi zi.

troveranno spazio mostre e con-vegni. Dopo essere stato scel-to come location di uno degli eventi principali dell’ultimo Pitti Immagine Uomo (la performan-ce dello stilista Marco De Vin-cenzo), a partire da questo mese sarà l’Opera di Santa Maria del Fiore a valorizzare il Niccolini,

includendolo in uno speciale percorso turistico che interessa i visitatori provenienti da tutto il mondo. A partire da fi ne aprile-primi di maggio la sala sarà utilizzata ogni giorno, dalle 9 alle 17, per presentare in ma-niera continuativa un video della durata di venti minuti che vuol preparare il pubbli-co alla comprensione dei mo-numenti di piazza Duomo. La stagione vera e propria, con un cartellone denso di nomi e spettacoli di prestigio, è invece gestita dalla Fondazione Teatro della Toscana, che vede a feb-braio (dal 12 al 21) andare in scena “Truman Capote. Que-sta cosa chiamata amore” (di Massimo Sgorbani), dedicato al grande scrittore di “Colazione da Tiff any” scomparso prematu-ramente nel 1984 (www.teatro-dellapergola.com). Per conclu-dere l’off erta, al piano terra del teatro sono presenti un cafè e un bookshop con le più importanti novità del gruppo Polistampa, oltre a una selezione di titoli sul teatro e sul patrimonio dell’Ope-ra del Duomo.

12 | Febbraio 2016

Page 13: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

Filastrocca di CarnevaleCostanza e Loriano, noti discoli di San Frediano, insieme all’amico Neri,tra stelle filanti e pernacchie assordanti, il Carnevale festeggian da ieri.

Porta Romana, piazza Pitti, tutto l’Oltrarno fino a via dei Serragli,stanno riempiendo di coriandoli, lingue di menelik e sonagli.

Lanciata in aria una nuvola grande di piccoli pezzi di carta colorati,il Ponte Vecchio e via Tornabuoni hanno agli occhi del sole oscurati.

Dalla nube gioiosa di Carnevale, una folata di vento solleva un coriandolo,lo trascina via, alto nel cielo: da lassù di Firenze vede ogni angolo.

Sorvolando l’Arno d’argento, volteggia veloce fino al maestoso Forte Belvedere,si cala nei vicoli stretti di San Niccolò, riconosce la bottega di Duccio il rigattiere.

Salutando la torre della Signoria da lontano, rapido come la freccia di un arcoil coriandolo raggiunge Gavinana e si immerge nel verde del suo amato parco.

Un soffio più forte di Eolo birichino, e il coriandolo è a spasso da un’altra parte:vede il colle di Settignano, sente il boato del Franchi. Ma certo: è a Campo di Marte!

Baciato dal sole, il piccolo pezzo di carta volteggia sulla Bolognese fino a Trespiano,poi in picchiata verso Novoli, all’orizzonte il cielo solcato da un aeroplano.

Scorge dei binari, li segue curioso curioso: portano verso Scandicci, laggiù.A un tratto la città lascia il posto alla campagna, c’è Bellosguardo più su.

Quando una nuvola lo prende per mano per riportarlo indietro, è sopra all’Isolottotra le chiome delle Cascine intravede dei ragazzi, giocano e con le biglie fan filotto.

Il tempo di un sospiro appena e planando lungo l’Arno si ritrova nell’arena.

Il vento cessa piano piano, il coriandolo cala lentamente in San Frediano.Che grida, che urla, che strepitio sovrumano: ehi, sono Costanza, Neri e Loriano!

Nel baccano si apre una persiana, la mamma di Neri si è affacciata:“Venite dentro, birbanti, solo per voi ho preparato la schiacciata!”

Ma niente, non gli importa della merenda, continuano la festa i tre rumorosi amici!

Anzi quattro: il coriandolo si riunisce alla congrega e il Carnevale insieme passano felici.

Febbraio 2016 | 13

Page 14: Il Reporter Q5 - Febbraio 2016

#Sport

Il calendario

squadra e giocatori,freccia (verde) in su

Le valutazioni

La freccia verde (beh, in questo caso potremmo dire viola) punta verso l’alto. Si tratta del simbo-

lo che, sul sito di transfermarkt, indica il valore di mercato in cre-scita di un giocatore. In crescita come i risultati collettivi della squadra di Paulo Sousa, nean-che immaginabili all’inizio della stagione, quando la rosa viola veniva stimata attorno a 114 milioni di euro. Settimana dopo settimana, vittoria dopo vittoria,

Irene Delfino il valore è cresciuto in maniera esponenziale: 132,55 milioni il 1° settembre, 143,10 milioni il 15 novembre, fi no a raggiunge-re i 165,55 milioni (al momento in cui scriviamo, ndr). Con un incremento del 42,5%. Nessuna fra le squadre di vertice ha fatto meglio. Merito di un allenatore che ha saputo chiedere alla so-cietà rinforzi “funzionali”, come Nikola Kalinic, bomber croato sconosciuto al grande pubblico, che tra gol, assist e movimenti al servizio della squadra ha visto triplicare il valore del suo cartel-

lino, dai 5,5 milioni pagati dai Della Valle in estate a quindici milioni. Stessa valutazione per il suo gemello del gol, lo sloveno Josip Ilicic, che dopo aver tocca-to il suo record negativo in viola, stimato in 5,5 milioni, è risalito vertiginosamente toccando quo-ta quindici, grazie alla fi ducia accordata da Paulo e al ritorno nella sua zolla di campo preferi-ta, dietro la punta centrale. Ope-razione recupero più che riuscita anche per il talento tutto “made in viola” Federico Bernardeschi, su cui avrebbero messo gli oc-

chi molte big europee, prima fra tutte il Bayern Monaco, sulla cui panchina, da giugno, siede-rà Carlo Ancelotti, che stravede per il carrarese. La mossa vin-cente di Sousa è stata quella di trasformare una seconda punta in un esterno di corsa e qualità sulla fascia destra. Dall’altra par-te del campo, sulla fascia sinistra, Alonso è schizzato da 2,8 a otto milioni, mentre a completare la linea a quattro di centrocampo c’è la neo coppia da 14,5 milioni in due formata da Milan Badelj (+ 3,2 milioni) e Matias Vecino (+ 3,3 milioni). Entrambi han-no più che raddoppiato il loro valore. Ci è andato vicino anche Tatarusanu, passato dai tre mi-lioni stimati a luglio ai cinque di gennaio. E ancora, sono aumen-tate di un milione le valutazioni di Astori, Roncaglia e Babacar. Piccolo balzo in avanti, infi ne, anche per Lezzerini e Tomovic. In una viola più “dorata”.

al franchi notti da big match

La Fiorentina inizia il mese di febbraio con un solo obiettivo: con-tinuare a (far) sognare. Nessuno, a inizio campionato, si aspettava

una squadra di questo formato. Invece tra le big di questa serie A c’è anche la Fiorentina che, se non ha forse una rosa da “big”, ha trovato una mentalità da grande squadra. In campionato, febbraio è inizia-to mercoledì 3 contro il Carpi. Proprio quel Carpi che ha eliminato i viola dalla Coppa Italia. Tre giorni dopo, ecco la sfi da sul campo del Bologna, con Donadoni che ha dato nuova linfa alla squadra. La domenica successiva posticipo alle 20.45 contro l’Inter di Mancini, con il ritorno al Franchi della coppia Ljajic-Jovetic. Il 21 i viola si troveranno di fronte un’altra squadra nerazzurra, l’Atalanta, partita mai facile soprattutto in trasferta. Febbraio si chiuderà poi proprio l’ultimo giorno del mese, lunedì 29, al Franchi contro il Napoli di Sarri. Partita per la quale non c’è bisogno di nessuna presentazione.

Lorenzo Mossani

Rari Nantes Florentia

il ritorno di De MagistrisIl 2016 della Rari Nantes Florentia riparte dal passato. Da un

passato glorioso. La società biancorossa, che ha vissuto l’anno passato in modo rocambolesco, assistendo alla retrocessione della squadra maschile subito ripescata in serie A1 per l’allargamento del campionato, si affida a Gianni De Magistris. Il campione che ha portato a Firenze gli ultimi scudetti, nel 1980 alla guida della Rari e nel 2007 in panchina con la Fiorentina Waterpolo femmini-le, torna con pieni poteri per quanto riguarda il comparto tecnico e darà una mano all’allenatore Riccardo Vannini alle prese, an-che quest’anno, con una stagione non senza difficoltà. Che non ha però scoraggiato nessuno. La salvezza è possibile, visto che molte gare del girone d’andata sono state perse solo negli ultimi secondi per un gol di scarto. Vannini lavorerà molto su questo fattore. De Magistris, da supervisore, dovrà ricostruire anche un settore gio-vanile che ha sempre costituito la linfa vitale della società.

Sim.Spa.

un “trampolino”per la salvezzaFebbraio può diventare decisivoper centrare l’obiettivo stagionale

Fiorentina Basket

Meno male che il 2015 è fi nito, verrebbe da dire. Per la Fioren-tina Basket l’anno del battesimo si è chiuso nel segno della

sfortuna, cosa che per la verità ai viola non era mancata nemme-no in precedenza. Nel giorno di Santo Stefano la squadra di coach Salieri ospitava Vicenza. Priva di Valentini, dopo pochi minuti di gioco ha perso anche Touré per infortunio, ritrovandosi così sen-za i suoi principali terminali off ensivi. Nulla da fare. E, a quanto pare, le scorie dell’anno vecchio dovevano ancora essere smaltite all’inizio del nuovo. È andata male anche a Varese, dove una set-timana più tardi i viola hanno lasciato ai lombardi lo scontro di-retto dopo una prestazione piuttosto incolore. Per non dire della partita di Padova, due punti alla portata mancati in malo modo nella peggior prova stagionale. Un calo di condizione e, forse, an-che di fi ducia. Cose che capitano, nulla di cui allarmarsi. Ma dopo tre sconfi tte consecutive, fra assenze, squalifi che e la partenza di Marusic, la gara contro Alto Sebino non arrivava certo nel momen-to più propizio. Invece una grande Fiorentina ha controllato per trenta minuti e trovato poi la forza di ribaltare il risultato quando i lombardi, per la prima volta, erano passati in vantaggio a pochi minuti dal termine. Una vittoria che ha ridato ossigeno alla classi-

fi ca dei viola. Cosa aspettarsi dal mese di febbraio? Anzitutto una partenza in salita: trasferta a Udine e sfi da interna all’Orzibasket, le due principali indiziate per la vittoria del campionato. Poi Pavia e Desio, due gare che di certo non vedono i viola favoriti ma nelle quali non è azzardato sperare di racimolare qualche punto pesante. Infi ne il Pms Moncalieri, formazione già battuta all’andata, contro la quale è lecito aspettarsi un altro successo. Sullo sfondo del basket giocato si muovono intanto le trattative di mercato per portare in maglia viola un paio di innesti che completino in modo defi nitivo il roster di Salieri prima della volata fi nale. Le prime otto squadre faranno i playoff , traguardo che sembra ancora troppo ambizioso. L’ultima classifi cata retrocederà direttamente, dalla dodicesima alla quindicesima disputeranno i playout. Lasciarsi cinque squadre alle spalle signifi cherebbe dunque salvarsi senza ulteriori soff erenze. È quello a cui la Fiorentina può e deve puntare, quella “comfort zone” tra la nona e l’undicesima posizione che farebbe centrare in antici-po l’obiettivo stagionale. E febbraio può diventare il trampolino di lancio per raggiungerla.

Andrea Tani

Il centro sportivo Paganelli, conosciuto da molti come “le

cupole” per la sua caratteristi-ca forma, è una vera e propria “istituzione” nel quartiere dagli anni Settanta, per gli sportivi e non. Non tutti, però, sanno che dallo scorso maggio la gestione è passata in mano alla società Ngm Firenze Pallanuoto in col-laborazione con la Liberi e Forti 1914. La nuova gestione ha por-tato diversi cambiamenti e una ventata di freschezza con l’obiet-tivo del rilancio di un centro sportivo a stretto contatto con il quartiere e con i cittadini, nato proprio per venire incontro alle esigenze degli abitanti. Il cen-tro sportivo Paganelli ha una piscina e una palestra attrezza-te e all’avanguardia, offre corsi di nuoto, acquagym, hydrobi-ke, nuoto sincronizzato, acqua mamma e baby e pallanuoto, ma anche pallavolo, ginnastica dolce e ritmica, il tutto seguito da istruttori qualificati per far svolgere a persone di tutte le età lo sport nel migliore dei modi. “Per noi è fondamentale che i nostri quasi 1.500 iscritti siano in grado di svolgere l’attività sportiva, a loro più adatta, nel massimo del comfort e della tranquillità, così da ottenere i risultati agonistici e non che più si rifanno alle qualità di ogni singolo atleta – spiega Gianluca Mansani, dirigente della Ngm Firenze Pallanuoto – abbiamo

iniziato a gestire il centro da po-chi mesi, ma posso sicuramente affermare che ci sono stati vistosi risultati. Sempre più persone, del quartiere e non, vengono a infor-marsi sui nostri corsi e le nostre attività, e questo da un lato ci inorgoglisce e dall’altro ci spro-na a migliorare sempre di più. I nostri fiori all’occhiello sono sicuramente le due prime squa-dre di pallanuoto (maschile e femminile) che militano in serie B, entrambe costruite per salire di categoria (A2) in tempi bre-vissimi, e la squadra femminile di pallavolo, che sta disputando il campionato di serie C. Ovvia-mente – continua – a livello di pubblicità per il nostro centro sportivo e per le società, le pri-me squadre ci aiutano molto, riversano molta attenzione dei cittadini su di noi, ma noi non siamo solo questo. Offriamo un servizio completo, rivolto a tutte le fasce di età, a partire dai più piccoli fino ad arrivare agli an-ziani. Cerchiamo di coinvolgere tutti perché lo sport è impor-tante a qualsiasi età. Siamo solo all’inizio di un percorso che ci auguriamo possa durare a lungo, ma il nostro obiettivo principale – conclude Mansani – è quello di migliorarci sempre di più, garan-tendo e favorendo un’integrazio-ne sociale di quartiere sempre più intensa e radicata”.

Niccolò Dainelli

le “cupole” per tutte le età Centro sportivo Paganelli

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