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Coordinate Bancarie (Codice IBAN) IT65 R 05034 01637 000000001558 n.29 - 2017 5 - 12 novembre “Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto” (Lc 16,10) Grazie Piera per i tuoi 20 anni di presenza e servizio nella Scuola dell’Infanzia IL REGNO La solennità dei Santi ci ha introdotto nel mese di Novembre, mese in cui con la preghiera affidiamo a Dio i nostri cari defunti e siamo invitati a celebrare la solennità di Cristo Re dell’Universo. Mi aiuto con una riflessione del Cardinal Martini. Il Regno di Dio è un seme: come tale è piccolo, preso e gettato nel giardino. È un pezzo di lievito: come tale è nascosto nella pasta del mondo. Le sue caratteristiche sono le stesse di Gesù, che devono rispecchiarsi nel discepolo e nella Chiesa che voglia testimoniarlo. Piccolo e insignificante dal punto di vista mondano, immondo e disprezzato dal punto di vista religioso, egli “fu crocifisso per la sua debolezza”. Preso, gettato e nascosto nel sepolcro, lievitò la terra, la spaccò e ne fece germinare il grande albero di vita che ora si innalza fino al cielo. Il modo che Gesù segue per realizzare il Regno è quello della solidarietà e della compassione, che lo porta a patire con noi il nostro stesso male. Questo modo rivela l’identità sua e la verità stessa di Dio: la misericordia. È questo il tempo del Regno? La domanda significa anche: che senso ha questa nostra storia, che sembra continuare sempre allo stesso modo? Qual è la salvezza offerta a questo mondo posto nel male? Gesù risponde. E per prima cosa ci dice: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta”. Ciò significa che i tempi e le opportunità del Regno stanno totalmente nelle mani di colui del quale ci possiamo fidare, perché è nostro Padre e Signore del creato. Il Regno di Dio è di Dio e non dell’uomo! Questo ci basti a liberarci da ogni ansia e paura. Dio è prima di questo mondo e di questa storia; lui solo la conosce fino in fondo e la conduce a vantaggio di tutti i suoi figli, che ama infinitamente. Bisogna abbandonare l’idea di un tempo o di un momento privilegiato in cui inizia il Regno o finisce il mondo. L’unico tempo privilegiato è il solo che c’è: il momento presente, in cui siamo chiamati a vivere da figli e da fratelli. Chi sogna altri tempi toglie alla fede cristiana il suo aggancio con la realtà. (C. M. Martini, Il prolungarsi della pazienza di Dio, Omelia nella solennità dell’Ascensione, Duomo, 31 – 5 – 1987) PADRE GIANNI

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Coordinate Bancarie (Codice IBAN)IT65 R 05034 01637 000000001558

n.29 - 20175 - 12 novembre

“Chi è fedele nel poco è fedele anche nel molto” (Lc 16,10)

Grazie Piera per i tuoi 20 annidi presenza e servizio nella

Scuola dell’Infanzia

IL REGNOLa solennità dei Santi ci ha introdotto nel mese di Novembre, mesein cui con la preghiera affidiamo a Dio i nostri cari defunti e siamoinvitati a celebrare la solennità di Cristo Re dell’Universo.Mi aiuto con una riflessione del Cardinal Martini.Il Regno di Dio è un seme: come tale è piccolo, preso e gettato nel giardino.È un pezzo di lievito: come tale è nascosto nella pasta del mondo. Le suecaratteristiche sono le stesse di Gesù, che devono rispecchiarsi neldiscepolo e nella Chiesa che voglia testimoniarlo. Piccolo e insignificantedal punto di vista mondano, immondo e disprezzato dal punto di vistareligioso, egli “fu crocifisso per la sua debolezza”. Preso, gettato e nascostonel sepolcro, lievitò la terra, la spaccò e ne fece germinare il grande alberodi vita che ora si innalza fino al cielo. Il modo che Gesù segue per realizzareil Regno è quello della solidarietà e della compassione, che lo porta apatire con noi il nostro stesso male. Questo modo rivela l’identità sua ela verità stessa di Dio: la misericordia. È questo il tempo del Regno? Ladomanda significa anche: che senso ha questa nostra storia, che sembracontinuare sempre allo stesso modo? Qual è la salvezza offerta a questomondo posto nel male? Gesù risponde. E per prima cosa ci dice: “Nonspetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato allasua scelta”. Ciò significa che i tempi e le opportunità del Regno stannototalmente nelle mani di colui del quale ci possiamo fidare, perché ènostro Padre e Signore del creato. Il Regno di Dio è di Dio e non dell’uomo!Questo ci basti a liberarci da ogni ansia e paura. Dio è prima di questomondo e di questastoria; lui solo laconosce fino infondo e la conduce

a vantaggio di tutti i suoi figli, che amainfinitamente. Bisogna abbandonare l’idea di untempo o di un momento privilegiato in cui inizia ilRegno o finisce il mondo. L’unico tempo privilegiatoè il solo che c’è: il momento presente, in cui siamochiamati a vivere da figli e da fratelli. Chi sogna altritempi toglie alla fede cristiana il suo aggancio conla realtà.

(C. M. Martini, Il prolungarsi della pazienza di Dio,Omelia nella solennità dell’Ascensione, Duomo,31 – 5 – 1987)

PADRE GIANNI

“Anche voi tenetevi pronti” (Mt 24,44)

LA MORTE NON È NIENTELa morte non è niente.Sono solamente passato dall'altra parte:è come fossi nascosto nella stanza accanto.Io sono sempre io e tu sei sempre tu.Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamoancora.Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che tiè familiare;parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempreusato.Non cambiare tono di voce, non assumere un'ariasolenne o triste.Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,di quelle piccole cose che tanto ci piacevanoquando eravamo insieme.Prega, sorridi, pensami!Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o ditristezza.La nostra vita conserva tutto il significato che hasempre avuto:è la stessa di prima, c'è una continuità che non sispezza.Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dallatua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietrol'angolo.Rassicurati, va tutto bene.Ritroverai il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza purificata.Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:il tuo sorriso è la mia pace.

S. Agostino

Calendario benedizioni natalizieLun 6/11: Via Soffredini 10 A/B/E/F, 20, 31

Via S.Uguzzone 5 A/B/CMar 7/11: Via Soffredini 24, 26, 27, 35, 41, 45, 47, 51Mer 8/11 Via Soffredini 53, 61, 65, 67, 68, 69, 70, 76, 77

Via Galeno 27 D/EGio 9/11: Via Livraghi 1/A, 6, 7, 8, 8B, 9

Via Bolama 2/2Via Soffredini 10 C/D

Ven 10/11 Via Bolama 2/1, 2A, 7, 10, 18, 18AVia Vipacco 3, 18, 20Via Galeno 26, 27AVia Livraghi 3

Lun 13/11 Via Soffredini 39Via Livraghi 5, 12, 15Via Doberdò 22C, 37, 39Via Bolama 11, 12, 18EVia Galeno 7, 24 A/B

Mar 14/11 Via Vipacco 1, 4 scala 2/3, 5Mer 15/11 Via Breda 20, 25, 81, 81A, 82, 83,

84, 138A, 150A, 156Via Vipacco 4 scala1Via Brunico 11, 14, 15, 18, 19

Gio 16/11 Via breda 19 A/B/C, 122AVia Vipacco 6 scala 1/3Via Brunico 22 A/C/E

Ven 17/11 Via Breda 140 scala 2/3Via Vipacco 6 scala 2Via Brunico 13Via S. Uguzzone 5D, 10

“Chi accoglie voi, accoglie me” (Mt 10,40)

Voci dalla Parrocchia

IMMIGRAZIONEPROBLEMA MONDIALE

I problemi legati all’immigrazione sembravano arrivatiad una svolta, ma si è capito subito che gli ostacolisono duri a morire. Troppi interessi si sono consolidatifacendo deviare il senso delle cose. Alcuni dei nostripartners europei hanno apertamente riconosciuto cheil nostro Paese non può farcela da solo e che nonbastano gli aiuti economici per trovare un’adeguatasoluzione. Non bisogna infatti dimenticare che laminaccia Jihadista si nasconde ovunque, rendendoquindi timorosa anche l’accoglienza.Tuttavia, facendo tutti parte di una comunità con tantodi Parlamento centrale, ogni nazione avrebbe il doveredi farsi carico di un’accoglienza equamente suddivisa.Se invece si arriva a difendere le frontiere con glieserciti, allora anche la logica sta segnando il passo.Di fronte a tante difficoltà e infinite polemiche, haintanto fatto breccia la necessità di accogliere solochi necessita veramente di solidarietà. L’apprensionegeneralizzata sta creando sommovimenti politici chenon sono da sottovalutare in quanto significativi diun malessere crescente. Ci sono italiani sparsi in tuttoil mondo e sappiamo quindi quanto sia giusto averela possibilità di cambiare vita quando il proprio Paesenon garantisce la democrazia e i necessari servizi. Mache senso hanno i bivacchi nelle stazioni ferroviarie,nei fabbricati abbandonati e fatiscenti e nei ghetti deiPaesi che non riescono a procurare lavoro nemmenoper i propri cittadini? Pertanto urge trovare una viad’uscita concordata per tentare almeno di debellareil circolo mafioso che incoraggia le partenze con falsepromesse e indebiti guadagni. Fermare i barconi dellamorte è il minimo indispensabile, ma se la vastità delfenomeno si mantiene su questi livelli è tempo cheanche l’ONU cominci a fare la parte che gli spetta.

Mauro Bassani

Protagonisti (silenziosi) della Liturgia

“Se hai un’ispirazione, scrivi” mi “whatsappa” sulcellulare l’amico della redazione del foglioparrocchiale. Più che l’ispirazione, ho il denteavvelenato. Mi è capitato di rinunciare alla Messa(feriale) per non parteciparci arrabbiato e scagliareil segno di pace anziché scambiarlo. Gesù gli uniciche detesta sono gli ipocriti e i tiepidi.Il tema “velenoso” è il silenzio in chiesa, che si fafatica a rispettare, ma che mi sembra giusto ricordare.Per le chiacchiere, più o meno importanti, c’è tutto ilresto del mondo e della vita. Sarebbe come fareconversazione in casa d’altri in presenza di chi ciospita. Se proprio bisogna dire qualcosa tra prima,dopo e durante la Messa, sarebbe bene farlo a vocebassa, in modo da non disturbare gli altri, e anche danon farsi sentire, visto che ci teniamo tanto, e anchegiustamente, alla privacy. E per rispetto di chi è lì perpregare. Grazie a Dio, nella nostra parrocchiapartecipano alla Messa quotidiana anche alcunigiovani lavoratori, e sarebbe bello che noncambiassero idea perché si sentono disturbati.Ma vorrei brevemente allargare il discorso e parlaredi una partecipazione più attiva alla liturgia. Chi haqualche anno in più ricorderà che il primo dei cinqueprecetti generali della Chiesa recita: “Udir la Messala domenica e le altre feste comandate”. “Udir laMessa” sa tanto di spettatore passivo, che paga letasse. La Messa, come battezzati, si celebra insieme,visto che il sacerdote celebrante lo fa a nome delpopolo. “Per loro ti offriamo e anch’essi ti offronoquesto Sacrificio”, dice una preghiera eucaristica.Quindi è triste che si saltino dei momenti perchénessuno prende l’iniziativa di leggere il canto dopo ilVangelo o allo spezzare del pane, o che sia il sacerdotea dover leggere anche la preghiera dei fedeli. O ancheche ad animare siano sempre gli stessi (più spesso,le stesse). Bene prendere un po’ d’iniziativa, e se èla prima volta che lo si fa, e si sbaglia, poco male.Solo chi non fa, non sbaglia. Ultima cosa, sulla lettura.Meglio prepararla prima, e leggerla dal lezionario.Se per caso è aperto sulla pagina sbagliata, portarsisulla pagina giusta, e non leggere quello che capita.Stiamo già migliorando, comunque. Ce la possiamofare.

Giulio Mandara

Vuoi sapere di più sulla nostra parrocchia? Apri il sito www.parrocchiacristore.com

AVVISIDOMENICA 5 NOVEMBRE - Cristo ReGiornata diocesana della Caritas- 16.00: Spettacolo teatrale “L’infinitamente piccolo”

LUNEDI’ 6 NOVEMBRE- Inizio delle benedizioni delle famiglie- 21.00: Scuola di Teologia (5° incontro)

MARTEDI’ 7 NOVEMBRE- 15.30: Santa Messa Fiore della Carità

SABATO 11 NOVEMBRE- 17.00: Incontro spiritualità famigliare

DOMENICA 12 NOVEMBRE - I di AvventoBuste sui banchi in chiesa per la collaborazione mensile

LUNEDI’ 13 NOVEMBRE- 21.00: Scuola di Teologia (6° incontro)

GIOVEDI’ 16 NOVEMBRE- 21.00: Consiglio Pastorale Parrocchiale

SABATO 18 NOVEMBRE- 21.00: Spettacolo teatrale “Tre vite e... una storta.”

DOMENICA 19 NOVEMBRE - II di Avvento- 15.30: Battesimi

Germano Ginevra Antonietta e Maspero Beatrice- 16.00: Spettacolo teatrale “Tre vite e... una storta.”

MESE DI NOVEMBRE: FIORE DELLE CARITÀLe sante Messe del fiore della carità sarannocelebrate:*martedì 7 novembre ore 15.30*martedì 21 novembre ore 21.00Ci si iscrive dettando il cognome della famiglia deidefunti che si intendono ricordare.Le offerte sono destinate ai bisognosi a cui laParrocchia presta soccorso.Si chiama fiore della carità perché,invece dei fiori, il denarocorrispondente è dato in offertaper la carità al momentodell’iscrizione. La carità copre unamoltitudine di peccati (1Pt 4, 8)

LA COMPAGNIA TEATRALE ANGHINGO’ PRESENTA

Avvento di CaritàLA TARDE (pomeriggio) DE LA GRUTASi tratta di un’iniziativa della comunità parrocchialeEl Salvador con il sostegno finanziario dei pellegrinidel Santuario della grotta di Lourdes a Montevideo,Uruguay.Originariamente era nata come Merendero, il cuiscopo era principalmente offrire un pasto per ibambini da 6 a 12 anni nel periodo della crisi. Con ilcambiamento del panorama economico del quartiereè cambiata anche la popolazione del Merendero: ibambini che partecipavano avevano soprattuttobisogno di un sostegno in vista della loro integrazionenella comunità del quartiere e nella società, dato chela maggior parte di loro proveniva da famiglie poveree ai margini della società.Ne 2007 è iniziato un nuovo progetto: La Tarde de laGruta...