IL POLISPORTIVO MARZO 2013

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Un fiume in piena, un vulcano in eruzio- ne. Federico Lupatelli, presidente del Pierantonio per passione e consigliere comunale di Perugia per professione, in vista del rush finale, manda un chiaro se- gnale a tutto l’ambiente e ci parla delle ultime novità del momento. Il giovane rampollo di Angelo Dante Cerbella, da un lato, nonché uomo di fiducia del presiden- te della Provincia Marco Vinicio Guastic- chi, dall’altro, suona la carica ed invita la tifoseria biancazzurra ad affollare il “Comunale” nelle ultime sfide salvezza che propone il calendario. «Pierantonio deve tanto a Cerbella, il quale è una per- sona straordinaria, - ricorda proprio Lu- patelli, attuale successore alla presidenza - Siamo in un momento cruciale della sta- gione e stiamo continuando a fare dei sa- crifici per mantenere la categoria ad ogni costo. Vorrei inoltre replicare alle illazio- ni di alcuni media che hanno ingiganti- to i problemi del Pierantonio: sono diffi- coltà comuni anche a molte altre squadre della nostra regione e la crisi che stanno attraversando le aziende e tutte le famiglie ha allontanato molti investitori dal calcio. Anche per questi motivi, tifosi, dirigenti e calciatori devono restare uniti per il bene del Pierantonio e per raggiungere l’obiet- tivo della salvezza». Non manca neanche qualche stoccata nei confronti delle Istitu- zioni locali. «Invito, in modo particolare, il comune di Umbertide a starci vicino, cosa che fino ad oggi non è accaduta. Fi- nora non ho mai ricevuto una chiamata da un rappresentante comunale, nemme- no per un in bocca al lupo. Non bisogna confondere il mio ruolo politico con quello sportivo. Essendo il presidente del Pierantonio rappresento, ad oggi, la real- tà calcistica più importante della città di Umbertide e penso che di questo tutti deb- bano esserne orgogliosi. Mi farebbe estre- mamente piacere riavere un dialogo civile con i rappresentanti dell’Amministrazio- ne per il bene di tutto lo sport cittadino». Porte aperte anche al mondo imprendito- riale locale. «Non voglio essere io l’unico condottiero e l’ingresso di un personaggio così importante come Mario Agnelli ne è la conferma. Opererà come responsabile dell’area tecnica e, insieme a Cascianelli ed ai due copresidenti Mierla e Maggesi, avrà un ruolo di spicco. Dobbiamo dun- que remare tutti nella stessa direzione e non abbandonare la nave, alla prima diffi- coltà, come qualcuno ha fatto in passato. Troppe persone pensavano di fare i tutto- logi ma tuttavia senza riuscirci. Chiamo dunque a raccolta tutti gli imprenditori del territorio per darci una mano in que- sto momento così delicato. Non solo sotto l’aspetto economico ma anche per com- pattare ancor di più il paese. Ho notato, e forse a causa della classifica non buona, una poca affluenza di pubblico. Voglio che, in queste ultime partite casalinghe, la tifoseria ritorni ad essere il nostro dodice- simo uomo in campo. Sarebbe bellissimo vedere gli spalti strapieni come un tempo, con la gente che incita i ragazzi dal primo all’ultimo minuto». Antonio Palazzetti Mensile gratuito di informazione - Autorizzazione del Tri- bunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 - Direttore respon- sabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l. inserto sportivo di Informazione Locale n. 3/2013 LUPATELLI SUONA LA CARICA: «TIFOSI E IMPRENDITORI PIÙ VICINI» PIANTE - FIORI - ADDOBBI ARTICOLI DA REGALO - CONSEGNE A DOMICILIO Località Pian d’Assino - Umbertide (PG) Cell. 338.90.46.554

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Un fiume in piena, un vulcano in eruzio-ne. Federico Lupatelli, presidente del Pierantonio per passione e consigliere comunale di Perugia per professione, in vista del rush finale, manda un chiaro se-gnale a tutto l’ambiente e ci parla delle ultime novità del momento. Il giovane rampollo di Angelo Dante Cerbella, da un lato, nonché uomo di fiducia del presiden-te della Provincia Marco Vinicio Guastic-chi, dall’altro, suona la carica ed invita la tifoseria biancazzurra ad affollare il “Comunale” nelle ultime sfide salvezza che propone il calendario. «Pierantonio deve tanto a Cerbella, il quale è una per-sona straordinaria, - ricorda proprio Lu-patelli, attuale successore alla presidenza - Siamo in un momento cruciale della sta-gione e stiamo continuando a fare dei sa-crifici per mantenere la categoria ad ogni costo. Vorrei inoltre replicare alle illazio-ni di alcuni media che hanno ingiganti-to i problemi del Pierantonio: sono diffi-coltà comuni anche a molte altre squadre della nostra regione e la crisi che stanno attraversando le aziende e tutte le famiglie ha allontanato molti investitori dal calcio. Anche per questi motivi, tifosi, dirigenti e calciatori devono restare uniti per il bene del Pierantonio e per raggiungere l’obiet-tivo della salvezza». Non manca neanche qualche stoccata nei confronti delle Istitu-

zioni locali. «Invito, in modo particolare, il comune di Umbertide a starci vicino, cosa che fino ad oggi non è accaduta. Fi-nora non ho mai ricevuto una chiamata da un rappresentante comunale, nemme-no per un in bocca al lupo. Non bisogna confondere il mio ruolo politico con quello sportivo. Essendo il presidente del Pierantonio rappresento, ad oggi, la real-tà calcistica più importante della città di Umbertide e penso che di questo tutti deb-

bano esserne orgogliosi. Mi farebbe estre-mamente piacere riavere un dialogo civile con i rappresentanti dell’Amministrazio-ne per il bene di tutto lo sport cittadino». Porte aperte anche al mondo imprendito-riale locale. «Non voglio essere io l’unico condottiero e l’ingresso di un personaggio così importante come Mario Agnelli ne è la conferma. Opererà come responsabile dell’area tecnica e, insieme a Cascianelli ed ai due copresidenti Mierla e Maggesi, avrà un ruolo di spicco. Dobbiamo dun-que remare tutti nella stessa direzione e non abbandonare la nave, alla prima diffi-coltà, come qualcuno ha fatto in passato. Troppe persone pensavano di fare i tutto-logi ma tuttavia senza riuscirci. Chiamo dunque a raccolta tutti gli imprenditori del territorio per darci una mano in que-sto momento così delicato. Non solo sotto l’aspetto economico ma anche per com-pattare ancor di più il paese. Ho notato, e forse a causa della classifica non buona, una poca affluenza di pubblico. Voglio che, in queste ultime partite casalinghe, la tifoseria ritorni ad essere il nostro dodice-simo uomo in campo. Sarebbe bellissimo vedere gli spalti strapieni come un tempo, con la gente che incita i ragazzi dal primo all’ultimo minuto».

Antonio Palazzetti

Mensile gratuito di informazione - Autorizzazione del Tri-bunale di Perugia n. 27 del 01/10/2008 - Direttore respon-sabile Giovanni Codovini - Stampa Digital Editor S.r.l.

inserto sportivo di Informazione Locale n. 3/2013

LUPATELLI SUONA LA CARICA: «TIFOSI E IMPRENDITORI PIÙ VICINI»

PIANTE - FIORI - ADDOBBI ARTICOLI DA REGALO - CONSEGNE A DOMICILIO

Località Pian d’Assino - Umbertide (PG)Cell. 338.90.46.554

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«Roma non è stata costruita in un gior-no». Così recita il testo di una canzone, che sicuramente riassume perfettamente la filosofia della società d’atletica um-bertidese. A cique mesi di distanza dalla prima apparizione in pubblico, Atletica Umbertide, che per ora allena atleti solo per gare podistiche ma intenzionata ad aprire gli orizzonti anche a altre discipline di atletica leggera, si può ritenere più che soddisfatta delle prestazioni fatte fino ad ora. Le manifestazioni a cui ha partecipa-to sono state più di una e tutte hanno evi-denziato la presenza più viva che mai del-la neonata società. In particolare spicca il nome di Andrea Silvestrelli, atleta della categoria allievi, che come un cannibale di titoli già vanta due primi piazzamen-ti: vittoria alla “Stramarzolina 2013” disputata il 17 marzo a Capanne e quella

del Castel dei Sorci (tra l’altro arrivando 24 assoluto). Ad ogni modo non solo la giovane stella dell’ Atletica Umbertide ha brillato nelle gare disputate perché gli altri atleti – qualcuno a livello amatoria-le- hanno dimostrato come con passione e dedizione si possano raggiungere ottimi risultati anche solo a livello personale. Ad oggi Atletica Umbertide conta una decina

di iscritti ma di certo vuole incrementare questo numero contagiando la gente con l’entusiasmo che li caratterizza. Dunque lo scopo di questo progetto non è altro che

offrire ai giovani e non, nuove opportuni-tà che sono senz’altro motivo di crescita (per i ragazzi) e di socializzazione. Con tali valori, che rappresentano benissimo il sano sport, questa bellissima realtà locale continua la sua favola, in cerca di nuove soddisfazioni.

Michele Briganti

N.3Marzo 2013

ATLETICA UMBERTIDE: LA FAVOLA CONTINUA

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JUDO: più che uno sport

DRIBBLA LA CRISI IL CALCIO UMBERTIDESE (ALMENO PER ORA!)

N.3Marzo 2013

Parlare di una stagione come questa non è semplice perché le emozioni vissute da agosto fino ad oggi sono state tantissime, per cui mi limiterò a raccontare quello che è stata per me la nostra promozione in A1. Parto dalle parole che il team mana-ger Valdemaro Gustinelli ha pronuncia-to all’inizio della preparazione: LAVORO E SORRISO. questo motto è stato preso alla lettera da tutti, staff tecnico, staff me-dico, giocatori e società. Mai un mugu-gno, nemmeno dopo la finale di Coppa Italia persa a Milano da strafavoriti. Tra pochi giorni il campionato di A2 finirà ma nessuno a Città di Castello vorrebbe che terminasse perché sarà difficile trovare un gruppo di giocatori come questo. Siamo partiti in sordina, senza grandi proclami, con la certezza di avere una squadra che avrebbe lottato per le prime piazze, ma non per la primissima per la quale Sora e Monza erano in pole position. Ma fin dal-le prime amichevoli, come ha sempre det-to coach Andrea Radici, s’è capito che qualche soddisfazione sarebbe arrivata. In ottobre prime quattro partite e quattro vittorie con un solo set perso. Novembre va via liscio, pur con la sofferenza di Bro-lo (un 3-2 sudato). A dicembre Molfetta trascina al quinto set la Gherardi Svi ma soccombe, così come Atripalda. Dopo la sconfitta in coppa si riparte con tre vit-torie, quella di Sora decisiva per l’esito finale. Il traguardo è ormai vicino, basta solo tagliarlo. Ed arriva così il 24 febbra-io, c’è un po’ di neve fuori dal “Pala Ioan” ma dentro il clima è caldissimo. I tifosi già da giorni intonano l’inno della serie A (“biancorosso è il cuore che batte dentro me, biancorossa è la serie A che arriverà, biancorossa è tutta la città”), la coreogra-fia è da brividi. L’avversario, Ortona, ce la mette tutta, vince un set ma poi è tra-volta non da una squadra ma da un’intera

città. E così, dopo 22 lunghi anni, Città di Castello torna nel massimo palco-scenico del volley nazionale. Le dedi-che sono tante ma il primo pensiero va ad Andrea Ioan, il figlio del presidente, prematuramente scomparso due anni fa, ricordato con una t-shirt che è diventata un cult in città. La bravura di questa so-cietà, capitanata da Arveno Joan, che è anche vicepresidente di Legavolley, sta nel saper rispettare gli impegni presi, nel riuscire a catalizzare attorno a sé l’in-teresse di un’intera città. La bravura del team manager Gustinelli è stata quella di aver scelto un gruppo di atleti e grandi uomini, la bravura di Andrea Radici e del suo staff è stata quella di aver plasmato il gruppo, la bravura degli atleti ha poi con-sentito di tradurre in campo tutto questo. E poi il pubblico: in A2, e in molti casi

anche in A1, non esiste un pubblico come quello tifernate, presente anche nelle tra-sferte più lontane. Ma chi sono i dodici eroi del volley bian-corosso? Il capitano, Simone Rosalba, ha messo al servizio di Città di Castello la sua straordinaria tecnica, l’alzatore Visentin, due promozioni in quattro anni, l’opposto mancino belga, Van Walle, meraviglioso interprete dell’attacco e della battuta in salto, lo schiacciatore tedesco Fromm, concentrato di potenza e simpatia, il cen-trale Piano, re del muro e già in odore di nazionale come il libero Tosi, miglior ricevitore del campionato, l’altro centra-le Braga, poco appariscente ma efficace, lo schiacciatore Massari, devastante ed esplosivo, il centrale Franceschini, dalla B2 alla A1 con Città di Castello. E poi i giovani Grasso, Carminati, Sartoretti e Lensi, non molto utilizzati ma utilissimi. Per l’anno prossimo? Il desiderio di tutti è quello di mantenere a Città di Castello quanti più giocatori possibile. Il proble-ma rimane quello del palazzetto, troppo piccolo per il massimo campionato. Ci sono già progetti di ampliamento ma in questo periodo è difficile per i comuni tro-vare le risorse necessarie. Ma una squadra che è andata in A1 “per merito e non per trasloco”, come citava un simpatico stri-scione riferito a squadre di città vicine, merita di rimanere nel proprio ambiente.

Stefano Signorelli, addetto Stampa Pallavolo

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hai con il Mister e le tue compagne? «Ho grande rispetto per mister Procacci, soprattutto perchè dedica molto impegno e soprattutto molta pazienza - con noi ra-gazze non basta mai - per farci migliorare

sempre di più. Quello con le mie compa-gne non è un rapporto che si ferma sul campo ma è si tratta di una vera e propria amicizia.» Il tuo ricordo più bello sul campo.«Sicuramente il momento che mi ha emozionata di più da quando ho inizia-to a giocare, è stato segnare il mio primo gol in campionato, una sensazione davve-ro indescrivibile.»

Eva Giacchè

N.3Marzo 2013

Calcio in rosa al “Circolo S.Angelo” di Montone.Il calcio femminile sta crescendo molto e occupando un posto sempre più rilevante nel panorama sportivo, locale e non solo. Una prova di questo positivo accresci-mento è senz’altro la nascita di nuove e promettenti squadre. Una delle ultime compagini iscritte al campionato umbro uisp di calcio a 5 femminile è il “Cir-colo S.Angelo”. La squadra montonese, nata nel 2011, dall’idea del suo esube-rante capitano (Sara Volpi), milita da due anni nella Prima Serie e nonostante non presenti componenti di grande esperien-za si è subito dimostrata un gruppo coeso e motivato. Tredici le giovani ragazze a disposizione dell’attento Mister Nadio Procacci, assistito da Luca Locchi e Adriani Giorgio. Questa la rosa per la stagione 2012/13: Sara Volpi, Giulia Grilli, Elisa Procacci, Elena Pecorini, Emanuela Giannelli, Ilenia Radicchi, Benedetta Rossi, Fabiola Ricci, Sara Massetti, Martina Manganelli, Jessica Floridi, Silvia Bartolini e Enrica Zan-garelli. Nella passata stagione, il “Circo-lo S.Angelo” ha affrontato con coraggio il suo primo campionato, ottenendo risultati non proprio positivi dal punto di vista del risultato ma eccellenti da quello compor-tamentale, tanto da vincere la Coppa Di-sciplina 2011/12. Per la nuova stagione le ragazze rosanere, assimilate le ultime nozioni tattiche continuano a lavorare duramente, provando nuove situazioni di gioco ed allenandosi con entusiasmo. Nonostante l’andamento del campiona-to la squadra ha dimostrato un notevole miglioramento sotto molti aspetti ed una straordinaria determinazione. Sicuramen-te le ragazze di Mister Procacci hanno

ancora molto da imparare ma di certo sono tutte pronte a mettere a disposizio-ne della squadra la loro grande passione per il calcio. Incontriamo il Capitano del Circolo S.Angelo, Sara Volpi, prima dell’allenamento di rifinitura in vista della quinta partita del girone di ritorno, contro le giocatrici dell’ASD GUASTE di San Terenziano. Sara, l’idea di formare una squadra di calcio femminile a Monto-ne, è venuta proprio da te. Come mai ti sei avvicinata al calcio?«La mia pas-sione per il calcio è nata fin da quando ero bambina, grazie soprattutto alla forte attrazione che ho sempre provato per la mia squadra del cuore: la Juventus.» In quale ruolo giochi? «Sono un difensore centrale ed indosso la maglia numero 10: un chiaro riferimento al mio giocatore preferito, Alex Del Piero. Devo ammette-re che quando gioco cerco di ispirarmi a lui, anche se ovviamente i ruoli sono un tantino diversi.» Che tipo di rapporto