Attualita Marzo 2013

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GAETANO SALVEMINI una vita per la libertà E-mail [email protected] Visitate il sito: www.attualita.it Questo periodico è anche su Facebook E-mail per i visitatori: [email protected] Il sisma politico che ha scosso il Parlamento è di altissima magnitudo. Tuttavia, restano ancora fatti inconfutabili a dimostrare che la sovranità non appartiene al popolo. Esaminiamo, ad esempio, le fasi del meccani- smo elettorale denominato Porcellum. 1: i candidati al Parlamento sono scelti con il “metodo Caligola”. (Le cosiddette “primarie” sono una messa-in-scena per far credere agli ingenui che la scelta viene effettuata dagli iscritti al partito). 2: le armi sono ìmpari, nel senso che i ricchi pos- sono realizzare una campagna elettorale più capillare rispetto ai poveri (e possono “acquistare” più voti, offrendo cene e non solo). 3: ci sono lobby che finanziano illecitamente alcuni partiti. E ci sono porporati che si servono di un’azienda pubblica per orientare i voti. Un esempio? Il card. Bagnasco (presidente C.E.I.) su Rai 1 ha appoggiato il premier Monti, violando il Concordato del ‘29 e quello del 1984 (che vietano l’ingerenza della Chiesa nella politica italiana). 4: il Porcellum non sta- bilisce il quorum minimo dei votanti. Se, per ipotesi, votasse solo il 30% degli aventi diritto, tutti i seggi (945) del Parlamento verrebbero assegnati LA PIAZZA HA TRAVOLTO IL PALAZZO INVITO AL DIALOGO SUL BLOG (segue a pag. 2) Cosmo G. Sallustio Salvemini Credo di poter affermare senza tema di smentita che nessun’altra professione, al momento, sia tanto bistrattata quanto quella del gior- nalista. O meglio, precisiamo: c’è un ristretto numero di giornalisti, che scrivono sui grandi quotidiani, o sui periodici con le copertine a colori, patinate, dedicate soprat- tutto al gossip, alla moda e alla pubblicità, i quali, avendo trovato, diciamo, la giusta “chiave partito- cratica”, o di qualche potentato economico-finanziario, hanno po- tuto stipulare regolari contratti con le rispettive testate, foraggiate con milionari finanziamenti, a carico, manco a dirlo, del povero Panta- lone, e, quindi, scrivono perce- DE PROFUNDIS PER IL LIBERO GIORNALISMO (segue a pag. 2) Sergio Scalia Visitando il blog: movimentosalvemini.blogspot.it potete documentarvi sulle proposte di riforma istituzionale avanzate dal Movimento Salvemini e potete esprimere le vostre opinioni. Un vivo ringraziamento ai docenti presso le Università di Salerno, Bari, Milano, Roma, Palermo e Napoli per la preziosa collaborazione. Questo libro di C. G. S. Salvemini è stato pub- blicato nel settembre 1995. La tesi centrale è che l’elezione del Papa av- viene con un sistema antidemocratico, lon- tano dagli insegnamenti di Gesù Cristo. Forse le scelte dai conclavisti sarebbero ispirate dallo Spirito Santo. Un fatto è certo: l’ele- zione è il risultato di ac- cordi di vertice effettuati in gran se- greto, senza alcuna par- tecipazione dei fedeli. Per premotazioni cell. 347.0333846 CHI DI SPADA FERISCE... DI VOTO PERISCE! L’Italia ha votato premiando il Movimento 5 Stelle..Berlusconi, dopo essere stato pugnalato alle spalle da Monti, Casini e Fini, ha avuto una convalescenza di un anno, quasi ritirandosi a vita privata. Monti, so- stenuto dal gatto e dalla volpe, credeva che la sua riconferma a Presi- dente del Consiglio fosse una cosa già garantita.Senonchè, dopo essersi rifatto il lifting, Berlusconi si è alzato e con piccoli passi ha ripreso il suo cammino politico, incontrando Maroni che, dapprima ha alzato la cresta, poi, resosi conto che stava sparendo anche la Lega Nord, ha ac- cettato di camminare ancora con Lui. Tutti giravano con un foglio in mano. Era il certificato di morte po- litica di Berlusconi. I funerali erano (segue a pag. 4) Vetriolo (segue a pag. 2) Giuseppe Turrisi Livia Pomodoro , nata a Molfetta- Bari, è Presidente del Tribunale di Milano. Oltre la toga, che indossa degnamente, si dedica con pas- sione al teatro. Quando la sera c’è spettacolo la Pomodoro si com- piace di accogliere personalmente il pubblico, stringendo la mano ad ognuno dei convenuti, che invita ad accomodarsi in platea. Livia Pomodoro ha, quindi, doppia vita: la toga e il teatro. Nel tempo li- bero, dimenticando per modo di dire il Tribunale di Milano, dirige con grande passione e competenza lo Spazio Teatro No’hma, che è un non profit. Da 40 ann è in Magi- stratura. Nel 2000 la sorella Te- resa, drammaturga, attrice e regista, aveva fondato lo Spazio Teatro No’hma, che dal greco vuol dire l’unione della ragione e senti- mento. Purtroppo il 20/8/2008 Te- resa muore e Livia afferma: “Il No’hma non finisce con Teresa, ma deve continuare a vivere attra- verso il suo straordinario messag- MANI SUL TERREMOTO «Le mafie hanno già messo gli occhi sulla ricostruzione in Emi- lia», a lanciare l’allarme è il presi- dente della commissione antimafia ed ex ministro dell’interno Beppe Pisanu. Sì, perché, e non è certo la prima volta che se ne sente parlare, in Emilia Romagna convivono 49 clan malavitosi e si va dallo spac- cio di droga alla sanità, dallo smal- timento dei rifiuti e degli inerti ai trasporti fino al movimento terra. Del resto, in tempi di crisi di ap- palti come questo entrare nel busi- ness che ruota intorno alla ricostruzione delle zone terremo- tate fa gola a tutti, criminalità com- presa. E quindi non stupisce che i vari clan si mettano alla ricerca e quasi sempre trovano tutti gli esca- motage possibili per eludere gli stringenti controlli da parte del Girer (gruppo interforze per la ri- costruzione dell’Emilia Roma- gna), della neonata Direzione PER NON FUMARE Il problema dell’abitudine al fumo e la possibilità di “rinunciare” ha acquistato recentemente un. carat- tere di emergenza, per un com- plesso di motivi. Vorrei presentare una metodica che, senza apporto di medicinali e senza creare la tre- menda sensazione della “crisi di astinenza” può aiutarci a risolvere il problemma: premessa la volontà del fumatore di smettere di fu- mare . Nell’Istituto Forlanini, ab- DISONESTI E INCOMPETENTI Da oltre vent’anni alcuni ministri per le “attività produttive” hanno dimo- strato di essere assolutamente incompetenti. Hanno incrementato il nu- mero dei disoccupati e dei cassintegrati. Non hanno saputo contrastare la potente lobby dei banchieri che, anziché erogare prestiti alle medie e pic- cole imprese, hanno investito ingenti somme di denaro in titoli fasulli (derivati) e turlupinato migliaia di onesti risparmiatori. Nel Diritto ro- mano i delinquenti erano condannati “ad metalla” (scavare nelle mi- niere). Sarebbe opportuno reintrodurre oggi questa sanzione penale condannando i criminali della Finanza ai lavori forzati “ad vitam” nelle miniere di zolfo e di carbone, con le catene alle caviglie per impedire la fuga. Niente amnistie e indulti, niente “scudi fiscali” per i disonesti che gettano nella povertà migliaia di famiglie. Sarete Salvati GESTIONI SPECIALI PER LAVORATORI AUTONOMI La disposizione contenuta nell’ar- ticolo 38, 2° comma, della nostra Costituzione vuole che siano pre- veduti ed assicurati mezzi di tutela previdenziale adeguati alle esi- genze di vita, in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia e disoccupazione involontaria, in fa- vore di tutti i lavoratori e non sol- tanto dei lavoratori subordinati, perché il lavoro è tutelato (art. 35, 1° comma, della Costituzione) in tutte le sue forme ed esplicazioni. In effetti, l’esigenza di una tutela previdenziale per i lavoratori auto- nomi, e cioè artigiani, commer- cianti e lavoratori agricoli (coltivatori diretti, mezzadri, co- loni e imprenditori agricoli profes- (segue a pag. 2) Giacomo Bove (segue a pag. 2) Mario Coletti OLTRE LA TOGA, IL TEATRO PERCHÈ IL PAPA SI È DIMESSO? Certo è un evento che capita rara- mente. Ci viene in mente Celestino V che Dante cita con la famosa frase “colui che fece il gran ri- fiuto”. Cosa è successo al papa te- desco? Cosa sta succedendo in Vaticano? Cosa sta succedendo alla Chiesa tutta? Certamente non è stata semplice l’eredità lasciata da Wojtyla a Ratzinger due per- sone molto diverse. Un pragma- tico-politico il primo, un intellettuale il secondo. Il papato di Benedetto XVI non è stato certa- mente facile per una serie di eventi: l’arresto del suo maggior- domo, l’esonero di Gotti Tedeschi dello IOR, lo scandalo della Pedo- filia, lotte intestine all’interno della Chiesa, tra chi vuole una religione new-age e chi vuole un fermo tra- dizionalismo. Certamente ci sono molti lati oscuri in questa vicenda che scopriremo forse fra trenta CNR E POLIZIA, PER LA SICUREZZA Il presidente del Consiglio Nazio- nale delle Ricerche, Luigi Nicolais e il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, Gaetano Chiusolo, hanno siglato un ac- cordo quadro per la promozione di iniziative congiunte nel campo delle tecnologie orientate alla sicu- rezza. La collaborazione è centrata in particolare su tematiche che ri- guardano il settore delle scienze forensi, la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Le collabora- zioni previste includono indagini relative ai residui dello sparo, di tipo balistico e orientate alla deter- minazione della composizione di materiali esplosivi, sviluppo e ap- plicazione delle tecnologie biome- triche, metodologie e modelli nei settori della sicurezza fisica e lo- gica, tecnologie dell’informazione applicate ad altre attività relative alle scienze forensi. Obiettivo co- (segue a pag. 2) Franco Vivona UNO TSUNAMI IN PARLAMENTO Il Movimento 5 stelle sembra es- sere davvero uno tsunami per il mondo politico del nostro Paese. La figura di Beppe Grillo ne è l’emblema, ma il movimento – per fortuna – va oltre la figura del suo fondatore. È un movimento fatto da persone deluse, arrabbiate, stan- che di dover portare il peso econo- mico di un sistema politico inefficiente e di misure inefficaci. Insomma sono persone comuni, come tutti noi, il cui entusiasmo (segue a pag. 2) Maria Rosa Laria DARE VOCE AGLI INVISIBILI Abbiamo assistito ad una campa- gna elettorale che, per molti versi, può essere definita vergognosa. C'è il privilegiato che fa della lotta al privilegio la sua bandiera. Il bu- giardo che si indigna per le men- zogne altrui e chi vorrebbe smontare il sistema rivendican- (segue a pag. 2) Riccardo Fondi IL GRIDO IGNORATO DEI DISOCCUPATI Dopo tanti casi di suicidi di dipen- denti per mancanza di lavoro o di imprenditori per fallimento aziende nello scorso 2012, ne ar- riva un altro a sconvolgere gli animi e l’opinione pubblica ita- liana: la vittima è Giuseppe Burga- rella, 61enne di Guarrato, paese di 1300 anime in provincia di Tra- pani, una di quelle realtà meridio- nali sommerse dalla disoccupazione e dal fallimento della società odierna. Giuseppe si è impiccato nella notte del 2 febbraio ad una trave sotto casa, lasciando accanto a sé un biglietto che motivava con la mancanza di lavoro il disperato gesto. Sin da giovane Giuseppe aveva lavorato come muratore, poi (segue a pag. 2) Erika Carpinella MULTIETNICITÀ, PROBLEMA BIOETICO (IV parte) Si tratta di un tema tra- scurato dalla riflessione bioetica, più attenta alla dimensione delle questioni all’interno di uno speci- fico ambito culturale, dimenti- cando a volte di allargare lo sguardo alle situazioni nelle altre culture. Eppure il confronto tra culture diverse e la necessità di in- dividuarne soluzioni comuni, con- crete e convergenti diviene (segue a pag. 2) Pierluigi Vignola IL PRIMO VOTO … CON GLI OCCHI BENDATI Il votante medio italiano è ormai logorato da lunghissime campagne elettorali. Il trauma della scelta del governo non è così semplice per tutti. Un articolo dell’Huffington Post ci invita a riflettere sulla dif- ficile decisione del primo voto. “Il primo voto non si scorda mai. A chi donerò la mia verginità elet- torale?” Dichiara il quotidiano d’oltreoceano. I giovani di fronte ad una scelta così importante, pieni di speranza per la società di cui si apprestano a far parte, a quale “santo” devono affidarsi? Le teorie sulle scelte sono molteplici. C’è chi segue le orme dei genitori, chi ha capito qualcosa di un certo par- tito e lo supporta, chi voterà la coalizione sentita nominare per caso una volta. In tutto ciò c’è chi non sa nemmeno cosa siano i par- titi e quali i loro programmi ci sarebbe solo da piangere. E se (segue a pag. 2) Maddalena Barba QUALE CURA PER SALVARE L’ ITALIA? Le carceri sono stracolme. Il 69 % dei detenuti è costituito da stra- nieri. Rimandiamoli al loro paese di origine! Sopportiamo enormi spese per il loro mantenimento. Facciamo lavorare i detenuti ita- liani anziché tenerli in ozio. Che venga abolito il finanziamento ai partiti (cosiddetti “rimborsi eletto- rali”). Migliaia di operai si ritro- vano senza lavoro, perche le fabbriche hanno chiuso. Abbiamo un Parlamento composto da un mi- gliaio di persone! Ne basterebbero cento. Quando sono troppi i galli a cantare non sorge mai il giorno. Liana Botticelli (segue a pag. 2) F. Sciorilli Borrelli RISPETTARE LA DIGNITA’ UMANA Il problema dell'osservanza dei diritti umani della persona legal- mente detenuta è un problema che si trascina da secoli e difficilmente si risolverà se lo Stato insisterà nella pretesa di assolvere a compiti impossibili: essere allo stesso tempo il "punitore" e il "rieduca- tore" di chi ha sbagliato. Nelle carceri attuali, sotto la minaccia della violenza, al massimo si im- para un mestiere, mai il rispetto verso il prossimo. Ora, se l'autorità (segue a pag. 4) Mario Dumini PROGETTO DONNA Non c’è dubbio che le donne hanno acquisito una consapevo- lezza di sé stesse come soggetto politico, o, quanto meno, di un progetto di profondo cambiamento a livello personale e sociale di cui sono protagoniste. C’è, tuttavia, un’interconnessione tra questa nuova coscienza di sé, e la volontà di contare come donne, degli osta- coli ancora si ergono dentro di loro quale effetto di una società che, da millenni, era impostata sul potere maschile. Quando parliamo di di- LEGGE BIAGI, ARMA IN MANO AI DISONESTI La legge Biagi prende il nome dal giuslavorista (figura che si occupa del diritto e della legislazione del lavoro) ucciso dalle Nuove brigate rosse il 19 marzo 2002. Già il 15 novembre dell'anno precedente la legge venne presentata al Senato per poi essere approvata il 5 febbraio del 2003. Il di- segno di questa legge era già stato abbozzato da Biagi nel "Libro Bianco sul mercato del lavoro in Italia", coordinato insieme a Maurizio Sacconi, e proprio per i contenuti di questo libro il giuslavorista venne in seguito ucciso sulla porta della sua abitazione. In verità il nome più adatto per questa legge, registrata come legge n.30 del 14 febbraio 2003, sarebbe stato quello di Legge Maroni, già ministro dell'interno durante i primi governi Berlusconi e anche ministro del lavoro e delle politiche sociali. Il ministro Maroni fu il primo firmatario di questa legge che cambiò ra- dicalmente il mercato del lavoro ita- (segue a pag. 2) Liliana Speranza (segue a pag. ?) Luigi Monaco PRIMA DI CANDIDARSI DOVREBBERO DIMETTERSI Mi induce a riflettere la discesa/sa- lita (ormai la precisazione è d’ob- bligo) in politica di Massimo Mucchetti per il PD. Mucchetti è un giornalista del Corriere della sera: notista politico e commenta- tore, vice direttore con De Bortoli sino al mese scorso. Ha motivato questa sua candidatura come la “precisa volontà di associare le (segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso (segue a pag. 4) Lisa Biasci IL BUDDISMO E LA TOLLERANZA Vorrei mettere in luce come il grande re Asoka (3° sec. a. C.) avesse ap- plicato la virtù della tolleranza, manifestata da Gautama Budda. L’episo- dio è assai noto agli studiosi: un laico di nome Upali, discepolo di Jaina Mahavira, fu incaricato dal suo maestro di incontrare Budda e di-scutere con lui certi punti della teoria del Karma, punti sui quali le idee di Ma- havira erano discordanti. La discussione ebbe un esito inaspettato perchè Upali si convinse che la verità era dalla parte di Budda, e gli chiese di ac- coglierlo come discepolo. Dopo averlo messo in guardia dalla fretta Budda finì per accettarlo, ma gli rac- comandò di continuare a rispettare e (segue a pag. 4) Giorgio Bosco

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ATTUALITA' MARZO 2013

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GAETANOSALVEMINI

una v i ta per la l ibe r tàE-mail

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E-mail per i visitatori: [email protected] sisma politico che ha scosso il Parlamento è di altissima magnitudo.Tuttavia, restano ancora fatti inconfutabili a dimostrare che la sovranitànon appartiene al popolo. Esaminiamo, ad esempio, le fasi del meccani-smo elettorale denominato Porcellum. 1: i candidati al Parlamento sonoscelti con il “metodo Caligola”. (Le cosiddette “primarie” sono unamessa-in-scena per far credere agli ingenui che la scelta viene effettuatadagli iscritti al partito). 2: le armi sono ìmpari, nel senso che i ricchi pos-sono realizzare una campagna elettorale più capillare rispetto ai poveri(e possono “acquistare” più voti, offrendo cene e non solo). 3: ci sonolobby che finanziano illecitamente alcuni partiti. E ci sono porporati chesi servono di un’azienda pubblica per orientare i voti. Un esempio? Ilcard. Bagnasco (presidente C.E.I.) su Rai 1 ha appoggiato il premierMonti, violando il Concordato del ‘29 e quello del 1984 (che vietanol’ingerenza della Chiesa nella politica italiana). 4: il Porcellum non sta-bilisce il quorum minimo dei votanti. Se, per ipotesi, votasse solo il 30%degli aventi diritto, tutti i seggi (945) del Parlamento verrebbero assegnati

LA PIAZZA HA TRAVOLTOIL PALAZZO

I N V I T O A L D I A L O G O S U L B L O G

(segue a pag. 2) Cosmo G. Sallustio Salvemini

Credo di poter affermare senzatema di smentita che nessun’altraprofessione, al momento, sia tantobistrattata quanto quella del gior-nalista. O meglio, precisiamo: c’èun ristretto numero di giornalisti,che scrivono sui grandi quotidiani,

o sui periodici con le copertine acolori, patinate, dedicate soprat-tutto al gossip, alla moda e allapubblicità, i quali, avendo trovato,diciamo, la giusta “chiave partito-cratica”, o di qualche potentatoeconomico-finanziario, hanno po-tuto stipulare regolari contratti conle rispettive testate, foraggiate conmilionari finanziamenti, a carico,manco a dirlo, del povero Panta-lone, e, quindi, scrivono perce-

DE PROFUNDIS PER IL LIBERO GIORNALISMO

(segue a pag. 2) Sergio Scalia

Visitando il blog: movimentosalvemini.blogspot.itpotete documentarvi sulle proposte di riforma istituzionale avanzatedal Movimento Salvemini e potete esprimere le vostre opinioni.Un vivo ringraziamento ai docenti presso le Università di Salerno,Bari, Milano, Roma, Palermo e Napoli per la preziosa collaborazione.

Questo libro di C. G. S.Salvemini è stato pub-blicato nel settembre1995.La tesi centrale è chel’elezione del Papa av-viene con un sistemaantidemocratico, lon-tano dagli insegnamentidi Gesù Cristo. Forse lescelte dai conclavistisarebbero ispirate dalloSpirito Santo.Un fatto è certo: l’ele-zione è il risultato di ac-cordi di verticeeffettuati in gran se-greto, senza alcuna par-tecipazione dei fedeli.Per premotazioni cell.347.0333846

CHI DI SPADA FERISCE...DI VOTO PERISCE!

L’Italia ha votato premiando il Movimento 5 Stelle..Berlusconi, dopoessere stato pugnalato alle spalle da Monti, Casini e Fini, ha avuto unaconvalescenza di un anno, quasi ritirandosi a vita privata. Monti, so-stenuto dal gatto e dalla volpe, credeva che la sua riconferma a Presi-dente del Consiglio fosse una cosa già garantita.Senonchè, dopo essersirifatto il lifting, Berlusconi si è alzato e con piccoli passi ha ripreso ilsuo cammino politico, incontrando Maroni che, dapprima ha alzato lacresta, poi, resosi conto che stava sparendo anche la Lega Nord, ha ac-cettato di camminare ancora con Lui. Tutti giravano con un foglio inmano. Era il certificato di morte po-litica di Berlusconi. I funerali erano (segue a pag. 4) Vetriolo

(segue a pag. 2) Giuseppe Turrisi

Livia Pomodoro , nata a Molfetta-Bari, è Presidente del Tribunale diMilano. Oltre la toga, che indossadegnamente, si dedica con pas-sione al teatro. Quando la sera c’èspettacolo la Pomodoro si com-piace di accogliere personalmenteil pubblico, stringendo la mano adognuno dei convenuti, che invitaad accomodarsi in platea. Livia

Pomodoro ha, quindi, doppia vita:la toga e il teatro. Nel tempo li-bero, dimenticando per modo didire il Tribunale di Milano, dirigecon grande passione e competenzalo Spazio Teatro No’hma, che è unnon profit. Da 40 ann è in Magi-stratura. Nel 2000 la sorella Te-resa, drammaturga, attrice eregista, aveva fondato lo SpazioTeatro No’hma, che dal greco vuoldire l’unione della ragione e senti-mento. Purtroppo il 20/8/2008 Te-resa muore e Livia afferma: “IlNo’hma non finisce con Teresa,ma deve continuare a vivere attra-verso il suo straordinario messag-

MANI SUL TERREMOTO«Le mafie hanno già messo gliocchi sulla ricostruzione in Emi-lia», a lanciare l’allarme è il presi-dente della commissione antimafiaed ex ministro dell’interno BeppePisanu. Sì, perché, e non è certo laprima volta che se ne sente parlare,in Emilia Romagna convivono 49clan malavitosi e si va dallo spac-cio di droga alla sanità, dallo smal-timento dei rifiuti e degli inerti ai

trasporti fino al movimento terra.Del resto, in tempi di crisi di ap-palti come questo entrare nel busi-ness che ruota intorno allaricostruzione delle zone terremo-tate fa gola a tutti, criminalità com-presa. E quindi non stupisce che ivari clan si mettano alla ricerca equasi sempre trovano tutti gli esca-motage possibili per eludere glistringenti controlli da parte delGirer (gruppo interforze per la ri-costruzione dell’Emilia Roma-gna), della neonata Direzione

PER NON FUMAREIl problema dell’abitudine al fumoe la possibilità di “rinunciare” haacquistato recentemente un. carat-tere di emergenza, per un com-plesso di motivi. Vorrei presentareuna metodica che, senza apporto dimedicinali e senza creare la tre-menda sensazione della “crisi diastinenza” può aiutarci a risolvereil problemma: premessa la volontàdel fumatore di smettere di fu-mare. Nell’Istituto Forlanini, ab-

DISONESTI E INCOMPETENTIDa oltre vent’anni alcuni ministri per le “attività produttive” hanno dimo-strato di essere assolutamente incompetenti. Hanno incrementato il nu-mero dei disoccupati e dei cassintegrati. Non hanno saputo contrastare lapotente lobby dei banchieri che, anziché erogare prestiti alle medie e pic-cole imprese, hanno investito ingenti somme di denaro in titoli fasulli(derivati) e turlupinato migliaia di onesti risparmiatori. Nel Diritto ro-mano i delinquenti erano condannati “ad metalla” (scavare nelle mi-niere). Sarebbe opportuno reintrodurre oggi questa sanzione penalecondannando i criminali della Finanza ai lavori forzati “ad vitam” nelleminiere di zolfo e di carbone, con le catene alle caviglie per impedire lafuga. Niente amnistie e indulti, niente “scudi fiscali” per i disonesti chegettano nella povertà migliaia di famiglie. Sarete Salvati

GESTIONI SPECIALIPER LAVORATORI

AUTONOMILa disposizione contenuta nell’ar-ticolo 38, 2° comma, della nostraCostituzione vuole che siano pre-veduti ed assicurati mezzi di tutelaprevidenziale adeguati alle esi-genze di vita, in caso di infortunio,malattia, invalidità e vecchiaia edisoccupazione involontaria, in fa-vore di tutti i lavoratori e non sol-tanto dei lavoratori subordinati,perché il lavoro è tutelato (art. 35,1° comma, della Costituzione) intutte le sue forme ed esplicazioni.In effetti, l’esigenza di una tutelaprevidenziale per i lavoratori auto-nomi, e cioè artigiani, commer-cianti e lavoratori agricoli(coltivatori diretti, mezzadri, co-loni e imprenditori agricoli profes-(segue a pag. 2) Giacomo Bove

(segue a pag. 2) Mario Coletti

OLTRE LA TOGA, IL TEATRO

PERCHÈ IL PAPA SI È DIMESSO?Certo è un evento che capita rara-mente. Ci viene in mente CelestinoV che Dante cita con la famosafrase “colui che fece il gran ri-fiuto”. Cosa è successo al papa te-desco? Cosa sta succedendo inVaticano? Cosa sta succedendoalla Chiesa tutta? Certamente nonè stata semplice l’eredità lasciatada Wojtyla a Ratzinger due per-sone molto diverse. Un pragma-tico-politico il primo, unintellettuale il secondo. Il papato di

Benedetto XVI non è stato certa-mente facile per una serie dieventi: l’arresto del suo maggior-domo, l’esonero di Gotti Tedeschidello IOR, lo scandalo della Pedo-filia, lotte intestine all’interno dellaChiesa, tra chi vuole una religionenew-age e chi vuole un fermo tra-dizionalismo. Certamente ci sonomolti lati oscuri in questa vicendache scopriremo forse fra trenta

CNR E POLIZIA, PER LA SICUREZZAIl presidente del Consiglio Nazio-nale delle Ricerche, Luigi Nicolaise il direttore centrale anticriminedella Polizia di Stato, GaetanoChiusolo, hanno siglato un ac-cordo quadro per la promozione diiniziative congiunte nel campodelle tecnologie orientate alla sicu-rezza. La collaborazione è centratain particolare su tematiche che ri-guardano il settore delle scienzeforensi, la tutela dell’ordine e dellasicurezza pubblica. Le collabora-

zioni previste includono indaginirelative ai residui dello sparo, ditipo balistico e orientate alla deter-minazione della composizione dimateriali esplosivi, sviluppo e ap-plicazione delle tecnologie biome-triche, metodologie e modelli neisettori della sicurezza fisica e lo-gica, tecnologie dell’informazioneapplicate ad altre attività relativealle scienze forensi. Obiettivo co-(segue a pag. 2) Franco Vivona

UNO TSUNAMI INPARLAMENTO

Il Movimento 5 stelle sembra es-sere davvero uno tsunami per ilmondo politico del nostro Paese.La figura di Beppe Grillo ne èl’emblema, ma il movimento – perfortuna – va oltre la figura del suofondatore. È un movimento fattoda persone deluse, arrabbiate, stan-che di dover portare il peso econo-mico di un sistema politicoinefficiente e di misure inefficaci.Insomma sono persone comuni,come tutti noi, il cui entusiasmo(segue a pag. 2) Maria Rosa Laria

DARE VOCEAGLI INVISIBILI

Abbiamo assistito ad una campa-gna elettorale che, per molti versi,può essere definita vergognosa.C'è il privilegiato che fa della lottaal privilegio la sua bandiera. Il bu-giardo che si indigna per le men-zogne altrui e chi vorrebbesmontare il sistema rivendican-(segue a pag. 2) Riccardo Fondi

IL GRIDO IGNORATODEI DISOCCUPATI

Dopo tanti casi di suicidi di dipen-denti per mancanza di lavoro o diimprenditori per fallimentoaziende nello scorso 2012, ne ar-riva un altro a sconvolgere glianimi e l’opinione pubblica ita-liana: la vittima è Giuseppe Burga-rella, 61enne di Guarrato, paese di1300 anime in provincia di Tra-pani, una di quelle realtà meridio-nali sommerse dalla disoccupazionee dal fallimento della societàodierna. Giuseppe si è impiccatonella notte del 2 febbraio ad unatrave sotto casa, lasciando accantoa sé un biglietto che motivava conla mancanza di lavoro il disperatogesto. Sin da giovane Giuseppeaveva lavorato come muratore, poi(segue a pag. 2) Erika Carpinella

MULTIETNICITÀ,PROBLEMA BIOETICO(IV parte) Si tratta di un tema tra-scurato dalla riflessione bioetica,più attenta alla dimensione dellequestioni all’interno di uno speci-fico ambito culturale, dimenti-cando a volte di allargare losguardo alle situazioni nelle altreculture. Eppure il confronto traculture diverse e la necessità di in-dividuarne soluzioni comuni, con-crete e convergenti diviene(segue a pag. 2) Pierluigi Vignola

IL PRIMO VOTO… CON GLI

OCCHI BENDATIIl votante medio italiano è ormailogorato da lunghissime campagneelettorali. Il trauma della scelta delgoverno non è così semplice pertutti. Un articolo dell’HuffingtonPost ci invita a riflettere sulla dif-ficile decisione del primo voto. “Ilprimo voto non si scorda mai. Achi donerò la mia verginità elet-torale?” Dichiara il quotidianod’oltreoceano. I giovani di frontead una scelta così importante, pienidi speranza per la società di cui siapprestano a far parte, a quale“santo” devono affidarsi? Le teoriesulle scelte sono molteplici. C’èchi segue le orme dei genitori, chiha capito qualcosa di un certo par-tito e lo supporta, chi voterà lacoalizione sentita nominare percaso una volta. In tutto ciò c’è chinon sa nemmeno cosa siano i par-titi e quali i loro programmi cisarebbe solo da piangere. E se

(segue a pag. 2) Maddalena Barba

QUALE CURA PERSALVARE L’ ITALIA?Le carceri sono stracolme. Il 69 %dei detenuti è costituito da stra-nieri. Rimandiamoli al loro paesedi origine! Sopportiamo enormispese per il loro mantenimento.Facciamo lavorare i detenuti ita-liani anziché tenerli in ozio. Chevenga abolito il finanziamento aipartiti (cosiddetti “rimborsi eletto-rali”). Migliaia di operai si ritro-vano senza lavoro, perche lefabbriche hanno chiuso. Abbiamoun Parlamento composto da un mi-gliaio di persone! Ne basterebberocento. Quando sono troppi i galli acantare non sorge mai il giorno.

Liana Botticelli

(segue a pag. 2) F. Sciorilli Borrelli

RISPETTARELA DIGNITA’ UMANAIl problema dell'osservanza deidiritti umani della persona legal-mente detenuta è un problema chesi trascina da secoli e difficilmentesi risolverà se lo Stato insisterànella pretesa di assolvere a compitiimpossibili: essere allo stessotempo il "punitore" e il "rieduca-tore" di chi ha sbagliato. Nellecarceri attuali, sotto la minacciadella violenza, al massimo si im-para un mestiere, mai il rispettoverso il prossimo. Ora, se l'autorità

(segue a pag. 4) Mario Dumini

PROGETTO DONNANon c’è dubbio che le donnehanno acquisito una consapevo-lezza di sé stesse come soggettopolitico, o, quanto meno, di unprogetto di profondo cambiamentoa livello personale e sociale di cuisono protagoniste. C’è, tuttavia,un’interconnessione tra questanuova coscienza di sé, e la volontàdi contare come donne, degli osta-coli ancora si ergono dentro di loroquale effetto di una società che, damillenni, era impostata sul poteremaschile. Quando parliamo di di-

LEGGE BIAGI, ARMA IN MANO AI DISONESTILa legge Biagi prende il nome dal giuslavorista (figura che si occupa deldiritto e della legislazione del lavoro) ucciso dalle Nuove brigate rosseil 19 marzo 2002. Già il 15 novembre dell'anno precedente la legge vennepresentata al Senato per poi essere approvata il 5 febbraio del 2003. Il di-segno di questa legge era già stato abbozzato da Biagi nel "Libro Biancosul mercato del lavoro in Italia", coordinato insieme a Maurizio Sacconi,e proprio per i contenuti di questo libro il giuslavorista venne in seguitoucciso sulla porta della sua abitazione. In verità il nome più adatto perquesta legge, registrata come legge n.30 del 14 febbraio 2003, sarebbestato quello di Legge Maroni, già ministro dell'interno durante i primigoverni Berlusconi e anche ministro del lavoro e delle politiche sociali.Il ministro Maroni fu il primo firmatario di questa legge che cambiò ra-dicalmente il mercato del lavoro ita-

(segue a pag. 2) Liliana Speranza

(segue a pag. ?) Luigi Monaco

PRIMA DI CANDIDARSIDOVREBBERODIMETTERSI

Mi induce a riflettere la discesa/sa-lita (ormai la precisazione è d’ob-bligo) in politica di MassimoMucchetti per il PD. Mucchetti èun giornalista del Corriere dellasera: notista politico e commenta-tore, vice direttore con De Bortolisino al mese scorso. Ha motivatoquesta sua candidatura come la“precisa volontà di associare le

(segue a pag. 2) Emiliano F. Caruso

(segue a pag. 4) Lisa Biasci

IL BUDDISMO E LA TOLLERANZAVorrei mettere in luce come il grande re Asoka (3° sec. a. C.) avesse ap-plicato la virtù della tolleranza, manifestata da Gautama Budda. L’episo-dio è assai noto agli studiosi: un laico di nome Upali, discepolo di JainaMahavira, fu incaricato dal suo maestro di incontrare Budda e di-scuterecon lui certi punti della teoria del Karma, punti sui quali le idee di Ma-havira erano discordanti. La discussione ebbe un esito inaspettato perchèUpali si convinse che la verità era dalla parte di Budda, e gli chiese di ac-coglierlo come discepolo. Dopo averlo messo in guardia dalla frettaBudda finì per accettarlo, ma gli rac-comandò di continuare a rispettare e (segue a pag. 4) Giorgio Bosco

Page 2: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 2 N. 3. MARZO 2013

LIBERA UNIVERSITÀ INTERNAZIONALE SALVEMINIDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

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Il giornalismo non è solo arte; è anche passione vissuta con entusia-smo e con rettitudine morale. Il piombo, più che l’oro, ha modificato

la Storia. E più che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.

INFORMAZIONE AI SOCIQuote associative annuali: ordinaria euro 60,00; simpatizzanteeuro 100,00; benemerita euro 180,00; sostenitrice euro 280,00.Per aspiranti pubblicisti: euro 360,00. Versamento su c/c po-stale n. 56777006, intestato a Movimento Gaetano Salvemini,via Lorenzo il Magnifico 25, 00013. Fonte Nuova (Roma).

A V V I S O A G L I A S P I R A N T I P U B B L I C I S T IRegolamento: 1) versare la quota associativa annuale. 2) rileggere at-tentamente gli articoli prima di inviarli alla Direzione entro il 15 di ognimese. 3) Gli articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte. 4)confrontare il testo originario dei propri articoli con quello poi pub-blicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine di non ri-petere errori e prolissità negli articoli inviati successivamente. 5)pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi. 6) fare tirocinioin Redazione nei turni da concordare con il Direttore. 7) rivolgersi alconsulente Patrizio Alessandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel.06.87195452) per far calcolare le ritenute d’acconto da versare al-l’Agenzia delle Entrate. 8) Conservare ogni copia del giornale perpoter compilare l’elenco degli 80 articoli da consegnare all’Ordine.9) Sono accettati solo testi dattiloscritti composti in RTF oppure WORD4/5 e inviati per E-mail: [email protected] avere conferma, chiamare Stefano al tel. 062148536 (ore 11-15).

INVITO AI REDATTORIÈ in corso il rilascio e/o rinnovo delle Tessere-Stampa di que-sto Periodico. Coloro che ne sono già in possesso sono invitatia contattare al più presto il Direttore per far applicare il bol-lino 2013. Quota maggiorata oltre il 31 marzo.

(segue da pag. 1) Rispettare la dignità umana

(segue da pag. 1) Il grido ignorato dei disoccupati

(segue da pag. 1) Cnr e polizia, per la sicurezza

(segue da pag. 1) La piazza ha travolto il Palazzo

(segue da pag. 1) Gestioni speciali per lavoratori autonomi

(segue da pag. 1) Il primo voto… con gli occhi bendati

(segue da pag. 1) Dare voce agli invisibili

(segue da pag. 1) Progetto donna

(segue da pag. 1) Perchè il Papa si è dimesso?

agli esponenti della minoranza del Corpo elettorale (una mostruosità giu-ridica e morale, ove si consideri che per la validità di un referendumabrogativo é necessario il quorum del 50,1%). 5: la marea di voti sporchi(venduti da boss delle cosche e da singoli elettori) sommerge i voti puliti(di opinione e di simpatia). Su questo scandalo (voti di scambio) gli oli-garchi hanno taciuto; a nessuno conveniva sollevare quella “questionemorale” denunciata da Gaetano Salvemini oltre un secolo fa nel libro “Ilministro della malavita”. 6: chi controlla lo spoglio delle schede e la re-dazione dei verbali di scrutinio nelle 61.000 sezioni elettorali? Chi puògarantire che tali operazioni vengano effettuate senza errori e senza bro-gli? Perché gli scrutatori sono nominati dai politici anziché essere sorteg-giati? Perché lo scrutinio avviene a porte chiuse? E ci fermiamo qui, peramor di Patria. Gli “onorevoli” che votarono la famigerata legge del Por-cellum hanno reso l’Italia ingovernabile. Hanno trasformato l’arena po-litica in un nido di vipere. Non possono parlare di “democrazia” dopoaverne fatto scempio. Sono solo venditori di fumo. Dovrebbero tornarea casa. Dall’attuale crisi istituzionale si può uscire in un sol modo: nuovaAssemblea costituente per redigere una nuova Carta costituzionale, im-perniata sulla demo-sorte-merito-crazia (attuata dal grande Pericle nel-l’antica Atene). Cosmo G. Sallustio Salvemini

sionali), si è cominciata ad avvertire con molto ritardo rispetto ai lavo-ratori subordinati, cosicché si è dovuto attendere sino al 1957 perché siavesse una prima forma di assicurazione sociale (invalidità, vecchiaia esuperstiti ) in favore della categoria dei lavoratori autonomi. Per questilavoratori sono state istituite presso l’INPS le seguenti gestioni specialiin seno all’assicurazione generale obbligatoria, dotate di autonomia fi-nanziaria e di separata contabilità:1) gestione speciale per i coltivatoridiretti (CD), coloni e mezzadri (CM) e imprenditori agricoli professionali(IAP), istituita dalla legge 26/10/1957 n. 1047. I contratti di mezzadriae colonìa sono stati vietati (art. 45 della legge 203/1982) e pertanto sonoin via di estinzione; 2) gestione speciale per gli artigiani, istituita dallalegge 4/7/1959 n. 463; 3) gestione speciale per gli esercenti attività com-merciale, istituita dalla legge 22/7/1966 n.613. Tali gestioni sono rettesostanzialmente da una normativa comune, in gran parte stabilita dallalegge 2/8/1990 n. 233 che ha innovato la disciplina preesistente.

Giacomo Bove

gio”. Livia Pomodoro ha desiderato di rendere vivo uno spazio di culturateatrale gratuito, “aperto a tutti, come di profondo amore verso l’umanitàe verso questa città”. Livia ritiene di non essere un’artista, bensì una buonaorganizzatrice culturale in modo da onorare sua sorella Teresa e il registaCharles Owens. La Pomodoro sa ben conciliare il suo importante impegnopresso il Tribunale di Milano con quello teatrale. Riguardo alla Giustiziala Pomodoro afferma “che non è né peggio né meglio rispetto al passatoe l’urgenza di oggi è la revisione delle circoscrizioni giudiziarie”.

Mario Coletti

(segue da pag. 1) Oltre le toga, il teatro

(segue da pag. 1) Uno tsunami in parlamentocolpisce e coinvolge. Quello che mi chiedo è: queste persone comuniriusciranno davvero a cambiare il Parlamento? O sarà il Parlamento acambiare loro? Provo a spiegarmi meglio: nel suo programma il movi-mento sostiene che “L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica,sovradimensionata, costosa, inefficiente. Il Parlamento non rappresentapiù i cittadini”. È un attacco alla casta... Ma entrando in Parlamento nonentreranno anche loro a far parte di questa casta? Saranno capaci di re-sistere alle tentazioni? Oppure una volta entrati nel paese dei balocchi silasceranno lentamente, ma inesorabilmente, contaminare dal sistema deiprivilegi di cui non riusciamo a liberarci? Il codice di comportamentoper gli eletti del M5S in Parlamento: "L’indennità parlamentare percepitadovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituitoallo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine man-dato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rim-borso” … ma a conti fatti, se consideriamo che tra le altre voci dirimborso ogni parlamentare prende più di 3.000€ trimestrali per spese ditrasporto, e circa 3.000€ annuali per spese telefoniche, più oltre 3.500€mensili per il rimborso delle spese di esercizio del mandato … la rinunciasarà davvero poca cosa. Maria Rosa Laria

un’esigenza sempre più avvertita. La molteplicità culturale sta divenendouna realtà con cui occorre confrontarsi anche all’interno dello stesso ter-ritorio nazionale. La bioetica, quale disciplina che si occupa dei problemimorali e giuridici emergenti nell’ambito delle scienze biologiche e me-diche, si deve riferire specificatamente ai problemi sociali suscitati dal-l’immigrazione in un contesto politico-sanitario (occupandosi di criteridi distribuzione delle risorse disponibili, anche in termini preventivi, vediad esempio quanto avvenuto in Basilicata per più di 200 immigrati nelmese di agosto 2004) e in un contesto terapeutico ed assistenziale. Sitratta di determinare se gli immigrati abbiano diritto alle cure e all’assi-stenza sanitaria pubblica (in che misura e a che titolo), se debbano esseresottoposti a screening diagnostici o trattamenti sanitari obbligatori e qualidebbano essere i principi e i valori che guidano l’attività degli operatorisanitari nei confronti di individui che hanno radici culturali eterogenee.In questa prospettiva non si può non far ricorso ad alcuni principi generalisulla cui validità occorre un consenso vincolante. Pierluigi Vignola

(segue da pag. 1) Legge Biagi, arma in mano ai disonesti

done tutte le peggiori bassezze. Il paese è allo sbando, sotto il profiloeconomico, culturale, civile: gli scandali si moltiplicano in ogni settore,la società civile non si rispecchia più nei propri rappresentanti e non siha nemmeno più la voglia di sognare, perché non si arriva a fine mese.Le uniche promesse che contano riguardano il denaro, e chi ci ha ridottiin queste condizioni cerca ancora di comprare la nostra dignità con unabeffarda elemosina. La campagna elettorale non riesce ad andare oltre, aconsiderare prospettive diverse, a guardare più lontano. Si promettonocondoni tombali; ci si sbraccia contro le caste di ogni tipo. Nessuno haspeso neppure una parola a favore delle categorie che soffrono maggior-mente: i tagli alle politiche sociali sono stai enormi negli ultimi anni. Cisono milioni di "invisibili" in Italia, gente che a livello elettorale, per lasituazione terribile in cui versa, conta poco o nulla, perché è così impe-gnata a sopravvivere che ogni altra questione le scivola sopra. Quandodobbiamo scegliere quale causa portare avanti, dovremmo pensare per unattimo anche a loro, agli invisibili che non hanno voce; e che forse nonavere indietro l'IMU potrebbe essere meno tragico, che sprofondare nelvuoto in cui trascorrono tutta una vita. Riccardo Fondi

dello Stato capisse quanto sia ipocrita questa sua pretesa di "rieducare"chi sbaglia, sarebbe facile migliorare le cose. Un'altra assurdità è quelladi pretendere di "salvaguardare" la vita di chi si custodisce. Quando la"rieducazione" e la "salvaguardia" di alcuni vengono svolte ai danni deidiritti di tutti gli altri, sarebbe meglio buttarle via. La vita dei detenutipeggiora sempre per l’ aumento degli attriti dovuti alle inevitabili man-canze di rispetto in ossequio alle "norme di sicurezza", e ai più deboli nonrimane che suicidarsi. Le autorità carcerarie sono propense a favorire tuttequelle "liberalità" che sono utili a stordire i detenuti e aiutarli a passaresopra alle continue offese che si fanno alla loro dignità. Dalle dosi mass-icce di intrattenimenti vari, anche sportivi, all'ingestione continua di mu-sica e TV. Quello attuale è un carcere che manca di rispetto soprattutto aidetenuti più deboli. Attualmente l'unica azione “rieducativa” che svolgeil carcere è quella di educare alla finzione. Purtroppo, il dover fingere in-debolisce lo spirito. Sarebbe utile cambiare strada oltre che per civiltà,anche per impedire allo stipendiato delle carceri di continuare a fare danniallo Stato. Bisogna avviare il circolo virtuoso che nel giro di dieci annitrasformerebbe il carcere (non solo in Italia), in una struttura dignitosa.Così anche la società carceraria si farà le proprie regole. Pian piano ilcarcere sarà autogestito. Mario Dumini (cell. 393.l067895)

da un paio di anni il vuoto: la Cooperativa Celi di Santa Ninfa, nel tra-panese, lo lascia a casa per mancanza di fondi. Per due anni il muratorericeve 700 euro di indennità di disoccupazione, poi più nulla. Eppure,secondo le testimonianze dei parenti, quello che angosciava Giuseppenon era la mancanza di stipendio quanto la condizione sociale di disoc-cupato ed il non far nulla per un’intera giornata, la mancanza di “dignità”:sì, così l’anziano trapanese chiamava il lavoro, dignità, e così ha scrittosul biglietto lasciato al suo fianco: «Se non lavoro non ho dignità. Adessomi tolgo dallo stato di disoccupazione». Accanto al cadavere i carabinierihanno trovato il libro della Costituzione, tra le cui pagine Giuseppe avevainserito un lungo elenco delle persone suicide per disoccupazione negliultimi due anni, aggiungendo come ultimo nome il suo. La storia ha delmacabro non solo per la modalità e le ragioni del suicidio del muratore,ma soprattutto perché è passato nel più totale silenzio: i media nazionalihanno aspettato una settimana per parlarne, mentre quelli locali nonhanno fatto il benché minimo accenno. Molti internauti hanno addiritturalamentato una sorta di “censura” su noti social network, dove i post de-dicati a Giuseppe Burgarella venivano “misteriosamente” cancellati dopopochi minuti. Erika Carpinella

anni. Questo evento è forte e ha un significato enorme per l’immaginariocollettivo ma soprattutto per gli equilibri geopolitici che si possono de-terminare. Lo schieramento ufficiale di questo papa a favore di un go-verno di banchieri non ha certo migliorato la sua immagine, e potrebbeproprio essere questo uno dei motivi della sua abdicazione: avere la cer-tezza di una morte naturale (diversa da quella di Papa Luciani).

Giuseppe Turrisi

qualcuno provasse a chiarirgli un po’ le idee? Una diatriba di simboli:democrazie, rivoluzioni, movimenti, coalizioni, orge civili. Programminon chiari e spesso contraddittori. Non è una vera democrazia. Di politicanemmeno l’odore. Campagne elettorali fatte di acquisti di Balotelli,adozioni di cagnolini e quant’altro di insensato. Navighiamo nel buiosperando di non dare il colpo di grazia al nostro bel paese. L’unica cosacerta è la convinzione di non tirarsi mai indietro. Il non votare è farescegliere agli altri il nostro futuro, dare carta bianca a chi ha già stilato iprogetti per i propri interessi. Votiamo per far perdere il peggiore; purchési voti! Il voto è un diritto. È l’unica cosa civile ancora in nostro possesso.

Maddalena Barba

scriminazione ci riferiamo a comportamenti che sostanzialmente rele-gano la donna ad un ruolo che è di supporto e sostegno dell’uomo. Ci ri-feriamo, per esempio, a certa pubblicità che vede troppo spesso le donnetra pavimenti da lavare, elettrodomestici da usare o pannolini da cam-biare e non possiamo non censurare una società che diffonde simili mo-delli. Nella nostra organizzazione sociale, agli alti livelli ancora tuttamaschile salvo rarissime eccezioni, ritroviamo a livello “dirigenziale”prevalentemente uomini. Quando poi ci riferiamo a modelli che conti-nuano a lanciare messaggi sulla superiorità maschile, non ignoriamo isti-tuzioni come quella ecclesiastica in cui l’organizzazione gerarchica e larappresentanza esterna è prevalentemente riservata agli uomini, e in cuil’approccio al mondo del sacro, nei momenti più significativi dell’esi-stenza, passa attraverso la mediazione di una figura maschile. Solo attual-mente l’organizzazione militare, in cui l’uomo ha sempre tenuto il poterestoricamente, ha permesso alle donne di inserirsi in tali attività; ma, perora, non abbiamo ancora visto generali o ammiragli donne. Dobbiamopretendere, quindi, che la società cambi ancora, dobbiamo continuare adenunciare discriminazioni ed ostacoli esterni che impediscono alledonne di partecipare, con pienezza totale e significativa, allavita sociale (perché quella politica, tutto sommato, è di-screta se non incisiva). Punto chiave, per non dilungarciin un discorso che non avrebbe più fine, la questionedella violenza sessuale, per cui la “giustizia” troppevolte ha negato alle donne l’eliminazione di quellaprofonda discriminazione sessuale, di carattere cultu-rale, le ragioni delle donne, stuprate o violentate, nonvengono pienamente intese e i loro diritti costantementesottovalutati e le norme applicate in maniera riduttiva.

Liliana Speranza

liano. Nella situazione economica dell'Italia, già allora piuttosto critica,la flessibilità del mercato era vista come l'unica soluzione per contrastarela crescente disoccupazione. Proponendo molte, troppe alternative con-trattuali (ripartito, a progetto, interinale, occasionale, intermittente ecc)la legge Biagi sostituì i due precedenti tipi di contratto: quello indetermi-nato e quello determinato, quest'ultimo già presente nel pacchetto Treudel 1997 (il famoso co. co. co.: collaborazione coordinata e continuativa).Le nuove forme di contratto, almeno nelle intenzioni, avrebbero dovutogarantire tutele lavorative e sindacali anche in ambienti lavorativi doveun contratto determinato o indeterminato sarebbe stato inattuabile. In-somma, la legge Biagi avrebbe dovuto offrire ai lavoratori le stesse tuteledi quelli assunti con contratti regolari. Facciamo un esempio. Gestisco unristorante nel quale durante l'estate, a causa del maggior afflusso diclienti, mi è necessario assumere un cameriere per soli tre mesi. Graziealla legge Biagi posso ora fare al suddetto cameriere un contratto regolareanche per un periodo di tempo così breve. Inizialmente i vantaggi furonotali da far sperare di aver scelto la strada giusta: detrazioni fiscali, ricam-bio continuo di personale non adatto, e un effettivo (ma breve) incre-mento dell'occupazione dovuto a una maggiore flessibilità contrattuale.Ma con il tempo la legge Biagi si rivelò adatta a speculazioni e abusi daparte di datori di lavoro privi di scrupoli. Dove il pacchetto Treu garan-tiva agli assunti a tempo determinato gli stessi diritti degli indeterminati,quali permessi, contributi adeguati e giorni di malattia, la nuova legge in-troduceva un contratto co. co. pro. (il contratto a progetto) che eliminavaqualsiasi diritto. Niente più ferie, né permessi di malattia e maternità, epersino contributi inferiori rispetto al Treu. Prima dellalegge Biagi il mercato del lavoro offriva solo due tipi dicontratto che, se da una parte limitavano l'occupa-zione, dall'altra impedivano facili e furbe scappatoielegali ai datori di lavoro in contratti ormai definiti"atipici". Questa precaria situazione contrattuale, èaggravata dal mancato miglioramento degli ammor-tizzatori sociali. Oggi l'unico ammortizzatore rima-sto sembra essere la famiglia). Senza contare laconseguente discontinuità del lavoro, e dei relativi con-tributi versati, che andranno a diminuire ulteriormente una fu-tura pensione. La tanto decantata flessibilità si è quindi trasformata inprecarietà, e la legge Biagi si è rivelata nel tempo un'arma in mano a fac-cendieri poco onesti. Emiliano F. Caruso

mune è condividere attività di ricerca e sperimentazione a carattere mul-tidisciplinare cercando di trasferire i risultati raggiunti a livello interna-zionale. Verrà costituito un comitato di gestione composto per il Cnr daldirettore dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati, Giusep-pina Padeletti, e per la Dac dal direttore pro tempore del servizio Poliziascientifica, Daniela Stradiotto. L’accordo che abbiamo sottoscritto”, di-chiara il presidente Nicolais, inaugura un modo nuovo di intendere e uti-lizzare i risultati e le metodologie sviluppate in ambito scientifico edevidenzia quanto la ricerca scientifica possa contribuire a vantaggio deicittadini e della società. Gli ambiti di intervento, dalle indagini balisticheallo sviluppo di tecnologie biometriche, per la trasversalità e l’uso sem-pre più sofisticato di tecnologie avanzate, sono destinati a innovare pro-fondamente l’azione e le metodologie investigative e a ridurre i marginidi incertezza e di errore”. “Con questo accordo”, conferma il direttoreGaetano Chiusolo, “la Polizia di Stato aggiunge un nuovo tassello alpercorso di implementazione del concetto di sicurezza partecipata. Ilpartenariato con soggetti pubblici e privati, infatti, rappresenta lo stru-mento strategico per la sua realizzazione. La collaborazione con il Cnrè volta a qualificare ulteriormente le attività della Direzione e, in parti-colare, della Polizia scientifica. “Il settore forense potrà giovarsi dei ri-sultati di ricerche orientate a sviluppare nuove conoscenze in taleambito”, commentano le responsabili dell’accordo, Padeletti e Stradiotto.“Questo accordo, frutto di una pregressa collaborazione, coniugherà lecompetenze scientifiche del Cnr, riconosciute a livello nazionale ed in-ternazionale, con l’esperienza maturata dal Dac nel contrasto al crimine,accreditatasi anche nell’ambito delle scienze forensi”. Franco Vivona

pendo più o meno robusti compensi; altri, invece, se non vogliono rinun-ziare a scrivere, devono farlo collaborando, del tutto gratuitamente, congiornali “senza prezzo”, cosiddetti perché diffusi altrettanto gratuita-mente tra il pubblico, soprattutto nei bar e presso le edicole. E costorocontinuano a scrivere gratuitamente solo perché, oltre alla passione,hanno autonomia economica. Eppure vi si leggono, oltre a notizie di puracronaca, anche articoli di valore culturale non senza pregio, frutto talvoltadi serie, scrupolose ricerche (si pensi, per es., a monografie storiche apuntate), che certamente possono arricchire culturalmente il pubblico,raggiungendo anche coloro che “non arrivando a fine mese” non vannopiù abitualmente a comprare il giornale in edicola. Orbene, come pos-sono questi giornali “senza prezzo”, senza fruire di adeguati finanzia-menti, grazie ad un’equa distribuzione del fondo pubblico per l’editoria,svincolata, finalmente, dalle arroganti mani partitocratiche o comunquedi questo o quel potentato, ottemperare al disposto dell’art. 35 della legge3 febbraio 1963, n. 69 (legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti), che,ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei giornalisti pubblicisti, impone lapresentazione di una domanda corredata, tra l’altro (v. purel’art. 31, 1° comma, nn. 1, 2 e 4), “da certificati dei di-rettori delle pubblicazioni, che comprovino l’attivitàgiornalistica regolarmente retribuita da almeno dueanni”, retribuzione che “deve essere - attualmente -di minimo euro 5000,00 lordi nel biennio” prece-dente la domanda? D’altro canto si osserva che ormaile edicole vendono articoli vari e sempre meno gior-nali, soppiantati dai TG e da Internet, e di questo passo,tra non molto tempo dovrà parlarsi, ad onta dell’art. 21Cost., del libero giornalismo come del “caro estinto”!

Sergio Scalia

(segue da pag. 1) De profundis per il libero giornalismo

(segue da pag. 1) Multietinicità, problema bioetico

investigativa antimafia di Bologna e delle cosiddette white list (l’albo difornitori e subappaltatori per la ricostruzione immuni da collusioni concosche malavitose) a cura delle Prefetture. «Magari – spiega Pisanu nelcorso di una serie di vertici con i magistrati e i prefetti delle città emilianecolpite dal sisma – si scopre che la ditta che vince l’appalto è pulita mai mezzi per il movimento terra che utilizza sono di una ditta legata allamafia (prevalentemente casalesi e ‘ndrangheta) oppure i conducenti deimezzi di movimento terra vengono tutti dallo stesso paesino». E le primea finire nel mirino sono state due ditte, mantovana la prima e di San Gio-vanni del Dosso la seconda, che, nei mesi successivi all’emergenza,hanno rimosso oltre 32mila tonnellate di macerie per conto della Aimagdi Mirandola, un colosso delle municipalizzate che ha gestito quasi il70% di tutta l’operazione di rimozione. La Ge.Co Srl e la Scaviter. Tuttee due gestite da Antonio Tipaldi e da sua moglie, entrambi incensurati elegati a Pasquale Tipaldi – affiliato alla Cosca Arena di Capo Rizzutoproprietaria di diverse attività in Emilia, Lombardia e Germania – e laprima fuori dalla white list già da dicembre per «sussistente e attuale pe-ricolo di infiltrazioni mafiose» e per «contiguità a esponenti della‘ndrangheta crotonese». L’ultima a essere messa da parte, ad oggi, è poila Fratelli Baldi Spa di San Prospero, bloccata dalla Prefettura di Modenaed esclusa dai bandi di gara per la seconda volta (la prima risale all’ago-sto 2011) proprio per possibili condizionamenti dei clan. Ma non finiscequi. La Prefettura, infatti, dovrà valutare nei dettagli più di mille richieste,al fine di continuare a garantire massima trasparenza e assoluta legalitànella ricostruzione, la collaborazione di tutti sarà di vitale importanza. Enon si esclude la possibilità di dover prendere ulteriori provvedimenti.

Federica Sciorilli Borrelli

(segue da pag. 1) Mani sul terremoto

AVVISO AI COLLABORATORI:gli articoli che supereranno le 25 righe dattiloscritte

non verranno presi in cosiderazione

Page 3: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 3N. 3. MARZO 2013

PARLAMENTO MONDIALEper la SICUREZZA e la PACE

Lord Presidente: Mons. Sen. Viktor BusÅ(Notiziario a cura dell’On. Cav. Gianni Ianuale)

TEMATICHE INTERNAZIONALI

RUSSIA ANTI-GAYNon è trascorso molto tempo dalla legge “Dima Yakovlev” che proibiscel’adozione di bambini russi da parte di cittadini americani, che in Russiaè già il turno dell’ennesima legge dal sapore sovietico che rischia di emar-ginare definitivamente gli omosessuali. A vent’anni dall’abolizione delfamigerato articolo 121, imposto da Stalin nel ‘34, con cui l’omosessualitàveniva considerata un reato e punita con cinque anni di carcere, la Dumaha approvato in prima lettura il controverso disegno di legge con cui sivuole vietare a livello nazionale “la propaganda dell’omosessualità da-vanti a minori”, già in vigore a livello regionale a San Pietroburgo, Kali-ningrad e in altre grandi città russe. 388 voti a favore, uno contrario eun’astensione e, soprattutto, una buona percentuale di russi, quasi il 65%,d’accordo con la decisione del Parlamento. Ma c’è di più. Che durante ildibattito in aula solo due deputati si sono detti contrari è il minimo. Infattinon solo gran parte dei russi appoggiano questa decisione ma i due terzidella popolazione vede addirittura l’omosessualità come una malattia equindi condivide anche la recente decisione dell’esercito russo di radiareogni «sospetto omosessuale» dal servizio militare e, tra i tanti movimentidi contestazione, solo in pochi dimostrano di avere la forza di schierarsipubblicamente contro il Cremlino e di mostrarsi solidali nei confronti diquei ragazzi della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali)che continuano a pagare i loro diritti con percussioni e carcere. I venti ra-gazzi arrestati in seguito al pacifico “kiss-in” non autorizzato e scoppiatoa pochi metri dalla Piazza Rossa proprio durante la prima lettura dellalegge anti-gay sono solo gli ultimi di una lunga lista. E l’assurdità di que-sto provvedimento risiede proprio qui. Dietro la volontà di proteggere ibambini da discorsi e immagini che il governo russo giudica scandalosi equindi diseducativi, di fatto c’è infatti un’ordinanza che vieta qualunquemanifestazione o iniziativa pubblica, da un semplice bacio in strada finoal Gay Pride. E le multe per chi sgarra vanno dai 100 euro per i singoli in-dividui ai 12.500 euro per le organizzazioni. Sbaglio o nascondendosi die-tro alla necessità di occuparsi dei diritti delle coppie che generano prolee fingendo che questa legge sia l’unico modo per risolvere il problemademografico russo, quello di Putin rischia di diventare un decreto un po’nazista? Sicuramente rappresenta un passo indietro in quel percorso dicrescita della coscienza libertaria e civile che la Russia sembrava aver in-trapreso venti anni fa. Il resto è lasciato alle successive letture alla Dumae al buon senso del Consiglio della Federazione al quale spetta la deci-sione di dare o meno il via libero a questa tanto inconcepibile quanto pur-troppo democratica legge anti-gay. Federica Sciorilli Borrelli

UN ESEMPIO DI PACIFICA CONVIVENZAQuale Presidente della European Muslims Lea-gue (www.eml.fm) e rappresentante in Italia delMinistero degli Affari Islamici dello Stato delKuwait, ho effettuato un viaggio in Kuwait con loscopo di incontrare la comunità cristiana resi-dente. Ho incontrato il Vescovo SE Camillo Bal-lin e il Pastore Emanuel Garib cristiano arabo(nella foto), per sostenere un dialogo e verificaredi persona la condizione di cristiani in terra isla-mica. Hanno lasciato costruire parecchie chiesesenza problemi e professano il loro culto indistur-bati. Buon esempio di pacifica convivenza.L'evento è stato trasmesso da Al Jazeera e dallatelevisone di Stato del Kuwait. È stata celebrata è la festa nazionale dellaliberazione dall'invasore Iraq avvenuta 22 anni fa. Alfredo Maiolese

GENESI E PROFILASSI DELLEMISOPSICOPATOLOGIE

(Sintesi del pregevole libretto edito dall’Accademia Siciliana per leScienze di Palermo)Da molto tempo i ricercatori di psichiatria criminale o forense si inter-rogano sul fenomeno genetico della patologia misopsichica scatenantenell'uomo. Per la verità, sin dalla comparsa dell'essere umano sulla Terra,la patologia misopsichica scatenante può dirsi connaturata con l'io egocen-trico, che produsse il primo omicidio nella storia dell'Umanità, cioè, sec-ondo la narrazione biblica, con l'assassinio di Abele da parte del fratelloCaino. Da una recente ricerca clinica sul personaggio Caino, è stato di-mostrato che tale soggetto era affetto da misopsicopatia scatenante,ovvero da dissociazione schizofrenica scaturita dall'odio (misopatologia)verso il fratello "prediletto da Dio". È lapalissiano che l'individuo, affettoda misopatologia scatenante, è da considerarsi un tipo caratteriale, con-traddistinto da fanatismo, orgoglio, sfiducia e presunzione a cui cor-risponde il delirio della persecuzione.L’osservazione dello psichiatra nei casi clinici specifici, comincia con unapreventiva anamnesi sullo status generale del paziente, per scoprire lecause reali delle patologie, se queste possano considerarsi ereditarie, op-pure acquisite durante l'arco della vita vegetativa (infanzia, giovinezza,maturità e senilità)... Nel campo della medicina moderna, la psichiatria haper oggetto primario lo studio, la ricerca sperimentale e soprattutto il trat-tamento di tutte le malattie che affliggono la mente umana, con l'isola-mento e la conseguente cura di quelle patologie che causano disordinipsichici, con disturbi dell'umore, del comportamento e del così detto"modus vivendi” interiore... Considerato il tema particolare della misop-sicopatologia possiamo constatare che l'uomo si è sempre trovato, sindalla sua comparsa sulla Terra, in uno status di regressione psichica, cheha attivato il gravissimo fenomeno del semiannientamento dell'io-forteinnanzi al male dilagante. La storia dell’Umanità è costellata da unalunghissima serie di violenze, omicidi, stragi e guerre ad opera di individuisenza scrupoli, che si sono avviluppati nelle bandiere del fanatismo, del-l'autoritarismo politico e religioso, del razzismo e dell'odio scatenanteverso il proprio simile... Le personalità psicopatiche, interessate al tristefenomeno della misopsicopatia, avvertono una serie di stati conturbativi,spesso caratterizzati da forme esplodenti ed aggressive: in tali soggetti, lapsicosi da sospetto si trasforma in reazione paranoica di "giustizia som-maria", come forza liberatrice dell'io-superiore sul nemico da annientare.Il soggetto psicopatico in questione spesso ricopre posti di alta respons-abilità decisionale e di potere. Pertanto, questi pazienti, oltre ad esserecredibili in seno alla società, hanno un certo flusso magnetico sulla gente,sì da indurre intere popolazioni alla ribellione, alla guerra ed alla perse-cuzione politico-religiosa; quindi si assiste ad una vera pandemia psico-gena collettiva, i cui effetti distruttivi e sanguinosi hanno riempito lepagine della storia umana. La caratterologia di queste alterazioni mentalinei pazienti a rischio, è molto varia ed anormale. Da recenti studi sulla sta-tistica psichiatrica, è stato accertato che il soggetto accusa, sin dall'in-fanzia, un comportamento negativo, tendente a varie forme maniacali dipersecuzione. Trattasi di schizofrenia ebefrenica, molto difficile da diag-nosticare, che compare nell'età adolescenziale tra i 10 ed i 15 anni. Daadulti amano usare le armi ed altri strumenti di offesa, agendo senza alcunsentimento di pietà, di considerazione e di raziocinio. Gli aspetti psicogenidi questi pazienti sono vari secondo la “forma mentis” del soggetto. Laforza aberrante nell'egocentrico antisociale sta proprio nell'abuso di au-torità, con riflessi magnetopsichici sulle popolazioni, sottoposte a sistem-atici "lavaggi del cervello". Questi psicopatici sono i più pericolosi,perché, abusando della negativa suscettibilità popolare, agiscono semprecon paradossale raziocinio. È stato accertato che la violenza e l'aggressiv-ità sono connaturate nell'uomo, sin dalla nascita... L'esplosione della vi-olenza nasce da fattori esterni al proprio io-forte-egocentrico. (continua)

Victor Busà(Preside della Facoltà di Psichiatria e Psicologia nella Wellington University)

LA CULTURA È UN BUON AFFARE?La cultura è un buon affare? Pare di si, stando al Piano strategico di va-lorizzazione delle industrie culturali e creative dell’Unione Europea, in-serito all’interno del programma comunitario «Europa creativa», unprogetto-quadro 2014-2020 che prevede lo stanziamento di 1,8 miliardidi euro per la cultura, l’audiovisivo, le industrie culturali e creative.Questo piano individua nella creatività e nella cultura elementi fonda-mentali di identità e di crescita economica e di identità dell’Unione Eu-ropea. E il nostro paese?L’Italia possiede l’84% del patrimonio culturale mondiale ma non riescesfruttare queste potenzialità in quanto pesantemente arretrata nel settoresia del punto di vista legislativo che tecnico, a ciò si aggiunge la forteingerenza politica nella cultura italiana con continui tagli dei fondi delMibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Se guardiamo allamaggior parte dei paesi europei si può vedere come questi abbiano deidipartimenti ad hoc per il settore audiovisivo, creativo e quello archeo-logico efficientemente organizzati, come per esempio in Gran Bretagnacon il Department for Culture, Media and Sport, affidato al Segretariodi Stato Maria Miller, con competenza che vanno dall’arte alle industriecreative, incluso lo spettacolo, la moda, lo sport, il turismo, la tuteladella libertà di stampa e del patrimonio storico e naturale. Occorre dun-que che anche l’Italia, in vista dei nuovi investimenti europei, riformile istituzioni creando strutture idonee a ricevere quei fondi che altrimentisarebbero perduti. Cristina Canci

LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO(Ultima Parte) I dirigenti della DDR videro questo processo prima conun certo imbarazzo e poi con crescente resistenza. Nel corso del 1989, icambiamenti democratici, le piccole rivoluzioni nell’economia e nellapolitica in Polonia, in Ungheria e nell’Unione Sovietica riempivano ognigiorno i giornali in tutta l’Europa, solo nella DDR il tempo sembrava es-sersi fermato, ma molta gente adesso era impaziente e cominciò a prote-stare e manifestare apertamente. Ogni tentativo di lasciare la DDR indirezione ovest equivaleva ancora a un suicidio, ma nell’estate del ‘89 lagente della DDR trovò un’altra via di fuga: erano le ambasciate dellaGermania Federale a Praga, Varsavia e Budapest il territorio occidentaledove si poteva arrivare molto più facilmente!Cominciò un assalto inmassa a queste tre ambasciate che dovevano ospitare migliaia di personestanche di vivere nella DDR. Ma il colpo decisivo arrivò quando l’Un-gheria, il 10 settembre, aprì i suoi confini con l’Austria. Ora, la stradadalla Germania dell’est all’ovest (attraverso l’Ungheria e l’Austria) eralibera! La valanga di fuga stava diventando inarrestabile. Anche l’ultimotentativo da parte del governo della DDR di salvare il salvabile, cioè ilcambiamento dei vertici del partito comunista e del governo non servì anulla. Quando la sera del 9 novembre un portavoce del governo dellaDDR annunciò una riforma molto ampia della legge sui viaggi all’estero,la gente di Berlino est lo interpretò a modo suo: il muro doveva sparire.Migliaia di persone si riunivano all’est davanti al muro, ancora sorve-gliato dai soldati, ma migliaia di persone stavano anche aspettando dal-l’altra parte del muro, all’ovest, con ansia e preoccupazione.Nell’incredibile confusione di quella notte, qualcuno, e ancora oggi nonsi sa esattamente chi sia stato, dette l’ordine ai soldati di ritirarsi e, tra la-crime ed abbracci, migliaia di persone dall’est e dall’ovest, scavalcandoil muro, si incontravano per la prima volta dopo 29 anni. Daisy Alessio

BASTA CON LA VIOLENZAQuello che sta accadendo in India contro le donne è terrificante. Ven-gono violentate da belve con le sembianze umane. La crudeltà mentalenon ha limiti. C’è gente che non riconosce alle donne (simbolo di bel-lezza e fonte di vita) alcuna dignità. Noi cristiani cattolici dobbiamosupplicare l’intervento delle potenze celesti al fine di invertire drasti-camente la spirale delle violenze. In molti angoli del mondo il generemaschile continua a macchiarsi di orrendi delitti. Spetta agli operatoriculturali e soprattutto ai mass media svolgere una funzione educativa:rispettare le donne di ogni età e di ogni condizione sociale. Comin-ciamo a dare l’esempio nella vita quotidiana. Rosanna Sinopoli

DECOLONIZZARE IL BURKINA-FASU«Per l’imperialismo è più importante dominarci culturalmente che mi-litarmente. La dominazione culturale è la più flessibile, la più efficace,la meno costosa. Il nostro compito consiste nel decolonizzare la nostramentalità.» Nel 1984 nell‘Alto Volta prese il potere Thomas Sankarache cambiò il nome alla sua nazione in Burkina Fasu, purtroppo è statoucciso nel 1987 da un suo stesso amico “comprato” dal potere finanziariointernazionale. Ma perché dava fastidio un socialista, che aveva decisodi togliere il cappio al collo al suo Paese messo prima dalla Francia e poidalle multinazionali e dal Fondo Monetario Internazionale? Perché unuomo che voleva liberare il suo popolo dalla neocolonizzazione imperia-lista e voleva rendere autonomo il suo popolo deveva essere ammazzato?Perché un uomo che voleva riscattare la donna africana dalla sottomis-sione e dalle mutilazioni deveva essere ammazzato? Perché un uomo cheaveva cercato di togliere dall’analfabetizzazione il suo Paese, costruendoscuole doveva essere ammazzato? Perché un uomo che aveva fatto co-struire dighe e pozzi per garantire almeno sei litri di acqua al giorno alsuo popolo deveva essere ucciso? Perché un uomo che ha combattuto ladesertificazione e aiutato i contadini viene assassinato? Perché un uomoche aveva fatto un presidio medico in ogni villaggio anche per prevenirele morti delle partorienti deveva essere eliminato? Perché un uomo cheincoraggiava la produzione teatrale e cinematografica locale contro i filmamericani dove il negro è sempre cattivo ed il bianco è sempre buonoannientato? In soli quattro anni riescì a cambiare un Paese tra i più poveridel mondo. Aveva denunciato le ingiustizie all’assemblea dell’ONU ac-cusando gli usurai e il potere finanziario internazional.

Giuseppe Turrisi

IL 2013 È L’ANNO DELLA CULTURAITALIANA NEGLI STATI UNITI

L’America va alla scoperta dell’Italia in un viaggio lungo un anno che sipone l’obiettivo di rafforzare i legami che uniscono l'Italia all'America.L'inaugurazione si è tenuta il 12 dicembre alla National Gallery di Wa-shington. È stato presentato il programma delle iniziative per il 2013 esvelata la statua Davide-Apollo di Michelangelo, prestata dal Museo delBargello di Firenze alla National Gallery. L'opera fu esposta a Washin-gton una prima volta nel 1949, come tributo dell'Italia agli aiuti americanipost-bellici e oggi torna a testimoniare il legame tra i due Paesi. Il pro-getto riunisce sotto un comune denominatore eventi e manifestazionipromossi da enti e istituzioni culturali in collaborazione con l'Amba-sciata e gli Istituti Italiani di Cultura, che si svolgeranno nelle principalicittà: Washington, New York, Boston, Philadelphia, Chicago, Detroit,Los Angeles, San Francisco. Le iniziative presentano e valorizzano lacultura e l'identità italiana attraverso le espressioni artistiche e culturalie l'eccellenza dei suoi prodotti e della sua industria manifatturiera.Tra i principali eventi in calendario ci sono l’esposizione di pezzi unicie mostre quali il Galata Morente alla National Gallery di Washington, ilSatiro Danzante al Metropolitan di New York; alcuni concerti dell'Or-chestra dell'Accademia della Scala, del Teatro San Carlo di Napoli e delTeatro Regio di Parma a Washington e New York; una pièce di EduardoDe Filippo interpretata da Toni Servillo, a cura del Piccolo Teatro di Mi-lano, a Chicago, una lecture di Umberto Eco a Yale; mostra sulle iconeinternazionali del design italiano a New York e Chicago; diverse inizia-tive dedicate ai giovani con borse di studio, progetti interuniversitari, oc-casioni di visibilità per start-up italiane al Fulbright Best a San Francisco.

Maria Rosa Laria

ORIGINI STORICHE DEL REGNODELLE DUE SICILIE

(Seconda parte). L’origine etimologica della denominazione “Regnodelle due Sicilie” risulta alquanto complessa. Coesistevano due Sicilie,quella governata da Ruggero II, che pose in essere modelli amministrativimolto avanzati per quell’epoca, tratti dagli ordinamenti bizantini ed at-tuati da funzionari arabi e greci, latini ed ebrei, e quella squassata dallaribellione delle etnie, dissanguata da feroci imposizioni fiscali. A tal finesi tenga presente che “nel XII secolo gli introiti della sola Palermo ab-biano pareggiato quelle affluite nelle casse del sovrano inglese dall’interosuo regno: un exploit davvero eccezionale ove si tenga presente che, aquei tempi, l’Inghilterra, ricca di argento, non si poteva certo reputarepovera” (Federico II - Un imperatore medioevale, di David Abufala, ed.Enaudi). L’essere il principale produttore di grano, ingrediente principaleper la produzione di gallette ed alimento indispensabile a lunga conser-vazione ad uso dei marinai, facevano del “Regno delle due Sicilie” il de-tentore della materia prima strategicamente più importante. Con ilsuccessivo periodo svevo, sotto il regno di Federico II, il Regno delledue Sicilie raggiunse l’apoteosi della sua potenza militare, economica estrategica. L’altissimo livello culturale del suo imperatore rese il regnoimportante specialmente sotto il profilo ordinamentale, diventando fulcrodi pensiero giuridico ed amministrativo. Si aggiunsero poi, per so-pravvenute necessità le Novae, cioè le costituzioni de mercantibus, deartificibus, de medicis, de aleatoribus, de notariis, pubblicate nel 1232 inSan Germano. Federico fissò le competenze dei vari giudici, i quali dove-vano pronunciarsi entro tre mesi sulle controversie loro sottoposte.Persino il ricorso straordinario al capo dello Stato fu una sua antici-pazione con la cosiddetta Defensa. Il papato, schiumava dalla rabbia, in-vidioso delle ricchezze materiali, filosofiche e culturali espresse dal suoconfinante e si inventò di tutto per impadronirsene, fomentando guerreinfinite. Così questa terra baciata da Dio, centro del mondo, crocevia diculture, di rotte commerciali, subì una lunga serie di aggressioni e dom-inazioni, culminata con quella dei Savoia…È tempo di riavviare il cam-mino della storia, con una distinzione manichea fra farabutti e personeper bene, che esistono al Nord come al Sud, avviando contemporanea-mente un processo di autonomia federalista sul modello svizzero chepermetta l’affrancamento da una mafia che stritola il paese, il cui abbat-timento passa attraverso una vera e propria guerra di liberazione. Appareappena ovvio che, affacciandosi su un bacino potenziale di consumatoridi circa tre miliardi d’individui, il Regno delle due Sicilie sia più ap-petibile che mai, e certamente le mafie, le multinazionali ultra neoliberiste dell’area nazi-dollaro vedranno il movimento di liberazione sud-ista come il massimo pericolo possibile, poiché questo movimento sisottrae “velleitariamente” al nuovo ordine mondiale basato sulla global-izzazione delle politiche di impoverimento e sfruttamento dei popoli,sulla globalizzazione della miseria, voluta da una élite finanziaria dei po-tenti del mondo. Noi del sud siamo uomini di speranza e abbiamo presocoscienza della avvenuta rottura di un vecchio equilibrio. La storia ci as-segna un compito immenso: cerniera di cultura e di speranza fra orienteed occidente la Sicilia è crocevia del mondo verso un nuovo umanesimoche si contrapponga alla follia della globalizzazione.Occorre quindi un progetto per il futuro del Mediterraneo e dei popoli cheivi si affacciano, senza del quale sempre più gente passerà dalla partedegli esclusi, trasformando il Mare Nostrum, in un inferno che ribolle dirabbia. Non aspettiamoci certo l’aiuto dei globalizzatori e dei loro pre-toriani. Convinciamoci che, non solo dovremo fare da soli ma dovremoanche subire una devastante reazione. On. Dr. Rocco Petrillo

BATMAN Y EL ÙLTIMO GUASÒNQuien ha inventado el Batman también ha creado el Guasòn (Joker)*,en una réplica del ideal nazista. La superioridad del Batman (hombremurciélago), del Superman (superhombre) y hasta mismo la del Spi-derman (hombre arana), supuestos seres humanos que poseen cali-dades ventajosas de animales, como la flierza y la capacidad de volar,los hace envidiados e imitados por todo el mundo. El Guasòn es suantidoto.Quizàs James Holmes, el joven estudiante que ha disparado para matartantos admiradores del Batman en un cine de Colorado, no sea unpsicòpata, sino un enfermo en la sala de espera, como el personajeGeorge Willard del cuento "Sofisticaciòn" del escritor americano Sher-wood Anderson. Quizàs ha tenido alguna frustraciòn con sus estudioscientificos y "los fantasmas de cosas antiguas se arrastran por su con-sciencia y voces desde afliera le murmuran algùn mensaje sobre laslimitaciones de su vida" y le dicen que ya no es un superman. Loobligan a pasar al otro lado de la historia: ser el Guasòn.La ecuaciòn es sencilla: en dònde hay dios, hay el diablo. En dònde hayel bien hay el mal para hacer un equilibrio moral: el ying y el yang. Nohay el bien sin la intrinseca posibilidad de vencer el mal. Por eso es queel ùltimo Batman americano, en su pelicula "The Dark Knight Rises"I "Bl Caballero de negro se levanta", tiene su Guasòn: James Holmes,con el pelo pintado de rojo y su cinica sonrisa de cazador al acecho.Con la presencia del Guasòn, el Batman se presenta con una actuaciònmàs imperativa: tiene que salvar a los afligidos. Pero eso sòlo ocurreen la ficciòn, en la pantalla. En la realidad sòlo se presentò el Guasòny faltò el Batman para proteger las victimas…La cultura estadounidense ensefia que los soldados que van a matarterrori stas en los paises considerados como "ejes del mal" son héroes.Sin embargo, ellos matan màs inocentes criaturas, y ciudadanos an-cianos que terroristas. La imagen del héroe guerrero es la misma quela del Batman o del Superman. Cuando los "héroes" dirigen los bom-bardeos que matan sin discriminaciòn a los habitantes del Iraq o Afgan-istàn o que, bien protegidos desde la tierra manejan por controleremoto los drones que sin alcanzan regiones imposibles de acceso porlas tropas de ocupaciòn, son considerados por los americanos comosuperhombres de alas, que vuelan y atacan "el mal" en latierra. Después de la matanza desde el aire, liegan lossoldados de a pie con caramelos para engafar a losnifos sobrevivientes que se encuentran hambrien-tos en las calles. Esos soldados juegan al papeidel Superman o del Batman, pero en realidad sonGuasones. Son asesinos disfrazados de super-hombres.

*Vamos a usar "Ouasòn" como la traducciòn oficialdel Joker en Argentina y algunos otros paises his-panoamericanos.

Teresinka [email protected]

Page 4: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 4 N. 3. MARZO 2013TEMATICHE ETICO-SOCIALI

PALLAVOLO, MOVIMENTO IN CRISIIl movimento pallavolistico italiano si era capito che già da tempo attra-versava movimenti difficili. In pochi, però, si aspettavano che al giro diboa già due squadre della massima serie fossero costrette ad abdicare.Dopo Crema, anche l’Universal Volley Modena si è ritirata dal campio-nato di serie A1 femminile di pallavolo. Nonostante il terzo posto in clas-sifica, la società gialloblù si è dovuta arrendere dinanzi ad una situazionefinanziaria disastrosa. Adesso, il campionato, iniziato con 12 squadre, siritrova con soli 10 team in lizza, con tutti gli annessi e connessi che ciòcomporta sia a livello organizzativo che a livello di immagine.Nonostante non percepissero lo stipendio da mesi, le ragazze di Modenahanno onorato tutti i loro impegni e concesso fiducia ad una società allosbando, fino a quando non è stata decretata la fine. Nell’ultimo match dicampionato, disputato tra le mura amiche del Palapanini, le gialloblùsono scese in campo con una croce fatta con il nastro adesivo sul logodegli sponsor e della Legavolley, in segno di protesta. Pur consapevoliche non ci sarebbe stato un domani, hanno strapazzato per 3a1 il VolleyConegliano, incitate e sostenute da tutto il palazzetto in un clima a dirpoco surreale. A fine partita poi, le lacrime. Tante quelle versate da PaolaPaggi, Paola Croce e Tai Aguero. Un colpo al cuore per chiunque ami losport. Quello vero, si intende. Tutto il movimento pallavolistico versa inuna situazione tutt’altro che rosea, basti pensare che la massima seriemaschile è composta da sole 10 squadre, le uniche in grado di affrontareuna competizione così impegnativa a livello economico. Le retrocessioni,sia nel maschile che nel femminile, sono virtualmente bloccate da pa-recchi anni, a causa dei continui fallimenti delle società e dei conseguentiripescaggi. Crema e Modena, le due società ritirate nel femminile, nonsono che la manifestazione più evidente delle difficoltà di tutto un si-stema che vive (e spesso muore) quasi esculsivamente di sponsorizza-zioni. La Legavolley in questo non è affatto esente da colpe, non essendoriuscita a diffondere adeguatamente il “prodotto-pallavolo”, nonostanteil nostro campionato sia qualitativamente tra i più elevati nel mondo. Eda pagarne le conseguenze, come sempre sono i giocatori e, soprattutto,gli appassionati. Andrea Giachi

ad onorare il suo precedente maestro. seguendo questo nobile esempio ditolleranza e di comprensione, Re Asoka protesse tutte le religioni, nelsuo vasto impero in India. Così dichiarava nel suo Editto n. XII, incisonella roccia e ancora leggibile al giorno d’oggi: “Non si deve onoraresolo la propria religione e condannare quelle degli altri: in tal modo sidanneggia sia la propria che quelle degli altri. La concordia è da lodare:ascoltiamo tutti, dobbiamo essere tutti disposti a udire le dottrine profes-sate da altri”. Come i sudditi del grande Asoka scolpirono queste parolenella roccia, così dovremmo fare noi, nella presente epoca di fanatismoed intolleranza, ricordando che lo spirito di tolleranza e di comprensioneha contrassegnato fin dall’inizio la cultura e la civiltà buddista. Non v’èun solo esempio di persecuzione, né mai una goccia di sangue è stataversata per convertire le popolazioni al buddismo, in 2500 anni di storia.In Asia oggi conta più di 500 milioni di aderenti. La violenza in qualsiasiforma è assolutamente contraria al buddismo. Questo atteggiamento èproduttivo di felicità. Il vero buddista non ha ansietà. E’ sempre calmo esereno. Budda non era mai malinconico: i suoi contemporanei lo descris-sero sempre sorridente. Nonostante nella vita vi sia il dolore, il buddistanon esprime impazienza e collera: queste non rimuovono la sofferenza,ma la esacerbano. E’ necessario comprendere la causa della sofferenza,le vie attraverso le quali si manifesta e come liberarsene usando pazienza.

Giorgio Bosco

(segue da pag. 1) Il buddismo e la tolleranza

ISCRIZIONE ALLE GESTIONISPECIALI LAVORATORI AUTONOMI

I lavoratori autonomi devono iscriversi alla gestione speciale della cate-goria di appartenenza unitamente ai familiari che prestano la loro attivitàin modo abituale e prevalente. I familiari che lavorano in modo abitualee prevalente nell’impresa artigiana o commerciale prendono il nome dicoadiuvanti, nel primo caso, e di coadiutori nel secondo. Dal 1°/4/2010opera un sistema semplificato di iscrizione mediante l’invio telematico(o su supporto informatico) della ComUnica (comunicazione unica perla nascita di impresa), che consente con un’unica operazione di assolverea tutti gli adempimenti previsti, anche previdenziali. Per i lavoratori agri-coli tale sistema ha effetto dal 30/4/2010 (v. circolare INPS 26/3/2010 n.41).La comunicazione unica - in base a quanto disposto dall’articolo 9del D,L. 31/1/2007 n. 7 convertito dalla legge 2/4/2007 n. 40, come poimodificato dall’articolo 23, comma 13, del D.L. 1°/7/2009 n.78 conver-tito dalla legge 3/8/ 2009 n. 102 - viene presentata all’ufficio del registrodelle imprese delle camere di commercio, industria, artigianato e agricol-tura (CCIAA) e poi inoltrata alle altre Amministrazioni interessate(Agenzia delle entrate, Ministero del Lavoro, INPS, INAIL, Commis-sioni provinciali per l'artigianato ovvero Uffici preposti alla tenuta del-l'albo delle imprese artigiane). Tale procedura si applica anche in caso dimodifiche o cessazione dell’attività d’impresa. In relazione ai soggettiaventi l’obbligo di iscrizione nella gestione esercenti attività commer-ciale, è consentito, in via alternativa alla ComUnica, comunicare diret-tamente all’INPS tutte le informazioni relative alla modifica dellaposizione contributiva del titolare o del coadiutore, che non siano di in-teresse del registro della imprese. Giacomo Bove

CONTRIBUZIONE PENSIONISTICAPER LAVORATORI AUTONOMI

Per quanto concerne i coltivatori diretti, i mezzadri, i coloni e gli im-prenditori agricoli professionali, il calcolo dei contributi IVS si basa sullaclassificazione delle aziende nelle quattro fasce di reddito agrario indi-cate nella tabella D allegata alla legge 233/1990 come modificata dalD.Lgs. 146/1997. Ad ognuna di queste fasce è attribuito, in via conven-zionale, un numero di giornate di lavoro: alla 1^ fascia corrispondono156 giornate; alla 2^ fascia, 208 giornate; alla 3^ fascia, 260 giornate; alla4^ fascia, 312 giornate. In corrispondenza della specifica fascia in cui èinquadrata l’azienda viene riconosciuto un numero di giornate che vienemoltiplicato per il reddito convenzionale individuale stabilito annual-mente con decreto del Ministro del Lavoro. Si determina, così, la baseimponibile su cui si applicano le aliquote contributive. L'articolo 24,comma 23, del D.l. 201/2011 convertito dalla legge 214/2011 prevede, apartire dal 1°/1/2012, la rideterminazione delle aliquote contributive pen-sionistiche dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni, secondo le TabelleB e C di cui all’Allegato 1 del decreto stesso. Per quanto concerne, in-vece, gli artigiani e gli esercenti attività commerciale, l’importo dei con-tributi da versare si calcola applicando l’aliquota contributiva al redditodi impresa determinato ai fini IRPEF dell’anno al quale i contributi si ri-feriscono. I contributi sono dovuti entro un limite minimo e un limitemassimo di reddito che variano di anno in anno e sono stabiliti dallalegge. L’articolo 24, comma 22, del citato D.L. 201/2011 prevede il se-guente aumento scaglionato delle aliquote contributive pensionistichedegli artigiani e degli esercenti attività commerciale: dal 2012, nella mi-sura dell’1,3%; dagli anni successivi nella misura dello 0,45% per ognianno fino a raggiungere il livello del 24% nel 2018, al pari dei coltivatoridiretti, mezzadri e coloni. Giacomo Bove

PRESTAZIONI PENSIONISTICHEPER LAVORATORI AUTONOMI

Per quanto riguarda le prestazioni pensionistiche degli iscritti alle ge-stioni speciali per i lavoratori autonomi, dal 1°/1/2012 è entrato in vigoreil nuovo sistema introdotto dal D.L. 201/2011 convertito dalla legge214/2011, che ha portato profonde modifiche in campo previdenzialeanche al fine di uniformare i requisiti per il conseguimento del tratta-mento pensionistico tra uomini e donne e tra lavoratori dipendenti e la-voratori autonomi. I trattamenti pensionistici previgenti continuano atrovare applicazione per i lavoratori autonomi che hanno maturato i re-lativi requisiti entro il 31/12/2011, ai quali si applica altresì la finestramobile di 18 mesi (e non di 12 mesi come per i lavoratori dipendenti).In base al sistema vigente dal 2012, per quanto riguarda la pensione divecchiaia, mentre per gli uomini non vi è alcuna distinzione tra lavora-tori dipendenti e lavoratori autonomi, per le donne permane solo unadifferente tempistica di elevazione dell’età anagrafica. Infatti, le lavo-ratrici autonome possono accedere a tale trattamento con un’età che saràpari nel 2018 a quella degli uomini (66 anni + gli adegua-menti connessi alla speranza di vita), secondo la se-guente gradualità: dal 1° gennaio 2012 al31dicembre 2012, 63 anni e 6 mesi; dal 1° gennaio2013 al 31 dicembre 2013, 63 anni e 9 mesi; dal 1°gennaio 2014 al 31 dicembre 2015, 64 anni e 9mesi; dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017, 65anni e 9 mesi; dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre2020, 66 anni e 3 mesi. Per la pensione anticipata, perla pensione ai superstiti e per la pensione di invalidità siapplicano gli stessi requisiti (illustrati in una precedente tornata) previstiper i lavoratori dipendenti. Giacomo Bove

LA LOBBY BANCARIATEME SOLO LE DITTATURE

Passerà anche la moda della democrazia diretta? Forse sì forse no, cer-tamente quando si accorgeranno di aver perso inutilmente tanto tempomentre i dittatori hanno realizzato i loro obbiettivi. Combattere una dit-tatura con la democrazia è una pia illusione, che nella culla della civiltàfa piacere all’intelletto, ma la realtà è esattamente un’altra. La democra-zia diretta è molto lontana dal poter essere utilizzata, per diverse ragioni.Un voto di un’assemblea prevede un’omogeneità di individui con lostesso interesse, lo stesso grado di formazione ed informazione e soprat-tutto lo stesso grado di consapevolezza. Tutto ciò è lontano mille migliadalla realtà. La democrazia diretta soprattutto nel metodo si scontra condei limiti fisici oltre che psicologici, e funziona per piccole comunità dipersone fortemente omogenee. La psicologia dei gruppi e le dinamichedei gruppi insegnano che già superati i sei/nove componenti la gestionediventa difficile. La democrazia diretta è solo l’ultima moda che passeràcome sono passate le altre definizioni di democrazia: trasversale, reale,integrale ecc. Il potere bancario non teme le democrazie (qualsiasi agget-tivo gli si metta accanto), teme solo le dittature e gli va a fare guerra,mentre il popolo vive nell’illusione di potersi autogovernare.

Giuseppe Turrisi

LA “FLESSIBILITÀ” SECONDO ICHINOTutti, abbiamo sentito i discorsi da parte dell’ex premier Monti sullaflessibilità del lavoro. “I giovani non devono abituarsi sempre allo stessolavoro, devono cambiare” queste le dichiarazioni in una trasmissioneche ospitava il capo del governo tecnico. Ichino, saltato dal Pd al fiancodi Monti, sostiene questa tesi ma stenta a metterla in atto. Chiara diDomenico, 36 anni, originaria di Pescara, lavora come addetta stampapresso la casa editrice romana Orma. E’ stata lei a ricevere migliaia di ap-plausi dopo aver dichiarato che proprio la figlia di Ichino lavora per laMondadori da circa 12 anni. La domanda è stata: “lei pensa che nonl’abbia meritato?” La risposta della ragazza chiarisce subito che la suanon era una insinuazione, portare un esempio di come alcuni politici di-cano cose che non rispecchiano le loro azioni. La figlia di Pietro Ichinolavora nello stesso posto da quando aveva 23 anni, della flessibilità di cuiparla il padre non ce n’è nemmeno l’ombra. Queste dichiarazioni hannocolpito tutti i presenti al convegno organizzato dal Pd “le parole dell’I-talia giusta”. Una delle reazioni più significative è stata quella di Bersaniche dopo l’intervento ha abbracciato la ragazza. In molti si sono chiestise era un abbraccio di ringraziamento per aver parlato male di Ichino.Chiara smentisce dicendo che la precarietà giovanile dovrebbe essere alcentro dei programmi del nuovo governo.

Maddalena Barba

TRA DITTATURE E DEMOCRAZIEIL BANCO VINCE SEMPRE

Il banchiere sta sempre fuori le questioni... a lui non interessa che cisia una dittatura o una democrazia al governo, gli interessa solo che laemissione monetaria stia nelle sue mani. Questo è il motivo per cuicerti dittatori vengono abbattuti ed altri invece no. La variabile non èla crudeltà del dittatore in questione, ma semplicemente se la emis-sione monetaria venga o meno nazionalizzata. La dimostrazione stain molte nazioni dell’Africa o della penisola arabica dove ci sono delledittature molto più feroci di quelle che potevano essere quelle dell’Irako della Libia, ma non vengono minimamente messe sotto i riflettorisemplicemente perché “questi dittatori” sono sottomessi al sistemamonetario internazionale (FED-WTO-BM-FMI). Gli altri (quelli “cat-tivi”) si oppongono alla cessione di sovranità al sistema finanziariointernazionale. La “democrazia” confezionata dai media è la nuovapropaganda, che si esporta con tanta facilità con le guerre chiamateoperazioni di pace, nasconde semplicemente l’azione totalitaria delsistema finanziario internazionale. Giuseppe Turrisi

BEPPE GRILLO: SOLO 4 GATTI ?Beppe Grillo infiamma le piazze? Solo quattro gatti... o così vorreb-bero farci credere i rappresentanti dei tradizionali partiti politici. Negliultimi trent’anni Beppe Grillo ha riempito le sale dei teatri raccon-tando e mettendo in piazza i misfatti dell’Italia ed ora con il Movi-mento 5 Stelle riempie le piazze con l’intenzione di fare pulizia diuna classe politica che non ha a cuore l’Italia. Beppe Grillo nasce nel1948 a Genova, nel 1976 grazie a Pippo Baudo inizia la sua carrieracome comico e prosegue la sua satira sempre più pungente fino al1986 quando in seguito ad una “battuta” sul movimento socialista esu Bettino Craxi, viene invitato ad uscire di scena. Ecco la battuta:«La cena in Cina… c’erano tutti i socialisti, con la delegazione, man-giavano… A un certo momento Martelli ha fatto una delle figure piùterribili… Ha chiamato Craxi e ha detto: “Ma senti un po’, qua ce n’èun miliardo e son tutti socialisti?”. E Craxi ha detto: “Sì, perché?”.“Ma allora se son tutti socialisti, a chi rubano?”» Ma chi sono questi4 gatti che gli danno seguito? Ci giriamo tra la folla e c’è un po’ ditutto: attivisti, gente delusa dai grandi partiti come Pdl e Pd, ex leghi-sti nauseati, moderati e benpensanti, gente stufa delle solite vane pro-messe elettorali, gente che ha deciso non solo di protestare contro ipartiti tradizionali ma di dare il proprio voto ad un comico-politicoperché non si intravede un’alternativa. Perchè segue Grillo? - chie-diamo alla gente. “E’ l’unica scelta possibile oggi per evitare al Paeseulteriori disastri sociali.” ci dice uno - “Meglio uno come il Trota? Ocome il nano burlone?” ci risponde un altro. “Per cacciarli via tutti”un altro ancora. Grillo dal canto suo dopo aver scaldato le folle dice«Adesso andate via in silenzio e diffondete il verbo». Il verbo di M5Sche si diffonde come un’epidemia all’interno della rete. «Noi non ab-biamo speso un centesimo per la nostra campagna elettorale, non vo-gliamo i rimborsi e quelli di destra e sinistra dobbiamo mandarli tuttia casa». Che sia una vera rivoluzione o una mera illusione... il 25 feb-braio tutto cambierà o non cambierà niente. Questa è l’Italia.

Isacco Cicala

CON LA FEDE NON SI MANGIALe recenti dimissioni del Papa rappresentano un evento interessante nonsolo per la loro importanza storica (non accadeva dal 1415), ma ancheper i riflessi prodotti sulla società civile. Il "cambio della guardia" non siè prestato ad una analisi critica su importanti questioni di attualità il ruolodella Chiesa nella società civile; la sua capacità di raccogliere le istanzespirituali che fioriscono all'interno di essa; il modo nel quale costruisce unrapporto con i fedeli. In un momento delicato come questo, ed anche inrelazione ai recenti scandali, sarebbe stato naturale affrontare queste tema-tiche. Per quale motivo bombardare il pubblico, ad ogni edizione di Tg,con le stesse identiche vicende, senza cercare di andare oltre la superficia-lità dell'ovvio? Che ci sia un interesse a non parlare di certe cose, e sotto-linearne invece altre? Probabilmente. La voglia di cambiare, di"rottamare", della quale si parla così tanto negli ultimi tempi si rispecchiaanche nel desiderio di ritoccare verso il basso lo stipendio dei politici,così da ignorare tutto il resto; il politico è visto ormai solo ed esclusiva-mente in funzione degli interessi economici che soddisfa e non come vei-colo di idee o di speranze per il futuro. Siamo così abbruttiti che il denaro,quello degli sprechi e quello che promettono di restituirci, è l'unica di-mensione che possa colpirci e fare notizia: non ci interessa altro; e se leideologie, così strettamente legate alla nostra quotidianità, hanno cedutoil passo, non si può sperare che la spiritualità, che si nutre di un "altrove",possa andare incontro a una sorte diversa. Siamo pronti di nuovo a cederealle lusinghe di quel "Papa" che ha promesso di renderci l'IMU.

Riccardo Fondi

soluzioni alla denuncia. Passare dallo scrivere al fare è uno svilupponon un tradimento”. Rinuncerà in Parlamento alla sua indipendenza,quella che aveva da giornalista lavorando nel più grande giornale ita-liano? Dice che da politico non rinuncerà-se eletto- alla sua indipendenzacercando di ragionare con la sua testa per una politica del “fare bene”, enon temerà la solitudine delle sue scelte ove non venissero approvate.Stiamo parlando del Parlamento italiano e non della redazione di un gior-nale, e di questo Mucchetti dovrebbe esserne consapevole. Sarà unaguerra ad ostacoli tra le diverse fazioni. Sceglie il Pd, Massimo Muc-chetti, perché ritiene sia il partito a maggior tasso di democrazia reale.Speriamo che questa avventura sia davvero a prova di democrazia. Cisono stati esempi illustri nel passato, di giornalisti imprestati alla politica.Luigi Einaudi prima firma del Corriere fino al Fascismo e poi corrispon-dente dell’’Economist, fu senatore del regno, governatore della BancaD’Italia e ministro liberale e poi presidente della Repubblica. Lo stessoMario Monti ha costruito la sua reputazione scrivendo articoli sul Corriere.Insomma non ci scandalizziamo per la scelta fatta da Mucchetti. E in questeelezioni la lista è davvero lunga: Minzolini, Ruotolo, Mineo, Sechi, OscarGiannino che si è proposto come candidato premier. Permettetemi una ri-flessione; i grandi giornali possono fornire persone alle istituzioni, e questodovrebbe essere visto come un onore. Di certo in un Paese normale, il Par-lamento dovrebbe essere rappresentato da tutte le classi sociali, ma soprat-tutto da uomini e donne rispettabili. Fin qui ahimè abbiamo visto gransfoggio dell’oligarchia politica della Casta di padri e figli che si traman-dano il posto in Parlamento come se fosse un’azienda privata , di parvenusimpresentabili che devono la loro fortuna al protettore politico di turno.Sulle candidature di giornalisti e magistrati che hanno rivestito un ruolo diterzietà nei confronti dei cittadini, credo che non ci sia motivo di scandalo.Pretendo però che per motivi di opportunità un minuto prima di comuni-carlo agli elettori abbiano dato le dimissioni dal precedente incarico. GliStati Uniti d’America ci possono essere d’esempio. Lisa Biasci

(segue da pag. 1) Prima di candidarsi, dovrebbero dimettersi

biamo da anni affrontato detto problema e molti nostri assistiti hannoraggiunto il risultato. Il sottoscritto propose a se stesso la metodica cheesporrò, in quanto ritenuta la più “fisiologica” per smettere di fumare;misi a punto la metodica al compimento di una simpaticà età: il primomezzo secolo. Ho smesso di fumare ed intendo portare a compimentoun altro mezzo secolo. La premessa è basata essenzialmente sul problema“inspirazione”: nell’attività di un fumatore, infatti, la prima realtà prag-matica che si realizza, all’accensione, è la inspirazione profonda (“gin-nastica respiratoria” che significa ‘movimento del diaframma), conconseguente svuotamento della bolla gastrica sottodiaframmatica. Da quinasce la sensazione che la sigaretta aiuti a digerire. Ecco quale dev’essereil comportamento quotidiano del fumatore: accendere la prima sigaretta,non importa in quale ora del giorno, e godersela come nulla fosse. Ter-minata la sigaretta, che chiameremo numero Uno, dispari, passato uncerto periodo di tempo, che varia da persona a persona, all’insorgere delnuovo desiderio di accensione (e qui scatta la metodica che propongo) ilfumatore estrae una sigaretta, la pone in tasca in modo da poterle contarealla fine di giornata, ed inizia una preziosa “ginnastica respiratoria“ con-sistente in cinque profonde inspirazioni: in tal modo i polmoni vengonoinvasi da un contenuto di aria notevole, e detta aria contiene diversi ele-menti che “normalmente” inquinano l’aria. In tal modo, unito al movi-mento del diaframma, il fumatore avrà una sensazione di”saturazione”.Sarà la ginnastica respiratoria a non fare accendere quella sigaretta. Allafine del giorno saranno ore di non fumo. La sigaretta numero pari è statasaltata. Al titorno del desiderio, vi autorizzo ad accendere la vostra siga-retta (la numero tre, perché la due è in tasca). Alla fine della giornata, viprego di “contare” le sigarette non fumate (le numero pari). Sarà questoil vostro primo risultato. Varierà da persona a persona, a seconda dellavostra “entità” di fumatori ma le sigarette non fumate sono l’inizio dellavostra vittoria. A poco a poco, potrete cominciare anche a saltare le “di-spari” per avviarvi ad un risultato completo. La metodica proposta risolveinoltre anche il fastidioso fenomeno per cui l’ex-fumatore si presenta anoi medici, e dichiara: da quando ho smesso, ho sempre catarro. Infatti,smettere di fumare, senza effettuare una “ginnastica respiratoria di com-penso” è la premessa del ristagno di catarro nelle vie bronchiali. Il vin-citore nella lotta contro il fumo deve completare la sua ”guarigione”dedicando alcuni secondi al giorno alla preziosa ginnastica respiratoria.

Luigi Monaco

(segue da pag. 1) Per non fumarestati celebrati dall’assise dei Vescovi della CEI, con l’ex direttoredell’Avvenire, Dino Boffo. Forse perchè Bersani era intento a “sbra-nare” quelli che avevano parlato dello scandalo del Monte PaschiSiena, ma la fortuna del Berlusca è stata la pseudo sconfitta alle prima-rie di Renzi. Bersani, poi, è stato sconfitto anche nel suo paese natio.La lista Monti raggiunge il 10%. Ma la sua discesa in campo gli vietal’ingresso al Colle. Casini non raggiunge nemmeno il 2%. Il bel Pier-ferdinando, sulla scena politica dal 1983, (ma dal 1980 era consiglierecomunale di Bologna nelle file della D. C.), poi segretario CCD e poiUDC, schierato sempre con il vincitore nelle varie regioni italiane, nonha raggiunto il quorum. Per effetto del Porcellum, lui, un nome cosìimportante, se vuole entrare in Parlamento, deve accettare il ripescag-gio. Che figura! Fini, dopo aver creato un nuovo partito, affiancato dalfido Bocchino, si era schierato impavidamente con Monti e Casini, inun triumvirato d’acciaio. Ma gli italiani ricordano… e Futuro e Libertànon arriva nemmeno all’1%. Così, Fini deve lasciare la poltrona.Viene in mentre un vecchio proverbio “Chi di spada ferisce... di votoperisce!” Vetriolo

(segue da pag. 1) Chi chi spada ferisce… di voto perisce!

Page 5: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 5N. 3. MARZO 2013 INIZIATIVE CULTURALI

CAFFÈ DELL’ARTISTA(Associazione Culturale aderente all’UN.I.A.C.)

(Presidente Prof. Florinda Battiloro)Presso il Circolo Ufficiali di Salerno (via San Benedetto).Programma. 5 marzo, ore 18:Serata dedicata al Poeta Alfonso Gatto, acura della figlia Paola. 11 marzo: “Stasera si recita a soggetto”, a cura delregista Pasquale de Cristoforo. 18 marzo: Serata dedicata alla musicae alle canzoni napoletane con la cantante Mafalda. 25 marzo: il dott.Stefano Pecoraro terrà una conferenza sulla medicina.

APPLAUDITO CONCERTODEL SOPRANO LICIA FALCONE

Per l’inaugurazione del nuovo anno sociale l’Associazione “Campani nelLazio” ha organizzato un grande concerto lirico presso la splendida saladella Casa dell’Aviatore in Roma. Il soprano Licia Falcone e il tenoreAdriano Gentili, accompagnati al pianoforte dalla brava Hiroko Sato, sisono alternati nell’eseguire immortali romanze e duetti che richiedono pa-dronanza vocale e musicale. Abbiamo ascoltato brani di Bellini, Donizetti,Verdi, Cilea, Puccini, Mascagni, Vives. Il soprano ed il tenore hanno entu-siasmato la platea che ha chiesto più volte il bis, specialmente per il brindisidella Traviata. Molto applaudita la pianista Hiroko Sato per l’ouverture dellaCavalleria rusticana. Un plauso anche al presentatore della manifestazionedott. Gianni Scala, presidente dell’Associazione. Carmelina De Vito

PRESENTAZIONE DELL’ANTOLOGIADEGLI ARTISTI 2012

Presentata con grande successo, il19 febbraio c.a. l’Antologia degliArtisti 2012, nel famoso locale ro-mano Caffè degli Angeli. Numero-sissimi i presenti: il direttore delgiornale, Prof. Cosmo SallustioSalvemini, l’Ambasciatore d’ItaliaGiorgio Bosco, che ha curato laprefazione dell’Antologia, laDott.ssa Gabriella Di Luzio, che ha presentato il programma della serata

coadiuvata dalla Direttrice ArtisticaDott.ssa Liana Botticelli. Presente la prof.Florinda Battiloro, la dott. Grazia M.Tordi, l’artista Pietro Sarandrea, l’artistaPatrizia Frangini, il comm. GiovanniMaggi e numerosi altri giornalisti e poeti.Durante il pranzo, tra pietanze succulente,l’atmosfera è stata molto cordiale, allietataanche dalle bellissime arie di Gioacchino

Rossini ed Emanuel Defalla eseguite dalla soprano Licia Falcone, ac-compagnata dal Maestro Vincenzo Sartini. Ad ogni artista e poeta, dopola propria esibizione, è stata consegnata l’Antologia ed alle signore e allegiornaliste è stato donato anche un bellissimo omaggio floreale.

Aurora Simone Massimi

A MEMORIA DI GIOVANNI FRATANGELIDA CEFALONIA AI LAGER NAZISTI - “LE STELLETTE CON ONORE”-

Presso il “Museo della Memoria e della Storia del Comune di Roma”,l’11 gennaio si è tenuto il Convegno dal titolo:”Da Cefalonia ai Lager na-zisti con le Stellette con Onore’,con l’intento di commemorare il sacri-ficio degli oltre 10.000 militariitaliani trucidati dai nazi-tedeschi,durante e dopo la battaglia di Corfù-Cefalonia (9-25 settembre 1943).L’incontro è stato fortemente volutodal figlio del Finanziere Scelto Gio-vanni Fratangeli della G.di F., Fabri-zio Fratangeli “in ricordo del padree dei compagni, vittime di queigiorni”. Quindi Stefano Caccialupi,Segretario Generale dell’Associa-zione Ex-lnternati nei Lager inter-viene, mentre per l’Associazione Nuova Era, promotrice dell’incontro,Floriano Canonico parla in rappresentanza del Presidente e passa la pa-

rola a Fabrizio Fratangeli che sottoli-nea l’interessante intervista che ilpadre Giovanni ha rilasciato a Erne-sto Nassi dell’A.N.P.l.: “le truppegermaniche-naziste tentarono disbarcare sull’isola per ben 4 voltema li ricacciammo a mare con note-voli perdite, però quando riuscirono,purtroppo, a sbarcare ci furono scon-tri cruenti, combattemmo con corag-

gio, tenendo testa a quello che per l’epoca era considerato l’esercito piùforte e equipaggiato del mondo”. Il 4 aprile 1943, mio padre sbarcò sul-l’isola di Corfù con il 1° BTG della Regia Guardia della Finanza mobi-litato in zona di guerra. “..il Colonnello Lusignani -racconta il superstitedi Cefalonia- con le sue truppe con atto eroico riuscì a disarmare e aprendere prigionieri un’intera guarnigione di 500 soldati tedeschi giàdi stanza sull’isola di Corfù, e inoltre respingemmo ben 4 tentativi d’in-vasione da parte di un BTG della Divisione di Montagna “La Edelweis”che sostenuti dai loro bombardieri in picchiata uccidevano senza pietàcivili e militari italiani”. A Corfù s’immolarono per la Patria 623 giovanimilitari italiani, tra caduti in combattimento e fucilati dopo la resa, “...-dice mio padre- riuscii miracolosamente a restare vivo con altri commi-litoni,e decidemmo di raggiungere l’Isola di Cefalonia per essere piùsicuri e non essere catturati dall’esercito nazi-fascista.... Il periodo dellamia prigionia è durato dal 7 ottobre 1943 all’8 maggio 1945, quandofui liberato dai soldati dell’Armata Rossa,” Al Museo della Memoria erapresente il Gen. B. Ignazio Gibilaro (Com. Prov. di Roma),-il Gen. Ber-nardo Musumeci (Presidente A.N.F.l Roma 1 Nord), il Gen. AngeloMaenza (Resp. Rivista Fiamme Gialle), il M.A. Antonio Morlando(Resp.Eventi-Turismo), l’Ammiraglio Franco Prosperini (Storico Mi-litare) e la Dr.ssa Sabrina Frontera. Il Prof. C. G. S. Salvemini (in qua-lità di Presidente dell’UN.I.A.C.) ha auspicato una più approfonditaconoscenza della Storia nelle scuole medie e nelle università. Poi Erne-sto Nassi (vice-presidente dell’A.N.P.l. di Roma e Provincia) ha ricordatol’incontro con l’eroe Giovanni Fratangeli, pluridecorato in zona di guerrae medaglia d’oro al valor militare. L’artista Nunzio Di Placido di Sul-mona ha donato un’opera artistica dedicata al 150°de11’Unità d’Italia,mentre l’artista Angelo Chiauzzi ha donato un ritratto dell’eroe di Ce-falonia ai familiari presenti al convegno. Voglio ringraziare i dirigentidella Casa della Memoria, per avere accolto con entusiasmo l’evento cheha onorato la memoria di mio padre,eroe di Cefalonia. Concludo con unafrase di mio padre: “Mio padre combattè a Caporetto, e fu assassinatonel 1944 dai nazi-fascisti, ha portato con onore le stellette. Io ho com-battuto con Badoglio, ebbi le stellette e le ho onorate, ed è con le stelletteche ritornai in Patria”. Fabrizio Fratangeli

INVITO AL MAGGIO UNIACENSE

I presidenti delle Associazioni aderentiall’UN.I.A.C. sono invitati a presentare, entro il31 marzo, le domande di partecipazione al Mag-gio Uniacense indirizzandole alla Direzione diquesto Periodico. E’ necessario proporre il pro-gramma dettagliato e i nomi degli Artisti con l’in-dicazione delle sedi di svolgimento degli eventi.

ABBATTERE I PREGIUDIZIMi è capitato di seguire in televisione il programma “Uno Mattina in fa-miglia” durante il quale sono state raccontate autentiche ingiustizie e ma-croscopiche inesattezze. Le osservazioni mandate in onda erano rivolteagli ammalati psichici. In pratica è stato detto che oggi, in alcune trasmis-sioni televissive, compaiono persone con un passato vissuto in clinichepsichiatriche. Si voleva insinuare che tali persone non avrebbero diritto amanifestare le proprie opinioni. Semplicemente assurdo. Mi sono sentitamorire, non per me (che ho le spalle larghe e un peso ragguardevole) maper coloro che sono riusciti a superare problemi mentali facendo leva sullaforza di volontà. E’ gente da ammirare, non da offendere. Per questo mo-tivo mi unisco a tante persone che hanno deciso di “urlare” allo scandaloe di spezzare una lancia a favore di coloro che ce l’hanno fatta. Alle ma-lelingue rivolgo una sola parola: vergogna! Rosanna Sinopoli

Nel corso di una conferenza organizzata dall’associazione “Caffè dell’Artista” di Salerno (presieduta dallaprof. Florinda Battiloro), il prof. C.G.S. Salvemini ha illustrato le tesi contenute nel suo recente libro “Demo-crazia degenerata”. L’introduzione è stata effettuata da Licia Di Stasio. Al convegno hanno partecipato nume-rose e qualificate personalità del mondo della cultura, del giornalismo e dell’arte.

RUBRICA DELLA SALUTEPEPERONI E CARCIOFI RIPIENI. 1 Kg di peperoni multicolori, 40 5 carciofi e 6 salcicce, lavate i peperoni tagliateli in lungo, in tre o quat-tro parti facendo delle barchette, metteteli in una pirofila coperta da unpiatto e fateli cuocere a metà nel microonde, pulite i carciofi comequando li cuocete interi, passateli con il limone e fateli a metà. Dandosempre una prima cotta al microonde, fate un lungo taglio, sopra la gobbadelle salcicce, togliendole la pelle e per un mangiare sano sgrassatele nelmicroonde, schiacciate, per pochi minuti, buttate via il loro grasso fatelea pezzi riempiendo le barchette, che avrete trattate con pochissimo sale,fate uguale con i carciofi, mettendo la salciccia, in mezzo alle foglie pernon farla cadere, preparate del pangrattato, abbastanza, per ricoprire iltutto, un pizzico di sale, 4 pomodorini tritati finissimi, una manciatonadi parmigiano, origano o basilico, olio, coprire i carciofi e i peperoni.Scaldare il forno a 250 gr, mettere a cuocere per 20 o 30 minuti, finchèil pangrattato non sia bene abbrustolito.

L’ORTICA. L’ortica si trova in tutti i giardini e prati imparate a rac-coglierla, mai dalle foglie ma dal fondo del suo stelo, con dei guantitogliete le foglie verdi e lo stelo a pezzi, passatelo al mix,ne farete unapoltiglia succosa, mettetela sulla vostra cute facendo un ricco massaggiopoi asciugate con il fono e andate a dormire il mattino potete fare uno sci-ampo. Ripetete per 3 volte, la cura, per più di 20 anni non perderete piùi capelli, la Natura è la medicina più forte del mondo. Liana Botticelli

UNA META POCO NOTA:MADA’IN SALEH

A colpo d’occhio sembrerebbe di essere in Giordania, a Petra, ma poi cisi accorge ben presto delle differenze e delle peculiarità di questo luogo,davvero suggestivo, che vale la pena di visitare almeno una volta nellavita, ossia il sito di Mada’in Saleh, a nord-ovest dell’Arabia Saudita. Tu-telato dall’Unesco e iscritto dal 2008 tra i patrimoni dell'umanità, questopiccolo gioiello archeologico rappresenta il primo sito riconosciuto del-l'Arabia Saudita. La città di Saleh, chiamata anche al-Hijr, "luogo roc-cioso", è un antico centro nella regione dell’Hijaz settentrionale. In tempiantichi la città era abitata da Thamudeni e Nabatei, tra il II secolo a.C. edil II secolo d.C., di cui ne restano traccia negli elementi architettonici. Fusuccessivamente occupata dai legionari romani durante la politica espan-sionistica di Traiano nel Medioriente, nel II secolo d.C. Impronte mira-colose dei millenni trascorsi sono alcune iscrizioni rinvenute in questoluogo, databili al I millennio a.C., mentre recentemente sono state sco-perte evidenze dell'occupazione romana risalenti addirittura all’impera-tore Adriano. Ciò si spiega col fatto che forse un tempo, l'area montuosadi Hijaz, era parzialmente fertile, facente parte della provincia romanadell'Arabia Petrea con capitale la nota Petra. È interessante notare che,per la cultura araba, Mada'in Saleh è considerata un luogo maledetto peril fatto che viene citata nella sura XV del Corano, intitolata, appunto, al-Hijr. A causa di versetti come: “[…] e portammo i Nostri Segni e non lihanno guardati”(15:81), molti sauditi sconsigliano a tutti di raggiungerequesto luogo, nonostante il governo cerchi di promuoverne, giustamente,il turismo. Infatti, qui si trovano splendide rovine nabatee, 131 tombe di-slocate lungo oltre 13,4 chilometri, che necessitano di molte ore per es-sere visitate tutte con una guida, mura, torri, condotti d'acqua e cisterne.

Maria Rita Salustri

MOSTRA ITINERANTE“I MAESTRI ITALIANI DEL COLORE”

Inaugurata con grande successo di pubblico e di critica, l’edizione2012/2013 della Mostra Itinerante dei “Maestri Italiani del Colore”presso la Sala mostre della Sede di Taranto dell’Accademia Internazio-nale dei Dioscuri, dal Presidente, Prof. Salvatore Russo, alla presenzadelle Autorità locali, degli alunni e dei docenti di alcune scuole di Tarantoe Provincia, tra cui l’Istituto Tecnico Commerciale Paritario “San Tom-maso D’Aquino” e di un folto pubblico. All’inaugurazione sono interve-nuti ufficialmente l’Assessore Comunale di Taranto, MassimilianoStellato, il Consigliere Comunale, Avv. Prof. Paolo Ciocia, e, come ospited'onore, il vincitore dell'Edizione 2012 del programma "Ti Lascio UnaCanzone", Michele Perniola, al quale è stata consegnata la Targad’Onore dell’Accademia dei Dioscuri per la sezione Spettacolo. Come daprogramma, la Mostra rimarrà aperta sino al 30 aprile. A maggio la Mo-stra si sposterà in Belgio, con il“Premio Speciale Città di Bruxel-les”, poi in Polonia, dapprima a Cra-covia, con la “Targa Speciale Cittàdi Cracovia Omaggio a GiovanniPaolo II”, in seguito nella Città diAuschwitz (Oswiecim), con la“Targa Onorifica Città di Au-schwitz”, per poi concludersi aRoma a fine maggio.Nella foto: da sinistra, l’artista Ruggero Di Giorgio e signora, il Presi-dente dell’Accademia, Prof. Salvatore Russo, Michele Perniola e il Dott.Piermattia Fanuli. Nicoletta Di Bello

CIAMPINO, MESSALLA E I SUOI TESORICiampino continua a svelare tesori archeologici: oltre ad un vasto com-plesso termale in località Colle Oliva, databile al II secolo d. C., copia per-fetta in scala delle Terme del Foro di Ostia Antica, è stata “ritrovata” laVilla di Marco Valerio Messalla Corvino, cenacolo dei grandi poeti latinid’età augustea da Ovidio a Tibullo, dove sono riemerse le sette statue ispi-rate al mito di Niobe e dei Niobidi.Un ritrovamento importante per molteragioni: prima di tutto per le statue che raccontano il mito di Niobe, settestraordinarie statue di età augustea integre, di oltre due metri di altezza, conalcune mutilazioni facilmente ricostruibili; in secondo luogo perché tali sta-tue ornavano la natatio, vale a dire la piscina aperta, lunga ben venti metri,dalle pareti dipinte di azzurro, un lusso per ricchezza ma soprattutto per cul-tura. Si cultura, non solo in qualità di reperto archeologico ma perchéMarco Valerio Messalla Corvino fu uomo e patrono di cultura, riunendo in-torno a sé, nel cosiddetto “circolo di Messalla”, alcuni tra i maggiori poetidel tempo, come Tibullo, Ligdamo , il giovane Ovidio e Sulpicia figlia diuna sorella di Messalla che grazie alla frequentazione del “circolo” potècoltivare la sua innata ispirazione poetica, scrivendo le uniche poesie a noigiunte di una donna romana. Cristina Canci

CINQUANTENNALE DELMOVIMENTO SALVEMINI

Roma, Protomoteca in Campidoglio, 5 novembre 2012

Pierluigi Lando

Delegati delle varie regioni italiane

Livio Ghersi

Antonio Bartalotta

Nico Valerio

Caro lettore, ricor-dati di rinnovare laquota associativa aquesto periodico che,essendo “super par-tes”, intende restareun libero organo distampa.

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L’ATTUALITÀ, pag. 6 N. 3. MARZO 2013LETTERATURA E ATTUALITA

EDITO-INEDITO(a cura di Gianfederico Brocco)

* Luigi Monaco - Verso la torre -. (Nuova Impronta ed.)L’autore illustra, oltre che con lasua voce poetica, anche con sug-gestive immagini fotografiche,ilsuo paese natale, Introdacqua, e isuoi dintorni. Attenzione però, cheIntrodacqua non è solo una loca-lità geografica, ma anche un luogodel cuore, un ritrovare se stessonelle pietre, edifici, valli e monta-gne, un ritrovare il “prossimo”chesi è perso: gli amici dell’infanzia,il proprio “genius loci”. La poesiasegue perciò il percorso tortuosodi Ulisse, con le sue soste e attese,però sempre fermo sulla “torre”,che distingue Introdacqua e che dail titolo alla silloge.

* Bruna Rebizzo - Sprazzi diluce-(Nuova Impronta ed.)L’autrice si presenta con una deli-cata colomba della pace, da lei di-pinta, in copertina e con altridipinti all’interno a impreziosire lasilloge. È bello poi il suo poetareanche in vernacolo genovese, dicui si sta perdendo memoria. Poe-sia che guarda intorno a sè, nonchiusa ma aperta ai propri simili eagli eventi naturali, il tutto vistocon profonda religiosità. I ricordiriaffiorano nelle poesie e al ter-mine del libro l’Autrice ripercorrele vicende dei suoi avi, che si con-catenano con il Risorgimento e siintrecciano con le imprese di Maz-zini e Garibaldi.* Poeti al caffè - Un volo di stelle-(Nuova Impronta ed.)L’antologia dei “Poeti al caffè”continua il suo prestigioso cam-mino. a cura di Ludovico Pontillo

e Ida Bugliosi Bronzini, con intro-duzione di Elisabetta Di Iaconi. I“poeti al caffè” si riuniscono inquesta raccolta esprimendo libera-mente le ispirazioni che hanno ri-cevuto. Non li citiamo ora tutti marimandiamo alla loro lettura, at-tenta e meditata. Sediamoci alcaffè e leggiamo con calma “Poetial caffè” 2013.

RIVISTE RICEVUTE

*Nuova Impronta, Direttore Fi-lippo Chillemi, via dei Rutoli 12,Roma. *Foglio Notizie, Dir. Pa-squale Chiaramida, Cas. Post. 185, 72100 Brindisi. Tel. 0831-516115.* Brontolo, Direttore Nello Tor-tora, via Margotta 18 - 84100 - Sa-lerno. *Il Symposiacus, dir. resp.Pantaleo Mastrodonato, via La Ma-rina 51, 70052 Bisceglie (Bt) *Ba-cherontius, Dir. Marco Delpino.via Belvedere 5, 16038 S.Marghe-rita Ligure (Genova) tel.0185.286167. *Presenza, diretta daLuigi Pumpo, via Palma 89, 80040Striano (Na). *Poeti nella Società,presidente Pasquale Francischettivia F. Parrillo 7, 80146 Napoli cell347-55.36.446, email: [email protected]. * Miscellanea,diretta da Michele Melillo, ParcoGardenia, villino 23, 84090 SanMango Piemonte (Salerno). *Versoil futuro, diretto da Nunzio Menna,via Scandone 16, Avellino, tel.0825 38269. *Il Convivio, direttoda A. Manitta, via PietramarinaVerzella 66 95012 Castiglione diSicilia. (Ct) *Fiorisce un Cena-colo, fondato da Carmine Manzi84085, Mercato S. Severino (Sa).

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P R O P O S T E E D I T O R I A L IScrittori, poeti, saggisti (materie storico-filosofico-letterarie): inviatei vostri manoscritti al Comitato Editoriale del “Movimento G. Salve-mini”. Se le vostre Opere verranno considerate idonee per le EdizioniMovimento G. Salvemini, riceverete una proposta editoriale con l’in-dicazione del simbolico contributo-stampa a carico dell’Autore. Vo-lete pubblicare romanzi, poesie, saggi letterari, storici, sociologici,giuridici ed economici? Cell. 347.0333846.

22° ANNIVERSARIO DE “L’ATTUALITÀ”La celebrazione del 22° anniversario del periodico “L’Attualità” avrà luogo domenica 24 marzo alle ore 12,30presso il ristorante “Caffé degli Angeli”, via del Gesù 94 (piazza del Gesù) Roma. Obbligo di prenotazione peril pranzo, che è finalizzato all’autofinanziamento del periodico. (Tel.066620020; Cell.3394934678 dr.ssaBotticelli). Alle ore 14,30 avrà inizio il forum per l’analisi storica sulla “Centralità della questione meridio-nale”. Gli interventi saranno pubblicati in sintesi su “L’Attualità”. Alle ore 16,30 circa terminerà il forum.L’invito a partecipare è rivolto ai Dirigenti e ai Soci del Movimento, ai Praticanti Pubblicisti, ai Dirigenti del-l’Un.I.A.C., ai lettori del Periodico, desiderosi di approfondire il tema proposto. La soluzione dei problemi delMezzogiorno può e deve scaturire dal costante impegno degli stessi meridionali. Gli sporadici interventi delloStato e dell’Unione Europea, infatti, si sono rivelati insufficienti. A coloro che volessero documentarsi sull’ar-gomento consigliamo la bibliografia salveminiana indicata nel blog movimentosalvemini.blogspot.it Partico-larmente utile è la lettura dei libri di Gaetano Salvemini “Il ministro della malavita” e “La sinistra e la questionemeridionale”. In quest’ultimo si trovano pagine di efficace satira politica. Un capitolo é intitolato “Cocò al-l’Università di Napoli”. E’ il ritratto di un tipo umano (l’analfabeta-laureato) che Salvemini considerava rap-presentativo di un intero ceto parassitario composto da tanti giovani che, non riuscendo a trovare un impiego,cercavano fortuna attraverso la politica. Nasceva così la categoria dei politicanti di mestiere. “ Fanno di tutto- si legge nel volume - e in grazia della loro attività si conquistano i primi posti nelle file dei partitipolitici...Pertanto tutta la vita dei partiti si accentra in essi: e poiché le idee non girano per le strade sulle pro-prie gambe, ma si incarnano negli uomini, succede che le più belle idee, i più bei programmi di questo mondo,quando cadono nelle mani di quei miserabili, si riducono a pretesto per conquistare un impiego”. Oggi, com’ènoto, circa un milione di persone vivono di politica. A distanza di un secolo le analisi di Salvemini restano at-tuali perchè continuano ad essere ignorate dai politicanti di oggi. Paolo Macali

NORMATIVA VIGENTECampo di applicazione. 1. Il vigente decreto si applica a tutti i datori di la-voro pubblici e privati che utilizzino lavoratori e lavoratrici con prestazionidi lavoro notturno, ad eccezione di quelli operanti nei settori del trasportoaereo, ferroviario, stradario, marittimo, della navigazione interna, dellapesca in mare, delle altre attività in mare, nonché delle attività dei mediciin formazione. Nei confronti del personale dirigente e direttivo, del perso-nale addetto ai servizi di collaborazione familiare e dei lavoratori addettial culto dipendenti da enti ecclesiastici o da confessioni religiose, non trovaapplicazione la disposizione di cui all'articolo 4. 2. Nei riguardi delle forzearmate e di polizia, dei servizi di protezione civile, ivi compresi quelli delCorpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché nell'ambito delle strutturegiudiziarie, penitenziarie, di quelle destinate per finalità istituzionali alle at-tività degli organi con compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica, lenorme del presente decreto sono applicate tenendo conto delle particolariesigenze connesse al servizio espletato e per la specifica disciplina del rap-porto di impiego, con le modalità individuate con decreto del Ministrocompetente, di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale,della sanità, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica eper la funzione pubblica, da emanarsi entro centoventi giorni dalla data dientrata in vigore del presente decreto. Gianfranco P. CicalaCell. 3334922379 [email protected]

AVVISO UTILELa S.I.A.E. ha inviato al Prof.C.G.S. Salvemini (Presidentedell’Unione Italiana tra le Asso-ciazioni Culturali), con racco-mandata in data 14.12.2012,l’Accordo Quadro concernentel’adeguamento delle tariffe age-volate per l’anno 2013, a favoredelle Associazione aderenti al-l’UN.I.A.C. che organizzanospettacoli musicali, corsi di gin-nastica e similari. I Presidentidelle predette Associazioni sonoinvitati a rivolgersi alla Direzionedi questo Periodico per chiederecopia delle Tabelle aggiornate.

NETTUNO E LA SUA STORIA(Terza puntata) In questo scenario pittoresco e suggestivo è bello soffer-marci presso la Chiesa Collegiata, dedicata ai Santi Giovanni Battista edEvangelista. Proprio al confine di quest'ultima, posta ad angolo della pic-cola piazza si può osservare la statua di Paolo Segneri, sommo oratore,inaugurata nel 1974 ed opera dello scultore Giovanni Genovese. E' daevidenziare che nei pressi vi è una stradina dedicata al poeta AntonioOnagro, che scrisse per Nettuno l’Alceo, una tipica favola ispirata al-l'Aminta del Tasso, di cui ci è gradito citare il seguente verso." Alceo,prima gloria ed ornamento di questo mar, che nacque nel castello che dalgran Dio dall'onda ha preso il nome". Ancora più avanti, nel nostro per-corso di turista interessato alle bellezze del luogo, notiamo la piazza edil palazzo dove nel 1624 nacque Paolo Segueri, le cui opere sono rimastefamose. La data 1924, che si distingue sulla facciata delpalazzo, ricorda il terzo centenario della sua nascita. Piùavanti, ci immettiamo in via Marcantonio Colonna enella suggestiva Piazza a lui dedicata, dove si erge ilPalazzo Doria Pamplili, sulle cui finestre si nota lostemma di famiglia. Da questa piazza si può accederein uno degli ingressi detto" il vecchio camminamentodella ronda". L’entrata è caratterizzata da una torre conBifora, e nella stessa è stata creata nel lontano 1925 un'aper-tura che collega Piazza Colonna con Piazza Mazzini.

Stefano Di Marino

DA AMERICAN DREAMAD AMERICAN NIGHTMARE

Tra sparatorie in luoghi pubblici e persone folli che rapiscono bambini,l’America fa sempre più paura: l’ultimo caso di cronaca è quello diJimmy Dykes, 65enne ex camionista e veterano del Vietnam che a finegennaio è salito su uno scuolabus, in Alabama, ha ucciso l’autista chegli voleva impedire di avvicinarsi ai bambini e ha rapito un bimbo di 6anni, portandolo nel bunker costruito vicino casa sua , dove ormai è as-serragliato da giorni. Ethan – questo il nome del bimbo – è autistico edè caduto in uno stato di catalessi dovuto al trauma di separazione im-provvisa dai genitori ed al ritrovarsi in un posto buio, freddo, sottoterrainsieme al suo aguzzino. Quale sia il motivo del folle gesto, non si è an-cora capito. L’anziano Jimmy ha dichiarato di odiare il Governo ameri-cano e di dover difendere sé stesso e il piccolo da un apocalisseimminente. Chi lo conosce bene però (e cioè vicini di casa che più volteavevano denunciato le sue stranezze) ammette che l’uomo abbia rapitoEthan e lo tenga in ostaggio solo perché, una volta ucciso il conducentedell’autobus, ha realizzato che sarebbe andato in carcere e ha ben pensatodi rapire il piccolo per ricattare la polizia e poter arrivare ad una trattativaclemente. L’accaduto ha sconvolto la piccola comunità del Midland, Ala-bama che ogni giorno si riunisce in Chiesa per pregare affinché Ethan,autistico e malato, sia riconsegnato ai genitori. Né in Alabama, né neglialtri Stati federali gli esponenti governativi hanno rilasciato commentiin merito alla triste vicenda, in base a quanto ordinato dagli agenti FBIche stanno trattando con “l’orco” e che vogliono un assoluto silenziostampa per non innervosire Jimmy e non fargli commettere gesti ancorapiù inconsulti. Erika Carpinella

SE I POTENTI SCENDESSERODALL’EMPIREO…

Lontano è il tempo in cui l'uomo viaggiava a dorso d'asino e ancora di piùil tempo in cui l'uomo combatteva con armi di pietra. Oggi si viaggia avelocità supersoniche e si combatte con armi atomiche, purtroppo ormaialla portata di molti, anzi di troppi! Se ciò, in parte, costituisce "pro-gresso", si deve per altro sottolineare che lo stesso potrebbe altresì di-venire l'innesco per la completa distruzione dell'umanità.Impropriamente, possiamo definire umanità il mondo in cui viviamo conlo sfacelo morale dilagante che coinvolge tutti: buoni e cattivi, poveri ericchi, umili e potenti? È da questa contrapposizione di ceti che nascel'incomunicabilità, la torre di Babele, la confusione completa sui diritti,sui doveri e sui più elementari valori di base. È da questa contrappo-sizione di ceti che scaturisce l'impossibilità di un avvicinamento (o ri-avvicinamento?) tra gli uomini. Così infatti si esprime Se i potenti cheguidano l'umanità in campo politico, sociale e religioso scendessero dal-l'Empireo in cui, spesso, si sono arroccati e portassero il loro spirito al liv-ello degli umili e dei poveri, forse l'umanità potrebbe sperare veramentein una vita migliore. Gilberto La Scala

PREMIO INTER. DI POESIA “IL FANTASMINO D’ORO”Sezione Poesia edita o inedita a tema libero. Si dovranno inviare tre li-riche (max. 28 versi) in lingua italiana in 7 copie dattiloscritte di cuiuna sola recante in calce le generalità: indirizzo, numero telefono. Aparziale rimborso delle spese organizzative e di segreteria è richiestoun contributo di euro 25. Il contributo si può versare sul conto correntepostale n.° 53571147 intestato al Cenacolo Accademico Poeti nellaSocietà – Napoli, oppure in contanti accluso agli elaborati. Gli elabo-rati, unitamente alla quota di partecipazione (in contanti o con fotoco-pia del versamento), dovranno essere inviati entro il 30 giugno 2013unicamente all’indirizzo della segretaria del Concorso Evelina Lu-nardi, Via Pietro Agosti 225/12, 18038 Sanremo (IM). Per informa-zioni cell. 389. 27.72.690. A tutti partecipanti sarà inviato il resocontodella cerimonia di premiazione tramite la Rivista “Poeti nella Società”,di cui riceveranno copia gratuitamente. MONTEPREMI. 1° premio €300,00 + targa offerta dal Cenacolo Poeti nella Società – 2° premio €200,00 + targa Cenacolo Poeti nella Società – 3° premio € 100,00 +targa offerta dal Cenacolo Poeti nella Società. Saranno consegnati adiscrezione della Giuria premi consistenti in targhe, oggetti artistici,dal 4° al 14°. PREMIAZIONE. Sabato 21 settembre 2013 presso l’An-tisale dei Baroni “Castel Nuovo Maschio Angioino” Piazza Municipio,Napoli. GIURIA. Presidente: Prof.ssa Tina Piccolo (Pomiglianod’Arco) – Membri: Nino Amato (Scafati) - Prof.ssa Rita Gaffè (Pavia)- Pasquale Francischetti (Napoli) - Dott.ssa Mariangela Esposito (Na-poli) – Dott. Girolamo Mennella (Portici). Francischetti

IL LAVORO NOTTURNO OGGINel mondo lavorativo le attività che richiedono lo svolgimento di lavoronotturno sono molteplici e da un recente studio, messo in risalto anchedai mass-media, il fenomeno è in espansione in conseguenza del cambia-mento delle modalità di lavoro e delle tempistiche dello stesso (circa2.500.000 i lavoratori notturni con età compresa tra 26 e 45 anni, circail 6% della popolazione in età lavorativa). Anche la donna nel mondodel lavoro in piena parità di diritti e doveri.Il modello di operatività garantita 24h/24h sta producendo cambiamentisulla qualità della vita sia delle donne che degli uomini con conseguenzeche si riflettono nel rapporto di famiglia e di utilizzo del tempo liberocon conseguenze anche sulla mancata procreazione (l’Italia risulta tra gliultimi posti negli indici di natalità) e impedimento di realizzare maternitàdesiderate. Esempi classici di sempre più impiego di turni di notte sonogli ospedali, le lavorazioni a ciclo continuo, callcenter, turismo, cultura,trasporti, vigilanza, stampa, panificatori, distribuzione alimentare, negoziaperti 24h/24h, pulizie. Il turno di notte è ormai un'esigenza dei paesi in-dustrializzati, specie per i servizi di sorveglianza e di pronto intervento.L'impatto del ricambio dei turni sull'orologio biologico è in misura dicondurre a problemi fisiologici, psicologici e di comportamento che pos-sono anche interferire con il normale corso dell'attività e con la propriasoddisfazione personale. Le relazioni famigliari e sociali possono risen-tirne. Molti di questi effetti possono prevenirsi o quantomeno ridursi co-ordinando gli sforzi dell'agente con quelli del dipartimento nell'assumerecontromisure. Tra queste citiamo il pianificare efficacemente i turni, l'in-formare adeguatamente gli agenti e le loro famiglie, adattare strategica-mente il proprio appartamento, seguire diete misurate e praticarel'esercizio fisico, seguire nuove strategie che considerino l'esposizionealla luce e la siesta come alleati, e sviluppare capacità che assecondinol'addormentamento e facciano fronte allo stress. Gianfranco P. Cicala

DEFINIZIONE DI LAVORO NOTTURNO(Circolare 3 marzo 2005, n.8). Il lavoro notturno è quello prestato in un pe-riodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo tra la mez-zanotte e le cinque del mattino. Lavoratore notturno è colui che svolgedurante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondole norme definite dai contratti collettivi di lavoro. Se al lavoratore è richiestolo svolgimento, per esigenze contingenti, di prestazioni durante il periodonotturno, tale prestatore è considerato lavoratore notturno ai fini della disci-plina in oggetto se detto periodo, anche frazionato, abbia durata di almeno80 giorni lavorativi nell'arco temporale di un anno solare. Ove il limite degli80 giorni venga superato in ragione del sopravvenire di eventi eccezionali estraordinari (gravi incidenti agli impianti o nell'esercizio di particolari servizi,calamità naturali), non potrà configurarsi la fattispecie in esame. Limitazionial lavoro notturno. L'esecuzione di prestazioni di lavoro notturno è obbliga-toria per i lavoratori idonei fatto salvi i casi di divieto o di esclusione dall'ob-bligo di eseguire la prestazione. • È vietato adibire al lavoro dalle 24 alle 6le donne in gestazione dall'accertamento dello stato di gravidanza fino alcompimento di un anno di età del bambino o, comunque, dal momento in cuiil datore di lavoro ha avuto conoscenza della fattispecie generatrice del di-vieto. • Alcuni lavoratori hanno facoltà di non prestare lavoro notturno dan-done comunicazione, in forma scritta, al datore di lavoro entro 24 oreprecedenti al previsto inizio della prestazione. Il datore ha facoltà di accettarela comunicazione del rifiuto avvenuta in un termine inferiore rispetto a quelloprevisto. L'individuazione dei requisiti dei lavoratori che determinano l'in-sorgere della facoltà sono stabiliti dai contratti collettivi. Il decreto prevede,inoltre, che abbiano facoltà di rifiutarsi di prestare lavoro notturno: • la lavo-ratrice subordinata, madre di un figlio di età inferiore di tre anni o, qualorala stessa non abbia esercitato la facoltà di rifiutare l'esecuzione di prestazionidi lavoro notturno; • il lavoratore padre convivente che sia anch'esso lavora-tore subordinato; • l'unico genitore affidatario e convivente di un minore dietà inferiore a 12 anni; coloro che abbiano a loro carico un soggetto disabileai sensi della legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i dirittidelle persone handicappate. Gianfranco P. Cicala

PREVENIRE LO STRESSNEL LAVORO NOTTURNO

Alcune misure personali per aiutare i lavoratori a superare i disagi deri-vanti dai turni notturni. Tra le strategie che possono essere adottate dallavoratore sono segnalate: -non saltare il sonno, usare bene il riposo com-pensativo, cercando di dormire in condizioni il più vicine possibile aquelle notturne (buio, silenzio, lunghezza del riposo, ecc.); -evitare diguardare la TV che spesso eccita l’attenzione; -non assumere cibi o li-quidi troppo abbondanti dopo il turno notturno e prima del riposo; -noncercare sollievo e forza nell’uso di alcool, fumo o stimolanti: dopo un ini-ziale momento di euforia hanno effetti negativi sulle risorse personali; -mantenersi in buone condizioni fisiche; -studiare delle forme dirilassamento prima del sonno: nel caso non si riesca a dormire per letroppe preoccupazioni può essere utile scriverle su di un foglio di carta.Questo aiuta a chiarire il senso delle preoccupazioni, a “fissare i pro-blemi” e a darsi un tempo per la loro soluzione; -mantenere e/o recupe-rare il più possibile le routine quotidiane; con buone relazioni sociali.

Gianfranco Pompeo Cicala

PREMIO “IL CONVIVIO”Scadenza per entrambi i premi: 30 maggio 2013.L’Accademia Internazionale Il Convivio, insieme all’omonima rivista,bandisce la 13° edizione del Premio Il Convivio 2013, Poesia, prosa e artifigurative e l’ottava edizione del Premio Teatrale Angelo Musco. PremioPoesia, prosa e arti figurative è diviso in 6 sezioni:Il Premio Teatrale Angelo Musco è diviso in 3 sezioni: Giuria Presidenteonorario: prof. Giorgio Barberi Squarotti.Premiazione: Giardini Naxos (ME), presso l’Hotel Assinos: 27 ottobre2013. Si può partecipare a più sezioni, ma con una sola opera per sezione.Gli elaborati vanno inviati in cinque copie, di cui una con generalità, in-dirizzo e numero telefonico, le altre quattro devono essere anonime seinedite, se invece edite non è da cancellare il nome dell’autore. Il tutto èda inviare alla Redazione de Il Convivio: Premio Poesia, Prosa e Arti fi-gurative, Via Pietramarina Verzella, 66 - 95012 Castiglione di Sicilia(CT) - Italia. La partecipazione al concorso è gratuita per i soci dell’Ac-cademia Il Convivio e per gli studenti che partecipano tramite scuola.Per informazioni: tel. 0942-986036, cell. 333-1794694, e-mail:[email protected].; [email protected]; www.ilconvivio.org

Enza Conti

ISTRUZIONE, UN DIRITTO DA GARANTIREL’art. 34 della Costituzione parla chiaro: “I capaci e meritevoli, anche seprivi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Nondice “Chissà se riusciranno a” o “Con un po’di fortuna” ma semplicemente“Hanno diritto a”. Chiaro, forte e inequivocabile. Purtroppo però i nostri go-vernanti sembrano non avere ben chiaro il significato di questo articolo econtinuano a distruggere una risorsa fondamentale per uno Stato sia a livelloeuropeo che mondiale. Come? Continuando a pensare di riformare l’univer-sità senza avere una visione chiara dei suoi problemi, manipolandone i mec-canismi di autonomia, intromettendosi in questioni che non competono allapolitica e trascurando, invece, i problemi veri del governo degli atenei. Inquesto modo il potere accademico ha perso quindi quei requisiti di indipen-denza, di trasparenza e di responsabilità che sono il segno di un vero potere,oltre alla funzione primaria che è sempre stata quella di formazione dellegiovani generazioni dal punto di vista non solo lavorativo ma anche di edu-cazione e sviluppo del pensiero critico. Ovviamente a pagare il prezzo piùalto, sono le fasce più deboli. Inoltre, a ciò si è affiancata una riduzione del-l’offerta didattica in termini sicuramente qualitativi, frutto anche di scellerateriforme: a partire dalla riforma Berlinguer, che ha introdotto il famigerato“3+2”, arrivando alla recente riforma Gelmini. Infine, altri effetti negativisi sono registrati nel campo della ricerca: basta pensare ai tanti ricercatori sot-topagati o costretti a emigrare. Malgrado queste oggettive difficoltà pos-siamo ancora sperare in positivo oppure temere che, a breve, si possaverificare un vero e proprio collasso del sistema universitario nazionale?Purtroppo la risposta è pessimistica, anche alla luce della crisi economicamondiale che renderà più acuti i vecchi problemi. Infatti, secondo i dati for-niti in MIUR l’università italiana statale è al di sotto della media europeaper i finanziamenti pubblici ricevuti. A questo punto le conseguenze sonoovvie: o l’ateneo deve guardare con occhio benevolo a finanziamenti privaticon tutte le conseguenze del caso (ricerca finanziata solo se potrebbe andarea beneficio del soggetto privato finanziatore), oppure deve fissare tasse al-tissime rendendo l’istruzione universitaria un diritto accessibile a pochi. E’chiaro che dall’alto vogliono un popolo suddito e ignorante ma noi dobbiamobatterci contro i ladri del futuro in nome di una università pubblica, ovveroun’università a cui si accede liberamente e dove si pagano tasse bassissime.

Maria Elisa Scarcello

Page 7: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 7N. 3. MARZO 2013 LETTERATURA E VARIE

Per prenotare le copie del libro pubblicato per celebrare ilCinquantennale del Movimento Salvemini: cell. 347.0333846

ADDIO CARTA: DAL TEXAS ARRIVALA BIBLIOTECA SENZA LIBRI

Possono esistere le “biblioteche senza libri”? è concepibile l’involucrosenza il contenuto? L’atmosfera senza l’odore di carta, le pareti fatte discaffali, libri a perdita d’occhio, la polvere... la risposta è si. Già, perchédal Texas con furore arrivano le fantomatiche Bookless library, dove ilibri, i giornali, i contenuti ci sono ancora: in formato digitale però. ASan Antonio, nella contea di Bexar in Texas, sono stati stanziati circa 1,5milioni di dollari per costruire il primo spazio pubblico interamente de-dicato alla lettura di ultima generazione: la Biblioteca, con un patrimonioimmateriale di 10mila titoli e 100 e-reader, che i lettori “digitali” po-tranno portare a casa con, di conseguenza, annessi i volumi che stannoconsultando. BiblioTech fornirà dunque ai propri utenti ogni comfort dilettura digitale: si potrà usufruire di testi accomodandosi a postazioni in-formatiche dotate di connettività Internet e porte di comunicazione pergli eReader più diffusi sul mercato, come iPad, Kindle e Nook. In questosenso, è il dispositivo tecnologico a fare le veci del libro tradizionale.L’idea di Nelson Wolff, di creare la prima biblioteca senza libri è stata se-guita anche dall’Università di Drexel, in Philadelphia, inaugurando unabiblioteca dotata esclusivamente di postazioni con personal computerper accedere ai 170 milioni di documenti digitali a disposizione dell’ate-neo. La motivazione, più che di natura ecologica ( oltre al bando dellacarta, per minimizzare l’impronta climatica BiblioTech sarà alimentatacon energia da fonti rinnovabili) pare essere legata alla possibilità di di-minuire il digital divide. Insomma, si guadagna spazio, si sperimentanonuove forme di apprendimento e condivisione, e si interviene sul digitaldivide, dando la possibilità di confrontarsi con un computer e una con-nessione internet in uno spazio pubblico. Cristina Canci

“REGIO TRANS TIBERIM”Nella sala Biagio D’Alba del Ministero della Salute,in via G. Ribotta, 5,è stata presentata l’opera “ Regio Trans Tiberim” di Ennio Di Paolo.Presente il Ministro della Salute Renato Balduzzi, che ha scritto ancheuna presentazione del volume. L’opera illustra per la prima volta le ori-gini architettoniche della sede del Ministero della Salute, in LungotevereRipa, sulla riva destra del Tevere , lì dove sorgeva il tempio di Esculapio.Sorto come Opera della Maternità e dell’Infanzia tra il 1937 e il 1939,l’edificio fu eretto con i fondi raccolti dalla tassa sul celibato, che col-piva i cittadini venticinquenni non sposati. L’edificio fu disegnato dal-l’ingegnere Cesare Valle per corrispondere agli ideali del periodofascista, di forma pentagonale richiama infatti l’idea di un fascio littorio.Del periodo iniziale restano all’ingresso il gruppo bronzeo, su base mar-morea della famiglia di Giovanni Riva, i corrimano delle due scale, gliinfissi in legno noce del piano nobile,e infissi esterni in abete verniciatoa smalto. Presente anche una riproduzione della maternità attribuita aO.Vitelli. Ben conservata anche la facciata principale dell’edificio con unbassorilievo che richiama al culto della famiglia. Nel 1975, con legge 23dicembre n. 698, l’0pera Nazionale per la protezione della maternità edell’infanzia veniva soppressa. Comprensivo di un testo a fronte in linguainglese, il “Regio trans Tiberim”riveste una importanza storica ed è ilfrutto di un’approfondita ricerca bibliografica, numerose sono le foto-grafie inedite in bianco e nero. Il titolo così apparentemente oscuro in-troduce un concetto complesso: la zona nella quale sorge la sede politicadel Ministero della Salute fa parte di una superficie molto ampia, cheformava un triangolo rappresentato dalla porta Septimiana a Nord (at-tuale via della Lungara), da porta Aurelia a Ovest (oggigiorno porta SanPancrazio ) e a Sud da porta Portuensis. Trattasi di una zona ricca di bot-teghe, domus patriziae, santuari etc. Un luogo molto ricco di storia e tra-dizioni e di richiami mitologici come il tempio di Esculapio dell’isolaTiberina. Sorgevano qui anche le prime titulae della Roma paleocristiana(nacque la prima comunità cristiana destinataria della Lettera ai Romanidi San Paolo) e qui confluivano tutte le strade dalle numerose provincedell’Impero, da cui il famoso detto “ tutte le strade portano a Roma.”

Cristina Di Maio

LA SFIDA RACCONTONadia non aveva mai sfidato la vita, ma essa spesso l’aveva sfidata ed oraecco, per l’ennesima volta, la faceva rimettere in gioco. Quante case, af-fetti, luoghi cambiati. Ma ora, forse, a tre quarti (ci sperava) della suavita, la sfidava una volta ancora, alla non più tenera età, di settanta annipassati, si trovava a ricominciare dal niente, a ricostruire tutto. Ma quantotempo le sarebbe ancora restato da vivere? A trenta, quaranta anni non èdifficile, scalare una montagna, ma a settanta anni passati? Essa, con lesue strade impervie, i burroni, i precipizi ad ogni istante, sarebbe statodifficile, salire senza precipitare, trovare degli appigli, degli arbusti, deglispuntoni di roccia, per potersi arrampicare e non scivolare giù, per sem-pre. Nadia, immaginava ora la sua vita come una vetta a cui arrivare,lontana, altissima, aguzza. Forse avrebbe potuto, una volta arrivata incima, anche godere di spettacoli nuovi, belli; ma quanto tempo ci avrebbeimpiegato? Quali erano gli strumenti più idonei, che l’avrebbero aiutatae quelli invece da buttare, come i cattivi consigli che la scoraggiavano,tanto da farla disperare, abbandonare tutto e nel migliore deicasi, piangere e basta? Per fortuna, adesso, non l’avrebberoinvidiata più poiché non aveva quasi più nulla. A confor-tarla, solo una sorpresa, la migliore di quei giorni neri:l’arrivo di un nipotino, tanto desiderato da tutti, da leiper prima, con immensa gioia. Daria, sentiva una voceinterna che le diceva di andare avanti, che ce l’avrebbefatta. Sarebbe stato veramente così o erano solo sogni edillusioni? Ma comunque Daria era dell’idea, che bisognasempre provare nella vita, mai arrendersi. Forse al contrario, di comeaveva pensato in gioventù, avrebbe avuto una vecchiaia movimentata,ma in tutti i casi, degna di essere vissuta. Angela Libertini

RIFLESSIONI CATTOLICI DI SINISTRANel suo volume del 2011 Daniela Saresella, che spesso ha concentrato lesue ricerche sui temi di confronto teorico e politico tra cattolici e marxi-sti, si pone l’obiettivo di individuare i percorsi e i caratteri che hannoconnotato il rapporto tra mondo cattolico italiano e sinistra.Due sono le questioni di fondo della ricerca: l’unità politica dei cattolici(a cui Romolo Murri – uno dei principali sostenitori di una chiesa in ar-monia con le sollecitazioni della modernità - era contrario, convinto chesi dovesse aderire a un’organizzazione sulla base di un programma po-litico e non per motivazione di fede) e quella del confronto teorico tramarxismo e cristianesimo. Dal modernismo di inizio ‘900 si sviluppa-rono tutte le teorie con alla base la convinzione che un’azione per la giu-stizia sociale non potesse prescindere da una riforma dell’Istituzione. Tragli assertori di una Chiesa povera e vicina ai poveri spicca don PrimoMazzolari. Altri credenti erano convinti che fosse possibile dividere lasfera religiosa da quella politica, e dunque essere insieme cattolici e co-munisti. Questa concezione aveva origine nel pensiero crociano e ne fuesponente Franco Rodano. Un’altra componente è quella dei moderatiche ipotizzavano collaborazioni politiche con la sinistra. Tra questi coloroche nel Partito popolare erano interessati ad aprire coalizioni con i socia-listi riformisti. Questa fu la linea seguita dai governi di centro-sinistradegli anni ’70. Un altro settore di cattolici si adoperò invece affinchél’associazionismo cattolico abbandonasse la dimensione politica e op-tasse per una scelta puramente religiosa con un impegno a favore degli“ultimi”, come fece l’Azione Cattolica di Luigi Gedda.(Per saperne di più SARESELLA, DANIELA, Cattolici a sinistra. Dalmodernismo ai giorni nostri, Roma-Bari, Giuseppe Laterza & Figli SpA).

Maria Rosa Laria

TUTTO SU USTICAA quasi 33 anni di distanza quel muro di gomma costruito su misteri, de-pistaggi e insabbiamenti che ha fatto della strage di Ustica uno dei piùgrandi misteri del dopoguerra italiano è stato abbattuto e il merito (se dimerito si può parlare dopo tutti questi anni) è solo della giustizia civileche, spingendosi fin dove quella penale non è riuscita o non è voluta ar-rivare, è finalmente riuscita a riportare a galla un primo parziale brandellodi verità giudiziaria. Ѐ di questi giorni la notizia che il Dc-9 I-Tigi Itaviain volo da Bologna a Palermo la sera del 27 giugno 1980 non esplose incielo a causa di una bomba collocata al suo interno né per un cedimentostrutturale ma fu abbattuto in seguito ad uno scontro tra jet militari. Astabilirlo è la terza sezione civile che, convalidata la precedente decisionedella Corte d’Appello di Palermo del 14 aprile 2010, condanna il Mini-stero della Difesa e quello dei Trasporti al pagamento di oltre 100 milionidi euro in favore dei familiari delle vittime «per non aver garantito, consufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli». Aquel risarcimento milionario a cui l’avvocatura dello Stato si è già sot-tratta una volta presentando ricorso e ottenendo, nel marzo 2012, ilblocco degli stessi che, per non gravare sulle tasse dello Stato in un mo-mento di crisi economica, vennero rinviati al 2015. Ma non solo. Forselo Stato italiano ha fatto anche di peggio. Al corrente della verità fin dal-l’inizio ha preferito mantenere il segreto per anni. Ha scelto di far fintadi non sapere perché i rapporti di amicizia con la Francia e quelli di in-teresse strategico/economico con la Libia hanno sempre avuto un peso eun’importanza maggiore della dignità di quelle 81 persone che quel di-sastro aereo lo hanno pagato con la vita. E non stiamo parlando né dicongetture né di infondate fantasie sabota Stato. Per chi non lo ricordasse,infatti, era il 2007 quando l’allora Presidente del Consiglio, FrancescoCossiga, piegato dal bisogno di pulirsi la coscienza, rivelò che il Dc9 erastato abbattuto da un missile lanciato per errore da un caccia franceseche avrebbe dovuto colpire un aereo libico su cui viaggiava MuhammarGheddafi. Tesi questa confermata più e più volte da Andrea Purgatori, ilgiornalista del Corriere della Sera che caparbiamente in tutti questi anniha lottato per portare a galla la verità e, non da ultimo, dai resti di unMig23 libico ritrovati pochi giorni dopo la strage di Ustica, l’8 luglio1980, sulle colline della Sila. Non sarà forse allora arrivato il momentoche il nostro Stato si prenda finalmente le proprie responsabilità e che unavolta per tutte trovi il coraggio di chiedere anche agli altri paesi coinvoltinella strage di dire la verità e di prendere quindi parte ai risarcimenti?Meglio tardi che mai. Federica Sciorilli Borrelli

CRISI NEL MONDODEL LAVORO E DISPARITA’

Nei giorni passati è stato reso pubblico un dato dell’Istat che eviden-ziava che quotidianamente in Italia si perdono 480 posti di lavoro. Lastessa fonte aveva già rilevato -in un rapporto ufficiale che prendevain considerazione i dati del 2011- che, nel nostro Paese soltanto il61,2% della popolazione di età compresa tra i 20 ed i 64 anni haun’occupazione. In Europa si trovano in una situazione peggiore sol-tanto Grecia ed Ungheria. Preoccupanti anche i dati che si riferisconoalla disoccupazione giovanile (dai 15 ai 24 anni), in fase ascendenteda quattro anni, fino a raggiungere l’attuale 29,1%. Le statistichefanno inoltre emergere due gravi criticità che sembrano acuirsi sempredi più: quella relativa alle differenze di genere e quella relativa al di-vario Nord–Sud. Un’analisi condotta dall’Inps ha evidenziato che seper un lavoratore dipendente nel settore privato, la retribuzione mediaè di 30.246 euro lordi l’anno, per una lavoratrice – a parità di condi-zioni la retribuzione scende a 21.678 euro. Inoltre, le laureate presen-tano migliori curricula rispetto ai colleghi maschi ma il lorosvantaggio occupazionale si presenta anche a parità di tipo di laurea(Almalaurea XIV Indagine sulla condizione dei laureati). E’ bene evi-denziare, per quanto riguarda l’altra criticità, per i laureati che lavo-ravano al Nord la retribuzione, nel 2008, era superiore dell’8,2%rispetto al laureato che aveva un’occupazione al Sud. Oggi tale di-sparità è arrivata al 16,9%. Pertanto la mobilità legata a motivi di la-voro e ad una maggiore gratificazione, fa sì che i più istruiti emigrinonelle zone più avanzate del Paese, se non all’estero, vanificando lericadute positive di una migliore istruzione a vantaggio del proprioterritorio. Alla luce di questi dati, appare quindi fondamentale affron-tare il tema del capitale umano, non solo per le sue inevitabili impli-cazioni economiche, ma anche per quelle di natura sociale.

Andrea Giachi

BAMBINI E CARCEREDopo anni di batti e ribatti sul cattivo funzionamento del sistema peniten-ziario italiano e sul sovraffollamento delle carceri, ecco che finalmentequalcosa si muove e si cominciano a fare i primi passi verso una maggioreumanizzazione e, soprattutto, verso un’iniziale presa di coscienza di quelleche sono le esigenze dei tanti bambini che in carcere sono costretti a vi-verci o che periodicamente fanno visita ai propri genitori. Il problemadelle condizioni della detenzione femminile merita infatti una particolareattenzione e non solo poiché attualmente i bambini che vivono negli isti-tuti penitenziari insieme alla propria madre sono tanti (circa 45), ma so-prattutto parchè interessanti studi condotti in merito documentano che,anche nelle situazioni migliori, il carcere si dimostra un luogo incompa-tibile con il corretto sviluppo psico-fisico del bambino. E, nonostante glisforzi delle associazioni, dei volontari e dell’Amministrazione Penitenzia-ria, i bambini che arrivano a soffrire di disturbi legati al sovraffollamento,alla mancanza di spazio o alla carenza di socializzazione sono in continuoaumento. Ma allora come fare per rendere meno traumatico il loro vissutoin carcere oppure l’incontro con il papà o la mamma detenuti che, nel65% dei casi, avviene tra l’altro in locali non adeguati e, nel 76%, senzail supporto di personale specializzato? La risposta fortunatamente c’è e ar-riva da un progetto, “Bambini e Carcere”, a cui Telefono Azzurro lavoradal 1999 e che è stato finalmente istituzionalizzato attraverso la firma diun protocollo d’intesa con il ministro Paola Severino e il vice capo dipar-timento dell’Amministrazione Penitenziaria Simonetta Matone. Si trattadi un prospetto che per ora è già una realtà per 14 istituti penitenziari – conl’obiettivo naturalmente di estendere il modello a tutte le strutture – chese per i più piccoli (da 0 a 3 anni) si propone di intervenire con il validosupporto del progetto “Nido”, per quanto riguarda i bambini dai 3 anni insu che entrano nelle carceri per far visita ad uno o ad entrambi i genitori,grazie al progetto “Ludoteca”, punta invece alla realizzazione di spazi amisura di bambino pieni di giochi. Di luoghi in cui si vive un clima “de-carcerizzato”, colorato e sereno e dove incontrare i genitori e trascorreredel tempo con loro non è più un momento di umilianti controlli e freddicolloqui ma diventa un percorso in cui si costruisce e si mantiene vivo ilrapporto genitore detenuto e figlio. Un cammino da fare insieme e un im-pegno concreto nella lotta per i diritti dei bambini e per il diritto alla ge-nitorialità. Federica Sciorilli Borrelli

MODE E TENDENZEDI PRIMAVERA

Durante le settimane della moda abbiamo potuto ammirare non solo gliabiti, le forme, gli abbinamenti e le tendenze che saranno più cool durantei mesi caldi ma anche quali saranno le nuance più interessanti. Ci sonomoltissimi must have, accessori e capi di abbigliamento che non potrannoproprio mancare nel nostro armadio! E ci sono anche colori da preferiree altri da evitare. Il Fashion Color Report di Pantone proclama colorimoda della stagione Primavera/Estate 2013 il Monaco Blue preferito dalnostrano Giorgio Armani, il Dusk Blue adottato dalla Ferretti e Max Mara,l’Emerald proposto anche dalla maison Erdem e proclamato colore del-l’anno 2013, il Grayed Jade delicatissimo color giada scelto soprattutto daAlberta Ferretti in passerella con una serie di abiti eterei, il Linen coloremolto neutro a metà fra il cipria e il beige prediletto da Valentino, il PoppyRed un meraviglioso rosso intenso, che ci ha incantate sulla passerella diElie Saab., l’African Violets nuance molto vicina al lilla, che abbiamo po-tuto ammirare sulle passerelle di Tadashi Shoji e Costello Tagliapietra,il Tender Shoots una variante di verde chiaro fluo, il Lemon Zest un in-tensissimo giallo limone e infine preparatevi ad accogliere nuovamentel’arancione, che sarà uno dei grandi protagonista anche della prossimastagione calda, anche se non si tratta di Tangerine Tango bensì di Necta-rine, decisamente più delicata come nuance. Alessandra Angotti

WEEK END A MONTESCUDAIOTenuta Fontemorsi a Montescudaio (PI): una realtà giovane e dinamicache coniuga ricerca della qualità e tradizione toscana Immersa nella cam-pagna toscana, a Montescudaio in provincia di Pisa, sulle dolci colline dellavalle del Cecina lungo la direttrice tra la Costa degli Etruschi e Volterra, laTenuta Fontemorsi è una felice sintesi di tutte le espressioni di naturalebellezza che solo la Toscana sa regalare. In un lembo di terra che da semprevanta una forte vocazione vitivinicola, l'azienda punta, con passione e in-telligenza, a sviluppare una piccola produzione di alta qualità di vino e diolio. All'interno della Tenuta si trova l'Agriturismo Podere di Fontemorsi,ricavato dalla recente ristrutturazione di un casale aziendale: l'autenticità,e l'originalità del contesto agricolo, paesaggistico e storico – che costituiscela caratteristica più preziosa di questa terra -viene messa a disposizionedegli ospiti che scelgono di trascorrervi una vacanza o un week-end. Nelcuore del borgo medievale di Montescudaio è stato appena aperto il WineShop Fontemorsi, dedicato alla vendita e alla degustazione dei prodottiaziendali, affiancati da quelli di aziende agricole di nicchia della zona (sa-lumi, formaggi, prodotti biologici...). Regalatevi un fine settimana in que-sto luogo magico, ne rimarrete affascinati. Patrizia M. Frangini Klum

IL BUDDISMO IN GIAPPONEIl Buddismo arrivò in Giappone dalla Corea, probabilmente nel 538d.C., e conobbe una grande espansione ad opera del principe ShotokuTaishi. Si svilupparono da subito numerose scuole, tra le quali si distin-sero quella Zen, la Nembutsu (Jodo), la Shingon, la Ritzu e la Tendai.Quest’ultima scuola fu fondata da Dengyo (767-822) sulla base degliinsegnamenti del cinese Tien-tai, tratti dal famoso Sutra del Loto. Lascuola Tendai crebbe e si sviluppò rapidamente, grazie in particolareai dibattiti religiosi e filosofici del tempo, diventando così una dellescuole più seguite ed influenti dell’intero Giappone. Il tempio princi-pale era situato sul monte Hiei, come a dimostrare la tendenza all'iso-lamento della scuola che, alla fine, si allontanò dalla vita sociale, dandodunque spazio alle altre sette. Quest’ultime si infiltrarono nella vitapolitica con l’ambiguità dei loro insegnamenti e, pertanto, non diven-nero altro che strumenti di confusione e corruzione dei costumi. In-torno al 1222-1282 si assiste alla nascita e all’attività di Nichiren chedivenne il fondatore di una delle principali correnti del Buddismo, at-tive ancora oggi, persino in Occidente. Egli, a soli dodici anni, si recòal tempio Seicho-ji per ricevere un’istruzione religiosa e generale; poi,a diciotto anni, si trovò a Kamakura dove studiò, per tre anni, gli inse-gnamenti della setta Zen e Jodo. Il suo insegnamento fondamentalecoincide con “Il Sutra del Loto” (28 aprile 1253). Numerosi sono glieventi che seppe predire: guerre intestine e invasioni straniere, perse-cuzioni, prime minacce da parte dei Mongoli, siccità e carestie. Eglicercò di promuovere anche un pubblico dibattito interreligioso che,tuttavia, non ebbe mai luogo. Nel corso della sua attività, rischiò per-sino la decapitazione, alla fine però fu mandato in esilio e ottenne, inseguito, il perdono; così, poté tornare a Kamakura.

Maria Rita Salustri

LA BELLA MILAZZOSpesso, nelle nostre scelte di viaggio, si opta per mete lontane e esotichee si ignora che la nostra bella Penisola racchiude piccoli luoghi che of-frono proposte turistiche davvero interessanti e sconosciute al visitatore.È il caso di questa cittadina situata nella provincia di Messina che con lesue spiagge vaste e attrezzate per un turismo balneare, proposte d’artetutto l’anno e l’arcipelago eoliano a sola mezz’ora di aliscafo si proponesempre più come cittadina non da turismo mordi e fuggi, ma da localitàa cui dedicare tempo e attenzione. Sempre più operatori dunque inve-stono in queste città italiane come Milazzo la quale non ha niente da in-vidiare ad altre mete europee in quanto dotata di confortevoli hotels eB&B, camping sul mare, porticcioli turistici e lidi balneari, un teatrocompletamente ristrutturato e un borgo con un castello tra i più belli d’Italia. È quindi importante credere che il turismo sia il motore trainantedella futura economia del territorio. Anche il castello di Milazzo ha ilsuo bel fantasma. È quello di una ragazza di nobile famiglia si era per-dutamente innamorata di un soldato. Maria Rosa Nicastri

Page 8: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 8 N. 3. MARZO 2013

L’ORECCHIO DI DIONISO(a cura di Franco Vivona)

GABRIELE LAVIA ALL’ARGENTINA DI ROMACON LA TRAPPOLA DI LUIGI PIRANDELLO

Dal 9 al 24 marzo al Teatro Argentina Gabriele Lavia rinnova il suo in-contro con il drammaturgo siciliano mettendo in scena un uomo osses-sionato dalla morte in continuo conflitto tra l’inganno della forma e iltranello che è la vita. Dopo l’allestimento di Tutto per bene presentatolo scorso gennaio al Teatro Argentina, Gabriele Lavia torna al teatro diLuigi Pirandello con La trappola, testo del 1912 del quale oltre all’adat-tamento e alla regia è anche interprete nel ruolo del protagonista, ac-compagnato da Giovanna Guida e Riccardo Monitillo. La pièce arrivasul palcoscenico dell’Argentina dopo il grande successo riscosso nelledue anteprime di fine stagione 2012 dedicate al pubblico dei Teatri diCintura, un dono speciale per ringraziare dell’attenzione e dell’affetto di-mostrati nel corso del progetto triennale che ha visto impegnato il Teatrodi Roma a gestire e programmare le stagioni teatrali di Tor Bella Monacae Quarticciolo. L’incontro con Pirandello nella versione scenica di Ga-briele Lavia, che ne propone una lettura rinnovata e interagita diretta-mente con il pubblico, si compone di altri testi dell’autore siciliano chesi lasciano attraversare da rimandi dostoevskiani e da incursioni filoso-fiche con riferimenti a Schopenhauer e Nietzsche. Lavia rivela l’osses-sione di un uomo tormentato dalla morte, in dissidio continuo tral’inganno della forma e il tranello che è la vita. Disteso sul divano,l’uomo recita e denuncia le contraddizioni della condizione umana, lavecchiaia e il risentimento familiare, la misoginia e le convenzioni so-ciali, portando in palcoscenico il “buio, dove la verità si scopre più pro-fonda”. Intrappolato nel buio del relativismo l’uomo è ostaggio dellacertezza che la vita non sia altro che una “gabbia” costruita attorno al-l’individuo, dentro la quale attendere soltanto la morte. La trappola è ildiscorso interiore di un uomo che confessa la propria ossessione di es-sere umano intrappolato dalle forme sociali, dalla famiglia, addiritturadall’obbligo della riproduzione. Per il nostro protagonista, infatti, ledonne sono lo strumento che attira l’uomo spingendolo a riprodursi egenerare così altri infelici, altre maschere del gran ballo della società.Anche lui naturalmente è vittima del tranello: una donna sposata, chenon può avere figli da suo marito, lo seduce, gli strappa una gravidanzaper poi abbandonarlo e tornare dal marito. Per il protagonista ogni ge-nitore è il boia della creatura che genera perché la condanna a morte.

MOMIX ALCHEMYPrima mondiale al Teatro Alighieri di Ravenna, come anticipazione delRavenna Festival 2013, per Alchemy, l'ultima straordinaria opera diMoses Pendleton, che porta i suoi Momix a danzare compiendo unnuovo prodigio in scena. È stata scelta nuovamente l'Italia per svelare almondo questa nuova produzione, che da Ravenna prosegue la propriaTournée Winter 2013 in Italia a Trieste, Bari, Milano, Lucca e Brescia,mentre sono già state annunciate le date internazionali per Spagna eFrancia. Ad ispirare l'immaginazione del mago della danza è questa voltal'eterna ricerca dell'oro segreto che vive nel profondo della nostra es-senza, rivelato solo dagli uomini capaci di scrutare il mondo con occhicreativi. L’inesauribile Moses Pendleton presenta oggi Alchemy, chetratta dell’arte dell’alchimia, e dell’alchimia dell’arte. È uno spettacolomultimediale realizzato dai suoi superbi ballerini, un lavoro pieno difantasia, di ironia, di bellezza, di mistero. Proprio in Rosa Alchemica diW.B.Yeats trova spunto la più recente impresa del coreografo statuni-tense, fedele allo spirito di innovazione che da sempre accompagna lasua celebre compagnia, per accostare la costante ricerca della danza aquella degli innumerevoli alchimisti divini, che lavorassero continua-mente a trasformare il piombo in oro." Miscelando le sostanze base neiloro alambicchi e nelle loro fornaci, gli antichi alchimisti cercavano l’eli-sir di lunga vita o la formula dell’oro. Proprio così Pendleton, che in Bo-thanica ci trasportava in un meraviglioso viaggio attraverso le stagionidell’anno, in Alchemy ci svela i segreti dei quattro elementi primordiali– terra, aria, fuoco, acqua – per creare uno spettacolo che sprigiona ar-cane suggestioni e ci attira in una dimensione surreale.

SPETTACOLO PER I GIOVANIL’impegno a favore delle nuove generazioni è uno dei principali obiettividell’Unione Regionale Agis del Lazio, nella convinzione che questa rap-presenti un grande patrimonio per la crescita civile, sociale ed econo-mica della collettività. In quest’ottica si inserisce un nuovo progetto “LoSpettacolo per i Giovani” promosso dall’Assessorato all’Educazione,Famiglia e Giovani in accordo con Anec Agis Lazio e le 3 UniversitàStatali della Città nell’ambito del 2° Piano Locale Giovani – Città Me-tropolitane di Roma Capitale cofinanziato dal Fondo Statale per le Po-litiche Giovanili del Ministero della Gioventù attraverso Anci. Conquesta iniziativa si vuole agevolare concretamente la fruizione dell’of-ferta di spettacolo da parte di segmenti di pubblico sempre più ampi pri-vilegiando soprattutto i giovani e gli studenti che rappresentano una dellefasce sociali più deboli e con minor possibilità economica. Il progetto sipone, infatti, l’obiettivo di favorire ed incrementare le possibilità di ac-cesso agli spettacoli teatrali e cinematografici da parte degli studentiuniversitari e in generale dei giovani, attraverso la semplificazione dellemodalità di acquisto dei biglietti e soprattutto attraverso un significativocontenimento dei costi. Inoltre, per sensibilizzare le nuove generazionialla cultura teatrale e cinematografica, durante tutta la stagione, sarannoprogrammati direttamente all’interno delle sedi universitarie coinvolteuna serie di appuntamenti ad ingresso gratuito (seminari, dibattiti, per-formance) con attori, registi, scenografi e autorevoli protagonisti delmondo dello spettacolo. Il progetto vuole quindi fornire un reale contri-buto a favore della crescita culturale dei giovani offrendo loro degli stru-menti concreti per favorirne lo sviluppo emotivo e cognitivo. Per

TEATRO E MEDICINA

GIRO D’ITALIA:UNA GIORNATA NEL PARMENSE

Dopo il lungo interessante giro in Egitto, nella Terra dei Faraoni, tor-niamo a casa, nella nostra bella Italia e proponiamo ai nostri affezionatilettori questa “giornata nel Parmense” ! Durante un recente soggiorno aParma, l’importante città dell’Emilia che ci conduce a ricordi storici diepoche romane medievali e risorgimentali, per soddisfare, così ognitanto, desideri di vacanza, ho colto l’occasione di compiere una visitanella cittadina di Traversetolo, grazioso centro a pochi chilometri dal ca-poluogo. Nella Villa di Corte di Mamiano, località della zona, è ospitatala sede museale della Fondazione Magnani-Rocca, istituzione culturaleinaugurata nel 1990, che si propone come un centro di interessi artistici,non solo riferiti ad arti figurative, ma anche ad attività musicali e lette-rarie. Nella Villa è infatti custodita una preziosa e pregevole collezione,già di proprietà di Luigi Magnani, critico musicale e scrittore, docentepresso l’Università di Roma, ispiratore della Fondazione, vissuto tra il1906 e il 1984, che annovera tra l’altro opere pittoriche di grandi artistidel passato, quali Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Albrecht Durer, Ti-ziano Vecellio, Pieter Paul Rubens, Antonio van Dych, Francisco Goja,e fra i contemporanei, lavori dei francesi Claude Monet, Pierre AugusteRenoir e Paul Cezanne, nonché Giorgio de Chirico, Filippo De Pisis(pseudonimo di F. Tibertelli), Giorgio Morandi, Alberto Burri, ed inoltreimportanti sculture di Antonio Canova, Luigi Bartolini e GiacomoManzù (pseudonimo di G. Manzoni). La Villa, di uno stile riconducibilead un barocco moderno, riveduto dalle linee architettoniche disegnatedall’arch. Antonio Citterio, ha conservato la collocazione degli arredi nelloro aspetto originale. Sono colà infatti rintracciabili straordinari mobilied oggetti di epoca imperiale, che presentano figure e forme rigidamenterettilinee, così come vuole la corrente del neoclassicismo fiorita sotto ilperiodo napoleonico. Gli impianti tecnici e le moderne strutture, destinatialla mostra e alla esposizione delle varie opere d’arte, hannorichiesto la realizzazione di sostegni basali, eseguiti nelrispetto di modalità lavorative di alto livello stilisticoed architettonico, per garantire, non solo la perfettaconservazione delle stesse opere d’arte, ma soprat-tutto offrire e donare all’edificio le caratteristichepiù idonee alla figura museale. La Villa-Museo è si-tuata al centro di un bellissimo e vastissimo parconaturale, popolato di animali rari e preziosi che ren-dono quanto mai piacevole il passaggio all’interno, inun intrecciarsi di visioni della natura pura ed incontami-nata, arricchita da affascinanti ed imprevedibili originalità campestri !

Giovanni Iodice

INQUINAMENTO DA SOSTANZE ORGANICHE(seconda parte) Se gli uomini vivono meno delle donne non è dovuto a motivi biologici, ma a fattori esterni:il loro stile di vita (alcool, fumo, guida spericolata), agli incidenti sul lavoro, le guerre ecc... Eliminando questifattori, come ha dimostrasto Marc Luy, un sociologo dell’Univesità di Rostock studiando i conventi (l’unicoluogo al mondo dove le condizioni di vita di uomini e donne sono identiche), si scopre che la vita media di uo-mini e donne è pressappoco la stessa. Anche per la fertilità il discorso non cambia : Gli inquinanti ambientaliderivano soprattutto dalle applicazioni industriali ed in particolar modo dall’industria metallurgica e della pla-stica. Tuttavia anche sostanze di uso comune, come le vernici ed i collanti oppure i pesticidi utilizzati in agri-coltura, e, nelle grandi metropoli, i prodotti derivati dal traffico veicolare possono essere ugualmente tossiciper l’uomo. L’attenzione del mondo scientifico sulla questione dell’infertilità maschile in relazione alle espo-sizioni professionali è stata posta a partire dal 1997, anno in cui è stato dimostrato l’effetto spermatotossicodel 1,2-dibromo-3-cloropropano (DBCP), un nematocida utilizzato fino agli anni ottanta e successivamente re-vocato dal commercio perché riconosciuto nocivo per la fertilità. Altro composto usato nell’agricoltura e cer-tamente riconosciuto nocivo per l’uomo è il clordecone. Un effetto deleterio per la spermatogenesi è statodimostrato anche per altri principi attivi presenti negli insetticidi e nei pesticidi, tra cui il carbaryl che sembraindurre una moderata oligozoospermia, il di bromuro di etilene (EDB) responsabile di una diminuzione dellamotilità e vitalità degli spermatozoi. Tra i solventi che sicuramente presentano effetti dannosi per la fertilitàsono senza dubbio da citare i glicoleteri ( metilglicol, etilglicol), impiegati in innumerevoli prodotti d’uso co-mune quali vernici e pitture, additivi antigelo, diluenti. Altro solvente con dimostrata azione spermatotossicaè il disolfuro di carbonio, impiegato nell’industria chimica e nella produzione di fibre sintetiche.Per quanto riguarda i metalli pesanti sono da citare il bromo che probabilmente induce una moderata riduzionedi numero, vitalità e motilità degli spermatozoi, il cadmio che induce una diminuzione delle gravidanze, ilcromo, il manganese ed il mercurio. È stato inoltre dimostrato che la conta totale nemaspermica e la motilitàdiminuiscono con l’aumentare della concentrazione della piombemia e che i livelli di piombemia sono inver-samente correlati con la percentuale di nemaspermi vivi. Rimango a disposizione per approfondimenti su qual-siasi argomento di natura urologica e / o andrologica. Andrea Militello (urologo)

cell. 3391408270 - [email protected]

favorire ed incrementare le possibilità di accesso agli spettacoli teatralie cinematografici da parte dei giovani ed in particolare degli studentiuniversitari, tali utenti avranno la possibilità di acquistare, presso le sediconvenzionate, biglietti a condizioni estremamente vantaggiose.

“SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”Leo Gullotta in scena al Teatro Eliseo interpretando Bottom nel Sognodi una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia di FabioGrossi, scene e costumi di Luigi Perego, musiche originali di GermanoMazzocchetti. Ed ecco le note di regia del bravo regista Fabio Grossi:siamo ad Atene, ma l’autore non ci spiega di quale Atene vuole trattare,l’Atene Greca o una Atene collocata nel Mondo? Quella antica o quelladella sua epoca? Certo la citazione del Popolo delle Amazzoni potrebbefarci intendere, ma lo stesso appellativo di Duca ci devia dall’intesa! Hovoluto concentrarmi su una città della logica, del pensiero, della matema-tica , dell’arte. Così, raccontando in sintesi, posso trovare tra le linee delragionamento, colorati polimorfismi che animano logiche di sintesi conl’approssimazione dell’umano agire. Blocchi di vita che animano blocchidi materia, raccontando una storia, anche se pur tanto raccontata, man-tiene sempre alto l’interesse dello spettatore. La fredda materia assumenei quadri riguardanti il mondo del fantastico, quel qualcosa che intrin-secamente appartiene alla Nostra Materia : quella radiazione di calore, dicolore e di energia che fa proprio di questa la fantastica unicità cosmicache la contraddistingue. La struttura drammaturgica si dipana su tre livelliben precisi, tanto di far sì che possano vivere di luce propria o al con-tempo riflessa. La Corte rappresenta il potere, i Comici la semplicità delvolgo, i Giovani l’Amore e i Magici quel mondo fantastico che tanto in-timorisce quanto affascina. L’imperscrutabilità dell’Animo viene cosìtrattato esaltandone la valenza, di volta in volta proposta attraverso i vizi,i pregi, le risse, le pacificazioni, i pianti e le risa dei Nostri protagonisti.Attraverso passaggi musicali s'ottempera la definizione d'un ventaglio disentimenti: per citare Sant'Agostino "Chi canta prega due volte". Ecco,così si snoda questa idea di rappresentazione: un inizio lasciato all’Op-portuno Ragionamento (Tèseo) e un finale affidato alla Ragione Oppor-tuna (Bottom).

SULLE DIMISSIONI DI PAPA BENEDETTO XVIL’evento dell’annuncio delle dimissioni del Papa Benedetto XVI ha me-ravigliato il mondo intero. Questa manifestazione di interesse così uni-versale ci ha fatto pensare come la figura del Papa abbia una incidenzafondamentale, in tutte le genti. Desidero esprimere il mio convincimentosulla deliberazione presa dal Papa che viene dalla responsabilità consa-pevole dei propri limiti nell’esercizio di un mandato così impegnativoche coinvolge e garantisce il perpetuarsi dello Spirito del Vangelo nellastoria del mondo. Il Papa, consapevole della diminuzione delle sue ener-gie inerenti al progredire dell’età che lo fa sentire inidoneo alla gestionedella Chiesa di Cristo, ha sentito il dovere morale di ritrarsi umilmentenella preghiera e nel colloquio diretto con Dio, lasciando alla Santa Sedela scelta di un successore. Questa decisione dimostra la grande serietà,profondità e coscienza che lo ha spinto alla coraggiosa rinuncia presaper il bene della Chiesa e della sua missione. Per me è stato un grandeesempio che ha suscitato una riflessione dell’importanza dell’agire se-condo coscienza, al di fuori di ogni giudizio altrui. Angela Abozzi

STORIA DEL VESSILLO SABAUDOIl 25 aprile 1977 consegnato dal Segretario Generale dell’U.M.L - Ser-gio Boschiero - al Centro Studi Adriatici nella persona dell’Avv. CarloMorganti nell’Hotel Regina Palace in Stresa; Il 28 maggio 1981 fu ri-conosciuto Bandiera Storica della “Associazione Nazionale per il confer-imento di Titolo di Cavaliere della Patria ai Combattenti del 20 ConflittoMondiale dal 1940 al 1945 compresi i Fronti contrapposti del Sud e delNord Italia (D.M.Difesa n.5945 del 25.10.1984) dal Presidente Nazionalee Fondatore dell’Associazione Comm. Ricciotti Ambrosi con appositaDelibera Associativa; Il 7 giugno 1983 divenne Vessillo del ComitatoAutonomo per la Revisione Istituzionale dello Stato d’Italia “Pietro San-giorgi” ufficializzato il 22 giugno 1986 in Aix Les Bains in Francia peril 14° Genetliaco di S.A.R. Emanuele Filiberto; Il 22 maggio 1984 pre-senziò, tra le Bandiere del Combattentismo italiano, il 2° CongressoNazionale dell’Associazione per il riconoscimento del Titolo di Cavalieredella Patria sulla nave “Enrico Costa” appositamente approntata per cel-ebrare i Marinai d’Italia caduti in tutti i mari del mondo; Il 7 dicembre1985 divenne Bandiera Storica dell’Accademia Universale “GuglilmoMarconi” con la Benedizione, ricevuta unitamente allo Storico Vessillodella Repubblica Scociale Italiana, da parte di Mons.Mario Pimpo nelSalone dell’Hotel “Massimo D’Azeglio” in Roma; Il 6 dicembre 1987per il 40° Anniversario della Morte di Vittorio Emanuele ffi in Alessan-dria d’Egitto celebrato dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onorealle Reali Tombe del Pantheon di Roma; Il 1° ottobre 1988 per il 700Anniversario della vittoria di “Vittorio Veneto” sulla Foiba di Basovizzacelebrato dalla “Federazione Italia Unita” in occasione del radunoNazionale di Trieste; Il 13 maggio 1995 presentata e benedetta insiemealle Bandiere Sabaude presenti nel Centro Congressi “Conte di Cavour”Roma per le premiazioni FERT e per la consegna della medaglia al mer-ito in ricordo del “ripetuto passaggio su Roma e lungo le coste laziali diun aereo trainante uno striscione ben visibile con sopra scritto ‘I Savoiain Italia’ e in onore dello “attivissimo Comitato finalizzato alla ab-rogazione dell’esilio dei Discendanti di Casa Savoia”; Il 24 aprile 1999in Roma nel “Teatro Anfitrione”presenziò unitamente alla Bandiera dellaRepubblica Sociale Italiana, la pubblica manifestazine indetta dal Comi-tato per la Difesa del Cittadino “Insieme per Difenderci”. Il 16 febbraio2013 in occasione della Conferenza “Morente la Repubblica nata dallaresistenza è tempo del Regno Sociale d’Italia” nell’Hotel M. D’Azeglioin Roma patrocinata dal “Gruppo Savoia - Delegazione Lazio”

Il Custode - Avv. Carlo Morganti

“IL POSTO DELLE PATATE”Georges Perec è una delle personalità letterarie tra le più singolari con un’ esperienza di sperimentazione neidiversi generi letterari. In poche parole Perec alchimista della parola, artificiere del linguaggio. Due i testi tea-trali “L’aumento e Il posto delle patate” in cui l’autore focalizza l’attenzione su un linguaggio in continuo di-venire... Nella scrittura scenica lo spazio non è caratterizzato in maniera oppressiva così come lo proponel’autore e l’attenzione viene posta, in particolare, sulla “spasmodica ricerca d’identità” dei personaggi. Quellodell’identità è un concetto quanto mai primario nelle società d’oggi: le identità, infatti, tendono a mutare, e gliindividui le reinventano. Quindi la ricerca d’identità costituisce anche uno shock, perché significa perdere gliabituali riferimenti e cercare di costruirne di nuovi e nella messa in scena caratterizzata da intrecci, sovrappo-sizioni e contaminazioni di storie, inventate o reinventate dai personaggi, scaturisce proprio uno “shockante”,sofferto, parossistico, frenetico bisogno di “identificarsi”. I cinque personaggi in scena sono caratterizzatiesclusivamente dal sesso e dall’età, collocati in uno luogo immateriale e senza tempo: è come se vivessero nellospazio. Tutti collaborano nel creare storie, ricordi, percorsi di vita che facciano riemergere lo status di ognunodi loro, ma il lavoro risulta vano nonostante l’estrema diligenza nella ricerca. Dato che anche gli oggetti defi-niscono l’identità cosa rappresenta la patata con la sua onnipresenza? I personaggi se la scambiano, la ripon-gono, la lavorano, la puliscono, la mangiano, permette loro di reggere l’identità del momento, diviene conforto,messaggio di protesta, passaggio del testimone... Ipotesi e valutazioni vengono sospese, dato che ogni storiaè ibrida e priva di conclusione, ma sono fondamentali per i personaggi per la contrattazione delle proprie ca-ratteristiche nello sviluppo delle vicende. La disposizione nello spazio degli attori subisce costanti cambiamenti.La scrittrice Karen Blixen in un racconto descrive la seguente situazione: c’è una signora che chiede ad un car-dinale: "Ma tu chi sei?" e il cardinale: "Risponderò con una regola classica: racconterò una storia". Il "chisei?" ha una sola risposta che può rendere il suo contenuto dotato di senso e che è appunto la narrazione, il rac-contare una storia. L’identità è ciò che ci si lascia dietro... (A. Cavarero). Un plauso agli attori: Maria TeresaDi Clemente, Maria Enrica Prignani, Monica Maroncelli, Marco Giustini e Adriano Rosati.

Rosi Giordano

È TEMPO DEL REGNO SOCIALE D’ITALIALa Delegazione Lazio del Gruppo Savoia è iumpegnato a realizzare lacontinuità risorgimentale e sociale d'Italia. Tale continuità non la si trovanemmeno in quegli ambienti che espressamente si definiscono tutoridelle tradizioni patrie ma in realtà appaiono timorosi e pigri. Questaferma impostazione del Gruppo Savoia alla difesa nazional-risorgimen-tale, espressa nella fedeltà ai Sabaudi, che unici personificano intera-mente la Patria ed il concetto di Nazione, già la si trovò nella Conferenzadel 26 maggio 2001, svoltasi in questo medesimo Hotel, sul tema: "Èl'ora dei Savoia" presenziato da S. E. Cav. Gr. Croce dell'Ordine dei SS.Maurizio e Lazzaro On. Avv. Giovanni De Giovanni Greuther, Ducadi Santa Severina. Altro ferreo richiamo patrocinato dal Gruppo Savoiafu la Conferenza del 18 giugno 2005 sul tema "Dichiarazione unilateraledi rescissione del Trattato di Pace del 10 febbraio 1947, ovvero Diktat”.Si presenta ora urgente la restaurazione del "Regno Sociale d'Italia" perla salvezza dell'Entità italiana, come ho affermato nel mio intervento ef-fettuato il 5 novembre 2012 nella Sala Protomoteca del Campidoglio inRoma, in occasione del Cinquantennale del Movimento Salvemini, sultema "Quali Riforme Istituzionali per salvare l’Italia?" Da oltre un ses-santennio il degrado affligge l'Italia raggiungendo l'attuale mortifera fase.Mi sento tuttora incoraggiato a tale forte esposizione dall'avere già trat-tato identiche questioni in numerose pubblicazioni e in diverse sedi cul-turali. La parola “democrazia”, distorta dal suo antico significato,richiama ora alla mente soltanto: tormento fiscale, debito pubblico e di-lagante corruzione. La “Democrazia del Numero” ha distrutto la Demo-crazia della Rappresentanza, trasformando il cittadino a sempliceconfermatore di ciò che i vertici politici, in forza del numero, hanno pro-grammato. Da qui la necessità di riprendere l'originario istituto propor-zionale, il quale, non escludendo alcuna impostazione politica dallacompetizione elettorale, permetta di rimuovere dalle sedi legislative gliarrivisti e gli inetti. Si potrà osservare che Uomini di meritevoli genialitàsono assai rari, però non può negarsi che esistano ed è compito del me-todo elettorale ricercarli e porli nella sede parlamentare...La Repubblicaitaliana, quindi, è giunta alla fine della propria esistenza. Nata dalla re-sistenza ha terminato, in questo dissestato contesto, il suo ciclo storico.La classe dirigente è divenuta “casta di solo potere”. Le Leghe monar-chiche sono attive nel ricordare eventi storici risorgimentali. Il GruppoSavoia intende ufficializzare la rinascita del Regno in Italia, come l'unicaconcreta forza che può realmente salvare l'Italia. Il Regno Sabaudo, ap-pena unificata la Nazione, ebbe la primaria preoccupazione di sollevarei cittadini dalle loro indigenze e di fornire ad essi Enti assistenziali, la-voro, asili, scuole, imprenditorie agricole e industriali La politica attualeauspica un europeismo che è solamente asservimento a lobby economi-che avide e spregiudicate. Noi, nella storica considerazioneche la repubblica nata dalla resistenza è solamenteun’entità di fatto e non di diritto, pretendiamo l’uffi-cializzazione del Regno Sociale d'Italia. Re UmbertoII di Savoia affermò, il 13 giugno 1946 in partenzaper l'esilio, a conclusione del suo Proclama agli Ita-liani: "Qualunque sorte attenda il nostro Paese, essopotrà sempre contare su di me come sul più devotodei suoi figli." Spetta a tutti noi accreditare questa di-sponibilità che rappresenta l'unica possibilità di sal-vezza per la nostra collettività nazionale, minacciatapersino di secessioni territoriali. Carlo Morganti(Sintesi dell’intervento svolto il 16 febbraio 2013, nella sala conferenzedell’hotel Massimo D’Azeglio in Roma, sul tema “Morente la Repub-blica nata dalla Resistenza è tempo del Regno Sociale d’Italia”).

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ARTI FIGURATIVE E ATTUALITA L’ATTUALITÀ, pag. 9N. 3 MARZO 2013

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LA RINACITA DEL SUD PARTE DA BARIL’ 8 marzo a Bari, dopo il grande successo della scorsa edizione, sarà presentata una delle più importantifiere d’arte d’Italia, l’EXPO ARTE, che avrà luogo nel nuovo padiglione “Salvemini” della Fiera delLevante. L’importante mostra internazionale d’arte contemporanea, organizzata dall’Associazione barese“Artiamo”, prevede la partecipazione delle più importanti gallerie italiane ed estere, con l’esposizionedi opere figurative dei più grandi artisti del panorama contemporaneo mondiale. La Kermesse includeun importante concorso, che vede in gara una ventina di artisti di alto livello, selezionati da una giuriacomposta da celebri critici d’arte. Continua così quell’importante percorso di rinascita culturale, conBari e la Puglia crocevia di contatti intellettuali e commerciali. Grande è l’attesa per l’evento che vedela partecipazione dei maggiori artisti dell’arte contemporanea. Tra questi non potevano mancare pittoriche da tempo rivalutano il classico, come Nico Valerio ideatore e promotore del Nuovo Rinascimento.L’artista pugliese, il 5 novembre u.s. nella Sala della Protomoteca del Campidoglio in Roma ha ricevutofragorosi applausi per il suo intervento e per aver donato al Prof. Cosmo G. S. Salvemini un’opera pit-torica raffigurante la marina di Molfetta. L’artista barese è noto anche come poeta e saggista, proponeogni anno la Rassegna multidisciplinare “L’Arte del Nuovo Rinascimento”, che prevede il conferimento- a titolo assolutamente gratuito - dell’omonimo premio a personalità della cultura che si sono partico-larmente distinti in campo nazionale ed internazionale. Principali collaborazioni con Cosmo G.S. Salve-mini, Florinda Battiloro, Nino Melito Petrosino, Francesco Salamina, Chiara Stella Serena, GeorgeMustang, Giorgio Tellan, Antonella Santulli, Angela Genchi, Fiore da Sicignano. La manifestazione ini-zierà in data 8 marzo e terminerà l’11marzo 2013. Info: Expo Arte 2013 – Associazione Artiamo: P.zzaA. Moro, 22 -70122 Bari Tel./Fax 080.9645445 [email protected] - www.expoarte.eu ).

Nico Valerio ([email protected])

BOLOGNA, CAPITALEDELL’ARTE CONTEMPORANEA

In un’Italia sempre più esterofila, in particolare quando si parla diarte contemporanea, emerge la città di Bologna con la sua “ArteFiera” la più antica fiera d’arte italiana giunta alla sua 37° edizione,principale mostra mercato italiana dedicata all’arte moderna e con-temporanea. Per la trentasettesima edizione che si e’ svolta dal 25 al28 gennaio i direttori artistici, Claudio Spadoni e Giorgio Verzotti,hanno voluto dare alla manifestazione una forte connotazione nazio-nale per dare il via ad un percorso di rilancio, sulla scena mondiale,della cultura visiva italiana, già ampiamente apprezzata sul palco-scenico internazionale. La cultura visiva italiana dal Novecento aoggi viene poco considerata nel nostro Paese mentre continua a ri-scuotere grande attenzione all’estero, dalle aste internazionali e dalleattività espositive di molte gallerie e musei stranieri. Delle 137 gal-lerie presenti nei due padiglioni dedicati ad Arte Fiera, solo 15 eranostraniere, e degli oltre 1.100 artisti presentati solo una piccola partesono arrivati da oltre confine. “Possiamo pensare a Bologna comealla Fiera dedicata al “genio italiano” - hanno affermato Spadoni eVerzotti - inteso come un insieme di valori ampiamente riconosciutoe che va difeso con decisione sopratutto in epoche di crisi come l’at-tuale, crisi che rafforza, invece di indebolire, la convinzione che l’ita-lianità è la forza di Arte Fiera, una forza che va indirizzata allavalorizzazione delle strutture e dei protagonisti del sistema dell’arteitaliano, calato in un contesto internazionale ormai globalizzato; ildeclino che molti denunciano e che usano per definire lo stato attuale,economico ma anche psicologico, del nostro paese va combattutocon la forza di cui disponiamo, la nostra cultura e in particolare lacultura visiva con sui l’Italia si è già ampiamente distinta nella storia.Una simile difesa deve essere assicurata da ogni nostra istituzioneculturale, pubblica e privata, proprio in ragione dello scarso sostegnoche fino ad oggi l’arte del nostro paese, almeno dal secondo dopo-guerra in poi, ha incontrato presso i poteri pubblici”. Cristina Canci

Il Sen., Riccardo Milana, l’artista Nunzio Di Placidoe il promotore Fabrizio Fratangeli

Liana Botticelli, info cell.339,4934678. Studio d’arte viaAdriano I, n. 129 c, Roma.

Studio d’arte di Mario Contini tel. 0789.596127 - cell. 336.812356

Emilia Fasoli, Luce crepuscolare- agopittura Tel. 082.8305514Cell. 334.7969598

Angelo Chiauzzi, Una quercia in Andria: patriarca dellanatura. L’Artista è Socio Onorario del Club Unesco di An-dria. Per informazioni digitare su internet Youtube Chiauzzi

L’ARTE DI MARIO CONTINIUna pittura forte, emergente, che nasconde comunque un animo nobilee sensibile. Sono visioni della sua amata Sardegna: terra di bellezza e dimisteri: rude, con i suoi scogli ed il colore cangiante delle sue pietre, op-pure, affascinante nella varietà dei suoi verdi infiniti! L’artista ha saputocon freschezza e maestria donarci paesaggi dagli azzurri intensi dei marie dai cieli soffusi di sogno e di poesia! Sembrano non più quadri ma an-goli vivi della sua cara terra. Dalle barche a riva, agli sfondi intensi deglialberi sui lati alle strutture architettoniche, che parlano, tutttora, dellaloro vita passata, e lasciano nell’animo del fruitore segni di profondi sen-timenti e forti emozioni. Graziella Riga D’eramo

SULLA PITTURA DI RAIMONDA PLACIDIL’arte del dipingere risiede nella possibilità di varcare le soglie della realtà soggettiva edentrare nella sfera dell’universale, dell’eterno. Il mondo invisibile all’occhio fisico, ri-vela allora le sue leggi, i suoi ritmi, le sue sfumature, i suoi accordi. Non importa il“come” si possa arrivare a descrivere il bello, importa piuttosto poterlo riconoscerecon un brivido di emozione, con gratitudine, con amore. Attraversando lo spaziodove si trova la tua tela all’improvviso, gettando su di lei il tuo sguardo, che tu possaessere folgorato da un rosso, entusiasmato da un giallo, intenerito da un azzuro, invasoda venerazione da un viola. Che tu possa sentirti rinnovato, ispirato, sublimato. Alloraa poco a poco tra te e il colore si stabilirà una relazione di fraternità, di amicizia. E tupotrai sentirti all’unisono con il mondo che esiste dietro al mondo percepibile con i sensifisici. E allora, forse, tu potrai veramente cominciare a dipingere. Albano Laporta

RASSEGNA D’ARTE E PAROLE(Associazione “NUOVA ERA”, aderente all’UN.I.A.C.)

AI Ristorante “La Montagnola” dal gentile signor Gino il 15 feb-braio sono state presentate e premiate le opere eseguite dagli ar-tisti partecipanti alla rassegna “La Cucina ItalianaRitrovata”(ricette romane e della Regione Lazio) edita dall’asso-ciazione Nuova Era di Roma. I menù riportati nel testo sono statipresentati in tavola con ottimo risultato. Il promotore della seratail Cons. Fabrizio Fratangeli, Benemerito sella Fotografia lta-liana, ha avuto parole di elogio e stima nei confronti degli amiciintervenuti,”. Presente la dott.. Liana Botticelli, per l’Attualità.Sono intervenuti il Sen. Riccardo Milana,il Cons.Prov. On.Mas-simo Caprari. Al termine della serata è stato consegnato il pre-mio MERITHAWARD a Nunzio Di Placido, a Loreta Almonte,a Francesco Picciolo, a Sara Lo Verso.”. Inoltre hanno aderitogli artisti: Baldazzi Gloria, Bedetti Ida. Botticelli Liana, ChiauzziAngelo, Esposito Angela, Peverieri A. Maria, Ranieri Anonella,Rulli Patrizia, Greco M.Pia, Fra Tangeli Fabrizio, Talano Pa-squale, Cacioli Maria. Fabrizio Fratangeli

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L’ATTUALITÀ, pag. 10 N. 3 MARZO 2013

MODA E… NON SOLO(a cura di Lucilla Petrelli)

LUCILLE, STYLE COACH!Bulgari. Un doppio regalo per le fans della Maison Bulgari. Un libro eduna mostra “Serpenti” inaugurata il mese scorso a New York in conco-mitanza del Capodanno cinese (il 2013 è l’anno del serpente). Il sim-bolo-gioiello della Maison famosa nel mondo è appunto il serpente,valorizzato sugli orologi a spirale in oro e in platino. Fresco di stampaanche il libro “Bulgari Serpenti Collection” con un omaggio sulla coper-tina dello splendido bracciale-orologio a spirale in oro con la testa diserpente tempestato di brillanti su oro bianco, appartenuto all’attriceamericana, Liz Taylor. H&M. Simpatica iniziativa, già sperimentata nelmese scorso ma che visto il successo, riprenderà sicuramente anche neiprossimi mesi nei punti vendita H&M. Il progetto “Long Live Fashion”è una raccolta di abiti usati da rottamare e riciclare. In cambio, si ha unbuono-sconto da utilizzare sull’acquisto di un capo sempre nei negoziH&M. Una trovata geniale, un modo veloce per liberare l’armadio, spe-cie quello delle donne, quasi sempre strapieno di capi inutilizzabili.

Bangles. Molto di moda le polsiere, i bracciali rigidi a fascia alta impre-ziositi da pietre come quelli di Swarovski con i cristalli un po’ stile anni’30, o in plexiglas e metallo con cristalli verdi di Dior, ma anche in rettileverde con castoni d’oro e monete antiche in argento di Bulgari di grandeeffetto. Molto regali sono quelli a rete in oro rosso e bianco con castonidi diamanti e borchie in pavè di brillanti come quelli di Crivelli. Digrande effetto ed un po’ surrealista quelli in metallo e smalto bluette configure intarsiate grigie di Hermès da abbinare ad un abbigliamento spor-tivo tipo jeans ma anche con un tubino nero un po’ troppo serioso. Infine,forse il più prezioso, quello di Chanel in resina azzurrina con foglie d’oroe micro perle incastonate sul logo, un vero gioiello!

Beauty. L’ultima scoperta o trovata del biomarketing è la nuova cremadi bellezza al mangostano che promette miracoli antirughe. Il mango-stano, è un frutto esotico che cresce nei Paesi del sud-est asiatico, di co-lore viola intenso, grosso come un mandarino con la sua polpa simile aquella della pesca. Questo frutto, a detta degli esperti, sarebbe un por-tento di sostanze benefiche, quei principi attivi in grado di bloccare i fa-migerati radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento. La crema èstata presentata a Roma il mese scorso con un grande battage pubblici-tario e c’è da credere che diventerà in futuro il nuovo tormentone di bel-lezza. Le sue aspettative sono alte, infatti, promette un effetto riempitivoe liftante sulle rughe profonde in poco meno di un mese. Se così fossela nuova crema nel tempo potrebbe sostituire le famose “punturine” evisto che i proseliti entusiasti già ci sono , di questo passo sentiremo an-cora parlare della crema al mangostano!

Libro consigliato. Un vero spasso la lettura del piccolo libretto dellagrande autrice e attrice comica italiana, Franca Valeri, “Bugiarda no, re-ticente”. Un autoritratto intelligente, ironico, una carellata dei suoi ri-cordi con tagliente leggerezza e tanto divertimento. Piacevolissimo.

CINEMA, TEATRO E MODA

A GOOD DAY TO DIE HARDIniziata nel 1987 la saga di Die Hard con la quale Bruce Willis si è confermato action–hero, con un nomeda distribuzione. Bruce, infatti, nella parte di John McClane, nelle serie televisive inseguendo terroristiinternazionali ha anticipato storie di terrorismo quotidiano. Ora a cinquantasette anni come SylvesterStallone e Harold Schwarzenegger sono forzati a cambiare personaggi ormai datati. In loro sostituzione,il più giovane Tom Crouse, tenta l’attacco. A Good Day to Die Hard, Jay Courtney, l’attore australianouscito alla ribalta in “Spartacus blood and sand’’, affianca Bruce Willis (John McClane,) nella parte delfiglio Jack vivifica la storia. Per quanto la critica non sia stata generosa verso il film, l’azione compensail plot spesso confuso. Nel film, precedente, McClane, che nei confronti della famiglia è stato molto as-sente, in “Live Free or Die Hard” (2007), libera la figlia Lucy (Mary Elizabeth Winstead) rapita dai ter-roristi. In questa nuova action franchises, con la scusa di una vacanza, raggiunge il figlio Jack a Mosca,imprigionato dai russi insieme a Komarov (Sebastian Koch) per azioni criminali. ll figlio, si scoprirà, hauna missione segreta, come agente della CIA, deve proteggere un prigioniero la cui testimonianza puòessere pericolosa per il suo ex-socio, leader politico, Chagarin, (Sergei Kolernikov) pronto ad eliminarlo.Durante il processo viene organizzata con tutti i carismi un’azione terroristica per uccidere il testimonepericoloso, e sarà John a salvargli la vita direzionandolo fuori dalle macerie. A quel punto accorgendosidella presenza del padre, John, puntandogli una pistola alla tempia, rifiuta letteralmente ilsuo aiuto. Komarov, ricercato e senza scampo, accetta l’aiuto di John riappacificatosicon il padre accettando l’aiuto diventato indispensabile. Il twist finale aggiungerà unpo’ di suspance alla storia, ma la nota portante del film rimane l’azione e l’energiadi Courtney. Le scene dell’atto di terrorismo al tribunale e l’inseguimento dei fug-gitivi è veramente notevole, benchè ormai questo genere di azioni sia diventato sulgrande schermo un’abitudine da vedersi per il pubblico, c’è sempre un’aggiunta sor-prendente inaspettata. Questo è il caso di “Good Day to Die Hard” che uscirà suglischermi americani il giorno di San Valentino (anche se non appropriato per l’occasione,il rosso spicca) diretto da John Moore (Max Payne) è distribuito dalla 20TH Century Fox.

Maristella Santambrogio

UNA MOSTRA SU VITTORIO DE SICADall’8 febbraio al 28 aprile 2013 si svolge presso il Museo dell’Ara Pacis in Romauna mostra multimediale che offre una visione complessiva di Vittorio De Sica, conuno sguardo in grado di abbracciarne l’intera figura. Il titolo è “Tutti De Sica”, mo-stra che evidenzia i mille volti di questo grande cineasta, regista e sceneggiatore,quattro volte premio Oscar, chansonnier, uomo di eleganza e humour. Un viaggioattraverso 630 foto, 165 documenti e oggetti (tra i quali la bicicletta di Ladri di bi-ciclette e l’Oscar vinto per il film), 17 manifesti, oltre 100 brani musicali, spezzonidi film, interviste. La mostra si realizza grazie ai suoi tre figli, Emi, Manuel e Chri-stian, e che apre, tra gli altri, il baule di un archivio prezioso e fino ad oggi mai sve-lato, come quello personale di Giuditta Rissone ed Emi De Sica. Una mostra chevuole superare la lettura statica di una critica storicizzata e che oggi appare riduttivae limitata, legata all’età dell’oro neorealista, preceduta da una fase di formazione perchiudersi invece poi in un lungo momento di crisi. Ma questo non è Vittorio De Sica, questa non è la suacarriera artistica: da Tutti De Sica emerge, su tutto, la figura di un grande e costante innovatore, nel ci-nema, così come nella vita, un uomo che non a caso è nell’occhio del ciclone tanto sul piano personale– non dimentichiamo la scomunica della Chiesa – quanto su quello professionale, con le continue ves-sazioni subite da una censura che non mandava giù le sue idee e le sue rappresentazioni di alcuni questionichiave della cultura italiana. In altre parole un Vittorio De Sica che sempre – anche dopo la grande sta-gione neorealista – rimane una delle voci più corrosive in un’Italia invece sempre perbenista.

Federica Iacovangelo

SANREMO 2013 E LA COPPIA GAYNon esiste San Remo senza scandalo e anche il festival quest’anno si è attrezzato sulla scia del mo-mento con la presenza di due omosessuali che raccontano alla nazione in prima serata su Rai 1 laloro storia d’amore gay. All’Ariston di Sanremo, nell’ambito del 63° Festival di Sanremo condottoda Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, in prima serata, in eurovisione, erano presenti Stefano e Fe-derico, la coppia gay di Torino in partenza per il loro matrimonio a News York. La cosa chiaramentesuscita notizia e sollecita la politica su temi tanto dibattuti e poco concretizzati, un nuovo terrenodi scontro e di promesse per carpire i voti degli indecisi che vorrebbero i matrimoni gay anche inItalia o che al contrario potrebbero non avvicinarsi ad un partito con aperture in tale senso. Certo èche la domanda sorge spontanea: se il festival ogni anno deve trovare un motivo di polemica peraccendere i riflettori su di esso.. non sarà che la canzone italiana non se la fila più nessuno?

Isacco Cicala

& OTHERS STORIESAumenta la curiosità e l’impazienza di tutti gli amanti dello shoppinglow coast e di tendenza riguardo il nuovo progetto del colosso svedeseH&M. Il brand, lanciato da Hennes & Mauritz, non sembrava essere sod-disfatto dell’enorme successo ottenuto negli ultimi anni (si conta un fat-turato di circa 14 miliardi di euro) tanto da volerne creare un altrochiamato & Other stories... rivolto sicuramente ad una fascia di clientelapiù elevata ma che continua ad offrire un’ampia gamma di prodotti voltia soddisfare ogni tipo di esigenza modaiola. Accessori, abbigliamento,calzature fino ad arrivare alla linea beauty con una vasta scelta di prodottidi make up, realizzata in collaborazione con la make up artist Lisa Butlere con lo svedese Ben Gorham per finire con un’intera linea skincare. Seicollezioni l’anno realizzate da 40 designer che compongono l’ufficio stilesituato a Parigi e Stoccolma e che incentrano le loro creazioni su quattrotipologie di donne differenti ma con in comune la stessa passione per idettagli e le tendenze. Nascono così le quattro linee: Contraddiction &Minimalism che abbraccia la sartorialità maschile utilizzando tessuti dipoliestere e pelle, Industrial & Effortless che enfatizza le forme e legeometrie dell’industria, Sophisticated & Architectural con un accentoparticolare ai flash di colore e grafismi e infine Poetic & Dandy, la lineapiù parisienne e spensierata. L’apertura è prevista in primavera e già sonoiniziati i lavori presso lo store di Milano in Via Vittorio Emanuele, alposto del vecchio H&M. Altre 6 le città europee scelte per ospitare ilnuovo brand, Barcellona, Berlino, Copenaghen, Londra, Parigi e Stoc-colma. Sarà comunque possibile per tutti acquistare i prodotti online at-traverso il sito Stories.com. Il successo è quasi scontato.

Francesca Lancia

“PAZZE DI ME”, UN BEL FILMUna piacevole commedia scritta e diretta dal regista Fabio Brizzi e pro-dotta da Rai Cinema - 01 Distribution. Protagonista del film è una fami-glia composta da sette donne e un solo uomo, Andrea (FrancescoMandelli) che si destreggia astutamente tra sorelle, mamma, nonna, ba-dante e fidanzata in un comico scontro di ruoli. Per sopravvivere e sal-vare la sua relazione con la fidanzata si dichiara orfano. Ma l'ingannonon funziona. Cerca di salvare la propria autonomia e il suo amore in unpercorso di comicità, pieno di ostacoli, in un'atmosfera di contro-scontrocon gli altri membri della famiglia tutti al femminile, che si divertono inscherzose provocazioni senza scadere in troppe banalità e volgarità. Cosìaveva promesso Fabio Brizzi che ha voluto dare comicità alle donne, lequali hanno osservato che i film comici in Italia sono, prevalentemente,su cast maschili.Il cast è formato da eccezionali attrici, belle, brillanti ed affermate, a co-minciare da Loretta Goggi che nel film ha interpretato il ruolo dimamma Vittoria, con entusiasmo e professionalità, pur non avendo nullain comune con questo personaggio, come ha dichiarato lei stessa nellaconferenza stampa del film ''Pazze di me''.

Signora Goggi, visto che si sente così diversa dal personaggio che hacostruito, a chi si è ispirata per rappresentare, con ironia, leggerezzae passione, il personaggio di Mamma Vittoria ?Ho cercato di costruire una donna vera, che è diventata forte, suo mal-grado, perchè il marito l'ha abbandonata. Si è sentita, così, in dovere difare da madre e da padre, di tenere tutto sotto controllo, prendere deci-sioni per tutti e regolare la quotidianità familiare come se fosse la diret-trice di un collegio. Vittoria è costretta a tenere dentro di sè gli aspetti piùteneri del suo carattere, che però emergono chiaramente alla fine, quandoanche suo figlio decide di andare via. Com'è stato il rapporto con lealtre donne? E' stato un rapporto bellissimo. Diciamo che mi sono sen-tita una mamma per ciascuna di loro. Ho sempre amato il mestiere di at-trice da quando ero bambina e non l'ho mai fatto solo per gioco. Ero unaragazza molto chiusa, timida e insicura. Poi, a 16 anni sul palcoscenico,ho trovato la forza di esprimere quello che avevo dentro, mimetizzan-domi sui personaggi che interpretavo. Ho capito quindi che la recitazioneavrebbe avuto su di me anche un effetto terapeutico. Qual'è il segretodella sua longevità artistica? -La mia professionalità mi ha dato molto,mi ha fornito stimoli continui, in modo che non annoiassi mai il pubblico.Facendo teatro, sono felice di cantare le cose che amo. Mi piace percor-rere strade sempre nuove che ho davanti, come una scolara al primogiorno. Credo sia questo il segreto della mia longevità artistica.

Angela Abozzi Cecchetto

BILANCIO SANREMESECon la solita scia di polemiche, ma anche con ascolti da record, si è svoltal’edizione numero 63 del Festival di Sanremo. Il vincitore è stato MarcoMengoni, confermando il trend degli ultimi cinque anni che per quattrovolte ha visto trionfare un artista proveniente da un talent show. Incettadi premi anche per Elio e le Storie Tese, autentici mattatori del Festival,al primo posto nella graduatoria della giuria di qualità, ed insigniti delpremio “Mia Martini” della critica e del premio per il miglior arrangia-mento. La partecipazione del poliedrico gruppo milanese è stata una dellepiacevoli ed innovative di questo Festival, che ha avuto il merito di“svecchiare” la kermesse sanremese. Fabio Fazio, direttore artistico econduttore di questa edizione, sul palco si è attenuto ad un ruolo piuttostomarginale, lasciando spazio alle voci dei veri protagonisti. A compensareal poco brio di Fazio ci ha pensato Luciana Litizzetto, che ha stravolto icanoni della valletta, risultando spesso e volentieri la vera conduttrice.Nonostante alcuni momenti di autentico Trash- leggi Toto Cutugno checanta “sono un italiano vero” con il coro dell’Armata Rossa ed un ritmopiuttosto lento, nel complesso le valutazioni sullo show sono risultateabbastanza positive. Come spesso accade, il livello delle canzoni in garanon è risultato altissimo. Nota di merito, poi, per le “nuove proposte”:tutti e 8 i giovani in gara, infatti, hanno proposto delle melodie interes-santi, spesso accompagnate da ottime doti canore ed interpretative. Aspuntarla in questa categoria è stato Antonio Maggio (vincitore dellaprima edizione di X-Factor con gli Aram Quartet), mentre il figlio d’arteRenzo Rubino si è aggiudicato il premio della critica con una coraggiosacanzone sull’amore omosessuale. Altro merito della gestione-Fazio èstato indubbiamente quello di rimuovere l’onnipotenza del televoto,estremamente sbilanciato per idoli delle teenagers come il vincitore Men-goni ed i Modà, che da soli hanno raccolto il 46% delle preferenze. Con-cedendo un 50% di incidenza sul verdetto finale alla giuria di qualità, siè giunti ad una classifica maggiormente equilibrata. Andrea Giachi

FRANCESCO GUCCINI CHIUDE LA SUA CARRIERALa musica d’autore italiana non sa-rebbe stata mai la stessa senza il pre-gnante ed esclusivo contributo delcantastorie modenese, classe 1940.Guccini mette oggi fine al suo lungopercorso: in L’ultima Thule (Emi) ,infatti, c’è la volontà di chiudere se-renamente un cerchio apertosi nellontano 1967, anno in cui aveva de-buttato ufficialmente nel mondodella musica nel 1967 con l'LP Folkbeat n.1. Nella scelta del titolo diquest’ultimo album il cantautore vuole esprimere questo suo addio allaMusica: Thule è una leggendaria isola dell’Atlantico settentrionale, sim-bolo di una terra distante, che ha dato vita al mito dell’ ultima Thule –come la definì per la prima volta Virgilio – cioè dell’ultima tappa, l’ ul-tima terra conoscibile, a cui Guccini ha deciso di approdare. L’albumrappresenta quindi un addio, pieno di nostalgia e malinconia, con il temadel passato che fa da collante e funge da centro nevralgico. E in quest’al-bum vengono riprese tutte le tematiche tanto care al cantautore: la notte(“Canzone di notte N. 4” e “Notti”), e l’attivismo politico che si imponein “Su in collina”, “Quel giorno d’aprile” e “Il testamento di un pagliac-cio”. Con il pezzo omonimo, “L’ultima Thule”, l’artista modenese ci la-scia il suo testamento artistico: e qui da solo penso al mio passato, vadoa ritroso e frugo la mia vita, una saga smarrita ed infinita di quel che hofatto, di quello che è stato/ma ancora farò vela e partirò io da solo, eanche se sfinito, la prua indirizzo verso l’infinito, che prima o poi, lo so,raggiungerò. Maria Rosa Laria

MOVIES THAT MATTERI FILM CHE CONTANO

Torna la 3° edizione del Moviesthat Matter Film Festival, che sisvolgerà dal 21 al 27 marzo 2013presso il Filmhuis all’Aia, città in-ternazionale della pace e della giu-stizia in Olanda. Il festival, ideatoe sponsorizzato da Amnesty In-ternational, è una rassegna cine-matografica che promuove 70 filme documentari che ruotano intornoal tema dei diritti umani. Il pro-gramma prevede due sezioni prin-cipali. A Matter of Act, trattadell’impegno di tutela che da anniporta avanti Amnesty Internationale della sua battaglia contro le in-giustizie e le oppressioni dei dirittidell’individuo, nonché dei rischiche questo comporta, e CameraJustizia, che mette invece in evi-denza gli argomenti legati al si-stema giuridico internazionale, allagiustizia e a tematiche inerenti i ri-fugiati, i diritti d’asilo e la lottacontro l’impunità. I progetti vinci-tori riceveranno un premio che vadai 3000 ai 5000 euro e sarannogiudicati da due giurie di giovani,la prima composta da studenti uni-versitari e la seconda da appassio-nati di film di età compresa tra i 15e i 18 anni. I film ammessi sonoquelli dei concorrenti che si sonoiscritti entro il 15 ottobre 2012 gra-tuitamente e girati esclusivamentein inglese e olandese, o per lomeno sottotitolati nelle linguesopra citate. Un festival che non silimita solo alla proiezione e pro-mozione di questi film, ma ne evi-denzia il contenuto con una seriedi eventi volti ad approfondire itemi trattati, tra cui interviste ad at-tori, produttori e attivisti dei dirittiumani, ma soprattutto workshop emaster class tenuti da esperti na-zionali ed internazionali. Un mododifferente di guardare un film conil quale sia possibile anche appro-fondire e conoscere uno dei temipiù importanti del nostro mondo eche riguarda ognuno di noi. Unmix tra forma e contenuto che valela pena di vedere. Buona visione.

Francesca Lancia

Questo pregevole libro diMario Dumini è stato pub-blicato nell’aprile 2012 dallatipografia P.G. Primeraf srl.00177 - RomaVia Ugo Niutta 2/ATel. 06.2428352Per ulteriori informazioniconsigliamo di rivolgersi allaseguente email:[email protected]

I POLITICICATTOLICI DEVONOESSERE COERENTI

Purtroppo, molti politici cattolicinon sono coerenti con i veri prin-cipi cristiani e non mantengonoalta la loro dignità. Il politico cat-tolico deve dedicarsi al bene dellafamiglia, cellula fondamentaledella società, inoltre non può criti-care il divorzio, pur criticabile,quando lui è un divorziato. Lo Sta-tista da tenere presente, e i politicicattolici in modo particolare, è Al-cide De Gasperi, che giustamenteammoniva: “Le riforme politiche,sociali ed economiche, le garanziecostituzionali, i controlli ammini-strativi, le stesse sanzioni penalirestano inefficaci se non è viva edoperante la coscienza morale”.Inoltre diceva: “L’efficacia delleriforme statali sono vincolate almiglioramento del costume”. Il co-fondatore dei Focolarini, IginoGiordani, affermava nel suo libro“Rivolta cattolica”: “Il Movimentocontro la Bestia trionfante, che,come i mostri dell’Apocalisse hapiù teste e più facce, non può sor-gere potente se non da uno spiritodi ascesi cristiana, da un senso dirinuncia al godimento egoistico ealla vendetta, da una concezionesolida, indiscussa di giustizia e ve-rità, da una convinzione di etica edi sanzione superiore all’uomo,dalla fede in Dio.” I cattolici per ilcomportamento di taluni politicicattolici provano tanta amarezza,perchè vorrebbero che operasseroper il bene della famiglia e dellacollettività. Ci auguriamo che i po-litici, dopo 2 legislature, non deb-bano avere più il diritto dipresentarsi alle elezioni pubbliche.Inoltre ci auguriamo che dopo 42anni dall’istituzione delle Regionile Province vengano finalmenteabolite. Basta un Assessoratopresso ogni Regione per i rapporticon i Comuni. Mario Coletti

Page 11: Attualita Marzo 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 11N. 3 MARZO 2013

SENTIREOcchi intriganti/ di lungimirantipromesse/ magie intense/ sensazioninotevoli/ in un mare di emozioni/desiderio di essere trasparente/ fra letue dita e sul tuo cuore/ per aderirecompletamente/ alla realtà dei tuoigiorni. Florinda Battioro

PANE E PACEFai delle tue mani/ un segno di pacee di infinito/ nel dare e cogliere ecarezzare./ In un freddo mattino/dove il buio della tristezza/ è illumi-nato da bombe/ rendi giustizia con laparola alla realtà/ affida alla poesiala soluzione dei conflitti/ trattatiinestricabili/ dove l'inizio di unasperanza/ è un legittimo diritto/ dichi ha fatto della sofferenza/ panequotidiano. Florinda Battiloro

LIBRARSILibrarsi come colomba/ volaresenz’ali/ volare con racchette e sci/volare in libera discesa/ e magicaserpentina/ sul candido velluto/ cheman mano/ non è più candido/ e nonè più velluto.

Anna Cardelli Marena

AL DI LÀAh, che immense distese di acque/limpide azzurre chiare turchine/ sog-navo all'aurora questa mattina./ Af-fascinato dagli infiniti colori dellaterra/ variopinta riflessa da diamantie rubini/ dai fondali del mare,/ in-travedevo il mio destino/ imminentela mia ultima ora./ Poi aggrappato adun filo di luce infinita,/ vagavo nelcielo stellato,/ nell'universo di Dio/al tramonto del tempo, /nel tutto nelnulla dell'essere./ Attendevo il miomandato/ al di la della vita.

Vittorio Pesca

INCONTRARE TESalire per meandri oscuri/ per ciot-toli arsi/ tra siepi di solitudine/giorno dopo giorno./ Incontrare te,/Signore scia di luce/ il sentierodirompenti i fiori/ quercia la sper-anza! Antonietta De Angelis

UN MANTO DI LUCEDi Gloria il mondo ti colora,/ ohMadre Santa Vergine Maria./ Eccotiil mio cuore, o madre mia,/ purif-icalo tu, alla luce del Signore./Vergine Santa, luce del mondo./Petali di fiori volano sui tuoi pie-dini,/ profumando il creato./ I tuoiocchi son le stelle azzurre /che illu-minano il celo/ donando bagliori divita all'universo./ Si fonde il tuoamore,/ riscattando i peccati delmondo,/ riluce il tuo manto di stelle/avvolgendo i figli tuoi ed Dio./Vergine Santa ai tuoi piedi/ ho

messo il mio cuore per te.Liana Botticelli

A SUOR SAMUELAGiovane ancella luce del Signore,/luminosa e bella l'anima tua./ Donoimmenso al mondo tu dai,/ il tuo corfelice quando amor doni./ Senzaconfini, è lungo il tuo cammino,/spine e grovigli togli al lor passare/anche alle altrui sorelle che son di-etro dite!/ Suor Samuela sposa diDIO angelo in terra/ A vegliar ilmondo. Liana Botticelli

ASTRATTISMOImmersa in pensieri/ astratti,molteplici,/ distante dal mondoreale,/ vagante al di là della mente.../Astrattismo/ del cuore,/ del corpo...

Leda Panzone Natale

VADO VIATra i tiepidi raggi del sole/ sas-sopisce la mente./ Brandelli dicuore.../ pezzetti di vita.../ Voi avetestrappato/ la mia anima.../ Vadovia... Leda Panzone Natale

POVERO, ONESTO, PULITO,ORDINATO

La prima volta che l'ho notato/ saràun turista ho pensato./ Camiciapulita, sbarbato, incravattato./ Daquella volta l’ho notato ogni mat-tina;/ vestito elegante, con un belborsone azzurro./ Vuoi vedere tra meho pensato,/ che in P.zza San Pietro,fa del contrabbando,/ in barba a tuttele forze dello stato./ Con questo dub-bio per tanto tempo sono stato./ EraNatale e volevo vedere il Presepe dinotte illuminato./ Confesso, mi sonosentito umiliato;/ quando lo vedoaprire il borsone/ tirare fuori unsacco a pelo,/ infilarsi dentro permettersi a dormire/ sotto il colonnato

Gilberto La Scala

GIORNO FESTIVOSei quello/ dei giorni tutti uguali,/la-vorativi e poco rischiarati./ Festivo/un solo giorno!/ Fu con mia madre/quando, sfuggita da una camicia/ dibianco raso,/ ti sorrise.

Maria Serritiello

LA STRADAOltre la strada che ripidamentescende/ Si intravede la casetta ad-dormentata/ Circondata da fiori pro-filmati/ Viole di Pasqua e viole delpensiero/ Bacche dolci asparagi erugheffe./ Timidi passeri in cerca dimolliche/ Qualche lucertola a crogi-olarsi al sole/ Innamorata del suo an-fitrione/ Verde smeraldo con qualchestrisciolina/ Verde limone./ Oli al-beri sveffano carezzando il cielo/Portandoci lassu' con il pensiero.

Nadia Balduini Bentivoglio

IO E TELa mia vita sei tu,/ il mio mondo seitu,/ tu la vita, la gioia, la felicità,/ lestrade, la gente, la natura,/ la salute,le discoteche, le cose,/ la metro, io ete insieme, per sempre,/ con dol-cezza, con amore,/ uniti nella vita,/nel sogno ovunque,/ sorridenti,arrabbiati, correndo abbracciati,/ ba-

ciandoci, sul prato correndo abbrac-ciati,/ per le strade, palpitanti,/ an-siosi, desiderosi/. Desiderosi di noi,/noi due io e te, e nessun altro.

Francesca Pagano

UNA FOGLIACome mi piacerebbe essere foglia,/lasciarmi andare,/ lasciare che sia ilvento a decidere per me,/ e nell’es-plosione dei colori e deiprofumi/ dif-fusi dalla prima aria calda,/volteggiare leggere tra i campi dis-seminati/ e posarmi avvolta nel pro-fumo,/ sotto l’ombra dei papaveri.

Giannina Nardecchia Orsini

A MIO PADRERicordo un inverno con fiori dighiaccio sui vetri/ le vibrazionid’amore dei tuoi occhi bagnati daldolore;/ la tua vita che si chiudeva adoppia mandata./ Incidevo nel-l’anima le tue mani incrostate diterra perché eri uomo di terra./ Latua figura a gambe incrociate sul ca-mino/ con le tasche colme di fatiche/e gli scarponi incrostati della tuaterra/ perchè eri uomo di campi./ Orail tuo sangue scorre come una bene-dizione nelle vene/ in questa vita checontinua la tua./ Ma i miei occhisono rimasti dentro i tuoi/ in ungiorno con fiori di ghiaccio sui vetri/che mi segnava con il graffio dellasolitudine.

Giovanni Formaggio(Poesia vincitrice del Premio Inter-nazionale “Città di Monza”, Villareale, dicembre 2012)

LA FRECCIASto ammirando una freccia/ fotogra-fia di indicazione stradale./ Si stagliasu una catena di monti innevati./ In-dica la direzione verso uno splen-dido Borgo Medioevale:Introdacqua d’Abruzzo./ Conobbi lìil volo dell’aquila,/ il canto delle co-turnici prima dell’alba,/ il dialogo traun fruscìo di foglie e la voce di unruscello./ In un mattino di prima-vera, scampanìo improvviso e fe-stoso./ La Madre, tutta d’azzurro,corre incontro al Suo Figliolo di Na-zareth,/ nel miracolo della Reden-zione./ Quando partii per tornare almio posto di lavoro/ improvvisa-mente mi accorsi della necessità ditornare indietro./ Su una roccianell’Alta Val di Contra/ il mio cuoreera rimasto lì ad aspettarmi.

Luigi Monaco

ANCORA RINCARIMa si le paghe e puro le penzione/nun crescheno oramai da tantotempo:/ anzi te dico che in ogni mo-mento / sò prese, sì, de mira a spro-fusione,/ come se pò affrontà tasse erincari/ che sò sempre de più boc-coni amari!/ Li governanti campenonell’oro,/ senza curasse de la poragente/ che sempre più arimane senzagnente,/ ma cià ancora quer poco dedecoro.../ Però nun basta pe potécampà:/ dimmelo tu, che deve fà!/Tutti vonno occupà quela portrona!/Ma quanno nun potranno piùsporpà/ er poveraccio che nun pòmagnà,/ s’accorgeranno ch’è arivatal’ora/ de rinuncià a quarche benefi-zio/ facenno puro loro un sagrifi-zio.../ Io nun ce credo, caro amicomio:/ a noi nun resta che pregà

Iddio! Marcella Croce De Grandis

DISINGANNOIl povero vecchio si alzò/ e in silen-zio andò via./ “Mala sorte è la mia”,/pensò, senza nulla più dire./ A chesarebbe valso protestare/ la sua in-nocenza, il suo candore,/ contro quelche il Fato avea scritto?/ Solo si ri-cordò quel che Stratford avea detto,/citando la Bibbia, prima di andare amorire:/ “Nolite confidere/ princibuset filiis hominum,/ quia non est salusin illis”./ E come lui perdonò a tutti.

Sergio Scalia

BAMBINO ADULTOBambino adulto, / mi riposo tra lecoltri / a cullare pensieri vaghi, / per-duti nella luce / trasparente tra lecoste / delle persiane. / L’arcobalenodell’aurora / penetra nella stanza, /illumina i sogni / che migrano lon-tano / a sorprender / il quaderno deiricordi. / Nei riflessi dorati / deivetri, opachi e grigi, / vedo un pas-saggio strano, / è la fine della giovi-nezza, / che triste vince la sorpresa /delle ore inquiete / trascorse nellacasa / dei silenzi./

Giovanni Iodice

L’ALBAdi Malina TescuMi trapassa l’alba /Con la sua luce/Si rispecchia nelle scintille/ Deimiei occhi,/ vive il bianco/ di que-st’attimo, ed/ esplora l’infinito. /Il si-lenzio, ormai/ Diventa rumore e/ Ilbuio inizia a calare,/ mentre tu, sorgiaccanto a me/ con un sorriso, e midai il buongiorno.

Maria Rosa Nicastri

LA MOGLIE DEL PAPALa moglie del papa è un urlo di as-senza che spacca la mente/ la mogliedel papa è una carezza bruciatatrasformata in peccato/ la moglie delpapa è una lacrima secca congelataalla fonte/ la moglie del papa è unabbraccio mancato bloccato alloslancio/ la moglie del papa/ è unasolitudine disperata che sterilizza lavita/ e la inonda di pianto inconteni-bile/ la moglie del papa è una vittimafacile del sacro divino/ abbattitoredella gioia e della umanità.

Francesco Tanzi

PAESE MIOPaese mio, quanto sei pittoresco ebello!/ Ammantato sei da moltiverdi olivi/ ed incoronato da un ve-tusto castello./ Hai forma davveroconica,/ viuzze, archi ed aria salu-bre,/ che rende la salute benefica./Chi si reca a visitarti,/ ammirando iltuo bel panorama,/ quasi unico, nonpuò che amarti./ In te giocai, soffrii,godetti e studiai,/ dopo quattro annidi collegio in Sora,/ presso il Liceod'Alvito, cui per 4 anni a piediandai./ Quando in Roma frequentail'Università,/ dove brillantemente laLaurea conseguii,/ provavo sempredi te nostalgia, ma anche felicità./Sono oltre, purtroppo, quarant'anni/che vivo lontano da te, Vicalvi,/ maquando vi torno svaniscon gli af-fanni,/ perchè, poterti per giorni am-mirare/ e rivedere i luoghi dellafanciullezza/ e gioventù, sento tetanto d'amare./ W Vicalvi, sei sem-pre nel mio cuore! Mario Coletti

L’ANGOLO DELLA POESIA

ALIENS, TERRORE INTERATTIVOIl franchise di Alien è probabilmente il più famoso della storia della fan-tascienza. Ridley Scott con il capostipite del 1979 riprogettò completa-mente i canoni del genere, abbandonando astronavi a disco e improbabilialieni impacciati, a favore di atmosfere horror del tutto inedite a queltempo. Il capolavoro di Scott consegnò anche all'immaginario quella cheè oggi da molti considerata la creatura più affascinante e angosciante maiapparsa sullo schermo: Alien. Forte di un design partorito da uno dei piùgrandi artisti in circolazione, Hans Ruedi "Rudolf" Giger, Alien univa laperfezione fisica, la resistenza, una struttura corporea quasi indistruttibilea un'intelligenza raramente riscontrata in molte creature simili. Il fran-chise nato da quel primo film di Scott avrebbe negli anni seguenti otte-nuto un successo tale da incarnarsi in numerosi sequel cinematografici.Oggi non esiste campo in cui la creatura di Giger non sia apparsa: film,fumetti, prodotti videoludici, e libri. Nella scia tracciata dall'uscita del ro-manzo di Alan Dean Foster, omonimo e contemporaneo alla pellicola diScott, che ha conosciuto numerosi titoli in grado di ampliare le tematichee le storie del franchise, si colloca l'ultimo libro di Marco Accordi Ric-kards: Aliens, Terrore interattivo. Personalità poliedrica (giornalista, do-cente all'università Tor Vergata di Roma, direttore del Vigamus, esempiopiù unico che raro di museo dedicato alla storia videoludica), Rickardsha la competenza e l'originalità di trattare la figura di Alien esclusiva-mente dal punto di vista delle numerose apparizioni in titoli videoludici.A partire dal primo titolo del 1982 per lo storico Atari 2600, fino ad ar-rivare all'ultimo titolo sviluppato in collaborazione con la 20th CenturyFox, il libro (distribuito dalla casa editrice Universitalia) ne attraversatutte le uscite più importanti con uno stile piacevole e scorrevole, Unlibro che ha il coraggio e l'abilità di spiegare il franchise di Alien da unpunto di vista originale e poco trattato rispetto alla moltitudine di prodottisimili che di solito ne ricalcano il solo aspetto cinematografico.

Emiliano F. Caruso

“BENVENUTO PRESIDENTE !”Dopo film di successo, quali “Viva l’Italia”, Riccardo Milani tornasul grande schermo, proponendo la divertente commedia “Benve-nuto Presidente!” con Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Beppe Fio-rello, Remo Girone, Cesare Bocci, Massimo Popolizio, OmeroAntonutti e con la partecipazione straordinaria di Gianni Cavina ePiera Degli Espositi. Claudio Bisio interpreta un ingenuo ed ottimi-sta montanaro dal nome ingombrante: Giuseppe Garibaldi, notocome Peppino. Per uno strano scherzo del destino, Peppino Gari-baldi viene eletto Presidente della Repubblica e si trova a varcareinaspettatamente le porte del Quirinale. La sua “politica” porta unaventata di gioiosa anarchia nelle istituzioni da tempo in crisi se pure,nel suo compito, Peppino sceglie di farsi guidare proprio dal buon-senso e dalla correttezza del vivere civile, restando inflessibile esenza cedere alle lusinghe del potere. Egli ottiene, così, risultati sor-prendenti: non solo saprà conquistare il Paese, ma anche l’amoredella bella Janis, vice segretario generale della Presidenza della Re-pubblica. A questo proposito, il regista ha affermato che non si trattadell’ennesima commedia sull’antipolitica e se nel film si può trarreun messaggio è che “la politica può anche essere bella”. Per l’occa-sione la città di Roma è stata ricostruita a Torino, come già era ac-caduto per “Il Divo” di Paolo Sorrentino. “Benvenuto Presidente!”è stato prodotto da Rai Cinema e Indigo Film con il sostegno dellaFilm Commission della Regione Piemonte ed è stato girato tra To-rino e la Valsusa per un totale di cinque settimane di lavorazione.L’uscita del film è prevista per il 21 Marzo.

Maria Rita Salustri

“I FIGLI DELLA MEZZANOTTE”La regista candidata all’Oscar per “Water”, Deepa Mehta, e il plu-ripremiato autore, Salman Rushdie, presentano un film epico edalle tinte magiche. Tratto dall’omonimo romanzo dello stessoRushdie, bestseller pubblicato da Mondadori, “I figli della Mez-zanotte” è interpretato da Satya Bhabha, Shahana Goswami eRajat Kapoor. Il film, come già il romanzo, ripercorre, nell’arcotemporale di sessant’anni, la storia di un’esistenza straordinaria,legata agli eventi storici che hanno portato l’India all’indipen-denza dall’Impero britannico, nel 1947. Tutto inizia quando, perun gesto di ribellione, in un ospedale di Bombay un’infermierascambia nella culla due neonati. Così, Sinai, figlio illegittimo diuna donna povera, e Shiva, erede di un coppia benestante, si tro-vano a vivere l’uno il destino dell’altro, ma da grandi le loro vitetorneranno di nuovo ad intrecciarsi misteriosamente come quelledi tutti gli altri bambini nati nello stesso momento: i figli dellamezzanotte, “nati nell’ora della libertà dell’India. Ammanettatialla storia”. Infatti, all’inizio del film, Saleem, ripensando allapropria vita, afferma: “Gran parte di ciò che conta nelle nostrevite avviene in nostra assenza; e la mia vita è iniziata proprio sullariva del fiume Dal, nel Kashmir, oltre trenta anni prima che io na-scessi”. Il film ha avuto una produzione travagliata, a partire dallascelta della location per il set che, inizialmente, doveva essere inIran, per poi essere spostata in Sri Lanka per questioni politiche.Per la realizzazione della storia, Salman Rushdie si è avvalso delparere del Professor Deepika Bahri, dell’Università di Emory,dove è ‘Distinguished Writer in Residence’. Suggestiva ed emo-zionante è la colonna sonora, ne è autore il compositore angloin-diano, anche lui pluripremiato, Nitin Sawhney, che è consideratouna delle voci musicali più versatili di tutto il mondo. L’uscitadel film è prevista per il 28 Marzo. Maria Rita Salustri

IL LINCOLN DI SPIELBERGDodici nomination agli oscar di quest'anno per l'ultimo film del registaSteven Spielberg, uscito nei nostri cinema il 24 gennaio. Dopo le atmo-sfere di Munich (2005) e dell'ormai storico Schindler's list il regista sta-tunitense affronta di nuovo tematiche mature e storiche. Ispirato al libroTeam of rivals di Doris Kearns Goodwin, letto in anteprima dal regista,Lincoln si differenzia dalla spettacolarità di molti titoli di Spielberg, pun-tando maggiormente sui dialoghi e sull'eccellente recitazione degli attori(primo tra tutti un perfetto Daniel Day-Lewis nel ruolo del presidenteamericano). La pellicola narra gli ultimi quattro mesi di vita di AbrahamLincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, passato alla storia peraver fatto abolire la schiavitù, ponendo al contempo fine alla guerra di se-cessione e unificando gli stati americani. Il film evita ogni forma di agio-grafia, retorica o patriottismo tipici di molti prodotti americani, ma ruotaintorno alla figura di un Lincoln umano, introspettivo, con tutti i suoipregi e difetti, i suoi ideali e il suo rapporto con la famiglia. Questo po-trebbe rendere il film a tratti lento, soprattutto all'inizio, ma restituisce ot-timamente l'idea di un personaggio complesso e di un periodo storico incui la politica era ancora considerata un ideale, narrando in modo afficaceuna delle pagine pù importanti della storia. Il regista ha ammesso di averfaticato per convincere Day-Lewis a interpretare il ruolo di Lincoln (ini-zialmente venne scritturato Liam Neeson), e il fatto che l'attore abbia in-fine accettato è un bene. Ogni interprete del film, da Tommy Lee Jonesa David Strathaim, recita in modo convincente (e non potrebbe esserealtrimenti, vista la severità del regista), ma su tutti e su tutto primeggiaun Day-Lewis in quello che probabilmente è il ruolo migliore della suapur straordinaria carriera (con 2 oscar vinti e varie nomination). In unfilm basato quasi esclusivamente sui dialoghi, Day-Lewis, la cui somi-glianza con il presidente americano è qui straordinaria, primeggia anchenei momenti di silenzio. La pellicola viene resa ancor più affascinantedalla delicata e realistica fotografia di Janusz Kaminski e dalle musichedi John Williams, ormai immancabile nelle produzioni di Spielberg. Ilfilm non potrebbe essere considerato una vera biografia, dato che narrasolo degli ultimi mesi della vita di Lincoln, e non ci si aspetti uno Spie-berg spettacolare e veloce, ma un film pacato, riflessivo, non adatto atutti, ma dotato di un fascino unico e di una perfezione quasi maniacaleper ogni elemento, dalla recitazione fino alle atmosfere. Forse per qual-cuno non sarà il miglior film di Spielberg, ma di sicuro è un sincero attodi ammirazione per uno dei personaggi più famosi della storia, oltre cheuno splendido modo per aprire l'anno cinematografico.

Emiliano F. Caruso

AL PAPÀAuguri, papà, di tutti i bambini, grandi e piccini./ Quando mi affacciaidal grembo della terra,/ simile ad un fragile bocciolo di rosa,/ il primobacio dell’alba sfiorava il mio visino vellutato./ Tu, papà, mi regalavi laprima tenera carezza./ Il tuo cuore trepidante si alternava per sprigionaretutto l’amore, il bene del mondo./ Io, papà, la mia prima frase assieme ate la balbettai./ Gioioso il tuo cuore, Papà io ti chiamai./ Mi stringevi lamanina, il primo passo mi insegnasti./ Oggi sei tu il mio sostegno, la miaforza./ Le tue spalle, due cuscini di seta per rifugiarmi/ affondarvi il mioviso, forse triste/ sciogliere la patina al mio cuore./ Sei tu, papà, la stellaradiosa e sicura/ che trepidante cerca per me vie luminose/ per farmicorrere felice verso il mio lungo cammino./ Quando i tramonti sfiore-ranno i tuoi capelli/ ed io in ogni angolo del mondo, ovunque andrò/ sonocerta, accanto a Te sempre resterò./ E questo è un lembo di cielo che Dioregalò a tutta l’umanità./ E’ l’amore della Mamma, del Papà./ Il mondocorre, gira, non si fermerà./ Anch’io, raggiunta la tua età,/ gioioso il miocuore sarà/ di sentire una vocina tenera che chiamerà: Papà.

Elena Andreoli Grasso

FARFALLA MESSAGGERASplendida farfalla di seta /da can-gianti colori /gioiosa girandolafra raggi di sole /per me, sei mes-saggera di un tenero amore. Ac-canto al suo viso, ti poserai /dillelo amo seppure lontano. /La tuadorata polvere, nella sua mano /tumetterai. Fra le sue labbra /l’im-pronta del mio bacio lascerai./Sentirà le dolcezze della spigli-ata gioventù, /Farfalla di seta semi ama, /puoi saperlo solo tu. Elena Andreoli Grasso

AFFETTUOSI AUGURIDesidero avvalermi di questo periodico, al quale collaboro entusiastica-mente da quasi vent’anni, per formulare i miei più affettuosi auguri amio figlio Giuseppe Grasso per il suo compleanno del17 marzo. Mi sia consentito aggiungere altri auguri amia figlia Giuseppina che, con suo fratello, festeggeràil suo onomastico il 19 marzo. Che Dio voglia darvisempre salute e serenità. Ai miei quattro figli, ai nipotie pronipoti, a mio marito, ho dedicato con la gioia nelcuore ogni mia composizione letteraria e poetica, nellaconsapevolezza che ogni vero cristiano può riceveredalla nostra Madre di Nazareth immensa consolazionese noi Le rivolgiamo quotidianamente la nostra devotasupplica. L’amore di una madre non conosce limiti.

Elena Andreoli Grasso

NON ACCETTAVA COMPROMESSILa celebre poetessa Alda Merini merita un sincero elogio perchè hasaputo vivere (soprattutto sognare) in alcuni manicomi. Aveva una per-sonalità forte, con mille sfaccettature. Non si è mai abbassata ai vilicompromessi che le venivano proposti da molti settori della societàitaliana. Come tutti i poeti, viveva dapprima nelle sue vicende e poi lemetteva in rima. Nelle sue poesie l’esistenza era la fonte ineusaribiledi ispirazione. Viveva sul palcoscenico dei suoi ricordi per non morirein solitudine. E’ stata un modello da proporre alle nuove generazioni.E’ viva ancor oggi nelle sue stupende liriche. Rosanna Sinopoli

UN SINCERO RINGRAZIAMENTOIl bravo regista cinematografico Stefano Di Marino ha recente-mente realizzato un dvd sulla mia ultracinquantennale produzionepoetica e letteraria, inserendovi anche le immagini più significa-tive della mia abitazione. E’ l’autore di una bella recensione inti-tolata “Elena Andreoli, poetessa e scritytrice del TerzoMillennio”, che è stata pubblicata a pagina 18 dell’Antologiadegli Artisti (Edizioni Movimento Salvemini, 2012). Sono com-mossa per il modo in cui il regista Di Marino ha commentato ilmio lungo impegno letterario e gli formulo un vivissimo e sinceroringraziamento. Elena Andreoli Grasso

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L’ATTUALITÀ, pag. 12 N. 3 MARZO 2013PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI

INVITO A VIVERE(a cura di Stefano Madonna)

LA DELUSIONE DEGLI ONESTISono perplesso perché coloro che risultano detentori di validi requisitiper affrontare e correggere situazioni difficili, come quella che attual-mente affligge tutte le genti, non hanno proposto fino ad oggi efficacicontromisure risolutive ai mali che mortificano la nostra esistenza. Nonmancano autorevoli personalità dotate di patrimonio culturale e indis-cussa esperienza. Con queste premesse c'era da aspettarsi da costoro uncontributo davvero risolutivo per correggere, sanare e rinnovare il"modus vivendi" e garantire il superamento della abusata espressione"crisi" che semina danni e lutti dolorosissimi. Dopo tanto rumore, l'a-mara constatazione oggettiva è che le riforme e le terapie annunciate eattuate non hanno apportato alcuna modifica apprezzabile alla realtà percui l'attesa delle persone semplici, giuste e oneste è stata delusa. Il que-sito, che forse ha assunto sapore di dilemma, è il seguente: i provvedi-menti adottati si sono rivelati inadeguati oppure i sentimenti e gli stimoligenerati dall'avidità, dall'egoismo e dalla violenza risultano essere 'pro-prio invincibili? Lascio a voi, miei cari lettori, il compito di tirare lesomme da questa mia indagine asettica e obbiettiva come richiede lanatura del tema affrontato. Forse il persistere della drammatica situ-azione, che non ci consente una qualità di vita serena come sarebbegiusto che fosse, dipende dalle concause sucitate. E' certo che il protag-onista del bene e del male rimane pur sempre l'uomo che non dovrebbericercare altrove la causa dei suoi mali e addossare ad altri o a cir-costanze avverse la colpa degli stessi, bensì dovrebbe compiere auto in-trospezione per annullare il male che si annida nel suo intimo e faraffiorare le giuste qualità per assumere quel comportamento virtuosodal quale scaturirebbe grande beneficio per se stesso e tutti. Questo è ilmio sincero auspicio.

* Gli “onorevoli” hanno un’ossessione: il vitalizio. Per esso, sono dispo-sti a tutto, perfino alla vendita del proprio voto. Ciò é stato documentatonella puntata del 7 dicembre 2011 “Gli intoccabili” condotta da Gian-luigi Nuzzi su La 7.

* 26 ordinanze di custodia cautelare per avvocati, cancellieri e commessiche lavoravano presso la Corte d’Appello e il Tribunale di Sorveglianzadi Napoli. La Procura ha accertato un “diffuso fenomeno di corruzione,con un tariffario, per inquinare i procedimenti...”.

* Ecco un esempio del “metodo Caligola”: il 15 gennaio Umberto Bossiha dichiarato:”Ho lavorato con Maroni e Calderoli sulla definizione delleliste e abbiamo stabilito che io sarò il capolista per la Camera...”

* I “padri costituenti” vollero le autonomie locali ma non previdero chei politicanti di mestiere le avrebbero usate per “intascare” il denaro pub-blico. I famigerati “rimborsi elettorali” sono stati sperperati dagli “ono-revoli” di molti Consigli regionali. Il reato più diffuso é il “peculato”.Le campagne elettorali sono costose. In un modo o nell’altro, i voti de-vono essere “acquistati”.

*Una delle più scandalose anomalie italiane é costituita dal fatto chesolo gli appartenenti ai “poteri forti” hanno accesso ai talk show tele-visivi. Ne consegue che l’informazione é manipolata dalle lobby per in-fluenzare l’opinione pubblica a favore delle caste privilegiate. Ed hannola spudoratezza di continuare a parlare di “democrazia”.

* Le proposte di legge sul testamento biologico e sull’eutanasia sonostate bloccate da anni in Parlamento dalla potente lobby vaticana, vio-lando il principio-cardine del Concordato (non ingerenza) stipulato traItalia e Chiesa cattolica. E certi ipocriti continuano a blaterare di “laicitàdello Stato”.

* Wikileaks ha svelato molti segreti. Francis Campbell (ambasciatoreinglese presso la S. Sede) avrebbe detto che la Curia vaticana vietò adalcuni suoi funzionari di testimoniare nell’inchiesta della Commissioneparlamentare irlandese sullo scandalo dei preti pedofili. Julieta VallsNoyes (ambasciata U.S.A. presso la S. Sede) avrebbe detto che “il Papairrita politici e giornalisti...il Vaticano é una città che non comunica...Più voci chiedono la destituzione del card. Bertone...”. Chi ha interessea insabbiare la verità?

PA S Q U I N AT E M O D E R N ERisvegliare le coscienze per moralizzare la vita pubblica.Le lobby, pur potentissime, non riusciranno mai ad imba-

vagliarci. Non apparteniamo alla categoria degli “yes men”.Siamo salveminiani.

NOZZE GAY IN FRANCIA E IN SPAGNAGli omosessuali e le lesbiche possono gioire: sarà per loro possibile spo-sarsi non più solo in Spagna, ma anche nella Repubblica francese. L’As-semblea nazionale francese ha infatti approvato, il giorno 3 febbraio2013, l’articolo della legge sul matrimonio per tutti, che riguarda le nozzegay, eliminando il criterio di necessità di differenza tra i sessi per convo-lare a nozze. L’articolo 1 di questo progetto di legge è stato votato con249 voti a favore e 97 contrari: hanno votato a favore i deputati socialisti,i verdi e quelli della sinistra, mentre hanno votato contro i deputati del-l’Ump – Unione per un Movimento Popolare - e i centristi. La notizia hascosso molto l’opinione pubblica francese e l’ambiente cattolico, scesoin piazza per manifestare contro questa nuova legge: «Se iniziamo così,non sapremo dove andremo a finire» è il commento di una manifestante«di sicuro la prossima tappa sarà il permesso alle adozioni, e i gay noncapiscono che i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre nondi modelli fuorvianti e destabilizzanti». Critiche e obiezioni anche dalVaticano: «Siamo vicini al baratro» è il commento dell'arcivescovo diGenova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, «l'Italia nondeve prendere esempio da queste situazioni che hanno esiti estremamentepericolosi. Non seguiamone le orme». E ancora: «L'Europa ha dimenti-cato le proprie radici cristiane, le radici della propria cultura e della pro-pria civiltà. Volendo sistematicamente eliminare la religione dal proprioorizzonte crede di conquistare delle libertà nuove. Molti paesi europeihanno varato leggi sbagliate su vita, famiglia, libertà, non crescono inciviltà più umana e solidale, semmai più individualista e più regressiva».

Erika Carpinella

L’ANTIDOTO AL POPULISMOQuando la politica abbandona il piano delle idee per limitarsi a tutelarei privilegi di chi la esercita, essa non è più visione d'insieme su come lecose dovrebbero essere, la soddisfazione dell'interesse di chi in cambioelargisca consenso, indipendentemente dal valore di quell'interesse. È ilcuore dell'atteggiamento populista, che nelle vuote promesse dimenticache la politica dovrebbe essere, anche attraverso scelte difficili ed impo-polari la guida del paese e non ostaggio del consenso di qualcuno. Il dif-fondersi del populismo, sia negli elettori che presso gli eletti, produceun effetto paradossale: più il cittadino chiede risultati alla politica, emeno questa è in grado di darglieli, in una spirale che si autoalimenta erende tutti scontenti. C'è un antidoto contro il male del populismo? Certoche c'è: il "consumo informato", consapevole ed esigente del cittadino diquanto l'offerta politica ha da offrire; la partecipazione attiva e l'impegnocostante, che rifiuti qualsiasi semplificazione; che capisca che il politico,in quanto uomo può sbagliare e non pretenda miracoli, ma un percorsodi elevazione da affrontare assieme, giorno per giorno, rappresentanti erappresentati, gli uni a guida ed ispirazione degli altri, ovvero, quello cheda sempre manca nel nostro paese. Riccardo Fondi

IL DIRITTO ALLAVITA È SACRO

Una recente notizia mi ha scon-volta e mi ha fatto indignare: unneonato è stato abbandonato dallamadre nella toeletta di un bar. Perquesta madre snaturata la vitaumana non ha alcun valore. Maquel neonato é stato salvato dal suoangelo custode. Il diritto alla vitaha prevalso sul cinismo di quellamadre. La creatura è stata subitoaccolta con infinito amore in unastruttura ospedaliera. Il diritto allavita va ribadito energicamente intutti i modi possibili. Soprattuttoattraverso i mass media.

Rosanna Sinopoli

EVENTI MARCHIGIANIDA NON PERDERE

Le Marche sono una sorpresa con-tinua. Un piccolo territorio rettan-golare costituito per lo più dacolline ricamate dalla mano del-l'uomo. Tra le aree protette di que-sto gioiello, solo per citarnealcune, il Parco naturale del MonteConero, il Parco nazionale deiMonti Sibillini condiviso conl'Umbria, il Parco nazionale deiMonti della Laga, condiviso conl'Abruzzo, e la Riserva delle Grottedi Frasassi, un complesso carsicodell'Appennino situato poco a norddi Fabriano, con inghiottitoi, gran-diose cavità a volta e laghi sotter-ranei. E' incredibile come, nel girodi pochi decenni, si siano potuteverificare trasformazioni profondenei modi di vivere e di produrre diquesto territorio, una volta preva-lentemente agricolo. A cominciaredal turismo balneare, sicuramenteun punto di forza, anche perché quila riviera ormai si salda a nordpressoché con quella romagnola.Località come Gabicce Mare eFano o Senigallia sono oggi tra lepiù frequentate dell'Adriatico, manegli ultimi anni sono stati com-piuti incredibili sforzi per incenti-vare anche il turismo culturale. Trale manifestazioni che promuovono- oltre alla cultura - il territorio e iprodotti tipici, c'è da segnalaresenz'altro “Tipicità”, evento cheogni anno si svolge a Fermo, edanche quest’anno a marzo sarà uncontenitore di eventi con un cartel-lone caratterizzato da interessantiappuntamenti. La manifestazioneè ormai senza dubbio un appunta-mento con le Marche di qualità perla rassegna di tante eccellenze, al-lestite in un padiglione fieristicoarticolato in tre grandi settori te-matici. A cominciare da TipicitàMarche Expo, un'area specialisticadestinata all'incontro professionaletra domanda e offerta; il Mercatinoè invece una sorta di itinerario con-cepito per il consumatore finale,lungo il quale è possibile degustaree acquistare direttamente dai pro-duttori tante specialità marchigianedi nicchia. Infine Tipicità MarcheTUR - Salone del Turismo enoga-stronomico - un percorso esposi-tivo sviluppato intorno ai territorid'origine delle più significativeproduzioni tipiche marchigianeche, nell'occasione, presentano unaserie di proposte appositamenteconcepite. Protagoniste assolute,comunque, rimangono le esclusivespecialità provenienti dai monti,dalle colline e dal mare: vini, olioextravergine d'oliva, salumi, for-maggi, legumi e cereali biologici,dolci tradizionali, frutta e ortaggi,pesce, pasta, miele, conserve arti-gianali, distillati. Tra gli appunta-menti in programma ogni anno,degustazioni guidate di piatti eprodotti tipici, banchi d'assaggio divini e olio, dimostrazioni dal vivorealizzate da professionisti del set-tore, incontri con la cucina di altriterritori, nonché un intenso pro-gramma di convegni, seminari etavole rotonde, eventi da non per-dere per i frequentatori del territo-rio marchigiano.

Patrizia M .Frangini Klum

‘ROMAFILIACI’O ‘ROMAFOBICI’ ?

(II parte) Per anni ho esplorato, -continua il Professor Ferrarotti ,battuto palmo a palmo la perife-ria romana. È una vergogna perle forze politiche e intellettuali disinistra che borgate, borghetti ebaracche, a Roma, siano ancorail segno di una città ferita, scissain città e anticittà, centro e peri-feria, priva di una lucidità condi-visa”. Continuandonell’intervista, il Professor Ferra-rotti commenta, rispetto allaclasse politica che governa la Ca-pitale in questo momento: “L’at-tuale sindaco di Roma, quasifosse il Nerone redivivo : a TorBella Monaca, propone la distru-zione di un intero aggregato ur-bano periferico per procederequindi alla sua ricostruzione. Main base a quali idee? Rifacendosia quali criteri? Su scala mon-diale, il problema delle periferieè dato dalla “esclusione sociale”.È necessario individuare le mo-dalità e i percorsi dell’integra-zione, come effettuare ilpassaggio dall’esclusione all’in-clusione. È certo più facile chia-mare le ruspe e cacciare iproblemi sotto il tappeto. L’expresidente francese Sarkozy hafatto scuola definendo gli immi-grati delle banlieu, “racailles, zi-zanies, derisoires”. Senzaconoscere il francese si capisceche non sono propriamente ap-prezzamenti”. Il Decano, appenatornato dagli Stati Uniti, ci rac-conta come noi Italiani, a livellosocio-politico siamo consideratie aggiunge: “Non riescono a ca-pire. Comizi politici introdottidalla performance di un comico,mi riferisco a Grillo. Per loro èincomprensibile nella manierapiù assoluta. Quello di Grillo èun movimento “acefalo”, senzatesta. Cosa faranno i suoi candi-dati quando arriveranno nei con-sigli comunali o in parlamento?Si disperderanno come un bic-chiere di inchiostro in un bariledi acqua torbida, oppure resiste-ranno alle sirene del Palazzo?Difficile a dirsi. Per ora sono solola spia di un malessere, di un di-sagio diffuso”... Continua

Daisy Alessio

LA SCUOLA TRASCURA LA COSTITUZIONELa “razionalizzazione” ha investito in maniera drastica anche la scuolapubblica italiana e non soltanto attraverso un significativo taglio deifondi destinati alla gestione corrente, ma anche attraverso una riduzioneoraria che ha investito alcuni insegnamenti. Infatti, con i regolamentiesecutivi della L.196/2008., la disciplina diritto ed economia è stataeliminata da tutti i licei dove veniva insegnata nel biennio, permanenel liceo psico-pedagogico ed in quello sportivo. Negli istituti tecnici,nonostante sia considerata”professionalizzante”, ha subito una fortedecurtazione oraria. Nelle classi quinte del commerciale sono dedicateal diritto soltanto due ore settimanali, così , del resto, a scienza delle fi-nanze. Una scelta piuttosto paradossale, considerando che un ragionieresi trova a confrontarsi quotidianamente con la legislazione. Il ministrodell’istruzione dell’ultimo governo Berlusconi, Maria Stella Gelmini haintrodotto nel 2008 una nuova materia, denominata “Cittadinanza e Co-stituzione”, affidandola però agli insegnanti di storia. Forse il ministronon aveva presente che lo studio della Costituzione e della cittadinanzaè un concetto giuridico ancor più che storico. Inoltre, i docenti a cuiviene delegato tale insegnamento non sostengono esami che abbianocome oggetto la Costituzione. Tale provvedimento appare un escamo-tage, alquanto maldestro, per tentare di porre rimedio ad una scelta in-comprensibile, considerando che lo studio di discipline giuridicoeconomiche è una costante nelle scuole dell’Unione europea. NelleRaccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/06relative alle competenze chiave per l’apprendimento permanente sonoindividuate le “competenze sociali e civiche” ed "il senso di iniziativaed imprenditorialità”, competenze che coinvolgono chiaramente l’in-segnamento delle discipline giuridico economiche. La formazione diun cittadino consapevole ed in grado di partecipare al processo deci-sionale è il primo step per la realizzazione di una democrazia com-piuta. Un percorso che senza dubbio non può prescindere dallaconoscenza delle scienze giuridiche e sociali. Andrea Giachi

FA BENE BERE LA COCACOLA ?Bevi la coca cola che ti fa bene! Questo il ritornello nella canzone “Bol-licine” del 1983 di Vasco Rossi che a seguito di questo particolare spotnon richiesto rischiò inizialmente di essere denunciato dalla Coca-ColaCompany e solo quando poi la multinazionale americana si rese contodella pubblicità non convenzionale ottenuta grazie alla canzone, rinunciòa passare alle vie legali. Se negli anni 80 si poteva avere qualche dubbio,ora però tutti sanno che la bevanda più diffusa nel mondo non sia un veroe proprio toccasana salutare e sia in grado di provocare dipendenza. InNuova Zelanda una donna di 30 anni è morta a seguito di un attacco diaritmia cardiaca provocato dal consumo eccessivo della bevanda. Ma i le-gali della Coca Cola si difendono: non c’è nessuna prova e gli espertinon sono stati concordi sulla causa di morte più probabile. “Se non fossestato per il consumo di quantità molto grandi di Coca Cola è improbabileche sarebbe morta quando è morta e nel modo in cui è morta”, ha dettoil magistrato che ha inoltre raccomandato al governo di imporre limiti sulcontenuto di caffeina e di zucchero nelle bevande gasate e l’apposizionedi etichette di avvertimento come sui pacchetti di sigarette. Cosa provocaal nostro corpo bere una lattina di cocacola? • Nei primi dieci minutidall’assunzione, 10 cucchiaini da tè di zucchero colpiscono il nostro or-ganismo. Questa quantità rappresenta il 100% della quantità giornalierarichiesta. La sola ragione per la quale non vomitiamo per il troppo zuc-chero è che l’acido fosforico taglia e affievolisce il sapore. • Entro i primi20 minuti la quantità di zucchero nel sangue raggiunge livelli altissimi eil fegato risponde con un incremento di insulina per tenere a bada questoaumento di zuccheri nel sangue. • Entro i primi 40 minuti l’assorbimentodella caffeina è completo. Le pupille si dilatano, la pressione del sangueaumenta e il fegato immette più zuccheri nel sangue. • Entro i primi 45minuti il corpo aumenta la produzione di dopamina, che stimola il centrodel piacere del nostro cervello, esattamente la stessa risposta che il corpoha alle droghe. • Entro i primi 60 minuti il nostro corpo inizia ad avereun crollo di zuccheri. Le dosi pericolose del consumo cronico, indottodalla presenza di zucchero e caffeina, sono quelle che vanno da 2 a 10litri di Coca Coca al giorno. Isacco Cicala

PUF LE POESIE DI UGO PIAZZA“PUF” LE POESIE DI UNA VITA

‘“Puf -Le poesie d’angolo” una raccolta di oltre ottomila settecento poe-sie scritte in quaranta anni di vita (1935-1975) dal medico-poeta UgoPiazza, nato a Faenza nel 1906, pubblicate nell’Osservatore Romanodella domenica. La maggior parte di esse si ispira alla bellezza e tradi-zione romane , alle passeggiate domenicali, alle escursioni studentescheche finivano allegramente “a pagnottelle e vino Cannellino”, in qualcheosteria fuori Porta San Giovanni, Porta San Sebastiano o Porta Angelica.Si tratta di una “Guida di Roma” in rime, in continuità con i noti poetiromani Pascarella, Zanazzo, Trilussa e l’amico Giggi Huetter. La fre-schezza, la trasparenza e la briosità giovanile si trasformano gradata-mente in un maturo linguaggio poetico di amicizia e di dialogo. LePoesie d’Angolo rispecchiano e interpretano comportamenti, sentimentie valori profondi e significativi dell’animo umano, con sorridente piace-vole giocosità, con appassionata sensibilità, senza nulla togliere alla po-derosa responsabilità. Cantore genuino dell’animo popolare e poeta dicostume sociale, scrisse in dialetto, in latino ed in italiano, sperimentandoanche attività di autore e regista teatrale. Ugo Piazza sviluppò la fervidaattività poetica soprattutto presso il Circolo della FUCI (FederazioneUniversitaria Cattolica Italiana), dove si incontrava con molti giovani in-tellettuali cattolici che cercavano di operare per il rinnovamento civile delPaese, come De Gasperi, Fanfani, Moro, Andreotti e molti altri. Il suoanimo poetico non lo abbandonò neppure durante gli imponenti impegnilegati all’affermarsi della professione di dermatologo presso l’IstitutoDermopatico dell’Immacolata in Roma (famoso per la cura delle malattiedella pelle). Ugo sposò la giovane soprano lirica Maria Renzi di cui siinnamorò sentendola cantare in Chiesa. Musica e canto, una passioneche trasmisero a ciascuno dei loro sei figli. La voce apprezzata della so-prano e dei figli (“la Corale Piazza”) arrivò per telefono anche all’ascoltodi mons. Montini, il futuro Papa Paolo VI, legato da profonda amiciziaad Ugo e alla famiglia che durò cinquanta anni. Le “Poesie d’angolo”, in-sieme alla ricca produzione artistica dell’autore, sono espressione colo-rita e bonaria dei fatti buoni e cattivi del costume italiano nel periododell’ultimo conflitto, della ripresa e del consolidamento della giovanedemocrazia italiana. Angela Abozzi

“DEMOGRAZIA DEGENERATA”C. G. S. Salvemini, con questo poderoso e circostanziato volume, sicolloca nell’ambito delle ricerche storiche sulle origini della degener-azione della democrazia, partendo da tutta una serie di avvenimentiavvenuti dalla caduta del regime fascista partendo dalle anomaliegiuridiche nell’elezione dell’Assemblea Costituente, alla illegalità delReferendun da cui nacque la Repubblica, nella descrizione della nascitadel debito pubblico per colpa del partitismo fino all’attuale incolmabiledeficit; analizzando le stragi di Stato da parte della mafia e dal terror-imo, tangentopoli, la plutocrazia e la nascita della dittatura dei partiti.L’utilità di questo lavoro è fuor di dubbio in quanto coglie dettagliata-mente gli aspetti di fondo dell’ampia ricerca dell’Autore e permette diavere un’esatta percezione dell’incontrovertibile realtà della drammat-ica situazione in cui si dibatte la nostra Italia. Nessuno può mettere indubbio le documentatissime argomentazioni dell’Autore e tutti com-prendiamo come l’Italia dei nostri giorni, costituisce un caso patetico,reso ancora più singolare dalla rassegnazione e dalla supina tolleranza,la quale rappresenta il terreno della germinazione degli abusi, perchèogni abuso non represso rende gli autori adusati, alle reiterazioni deimisfatti. In Italia, la concezione e la pratica della degenerazione dell’at-tuale democrazia rivela il vaso di Pandora che, dischiudendosi, liberòe diffuse tutti i mali di cui era pieno. In ultimo, per risolvere il peri-coloso declino della civiltà politica del nostro Paese viene ripropostoil modello greco-antico della democrazia: il sorteggio nell’attribuzionedelle cariche istituzionali che se introdotto nell’ordinamento costi-tuzionale impedirebbe “de facto” ai politici di occupare le poltrone erestarvi incollati per decenni. Questo modello ha garantito per quasidue secoli (506-322 a.C.) l’identità tra governanti e governati ed in-staurato il governo del popolo sul popolo. Già 2007 Salvemini ha det-tagliatamente ragguagliato l’opinione pubblica su tale argomento colvolume “Dalla corrotta oligarchia alla demo-sorte-crazia” ottenendonotevole successo. Le analisi di Salvemini sono descritte secondo unoschema analitico ben preciso e documentato. Da ogni pagina emerge lostile, che è stato di vita, oltre che di pensiero, dell’Autore. Auguriamo,col cuore di vero patriottismo e amore patrio, l’accoglimeninto di talemiracolosa risoluzione.

Pasquale Chiaranda(Presidente del Libero Sindacato Scrittori Europei)

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L’ATTUALITÀ, pag. 13N. 3 MARZO 2013 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI

IL RITO DELLA “PANARDA”In terra d'Abruzzo la ritualità e la sacralità di onorare l'ospite a tavola haradici antichissime ed è forse anche per questo che già a partire dal '500-'600 nasce il rito della panarda. L'etimologia della parola è incerta. Il ter-mine greco "pan" significa "tutto", mentre l'arabo "ardo" indica "caldo""fuoco". Ci si riferisce, comunque ad una situazione di abbondanza, inquesto caso alimentare, senza dimenticare l'aspetto sociale e religioso.L'esigenza di consolidare amicizie ed alleanze, così come la necessitàdell'unione della comunità, erano verosimilmente la motivazione di basedi questi interminabili banchetti. Accanto ad un repertorio di vivande edi specialità gastronomiche locali, la panarda prevede alcuni elementifissi che non devono assolutamente mancare: brodo di vitello e gallina,il caldaio del lesso, maccheroni carrati all'uovo con ragù di carne di pe-cora, la pecora alla cottora, le fave lessate e condite, le frittelle di pastalievitata, le ferratelle e la panetta che è una speciale preparazione di pastalievitata a cui sono state aggiunte delle uova. Se è vero che il cibo è lospecchio di una civiltà, i tanti volti dell'Abruzzo sono tutti ben rappresen-tati dalle specialità culinarie di cui è ricca questa regione. E con "La Pa-narda" gli abbruzzesi intendono appunto sottolineare che c'è un turismoche non vuole solo fruire di bellezze artistiche ed ambientali, ma semprepiù spesso chiede anche di gustare la cultura-coltura territoriale e, quindi,la cucina ed i prodotti tipici. E l'Abruzzo, una regione che promette "maree monti" è sempre più pronta a mantenere la promessa!

Patrizia M .Frangini Klum

NO AI SOLITI SPRECHIE ALLA CULTURA DELLO “SBALLO”

Pagare il canone R.A.I., essendo una tassa, è, purtroppo, ineludibile (difisco, ormai, in Italia si muore!). Ciò che, però, è davvero intollerabile èche la R.A.I. continui a buttare i sudati soldi del contribuente in un festi-val ormai spento come quello di San Remo, dove, anziché buona musica,si produce solo un fastidioso rumore di sottofondo, poiché, salvo, qualchenobile eccezione, le “canzoni” sono soltanto parlate, con qualche raroslancio canoro. Naturalmente, non poteva mancare il gran battage pub-blicitario della stessa R.A.I., che a “Uno Mattina” ha fatto una vera epropria apologia di questo Festival, che invece è divenuto talmente in-sulso, da offendere le orecchie di chi ama veramente le belle canzoni. Incompenso, qui c’era la bellissima Elisa Isoardi, la vera première dame diquesta trasmissione, (come ha ben detto il co-conduttore Franco DiMare), che alla fine della prima parte della trasmissione ci ha mandato isuoi baci sorridendo, quasi per dirci che non bisognava prenderselatroppo sul serio. Ma cosa vorrebbe dire il sig. Fabio Fazio ai celebri Mae-stri Barem Boim, Maurizio Pollini e Salvatore Accardo, da lui intervi-stati, e giustamente applauditi dal pubblico, nella trasmissione “Chetempo che fa”? Non sarebbe ora di rieducare le orecchie dei nostri gio-vani alla buona musica, che non è certo quella dello “sballo” nelle di-scoteche, dove si inebetiscono con l’alcool e la droga? Quanti tragiciincidenti stradali dovranno ancora verificarsi prima che questa nostra“gioventù bruciata” rimetta un po’ di giudizio? Sergio Scalia

SANREMO È L’ITALIAIl Festival di San Remo, è la perfetta metafora di quanto accade nel no-stro paese. Abbiamo una voglia di cambiare rappresentata dai toni di-versi, rispecchiati anche semplicemente dalla scelta di una conduttricemeno appariscente di quelle delle scorse edizioni. Sopravvive un trattonazional-popolare irrinunciabile, se si consideri che la gran parte degliospiti chiamati ad introdurre la selezione dei pezzi degli artisti è rappre-sentata da noti personaggi dello sport, piuttosto che da uomini di cultura,scienza, arte. Non si è liberi di portare avanti un qualsiasi discorso poli-tico, con serenità. Dobbiamo imparare molto sul fronte del riconosci-mento dei diritti delle minoranze, se siamo ancora in grado dicommuoverci e stupirci di fronte all'amore omosessuale ed alle sue piùsemplici manifestazioni. Persino nella sua conclusione il Festival è unaperfetta Italia "in miniatura": il vincitore non sarà mai il migliore (lo di-cono i dati di vendita dei dischi), ma solo chi, per una sera, sarà stato ca-pace di far sognare il pubblico più degli altri. E poi dicono che la politicanon è parte di tutte le cose! Riccardo Fondi

RAPINA ANOMALA A NAPOLILe varie scene di rapina a Napoli ormai non fanno più notizia. Questavolta, però, una rapina mancata ha fatto il giro di giornali e del web la-sciando tutti a bocca aperta. Siamo abituati a leggere di persone che aiu-tano i malviventi nel mettere a segno i loro colpi ostacolando le forsedell'ordine. Stessa città, stessa storia, diverso finale. In via Cisterna del-l'Olio, nelle vicinanze di Toledo e Piazza Dante, verso le 22:30 due ra-pinatori a bordo di uno scooter, con il volto coperto dal casco ed in pugnouna pistola avevano tentato il colpo furtivo. Le vittime erano tre ragazzidi età compresa tra i 29 e 31 anni che si trovavano per caso in zona. Mi-nacciati dai malviventi con la pistola puntata contro erano stati intimatatidi consegnare portafogli e cellulari. E' a questo punto che accade l'inat-teso. Le persone affacciate ai balconi, spettatori dell'accaduto, hanno ini-ziato a lanciare giù tutto ciò che era in loro possesso in quel momento.Una pioggia di oggetti: pacchetti di sigarette, accendini, piante, vasi. I ra-pinatori colpiti dall'inattesa “grandinata” non hanno potuto far altro chedesistere e mettersi in fuga senza alcuna refurtiva. I tre giovani, comple-tamente illesi, sono i primi ad essere increduli sull'accaduto pur ringra-ziando sinceramente i cittadini. La polizia locale ha aperto un'indaginesulla tentata rapina. Da un lato l'ennesimo evento che degrada l'immaginedi una città messa in ginocchio dalla criminalità, dall'altro, un'azione chestrappa un sorriso ed ha tutto il sapore di una vittoria conquistata dallaparte sociale che non regge più le etichettature negative attribuitegli dallamaggior parte degli italiani e non solo. Maddalena Barba

LA REGOLA DEL “SETTE MULTIPLO”Uno dei problemi più interessanti, è il mantenere allenato il “computercerebrale”. Attualmente, l’ esistenza entusiasmante dei progressi tecno-logici permette l’ utilizzazione dei suddetti, riducendo peraltro in modoprogressivo compiti che la mente umana potrebbe ancora risolvere auto-nomamente. Attraverso la perfetta alleanza tra Neuroni e Sinapsi. Perchétutti si possa usare il computer “personale” propongo una facilemetodicadi ginnastica mentale. All’inizio di un mese, fissiamo il giorno che cor-risponde al sette del mese. Ciò premesso, nella sequenza dei multipli disette, sapremo subito che il quattordici, il ventuno e il ventotto, sarannoprogressivamente i quattro giorni importanti del mese. Memorizzatoquanto esposto, con semplicità estrema conosceremo quale giorno dellasettimana corrisponderà ad un qualsiasi giorno, nel corso di detto mesee.In una valutazione sequenziale. A questo dato da utilizzare, cioè del setteed i suoi multipli, ritengo interessante aggiungere, sempre per tenere ingioco il computer mentale, le seguenti due postille: a) il giorno sette delmese sucaessivo a quello in corso, sarà sempre corrispondente al giornoultimo del mese in corso. b) il primo giorno del mese in corso è sempreil successivo al giorno del sette. Detta metodica potrà sembrare un po’complessa, ma con allenamento, si rivelerà di grande utilità. Noi medicipossiamo assicurare che una mente tenuta sotto frusta avrà sempre pronti.

Luigi Monaco

UN TESORO NEL TEVERE ?Roma, città dai mille volti, dalle infinite curiosità e dalla doppia vita. DiRoma turistica, conosciuta dalla maggior parte dei suoi abitanti: il Colos-seo, i Fori imperiali, le numerose chiese, le antiche mura. La città percosì dire "ufficiale", un'altra Roma sottile, nascosta e sconosciuta e diogni vicolo e ogni edificio che potrebbe celare, quel piccolo grande mi-stero, spesso ignoto persino agli stessi romani. Uno dei misteri più affa-scinanti della città potrebbe trovarsi sotto a uno dei suoi ponti più famosie frequentati: Gerusalemme, 70 dopo Cristo. Al culmine della primaguerra giudaica, iniziata quattro anni prima sotto l'imperatore Nerone, learmate romane inviate dall'imperatore Tito devastarono Gerusalemme edistrussero il famoso Tempio di Salomone, che già a quel tempo ne avevapassate parecchie. Il suo progetto risale al re Davide, ma la costruzionefu opera del figlio Salomone intorno all'anno mille a. C. Distrutto unaprima volta dalle armate babilonesi comandate da re Nabuchodonosornel 586 a. C. (il quale deportò in massa il popolo ebraico verso Babilonia.Fu la famosa "cattività babilonese"), venne in seguito restaurato a partiredal 538-35 a. C. dagli ebrei tornati in patria grazie all'editto di Ciro II ilGrande, re di Persia. Terminata la costruzione nel 515 con una sontuosainaugurazione, venne di nuovo profanato nel 167 a. C. dal sovrano An-tioco IV Epifane, che commise il sacrilegio di introdurre il culto di Zeusproprio nel Tempio di Salomone, costruendovi un altare dedicato alla di-vinità greca. Ma la dinastia dei maccabei, una sorta di ribelli capitanatida Giuda Maccabeo, al quale sono dedicati due libri dell'Antico Testa-mento, riuscì a scacciare gli invasori seleucidi di Antioco.Tornato in mas-sima parte agli antichi splendori, il Tempio di Salomone venneulteriormente ampliato e restaurato intorno al 19 a. C. nientemeno che daErode il Grande, re della Giudea. Non si pensi che re Erode, che tra l'altroanni dopo avrebbe ordinato la famosa "strage degli innocenti" narratanei vangeli, fu spinto dall'altruismo. Erode infatti si era già reso colpevoledi atti blasfemi per gli ebrei del tempo, e il suo governo disordinato e di-spotico aveva innervosito le gerarchie romane e il popolo ebraico. Dalmomento che le lamentele sarebbero prima o poi giunte alle orecchiedell'imperatore Ottaviano Augusto, dal quale la nomina di Erode dipen-deva, ecco che per calmare le acque il re della Giudea pensò di restaurareil Tempio, riducendo in questo modo il popolo ebraico a più miti consigli.Fino alla distruzione, questa volta definitiva, sotto l'imperatore Tito (ri-mase integro solo il muro occidentale, oggi detto "muro del pianto", dovegli ebrei di tutto il mondo pregano). Ma torniamo a Roma. Le armate diTito rientrarono nella città trasportando parte del bottino del Tempio.Nell'arco dedicato all'imperatore, costruito intorno all'80-100 dopo Cri-sto, oggi nei fori Imperiali, vi è un bassorilievo con la rappresentazionedi alcuni soldati romani che trasportano il tesoro del Tempio. In partico-lare si nota la presenza di un candelabro a sette bracci, dal 1948 simbolodi Israele. Il carro che trasportava i tesori saccheggiati nel Tempio di Sa-lomone, sarebbe passato per il ponte Fabricio, situato nell'Isola Tiberina,e un impeto dei cavalli avrebbe scosso il carro, facendo cadere il preziosocandelabro nelle acque del Tevere. Un'altra versione narra che fu papaGregorio Magno, pontefice dal 590 al 604, a ordinare di gettare nelfiume molti tesori romani, tra cui la Menorah, allo scopo di sottrarli alleorde barbariche. C'è chi dice che il candelabro ebraico sarebbe ancorasepolto nei fondali melmosi del fiume romano, insieme a molti altri re-perti e testimonianze di un passato antico, affascinante e misterioso cheRoma non si stanca mai di svelare. Emiliano F. Caruso

CAMPANELLO D’ALLARME PER GOOGLE:NASCE IL COMPETITOR GRAPH SEARCH

Graph Search vs Google è il nuovo motto degli informatici e dei fan delpiù noto social network al mondo Facebook. Graph Search, anche se èancora in betatest e usufruibile a pochi “eletti” è la nuova opzione di Fa-cebook; è un motore di ricerca che promette un potenziamento tra contattidi persone, basandosi sugli interessi comuni. In parole semplici: mentreGoogle risponde ad una ricerca degli internauti mettendo ai primi postii link più cercati e cliccati, Graph Search pone ai primi posti della homepage le pagine che hanno maggiori “I like” cioè “mi piace”, disponendodell’archivio di preferenze che vengono rilasciate dal pubblico attraversoi “Like”. In questi termini, solo Facebook possiede dati e strumenti pos-sibili per lanciare un modello alternativo di ricerca on line, in grado dicompetere con Google sia a livello qualitativo del servizio, sia dal puntodi vista dell’offerta commerciale sulle inserzioni pubblicitarie. La nuovadiavoleria del gruppo di Zuckerberg rappresenta infatti un’ottima op-portunità d’investimento pubblicitario, in quanto gli inserzionisti hannola possibilità di accedere a strumenti di indagine di mercato molto più ap-profondite, ma con implicazioni non ancora prevedibili per la privacydegli utenti. Partendo da un meccanismo molto simile a Adwords di Goo-gle, Facebook potrebbe dar vita ad uno strumento per l’elaborazione deirisultati sponsorizzati all’interno del suo dominio. Erika Carpinella

COSÌ SCRISSE ELSA MORANTE“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di de-litti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la con-danna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché ilpopolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insen-sibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornacontopersonale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attivitàcriminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Pur-troppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, purconoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Cosìun uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto,è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto,sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un per-sonaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le suemanie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa delsuo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Edè difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore dellaforza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presun-tuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con nume-rose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, dibugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su unpubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si im-magina sempre di essere il personaggio che vuol rappresentare.

Elsa MoranteQualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...

BICENTENARIO DELLA NASCITADI GIUSEPPE VERDI

Il grande musicista Giuseppe Verdi nac-que a Roncole di Busseto (Parma) nel1813. Era figlio di bottegai di bevande ealimentari. Iniziò a studiare musica conun vecchio organista di Roncole, PietroBaistrocchi. A Busseto frequentò il gin-nasio e continuò la sua istruzione musi-cale tramite l'aiuto di un agiatocommerciante, Antonio Barezzi che af-fidò Giuseppe Verdi al Direttore dellabanda musicale, Ferdinando Provesi.Giuseppe Verdi, frequentando la fami-glia del signor Barezzi, si fidanzò con lasua figlia Margherita. Barezzi per fareperfezionare a Verdi l'istruzione musi-cale gli fece fare domanda agli ammini-stratori del monte di pietà per ottenereuna delle borse di studio. Con la borsadi studi Verdi avrebbe potuto frequentare il Conservatorio di Milano, ma,purtroppo, Verdi, che aveva superato i limiti di età, non ottenne la sospi-rata borsa di studio. Barezzi allora l'aiutò finanziariamente per permet-tergli al valente Verdi di proseguire gli studi musicali privatamente aMilano sotto la guida di Vincenzo Lavigna, maestro al cembalo del teatroalla Scala e professore al Conservatorio. In seguito Verdi ottenne l'inca-rico di Maestro di cappella del Comune di Busseto e nello stesso annosposò Margherita Barezzi. Nel 1838 si trasferì di nuovo a Milano checome ambiente culturale gli permetteva di fare la carriera artistica. ABusseto aveva musicato la sua prima opera “Oberto conte di S.Bonifa-cio”, che fu rappresentata alla Scala di Milano con successo. L'impresa-rio Merelli ordinò a Verdi due opere buffe e un'opera seria. Poiché Verdiaveva subito 3 lutti: la morte di 2 figlioletti e la moglie e per la sua incli-nazione per il genere tragico, non riuscì a comporre bene la sua primaopera buffa “Un giorno di regno”, che fece fiasco alla Scala. Questo fattocausò scoraggiamento al grande Maestro. Poi, dietro le insistenze di Me-relli riuscì a comporre il “Nabucco”, che ebbe un grandissimo successoalla Scala di Milano. Il “Va' pensiero accese lo spirito patriottico e antiau-striaco, caratteristico del Risorgimento italiano. Vanno ricordate anche lealtre grandi opere verdiane: “I Lombardi alla prima crociata”, gli “Er-nani”, “Giovanna d'Arco”,”Alzira”,”Attila”, “Macbeth”, “Ai Masna-dieri”, “Battaglia di Legnano”, “Luisa Miller”, “Stiffelio”, “Rigoletto”,“La Traviata”, il” Falstaff”, “Don Carlos”, “Aida”, “Messada requiem”, “Otello”. Giuseppe Verdi sposò la notacantante Giuseppina Strepponi, che amò tanto. Verdiconcluse la sua attività creativa con i “Quattro pezzisacri” nel 1898, cioè 3 anni prima della sua morte av-venuta a Milano nel 1901. Verdi riposa nella cappelladella “Casa di riposo” di Milano, da lui fondata, ac-canto a sua moglie Giuseppina. La musica melodiosadi Verdi, che fa scaturire sempre tante emozioni, riportaovunque nel mondo uno strepitoso successo.

Mario Coletti

Sara, fiore bellissimo e sempre fresco di rugiada. Rosa bellissima, seilapiù profumata. Mammetta tua (perchè così tu mi chiamavi). Sara è figliadel celebre tenore Gilberto La Scala.

Giovanni Fratangeli, app.sc. della Guardia di Finanza,è il pluridecorato eroe di Ce-falonia (1943) sopravvissealla cattura e alla deporta-zione da parte delle truppenaziste. È il padre del Cons.Fabrizio Fratangeli, presi-dente dell’AssociazioneNuova Era (aderente al-l’UN.I.A.C.), ideatore e or-ganizzatore del prestigiosoPremio Vittorio Bachelet.

UN EROE DI CEFALONIA

UN ANGELO VOLATO IN CIELO

IL SOGNO DI UN’ARTISTASI REALIZZA A MONREALE

Tracciare il profilo artistico di Patrizia Maria Frangini non è facile,collocarla poi in questo periodo storico ancora di più. E’ la donna dallemille sfaccettature, inquieta, indomita, tenera, forte, fragile, imprevedi-bile, come un diamante sprigiona guizzi di luce sempre diversi, quest’ar-tista a tutto tondo, incarna il mito della sua città di nascita: Firenze. Culladi contraddizioni, artistiche, storiche e culturali, Patrizia Maria si nutre,respira cresce e si avvolge dei colori di questa terra. Inizia il suo percorsopittorico nello studio del nonno architetto-scenografo, dove passano inomi più importanti della pittura toscana e sotto l’occhio attento e vigiledel grande Dino Migliorini, muove i suoi "primi passi" pittorici che laporteranno ad esplorare e scoprire la sua anima di artista "verace". Dopola scomparsa del suo maestro, inizia per lei una nuova fase artistica allaricerca costante ed estenuante di nuove forme,segni,colori che la con-durranno fuori dall’Italia, cercando in altri paesaggi e in altre storie di-verse ispirazioni, ma nulla placa la sua sete di conoscenza. Si fonde e siconfonde con le sue tele, con le sue poesie, con i suoi romanzi fantastici,sogna e fa sognare lo spettatore incantato davanti ai suoi dipinti. (…)Con l’opera intitolata "Dea Artemide", raggiunge vertici di creatività oni-rica in cui una diafana figura di un esile e svelto cervo, appare come vi-sione magica su uno sfondo in cui il colore cede il passo al supporto sulquale esso è rappresentato. Infatti, la pittura è creata su una pelle di…cervo! Com’è colta e concettuale quest’opera: Artemide Dea della cacciache si trasfigura nella sua stessa vittima. Il cervo che in una sorta di tran-sustanziazione è dipinto su pelle di… cervo! Ed ecco ancora una meta-morfosi dell’artista, mentre si tuffa nell’aria intrisa di salsedine, di ventoe di inquietudine… Questo mare non è solo acqua e salsedine, è il con-cetto di vita che diviene vivibile e visibile. Bellissimo moto ondoso checi riporta alla filosofia nell’esperienza del "fusis" come principio di mo-vimento. Il mare, origine della natura, della vita animale, la grande madredal cui ventre tutto ciò che vive e muore sulla terra ha avuto inizio. Ilmare che si fonde con il cielo, con il trascendente. Anima e corpo. Lavita, il tempo, la morte e la resurrezione. Ecco il mare di questa grandeartista che fa vibrare le più intime fibre dello spirito, blandendolo e stra-ziandolo, ferendolo ed amandolo ….(…) Questa Donna, vera rivelazionedell’arte contemporanea, ci immerge nell’oceano delle sue emozioni por-tandoci al largo della sua anima, riportandoci sulla spiaggia dei nostrisogni… proprio come il mare. Mare che l’ha condotta nella mitica terradi Sicilia nell’anno 2009 dove viene scoperta ed apprezzata dalle autoritàlocali e dal pubblico con l’opera "Elmo e Faretre, omaggio a mio nonnoLuca Maria", presentata al museo G.Sciortino di Monreale. L’artista Pa-trizia Maria Frangini viene invitata a lasciare l’opera, e in occasione delpremio"Guglielmo II°" 2010, in questo tempio consacrato all’arte, doneràil suo dipinto come suggello d’amore tra lei e l’amata trinacria, realiz-zando così il suo più intimo sogno. Francesco De Masi

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L’ATTUALITÀ, pag. 14 N. 3 MARZO 2013EVENTI DI STORIA E DI ATTUALITA

OMAGGIO AI SOCIA coloro che rinnoveranno la quota associativa a questo

periodico verrà offerto in omaggio uno dei seguenti libri diCOSMO G. SALLUSTIO SALVEMINI

* Democrazia degenarata.* Informazione manipolata dalle lobby.* Dalla corrotta oligarchia alla demo-sorte-merito-crazia.* Pace nel mondo, traguardo possibile.* Storia di moderne devianze della Giustizia.* Matrimonio o convivenza?* Stato e Chiesa - Storia dei concordati.* La questione cattolica - Privilegi concordatari.* Papato e Conclave, storia dei rapporti con il potere politico.* Il potere temporale del Papato.* Europa, problemi giuridici ed economici (sesta ediz. Giuffrè).* Istituzioni di diritto civile. * Istituzioni di diritto pubblico.* Istituzioni di diritto commerciale.* Elementi di economia politica.

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ANGIOLOGIA E CHIRURGIAVASCOLARE A “VILLA TIBERIA”

Sempre più spesso si parla di malattie consequenziali all’insufficienza venosa. Percapire meglio la problematica e come si svolge questo esame, ci siamo rivolti alDott. Isac Flaishman, responsabile del servizio di Chirurgia Vascolare nella casadi curca “Villa Tiberia”, con sede in Roma via E. Praga .26, tel. 0682098040.Di che cosa si occupa l’ambulatorio?L’ambulatorio, aperto tutti i giorni, si occupa della diagnosi e del trattamento dellepatologie vascolari di tutti i distretti arteriosi e venosi.Come viene fatta la diagnosi di una patologia vascolare?Viene fatta attraverso la visita specialistica e l’esame ecocolordoppler. E’ indiriz-zata alla raccolta di tutte le informazioni che riguardano le condizioni del pazientee di quelle che possono avere relazione con la patologia vascolare.E l’esame eco-colordoppler? E’ un esame non invasivo, è una ecografia (dunque completamenteindolore) che esplora le arterie e le vene e che fornisce informazioni sia morfolo-giche che funzionali circa il vaso in questione. Dà informazioni riguardanti possibilirestringimenti o dilatazioni. L’apparecchiatura che usate nel vostro ambulatorioè all’avanguardia?Si, abbiamo a disposizione un apparecchio costruito specialmente per la diagnosticacardio-vascolare. Si tratta dell’ecografo MYLAB 60 della ESAOTE, in grado diesplorare tutti i distretti arteriosi e venosi in maniera eccellente.Quali distretti vengono esplorati?Eseguiamo tutti gli esami possibili nell’ambito della diagnosi vascolare non inva-siva del macro-circolo, i vasi carotidei (per la prevenzione dell’ictus cerebrale), learterie e le vene degli arti inferiori (in caso di vene varicose o arteriopatie di varioorigine) e superiori, l’aorta addominale (in caso di sospetto aneurisma) e degli assiiliaci, delle arterie renali (per pazienti con problemi di ipertensione arteriosa). Inol-tre eseguiamo esami per la diagnosi di varicocele.Ultimamente si parla molto dell’ insufficienza venosa cronica cerebrospinale(CCSVI) in pazienti con Sclerosi Multipla. Nel vostro ambulatorio è possibileeseguire questo esame?Certamente. Seguiamo il metodo del prof. Zamboni di Ferrara (colui che ha ipotiz-zato questa entità clinica). L’esame viene eseguito con l’ecografo MYLAB VINCOcostruito appositamente per questa patologia.Quali altre prestazioni vengono eseguite?Oltre le visite e gli esami ecocolordoppler vengono eseguite la terapia sclerosanteper i capillari degli arti inferiori, un problema estetico che colpisce molte donne.Inoltre, vengono eseguiti interventi sulle vene varicose sia in regime ambulatorialee di day-surgeryIn che cosa consiste la terapia sclerosante?Si tratta di iniettare nei capillari una sostanza che chiude il capilare e lo rende in-visibile. E’ ovvio che il trattamento va riservato a persone che non soffrono di pro-blemi di vene varicose altrimenti i risultati non sono ottimali. Infatti, una cosaassolutamente indispensabile prima di iniziare la cura è la visita specialistica conesame ecocolordoppler venoso degli arti inferiori.Parliamo ora di una cosa che non è meno importante per il paziente:i costi degli esami e tempi di attesaA Villa Tiberia abbiamo deciso insieme alla proprietà di agevolare inostri utenti: ridurre il costo dell’esame singolo a 45 euro, della vi-sita a 30 euro. L’esame doppio arterioso e venoso costa 55 euro. Ilcosto dell’esame per la diagnosi della CCSVI è di 200 euro. Es-sendo l’ambulatorio aperto tutti i giorni l’attesa è minima. In casodi urgenza si può eseguire l’esame anche nello stesso giorno fuorilista.: Per prenotare un esame o una visita, che cosa si deve fare?E’ molto facile, basta tel. 06/82090840 e seguire le istruzioni. In caso di urgenza sipuò chiamare il centralino della (06/8209048) e chiedere di parlare con il medico.

Salvatore Veltri

UN GIOIELLO DELLA SANITÀ ITALIANAIl libro di C.G.S. Salvemini “Stato e Chiesa” è stato pubblicato nel set-tembre 1985. Nella prefazione, l’allora giudice della Corte costituzionale,Mauro Ferri ha scritto tra l’altro: “l’opera costituisce uno stimolo ed unmonito alla vigilanza laica e fa si che maturino le condizioni per solu-zioni più avanzate”.Il sen. Giuseppe Averardi (Direttore delle Edizioni Rgionamenti hascritto: “gli aspetti storico-giuridici dei rapporti tra Stato e Chiesa sonoanalizzati in modo obiettivo e coraggioso”.Info cell. 347.0333846

Il libro di C.G.S. Salve-mini “La quesione catto-lica in Italia - Privilegiconcordati” è stato pub-blicato nel 1990. Nellaprefazione, Piero Bellini,Ordinario di Storia delDiritto canonico pressol’Università degli StudiLa Sapienza di Roma, hascritto tre l’altro: “… eproprio contro codesti fa-voritismi esorbitanti si ap-puntano, di fronte allaopaca non curanza deipiù, gli strali critici del-l’amico Cosmo al quale(ed è suo merito) sicura-mente non difetta l’anticavirtù civica della indigna-zione”.Info cell. 347.0333846

Pittrice. Nata a Romagiornalista di stampa in-ternazionale e poetessa.Premiata con il Pasquinod’oro dalla RegioneLazio. Laureata inScienze della Comuni-cazione presso l’Univer-sità Costantiniana diBoston. Ha esposto invarie rassegne a Roma,Rimini, Parigi, Lisbona ein Croazia, ecc., otte-nendo riconoscimenti dipubblico e di critica.Quot. minime: olio euro2.500,00. I preziosi “mo-saici” su vetro di LianaBotticelli realizzano ef-fetti di notevole rilievo.Campiture cromatiche,intensamente luminose,accendono la materiatrasfigurandola in vetratedi “cattedrali” immagi-narie. Le sue creazionitratte anche dalla sem-plicità del quotidiano,vengono trasformate daun colore fortemente ma-terico, in preziosi universisfolgoranti di equilibratearmonie. Larghe e sofficipennellate caratterizzanoinfine la sua variegataproduzione pittorica,ispirata principalmentealla ricerca ed alla rapp-resentazione della naturaed a un’intima ed in-sieme incantatapercezione del passato(Liviana Maccari).

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L’ATTUALITÀ, pag. 15N. 3 MARZO 2013 PROBLEMATICHE RELIGIOSE E DI ATTUALITA

LA SPIRITUALITÀ DI BENEDETTO XVIIl card. Joseph Ratzinger è stato per 25 anni il più stretto collaboratoredi papa Giovanni Paolo II nella guida del Dicastero della Dottrina dellaFede. Benedetto XVI è stato eletto durante il conclave del 2005, al quartoscrutinio, il 19 aprile. Nel suo primo discorso, seguito dalla benedizioneUrbi et Orbi, Benedetto XVI e si presentò al mondo come un “semplicee umile lavoratore nella vigna del Signore”. Il 27 aprile in piazza SanPietro, le ragioni della scelta del suo nome: in primo luogo per ricordarela figura di Benedetto XV, il papa che guidò la Chiesa durante il primoconflitto mondiale, in secondo luogo, il nome fa riferimento a San Be-nedetto da Norcia, patrono d’Europa. Riferendosi a Benedetto da Norcia,Patrono d’Europa, il papa volle ricordare le radici cristiane del vecchiocontinente. La sua relazione si concludeva con queste parole: “Soltantoattraverso uomini che sono toccati da Dio, Dio può far ritorno presso gliuomini, abbiamo bisogno di uomini come Benedetto da Norcia”. PapaBenedetto, uomo di Dio che sa parlare all’uomo, il più grande teologo delnostro tempo, tutta la sua opera teologica-filosofica la rivolge non soloalla ristretta cerchia degli specialisti, ma a tutti i suoi contemporanei chesiano essi credenti o non credenti, anche a uomini privi di una prepara-zione teologica. Le opere di Ratzinger sono innanzi tutto la ricerca diuna risposta cristiana adeguata alla modernità e alla secolarizzazione. Lapeculiarità degli scritti di BenedettoXVI è che essi non sono mai relegatiad una visione metafisica della re-altà, ma poggiano invece su solidebasi storiche, risultando più com-prensibili a tutti gli uomini, questaattenzione deriva certamente dallasua formazione teologica, in partico-lare dallo stretto legame con S. Ago-stino. e S. Bonaventura, letti semprecon il desiderio di approfondirepresso un maestro del passato unaproblematica del presente, ed anchecon la dinamica della Rivelazione della Scrittura. Nei suoi recenti libri:“Gesù di Nazaret” e “L’infanzia di Gesù”, Ratzinger scrive che il metodostorico è una dimensione irrinunciabile, sottolineando lo stretto rapportotra storia e teologia. Un famoso giornale chiese a Ratzinger: “Si può dav-vero amare Dio? L’amore di Dio può essere imposto? L’amore è un sen-timento che abbiamo o non abbiamo?”. Papa Benedetto rispose che Dionon si è limitato ad offrirci l’amore, lo ha vissuto lui per primo, un amoreche non è solo un sentimento ma che è composto anche da volontà e in-telligenza, ad esse si rivolge la parola di Dio perché noi possiamo impa-rare ad amarlo con tutto il cuore e con tutta l’anima. La seconda domandaera “Si può veramente amare il prossimo che ci è estraneo o addiritturaantipatico?” Sì, lo possiamo se siamo amici di Dio, questa la risposta delpapa. Un papa che rinuncia ha scosso i nostri cuori e le nostre menti, cilascia perplessi e credo che lasci una profonda ferita nei nostri cuori. Haassunto la guida della Chiesa in un momento molto difficile, sia per le vi-cende ecclesiali degli ultimi anni, sia per aver raccolto un'eredità moltopesante, contro cui è stato sempre messo a confronto... Siamo sicuri cheil mondo lo vorrà ricordare per aver comunque saputo gestire equilibra-tamente il periodo del suo pontificato, e a chi gli muove la critica di nonaver fatto tutto quanto avrebbe potuto, possiamo rispondere che sicura-mente il gesto conclusivo del suo pontificato è al contempo grave e rivo-luzionario, per cui Egli verrà ricordato positivamente anche e soprattuttoper ciò che non ha fatto...

UN GESTO EPOCALECon la al Pontificato si apre nella Chiesa Cattolica una novità senza pre-cedenti. Benedetto XVI ha così annunziato: “Carissimi Fratelli, vi hoconvocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, maanche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vitadella Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza da-vanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avan-zata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministeropetrino.... ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà,dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore diSan Pietro... Vi ringrazio di vero cuore e chiedo perdono per tutti i mieidifetti. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tuttocuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”. IlC.J.C. al can. 332 al paragrafo 2 così recita: “Nel caso che il RomanoPontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinun-cia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non sirichiede che qualcuno la accetti”. Pertanto a noi non resta che pregareper il Santo Padre e per il trascorrere dei suoi rimanenti anni in preghieracosì come Iddio vorrà, preghiamo anche per il nuovo Papa che Iddiovorrà donarci. Mi piace concludere questa riflessione con le parole di ungiovane confratello: “Amatissimo mio Papa Benedetto ti ringrazio dalprofondo per il dono che sei per la mia vita. Ti ridico pubblicamente an-cora una volta il mio amore e la mia fedeltà. Sempre le tue parole (chemi impegno pubblicamente a studiare, diffondere e far conoscere) sa-ranno il cardine del mio sacerdozio. Mi fido del Signore Gesù e mi fidodi te Suo Vicario in terra, se così hai deciso è per noi Corpo di Cristola decisione migliore. Mi inginocchio e bacio la mano del successoredi Pietro che più ho amato e amo. W il Papa”.

LA CHIESA RISPETTA GLI OMOSESSUALIÈ opportuno ribadire che: “oggi, in momenti di depressione economica,di tagli alla spesa pubblica e aumenti delle tasse, le nozze gay sono unadelle poche promesse che si possono mantenere”. Vogliamo aprire unadiscussione tra chi ritiene che il matrimonio tra gay offuscherebbe lacomprensibilità del matrimonio stesso (istituzione fondante dell’edificiosociale), e chi invece ritiene che questo non sia vero. Non è che si vuolnegare alle persone omosessuali la capacità di amare e di realizzare unproprio progetto di vita, ma si tratta di non stravolgere l’ordine naturaledelle cose. Un bambino potrebbe restare scioccato nel sapere di avere(anziché un padre ed una madre), due padri e due madri. La vicenda ècomplessa e porterà ad una confusione tale che si dovranno rivedere tantecose in materia di bioetica ed altro. Quello che Hollande sta varando perla Francia - e che Zapatero decretò per la Spagna (egli parlò di “genitoreA” e di “genitore B”, privilegiando l’alfabeto all’aritmetica) - è un graveerrore sociale. Mamma e papà non sono semplicemente dei nomignoli fa-cili da imparare, ma rappresentano l’unica vera struttura educativa dellafamiglia e della società. Inoltre bisognerà ricordare, a coloro i quali nefanno un problema di “parte”, che la Chiesa Cattolica non solo non è ar-retrata o omofoba ma fin dal 1986 ribadiva che: “Va deplorato con fer-mezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto diespressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritanola condanna dei Pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rive-lano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementarisu cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni per-sona deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle le-gislazioni”. Una logica “perversa” sta alimentando lo scontro tra credentie non credenti, nel far vedere sempre la Chiesa come colei che è prontaa condannare tutto e tutti. Bisogna ricordare che la Chiesa come Madrecerca di andare sempre ed ovunque incontro ai suoi figli.

SI È PERSO IL SENSO DEL PECCATOPerché oggi si è perso il senso del peccato come deviazione rispetto allatraiettoria del progetto di Dio sulla nostra vita? Ci si sente autorizzati afare tutto quello che si vuole fare e tutto quello che si desidera diventalecito. Il relativismo etico ha generato l’incapacità di scegliere, non èpiù necessario scegliere tra l’una e l’altra cosa perché ci si da automati-camente il permesso di farle tutt’e due. La lotta sembra fuori luogo, sem-bra non avere senso anche se, invece, l’edificazione e la crescita di unapersonalità salda e matura ancora prima che cristiana, passa proprio perlo sviluppo della capacità di scelta, per la comprensione di cosa sia ve-ramente la libertà al fine di esercitarla pienamente. Occorre prendere di-stanza dalle cose che ci circondano, occorre distaccarci anche da noistessi per far sì che nulla si metta al posto di Dio per trasformarsi in unidolo. Il modo con cui si utilizza il tempo, in una società frenetica, inducea pensare che il tempo da dedicare, ad esempio, alla festa sia sprecato (sipensi alla domenica che rischia sempre di più di diventare un giornocome gli altri) e ancora di più che la preghiera sia una perdita di tempoa danno di cose che hanno una maggiore importanza. Specialmente inquesto “Anno della Fede” occorre riscoprire come attraverso le opere,siamo condotti a riqualificare radicalmente il senso di tutto quello chefacciamo (Dt 6,5: «Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, contutta l’anima e con tutte le forze») e su quello con i nostri fratelli (Lv 19,18: «Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo po-polo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore») pro-prio come Gesù ci ha insegnato (Mt 22, 37-40; Mc 12, 28-31; Lc 10, 27).

DIALOGO ECUMENICOa cura di Aurora Simone Massimi

LLAA RRUUBBRRIICCAA DDEELL PPAADDRREEa cura di Pierluigi Vignola

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LA LIBERTÀ RELIGIOSAÈ GARANZIA DI CIVILTÀ

Parlare di temi religiosi durante periodi di crisi finanziarie sembra stranoma perché sottovalutare sempre la nostra identità religiosa? Infattil’esperienza religiosa è un’esperienza pubblica che tende a rafforzare lafratellanza tra i popoli; certo non si può imporre una religione rispetto aun’altra, ma non si può tenere conto di quanto la religione cristiana siaimportante. A tal proposito bisognerebbe invitare il governo a varare unnuovo disegno di legge sulle libertà religiose e favorire un dialogoaperto, (che purtroppo ancora tutt’oggi non c’è) tra i vari culti religiosie che invece è chiaramente codificato nel Trattato di Lisbona. Per esem-pio i rapporti con l’Islam presentano molti problemi. Le recenti leggidicono che nei Paesi islamici si deve portare il velo nell’“espace publi-que”: intanto bisognerebbe capire cosa si intende per spazio pubblico.Coprire il capo e il volto è obbligatorio e questo non sarebbe giusto per-ché dovrebbe rappresentare un atto di scelta religiosa espressa in com-pleta libertà. L’eccessiva religiosità sfocia nell’aggressività. Un’altrariflessione che accende dibattiti è il problema del crocifisso: perché lasua immagine non è accettata in tutte le scuole? In alcune scuole non èpossibile la sua esposizione perché potrebbe offendere la religione deglistudenti e delle loro famiglie musulmane. Perché aver vergogna dellapropria identità religiosa? Esporre il crocifisso in un’aula scolastica nonvuol dire non rispettare la libertà di altre professioni reli-giose. Penso che sia un fatto inaccettabile che lo Statoignori il fenomeno religioso! Dovremmo impararedalla civiltà di altri popoli che riescono a tenere invita culture e tradizioni diverse; come a Buckin-gham Palace dove è possibile trovare insieme laGuardia della regina con il classico cappello di pelled’orso e la Guardia Sik con il turbante che indossaper ragioni di religione personale; oppure quello cheè chiamato “America Grace”, la multi religiosità ameri-cana. Bisognerebbe ricordare che la religione fa parte della cultura deipopoli. Invitiamo perciò i governi a favorire la partecipazione dei popolialla vita religiosa. Maria Rosa Nicastri

DON BOSCO, GRANDE EDUCATORENel Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco: (1815-2015), enel 50 anniversario del Cinema Teatro Don Bosco, si sono svolte pressol’Istituto Salesiano varie manifestazioni culturali. Nel Teatro si sono esi-biti i Piccoli cantori di Periferia che, dietro una scenografia semplice esofisticata al contempo, la magistrale direzione e coreografia delle mae-stre Linda, Bianca, Daniela e tante altre della scuola Corrado Corradi. Ilcoro ha aperto la manifestazione alla grande, cantando:” Aggiungi unposto a tavola, L’Amico E’, Il coccodrillo come fa” e tante altre meravi-gliose canzoni. Hanno intrattenuto il pubblico presente parafrasando emimando molte barzellette suscitando l’ilarità della platea. Bravissimiquesti pargoli che in un continuo crescendo, si esibiranno il 20 aprile2013 a Cori aprendo il concerto di Povia. Tra gli altri intrattenimenti pro-posti, l’esibizione della banda della Polizia di Stato, il film “Don Bosco”,“Il Folklore Filippino omaggio all’oriente, il concerto sin-fonico. Dalle parole di Don Bosco: Sono conosciuto intutto il mondo come un santo che ha seminato a pienemani tanta gioia. Anzi , come ha scritto qualcuno chemi conosceva personalmente, ho fatto dell’allegriacristiana l’undicesimo comandamento. Per DonBosco i giochi, le passeggiate, la banda musicale, lerappresentazioni teatrali, le feste erano un mezzo, nonun fine. Uno solo era il suo scopo, vedere i ragazzi fe-lici Don Bosco ancora oggi offre ai giovani il vangelodella gioia attraverso la pedagogia della bontà. Francesca Pagano

NON CI DICONO TUTTA LA VERITÀE’ l’11 febbraio 2013 quando giornali e telegiornali annunciano le dimis-sioni, di Benedetto XVI. Esplode l’interrogativo sulle possibili moti-vazioni. Per il portavoce del Papa, Federico Lombardi, la notizia è unasorpresa per tutti; ma è veramente così? Il quotidiano della Santa Sede“L’Osservatore romano” sostiene che la notizia era stata presa dopo il vi-aggio in Messico ed a Cuba (23-28 marzo 2012). Il direttore Gian MariaVian, precisa “che il cardinale Ratzinger non ha in alcun modo cercatol’elezione al pontificato, una delle più rapide nella storia, e che l’ha ac-cettata con la semplicità propria di chi davvero affida la propria vita aDio”. La questione, però, non è del tutto chiara. Nel febbraio 2012 “IlFatto Quotidiano” riportava un appunto anonimo, (gennaio 2011), di al-cune parole dette dal cardinale di Palermo Romeo. “Sicuro di sé, comese lo sapesse con precisione, il Cardinale Romeo ha annunciato che ilSanto Padre avrebbe solo altri 12 mesi da da vivere. L'attenzione era tuttariversa su un possibile attentato ai danni del Papa, invece, quei dodicimesi erano da intendersi come la fine del suo pontificato. Le parole at-tribuite al cardinale Romeo sono state smentite da lui subito dopo l'an-nuncio delle dimissioni del Santo Padre, affermando: “Il documentopubblicato dal giornale era contraddittorio e inventato totalmente. Se mireco all’estero lo faccio autorizzato dalla Santa Sede che informo respon-sabilmente. Non vado in giro a parlare dei tempi del pontificato”. Con-clude parlando delle dimissioni: “Siamo stupiti e pietrificati. Ma il SantoPadre aveva già anticipato nelle interviste che se le forze venivano menoera giusto lasciare la Chiesa in mani più vigorose”. Sperando di non in-combere in altri retroscena, dobbiamo solo attendere “HabemusPapam!”. Maddalena Barba

SAN BIAGIO DI SEBASTE VESCOVO AMATO E CELEBRATO

“Nel tempo della persecuzione di Licinio imperatore perfido, san Biagiofuggì, ed abitò nel monte Ardeni o Argias; e quando vi abitava il santo,tutte le bestie dei boschi venivano a lui ed erano mansuete con lui, eglile accarezzava; egli era di professione medico, ma con l'aiuto del Signoresanava tutte le infermità e degli uomini e delle bestie ma non con medi-cine, ma con il nome di Cristo. E se qualcuno inghiottiva un osso, o unaspina, e questa si metteva di traverso nella gola di lui, il santo con la pre-ghiera l'estraeva, e sin da adesso ciò opera; se alcuno inghiotte un osso,o spina, col solo ricordare il nome di S. Biagio subito guarisce dal do-lore.” Così è scritto nel Sinassario armeno, una sorta di testo liturgicoche raccoglie anche vite dei santi, risalente al XIII secolo e attribuito almonaco Ter Israel. Il vescovo e martire San Biagio visse tra il III e il IVsecolo d.C. a Sebaste, in Armenia (Asia Minore). Fu un medico chevenne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede venne ar-restato dai Romani e, avendo eroicamente rifiutato più volte di rinnegareil proprio credo, fu condannato prima al tremendo martirio praticato tra-mite pettini di ferro, usati per cardare la lana e poi alla decapitazione. Probabilmente il suo martirio avvenne nell’ambito delle persecuzioni lo-cali nei confronti dei cristiani, esplose a seguito del dissidio tra i due im-peratori Costantino I e Licinio (314 d.C.) e che portarono alla distruzionedi chiese, condanne ai lavori forzati per i cristiani e condanne a morte peri vescovi. Il suo corpo fu deposto nella Cattedrale di Sebaste, mentre unaparte dei suoi resti mortali sono conservati nella Basilica di Maratea, inBasilicata, sul Monte San Biagio. San Biagio di Sebaste è venerato dallaChiesa cattolica e da quella ortodossa; i fedeli si rivolgono a al Santo ar-meno in particolare per ottenere la guarigione da malattie della gola. Egliè annoverato tra i quattordici Santi Ausiliatori, cioè quei santi invocati incasi di particolari necessità, generalmente per guarire da malattie. Durante la festa liturgica a lui dedicata, che si celebra il 3 febbraio, inmolte chiese i sacerdoti benedicono le gole dei fedeli accostando ad essedue candele o ponendo dell’olio benedetto direttamente sulla gola. Perquesto è patrono degli specialisti otorinolaringoiatri, oltre che protettoredei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole. San Biagio è stato scelto come Santo Protettore di numerose località, ita-liane ed estere. In Italia ricordiamo in modo particolare i festeggiamentiin onore del Santo che si tengono nella cittadina di Fiuggi, in provinciadi Frosinone. Qui la fede e l’affetto nei confronti del Vescovo armenohanno un’origine lontana nel tempo, legata alla Festa della Candelora,oltre che ai miracoli di guarigione della gola da lui compiuti.Il 2 febbraio, infatti, la Chiesa Cattolica celebra la Festa della Presenta-zione di Gesù, detta anche Festa delle luci. Quaranta giorni dopo il NataleGesù fu condotto da Maria e Giuseppe al Tempio, dove incontrarono Si-meone e Anna. Simeone, nel suo celebre Cantico riportato dal Vangelodi Luca, definisce Gesù “luce che illumina le genti e gloria del tuo po-polo, Israele” (Lc 2, 32). Da qui, la festa del 2 febbraio assume il sensodi festa della luce, tradizionalmente celebrata con il rito della processionee benedizione delle candele (da cui il termine candelora).Tornando a San Biagio e Fiuggi, tra storia e leggenda si narra che il 2 feb-braio 1298, gli abitanti della cittadina celebrarono appunto la festa dellaCandelora con l’accensione di grandi falò lungo le mura del paese. Unpotente esercito nemico che aveva mire espansionistiche sul territorio,credette di essere stato precedutoda squadre alleate e abbandonò ilcampo. Solo il giorno seguente, il 3 febbraio, gli abitanti di Anticoli (que-sto era il nome di Fiuggi in quell’epoca) si accorsero dello scampato pe-ricolo ed elessero il Santo del giorno, San Biagio appunto, loro Protettore. Ancora oggi, nella sera del 2 febbraio a Fiuggi, è tradizione vivere unafesta suggestiva ed unica, durante la quale vengono bruciate capanne dirami di ginestra e tronchi sulla piazza principale del paese, a ricordo diquell’avvenimento. Aurora Simone Massimi

UTILIZZARE L'ACQUA CON PARSIMONIASappiamo che il pianeta Terra è costituito da due terzi d'acqua, della qualesoltanto una piccola parte è dolce.Se l'acqua venisse ripartita in modoadeguato e giusto potrebbe bastare a soddisfare l'esigenze di tutti gli uo-mini della Terra. Purtroppo, nel mondo un miliardo e 600 milioni di per-sone non hanno l'acqua potabile, 2 miliardi e 600 milioni di persone nonfruiscono del servizio sanitario e, pertanto, nel mondo muoiono ognigiorno un milione e ottocentomila bambini. Questa carenza d'acqua inmolte parti del mondo rappresenta, un grande problema. Per risolverequesta grave situazione idrica il C.I.P.S.I. (Coordinamento d'iniziativepopolari di solidarietà internazionale) e le O.N.G. (Organizzazione nongovernativa) hanno lanciato una campagna definita" Libera l'acqua", cheserve a sensibilizzare l'opinione pubblica, ad informarla e a raccogliereil più possibile dei fondi necessari per poter finanziare progetti, atti atrovare acqua nei Paesi poveri del mondo. Il C.I.P.S.I. invita i cittadini deiPaesi, che hanno abbastanza acqua, di utilizzarla con spirito responsabile,così si potrà permettere ad oltre 400.000 persone di tanti Paesi di ac-cedere al prezioso bene. Lo scrivente, per fare eliminare lo spreco diacqua delle fontanelle romane, ha invitato cortesemente il Sindaco diRoma e il Presidente del VI Municipio di Roma a fare installare alle sud-dette fontanelle pubbliche il rubinetto con pulsante, sostituendo quello agetto continuo, ma finora non ha avuto risposta e le fontanelle continuanoa sprecare acqua. Mario Coletti

Il libro di C.G.S.Salvemini “Pacenel mondo, tra-guardo possi-bile”, è giuntoalla terza edi-zione.Analizza le nu-merose causestoriche che sca-tenano le guerree indicasoluzioni possi-bili per la salva-guardia dellapace. Per infor-mazioni e preno-tazioni rivolgersial cell.347.0333846

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L’ATTUALITÀ, pag. 16 N. 3 MARZO 2013

Qualità e cortesia al servizio della clientela, anche a domicilio.

UN DELIZIOSO COFFEE-SURPRISE

Comitato d’Onore del periodico “L’Attualità”Presieduto da Mons. Sen. Viktor Busà,

Lord Presidente del Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace,a cui spetta il rango di Capo di Stato, a norma della Convenzione di Vienna del 1961.

Sen. Dott. Bruno Amoroso (P.M.S.P.): On. Alfredo Arpaia (Presidente Lega Italiana Diritti dell’Uomo);Prof. Andrea Bixio (Ordinario Sociologia, Univ. La Sapienza, Roma); Prof. Giorgio Bosco (Ambasciatore);Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni; Prof. Claudio De Rose (Presidente Onorario Corte dei Conti);Prof. Francesca Ferragine (Psichiatra-Psicoterapeuta); Duca Riccardo Giordani, Duca di Willemburg; ondott. Giacomo Leopardi; Prof. Giuseppe Lembo (sociologo); Amm. Stefano Madonna; Sen. Col. GiancarloMartini (P.M.S.P.), Gen. Stefano Murace (Aeronautica Militare); Gen. Enrico Muzi (Guardia di Finanza);Gen. C. A. Rocco Panunzi; Comm. Dott. Rodolfo Ricottini (medico chirurgo); Prof. Tito Lucrezio Rizzo(Consigliere Capo Servizi del Quirinale); Prof. Natale Santucci (neurochirurgo); Comm. Giancarlo Serafini(presidente Lions Roma Palatinum); Gen. C. A. Bruno Simeone; Prof. Giulio Tarro (Scienziato, PhD-Md).

L’ATTUALITÁ

Direttore responsabileSen. Prof. C. G. S. Salvemini

Parlamento Mondiale Sicurezza e Pace

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PISTORIUS, DA SOGNO AD INCUBOUna pesante e tagliente tegola è caduta sulla testa degli appassionati disport lo scorso 14 febbraio, quando, aprendo la prima pagina di qualsiasiquotidiano, sono venuti a conoscenza dell’incarcerazione di Oscar Pi-storius. L’atleta sudafricano, icona dello sport degli ultimi anni, è statoaccusato di omicidio dopo che le autorità giudiziarie hanno trovato ilcorpo senza vita della sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp. Leprime indiscrezioni avevano fatto pensare ad un tragico incidente.L’atleta, dichiarandosi immediatamente innocente, aveva infatti affer-mato di aver aperto il fuoco sulla ragazza dopo averla scambiata per unladro. Stando alla dichiarazione di Pistorius, Reeva Steenkamp si era in-trufolata nell’abitazione dell’atleta per fargli una sorpresa (l’omicidio siè consumato il giorno di San Valentino). La versione di Pistorius non hatuttavia convinto la Polizia, che a poche ore dall’arresto hanno dichiaratodi seguire la pista dell’omicidio premeditato. In attesa di giudizio, OscarPistorius si trova ora nel carcere di Pretoria. L’atleta è divenuto famosoper la sua battaglia contro l’International Association of Athletics Fede-rations, che aveva respinto la sua richiesta di gareggiare con le protesi.All’età di undici mesi, Pistorius aveva subito l’amputazione di entrambele gambe per una malformazione. Luigi Giorgi

E SE VI DICESSIMO CHE IL LATTE...Chi avrebbe mai pensato che il latte, uno degli alimenti più consumati almondo se non il primo che abbiamo ingerito fin dalla nascita, fosse og-getto di tante discussioni negli ultimi anni. Eppure sono sempre maggiorii dubbi sui suoi effettivi benefici e sui danni che si presuppone apportinoalla salute, soprattutto se si pensa che circa il 15% della popolazione pre-senta segni di intolleranza al lattosio, lo zucchero presente del latte. Larisposta di molti esperti è quella che da adulti l’organismo produce menoLattasi, ovvero l’enzima che divide il lattosio in zuccheri semplici, e perquesto motivo abbiamo più difficoltà a digerirlo rispetto i primi anni divita. Si dice anche che siamo gli unici esseri viventi che continuano anutrirsi di latte vaccino oltre l’età dello svezzamento e che non sia poicosi vero che il calcio presente in esso fortifichi le ossa. C’è chi poiavanza accuse più serie, come quella che un eccessivo utilizzo di latte,come di uova, aumenti i rischi di cancro all’intestino, alla prostata e alleovaie. Ma c’è ancora una forte maggioranza che ne elogia i pregi, comeil fatto che sia ricco di proteine, fosforo, potassio, magnesio e vitaminee che se assunto in dosi moderate quotidianamente, possa solamente ap-portare benefici soprattutto alle ossa e alle articolazioni. Insomma unvero e proprio dibattito che in parte danneggia il mercato e i suoi produt-tori, spinti sempre più a puntare su lavorazioni che lo trasformino in unprodotto digeribile e adatto a tutti i tipi di intolleranze, in parte ci ponedi fronte il solito problema dei cibi nocivi, facendoci cambiare continua-mente abitudini pur di scampare alle infinite controindicazioni. Dal pol-lame alla carne rossa fino al latte e ai formaggi, ci domandiamo se èrimasto qualcosa oggi che non sia dannoso per la salute. Forse sarebbemeglio semplicemente non eccedere in nulla ma mangiare un po’ di tutto,come si dice, quello che non ti uccide ti fortifica. Francesca Lancia

PIAGHE D’EGITTO TRA MITO E SCIENZA (Ultima parte) La professoressa continua a spiegare che un periodo par-ticolarmente fecondo dal punto di vista geofisico fu quello del FaraoneRamesse II (circa 1250 a.C.) e proprio a testimonianza di ciò, fonti sto-riche riportano che durante l’insediamento della sposa Hittita del faraone,ci fu in violentissimo terremoto, considerato all’epoca una manifesta-zione divina. Altre tracce di terremoto sono state rinvenute nei pressidell’ attuale città di Tebe, non lontano dalla valle dei re: scavi condotti inquell’area, hanno rinvenuto attrezzi databili tra la XIX e la XXII dinastia.Ma l’Egitto è tristemente noto, non solo per i violenti terremoti, ma ancheper i suoi devastanti nubifragi, illustrati da una stele della XVIII dinastia,commentata durante il convegno dal Professor Robert K. Ritner del pre-stigioso Istituto Orientale di Chicago, che ha argutamente fatto notarecome il nubifragio documentato sulla stele sia in netta coincidenza conl’esplosione vulcanica di Thera (l’attuale Santorini – Grecia). Importantitracce di alluvioni sono state trovate in tombe appartenenti alla fine dellaXIX dinastia, documentate da dei graffiti siti nella Valle dei Re che men-zionano l’abbondanza di acqua dal cielo. Intervenuta al convegno framolti nomi d’eccellenza anche la climatologa Professoressa Baldi del-l’Isituto Ibimet – Cnr, che contribuendo con i suoi studi alla spiegazionedel fenomeno di violenti acquazzoni in territori aridi o in progressiva de-sertificazione, ha chiuso in maniera esaustiva i due giorni di studio, ri-cerca e confronto svolti a Roma presso la sede centrale del consiglionazionale delle ricerche dell’università la Sapienza. Daisy Alessio

INCONSUETO GESTO DI FAIR PLAY !Il 2 dicembre 2012, il runner basco Iván Fernández Anaya in una gara dicorsa campestre a Burlada, Navarra, si trovava in seconda posizione, adistanza dietro il leader della corsa Abel Mutai, medaglia di bronzo nella3000 metri siepi a Londra 2012. Una volta in dirittura d’arrivo il kenianosi ferma 10 metri prima del traguardo convinto di aver già attraversato lalinea e quindi di essere il vincitore. È a questo punto che FernándezAnaya invece di sfruttare l’errore di Mutai e superare il traguardo acca-parrandosi il primo posto decide che non sia corretto perchè senza l’er-rore del Kenyiota non ce l’avrebbe mai fatta. Quindi la rapida decisionedi indicare all’“avversario” che mancano ancora pochi metri e prenderela decisione di lasciarlo attraversare per primo. A fine gara la sua dichia-razione è stata: “Anche se mi avessero detto che la vittoria mi avrebbe ga-rantito un posto nella squadra spagnola per i campionati europei, nonl’avrei fatto. Perché oggi, con il modo in cui vanno le cose in tutti gliambienti: nel calcio, nella società, nella politica, in cui sembra che tuttosia permesso, un gesto di onestà è anche più importante. Un esempio dilealtà che sia nello sport sia nella società si sente davvero il bisogno dipersone oneste come Iván Fernández Anaya. Un gesto davvero umano,una lezione di vita sui valori dello sport e della vita stessa. Un gesto chedovrebbe essere la normalità ed invece stupisce molto! Isacco Cicala

PROPRIETÀ TERAPEUTICHE DELL’ARTIGLIO DEL DIAVOLO

L’artiglio del diavolo è una pianta originaria dell'Africa. Il nome derivadal fatto che i suoi frutti hanno la forma di uncini ricurvi che, uscendo dalterreno, possono intrappolare zampe di animali. Le radici sono ricche diglucoiridoidi dotati di proprietà antinfiammatorie la cui efficacia è evi-denziabile nel trattamento dei reumatismi e dell'artrosi. L’artiglio del dia-volo agisce sul dolore e sull'infiammazione. Migliora nettamente lamobilità articolare riuscendo, nelle forme più lievi, a sostituire i tratta-menti classici antinfiammatori o comunque nelle forme più severe si pos-sono abbassare i dosaggi del farmaco. Non ha effetti collaterali tipicidegli antinfiammatori come il mal di stomaco. Gli sportivi lo utilizzanocon successo per evitare le tendiniti e i dolori articolari dovuti agli sforzi.La radice dell'artiglio del diavolo favorisce anche l'eliminazione del-l'acido urico e a questo titolo è efficace nel trattamento della gotta doveesiste una componente infiammatoria. Numerosi studi clinici confermanoqueste proprietà. Patrizia M .Frangini Klum

CHAMPAGNE: ILVINO DELLE MUSE

(ultima parte) Continua... Tre se-coli più tardi, nel 1668, comparvesulla scena un giovane monacobenedettino, Dom Pérignon, no-minato cantiniere dell’abbazia diHautevillers, che fu il primo asfruttare appieno la naturale effer-vescenza del vino locale portandoalla gloria lo “champagne-spu-mante”, sebbene non ne fossel’inventore. Probabilmente primadel monaco i vini bianchi veni-vano ottenuti più per caso che perprecisa volontà, ma il suo meritofu comunque di perfezionarel’arte di produrre vini bianchi bril-lanti da uve nere, mediante un in-telligente uso dei torchi. Videinoltre i grandi vantaggi derivantidal taglio dei vini provenienti daaltri villaggi e cru diversi, bilan-ciando un elemento con l’altro, alfine di ottenere un insieme mi-gliore. Come ultima invenzioneDon Pérignon sostituì il sugheroal tappo di legno e stoffa intrisad’olio allora in uso, riuscendo adimprigionare le deliziose bolli-cine. Ma la vera affermazionedello champagne e la sua storiacominciano di fatto all’inizio delXVIII secolo. Il non irreprensibileduca di Vendome gli diede popo-larità nel suo mondo libertino e ilreggente, Filippo duca di Orléans,se ne dichiarò protettore. MadamePompadour e il duca di Richelieufurono clienti di Moet; Ruinart sispecializzò nel servire duchi in-glesi; infine le corti reali e l’ari-stocrazia di tutta Europascoprirono che lo champagne eradivenuto parte essenziale dellaloro esistenza. Allora come ora,aristocratici e non, niente inebriail cuore e la mente come una deli-ziosa coppa di champagne...Salut.

Daisy Alessio

Caro lettore, ricordatidi rinnovare la quotaassociativa a questoperiodico che, essendo“super partes”, intenderestare un libero or-gano di stampa. I lettori del periodico “L’Attualità” da molti anni vengono accolti con

affettuosa cortesia dal celebre poeta Cosimo Roberto Vento, proprietariodel prestigioso ristorante eugubino “Il Turista”.

RICCONTECE DE ROMA...Mo che tu stai vicino a li novanta/ e che de certo ciài tanta paura de quarche sepportura.../ ma chi è romanoalegro e scanzonato/ che ricconta le cose de la vita/ co’ la disinvortura che ciài tu/ sicuro che ciavrai un sup-premento vita, garantita./ E allora, si ciài tempo, ce devi appitturà/ ‘na tavolozza de ricordi veri, de ‘na Romade ieri.../ li baci scrocchiarelli, verzo sera, co’ la servetta,/ co’ la locandiera;/ si poi t’annava bene, co’ quarchebella e bona furastiera./ Ricconta, a pa’...ricconta./ E che ricconto, nun ce stava gnente./ Diceva benequello:”De che campo?/ Campo de pane, amore e...fantasia;/ de rado, ‘na fojetta all’osteria”./ Ma a noiquarcuno cià riccontato/ che Roma era più mejo der presente/ e allora, a pa’ su, fatte sortì er fiato!/ Riccontecede quanno c’era Roma.../ da la musica ar Pincio a l’ombrellino,/ dar nobbile arogante ar popolino,/ da ‘nadama incipriata a ‘na dorce e sincera serenata./ Der carettino a vino, er caratello,/ senza toccà le guere, senzatoccà er cortello./ Li sbuffi de le vecchie vaporiere,/ der cinema parlato e quanno ch’er teatro era apprezzato./Der premio “San Giovanni”, de Roma de “Noantri”, “Rugantino”, la coppia canterina,/ “Checco e Nina”,Cacini, Petrolini./ Quanno che se faceva sega a scola, p’annasse a fà li bagni dar “Ciriola”./ De certro checorenno cor progresso/ ‘sto ber dialetto nostro é compromesso./ Se dice che la vecchia Roma è morta,/ mainzisto, me ciaccoro e me ce intigno,/ che ‘sta Roma è più viva de ‘na vorta!/ Però, però...lassù, drento laChiesa der Coeli/ hanno rubbato e mai più ritrovato er “Bambinello d’oro”,/ poverello; me l’aricordo, sì,quant’era bello!/ Ma sur Giannicolo spara er cannone,/ preciso, a mezzogiorno e qui er turista coje l’occa-sione/ de gustasse, tra Annita e Garibbardi, tra sguardi e tra emozzioni,/ sur piazzale, un panorama guasi uni-verzale.../ e c’è da ride assieme a Purcinella,/ er Nasone...ched’è? La funtanella!/ Eppoi, so poche ma sosempre pronte/ a fatte vedè Roma da vicino./ Visita de riguardo ar sor Pasquino,/ un ber bicchiere de vinop’er turista/ e manna vitturì che Roma è bella./ Parlamo de la vecchia carozzella, “botticella de Roma”./Roma nun è sparita./ A vorte a te te pare inzonnolita, ma si se sveja, è bulla,/ è impreciuttita./ Roma, nun t’ad-durmì che tutto er monno, dar pargoletto ar nonno,/ hanno buttato er sordo drento a la funtana;/ è tradizzione,pe’ ritornà a vedé Trestevere, Testaccio, er Cuppolone./ Svejate, su, che stanno tutti qui,/ te vonno riscoprìco’ l’infiorata a Trinità de’ Monti,/ co’ tutti li zampilli a le funtane, assiema a un gran concerto de campane.../E allora sì che tu sei ancora Roma/ e che co’ te nun ce so’ più confronti! Paolo Pesci

ARGUZIE POETICHEPAURA DELLA SCONOSCIUTA ENTITÀ

Nell’Europa vinta con la provincia Italia/ non mai liberata dalla Cupola/per Sinagoga iniziale/ protrattasi nei tempi e spazio infinito/ la gente ci-vile e sensibile permane inquieta/ per l’imposta Massoneria jonica./ An-nichilimento tra diritto e politica./ Modo secolare del capro espiatorio/ dachi (coloro) lo fa (fanno) e lo ordina(no)/ accompagnato dal tedio ecume-nico/ incommentabile, inaudito;/ gioco che produce nausea e fa star male/che fa girar la testa per sadismo/ di globalizzazione industria-commercio/con cui si propaga nelle amministrazioni statali,/ nelle aziende, nei luoghidi ristoro e negozi/ ove profetiche sono le figurine dei defunti e dei santi/imposte dai gestori ai signor clienti/ per mafia coloniale.../ Strana idea dimanifestare la paura dell’entità;/ strana idea d’investimento/ andare aspasso fra cimeli, resti di guerre,/ quando le stesse son pane quotidianodell’entità/ e governi militanti in altre zone terrestri e nel cielo./ Al popoloeuropeo s’impone il “Lumen gentium”/ permanendo deriso e vilipeso.

Mariannina Sponzilli

DANZATRICE DI TABARINTra connubbio di luci appare un respiro di bellezza/ in veli dai mille co-lori che volteggiano leggeri/ tra le curve armoniose del corpo/ rimodu-lando la danza tra i tavoli della sala/ tra lucci rossastre, tra lampadericoperte di tulle fiorito;/ il pallore del viso e gli sguardi roteano/ sulleparti del corpo/ privi di senso./ Umiliazione di schiavitù comune-collet-tiva./ Scatta poi in iperattività di movimenti,/ di gioco infantile per qual-cosa di segreto e profondo/ dall’efficacia potenziata, delicata, fresca/ cheé sinergia con il pubblico./ Prosegue con sussurri di parole in canto,/ ef-ficace dolce suo segreto/ che le procura un lieve rossore;/ sorride ad ungentleman che in piedi l’osserva/ con occhi incredibilmente freddi,/ consguardo di rimprovero silenzioso/ quasi maschera di angoscia...normaliz-zata nel volto;/ gli passa al fianco allontanandosi/ separati e silenziosi inluce grigiastra/ tra lunghi educati applausi./ Brusii di parole dei clienti/dai sorrisi allegri e maliziosi, con sguardi distratti ai tavoli/ escono congarbo./ Fuori la pioggia acida/ con gocciole ferrugginose/ attende lorosull’uscita. Mariannina Sponzilli

LA CASTA DEI PAPPONIMe quardo er monno, des’tà Roma bella,/tartassata, da tutti sti politicanti,/ se gover-nassero co li sordi loro,/ senza rubà arpopolo, li sordi de le tasse,/ co sti vampiri,nun se po’ campà,/ ormai er sangue nul’àvemo più./ C’era rimasta un po’d’abitazione,/ l’imu c’e là portata via,checampamo più affà!/ sto Monti e la suacricca,lo stipendio, lo/ doveva rimedià! anoi cià, condannato,/ a, nun magnà. Bellisti Sindacati ndò li mettemo?/ E sullebuste paga, c’è levano la tangente,/ man-nàmoli a zappa sti vagabondi,/ che suc-chieno er sudore, de stà povera gente,/che a braccia aperte, se fidano de sti pap-poni./ L’Italia già in ginocchio l’hannomessa, che artro/ Vònno da sti lavoratori?

Liana Botticelli