L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

16
GAETANO SALVEMINI una vita per la libertà E-mail [email protected] Visitate il sito: www.attualita.it Questo periodico è anche su Facebook E-mail per i visitatori: [email protected] Un pubblico elogio va tributato alla Magistratura italiana che da alcuni anni ha sturato il “vaso di Pandora” dei corrotti oligarchi della politica. Quasi tutte le Procure d’Italia stanno indagando sui reati di vario genere commessi da molti “onorevoli” (nazionali e locali) che, sperperando il pubblico denaro, avevano acquistato (non conquistato) un notevole nu- mero di voti sporchi. I famigerati “rimborsi elettorali” (che ammontano a circa un miliardo di euro l’anno) sono stati spesi da alcuni Gruppi Par- lamentari e Regionali in modo vergognoso. Senza le indagini a tappeto condotte dalle Procure, in quale altro modo l’opinione pubblica sarebbe stata informata? Alcuni politicanti hanno avuto la spudoratezza di affer- mare che abolendo la legge sui “rimborsi elettorali” si correrebbe il ri- schio di incoraggiare la corruzione. In termini più espliciti, ciò significa che gli “onorevoli” sarebbero costretti a rubare (cioé a rubare di più). La Corte dei Conti ha stimato in 60 miliardi di euro l’anno il costo della cor- ruzione in Italia. Ciononostante qualche leader politico ha dichiarato che i magistrati sono “matti” (se donne, sono “femministe e comuniste”). Tra LA MADRE DI TUTTE LE RIFORME E’ LA DEMO-SORTE-MERITO-CRAZIA DIALOGATE CON NOI SUL NOSTRO BLOG SALVEMINI, IL SIGNIFICATO DELL’ILLUMINISMO (segue a pag. 2) Cosmo G. Sallustio Salvemini POLITICA O FIABE? Berlusconi, come Gesù, fa re- suscitare i morti... Dopo un anno di "quarantena", durante il quale ha costretto Bersani, Fini e Casini al silenzio, è tor- nato… Anche Monti, nomi- nato da Berlusconi nel 1994 Commissario Europeo, lo rin- graziava per avergli aperto lo scenario europeo ed il soste- gno al suo governo. Arrivati alle elezioni, il Cavaliere de- cide di scendere in campo e Bersani non sa più cosa dire, mentre ora, ha un argomento: "Non votate Berlusconi", arrivando persino a chiedere l'aiuto di Renzi che l’aveva sconfitto. Infatti, il giovane Sin- daco di Firenze, nonostante i trucchi adottati da Bersani ha il 40 % degli elettori, quindi non si può parlare di sconfitta di Renzi. Monti, dal canto suo, dopo aver rovinato la Nazione, aveva detto di essere solo un tecnico e che tutte le scelte fatte dal suo governo, erano indispensabili e non po- tevano essere modificate. Solo un "pifferaio magico", poteva parlare di modifiche al Vangelo, scritto da Monti e dai suoi ministri. Il riferimento era ormai ben chiaro come la voglia di entrare in politica, con l'appoggio di Montezemolo, Casini e Fini. Improvvisamente la stampa si ricorda di loro e gli riaprono le porte. Ma Casini e Fini non sono stati ambedue no- minati Presidenti della Camera con i Governi Berlusconi?... Che strana la Storia! Uccidono il padre che li ha messi al potere. Nel frattempo la Fiat mette gli operai in Cassa Integrazione. E nessuno si sogni di fare ri- ferimento a Montezemolo! Monti, ormai politico, dopo aver offeso gli italiani (definiti "topolini") dice che la “riforma-Vangelo” della Fornero va modificata, che sull'IMU e sulla Sanità bisogna rivedere le cose… Vuoi vedere che dopo "il pifferaio magico", la politica ci offre "Pinoc- chio"? Vetriolo (segue a pag. 2) Fiorella Ialongo (segue a pag. 2) Isacco Cicala (segue a pag. 2) Lisa Biasci (segue a pag. 2) Riccardo Fondi (segue a pag. 2) Francesca Pagano (segue a pag. 2) Maria Rosa Laria È deprimente vedere sulla stampa articoli di supposti professori, politici e clericali che discettano delle questioni e ricadute umane e ideali dei due movimenti, Illuminismo/Romanticismo, e osservare come fin spesso compiano grossolani errori storico-ideologici affibbiando ‘etichette’ di illuminista o romantico a chi illuminista o romantico non è (basti pensare al romanticissimo Rousseau scambiato per illuminista da tanti finti colti). Nella maggior parte dei casi in Italia, pronubo il Clero, si esalta il ro- manticismo (l’irrazionale), propinato come movimento rivolto alla tota- lità spirituale umana, e si denigra a fondo l’illuminismo, etichettato come idea persa nella pretesa di un razionalismo asettico, irreale. Il che soddi- sfa (oltre la Chiesa) anche l’ideologia social-comunista: la “violenza quale levatrice della storia” (da cui l’attuale odio per la cultura: il ‘68). Non è un caso allora che uno dei più grandi uomini violentemente aggre- diti da questi apparati tanto simili fu proprio Gaetano Salvemini, esempio vivente della superiorità umana dell’illuminismo: razionale, culturale, (segue a pag. 2) Ferruccio Ciavatta LA METASTASI DEI PARTITINI Quando il popolo perde fiducia nella politica, avviene un feno- meno sociale di dispersione del consenso che porta alla prolifera- zione di partitini. Ciò avviene sem- plicemente perché i meccanismi di "delega" e di "rappresentazione" sono stati svuotati nel loro signifi- cato reale per il decadimento della etica civile e morale. Nella Costi- tuzione la sovranità appartiene al popolo. Di fatto l'esercizio della sovranità passa per "delega" al "partito" unico organo previsto dalla costituzione a partecipare al- l'esercizio del governo. Il partito diventa quindi lo "strumento" che di fatto filtra l'espressione ed il (segue a pag. 2) Antonio Bartalotta P er ricevere gli articoli postati nel blog del Movimento Salvemini diret- tamente nella propria posta elettronica, gli utenti possono sottoscriversi alla voce: follow by email (segui tramite email) http://movimentosal- vemini.blogspot.it Seguire il Movimento Salvemini su twitter diretta- mente alla voce Cosmo Salvemini https://twitter.com/CosmoSalvemini @cosmosalvemini Per le altre comunicazioni: [email protected] IL GRANDE INGANNO DELLA “MACRO-REGIONE” Siamo alla vigilia delle elezioni e assistiamo alla solita bagarre messa in scena dai partiti e movimenti,, pronti ad azzannarsi come squali.. Altro che “rapporto dialettico costruttivo”, costoro sono sempre per la politica del “tanto peggio tanto meglio”. Intanto una serie di scandali (l’ultimo, gravissimo, in Campania, dove appaiono coinvolti un ex Prefetto, un ex Questore e addirittura un ex Vice Capo della Polizia). Tutto ciò ci mostra un’Italia affetta da una malattia divenuta endemica: la corruzione. L’af- fare Batman, che sottraeva, potremmo dire, “legalmente”, fior di quattrini alle casse della Regione Lazio, ci fa capire che questo sistema è “gene- ticamente canagliesco”. Il che sembra aver trovato poi conferma nelle indagini giudiziarie svolte dalle altre Procure e particolarmente nella Re- gione Lombardia, dove gli indagati sarebbero una sessantina o più! La causa prossima di queste sfacciate ruberie, a titolo di rimborsi per spese elettorali non meglio specificate e giustificate secondo le vecchie ma sa- lutari norme di contabilità pubblica, sta nel pasticciaccio fatto con la mo- (segue a pag. 2) Sergio Scalia VOTEREMO ANCORA CON IL PORCELLUM Nell’ultimo messaggio del Presi- dente Giorgio Napolitano in occa- sione del Capodanno vi è, tra l’altro, una pungolatura contro i fallimenti dei partiti sulle riforme. Tra di essi spicca quello della legge elettorale poiché non si tratta tanto di una questione tecnica, quanto politica, dato che da essa dipenderanno i futuri assetti parla- mentari e governativi. Tra i soste- nitori dell’invito ripetuto in più (segue a pag. 2) Giuseppe Turrisi (segue a pag. 2) Cristina Canci (segue a pag. 4) Federica Sciorilli Borrelli (segue a pag. 2) Vincenzo Calò (segue a pag. 4) Maddalena Barba (segue a pag. 4) Liliana Speranza (segue a pag. 4) Pierluigi Vignola (segue a pag. 4) Erika Carpinella (segue a pag. 5) Vincenzo Pagliara WEB E TV, INSIEME PER FORZA Il servizio pubblico europeo lancia nuove piattaforme che mettono in- sieme il broadcasting tradizionale e l'on-demand. Un assaggio di quello che sta già accadendo nei nostri salotti. L'Europa potrebbe però essere troppo lenta rispetto all’andamento americano che si trova già più avanti in modo rilevante. Non c'è pace sul divano di casa! Il televisore lì di fronte forse è già da buttare. Non c'è tregua alla scrivania! Il desktop che usiamo è già vecchio. Quel doppio o triplo telecomando che abbiamo UN GENIO DELLA MEDICINA Rita Levi Montalcini si è spenta serenamente a 103 anni lo scorso 30 di- cembre, nella sua casa romana, tra le braccia della sua più stretta colla- boratrice, Pina Tripodi. “L’ultima volta che abbiamo parlato –dice– era raggiante, felice. Si parlava dell’attività della Fondazione da lei creata. La professoressa aveva da sempre un sogno nel cassetto: quello di pren- dersi cura delle donne africane, un sogno che si è avverato solo a 90 anni ma che la riempiva di gioia e soddisfazione. Sperava di poter salvare (segue a pag. 2) Gabriella Di Luzio ENNESIMA FARSA ELETTORALE La campagna elettorale appena in- cominciata è già inguardabile, il- leggibile, inascoltabile. Mi domando allora se è un paese senza speranza quello stiamo vi- vendo. Ergo, senza futuro? Tonnel- late di discussioni su poltrone, alleanze e schieramenti. Inciuci tra i soliti della politica, tutto come sempre. La legge elettorale non è cambiata e l’attuale Porcellum non VOTEREMO NEL CAOS Elezioni politiche 2013, presentate in Viminale ben 215 liste elettorali, un numero sicuramente congruo per cercare di confondere ancora di più, come se ce ne fosse biso- gno, gli elettori che il 24 e 25 feb- braio saranno chiamati ad esprimere un voto. Rispetto alle ul- QUALE CAMBIAMENTO ? In giorni nei quali la società civile pretende dalla classe politica un segnale di discontinuità, che dia corpo a un desiderio di cambia- mento quantomai diffuso, viene spontaneo chiedersi come mai nes- suno, all'interno dei diversi schie- ramenti, abbia accolto almeno in parte questa richiesta, rinunciando a quei privilegi che, in particolare in un periodo di crisi, vengono sempre più mal tollerati. E se l'at- CI RISIAMO ! Eccoci, ci risiamo! Il Bel Paese è pronto a ricevere le orazioni dei politici in campagna elettorale. Berlusconi si, Berlusconi no. Il Cavaliere si presenta nei salotti te- levisivi Rai e non, riproponendo la sua candidatura; è nell’occhio del ciclone! La sua ex moglie gli di- BASTA CON GLI INCIUCI ? Il momento che il nostro Paese vive è certamente uno dei più dif- ficili che si ricordi... economica- mente la crisi attuale è paragonabile a quella del ‘29. Ci stiamo preparando alle elezioni, e molti di noi non sanno ancora a chi dare il proprio voto: siamo ama- reggiati e delusi. Dai sondaggi ap- pare palese che a puntare a vincere le elezioni sia solo un partito, bi- sognerà poi vedere se ce la farà ad ottenere una maggioranza tale che ESSERE OD APPARTENERE? Se in Italia riuscissimo ad estro- mettere le mafie dai sistemi econo- mico, politico e finanziario, e ad azzerare quindi la corruzione cosa resterebbe del belpaese? Una buona percentuale del PIL annul- lata? Saremmo la nazione più im- portante del mondo. La gente vera che lavora sul serio, ma che non ri- sponde certo ai canoni folli di pro- gresso & competitività attuali. Le mafie sono, su larga scala, ciò che il familismo amorale è su scala più piccola. Molti non vogliono com- prendere che Monti doveva fare tutto quello che le parti politiche FAI CULTURA! Giotto, Dante, Leonardo, Verdi e Fellini in campagna elettorale per ventuno giorni. Eh sì, perché a gennaio è stato possibile votare on- line le priorità da indicare al pros- simo governo nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’am- biente. Sono le “Primarie della cul- tura”, iniziativa ispirata dai gruppi Giovani del Fai (Fondo Ambiente Italiano), aperta a tutti i cittadini italiani. Spiega Ilaria Borletti Bui- toni, presidente del Fai: “L’Italia è la sua cultura. Ma da troppi anni L’INPS INTERVIENE SULLE PENSIONI DEI DEFUNTI Ammontano a circa 12 milioni le pensioni percepite dai familiari dei defunti. A confermarlo è l'opera- zione portata a termine dall'Inps per il bilancio dell'anno 2012. "Oggi - si legge in una nota del- l'istituto di previdenza - il mecca- nismo di trasmissione dei decessi si ritiene in sicurezza, grazie anche al rafforzamento della pressione esercitata sui Comuni da parte del- l'Istituto. Rimangono però viola- zioni legate al difetto di comunicazione da parte dei Co- muni, avvenuto in passato prima del consolidarsi della trasmissione telematica". Stando alle notizie dell'Inps è solo a partire dal 2009 che si sono rinsaldate le trasmis- sioni via telematica dei decessi. Ciò ha permesso di ridurre i tempi di certificazione dei comuni da circa trentasette giorni a dieci. L'operazione ha fatto scattare 615 ALLE MAZZETTE NON SFUGGE NEANCHE LA WAZIRISTAN HAVELI Incredibile ma vero. Anche i terro- risti pagano le mazzette. La con- ferma arriva dai taccuini personali in cui l’ex capo di Al Qaida anno- tava i momenti salienti delle sue giornate e in cui leggiamo chiara- mente che Bin Laden il permesso per il compound di Abbottabad, la casa-rifugio dove il 2 maggio 2011 venne scoperto e ucciso da un commando speciale di 24 Navy Seals americani, se lo è guada- gnato facendo scivolare un po’ di soldi nelle tasche di un corrotto bu- rocrate statale. Era il 2005 quando l’emissario del capo terrorista, espresso il desiderio di costruire un 2012 – 2013: ECCO IL BIENNIO DEI SACRIFICI Anno nuovo, stessi problemi. Da un’analisi della Coldiretti/Swg sulle prospettive economiche delle famiglie italiane nel 2013, emerge che per il 48% delle famiglie ita- liane la situazione economica è de- stinata a peggiorare nell’anno corrente, per il 42%rimarrà la stessa mentre migliorerà per ap- pena il 10%. Nel 51% dei casi le famiglie dichiarano di riuscire ad arrivare a stento a fine mese, men- tre l’8% non ha un reddito sufficiente nemmeno per l’indi- spensabile. Ma veniamo ai saldi: il 5 gennaio, nelle maggiori città d’Italia è la data tanto attesa dagli shopping addicted è cioè l’apertura ai saldi, ma la Coldiretti ha eviden- ziato che la maggioranza delle fa- miglie nonostante il ribasso di LA LOGICA DELLA CITTA’ Il territorio, da molti punti di vista e con diverse ampiezze d’oriz- zonte, com’è quando material- mente lo si osserva dal satellite, da un aereo, da un elicottero fino ai mutevoli punti di vista di un’auto- mobilista e, con maggior simpatia, da quello del pedone. E’ con essi che incontriamo lo spazio che, per ciascuno di noi cittadini di routine quotidiana, ha più senso; poi po- tremmo fare anche tesoro di tutte le considerazioni che la cultura specialistica ha elaborato in propo- sito. Mentre nella città medievale la distribuzione delle funzioni ur- bane fondamentali era perfetta- NOZZE TRA GAY ? Si discute tra chi ritiene che il ma- trimonio tra gay offuscherebbe completamente la comprensibilità del matrimonio stesso che è una istituzione fondante dell’edificio sociale, e chi invece ritiene che questo non sia vero. La posta in gioco è molto alta, in quanto non è che si vuol negare alle persone omosessuali la capacità di amare e di realizzare un proprio progetto di vita, ma si tratta di non stravolgere l’ordine naturale delle cose e quindi del matrimonio tra uomo e donna. Certamente la vicenda è LA “DEMO-SORTE-MERITO-CRAZIA” CI SALVERÀ Serata molto interessante grazie al prof. Salvemini, che ha tenuto una conferenza sul suo recente libro “Democrazia degenerata”, presen- tato a Salerno da Licia Di Stasio, lunedi 14 gennaio, presso “Il caffè dell’Artista “ (Presidente Prof. Flora Battiloro). Un libro che ha coinvolto il numeroso pubblico, con un’analisi storica delle cause che hanno provocato la degenera- zione del sistema democratico e BANDIERE E BANDERUOLE Da giovane scrivevo versi come questi che un giornale non volle pubblicare “Date, date alle fiamme ogni bandiera/ Se c’é una sola che nel petto vale/ sia quella la sola, quella vera,/ dove molte non son che carnevale”. Il mio messaggio era semplice. La ban- diera alla quale mi riferivo era con proposte di riforme istituzio- nali che consentano ai galantuo- mini di partecipare alle scelte politiche. Il Prof. Salvemini ha esposto con profonda competenza verità scomode per l’attuale classe politica: “Si parla tanto di concetti nobili come democrazia, libertà, sovranità popolare, ma si tratta soltanto di belle parole, dove non c’è alcun riscontro concreto, con l’attuale sistema politico, milioni di persone si recano alle urne spe- rando che la loro opinione possa contribuire ad un cambiamento, ma la potenza economica delle lobby riesce a rendere le elezioni una grande messa in scena, per le- gittimare decisioni prese molto prima delle consultazioni eletto- (segue a pag. 2) Raffaele Cecconi ECCO LA COSTITUZIONE “DE FACTO” EVIDENZIATA FIN DAL 1953 DA CALAMANDREI, MORTATI, MARANINI E DA ALTRI INSIGNI GIURISTI Art. 1: L’Italia è una Repubblica plutocra- tica fondata sulla disoccupazione. La sovra- nità appartiene alle lobby che finanziano le campagne elettorali. Art. 3: È compito della Repubblica mante- nere le impari opportunità, i privilegi delle caste e lauti “rimborsi elettorali” ai partiti. Art. 40: Il diritto di sciopero può essere esercitato “ad libitum” e selvaggiamente. Art. 53: Il sistema tributario è informato a criteri di voracità e rapacità... Intelliganti pauca. Cesare ucciso dai congiurati

description

L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

Transcript of L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

Page 1: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

GAETANOSALVEMINI

una v i t a pe r l a l ibe r tàE-mail

[email protected]

Visitate il sito: www.attualita.itQuesto periodico è anche su Facebook

E-mail per i visitatori: [email protected] pubblico elogio va tributato alla Magistratura italiana che da alcunianni ha sturato il “vaso di Pandora” dei corrotti oligarchi della politica.Quasi tutte le Procure d’Italia stanno indagando sui reati di vario generecommessi da molti “onorevoli” (nazionali e locali) che, sperperando ilpubblico denaro, avevano acquistato (non conquistato) un notevole nu-mero di voti sporchi. I famigerati “rimborsi elettorali” (che ammontanoa circa un miliardo di euro l’anno) sono stati spesi da alcuni Gruppi Par-lamentari e Regionali in modo vergognoso. Senza le indagini a tappetocondotte dalle Procure, in quale altro modo l’opinione pubblica sarebbestata informata? Alcuni politicanti hanno avuto la spudoratezza di affer-mare che abolendo la legge sui “rimborsi elettorali” si correrebbe il ri-schio di incoraggiare la corruzione. In termini più espliciti, ciò significache gli “onorevoli” sarebbero costretti a rubare (cioé a rubare di più). LaCorte dei Conti ha stimato in 60 miliardi di euro l’anno il costo della cor-ruzione in Italia. Ciononostante qualche leader politico ha dichiarato chei magistrati sono “matti” (se donne, sono “femministe e comuniste”). Tra

LA MADRE DI TUTTE LE RIFORMEE’ LA DEMO-SORTE-MERITO-CRAZIA

DIALOGATE CON NOI SUL NOSTRO BLOG

SALVEMINI, IL SIGNIFICATO DELL’ILLUMINISMO (segue a pag. 2) Cosmo G. Sallustio Salvemini

POLITICA O FIABE?Berlusconi, come Gesù, fa re-suscitare i morti... Dopo unanno di "quarantena", duranteil quale ha costretto Bersani,Fini e Casini al silenzio, è tor-nato… Anche Monti, nomi-nato da Berlusconi nel 1994Commissario Europeo, lo rin-graziava per avergli aperto loscenario europeo ed il soste-gno al suo governo. Arrivatialle elezioni, il Cavaliere de-cide di scendere in campo eBersani non sa più cosa dire,mentre ora, ha un argomento: "Non votate Berlusconi", arrivando persinoa chiedere l'aiuto di Renzi che l’aveva sconfitto. Infatti, il giovane Sin-daco di Firenze, nonostante i trucchi adottati da Bersani ha il 40 % deglielettori, quindi non si può parlare di sconfitta di Renzi. Monti, dal cantosuo, dopo aver rovinato la Nazione, aveva detto di essere solo un tecnicoe che tutte le scelte fatte dal suo governo, erano indispensabili e non po-tevano essere modificate. Solo un "pifferaio magico", poteva parlare dimodifiche al Vangelo, scritto da Monti e dai suoi ministri. Il riferimentoera ormai ben chiaro come la voglia di entrare in politica, con l'appoggiodi Montezemolo, Casini e Fini. Improvvisamente la stampa si ricorda diloro e gli riaprono le porte. Ma Casini e Fini non sono stati ambedue no-minati Presidenti della Camera con i Governi Berlusconi?... Che stranala Storia! Uccidono il padre che li ha messi al potere. Nel frattempo laFiat mette gli operai in Cassa Integrazione. E nessuno si sogni di fare ri-ferimento a Montezemolo! Monti, ormai politico, dopo aver offeso gliitaliani (definiti "topolini") dice che la “riforma-Vangelo” della Fornerova modificata, che sull'IMU e sulla Sanità bisogna rivedere le cose…Vuoi vedere che dopo "il pifferaio magico", la politica ci offre "Pinoc-chio"? Vetriolo

(segue a pag. 2) Fiorella Ialongo (segue a pag. 2) Isacco Cicala

(segue a pag. 2) Lisa Biasci (segue a pag. 2) Riccardo Fondi

(segue a pag. 2) Francesca Pagano

(segue a pag. 2) Maria Rosa Laria

È deprimente vedere sulla stampa articoli di supposti professori, politicie clericali che discettano delle questioni e ricadute umane e ideali deidue movimenti, Illuminismo/Romanticismo, e osservare come fin spessocompiano grossolani errori storico-ideologici affibbiando ‘etichette’ diilluminista o romantico a chi illuminista o romantico non è (basti pensareal romanticissimo Rousseau scambiato per illuminista da tanti finti colti).Nella maggior parte dei casi in Italia, pronubo il Clero, si esalta il ro-manticismo (l’irrazionale), propinato come movimento rivolto alla tota-lità spirituale umana, e si denigra a fondo l’illuminismo, etichettato comeidea persa nella pretesa di un razionalismo asettico, irreale. Il che soddi-sfa (oltre la Chiesa) anche l’ideologia social-comunista: la “violenzaquale levatrice della storia” (da cui l’attuale odio per la cultura: il ‘68).Non è un caso allora che uno dei più grandi uomini violentemente aggre-diti da questi apparati tanto simili fu proprio Gaetano Salvemini, esempiovivente della superiorità umana dell’illuminismo: razionale, culturale,(segue a pag. 2) Ferruccio Ciavatta

LA METASTASI DEI PARTITINI

Quando il popolo perde fiducianella politica, avviene un feno-meno sociale di dispersione delconsenso che porta alla prolifera-zione di partitini. Ciò avviene sem-plicemente perché i meccanismi di"delega" e di "rappresentazione"sono stati svuotati nel loro signifi-cato reale per il decadimento dellaetica civile e morale. Nella Costi-tuzione la sovranità appartiene alpopolo. Di fatto l'esercizio dellasovranità passa per "delega" al"partito" unico organo previstodalla costituzione a partecipare al-l'esercizio del governo. Il partitodiventa quindi lo "strumento" chedi fatto filtra l'espressione ed il

(segue a pag. 2) Antonio Bartalotta

P er ricevere gli articoli postati nel blog del Movimento Salvemini diret-tamente nella propria posta elettronica, gli utenti possono sottoscriversialla voce: follow by email (segui tramite email) http://movimentosal-vemini.blogspot.it Seguire il Movimento Salvemini su twitter diretta-mente alla voce Cosmo Salvemini https://twitter.com/CosmoSalvemini@cosmosalveminiPer le altre comunicazioni: [email protected]

IL GRANDE INGANNO DELLA “MACRO-REGIONE”Siamo alla vigilia delle elezioni e assistiamo alla solita bagarre messa inscena dai partiti e movimenti,, pronti ad azzannarsi come squali.. Altroche “rapporto dialettico costruttivo”, costoro sono sempre per la politicadel “tanto peggio tanto meglio”. Intanto una serie di scandali (l’ultimo,gravissimo, in Campania, dove appaiono coinvolti un ex Prefetto, un exQuestore e addirittura un ex Vice Capo della Polizia). Tutto ciò ci mostraun’Italia affetta da una malattia divenuta endemica: la corruzione. L’af-fare Batman, che sottraeva, potremmo dire, “legalmente”, fior di quattrinialle casse della Regione Lazio, ci fa capire che questo sistema è “gene-ticamente canagliesco”. Il che sembra aver trovato poi conferma nelleindagini giudiziarie svolte dalle altre Procure e particolarmente nella Re-gione Lombardia, dove gli indagati sarebbero una sessantina o più! Lacausa prossima di queste sfacciate ruberie, a titolo di rimborsi per speseelettorali non meglio specificate e giustificate secondo le vecchie ma sa-lutari norme di contabilità pubblica, sta nel pasticciaccio fatto con la mo-(segue a pag. 2) Sergio Scalia

VOTEREMO ANCORA CON IL PORCELLUM

Nell’ultimo messaggio del Presi-dente Giorgio Napolitano in occa-sione del Capodanno vi è, tral’altro, una pungolatura contro ifallimenti dei partiti sulle riforme.Tra di essi spicca quello dellalegge elettorale poiché non si trattatanto di una questione tecnica,quanto politica, dato che da essadipenderanno i futuri assetti parla-mentari e governativi. Tra i soste-nitori dell’invito ripetuto in più

(segue a pag. 2) Giuseppe Turrisi

(segue a pag. 2) Cristina Canci (segue a pag. 4) Federica Sciorilli Borrelli

(segue a pag. 2) Vincenzo Calò

(segue a pag. 4) Maddalena Barba

(segue a pag. 4) Liliana Speranza

(segue a pag. 4) Pierluigi Vignola

(segue a pag. 4) Erika Carpinella

(segue a pag. 5) Vincenzo Pagliara

WEB E TV, INSIEME PER FORZAIl servizio pubblico europeo lancia nuove piattaforme che mettono in-sieme il broadcasting tradizionale e l'on-demand. Un assaggio di quelloche sta già accadendo nei nostri salotti. L'Europa potrebbe però esseretroppo lenta rispetto all’andamento americano che si trova già più avantiin modo rilevante. Non c'è pace sul divano di casa! Il televisore lì difronte forse è già da buttare. Non c'è tregua alla scrivania! Il desktop cheusiamo è già vecchio. Quel doppio o triplo telecomando che abbiamo

UN GENIO DELLA MEDICINARita Levi Montalcini si è spenta serenamente a 103 anni lo scorso 30 di-cembre, nella sua casa romana, tra le braccia della sua più stretta colla-boratrice, Pina Tripodi. “L’ultima volta che abbiamo parlato –dice– eraraggiante, felice. Si parlava dell’attività della Fondazione da lei creata.La professoressa aveva da sempre un sogno nel cassetto: quello di pren-dersi cura delle donne africane, un sogno che si è avverato solo a 90 annima che la riempiva di gioia e soddisfazione. Sperava di poter salvare(segue a pag. 2) Gabriella Di Luzio

ENNESIMA FARSA ELETTORALE

La campagna elettorale appena in-cominciata è già inguardabile, il-leggibile, inascoltabile. Midomando allora se è un paesesenza speranza quello stiamo vi-vendo. Ergo, senza futuro? Tonnel-late di discussioni su poltrone,alleanze e schieramenti. Inciuci trai soliti della politica, tutto comesempre. La legge elettorale non ècambiata e l’attuale Porcellum non

VOTEREMO NEL CAOSElezioni politiche 2013, presentatein Viminale ben 215 liste elettorali,un numero sicuramente congruoper cercare di confondere ancoradi più, come se ce ne fosse biso-gno, gli elettori che il 24 e 25 feb-braio saranno chiamati adesprimere un voto. Rispetto alle ul-

QUALE CAMBIAMENTO ?In giorni nei quali la società civilepretende dalla classe politica unsegnale di discontinuità, che diacorpo a un desiderio di cambia-mento quantomai diffuso, vienespontaneo chiedersi come mai nes-suno, all'interno dei diversi schie-ramenti, abbia accolto almeno inparte questa richiesta, rinunciandoa quei privilegi che, in particolarein un periodo di crisi, vengonosempre più mal tollerati. E se l'at-

CI RISIAMO !Eccoci, ci risiamo! Il Bel Paese èpronto a ricevere le orazioni deipolitici in campagna elettorale.Berlusconi si, Berlusconi no. IlCavaliere si presenta nei salotti te-levisivi Rai e non, riproponendo lasua candidatura; è nell’occhio delciclone! La sua ex moglie gli di-

BASTA CON GLI INCIUCI ?Il momento che il nostro Paesevive è certamente uno dei più dif-ficili che si ricordi... economica-mente la crisi attuale èparagonabile a quella del ‘29. Cistiamo preparando alle elezioni, emolti di noi non sanno ancora a chidare il proprio voto: siamo ama-reggiati e delusi. Dai sondaggi ap-pare palese che a puntare a vincerele elezioni sia solo un partito, bi-sognerà poi vedere se ce la farà adottenere una maggioranza tale che

ESSERE OD APPARTENERE?Se in Italia riuscissimo ad estro-mettere le mafie dai sistemi econo-mico, politico e finanziario, e adazzerare quindi la corruzione cosaresterebbe del belpaese? Unabuona percentuale del PIL annul-lata? Saremmo la nazione più im-portante del mondo. La gente verache lavora sul serio, ma che non ri-sponde certo ai canoni folli di pro-gresso & competitività attuali. Lemafie sono, su larga scala, ciò cheil familismo amorale è su scala piùpiccola. Molti non vogliono com-prendere che Monti doveva faretutto quello che le parti politiche

FAI CULTURA!Giotto, Dante, Leonardo, Verdi eFellini in campagna elettorale perventuno giorni. Eh sì, perché agennaio è stato possibile votare on-line le priorità da indicare al pros-simo governo nell’ambito dellacultura, del paesaggio, dell’am-biente. Sono le “Primarie della cul-tura”, iniziativa ispirata dai gruppiGiovani del Fai (Fondo AmbienteItaliano), aperta a tutti i cittadiniitaliani. Spiega Ilaria Borletti Bui-toni, presidente del Fai: “L’Italia èla sua cultura. Ma da troppi anni

L’INPS INTERVIENE SULLEPENSIONI DEI DEFUNTI

Ammontano a circa 12 milioni lepensioni percepite dai familiari deidefunti. A confermarlo è l'opera-zione portata a termine dall'Inpsper il bilancio dell'anno 2012."Oggi - si legge in una nota del-l'istituto di previdenza - il mecca-nismo di trasmissione dei decessisi ritiene in sicurezza, grazie ancheal rafforzamento della pressioneesercitata sui Comuni da parte del-l'Istituto. Rimangono però viola-zioni legate al difetto dicomunicazione da parte dei Co-muni, avvenuto in passato primadel consolidarsi della trasmissionetelematica". Stando alle notiziedell'Inps è solo a partire dal 2009che si sono rinsaldate le trasmis-sioni via telematica dei decessi.Ciò ha permesso di ridurre i tempidi certificazione dei comuni dacirca trentasette giorni a dieci.L'operazione ha fatto scattare 615

ALLE MAZZETTE NON SFUGGE NEANCHE LA WAZIRISTAN HAVELIIncredibile ma vero. Anche i terro-risti pagano le mazzette. La con-ferma arriva dai taccuini personaliin cui l’ex capo di Al Qaida anno-tava i momenti salienti delle suegiornate e in cui leggiamo chiara-mente che Bin Laden il permessoper il compound di Abbottabad, lacasa-rifugio dove il 2 maggio 2011venne scoperto e ucciso da uncommando speciale di 24 NavySeals americani, se lo è guada-gnato facendo scivolare un po’ disoldi nelle tasche di un corrotto bu-rocrate statale. Era il 2005 quandol’emissario del capo terrorista,espresso il desiderio di costruire un

2012 – 2013: ECCO IL BIENNIO DEI SACRIFICIAnno nuovo, stessi problemi. Daun’analisi della Coldiretti/Swgsulle prospettive economiche dellefamiglie italiane nel 2013, emergeche per il 48% delle famiglie ita-liane la situazione economica è de-stinata a peggiorare nell’annocorrente, per il 42%rimarrà lastessa mentre migliorerà per ap-pena il 10%. Nel 51% dei casi lefamiglie dichiarano di riuscire adarrivare a stento a fine mese, men-tre l’8% non ha un redditosufficiente nemmeno per l’indi-spensabile. Ma veniamo ai saldi: il5 gennaio, nelle maggiori cittàd’Italia è la data tanto attesa daglishopping addicted è cioè l’aperturaai saldi, ma la Coldiretti ha eviden-ziato che la maggioranza delle fa-miglie nonostante il ribasso di

LA LOGICA DELLA CITTA’Il territorio, da molti punti di vistae con diverse ampiezze d’oriz-zonte, com’è quando material-mente lo si osserva dal satellite, daun aereo, da un elicottero fino aimutevoli punti di vista di un’auto-mobilista e, con maggior simpatia,da quello del pedone. E’ con essiche incontriamo lo spazio che, perciascuno di noi cittadini di routinequotidiana, ha più senso; poi po-tremmo fare anche tesoro di tuttele considerazioni che la culturaspecialistica ha elaborato in propo-sito. Mentre nella città medievalela distribuzione delle funzioni ur-bane fondamentali era perfetta-

NOZZE TRA GAY ?Si discute tra chi ritiene che il ma-trimonio tra gay offuscherebbecompletamente la comprensibilitàdel matrimonio stesso che è unaistituzione fondante dell’edificiosociale, e chi invece ritiene chequesto non sia vero. La posta ingioco è molto alta, in quanto non èche si vuol negare alle personeomosessuali la capacità di amare edi realizzare un proprio progetto divita, ma si tratta di non stravolgerel’ordine naturale delle cose equindi del matrimonio tra uomo edonna. Certamente la vicenda è

LA “DEMO-SORTE-MERITO-CRAZIA” CI SALVERÀSerata molto interessante grazie alprof. Salvemini, che ha tenuto unaconferenza sul suo recente libro“Democrazia degenerata”, presen-tato a Salerno da Licia Di Stasio,lunedi 14 gennaio, presso “Il caffèdell’Artista “ (Presidente Prof.Flora Battiloro). Un libro che hacoinvolto il numeroso pubblico,con un’analisi storica delle causeche hanno provocato la degenera-zione del sistema democratico e

BANDIERE E BANDERUOLE

Da giovane scrivevo versi comequesti che un giornale non vollepubblicare “Date, date allefiamme ogni bandiera/ Se c’é unasola che nel petto vale/ sia quellala sola, quella vera,/ dove moltenon son che carnevale”. Il miomessaggio era semplice. La ban-diera alla quale mi riferivo era

con proposte di riforme istituzio-nali che consentano ai galantuo-mini di partecipare alle sceltepolitiche. Il Prof. Salvemini haesposto con profonda competenzaverità scomode per l’attuale classepolitica: “Si parla tanto di concettinobili come democrazia, libertà,sovranità popolare, ma si trattasoltanto di belle parole, dove nonc’è alcun riscontro concreto, conl’attuale sistema politico, milionidi persone si recano alle urne spe-rando che la loro opinione possacontribuire ad un cambiamento,ma la potenza economica dellelobby riesce a rendere le elezioniuna grande messa in scena, per le-gittimare decisioni prese moltoprima delle consultazioni eletto-

(segue a pag. 2) Raffaele Cecconi

ECCO LA COSTITUZIONE “DE FACTO” EVIDENZIATA FIN DAL 1953 DA CALAMANDREI,

MORTATI, MARANINI E DA ALTRI INSIGNI GIURISTIArt. 1: L’Italia è una Repubblica plutocra-tica fondata sulla disoccupazione. La sovra-nità appartiene alle lobby che finanziano lecampagne elettorali.Art. 3: È compito della Repubblica mante-nere le impari opportunità, i privilegi dellecaste e lauti “rimborsi elettorali” ai partiti.Art. 40: Il diritto di sciopero può essereesercitato “ad libitum” e selvaggiamente.Art. 53: Il sistema tributario è informato acriteri di voracità e rapacità... Intelliganti pauca. Cesare ucciso dai congiurati

Page 2: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 2 N. 2. FEBBRAIO 2013

LIBERA UNIVERSITÀ INTERNAZIONALE SALVEMINIDIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

E SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE

Corso di prepapazione per aspiranti pubblicisti diretto dal Sen. Prof. Cosmo G. SALLUSTIO SALVEMINI (P.M.S.P.)

Può essere frequentata anche per corrispondenza.Tel. 06/2148536 - Cell 347.0333846

Il giornalismo non è solo arte; è anche passione vissuta con entusia-smo e con rettitudine morale. Il piombo, più che l’oro, ha modificato

la Storia. E più che il piombo dei fucili, quello dei tipografi.

INFORMAZIONE AI SOCIQuote associative annuali: ordinaria euro 60,00; simpatizzanteeuro 100,00; benemerita euro 180,00; sostenitrice euro 280,00.Per aspiranti pubblicisti: euro 360,00. Versamento su c/c po-stale n. 56777006, intestato a Movimento Gaetano Salvemini,via Lorenzo il Magnifico 25, 00013. Fonte Nuova (Roma).

A V V I S O A G L I A S P I R A N T I P U B B L I C I S T IRegolamento: 1) versare la quota associativa annuale. 2) rileggere at-tentamente gli articoli prima di inviarli alla Direzione entro il 15 di ognimese. 3) Gli articoli non devono superare le 25 righe dattiloscritte. 4)confrontare il testo originario dei propri articoli con quello poi pub-blicato con le necessarie correzioni e abbreviazioni, al fine di non ri-petere errori e prolissità negli articoli inviati successivamente. 5)pubblicare almeno 80 articoli in 24 mesi consecutivi. 6) fare tirocinioin Redazione nei turni da concordare con il Direttore. 7) rivolgersi alconsulente Patrizio Alessandrini (via Monte Senario 14, Roma. Tel.06.87195452) per far calcolare le ritenute d’acconto da versare al-l’Agenzia delle Entrate. 8) Conservare ogni copia del giornale perpoter compilare l’elenco degli 80 articoli da consegnare all’Ordine.9) Sono accettati solo testi dattiloscritti composti in RTF oppure WORD4/5 e inviati per E-mail: [email protected] avere conferma, chiamare Stefano al tel. 062148536 (ore 11-15).

INVITO AI REDATTORIÈ in corso il rilascio e/o rinnovo delle Tessere-Stampa di que-sto Periodico. Coloro che ne sono già in possesso sono invitatia contattare al più presto il Direttore per far applicare il bol-lino 2013 entro gennaio. Quota maggiorata in caso di ritardo.

(segue da pag. 1) Un genio della medicina

(segue da pag. 1) Ennesima farsa elettorale

(segue da pag. 1) Fai cultura!

(segue da pag. 1) La madre di tutte le riforme è la demo-sorte-merito-crazia

(segue da pag. 1) Salvemini, il significato dell’illuminismo

(segue da pag. 1) Quale cambiamento?

(segue da pag. 1) Web e tv, insieme per forza

(segue da pag. 1) Ci risiamo!

(segue da pag. 1) Voteremo nel caos!

giorni ci consegneranno schede elettorali sulle quali sono stampati più diun centinaio di simboli. Ecco uno dei tanti obbrobri del “Porcellum” chei nostri legislatori (pur essendo 945) non sono riusciti a modificare. Lavecchia Carta del ‘48 é frutto di un compromesso verticistico catto-co-munista (De Gasperi e Togliatti) che, per paura di un rigurgito fascista,ha reso instabili i governi (quotidianamente posti sotto la “spada di Da-mocle” della mozione di sfiducia di una sola Camera). Quella Carta, in-vece di una Repubblica dei cittadini (e del popolo “sovrano”), ha fondatouna Repubblica degli oligarchi dei partiti, finanziati dalle lobby. Hacreato, nei fatti, una Nomenklatura gerontocratica che se ne infischia deigravi problemi economici dei ceti sociali disagiati. E’ una Nomenklaturaarroccata nei privilegi “ad vitam”. E’ una dittatura “morbida”, gestita daplutocrati, da abbattere mediante il voto. L’unica alternativa efficace é lademo-sorte-merito-crazia, da inserire nella nuova Carta costituzionale.

Cosmo G. Sallustio Salvemini

pedagogico. Una realtà che fin da Kant (l’Illuminista - 1700) è stata mi-stificata dai romantici d’ogni tempo ossessionati dal pregiudizio di subor-dinare la ragione alla religione (all’irrazionale). Salvemini approdaall’illuminismo in quanto scopre che è l’unico faro possibile di cono-scenza e l’unica via possibile di uscita dall’abbrutimento. Infatti, soloesso avanza una visione onnicomprensiva e critica della totalità razionalee a razionale dell’uomo che consenta la liberazione dall’ignoranza. daifantasmi e terrori, (religiosi e non) con cui l’uomo viene mantenuto nellostato medievale di servus. Ecco perché, non da altri. contro la Chiesa esolo grazie all’apporto dell’illuminista Salvemini si è potuta realizzare inItalia la tanto formativa Riforma del ‘23: una Scuola seria e alta, apertaa tutti, strumento determinante di sviluppo delle coscienze e scampodall’ignoranza. I romantici mirano invece all’irrazionale (la ‘fantasia alpotere’). Guardano alla medievale “unione religiosa” di popolo e Chiesa(col corredo regressivo di dialetti, tradizioni e popolarismi), vista comesano connubio minacciato dalla ragione e dall’istruzione. Un divario vi-sibile, storicamente insanabile. Ne è un esempio la cosiddetta scopertadell’infinito (reale) dovuta allo sviluppo scientifico e all’Illuminismo,che i romantici intendono invece sempre e solo quale attributo divino eirrazionale, con tutti i risvolti tragici, bizzarri e tronfi, dell’artista incom-preso, chiuso nella sua ‘torre d’avorio’. E leggiamo tuttora analisi deli-ranti di professoroni su Leopardi romantico perché ‘scopritoredell’infinito’, mentre in Leopardi infinito e sentimenti sono percepitidalla ragione illuminata non dall’irrazionale. Leopardi stesso, contro isuoi superbi critici, rifiutò sempre l’etichetta di romantico che riservò aragione al suo “secol romantico, sciocco e progressista”. Così i romantici,dai primi vagiti in poi, osannarono la Rivoluzione francese quale provacontro l’Illuminismo che nella storia uomini e popoli agiscono irrazional-mente; salvo ricusarla ipocritamente in fretta e affibbiarla all’‘aridità’della ragione, quando dalla storia emersero i Robespierre, il Terrore e ilregicidio: cioè fatti nettamente romantici. Perfino la tediosa diatriba del900 sui fallimenti dello scientismo dei Lombroso e politico dei Marxruota tutta attorno a un voluto equivoco di fondo: l’attribuzione a essidella sigla di illuministi anziché ‘romantici-positivisti’ (Hegel-Comte).Da una parte Lombroso costruì una metrica psichiatrica estranea alla ra-zionalità prudente degli illuministi di fronte all’ignoto. Dall’altra Marx(criticatissimo da Salvemini) rielucubrò un’idea religiosa, romanticadella realtà, tipica della millenaristica medievale: la divina “inevitabilitàdel progresso storico umano”. I romantici e i ‘progressisti’ ci riportanosempre al Medioevo. Ferruccio Ciavatta

consenso popolare. Il problema quindi si sposta sull'etica del partito e dichi vi "partecipa". La Costituzione presenta quindi una lacuna che oggiviene fuori prepotentemente. Infatti il cittadino ha solo cinque minuti disovranità "blindata" ristretta solo al tempo di votare una lista piuttostoche un'altra. La costituzione non prevede nessuno strumento di controllosubito dopo il voto da parte del cittadino verso il partito. Il partito subitodopo le elezioni riceve un mandato in bianco per cinque anni e può farequello che vuole. Oggi dopo l'ennesima inchiesta il cittadino si sente tra-dito nella sua delega ed ecco che parte la volontà "nobile" ma di fatto sui-cida di voler in prima persona creare un "nuovo" partito per realizzare in"prima persona" la propria visione del futuro. Questo determina quindi lamiriade di partitini che stanno sorgendo come funghi dopo la pioggia dellacrisi di valori e culturale vi è la mancanza di fiducia del popolo nei partitistorici. La seconda fase è chiaramente l'ingovernabilità di una miriade ditante teste, finchè si arriva alla terza fase di "accorpamento" dei partitinipiù solidi ideologicamente, finchè non si raggiunge un quorum di suffi-ciente governabilità. Tutto questo è comunque un travaglio che si potrebbechiamare esercizio di democrazia di fatto è un tempo prezioso perso in cuii veri padroni del mondo fanno razzia delle ricchezze delle nazioni.

Giuseppe Turrisi

(segue da pag. 1) La metastasi dei partitini

(segue da pag. 1) Essere od appartenere?

(segue da pag. 1) Il grande inganno della “macro-regione”

(segue da pag. 1) Voteremo ancora con il Porcellum!

difica del Titolo V della Costituzione, introdotta con la legge costituzio-nale 18 ottobre 2001, n. 3, voluta dalla Lega, che ha trasformato le 20 Re-gioni italiane in altrettanti statarelli sovrani. Non riuscendo, la Lega, afare il “colpaccio” della agognata “scissione”, pur dopo aver bevuto tanteampolle di acqua purissima alle sacre sorgenti del Po, pare non si accor-gesse di quel che succedeva in casa sua e ancora si scaglia contro “Romaladrona”. Ora, per bocca dell’ex ministro Maroni, par di capire che si ac-contenterebbero di fare una macro-regione: l’euroregione Piemonte-Lombardia-Veneto, un po’ come avrebbe voluto il defunto prof. Miglio.Questi 20 statarelli sovrani, in virtù di detta legge n. 3/2001, sono sottrattiad ogni controllo amministrativo-contabile da parte della Ragioneria Ge-nerale dello Stato e di legittimità in ordine alle spese e al bilancio daparte della Corte dei Conti ex art. 103, 2°co., Cost. La causa remota tro-vasi, già nel 2° comma dell’art. 1 Cost., che, grazie ad un escamotage,suggerito dall’on. Fanfani, mentre stabilisce che “La sovranità appartieneal popolo”, pone un preciso limite aggiungendo: “che la esercita nelleforme e nei limiti della Costituzione”. Poi, l’art. 49, lascia mano liberaai partiti di “concorrere con metodo democratico a determinare la politicanazionale”. È una sorta di norma praticamente in bianco, che li sottrae aqualsiasi controllo contabile da parte della Corte dei Conti (supremo giu-dice contabile) e a qualsiasi controllo politico da parte degli elettori. Néa tale mancanza ovviamente possono sopperire le tanto strombazzate“elezioni primarie”, pur sempre organizzate dagli apparati di partito “adusum delphini”. Insomma,, non si può parlare di “autentica democrazia”e avremo sempre un sistema politico mistificante, perché il demòs non haalcun potere diretto. Sergio Scalia

occasioni dal Presidente della Repubblica vi è il Movimento GaetanoSalvemini che, in occasione del suo Cinquantennale, ha sostenuto conforza la necessità di una riforma elettorale che garantisca pari opportu-nità. Abbiamo avuto pessimi sistemi elettorali e questo fatto ha influitonegativamente sui governi e sulla loro azione, eppure ancora oggi con-tinuiamo a votare con il “Porcellum”. Siamo ancora nel limbo della se-conda Repubblica. La terza potrà essere migliore delle prime due. Unottimo esempio potrebbe essere una riduzione della frammentazione par-titica con adeguate soglie di sbarramento, l’adozione di regole stabiliz-zatrici come la sfiducia costruttiva sul modello tedesco e norme cheridiano agli elettori una reale possibilità di scelta dei candidati. Sonoobiettivi raggiungibili, ma solo se realmente voluti. Fiorella Ialongo

(segue da pag. 1) Basta con gli inciuci

frequentemente tra le mani per governare tv digitale, tv analogica e vari sa-telliti, crescerà e si trasformerà in un oggetto unico: una tastiera da com-puter, moderna e compatta, da collegare in wireless al nuovotelevisore/computer! La televisione, pertanto, sta per fare un nuovo salto,questa volta seguendo una linea evolutiva che molti di noi a casa hanno giàindividuato e sperimentato, il processo di integrazione con internet che ri-sulta ormai già avviato. Il concetto è semplice: unificare su un solo videoquello che arriva dalla TV e quello che entra in casa col cavo di internet.Sul mercato televisivo in Europa, la Gran Bretagna è leggermente piùavanti rispetto agli altri paesi. Da febbraio 2010 a febbraio 2012 il consumodi titoli video fruiti attraverso i siti web BBC, incluso il famoso I-player,è cresciuto del 156%. Nel paese sono stati visti 5,5 miliardi di video da In-ternet nello scorso mese di dicembre, mentre negli Usa nello scorso mesedi settembre ne sono stati scaricati 31,2 miliardi! I produttori di televisorigià da mesi sono in contatto con Google, che anche in questo caso provaad imporre la sua filosofia e il suo metodo al mercato mondiale. "La Sonysta per vendere in America un televisore dotato di Google Tv, che non soloha le porte per le connessioni con Internet e pc vari, ma ha il sistema ope-rativo di Google Tv e quindi permette di accedere direttamente ai contenutiTV organizzati e indicizzati da Google". L'approccio di Google è un usofuori controllo della tecnologia per scuotere questo settore industriale; peril consumatore forse è una modalità troppo caotica. Sicuramente usare unatastiera al buio, di fronte al televisore, per navigare senza limiti, è troppodispersivo, c'è spazio però anche per altri progetti fra lo stretto settore delvideo-on-demand a pagamento e il modello di Internet totalmente aperto.Questo atteggiamento è stato intrapreso anche dai produttori di console dinuova generazione (Sony Playstation, Nintendo Wii, Microsoft Xbox) chestanno arricchendo l'offerta di contenuti e di servizi delle piattaforme col-legate on-line. È assodato, dovremo rassegnarci! Non ci sarà più solo te-levisione nei nostri salotti e il web sarà sempre più presente in tutti gliaspetti della nostra vita quotidiana! Antonio Bartalotta

qualche centinaio di vite, non immaginava di raggiungere il risultato di oggi:dodicimila donne aiutate dalla sua fondazione”. La scienziata amava ripe-tere: “ Se morissi domani o tra un anno, sarebbe lo stesso: quel che conta èil messaggio che lasci dietro di te. È il solo modo affinché il nostro passag-gio sulla Terra non si esaurisca in un grande nulla”. Oggi, mentre il mondopiange la sua scomparsa, vorrei ricordarla attraverso le scoperte scientificheche la sua beautiful mind ha consegnato al mondo. È stata insignita delNobel per la Medicina nel 1986, a 77 anni, insieme all’americano StanleyCohen, per la scoperta avvenuta nei primi anni Cinquanta del fattore di cre-scita nervoso o NGF (Nerve Growth Factor) una pietra miliare della biolo-gia. Con la rivoluzionaria scoperta del NGF, si capì per la prima volta chei neuroni sopravvivono solo se possono succhiare sostanze nutritive da altrecellule attraverso le connessioni sinaptiche. Quelle ricerche pionieristiche,condotte dalla Levi Montalcini su embrioni di pollo, dimostrarono che ilcervello può “rigenerarsi”, contrariamente a quanto a lungo creduto. È veroche dopo la nascita non si formano nuovi neuroni e quelli che muoionosono irrimediabilmente perduti, ma è pur vero che si formano sempre nuoveconnessioni. E il regista della straordinaria plasticità neuronale è propriol’NGF. La scienziata proseguì i suoi studi arrivando a una seconda conclu-sione che si sarebbe rivelata un’altra svolta decisiva in biologia. Il sistemanervoso, immunitario ed endocrino non separato ma un solo grande networkstrettamente interconnesso e interdipendente. Con sorpresa, NGF si rivelòun “faccendiere” dell’organismo, il cui raggio d’azione va ben oltre il si-stema nervoso periferico e centrale. Altro aspetto inedito dell’attività bio-logica del NGF è venuto alla ribalta nel 1986, quando si notò che ilmassiccio rilascio nel sangue della proteina corrisponde a comportamentiaggressivi e ansiosi. Una ricerca condotta su giovani reclute che sperimen-tavano il lancio dal paracadute ha mostrato che prima del lancio il livello diNGF nel sangue aumenta dell’84% e dopo venti minuti dall’atterraggio saleulteriormente al 107%. NGF svolge un ruolo chiave nel prevenire l’insor-genza dell’Alzheimer. Impedisce, infatti, la produzione della proteina beta-amiloide, la principale responsabile della malattia. Mi piace citare le parolepronunciate dalla scienziata nell’intervista a Paolo Giordano (Wired n. 1,marzo 2009): “Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze nonvedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevovent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono lamente”. Gabriella Di Luzio

fa che incoraggiare questi meccanismi di apparentamento. E poitwitter, il salotto vip in versione tascabile dove i potenti spettegolanotra loro di poltrone, alleanze e schieramenti. Non uno, che indichi unavisione del mondo, una direzione di marcia, un programma per il fu-turo. Non una parola su giovani, lavoro, agricoltura, urbanistica, filierea chilometro zero, turismo, cultura, protezione del territorio, trasporti,scuola, ospedali. Non un progetto sugli asili nido o l’assistenza a malatie anziani. La vita vera, quella che conduciamo noi tutti in campagnaelettorale non lviene menzionata. Cosa hanno realizzato i nostri politicinel corso della carriera sui temi che riguardano «noi» e non «loro»?Cosa pensano della Cina, della Russia, dell’oriente mussulmano, delleguerre in corso nel mondo, di tutto ciò che succede in un raggio mag-giore dei loro interessi? Nel silenzio degli interessati, l’unico pro-gramma elettorale lo stanno scrivendo, giorno per giorno, le famiglie,le associazioni di volontariato e le aziende che mandano avanti la ba-racca non ricevendo nulla dalla politica, si accontenterebbero di nonessere intralciati con la burocrazia. L’Italia va avanti, nonostante la suapolitica. Matureremo mai come gli altri paesi, in democrazia e civiltà?Ai posteri, l’ardua sentenza. Lisa Biasci

time politiche del 2008 si può notare un aumento delle liste presentate,181 contro le attuali 215. Diversi inoltre i ricorsi presentati per le consueteliste civetta, cioè liste create ad arte da partiti e coalizioni con nomi similiad altre liste o candidati omonimi. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grilloè sul piede di guerra contro le liste civetta che ne hanno clonato il simboloe sul suo blog dichiara "Abbiamo fatto ricorso. “Se non ci lasceranno par-tecipare si prenderanno la responsabilità della delegittimazione dello Statoe delle inevitabili conseguenze”. Oltre alla lista di Beppe Grillo i danneg-giati sarebbero anche la lista Rivoluzione civica di Antonio Ingroia, lalista civica di Monti e la Lega. Un numero di liste così elevato non è de-mocrazia ma una vergogna tutta italiana. Isacco Cicala

taccamento alle proprie prerogative è la ragione più evidente del perchéciò avvenga, è importante non sottovalutare un altro aspetto del pro-blema, ovvero domandarci: quale società civile incarna questa richiestadi cambiamento? Quella in grado di farsi incantare dalle menzogne dichi, dopo venti anni di malgoverno, ha il coraggio di usare nuovamentela televisione? O quella che aderisce all'ennesimo populismo, quello diun Grillo che, pur di avere voce in capitolo alle prossime elezioni, nondisdegnerebbe un'alleanza con la fascista CasaPound? O magari stiamoparlando della società civile che, pur di non vedere la sinistra al governo,darebbe nuovamente credito alla montiana ricetta liberista che, nella suaessenza, ha determinato la crisi che stiamo vivendo? Appare evidenteche, in una realtà simile, la serietà di una genuina pretesa di cambiamentodebba esser presa con i guanti. Riccardo Fondi

vora il patrimonio ottenendo un vitalizio di 100.000 euro al giorno più sva-riate proprietà, egli si lamenta del poco tempo che ha a disposizione perparlare, da Giletti, dalla Gruber, da Santoro. È stato lontano molto tempoil poveretto dalle televisioni, ora deve parlare giustamente agli Italiani. Ber-sani dice che l’Imu sino a 500 euro non si deve pagare, La Lega con Maroninon si allea con il Cavalier, l’ex pool Mani Pulite Tonino di Pietro deve ve-dersela con gli scandali immobiliari in casa propria, Casini non sa dove an-dare, Fini forse si allea col Prof. Monti che non rinuncia alla sua candidaturadi Senatore a vita. Alfano non ci capisce più niente poveretto! Prima è luiil candidato dell’ex Popolo delle Libertà, poi ritorna il Cavaliere! Si sonoscissi dal Cavalier la Meloni e Ignazio La Russa fondando il partito Fratellid’Italia, qualcuno fonderà il partito Sorelle d’Italia? Certo che in questocontesto panoramico politico Italiano, costituito dagli stessi anziani che sispartiscono sempre la stessa torta si suscita l’ilarità del mondo. Se cambiasselo Star Sistem, e le candidature fossero per persone non oltre i 40 anni, nonricandidabili, e con uno stipendio di mille euro a mese, quanti politiciavremmo? Fare politica solo per passione come sarebbe logico, non arric-chimento ad personam! Allora sì che avrebbe una logica andare a votare!Per non tralasciare niente, abbiamo anche la tassa legalizzata sui piccoli ri-sparmi degli italiani che ammonta a 34,50 euro, già da gennaio 2012 suidepositi superiori a euro 5000! Piccoli risparmi che servono al bisogno gior-nalierovanno a coprire i debiti dello stato in milioni di euro! Forse gli Italianimedi vorrebbero fuggire su un altro pianeta,! Buon divertimento, il voto èuna cosa seria. Francesca Pagano

gli permetta davvero di governare il Paese... E gli altri? Arrancano, manon si fanno da parte. Non sembra che siamo riusciti a liberarci di questapolitica degli inciuci.Ecco quindi la Lega che, pur di avere qualchechance in più in Lombardia, è disposta ancora una volta ad appoggiareBerlusconi. Monti, che solo un anno fa escludeva la possibilità di candi-darsi, scende in campo non si sa con quali aspettative. Il colpo basso gio-cato al Beppe Grillo, con la registrazione di un simbolo clone, dimostraquanto tutti abbiano davvero paura di un movimento che punta a spezzareun sistema di privilegi. Questi inciuci fanno pensare che è inutile andarea votare. Ma l'Italia non è solo inciuci... L'Italia è un paese pieno di per-sone perbene. Ce ne sarà qualcuna che ha voglia di scendere in campoper migliorare le cose, non credete? Qualcuno che meriti la nostra fiducia?A me una persona così viene già in mente. È una persona che è stata vit-tima di una politica fatta di inciuci.Ha perso un padre lasciato solo peruna lotta al di sopra delle sue possibilità, consapevole di andare incontroalla morte. È qualcuno che ci ridà la speranza in una politica nuova, chenon può abbassarsi a compromessi perchè l'integrità morale di un padrecome Giorgio Ambrosoli non glielo permetterebbe. Maria Rosa Laria

non potevano. Monti forse è stato indispensabile a salvarci la faccia.L'avevamo persa del tutto all'estero anche nei più banali contatti umani, fi-guriamoci negli ambienti dove tintinna la moneta. Da questo punto di vistala situazione sembra migliorata, ma di sola immagine non si può vivere alungo. Ora si tratta di vedere se c'è qualcuno capace di rappresentarci al-l'estero garantendo per la nostra Dignità con le sue proprie garanzie perso-nali. Quelli che sono in lizza danno ben poco affidamento, salvo qualcheraro esempio di equilibrio. Per evitare un altro governo tecnico, che sarebbela nostra fine, dobbiamo puntare su uomini competenti e soprattutto onesti.È mai possibile che il Parlamento chiamato a redigere una nuova leggeelettorale debba farlo pensando agli attuali schieramenti? Con le faziositàpreconcette, si finisce per perdere di vista i grandi obiettivi del bene co-mune. Vincenzo Calò

questa viene dimenticata: nei programmi elettorali dei partiti si parla di pro-muovere il turismo, il patrimonio storico e artistico. Però nessuno spiegacome invertire una rotta che ha portato al disastro dei nostri beni culturali”.Stando alle ultime stime, contenute nella ricerca 2012 di Pierluigi Sacco perUnioncamere, il valore aggiunto prodotto dal sistema culturale italiano am-monta a quasi 76 miliardi di euro, pari al 5,4 per cento dell'economia nazio-nale, e conta 1 milione e trecentonovantamila persone, pari al 5,6 per centodel totale degli occupati del Paese. Eppure, il tema trova posto nell'agendadei partiti italiani solo di sfuggita. Nessuno che si misuri davvero con quelloche oltre ad essere un immenso giacimento identitario e di senso, risulta unasse economico strategico. Per questo motivo è di grande impatto l'iniziativapromossa dal Fai, un'istituzione che dal 1975 dimostra come i privati possanocontribuire alla conservazione e alla valorizzazione del nostro patrimonioculturale con risultati eccellenti, spesso migliori di quelli ottenuti con l'inter-vento statale. I cittadini, registrandosi sul sito creato appositamente, potrannoesprimere le loro preferenze su circa 15 temi selezionati: dalla destinazionedi una quota minima del denaro pubblico per la cultura, alle politiche per losviluppo del turismo, alla revisione delle norme che regolano il consumo disuolo, a misure che fermino lo svuotamento dei centri storici, all'aumento diore di storia dell’arte nei programmi scolastici. Al termine delle consulta-zioni, le cinque idee più votate saranno presentate ai candidati delle prossimeelezioni perché se ne facciano carico. Cristina Canci

quella che comporta fedeltà e coerenza con le proprie idee. Non possia-mio scusarci invocando la volubile natura umana. Da secoli, sotto vari re-gimi, c’é sempre chi invece di risolvere i problemi della gente preferisce“fare gli affari propri”. Per molte persone é conveniente cambiare “ca-sacca”. I veri responsabili dell’attuale disastro sono quei creduloni che“bevono” promesse fumose durante le campagne elettorali. Cosa diconoancora i leaders politici? “Venite con noi, siamo qui per vincere!”. Tuttipromettono di realizzare il “bene comune” ma nei fatti mantengonosmaccati privilegi di casta. Trilussa ha scritto:”Giustizia, Fratellanza,Libertà/ quanta gente ridice ‘ste parole,/ ma chi le vede chiare? Iddio losa!”. Vogliamo fatti concreti, non logori slogan e occasionali bandiere.

Raffaele Cecconi

(segue da pag. 1) Bandiere e Banderuole

Page 3: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 3N. 2. FEBBRAIO 2013

PARLAMENTO MONDIALEper la SICUREZZA e la PACE

Lord Presidente: Mons. Sen. Viktor BusÅ(Notiziario a cura dell’On. Cav. Gianni Ianuale)

TEMATICHE INTERNAZIONALI

COMUNICATI STAMPAMons. Sen. Viktor Busà, Lord Presidente del Parlamento Mon-diale, é stato nominato in data 10 novembre 2012 Membro delConsiglio delle Acque delle Nazioni Unite, con sede a Ginevra.In particolare: Water Supply & Sanitation - Collaborative Coun-cil. Ares of interest: Climate Change and Wash; Disaster Risk Re-duction and Emergency Response; Human Rights to Water andSanitation. Activities of Advocacy. Interest: Events, Conferences,Workshops. Per informazioni:http://www.wsscc.org/users/5283

* * * * * * * * * * * * * * * In data 13 gennaio 2013 il Lord Presidente del Parlamento Mon-diale, Mons. Sen. Viktor Busà, é stato eletto Presidente Generaledell’Accademia Internazionale “Giuseppe Pitré”. Il Consiglio écosì composto: Vice Presidente: On. Prof. Giovanni Giampino;Rettore: Prof.ssa Giovanna Badalamenti; Segretario Generale:Sen. Dott. Vincenzo Pirri; Consiglieri: Grand’Ufficiale GaetanoBalistreri, Sen. Prof. Giuseppe Canale, Sen. Prof. Biagio Paterno-stro, P.pe Prof. Fabrizio Maggiacomo Alliata.

PROPOSTA DI LEGGE

“SULLA FACILITAZIONE ALL’ACCESSO PER IL CREDITOBANCARIO, ONDE EVITARE IL RICORSO AGLI USURAI”

On. Lord Presidente, On. Colleghi: È antichissimo il fenomeno del de-naro dato in prestito e ricevuto con gli interessi dopo un certo periodo ditempo. La prima disciplina legislativa venne attuata dal Codice di Ham-murabi circa 2.000 anni a. C. Nei secoli successivi la crescente esosità deiprestatori di denaro provocò una eccessiva gravosità del debito. La primacondanna di questa prassi perversa (usura) fu pronunciata da Platone e daAristotele. Nel Deuteronomio (23: 19-20) è scritto: “Non prestare adusura al tuo fratello, né denari, vittuaglia, né cosa alcuna che si presta adusura. Presta ad usura allo straniero ma non al tuo fratello”. Nel Me-dioevo veniva considerato “usura” ogni pagamento di interessi. Mal’evoluzione dei traffici commerciali e il rafforzamento del capitalismoattenuarono le leggi in materia. Il denaro venne considerato “merce”come tutte le altre merci: doveva, pertanto, avere un prezzo. Tale prezzovenne denominato “tasso di interesse”. Se il tasso era moderato (cioè aldi sotto del limite stabilito dalla legge) il prestito era considerato lecito;se era eccessivo veniva condannato. Nel XV secolo in quasi tutte legrandi città italiane venne istituito il “Monte di Pietà” con lo scopo diprestare denaro ai più bisognosi, con un basso tasso di interesse. Il Codicenapoleonico, che incoraggiava l’iniziativa economica privata, sancì lafacoltà di concordare liberamente il tasso di interesse. Il Codice penaleRocco (1930) punì severamente il reato di usura. Attualmente è in vigorela legge n. 108 del 1996 che determina la soglia al di sopra della quale iltasso di interesse diventa usura. Questa “soglia” viene rilevata trimestral-mente dal Ministro del Tesoro e corrisponde alla metà del tasso ammini-strativo. Si tratta, però, di un metodo inadeguato, perché limitanotevolmente la libertà di contrattazione. C’è da supporre che il Legi-slatore abbia voluto disciplinare solo i prestiti erogati dalle banche. Restaquindi aperto il problema: non viene erogato dalle banche alcun mutuose il cliente non offre solide garanzie finanziarie, anche nell’ipotesi incui il cliente medesimo sia persona onesta e affidabile. Tutto ciò pre-messo, mi pregio sottoporre alla Vostra approvazione la seguente propo-sta di legge: Art. 1 - Il Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Paceinvita il Governo italiano ad elaborare un Disegno di legge che modifichiil sistema di erogazione dei prestiti di denaro da parte delle banche e ditutte le altre società finanziarie autorizzate. Art. 2 - Il predetto d.d.l. do-vrebbe introdurre una normativa che faciliti l’accesso al credito da partedei piccoli e medi imprenditori, nonché di coloro che hanno bisogno diottenere mutui per l’acquisto della prima casa. Art. 3 - Sanzioni penalipiù severe dovrebbero essere irrogate a coloro che erogheranno prestitidi denaro, chiedendo un tasso di interesse superiore a quello che verràstabilito dalla legge. Sen. Prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini

ATTI DI REGISTRAZIONE A FAVORE DEL PARLAMENTO MONDIALE

Nello scorso mese di novembre il Parlamento Mondiale ha otte-nuto la Registrazione presso l’O.N.U. e il Parlamento Europeo.Riportiamo qui di seguito i documenti ufficiali:1) United Nations Department of Economics and Social Affairs(NGO Branch). Profile: International Parliament for Safety andPeace. Headquarters: viale Teocrito 12 - 90135 Palermo. Email:[email protected]:Inter-governmental Organizaaaation. Languages: English,Russian, Portuguese, French, Italian, Spanish, Romanian.Head of Organization: H.E. Mons. Sen. Viktor Busà.Per ulteriori informazioni: http://esango.un.org/civilsociety/di-splayConsultativeStatusSearch.2) Parlamento Europeo. Registro per la Trasparenza. Profilo delsoggetto registrato: International Parliament for Safetry and Peace.Numero di identificazione nel Registro:755451110330-28.Data di iscrizione: 15 dicembre 2012. Responsabile legale: H.E.Mons. Sen. Viktor Busà (Lord President).Recapito: viale Teocrito12 - 90135 Palermo. Forma giuridica:Inter-Governmental Orga-nization. Sito internet: http://www.internationalparliament.orgResponsabile delle relazioni con l’Unione Europea: H.E. Hon.Dr. Giuseppe Farruggia (Minister);Address: P.O. Box 7 -92015Raffadali (Agrigento). L’I.P.S.P. ha interessi che si situano a li-vello mondiale. Centri di interesse: Affari economici e finanziari,Affari generali e istituzionali, Agricoltura e sviluppo rurale, Aiutiumanitari, Azione per il clima, Cultura, Gioventù, Giustizia e di-ritti fondamentali, Istruzione, Occupazione e affari sociali, Pescae acquacoltura, Politica estera e di sicccurezza, Politica regionale,Relazioni esterne, Ricerca e tecnologia, Sanità, Sicurezza alimen-tare, Informazione, Sviluppo. L’I.P.S.P. é rappresentato in 144 Paesi. Numero totale di aderenti(persone fisiche): 1.200. L’Organizzazione ha sottoscritto il Co-dice di condotta del Registro per la Trasparenza.

L’OCCIDENTE RAPINA L’AFRICASocietà fantasma, coperture politiche, finanza compiacente, prezzi truc-cati in quarant’anni, la fuga illecita di capitali è costata all’ Africa 1800miliardi di dollari, di cui 854 al “mispricing”, la falsificazione dei prezzidei beni materiali. Una truffa mondiale, che colpisce i più poveri conquei soldi, l’Africa avrebbe potuto ripianare il suo debito estero (250 mi-liardi di dollari) e impiegare i 600 miliardi rimanenti per combattere famee povertà. La denuncia parte da un centro studi no-profit di Washington,il Global Financial Integrity. La truffa colpisce la lotta alla povertà el’economia africana. Cifre spaventose ,frutto delle pratiche illecite de-nunciate dal dossier indipendente Usa. La cifra a cui arriva l’ammontarecomplessivo dei capitali usciti dai Paesi africani illegalmente, è impres-sionante: 1800 miliardi di dollari per una serie di trucchi dittatori leaderdemocratici, militari, alti burocrati e imprenditori, africani ma non solo,hanno accumulato immense fortune all’estero, al riparo dalle frequenticrisi che scuotevano periodicamente Paesi caratterizzati da economie de-boli e da una forte instabilità politica. Un fiume di soldi che ha alimentatola crescita dei Paesi più sviluppati e che, paradossalmente, fa dell’Africaun continente virtualmente creditore, essendo imprigionato dal suo de-bito. Il massiccio flusso di soldi di provenienza illecita dall’Africa, , è fa-cilitato «da un sistema finanziario internazionale ombra, che comprendeparadisi fiscali, segretezza di giurisdizione, finte corporations, false fon-dazioni, conti intestati a trust anonimi, transazioni commerciali truccatee diverse tecniche di lavaggio del denaro». La questione non è solo di na-tura etica: «L’impatto di questa struttura e dei fondi che si spostanodall’Africa è devastante. Drena importanti riserve monetarie, aumental’inflazione, rende difficile la raccolta delle tasse, impedisce investimenti,mina il libero commercio. La differenza tra i flussi finanziari in entratae le risorse impiegate nel finanziamento del deficit corrente o nell’au-mento delle riserve valutarie delle Banche centrali, equivale al capitaleche si è volatilizzato su conti esteri, accusa il dossier americano, che ag-giunge: molti meccanismi della truffa sono stati svelati, resta difficilescoprire quando ad essere truccati non sono più i prezzi sui documentidoganali, ma quelli contrattati direttamente tra la società venditrice equella acquirente. Questa è una via utilizzata soprattutto dalle grandimultinazionali per spostare fondi da un Paese all’altro. l’Africa ha perso,in media, 29 miliardi di dollari l’anno, 22 dei quali dai soli stati del-l’Africa Sub-Sahariana, in particolare della regione centro-occidentale.Il fenomeno è cresciuto costantemente, con una media del 12,1 per centoall’anno. Anche se i grandi esportatori di idrocarburi (Nigeria, Angola)dal 2008 hanno iniziato a invertire la tendenza, frenando l’esportazioneillegale di capitali e promuovendo economia locale, per raggiungere gliobiettivi fissati dall’Onu per l’Africa mancano ancora 348 miliardi didollari. E dai Paesi donatori, alle prese con la crisi economica globale, èdifficile aspettarsi un aiuto risolutore. Nicole Danielle Calabretta

LA SVOLTA DI GORBACIOV(Seconda parte) All’alba del 13 agosto del 1961 le unità armate dellaGermania dell'est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino est e oveste iniziarono a costruire, davanti agli occhi esterrefatti degli abitanti, unmuro invalicabile che avrebbe attraversato tutta la città, dividendo ine-quivocabilmente intere famiglie, interrompendo tragitti quotidiani tracasa e posto di lavoro, tra scuola ed università. Non solo a Berlino ma intutta la Germania il confine tra est ed ovest diventò una trappola mortale;i soldati infatti, ricevettero l'ordine di sparare su tutti quelli che cercanodi attraversare la zona di confine che con gli anni fu attrezzata con deimacchinari sempre più terrificanti, con mine anti-uomo, filo spinato ali-mentato con corrente ad alta tensione, e addirittura con degli impiantiche sparavano automaticamente su tutto quello che si muoveva nella co-siddetta "striscia della morte". Bloccato quasi completamente il “dissan-guamento” economico dello stato, negli anni ‘60 e ‘70 la DDR visseanch'essa un boom economico. Tra gli stati dell'est diventò la nazioneeconomicamente più forte e i tedeschi cominciarono a rassegnarsi alla di-visione. Di riunificazione si parlava sempre meno e solo durante le com-memorazioni e le feste nazionali. Quello che infine, per la grandesorpresa di tutti e nel giro di pochissimo tempo portò alla riunificazionefurono due fattori: l'arrivo di Gorbaciov come leader dell'Unione Sovie-tica e le crescenti difficoltà politiche ed economiche dei paesi dell'est,specialmente della DDR. Con la "Perestroika", cioè la radicale trasfor-mazione della politica e dell’ economia, con la "Glasnost", che dovevaportare alla trasparenza politica, Gorbaciov cominciò a cambiare stradaall'Unione Sovietica. (Continua)… Daisy Alessio

BASTA STUPRI IN ITALIA !Uno stupro ogni ora: è questo il dato agghiacciante delle statistiche inIndia, soprattutto se si tiene presente che il dato è in ribasso in quantovengono considerate solo le denunce ufficiali. Queste violenze, inoltre,passano sotto silenzio, nascoste sotto la cenere da alcune parti del poteree della società secondo cui la condizione di sottomissione della donnagiustifichi anche atti barbarici. Eppure può accadere che questo muro diomertà si rompa, una donna coraggiosa denunci i suoi aggressori, la suarichiesta di giustizia rimbalzi grazie ai media in tutto il mondo, in Indiamonti la rabbia e le proteste suscitate dovrebbero portare ad una leggecontro la violenza sulle donne che porti il suo nome. Finale positivo?Non è detto. Di certo c’è finalmente l’istruzione di un processo contro seiuomini che hanno violentato, torturato per ore una studentessa che èmorta dopo ore di agonia. Inoltre che il clamore mediatico scatenato daquesto episodio porti a qualche cambiamento sostanziale, per ora è al-quanto dubbio. Chissà quanto ancora dovranno aspettare le donne indianeprima di riuscire anche loro a girare un film dal titolo: “Speriamo chesia femmina”. Fiorella Ialongo

PROSPETTIVE INCALCOLABILIEconomia e Finanza si sciolgono, si fondono, e non v’è una motivazioneche ci sguazza meravigliosamente. Allora perché si ha bisogno di un'agenziache dia i voti a tutto? Si creano infinite piramidi verso il vuoto, una provo-cazione, un modo per sottolineare che anche chi giudica deve essere giudi-cato. Vedi Spagna e Italia, costrette a ricontare i soldi al centesimo per laBCE, una banca privata in fondo, cui i politici europei hanno delegato ilpotere di stampare banconote per regalarle alle banche private sue filiali, chenel frattempo hanno annientato con ardite speculazioni finanziarie i soldi deipropri clienti. Il concetto di Nazione, che la globalizzazione vuole superare,latita nel libero commercio che, con la fine dei dazi, ha portato alla totalemercificazione del fattore Lavoro con la conseguente devastazione delleeconomie nelle quali questi è più protetto, e la trasformazione genetica delcapitalismo da produttivo a finanziario è uno dei veicoli principali di tuttoquesto. Gran parte della crisi dell'Europa sta in questo: un bravo imprendi-tore prima che fuori dovrebbe esserlo dentro, ma molti non pensano ad uncalcolo semplicissimo, di quanti giorni è, mediamente, composta una vitaumana, e così corrono ad accumulare degl’interessi: quelli propri. Questatanto declamata crisi, indotta e controllata dalle lobby finanziarie, ha loscopo di restaurare una società arcaica dove i diritti dei lavoratori, e quindidei cittadini, vengono negati a favore di una minoranza sempre più ricca e“tracontante”, assetata di potere e privilegi. Sottrarre i diritti a chi li ha (vedil’art.18 con soppressione delle ferie e delle tredicesime, pensioni, riconosci-mento infortuni sul lavoro). Stiamo tornando agli inizi della rivoluzione in-dustriale di fine ‘700? Vincenzo Calò

U.S.A., BARATRO FISCALE EVITATOPartenza positiva per il 2013 per l’economia statunitense che all’ultimomomento ha evitato il “fiscal cliff”. Con esso si intende il “precipizio fi-scale” in cui sarebbero precipitati gli Stati Uniti il 31 dicembre 2012 inassenza di un compromesso che avrebbe comportato la simultanea en-trata in vigore di tagli alla spesa per quasi cento miliardi di dollari ed au-menti delle tasse per quasi un ammontare di 500 miliardi di dollari.Questo effetto combinato avrebbe potuto provocare una forte recessionecon conseguenze negative a livello globale. Questo accordo, tuttavia,non significa il completo superamento del baratro fiscale, ma il suo rinvioa fine febbraio, quando si dovrà tornare sulle barricate per il rinnovo deltetto sul debito pubblico che è a livelli talmente alti da far correre il ri-schio di default (insolvenza) agli Stati Uniti. Al di là dei dati, il vero noc-ciolo della questione è un problema che accomuna le due spondedell’Atlantico: la non sostenibilità del welfare. Questo significa, in par-ticolare, che la sola tassazione dei più ricchi non basterà a coprire i costi.La partita, ora si gioca sul fronte delle spese, e sarà il 2013 a dirci se, trai “due mondi”, vi sarà un coach con uno schema vincente che saprà fargiocare anche la crescita. Fiorella Ialongo

E’ NATA UNA SUPERBORSAAlcuni sogni, in America, hanno probabilmente maggiori chances di rea-lizzarsi. Un esempio è quello di Jeffrey Sprencher. Dodici anni fa ha fon-dato l’Ice (Intercontinental Exchange), in poco più di un lustro èdiventato un re dei futures ed ora è riuscito a comprare la borsa di NewYork per circa 8,2 miliardi di dollari in cash ed azioni. Con questa fusioneil simbolo del capitalismo americano ha perso la sua indipendenza per so-pravvivere ad una crisi che non ha risparmiato neanche i templi sacridella finanza. Questo derby americano è stato disputato per aggiudicarsila vera posta in gioco che il “Liffe”, il mercato europeo dei derivati chegenera la quota preponderante degli utili dei listini di Parigi, Amsterdam,Bruxelles e Lisbona, piazze controllate da Wall Street. Questa aggrega-zione segna anche il tramonto dei listini azionari rispetto all’intermedia-zione delle materie prime, in cui è fortissimo il gruppo Ice. Questopiccolo drappello ora si è trasformato in un colosso globale che lancia lasfida alla Deutsche Borse ed alla Borsa svizzera. In questa battaglia suiderivati che ha per teatro di guerra l’Europa una cosa, in particolare, nonè chiara ai risparmiatori del Vecchio Mondo: saranno soldati scelti benprezzolati oppure vittime da immolare in prima linea? Fiorella Ialongo

ANCORA VIOLATI I DIRITTI UMANILa guerra fredda sta registrando dei colpi di coda a danno di orfani. Trat-tandosi di minori deboli ed indifesi, è una storia particolarmente crudele.Per comprenderla appieno è necessario tener presenti alcuni aspetti: laRussiaha il triste primato di orfani(650mila) e degli aborti che sono all’in-circa 120 su 100 nascite; da ultimo, vengono adottati prevalentemente or-fani sani, tranne rare eccezioni. In questo quadro si inseriscono due leggivotate il passato dicembre: la prima, emanata dal Congresso negli USA,contiene il “Magnitsky Act”, in base al quale vengono posti forti limiti aivisti, bloccati conti correnti ed immobili di russi accusati di violazioniumane da parte degli Stati Uniti. La seconda, come risposta, è del Parla-mento russo che, con l’avallo del presidente Vladimir Putin, ha approvatoil divieto di adozioni di orfani russi da parte di genitori statunitensi. Inbreve, si è tornati al vecchio clima di accuse e ritorsioni. Esso, purtroppo,si sta scaricando su bambini i quali, oltre ad essere senza famiglia, a voltesono malati o disabili e la loro unica possibilità di riscatto sarebbe l’ado-zione internazionale in cui sono al primo posto gli Stati Uniti. Questibimbi dovranno ora restare in orfanotrofio fino alla maggiore età poichéin Patria difficilmente troveranno una famiglia disposta ad accoglierli. Ilfronte dei diritti umani è ancora storicamente “caldo”. Fiorella Ialongo

PUTIN CONTRO LE ADOZIONI IN U.S.A.Dopo settimane di tensioni, il 28 dicembre 2012, arriva la controversalegge “Dima Yakovlev” con cui il Presidente della Federazione RussaVladimir Putin ha detto sì al veto di adozione di orfani russi da parte deicittadini statunitensi. Approvato a larga maggioranza da entrambe le ca-mere del Parlamento, e in vigore dal 1° gennaio, il provvedimento nonsolo prende il nome di Dima, il bambino russo morto quattro anni fa negliStati Uniti dopo essere stato dimenticato dal padre adottivo in macchina,ma vuole essere soprattutto una risposta al “Magnitsky Act” con cui Wa-shinton ha deciso di bandire dagli Usa tutti i cittadini russi implicati nelcaso Sergei Magnitsky, l’avvocato arrestato per evasione fiscale dopoaver denunciato una truffa da 230 milioni di dollari ad opera di dirigentidel Ministero dell’Interno deceduto nel 2009 nel carcere moscovita diButyrka. I colpevoli? Purtroppo nessuno. Nonostante un rapporto uffi-ciale delle autorità russe abbia stabilito che non solo l’avvocato è statotorturato mentre era in prigione ma che il suo decesso è avvenuto a causadi una pancreatite mal curata, l’unico imputato per il caso, l’ex vice di-rettore del carcere, è stato infatti assolto per mancanza di prove. Ma, seè indubbio che la morte di Magnitsky non è né il primo né l’ultimo ca-villo che, dalla fine della Guerra Fredda, Russia e Stati Uniti hanno pre-testuosamente sfruttato per continuare a farsi la guerra, è altrettanto veroche è assurdo che a pagarne le spese siano dei bambini indifesi. Non soloperché la maggior parte dei dossier di adozione riguardano gli Usa maanche perché, nell’immediato, 52 bambini russi diretti oltreoceano sa-ranno costretti a restare in orfanotrofio in attesa che una famiglia, prefe-ribilmente russa, sia pronta ad accoglierli. Con la “leggeanti-Magnitsky”, inoltre, verranno prese misure anche contro quegli stra-nieri responsabili di violazioni dei diritti umani dei cittadini russi al-l’estero e sarà sospeso il lavoro di tutte quelle Ong che svolgono attivitàpolitica grazie ai finanziamenti degli Stati Uniti. Ma, non curante né dellaConvenzione dei Diritti dell’Infanzia né del trattato bilaterale tra Russiae Usa che, in vigore dal novembre 2011, esorta proprio ad un rinnovatoimpegno nella supervisione delle adozioni fra i due paesi, Putin è riuscitoad escogitare una strategia perfetta con cui mettere all’angolo anche lecritiche più dure. A partire dai dissapori con il vice premier Arkady Dvor-kovich, il Ministro dell’Istruzione Dmitry Livanov e perfino con il capodella diplomazia russa Serghei Lavrov. Come? Contestualmente al di-vieto di adozione verso gli Usa, ha promesso che si occuperà di miglio-rare le condizione degli orfani russi e di tutto il sistema di welfare perl’infanzia. Federica Sciorilli Borrelli

Page 4: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 4 N. 2. FEBBRAIO 2013TEMATICHE ETICO-SOCIALI

denunce e 14 arresti. Il recupero dei soldi persi dall'istituto avviene secondouna procedura specifica. I soggetti individuati riceveranno una comunica-zione da parte dell'Inps con allegato un bollettino Mav precompilato conl'importo da restituire. Una parte del denaro sembrerebbe sia stata già re-cuperata. L'inps, infatti, dichiara: "a tutt'oggi la percentuale di coloro chehanno rimborsato il debito in un'unica soluzione o che hanno richiesto unarateizzazione, è pari a circa il 27%. Nello specifico, su circa 24mila lettereinviate sono stati pagati 4.344 MAV e sono stati inseriti in procedura 571piani di rateizzazione con un recupero totale pari a circa 6,8 milioni dieuro". Le verifiche, avverte l'istituto, non si fermeranno qui. In agenda cisono operazioni di controllo anche su altri fronti al fine di apportare un co-spicuo aiuto al debito che pesa sul nostro Paese. Maddalena Barba

(segue da pag. 1) L’Inps interviene sulle pensioni dei defunti

(segue da pag. 1) Alle mazzette non sfugge neanche la Waziristan Haveli

(segue da pag. 1) 2012-2013: ecco il biennio dei sacrifici

(segue da pag. 1) La logica della città

(segue da pag. 1) Nozze tra gay?

edificio a tre piani, si sente rispondere dal “patwari” della zona, il fun-zionario che in Pakistan si occupa di amministrare questo tipo di pratiche,che per il via libera sarebbero bastate 50mila rupie (meno di 400 euro).Una richiesta della quale Bin Laden non si stupisce e alla quale neanchesi oppone ma che a distanza di un po’ di tempo, non appena i servizi se-greti pakistani hanno terminato la traduzione del diario, per il povero “pat-wari” si è trasformata nel peggior errore in cui potesse cadere. Credendodi avere a che fare con il portafoglio di un riccone qualunque, ignaro diavere di fronte uno dei peggiori geni del male di tutti i tempi, al burocrateè infatti toccata una bella sorpresa e quelle 50mila rupie estorte le sta ri-pagando tutte con il carcere dov’è detenuto con l’accusa di concussione.Ma una domanda è lecita. Come mai solerti nell’arresto e nel toglierequalsiasi traccia della residenza, le autorità pakistane si sono guardatebene dal rivelare gli altri contenuti dei 137 mila documenti sequestrati?Non sarà forse che queste dichiarazioni contengono qualche indiscrezionesulla rete di appoggi che consentì a Bin Laden di vivere indisturbato persei anni tra le mura di quella che poi fu denominata la Waziristan Haveli?Potrebbe essere una validissima ipotesi. Non dimentichiamo infatti chestiamo parlando di tre piani di casa circondati da una recinzione alta oltrequattro metri e protetti da una ulteriore protezione di filo spinato, quindiben visibile, a poco più di un chilometro dalla principale accademia mi-litare del paese. Dato che, ahimè, non fa nient’altro che confermare chela storia che nessuno fosse a conoscenza della verità non convince perniente. A maggior ragione se teniamo conto del fatto che l’attacco ameri-cano al compound di Osama forse se il medico pakistano che si trovavanella zona di Abbottabad per gestire un programma di vaccinazioni perconto della Cia, il Dottor Shakil Afridi, non fosse riuscito a raccoglieretutte quelle informazioni di cui gli americani avevano bisogno per riuscirenel loro piano sarebbe stato irrealizzabile o comunque di gran lunga piùdifficile da organizzare. Federica Sciorilli Borrelli

prezzi ricicla dall'armadio gli abiti smessi nel cambio stagione: il 53 percento degli italiani ha infatti rinunciato o rimandato gli acquisti di abbiglia-mento ed accessori. Sempre dalla Coldiretti è emerso che altre cose a cui sirinuncia sono i viaggi, le vacanze, frequentazione di discoteche, ristoranti,bar, ristrutturazioni della casa, arredamenti, attività culturali. Sull’alto ver-sante della medaglia, a cosa invece gli italiani proprio non riescono a direno? La spesa alimentare e i costi per i fabbisogni dei figli. Ora, in campagnaelettorale, la popolazione spera che oltre alla bagarre televisiva, i politicisiano in grado di rimboccarsi le maniche e affrontare realmente le angosciantiproblematiche del ceto basso e medio dell’Italia. Erika Carpinella

mente equilibrata, nello “spazio di contatto” e nello “spazio di spetta-colo” (potere politico) i cittadini perdono il controllo delle funzioni ur-bane, per affidarlo a “potenze” o a dimensioni che esautoranoprogressivamente ogni residuo sentimento di potestà; cioè viene sop-presso il bisogno di vivere attraverso le relazioni umane interpersonali,alle quali non si può, e non si deve nemmeno rinunciare. Lo spazio dellacircolazione, poi, quello destinato a flussi di traffico; suborna la vecchiacittà e le funzioni dell’abitare, diventa uno spazio al quale le relazioniumane interpersonali possono venire escluse, non rientrando nel campodei suoi ferrei determinismi. Qui si manifesta un’antitesi allorchè met-tiamo in relazione i grandi propositi di ristrutturazione e ammoderna-mento e mutamento architettonico con la vita della città. E intendiamoper “vita”, non qualcosa di astratto e di generico, bensì l’impegno quo-tidiano vario e operoso della gente, di ciascuno di noi quando, tra il ri-sveglio di ogni mattina e la conclusiva quiescenza della sera, va adalimentare il brulichio incessante delle strade, frenetico o placido chesia, motorizzato o pedonale per disegnare idealmente sui suoli pubbliciquell’intrico inconcepibile di “grafi” (come si chiamano in matematicacerte linee di percorso tra punto e punto) apparentemente casuali che siannodano tra le residenze, gli uffici, gli opifici, negozi, le scuole, e in-somma, l’innumerabile quantità di “posti” localizzati, ciascuno dei qualirappresenta materialmente una funzione facente parte di un ordine di fun-zioni in un sistema di nessi tra funzioni. Questo insieme di problemi ri-mane certamente irresolubile attraverso i piani urbanistici, perché si deveriferire alla “cultura della città”, cioè la congruenza tra il tessuto spazialedella città e l’organizzazione della compagine sociale che in varie formene fruisce. Liliana Speranza

complessa e sicuramente la legge in Francia sarà approvata. Quello cheHollande sta varando per la Francia e che Zapatero decretò per la Spagnaè un grave errore sociale. Mamma e papà non sono semplicemente deinomignoli facili da imparare, ma rappresentano l’unica vera strutturaeducativa della famiglia e, quindi, della società. Inoltre bisognerà ricor-dare, a coloro i quali ne fanno un problema di “parte”, che la Chiesa Cat-tolica non solo non è arretrata o omofoba ma fin dal 1986 ribadiva che:“Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state esiano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Similicomportamenti meritano la condanna dei Pastori della Chiesa, ovunquesi verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesivadei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La di-gnità propria di ogni persona deve essere sempre rispettata nelle parole,nelle azioni e nelle legislazioni”. Pertanto si può affermare che ci sia unalogica “perversa”, alimentando così anche lo scontro tra credenti e noncredenti, nel far vedere sempre la Chiesa come colei che è pronta a con-dannare tutto e tutti se non seguono la sua dottrina, cosa falsa perché bi-sognerà ricordare sempre che la Chiesa come Madre cerca di andaresempre ed ovunque incontro ai suoi figli. Pierluigi Vignola

NASCE CARTA ROMA, UN SOSTEGNOCONCRETO PER I PENSIONATI

E LE FAMIGLIECarta Roma è un innovativo progetto quadriennale rivolto a quelle fascesociali, pensionati e famiglie con figli minori che, in questo momento diforte crisi, risentono di più del disagio economico: circa un milione di cit-tadini romani, con questa iniziativa, potranno usufruire di un aiuto indi-retto, ma concreto, a difesa del loro reddito. La carta, nata incollaborazione con Poste Italiane ed emessa sul circuito Visa, è nomina-tiva, prepagata e ricaricabile. Tramite questa “card”, promossa dall’asses-sorato alle Politiche sociali di Roma Capitale, un milione di utentiresidenti a Roma - circa 700.000 pensionati e 300.000 famiglie con mi-nori a carico - potranno ricevere bonifici e ricariche, accreditare diretta-mente la pensione e soprattutto usufruire di sconti e vantaggi su un’ampiatipologia di acquisti, di prodotti e di servizi presso i partner pubblici e pri-vati convenzionati: circa 50 gruppi commerciali riguardanti settori che ri-spondono a gran parte delle esigenze di consumo. I possessori della cartapotranno inoltre beneficiare di ulteriori ‘Sconti Bancoposta’ negli oltre 27mila negozi convenzionati con Poste Italiane. Carta Roma può essere ri-chiesta recandosi nei circa 400 sportelli di Poste Italiane presenti sul ter-ritorio di Roma. Entro 30 giorni i titolari riceveranno a casa la carta, checomunque dovrà essere attivata presso uno degli sportelli Poste. I van-taggi della carta ricaricabile, personalizzata con il logo di Roma Capitale,saranno molteplici: il titolare non sarà costretto ad aprire un conto cor-rente, potrà tenere sempre sotto controllo le spese e ricaricare la cartasolo quando avrà l’effettiva esigenza di usarla. Federica Iacovangelo

LA TRUFFA MONETARIA Sempre di più si sta diffondendo la consapevolezza dell'importanza dellasovranità monetaria. Quando uno stato per la sua economia e il suo so-stentamento dipende da una moneta privata e straniera è destinato a mo-rire. La Grecia è l'esempio più chiaro. Eppure nonostante l'evidenzaancora non si riesce a comprendere la causa ma ci si ostina a vederesolo gli effetti. Il prestatore (banchiere) che da denaro allo Stato ancheall'impresa non ha interesse che lo Stato migliori il benessere del suopopolo o che aumenti la ricchezza della nazione, mira solo ed esclusi-vamente a recuperare il suo capitale con i rispettivi interessi. Questa fi-losofia non è difficile da capire eppure come messaggio non passa. Sequesto lo si lega al fatto che la capacità di battere moneta gli stati la pos-sono assolvere senza ricorrere al banchiere privato la situazione diventaancora più imbarazzante. Quali sono i vantaggi di essere entrati nell'eurodi essere stati classificati PIGS? Da aggiungere che il banchiere privatoemette moneta senza copertura di oro già dal 1971, non solo ma moltisistemi tra cui quello italiano sulla base di quella emissione primaria,con il principio della riserva frazionaria emettono "moneta debito" conpuro valore creditizio. Gli interessi che gravano su questi prestiti primarie secondari vanno semplicemente a drenare liquidità alla economia dimercato in altre parole si va ad impoverire tutti gli italiani. Ogni annosi pagano circa 100 miliardi solo di interessi a dei banchieri privati soloperché qualcuno (Prodi) nel 2002 ha deciso senza il consenso degli ita-liani di cedere la sovranità monetaria alla BCE. Il primo che in Italiacominciò a fare battaglie serie conto l'usurocrazia bancaria fu il profes-sor Giacinto Auriti che denunciò la banca di Italia per truffa ai dannidei cittadini italiani. Giuseppe Turrisi

IL DENARO SOVRANOIn ogni contesto storico la ciclicità del Machiavelli sembra rispecchiarela società attuale, che sia politica, che sia economia, che sia religione,cambiano gli attori, ma gli eventi sono sempre uguali. In Italia, la politicaè il teatro per eccellenza ed il popolo sovrano di se stesso, perde la de-mocrazia nel momento in cui va a votare. Sembrerebbe un’affermazioneassurda ma analizzando il contesto non vige nessuna democrazia ma solouna monarchia assoluta, potere nelle mani di tanti ma sovrano di unostesso scopo “il denaro”. Sperando che Totò abbia ragione, riponiamogiustizia nella “ A livella” e che anche il marchese diventi un netturbinocosì da disfarci da quella monarchia che è il denaro.

Francesca Molinaro

SALIRE IN POLITICA ?Ora che la caduta del proprio governo ha messo Monti nella condizionedi candidarsi, è possibile valutare l'effettivo spessore del personaggio,circostanza prima inattuabile per la funzine salva-spread assolta finora.Al di là di considerazioni soggettive circa la bontà della sua offerta po-litica, è il caso di riflettere su altri punti, attinenti alla vera essenza, nelnostro Paese, della misura del linguaggio politico. La distanza che separail Mario Monti Presidente del Consiglio, il tecnico sobrio ed equilibratoteso solo a fare il bene dei cittadini, e la sua nuova versione in salsa cam-pagna elettorale, è enorme. Un po' come se il fatto stesso di entrare in po-litica significasse rinunciare a tutta una serie di tratti (ponderazione eriserbo, innanzitutto) che nella politica italiana non possono trovare col-locazione. Non si può fare a meno, ad esempio, di apparire in televisioneo sulla carta stampata, in contesti che di politico spesso hanno poco oniente, anche solo per esibire una faccia sorridente. È difficile resisterealla tentazione della frase populista ad effetto; allo scaricabarile delleproprie colpe su chi ha governato in precedenza; ad aprirsi apparente-mente alla società civile attraverso candidature improponibili di sportivio altri soggetti in funzione di specchietti per le allodole. E il non plusultra dei luoghi comuni un bell'appello alla stabilità della famiglia, qual-che ricetta economica di stampo liberista - che ormai abbiamo tutti im-parato a memoria - e una etichetta da moderati che non fa mai male. E ilMario Monti di turno, come qualsiasi altro Pinco Pallino che speri di go-vernare questo Paese. Ma allora si è buttato nella mischia per favore, evi-tiamo almeno di prenderci in giro: non parliamo più di "salita in politica",che è una contraddizione in termini. Riccardo Fondi

NON CÈ NIENTE AL DI LÀ DELLE IDEOLOGIE

I recenti scandali, politici e non, hanno reso più che mai forte la richiesta,da parte della società civile, di un recupero di quei valori (onestà, merito,equità...) che, soprattutto nella condotta di una classe politica sempremeno rappresentativa degli interessi dei cittadini, e sempre più casta,sembra destinata a non trovare traduzione nella pratica. Nel momento incui abbiamo ritenuto che la distanza tra destra e sinistra non dovesse piùessere un confine insuperabile, ma un orpello sacrificabile laddove ra-gioni contingenti ne suggerissero la convenienza, abbiamo deciso di im-boccare un sentiero pericoloso, nonché fortemente equivoco. Leideologie non sono pura teoria, dei mantra da ripetere sperando che as-sumano un significato: questo ce lo vorrebbero far credere le stesse per-sone che, servendosi di questo pretesto, hanno cercato di farcidimenticare il loro ed il nostro passato. L'ideologia non è solo una con-vinzione, ma è il presupposto indispensabile per la solidità e la coerenzadi valori i quali, senza di essa, risulterebbero svuotati da ogni contenuto.E se l'evidenza di un simile ragionamento non ci apparisse immediata,dovrebbe essere la Storia a farci cambiare idea: la nostalgia di un'epocanella quale schieramenti opposti, trovandosi di fronte ad un paese deva-stato nel secondo dopoguerra, pur non rinunciando alle proprie inconci-liabili posizioni, furono in grado di concepire la nostra Costituzione,stimata come una delle migliori del mondo. Di conseguenza, ogni voltache sentiamo il bisogno insopprimibile di invocare onestà, trasparenza,equità nell'atteggimento di chi ci rappresenta, fermiamoci a pensare:quale valore attribuiamo noi a questi concetti Riccardo Fondi

INCORAGGIARE L’ARTIGIANATOAppena stampata la Costituzione i vari governi di destra hanno protettoper anni gli industriali mentre i partiti di sinistra, tramite i sindacati, hannoprotetto solo i dipendenti, cioè tutti quelli che avevano un posto fisso, tra-scurando completamente quell‘universo di artigiani, contadini e piccolicommercianti. Gli artigiani con la loro fantasia erano gli innovatori, i crea-tori di nuovi oggetti utili, i contadini oltre a produrre cibi genuini curavanoe mantenevano il territorio pulito. Intere famiglie di commercianti vive-vano con un piccolo negozio. Nel frattempo le fabbriche hanno soppian-tato i lavoratori con le macchine compiuterizzate per avere meno problemicon i sindacati mandando un’infinità di gente a spasso. Anche l’agricolturasi è industrializzata con le serre producendo gli stessi ortaggi sia d’estateche d’inverno La spietata competizione con le velocissime macchine hascoraggiato ogni forma di artigianato e di lavoro autonomo. Se i governivogliono risolvere l’attuale crisi, che è la peggiore di tutti i tempi devonofar pagare ai lavoratori autonomi il minimo indispensabile di tasse inmodo da incoraggiare il ritorno al lavoro autonomo. Gilberto La Scala

LASCIATEMI SOGNAREIndicare in ogni occasione un responsabile pare che sia l’unico modo discongiurare i problemi, di sentirsi a posto con la propria Coscienza. Com-portamento infantile? No, anzi, magari fossimo bambini che sbagliano,ma sperimentando, creando, domandando, gioendo, amando, consapevolidei propri limiti avendo molto da insegnare a certi adulti. Se fossimodavvero eterni le chance sarebbero infinite per alternare grandezza e mi-seria. Non pare strano incaricare qualcuno di governare attraverso il pro-prio voto, però nemmeno è giusto dire che la responsabilità sia di tutti…chi in prima persona fa politica, ma anche economia, ne ha molta più dime! In quindici degli ultimi vent’anni, in Parlamento la maggioranza èstata appannaggio d’un gruppo di partiti guidati da un certo personaggioe con una certa ideologia di fondo... sembra quindi logico dare a costorola colpa per 3/4. Un fatto d’analisi razionale della realtà che non può pre-scindere dagli Usa, quelli che hanno scaricato su altri Stati fondi, banchee, ahinoi, stipendi europei sottoforma di titoli tossici e senza valore creatidalla loro economia folle. E, come i bambini, allora sogno: vorrei averelo stato sociale svedese o tedesco, l'impossibilità per le banche di nuocerecome hanno deciso in Islanda, i contributi per editoria e cultura chehanno i brasiliani, la protezione del patrimonio genetico delle piantecome a Cuba, i farmaci essenziali contro i tumori a costi ridottissimicome in India, le idee e i finanziamenti per la Green Economy della Ca-lifornia, la preparazione e la competenza dei funzionari pubblici come cel’hanno in Francia, i matrimoni liberi a chiunque come in Spagna, la na-tura protetta e il Wifi dappertutto come nei Paesi baltici. Se gli altri fannomeglio, perché non copiarli? Vincenzo Calò

LO SPREAD: DITTATURA FINANZIARIALo spread ci sta condizionando la vita ed ha ridotto alla miseria Greciae Spagna. Il Presidente della Consob, On. Vegas, ha detto: “Affidare ilnostro futuro ad un numero costituisce un modo per abdicare ai nostridoveri, che discendono anche da un fondamentale diritto : quello di par-tecipare democraticamente all’assunzione delle decisioni che ci riguar-dano, lo spread dipende da un soggetto invisibile, il mercato, e attribuisceogni potere decisionale a chi detiene il potere economico, vanificandonei fatti il principio del suffragio universale”. Lo spread, rappresenta ildifferenziale tra gl’interessi dei bond tedeschi e gl’interessi dei nostribuoni decennali. Lo spread è l’ossessione degli Stati europei fin dal 1997,anno in cui si prospettava la nascita dell’euro. Il valore della nuova mo-neta veniva calibrato sullo spread con i titoli di Stato tedeschi, che eranoquelli che davano il maggior rendimento, stante il livello del debito pub-blico tedesco il più basso dell’Europa. Solo per fare un esempio: quandoi Bond tedeschi danno il 2,50 per cento d’interessi e BTP decennali ita-liani danno 6,50%, si dice che lo spread è di 400 punti, infatti 650 meno250 dà 400, quindi se lo spread sale, l’Italia è costretta ad aumentaregl’interessi dei BTP se vuole vendere i suoi titoli sul mercato per far de-naro per pagare i propri grandi debiti. Se la nostra Italia è costretta aspendere di più per interessi e se vuole non aumentare il già vasto debitoè costretta a ridurre altre spese oppure aumentare le tasse.La soluzione giusta, a mio avviso, dovrebbe consistere nel ridurre il de-ficit pubblico in modo di fare a meno di ricorrere al mercato dei capitalie contemporaneamente rendere più solida la nostra economia con l’au-mento della produttività e la riduzione della disoccupazione. Con il Go-verno Monti l’Italia è più apprezzata ed ha riacquistato credibilità.

Mario Coletti

URGE L’ALBO DEGLI ARCHEOLOGIIl 15 dicembre si è svolta a Roma, nella piazza rotonda del Pantheon, laseconda manifestazione nazionale degli archeologi italiani. Già nel giu-gno del 2008 l'ANA (Associazione Nazionale Archeologi) promosse unaprima manifestazione per attirare l'attenzione dei media sulla grave situa-zione in cui questa figura professionale versa nel nostro Paese. Dal giu-gno 2008 si sono avuti altri timidi risultati. La punta di un iceberg, masempre meglio di niente. Ora la figura dell'archeologo dev'essere con-sultata in caso di progettazioni preventive di aree di interesse storico e ar-cheologico e di altre valutazioni relative ai beni culturali, dove inprecedenza venivano consultati solamente ingegneri, architetti e geologi.Come se oggi la diagnosi di una malattia non venisse affidata a un me-dico qualificato, ma a un avvocato o un geometra. Ma rimane ancoramolto da fare: la Convenzione di Malta. In Italia deve ancora essere ra-tificata a ormai venti anni di distanza dalla sua presentazione. La profes-sione inoltre deve essere riconosciuta in via ufficiale, con tutti i dirittiche ne derivano. L'archeologo dovrebbe essere consultato per ogni que-stione organizzativa riguardante interventi che coinvolgono beni culturalie storici. Bisogna creare al più presto un albo nazionale degli archeologie stabilire regole chiare per l'assegnazione di lavori a varie figure profes-sionali. La figura dell'archeologo, dal punto di vista contrattuale, retribu-tivo, sanitario e persino organizzativo, si trova ancora oggi in situazionial limite del grottesco. Il paradosso, di un'involontaria comicità, è che illavoro dell'archeologo non viene riconosciuto proprio in un Paese che ètra i primi al mondo per quantità e qualità del patrimonio storico. Quantiarcheologi non riescono a emergere per colpa di uno Stato per il qualenemmeno esistono? Emiliano F. Caruso

ECCO COME CONTRASTAREL’EVASIONE FISCALE

I contribuenti italiani sono circa 42 milioni, di cui un terzo ha una retri-buzione lorda mensile di 10 mila euro.Venti milioni dichiarano un redditoannuale di 15.000 euro lordi, 12 milioni dichiarano 1500 euro al mese,8 milioni dichiarano un reddito mensile tra 1500 ai 5000 euro. Soltantolo 0,07 % della popolazione, cioè 30.590 persone, denuncia più di300.000 euro lordi, cioè più di 15 mila di euro al mese netti, mentre10.277 contribuenti dichiarano più di mezzo milione di euro e tra questi2366 hanno un reddito che supera un milione di euro. La Guardia di Fi-nanza sta da alcuni anni intensificando la sua attività per scoprire gli eva-sori fiscali, ma tale attività potrebbe dare più frutti se il Governo facesseapprovare una legge, che permettesse ai cittadini di poter detrarre unacerta percentuale delle spese per riparare l’auto da un carrozziere oppureper riparare gli elettrodomestici. Ora, poiché tali spese non sono detrai-bili molti preferiscono non avere la fattura per evitare l’I.V.A. e quindipagare di meno. Se si potesse detrarre una percentuale di tali spese, i cit-tadini si farebbero rilasciare le fatture e così l’evasione fiscale in questicampi non ci sarebbe più. L’Agenzia dell’entrate, con l’aiuto della Guar-dia di Finanza, ogni anno recupera 13 miliardi di euro. Mario Coletti

SENZA TETTO E SENZA MENSA !Nell’ Ottava Circoscrizione di Roma 20 famiglie e 18 bambini, dal 13dicembre sono stati sfrattati e messi in mezzo ad una strada .Questepovere famiglie avevano occupato una palazzina vuota e dopo tremesi, sono state costrette dalla polizia a liberare l’edificio tra denuncee contravvenzioni. Tutto questo succedeva nella zona di Ponte diNona. Attualmente dormono a terra con delle coperte ,il giorno il locale è surriscaldato ma di notte no!Questa gente ha bisogno estremo di aiuti! Ilgiorno 5 di gennaio si diceva che sarebbe arri-vato il Sindaco Alemanno ma non si è vistonessuno. I capo famiglia hanno bisogno anchedi lavori più umili per poteresopravvivere.Il’26 dicembre (S. Stefano)l’Acc Internazionale Città diRoma, presiedutadal Comm. Giovanni Maggi ha offerto unpranzo a questa povera gente. Vedere quei bam-bini patire la fame mi ha riempito il cuore di infinitatristezza. Liana Botticelli

Page 5: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 5N. 2. FEBBRAIO 2013 INIZIATIVE CULTURALI

CAFFÈ DELL’ARTISTA(Associazione Culturale aderente all’UN.I.A.C.)

(Presidente Prof. Florinda Battiloro)18 febbraio, ore 18,00 presso il Circolo Ufficiali, concertodi musica classica della dr.ssa Rita Colace. 25 febbraio,ore 18,00: il prof. Gennaro Avossa parlerà sull’emancipa-zione femminile. 4 marzo, ore 18,00: serata dedicata alpoeta Alfonso Gatto.

“SPUNTI…NI FILOSOFICI”Le Associazioni culturali “Terre vivaci” e “Defrag” promuovono il ciclodi incontri dal titolo invitante “Spunti…ni filosofici”, a base di Filosofiapratica. Si tratta di “un’occasione per tutte le età e tutti i livelli per con-dividere il gusto del pensare, del sapere e… del mangiare insieme”. Oc-casione che sviluppa gli obiettivi delle Associazioni coinvolte. “Terrevivaci” dal 2006 svolge numerose iniziative artistiche per valorizzare ilpatrimonio culturale italiano e i talenti, a vantaggio dello sviluppo deiterritori coinvolti. In quest’ottica, i territori diventano “corpi dei qualivalorizzare ogni più particolare aspetto grazie a iniziative culturali adhoc, trasformandoli così in Terre Vivaci” nella convinzione che sia pro-prio la Cultura a costruire la Pace. D’altra parte, “Defrag” si rivolgeprima di tutto al mondo dei giovani cittadini della periferia romana, pun-tando sullo sviluppo “del sentimento di autoefficacia e interdipendenzanecessari per sperimentarsi come attori responsabili e agenti di cambia-mento entro i contesti di appartenenza”. L’Associazione organizza tuttele sue azioni, fondandole sull’educazione non formale e su una politicadi coinvolgimento della popolazione a cui le attività sono rivolte. “De-frag” si è quindi specializzata nell’ambito artistico culturale, organiz-zando laboratori, rassegne e manifestazioni culturali per sperimentare lapossibilità di stare insieme in modo “produttivo e formativo”. In partico-lare, gli incontri “Spunti…ni filosofici” hanno avuto inizio a Gennaioper proseguire fino ad Aprile e, tra gli altri, avranno come temi: “Io e glialtri: istruzioni per l'uso”, “Libertà tra catene e legami”, “Amore, morte,follia: pensarci è roba da matti”? Ulteriori informazioni sul sito delle As-sociazioni e scrivendo a: [email protected]

Maria Rita Salustri

rali. In Italia la Costituzione è piena di belle parole, ma di fatto non hadato vita ad una Repubblica democratica, bensì ad una Repubblicalobby-pluto-cratica fondata sulla corruzione e sulle connivenze con lamalavita. Urge, pertanto, una nuova Assemblea costituente per redigereuna nuova Costituzione, per impedire lo strapotere dei soliti politici, oli-garchi ed usurpatori della sovranità popolare”. Concetti basati su unaprofonda conoscenza della Storia. In effetti la Costituzione è nata male,con un basilare vizio di forma, in quanto uno dei suoi fondatori, PalmiroTogliatti, era un cittadino russo, quindi non poteva far parte dell’Assem-blea costituente. In molti articoli si notano forzature, in particolare nel-l’Art.7, dove l’ingerenza della Chiesa è molto evidente. Il prof. Salveminievidenzia che anche le elezioni per la nascita della Repubblica furonoviziate da evidenti brogli elettorali, smascherabili facilmente, control-lando il numero degli aventi diritto al voto, dei votanti, delle schede nullee dei non votanti. La matematica non è un’opinione! Anche il modo incui fu “eliminato” il re Umberto ricorda la minaccia esplicita di Togliattie Nenni che potevano contare sui partigiani armati, che non avrebberoesitato a “giustiziarlo”. Salvemini, poi giunge a conclusioni estrema-mente innovative. In pratica condivide con Platone l’idea che le personemigliori dovrebbero governare per un tempo limitato, (la sua proposta èdi un anno). Si ispira anche ad Aristotele, concordando che chi governanon debba farlo per il proprio utile, altrimenti la democrazia degenera indemagogia. L’Italia un Paese “democratico”, perché di fatto siamo gover-nati da un’oligarchia, dove il potere (economico-politico-religioso) ènelle mani di poche persone, mentre i cittadini non esercitano alcun po-tere decisionale. L’idea del Prof. Salvemini è chiara: “per avere una veraDemocrazia bisogna disciplinare le lobby con apposite leggi; in Italia,tra le numerose lobby che agiscono nelle Istituzioni, il Vaticano ha unruolo preminente. Per una vera Democrazia, bisogna separare lo Stato ela Chiesa; i cattolici liberali dovranno prenderne atto. Anche il “quorum”è un concetto anomalo. Ai politici non interessa se i votanti sono sempremeno, ignorando con arroganza le cause profonde della protesta sociale,mentre per un referendum abrogativo è stabilito il 50% degli aventi di-ritto. Oggi è sempre più evidente la corruzione elettorale, con il voto discambio. Dopo una disamina così lucida ed accorata, Salvemini invita adaderire al Movimento Salvemini per denunciare le varie magagne deipolitici. Infine propone la “Demo-sorte-merito-crazia”in cui solo i pro-grammi saranno oggetto del voto dei cittadini, mentre da una lista di aspi-ranti competenti si sorteggeranno i nomi dei legislatori. Forse si tratta diun’utopia? Ma anche 70 anni fa sembrava impossibile pensare alla na-scita dei sindacati, al diritto di sciopero dei lavoratori, al diritto di votodelle donne. Forse è soltanto un sogno meraviglioso; ma se tutti abbiamolo stesso sogno, possiamo farlo diventare realtà! Vincenzo Pagliara

(segue da pag. 1) La “demo-sorte-merito-crazia” ci salverà

PRESENTAZIONE DELL’ANTOLOGIA DEGLI ARTISTIGli Artisti del Movimento Salvemini e dell’UN.I.A.C. sono invi-tati a partecipare alla presentazione ufficiale della quindicesimaedizione dell’Antologia degli Artisti che avrà luogo martedì 19febbraio presso il noto bar-ristorante “Caffé degli Angeli”, viadel Gesù 94, Roma. Il convegno, organizzato dalla Direttrice ar-tistica dr.ssa Liana Botticelli, avrà inizio alle ore 12,00, conpranzo alle ore 13,00. L’illustrazione delle opere pubblicatenell’Antologia avrà inizio alle ore 14,30 e sarà curata dall’attriceGabriella Di Luzio con la collaborazione della giornalista Lu-cilla Petrelli. E’ prevista la partecipazione di illustri personalitàdel mondo giornalistico, artistico, culturale e politico. L’invito éestensibile ai dirigenti delle Associazioni Uniacensi, ai redattoride “L’Attualità”, ai praticanti pubblicisti, a tutti i lettori. Le pre-notazioni devono essere comunicate entro il 14 febbraio al tel.06.6620020; cell. 339.4934678

DIBATTITI PROMOSSI DALL’UCSI CAMPANIA

Responsabilità e verità. Crisi e speranza. Sono queste le parole chiave deldialogo tra il mondo della Chiesa, i giornalisti e i giovani, in occasionedella tradizionale festa del patrono degli operatori dell’informazione, SanFrancesco di Sales. L’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) dellaCampania ha promosso incontri e dibattiti a Napoli, Avellino, Benevento,Caserta e Salerno. A Napoli, nello storico Conservatorio musicale di SanPietro a Maiella, diretto da Elsa Evangelista e dal commissario AchilleMottola, il 18 gennaio, l’Ucsi, d’intesa con l’Ufficio Comunicazioni So-ciali della Curia di Napoli di cui è direttore Enzo Piscopo, ha promossoun dibattito, che sarà moderato dal Rettore del Suor Orsola Benincasaprof. Lucio D’Alessandro sul tema: “Valori e disvalori”. InterverrannoS.E. Crescenzio Sepe, cardinale di Napoli, e Giovanni Minoli, giornali-sta-scrittore-autore di storici programmi della Rai. Ad Avellino, il 23 gen-naio al liceo “Colletta”, di cui è dirigente Paolino Marotta, il vescovoFrancesco Marino, il coordinatore provinciale dell’Ucsi don Gerardo Ca-paldo, il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, il direttore diOttopagine Bruno Guerriero, il responsabile della redazione de Il Mat-tino Generoso Picone discuteranno di “Stampa e Internet: quale credibi-lità?”. Moderatore sarà Rino Genovese, giornalista della Rai.A Benevento, al liceo “Pietro Giannone”, di cui è dirigente Norma Pedi-cini, il 26 gennaio, alle ore 10, questo il tema del dibattito: “La notiziavolta pagina: giovani, informazione, territorio”, con il vescovo di Bene-vento Andrea Mugione, il direttore di Sannio Quotidiano Cosimo Barone,il direttore di WebTv NTR24 Giammarco Feleppa, il direttore di Ottopa-gine Luciano Trapanese, il responsabile della redazione de Il MattinoLello Venezia. Moderatore Nico De Vincentiis. A Caserta, il coordinatoreprovinciale e componente del Consiglio nazionale dell’Ucsi Luigi Fer-raiuolo, il presidente dell’Assostampa Michele De Simone, insieme alCorso di Comunicazione dell’Istituto di Scienze Religiose “San Pietro”,il 26 gennaio nella biblioteca del Seminario, hanno promosso il premio“Buone Notizie-Civitas Casertana”. A Salerno, il 21 gennaio nel liceo“Tasso” di cui è dirigente Salvatore Carfagna: “Giornalismo in rete, so-pravvivere è un successo”. Parteciperanno il vescovo di Salerno LuigiMoretti, il responsabile della redazione salernitana del Corriere del Mez-zogiorno Gabriele Bojano, il direttore de la Città Angelo Di Marino, ilresponsabile della redazione salernitana de Il Mattino Gianni Molinari.Moderatore sarà Peppe Iannicelli, giornalista. Francesco Manca

A SALERNO, NATALE IN ARTE Si è tenuta a Salerno presso “Il Punto” di Portarotese, la seconda edizionedella rassegna-collettiva “Natale in Arte” , organizzata dall’avvocato pit-tore Giuseppe Carabetta. Dal 16 dicembre al 6 gennaio si sono alternatiimportanti firme dello scenario Artistico con un successo coinvolgente.Cerimonia d’inaugurazione con il consigliere regionale Gianfranco Va-liante; gli ospiti sono stati presentati dal giornalista Alfonso Bottone. Perla sezione “Pittura”: Rosanna Anelli, Antonio Boffa, Antonella Botticelli,Laura Bruno, Giuseppe Carabetta, Concetta Carleo, Aurora Cubicciotti,Giancarlo D’Angelo, Giorgio Della Monica, Gisella Landi, Giuseppe Ma-resca, Claudio Palmieri, Adriano Paolelli, Rossana Parenti, Santa Rossi,Stefania Sullo, Stefano Trapanese, Giuseppe Turi. Per la sezione “Scul-tura”: Silvio Amato, Pasquale Ciao, Per Francesco Mastroberti, nonché i“ceramisti” Maria Pellegrino, Antonio Perotti; Manuela Zambrano Dadadesign. Per la sezione “Fotografia”: Lello D’Anna, Nando Lucchetti, Re-nato Mainente, Francesca Massa. Per la sezione “Letteratura”: GiovanniArdolino, Giuseppe De Marco, Felice De Martino, Dante De Rosa, PaoloMajolino, Alberto Mirabella, Giuseppe Scognamiglio. Per la sezione“Musica”: i medici artisti Vincenzo Pagliara con la VincPagliaraBand,Fernando Galano & Napulantica, l’attore-cabarettista Maurizio Pintore,nonché il gruppo musicale Estro Armonico di Silvana Noschese. Non acaso l’avv. Carabetta è stato definito da critici nazionali ed internazionali“Il pittore della luce”, per le emozioni che suscitano dolcissime albe, ro-mantici tramonti, cieli e mari azzurri, che rasserenano l’anima. Una pittura“terapeutica”, che infonde sensazioni di positività e di benessere. Più voltepresente durante la manifestazione, come Ospite d’Onore Vincenzo Pa-gliara, “oculista per amore e musicista per passione”, Direttore Artisticoe Socio Fondatore dell’A.M.Ar.S., Associazione Medici Artisti Salerni-tani, impegnata nel sociale, e Presidente dell’A.M.A. Associazione MediciArtisti, a diffusione nazionale, presente anche su facebook, nonché con lasua pagina professionale “Dott. Prof. Vincenzo Pagliara Medico ChirurgoSpecialista in Oculistica”. L’amicizia con l’avvocato pittore Carabetta èstata immediata. Emozionante il recital “Antologia della Canzoned’Amore” con composizioni e poesie “specialistiche” dell’oculista Pa-gliara. Chissà... Dopo questa armonia, ci piace immaginare che forse l’artesalverà il mondo... Vincenzo Pagliara

L’ASSOCIAZIONE PINI A MILANOVoglio dedicare queste poche righe ad una delle associazioni che da oltrecinquant’anni opera nel territorio milanese con una mission tra le più dif-ficili. Dico questo perché, se è vero che per un volontario è molto diffi-cile, perché spesso il coinvolgimento personale è straziante, alle personemalate, lo è ancor più se queste persone sono bambini, in special modose la malattia è cronica e non ha alcuna possibilità di guarigione.L’Associazione Paolo Pini è sorta nel 1956 per iniziativa di un gruppo diintellettuali e professionisti milanesi, con lo scopo di continuare le attivitàfilantropiche di Paolo Pini, insigne medico neurologo. Nel 1987 l’Asso-ciazione Paolo Pini ha deciso di allargare l’impegno a bambini ed ado-lescenti portatori delle più diverse disabilità. L’azione del volontariato èstata quindi rilanciata ed estesa a tutti i soggetti in età evolutiva, portatoridi malattie e disagi invalidanti. La malattia grave crea ogni giorno grossiproblemi, non solo per il malato, ma anche per i suoi familiari. La pos-sibilità di avere un volontario significa non sentirsi più soli: ogni volon-tario viene affiancato ad un bambino, al quale offre compagnia,assistenza e disponibilità al gioco; la sua presenza concede inoltre ai fa-miliari dell’assistito una pausa di respiro. Così l’Associazione Paolo Pinisi impegna per restituire ai ragazzi ed ai loro genitori la fiducia in sé e nelmondo. E’ un lavoro impegnativo, svolto da volontari in stretta collabo-razione con le strutture sanitarie, con la consulenza di un’équipe di spe-cialisti. Nel febbraio 2013 l’Associazione Paolo Pini terrà un corso diformazione gratuito per volontari, Il corso si svolgerà i mercoledì 13, 20,febbraio e 6 marzo 2013 dalle ore 18,00 alle ore 20,00 presso la sededell’Associazione Paolo Pini, Corso di Porta Nuova 32, Milano. Sarannotrattate tematiche riguardanti la malattia cronica, la sua incidenza sullosviluppo del minore e le ripercussioni sulle dinamiche familiari, con par-ticolare attenzione all’utilizzo delle risorse territoriali per il tempo libero.

Maria Rosa Laria

CONVEGNO ANPEFSS E PREMIAZIONE “ULISSE D’ORO ” Sabato 19 gennaiopresso i MuseiCapitolini – sala“Pietro da Cortona”,Piazza del Campi-doglio n.1, si èsvolto il Convegnodell’ANPEFSS sultema “ProspettiveFormative per laScuola Italiana” e laPremiazione dell’ “Ulisse d’Oro 2012” di fronte ad una grande affluenzadi pubblico. L’ANPEFSS è un Ente Nazionale diFormazione Qualificato dal MIURe, da oltre 20 anni, svolge la sua at-tività con i docenti ed i dirigenti sco-lastici italiani ed europei. Lo Sporteducativo (e non competitivo) delcontesto naturale, l’Educazione Am-bientale, l’Educazione Alimentareed il Turismo Scolastico Attivo eSostenibile sono le tematiche princi-pali che vengono affrontate daquesto Ente proponendo Progetti in-novativi che hanno, come filo con-

duttore, una grande attenzione per lostudente, inteso come attore princi-pale del processo cognitivo stesso. Relatori sono stati: prof. MariaLaura Calamida (Dirigente Scolas-tico), prof. Giorgio Guatelli (Presi-dente ANPEFSS), prof. C. G. S.Salvemini (Direttore de l’Attualità),prof. Luca Filipponi, Presidente delCentro Europeo per la Formazione,

(foto 1). L’“Ulisse d’Oro 2012” èstato conferito all’imprenditore lu-cano Sigismondo Mangialardi(foto 2). Sono stati premiati conl’“Ulisse d’Oro Speciale” l’Ambas-ciatore della Repubblica dell’Iraqpresso la Santa Sede S.E. Habeeb M.H. Al-Sadr (foto 3) ed il Presidentedella Corte dei Conti Dott. Luigi Gi-ampaolino (foto 4). Madrina del-l’evento è stata l’attrice MariaGrazia Cucinotta. Alla fine dellePremiazioni si è esibito il Coro del Comando Generale dell’Arma deiCarabinieri. Ufficio Stampa Cell: 333.3784331 Tel 06 86216014/06 8620167

CINQUANTENNALEDEL MOVIMENTO SALVEMINI

Roma, Campidoglio 5 novembre 2012

PREMIO EUROPEO “TINDARI TERZOMILLENNIO”Presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina ha avuto luogola 13* edizione del Premio Tindari Terzomillennio. Vi hanno partecipatopiù di seicento Artisti di tutto il mondo. Sono stati premiati pittori, foto-grafi, poeti e narratori. Numerosi gli Ospiti d’Onore e i rappresentanti diGiornali, riviste e associazioni. Presso il Salone Castello del Conte Pettini(Villafranca-Messina) è stata celebrata la 14* edizione articolata nel Pre-mio “Padre Vincenzo Bondi” (per la Poesia) e “Città del Peloro” (per laPittura). Per ulteriori informazioni rivolgersi al Presidente dell’Associa-zione S.E. On. Pietro Fratantaro, Critico d’Arte (cell. 347.8875825).

INCONTRO CON GLI STUDENTIIl giornalista-scrittore Cosmo G. Sallustio Salvemini (Presidente del-l’Unione Italiana Associazioni Culturali), sabato 16 febbraio, incontreràgli studenti del Liceo scientifico statale “Giovanni da Procida” di Salerno(Preside prof. Annalaura Giannantonio) sul tema “Educare i giovanialla democrazia e alla legalità” proposto dalla prof. Florinda Battiloro.

IMPEGNARSI NELLE SCUOLEMartedì 5 marzo il Direttore C. G. S. Salvemini incontrerà glistudenti dell’Istituto comprensivo Villaggio Prenestino, via Fossodell’Osa 509, Roma, presieduto dalla chiar.ma Prof. FabiolaConte, sul tema “Il giornalismo è un’arte da realizzare con onestàdi intenti”, su proposta della prof. Maria Rosa Nicastri.

“ALLA RICERCA DELLE RADICI”L’Associazione culturale Ce.C.A.M., con sede in piazza Elettra (Marco-nia-Matera), sabato 26 gennaio ha presentato un interessante spettacolosul tema “Alla ricerca delle radici” (La poesia in dialetto nella letteraturaitaliana e nel dialetto di Tursi). L’evento é stato introdotto da GiovanniDi Lena (Presidente Cecam). Relatore é stato il prof. Antonio Rondi-nelli (Docente di Lettere). La simpatica serata si é conclusa con un con-certo musicale a cura dell’Associazione “L’Uagliun pu cupa cup”.

CONFERENZA ALL’ACCADEMIA “A. GRASSI”

Venerdì 1° febbraio alle ore 18,00, presso l’Accademia In-ternazionale di Arte “Alfonso Grassi” (Presidente Prof.Raffaella Grassi) con sede in piazza Porta Elina, Salerno,il Prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini (Presidente del-l’Unione Italiana Associazioni culturali) terrà una confe-renza sul tema “Riflessioni sulla degenerazione dellademocrazia”. Saranno illustrate in sintesi le tesi pubblicate nel suo recentelibro. Ingresso libero.

2

3

4

1

Salone della Protomoteca

Giorgio Bosco e Cosmo Salvemini Antonietta Del-Bue e Lino Prencipe

Pietro Orlandi Raffaele Vacca

Page 6: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 6 N. 2. FEBBRAIO 2013LETTERATURA E ATTUALITA

EDITO-INEDITO(a cura di Gianfederico Brocco)

*Angelo Manitta - All’ombra digalatea - (Ed. Il Convivio). Ro-manzo che vive nella sicilianità:dalla vita attuale giunge allaMagna Grecia, con la ripropo-sizione del mito di Aci e Galatea.Questo mito, che, tra l’altro è seg-nalato già da una bellissima foto incopertina, eseguita dall’autore, checi mostra il fiume Alcantara o Aci.Il mito tende a rivivere nei protag-onisti Chiara, Guglielmo el’oscuro Giacomo, personaggi anoi contemporanei. Tra vari colpidi scena, rievocazioni del mito evicende purtroppo attuali di crim-inalità si arriva ad un finale posi-tivo, con Chiara accanto al suoGuglielmo. I personaggi di una Si-cilia viva ancora, come il pastorecol suo gregge, fanno da coro, secosì si può dire, della rappresen-tazione, stavolta in prosa, ma sem-pre vivificata da una cifra poeticapersonale.

*Vito Mauro - La luna crollerà -(Ed. Thule). Ci sono autori cheispirano simpatia al primo impattoe uno di questi è certamente VitoMauro: con la sua prima poesia,intitolata, se vogliamo, alla fine,“la poesia”, stupisce favorevol-mente per il buon uso della strofa,che si restringe, allarga, straripaper comunicare concetti e impres-sioni, e poi, avanti, il suo curiosouso di alternare lettere o frasi inneretto collegate ad altre in stampanormale:si tenta di trovare unnesso (anagramma, significatocelato?) ma non lo si trova; si sco-pre pero’ che, incuriositi, si leg-gono e rileggono poesie come “La

farfalla”, “Al fiore”, “Vita mia” ealtre. La silloge, impreziosita daun bel quadro in copertina diPippo Madè e da un sicilianissimodisegno di Domenico Mauro, siapre con la prefazione del prof.Tommaso Romano e si chiude conuna pagina di pensieri in libera us-cita incentrati sull’amore, scrittadallo stesso Vito Mauro.

RIVISTE RICEVUTE

*Nuova Impronta, Direttore Fi-lippo Chillemi, via dei Rutoli 12,Roma. *Foglio Notizie, Dir. Pa-squale Chiaramida, Cas. Post. 185, 72100 Brindisi. Tel. 0831-516115.* Brontolo, Direttore Nello Tor-tora, via Margotta 18 - 84100 - Sa-lerno. *Il Symposiacus, dir. resp.Pantaleo Mastrodonato, via La Ma-rina 51, 70052 Bisceglie (Bt) *Ba-che rontius, Dir. Marco Delpino.via Belvedere 5, 16038 S.Marghe-rita Ligure (Genova) tel.0185.286167. *Presenza, diretta daLuigi Pumpo, via Palma 89, 80040Striano (Na). *Poeti nella Società,presidente Pasquale Francischettivia F. Parrillo 7, 80146 Napoli cell347-55.36.446, email: [email protected]. * Miscellanea,diretta da Michele Melillo, ParcoGardenia, villino 23, 84090 SanMango Piemonte (Salerno). *Versoil futuro, diretto da Nunzio Menna,via Scandone 16, Avellino, tel.0825 38269. *Il Convivio, direttoda A. Manitta, via PietramarinaVerzella 66 95012 Castiglione diSicilia. (Ct) *Fiorisce un Cena-colo, fondato da Carmine Manzi84085, Mercato S. Severino (Sa).

,

P R O P O S T E E D I T O R I A L IScrittori, poeti, saggisti (materie storico-filosofico-letterarie): inviatei vostri manoscritti al Comitato Editoriale del “Movimento G. Salve-mini”. Se le vostre Opere verranno considerate idonee per le EdizioniMovimento G. Salvemini, riceverete una proposta editoriale con l’in-dicazione del simbolico contributo-stampa a carico dell’Autore. Vo-lete pubblicare romanzi, poesie, saggi letterari, storici, sociologici,giuridici ed economici? Cell. 347.0333846.

NAPOLI, ANCORA BOTTI ILLEGALIA nulla sono serviti i video , gli appelli e le raccomandazioni del Sindacodi Napoli Luigi de Magistris, che si è speso nelle ultime settimane del2012 per una campagna contro i botti di Capodanno. E, ancor prima cheiniziasse il 2013, ci sono state vittime: due ragazzi di 17 e 18 anni hannoriportato ustioni di primo e di secondo grado in tutto il corpo perché tra-sportavano in una Toyota botti e un petardo gigante, che è scoppiato al-l’improvviso, squarciando il tetto dell’auto . L’interno della vettura èstato completamente distrutto dall’esplosione ed è stato fortemente dan-neggiato anche il parabrezza dell’autobus ANM che affiancava la Toyotaferma al semaforo. Immediatamente dopo l’accaduto, una folla di gentesi è radunata intorno il veicolo distrutto tentando di soccorrere i ragazzi.Agli inquirenti i due malcapitati hanno negato il possesso di botti spie-gando che l'ordigno esplosivo sarebbe stato lanciato contro di loro dal-l'esterno. Una versione, questa, poco credibile dagli investigatori che benconoscono le abitudini partenopee di ingaggiare a poco prezzo giovanicome fattorini di fuochi illegali. «Faccio un appello ai napoletani – hadetto de Magistris – Venite a vedere nella notte di Capodanno i bellissimifuochi d’artificio legali sul Lungomare liberato dalle auto piuttosto checomprare quelli illegali. Con i soldi risparmiati comprate il pacco allacamorra, il contenitore di prodotti realizzati sui terreni confiscati alla cri-minalità organizzata promossi dall’associazione Libera. Sarebbe un belsegnale.» Erika Carpinella

LOTTÒ PER LA GIUSTIZIA E LA LIBERTA’Gaetano Salvemini, docente universitario, storico e uomo politico, nacque a Molfetta nel 1873. Si laureò a 23anni presso l’Università di Firenze sostenendo la tesi sulla “Dignità cavalleresca”. Appassionato di Storia me-dioevale, nel 1899 pubblicò il volume “Magnati e popolani nel Comune di Firenze dal 1280 al 1296”. Nel1902 ebbe la cattedra di Storia all’Università di Messina, nel 1910 a Pisa e nel 1916 a Firenze. Scrisse volumisu “Mazzini” (1905) e sulla “Rivoluzione francese” (1906). Pose al centro della sua attività politica la questionemeridionale insistendo sulla necessità di un collegamento tra operai del nord e contadini del Sud. Criticò poii socialisti, perchè li riteneva troppo favorevoli a Giolitti, i cui metodi elettorali furono fortemente criticati nel1909 nel suo famoso libro “Il Ministero della malavita”. Nel 1911 lasciò il P.S.I. e fondò il settimanale”L’Unità,che divenne lo strumento efficace per formare l’opinione pubblica. Nel 1919 fu eletto deputato, in una listadi combattenti. Fu tenace oppositore di Mussolini e del fascismo, perciò nel giugno del 1925 fu arrestato qualefondatore e direttore del periodico clandestino “Non mollare”, ma poco dopo fu liberato e nell’agosto dellostesso anno lasciò l’Italia, dimettendosi dalla cattedra universitaria. Visse in Francia e poi in Inghilterra e nel1934 si trasferì negli U.S.A., dove insegnò Storia nell’Università di Harvard, continuando a collaborare con ilMovimento “Giustizia e Libertà” e con la “Mazzini Society”. Nel 1949, tornato in Italia, riprese l’insegnamentouniversitario a Firenze, collaborando con le riviste “Il Mondo”,”Critica Sociale“,”Il Ponte” e con altre. Morìa Sorrento nel 1957. Va additato alle nuove generazioni affinché ne facciano tesoro. Mario Coletti

L’ASSOCIAZIONE ARCI E IL PROGETTO “GIOVANI IN RIPRESA”

Nell’elegante cornice di Villa Borghese, presso la Casa del Cinema, si ètenuta recentemente la presentazione del progetto “Giovani in ripresa”,promosso dall’Associazione dedicata alla figura e all’intensa attività po-litica, civile e culturale di Giampiero Arci. Nell’occasione è stato proiet-tato un documentario inerente alla (ri)scoperta del II Municipio realizzatoda un gruppo di giovani che, sotto la guida del regista Vittorio Viscardi,si sono impegnati nella ricerca documentale, nella stesura dei testi, nelleriprese, nella selezione dei soggetti da riprendere, nello speakeraggio enella scelta delle musiche. In definitiva si è trattato di un lavoro com-plesso, svolto nella piena convinzione che, proprio a partire da una co-noscenza più approfondita e consapevole del proprio territorio, siapossibile favorirne il rispetto, la tutela e il rilancio. I giovani impegnatinel progetto hanno quindi offerto una panoramica sulle bellezze architet-toniche, naturali e artistiche del Municipio anche come auspicio che “purin un momento piuttosto difficile, si possa iniziare finalmente a parlaredi ripresa delle nuove generazioni”. Sensibilizzare al Bello, artistico eculturale, d’altra parte, come ha ricordato nell’occasione la stessa Presi-dente, Prof.ssa Enrichetta Arci, è proprio uno degli obiettivi dell’Asso-ciazione che ha raccolto l’eredità dei tanti progetti di Giampiero Arci,dedicati ai giovani. Alcuni di questi progetti sono: l’istituzione delleBorse di Studio in “Diritto dell’Unione Europea”, assegnate a giovaniche possono così permettersi di svolgere stages, master ed esperienze sulcampo, i Premi giornalistici, i corsi di formazione, qualificazione e spe-cializzazione e il Trofeo di auto d’epoca, grande evento celebrativo delBello e dell’Antico. Ulteriori info su: www.giampieroarci.it

Maria Rita Salustri

“CREDO NEI VALORI DEL POPOLARISMO EUROPEO”

Abbiamo incontrato il dott. Fabio Desideri, già consigliere regionale dlLazio nella legislatura 2005/2010, imprenditore e amministratore unicodi una società leader nel settore dell'informazione istituzionale, da sem-pre attento alle tematiche sociali ed alle problematiche dei più deboli.Lo abbiamo intervistato. Desideri, di nuovo"in campo" in queste ele-zioni? Credo che queste elezioni siano un momento molto importanteper l'Italia ed in particolare per la regione Lazio, specialmente dopo letante disfunzioni evidenziate dalla cronaca. Ritengo che la complessitàdei tempi che viviamo e la sempre maggiore centralità dell'Istituzioneregione nella quotidianità di ognuno di noi, rappresentino una questioneprioritaria che necessita di competenze ed esperienze per essere portataavanti nell'interesse dei cittadini. Quindi il mondo dell'imprenditorialegata alle nuove tecnologie perderà per cinque anni un protagonistae la politica regionale recupererà un valido consigliere? Anzituttodobbiamo attendere il pronunciamento degli elettori, poi credo che nes-suno dei due ambiti perderà nulla. Ho una famiglia molto grande com-posta da tanti figli e pertanto io e mia moglie dobbiamo continuare alavorare per il bene familiare. Ma proprio perché vivo nella mia quoti-dianità le tante difficoltà che in questo momento affliggono principal-mente il nucleo familiare, ancor di più' se numeroso, credo di poterportare nella politica regionale anche in tale ambito una esperienza con-creta che può essere utile a rendere le istituzioni più "umane". Con chisi schiererà? Sono da sempre un uomo ispirato dai valori del popolari-smo europeo. Nella politica italiana molti dichiarano di avere queste ideepur militando in altri schieramenti. Personalmente ho ritenuto, quindi,opportuno aderire alla Lista civica di Storace. La stessa lista nella qualefu eletto nella legislatura 2005/2010. Esattamente. Anche allora, comeoggi, ritenni Fancesco Storace la persona più adatta per guidare una isti-tuzione complessa ed essenziale per ognuno di noi come la regioneLazio. Oggi credo che questa scelta sia ancora più opportuna. Tutti sono invitati a partecipare all’incontro organizzato da Desideri il17 febbraio, alle ore 10,00, presso l'Auditorium del Massimo all'Eur.

Don Riccardo

IL CORRIERE NORMANNO

CHI HA AFFOSSATO L’ITALIA?Oggi, tutti propongono le stesse cose: ridurremo le tasse, toglieremol'IMU, e via discorrendo. Ma chi ha affossato l’Italia? Forse il poverocristo che prende 500 euri e che non riesce ad arrivare a fine mese? Tuttipromettono mari e monti ma poi non mantengono le promesse. Io,modesto professionista in pensione, propongo la costituzione del partitodegli "Scansadori". Mi spiego: La Repubblica di Venezia nel 1546,trovandosi in cattive acque economiche, istituì dei magistrati contabili:"Provedadori et Revisori sora la scansation et regolation de le Spese Su-perflue", titolo che venne abbreviato in "Scansadori" con il preciso incar-ico di abolire le "spese inutili" dello Stato. Questi, ipso fatto, abolironole cariche inutili, le prebende clientelari, le poltrone e i lauti stipendi. Misi potrà rispondere che oggi è impossibile in quanto dovremmo tagliaretre quarti dei "signori" che vivono solo di politica, senza aver fatto ungiorno di lavoro. Bisogna abolire il "mestiere" di politico, eliminare glistipendi ed annessi ai politici corrispondendo solo gettoni di presenzaper il lavoro "veramente" svolto. Bisogna abolire le provincie e ridurrele regioni ad un massimo di 5: nord ovest, nord-est, centro, meridione edinsulare. Sarebbe sufficente un Parlamento monocamerale con 100 mem-bri, invece degli attuali 945. Romano Zega

AVVISO UTILELa S.I.A.E. ha inviato al Prof.C.G.S. Salvemini (Presidentedell’Unione Italiana tra le Asso-ciazioni Culturali), con racco-mandata in data 14.12.2012,l’Accordo Quadro concernentel’adeguamento delle tariffe age-volate per l’anno 2013, a favoredelle Associazione aderenti al-l’UN.I.A.C. che organizzanospettacoli musicali, corsi di gin-nastica e similari. I Presidentidelle predette Associazioni sonoinvitati a rivolgersi alla Direzionedi questo Periodico per chiederecopia delle Tabelle aggiornate.

CONCORSI INDETTI DA “IL CONVIVIO”L’Accademia Internazionale “Il Convivio” bandisce la quarta edizionedel Premio “Filoteo Omodei” e l’undicesima edizione del Premio “Pen-sieri in versi”.Le Sezioni sono: Poesia inedita, Narrativa, Pittura e Scul-tura. Le opere devono essere inviate entro il 15 febbraio al PresidenteAngelo Manitta (via Pietramarina-Verzella 66 - 95012 Castiglione di Si-cilia (Catania). Info: tel. 0942.986036. Cell. 333.1794694E-mail: [email protected]

PREMIO “UGO FOSCOLO”La Cerimonia di Premiazione dei vincitori del Concorso Nazionale diPoesia “Ugo Foscolo” (Sesta edizione) avrà luogo il 24 febbraio, alleore 10,30 presso il Salone delle Conferenze dell’Istituto Salesiano “DonBosco” (via Libertà 199, Palermo). Verranno conferiti premi e riconosci-menti offerti da prestigiosi Enti. L’evento é organizzato dall’AccademiaUniversitaria “Ruggero II di Sicilia”, presieduta dal Principe Prof. Dott.Amerigo Coroneo, con sede in viale delle Alpi 42, Palermo. Info: tel.091.511127. E-mail: [email protected]

CONCORSO POESIA - PITTURAIl Mensile “BRONTOLO” presenta il XVII Concorso Nazionale diSatira, Umorismo, Poesie, Pittura, Scultura, Foto. Sez.A) Disegniumoristici, Caricature, Foto-Arti. Sez.B) Racconti satirici o umori-stici o Sillogi di Barzellette o Romanzi umoristici. Sez.C) Poesiasatirica o umoristica in lingua. Sez.D) Poesia satir. o umor. verna-cola (con traduz. se non napoletana). Sez.E) Teatro umoristico Sez.F) Liriche in lingua (edite o inedite). Sez.G) Liriche vernacole(edite o inedite, con traduz. se non napol.). Inviare, meglio se perComputer o con CD, disegni, foto e testi inediti o pubblicati in libri,in unica copia firmata, con breve curricolo, recensioni e foto perso-nale, entro il 30/Giugno/2013, alla Redazione: Via Margotta, 18 -84127 Salerno. Tel.089/797917-E-mail: [email protected] - L’ab-bonamento alla Rivista (Ordinari, 20 euro; Sostenit., 30; Beneme-riti, 50) dà diritto alla partecipazione gratuita al Concorso. - Ilversam. può essere fatto a mano, con lettera, con vaglia o sul ccp N.20456844, al Mensile Brontolo-Satir. Umor. Culturale-84100 SA.Premi: Inserimento nell’Antologia (che verrà spedita gratis) -Pub-blicazioni sulla Rivista - Libri umoristici di Nello Tortora. Grazie Nello Tortora

NETTUNO E LA SUA STORIA(Seconda puntata). Nel Borgo vivono antichissime famiglie nettunesi eanche personaggi illustri, che hanno sempre voluto rimanere nella lorosemplicità, pur di non perdere la voglia di guardare quell'azzurro poeticodel mare, godere i silenzi del Borgo Antico. Nel Borgo, nel mentre sicammina, con passo lento e curioso, si avverte ancora oggi il profumod'antico e i gesti dei nostri vetusti artigiani, che, incurante dell'avanzaredella sproporzionata tecnologia, continuano a creare, a lavorare con leproprie mani, gli articoli. In questo habitat, non vi sono ascensori macase apparentemente piccole incollate l'una all'altra, salde nella roc-caforte. Le antenne della TV, anche qui selvaggiamente visive, sono ap-parse e si mescolano con i cavi elettrici, i tubi dell'acqua ed altre cose cheforse deturpano l'ambiente di stile antico, per fortuna sono rimasti gli an-tichi sapori e gli odori che si espandono lungo i vicoli stretti e caratter-istici. Alzando gli occhi verso il cielo anche al più sprovveduto turista,non guasta osservare i serti di aglio, i pomodori appesi al chiodo e l'in-tensa cromatica dei peperoncini rosso-fiamma coltivati nel vaso di terra-cotta. E' un quadro di stile antico in una cittadina moderna e aggraziata,voci dialettali che si mescolano ai rumori d'ambiente, al cantodei canarini sul davanzale di una finestra infiorata, al versocaratteristico dei gabbiani in volo per poi posarsi sulmanto increspato e azzurro del mare Nettunese. Piùavanti, in una stradina, dove il manto stradale è caratter-izzato dai selci quadrati, siede un vecchietto, il ragazzodi un tempo, che guarda il via-vai continuo dei turisticuriosi. Il sole non lo abbandona mai, un fascio luminososfiora il suo viso segnato dal tempo, sembra un'attore cherecita la sua parte migliore: se stesso.... con i suoi ricordi. (continua)

Stefano Di Marino

VADO A SEOUL, PER RIFARMI IL NASOÈ la Corea del Sud la nuova mecca della chirurgia plastica che negli ul-timi anni ha attirato milioni di turisti, soprattutto americani, con il soloscopo di farsi qualche ritocchino a prezzi decisamente inferiori.Non sono solo loro tuttavia ad essere stati catturati dal desiderio di cam-biare il proprio aspetto. Quella che potremmo definire quasi una “pato-logia da chirurgia estetica”, ha colpito infatti la maggior parte dellapopolazione coreana, che predilige sempre di più le sembianze del voltooccidentale sottoponendosi ad interventi che modificano la fisionomiadegli occhi e del naso. La “cintura di bellezza” si sviluppa intorno allastazione metro di Apgujeong, uno dei quartieri più sofisticati del sud diSeoul, dove in ogni angolo è affisso un cartellone pubblicitario che pro-muove pacchetti a prezzi vantaggiosi per madri e figlie o addirittura treinterventi al prezzo di due. Basta osservare i dati del 2009 da cui è emersoche una donna su 5 in Corea, tra un età compresa dai 19 ai 45 anni si sot-topone ad interventi di chirurgia, soprattutto rinoplastiche e ricostruzionedella doppia palpebra, e che spesso questi interventi vengono regalati daigenitori come premi per i risultati universitari e scolastici dei propri figli.I costi? Decisamente inferiori rispetto ai nostri paesi, circa 800 euro pergli occhi e 1700 per il naso, ma la cosa che lascia stupiti è il forte e cre-scente desiderio di questa popolazione di cambiare la propria fisionomiadel viso per assomigliare sempre di più a noi occidentali. Insomma diquesto passo tra alcuni anni saremo tutti più o meno uguali, l’unica cosache ci distinguerà sarà il nome del chirurgo cui ci siamo rivolti o il paesein cui andremo per farlo. Francesca Lancia

VACCINI PERICOLOSIIl professor Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecno-logie della Virosfera UNESCO, invita a non schierarsi in una sorta dicrociata a favore o contro i moderni vaccini ma rompe un muro fatto diomertà e paura, affermando che occorre approfondire laicamente la que-stione. Le connessioni tra vaccini, specialmente quelli somministrati aimilitari e l’aumento dell’incidenza del cancro, è ormai dimostrabilescientificamente. Da alcuni anni si è aperto un nuovo capitolo dellascienza, che ha osservato, in determinate condizioni, questa causalità.Prima si dava per scontato che i vaccini fossero una panacea. Poi si èiniziato a riscontrare che, come tutte le cose, hanno limiti e controindi-cazioni e che vanno utilizzati adeguatamente. Nel caso limite dei militari,sono state cercate tutte le possibili cause di tumori e malattie auto-immu-nizzanti analizzando il loro stato di salute e le sollecitazioni cui sono statisottoposti. L’abbassamento di immunità post vaccino si riscontra rego-larmente ed è incontestabile. Spesso i protocolli non sono stati rispettati,magari a causa di ignoranza. Questo ha causato indebolimento, un calodelle difese immunitarie drastico, che ha esposto molti soldati a conse-guenze gravi. Inoltre, bisogna anche considerare il contenuto degli ecci-pienti contenuti nei vaccini, specialmente mercurio e alluminio vieneconfermata la presenza di metalli pesanti nei vaccini, anche il suo uso ec-cessivo in certi ambienti militari dove le incidenze di cancro e tumori ècresciuto in maniera esponenziale. Non solo dell’uranio impoverito usatonei teatri di guerra. Una questione che più volte è stata oggetto di con-tenziosi con il Ministero della Sanità ha amaramente commentato lostesso professor Tarro. il Ministero della Salute ha negato il riconosci-mento solo per un fatto economico. Talvolta queste discussioni diventanoideologiche e dimenticano la scienza. Nicole Danielle Calabretta

ITALO C. SESTI, MAESTRO DI VITAConobbi Italo Carlo Sesti nel 2001, qund’egli era troppo maturo e pregnod’esperienza ed io troppo desideroso di imparare, imparare e apprenderes’evinse appresso, da cotanta e rinomata rigorosa straordinaria profes-sionalità parimenti alla fragande straordinaria umanità. Furono due anniintensi sin ed anche, lavorativamente e fattivamente. Ne scaturirono lo-devoli iniziative giornalistiche poich’egli, dopo aver brillantemente di-retto negli anni precedenti il quotidiano nazionale “IL TEMPO” ed ancorprima “IL GIORNALE D’ITALIA”, nel 1960 acquisì la Rivista Culturalepiù antica e prestigiosa italiana di sempre “SCENA ILLUSTRATA”, fon-data a Firenze nel 1860 trapiantandola così in Roma e continuando a farsì che la stessa fosse e di gran lunga ancor, la più blasonata tra quelle delsettore. Nel 2002 decidemmo voler approntare uno speciale “RegioneCalabria”, prettamente orientato al versante Ionico calabrese; Crotoneed i 27 Comuni che ne compongono l’intera Provincia. Proponemmo,trovando consenso e fummo ben accolti ed egregiamente coadiuvati,dalla A.P.T (Azienda Promozione turistica della Regione Calabria), se-zione operante in Crotone allora presieduta dal Dott. Guido Federico.Una intera estate trascorsa a lavorare incessantemente ed insimbiosi con l’equipe messa a disposizione dallo stessoDirigente A.P.T. La rivista fu presentata nell’Aula Con-siliare del Comune di Crotone alla presenza delle mas-sime Autorità cittadine e riscosse ampi consensi edebbe una tiratura di alcune migliaia di copie. ItaloCarlo Sesti morì due anni dopo all’età di 93 anni. Nona caso e per ultimo, preme informare l’attento lettoreche si condivideva un grande amore per la Calabriapoich’egli nacque in Amantea, ove oggi riposa nel cimiteroposto su di un’altura dalla quale si può scorgere la meravigliosa costaTirrenica. Michele Biafora

Page 7: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 7N. 2. FEBBRAIO 2013 LETTERATURA E VARIE

Per prenotare le copie del libro pubblicato per celebrare il Cin-quantennale del Movimento Salvemini: cell. 347.0333846

IL CESTO DEI TESORILa psicopedagogista britannica Elinor Goldschmied è stata la prima adefinire i bambini da zero a tre anni delle persone, convinzione alla basedelle principali considerazioni che costituiscono la cultura di chi si oc-cupa professionalmente, oggi, della prima infanzia. Fu Elinor Gol-dschmied ad ideare per i bambini tra uno e due anni il gioco euristico, untipo di gioco che incoraggia l’uso della creatività, stimola la sensibilitàe permette ai bambini di abbozzare i primi processi logici, e il cesto deitesori rivolto ai bambini di età compresa fra i 6 e i 12 mesi, che inizianoa stare seduti comodamente e per i quali è arrivata una nuova tappa dellapropria autonomia. Per realizzarlo serve un cestino rotondo, senza manicie di altezza tale da permettere al bambino di attingere senza difficoltà alsuo contenuto. Al suo interno si dovranno inserire oggetti molto semplicifatti esclusivamente con materiali naturali: legno, metallo, gomma, carta,tessuto, pelle, pelo, cartone, stoffa che il bambino potrà toccare, annusare,far rotolare, travasare, mettere in bocca. Lo scopo degli oggetti contenutinel cesto è quello di offrire la massima varietà di stimoli ai cinque sensi:tatto attraverso la diversa consistenza, forma e peso; olfatto attraverso lavarietà di odori dei materiali; gusto con materiali che offrono sapori di-versi; udito attraverso i diversi rumori offerti dalla manipolazione deglioggetti; vista attraverso il colore, la forma, la lunghezza e la lucentezzadegli oggetti. Una volta preparato il cesto all’adulto non resta che… starea guardare! Per approfondire: Goldschmied E., Jackson S., Persone dazero a tre anni, Edizioni Junior, Parma, 1996. Maria Rosa Laria

Consigliamo ai lettori di questoperiodico la lettura del recentelibro di Liana Botticelli “I sognidell’anima”. E’ una pregevolesilloge di poesie e di aforismi,con immagini di quadri e di vetrifinemente decorati. Da moltianni la dr.ssa Botticelli è redat-trice de “L’Attualità” e Direttriceartistica del Maggio Uniacense.La sua vena artistica si manifestain tre direzioni: pittura; decora-zione, poesia. Questa tridimen-sionalità rispecchia il suoteeemperamento dinamico e vo-litivo. Per ulteriori informazionitel. 06.6620020

DALL’ITALIA ALLE CANARIEVenerdì 12 Ottobre al Padiglione C del Teatro del Mare, allestito all’in-terno del 52° Salone Nautico Internazionale di Genova, si è tenuta unaconferenza sul tema già trattato a Varazze, in occasione del”LanzarottusDay”, una giornata commemorativa dedicata al navigatore italiano (diVarazze) Lanzarotto Malocello, precursore di Cristoforo Colombo. Conl’occasione, alla presenza di un folto pubblico, è stato presentato il libro“Lanzarotto Malocello, dall’Italia alle Canarie” dell’ Avv. Alfonso Licata,edito dalla Commissione Italiana di Storia Militare del Ministero dellaDifesa. Per gli alunni delle scuole primarie e secondarie, è stata l’occa-sione per festeggiare la Giornata di Cristoforo Colombo e di LanzarottoMalocello. Il Comitato promotore, in occasione del VII centenario, chie-derà al Ministero dell’Istruzione di inserire nei programmi scolastici diStoria e geografia l’evento della scoperta delle Isole Canarie ad operadel navigatore Lanzarotto Malocello, che aprì la via alle successive esplo-razioni e scoperte di altre terre ( tra cui la stessa scoperta dell’America).Venerdì 19 Ottobre 2012, invece, ha avuto luogo la cerimonia inauguraledel giardino pubblico che la Giunta Capitolina di Roma Capitale ha vo-luto dedicare al navigatore promossa dai Comitati italiani e spagnolo.Sono intervenuti il Presidente del Comitato promotore italiano Avv. Li-cata, autore del libro, il Sindaco di Varazze, l’Assessore alla Cultura, ilPresidente della Commissione Italiana di Storia Militare, il delegato re-gionale della Lega Navale Italiana, una rappresentanza in alta uniformedell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e alcuni membri del ClubLions Roma Parioli. Si è scoperto il drappo apposto sulla targa di marmointitolata al navigatore tra gli applausi dei presenti e per l’occasione hafunzionato un servizio di Poste Italiane che ha emesso uno speciale an-nullo su apposite cartoline. Nell’ambito delle celebrazioni si è svolta unaconviviale con la finalità di avviare una raccolta fondi per il “service”dell’anno del Club Roma Parioli che prevede l’acquisto di defibrillatorida donare ad alcune scuole della città, in osservanza del decreto del 18Marzo 2011 del Ministero della Salute. Nel 1312, un intrepido navigatoreitaliano di nome Lanzarotto Malocello salpò dal porto di Genova con ladeterminazione di sfidare il mito delle Colonne d’Ercole, limite conside-rato invalicabile secondo le credenze dell’epoca. Da allora ebbe inizio lastoria delle Canarie e del Nuovo Mondo, con l’apertura delle rotte atlan-tiche verso nuovi orizzonti. Si può considerare questo esploratore precur-sore e maestro di Cristoforo Colombo perché con la sua scoperta, gli haindicato le rotte e i venti dell’ Atlantico e l’ardore e il coraggio per rag-giungere l’India. Non c’era la radio, non c’era il gps, non c’erano cartenautiche e strumenti affidabili ai tempi di questi grandi uomini; c’eraperò il coraggio, il desiderio dell’avventura e il senso degli affari legatial commercio. Maria Rosa Nicastri

UNA FINESTRA PIENA DI SOLE (racconto)Ognuno di noi vive di impressioni, di sensazioni, quindi di bisogni. Que-ste cose pensava Daria ricordando, come e quanto, una finestra aperta,piena di sole, spalancata così all’improvviso, avesse cambiato la sua vita,in pochissimo tempo. La donna aveva sempre prediletto la luce, fin dabambina, quando andava in casa della sua nonna. Fin da giovane, perDaria, il momento del tramonto che per tante persone è una cosa bella,romantica, a lei piaceva solo per un attimo, ma nell’insieme, le dava unagrande tristezza. Come stare con le luci spente? Non vedeva l’ora di ac-cenderle, di vedere le cose che aveva intorno, i volti delle persone. Equel giorno, di primo pomeriggio d’estate, quella finestra aperta dal si-gnore dell’agenzia che l’aveva accompagnata a vedere la casa, gesto fattopiù o meno inconsciamente, la fece innamorare della casa aprima vista, di quello che poi sarebbe divenuta la sua abi-tazione. Forse Daria aveva nostalgia di quel sole, che leiricordava da bambina in quella bella casa grande dei ge-nitori, quando stava poco bene in particolare; si godevail sole, altrimenti aveva sempre da fare e andava dicorsa, il fresco delle lenzuola cambiate da poco il pro-fumo della sua stanza di ragazza. Non avrebbe certo potutoimmaginare Daria, neanche qualche anno prima, quel cambia-mento totale della sua vita, dovuta anche ad a finestra piena di sole,aperta davanti a lei così, d’improvviso. Angela Libertini

PRESENTATO IL LIBRO DI VITTORIO PESCANel Salone dei Marmi del Comune di Salerno, il 28 novembre, é statopresentato il pregevole libro di poesie “Al di là” di Vittorio Pesca(Ed. Menna, Avellino). Illustrazioni di Aniello Torretta. Traduzioni diRosetta Monteforte. L’evento, al quale hanno partecipato numerosepersonalità, ha fatto registrare un grande successo di critica e di pub-blico. L’Autore ha ricevuto prestigiosi premi, tra i quali la Medagliadel Presidente della Repubblica Italiana.Le sue opere letterarie sonostate recensite da molte riviste e antologie. La serata si é conclusacon un applaudito concerto musicale. Vivissimi auguri al poeta Vit-torio Pesca per nuovi successi editoriali. Sito: www.vittoriopesca.fa-sturl.it E-mail: [email protected] Nicoletta Di Bello

SENTENZA “SHOCK” SUL “CASO PAROLISI”Un vero colpo di scena che ha ribaltato, si può dire, di 180° tutte le pre-messe dell’impianto accusatorio, che vedeva il Caporalmaggiore Salva-tore Parolisi, istruttore delle reclute femminili presso l’ormai famoso235mo R.A.V. di Ascoli, come stretto in una sorta di imbuto: il doverscegliere tra sua moglie, la bellissima, quanto infelice, Melania Rea, chepur di salvare il suo matrimonio, lo avrebbe minacciato di denunciaretutto ai suoi superiori, se non avesse desistito dalla sua relazione adulte-rina con la soldatessa Ludovica, dai bellissimi occhi verdi, col pericolodi essere espulso dall’esercito, suo primo grande amore, e il correre co-munque questo rischio, pur di potersi unire a Ludovica, alla quale avevapur promesso che si sarebbe presentato ai suoi genitori, per chiederneufficialmente la mano, avendo deciso di divorziare da Melania, accusa,peraltro, sempre smentita dal Parolisi, che ha ammesso la relazione conLudovica, ma non che avesse l’intenzione di lasciare Melania. E per l’ac-cusa la minaccia di detta denuncia, pendente come una spada di Damoclesul capo dell’infedele Parolisi, lo avrebbe indotto ad uccidere selvaggia-mente la povera Melania con ben 35 coltellate!Invece, secondo la motivazione della sentenza di condanna all’ergastoloemessa dal G.U.P. di Teramo, dr. Marina Tommolini, nei confronti delParolisi, non sarebbe affatto questo il vero movente dell’efferrato delitto.Giunti in gita al Colle S.Marco, dove furono visti (sebbene dubbiosa-mente) dal proprietario del chiosco Alfredo Ranelli, Melania avrebbemanifestato la curiosità di andare a vedere la zona di Ripe di Civitella,dove il Caporalmaggiore era solito svolgere le esercitazioni militari conle soldatesse del 235mo R.A.V. a lui affidate. E quindi si sarebbero tra-sferiti in questa località, distante da Colle S. Marco circa 15 km.. QuiMelania avrebbe sentito l’imperioso stimolo di urinare, nei pressi delchiosco dov’è stata trovata uccisa come sopra detto. Il Parolisi, eccitatodall’avvenenza di Melania semisvestita, l’avrebbe baciata e avrebbe ten-tato di consumare un rapporto sessuale con lei, ma il brusco respingi-mento, “con parole dure”, da parte di Melania, “soggetto dominante delrapporto” ormai logoro, che già da tempo lo umiliava, rimproverandogliil suo tradimento, facendolo sentire frustrato e sottomesso, avrebbe sca-tenato la furia omicida del Parolisi. Per il G.U.P. Tommolini la relazionecon Ludovica non fu vero amore (malgrado risulti che le abbia telefonatoben 5152 volte e le abbia inviato 1475 sms !) e casuali amorazzi senzaimportanza furono pure quelli che pare abbia avuto con altre soldatessedi quel R.A.V., che esce, quindi, dal campo delle indagini. Il movente,dunque, non sarebbe stato quello del supposto imbuto sopra detto, bensìun rapporto intimo negato. Non si configura, quindi, l’ipotesi accusatoriadi “omicidio volontario premeditato”, ma quella di un “delitto d’impeto”,con l’aggravante, secondo il giudice, dell’aver il Parolisi mantenuto du-rante le indagini ed il processo, un comportamento subdolo e doloso, cherivela la mancanza di ogni segno di pentimento. Donde la terribile con-danna all’ergastolo. Ma a smentire questa tesi abbiamo già colto un’acutaosservazione, che non potrà essere, a nostro avviso, disattesa in appello,fatta venerdì 11 gennaio scorso, nella trasmissione “Quarto Grado”,dall’avv. Nicodemo Gentile, difensore del Parolisi, insieme con l’avv.Biscotti: nessun motivo aveva Parolisi d’infuriarsi per il supposto rifiutodi Melania di avere con lui un rapporto sessuale, considerato che propriolui la mattina stessa l’aveva accompagnata ad una visita medica specia-listica, la quale aveva accertato la presenza di una punta erniaria sul-l’addome di Melania, che le provocava dolori tali da impedirle di avererapporti sessuali finché non si fosse operata. Pertanto, la suesposta mo-tivazione del G.U.P. Tommolini, francamente, pur con tutto il rispettodovuto alle sentenze, se può essere suggestiva, ci sembra però poco per-suasiva, essendo fondata su una ricostruzione dei fatti alquanto fanta-siosa, dove non riusciamo a vedere quegli indizi gravi, precisi econcordanti, che, giusta l’art. 192, 2°co., c.p.p., soltanto consentono algiudice di elevarli al rango di prova. Riteniamo, dunque, che non reggeràin appello. Sergio Scalia

La poetessa Bruna Rebizzo riesce a trasformare la vita in scrittura e lascrittura in vita. Le sue liriche possiedono fantasia e manifestano il vigoredell’espressione. In questi due libri troviamo una straordinaria sapienzapsicologica che coinvolge il lettore. Per informazioni rivolgersi in viadelle Ginestre 20-4 - sc. B, - 16137 Genova - Tel. 06.4451962

Filippo Chillemi

INQUINAMENTO DA SOSTANZE ESTROGENICHEC’è una specie di muro di gomma di omertà sul calo anno dopo anno deltestosterone nel sangue degli uomini (oltre che degli animali) ad operadell’inquinamento da sostanze estrogeniche provenienti dalla plastica enon solo da essa. Molta gente ha preso coscienza, perché costretta a ser-virsi della fecondazione artificiale, che gli spermatozoi degli uomini sonoormai la metà di quelli di 50 anni fa, ma non sa che negli ultimi 25 annile malformazioni congenite dei genitali maschili sono raddoppiate.I tumori dei testicoli inoltre negli ultimi 30 anni sono aumentati del 45%.L’inquinamento da ormoni agisce fin dal periodo fetale e incide sullafunzionalità dei testicoli del feto e quindi sulla produzione di testosteronee perciò sull’accrescimento ormonale dei giovani. La lunghezza del penedei giovani attuali per esempio è inferiore a quello dei giovani di cin-quanta anni fa. Il testosterone faceva la differenza nelle materie scienti-fiche, ma adesso le donne primeggiano anche in queste materie. Ibambini maschi sono maggiormente colpiti dalla sindrome da deficit diattenzione e iperattività, dalla sindrome di Tourett, da paralisi cerebralee dalla dislessia. I bambini maschi hanno quattro volte più probabilità diessere autistici. Ma non ci sono problemi solo per i giovani. C’è un calocontinuo, anno dopo anno, del testosterone di tutti i maschi umani contutte le conseguenze relative (“Massachussetts Male Aging Study” pub-blicato dal Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism), hannoosservato che ultimamente, ogni anno sparisce dall’organismo maschilecirca l’1.2% del testosterone. A questa ricerca si aggiunge lo studio con-dotto nel 2006 dall’Università di Turku, in Finlandia: le analisi del sanguemeticolosamente condotte non solo confermano la tendenza, ma sco-prono che colpisce anche i giovani. I trentacinquenni hanno perso il 20%del testosterone rispetto ai loro padri. Il calo degli ormoni comporta mo-dificazioni della composizione corporea (massa grassa che aumenta,massa magra che diminuisce), la diminuzione della forza muscolare, lariduzione della densità minerale dello scheletro (osteopenia e osteopo-rosi), la riduzione dei globuli rossi (anemia), le turbe delle funzioni co-gnitive (capacità di attenzione e di memorizzazione) e del tonodell’umore (depressione), la diminuzione della libido e dell’efficienzadelle prestazioni sessuali. I vecchi medici di famiglia ancora sanno chel’osteoporosi è solo delle donne ed invece un terzo dei malati sono uo-mini. Questo trend va aumentando in misura maggiore di quanto indiche-rebbero le previsioni legate all’invecchiamento della popolazione. Tuttiquesti fattori che colpiscono prevalentemente i maschi hanno anche ef-fetto sulla vita media.Le nascite di femmine stanno aumentando rispettoalle nascite di maschi. Le associazioni ecologiche stanno a preoccuparsidella estinzione delle balene e non si accorgono che sta sparendo il ma-schio umano! Le sostanze ad azione simile agli ormoni femminili im-messe nell’ambiente negli ultimi 60 anni sono circa 90 mila e continuanoa crescere ogni giorno, alcuni sono ora vietati (DDT, ftalati, atrazina,diossina ma ancora nell’ambiente), altri ancora in uso (parabeni in co-smetica), poi ci sono i prodotti della combustione di inceneritori, centralia carbone e traffico, il Bpa o bisfenolo A del policarbonato delle bottigliedi acqua minerale e dei biberon, molti anticrittogamici ed anche dei com-posti naturali come i fitoestrogeni. L’elenco è infinito: non esiste la pos-sibilità di sfuggire. (continua) Dott. Militello Andrea

cell. 3391408270 - [email protected]

BORSA DI STUDIO “G. IMPERATORI”L’Associazione Civita bandisce per il 2013 la terza edizione del concorsoBorsa di Studio “Gianfranco Imperatori”, in ricordo del fondatore e Se-gretario Generale dell’Associazione, uomo di cultura ed economista. IlBando è finalizzato all’assegnazione di una borsa per ricerche relative altema cultura ed economia, alla valorizzazione e gestione del patrimonioculturale, alle implicazioni economiche, etiche e sociali delle attività cheafferiscono al mondo dei beni culturali. Per l’anno 2013 sarà conferita,in particolare, priorità a progetti di ricerca riguardanti temi quali tecno-logie digitali e social media per la gestione e promozione di luoghi edistituzioni culturali; metodologie per la valutazione degli impatti socialied economici generati da siti, attività ed eventi culturali; modelli e buonepratiche di partenariato pubblico/privato per la Cultura, in atto a livellonazionale ed internazionale. Potranno concorrere alla Borsa, di durataannuale, cittadini italiani e comunitari con una perfetta conoscenza dellalingua italiana, in possesso del titolo di laurea magistrale, specialistica odi vecchio ordinamento in materie economiche, scienze sociali o statisti-che, della comunicazione, in storia dell’arte, museologia o archeologia.L’assegnazione avverrà al termine di una selezione per titoli, colloquioe valutazione del progetto di ricerca proposto dal candidato. Le domandedovranno essere presentate entro il 15 febbraio 2013. Franco Vivona

Questo pregevole libro (ed. Al-batros), scritto da George Mu-stang, pseudonmo di AlbergoPica, reca una brillante prefa-zione a firma di Filippo Gia-como Surano.L’autore è nato e risiede a SalaConsilina (Salerno). È un fa-moso cantautore e chitarrista.Ha riscosso successi in tutto ilmondo. Surano nella prefa-zione scrive: George ha vissutodieci vite in una sola, ha incon-trato illustri personaggi dellapolitica, del giornalismo edell’arte. Non vi posso diretutto perchè lo scoprirete attra-verso la lettura del libro e nonvoglio rovinarvi la sorpresa. Illibro è distribuito nelle libreriePDE s.p.s.

PRESTIGIOSA MOSTRA ALL’ACCADEMIA GRASSIL’Accademia Internazionale Alfonso Grassi, fondata e presieduta dalla prof.Raffaella Grassi (sede sociale: via Porta Elina 9, Salerno), ha organizzato il 22dicembre u.s., presso il Comune di San Cipriano Picentino (Salone espositivodel Palazzo delle Culture), una pregevole Mostra collettiva di Arte contempo-ranea, inaugurata dal Sindaco Dott. Gennaro Aievoli. Vi hanno partecipatoanche il vice sindaco e Assessore Maurizio Mele, il Signor Gennaro Saviello enumerose altre personalità. La Mostra è rimasta aperta fino al 27 dicembre. Ilgiorno successivo sono stati premiati i vincitori del Concorso internazionale(VIII Edizione) “Natale, ieri ed oggi” presso la Sala Musica del Centro Socialedi via Cantarella. L’importante evento si è concluso con il tradizionale Concertodi Capodanno al quale hanno assistito molti Ospiti d’Onore. Per ulteriori infor-mazioni: tel. 089.333903; cell. 338.7581195.

Page 8: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 8 N. 2. FEBBRAIO 2013

L’ORECCHIO DI DIONISO(a cura di Franco Vivona)

IL CIELO SOPRA ROMAInteressante rassegna organizzata dal Teatro dei Contrari, diretto dallabravissima autrice e regista Francesca Garcea, in collaborazione con laProvincia di Roma: Il cielo sopra Roma ha proposto per tre giorni alcunisignificativi momenti di scambio culturale multirazziale per la cono-scenza e la diffusione dell’arte e della drammaturgia contemporanee dadiverse parti del mondo. Tutte molto interessanti le performances, che sisono alternate nell’accogliente spazio del teatro di pomeriggio e di sera,tra le quali ci piace segnalare e ricordare lo spettacolo dell’autore sene-galese Cheich Bayfall con Jean N’Diaye intitolato Il destino tradito, ilconcerto di musica classica russa eseguito in maniera esemplare dal Sta-vrogyn Ensamble, alcune proiezioni di film iraniani e russi, i recital dipoesie italiane e del vicino oriente curati da Alessandro D’Agostini, fon-datore del movimento poeti d’azione, che ha per motto “la via dello spi-rito verso la bellezza”. Infine è da ricordare la conferenza dellafondazione Mother and Child che in India accoglie in una apposita strut-tura orfani, bambini e ragazze madri che hanno bisogno di aiuto e di as-sistenza.

PIRANDELLO AL TEATRO ARGENTINANella doppia veste di regista e interprete, Gabriele Lavia riconsegna alpubblico della Capitale lo spettacolo Tutto per bene di Luigi Pirandello,una produzione del Teatro di Roma, che ritorna sul palcoscenico doveera nato. Forte del successo riscosso al suo debutto dello scorso gennaioe a seguire la tournée di ottobre-dicembre 2012, che ha registrato più di26.000 spettatori, la commedia pirandelliana di nuovo in scena dal al-l’Argentina di Roma. Commedia tra le più significative del drammaturgosiciliano, È il dramma di un uomo che scopre di aver vissuto una vita di-versa da quella che credeva fosse. Parabola amara di un’esistenza inbalia di una società finta e ipocrita: maschera tra maschere di un ballettocrudele, nel “giallo” paradossale che gli uomini mettono in scena illu-dendosi di vivere. Protagonista della storia è Martino Lori, un uomo dimezz’età, vedovo inconsolabile che vive i suoi giorni nel ricordo del-l’amata moglie defunta e nella dedizione per la giovane figlia Palma.Ma la realtà è ben diversa da come appare. La moglie aveva una rela-zione con il suo datore di lavoro, il potente senatore Salvo Manfroni, ela sua adorata Palma è il frutto nato da questa infedeltà. La tragica sco-perta della verità getta Lori in una crisi profonda. Da figura mite e padrepremuroso che era stato fino a quel momento, Lori si scopre essere unuomo senza più identità e senza maschera. Un destino crudele che Piran-dello ben sottolinea con lucida ironia: “Chi ha capito il giuoco, non rie-sce più a ingannarsi; ma chi non riesce più a ingannarsi non può piùprendere né gusto né piacere alla vita. Così è.”

GLI UNDER 30 AL TEATRO PALLADIUMSi tratta di un bel progetto dedicato a giovani autori esordienti al TeatroPalladium, con Alessio Boni, Giorgio Pasotti, Chiara Conti, Ettore Bassi,Edoardo Leo, terza edizione del premio Under30. Presenti alla confe-renza stampa gli organizzatori Sabrina Paravicini, Jonis Bascir, MayaAmenduni, Gianluca Perilli, due membri della giuria Silvia Scola e Ar-naldo Colasanti e tre degli attori protagonisti dell'evento: AlessioBoni, Chiara Conti, Ettore Bassi. Il premio si svolgerà il 4 aprile 2013.Durante la conferenza grande apprezzamento ed entusiasmo è giuntodai giurati e dagli attori che prenderanno parte all'evento. Torna il premioletterario dedicato ai giovani autori under30. Il premio che festeggia lasua terza edizione è finalizzato a valorizzare i giovani talenti italiani nelcampo del teatro e letteratura. Una rassegna con testi brevi (sia teatraliche cinematografici), inediti, della durata massima di 5 minuti. Il temadi questa edizione è: “Preferirei di no” in omaggio al protagonista lette-rario di “Bartleby lo scrivano” di Herman Melville. I soci fondatori sonoSabrina Paravicini, Jonis Bascir, Maya Amenduni, Gianluca Perilli. Leopere devono essere inedite ed in lingua italiana. Le opere selezionatesaranno comunicate agli autori entro il 28 febbraio 2013. Da questa se-lezione scaturiranno fino ad un massimo di 15 finalisti che avranno l’op-portunità di vedere il proprio testo interpretato da un attore professionistadurante la rassegna teatrale Under30. I quindici testi migliori verrannogiudicati da una giuria specializzata composta da: Zeudi Araya, MarcoRisi, Stefano Reali, Silvia Scola, Arnaldo Colasanti, Stefano Chiantini.Gli attori che interpreteranno i testi finalisti sono: Alessio Boni, GiorgioPasotti, Chiara Conti, Ettore Bassi, Edoardo Leo. Come nelle precedentiedizioni, parte del ricavato degli incassi della serata, sarà devoluto inbeneficenza a Emergency.

GRANDE SUCCESSO PER “MISERIA E NOBILTÀ” Uno spettacolo di grande successo in scena al Quirino: Miseria e No-biltá, cavallo di battaglia dei più grandi attori napoletani del secoloscorso, viene presentato integralmente in italiano, in una edizione ric-chissima di grandi interpreti, scene e costumi. Lo spettacolo si avvale diuna riduzione di Geppy Gleijeses che fa tesoro del testo originale diEduardo Scarpetta, dell’adattamento di Eduardo De Filippo e della sce-neggiatura del film di Mario Mattoli con Totò. Geppy Gleijeses inter-preta il ruolo di Felice Sciosciammocca, Lello Arena è Pasquale eMarianella Bargilli è Luisella. Al loro fianco i migliori caratteristi delteatro napoletano: Gigi De Luca (nel ruolo di Semmolone), Gina Perna,Gino De Luca, Loredana Piedimonte, Antonio Ferrante e tanti altri.

TEATRO E MEDICINA

NELLA TERRA DEI FARAONI(Seconda parte). Come prima cosa, il Direttore e la Redazione de l’At-tualità hanno il piacere di porgere gli auguri più calorosi e sinceri al Gen.Giovanni Iodice che durante lo scorso mese di gennaio ha felicementefesteggiato, insieme alla sua bella famiglia, 90 anni di età : auguri di tuttocuore ! E adesso spazio alla seconda parte dell’interessante reportagesulla Terra dei Faraoni (prima parte pubblicata sul numero novembre-di-cembre 2012). Ed infine ecco Il Cairo, la capitale, nella quale saremo al-loggiati presso un hotel di gran lusso, dotato di tutti i conforti! La primavisita ci porta a El-Giza, importante centro agricolo e turistico, ove si er-gono, regali e gigantesche, le Piramidi e la Sfinge (scolpita nella roccia),che nella mitologia egizia costituiva il simbolo del Sole, ricche di fascinoe depositarie di un passato e di una civiltà ancora da scoprire e da chia-rire. Interessanti visite anche alla cittadella di Saladino, e alla città diMenfi, capitale dell’antico regno, alla sinistra del Nilo. Celebri le sue ro-vine che ci ricordano tanti eventi, in quanto fu dapprima occupata dagliAssiri, gente proveniente dall’alta valle del Tigri (Mesopotamia), poi daiPersiani, uno dei più antichi e potenti popoli del Medio Oriente, ed infinedai Romani: Menfi è riuscita a mantenere il suo immenso splendore finoal tardo Impero. L’intensa giornata è completata dalla visita alla sugge-stiva Necropoli dell’antica capitale, e al Museo Archeologico. In questenote ho volutamente tralasciato la descrizione delle mille sfaccettature diquesta mitica e affascinante terra, per riservare lo spazio a disposizionea due aspetti che ritengo rilevanti e decisivi nella storia dell’Egitto: l’artee la religione; da esse discendono infatti l’armonia, la perfezione, la pro-porzione che hanno guidato gli antichi Egizi a realizzare le grandi opere,ancora oggi sopravvissute alla eterna sfida del tempo e al trasferimentoverso la modernità, spesso portatrice di debolezze e di imperfezioni.L’Arte: si sviluppa per circa tre millenni, conservando però una fonda-mentale unità di stile e di linee; tale continuità è dovuta al fatto che quasitutta l’arte egizia è basata sulla esaltazione della potenza del Faraone,proiettata anche dopo la sua morte, quindi verso l’eternità! La fase ar-chitettonica classica dell’antico Impero (3000-2200 a.C.) presenta la“mastaba”, una costruzione costituita da una parte sotterranea e sepol-crale e da un’altra in superficie a forma rettangolare, per passare poi amonumenti quali le piramidi a gradoni, nate dalla sovrapposizione divarie mastabe, per arrivare alle piramidi vere e proprie, come quelle diCheope, del figlio Chefren e del nipote Micerino, faraoni della quarta di-nastia imperiale (2600-2400 a.C.), che insieme alla Sfinge formano ilvasto complesso funerario della piana di El-Giza. Il medio regno (2200-1580 a.C.) non introduce sostanziali novità, ad eccezione di una accen-tuazione dei colori delle decorazioni interne e del gusto narrativo, conscene della vita del defunto e del suo percorso ultraterreno. Con il nuovoregno (1580-500 a.C.) l’arte egizia conosce una grande prosperità ed unaraffinata eleganza, con l’edificazione sulle rive del Nilo, il fiume Sacro,dei templi di Luxor, Karnak, Abu-Simbel, dei templi funerari dei Sovrani,e le tombe rupestri nella Valle dei Re. Nelle epoche seguenti l’arte egiziasi ripete stancamente su vecchi schemi e si avvia ad una forma di deca-denza. La Religione: i suoi temi e la sua dottrina sono felicemente pro-posti attraverso la lettura e la decifrazione di iscrizioni monumentali e deipapiri; alcuni testi di letteratura indicano come uno dei suoi caratteri prin-cipali sia fornito dallo zoomorfismo, una forma espressiva del corpoumano sormontato e protetto da teste di animali, montone, cane, vacca,falco, etc. Fin dai primi versi storici il panorama delle divinità, adoratedagli Egizi, è completato ed esteso presso tutte le città; ognuna di esse ce-lebra infatti la venerazione di una sua divinità protettrice,mentre all’intorno delle varie forme e modi di manife-stazione della fede, sorgono grandi sistemi teologici,con deità a carattere universale, come il dio Aton,che genera l’aria, il dio Tefnut, che genera l’umidità,e che a loro volta generano la terra e il cielo, da cuinascono gli dei Iside, Osiride, Seth e altri ancora!Tutti gli dei finiscono poi nell’oblio e nella indiffe-renza delle popolazioni con l’affermarsi del cristia-nesimo. Ecco, sono arrivato alla fine dei miei appunti diviaggio, con i quali ho cercato di descrivere sensazioni edesperienze turistico-culturali che hanno accompagnato il mio viaggio inuna parte del grande Egitto, sperando di aver interessato ed incuriosito ilettori de L’Attualità ! Giovanni Iodice

PILLOLA ALLE MINORENNI?Un’altra questione in questo periodo risalta nelle varie cronache delle quo-tidianità del nostro popolo, ed è la questione della pillola abortiva delgiorno dopo, che si pone certamente come una questione con una dimen-sione etica universale e non come una semplice questione di fede, inquanto se è vero che la Chiesa, anche per mezzo di movimenti ad essa le-gata, anche in questa occasione ha preso posizione per il bene e la salvezzadell’umanità difendendo i minori e con essi il domani, ciò che si proponeè suggerire soprattutto lo studio di leggi in aiuto più serie e più umane, conuna educazione particolarmente verso le giovani generazioni affinché ca-piscano bene il significato della vita ed il rispetto del proprio corpo e dellapropria salute. Se è pur vero che il proponente di questa idea della pillolaalle minorenni, riportando i dati ufficiali del Ministero della Salute, sot-tolinea come siano in aumento le gravidanze contratte da ragazze mino-renni, è anche pur vero che c’è una mancanza di riflessione e dicomunicazione tra le nuove generazioni e la propria famiglia, che è labase educante prima della stessa scuola o di altri istituti pubblici, come adesempio le parrocchie che possono frequentare i giovani.Inoltre bisogna tener presente che nel dibattito pubblico gli argomenti nonsempre sono presentati alla stessa maniera, nel senso che i soliti giornalidi parte (cfr. La Repubblica) non fanno come altri mezzi di comunicazioneil contraddittorio e la giusta riflessione (cfr. Avvenire) su ciò che certescelte, diciamolo pure azzardate e fuori di ogni logica solo perché bisognasempre copiare altri paesi che si dicono emancipati ma che hanno benaltri problemi al loro interno, possono pertanto apportare. In questa maniera, se mai dovesse andare in porto una proposta del genere,non farebbe altro che far aumentare una sorta di “libertinaggio” – ancheinconsapevole – da parte di quelle giovani generazioni che credono cheinnanzitutto ad una certa età tutto sia lecito, anche perché ci potrà essereo già c’è una legge che glielo consente, senza rendersi conto che quellastessa legge potrebbe essere certamente sbagliata. Pierluigi Vignola

CARCINOMA DELLA PROSTATASe a metà del secolo scorso il carcinoma della prostata era considerato estremamente raro, oggi la sua incidenzaè notevolmente aumentata tanto da collocarlo addirittura al primo posto tra le neoplasie che colpiscono il sessomaschile (dopo polmone e colon). Il motivo di questo incremento è dovuto da un lato al notevole miglioramentodelle tecniche diagnostiche e alla diffusione della tecnica di resezione transuretrale, che hanno permesso di“svelare” tutti quei casi subclinici che altrimenti sarebbero rimasti misconosciuti; dall’altro all’aumento dellavita media riscontrato soprattutto in questi ultimi cento anni: è noto infatti che l’incidenza del carcinoma dellaprostata aumenta progressivamente con l’età (1% sotto i 40 anni, 30% tra 45 e 60 anni, 95% oltre i 60 anni!).Accanto a questi, vi è un altro dato sconcertante relativo ai cosiddetti foci di adenocarcinoma ben differenziatoin prostata clinicamente normale scoperti durante esame autoptico: la prevalenza di queste lesioni raddoppia perciascuna decade di età, passando dal 10% in uomini di 50 anni al 70% negli ottantenni. La percentuale di inci-denza e i tassi di mortalità per carcinoma della prostata differiscono notevolmente nei diversi paesi del mondo:mentre per esempio le popolazioni asiatiche dell’India e della Cina sembrano esserne meno colpite, ben il 21%delle neoplasie che colpiscono gli statunitensi sono tumori della prostata. Per quanto concerne poi l’Europa èstata registrata una netta differenza tra la bassa incidenza nei paesi dell’Europa meridionale e dell’est, e invecele nazioni più settentrionali come Svezia, Finlandia e Norvegia dove circa 40 maschi su 100.000 risultano colpitida questa patologia. L’incidenza della neoplasia prostatica in Italia varia tra il 16.9 (x 100.000 abitanti) della zonadi Latina e il 59.1 di Trieste. Per quanto concerne la mortalità, la neoplasia prostatica causa annualmente inItalia circa 5000 decessi, collocandosi così al terzo posto tra le cause di morte neoplastica nel sesso maschiledopo tumore del polmone e dello stomaco (dati ISTAT). A livello nazionale è stato inoltre dimostrato negli annipiù recenti un relativo incremento dei tassi di mortalità per solo al di sopra dei 65 anni di età. Attualmente pos-siamo affermare che il tumore della prostata rappresenta Attualmente possiamo affermare che il tumore dellaprostata rappresenta il 17% delle neoplasie maligne dell’uomo, in cui è responsabile del 10% delle morti per neo-plasia. La diagnosi di tumore prostatico si basa fondamentalmente sulla esplorazione rettale: è questa la metodicasicuramente più “antica” a disposizione dell’urologo. Tuttavia essa non sembra essere scevra da errori, consi-derato il fatto che la sua validità è direttamente legata all’esperienza del singolo. Inoltre è stato calcolato che laspecificità di questo metodo diagnostico si aggira tra il 35% ed il 45%, a fronte di una sensibilità variabile tra70% ed 85%, con un valore predittivo positivo del 11-26%. Motivo di ciò è la sua inadeguatezza ad apprezzarenoduli piccoli o neoplasie situate nella regione postero-laterale della prostata. Nell’ultimo decennio grande ri-levanza clinica per giungere alla diagnosi di neoplasia prostatica ha avuto la determinazione della concentrazionesierica di alcune sostanze, come l’antigene prostatico specifico (PSA). Esiste un ampio ventaglio di opzioni te-rapeutiche nella cura del tumore della prostata, e la scelta della tecnica ritenuta “migliore” è molto spesso dif-ficile, problematica e non standardizzabile. In generale possiamo dire che mentre per i tumori localmenteconfinati (stadi A1, A2, e B sec. A.U.S.) è sicuramente auspicabile un intervento chirurgico radicale, per quellisconfinati la scelta appare più complessa ed è necessario per così dire “personalizzare” la terapia ad ogni singolopaziente: se infatti gli spazi per un intervento chirurgico radicale si riducono, a disposizione dell’urologo visono opzioni terapeutiche chirugiche palliative, chirugiche endocrine, radioterapiche, chemioterapiche ed infinemediche. cell. 339.1408270 - email: [email protected] Andrea Militello

IL RISCHIO NELLE PICCOLE-MEDIE IMPRESECol parere positivo della Conferenza Stato Regioni del 26 ottobre 2012 e successive pubblicazioni del decretointerministeriale del 30 novembre 2012 sono state compilate tutte le fasi delle procedure standardizzate per lavalutazione del rischio nelle piccole e medie imprese. Le imprese destinatarie non devono avere più di 10 di-pendenti e dopo il 31 dicembre 2012 i datori di lavoro non possono più autocertificare l’effettuazione dellavalutazione dei rischi , come da Art.29 comma 5 del D.Lgs.81/08. Si è tenuto conto che anche alle PMI tenes-sero conto i criteri generali del decreto stesso, di valenza comunitaria, per una corretta e completa valutazionedei rischi che deve in qualche modo prevedere: La descrizione dell’attività (Azienda) del ciclo lavorativo e dellemansioni; L’individuazione dei pericoli presenti in azienda; La valutazione dei rischi associati ai pericoli in-dividuati e identificazione delle misure di prevenzione e protezione attuate; Definizione del programma dimiglioramento. Lo scopo delle procedure standardizzate è indicare il modello di riferimento sulla base delquale effettuare la valutazione dei rischi e il suo aggiornamento, al fine di individuare le adeguate misure diprevenzione e protezione ed elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempodei livelli di salute e sicurezza. Effettuare la valutazione sulla base delle procedure standardizzate è responsa-bilità del datore di lavoro che coinvolgerà i soggetti riportati nello schema seguente, in conformità a quantoprevisto dal titolo I, capo III del D.Lgs.n. 81/2008 s.m.i. e in relazione all’attività e alla struttura aziendale.

Gianfranco Pompeo Cicala

RICONOSCIUTA LA NEOPLASIA DA UTILIZZO DEL CELLULARE

Tra le malattie non tabellate viene riconosciuta la neoplasia da utilizzo dei cellulari tra le malattie professionali,ossia cosiddette tecnopatie contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni ritenute fonte di rischio per il la-voratore (art.2, D.P.R. n. 1124/1965) assumento dimensioni preoccupanti se confrontate con gli infortuni sullavoro, evidenziando correlazioni sempre più complesse tra patologie ed esposizione ai rischi professionali, po-nendo nuovi interrogativi sui limiti dell’obbligazione di sicurezza posta a carico del datore di lavoro (art. 2087,cod. civ.) La sentenza della S.C. n.17438/2912 ha introdotto anche ad alcune riflessioni conclusive circa i ri-flessi sull’obbligo della valutazione dei rischi; cosa che non mancherà di alimentare un acceso dibattito circala correttezza o meno dell’orientamento espresso. Questa decisione ha posto a capo dei datori di lavoro unamaggiore attenzione nel valutare i rischi derivanti dall’utilizzo di questi apparecchi. Si ricorda inoltre cheanche i tablet e ogni altro strumento fornito che genera frequenze radio, prima del loro utilizzo deve essere sot-toposto ad un’attenta valutazione dei rischi. Vedi l’articolo 15 del D.Lgs. n. 81/2008, nel codificare i principigenerali di tutela ha previsto l’obbligo di valutazione di “tutti i rischi”, di eliminarli alla fonte e, qualora questonon sia possibile, ridurli al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, limitandoal minimo il numero dei lavoratori che sono o che possono essere esposti al rischio.

Cell.3334922379 [email protected] Gianfranco Pompeo Cicala

NESSUNA PROROGA PER LE NORME ANTINCENDIO

Per problemi di mancanza di risorse economiche e problemi logistici/am-ministrativi, dovute alla necessità di dover garantire, in ogni caso, l’eroga-zione delle prestazioni , le strutture ospedaliere e sanitarie devono ancoraoggi adeguarsi alle normative antincendio. Per venire incontro alle esigenzedella maggior parte delle strutture, il D.L. n.158/2012, convertito in legge8 Novembre 2012, n. 189, ha previsto delle disposizioni urgenti per pro-muovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della sa-lute, introducendo, tra le altre norme, anche alcune specifiche disposizionidi controlli e verifiche di prevenzione incendi nelle strutture sanitarie,pre-vedendo diverse misure in materia di edilizia sanitaria, sia per sviluppare ilcoinvolgimento del capitale privato nei lavori di ristrutturazione e di realiz-zazione sia per semplificare l’applicazione della normativa nella strutture sa-nitarie già esistenti. Quindi nessuna proroga di adeguamento che dovevaessere effettuata entro il 26 Dicembre 2007, nonostante il legislatore avesseconcesso cinque anni di tempo, così come è stato predisposto per gli edificiscolastici e alberghieri. Gianfranco Pompeo Cicala

35° CONCERTO DI NOVEMBRELa Filarmonica ringrazia quanti hanno collaborato alla realizzazionedella 35° edizione di Novembre col patrocinio della Città di Abbiate-grasso. L’Associazione Nazionale Italiana Bande Musicali Autonome,meglio conosciute come “ANBIMA” , riunisce attorno a sé oltre 1600gruppi bandistici presenti sul territorio nazionale e circa 70000 musi-cisti, accomunati dal grande spirito di appartenenza ed amore per lamusica. Nella sola provincia di Milano oltre 130 bande sono socie An-bima e la filarmonica di Abbiategrasso da tempo è fra queste. La pro-vincia di Milano, metropoli esclusa, detiene il primato assoluto alivello nazionale per i maggior numero di bande, a conferma dellainossidabile passione popolare che richiede sempre la Loro presenzanelle più svariate occasioni, siano esse istituzionali, religiose che lu-diche, ma è anche conferma del fattivo contributo che le bande appor-tano al mantenimento delle tradizioni, delle culture locali e del sensodi appartenenza, di identità e di coesione territoriale. Impegno e dedi-zione, due valori assoluti che alle bande vengono riconosciute da sem-pre con il calore esternato al loro sfilare ma che forse non ciaspetteremmo cosi sentito oggi in quel nord sempre pronto all’innova-zione, se non già alla mera novità o alla fugace moda del momento.Ne fa parte il giovane trombettista di grande talento, con alle spalleuna carriera che già lo vede tra le file di prestigiose orchestre (attual-mente è primo trombettista nell’orchestra della Svizzera Romanda)era presente in veste di solista, accompagnato dalla Filarmonica. Altropunto di forza del concerto effettuato a chiusura dell’anno 2012, l’ese-guzione integrale della sinfonia detta Dal Nuovo Mondo do Dvoak,composizione ricca delle suggestioni che l’autore ha fatto proprie du-rante il suo soggiorno americano in qualità di direttore del Conserva-torio di New York. E’ indispensabile aiutare le piccole formazionibandistiche sempre più in difficoltà ed oggi ancor più minate nella so-pravvivenza dalle contingenti difficoltà economiche che il perduraredella crisi certo non facilita. Bande cariche di decenni od addirittura ,come la Filarmonica di Abbiategrasso, di secoli di gloriosa storia edimpegno nel e per il sociale volto ad affermare e ribadire il valore uni-versale della cultura musicale. Gianfranco Pompeo Cicala

ECCO COME CURARE L’ARTROSI Questa malattia cronica, che colpisce ed altera le cartilagini articolari,può essere attenuata e ritardata con l'aiuto di piante medicinali in appli-cazione esterna e per via orale, contribuendo queste ultime ad epurarel'organismo e a stimolare il metabolismo. Estratto di piante per azione in-terna: radice di bardana, fiori di primula, equiseto (gli steli), radici di va-leriana. Mescolare 5 g di ognuna di queste piante e lasciar macerare per12 ore in un litro di acqua fredda. Dopo, portare a ebollizione, far bollireper 5 minuti, lasciar in infusione per un quarto d'ora, filtrare e zuccherarecon miele. Da bersi prima dei pasti, un bicchiere tre volte al giorno. Estratto di piante per applicazione esterna: brionia a bacche rosse, radici,20 g, fiori d'arnica, 10 g, paprika essiccata, 10 g. Lasciar macerare 8giorni in 100. g d'alcool denaturato, filtrare. Mescolare 1 cucchiaio datavola di questo. preparato con 2 cucchiai da tavola d'acqua e soffregarecon tale liquido le articolazioni dolenti due volte al giorno. Attenzione!la brionia a bacche rosse è tossica e, perciò, è da assumersi per via oralesolo su indicazione del medico e nelle dosi prescritte. Molto moto edesposizioni al sole sono, d'altronde, molto benefici. Un ultimo consiglio:sorvegliate il vostro peso! Non può far bene caricare inutilmente cartila-gini già di per sé indebolite. Patrizia M. Frangini Klum

Page 9: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

ARTI FIGURATIVE E ATTUALITA L’ATTUALITÀ, pag. 9N. 2 FEBBRAIO 2013

,

GRANDE SUCCESSO ALLA MOSTRA DI PALAZZO GENOVESELa prestigiosa Associazione culturale “Caffé dell’Artista” di Salerno (presieduta dalla prof. Florinda Battiloroe aderente all’Unione Italiana Associazioni Culturali) ha organizzato dal 15 al 21 gennaio nei saloni dello sto-rico Palazzo Genovese (Largo Campo, Salerno) una splendida Mostra collettiva di Pittura e di Ceramica. Sonostate esposte le opere di illustri artisti: Florinda Battiloro, Antonio Cosimato, Stefasnia Grieco, Ida Mainenti,Adriano Paolelli, Giuseppe Sparla, Maria Luisa Bergamasco, Luciana Concilio, Guasca, Sandra Niviano,Agnese Schettini, Ada Valisena. Molto applauditi dal numeroso pubblico presente in sala gli interventi deichiar.mi Prof. Francesco D’Episcopo, Francesco Salamina e Agnese Schettini. Da segnalare la partecipazionedell’on. Ermanno Guerra, Assessore comunale alla Cultura. In oltre quindici anni di attività il “Caffé dell’Ar-tista” ha conquistato meritatamente una posizione preminente nel panorama culturale italiano. Paolo Macali

NO AI BAVAGLI !Per la libertà di stampa il nostro Paese risulta ai livelli più bassi nelmondo, al punto che la "Freedom house", l'organizzazione internazionale(non governativa) situata a Washington D. C. ha ormai classificato l'in-formazione italiana come solo "parzialmente libera". Che la libertà distampa in Italia fosse ormai un'illusione gli italiani se ne erano accorti giàdue secoli fa, poco dopo il Congresso di Vienna del 1815. Il regime fa-scista, con la famigerata OVRA, la polizia politica, soffocò ogni formadi libero pensiero. Da allora la censura sembra essere aumentata di paripasso con lo sviluppo tecnologico dei mezzi di informazione di massa.Insomma, più il pubblico ha a disposizione nuovi mezzi per informarsi, più certe "alte sfere" vogliono applicare forme di censura nel tentativo,spesso riuscito, di nascondere le notizie. La volontà di influenzare l'opi-nione pubblica è sempre stata una caratteristica di certi poteri intenzionatia plasmare le notizie a loro uso e consumo, specialmente in occasione dielezioni politiche ereferendum. La libertà di stamp, è sancita dall'art. 21della Costituzione: "la stampa non può essere soggetta ad autorizzazionio censure”. In Italia, tra bavagli e bavaglini, le lobby continuano a met-tere il freno al diritto d'informazione . Emiliano F. Caruso

Emilia Fasoli, La sacra casa di Be-tlemme. Tecnica: agopittura. Tel.082.8305514 Cell. 334.7969598 E-mail: [email protected]

Angelo Chiauzzi, Apocalisse 2012.E-mail: [email protected]: chiauzzi

Liana Botticelli, Vetri dorati e colorati, apprezzati in Italia e all’estero. Per informazioni: tel. 06.6620020

Mario Contini, Casa rurale (oliosu tela) Per informazioni: Studiod’arte Tel. 0789.596127 Cell.336.812356

Corrispondenza da Venezia

Gentile Direttore,esce tra alcuni giorni il mio ultimolavoro pubblicato da Laterza(Bari). Si chiama “Il libro dei con-trasti”. Le invierò una copia. Nelfrattempo Le mando un mio arti-colo “Bandiere e banderuole” chemi sembra molto adatto, nel pre-sente clima elettorale, a fare ilpunto su alcuni fenomeni ricor-renti. Ho 82 anni ma cerco ancoradi tenere aperta e vigile la miamente. La ringrazio per l’atten-zione e Le invio cordiali saluti.

Raffaele Cecconi (Venezia)

La ringrazio vivamente per avermiinviato il libro e l’articolo (che hofatto pubblicare su questo nu-mero). FormulandoLe sinceri au-guri di ogni bene, ricambiocordiali saluti.

Nobile messaggio del CapoRedattore per la Lombardia

Carissimo Cosmo, innanzituttofervidi auguri per il Nuovo Anno ate, al Movimento (che da oltretrent’anni guidi con acuto equili-brio) e alla nostra rivista L’Attua-lità, espressione massima delpensiero pedagogico di GaetanoSalvemini. Partendo da questeconsiderazioni, rinnovo con pienaconvinzione la mia adesione qualeSocio Benemerito. Allego un arti-colo per il prossimo numero.Grazie e un forte abbraccio.Milano, 27.12.2012

Ferruccio Ciavatta

Carissimo Ferruccio, sono orgo-glioso di poter contare da circavent’anni sulla Tua preziosa colla-borazione a questo Periodico. Sesiamo riusciti a diffonderlo inLombardia il merito é tuo. Sta cre-scendo il numero dei lettori perchésiamo fuori dal “coro” dei penni-vendoli. Ti invierò alcune copie delmio recente libro “Democrazia de-generata”. Puoi esprimere libera-mente le tue opinioni anchevisitando il blog movimentosalve-mini.blogspot.itAffettuosi auguri di buon lavoro.

“ARTE E NATURA”Con grande successo di pubblicoe di critica si è svolta dal 4 all'11novembre 2012 presso il MuseoArcheologico della Gallura laMostra\Concorso "Arte e Natura"organizzata dall'InterGallery.Hanno partecipato gli artisti:Paola Blasi, Giacomo Caadduc-ciu (Giac), Andreuccia Calcina,Giovanna Cherchi, Maria ElisaCigala, Tullio Dalla Piccola, Mat-teo Delogu, Alessandra Fresi,Maria Gattu, Valeria Licari, Ges-sica Nanio, Valeria Podda, Salva-tore Putzu, Cecilia Secchi. Nellerispettive categorie si sono clas-sificati al primo posto: Sezioneacquerello Paola Blasi; Sezionearte figurativa Maria Gattu; Sezione Scultura Giac; Sezione Arte Sur-reale Matteo Delogu; Sezione Ritrattista Maria Elisa Cigala alla qualeè andato anche il premio speciale della critica. La giuria era compostadalla Prof.ssa Marisa Brandanu, Prof. Gianni Varrucciu, Prof.ssaAnna Maria Murru e la Creatrice d'immagine Dott.ssa Paola Veneni.L’Assessorato alla Cultura che ha patrocinato la manifestazione èstato rappresentato dall'Assessore dr. Vincenzo Cachia al quale va unparticolare ringraziamento. Info: cell: 334.3720524

SALUTE E BENESSEREFar sparire le verruche è particolarmente difficile. Si può tuttavia provarecon il succo di celidonia (chiamata d'altra parte «erba delle verruche»);applicarlo a gocce sul punto interessato, regolarmente e per un tempopiuttosto prolungato. Un'applicazione di sapone nero o di decotto di equi-seto concentrato può pure dare buoni risultati. Provate anche le fette dicipolla cruda o le foglie di acetosa schiacciate e applicate sulla verruca.Come altri trattamenti, anche questo dovrà essere alquanto prolungato.In certi casi, l'aglio affettato dà buoni risultati. Si sceglie un grosso spic-chio, lo si affetta e lo si applica sulla verruca, fermandolo con una garzae un cerotto. Le verruche piatte possono esser trattate con un decotto dicorteccia di quercia si lascia macerare alcune ore in acqua fredda la cor-teccia essiccata, poi la si fa bollire per mezz'ora. Si immerge nel liquidoun pezzo di garza che si applica poi sulla verruca e si ricopre con unpanno asciutto. Questa applicazione deve esser rinnovata spesso.

Patrizia M. Frangini Klum

HO COMPIUTO 90 ANNI (Seconda parte) Cominciai l’insegnamento di lettere nei corsi di recuperoserali per adulti e analfabeti. Per comodità di percorso, indossavo un belgolf rosso e scarponi adatti alla situazione. Gli alunni venivano a scuola,dopo aver lavorato tutto il giorno. Al termine delle lezioni, all’uscita, sipreoccupavano per il mio ritorno a casa e mi dicevano: “A Signorì! L’ac-compagniamo noi al tram che qui la sera è pericoloso”. Nella stessascuola insegnai ai ragazzi disadattati, quelli che durante il periodo diguerra vivevano in mezzo alla strada, disabituati a stare in una classescolastica. Il mio impegno era quello di liberare i giovani dalla strada edall’analfabetismo. Mi ricordo una madre che mi disse: “Professorè, imiei figli li mando al cinema, piuttosto che lasciarli in mezzo alla strada”.Intanto gli alunni ritrovavano consapevolezza e impegno scolastico.Seguì l’esperienza di Pietralata, una scuola prefabbricata. Popolazionescolastica irrequieta che richiedeva particolare coraggio anche di notte.Ora Pietralata è un moderno e sorridente quartiere La passione per l’in-segnamento si consolidò con la partecipazione a vari concorsi. Vinsi ilposto di insegnante nel primo concorso bandito nel dopoguerra, in cuierano disponibili 8 posti su circa 800 e poi quello per la presidenza.Nel periodo universitario partecipai alla vita culturale dei cattolici romani, nella FUCI, nel Movimento Laureati, nelle associazioni professionaliAIMC, UCIIM e AIART (sorta per educare al senso critico dei pro-grammi radio-televisivi). Con il Movimento Laureati Cattolici organiz-zammo i primi cineforum e le villeggiature estive - in Val di Fassa e Valdi Fiemme - per le famiglie e gli amici. Tra i nostri ospiti, personaggiimpegnati nella dirigenza politica, come l’On. Storchi, Aldo Moro,Giulio Andreotti e O.L. Scalfaro, spesso si univano nelle escursioni mon-tane. I primi anni prendemmo in affitto, tutta per noi, una struttura al-berghiera, con l’aiuto dei frati cappuccini – P. Eusebio, P. Ilarino ed altri– Ora, “L’Albergo Val di Fassa’’continua prosperoso. Il mio lavoro didocente fu completato da quello di autrice e conduttrice di vari pro-grammi radiotelevisivi alla RAI, nel quale potei realizzare la mia secondapassione, quella del giornalismo. Conducevo programmi di cultura pergli italiani all’estero, trasmessi di notte a causa del fuso orario e per glistudenti, programmi di Educazione civica. Con Giovanni Gigliozzi, di-rettore di programmi per ragazzi, facevamo trasmissioni nelle scuole e in-troducemmo le gare per il miglior Presepe ed altre coloratissimetrasmissioni in romanesco di cui Gigliozzi era apprezzatissimo autoredomenicale. IL periodico più impegnativo nell’attività giornalistica l’hoprovato nel condurre ‘’ Il Rinnovamento della scuola’’, organo di stampache affrontava le battaglie dei docenti in difesa della professionalità giu-ridica ed economica con spirito unitario e democratico. L’uomo dellamia vita Ernesto Cecchetto, dottore commercialista, veneto. Da espertoalpinista, ricordava le sue scalate tra le montagne e le valli alpine. Ci in-contrammo in una riunione festosa, ma il volto senza sorriso accennavaal suo lutto familiare recente. Con me, i miei amici e qualche passo didanza, riacquistò il sorriso. Ci sposammo a Santa Costanza nel 1972 e nei24 anni insieme, la nostra vita trascorreva serena e aperta all’amiciziae al conforto della preghiera nella famiglia parrocchiale. Si spense serenocon il mio abbraccio e con quello della mia famiglia. Cerco di seguire gliideali che mi hanno guidato, con gioia, gratitudine e amore, verso tutti voiche mi siete accanto. Ora continuo con entusiasmo nella attività di pre-side, presso l’Istituto Oblate della Sacra Famiglia, affidatomi da MadreElisa Salvadori, per l’educazione dei giovani e l’ assistenza ai poveri.L’opera, alla quale la mia famiglia ed io partecipiamo con gioia.

Angela Abozzi Cecchetto

PER UN MONDO MIGLIOREHo ricevuto alcune critiche in riferimento al mio articoloapparso nel numero di novembre – dicembre 2012; si è no-tato un mio disappunto sulla presenza straniera sul nostroterritorio, e un’ esclusione verso i carnivori dell’ immaginepositiva, costruttiva, lavoratrice onesta. Ovviamente io miriferivo alla parte straniera che delinque e che la nostrastruttura politica non riesce ad arginare; ammesso che siriesca ad applicare le leggi che puniscano questi individui,la situazione carceraria non è sufficiente ad ospitare tutti idetenuti. Certamente i lavoratori dell’ est europeo dimo-strano una tenacia e una caparbietà , però a danno del risul-tato del lavoro, che alle volte non è della massima qualità.Alcuni di loro sono anche arroganti, insomma, dimostranoquel carattere prepotente, proprio dei loro paesi di origine, dove un passato dittatoriale ha influito sul loro comporta-mento: ma perché rimetterci noi italiani che a volte ci sen-tiamo stranieri in casa? Senza parlare poi dei soldi cheguadagnano e vengono mandati ai loro paesi, peggiorandocosi’ una già critica crisi economica. Bisognerebbe rivedereanche la situazione automobilistica, in quanto molte auto-vetture di chi risiede in Italia sono immatricolate nelle loronazioni con vantaggi assicurativi e in caso di incidentecreano delle difficoltà di risarcimento. Le multe non ven-gono quasi mai pagate perché non arrivano, di conseguenzaniente detrazione punti sulla patente. Ho confrontato, precedentemente, i lavoratori dell’ est europeo ai Sikhindiani, che essendo per la maggior parte vegetariani e con il loro carattere spirituale non creano problemi so-ciali e svolgono il loro servizio in modo più appagante. Sono vegetariano da circa 20 anni e da quando ho ab-bracciato questa alimentazione ho avuto numerosi benefici in tutti i campi, soprattutto in campo artistico. Inquesto momento l’Italia ha bisogno di personaggi positivi per evolversi economicamente spiritualmente e ci-vilmente; la cultura italiana vanta una grande storia e una serie di geni vegetariani e non, a partire da Archimedefino ad arrivare ai nostri giorni con Rita Levi Montalcini, citando solo la parte scientifica. Può emergere a questopunto che io sia un integralista nazionalista, ma in realtà non è così; occupandomi di materie olistiche, mi sonoavvicinato già da diversi anni a culture orientali, anche cinesi, grande nazione la Cina ma che rispetta poco idiritti umani e animali, sta dominando l’economia mondiale e, anche se copia, sta dimostrando un notevole mi-glioramento tecnologico, ottenuto però in maniera dittatoriale. Epiteto diceva “Noi crediamo di possedere le cose,mentre sono le cose che possiedono noi”, chi riesce, quindi, a distaccarsi dalle cose, farà dei propri beni un usopositivo. In una società perfetta si dovrebbe lavorare per l’interesse comune, come nel periodo alessandrino,quando Euclide cacci dalla sua scuola uno studente perché gli aveva chiesto come un giorno poteva guadagnarecon quello che stava apprendendo. Voglio concludere che l’ uomo, qualsiasi sia la sua nazionalità, deve impararead essere onesto prima con se stesso, poi con i suoi simili, altrimenti. Pietro Sarandrea

VOLETE INVESTIRE I RISPARMI CON BUONI RENDIMENTI ?

Il dott. Paolo Maria BONELLAPromoter Finanziario è a disposizione dei lettori

del periodico L’ATTUALITÀ per fornire * Consulenze sul modo più sicuro di investire i risparmi * Consigli sulla previdenza integrativa (Piani Pensione)

Per maggiori informazioni telefonare ai seguenti numeri: 06/684341 - 06/68434360

AVVISO UTILE PER FAMIGLIE E AZIENDE

* Ristrutturazione di appartamenti.* Manutenzione straordinaria di edifici.* Progetto e calcolo di strutture di nuova realizzazione.* Valutazione della vulnerabilità di strutture esistenti.* Progetto di impianti fotovoltaici (pannelli solari per produrre ener-gia elettrica a basso costo, usufruendo di incentivi statali)* Certificazione energetica di edificiPer informazioni: Ing. Valentina Cerenza e-mail: [email protected]. 393.5215165 - 333.7924017 Tel.-fax: 089.9780165

Page 10: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 10 N. 2 FEBBRAIO 2013

MODA E… NON SOLO(a cura di Lucilla Petrelli)

LUCILLE, STYLE COACH! E’ INIZIATO il 2013, un Nuovo Anno, con tanti proponimenti e tantavoglia di cambiamento. Voglia di novità nella sfera privata ma ancheoriginalità nell’approccio con gli altri. Desiderio di un look tutto nuovo,innovativo nella forma e nei colori, è quello che ci viene subito in menteperché i cambiamenti fanno bene allo spirito ma anche al corpo. Comin-ciamo allora dai capelli, con una testa tutta nuova! Regaliamoci un co-lore diverso, dai toni più caldi, magari un castano medio con tantesfumature di un bel rosso dorato ramato. A seguire un taglio deciso,super corto, o medio per le meno audaci..Una bella testa impostata da unbravo parrucchiere è un investimento e si vive di rendita per un bel po’.E per la salute e la bellezza dei capelli anche in Italia è in arrivo la spaz-zola alla cheratina, una novità assoluta per proteggere e rinforzare i ca-pelli: si accende e si lascia riscaldare poi si passa sulle ciocche. Laspazzola rilascia cheratina e intanto fissa la piega. Un’ottima cura di bel-lezza! Anche l’abbigliamento vuole la sua parte con un look più sbaraz-zino e più colorato come il rosso per colorare l’anno nuovo e magariindossando una gonna un po’ mini, ma non troppo, abbinata a calze co-prenti con le ballerine o decolletèe con tacco max 5 cm. L’accessoriosarà una borsa a mano del tipo intrecciata, così tanto in auge! Poi, percompletare il neo stile, al polso, il nuovo braccialetto rosso corallo,“shamballa” ,che in sancrito si traduce “luogo di pace”, ispirato ai rosaritibetani, un intreccio componibile che unisce le boule in oro e diamanti,per provare anche a meditare. E per finire un tocco di nuvola, un’es-senza da “Mille e una Notte” con note di iris ed ambra, il nuovo profumodi Annick Goutal, “Eau de parfume Nuit Etoilèe”, per essere irresistibili!.

NUOVO ANNO, nuovo calendario del fashion e non solo. Eventi im-portanti per il settore della moda ma anche del lusso che rimane il piùimportante per la capacità di smuovere i mercati e tracciare nuove ten-denze. Il primo si terrà a Dubai ,da gennaio a febbraio il “Dubai Shop-ping Festival”, già lanciato nel 1996 è dedicato al lusso in generale. InEuropa, a Londra il primo grande evento di moda la “London CollectionMen”, i migliori marchi dedicati alla moda maschile, presenteranno sottola supervisione del British Fashion Council le collezioni. Anche l’Italiaguarda alla moda maschile con l’edizione di “Pitti Immagine Uomo” aFirenze. A Berlino, la nuova edizione “Berlin Premium – InternationalFashion TradeShow” uno dei più grandi eventi dedicati alla moda delNord Europa. Si continua a New York, con la “Fashion Week” fino ametà febbraio, poi la settimana della Moda a Milano cui seguirà quellaa Parigi fino alla fine di febbraio.

BRINDISI FIRMATO per le bollicine più chic che hanno salutato il2013 e che portano la firma del couturier indiano Manish Arora, Diret-tore della Maison Paco Rabanne che ha ideato e vestito tre varianti diChampagne Pommery con foulard dai colori vivacissimi, un bel regaloanche per le signore!

L’AGENDA DELLA PARIGINA 2013 di Inès de la Fressange è la no-vità editoriale del fashion, per essere eleganti: seguire la moda, sì, masenza condizionamenti! Una miniera di consigli per seguire un anno in-tero la moda , un libro che va ad unirsi all’altro volume “Guida allachic”, un vero successo con duecentomila copie già vendute. Svelati itrucchi per essere sempre chic senza spendere troppo…

CINEMA, TEATRO E MODA

GOLDEN GLOBES AWARDS 2013. THE BEST!Benchè l’Academy Motion Picture abbia annunciato le nominations degli Oscars tre giorni prima del GoldenGlobe Awards, calamitando l’attenzione dei media e del pubblico verso gli Oscar, Il Golden Globe, alla sua70esima edizione, ha risposto alla grande ed elegantemente con lo show per la consegna dei Globes che rimarràmemorabile! Lo spot light si è riacceso sul Golden Globe osannato dai media, nelle news televisive e special-mente rivisitato per giorni in internet, specialmente su You tube. Tina Fey e Amy Poehler hanno brillato comeil Golden Globe, per la comicità fresca e diretta sostenuta da battute divertenti e sagaci, sono state le protgonistedello show. Quest’anno il telecast della NBS ha raggiunto una audience di 19.7 milioni di spettatori. Attori eattrici internazionali hanno presentato i vincitori delle varie categorie di cinema e televisione apportando mag-giore interesse allo show. Halle Berry ha presentato il Miglior Regista ( Ben Affleck), Robert Patterson eAmanda Seyfried hanno annunciato il vincitore della Miglior Sceneggiatura (Quentin Tarantino),Will Ferrelle Kristen Wiiig hanno letto la lista delle attrici protagoniste nominate per la categoria Comedy e Musical elen-candone i nomi con una divertentissima sequenza di commenti (vincitrice Jennifer Lawrence), Arnold Schwar-zenegger e Silvester Stallone hanno presentato il Miglior Foreign Language Film ( Amour), Sacha BaronChoen scelto ad annunciare la categoria Miglior Film D’animazione, come sua consuetudine caratteriale di per-sona dalla battuta facile, presentandosi con un bicchiere di vino sul palcoscenico, come ha detto, ha aperto ilsipario sulla Elite di Hollywood. La prima colpita nel segno è stata Anne Hathaway per la dimenticanza ri-guardante il suo guardaroba alla prima del Film a New York. Ben Affleck, assolutamente impreparato all’an-nuncio del Golden Globe come migliore regista, si è dimenticato di ringraziare il suo produttore, GeorgeClooney. Il premio lo ripaga dall’esclusione come regista nella rosa dei candidati agli Oscars. Il film ‘’Lincoln”diretto da Spielberg ha ricevuto un solo Golden Globe, vinto dal suo “Presidente” Daniel Day- Lewis dalquale è stato ringraziato ampiamente. Aida Takla’O Reilly, presidente della Hollywood Foreign Press ha fattoconcorrenza in comicità con il suo discorso alla Fey e Poehler, concludendolo, rivolgendosi agli spettatori insala, “Dov’è Bradley Cooper, ah. eccolo.”- ed mimando una chiamata telefonica riferendosi al titolo di unacanzone gli ha detto – “chiamami, forse!” Non è mancato nulla allo show, per renderlo ancora più interessanteJodie Foster, premiata alla carriera con l’Award Cecil B. DeMille, ritirando il premio ha decisodi usare quell’occasione per rivelarsi apertamente e far pertecipi non solo i colleghi, ma glispettatori alla sua vita privata, sempre gelosamente protetta. Il suo discorso ha rivitalizzatola serata, perchè inaspettato. Jodie ha parlato della relazione, ormai terminata con Cydney Ber-nard, sua partner per 20 anni e dalla quale ha avuto due figli, la sua eroica compagna, inamore ma dall’animo rigoroso come sorella e speciale confessore, sempre pronta a consi-gliarla. E con lei ha formato una famiglia moderna di cui e’ fiera. Ha ricordato la madre 84enneora sofferente di demenzia senile e quanto le deve, ripetendo per tre volte l’amore per lei. Haaggiunto d’avere 50 anni e d’essere single. La Fey e la Poehler hanno concluso lo show dicendo“Noi andiamo a casa con Jodie Foster!” . Dopo di che tutti di corsa alle feste organizzate per le premiazioninel Beverly Hilton Hotel! Maristella Santambrogio

TUTTE LE NOVITÀ SUL FESTIVALAmanti del Festival della canzone italiana cominciate a tenere in allenamento le orecchie perché nella città deifiori è tutto pronto per ospitare la 63esima edizione, in onda dal 12 al 16 febbraio. Dopo l’eventualità di unoslittamento in vista delle Primarie e le polemiche a questa connesse, infatti, la kermesse canora ha trovato lasua collocazione ufficiale e le obiezioni allora si sono spostate sul piano tecnico-organizzativo. Soprattuttosulle decisioni che l’anchorman Fabio Fazio, che torna a calcare il palco dell’Ariston a distanza di 12 anni, eil grande Mauro Pagani, direttore musicale e d’orchestra di Sanremo 2013, hanno preso in merito agli artistiin gara e al programma delle cinque serate. La voglia di svecchiare un evento che nel corso degli anni è diven-tato un appuntamento fisso, invece di portar a qualcosa di buono si è infatti tradotto in una gara tra 14 cantantisicuramente validi ma anche molto lontani da quella che è la tradizione del Festival. Se non avete seguito lediatribe pre competizione e vi aspettate di vedere sul palco dell’Ariston Fiorella Mannoia, Gino Paoli, AnnaOxa, Al Bano, Antonella Ruggero, Ornella Vanoni o altri grandi nomi della storia della musica nostrana quindirimarrete delusi. Ma non finisce qui perché le novità di questa edizione non si arrestano alla scelta dei cantantiin gara, molti dei quali tra l’altro a differenza da quanto annunciato inizialmente da Fazio arrivano dai talentshow, ma si estendono anche alla struttura dello spettacolo. Non solo ognuno degli artisti gareggerà con 2inediti a testa, per un totale di 28 brani, ma, ed è forse proprio questa la più grande novità, presentando ognunodue pezzi che, uno di seguito all’altro, andranno a costituire un’esibizione completa, non ci sarà nessuna esclu-sione ma arriveranno tutti in finale con una canzone ciascuno. E, a decretare il vincitore di questa edizione, alfianco del televoto, tornerà anche la giuria di qualità dalla quale dipenderà buona parte dei risultati finali. Men-tre nella serata di venerdì, “Sanremo Story”, i 14 big si esibiranno, senza votazione, con i brani assegnati dalladirezione artistica e si saprà il nome del vincitore della categoria esordienti per la quale competono 8 giovaniartisti, tutti maggiorenni e con una canzone ciascuno. Per rispetto di chi si mette in gioco, inoltre, tra gli ospitinon ci saranno cantanti italiani ma solo star internazionali mentre alla bellezza delle solite sexy vallette diturno si alternerà la mordacità di Luciana Littizzetto che, per la prima volta, avremmo il piacere di vedere alleprese con la satira bipartisan. Se non altro, quindi, si preannuncia un Sanremo molto ironico e ricco di sorprese.E in tempi di crisi come questo una sana risata non guasta mai! Anche se il resto è storia vista e rivista.

Federica Sciorilli Borrellia

“TI POSSO SPIEGARE…” RISATE E COLPI DI SCENA È quello del Teatro Golden diRoma, il palcoscenico che dall’8gennaio ospita “Ti posso spie-gare…”, commedia scritta da Mi-chele La Ginestra e Adriano

Bennicelli e diretta da Roberto Ma-rafante. Commedia divertente, chevede la quieta consuetudine di unavita di coppia improvvisamente in-terrotta da un fatto inaspettato. Mi-chele La Ginestra e Beatrice Fazisono i protagonisti della vicenda.Sono marito e moglie che vivonola loro storia ormai supercollau-data, dove tutto fila liscio e senzaincrespature fino a quando inter-viene un imprevisto molto partico-lare: nel letto coniugale compareun'altra donna: giovane, affasci-nante, straniera! "Cara non è comecredi… giuro, ti posso spiegare!"Eccola la frase tipica che da oraanima la commedia e interrompel’equilibrio di un marito e una mo-glie, da vent’anni insieme, senzasbavature, senza incertezze. Co-mincia la storia, fatta di colpi di

scena, situazioni imbarazzanti e di-vertenti allo stesso tempo che i dueprotagonisti sanno ben interpretare.Divertente ed ironica la commedia,è l’occasione per passare una seratapiacevole e spensierata in una lo-cation di tutto rispetto, accoglientee sempre attenta alle necessità delpubblico. “Porta i bambini a tea-tro”, ad esempio, è un progetto de-dicato ai genitori che desideranoandare a teatro, ma non sanno a chilasciare i bambini. Basta avvisarecon due giorni di anticipo e mentrei genitori gustano lo spettacolo, ibambini sono intrattenuti da perso-nale specializzato. Il Teatro Goldensta offrendo una stagione teatralericca di nomi illustri e di spettacolidi alto livello che è un vero peccatolasciarsi sfuggire.

Marco Bartalotta

FILM DI FEBBRAIO: “TUTTI CONTRO TUTTI”

Esce nelle sale italiane il 28 Febbraio la pellicola che segna il debuttoalla regia di Rolando Ravello, “Tutti contro tutti”, e che vede come pro-tagonisti lo stesso Rolando Ravello, Kasia Smutniak, Marco Giallini e,tra gli altri, Lorenza Indovina e Paolo Sassanelli. Realizzato con il con-tributo del Ministero dei Beni Culturali Direzione Cinema ed il sostegnodella Regione Lazio-Fondo Regionale per il Cinema e l'Audiovisivo, ilfilm racconta di un giorno di festa come tanti, la prima comunione di Lo-renzo, figlio di Anna e Agostino, guastato da un evento imprevisto: ilfurto del modesto appartamento della famiglia. È proprio in questa oc-casione che inizia una guerra tragicomica, con i nuovi poveri, per la ri-conquista di un diritto inalienabile: quello di una casa. Il regista e attoreRolando Ravello esordisce sul grande schermo quasi venti anni fa comeprotagonista del film “Romanzo di un giovane povero” di Ettore Scola,in concorso al Festival di Venezia e, sempre per Scola, interpreta altri trefilm: “La cena”, “Concorrenza sleale” e “Gente di Roma”. Dopo i pannidel ragazzo buono, è con Alex Infascelli che Ravello assume invece ilruolo del serial killer, nel thriller “Almost Blue”, tratto dall'omonimoromanzo di Carlo Lucarelli; ha poi un ruolo in “Certi bambini” dei fra-telli Frazzi, trasposizione dell'omonimo libro di Diego De Silva; in se-guito, lavora con Sergio Citti, recitando in “Fratella e sorello”.Numerosi i ruoli interpretati per il piccolo schermo, come ad esempioquello di Marco Pantani nella miniserie “Il pirata” di Claudio Bonivento.Ravello è inoltre il protagonista di “Terapia d'urto” di Giorgio Faletti,regia di Monica Stambrini, per la serie Crimini, su Rai Due, film che siè aggiudicato il Premio per il Miglior Documentario al RIFF (Roma In-dipendent Film Festival) nel 2009. Maria Rita Salustri

ARGO TRIONFA AI GOLDEN GLOBERitenuto da sempre uno dei maggiori riconoscimenti cinematografici etelevisivi, il Golden Globe rappresenta un appuntamento imperdibile pergli amanti del cinema, essendo giunto quest’anno alla settantesima edi-zione. Dato che la consegna del Golden Globe è solitamente seguita inmeno di due mesi da quella degli Oscar, la cerimonia ha spesso avutouna funzione anticipatrici riguardo la consegna delle statuette più ambitedel cinema. Quest’anno, però, la cerimonia tenutasi il 13 Gennaio al Be-verly Hilton, ha riservato numerose sorprese ed in parte ha anche “smen-tito” alcune candidature all’Oscar. E’ stato infatti un successo per BenAffleck, che si è rifatto dalle mancate candidature a regia e miglior attoreagli Oscar, accaparrandosi con il suo “Argo” due vittorie nelle principalicategorie: miglior film drammatico e miglior regista. Lo strafavorito“Lincoln”, il film di Steven Spielberg sul presidente americano che lottòper l’abolizione della schiavitù, si è dovuto accontentare del premio alsolo Daniel Day-Lewis (miglior attore drammatico), a fronte di ben settenominations. Anche un altro film pieno di candidature agli Oscar come“Life of Pì” di Ang Lee è stato vincitore di un solo Globo d’Oro, quelloper la Miglior colonna sonora. Incetta di premi(ben tre), invece, per LèsMiserables, la brillante commedia di Tom Hooper basata sul musicaltratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. “Django Unchained” èstata la pellicola delle conferme, grazie alla quale Quentin Tarantino havinto nuovamente il premio per la Miglior Scenaggiatura orginale, eChristoph Waltz quello per il miglior attore non protagonista (che ottennegià nel 2009, diretto proprio da Tarantino in “Bastardi senza gloria”).Nota di merito anche per il commovente “Amour” di Michael Haneke,che è stato proclamato miglior film straniero. Toccante la chiusura dellacerimonia, con il premio alla carriera a Judie Foster. L’attrice, da sempretra le più riservate nel panorama Holliwoodyano, ha dato conferma dellapropria omosessualità durante il suo discorso di ringraziamento.

Andrea Giachi

OCCHIO AI FALSI RIBASSI !Moda a Milano a prezzi scontati, il 5 gennaio sono iniziati i saldi inver-nali. Per gli amanti delle "griffe" consigliamo di non farsi mancare un iti-nerario della moda che tocca il cuore del quadrilatero milanese delloshopping: via della Spiga, via Montenapoleone, ... ma non solo. Dal 5gennaio per 60 giorni sarà infatti possibile fare incetta di capi firmati aprezzi ribassati fino al 70%. La Giunta della regione Lombardia ha fis-sato alcune norme a tutela dei consumatori. Fondamentale che il prezzooriginale e quello del saldo siano esposti in vetrina o sulla merce obbli-gatoriamente a cura del venditore. Il negoziante è obbligato ad accettarele carte di credito e il cliente potrà sempre richiedere la sostituzione delprodotto se difettoso e gli verrà rimborsato il prezzo pagato per lo stesso.Sotto assalto quindi il Quadrilatero della Moda, con Monte Napoleone intesta. Come ogni anno la Federconsumatori mette in guardia gli amantidello shopping: «Occhio ai falsi ribassi per evitare brutte sorprese». Evoi... cosa acquisterete? Isacco Cicala

FILM IN USCITA A FEBBRAIO: “UPSIDE DOWN”È prevista per il 28 Febbraio, due mesi prima rispetto agli Stati Uniti,l’uscita della commedia romantica “Upside down”. La produzione franco-canadese ha per regista e sceneggiatore il figlio d’arte Juan Solanas e vedecome protagonisti l’attrice pluripremiata, Kirsten Dunst (Palma d’Oro aCannes come Miglior Attrice per “Melancholia”), nel ruolo di Eden, el’attore anglosassone, Jim Sturgess (“Across the Universe”), nel ruolo diAdam. Al centro della pellicola vi è proprio la storia d’amore fra Eden eAdam, abitanti in mondi tra loro paralleli, vicini, ma nel contempo irrag-giungibili, dove città, foreste e oceani si ergono anche sopra le nostre testee ai cui abitanti è proibito interagire. Adam appartiene al mondo di sotto,povero e poco sviluppato, Eden a quello di sopra, ricco e benestante. Idue mondi sono collegati unicamente tramite la società Trans World, dovela ragazza lavora. Innamorandosi, i due ragazzi sfideranno le leggi del-l’universo, come in una sorta di Romeo e Giulietta ai tempi di “Inception”.Il regista ricorda che l’avventura di “Upside Down” è cominciata una mat-tina, “vedendo” un’immagine al suo risveglio: due montagne invertite chesi fronteggiavano, una sotto all’altra. Di qui l’idea di creare una storiad’amore e di “creare un altro mondo per poter meglio parlare del nostro.”Non sono altro che un argentino che è fuggito dall’Argentina dei militarie che abita nell’emisfero Nord, quindi vivo ‘Upside Down’ rispetto aimiei parenti che sono rimasti nell’emisfero Sud”. Juan Solanas ha poi pro-seguito: “Amo il cinema che invita lo spettatore a porsi delle domande eprendere parte alla storia. Amo i film che offrono molteplici gradi d’inter-pretazione e che ci invitano a fare un viaggio comune, non offrendo sem-plicemente una visione passiva e pre-digerita”. Non resta, allora, cheaspettare l’uscita del film e immergersi nell’atmosfera suggestiva di “Up-side Down”! Maria Rita Salustri

LA CULTURA DELLE CAUSECon l’evoluzione della coscienza umana e lo sviluppo del senso critico,l’umanità va gradualmente allontanandosi dalla cultura degli effetti, damillenni favorita dai centri di potere che hanno trovato nella paura e nel-l’ignoranza i loro massimi alleati. Il dubbio ed il senso critico, conquistadel processo evolutivo, riuscirà finalmente ad aprire varchi profondi nellabreccia dei meccanismi politico-culturali quando la gente capirà che èproprio il dubbio ciò che aiuta l’uomo a progredire mentre la certezza(follia passeggera) nel corso dei millenni è stata causa di lutti e di sven-ture. Lo sconcerto nasce dalla constatazione che anche le menti più aperteed illuminate non caldeggino la cultura delle cause. Nella maggior partedei casi ci si limita ad invocare giustizia, libertà, ordine, ecc. suggerendorimedi sintomatologici ai vari problemi che l’umanità è chiamata a porrerimedio. Troppi si schierano contro la fame nel mondo senza chiedersi imotivi della mise-ria. Troppi sbraitano contro la droga senza cercare iveri motivi per cui la droga viene consumata. Tutti si oppongono allaguerra e alla violenza senza domandarsi perché l’uomo è in grado diesprimersi in modo crudele fino ad uccidere un suo simile. Molti chie-dono rispetto e amore per gli ani-mali ma pochi si pongono il problemadel perché gli animali sono considerati oggetti ad uso e consumo del-l’uomo. Se l’uomo fosse più buono e più gusto, la terra sarebbe un para-diso. Ma i nostri politici sono troppo impegnati a chiedere aumenti distipendio per considerare degno di attenzione il massacro giornaliero dimiliardi di animali innocenti. Franco Libero Manco

(Presidente Ass. Vegetariana Animalista) Tel. 06.7022863

ONORE ALLA MEMORIA DI WALT DISNEYOltreché nella storia Walt Disney é entrato nella leggenda. Ha ideato per-sonaggi magici famosi in tutto il mondo: Topolino, Minnie, Paperino,Paperon de’ Paperoni, Qui-Quo-Qua, Gastone, Pippo e tanti altri. Sonopersonaggi che hanno allietato l’infanzia di milioni di bambini. Hannosimboleggiato le virtù e i vizi degli esseri umani allo scopo di renderliconsapevoli della necessità di promuovere le virtù e di correggere i vizi.Tale funzione educativa, quindi, non si svolge soltanto nei confronti deibambini ma anche (e soprattutto) nei confronti degli adulti. Grazie, WaltDisney, per averci regalato tante pillole di divertimento e utili insegna-menti per la vita quotidiana. Grazie per aver alleviato i nostri affanni eper aver cancellato la nostra malinconia. Grazie per averci aiutato a cre-scere spiritualmente, come dovrebbe fare ogni papà nei confronti deifigli. Oggi più che mai abbiamo bisogno dei tuoi simpatici personaggi percontrastare la marea dell’editoria pornografica e dei programmi televisivi“spazzatura”. Rosanna Sinopoli

URGONO GLI STATI UNITI DI EUROPA !Dopo tanto parlare e nonostante i pressanti, quasi accorati solleciti delpresidente Napolitano, saremo anche questa volta chiamati alle urne pervotare con il famigerato, aborrito “porcellum”, cioè, i candidati presceltidalle segreterie dei partiti, che rubano a mani basse, senza il rigorosocontrollo della Corte dei Conti e della Ragioneria Generale dello Stato,sono il vero cancro, e di questa mistificante democrazia parlamentare.Un colossale debito di oltre 2000 miliardi e un pesantissimo macignoche ci schiaccia inesorabilmente, l’ormai insostenibile carico fiscale, checontrae i consumi, frena pure ogni crescita e agisce come una sorta di“inverter”, che pare ci stia avvitando in una spirale, che ci tirerà semprepiù a fondo senza scampo. E, come se non bastasse, il pasticciaccio delTitolo V della Costituzione (“La più bella del mondo”!) ci ha appiccicatoaddosso questi piragna che sono diventate le 20 Regioni d’Italia, piccoliStati fin troppo sovrani, in quanto possono spendere e spandere “ad libi-tum”, come stanno dimostrando le inchieste della G.d.F. disposte dallaMagistratura, tuttora in corso, cominciate con il caso Fiorito, “alias” Bat-man. Queste 20 Regioni son diventate 20 statarelli sovrani. Evidente-mente, finché ci saranno questi piragna, la lotta all’evasione fiscale nonbasta, cioè se non riusciremo a eliminare drasticamente, come avrebbefatto “l’incorruttibile” Robespierre, tutti gli sprechi, tutte le spudoratenicchie di goduria in cui se la spassano i Batman di turno, e questa ele-fantiasi burocratica, inutile e spendacciona, una burocrazia, refrattariaad ogni tentativo d’innovazione che semplifichi le procedure e con un si-stema giudiziario che richiede tempi biblici per risolvere il più banalecontenzioso. Altro che “Stato di diritto”, questo è piuttosto lo Stato del“dritto”, della mafia dei pubblici appalti, insomma dei gran furbacci cheil più delle volte riescono a farla franca alla faccia degli onesti. Do-vremmo riuscire a fare un virile scatto di orgoglio, che ci induca TUTTI

a disprezzare gli atti disonesti, ossia la politica del malaffare e non vo-gliamo fare d’un’erba un fascio, perché sappiamo bene che tra coloroche militano nei partiti, o che, disgustati, si sono messi in disparte, ce nesono moltissimi capaci di ripudiare la politica del malaffare e competentinell’amministrare la cosa pubblica. Ai dirigenti spetta, tra l’altro, l’arduocompito di individuarli e valorizzarli nell’interesse del Paese. ScrivevaIndro Montanelli in “Il dover essere del giornalista oggi” (1989), che “Ladeontologia professionale sta racchiusa in questa semplice e difficile pa-rola: onestà”. Ebbene, siamo convinti che questa è la parola chiave chedovrebbe essere il nostro stile di vita, politici e non. Solo così riusciremoa rimettere la barra del timone sulla rotta giusta. I politici devono affret-tarsi a fare sul serio gli “Stati Uniti d’Europa”, mettendo da parte le egoi-stiche spinte nazionalistiche. Sergio Scalia

Page 11: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 11N. 2 FEBBRAIO 2013

VIVERE DI POESIEAnima cerca nella notte/ l’ispira-zione per vivere poesie,/ come unfelino con passo felpato/ che si ag-gira alla ricerca dell’integrità /cosìla mia spiritualità/ ritrova nellacondivisione con la natura/ i milleperché dell’esistenza/ e li esprimenell’armonia della parola.

Florinda Battiloro

UN FIOREUn fiore tra i capelli è l’azalea /diquando bambina /come narciso miadornavo /mimosa ribelle segno dispavalda gioventù /e poi di petalirossi /coperta d’amore /per viverela passione. /Oggi nostalgiche pri-mule /avvolgono i pensieri del miogiardino. Florinda Battiloro

REINCARNAZIONEVivo e amo /Amo e sogno /sognoe vedo /la storia di un eterno rac-conto della mia vita /Un diveniresi ripete in mille volti /poliedricima liberi/In una sola anima.

Florinda Battiloro

IL TRAMONTOIl sole sta tramontando. /Sotto ilcielo pennellato di grigio e rossofuoco vulcanico, /stanca di cam-minare, /mi siedo su una pietrabianca, /vicino al gorgoglio silentedi un luccicante ruscello,/dove oratacciono, /e attonite stanno le rane./Qualche passante ancora, /poiregna la quasi assoluta mancanzadi suoni. /E nell’aria pura, /mentrecolgo gli attimi poetici, /innegabilie infiniti, /che la natura regala inquesto periodo autunnale,/ scrivonel vento le mie sensazioni.

Giannina Nardecchia Orsini

ATTIMOLa tua voce/ sempre più lontana, /iltuo cuore con me./ Mi struggo,/smarrita in attimi senza via d’uscita./Attendo impotente. /Non ti odoquasi più. Leda Panzone Natale

LIBERTÀVolano, /zingari dell’aria /tra co-mete bruciate /e raggi di sole ap-pannati:/liberi,/ complici,/ felici!

Leda Panzone Natale

AD UNA DONNAScrivere dite.../ una poesia... im-pensabile./Si può per una mamma,/una sorella, una donna, /per ilmare, la luna, il sole,/ un’alba, untramonto /un cielo stellato, /ma dite... è difficile. /Perché... tu/mamma, sorella, amica /mare,luna, sole,/ alba, tramonto, stelle:tutto. Romano Zega

LA FARFALLANuda la farfalla/ cavalca placida/nel sole del mattino,/ il tempo e lospazio/ corron testimoni / dei suoisegreti./ L’ammiri, la rincorri,/ li-bera la farfalla/ vola serena, colo-rata,/ poi ti fermi, /felice,

estasiato./ Riposa la tua mente /esulla schiena curva/ si posa la far-falla, /trasmette pace, amore,/ spe-ranze, novità. Sogni l’eternità,/una vita nuova/ albeggia nel tuocuore. Giovanni Iodice

UNA ROSA ONESTASollevati o margherita /che tra lepiù umili erbe te ne stai. /Sembraquasi /che tu avessi vergogna e ti-more / della mia bellezza e del mioprofumo. /Non sai forse... /quantopoco io valga, /che gran valore haitu? /Su un rapido sentiero,/sul’orlo di una strada in un grandeprato, /ovunque ci sei tu. /Inveceio, coltivata devo essere, /terramorbida voglio, /acqua frescaesigo per venir su./ Tu con le tuefoglie attuisci il colpo, /di unbimbo, che nel fare i primi passicade giù. /Io con le mie spine, san-gue, dolore, /sprigiono ad unuomo, /che a cogliermi vienquassù. /Quando del mio appassir,sarà giunta l’ora, /dolore, stan-chezza, rimpianti avrà, chi san-gue,/ fatica, denaro, per avermi haspeso. /Invece, quando uno deituoi piccoli petali cadrà, /chi ti hacolto ed amato. /Soddisfatto, sem-pre gioioso, /perché gli darà spe-ranza, se nel nuovo anno, /il nostroseme andrà in giro, /del mio nes-suno fidarsi potrà; /perché al volerdell’uomo, cambierà colore. /Il tuoinvece, sempre candito sarà, /eispirerà fede, /ad un grande amoreche mai finirà. Gilberto La Scala

EBBREZZASulla piana di Campidano /Antichipassi cartaginesi /Risuonano traMannu e Tirso /Destando voci nelLogudoro /E mufloni e daini traIglesiente /Gennargentu, Mar-ghine e Limbara /Nascono con Ce-drino e Flumendosa. /Arazzi,terrecotte e merletti /Conservanol’anima viva /All’ebbrezza di unNuragus /Reale, mentre olivi forti/Al mare rivolgono la sfida. /Li-beri come sani pastori /I cervi s’er-gono sui picchi. /Sudore scrivesopra il sale /Tanto, a perenne me-moria,/ Amore per l’isola orgo-gliosa, /Terra che il popolo tutto/Ha profondo sempre nel cuore,/Amante ancora mai tradita. /Ri-fugi d’altri tempi /I treni lenti af-frescano. /Nuovi angoli che eterni/Un’eco di vaganti sospiri /Gri-dano tra quel silenzio. /Ora sale lapace, forse; /Regna il canto piùgiovane /O s’annulla di fronte almare. Nino Nemo

SUBLIME MELODIAOggi il mio essere /dispiega vario-pinti colori /su volti sconosciuti/che incontro lungo la via. /Flut-tuano nell’aria /profumata di ver-bena /benefici richiami/nell’ultimo sole d’inverno. /La vi-cina primavera /si appresta a sfal-dare le dure, grigie giornate /edolci note, /sul pentagramma dellavita, /si preparano ad essere scritte/per una sublime melodia.

Marcella Croce de Grandis

SPIRA IL VENTOSpira il vento /tronfio e dispettoso/arruffa le chiome /folte e virenti /delle ondulate colline /che incor-

niciano /e danno vita /alla spettralevisione /di enormi massi rocciosi/erosi e modellati /dal tempo./Mormora il fiume /e racconta sto-rie lontane /di civiltà sepolte /glialberi secolari /partecipi ascoltano/e ombreggiando /donano /fre-scura all’intensa /flora spontanea/e rigogliosa autentico olimpo /diuccellini e farfalle /i consueti ti-midi svolazzi /perpetuano remotirituali /in un mutuo rapportod’amore. Anna Cardelli Marena

PARIS TOUJOURT’ho scoperta Parigi /Come un puz-zle /in ogni angolo che/ ho girato;/Come un mosaico ogni /monu-mento mi parlava di te /Dai giardinialla tour eiffel, /Da Notre dame /AMontmartre, /Dalla Basilica delSacro cuore /A Versailles. /Grandefu Luigi il re sole. /Dal metro benfornito /Un francese mi parla, /Miguarda, ammicca, /Io in mente ho te/Paris! /Parigi val bene una messa/Ebbene sì! Francesca Pagano

LÀ, DOVE SONO NATALa vecchia casa resiste/e prigio-niero il torrente, /senza più prativerdi alle sponde. /Ronfa la forgia,/al ricordo fisso e s’abbandona /alsottile alito, del giardino recinto. /Ipasseri e le rondini, /sotto la gron-daia, /si rincontrano, lassù nes-suno. /La dolce vecchia nera, /trale fresche stanze d’estate,/ ninnolail lavoro all’uncinetto /e mi rac-conta./ L’acre odore dei carciofi/sul fuoco, /m’invade /con le voci/dal suono diverso. /Là, dove sononata, la fiorita finestra spunta/ es’affaccia lo sguardo buono /ched’allora ancora m’accompagna.

Maria Serritiello

UN CUORE POETANon riesco a frenare /l’impulso delcuore /scrivo e cancello /senzapensare./ Pensieri antichi /motiviinsensati/ il mio cuore /vuol fare ilpoeta./ Tempesta di mare /s’infuriail vento /io non comprendo /ilmale del mondo amore /e doloremi fanno soffrire./ Scompare ilsole /s’oscura il cielo /ma cosavuoi mio cuore? /Ti prego /nonfarmi impazzire Vittorio Pesca

AMOREAmore/ vorrei scriver per te /su ognipetalo di fiore /dal più leggiadro /alpiù superbo /parole scelte /mai uditeancora/ tra le più divine /e poi creare/una corolla nuova /di un nuovofiore /mai visto ancora /nei giardinidel sole /stelo e fiore /mai visti an-cora/ che portino il tuo nome/Amore. Antonietta De Angelis

GESÙ CI AMAPer il suo immenso amore / perl’intera travagliata umanità / Gesùha sopportato gran dolore / primadi spirare atrocemente sulla Croce/per eliminare agli uomini i peccati/ e per additar con sommessa voce/ che come la sua gloriosa resurre-zione / potrà avvenire anche agliuomini, / se provvederanno dellavita alla correzione. / Sei, Gesù,grande fonte d’amore, / di gioia edi consolazione / e noi cristiani tipreghiamo tutte le ore. / Quando lavita terrena terminerà / ed inizieràla vera vita celestiale ed eterna /apri la porta del Paradiso, cosìl’anima godrà. Mario Coletti

S A R A Non c’è per la tua voce/ Piùascolto,/ Forse bella come bello/Era il tuo volto./ Esile, delicata, in-genua/ Nell’intimo ancor piccina./Dovevi fuggire, fuggire/ Lontano,da quei tipi,/ Dolce bambina./ Ilmostro non dà ascolto/ Al - non sifa/ Perché in preda al male/ Nullalo fermerà/ Accecato dall’istinto/Primordiale./ Deve vincere, preva-ricare/ Offendere, profanare/ Di-struggere quel corpicino/ Che ora,già risorto in cielo/ Nell’amore delPadre Celeste,/ Guarderà smarrito,disperato/ Alla terra, al mare/ Chel’attendeva/ Per un abbraccio/Quel mare che griderà irato Giu-stizia. Nadia Balduini

DIVERSO (ad una amica)Io, diverso da te./ Tu, diversa dame./ Io corro non so dove vado; tuimmobile,/ spazi all'infinito./ Ioballo sulle note di un valzer;/ tuferma, voli sulle ali del vento. /Tusorridi, ti sfiora la morte;/ io soffro,morso dall'ape./ Tu diversa da me;io vorrei esser te. Romano Zega

ROMAÈ in te.../ che riesco a vedere ciòche non sono stato./ Inevitabil-mente torno indietro; rivedo, comein un/ film, il mio passato./Dov'eri? Lo so non c'eri.. Dio "nonvoleva"/ farti, ancora, "scendere"./Ed io?/ Spendevo, verso il niente,l'esistenza, regalando/ la miagioventu' a piazza di Spagna. Sog-navo una/ vita decente, te sorri-dente, accoccolata tra le/ braccia diun "Padre", che non voleva/ "las-ciarti andare"./ Ragazzo di strada,con un grande amore./ Città eterna,piena di sole. Lei sola mi faceva/compagnia: Roma... anima mia./Sognavo, sognavo sempre, scor-gendoti/ affacciata in un tramonto./Seduto, sulla piazza di Dio, nell'at-tesa che si/ si affacciasse il" Papabuono":/ Tornando a casa, troveretei bambini/ tra le lacrime, capi' diaver ricevuto/ un grande amore./ Tividi, allora, subito./ Dormivi tra lebraccia. Angelo Grasso

REGARDE MOIregarde moì / au dedans de moi/ ettrouve moì/ beau et charmant/ auniveau/ deta beauté/ que je vois /irrésistìble/ et tnomphante / quandje ferme/ mes yeux/ et te regarde /avec Ies yeux/ de mon ame/ pris-onnière/ de toi/ de toì/ ma reine /ma princesse/ ma femme.

Francesco Tanzi

LA SORTE DELL’UOMOIl sole squarcerà la terra e il Di-vino apparirà. La giustizia del suoamore, dividerà la luce dalle tene-bre, nel cuore del buono sarà Giu-stizia, nel ladro che ha affamato ilpopolo, sarà la fine! E nell’infernobrucerà. Non sarà la fine delmondo ma la fine di tutti gli opera-tori del male, le violenze sulledonne,sui bambini, sulle vedove, ele persone sole, oppresse dalle in-giustizie dei politicanti, dei ladri,dai Giudici e Magistrati non atti alloro dovere rovinando, la vita, afamiglie intere, una casta chedovrà fare i conti con l’Altissimo,per loro si spegnerà tutta la lucedel mondo. Finalmente ci saràamore e umanità, nella misericor-dia di DIO. Liana Botticelli

L’ANGOLO DELLA POESIA UN SOAVE ANGOLO DI LUNALuna, sognante musa di poeti. Messaggeradi cuori innamorati. Fra le mani, ammiroun soave angolo di luna, pallido il viso ar-gentato che sorride alla piccina seduta nelsuo mènto. Fra le manine tese, le dona unagemma luminosa trasparente, in lonta-nanza vedrà riflettere gli anni lontani, pri-mavere innocenti di bimba. Ecco! i mieipensieri vaganti volano lontano, mi vedosimile alla piccina. Seppure lontani, ri-cordo l'ingenuità di grandi e piccini,quando stringevo la punta della gonna amia Madre per correre in piazza del teatroa Viterbo, per vedere l'immensità del cieloblu notte, chiamavo le stelle per abbrac-ciarle. Gridavo: stelle, stelline, siete sole?dove è andata la vostra mamma Luna? Nella mia innocenza sentivopena per loro. La luna si spostava; mi faceva l'occhiolino per vedermiserena con le sue stelle; faceva a nascondino. Mia madre, paziente, miseguiva nel mio mondo di sogni innocenti. Mi stringeva la manina aspet-tavo dal cielo la fatina. L'aeroplano passava.Il motore era il pianoforte che suo-nava. Io felice col nasino all'insù so-gnavo. Allora le mamme facevanosognare. Era tutto vero il mondodelle fate, dei balocchi. La befanaera poverella. Con tenerezza siaspettava felici. Tutti i bimbi lanotte frementi e buoni, seppurepoco o niente ci portava: un dolcetto,il torroncino. Gioiosi, felici, era-vamo noi bambini. Chissà se si po-tranno risvegliare i lontani tempi?Donare all'odierna umanità quellafreschezza d'amore, quei valori pre-ziosi che possano regalare in ognicuore Amore, Pace, serenità in ogniangolo del mondo. Si potrà rivedereun mondo felice, e sorridere ancora?Finisco di sognare, mi ridesto al-l'odierna realtà. Questo angolo diluna mi ha sprigionato nel mio cuore un profondo sentimento dipoesia,volando con pensieri vaganti; lontani tempi che dormono den-tro i tramonti non possono più ritornare. Quando mi invade il cuore lanostalgia, cado nell'estasi della poesia. Ritrovo gioiosi bimbi innocenti;primavere in ogni angolo di via. Elena Andreoli Grasso

VIZIO TEUTONICORisvolti anarchici difficili da con-trollare/ per lobby di banche e dipoteri in reti internet;/ opprimenteil senso di responsabilità/ che sololo sguardo mite evolve/ in legge-rezza e libertà/ a procedere senzascalfire l’ego e la sensibilità,/ senzaricorrere ai medici della rabbiosasocietà/ alla realtà di enigmi/ e al-l’impeto inaffidabile della ChiesaBabele/ di ambivalenze per patti disangue./ Con un grazie a Eric Frat-tini e suoi collaboratori/ per l’edito“Le spie del Papa”.

Mariannina Sponzilli

PASSATO-PRESENTE DE “L’ENTITÀ”Sempre militante in truppe spe-ciali/ e in truppe mercenarie/ nu-mericamente perfette negli ultimicinquecento anni./ cultrice dellaForza-Potere e suo esercizio:/ Cu-pola vaticana dal sadismo opus-siano/ in filianze massoniche di ritie tradizioni/ dagli svariatissimigruppi e...schede elettroniche/ nu-mericamente organizzate dalla ve-locità dell’input/ per i comandiesecutivi futuristicamente pro-grammati./ Horror che ha assicu-rato/ sperimentazione scientificazootecnica sugli uomini/ con sicu-rezza maggioritaria ai popoliignari./ Umanesimo e umiltà de-risi./ Ancora l’Essere dalla sensibi-lizzazione/ paziente e tollerante nelborgo medioevale/ é scomparsonel nulla per...nulla/ con la fragilitàdel fiordaliso./ Potrà Eugenio Scal-fari porre/ il nobile confine eticoall’Entità? Mariannina Sponzilli

RIFLESSIONI SULLA POESIALa poesia serve a descrivere eventi lieti e tristi e le bellezze della natura,opera di Dio Creatore. Talvolta mi chiedo cosa mi spinge a comporreversi e mi rispondo che è una forza interiore cui è impossibile resistere,è un dono divino per cui il poeta diventa strumento di Dio. Freud consi-derava ingiustamente il comporre poesie come una forma di malattia.Una volta il poeta era inteso come un genio solitario, che creava le sueopere artistiche in un universo tutto suo, oggi, invece, la poesia pennellatutto ciò che avviene nella quotidianità. Nel riflettere sulla poesia sonogiunto alla conclusione che tale arte sublime, ha un suo specifico fascino,che rapisce soprattutto le persone sensibili. La poesia toglie ogni inibi-zione e il poeta, senza un fremito apparente, esibisce la gioia, il dolorestraziante della solitudine, della perdita della sua compagna della vita, lapesantezza di certe tristi memorie. La poesia, si può dire, è una specialesirena, che incanta e travolge chi l'ama. I poeti, attraverso riflessioni, rie-scono a coagulare le loro esperienze, i loro ricordi lieti e tristi. La poesia,pur avendo vibrazioni delicate, sensibilità, tenerezza, non fa scomparireil coraggio, la rabbia di vivere, di amare in un mondo, che non ama e ri-fiuta chi non si adegua ai volgari canoni di violenza e di profitto. Ognilibro di poesia, è una specie di gradino che man mano ci avvicina semprepiù a quel mondo diverso, pieno di pace e giustizia, a cui tutti noi ane-liamo, un mondo dove gl'ideali possano superare l'utopia. Mario Luzi haosservato: “La poesia salverà il mondo non solo per la sua pregnanza sti-listica, ma per la trasmissione di valori universali, che possono accomu-nare gli uomini di questo nostro mondo imbarbarito”. Mario Coletti

Su una superficie di quasi 40 Kmq.sorge, in Valle d’Aosta, Chatillon.Il mio paese d’origine. La sua alti-tudine è di 549 mt. S.l.m. e gli abi-tanti sono quasi 5000. Durante ilperiodo fascista il suo nome era:Castiglione Dora. Chatillon è si-tuato nella Valle Centrale dellaDora Baltea, Attraversando ilponte del Borgo, sul Marmore, siscorge la Cappella della Madonnadelle Grazie. Ed è rimasto lì vi-cino, il vecchio ponte in pietra sultorrente. Anche l’Arco in pietra, aChameran, ci ricorda il passaggiodi antichi popoli romani. Antica-mente il feudo fu dei Challant che,al mio paese, fecero costruire trecastelli. Il Primo, nel XIIIsecolo(poi passato ai Passerind’Entrèves). Il secondo fu quellodi Ussel nel 1350 ed un terzo nel1901, in seguito di proprietà delBarone Gamba. Fermo i ricordi alprimo castello: Passerin d’Entrè-ves. Dal piazzale della Chiesa Par-rocchiale, si delinea, stretta tra ilCollegio Gervasone e la Casa Par-rocchiale, una strada che corre pa-rallela ad un ruscello: “Ruisseaude la Bourgade”.. Durante una vi-sita scolastica, i miei occhi di bam-bina restarono incantati adammirare i parchi, le siepi ben ta-gliate, il lago con le ninfee, i fiori.Quella volta ero meravigliosa-mente precipitata nel mondo dellefiabe. Poi, molti anni dopo, miamadre fu invitata dalla Contessa,sua conoscente, in un tiepido po-meriggio di primavera, per un thé

alcastello. Mi chiese di accompa-gnarla. Mi parve un sogno poterentrare in quella magnifica dimoracolma di quadri antichi, argenteria,stucchi..Con estrema semplicità, laContessa ci fece accomodare incucina dove Lei stessa ci preparò.il thé. Il Suo parlare colto, pacato,elegante ma soprattutto il Suomodo di essere cordiale e sem-plice(così come lo era tutta la Suafamiglia) resero indimenticabilequel pomeriggio. Il Villaggio diBellecombe è punto di partenzaper raggiungere il Monte Barbe-ston (2482 mt) Dalla vetta losguardo spazia sul Monte Rosa,sul Cervino, sulla Valle di Cham-porcher ed ancora nella BassaValle e fino alla Serra di Ivrea. Mamolte sono le ambite mete degliamatori ed escursionisti. Da Pro-miod una mulattiera sale al MonteSerbion(2722 mt). Dalla sua Vettasi può ammirare la Valle di Val-tournanche, il Gruppo del Rosa, laValle della Dora Baltea, il Gruppodel Gran Paradiso, la Vallata prin-cipale verso Aosta, il Gruppo delBianco. Che meraviglie quelle lun-ghe scarpinate. Si rientrava stanchima felici. Chatillon si sviluppòpresto sia come industria che comecommercio. (La “soie”-industriatessile per la produzione di seta ar-tificiale; le ferriere; le cave dimarmo, l’opificio laniero). Lemura del Convento dei Cappucciniracchiudono secoli di storia. Il Ba-rone Paul Emmanuel di Challant,cedette all’ordine nel 1626, una

Sua casa affinchè Vi fondasse unConvento. Di fronte, sulla Piaz-zetta intitolata ai Caduti per la Pa-tria, si affacciava lo storico:”HotelDe l’Ange” e, sul lato opposto, laBiblioteca di Monsignor Ducdove, un tempo, si trovava l’abita-zione dei nobili Scala e di CharlesBich. In cima alla salita vi è la re-sidenza più sontousa del Borgoche, nel 1800 ebbe l’onore di al-loggiare Napoleone. Di Chatillonfu Marcel Bich. Il Suo nome haorigine dalla nobilità Savoiarda.Divenne famoso comprando il bre-vetto della penna a sfera dal Suoinventore e la diffuse con il nome:Bic (senza h). Anche Italo Mus èspesso ricordato. Stimato pittore,espose a Roma nel 1910 insieme aCocteau, Picasso, Dufy e Chagall.Illustre e gradito ospite in Valle perle vacanze estive fu, per moltianni, Papa Woytila. Lo incontrai…La Sua benedizione diede alla miaanima una grande serenità.

Leda Panzone Natale

FUNZIONE PEDAGOGICA DELLA MUSICAProbabilmente la più antica delle arti é la musica. Nella mitologia grecaApollo viene raffigurato con in mano la cetra. Era lui che allietava la vitadegli dei sul monte Olimpo. Nelle scuole dell’antica Grecia la musica, ilcanto e la danza erano discipline insostituibili per l’educazione dei gio-vani. Socrate, Platone e Aristotele consideravano l’arte musicale come unmezzo efficace per infondere nell’animo degli allievi i più nobili senti-menti (solidarietà, legalità, rispetto per le opinioni altrui). Oggi, pur-troppo, nelle scuole italiane l’insegnamento della Musica non occupa lospazio che meriterebbe. Alcuni leaders politici lo considerano secondarioo ininfluente nell’azione pedagogica della Scuola. E commettono ungrave errore perché recentemente é stato scientificamente dimostrato l’ef-fetto positivo della “musico-terapia”. Le fibre più intime del nostro corpone potrebbero beneficiare. Ma anche e soprattutto la nostra anima ne trar-rebbe giovamento. Auguriamoci che il prossimo titolare del M.I.U.R. sifaccia promotore di iniziative idonee a conferire alla Musica l’importanzache merita. Rosanna Sinopoli

Leda Panzone Natale omaggiata da Elio Pecora

Angelo Grasso con il suogruppo musicale “I Cobra” nel1967, presso il ristorante TreDelfini di Torvaianica. Esibi-zione in coppia con CaterinaCaselli e Lucio Dalla. Mio fi-glio Angelo è il secondo da de-stra. Elena Andreoli Grasso

CHATILLON, SPLENDIDO LUOGO DI PACE

OMAGGIO A GIANNINAGiannina NArdecchia Orsini è una grande poetessa dei nostri tempi, pluri-premiata per la sue armoniose liriche nel presentare le bellezze della natura,e l’amore che scaturisce dal suo cuore. Premiata anche da Quattroruote,(8/7/ 2012), dalla Guardia Costiera per la Poesia, dal Faro 2012, dal nostrogiornale L’Attualità. Nel Maggio Uniacense, per tre anni ha avuto il primopremio di Poesia. Una importante recensione avuta dal Giornalista, SandroSantoro, che ha esposto La vita di Giannina come grande Poetessa e perfettaImprenditrice, per il lavoro che svolge, e per aver venduto più di 3000 libri(La Vita è Amore) e dimostrando il suo grande cuore, per aver donato allaricerca il ricavato dei suoi libri. Intervistata anche da Enrica Bonaccorti e daMaurizio Costanzo. È sempre presente nell’Antologia del Salvemini e intutti i concorsi del Maggio Uniacense, onorando con le sue belle poesie ilnostro panorama culturale. Liana Botticelli

ANCORA RINCARIMa si le paghe e puro le penzione nun crescheno oramai da tanto tempo:anzi te dico che in ogni momento sò prese, sì, de mira a sprofusione,come se pò affrontà tasse e rincari che sò sempre de più bocconi amari!Li governanti campeno nell’oro, senza curasse de la pora gente che sem-pre più arimane senza gnente,ma cià ancora quer poco de decoro... Perònun basta pe poté campà: dimmelo tu, che deve fà! Tutti vonno occupàquela portrona! Ma quanno nun potranno più sporpà er poveraccio chenun pò magnà, s’accorgeranno ch’è arivata l’ora de rinuncià a quarchebenefizio facenno puro loro un sagrifizio... Io nun ce credo, caro amicomio: a noi nun resta che pregà Iddio! Marcella Croce De Grandis

Page 12: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 12 N. 2 FEBBRAIO 2013PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI

INVITO A VIVERE (a cura di Stefano Madonna)

URGE UNA RADICALE INVERSIONE DI MARCIADevo constatare con molta amarezza che il flusso degli eventi della no-stra realtà corrente rivela un doloroso intensificarsi di negatività: atti in-giusti e violenti compiuti dall’uomo ed eventi naturali una quasi ripostaalla crescente spirale di delitti e ingiustizie che l’uomo, con stolta cru-deltà, continua a compiere. Gli episodi sono tanti e tutti indici di unagrave tendenza al male. Questo panorama non è certamente di buonesempio per i giovani che, invece di essere alimentati da fede, speranzaed entusiasmo in un futuro migliore all’insegna di un autentico progressocivile, sono inesorabilmente spinti verso un pericolosissimo baratro.Sono davvero preoccupato perché le tante e meravigliose risorse esistentisono attualmente finalizzate verso obiettivi negativi che conduconoverso estremi nefasti. Vige irresponsabilità! A cosa potrà servire il tita-nico progresso tecnologico se non si riesce ad avere coscienza della re-altà e non ci si appresta a fronteggiare pericoli molto seri che non sonofantasmi dl visionari bensì brutti traguardi di una folle corsa? Questa èla rotta che l’umanità oggi percorre forse inconsapevolmente. Per evitareun finale disastroso è imperiosa esigenza compiere una radicale inver-sione di marcia. Queste riflessioni non sono rappresentazioni esagerata-mente drammatiche di un pessimista. La situazione globale di questonostro presente risulta effettivamente molto grave. Questo è semplice-mente il mio parere che scaturisce dall’analisi della successione deglieventi rivelatrice di un decadimento crescente. Questo costante processodegenerativo è segnale preoccupante che deve far meditare e spronare adagire senza più indugi per ottenere un rinnovamento che possa davverosanare le gravi ferite esistenti. Lascio ai miei cari lettori pieno arbitrioper cui ognuno potrà liberamente interpretare questo mio grido di al-larme e la mia vibrante esortazione a porre rimedio all’attuale situazioneoramai diventata insostenibile.

UN’INDUSTRIA DI ROTTAMAZIONE ACCANTO AD UNA SCUOLA!

Un grosso stabilimento industriale gestito dalla M.C.R. S.r.l., per la rot-tamazione di rifiuti metallici, sito nell’ormai popoloso quartiere Villa DeSanctis, sorto a Roma, al principio degli Anni ’70, tra Via dei Gordianie Via Romolo Balzani, proprio accanto ad una scuola materna ed ele-mentare. Grossi autocarri scaricano rifiuti metallici, “a cielo aperto” e“a cascata”, si vomitano polveri ferruginose anche sulle case dei malca-pitati condòmini, che affacciano, in quel punto. Tutti gli sfasciacarrozzeche operavano, fino a 10 anni fa, su Via dei Gordiani sono stati sfrattatie trasferiti altrove, ma questa industria sembra inamovibile e continuatranquillamente a esercitare detta rottamazione, in barba alle precise di-sposizioni del D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915 (v. in G.U. n. 343, del15.12.1982), che, all’art. 1, lettera a), espressamente imposte a Regioni,Province e Comuni di vietare “ogni danno o pericolo per la salute, l’in-columità, il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli” nel ri-spetto delle esigenze igienico-sanitarie evitare ogni rischio diinquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo, nonchéogni inconveniente derivante da rumori ed odori”. Poi, agli artt. 2 e ss.,il cit. D.P.R. 915 classifica tra i “rifiuti speciali” tali residuati metallici edetta le disposizioni per il loro provvisorio stoccaggio e smaltimento, inmodo da assicurare dette garanzie di incolumità pubblica. Ignoriamocome e perché le Autorità preposte, presso Regione Lazio, Provincia eComune di Roma abbiano autorizzato, la continuazione di tale manife-stamente insalubre attività, in un denso agglomerato urbano, costituitosifin dal principio degli Anni ’70, e per giunta accanto ad una scuola ma-terna ed elementare. Soltanto ora, in seguito a “continue segnalazioni diesalazioni sgradevoli e/o nocive da parte degli insegnanti, dei genitoridegli alunni. La Giunta del Municipio Roma 6, “Si impegna a individuareidonea soluzione al problema esposto. La Giunta si impegna (ma perchénon l’ha già fatto?) a denunciare i fatti accaduti alle Autorità competenti(il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri - N.O.E. - alla A.S.L. RMC e alla Tutela Ambiente del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale”.Alla buon’ora, riusciranno i nostri eroi a delocalizzare questa piccolaI.L.V.A. dal popoloso Quartiere Villa De Sanctis? “Spes ultima Dea”!

Sergio Scalia

SCHIAVI DELLA TECNOLOGIA ?La fantascienza di maestri come Isaac Asimov, Philip K. Dick, Ray Brad-bury e altri, prevedeva un futuro in cui l'umanità sarebbe stata libera dalavori manuali o incarichi pericolosi e logoranti, affidati invece a mac-chine sempre più versatili e intelligenti. Oggi, ci troviamo nel paradossodi dover lavorare di più per mantenere le macchine, invece di essere loroa farsi carico dei nostri lavori più pesanti. Nelle sue utopie futuristichedi macchine senzienti, in cui gli umani avevano moltissimo tempo liberoper sviluppare le proprie facoltà mentali, Asimov non avrebbe mai im-maginato le numerose famiglie che oggi si ritrovano a fare il doppio la-voro per mantenere un'automobile. Philip K. Dick mai avrebbe concepitoil paradosso di un futuro in cui molte persone entrano letteralmente incrisi per un guasto al televisore di casa o per la perdita del cellulare. E lemalinconiche storie di Ray Bradbury avrebbero mai immaginato le iste-riche e interminabili file nei centri commerciali per acquistare l'ultimomodello di cellulare? Pur senza nulla togliere alla comodità delle tecno-logie odierne, non si può fare a meno di notare che alla fine è l'umanitàa essere diventata schiava delle macchine. Vuoi per il fatto che la sag-gezza umana non è progredita di pari passo con lo sviluppo scientifico,vuoi per il fatto che è difficile resistere all'ultimo ritrovato tecnologico.Oggi ci ritroviamo a lavorare più del necessario al solo scopo di tenercial passo con il progresso tecnologico. A volte non esistono alternative. Cisiamo trovati a essere noi gli schiavi delle macchine, invece del contrario.In molti casi le macchine hanno veramente sostituito gli umani nei lavoripiù monotoni e pesanti, ma pagando un carissimo prezzo fatto di licen-ziamenti. La disoccupazione ha raggiunto livelli altissimi nel nostroPaese. Emiliano F. Caruso

PROSTITUZIONE A MILANOLa Prostituzione nelle strade di Milano, un fenomeno che ha inizio nellanotte dei tempi e non è mai terminato. C'è chi ritiene che la prostituzioneandrebbe legalizzata con tanto di case di tolleranza tassate e regolarizzatee chi invece non ne vuol proprio sentir parlare. Il risultato però è sotto gliocchi di tutti ogni santo giorno, ma quel che più dovrebbe turbarci è chesi tratta di cosa molto squallida poichè chissà quante donne o ragazzineesercitano questa "professione" non per una scelta di vita ma perchè ob-bligate dai loro aguzzini ad una vita difficile davvero infelice. Sono pas-sati decenni di chiacchiere inutili dei molti politici che si sono postinell'ottica di risolvere il problema, chi con le famose "case chiuse", chicon metodi repressivi sulle prostitute e i loro clienti, ma la piaga socialealla quale siamo ormai abituati è ancora tutta da vedere. A Milano è pos-sibile trovare prostitute in molte zone, in alcune vie come in viale Abruzzio viale Umbria. Per cercare di reprimere il fenomeno il politico di turnoaveva deciso di vietare la sosta delle auto sui marciapiedi per non far fer-mare i clienti in auto appartati tra le macchine parcheggiate. Alcune casechiuse passano sotto la voce di equivoci centri benessere in varie zonedella città, come denunciato anche dalla trasmissione le Iene, per nonparlare di escort, accompagnatrici, e dintorni. C’è chi come i Radicaliaveva espresso il proprio parere favorevole a trasformare Milano comeAmsterdam, con zone "ad hoc" e quartieri a luci rosse "normati". Inutilenascondersi sotto una falsa morale o appellandosi a progetti utopistici,purtroppo il fenomeno è impossibile da debellare. Isacco Cicala

UN BERLUSCONI DIVERSO ?Ormai siamo al giocarsi tutto per tutto. Il Berlusconi dell'editto bulgaroche va nella tana dei leoni a farsi sbranare da Santoro, un evento moltointeressante dal punto di vista mediatico certamente. In altri tempi Ber-lusconi non avrebbe prestato il fianco, ma del resto gli affari sono affari,Santoro da parte sua non avrebbe perso mai una occasione di far salirel'audience e lo stesso Berlusconi non avrebbe perso l'occasione di unaplatea di contatti che sebbene già schierata in ogni caso gli aumenta la vi-sibilità. Oltre a tutte le domande e discussioni che si potevano immagi-nare dal fronte Santoro/Travaglio cosi anche tutte le risposte giàarciconosciute dal fronte Berlusconi la novità agghiacciante che escefuori è che contro il vero problema ossia questa "Europa delle banche"il cavaliere di fatto sembra essere allineato ad accettare supinamente,come del resto farebbero Monti e Bersani. La signora imprenditrice rap-presentante di un gruppo di imprenditori del nord ha spiegato perfetta-mente la situazione Bancocratica ed usurocratica e che la soluzionepotrebbe essere il ritorno alla moneta nazionale sovrana a cui Santoro siè guardato bene dal rispondere in casa "LA7" e Berlusconi ha ri-gettato(la spugna) come per dire solo se gli eventi catastrofici lo rendessero ne-cessario lo affronteremo. La sensazione che si è avuta è molto triste oltreche drammatica in quanto ha fatto trasparire l'impotenza di uno che sicandida a governare un paese di fronte al problema principale che èquello di stare in Europa e nell'euro da protagonisti facendo diventarel'euro una moneta sovrana dei popoli (l'euro non lo diventerà mai taleperché non è nato per questo e sopratutto perchè l'Europa non sarà maigli "Stati uniti d'Europa). Dovremmo quindi continuare a subirci l'impe-rialismo dell'euro-truffa e come regista la Germania e tutti noi accettaredi essere un branco di pecore da mungere, salvo se gli eventi non peggio-rano!!!! Mi sembra un grande programma. Cosa avrebbero di diversoMonti / Bersani / Casini / Pippo / Paperino / ecc? Giuseppe Turrisi

MAMMA E PAPÀ ? NO, GENITORE 1 E 2L’argomento delle unioni omosessuali viene presentato non tanto comeun discorso di parità tra esseri umani, quanto più come una situazione po-litica, con quelle “forzature volute in nome del sempre più esigente e ti-rannico politically correct”. La boria dei nuovi legislatori – ci aveva giàprovato Zapatero in Spagna – è quella di introdurre un cambiamento lin-guistico che renda possibile un cambiamento di costume e di legislazionenel campo del diritto matrimoniale. Il tempo di forte crisi economica èideale per gettare un po’ di polvere negli occhi dei pochi elettori rimasti,convincendoli che la politica sta facendo qualcosa. Pertanto, ancora unavolta, si vogliono far passare gli omosessuali – a chi critica in maniera co-struttiva la legge in essere - come delle persone discriminate soprattuttodalla Chiesa dopo i vari interventi del magistero pontificio e dei vescovi,che invece hanno sempre detto ben altro. Già nel lontano 1975 uscì un do-cumento su tale questione da parte della Congregazione per la Dottrinadella Fede: “Persona humana: Alcune questioni di etica sessuale”, e nell’ot-tobre del 1986 l’allora Card. Ratzinger fece uscire un ulteriore documentosu questo argomento. Il documento della Congregazione per la dottrinadella Fede del 1986 si intitola: “Lettera ai vescovi della chiesa cattolicasulla cura pastorale delle persone omosessuali”, e si ribadisce, appunto,“Occorre precisare che la particolare inclinazione della persona omoses-suale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, piùo meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal puntodi vista morale. È pertanto in atto in alcune nazioni un vero e proprio ten-tativo di manipolare la Chiesa volto a cambiare le norme della legislazionecivile. e conformare questa legislazione alla concezione, secondo cuil’omosessualità è una realtà perfettamente innocua, se non totalmentebuona”. Invece se si andasse a rileggere, in merito a tutto ciò, sull’argo-mento - ad esempio – è stato affermato dal vescovo di Nanterre, Mons.Daucourt, si capirebbe bene che la Chiesa nella sua fermezza si pone in ma-niera di apertura. Bisogna aiutare i fratelli che sono nell’errore con una pa-storale verso chi ha smarrito la giusta via. Pierluigi Vignola

L’ISS BOCCIA LE E-CIGARETTESIl trend del nuovo millennio o una valida alternativa al vizio del fumo?Sono tante le domande che arrivano – soprattutto tramite il forum “Stopal fumo” – sulle sigarette elettroniche e se è vero che stiamo parlando diun prodotto che, grazie alla possibilità di non rinunciare a tutti quei ritualiche ruotano intorno alla sigaretta tradizionale, primo fra tutti quello dellagestualità, porta sempre più ex tabagisti a dire addio al loro ultimo pac-chetto, non si può nascondere che delle e-cigarettes sappiamo veramentepoco. Niente a parte che ognuna di esse è composta da un atomizzatorenel quale vanno inserite 3-5 gocce di ricarica liquida, da una batteria edall’inalatore che, nei modelli più comuni, è quasi sempre un tutt’unocon l’atomizzatore. Ma, composizione a parte, il fumo digitale fa male?Nel mezzo di tanti forse una certezza c’è e arriva dall’Istituto Superioredella Sanità. In risposta a un parere richiesto nei mesi scorsi dal Ministrodella Salute Renato Balduzzi, gli esperti dell’Iss non solo avvertono chead oggi l’efficacia di questo prodotto non è stata ancora dimostrata madichiarano anche che le sigarette elettroniche contenenti nicotina «pre-sentano potenziali livelli di assunzione» di questa sostanza «per i qualinon si possono escludere effetti dannosi per la salute umana, in partico-lare per i consumatori in giovane età». Ma c’è di più. Sebbene fare dellevalutazioni universalmente valide è pressoché impossibile, continuare afare finta di non sapere che abbiamo a che fare con un prodotto sostitu-tivo del fumo, alla stregua di gomme da masticare e cerotti, sarebbe unerrore. Lo stesso in cui si cade nel momento in cui si sceglie di venderele sigarette elettroniche presso le tabaccherie invece di regolamentarlecome dispositivi medici e quindi di non inserire all’interno delle confe-zioni un foglietto di avvertenze dettagliato: raccomandare di tenere ilprodotto lontano dalla portata dei bambini – sottolinea la direttrice del-l’Iss Roberta Pacifici – e vietare la vendita ai minori di 16 anni infatti nonbasta. Ma, fino a quando questo non diventerà la regola come in nazioniquali Belgio, Germania, Austria, Portogallo e Svezia, l’unica accortezzache si potrà avere sarà quella di scegliere esclusivamente quei prodottiche riportano l’etichettatura Ce con tutte le indicazioni su i dispositivi enon solo per non mettersi nella condizione di compare un prodotto chenon rispetta il codice di consumo ma soprattutto perché tra le mille incer-tezze che ruotano intorno alle e-cig se un consiglio in merito può esseredato è senz’altro quello di andare sul sicuro. Anche se di sicurezza pur-troppo, al momento, non si può parlare in termini di salute ma solo diqualità. Federica Sciorilli Borrelli

LA MULTIETNICITÀ COME PROBLEMA DELLA BIOETICASi tratta di un tema a volte trascurato dalla riflessione bioetica, più attentaalla dimensione delle questioni all’interno di uno specifico ambito cul-turale, dimenticando di allargare lo sguardo alle situazioni nelle altre cul-ture, fuori ed entro il territorio di appartenenza. Il confronto tra culturediverse e la necessità di individuarne soluzioni comuni, concrete e con-vergenti diviene una esigenza sempre più avvertita, perché molte que-stioni bioetiche non possono più essere risolte entro confinispazio-temporali limitati, ma necessitano di una dimensione sopranazio-nale (si pensi alle questioni ambientali). La bioetica, quale disciplina chesi occupa dei problemi morali e giuridici emergenti nell’ambito dellescienze biologiche e mediche, si riferisce ai problemi sociali suscitatidall’immigrazione in un contesto politico-sanitario per esempio criteridi distribuzione delle risorse disponibili, anche in termini preventivi, vediquanto avvenuto in Basilicata per più di 200 immigrati nel mese di agosto2004, e da parte delle autorità di governo regionale e da parte delle as-sociazioni ecclesiali preposte in un contesto terapeutico ed assistenziale.Si tratta di determinare se gli immigrati abbiano diritto alle cure e all’as-sistenza sanitaria pubblica (in che misura e a che titolo), se debbano es-sere sottoposti a screening diagnostici o trattamenti sanitari obbligatorie quali debbano essere i principi e i valori che guidano l’attività deglioperatori sanitari nei confronti di individui che hanno radici culturali ete-rogenee. In questa prospettiva non si può non far ricorso ad alcuni prin-cipi generali. Pierluigi Vignola

IL BANCHIERE DEI POVERIIl mondo in cui viviamo è troppo spesso indifferente nei confronti dei ceti piùpoveri della popolazione. Il problema è che la società si trova in uno stato diprogressivo impoverimento, e il divario tra quella che non a caso viene definita“casta”, e in questo caso il termine che richiama alle tradizioni indiane è per-fetto, e le persone “normali”, che ormai da qualche tempo faticano ad arrivarealla fine del mese, è davvero ampio… Ma un povero, se ha qualcuno che glidà fiducia e i mezzi necessari per partire, può cambiare la società molto più diquanto lo faccia un sistema politico diretto da privilegiati che badano solo aconservare i propri privilegi. Il banchiere dei poveri è la storia personale diMuhammed Yunus, professore di economia, che nel 1977 ha fondato la Gra-meen Bank, un istituto di credito indipendente che pratica il microcredito senzagaranzie. Il primo passo è stato un progetto Grameen (traducibile in "villaggioagricolo") con cui, grazie all’aiuto dei suoi studenti, Yunus ha creato un mercatodel micro credito prima nel piccolo villaggio agricolo di Jobra, estendendolopoi ad altri villaggi del Bangladesh. I prestiti venivano fatti soprattutto alledonne, dando vita ad una vera e propria rivoluzione sociale, perché Yunus haappurato che queste ultime sono in grado di gestirlo a favore della famiglia enon lo sperperano in semplice consumo In genere si trattava di prestiti dai 25ai 100 dollari. I “clienti” utilizzavano il denaro per acquistare una macchina dacucire, un aratro, un macchinario, ecc. che poi impiegavano per avviare attivitàautonome. In seguito il progetto è diventato una vera e propria banca: la BancaGrameen. La banca Grameen è oggi diffusa in 57 Paesi di ogni parte del mondo,presta denaro a coloro che non hanno nulla da offrire in garanzia e quindi sonorespinti dagli altri istituti di credito. Grazie alla sua politica del microcredito atassi bonificati, centinaia di migliaia di persone si sono affrancate dall'usura. Perapprofondire Yunus, Muhammad, Il banchiere dei poveri, Milano, Feltrinelli,2007, 286 pp. Maria Rosa Laria

MAMME AUSTRALIANE.READY…GO!

Manly è una famosa spiaggia amezz’ora da Sydney, nonché loca-lità incantevole meta di molti turi-sti e surfisti provenienti da tuttal’Australia. Qui la vita si svolgesul lungo mare e sul Corso, la viaprincipale piena di negozi e risto-rantini. Ciò che la caratterizza è si-curamente la serenità delle personeche vi abitano. Ma le star di manlysembrano essere le “mamme”, al-meno due donne ogni 4 che si in-contrano sono in dolce attesa o con4 bambini al seguito, tutti biondi etutti bellissimi. Il tasso di natalitàin Australia sta rapidamente cre-scendo e questo sicuramente è do-vuto all’alto tenore di vita deicittadini. Per questo uscire di casala mattina alle 6 e vedere almeno10 neomamme correre sul lungomare in tenuta da jogging contanto di carrozzina da spingere insalita è assolutamente normale, op-pure camminare sui prati che co-steggiano il mare e vederebambini che da lontano sembranotutti figli di due soli genitori checorrono e sfrecciano su skate omonopattini già da quando hanno4 anni. Rispetto all’Italia la diffe-renza è evidente. Mamme giovani,fresche e in forma che non sem-brano avere tre o quattro bambini.Famiglie affiatate che fanno picnicogni domenica. Questo ci fa capirequanto la qualità della vita influi-sca sulla crescita e la salute dellapopolazione, e se in Italia la situa-zione non cambiasse, incorreremonel rischio di vedere meno bam-bini felici, più genitori preoccupatie tanti anziani rassegnati.

Francesca Lancia

PROTESTE LEGITTIMEAssistendo in questi ultimi mesialle manifestazioni che hannoavuto luogo nelle piazze di alcunecittà italiane ho cercato di capirnele ragioni.Penso che i lavoratori, icassintegrati, i disoccupati e glistudenti hanno il diritto di prote-stare (in modo non violento) con-tro un modello sociale, economicoe politico intrinsecamente squili-brato. In quale altro modo dovreb-bero esternare il loro stato d’animo? Manifestare civilmente le opi-nioni é un diritto sancito dallaCarta costituzionale. Fino aquando i “magnati” continuerannoa commettere abusi e prepotenze i“popolani” saranno pienamente le-gittimati a protestare. L’attualepressione fiscale, ad esempio, éuna forma criptata di violenza con-tro tutti coloro che lavorano one-stamente, cioé la maggioranza deicontribuenti. Quando saranno indi-viduati e puniti gli evasori fiscali?

Rosanna Sinopoli

UNA STRADA DIVERSADi fronte alle prossime elezioni,dati i tempi che corrono, le aspetta-tive, le speranze e soprattutto lepaure sono quantomai pressanti.Cosa ci riserverà il futuro? Chisaprà meglio tutelare i nostri inte-ressi? Non è facile trovar risposta;e nel marasma degli schieramenti,delle alleanze che diluiscono leidee e smarriscono i riferimenti, sirischia di non formulare neppure ladomanda giusta. Che poi sarebbe:cosa vogliamo davvero? E cosasiamo pronti a rischiare pur di otte-nerlo? Vogliamo credere nelle rei-terate promesse di chi per ventianni ci ha venduto le medesimedelusioni, illudendoci che questavolta cancellerà veramente l'IMU?O aderire al non-programma di unmovimento di protesta che, inquanto a democraticità e traspa-renza, non ha nulla da invidiarealle formule che negli altri tantocontesta? Senza dimenticare chi,dopo averci governato per un annoall'insegna delle ricette alla basedell crisi globale, nel passaggio datecnico a politico ricerca unanuova verginità. Possiamo obbe-dire di nuovo a questa logica, (lastessa che ci ha guidato negli ul-timi venti anni), o possiamo deci-dere di seguire una strada nuova,che non abbiamo mai imboccatoprima? Di quale strada stiamo par-lando? La risposta dovrebbe esseresotto gli occhi di tutti. Basta fer-marsi a riflettere; e che ognunopossa trovare la sua, personalis-sima riposta. Riccardo Fondi

TRASPORTI HORRORLa situazione trasporti pubblici aRoma è diventata insostenibile. Cieravamo illusi che con il nuovoanno i disagi sarebbero diminuitima dobbiamo ricrederci. I cittadiniromani sono stanchi delle infiniteore trascorse ad aspettare tram,metro e bus che non arrivano mai.Lo scorso Dicembre sono staticirca una decina i blocchi improv-visi delle corse metro. “Sembra diessere nel Terzo Mondo” com-menta un cittadino all'uscita dellastazione Cavour. La metro B hapiù volte interrotto il servizio co-stringendo centinaia di persone,avvertite via altoparlante, ad ab-bandonare i treni. I servizi navetteseppur repentini sono inefficientivisto il numero ingente di passeg-geri e la limitata capienza deimezzi. Le motivazioni date ai variblocchi spaziano dai guasti tecnicifino ad arrivare a problematichemeterologiche. La cittadina, però,inizia a pensare che siano soloscuse per nascondere un problemamaggiore. “Devono dirci la verità.Quello che realmente sta succe-dendo” urlano i passeggeri abban-donando i treni. I disagi purtropponon colpiscono solo i residentinella capitale ma anche i migliaiadi pendolari che ogni giorno de-vono raggiungerla per andare a la-voro. Una realtà scandalosa seteniamo conto che Roma ospitaquotidianamente un altissimo nu-mero di turisti che usufruisconoproprio del trasporto pubblico permuoversi. Un handicap che pena-lizza chi, a causa degli elevati costidi assicurazione e carburante, nonpuò permettersi l'uso giornalierodella propria auto. Una vera e pro-pria truffa per tutti quei passeggeriche acquistano abbonamenti e bi-glietti e si ritrovano ad avere solodisservizi. Maddalena Barba

CRISTALLI DI BAVENOIl granito rosa di Baveno è un mate-riale di costruzione e ornamentalefamoso in tutto il mondo. Fin dal se-colo scorso, dalle cave di questa lo-calità situata sulla spondaoccidentale del Lago Maggiore,vennero estratti blocchi enormi coni quali furono modellate colonne eportali per chiese e palazzi in Eu-ropa e Nord America. Nelle geodi(cavità di dimensioni variabili aforma tondeggiante tappezzate diminerali) del granito rosa si sonotrovate circa 60 specie di minerali.Baveno ha dato il nome, a molti diquesti: la "Bavenite", la Bazzite, laFlourite che si presenta in varieforme e colori. Alcuni cristallihanno l'effetto di cambiare colore seilluminati da luce naturale o artifi-ciale. L’Ortoclasio è certo il più in-teressante dei vari minerale che sipossono trovare a Baveno: i cristalligeneralmente sono opachi con uncolore che va dal bianco avorio alrosa. I cristalli più grandi arrivano araggiungere i 20 cm. Il quarzo è ilminerale più comune dei geodi.

Patrizia M. Frangini Klum

Page 13: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 13N. 2 FEBBRAIO 2013 PROBLEMATICHE STORICHE E SOCIALI

ADUA: UN’INSINCERA FRATELLANZA D’ARMINel più volte citato libro di Emilio Bellavita, “ADUA” trovo altre due af-fettuose lettere del generale Giuseppe Menarini, allora Capitano, al Bel-lavita, una in data 4 luglio 1896 (nella quale il Menarini gli confida diaver “giudicata stramba, originale” la contessa Dabormida, vedova delGenerale eroicamente caduto nel fatale vallone Mariam Scioaitù, laquale, nell’enormità del dolore e indotta dalle calunnie di un misteriosoTenente, aveva accusato, sappiamo ingiustamente, il Bellavita di averabbandonato in quel maledetto vallone), e l’altra, senza data, in cui ilMenarini narra le fasi della ritirata e dichiara che, non avendo più “fiatoné forza”, in quanto ferito piuttosto gravemente ad una spalla, dovette ce-dere il comando della colonna del Reggimento Ragni al Bellavita, qualeufficiale più anziano, del quale più si fidava. E Menarini conclude la let-tera del 4 luglio, dicendo: “Sappi che io sono sempre pronto a tenderti lamano ed a rispondere in tutto e per tutto per te contro chiunque”! Che dipiù, per attestare una “sincera fratellanza d’armi”? E il Bellavita riporta,a pag. 575-76, anche una lettera da Palermo in data 15/11/1926, nellaquale l’allora ten. Antonino Di Giorgio, divenuto Generale di Corpod’Armata (cioè un’Eccellenza, mentre il povero Bellavita era arrivatoalla pensione con il grado di Colonnello!) gli scrive, tra l’altro, per difen-derlo questa volta dalla calunniosa insinuazione “di essere fuggito dalcampo di battaglia”, proferita in un crocchio di ufficiali dal generale Ot-torino Mezzetti, secondo quanto riferitogli da un tal colonnello d’arti-glieria Pieragostini. Ora, però, dobbiamo riprendere il nostro lavoro dalprincipio, cioè dalla pag. 373, dove cominciano le “dolenti” note, scrittea matita, sul margine delle pagine, riteniamo proprio dal Menarini inquanto destinatario della dedica manoscritta dal Bellavita sul frontespiziodel libro stesso, note che, come abbiamo accennato, denotano che quella“antica fratellanza d’armi”, attestata da questo Generale nelle assai affet-tuose lettere succitate, indirizzate al Bellavita, si era alquanto raffreddata.Egli comincia col dire, in margine a pag. 373, laddove il B., dopo averdetto che sarebbe stato meglio cercare un sentiero per arrampicarsi sulMonte Diriam sulla cresta del quale già marciava l’avanguardia coman-data dal magg. De Vito (prossima ad essere improvvisamente attaccatae distrutta dall’avanzante marea scioana), osserva: “Ma chi fra noi, all’in-fuori cioè di Dabormida, poteva immaginare che il compito della Brigatafosse proprio quello di porgere la mano al gen. Albertone?”: “L’Aiutantedi Campo che faceva? Lo scudiero o il paggetto? E poi, in margine a pag.374, dove il B. afferma essersi chiarito e dimostrato che Dabormida di-menticò di comunicare ai suoi sottoposti l’ordine ricevuto sul MonteRebbi Arienni dal gen. Baratieri di “avvicinarsi alla Brigata Indigeni peraiutarla”, talché invece “se ne allontanò, e andò poi a finire nel vallonedi Mariam Scioavitù”. (Continua) Sergio Scalia

ALLA RICERCA DELLA FELICITÀCos’è la felicità? Per qualcuno è questione di chimica, un fatto di neu-roni. Per altri è l’appagamento di un bisogno, fisico, biologico;tensione trascendente, o semplice sinapsi. Sete di verità o paradiso arti-ficiale raggiunto con farmaci, droghe, sesso. Fonte di paradossi, relativa.È forse la più urgente domanda personale che ogni essere umano cercadi affrontare. Un’idea radicata nella nostra esperienza fin dall’antichitàdella storia umana, che non riguarda solo il singolo individuo: perché lafelicità è anche un problema politico ed economico, influenza le deci-sioni, è l’obiettivo di fondo, il sottointeso di ogni azione ed è anche unimportante indicatore economico e di sviluppo sociale, sancito come di-ritto in alcune costituzioni. Quali sono, quindi i comportamenti che ciportano alla felicità? Quali sono le sue basi nel nostro cervello? Comevaria attraverso le culture? Esiste una formula della felicità? È a questedomande che l’ottava edizione del Festival delle Scienze dell’AuditoriumParco della Musica di Roma, vuole rispondere. ‘’La felicità‘‘ ha spiegatoVittorio Bo, direttore scientifico del festival ,“si pone come un bene in-tangibile a cui non possiamo fare a meno di pensare. È un concetto cen-trale in filosofia e in psicologia e più‘ in generale in ambito scientificoè diventata sempre più‘ oggetto di studio di discipline diverse, dalla bio-logia alle neuroscienze fino all’antropologia‘’. Per dare risposta a questoe ai milioni di interrogativi che si scatenano indagando sulla questione,sono stati interpellati grandi nomi della ricerca scientifica italiana e in-ternazionale, filosofi, storici della scienza, scrittori, esperti: da SonamPhuntsho a Mark Williamson, da Amartya Sen a Darrin McMahon, daGustavo Zagrebelsky a Ezio Mauro, da Shimon Edelman a Paul Bloom.Una domanda tanto normale quanto ardita, che nonostante i più attentistudi forse rimarrà senza risposta chiara ed univoca. Nathaniel Haw-thorne dice: “La felicità è una farfalla che, quando inseguita, è sempreoltre la portata della nostra mano, ma che, se sedete tranquillamente,può posarsi su di voi”. Cristina Canci

ARTE E PARTECIPAZIONEParafrasando una nota canzone di Giorgio Gaber verrebbe da dire che“la cultura è partecipazione”, o meglio è capacità di far circolare il “mes-saggio” in rete. A rivelarlo è una dettagliata ricerca condotta dal Pew Re-search Center con oltre 1.200 interviste ad associazioni attive nel teatro,nella pittura, nella fotografia, e mostra come internet, i social network ele nuove applicazioni mobili oggi permeino tutte le realtà culturali e ab-biano cambiato il modo di allestire spettacoli e mostre, di accattivare ilpubblico, vendere i biglietti e raccogliere fondi. "Per la maggior parte diqueste organizzazioni, la tecnologia permea l’attività interna e il rapportocon l’utenza", ha osservato Kristen Purcell, direttore della ricerca e co-autore del rapporto, "Stanno usando le tecnologie per ampliare la propriaofferta, accrescere e diversificare il proprio pubblico ma soprattutto perrendere gli utenti partecipi dell’evento non solo con la loro presenza marendendoli parte integrante del processo". Per il 78% degli intervistatiinfatti “i media digitali sono fondamentali per aumentare la partecipa-zione dei visitatori e servono anche a raccogliere fondi”. Sono persino ingrado di rendere la cultura più partecipativa, e aconfermarlo sono i nu-meri: il 97% delle associazioni americane ha un account su Facebook,Twitter, Flickr o Linkedin sul quale pubblica regolarmente aggiornamentie anticipazioni delle performance in corso. Da anni ormai internet hacambiato il modo di lavorare di curatori e press agent, e si è visto comei social possano essere formidabili moltiplicatori di pubblico: insomma,senza Facebook o Twitter probabilmente il pubblico non si sarebbe maiavvicinato ad un determinato evento. Cristina Canci

‘ROMAFILIACI’ O ‘ROMAFOBICI’? (I parte) A chi una volta nella vita non è capitato di spostarsi con i mezzipubblici a Roma? Al Professor Franco Ferrarotti che è lo studioso italianodi movimenti sociali maggiormente apprezzato e ascoltato nel mondo, èsenza dubbio capitato e sceglie una rivista sul web per esprimere le sueidee riguardo il tema sui trasporti pubblici romani, con un'analisi spietatasulle condizioni della città. “Non appena salgo sull'autobus, divento unacino in procinto di venire schiacciato e spremuto... la periferia è unavergogna e Alemanno su Tor Bella Monaca è come un redivivo Nerone”.Piemontese sradicato, errabondo e giramondo ha insegnato sociologiadal 1961, contribuendo alla fondazione della Facoltà nella Capitale. Lasua vita è un romanzo. E' stato staffetta partigiana e deputato della Re-pubblica Italiana, prima di scegliere di dedicarsi esclusivamente all'inse-gnamento universitario. Attualmente è Professore Emerito, ed èconsiderato il decano della sociologia in Italia. Dopo mezzo secolo di‘convivenza’ con la capitale il Professore commenta: "Roma è caputmundi ma anche il mio kaputt personale. La mattina esco di casa e mi tra-sformo: da "romafiliaco" divento presto "romafobico", non appena salgosull'autobus e divento un acino in procinto di venire schiacciato e spre-muto prima, molto prima di arrivare a destinazione. Roma non è soltantouna città burocratica e ministeriale questo è il tema". Infatti il decano al-lude alle trasformazioni subite dalla Capitale negli ultimi decenni: " Laperiferia non è più periferica. Dei suoi due milioni ottocentomila abitantiattuali un terzo abita in periferia. Se si fermasse la periferia, tutta la cittàsarebbe bloccata... Continua Daisy Alessio

ATTENTI ALLA DEPRESSIONE !Molti danno troppa importanza alla Gioventù passata. La verità è chenon ha importanza. La Storia e la Società la ignorano e Lei a sua voltaesplora inconsapevole il proprio Destino individuale e di generazione.Solo voltandoci indietro possiamo intravedere i significati che portava,come una promessa o un lapsus, come una frase detta troppo in fretta eche c’ha già fatto precipitare in avanti. Oramai conto qualcosa “grazie ate” visto che poco importa il perché delle singole esperienze, dunquestando all'erta ma cercando di non diffondere il panico. La cosa più di-vertente è quando cammini per strada e hai la sensazione di riconoscereun “profilo virtuale”, allora scattano gli sguardi interrogativi ed escla-mativi e s’industria tutta l’espressività di cui siamo capaci consci final-mente del fatto che si muore pensando di vivere. E invece… alsupermercato sottocasa giorni fa hanno segnalato una quarantenne incrisi isterica per non aver raggiunto la quota di bollini necessaria perprendere il peluche del suo personaggio preferito… pare sia stata trasci-nata lontano dal punto vendita dalla figlia quindicenne…! Gli slancid’euforia immotivata altro non sono che la fase maniacale e più perico-losa della Depressione. In assenza della ricompensa appunto, irrespon-sabilmente mistificata, si ripiomba velocemente allo stato inizialed’insopportabile demotivazione, anzi, si compie un ennesimo passo inavanti verso una condizione ancora più brutale ed invalidante del feno-meno demotivazionale della Depressione. Pertanto, crediamo all'impor-tanza dei grandi visionari, nel Bene e nel Male, non sapendo appieno cheriescono a modificare le nostre prospettive. Vincenzo Calò

UN SOGGIORNO ESTIVO PER DISLESSICIPoco dopo l’inizio del servizio di mio padre presso l’Ufficio del MedicoProvinciale di Catanzaro, c’era stata la vaccinazione antipolio. In occa-sione di una riunione del Consiglio Provinciale di Sanità, al prefetto,aveva chiesto cosa pensasse di poter fare di una bella e grande villa sulgolfo di Squillace fino ad allora utilizzata per il trattamento dei post-po-liomielitici. Prospettò l’opportunità di adoperarla per organizzare un sog-giorno estivo sperimentale per scolari dislessici. Il tutto si realizzò perl’estate del ’65 e del ’66. Nell’intento di mio padre, c’era quello di offrirea insegnanti che avevano seguito i cosiddetti corsi di aggiornamento, lapossibilità di tirocinio e per altri responsabili di poter vedere quel che cipoteva essere dietro un insuccesso scolastico. Sempre tramite il prefettoottenne la collaborazione di enti, quali l’Amministrazione provinciale, ilCentro d’Igiene Mentale, di quella comunale, del Provveditorato agliStudi, delle sedi provinciali dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia edella Croce Rossa. La conduzione tecnico-didattica, venne affidata ad unacollaboratrice psicologa con esperienza di dislessici acquisita all’estero,del Torrigiani di Firenze. Dopo un’indagine presso le scuole effettuata acura del Provveditorato agli Studi, vennero accolti quindici dislessici,mentre cinque insegnanti che avevano seguito corsi teorici ebbero l’op-portunità di fare quel tipo di tirocinio. È evidente che un contesto ludicocome quello di un soggiorno estivo si presterebbe meglio per tirocinio ri-spetto all’assetto della scuola tradizionale. Anton Luca Lando

IL LUDICO PREVIENE TANTI PROBLEMIAbbandono e fobia della scuola, insufficiente profitto, problemi dellacondotta, compresi quelli etichettati come bullismo, purtroppo a volteaffrontati con metodi controproducenti, sono tra quelli lamentati da chisi occupa, a vario titolo, del mondo della scuola e potrebbero essere con-genialmente affrontati mediante apposite attività ludiche Quando, neiprimi anni ’70, ministro della pubblica Istruzione Luigi Gui, c’era statala proposta di anticipare l’inizio della frequenza della scuola dell’obbligoa cinque anni, mio padre, allora impegnato anche a completare la specia-lizzazione in Neuropsichiatria Infantile, in seno a un gruppo di lavoroappositamente convocato dall’AGe (Associazione Genitori), non solo sidichiarò contrario, ma aveva proposto di posticipare tale inizio a setteanni. Ciò in considerazione del momento particolarmente delicato e stres-sante, qual è ancora il passaggio da una vita a responsabilità nulla o li-mitata, ossia dalla famiglia, alla scuola. Non solo, ma con l’inizio dellafrequenza della scuola dell’obbligo, si ha l’onere della condotta (disci-plina) e del profitto. Specialmente i bambini con un Io debole rischianodi subire in modo troppo frustrante la competizione con dei coetanei sco-nosciuti. In un contesto ludico e con operatori appositamente preparati,si potrebbe venire incontro così anche a tanti immigrati con relativi svan-taggi di lingua e di adattamento culturale. Si potrebbe ancora favorire unmigliore rapporto con l’insegnante che, anche suo malgrado, si trova co-munque incastrato/a nel ruolo di valutazione in base al profitto e allacondotta degli scolari. Anton Luca Lando

UNA LUDOTECA PER LE SCUOLE PRIMARIEOltre ai vantaggi dell’indispensabile verifica degli strumenti cognitivimediante l’approccio più congeniale per i soggetti in età evolutiva, ossiail ludico, specialmente di quelli sensoriali (in primo luogo vista, udito,nonché abilità psicomotorie, ossia dei “prerequisiti”), le attività ludichegioverebbero per un approccio più consono e meno stressante, a fini so-cializzanti, nonché a individuare e avviare a soluzione difficoltà di variogenere. Come socio del CIGI - Comitato Italiano per Il Gioco Infantile,mio padre nel 1969, in occasione di un convegno presso l’Istituto Italianodi Medicina Sociale, in rappresentanza del Segretario Nazionale di dettoComitato, era intervenuto perorando la causa dei bambini ospedalizzati,auspicando attività di gioco in ospedale. Negli anni ’80, invitato a farparte di un’associazione culturale a Spinaceto (RM), assieme a una pe-dagogista, anche lei socia del CIGI, organizzò una ludoteca. Io avevoaccettato il loro suggerimento di partecipare come animatore e, nel con-tempo, di iscrivermi alla facoltà di scienze dell’educazione. Molti di loroerano come bloccati, timidi e timorosi a utilizzare i giocattoli, tanto menola pittura con le mani. A fine d’anno quasi tutti parteciparono attivamentealle recite. Ancora una volta dovrebbe apparire chiaro come la disponi-bilità di una ludoteca costituirebbe una preziosa risorsa specialmente perle scuole primarie E per l’avvenire delle future generazioni. L’affianca-mento di operatori ben preparati eviterebbe complicazioni transferali conil/la docente emotivamente tanto importante da essere considerata dagliaddetti come figura genitoriale secondaria. Anton Luca Lando

JANELL BURLEY HOFMANN, LA BLOGGER CHE INVENTAIL CONTRATTO GENITORI – FIGLI PER L’ I PHONE

Avere un I Phone per Natale è il sogno di qualsiasi tredicenne, americanoo di altri Paesi che sia. Ma trovare in allegato alla scatola regalo anche uncontratto con tanto di firma dei genitori è altra storia. La notizia arrivadagli Stati Uniti, dove Janell Burley Hofmann, blogger dell’HuffingtonPost e madre di 5 figli, ha sottoscritto un accordo di parental control ossiaun modo per i genitori di controllare il loro figlio e lo ha inoltre pubblicatosull’Huffington Post . Così Gregory, 13 anni, sotto l’albero di Natale haletto ad alta voce le varie clausole del documento che accompagnava ilsuo agognato I Phone: «Tu sei ora l’orgoglioso possessore di un iPhone.(…) Sei un ragazzino bravo e responsabile e te lo meriti. Tuttavia insiemea questo regalo ci sono delle regole da seguire. (…) In caso di inadem-pienza verrà rescisso il contratto e il tuo possesso dell’iPhone (…) Sapròsempre la password; non ignorare mai e poi mai una telefonata di mammae papà; consegna il telefonino ai genitori alle 19.30 nei giorni lavorativi,e alle 21 nei weekend; non fare miliardi di foto e video. non c’è bisognodi documentare tutto. Vivi le tue esperienze. Saranno salvate nella tua me-moria per sempre (...)». E poi, la nota dolente: il sesso e le immagini por-nografiche. « No porno. Cerca informazioni sul web di cui discuterestiapertamente con me. E se hai domande particolari, chiedi a me, o magaria papà » ha scritto in una delle ultime regole la madre «Non inviare im-magini delle tue parti intime, o di qualcun altro. Non ridere. Un giornosarai tentato di farlo malgrado la tua notevole intelligenza. È pericolosoe potrebbe rovinare la tua vita di adolescente e di adulto. È sempre una cat-tiva idea. Il cyberspazio è vasto e più potente di te. Ed è difficile far scom-parire qualcosa del genere, tra cui una cattiva reputazione». Insomma unamamma moderna e tecnologica, Janell Hofmann, ma in fondo ancora nonpronta a recidere il cordone ombellicale. Erika Carpinella

CIAO WINDOWS LIVE MESSENGERSembrerebbe che la crisi si faccia sentire anche nell'ambiente dei socialnetwork. Windows Live Messenger, lo ha annunciato la Microsoft, verràdisattivato. La società leader nel campo dell'informatica sta inviando dellemail agli iscritti per comunicare la notizia. La data di chiusura è stata fis-sata per il 15 marzo 2013. Da quel momento in poi gli oltre cento milionidi clienti dovranno utilizzare Skype che era già stato acquistato nel mag-gio 2011 per circa 8,5 miliardi di dollari. Windows Live Messenger scom-parirà dal mercato fatta eccezione per la Cina che potrà ancora usufruirne.L'abbandono del noto social era stato preannunciato lo scorso 6 novembrein favore di uno più aggiornato e moderno. Grazie a Windows 8, Windows7, Vista e Xp, la Microsoft ha potuto migliorare Skype verso la piatta-forma Messenger. Sarà dunque possibile effettuare il login al nuovo socialcon il vecchio account (messenger ID) ed inviare messaggi ai contatti pos-seduti precedentemente. Dopo aver ricevuto la notificaper il download diSkype automaticamente verrà cancellato Messenger. Diversamente daquest'ultimo, Skype può essere utilizzato anche con i dispositivi basati suWindows 8 e Windows Phone 8: è stata rilasciata anche la versione 2.1 peril sistema operativo mobile. Il settore tecnologico si appresta a combattereuna guerriglia di innovazione; ma i fruitori sono concordi a questo conti-nuo adattarsi? Le opinioni sono molteplici anche se il mondo del websembrerebbe non soffrirne. Maddalena Barba

LA METAMORFOSI ANNUALE DELLE VETRINEMio padre racconta divertito che una volta aveva invano cercato di ridi-mensionare l’ostinata determinazione (mia e dei miei fratelli) per festeg-giare ogni ricorrenza senza neanche la disponibilità a rimandare lafesticciola a fine settimana, considerandoci mossi da interessi consumisti.A un certo punto, aveva sbottato: “voi non siete figli nostri… siete figli delsistema dei mercanti!”... In proposito segnala il libro di David Riesmann:“La folla solitaria”, ed. Il Mulino. Egli ritorna sull’argomento consumi-smo, notando che le festività si rispecchiano negli addobbi delle vetrineil cui potere suggestivo è tale che la qualità della nostra vita sociale di-pende da un certo grado di smercio di prodotti, nonché dalla soddisfazionedi tanti bisogni indotti divenuti molto importanti, per sostenere la vogliadi vivere e convivere. Lo status sociale ostentato pare sopperisca al deficitdi identità. Pur provenendo da una cultura umanistica, papà ha acquisitoanche quella scientifica e ci tiene a rilevare che teme il fondamentalismoscientifico, quanto e se non di più di quello religioso. I cultori ad oltranzadi quella umanistica sono convinti di poter travasare valori ritenuti (ancheda lui) universali, enunciandoli, magari contando anche sul buon esempio,ma egli fa presente che, se non sono attivi certi recettori nel cervello deidestinatari, non vale neanche il buon esempio. Purtroppo i messaggi chedi più vengono recepiti sono quelli che offrono alibi “ideali” per smaltireciò che è represso: reazioni violente ecc... Anton Luca Lando

ANCORA MISTERI SULLA BATTAGLIA DI ADUAForse con l’aiuto di un bravo paleografo sarei riuscito a “decrittare” le inin-telligibili postille a matita vergate dal gen. Giuseppe Menarini sul libro“ADUA”, a lui dedicato dall’autore, cioè, dall’ex capitano Emilio Bellavita,già Aiutante di Campo del gen. Giuseppe Dabormida, eroicamente caduto inquella funestissima battaglia, con cui si conclusero alla fine dell’ ’800 le no-stre velleità crispine nell’Etiopia di Menelik. Tra le varie note a margine cheson riuscito a “decrittare” eccone solo qualcuna che ci svela piuttosto unacerta acrimonia del Menarini verso il Bellavita, che la “fratellanza d’armi” sucui questi confidava. In margine a pag. 561 trovo che addirittura “Portavasventura il Bellavita”, laddove cita il nome di ufficiali deceduti in battagliao durante la ritirata, che avrebbero potuto dare testimonianza del suo enco-miabile comportamento in quei terribili frangenti. Poi contesta che sia statoil magg. Prato, anche lui scomparso durante quella tragica ritirata, ad orga-nizzarla, compito che invece, secondo il Menarini, fu assolto dal col. Ragni,il quale, scomparso nella mischia in fondo al vallone di Mariam Scioavitù ilgen. Dabormida e lasciatosi morire accanto al famoso sicomoro il col. Aira-ghi, “prese il comando quando (nella ritirata) la colonna si divise erronea-mente in due”. Poi, a pag. 562, il Menarini dice: “Nessuno lo mette indubbio”, laddove il Bellavita afferma di essere “stato calunniato” di aver ab-bandonato il suo Generale nel vallone maledetto in cui s’inabissò e venneannientata la Brigata Dabormida, calunnia che, lamenta il B., col passar deglianni sembrava essersi sopita, quando invece, molti anni dopo, in un crocchiodi ufficiali ai fanghi di Acqui, venne persino accusato dal gen. Ottorino Mez-zetti (accusa peraltro poi smentita dallo stesso Generale, che non era presentealla battaglia) di essere venuto meno “al proprio dovere”. Ma più avanti il M.,in altri certo tutt’altro che favorevoli commenti, smentisce o diminuisce i lu-singhieri apprezzamenti che il B. aveva ricevuto e nella medaglia al valore edai suoi superiori, ove, tra l’altro, mette in evidenza, che il col. Pittaluga, chesi onorava di aver avuto il B. come suo Aiutante di Campo, “finì pazzo”! Einfine, ecco in estrema sintesi, come il Menarini conclude il suo giudizio (prima dell’indice e sull’ultima copertina) sul libro dedicatogli dal Bellavita,che finì la sua carriera con il grado di Colonnello, pur essendo stato dichiarato“ottimo ufficiale”, mentre i suoi colleghi, anche di grado inferiore al suo, altempo della battaglia di Adua, come il ten. Antonino Di Giorgio, allora ad-detto al col. Airaghi, erano stati tutti promossi Generali di Divisione, comeil Menarini, o addirittura di Corpo d’Armata, come il Di Giorgio, che gli recatestimonianza della sua stima, con una bella lettera inviatagli da Palermo il15.11.’26, nella quale si dichiara convinto che “il gen. Mezzetti, se informatodell’equivoco nel quale è caduto, farà spontanea e generosa ammenda deisuoi ingiusti apprezzamenti.” (v. “Appendice B”, pagg. 575-76). Dice il M.che “9/10 del libro è un riassunto documentato della storia eritrea” e che “adogni modo non è senza pregio”, “solo 1/10 tratta di Adua, ma più che dellabattaglia tratta della demolizione - non del soldato - del Dabormida e dellaBrigata e questi due fatti sono deplorevoli…”(i puntini sono posti ove se-guono parole inintelligibili). “L’Aiutante di Campo è il coadiutore del suoGenerale, se non lo è, è un aiutante mancato… se non sa può… dare le dimis-sioni e se rimane e un guaio (dannoso)”. Poi aggiunge: “Tutto quello che…(dice?) ora, perché non disse allora al suo Generale? Mancò di coerenza, è de-plorevole”. “I giudizi napoleonici di adesso perché non li… (espose?) al suoGenerale? Non era un genio?” Ma non occorre essere un genio per essere unGenerale. “Col Dabormida poi si poteva discutere ed Airaghi e Ragni spessosentii che lo facevano, senza che Dabormida se ne urtasse”. Seguono altrecontestazioni per rivalutare la mentalità “precisa e limpida” del Dabormidae osserva che “questo libro è in complesso una cattiva azione fatta per unoscopo personale giustissimo finché si vuole, ma parziale di fronte alla storia”.Il suo libro, invece, è tratto dai “racconti di moltissimi reduci, controllati neiparticolari”. Non volle “fare la storia di Adua”, ma una narrazione storicafondata sui “rapporti avuti da molti di coloro che combatterono in essa”, che“servisse di fronte al dilagare della vigliaccheria dell’Italietta d’allora, laquale disgustava tutti”. Evidentemente si riferisce al fronte anticolonialista.E qui dobbiamo fermarci perché è tempo di scrivere la parola “fine”, sebbenela trascrizione completa richiederebbe almeno un’altra puntata, e me ne scusocon i gentili lettori. Sergio Scalia

UNA BUROCRAZIA DA SNELLIREIl governo Monti ha cercato di sfoltire la burocrazia, che, essendo com-plessa, causa vari danni economici e influisce negativamente sulla vitaquotidiana dei cittadini e contemporaneamente vengono sprecate e morti-ficate le potenzialità dell’Italia. La burocrazia, il dire sempre no ai rigas-sificatori, termovalorizzatori, ai parchi eolici e fotovoltaici, la campagnaelettorale quasi permanente sono le ragioni che tengono fuori dalle ported’Italia miliardi di euro di possibili investimenti. Il Governo Monti persnellire la burocrazia ha preparato un d.d.l. per la semplificazione di variatti. L’eccessiva burocrazia comporta gravi ritardi nelle realizzazioni di at-tività produttive. Basta fare un esempio: Gian Luca Rana per realizzare unpastificio a Chicago ha impiegato soltanto 11 mesi e sono state necessariesolo 5 firme. Per realizzare un altro pastificio in Italia, e precisamente inprovincia di Verona, ha impiegato 7 anni e sono state necessarie 5000firme. A Chicago per ottenere il via libera sono trascorsi solo 15 giorni. InItalia ogni progetto è stato presentato in 10 copie e per ogni copia unafirma. Auguriamoci che il nuovo Governo prenda esempio dagli U.S.A.

Mario Coletti

Page 14: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 14 N. 2 FEBBRAIO 2013EVENTI DI STORIA E DI ATTUALITA

,

MUOS 1 - SOVRANITÀ 0Il settanta per cento degli italiani continua a pensare che l'Italia sia unanazione sovrana, di fatto non è mai stata una nazione in quanto fu unprogetto fatto a tavolino su intenzione di Cavour con i soldi inglesi perandarsi ad accaparrare le ricchezze di Federico secondo. Una accozagliadi stati e staterelli che poi hanno determinato la questione sud. Dalla finedella seconda guerra mondiale poi siamo a tutti gli effetti un protettoratoamericano, e non si muove foglia se l'america non "voglia". Questo valeper le scelte atlantiche e per il patto che l'italia ha sottoscritto con la Nato.Lo si sa da sempre che l'italia è la porta aerei della Nato ma di fatto degliStati Uniti, per i più curiosi c'è anche la famosa ed introvabile ma vigente"circolare trabucchi". In Italia ci sono 107 basi nato in cui non entranonemmeno i militari italiani di cui non si sa niente e c'è il sospetto per nondire la certezza che in queste basi ci siano anche bombe atomiche. Na-turalmente cosa pensa il cittadino di tutto questo per il potere è un det-taglio trascurabile se non fastidioso. In una di queste basi in Sicilia eprecisamente vicino Niscemi sta sorgendo una base con delle potenti an-tenne su cui c'è un silenzio assordante nonostante le continue contesta-zioni della popolazione sull'impianto. La tesi più probabile è quella diun potente trasmettitore di natura avanzata con tecnologia HARP. “IlMuos – si trova scritto proprio nel testo approvato– è un grande impiantodi radar realizzato da tre enormi antenne paraboliche basculanti (in mo-vimento) con un diametro di circa 20 metri e posto su strutture portantialte 15 metri e due torri di 149 metri. Perché il popolo "sovrano" nondeve essere messo a conoscenza di ciò che si realizza sul proprio territo-rio? Ci sarebbe poi la questione dell'inquinamento elettromagnetico edell'impatto ambientale ma del resto se veniamo violentati nella sovranitàpolitica cosa gliene importa a questi signori del nostro diritto alla salute?

Giuseppe Turrisi

UNA VITA ESEMPLAREIl 30 dicembre 2012 è una data che italiani e americani ricorderanno pernumerosi anni a venire. Non per profezie non avverate, per un Capo-danno scarno a causa della forte crisi economica o per la politica italianasempre più “ballerina” e comica, bensì per la morte di una grande donna,scienziata e geniale al tempo stesso: Rita Levi Montalcini. All’età di103 anni, nella sua casa di Roma, ha salutato una vita carica di successie onoreficenze. «L’unica cosa che mi consola è che non ha sofferto» hadetto la nipote Piera Montalcini, che appresa la notizia si è affrettata a la-sciare Torino alla volta di Roma. Una vita dedicata alla ricerca scientificae ad un lavoro indefesso, che l’ha portata a vincere il Premio Nobel perla medicina nel 1986, ridando all’Italia una dignità persa da tempo,trent’anni trascorsi negli Stati Uniti come ricercatrice, un titolo di sena-trice a vita (1 agosto 2001) per aver illustrato la Patria con altissimi meritinel campo scientifico e sociale. Figlia di ebrei, Rita Levi ha vissuto lagiovinezza negli anni più neri per l’Italia, piegata alla dittatura e alleleggi razziali di Mussolini: «Non bisogna mai darsi per vinti. Mussoliniemanò le leggi razziali ma io, lavorando segregata nella mia camera daletto dove avevo allestito un piccolo laboratorio, cominciai allora le ri-cerche che mi hanno portato al Nobel» disse una volta ad un giornalista.«Molti credono che la scienza sia agnostica per quanto riguarda l'etica.Ma lo scopo e la finalità ultima della scienza è la ricerca della verità, edè ben difficile arrivarci senza rispettare principi etici. Soltanto così po-tremo avere un futuro di verità e di pace». Tanti sono stati i suoi inse-gnamenti, che l’hanno resa amata e celebre in Italia e all’estero; Ritaripeteva che ciò che conta in una persona è la mente, non l’aspetto fisico,che il cervello va tenuto sempre in allenamento, che per ottenere unacosa bisogna combattere con caparbietà, che i giovani sono dilettantidella vita e spetta agli adulti, professionisti per esperienza, star loro ac-canto e mostrargli la strada giusta. Moltissimi i pensieri di cordoglioespressi sia dal mondo politico che dalla gente comune che Rita tantoamava: «Voglio ricordare la ricercatrice che con il Premio Nobel del 1986ha dato lustro al nostro Paese e alla ricerca scientifica. Ha detto il Presi-dente del Consiglio Mario Monti «Ma soprattutto voglio ricordarel'esempio di una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia pertutta la vita per difendere i valori in cui credeva». Mentre sui social net-work è un susseguirsi di post di commemorazione ad una donna che harealmente cambiato e migliorato l’Italia. Erika Carpinella

UN ERGASTOLO... SENZA CONDIZIONALEEnrico Forti, “Chico” per gli amici, (campione di windsurf, vincitore diquiz televisivi, produttore cinematografico, imprenditore) di originetrentina trasferitosi a Miami in Florida. Fu giudicato colpevole del-l’omicidio di tale Dale Pike e condannato all’ergastolo, rinchiuso inuna prigione di massima sicurezza nelle paludi infestate di alligatoridelle Everglades in Miami. Una battaglia che dura da dodici anni e chila combatte non si è arreso. E’ considerato vittima di uno dei più cla-morosi errori giudiziari in America e nonostante si fosse in grado di di-mostrare ampiamente che Enrico Forti era rimasto vittima, cinqueappelli posti per la revisione del processo sono stati tutti rifiutati siste-maticamente dalle varie Corti, senza motivazione. Forti sostiene di es-sere stato incastrato per ritorsione, dopo aver girato il documentariointitolato “Il sorriso della medusa”, sulla morte dello stilista Versace, incui getta forti dubbi sui metodi con cui il caso è stato risolto. Il pubblicoministero ricostruì così il caso: Forti uccise Dale Pike perché temevache questi potesse ostacolare l’acquisto dell’albergo dal “padre de-mente”, Tony Pike. Questa è la versione descritta allora dal SydneyMorning Herald, che sostenne che Dale fosse andato aMiami per recuperare il denaro sottratto al padre. LaCorte non ha le prove che il sig. Forti abbia premutomaterialmente il grilletto, ma la sensazione, al di là diogni dubbio, è che sia stato l’istigatore del delitto.Dopo un processo di ventiquattro giorni il 15 giugno2000 viene condannato all’ergastolo senza condizio-nale. Speriamo che il caso di Enrico Forti venga riaperto,in attesa del giorno in cui gli verrà concessa la possibilità di dimostrarela sua innocenza. Nicole Danielle Calabretta

“VULCANO BUONO” COSTRUITO SU RIFIUTI TOSSICIIl giornalista Antonio Crispino ha realizzato un'inchiesta sull'elevatotasso di inquinamento che caratterizza la città di Nola e i paesi limitrofi.La notizia, pubblicata sul Corriere della Sera, riporta fatti sconcertanti ri-guardanti la zona di Boscofangone ma le istituzioni locali restano in si-lenzio. «Il pentito Carmine Alfieri durante gli interrogatori ha spiegatocon una certa minuziosità il tipo di sversamento che veniva tombato nellecampagne di quella che una volta era la Campania felix – dice l’avvocatoMariafranca Tripaldi-. Eppure nello stesso posto abbiamo costruito ungrande centro commerciale (firmato dall’archistar Renzo Piano). A nes-suno pare essere importato che durante gli scavi siano stati rinvenuti bi-doni di liquami industriali provenienti dalla Germania, il businesscriminale del clan Alfieri. Ma ora tutto è stato coperto dal cemento men-tre i tumori qui hanno falcidiato intere famiglie». Alfredo Marra, medicodel Cnr che per primo da denunciato l'accaduto sul Lancet Oncology, de-finisce la zona che va da Marigliano a Palma Campania a Brusciano iltriangolo della morte. I dati provenienti dall'ospedale Pascale confermanoche il maggior numero di pazienti con tumori al colon retto, polmoni, fe-gato e genitali proviene da questa zona. Le persone che vi risiedono,molto spesso a loro insaputa, abitano case, praticano strutture, scuole chesono costruite con cemento, amianto e veleni industriali. «Di sera lascia-vamo le fondazioni ancora da riempire e la mattina dopo le trovavamocolme di cemento, un cemento di colore strano, giallastro, che puzzavain modo nauseante» racconta uno degli operai che ha costruito la scuolaelementare di Acerra. La magistratura di Nola ha aperto un fascicolo per-ché molti bambini stanno accusando malori ed allergie. Stessa storia perla costruzione della bretella autostradale di Palma Campania. Tutto è an-cora in fase di accertamento ma digitando “riciclaggio rifiuti tossici” suWikipedia possiamo leggere: «Antonio Iovino, imprenditore di 48 anni,di San Gennaro Vesuviano, legato al clan camorristico Fabbrocino, spe-cializzatosi in riciclaggio di rifiuti tossici, è stato condannato in primo esecondo grado perché ha costruito la bretella di collegamento tra il Vallodi Lauro e l’uscita di Palma Campania dell’autostrada A30, con materialemisto a rifiuti pericolosi». Aspettando che qualcuno si degni di control-lare cosa realmente ci sia nei terreni, l'erba cresce e il Vulcano Buonoprocede la sua attività a pieno regime, mascherando delle verità che pro-babilmente nessuno mai ci svelerà. Maddalena Barba

PIAGHE D’EGITTO TRA MITO E SCIENZA (I parte) In coincidenza con la fatidica data del 21 dicembre 2012 si sonosvolte a Roma, presso la sede centrale del consiglio nazionale delle ricer-che dell’università la Sapienza, due giornate di lavori dal titolo: ‘Readingcatastrophes: Methodological Approaches and Historical Interpretation.Earthquakes, Famines, Epidemics, Floods between Egypt and Palestine– 3rd – 1st millennium BC’; che hanno visto come protagonisti egitto-logi, storici, fisici, chimici, geologi e geografi per parlare degli eventidistruttivi avvenuti nell’antico Egitto e nel vicino Oriente. Terremoti, nu-bifragi, carestie, epidemie e altri disastri, sono le cosiddette Piaghed’Egitto, ovvero quelle punizioni che, secondo la Bibbia, Dio inflisse agliegiziani prima che Mosè liberasse gli ebrei dalla schiavitù egizia. Ma checosa c’è di vero in questi racconti? Gli antichi popoli del Mediterraneo cihanno lasciato numerose testimonianze riguardanti disastri ambientali:tra queste i racconti biblici, in particolare quelli dell’esodo, descrivonoeventi geofisici avvenuti tra Egitto e Palestina. L’egittologa ProfessoressaCapriotti spiega che l’area del Sinai è sempre stata molto attiva da unpunto di vista geofisico e che i frequenti sismi, probabilmente molto vio-lenti hanno segnato profondamente i popoli colpiti dal terremoto chehanno riversato nella tradizione orale, e poi in quella scritta, tutta la loropaura riguardo a questi eventi. Il più antico terremoto documentato ar-cheologicamente in Egitto è quello di Tell Farka ( 3200-3000 a.C.) sito deldelta egiziano, dove un gruppo di ricercatori polacchi sta tutt’oggi analiz-zando e raccogliendo dati per stabilire con esattezza se questi eventi ca-tastrofici abbiano una cadenza temporale specifica. L’analisi dei testigeroglifici e ieratici, viene coordinata dal Prof.Vincent Laisney, egittologodel Pontificio Istituto Biblico… Continua Daisy Alessio

BICENTENARIO DELLA NASCITA DI WAGNERRichard Wagner, compositore musicale e drammaturgo tedesco nacquea Lipsia nel 1813 e morì a Venezia nel 1883 all’età di 70 anni. Questo gi-gantesco musicista rimase, purtroppo, orfano di padre a soli sei mesi divita. Fu educato dal patrigno Ludwig Geyer, che era pittore e attore. Stu-diò armonia e contrappunto contemporaneamente a studi di filosofiapresso l’Università di Lipsia. All’inizio compose pezzi sinfonici, setteLieder per Faust di Goethe e due opere: “Le nozze” e “Le fate”. Dal 1834al 1836 fu Direttore di orchestra presso l’Opera di Magdeburgo. Nel 1836compose “Il divieto d’amore o La novizia di Palermo”. Wagner ha poisvolto la sua attività di musicista a Lipsia, Konigsberg, Riga. Nel mesedi gennaio 1839 si recò a Parigi, dove non riuscì ad inserirsi nell’am-biente musicale parigino. Durante la sua permanenza a Parigi composedue opere: “Rienzi” e “Il vascello fantasma”. Nel 1841 lasciò Parigi e sitrasferì a Dresda, dove la sua opera “Rienzi” ebbe grande successo percui ottenne nel 1843 l’incarico di Direttore dell’orchestra della Corte diDresda. Delle numerose altre opere musicali ricorderemo la “Lohengrin”,opera con cui ha iniziato l’attività a dicembre 2012 la Scala di Milano,l’“Anello del Nibelungo”, “Tristano ed Isotta”,”Tannhauser”, “Sigfrido”,“Il crepuscolo degli dei”, “I maestri cantori di Norimberga”, “Walkiria”.La sua ultima opera, “Parsifal”, la compose dal 1877 al 1882, un annoprima della sua morte, avvenuta nel palazzo Vendramin Calergi di Vene-zia. Wagner fu sepolto a Bayreuth nel giordino della villa, che il musi-cista aveva voluto chiamare Wahnfried, cioè tregua al viaggiare. Latomba di Wagner è visitata da tanti cultori della sua musica e special-mente durante il festival musicale annuale. Le opere di Wagner costitui-scono la più significativa espressione del romanticismo tedesco. Nelleopere di Wagner, specialmente nel “Persifal”, riecheggia lo stile coraledel Palestrina, di Bach, di Mozart per la raffinatezza nello strumentale,a Beethoven per la tecnica di sviluppo dei motivi. Le sue opere sonoanche impregnate di melodramma romantico. Wagner è stato anche aBologna e Firenze, dove le sue opere sono state sempre tanto applaudite.Va detto anche che tra Wagner e Verdi, entrambi nati 200 anni fa, un certoduello professionale, ma chi ha vinto è stata sempre la musica, linguauniversale. Mario Coletti

COSA CONTIENE VERAMENTE UN HOT DOG ? La carne lavorata utilizzata per farcire il famoso panino, secondo quantoriportato da parte del Daily Mail, viene ottenuta riunendo e rilavorandole parti di scarto della carne di maiale e i resti delle carcasse dei polli. Lecarni di scarto vengono mescolate con conservanti in polvere, aromi e co-loranti, prima di essere immerse in acqua ed essere versate e compressein tubi di plastica, per poi passare alla loro cottura ed al confeziona-mento.La carne utilizzata per la preparazione degli Hot Dog rappresentaprobabilmente uno degli alimenti più elaborati e che richiede il maggiorricorso a sostanze di scarto all'interno dell'industria alimentare. Il loroconsumo eccessivo può essere considerato disastroso per la salute. IlWorld Cancer Research Fund raccomanda di evitare le carni lavorate e,se ciò appare impossibile, di ridurre drasticamente il consumo di pan-cetta, prosciutto e salsicce.La maggior parte degli Hot Dog in venditanei supermercati britannici contiene ben poca carne suina ed una consi-derevole quantità di carne di pollo recuperata meccanicamente dalle car-casse, dopo averne ricavato i tagli utili per la vendita. Nella formazionedegli Hot og viene utilizzata acqua in aggiunta e amido, al fine di au-mentarne il volume.Gli Hot Dog contengono il 2% di sale e ciò significache possono essere considerati come alimenti ad elevata presenza disodio e se consumati in eccesso, possono amplificare il rischio di iper-tensione, ictus e patologie cardiache. E' importante tenere conto da talepunto di vista che, secondo quanto comunicato dal Ministero della Salutebritannico, i bambini di età compresa tra i 4 ed i 6 anni non dovrebberoassumere più di 3 grammi di sale al giorno e che i bambini fino ai 3 anninon dovrebbero assumerne più di 2 grammi. Per alcuni Hot Dog è pre-vista l'aggiunta di proteine del latte, che potrebbero essere causa di seriproblemi in soggetti affetti da allergia. Particolare attenzione deve essererivolta alla presenza di nitrito di sodio (E250), un conservante ottenutosinteticamente, utilizzato per allontanare i batteri dai prodotti alimentarie per evitarne mutazioni di colorazione, è stato posto in relazione, daparte degli esperti, all'incremento del rischio di incorrere in cancro al-l'intestino o allo stomaco. Nicole Danielle Calabretta

Casa di cura privata Villa Tiberia. Fa parte del Servizio Sa-nitario Nazionale. Ha sede in via Emilio Praga n. 26, Roma. Di-spone di alte specializzazioni diagnostiche e terapeutiche in tuttii campi. Ha 150 posti- letto. Amb. privati 06.89260611.Uff. Conv. Assicurazioni 06.89260128. Fax Assicurazioni 06.89260816

NOSENGO, EDUCATORE DEL NOVECENTOUn busto in bronzo, in ricordo di Gesualdo Nosengo, opera di Carmelo Gagliardi (professore da 34 annidi educazione artistica in provincia di Trapani) è stato inaugurato nella Sala delle conferenze dell’UCIIMa Roma (via Crescenzio 25), in occasione del 50° anniversario della sua morte. Dell’UCIIM (associazionecreata a Roma nel giugno 1944) Nosengo è stato il fondatore, presidente e “maestro”. Erano presenti al-l’inaugurazione il Presidente dell’UCIIM prof.Giovanni Villarossa, e numerosi docenti. Il Prof. Nosengo(nato a S. Damiano d’Asti il 20 luglio 1906 e morto a Roma il 13 maggio 1968) è tra le più eminentifigure della Pedagogia europea di ispirazione cristiana. Della sua vita interiore, del suo pensiero e dellaintensa operosità, ci rendono testimonianza centinaia di volumi. L’Unione Cattolica Italiana InsegnantiMedi elabora ed approfondisce i suoi insegnamenti favorendo una innovazione scolastica responsabile.Compito dell’UCIIM è quello formativo-culturale per chi si dedica alla professione di docente, nellascuola secondaria di primo e secondo grado. Promosso e diffuso in tutto il territorio italiano, fin daglianni più difficili del dopoguerra, ha contribuito profondamente alla ricostruzione dell’unità linguistica delPaese. Nosengo continua ad essere, ancora oggi, un punto di riferimento esemplare per il cammino deigiovani, dei docenti e della Scuola. Durante la mia preparazione all’insegnamento come giovane laureatadi lettere, ho seguito con grande entusiasmo i suoi insegnamenti. Abbiamo intervistato il prof. Gagliardi.Cosa lo ha spinto a creare e donare all’UCIIM la scultura di Gesualdo Nosengo non avendoloneanche conosciuto direttamente? In quanto socio dell’UCIIM e docente di educazione artistica nellasuola media, ho conosciuto la figura di Gesualdo Nosengo ed ho seguito i suoi valori educativi e le suelinee pedagogico-didattiche. È grazie a mia moglie, che fa parte del Consiglio Nazionale dell’UCIIM, cheho potuto vedere alcune fotografie da cui ho potuto comprendere ed intuire la sua personalità ed il suocarattere, che ho tentato di far trasparire nell’espressività del volto e dello sguardo. Come ha realizzatol’opera? Come materiali ho adoperato argilla e gesso, utilizzando intuito, conoscenza e manualità. Daquali sentimenti è stato guidato? Ammirazione, rispetto e devozione per l’opera grande di civiltà cheha trasmesso con l’esempio e la profonda cultura scientifico-pedagogica, perseguendo sempre come obi-ettivo fisso l’educazione dell’adolescente e dell’uomo. Angela Abozzi Cecchetto

UTILIZZARE L'ACQUA CON PARSIMONIA

Sappiamo che il pianeta Terra è costitu-ito da due terzi d'acqua, della qualesoltanto una piccola parte è dolce.Se l'ac-qua venisse ripartita in modo adeguato egiusto potrebbe bastare a soddisfare l'e-sigenze di tutti gli uomini della Terra.Purtroppo, nel mondo un miliardo e 600milioni di persone non hanno l'acquapotabile, 2 miliardi e 600 milioni di per-sone non fruiscono del servizio sanitarioe, pertanto, nel mondo muoiono ognigiorno un milione e ottocentomila bam-bini. Questa carenza d'acqua in molteparti del mondo rappresenta, un grandeproblema. Per risolvere questa gravesituazione idrica il C.I.P.S.I. (Coordina-mento d'iniziative popolari di solidarietàinternazionale) e le O.N.G. (Organiz-zazione non governativa) hanno lanciatouna campagna definita" Libera l'acqua",che serve a sensibilizzare l'opinione pub-blica, ad informarla e a raccogliere il piùpossibile dei fondi necessari per poter fi-nanziare progetti, atti a trovare acqua neiPaesi poveri del mondo. Il C.I.P.S.I. in-vita i cittadini dei Paesi, che hanno ab-bastanza acqua, di utilizzarla con spiritoresponsabile, così si potrà permettere adoltre 400.000 persone di tanti Paesi diaccedere al prezioso bene.Mario Coletti

OSPEDALE CARDARELLI, OPERA ARCHITETTONICA DEL PERIODO FASCISTA(Dal nostro inviato speciale). Nelmio precedente servizio ho volutoricordare e mettere in risalto la fi-gura di un grande clinico: AntonioCardarelli. Ora propongo, breve-mente, la storia della struttura ospe-daliera che porta il suo nome. Neglianni Venti e Trenta Napoli era dotatadi ospedali situati nel centro storicoin vecchi edifici di tipo conventuale.Ristrutturare queste costruzioni nonconveniva. Per decongestionare lacittà ed avere una sede più comoda esalubre si decise di costruire unospedale nuovo su una grande areaed in mezzo al verde, fuori dallacittà, ma facilmente raggiungibile. Ilprogetto del nuovo nosocomio è del-l’architetto Alessandro Rimini, giàautore di importanti opere. Il con-cetto ispiratore del progetto era dicostruire una struttura che fosse du-ratura nel tempo, funzionale, ma in-novativa, rispondente alle moderneesigenze sanitarie. L’opera realizzataera veramente innovativa e modernatanto che cinquant’anni dopo il Po-

liclinico Universitario è stato co-struito secondo gli stessi principi.L’architetto era anche un pittore ditalento, seppe realizzare quest’operasenza trascurare motivi meramenteestetici. Durante il ventennio si è co-struito molto e bene. Questo va dettoad onor del vero, anche a costo di di-spiacere a coloro che condannano inblocco e sdegnosamente questo pe-riodo della nostra storia ed ostinata-mente rifiutano di prendere atto diquanto di buono e di valido è statofatto. Il complesso ospedaliero è co-stituito da parecchi padiglioni colle-gati tra loro da corridoi sotterranei.La costruzione dell’edificio centraleebbe termine nel 1934. I padiglionispecialistici e l’insieme delle varieinfrastrutture furono completatenegli anni 39 - 40. Al nuovo ospe-dale di Napoli fu imposto il nome diXXIII Marzo, per ricordare il giornodi fondazione del Partito Fascista.Fu aperto subito, senza un’inaugu-razione ufficiale, per accogliere iprimi feriti di guerra. In seguito fu

requisito dai tedeschi e successiva-mente dalle Forze Alleate di Libera-zione. Nel periodo bellico svolse unruolo importantissimo perché era ilprimo ospedale moderno di tutto ilSud. Vi affluirono soldati feriti ditutte le nazionalità. Non fu bombar-dato perché è noto che gli aviatoriavevano l’ordine di salvare questastruttura che in seguito sarebbe stataloro utile. Con la fine della guerra furestituito alla funzione civile per laquale era stato costruito e fu intito-lato all’illustre clinico Antonio Car-darelli. In questa struttura tra gli anni1950 – 70 sono sorte scuole medichee chirurgiche di grande rinomanza.Nel corso degli anni il Cardarelli ri-cevette centinaia di donazioni daparte di cittadini riconoscenti per ilbuon esito di una malattia o per puroscopo umanitario. E’ stato donatomolto: immobili, quadri, denaro eoggetti preziosi. Non tutto è statoconservato bene, tenuto in scantinatiumidi finanche rubato. Negli ultimianni quello che è giunto fino a noi è

stato riordinato, restaurato ed espo-sto in un piccolo museo storicodell’ospedale. Bisogna dire che inpassato vi era una più viva gratitu-dine per chi si adoperava per curaregli ammalati. Questo sentimento siva via via perdendo perché la sanità,spesso, è vissuta esclusivamentecome un diritto. La classe medica,talvolta, può essere venale o distac-cata dal malato, ma ciò non basta peressere irriconoscenti. Nonostante lelacune e gli inevitabili errori, quelloche la medicina e la chirurgia mo-derne sono in grado di dare è tantis-simo. Vincenzo Scozzafave

ScozzafaveFamiglia antica e nobile di originespagnola. Venuta in Italia sin dalXVI secolo. Un ramo si trasferì nelmeridione. Antonio fu nei Carme-litani e professore in teologia,morì nel XVII secolo. Ha dato allapatria uomini illustri e atti allearmi. Un ramo fiorisce tuttora.

(Biblioteca Vaticana)

Page 15: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 15N. 2 FEBBRAIO 2013 PROBLEMATICHE RELIGIOSE E DI ATTUALITA

IL PAPA ORDINA ARCIVESCOVO IL SUO SEGRETARIO PARTICOLARE

Domenica 6 gennaio, Epifania del Signore, Messa Solenne in Vaticanoper la cerimonia di consacrazione episcopale di Mons. Georg Gaenswein,Arcivescovo titolare di Urbisaglia e Prefetto della Casa Pontificia. Natoil 30 luglio 1956, ordinato sacerdote il 31 maggio 1984, nominato nel-l’aprile 2005 segretario particolare di Sua Santità. Lo stesso rito per altritre arcivescovi eletti contemporaneamente: Mons. Fortunatus Nwa-chukwu, eletto Arcivescovo Titolare di Acquaviva, Mons. Angelo Vin-cenzo Zani, eletto Arcivescovo Titolare di Volturno e Mons. NicolasHenry Marie Denis Thevenin, eletto Arcivescovo titolare di Eclano. IlPapa, nell'omelia della messa in San Pietro, ha tracciato un parallelo trail ruolo dei vescovi e i Magi d'Oriente, il cui cammino verso Betlemmesi ricorda proprio nella festa dell'Epifania. Così, come fu per i Magi cheallora partirono verso l’ignoto, uomini dal cuore inquieto e spinti dallaricerca inquieta di Dio e della salvezza del mondo, anche oggi l'inquie-tudine dell'uomo verso Dio e, a partire da essa, l'inquietudine di Dio versol'uomo devono non dar pace al Vescovo. L’agnosticismo oggi largamenteimperante ha i suoi dogmi ed è estremamente intollerante nei confrontidi tutto ciò che lo mette in questione e mette in questione i suoi criteri.Dunque, il coraggio di contraddire gli orientamenti dominanti è oggi par-ticolarmente pressante per un Vescovo. Egli dev’essere valoroso. E talevalore o fortezza non consiste nel colpire con violenza, nell'aggressività,ma nel lasciarsi colpire e nel tenere testa ai criteri delle opinioni domi-nanti. Ai vescovi è richiesto il coraggio di restare fermamente con la ve-rità. Dopo la celebrazione eucaristica, il neo eletto arcivescovoGaenswein ha salutato parenti, i collaboratori e gli amici con un ricevi-mento in Aula Paolo VI.

QUANDO LA CHIESA DEVE INTERVENIRE ?La Chiesa può e deve intervenire nella sfera pubblica. Ma quando? LaChiesa ha il diritto e anche il dovere di intervenire su temi, scelte e con-dotte di vita che riguardano la sfera morale e religiosa, ma anche la tuteladella vita, della solidarietà e della libertà. La Chiesa esorta ma non puòimporre nulla; infatti tocca ai cittadini e allo Stato decidere se accogliereo meno l’appello. Se le lobby possono esercitare la loro influenza sullapolitica, se la Associazioni di categoria e singoli imprenditori possono in-tervenire sulla politica, perché non dovrebbe essere ammesso alla Chiesa,al Papa e ai vescovi? La sfera pubblica garantisce alla comunicazionepolitica di circolare tra la società civile e le istituzioni statali autorizzatea prendere misure vincolanti. A sua volta, la società civile è avviluppatain una cultura politica che stabilisce i parametri delle discussioni pubbli-che. Gli elementi di questa cultura politica slittano continuamente, dalmomento che essa è ricettiva agli impulsi della comunicazione pubblica.I caratteri di questa cultura dipendono dal precario equilibrio che si in-staura tra la forza vitale delle tradizioni e la loro disponibilità a un’inces-sante revisione. A questa formazione democratica la Chiesa deve potercollaborare grazie al ruolo di “comunità rappresentativa” nella sfera pub-blica. Tramite le sue comunità, la Chiesa dispone di forti radici nella so-cietà civile. Non si può negare alla Chiesa il diritto d’intervenire concontributi sostanziali alla discussione sulla legalizzazione dell’aborto edell’eutanasia, su questioni bioetiche della medicina riproduttiva, sullatutela della biosfera e sul controllo del clima. Su determinati ambiti vul-nerabili della convivenza sociale, le tradizioni religiose hanno la forza diarticolare intuizioni morali in maniera linguisticamente convincente.

DIALOGO ECUMENICOa cura di Aurora Simone Massimi

LA RUBRICA DEL PADREa cura di Pierluigi Vignola

,

PROPOSTE EDITORIALI

Scrittori, poeti, saggi-sti (materie storico-fi-losofico-letterarie):inviate i vostri mano-scritti al ComitatoEditoriale del “Movi-mento G. Salvemini”.Se le vostre Opereverranno considerateidonee per le EdizioniMovimento G. Salve-mini, riceverete unaproposta editorialecon l’indicazione delsimbolico contributo-stampa a carico del-l’Autore. Volete pubblicare ro-manzi, poesie, saggiletterari, storici, socio-logici, giuridici edeconomici? Cell. 347.0333846.

JIHAD E RICERCA SPIRITUALEGuerre e massacri si sono susseguiti nei secoli con pretesti religiosi che nascondevano interessi politici edeconomici. Nel generale clima di intolleranza religiosa si tende spesso a collegare l'Islam con parole quali"terrorismo", "fanatismo", e "guerra santa". Ma non si può partire da una minoranza di fanatici per far di tuttal'erba un fascio, errore purtroppo frequente in Occidente. Il termine Jihàd, usato a sproposito da fonti male in-formate, non significa affatto "Guerra santa". Deriva infatti da una radice trilettere che indica uno sforzo al mi-glioramento di se stessi. Il termine "Guerra santa" non è citato nemmeno una volta nel Corano, fu invececoniato in ambito cristiano da Piero l'Eremita per predicare nel 1096 la prima di quelle crociate che, hanno fattopiù vittime di tutti gli attacchi terroristici degli ultimi decenni. Si tende inoltre a vedere il Jihàd come una sortadi guerra perenne che i musulmani porterebbero avanti allo scopo di convertire le genti alla loro religione. Mail concetto di proselitismo è del tutto estraneo al vero Islam. "Nessuna costrizione in fatto di religione".. Ma acausa di una minoranza di "fedeli" che gettano discredito sull'autentico Islam, la realtà dei fatti è ben diversadalla religione. Il terrorismo e la violenza non sono mai da attribuirsi a un eccessivo zelo religioso, ma a unatotale mcanza di religione. Le derivazioni fanatiche e intolleranti sono presenti in tutte le religioni monoteiste.Le stesse crociate, cosiddette "cristiane" ma in realtà poggianti su basi politiche e di potere, si resero colpevolidi massacri di portata ben superiore. Ogni religione ha quindi la sua pagina nera, dal momentoche nessuna religione è perfetta. Il terrorista, prima che un terribile assassino, è soprattuttoun suicida (quanti di loro si sono fatti saltare in aria per poter uccidere inermi civili?). Mala ragione principale del mancato dialogo tra Occidente e Islam risiede in massima partesu equivoci e incomprensioni fondati su ignoranza e ottusità. Dare per certa l'associazionetra Islam e terrorismo è segno di una totale cecità morale e culturale. Oggi sarebbe ben dif-ficile chiudere un discorso sul Jihàd senza citare gli avvenimenti dell'11 settembre. Queitragici fatti, se da una parte hanno contribuito ad aumentare la fobia, il razzismo, l'intolle-ranza nei confronti dell'Islam, spesso con esiti a dir poco tragici, dall'altra hanno costrettol'Occidente moderno a misurarsi con l'esistenza di questa grande religione.

Emiliano F. Caruso

LA PRIMAVERA DELLO SPIRITOIl Concilio Vaticano II è stato un grande evento storico, una ventata di ottimismo, una vera rivoluzione spiri-tuale. Ricordo con emozione quando la sera dell’11 ottobre 1962, oltre cinquanta anni fa, stando in piazzaS.Pietro ascoltai quanto disse il Papa “Buono”, Giovanni XXIII: “Tornando a casa fate una carezza ai vostribambini e dite loro che gliela fa il Papa”. Il Concilio non ebbe lo scopo di condannare eresie o affermare laverità, ma per fare capire a tutto, la Chiesa che l’umanità non è più al servizio della Chiesa, ma la Chiesa alservizio dell’umanità, non “società perfetta, ma popolo di Dio in cammino attraverso la storia”. Con il suddettoConcilio il sacerdote celebra la Santa Messa rivolto verso i fedeli, non è più di schiena verso il popolo. La ri-forma del Concilio ha permesso di celebrare la santa messa con la stessa lingua dei fedeli, non più in latino,che solo coloro che l’avevano studiato potevano capirlo. Purtroppo, però, il Concilio Vaticano II fu una pri-mavera senza estate, infatti esaminandolo obiettivamente si ha la sensazione di un cammino rimasto a metà.Giovanni XXIII volle orientare la Chiesa alla ricerca del dialogo con tutti e non a cercare alleanze per poterottenere privilegi per se stessa. Il Concilio aveva colto queste esigenze dell’uomo moderno, ma la Chiesa conil passar del tempo ha perso questa sua forza propulsiva. Sulla scia del Papa “Buono”, tantissime persone so-gnano ancora una Chiesa che sappia interpretare le angosce e i dubbi, che la società attuale. Mario Coletti

RISPETTARE LA LIBERTÀ RELIGIOSAIl recente episodio che riguarda ildivieto da parte di una maestra diScuola elementare circa l’allesti-mento del presepe (considerato“offensivo” nei confronti dei bam-bini non cristiani) si configuracome una lesione del principiogiuridico della libertà religiosa,sancito dalla Carta costituzionale.Ogni persona ha il diritto di profes-sare la propria fede religiosa pur-ché venga rispettato l’ordinepubblico.Orbene, quale turba-mento dell’ordine pubblico po-trebbe derivare da un presepe ?Quando a Greccio otto secoli faSan Francesco ha ideato il presepeper commemorare la nascita delRedentore ha voluto lanciare unforte messaggio di pace a tutti i po-poli del mondo. In questi ultimi ot-tocento anni nessuno (nemmenogli atei e gli agnostici) ha pensatoche il presepe fosse un’offesa allealtre religioni. In base a quale lo-gica oggi si vuole troncare questasecolare tradizione ? Nessuno puòpretendere che i cristiani rinuncinoalle loro tradizioni religiose, spe-cialmente se faavoriscono il man-tenimento della pace nel mondo.

Rosanna Sinopoli

L’EDITTO DI MILANO

Costantino Augusto, definito “ilGrande”, con il suo storico “Edittodi Milano” del 313 d.C. dichiarò lalibertà religiosa per i cristiani e pertutte le altre religioni, che erano dif-fuse nel vasto impero romano.L’anniversario dell’emanazione delsuddetto editto costantiniano coin-cide con l’Anno della Fede, procla-mato dall’attuale Papa BenedettoXVI a ricordo del noto Concilio Va-ticano II proclamato l’11 ottobre1962 da Papa Giovanni XXIII. Percelebrare l’anniversario dell’Edittodi Costantino è stata allestita a Mi-lano una grande Mostra, divisa incinque sezioni, che rimarrà aperta aPalazzo Reale fino al 17 marzo c.a,poi si trasferirà a Roma. Questamostra ci fa rivivere il clima cultu-rale, religioso ed artistico di queglianni così lontani, relativi a 17 secolifa. Con il riconoscimento del Cri-stianesimo finirono le persecuzionie le uccisioni dei cristiani e venneaffermata la nuova fede cristiana ,fondata sul vero amore, sull’altrui-smo, sul desiderio di aiutare il pros-simo, che veniva considerato comefratello. In quel periodo storicol’Imperatore Costantino era diviniz-zato per cui furono scolpite variestatue-idolo di colossali dimensioni.Costantino, grazie all’educazionericevuta dalla madre, ImperatriceElena, fu toccato dalla nuova reli-gione anche perchè prima della notabattaglia contro Massenzio a PonteMilvio (Roma) gli era apparsa incielo una croce e una scritta “in hocsigno vinces” (con questo segnovincerai), infatti Massenzio fu scon-fitto. La regina madre, Elena, avevafatto inserire nell’elmo di Costan-tino uno dei chiodi della passione diCristo, reliquia da lei ritrovata sulGolgota insieme al legno della VeraCroce. Lo scopo della madre Elenanel fare inserire il suddetto chiodonell’elmo di Costantino era quellodi far ricordare al figlio che la suaintelligenza e il suo potere dove-vano sottoporsi a Cristo e alla suagiustizia. Un altro chiodo Elenafece inserire nel morso del cavallodi Costantino con lo scopo di fre-nare gl’istinti e le passioni di suo fi-glio, che spietatamente avevaeliminato la moglie Fausta, il figlioCrispo e il nipote Licinio. L’ultimasezione della Mostra è dedicataall’affascinante imperatrice Elena,che con il suo carisma femminileseppe mitigare gli aspetti più duridella personalità di suo figlio Co-stantino. La Chiesa ortodossa ve-nera come santi sia Costantino cheElena, mentre la religione cattolicacon l’editto di Nicea venera comesanta soltanto Elena.

Mario Coletti

TUTELARE I DISABILI

Fra le prime cause di impoveri-mento delle famiglie italiane è lanon autosufficienza. Più del 20%della popolazione supera i 65 anni,e sono oltre 17.000 gli ultracente-nari. Inevitabilmente un crescentenumero di persone sarà affetto damalattie croniche o vivrà situazionipsicofisiche invalidanti. Per ilCensis 2 milioni e 700.00 vivonocon gravi disabilità, parzialmenteo del tutto non autosufficienti, sa-ranno 3 milioni nel 2015. Unasfida inedita per le famiglie e perun welfare, che vede già oggi co-muni e Asl in crescente affanno nelsostenere reti di servizi, nell’atti-vare prestazioni domiciliari, diurnee residenze assistite. Il 6% di essesi carica di costi assistenziali chesuperano il 40% della capacità dispesa. Una badante costa 1.500euro al mese e una retta di ricoveroin RSA si aggira sui 50 al giorno.Situazione questa ormai al limitedel drammatico, per di più aggra-vata dalle discutibili scelte del pre-cedente governo che ha mirato albersaglio invalidità, ai diritti dellepersone non autosufficienti, par-tendo dall’idea di vincolare l’ac-compagno al reddito, per poitentare un drastico taglio degli as-segni, elevando all’85% la sogliadi accesso al beneficio. Le loro fa-miglie si caricano per un’interavita, o comunque per molti anni, dioneri non riducibili alla sola assi-stenza. Un disabile grave in fami-glia comporta di notevole entità. El’idea di negare l’accompagno achi superasse un reddito di 25.000euro sarebbe stata iniqua per dueragioni. In primo luogo perché i492 euro di indennità sono in granparte dei casi largamente insuffi-cienti a far fronte ai costi dell’as-sistenza. In secondo luogo nondistingue tra anziani non autosuf-ficienti e persone con disabilitàpermanente. Sarebbe opportunodefinire nuovi criteri e specifichediscipline degli interventi per laterza età e per la disabilità.

Nicole Danielle Calabretta

INVESTITO SULLE STRISCE PEDONALI,MUORE VENTISEIENNE A ROMA

Il buio pesto di un sabato notte, la pioggia scrosciante, un violento im-patto. È stato questo lo scenario del tragico incidente avvenuto a Romalo scorso 13 gennaio, in cui un pedone è stato mortalmente investito men-tre attraversava la strada sul Lungotevere Prati. Vittima, il giovane Lu-dovico Bruschini. Classe 1986, ventisei anni compiuti da neanchequindici giorni, Bruschini è stato investito da un’Alfa Romeo mentre sitrovava sulle strisce pedonali. Sotto shock, l’autista del veicolo si è fer-mato, cercando di soccorrere la vittima, ma senza successo. L’alcool tested il drug-test successivamente effettuati dall’automobilista sono risultatinegativi. “C’era davvero moltissima pioggia” ha dichiarato S. Q., di pas-saggio sul Lungotevere Prati pochi minuti dopo l’incidente “La visibilitàera davvero pessima”. Per quanto cause e dinamiche dell’incidente sianoancora da accertare, l’assenza di frenate sul luogo dello schianto mo-strano chiaramente che l’automobilista non abbia visto il giovane mentreattraversava. La morte sul colpo del ragazzo fa inoltre presupporre chel’Alfa Romeo viaggiasse a velocità non certamente moderata. LudovicoBruschini, laureatosi in Economia due anni fa presso l’università LuissGuido Carli, era capitano della squadra di rugby dell’ateneo romano. Isuoi compagni di squadra hanno reso nota l’intenzione di voler organiz-zare un torneo triangolare in sua memoria. Luigi Giorgi

IL SOGNO DI JUDAN ALI"Ali who?" titola la versione online del Sun. Tipico dello humor inglese,ti fredda con due parole colme d'ironia. Ma Judan Ali, ormai, ha la pel-laccia dura, e non sarà lo scetticismo generale a fermare il suo grandesogno di diventare il primo asiatico ad allenare in Premier League. Du-rante il periodo natalizio è stato accostato alla panchina del Blackburn,team di Championship (la nostra serie B) gestito da una contestatissimaproprietà indiana, divenuta in poco tempo la barzelletta del calcioinglese. Ancora sconosciuto in Italia ma ormai celebre all’estero, JudanAli appartiene alla seconda generazione dei "British-born Asians". Dasempre innamorato del calcio, è stato in prova alle giovanili dell'Arsenalal fianco di giocatori come Ray Parlour, per poi tentare con altre 32 squa-dre professionistiche, ricevendo però soltanto porte in faccia. La vastis-sima collezione di delusioni ha reso Judan sempre più determinato neltentare di realizzare il suo sogno chiamato calcio. Il successo alla fine ar-riva, ma non su di un campo da gioco, bensì su un set cinematografico.Viene chiamato nel 2005 per girare "Dhan Dhana Dhan Goal", pellicolabasata sulla sua esperienza personale da calciatore e sui pregiudizi in-contrati per le origini indiane. Malgrado i buoni risutati nel cinema, Aliè nel calcio che vuole avere successo. Studia da allenatore, allena squadredi dilettanti a Londra, e torna a far parlare di sè, quando, nel 2011, pro-vina 20000 ragazzi Indiani sotto i 15 anni per costruire un team che rap-presenti l'India in un prestigioso torneo internazionale organizzatodall'Arsenal. Nessuna squadra professionistica (Blackburn escluso) sem-bra aver ancora preso sul serio l'allenatore indiano. Ma la sua meritata oc-casione arriverà: per un sognatore come Judan, "Sky is the limit", comedirebbero oltremanica. Andrea Giachi

PAROLA D’ORDINE: NUMERO CHIUSOQualcuno si chiede cosa faranno tutti i ragazzi che non hanno superato iltest d’ingresso per accedere alle diverse facoltà universitarie? “Numerochiuso” è la parola d’ordine, ormai funziona così. Le strutture non sono ingrado di accogliere tutti gli studenti che vorrebbero iscriversi per conti-nuare a studiare e allora che si fa? Facile, si crea lo sbarramento, dunque iragazzi “esclusi” dovrebbero andare a lavorare…ma dove? Come? Chi liassume? Quali concorsi possono fare? “Numero chiuso” nelle università si-gnifica togliere ai giovani non solo il presente, ma anche il futuro, non dareloro la possibilità di guardare avanti di studiare e di conoscere. Ecco allorache sono le famiglie a dover affrontare ulteriori sacrifici. Le famiglie pos-sono scegliere di tenere in casa il proprio figlio deluso dal fatto di non es-sere stato “idoneo” a realizzare il suo sogno, supportarlo ed incitarlo aprovare ancora il prossimo anno, il prossimo test. L’alternativa è quella discegliere università private, o telematiche che costano tanto ma almenonon hanno il famoso “numero chiuso”, sono ad “accesso libero”. Ma le fa-miglie possono anche scegliere una università di un piccolo centro dove il“numero chiuso” non c’è, ma ci sono le spese da sostenere per mantenereun figlio fuori sede, bisogna pagare la retta e i libri. Sono le stesse famiglieche hanno pagato: la tassa per sostenere il test (minimo 35 euro), il librodei quiz e spesso i costosissimi corsi di preparazione. E allora in questo pe-riodo di crisi, di aumenti per le famiglie, siamo certi di poter ancora affer-mare che “il diritto allo studio” è per tutti? Ricordiamo chenell’ordinamento italiano il diritto allo studio è un diritto soggettivo, trovail suo fondamento nei comma 3 e 4 dell’art. 34 della Costituzione nei qualisi afferma il diritto dei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi econo-mici, di raggiungere i gradi più alti degli studi nonché il dovere della Re-pubblica a rendere effettivo questo diritto con borse di studio, assegni allefamiglie ed altre provvidenze da attribuire mediante concorso. Ma ormaichi è privo di mezzi economici non riesce neanche ad accedere allo studiose prima non si sostiene una serie di spese, propedeutiche all’immatrico-lazione. Mai come in questa epoca le aule delle università dovrebbero es-sere aperte a tutti, dovrebbero consentire ai giovani di studiare per aprireprospettive future, per dare fiducia e conoscenza. Daniela Piron

“LA NAVE DOLCE”: LA DRAMMATICASTORIA DEI PROFUGHI ALBANESI

Mi sono resa conto di questo dramma solo vedendo il film e ascoltandoil regista Daniele Vicari e alcuni attori, ma sono profondamente colpita,soprattutto da quanto mi ha raccontato l’amica giornalista FrancescaD’Amico, a quel tempo testimone dei fatti di Bari, che ho intervistato.Francesca, come ricordi quell’episodio? Fui incaricata da Teleregionedella Puglia, di affrettarmi al porto di Bari, perché stava entrando nellenostre acque una grande nave, carica di clandestini albanesi. Ricordo cherimasi senza parole nel vedere centinaia di persone aggrappate una sul-l’altra, che formavano un albero umano carico di disperazione e dolore.Avevano viaggiato tante ore, urlavano nella loro lingua e qualcuno tra-dusse: “Acqua, fame”. I soccorsi furono immediati, grazie al sindaco En-rico Dalfino, un uomo di grande dirittura morale, che si era già distintocon la sua popolazione. Un decisivo aiuto venne anche dalle forze del-l’ordine, che tempestivamente con auto ed elicotteri, lanciarono bottigliedi acqua e panini e altro.Quando la nave attracca, lo spettacolo umano che si presentò era formatoda bambini, donne incinte e giovani uomini scappati dalla fame e dal do-lore. Si stabilì un’accesa diatriba tra politica e soccorso, ma ai baresipoco importò e ci fù un immediato e tempestivo soccorso dei cittadini diBari che vennero al porto a portare abiti, coperte e cibo. Dove furono al-loggiati? Fu emergenza in tutti i sensi, perché ripeto – erano centinaia dipersone e – dati i loro trascorsi, non erano certo persone tranquille. Fu-rono trasferiti allo stadio comunale di Bari dove comunque c’erano i ser-vizi igienici indispensabili. Ci furono tantissime polemiche sulla sceltadi questo alloggio momentaneo. Per chi come me e tanti altri colleghiavevano vissuto quella tragedia, al momento non c’erano altre possibilità.Ma cosa ti ha ferito di più? Mi ha ferito questo grande dolore che avevanoimpresso nei loro volti. Mi ha ferito il volto delle donne, che con le manistringevano le loro pance gonfie, prossime al parto, alcune che tiravanole braccia dei propri bambini a sé per non perderli in mezzo a quella calcaumana di disperati. Sono riuscita ad intervistare alcuni uomini e duedonne, anche se la lingua ci era estranea e riuscii a capire: “Fame, fame,aiuto”, indicandomi l’imminenza del parto. Che cosa avvenne in seguito?Molti di loro fuggirono dallo stadio e si riversarono in città. Altri rag-giunsero il nord Italia con mezzi di fortuna. Molti albanesi con il tempohanno trovato lavoro a Bari, lasciando la clandestinità. Certo, molti diloro abusarono della benevolenza dei baresi, mentre altri sopravvivevanotuffandosi nella malavita. La nave che veniva da Tirana fu il primo epi-sodio di immigrazione clandestina che con gli anni è aumentato sempredi più grazie alle guerre feroci e senza scampo, che gli uomini di potereriversano sulle loro popolazioni prive di difesa. Il film “La dolce nave”di Daniele Vicari ha risvegliato tristi pensieri attraverso le immagini delsuo film molto bello e veritiero. Angela Abozzi Cecchetto

Page 16: L' ATTUALITA' -FEBBRAIO 2013

L’ATTUALITÀ, pag. 16 N. 2 FEBBRAIO 2013

Qualità e cortesia al servizio della clientela, anche a domicilio.

UN DELIZIOSO COFFEE-SURPRISE

Comitato d’Onore del periodico “L’Attualità”Presieduto da Mons. Sen. Viktor Busà,

Lord Presidente del Parlamento Mondiale per la Sicurezza e la Pace,a cui spetta il rango di Capo di Stato, a norma della Convenzione di Vienna del 1961.

Sen. Dott. Bruno Amoroso (P.M.S.P.): On. Alfredo Arpaia (Presidente Lega Italiana Diritti dell’Uomo);Prof. Andrea Bixio (Ordinario Sociologia, Univ. La Sapienza, Roma); Prof. Giorgio Bosco (Ambasciatore);Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni; Prof. Claudio De Rose (Presidente Onorario Corte dei Conti);Prof. Francesca Ferragine (Psichiatra-Psicoterapeuta); Duca Riccardo Giordani, Duca di Willemburg; ondott. Giacomo Leopardi; Prof. Giuseppe Lembo (sociologo); Amm. Stefano Madonna; Sen. Col. GiancarloMartini (P.M.S.P.), Gen. Stefano Murace (Aeronautica Militare); Gen. Enrico Muzi (Guardia di Finanza);Gen. C. A. Rocco Panunzi; Comm. Dott. Rodolfo Ricottini (medico chirurgo); Prof. Tito Lucrezio Rizzo(Consigliere Capo Servizi del Quirinale); Prof. Natale Santucci (neurochirurgo); Comm. Giancarlo Serafini(presidente Lions Roma Palatinum); Gen. C. A. Bruno Simeone; Prof. Giulio Tarro (Scienziato, PhD-Md).

L’ATTUALITÁ

Direttore responsabileSen. Prof. C. G. S. Salvemini

Parlamento Mondiale Sicurezza e Pace

(cell. 347.0333846)Vice Direttore Editor’s

Salvatore VeltriVice direttori:

Florinda Battiloro, AdalgisaBiondi, Paolo Macali,

Liliana Speranza, Gabriele Zaffiri

COMITATO DI REDAZIONEElena Andreoli, Antonio Bartalotta,Flora Battiloro, Lisa Biasci, BiagioBonetti, Mauro Boschetti, Liana Botti-celli, Gianfederico Brocco, ValentinaCerenza, Mario Coletti, Antonietta Del-Bue Prencipe, Nicoletta Di Bello,Gabriella Di Luzio, Michele Forte,Andrea Lando, Pier Luigi Lando,Giovanni Maggi, Antonietta Mancuso,Alessandro Massimi, Mario Monica,Lucilla Petrelli, Simonetta Scafi, AuroraSimone Massimi, Liliana Speranza,Nico Valerio, Franco Vivona, AmeliaVolpato, Leonardo Zonno.

Capi Redattori RegionaliLombardia: Ferruccio Ciavatta.Piemonte: Nino Nemo.Valle D’Aosta: Pietro Buttiglieri.Trentino-Alto Adige: G. Giordani, Lara Cavaliere.Friuli-Venezia Giulia: Pietro Jacono Veneto: Gilberto Antonioli. Liguria: Carmela De Nitto.Emilia Romagna: Vincenzo Scozzafave (Inviato speciale)Toscana: Silvia Renzi.Marche: Ivo Costamagna. Umbria: Cosimo Roberto VentoLazio: Lucilla Petrelli, Antonio Bartalotta. Campania: Florinda Battiloro. Abruzzo: A. De Frassina, E. Vanni. Molise: Maria Cristina Bernardo. Puglia: Marianina Sponzilli.Basilicata: Pierluigi Vignola, Giovanni Di Lena. Calabria: Antonio Bartalotta, Michele Biafora.Sicilia: Albano Laporta, Pietro Fratantaro.Sardegna: G. Lutzu, V. Licari, M. Contini.

REDAZIONI ESTEREArgentina: Pino Aprigliano Belgio: Francoise VercruysseBolivia: Emma Rosario Imanà Canada: Giuseppe CannizzaroCina: Pietro FiocchiCostarica: Olga Coll Croazia: Sania MihalinaFederazione Russa e C. S.I.: Pietro FiocchiFrancia: Maria Salamone Germania: Giancarlo Sordon Gran Bretagna: E. Caprarella, C. Di Massimo Olanda: Teresa Van Der Hallen, Tosca Poggialini Portogallo: Maria RegoRomania: Eugen EvuSerbia: Dubravka StegnjaicSpagna: Maria Josè Vidal VidalSlovacchia: Marina HostacnaUcraina: Nataliya KudrykUsa: Teresinka Pereira, Maristella Santambrogio

Stampa: S T R press, via Carpi 19, Pomezia

Fotocomposizione: Euroselect, via Aquilonia 93, Roma

Editore: Movimento G. Salvemini, fondato nel 1962Direzione: Via Aquilonia 93

00177 Roma

Gli articoli firmati e le foto, inediti ed esentida vincoli editoriali, esprimono le opinionipersonali degli autori che ne assumono diret-tamente la responsabilità. La Direzione, inbase agli spazi disponibili, si riserva la facoltàdi selezionare ed abbreviare gli articoli perve-nuti. In linea di massima la collaborazione è atitolo gratuito. È prevista una retribuzionesolo per i corrispondenti dall’estero. Proprie-tà letteraria riservata.

Attività editoriale di naturanon commerciale

(art. 4, D.P.R. 26/10/72, n 633 e successive modifiche)

Tiratura programmata:100.000 copie

06.60671253

388.0779879

L’ARTE DEL VIAGGIOViaggiatore con lo zaino, questo significa la parola Backpacker, più cheun termine identificativo o una scelta economica, una vera e propria fi-losofia di vita e di viaggio che accompagna chi decide di diventare cit-tadino del mondo. Scegliere di girare il mondo con uno zaino in spalla,rinunciando a tutte le ovvie e scontate comodità, è un modo per viversia pieno le culture e le usanze dei luoghi in cui si decide di andare. I back-packer sono famosi soprattutto in Australia, un luogo che grazie alle suecaratteristiche geografiche e per le sue rinomate distanze, porta il viag-giatore a decidere di partire con il minimo indispensabile con l’unicoobbiettivo di non sprecare denaro e viversi a pieno ogni esperienza conle proprie capacità. Un viaggio low coast che porta questi “nomadi”, ingiro per il mondo senza programmare nulla preventivamente, ma vivendoogni giorno come una nuova avventura che li porta a conoscere nuovepersone e luoghi, con la sola clausola di poter cambiare idea lungo il pro-prio cammino ogni qual volta ne sente il desiderio Mezzi di trasportolow coast, famosi in Australia per essere puliti e organizzati come i nostrialberghi. Una tipologia di viaggio spesso definita erroneamente solitaria,quando in realtà i backpacker partono anche in piccoli gruppi che diven-tano come una vera e propria famiglia e con tanta voglia di arricchire leproprie conoscenze e imparare dalle persone che si incontrano lungo ilpercorso Una pratica di cui noi Italiani siamo gli ultimi insieme agli spa-gnoli, forse perché siamo legati alle nostre radici, abbiamo innata un’altraconcezione di viaggio che vede in primis la pianificazione di un bigliettodi ritorno! Cose che non possono mancare nello zaino? Una mappa e unsacco a pelo. Non si sa mai che gli ostelli siano tutti al completo.

Francesca Lancia

MUSTACHE. IL RITORNO DEL “BAFFO”Che la moda si rigenera ogni anno lo sappiamo, come sappiamo che èormai un abitudine quella di pescare e frugare nel passato pur di portarenovità nelle tendenze attuali. Il termine moda tuttavia è così vasto e com-prende così tante accezioni, che quest’anno possiamo tranquillamenteinserirci tra le prime posizioni i famosi “Mustache”, dal termine francese,o come li chiamiamo più semplicemente noi, i baffi. In queste ultime sta-gioni sembra proprio che il famoso baffo, da sempre simbolo della virilitàmaschile, sia quasi più di moda di un completo di Armani. Anche lo stilemaschile cambia di anno in anno, e dopo una parentesi che osannava unamascolinità più eterea e quasi femminile, si è tornati allo stereotipo clas-sico di virilità che prevede barba e baffi, diventati ormai anche spunto pernumerose collezioni di accessori o addirittura di gioielli. Ne esistono divari tipi, alcuni dei quali sono diventati famosi per i personaggi che liportavano, come ad esempio i baffi alla Dalì o alla Vittorio Emanuele,altri invece prendono il nome dal paese in cui vanno per la maggiore,come i baffi alla cinese o all’ungherese. Insomma c’è l’imbarazzo dellascelta e negli ultimi anni sembrano essere diventati un vero e propriomust. La cosa più importante è scegliere quello più idoneo alla fisiono-mia del proprio volto e sentirsi a proprio agio. Non a caso, saper portarei baffi può risultare più difficile che camminare con un tacco a spillo 14in un vicolo di sampietrini, ma sicuramente noi donne li ringraziamo peraver ridato quel tocco di mistero e virilità in più allo stile maschile.

Francesca Lancia

PORTA TICINESE FU RICOSTRUITA DAI VISCONTIPorta Ticinese rappresenta uno dei resti delle mura spagnole che circon-davano Milano, posizionata in modo da costringere al pagamento deldazio chi entrava. Porta Ticinese, denominata dai milanesi Porta Cicca,partiva dal Carrobbio ed entrava nel corso da cui si vedevala Basilica diS. Lorenzo. Nel 1162 questa antica porta, che risaliva alla Milano ro-mana, fu distrutta da Federico Barbarossa. Fu, però, Azzone Visconti aricostruirla integralmente; la porta possiamo ora individuarla in prossi-mità delle colonne di S. Lorenzo ove si nota il rudere del fortilizio di Az-zone Visconti: una delle 100 torri, poste a difesa della città. Con lacostruzione dei Bastioni, 1549 - 1560, Porta Ticinese fu ricostruita suquell'area che oggi chiamiamo piazzale XXIV Maggio. La porta è ancheconosciuta come "Porta Genova" a seguito della costruzione della vicinastazione ferroviaria. Si ricorda che Porta Ticinese, per quanto riguarda levie di comunicazione commerciale nel trasporto di merci e prodotti coibarconi che attraversavano i Navigli, ebbe un indiscutibile primato. Lostesso sviluppo turistico fu favorito dalle sponde dei Navigli, ove sorseronumerose ville di famiglie nobiliari sia in Milano che nei Comuni ches'incontravano lungo il loro percorso, sino ad Abbiategrasso e a Pavia. Atutt'oggi Porta Ticinese è rimasta espressione di due eventi che rinnovanola tradizione religiosa dei milanesi: la processione dei Re Magi in occa-sione della festa dell'Epifania del 6 gennaio e l'ingresso a Milano delnuovo Arcivescovo che prende possesso della diocesi ambrosiana.

Isacco Cicala

NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHEIstambul, crocevia di decine di civiltà e culture si riconferma la mecca digeologi e archeologi. Nel corso degli scavi per la realizzazione di unarete ferroviaria locale, sono emersi i resti di un villaggio neolitico, risa-lente a 8.500 anni fa, ma non si tratta solo di fondamenta di case e sepol-ture, bensì anche di una vasca adibita presumibilmente a discarica, ipotesiavallata dalla presenza di resti di conchiglie che lasciano immaginareun’alimentazione a base di pesce e molluschi di mare. Il sito, infatti, sitrova a 50 metri dal mare a un chilometro e mezzo dal distretto di Pendik,sulla parte asiatica di Istanbul. Gli archeologi del Museo archeologicodi Istanbul, si stanno concentrando in particolare sui possibili rapportiche questo villaggio aveva con altri vicini, i cui resti sono stati rinvenutisempre a Pendik nel corso degli scavi per la realizzazione del progetto“Marmaray”, una futuristica linea ferroviaria sottomarina. Vi sono anchenuove scoperte: in Egitto una missione archeologica italiana guidata daAngelo Sesana, fra i maggiori egittologi italiani, ha scoperto una necro-poli risalente al 1075-664 avanti Cristo all'interno della tempio di Amen-hotep II della diciottesima dinastia, situato sulla riva occidentale a Luxor;mentre a Selinunte è stato ritrovato durante alcuni scavi, condotti sottola supervisione della Sovrintendenza di Trapani, nei terreni della necro-poli della collina di Manicalunga-Timpone Nero, Comune di Castelve-trano lo scheletro intatto di un ragazzo di 15 anni di età, vissuto intornoal V secolo avanti Cristo, presumibilmente identificato come “Mosko”dalla scritta incisa su una tazza di argilla di vernice nera trovata accantoallo scheletro. Cristina Canci

STUDIARE MUSICA: PER SUPERARE LA DISLESSIAUna ricerca condotta da alcuni scienziati italiani, ha rivelato alcune in-teressanti possibilità di applicazione dello studio della musica nelle tera-pie contro la dislessia. Il cervello dei musicisti, infatti, è una cosa a sérispetto al cervello dei “comuni mortali”: è quanto si evince da uno studiorecentemente condotto da un’agguerrita équipe di scienziati dell’Univer-sità Milano Bicocca e dell’Istituto Bioimmagini e Fisiologia Molecolaredel Cnr di Milano.Gli scienziati milanesi, si sono basati su un campionedi 30 soggetti: 15 musicisti professionisti e 15 persone con stesso livelloculturale e età simile, ma prive di conoscenze musicali specifiche. I sog-getti sono stati sottoposti a una tomografia elettromagnetica a bassa ri-soluzione che ha consentito l’analisi del segnale bioelettrico prodottodurante la fase di rielaborazione cerebrale della lettura parallela di notee testi.Dall’analisi dei due gruppi, è emersa una differenza sostanziale:in pratica, a differenza degli altri soggetti, sia nella lettura di testi chenella lettura di note, i musicisti attivano regioni appartenenti a entrambigli emisferi cerebrali, mentre i non musicisti coinvolgono esclusivamentezone specifiche dell’emisfero sinistro.Certo, sarebbe esagerato parlaredi “supercervello”, ma è un dato di fatto che la familiarità con una praticadi lettura complessa e a più livelli come quella di partiture costituite dadiverse linee melodiche, possa costituire una risorsa importante e real-mente inedita per quanto riguarda il trattamento della dislessia.Per i bam-bini dislessici l’attivazione di entrambi gli emisferi potrebbe, infatti,supplire al deficit costituzionale della regione cerebrale abitualmentecoinvolta nell’analisi visiva delle parole Nicolle Danielle Calabretta

CIMENTO INVERNALE A MILANOIl 27 gennaio 100 ardimentosi hanno sfidato le gelide acque del NaviglioGrande nei "Tri dì della Merla" in una gara di nuoto non competitiva. Sitratta di una manifestazione storica di Milano, per riportare l'attenzionesulla bellezza dei luoghi storici della nostra straordinaria città. Il 25 gen-naio 1895 la Canottieri Olona si proponeva nel 1° Cimento Invernale,nel quale 7 ardimentosi si impegnavano in una gara su 150 metri nellegelide acque del Naviglio. A quei tempi la manifestazione contribuì adiffondere la passione per il nuoto tra i milanesi; si ha notizia del pro-trarsi di questo appuntamento fino ai primi anni '60. Dal 2009 la NuovaCanottieri Olona ripropone ai cittadini l’occasione di tuffarsi nel Navi-glio Grande. È così che il Cimento Invernale intende rivalutare i Navigli:dimostrandone la balneabilità delle acque non inquinate, anche permezzo di analisi chimico-batteriologiche. Per l'occasione la Nuova Ca-nottieri Olona coinvolge le Istituzioni cittadine per valorizzare un eventodiventato ormai appuntamento fisso nei tradizionali ‘Tri dì della Merla’.Non una gara di nuoto, ma una sfida al freddo e ai luoghi comuni. I nuo-tatori hanno indossato un costume d’epoca e cuffia forniti dall’organiz-zazione. L’assistenza è stata garantita dalla presenza in acqua e sullesponde di personale specializzato della Protezione civile sommozzatori,dal gruppo dei vigili sommozzatori di Milano e da un équipe medica.

Isacco Cicala

BOXING DAY E GOLEADE Dicono che la Premier League inglese sia il torneo calcistico più spetta-colare, ma soprattutto quello più visto, con oltre 200 nazioni a trasmetterei match di cartello. Una delle più affascinanti tradizioni della Premier èil “Boxing day”, che tiene tutti gli sportivi incollati sul divano a godersila giornata di campionato del 26 Dicembre. Il fatto che il calcio inglesenon vada in vacanza ,e che prosegua a ritmo serrato durante le feste, è ungrande affare sia a livello di pubblico che di sponsorizzazioni. Da noi di-cono che un turno natalizio sia cosa infattibile, e così, mentre in Italia siandrà avanti nell’incapacità di rinnovarsi, nel frattempo altri campionatiesteri continuano a crescere e ben presto ci supereranno anche come visi-bilità. Proprio durante il periodo natalizio, il Chelsea ha sommerso di retil'Aston Villa: per 8 volte Guzan ha dovuto raccogliere il pallone nel sacco,per un 8-0 senza diritto di replica. A memoria, l'ultimo risultato di simileportata nella nostra massima serie, è un Roma-Catania 7-0 del 2006-07. IlChelsea, sopra per 4-0 dopo un'ora, ha continuato a tenere un ritmo infer-nale, senza fare calcoli e pur dovendo affrontare un altro match appena tregiorni dopo. Dalle nostre parti, invece, con 3 o 4 gol di scarto, va di modafare il gesto ai propri ragazzi di fermarsi, ovviamente quando le telecamerededicano un primo piano all'allenatore di turno. Il rispetto dell'avversario,nella nostra penisola, consiste nel sentirsi talmente superiori da smettere digiocare quando il vantaggio si fa consistente. Ma del resto, nessuno si me-ravigli. Da noi non si rispetta nemmeno la giustizia. Si disconosce Calcio-poli, ci si proclama innocenti dinanzi ad ogni sentenza, si accusano tutti igiudici di essere comunisti. Non aspettiamoci poi nella cultura sportiva,non almeno in quella calcistica, il rispetto dell'altro. Andrea Giachi

RICORDANDO IL MITICO RIBOTLa scuderia Dormello-Olgiata, nel parco dei Lagoni di Mercurago, pressola riva sud-occidentale del Lago Maggiore, è stata la culla di Ribot, ilcavallo più veloce del XX secolo, un mito dello sport italiano. Qui, suun terreno sabbioso e asciutto, in un ambiente dal clima umido comequello degli allevamenti inglesi, su una tenuta di 20 ettari nel Comune diDormelletto, è nata e si perpetua una razza equina che ha segnato la storiadell'ippica: la Dormello-Olgiata. A fondare l'impresa, nel1898, fu Fede-rico Tesio, uno dei più grandi allevatori di cavalli di tutti i tempi, insiemecon la moglie Lydia Fiori di Serramezzana. Tra i puledri nati e cresciutiin queste stalle durante gli oltre cento anni di attività della scuderia sonosbocciati molti campioni, come Guido Reni, vincitore del primo Derbyitaliano, nel 1911, Nearco, dominatore, tra l'altro, del Gran Premio di Pa-rigi edizione 1938, Donatello II e Tenerani, il papà di Ribot. Il più grandeportacolori della Dormello-Olgiata fu concepito però in una stalla dellecampagne inglesi. Era il 1952. Ribot divenne presto un galoppatore digrande classe e potenza: risale al 4 luglio del 1954 la sua prima vittoria,il Premio Tramuschio, gara sui 1.000 metri disputata a San Siro, a Mi-lano. Il fantino che condusse Ribot nelle vittorie più importanti della suacarriera fu Enrico Camici, entrato anche lui nella leggenda. "I cavallidella razza Dormello-Olgiata", dice il marchese Nicola Incisa della Roc-chetta, uno dei proprietari della scuderia, "detengono un record ancoraimbattuto: in più di un secolo di storia dell'ippica hanno vinto 29 Derbydisputati in Italia". Nella zona di Dormelletto e di Oleggio Castello esi-stono altre scuderie, tra cui quella di Luciano Crespi a Cascina Surga.

Patrizia M. Frangini Klum

RUBRICA DELLA SALUTE

CREMA DI OLIVEAvete mai fatto una buona cremadi olive per i vostri crostini?Prendete delle olive nere, bellepolpose, togliete il nocciolo poiin un frullino Aggiungete se-condo la quantità di olive 3- 0 -4pomodori di quelli seccati emessi Sottolio, una o due alicidiliscate, frullate il tutto, aggiun-gendo un poco di olio e farne unacrema, se vi piace piccante! ag-giungete del peperoncino in pol-vere mettete il tutto in un vasettodi vetro ricoprendolo con unostrato di olio extravergine diolivo manterrà parecchio tempomesso in frigo.

CREMA di CARCIOFI e FUNGHI.

Sfogliate 4 carciofi adoperandole foglie più tenere e il cuore delcarciofo, spicchiateli e mettetelia cuocere insieme a mezzo Kg difunghi, lavati e fatti a fettine, conun poco di olio quanto basta peril tutto,aggiungete un dado aifunghi, del prezzemolo,e unaspremuta di mezzo limone, fatecuocere lentamente senza brusto-lire,quando è tutto cotto, fred-dare e passare al frullatore,aggiungendo un pochino di olio,a piacere polvere di peperon-cino, questa crema oltre che aicrostini, si può aggiungere a,della ricotta per fare dei ravioliaggiungendo del parmigiano edun uovo. con la crema stessa, po-trete condire i vostri ravioli.

Liana Botticelli

CHAMPAGNE: IL VINO DELLE MUSE

(II parte) Continua … La regionedella Marna, in origine costituitasolamente da foreste ricche diselvaggina, in età romana nonebbe floridi vigneti come le piùfelici regioni meridionali. Nel-l’anno 92 d.C.,anno in cui siebbe una sovrapproduzione diuva ed una carestia di grano,l’imperatore Domiziano ordinòlo sradicamento dei vigneti dellaGallia. Dovettero trascorrere duesecoli perché i Galli potesserotornare a coltivare la vite, grazieall’imperatore Probo, le cui le-gioni misero a dimora viti in-torno a Reims e a Chàlon. LoChampagne si caratterizzò sem-pre per una dicotomia tra la col-tura dei cereali e quella dellavite; il timore di non avere maisegale e grano a sufficienza siespresse con periodiche ridu-zioni dei vigneti.“L’isola Monta-gnosa”, come fu definita laMontagne de Reims, sembra es-sere stata dedicata alla colturadella vite verso la fine del VI se-colo; la chiesa ebbe una parteimportante , così come in Borgo-gna. I monaci dell’abbazia di St-Basles, presso Verzy, furono abilivinificatori e il vino della Cham-pagne fu servito durante le festeche concludevano le processionireligiose dei giorni festivi. SanRemigio, vescovo di Reims perben settantaquattro anni, fu au-tore di vari miracoli che ebberocome protagonista il vino. Lastoria dello champagne è statacaratterizzata da molti perso-naggi illustri non solo autoctoni:nel 1397 nella regione omo-nima,vi giunse Venceslao, re diBoemia e Imperatore del SacroRomano Impero, per firmare untrattato di pace con Carlo VI esembra proprio che il prezioso li-quido abbia influito positiva-mente sul buon esitodell’accordo…. Continua

Daisy Alessio

Caro lettore, ricordatidi rinnovare la quotaassociativa a questoperiodico che, essendo“super partes”, intenderestare un libero or-gano di stampa.