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matore. Infine, potrebbe essere il gioco l’elemento che caratterizzerà i futuri programmi fedeltà. Secon- do l’Euromonitor Intl , u- na delle tendenze che si ve- rificherà sarà quella della gamification, ovvero l’in- tegrazione delle dinami- che di gioco nell’ambiente della travel industry, tecni- ca usata per incoraggiare i consumatori a condividere le loro esperienze a favore di brand awareness e loyalty. In questo numero 18 Febbraio 2013 Anno XLI www.guidaviaggi.it numero Meeting Suisse riconferma i top player L’Unwto fotografa un’Italia al palo Quality con Aladyn focalizza sul Dp Innovazione la strada di Nicolaus Speciale Cina: primato outgoing vicino 1394 ambio di rotta per i programmi fe- deltà. Non basta più offrire voli o soggiorni gratuiti, upgrade e sconti. I benefit del futuro sono sempre più diversificati (meglio se tecnologici). E gli esperti del settore con- cordano: in questo scenario di mercato globale i piani fedeltà possono fare la dif- ferenza. Anche gli adv con- fermano questo sentiment: secondo i dati dell’Osser- vatorio Guida Viaggi, il 57% degli interpellati è convinto che i programmi di fidelizzazione possano influenzare “tanto” la pre- notazione; al contrario, solo il 10% li considera ininfluenti. Inoltre, il 66% degli agenti ritiene che sarà una novità attraen- te” il fatto che i punti po- tranno essere convertiti in prodotti, acquisendo così più potere sulla scelta fina- le. Naturalmente molto di- pende dal valore medio di spesa e dal tipo di consu- I piani fedeltà C A PAG. 6 DA PAG. 2 e codice QR bene in evi- denza invece di essere ne- crologi dei viaggi – arringa l’esperto di e-business e docente della Mib School of Management di Trie- ste, Alex Kornfeind -. Non possiamo continuare a ve- dere solo fax di proposte morte in partenza. Inoltre, in vetrina devo fare pubbli- cità al mio brand, non al- l’operatore, mentre la stes- sa mia identità deve essere presente anche su Face- book, Twitter, sul mio blog”. Il mondo social ri- chiede una certa poliedri- cità all’impresa turistica, che deve avere una presen- za multicanale. Il mondo social invade l’agenzia I mondo social cambia la consu- lenza dei viaggi. E’ emerso chiaramente in occasione del recente ap- puntamento Web & Social organizzato da NoFrills e Cuma Travel a Napoli. Ora spetta alla distribuzio- ne utilizzare a proprio fa- vore il fenomeno. Molto dipenderà da chi si decide di seguire. Impensabile ar- restare la viralità delle ini- ziative che si attivano ogni secondo attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e marketing. “Prendiamo le vetrine delle agenzie, devo- no avere un indirizzo email, numero di cellulare I pag. 4 pag. 8 pag. 13 pag. 10 pag. 11 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50

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matore. Infine, potrebbeessere il gioco l’elementoche caratterizzerà i futuriprogrammi fedeltà. Secon-do l’Euromonitor Intl, u-na delle tendenze che si ve-rificherà sarà quella dellagamification, ovvero l’in-tegrazione delle dinami-che di gioco nell’ambientedella travel industry, tecni-ca usata per incoraggiare iconsumatori a condividerele loro esperienze a favoredi brand awareness eloyalty.

In questo numero

18 Febbraio 2013Anno XLIwww.guidaviaggi.itnumero

Meeting Suisse riconferma i top player

L’Unwto fotografaun’Italia al palo

Quality con Aladynfocalizza sul Dp

Innovazionela strada di Nicolaus

Speciale Cina:primato outgoing vicino

1394

ambio di rotta peri programmi fe-deltà. Non basta

più offrire voli o soggiornigratuiti, upgrade e sconti. Ibenefit del futuro sonosempre più diversificati(meglio se tecnologici). Egli esperti del settore con-cordano: in questo scenariodi mercato globale i pianifedeltà possono fare la dif-ferenza. Anche gli adv con-fermano questo sentiment:secondo i dati dell’Osser-vatorio Guida Viaggi, il

57% degli interpellati èconvinto che i programmidi fidelizzazione possanoinfluenzare “tanto” la pre-notazione; al contrario,solo il 10% li consideraininfluenti. Inoltre, il 66%degli agenti ritiene che“sarà una novità attraen-te” il fatto che i punti po-tranno essere convertiti inprodotti, acquisendo cosìpiù potere sulla scelta fina-le. Naturalmente molto di-pende dal valore medio dispesa e dal tipo di consu-

I piani fedeltà C

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e codice QR bene in evi-denza invece di essere ne-crologi dei viaggi – arringal’esperto di e-business edocente della Mib Schoolof Management di Trie-ste, Alex Kornfeind -. Nonpossiamo continuare a ve-dere solo fax di propostemorte in partenza. Inoltre,in vetrina devo fare pubbli-cità al mio brand, non al-l’operatore, mentre la stes-sa mia identità deve esserepresente anche su Face-book, Twitter, sul mioblog”. Il mondo social ri-chiede una certa poliedri-cità all’impresa turistica,che deve avere una presen-za multicanale.

Il mondosocialinvadel’agenzia

I mondo socialcambia la consu-lenza dei viaggi.

E’ emerso chiaramente inoccasione del recente ap-puntamento Web & Socialorganizzato da NoFrills eCuma Travel a Napoli.Ora spetta alla distribuzio-ne utilizzare a proprio fa-vore il fenomeno. Moltodipenderà da chi si decidedi seguire. Impensabile ar-restare la viralità delle ini-ziative che si attivano ognisecondo attraverso i nuovimezzi di comunicazione emarketing. “Prendiamo levetrine delle agenzie, devo-no avere un indirizzoemail, numero di cellulare

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Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50

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shopping del primo social almondo, che acquisì Gowal-la e Glancee, start-up italia-na specializzata in social di-scovering. Altro indizio: Fa-cebook ha introdotto unanuova funzionalità, checonsente di trovare ristoran-ti e pmi. La domanda per ilturismo viene spontanea:come trovo, oggi, un’agen-zia di viaggi, un hotel, untour operator, un vettore?Possibilmente quello/a chefa al caso giusto e nel mo-mento giusto?

l mondo social in-vade la consulen-za dei viaggi, ora

sta alla distribuzione utiliz-zarlo a proprio favore. Mol-to dipenderà da chi si decidedi seguire, come per Twit-ter insomma. Impensabilearrestare la viralità delle ini-ziative che si attivano ognisecondo attraverso i “nuovi”mezzi di comunicazione emarketing, per loro naturavirali. Guardiamo, ad esem-pio, alle ultime due notizie.Alitalia lancia la promozio-ne per gli utenti di Facebookitaliani, il 66,6% della popo-lazione attiva sul web se-condo l’ultimo dato delCensis (1 italiano su 2),mentre a marzo il “grandefratello” della Rete rilascial’app di geolocalizzazioneche terrà traccia della posi-zione di tutti i suoi utenti,grazie al Gps di tablet osmartphone. “E’ bello scoprire quali ami-ci sono nelle vicinanze”,scrivono i facebookiani piùsvagati. “L’applicazione po-trebbe funzionare in manie-ra passiva in background epotrebbe essere una buonaoccasione per trasmetterepubblicità personalizzata egeolocalizzata”, commenta-no gli esperti attenti allo

“Qual è il secondo motore diricerca al mondo?”, ha chie-sto l’esperto di e-business edocente della Mib Schoolof Management di Trieste,Alex Kornfeind. La rispostaè: Youtube. In Italia nel2012, il Social dei video èpassato dal 54,5% di utentitra le persone con accesso ainternet, al 61,7%, pari al38,3% della popolazionecomplessiva e al 79,9% deigiovani. Prescindere dallo“stare” sui Social è fuori di-scussione. “Prendiamo le

GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 13942

Attenti a quei SocialDa W&S Tourism a Napoli una presa di coscienza: la filiera delle vacanze è in sintonia

con i nuovi strumenti di comunicazione. Basta seguire gli esperti giusti

I

Identità in vetrinaE’ partita da queste doman-de la giornata di approfon-dimento sulle nuove fron-tiere del turismo online, cheNoFrills e Cuma Travelhanno organizzato a Napoliil 6 febbraio scorso all’hotelRamada. Il primo dei settekeynote speaker invitati acondividere il proprio knowhow su social media marke-ting, mobile commerce, pub-blicità web e tecnologie perl’e-commerce dei prodottidi viaggio ha esordito così:

FocusWeb & Social

di Paola Baldacci

vetrine delle agenzie, devo-no avere un indirizzo email,numero di cellulare e codiceQR bene in evidenza invecedi essere necrologi dei viag-gi – arringa Kornfeind –.Non possiamo continuare avedere solo fax di propostemorte in partenza. Inoltre, invetrina devo fare pubblicitàal mio brand, non all’opera-tore, mentre la stessa miaidentità deve essere presenteanche su Facebook, Twitter,sul mio blog”. Il mondo So-cial richiede una certa polie-

dricità all’impresa turistica,che deve essere presente supiù di un luogo di condivi-sione digitale e continua-mente informare tutte le com-munity che la seguono delproprio “stato”. Tradotto nel-le azioni di marketing que-sto significa che le propostedi viaggio e soggiorno devo-no essere “postate” secondolinguaggi e codici nuovi.“Emozionale, sobria, stimo-lante, evocativa, empatica,così deve essere la comuni-cazione su Facebook”, argo-menta Giovanni Cermina-ra, consulente di webmarketing turistico. Gli er-rori più frequenti: fare dellapagina Fb una estensionedelle offerte del sito, agiresenza un piano di comunica-zione/editoriale, pubblicarepost che la community noncondivide. “Community si-gnifica condivisione, pub-blicate emozioni, date deltu, state dalla parte dell’uten-te. Promuovere un’adv non èaffatto facile, risponde a di-verse dinamiche rispetto aquelle dell'hospitality – con-viene Cerminara -. Se solo sipensa ai tempi di vendita diun viaggio, del tutto diversirispetto alla vendita di unacamera d'hotel che non pren-de mai il volo...”.

gue Frenda, che tra i clientiha Press Tours e Viaggi Sal-vadori di Bologna. “Le paro-le chiave diventano conver-sazione e condivisione. Pri-ma si parlava di target oggidi community – continua -,devo quindi conoscere i bi-sogni dei miei clienti e dargliciò che chiedono in quel mo-mento, ma è importante pia-nificare una strategia di so-cial media marketing, perdecidere quali campagnepubblicitarie intraprenderesui Social oppure sui motoridi ricerca”.

Blog cruciale

“Straordinario strumento didialogo per interloquire inmaniera diretta e personaliz-zata con l’audience. Graziead esso è possibile formareuna community ed educare i

visitatori facendoli sentireparte fondamentale dellastessa”, così Salvatore Me-nale, Ceo di BedandBreak-fastMania.com definisce ilblog. A Web & Social Tourismsi è sottolineato il fatto chel’attività social deve esserecondotta per dirigere i flussidi contatti sui propri siti azien-dali e blog. Perché è così im-portante costruire un “diariodi vita”? “Online le mention ele informazioni su un’attivitàturistica sono presenti in ma-niera frammentata e in ordinesparso, il blog consente diraccoglierle in un unico luo-go, dove il viaggiatore com-prende meglio il brand e lepersone che vi stanno die-tro”, precisa l’esperto.

Tool d’analisi

Importantissimo è misurare i

e modalità per crea-re partecipazione(engagement) at-

traverso i Social vanno oltrela capacità di scrivere conte-nuti emozionali, che possonoessere anche in foto e video,contributi questi che vedonomeglio in Pinterest invecedi Instagram (Flickr paredecisamente downgradato)le soluzioni più idonee per ilturismo. Ecco che di pubbli-cità via Facebook e Googlesi è ampiamente discusso aNapoli e il consiglio ad agen-zie e t.o. è stato di preferire ilprimo rispetto ai GoogleAdwords, utilizzati invece dal-l’industria alberghiera. “Inrealtà dipende dall'obiettivoche si intende raggiungere –osserva Giovanni Frenda,social media specialist ditour operator, hotel e adv -.Le campagne di Google sono

fatte solo per il posizionamen-to in prima pagina e quindiper incentivare i click. L'hotelspesso non ha altre possibi-lità di vendita se non internet,quindi deve per forza farsitrovare, possibilmente primadegli altri. I t.o. e le compa-gnie aeree hanno di solito al-tri canali, inoltre i primi nonpossono mettersi troppo inevidenza distribuendo preva-lentemente attraverso le adv.Su Google emergerebberoimmediatamente. Ancora, leagenzie hanno dei budgetbassi e non conoscono le mo-dalità di utilizzo dello strumen-to. Ma queste sono solo alcu-ne indicazioni, si tratta di duetool diversi che si usano infunzione di obiettivi definiti”.

New marketing“Il marketing creava bisogni,i Social li realizzano”, prose-

Campagne pubblicitarie e analytics L

che per misurare le campa-gne, ma se queste portanotraffico sul sito dell’agenziapossiamo misurarne l’anda-mento sempre attraverso Go-ogle Analytics. Ad ogni modomeglio monitorare in modoseparato le azioni e affidarsiad esperti per non buttare viadenaro. Le interfacce sonostrutturate in modo intuitivo,ma è consigliabile seguirel’andamento insieme ad unsocial manager”. P. Ba.

Un momento del workshop, foto di Giovanni Frenda

ritorni delle campagne so-cial, controllare le statistichedi traffico, comprenderequali iniziative hanno cattu-rato audience. “Lo strumen-to principe è ovviamenteAnalytics di Google, consi-derato che Adwords è sin-cronizzabile con esso nonvedo altri motivi per cambia-re tool - osserva Alessan-dro Mazzù, Ceo di Qua-dra.net -. Anche FacebookAds offre interessanti metri-

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c’è un corollario infinito dielementi e non facciamo al-tro che accogliere le richie-ste delle agenzie, ma nonsolo, riceviamo anche solle-citazioni dalla produzione,gli aeroporti ad esempio,sempre più interessata ad es-sere distribuita da un siste-ma globale”. E’ dell’autun-no scorso l’accordo con Seaaperto alla distribuzione tu-ristica italiana: dall'Ama-deus selling platform è pos-sibile accedere all’ambientedi prenotazione della societàdi gestione degli scali mila-nesi, per acquistare le con-nessioni di volo ViaMilano, iparcheggi (dove per il tradele commissioni sono fino al15%), le lounge e i fast track.L’adv ha la garanzia di vi-sualizzare le stesse tariffepresenti nel portale Sea e ilvantaggio di sincronizzareautomaticamente i dati del

notazione online b2b2c, coninterfaccia grafica persona-lizzabile, che consente alleagenzie di offrire ai clienticontenuti Gds tradizionali enon (vettori low cost), siacome prodotti singoli siacombinati (all’albergo). Gra-zie alla tecnologia web 2.0,la soluzione e-commerce con-fronta le tariffe gds e non at-traverso una matrice a calen-dario 7x7, gestisce le agencyfee e i mark up. Tra le fun-zionalità anche lo shopping acarrello e quella del coupo-ning, qualora l’agenzia si vo-lesse dedicare a questa mo-dalità di vendita su portalidei cosiddetti “flash deal”.“Stiamo continuamente ag-giungendo contenuti nellapiattaforma, i biglietti diTicketone ne sono uno degliesempi recenti – spiega il sa-les director, Gianni Gra-ziani -. Intorno al viaggio

318 Febbraio 2013 - n° 1394 GuidaViaggiFocusWeb & Social

social media sonoefficaci per il co-stante contatto con

i viaggiatori e per aumenta-re la brand awareness, mane è incerta ancora l’effica-cia dell’influenzare le deci-sioni di acquisto. Da questoassunto parte Amadeus perconvalidare l’importanza,innegabile, di una piattafor-ma b2b di prenotazione pertrasformare in business l’at-tività imprenditoriale propriadelle diverse aziende del tu-rismo. Ecco che il Gds sug-gerisce tre modelli di propo-sizione al mercato per un’a-genzia, tutti riconducibili adun sito e-commerce dellastessa. Il punto vendita fisi-co deve essere associato aun’azione di mobile commer-ce, infine alla presenza suisocial. Per questo nella pri-mavera 2011 è stato lancia-to e-Power, motore di pre-

Pnr di volo con quelli deiservizi ancillari. Altri aero-porti si stanno interessandoall’opportunità, che per oraè esclusiva milanese.

Pagamenti elettronici

Aspetto delicato quello deipagamenti elettronici per chisi apre alla commercializza-zione b2c: un altro vantag-gio generato dall’utilizzo diuna piattaforma strutturata èproprio dato dall’accesso asoluzioni e-commerce certi-ficate e antifrode. Dopo l’in-tegrazione di provider comeOgone e Paypal, e-Powersta integrando il sistema dipagamento online con Uni-credit e non sarà l’unico.

TestimonialSono due i testimonial chestanno utilizzando e-Powercon soddisfazione e Roi si-

gnificativi. Si tratta dell’agen-zia di Milano Fly 4 You e lasiciliana Darsena Travel.“Ad un anno dal lancio del-l’e-commerce sono in gra-do di definire gli obiettivi divendita, sulla base di inve-stimenti in comunicazioneche metto a budget per ognisingolo mese”, spiega il ti-tolare Luigi Deli di F4Y. Ilfatturato medio mensile rag-giunto è di 60mila euro, l’im-prenditore asserisce di avereanche dedicato una risorsainterna al web marketing. Lavetrina online di F4Y si chia-ma Volonline.it e permettedi bloccare un volo, chia-

mare gratuitamente il callcenter, infine prenotare, nonsolo con carta di credito.“La soluzione di Amadeusci ha permesso di completa-re l’e-commerce in tempibrevi e con un investimentolimitato – argomenta Ema-nuela Russo della DarsenaTravel -. Con la messa in li-nea a fine febbraio 2013 egli investimenti di webmarketing messi a budget ciponiamo l’obiettivo di rag-giungere 10mila visite algiorno, per la seconda metàdell’anno. A regime contia-mo su 5mila prenotazioninel 2014”. P. Ba.

Frontiere e-commercenon più bandite

Amadeus e gli sviluppi di e-Power. I casi delle adv online

I

Gianni Graziani

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tutela dei diritti della per-sona disabile. “Durantequesto incontro – osservaPassetto – vogliamo inter-rogare gli operatori del set-tore con 10 domande sul-l’argomento, con l’obiettivodi mettere in luce l’impor-tanza anche economica diquesto bacino. Forse nontutti hanno idea di quantovalga questo mercato equanta gente sia alla ricer-ca di consulenza per viaggi,hotel e servizi adatti a unacerta disabilità”.

generale è Adelfio Roma-nenghi”, spiega il manager.

Focusturismo accessibilePer il terzo anno consecuti-vo, il workshop sarà prece-duto da un momento di ap-profondimento: dopo gli ap-puntamenti su tecnologia emercato Glbt (Gay, lesbian,bisex e transgender), que-st’anno protagonista sarà ilturismo accessibile. “Abbia-mo voluto riconfermare l’in-contro gratuito che nelle

GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 13944

arrivato alla 17esi-ma edizione Mee-ting Suisse, il

workshop annuale dove glioperatori turistici italiani in-contrano gli agenti di viaggidel Canton Ticino. Anchequest'anno, la manifestazio-ne si terrà al Palazzo deiCongressi di Lugano e l'ap-puntamento è fissato permartedì 26 febbraio. Rispet-to all’edizione 2012, sonodiversi gli aspetti su cui halavorato l'organizzazioneper migliorare l'evento, co-me spiega il presidente diGivi srl, Paolo Bertagni:“L’anno scorso abbiamo re-gistrato un'inaspettata cre-scita da parte degli esposito-ri che ci ha obbligato a unariflessione. Così, per mante-nere un rapporto ottimale tralo spazio espositivo e la par-tecipazione degli agenti diviaggi, abbiamo deciso di li-mitare il numero degli e-spositori: in questo modo gliadv potranno concentraremaggiormente le proprie vi-site”. Il numero di desk èstato limitato a 40: se si do-vesse superare questa quota,sarà aperta una lista d'attesa.“Attualmente – conferma ilmanager – abbiamo già rag-giunto il nostro target e con-tiamo al più presto di aprirele liste d’attesa per le azien-de che hanno intenzione diprendere parte all’evento.Per quanto riguarda la partetrade, invece, vogliamo in-crementare la percentualedegli agenti ticinesi presentialla manifestazione: media-mente è superiore al 60% eci piacerebbe arrivare a toccare quota 70%”.

Promesse rispettateper Meeting Suisse

I grandi nomi riconfermano l’appuntamento di Lugano

E’

Mercato sotto i riflettori

La manifestazione ha giàottenuto la riconferma di al-cuni nomi storici del tour o-perating svizzero come Ho-telplan e Kuoni-Best Tours,ma non mancano nemmenonew entry importanti: “Si-curamente la presenza diTrenitalia richiamerà l’at-tenzione di molti operatoridel settore, senza dimenti-care che parteciperanno aMeeting Suisse rilevantiplayer del mercato italiano,

catene alberghiere interna-zionali e compagnie di na-vigazione”, osserva Berta-gni. Un’altra novità è il co-involgimento per la primavolta delle istituzioni ticine-si che supporteranno il work-shop: “Abbiamo firmato unaccordo di patrocinio conl’associazione ‘I professio-nisti del viaggio’. Si trattadi un’organizzazione localeal cui interno sono riunitele top agenzie del Canton Ti-cino che sosterranno la ma-nifestazione. Il segretario

In agenda

di Giovanni Ferrario

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Le ancillary fee delle compagnie aeree sono in costanteaumento e fanno lievitare il prezzo base del biglietto. E’un dato di fatto. Ora, però, la domanda da porsi non ètanto “Chi non fa pagare le ancillary?, quanto “Chi fa pa-gare meno ancillary?”. Le forme adottate per le sur-charge sono le più disparate: extrabagaglio, early board-ing, pre-assegnazione posti, uso del wi-fi, intrattenimen-to di bordo, modifica alle prenotazioni, acquisto di bot-tiglie d’acqua… In tempi più recenti la prassi è quella diusare il “cappello” dell’innovazione. Qualche esempio?Lo scorso anno American Airlines ha introdotto la con-segna bagaglio entro 4 ore dall’arrivo al luogo di desti-nazione del viaggiatore (il costo varia da 30 a 50 dollaria seconda del numero dei bagagli). A 4 mesi dall’annun-cio, United Airlines ha replicato. Us Airways ha in-trodotto un’opzione “premium” per il pasto in economysui voli internazionali (costo di 20 dollari). Jet Airwaysha annunciato una fee di un dollaro per stampare bigliet-ti aerei nei loro counter in aeroporto.

Secondo lo studio condotto da Amadeus e Idea-WorksCompany, le compagnie aeree nel 2012 hannoincassato 36 miliardi di dollari (+11% sul 2011) in fee. ETravelNerd, una start up parte del Gruppo NerdWallet,ha analizzato le ancillary dei vettori scoprendo che le com-pagnie americane hanno introdotto oltre 50 diverse fee apartire da gennaio 2012. Sembra di poter dire che la creativ-ità non si fermi qui e si attendono prossime evoluzioni. L.D.

*Travopia è un sito indiano che si occupa di travel technology,di cui Guida Viaggi è partner in esclusiva per il mercato italiano

Le news di Travopia.com*

passate edizioni ha ottenutoun rilevante numero di iscri-zioni. L’oggetto del conve-gno – spiega il presidente diGivi srl – sarà una nicchiadi mercato molto sottovalu-tata ma con un grande po-tenziale: si tratta del turi-smo accessibile”. I relatorisaranno Luigi Passetto, ti-tolare dell’agenzia LpTour (specializzata nell'or-ganizzazione di viaggi perdisabili) e Claudio Puppo,responsabile della consul-ta regionale ligure per la

Uno scatto della manifestazione durante la passata edizione

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e Fabio Cannavale, che mihanno aperto le porte ad unmondo nuovo, che approvoe continuo a proporre. Cosìcome è stato nell’ultimaesperienza con Bluvacanze”.

Gv: Un mondo ancora di-verso, quello della distri-buzione organizzata. Inquale ambito era richiestala sua consulenza?“Si trattava di sviluppare unmarketplace b2c e b2b, ov-vero un’ampia scelta di pro-dotto e servizi in un portaleturistico”.

Gv: Quale l’esito?“Penso sia il caso di chiede-re a Bluvacanze”.

Gv: Ci sono aziende chehanno chiesto il suo inter-vento per risanare il busi-ness, visto il momento didifficoltà del settore?

se di Roberto Martinez e daBruno Colombo il carismapersonale. In Ventaglio hotrovato il miglior gruppo dilavoro e il più affiatato. Poic’è stato l’incontro con duegeni come Marco Corradino

518 Febbraio 2013 - n° 1394 GuidaViaggiL’intervista

eppe Pellegrinoha una esperienzatrentennale nel

mondo del turismo, avendolavorato per I Grandi Viag-gi, Eden, Pianeta Terra, IViaggi del Ventaglio. Hasvolto anche una consulen-za per Bluvacanze ed è ap-prodato nel più dinamicomondo delle Olta con ilGruppo Bravofly. Ora sidedica all’alberghiero, matiene la porta aperta per unritorno al tour operating.

Gv: In questi 30 anni èpassato dal turismo tradi-zionale al turismo dinami-co. Cosa le hanno tra-smesso i due mondi?“Da I Grandi Viaggi, sottola guida di Gaetano Bonavi-ta, la passionalità, da NardoFilippetti di Eden l’intuitodell’imprenditore, in Piane-ta Terra la tecnica e la clas-

“Sì, sono stato contattato daun famoso brand villaggistae da un tour operator stori-co, ma durante gli incontri ilmio progetto, che sconvol-ge un po’ le dinamiche tra-dizionali, non ha incontratoil favore degli interlocutori”.

Gv: Quindi si tratta discardinare vecchie logi-che, quali alla luce di unmercato in contrazione?“Sia il villaggista che il t.o.tradizionale hanno un ri-schio imprenditoriale eleva-tissimo e le marginalitàsono troppo basse. Non èdel tutto vero poi che lagente non parte per le va-canze, è cambiato il mododi viaggiare”.

Gv: Si ritorna al discorsodell’online e della disin-termediazione.“Sì, sicuramente il mondo

online, ma non è questo ilpunto. La diffidenza e labassa diffusione – per ora -dell’uso di carte di creditopossono avvantaggiare leagenzie come finalizzatoridel pacchetto di viaggio eattraverso la tecnologiaogni adv può trasformarsiin tour operator dinamico”.

Gv: Ma il web è dominatodalle Olta straniere. C’èspazio per le aziende ita-liane?“Sì, se credono in questanuova opportunità”.

Gv: Non è anche un di-scorso di investimenti?“Certamente, per portaregente sul sito e in adv è pre-visto un investimento, co-me per ogni azienda quandodeve acquisire traffico”.

Gv: Come potrebbero re-

cuperare terreno i t.o. tra-dizionali?“Banalmente, bisognerebbeparlarsi di più, recuperarel’esperienza dei pool. Annifa i dirigenti dei t.o. aveva-no rapporti amichevoli emeno competitivi di ora,dove domina una maggioreaggressività commerciale”.

Gv: Cosa l’aspetta nel suofuturo professionale?“Torno alle origini con unprogetto alberghiero. Stoproponendo un brand diboutique hotel e lodge nelcontinente africano. La pri-ma struttura, pronta perl’inverno prossimo e attual-mente in fase di ristruttura-zione, è il mitico WhiteElephant di Armando Tan-zini, profondo conoscitoredell’Africa e noto artista. Ilcomplesso verrà accompa-gnato da una struttura inMozambico e sto valutandoaltre opportunità a Zanzibare alle Maldive. Saranno re-sort molto piccoli per untarget non di massa, vendu-ti attraverso i canali online econ operatori specializzatinel segmento”.

Gv: Una sorta di ritirodalle scene?“Non la vedo così, in casodi progetto lungimirante sa-rei pronto per la sfida”. L.D.

Boutique hotel per Pellegrino Dal mondo dei t.o. tradizionali a quello più dinamico del web,

ora il manager si lancia nel settore alberghiero con strutture in Africa

B

Beppe Pellegrino

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GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 13946

Programmi fedeltà, l’evoluzione porta nuovi benefitLe azioni delle aziende sono sempre più calibrate a seconda del tipo di clientela

Oltre l'80% dellepersone che sonoiscritte ai program-

mi fedeltà delle compagnieaeree non riescono ad accu-mulare miglia sufficienti perrichiedere un volo, mentre lamaggior parte del restante20% si imbarca su così tan-ti aerei che l'ultima cosa chevorrebbe fare è salire su unaltro volo...”. La frase delceo di SimpliFlying.com,Shashank Nigam, oltre astrapparci un sorriso, imponedelle riflessioni sul cambia-mento che stanno coinvolgen-do i loyalty program nelloscenario del mercato globale.

La mossa in piùNon basta più offrire voli osoggiorni gratuiti, upgrade,sconti: occorre proporre bene-fit più diversificati (megliose tecnologici), spostando iprogrammi fedeltà su smart-phone e social network, crean-do applicazioni e profili de-dicati dove accumulare ulte-riori punti. Molti esperti delsettore concordano: in questoscenario di mercato globale iprogrammi fedeltà possonofare la differenza. Anche gliadv confermano questo sen-timent: secondo l’Osserva-torio Guida Viaggi, il 57%degli interpellati è convintoche i programmi di fideliz-

zazione possano influenzare“tanto” la prenotazione; alcontrario, solo il 10%, liconsidera ininfluenti. Inol-tre, il 66% degli agenti ritie-ne che “sarà una novità at-traente” il fatto che i puntidei programmi fedeltà po-tranno essere convertiti in pro-dotti, acquisendo così ancorapiù potere sulla scelta finale.

Approcci diversiper target

Naturalmente molto dipen-

de dal valore medio di spesae dal consumatore che si de-ve gestire. Così, se può essereappagante per un turista cheacquista un pacchetto diviaggio in una destinazionemediterranea del corto o delmedio raggio ricevere inpremio un buono benzina, unprodotto fisico o uno scontodi un centinaio di euro per lavacanza successiva, la strate-gia sarà inevitabilmente di-versa per un cliente con altacapacità di spesa e altre pre-

tese in termini di servizio.

Le scelte delle catene lusso

Ne sanno qualcosa le catenealberghiere internazionali dilusso. Gli aderenti al pro-gramma Fairmont’s Presi-dent Club, ad esempio, han-no la possibilità di richiede-re il pick up in Bmw conchauffeur, il programmaFairmont Fit e quello Pas-sion, ideato espressamenteper questa clientela e che sarà

sviluppato nel corso del2013. Si chiama invece TajInner Circle il programmadell’omonima catena alber-ghiera indiana che permettedi guadagnare punti chepossono poi essere commu-tati in riconoscimenti e diaccedere a offerte/benefitesclusivi come sconti spe-ciali sui programmi Taj Ho-lidays o sulle tariffe dellecamere. Il programma in que-stione consente un alto livellodi customizzazione tarato sui

“ bisogni e sulle scelte deiclienti Taj. Sempre in cam-po internazionale, la catenaSandals, forte dell’altissimapercentuale di returningguest nelle proprie strutture,ha creato un sito dedicato atutti gli iscritti del circuitoSandals Lifestyle, dove pos-sono trovare le informazionisui resort e sulle destinazio-ni, così come le offerte esclu-sive dedicate ai membri.Svolta tecnologica, invece,per Th Resort: come fa sa-pere la catena alberghiera,“stiamo cambiando i nostrisistemi informativi ad ognilivello. E’ allo studio un pro-gramma di fidelizzazioneche si baserà sull’attualemodalità di gestione delcliente fedele”. Anche nel trasporto ferro-viario, con la fine del mono-polio Trenitalia, la corsa atrattenere il viaggiatore conl’arma dei programmi fedeltànon è stata sottovalutata daNtv, che risponde ai benefitofferti da CartaFreccia e Car-taOro con Italo Più: il pro-gramma fedeltà è abbinatoall’iniziativa della Prepaga-ta Italo Più, strumento dipagamento che consente aiclienti di accedere a tutti ibenefici del programma fe-deltà e fare acquisti onlinenei negozi convenzionati.

L’analisi Visa per HiltonHilton HHonors, il programma di fidelizzazione di HiltonWorldwide, ha commissionato uno studio, condotto daVisa, per focalizzarsi sui comportamenti dei viaggiatoriin Italia. Un’analisi che ha permesso di capire che nelsegmento “viaggiatore frequente”, gli italiani si distin-guono dal resto del mondo perché utilizzano maggior-mente le carte di credito nei ristoranti e per i servizi ri-creativi (57%). Emerge anche un forte utilizzo della car-ta per l’acquisto di biglietti ferroviari e prenotazioni onli-ne (45%) e alberghiere (36%). "La carta Hilton HHo-nors di UniCredit ci permette di premiare gli italiani connuove occasioni di viaggio" ha dichiarato Jeff Diskin,senior vice president, global customer marketing,Hilton Worldwide. I punti possono essere riscattati persoggiorni gratuiti e viaggi in 90 Paesi e in 3.900 hotel. Imembri HHonors che richiedono e attivano la carta op-tional revolving raggiungeranno il livello Gold e riceve-ranno 10.000 punti welcome bonus HHonors.

di Laura Dominici e Giovanni Ferrario

ze (come foto e video) percontribuire a generare brandawarness e loyalty per undeterminato marchio. Natu-ralmente i social networksono l’ambiente perfetto perdiffondere questa tipologiadi marketing e proprio l’in-tegrazione di questa tecnica

otrebbe essere ilgioco l’elementoche caratterizzerà i

programmi fedeltà durante iprossimi anni. Secondo l’Eu-romonitor International, unadelle tendenze che si verifi-cherà in futuro sarà quelladella gamification, ovverol’integrazione delle dinami-che di gioco nell’ambientedella travel industry. Questatecnica viene utilizzata perincoraggiare i consumatori acondividere le loro esperien-

di mercato negli ambientisocial potrebbe rappresenta-re un’evoluzione per il mon-do programmi fedeltà.

Il passo successivoUno studio dell’Universitàinglese di Cranfield ha mes-so in evidenza come al 66%

dei frequent flyer piacerebbericevere punti prendendo par-te a concorsi fotografici, ri-spondendo a quiz o parteci-pando a giochi dedicati pertutti gli iscritti di un determi-nato programma fedeltà. Que-sta percentuale si alza fino al-l’80% in caso di pubblicazio-

P

Sempre più gaming

I punti dei loyalty programsaranno convertibili in prodotti. Cosa ne pensate? (valori percentuali)

Primo piano

Fonte: Guida Viaggi

Quanto i programmi di fidelizzazione influenzano la prenotazione? (valori percentuali)

Osservatorio Guida ViaggiI criteri della ricerca

Periodo di rilevazione e consistenza del campione: dicem-bre 2012, 178 casi.Errore statistico: ± 5%I criteri dell’inchiesta sono pubblicati per esteso a pag. 13.

ne di post riguardanti idee sucome migliorare il loyaltyprogram o recensioni di espe-rienze positive in volo o inhotel. Anche in questo caso,si sta assistendo a una svoltasocial: occorre trovare la stra-da più giusta per sfruttare almeglio il potenziale. G.F.

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GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 13948

Unwto, l’Italia è stagnante

Vincitori e vinti del confronto con i competitor europei

Europa soffre lacrisi finanziaria ela rincorsa dei

mercati emergenti, ma rima-ne ancora saldamente al co-mando tra le regioni più vi-sitate del mondo. Lo diconoi dati aggiornati resi noti dal-l’Unwto sul turismo mon-diale del 2012: il VecchioContinente ha accolto il51% degli arrivi. Ma non è quella più in cre-scita nè il trend è uniforme.Rispetto alla media generaledell’Europa, che nel 2012 ècresciuta del 3,3%, le regio-ni meridionali e mediterra-nee del Vecchio Continenterimangono sotto tono, conuna progressione che si fer-ma al 2%. Il traino infatti ar-riva dall’Europa centrale edell’Est, dove gli arrivi sonocresciuti addirittura dell’8%.

Poca spesaCome si è comportata l’Ita-lia? Purtroppo i dati più re-centi a disposizione del-l’Unwto si fermano a otto-bre, e mostrano una situa-zione stagnante, con i flussial +0,2%. E non crediamoche gli ultimi due mesi an-cora mancanti all’appellodei conti possano rovesciarela situazione. Meglio è an-data ai competitor europei,con la Spagna che nell’arco

dei dodici mesi ha messo asegno un incremento del2,7%. Segno positivo ancheper la Francia, con il +1,6%,ma anche in questo caso sitratta di dati parziali. Peggiodell’Italia ha fatto la Grecia,alle prese con forti problemianche spesso di immagine(presso mercati storici comela Germania) e con la crisi:l’anno scorso, fino a ottobrequanto meno, ha accusatoun calo del 5,6%. La crisi del nostro turismooutbound è testimoniata an-che da un altro indice nega-

tivo, quello della spesa deinostri connazionali: l’annoscorso, fino a ottobre, è statadell’1,7% inferiore rispettoallo stesso periodo del 2011.Ma almeno in questo siamo– purtroppo – in buonacompagnia: ancor meno dinoi hanno speso francesi, -6,8%, spagnoli, -3,6%, e na-turalmente greci, la cui spe-sa turistica ha registrato uncrollo del 19,2%.La Grecia, a causa del calodegli arrivi, ha visto unaflessione anche delle entra-te, -4,6%. L’Italia, invece, è

stata salvata dagli stranieri,con entrate positive al 3,4%.

Asia best performer

Ormai lo sappiamo: a livellomondiale abbiamo sfondatoil tetto del miliardo di viag-giatori. Il traguardo tanto at-teso è stato tagliato a dicem-bre e sono stati per la preci-sione 1,035 miliardi i turistiglobali, con una crescita del4%. Tutte le regioni sembraabbiano avuto un trend dicrescita positivo, ad ecce-zione del Medio Oriente, esi confermano positive an-che le entrate monetarie nel-le principali destinazioni delglobo. E’ l'area dell'Asia-Pacificola best performer, con unacrescita che oltrepassa digran lunga la media, vale adire il +7%. In Europa gli ar-rivi sono stati 35 milioni. Ora si guarda al 2013:l’Unwto si attende una cre-scita, ma ad un ritmo infe-riore, tra il 3 e il 4%, comun-que in linea con le previsio-ni di lungo termine al 2030,che parlano di un +3,8%. InAsia-Pacifico, ad esempio,sarà del 5-6%, lievementeinferiore l’Africa (tra il 4 e il6%). L'Europa stima unaprogressione compresa tra il2 e il 3%.

L’ ell’anno che l’Irlanda “dedica all’Irlanda”, TurismoIrlandese auspica di mantenere, nel Belpaese, ilmedesimo budget del 2012. “Stiamo eseguendo

una revisione strategica approfondita, per aiutarci a consi-derare nuovi segmenti di mercato e opportunità di crescitadell’Irlanda nel mercato italiano – ci fanno sapere -. Da que-sto ci aspettiamo di mantenere, e possibilmente aumenta-re, le nostre risorse perl’anno appena iniziato”. Ri-sorse da investire per farproseguire il buon trend2012, che ha visto l’Italiaregistrare una forte cresci-ta, anche grazie all’aumen-to del numero di voli direttiper l’isola. Un dato, quellodel mercato nostrano, incontrotendenza con quelligenerali. Il bilancio provvi-sorio della Repubblica d’Ir-landa (esclusa quindi l’Ir-landa del Nord, ndr), mo-stra un leggera diminuzio-ne dei visitatori, nei primitre trimestri del 2012, pariall’1,1%. Più importante ilcalo dalla Gran Bretagna,mentre Stati Uniti ed Euro-pa hanno ben performato.Anche se quelli appena ci-tati si confermano mercati primari – Italia inclusa – l’ente stapuntando anche ad altre piazze, quali Brasile e Russia. “Suquesti mercati, là dove può servire, lavoriamo in stretta col-laborazione con VisitBritain, invitando coloro che si recanoin Gran Bretagna ad estendere il loro soggiorno in Irlanda”.

Online il Gathering KitCome reso noto già da qualche tempo, nel 2013 l’attenzio-ne dell’Irlanda sarà a tutto ciò che è irlandese. “Il GatheringIreland è il più grosso evento mai organizzato in Irlanda –evidenziano dall’ente -. Un programma intenso che contaoltre 2mila eventi e festival durante tutto l’anno”. Si tratta diun’iniziativa voluta dal governo, che ha l’obiettivo di contri-buire alla ripresa economica attraverso il turismo, portandonel Paese 325mila visitatori in più, principalmente dai mer-cati legati alla “diaspora”, come la Gran Bretagna e gli StatiUniti, che contano un numero ragguardevole di personecon origini irlandesi. In Italia l’evento è già stato presentatoa t.o. ed adv, incoraggiati a creare programmi speciali, pac-chetti e ad includere il Gathering Ireland all’interno di cata-loghi e siti. “Su irlandaagenzie.it è disponibile, gratuitamen-te, un Gathering Kit”. Le attività di promozione proseguiran-no per tutto l’anno.

e-learning, a marzo la nuova versioneIn fatto di social media, l’attenzione è focalizzata su Face-book. A livello mondiale, Turismo Irlandese è al secondo po-sto per numero di fan, pari a 1,16 milioni, superato solo dal-l’Australia. “In Italia, stiamo crescendo vertiginosamente,non solo in termini di fan, che sono passati dai 19.000 all’i-nizio dell’anno ai ben 46.000 di oggi, ma possiamo dire, conorgoglio, che sono attivi e partecipano alla comunità moltoassiduamente”. Campagne pubblicitarie per motivare e sti-molare i fan, ed averne di nuovi, sono fatte periodicamente,“I budget non sono mai elevati ma questo canale sta assu-mendo sempre maggiore importanza all’interno delle nostrestrategie”. In tema ricordiamo il successo, che ha sorpresolo stesso ente, del progetto pilota del webinar realizzato l’8novembre. “Sono stati ben 136 gli agenti che hanno rispo-sto al nostro invito. Siamo molto incoraggiati da questa pri-ma esperienza e siamo intenzionati, nel 2013, a creare unvero e proprio calendario di webinar sull’Irlanda”. Infine l’e-learning: strumento ormai tradizionale di Turismo Irlandesevedrà il 28 marzo il lancio della nuova versione. E.C.

N

L’Irlandacelebral’Irlanda

tare la vendita, a partire daquasi 250 pagine intere suquotidiani nazionali, 50 sumagazine dedicati al turi-smo, all’informazione e allifestyle, nonché un road-show dedicato al trade.“Unendo a questo la parte-cipazione alle principali fie-re di settore e azioni di guer-rilla marketing con i partner– aggiunge Carraro -, l’im-pegno è stato importante eprofuso”. Per il 2013 Giverconta di ripetere le iniziativedel 2012, aggiustando il tirocon qualche accorgimentoritenuto “assolutamente ne-cessario”. Aspetti su cui nonsi cambierà in alcun modostrategia sono la politica dipricing e di regime commis-sionale. “I nostri prezzi ri-flettono uno degli aspetti piùprestigiosi della nostra of-

n pareggio chenon ha soddisfatto.Si è chiuso così il

2012 di Giver Viaggi eCrociere, come ci raccontaAndrea Carraro, respon-sabile comunicazione delt.o. “Abbiamo registrato unpareggio di bilancio, ma dalpunto di vista delle prenota-zioni non possiamo non es-sere delusi dall’andamento.Se alcuni prodotti sono an-dati fortissimo, su tutti IlMondo di Babbo Natale e leCrociere Fluviali, su prodot-ti come Il Grande Nord e IlGrande Canada abbiamoriscontrato un calo che nonpremia l’intenso lavoro dipromozione attuato”. L’ope-ratore, anche con il supportodi partner, nel corso dell’an-no passato ha realizzato di-verse campagne per solleci-

ferta - ribadisce senza esita-zioni il manager -, quello diun rapporto qualità/prezzodecisamente superiore allamedia dell’industria”.

Al lavoro per il trade

Anche il prodotto resta in li-nea con quanto sin qui pro-posto, in particolar modoper quanto riguarda l’offertadei gruppi esclusivi o dellecrociere fluviali, mentre peri viaggi individuali in Scan-dinavia in genere è stato at-tuato un processo di rinno-vamento e attualizzazionedell’offerta coerentementecon la domanda del mercato.L’operatore, al lavoro perdefinire iniziative da dedica-re alla rete agenziale di cuiCarraro non vuole dare almomento alcun dettaglio,

sta ultimando un processo diriorganizzazione del back-end del sito, che dal punto divista del contenuto e dell’in-terfaccia utente rimarrà almomento uguale. “Abbiamoiniziato ad attivare su Face-book una pagina dedicata aIl Mondo di Babbo Nataleche ha registrato più di 5-mila mi piace in meno di unmese. Al momento abbiamoappena attivato quella dedi-cata ad Hurtigruten e a bre-ve ci sarà anche quella su IlGrande Nord”. L’influenzadi Facebook per l’esito dellacampagna dedicata ai viaggia Rovaniemi è stata positivae il t.o. intende proseguire suquesta strada. “Per quantoconcerne altre tecnologie epiattaforme sono al vaglio –conclude Carraro -, ma nonposso dire di più”. E.C.

U

Giver, pricing costante

Cliffs of Moher

A colloquio con

di Mariangela Traficante

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GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 139410

è il nostro terreno, la qua-lità”. Il 2013 vedrà “tantissi-me” novità non solo sulfronte tecnologico, a comin-ciare dal blocco dell'adegua-mento valutario possibile sumolti prodotti per prosegui-re poi con un forte arricchi-mento apportato al prodottoKenya e Tanzania. Anche i cataloghi Usa, Cina,Perù, Russia, Vicino Orientee Giappone contengono al-cune “interessanti chiccheche meritano un approfondi-mento monotematico”. Da poco è in distribuzione laprogrammazione su Male-sia, Messico ed Indonesia-Bali, e a breve arriverannoanche i nuovi cataloghiNord Europa, Turchia.

Pareggio e buone prospettive

Il consorzio ha chiuso il2012 con un calo dello0,58%. “Potremmo dire conun pareggio e buone pro-

spettive per il 2013, dato chei nostri reparti stanno lavo-

rando a pieno ritmo”. E quiPeci ne approfitta per direche stanno cercando perso-nale “con alta specializza-zione e cultura di prodotto”. L’anno, come si ricorderà, siera aperto con l’uscita di unimprenditore e l’ingresso ditre nuovi, “che hanno ap-portato grande specializza-zione ed entusiasmo neiconfronti dei propri prodottimigliorando considerevol-mente la flessibilità, la qua-lità e il dinamismo della no-stra offerta su Argentina,Cile, Malesia, Indonesia edAustralia”. Il direttore commerciale ri-leva un miglioramento neirapporti con le agenzie diviaggi su questi prodotti,“tanto che il cambio di mar-chi non ha comportato sen-sibili cambiamenti al nostrofatturato di quelle destina-zioni. La sostituzione è an-data oltre le nostre più roseeaspettative”. E.C.

oggi”. Il Quality ha lavoratosu questo strumento per treanni: nelle prossime setti-mane verrà implementato ilnumero di agenzie che a-vranno accesso al portale,fino a renderlo aperto a tuttinei prossimi 4 mesi. Dopo la fase di costruzionee messa a punto del prodottoinformatico, e il caricamen-to della programmazioneUsa e Caraibi sulla “macchi-na”, il consorzio si apprestaa portare su Aladyn gli altriprodotti, a partire da quellidi Discover Australia e diEuropa World, per comple-tare il lavoro entro i prossi-mi due anni. L’accesso al nuovo sistemaè garantito direttamente dal-la homepage del gruppo(www.qualitygroup.it): clic-cando infatti sul tasto A-ladyn gli agenti potranno en-trare nella “sezione dedica-ta” per registrarsi e richiede-re la password per il login.

Aladyn è lo stru-mento che ci por-terà nel futuro con

un plus su tutti, che è il fattoche nel corso dei prossimidue anni diverrà il portaledinamico dove acquistareprodotti worldwide ad altocontenuto specialistico”.Parte da qui, dal nuovo siste-ma di dynamic packaginglanciato proprio in questigiorni, la chiacchierata conMarco Peci, direttore com-merciale Quality Group, inmerito a “bilanci e prospetti-ve” del consorzio. “Aladyn – ci spiega il mana-ger - è già operativo da oltreun anno al nostro interno edattualmente aperto a due-cento agenzie che ne stannosaggiando le prestazioni. Ifeedback sono ottimi. Cre-diamo si appresti a divenireun prodotto di successo inquanto ha funzionalità e lo-gica molto evoluta rispetto aquanto sul mercato sino ad

Prodotto rafforzato,cataloghi

in distribuzioneParliamo ancora di agenziecercando di capire su che bi-nari sta procedendo il rap-porto con il Quality. “Quest'anno abbiamo pre-sentato agli agenti ed ainetwork un foglio biancochiedendo di riempirlo in-sieme possibilmente concreatività, prospettiva, inno-vazione e fiducia – ci dicePeci -. Qualcuno ha coltoquesta disponibilità più diqualche altro, ma devo direche oggi, complessivamente,avendo peraltro ridotto ilnumero di network con iquali abbiamo rapporti strut-turati, i nostri interlocutorisono di qualità e sarà stimo-lante affrontare i cambia-menti in sinergia con loro.Oggi non si parla più dicommissioni ma di prodottoall'altezza delle necessità. Siparla insomma di quello che

Il Quality Group sceglie il pacchetto dinamico

Lancio ufficiale per il sistema Aladyn. Le agenzie? Solo interlocutori di qualità

Tecnologia per ET Network Evoluzioni tecnologiche per ET Network. La rete, checonta 118 agenzie distribuite tra Puglia, Campania e Ba-silicata, ha investito oltre 60mila euro per sviluppare unapiattaforma che permetterà a tutte le filiali del gruppo di ac-cedere direttamente ai flussi xml degli operatori, consen-tendo così alle agenzie di avere disponibilità e quote nettein tempo reale. “Abbiamoquattro categorie di link –spiega Matteo Equestre,fondatore del network –:crociere, vacanze, hotel evoli. Entrando in ogni sezio-ne, l’agenzia avrà a disposi-zione un motore di ricercacon tutti i prezzi dei singolioperatori e in pochi click po-trà completare la pratica”.Una tecnologia, quella del-l’xml, che sta prendendosempre più piede: “I tour ope-rator si stanno aprendo per-ché sanno che rappresen-terà il futuro. A breve contiamo di avere anche i codici diAlpitour”, confida il manager. La piattaforma permette inol-tre la creazione di newsletter e white label personalizzatevisto che l’adv potrà selezionare dalle categorie le propo-ste più interessanti per la sua clientela: “In caso di diffi-coltà abbiamo a disposizione del personale che guideràl’agente durante la creazione della comunicazione”.

I timori dell’estateEquestre non nasconde i suoi dubbi per quanto riguarda l’e-state, soprattutto per il settore crocieristico, un business chevale oltre il 60% del fatturato del network: “Le persone sonostate abituate ai prezzi dell’estate 2012, mentre in questo ini-zio d’anno abbiamo notato un rialzo delle tariffe – ammette–. Il momento della verità lo avremo verso la fine della pri-mavera: la mia paura è che si arrivi con poche prenotazionie poi, sotto data, i crocieristi saranno costretti ad abbattere iprezzi. In questo senso, sarà un’estate senza ritorno”. G.F.

Marco Peci

sotto ogni punto di vista”.Nell’ambito di questa strate-gia, dal 23 dicembre è statalanciata una campagna aprezzo speciale sul nuovosito www.sudafricaperte.it,dove vengono presentate, incollaborazione con 9 touroperator e South AfricanAirways, numerose offertedi viaggio per 7 notti,fly&drive, tasse incluse, alprezzo speciale di 1.590euro. Oltre che sul fronteconsumer, la strategia hadelle ricadute sul trade, per-ché la campagna, pur rivol-

umeri positivi peril turismo in Suda-frica. Nel solo me-

se di settembre il Paese haregistrato una crescita del10,8% di flussi, con un+13,3% da gennaio a set-tembre 2012 per il mercatoitaliano, equivalente a 45mi-la 502 arrivi. “In generale –avverte Lance Littlefield,country manager Italia diSouth African Tourism -gli arrivi internazionali inSudafrica nei primi novemesi sono stati pari a6.750.636 unità. E la per-centuale di crescita del mer-cato italiano per questo pe-riodo è più alta della mediaeuropea (+9,8%)”. L’auspi-cio ora è di mantenere iltrend positivo anche nel2013. La strategia di marke-ting dell’ente è orientata allapromozione come un Paesedalle mille attrattive, chepuò ospitare diversi target dipersone con un ottimo rap-porto qualità/prezzo.

La strategia“Vogliamo dimostrare –spiega Littlefield - come ilPaese sia una destinazioneper tutti: facile e accessibile

gendosi al consumatore fi-nale, invita ad entrare inagenzia per l’acquisto deipacchetti promossi. “Con-tiamo molto sul fatto che an-che gli agenti di viaggi sia-no propositivi nei confrontidei loro clienti nella venditadella destinazione”, aggiun-ge il manager.

Eductour Il mese prossimo, inoltre,l’ente ha in programma uneducational tour per far vi-vere in prima persona agliagenti di viaggi l’esperienzadella destinazione e comple-tare il percorso di formazio-ne iniziato con il Big5+1roadshow tenutosi a novem-bre. In primavera sarà lan-ciato sul mercato italiano I-Fundi, un nuovo concept del-l’e-learning firmato SouthAfrican Tourism. Il corso saràquasi esclusivamente com-posto da video informativiche metteranno in luce ilvolto del Paese, sarà interat-tivo e ci sarà un insegnantevirtuale che illustrerà le se-zioni ed una serie di doman-de alla fine di ogni sessione.Sarà disponibile anche susmartphone. Infine, oltre a

questa fase legata alla cam-pagna promozionale, “conti-nueremo a lavorare al nuo-vo sito online www.sudafri-caperte.it – dichiara Little-field - dove presentiamo alpubblico una selezione dipacchetti di viaggio, raccol-ti tra le offerte dei t.o. italia-ni specialisti sulla destina-zione. Il sito permette di in-dividuare i pacchetti più vi-cini alle proprie esigenzetramite un box di ricerca ra-pida”. Per quanto riguarda isocial network, ormai da treanni il Sudafrica crede nellesue potenzialità: “Abbiamolanciato due profili su Face-book (uno dedicato al pub-blico e uno al trade) e un ca-nale su YouTube – avverte ilcountry manager -. Tra leimplementazioni più recenti,la nuova pagina welcomesulla fan page Sudafrica diFacebook, completata dauna nuova sezione “Sudafri-ca Tv”, con tanti video e-sclusivi. Abbiamo dato unanuova immagine anche allapagina Sudafrica di YouTu-be, con due video inediti peril segmento famiglia”. Sullafanpage Sudafrica l’enteconta oltre 32mila fan. L.D.

N

Sudafrica, porte aperte

Matteo Equestre

Lance Littlefield

A colloquio con

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Nicolaus e la teoriadegli oceani blu

La strategia del t.o. vira sul prodotto in esclusiva

1118 Febbraio 2013 - n° 1394 GuidaViaggi

Abbiamo deciso dilavorare negli o-ceani blu e non

negli oceani rossi”. Si rifàad una famosa teoria dimarketing Roberto Paglia-ra, presidente di Nicolaus,per lanciare la sua dichiara-zione di intenti 2013, carat-terizzata da obiettivi moltoambiziosi. A partire da un+20% di fatturato previstoper l’anno in corso. Obietti-vo che il t.o. intende perse-guire facendo leva sul “raf-forzamento della disponibi-lità del prodotto in esclusivaed un consolidamento delrapporto con la rete agen-ziale”. Per comprendere me-glio il pensiero di fondo ènecessario tornare alla teoriadegli oceani e a quello cherappresentano. Quello rossoè il mercato in cui i compe-titor combattono tra di loroper aggiudicarsi una mag-giore fetta di domanda all'in-terno dello stesso settore,quello blu identifica un set-tore in cui vince chi sa inno-vare. Attenzione, però, per-ché la svolta non risiede nel-l'idea geniale, ma nel saperdare valore innovativo a ciòche già esiste, basta interpre-tarlo in modo diverso. Quando si parla di “Strate-gia oceano blu” viene sem-pre citato il caso virtuoso delCirque du Soleil, che ha sa-puto rivoluzionare il settorenegli Stati Uniti, sbaraglian-do la concorrenza e dandouna sferzata alla crisi. “E’riuscito a diventare una for-za importante ed è quelloche vorremmo fare noi”, di-chiara Pagliara. Come? Lamossa è quella di diventaresempre più villaggisti, “tor-niamo a fare il villaggistapuro”, dice Pagliara, con laconvinzione di “non compe-tere con altri in quanto fortidel prodotto che abbiamo”.Lo scenario del tour operat-ing colpito da varie défail-lance determina una situa-zione con più prodotto e me-no domanda. Che fare? “Bi-sogna aggredire nuove fascedi mercato - sostiene il ma-nager -. Noi pensiamo di a-ver selezionato un prodottoche è più facile da vendere edi avere un pricing aggressi-vo affinché la scelta del cli-ente ricada su di noi”. Lenuove fasce di mercato qua-li sono? “Quelle da sottrarreagli altri”, afferma il presi-dente, che è molto sicurodelle sue affermazioni e di

poter navigare nell’oceanoblu.

Torna il villaggistaLe mosse per l’estate seguo-no una strategia “sempre piùincentrata sulla villaggisticae sulla personalizzazione inesclusiva del prodotto”. Siparla di 12 strutture in esclu-siva tra Puglia, Basilicata eCalabria e 21 strutture Nico-laus Special “dove abbiamocondizioni molto buone”. Ilche vuol dire che il prodottogeneralista ha fatto il suotempo? “E’ un prodotto cheva sempre peggio”, complicii “troppi competitor e la di-sintermediazione totale del

prodotto. Nel nostro casoconcentriamo il 75% del fat-turato in circa 30 strutturemaggiormente rappresenta-tive”. Pagliara è consapevo-le che la mossa dell’esclusi-va è una tendenza persegui-ta da molti, ma nel caso delt.o. ha comportato “un inve-stimento di 15 milioni travuoto-pieno garantiti e im-pegni legati al mare Italia”.Nicolaus aggredisce l’estateinvestendo, con “più camerenelle strutture che già repu-tiamo buone” e con new en-try importanti quale il Bar-celò Simeri (ex strutturaValtur, ndr), che diventa Ni-colaus Village, venduto in

esclusiva per il mercato ita-liano. Tra le novità vi è an-che “un grosso contingentedi camere (un centinaio,ndr) al Barcelò Hydra Bea-ch Resort, con disponibilitàdi tutta la struttura, qualorane avessimo la necessità”.Anche in questo caso èun’ex struttura Valtur, chesegna il debutto della catenain Grecia. In merito al pro-dotto Hydra il manager ac-cenna al fatto che si sta pen-sando “di riservare una ca-tena charter per l’estate, nelperiodo di alta stagione, lu-glio e agosto, ma è ancoratutto allo studio”. Intanto per l’estate ci si deveattendere un “pricing equili-brato, rivisto al ribasso”,con agevolazioni per le fa-miglie e le coppie, con il10% di sconto nella maggiorparte delle strutture. Gli sforzi si concentrano an-che su Raro, con nuove metesul fronte lungo raggio, chedanno “soddisfazioni”. Nel2012 l’incidenza della lineasul fatturato totale è stata del4-5%, ma per il 2013 si pun-ta al 10%. Proseguono, infi-ne, gli investimenti sul fron-te incoming con il potenzia-mento della Dmc, che si staallargando a tutto il Sud Ita-lia. La divisione incomingrappresenta circa il 12% delfatturato globale. S.V.

Roberto Pagliara

L'Egitto è una delle destinazioni regine del turismooutgoing italiano e, in questa fase di crisi econo-mica, il rapporto qualità-prezzo che la caratterizza

ne fa una delle poche destinazioni in grado di mantenereuna elevata compatibilità con la capacità di spesa degli ita-liani”. Con questa premessa Carmine Prencipe, ceoTrawelfly, spiega i motivi del lancio del volo Reggio Cala-bria-Sharm. “La decisione di Trawelfly di operare questinuovi collegamenti da Reggio – aggiunge - risponde allastrategia di migliorare l'offerta sulla destinazione rendendopiù capillare il network dei collegamenti verso L'Egitto. LaCalabria, pur avendo un bacino di utenza ragguardevole,non aveva fino ad oggi collegamenti diretti con la destina-zione nordafricana, condizionando in negativo la doman-da”. La programmazione estiva di Trawelfly prevede inte-ressanti novità: in primo luogo i collegamenti domestici daBergamo. “Quest'anno – spiega il manager - oltre alla con-ferma di Olbia, Crotone e Catania, collegheremo, con la no-stra base di armamento, anche Cagliari e Palermo. In que-sto modo Trawelfly aspira a diventare punto di riferimentoper il traffico leisure estivo verso le migliori località balneariitaliane”. Il gruppo sta nel frattempo accrescendo la quota divendite verso altri tour operator che trovano interessanti lesue formule flessibili di accesso alla capacità aerea “e utilela gestione del rapporto con un interlocutore che conosce leloro necessità”. Alla luce della crisi attuale del segmentocharter, quale la ricetta di "sopravvivenza" del vostro grup-po? “La ricetta di sviluppo – replica Prencipe - è quella di fo-calizzarsi sul tema della multicanalità andando a costituireun’alternativa chiara e netta all’offerta dei low cost, a nostroavviso ancora troppo rigida per rispondere appieno al traffi-co turistico organizzato”. Intanto il manager stila un bilanciodell’anno appena trascorso dichiarando che ha segnato “unnetto miglioramento di performance rispetto al 2011 e con-sentirà al nostro gruppo di chiudere con un Ebitda di circa 2milioni di euro”. Il fatturato di Trawelfly in particolare “è cre-sciuto del 27%, confermando il gradimento del mercato ver-so la formula commerciale e il posizionamento della nostravirtual airline”, conclude. Sull'Egitto in particolare, la compa-gnia ha consolidato una quota di mercato che sfiora in alcu-ni periodi dell'anno il 20%. L.D.

Con Trawelda Reggiosu Sharm

Earth propone ville e appar-tamenti in tutto il mondo,dalla Toscana all'isola diGuadalupa. “Lavoriamo conoltre cento fornitori su al-trettante destinazioni doveabbiamo corrispondenti ita-liani che ci assistono tuttol'anno – spiega l'imprendito-re –: il nostro core businessè il bacino del Mediterra-neo, specialmente la Sarde-gna, le Baleari con Formen-tera e Ibiza, e Mykonos doveper l'estate proponiamo 115appartamenti. L'offerta va-ria da strutture semplici,adatte ad una clientela piùgiovane, fino ad arrivare asoluzioni in ville con piscinaper la clientela di fasciaalta”. Oltre ad aver aumen-tato il portfolio strutture, l'o-peratore ha introdotto la for-

ontrocorrente. Inun settore dove sitende sempre di

più all'online e alla disinter-mediazione, la storia dell'o-peratore Zoom in Earth èun esempio di una realtànata sul web dedicata alconsumer che si è convertitaal mondo b2b. “È stata unanostra scelta dirigerci versoil mondo delle agenzie eadesso questo canale valel'80% del nostro business.Inoltre possiamo contare suuna crescita del fatturatoche nell'ultimo biennio è au-mentato mediamente oltre il20%”, afferma Enrico Bal-dini, uno dei tre soci chegestiscono il tour operator.

Appartamenti e villeNato nel 2008, Zoom in

mula degli arrivi e partenzeinfrasettimanali: “In questomodo – afferma Baldini - of-friamo una maggiore flessi-bilità per il cliente. Anchesulla Sardegna, ad esempio,diamo la possibilità di arri-vare in settimana, così lepersone non sono costrette apartire nel week end quando

i prezzi di traghetti e aereidiventano più costosi”. Altre destinazioni su cui pun-ta il tour operator per il 2013sono le grandi metropolidella East Coast americanacome New York e Miami, “estiamo per aprire una pagi-na dedicata all'Indonesia.Anche per questa meta l’o-

biettivo è quello di proporrecase e ville che diano la pos-sibilità di vivere in libertà lerealtà locali della destina-zione”, anticipa Boldini.

Con le agenzie e sui social networkIl sito del tour operator offreun portale dedicato al tradedove le agenzie si possonoregistrare per ricevere news-letter e novità di prodotto:“Attualmente sono iscritte3500 agenzie ma contiamodi aumentare questo numerovisto che sta crescendo l’in-cidenza del canale b2b nelnostro business”. L’operato-re è presente anche sui so-cial network con un profiloFacebook che ha raccoltooltre 1100 “mi piace” e an-che una pagina Twitter. G.F.

C

Svolta b2b per Zoom in Earth

Dalle aziende

Enrico Baldini

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GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 139412

cessivamente all’utilizzo(una sorta di telepass per lepiste da sci); M-skipass vuoldire infine che l’acquistopuò essere perfezionato viasmartphone/tablet (Androide Apple) e la ricarica dellostesso può avvenire diretta-mente all’impianto.

La tariffa più conveniente

In genere, i supporti sonoriutilizzabili diverse volte,costano qualche euro al pri-mo acquisto, e sono ricono-sciuti da tutti gli impianti delgruppo. Spesso, tale tecno-logia è affiancata dalla piùtradizionale a bar-code, uti-lizzata su biglietti usa e get-ta per chi non scia, e per i bi-glietti di andata e ritorno sul-le funivie. Key fast, adottatoa Campiglio, Bormio, Ovin-doli ed altre località delleAlpi e degli Appennini, con-sente di scaricare la card dainternet, ha eliminato lecode alle casse e soprattuttocalcola il costo in base agliimpianti. E tale tecnologiasceglie anche la tariffa piùconveniente in base alle esi-genze ed alle capacità dellosciatore. Molte di questecard permettono infine diaccedere ad altri servizicome centri benessere e ter-mali, musei ed eventi sul ter-ritorio. Dulcis in fundo, al-cuni istituti bancari hannogià inserito nelle propriecarte di credito tradizionaliil chip che utilizza questo si-stema (www.keyfast.it). P.F.

dard Iso 15693 e conosciutoanche come skipass a manilibere o chipcard vicinity.

Le tecnologieQuesto sistema, utilizzatodalla maggioranza delle lo-calità sciistiche italiane,consente di passare ai tor-

nelli senza dover togliere ilbadge o la keycard (tag) dal-la tasca. Il tag è passivo (cioè senzabatteria, di durata pratica-mente illimitata) ed ha laforma, lo spessore e la con-sistenza di una carta di cre-dito. Può quindi esserestampato agevolmente intempi brevissimi, con im-magini, scritte, loghi e foto-grafie, codici a barre. Par-tendo da questa tecnologia,sono successivamente natediverse applicazioni e servi-zi che rendono la vita dellosciatore certamente più faci-

o sci è cambiatoprofondamente,evolvendosi dal

punto di vista tecnico inmolte delle sue componentidi base. Dalla piccola-gran-de rivoluzione tecnica delcarving che, a metà deglianni ’90, cambiò radical-

mente la conformazione del-l’attrezzo (ora, però, c’è unaparziale marcia indietro),alle sempre più avveniristi-che strutture delle cabine edelle funivie. I sistemi dicontrollo dei passaggi agliimpianti di risalita, invece,sono entrati nel terzo millen-nio puntando sulle nuovefrontiere dell’informatica.La parola chiave, in questosettore, è il supporto chip-card Rfid (Radio frequencyidentification), il più avan-zato sistema di controllo ac-cessi attualmente in com-mercio, conforme allo stan-

le rispetto a qualche anno fa.Dolomiti Superski, il piùgrande consorzio di impian-ti di risalita nel mondo (12aree sciistiche, 1200 chilo-metri di piste e 450 impiantidi risalita) propone diversemodalità di vendita e ricari-ca dello skipass: dall’emis-

sione della card direttamen-te in hotel, all’acquisto sulweb e ricarica all’impianto.

Via smartphoneHotel Skipass Service per-mette di acquistare lo ski-pass dal web, seguito dal ri-tiro dello stesso da parte del-l’albergo che provvede afarlo trovare in camera. Col-lect Yourself significa, inve-ce, acquisto dal web e suc-cessivo ritiro presso la cassatramite voucher. Ed ancora:Direct to Lift permette l’ad-debito del costo dello ski-pass su carta di credito suc-

La neve in formato 2.0Lo sci alpino si evolve con rapidità

L

Dolomiti

ovità per Hiron-delle che rafforzala partnership con

la catena Sandals, condue cataloghi dedicati, einserisce in programmazio-ne Russia, Nord Europa epacchetti per Dubai graziea un accordo con Emirates.“Abbiamo pubblicato conSandals due brochure de-dicate rispettivamente aiviaggi di nozze e un'altrafocalizzata sull'advancedbooking per prenotazionientro il 28 febbraio e dausufruire tutto l'anno – haspiegato il general mana-ger Giuliano Cazzaro -.Questa promozione con-sente ai clienti di usufruiredi una notevole scontisticache può arrivare al 30-40%”. Per il manager il settore viaggi di nozze tiene ancorabene, grazie alle liste per gli sposi che si orientano sulle de-stinazioni più classiche del tour operator quali il Sud Africaabbinato alle Seychelles, l'Africa in generale con attenzionea Namibia e Mozambico, Maldive o un altro abbinato StatiUniti – Caraibi, sempre molto richiesto dalla clientela. “E’ an-cora un settore che va bene, grazie ai regali per gli sposi,ma abbiamo altre novità per la nostra clientela abituale. Ab-biamo aderito a una promozione proposta da Emirates,sponsorizzata anche da Dubai per la creazione di pacchet-ti flessibili da 4 a 7 giorni, utilizzabili anche per famiglie dausufruire entro maggio, a prezzi accattivanti. E dal momen-to che per tanti italiani Dubai è ancora meta da scoprire epercepita come destinazione quasi inaccessibile, le nostreproposte hanno già riscontrato notevole interesse”.Altra novità è nord Europa e Russia. “Abbiamo un accordocon una product manager di provata esperienza sulla desti-nazione. Chiara Coslovich, che si occupa di tutta l'area. Ab-biamo creato un catalogo elettronico. Segnalo una delle no-stre chicche. Si tratta di crociere sul Volga, su una nave pri-vata completamente ristrutturata, che offre diversi itineraricon guida parlante italiano. Una nave dal nome accattivan-te: Volga Dream”. A.To.

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Hirondelleguarda a nord

ponneso sud-occidentale,conta infatti su hotel 5 stelle,campi da golf, strutture perconvegni e spa. E’ stata Na-varino Dunes la prima areaaperta ormai a maggio 2010,seguita da Navarino Bay.

Prossimi step“Prossimamente si amplieràad altre due, Navarino Hillse Navarino Blue”. Ma il pro-getto non guarda solo ai turi-sti in senso stretto: “Entrol’anno vogliamo realizzareville e residenze deluxe aNavarino Dunes e Bay”. Unresort mixed-use, i proprie-tari delle ville (con piscina)

a spinta a CostaNavarino arrivagrazie a una low

cost. Da aprile Ryanair vo-lerà due volte alla settimanada Orio al Serio allo scalogreco di Kalamata, “agevo-lando in maniera significati-va l’accesso alla regione”,spiega Marina Papatsoni,marketing & business de-velopment director di Te-mes, la società privata grecache sta sviluppando il pro-getto. Costa Navarino si candida adiventare destinazione in sè.Il complesso nato nella re-gione di Messinia nel Pelo-

avranno accesso anche allefacility ed ai servizi alber-ghieri, oltre che ai campi dagolf. “Il mercato italiano èper noi molto importante,crediamo nelle sinergie estiamo pianificando una se-rie di attività congiunte coni partner del turismo, com-presa Ryanair”.Il pubblico che Costa Nava-rino vuole portare nel suoresort è quello di turistiesperti, in cerca di esperien-za autentica ma la varietà diofferta che Temes ha volutosviluppare al suo internopermette di essere pronti adaccattivarsi di volta in volta

la nicchia più ricettiva: gol-fisti, diver, amanti del well-ness, ma anche famiglie perle quali ci sono a disposizio-ne attività dedicate.

Crisi e mercatiNaturalmente, non si puòignorare la crisi. “Il clima fi-nanziario negativo ha avutoimpatto su tutti in Grecia,per quanto riguarda il turi-smo soprattutto nel compar-to Mice. Noi però di fattoabbiamo avuto un incre-mento di ospiti dalla Ger-mania come pure dai mag-giori mercati europei”. In-sieme ai tedeschi, sono Fran-

cia, Uk, Austria, Scandina-via e la nostra Italia i bacinieuropei di riferimento. Maarrivano anche statunitensi,

senza contare il mercato do-mestico, quanto meno la par-te meno messa a dura provadalla recessione. M.T.

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La Grecia multi-target

Peterhof, Russia

Dalle aziende

Marina Papatsoni

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Primo mercato outbound entro il 2020

L’ente del Turismo ha un nuovo direttore e punta ad un +8% nel 2013

1318 Febbraio 2013 - n° 1394 GuidaViaggi

a Cina sarà il pri-mo mercato out-bound entro l’an-

no 2020. In termini di flussiincoming ha generato 230-mila visitatori in Italia nel2011 (+130%), in termini dioutbound ha registrato 240-mila presenze di italiani, so-prattutto business (+10%).Sono stati 2.800 i managercinesi in viaggio premio inItalia, con una spesa mediadi 4mila euro a testa. Sonoalcuni dei numeri comunica-ti dall’ufficio nazionale delTurismo cinese che ha inserbo una serie di novità“che mi auguro possano ac-crescere il flusso turistico eraggiungere il nostro obiet-tivo per il 2013, il +8%”, af-ferma Alessio Rossi, diret-tore marketing dell’ente,che vede uno staff rinnova-to. Lo scorso dicembre si è,infatti, insediato il nuovo di-rettore, Liu Cheng, dopoun’esperienza in Australia ea Toronto, dove ha ricopertoil medesimo ruolo.

Si promuove il SudSi chiama “Beautiful China”la nuova campagna di pro-mozione turistica trade econsumer, che mira a pro-muovere le zone del Sud.Nello specifico si tratta delleprovincie di Guizhou; Si-chuan; Yunnan dove vivono26 minoranze etniche; Gu-

anxi sede principale deglizhuang, la prima minoranzaetnica in Cina e la città diChongching, il porto fluvia-le tra l’Est e l’Ovest del Pae-se. Oggi è l’area metropoli-tana più grande del pianetacon 32.355.000 abitanti. Lacampagna sarà replicata suimezzi stampa e outdoor. Aquesta si affiancheranno ul-teriori attività che coinvol-geranno le adv nei due corsidi e-learning, “China Expe-rience” sulla destinazione e

“Beautiful China” sulle Pro-vince del Sud. L’ente caval-ca anche l’onda social conl’apertura della pagina Face-book “Turismo Cinese”.

Senza visti, ma solo per 72 ore

Dal primo gennaio si posso-no visitare Pechino e Shan-ghai per 72 ore senza visto.A beneficiare di questa mi-sura saranno i cittadini di 45Paesi, tra cui l'Italia e gli al-tri membri dell'Ue. Abbia-mo chiesto un parere ai t.o.sui vantaggi che potrebberoderivare da una simile misu-ra. Nella maggior parte deicasi la convinzione è che po-trà rivelarsi utile soprattuttoper chi si reca nel Paese perbusiness, ma difficilmenteavrà un risultato positivo peril turismo. In quanto le duecittà hanno bisogno di moltopiù tempo per essere visita-te. Voce forse un po’ fuoridal coro quella di Hotelplanche saluta favorevolmente lapossibilità, vedendola comeuna mossa che avrà un van-taggio a livello di percezio-ne, “in quanto è come se sicreasse una sorta di vici-nanza psicologica”, com-menta il tour operator ma-nager, Barbara Paganoni.

Focus sui serviziFocus servizi turistici, comesono? L’Osservatorio Gui-da Viaggi ha monitorato lasituazione, interpellando unpanel di adv. Dai responsiemersi quest’anno, a parte lafetta del 43% che ha risposto

di non operare sulla destina-zione, c’è poca differenzatra chi pensa che siano mi-gliorati (30%) e chi invece litrova invariati rispetto alpassato (26%). Nessuno pe-rò ha affermato che sianopeggiorati. Cifre ben lonta-ne da quanto emerso neglianni precedenti, basti direche nel 2010 spopolava il62% di chi parlava di mi-glioramenti, percentuale chescende al 46% nel 2011. In-vece, solo il 18% nel 2010affermava che i servizi fos-sero invariati, contro il 49%di chi lo affermava nel 2011.C’è da dire che è sempre sta-ta molto bassa la percentua-le di chi ha rilevato dei peg-gioramenti.

Investimenti nel mirino

Dal canto suo la Cina sta in-vestendo molto in ambitoturistico, sta lavorando sulfronte delle infrastrutture,tra una rete stradale semprepiù moderna ed una rete fer-roviaria dove viaggiano inuovi treni ad alta velocità,quale il Pechino-Canton,2300 km in 8 ore contro le22 ore di treno del passato. Ilgoverno cinese ha anche au-torizzato la costruzione diun secondo aeroporto inter-nazionale a Pechino, che sa-rà pronto entro il 2018, vistoche l’attuale scalo, con 82milioni di passeggeri l’anno,è vicino alla saturazione.Non solo infrastrutture nelmirino del Paese, anche l'of-ferta alberghiera è stata in-

crementata. C’è un prolife-rare di alberghi appartenentia catene internazionali, os-serva Laura Grassi, ammi-nistratore unico di China-sia: “Da quando il Paese haaperto le porte al turismonegli anni ’80, ha fatto pas-si da giganti, città quali Pe-chino e Shanghai non hannonulla da invidiare a Ny oalle capitali europee”. A tal proposito MicheleSerra, titolare di MistralTour, sottolinea che ha po-tuto inaugurare “una linea diprodotto di itinerari indivi-duali di alto livello in colla-borazione con la catena al-berghiera Shangri-La”. Ci sono però degli aspetti sucui si dovrebbe investiremaggiormente, uno di questiè la “comunicazione - si sot-tolinea da Go Asia -, pun-tando al fatto che è un Pae-se molto sicuro e che le zonead oggi conosciute e visitaterappresentano il 2-3% del-l’offerta, a questo si dovreb-bero aggiungere più attivitàcon i t.o”. Parlando dei ser-vizi quelli che dovrebberoessere migliorati sono quelliche “classicamente vengonosegnalati dalla clientela: li-vello di preparazione delleguide e dei pasti”, affermaAntonfranco Tamasco, di-rettore commerciale di Co-lumbia Turismo. Il mana-ger riconosce anche che “il

livello qualitativo di alber-ghi, trasporti e motivi di in-teresse che possono spinge-re verso la Cina sono mi-gliorati in maniera conside-revole. E’ possibile offrirepasti di livello internaziona-le ottimale e guide ben retri-buite saranno in grado difar apprezzare il Paese”. Siavverte anche “una massic-

cia partecipazione del Pae-se alle fiere”, sottolineaUtat, ed una presenza suimedia per incentivare il turi-smo. D’altro canto “le regio-ni hanno budget cospicui -aggiunge Paganoni - e sistanno attrezzando”.

Il gap linguisticoC’è però ancora un gap lin-guistico su cui si dovrebbelavorare. Anche se, secondoTamasco, le difficoltà legatealla lingua “sono abbastan-za relative soprattutto sepensiamo alle destinazioniclassiche dove non è diffici-le reperire guide parlantiitaliano”. Il discorso cambiain zone come “lo Yunnan, loXinjiang, il Guizhou, il Fuj-ian, che non offrono guidelocali parlanti italiano op-pure ce ne sono poche”. It.o. si devono confrontareanche con la problematica“dell’aumento costante deiprezzi e della miniaturizza-zione dell’offerta soprattuttorispetto alle strutture ricetti-ve”, si fa presente da Go A-sia, in quanto ogni annovengono aperti numerosi al-berghi “ed è sempre più dif-ficile fare una reale distin-zione in termini di classifi-cazione”. Bruno Sgobba,pm India, Cina, Giapponeper la divisione Premiumdi Alpitour, sposta il tiro suicollegamenti aerei che: “In

Italia non sono a livello de-gli altri Paesi europei”. Sisegnala anche che la valutad’acquisto “è il dollaro Usae quindi in questo momentosta subendo delle continuefluttuazioni”. Ecco perchéMistral Tour ha deciso “dibloccare ogni adeguamentovalutario al momento dellaconferma del viaggio”.

L

Le nuove frontiereIncentive, viaggi di nozze, culturali interessano sempre dipiù il turista che si sta avvicinando alla Cina e rappresen-tano le nuove frontiere. In particolare i viaggi di nozze tro-vano concordi più t.o, “il Paese viene visto come esotico,culturale, d’appeal - commenta Barbara Paganoni -. E’ lanuova frontiera che avrà uno slancio corale. Oggi il focusè sul classico, Pechino, Shanghai, ma ci si deve avvici-nare anche al resto della Cina che ha tipicità diverse ri-spetto alle megalopoli”. Tra gli operatori c’è chi come U-tat auspica il lancio di fly & drive come negli Usa e chipensa che il futuro della destinazione sia legato a quelliche Michele Sera chiama “i Tesori Nascosti”. La Cina èun Paese “che il turismo italiano ha appena iniziato ad esplo-rare. Per questo, da ormai qualche anno abbiamo inaugura-to una sezione dedicata ai Tesori Nascosti, con 15 propostealla scoperta di luoghi, alcuni dei quali lanciati da noi”.

Paesi al microscopioCina e Hong Kong

Come sono i servizi turistici in Cina?(valori percentuali)

Osservatorio Guida ViaggiI criteri di elaborazione delle inchieste

Soggetto realizzatore della ricerca:

Guida Viaggi tramite Call Center esterno

Tipo e oggetto della ricerca:

ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale

Metodologia:

interviste telefoniche con questionario strutturato

Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500 adv)

Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica

Estensione territoriale: nazionale

Periodo di rilevazione e consistenza del campione: 1^ dic ‘10,

321 casi; 2^ dic ‘11, 299 casi; 3^ gen ‘13, 250 casi

Errore statistico: ± 5%.

Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, asseg-nando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato suuna destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti si riferisconoalla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzato sulprodotto in que-stione. L'elaborazione dei dati avviene per la totalitàdel territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e perruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona inter-pellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risul-tati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fat-ta. Al fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondole proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su sem-plici medie aritmetiche.

I dati pubblicati rappresentano solo un estratto. Per informazioni www.guidaviaggi.it,

sezione Ricerche di mercato

di Stefania Vicini

Fonte: Guida Viaggi

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dei t.o. mostra pareri discor-danti in merito alle due voci,ma vede in alcuni casi unacrescita sulle due città, an-che se non sono ancora nu-meri considerevoli. “Abbia-mo visto anche crescere inmodo sensibile la richiestadi viaggi individuali dedica-ti a Pechino o Shanghai - af-ferma Michele Serra -, masopratutto la combinazionedelle due”. A tal propositoBarbara Paganoni di Hotel-plan osserva che HongKong è lo stopover per ec-cellenza, “Shanghai e Pe-chino potrebbero diventar-lo, ma non ora”. S.V.

generale del Sud della Ci-na”. Per Columbia, invece,si avverte poco questa ten-denza per via dei costi, maafferma però che è in cresci-ta il turismo individuale o dipiccoli gruppi omogenei.C’è interesse “per il turismoreligioso e crescono le ri-chieste per viaggi brevi, cosìcome le aspettative sui ser-vizi”, commenta. Dalle risposte raccolte dal-l’Osservatorio emerge che èancora bassa la richiesta distopover, citata solo dal 6%,e ancora meno si registraun’impennata per Pechino eShanghai (5%). Il versante

GuidaViaggi 18 Febbraio 2013 - n° 139414

Vince il classicoCresce l’interesse per le zone meno conosciute del Paese,

ma sono ancora bassi i numeri per lo stopover

n rinnovato inte-resse per la Cina.E’ il trend con cui

si è confrontato il Paese afine 2012, infatti, “dal 2008in poi, anno dei Giochi O-limpici, non ha avuto una ri-presa - si osserva da Co-lumbia Turismo -. Il 2013si è annunciato positiva-mente, ma le vicende econo-miche generali hanno influi-to sulle richieste”. MistralTour rileva un +12% rispet-to al 2011, un trend che be-neficia anche delle offertedei vettori, “che in questi an-ni hanno aumentato di moltola capacità creando i pre-supposti per lanciare offertee nuovi itinerari”, affermaMichele Serra. La Cina è una delle destina-zioni verso le quali il Tuca-no Viaggi Ricerca sta at-tualmente investendo molterisorse. Il t.o. parla di un an-damento delle vendite “inforte crescita”. Il Paese rap-presenta al momento il 10%del fatturato totale “e, ve-dendo l’andamento vendite,l’obiettivo per fine 2013 èl’aumento di circa 4/5 puntipercentuali”. Segnali positivi anche perGo Asia e Alpitour, cosìcome per Hotelplan, sebbe-ne sia un dato da contestua-lizzare perché non si trattadella prima meta per il t.o,che è comunque in crescitacon numeri interessanti, af-ferma Barbara Paganoni,anche d’inverno quando èun po’ meno d’appeal. Sul fronte delle tendenze siavverte che la destinazione èdivenuta via via più accessi-bile, si registra quindi “unnetto aumento tra gli abso-lute beginner - rileva Utat -che tendono a visitare imust. Buona parte di questi

primi visitatori si trasforma-no in repeater, che richiedo-no itinerari sempre piu ori-ginali e tematici”. Come sta cambiando, quin-di, la tipologia di vacanza inCina? L’Osservatorio Gui-da Viaggi l’ha domandatoad un panel di adv e le rispo-ste emerse rivelano una po-ca padronanza della materiada parte degli interpellati,visto che il 42% ha rispostonon so. Non stupisce il fattoche il 31% abbia detto cheresta costante la richiesta diitinerari classici, che si con-fermano la forma di vacanzapiù diffusa, soprattutto perchi vi si reca per la primavolta. Un dato che trovaconcordi anche i t.o. E’ ancora bassa (12%) lapercentuale di adv che rilevaun aumento di interesse perle zone meno conosciute. E’infatti un potenziale su cuivale la pena investire. Alpi-tour porta l’esempio del “fe-nomeno dello Yunnan e in

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Paesi al microscopioCina e Hong Kong

CHINASIA: 200 PARTENZE E 12 ITINERARIChinasia ha raccolto nel catalogo Cina di 56 pagine 200partenze e 12 itinerari. Ha perfezionato ancora di più al-cuni aspetti, concentrandosi sugli itinerari, i servizi e glihotel, avendo già un’offerta completa e dettagliata. “Ab-biamo privilegiato i vettori di bandiera - afferma l’ammi-nistratore unico, Laura Grassi -, avendo collegamentidiretti”, che garantiscono una riduzione del tempo divolo. Il 2012 è stato chiuso con un +15% di partenze diitaliani in Cina e 2500 passeggeri totali. Le richieste sonoquelle classiche, con le città più note, ma anche alcunezone come lo Yunnan per un interesse verso le mino-ranze etniche e molti viaggi di nozze.

AIR CHINA INVESTE SUL SERVIZIOAir China migliora il servizio sulla Pechino-New York. Apartire dal 31 marzo la compagnia aggiornerà la sua flot-ta con i Boeing 777-300ER e aumenterà il numero di volinon-stop sulla rotta, portandoli da 7 a 11 a settimana.

TUCANO TRA LA CINA CLASSICA E L’ALTRA CINALa Cina del Tucano è in costante aggiornamento. Lamaggior parte del fatturato è data da programmi costrui-ti ad hoc per individuali, ma non mancano le partenze digruppo. Oltre ai viaggi più particolari, cresce la domandaverso Hong Kong, “ma al momento resta una destina-zione di passaggio utile come tappa aggiuntiva per di-verse delle destinazioni della Cina e del Sudest asiatico”.La Cina del t.o. si suddivide in due categorie: Classica,per chi è al suo primo incontro con il Paese e l’Altra Cina,per il viaggiatore più esperto che desidera approfondire.

CHINA SOUTHERN: BENE IL TREND DALL’ITALIA “Nel 2012 China Southern ha registrato un ottimo anda-mento sul mercato italiano - afferma Luisa Fornara, re-sponsabile arlines di Interplanet gsa -. La clientela hapremiato gli sforzi della compagnia nel rendere semprepiù frequenti i collegamenti diretti tra Europa e Cina. Orai voli giornalieri no-stop per l’hub della compagnia di Gu-angzhou non sono più solo da Parigi Cdg e da Amster-dam, ma anche da Heathrow”.

COLUMBIA RAFFORZA I TOURNella brochure dedicata a Cina, Vietnam, Cambogia,Laos e Birmania le novità principali di Columbia Turi-smo riguardano 3 nuovi itinerari in Cina: "Ninfea", che siarticola attorno alla visita del Monastero di Shaolin nellaprovincia dello Henan; "Camelia", incentrato sui luoghicome Jinan, Qufu e Taishan ed il terzo una versione rin-novata del programma "Cina e Hong Kong".

UTAT PUNTA SULLA SPECIFICITÀNel programma i viaggi firmati Utat del catalogo Cinaquest’anno sono stati aggiunti tour specifici nella regionedel Sichuan, abbinamenti Sichuan+Yunnan o Sichu-an+Tibet e programmi dedicati alle Città sull'Acqua me-no consuete, che ripercorrono i viaggi di Marco Polo.

inbreve

Alitalia dice addio a PechinoPechino esce dal network di Alitalia. La rotta viene so-spesa da marzo e scoppia la polemica sui social net-work. Le domande che si pongono i commentatori sono:“Ma cosa succede in Alitalia? Perché si aprono rotte lei-sure e si penalizzano quelle d’affari?”. Infatti, il vettoreha recentemente presentato il Roma-Fortaleza annun-ciando “ancora cose nuove che avranno a che fare conil Brasile e il Sudamerica”. Per quanto riguarda il merca-to cinese la notizia preoccupa le istituzioni, che ingentirisorse stanno pianificando per l’incoming. Di due giornifa la notizia della Liguria che “sta lavorando sul mercatocinese costruendo un database relazionale di 3.500contatti di t.o. intenzionati a vendere la nostra regione inCina”, ha dichiarato l’assessore Angelo Berlangieri al-l’incontro “Il turismo internazionale in Italia”, organizzatoa Genova dalla Banca d’Italia. P.Ba.

La carta incoming

Come sta cambiando la tipologia di vacanza? (valori percentuali)

Fonte: Guida Viaggi

francese e forse si potrebbeleggere proprio in questa ot-tica la scelta che sarà fattasu Pechino. Al momento quello che ècerto è che al mercato cine-se guardano in molti. A talproposito c’è uno studio in-teressante di Skift.com,portale b2b dedicato al turi-smo, che ha preso in esamele strategie di 32 nazioni sucome si stiano adoperandoper favorire l’arrivo dei visita-tori dalla Cina nel 2013. Unprimo campanello di allarmeè che l’Italia non è presentenemmeno nella lista. Tra lediverse mosse che sonostate fatte c’è quella delle Fi-

n milione di visita-tori cinesi attesi aMilano e in Italia.

E’ questo il target conferma-to per l’Expo 2015. Una no-tizia che desta l’interesse delmercato e che non sorpren-de visto che la Cina è un ba-cino che fa gola. La doman-da che verrebbe da porsi è:“Come ci arrivano?” vistoche Pechino non farà piùparte del network di Alitalia?Vero è che alla grande ker-messe milanese mancanoancora due anni, un lasso ditempo in cui può succederedi tutto, anche che la nostraex compagnia di bandierapossa gravitare in orbita

lippine che non si perdonouna fiera del turismo, men-tre lo Sri Lanka gioca la car-ta dei roadshow, la Malesiapunta sui voli, incrementan-do quelli da Guangzhou eda Shanghai. La Nuova Ze-landa vira sui video promo-zionali e l’Australia sulle cam-pagne di marketing. La mos-sa europea di negozi e cate-ne alberghiere è quella di cuisi parla sempre, assumerepersonale in grado di parlareil mandarino, l’Africa, inve-ce, guarda ai visti. La cartadel Canada sono i socialmedia. In pratica la concor-renza è molto agguerrita, ilche ci deve far pensare. A

dare una scossa recente-mente è stato Andrea Bab-bi, direttore Enit, dicendoche “Cina e Brasile hannofame e sete d’Europa e d’Ita-lia. Dobbiamo agire subito”.E’ vero perché i cinesi stannoscoprendo adesso le ferie e-stive. Un grosso passo inavanti, visto che fino a pocotempo fa chi era in grado diviaggiare lo faceva per il Ca-podanno cinese o la setti-mana in cui cade la festa na-zionale. Intanto l’Europa cresce in ter-mini di attrattiva, ma è anco-ra in fondo alle scelte, inquanto per la maggior parterisulta troppo cara. S.V.

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Obiettivo: meta a tutto tondoHong Kong non decolla ancora come destinazione a se stante,

e si conferma porta verso l’Oriente, alimentando un turismo individuale

l turismo ad HongKong gode di buo-na salute. A dirlo

sono i numeri, visto che dagennaio a settembre 2012sono stati registrati 35,4 mi-lioni di turisti, in crescita del16,3% rispetto allo stessoperiodo del 2011. Tra i datisono in aumento i turisti chesi sono fermati in città alme-no per una notte, 17,4 milio-ni (+6,8%). Il primo merca-to è la Cina, con 25,3 milio-ni di presenze ed un +24,2%.Crescono i flussi dall’Europa(+7,5%) e dai Paesi asiaticilimitrofi (+12,5%). Il quesi-to che aleggia sempre suHong Kong è se sia riuscitaa decollare quale meta conuna propria identità o se siaancora percepita quale portaper l’Oriente. La secondaipotesi, a detta dei t.o, pareessere ancora quella più ac-

creditata. Barbara Pagano-ni, tour operator managerdi Hotelplan, opta infattiper questa versione, veden-dola come “gateway per ilresto dell’Oriente. A mio av-viso - afferma - resta una me-ta interessante di stopover,ma è ancora una nicchia”.Vanta però una notevole ca-pacità ricettiva così comeottimi collegamenti, paga unpo’ lo scotto di non avere u-na rappresentanza in Italia,“che potrebbe aiutarla afarla diventare una destina-zione a tutto tondo”, osservaPaganoni. Fino a qualcheanno fa era il paradiso delloshopping, adesso ha persoun po’ “nell’immaginario col-lettivo l’appetibilità dell’esse-re porto franco”, si osservada Columbia Turismo, es-sendo stata affiancata da al-tre città, ma ha dalla sua

I

quella che è considerata lapiù bella baia del mondo.C’è un aspetto che emergese la si paragona alle grandicittà cinesi: “Ha mantenutomolto lo stile british ed è piùcara - osserva Laura Grassidi Chinasia -. Un viaggio a

Pechino costa quasi la me-tà”. La manager avverte uninteresse un po’ latente almomento verso la destina-zione, che è stata invecemolto visitata da chi un tem-po andava in Oriente, facen-do Bangkok, Hong Kong e

Bali, “ma resta comunqueda visitare perchè ha tutte lecarte in regola”.

Base di partenzaCome modalità di vendita a-dottata da sempre, ben si in-serisce in un circuito checomprende altre mete. “E’un’ottima base di partenzaper visitare mete tanto in A-sia quanto in Australia, cosìcome nel resto della Repub-blica Popolare”, si osservada Go Asia. Cosa chiedono inostri connazionali? L’o-biettivo principale per ora,afferma Michele Serra, tito-lare di Mistral Tour, “è unavisita guidata di mezza gior-nata alla baia di Repulse, ilporto e il Peak Victoria e poitempo libero per lo shop-ping”. Concorda in tal senso Bruno Sgobba, pm India,Cina, Giappone per la divi-

sione Premium di Alpitour,la mezza giornata di escur-sione “soddisfa pienamentele esigenze” dei turisti. Dalcanto suo il manager avver-te ancora un interesse piut-tosto basso dal mercato ita-liano. Tra gli aspetti messi inluce vi è che “oggi il turismoverso Hong Kong è semprepiù fatto di viaggiatori indi-viduali”, rileva ColumbiaTurismo, il che di solito portaa richiedere “i servizi essen-ziali, quali albergo, trasferi-mento e magari una visitaintroduttiva per prendereconfidenza”, si aggiunge daGo Asia. Le potenzialità del-la meta? Secondo Utat po-trebbe essere il “segmento in-centive, quando l’economiariprenderà a girare la metaè ideale per essere utilizzataanche piu volte dalla stessaazienda”. S.V.

1518 Febbraio 2013 - n° 1394 GuidaViaggiPaesi al microscopioCina e Hong Kong

Hong Kong

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