Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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APRILE 2014 - ANNO II www.ilgiornaledeiveronesi.it Registrazione al Tribunale di Verona n. 2984/12 Verona continua ad avere fiducia La fiducia è la parola chiave individuata anche dal Presidente della Provincia Giovanni Miozzi: fiducia nelle amministrazioni pubbliche e nel loro operato, ma anche nei cittadini e nella collettività. L’EDITORIALE Verona si fida di voi Verona si fida e la fiducia, insieme alla parola proposta nello scorso numero del giornale, speranza, sono non sol - tanto due parole, ma la sintesi di un’in- tenzione e di un atteggiamento positi - vi, utili per poter affrontare qualunque situazione. Come suggerisce anche l’intervista al Presidente della Provin- cia, Giovanni Miozzi. La fiducia donata ha però anche un’altra faccia: non rap- presenta una presa di posizione inge- nua e illusa, ma mira a stabilire, per la controparte, anche l’assunzione di una responsabilità, di una serietà e di un impegno sempre maggiori. Se vediamo il premier Renzi con le mani in tasca, quindi, non allarmiamoci: le tasche non sono le nostre e possiamo con- tinuare a sperare che non se ne starà, per quanto riguarda l’operato politico, con le mani in tasca. Le elezioni am- ministrative si avvicinano: noi vogliamo dare fiducia anche a quell’attore socia- le che purtroppo spesso passa ancora in secondo piano e non beneficia sem- pre delle stesse opportunità maschili: il mondo femminile, che grazie anche all’introduzione della doppia preferen- za di genere, saprà dar voce alle pro- prie istanze e ai bisogni collettivi. Lo facciamo dando la parola a Simonetta Tregnago, Presidente della Commis- sione Regionale Pari Opportunità. Ve- rona è una città che storicamente regi - stra una forte presenza militare: anche alle Forze armate e alle loro funzioni di controllo dell’ordine pubblico, ma anche di supporto e sussidio in caso di emergenza, è giusto che vada la nostra fiducia. Come alle istituzioni scolasti- che e a quell’Europa che sembra avere in cantiere sempre maggiori opportu- nità, per i giovani ma non solo. In un momento di generale rassegnazione e rabbia, la fiducia diventa una sfida di Diego Cordioli CULTURA SCUOLA & ISTRUZIONE VERONA FIERE Il Premier Renzi: le mani in tasca La poesia di Araidi parla arabo ed ebraico Le politiche giovanili dell'Unione Europea Vinitaly è giunto alla sua 48^ edizione articolo a pag. 4 articolo a pag. 14 articolo a pag. 12 REGIONE VENETO La comunicazione politica al femminile articolo a pag. 5 articolo a pag. 18 LASCIATEMI DIRE La presenza militare a Verona articolo a pagg. 10 - 11 GIUSTIZIA & LEGALITÀ prosegue a pag. 3

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Giovanni Miozzi-Provincia di Verona-Renzi-Simonetta Tregnago-Pari opportunità-Comunicazione politica-PTCP-Processo T-red-Sicurezza scuole-Console Dettmar-Classe Confucio-Casa e scuola sicure-S-ciano-Gioco d'azzardo-Militari a Verona-Unione Europea-Responsabilità educative-Naim Araidi-Strada facendo-Mille farfalle-Fenomeno di Raynaud-Infinitamente-My home gallery-Vinitaly-Rita Levi Montalcini-Musica-Chievo-Hellas-Sport Expo-Sport Coni-Nazionale Sindaci-Rubrica bellezza-Oggi sposi-Valeggio:territorio e turismo- Valeggio: Infinito-Valeggio: bicentenario a Borghetto-Valeggio: Spazio benessere cibo-Bussolengo:Ospedale Orlandi-San Giovanni Lupatoto: ecologia e intervento alla scuola Pindemonte-Povegliano Veronese: ecologia e Miss Provincia di Verona-Lago di Garda a Expo 2015- Comunità del Garda-Eventi a Peschiera del Garda-Villafranca: PAT e tagli alle politiche giovanili-Villafranca: Mezzogiorno in famiglia e mostra d'arte magnifica-Carabinieri-Villafranca de 'na 'olta

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APRILE 2014 - ANNO IIwww.ilgiornaledeiveronesi. it Registraz ione a l Tr ibunale d i Verona n . 2984/12

Verona continua ad avere fiduciaLa fiducia è la parola chiave individuata anche dal Presidente della Provincia Giovanni Miozzi:

fiducia nelle amministrazioni pubbliche e nel loro operato, ma anche nei cittadini e nella collettività.

L ’ E D I TO R I A L E

Verona si fida di voi

Verona si fida e la fiducia, insieme alla parola proposta nello scorso numero del giornale, speranza, sono non sol-tanto due parole, ma la sintesi di un’in-tenzione e di un atteggiamento positi-vi, utili per poter affrontare qualunque situazione. Come suggerisce anche l’intervista al Presidente della Provin-cia, Giovanni Miozzi. La fiducia donata ha però anche un’altra faccia: non rap-presenta una presa di posizione inge-nua e illusa, ma mira a stabilire, per la controparte, anche l’assunzione di una responsabilità, di una serietà e di un impegno sempre maggiori. Se vediamo il premier Renzi con le mani in tasca, quindi, non allarmiamoci: le tasche non sono le nostre e possiamo con-tinuare a sperare che non se ne starà, per quanto riguarda l’operato politico, con le mani in tasca. Le elezioni am-ministrative si avvicinano: noi vogliamo dare fiducia anche a quell’attore socia-le che purtroppo spesso passa ancora in secondo piano e non beneficia sem-pre delle stesse opportunità maschili: il mondo femminile, che grazie anche all’introduzione della doppia preferen-za di genere, saprà dar voce alle pro-prie istanze e ai bisogni collettivi. Lo facciamo dando la parola a Simonetta Tregnago, Presidente della Commis-sione Regionale Pari Opportunità. Ve-rona è una città che storicamente regi-stra una forte presenza militare: anche alle Forze armate e alle loro funzioni di controllo dell’ordine pubblico, ma anche di supporto e sussidio in caso di emergenza, è giusto che vada la nostra fiducia. Come alle istituzioni scolasti-che e a quell’Europa che sembra avere in cantiere sempre maggiori opportu-nità, per i giovani ma non solo. In un momento di generale rassegnazione e rabbia, la fiducia diventa una sfida

di Diego Cordiol i

CULTURASCUOLA & ISTRUZIONE VERONA FIERE

Il Premier Renzi:le mani in tasca

La poesia di Araidiparla arabo ed ebraico

Le politiche giovanilidell'Unione Europea

Vinitaly è giunto alla sua 48^ edizione

articolo a pag. 4

articolo a pag. 14 articolo a pag. 12

REGIONE VENETO

La comunicazione politica al femminile

articolo a pag. 5

articolo a pag. 18

LASCIATEMI DIRE

La presenza militarea Verona articolo a pagg. 10 - 11

GIUSTIZIA & LEGALITÀ

prosegue a pag. 3

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A cura di Diego Cordioli

Primo Piano 04 14

L' intervista al Presidente della Provincia MiozziQual i sono le pr ior i tà ne l l ' agenda de l l ' ammin is t r az ione? Ce le r ive la i l Pres idente

de l la Prov inc ia d i Verona , Giovann i Miozz i , in car ica a l Pa lazzo Sca l igero da l g iugno 2009.

Dopo quasi cinque anni di mandato è tempo di bilanci per la sua amministrazione. In que-sti anni, la Provincia si è distinta per l'attivazione di un numero crescente di progetti mirati ad affrontare le principali criticità del difficile momento di reces-sione economica. Sentiamo, dunque, dal rappresentante della Provincia, quali sono state le azioni sviluppate a vantaggio dei cittadini.Cominciamo, Presiden-

te Miozzi, dalle priorità nella sua agenda ammi-nistrativa.“Le priorità nell'agenda della

mia amministrazione sono sta-te quelle legate allo sviluppo economico del territorio. La Provincia di Verona ha avviato una lunga serie di iniziative, che spaziano dalle infrastrutture agli interventi in difesa dell'oc-cupazione; dalla riduzione del debito pubblico fino alla tute-la e valorizzazione del settore primario”.Cosa intende per “ab-

battimento del debito pubblico”?“Negli ultimi quattro anni e

mezzo, si è più che dimezzato il debito della Provincia, che è sceso del 60,34%. Una per-formance di tutto rispetto. La Provincia di Verona è l'unica in Italia ad aver raggiunto questo obiettivo, amministrando con l'ottica del 'buon padre di fami-glia'. Siamo riusciti a ridurre il debito da 190 a 75 milioni di euro, senza perdere di vista i bisogni dei cittadini”.Come è stato possibile

ridurre il debito di que-sta misura? “Il risparmio è stato ottenu-

to mettendo in dismissione le società partecipate con deficit gestionali, uscendo da 11 realtà che producevano perdite. Inol-tre, abbiamo lavorato seguendo la logica del 'mattone su mat-tone', ogni assessore ha attuato una profonda razionalizzazione della spesa e dei costi, con un lavoro oculato e trasparente”.Ha parlato di futuro e

di crisi. Come avete agi-to per favorire la ripresa del settore lavoro?“La Provincia ha intrapreso,

in questi anni, una serie di ini-ziative legate al mercato del lavoro. Per arginare la difficile

congiuntura economica e as-sicurare ai cittadini un aiuto concreto, l'amministrazione ha agito tempestivamente, ricor-rendo a due concetti chiave: la difesa dell'occupazione e l'inno-vazione nei piani di intervento”. In concreto, come avete

fronteggiato la disoccu-

pazione, e con quali ri-sultati?“Abbiamo agito in supporto di

lavoratori e aziende in difficoltà. Esiti importanti sono scaturi-ti dal reinserimento lavorativo delle categorie più deboli, come ultra 50enni, disoccupati di lun-go corso e a bassa scolarità. È

stato perciò attivato, grazie ad un importante finanziamento di Fondazione Cariverona, il pro-getto 'Percorsi per lavoratori svantaggiati'. Inoltre, siamo stati i primi in Italia a istituire, dopo la legge Biagi, l'Agenzia Sociale Lavoro&Società. Nel 2013 la Provincia è intervenuta, con l'i-

niziativa di 'FormaVeneto', per ottenere una legge regionale sulla formazione professionale. Infine, abbiamo aperto tanti ta-voli aziendali per gestire gli sta-ti di crisi e difendere i posti di lavoro”.Quali progetti sono sta-

ti attivati a favore dei giovani?“Tra i progetti destinati ai

giovani, mi preme ricordare '50 Giovani Talenti per Verona', iniziativa in rete con Confindu-stria, che valorizza la merito-crazia per arginare la 'fuga di cervelli', stanziando fondi per l'inserimento in azienda di 50 ragazzi. Inoltre, ci sono stati anche i contributi alle impre-se, promossi dal Ministero con il programma 'Incentivi per le assunzioni con contratto di apprendistato', per l'impiego di giovani disoccupati o inoccupa-ti”. Oltre alle giovani leve,

quali altre categorie so-ciali sono state prese in considerazione?“Molto abbiamo fatto per i la-

voratori in cassa integrazione. Abbiamo siglato, con i maggiori istituti bancari veneti, la nuova convenzione per estendere ad altri lavoratori in cassa integra-zione le possibilità offerte dalla 'Anticipazione Sociale', il pro-getto che dal 2009 ha permes-so di anticipare gli stipendi sen-

di Mirella Gobbi

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3Primo Piano

A cura di Diego Cordioli

za interessi, coprendo i 5 mesi che passano dall'autorizzazione della cassa alla retribuzione ef-fettiva. È stato poi sottoscritto un protocollo d'intesa per l'ero-gazione di prestiti d'onore per lavoratori in difficoltà. Mentre il progetto 'Banca della Speranza' è stato creato per accompa-gnare i lavoratori a rischio in un percorso di reinserimento sociale e produttivo. Ricordo infine la firma dell'accordo ope-rativo per il ricollocamento di 30 lavoratori del settore edile”.Qual è stata la “mossa

vincente” per dar vita a progetti così impegnativi e onerosi?“Il lavoro di rete, senza alcun

dubbio. Iniziative come queste nascono dalla stretta collabo-razione tra politica, mondo im-prenditoriale e banche”. Quali altri obiettivi ave-

te perseguito in questi anni?“La creazione di nuove infra-

strutture e il potenziamento di quelle già esistenti. Si tratta di una mossa strategica a soste-gno dell'economia, ricordando che Verona rappresenta uno snodo viabilistico di primo pia-no a livello nazionale. L'incro-cio di due corridoi - stradale e ferroviario - lungo le direttrici nord-sud e est-ovest è, infat-ti, una caratteristica unica per l'Italia, che appartiene solo alla città scaligera”.Cosa è stato fatto per

sfruttare tale vantaggio?“Si sono favoriti i lavori

dell'Alta velocità lungo il Cor-ridoio I Berlino-Palermo, che è attualmente quello in più avan-zata fase di costruzione fra i 10 finanziati dall'Unione Europea. Procedono i lavori per la Gal-leria di Base del Brennero, e in

parallelo gli enti locali stanno fa-cendo le progettazioni dei trac-ciati ferroviari. A Verona si sta lavorando per risolvere i proble-mi in Val d'Adige e nell'attraver-samento cittadino. Prosegue poi l'impegno per la Tibre, per colle-gare Verona al Mar Tirreno. Si è inoltre pensato al collegamento con l'Adriatico, favorendo la re-alizzazione dell'autostrada No-gara-mare, ed è stato firmato l'accordo con l'Autostrada del Brennero per 35 milioni di euro, 20 dei quali destinati alla Media-

na, altra arteria di collegamento veloce nella pianura veronese”.Come avete sostenu-

to, invece, l'altro gran-de comparto veronese, quello dell'agroalimenta-re?“Abbiamo sempre sostenu-

to il connubio tra qualità della produzione agroalimentare e l'unicità del territorio, perché riteniamo che salvaguardare le nostre tipicità sia il miglior an-tidoto alla globalizzazione, non-ché l'unico modo per valorizza-

re, come meritano, prodotti e produttori. Un obiettivo che la Provincia ha perseguito in que-sti anni, operando parallelamen-te sul fronte della divulgazione di corrette abitudini alimentari. Il tutto è stato svolto sempre in stretta collaborazione con i di-versi Consorzi di Tutela”.Concludiamo, presiden-

te Miozzi, con una rifles-sione. Se dovesse indica-re una parola chiave per il lavoro di questi anni, quale sarebbe?

“La fiducia. Lo sforzo dell'i-stituzione è stato quello di re-stituire fiducia ai cittadini nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Questo quinquennio ha visto una crisi economica complessa; un crollo di credi-bilità nella politica e nella sua capacità di rispondere alle reali esigenze del Paese. La necessità di un punto di riferimento, che dia serenità per il futuro, rimane ora quanto mai viva e la Provin-cia ha sempre agito in questa direzione”.

e un’arma propositiva contro ogni conflitto. Ce lo insegna anche la poesia di Naim Araidi, che dà forma ad una pace e ad una fiducia reciproca possibili, nel tormentato Medioriente da decenni lacerato dal conflit-to arabo-israeliano. Cogliamo poi l'occasione di un evento enogastronomico tra i più im-portanti nella nostra provincia, Vinitaly, per rinnovare la fidu-cia nelle nostre strutture fieri-stiche. Anche noi, d'altro canto, meritiamo fiducia, tanto che anche la Comunità del Garda, ha deciso di sceglierci come organo di comunicazione della sponda veronese, per comu-nicare le sue iniziative rivolte a quel territorio gardesano a noi così prossimo e sempre più vicino.

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A cura di Diego Cordioli

04 14Lasciatemi Dire

A cura dell'avv. Aventino Frau

Il premier Matteo Renzi: le mani in tascaMolt i commentator i , par lamentar i , g iorna l i s t i , osser vator i var i , hanno cr i t icato, a lcun i severamente ,

i l nuovo Pres idente de l Cons ig l io Renz i perché , par lando, ogn i tanto metteva le mani in tasca . . .

I cittadini più attenti erano in-vece rassicurati. In confronto a tanti predecessori Renzi le mani le metteva nelle sue tasche. È una novità non da poco, dopo aver sentito le mani del potere e dello spreco nelle nostre. Si può dedur-re che il Senato, che si è sentito dire un garbato De profundis, non ha apprezzato la forma troppo ga-ribaldina (dimenticando che anche Garibaldi è stato parlamentare) e la sostanza considerata poco credibile. Come se i discorsi di parecchi predecessori siano stati concreti, d’immediata attuazione, credibili in toto. Si è confermato

dell’avv. Aventino Frau

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come la politica sia invecchiata, le-gata più ai riti che alla sostanza di una situazione drammatica, e che, pur comprendendo la propria to-tale debolezza, insista nel credere potenti e protettrici le mura del palazzo.In verità però, come nella fiaba di

Andersen, il re è nudo anche se si finge di non vederlo così ed è più vera l’esclamazione di un bimbo, ingenuo e inesperto, che non l’af-fermazione dei paludati notabili. Il giovane Presidente è stato anche criticato per aver parlato a brac-cio, con le inevitabili imprecisio-ni, esitazioni, improvvisazioni. Era meglio scrivere (o far scrivere), essere precisi, usare parole false ma misurate, inoffensive. Negli anni ’50 vi era, negli Stati Uniti, un vescovo che era un grande orato-re, monsignor Fulton Sheen, che parlava a braccio e veniva ascol-tato con grande interesse da tan-tissima gente. Gli chiesero come faceva a ricordarsi tutto, a non leggere i suoi discorsi. Rispose: “come posso pretendere che gli altri si ricordino i miei argomen-ti se non li ricordo neppure io?”. Certo, i critici grillini non possono

apprezzare, abituati come sono agli ordini via Twitter del loro capo. A noi pare invece che in quel discorso, fatto al popolo italiano e non solo all’aula del Senato, vi sia molto di nuovo, ma qualcosa an-che di antico: quando l’aula vedeva i dibattiti e i confronti, era animata da passione politica, viveva i trau-mi del paese come propri.Erano generazioni politiche di-

verse, con De Gasperi e Togliatti, con Fanfani, Moro e Berlinguer. Con la morte di questi ultimi e con la crisi morale del Paese, mol-to è cambiato. E molto cambia ora, dopo tre decenni di dantesca “morta gora”, di forme rispettate (ma ne siamo sicuri?), di cravatte e doppiopetto, di ricchezza crescen-te per pochi e miseria crescente per molti.Nessuno ignora i vincoli della si-

tuazione politica con una alleanza innaturale e a termine, della situa-zione economica condizionata da patti e impegni costituiti nel tem-po, di un’Europa divenuta matrigna soprattutto per i figli indisciplinati e spendaccioni. Però i popoli non si possono punire eccessivamente, non si può offendere la sovranità degli Stati anche se mal governati.Quando, nonostante la vittoria

nella prima guerra mondiale, non si capirono a livello internaziona-

le i problemi dell’Italia, si favorì la nascita del fascismo. Quando la Francia volle eccessivamente pu-nire la Germania, si crearono le basi del nazismo e i francesi vide-ro le truppe tedesche sfilare a Pa-rigi, sotto l’arco di trionfo. La pace, interna ed internazionale, si basa anche e sopratutto sulla giustizia, così come è percepita, sul pro-gresso economico, sulla vita co-mune, anche sul, pur relativo, be-nessere. Ora ci troviamo di fronte ai drammi di una guerra economi-ca, non tra Stati ma tra poteri: i popoli devono combattere contro un nuovo capitalismo, nascosto dietro a un presunto liberalismo, che è invece tutt’altra cosa. Ci troviamo anche di fronte a nuovi poteri, le burocrazie dello Stato, delle corporazioni, dei sindacati, dei partiti, delle banche. Tutti insie-me alleati, forse inconsapevolmen-te, contro la democrazia. I grandi cambiamenti, le mutazioni sociali, economiche, culturali devono es-sere affrontati da chi le vive più di-rettamente e le può capire di più. I giovani, quelli bravi, coraggiosi, ca-paci hanno questo compito e, pur rimanendo tutti noi vigili e critici, dobbiamo dare loro fiducia, anche perché le generazioni precedenti hanno fallito.Per questo ci pare che, in man-

canza di certezze, di alternative reali, dobbiamo respingere le il-lusioni e affidarci alla ragionevole speranza. Di fronte a tanta vec-chiaia, e lo si dice con grande ri-spetto per chi lo merita, non c’è che da guardare avanti: oltre la vecchiaia dei post comunisti, sem-pre all'inutile ricerca di qualcosa di sinistra; oltre lo schematismo di chi dimentica che comunismo e fascismo in Italia sono morti da tempo e i residui di essi occupano, minoritariamente altri spazi peral-tro esigui; oltre la vecchiaia, un po’ fascistoide, qualunquista e senza proposta di Grillo; oltre quella di Berlusconi che tanto ha fatto in-vano sperare in un periodo lungo quanto tutto il fascismo.La delusione, la crisi economica,

il malessere morale, la caduta degli ideali uccidono la fiducia dei citta-dini, li indeboliscono, tolgono loro anche la speranza. Se, in questo contesto, qualcuno lascia intra-vedere una volontà, un coraggio, l’ambizione di affrontare il ciclope che ci vuole annientare, cerchiamo di sperare insieme. Se lo vincerà in una immane e pericolosa lotta o usando un bastone per accecarlo non ci importa. Come non ci im-porta se ci racconta le sue idee, il suo programma, la sua stessa spe-ranza con le mani in tasca.

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A cura di Simonetta Tregnago

Regione Veneto

La comunicazione politica al femminileAlle prossime elezioni amministrative, 345 Comuni veneti andranno al voto: per la prima volta con attenzione alla

rappresentanza di genere. È stato organanizzato un ciclo di incontri per le donne che vogliono impegnarsi in politica.

I sette incontri del corso di formazione sulla comunicazione politica, a partecipazione gratui-ta, erano rivolti a tutti, con parti-colare attenzione alle donne che desiderano impegnarsi in politica. Lo scopo è quello di fornire stru-menti e modelli di riferimento grazie a interventi e workshop tenuti da esperti in comunicazio-ne e relazioni pubbliche. Il ciclo di appuntamenti, che si sta svol-gendo nella Sala Conferenze del Palazzo della Regione di Venezia (Fondamenta S. Lucia 23 – Can-naregio), aperto lo scorso 3 mar-zo, terminerà il 16 aprile.L'iniziativa rientra nel nuovo

programma di attività della Com-missione Pari Opportunità della Regione Veneto e mira a ridurre il gap tra rappresentanza femmi-nile e maschile nelle istituzioni.In 345 Comuni veneti il maggio

prossimo ci saranno le elezioni amministrative; in molti si voterà per la prima volta con il sistema della doppia preferenza di gene-re, importante novità introdotta dalla legge 215 del 23 novembre 2012. Per quanto riguarda la Pro-vincia di Verona si voterà in 52 Comuni, di cui 18, tra cui spicca-no per dimensioni: Legnago, Ne-grar, San Bonifacio e Pescantina, con più di 15 mila abitanti.Nei comuni sopra i 5.000 abi-

tanti ci sarà la possibilità di esprimere il proprio voto a due candidati della stessa lista, una donna e un uomo (doppia pre-ferenza di genere). La partecipa-zione al corso è molto attenta e attiva, tra le persone iscritte ci sono amministratrici e ammini-stratori locali già eletti, candidati alle prossime amministrative e persone attive nel volontariato e nelle associazioni, che deside-rano approfondire le competen-ze e le capacità comunicative. Per dare maggiore supporto alle donne che desiderano candidar-si (grazie alla sopracitata legge)

e per fornire strumenti efficaci affinché possano presentarsi in maniera convincente ed efficace all’elettorato, l'iniziativa rientra nel nuovo programma di attività della Commissione Pari oppor-tunità del Veneto.Per ulteriori informazioni: Se-

greteria Commissione regionale Pari Opportunità / 0412794375-76 / [email protected].

Erano presenti all’incontro di presentazione del Corso: Simo-netta Tregnago, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto; i capigrup-po di maggioranza e minoranza del Consiglio provinciale Alber-to Bozza/Forza Italia, Nicola Te-rilli/Unione di Centro, Lorenzo Dalai/Partito Democratico; Ade-lino Brunelli consigliere pro-vinciale per Lega Nord. Hanno partecipato inoltre: Margherita Alberganti, vicepresidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Claudia Barbera, consigliere comunale di Villa-franca.Presidente Miozzi: “Non pote-

vo mancare, perché condivido pienamente quest'importan-tissima iniziativa della Regione Veneto. Ritengo infatti che, se ci troviamo in questo periodo difficile a livello sociopolitico, è perché le donne nella storia della Repubblica non sono state

valorizzate come meritano. Se il mondo femminile fosse stato più presente, la situazione sa-rebbe certamente molto diver-sa. Gli errori servono a capire come creare un futuro migliore, pertanto credo fortemente che sia necessario investire risorse e impegno nella formazione di donne valide e preparate nel ge-stire la res pubblica. Per risalire la china, infatti, è determinante il contributo del mondo femmini-le, che ha innate capacità e com-petenze nel fare valutazioni e nel considerare dettagli e sfumatu-re. Le donne sanno ascoltare e in politica questo è un elemen-to non secondario. Inoltre, la famiglia è il nucleo destinatario di molte azioni amministrative: istruzione, trasporti, servizi so-ciali. Chi meglio di una madre sa quali siano gli effettivi bisogni? Quindi è la donna che deve es-sere il punto focale per far ripar-

tire la nostra società”.Commissione regionale Pari

Opportunità, Tregnago: “Il no-stro corso di comunicazione po-litica vuole raggiungere princi-palmente le donne che saranno le candidate alle prossime ele-zioni amministrative. Gli incon-tri sono volti a fornire tecniche e strumenti operativi per gesti-re la leadership, i social media e per dare una giusta ed esausti-va immagine di sé in campagna elettorale. Vogliamo dare quindi tutti gli strumenti per riuscire a scalzare imposizioni che non hanno più un senso di esistere, a svecchiare la politica veneta e renderla più affine alle reali necessità societarie. La doppia preferenza di genere non va vi-sta dal mondo politico come un obbligo, ma come una risorsa preziosa per dare nuovi input alle Istituzioni e quindi al Paese”.Forza Italia, Bozza: “Un ringra-

ziamento al presidente e ai col-

Simonetta Tregnago, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Veneto

leghi del Consiglio provinciale per aver risposto in modo co-rale all'appello della Commissio-ne Pari Opportunità del Veneto. Il grande lavoro approntato in sede regionale merita di essere debitamente evidenziato e dif-fuso anche a Verona. Nel conte-sto amministrativo, è essenziale confrontarsi con la componen-te femminile, poiché un sistema politico gestito da soli uomini non consente di realizzare quel doveroso 'salto di maturità' che i cittadini meritano”.Unione di Centro, Terilli: “Spes-

so e volentieri – specialmen-te nei piccoli Comuni - si ha la tendenza a concepire la Legge 215 come un'imposizione e non come un'opportunità. La giusta direzione, per superare stereo-tipi e barriere, è invece quella di considerare la donna come valo-re aggiunto e non come semplice 'tappa buchi'. Tengo però a riba-

dire che è fondamentale insegna-re la comunicazione politica non solo alle donne ma a tutti”.Partito Democratico, Dalai:

“Con l'applicazione delle nuove norme statutarie, che prevedo-no l'alternanza di genere nelle liste dei partiti, è stata resa nota la grande partecipazione politi-ca delle donne. Ma è necessario procedere oltre: allargare la base e favorire l'emergere delle più competenti tra loro”.Lega Nord, Brunelli: “Parliamo

di un'iniziativa estremamente importante e funzionale alla vita politica del nostro Paese. Riusci-re a coinvolgere sempre di più il mondo femminile può essere de-terminante per supplire a man-canze e tematiche poco conside-rate. Questo corso rappresenta quindi una grande occasione: es-sere in grado di comunicare uti-lizzando un linguaggio corretto e privo di demagogia favorisce la crescita e lo sviluppo”.

Page 6: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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A cura di Diego Cordioli

04 14

Il PTCP approvato dal Consiglio ProvincialeI l Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi e l'assessore alla Programmazione e pianificazione

terr itor iale , Samuele Campedell i , hanno il lustrato tutte le novità del PTCP- Piano Terr itor iale di

Coordinamento Provinciale , approvato nella seduta del Consigl io Provinciale del 13 marzo scorso.

E’ stata illustrata la conclusione della vicenda giudiziar ia legata all'utilizzo dei semafori T-red, i r ilevatori di infrazioni installati nell'Est veronese e accusati di presunta manipolazione: tutti assolti per non aver commesso il fatto.

La validazione del PTCP da parte della Regione implica che le dele-ghe urbanistiche per l'approvazio-ne dei PAT comunali passino alla Provincia. Dopo l'approvazione da parte del Consiglio, il Piano è sta-to inviato alla Regione Veneto, che avrà a disposizione 180 giorni per la messa in pratica definitiva. Il PTCP è un atto di pianificazione del territorio che si rivolge ai Comuni per dare direttive sulla gestione del proprio territorio relativamen-te alle questioni sovracomunali, in modo da ottenere uno sviluppo ar-monico e coordinato tra ammini-strazioni diverse. E riguarda: la rete ecologica, la rete infrastrutturale e la mobilità, i trasporti e la logistica, insediativo produttivo, residenziale, commerciale e turistico, le scuole superiori, ed altri settori.Rete ecologica: l'obiettivo

è di promuovere la biodiversità, mantenendo l'integrità fisica e dif-fondendo la fruibilità dei luoghi ad elevata qualità ecologica. Si estende su gran parte della zona montana e pedemontana, lungo i fiumi ed i luoghi umidi, e nei parchi.Rete infrastrutturale, mo-

bilità, trasporti e logistica: su questo ambito molte Autorità lavorano, a cominciare dallo Stato, dalla Regione, fino ai vari Comuni. Il compito della Provincia è stato di mettere a punto una rete di in-frastrutture, efficace e completa affinché le varie risorse investite sul territorio possano rendere il massimo. Si è suddiviso tra mobilità di merci e persone, tra mobilità su gomma o su ferro, privata o pub-blica. Approvando varie direttive ai Comuni si mira a raggiungere equi-tà di distribuzione e di opportunità su tutto il territorio, di salvaguardia dei centri abitati, di sicurezza delle strade. Non abbiamo previsto mol-te altre grandi nuove arterie, rite-nendo di dover potenziare altre modalità alternative. E' disegnata la rete di mobilità slow per la ciclabi-lità principale, di carattere provin-ciale ed extraprovinciale, a cui at-taccarsi con le linee comunali per percorsi casa-lavoro o casa-scuola. Sono riconfermati i terminal ed in-terporti di Quadrante Europa e di Isola della Scala come connessioni del nostro mondo produttivo con

Dopo sei anni, è stata accer-tata la correttezza dei com-portamenti nella gestione delle procedure applicate, sca-gionando completamente dalle gravi accuse i soggetti coin-volti. Risulta così riconosciuta la completa estraneità ai fatti del comandante Lovato, dell'ex sindaco di Illasi Giuseppe Tra-bucchi e del titolare della dit-ta CiTiesse. Il processo si è concluso con l'assoluzione per non avere commesso i fatti.

Succede a Verona

le reti ferroviarie europee. Sono prescritte azioni di induzione di politiche di city logistics per at-tenuare i problemi di portata più locale.Insediativo produttivo,

residenziale, commercia-le e turistico: in questo ambito l'affermazione principale è stata di limitare il consumo di nuovo suo-lo. Inoltre si è mirato ad elevare la qualità di ciò che già esiste. Ecco al-lora privilegiati gli interventi su al-cune zone produttive dichiarate di interesse provinciale, come quelle di: Sant'Ambrogio-Domegliara, di Villafranca, di Bussolengo, di San Martino Buon Albergo, di Caldiero-Colognola ai Colli, di San Bonifacio, di Legnago-Cerea, di Nogarole Rocca, Verona, di San Giovanni Lu-patoto, ecc. in questi ambiti la Pro-vincia con i Comuni interessati ter-ritorialmente si adopereranno per realizzare un progetto di realizza-zione delle necessarie infrastruttu-re e dei servizi per la qualificazione delle aziende.Per le grandi strutture di vendita il

piano impone una specializzazione delle zone commerciali dove sono oggi ospitate in modo che possa-no essere utilizzate come spazi e servizi per il benessere dei cittadini e per l'utilizzo anche sociale che tali ambienti oggi assumono. Non se ne potranno prevedere di nuovi, ma solo in ampliamento degli esi-stenti oppure finalizzati a recupe-rare zone degradate o dismesse. Infine anche per l'insediamento turistico è stata riconosciuta la ge-nerale competizione che porta ad una ormai ineluttabile necessità di riqualificazione, più che di espan-sione, per adeguarsi ai nuovi cano-ni anche culturali della popolazione turistica.Scuole superiori: sono stati previ-

sti poli scolastici come veri e propri campus nei Comuni dove esiste la massima concentrazione di scuole superiori. Nel resto dei Comuni non verranno eliminate ma non potranno essere previsti ulteriori ampliamenti. Questa concentra-zione per rendere più efficaci le risorse da investire in strutture più flessibili e con maggiori possibilità di organizzare servizi di trasporto e sportivi.

Processo T-Red: tutti assolti

Ha detto il Presidente dell’Unio-ne Verona est Molinaroli: “È as-solutamente doveroso portare a conoscenza dei veronesi l'esito di questa delicata vicenda giudi-ziaria. Finalmente, dopo sei anni, la sentenza restituisce giustizia e conferma la totale correttezza dei comportamenti delle istitu-zioni: dell'ex sindaco di Illasi Tra-bucchi, del comandante Lovato, del sindaco di Mezzane di Sotto Sella e di tutta l'Unione comu-ni. Abbiamo la conferma che le

amministrazioni e la polizia lo-cale hanno lavorato nel pieno della trasparenza, applicando le regole del nostro ordinamen-to. Quello che più mi preme evidenziare non è tanto l'acca-duto in sé, ma il disagio umano provato da tutti i soggetti in-giustamente coinvolti perché è stata calpestata la loro immagi-ne e dignità. Vivere sotto accu-sa è già di per sé molto difficile ma la dignità delle persone non deve mai essere trascurata”.

Page 7: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

A cura di Diego Cordioli

La sicurezza degli edifici scolastici

Il Presidente Miozzi riceve il Console Peter Dettmar

I l Presidente Miozzi: “Ho scr itto al premier Renzi, sperando di essere preso in considerazione visto che

si è r ivolto solo ai sindaci. Gli studenti delle super ior i hanno lo stesso dir itto alla sicurezza degli altr i” .

I l presidente Giovanni Miozzi ha r icevuto in visita ufficiale

i l nuovo Console Generale della Repubblica Federale di

Germania Peter Dettmar, che da poco si è insediato a Milano.

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La Provincia di Verona ha inviato la segnalazione per un intervento di edilizia scolastica al premier Matteo Renzi. Il progetto riguarda la sede dell'istituto “Montanari”, che ha bisogno di lavori di manu-tenzione al tetto, dove le continue infiltrazioni hanno già causato improvvisi distacchi d'intonaco dai soffitti. Il premier Renzi ha chiesto l'invio di segnalazioni per opere realizzabili in tempi brevi, casistica che corrisponde alla si-tuazione dell'istituto Montanari. La scuola ha una capienza di cir-

ca 600 studenti. Il tempo previsto per la realizzazione dell'opera è di 90 giorni e il costo complessivo ammonta a oltre 460 mila euro.Il Presidente della Provincia, Gio-

vanni Miozzi: “Ho mandato la mail all'indirizzo messo a disposizione dal premier, sperando di essere preso in considerazione. Matteo Renzi ha infatti lanciato la campa-gna sicurezza delle scuole rivolgen-dosi solo ai sindaci; come se non si ricordasse più, lui che è stato anche presidente di Provincia, che gli istituti superiori sono di com-petenza delle Province. Anche se ancora non sappiamo quale sarà il futuro dell'ente, sappiamo però che gli studenti delle Superiori hanno lo stesso diritto alla sicurezza degli altri. Per questo gli ho scritto ugual-mente, vediamo cosa succederà. Mi auguro che non si tratti solo di an-nunci, ma che arrivino presto delle risposte concrete sia in termini di risorse sia di snellimento burocra-tico. Ho mandato la segnalazione dell'istituto 'C. Montanari' perché il premier ha chiesto opere cantiera-bili a breve, ma ricordo che la Pro-vincia di Verona ha un caso ancora più emblematico delle storture cau-sate dal Patto di Stabilità. Avrei vo-luto segnalare anche il Liceo 'Maffei' ma si tratta di un cantiere ben più complesso. Per il Liceo 'Maffei', la legge ci impone di fare una cosa (messa in sicurezza) che per legge ci impedisce di fare (vincoli del Pat-to di Stabilità). Abbiamo i soldi e i progetti pronti per il restauro del Maffei, ma non possiamo spenderli. Allora, la cosa veramente urgente che Matteo Renzi dovrebbe fare è svincolare le opere di edilizia scola-stica dai Patti di Stabilità. Speriamo che lo faccia davvero”.

Il Console era accompagnato dalla delegazione veronese com-posta da Silvio Marzari, avvocato e rappresentante della Camera di Commercio italo-germanica e da Ursula Swoboda, presidente del Goethe zentrum di Verona. Il Presidente Miozzi: “È stato un incontro importante perché da un punto di vista economico il nostro territorio è fortemente legato alla Germania. A tal riguar-do, infatti, abbiamo deciso con il console Dettmar che, entro breve, faremo visita alle realtà imprenditoriali tedesche sul ter-ritorio veronese. Il Console ha inoltre chiesto informazioni sui settori produttivi di punta della nostra provincia ed è stato mol-to interessato anche agli aspetti istituzionali dell'organizzazione territoriale del nostro Paese”.

Succede a Verona

Page 8: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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A cura di Diego Cordioli

“Classe Confucio”: si parla cineseL'assessore all'Istruzione Marco Luciani ha presentato il progetto “Classe Confucio” attivato all'Einaudi e

all'Aleardi, uniche scuole del territorio ad aver ottenuto il riconoscimento ufficiale della “Classe Confucio”.

Il progetto rappresenta un pro-gramma internazionale di inse-gnamento della lingua mandarina e di divulgazione della cultura orientale. L'iniziativa origina di-rettamente dall'ufficio Hanban del Ministero dell'Istruzione della Repubblica Popolare Cinese, sot-to l'egida dell'Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Nell'ambito della didatti-ca formativa, gli Istituti Einaudi e Aleardi hanno promosso la coo-perazione con l'Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, attivando la cosiddetta “Classe Confucio”. Le due scuo-le veronesi hanno così ottenuto un riconoscimento prestigioso e ufficiale. Gli obiettivi del progetto sono diversi: apprendimento della lingua; avvicinamento alla cultura cinese; sviluppo di competenze relazionali nel rapportarsi con una diversa cultura; acquisizione di competenze spendibili in am-bito lavorativo; collaborazione con scuole cinesi di pari ordine e grado; avviamento di viaggi studio, stage linguistici e/o lavorativi in Cina. Erano presenti: Flavio Filini, dirigente scolastico dell'Istituto Einaudi; Maria Grazia Nalin, diri-gente scolastico dell'istituto Ale-ardi; Laura Donà, dirigente dell'uf-ficio scolastico regionale di Vero-na; Gui Qin, docente dell'Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari Venezia; Anna Morbiato, interprete; Marco Perusi, docen-te e responsabile del progetto di entrambe le scuole. Hanno par-tecipato inoltre: gli studenti rap-presentanti delle due scuole e una delegazione cinese.

Progetto “Casa e scuola sicura”

Il progetto “Casa e scuo-la sicura” nasce a seguito dell'evento sismico che, il 20 maggio del 2012, ha colpito l'Emilia Romagna. Per la pri-ma volta, infatti, lo sciame si-smico ha interessato anche il comune di Gazzo Veronese, nonostante non venga con-siderata una zona a rischio sismico. A seguito di questa esperienza, quindi, gli ammi-nistratori hanno pensato a come coinvolgere la popola-zione ed informarla sui rischi presenti nel loro territorio e sui corretti comportamen-

ti. Le misure di prevenzione comprese nel Piano di Gazzo sono, principalmente, quelle legate al rischio trasporto, per via del passaggio della strada statale e della ferrovia.La seconda azione pensata

dagli amministratori è sta-ta, quindi, la divulgazione del contenuto del Piano. Il ciclo di incontri, denominati “Casa e scuola sicura”, si sono tenu-ti il 24 e il 27 marzo e hanno avuto lo scopo di far conosce-re ai cittadini e agli studenti i comportamenti corretti da attuare in caso di pericoli di

L'assessore alla Protezione Civile Giuliano Zigiotto ha presentato il progetto

“Casa e scuola sicura”, promosso dall'Amministrazione Comunale di Gazzo

Veronese. Dopo il terremoto del 2012, il Comune informa i cittadini sui rischi.

vario genere. La campagna informativa si è articolata in fasi distinte: incontri pub-blici con la popolazione per la presentazione del Nuovo Piano Comunale di Protezio-ne Civile, redazione di opu-scoli da inviare alle famiglie e giornate di formazione pres-so gli istituti scolastici. La se-rie di incontri pubblici sono organizzati in collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini e la scuola primaria e secondaria di Gazzo Verone-se. Hanno partecipato all'in-contro di presentazione del

progetto: Andrea Vecchini, Veronica Leardini e Franco Benassi rispettivamente sin-daco, assessore alla Cultura e assessore ai Lavori pub-blici del Comune di Gazzo Veronese; Luca Castellani, geometra e curatore del progetto; Maurizio Gobbi, responsabile del gruppo co-munale di Protezione Civile; Nadia Rodegher, vicario Isti-tuto compensivo di Sangui-netto. Erano presenti anche alcuni volontari della Pro-tezione Civile coinvolti nel programma.

Succede a Verona

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A cura di Diego Cordioli

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Quando il gioco d'azzardo diventa dipendenzaUn convegno promosso dall'associazione Fidapa di Verona, lo scorso

15 marzo nella Loggia di Frà Giocondo del Palazzo Scaligero veronese .L'iniziativa è stata promossa

e realizzata dall'associazione Fidapa, con il patrocino della Provincia di Verona, del Co-mune di Verona e dell'Asso-ciazione Mogli Medici Ita-liani (A.M.M.I.). Il convegno “Quando il gioco d'azzardo diventa dipendenza: cause, effetti, rimedi” intendeva in-centivare il dialogo sulla pro-blematica della dipendenza dal gioco d'azzardo che negli ultimi anni, anche in Italia, ha registrato un notevole incre-mento. Durante il convegno sono stati analizzati gli aspet-ti giuridici civili e penali che coinvolgono il giocatore e la sua famiglia e sono state illustrate le principali tipo-logie e forme di gioco d'az-zardo presenti nel nostro territorio. Allo stesso tempo, l'incontro mirava a creare un dibattito e a promuove-re un confronto sulle cause scatenanti del disturbo, sulle implicazioni psicologiche e sulle conseguenze che esso porta nella vita dell'individuo in ambito comportamentale,

lavorativo, coniugale e familia-re, sulle possibili strategie da mettere in atto per prevenirne la comparsa e sulle terapie da adottare per la sua cura.Il con-vengo, è stato tenuto da spe-cialisti ed esperti quali psico-logi, avvocati e rappresentanti delle forze dell'ordine. Erano presenti alla presentazione: le rappresentanti Fidapa (Federa-zione Italiana Donne nelle Arti Professioni e Affari), l'associa-zione che organizza il conve-gno: Anna Mazzaglia, respon-sabile Commissione Igiene e Sanità della sezione di Verona Centro; Daniela Fortini, presi-dente della sezione di Verona Est; Marisa Saggiotto, presiden-te della sezione di Legnago e del Basso Veronese; Germana Sartori, segretaria della sezio-ne di Verona Est. Hanno inoltre partecipato: Maurizio Gomma, Direttore Responsabile Di-partimento delle Dipendenze ULSS 20 Verona; Giuliana Gua-dagnini, psicologa clinica spe-cializzata in psicologia giuridica civile e penale; Elisabetta Galli-na, conduttrice televisiva.

Il Campionato Veronese di S-cianco, giunto quest'anno alla 12^ edizione, è una manifesta-zione ludico-sportiva che pro-muove uno dei giochi tradizio-nali di strada più conosciuti ed apprezzati all'interno del terri-torio scaligero. La manifestazio-ne vede sfidarsi diverse forma-zioni suddivise in due categorie, in base alla fascia d'età. Hanno aderito all'edizione 2014 ben 23 squadre: 20 per la catego-ria “adulti” (Arbizzano, Arcè di Pescantina, Carega, Cerro, Ca-stelrotto, Caselle, Giarina, La Pi-gna, La Sorte, Libero Vinco, Orti de Spagna, Parona, Pescantina, Piazza del Popolo, San Martino B. A., San Rocco di Pescantina, Sri Lanka, Via Borgo di Pescanti-

Il campionato veronese di S-ciancoL’assessore alla Cultura e Identità Veneta Marco Ambrosini ha presentato la 12^ edizione del

Campionato veronese di S-cianco, organizzato dall' Associazione Giochi Antichi di Verona,

che si svolge dal 23 marzo al 2 giugno 2014 nel terr itor io cittadino e provinciale di Verona.

na, Vò Sole, Zevio) e 3 per la ca-tegoria “ragazzi” (Cerro, Libero Vinco e Sri Lanka). I singoli incontri si terranno a

Verona e in alcuni Comuni della provincia, tra il 23 marzo e il 2 giugno, secondo un calendario prestabilito di tappe. Tutte le partite si disputeranno a partire dalle ore 10.00, fino all'imbruni-re. Il campionato ha preso il via domenica 23 marzo nel centro storico della città, in Corso Por-ta Borsari e, a partire da quella data, ogni domenica le squadre in gara si affronteranno su stra-de e piazze del territorio provin-ciale e cittadino, fino alla finalis-sima del 2 giugno che si svolgerà in Piazza San Zeno. Le partite del campionato non si disputeranno,

dunque, sui tradizionali campi sportivi ma in luoghi sempre diversi, adattando il gioco allo spazio a disposizione, proprio per affermare l'origine della Lip-pa, in veronese “s-cianco”, come gioco di strada. In occasione del Campionato Veronese di S-cianco, nell'ambito del progetto “S-cianco Scuola”, si terrà an-che quest'anno il Torneo Scola-stico Provinciale, giunto alla 5^ edizione, che ospiterà le squadre formate da ragazzi e ragazze di alcuni istituti secondari inferiori della provincia veronese. Alcu-ni volontari dell'Associazione Giochi Antichi insegneranno il gioco dello s-cianco a circa 500 studenti che si sfideranno in tornei interni. Anche per l'edi-

zione 2014, inoltre, prosegue la collaborazione dell'Associazione Giochi Antichi con l'Istituto Lavi-nia Mondin, che vedrà impegnati insegnanti e studenti in un lavoro di ricerca sul gioco tradizionale e, in particolare, sullo s-cianco. L'Associazione Giochi Antichi ricerca, studia e sostiene il gio-co tradizionale sul territorio italiano e mondiale. Grazie alla collaborazione con le ammini-strazioni locali, l'associazione ha svolto negli anni un importante lavoro di diffusione e promozio-ne del tradizionale gioco popo-lare, coinvolgendo sempre più persone. La prima edizione del campionato, nel 2002, contava infatti solo una decina di squa-dre. Oggi Verona può invece van-tare, per quanto riguarda il gioco della Lippa, la comunità ludica più numerosa in Italia e una delle più importanti in Europa. I giochi tradizionali sono inoltre stati di-chiarati nel 2003 dall'UNESCO beni immateriali dell'umanità.L'iniziativa si avvale del pa-

trocinio della Provincia di Ve-rona e della Regione del Vene-to. La manifestazione è inoltre realizzata in collaborazione con i Comuni del territorio veronese che ospiteranno il campionato: Verona, Bonavigo, Garda, Grezzana, Legnago, San Zeno di Montagna. Il “Torneo Scolastico Provinciale” è re-alizzato grazie al supporto operativo dell'Ufficio Scola-stico per l'Educazione Fisica e Sportiva dell'Ufficio Scola-stico Territoriale di Verona. Erano presenti alla presenta-zione: Ermanno Gobbi, sinda-co di Bonavigo; Giuseppe Fer-rari, assessore allo Sport del Comune di Grezzana; Nicola Negri, assessore alle Attività Economiche e Produttive del Comune di Legnago; Giorgio Paolo Avigo e Carlo Girardi, rispettivamente presidente e tesoriere gruppo s-cianco dell'associazione Giochi An-tichi di Verona. Hanno parte-cipato inoltre alcuni giocatori di s-cianco: Gabriele Mion, Francesco Sartori e Fabio Monesini.

Succede a Verona

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A cura di Diego Cordioli

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A cura del dott. Enrico Buttitta

Giustizia & Legalità

L'attuale presenza militare a Verona Verona nasce e si sviluppa come città mil itare , ruolo evidenziato negli anni dalla costruzione

di un formidabile sistema for tificato, r ispondente alle diver se esigenze difensive delle

var ie epoche : romana , comuna le , sca l iger a , v i scontea , venez iana e in f ine austr iaca .

Già in epoca romana Verona assunse un importante ruolo strategico e militare perché, situata allo sbocco della valle dell’Adige. Vi correva una del-le più importanti strade im-periali, la Claudia Augusta, che univa l’Italia alla Germania. Nel 1405 ebbe inizio il domi-nio veneziano che durò per quattro secoli, durante i quali fu rinnovato il sistema difensi-vo, anche grazie all’intervento del Sanmicheli. Quest’ultimo, in particolare, inserì i bastioni e le monumentali porte che ancora oggi aprono la città verso la campagna.Sotto l’occupazione austria-

ca, Verona divenne un centro importantissimo dal punto di vista logistico e comunicativo. Essa era infatti il centro del famoso Quadrilatero difen-sivo austriaco, composto da quattro città fortificate: Vero-na, Mantova, Peschiera e Le-gnago. Per la logistica militare furono sviluppate, inoltre, nu-merose strade, spesso chiuse al traffico civile. Basti pensare che le porte di accesso alle mura cittadine erano 25, su 10 delle quali era consentito il passaggio agli abitanti men-tre le rimanenti 15 erano di esclusiva pertinenza militare. Proprio a causa del Quadri-

latero austriaco le truppe del Regno d’Italia ebbero biso-gno di tre ondate di attacchi per annettere Verona all’Italia. Le battaglie furono molte e cruente: Peschiera, Pastrengo, Rivoli, S. Lucia, Custoza, San Martino e Solferino (assisten-do alla quale Henry Dunant decise di fondare la Croce Rossa internazionale).Durante la seconda guerra

mondiale, per la sua impor-tanza strategica e logistica e per la presenza di 5 ministeri

della Repubblica Sociale Italia-na (Repubblica di Salò) Vero-na fu pesantemente bombar-data e subì gravi distruzioni. Nel 1945 i nazisti fuggirono distruggendo tutti i ponti. A Verona si consumarono an-che alcuni degli ultimi atti del fascismo, oltre ad esservi celebrato il noto processo di Verona, che vide sul banco degli imputati sei membri del Gran Consiglio del Fascismo che avevano sfiduciato Mus-solini nel luglio del 1943. Le condanne a morte furono poi eseguite al Forte San Procolo mediante fucilazione. Verona è stata insignita della

Medaglia d’oro al Valor Mili-tare per i sacrifici e l’ampia partecipazione partigiana alla guerra di liberazione. Anche nel dopoguerra, anche per la presenza delle basi Nato, è rimasta a lungo una città mi-litare.Come abbiamo visto, quindi,

da sempre l’aspetto militare ha connotato e caratterizzato Verona. Vediamo ora breve-mente cosa resta di questo aspetto nell’attuale configura-zione della città e quali sono gli enti militari che ancora oggi hanno collocazione qui.Comando Forze

Operative Terrestri (COMFOTER)Il Comando delle Forze Ope-

rative Terrestri (COMFO-TER), forte di 300 uomini, ha raggruppato sotto una unica gestione tutte le unità opera-

tive, che assommano nel to-tale a circa i due terzi dell’in-tero Esercito (82.000 uomini circa), Il Comandante delle Forze Operative Terrestri di-pende direttamente dal Capo di Stato Maggiore dell'Eser-cito ed è responsabile della preparazione, dell'addestra-mento e dell'impiego delle forze, anche e soprattutto ai fini dell’ impiego dei contin-genti.Altro compito è quello di

condurre, per delega, opera-

zioni militari sul territorio na-zionale e tutti i concorsi per pubbliche calamità, per pub-blica utilità e per ordine pub-blico in concorso alle Forze dell'Ordine (es. Strade sicure, Strade pulite, Aquila, Terra dei fuochi).Dal Comandante delle For-

ze Operative Terrestri dipen-dono tutti gli altri Coman-danti di Corpo dei Comandi Intermedi.Ha sede principale a Palazzo

Carli.Palazzo CarliSede del Comando delle

FOTER, Palazzo Carli è stato, in passato, sede del Comando NATO. Edificato nella metà del Settecento, in Palazzo Carli la composizione risulta rigorosamente improntata al classicismo cinquecentesco.

di Enrico Buttitta

L'edificio principale, un tem-po, ha ospitato la residenza Radetzky ed anche Napole-one Bonaparte vi soggiornò per due mesi nel 1796.Caserma “Gian Attilio

Dalla Bona” (ex Ospe-dale Militare)Edificio imponente, sullo

Stradone Porta Palio, fu co-struita nel periodo 1851-58 per ordine dell’Imperatore Francesco Giuseppe sulle ro-vine dell'antico convento e chiesa di S. Spirito. Già all'e-poca vantava oltre 1000 posti letto. Dopo il 1866 ha mante-nuto la medesima destinazio-ne. Diventata, poi, sede della Direzione di sanità della Re-gione Militare Nord-Est.4° Reggimento Alpini

Paracadutisti Il reggimento alpini paraca-

dutisti è una delle unità d'e-lite della Forza Armata. Forte di circa 1000 uomini, il re-

parto opera con le tecniche della fanteria leggera ed il suo personale ha la qualifica di "ranger". Il reggimento è di stanza a Montorio Veronese

(VR). Dipende dal Comando truppe alpine di Bolzano e fa parte delle Forze per Opera-zioni Speciali, unendo il me-glio delle competenze opera-tive delle due specialità alpini e paracadutisti. I suoi uomini sono stati frequentemente impiegati in aree di crisi come

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A cura di Diego Cordioli

Giustizia & Legalità

A cura del dott. Enrico Buttitta

Mozambico (92), Bosnia (96-99), Kosovo (99-2001), Iraq (2003-2006), Afghanistan (dal 2003 e ancora in corso).85° Reggimento Ad-

destramento Volontari “Verona” (85° RAV)Reggimento dedicato all'ad-

destramento di base dei Vo-lontari di Truppa (150 uomi-ni del quadro permanente

che addestrano 4 blocchi di 500/600 Volontari all’anno). Reggimento di Soste-

gno Materiali SpecialiHa 250 uomini circa. Opera

nell’ambito della 5^ Direzio-ne di Artiglieria per la gestio-ne ed il supporto logistico dei sistemi d’arma contraerea.

Lasciata la Caserma Ex Arse-nale, ceduta al comune di Ve-rona, si insedia nella Caserma “G. Duca” ed assume anche la gestione ed il supporto logistico dei sistemi d’arma “HAWK”, "TOW", ”MLRS”, “STINGER”, "SPIKE", "VBR-NBC", "SKYGUARD-ASPI-DE", e "UAV POINTER".Centro Documentale

di VeronaIl Centro Documentale di

Verona è l'erede diretto del Distretto Militare di Verona (45°), istituito nel dicembre 1870. Il Centro è competen-te per le province di Verona e Vicenza.8° Reggimento Genio

GuastatoriAlimentato con personale

volontario e composto da cir-ca 800 uomini, il reggimento è di stanza a Legnago (VR).E’ in grado di assolvere tutti

i compiti dell'Arma del genio e dalla capacità di muovere e combattere con le forze di manovra. Il Supporto avanzato alle

operazioni aeree è una tra le sue principali missioni. Altra attività di preminente interes-se del reggimento è l'attua-zione di demolizioni, assolta decentrando moduli guasta-tori sino a livello plotone. Nel 2006, a seguito dell’evo-luzione del fronte Afgano e alla luce delle nuove esigenze operative, il Reggimento ha intrapreso una nuova attività operativa riferita alla bonifica “sistematica” delle aree mina-te (Missione LEONTE in Liba-no), attività che non veniva più svolta dal dopoguerra.Operazioni Fuori Area: Ko-

sovo, Afghanistan, Iraq, Libano.Interventi per pubblica uti-

lità: Domino (2001), “Strade Pulite”, “Strade Sicure”, Ope-razioni di Bonifica, Terremoto dell’Emilia del 2012, Soccorso alle Popolazioni Alluvionate dell’Est Veronese 2009, Emer-genza Neve a Cortina 2013. 3° STORMO A.M.1000 uomini. Ha sede sull’ae-

roporto di Villafranca di Vero-na. Attualmente lo Stormo ha il compito principale di assicu-rare le capacità di “Sopravvi-

venza Operativa” e il “Soste-gno Logistico” ai Reparti delle Forze Armate chiamati ad operare in missioni fuori area. Lo Stormo è attualmente

designato anche quale Aero-porto di imbarco e sbarco

(APOD ed APOE) principal-mente per il materiale desti-nato ai teatri fuori area. Attra-verso il Centro Addestrativo Personale Fuori Area provve-de all’addestramento di tutto il personale dell’Aeronautica Militare di previsto impiego in operazioni fuori dai confi-ni nazionali. Infine, lo Stormo continua a fornire il servizio di aerodromo (Torre di Con-trollo ed Ufficio Informazioni Volo).

Missioni svolte: Guerra del Golfo (1991), Albania, Eritrea, Kirghizistan, Emirati Arabi Uniti, Afghanistan.Oltre a questi Enti, a Verona

hanno sede anche la Procura e il Tribunale Militare. L’orga-nizzazione della giustizia mi-litare in Italia ha subito una profonda trasformazione con la L. 244/2007, che ha attribu-ito alla Procura Militare della Repubblica di Verona giurisdi-zione e competenza per tutti i reati commessi dagli appar-tenenti alle Forze Armate del-lo Stato nell’ambito dell’Italia settentrionale.Le nostre Forze Armate

svolgono i loro difficili compi-ti con grande professionalità, umanità e spirito di sacrificio. “Si vis pacem para bellum”,

dice il motto latino, e l’aspi-razione alla pace deve sempre continuare ad essere un valo-re costituzionale indiscutibile ed un elemento di riferimento continuo per la politica nazio-nale.

Page 12: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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A cura della Dott.ssa Anna Lisa Tiberio

Scuola & Istruzione

Le politiche giovanili dell’Unione EuropeaIl gruppo di lavoro coordinato dalla Consulta di Verona e dalla dott.ssa Anna Lisa Tiberio guarda all'Europa.

Giovani europei: i numeriI giovani in Europa secondo gli

ultimi dati Eurostat (tra i 15 e i 29 anni) sono circa 96 milioni su un totale di circa 500 milioni di persone (cioè circa il 19,5% del totale). Il tasso di disoccupazione giovanile supera il 20%, ovvero è il doppio di quello relativo a tut-te le fasce d'età messe insieme e quasi tre volte il tasso delle per-sone di età superiore ai 25 anni. Alle elezioni Europee del 2009 votò il 29% dei giovani aventi diritto – nel 2004 furono il 33%. In Europa, secondo una ricerca svolta da Istat, Inps e Ministero del Lavoro i giovani che abban-donano gli studi sono il 13,9% (in Italia il 18,8%). Cosa sta facendo l’UE per

noi?Youth in Action (2007-2013);

Europa 2020 e Youth on the Move.Cosa fa l’UE per i giovani:Settori d’intervento: Educazio-

ne e Formazione; Lavoro e Im-prenditorialità; Salute e Benes-sere; Partecipazione; Attività di Volontariato; Inclusione Sociale; Gioventù e mondo; Cultura e Creatività.Youth in ActionE' il programma dell'Unione Eu-

ropea dedicato ai giovani tra i 15 e i 28 anni (in alcuni casi dai 13 ai 30 anni).Youth in Action: obiettiviFar crescere nei giovani un for-

te senso di cittadinanza europea; promuovere la solidarietà e la tolleranza ; favorire la compren-sione reciproca tra ragazzi di

di Anna Lisa Tiberio

paesi differenti; promuovere la cooperazione europea nel cam-po delle politiche giovanili; con-tribuire allo sviluppo di sistemi di supporto alle attività giovanili; coinvolgere le giovani generazio-ni nella costruzione del futuro dell'Unione Europea.Youth in Action: le 5

azioniAzione 1: Youth For Europe;

Azione 2: European Voluntary Service; Azione 3: Youth in the World.Azione 4: Youth Support Sy-

stems; Azione 5: Support for Eu-ropean Co-operation in Youth field.Link utili: http: / /ec .europa.eu/youth/

youth-in-action-programme/overview_en.htmhttp://www.agenziagiovani.it/

home.aspxAzione 1 Youth For EuropeIncoraggia la cittadinanza attiva

nei giovani attraverso lo sviluppo di progetti di youth democracy, di partecipazione, di creatività, di scambi giovanili.Link: http://ec.europa.eu/youth/

youth-in-action-programme/youth-for-europe_en.htmAzione 2European Voluntary Ser-

viceSostiene il volontariato euro-

peo. I giovani interessati a vive-re un'esperienza di volontariato all'estero vengono interamente sostenuti economicamente gra-zie a questo programma. Link: http://ec.europa.eu/youth/youth-in-action-programme/european-voluntary-service_en.htmAzione 3Youth in the WorldPromuove partnership e scam-

bi tra giovani e associazioni gio-vanili di tutto il mondo. Questa azione supporta vari progetti con i Paesi partner Ue, specialmente con le regioni vicine come i Paesi dell'Est Europa e del Caucaso, le regioni del Mediterraneo e il Sud Est dell'Europa.Link: http://ec.europa.eu/youth/

youth-in-action-programme/youth-in-the-world_en.htmAzione 4Youth Support Systems Questa azione, in particolare,

è indirizzata a giovani lavoratori

e organizzazioni capaci di svilup-pare attività di qualità che a loro volta aiutino a migliorare la quali-tà del programma stesso. Società civile, giovani, NGOs

possono partecipare ad un gran numero di attività come: visite di studio, seminari, corsi.Link: http://ec.europa.eu/youth/

youth-in-action-programme/youth-support-systems_en.htmAzione 5Support for European

Co-operation in Youth fieldSupporta le politiche giovanili di

cooperazione a livello Europeo, in particolare facilitando il dialo-go tra giovani e policy makers. Link: http://ec.europa.eu/youth/

youth-in-action-programme/support-for-policy-cooperation_en.htmCosa bolle in pentola per

i prossimi anni:Erasmus for allEuropean Youth Forum – princi-

pali campagneLa Strategia Europa 2020Europa 2020 è la strategia di

crescita dell’UE per il prossimo decennio. In un mondo che cambia l'UE si

propone come modello per un sviluppo intelligente, sostenibile e solidale.L’Ue si è posta cinque ambiziosi

obiettivi – in materia di occupa-zione, innovazione, istruzione, in-tegrazione sociale e clima/ener-gia – da raggiungere entro il 2020. Youth on the Move: ini-

ziativa faro di Europa 2020

Youth on the Move è un pac-chetto completo di iniziative condotte nel campo dell'istruzio-ne e del lavoro e rivolte ai giovani europei. Lanciato nel 2010, rien-tra nella strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, so-stenibile e solidale.Link: http://ec.europa.eu/you-

thonthemove/Youth on the Move:

obiettiviYouth on the Move intende mi-

gliorare il livello d'istruzione e le prospettive professionali dei gio-vani e ridurre la diffusa disoccu-pazione giovanile attraverso:L’adeguamento dell'istruzione e

della formazione alle esigenze dei giovani;L’incoraggiamento dei giovani a

utilizzare le borse di studio o a formarsi all'estero;L’incoraggiamento dei Paesi

dell'UE ad adottare provvedi-menti per semplificare la tran-sizione dal mondo della scuola/università a quello del lavoro.Erasmus for all: il futuro?È il nuovo programma dell'UE

per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport proposto dalla Commissione europea il 23 Novembre 2011. La proposta è attualmente all'esame del Consi-glio (27 Stati membri) e del Parla-mento Europeo che prenderanno la decisione finale. Link: http://ec.europa.eu/educa-

tion/erasmus-for-all/Erasmus for all: contenutiNel caso in cui fosse approva-

to raggrupperebbe tutti gli attuali

programmi Ue per i giovani (Pro-grammi di apprendimento per-manente: Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvi); Gio-ventù in azione; Erasmus Mundus; Tempus; Alfa; Edulink) in un unico programma. Erasmus for all: obiettiviL'obiettivo della Commissione è

fare in modo che circa 5 milioni di persone (il doppio degli attua-li beneficiari) tra studenti, inse-gnanti, giovani volontari possano avere la possibilità di studiare o di formarsi all'estero con una borsa Erasmus per tutti .European Youth Forum,

la lobby dei giovani euro-peiCos’è European Youth Forum?

Un network indipendente e de-mocratico composto da circa 90 organizzazioni giovanili europee. Tra gli obiettivi del forum, il raf-forzamento dei diritti dei giovani e la partecipazione attiva alla so-cietà civile delle nuove generazio-ni. Ha sede a Bruxelles e vi fanno parte le associazioni politiche giovanili di tutti i partiti Europei, le associazioni studentesche e di volontariato degli Stati membri dell'UE. Link: http://www.youthforum.

org/European Youth Forum:

alcune campagneCarta dei diritti dei Volontari

Europei; Carta dei diritti degli stagiaires; League of Young Voters;Opportunità in Europa: link uti-

li: sito di Eurodesk: http://www.eurodesk.org/edesk/

Page 13: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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A cura di Diego CordioliA cura della Dott.ssa Anna Lisa Tiberio

Scuola & Istruzione

La rete delle responsabilità educativePresso i l Palazzo Vescovile di Verona, la Diocesi e l ’Ufficio della Pastorale scolastica hanno

organizzato i l convegno dal titolo: “La scuola e la rete delle responsabil ità educative”.

La scuola come agenzia for-mativa strutturata, organizzata, fornita di mezzi, potenzialità e professionalità pensate e pre-parate cerca di costruire Pia-ni dell’Offerta Formativa in cui emergono reti sinergiche e costruttive per rispondere in modo adeguato ai bisogni educativi, relazionali e forma-tivi delle nuove generazioni e delle loro famiglie. A tale sco-po le Istituzioni, gli Enti, le nu-merose Associazioni e le par-rocchie si affiancano al mondo scuola per dare significati va-loriali importanti alle azioni progettuali tesi all’alleanza educativa. Il dottor Quaglia ha eviden-

ziato che alcuni fatti posti alla sua attenzione configurano un quadro preoccupante che pone la necessità di fornire alle Istituzioni scolastiche ri-sorse e strumenti che con-sentano l’incremento di azio-ni volte a favorire la concreta valorizzazione della persona, con un’attenzione costante alla sua crescita, allo sviluppo educativo, cognitivo, sociale e relazionale.È necessario che i percorsi di

insegnamento-apprendimento rispondano in modo adeguato ai bisogni formativi degli alunni, ma è fondamentale che attra-verso i contenuti disciplinari si trasmettano i valori della vita: il rispetto per la vita, per l’es-sere umano, le regole, le leggi, le Istituzioni, per sviluppare in senso ampio e progettuale la solidarietà agita e sensibilizza-re le future generazioni a co-struire un percorso di cittadi-nanza attiva e responsabile. Per questo è importante

che i Dirigenti Scolastici, do-centi, personale ausiliario e amministrativo trovino spazi di confronto e di dibattito con gli alunni, le loro famiglie e la Società civile per affrontare le emergenze educative e tema-tiche inerenti la costruzione di relazioni autentiche da un punto di vista valoriale.Ma come ha enunciato più

di Anna Lisa Tiberio

volte nella sua relazione il Vice Direttore dell’USRV Gianna Miola, la scuola e la famiglia non sono sole.Ci sono le Istituzioni e gli

Enti preposti sul territorio ad aiutarli, mettendo a disposizio-ne risorse umane e logistiche, professionalità, strumenti per sviluppare negli studenti com-portamenti positivi e coerenti con le finalità educative che si prefigge la scuola.Gli studenti devono essere

coinvolti, attraverso la parte-cipazione studentesca, a so-stenere processi di consolida-mento delle abilità pro-sociali per una costruzione della ca-pacità critica di scelta che li ac-compagnerà nella costruzione del loro futuro con nel cuore sempre la speranza.Numerose sono le attività

promosse dalle Scuole su indi-cazione del MIUR e della Di-rezione dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, impe-gnati nelle ricerca di linguag-gi e modalità nuovi per coin-volgere le nuove generazioni nella diffusione della cultura del sapere, della convivenza civile, della legalità e della cit-tadinanza democratica, come condizioni fondamentali per la formazione dei cittadini di

domani. Gianna Miola ha inoltre evi-

denziato come sia importante orientare i giovani a progetta-re il proprio futuro nel mondo dell’Università , della ricerca e del lavoro tenendo conto delle loro attitudini ed interes-si che seguono le conoscen-ze e competenze in continua evoluzione ma che devono sempre tener conto delle ra-dici culturali. Importante sarà avvicinarli alle Istituzioni, alle Associazioni di volontariato e ai vari Enti dando loro la pos-sibilità di essere protagonisti attivi nella società in cui vivo-no, aiutandoli a creare relazio-ni autentiche e positive tese a sviluppare una convivenza civile basata sulla solidarietà. È questo l’obiettivo che noi adulti abbiamo il dovere di perseguire con costanza cer-cando di stimolare il dibattito su questi temi mettendo in rilievo e valorizzando le varie modalità di prevenzione per-ché possano diventare buone prassi. Per Mons. Zenti è impor-

tante che insegnanti, genitori e famiglie collaborino come modelli e come soggetti pro-motori di modalità adeguate di interazione affinché l’esem-

pio possa essere acquisito e diventare uno stile di vita per i ragazzi.Ed è altrettanto fondamenta-

le che i fatti di violenza e di bullismo che toccano i minori vengano trattati con particola-re attenzione poiché la realtà mediatica spesso fornisce una percezione distorta dei casi.Ogni Istituzione ha gli stru-

menti necessari per ricono-scere e arginare anche questi fenomeni e per effettuare una prevenzione adeguata.Grazie a numerosi convegni

attuati sul territorio, le fami-glie hanno conosciuto le figu-re di riferimento e la pianifica-zione delle attività e la verifica dei risultati attesi.Mons. Zenti sottolinea anche

quanto sia importante che scuole statali e scuole parita-rie lavorino insieme costruen-

do reti progettuali di inter-vento . L’obiettivo sarà sem-pre quello di promuovere nei giovani la vera cultura etica alla base della convivenza civi-le e democratica. Insieme per favorire la corresponsabilità educativa e per una scuola sempre attenta alla realtà.Erano presenti all’incontro:

la dottoressa Gianna Marisa Miola, Vice Direttore USR Ve-neto, Mons Giuseppe Zenti, Vescovo Di Verona, il dottor Stefano Quaglia Dirigente reggente UST XII, Don Do-menico Consolini Direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano e i Dirigenti scolastici delle Scuole statali e paritarie di Verona e provincia che hanno riflettuto sull’importanza di una scuola in rete con parti-colare attenzione agli aspetti pedagogici e sociali.

Page 14: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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A cura di Elisa Zanola

Cultura

La poesia di Araidi parla arabo ed ebraicoAutore di numerosi libr i di poesia sia in lingua ebraica che araba, che hanno saputo dare voce ed espressione

poetica al dialogo interreligioso ed interculturale in Medioriente , era fino a poco fa ambasciatore d'Israele in

Norvegia, recentemente dimessosi, per continuare, più libero, nella sua missione: por tare la poesia tra i popoli.

Naim Araidi, poeta druso, è sta-to insignito, tra gli altri ricono-scimenti del “Prime Minister's Award”, del “Creativity Prize for Arabic Literature” e di un dotto-rato di ricerca honoris causa dal-la World Academy for Arts. Nel 1999, durante la seconda Intifa-da, ha fondato il “Nissan Arab-Jewish Poetry Festival” a Maghar, occasione d’incontro per i poeti arabi ed israeliani. L'associazione di ricerca artistica e culturale Opificio dei sensi (http://www.opificiodeisensi.it/) lo ha invita-to nella sua sede a San Martino Buon Albergo lo scorso 27 mar-zo. In quell'occasione abbiamo potuto intervistare, in provin-cia di Verona, il poeta druso di Maghar che presentava il suo primo libro tradotto in italiano, "Canzoni di Galilea" pubblicato a cura di Edizioni Seam, Roma, nel 2014 per la collana: "Inediti rari e diversi”. Con lui, c’erano il poeta ed editore Beppe Costa, Stefania Battistella ed Igor Costanzo, che hanno curato l’edizione italiana.

Professore, “Canzoni di Galilea” è il suo primo li-bro tradotto in italiano. Un lettore italiano cosa, secondo lei, potrebbe ap-prezzare di più delle sue poesie?A questo non saprei risponde-re. Non conosco la lingua ita-liana, ma sono molto felice che sia il mio primo libro tradotto in italiano. Ho scritto molti libri, tradotti in tante lingue e sono molto orgoglioso che un mio li-bro sia stato tradotto anche in italiano.Lei ha scritto, in un verso: “La mia poesia è un ponte in frantumi”. Che cosa vo-leva dire?Io provengo da due culture, ma ho molte origini. Ci sono grossi conflitti tra le due culture a cui appartengo, quella araba e quella ebraica. Io provengo dalla cultura araba ma sono stato educato in quella ebraica. Quindi penso di poter rappresentare un ponte

di Elisa Zanola tra le due culture; ma mi rendo conto che questo ponte è in-completo: è un ponte in frantumi.La poesia potrebbe esse-re, a sua volta, un ponte e un ambasciatore tra le nazioni ?Si, penso proprio di sì. La poesia, come le arti e la musica, sa dar voce all’essere umano perché dà espressione alle nostre emozio-ni. E queste emozioni sono co-muni a tutte le persone. Io ho fatto esperienza del fatto che la poesia possa tenere uniti poe-ti da ogni parte del mondo e in Galilea ho potuto vedere come la poesia potesse fare da ponte tra le persone.Dopo la sua esperienza in qualità di Ambasciatore in Norvegia, pensa di con-tinuare questa missione in altri Paesi?No, non potrei riuscirci, perché il Ministero degli affari esteri d’Israele voleva che fossi come un robot: mi dicevano cosa fare, cosa dire… mentre io mi rico-nosco di più come professore universitario e come poeta e a loro questo non piaceva molto. Quindi ho da poco rassegnato le dimissioni. Tornerò all’univer-sità, per dedicarmi ad attività culturali, soprattutto alla poesia. E all’organizzazione del “Nissan Festival” a Maghar, festival di po-esia internazionale in Galilea, per portare là più poeti e artisti pos-sibili: palestinesi, israeliani, arabi, ebrei e provenienti da tutto il mondo.Lei scrive sia in arabo che in ebraico: in che lingua pensa e in quale lingua sente?Sono lingue molto vicine, ap-partenendo entrambe al ceppo semitico. Hanno molte cose in comune, ma l’ebraico moderno è una lingua più “europea”, perché è stata rinnovata dagli ebrei eu-ropei che sono venuti in Palesti-na e ha acquisito una personalità europea. Mentre la lingua araba è rimasta ancora orientale e tradi-zionale. Se mi si domanda quale sia la differenza quando scrivo in ebraico o in arabo, io dico che in ebraico posso discutere con

Dio, mentre in arabo non pos-so discutere con Dio. Perché le parole arabe sono molto tradi-zionali, religiose, ed è difficile po-ter discutere con Dio, mentre in ebraico è possibile.Secondo lei la poesia con la sua terribile dolcezza e la sua tenera crudeltà, po-trebbe rappresentare una lotta non- violenta contro i conflitti tra le nazioni?Non sono sicuro che la paro-la “lotta” sia il vocabolo esatto. Però sì. Ad esempio, prima del mio festival internazionale di Nissan, a Maghar, iniziato duran-te la seconda Intifada, avevo pau-

ra che i poeti arabi ed ebrei non avrebbero più potuto incontrar-si. Così ho invitato a casa mia a Maghar, dieci poeti arabi e dieci poeti israeliani, che hanno potu-to dialogare e leggere le loro po-esie in arabo ed ebraico. Quindi si, la poesia può avere un ruolo centrale, contro i conflitti tra i popoli.La poesia potrebbe essere quindi un atto di resisten-za e una missione di pace, e in che modo si può tra-smettere questo insegna-mento alle nuove genera-zioni?Questo rappresenta un pro-blema, un po’in tutto il mondo. Perché la poesia non è così po-polare e soprattutto le giovani

generazioni, distratte da inter-net, leggono di meno in generale e sono meno interessate alla po-esia. Penso sia responsabilità di ogni Governo riflettere su que-sto, per avvicinare i giovani alla poesia. Si può diventare un inge-gnere, un dottore…qualunque cosa. Ma si ha ancora bisogno di un senso di umanità e finché la poesia sarà in grado di espri-merlo, c’è bisogno che le giovani generazioni tornino alla poesia. Sentimenti nostalgici, desolazione, tenerezza, coraggio... che cosa si po-trebbe trovare nelle sue poesie?

Non è facile per me parlare della mia poesia. Di solito non discuto, non argomento o spiego la mia poesia, ma posso dire che attra-verso di essa vorrei esprimere il mio essere umano, le mie emo-zioni, il mio dolore, quello che sento…ma è molto difficile per me parlarne. Potrebbe dirci qualcosa di più sulla spiritualità dru-sa? Perché in passato la “porta dell’adesione” è stata dichiarata chiusa e ora che altre porte si sono aperte, per altre scuole di Saggezza, anche la co-noscenza della spiritualità drusa potrebbe essere ri-aperta?Io credo sia più aperta di quello

che siamo abituati a pensare. Vi-viamo in un mondo molto aper-to: la globalizzazione, il fatto che ognuno può conoscere l’altro…non ci sono più segreti. Ed io so che molti ricercatori e professo-ri conoscono la religione drusa. Il problema è come capirla, dato che è molto complicata. Cre-do sia più una filosofia che una religione. E’ una combinazione unica di: monoteismo, Induismo e filosofia greca. Quando si par-la di monoteismo, noi crediamo nell’Ebraismo, nel Cristianesimo (fino alla crocifissione di Gesù) e nell’Islam e crediamo anche nell’Induismo e nel Buddhismo. Crediamo infatti nella reincarna-zione. Poi condividiamo anche il pensiero che deriva dalla filosofia greca di Aristotele. Per cui penso che per il resto del mondo sa-rebbe molto interessante cono-scere questa religione. Non sono però sicuro che nemmeno tutti i drusi conoscano la loro religio-ne, perché è molto complessa. Però penso che questa religione sia speciale e molto moderna: se si pensa al libro: “Dal big bang ai buchi neri” di Stephen Hawking, noi credevamo alle stesse cose, già mille anni fa. Per cui si, penso che anche la religione drusa po-trebbe aprirsi al resto del mondo. Ma chiunque voglia conoscere la religione drusa, per compren-derla, deve essere molto istruito.A quale terra sente di ap-partenere e quali sono i suoi confini?Io ho la mia terra: la Galilea, che amo molto. Ogni volta che vado via, desidero tornarvi. Provengo da una famiglia molto accogliente e sono molto legato a loro e alla mia terra. Mi piace vivere in Isra-ele e in Galilea: è la mia terra. La mia famiglia è una famiglia molto antica, che vive là da molti secoli. La Galilea di cui parlo, anche nel-le mie poesie, che contengono molti elementi autobiografici e si riferiscono alle due culture a cui appartengo, perciò non è sol-tanto geografica, ma è un luogo insieme reale e simbolico.

FOTO DI: FABRIZIA VALLO (WICCA COMMUNICATION)

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"Mille farfalle" di Angela Attardo

“Strada facendo”: Giovanni Miozzi si racconta

Le presentazioni pubbliche del pr imo romanzo della vil lafranchese Angela Attardo,

“Mille farfal le”, pubblicato lo scorso ottobre con la casa editr ice Albatros di Roma.

Il l ibro contenente la biografia del Presidente della Provincia Giovanni Miozzi,

di Agata De Nuccio, che racconta la sua esper ienza di uomo, padre e politico.

Dopo la prima presentazione a Villa Brà a Bonferraro, l'autrice è stata ospite alla Feltrinelli a Verona e alla Libreria Ibs a Man-tova. La presentazione del primo romanzo di Angela Attardo è stata fatta anche nel luogo dove lei è cresciuta e abita: Villafran-ca di Verona, all'Auditorium. Ab-biamo avuto modo di vederla e ascoltarla in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e il Comune. Ci stiamo preparando per vedere adesso la presenta-zione di "Mille farfalle" in Valpo-

“Strada facendo” è l'ultima fati-ca editoriale di Agata De Nuc-cio, la scrittrice che ha raccolto le esperienze professionali e i cenni biografici del presidente della Provincia di Verona. L'ope-ra, edita da “Ipertesto Edizioni”, ha anche uno scopo benefico, con la destinazione di una par-te dei fondi a favore di alcune realtà sociali. Agata De Nuccio, scrittrice originaria del Salento, risiede da oltre trent'anni ad Erbè, dove vive e lavora. Vero-nese di adozione, ha ottenuto premi e segnalazioni speciali in numerosi concorsi. Nel genna-io 2013 ha ricevuto, in Campi-

licella, a Valeggio sul Mincio dove oltre al Comune e l'Assessora-to alla Cultura si sono mobili-tate Associazioni come la Conf Commercio di Verona, Terziario Donna, la Fidapa di Villafranca e del Basso Lago e l'associazione "Donne Insieme". Una presen-tazione unica nel suo genere che ha visto la collaborazione di docenti di lettere quali: Silvana Bocchio e Valeria Sancassani, e una partecipazione teatrale stra-ordinaria di Flaviano Cavalleri. La presentazione poi si sposterà a

A cura di Diego Cordioli

15In Libreria

doglio a Roma, un riconosci-mento per la poesia sulla Bassa veronese “Vecchia pianura”. Ha finora pubblicato due libri di poesie. Il Presidente Miozzi: “Quando la scrittrice Agata De Nuccio mi ha proposto di fare un libro su di me, ho accetta-to con entusiasmo soprattutto per un motivo. Quest'opera nasce non solo per raccontare la mia biografia, ma soprattut-to per trasmettere un messag-gio di speranza e coraggio, in un periodo così difficile. Infat-ti, mi rivolgo in particolare ai giovani, cui va il mio desiderio di spronarli. A loro voglio dire che qualsiasi persona – con im-pegno e un pizzico di fortuna – può raggiungere i traguar-di prefissati.” Erano presenti all'incontro di presentazione del libro: Agata De Nuccio, au-trice del libro e poetessa con-temporanea; Giovanni Avesani, editore di Ipertesto edizioni; Alberto Bologna, stampatore della tipografia “Bologna” di Isola della Scala; Stefano Ca-nazza, assessore alla Cultura del Comune di Isola della Sca-la; Marco Ambrosini, assessore provinciale alla Cultura.

Cologna Veneta, e a Mozzecane senza dimenticare un incontro con i ragazzi del Liceo Medi di Villafranca. L'autrice ringra-zia quanti in questa avventura hanno dimostrato amicizia ed infinito calore umano.

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A cura di Diego Cordioli

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Gelida manina: il Fenomeno di RaynaudCar i lettor i , concludiamo oggi l ’argomento iniziato nel precedente ar ticolo, nel

quale par lavamo di una par ticolare condizione definita Fenomeno di Raynaud.

A beneficio dei lettori che non han-no avuto la possibilità di leggere l’ar-ticolo di marzo, ricordiamo breve-mente gli aspetti che caratterizzano questa condizione clinica. Il Fenomeno di Raynaud consiste

nella comparsa, soprattutto nei mesi invernali, dopo l'esposizione al freddo o per fatti emotivi, di pallore cutaneo delle dita di entrambe le mani. Tale fenomeno si sviluppa in tre mo-

menti consecutivi. La prima fase è ca-ratterizzata dalla comparsa di pallore cutaneo freddo e simmetrico, delle dita delle mani o dei piedi, dipendente dalla vasocostrizione (restringimen-to) delle piccole arteriole periferiche delle dita. Segue la seconda fase di rallentamento del flusso ematico, se-condario alla vasocostrizione, dove le dita diventano cianotiche (blu-viola). Si conclude con la terza fase, di com-penso, dove alla vasocostrizione se-gue una vasodilatazione, con ritorno di flusso ematico ricco di ossigeno, dove le dita assumono un colore ros-so acceso che spesso si accompagna a dolore, formicolii ed alterazione della sensibilità della cute. Queste ma-nifestazioni cliniche hanno una durata variabile ma, in genere, si risolvono spontaneamente dopo alcuni minuti. E’ inoltre importante sottolineare che talvolta, in alcuni pazienti, non tutte le fasi si presentono in modo classico ed evidente. Ricordiamo inoltre che il Fenomeno

di Raynaud si divide un due tipi. Il primo definito “Malattia di

Raynaud”; primitivo(cioè senza cause note), benigno, non associato ad altre patologie e in genere è autorisolutivo (come descritto nel precedente articolo). Il secondo tipo classificato come “Sin-

drome di Raynaud”, è più grave, con pro-gnosi peggiore perché associato ad altre malattie. Come dicevamo è molto impor-tante differenziare i due gruppi perché il destino della malattia è molto diverso. Nel primo caso benigna, nel secondo molto meno.Oggi tratteremo degli aspetti che ca-

ratterizzano la forma più grave definita come: Sindrome di Raynaud. La Sindrome

del dott. Paolo Garzotti

A cura di Diego Cordioli

Salute & Sanità

A cura di Diego Cordioli

di Raynaud si correla ad altre condizioni o cause di malattia e spesso rappresenta un sintomo che precede il completo manife-starsi della più grave patologia principale. Tra queste ricordiamo: la sclerosi si-

stemica, il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sindrome di Sjo-gren, ecc; traumatismi locali dovuti, per esempio, all’uso di strumenti vibranti o stampelle; occlusioni vascolari (trombosi, embolia); danno dei nervi periferici (tun-nel carpale, ernie discali, ecc); malattie ematologiche (policitemia, gammopatie, ecc); sostanze tossiche; farmaci; tumori ovarici. Ma quali sono i criteri di diagno-si della forma secondaria o Sindrome di Raynaud?L’esordio improvviso, rapidamente pro-

gressivo con comparsa di precoci compli-cazioni locali (ulcerazioni), l’età dopo i 50 anni, la concomitante presenza di segni clinici di altre malattie associate, l’inte-ressamento di una sola mano e il rilievo di anomalie degli esami ematochimici de-vono indirizzare alla forma secondaria e valutare l’utilità di una visita specialistica. Naturalmente oltre alla clinica e di-

versamente dalla forma primitiva nella forma secondaria troveremo un’alte-razione degli esami ematochimici che evidenzieranno la presenza di anemia, infiammazione(Ves; PCR), positività di al-cuni specifici autoanticorpi (ANA; ENA; ecc). La capillaroscopia (studio dei capil-

lari a livello delle unghie) metterà in luce un’alterazione del microcircolo arterioso. Anche l’eco-color-doppler, la flussimetria laser doppler e la ter-mografia rivestono un importante ruolo nello studio del fenomeno di Raynaud. Può inoltre essere necessa-rio sottoporsi a controlli strumentali più approfonditi quali l’Rx torace (per valutare apparato respiratorio), scin-tigrafia esofagea (per indagare la nor-male motilità dell’esofago), EMG (per verificare eventuale danni ai nervi). L’obiettivo della terapia è prevenire e ridurre gli effetti della vasocostrizione delle arterie. Naturalmente la prime indicazioni

comportamentali consigliano di co-prire adeguatamente le estremità del corpo nei mesi invernali, di astenersi completamente dal fumo, caffè, tè e farmaci potenzialmente vasocostrit-tori (es. per cefalea, o vaso costrittori nasali). Per chi presenta una forma se-condaria all’uso di strumenti vibranti si impone un cambiamento di mansione lavorativa. A livello farmacologico si utilizzano

farmaci vasodilatanti (calcio-antagoni-sti; nitroderivati), aspirina o farmaci ad azione più complessa quali la pentos-sifillina o le prostacicline. Nelle forme secondarie è naturalmente importante trattare la malattia principale.

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17

A cura di Diego CordioliA cura di Diego Cordioli

Infinitamente e le nature multiple

Il progetto My home gallery

Lo scorso 16 marzo si è conclusa la settimana d'incontr i organizzata dall'Università di Verona,

Infinitamente . Un'occasione per percorrere i labir inti infiniti della mente e per avvicinar si sempre

di più agli affascinanti prodotti dell' ingegno umano. Ma c'è ancora tanto altro da scopr ire . . .

La Provincia di Verona e l'Accademia di Belle

Ar ti Cignaroli hanno patrocinato i l progetto

www.myhomegaller y.org la piattaforma che mette

in relazione ar tisti con viaggiator i e amanti dell'ar te .

Planetario, mostre tridimensio-nali, etnopsichiatria... una celebra-zione dell'intelligenza umana, nelle sue diverse forme e declinazioni. Un'edizione ricchissima, avente come tema “il cambiamento”, che ha coinvolto le sedi più importanti della cultura e della scienza vero-nesi: dall'Accademia d'agricoltura, Scienza e lettere, al Conservatorio di Verona, dalle Biblioteche civica e Frinzi, ai Teatri Nuovo e Ristori, dal-la Casa di Giulietta, alla Feltrinelli, dalla Società letteraria al Museo ci-vico di storia naturale... e tanti luo-

ghi ancora. E' proprio in merito a quest'ultimo museo, situato a Lun-gadige Porta Vittoria 9, che vorrem-mo scrivere qualche parola in più. Una perla nel cuore di Verona, in cui è possibile ammirare un patrimonio di eccezionale ricchezza, che com-prende le sezioni di: Botanica, Ge-ologia e Paleontologia, Preistoria, Zoologia. Vulcani in miniatura, ani-

Arte, Scienza & Tecnologia

mali di ogni tipo, Wunderkammer e tante curiosità della natura, non da ultimo un esemplare del mitologico basilisco (naturalmente ottenuto tramite l'incrocio artificiale, post mortem, di altre specie viventi). Il Museo Civico di Storia Naturale, il cui attuale nucleo di esposizione risale al 1962, è l'erede di una lunga tradizione di studi e di raccolte na-turalistiche. Le collezioni del Museo comprendono milioni di oggetti naturali che costituiscono un patri-

monio di eccezionale importanza e ricchezza. Non solo. Fino al 30 giugno al museo di Storia Naturale sarà possibile ammirare la singo-lare e suggestiva mostra: “Nature multiple. Le metamorfosi di Giu-liana Cunéaz”. Tra le prime artiste europee a utilizzare il 3D, Giuliana Cunéaz concepisce l’opera come una sfida, un attraversamento, o, an-cora, come un porsi al limite della coscienza. Nelle sue opere l’artista indaga il mondo dell’infinitamen-

te piccolo, svelandone gli elementi più emblematici – cristalli, spore, pollini, globuli… – per riproporli in visioni di straordinaria suggestione, oscillanti fra immagini di idilliaca empatia e fantascientifici miraggi. La realtà indagata nei suoi segre-ti più nascosti appare diversa e la creatività dell’artista la sottopone a nuove, sorprendenti metamorfosi. Per maggiori informazioni: Museo di Storia Naturale, www.museosto-rianaturaleverona.it

Sei curioso di vedere un'installazione di uno scul-tore veneziano mentre ti racconta come si vive in laguna? Che ne dici di ce-nare a casa di un designer veronese? Ti incuriosirebbe bere una birra nell’atelier di una fotografa a Città del Messico lasciandoti cattura-re dai suoi scatti? Ti piace-rebbe viaggiare a Roma per un workshop con un pitto-re nel suo studio o discute-re d'arte con un illustratore

mentre alloggi nel suo casola-re in toscana?Gli artisti iscritti a www.

myhomegallery.org aprono le loro case come fossero delle gallerie d'arte per una visita non virtuale. Amanti dell'ar-te, collezionisti, viaggiatori o semplici curiosi, possono andarli a trovare, conoscerli personalmente, visitare 'mo-stre su misura', chiacchierare della loro arte, farsi raccon-tare i luoghi in cui vivono e molto altro ancora.

L'obiettivo di MyHome-Gallery è, da un lato, cre-are tra artista e fruitore un contatto diretto, libe-ro, senza intermediari, in un contesto accogliente ed originale come la casa dell'artista, dall'altro pro-muovere una nuova forma di turismo culturale, che permetta di entrare davve-ro in contatto con il luogo che si sta visitando o di sco-prire lati nuovi della città in cui si vive.

di Elisa Zanola

Page 18: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

Verona Fiere

Uff. Stampa Verona Fiere

Vinitaly è giunto alla sua 48^ edizione!

Sentiamolo strano…il vino!

Giunge alla quarantottesima edizione la fiera dedicata ai vini e ai disti l lati più famosa d'Ital ia,

Vinitaly, che torna dal 6 al 9 apr ile prossimi nel quar tiere fier istico di Verona.

Cipr ia, sesso sfrenato, benzina, figur ine Panini, carruba birmana: sommelier e cr itici

famosi d’Ital ia confessano il sentore più cur ioso percepito in un bicchiere di vino.

Un appuntamento da non perdere per migliaia di pro-duttori che intendono pre-sentarsi al mercato del vino con le loro eccellenze o che mirano ad ampliare il loro business. Per quattro giorna-te intere il mondo del vino si dà appuntamento in una delle terre più ricche e produttive in Italia in termini di vini di qualità, dove eventi, incon-tri, workshop, degustazioni e convegni a tema punteranno ad accrescere la qualità dei servizi e delle produzioni in questo settore. Ottime le premesse di Vinitaly 2014: le richieste di partecipazione di aziende vitivinicole hanno superato anche quest’anno le aree disponibili. Il risul-tato di questa straordinaria partecipazione ha portato gli organizzatori ad ampliare il padiglione A e a realizzare un nuovo salone riservato agli espositori esteri ovve-ro Vininternational, allestito nel padiglione I. Un secondo nuovo spazio denominato International Buyers’ Lounge è stato realizzato ad hoc nel centro servizi Castelvecchio.Le novità di questo Vinitaly 2014 non finiscono qui. Il nuovo salone Vinitalybio in-tende coinvolgere soprattut-to i visitatori esteri; organiz-zato in collaborazione con Federbio per dare visibilità ai vini biologici certificati, que-sto salone si rivolge princi-palmente ai consumatori del

Il primo fu, neanche a dirlo, Lui-gi Veronelli, gettando scompiglio per l’idea che il vino “non fosse solo vino” e per l’assoluta liber-tà di linguaggio che si può usare nel descriverlo. La stessa che fa dire: un sentore di cipria o sesso sfrenato, di Coccoina e di gambo di ciclamino spezzato, di benzina o di canfora, ma anche di figurine Panini, porro cotto, fiore bulbo-so e carruba birmana, fino ad un

Nord America, Nord Europa ed Estremo Oriente, mercati sempre più orientati alla pro-duzione vitivinicola biologica.

vino che ricorda David Bowie.Sono questi alcuni dei sentori più curiosi percepiti in un bicchiere di vino dai sommelier e critici più famosi d’Italia –da Luca Gar-dini a Luca Martini, da Adua Villa a Paolo Baracchino, da Eleonora Guerini (Gambero Rosso) a Gigi Brozzoni (Seminario Veronelli), da Fabio Giavedoni (Slow Wine) a Enzo Vizzari (L’Espresso), da Franco Ricci (Bibenda) a Luca Maroni (Annuario dei Migliori Vini Italiani) fino al wine commu-nicator Ian D’Agata – e “confes-sati” a Vinitaly, la più importante rassegna internazionale dedicata a vino e distillati, in programma a

Numerosi saranno anche i convegni che tratteranno te-matiche attuali concernenti la legislazione nel settore vinico-

lo, la qualità del vino, vitivini-coltura e ambiente, così come le degustazioni che inviteran-no a conoscere i premiati più

recenti del settore o alcune regioni vinicole internazio-nali. Opera Wine è uno degli eventi collaterali che avranno luogo a Verona durante il Vi-nitaly. Organizzato da Vinitaly International, Opera Wine è il grand tasting “Finest Italian Wines, 100 Great Producers” che si svolge nel prestigioso palazzo della Gran Guardia alla vigilia dell’inaugurazione del Vinitaly. Correlati a Vinitaly si tengono anche quest’anno Enolitech, salone internazio-nale delle tecniche per la vi-ticoltura, l'enologia e le tec-nologie olivicole ed oleari, e Sol&Agrifood, rassegna inter-nazionale dell'agroalimentare di qualità.Per informazioni: www.vini-taly.it

Veronafiere dal 6 al 9 aprile.Pietra focaia, cuoio, punta di mati-ta, sangue, pelliccia bagnata, pepe-rone grigliato: il lessico della criti-ca e della sommellerie enoica, tra sentori animali, legnosi, balsamici, chimici, eterei, floreali, fruttati, speziati, vegetali ed empireuma-tici – nella loro classificazione classica – è ricco di sfumature, a volte strane e divertenti, ma, c’è da dire, di impatto e capaci di accendere la curiosità. Anche se, dicono critici e sommelier, oggi sono le parole ed il linguaggio più semplice e vicino agli amanti del buon bere, quelli che preferisco-no utilizzare.

Glossario delle “Confessioni sensoriali” di critici & sommelierCipria: nota polverosa e leg-germente aromatica.Sesso sfrenato: lasciato all’im-maginazione...Vinavil: una sensazione di chi-mico e di plastica.Coccoina: un insieme di latte di cocco e di mandorla.Gambo di ciclamino spezzato: rende l’idea di un’acidità spic-cata.Figurine Panini: ha a che fare

con la colla, ma in quel modo lì: unico.Porro cotto: odore di minestroneFiore bulboso: aroma dolce e ca-rezzevole.Tabacco & cuoio: ci si sente a casa, tranquilli, rassicurati.Benzina: un aroma di idrocarbu-ro e petrolio.Canfora: un odore che ricorda il passato.Perfido: sapore di alcuni vini co-

siddetti “naturali”.Bosco di eucalipto: la terra che interviene nel sentore dell’u-va.Curry: come mangiare un pollo al curry.Ananasso: “siamo su un altro pianeta”.Carruba birmana: chiedetelo ad un collega.Vino David Bowie: eclettico, si trasforma nel bicchiere.

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Page 19: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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A cura di Giorgio Gioco

Rita Levi MontalciniScienziata e senatrice della Repubblica italiana (Torino 22 aprile 1909; Roma 30 dicem-bre 2012).La sua dolcezza era pari alla sua forza. Mangiava poco e dormiva ancora meno, ma è quanto le bastava. Una volta le ho chiesto se da piccola avesse mai giocato con le bambole, lei mi ha sorriso e ha scosso la testa, mi ha detto che preferiva arrampicarsi sugli alberi. Mio nipote era un bambino, ma sapeva chi era e voleva conoscerla a tutti i costi, così lei gli ha scritto una dedica firmandosi “la signora che studia il cervello” proprio come lui la chiamava.

di Giorgio Gioco

Il personaggio in Gioco: Rita Levi MontalciniIl 22 aprile di 105 anni fa, nasceva Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina, venuta a mancare poco più di

un anno fa…lei ci ha fatto dono delle delizie dell’intelligenza e della mente; noi la ricordiamo con quelle del palato.

Antipasto ai funghi e

formaggio8 barchette di

pasta frolla salata o

vol-au-vent, funghi

tr ifolati , formaggio

gorgonzola e grana.

Prepara i funghi trifolati e una crema densa di gorgonzola sciol-to a bagnomaria. Metti i funghi nelle barchette di pasta frolla sa-lata o nei vol-au-vent, poi la cre-ma di formaggio e il grana grat-tugiato grosso. Gratina in forno.

Tratto da: Luisa Pachera, Una vita in Gioco. Territorio, cucina e cultura nella storia del “Dodici Apostoli” di Verona.

Cucina d’Autore

Page 20: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

Musica

A cura di Gianfranco Iovino

La musica che gira intorno a noi

“Sono solo canzoni...”

20 04 14

L’eco sanremese è completamente sfumata e, come spesso accade, i risultati di vendita e preferenza degli italiani mal si

lasciano confermare dalla classifica stilata al termine della 64esima edizione della kermesse festivaliera italiana più importante.

È in libreria il nuovo lavoro di Gianfranco Iovino,

giornalista, scrittore e collaboratore del Giornale

dei Veronesi dal titolo “Sono solo canzoni…” una

vera e propria antologia di racconti brevi, ispirati

ai testi delle canzoni di musica leggera italiana.

Abbiamo lasciato sul podio le giovani promesse. Arisa, vincitri-ce assoluta con il brano “Con-trovento”, seguita dal talentuo-so Raphael Gualazzi e da Renzo Rubino, ma nella realtà, ad oggi, le classifiche di vendita ci dico-no che l’unico lavoro discografi-co che ha un buon successo, tra

vendita e ascolti è quello di Fran-cesco Renga con il suo “Tempo Reale”, che davvero ci regala un gran bel ritorno, attraverso un album nato nel segno delle più assolute novità, partendo dalla casa discografica, al produttore Canova, fino a nuovi autori che hanno permesso a Francesco di poter esprimere una vocalità an-cora più intensa e congeniale per il suo timbro unico e particola-re. Con notevole distacco segue il lavoro di Arisa “Se vedo te”, in cui sono raccolti 11 brani che mettono in luce le grandi capa-cità di scrittura e unicità di voce dell’artista genovese, che la pone su un piedistallo molto elevato per il notevole talento espres-so in ogni traccia del suo nuovo CD, cancellando completamente l’immagine della ragazzina timida di “Semplicità” ed avvicinandola molto di più ad una interprete in-tensissima con brani che ci hanno entusiasmato come “La notte”, “Amami” o “L’amore è un’altra cosa”. Per finire, restando nella classifica ufficiale dei primi 30 di-schi più venduti in Italia, troviamo Noemi e il suo Made in London, attesissimo nuovo lavoro di ine-diti per un’artista molto apprez-

di Gianfranco Iovino

zata da critica e pubblico per la sua voce graffiante e particolare, che le è valsa grandi traguardi e collaborazioni importanti, su tut-te quella con Fiorella Mannoia nel brano “Per tutta la vita”. Fa mol-to riflettere il dato che nei primi 50 posti della classifica dei più venduti ci sia solo una Compila-tion di Sanremo, dov’è raccolto il “meglio” di un Sanremo che, per i critici musicali, passerà agli annali come uno dei più scadenti mai as-sistiti prima, e di cui ahimè, la clas-sifica di cui vi riporto i dati, non fa altro che confermare l’inglorioso esito. Ma dalla classifica FIMI sulle vendite dei CD in Italia, emerge un dato significativo, che deter-mina che gli acquirenti di musica si stanno affezionando sempre più alle “colonne sonore” di film e fiction di cui si parla ovunque per significato, valore espresso dalla pellicola o la particolare ri-sonanza mediatica del momento, come sta accadendo nel caso di “Braccialetti Rossi”. Si tratta di una Compilation musicale che ha reso ancora più toccante e inten-sa la Fiction trasmessa da RaiUno ispirata all’omonimo libro evento di Albert Espinosa “Braccialet-ti rossi. Il mondo giallo. Se credi nei sogni, i sogni si creeranno” ,con brani firmati e interpretati da grandi artisti della musica ita-

liana come Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Francesco Facchinetti, o anche la musica di sottofondo del Premio Oscar al miglior film straniero “La grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. Ma tornando a Sanremo, e quanto ci saremmo aspettati dalle classifi-che di vendita post evento, il dato

emerso evidenzia e sottolinea, al tempo stesso, il particolare mo-mento critico della nostra musica italiana, dove l’assenza di nuove idee pone in posizioni critiche il fascino all’acquisto per artisti dal curriculum prestigioso come: Ron, Antonella Ruggiero, Ferrero e De André. E con questa con-sapevolezza è inevitabile soffer-marsi a riflettere sul motivo per il quale la musica sta ingobbendosi la schiena di un peso notevole, che è l’assenza di novità e la ri-nuncia al “rischio” di osare speri-mentazioni sonore entusiasmanti e accattivanti, se alla fine il pub-blico sceglie una colonna sonora da ascoltare o regalare e lascia a mostri sacri della musica leggera, come Zero, Daniele, Baglioni e altri ancora, l’obbligo di lunghi ca-lendari di concerti live per com-pensare la deludente classifica di vendite, che vuole sempre più la musica divorata, “scaricata illegal-mente”, e gettata in pasto ad una Playlist sempre più vasta e nume-rosa, con brani che non lasciano il segno nella memoria di chi li ascolta, li canticchia e poi passa, velocemente, al brano successivo. Si spera davvero che la primave-ra porti nuove ventate di grande musicalità come quella che sem-bra garantirci Vasco Rossi, Biagio Antonacci, Cesare Cremonini,

Tiziano Ferro e altri ancora, per una musica leggera, sempre più vaporosa al punto tale che, si preferisce ascoltarla appena e poi darla in pasto ad un cestino per fare spazio a nuove tendenze sonore oltreconfine che l’Italia, in questo momento, sembra non riuscire a produrre, emulare o

garantire. Ci piace, in conclusio-ne, consigliarvi 2 CD presenti in classifica Top20, che portano alla ribalta artisti di natura diversa, ma dal grande passato musicale, quali sono stati Sergio Caputo, che sta ottenendo un buon successo con il suo “Un sabato italiano 30”, con il quale l’artista celebra il trentesi-mo compleanno del suo maggior successo attraverso un remake

dell’album originale, realizzato in versione più jazz e Nada, che proseguendo nel suo originale percorso creativo tra canzoni d’autore, rock’n’roll e letteratura, ha realizzato un’opera di grande intensità dal titolo “Occupo poco spazio”, che consigliamo di ascol-tare attentamente perché esalta un’energica anima punk che dà vita ad un POP colto e graffiante. A chiusura di questo nuovo nu-mero siamo certi che la musica che gira intorno a noi saprà tor-nare ad essere una colonna sono-ra per la nostra vita e, nell’attesa che arrivi il “nuovo che affascina” e si lascia acquistare a “scatola chiusa”, ascoltiamoci quella rega-lataci da film e fiction che emo-zionano il cuore ad ogni nuovo ascolto.

Un esperimento insolito, ol-tre che nuovo per la narrativa, quello di unire alla musica la letteratura, così da dare nuove forme espressive a personaggi da sempre ascoltati e cantati da tutti, come Anna e Marco di Lu-cio Dalla, o La donna cannone di De Gregori, od anche Sara di Venditti e Fabio e Teresa di Zar-rillo, permettendo al lettore di avventurarsi in un viaggio di let-tura intrigante ed assolutamen-te coinvolgente. Il libro di Iovino affronta diverse tematiche della vita quotidiana,spaziando dal-la solitudine all’amore, dai mali della guerra alla desolazione dell’anima, fino alla violenza sul-le donne, la vecchiaia abbando-nata e il diritto alla nascita che vince sull’idea dell’aborto. Un libro unico nel suo genere, gra-zie all’arguzia dell'autore di aver voluto unire, con un solido bino-mio, la musica e le parole, pro-ponendo 18 storie di assoluto spessore, che diventano vere e proprie pagine aggiuntive di ca-polavori della discografia nazio-nale. Il volume è impreziosito dai patrocini morali della Provincia di Verona e radio LatteMiele, ol-

tre che essere finalizzato ad uno scopo importante, quello di rac-cogliere fondi a sostegno della Lega del Filo d’Oro, attraverso il diritto d’autore che Iovino cede completamente all’Associazione nazionale che quest’anno fe-steggia i suoi 50 anni di attività. Un libro davvero intenso “Sono solo canzoni…”, a tratti sugge-stivo, emozionante e dalle conti-nue riflessioni su quanto accade per le vie del mondo, come ci ha abituati lo stile narrativo di Gianfranco Iovino, che sa sca-vare a fondo tra le pieghe della vita, inchiodando i lettori alle sue narrazioni, regalandoci una raccolta di racconti esilarante e con un denominatore comune forte ed assoluto: l’ispirazione regalata da brani musicali che non sono solo canzoni, ma veri capolavori della storia della mu-sica di casa nostra, che da can-zone diventano parole e si tra-sformano nella memoria di chi li legge, delle storie di vita che arrivano dritte al cuore. Sono solo canzoni… di Gianfranco Iovino – A.Car edizioni – pagine 340 €. 18 in tutte le librerie di Verona e provincia.

Page 21: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

Questa piccola grande musicaDall'ultimo album di Claudio Baglioni, al la sensazionale chitarra di Tommy

Emmanuel, passando per la stagione lir ica e sinfonica al Teatro Filarmonico e per

gli appuntamenti proposti dai giovani interpreti del Conser vator io veronese .. .

A cura di Gianfranco Iovino

Musica a Verona

A cura di Elisa Zanola

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Cosa si può ascoltare a Vero-na nelle prossime settimane? Il 7 aprile sarà al Palasport di Verona Claudio Baglioni, per il suo “Con-VoiLive tour”. In molte città ita-liane, dove si è esibito, ha fatto il tutto esaurito. È stato il caso di: Pescara, Caserta, Bari, Acireale, Roma, Torino e Firenze. A suona-re con lui, un gruppo di polistru-

mentisti che accompagneranno il cantante nel repertorio dei suoi più noti successi e riproporranno alcune delle canzoni del nuovo al-bum, “Con Voi”.Un appuntamento ancora più

importante con la musica, sarà il 5 maggio, al Teatro Filarmonico, con

di Elisa Zanola il due volte candidato ai Grammy Awards, l'australiano Tommy Em-manuel, tra i migliori chitarristi acustici viventi. La chitarra lo ac-compagna da quando ha 4 anni; negli anni Ottanta si è esibito in tour con Tina Turner e ha suona-to con altri grandissimi musicisti, come Eric Clapton e John Den-ver. E' considerato uno dei cinque Certified Guitar Player, nome co-niato da Chet Atkins per designare

i chitarristi più influenti al mondo. Tra gli ultimi suoi lavori musicali ha pubblicato “The Colonel and the Governor”, un album jazz regi-strato in duetto con Martin Taylor. L’ultimo album di Tommy è il CD/DVD combo live, “Tommy Emma-nuel cgp: Live and Solo in Pensaco-

la, Florida”, registrato dal vivo nel primi mesi del 2013 in Florida, che include successi vecchi e nuovi. I concerti, al Palasport e al Teatro

Filarmonico, inizieranno alle 21. Per informazioni: www.eventive-rona.itProsegue anche la ricca e raffina-

ta offerta sinfonica del Teatro filar-monico. Per i cultori della musica classica, l'11 aprile alle ore 20, con replica il 12 aprile alle 17, Anna Se-

rova (alla viola), sotto la direzione del maestro Boris Brott, suonerà la Styx per viola, coro e orchestra di Gija Kantscheli e la Sinfonia fan-tastica op. 14 di Hector Berlioz. Il 17 aprile alle ore 20, con repli-

ca il giorno dopo alle 17, ci sarà il Concerto di Pasqua: lo Stabat Mater di Gioachino Rossini diret-to dal Maestro Stefano Montanari. Tenore: Francesco Marsiglia; Basso: Marco Vinco; Soprano: Pretty Yen-de; Contralto: Ekaterina Semen-chuk.Il 26 aprile alle ore 20 e il 27 apri-

le alle ore 17, Xu Zhong, uno dei più famosi pianisti cinesi a livello internazionale, suonerà il Concer-to per piano e orchestra n.1 op. 15 in do maggiore di Ludwig Van Be-ethoven, il TrV 215 Salome's Dan-ce op. 54 e il Der Rosenkavalier, TrV 227, op. 59 Suite di Richard Strauss.Per quanto riguarda la stagione

lirica, ad aprile sarà rappresentata al Teatro filarmonico, la tragedia lirica in tre atti di Gaetano Do-nizetti, Maria Stuarda. Il direttore d'orchestra sarà Sebastiano Rolli; alla regia, Federico Bertolani. Sce-

ne di Giulio Magnetto e costumi di Manuel Pedretti. Le date in cui sarà possibile assistere allo spettacolo lirico, saranno: domenica 6 aprile alle 15.30, martedì 8 aprile alle 20, giovedì 10 aprile alle 20, domenica 13 aprile alle 15.30. Per maggiori informazioni sulla stagione sinfoni-ca e lirica: http://www.arena.itRicordiamo anche gli eventi pro-

mossi dal Conservatorio Dall'A-baco di Verona, che lo scorso 15 marzo ha aperto, in una bellissima iniziativa, le sue sedi alla cittadi-nanza, permettendo agli interessa-ti di assistere in prima persona alle lezioni proposte da questa pre-stigiosa istituzione veronese. Gli appuntamenti previsti per il mese di aprile, denominati “Dalle sei alle sette”, prevedono, per la Rassegna di Giovani Interpreti, tutti i martedì (e quindi nelle date del 1, 8, 15, 29 aprile), dalle ore 18 alle ore 19, l'e-sibizione di: strumentisti, cantanti, ensemble cameristici del Conser-vatorio “E. F. Dall’Abaco” di Verona presso l'Auditorium Nuovo Mon-temezzi, in piazza Sant’Anastasia. Musiche di: Paul Arma, Johannes Sebastian Bach e Ferruccio Busoni,

Ludwig van Beethoven, Vincenzo Bellini, Alban Berg, Luciano Berio, Eugène Bozza, Johannes Brahms, Pearl Chertok, Fryderyk Chopin, Pietro Cimara, Franz Danzi, Mi-les Davis, Claude Debussy, Pablo de Sarasate, Gaetano Donizetti, Henri Duparc, Antonín Dvorˇák, Duke Ellington, Victor Ewald, Ga-briel Fauré, Reynaldo Hahn, Franz Joseph Haydn, Johann Nepomuk Hummel, Jaques Ibert, Richard Lieb, Jules Massenet, Nikolai Medt-ner, Felix Mendelssohn Bartholdy, Darius Milhaud, Meredith Jane Monk, Wolfgang Amadeus Mozart, Niccolò Paganini, Charlie Parker, Amilcare Ponchielli, Cole Porter, Sergei Prokofiev, Giacomo Pucci-ni, Sergej Rachmaninov, Ottorino Respighi, Gioachino Rossini, Nino Rota, Jeanine Rueff, Camille Saint-Saëns, Franz Schubert, Robert Schumann, Jules Semler-Collery, Aleksandr Nikolaevicˇ Skrjabin, Louis Spohr, Stjepan Šulek, Richard Strauss, Francesco Paolo Tosti, Giuseppe Verdi, Henri Vieuxtemps, Heitor Villa-Lobos.Per informazioni: www.conserva-

torioverona.it

Page 22: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

22 04 14

Chievo, tea for twoSe le “Favole” esistono ancora, hanno sempre e comunque

un lieto fine, generalmente costellato da una serie infinita di

situazioni e circostanze che hanno per lo più del miracoloso.

È quello che, in questo momento del campionato serve al Chievo: un bel miracolo, o se volete, un miracolino. Difficile che Caglia-ri (a ridosso della 29a giornata di campionato) e Udinese (rispetti-vamente 29 e 31 punti) possano essere invischiate nella complessa rete della retrocessione. E allora, avanti. Catania, Sassuolo, Livor-no, Bologna e Chievo. Due piazze su cinque per la bagarre finale di campionato che terrà col fiato so-speso tutte le contendenti fino alle diciassette del prossimo 16 maggio. Chi ce la farà brinderà a suon di tè (e qualcos’altro), magari più caldo del solito (anche se contro stagio-

ne), come piace a Fabio Caressa. Ma se la parodia del lontano 1950, “Tè per due”, vede una Nanette imbrigliata fino all’ultimo istante, il Chievo non è da meno. Nella fa-mosa pellicola di David Butler lo scenario è quello della crisi di Wall Street targata 1929. Nella realtà di Corini, invece, lo schema è quello di una crisi mondiale che dura dal 2007 e di un’identità di squadra che scivola sulla lama del rasoio: o ti tagli, o ti fai la barba. O meglio: la barba la farai agli altri tre. Mai così male dal primo avvento in Serie A. Nemmeno alla 28a giornata di quel campionato (2006/2007) che vide la retrocessione della squadra della diga sul filo di lana dell’ultima giornata nel famoso spareggio di

Bologna contro il Catania che si salvò a discapito dei clivensi. A quel punto di quel campionato il Chie-vo (come adesso) aveva 24 punti ed era ugualmente al quint’ultimo posto insieme al Messina. Sotto, a due lunghezze, la Reggina. Sul fon-do chiudevano a 19 punti Parma ed Ascoli. Adesso è tutto più concen-trato. Sono tutte lì. Anche il Cata-nia ultimo a 20 punti osa benissimo sperare. Solo 6 vittorie e altrettan-ti pareggi a fronte di 16 sconfitte.

A cura di Nicola Di Ciomma

Calcio d’Alta quota

Esattamente il 50% delle gare sin qui disputate dal Chievo ha visto la squadra subire gol nei primi 22 minuti (nemmeno metà del primo tempo). E’ questo il disastroso bi-lancio di una squadra che, per l’e-sperienza di categoria, potrebbe dare molto di più. Mister Corini ha già compiuto un mezzo miracolo risollevandola dalle sabbie mobili. Ma il cambio con Sannino proba-bilmente è arrivato troppo tardi. Le esigenze del nuovo tecnico si sono poi scontrate con una cam-pagna acquisti estiva che certo non si confaceva ai piani dello stesso. A gennaio si è tentato di rimedia-re in corsa. Qualcosa è stato fatto. Altre idee sono andate a monte, tanto che all’ultimo è stato deciso di reintegrare Guana (fuori rosa dalla scorsa estate per il violento

scontro con Puggioni) per soppe-rire alle esigenze del centrocampo. Si è tentato di rabberciare e Corini ha avuto il suo da fare. Le vittorie contro Catania e Genoa hanno ridato fiducia all’ambiente. Nono-stante il bugiardo 3-1 beccato a Firenze la squadra sembra reagire anche sul piano del gioco, anche se in fase conclusiva si rivela spesso sprecona. Solo 13 gol fra Paloschi (8) e Théréau (5) la dicono lunga. Gli scontri casalinghi con Bologna e Sassuolo saranno determinanti. Forse anche il calendario, in questo delicato momento della stagione, aiuta più il Chievo delle altre. Ma le altre sono sempre lì e pare abbia-no tutte fatto un mercato invernale migliore. Resta “Allarme Rosso” se non si vuole sprofondare. L’inferno è a un tiro di schioppo.

di Nicola Di Ciomma

Page 23: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

Hellas, vale la pena osareChi l’avrebbe mai detto? Hellas tranquillo con la

salvezza in tasca a tre mesi dalla fine del campionato.

Quella tanto agognata Serie A che, più di una volta, da queste pagine, abbiamo sottolineato mancasse da troppo tempo per sanare le ferite di oltre un de-cennio di febbrili astinenze dal calcio che conta, ha ripagato giu-stamente tutti i sacrifici profusi.

Eppure il Verona (che già dall’esta-te scorsa sulla carta non godeva certo di un calciomercato sterile) ha saputo anche, comunque vada a finire, assurgersi a Cenerento-la del calcio italiano. Gli scaligeri hanno offerto al campionato una ventata di novità giocando un cal-cio semplice, veloce, quadrato e spesso spumeggiante, esaltando non solo la platea locale ma intri-gando alla grande avversari, gior-nalisti, opinionisti, critici e addetti ai lavori. Complimenti davvero dunque, non solo alla squadra e a Mister Mandorlini, ma ancora una volta alla Società che ha saputo, nei momenti difficili del passato, costruire con pazienza le condi-zioni necessarie per il raggiungi-mento degli obiettivi.Si, perché è di obiettivi che si deve parlare an-

cora. A ridosso della 29a giornata (mancano 10 partite alla fine del campionato), anche se i numeri sono meno confortanti del girone d’andata, tutto è ancora possibile per l’Europa. Nelle ultime nove partite Toni e compagni hanno raccolto solo otto punti e vinto solo due volte in trasferta (con-tro Sassuolo e Livorno). E sono

A cura di Nicola Di Ciomma

Calcio d’Alta quota 23

proprio quegli otto punti che van-tavano in più nella prima frazio-ne di campionato. Considerando sempre quella con l’Inter la gara di riferimento statistico ultimo, al Bentegodi l’Hellas non vince dal 22 dicembre scorso (4-1 alla La-zio). Unico exploit di rilievo resta la gara interna contro la Juve (2-2). Qualcuno parla di difesa bucata

(46 reti subìte), ma non si accorge che l’attacco è molto prolifico (43 reti realizzate) per la bellezza di un ottavo posto conquistato con 12 vittorie, altrettante sconfitte e soli 4 pareggi. Per non parlare di Luca Toni, verso le 37 primavere, con 13 reti realizzate (solo due in meno del capocannoniere Tévez) quest’anno. Che Prandelli lasci stare la carta d’identità e ci faccia un pensierino pro Brasile? Si sa, però, il palato della platea Hellas resta sempre fine. La dipartita di Jorginho verso Napoli ha fatto torcere il naso a più d’uno, consi-derando che Mandorlini, nel ruolo di regia, non è riuscito ancora a risolvere il rebus. Anche se Donati e Donadel hanno fatto il diavolo a quattro per rimpiazzare degna-mente il brasiliano, è altrettanto vero che la “promessa” Cirigliano deve ancora decollare. Se qualcu-no (come Inter e Parma) sta me-glio, qualcun altro (come l’Hellas) ha sicuramente, da qui alla fine, ancora ottime possibilità di pro-varci. Il calendario parla chiaro. E se qualcuno è alla finestra (sem-pre Inter e Parma) e saluta dall’al-to con fierezza, ricordiamoci che Jovanotti cantava: “Affacciati alla finestra Amore mio”.

di Nicola Di Ciomma

Page 24: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

A cura di Diego CordioliA cura di Susanna Barcotto

All'ultima edizione di Sport Expo erano presenti 52.000 visitatori, rappresentati in larga maggioranza da bambini dai 6 ai 14 anni, che hanno confer-mato il successo della manife-stazione che si presenta come una rassegna di discipline spor-tive valorizzando il binomio sport e giovani, consentendo loro di cimentarsi nelle più va-rie attività presenti attraverso “villaggi” e giochi a tema, con un programma ricco di parti-te, dimostrazioni, prove, filmati e altro. La manifestazione che gode del Patrocinio dell’Asses-sorato allo Sport del Comune di Verona e del Ministero della Gioventù, ha visto il coinvol-gimento delle istituzioni, degli enti di promozione sportiva, delle federazioni e degli istituti scolastici. Tanti gli sport pre-senti, dai più conosciuti come: la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby, il tennis, il tiro con l’arco, il football americano, a quelli più di nicchia come: la canoa kayak, la danza sportiva, l’ ar-rampicata sportiva, l’hockey su prato, il Kendo, attività su-bacquee, il windsurf e la pesca sportiva. E naturalmente, non poteva non essere rappresen-tata tutta la Fondazione Bente-godi con un programma ricco di esibizioni, soprattutto per quanto riguarda la sezione di ginnastica. Ed è proprio questa la disciplina che vogliamo me-glio approfondire in questo nu-mero del giornale, attraverso la coordinatrice della sezione di ginnastica artistica femminile, Laura Tommasetti.Ci parli di questa affa-

scinante disciplina. La ginnastica artistica è uno

sport molto emozionante che si sviluppa attraverso l’utilizzo di 4 attrezzi quali: le parallele asimmetriche, la trave, il vol-teggio e il corpo libero con accompagnamento musicale. E’ una disciplina olimpica che

SportExpo e la ginnastica artistica femminileHa chiuso i battenti con numer i da capogiro l ’ottava edizione di Spor tExpo, la manifestazione

spor tiva che si è tenuta presso l ’Ente Fiera di Verona dal 15 al 17 marzo, nata dall ’ idea di

Stefano Bianchini, direttore generale della Fondazione Bentegodi, nonché presidente FIPAV

Verona. Un'occasione anche per approfondire un'affascinante disciplina: la ginnastica ar tistica.

di Susanna Barcotto

richiede una certa forza fisica e notevole mobilità articolare. Quali sono quindi le ca-

ratteristiche fondamen-tali per un’atleta ?Alla base di questa disciplina

c’è una grande dote, quella del coraggio, seguita dalla forza e dalla scioltezza e precisione dei movimenti acrobatici.A quale età è consiglia-

bile l’approccio alla di-sciplina?Già dai 5-6 anni si può acce-

dere al primo corso in Ben-tegodi, dagli 8 anni si inizia a gareggiare, e a 12-13 si passa alla categoria Junior. Ma quindi in Bentegodi

i corsi sono solo rivolti ai probabili futuri cam-pioni di domani?Assolutamente no! I corsi

sono aperti a tutti coloro che vogliono anche solo fare gin-nastica, infatti in questi anni

abbiamo avviato delle disci-pline di Ginnastica Amatoriale con circa 10 corsi non solo nella sede di Via Trainotti a Ve-rona, ma anche a Caprino o ad Avesa.

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Definirebbe la ginnasti-ca artistica una discipli-na statica?Assolutamente no, anzi si

tratta di una disciplina in con-tinua evoluzione sia dal punto di vista degli attrezzi che della formazione.Com’è andato il 2013

dal punto di vista delle gare per la Fondazione Bentegodi?I risultati sono stati di presti-

gio. Le piccole della fascia 8-10 anni hanno partecipato al Tor-neo Allieve e Lara Caroleo ha conquistando il titolo di Cam-pionessa regionale seguita da Rachele Soffiati.Le più grandi, della fascia

10-12 anni, hanno partecipa-to al Campionato di serie B. Entrambe le squadre si sono piazzate per la fase Interregio-nale, con solo un po’ di ram-marico per alcuni errori che

hanno impedito di raggiungere la fase nazionale. Un’altra atleta, Sara Cancian,

è Campionessa Regionale alle parallele Asimmetriche, vinci-trice delle due fasi della gara

della specialità alle parallele e 6 atlete si sono classificate per la fase nazionale.Per il 2014, l’obiettivo è an-

cora migliorare per vincere!Qual è il primo consi-

glio che si sente di dare a un genitore?Che è fondamentale che le

bambine si divertano! E’ cer-tamente importante tenere gambe e punte tese, ma se ar-riva il momento della caduta, la si faccia con un sorriso!Per chiudere: una defi-

nizione della ginnastica artistica.È uno sport completo, sia dal

punto di vista fisico, in quanto utilizza tutte le parti del corpo, che mentale, per compiere gesti atletici di difficoltà ele-vata.

La ringraziamo della dispo-nibilità e speriamo che attra-verso questa intervista, possa crescere la curiosità per la gin-nastica artistica. Per approfon-dimenti: info www.fondazione-bentegodi.it

Sport a Verona

Page 25: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

di Maria Cristina Caccia

Il Forum: Sport e impiantistica del Coni

In campo la Nazionale italiana Sindaci

Lo spor t dal punto di vista delle Infrastrutture: al Palazzetto Masprone, in

Sala Lucchi a Verona, si è tenuto il Forum sul binomio “Spor t & Impiantistica”.

Il presidente Giovanni Miozzi ha presentato la par tita di calcio a scopo benefico tra la Seleçao

Sacerdoti Calcio e la Nazionale Italiana Sindaci, che si è tenuta lo scorso 15 marzo a Salizzole.

Sport a Verona

Lo scorso 22 marzo, al Palazzetto Masprone, in Sala Lucchi a Verona , in Piazzale Olimpia,si è tenuto il Forum “Sport & Impiantistica”, in program-ma all’interno del progetto “Il ruolo dello Sport Veneto nel panorama na-zionale”, ideato dalla Regione Veneto e dal Comitato Regionale CONI Ve-neto con il contributo della Direzio-ne Regionale della Scuola dello Sport, rappresentata dal suo Coordinatore Didattico e Scientifico, prof. Dino Ponchio, con la collaborazione dello Studio Ghiretti & Associati. Il Forum ha richiamato operatori del settore, istituzioni regionali e interlocutori na-zionali, inclusa la stampa e i media di settore, attorno a questo quarto tavo-lo di confronto per affrontare il tema delle infrastrutture e dell’ impiantistica, in termini sia programmatici che nor-mativi e funzionali.

Marco Giorlo, Assessore allo Sport del Comune di Verona: “La città di Verona gode di eccellenze sportive e accoglie migliaia di persone, tifosi e appassionati. Purtroppo, sono sempre meno le risorse disponibili e sono

L'evento sportivo rappresen-ta l'avvio del progetto bene-fico realizzato dal Comune di Salizzole per il 2014 a favore dell'Associazione Rosagallo, im-pegnata nel sostegno ai malati di “poliposi adenomatosa fa-miliare”. La manifestazione, dal titolo “+ sport + solidarietà + salute”, si è svolta al palazzetto dello sport di Salizzole. Dopo la celebrazione della messa dello sportivo e la presentazione del piano di solidarietà, si è dispu-tata la partita, la cui telecronaca era a cura di Roberto Puliero.La Seleçao Sacerdoti Calcio,

fondata nel 2005, è un'associa-zione no profit, che partecipa attivamente a eventi e partite di calcio a scopo benefico su tutto il territorio nazionale. Tre, quindi, sono i fattori che hanno contribuito alla sua nascita: cre-

sempre più i tagli, quindi gli sforzi da fare sono impegnativi. Verona sta già facendo dei progetti con il supporto di soggetti privati e credo che andare in questa direzione sia una scelta vin-cente per il futuro dell’impiantistica sportiva a vari livelli.”

Gianfranco Bardelle, Presidente del CONI Veneto: “Questo percorso re-gionale ha scelto appositamente la modalità itinerante per affiancare lo Sport a temi specifici, in collabora-zione con lo Studio Ghiretti. Verona ospita il complesso tema dell’impianti-stica sportiva. Il 66% del bilancio della Regione Veneto è coperto dalla spesa per la Sanità pubblica, mentre lo 0% va all’impiantistica ed è un dato scon-fortante. Siamo secondi in Italia dopo la Lombardia per numero di società sportive, per numero di volontari ed è un dovere aiutare le strutture, le società, gli Assessori, le istituzioni del-la nostra Regione a riconoscere allo sport un valore aggregativo.”

Massimo Giorgetti, Assessore ai La-vori Pubblici Regione Veneto: “Il qua-dro economico attuale è drammatico. Non ci sono fondi, il Patto di Stabilità pone limiti di spendibilità sia ai Comu-

ni sia alle Regioni. Un primo passo da fare è agire sugli impianti presenti, ri-qualificandoli, in un’ottica di innovazio-ne. È basilare avviare una pianificazio-ne strutturata per i prossimi quattro o cinque anni, partendo da un concreto intervento per rendere più efficienti gli impianti esistenti, attraverso censi-menti e analisi territoriali mirati. Inol-tre, la riduzione dei costi di gestione energetica e di gestione aiuterebbe a recuperare fondi da reinvestire nell’impiantistica in modo tangibile.”

Francesco Romussi, Direttore della Gestione Patrimonio e Consulenze impianti sportivi del CONI: “La piani-ficazione strategica dell’impiantistica sportiva è la prima regola da seguire e deve basarsi su censimenti mira-ti a individuare gli impianti presenti sul territorio, al fine di ottimizzare le risorse. Creando un vero e pro-prio Piano Regolatore dello Sport, pensato secondo una metodologia tipicamente industriale, si pongono le basi per implementare progetti di fat-tibilità. Attrarre finanziamenti privati è una condizione quasi imprescindibile, ma, per farlo, all’interlocutore privato si deve garantire la remunerabilità del

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capitale investito, inclusi costi di ge-stione e sostenibilità.”

Roberto Ghiretti, presidente dello Studio Ghiretti & Associati: “Per uno sviluppo sostenibile va considera-to l’uso dell’impianto nel tempo. Dal punto di vista della progettualità, a partire dal CONI alle singole realtà locali, ci si deve focalizzare sulle aree coinvolte, per una riqualificazione urbana, puntando all’accessibilità e ai metodi di appalto e di gestione, assi-curando al singolo impianto le carat-teristiche di polifunzionalità e sosteni-bilità. Il recupero di aree sportive vale per raggiungere più obiettivi: sociale e ricreativo, di tutela del territorio, sa-nitario, culturale e didattico, puntando a contrastare l’abbandono delle pra-tiche sportive e a soddisfare i bisogni dei soggetti fruitori.”

Guido Martinelli, Studio Legale As-sociato Martinelli & Rogolino: “L’o-biettivo dell’intervento è duplice: apri-re un tema di confronto sulla apertura verso i Contratti di Rete, una soluzio-ne valida da valutarsi per ogni realtà sportiva, micro o macro, a livello loca-le e regionale. Dobbiamo guardare all’ innovazione, convinti che il modello

dell’Associazione dilettantistica spor-tiva stia scomparendo. Il Contratto di rete può essere una soluzione, dopo la strada delle ATI, Associazioni Tem-poranee di Impresa: il sasso è lanciato, vediamo cosa accadrà.”

Una Tavola Rotonda finale ha coin-volto più relatori, voci del panorama veneto, da Padova a Verona, fino a Rovigo, chiamati ad argomentare un dibattito sul tema delle diverse tipo-logie di impianti gestiti attualmente, considerando la prospettiva della o delle proprietà e delle specifiche for-me di accesso alla gestione, ai costi, alle problematicità e alle richieste più immediate. Si sono alternati Stefano Bianchini, Direttore Generale Fonda-zione Bentegodi Gabriele Busato, Re-sponsabile Jesolo Beach Arena, Gianni Gross, Presidente Plain Team Veneto ed E lisabetta Mastrosimone (Padova) Amministratore Provinciale Us Adi Padova.

I prossimi appuntamenti sono a Vicenza, il 27 settembre 2014, con il quinto Forum “Sport & Scuola” e a Padova, il 29 novembre per l’attesa presentazione del “Libro Bianco dello Sport”.

do religioso, passione per il calcio e partecipazione a iniziative di so-lidarietà a favore di associazioni onlus.La Nazionale Italiana Sindaci ha

debuttato per la prima volta ad Arezzo nel 2002. Attualmente è composta da più di 50 Primi Cit-tadini, accomunati da un obiet-tivo: sottolineare l'importanza dell'impegno sociale come sinda-ci, promuovendo una sana prati-ca sportiva, lontana dagli scenari di violenza negli stadi. Dal 2006, l'iniziativa ha raccolto 205 mila euro, cifra devoluta a scopi socia-li, tra cui Telethon, Unicef, FAO e Croce Rossa. La N.I.S è diventa-ta ufficialmente onlus nel 2007 e nel 2008 ha conquistato la me-daglia d'argento al Campionato dei Sindaci Europei di Salisburgo. Dall'anno della sua prima forma-zione, la squadra ha giocato in

alcuni degli stadi più importanti d'Italia, affrontando, ad esempio, la Nazionale Italiana Cantanti, la Na-zionale Parlamentari, la Calciatori Team, la Nazionale Piloti, la Nazio-nale Magistrati, la Nazionale Invia-ti per la Solidarietà, la Nazionale Giornalisti RAI, la Nazionale Con-findustria, la Nazionale Italiana Olimpici, La rappresentativa dei Dipendenti Vaticano, la Nazionale Polizia di Stato. L'Amministrazione comunale

di Salizzole già in passato ha or-ganizzato raccolte fondi a favore dei terremotati dell'Abruzzo e dell'Aquila. L'azione benefica è poi proseguita grazie al connubio tra cultura e solidarietà, dedicando il proprio programma annuale di eventi d'intrattenimento a favore delle onlus che aiutano i più de-boli. Nel 2013, ad esempio, sono stati raccolti 7.450 euro e donati

all'ABEO per finanziare l'acquisto di pompe erogatrici di farmaci chemioterapici per i bambini del reparto pediatrico-oncologico dell'ospedale di Borgo Roma.L'associazione Rosagallo è una

organizzazione di volontariato che, grazie alla sinergia con la Fon-dazione omonima, opera sul ter-ritorio della provincia di Verona. L'obiettivo è quello di garantire un sostegno su più fronti alle per-sone che sviluppano malattie del colon. Le attività comprendono supporti morali e materiali agli infermi, durante le fasi di diagnosi e cura fin dall'età pediatrica; rac-colta dati per studi prospettici e ricerche statistiche; distribuzione di materiale informativo ai medi-ci; formazione alle famiglie sulla prevenzione; organizzazione di seminari o incontri di studio. Erano presenti alla presenta-

zione dell’evento: Samuele Campedelli, assessore pro-vinciale alla Programmazione e pianificazione territoriale; per il Comune di Salizzole Mirko Corrà, sindaco; Angelo Campi, assessore al Bilancio e mister della Nazionale Italiana Sindaci; per l'associazione Ro-sagallo, Gian Gaetano Delaini, presidente dell'associazione Rosagallo e professore del Policlinico Universitario G. B. Rossi di Verona. Hanno parte-cipato inoltre: per la Naziona-le Italiana Sindaci, Giorgio Ma-laspina, sindaco di San Pietro di Morubio; Diego Ruzza, sin-daco di Zevio. Per la Seleçao Sacerdoti Calcio, don Alberto Ancelotti, vice presidente; don Luca Pedretti e don Massimi-liano Lucchi, parroci di Saliz-zole - Bionde – Engazzà.

A cura di Diego Cordioli

Page 26: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

26 04 14

Il sole: alleato di bellezza, ma serve saperlo filtrareFiltrare i raggi solari attraverso prodotti specifici equivale ad amare la propria pelle. L'abbronzatura è un vero

e proprio sistema di difesa: i raggi del sole azionano la melanina, in grado di schermarli solo parzialmente...

Per questo motivo è importante per la salute della pelle applica-re un prodotto solare adeguato al proprio fototipo, alla durata dell'esposizione prevista, all'o-rario, al luogo in cui ci si trova (latitudine e longitudine), alla quantità di melanina che la no-stra pelle ha già prodotto nei giorni in cui ci siamo esposti al sole.Spesso ci si illude che, andando al mare o in montagna per un week-end, il colorito acquisito sia vera abbronzatura. Siccome, però, la melanina impiega circa tre giorni ad essere sintetizzata è chiaro che quel colore svanirà in breve tempo. Questo accade perché un’abbronzatura rapida non è che il prodotto dell'impat-to dei raggi UVA, che danno una pigmentazione immediata non duratura e che sono i principali responsabili del foto-invecchia-mento. Sono gli UVB, responsa-bili di scottature ed eritemi, ad azionare la reazione difensiva duratura della melanina. Oc-corre quindi un alleato valido in grado di lasciare che l’abbronza-tura vera affiori pian piano senza scottature e senza sottoporre la pelle ad inutili e pericolosi stress ossidativi.Finti FiltriVestiti e vetri (finestrini dell'au-to, finestre...) non proteggono, normalmente, dai danni provo-cati dai raggi UVA, ma solo da quelli dei raggi UVB che, essen-do più “corti” degli UVA, non li attraversano. Questo dettaglio rende l'esposizione solare ancor più dannosa perché non abbia-mo nemmeno il "campanello d'allarme" di rossori, pruriti e scottature.L’unica protezione reale è quella dei filtri chimici o fisici contenuti nei prodotti solari, da abbinare ovviamente ad un bel paio di oc-chiali da sole!Come si legge l’etichetta di un prodotto solareNelle etichette dei prodotti so-lari è sempre segnalato il Sun Protection Factor (SPF) obbli-gatorio, esplicato in numeri che arrivano fino al 50+ e, a discre-zione dell'azienda, il Protection grade for Uva (PU) o almeno il

simbolino UVA cerchiato che sta ad indicare una protezione UVA pari o maggiore ad 1/3 della pro-tezione SPF.Quanto dura un prodotto solare?Si dice che un solare non duri più di un anno, la verità è che in molti, sbagliando, ne applica-no uno strato sottile assoluta-mente inadeguato a proteggere la loro pelle dai raggi del sole! Applicato nelle giuste quantità il prodotto non durerà certamen-te più di un’estate, anche perché non andrà massaggiato sino ad assorbimento, anzi! Il cosmetico solare va applicato in uno strato protettivo, in modo da filtrare il

più possibile i raggi ultravioletti, prima di esporsi alla luce solare ed è bene riapplicarlo dopo ogni bagno, ad ogni sudata abbondan-te, ogni volta che frizioniamo la pelle con vestiti o asciugamani!Come prepararsi alla tin-tarellaCi sono molte accortezze utili per ottenere una bella abbron-zatura omogenea e sana, ad iniziare da quelle legate alla ta-vola. Almeno un mese prima di esporsi al sole procuriamo alla nostra pelle una buona dose di licopene e betacarotene, in gra-do di combattere gli effetti ne-gativi del sole e di intensificare il colorito. I cibi da assumere

Rubrica di Bellezza

Pubbliredazionale a cura di Profumerie Douglas

hanno in buona parte il colore del sole e sono arancioni, gialli e rossi: carote, meloni, pomodo-ri, albicocche, ciliegie, peperoni, susine, pesche. In alternativa, se proprio non siete in grado di as-sumere abbastanza dosi di frutta e verdura, esistono integratori creati appositamente per que-sto scopo.Il secondo step fa parte dello skincare ed è incentrato prin-cipalmente sull’esfoliazione e sull’idratazione: una pelle rinno-vata ed idratata non presenterà abbronzatura a macchie, oltre a risultare più tonica e bella!È consigliabile massaggiare deli-catamente lo scrub per elimina-

re le cellule morte e riattivare la circolazione linfatica superficia-le, applicando subito dopo aver risciacquato ed asciugato anche una buona crema idratante (la linea Douglas Beauty System Seathalasso è perfetta a questo scopo!).Una volta preparato il corpo non si può certo dimenticare il viso, che merita altrettante attenzioni con la maschera Per-fect Complexion Radiance Mask Douglas, nutriente ideale per pelli opache e stanche che re-stituisce uniformità, luminosità e trasparenza esfoliando delicata-mente e raffinando la grana del-la pelle. Con un solo prodotto si restituirà vitalità, morbidezza e luminosità a tutto il viso.Come sostitute alla pessima abitudine di preparare la pelle al sole con le lampade UV, ecco venire in nostro soccorso le creme autoabbronzanti, come il Douglas Self Tanning Milk, lat-te autoabbronzante per viso e corpo, delicato e funzionale. A questo punto la nostra pelle è quasi pronta e noi ci sentiamo già più belle!I Prodotti SolariL’ultimo step consiste nell’inco-minciare ad esporsi con un sola-re ad SPF da 20/30 in su, per poi scendere gradualmente senza abbassare mai la protezione al di sotto del fattore 10, evitan-do accuratamente orari centrali della giornata.La linea di prodotti solari Dou-glas Sun si compone di sei refe-renze per ogni necessità e pro-pone texture e fattori protettivi diversi, oltre a convenienti set composti di crema solare SPF 30 e doposole lenitivo e re-idratante per lenire e dissetare intensamente la pelle.Applicazione piacevole, textu-re confortevole, profumazioni delicate e reperibilità in tutte le profumerie fisiche della ca-tena Douglas ed on-line sul sito www.douglas.it.Per Douglas, Des Trucchi Svelati

Page 27: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

Il matrimonio: la magia di un sìIn questa prima tappa del nostro percorso guideremo i futuri sposi all'adempimento delle pratiche del matrimonio

civile o religioso, alle principali regole di bon ton, al ricordo delle tradizioni e dei simboli legati al giorno delle nozze.

Il matrimonio civilePrima di arrivare alla cerimonia di matrimonio sia civile sia religioso, i futuri sposi devono adempiere ad una serie di incombenze documen-tali.La celebrazione deve essere pre-ceduta dalle pubblicazioni, da effet-tuarsi nel Comune di residenza (o presso il Consolato per i residenti all'estero). La funzione delle pubbli-cazioni è di portare a conoscenza di terzi l'intenzione degli sposi di contrarre matrimonio, consenten-do alle persone legittimate di fare eventuale opposizione. La durata di esposizione al pubblico è di 8 gior-ni, ma le nozze potranno essere celebrate solo a partire dal quar-to giorno successivo allo scadere dell'esposizione e comunque entro il termine di 80 giorni, pena la de-cadenza dell'efficacia, seguita dalla necessità di ripercorrere l'iter.La dichiarazione dell'intenzione di contrarre matrimonio va presenta-ta dai futuri sposi all'Ufficiale di sta-to civile del Comune, il quale chie-derà anche di esprimere la scelta del regime patrimoniale, che sarà riportato nell'atto di matrimonio e sottoscritto nel giorno delle nozze. Da questo momento i due fidan-zati diventano ufficialmente "pro-messi sposi".La cerimonia di celebrazione del matrimonio civile è di breve du-rata (20 minuti circa), si svolge alla presenza di testimoni (2 o 4) scelti dagli sposi e comprende tre mo-menti :La lettura di tre articoli del Codice Civile (artt.143-144-147);La pubblica dichiarazione da parte della coppia della volontà di coniu-garsi;La lettura dell'atto di matrimonio che sarà subito dopo sottoscritto dagli sposi, dai testimoni e dall'Uffi-ciale di stato civile.Il celebrante può anche essere, su espressa richiesta, una persona af-fettivamente vicina alla coppia che affiancherà l'Ufficiale di stato civile, portando con le sue parole rivolte agli sposi un valore aggiunto deri-vante dal legame tra loro esistente.Il matrimonio religiosoIl matrimonio religioso è un sacra-mento, e come tale richiede un’a-deguata preparazione. E’ quindi obbligatorio frequentare un corso prematrimoniale per fidanzati te-nuto da sacerdoti ed esperti, in cui si affronteranno temi non solo etici e religiosi, ma anche medici, legali e psicologici della vita di coppia.

A cura di Adami Eventi

Oggi Sposi 27

Le procedure burocratiche ri-chieste per il rito religioso sono analoghe a quelle per il rito civile, con l’aggiunta di alcuni documenti come l’atto di battesimo, il certi-ficato di cresima e di stato libero. I due sposi si devono recare nella diocesi di appartenenza per la di-chiarazione di consenso davanti al parroco, che provvederà alle pub-blicazioni che rimarranno esposte per 8 giorni comprendenti 2 do-meniche consecutive all’ingresso della parrocchia dei 2 sposi e di quella dove intendono sposarsi (se diversa).Art. 143 –Diritti e doveri reciproci dei coniugiCon il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono gli stessi doveri. Dal ma-trimonio deriva l’obbligo recipro-co alla fedeltà, all’assistenza mora-le e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alle proprie capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai fabbiso-gni della famiglia. Art. 144 –Indirizzo della vita familiare e residenza della famigliaI coniugi concordano tra loro l’in-dirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo con-cordato.Art. 147 – Doveri verso i fi-gliIl matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere,

istruire ed educare la prole tenen-do conto delle capacità, dell’incli-nazione naturale e delle aspirazioni dei figli.Le 10 cose da fare e da non fare secondo bon tonLe eventuali damigelle seguono la sposa sostenendo lo strascico, mai più lungo di 3 metri, i paggetti inve-ce precedono la coppia portando le fedi all’altare.La sposa non dovrebbe indossare gioielli, se non molto semplici con perle o diamanti. Solo dopo il rito è ammesso l’anello di fidanzamen-to.La sposa non può indossare i guan-ti durante il rito, ma appoggiarli eventualmente sull’inginocchiatoio a fianco del bouquet.Lo sposo non deve indossare gio-ielli, con unica eccezione dell’oro-logio, dei gemelli e dello spillone per il plastron.In un matrimonio formale lo sposo e i testimoni saranno in tight, ma dopo le ore 18, l’abito di rigore sarà il frac. Per gli invitati uomini abiti sobri e scuri.Lo sposo deve far recapitare il bouquet alla sposa la mattina stes-sa delle nozze.Evitare il taglio della cravatta, la colletta tra i tavoli e incitazioni goliardiche decisamente poco ele-ganti.Le invitate dovranno preferibil-mente evitare l’abito di colore bianco, riservato alla sposa, o total-mente nero perché funereo, pre-feribili il bianco e nero o i colori pastello.Nel caso in cui i 2 sposi ritardino al ricevimento perché impegnati nel servizio fotografico, spetta alla mamma della sposa ricevere gli

ospiti e intrattenerli fino all’arrivo della coppia.No categorico all’uso del cellulare sia durante la cerimonia sia duran-te il ricevimento.Tradizioni di sempreTradizione vuole che nel giorno delle nozze la sposa porti con sé 5 cose:Una cosa vecchia che simboleggia la vita prima del matrimonio.Una cosa nuova come simbolo della nuova vita che sta per iniziare.Una cosa prestata da una persona cara a simboleggiare i legami che restano anche nel passaggio dal vecchio al nuovo.Una cosa regalata con affetto da una persona cara.Una cosa blu a indicare sincerità e purezza.Altra tradizione seguita da tutti è che il futuro marito non deva ve-dere l’abito da sposa prima della cerimonia, perché ciò porterebbe sfortuna.Credenze e superstizioniIl riso viene gettato sugli sposi per simboleggiare una pioggia di fer-tilità, è considerato un augurio di ricchezza e felicità. In alcuni matri-

moni è accompagnato da confetti e fiori.L'origine del detto "luna di miele" indica i primi momenti dolci della vita di coppia; gli sposi dell'antica Roma dovevano mangiare del mie-le per tutta la durata di "una luna" dopo il matrimonio.In passato un folto stuolo di dami-gelle vestite di bianco circondava-no sempre la sposa, che si confon-deva tra loro, per proteggerla dagli spiriti maligni.Divisione delle spesePer quanto riguarda le spese da so-stenere spesso oggi gli sposi sono propensi a dividere a metà l’intero ammontare. Secondo tradizione però, spet-terebbe alla famiglia della sposa l’acquisto del corredo, delle parte-cipazioni, degli inviti, delle bombo-niere, del ricevimento, dell’addob-bo floreale, dei musicisti, del foto-grafo, del noleggio dell’automobile, dei regali per lo sposo e i testimo-ni, della camera da letto escluso il materasso.Alla famiglia dello sposo spette-rebbe invece l’acquisto dell’anello di fidanzamento, delle fedi nuziali, del bouquet della sposa, dell’of-ferta per la chiesa, del regalo per il celebrante, del viaggio di nozze, dell’affitto o dell’acquisto della casa completa dell’arredamento eccetto della stanza da letto, del materasso. Nel prossimo numero il ricevi-mento: la scelta del ristorante o della villa.

di Giulia Adami

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A cura di Diego Cordioli

Succede in Provincia28 04 14

Valeggio sul Mincio

L'iniziativa era rivolta a tutte le realtà che operano nell'ambito dell'accoglienza e dei servizi di interesse per il turista per poter condividere azioni ed iniziative a favore della promozione turi-stica del territorio. “Le enormi potenzialità a livello turistico del nostro territorio – ha affermato il Sindaco di Valeggio sul Mincio Angelo Tosoni, che ha introdot-to la serata – hanno bisogno di entrare a far parte di un sistema più potente ed efficace per espri-mersi. Ecco perché la collabora-zione con il consorzio “Lago di Garda è...” resta fondamentale”. L'incontro è entrato nel vivo con le testimonianze delle atti-vità svolte dal consorzio “Lago di Garda è...”, che fa parte an-che di “Garda Unico”, l'agenzia consortile che si occupa della promozione e commercializza-zione unitaria della destinazione Garda nel mercato turistico sia interno che internazionale. Paolo Artelio, presidente sia del con-sorzio, che diventerà “Consorzio Lago di Garda Veneto”, sia dell'a-genzia, ha confermato che final-mente dopo tanti anni gli enti e consorzi di promozione turistica di tutto il Lago di Garda hanno trovato gli accordi utili per pre-sentarsi con un'immagine unica a livello nazionale ed internazio-nale. La tassa di soggiorno dei Comuni serve ad assicurare la promozione turistica. Nel 2013 il Lago ha aumentato il flusso di tu-risti (oltre 21 milioni di presenze per oltre 2 miliardi di euro come indotto economico). Inoltre il Consorzio aiuta il singolo opera-tore economico e le associazioni di categoria nella visibilità, trami-te la fornitura gratuita di loghi e materiale cartaceo. A giugno il Consorzio porterà la promo-zione del Lago a Berlino per tre mesi in una delle strade principa-li della città. Per il Consorzio è

Territorio e turismo: strategie di promozione

Infinito, il romanzo di Baldassarri

L'Assessorato al Turismo del Comune di Valeggio sul Mincio, in collaborazione con l’associazione

Pro Loco ed il Consorzio “Lago di Garda è...”, ha promosso una serata di approfondimento

sul tema "Territorio e Turismo: strategie di promozione e prospettive di sviluppo" il 6 marzo

scorso presso l'Aula Magna dell'Istituto Alberghiero ‘Luigi Carnacina’ a Valeggio sul Mincio.

Lo scorso 29 marzo a Valeggio sul Mincio, presso la Biblioteca Comunale,

lo scrittore Rodolfo Baldassarri ha presentato il romanzo “Infinito”, una

storia d’amore e di segreti di famiglia ambientata anche in luoghi valeggiani.

di Federico Zenari importante assicurarsi l'adesione delle piccole realtà turistiche, so-prattutto dell'entroterra. Hannes Illmer, consulente del consorzio ‘Lago di Garda è...’ per lo svilup-po della promozione turistica , ha in seguito mostrato nel dettaglio la ristrutturazione del consorzio nel 2013 ed il piano 2014 per in-centivare il flusso di persone sul Lago, attraverso la valorizzazione del territorio ed il miglioramen-to dell'accoglienza. Nel 2013 il consorzio ha smesso di elargire denaro a destra e a manca senza ottenere risultati, ma ha iniziato un percorso di analisi ed aggior-namento degli obiettivi, Si è così riusciti a raggiungere una nuova identità unitaria, un nuovo siste-ma organizzativo, un miglior co-ordinamento con le istituzioni, una comunicazione e un marke-ting più efficaci. In seguito Fabio Donà e Francesco Vurro, guide MTB “Bike Veneto by Associazio-ne Turismo Attivo ” hanno pre-sentato le attività della loro asso-ciazione per un turismo diverso e più sostenibile che in Italia fa-tica ancora a trovare soluzioni di qualità: il cicloturismo.La presentazione ha mostra-

to come tale disciplina sportiva possa qualificare enormemente il territorio in cui si svolge, ma an-che che essa ha bisogno di strut-ture ricettive adeguate.Infine la parola è andata ad An-

drea Tosoni, presidente della Pro Loco Valeggio, il quale ha elencato le attività svolte dalla sua associa-zione per il Comune di Valeggio e ha presentato il nuovo sito web.Ha detto l'Assessore al Turismo

Simone Mazzafelli del Comune di Valeggio: “l'Amministrazione vuo-le dare aiuto e sostegno agli ope-ratori turistici locali attraverso un continuo supporto amministra-tivo e sviluppando determinate tematiche negli incontri pubblici. Samo convinti che il turismo sia il futuro non solo per Valeggio, ma anche per tutta l'Italia”.

A raccontarla con lui al pubbli-co è stato lo scrittore e giorna-lista milanese Giampaolo Daccò, ospite d’onore che ha letto anche alcuni brani del suo nuovo ro-manzo “Green Hills, le mie verdi colline”. “Infinito” è ambientato in Maremma, tra Massa Marittima, Prata, Roccatederighi, Boccheg-giano, e nel territorio attorno al lago di Garda, in particolare pro-prio nei luoghi di Valeggio sul Min-cio. Protagonista della storia, as-sieme al suo antenato Roberto, è Valerio, che attraverso un vecchio manoscritto scopre l'esistenza di un'antica maledizione che incom-be da secoli sulla sua famiglia. Il romanzo diventa quindi il raccon-to di un viaggio senza confini di tempo e di spazio, che ripercorre il segreto della creazione, un’e-strema storia d’amore che non conosce i limiti né del tempo e né degli uomini perché “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasfor-

ma!”. “Infinito”, che era acquistabile in occasione della presentazione, è il secondo volume della trilogia “Il filo rosso del destino”, iniziata con il primo romanzo “In Riva al Mare” che è stato presentato lo scorso anno a San Guido, a Bolghe-ri, a Scansano, a Roma e a Torino, e che è stato pubblicato in italia-no, inglese e tedesco. All’evento del 29 marzo in Biblioteca hanno partecipato, oltre all’autore e allo scrittore Daccò, il Sindaco di Va-leggio Angelo Tosoni, l’Assessore alla Cultura Leonardo Oliosi, S.E. l’Arcivescovo di Alessandria della Chiesa Anglicana d’Italia Principe Ezio Maria Scaglione, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Ve-rona dottor Marco Ambrosini, l’im-prenditore Fausto Gottardi de “La Lepre”, Luciana e Guido Remelli del Pastificio Remelli, il giornalista della Gazzetta di Mantova dottor Amos Golinelli e una nutrita rap-presentanza di giornalisti e di ope-ratori turistici austriaci e tedeschi,

tra cui il noto fotografo Herbert Kouffou. “Sono orgoglioso di ave-re come ospite in Biblioteca un famoso scrittore come Rodolfo Baldassarri – afferma l'Assessore Leonardo Oliosi – soprattutto per la presentazione di “Infinito”, un romanzo in cui compare an-che il nostro bellissimo territorio e le sue peculiarità enogastrono-miche”. Alla presentazione, patro-cinata dal Comune di Valeggio sul Mincio e dalla Provincia di Verona è seguito un rinfresco presso la Pasticceria Martini Flavio. Rodol-fo Baldassarri, nato a Nettuno nel 1966, è giornalista pubblici-sta, poeta ed appassionato d’arte, tradizioni popolari ed enologia. Il suo esordio letterario come ro-manziere è stato con “In riva al mare”, tradotto in lingua tedesca ed inglese. Dal 2000 Baldassarri vive e lavora nel Tirolo austriaco, sia come scrittore che come pro-motore delle eccellenze culturali e gastronomiche italiane.

di Federico Zenari

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Il bicentenario della battaglia del Mincio a Borghetto

Spazio Benessere Cibo

L’Associazione Napoleonica d’Italia e il Comune di Valeggio sul Mincio, hanno organizzato gli scorsi 29 e 30 marzo la rievocazione

storica della “Battaglia del Mincio” del 1814 per festeggiare il 200° anniversario dello scontro avvenuto tra Francesi e Austriaci.

L 'Assessor ato a l le Po l i t i che Soc ia l i de l Comune d i Va legg io,

in co l laboraz ione con S low Food d i Va legg io, ha creato

presso i l Centro Famig l ia&Giovan i lo Spaz io Benessere

Cibo per sens ib i l i zzare su l le temat iche de l l ' a l imentaz ione .

L'iniziativa ha previsto anche la presentazione del libro “La bat-taglia del Mincio 1814” dell'au-tore dottor Arnaldo Liberati presso la Biblioteca comunale a Palazzo Guarienti lo scorso 24 marzo e un percorso didattico presso l'Istituto Comprensi-vo “G. Murari”, in due “solda-ti”, perfettamente equipaggiati in tenuta da combattimento, hanno fatto una breve intro-duzione storica della Rivolu-zione Francese e alcune analisi

In quest'ottica insieme con l'Istituto Alberghiero "Carna-cina", l'Associazione Ristorato-ri di Valeggio e l'Associazione Coldiretti di Verona, vengono proposti una serie di incontri di informazione e di educazio-ne alimentare rivolti ad adulti e famiglie allo scopo di migliorare la conoscenza e l’abitudine alla corretta alimentazione L'ulti-mo incontro, “Le certificazioni

di Federico Zenari

Valeggio sul Mincio

Succede in Provincia

A cura di Diego Cordioli

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dei prodotti agroalimentari”, si terrà giovedì 3 aprile 2014 presso il Centro Famiglia&Giovani, alle ore 20.30. Si parlerà di Biologico e convenzionale, di frodi e sofi-sticazioni, del fidarsi dei fornitori (i dettaglianti, i mercatini, i grup-pi d’acquisto), dei cibi di oggi e di quelli del futuro. Ci sarà, inoltre, la presentazione di prodotti e dei produttori locali, presidi Slow Food, mentre la Coldiretti di Vero-na farà apprezzare ai partecipanti

le differenze tra prodotti frutta e verdura da agricoltura con-venzionale e da agricoltura bio-logica e biodinamica, illustrando alcuni prodotti certificati, come ad esempio i formaggi Parmigia-no Reggiano o Monte Veronese ed il prosciutto crudo di Parma.Per informazioni è aperto

uno Sportello Info Spazio Be-nessere Cibo presso il Centro Famiglia&Giovani tutti i venerdì dalle ore 15 alle 19.

dell’equipaggiamento del solda-to (vestiti, oggetti, armi), della vita del soldato in campagna (i modi di procacciarsi il cibo, l’al-loggiamento, i rifornimenti, etc.) e dell'addestramento del modo di combattere dell’epoca (la guerra di inizio ‘800: tratti tipici e innovazioni portate introdot-te dall’esercito francese e da Napoleone). La rievocazione ha ricreato a partire dal pomeriggio del 29 marzo la situazione alla vigilia della battaglia con i due eserciti schierati sulle opposte rive del Mincio. Presso il parco della Colonia Elioterapica sono stati installati i campi austriaci e francesi. Il pomeriggio dalle ore 16 c'è stata la simulazione della prima fase della battaglia con l’a-

vanzata delle truppe austriache e la lenta ritirata dei reparti fran-cesi prima attraverso Borghetto e poi al di là del ponte inseguiti dalle truppe imperiali. Borghet-to era diviso in due settori: uno austriaco ed uno francese, col-legati solo dal ponte di legno, dove sono stati posti picchetti che segnalavano il confine tra i due eserciti. Domenica 30 c'è stata la battaglia che ha simulato l’attacco contro le truppe au-striache schierate a sud di Bor-ghetto, sotto il Ponte Visconteo; battaglia che ha seguito il corso della ciclabile con la lenta avan-zata delle truppe francesi da sud e la resistenza di quelle austria-che, resistenza mai infranta dalle truppe franco italiche.

di Federico Zenari

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I sindaci di: Bussolengo Pao-la Boscaini, Costermano Fio-renzo Lorenzini, Lazise Luca Sebastano, Pastrengo Mario Rizzi e Sona Gianluigi Mazzi hanno esposto quanto è stato proposto durante la Confe-renza dei Sindaci dell’Ulss 22 per rivalorizzare la funzione di questa struttura sanitaria.Fare dell'ospedale Orlan-

di una cittadella della salute,

che sviluppi la destinazione di centro di medicina con la riabilitazione e un polo di me-dici di famiglia. Questi sono il progetto e la proposta sotto-scritti all'unanimità dalla Con-ferenza dei sindaci dell'Ulss 22 e inviati in Regione. “Come è noto, per l'attuale Orlandi sono stati fatti investimenti significativi e recenti”, hanno scritto i sindaci, “non si vuol quindi fare una difesa a priori dell'ospedale per una questio-ne di campanile, ma si cerca di utilizzare al meglio gli investi-menti finanziati con i soldi dei

cittadini e la programmazione regionale da poco approva-ta. Il documento vuol essere una proposta da condividere nella conferenza dei sindaci in modo da aprire un tavolo di confronto tra Comuni, Regio-ne e Ulss 22 al fine di rivede-re le schede regionali, che se venissero applicate secondo l'attuale versione limiterebbe-ro la potenzialità assistenziale

Un nuovo futuro per l'Ospedale OrlandiLo scorso mese si è tenuta l’assemblea pubblica: “Un nuovo futuro per

l’ospedale Orlandi di Bussolengo”, alla presenza dei Sindaci dell'Ulss 22.

Bussolengo

che può offrire l'ospedale”.”Si propone quindi”, si legge nel documento, “di aggregare at-torno alle funzioni assegnate attualmente all'ospedale una serie di servizi in modo da creare una cittadella della sa-lute socio-sanitaria”. I sindaci vorrebbero che alcune eccel-lenze assistenziali venissero inserite accanto alle funzioni ospedaliere. Servirebbero an-che il poliambulatorio e la dia-gnostica, così da attivare una struttura di medicina integra-ta che coordini le aggregazio-ni di medicina territoriale e le

ex Utap presenti sul territo-rio. La conferenza dei sindaci indica anche i vantaggi della propria proposta: utilizzo di una struttura che già esiste e che ha subito recenti ristrut-turazioni, possibilità di avere un centro di riabilitazione di eccellenza a poca distanza dal Polo chirurgico di Borgo Tren-to. Si tratta di una prospettiva interessante anche nel caso di unificazione dell'Ulss 22 con la 21, è inoltre un'opportunità di integrazione dell'ospedale

A cura di Diego Cordioli

Succede in Provincia30 04 14

di Bussolengo con le struttu-re ospedaliere di Verona e di Villafranca. Avere quindi una struttura che possa fornire servizi di riabilitazione di ec-cellenza diventerà sempre più importante in futuro”, sottoli-neano i sindaci, “è infatti noto che le degenze ospedaliere saranno sempre più ridotte a causa degli alti costi che già si sostengono e che si sosterran-no sempre di più. Infine, una struttura di medicina integra-ta all'interno di una struttura

ospedaliera, se ben organizza-ta, può fornire un servizio di alta qualità a tutto il territorio, liberando sia le liste d'attesa per le visite specialistiche e per la diagnostica in genere, sia sgravando i pronto soccor-so”. All'incontro sono stati in-vitati Luca Coletto, assessore regionale leghista alla Sanità, Franco Bonfante, consigliere regionale del Pd e Domenico Mantoan, direttore dell'area sanità e sociale della Regione Veneto.

Il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini

Il Sindaco di Sona, Gianluigi Mazzi

Page 31: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

Succede in Provincia

A cura di Diego Cordioli

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Il plesso di piazza Umberto I è considerato edificio prioritario per un intervento di edilizia

scolastica: il 12 marzo scorso, è partita dal Comune di San Giovanni Lupatoto la lettera a Renzi.

Il presidente del consiglio Matteo Renzi scrive a tutti i sindaci di Italia, chiedendo di individuare una scuola da si-stemare. Queste le parole del premier: «Vogliamo che il 2014 segni l’investimento più signi-ficativo mai fatto sull’edilizia scolastica. Scegliete all’interno del vostro Comune un edifi-cio scolastico e inviateci entro il 15 marzo una nota sintetica. Noi cercheremo nei successivi

quindici giorni di individuare le strade per semplificare le pro-cedure di gara e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna». La risposta da San Giovanni Lupatoto: «Ab-biamo indirizzato una lettera al presidente del consiglio, in-dicando come nostra scelta la scuola Ippolito Pindemonte, la struttura scolastica più antica del nostro territorio, bisognosa di intervento dopo la chiusura

Sette giorni all’insegna dell’ecologiaDal 7 al 13 aprile tanti appuntamenti all'insegna del rispetto dell'ambiente:

“Tra terra e cielo”, attività e incontri per le scuole e per tutta la cittadinanza.

Un articolato programma di incontri e attività per grandi e piccini. I sette giorni green si terranno a San Giovanni Lupatoto dal 7 al 13 aprile. L’idea di realizzare la setti-mana ecologica “Tra terra e cielo” è partita dall’Istituto Comprensivo 2 di San Gio-vanni Lupatoto ed è stata subito appoggiata dal Co-mune, che l’ha inserita nel contenitore di iniziative di Sangio Ambiente, e dalla so-cietà partecipata Lupatotina Gas Vendite. «Come ammini-strazione stiamo investendo molte risorse per preservare il nostro territorio e tutelare la salute dei lupatotini – dice il sindaco Federico Vantini –. Non lo facciamo solo con la ferma opposizione all’incene-ritore di Ca’ del Bue, ma por-tando avanti questa battaglia

in chiave positiva: al di qua dell’Adige siamo attivi con vari progetti di valorizzazione del nostro parco (l’ideazione del bicigrill ne è un esempio) e col recupero spinto dei ri-fiuti e della loro riduzione, attraverso lo studio della ta-riffazione puntuale. Questa settimana ecologica ci aiute-rà ad essere più attenti, nel quotidiano, all’ambiente in cui viviamo e al nostro stile di vita. Invitiamo tutta la citta-dinanza a partecipare alle at-tività proposte, in cui saranno protagonisti soprattutto gli studenti delle nostre scuole, come megafono del rispetto dell’ambiente». «Ringraziamo tutti coloro

che con passione ed entusia-smo hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento – aggiunge il vicesindaco e as-

San Giovanni Lupatoto

sessore all’istruzione Daniele Turella –. Il mondo scolastico lupatotino è sempre molto ricettivo e propositivo, specie quando si tratta di trasmette-re i valori della tutela dell’am-biente: lo abbiamo visto anche con i progetti “Sangiocarta” e “Sangioplastik”; ringraziamo la preside dell’IC2 Erica Bal-delli e le insegnanti Paola Ot-taviani e Sandra Magrini per il coordinamento delle attività con gli studenti». «Il rispetto dell’ambiente e la difesa della salute sono valori fondamen-tali alla base dell’offerta edu-cativa e formativa, che l’istitu-to diffonde tra i suoi studenti attraverso un’ampia serie di attività – sottolinea Erica Bal-delli, dirigente dell’IC2 –. San Giovanni Lupatoto è una re-altà territoriale complessa, stretta fra grandi rete viarie

Intervento alla Pindemonte: il sindaco scrive a Renzi

seguita al terremoto del mag-gio 2012», fa sapere il sindaco Federico Vantini. La richiesta lupatotina è stata accompa-gnata da un quadro economi-co dell’intervento, che prevede un adeguamento antisismico, il rinforzo delle murature peri-metrali, delle fondazioni e del solaio di copertura, oltre che la realizzazione di un corpo di fab-brica aggiuntivo per la bibliote-ca comunale. Il valore comples-sivo dell’intervento ammonta a 2,5 milioni di euro: di questi, 1,5 milioni verrebbero soste-nuti dal Comune, mentre un milione viene richiesto a Roma. Tempistica di realizzazione: 18 mesi dall’aggiudicazione. «Que-sta settimana abbiamo visto un progetto preliminare, che con-tiene varie ipotesi di intervento: tra queste, una revisione totale dell’edificio in chiave moderna, con una proposta architetto-

nica innovativa, che apre a una nuova cultura visiva, lontana dal conservatorismo che immobi-lizza l’Italia – aggiunge il sindaco –. Se la nostra richiesta di finan-ziamento venisse accolta, po-tremmo realizzare l’opera, ora ferma per il rispetto del patto di stabilità. Da mesi la sistemazione della scuola Pindemonte è nelle priorità della nostra agenda am-ministrativa: ci siamo mossi in varie direzioni per trovare una soluzione concreta e reperire le risorse necessarie, vaglian-do anche la possibilità di usare il beneficio pubblico di accordi pubblico-privato». Per arricchi-re gli spazi del patrimonio sco-lastico lupatotino, il 5 novembre 2013 sono partiti anche i lavori di ampliamento alla scuola Can-grande della Scala. Il cantiere prevede la realizzazione di quat-tro nuove classi, due laboratori, un archivio e un nuovo blocco

e l’inceneritore, perciò come scuola siamo schierati nel sal-vaguardare il futuro dei nostri ragazzi». Il ricco programma di “Tra terra e cielo” prevede il coinvolgimento delle scuo-le del capoluogo e di Raldon in diverse attività di stampo ecologico: dal concorso “Rici-clo TVB” alla festa degli alberi, dai giochi alle uscite nel Parco

di Pontoncello, passando per gli spettacoli teatrali, le esibi-zioni di musica e il mercatino del riuso. Ma non manche-ranno gli appuntamenti per la cittadinanza, con le pulizie di primavera nel parco, la ci-cloescursione sul percorso del Crear e gli incontri serali dedicati all’alimentazione e al progetto “rifiuti zero”.

servizi e vano scale dotato di ascensore centrale, per un im-porto di circa 550mila euro. Inoltre, l’11 dicembre scorso gli uffici comunali hanno avanzato due richieste di cofinanziamen-to ministeriale (con tanto di progetto preliminare) per in-terventi di messa in sicurezza dell’ambiente scolastico negli istituti Cesari e Da Vinci. «A tutti questi investimenti vanno aggiunte anche le spese annuali per le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle struttu-re scolastiche e i 2,7 milioni di euro sostenuti dalla nostra amministrazione per pagare la realizzazione del nuovo polo scolastico di Raldon, che verrà consegnato a breve – conclude Vantini –: ho già scritto un mes-saggio personale a Renzi per in-vitarlo a partecipare all’inaugu-razione della scuola, tra maggio e giugno di quest’anno».

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A cura di Diego Cordioli

Succede in Provincia32 04 14

"Benvenuta Primavera", giunta alla sua terza edizione, si terrà il 12 e 13 aprile con questo pro-gramma: sabato 12 aprile ore 11, Un albero per ogni nato - in collaborazione con la Parroc-chia e con il Comitato Madonna dell'uva secca. Verranno messe a dimora 181 piante da siepe lun-go la recinzione dell'area ver-de del Santuario della località, per ogni bimbo nato nel 2011, 2012 e 2013. I genitori saranno invitati a partecipare piantando l'arbusto del loro figlio/figlia. Domenica 13 aprile, in piaz-za, Altereco: gioco, riciclo, non spreco, dalle 15 alle 19. Sarà una

A Lugagnano, Playcenter gre-mito di pubblico a chiusura dell’ottava edizione di “Miss Provincia di Verona”, concorso collegato a “Miss Mondo Italia”. Sulla passerella appositamen-te allestita nel polivalente ter-zo livello della “Grande Mela”, hanno sfilato prima in abito da sera e subito dopo con il co-stume da bagno, le venti finali-ste che già avevano conseguito i migliori risultati nel corso di precedenti selezioni. La quali-ficata giuria, riunitasi nell’occa-sione, ha saputo, a conclusione, emettere un verdetto condivi-so calorosamente dal pubblico. Ben nove i titoli assegnati, il più importante, quello di “Miss Provincia di Verona”, conduce direttamente alla prefinale Na-zionale di “Miss Mondo Italia” in programma a Gallipoli, in Puglia, a inizio estate. Ad otte-nerlo, Martina Rizzotti, 18enne, di Povegliano. La giovane stu-dentessa, già “Miss Lago di Gar-da 2013”, titolo che le ha per-messo di gareggiare di nuovo per diventare la più bella della nostra provincia, ha sbaragliato il campo grazie al suo naturale

Il weekend ecologico "Benvenuta Primavera"

Martina Rizzotti: Miss Provincia di Verona

L'Amministrazione Comunale è impegnata nell'organizzazione del weekend ecologico "Benvenuta Primavera",

previsto nell'ambito delle misure della Provincia di Verona per il contenimento dell'inquinamento atmosferico.

Martina di Povegliano è la nuova “Miss Provincia di Verona” e sarà in pre finale nazionale di “Miss Mondo Italia”.

Povegliano Veronese

di Armando Pigna

giornata completamente dedi-cata al gioco e a laboratori con temi ambientali, per tutte le età. Le vie vicino alla piazza saran-no chiuse al centro e si potrà circolare con bici e pattini. L'a-silo nido comunale e la scuola materna faranno dei laboratori per i più piccini. Ci sarà anche il bibliobus con libri e giochi, e il "kamishibai", una tradizione giapponese: un cantastorie in bici! Il Consorzio Bacino VR2 gestirà un laboratorio di riciclo e l'associazione Il giracose farà un laboratorio di riuso. Ci sarà il baratto, ognuno potrà porta-re oggetti che non usa più per

sex appeal, al sorriso aperto e simpatico e alla disinvoltura di-mostrata in passerella. Insieme a Martina, con riconoscimenti comunque importanti, altre otto bellissime studentesse: Beatrice Biasia di Verona e Silvia Lavarini di Sant’Anna d’Alfaedo, 17enni, incoronate rispettivamente,

scambiarli. L'associazione dei commercianti "Attività di Pove-gliano" preparerà la merenda. Il Circolo Noi e l'associazione Lu-dus Gate metteranno a dispo-sizione, all'aperto i loro giochi. Ci sarà anche un mercatino con prodotti biologici e naturali. Nel tardo pomeriggio concerto mu-sicale e aperitivi analcolici per tutti. Per i più grandi bici da spin-ning e prove di nordic walking. Il Sindaco Anna Maria Bigon dichiara: "Sarà un weekend de-dicato alle famiglie per ribadire che la qualità di vita è impor-tante, essa si costruisce anche con queste iniziative. La nostra

Amministrazione è da tempo impegnata nei temi sociali e am-bientali, infatti ha anche aderito all'Associazione dei Comuni Vir-tuosi". L'Assessore all'ambiente e all'ecologia Valentina Zuccher aggiunge: "Ringrazio tutte le as-sociazioni e le persone coinvol-te che hanno raccolto la nostra proposta, in particolare la Pro-loco, che farà da regia. E' anche l'occasione per far partecipare a un evento pubblico i 15 ragaz-zi del Progetto giovani, alcuni di loro si stanno già adoperando nella raccolta di prodotti per la lotteria di autofinanziamento. La giornata ha uno scopo di sen-

sibilizzazione ambientale, non solo per il fatto di chiudere al-cune strade al traffico, ma ha an-che l'obiettivo di mettere insie-me diversi soggetti a favore della comunità.". Se le strade vengono chiuse, ma riempite di attività di gioco e di crescita comune, al-lora la giornata ecologica ha un senso. Nella mattinata di domenica 13 aprile, inoltre, agli impianti sportivi si svolgerà una partita amichevole tra la tifose-ria dell' Hellas Verona e quella della Fiorentina, storicamente gemellate". Un'altra occasione per vivere gli spazi pubblici del paese.

"Cover Girl ed “Estetic Girl”; Laura Dal Santo di Villafranca, Veronica Bissoli di Verona e Sara Benedetti di Rovereto, risultate nell’ordine, “Model Girl”, “Talent Girl” e “Sport Girl”; Sara Mazza, 21enne, di Vigasio si è meritata la fascia di “Beach Girl”. Il momen-to magico, quello della premia-

zione, ha visto raggiante anche Benedetta Gastaldello, 16enne, di Verona, eletta “Miss Futura”, riconoscimento dovuto alla più carina e frizzante tra le giovanis-sime. Infine non poteva mancare un elogio alle più belle gambe, a ottenere la fascia di “Miss Gam-be in primo Piano”, Jessica Vin-

cenzi, 17enne, di Ronco all’A-dige. Ma le selezioni per “Miss Mondo Italia”, ora ritenuto il concorso di bellezza più im-portante a livello nazionale, ri-prenderanno prestissimo. Chi volesse partecipare chiami il 348.0805628, l’iscrizione sarà immediata e gratuita.

Foto di gruppo per le vincitrici con al centro Martina Rizzotti, “Miss Provincia di Verona" 2014”.

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Il Lago di Garda a Expo 2015La Comunità del Garda e i l Consorzio Garda Unico insieme per valor izzare i l

bacino benacense e le sue peculiar ità tur istiche , enogastronomiche e culturali .

Per il Lago di Garda si pro-spetta un ruolo di primo piano all’Expo2015, in programma dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, grazie all’impegno profuso dal-la Comunità del Garda e dal Consorzio Garda Unico. All’E-sposizione Universale di Milano sarà rappresentato un territorio vasto, ricompreso idealmente tra le città di Verona e Manto-va, a Sud, e Rovereto e Tione a Nord, le valli dell’Adige a Est e le valli del Chiese, delle Giudica-rie e Brescia ad Ovest. Un'area ampia e variegata, comprenden-te il più grande bacino d’acqua dolce d’Italia, uno dei più puliti laghi antropizzati d’Europa, uno dei dieci più bei laghi del mondo,

un ambiente ricco di cultura e di giacimenti enogastronomici di qualità, tra indimenticabili paesag-gi di pianura, collina e montagna.Negli spazi Expo del Garda, ac-

qua, vino, olio, ortaggi, frutta, latte e formaggi saranno protagonisti dei sei mesi di durata dell’Ex-po2015.La Comunità del Garda e il

Consorzio Garda Unico si sono alleati per proporre il Lago di Garda come base strategica per vivere l’appuntamento dell’Expo in modo originale e rilassato. «L’i-dea è di proporre l’aeroporto di Verona come scalo di arrivo per tutti i visitatori europei – dice Pa-olo Artelio, presidente del Con-sorzio Garda Unico che riunisce gli operatori turistici di tutto il lago – in tal modo utilizzeremo la disponibilità alberghiera delle tre riviere come punto di rife-rimento per i turisti, i quali po-tranno visitare l’Expo milanese in tutta comodità, usufruendo delle navette stradali e ferroviarie che saranno organizzate in occasione

Comunità del GardaIl Presidente

Geom. Giorgio Passionelli

Consorzio Garda UnicoIl Presidente

Dr. Paolo Artelio

dell’evento».Il Benaco sarà punto nodale an-

che per visitare le località d’arte e di cultura del territorio, come Venezia, Verona, Mantova, Brescia, Trento e Rovereto, oppure per conoscere da vicino i prodot-ti tipici locali o, ancora, per fare sport, per relax o per vivere i pia-ceri delle spiagge». L’ambiente e il territorio è il filo conduttore del-la proposta gardesana: «il nostro è un territorio unico, invidiatoci in Europa e nel mondo – sottoli-nea il presidente della Comunità del Garda, Giorgio Passionelli - e il tema dell’Expo2015 cade a pen-nello per questo territorio, che coniuga tutela dell’ambiente e produzione di alimenti di qualità nel pieno rispetto della natura».Per organizzare al meglio la

presenza del lago di Garda a Expo2015, la sede della Comuni-tà del Garda ha riunito i rappre-sentati del mondo turistico, dei consorzi di tutela dei prodotti tipici, del territorio e dell’am-biente alla presenza del delegato del Sottosegretariato Expo della Regione Lombardia: «la Comuni-tà del Garda si pone come coor-dinatore della presenza in Expo di tutte le realtà che caratteriz-zano il bacino benacense. Ora è necessario armonizzare le varie iniziative che alcune realtà hanno già iniziato a tracciare per evitare doppioni e sovrapposizioni, con conseguente spreco di risorse pubbliche e private. Nel giro di qualche settimana vogliamo ar-rivare a delineare un calendario di massima delle proposte che

porteremo a Milano, in modo da iniziare a promuoverle in tutte le manifestazioni pubbliche, nazio-nali ed internazionali» sottolinea Passionelli. Uno sforzo non facile, ma fondamentale per accresce-re la conoscenza del Garda nel mondo: «già ora l’ambito si ca-ratterizza per essere una delle maggiori destinazioni turistiche italiane con oltre 25 milioni di presenze turistiche all’anno – ri-corda Artelio – e l’Expo ci offre la possibilità di ampliare questo bacino a nuovi mercati e a nuo-vi pubblici alla ricerca di natura incontaminata, buon vivere e prodotti sani e genuini. Abbiamo dinanzi un anno di lavoro per ri-uscirci».A questo seguiranno altri con-

fronti con gli amministratori del-le regioni e degli enti locali per arrivare a una strategia condivisa e a una presenza unitaria del ba-cino gardesano non solo in occa-sione di Expo2015, ma anche per la sua gestione ordinaria negli anni a venire.

Comunità del Garda

A cura della Comunità del Garda

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A cura di Diego Cordioli

Gli eventi di Aprile a Peschiera del Garda

I Corsi del progetto Carta Giovani

La Giornata Mondiale del Teatro

La Primavera fiorisce… un pensiero ed una fotografia di Elisabetta Arici e gli eventi del mese della città arilicense.

Gli Assessorati al le Politiche Giovanil i dei Comuni coinvolti nel progetto

Car ta Giovani, tra cui i l Comune di Peschiera del Garda, propongono, per

l'anno 2014, un'interessante occasione di formazione e approfondimento.

Lo scorso 30 Marzo Peschiera ha festeggiato la Giornata Mondiale del Teatro con un doppio

appuntamento nello Spazio SCAr t (Sottotetto Caserma d'Ar tigl ier ia di Por ta Verona)…

Domenica 6 aprile: Teatro, Viaggi di-versi, ore 17.00, sottotetto Caserma d'Artiglieria di Porta VeronaSabato 12 aprile: La grande sfida in canoa e barca- ricordo di Renato Signo-relli; ore 14.45 ritrovo sul Canale di Mez-zo in collaborazione con CSI Verona e le associazione del territorio che collabo-ranoSabato 12 aprile: Rassegna Spazio-offSCArt, L'ultima tentazione ore 21.00, sottotetto Caserma d'Artiglieria di Porta VeronaSabato 19 aprile: Campionato di pri-mavera, Voga Veneta ore 17.30 - Lungo-lago Mazzini 19 - 20 - 21 aprile Arte e sapori di nord ovest - prodotti artigianali, p.le Bet-teloniDomenica 20 aprile: Santa Pasqua

Con questi nuovi corsi si intende offri-re ai giovani la possibilità di ampliare i propri interessi e sperimentare nuove opportunità, come di consueto in una chiave giovane e con un approccio diver-tente. Le proposte formative variano da corsi per la buona gestione del tempo libero a corsi per l’orientamento profes-sionale e di approfondimento scolastico.I Corsi previsti per la primavera 2014 a Peschiera del Garda sono:

Per la rassegna "Teatro Narrato" - I edizione, nell'ambito delle celebrazio-ni della Giornata Mondiale del Teatro, Gatto Rosso ha debuttato con "Ag-ghiacciante perfezione" reading dal romanzo di J.G. Ballard "Un gioco da bambini". Alle ore 18:30 poi c’è stata l l'inaugurazione della mostra Arte km 0: un'esposizione collettiva d'arte (pittu-ra, scultura, modellato, fotografia) di 20 artisti del territorio. Oltre al buffet e all’aperitivo con gli autori, ci sono state performance dal vivo.

Il calendario mensile delle

conferenze A.C.C.A.

Mercoledì 2 aprile, ore 15,30, Let-teratura. Il dramma della libertà in Do-stoevskij.Relatore : Prof. Carlo BortolozzoIl suo mondo si presenta come il più va-sto scandaglio dell’anima umana, in cui convivono l’abisso del male e lo slancio verso l’Assoluto, a volte nella stessa per-sona. L’uomo è stato creato da Dio libero e responsabile : deve scegliere ogni minu-to e in questo risiede la sua drammatica grandezza. Alcuni passi da “Memorie del sottosuolo”, “L’idiota, “Delitto e castigo” e “I fratelli Karamazov”.Mercoledì 9 aprile, ore 15,30, Cine-ma. "Il testimone dello sposo” di Pupi Avati, Relatore: Prof. Olinto Brugnoli. At-mosfere, ricordi, sentimenti.Mercoledì 16 aprile, ore 15,30 Chiu-sura Anno Accademico Università Popo-lare ACCAArie da Opere e da Musica Leggera con-temporanea. Soprano Daniela CavicchiniIl calendario delle iniziative potrà subire modifiche e sarà aggiornato prima possi-bile sul sito del Comune: www.comune.peschieradelgarda.vr.it .

Info: Comune: 045.6444702 /716 Info: Spazio SCART: 342.3954949

“Ecco con la primavera ritorna l'esplosio-ne dei fiori a riempire i nostri sensi. Non resisto all'amplificazione fotografica per esaltare e fermare con gli scatti questi doni favolosi della natura, anzi di Dio. Im-magini da guardare e ammirare durante i freddi invernali del tempo e dell'anima. Riempiamoci di fiori, coroniamoci di fiori. Decoriamo di fiori la nostra vita. Inebria-moci di colori e di profumi e di delicatez-za per trovare quel sentiero che ci porta sempre più in Alto.” (E. Arici)

Succede sul Garda

Lunedì 21 aprile: visita guidata alla Peschiera veneziana, con giro delle mura in barca (per questa visita occorre pre-notare e versare € 5 prima dell’imbarco).Ritrovo alle ore 9 davanti a Porta Brescia, lato esterno, rientro previsto per le ore 12.30. chiamare il numero 366.5257241Venerdì 25 aprile: 69° Anniversario della liberazione e fine della seconda guerra mondiale. Cerimonia commemo-rativa: ritrovo in Palazzina Storica ore 8.45. La popolazione, le associazioni d'ar-ma, i giovani sono invitati a partecipare.25 - 26 - 27 aprile "Dal mare al lago" - progetto di promozione e valorizzazio-ne delle spacie ittiche venete al fine di incentivare il consumo di prodotti ittici a miglio zero p.le del Porto Centrale.24 - 25 - 26 - 27 aprile "Asparagus" 2014 - festival dell'asparago italiano.

Turismo sul Lago di Garda? Un'op-portunità: suggerimenti e prove pratiche per i lavori stagionali estivi. Incontri orga-nizzati in collaborazione con EBT del Gar-da, Bartenders, InformaLavoro e una pizze-ria del territorio.Le Giovani Lune: un weekend residen-ziale, rivolto principalmente a ragazze dai 15 ai 22 anni, che ha l'obiettivo di portare le giovani donne ad aumentare la cono-scenza di sè e del proprio corpo, prestando

ascolto a ciò che avviene "dentro" e confe-rendone significato. Verranno sperimentate attività come il massaggio, il rilassamento, la danza, i suoni e il canto.Il Costo per la partecipazione ai Corsi è di:15,00 euro per i possessori di Verona Giovani Card Intercomunale; 30,00 euro per i non possessori. Per ulteriori informa-zioni: www.sommagiovani.it; pagina Face-book: Carta Giovani Vr; Informa Giovani di Peschiera del Garda.

Page 35: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

APRILE 2014 - ANNO IIReg is t raz ione a l Tr ibuna le d i Verona n . 1838

N OT I Z I A R I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L C O M P R E N S O R I O V I L L A F R A N C H E S E

PAT: il Piano di Assetto del TerritorioIl Piano di Assetto del Territorio (PAT) è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale. Il PAT è stato adottato con Delibera Consiliare n° 4 lo scorso 20 febbraio.

Il PAT individua le specifiche vocazioni e le invarianti di na-tura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, am-bientale, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livel-lo superiore ed alle esigenze dalla comunità locale. Per la formazione del Piano di Assetto del Territorio è stata attivata la procedura di pianificazione concertata (art. 15 L.R. 11/2004) tra Comune, Pro-vincia e Regione.Il procedimento di formazione si è composto delle seguenti fasi: 1. Fase preliminare; 2. Concertazione; 3. Redazione del Piano; 4. Adozione del Piano; 5. Approvazione del Piano. Il Comu-ne in data 9 dicembre 2008 aveva

sottoscritto l'Accordo di Pianifica-zione con la Regione Veneto e la Provincia di Verona per la redazio-ne del Piano in forma concertata, così come previsto all'art. 15 della LR 11/2004. In attuazione dei prin-cipi di sussidiarietà e di concerta-zione l’Amministrazione Comuna-le ha avviato la fase di confronto e di concertazione con gli enti pubblici territoriali, le associazio-ni economiche e sociali portatrici di rilevanti interessi sul territorio e di interessi diffusi, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico, invitandoli a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche individuate dagli strumenti di pianificazione. Con Deliberazione di Giunta Co-munale n. 48 del 17/02/2009 sono

state approvate le modalità di av-vio della concertazione, consul-tazione e partecipazione relativa al Documento Preliminare e alla Relazione Ambientale adottati. Per l'occasione sono stati organizzati 9 incontri ad invito (con enti, asso-ciazioni, aziende...) e 4 assemblee pubbliche (svolte sia a Villafranca sia nelle frazioni) alle quali hanno partecipato più di 300 persone. Inoltre dutante tutto il periodo di concertazione è stato attivato il forum a cui hanno risposto 33 soggetti relazionando proposte e/o suggerimenti per il futuro pro-getto di Piano. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 162 del 09/06/2009 è stato approvato il "Rapporto di fine concertazione". Contestualmente è stato appro-

I tagli alle politiche giovaniliI l mese scor so i l Gruppo consig l iare Paolo Mar tar i S indaco e i l Gruppo consig l iare Par t i to Democrat ico hanno protocol la to un' inter rogaz ione da inser i re e d i scutere ne i pross imi cons ig l i comuna l i .

“I giovani sono una straordinaria risorsa, nel nostro programma ab-biamo previsto di: incrementare le risorse nelle politiche giovanili: Ne-gli ultimi anni si stanno sviluppando delle attività di politiche giovanili che mirano al coinvolgimento e che hanno già coinvolto i giovani. Si vogliono incrementare tali attivi-tà per un maggiore coinvolgimen-to dei giovani nella vita sociale del territorio e per dargli la possibilità di essere protagonisti ma anche organizzatori e realizzatori delle azioni ad essi rivolte.” Così reci-tava il programma elettorale con cui il sindaco Faccioli ha vinto le elezioni. Tuttavia nei primi 9 mesi di mandato non si è dato corso a questi impegni; anzi, si è smantel-lato gran parte dell'impianto delle

Politiche Giovanili costruito fin dal 2004. Per quanto riguarda l'Infor-magiovani, Il 31/12/2013 è scaduta la convenzione con AIV che gestiva il Servizio Informagiovani comunale con un dipendente a 24 ore setti-manali, con funzioni che riguarda-vano l'orientamento scolastico e lavorativo dei giovani villafranchesi. In un articolo apparso su L'Arena del 4 gennaio 2014, l'Amministra-zione ha affermato che questo ser-vizio sarebbe stato solo spostato e ricollocato presso la Biblioteca comunale un giorno alla settima-na. Al momento, invece, nessuno svolge questo importante servizio: né presso la sede del comune, né presso gli uffici di via Novara (adia-centi all’Istituto IAL). Ci chiediamo e interroghiamo l’assessore Tacco-ni per sapere se e quando la con-venzione con AIV verrà rinnovata, oppure se, accantonata la relazione con gli Imprenditori Villafranchesi, si intenda affidare questo servizio ad altri soggetti esterni. Il 1 Febbraio

di: Paolo Martari, Gesuella Turrina,

Gianni Martari, Matteo Melotti,

Isabella Roveroni

2014 lo staff delle politiche giovanili (facente parte dell'Ufficio Servizio Educativo al primo piano del Mu-nicipio) ha perso un altro tassello. L’educatore che seguiva specifica-mente diversi progetti in tema di politiche giovanili è stato infatti tra-sferito ad altro comune (certamen-te su disposizione dell’Azienda Ulss 22 ma con la condivisione/avallo, se non addirittura richiesta, da parte del Comune di Villafranca). Con il risultato che, fino ad eventuale sua sostituzione, il servizio comunale ha perso una potenzialità di 24 ore settimanali. Sino ad oggi (ricordia-mo però che l’interrogazione è del 10 febbraio scorso!) nessuno sta

vato in forma definitiva il Docu-mento Preliminare. Il P.A.T. è stato adottato con Delibera Consiliare n° 4 lo scorso 20 febbraio. Con lo stesso atto è stato adottato il Rapporto Ambientale, con relati-va Sintesi Non Tecnica, ai fini della procedura di Valutazione Ambien-tale Strategica Gli elaborati tecnici del P.A.T. e il Rapporto Ambienta-le finalizzato alla procedura V.A.S. sono depositati a disposizione del pubblico rispettivamente per 30 e 60 gg. consecutivi dalla data di pubblicazione dell’avviso di depo-sito sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto (B.U.R.). Chiun-que può presentare osservazioni e/o contributi conoscitivi e va-lutativi all'Ufficio Protocollo del Comune di Villafranca di Verona

in duplice copia, in carta libera, entro il termine di: - 30 (trenta) giorni dalla scadenza del termine di deposito, se relative alla propo-sta di P.A.T.; - 60 (sessanta) giorni dalla pubblicazione dell'avviso di deposito sul B.U.R., se attinenti al Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica ai fini della V.A.S. Per saperne di più: http://www.comu-ne.villafranca.vr.it/

ancora ricoprendo questo ruolo, determinante anche per quanto ri-guarda le relazioni che intercorro-no tra Villafranca e gli altri comuni del comprensorio sovracomunale, con altri educatori e professionisti del settore. Si pensi a tutti i pro-getti collegati al circuito della “Car-ta Giovani”, che rischiano di essere accantonati o, quanto meno, non seguiti con la medesima attenzione. Sul punto, ricordiamo che il nostro comune ha aderito ad almeno due protocolli in scadenza a fine 2014 (con la Provincia e con il circuito Carta Giovani Intercomunale) in cui si impegna a garantire standard ade-guati di prestazioni e operatori per l'accesso dei giovani a questo tipo di opportunità. Di qui la domanda all’amministrazione: per sapere qua-le sia la volontà di riorganizzare gli uffici in modo che siano in grado di accogliere e gestire le esigenze gio-vanili del territorio. Infine, ma non per ultimo, chiediamo conto di una somma (certo non molto rilevante

per il grande bilancio comunale, ma significativa per i capitoli legati alle politiche giovanili) impegnata per le manifestazioni natalizie, senza che siano in realtà stati attivati servi-zi di prevenzione sull’uso/abuso di sostanze. Le politiche giovanili sono un tema a noi molto caro e che, tra l’altro, è stato sbandierato e dibat-tuto anche in campagna elettorale, dove il ruolo dei giovani ha assunto finalmente un peso importante an-che sotto il profilo politico. I prov-vedimenti sinora assunti sembrano contraddire gli annunci e gli impe-gni assunti verso i villafranchesi. Si vuole destare l’attenzione su questa materia e confidiamo che il sindaco Faccioli, l'assessore Tacconi e tutta la giunta possano rapidamente cor-reggere la rotta intrapresa, facendo seguire agli annunci dei fatti che davvero rafforzino l’impegno verso i giovani del nostro territorio, attri-buendo la giusta importanza, anche economica, al settore delle politiche giovanili.

Mario Faccioli, sindaco

Paolo Martari

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04 14Succede a Villafranca36

A cura di Diego Cordioli

"Mostra d’Arte Magnifica", edizione 2014Lo scorso 8 Marzo, presso la Cantor ia del Castello di Vil lafranca, è stata inaugurata una mostra

dedicata alla donna come musa ispiratr ice dell ’ar te . Numerosi ar tisti hanno ader ito all ’evento.

La mostra era presentata da Maria Cordioli, Assessore alla cultura del Comune di Villa-franca e dal Professor Gianluigi Guarneri, critico d’Arte. Un at-tento e numeroso pubblico ha ammirato i seguenti artisti: Alke-ta Alishaj con un volto femminile inquieto ed interlocutorio che racconta la donna come essere angelico di fronte alle problema-tiche della società contempora-nea.Marianna Barugola con un’in-

di Prof. Gianluigi Guarneri terpretazione della donna in stile Art Noveau dalla postura sculto-rea, fortemente simbolica. Clau-dio Caldana con sculture di busti femminili ricoperte di mosaici dal-le affascinanti valenze espressive. Sergio Capellini con una superba scultura dedicata alla Maternità e alla Donna come Dea immagini-fica. Ottavio Debenedetti con un dipinto, su lastra metallica, raffigu-rante due occhi femminili, piangen-ti, dedicato alle madri dei caduti sul lavoro nelle acciaierie. Vincen-zo della Pietà con alcuni dipinti, dai colori intensi, dedicati agli sguardi

delle donne come ninfe di un tra-sognato Parnaso. Giovanni Finardi con sculture “gocciolate” di co-lore e dipinti al femminile dalla pregnante e “guerriera”prestanza fisica. Federica Finotti con dipinti informali dedicati ai colori della donna. Zeno Finotti con un ele-gante e raffinato busto femminile in marmo bianco in stile pretta-mente purista. Annalisa Giacomelli con dipinti iperrealisti dedicati al mondo femminile contempora-neo e a una futuribile modernità. Maurilio Giacomelli con un affasci-nante busto femminile di ciocco-

Mezzogiorno in Famiglia a VillafrancaVillafranca è stata protagonista del noto programma televisivo,

andato in onda su Rai2 gli scorsi 15, 16 marzo, 22 e 23 marzo…

Mezzogiorno in famiglia è un programma di Michele Guardì e di Anna Maria Flora, Massimo Giacomazzi, Ivo Pagliarulo e To-nino Quinti. Conducono il pro-gramma che vede protagonisti i comuni d'Italia, Amadeus, Laura Barriales e Sergio Friscia con la partecipazione di Paolo Fox. La regia è di Michele Guardì. Il co-mune di Villafranca di Verona è stato protagonista, insieme al Co-mune di Camerino, delle puntate

lato, essendo maestro pasticciere e rappresentante della “Cake Art”. Nicola Ghirotto con due sculture femminili di grande fascino inter-pretativo e da tese ed arcuate li-nee forza. Ermanno Leso con sua-denti sculture femminili di grande pathos emotivo dalle sinusoidali tensioni. Stefano Lonardi con di-pinti che interpretano la donna Dea del creato e della fecondità. Luca Olivieri con numerose foto sperimentative che raccontano la donna, l’introspezione psicologica del suo essere e del suo divenire. Sergio Piyadi, giovanissimo artista,

che presenta sapienti e incan-tevoli disegni dedicati alla sfera femminile di notevole fascino in-terpretativo. Roberto Pollio con due piccole, eleganti, sculture in bronzo dorato di raffinata ed elegante fattura. Valentina Silve-stri, organizzatrice, pittrice e Re-gina dell’evento, presentava un interlocutorio dipinto, dedicato alla figura femminile, dai cangian-ti “geometrismi” romantici.Valter Tessari con un dipinto al

femminile dove risaltavano due meravigliosi occhi blu, simbolo di vita e di speranza.

di “Mezzogiorno in Famiglia”, an-date in onda sabato 15 e dome-nica 16 marzo, alle 11:30. Ospiti della puntata: Stefano Masciarel-li per Camerino e Francesca Fial-dini per il comune di Villafranca di Verona. Villafranca è riuscita a bat-tere Camerino, che la precedente settimana aveva vinto per la quar-ta settimana consecutiva. Le in-viate del programma Silvia e Lau-ra Squizzato erano a Villafranca di Verona, mentre Roberta Gangeri

era a Camerino. Nelle due suc-cessive puntate di «Mezzogiorno in Famiglia», andate in onda saba-to 22 e domenica 23 marzo alle 11.30 su Rai2, Villafranca duellava con Roseto degli Abruzzi (Tera-mo). Ospiti della puntata, erano Francesca Fialdini per il Comune di Villafranca, dove c’erano le invia-te Silvia e Laura Squizzato, e Mas-simo Ciavarro per Roseto degli Abruzzi, dove c’era anche l'inviata Roberta Gangeri. In questa stagio-ne, accanto ai nuovi giochi, hanno debuttato le due mascotte del programma, i due grandi e simpa-tici orsi di peluche Chichì e Cocò. Per partecipare ai giochi da casa

(“La senti questa voce”; “Ma che musica”; “Lui chi è…?” e “Il Per-sonaggio Misterioso”) i telespet-tatori hanno potuto prenotarsi

all’inizio della puntata chiamando il numero telefonico 894.433.

FOTO DI RENATO BEGNONI

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Notizie dall’Arma

Attività della Compagnia Carabinieri di Villafranca

Criminalità: i Carabinieri rispondonoGli interventi della Compagnia Carabinieri di Villafranca

E' stato eseguito nella notte tra il 3 e il 4 marzo scorsi a Trevenzuolo (Vr) uno dei controlli disposti nel territorio della Compagnia di Villafranca nei confronti dei laboratori tessili; ad operare sono stati una decina di Carabinieri del Comando stazione di Isola della Scala, unitamente ai militari del nucleo ispettorato lavoro, con il rinforzo di quelli del Comando stazione di Castel D’Azzano. Il laboratorio oggetto della verifica, gestito da cittadini cinesi, è situato in via Cesare Battisti, nella frazione di Roncolevà. L’intervento è scattato il 3 marzo, quando i militari, evitando l’ingresso principale (per scongiurare fughe, data la vicinanza del capannone all’aperta campagna), hanno aggirato il laboratorio, entrando utilizzando il passaggio della vicina scuola materna.Sono stati sorpresi intenti al lavoro una decina di operai di nazionalità cinese. Nel corso delle verifiche, sono state elevate complessivamente 38 sanzioni per euro 236.000 circa ed è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività. Ad essere violate, numerose prescrizioni della normativa sul lavoro (utilizzo di manodopera irregolare superiore al 20%, omessa sorveglianza e formazione del personale, omessa redazione del documento di valutazione dei rischi).Nel corso delle operazioni di identificazione sono emersi tre casi di irregolarità relativamente alla documentazione per la permanenza nel territorio nazionale: per uno di questi cittadini cinesi, è scattata la misura dell’espulsione e lo scorso 4 marzo è stato accompagnato al centro di espulsione di Torino. Oltre alle 38 sanzioni, l’impiego di manodopera clandestina comportava per la titolare cinese, L.H., classe 1967, la denuncia alla Procura della Repubblica. Sono in corso ulteriori accertamenti circa la regolarità dell’uso del capannone.

La fase conclusiva dell’operazione, è avvenuta grazie ad una serie di perquisizioni locali e personali condotte da una ventina di Carabinieri della Compagnia di Villafranca supportati dalle unità cinofile dell’Arma giunte da Padova. Al termine, quattro sono stati i soggetti denunciati per tentata estorsione aggravata, ritenuti i materiali esecutori; un quinto soggetto, considerato un fiancheggiatore, è finito in manette in quanto a casa sua sono state trovate e sequestrate due pistole, una giocattolo ma senza il previsto tappo rosso e riproducente una delle armi in dotazione alle forze di Polizia mentre la seconda, una pistola semiautomatica, era vera e funzionante.

Sono durati pochi giorni gli accertamenti investigativi dei Carabinieri di Isola della Scala che hanno tratto in arresto per possesso di marijuana, L.R., 22nne, operaio. Sulla base di alcune segnalazioni confidenziali giunte pochi giorni prima ai militari, il ragazzo era ritenuto responsabile di un giro di droga, in quanto fornitore di alcuni giovani della zona. Si è giunti così alla perquisizione dell’abitazione del giovane, dove viveva con i genitori (risultati completamente estranei all’attività). Nel corso dell’operazione, sono stati recuperati 30 grammi di marijuana, nascosti in un’intercapedine tra la parete e uno specchio. Sono stati recuperati e sequestrati anche un bilancino e 200 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio. Per il giovane sono scattate le manette in flagranza di reato per illecito possesso di stupefacenti.

Sospeso un laboratorio tessile cineseA Trevenzuolo, dopo un controllo di un laboratorio tessile cinese, sono state elevate 38

sanzioni per 236.000 euro ed è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività.

Tentata estorsione ad un imprenditore Un arresto e quattro denunciati dopo quattro mesi di indagini scaturite a seguito di una tentata estorsione ai danni di un imprenditore villafranchese.

Marijuana: arrestato un ragazzoIsola della Scala: sorpreso a nascondere marijuana in casa, operaio di 22 anni arrestato dai Carabinieri.

37

Alla centrale operativa della Compagnia Carabinieri Di Villafranca, giungeva una richiesta di immediato soccorso per una violenza sessuale a seguito di aggressione a Mozzecane, presso i giardini pubblici di Via Bachelet. Sul posto giungevano i Militari del Nucleo Radiomobile che trovavano, in lacrime, coi vestiti sporchi di fango, una ragazza 25nne ed accanto, ad assisterla, il suo ex fidanzato, Quest’ultimo, avvisato da lei ed appena giunto per prestarle i primi soccorsi.Ai Militari la ragazza raccontava che poco prima era scesa da casa per andare a comprare le sigarette presso un distributore automatico. Ad un certo punto aveva notato una Bmw di colore scuro con a bordo quattro giovani individui, da lei indicati come appartenenti ad etnia dell’est Europa. Nonostante il tentativo della ragazza di ignorarli e di allontanarsi, giunta all’altezza dei giardini di via Bachelet, la Bmw si sarebbe fermata e dalla stessa sarebbe sceso uno dei quattro che l'avrebbe aggredita, immobilizzandola e tentando di violentarla. Solo grazie alle urla della ragazza e a seguito di un calcio sferrato all’aggressore dalla stessa, quest’ultima sarebbe riuscita a fuggire e ad avvisare telefonicamente l’ex fidanzato, anche lui residente a Mozzecane. Sentito il racconto, i Carabinieri diramavano immediatamente le ricerche dei presunti aggressori; nei minuti successivi tuttavia, alla richiesta dei Militari di ripetere il racconto e fornire ulteriori dettagli, la ragazza cadeva in alcune contraddizioni; a quel punto, i Carabinieri riferivano alla stessa che a breve avrebbero fatto il giro del quartiere per poter visionare le riprese video di eventuali telecamere di sorveglianza. Solo a quel punto, verosimilmente immaginando le conseguenze, la giovane cessava con la messinscena e confessava di aver inventato tutta la storia dell’aggressione con il solo scopo di attirare l’attenzione dell’ex fidanzato (anche lui ignaro dell’invenzione della storia). Poco dopo, “chiuso il sipario” su quella che doveva essere una grave aggressione con violenza sessuale, si passava alla denuncia della ragazza alla Procura della Repubblica per simulazione di reato e procurato allarme.

Simulazione di reato e procurato allarmeMozzecane: racconta ai Carabinieri di essere stata aggredita da sconosciuti che volevano

violentarla ma aveva inventato tutto per fare ingelosire l’ex fidanzato. Denunciata per

simulazione di reato e procurato allarme.

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I coscritti e la visita di levaCare amiche, cari amici, in un articolo pubblicato di recente (quello su “Patrisio”), per essermi eccessivamente dilungato nello scritto, non ci fu lo spazio per la relativa foto; poco male perché riproponendola ora (“Bigi Patrisio” nella foto dei coscrit-ti della classe del’21 di Rosegaferro è il quarto in alto da sinistra) ho l’occasione di raccontarvi della visita di leva, nella “Villafranca de na' 'olta”. Prima però, vista l’attualità dell’argomento, perché anche le Forze Armate sono investite dal grido: “tagli chi può”, permettetemi in merito un cenno storico. Nella preistoria la difesa dei primi villaggi era compito di tutti i maschi della comunità. Poi quando questi diventarono molto numerosi si ebbe la necessità di scegliere quelli più adatti allo scopo, per prestanza fisica, coraggio o abilità. Nel contempo furono anche stabilite le modalità della loro “scelta”, del loro sostentamento e della durata del loro im-piego. Già nell’Antica Grecia, ogni città costituì il proprio esercito. Le regole delle città erano alquanto simili: vi potevano accedere “vo-lontariamente” solo i cittadini liberi che dovevano provvedere in proprio a vitto ed armamento, il servizio era permanente e la paga era il bottino di guerra che veniva diviso in proporzione al grado. Con l’aumentare della ricchezza le città passarono ad eserciti di mercenari la cui paga era prestabilita in denaro, “soldi” da cui il nome “soldati”. Nei primi anni anche l’esercito romano era formato solo dai cittadini liberi che si arruolavano volontariamente e dovevano armarsi e sostenersi. Il servizio era temporaneo (si fa per dire visto che durava 10 anni in cavalleria e 16 anni in fanteria). Poi dal tempo dell’impero l’esercito, gradualmente ma inesorabilmente divenne composto quasi esclusivamente da mercenari stranieri disposti sì ad uccidere per denaro ma in genere poco propensi a morire per esso. Stessa storia nel Medioevo. Nel “Risorgimento”, nello stato Sabaudo, la circoscrizione obbligatoria (anche se in alcuni degli Stati Preunitari era già adot-tata), ufficialmente fu introdotta nel 1854. Poi con l’Unità d’Italia, fu estesa prima al Regno e poi alla Repubblica. E poiché il principio di obbligatorietà del servizio militare è tuttora previsto dalla costituzione (articolo 52) il servizio militare (la naja) ad oggi (dal primo gennaio 2005), è solo sospeso. Ma torniamo ai coscritti e cioè gli iscritti nella stessa lista e alla visita di idoneità. La lista di leva era tenuta sempre ben aggiornata da ciascun Comune e così accadeva che nella “Villafranca de ‘na 'olta” a tutti i maschi del paese nati nell’anno arrivasse la chiamata alla visita di leva. Tre giorni considerati a tutti gli effetti l’ingresso dei giovani nel mondo degli adulti. Per molti erano i primi giorni da “indipendenti” (dalla famiglia) della loro vita e per tutti erano tre giorni di festa. Giovani di ogni estrazione sociale, dagli analfabeti e poveri “famei” che altro non conoscevano che il lavoro dei campi ai (pochi) più agiati studenti figli della borghesia: tutti, forse per la prima volta insieme, davanti alla Commissione Esaminatrice. Fino alla classe del ‘39 la visita di leva era effettuata. A Villafranca (anche per i co-muni limitrofi) nel grande locale del primo piano del Comune, ( dove ci celebravano pure i processi) alla presenza anche del Sindaco o del

Segretario Comunale. Successivamente le autorità locali furono esentate dal parteciparvi e la visita venne spostata a Verona, prima presso la sede del Distretto Militare in via XX Settembre e poi alla caserma Martini. Il bello però non era non era certamente la visita di leva in sé stessa ma il prima e il dopo. Le disponibilità non erano certo quelle di oggi ed allora tutti i coscritti tassandosi (chi più chi meno a seconda delle diponibilità) raccoglievano la somma necessaria per l’evento. Era tradizione che alla visita ci si doveva presentare tutti con il fazzoletto tricolore al collo e con almeno la stessa “bustina con fronzolo”. Per “la mobilità” occorreva avere la disponibilità di un carro e del relativo cavallo (dopo la guerra sostituito dal “Landini”) ma per questo qualche “buon anima” si trovava sempre. Per “fornire” (addobbare) il carro non mancavano in giro canne di bambù, frasche e fiori, ben lo sapevano i proprietari di orti e giardini dell’epoca che talvolta al mattino se li trovavano “spogliati” ma tant’è: ai coscritti era permesso questo ed altro. Non poteva mancare sul carro la musica, con pochi soldi si aveva a diposizione una fisarmonica e fisar-

monicista, (tra i più noti Sergio Lonardi detto “el Gambal”ed il mio carissimo amico Bruno Furlan) e l'indispensabile damigiana di vino. In genere la visita impegnava non più di un paio di mattine e poi bisognava attendere, al terzo giorno, il “verdetto finale”; abile e arruolato, o rivedibile (da rivedere l’anno successivo) o riformato che allora (sia in era fascista ma anche dopo) era quanto meno uno smacco tanto che si recitava “ci no’ l’è bon par el Re no’ l’è bon g’anca par la Regina” intendendo che chi non era buono per il servizio militare non era buono neanche per le donne. La prima mattina era il momento più difficile, stavano davanti alla commissione, tutti in fila nudi e non senza qualche imbarazzo e resistenza a spogliarsi. Allora, quando i bambini li portava la cicogna, e delle “cose della vita" non se ne parlava di certo in pubblico, i ragazzi non erano proprio abituati a mostrare agli altri i propri “attributi” esponendosi così ad inevitabili “confronti e “sfottò”. Ma poi dal pomeriggio sino a tarda ora, andavano tutti sul carro in giro per contrade e paesi vicini a bere e far festa tra, scherzi e prove di coraggio come quella di estrarre a sorte, con la tradizionale paglia più corta, chi dovesse scendere in un pozzo a recuperare il secchio che intenzionalmente vi era stato gettato. Poteva anche capitare che per la strada, nell’euforia generale, qualche sola malcapitata “giovinotta” fosse, pur blandamente, “palpeggiata”. L’ultima sera poi, per i più irriducibili, era d’obbligo una “puntata” in una casa chiusa, “ma a Mantoa però parché a Verona gh’era el pericolo de ‘ncontrar qualcun che se conose e che dopo el le conta en giro”. Come se la cosa dovesse rimanere un segreto quando poi erano loro i primi a vantarsene. L’era la “Villafranca de ‘na 'olta” quando il senso del dovere era radicato e forte almeno quanto la voglia di divertirsi. Alla prossima.

Rico Bresaola

Page 39: Il Giornale dei Veronesi aprile 2014

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IperFamila di Dossobuono - via BorgobelloPUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE NEL COMUNE DI VILLAFRANCAMunicipio di Villafranca - corso Garibaldi, 24 MBE - Mail Boxes Etc. - via Napoleone III, 6Municipio di Dossobuono - Via Europa, 28 Liceo Enrico Medi - via Magenta, 9Distretto A.S.L.22 - via Ospedale, 5 Ospedale “Magalini” - via Ospedale, 2 Casa di Riposo “Morelli-Bugna” - via Rinaldo da Villafranca, 16 Centro Sociale CIRICUPE - via Rinaldo da Villafranca, 9

- via Marconi, 18 Supermercati Martinelli - via Don Fumano, 3 / Viale del Lavoro, 1Staz. di servizio AGIP di Bernabeni - via Mantova Piscine Comunali - via Olimpia, 1 IperFamila di Dossobuono - via Borgobello Edicole di Villafranca centro Stazioni FS di Villafranca di Verona Edicole di Dossobuono, Quaderni, Pizzoletta, Rosegaferro, Alpo NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE IN PROVINCIA DI VERONA

NUOVI PUNTI di DISTRIBUZIONE del GIORNALE A VERONAPonte Catena Corte Pancaldo - Galleria Saval Via Marin Faliero 47 - Centro Comm. Farmacia Chievo Via Berardi, 80 - Bar La Pantalona Via Fava 2/B - CEMS -Centro Analisi Via Puglie 24 - Poliambulatori Santa Borgo Nuovo Via Agrigento, 25 - La Bottega Del PaneBorgo Milano Via F.lli Cervi - Banca Via F.lli Cervi - Comune

Via S. Marco 55 - Tabacchi e GiornaliStadio Via Col. Galliano - Piscine Comunali

Via Negrelli, 65 - Prodet Via Trainotti 5 - Fondazione Bentegodi Palazzina Masprone Via Sogare, 3 - 3a Circoscrizione

San Massimo Via Trevisani - Farmacia Via Trevisani - Antichi Sapori

Via Urbani III - Negozio Cornici Via Urbani III - La Spiga D’oro Via Romagnoli - Centro Profumi Piazza Risorgimento - Supermercato Vivo

Santa Lucia Via Girardi, 11 - Pasticceria Olmo Via Villafranca - A&OGolosine Via Tevere 38 - 4a Circoscrizione Via Tanaro 28 - Centro Sportivo

Via Pò, 8 - Cartoleria Martini Via Prina, 2 - Gelateria Oasi Via Prina 23 - Zampieri Via Prina 11 - Bar Coco Loco Via Golosine, 29 - Tielle Via Murari Bra, 55 - Fresco Mio Via Murari Bra, 36 a - Tabacchi Ricevitoria

Borgo Roma Strada Le Grazie, 15 - Università Scienze Matematiche Strada Le Grazie, 3 - Piscine Le Grazie Strada Le Grazie, 15 - Università Informatica Strada Le Grazie, 3a - Università di Medicina e Chirurgia Piazzale Ludovico Scuro - Bar Astor - Ortofrutta Piazza Zara, 24 - Negozio del Buon Gusto Via Bozzini - Galleria Ospedale Via Bozzini, 3 - Bar Giusy Via Bozzini, 11 - La valle degli Orti Via Polidore - Cafè del Sol Via San Giacomo 68 - Tabaccheria Via Benedetti 77 - 5a Circoscrizione Ospedale

Borgo Venezia Via Zagata, 2 - 6a Circoscrizione Via Zagata - Centro Tommasoli

Via Betteloni 51 - Pescheria Via Fincato 34 - Agip Via Fincato 142 - Basso Acquar Via Avesani - Distributore Metano

Via Avesani, 31 - AMIAVeronetta Via S.Francesco, 20 - Biblioteca Frinzi

Via S.Francesco, 22 - Università Lettere e Lingue Via C. Montanari, 9 - Università di Giurisprudenza

Porto S. Pancrazio Lungadige Galtarossa - Acque Veronesi Lungadige Galtarossa - AGSMCittadella Via Franceschine, 10 - Provinciali

Corte Zanconati - Tribunale Corso Porta Nuova 96 - C.C.I.A.A. Piazza Renato Simoni, 4 - Alpigusto Via della Valverde, 46 - SIGMA Via Marconi - Parrucchiere

Porta Nuova Stazione ITIS Marconi

Centro Storico

Via Cappello, 43 - Biblioteca Civica Piazza Duomo, 13 - Biblioteca Capitolare Corso Cavour, 6 - INAIL Via Costa, 5 - Libreria Giuridica Piazza Muro Galieno - 1a Circoscrizione

Ponte Crencano Via Ca Dì Cozzi, 43 - Bar Famila Centro Commerciale Via Fogazzaro, 3 - Biblioteca Via Santini, 5 - Centro Polis. Avesani Via Tommaseo, 20 - Cartoleria Idealandia Via Mameli, 152 - Parafarmacia Viver Bene Via Osoppo - Banca Unicredit

Quinzano Via Nuiva - Comune Borgo Trento Piazza Vitt. Veneto, 22 - Farmacia Martari

OspedaleVerona Via Galvani, 3 - A.c. ChievoVerona S.r.l. Via Sansovino, 23/a - Bar Micky Via Paladio, 31 - Bar Palladio Via Palladio, 74 - Corner Caffè Via Palladio, 42 - Edicola Palladio Corso Milano, 78/a - Esso Centro C.P. Via Belgio, 12 - Hellas Verona F.c. Via Albere, 58/c - Maurizio Acconciature Via Scarsellini, 41 - Stazione di Servizio AgipParona Via Brennero, 10 - Comune Piazza del Porto - Bar La Voglia Matta

Sona ComuneNegrar Tabacchi e giornali ComuneBussolengo Comune Sede ULSS 22 Ospedale Rep. Ortopedia Centro Comm. Ramonda Centro Comm. Auchan

Centro Comm. Custoza Via G. Logo - Comune C.tro Sociale

via Urbani III - Negozio CorniciSommacampagna Comune Via G. Matteotti - Asl Guardia medicaCastelnuovo Comune

P.zza Libertà 4 - Biblioteca ComunaleSan Giovanni Lup. ComuneBovolone ComuneButtapietra ComuneIsola D.S Comune

OspedalePeschiera Comune OspedaleCaprino ComuneValeggio s/M Comune OspedaleMalcesine OspedaleLugagnano di Sona La Grande Mela

Comune

Registrazione al Tribunale di Verona n. 1838

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