ACLI Veronesi - agosto 2014

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ACLI VERONESI IL GIORNALE DELLEACLI DIVERONA -ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI N. 2 2014 Acli Veronesi n. 2/ 2014 - Poste Italiane s.p.a. - sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (coinv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB DA PAG. 2 LE NOSTRE NOVITA’ PAG. 12 DAL TURISMO DI MASSA ALLE VACANZE SU MISURA Bentornate vacanze!

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Il giornalino informativo delle Acli Provinciali di Verona

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ACLI VERONESIIL GIORNALE DELLE ACLI DI VERONA - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANIN. 2 2014

Acli Veronesi n. 2/ 2014 - Poste Italiane s.p.a. - sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (coinv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB

DA PAG. 2 LE NOSTRE NOVITA’

PAG. 12 DAL TURISMO DI MASSA ALLE VACANZE SU MISURA

Bentornate vacanze!

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Acli Verona,

via Interrato

dell’Acqua Morta 22,

37129 Verona

SOMMARIO

NEWS ACLI Rinnovo cariche FAP, p. 1Lega Consumatori, p. 2Ufficio Progetti, p. 4Acli Arte e Spettacolo, p. 7Unione Sportiva, p. 8Acli Soc. Coop. A.r.l., p. 10

ATTUALITA’ Dal turismo di massa alla vacanza su misura, p. 12Vacanze Eco-Friendly, p. 14

Il sole: amico o nemico?, p. 16Il sole per i nostri bambini, p. 18Vacanze a quattro zampe, p. 19Stop alla guerra!, p. 20

RUBRICHE Senti chi parla adesso.., p. 22Parlano i circoli, p. 24I prossimi appuntamenti, p. 28

Il Sabatini Colletti cita testualmente:Vacanza:1 Periodo di libertà dal lavoro o dagli obblighi scolastici in coincidenza con festività, turni di riposo o altre circo-stanze: andare in v.; prendersi una v.2 (al pl.) Periodo di riposo di una certa ampiezza previsto per chi lavora o studia, spesso con riferimento alle ferie estive: v. natalizie; v. in montagna3 Condizione dell’essere vacante, privo di titolare: v. di una carica; la v. della sede apostolica4 fis. Mancanza di un elettrone da parte di un atomo di un reticolo cristallino. Il significato che ritengo utile rilevare in questa sede, è il primo. Deriva dal latino “vacantia”, e quindi da “vacare”, che signi-fica essere vuoto, libero. La parola “vacanza” evoca di per sè, nei nostri pensieri, l’unico senso di “vuoto” piacevole, un vuoto che identifica “libertà”. La libertà dei momenti “vuoti” dagli impe-gni ripetuti e ripetitivi di ogni giorno, dalle loro conseguenze spesso faticose, dallo studio, dal lavoro, dal ritmo incalzante di una quotidianità in cui sembra non sia mai possibile rallentare... La libertà di dormire, di passeggiare senza fretta, di godersi la compagnia delle persone, di visitare luo-ghi sconosciuti, di fare qualcosa di “diver-so”... la vacanza è tanto amata proprio per la sua eccezionalità!!Ma siamo certi che l’unico modo per ap-prezzare le vacanze sia avere una vita fre-netica ai limiti dell’isteria, per poi rallenta-re solo in brevi periodi che ci costringono comunque ad un super accumulo “di cose da fare”, “di persone da frequentare” pri-ma e dopo, vanificandone talvolta – para-dossalmente – il beneficio?Non sarebbe meglio e più proficuo per noi stessi se c’impegnassimo a trovare uno spazio in tutti gli altri giorni, ordinari, per permetterci ciò che vogliamo davve-ro, piuttosto che ammassare nello svago

TEMPO DI. . . . VACANZA

di un breve periodo, tra due semestri di assoluta frenesia, la nostra libertà? E an-cora, non sarebbe più bello, oltre che più “santo”, dedicare la domenica al riposo e alla qualità delle nostre relazioni, con noi stessi e con chi ci sta a cuore, come la Bib-bia ci insegna, anziché farne l’ennesima giornata lavorativa?I beni relazionali pesano molto sulla felici-tà delle persone; la felicità, certo, dipen-de anche da fattori diversi dai beni rela-zionali, per esempio da quelli materiali e dal punto di vista personale. Dei tre però, i primi sono quelli meno controllabili, o al-meno non lo sono mai del tutto, perché dipendono anche dall’altro quindi sono fragili. E così, forse per paura di essere feriti o per mancanza di fiducia nel pros-simo1, le persone (lo diceva già Aristotele) tendono a sostituirli con quantità sempre maggiori di beni materiali,Più si consumano però i beni materiali, meno si vedono quelli relazionali e - come accade con un percorso in salita – il loro andamento fa sì che dopo il punto critico, ossia il culmine prima della discesa, anche voltandosi indietro non si vedano più. La proporzione tra beni materiali e relaziona-li ha uno schema a parabola; se non sap-piamo fermarci prima, una volta “scollina-to” non vediamo più quello che sta dietro. Capita spesso a chi lavora molto per au-mentare il reddito ma anche a chi lo fa per soddisfazione, perché il lavoro lo gratifica più del tempo libero. Bisogna però distin-guere quando il lavoro è strumentale ad altro e quando diventa invece il nostro obiettivo, quando da “mezzo” passa al ruolo di “fine”.Le persone che abbandonano le relazio-ni ed il tempo libero per il lavoro sono meno felici ma non se ne rendono conto, continuano a pensare che la loro infelicità dipenda dai beni materiali e più abban-

1 vedi L.Bruni “La ferita dell’altro”, Il Margine

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NEWS ACLI

ANNO VII

NuUMERO 2/2014

www.acliverona.it

SEDE ACLI VERONA:

via Interrato dell’Acqua Morta 22

37129 Verona

tel: 0458065512

Aut. Trib. di Verona n. 1188 del 12.12.1995

DIREZIONE E REDAZIONE:

via Scrimiari 24/A37129 Verona

tel: 0459275000

DIRETTORE RESPONSABILE:

Don Renzo Beghini

CONCEPT AND LAYOUT:

Francesca Oppici

[email protected]

STAMPA TIPOGRAFICA:

Cierre Grafica s.c.a.r.l. - Caselle di Somma-

campagna (Vr)

Il 2014 é stato anno di rinnovamento della dirigenza della FAP ACLI. A livello locale si segnala l’elezione a nuovo Segretario Provinciale di Giuseppe Platino (eletto il 24 giugno dal Comitato provinciale della FAP), che succede a Francesco Roncone, di cui era il vice nello scorso mandato. A sua volta, Francesco Roncone, a segui-

RINNOVO CARICHE FAP ACLI

donano i beni relazionali per lavorare2, più vanno verso il punto oltre il quale non vedono più gli altri beni, verso il punto cri-tico.Sono molte le scuse che possiamo e sap-piamo trovare, e gli strumenti informatici aiutano molto nell’impredire la netta se-parazione tra tempo del lavoro e tempo libero; grazie ai telefoni cellulari riceviamo chiamate e le facciamo in ogni orario ed in ogni luogo, grazie agli smartphone leg-giamo la posta anche a casa o in vacan-za, grazie ai computer portatili possiamo lavorare sempre.. è davvero un “grazie” quello che dobbiamo dire loro o for-se meglio usare un “a causa o per colpa loro”? È solo flessibilità lavorativa quella che ci forniscono o diventa una forma di libertà apparente che maschera una for-ma di schiavitù? Se la vacanza è libertà, la libertà implica re-sponsabilità. Allora non cerchiamo scuse e non attribuiamo colpe. Il Mahatma Gandhi diceva «Quanto più acquisto esperienza, tanto più mi accorgo che l’uomo è la cau-sa del proprio dolore o della propria gio-ia». Ma l’uomo non è fatto per essere solo, possiamo ritornare a cercare la bellezza dei beni relazionali, aiutandoci l’un l’altro a ricordare che gli strumenti sono soltanto tali, né buoni né cattivi di per sé, ma la cui bontà deriva dall’uso che noi ne facciamo.«Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.C’è un tempo per nascere e un tempo per mo-rire,un tempo per piantare e un tempo per sradi-care le piante.Un tempo per uccidere e un tempo per gua-rire,un tempo per demolire e un tempo per costru-ire.2 vedi gli studi del premio Nobel per l’Economia del 2002, Daniel Kahneman.

Un tempo per piangere e un tempo per ridere,un tempo per gemere e un tempo per ballare.Un tempo per gettare sassi e un tempo per rac-coglierli,un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.Un tempo per cercare e un tempo per perdere,un tempo per serbare e un tempo per buttar via.Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,un tempo per tacere e un tempo per parlare.Un tempo per amare e un tempo per odiare,un tempo per la guerra e un tempo per la pace.Che vantaggio ha chi si dà da fare con fa-tica?Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell’eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l’o-pera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c’è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. (..)  Mi sono accorto che nulla c’è di meglio per l’uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che av-verrà dopo di lui?» (Ecclesiaste 3)«Benché la vita umana non abbia prezzo, noi operiamo sempre come se qualco-sa sorpassasse in valore la vita umana», scriveva de Saint Exupéry. In questo pe-riodo di vacanza, forse la cosa migliore che possiamo fare per noi stessi e per gli altri è dunque cercare di assaporarla, co-struendo relazioni, apprezzandone ogni momento e, soprattutto, allenandoci a portare un pezzo di vacanza in ogni nostra settimana, in ogni giornata che ci è donata per apprezzare questo dono meraviglioso che è la vita.

di Sabrina Bonomi

to del Congresso regionale Fap Acli del Veneto del 30 giugno 2014, é stato elet-to Segretario Regionale dell’associazione degli Anziani e Pensionati promossa dalle ACLI.Alla guida della Sede Nazionale FAP ACLI, troviamo invece il Vicentino Serafino Angelo Zilio, eletto all’unaminità dal Co-mitato nazionale il 29 luglio 2014.

G. Platino F. Roncone S. Zilio

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LEGA CONSUMATORI

Al via la terza edizione edizione del progetto “facciamo i conti! “

Si è tenuta Lunedì 16 giugno scorso, presso la Sala del Consiglio della Camera di Com-mercio di Verona, la conferenza stampa di presentazione della 3° edizione del proget-to “FACCIAMO I CONTI! – Regole e consigli d’uso sul credito ai consumatori per preve-nire il sovraindebitamento, l’usura e la ludo-patia”.

Il progetto è stato avviato dalle Associazioni di consumatori veronesi, tra cui Lega consu-matori di Verona, ed è cofinanziato dalla Ca-mera di Commercio di Verona, in collabo-razione con la Fondazione Antiusura Beato

G. Tovini e con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti conta-bili di Verona. Nel corso della presentazione del progetto sono stati resi noti sinteticamente i dati della ricerca “Il gioco d’azzardo e le sue conse-guenze sulla società italiana” del sociologo consulente della Consulta nazionale antiusu-ra Maurizio Fiasco: nel 2012 nella provincia scaligera la spesa annuale per il gioco del lotto è stata di 87.300 euro, pari a 97 euro pro capite, a fronte di una spesa pro capite, invece, per le slot machine, di 657 euro.

Regole e consigli d’uso sul credito ai consumatori per prevenire il sovraindebitamento, l’usura e la ludopatia

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LEGA CONSUMATORI VERONA

Via Interrato dell’Acqua Morta, 2237129 Verona045 [email protected]

di Emanuele CaobelliPresidente Lega Consumatori Verona

Un business che in totale arriva a 874 milio-ni di euro annui, ossia il 3,59% del Pil della provincia. I rappresentanti della associazioni dei con-sumatori e il Vicepresidente della Camera di Commercio di Verona Maurizio Danese, presenti all’incontro, hanno espresso pre-occupazione per i dati emersi dall’indagine e hanno sottolineato come il sovraindebita-mento, la ludopadia e l’usura siano diventati una vera e propria piaga sociale per il nostro Paese. Anche da queste premesse e’ scatu-rita la necessità di potenziare le attività in-formative in merito all’uso responsabile del denaro, all’accesso al credito ai consumatori, alla tutela del potere d’acquisto dei cittadini e alla prevenzione dei fenomeni di sovrain-debitamento, usura e ludopatia.Tutto ciò verra’ realizzato attraverso l’avvio di incontri di formazione, materiali divulgativi e sportelli informativi presenti sul territorio veronese .

«La Camera di Commercio sostiene il pro-getto“FACCIAMO I CONTI!” perché è sem-pre più necessario informare e formare le persone con gravi motivi finanziari» ha af-fermato Maurizio Danese, Vice – Presidente della Camera di Commercio di Verona. «La possibilità di risolvere le crisi da sovrainde-bitamento aiuta a sanare situazioni difficili che possono avere pesanti ripercussioni sul-la vita delle persone indebitate e delle loro famiglie. Dai casi più estremi, in cui il debi-tore si toglie la vita, ai tentativi, purtroppo sempre più diffusi, di ricorrere all’usura e al gioco d’azzardo. Ben vengano quindi inizia-tive di questo tipo».

I rappresentanti delle associazioni dei con-sumatori hanno sottolineato che «é della massima importanza intervenire sostenen-do le persone in difficoltà, aiutandole e in-formandole. Sono state quindi potenziale le attività informative che tra le altre prevedo-no lo svolgimento di un’indagine sulla cono-scenza e sulle competenze dei veronesi cir-ca l’utilizzo degli strumenti creditizi e i rischi

LEGA CONSUMATORI

dell’indebitamento. Sempre più persone in-fatti contraggono debiti sopra le proprie di-sponibilità con conseguenze dannose per il proprio budget familiare”.

Per maggiori informazioni e appuntamenti contattare il numero di telefono di Lega con-sumatori di Verona 045.8065512 o consul-tare il sito www.facciamoiconti.info.

Foto tratte dall’evento.

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UFFICIO PROGETTI

R.e.b.u.s on the road

Con la primavera lo staff dell’Ufficio pro-getti si è messo in viaggio per parte-cipare a due convegni e presentare il progetto “R.e.b.u.s – Recupero Ecce-denze Beni Utilizzabili Solidalmente”.

Il 20 maggio ha fatto tappa a Bergamo al secondo simposio internazionale sulle ri-sorse urbane tenutosi dal 19 al 21 maggio presso l’ex monastero di Sant’Agostino.In quell’occasione Sabrina Bonomi ha par-tecipato all’interno della sessione “Stra-tegie di Urban Mining in Italia” con un in-tervento dal titolo “Le relazioni tra diverse unità organizzative per lo sviluppo di una strategia integrata di riduzione dello spre-co alimentare e gestione dei rifiuti organi-ci” nel quale è stata dimostrata, sulla base dei dati economici, ambientali e statistici analizzati, raccolti ed elaborati e dall’osser-vazione di buone prassi nella regione Ve-neto, la necessità di adottare un modello di riduzione dello spreco e gestione, in parti-colare dello scarto alimentare, che preveda un coinvolgimento di tutti gli attori della fi-liera - produttori, consumatori e istituzioni.

Con l’arrivo dell’estate poi lo staff dell’Uf-ficio Progetti si è trasferito una giornata al mare per partecipare al convegno nazio-nale SIPCO1 dal titolo “Costruire comu-nità ospitali e sostenibili” tenutosi a Ce-sena dal 19 al 21 giugno 2014 presso la sede  di Psicologia dell’Alma Mater Studio-rum dove, dopo la presentazione nell’edi-zione precedente del progetto di lotta alla dispersione scolastica “Divieto di Evasio-ne”, quest’anno ha portato R.e.b.u.s come esempio di buona prassi e di lavoro in rete.L’intervento è stato realizzato nell’arco della

1 SIPCO, un’associazione scientifico-culturale che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo degli studi, delle ricer-che, della formazione e delle applicazioni nei vari settori di cui si occupa la Psicologia di Comunità.

seconda giornata all’interno della sessione “Ambiente, territorio e comunità locale” e il team di lavoro composto da Sabrina Bo-nomi, Francesca Oppici e Martina Tomma-si ha descritto le varie attività del progetto, riportato i risultati annuali e presentato in anteprima un breve video introduttivo sui temi legati al progetto: povertà e sicurezza alimentare, spreco, importanza della pre-venzione, ora visionabile sulla pagina face-book e il canale you tube dell’associazione2.

I convegni nazionali ed internazionali sono come sempre un importante momento di arricchimento personale e professionale e un’occasione per potersi confrontare con altre organizzazioni che si occupano delle stesse problematiche e gestiscono proget-ti affini ai nostri e sviluppare nuove siner-gie da mettere a frutto per le attività future.2 www.facebook.com/AlciPerIGiovani

di Martina TommasiReferente progetto R.e.b.u.s.

Nella foto una delle diapositive utilizzate durante la presentazione.

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UFFICIO PROGETTI

Nessuno Escluso ricomincia!

A giugno si è concluso il secondo anno del progetto Nessuno Escluso nel quartiere di Borgo Nuovo e i primi mesi di sperimen-tazione dello stesso nel quartiere di Borgo Roma.

Nessuno Escluso è un servizio di doposcuo-la gratuito che ha come obiettivo aiutare bambini e ragazzi che vivono con difficoltà il proprio percorso scolastico, dando loro un posto dove studiare assieme ai propri coetanei in un’ottica di integrazione cultu-rale, e fornendo, attraverso educatori e vo-lontari, un supporto non solo scolastico, ma anche psicologico ed emotivo.

Per festeggiare la fine dell’anno scolastico a Borgo Nuovo le Acli hanno organizzato un pranzo rivolto a tutti i ragazzi e i volontari del doposcuola per mangiare la pizza e sta-re assieme in allegria.

È stata la conclusione di un anno positivo e ricco di buoni risultati: i ragazzi seguiti sono passati da 43 a 58, con un aumento soprat-tutto di bambini stranieri. Anche il rapporto educatori-studenti si è abbassato dal mo-mento che il numero dei volontari è quasi raddoppiato, passando da 7 a 12 volontari, oltre alla presenza costante della responsa-bile del progetto alla quale si sono affian-cati quattro ragazzi che prestano l’anno di Servizio Civile Nazionale presso le Acli.

Anche la fase sperimentale a Borgo Roma, iniziata a febbraio, si è conclusa con un pic-colo rinfresco e molte soddisfazioni. I 25 ra-gazzi iscritti hanno partecipato con buona costanza, seguiti da 8 volontari, una refe-rente di struttura, un educatore e i ragazzi del Servizio Civile.

Il progetto riprenderà il 29 settembre in entrambi i quartieri, nei seguenti giorni e orari:Borgo NuovoLunedì e Mercoledì dalle 14.00 alle 16.00, Sabato dalle 9.00 alle 12.30, presso la scuo-la primaria “Dall’oca Bianca Angelo” in via Selinunte 70, 37138 Verona.

Borgo RomaMartedì, Giovedì e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30, presso le sale del Circolo Noi Tomba Extra della parrocchia di San Giovanni Bat-tista in via Centro 80, 37135 Verona.

Per iscrizioni e informazioni contattare: [email protected] o telefonare al numero 0459275000

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Foto tratte dalla festa di fine doposcuola.

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UFFICIO PROGETTI ACLI VERONA

Via Scrimiari, 24/A37129 Verona045 [email protected]

UFFICIO PROGETTI

A.A.A. NESSUNO ESCLUSO CERCA VOLONTARI !!

Ti piace stare a contatto con bambini e ragazzi?Vorresti dedicare un po’ del tuo tempo in attività di volontariato?Vorresti conoscere nuovi ambienti e nuove persone con cui collaborare per un fine comune?Ti piacerebbe utilizzare il tuo tempo libero tenendo la mente impegnata e attiva?

Allora fai per noi!

“Nessuno Escluso”, doposcuola gratuito di supporto scolastico, rivolto a studenti dai 6 ai 16 anni e attivo in due diversi quartieri di Verona (Borgo Nuovo e Borgo Roma), cerca volontari che abbiano voglia di vivere un’esperienza di crescita e arricchimento personale.

Non importa quanti anni hai e il percorso di studio svolto, “Nessuno Escluso” è ben felice di ac-cogliere volontari di diverse fasce di età e di diversi contesti di provenienza, dagli studenti delle superiori e dell’Università a lavoratori e pensionati, in un’ottica di integrazione e confronto tra diverse generazioni.

Quello che cerchiamo è tanto entusiasmo, voglia di mettersi in gioco divertendosi, creatività, ca-pacità di ascolto e una buona dose di pazienza..!

Se siete interessati a contattarci, scrivete pure a: [email protected] telefonate al numero 0459275000

Visitate anche la nostra pagine Facebook: www.facebook.com/AcliVeronaPerIGiovani

“Fare volontariato è come avere una marcia in più, una ricchezza che mi accompagna per tutto

l’anno.” Massimo - volontario di Nessuno Escluso da due anni

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Martedì 24 giugno è stato un giorno specia-le all’interno della Casa Cirondariale di Mon-torio.

La cappella era affollata di detenu-ti e ospiti per due eventi molto attesi.

Nella prima parte della mattina sono stati consegnati i diplomi di fine anno ai dete-nuti che hanno frequentato con successo i corsi scolastici di diverso ordine e grado.

La soddisfazione e la commozione erano palpabili, sia tra gli allievi che tra i docenti.Poi sono andati in scena i detenuti che han-no partecipato al Laboratorio Teatrale voluto e organizzato da Acli Arte e Spettacolo, te-nuto dal prof. Renato Perina con la collabo-razione di Lara Perbellini e Valeria Bergamini.

Il Laboratorio si è svolto all’interno della struttura carceraria da Gennaio a Giugno 2014, con incontri settimanali della durata di 90 minuti, sia per la sezione femminile che per le sezioni maschili. I detenuti che hanno partecipato sono stati complessivamente una trentina.Il tema che ha ispirato tutti i sei mesi di lavo-ro è stato quello della tempesta e del naufra-gio, analizzato e sperimentato grazie ad atti-vità di dialogo e di movimento, prendendo spunto da diversi brani letterari che via via venivano proposti.Ne è nato un grande coinvolgimento da parte dei detenuti, con modalità inaspettate considerato il contesto carcerario e i com-portamenti che regolano quotidianamente i rapporti personali all’interno di tale con-testo. E’ stato di grande soddisfazione con-statare come molti di loro siano riusciti ad esprimersi liberamente, in un clima di fidu-cia reciproca.

Tutto ciò ha portato ad un affiatamento all’in-

terno del gruppo, e tra il gruppo e i docen-ti, e di conseguenza ad una evoluzione sor-prendente della qualità artistica del lavoro prodotto.

La mattina del 24 giugno è stato possibile apprezzare tutto ciò, e gli attori hanno avuto la soddisfazione di mettere in scena il risulta-to del loro percorso. Dapprima è stato pro-iettato un breve filmato, realizzato montando i video e le foto fatti durante gli incontri set-timanali. Questo ha dato la possibilità a tutti di respirare il clima creativo e di condivisio-ne che caratterizzava il lavoro. Dopo il filma-to si sono esibiti sul palco i detenuti, sia del maschile che del femminile, donando a tut-ti i presenti un saggio tangibile dei loro sei mesi di attività. Hanno rappresentato l’inter-pretazione di diversi brani letterari, risultato di un lungo lavoro di interazione tra docenti e allievi. E’ stato un momento di grande con-centrazione ed intensità, grazie all’impegno degli attori che sono riusciti ad esprimere con le parole e i gesti tutto il loro percorso di crescita realizzato durante questi mesi di Laboratorio Teatrale.Alla fine è giustamente esplosa la soddisfa-zione, in un clima di festa, foto, saluti e rin-graziamenti reciproci.La promessa per tutti è quella di ritrovarsi l’anno prossimo per un secondo appunta-mento con il Laboratorio Teatrale!

ACLI ARTE E SPETTACOLO

di Lucia Castellani

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ACLI ARTE E SPETTACOLO

Via Scrimiari, 24/A37129 Verona045 [email protected]

Un finale “spettacolare” per il progetto di Laboratorio teatrale in

carcere

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UNIONE SPORTIVA

Il 3 Agosto 2014, si é tenuta la 1a Edizione di “VERONA STREETBALL”, torneo Street 3vs3 che nasce con l’intento di creare un movi-mento strutturato e articolato nell’ambito del “basket di strada” a Verona. I tornei 3vs3 sono una novità degli ultimi anni che lenta-mente stanno prendendo piede nel mondo e, finalmente, anche in Italia stanno diven-tando più che mai popolari. A differenza del 5vs5, il 3vs3 è un modo di giocare totalmen-te differente e più individuale, ruvido, molto contatto fisico e atletismo. Con la prospettiva di coprire il territorio ve-ronese con questa manifestazione nei pros-simi anni, nasce così il Verona Streetball in una location storica del territorio: i campi di basket di Ponte Catena; 2 campi affiancati per poter permettere grande afflusso di gio-catori che si sfideranno su tutte e 4 le metà campo debitamente allestite. Già ora il cam-po ospita giocatori di altissimo livello, lo di-mostrano i ferri dei canestri settimanalmente rattoppati dopo schiacciate prepotenti degli atleti.

La prima edizione fissa come date il 2/3 agosto 2014, purtroppo ridotta soltanto al 3 agosto per condizioni meteo avverse. Nella mattinata del 3 agosto fin dalle prime ore del giorno si susseguono i preparativi per la partenza del torneo, con montaggio di strut-ture, impianti audio per tenere comapgnia ai giocatori durante lo svolgimento del torneo e distribuzione di cibo/bevande. Una volta accreditate le squadre e stilati i gironi, si par-te con le partite sui campi, ben 5 assicutrate per ogni squadra iscritta. I mach si svolgono senza intoppi e con grande divertimento e simpatia da parte di tutti ipartecipanti, che si sfidano in maniera amichevole e rispettosa degli avversari. Da notare che l’evento è ri-masto aperto anche a squadre miste maschi/femmine (la maggiorparte), le quali hanno dimostrato di poter stare in campo tranquil-

Verona Streetball e Cicloraduno 2014

lamente e vedersela con giocatori di ben al-tra stazza fisica, avendo spesso la meglio.

Stanchi ma soddisfatti delle partite gioca-te, l’organizzazione stila la classifica delle migliori squadre che andranno a giocare i quarti di finale, semifinale e infine il BIG MACH. Ad inframezzare la semifinale e la fi-nale, si presenta come occasione di diverti-mento anche la gara di tiro da 3 punti, che vede partecipare giocatori, amici, conoscen-ti, giocatrici di pallavolo e staff: risate e diver-timento assicurato!!

Le finaliste vedono scontrarsi la squadra dei Volley Maniaci contro I Petauri, che si scon-trano punto a punto fino all’ultimo momen-to. I Volley Maniaci partono subito forte con qualche punto di vantaggio, che viene lenta-mente rosicato dai Petauri, che punto dopo punto rientrano in partita riuscendo a passa-re in vantaggio e mantenere qualche punto di distanza. Tra tiri, salti, stoppate, e tanto di-vertimento si impone la squadra dei Petau-ri come vincitrice del primo Torneo Verona Streetball.

Accanto al torneo di Streetball si é tenuto anche il Cicloraduno 2014, che ha visto la partecipazione di cilcisti provenienti da di-versi punti della Provincia Veronese, nonchè dalla Provincia di Rovigo.Il percorsi proposti si sono sviluppati con due possibili distanze: il primo di 22Km, che percorreva le strade dei comuni di Verona e Pescantina; il secondo di 47Km, che preve-deva anche (oltre al percorso breve) un Gran Premio della Montagna che ha interessato alcune frazioni del Comune di San Pietro in Cariano.

Le attività svolte, sono state motivo per lo sviluppo della campagna denominata “CIT-TADINI ATTRAVERSO LO SPORT”, volta alla

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UNIONE SPORTIVA

UNIONE SPORTIVA ACLI VERONA

Via Scrimiari, 24/A37129 Verona045 [email protected]

RepoRt:07/06/14 Enaip e u.s. acli festeggiano insieme

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promozione dello sport come strumento per l’integrazione sociale degli immigrati.

Lo staff ringrazia la collaborazione i volonta-ri che nel corso della giornata hanno colla-borato per la realizzazione della manifesta-zione, i partecipanti che hanno aderito e, infine, il Comune Di Verona per la collabo-razione offerta nella co-organizzazione della manifestazione.

Durante la mattinata di sabato 7 Giugno si è tenuta, presso il Circolo Primo maggio di Montorio, la “Giornata dello sport”. L’Unità Operative di Verona dell’Enaip Vene-to, come ogni anno, ha organizzato una ma-nifestazione sportiva a conclusione dell’anno formativo 2013/2014, in collaborazione con L’Unione Sportiva Acli.Alla giornata hanno aderito cinque classi al completo (1b, 1c, 1d, 2c, 3b), più un grup-po di ragazzi di altre classi (soprattutto di 3a e 2d) che hanno voluto condividere questo momento di sport e aggregazione.Durante l’intera mattinata i ragazzi si sono sfidati in due tornei, rispettivamente di pal-lavolo e calcio a 5, con squadre maschili e femminili. Al termine degli incontri sono stati decretati vincitori la classe mista 3a nel tor-neo di Pallavolo e la 2c maschile nel torneo di calcio a 5.La giornata ha rappresentato un momento diverso di “fare lezione”: come nelle prece-denti edizioni della Giornata dello Sport, i ra-gazzi hanno imparato che nella sfida sportiva

come nella vita scolastica, il divertimento, se coniugato con il rispetto delle regole, il “fair play” e l’impegno possono favorire il proces-so di crescita educativa.Considerato il successo dell’evento e il riscon-tro positivo fornito sia dai docenti accom-pagnatori che dal Presidente dell’U.S. Acli Alessio Scolfaro, è auspicabile una prossima edizione ancor più strutturata, con il coinvol-gimento di tutte le classi, per far apprezzare a tutti i ragazzi del Centro di Formazione Profes-sionale Enaip di Verona una giornata di sport e sano divertimento.

Foto tratte dall’evento.

Nella foto Davide Campigotto, volontario del Servizio Civile Nazionale.

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

Nel mese di Giugno il servizio lavoro do-mestico ha collaborato ad un’iniziativa pro-mossa dall’ULSS 22 in favore delle famiglie che hanno instaurato un rapporto di lavoro con assistenti familiari (badanti) per accudire persone anziane e malate.

Nell’ambito del progetto “Home care pre-mium” rivolto a pensionati ex Inpdap, l’Ulss 22 ha promosso, per le famiglie coinvolte dal progetto sul suo territorio, una serie di in-contri formativi su tematiche relative al lavo-ro di cura. Ha scelto di effettuare gli incontri privilegiando il piccolo gruppo di persone e organizzando così più percorsi formativi di 4 incontri su tematiche diverse.

Alla cooperativa Acli è stato chiesto di par-tecipare alla formazione di quattro gruppi effettuando l’incontro relativo al contratto di lavoro domestico. L’esperienza si è rive-lata positiva perché, andando oltre la mera spiegazione del contratto, è diventata occa-sione di confronto sulle problematiche che emergono in un rapporto di lavoro, ha fatto emergere diversi punti di vista (es quello del lavoratore presente in alcuni incontri) e ha toccato anche dimensioni più ampie che si intrecciano con il lavoro di cura. In un incon-tro, ad esempio, ci siamo confrontate sulle dinamiche affettive – relazionali che hanno un’incidenza notevole nella gestione di un rapporto di lavoro domestico, soprattutto quando c’è la convivenza e la persona assi-stita vive da sola con la lavoratrice.

Durante un altro incontro, si è ragionato in-sieme sulla figura dell’amministratore di so-stegno, sui compiti che può assumere nella gestione di un rapporto di lavoro domesti-co e, più in generale, sul ruolo di cui viene investito nell’ambito del sistema dei servizi alla persona. Ciò è possibile perché, oltre ad avere, all’interno del servizio, competenze

diversificate, possiamo contare sul patrimo-nio di esperienze, progetti, riflessioni del Si-stema Acli al quale attingere.

Questa esperienza di formazione si colloca all’interno dell’attività consueta del servizio lavoro domestico che, a parte l’assistenza dal punto di vista burocratico per la gestione del rapporto di lavoro, punta sulla crescita di consapevolezza delle famiglie e delle lavo-ratrici in modo da promuovere la legalità e la trasparenza e l’incontro tra bisogni diversi. Non a caso lo scorso anno, si è collaborato con Acli Colf nella realizzazione di un per-corso formativo sulla condizione anziana e, in futuro, sono previste altre iniziative di for-mazione su tematiche più specificatamente legate al lavoro di cura.

La formazione alle famiglie sul contratto di lavoro

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BONUS 80 EURO: CHIARIMENTI PER DATORI E LAVORATORI L’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 concernente la “Riduzione del cuneo fiscale per lavo-ratori dipendenti e assimilati”, riconosce un credito ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni red-diti assimilati a quelli di lavoro dipendente.

L’importo del credito è di 640 euro per i possesso-ri di reddito complessivo compreso tra 8.000,00 e 24.000,00 euro.

Il datore di lavoro domestico NON è un sostituto d’imposta quindi i lavoratori domestici, se ne avranno diritto, potranno recuperare il bonus solo in sede di dichiarazione dei redditi il prossimo anno portandolo in diminuzione dalle proprie tasse da pagare oppure ricevendo il rimborso direttamente dall’Erario.

Con l’inizio del nuovo anno, speriamo sia possibile avere informazioni aggiuntive sulla questione e sulle procedure da seguire.

di Paola Dal DossoDirettrice Cooperativa

Acli di Verona Soc. Coop.

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

Secondo la normativa attuale la presentazio-ne della dichiarazione di successione non è obbligatoria se l’asse ereditario non supera € 25.822,84 euro comprensivo di soli beni mobili esclusi beni immobili (case e terreni).La non obbligatorietà è però riservata solo per il coniuge e i parenti in linea retta (figli e nipoti).

In tutti gli altri casi rimangono gli obblighi e gli adempimenti fiscali e precisamente:

ENTRO 1 ANNO DAL DECESSO È OBBLI-GATORIO PRESENTARE LA DENUNCIA DI SUCCESSIONE QUANDO nel patrimonio del defunto vi sono beni immobili all’interno dello Stato italiano e beni diversi (partecipa-zioni aziendali, azioni e obbligazioni, deposi-ti bancari/postali ecc.)

MA QUANTO SI PAGADI IMPOSTE?Con il D.L. 104/2013 dal 1/1/2014 sono au-mentati i valori minimi di imposta sui trasferi-menti di beni immobili “PRIMA CASA” = COSTI FISSI 200,00 EURO IMPOSTA IPOTECARIA 200,00 EURO IMPOSTA CATASTALE + DIRITTI CIRCA 120 EURO + VOLTURA CATASTALE

ALTRI IMMOBILIIMPOSTA IPOTECARIA 2% con un minimo di 200,00 EUROIMPOSTA CATASTALE con un minimo di 200,00 EURO + DIRITTI CIRCA 120,00 EURO + VOLTURA CATASTALE

Il D.L. 104/2013 da FINANZIARIA del 2006 della legge 286/2006 e 296/2006 che ha reintrodotto l’imposta sulle successioni, con l’aggiunta di una FRANCHIGIA di abbatti-mento dell’asse ereditario per i parenti in linea retta (genitori e figli) e collaterale (fra-telli...) risulta ancora in essere.

ALTRI BENI 1.000.000 EURO PER EREDE (CONIUGE E PARENTI IN LINEA RETTA)FRANCHIGIA 100.000 EURO PER EREDE (FRATELLI E SORELLE)ALTRI SOGGETTI: NESSUN BENEFICIO

CHI “SFORA” TALE LIMITE PAGA UNA PICCOLA PER-CENTUALE DI IMPOSTA CHE VARIA A SECONDA DEL GRADO DI PARENTELA DAL 4% ALL’8%

COME CONTATTARCI: L’UFFICIO SUCCESSIONI riceve in ogni

sede ACLI su appuntamento telefonando allo 045 8065528 (DIRETTO: LUNEDÌ dalle

8.30 alle 11.00, MARTEDI’ e GIOVEDI’ dalle 14.30 alle 17.00 )

Questo servizio viene svolto sempre con lo stile delle Acli, professionalità e costi soste-nuti, e la sicurezza di trovare sempre qual-cuno, anche dopo molti anni, che vi assiste su eventuali nuove problematiche. La tra-sparenza di un tariffario completo esposto in tutte le sale di attesa.

DOVE PUOI TROVARCI:VERONA - SEDE PROVINCIALE:

Via Interrato dell’Acqua Morta, 22 Tel. 045/8065550 – 045/8065512

SEDI ZONALI DI VERONA : San Massimo, San Michele, Borgo Roma

PROVINCIA: Bussolengo, Villafranca, Bovolone,

Legnago, S. Bonifacio, S. Giovanni Lupatoto

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

Via Interrato dell’Acqua Morta, 2237129 Verona045 8065553

Si ricorda che in materia di successione:

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DAL TURISMO DI MASSA

DAL 1860 AD OGGILa cultura balneare in Italia arriva attorno al 1860, con la nascita dei primi stabilimenti balneari a Livorno, Venezia, Rimini, Viareg-gio e Genova, che erano costruiti su pa-lafitte. Rappresentativo è l’abbigliamento da spiaggia, completi formati da tuniche e mutandoni al polpaccio con colli alla mari-nara, cappelli di paglia e ombrellini di pizzo. L’evoluzione delle vacanze la si os-serva in modo chiaro nel cam-bio dell’abbigliamento balneare.

Gli anni Venti consacrano la figura di una don-na più sportiva che abbandona busto e cor-setti per adottare, in spiaggia, il costume di maglia elasticizzata; una tendenza che si affer-ma, con ancora più vigore, negli anni Trenta. Una selezione di fotografie dell’Archivio Fo-tografico del Comune di Genova e alcuni fil-mati della Fondazione Ansaldo presentano i “cambi di costume” più significativi: il gusto di una vita libera, sportiva e giovane, la nasci-ta delle colonie, le vacanze popolari per tutti mutano l’approccio con il mare e la moda.

Si va in spiaggia senza cappello di paglia, il co-stume non è più amorfo, ma s’incolla alla pelle, è in maglia elasticizzata, si riduce sempre più. Nei manifesti di promozione turistica è un vero inneggiare al soggetto femminile, gra-

La storia del “costume” italiano nel tempo

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ALLA VACANZA SU MISURA

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zioso e sorridente, che mostra, senza offende-re il pudore, linee sinuose, gambe e braccia.

A generare il più esplosivo cambio di co-stume è, nel 1946, la nascita del bikini, in-dossato, per la prima volta in Italia, da Lucia Bosè, nel ’47, al concorso di Miss Italia a Stre-sa. Una passerella che lancia le maggiorate e le giovani attrici, immortalate nei filmati RAI e nelle foto dei Bagni Lido di Genova, organizzatore della selezione regionale.

Negli anni Cinquanta c’è voglia di dimen-ticare la guerra, di divertirsi e la vacanza inizia ad occupare un ruolo molto impor-tante nella vita delle persone e delle fami-glie; infatti grazie alla ripresa economica anche i ceti più bassi potevano permetter-si le “ferie”, che erano anche riconosciute nello statuto dei lavoratori come un diritto. Scoppia la febbre dell’abbronzatura, cambiano le forme, i tessuti dei costu-mi sono sempre più leggeri, impalpabili. Il bikini arriva nelle spiagge.

Dagli anni Sessanta, che continuò fino ai primi anni Novanta, iniziò il vero e proprio boom del turismo in Italia, tedeschi ed au-striaci trascorrevano le loro vacanze in una delle numerose spiagge di sabbia italiane, avendo però anche la possibilità di visitare le città artistiche. I costumi sono ormai sgam-bati e i bikini, sempre più ridotti, diventano aderenti come una seconda pelle, grazie alla scoperta di una nuova fibra, la Lycra, che dà comfort e vestibilità. E il cinema italiano de-dica alla spiaggia e alla sua moda un nuovo genere di film: gli “spiaggiarelli”, che han-no come punto di forza quello di mostra-re la attrici italiane, in bikini, in riva al mare.

E OGGI ...Oggi invece le abitudini degli italiani in va-canza sono molto diverse proprio perché diversissima è la nostra vita quotidiana: rit-mi di lavoro frastagliati e impegni che tra di loro  non coincidono mai hanno spalma-to su tutti i dodici mesi dell’anno solare i viaggi, di piacere o di lavoro poco cambia, e spesso il fuori-stagione è una vera e pro-

pria scelta, dettata non soltanto da neces-sità economiche ma anche e soprattutto dalla volontà di godere della meta scelta senza il caos frenetico dei mesi di viaggio canonici, con l’obiettivo di vivere un’espe-rienza più vera e vicina a quella della vita quotidiana di chi in quel luogo ci abita.I comparatori on-line registrano giornalmen-te migliaia di visite ai loro portali. La media delle notti per prenotazioni si aggira sulle 2,33 solamente, ben poche se si fa il confron-to con il passato, in cui spesso si soggiornava per circa 1 mese presso le località di vacanza

Se però si sommano le occasioni di viag-gio che una singola persona ha durante l’anno e che concretizza, si torna con fa-cilità sopra le due settimane, se non an-che il mese intero, di vacanza all’anno.Il nuovo trend contemporaneo è quindi quello dei pochi giorni, sparpagliati du-rante tutti e 12 i mesi e con mete molto spesso diverse e di tipologie assai diffe-renti le une dalle altre ad ogni viaggio.

Oggi il turismo da bisogno voluttario è diven-tato una necessità dell’uomo. Tale necessità è scaturita da una serie di cause quali lo stress da lavoro, l’aumento del tempo libero, l’au-mento del reddito, l’ampliamento dell’offerta del trasporto aereo, ferroviario e marittimo. In questi ultimi anni si è affermata una forma di turismo legata al benessere psicofisico, per cui molta gente trascorre i weekend o le vacanze presso hotel Spa e centri benessere.

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Secondo il rapporto del Wwf “Coste: il pro-filo fragile dell’Italia”, solo il 30% delle spiag-ge italiane è rimasto allo stato naturale. Le altre sono state deturpate da stabilimenti balneari, scarichi industriali, porti, agglome-rati urbani e strutture dedicate al turismo.

Se contro alcuni di questi problemi possia-mo fare poco, ci sono però alcuni semplici accorgimenti che come bagnanti possiamo seguire per limitare l’impatto della nostra permanenza in spiaggia sull’ecosistema.

Ecco alcune semplici accortezze per rilassar-si senza danneggiare l’ecosistema marino:

1. È una spiaggia, non una discari-ca. Una cannuccia impiega dai 20 ai 30 anni a decomporsi; un fazzo-letto di carta 3 mesi, una bottiglia di vetro non si degrada mai com-

pletamente. Se avete portato il pic-nic in riva al mare, raccogliete gli avanzi e riponeteli negli appositi contenitori, infatti gettarli tra le onde non vale, il mare per definizione ripor-ta a riva gran parte di ciò che ha inghiottito.

2. Attenti ai sacchetti di plastica. Basta un colpo di vento per far-li finire in acqua, dove diventano trappole mortali per molti animali marini.

3. Se siete fumatori, gettate i moz-ziconi in un apposito portacene-re portatile, una sola “cicca” di sigaretta può inquinare un me-tro quadrato di mare. E ricordate-

vi di non dimenticare l’accendino ai piedi dell’ombrellone, ha tempi stimati di decom-posizione che vanno dai 100 ai 1000 anni.

4. Se avete intenzione di entrare in acqua scegliete solamente cre-me contenenti filtri solari a base di minerali, come l’ossido di zin-co. La maggior parte delle cre-

me ad alta protezione, disciolte in acqua, danneggiano l’ecosistema marino, in par-ticolare i coralli. Gran parte dei filtri chimici per raggi UVA e UVB scatena infatti virus e infezioni latenti nella zooxantella, un’alga unicellulare che vive in simbiosi con i coral-

VACANZE ECO-FRIENDLY

Come vivere rispettando l’ambiente in vacanza

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li, contribuendo allo sbiancamento del reef.

5. Quando fate la doccia, sia in spiaggia che in barca, evitate di usare shampoo e bagnoschiuma (a meno che non usiate prodotti al 100% naturali): alcune sostan-

ze in essi contenute risultano fortemente inquinanti per il mare. A voi sarà sufficiente un risciacquo per eliminare il sale dalla pelle.

6. Niente “souvenir”. I pez-zetti di corallo o di granito, le conchiglie e i gusci dei pa-guri che avete raccolto stava-no meglio dov’erano prima: si

tratta di patrimoni naturali e parti fonda-mentali dell’ecosistema che portati a casa sembrerebbero solo un macabro trofeo. 

7. No ai falò. Non accendete fuo-chi in spiaggia o nella macchia mediterranea limitrofa. L’esta-te è la stagione degli incendi e alcuni di essi sono inavvertita-

mente causati da turisti distratti che perdo-no il controllo delle fiamme o lanciano nel-la vegetazione sigarette ancora accese.

8. Se possedete una barca a motore rispettate scrupolosa-mente i limiti imposti dalle Ca-pitanerie di porto per l’avvici-namento alla spiaggia. Non è

permesso arrivare a riva con il motore acceso.

Anche perchè...il nostro paesaggio è parte della nostra ricchezza

Nella foto una spiaggia della Riserva Naturale orientata dello Zingaro in Sicilia

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Una protezione solare consiste in una qualsi-asi sostanza (o materiale) in grado di preveni-re gli effetti nocivi dei raggi solari sulla pelle.

A parte i rischi connessi al calore, infatti, l’azione del sole rappresenta un perico-lo per scottature ed eritemi, che possono danneggiare in modo permanente la pel-le e causare alterazioni precancerose, ma anche per l’insorgenza prematura di rughe e di altri segni di invecchiamento cutaneo.

L’esposizione ai raggi ultravioletti è un noto fattore di rischio per lo svilup-po sia del melanoma che di altre for-me di tumore che originano dalle cellu-le basali o superficiali dell’ edipermide.

Per abbronzarsi in modo equilibrato è necessario utilizzare prodotti con un fat-tore di protezione solare (da 6 a 50+) relativa alla capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole.

I dermatologi raccomandano di utilizzare un fattore di protezione solare non inferio-

re a 15 e, generalmente, un fattore di pro-tezione pari a 30 è considerato l’indice più adatto alle persone che svolgono attivi-tà all’esterno per lunghi periodi di tempo.

Indicativamente, in ambiente laboratoristico, una crema solare con SPF 30 assorbe circa il 97% dei raggi UVB, mentre il fattore di pro-tezione solare 15 ne assorbe circa il 93%.

Vivere il sole in sicurezza

IL SOLE: AMICO O NEMICO?

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Un indice elevato indica una migliore pro-tezione contro le scottature provocate dai raggi UVB (maggiore è il SPF, maggio-re è la protezione dall’azione del sole). Una protezione “molto alta” (SPF 50 o +50) è indicata per prevenire i danni cu-tanei alle persone con la carnagione molto chiara o per coloro che svolgo-no attività invernali ad elevate altitudini.

Per quanto riguarda la protezione con-tro gli UVA, non esiste ancora un siste-

ma di rating vero e proprio, ma sono stati implementati i criteri di conformità re-lativi ai prodotti “ad ampio spettro”, cioè i filtri solari che proteggono la pelle con-temporaneamente dai raggi UVA e UVB.

Secondo le ultime raccomandazioni della Commissione Europea, un solare deve conte-nere sostanze (filtri e schermi) che permetta-no un buon rapporto di protezione UVB/UVA, dove la protezione UVA dovrebbe corrispon-dere ad 1/3 della protezione UVB dichiarata.

I raggi ultravioletti sono un’irradiazione elettromagnetica con una lunghezza d’onda intermedia tra quella della luce visibile e quella dei raggi X. Esistono diversi tipi di ultravioletti: gli UVA (400-315 nm), gli UVB (315-280 nm) e gli UVC (280-10 nm).

- Gli UVC sono i più nocivi, i più corti, ma non raggiungono la superficie della terra poiché vengono comple-tamente filtrati dall’atmosfera e dallo strato di ozono.

- Gli UVB, con una lunghezza d’onda media, non penetrano oltre gli strati superficiali della pelle e vengono assorbiti dallo strato corneo. La loro intensità varia durante la giornata e raggiunge il massimo intorno a mezzogiorno. Gli UVB agiscono sull’epidermide, stimolano la melanina, che consiste in pigmenti che vanno dal bruno al rosso, che colorano la pelle e la proteggono dai raggi solari. Sono questi ultravioletti a provo-care in 48 ore la comparsa di un’abbronzatura durevole, ma sono anche responsabili dei colpi di sole.

- Gli UVA, la cui lunghezza d’onda è relativamente lunga, rappresentano circa il 95% dell’irradiazione UV che raggiunge la superficie terrestre e sono in grado di penetrare negli strati profondi della pelle. Gli UVA possono provocare colpi di sole, ma solo a seguito di un’esposizione molto prolungata. La loro intensità non varia nel corso della giornata.

Tratto da: www.alfemminile.com

I raggi ultravioletti cosa sono esattamente?

Foto tratte da www.freedigitalphotos.it

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Il sole fa bene ai bambini poichè aiuta la crescita armonica delle ossaL’antica intuizione che l’azione

dei raggi del sole fosse benefica soprat-tutto per i bambini è stata ampiamente confermata. Infatti la pelle, stimolata dal sole, sintetizza la vitamina D, poco presen-te negli alimenti e preziosa per la cresci-ta armonica delle ossa e per la loro salute.

Il sole aiuta nella regolazione del sonno e fa bene all’umore. Cura la

dermatite atopica e altre malattie della pelle.

E’ necessario però evitare che il bimbo si scotti e si ustioni, per

questo motivo il bambino deve essere esposto al sole per poco tempo e comun-que sempre con la protezione. Le ripe-tute scottature durante l’infanzia, oltre a rappresentare un doloroso inconveniente nell’immediato, favoriscono la comparsa in età adulta dei più comuni tumori delle pella: melanoma, spinalioma, basalioma.

L’esposizione diretta al sole per i bambini deve essere limitata e pro-

tetta. Il bambino non deve stare al sole nelle ore centrali della giornata, cioè tra le 11 del mattino e le 17, oppure deve starci pochissi-

mo e ben protetto. Vale anche se la giornata è nuvolosa, in quanto le nubi non bastano a privare i raggi del loro potere ustionante. E’ utile inoltre usare un prodotto solare. Da tene-re presente però che la prima protezione dal rischio di scottature, anche se di per sé non sufficiente, è rappresentata dalla maglietta, dall’ombrellone, dalla visiera del cappellino.

L’esposizione diretta al sole deve essere graduale in par-

ticolare per i bambini con i capel-li rossi o biondi e la pelle chiarissima. Gli effetti benefici del sole si ottengono an-che all’ombra: quello che conta, infatti, è la possibilità di stare all’aperto, perché la luce riflessa basta a sollecitare la produzio-ne di vitamina D e anche ad abbronzare.

Il fattore protettivo deve essere sempre piuttosto alto (25-50) .

L’effetto protettivo di una crema solare si protrae mediamente per due ore, passate le quali si deve ripetere l’applicazione. E’ pru-dente applicare la crema anche se il bam-bino sta sotto l’ombrellone. L’applicazione della crema non deve autorizzare a prolun-gare i tempi di esposizione diretta al sole né a ignorare la necessità di esporre il bambino gradualmente.

Il sole per i nostri bambini

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Vacanze a quattro zampe

Durante l’estate chi aveva un cane in pas-sato si trovava in difficoltà perchè   spesso non poteva portarlo con sè in vacanza e doveva pregare amici e parenti di pren-dersi cuera del proprio amico o paga-re costosi pensionati estivi per animali. 

Oggi invece crescono sempre più le strut-ture ricettive e le spiagge dog friendly in grado di accogliere l’intera famiglia compre-si i piccoli o grandi amici a quattro zampe.

Le spiagge Dog-Friendly in Italia, come leggiamo sul portale HomeAway, attual-mente sono circa 120. Un numero non particolarmente elevato ma in crescita.

Tra queste sono tante le spiagge in cui i nostri amici a quattro zampe non solo sono i benvenuti ma possono anche usu-fruire di tanti servizi esclusivi a loro de-dicati come ad esempio le docce per cani o eventuali visite dal veterinario.

In particolare, come riporta HomeAway sono 5 i migliori dog-beach in Italia sono:- Bau Village (Albisola, Liguria)- Bagno 81 No Problem (Rimini, Emilia Ro-magna)

- Dog Beach (San Vincenzo, Toscana)- Bau Beach (Maccarese, Lazio)- Porto Fido (Santa Teresa di Gallura, Sarde-gna)

Ci sono inoltre alcuni grandi laghi come il Lago Maggiore o il Lago di Garda che sono perfettamente attrezzati per ac-cogliere i nostri animali domestici.

In ogni caso, per avere maggiori informazio-ni sulle varie problematiche a cui si può an-dare incontro quando si decide di viaggiare con i nostri amici a quattro zampe vi consi-gliamo di consultare il portale Dogwelcome.

Per sapere invece quali sono gli itinerari tu-ristici da percorrere con il vostro animale domestico cliccate su  Vacanzebestiali; tro-verete tante indicazioni utili su percorsi, cam-peggi, case vacanza e villaggi pet-friendly.

Questi articoli sono stati tratti da:www.focus.it/ambiente/ecologia/le-dieci-regole-dell-e-

co-bagnantewww.nonsprecare.it/vacanze-con-il-cane-dove-andare

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Il 16 Luglio 2014 in tutta Italia si è tenuta la giornata di mobilitazione per la pace in Pale-stina ed Israele, in risposta all’appello lancia-to da Rete della Pace e Rete Disarmo e poi immediatamente sostenuto anche dal Tavo-lo Interventi civili di Pace e da Sbilanciamoci!Decine sono state le iniziative di mobilitazio-ne che da nord a sud hanno caratterizzato questa giornata, scelta come momento co-mune di mobilitazione per chiedere una so-luzione alla situazione di conflitto in Palesti-na ma che in ogni caso non potrà avvenire finché a parlare saranno le armi: per questo motivo la richiesta avanzata dai gruppi paci-fisti al nostro Governo è quella di uno stop alle forniture belliche italiane nella regione.

La richiesta ha una forte valenza politica ed umanitaria poiché l’Italia è, tra i paesi dell’U-nione Europea, il primo fornitore di sistemi militari dello Stato israeliano e questo non è accettabile in quanto i bombardamenti indi-scriminati su Gaza di questi giorni hanno già causato troppe vittime tra l’altro in prevalen-za civili.

Il cuore del messaggio rilanciato dai gruppi territoriali delle reti associative promotrici si riassume nei punti presenti nell’appello “Mai più vittime! Per Pace, Libertà, Giustizia in Pa-lestina e Israele.Ogni morte ci diminuisce, ogni uomo, donna, bambino ucciso pesa sulle nostre coscienze. Vogliamo vedere i bambini vivere e crescere in pace non ma-ciullati da schegge di piombo”.

Durante questa giornata è stato chiesto che: • cessino immediatamente il fuoco, le rap-presaglie e le vendette di ogni parte;• la politica e la comunità internazionale as-sumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell’occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestine-se, per il rispetto dei diritti umani, della si-curezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese• il Governo italiano si attivi immediatamen-te affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell’Unione Europea interrompano la forni-tura di armi, di munizioni, di sistemi militari,

Anche le ACLI aderiscono alla “Rete per la Pace”

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STOP ALLA GUERRA!

Foto tratta da www.centumcellae.it

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come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele;• il nostro Governo, oggi alla Presidenza dell’Unione Europea, assuma questi impe-gni con determinazione e coraggio.

EMERGENZA GAZALa situazione a Gaza è ormai al collasso: ne-gli ospedali e nelle farmacie manca circa la meta’ dei farmaci considerato dall’OMS come “farmaci essenziali”, manca il carbu-rante per alimentare ambulanze, generatori che permettano di far funzionare i macchi-nari salvavita e le sale operatorie durante le almeno 12 ore al giorno in cui l’unica cen-trale elettrica non riesce a fornire elettricita’, mancano le sacche di sangue necessarie a soccorrere le centinatia e centinaia di feriti.La Striscia di Gaza e’ isolata dal mondo: le frontiere con Egitto e Israele sono chiuse, ospedali, ambulanze e centri di pronto soc-corso sono costantemente sotto la minaccia dei bombardamenti. Nonostante questo, il personale sanitario continua a prestare soc-corso incessantemente.

Dopo 2000 morti e oltre 8000 feriti, 10.000 e di fronte alla tragica sequenza di delitti che si sono consumati in queste settimane in Palestina, non basta l’indignazione ma è necessario che la comunità internazionale si assuma la responsabilità di una iniziativa per rimuovere la causa prima di questa spirale di odio e di violenza, che ha le sue profon-de radici nella occupazione e colonizzazione israeliana dei territori palestinesi, in spregio a qualunque principio di legalità internazio-nale e di rispetto dei diritti umani.

Ogni morte, palestinese o israeliana che sia, pesa sulle coscienze di tutti, in particolare sulla responsabilità della comunità interna-zionale che, per troppo tempo, non ha chie-sto conto con la dovuta fermezza al governo israeliano delle persistenti violazioni della le-galità internazionale, delle risoluzione delle Nazioni Unite e dei diritti umani ma si limita a rivolgere semplici richiami peraltro ignorati e irrisi da Israele.

La ingiustificabile e inutile violenza delle rappresaglie messe in atto dal governo isra-

eliano così come le parole di Nethanyau e di vari ministri, esprimono una inquietante volontà distruttiva verso la popolazione pa-lestinese che viene punita collettivamente per un crimine commesso da singole perso-ne senza alcuna responsabilità dell’Autorità palestinese.

La Rete della pace intende promuovere una iniziativa di tutto il movimento pacifista per chiedere all’Unione Europea, al governo ita-liano e a tutte le istituzioni internazionali di non considerare più Israele al di sopra della legge e di pretendere che cessi immediata-mente il processo di colonizzazione a partire dalla demolizione del Muro con cui Israele ha realizzato una annessione di fatto di una par-te rilevante di territori palestinesi ma anche di: mettere al bando le attività economiche e i relativi investimenti nei territori occupati, attività illegali in base al diritto internaziona-le; investire risorse per la creazione di posti di lavoro nei territori palestinesi alternativi a quelli generati illegalemente nelle colonie in condizioni di discriminazione e di violazio-ne delle stesse leggi israeliane; di cessare ogni vendita o acquisti di armi israeliane e di ascoltare e sostenere chi, anche in Israele chiede di porre fine alla violenza e all’ingiu-stizia.

Foto tratta da www.palestinarossa.it

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Rubrica: Senti chi parla adesso...

Finalmente a ottobre 2013, dopo un anno di assenza, è stato riaperto il nuovo bando del Servizio Civile ed è così che il 1 aprile 2014 è iniziata la nostra esperienza pres-so L’Ufficio Progetti delle Acli di Verona.

I progetti che seguiremo durante quest’an-no sono: “Cittadini attraverso lo sport”, portato avanti da Davide, e il proget-to “Sestante - piano nazionale di con-trasto alla dispersione scolastica”, di cui si occupano Letizia, Paola e Veronika.

La finalità di “Cittadini attraverso lo sport” è quella di creare eventi spor-tivi per favorire l’integrazione socia-le dei cittadini di origine straniera.

Il progetto “Sestante”, invece, si propo-ne di limitare il disagio scolastico attra-verso attività di studio assistito e labo-ratori ludico-creativi. Questo progetto è stato inserito all’interno di “Nessuno Esclu-so”, un doposcuola gratuito rivolto a bam-bini e ragazzi dai 6 ai 16 anni, attivo già da due anni nel Quartiere di Borgo Nuovo.Oltre alle attività pratiche e di volon-tariato, il Servizio Civile prevede an-

che delle ore di formazione in presenza.

Quest’anno noi volontari delle Acli del Triveneto ci siamo riuniti a Trento per due giorni di formazione di gruppo.

È stato molto utile incontrare altri ragazzi, sia per un confronto riguardo a come i diversi progetti si sono evoluti nei diversi contesti, sia per “prendere spunto”, scambiarci idee, riguardo a quello che si potrebbe fare e ai cambiamenti che si potrebbero apportare.

Abbiamo affrontato argomenti quali: la storia del Servizio Civile, il concetto di pa-tria e di difesa non violenta, di cittadinan-za attiva e di cooperazione internazionale.Inoltre ci sono state proposte attività dinami-che e interattive sulla gestione dei conflitti, capaci di condurre ad una riflessione sull’im-portanza della comunicazione verbale e non verbale, partendo da problematiche concrete.

È stata una bellissima esperienza che ci ha arricchito sotto diversi punti di vista: un’espe-rienza sicuramente positiva e da ripetere!

I ragazzi in Servizio Civile Nazionale

Il servizio civile è anche formazione!

20 Le tre ragazze in servizio civile

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“ Tutto risale a quattro anni fa quando mi dovetti guardare intorno e decidere come impegnare il tempo che mi si prospettava “libero” da qualsiasi impegno.

La cultura del lavoro non mi manca, bene o male l’ho sempre fatto, e, non avendo grandi esigenze di acquisti (l’aiuto della mia fami-glia è stato sufficiente), sono riuscita anche a risparmiare.Era giunto il momento di riflettere.

Dovevo riempire il mio vuoto e mi nacque così un insostenibile desiderio di capire, di leggere, di informarmi, di arricchirmi per po-ter argomentare, per potermi confrontare per potermi ri-conoscere.Il mio malessere, che non era fisico ma sta-va tutto nella mia interiorità, mi spingeva a chiede: “C’è la scuola?”, “Dov’è la scuola”, “Ci FATE scuola?”, “Posso andare a studiare?”.La mia volontà rimasta latente da trent’anni - da quando lasciai gli studi- si stava manife-stando in tutta la sua potenza creativa: una curiosità quasi ingestibile nell’afferrare qual-siasi formazione, di tutti i generi.

Perché quand’ero adolescente l’andare a studiare lo vivevo come un’imposizione ed ora invece lo sento come un’esigenza perso-nale molto profonda?

Credo che la vita mi abbia offerto una svolta radicale, mi sono ripulita dai vincoli che pri-ma a niente e a nessuno avrei permesso di farmi cambiare.

Ora posso coltivare i miei interessi, soddisfa-re le mie lacune, gestire i miei pensieri.

Così ho deciso di sfidarmi e non acconten-tarmi della mediocrità. Ho accettato quel che mi offrivano: il liceo e, nei buchi tra una

lezione e l’altra, corsi di carattere culturale.L’ambiente di certo non è tra i più favorevo-li, la stanchezza è sempre in agguato, ma è stato fondamentale decidere di non lasciar-mi schiacciare da questa situazione, di non subirla ma di sfruttarla a mio vantaggio.

Ci ho messo grinta, determinazione e co-stanza, raggiungendo dei buoni risultati.Sotto sotto sapevo che non dovevo sottova-lutarmi e oggi posso dire che mi sento sod-disfatta e ricca di un tesoro che mi ha emo-zionata.

Mi trovo molto cambiata. Gli studi mi hanno permesso di accorgermi di cose che prima non vedevo, di scoprire passioni che non sapevo di avere, di cambiare opinioni e di aggiustare correggere la mia mentalità, di approfondire i giusti ideali, riacquisire con-sapevolezza per essere una persona miglio-re di cercare la bellezza del mondo che c’è in ognuno di noi.

La scuola mi ha aiutata a Trovare il giusto equilibro dandomi i mezzi per affrontare i molteplici ostacoli che l’esistenza presenta, per poter vivere in armonia con tutti gli es-seri viventi

Un profondo ringraziamento a tutti i docen-ti volontari che hanno condiviso con me le loro conoscenze.”

Lettera di una detenuta presso la Casa Circondariale di Montorio

Riflessioni dal carcere

23

Mi sono ritrovata con la scuola...

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Rubrica: Parlano i circoli..

Il 10 maggio 2014 presso il Teatro Santissi-ma Trinità si è tenuto lo spettacolo teatrale di beneficenza “Robe de na note de mezza istà” di Silveria Gonzato, della compagnia teatrale amatoriale “I Dialettanti Verone-si”, a favore del progetto di Doposcuola Nessuno Escluso organizzata dal Circolo cittadino ACLI “E. Fumagalli” con il contri-buto e il patrocinio del Comune di Verona.

All’inizio della serata è stato proiettato un piccolo video che raccontava l’espe-rienza del doposcuola al fine di fare co-noscere e condividere con i circa 200 partecipanti l’importanza del progetto.

Lo spettacolo è risultato allegro, di-vertente e alla portata di qual-siasi spettatore dai 4 anni in su. Per noi organizzatori è stato un momen-to in cui ancora una volta abbiamo potu-to collaborare insieme per raggiungere un obiettivo comune; infatti in occasione di questo evento sono stati raccolti fondi utili per organizzare attività ricreative per i ragazzi che frequentano il doposcuola.

Circolo Cittadino Acli E. Fumagalli

22Foto tratte dalla serata

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Pesca Sportiva Acli del Pescatore

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A.s.d. Olimpia Club Vigasio

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I prossimi appuntamenti

6/09/2014

“Pesca con me”c/o Circolo ACLI

Pescatore di Isola Rizza

“Na corsetta in Campagnamagra”

c/o Comune di Vigasio

08/08/2014

Circolo ACLI Cà del Rì:

Rappresentazione teatra-le: ”A volerse bene no se

sbaglia mai!”Compagnia delle “Anime Spaise”

c/0 Affi, parco ex stazione - ore 21.00

29/09/2014

Riparte il doposcuola “Nessuno Escluso”

nei quartieri di Borgo Nuovo e Borgo Roma

10-11/10/2014

Weekend di aperturaevento

“Exponiamoci!”

c/o Gran Guardia Verona

Si comunica agli utenti che tutti gli uffici saranno chiu-si dal giorno 11/08/2014 al giorno 24/08/2014 per ferie.

Il centralino sarà comunque attivo dal 18/08/2014 al 22/08/2014 dalle 9.00 alle

13.00

045 8065512 / 045 8065550

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Settembre 2014

Circolo ACLI Sanguinetto:

Festeggiamento 65°anno di attività

e inaugurazione nuova sede

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ACLI VERONESIProssimo numero: Dicembre 2014