Gdb industria 4.0 26 aprile 2017 - Giornale di Brescia

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BRESCIA. La prenderò un po’ al- la larga, ma credo sia indispen- sabile; qualche volta se n’è ac- cennato, ma una riflessione più ampia è utile. Il tema è quel- lo che si può riassumere in una domanda che immagino mol- te aziende si siano fatte nel tem- po, e si stiano facendo, quando parliamo di innovazione, di nuovi processi, di scenari che cambiano, di scelte non rinvia- bili. Virtù vere o presunte? E mi im- magino la faccia di un piccolo o medio imprenditore che, di fronte a tutte queste cose, si guarda in giro un po’ sdubbio- so,conunabuonadosediscetti- cismo sulle vere o presunte vir- tùterapeutichediquestaoquel- lainnovazione(nonnecessaria- mente di macchinari, anche di organizzazioneaziendale),rela- tivamente convinto che cam- biar si debba ma, soprattutto, spaventato in qualche modo dal dover cambiar tutto e - se- condosoprattutto-daldoveco- minciare a cambiare. Fate un bel respiro. Poi mante- nete la calma, bisogna ragio- narci su, cominciare a prende- re qualche informazione. Ec- co: se quell’imprenditore ci sta leggendo questa potrebbe essere una buona informazio- ne, una informazione utile in- tendo dire, qualcosa che può servire ed è - terzo soprattutto - gratis. L’informazione utile è que- sta. C’è un posto dove si può avere un consulto a costo ze- ro. So che la cosa ha un qual- che aspetto di «volgare», po- trebbe indurre a ritenere la co- sa di poco conto (come ricor- dava il vecchio e malandato sceriffo John Wayne-El Grin- ta, "ragazzo, solo la grazia di Dio è gratuita"). E poi, trattandosi di un con- sulto che ha a che fare con vita e morte, uno sta a ti- rar sul prezzo? Provate al Csmt. C’è del vero, ovvia- mente, in tutto que- sto. Ma passiamoci sopra. E torniamo all’informazione utile. Il posto in que- stione è al Csmt, il Centro servi- zi multisettoriale e tecnologi- co. È una società senza scopo di lucro composta da aziende pri- vate, associazioni di categoria (industria grande e piccola, ar- tigiani, banche), università di Brescia. Allora: il Csmt ha fatto un ac- cordo con una società - la Be- com di Brescia - e insieme stan- no facendo questa proposta al- le aziende, agli imprenditori che immaginavamo sopra: chiamateci senza alcun impe- gno (il gratis famoso), noi ve- niamo e vi facciamo un check up, un audit gratuito con rap- porto finale Csmt-Becom sul- la gestione dei processi di lavo- ro, sul business process mana- gement, in sigla Bpm. Da 17 anni. Alfredo Rabaiotti, amministratore unico del- l’azienda fondata 17 anni fa, lo definisce una mo- dalità organizzati- va «che consente di avere il moni- tor del- l’azienda. Bpm offre una se- rie di vantaggi: comprendere do- ve e come vengo- no impiegate le ri- sorse, quali e dove si annidano rallentamenti e problemati- che nei flussi di lavoro. Favorisce poi un progressi- vo risparmio di tempo dato dal corretto impiego del perso- nale portando alla luce punti di forza e debolezza sui quali intervenire». Un check up, ap- punto. Per il cliente. «Per fare un caso concreto. Un sistema Bpm consente, ad esempio, di ave- re sempre sotto controllo il cliente potendo avere un trac- ciato storico di ogni richiesta del cliente stesso dalla sua na- scita allo stato attuale così chiara da poter essere presa in carico da chiunque all’interno dell’azienda». C’è un aspetto che Alfredo Rabaiotti sottolinea ed è abba- stanza curioso: «Questo siste- ma organizzativo dovrebbe va- lere quasi a prescindere dagli obiettivi aziendali in termini di crescita. Si tratta di ottimiz- zare quel che c’è. La crescita verrà...». Il vecchio aggiornato. Il Bpm è una metodologia non nuova. Semmai è stata adattata ed im- plementata, anche da Becom, che si è avvalsa della collabora- zione del Csmt e dell’universi- (Economia e manage- ment). Per dire, in altre parole, che i crismi della serietà paio- no esserci. E poi c’è l’aspetto del gratis. Ma fate attenzione (si fa per di- re): due aziende su tre han de- ciso, dopo l’audit gratuito, di iniziare il percorso del metter- si apposto. Provateci. Contattate il Csmt (030. 3733981, interno 3) oppure office@becomitalia. com. // GI.BO. LE SFIDE DELLA TECNOLOGIA DIGITALE GDB INDUSTRIA 4.0 Contattate il Csmt allo 030.3733981 Due aziende su tre hanno deciso di avviare il percorso... Alla guida. Alfredo Rabaiotti, fondatore di Becom Accordo fra Csmt e Becom sulla gestione dei processi aziendali, presupposto ad ogni innovazione VENERDÌ 5 MAGGIO A Ingegneria Agricoltura 4.0 Venerdì 5 maggio (ore 10-13.30) alla sala consiliare di Ingegneria presentazione dei risultati della ricerca preliminare condotta dai ricercatori dell’Osservatorio riguardo le soluzioni per Agricoltura di precisione oggi disponibili sul mercato. 8 E 11 MAGGIO Al FabLab corso di Freehand Sketching Sono aperte le iscrizioni al corso di Freehand Sketching del FabLab Brescia per coloro che vogliono dar forma alle proprie idee attraverso l’apprendimento delle tecniche preliminari del disegno a schizzo a mano libera. Posti limitati. info@bresciafablab.it PANORAMA ECONOMICO La prossima uscita di GdB Industria 4.0 sarà mercoledì 3 maggio P arliamo di noi, della nostra iniziativa GdB Industria 4.0, percorso fatto di storie e riflessioni che facciamo sul giornale e in una serie di incontri con l’obiettivo di divulgare, informare, accrescere le competenze delle aziende in materia di innovazione, ricerca, sviluppo, agevolazioni fiscali legate al Piano nazionale Industria 4.0. Gli incontri, in particolare, li teniamo (con l’indispensabile supporto ed appoggio di una serie di imprese) in alcune aziende di città e provincia e nella sala Libretti del nostro giornale. Un primo incontro c’è stato in Feralpi a Lonato, cui è seguito un appuntamento al giornale. Il 4 maggio, dalle ore 17 alle 19, secondo incontro in Sala Libretti. Tema: L’impresa Smart 4.0. Un incontro aperto alle aziende previa registrazione. Dopo il saluto del nostro direttore, Nunzia Vallini, del tema «La tutela della sicurezza dei dati: un investimento patrimoniale in azienda» parlerà Giancarlo Turati (a.d. Fasternet) cui seguiranno gli interventi di Claudio Morbi (a.d. di Stain) su «Il valore delle informazioni della produzione: i vantaggi ottenuti da aziende digitalizzate», e di Francesco Lanzi (resp. Innovazione Ingest) su «Le intuizioni strategiche dell’imprenditore nell’Industria 4.0: la Business Intelligence». A seguire confronto e testimonianze con 5 aziende: Ferruccio Gnutti (dir. prod. Eredi Gnutti Metalli), Giuseppe Mercurelli (a.d. Asogroup), Mauro Loda e Alessandro Lusetti (della Dtr Vms Italy), Ercole Cacciami (Progress Consultant) e di Cristian Boninsegna della Ferro-met. Seguirà dibattito e networking cocktail. Iscrizioni su Eventbrite e informazioni allo 030. 364030. RISPARMI E COLOSSI BlackRock si affiderà al robot BlackRock, colosso mondiale nella gestione del risparmio (5,1 triliardi di dollari di masse amministrate) ha annunciato che potenzierà software e macchine per aumentare le performance e taglierà quindi sette analisti. Il gestore del risparmio sarà sempre più un algoritmo. DALLA CINA Social network Arriva WeChat Sarà Andrea Ghizzoni, classe ’79, laurea in Bocconi, a guidare l’arrivo in Europa di WeChat, il sociale network made in China dove già conta 889 milioni di utenti. WeChat ha base a Milano in un grattacielo davanti alla sede della Regione. LA NOSTRA INIZIATIVA Qui serve più ordine! Un check up (gratuito) per capire come si fa Gianni Bonfadini · [email protected] Organizzazione Un incontro aperto a tutte le aziende: il quadro delle tecnologie Mes, Business Intelligence e Cybersecurity IMPRESA SMART 4.O IL 4 MAGGIO IN SALA LIBRETTI 40 Mercoledì 26 aprile 2017 · GIORNALE DI BRESCIA cVsE+wAucEh3quQNS2bIxckmDj0fxz8AnzNw/zVq1xc=

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BRESCIA.Laprenderòun po’al-lalarga,macredosiaindispen-sabile; qualche volta se n’è ac-cennato, ma una riflessionepiùampiaèutile.Iltemaèquel-lochesipuò riassumerein unadomanda che immagino mol-teaziendesisianofatteneltem-po,esistianofacendo,quandoparliamo di innovazione, dinuovi processi, di scenari checambiano,disceltenonrinvia-bili.

Virtù vere opresunte? E mi im-maginola faccia di un piccolo omedio imprenditore che, difronte a tutte queste cose, siguarda in giro un po’ sdubbio-so,conunabuonadosediscetti-cismo sulle vere o presunte vir-tùterapeutichediquestaoquel-lainnovazione(nonnecessaria-mente di macchinari, anche diorganizzazioneaziendale),rela-tivamente convinto che cam-biar si debba ma, soprattutto,spaventato in qualche mododal dover cambiar tutto e - se-condosoprattutto-daldoveco-minciare a cambiare.

Fateunbel respiro.Poi mante-nete la calma, bisogna ragio-narcisu,cominciareaprende-re qualche informazione. Ec-co: se quell’imprenditore cista leggendo questa potrebbeessere una buona informazio-ne, una informazione utile in-tendo dire, qualcosa che puòservire ed è - terzo soprattutto- gratis.

L’informazione utile è que-sta. C’è un posto dove si puòavere un consulto a costo ze-ro. So che la cosa ha un qual-che aspetto di «volgare», po-trebbeindurre aritenere laco-sa di poco conto (come ricor-dava il vecchio e malandatosceriffo John Wayne-El Grin-ta, "ragazzo, solo la grazia diDio è gratuita").

E poi, trattandosi di un con-sulto che ha a che fare con vitaemorte,unostaati-rar sul prezzo?

Provate al Csmt.C’è del vero, ovvia-mente,intuttoque-sto. Ma passiamocisopra. E torniamoall’informazioneutile.Ilpostoinque-stioneèalCsmt,ilCentroservi-zi multisettoriale e tecnologi-co.

Èuna società senza scopo dilucrocompostadaaziendepri-vate, associazioni di categoria(industriagrandeepiccola,ar-tigiani, banche), università diBrescia.

Allora:ilCsmthafattounac-cordo con una società - la Be-comdiBrescia-einsiemestan-nofacendoquestapropostaal-le aziende, agli imprenditoriche immaginavamo sopra:chiamateci senza alcun impe-gno (il gratis famoso), noi ve-niamo e vi facciamo un checkup, un audit gratuito con rap-

porto finale Csmt-Becom sul-lagestionedeiprocessidi lavo-ro,sulbusinessprocessmana-gement, in sigla Bpm.

Da 17 anni. Alfredo Rabaiotti,amministratore unico del-l’azienda fondata 17 anni fa, lo

definisceunamo-dalitàorganizzati-va «che consentedi avere il moni-tor del- l’azienda.Bpm offre una se-rie di vantaggi:comprendere do-ve e come vengo-noimpiegate leri-

sorse,quali edove si annidanorallentamenti e problemati-che nei flussi di lavoro.

Favorisce poi un progressi-vo risparmio di tempo datodalcorrettoimpiegodelperso-nale portando alla luce puntidi forza e debolezza sui qualiintervenire». Un check up, ap-punto.

Per il cliente. «Per fare un casoconcreto. Un sistema Bpmconsente, ad esempio, di ave-re sempre sotto controllo ilcliente potendo avere un trac-ciato storico di ogni richiestadel cliente stesso dalla sua na-scita allo stato attuale così

chiara da poter essere presa incarico da chiunque all’internodell’azienda».

C’è un aspetto che AlfredoRabaiottisottolineaedèabba-stanza curioso: «Questo siste-maorganizzativodovrebbeva-lere quasi a prescindere dagliobiettivi aziendali in terminidi crescita. Si tratta di ottimiz-zare quel che c’è. La crescitaverrà...».

Il vecchioaggiornato. Il Bpm èuna metodologia non nuova.Semmaièstataadattataedim-plementata, anche da Becom,chesièavvalsadellacollabora-zione del Csmt e dell’universi-tà (Economia e manage-ment). Per dire, in altre parole,che i crismi della serietà paio-no esserci.

E poi c’è l’aspetto del gratis.Mafateattenzione(sifaperdi-re): due aziende su tre han de-ciso, dopo l’audit gratuito, diiniziare il percorso del metter-si apposto.

Provateci. Contattate ilCsmt (030. 3733981, interno 3)oppure [email protected]. // GI.BO.

LE SFIDE DELLA TECNOLOGIA DIGITALE

GDB INDUSTRIA 4.0

Contattateil Csmt allo030.3733981Due aziende sutre hanno decisodi avviareil percorso...

Allaguida.Alfredo Rabaiotti, fondatore di Becom

Accordo fra Csmt e Becomsulla gestione dei processiaziendali, presuppostoad ogni innovazione

VENERDÌ 5 MAGGIOA Ingegneria

Agricoltura 4.0Venerdì 5maggio (ore

10-13.30) alla salaconsiliare di Ingegneria

presentazione dei risultatidella ricerca preliminarecondotta dai ricercatori

dell’Osservatorio riguardole soluzioni per Agricoltura

di precisione oggidisponibili sul mercato.

8 E 11 MAGGIOAl FabLab corso

di Freehand SketchingSono aperte le iscrizioni al

corso di FreehandSketching del FabLabBrescia per coloro chevogliono dar forma alleproprie idee attraversol’apprendimento delletecniche preliminari deldisegno a schizzo amano

libera. Posti [email protected]

PANORAMAECONOMICO

La prossima uscitadi GdB Industria 4.0saràmercoledì 3maggio

Parliamo di noi, della nostra iniziativaGdB Industria 4.0, percorso fatto distorie e riflessioni che facciamo sulgiornale e in una serie di incontri con

l’obiettivo di divulgare, informare, accrescerele competenze delle aziende in materia diinnovazione, ricerca, sviluppo, agevolazionifiscali legate al Piano nazionale Industria 4.0.Gli incontri, in particolare, li teniamo (conl’indispensabile supporto ed appoggio di unaserie di imprese) in alcune aziende di città eprovincia e nella sala Libretti del nostrogiornale. Un primo incontro c’è stato

in Feralpi a Lonato, cui è seguito unappuntamento al giornale. Il 4 maggio, dalleore 17 alle 19, secondo incontro in SalaLibretti. Tema: L’impresa Smart 4.0. Unincontro aperto alle aziende previaregistrazione.

Dopo il saluto del nostro direttore, NunziaVallini, del tema «La tutela della sicurezza deidati: un investimento patrimoniale inazienda» parlerà Giancarlo Turati (a.d.Fasternet) cui seguiranno gli interventi diClaudio Morbi (a.d. di Stain) su «Il valore delleinformazioni della produzione: i vantaggi

ottenuti da aziende digitalizzate», e diFrancesco Lanzi (resp. Innovazione Ingest) su«Le intuizioni strategiche dell’imprenditorenell’Industria 4.0: la Business Intelligence». Aseguire confronto e testimonianze con 5aziende: Ferruccio Gnutti (dir. prod. ErediGnutti Metalli), Giuseppe Mercurelli (a.d.Asogroup), Mauro Loda e Alessandro Lusetti(della Dtr Vms Italy), Ercole Cacciami(Progress Consultant) e di Cristian Boninsegnadella Ferro-met. Seguirà dibattito e networkingcocktail. Iscrizioni su Eventbrite einformazioni allo 030. 364030.

RISPARMI E COLOSSIBlackRock

si affiderà al robotBlackRock, colosso

mondiale nella gestionedel risparmio (5,1 triliardi di

dollari di masseamministrate) ha

annunciato che potenzieràsoftware emacchine peraumentare le performance

e taglierà quindi setteanalisti. Il gestore del

risparmio sarà sempre piùun algoritmo.

DALLA CINASocial networkArrivaWeChat

Sarà Andrea Ghizzoni,classe ’79, laurea inBocconi, a guidarel’arrivo in Europa diWeChat, il sociale

networkmade in Chinadove già conta 889milionidi utenti.WeChat ha baseaMilano in un grattacielodavanti alla sede della

Regione.

LA NOSTRA INIZIATIVA

Qui serve più ordine!Un check up (gratuito)per capire come si fa

GianniBonfadini · [email protected]

Organizzazione

Un incontro aperto a tutte le aziende: il quadro delle tecnologie Mes, Business Intelligence e Cybersecurity

IMPRESA SMART 4.O IL 4 MAGGIO IN SALA LIBRETTI

40 Mercoledì 26 aprile 2017 · GIORNALE DI BRESCIA

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BRESCIA. Sarebbe bello saperecosa direbbe oggi GiuseppeUngaretti, se avesse potuto os-servare l'innovazione che por-ta con sé la nuova farmacia 4.0dellaPoliambulanza.Ungaret-ti, nel 1953, scrisse infatti sulprimo numero della rivista "Laciviltà delle macchine" un sag-gio sulle ricadute culturali del-la"calcolatriceelettronica", in-tuendone lo sviluppo cheavrebbe condotto l'uomo adadattare il proprio modo dipensareagliautomatismidellamacchina,mapreoccupatoal-lo stesso tempo che la macchi-na potesse privare la personadifantasia,creativitàedisensi-bilità.

Lafinedel caos.Nonèaccadu-to e, anzi, la nostra qualità dellavorohaavutounaiutostraor-dinario dalla tecnologia, oggisemprepiùpresenteanchenel-la sanità che a sua volta guardacon sempre maggior attenzio-neall'industria4.0,uncambia-mento cui i media sono attentiper quanto sta portando nelmanifatturiero,maalqualecli-niche,ospedali e case diripososono sempre meno estranei.

Con la farmacia 4.0 della Po-liambulanza,laprimadelgene-re in Italia, a Brescia viene pro-

posto un altro esempio di co-me la digitalizzazione (ovveroil riprogettare e gestire in mo-do integrato i processi interniedesternialleaziende,liberan-doillavorodaprocedurecaoti-che)puòandareinaiutoinnan-zituttodichilavora peril mala-to, ma anche del modo in cui ilsistema di lavoro può esser ra-zionalizzatogenerandoconse-guentemente economie chepossonodareciascunauncon-tributoalgrandeproblemadel-lasostenibilitàdellaspesapub-blica per l'assistenza "dopoche per anni ci si èrifiutati - spiega ildirettore generaleAlessandroSigno-rini-diconsidera-re la sanità comeun ambito in cuivalgono le regoledell'economia,fer-mo restando il va-lore etico di ciò che facciamo".

Tappatevi le orecchie, please.Per spiegare cosa è la farmacia4.0 - e gli ingegneri chiudanogli occhi e si tappino le orec-chie-cerchiamodisemplifica-re al massimo l'esempio: im-maginateunasignorachelavo-ra e che dal suo computer dalsuo smartphone, nella pausapranzo,mandauncomandoalterminale della propria cucinadove - davanti ai mobiletti -scorreuncarrelloconungrup-po di presa (cioè un robot cheafferra quel che serve): ricevu-tol'ordine, ilrobotprende tuttigli ingredienti necessari alla si-

gnoraperprepararelacena,fa-cendoglieli trovare sul tavolo.

Ecco, la farmacia della Po-liambulanza è - fatte le debiteproporzioni-unacosacosì:ire-partiinvianoallafarmacialeri-chieste, il sistema informativodellafarmacia lelegge le fasue,dàilcomandoalgruppodipre-sa di procurarsi il farmaco che,prelevato dal magazzino cheha uno stivaggio tra 40.000 e55.000 confezioni, viene posa-to(conunacapacitàdi360pez-zi l'ora) in una cassetta blu de-stinata poi al reparto, al qualeverrà consegnata (dalla farma-cia nel 2015 sono uscite448.698 confezioni con unamedia giornaliera di 2040 pez-zi).

Ecco i vantaggi. I benefici? Ri-duzione delle attività manualidistoccaggio,prelievo,conteg-giodeimateriali,abbassamen-to dei margini di errore del

34%, automazionedella tracciabilitàdei farmaci e dei di-spositivimedici(so-no settemila in tut-to più le sottocate-gorie),ottimizzazio-ne delle scorte, ge-stionedelle scaden-zepiùefficaceedef-

ficiente (riduzione della spesaper farmaci scaduti), raziona-lizzazione del processo e mag-giore sicurezza per i pazienti.

Per la sicurezza con Fasternet.Dietro ad un investimento im-portante c'è stato un lavoro dianalisi e di progettazione im-portante che - coinvolgendo labresciana Fasternet - ha inte-ressatoprimaleesigenzedeire-parti,quindiilruolodeifornito-ri, l'individuazione della loca-tionsenzatrascurarelepossibi-li significative varabili legate alnumero dei degenti nei varigiorniedalla stagionalità.Eso-prattutto - e più in generale -

ha considerato in primis unaspetto che viene spesso pococonsiderato: ovvero la sicurez-za, la cosiddetta cybersecurity:unaesigenza che vale (dovreb-be valere) per tutte le aziendema che in un ospedale, com’èfacilmente intuibile, vale dop-pio.

E gli uomini? Rimangono: ilcaricamento del sistema, conla possibilità di associare adogni singola confezione le in-formazioni contenute nei do-cumenti di consegna (scaden-za, lotto di produzione) graziealla lettura ottica, ed il viaggiodallafarmaciaaireparti,riman-gono nelle loro mani.

Il drone qui è ancora lonta-no. Per adesso. //

GDB INDUSTRIA 4.0

La farmacia 4.0 della Poliambulanza2mila pezzi al giorno «automatizzati»

AlessandroSignorini.Direttore

generale

Razionalizzarele proceduree risparmi perrendere semprepiù sostenibilela spesadella sanità

Il futuro, oggi. Sembra un centro di controllo, è la farmacia della Poliambulanza

Prima in Italia. Rapidità,scorte controllate,errori ridotti del 34%L’intervento di Fasternet

Dentro l’ospedale

Camillo Facchini

GiancarloTurati.Alla guida di

Fasternet

GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 26 aprile 2017 41

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Page 3: Gdb industria 4.0 26 aprile 2017 - Giornale di Brescia

BRESCIA.Uno deitemi più pelo-sidicuisi iniziaa discuteresul-lastampa enegli innumerevo-liconvegnieseminaricheven-gono quotidianamente orga-nizzati sul tema di Industry4.0 è quello dei posti di lavoro:alla fine, con l'adozione delletecnologie del manifatturieroavanzato, i posti di lavoro sa-rannodipiùo dimeno diquel-li che ci sono adesso?

Togliamoci subito il dub-bio. In una prospettiva globa-le, a parità di condizioni dimercato, saranno sicuramen-te di meno. Così come in unaprospettivapuntuale,cioèsul-la singola imprese, saranno,almeno in una fase iniziale, dimeno.

Però, c'è un però…Infatti l'obiettivo legato all'

adozione delle tecnologie delmanifatturieroavanzato enel-lo specifico quelle del 4.0, è didare più efficienza e competi-tività alle imprese. Quindi

macchine e sistemi produttivipiùintelligenti riduconola ne-cessità di manodopera essen-do in grado di svolgere auto-nomamente molti compitiche adesso sono affidati adoperatori umani.

È giusto pensareche le imprese cheinvestono in que-ste tecnologie siaspettino di otte-nerneincambioef-ficienza e quindi,inizialmente e nel-le stesse condizio-ni di mercato, mi-nori risorse uma-ne sono necessa-rie per soddisfarela domanda pro-duttiva.

Solo successiva-mente, con il con-solidamento delleefficienze el'incre-mento della competitività,l'occupazione ritorna a cre-scere grazie ad una maggiorecompetitività dell'impresasul mercato rispetto alla con-correnza che non ha ritentoutile effettuaregli investimen-ti.

Quindi molti sbagliano al-zando grida di dolore contro

la "tecnologia che si mangia iposti di lavoro" (arrivando ad-dirittura a ipotizzare una tas-sa sui robot - ci mancherebbepure quella!) perché, pur fa-cendo ragionamenti correttiin teoria, partono da una pro-spettiva sbagliata. Infatti i po-sti di lavoro che l'investimen-to in Industria 4.0 fa perderesono quelli nei paesi a bassocosto della manodopera.

Infatti le tecnologie del 4.0rappresentano una straordi-naria opportunità per riporta-rein Italia edin Europa produ-zioni che erano state deporta-

te nei paesi in viadisviluppo per go-dere dei vantaggidel basso costodella manodope-ra,avendoperòco-me effetto indesi-derato la riduzio-ne della qualitàproduttiva, lacom-plicazione degliaspetti logistici,l'incremento dellescortee del capita-le circolante. Oggiquesto può esseresuperatoinvesten-do in impianti au-tomatizzati edadattivi, fortemen-

te abilitati dall'utilizzo delleinformazioni industriali chepermettono di riportare neiPaesi avanzati produzioni an-che a basso valore aggiunto erilanciare l'occupazione dipersonale qualificato sui no-stri territori.

*direttore generaleCluster Fabbrica Intelligente

Le nuove tecnologieriporteranno in Italialavorazioni «emigrate»in Paesi a bassi costi

Al lavoro inCina.Con le nuove tecnologie ci si attende che alcune produzioni rientrino nei Paesi d’origine

Il dibattito

AlessandroMarini*

[email protected]

BRESCIA. Riportare nei Paesiavanzati produzioni a bassovalore aggiunto. Questa è lasfida possibile, come ricorda-to qui accanto.

Sono innumerevoli i casi incui questo sta avvenendo ed èuna nuova strategia delle im-prese che puntano ad esserepresenti nel mondo con fab-bricheche siano vicine ai mer-cati finali di sbocco; aziendesnelle in grado di risponderevelocemente ai bisogni deiconsumatori in continuocambiamento. Quindi le fab-briche in Europa servono imercati europei e del vicinooriente; le fabbriche in Cina oin estremo oriente servono imercati locali e sono giustifi-cate daivolumiche tali merca-ti sono in grado di sviluppare.

Ecco quindi Apple che ripor-ta la produzione dei Mac ne-gli USA, Hitachi Rail che inve-ste sull'Italia per servire mer-cati altamente competitivi ead alta tecnologia, che sonooggi quelli con la crescita piùpoderosa, o Ikea che riportain Italia produzioni dicompo-nentistica a basso valore ag-giunto avvalendosi dell'utiliz-zo di tecnologie avanzatissi-me di automazione messe adisposizioneda aziendeitalia-ne. Solo per fare alcuni esem-pi.

Questa è quindi la prospet-tiva giusta attraverso la qualele imprese sia italiane chemultinazionali devono guar-dare agli ingenti investimentiche il governo italiano ha lan-ciato nell'ambito del manifat-turiero avanzato: riportare inItalia tante produzioni cheerano sfuggite per godere del-lavicinanza con il mercato eu-

ropeo, il più grande del mon-do intermini di consumi, e go-dere dell'effetto combinatodegli incentivi agli investi-menti e della disponibilità dimanodopera estremamentequalificata che ha sempre ga-rantito la crescita e la compe-titività dell'industria italiana.

Oggi l'Italia, la Lombardia,il territorio di Brescia in parti-colare, devono ripensare lapropria missione industrialeattraverso la lente dell'altatecnologia manifatturieraper trarre vantaggio degli in-centivi disponibili e rilancia-re la propria vocazione pro-duttiva, facendo leva sullecompetenze delle personeche hanno sempre fatto gran-de il nostro manifatturiero.

È una opportunità irripeti-bile che non tornerà presto eche non possiamo lasciarcisfuggire, per imporre di nuo-vo la logica dominante del no-stro sistema produttivo in Eu-ropa e nel mondo, facendocrescere le nostre imprese e,ancora di più, i posti di lavoroqualificati sul nostro territo-rio. //

Hitachi Rail puntasull’Italia. Il caso Apple

GDB INDUSTRIA 4.0

«Va ripensata lanostra missione

industrialeattraverso

la lente dell’altatecnologia»

AlessandroMarini

Fabbrica Intelligente

È vero che il 4.0bruceràposti di lavoro?Vero! Ma in Cina

Scenari

42 Mercoledì 26 aprile 2017 · GIORNALE DI BRESCIA

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Page 4: Gdb industria 4.0 26 aprile 2017 - Giornale di Brescia

BRESCIA.Da diversi anni i giova-niimprenditoridiAssociazioneIndustriale Bresciana puntanocon decisione sulle start up,con iniziative concrete per farcrescere l'interesse intorno aquesto mondo, favorendo e so-stenendo lo sviluppo di nuoveidee capaci di contaminare an-che l'industria "tradizionale".

Il presidente degli imprendi-tori "under 40", Alberto Faga-nelli,èconvintocheil4.0siaun'opportunità non solo per chiun'impresa già ce l'ha, ma an-che per chi desidera avviarenuovi progetti.

Presidente,pri-ma di parlare distart up, un suogiudiziosudigita-lizzazione e im-prese.Siamoinri-tardo?

«In effetti uncertoritardolore-gistriamo. Bastipensare che allostato attuale sia-moalsecondopo-sto in Europa perlaproduzionema-nifatturiera, masolo al venticin-quesimo per il di-gitale! Il tema diIndustria4.0,poi,è salitoalla ri-balta in Italia solo lo scorso an-no con l'approvazione di unaseriediincentivivolutidalmini-stro Carlo Calenda, piuttosto inritardo rispetto alla Germania,paese nel quale di queste cosesi parla concretamente già dal2012. In realtà, però, le aziendeitaliane più strutturate e all'avanguardia già da tempo sistanno muovendo in direzionedella digitalizzazione dei pro-cessi produttivi e della gestioneintegrata dei dati.

Certamente quella che inmolti ormai non esitano a defi-

nire quarta rivoluzione indu-striale porta con sé una serie diopportunità per le aziende ita-lianeeforsepotràaiutarleacol-mare quel gap culturale, chespesso rappresenta il primoostacolo alla loro crescita e cheleseparadaicompetitordeipa-esi più virtuosi».

Guardando ora più da vici-no l'universo start up, anche ilgovernosembraaccorgersi delpotenziale.

«Il ministero dello Sviluppoeconomicohasceltodisostene-re le start up attive nel 4.0, met-tendoa disposizione2,6 miliar-di di euro per gli investimentiprivati early stage. Un segno diattenzioneimportanteneicon-

fronti di chi vuol fareimpresa in modo in-novativo.

La nascita e lo svi-luppodinuovetecno-logielegate almondodell'Internet of Thin-gs,uno degliassipor-tanti dello sviluppoindustriale nell'otti-ca 4.0, permette anuovi imprenditoridinamici e preparatidi ritagliarsi uno spa-zio concreto in setto-ri infortecrescita,masoprattuttoingrandeevoluzione.

In che modo un'impresa che muove i

primi passi sul mercato puòavere un vantaggio rispetto aun'aziendadimaggioridimen-sioni?

«In ambiti come l'Internet ofThings o la realtà aumentata,dovelavelocitàdisviluppoere-alizzazione può essere fonda-mentale per fare la differenza,credo che la dinamicità di unastart up non possa essere para-gonabile a quella di un'aziendapiùstrutturata,dovenecessaria-mente sono richiesti tempi diapprovazione e incubazionepiù lunghi per una nuova idea.Il miglioramento di sistemi già

esistenti come RFID o QR Codee l'implementazione di nuovetecnologie abilitanti permetto-no di trasformare un oggettonon connesso in un dispositivoin grado di ricevere e gestiregrandi quantità di informazio-niintemporeale.Sonoambitiacui possono e stanno già con-cretamente lavorando moltestart up anche perché spessonon sono richiesti investimentiproibitivi».

In questo senso sembra es-serci fermento in tutta Italia,Brescia compresa.

«Le nostre università e i no-stri centri di ricerca sono pienedigiovaniconideeall'avanguar-dia, che con l'aiuto dei nascentiDigitalInnovationHubpotran-no portare avanti progetti mol-tointeressantie,comesiusadi-re oggi, "potenzialmente di-sruptive». Il quadro è un po’questo,dunque.Siamoungran-de Paese manifatturiero ma deinaniperquantoriguardaildigi-tale. C’è l’occasione del pia-no-Calendaper risalire la chinaintempi abbastanzaveloci.Ab-biamo poi intelligenze impren-ditoriali e tecnologiche.

La risposta adesso tocca alleaziende.L’occasioneèassoluta-mente da non perdere. //

BRESCIA. «Il successo del PianoIndustria4.0dipenderàdall'am-piezzaconcuiogniimprendito-reutilizzeràlemisuremesseadi-sposizione»,così il ministrodel-lo Sviluppo Economico CarloCalenda alla presentazione delcorposo pacchetto di incentiviper le industrie, contenuto nell'ultima Legge di Stabilità del di-cembre 2016.

Siamo oggi alla quarta rivolu-zioneindustriale:dopoleprimetre,legateallamacchinaavapo-re,al motore a scoppioed all'in-

formatica, è arrivato il momen-to del passaggio all'industria di-gitalizzataedinterconnessa,do-ve, per esemplificare, internet èapplicato alla produzione.

Per fare questo nuovo saltotecnologico, il Piano Industria4.0 mette a disposizione delleaziendeunbonusdicirca13mi-liardidieuro,ottenibiliattraver-so l'applicazione di particolariprocedureamministrativeedor-ganizzative, come il super ol'iperammortamento, laNuovaSabatini, il credito d'impostaper la Ricerca e lo Sviluppo, gliincentivi alle start-up e alle pmiinnovative, il Fondo Centrale di

Garanzia, ecc. Ora la domandada farsi è se l'Industria 4.0 oltread essere più tecnologica, auto-matizzata ed interconnessa sa-rà anche più efficiente, ovverose in essa vi sarà spazio ancheperinterventiattiaridurreicon-sumi energetici.

Innanzituttooccorrepremet-tere che già oggi l'industria hadatoprovadisaperfareefficien-za energetica. Nel decennio2006-2016inItaliasonostaticer-tificati risparmi addizionali dienergia primaria (risparmi verinon derivanti dalla riduzionedei consumi causata dalla crisieconomica) pari a 23,6 milionidi tonnellate di petrolio, la stra-grande maggioranza dei qualiottenuti con interventi realizza-ti dalle industrie.

Poichépiùgliinterventidieffi-cientamentocresconoinnume-ro, più essi diventano onerosi(gli economisti direbbero concosti marginali crescenti), perprocedere su questa via risultadecisivoindividuarenuovesolu-

zioni di miglioramento anchedove prima era difficile preve-derle.

Ed è qui che viene in aiuto ilPiano Industria 4.0: infatti essocontempla agevolazioni fiscalianche per l'acquisto di sistemiintelligenti per la gestione effi-ciente e per il monitoraggio deiconsumi energetici degli im-pianti.

Non solo l'hardware rientranellalogicadelPiano:inessotro-va spazio anche il software, co-me quello che ottimizza auto-produzioneestoccaggiod'ener-gia,oppurequellocheconsentediattribuire,all'internodelsiste-madicontrollodigestione,ilco-sto energetico effettivo di un re-parto o di una linea di prodotto.

Concludendo: per far fronteallesfidefuturel'industriaitalia-na deve essere pronta a coglieretutte le opportunità, compreseanche quelle indicate nel PianoIndustria 4.0. //

DONATOZAMBELLI

(Sportello Energia Aib)

GDB INDUSTRIA 4.0 IL PUNTODIAIB

«Dobbiamorecuperare

terreno. Siamoun forte Paesemanifatturiero

ma nani-digitali»

Alberto Faganelli

pres. Giovani di Aib

L’analisi della Fondazione Nord-Est Prometeia su un campione di mille aziende: aumento del fatturato di 8,6 miliardi e 39mila posti di lavoro

IL DIGITAL MANUFACTURING METTE IL TURBO ALLE AZIENDECentro Studi Aib

Le agevolazioni

Faganelli: «Le nuove tecnologieopportunità per le start up»

Allaguida.Alberto Faganelli guida gli imprenditori under 40

L’intervista

infogdbFONTE: Centro Studi Aib/Perugini

AMBITI DI APPLICAZIONE STAMPA 3D

LEGENDA

Ideazionenuovi prodotti

Non risponde

Relazionecon il mercato

Produzione71,2% 1,6%16,8%

10,4%

«Bene il piano CalendaInternet of Things campoin forte crescita». Parlail presidente Giovani Aib

Con un aumento stimato di 8,6 miliardi su baseannua del valore della produzione e unacrescita annua di 39.000 addetti, la diffusionedelle tecnologie del digital manufacturing

rappresenta una sfida imprescindibile per i settori delMade in Italy. Lo certifica il primo rapporto "Make inItaly", a cura di Fondazione Nord Est e Prometeia,sull'impatto delle tecnologie digitali nel sistemamanifatturiero italiano. La ricerca, condotta su unmigliaio di imprese, si pone l'obiettivo di analizzare leopportunità che il digital manufacturing offreall'industria italiana e, in particolare, ai settori del Madein Italy segmentati in due grandi comparti: 1) settori

produttori di beni di consumo del sistema moda e delsistema casa, per i quali gli aspetti legati allo stile, aldesign e all'heritage italiana fanno premio per lacompetitività (made in Italy di consumo); 2) settoriproduttori di macchinari e componenti, per i qualil'aspetto dell'innovazione tecnologica risulta premiantedal punto di vista del rapporto con il mercato (made inItaly tecnologico). Grazie all'abbinamento tra i dati didiffusione delle tecnologie e quelli dei bilanci aziendali,l'analisi attua il confronto tra le performance delleimprese più innovative e le medie dei settori diappartenenza. In termini di valore della produzione, lastima, calcolata a partire dal confronto tra i risultati

registrati dalle imprese che hanno investito in 3D erobotica e quelle dell'universo delle aziende attive inItalia nei comparti considerati, è quantificabile appuntoin 8,6 miliardi di euro su base annua (26 miliardi nell'arcodi tre anni). Questi, sommandosi al 2,8% di crescitamedia annua prevista, porterebbero il giro d'affari adaumentare del 4,3%. Queste imprese, inoltre, sicaratterizzano per una capacità di generare valoreaggiunto superiore di oltre 3 punti percentuali rispettoalla media del comparto di appartenenza. Un upgradetecnologico attraverso l'utilizzo estensivo di 3D e roboticapotrebbe generare - stima il rapporto - un valore aggiuntoaddizionale di 4,3 miliardi di euro su base annua.

Risparmio energiaIl piano Calendaoffre buone chances

FOCUS

GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 26 aprile 2017 43

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