ACLI Veronesi - aprile 2016

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ACLI VERONESI IL GIORNALE DELLEACLI DIVERONA -ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI N. 1 2016 Acli Veronesi n. 1/ 2016 - Poste Italiane s.p.a. - sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (coinv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB PAG. 18 TRE ANNI DI PAPA FRANCESCO RICONFERMATO SANDRINI alla guida delle Acli Provinciali di Verona pag. 16 PAG. 2 LE NOSTRE ATTIVITA’

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Il giornalino informativo delle Acli Provinciali di Verona

Transcript of ACLI Veronesi - aprile 2016

ACLI VERONESIIL GIORNALE DELLE ACLI DI VERONA - ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANIN. 1 2016

Acli Veronesi n. 1/ 2016 - Poste Italiane s.p.a. - sped. In abb. Postale - D.L. 353/2003 (coinv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB

PAG. 18 TRE ANNI DI PAPA FRANCESCO

RICONFERMATO SAN

DRINI

alla guida delle Acl

i Provinciali di Ver

ona

pag. 16

PAG. 2 LE NOSTRE ATTIVITA’

ANNO VIII

NUMERO 1/2016

www.acliverona.it

SEDE ACLI VERONA:

via Interrato dell’Acqua Morta 22

37129 Verona

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Aut. Trib. di Verona n. 1188 del 12.12.1995

DIREZIONE E REDAZIONE:

via Scrimiari 24/A37129 Verona

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Cierre Grafica s.c.a.r.l. - Caselle di Somma-

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EDITORIALE

SOMMARIO

NEWS ACLI Lega Consumatori, p. 2Ufficio Progetti, p. 6Patronato Acli Verona, p. 8Fap Acli Verona, p. 9Enaip Verona, p. 12Acli Soc. Coop. A.r.l., p. 14

ATTUALITA’ Tre anni di Papa Francesco, p. 18Ridurre le diseguaglianze e perseguireil bene comune, p. 21

RUBRICHE Il pensiero di Don Maurizio, p. 22Parlano i Circoli, p. 23Senti chi parla adesso, p. 28I prossimi appuntamenti, p. 29

Mi viene da iniziare citando il testo di una canzone “…e non hai ancor visto niente…”, ma la frase, a scanso di equivoci, può essere letta in vari modi.Dico subito che io la intendo in sen-so positivo, ovvero che la prima parte della mia presidenza, intesa con tutto il gruppo, è stata un intervento in cor-sa, con tutti i limiti e i problemi di chi subentra in un impianto da altri pen-sato e programmato.Ora, invece, con la mia rielezione, si riprende il cammino precedente-mente avviato, che in qualche modo ha già in parte affrontato il periodo più difficile, se non fosse che le re-centi e note vicende del Patronato che ci hanno impedito di poter tirare un po’ il fiato obbligandoci a lavorare, sin dal giorno successivo all’approva-zione della squadra di presidenza, a pieno regime. Il Patronato è la croce e delizia dell’as-sociazione ma noi, in quanto associa-zione di ispirazione cristiana – meglio sempre ricordarlo a me per primo – non siamo spaventati dalla croce e guardiamo fiduciosi al dopo, ovvero laicamente parlando “alla delizia”.Esso, infatti, per ragioni storiche ed organizzative è il motore dell’asso-ciazione e sono convinto che, “rivisto e corretto”, come si suol dire, possa continuare ad essere il volano sociale anche per il futuro, per le Acli 2.0.Tutti però saranno coinvolti nell’ope-razione, siamo un’unica famiglia, non ci sono “figli di un Dio minore”, solo chi vuol essere isolato o non condi-vide questo spirito, rischierà di au-to-emarginarsi. Il resto del sistema e quindi direttori, operatori, volontari ma anche organi politici saranno tutti coinvolti per cercare di raggiungere assieme un unico scopo: continuare

GLI AUGURI DI PASQUA DEL PRESIDENTE

a garantire i servizi, le attività ed i po-sti di lavoro.Arriva però la Pasqua e per gli aclisti è, o dovrebbe essere, vissuta come un segno di speranza e di rinnova-mento, non solo per sé ma anche per gli altri. Come detto del Papa recen-temente, la Chiesa non ha bisogno dei “cristiani pipistrelli”, tristi e sem-pre pronti a trovare il difetto piuttosto del lato positivo che esiste sempre e comunque in tutto, basta volerlo e vederlo.Io credo che le nuove Acli si possano costruire non a colpi di regolamenti e statuti, ma con una mentalità nuova e diversa, dove non esiste il pregiu-dizio e la chiusura o, peggio, il vitti-mismo, ma un desiderio di dare testi-monianza concreta del nostro essere associazione cristiana.Questo significa agire più che procla-mare o riprendere citazioni o a destra o sinistra, facendo bene il proprio la-voro, rispettando i nostri utenti ed i nostri colleghi.Sicuramente tanto si può fare anco-ra, e anche di meglio, ma vi assicuro che io ed i membri di presidenza, sebbene con i nostri limiti, ci stiamo impegnando per garantire continuità dei servizi e posti di lavoro e costruire un’associazione dove vi sia unità, pur nel rispetto di coloro che non si sen-tono sufficientemente rappresentati.Per cui il mio augurio per voi e per le vostre famiglie, di un futuro migliore, basato su relazionI vere e sincere, ve-dendo nell’altro un fratello da aiutare, comprendere e perdonare.

Buona Pasqua

Italo SandriniPresidente Acli Provinciali di Verona

NOVITA’ ACLIVERONA

Riconfermato Sandrini alla guida delle Acli Provinciali di Verona p. 16

Tre anni di Papa Francesco, p. 18Ridurre le diseguaglianze e perseguireil bene comune, p. 21

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Come previsto dall’art. 7 del Dlsg. 196/2003 in qualsiasi momento l’interessato potrà richiedere la rettifica e la cancellazione dei propri dati scrivendo a: Acli Verona, via Interrato dell’Acqua Morta 22, 37129 Verona

LEGA CONSUMATORI

Nel pomeriggio del 10/02/16 presso le scuole medie Verdi di Verona, l’Associazione Prospettiva Famiglia ha affrontato con Guido Trabucchi, avvocato, mediatore e formatore in mediazione del Foro di Verona, ed Ema-nuele Caobelli avvocato – Presidente del-la Lega consumatori Verona, il tema della MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE E LE PROCEDURE DI CONCILIAZIONE PER I CONSUMATORI.

All’intervento erano presenti anche EriKa Zanca, Presidente regionale della Lega con-sumatori Veneto, e la Dott.ssa Daniela Maz-zotta responsabile dello Sportello di Conci-liazione della CCIAA di Verona.

L’Avv. Trabucchi ha brevemente spiegato ai presenti l’Istituto della mediazione chiaren-do loro che la mediazione è un Istituto nuo-vo e diverso dal Giudizio ma già fortemente conosciuto all’estero in cui le parti personal-mente ma, assistite da un legale, si incon-trano presso un Organismo di mediazione (pubblico o privato) per affrontare i loro pro-blemi con l’aiuto di un mediatore preparato nelle questioni giuridiche.

Il relatore a riguardo ha evidenziato che il mediatore spesso è un avvocato o un pro-fessionista che ha anche una preparazione specifica nelle tecniche di comunicazione e psicologia utili ad affrontare i molteplici e spinosi problemi che si presentano nelle re-lazioni umane e ha aggiunto che le materie per cui, prima di andare in giudizio, è obbli-gatorio esperire preliminarmente un tentati-vo di mediazione sono le seguenti:

• condominio;• diritti reali;• divisione;• successioni ereditarie;• patti di famiglia;

• locazione;• comodato;• affitto di aziende;• risarcimento del danno derivante da re-

sponsabilità medica e sanitaria e da diffa-mazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità;

• contratti assicurativi, bancari e finanziari.

L’Avv. Trabucchi ha quindi dichiarato che l’obbligatorietà dell’esperimento di media-zione è prevista fino al 2017 anche se proba-bilmente, vista la riduzione del contenzioso nelle vertenze in cui è obbligatorio l’esperi-mento della mediazione prima del giudizio, il periodo di sperimentazione potrebbe es-sere rinnovato, ed ha aggiunto che, oltre alle materie in cui la mediazione è obbligatoria, questa procedura può essere attivata anche in corso di causa grazie al suggerimento - provvedimento del Giudice, mediazione de-

Mediazione civile e commerciale e le procedure di conciliazione

per i consumatori

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mandata o delegata, in maniera convenzio-nale, se prevista da un contratto, e tutte le volte che si vuole in maniera volontaria.

Chiarite le materie per cui è prevista la me-diazione e le modalità di attivazione dello strumento, il relatore ha specificato le carat-teristiche della mediazione soffermandosi sulla riservatezza di ciò che viene discus-so, sulla possibilità per le parti di affrontare un discorso globale anziché specifico del problema, sulla ricchezza che può dare un confronto personale tra le parti e sulla con-venienza sia in termini di tempo che di costi della scelta di avvalersi di questo Istituto an-ziché di andare sempre in Tribunale.

Infine ha sottolineato il vantaggio di ave-re una decisione condivisa dalle parti che hanno discusso le loro posizioni e valutato i loro interessi anziché di avere una sentenza decisa da un giudice che deve valutare la si-tuazione in maniera parziale, su prove e solo secondo diritto perché, col dialogo e con-fronto personale, le parti possono approfon-dire i motivi del problema dei loro rapporti perché il mediatore le può aiutare ad aprire il vaso di Pandora che contiene la galassia intima delle relazioni e dei rapporti umani senza rischiare che si sentano giudicate da nessuno perché il mediatore serve solo per

favorire, nella riservatezza, il loro dialogo.

I relatori hanno poi specificato che l’Istituto è stragiudiziale ed estraneo al giudizio anche se spesso è prodromico allo stesso al pun-to che viene posto all’interno della famiglia delle ADR acronimo inglese per definire le procedure alternative al giudizio (Alterna-tive Dispute Resolution) ma, sempre più è utilizzato come punto di partenza di un giu-dizio (nel 2015 in Italia sono state proposte 170.000 domande di mediazione).

Sulle modalità della mediazione i relatori hanno chiarito che benchè la mediazione sia una procedura snella e unitaria essa è divisa in due fasi, una di presentazione del media-tore e dell’Istituto alle parti e una eventuale e successiva che si attiva solo se le parti accet-tano di entrare in mediazione.

Se le parti non volessero entrare in media-zione o non vi fossero i presupposti per il dialogo, il mediatore può quindi dichiara-re la mediazione chiusa con esito negativo, viceversa se le parti accettano di entrare in mediazione esse hanno l’opportunità di af-frontare con un esperto, terzo ed imparziale, i loro problemi e, in caso di mancato intendi-mento ulteriori, sono libere di abbandonare le trattative senza subire conseguenze per-

LEGA CONSUMATORI

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ché il verbale ripoterà solo che la mediazio-ne non è riuscita.

Il Dlgs 28/10 e la normativa sulla mediazione prevedono infatti che quanto è stato detto in mediazione è riservato e nulla, salvo quello che è stato autorizzato ad essere esternato, potrà essere detto a terzi.

Se la mediazione invece dovesse proseguire e si entrasse nella seconda fase le parti, sem-pre libere di abbandonare le trattative, pos-sono giungere ad un accordo che, oltre ad essere Titolo esecutivo al pari della sentenza è, rispetto a quest’ultima, non impugnabile e fiscalmente vantaggioso perchè non pre-vede la tassazione dell’imposta di registro, i bolli e marchi dovuti per legge e prevede delle detrazioni fiscali, ma soprattutto è de-ciso in maniera, competente, veloce e riser-vata dalle parti che aiutate dal mediatore e dai loro legali trasfonderanno nello stesso le proprie esigenze risolvendo, in poco tempo, le loro divergenze. Divergenze perché spes-so entrambe le parti hanno ragione a loro modo di vedere, ma non parlandosi e pre-supponendo di sapere non hanno il quadro pieno della situazione che può emergere solo col confronto sincero e pacato del dia-logo che aiutato da un mediatore terzo, im-parziale e non giudicante e da degli avvoca-ti che nella tutela del loro cliente diventano collaborativi col mediatore per la risoluzione dei problemi delle persone. Saranno solo obbligate al pagamento dell’indennità di mediazione parametrata ai valori della con-troversia che è aumentabile a seconda delle questioni trattate e all’assistenza dei profes-sionisti chiamati a seguirli. Nella seconda parte dell’incontro si è avuto modo di sottolineare come, accanto alla me-diazione come sopra descritta, nel nostro si-stema sono state introdotte diverse modalità di gestione stragiudiziale delle controversie, a cui le associazioni dei consumatori hanno sempre guardato con favore. Tale convinci-mento si fonda sui particolari vantaggi che i consumatori possono trarre dalle procedu-re stragiudiziali di risoluzione delle contro-versie e che sono riassumibili nei seguenti

aspetti:

• tempi certi e rapidi per la definizione del-la controversia;

• possibilità di confronto su aspetti proble-matici della fattispecie su cui è possibile negoziare;

• vantaggio economico: il valore econo-mico delle controversie che interessano i consumatori (spesso legati a contratti di somministrazione di energia elettrica, gas, acqua etc…) è particolarmente con-tenuto e tale da non giustificare, o giu-stificare difficilmente, il ricorso agli stru-menti della giustizia ordinaria;

• possibilità di ricorrere a soluzioni “fanta-siose” che superano talvolta alcuni vincoli giuridici a cui una decisione del Giudice è maggiormente ancorata;

• possibilità, per l’impresa, di fidelizzare il cliente: il consumatore, infatti, difronte alla manifestazione concreta dell’impre-sa di accogliere alcune sue istanze, sarà orientato a restare fedele al fornitore o all’impresa cin la quale è in rapporto.

Una delle forme più diffuse (sono stati stipu-lati a livello nazionale 37 Protocolli di conci-liazione e nell’anno 2013 si sono registrate 18.000 domande di conciliazione) è rap-presentata dalla c.d. conciliazione paritetica, ossia un procedimento nel quale la compo-sizione del conflitto viene gestito da due ne-goziatori in rappresentanza delle parti (uno in rappresentanza dell’impresa, l’altro in rap-presentanza del consumatore).

La prima procedura di conciliazione parite-tica introdotta in Italia, risale al 1989 ed è legata all’azienda Sip (oggi Telecom Italia); nel tempo queste procedure si sono estese anche ad altri settori (servizi di erogazione del gas ed energia elettrica, etc…) sia a li-vello nazionale, che locale. Vanno in questo senso ricordati i regolamenti di conciliazio-ne paritetica vigenti con Enel Energia SpA, Edison Energia SpA, Sorgenia Spa, men-tre a livello locale risale al 2014 quello sot-toscritto da Lega consumatori con Acque Veronesi scarl e Azienda Gardesana Servizi Spa (si veda sul punto www.acqueverone-

LEGA CONSUMATORI

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LEGA CONSUMATORI VERONA

Via Interrato dell’Acqua Morta, 2237129 Verona045 [email protected]

di Guido Trabucchi e Emanuele CaobelliPresidente Lega Consumatori Verona

LEGA CONSUMATORI

si.it e www.ags.vr.it). L’auspicio e l’interesse delle associazioni dei consumatori locali, tra cui Lega consumatori, è quello di riuscire a stipulare protocolli d’intesa e regolamenti di conciliazione paritetica anche con le altre società che sono preposte all’erogazione di servizi pubblici locali tra cui, in primis, Agsm Verona.

Va inoltre sottolineato come nel particolare ambito delle telecomunicazioni, il tentativo di conciliazione è previsto come obbligato-rio: questo significa che qualora il consuma-tore ritenga che il contratto stipulato con la compagnia telefonica sia stato eseguito in maniera difforme rispetto a quanto concor-dato, o comunque che l’azienda di telefonia sia stata inadempiente, prima di intrapren-dere una causa avanti l’autorità giudiziaria, potrà e dovrà esperire un tentativo di con-ciliazione. Questo si potrà realizzare, come sopra detto, laddove siano esistenti specifici protocolli e regolamenti con le aziende, at-traverso la conciliazione paritetica (ne esi-stono con Wind Telecomunicazioni SpA, Te-lecom Italia SpA, etc…), o comunque, avanti il Co.Re.Com. (Comitato Regionale per le Comunicazioni, http://corecom.consigliove-neto.it/corecom), avanti organismi specifica-mente indicati dall’Autorità di Garanzia per le comunicazioni (www.agcom.it) o Organi-smi di conciliazione istituiti presso le Camere di Commercio in base ad un Protocollo d’in-tesa tra AGCOM e Unioncamere. Con par-ticolare riferimento alla procedura instaura-ta avanti il Co.Re.Com. va inoltre precisato e sottolineato che parallelamente all’avvio delle procedura di conciliazione (attraverso la compilazione e l’invio di un particolare modulo, denominato UG) è altresì possibi-le promuovere un’iniziativa d’urgenza (ad esempio nel caso in cui si subisca la disatti-vazione linea telefonica, o vi sia stata l’attiva-zione di servizi non richiesti, o vi sia stato un malfunzionamento della linea…) attraverso l’invio del c.d. mod UG5.

L’incontro ha dato infine la possibilità di ap-profondire il tema dell’arbitro bancario e fi-nanziario (www.arbitrobancariofinanziario.it): esso rappresenta un sistema di risoluzio-

ne delle controversie tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazio-ni e servizi bancari e finanziari.

L’Arbitro Bancario e Finanziario è un orga-nismo indipendente e imparziale, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia, le cui decisioni non sono vincolanti, al pari di una decisione dell’autorità giudiziaria. Nel caso in cui l’intermediario non rispetti le de-cisioni dell’ABF, il suo inadempimento sarà reso pubblico. Il cliente può ricorrere all’ABF solo dopo aver cercato di risolvere la contro-versia inviando un reclamo scritto all’inter-mediario. Se la decisione dell’ABF è ritenuta non soddisfacente, il cliente, l’intermediario o entrambi possono rivolgersi al giudice.

Foto tratta da www.iformediate.com

UFFICIO PROGETTI

Adesso è anche scientifico: R.E.B.U.S. fa bene a tutti

Verona è il centro di una rete di solidarietà, estesa in set-te province in Veneto, Lombardia e Marche, che pone

in collegamento istituzioni (Regioni, Comuni, Province, Ulss,Prefetture, Municipalizzate), aziende, associazioni e coo-perative, con l’obiettivo di ridurre lo spreco e recuperarebeni da destinare, attraverso donazioni, a enti di assisten-za e di beneficenza, per metterli a disposizione a chi ne habisogno. A coordinare il tutto ci sono le Acli provinciali diVerona, che hanno dato il via nel 2008 al progetto Rebus,acronimo di Recupero Eccedenze Beni Utilizzabili Solidal-mente, come evoluzione di una precedente esperienza diLast Minute Market. Attraverso il progetto si mira a:• creare e promuovere reti e sinergie tra i tre macrosettori(mondo profit, istituzioni e terzo settore) in una logica di cor-responsabilità e sussidiarietà circolare nei territori;• favorire la diffusione di un modello solidale di gestione in-tegrata delle eccedenze, per ridurre e prevenire la produ-zione di rifiuti alla fonte;• promuovere la diffusione di buone prassi di recupero eriuso di beni (in particolare alimentari) con elevato valore in-trinseco da destinare a soggetti in condizioni di disagio emarginalità;• stimolare la cittadinanza a essere attiva, responsabile ecompartecipe, attraverso l’attivazione di percorsi di infor-mazione e formazione sulla cittadinanza attiva, il consumoconsapevole, il contrasto allo spreco e l’adozione di stili divita e di alimentazione sani e sostenibili.Rebus coinvolge attualmente un centinaio (la metà a Vero-na) di associazioni ed enti no profit, che assistono comples-sivamente circa 16mila soggetti in condizioni di difficoltà. La quasi totalità delle donazioni riguarda prodotti alimenta-ri, provenienti da mense scolastiche, mercati ortofrutticoli,supermercati e ipermercati, ristorazione organizzata, gros-sisti di ortofrutta, produttori di alimentari freschi e secchi eorganizzazioni di produttori agricoli. A questi si aggiungo-no medicinali, donati da farmacie, e altri prodotti di vario ge-nere (abbigliamento, detersivi ecc.) ancora con elevato tas-so di utilizzo ma ormai privi di valore commerciale.

I dati di recupero e prevenzione nel 2014Il totale degli alimenti freschi recuperati nel 2014 (tabella) èpari a 1.557.539 kg, con un incremento del 35,5% circa sul2013. A tale peso vanno aggiunti i farmaci (7351 pezzi nel2014), i prodotti alimentari in scatola (21.708 confezioni) ecirca 60 scatoloni di tessile e gadget derivanti da donazio-ni occasionali. La parte del leone tocca alla provincia di Ve-rona, il cui quantitativo di 1.434.425,87 kg rappresenta cir-ca il 92% del peso totale. Residuali le quote delle altre pro-vince, in quanto il progetto è avviato solo in alcuni canalidella filiera (a Bergamo e Brescia) e in fase sperimentale aVicenza. Nel totale mancano i dati di Padova e Ancona, nonancora pervenuti. Il valore economico complessivo (farma-ci compresi) è stimabile in circa 1.836.428 Euro.

Il progetto Rebus ha raccolto nel 2014 oltre mille tonnellata e mezzo soltanto di prodotti alimentarifreschi, donandoli a enti di assistenza e beneficenza, ed educando gli studenti contro lo spreco del cibo

Compost e dintorni

V

SECOND LIFE

Un recupero a km zero e formazioneIl recupero avviene sulla base di procedure specifiche, ela-borate in collaborazione con l’Ulss di Verona. L’annullamen-to di passaggi intermedi mette l’azienda donatrice in con-tatto diretto con l’ente beneficiario, assegnato sulla basedella maggiore prossimità possibile. La logica della riduzio-ne degli sprechi è così estesa alla gestione più complessi-va dell’attività di recupero, anche eliminando lo stoccaggioin magazzino e i relativi costi. Ogni donazione viene trac-ciata all’ufficio di coordinamento di Rebus mediante docu-mento di trasporto (o autobolla), a garanzia che non si ve-rifichino azioni di rivendita da parte dei riceventi.Attivo dal 2011, il progetto Rebus Informa ha coinvolto nel2014 anche 1300 alunni della provincia di Verona in un per-corso formativo e di sensibilizzazione sulle tematiche delprogetto Rebus, rendendoli partecipi dell’attività di recupe-ro che avviene nelle mense scolastiche e facendoli riflette-re sull’importanza di non sprecare il cibo.

Martina Tommasi, Acli VeronaMarco Ricci, Consorzio Italiano Compostatori

IL RECUPERO CHE FA BENE A TUTTI

93 • ACER 6/2015

I vantaggi per chi donaAderire a Rebus permette alle aziende donatrici di:• ottenere uno sconto sulle tariffe rifiuti (Tari) per gli esercenti ubicati nel Comune di Verona;• ottenere vantaggi fiscali previsti dalla normativa(deduzione imposte sui redditi e detrazione iva);• realizzare azioni concrete di responsabilità sociale;• ottimizzare gli acquisti (analizzando i dati di Aclisu quanto recuperato);• ottenere la tracciabilità della donazione; • acquisire valutazioni di impatto ambientale,economico e sociale (grazie alle relazioni annuali diAcli) da spendere in azioni di responsabilità sociale.

CONFRONTO 2013-2014 SUL RECUPERO DI ALIMENTI FRESCHI

2013 2014

Provincia kg Pezzi kg Pezzi

Verona 1.083.599,92 28.087 1.434.425,87 23.293

Vicenza 3091,00 29.204,00

Mantova 12.707,81 7874 16.137,50 5836

Brescia 7115,04 23.798,58

Bergamo 42.551,00 53.973,00

Padova Non pervenuto Non pervenuto

Ancona Non pervenuto Non pervenuto

Totale 1.149.064,77 35.961 1.557.538,95 29.129

Negli scorsi mesi la rivista tecnico-scientifica “Acer – il verde editoriale” ha dedicato un approfon-dimento al progetto “R.e.b.u.s.” per raccontare ai professionisti del settore come il modello possa essere una buona pratica che genera nei territori benefici per l’intera collettività. Di seguito riportiamo l’articolo pubblicato sulla rivista.

Recuperi record anche per il

2015!

Sono in fase di chiusura le rendicontazioni relati-ve alle attività di recupero realizzate nel 2015 ma già i conteggi sul recupero presso il VeronaMercato s.p.a, chiusi qualche gior-no fa, dimostrano che l’an-no appena concluso è sta-to un altro anno da record per le Acli e il progetto REBUS. I dati infatti evidenziano una costante e continua crescita del quantitativo di frutta e verdura recu-perato presso il centro agro-alimentare cittadino dimostrando quindi che se vi è l’impegno di tutti (aziende, istituzioni, asso-ciazioni) è possibile evita-re che beni preziosi come il cibo finiscano nella filie-ra del rifiuto permettendo invece che siano destinati a famiglie indigenti che normalmente non posso-no consumarli. I chili recu-perati l’anno scorso sono stati 1.220.600, con un aumento rispetto al 2014 del 33%. A breve sarà possibile tro-vare sul sito www.aclive-rona.it alla pagina ufficio progetti i dati integrali sul-

Il progetto Rebus ha raccolto nel 2014 oltre mille tonnellate e mezzo soltanto di prodotti alimentari freschi, donandoli a enti di assistenza e beneficenza, ed educando gli studenti contro lo spreco del cibo

UFFICIO PROGETTI

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UFFICIO PROGETTI ACLI VERONA

Via Scrimiari, 24/A37129 Verona045 [email protected]

Nessuno Escluso:laboratorio creativo 2015/16

Il laboratorio si propone di offrire diverse at-tività ricreative a bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni. E’ un momento utile per lo sviluppo della creatività, ma ha anche un altro fine, ov-vero quello di favorire l’importante momen-to della socializzazione.È un progetto attivo da novembre 2015 pres-so il circolo NOI di Borgo Roma, un’ ora ogni lunedì e venerdì pomeriggio, e presso la scuola Dall’Oca Bianca di Borgo Nuovo, due ore ogni giovedì pomeriggio. Nella sede di Borgo Nuovo, inoltre, gli educatori sono af-fiancati da un’insegnante d’arte. Sono circa una trentina i ragazzi/bambini che usufruiscono di tale servizio e con i qua-li svolgiamo lavoretti con diversi materiali e affrontando vari temi e stili, basati sulle festi-vità: a Natale gli addobbi natalizi, a Carneva-le le mascherine e le marionette con i ferma campioni, a San Valentino dei bigliettini a forma di cuore, a Pasqua gli ovetti da colora-re o i pulcini, e in altri momenti bracciali, col-lanine e origami. Un’altra attività svolta coi bambini è il disegno con le matite acquerel-labili, promossa dall’insegnante di arte Flora Anna Ambrosi.

In un’ottica generale, i partecipanti alle atti-vità ludico-creative sembrano essere molto soddisfatti. I bambini e i ragazzi si divertono a “creare” e hanno modo di parlare tra di loro e di conoscersi, di ridere e di scherzare: di fare amicizia. È gratificante anche notare

Foto tratte dal laboratorio

come certi bambini, all’apparenza timidi, si propongano per svolgere l’attività in ma-niera alternativa e originale, influenzando positivamente anche il resto del gruppo. In occasione del Carnevale, per esempio, i ragazzi avevano a disposizione diverse ma-schere da colorare, ma uno di loro ha deciso di prendere un foglio bianco e di disegnarci sopra la “sua” maschera. Un’altra volta anco-ra, una bambina, anziché usare i pennarelli come tutti gli altri, ha preferito colorare un disegno utilizzando la polverina dei pastelli creata dallo strofinamento di questi con un pezzettino di carta vetrata: la lezione succes-siva, si è basata su questo metodo, che è pia-ciuto a tutti. Sono proprio questi alcuni degli obiettivi del laboratorio, far sì che i ragazzi esprimano se stessi con originalità e, magari, anche coin-volgendo il resto del gruppo, il tutto in un clima di gioco e di serenità.

i ragazzi in Servizio Civile Nazionale

Focus:

l’ambulatorio mobile della fondazione a.n.t. davanti alla sede

del Patronato Acli di Verona

Nelle giornate del 10 e 11 marzo 2016, il Patronato Acli di Verona, la Fondazione As-sociazione Nazionale Tumori Italia (A.N.T.) e F.A.P. Acli di Verona hanno organizzato due giornate destinate alla cittadinanza in cui è stato possibile effettuare visite gratuite nell’ambito dei progetti Melanomi e Tiroide.

L’ambulatorio mobile della fondaziona A.N.T. ha infatti stazionato davanti alla sede del-le Acli Provinciali di Verona di via Interrato dell’Acqua Morta 22 nelle due giornate in-dicate per permettere ai cittadini di svolge-re visite gratuite legate al progetto Tiroide il giovedì (dalle 9 alle 14 e dalle 14 alle 18) e al progetto Melanoma il venerdì (seguendo gli stessi orari).

Inoltre, in tali giornate, il Servizio Tutela Sa-lute e Disabilità del Patronato Acli di Verona INAIL – INPS si è messo a disposizione dei cittadini per ogni informazione, consulenza, assistenza su pratiche e richieste mediche.Approfittando di questa occasione, il Patro-nato ACLI di Verona ha dato la possibilità a cittadini e medici di chiedere direttamente informazioni e consulenze su Invalidità Civi-le, Invalidità (PENSIONE di invalidità) Pensio-nabile Inps, Malattie Professionali ed Infortu-ni sul Lavoro e sulle attività di A.N.T Verona e

F.A.P. Verona attraverso l’e-mail [email protected].

Il Patronato Acli, nato nei primi mesi del 1945 come espressione concreta delle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), si dedica, spesso gratuitamente, ad accompa-gnare, consigliare e tutelare al meglio i lavo-ratori, le famiglie, i pensionati arrivando, se necessario alla promozione di difesa, anche legale, di diritti negati della salute (INAIL-INPS).

Fondazione ANT Italia Onlus, nata nel 1978 per iniziativa dell’onco-logo Franco Pannuti, è la più ampia realtà non profit in Italia per l’as-sistenza specialistica gratuita ai malati di tu-more e i progetti di prevenzione oncologica. La sua missione si ispira all’Eubiosia (dal gre-co antico “la buona vita”) perché la dignità della vita sia preservata in ogni delicata fase della malattia e sino all’ultimo istante di vita.

F.A.P. ACLI di Verona:  La Federazione Nazionale Anziani e Pensionati ACLI è un’associazione nata per dare continuità e ri-conoscibilità all’impegno delle ACLI volto a promuovere la qualità della vita degli an-ziani e dei pensionati e tutelare i loro diritti. La FAP di Verona, ha dato vita all’ASAP (As-sociazione Solidarietà Anziani e Pensionati) nata per svolgere attività di utilità sociale, con la missione di creare un insieme integra-to di servizi finalizzati al miglioramento della qualità di vita dell’anziano malato e dei suoi familiari.

PATRONATO ACLI VERONA

Via Interrato dell’Acqua Morta, 2237129 Verona045 [email protected]

PATRONATO ACLI VERONA

effettuate visite gratuite dedicate alla cittadinanza nell’ambito dei Progetti Melanoma e Tiroide.

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FAP ACLI VERONA

L’allungamento della prospettiva della vita rappresenta sicuramente una conquista per l’uomo, ma nello stesso tempo pone il pro-blema dell’incremento delle patologie lega-te all’invecchiamento, tra cui le demenze.

Fino alla seconda metà del Novecento, l’in-teresse per le demenze era relativamente scarso, tanto da considerarle un processo inevitabile legato all’invecchiamento. A par-tire dagli anni Settanta, invece, grazie alla disponibilità di nuove tecniche per lo studio del sistema nervoso centrale, e ad una più avanzata conoscenza dei processi neuropsi-cologici, il deterioramento cognitivo ha ini-ziato a ricevere una maggiore caratterizza-zione clinica e ad essere distinta soprattutto dalle modificazioni conseguenti ad un invec-chiamento sano.

Attualmente la demenza tipo Alzheimer è la principale forma di demenza nell’anziano, e, data la compromissione della vita cui va incontro il malato e la mancanza di terapie risolutive, questa malattia costituisce uno

dei principali problemi socio-sanitari della nostra epoca, tanto da rappresentare un’e-mergenza sanitaria. Attualmente, infatti, non sono ancora disponibili farmaci in grado di guarire questa patologia.

Per questo si sono rese necessarie una serie di terapie non farmacologiche riabilitative e strategie assistenziali in grado di ridurre, o comunque rallentare, gli effetti negativi di questa malattia.

Nonostante ciò, numerosi studi hanno dimo-strato le capacità plastiche del cervello sia in età avanzata, sia in presenza di demenza e questo ha portato a proporre numerose atti-vità di stimolazione cognitiva per gli anziani.

Tra le più utilizzate nelle strutture residenziali vi è la Terapia della Reminiscenza. Per Reminiscenza si intende un ricordo per-sonale che viene attivamente portato alla coscienza o che si manifesta in modo spon-taneo. Partendo da questa definizione si è potuto proporre un trattamento fondato sul

Il presente rinasce dal passato: la terapia della reminiscenza

FAP ACLI VERONA

FAP ACLI VERONA

Via Interrato dell’Acqua Morta, 437129 Verona045 [email protected]

recupero dei ricordi. Viene sfruttata la ten-denza tipica dell’anziano a ricordare e il fat-to che questa capacità è mantenuta anche in presenza di patologie dementigene gravi. Sono numerosi gli studi svolti proponendo questa attività.

Nell’invecchiamento sano sono stati dimo-strati una diminuzione dei sintomi depressi-vi, un aumento del senso di salute percepito dalle persone e dell’autostima. Nell’invec-chiamento patologico si sono visti miglio-ramenti dei sintomi depressivi, della qualità di vita e del funzionamento cognitivo. Inol-tre sono stati riscontrati effetti positivi anche nella relazione con i familiari e nel loro stato emotivo.

Per questi motivi lo staff di ASAP ha pensato di proporre la reminiscenza all’interno delle attività da loro offerte nel CENTRO SOLLIE-VO FAMIGLIA, uno spazio dove gli anziani con demenza possono, attraverso un’attività di gruppo gratificante, mantenere le funzio-ni cognitive e le capacità residue.

Il sollievo è anche per tutta la famiglia che dell’anziano si occupa in quanto permet-te l’alleggerimento del carico assistenziale quotidiano, offrendo un momento di inter-ruzione dall’assistenza in cui ri-trovarsi ed or-ganizzarsi, con la sicurezza di lasciare il pro-prio caro in mani esperte.

Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.00 presso la sede di FAP-ACLI in via Interrato Acqua Morta 4 a Verona. Per informazioni telefonare ai nume-ri 3270610614 - 0458065520 oppure scri-vere all’indirizzo e-mail [email protected].

Una nuova realtà delle ACLI per persone con gravi patologie

La famiglia delle ACLI si allarga con la nuova nata ASAP, Associazione solidarietà anziani e pensio-nati, promossa dalla Fap, Federazione anziani e pensionati delle ACLI e l’associazione OM-NIA Impresa Sociale. L’Asap, che opererà senza scopo di lucro, avrà come scopo di creare un insieme integrato di interventi continuativi per migliorare la qualità di vita dell’anziano malato e dei suoi famigliari, promuovere iniziative rivolte alla tutela, consulenza, all’assistenza medico-le-gale e alla promozione della vita attiva degli anziani, anche sui temi della sicurezza sociale e sanitaria, fornire aiuto alle famiglie con persone anziane con patologie invalidanti, come l’Alzhei-mer, per favorire una maggiore protezione e tu-tela sociale. Presidente dall’Asap sarà Michele ORLANDO, Daniela COLUCCIA sarà la sua vice. Membri del direttivo: Giuseppe PLATINO, Nadia FERRONI, Silvia CASTELLI, Elena FERLINI, Vanni PERTICARA e Davide BICCHIERAI. “L’Asap nasce come progetto pilota nel Veneto, a seguito del-le proposte e istanze da tutto il territorio e non solo regionale”, spiega Francesco RONCONE, segretario regionale Fap, intervenuto alla pre-sentazione della neo-nata associazione, insie-me a Serafino ZILIO, Segretario Nazionale Fap, Italo SANDRINI, presidente provinciale ACLI e Giuseppe PLATINO, segretario provinciale Fap, “la dedizione amorevole dei familiari di anziani malati non basta; in pieno rispetto del principio di sussidiarietà servono idee innovative, sistemi di monitoraggio avanzati, sistemi tecnologici e professionali in grado di offrire soluzioni ade-guate. Questa nuova associazione che oggi co-stituiamo è solo l’incipit di una risposta che con il tempo sarà completa”. Michele ORLANDO, già presidente di OMNIA Impresa Sociale, ha poi ri-cordato che il carico sociale del malato di Alzhei-mer richiede necessariamente un impegno di 24 ore al giorno. “Il mantenimento del paziente al proprio domicilio è condizionato dalle capaci-tà delle famiglie a sostenere un tale impegno”, spiega ORLANDO. “Per aiutarle l’Asap offrirà ai familiari la possibilità di usufruire di pause di sollievo diurne nel centro Asap di via Interrato dell’acqua Morta”. “La conoscenza e l’esperien-za pluriennale della Fap Acli e la professionalità di un pool di psicologi dell’Associazione Omnia Impresa Sociale oggi diventano condivisione”, conclude Giuseppe PLATINO. “I servizi socio sa-nitari integrati offerti dall’Asap saranno moltepli-ci e innovativi, una risposta a diverse istanza”.

di Elisa Innocentitratto da “L’Arena”

Foto tratta da www.coopsocialeemmanuel.it

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Catalogo Formazione per Adulti e Imprese

ENAIP

Corsi di Formazione per adulti e Imprese

c/o sede Enaip Verona

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TITOLO CORSO ORE DATA AVVIO PREZZOContabilità generale 24 10/05/2016 360,00 €

Contabilità analitica e controllo gestione 24 19/04/2016 360,00 €

Amministrazione del personale e paghe (livello base) 24 10/05/2016 360,00 €

Analisi e Lettura del Bilancio aziendale e del Bilancio Sociale 24 19/04/2016 360,00 €

Import export (normativa e prassi doganale) 24 26/04/2016 360,00 €

TITOLO CORSO ORE DATA AVVIO PREZZOMagazzino e gestione vendite con il pc 15 18/04/2016 225,00 €

TITOLO CORSO ORE DATA AVVIO PREZZOJava base 30 26/04/2016 450,00 €

Excel avanzato 12 16/04/2016 180,00 €

TITOLO CORSO ORE DATA AVVIO PREZZOEsercenti Somm. e vendita di prodotti

alimentari (Ric.R.V.) 120 18/04/2016 660,00 €

Addetto alla produzione e vendita delle sostanze alimentari 4 10/05/2016 55,00 €

TITOLO CORSO ORE DATA AVVIO PREZZOArduino e le applicazioni a livello industriale

e di domotica 15 19/04/2016 225,00 €

AREA AMMINISTRATIVA CONTABILE

AREA INFORMATICA

AREA LOGISTICA

AREA RISTORAZIONE

AREA TECNICHE DI PRODUZIONE INDUSTRIALE

Nuove date:

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ENAIP VENETO sede di Verona

Via Bencivenga Biondani, 137133 Verona045 [email protected]

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

Servizio Successioni e Lavoro Domestico

La cooperativa Acli vi ricorda che:

Servizio lavoro domestico

Dimissioni

La nuova procedura di invio delle dimis-sioni NON si applica ai rapporti di lavoro domestico.IL Decreto Legislativo 151 del 2015 pre-vede che, a partire dal 12 marzo 2016, le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro siano comunica-te dal lavoratore, a pena di inefficacia, esclusivamente con modalità telemati-che. Tale disciplina NON si applica ai rap-porti di lavoro domestico. Ciò significa che le colf e le badanti, che intendono lasciare il proprio posto di la-voro, possono farlo secondo quanto pre-visto dal contratto, all’art. 38 comma 10: “Le dimissioni del lavoratore devono es-sere convalidate, a norma dell’art.4, com-ma 17 e seguenti della Legge 92/2012 in sede sindacale, ovvero presso la Direzio-ne territoriale del lavoro o presso il Cen-tro per l’impiego o anche sottoscrivendo copia della denuncia di cessazione del rapporto inoltrata dal datore di lavoro alle competenti sedi”.

Dichiarazione dei redditi

Per i datori di lavoro

Siamo ormai nel periodo della dichiara-zione dei redditi. Le famiglie che impie-gano colf e badanti possono dedurre dal

Ricordiamo alcuni aspetti importanti

proprio reddito i contributi previdenzia-li versati all’INPS fino a un massimo di 1.549,37 euro. Le persone che hanno assunto un’assistente familiare (badan-te) per la cura di una persona non au-tosufficiente e non oltrepassano 40.000 euro lordi l’anno possono anche detrarre dall’imposta lorda il 19% delle spese so-stenute (stipendio) fino a un massimo di 2.100 euro l’anno.

Per le lavoratrici

Le colf e assistenti familiari (badanti) che hanno avuto un reddito compreso tra gli 8.000 e i 24.000 euro e non hanno potu-to ricevere direttamente in busta il bonus di 80 euro, poiché la famiglia non è so-stituto d’imposta, possono farne richie-sta contestualmente alla dichiarazione fiscale. E’ necessario che si presentino al CAF con la dichiarazione sostitutiva di Certificazione Unica 2015 che attesta i compensi ricevuti nel corso dello scorso anno.

Per ulteriori informazioni e su tutti gli al-tri aspetti del contratto, è possibile rivol-gersi al servizio lavoro domestico (colf e badanti) della cooperativa presente nel-le sedi Acli di Veronetta, San Massimo, San Michele, Bovolone, Legnago, San Giovanni Lupatoto e Villafranca. Per un primo contatto è possibile chia-mare al numero 045 8065553

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ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

Via Interrato dell’Acqua Morta, 2237129 Verona045 8065553

Servizio successioni

In seguito al decesso di una persona cara, a parte le questioni strettamente le-gate alla dichiarazione di successione, se necessaria, ci sono altre incombenze di tipo burocratico che, a volte, rischiano di passare in secondo piano.

Per questo, il servizio successioni mette in evidenza tre aspetti da tener presenti:

1. Il passaggio di proprietà di autoveico-li o ciclomotori va effettuato entro 60 giorni dal decesso del proprietario ai sensi dell’art. 94 del codice della stra-da, rivolgendosi direttamente al PRA oppure appoggiandosi alle agenzie di pratiche auto; si ricorda che per i tesserati ACLI esiste un’agevolazione tramite l’ACI.

2. Per ridurre la tassa smaltimento rifiuti si può passare presso il comune di re-sidenza per far modificare il numero degli occupanti dell’alloggio.

3. Nonostante ci sia un anno di tem-po per espletare la denuncia di suc-cessione, dalla data di apertura della stessa, le imposte dirette che gravano sugli immobili vanno pagate secondo la scadenza annuale vedasi IMU/TASI (primo acconto giugno e saldo di-cembre) e irpef tramite modello 730 o unico.

Per maggiori dettagli e per qualunque informazione inerente la successione, l’ufficio è sempre a disposizione sia tra-mite mail [email protected] op-pure telefonicamente al numero diretto 045 8065578 lunedi e giovedi mattina oppure martedi pomeriggio. Il servizio viene effettuato su appuntamento pres-so le sedi Acli della provincia.

ACLI VERONA SOC. COOP. A.R.L.

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RICONFERMATO ITALO SANDRINI

Le Acli 2.0: ricordare il passato, comprendere il presente per costruire il futuro Martedì 16 febbraio 2016, presso l’Enaip di Verona, il nuovo Consiglio Provinciale ha ri-confermato la fiducia al presidente uscente che avrà il compito di dirigere l’associazione anche nei prossimi quattro anni.

Il neo presidente, davanti ai Consiglieri Pro-vinciale, ha ribadito quanto espresso du-rante il Congresso Provinciale dello scor-so 7 febbraio tenutosi presso la Comunità Stimmatini di Sezano e, quindi, la volontà nei prossimi quattro anni di concentrarsi su alcuni aspetti di primaria importanza per l’associazione: rimozione delle inefficienze, rinnovamento generazionale, formazione e impegno sociale e cristiano.

Dopo la sua nomina, Sandrini ha proposto al Consiglio la sua “squadra”e quindi i futuri membri di presidenza: Emanuele Caobelli, riconfermato nella carica di Vicepresidente vicario con ulteriore delega alle politiche della famiglia e di tutela dei consumatori; Claudio Bolcato, con delega allo sviluppo associativo e alla formazione; Enzo Bertolaz-zi, con delega all’amministrazione; Roberto

Covallero, con delega al personale e alla co-municazione. Il Consiglio ha successivamen-te approvato la proposta.

ALLA GUIDA DELLE ACLI PROVINCIALI DI VERONA

IL NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE DELLE ACLI DI VERONA

I membri del nuovo Consiglio Provincia-le sono: Italo Sandrini, Emanuele Caobelli, Claudio Bolcato, Elisa Corradi, Anna Maria Cagol, Luigi Ugoli, Roberto D’Archi, Martina Tommasi, Enrico Filippi, Luca Bertagnoli, Fa-bio Albiero, Francesca Oppici, Eugenio Ma-rini, Antonio Centra, Giovanni Iracà, Claudio Dal Dosso, Enrico Castellani, Guerrino Ca-vallaro, Mario Zappalà, Monica Burato e Lino Sargenti.

DA CHI E’ COMPOSTA LA NUOVA PRESIDENZA?

ALLA GUIDA DELLE ACLI PROVINCIALI DI VERONA

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DA CHI E’ COMPOSTA LA NUOVA PRESIDENZA?

Italo Sandrini Presidente

Emanuele CaobelliVicepresidente vicario

Delega alle politiche della famiglia e di tutela dei consumatori

Claudio Bolcato Delega allo

sviluppo associativo e alla formazione

Enzo BertolazziDelega

all’amministrazione

Roberto CovalleroDelega al personale

e alla comunicazione

La nuova presidenza intende costruire un mandato incentrato su una visione comune e un pro-getto associativo condiviso. La volontà è quella di sottoporre a tutti in modo aperto, dialogico e trasparente la richiesta di impegnarsi congiuntamente a proseguire e costruire un possibile cammino comune. Questa proposta vuole partire dalla condivisione di alcune parole chiave che connotano questo impegno e che dovrebbero caratterizzare lo stile aclista in tutte le sue molte-plici sfaccettature:• Riscoperta e recupero di originari valori e mandati associativi• Innovazione• Collegialità, Collaborazione, Comunicazione e Trasparenza• Relazione, Sensibilità, Accoglienza, Competenza, Efficienza• Cultura del Bene Comune, Etica, Centralità della Persona, del ruolo della Famiglia e del Lavoro• Centralità della Parola• Rete• Generatività e Fiducia• Educazione e formazione

I TEMI CHIAVE DELLA NUOVA PRESIDENZA

Il pensiero di Papa Francesco in 10 parole*

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Domenica 13 marzo 2016 è stato il terzo an-niversario dell’elezione di Papa Francesco: tre anni di papato che hanno fatto parlare in tutto il mondo, portando in molti a credere in una vera e propria “rivoluzione” di questo Pontefice “che viene da lontano, dalle perife-rie”, come ha subito tenuto a precisare Jorge Mario Bergoglio tre anni fa dal balcone di San Pietro. riferendosi alle sue origini.

Bergoglio è il Papa delle “prime volte”: il primo a succedere ad un predecessore che rinuncia al soglio petrino, Benedetto XVI, tut-tora Papa Emerito, il primo nella storia della Chiesa Cattolica a scegliere il nome di Fran-cesco.

Umile, attento ai poveri e con due temi pre-cisi che guidano il suo pontificato: perdono e misericordia.

Attento a proseguire l’opera di Ratzinger, e, nello stesso tempo, promotore di un nuovo

modo di evangelizzare, utilizza parole schiet-te, che a volte risultano quasi “troppo” sem-plici, ma che arrivano dritte al cuore di tanti. Firma due encicliche fondamentali, “Lumen Fidei” (assieme a Benedetto XVI) e “Laudato Si” e compie numerosi viaggi in giro per il Mondo (Africa, America, Sud America, Asia..) soffermandosi spesso nei luoghi più poveri.

Lancia due eventi importissimi: due Sinodi sulla famiglia e il Giubileo della Misericor-dia per questo 2016, un’evento straordinario che celebra un anno santo particolare tutto dedicato al tema del perdono e della con-versione.

Non essendo certo un Papa che lascia indif-ferenti, risulta molto amato (unifica il senti-mento degli italiani, al di là della fede, del credo religioso e dell’indirizzo politico), ma anche avversato da chi lo vede troppo po-polare e proiettato all’esterno.

TRE ANNI CON PAPA FRANCESCO 13 marzo 2013 - 13 marzo 2016: il Pontificato della Misericordia

Tratto da www.ilsussidiario.net

Foto tratta da www.udine20.it

Il pensiero di Papa Francesco in 10 parole*

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Nel giorno dell’anniversario della sua elezione, Papa Francesco ha donato 40 mila Vangeli ai fe-deli e ai pellegrini accorsi in Piazza San Pietro per il classico Angelus della domenica, consegnati da un migliaio di anziani volontari. Il libretto è stato intitolato così: “Il Vangelo della Misericordia di San Luca” visto che l’evangelista riporta le parole di Gesù “siate misericordiosi, come è mise-ricordioso il Padre vostro”. Sempre in occasione del suo terzo anno di Pontificato, è stata corsa una maratona no-stop di 24 ore a Roma, presso la Chiesa di San Lorenzo in Piscibus, che da 33 anni custodisce l’originale Croce che Giovanni Paolo II donò ai giovani in occasione della prima Giornata Mondiale della Gioventù nel 1983. L’appuntamento, infatti, ha avuto inizio sabato 12 marzo alle 22 con l’Adorazione eucaristica, a seguire la messa alle 23, che ha dato il via ufficiale alla “maratona” di preghiera che si è conclusa a mezzanotte del giorno dopo. È stato possibile confessarsi per tutta la durata dell’evento. Oltre alla preghiera no-stop, sono stati in programma alcuni appuntamenti collaterali, come la partecipazione all’Angelus domenica mattina in piazza San Pietro, il rosario recitato dai bambini fissato per le 14, e una cena con i senzatetto dalle 20.30 presso il Centro San Lorenzo. 

USCIRE1Uscire è il verbo che più gli appartiene. Uscire dai recinti, dall’idea che la chiesa sia un’area pro-tetta, una “fortezza del bene”. E’ il papa dei verbi di moto a luogo: andare, camminare, muoversi verso...

È il papa del “tu” sia perché all’inizio di ogni cosa vede il “tu” che è Dio, sia per la simpatia che lo porta vedere nell’altro che ha di fronte una ric-chezza, un di più. Il “tu” è anche attenzione ai bi-sogni dell’altro,

TU2

POVERI3È l’umanità a cui Bergoglio rivolge la sua smac-cata preferenza. Non li guarda mai con compati-mento ma come risorsa: la loro umanità fatta di bisogni e di semplicità è una salvezza per il mon-do. È un modello per la chiesa.

“Scartata” è quella parte enorme di umanità che il progresso per pochi ha lasciato ai margini del mondo. È ciò che “scarta”, che obbliga a cambia-re modello di sviluppo.

SCARTI4

*Tratto da bergamopost.it

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ACCOGLIENZA5Sulla grande questione del nostro tempo, quella dei migranti, la parola del papa è senza “se” e senza “ma”. Non c’è nessuna giustificazione che legittimi le politiche e dei “muri”. L’accoglienza è la sola regola di Paesi che vogliono dirsi civili.

Sogno è il sogno di Dio sugli uomini, è ciò che deve spingere gli uomini a non restare prigio-nieri del fatalismo, ciò che deve dare slancio ai giovani, in un momento in cui il mondo chiude loro le porte.

SOGNO6

PERIFERIE7Non è solo una categoria topografica, è una ca-tegoria umana. Per il papa la periferia non è il margine della società ma il centro della società. È nelle periferie che si sperimentano le dinami-che umane più vere.

Le nonne ai suoi occhi sono le depositarie di una fede semplice e anche di una sapienza che su-pera quella dei teologi. A testimonianza di come il senso del cristianesimo non sia quello di avere un’egemonia, né di buttarsi in prove di forze.

NONNI8

PRIMAREA9È uno dei tanti neologismi coniati da Francesco in questi anni. Il suo modo di parlare ha spes-so bisogno di trovare la parola che non c’è per esprimere un fatto reale. “Primarea” indica il fatto che Dio arriva sempre prima, che è lui il vero tito-lare del bene che facciamo.

E’ la parola chiave, presente nel suo stemma “miserando atque eligendo”. La misericordia è il nome di Dio, il suo “DNA”. E la misericordia è il collante della storia. La misericordia che agisce nel cuore degli uomini è esito di quella che Dio ha nutrito nei confronti dei suoi figli.

MISERICORDIA10

C’è un vocabolo che compare spesso nel-le affermazioni e nelle encicliche di Papa Francesco, a testimonianza della necessità di comprendere in modo nuovo la realtà dentro cui viviamo, pensiamo, scegliamo: è il termine “inequità”, che trasforma il consue-to “iniquità”, allargandone il significato da un valore giuridico ad uno maggiormente at-tento alla dimensione economica e sociale.Lo ritroviamo infatti quando afferma che oc-corre avere “uno sguardo e un cuore orienta-ti” con decisione a “risolvere le cause struttu-rali della povertà. Ricordiamoci che la radice di tutti i mali è la inequità” nel messaggio per l’“Expo delle Idee”, oppure quando scrive: “No, a un’economia dell’esclusione e della inequità. Questa economia uccide”, in Evan-gelii Gaudium al n. 53.Anche nell’enciclica “Laudato si’” compare questo termine, quando afferma al numero 158: “Nelle condizioni attuali della società mondiale, dove si riscontrano tante inequità e sono sempre più numerose le persone che vengono scartate, private dei diritti umani fondamentali, il principio del bene comune si trasforma immediatamente, come logica e ineludibile conseguenza, in un appello alla solidarietà e in una opzione preferenziale per i più poveri”.Questo dato di denuncia non è solamente ecclesiale, ma è stato rilanciato anche dalla Conferenza di Parigi sull’ambiente, Cop21, dello scorso dicembre, così come da alcune opere di importanti economisti come i premi Nobel Deaton e Stiglitz, e da scritti di succes-so come Il capitale del XXI secolo di Thomas Picketty, in cui si dimostra che i livelli di disu-guaglianza raggiunti all’inizio del XXI secolo sono simili a quelli della Belle Époque e in cui si suggeriscono diverse misure politiche per limitare l’aumento della disuguaglianza tra cui, in particolare, la creazione di una tas-sa globale sul capitale fortemente progressi-va, accompagnata da una maggiore traspa-renza finanziaria mondiale.Il problema delle diseguaglianze, siano esse sociali, politiche, economiche, ambientali, è sempre più un problema che si intreccia con il perseguimento del bene comune. Il fatto che la forbice tra ricchi e poveri si allarghi ogni anno di più, sia a livello mondiale che

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Ridurre le diseguaglianze e perseguire il bene comunenazionale, impone nuove sfide di inclusione e di giustizia sociale, nuovi modelli di svilup-po, ma anche nuovi criteri per misurare “la vita buona” delle persone, che non abbiano l’indice PIL come solo metro di giudizio.Costruire il bene comune oggi significa ave-re strumenti per immaginare scelte etiche e politiche conseguenti, trovare cioè nuove strade per una società creativa, sostenibile, giusta, misericordiosa.I più recenti dati Istat ci dicono che la pover-tà assoluta in Italia ha smesso di crescere. Ma non è tutto a posto come sembra. Se con-frontiamo il 2014 con il 2007, ultimo anno prima dell’inizio della crisi, si osserva che il numero delle persone in povertà assoluta è salito dal 3,1% al 6,8% del totale. Rispetto all’Italia pre recessione, dunque, i poveri in senso assoluto sono più che raddoppiati.Inoltre la povertà ora colpisce trasversalmen-te i gruppi sociali: non più solo famiglie nu-merose che vivono al Sud e con componenti disoccupati, ma famiglie con uno e due figli, che vivono al Centro Nord e in cui sono pre-senti membri occupati. L’indigenza si è ora stabilizzata e l’indebolimento strutturale del-la società italiana, basti pensare alla fragilità delle reti familiari e del mercato del lavoro, rende irrealistico immaginare di tornare ai livelli di povertà del 2007.Tutto questo rappresenta il punto dal quale partire per discutere le politiche di contrasto alla povertà, e per queste ragioni Acli e Cari-tas italiana hanno proposto l’Alleanza contro la povertà in Italia, mettendo insieme asso-ciazioni, sindacati ed enti locali per afferma-re la necessità di una misura universale di contrasto alla povertà assoluta, il cosiddetto REIS, Reddito per l’inclusione sociale.Sempre in fedeltà a quanto Papa Francesco ha ricordato ai cattolici italiani al recente Convegno ecclesiale di Firenze: “il modo mi-gliore per dialogare non è quello di parlare e discutere, ma quello di fare qualcosa insie-me, di fare progetti: non da soli, tra cattolici, ma insieme a tutti coloro che hanno buona volontà. E senza paura di compiere l’esodo necessario a ogni autentico dialogo.”

Claudio Bolcato, membro di Presidenza con delega allo

sviluppo associativo e formazione

22 Le tre ragazze in servizio civile

Rubrica: Il pensiero di Don Maurizio

Stiamo procedendo decisi verso la Pasqua. Anche per noi famiglia delle Acli come per tutti i cristiani, la Quaresima di questo Anno Giubilare è dunque un tempo favorevole per poter finalmente uscire dalla propria aliena-zione esistenziale grazie all’ascolto della Pa-rola e alle opere di misericordia. Come sappiamo spesso la Chiesa ce le ri-corda divise in corporali, attraverso le quali, come ci suggerisce Papa Francesco, incon-triamo Cristo nei fratelli e sorelle bisognosi di essere nutriti, vestiti, alloggiati, visitati, e in quelle spirituali – consigliare, insegnare, per-donare, ammonire, pregare. Le opere corporali e quelle spirituali non vanno perciò mai separate. Come cristiani vediamo nel Giubileo della Misericordia una nuova occasione di incontro con il Signore che ci aspetta al di là della porta del nostro cuore e ci chiede di varcare questa soglia. Con la Chiesa siamo incoraggiati tutti ad aprire le porte del cuore e della mente a vol-te chiuse, addirittura sbarrate, sprangate a causa di tanti motivi umani spesso i più di-versi. Le porte delle famiglie cristiane, come le sedi dei circoli in cui operiamo devono custodire ma non respingere, devono essere aperte frequentemente per controllare che fuori di essa non ci siano persone che non abbiano più neanche la forza di bussare, il coraggio o peggio, che siano sfiduciate anche a causa di nostri comportamenti. Allontaniamo dalle nostre case e dalle no-stre persone: le divisioni, le inimicizie, i ran-cori, le invidie, le differenze e le indifferenze.

Il Signore Gesù, che è la porta di Dio bussa alla nostra porta, anche Lui chiede il permes-so di entrare, a noi il compito di aprire la por-ta del nostro cuore. La Santa Famiglia di Nazareth sa bene che cosa significa una porta aperta o chiusa, per chi aspetta un figlio, per chi non ha riparo, per chi deve scampare al pericolo. Le famiglie cristiane facciano della loro so-glia di casa un piccolo grande segno della Porta della misericordia e dell’accoglienza di Dio. A tutti giunga l’augurio di una Buona Pasqua nel Signore Risorto.

Don Maurizio Guarise,Accompagnatore spirituale Acli Provinciali

Pasqua della Misericordia

Le tre ragazze in servizio civile

Anche la famiglia Acli si incammina verso la Pasqua

Pasqua della Misericordia Circolo Acli Colf

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE ACLI COLF 2016

L’attività di formazione programmata dal cir-colo delle Acli Colf per il 2016 è iniziata lo scorso 14 gennaio. In questa occasione Giu-seppe Foresti, Direttore del Patronato Acli Lombardia, ha svolto l’ aggiornamento sulle nuove norme di disoccupazione e della pen-sione di vecchiaia.

L’attività sta continuando e, come è ormai consuetudine, le assistenti familiari iscritte alle Acli Colf stanno partecipando al nuovo percorso formativo dal tema “Prendersi cura di chi cura. Il benessere delle lavoratrici”.

L’obiettivo è quello di consentire alle lavora-trici di raccontare liberamente le loro aspet-tative di lavoro e di vita prima di emigrare in Italia e le esperienze di lavoro a fianco delle persone che accudiscono mettendo a confronto le emozioni che fanno star bene e quelle che fanno star male, i possibili spunti di miglioramento anche con l’ausilio di sem-plici tecniche di rilassamento. Il percorso è seguito da una psicologa che accompagna le lavoratrici nei lavori di gruppo per stimo-lare e raccogliere e poi restituire in aula le problematiche che sono emerse.

A conclusione del percorso formativo è pre-vista una tavola rotonda nella quale poterci confrontare con alcuni esperti e con le isti-tuzioni per far emergere come il benes-sere delle lavoratrici investa pienamente le relazioni che si instaurano fra la persona accudita e i suoi familiari e, contemporane-amente si vuole evidenziare la situazione nella quale si trovano le famiglie che sono alle prese con i bisogni di cura che aumenta-no sempre di più mentre gli aiuti del welfa-re diminuiscono.

Il benessere delle lavoratrici è una pre-con-dizione necessaria per garantire cure di qualità alle persone assistite, anche se ci sono altri fattori sociali ed economici che concorrono a determinare lo stato di benes-sere della persona.

Testimonianza di una lavoratrice del gruppo Acli Colf di Milano nei focus group sul lavo-ro di cura “ E’ un lavoro che richiede cuore, assorbe le sofferenze, c’è un forte coinvolgi-mento affettivo, occorre porsi dei limiti..”

PROGRAMMA PERCORSO FORMATIVO “PRENDERSI CURA DI CHI CURA .

IL BENESSERE DELLE LAVORATRICI”

Giovedì 11 febbraio 2016dalle 14.30 alle 17.00

Un lavoro logorante: il mal da lavoro delle assistenti familiari.

Dott.ssa Francesca Alice Vianello

Giovedì 25 febbraio e giovedì 3 marzo 2016 dalle 14.30 alle 17.00

Il benessere psicologico: implicazioni per gestire lo stress da lavoro. Lavori di gruppo

Dott.ssa Cristina Martini

Giovedì 10 marzo 2016dalle 14.30 alle 17.00

Restituzione in aula dei lavori di gruppo.Dott.ssa Cristina Martini

Giovedì 14 aprile 2016Tavola rotonda (c/o Istituto Comboniano)

Famiglie e assistenti familiari: quali strategie per creare benessere reciproco?

Sede Del Corso (tranne Tavola Rotonda): Fap Acli - Via Interrato Dell’acqua Morta 4,

37129 Verona

Rubrica: Parlano i circoli..

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Foto tratte dagli incontri24

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Circolo Acli Centro Sociale Cà del Rì“Anno nuovo… Vita nuova…”, di solito si dice cosi’!Per noi del Circolo Ca del Ri’ di Affi la vita prosegue come sempre e di nuovo quindi sembra non ci sia nulla …. Ed e’ qui invece il bello: anche se tutto si ripropone e si prose-gue con le attività canoniche cio’ che per noi conta e’ l ‘energia che si rinnova ogni giorno.

E’ il servizio prezioso dei nostri volontari che ogni giorno sono presenti per ricevere i no-stri soci, sono le attivita’ ricreative che ogni mercoledi alliettano i partecipanti, sono le varie conferenze che ci portano a conoscen-za del nostro territorio, sono gli incontri che ci portano a conoscere e meditare sui fatti di

Circolo Acli Verona Nord Est

attualita’ che si verifcano nel mondo, e’ il ritrovarsi insieme al nostro parroco per leg-gere e meditare la parola di dio… E tanto altro che fa vivere cosi’ la nostra piccola re-alta’ di aclisti in quel di Ca’ del Ri’ di Affi.I nostri progetti quindi, ci sentiamo di af-fermare, danno sempre nuova linfa a tutti i nostri soci e gioia nel condividere amicizia e disponibilità.

Siamo inoltre molto contenti, e di questo ringraziamo anche la segreteria provincia-le, per la nomima del nostro presidente Bu-rato Monica a far parte del Consiglio Pro-vinciale Acli come consigliere.

Informativo attività del circolo ACLI Nord-est

1) Nuovo direttivo operativo del circolo for-mato da Marco Geminiani (presidente), Lo-renzo Adami (Vicepresidente), Annarosa Si-gnorato (Tesoriera). Il direttivo operativo del Circolo in data 19.02.2016 ha nominato Vittorino Formenti, Coordinatore e referente dei servizi sociali del Circolo ACLI: servizi di Patronato ACLI, Fiscali, Lavoro Domestico, Successioni, ecc..E’ stato definito l’ambito di competenza ter-ritoriale del Circolo ACLI Verona Nord Est: San Michele, Quinto e Valpantena, Monto-rio, Mizzole, Pigozzo, Valpantena e Grezzana, San Martino Buon Albergo, Lavagno, Borgo Trieste, Borgo Santa Croce. Il responsabile operativo per la gestione del programma del tesseramento è stato nominato Lorenzo Adami. Gli sportelli sul territorio di compe-tenza del circolo sono: Borgo Frugose, Quin-to, Casa circondariale di Verona, San Martino Buon Albergo.

2) Progetti:- Incontro con l’Assessore ai Servizi sociali del Comune di Verona per definire la map-pa dei bisogni e delle possibili risposte sul territorio; in particolare si vuole sviluppare il servizio di accoglienza per situazioni di emergenza e di forte disagio sociale.- Definita la collaborazione con l’agenzia

viaggi “Altre Vie” del dopolavoro ferroviario di Verona e predisposti e pubblicati i cata-loghi delle proposte/offerte;- Il Circolo aderisce al consorzio “expo Ve-rona” una rete di imprese, enti istituzionali e realtà del sociale presenti a Verona. La quota di iscrizione è di 100 euro, la somma viene pagata con il ricavato dei contributi associativi versati specificatamente per svi-luppare la rete di relazioni e di attività del circolo. La proposta mira ad avviare presso il Circolo Acli Verona Nord Est uno sportel-lo di incontro domanda ed offerta di lavoro e di start up di imprese per i giovani.- Approvato un ciclo di incontri e corsi di naturopatia aperti ai soci del circolo ed alla cittadinanza con la collaborazione di soci del circolo.- Viene chiesto un incontro con Fap di Zevio per definire gli impegni ed ambiti di attività tra FAP di Zevio e Circolo ACLI Verona Nord est; ridefiniti gli impegni dei promotori so-ciali del Circolo.

Per contattare il direttivo operativo del cir-colo Acli Verona nord est: Telefono: 389.1119040 Email: [email protected] presenza per le attività del tesseramen-to del circolo è: lunedì 9.00 – 17.00 e vener-dì dalle 17.00 alle 18.30.

! !!!!!!!!!!!!! primavera 2016 !

invita alle conferenze

! CENTRO SOCIALE ACLI

CA’ DEL RI’

!Martedì 15 marzo ore 20.30

!MAPPE ANTICHE PER LA STORIA DEL TERRITORIO

Dalla mappa di Incaffi alle storiche vie di comunicazione !!!Martedì 29 marzo ore 20.30 !

IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLA VALSORDA Cenni geologici e storici su un ambiente straordinario

!!!Martedì 12 aprile ore 20.30 !

LE ANTICHE CHIESETTE DEL TERRITORIO Viaggio alla scoperta delle chiesette dimenticate o

scomparse

!a cura di Daniela Zanetti !

Centro sociale Acli Ca’ del Rì Piazza Caduti in Nassirya – AFFI !

Le abbiamo augurato buon lavoro e cono-scendo il suo impegno, disponibilita’ e re-sponsabilita’ siamo certi che sara’ un’espe-rienza positiva.

Un caro saluto a tutti i circoli Acli della nostra Provincia, a tutti un buon e proficuo lavoro e una Buona Pasqua.

il Direttivo

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FESTA DEL CIRCOLO ACLI

Centro Sociale CA’ del RI 17 aprile 2016

!Programma:

• ore 10:30 Santa Messa in Parrocchia;!

• ore 13:00 Pranzo Sociale c/o il ristorante Cà Persiane di Cavaion; !Con questa occasione si terrà l’annuale Assemblea Ordinaria dei Soci con la relazione del Presidente e approvazione del bilancio consuntivo 2015;!! Menù pranzo: !

Antipasto:!Salumi misti con polenta!Bruschette miste!!Primo:!Bigoli allo struzzo !Caserecce agli asparagi!Lasagnette rosse con funghi e speck!!Secondo:!Tagliata di manzo con valeriana!Contorni misti di stagione e patatine fritte. !!Dolce della Casa!Caffè con Grappa!!Acqua e vino inclusi!

€ 28,00 a persona"

!!

N.B. PRENOTAZIONE ENTRO mercoledì 13 aprile 2016 - MAX 100 POSTI

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A ottobre 2015, presso l’Ufficio Progetti del-le Acli di Verona, è stato inaugurato il nuo-vo anno di Servizio Civile, nel quale siamo coinvolti noi volontari con i nostri rispettivi progetti: “Fuoriclasse”, di cui ci occupiamo io (Maddalena) e Fatima; “Due alla pari”, porta-to avanti da Federica; “Mille e uno ce la fa”, seguito da Maria; e “Lo spreco si riduce in un Rebus”, gestito da Federico.

Lo scopo di “Fuoriclasse” è quello di com-battere la dispersione scolastica e di miglio-rare nei ragazzi la percezione che hanno di sé, quindi favorire l’autonomia nell’esecuzio-ne dei compiti e l’autostima per il raggiun-gimento dei propri obiettivi. Oltre a ciò, con questo progetto sono stati attivati dei labo-ratori creativi che permettono ai bambini e ai ragazzi di esprimersi in attività artistiche e ludiche, nonché di interagire tra di loro e di socializzare.

“Due alla pari”, invece, ha lo scopo di creare i presupposti per realizzare un piano di attivi-tà motoria per persone con disabilità, finaliz-zato a processi di inclusione.

Il progetto “Mille e uno ce la fa” ha come fine quello di promuovere processi di inclusione sociale e di prevenzione del disagio giovani-le attraverso l’attività sportiva.

L’obiettivo di “Lo spreco si riduce in un Re-bus” è quello di incentivare e diffondere una strategia di riduzione dello spreco, aumen-tando le pratiche di condivisione e riuso, at-tuando politiche di prevenzione e favorendo lo sviluppo di una cittadinanza responsabile e solidale.

Noi volontari, oltre a svolgere le varie attività relative ai nostri progetti, abbiamo seguito dei corsi di formazione durante i primi mesi di Servizio Civile, per poi riunirci a Trieste per

tre giorni di formazione di gruppo. La possibilità di andare in un’altra città e di conoscere nuove persone che, come noi, svolgono questo servizio, ci ha permesso di confrontarci e di riflettere su varie situazioni di bisogno su cui vertono altri progetti diver-si dai nostri come, ad esempio, quello rivol-to agli stranieri per l’apprendimento della lingua italiana o quello di baby-sitting per le mamme in difficoltà.

Nel percorso fino a qui abbiamo affrontato la storia del Servizio Civile, il concetto di patria e di difesa non violenta, di cittadinanza attiva e di cooperazione internazionale. Abbiamo, inoltre, approfondito il tema della proget-tualità e quello della gestione dei conflitti.

È un’esperienza bellissima quella che stiamo vivendo, che ci sta certamente formando ed arricchendo.

i ragazzi in Servizio Civile NazionaleFatima, Federica, Federico,

Maddalena, Maria

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Rubrica: Senti chi parla adesso...

La nostra esperienza come volontari alle Acli

I prossimi appuntamenti

21/05/2016ore 18.00

Festival Biblico 2016 - XII edizione “Giustizia

e pace si baceranno”

“Verità germoglierà dalla terra” Salmo 85

Episcopio Curia di VeronaSala dei Vescovi

04/06/2016giornata intera

“La natura violata. Viaggio a Longarone

Diga del Vajont”

Incontro conclusiovo percorso di formazione “#andareviaggiando”

[email protected]

22/05/2016giornata intera

“XXV Festa dei Popoli”

Villa Buri

10/04/2016

Concorso coreografico “Nessuno Escluso”

organizzato da UsAcli

c/o Teatro Martinelli, Sandrà di Castelnuovo

del Garda

ACLI VERONESIProssimo numero: Agosto 2016