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n° 140 anno XI - 28 Novembre 2013 il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it 1 Grano = 2 Euro Progetto Sicilia, nuovo sistema monetario r.g. Salvatore Forestieri

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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1 Grano = 2 EuroProgetto Sicilia, nuovo sistema monetario

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Andiamo a mie

L’idea di siciliana mente, c

di iniziativa

Siciliano, G

L’intuizione da è relativamen Si tratta di cre

le per recuperare le provviste di risorse economiche da investire ne di nuova moneta circolante determinerebbe una specie di shoc circa 250 mila lavoratori, con intuibili riflessi sul reddito complessi Troppo genuino per essere vero?Eppure, la base su cui si poggia il progetto è piantata su una solid Nella Carta costitutiva siciliana sono previsti strumenti di autonom D’altro canto, sono già operative simili esperienze in altre nazion Perché, pregiudizialmente, dovremmo archiviare un’iniziativa com A norma dell’art.12 dello Statuto, sono necessarie almeno diecimi di legge all’Assemblea Regionale Siciliana.Nella sua sede naturale, attraverso un confronto tra le diverse tes sulla possibilità di adottare il sistema proposto. Siamo convinti che l’idea meriti un serio approfondimento e consi la discussione della norma all’ARS. Intanto ci prepariamo a miete

AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino

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etere il “Grano” una moneta complementare all’euro, che circoli nella sola regione

a, capace di rilanciare l’economia dell’Isola desta, contemporanea- curiosità e scetticismo. La proposta risiede in un progetto di legge

popolare per la “Adozione del Sistema Monetario

Grano” promosso dall’associazione Progetto Sicilia.

a cui muove Giuseppe Pizzino, il manager che ha redatto il piano, nte semplice. eare un mercato finanziario parallelo e accessorio a quello ufficia-

in attività produttive. Secondo i promotori del progetto, l’immissio- ck alla morente economia siciliana e rilancerebbe l’occupazione di

vo delle famiglie. da premessa: lo Statuto speciale della Sicilia.

mia anche in materia di fabbisogno finanziario della Regione. i europee.

me impraticabile o bizzarra. ila firme di cittadini o quaranta Comuni per presentare un disegno

si e opinioni, è auspicabile che si formi un orientamento condiviso

ideriamo utile il raggiungimento dei requisiti necessari per avviare re il “grano”.

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Nei momenti di crisi economica, si sa, bisogna aguzzarel’ingegno e trovare quelle soluzioni, nuove o alternati-ve, in grado di risollevare anche le situazioni più disar-

manti. La Regione Siciliana, ad esempio, non gode della flori-dità che tutti i suoi cittadini auspicherebbero, se aggiungiamoquesto all’atavica carenza lavorativa della nostra terra, allora ilrischio di un’economia bloccata è altissimo. Cosa proporre percambiare la siffatta condizione? La risposta potrebbe arrivaredall’Associazione di promozione sociale “Progetto Sicilia” che,attraverso i suoi membri, propone “l’adozione del SistemaMonetario Siciliano, Grano”. L’idea è un “progetto di legge diiniziativa popolare” che ha come suo deus ex machinaGiuseppe Pizzino, ex imprenditore e da un paio di anni attivonella ricerca di un miglioramento della condizione economicaregionale. L’obiettivo primario del piano, come dichiarato dallo stessoPizzino, è quello della creazione di lavoro, garantito da unsistema legale, etico e sotto l’egida della Regione Siciliana.Trattandosi di argomenti delicati e non sempre di facile deci-frazione, si sa che il tema economico mette sempre più dubbiche certezze, abbiamo chiesto al promotore dell’iniziativa disemplificarci il più possibile i passaggi del progetto, così darenderlo comprensibile e non farcito di complicati termini spe-cialistici. L’idea, che va spogliata dai pregiudizi favorevoli econtrari, si sviluppa in pochi e chiari passaggi. Premessa pri-maria, e da sottolineare, è la totale facoltatività dell’iniziativa:sarà il cittadino a decidere se partecipare o meno, nessunaimposizione ma solo soluzioni alternative. Come si sviluppa ilprogetto? Ogni cittadino versa alla Regione una somma di5000 euro, la stessa garantisce tramite obbligazione, la resti-tuzione, dopo 5 anni dal versamento, di 10000 euro.L’investimento, per cui, oltre ad essere vantaggioso in termineeconomici, è garantito dalla massima istituzione, cioè laRegione Siciliana. Come garantire il raddoppio della sommainvestita? Le cifre incassate dai versamenti dei cittadini insie-me alle risorse attualmente bloccate della Regione stessa,come gli immobili, dovrebbero portare alla costituzione di unfondo patrimoniale controllata dalla Regione. Come utilizzare

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Primo PianoPrimo Pianodi Francesco Certo

Grano: “progetto di legge di iniziativa popolare”

Giuseppe Pizzino

Colloquio a Giuseppe Pizzino

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questa somma accumulata? Creando nuove occupazioni di interesse pubblico, realizzando,cioè, lavoro utile alla comunità siciliana, come la costruzione di infrastrutture, tra l’altro carentiin Sicilia. Lavoro uguale utili ricavati. Come, direte voi? Col pagamento delle tasse, non più alloStato centrale ma alla Regione direttamente, azione questa tutelata dallo Statuto Specialevigente in Sicilia. Questa maggiore circolazione di moneta aumenterebbe realmente la quanti-tà di ricchezza regionale. A questo punto, cos’è la moneta complementare regionale? Nientedi più semplice, al momento del versamento dei 5000 euro la Regione rilascia oltre all’obbliga-zione, anche 5000 grani. Cos’è il grano? Il grano è una moneta già in uso durante il Regnodelle Due Sicilie, e che acquisirebbe il valore commerciale di 2 euro, quindi 1 grano uguale a2 euro. Per cui il cittadino avrebbe si versato 5000 euro, con la garanzia di ricavarne il doppiodopo 5 anni, ma nel frattempo avrebbe la possibilità di spendere già 10 mila in euro in formaperò di grani. Raddoppiando così il potere d’acquisto, in declino del 50% negli ultimi 12 anni.Utopia direte voi, forse, ma forse no, questo sistema è già attivo in alcune regioni della Franciae della Grecia, in quest’ultimo paese, l’E.L.A. (così si chiama la moneta) è finanziata nientemeno che dalla B.C.E.(Banca centrale europea), garanzia e referenza più che attendibile.Come è stato accolto dal mondo politico questo progetto? Secondo Pizzino, tutti i 90 deputatidell’ARS soffrono di ignavia, sono, cioè, disinteressati ad una soluzione del genere, chepotrebbe, sempre a suo parere, risol-vere realmente la situazione econo-mica, riducendo, così, potere ai poli-tici che speculano sulle difficoltà deicittadini. Chiaro, punti di vista perso-nali, ma che forse troverebbero con-senso in molte case. Come attuare ilprogetto? In aiuto all’associazioneviene lo Statuto Speciale dellaRegione Sicilia, che, nell’articolo 12prevede la presentazione di progettidi legge di iniziativa popolare nell’in-teresse della Sicilia e dei siciliani.Ultimo passaggio il raggiungimentodi 10 mila firme per presentare ilDisegno di Legge, o in alternatival’accordo di 40 comuni firmatari dellaproposta. Su questo punto, Pizzino,non vede ostacoli, convinto del facileraggiungimento di tale cifra, non perbecero populismo, ma per le basisolide su cui fonda la sua iniziativa.Scettici e favorevoli si scontrano suquesta idea, ma il confronto non èvisto dall’associazione come unmale, anzi, maniera in più per pre-sentare ed esplicare al meglio il loroprogetto.

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42-43 CittàCronache urbane

44-49 ProvinciaNews dal territorio

30-31 Dietro le quinte

numero 140 anno XI 28 Novembre 2013

Sicilia50-53

Musica74-77

Attualità

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Spettacoli70-73

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Sommario

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38 SettegiorniCronaca della settimana

Cultura62-69

Mangiare Sano80-81

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Letizia Frisone, Marilena Faranda

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Francesco Certo, Marina Pagano

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giunta

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L’inserimento nei vari gruppi è libero e può avvenire dopo un contatto con la nostraAssociazione ai numeri: 328/1022286 – 090/631761 o tramite mail al seguente indiriz-zo: [email protected]

Gruppi di auto-aiuto e training autogeno per sostegno psicologicoconduce la dott.ssa Grazia Tacac/o sede operativa dell’Associazione (via Appennini, ex scuola materna, Villa Lina-Messina)Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 17.30 ( incontri individuali su richiesta).

Percorsi di tecniche yogaconduce la dott.ssa Domenica Lucianoc/o il consultorio di via del Vespro-Messina Lunedì dalle ore 16.15 alle ore 17.30 c/o lo studio “yoga” della dott.ssa Domenica Luciano via Comunale Sperone, FortunaResidence pal. X – Messina

Mercoledì dalle ore 19.00 alle ore 20.15

Pilates matwworkconduce la dott.ssa Maria AnsaldoLunedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30Meditazione conduce il prof. re Marcello AragonaLunedì dalle ore 18.30 alle ore 19.30c/o Aragona (camp.1002) Viale della Libertà is.481, n°41 pal. Palano-Messina.

Prestazioni di linfodrenaggio manuale per il trattamento del Linfedema del bracciooperatoDott.ssa Jessica Messinac/o studio: Via S. Ermanno n°1 Provinciale-Messina(per le prenotazioni telefonare a cell. 328/1022286).

Centro estetico per le donne in trattamento chemioterapico e banca delle parruccheIn corso di realizzazione.

Campagna di prevenzioneVisite senologiche gratuite date da stabilirsi secondo la disponibilità della L.I.L.T. sez. di Messina c/o Villa Salus.

Si ricorda alle socie di raccogliere più adesioni possibili al fine di favorire una prevenzionepiù capillare sul territorio.

Il PresidenteGrazia Di Blasi

Programma attività 2012/2013

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"Puoi sostenereL'Associazione" Per te donna onlus, che :offre sostegno psicologico alle donne operatedi tumore (in partucolare al seno),organizza giornate di visite gratuite per la pre-venzione per una diagnosi precoce,organizza delle attività per il benessere psico-fisico delle donne ,destinando il tuo 5x1000.Firma la dichiarazione dei redditi nello spaziodedicato al "sostegno delle organizzazioninon lucrative di utilità sociale"... ed inserisci ilC.F. 97 059 660 833. E' semplice non ti costanulla ma per l'Associazione ha un grandissi-mo valore.Visita il nostro sito : wwwpertedonnaonlus.it"

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Da due anni alla guida prima della facoltàdi Economia, ed ora del Dipartimento diScienze Giuridiche e Storia delleIstituzioni, ruoli, sicuramente, di spessoreed estrema responsabilità, ma gli scandaliaccorsi negli ultimi tempi hanno minato orafforzato la Vostra voglia di tracciare unaretta via all’interno dell’Ateneo?Gli ultimi avvenimenti ci hanno convinto dellanecessità di un impegno ancora più forte afavore della legalità e della trasparenza intutte le attività riconducibili all’istituzione uni-versitaria. Considerato il delicatissimo ruolo di“formazione delle coscienze” che l’Universitàriveste non si tratta solo di garantire e vigilaresul rispetto delle regole, ma attraverso i pro-pri comportamenti essere di esempio sulpiano etico per i nostri giovani, soprattuttoattraverso la valorizzazione del merito, checome osservava Gramsci, costituisce lo stru-mento più efficace per abbattere le differenzesociali. Tale responsabilità ricade certamentesu ogni componente dell’Ateneo, docente opersonale amministrativo, ma ritengo debbaessere ancora più avvertita in chi ricopre ruolidi responsabilità. Il nuovo corso dell’Ateneo

mi sembra abbia dato segnali importanti intale direzione.I dati sulle iscrizioni degli ultimi anni cosaraccontano? Il volume di presenze è inaumento o diminuzione? Le scarse pro-spettive del mondo del lavoro avvicinano oallontanano il giovane dal continuare glistudi?Devo purtroppo riconoscere che si registranegli ultimi anni una sensibile riduzione nelnumero degli iscritti, riconducibile per moltiversi alla grave crisi economico-finanziaria,che rende sempre più difficile il mantenimentoagli studi da parte delle famiglie. Al di là di taleconsiderazione, tuttavia, ritengo che il mondouniversitario nel suo complesso non abbiacompreso appieno le trasformazioni che,anche in ragione della attuale congiuntura, ilmondo del lavoro ha subito. In tale quadro, leUniversità, in particolare quelle meridionali,hanno il dovere di ripensare la propria offertaformativa rendendola adeguata alle profondetrasformazioni in atto. Una delle polemiche che accompagnal’Università di Messina è la carenza inambito di formazione e ricerca. Il VostroDipartimento quali traguardi si pone neiprossimi anni e quali sono gli obiettivi giàraggiunti? Progetti, risultati e partecipazio-ne sono all’altezza delle aspettative inizia-li?Il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storiadelle Istituzioni, composto da docenti delle exFacoltà di Economia e Scienze Politiche,nasce preminentemente dalla esigenza diindividuare un’offerta didattica volta alla for-mazione di quadri dirigenti delleAmministrazioni pubbliche e private.L’obiettivo che a tal fine il Dipartimento si è

L’intervistaL’intervistadi Francesco Certo Panorama Università

“Un impegno forte a favore della legalità”A colloquio con Giovanni Moschella, direttore DISGESI

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posto nel breve e medio periodo è quello diadeguare la propria offerta formativa alladomanda reale coniugando alta qualificazio-ne e sbocchi occupazionali, anche attraversol’individuazione di nuove ed originali profes-sionalità e l’istituzione di percorsi didattici dieccellenza (Master e Corsi di alta formazionerealizzati con la partnership di enti e impresepubbliche e private). Inoltre un’ attenzioneparticolare viene riservata all’approfondimen-to delle lingue straniere ed ai processi di inter-nazionalizzazione. Quanto alla ricerca, purnelle difficoltà dovuta alla riduzione del finan-ziamento, essa si qualifica soprattutto nei set-tori delle Scienze giuridiche e della Storiadelle Istituzioni politiche, con una proiezioneimportante sia sul piano della collaborazioneinternazionale che della diffusione scientificae del trasferimento di conoscenze agli studen-ti.La Sua carriera è costellata da svariatepubblicazioni e analisi del mondo politicoed economico. Le chiedo, quindi, in checondizioni si trova, secondo le Sue rifles-sioni, l’Italia, e di conseguenza la Sicilia eMessina; con i cittadini perennemente atta-nagliati dall’incubo crisi, con governi dallavacillante stabilità e partiti dalla dubbiaragione sociale, conflittualmente aggrovi-gliati su temi di legalità ed indifferenti alleesigenze dell’elettorato?La domanda coglie efficacemente quello cheritengo il punctum crucis della crisi italiana: lo

scollamento tra cittadini ed istituzioni e la inca-pacità dei partiti politici, così come adesso sisono configurati, a trasporre negli organi dirappresentanza e di governo gli interessi e leesigenze dei gruppi sociali di riferimento. Lavicenda dell’attuale legge elettorale per l’ele-zione del Parlamento è emblematica delmodo autoreferenziale e irrispettoso della pre-visione costituzionale (art. 49 Cost.) con cui ipartiti politici interpretano oggi la loro funzio-ne. Se si vuole evitare il rischio di una implo-sione della questione sociale, è irrinunciabileun profondo processo di rinnovamento politicoche passi attraverso una regolamentazioneper legge del partito politico al fine di garanti-re la trasparente gestione delle risorse econo-miche e la effettiva partecipazione dei cittadinialla selezione dei gruppi dirigenti ed alladeterminazione della politica nazionale. Tuttociò è ovviamente auspicabile pure nelle “peri-ferie” del sistema politico-amministrativo, cioèa livello delle amministrazioni locali, dove inmolti casi, come ad esempio nella nostra città,anche indipendentemente dal colore politicodelle singole amministrazioni, le esigenze ditipo clientelare hanno finito per indirizzare lescelte politiche e amministrative su un crinaleche, invece di privilegiare l’attivazione di scel-te condivise e partecipate dalle comunità diriferimento, ha avvantaggiato interessi parti-colarii e incoraggiato politiche assistenzialifuori da una logica della programmazione edistanti dalle reali esigenze dei cittadini.

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Si è svolta presso l’Aula Magna“L. Campagna” del Dipartimentodi Scienze Giuridiche e Storia

delle Istituzioni, la prova finale della IIIedizione del Corso “Donne, Politica eIstituzioni”.La data scelta non è stata casuale, hacoinciso con la Giornata internaziona-le per l’eliminazione della violenzacontro le donne. Il corso “Donne,Politica e Istituzioni”, che ha comecoordinatrice, la docente universitaria,

prof.ssa Antonella Cocchiara, è stato organizzatodall’Università degli Studi di Messina, in particolare dalDipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delleIstituzioni (DiSGeSI) dell´Ateneo, d´intesa con ilComitato Pari Opportunità dell´Ateneo, su iniziativa econ il contributo del Dipartimento per le PariOpportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri.Consiste in un percorso formativo per la diffusionedella cultura di genere nelle istituzioni culturali, socialie politiche finalizzato a qualificare e aumentare la pre-senza e la partecipazione delle donne nella vita attiva.Tale percorso è rivolto alle studentesse e agli studentidell´Ateneo messinese, a persone non iscritteall´Università e al personale tecnico-amministrativodell´Università di Messina. Le attività formative sonostate tenute da docenti dell’Università di Messina e dialtri Atenei italiani e da esperti ed hanno avuto cometemi principali: le questioni della rappresentanza politi-ca e di genere, la legislazione in materia di pari oppor-tunità, il rapporto fra partiti e partecipazione politicafemminile, i sistemi di governance comparata nei paesieuropei, le politiche di welfare, il bilancio di genere e iltema delle politiche di integrazione nella società multi-culturale.La prova finale dei corsisti è stata articolata in dueparti: la prima in una simulazione di una campagnaelettorale (realizzata a conclusione del Laboratorio dicomunicazione istituzionale condotto dal prof.Francesco Pira e dall’avv. Lucrezia Zingale) e la

Tecniche di comunicazione anc “Donne, Politic

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he contro la Violenza di Genere ca e Istituzioni”

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seconda nella realizzazione in cortometraggi e spotpubblicitari contro la violenza di genere che i corsisti,organizzati in sei gruppi, hanno realizzato a conclusio-ne di un altro apposito Laboratorio curato dagli esper-ti Antonio Tavilla e Lucrezia Zingale.La qualità dei prodotti finali e il loro impatto mediaticosono stati valutati da una Commissione composta dagiornalisti, delle maggiori testate locali, di televisioni eradio private e di giornali on-line, pubblicitari ed esper-ti in comunicazione istituzionale e in pari opportunità epolitiche di genere, ed anche titolari di agenzie pubbli-citarie, produttori cinematografici e teatrali ed esperti ingender mainstreaming. In particolare, ne facevanoparte: Cesare Barone (Gazzetta del Sud), TizianaSidoti (Centonove), Danila La Torre (Tempostretto),Carmelo Arena (Il Cittadino di Messina), ElisabettaRaffa (Messina Sicilians), Carlo Cucinotta(Messinawebtv), Dino Sturiale (Il Carrettino delle idee),Gisella Cicciò (RTP), Edoardo Abramo (Tremedia),Emanuele Giaimo (TCF), Emanuele Conta (Antennadel Mediterraneo), Beppe Amato (Radio Antenna delloStretto), Mario Centorrino e Maria Eugenia Parito(Università di Messina) Gigi Spedale (Ass. Querelle),Annamaria Tarantino (Ass.Fidapa), Cecilia Alagna(Gruppo Pari Opportunità di Cambiamo Messina dalBasso), Tina Berenato ( designer).Componenti d’eccezione di questa commissione:l’Assessore comunale alle Pari opportunità prof.Patrizia Panarello, la consigliera di parità dellaProvincia di Messina, dott. Mariella Crisafulli e la pre-sidente del Cedav, avv. Carmen Currò.Degno di nota fra gli altri il cortometraggio sulla “violen-za economica”, in quanto ha posto l’attenzione suquella violenza perpetrata sulla donna, dall’uomo chesi sente frustrato a causa della crisi economica, feno-meno questo molto attuale e ancora poco conosciuto.Le valutazioni della suddetta Commissione sarannorese note il prossimo 20 dicembre, in occasione dellacerimonia conclusiva del Corso e della consegna degliattestati.

Marilena Faranda

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Messina - 28 Novembre 2013 - via Cesare Battisti angolo via dei Verdi

Cantiere aperto: c’era una vo

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olta la biblioteca universitariafoto Peppe Saya

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"Messina citta' metropolitana, Prospettive eSviluppo" e' il tema dell'incontro – dibattito,aperto ai cittadini, alle forze sociali, sinda-

cali e imprenditoriali che si terra' domenica 1dicembre alle 9.30 nella Sala Visconti(Auditorium Mons. Fasola, via San FilippoBianchi).Il dibattito e' organizzato dall'Udc messinese,in tutte le sue componenti, e prevede la parte-cipazione del presidente dell'Assemblearegionale siciliana, Giovanni Ardizzone; del-l'assessore regionale alle Autonomie locali,Patrizia Valenti e dei docenti dell'Universita' diMessina, Michele Limosani, ordinario diPolitica economica e Jose' Gambino, ordina-rio di Geografia.I lavori saranno introdotti dal capogruppodell'Unione di Centro al Comune di Messina,Mario Rizzo e conclusi dall'intervento del mini-stro per la Pubblica amministrazione eSemplificazione, Gianpiero D'Alia. L'incontro sul ddl Citta' metropolitane rappre-senta un tema di fondamentale importanzaper il futuro di Messina, al fine di fare cono-scere una norma che potra' essere un'oppor-tunita' strategica per agganciare la ripresaeconomica e garantire lo sviluppo dell'areadello Stretto.

Domenica incontro con Ardizzone e Valenti.Conclude il ministro D'Alia

AttualitàAttualità

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30 novembre e 1 dicembre, Campagna Natale per ADMO a Messina e Milazzo

“Un panettone per la vita”

Sabato 30 novembre e domenica 1dicembre ci sarà, in tutta Italia, laCampagna di Natale per ADMO –

Associazione Donatori Midollo Osseo.La sezione di Messina, con responsabileSalvatore Parrino, sarà presente aPiazza Duomo, dalle 9.00 alle 20.00sabato 30 e dalle 9.00 alle 14.00 dome-nica 1 dicembre. La sezione di Milazzosarà presente, con i suoi volontari e sim-patizzanti, in via Medici, isola pedonale,dalle 9,00 alle 20,00 di sabato e dalle9,00 alle 14,00 di domenica. "Sarà pos-sibile acquistare, per uno scopo solidale,i panettoni, il pandorato e i tradizionalipresepi di cioccolato. I volontari sarannoin piazza, oltre che per la raccolta fondi,anche per fornire informazioni sulladonazione del midollo osseo e per acco-gliere coloro che, avendo dai 18 ai 40anni, vogliano iscriversi nel RegistroDonatori di Midollo Osseo", sottolinea laprofessoressa Chiara Stella Vetromille,responsabile Admo di Milazzo.

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Si rinnova anche quest’anno,con due giornate dedicate, l’ap-puntamento con la prevenzione

e la conoscenza in materia di AIDS. Il30 Novembre e l’1 Dicembre le UOCdi malattie infettive dell’AOU “G.Martino”, dell’AOR Papardo-Piemontee dell’AO “Cutroni Zodda” diBarcellona Pozzo di Gotto saranno inpiazza con i giovani volontari dellaCroce Rossa Italiana, con le associa-zioni di volontariato della città diMessina per parlare di HIV, masoprattutto per sensibilizzare l’opinio-ne pubblica sugli strumenti e i gesti diresponsabilità che possono fare la dif-ferenza.Due giornate, ma anche due piazzeper diffondere materiale informativo eavere l’opportunità di effettuare il testHIV su base volontaria in forma ano-nima: si comincia il 30 Novembredalle 16:00 alle 20:00 a piazza Cairoli,mentre dalle 21 ci si sposta a piazzaDuomo sino alle 24; si prosegue poil’1 Dicembre dalle 16:00 alle 20 sem-pre a piazza Cairoli.L’obiettivo è quello di alimentare inmodo serio e concreto la cultura dellaprevenzione: medici e operatori

saranno a disposizione tutto il giornoper rispondere a domande e fornirechiarimenti.Un esame, quello dell’HIV, gratuitoche non necessita di prescrizionemedica e di cui spesso si conoscepoco: è sufficiente, infatti, sottoporsiad un semplice prelievo di sanguesenza alcuna preparazione; ognicampione è accompagnato da unascheda sui fattori di rischio ai quali siè o si è stati esposti e in meno di 24ore è possibile ottenere il risultato.Nel mondo 35 milioni di persone vivo-no tuttora con l’HIV, in particolare nel2011 sono stati 2,6 milioni i nuovi casidiagnosticati e 1,8 milioni le mortiregistrate per AIDS. La mancanzareale di consapevolezza rispetto atale tema è ancora l’aspetto che piùemerge alla luce dei dati: in Europainfatti il 30% dei sieropositivi non sa diesserlo.Il laboratorio HIV dell’UOC di Malattieinfettive, al terzo piano della Torre bio-logica (Pad G), resta comunque aper-to al pubblico tutti i giorni feriali dalle 9alle 13 (Tel. 090-2213349/7099/3897).

30 novembre – 1 dicembreInsieme contro l’AIDS

“GETTING TO ZERO”

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dietro le quintedietro le quinte

Davvero, chi? Cioè, seriamente? Pur ammettendo che la politica èper il 90% prendere in giro il cittadino e per il 10% anche, come puòcredere, davvero, Felice Calabrò e la sua banda di seguaci, che le

continue sortite politiche di queste settimane abbiano come scopo l’inte-resse della città e non il voler tornare sulle pagine della stampa, dato l’av-vicinarsi dell’esito sulla possibilità del ricorso per la poltrona a PalazzoZanca. Ora, da bravi cronisti, noi dovremmo riportare per filo e per segno le idee e le parole di giusti-zia sociale in tema TARES rilasciate dal candidato prima a sindaco poi al ricorso e poi si candideràanche a qualcos’altro, ed invece no! No! Primo, perché non siamo bravi cronisti, ma puntigliosi anali-sti di quello che più ci pare; secondo, perché non siamo ingenuotti, e sappiamo bene a che gioco stagiocando l’Avvocato messinese, conosciamo bene la politica dell’eterna campagna elettorale, tutti forticol periodo ipotetico, poi con il potere nelle mani se le ritrovano tutti legate da carenze finanziarie eburocrazia. Un piccolo consiglio, l’ennesimo, aspettiamo serenamente il ricorso, senza proclami e pro-messe, perché quelle poi chi le mantiene? Nessuno! Allora, meglio zitti che smentiti.

Chi vuol sentire Calabrò

di Francesco Certo

Non c’è pace

Cosa c’entra GiuseppeBuzzanca con il caosdelle mense scolasti-

che, scoppiato a Messina inqueste settimane? Nulla,penserà il lettore medio, ma con un picco-lo sforzo di memoria e concentrandosiben bene, capirebbe che questa nuovaamministrazione si trova nella delicata eumiliante situazione di dover elemosinareil centesimo, viste le casse dissestateereditate da Buzzanca e il suo penosogovernare. Il rischio fallimento, che halasciato come regalo alla città il “tromba-to” all’ARS ed ex sindaco di Messina, rap-presenta il vero grande problema chequesta, o qualsiasi altra, amministrazioneè costretta ad affrontare giornalmente,tradendo gli ideali che ne hanno semprecontraddistinto personaggi ed eletti. Lascelta, criticatissima, dell’assessorePanarello di far pagare il servizio mensa,anticipatamente, anche agli indigenti èfiglia della totale mancanza di fondi nellecasse comunali. Con questo non stiamoavallando l’idea dell’assessore, anzi, cre-diamo che di soluzioni alternative per nonumiliare innocenti bambini, magari pococonsci di cosa siano le difficoltà economi-che, possano essere trovate. Altresì, tro-viamo stucchevoli le prese di posizione diquei consiglieri che, presenti nel governoprecedente, trovano la faccia tosta di farefacili moralismi verso una giunta in palesedifficoltà nel far quadrare i conti.

Caos mense scolastiche,grazie Buzzanca

Gravi mancanze di rispetto edideologie difficili da sopire,sono alcuni degli ingredienti

che stanno caratterizzando la diatribatra il sindaco di Messina RenatoAccorinti e il Generale dei Carabinieri

Ugo Zottin. L’incomprensione nata il 4 Novembre,con l’esposizione della bandiera della Pace durantela commemorazione dei caduti, non sembra averefine. Dopo il teatrale, nonché inutile, abbandono delGenerale Zottin della cerimonia, in palese disaccor-do verso chi inneggiava alla pace, il sindaco Accorintinon è stato da meno, non presentandosi alla messain suffragio ai caduti di Nassiriya, nel decennale dellastrage. La ciliegina, su questa torta di presunzione, èarrivata con il mancato invito al sindaco (e alla suagiunta) per la commemorazione in Duomo dellapatrona Virgo Fidelis, da parte delle Forze Armate.Assenza, sottolineata in modo maggiore, dalla pre-senza, invece, della Presidente del ConsiglioComunale Emilia Barrile. C’è da chiedersi se questogelo istituzionale finirà, e se si, come? Difficile pen-sare che il sindaco torni indietro e rinneghi il suogesto, per altro non compreso solo da chi non vuolcomprendere ma solo strumentalizzare, ed ancorapiù difficile per un Corpo, fortemente ideologizzato,accettare quello di Accorinti, come un gesto normalee non accusatorio. Sicuramente, lo scontro non tro-verà accordo e sarà, probabilmente, sopito daltempo, rimane comunque inqualificabile la totalemancanza del rispetto istituzionale da parte delleForze Armate che non giustifica, però, le assenze ele mancanze del sindaco Accorinti.

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Saranno EnzoGarofalo, NinoGermanà e Bruno

Mancuso gli uomini diAngelino Alfano, pronti a farrinascere una destra (o cen-trodestra che poi gli dannodei fascisti) forte e coesa a

Messina. Il candidato non eletto a sindaco di Messina lascia,così, Silvio Berlusconi e Forza Italia per approdare nelNuovo Centrodestra del Ministro Alfano. Il compito non è deipiù semplici, bisognerà ricostruire la credibilità di una partepolitica uscita malconcia dalle amministrative di giugno, eche sembra aver perso anche parte dello zoccolo duro.Quale sarà la risposta di Messina, della Messina di destra, aquesta nuova avventura è ancora impronosticabile, pur rima-nendo sicuri che Garofalo e gli altri non verranno abbando-nati dal loro elettorato più fedele, sembra chiaro che ricon-quistare la posizione di dominio avuta negli anni passati nonsarà semplice, consapevoli che le ultime amministrazioniprodotte non hanno lasciato ottimi ricordi nei cittadini. Damonitorare anche le posizioni di altri due pezzi da novantadella politica messinese. La situazione d’impasse di SceltaCivica potrebbe far traslocare Casini e gli ex UDC nel NuovoCentrodestra, avremmo così un Giampiero D’Alia presenteanch’esso in questa nuova avventura, pronto a portare indote il suo bagaglio di voti e potere politico. Ultimo ma nonper importanza, Francantonio Genovese, da tempo si parladi un suo passaggio tra gli “alfaniani”, se così fosse, il cen-trodestra (che così sembrerebbe più centro che destra) sitroverebbe con un arsenale di potere e voti.

Sembrerebbe, che il personaggio più estroverso e con-troverso della città di Messina abbia cambiato idea eche voglia tornare indietro sui suoi passi. Parliamo del

celeberrimo comandante dei vigili urbani, Calogero Ferlisi.Pentito dalla sfuriata del mese scorso, dovuta alla mancan-za di fiducia del sindaco Accorinti, reo di avergli tolto laresponsabilità di decidere di pass e deroghe nell’ambitodella nuova ordinanza anti tir, il buon Ferlisi avrebbe, trami-te lettera, revocato le proprie dimissioni, convinto, forse, chele dimissioni siano un cappello che oggi metti e domani togli.Non si sa ancora quale sarà il responso del sindaco, chissà se terrà il punto dopo le accuse di esse-re una marionetta nelle mani dei potenti, lanciategli addosso dall’ex dimissionario, o se si metterà unamano sulla coscienza e asseconderà il volere di un ondivago ed umorale Ferlisi? Da par nostro, nelgiorno del commiato, avevamo annunciato che non sarebbe finita lì, sapevamo che non ci sarebbestata doppia fila senza un Ferlisi a regolarla. Divertissment…

Ancora tu, ma non dovevamo vederci più

Con l’albagiae lo snobi-smo che ci

contraddistinguesin dalla culla, cipermettiamo di faralcune riflessioni( n u o v a m e n t e )sulla comunicazio-ne cittadina. Nonessendo, Noi, schiavi o ufficio stam-pa di nessuno, notiamo come siadiventato facile attaccare questanuova amministrazione, sia inmaniera subdola, strisciante emascherata, sia in modo palese efintamente terzo. Accorinti è statouna vera e propria manna dal cieloper la comunicazione messinese,sempre al centro di polemiche eprotagonista in toto degli eventi cit-tadini, ha dato fiato a tromboni più omeno qualificati, che si rincorrononel trovar la notizia o l’opinione piùtranchant sul sindaco. Forti dellamancanza di un partito, che rendepiù servili e predisposti al parlarbene, non sono mancate criticheaccese ed aspre, come se questaamministrazione fosse la prima agovernare in questa città, come seMessina fosse nata ieri e che tuttele sue manchevolezze non sianofiglie di un lassismo e un clienteli-smo continuo e continuato. Siamosicuri che certi atteggiamenti eparole non sarebbero state usatecoi politici abituali di questa città.

Caro Silvio ti lascioQuando il partito non c’è

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La Città OltreLeMura A cura di Enzo CARUSO

L’Istituto Marino di Mortelle

tra il 1918 e il 1929Le cure elioterapiche per bambini

Il nuovo Istituto Marino intitolato a Benito Mussolini

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L’Istituto Marino era da considerarsi comeil precursore della lotta antitubercolarenella Provincia di Messina già nel primo

dopoguerra; fu infatti l’unico in Italia, grazie alleparticolari caratteristiche climatologiche dellaspiaggia, a praticare cure eliomarine.Venne fondato nel 1918 dalla Croce RossaAmericana e fu fatto sorgere sull’incantevolespiaggia di Mortelle su proposta e progetto delDott. Domenico Faucello; dotato sin dai primigiorni di una scuola all’aperto, fu destinato allacura della tubercolosi di orfani di guerra, figli dicombattenti, di profughi del Veneto e di navisilurate nello Stretto di Messina.Nel 1919 la Croce Rossa Americana lasciòl’Ospizio alla guida del Dott. Faucello e allaProvincia di Messina, cosicchè l’Istituto assun-se carattere di ospedale marittimo praticandoinsabbiature, elimoterapia, elioterapia raziona-le, cura medica e ortopedia.Per la benefica condizione ambientale dellaspiaggia, si passò dalle poche decine di ricoverati degli anni 1918-1920 ai 261 ospiti del1925.A coronamento dei meriti umanitari dell’Istituto, il Governo Nazionale lo eleggeva con R. D.del 7 agosto 1925 in Ente Morale, anno in cui disponeva di n° 60 posti gratuiti per bambinisvantaggiati (raddoppiati durante la stagione estiva) provenienti dalla provincia di Messinae di posti a pagamento di I, II e III classe, con una retta giornaliera minima.Per l’ammissione era sufficiente presentare una domanda con allegato un certificato medi-co e un certificato di povertà. Dopo la visita di controllo da parte dell’Ufficio SanitarioProvinciale, i richiedenti venivano e meno ammessi all’Istituto.Prevalentemente erano ricoverati bambini affetti da gracilità, anemia pretubercolare, morbodi Pott, paresi infantile, TBC chirurgica e reumatismo articolare.I positivi risultati del soggiorno presso l’Istituto erano evidenti già dai primi giorni: i bambiniriacquistavano l’appetito, assumevano un bel colorito nel viso e, al momento della fine dellacura, venivano restituiti alle famiglie decisamente ripresi in salute.Dopo dieci anni dalla sua fondazione, l’Ospizio si reggeva ancora su precarie strutture inlegno, soggette ad non solo ad usura ma anche ai violenti temporali che stagionalmente siabbattevano sulla spiaggia. Per tali motivi, su incarico del Grande Ufficiale Porro, Presidente dell’Amministrazionedell’Istituto, fu fatto ridigere un progetto dall’ing. Guido Viola da sottoporre all’esamedell’Opera Pia Lombarda perché ne finanziasse la costruzione in muratura e provvedesseal suo arredo.

Il Dott. Domenico Faucello Fondatore e Direttore Sanitario dell'Ospizio Marino di Mortelle

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Decisivo fu l’intervento benefico dell’ing Giuseppe Bosurgi (influente industriale messinesee Presidente dell’Unione Industriale Fascista di Messina) e della di lui consorte, AdrianaBosurgi Caneva, che donarono all’Ente il nuovo edificio.All’Ospizio Marino di Mortelle, sorto rapidamente sulla stessa sede del vecchio localebaraccato, fu concesso di fregiarsi del nome di “Benito Mussolini”.Nella ricorrenza della Befana del 1929, l’Istituto già in completa funzione, fu inaugurato allapresenza di S. E. l’Arcivescovo Mons. Angelo Pajno, di Autorità e una moltitudine di citta-dini. Dopo la cerimonia inaugurale, che si chiuse con il ringraziamento del Podestà di Messina,ing. Vincenzo Salvadore, ai coniugi Bosurgi per il loro splendido dono alla pubblica bene-ficienza, il Comm. Giuseppe Bosurgi inviò al Duce il seguente telegramma:“Nell’inaugurazione del nuovo edificio dell’Ospizio Marino, la moltitudine presente salutòcome un auspicio il nome di V. E. impresso nel festigio. Esso innalza all’altezza di un tem-pio il Sanatorio e ne consacra la missione. Cercheremo di essere degni dell’obbligo assun-to nel nome di V. E. e della funzione che il Regime fascista assegna allassistenza dell’in-fanzia”.

Nel 1929, il Consiglio di Amministrazione era così composto:Presidente: Comm. Dott. Giuseppe BosurgiV. Presidente: Sig.ra Rosalia Caldarea ved. GiuffrèConsiglieri:Sig.ra Adriana Caneva in BosurgiComm. Giuseppe BattagliaIng. Emirico VismaraProf. Stefano Puglisi AllegraDott. Giuseppe De SalvoDirettore Sanitario: Prof. Pasquale Gazzara

I coniugi Giuseppe Bosurgi e Adriana Caneva

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Squadre di Balilla e Giovani Italianereclutate tra i bambini degenti

Stufe di sabbia ed eliotrerapia

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Elioterapia sotto le tende

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Giochi sulla spiaggia dei bambini degenti

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Il pellegrinaggio di Don Bosco in Sicilia

Concluso il pellegrinaggio di don Bosco in Sicilia. Dal 1 al20 novembre si sono tenute manifestazioni religiose intutta la Sicilia per onorare l’urna di Don Bosco, che partitadalla Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino nel 2009, inoccasione dei 150 anni della fondazione dellaCongregazione Salesiana.

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giovedì 21

venerdì 22sabato 23

domenica 24

lunedì 25

martedì 26

mercoledì 27

Novembre 2013

XI Settimana Nazionale sulla Sicurezza

Nel salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, l´assessorealla protezione civile, Filippo Cucinotta e l´esperto comuna-le Antonio Rizzo, hanno incontrato i rappresentanti dellescuole pubbliche e private dei distretti 28 e 29, per illustra-re le iniziative previste dall´Amministrazione per la preven-zione del rischio idrogeologico e sismico.

Waterpolo Despar sconfitta a Prato A Prato, la Waterpolo Despar Messina non riesce ad espri-mersi secondo le sue possibilità e cede con un punteggiovistoso alle padroni di casa (13-7). Il 7 dicembre giocano,Bogliasco-Wp Despar Messina, Firenze-Orizzonte Ct,Rapallo-Prato, Imperia-Bologna, Padova-Blu Team.

Presentata “L’Università che vorrei”Presso l’Aula Cannizzaro dell’Università, l’AssociazioneUniversitaria “Atreju – La Compagnia degli Studenti” hatenuto una conferenza stampa durante la quale sono statipresentati gli eventi per festeggiare il 10° anniversario dellasua fondazione.

STOP alla violenza sulle donne Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre1999, l´ONU ha designato il 25 novembre come Giornatainternazionale per l´eliminazione della violenza contro ledonne. Per l’occasione in città sono stati organizzati variincontri e mostre.

Corso “Donne, Politica e Istituzioni”Si è svolta la prova finale della III edizione del Corso“Donne, Politica e Istituzioni”, divisa in una simulazione diuna campagna elettorale e nella realizzazione di cortome-traggi e spot pubblicitari contro la violenza di genere. Ilcorso, consiste in un percorso formativo per la diffusionedella cultura di genere nelle istituzioni culturali e sociali.

Neve in quota a Stromboli

Freddo e neve sono arrivati anche alle isole Eolie, colpitenegli ultimi giorni da abbondanti precipitazioni con oltre50mm di pioggia a Lipari e nevicate sulle vette più alte del-l'arcipelago. Lo Stromboli è innevato a partire da quota 800metri. A Lipari la temperatura è scesa a 5 gradi.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Rita La Paglia(DR): “La città può ripartire dai quartieri”

La 5. commissione consiliare del Comunedi Messina, che si occupa tra l’altro del-l’ambiente, del verde, dell’arredo urbano,

dello stile di vita e della salute dei cittadini, hapromosso un incontro che ha visto protagonistii Presidenti ed alcuni Consiglieri delle sei circo-scrizioni del comune dello Stretto.La commissione si è posta l’obiettivo di analiz-zare le emergenze e le esigenze del territoriourbano ed extraurbano e numerosi ed articolatisono stati gli interventi e le tematiche sviluppa-te. Questo il primo report sull’incontro raccoltadal presidente della commissione,Rita la Paglia(nella foto).“Unanime è stata la preoccupazioneper gli alberi pericolanti (tra cui, solo nella sestacircoscrizione circa 400 palme) che rappresen-tano una potenziale calamità per i cittadini, peril regolare traffico veicolare ed anche per la cor-retta visibilità della segnaletica stradale. E’stata inoltre sottolineata - ha ricordato Rita laPaglia - l’importanza di prediligere nella piantu-mazione le essenze arboree più caratteristichedella nostra terra quali mirto, tiglio, oleandro earancia rossa, che tra l’altro oltre ad esserestrettamente confacenti alle caratteristiche delnostro clima, hanno esigenze di manutenzioneed irrigazione minimi. Si è quindi proposto diutilizzare nelle aiuole, invece dei diserbanti, laghiaia che eviterebbe la rapida ricrescita del-l’erbetta e quindi una più snella manutenzione.Da sottolineare – ha detto il presidente dellaCommissione – le criticità indicate dai parteci-panti, che presentando i rispettivi cronopro-grammi hanno evidenziando la notevole diffi-coltà ad attuare gli obiettivi prefissati a causadella mancanza di sinergia tral’Amministrazione e le Circoscrizioni, un’opera-tività resa ancor più farraginosa dalla difficoltàdi identificare responsabilità e competenze deivari enti con particolare riferimento al ruolo edalle responsabilità delle società partecipate delComune. A tale proposito è stato proposto dimonitorare il regolare espletamento degli ordinidi servizio e vista la carenza del personale

addetto alla cura del verde urbano è statorichiesto di proporre all’Amministrazione il pos-sibile utilizzo di personale in mobilità, di opera-tori dei cantieri scuola, di singole unità diMessina Ambiente, dell’ Ato3 e dellaForestale”.Infine, in considerazione delle sva-riate problematiche emerse durante l’incontro èstata ribadita la necessita di rivalutare il regola-mento per il decentramento del Comune diMessina passando alla delega di alcune delleincombenze che oggi ricadono sulla responsa-bilità di Palazzo Zanca.“E’ auspicabile – haconcluso La Paglia – la gestione diretta daparte delle Circoscrizioni della piccola manu-tenzione, della potatura, dello spazzamento edella scerbatura unitamente alla cura del verdeurbano. Ciò potrebbe, contrariamente a quantoè avvenuto sin dalla nascita delle circoscrizioni,generare indubbi benefici oltre ad assicurare ilreale controllo dei lavori assegnati e spessomale eseguiti sul territorio. La valorizzazionedel decentramento è la chiave di volta perricondurre la gestione della cosa pubblica nel-l'alveo dell'interesse generale restituendo ai cit-tadini il controllo ed il potere decisionale egenerando al contempo delle importanti econo-mie di scala per il bilancio pubblico”.

CIRCOSCRIZIONI

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Richiesta di bitumazione strade della II Circoscrizione

IConsiglieri Santoro, Villari, Sentimentale,

Cariolo, D'Angelo, Calabrò, Balena hannopresentato un’interrogazione attraverso il

presidente della Seconda Circoscrizione: Premesso che ormai da diversi anni non siasfaltano strade nella seconda circoscrizionee che le stesse necessitano di interventi dimanutenzione sia ordinari che straordinarivista la condizione attuale del manto stradaledi diverse arterie del nostro territorio, si sotto-linea altresì il graduale aumento del trafficocittadino ed in particolare degli autoarticolatied altri mezzi pesanti che transitano lungo lavia Adolfo Celi (ex ss. 114) per via dei proble-mi legati ai problemi del porto di Tremestieriche per vari motivi non funziona comedovrebbe, notevole l'intensità del trafficoanche lungo la via Marco Polo a Contesseper la presenza del mercato ortofrutticolo enella via dei Gelsomini al CEP la strada checonduce allo stadio in quanto lungo quest'as-

se viario vi è un parcheggio di mezzi pesanti.Considerato che il Consiglio Circoscrizionalecomunque dovrà effettuare delle scelte,anche se saranno dolorose, in merito agliinterventi da programmare perché ci sarannodelle priorità da individuare e conseguente-mente inclusione di alcuni interventi conesclusione di altri, gli scriventi consiglierivogliono suggerire una scaletta di manuten-zioni stradali da realizzare nelle arterie dellaseconda circoscrizione, dato che si dovreb-bero in primo luogo sistemare le vie di attra-versamento dei mezzi pesanti risulta che lavia Adolfo Celi (ex ss 114) e la via Marco Polonon necessitano di particolari interventi, alprimo punto si ritiene di intervenire nella via amonte delle case Arcobaleno a S. Luciasopra Contesse il cui primo tratto è statoasfaltato mentre il tratto più a valle si presen-ta in stato non degno di una città civile, poi lavia dei Gelsomini che viene attraversata dai

II CIRCOSCRIZIONE

Via Consolare ValeriaTremestieri - Pistunina

foto Samuel Forestieri

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camion che si recano al deposito dei mezzipesanti che sorge lungo la via degli Aranci,peraltro chiusa in un tratto da lungo tempo pervia di cedimenti strutturali che hanno provoca-to voragini nel manto stradale e ciò obbliga imezzi pesanti a percorrere la via deiGelsomini, inoltre la via Alberto da Giussano aMinissale, che è stata indicata come prioritariadal precedente consiglio circoscrizionale, inquanto collega due vie e viene percorsa daglialunni che frequentano l'Istituto Leopardi, essasi presenta sconnessa, stretta e priva di mar-

ciapiedi, inoltre le vie S.Antonio, Badessa eMilia di S. Filippo Superiore la cui manutenzio-ne è stata già deliberata dall'attuale consiglio.Considerato che in via Consolare Valeria e invia S. Lucia Pistunina vi è la presenza di duescuole elementari il cui ingresso da diretta-mente sulla strada. Tenuto conto che le stradein oggetto sono particolarmente trafficate eche sono prive di segnaletica stradale orizzon-tale, i consiglieri hanno chiesto di conoscerel'ammontare delle somme destinate a ripristi-nare il manto stradale delle arterie segnalate.

Via Consolare ValeriaTremestieri - Pistuninafoto Samuel Forestieri

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Ho fatto una conferenzastampa, esordisce ildeputato nazionale,

Vincenzo Garofalo, perchémi sembrava giusto spiegarele ragioni del mio passaggioal Nuovo Centro Destra.Cosa è successo? Si sonocreate due anime dentro ilpartito del Popolo dellaLibertà, afferma Garofalo,dove una parte voleva impor-si sull'altra. L' “oggetto ufficia-le del contendere” è statol'appoggio ad un governo dilarghe intese, originato princi-palmente dall’accordo fraCentro Destra e CentroSinistra , che ha voluto lostesso Silvio Berlusconi. IlNuovo Centro Destra stafacendo questo passaggio,cioè di prendere le distanzedalla neonata Forza Italia,sulla base di quello che ciaveva chiesto Berlusconidopo la sua sentenza di con-danna: “Deve prevalere ilbene del Paese, a prescinde-re dai miei problemi”. Ritengoche l'Italia ha bisogno di sta-bilità. Abbiamo ricevuto tuttisollecitazioni a mantenere lastabilità del Governo, peravere un potere d’acquisto

all'estero, ci vuole un gover-no che ha una sua stabilità.L'Italia è un Paese che habisogno di riforme, soprattut-to di quella elettorale.Avremmo potuto lasciare ilGoverno, ma con quale risul-tato? Vi sarebbe stato unrisultato elettorale, non moltodiverso da quell'attuale, altri-menti ci sarebbe stato unasbilanciamento a sinistra enoi non lo vogliamo, sottoli-nea il deputato Garofalo.Quanto ad eventuali passag-gi del “ PD di Genovese” edel gruppo che fa capo alMinistro D'Alia nel PPE,Garofalo, non conferma nesmentisce, ma stigmatizzadicendo: “ Loro devono capi-re se si sentiranno rappre-sentati nei loro partiti, se nonsi sentiranno più rappresen-tati passeranno al PPE chenoi abbiamo contribuito a fon-dare, ci sarà una crescita eciò ci potrà solo fare piacere.Con la base del PDL messi-nese ancora non c'è stato unconfronto, io ho fatto la miascelta, ma non chiedo atti difede, ognuno è giusto cheabbia tempo per fare la suascelta.

cittàcittà

Garofalo: le ragioni di una scelta a cura di Marilena Faranda Nuovo Centro Destra

Tramite la risoluzionenumero 54/134 del17 dicembre 1999,

l'Assemblea Generaledelle Nazioni Unite hadesignato il 25 novembrecome Giornata internazio-nale per l'eliminazionedella violenza contro ledonne e ha invitato igoverni, le organizzazioniinternazionali e le ONG aorganizzare attività volte asensibilizzare l'opinione

pubblica inquel giorno.In Italia solodal 2005alcuni centriantiviolenza eCase delledonne hanno

iniziato a celebrare questagiornata, ma negli ultimianni anche istituzioni evari enti. Nel 2007 vi èstata la prima manifesta-zione su questo argomen-to che ha ricevuto unaforte attenzione mediatica,anche per le contestazioniche si sono verificate adanno di alcuni ministri edi due deputate. Anche aMessina in occasione dellaGiornata internazionalecontro la violenza sulledonne, si sono svoltemolte manifestazioni. Siauspica che dopo questogiorno non ci si dimentichidi questo complesso pro-blema e tutto non si risolvanella solita propaganda.

Eventi

Giornata contro violenza sulle donne

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Si è tenuta una confe-renza stampa deicapogruppo dell’area

di Centro Sinistra con a capoil candidato a Sindaco dellacoalizione Felice Calabrò.Entro il 30 novembre 2013 sidovrebbe esitare la propostadi bilancio preventivo e, quin-di già il 1 novembre dovevaessere trasmesso all'aula,ricorda Calabrò, non si ha,però, idea di dov'è e di qualè. Non si ha idea di legalità,trasparenza e partecipazio-ne. Tutte le amministrazioniin campagna elettorale pro-pagandano questi tre punti,anche, Cambiamo Messinadal Basso, lo ha fatto, manon li stiamo vedendo messiin pratica. Noi, comunque, ci

saremo con senso di respon-sabilità, ma non senza i prin-cipi sovra citati. L'eventoprima menzionato dà lamisura del mancato rispettoverso il Civico Consesso. Sulrischio default che trasparen-za c'è stata? La relazionedell'IFEL non l'abbiamo vista,così come si va avanti? Diquale partecipazione possia-mo parlare? Gli atti arrivanoall'ultimo momento, come sipuò partecipare?

IscrizioneInserzione nell’albo scrutatori

Si è riunito il Consigliocomunale, la cui sedutaè stata visibile in diretta

streaming. Durante la sedu-ta, a cui erano presenti gliass. Panarello e Mantineo, èstata approvata all'unanimitàla significativa delibera con-tro il "femminicidio" e la vio-lenza sulle donne, la cuiprima firmataria è stata lapresidente Emilia Barrile.Quest’ultima, ha detto io misono trovata, costantementea confrontar-mi con casi diviolenza perla zona da cuiprovengo eso cosa c’èdietro quellaporta.

"Ricevere l’ultimo stipendionel mese di maggio non fapiù clamore in una fase di

crisi come quella che stiamoattraversando, la cosa che cichiediamo e vi chiediamo èquale fine hanno fatto i soldiche avrebbero dovuto riceverei lavoratori?"

Consiglio Comunale

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Atto di indirizzo contro il Femminicidio Molti interrogativi

"Ricevere l’ultimo stipendionel mese di maggio non fapiù clamore in una fase di

crisi come quella che stiamoattraversando, la cosa che cichiediamo e vi chiediamo èquale fine hanno fatto i soldiche avrebbero dovuto riceve-re i lavoratori?". A scriverealla cooperativa Faro 85 edagli organi di stampa è il sin-dacato Orsa, che prosegue lasua missiva affermando che"risulta che l’istituto DonOrione abbia riconosciuto allacooperativa il pagamentodelle spettanze fino al mese

di settembre per ciò che con-cerne la quota spettante alcomune e fino a giugno (oforse luglio) per la parteriguardante l’ASP; se lamatematica non è un'opinio-ne qualcosa è sfuggito.

OrSA

Il lavoratori Faro 85 senza stipendio da maggio

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Centro Sinistra

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provincia Messinaprovincia Messinadi Marilena Faranda

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Slow Food Valdemone

La condotta Slow Food Valdemone in collaborazione con i Lions Host, con l’azienda Irritec,e con il patrocinio del comune di Messina, lancia gli orti in condotta a Messina. In parti-colare i Lions Host avranno un importante ruolo in una parte della formazione, mentre

l’azienda Irritec fornirà i kit di irrigazione e contribuirà alla preparazione iniziale degli orti.Il progetto, sostenuto da Confcommercio Messina ed in partnership dal Dipartimento AziendaForeste Demaniali, dalla sezione messinese dell’associazione AMMI, dalla libreria Colosi el’associazione Mari e Monti 2004, si svolgerà in 7 scuole cittadine ubicate in zone interessateda disagio sociale. In ciascuna scuola saranno impiantati degli orti gestiti direttamente dagli studenti sotto la guidadi alcuni docenti opportunamente formati e con l’ausilio dei cosiddetti “Nonni Ortolani”, cheavranno cura dell’orto in collaborazione con gli studenti. Fra gli obiettivi più importanti del pro-getto ci sarà inoltre quello di frenare l’abbandono scolastico, favorire l’integrazione di soggettifragili e suscitare interesse verso tutta la filiera alimentare, partendo dalle piante per arrivare alcibo.Un aspetto molto interessante sarà l’intervento dell’Istituto Agrario Cuppari, che attraverso isuoi docenti e soprattutto gli studenti, darà un supporto tecnico a tutto il progetto, creando così

Orti in Condotta

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una rete fra studenti di diversa fascia di età, che condivideranno i valori di un agricoltura soste-nibile. Una delle scuole, sprovvista di terreno, avrà la possibilità di vivere l’esperienza grazieal posizionamento di contenitori in cui verranno messe a dimora le piantine dell’orto.Le scuole partecipanti, che hanno aderito al progetto sono :• Istituto Comprensivo Albino Luciani• Istituto Comprensivo Salvo d’Acquisto• Istituto Comprensivo Villa Lina• Istituto Comprensivo Santa Margherita• Istituto Comprensivo Catalfamo• Istituto Comprensivo Giovanni XXIII• Istituto San Domenico Savio

Il progetto degli orti in Condotta prevede inoltre il coinvolgimento dei genitori, che condivide-ranno l’esperienza insieme ai propri figli. Per i docenti ed i Nonni ortolani è previsto un corsodi formazione. La partecipazione agli incontri di formazione sarà consentita ai docenti accredi-tati dalle scuole partecipanti. Ai primi tre incontri parteciperanno anche i cosiddetti “nonni ortolani” ( sempre segnalati dallescuole partecipanti) che avranno il compito di gestire l’orto in collaborazione con gli studenti ei docenti partecipanti al progetto.Un ulteriore incontro formativo sarà gestito dai Lions Host ed avrà come tema la sicurezza ali-mentare, l’educazione ambientale ed alimentare e la ristorazione scolastica.L’azienda Irritec parteciperà al momento formativo con un apporto sui temi della lotta allo spre-co dell’acqua.

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Nella cultura siciliana il Natale si presenta come un rito familiare, associato alla memoriadell’infanzia.

Il "Presepe Vivente luciese" è una vera e propria rappresentanza teatrale che consente al visi-tatore di immergersi completamente nella realtà, avvolto dai profumi, dalle litanie, dai rumori,dalle musiche della stessa rappresentazione, e dai sapori dei cibi che ha modo di assaggiaredurante il percorso. Vi è un contatto diretto tra figurante-attore e il visitatore che parlano e inte-ragiscono.L’evento che si intende allestire coniuga la componente religiosa con quella culturale, propriadelle tradizioni luciesi, per impossessarsi della propria identità e per conservare e trasmettereil patrimonio dei saperi tradizionali alle nuove generazioni e ai visitatori.

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E’ una forma di auto rappresentazione sociale, un modo per ritrovarsi e riconoscersi, per coniu-gare il presente con il passato di un paese che racconta e che al tempo stesso si racconta,acquisendo un identità collettiva.Il “Presepe vivente luciese” è stato realizzato per la prima volta nel 2009, ottenendo significa-tivi apprezzamenti, non solo dalla comunità luciese, ma anche e soprattutto dai comuni limitro-fi. Riproposto negli anni successivi, è stato oggetto di una sorprendente affluenza di pubblicoda tutto il comprensorio, dai comuni della Provincia di Messina e dai visitatori provenienti dacomuni ricadenti sul territorio siciliano e da turisti.La rappresentazione teatrale riguardo la scena dei Re Magi e del Palazzo di Erode e le musi-che delle ciaramelle sono a cura dell’”ASSOCIAZIONE ANTICHE TORRI” con sede a SantaLucia del Mela.

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La LUTE ricorda M° Salvatore Calafatonel 25° anniversario della scomparsa

Nell’ambito degli incontri dedicati alla“Memoria della Città”, venerdì 29novembre, alle ore 19,00, nel Teatro

Trifiletti di Milazzo, la LUTE -Libera Universitàper la Terza Età - ricorderà, nel 25° dellascomparsa, Salvatore Calafato (1933-1988),musicista, docente, direttore delConservatorio “Corelli” di Messina, fondatoredell’Associazione Siciliana Amici della Musicache ora porta il suo nome.Formatosi col M° Antonio Trombone, diploma-tosi al Conservatorio di “Santa Cecilia” aRoma, perfezionatosi con Goffredo Petrassiall’Accademia Chigiana di Siena, Calafato,oltre a dedicarsi ad un’intensa attività compo-sitiva (pezzi per pianoforte, per orchestra d’ar-chi, per voce e strumenti, in parte pubblicati, inparte ancora inediti), si impegnò nella diffusio-ne della cultura musicale nella nostra cittàtenendo cicli di conferenze al Circolo diCultura (di cui era stato cofondatore), realiz-zando trasmissioni di “Guida all’ascolto” aRadio Montetrino,tenendo una rubrica sullarivista “Il Punto”, promuovendo la costituzione

dell’Associazione Amici della Musica, di cui fupresidente fino alla morte.Un uomo così ricco di interessi musicali, lette-rari e artistici, un animatore della vita cultura-le cui tanto deve la nostra Città, era doverosoche venisse ricordata oltre la cerchia dei tantidevoti allievi e dei collaboratori delle sue ini-ziative, con una serata dedicata a Lui, in quelTeatro per la riapertura del quale egli si erabattuto in tempi lontani.Dopo il saluto del Presidente della Lute,Claudio Graziano, tracceranno un profilo diCalafato il prof. Dario Nicoletti, il prof. BartoloCannistrà e il prof. Rosario Mangano.Eseguiranno sue composizioni il pianistaLuigi Cordova, la fisarmonicista DanielaMaimone e l’Orchestra “Valdemone” diretta daDario Pino. La manifestazione, organizzata dalla Lute,con la collaborazione dell’Associazione “Amicidella Musica Salvatore Calafato” e il patroci-nio del Comune di Milazzo, è aperta a tutti icittadini. L’ingresso è gratuito.

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Gli abitanti dei 52 comuni della provincia di Palermo rischiano di restare senz’acqua. LaAps Acque Potabili Siciliane, dichiarata fallita il 29 ottobre scorso dal Tribunale diPalermo che ha nominato il collegio dei curatori, gestiva il Servizio idrico integrato

(acqua, fogne e depurazione) dei alcuni Comuni del Palermitano, fra cui Bagheria, Altavilla,Villabate, Casteldaccia, Santa Flavia e Ficarazzi. Con il fallimento decretato dal Tribunale il 29ottobre e la nomina di tre curatori, ai lavoratori non è stato corrisposto lo stipendio. I 206 dipen-denti di Aps (160 idraulici, 44 impiegati e un dirigente) restano senza stipendi. Proprio i dipen-denti, durante una manifestazione davanti la Prefettura, si dicono esasperati. La situazione siaggrava ogni giorno che passa: auto di servizio indisponibili per mancanza di carburante, inter-ruzione dell’erogazione idrica in alcuni paesi, impossibilità di riparare le perdite alla rete, depu-ratori saturi con rischi di sversamento nell’ambiente. Se la costituzione della società di scopo

Fallimento Acque potabili siciliane

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(indicata dall’assessore Marino come la soluzionedove far transitare gli asset e le risorse umane di Aps,al fine di garantire la continuità del servizio idrico inte-grato) non è più praticabile, le organizzazioni sinda-cali individuano nell’Ato Idrico Palermo I, commissa-riato dalla Regione, il soggetto immediatamente ido-neo a gestire il servizio idrico integrato in emergenzanei 52 comuni della provincia, utilizzando tutte lemaestranze di Aps per il periodo transitorio fino allacostituzione dei sub ambiti previsti dal disegno dilegge di Riordino dei Servizi idrici in Sicilia. “Bisognatrovare una soluzione prima di lunedì, tempo limiteposto dal Tribunale per consentire l’esercizio provvi-sorio – dichiara il segretario della Filctem CgilFrancesco Lannino – Dal prefetto, che è in contattocontinuo con l’assessore Marino, siamo in attesa diun aggiornamento sull’evoluzione degli eventi. Al pre-fetto abbiamo anche chiesto di valutare la possibilitàdi un incontro col presidente della Regione”. La deci-sione - ipotizzata dal Governo regionale e dalCommissario della Provincia di Palermo - di restituiregli impianti e le reti idriche ai singoli Comuni avrebbeun impatto diretto sulle comunità, con gravi disaginella qualità e continuità del servizio pubblico essen-ziale che contempla, oltre alla captazione, adduzio-ne, potabilizzazione e distribuzione dell’acqua potabi-le, la depurazione e il riuso delle acque reflue."L’Ato1 Palermo Servizio Idrico Integrato non puòessere smembrato - sottolineano Francesco Lannino,segretario della Filctem-Cgil, e Maurizio Terrani,segretario della Uiltec-Uil -. La Provincia commissa-riata dal Governo regionale deve assicurare la conti-nuità del servizio idrico integrato a tutti i Comuni uti-lizzando le maestranze di Aps attraverso forme giuri-

diche e societarie idonee per tutto il periodo transitorio fino alla costituzione dei sub ambiti pre-visti dal disegno di legge in itinere in materia di risorse idriche”. Per Lannino e Terrani “la resti-tuzione degli impianti e delle reti idriche ai singoli Comuni, oltre a non essere contemplata dallalegislazione vigente, frammenta la gestione in mille rivoli, allontana e rende impossibile l’equi-librio economico finanziario, aumenta i costi del servizio idrico integrato e conseguentementela bolletta a carico dei cittadini, inganna lo spirito solidaristico di acqua bene comune e spalan-ca le porte alla gestione privata come mai prima d’ora”. Poiché la stragrande maggioranza deiComuni non ha mai gestito il servizio idrico integrato, «è del tutto evidente - concludono i sin-dacalisti - che sarebbero costretti ad esternalizzare la globalità delle attività, anche quelleesclusive e distintive del servizio idrico integrato, con il risultato di un sicuro e generalizzatoricorso al sistema degli appalti e subappalti».

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"Le tv regionali stanno moL'ultima vertenza riguarda i lavoratori dell'emittente televisiva Tele

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rendo" "Le emittenti televisive regio-nali versano in uno stato dicrisi drammatico", tanto da

sembrare "irreversibile per tutto ilsettore". E' l'allarme lanciato dalsegretario della Fistel Sicilia,Giuseppe Tomasello, ritenendo"indispensabile e urgente" che laRegione cerchi "soluzioni ade-guate nei confronti di un compar-to cosi delicato per democrazia epluralità dell'informazione"nell'Isola. Il sindacato imputa la crisi al "fortecalo degli introiti pubblicitari" perla recessione economica e "allamancanza di una legge regionaleche preveda dei contributi, cosìaccaduto nel resto d'Italia, all'av-vio della digitalizzazione delsegnale televisivo, lo switch-off". La Fistel giudica "lodevole l'inizia-tiva di una proposta di legge giàall'approvazione dell'Ars, ma -osserva - leggendone il contenutoriteniamo che i rimedi proposti siadal punto di vista normativo cheeconomico non siano sufficienti afare fronte al panorama attualedelle aziende in crisi del settore". "Sindacalmente - spiega la FistelSicilia - la problematica più urgen-te è che i lavoratori sono privi diammortizzatori sociali, non previ-sti per il settore se non in derogaalla legge vigente". L'ultima vertenza riguarda i lavo-ratori dell'emittente televisivaTelecolor di Catania, dove, ricor-da il sindacato, "i lavoratori, nono-stante un accordo di solidarietà,ancora non finanziato, hannoricevuto l'avvio della procedura dilicenziamento che riguarda 29

lavoratori tra tecnici e amministra-tivi su un totale di 39 unità che senon si riuscirà a trovare una solu-zione adeguata , alla fine dellaprocedura, si ritroveranno senzaalcuna copertura economica".Nell’era della comunicazione glo-bale sembrerebbe, dunque,esserci ancora bisogno di infor-mazione locale e in un mercatopubblicitario florido il problemasarebbe facilmente estirpabile.Ma se la pubblicità territoriale dasola non basta, occorrono altresoluzioni. Innanzitutto si potreb-bero raggruppare i dati d’ascoltodelle televisioni locali, per attirareanche gli inserzionisti nazionali. L’obiettivo, in questo senso, èmuoversi nell’immenso labirinto didati e informazioni che riguarda-no questo tipo di emittenza, trop-po spesso rilevati in modo parzia-le e nebuloso.E se la sola pubblicità non basta,ci sono le leggi. La prima riguarda la regolazionedei contributi pubblici all’editoria,tagliati in tempi di spendingreview e fortemente osteggiati dagran parte dell’opinione pubblica. Si tratta di 95 milioni di euro com-plessivi destinati all’intera retedelle emittenti locali nel 2012,destinati a diventare 35 milioni nel2014. Un calo notevole se si pensa chesolo nel 2008 erano stati stanziati160 milioni di euro; inoltre, moltospesso si tratta di cifre virtuali,visto che le associazioni di cate-goria segnalano di anno in annoforti ritardi nell’erogazione.

ecolor di Catania

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario AHerat, 24 novembre 2013

Rientro in patria per 400 militari italianiConclusa la transizione nella provincia meridionale di Farah, 1000 italiani in meno

in Afghanistan dall’inizio dell’anno

Questa mattina gli ultimi militari italiani della Transition Support Unit South (TSU-S), dopo aver con-cluso il processo di transizione della responsabilità e della sicurezza della provincia meridionale diFarah alle forze afghane, hanno lasciato definitivamente l’Afghanistan per far rientro in Italia.I bersaglieri del 6° reggimento di Trapani, con la consegna alla 2^ brigata del 207° corpo d’armataafghano delle basi operative avanzate di Farah e Bala Boluk hanno suggellato il rientro in Patria dicirca 400 militari italiani, come parte del ridimensionamento del contingente italiano che prosegui-rà fino alla fine del 2014.Con l’ulteriore partenza dei bersaglieri di Trapani, il contingente italiano dall’inizio di quest’anno siè ridotto di oltre 1000 uomini. Durante il proprio mandato iniziato lo scorso 10 agosto, la Transition Support Unit South ha con-dotto 187 pattuglie di sicurezza e di ricognizione dell’area di responsabilità e numerose esercita-zioni di evacuazione medica con elicotteri italiani ed americani per addestrare al soccorso sanita-rio i colleghi dell’esercito afghano. La complessa attività operativa di “retrograde” (ripiegamento),pianificata e condotta dal Regional Command West su base brigata meccanizzata Aosta, ha per-messo di movimentare sia da Farah che da Bala Boluk verso la base di Herat, per il successivorientro in Italia, 2.445 tonnellate di materiali distribuiti su 23 convogli per un totale di quasi 2.000metri lineari di carico, compresi 131 mezzi mobili campali e 109 veicoli tattici.Il generale Michele Pellegrino, comandante del Regional Command West ha voluto complimentar-si con il comandante della TSU-S, colonnello Mauro Sindoni, per “lo straordinario sforzo sostenu-to nella conduzione di un’articolata e vasta attività a favore della popolazione afghana, svolta sulfronte della sicurezza e della ricostruzione, che è stata sinceramente riconoscente per quanto fattoa suo favore”. Con il Colonnello Sindoni e gli uomini del 6° bersaglieri rientra a Trapani la gloriosa Bandiera diguerra del reggimento, decorata di una croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; di due meda-glie d’oro al Valor Militare; di quattro medaglie di bronzo al Valor Militare e di una medaglia d’ar-gento al Valore dell’Esercito.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Il generale Pellegrino saluta i bersaglieri prima del rientro in Italia

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Bersaglieri del 6° reggimento e americani in pattuglia Bersaglieri in attività di asses

Partenza Bandiera di Guerra del 6° reggimento bersaglieri Partenza Bandiera di Guerra

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

ssment con la polizia afghana Il generale Michele Pellegrino e il colonnello Mauro Sindoni

del 6° reggimento bersaglieri

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Nell'area dello Stretto di Messina simanifestano spesso interessanti e rarifenomeni ottici, come l'arcobaleno, gli

aloni lunari o solari ed i “miraggi” dei quali ilpiù famoso e ben noto è quello della “FataMorgana”. Questi fenomeni sono generatidalla rifrazione e riflessione dei raggi luminosinegli strati dell'aria più bassi ed a differentedensità ma, a causa della loro brevissimadurata, sono spesso difficili da documentare,a meno che non si abbia a portata di mano undispositivo fotografico. Il 18 ottobre 2013, unodi questi rarissimi fenomeni ottici, è apparso altramonto nel cielo in direzione Ovest e fortu-natamente non è sfuggito allo sguardo meti-coloso di Enzo Annuario, attento osservatore

SCIENZA & CULTURA

A cura di Ignazio Rao

“Miraggio”Fata Morgana

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dello Stretto di Messina ed esperto modellista navale, che è riuscito a scattare numerosefotografie. Attraverso queste preziose immagini, e grazie alla qualificata collaborazionedel Comandante Giovanni Ammendolia, profondo conoscitore degli aspetti legati ai feno-meni di natura ottica, meteorologica, astronomica ed oceanografica dello Stretto diMessina, è stato possibile documentare che presumibilmente si è trattato di un rarissi-mo fenomeno ottico conosciuto come, “Miraggio orizzontale superiore solare”, che conla sua bellezza ha destato molta curiosità e stupore. Questo fenomeno si verifica ad unacerta quota, in condizioni di netta stratificazione atmosferica, dove i singoli strati presen-tano una diversa temperatura e densità ed in particolare quando lo strato superiore ènettamente più denso di quello inferiore e funge da specchio. Questa condizione, ecce-zionalmente rara, genera una riflessione ottica che mostra una doppia immagine del soleal tramonto. Tale miraggio si può verificare anche con altre fonti luminose come la luna,quando queste si trovano sull'orizzonte e con le sopra descritte condizioni meteorologi-che. Questi strani, inconsueti e bellissimi fenomeni, definiti “Meraviglie”, hanno sicura-mente contribuito ad alimentare i miti e le leggende dello Stretto di Messina che non fini-rà mai di stupirci e di regalarci questi meravigliosi spettacoli della Natura.

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CulturaCultura

Premio OrioneAssegnato un Premio Speciale a Papa Francesco

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La cerimonia per la consegna del Premioavrà luogo il prossimo 18 dicembre2013, con inizio alle ore 17, presso l’Aula

Magna dell’Università di Messina. Il Premio “Orione”, sarà assegnato a perso-nalità messinesi che si siano distinte in campoculturale in genere ed inoltre nei vari ambien-ti che si afferiscono e vuole contribuire a ren-dere ulteriormente vitale il già fertile panora-ma socio-culturale della Provincia di Messina.La Commissione, i cui lavori sono stati intro-dotti dall’avv. Silvana Paratore, presieduta daS.E. dott. Melchiorre Briguglio ProcuratoreGenerale della Repubblica, e altresì compo-sta dall’On. Avv. Prof. Maurizio Ballistreridocente di diritto del lavoro Università degliStudi di Messina, dai prof.ri GiovanniGiacobbe pneumologo, dal prof. SalvatoreRestivo pneumologo, dalla prof.ssa CaterinaBarillaro docente di Geografia pressol’Università degli Studi di Messina, dallaprof.ssa Gisella Camelia docente di chimicaall’ITES Jaci, dal prof. Pino Franciò cardiochi-rurgo presso Ospedale Papardo di Messina,dalla dott.ssa Marisa Mercurio Dirigente pres-so la sovrintendenza Beni Culturali diMessina, dalla dott.ssa Crieleison GaetanaDirigente Scolastico Liceo Maurolico diMessina, dal dott. Calapai Giuseppe consu-lente fiscale e tributario, dal Pres. ANC sez. diMessina Luogotenente Armando Pesco, dalPres. Ass. Amici della Gente Lucio Crupi, daldott. Rosario Abbate Dirigente ScolasticoITES Jaci di Messina, dalla dott.ssa RacheleGerace, da Carmine Raffa Pres. Ass. cultura-le Sicilia Leader, ha già assegnato un premiospeciale “Orione”, così denominato in ricordodel mitico fondatore della città di Messina.Il Presidente dell’Associazione, RosarioFodale, comunica che il Premio SpecialeOrione (scultura “Madonnina del Porto”) èstata assegnata a Papa Francesco. Le moda-lità di consegna sono in via di definizione.

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"Il ferro e il fuoco delnemico esercito francese"

L'Associazione Amici del Museo diMessina insieme all'AssociazioneCulturale Neo Borbonici Attivisti e la

Delegazione di Sicilia del Sacro MilitareOrdine Costantiniano di San Giorgio nei loca-li, gentilmente concessi, della Feltrinelli Pointdi Via Ghibellina, 32 di Messina, ha organizza-to per Lunedì 25 Novembre alle ore 17.00 lapresentazione dell'ultimo lavoro del Prof.Vincenzo Gulì: "Il ferro e il fuoco del nemicoesercito francese - Il 1799 in Irpinia e nelRegno di Napoli". Alla presentazione oltre all'Autore interverrà il

Presidente il Dott. Franz Riccobono.Il libro prende aire da documenti inediti reperi-ti nell’archivio della Chiesa madre diMercogliano (AV) che descrivono la devasta-zione del paese nel maggio 1799 ad operadell’esercito francese che aveva invaso ilRegno di Napoli. Dal particolare episodio mercoglianese ildiscorso si allarga a cosa rappresentò quelperiodo per tutta la parte continentale delregno borbonico con l’epopea dei “lazzari”, lamarcia popolare dei “sanfedisti” e la resisten-za eroica dei “briganti” anti francesi.

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20 Insospettabili “Click”L'evento si è tenuto presso la Feltrinelli Point Messina

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Durante l´evento organizzato dalla Associazione Culturale Kafka e dalla Verumlandi-Art per le Donne, sono intervenuti l´avv. Carmen Currò - presidente CEDAV ( CentroDonne Antiviolenza di Messina) e la Sig.ra Titti Batolo - Responsabile FeltrinelliPoint Messina. Inoltre sarà data a chiunque la possibilità di esporre un proprio pen-siero o una propria opinione riguardante l´argomento dell´evento.

foto Antonio De Felice

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Un uomo, la sua fede, la sua Sicilia

"Desiderio di metafisica”

Lunedì 2 dicembre alle ore 17 nel"Salone degli Specchi" della ProvinciaRegionale di Messina, Salvatore Bucolo

presenterà il suo libro "Desiderio diMetafisica" edizioni Graus. Saranno presentiS.E. l'arcivescovo Santo Rocco Gangemi,nunzio apostolico in Guinea, l'editore PietroGraus e Padre Giuseppe Brancato. Introdurràe coordinerà i lavori, la giornalista LetiziaPassarello.La sua terra, le sue passioni, "oggetti" coinvol-genti di un luogo che suscita amore, maanche ribellione e rabbia. Nel libro diSalvatore Bucolo “Desiderio di metafisica”l’autore, che ricopre anche la carica istituzio-nale di primo cittadino di MazzaràSant’Andrea, attraversa tutto quel mondo chelo circonda e descrive immagini, sensazioni.E’ ben illustrata la sua silloge dalla prefazionedi Sua Eminenza il Cardinale GiovanniCoppa, che ha incontrato l’autore il 26 agostodel 2012. Coppa rimase affascinato da quei luoghi,incantato dal degradare ondulato dei colli, dal“verde variegato degli agrumeti e oliveti dispo-sti in ordine perfetto”. Secondo il cardinale

nelle poesie di Bucolo rivivono “l’incanto, leprofondità, le contraddizioni, le passioni del-l’anima siciliana”. “La sua Sicilia - prosegue inun altro punto l’alto prelato - è anche un richia-mo continuo alle realtà profonde del senti-mento, della preghiera, della fede, della vita edella morte, e in esse le vestigia remote delpassato parlano al tempo presente”. E allora qual è quel desiderio di metafisica cheanima il libro di Bucolo? Da cosa prendespunto? La sua riflessione arriva da una “viri-le nostalgia”. Liriche palpitanti di vita, accenti,coloriture che trasudano quella necessità didescrivere e comprendere il mondo intorno,ma dal punto di vista di un uomo che si inter-roga sulla bellezza e sul rapporto tra l’esisten-za e il sublime. Bucolo così rappresenta tutti gli uomini che sicercano e si raccontano attraverso quegliinterrogativi, che mirano all’essenza. Qualchededica al “grande polacco”, ed alcuni versi“stretto alle Tue gambe piango/ed ancorato alTuo Santo nome/imploro ancora una volta ilTuo amore./Amore di figlio smarrito/ma desi-deroso del Tuo bene/amore di peccatore infa-me/ma ansimante del Tuo perdono”.

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Venerdì 29 novembre 2013 alle ore 21.00,nella Sala Laudamo di Messina, sarà pre-sentato Carmen Duo il quarto appunta-

mento della stagione La Prima Volta –Rassegna teatrale di opere prime, un progettodel regista Vincenzo Tripodo, presidentedell’Associazione Culturale Querelle e direttoreartistico di ActorGym; Dario Tomasello, docentee consulente artistico di rassegne di drammatur-gia contemporanea; Gigi Spedale, produttore eorganizzatore teatrale e cinematografico.CARMEN DUO ideazione e coreografiaGiovanna Velardi, in collaborazione con FilippoLuna, con Giovanna Velardi e Filippo Luna,costumi Dora Argento, luci Danila Blasi, musicheBizet - Arvo Part – R. Shoedrin.Alle ore 19:00, sempre alla Laudamo, si terrà ilconsueto incontro PRIMA DELLA PRIMA, dovegli studenti del Dams e gli allievi dell’ActorGymhanno la possibilità di confrontarsi con gli artistiin cartellone. L’incontro è aperto a tutti, sino aesaurimento posti.Ospite della rassegna venerdì è il critico teatra-le Roberto Rinaldi.

Carmen Duo

SpettacoliSpettacoli

Sefora Delli Rocioli.com

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Al teatro Vittorio Emanuele di Messina, è andata in Iacchetti e Marco Columbro. Dopo una stagione ap ed eccezionalmente in Sicilia.

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scena la prima del musical "Il vizietto" con Enzo pplauditissima, l'esilarante commedia torna in Italia

foto Antonio De Felice

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Quale atmosfera degna di grande menzione, quella saturante il Teatro Vittorio Emanuelela sera novembrina dello scorso 22. Una sera brinata: da poco, il freddo ha pervasoanche lo scenario dello Stretto. Ma lì, dove sedie vacanti attendono il peso di giovani

musici, si respira un'aria di calore, di familiarità, di cullante tepore. Il gelo non è contemplato:non è presente, quando Andrea Raffanini, direttore della classe di Esercitazioni Orchestrali delnostrano Conservatorio di Musica "A. Corelli", calca il ligneo palco, seguendo gli allievi, oramaicomodanti.Già i brusii, che accompagnano lo stendere dell'aria, veicolo prossimo del giovanile suono, siacquietano; e lo spettacolo, ha inizio.I verdi musicisti del "Corelli", adornati di sguardi attenti e mani carezzanti con decisione i lorostrumenti, si lanciano nell'esecuzione del Concerto Grosso in Sol Minore Op. 6 n. 8 "Fatto perla notte di Natale" dell'egregio compositore, nel trecentesimo anniversario della morte, cui èdedicato il Conservatorio zancleo. Con cura e concentrazione seguono le partiture, guidati ele-gantemente dal M°Raffanini. Seguono le architetture vivaci e naturalmente nascenti del Concerto Grosso in Re MaggioreOp. 1 n. 9 di Pietro Locatelli, perfezionatosi a Roma proprio con Corelli, di cui raccoglie l'ere-

MusicaMusica

Allievi del "Corelli" demiurghi d'armoniaQuando la musica incontra la verde età

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dità, trasmigrandola in una dimensione nuova, più omogenea e mutata nell'equilibrio.L'espressione che colora i volti dei giovani musicisti è appassionata, quando, insieme, dannovita al flusso di volute ascendenti e discendenti che caratterizza il Concerto Grosso in SolMaggiore Op. 6 n. 1 di Georg Friedrich Händel, dalla cui opera traspare una certa vicinanza aCorelli: la prevalenza di Allegro mostra i toni scintillanti di Händel, resi in maniera spigliatadall'Orchestra. Così, la prima parte del concerto si conclude, e il brusio di sottofondo anima ancora una voltala sala vibrante per le luci. Ma già l'accogliente penombra avvolge gli astanti, tesi nel ricono-scere i musici di nero vestiti che dirigono nuovamente il passo sulle tavole lignee. E musica siavverte.Cogliendo l'occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e Richard Wagner, laClasse si misura con due fuochi importanti de La Traviata: il celeberrimo Preludio dell'Atto I, ela romanza Addio del Passato, consolantemente eseguita da Veronica Cardullo, soprano dalladecennale esperienza. In modo sentito gli allievi fanno fluire le note del grande musicista diRoncole di Busseto, per poi lasciare stupefatto il pubblico con l'acribia mediante la quale ripor-tano in vita il Siegfried Idyll di Wagner. Toni malinconici, a tratti grigi, smorzano la vista di chi,senza alcun altro pensiero ronzante in testa, ascolta quella musica incantevole; l'unico, gran-de flusso, che si snoda per l'interezza del poema sinfonico, si risolve nella più sconfinata dol-cezza, come di una madre nell'accarezzare il figlio, tenero in età, prima della quiete della notte. Così, si esaurisce la musica, e il silenzio coglie tutti gli applausi soddisfatti, incoraggianti, sor-ridenti del pubblico di amici, genitori, professori, di chi, insomma, crede nelle infinite possibili-tà di questi ragazzi, nella giusta e sana educazione che il Conservatorio "A. Corelli" può dareal futuro della musica, e della società tutta.

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Marina Pagano

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Scrittore, giornalista, saggista, reporterdi viaggio e drammaturgo italiano.Considerato uno dei più importantiromanzieri del XX secolo, ha esploratonelle sue opere i temi della sessualitàmoderna, dell'alienazione sociale e del-l'esistenzialismo. Salì alla ribalta nel1929 con il romanzo Gli indifferenti, epubblicò nella sua lunga carriera più ditrenta romanzi. La sua scrittura è rino-mata per lo stile semplice e austero,caratterizzato dall'uso di un vocabola-rio comune inserito in una sintassi ele-gante ed elaborata. Moravia non riuscìa compiere studi regolari perché nel1916, all'età di nove anni, venne colpito da una seria forma di tubercolosi ossea che locostrinse a letto per ben cinque anni, tre dei quali trascorsi a casa e due presso il sanatorioCodivilla di Cortina d'Ampezzo. Tra i suoi autori preferiti vi furono Dostoevskij, Joyce,Goldoni, Shakespeare, Molière, Mallarmé e molti altri. Imparò con facilità il francese e iltedesco e iniziò a scrivere versi in francese e in italiano. Nel 1929, dopo non poche difficol-tà, riuscì a pubblicare a sue spese (5.000 lire dell'epoca) presso l'editore milanese Alpes ilsuo primo romanzo, Gli indifferenti, che ottenne subito da parte della critica buoni consen-si e venne considerato uno degli esperimenti più interessanti di narrativa italiana di queltempo. Il romanzo narra la storia di una famiglia i cui componenti, legati da una vicenda dicorruzione e di viltà, sono fondamentalmente dei vinti, vinti dalla loro apatia, dalla assen-za totale di orgoglio e dignità morale. Dopo gli avvenimenti dell'8 settembre del 1943, lafuga del Re Vittorio Emanuele III e del Maresciallo Badoglio, si rifugiò con la moglie aSant'Agata (nel territorio di Fondi, a nord della frazione San Magno), un villaggio montanodi pastori provenienti da Vallecorsa (Ciociaria) presso la famiglia Marrocco-Mirabella, daquesta esperienza e dal rapporto con questa famiglia nascerà il romanzo La ciociara. Ilromanzo fu scritto in due epoche diverse: le prime pagine le scrisse nel 1944 sospinto dalnuovo incontro con il popolo, liberato della dominante retorica e dei falsi obiettivi del regi-me, mentre il corpo centrale dell'opera lo sviluppò tredici anni dopo, in un momento di crisidella sua narrativa. La ciociara risulterà opera alta e pietosa; attraverso la maturazione delpersonaggio di Cesira lo scrittore intese descrivere tutta la confusa e disperata realtà italia-na di quel periodo della seconda guerra mondiale. Nel 1952 gli venne assegnato il premioStrega per I racconti e iniziarono le traduzioni dei suoi romanzi all'estero e i film tratti daisuoi racconti e romanzi. Nel settembre 1990 Moravia venne trovato morto nel bagno delsuo appartamento in Lungotevere della Vittoria, sempre a Roma.

a cura di Francesco Certo

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Mo

ravia

"Nonostante una lunga vita piena di difficoltà di

tutti i generi, alla fine mi considero un privilegia-

to per il fatto di essere un artista.”

"Se fossi religioso, direi che è venuta l'apocalisse.

Siccome non sono religioso, mi limito a dire che

sono venuti i nazisti, il che, forse, è la stessa

cosa."

"Le donne sono come i camaleonti. Dove si posa-

no prendono colore."

"L'Africa è la cosa più bella che esista al mondo.

Il suo odore e i suoi finti cavalli, ovvero le zebre,

non si dimentiano mai."

Roma, 28 novembre 1907Roma, 26 settembre 1990 A

lbert

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Vi piace il sushi? Va bene, ma non esa-gerate! Sembra dirci questo, lo studiopubblicato dai ricercatori della Rutgers

University e del Robert Wood JohnsonMedical School dopo un’attenta osservazionesulle proprietà di questo piatto a base dipesce crudo (quasi sempre tonno) e sugli ele-menti che può trasmettere al nostro corpo. I risultati non sono incoraggianti.Non si muore di certo, consumando un piattodi sushi ogni tanto, quando si va “dal giappo-nese” con gli amici, ma se si prende l’abitudi-ne di mangiarlo spesso ci si può avvelenarelentamente. Il tonno crudo, infatti, usato percreare questo piatto contiene alte quantità diMETILMERCURIO, un metallo tossico chepuò avere effetti alteranti sul cervello e sulcuore, causando deficit cognitivi e problemicardiaci acuti. Il sushi è un alimento ricco diomega3 che agiscono contro colesterolo e

ipertensione, ma gli alti livelli di metilmercurioche contiene annullano gli effetti benefici diquesti acidi grassi.Lo studio è stato condotto su 1.200 personeche assumevano pesce crudo quasi abitual-mente e si è visto che il loro corpo presentavai primi sintomi di avvelenamento da mercurioin almeno il 10% del campione. Esistono dei livelli stabiliti dall’OMS sullequantità di mercurio che il corpo può tollerare,una misura necessaria questa perchè ormai inostri mari sono talmente inquinati che lasostanza si trova ovunque. Ma superati quei limiti ci si deve fermare, ecominciare a togliere il pesce dalla dieta per-chè altrimenti si rischia seriamente la vita. Dunque, gli amanti del cibo giapponese sap-piano regolarsi sulle quantità e magari impari-no ad alternare il sushi con qualcosa di diver-so.

Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Sushi “al mercurio”, un pericolo per il cuore

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Mangia sanoMangia sano

Crostata con crema di castagne

Ingredienti per 10 persone,

per la pasta frolla

• 130 gr di Zucchero a velo

• 2 tuorli più 1 uovo

per spennellare

• 150 gr di Burro e q.b.

per imburrare

• 300 gr di Farina 00 e q.b.

per infarinare la teglia

Per la crema di castagne

• 800 gr di Castagne

• 1 bacca di Vaniglia o 1 bustina

di vanillina

• la scorza di mezzo Limone

non trattato

• 260 gr di Acqua

• 240 gr di Zucchero semolato

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Lavate con cura le castagne sotto acqua cor-

rente. Poi trasferitele in una pentola capiente

colma d’acqua e, una volta raggiunto il bollore,

lasciatele bollire per 15 minuti. Trascorso que-

sto tempo, scolatele e lasciatele intiepidire,

quindi privatele della buccia aiutandovi con un

coltellino affilato. Una volta sbucciate, ponetele

in un passaverdure, fino ad ottenere un compo-

sto sabbioso, in alternativa potete usare uno

schiacciapatate. In una pentola ponete la

bacca di vaniglia con i suoi semi, lo zucchero,

l’acqua e fate sciogliere lo zucchero a fuoco

medio per 10 minuti, mescolando con una fru-

sta. Quindi aggiungete il composto di castagne.

Mescolate il tutto e dopo aver aggiunto la scor-

za grattugiata di un limone, lasciate cuocere

per 1 ora, girando di tanto in tanto con un cuc-

chiaio di legno. Versate la farina e il burro fred-

do a tocchetti nella ciotola di un mixer e aziona-

te fino ad ottenere un composto sabbioso.

Quindi trasferite la “sabbiatura” su una spiana-

toia e formate una conca al centro, dentro la

quale verserete lo zucchero a velo.

Rompete le uova, tenete da parte gli albumi e

unite i tuorli alla “sabbiatura” e allo zucchero,

amalgamate il tutto e lavorate con le mani velo-

cemente, per evitare che l'impasto si scaldi,

fino a quando non formerete un panetto sodo

ed omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola tra-

sparente e lasciatelo riposare in frigorifero per

mezz’ora.

Una volta preparata la crema di castagne e

l’impasto della pasta frolla, non vi resta che

stendere la pasta e assemblare la vostra cro-

stata. Imburrate e infarinate una tortiera dal

diametro di 28 cm, quindi adagiateci sopra la

pasta frolla, per agevolarvi in questa operazio-

ne, arrotolate la sfoglia di pasta sul mattarello

per poi srotolarla sulla teglia. Livellate la crema

di castagne con il dorso di un cucchiaio, sten-

dete la pasta frolla avanzata e ritagliate delle

strisce di pasta con un tagliapasta. Una volta

adagiate tutte le losanghe, spennellate la frolla

con un uovo e infine infornate in forno statico

preriscaldato a 180° per 45 minuti, se usate il

forno ventilato, cuocete a 160° per circa 35-40

minuti. Una volta sfornata, lasciate raffreddare

la vostra crostata con crema di castagne e ser-

vitela.

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XVIIª Giornata Nazionaledella colletta alimentare

In Italia sono ormai più di 4 milioni le perso-ne che soffrono di povertà alimentare; diqueste quasi 430 mila sono bambini al di

sotto di 5 anni.Oltre 1.800.000 di queste persone bussanosistematicamente alla porta delle oltre 8.800strutture caritative, assistite dal Banco alimen-tare, trovando un pronto sostegno alle loronecessità.Da 17 anni, con la Giornata Nazionale dellaColletta alimentare, che si svolge l’ultimo

sabato di novembre, la Fondazione BancoAlimentare propone agli italiani di piegarsi sulbisogno di questi nostri fratelli, chiedendo difare almeno per 1 giorno un po’ di spesa perloro, per non dimenticare che ogni giorno del-l’anno può essere l’occasione per compiereun gesto di carità e di attenzione al bisogno dichi ci vive accanto, e per ricordarsi che “Vi èpiù gioia nel dare che nel ricevere!”, comeebbe a dire Uno, già 2000 anni fa.

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AmarcordMessina - Chiesa dei Catalani

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Una vittoria

dal cilindro

Derby al Savio

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