il Cittadino n. 162

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 162 anno XII - 28 Maggio 2014 Euro full r.g. Salvatore Forestieri Dalla Sicilia a Bruxelles Caterina Chinnici PD Michela Giuffrida PD Salvo Pogliese FI Ignazio Corrao M5S Giovanni La Via NCD

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Consigli per g

Urgente

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gli acquisti

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Primo PianoPrimo Pianoa cura di Francesco Certo

Fattore leadership

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Matteo Renzi è l’unico e vero grande vincitore delle elezioni europee 2014. Il 40,8% otte-nuto dal suo PD è un risultato inaspettato e storico, nessuno prima nella sinistra italia-na aveva raggiunto simili percentuali, Veltroni si era fermato al 33% pur ottenendo più

voti ma con un’affluenza maggiore, Berlinguer (il cui nome è stato stuprato in campagna elet-torale) non aveva superato il 34%. Il muro del 40% non veniva sfondato dal 1958 dalla DC diAmintore Fanfani. Ha vinto Renzi è la sua idea di PD, abbattere i vecchi linguaggi, uscire dallapolitica della nomenclatura di sinistra, mandare nel dimenticatoio anni di discorsi anacronisticie politicamente antiquati, i giaguari ed animali simili finiscono nel dimenticatoio. Il suo messag-gio è passato e su questo non ci sono dubbi, l’attivismo del Presidente del Consiglio ha paga-to, è stato lui in prima persona a riempire le piazze e le tv, a scegliere le capolista, scontran-dosi col partito, uscendo dalle dinamiche tradizionali, scegliendo i suoi candidati, mettendoci lafaccia. Ha vinto la sua leadership, il PD adesso è una sua creatura che va avanti secondo isuoi schemi. La retorica sugli 80 euro (spesso fatta da chi 80 euro li guadagna in poche ore)non ha intaccato la sua popolarità, straripante il risultato, tranchant il messaggio agli avversa-ri, Renzi è leader scelto dal popolo adesso. Le critiche per il defenestramento di Letta si can-cellano, il passaggio dalle urne c’è stato e per qualcuno, adesso, era meglio non ci fosse. Haperso Grillo, non il M5S, ha perso la sua comunicazione, la sua ferocia, troppo pavida l’Italiaper accettare toni da rivoluzione, “un paese di pensionati” così ha commentato il comico geno-vese, ma ricordiamo a Grillo che votano anche i pensionati e bisogna saper parlare anche aloro. Il M5S non finisce, regge, il 21% non è un risultato pessimo, adesso, però, tocca agli atti-visti far il passo successivo, uscire dallo stile Grillo che può e deve appartenere solo a Grillo,trovare un proprio linguaggio e stile comunicativo che si differenzi da Grillo, non per romperecol capo, ma per emancipare le proprie posizioni e poter parlare a tutti. Solo Grillo può farGrillo, se lo fa Di Battista diventa un pessimo imitatore. Berlusconi decade e cade, il risultato èscadente, il successo di Fitto la pietra tombale, lui che era inviso dal famoso cerchio magicodimostra di essere il più forte (altro che Toti!) e di meritare lo scettro dal Re caduto. La situa-zione di Forza Italia è la più in bilico e debole, la fine di un partito dall’immenso consenso sem-bra ad un passo. Il resto è poca roba, gode Salvini e la Lega, si salva Alfano, respira Tsiprase spariscono fascisti di ritorno e Monti. Vince Renzi è la sua leadership, falliscono capi popoloimprovvisati o decaduti.

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In Sicilia le elezioni europee non mancano di sorprendere, le vince il PD ed è un mezzo mira-colo, terzo partito alle ultime politiche dietro M5S e PDL, il fattore Renzi si sente e porta allavittoria. A perdere è Crocetta, le urne parlano chiaro, la sua candidata, l’assessore al turi-

smo Michela Stancheris (foto in alto) ne esce con le ossa rotte, solo quinta in lista PD per lacircoscrizione Isole (Sicilia e Sardegna), elette invece Caterina Chinnici e Michela Giuffrida,che insieme a Renato Soru, eletto in Sardegna, rappresenteranno il PD a Bruxelles. La scon-fitta di Crocetta brucia ancora di più se si pensa che davanti alla Stancheris nelle preferenzefinisce anche quel Giovanni Fiandaca tanto ostracizzato dallo stesso Crocetta al componimen-to delle liste. Passa la linea Renzi, o se preferite quella Raciti, sicuramente il bocciato è ilPresidente Crocetta, sempre più instabile e traballante, il suo rimpasto sembra già anacronisti-co e la possibilità di un Crocetta – tris è ridicola prima che improponibile. Lo stesso on. DavideFaraone, l’uomo di Renzi in Sicilia, ha auspicato che si rifletta sul futuro del governo Crocetta,le elezioni anticipate non sembrano più un miraggio. Sin dal momento della sua vittoria l’ese-cutivo dell’ex sindaco di Gela è sembrato insicuro ed instabile, una vittoria al 23% non puòessere una vittoria netta. I risultati del governo Crocetta sono ridotti all’osso, troppo schiavodella stabilità per prendere decisioni impopolari, o peggio troppo schiavo per prendere decisio-

Crocetta:la fine è dietro l’angolo

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ni, o peggio ancora troppo poco capace per amministrare unaregione tanto complessa. Le elezioni europee hanno sancito la finedella popolarità crocettiana, sviluppi clamorosi sono attesi, soprat-tutto ora che il PD nazionale si sente di nuovo forte e dominante.Non c’è solo il PD in Sicilia, sono altri tre i siciliani eletti, IgnazioCorrao del M5S farà coppia con la collega sarda Giulia Moi alParlamento Europeo. Più di 70 mila preferenze per il candidato diAlcamo, ma nato a Roma, del Movimento di Grillo, nel quale falli-sce, ancora una volta, la messinese Maria Cristina Saija (foto inbasso), dopo la non elezione all’ARS e la comparsata alle ammi-nistrative che portarono Renato Accorinti a Palazzo Zanca, anchequesta tornata è un disastro per la candidata messinese, consigliodisinteressato, magari sarebbe il caso di lasciare fare ad altri sulterritorio peloritano. Altro sconfitto eccellente è GianfrancoMiccichè, il palermitano non sfonda nelle liste di Forza Italia chiu-dendo terzo dietro al siciliano Salvo Pogliese ed al sardo SalvatoreCicu. Stessa sorte per Nino Germanà, il candidato messinese perNCD ottiene un ottimo risultato in città ma nel resto della regionenon sfonda e vede l’unico seggio preso dal suo partito andareappannaggio di Giovanni La Via. L’accordo con l’UDC non è statodecisivo per portare più di un uomo a Bruxelles, per Germanà(foto al centro) rimane la soddisfazione di essere stato il più vota-to a Messina, vittoria di Pirro che non porterà a nulla. Passiamo a Messina dunque, anche qui a regnare è il PD, nono-stante l’arresto di Francantonio Genovese il partito di Renzi strac-cia gli avversari (32,88%), lasciandosi alle spalle M5S e ForzaItalia. È proprio il partito di Berlusconi ad ottenere il risultato piùinteressante, una campagna elettorale non pregnante e candidatinon di nome hanno però portato a casa percentuali ottime chemettono Forza Italia al secondo posto in provincia. La Sicilia eMessina cavalcano il trend nazionale, il PD è primo partito ed apassare è la linea Renzi, l’addio di Crocetta si fa vicino e, per qual-cuno, sperato. M5S non sfonda, anzi perde la leadership regiona-le, Berlusconi tiene parte dello zoccolo duro che tanta gloria gliaveva regalato negli anni. Male NCD con UDC, percentuali sca-denti che faranno riflettere sul futuro politico dei due schieramenti.Ricapitolando sono 8 gli eletti nella circoscrizione Isole (Sicilia eSardegna), 5 siciliani: Chinnici e Giuffrida (PD), Corrao (M5S),Pogliese (Forza Italia) e La Via (NCD – UDC). 3 invece i sardi:Soru (PD), Moi (M5S) e Cicu (Forza Italia). Anche stavolta nessunmessinese è stato eletto. Interessante il risultato dell’assessorealla Cultura del Comune di Messina che, candidato nella listaTsipras, raggiunge quota 8 mila preferenze in Calabria, cifra checomunque non lo porterà a Bruxelles.

Francesco Certo

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34-35 CittàCronache urbane

28-29 Dietro le quinte

numero 162 anno XI 28 Maggio 2014

Attualità

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Sommario

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30 SettegiorniCronaca della settimana

Spettacoli56-57

Cultura46-55

Le rubricheLa corazzataPotemkin

58-59

Da Beethoven a Kurt Cobain

60-61

Parole in blu62-63

Provincia36-39

Mangiare Sano64-65

Sicilia40-43

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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IN EVIDENZA

Il GAL Terre dell’Etna e dell’Alcantara ricadente nei comuni delle macro-areerurali C e D del PSR, ovvero nei comuni di: Calatabiano, Castiglione di Sicilia,Francavilla di Sicilia, Giarre, Moio Alcantara, Linguaglossa, Mascali, Milo,Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Roccella Valdemone,Santa Domenica Vittoria, Santa Venerina, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande,Zafferana Etnea, ha emanato la seguente Misura del PSR Sicilia 2007/2013:

Misura 312 - Sostegno alla creazione e allo sviluppo di micro-imprese- Azione A “Trasformazione e commercializzazione artigianale dei prodotti tipi-ci non compresi nell’Allegato I del Trattato”.- Azione D “Incentivazione di microimprese nel settore del commercio, conpriorità per la commercializzazione di prodotti tipici locali”.

Soggetti beneficiari sono le microimprese in forma individuale o societaria (ossiaimprese il cui organico sia inferiore a 10 persone e il cui fatturato o il totale dibilancio annuale non superi 2 milioni di euro).

La misura finanzia:- le micro-imprese agroalimentari che realizzano soltanto produzioni tipichetradizionali;- le microimprese artigianali operanti nel settore del legno, carbone di legna elavori in legno, lavori di intreccio, da panieraio o da stuoiaio.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Gli aiuti saranno erogati sotto forma di contributi in conto capitale ai sensi del “deminimis”. Possono essere presentati progetti con un importo massimo di €120.000,00 il cui contributo non può, comunque, superare € 90.000,00 pari al75% di contributo in conto capitale.

La dotazione finanziaria della misura è pari ad euro 247.205,14. Le domande di agevolazione devono essere presentate entro il 16 giugno 2014.

SICILIA

UNIVERSITA' DI MESSINA Procedure di valutazione comparativa per la stipula di diciotto contratti «senior»di diritto privato per ricercatore, a tempo determinato e regime di impegno atempo pieno. 18 posti

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SICILIA 'A. MIRRI' DIPALERMO Selezioni per l'assegnazione di tre borse di studio riservate a laureati in scienzebiologiche e sette borse di studio riservate a laureati in medicina veterinaria.

AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI RAGUSA Avviso pubblico per la copertura di tre posti di coadiutore amministrativo a tempopieno ed indeterminato, cat. B, ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68.

UNIVERSITA' DI MESSINA Procedure di valutazione comparativa per la stipula di due contratti «junior» didiritto privato per ricercatore a tempo determinato e regime di impegno a tempopieno.

28 maggio 2014

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Lunedì 26 e martedì 27 maggio, rispettivamente presso il Circolo Sottufficiali di Augusta edil Circolo Ufficiali di Messina, in occasione della celebrazione della giornata del PersonaleCivile della Difesa sono stati consegnati gli attestati di servizio al personale Civile

dell’Amministrazione della Difesa in particolare della Marina Militare, che ha conseguito 20, 30e 40 anni di servizio. In entrambe le cerimonie il Comandante Marittimo Sicilia, Contrammiraglio Roberto CAMERI-NI, ha sottolineato l’importanza delle competenze possedute dal personale Civile che operacon abnegazione, dedizione e professionalità presso i Comandi/Enti dell’AmministrazioneDifesa e che contribuiscono quotidianamente a migliorare l’efficienza dell’Organizzazione.

Benemerenze ai Dipendenti Civilidell’Amministrazione della Difesa

Marisicilia

AttualitàAttualità

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Inoltre, alla cerimonia di Augusta ilCommissario Straordinario al Comune diAugusta S.E. Dott.ssa Maria Carmela LIBRIZ-ZI, ha consegnato gli attestati di servizio alpersonale che ha prestato 40 anni di ininter-rotto servizio presso l’Amministrazione Difesamentre a Messina. Il personale premiato nella sede di Augusta eCatania è stato pari a 25, di cui 3 d’oro per 40anni di servizio mentre nella sede di Messinaè stato pari a 15, di cui 1 d’oro per 40 anni diservizio.

Augusta

Messina

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Il sole e le sue ripercussioni sulla salute dell'uomo, in particolarele malattie della pelle derivanti dall'esposizione ai raggi solari,che con l'avvicinarsi dell'estate tocca più da vicino tutti, ma

anche le infezioni derivanti dalle acque del mare, quindi come pre-venire l'inquinamento ambientale e lo stretto legame con la medi-cina: sono alcuni degli argomenti al centro del dibattito in occasio-ne dell'XI convegno di Primavera. Tradizionale appuntamento promosso dall'Ordine dei medici eodontoiatri di Messina insieme con le “Borse di studio SilvanaRomeo Cavaleri” venerdì 30 maggio al Teatro Vittorio Emanuelecon inizio alle ore 16: un confronto a più voci che sarà presiedutodal governatore Rosario Crocetta. Dopo l'apertura del presidenteGiacomo Caudo e i saluti del sindaco Renato Accorinti, del retto-re Pietro Navarra, del coordinatore del Corso di laurea in MedicinaFrancesco Squadrito e del presidente provinciale dellaCommissione odontoiatri Giuseppe Lo Giudice, il medico e giorna-lista Carlo Gargiulo modererà un talk show cui prenderanno partegli assessori regionali alla Salute Lucia Borsellino e ai Beni cultu-rali Giusi Furnari Luvarà, cui sono affidate le conclusioni.Interverranno la dermatologa Patrizia Serafinella Cannavò, il diret-tore tecnico del Consorzio Castalia ed esperto di inquinamentomarino Lorenzo Barone e il presidente della Commissione SanitàARS Giuseppe Digiacomo.La consueta Targa dell’Ordine è stata assegnata quest’anno all'at-trice e produttrice Maria Grazia Cucinotta, per l'impegno profusoin ambito sanitario e sociale, sempre in prima linea come testimo-nial di campagne contro tumori al seno, bullismo, violenza sulledonne, malattie neuromuscolari: una carriera di oltre vent'anni sin-tetizzata in un video a cura del regista Fabio Schifilliti. Sarà laCucinotta a consegnare alcuni dei premi del concorso Cavaleri,istituito dalla famiglia e bandito dai licei Maurolico, La Farina edEmpedocle, per ricordare la sig.ra Silvana, mamma e moglie dolce,impegnata per tanti anni come dama della Croce Rossa. La ceri-monia di premiazione, presentata dai giornalisti MassimilianoCavaleri, organizzatore delle Borse, e Loredana Bruno, sarà arric-chita da momenti di spettacolo con il chitarrista Gianluca Rando, lacantante Carla Andaloro e i balletti dello Studio Danza diMariangela Bonanno.

Teatro Vittorio Emanuele l'XI convegno di Primavera

Medici e istituzioni a confronto su salute e ambiente

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Ruolo preminente del Corpo di Polizia Municipaledella Città d Messina per il conseguimento della“patente di servizio” rilasciata dalla Prefettura.

Tale patente certifica la preparazione specifica allaguida dei veicoli di servizio. Tale iniziativa proseguirà ilprossimo 5 giugno con il V corso e successivamente il29 settembre con il VI corso, cui prenderanno parte, 62operatori di P.M.Il gruppo dei formatori comprende l’attualeComandante di Barcellona P.G., Colonello Lino LaRosa. L’organizzazione dei Corsi è demandata allaSezione Ricerche Studi e Formazione , con il respon-sabile Commissario P.M. Dott. Angelo Zullo.

“Patente di servizio”conseguitadal Corpo di PoliziaMunicipale di Messina

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La Brigata Aosta è stata impegnata nel-l’esercitazione di Protezione civileambientale con personale e mezzi del 4

reggimento genio guastatori di Palermo e del24 reggimento artiglieria "Peloritani" diMessina.I militari dell’Aosta hanno partecipato all’eser-citazione nella fase in cui è stato simulato losversamento in mar, a seguito di incidente, diidrocarburi da una nave sinistrata ed il suc-cessivo spiaggiamento della macchia oleosa.In questo contesto è stato fornito un contribu-to di protezione civile con un assetto in grado

di identificare i limiti della contaminazione;verificare natura ed entità; rimuovere conmacchine movimento terra i primi strati di sab-bia della spiaggia in modo da rimuovere fisi-camente la contaminazione; detergere conaspersione di solventi specifici oggetti o pic-cole aree di interesse pubblico, (rampe diaccesso, barche, mezzi ecc..) L’Esercito hainvestito negli ultimi anni risorse ed energiepreziose per lo sviluppo di capacità “dual use”,ossia capacità in grado di trovare collocazioneoperativa sia in contesti di operazioni militari,sia in quelli di concorso alle autorità civili.

“Scilla 2014”La Brigata Aosta partecipa all’esercitazione

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“Buona azione” della squadrigliascout Antilopi

Tono

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Questa frase di Robert Baden Powell, fondatore del movi-mento scout, ha trovato una sua attuazione in un piccoloma significativo gesto. La squadriglia Antilopi del gruppo

Milazzo 2, un gruppetto di ragazze dagli 11 ai 16 anni, si è impe-gnata a pulire parte del lungomare di Ponente della nostra città. Hacompiuto questo gesto in occasione della specialità di squadriglia,Civitas, inerente all'ambito della cittadinanza attiva. L'ideazione diquesta “buona azione” è nata da un momento di confronto a segui-to del quale sono emersi alcuni dei problemi di Milazzo. La squa-driglia ha così deciso di dare un piccolo contributo per migliorarela città, rimuovendo parte della sporcizia che invade la bellissimaspiaggia milazzese, in particolare il tratto del Tono. Le giovani scout, in questo modo, hanno voluto dare un esempiodi responsabilità civile alla cittadinanza. Ognuno dovrebbe esserepiù attento a rispettare e a sentire proprie le bellezze paesaggisti-che di cui possiamo vantarci. Un’altra occasione di partecipazioneattiva al benessere della città, che ha sempre visto protagoniste le“Antilopi”, è stata la realizzazione dei cestini per la raccolta diffe-renziata che sono stati posti all’interno della sede del GruppoScout Agesci Milazzo2. Partendo dalla sensibilizzazione dellanostra piccola comunità, le ragazze sperano di poter divulgare ilmessaggio del rispetto del nostro territorio, “che – affermano -deve essere visto non come una realtà a noi estranea ma come lanostra casa”.

"Procurate di lasciare

il mondomigliore di

come l'avetetrovato"

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dietro le quintedietro le quinte

L’iniziativa del comitato di Addiopizzo è chiara e semplice, incenti-vare i commercianti a non essere più schiavi del racket mafioso,una battaglia che anche Messina sta combattendo, sono già 50 gli

esercizi che hanno aderito all’idea e che esporranno l’adesivo diAddiopizzo sulle proprie vetrine. È già possibile consultare l’elencodelle attività che hanno accettato di combattere la battaglia alla mafia.L’invito di Addiopizzo è rivolto anche alla comunità cittadina, come?Con il consumo critico, ovvero scegliere non solo che prodotto compra-re ma anche da chi, favorendo chi la lotta al racket la sta combattendo. Un modo per incentivare chinon ha ancora trovato il coraggio di ribellarsi alla malavita, chi ha paura, perché è la paura la compa-gna di vita di chi accetta di svendere la propria sicurezza personale e familiare. La paura deve esse-re cancellata ed insieme può essere più facile, non saremo noi da questo giornale a far trovare ilcoraggio a qualcuno ma saremo noi a non smettere di dire che la mafia va combattuta tutti insieme,girare la testa non è più tollerabile.

Pago chi non paga

di Francesco Certo

Su la testa

Qualche settimana fa vi avevamoraccontato il caso di Fatima, dicome la sua vita fosse stata stra-

volta e capovolta in pochi giorni. Prima lamorte del padre, il viaggio in Maroccoper le esequie, momento terribile e dolo-roso, ma come se non bastasse, mentresi trovava ancora in terra africana, ilmarito, Giacomo, veniva stroncato da uninfarto. Da quel momento inizia l’atrocecalvario di Fatima. Era il 31 marzo quan-do l’amore della sua vita e padre di suofiglio moriva, oggi, a quasi 60 giorni, ilcorpo di Giacomo è ancora in Marocco,Fatima aveva chiesto aiuto al Comune diMessina, dopo le prime frizioni sembra-va che l’intervento degli assessoriIalacqua e Mantineo avesse sbloccato lasituazione, ma così non è stato. La boc-ciatura da parte della Corte dei Continon permette al Comune di Messina dieffettuare spese non previste per legge,per cui il budget per il rimpatrio e latumulazione della salma, anche se fossedisponibile, non è in questo momentospendibile. Una vicenda assurda e triste,specchio della burocrazia italica, intantoFatima aspetta.

Infinito dolore

Non la abbassa la testaRenato Accorinti e non lo faneanche la sua Giunta. L’atto

intimidatorio ai danni di LeonardoTermini, incaricato di analizzare i

conti di Messinambiente, non spaventa l’amministra-zione. La scelta di immergere le mani nel pantanodelle partecipate messinesi sembra non essere anda-ta giù a qualcuno, il mondo intoccabile diMessinambiente è stato violato, i primi dubbi li mise inpiazza il consigliere Daniele Zuccarello, da lì partì ilsindaco e quindi la magistratura. Troppi lati oscuri,conti in rosso e salassi per Palazzo Zanca, un mondonel quale nessuno aveva realmente messo piedeprima, e chissà perché ci chiediamo oggi. CitaPeppino Impastato il sindaco Accorinti, vuol fare centopassi avanti e nessuno indietro, vuol continuare nellasua battaglia contro chi ha affossato Messina, perchéMessina è in un fosso, profondo e nero, la luce è lon-tana, è stata scaraventata con coscienza, non è statoun atto casuale, qualcuno ha deciso di sventrarla elasciarla in un baratro. Non importa chi sia il sindaco(forse), la sua battaglia deve essere la nostra, ogginon ci interessa se le strade hanno le buche o non cisono parcheggi, oggi l’importante è Messina, quellache vuol sapere chi, come e perché ha cancellato ilfuturo in questa città. Nessuna retorica ma presa dicoscienza, l’auto incendiata a Termini è un messaggiochiaro che dice: “fatevi i cazzi vostri!”. Adesso basta,perché questi sono, eccome, cazzi nostri.

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Sapendo bene quanto vientusiasmi l’argomen-to, torniamo a parlare

dell’isola pedonale di PiazzaCairoli. Non staremo qui asoffermarci sulla class actionorganizzata da alcuni com-mercianti contro il Comune,reo di aver azzoppato gliintroiti dei loro esercizi,sarebbe troppo facile, oltreche terribilmente inelegante,per noi ricordare di come i commercianti (in generale nonsolo i messinesi) abbiano azzoppato le tasche degli italianiquando, per sbadataggine sia chiaro, sono passati dal ven-dere un tale prodotto da 50 mila lire a 50 euro. Non lo ricor-deremo, tanto nessuno ha fatto class action e non le faneanche quando non vengono rilasciati gli scontrini fisca-li…ops! Comunque, pinzillacchere a parte, lo scorso saba-to un genio contemporaneo (a Messina sono in tanti) haben pensato di rimuovere le transenne e parcheggiare inuna delle vie dell’isola pedonale, ovviamente, in una città digeni come questa, decine di concittadini hanno seguitol’esempio e parcheggiato le loro auto. Una dimostrazione digarbo, cultura e pecoraggine, in puro “stile Messina”, unaprova di forza presuntuosa e menefreghista del cittadinomedio, ignorante e capra com’è si sarà anche vantatodavanti a “menza bira” con altri pensatori suoi pari. Ci vor-rebbe davvero una class action, una bella class action con-tro l’imbecillità cittadina, ne verrebbe fuori un lungo e fati-coso processo, il verdetto? Incapacità di intendere e divolere.

Il Teatro Pinelli non si ferma, non si lascia intimidire dalla “Messina bene” e vaavanti nella sua battaglia di restituzione alla città dei propri spazi. Ultimo esem-pio, l’occupazione temporanea dell’ex Irrera a mare nella Fiera di Messina, una

giornata dedicata al libro, allo scambio letterario e di cultura in genere. Una giorna-ta regalata alla città, come tante altre volte è successo e succederà, ne siamo con-vinti. Teatro in Fiera, ex casa del Portuale, casa dello studente, Teatro VittorioEmanuele, sono i luoghi che hanno visto protagonisti i “pinellini”, facile addossareloro delle colpe, le più ignobili, sono stati definiti in vari modi, si va dal “parassita”al “drogato” passando per il “nullafacente” come se niente fosse e come se le paro-le non avessero significato, ma chi si permette di apostrofare il prossimo spesso siapostrofa da solo, desolato com’è nella sua pochezza mentale. I ragazzi del Pinellinon dovrebbero più occupare nulla, mai più, perché dovrebbero avere una “casa” loro, che, siamosicuri, diverrebbe immediatamente la “casa dei messinesi”, anche di quelli con la puzza sotto il naso.

Lotta continua

La LELAT, lega per la lotta all’Aidse le tossicodipendenze, è unodei fiori all’occhiello della città di

Messina, solo che non lo sa nessuno,o peggio, non interessa a nessuno.Aiutare il prossimo è un dono, non èper tutti e non tutti possono e devonofarlo, chi questo dono lo ha, però,deve sfruttarlo al massimo, perché inun mondo di menefreghisti saper ten-dere la mano è un atto eroico.Annamaria Garufi è la presidentessadella LELAT, unico centro riabilitativoin Sicilia che da la possibilità ai propripazienti di avere un tetto sulla testanelle ore notturne. Proprio su questosi basa il nuovo progetto della Garufi,garantire una continuità ai pazientidiurni e quelli notturni, nelle ore delgiorno i pazienti sono per lo più tossi-codipendenti che vivono in famiglia,di notte invece il centro diventa ospi-tale verso chi una casa non ce l’ha.L’idea è quella di ospitare i due grup-pi in una sola struttura e di miglioraresempre più il servizio terapeutico edassistenziale. La tossicodipendenzaè un male dei nostri tempi, la solida-rietà può essere una cura.

Ignoranza messineseL’arte di aiutare

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Città MetropolitanaL’Esecutivo della Cisl è stato convocato in forma semina-riale con ospiti i professori Michele Limosani e JosèGambino, alla presenza del segretario regionale della CislMaurizio Bernava, per approfondire il tema della CittàMetropolitana e delle possibili opportunità per Messina e ilsuo territorio.

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mercoledì 21

giovedì 22venerdì 23

sabato 24

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martedì 27

Maggio 2014

ATM:asse Torino-Messina

A Palazzo Zanca, è stato presentato il nuovo DirettoreGenerale dell´ATM, Giovanni Foti, che coordinerà anche lelinee di azione tra le due società di trasporti, l´ATM e laGTT (Gruppo Torinese Trasporti) di Torino.

25° Congresso Provinciale delle ACLI di MessinaAntonio Gallo è stato riconfermato Presidente Provincialedelle ACLI di Messina, in occasione del 25° CongressoProvinciale delle ACLI di Messina. La relazione delPresidente, approvata dal Congresso, ha costituito la piat-taforma programmatica per il prossimo quadriennio aclista.

Premio Innovazione 2014Il Premio Innovazione 2014, indetto dalla rivista di divulga-zione scientifica e tecnologica “Focus”, in collaborazionecon il Politecnico di Milano, ha visto tra i vincitori un mes-sinese. Il progetto tende a valorizzare la banca del tempo.

“Trofeo velico dei nautici d’Italia”Si è concluso il “Trofeo velico dei nautici d’Italia”, promos-so dall’Istituto nautico “Caio Duilio”. Alla Regata, che si ètenuta da giovedì 22 a sabato 24 maggio nelle acque delloStretto di Messina, hanno partecipato equipaggi delle scuo-le a indirizzo nautico di tutta Italia.

Europee 2014: stravince RenziIl PD ha raggiunto la percentuale superiore al 40%. Grilloha subito un ridimensionamento 21% e F.I. al 16 %. Buonrisultato della Lega Nord che raggiunge il 6,2. Parzialedelusione per Alfano che vede il suo NCD alleato a Udc ePpe che registra il 4.4%. Tsipras che raggiunge la sogliadel 4%.

Nuovo servizio della Le.l.a.t alla cittadinanza E´ stato presentato a palazzo Zanca, il nuovo servizio offer-to dalla Le.l.a.t alla cittadinanza con un progetto innovativoe modulare. L´iniziativa, condivisa dall´assessore regiona-le alla sanità, Lucia Borsellino, sarà avviata alla finedell´estate.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Abbattimento ponti ex FS zona Gazzi-Provinciale

Il consiglio della Terza Circoscrizione ha approvato una delibe-ra proposta dal consigliere Mario Barresi che chiede l’elimina-zione dei due ponti in ferro Ex FS siti in zona Gazzi/Provinciale.

I due vecchi ponti, infatti, non hanno più utilità poiché sono statisostituiti dalla Galleria dei Peloritani che interessa il percorso dallaStazione Centrale sino a VillaFranca. Oltretutto in questi anni nes-suna opera di manutenzione è stata eseguita sulle strutture vetu-ste e a Messina, città ad alto rischio sismico, in caso di terremoto,questi vecchi ponti potrebbero crollare dividendo di fatto la città indue e impedendo di raggiungere il vicino ospedale Policlinico.L’abbattimento dei ponti si inquadra come opera di prevenzionedal rischio di crolli e danni seri alla comunità e come occasione

utile per la riappropriazione di spazi che giovano e sono necessari alla comunità. Si è chiesto infi-ne che il materiale di risulta della massicciata ferroviaria sia utilizzato per il ripascimento dellecoste cittadine. Il Consiglio della Terza Circoscrizione, chiede, dunque, al Presidente della Regione Crocetta, aiDipartimenti regionali e Comunali della Protezione civile di accelerare il percorso di abbattimentodei due vecchi ponti in disuso.

III CIRCOSCRIZIONE

San SabaMateriale inquinante abbandonato in strada

Il consigliere di VI circoscrizione Mario Biancuzzo haaccertato,dopo essersi recato sul posto su sollecitazio-ne di un cittadino, la presenza di materiale inquinante

abbandonato ai bordi della strada provinciale, che collegala statale 113 dir. con il lungo mare di Caporasocolmo nelvillaggio San Saba. Una persona incivile, infatti, ha scari-cato del materiale altamente inquinante, trattasi nello spe-cifico di guaina catramata. Secondo Biancuzzo è probabi-le che qualche privato abbia eseguito dei lavori nella pro-pria terrazza e per disfarsene ha preferito buttare il mate-riale di scarto ai lati della strada che fa da corona ainumerosi mezzi in transito, ed ai numerosi turisti che si recano giornalmente ad ammirare le bel-lezze delle montagne di sabbia, a Caporasocolmo, nel villaggio turistico San Saba Comune diMessina. Premesso ciò il consigliere Biancuzzo chiede a Messinambiente, all´Ato 3, al comandante dellaPolizia Municipale ed al sindaco di intervenire ognuno per proprie competenze, con mezzo mecca-nico, per eliminare il materiale inquinante a salvaguardia della salute pubblica.

VI CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Svincolo di Messina Centro: UNA TRAPPOLA!

Lo svincolo di Messina Centro, in particolare ogni qualvolta cadono anche poche gocce diacqua, diventa una vera e propria trappola per tantissimi automobilisti. Tanti gli incidentiche si sono verificati in questi ultimi giorni, per fortuna senza grandi conseguenze

A parlare di questa “trappola” cittadina è il Consigliere della Terza Circoscrizione AlessandroCacciotto, che con l’espressione intende riferirsi nello specifico all´ultimo curvone che immettedirettamente su Camaro e dove bastano solo poche gocce di pioggia per rendere il tratto stra-dale estremamente pericoloso. Il consigliere Cacciotto ha segnalato diverse volte il problemacon precedenti note, evidenziando la pericolosità del tratto stradale e della scarsa aderenzadell´asfalto utilizzato. Inoltre, coglie l’occasione per evidenziare altresì il pessimo stato in cui sitrova attualmente il guard rail. Nella mattinata di sabato si sono verificati molteplici incidenti che hanno provocato un notevolerallentamento del traffico, oltre che tanta paura per gli automobilisti rimasti in panne.Urge intervenire per evitare conseguenze ben più gravi. Alla luce di tutto ciò, il consigliereCacciotto chiede il rifacimento del tappetino autostradale utilizzando asfalto con maggiore presae aderenza, di valutare la fattibilità e ridisegnare la curvatura autostradale, la collocazione dinuova segnaletica ed, infine, la collocazione di nuovi, più sicuri e decorosi guard rail.

III CIRCOSCRIZIONE

A.V.

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E’ arrivato a Messina ilMinistro Poletti (PD).Ministro di cosa?

Purtroppo per lui, di un setto-re in via di estinzione, “il lavo-ro”. Infatti, anche lui rischia diperdere il Ministero se nonagisce presto ed in manieramirata, perché il lavoro stasparendo. La maggior partedei giovani non ha alcunaprospettiva di vedere unapensione e, quelli più fortuna-ti che hanno trovato un lavo-ro, sono costretti a scioperareper avere pagato lo stipendio.Noi, afferma il Ministro, difronte a questa grave situa-zione abbiamo bisogno dirisorse importanti per poterandare avanti e così poterstrutturare un sistemaimprenditoriale. Il nostrogoverno si sta impegnando,sostenendo dei progetti, incontinuo dialogo con leRegioni, che sono gli enti diriferimento, ovvero chehanno poi il potere per met-

terli in atto. In questo momen-to abbiamo in corso la“Garanzia Giovani”. In questomomento, in Sicilia si sonoregistrati ai portali più di 60mila giovani, per poter averel’opportunità di provare esperimentare. E’ una cosainnovativa, non l’abbiamomai fatto, quindi parte unacosa alternativa, che dovreb-be dare i suoi frutti. Questoesperimento non dovrà dura-re solo due anni, ma persempre, perché la formazio-ne giovani deve essere sem-pre in continua evoluzione.Noi vogliamo, continuaPoletti, una formazione chesia altamente produttiva,vogliamo, ad esempio, porta-re avanti un progetto perun’alternanza scuola - lavoro.Così che gli studenti, negliultimi due anni di formazionesecondaria superiore, possa-no avere un’esperienza dilavoro.

cittàcittà

La prospettiva di Poletti a cura di Marilena Faranda Lavoro

APalazzo Zanca, ilSindaco, Accorinti,l ' A s s e s s o r e

Cacciola, ed ilCommissario specialedell'Atm, Manna, hannopresentato il nuovoDirettore Generaledell'ATM, Foti, che coordi-nerà anche le linee di azio-ne tra le due società di tra-sporti, l'ATM e la GTT

(Gruppo TorineseTrasporti) di Torino.Ha esorditoAccorinti, noi cisiamo trovati un'infi-nità di debiti, manon ci siamo arresi.Cacciola spiega per-ché proprio la scelta

di Torino. La risposta è chela GTT è la migliore socie-tà che si vi è in Italia. Ildott. Foti ha fatto questoda 10 anni, per cui sarà unvalido aiuto. Giovanni Foti,spiega che si cercherà dioffrire un servizio efficien-te. Per il tram abbiamo lestesse macchine e miglio-reremo le frequenze. 15mezzi, da Torino, li porte-remo a Messina. Faremouna riqualificazione dellemaestranze. Con i sema-fori intelligenti a Torinoabbiamo ridotto i tempi dipercorrenza del tram e lofaremo anche qui. Un obiettivo totalmentenuovo e che, sembra unafavola per Messina, saràquello di far pagare a tutti ilbiglietto.

Atm

Nuovo direttoregenerale

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Aseguito della presenta-zione di un atto stra-giudiziale contro l’isola

pedonale, redatto dall’avvo-cato Autru Ryolo, col quale,tra l’altro, si chiede il rimbor-so del Comune ai commer-cianti, dei mancati introiti agliesercizi commerciali a causadell’isola pedonale, il sindacoAccorinti si esprime così:Non ho letto l’atto, ma sonocontento che lo abbiamofatto, perché ritengo che tuttidevono avere il diritto dimanifestare il proprio dissen-so. Noi andiamo avanti,comunque, perché come tuttii cambiamenti, inizialmente imalcontenti ci saranno sem-pre, questo è successo in

tutte le città del mondo chehanno introdotto l’isola;prima tanti malcontenti, oratutti si sono accorti del van-taggio di avere l’isola ed,anzi, la difendono. Sono con-vinto che capiterà, anche qui.Mai nessun cambiamento siè riuscito a fare, senza oppo-sizioni, ma noi lavoriamo peril bene comune e se intendo-no di andare avanti col pro-cedimento, noi ci difendere-mo.

Formazione

Non perdiamo di vista la scuola

Nel corso di una confe-renza stampa, alla pre-senza di sindaco

Accorinti, del VicesindacoSignorino e degli assessoriIalacqua, Cacciola eCucinotta, l’Amministrazioneha manifestato pubblica-mente la sua solidarietà alcommercialista che sta stu-diando i bilanci delle parteci-pate, dott. Leonardo Termini,a seguito dell'atto intimidato-rio ricevuto, ovvero la mac-china incendiata. Io sono unapersona serena, ribadisceTermini.

Sabato 31 maggio, nelPalasport dell’IstitutoSuperiore Minutoli di

Fondo Fucile Contrada Gazzi,si svolgerà la manifestazionedenominata “Non perdiamo divista la scuola” nel corso dellaquale verrà presentato l’omoni-mo progetto PON F3 Crescerein Coesione, realizzato in retecon gli Istituti ComprensiviAlbino Luciani e GiovanniXXIII.

Partecipate

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Solidarietà a Termini Ci difenderemo

Apalazzo Zanca, allapresenza del sindaco,Renato Accorinti, del-

l'assessore alla legalità,Patrizia Panarello, e del pre-sidente di “Addiopizzo”, DonTerenzio Pastore, è stata resapubblica la prima lista di com-mercianti, imprenditori e liberiprofessionisti aderenti allacampagna “Pago chi nonpaga”. Don Terenzio, spiega:Vi è una Commissione digaranzia che ha contribuito aredigere la lista dei commer-cianti che non pagano ilpizzo, per ora limitandoci solo

alla zona del messinese.Sono state raccolte , poi, oltremille firme, per il progetto “Iopago chi non paga”, ovverochi sceglie di andare a com-prare li dove non si paga ilpizzo, per avere un fiume inpiena di economia pulita.Abbiamo chiesto di apporre leVetrofanie nei negozi.

Addiopizzo

Contro la mafia un segnale concreto

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Isola pedonale

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ProvinciaProvincia

In occasione delle festività del 2 e 3 giu-gno 2014 si rende noto che l’EnotecaProvinciale di San Placido Calonerò

sarà aperta, dalle ore 9.00 in poi, per con-sentire la visita alla location, situata in unaposizione strategica su un altopiano chesovrasta lo splendido panorama dellacosta jonica. I visitatori potranno osservarele coltivazioni biologiche curate dall’Istituto

tecnico Agrario “P. Cuppari” e, dalle ore 11alle ore 17 di entrambi i giorni d’apertura, sipotranno ammirare gli splendidi chiostri delmonumentale monastero benedettino. Ilcomplesso architettonico, la cui costruzio-ne iniziò nel 1376, è in puro stile rinasci-mentale e racchiude due ampi chiostri qua-drati; al centro del chiostro posto a Nord sierge un elegante tempietto ottagonale.

Apertura al pubblico nei giorni 2 e 3 giugno 2014

Enoteca Provinciale

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L’interno dell’enoteca provinciale

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E’ passato poco più di un anno dallanotte tra il 7 e l’8 maggio 2013, quandola nave Jolly Nero, porta containers

della compagnia Messina, si è abbattuta sulmolo Giano del porto di Genova durante lemanovre d’uscita dal bacino. Il violento impat-to dell’imbarcazione causò il crollo della TorrePiloti e con essa trovarono la morte nove per-sone, nove militari in forza alla GuardiaCostiera, tra cui il milazzese Giuseppe Tusa,più noto nella città mamertina col nome d’artedi dj “Giuppy Black”. Una vicenda che attendepronuncia, nelle parole e nei sentimenti deifamiliari delle vittime, da parte della magistra-tura italiana, con l’obiettivo unico di fare dovu-ta giustizia su quanto accadde quella seranello specchio d’acqua di uno dei principaliporti italiani. Nitido e orgoglioso è il ricordo della signoraAdele Chiello, mamma di Giuppy: “La suaassenza ha lasciato un vuoto incolmabile e unimmenso dolore. Giuseppe, nel suo brevepercorso, ha lasciato l'esempio della corret-tezza, dell'umiltà, del dovere e della legalità,ma al tempo stesso è riuscito, attraverso lasua musica, a trasmettere il grande valore

della vita”. Prosegue la madre: “La sua eredi-tà, ci insegna che la sua musica ha reso lenote amare della vita, l'essenza della gioia,dell'allegria, all'insegna dell'amore per la vitastessa. La vita, elemento fondamentale del-l'uomo, va rispettata, custodita e vissuta sem-pre e comunque, come il dono più preziosoche una mamma possa donare ad un figlio”.Ed è con la volontà di ricordarlo attraverso lasua grande passione per la musica che lafamiglia e gli amici più cari hanno organizzatonei giorni 30 e 31 Maggio alle ore 17, pressola discoteca Epic di Milazzo, il primo grande“Torneo Giuppy Black”, un contest che vede ingara tra loro i più richiesti dj del momento. Aconcludere la due giorni, sabato 31 alle ore11, nel Duomo di Milazzo, padre FrancoFarsaci celebrerà la Santa Messa in suffragiodel giovane milazzese. La nutrita partecipa-zione di tutta la cittadinanza sarà un segnotangibile d’affetto e vicinanza alla famigliaTusa sia nel ricordo di Giuppy che nel tenerealta l’attenzione verso l’ennesima tragedia ita-liana perché non divenga un nuovo caso di“muro di gomma”.

Milazzo ricorda Giuseppe Tusa Il dj milazzese morto nella tragedia del porto di Genova

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

I sindacati contro Crocetta

"La situazione è drammatica"

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Isindacati scendono in campo contro la paralisi economica della Regione e suoi effetti deva-stanti su enti e aziende e annuncia una mobilitazione generale contro il governo Crocetta,"La situazione in Sicilia è drammatica e siamo fortemente preoccupati per la grave crisi eco-

nomica, sociale e amministrativa in cui la Sicilia è sprofondata. E per il futuro dei trentamilalavoratori che dipendono dal bilancio regionale, da mesi senza stipendio. La politica è indifferente ai bisogni dei cittadini, per questo diciamo basta a giochi di potere cherendono questi lavoratori dei veri e propri ostaggi". Lo dicono Michele Pagliaro segretariogenerale della Cgil Sicilia, Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia e ClaudioBarone, segretario generale della Uil Sicilia. Insieme i leader delle tre organizzazioni sindaca-li affronteranno le emergenze che attanagliano la Sicilia: dai forestali ai lavoratori della forma-zione professionale, tutti in attesa di risposte e senza soldi. "E' arrivato il momento di dire basta. Proclamiamo lo stato d'agitazione e, in assenza di rispo-ste concrete da parte del governo Crocetta, annunceremo la mobilitazione generale".

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Il governatore Rosario Crocetta ha convocato la giuntaregionale. Al vaglio un piano straordinario su partecipate,forestali, consorzi di bonifica.

"Tracciano una road map di interventi urgenti da mettere incampo, nel più breve tempo possibile," - dice Crocetta. Inseguito all'incontro avvenuto tra il presidente della Regionesiciliana Rosario Crocetta e le segreterie regionali delleconfederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, la giunta ha ritenu-to di dover focalizzare l'attività di governo sia sulle criticitàemergenziali in atto, anche a seguito della mancata appro-vazione della manovra bis, sia sugli aspetti di natura pro-grammatica che devono prevedere un complessivo proces-so di ristrutturazione e razionalizzazione delle risorse attra-verso interventi strutturali da parte dei diversi rami dell'am-ministrazione. Un ruolo centrale sarà ricoperto dal confronto con le partisociali. L'obiettivo è la realizzazione di singole riforme strutturaliall'interno di un piano generale, coordinato dalla Presidenzadella Regione ed elaborato di concerto con le parti sociali,che coinvolga tutti i rami dell'amministrazione ma anchel'elaborazione di un piano complessivo redatto per singoletematiche nonché la costituzione di una task force centraliz-zata di indirizzo e monitoraggio (Governo - parti sociali). La task force si occuperà di Forestali, attraverso una rifor-ma strutturale del settore; Asu, mutuando il modello chedestina i 350 Asu ai Beni culturali, anche in altri settori rite-nuti strategici dal Governo; precari, utilizzo delle risorse pergarantire un'occupazione stabile e utile allo sviluppo socio-economico della Regione; cantieri di servizio; ex Pip, preve-dendo interventi triennali di forme di auto-impiego nonchédel loro utilizzo da parte di privati che lavorano con la pub-blica amministrazione.

Piano straordinariosu partecipate, forestali, consorzidi bonifica

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SCIENZA & CULTURA

A cura di Ignazio Rao

Capperi e cucunci

Fiori e Boccioli

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Il Cappero (Capparis spinosa), è un arbusto perenne molto ramificato, con radici efusto legnoso, foglie di forma rotondeggiante, bellissimi fiori con petali di colo-re bianco e filamenti sottili di color porpora (Stami), che danno al fiore un magni-

fico aspetto. I frutti sono delle bacche di forma allungata, di colore verde con all'inter-no numerosissimi semi di colore scuro. Questa pianta cresce spontaneamente nellefessure delle vecchie mura e delle rocce di natura calcarea, predilige posizioni asso-late e riparate dal vento, popola tutta l'area mediterranea ed è particolarmenteabbondante in tutta la Sicilia e nelle Isole Eolie. Durante i mesi estivi si procede allaraccolta, effettuata rigorosamente a mano e con molto dispendio di tempo, dei boc-cioli (Capperi) e dei frutti (Cucunci), che vengono preparati e conservati sotto sale,in olio o aceto per essere poi commercializzati. Queste prelibatezze, per il loro gra-devole sapore ed aroma, sono molto apprezzate e ricercate dai turisti e pertanto rap-presentano per molte famiglie una preziosa risorsa economica. Nella cucina messi-nese i “chiappari” sono molto utilizzati in numerosissime ricette e soprattutto nellapreparazione dei piatti a base di pesce, del pescestocco, di salse e addirittura di unvero e proprio “pesto di capperi”, utilizzato per condire la pasta. E' grazie alle lucer-tole che si nutrono dei frutti di questa pianta che i semi vengono depositati, attraver-so gli escrementi, all'interno delle fessure dei muri e delle rocce da cui si sviluppe-ranno le nuove piante che cresceranno rigogliose. Inoltre, la pianta può essere ripro-dotta anche per talea ma questo procedimento presenta spesso notevoli difficoltàcon una elevata percentuale di insuccesso.

Pianta di Cappero

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CulturaCultura

Ricordare o dimenticare?

Si è tenuto ieri nell’Aula Magna della corte d’appello di Messina l’incontro con Paolo Mieli,grande giornalista e saggista italiano, organizzato in collaborazione dalla LibreriaBonanzinga e dalla Scuola Forense della nostra città. L’evento nasce da un’esigenza

chiara e precisa, vale a dire dalla volontà di far conoscere al pubblico il nuovo libro di Mieli “Iconti con la storia”, e far comprendere non solo quale sia stata la ragione che ha spinto l’auto-re a comporlo ma anche la metodologia seguita. Un libro dal titolo che potremmo definire “par-lante”, in quanto pone con poche parole l’accento su una questione quanto mai complessa. Aconversare con l’autore è stato il Procuratore generale Melchiorre Briguglio, che ha sottolinea-to prima di tutto come si tratti di un libro per nulla semplice dal punto di vista tematico, ma scrit-to in modo estremamente chiaro e libero da ogni pregiudizio. Vengono fornite al lettore dueindicazioni di fondo: in primis i conti con la storia non sono mai da considerarsi chiusi, l’ordinecostituito è solo momentaneo e non è mai detta l’ultima parola; in secundis è difficile fare “iconti con la storia”, con qualsiasi passato prossimo o remoto, quanto necessario. Il risultatonon sarà mai soddisfacente ma bisogna coltivare in ogni modo la passione per la ricerca sto-rica. Mieli in un libro che sembra pervaso da un “profumo di libertà” dà voce senza riserveanche a personaggi “politicamente” scorretti, rimasti sempre nelle retrovie della storia. Guidacon sapienza il lettore in un lungo viaggio tra gli eventi storici, ricchi di grandi contraddizioni,spinto dal bisogno personale ma allo stesso tempo collettivo di comprendere il nostro tempo.Strumento fondamentale sono le fonti che, però, come è bene tenere presente sono intaccatedallo spirito dei tempi e pertanto i fatti vanno sempre contestualizzati. Si scopre così che la sto-ria è dei vincitori, ma anche dei vinti, dei nessuno, di tutti coloro di cui non si è serbato alcunricordo. Non è fatta, inoltre, sempre da grandi eroi ma talvolta da personaggi mediocri cheattuano quelli che l’autore chiama “compromessi necessari”. Chi intende lavorare con onestàintellettuale deve comportarsi allo stesso modo con gli uni e con gli altri e si troverà spesso a

Paolo Mieli nell’Aula Magna della corte d’appello di Messina

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cambiare il proprio giudizio, a rendersi conto che quelli che credeva essere “cavalieri” senzamacchia in realtà non lo sono, che molte biografie sono da riscrivere totalmente, ed altri per-sonaggi ancora hanno avuto meriti insospettabili. Lo statista greco Pericle appare così perfet-tamente moderno nel conciliare violenza e legge, Carlo Magno, il condottiero dalla moltissimesfaccettature, Cavour, l’uomo alle cui idee si ispireranno i liberali tedeschi. Un lavoro attentocome questo porta alla luce inevitabilmente grandi contraddizioni, di fronte alle quali sorgespontaneo un interrogativo: ricordare o dimenticare? Ha un senso ricordare tutte le vicendestoriche, rivangare il passato, accendere i fuochi spenti dal tempo? Questi sono interrogativiche spingono il lettore a riflettere sugli eventi, su ciò si è verificato in passato e che si verificaoggi. Non bisogna mai farsi cogliere dalle facili suggestioni, proposte talvolta dai mass media,dai facili accostamenti tra personaggi appartenenti ad epoche molte diverse. Ogni momentostorico, ha tenuto a sottolineare Mieli, ha delle sue particolarità e cercare dei comuni denomi-natori porta a commettere gravi errori. A questo primo “comandamento” ne segue un altro cheun bravo storico conosce bene: nella storia non esiste il 100%, nessuna opinione è totalmen-te vera o totalmente falsa, nessun personaggio è ottimo o peggiore. Uno storico deve lavora-re sempre con onestà intellettuale, valutare per bene gli eventi, costruire un proprio giudizioche deve essere pronto a cambiare se non confermato dal proseguo della ricerca.L’interrogativo “Ricordare o dimenticare” che affiora dalla lettura de “I conti con la storia” è inun certo senso risolvibile grazie a quello che Mieli chiama“patto dell’oblio”. Il termine oblio, come insegna il mondoclassico, si usa per indicare qualcosa che si sceglie di rile-gare in un angolo, di mettere momentaneamente da parte.Il “patto dell’oblio” è necessario per lo storico, secondol’autore, è una scienza consapevole, per nulla disprezza-bile bensì migliore rispetto ad una selezione condottaanarchicamente dalla memoria. La selezione degli eventida destinare all’oblio, infatti, è frutto di una scelta consa-pevole dello storico. Un incontro particolarmente interessante che ha fornito aipresenti molteplici spunti di riflessione, nati da un libro chenon vuole consegnare al lettore alcuna “verità”, ma al con-trario creare dubbi, interrogativi. Leggendo dei vari eventisembra che qualcosa resti sempre in sospeso, che nontorni e pertanto si è chiamati a fare “i conti con la storia”.Il bello della storia è proprio questo: sapere che non esi-ste alcuna certezza, che la propria ricostruzione deglieventi potrà essere messa in discussione da altri, che neforniranno una diversa ma parimenti valida. Un gioco diintelligenze a confronto che speriamo non abbia mai fine,perché in caso contrario vorrà dire che non si è più ingrado di comprendere l’importanza della storia. A conclusione dell’evento il messaggio è chiaro: la Culturapuò essere un ottimo trampolino di lancio per la Pace.

Alessia Vanaria

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Ambito riconoscimento per laclasse VB della sezioneGeometri dell’Istituto Superiore

Minutoli. Gli studenti coordinati dalladocente di lettere, prof. AlessandraFamà, si sono classificati al primoposto del concorso indetto dallaLibreria Ciofalo di Messina, nel 75°anniversario della sua fondazione. La proclamazione è avvenuta nelcorso di un’ affollata cerimonia di pre-miazione che si è tenuta nella Chiesadi Santa Maria Alemanna. A ricevere ilpremio sono stati gli studentiAlessandra Tirrito, Antonio Di Stefanoe Roberto D’Urso. Numerosi sono stati i lavori presenta-ti dalle scuole superiori di tutta la pro-vincia di Messina che hanno impe-gnato, non poco, la giuria di espertinominata dalla Libreria Ciofalo. Allaclasse vincente, è stato assegnato unpremio consistente in una fornitura dilibri, del valore di 500 euro, che andràad arricchire la Biblioteca del Minutoli.Le classi partecipanti al concorso sisono cimentate nella presentazione diun elaborato, in forma scritta o multi-mediale, che si è ispirato al volume“La Letteratura è la mia vendetta” cheriporta una conversazione, sul ruoloche la letteratura ha nella nostrasocietà, tra l’intellettuale e scrittoreClaudio Magris ed il premio Nobel perla Letteratura, Mario Vargas Llosa.

Prestigioso premio lett sezione Geometri dell’Istituto S

Messina

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terario per la V°B Superiore “G. Minutoli”

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Riceviamo e pubblichiamo

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Ecosì dopo il presunto “ritrovamento” delle ossa di Caravaggio e il fallimento dellaricerca di quelle della famosa Monna Lisa, il sedicente Comitato Nazionale per lavalorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali si è messo sulle tracce dei resti

mortali di Antonello da Messina.La stampa locale ha dato ampio spazio all’evento, ma ci si augura che le istituzioni nonvogliano cadere nella tentazione di spendere soldi pubblici in una tale impresa, sovvenzio-nando un Comitato che, nonostante il nome altisonante, è una semplice associazione pri-vata, dagli scopi quanto mai bizzarri, che sottintendono una sorta di macabra passionenecrofila oltre che una visione delirante della valorizzazione del patrimonio culturale. Acapeggiare l’operazione è Silvano Vinceti, che in Italia è riuscito a ottenere visibilità, aven-do prima sostenuto di avere ritrovato una tibia, o poco più, del celeberrimo Caravaggio equindi per essersi impegnato nella ricerca dei resti di Monna Lisa del Giocondo – resaimmortale dal ritratto di Leonardo al Louvre –, riuscendo a fare spendere a Provincia eComune di Firenze cifre assai significative senza raggiungere nessun tipo di risultato(come hanno denunciato Luca Nannipieri e Tomaso Montanari, rispettivamente sul“Giornale” del 27 giugno 2012 e sul “Fatto Quotidiano” del 9 agosto 2013). Sorprende, in

Non c’è due senza treAntonello e le ossa da non cercare

Convento di Santa Maria di Gesùfoto Peppe Saya

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realtà, che un tale personaggio riesca ancora a godere di credibilità presso le amministra-zioni italiane, laddove una istituzione di inattaccabile prestigio quale il Musée du Louvre loha definitivamente bollato con la qualifica di “ciarlatano”, in conseguenza di certe sue far-neticazioni sulla Gioconda che hanno a che fare più con la fantasia romanzesca di DanBrown che con la figura storica di Leonardo pittore.Fallita l’“operazione Monna Lisa”, Vinceti torna alla carica con un’impresa ancora piùardua: trovare le ossa di Antonello da Messina. Al proposito è bene precisare una serie dicoordinate storiche in base alle quali anche un bambino sarebbe in grado di capire che lapercentuale di probabilità di ritrovare i resti del celebre pittore è prossima praticamenteallo zero. A questo si aggiunga che il metodo di ricerca di Vinceti ha tutte le caratteristicheper essere molto meno scientifico di quello che vorrebbe essere. Per esempio, egli hadichiarato alla stampa che Antonello sarebbe morto di tisi (“Gazzetta del Sud”, 4 aprile2014), e già qui c’è un equivoco, perché non sappiamo di quale malattia sia morto il pitto-re. In realtà è Giorgio Vasari – l’autore delle famose Vite (1550 e 1568) – ad affermare cheAntonello sarebbe morto di “mal di punta”, ovvero una malattia polmonare. Ciò fa gioco aVinceti, che evidentemente spera di poter attribuire ad Antonello le ossa di un qualsiasimorto di tubercolosi del Quattrocento. Il problema è che Vasari conosceva alcuni impor-tanti dipinti lasciati da Antonello a Venezia, ma ignorava in sostanza i suoi dati biografici eparticolarmente quelli della carriera siciliana; stando agli scritti dell’aretino, il pittore sareb-be infatti morto a Venezia. Pertanto, a prendere per buona la notizia di una morte di tisi diAntonello, si dovrebbe andare a cercarne le ossa in laguna.

foto Peppe Saya

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Riceviamo e pubblichiamo

Antonello, tuttavia, non morì a Venezia (dove lavorò nel 1475-1476), ma a Messina. Loassicura il suo testamento del 14 febbraio 1479, all’interno del quale affermò chiaramentela volontà di farsi seppellire “in conventu Sancte Marie de Ihesu cum habitu dicti conven-tus”. Il riferimento è al convento francescano osservante di Santa Maria di Gesù che allo-ra esisteva in due sedi, quella superiore e quella inferiore; è quindi quasi impossibile chia-rire in quale dei due siti il pittore sia stato inumato, tanto più che nessuna delle fonti mes-sinesi ricorda una tomba di Antonello che, se fosse esistita , difficilmente sarebbe stataignorata. Vinceti si è convinto che il pittore sia stato sepolto nella chiesa di Santa Maria diGesù superiore a Ritiro, un edificio distrutto e ricostruito più volte nei secoli, in seguito aeventi disastrosi, e del quale è giunta fino a noi soltanto una serie di ruderi.È bene inoltre mettere in guardia il pubblico dalle mistificazioni: non basterebbe infatti tro-vare una costola con un frammento di saio, poiché la scelta di Antonello di farsi seppellirein abito francescano non era affatto insolita, ma decisamente comune per coloro che eleg-gevano a propria sepoltura una sede conventuale del genere. E allora resterebbe da indi-viduare un qualche erede di Antonello con il quale confrontare eventuali frammenti osseiemersi dallo scavo; e qui manca ogni dato, a meno che Vinceti non voglia magari girarel’Italia confrontando qualche materiale a sua disposizione con i DNA delle centinaia di fami-glie “Antonelli” sparse per la penisola, finché non si giunga al definitivo “match”! Da nota-re che un simile metodo – che di scientifico non ha assolutamente nulla – è stato utilizza-to per le ossa di Caravaggio, andando alla ricerca degli attuali Amerighi, anche se poi lacorrispondenza del materiale genetico era – risibilmente – soltanto dell’85% e, dunque,non esisteva alcuna corrispondenza definitiva, come ha ricordato Tomaso Montanari, che

foto Peppe Saya

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in un recente articolo (L’uomo a caccia di ossa (false),“Il Fatto Quotidiano”, 5 marzo 2014) ha denunciato l’en-nesimo ‘colpo grosso’ messo a punto da Vinceti, rivol-gendo anche un appello al Sindaco Accorinti e alPresidente Crocetta affinché evitino questa ennesimafarsa ai cittadini siciliani. Appello che qui rinnoviamo,estendendolo anche al Ministro Franceschini e aglionorevoli di Camera e Senato della Repubblica, affin-chè non sottoscrivano la raccolta di adesioni lanciatada Vinceti in favore del suo progetto.Ribadiamo dunque che la folle impresa proposta dalsedicente Comitato Nazionale (che purtroppo sembraaver trovato a Messina un certo seguito) non meritaassolutamente di essere finanziata da istituzioni pubbli-che, che nel momento in cui avessero fondi a disposi-zione per la valorizzazione del patrimonio potrebberospenderli in modo decisamente molto più utile per lacomunità, aspirando a ottenere risultati concreti ed evi-tando il rischio di essere presi per il naso con presuntescoperte che si presterebbero ottimamente a essereridicolizzate dalla comunità scientifica nazionale e inter-nazionale.

I firmatari del documento:

Gabriele FattoriniRoberto CobianchiLuigi HyeraceGiampaolo ChilléFrancesco AcetoAlessandro AngeliniNicola AricòElena AscentiGioacchino BarberaRoberto BartaliniValeria BottariVirginia BudaFrancesco CagliotiLorenzo CampagnaFrancesca Campagna CicalaLaura CavazziniElvira D’AmicoRosanna De GennaroSebastiano Di BellaCaterina Di GiacomoGiovanna FamàAldo GalliLuigi GiacobbeAgostino GiulianoMaria Katja GuidaCaterina IngogliaMaria Intelisano AlibrandiGioacchino Francesco La TorreStefania LanuzzaGiuseppe LipariAlessandra MiglioratoMaria Grazia MilitiMaria Pia MistrettaFabrizio MolloRosario MoscheoGrazia MusolinoSabrina PandolfoFrancesca PassalacquaTeresa PugliattiDavide RizzoMaria Carmela RugoloElena SantagatiDonatella SpagnoloFiorella Sricchia SantoroRosaria StracuzziGabriella TiganoFabio TodescoRosario Vilardo

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Nel quadro delle iniziative culturali legate alla Solennità dellaMadonna della Lettera 2014, stasera, mercoledì 28 maggio pren-derà il via la Rassegna nazionale “Maria SS. della Lettera” per

Cori di Voci Bianche, Organizzata in collaborazione con l’AssociazioneItaliana Maestri Cattolici provincia e Sezione di Messina e Provincia diPalermo e il Coro di Voci Bianche “Note Colorate”di Messina, con ilpatrocinio della Federazione Italiana Pueri Cantores, dell’AssociazioneRegionale dei Cori della Regione Sicilia e, con la prima serata alle ore 19presso la Chiesa SS. Annunziata dei Catalani.La serata vedrà la partecipazione di 2 cori scolastici messinesi: Coro divoci bianche “Ritmika” Istituto Comprensivo “E. Vittorini” di Messina e ilCoro di voci bianche “Enarmonia” Scuola Primaria “Principe di Piemonte”dell’Istituto Comprensivo “E. Drago”. Qualificata la giuria di valutazionecomposta da: M° Nicola Conci, Presidente, Dott. Antonio Morgante,Moderatore del Comitato Cittadino “Maria SS della Lettera”, Ins. MariaRizzo Trischitta, Presidente Provinciale AIMC di Messina, M° NazzarenoDe Benedetto, Direttore del Coro polifonico Diocesano “S. Maria dellaLettera”, M° Daniele Lisanti, Direttore del Coro Polifonico “LucaMarenzio”, M° Piero Blanca, Docente della classe di pianoforte dell’I. C.“A. Manzoni” e M° Francesco Falcone, Docente di Musica - Baritono Collaboratore Vicario delDirigente dell’I. C. “Santa Margherita”la Rassegna Regionale “Maria SS della Lettera” vuole sensibilizzare e dare impulso alla divul-gazione della pratica corale tra bambini e ragazzi e creare, allo stesso tempo, un momento diconfronto, di verifica, di scambio tra le diverse e ricche realtà esistenti ed operanti sul territo-rio cittadino e regionale. Essa vuole essere volano per stimolare alla collaborazione, all’impe-gno collettivo che porta al raggiungimento di un fine comune: attraverso l’esperienza del “faremusica cantando insieme” si vuole fornire ai partecipanti la possibilità di essere protagonisti,all’interno di un gruppo, in un percorso che tenga conto anche dei valori educativi cattolici.La Rassegna proseguirà poi l’indomani 29 maggio, sempre alla Chiesa SS. Annunziata deiCatalani alle ore 19 con il Coro di voci bianche “In…Cantando” della Scuola Primaria “A. M. diFrancia” dell’Istituto Comprensivo “G. Catalfamo” di Messina, il Coro di voci bianche “VincenzoBellini” dell’Istituto Comprensivo “G. Parini” di Catania e il Coro “Note colorate” di Messina e il

Rassegna nazionale “Maria SS. della Lettera” per Cori di Voci Bianche Le scuole di Messina rendono omaggio alla Madonna della Lettera al porto

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31 maggio con la presenza dei cori provenienti da tutta la Sicilia.Nella foto allegata il Corodell'I.C. Elio Vittorini durante la Rassegna dello scorso anno.Nella stessa giornata di oggi, mercoledì 28 maggio, è stato anche avviato un corso di forma-zione per docenti e direttori di cori di voci bianche tenuto dal M° Nicola Conci presso il TeatroVittorio Emanuele di Messina e che si concluderà il 31 maggio, con l’esibizione del coro labo-ratorio.Sempre nella mattinata di oggi oltre 200 scolari di alcune Scuole di Messina si sono recati aipiedi della stele della Madonna della Lettera per lanciare, attraverso dei palloncini colorati, cia-scuno una lettera al cielo scritta in classe. L’iniziativa organizzata grazie alla disponibilità delcomandante della base di Marisicilia, C.V. Santo Giacomo Legrottaglie, è organizzata oltre chedal Comitato cittadino anche dall’UNICEF comitato provinciale di Messina e AIMC Sezione diMessina.Sul sito web madonnadellalettera.it è possibile consultare tutto il programma.

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Coroscuola Vittorini

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SpettacoliSpettacoli

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Al Palacultura, si è svolta la cerimonia di premiazione delconcorso “Ciak- ScuolaFilmFest”, con la conduzionedella giornalista Letizia Lucca. L’iniziativa, arrivata alla

sua quarta edizione, è organizzata con la direzione artistica diSergio Bonomo. E, invitando scuole di tutta Italia, punta a sen-sibilizzare i giovani su tematiche sociali attraverso la realizza-zione di uno spot o di un breve filmato del tipo pubblicità pro-gresso. Tra le tantissime scuole aderenti, quest’anno, settantasono soltanto delle provincia di Messina. Tra i premiati gli isti-tuti scolastici messinesi: Villa Lina, Verona Trento, Seguenza,Bisazza, La Pira-Geltiluomo, Maurolico e Antonello. La mani-festazione, che a livello nazionale si concluderà a dicembre, èpromossa da Lab Cinecittà Sicilia & Ass , Associazione Educain collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cataniae Messina , Dino studios produzioni cinematografiche, Agisscuola, Agis e Associazione Italiana Familiari e Vittime dellastrada.

Ciak-scuola film fest

La premiazione

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Argo

Iran 1979, la rivoluzione è arrivata al punto più alto, lo Shas Pahlavi sta per essere succe-duto dagli uomini dell’ayatollah Khomeini, l’ambasciata americana viene presa d’assalto, 52persone vengono rapite, 6, però, riescono a scappare e trovare rifugio in casa dell’ambascia-tore canadese. Il governo statunitense deve inventarsi qualcosa per salvare la vita ai 6, ricercati dai rivo-luzionari, è così che nasce il “Canadian Caper”. L’operazione viene affidata all’agente della CIA Tony Mendez, toccherà a lui trovare il mododi riportare a casa i suoi connazionali. Si, ma l’idea deve essere davvero geniale, cosa inven-tarsi, beh facile, è la patria di Hollywood, faranno un film. Tony Mendez si finge un produttore di Hollywood e cercando di far passare i 6 per i mem-bri della troupe riuscirà nel suo intento. Il film è tratto da una storia vera, il finale del filmnon era un segreto, non era per nessuno davanti al grande schermo ma è proprio lì che stala grandezza di “Argo”, che sarebbe il titolo del fantomatico film di Mendez e soci, il pathose la sensazione di instabilità è presente in tutto il film, ogni momento, ogni passo sembraessere l’ultimo per i fuggiaschi. La sequenza finale nell’aeroporto di Teheran è splendida, pur consapevoli che la situazio-ne ci volgerà al meglio per gli americani, lo spettatore vive nell’incertezza che tutto possaessere smascherato, dal controllo passaporti fino al decollo effettivo i minuti sembrano ore,l’angoscia è vivida, quando si raccontano storie vere la difficoltà sta lì, la ricostruzione sto-rica deve saper essere raccontata, deve sorprendere lo spettatore, anche quello più infor-mato. La regia di Ben Affleck (che sorpresa!) ci riesce, non è mai banale, racconta le emo-zioni ed i volti dei protagonisti, tra l’altro è lui Tony Mendez quindi ancora più difficileessere protagonista e regista al tempo stesso. Prova di maturità dell’attore americano, finito nell’ombra dopo l’exploit giovanile in “WillHunting” dove insieme all’amico Matt Damon è protagonista e sceneggiatore. “Argo” è unaperla, banalmente filo americano, ma ben più profondamente racconta il suo tempo inmaniera brillante, l’Iran è fotografato più che raccontato, Hollywood viene descritta nellasua decadenza dell’epoca e vacuità. Ben Affleck è ottimo sia dietro la macchina da presache in scena, intuizione geniale di George Clooney, produttore del film. 3 premi agli Oscar2013, miglior film (batte “Lincoln” e “Django Unchained”), miglior sceneggiatura non origi-nale e miglior montaggio.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e WillChampion, quattro ragazzi londinesi con un sogno, quello didiventare una band di successo mondiale. Quattro ragazziche come nei film si riunivano nei garage a fare musica,quattro ragazzi che un giorno diventarono i Coldplay. Eredidegli Oasis, rappresentano la continuazione del brit – poppartita con la band di Manchester, repertorio semplice, testisemplice ma sonorità interessanti e non banali. Il successoarriva nel 2000 col singolo “Yellow” tratto dall’album“Parachutes”, lo stile ricorda dalle prime note quello deiRadiohead o di Jeff Buckley e chiaramente degli Oasis, forseun briciolo meno classic rock della band dei Gallagher. Laforza di Chris Martin e soci è stata sin da subito di nonsedersi sugli allori, innovarsi e mutare sposando nuoveinclinazioni e sonorità, deriva indie rock ed alternativerock, sperimentare non spaventa la band inglese ed il suc-cesso non manca. Un gruppo che mette d’accordo tutti, pub-blico e critica, strano ma vero! Il pubblico ama lo stileColdplay che, però, diventano subito il classico gruppo cheo si ama o si odia. Niente sfumature o mezze misure, c’è chiadora lo stile Martin e chi invece trova insopportabile l’en-nesimo tentativo di diventare gli U2. Cattiverie? Chissà, anoi non dispiacciono affatto, anzi, il modo di sperimentareed essere camaleontici ci incuriosisce non poco. Il quartoalbum è l’esplicazione di questo nostro discorso “Viva la

vida or death and all his friend” rappresenta la voglia di Martin di sorprendere i fan e la cri-tica, cambia stile musicale, sonorità diverse, dall’elettronico al dance soft, risultato? 3Grammy Awards e consacrazione. Il singolo “Viva la vida” diventa hit mondiale, cartolinaper i fan storici di come i Coldplay non siano mai uguali a se stessi e per i detrattori sor-prendente motivo di rivalutazione. Pagina importante nello sviluppo della band di Martin èl’impegno sociale, il gruppo è attivo sia nel mondo politico , tanto da aver contestato fero-cemente le missioni nel Golfo nel 2003, fino ad appoggiare il candidato democratico Kerryalla corsa alla Casa Bianca.

a cura di Francesco Certo

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Co

ldp

lay

[...]Quando ci provi al meglio che puoi

ma non riesci ad ottenere quel che vuoi

quando ottieni quel che vuoi

ma non è quello di cui hai bisogno

quando ti senti così stanco

ma non riesci a dormire

Bloccato al contrario[...]

Fix you

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Cesare Pavese nacque nel 1908 a Santo Stefano Belbo, nelleLanghe cuneesi, dove la famiglia, ormai residente a Torino, sirecava per trascorrere le vacanze. Ultimo di cinque figli, a soliotto anni perse il padre, e dunque, la sua educazione fu affida-ta interamente alla madre, una donna energica e severa che nonriuscì, però, a far vincere al figlio, timido ed introverso, le suepaure nei confronti della vita. Questa difficile situazione fami-liare è certo una della ragioni che possono spiegare la fragilitàpsicologica dello scrittore, le difficoltà incontrate per impararequello che egli stesso definirà “ il mestiere di vivere”. Si dedicòinizialmente, dal 1929 in poi, all’attività di traduttore e nel 1931uscì la magistrale traduzione di Moby Dick di Melville, a cui neseguirono tante altre tutte ben realizzate. Sebbene non si occu-passe di politica, subì durante il periodo bellico diverse perqui-sizioni. Nel maggio del 1935 venne trovato in possesso di alcune lettere compromettenti,che avrebbe dovuto recapitare a un’altra persona, e fu condannato a tre anni di confino dascontare a Brancaleone Calabro. Da questa esperienza nacque il lungo racconto Il carcereed il diario, pubblicato postumo nel 1952 con il titolo, voluto dall’autore, Il mestiere di vive-re. Rientrato a Torino andò incontro ad una forte delusione d’amore e all’insuccesso dellaraccolta di poesie Lavorare stanca. Pavese decise, dunque, di ritornare alle traduzioni e agliimpieghi editoriali, ma soprattutto portò a maturazione il passaggio dalla poesia alla prosa,strumento più adatto per esprimere la sua visione del reale e le problematiche interiori.Scrisse allora gran parte dei racconti, pubblicati postumi nel volume Notte di festa e com-pose i primi “romanzi brevi”: Paesi tuoi, La bella estate, La spiaggia. La pubblicazione diPaesi tuoi scatenò reazioni contrastanti, ma l’opera si distinse per il carattere innovativodella sua scrittura, imponendo Pavese all’attenzione della critica. A consacrare il suo suc-cesso di narratore furono numerose opere come I dialoghi di Leucò, ispirati al mondo clas-sico, Prima che il gallo canti, che riunisce Il carcere e La casa in collina, Il diavolo sulle col-line ed infine La luna e i falò, la summa dell’opera di Pavese. Qui, infatti, meglio che altro-ve si precisa, a partire dal titolo, la nozione pavesiana di una “realtà simbolica” fondata sulmito. La presenza della luna accompagna le vicende del destino umano, scandisce, in parti-colare, i ritmi della vita contadina e il tempo circolare del suo calendario, con l’eterno ritor-no delle stagioni. I falò, invece, sono i fuochi accesi di notte dai contadini durante le festepaesane. Questi, elementi superstiti di una realtà arcaica, legata ai miti della terra e ai ritidi propiziazione, hanno accompagnato il bambino che li osservava, in un cammino inizia-tico alla scoperta della vita. Ai falò dell’infanzia, contraddistinti dalla partecipazione collet-tiva all’atmosfera gioiosa della festa si sostituiranno, simbolicamente, i falò della maturità,portatori di distruzione e di morte, a ribadire una solitudine e un’estraneità ineliminabili.Nel 1950 Pavese ottenne per quest’opera il Premio Strega e il 27 agosto del medesimo annosi uccise nella camera di un albergo torinese.

a cura di Alessia Vanaria

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Pavese

Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente,

nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando

non ci sei resta ad aspettarti.

Ora che ho visto cos'è la guerra, cos'è la guerra civile, so che

tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: – E dei caduti

che facciamo? Perché sono morti? – Io non saprei cosa rispon-

dere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano.

Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guer-

ra è finita davvero.

La vita non è ricerca di esperienze, ma di sé stessi.

Santo Stefano Belbo, 9 settembre 1908Torino, 27 agosto 1950

Cesare

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Il peperoncino permette di bloccare unrecettore del dolore consentendo anche almetabolismo di rimanere più giovane.

Peperoncino. Lo studio è stato condottodall’Università di Berkeley. L'esperimento neitopi ha mostrato che la somministrazione dipeperoncino migliora la risposta insulinica epermette di affrontare meglio gli scompensi diglicemia alta. "Pensiamo che bloccando que-sto recettore del dolore si ottengano effetti utili- ha detto Andrew Dillin, un professore di bio-logia molecolare e cellulare presso laBerkeley University of California - non solo peralleviare il dolore, ma per migliorare la duratadella vita e la salute metabolica. In particolareper il trattamento del diabete e l'obesità negliesseri umani”.Dolore. Se gli esseri umani di età avanzatariportano una più alta incidenza di dolore, que-sto blocco del recettore in maniera indiretta

rallenta il processo di invecchiamento. Lafonte è la capsaicina, sostanza presente nelpeperoncino che incide sulle cellule nervose espesso le uccide. Le diete ricche di capsaici-na sono state collegate a una minore inciden-za di diabete e problemi metabolici nell'uomo.Invecchiamento. I risultati sono stati pubblica-ti il 22 maggio sulla rivista Cell. TRPV1 è unodei recettori del corpo umano che favoriscel’invecchiamento, e che reagisce a temperatu-re estremamente elevate e altri stimoli doloro-si. Il recettore si trova anche nelle fibre nervo-se che sono a contatto con il pancreas, dovesi stimola il rilascio di sostanze che causanoinfiammazione.Precedenti ricerche hanno dimostrato che itopi privi TRPV1 sono protetti contro l'obesitàindotta dalla dieta, suggerendo quindi che ilrecettore svolge un ruolo nel metabolismo.

Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

Il peperoncino rallenta il dolore e l'invecchiamento nell'uomo

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Per preparare i tortini di melanzane, lavatele due melanzane e spuntatele; tagliateneuna a fette spesse mezzo centimetro per ilsenso della larghezza e grigliatele su unagriglia di ghisa rovente da entrambe i lati. Poi tagliate l'altra melanzana a fette spes-se circa 1 cm e ricavate dei dadini. Poi pre-parate anche gli altri ingredienti: lavate etagliate i pomodorini a quarti; sbucciateuno spicchio d'aglio e tritate anche i ramet-ti di timo. Poi tagliate anche il provolone adadini e il prosciutto cotto a strisce. Irrorate una padella ampia con un filo d'olioe fate rosolare lo spicchio di aglio (poteteusarlo intero e toglierlo al termine della cot-tura). Unite poi il timo tritato e le melanza-ne a dadini, mescolate con un cucchaio dilegno e fate rosolare a fuoco dolce alcuniminuti. Quindi unite i pomodorini e aggiun-gete l'acqua per favorire la cottura. Salate e pepate a piacere e lasciate cuoce-re per una decina di minuti fino a quando lemelanzane non si saranno ammorbidite.Una volta cotte, spegnete il fuoco. Oleateaccuratamente le cocottine di ceramicaaiutandovi con un pennello da cucina eadagiate sul fondo una fettina di melanza-ne. Proseguite con uno strato di melanzane adadini, poi una striscia di prosciutto cotto edadini di provolone. Continuate a creare gli strati alternando gliingredienti e terminate ciascun tortino conuno strato di melanzane e dadini di provo-lone. Poi ponete le cocottine in una teglia epassatele in forno statico a 200° per 20minuti (180° per 10 minuti se forno ventila-to). Una volta pronti, sfornate i tortini dimelanzane e una volta intiepiditi, capovol-geteli sui piatti da portata per servirli!

Tortini di melanzane

Ingredienti per 4 tortini

• 2 Melanzane da 800 gr l'una

• 200 gr di Pomodori ciliegino

• 200 gr di Provolone

• 150 gr di Prosciutto cotto

• 1 spicchio d'Aglio

• qualche rametto di Timo

• Sale fino q.b.

• Pepe macinato q.b.

• 50 ml di Acqua

• Olio di oliva extravergine q.b.

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AmarcordMessina anni ‘20Corso Garibaldi

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