iDialoghi - La Sicurezza dei SOCIAL MEDIA

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La sicurezza dei La sicurezza dei SOCIAL MEDIA SOCIAL MEDIA Settembre 2010

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Social Web Il fenomeno Facebook Rischi e minacce dei Social Media Le truffe più diffuse Consigli per un uso sicuro e consapevole dei Social Media Conclusioni

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La sicurezza deiLa sicurezza deiSOCIAL MEDIASOCIAL MEDIA

Settembre 2010

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11 -- Social Web:Social Web: WebWeb 2.0, Social Media e Social Networks2.0, Social Media e Social Networks

22 -- Il fenomeno FacebookIl fenomeno Facebook

33 -- Rischi e Minacce dei Social MediaRischi e Minacce dei Social Media

44 -- Le Truffe piLe Truffe piùù diffusediffuse

55 -- Consigli per un uso sicuro e consapevole dei Social MediaConsigli per un uso sicuro e consapevole dei Social Media

66 -- ConclusioniConclusioni

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L’evoluzione di Internet, il cosiddetto Web 2.0, ha determinato un nuovoapproccio caratterizzato non più dalla semplice consultazione delle fonti maanche dalla possibilità di contribuire con i propri contenuti e di condividerlirendendoli immediatamente accessibili a tutti, pur senza particolarepreparazione tecnica.

“La possibilità di accedere a servizi abasso costo in grado di consentirel'editing anche per l'utente pocoevoluto, rappresenta un importantepasso verso un'autentica interazionee condivisione in cui il ruolo dell'utenteè centrale.”

(Wikipedia)

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1 - SOCIAL WEB: WEB 2.0

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La possibilità di creazione e condivisione immediata di contenuti tipica delWeb 2.0 è data da una serie di strumenti online, i Social Media.

“Social media è un termine genericoche indica tecnologie e praticheonline che gli utenti adottano percondividere contenuti testuali,immagini, video e audio.”

(Wikipedia)

Queste condivisioni possono avveniretramite: Blogs, Chat, Forum, SocialBookmarks, Wiki, Podcast, Siti di Videoe Photo Sharing, Virtual Worlds,Social Networks, …

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1 - SOCIAL WEB: SOCIAL MEDIA

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25 MILIARDI.Il numero di contenuti (web links, news, posts, note, foto, ecc) condivisi ognimese su Facebook.

24 ORE.La durata totale dei video caricati ogni minuto su YouTube.

2 MILIARDI.Il numero di video visti ogni giorno suYouTube.

27 MILIONI.Il numero medio di “tweets” al giornosu Twitter.

4 MILIARDI.Il numero di immagini ospitate su Flickr.

(What the F**K is social media now?)

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1 - SOCIAL WEB

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I Social Networks, nati con lo scopo digestire reti di relazioni sociali, permettono diaccedere a delle community tematiche in basealle proprie passioni o aree di business,stringendo nuovi contatti di amicizia o di affaritramite il proprio profilo personale.

“I social network e il community networkingstanno generando approcci innovativi al lavorodelle organizzazioni della società civile.”

(Wikipedia)

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1 - SOCIAL WEB: SOCIAL NETWORKS

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1 - SOCIAL WEB

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“Dal 2014 i servizi di SocialNetworking sostituiranno l’e-email come veicolo primario perle comunicazioni interpersonaliper il 20% degli utentiprofessionali.”

(Gartner Reveals Five SocialSoftware Predictions for 2010and Beyond)

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1 - SOCIAL WEB

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Facebook rappresenta un fenomeno unico per la capillarità della sua diffusionea livello mondiale.

”Se Facebook fosse una nazione, sarebbe la terza più popolata al mondo, intesta agli Stati Uniti.Solo la Cina e l’India sono più popolate.”

(What the F**K is social media now?)

500 MILIONI di utenti nel mondo.

16 MILIONI di utenti in Italia.

(Facebook Statistics eVincos Blog - Osservatorio Facebook)

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2 – IL FENOMENO FACEBOOK

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È lo strumento di Social Network più diffuso al mondo, il preferito in America,Europa, Africa, India, Australia, …

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2 – IL FENOMENO FACEBOOK

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500 MILIARDI.Il numero di minuti spesi al mese su Facebook.

L’utente medio ha 130 amici, è connesso a 80 gruppi e pagine dicommunity e trascorre oltre 55 minuti al giorno su Facebook.

150 MILIONI di utentiaccedono a Facebookda dispositivi mobili esono due volte piùattivi rispetto agliutenti tradizionali.

(Facebook Statistics)

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2 – IL FENOMENO FACEBOOK

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Malware è l’abbreviazione di “malicious software” e indica un programmacreato con lo scopo di creare danni ai sistemi nei quali riesce a infiltrarsi.

Ne esistono diversi tipi: virus, trojan horse, spyware, worm, rootkit, …

I malware possono essere veicolati dafile infetti, non solo eseguibili maanche documenti come DOC, PDF, ecc..

Inoltre, un browser vulnerabile puòesporre al rischio di infezioni tramitel’esecuzione di codice maligno presentein alcuni siti, solo navigando le pagine(anche in assenza di Javascript o Flash).

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3 – RISCHI E MINACCE: MALWARE

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Koobface, anagramma di Facebook, è il più noto esempio di worm in grado diinfettare gli utenti Windows di numerosi Social Networks.

Diventato una reale minaccia nel 2009, agisce inviando messaggi agli amici diutenti già infetti contenenti link a video

YouTube che richiedono di installare un

aggiornamento di Adobe Flash. Questo si

rivela essere un downloader che scarica

sul sistema i componenti di Koobface.

Definito dagli esperti come la più grandeBotnet del Web 2.0, Koobface deve il suosuccesso e la sua rapida diffusione all’eccessivafiducia che gli utenti dei Social Networksripongono nei messaggi provenienti dagli amici.

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3 – RISCHI E MINACCE: WORM

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Su Facebook (ed altri Social Networks ) chiunque può sviluppare applicazioni.Tali applicazioni hanno la caratteristica di poter accedere al database del SocialNetwork in modo che un utente possa diffonderle a tutti i suoi contatti.

Dato il basso livello dei controlli disicurezza di default, può essererischioso utilizzare applicazionisconosciute, che potrebbero veicolaremalware.

Meglio quindi verificare attentamentele impostazioni di sicurezza di ciascuna.

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3 – RISCHI E MINACCE: APPLICAZIONI DI TERZE PARTI

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Lo spam, faticosamente arginato dai filtri delle caselle e-mail, si ripropone inuna nuova veste colpendo gli utenti dei Social Networks tramite messaggi cheincludono link a siti interni o esterni, inviti a iscriversi a gruppi o richieste diamicizia da parte di sconosciuti.

I Social Networks mettono a disposizionedegli Spammers diversi strumenti: i tool diricerca permettono di selezionare determinatisegmenti demografici di utenti, mentre le fanpages e i gruppi consentono di mandaremessaggi a tutti gli iscritti accomunati daimedesimi interessi.

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3 – RISCHI E MINACCE: SPAM

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“Il 57% degli utenti dice di essere stato oggetto di spam tramite i siti di SocialNetworks, un aumento del 70% rispetto l’anno scorso.

Il 36% rivela di aver ricevuto malware dai Social Networks, un aumento del69% rispetto all’anno precedente.”

I Social Networks più a rischio sono:

1. Facebook: 60%

2. MySpace: 18%

3. Twitter: 17%

4. LinkedIn: 4%

(Sophos Threat Report 2010)

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3 – RISCHI E MINACCE: SPAM & MALWARE

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Derivazione del phishing classico, chepunta a sottrarre dati bancari, i modernitentativi mirano ad ottenere le credenziali diaccesso ai Social Networks.

Un caso particolare è il whaling ("caccia allabalena“) un attacco informatico con loscopo di carpire profili di alto livello(amministratori, dirigenti, ecc), condottoutilizzando le informazioni diffuse dalle stessevittime nei vari Social Networks o nei siti webaziendali e tecniche di social engineering,talmente mirato da avere altissime probabilità disuccesso.

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3 – RISCHI E MINACCE: PHISHING & WHALING

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BitDefender nel corso di un esperimento ha rintracciato online 250.000 datisensibili, tra username, password e indirizzi e-mail: l'87% degli account rilevaticon l'esperimento sono ancora validi mentre nel 75% dei casi la password è lastessa sia per accedere ai Social Networks che all'e-mail.

“I risultati preoccupanti di questo esperimentodovrebbero rendere gli utenti consapevoli cheaggiungere una password a un account di postaelettronica o di un Social Network dovrebbeessere una scelta seria come quella diaggiungere una serratura di alta qualità allapropria casa”

(Sabina Datcu, BitDefender E-Threat Analyst eautrice dell’esperimento)

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3 – RISCHI E MINACCE: FURTO DI IDENTITÀ DIGITALE

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La falsificazione di identità e la creazione di falsi profili o falsi gruppi è unfenomeno sempre più diffuso sui Social Networks.Ma può costare caro: fino a un anno di reclusione per il reato di sostituzione dipersona a cui si aggiunge il reato di diffamazione aggravata nel caso dipubblicazione di frasi o immagini offensive a mezzo Internet.

In America i fake raggiungono il 40% deinuovi iscritti a Facebook.

In Italia la percentuale è il 20% del totale.

(Cloudmark)

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3 – RISCHI E MINACCE: SOSTITUZIONE DI PERSONA

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“Basta una foto, il nome e qualche informazione sulla vita di una persona perimpadronirsi online della sua identità”

(Garante per la protezione dei dati personali - Social network: attenzione aglieffetti collaterali)

È molto diffusa anche la creazione di profilifake (falsi) non legati a persone reali:vengono creati con lo scopo di diffonderemessaggi pubblicitari o malware tramitelink in bacheca.

Basta una foto accattivante per ottenerein poco tempo un gran numero di contatti edare l’illusione di un profilo reale.

3 – RISCHI E MINACCE: FALSIFICAZIONE DI IDENTITÀ

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I dati personali, una volta inseriti sui Social Networks, appartengono all’impresache gestisce il sito, in base al contratto di licenza d’uso accettato all’attodell’iscrizione, e possono essere rielaborati e diffusi anche dopo anni.

Vengono conservati anche se si decide diuscire dal Social Networks, dato che ilprofilo viene disattivato ma non cancellato.

Problematiche relative alla privacy sipossono anche determinare inserendoonline dati o informazioni su conoscenti(ad esempio “taggandoli” in una foto):meglio chiedere sempre il loro consensoed evitare nel caso di minori.

3 – RISCHI E MINACCE: PRIVACY E DATI PERSONALI

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Possono riferirsi all’immagine personale o aziendale e, data la velocità con cui leinformazioni si propagano sui Social Networks, causare ingenti danni.

Possono essere causati da terze parti, come nel caso della diffusione di falsenotizie inerenti la propria persona o la propria azienda, o autoindotti:

"L'enorme quantità di informazionipersonali pubblicate dai più giovanipotrebbe in futuro ritorcersi contro diloro. Magari mentre si è in cerca dilavoro. In qualche caso potrà esserenecessario cambiare addiritturaidentità per sfuggire a un cyber-passato imbarazzante o troppodisinvolto.”

(Eric Schmidt, Ceo di Google)

3 – RISCHI E MINACCE: DANNI ALL’IMMAGINE

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95%La percentuale di aziende che usanoLinkedin per trovare e attrarrecollaboratori.

Il 59% usa Facebook mentre il 42%usa Twitter.

(What the F**K is social media now?)

3 – RISCHI E MINACCE: DANNI ALLA REPUTAZIONE

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Foto o video realizzati all’interno delluogo di lavoro possono involontariamenterivelare informazioni delicate;

La condivisione di dati sui viaggi di lavoro puòrivelare la dislocazione dei clienti;

La condivisione (casuale o meno) di documentiaziendali riservati può mettere in seria difficoltàun’azienda o un ente.

3 – RISCHI E MINACCE: PERDITA DI DATI RISERVATI

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Problematica che colpisce in particolare contesti aziendali e governativi:

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Secondo MyJobGroup, un portale inglese di ricerca lavoro, l'utilizzo dei SocialNetworks in azienda ha delle ripercussioni negative sulla produttività, ed il dannoeconomico globale si aggirerebbe in base alle loro stime intorno ai 16,8 miliardidi Euro.

“Il 7% degli utenti Facebook impiega in media 68minuti giocando al famoso gioco interattivoFarmVille. Mafia Wars, il secondo gioco piùnoto, viene giocato dal 5% degli impiegati per52 minuti in media al giorno. Café World, unaltro gioco popolare, viene giocato dal 4% degliutenti per una media di 36 minuti al giorno.”

(Cisco Security Intelligence Operations)

3 – RISCHI E MINACCE: MINORE PRODUTTIVITÀ

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I Social Media moltiplicano lepossibilità di imbattersi in personedisturbate o di sviluppare a propriavolta disordini comportamentali e formedi dipendenza.

Secondo una recente decisione dellaCassazione, la persecuzione tramiteSocial Networks può essere denunciataed è perseguibile penalmente in base alnuovo reato di stalking.

3 – RISCHI E MINACCE: DISTURBI COMPORTAMENTALI

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"Now social media IS media.And like all media is at risk of getting corrupted, polluted, overly commercial,politicized and too powerful.It is up to all of us to prevent that from happening."

(Shiv Singh, Director Digital Engagement & Social Media PepsiCo. –What the F**K is social media now?)

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3 – RISCHI E MINACCE DEI SOCIAL MEDIA

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Secondo Symantec quella che segue è la lista delle 5 principali truffe nei SocialMedia:

N. 1 URL nascosti

Gli indirizzi URL abbreviati, molto frequenti su Twitter, sono utili ma rischiosiperché la loro destinazione non è mai certa: si potrebbe essere indirizzati versoun sito che installa malware sul computer.

Soluzione: utilizzare una protezione intempo reale contro spyware emalware, ed aprire solo link postati dapersone fidate.

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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE

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N. 2 Phishing

Vengono inviate e-mail contenenti un link cheapparentemente punta alla home page di un SocialNetwork.In realtà la pagina, uguale in tutto e per tutto all’originale, è creata ad-hoc da criminali informatici percarpire le credenziali di accesso degli utenti.

Soluzione: Assicurarsi che il proprio sistema disicurezza comprenda difese antiphishing.

Controllare attentamente le url di destinazione:mai immettere le proprie credenziali se non si èsicuri che la pagina sia realmente quella del SocialNetwork.

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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE

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N. 3 Addebiti nascosti

Uno degli innumerevoli test che vengono continuamente proposti sui SocialNetworks potrebbe richiedere di inserire il nr. di cellulare per poterne ricevere ilrisultato.

Il “divertente test gratuito” potrebbe perònascondere l’invio di SMS premium ol’abbonamento a qualche “servizio” al costodi 9,95 euro al mese, etc.

Soluzione: Prestare massima attenzione aigiochi diffusi sui Social Networks.

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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE

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N. 4 Richieste di denaro

Potremmo ricevere una richiesta di aiuto da parte di un amico in difficoltà cheha perso il portafogli e chiede di inviargli dei soldi.

Ma l’amico non è per niente a conoscenza

del messaggio in questione: il suo computer

è infettato da un malware che invia false

richieste di aiuto a tutti i suoi contatti dei

Social Networks.

Soluzione: Verificare con i propri amiciche le richieste di denaro sianoautentiche prima di agire.

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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE

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N. 5 Catene di S. Antonio

Fenomeno già noto in passato e ritornato in auge con il diffondersi dei SocialNetworks, Facebook in particolare, sia tramite i messaggi che i gruppi.

Tramite queste catene gli spammerpossono ottenere contatti da utilizzarein seguito per le loro campagne.

Soluzione: Fermare la catena eavvisare dell’inganno chi ci ha girato ilmessaggio in buona fede.

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4 – LE TRUFFE PIÙ DIFFUSE

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#1 Password

Non utilizzare la stessa password per l’accesso ai Social Networks e all’email o,peggio, al proprio computer;

Utilizzare una password diversa per ogni Social Network utilizzato;

Scegliere password abbastanza complesse(almeno 8 caratteri, meglio se alfanumerici);

Non inserire nella password termini ricavabilida informazioni reperibili online (data dinascita, nome dei figli o del consorte, …);

Cambiare spesso password.

5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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#2 Sicurezza

Utilizzare un buon antivirus (ce ne sono ottimi anche free) ed aggiornarloquotidianamente;

Effettuare una scansione di sistema almeno una volta a settimana;

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Utilizzare un anti-malware separatorispetto all’antivirus;

Eliminare regolarmente i cookies e lacache di navigazione dei browserutilizzati (esistono cleaner appositi);

Disconnettersi dai Social Networksdopo ogni utilizzo;

Aggiornare sempre il browserall’ultima versione disponibile.

5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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#3 Privacy

È fondamentale limitare al massimo le informazioni di base disponibili a tutti,permettendo solo agli amici di visualizzare il profilo per intero;

Meglio personalizzare le condivisioni su Facebook per permettere solo agliamici di visualizzare i nostri aggiornamenti, mentre le foto o i video in cuisiamo taggati dovrebbero essere visibili solo a noi, per evitare ladiffusione di materiale imbarazzante;

Per quanto riguarda le applicazioni, èfondamentale impostare non solo chipuò visualizzare le nostre attività, maanche quali nostre informazioni sonodisponibili alle applicazioni dei nostriamici (meglio nessuna).

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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Mai inserire online dati che possano esporre a furtidi identità, spam, stalking etc: indirizzi, numeri ditelefono, date di nascita, informazioni riservatesull’attività lavorativa o sulla famiglia.

In generale, non diffondere informazioni chepotrebbero essere utilizzate da personaggi senzascrupoli.

Non inserire niente di cui ci si possa pentire inseguito, come oscenità o insulti: i contenuti deiSocial Networks vengono indicizzati dai motori diricerca rimanendo visibili a chiunque per moltotempo…

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

#4 Discrezione

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#5 Scetticismo

I Social Networks contengono sia informazioniutili sia informazioni sbagliate, tendenziose ovolutamente false.

Tutto ciò che leggiamo online va preso con unabuona dose di scetticismo e la verità va distintadalla menzogna, dall’ignoranza e dalla stupidità,facendo sempre le dovute verifiche.

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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#6 Circospezione

Mai rivelare informazioni personali, aziendali o finanziarie a sconosciuti;

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Meglio non accettare le richieste di amicizia dapersone sconosciute a meno che non si abbia lacertezza che dietro il profilo si celi una personareale;

Diffidare di strani link nelle bacheche altrui o dimessaggi improbabili, specialmente seprovengono da sconosciuti;

Controllare attentamente l’attendibilità dellerichieste di invio di denaro anche se provengonoda amici.

5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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#7 Serietà

Quale che sia il contenuto inserito online o igruppi sottoscritti, bisogna assicurarsi che ilnostro comportamento online ci rappresentinel miglior modo possibile, dato che èpotenzialmente visibile a chiunque.

Un atteggiamento serio e corretto è sempre dapreferire, distinguendo l’umorismo e lo spiritodalla banalità, dalla stupidità e dallamaleducazione.

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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#8 Prudenza

Decidere di non creare un profilo su Facebook o su altri Social Networks pernon esporsi purtroppo non è sufficiente.

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

Si perde infatti del tutto il controllo su ciòche viene detto di sé, sui tag che vengonoinseriti nelle foto altrui o su eventuali falsiprofili a proprio nome.

Meglio creare un account e usarlo con lamassima cautela, tenendo sotto controllotutto ciò che riguarda la propria immagine.

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#9 Consapevolezza

Forse è il consiglio più importante.

Bisogna essere consapevoli dei rischi e delleminacce a cui espongono i Social Media,senza perderne gli evidenti vantaggi.

I Social Networks non sono giocattoli, anzisono strumenti molto potenti, e vanno usaticon attenzione e buon senso, imparando asfruttarli al meglio.

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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10 consigli per utilizzare in sicurezza i Social Media in ambito lavorativo

1. Accrescere la consapevolezza dei collaboratori2. Stabilire policy e processi aziendali in merito3. Applicare le regole in modo sistematico4. Bloccare i siti infetti5. Dotarsi di firewall di nuova generazione6. Gestire l’accesso alle applicazioni aziendali7. Proteggersi dalle vulnerabilità software8. Difendere la intranet ed i dati aziendali9. Includere i dispositivi mobili nelle policy di sicurezza10. Utilizzare una gestione centralizzata della sicurezza

(Stonesoft: 10 suggerimenti per l’utilizzo dei Social Media in sicurezza)

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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"Il crescente utilizzo dei Social Media genera rischiaggiuntivi per le reti aziendali. Strumenti per laprotezione delle reti interne stanno diventandoprioritari. Tramite una corretta strategia di sicurezzache combina corsi continui di formazione delpersonale con le più moderne tecnologie, qualsiasiorganizzazione di ogni dimensione può beneficiaredei vantaggi del Social Networking.”

(Emilio Turani, Country Manager di Stonesoft Italia,

Svizzera Italiana, Grecia e Turchia)

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5 – CONSIGLI PER UN USO SICURO E CONSAPEVOLE

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Il Web 2.0 con l’avvento dei nuoviSocial Media ha determinato unaevoluzione nella comunicazione enel modo di lavorare.

Un fenomeno talmente di massa danon poter essere ignorato: vacompreso in tutti i suoi aspetti, inclusii rischi che comporta, e gestito, perpoterne garantire l’uso in massimasicurezza.

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6 – CONCLUSIONI

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I nuovi media sono diventati strumenti di lavoro e di relazione professionale.

“Siamo cioè a una fase di passaggio in cuila globalizzazione dei sistemi staridefinendo anche gli assetti sociali, a tuttii livelli di organizzazione sociale, compresoquello delle aziende che in questo momentosi trovano ad essere completamenteimpreparate ad arginare i rischi derivantidal nuovo uso che si fa dello strumentoonline e non riesce a convertirlo in unvantaggio competitivo.”

(Ugo Guidolin, Docente di ComunicazioneMultimediale presso l’Università degli Studidi Padova e Consulente per i Nuovi Media)

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6 – CONCLUSIONI

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La diffusione dei Social Media e l’impattodelle nuove tecnologie sulle nostre vitedeterminerà un aumento esponenzialedei dispositivi connessi, con una crescitacorrispondente dei rischi di sicurezza, inparticolare in ambito mobile.

La problematica inerente la sicurezza deiSocial Media va affrontata e risolta fin daoggi, sia in ambito privato che aziendale,perché la crescita del fenomeno èinarrestabile.

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6 – CONCLUSIONI

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“Un’azienda che chiude le porte alle nuove opportunità offerte dal web 2.0oggi rischia seriamente di perdere il proprio vantaggio competitivo”(Ugo Guidolin, Docente di Comunicazione Multimediale presso l’Università degliStudi di Padova e Consulente per i Nuovi Media)

La sicurezza dei Social Media non è certo unaquestione che possa essere risoltaconsiderandone solo l’aspetto tecnologico.

Non c’è strumento informatico al mondo, perquanto moderno e perfezionato, che possamettere al sicuro dai rischi derivanti dasuperficialità, carenze organizzative e scarsaconsapevolezza degli utenti.

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6 – CONCLUSIONI

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La sicurezza dei Social Media va perseguita sia aumentando la consapevolezzadegli utenti, sia rendendoli parte integrante della security chain, coinvolgendoliattivamente nelle contromisure e rendendoli responsabili in caso di incidenti.

Le soluzioni pertanto sono tecnologiche, organizzative, legali e culturali.

“Se vogliamo elevare il livello deIla sicurezza informatica in modo sostanziale,dobbiamo superare l’idea obsoleta che gli utenti finali siano soggetti ottusi edinermi, membri passivi delle loro organizzazioni.I problemi sorgono non solo a causa di mancanza di consapevolezza e diformazione, ma soprattutto a causa di mancanzadi coinvolgimento e responsabilità.”

(Andrea Zapparoli Manzoni,CEO iDialoghi)

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6 – CONCLUSIONI

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“Tre sono le vie checonducono alla saggezza:consapevolezza,consapevolezzae consapevolezza.”

(Buddha)

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6 – CONCLUSIONI