giornale Unione - 2011 - n.5

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P. SETTEMBRE OTTOBRE 2011 ANNO XXVIII N. 5 U nione Bilancio, le linee guida della Provincia Le osservazioni dell’Unione alla manovra finanziaria della Giunta Dellai I TRE NODI ALLO SVILUPPO: ACCESSO AL CREDITO, IMPOSTE, INCENTIVI OBIETTIVO RIPARTENZA

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Bilancio, le linee guida della Provincia i tre nodi allo sviluppo: accesso al credito, imposte, incentivi Le osservazioni dell’Unione alla manovra finanziaria della Giunta Dellai SETTEMBRE OTTOBRE 2011 CONFCOMMERCIO | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO ANNO XXVIII N. 5

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38121 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

SETTEMBRE OTTOBRE 2011 ANNO XXVIII N. 5

Unione

Bilancio, le linee guida della ProvinciaLe osservazioni dell’Unione alla manovra finanziaria della Giunta Dellai

i tre nodi allo sviluppo: accesso al credito, imposte, incentivi

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5 Crisi, tre punti per contrastarla

primo piano

6 Bilancio provinciale, le nostre considerazioni

15 Occupazione, cresce il terziario

15 Illy amaro

15 Consulenze «foreste»

17 Trentino e San Marino: confronto tra simili

18 Valdastico, occasione anche per il Trentino

20 «Contenere le spesa e migliorare il servizio»

ricettivo

22 Unat, un 2011 pieno di attività

22 Giovanni Bort Presidente nazionale rescasa

24 Soci Unat ed amici all’Ursus Adventure Park

25 Antincendio, l’Unat scrive a Maroni

26 Gli alberghi promuovono il territorio trentino

25 Best Deal, una card per i campeggi trentini

somministrazione e intrattenimento

31 Fiemme 2013, ecco il piatto celebrativo

32 Trentino stagione globale, il VI rapporto

dettaglio / aspan

34 Fiemme, il direttivo dei commercianti

34 Nuova legge sul libro: incontro dei librai

36 La Macelleria Endrizzi compie 50 anni

37 Giudicarie, associazione nel piano territoriale

39 Con l’Aspan a San Patrignano

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TREnTIno

Direzione, redazione e amministrazionevia Solteri 78, 38121 Trento

Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302www.unione.tn.it | [email protected]

Direttore responsabileWalter Filagrana

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Profumo, Giancarlo Baldi, Giovanni

Benaglia, Vlado Benedetti, Mila Bertoldi, Paola Bonincontro, Massimo Caldera, Franco Camin, Monica Clementi, Fabrizio Cucchiaro, Gianpiero Lui, Alfonso Moser, Paolo Mosna,

Tullio Zatelli, Mattia Zeni

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984

StampaLitografica Editrice Saturnia snc - Trento

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data 8/10/1997

ImpaginazioneCurcu & Genovese Associati Srl - Trento

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Tiratura: 13.000 copieQuesto numero è stato chiuso il 14/08/2011

sommarioSETTEMBRE OTTOBRE - V / 2011

Unione5 / 2011 3

ingrosso

40Piano dei quattro saggi, vitivinicoli fiduciosi

42 Dao, una cooperativa come il Sait

Fiavet

44 Agenzie di viaggio, formazione essenziale

servizi

46 Il punto: internet tra memoria e futuro

49 Nuove convenzioni per gli associati Fimaa

50 Melinda, partnership che convince

50 La sicurezza partendo dal condominio

51 FNAARC, Porcelli lascia la presidenza

terziario donna

52 Quando il fattore femminile diventa decisivo

in trentino

55 Insieme per rilanciare la Vallagarina

56 “Il futuro del commercio nei centri storici”, lavorare in sinergia

57 Commercio, Rovereto recepisce la nuova legge

58 Seac, azienda leader anche a livello globale

58 L’addio a Giovanna Collauto

enasco

60 Le manovre sulle pensioni

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e d i to r i a l e

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di Giovanni Bort

Presidente Confcommercio - Imprese per l’Italia Trentino

Crisi, tre puntiper contrastarlaBort: «Condividiamo le linee guida del bilancio provinciale ma si faccia di più per gli incentivi, la riduzione delle imposte e contro la stretta creditizia»

Non sarà una fine d’anno facile nè serena. Non possiamo prevedere nel dettaglio che cosa ci riservino

i prossimi mesi, però i segnali e le analisi dei principali indicatori non ci esimono da alcu-ne preoccupazioni. Innanzitutto appare piut-tosto inevitabile l’ingresso nel terzo segmento dell’andamento a «W» con cui in molti hanno rappresentato questa crisi. Terzo segmento si-gnifica deflazione, un fenomeno al quale pro-babilmente assisteremo nei prossimi mesi an-che in Italia.

Si stanno acuendo le criticità delle aziende, soprattutto artigiane e commerciali: dopo due anni di calo della domanda e di stretta credi-tizia, esse ormai si trovano in condizioni di grave difficoltà. Tra i principali responsabili di questa situazione vi è ancora il sistema fi-nanziario e creditizio globale che è allo stesso tempo causa e prima vittima della crisi, ana-logamente a quanto avvenne a Wall Street nel ‘29 o in Giappone negli anni Novanta.

Nonostante ingenti iniezioni di ‘ricostituen-ti’ da parte degli Stati (Dexia è l’ultimo esem-pio in ordine di tempo) il mondo della finan-za e del credito fatica a giocare quel ruolo di partner di sviluppo che dovrebbe svolgere a fianco delle imprese, le quali sono destinate - per questa colpevole assenza - a veder aggra-varsi le loro condizioni, con conseguenti chiu-sure e instabilità anche sul piano sociale.

In un’ottica locale va dato atto a questa Giunta Dellai di aver adottato tempestiva-mente interventi mirati e adeguati. In un pri-mo tempo, infatti, erano giustificati gli inter-venti a sostegno della grande impresa visto che la congiuntura negativa ha riguardato so-prattutto quel tipo di struttura.

Oggi però occorre cambiare registro e vol-gere attenzione e incisività alle piccole e me-

die imprese, fulcro dell’economia e principa-li protagonisti della formazione del PIL italia-no e trentino.

Sulle linee guida per la formazione del bi-lancio provinciale 2012 (che riportiamo nel-le pagine seguenti) c’è una nostra sostanzia-le condivisione, seppur con luci ed ombre. Ap-prezziamo gli indirizzi e le dichiarazioni del presidente Dellai, soprattutto in tema di im-prese e mondo del lavoro, ma non sono anco-ra sufficienti, a nostro avviso, per salvaguar-dare il tessuto economico locale dai marosi che agiteranno i prossimi mesi.

Tre sono i punti cardine sui quali interveni-re subito e risolutamente. Innanzitutto occorre ristabilire a supporto delle imprese l’operativi-tà del sistema creditizio locale, compreso quel-lo legato al mondo cooperativo. Non credia-mo giusto far pagare a tutti, con la stretta cre-ditizia, gli errori di pochi. Bene invece, come in parte è già stato fatto, potenziare i consorzi fi-di e controllare la loro efficienza nel garantire progettualità e futuro delle imprese.

Il secondo punto della sostenibilità econo-mica è la revisione del regolamento della leg-ge di incentivazione economica (la ex leg-ge 6/99): dovranno essere rivisti e aggiornati i criteri di suddivisione delle imprese. Ormai è anacronistica la suddivisione per compar-ti: occorre prevedere una segmentazione di ti-po dimensionale.

Il terzo punto è intervenire sulla riduzio-ne delle imposte, utilizzando la leva tribu-taria per incentivare le imprese. Si tratta di una strategia valida che va potenziata. Sareb-be molto più facile, inoltre, chiedere sacrifici a cittadini ed imprese dopo un intervento di ra-zionalizzazione e di riduzione degli oneri (co-sti e, soprattutto, tariffe) operato sulle società a partecipazione pubblica. •

Unione5 / 2011

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6 Unione5 / 2011

p r i m o p i a n o

D a una attenta lettura della manovra pro-posta possiamo affermare che i dati di bilancio che vengono espressi presenta-

no dati rassicuranti e probabilmente prudenziali. Infatti si evidenzia che la spesa corrente risulta ri-dotta e la spesa in conto capitale cresce solo leg-germente.

Il problema di fondo, a nostro avviso, è un altro e riguarda le entrate tributarie che crescono an-cora, pensiamo, visto l’accordo di Milano che po-trebbe rilevarsi superato con la situazione econo-mica generale e dello Stato in particolare. Infatti, se l’andamento economico - come sembra - è de-pressivo e dai dati in nostro possesso è in peggio-ramento da agosto in poi, esiste il problema che, a seguito di fatti straordinari, vi siano accadimenti che potrebbero cambiare la prospettiva ed anche i valori di bilancio, come anche indicato a pagina 8 delle linee di impostazione.

Le risorse di bilancio potrebbero comunque es-sere sopravvalutate se consideriamo che vivendo in un “condominio” - lo Stato con un debito pub-blico consistente ed una manovra non certo strut-

turale che incida profondamente - non è ipotizza-bile pensare che il nostro trend sia quello che ri-leviamo a pagina 41 delle linee guida. Infatti, se sovrapponiamo il trend statale con il nostro ve-diamo che i presupposti futuri non possono reg-gere anche per la stessa struttura del nostro bilan-cio che risulta pulito mentre quello dello stato è sovraccaricato dagli interessi di debito. É presu-mibile quindi una pressione da parte della BCE di nuovi interventi che potrebbero essere motivo di preoccupazione per le nostre risorse.

Rimarchiamo, quindi, la necessità di interveni-re velocemente su correttivi tali da poter anticipa-re eventi dannosi e un minor intervento pubblico, per non trovarci, speriamo non si avveri, a dover intervenire in emergenza. La scelta individuata di una riduzione delle imposte quindi, se usata mas-sicciamente, avrebbe maggior incisività e darebbe meno adito a critiche. Ci sembra comunque evi-dente tale intendimento.

Siamo comunque convinti della consapevolezza della nostra Giunta delle difficoltà attuali e dalla pre-sentazione effettuata della volontà di voler interveni-

Bilancio provinciale,le nostre considerazioniIl documento di analisi dell’Unione sulle linee guida della manovra finanziaria provinciale presentata dalla Giunta Dellai

P ubblichiamo le osser-vazioni sulle linee gui-da del bilancio della

Provincia Autonoma di Trento che l’Unione ha inviato nei gior-ni scorsi al presidente Dellai.

Sui principi generali vi è una sostanziale condivisione; ser-virà un monitoraggio costante degli effetti e dell’incisività del-la manovra, poichè questa cri-si ha dimostrato di muoversi in un contesto di estrema incertez-za e di poter cambiare molto ra-pidamente.

Sul bilancio pesa grandemen-te il calo delle risorse dei trasfe-rimenti statali ma questo - voglio auspicarlo - potrà innescare ri-forme strutturali per la riduzio-ne di sprechi e spese inutili.

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9Unione5 / 2011

re per risolvere le problematiche presenti e fu-ture.

Gli interventi che la Provincia Autono-ma di Trento ha adottato dall’inizio della cri-si sono stati sicuramente incisivi ed hanno ammortizzato fortemente lo stato delle co-se, specie nell’emergenza iniziale dove an-che una componente psicologica ha avuto il suo effetto, seppur ammettiamolo minimo di fronte alla repentina caduta degli ordini e dei prezzi che hanno messo a dura prova la liquidità delle imprese grandi e piccole che siano,anche se il lato dolente è stato il sistema creditizio che solo marginalmente ha opera-to secondo quanto pattuito. Oggi lo stesso è il maggior freno allo sviluppo proprio aver cre-duto dopo la fase iniziale di poter continuare con le stesse logiche, trovandosi a tutt’oggi in una situazione estremamente difficile come si rileva dai dati fonti/impieghi e dal conten-zioso in essere. Da parte nostra, salvo richie-dere di intervenire operativamente e veloce-mente su quanto il documento ha proposto, non possiamo che approvarlo.

Riassumendo, quindi, la nostra opinione, senza voler ovviamente fregiarci di dare con-sigli, è che di fronte ad una situazione siffatta sarebbe opportuno alleggerire ulteriormente la spesa corrente e diminuire l’ingerenza del pubblico per incrementare l’economia pri-vata. Vi è il rischio che non operando in ta-le maniera possano evidenziarsi in un prossi-mo futuro problemi strutturali che dalla ma-novra prospettata appaiono sì affrontati ma crediamo sia giunto il momento di interve-nire celermente con i fatti. Inoltre siamo con-vinti che con una Provincia così invadente in economia, il privato trovi sempre meno spa-zi e/o si implementi la consapevolezza che tutto è dovuto se le cose si mettessero ma-le. La condizione psicologica è già fortemen-te presente e potrebbe aumentare proprio ora che le risorse diminuiscono con effetto defla-grante se un domani non si potesse più inter-venire o facendolo parzialmente. Questo spe-cie per i settori maggiormente aiutati in que-sti anni.

Comunque riteniamo che sarebbe ormai opportuno intervenire realmente ed antici-patamente sugli accadimenti futuri per ra-zionalizzare e ristrutturare la macchina pro-vinciale con particolare riguardo alle società partecipate e controllate, come viene anche evidenziato nelle linee guida.

Sarebbe a nostro avviso opportuno passa-re velocemente alla parte operativa di quan-to, condivisibile, è stato enunciato nelle linee

di impostazione interve-nendo contemporanea-mente e congiuntamen-te su tutte le tesi propo-ste. Passare quindi dalla parte propositiva del do-cumento alla parte attua-tiva, cosa - ribadiamo - ormai indispensabile, do-verosa, impellente. Ma non solo ampliarla.La modernizzazione del sistema pubblico provinciale

Oltre ai temi affrontati pensiamo sia neces-sario affrontare una razionalizzazione e con-centrazione delle società operative per fun-zioni ragionando non più in termini settoria-li, che lasciano spazi ad iniquità e sono carenti della necessaria funzionalità, ma di iniziare a considerare come centro di azione l’impresa indipendentemente dal comparto di apparte-nenza. Questo anche per la dovuta trasparen-za degli interventi come per una maggior in-cisività della spesa. Con questo reputiamo si possa intervenire più facilmente, conoscendo le dinamiche, sulle problematiche delle impre-se di minori dimensioni riuscendo in tal mo-do ad intervenire realmente.

La riorganizzazione poi del settore pubbli-co provinciale per poter essere valutata e di-scussa dovrebbe essere maggiormente speci-ficata e presentata nel dettaglio. Non è valu-tabile al momento con quanto specificato che condividiamo nei principi ma troppo sinteti-ca poter una valutazione di fondo.La semplificazione

Anche per quanto riguarda la semplifica-zione amministrativa valgono i principi so-pra espressi con una doverosa specificazio-ne e precisamente: 1. come si calcola il carico burocratico, come si concorda e si definisce, qual è l’indicatore base? 2. successivamen-te come si definiscono quali sono le indica-zioni concrete? 3. infine come si determina-no i tempi di misurazione? 4. quale tempisti-ca viene data per l’attuazione? La stessa come rilevato dalle linee guida appare chiaramente in alcune sue parti e di questo prendiamo at-to che queste problematiche sono sentita dal-la Giunta anche se reputiamo indispensabile scadenzare tutte le linee di intervento.

Pensiamo tale situazione sia stata analizza-ta sicuramente ma nel documento non appa-re nella sua completezza.Uno sportello unico

Sarebbe inoltre necessario definire opera-tivamente e velocemente uno sportello uni-co in cui cittadino ed impresa operino indi-stintamente per tutte le pratiche. Sarà poi l’en-te pubblico che ruoterà al suo interno le varie documentazioni al suo interno secondo le proprie esigenze. Con questo si avrà tempi-stica inferiore per tutti e si potrà all’interno del pubblico iniziare quella reale riorganizza-zione che sicuramente potrà portare quell’ef-ficienza auspicata nelle linee presentate.

Ci sembra questo comunque sia già evi-denziato a pagina 19 anche se limitato alle so-le attività produttive, salvo con questo termi-ne non si voglia evidenziare le imprese nella loro generalità.Sburocratizzazione

Per quanto riguarda la riqualificazione del-la spesa di investimento proprio con l’impo-stazione da noi proposta della centralità del-la impresa pensiamo di essere sulla linea de-lineata dalla Giunta Provinciale e reputiamo necessario come traspare negli intendimenti che vi sia una sburocratizzazione sostanziale.

Purtroppo però appare evidente che ne-cessitiamo di un cambio radicale per quanto concerne la sburocratizzazione perché molte norme attuate, vedi per esempio l’urbanisti-ca, viaggiano in controtendenza con quan-to enunciato e provocano allungamenti dei tempi e quindi diseconomie che appesanti-scono i costi delle aziende e dello stesso ap-parato pubblico. Ribadiamo la nostra con-trarietà sulla legge Gilmozzi che ha di fatto paralizzato l’edilizia di valle, incrementando le difficoltà del settore. La burocratizzazione creata poi è in forte controtendenza alle linee descritte nel documento di bilancio e se non modificate potrebbero vanificare eventuali interventi di sostegno al settore.

Capiamo l’esigenza di ridimensionare cer-te situazioni in un territorio ristretto come il nostro ma gli interventi correttivi hanno sor-

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tito effetti negativi che sarebbero certo avve-nuti in una situazione si fatta ma non così de-vastanti. La tempistica in urbanistica è prio-ritaria su tutto specie in tempi come questi di veloci cambiamenti economici. Il nuovo regolamento della legge di incentivazione

Per le imprese il regolamento della nuova legge per l’economia sarà il banco di prova di tale volontà e della capacità propositiva delle forze economiche e sociali come della volon-tà politica. Il discorso è ampio e molto artico-lato e rileviamo purtroppo la continuità, sep-pur con aperture oggettivamente impensabili anni or sono, della stessa linea di politica eco-nomica precedentemente attuata.

Sarebbe necessario a nostro avviso una mo-difica radicale come quella attuata nel lontano 1984 visti i cambiamenti dei tempi, la modi-fica occupazionale intervenuta che denota la vocazione territoriale della nostra provincia e che tradotta dimostra la nostra richiesta. Ca-piamo l’esigenza odierna ma reputiamo che in-terventi correttivi anche se cospicui non pos-sano essere in linea con le esigenze odierne.

Per quanto riguarda questa solita linea, ci troviamo nella situazione di dover dissen-tire perché ancora troppo sbilanciata e non conforme al reale peso economico delle varie componenti di ricaduta sul territorio.

Serve sicuramente una apertura maggiore verso chi, anche al netto delle incentivazioni, contribuisce maggiormente al PIL provincia-le e modificare gli addendi come da noi pre-

cedentemente prospettato puntando sull’im-presa e non sui settori di appartenenza cre-diamo sia un valore aggiunto che darebbe maggiore autonomia alla politica.

La razionalizzazione delle “Spese per Inve-stimento” ci trovano d’accordo nei principi an-che se auspichiamo vengano tradotte nei fatti più concretamente. Con questo non vogliamo certo dire che non si è cercato di intervenire ma crediamo sia necessario operare a 360°.

Project financingIn merito all’attivazione di risorse private

per il finanziamento di progetti di interesse pubblico (pagina 22) ci troviamo d’accordo sulle tre prime posizioni anche se auspichia-mo che questi interventi abbiano reale rica-duta sul sistema economico trentino e non come ora che le nostre risorse circuitino su aziende non locali. Se da un lato con il su-bappalto delle opere in parte il mondo edi-lizio locale riceve un seppur minimo riscon-tro, di fatto tutta la filiera non ha reali rica-dute e così gran parte delle risorse pubbliche investite non rientrano in circolo provincia-le. Ci rendiamo conto delle tematiche euro-pee ma province a noi vicine hanno baipassa-to molto spesso tali problematiche utilizzan-do idonei e legali escamotages.

Una cosa comunque è certa e verificata: l’in-dotto trentino non viene sicuramente coinvol-to e comunque molto parzialmente dallo sfor-zo pubblico e la ricaduta sul territorio è com-pletamente insufficiente e marginale.

I leasebackSui leaseback sottoscritti da Trentino Svi-

luppo non possiamo concordare, per ovvi e chiari motivi. Ancor più oggi dissentiamo su tale operazione finanziaria prospettata che darebbero fiato ad ulteriori risorse che pro-babilmente alimenterebbero tale strumento alimentando probabilmente un nuovo vorti-ce di richieste che non andrebbe sicuramente nella direzione prospettata. Siamo convinti che aziende che si aprono al leaseback o sono già fallite, o stanno per fallire o l’imprendito-re, scusiamo il tono, o l’imprenditore, nel me-dio periodo si vuole liberare della società.

Se proprio si volesse operare in tal senso sarebbe stato opportuno che l’imprenditore investisse forti capitali propri anche rinun-ciando a certe soluzioni immobiliari e finan-ziarie e poi se necessario intervenisse il pub-blico. Uno strumento poi valido per valutare il reale interesse sarebbe controllare se negli anni passati la società oltre ad aver dato utili ha elargito ai soci dividenti e quanti. Si sa in-fatti che le riserve create anche da questi per-mettono all’impresa di ammortizzare i perio-di grigi ed inoltre non sarebbe da premiare chi ha usato risorse aziendali per costruire società che nulla hanno a che fare con l’im-presa, salvo non intervenga personalmente in primis.

Anche la richiesta nel tempo di interventi pubblici dovrebbe essere monitorata per va-lutare più approfonditamente che l’operazio-ne non diventi, come spesso avvenuto come

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dal 1984 ad oggi una operazione immobi-liare provinciale a solo suo carico. Pensiamo sia che quei tempi siano finiti e che le risorse debbano venir ridistribuite equamente.

L’innovazione totaleSull’innovazione poi ribadiamo che que-

sta debba comprendere tutto il ciclo azienda-le e non finalizzarsi solo su quella tecnologi-

ca ormai in essere solo nella nostra Provincia. Capiamo le problematiche annesse ma confi-diamo si voglia con questa situazione econo-mica aprire l’innovazione di sistema. In tale ottica la nostra posizione è chiara da sempre.

InternazionalizzazioneSull’internazionalizzazione vale quan-

to detto per la razionalizzazione delle socie-tà pubbliche e siamo fautori della necessità di avere un unico soggetto che operi unitaria-mente per tutto il sistema economico tren-tino. Ribadiamo comunque che per porta-re le imprese trentine, anche le piccole, su questo versante sia necessario dare loro stru-menti operativi quali consulenza sul merca-to di interesse, che deve comprendere tema-tiche contrattuali, normative, ricerca di per-sonale sia in loco sia in azienda che conosca le problematiche in oggetto. Inoltre assicura-zione crediti oltre che eventuali possibilità di partnership. Non agendo in tal senso verreb-bero aiutate solo le aziende che già operano nell’export, riduttivo per il nostro territorio. Puntiamo inoltre ad un’unica società.

Trentino SviluppoSu Trentino Sviluppo siamo già interve-

nuti ma ribadiamo che questa società de-ve aprirsi a tutto il mondo economico e per far questo uno strumento indispensabile è la modifica urbanistica per la gestione delle aree. Strumenti per l’industria in senso stret-to ne esistono già fin troppi e tale società non può operare sempre in questo contesto ma-

scherando gli interventi per il turismo per gli aiuti alle imprese industriali di impiantistica. Per questo non auspichiamo si prosegua sul-la ipotizzata Agenzia del Turismo.

Per esemplificare quanto testé detto pren-diamo spunto dalle linee guida e da quanto espresso a pagina 34. Se da una parte ci tro-va profondamente d’accordo sull’utilizzo del-

la leva tributaria per in-centivare l’economia non possiamo condivide-re una sperequazione del 0,23% fra chi aderisce agli enti bilaterali e chi versa i contributi per la cassa in-tegrazione guadagni. Le motivazioni sono chiare ed ovvie e dimostra chia-ramente quanto andiamo a dire. Inoltre ancora una volta di più sono penaliz-zate le micro e mini im-prese a favore delle solite

aziende che da anni ricevono agevolazioni. Ribadiamo che questo strumento comunque innovativo va sicuramente incrementato.

L’occupazionePer quanto riguarda il “Progettone “ trala-

sciamo ogni commento attendendo una va-lutazione ben definita e programmatica al fi-ne di poter formulare le nostre osservazioni e le nostre proposte. Condividiamo comunque la necessità di modificare tale situazione che di sicuro non è stata di aiuto al singolo, al-le imprese, alle risorse provinciali. Riteniamo sia stato solo un inutile parcheggio di lavora-tori espulsi dalle imprese senza una proget-tualità per loro futura, causando una perdi-ta collettiva di professionalità che negli anni sono sparite e che ora mancano all’economia. Se si fosse pensato di rilanciare questi lavora-tori in cooperative di lavoro, credendo real-mente ai vecchi ma sani principi cooperativi di Don Guetti si sarebbe potuto creare degli artigiani dando loro strutture e consulenze adeguate per inserirsi come micro imprese. Con questo sistema si sarebbero creati di fat-

to anche posti di lavoro per neo diplomati e laureati. Ovviamente dopo un certo periodo di tempo queste devono camminare da sole. Ma il problema cooperativo trentino siffatto è un altro e non è nostro compito affrontare in tale occasione.

In merito all’occupazione giovanile ed in riferimento anche con quanto dichiarato dal Presidente siamo in linea sulla necessità di portare una maggiore attenzione a queste problematiche anche se siamo dubbiosi sulla effettiva opportunità di potenziare l’appren-distato. Non vorremmo si traducesse come per il passato in un inutile parcheggio (ve-di contratti di formazione) fine a se stesso… anche se ci dicono i controlli sono ora diver-si. Una cosa è chiara: le aziende non sono in grado dopo anni di congiuntura così sfavore-vole ad avere personale in eccesso e di sicu-ro con le riduzioni avvenute e che purtroppo avverranno è improbabile che possano inse-rire una apprendista che viene affiancato ad un collaboratore esperto. Non abbiamo dati in proposito ma è nostra impressione che se si volesse tale situazione solo le imprese arti-giane di ben determinati settori potrebbero dare il loro contributo.

Per i giovani siamo più propensi a crede-re che vi sia la necessità di intervenire nella scuola, migliorando la preparazione didattica e generale sulle problematiche della sicurezza e quant’altro. Inoltre l’apprendistato dovreb-be essere riservato ai giovanissimi riducendo e non allargando lo spazio temporale.Il carico fiscale

Infine un ultimo passaggio sulla pressione fiscale. È sicuramente molto elevata, sin trop-po, ma è quella indiretta specie sui servizi es-senziali che potrebbe essere ridotta. Parliamo in particolare dei costi derivanti dalle società pubbliche provinciali che potrebbero ridur-re le loro pretese e le minori entrate potreb-bero essere compensate da minori interven-ti incentivanti.

Il concetto è che riducendo il carico delle spese aziendali con minori costi diretti ed in-diretti si possono ridistribuire risorse a tutte le imprese conoscendone perfettamente i co-sti e diminuendo contestualmente le incen-tivazioni. Come evidenziato dalle linee gui-da per quanto concerne l’Irap e la volontà di non aumentare Irpef.

Questa potrebbe essere una implementa-zione allo sviluppo e forse permetterebbe al nostro territorio di diventare più appetibile, considerando che abbiamo ancora un po’ di risorse al contrario di altri territori. •

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Consulenze «foreste»Gli strani suggerimenti di alcuni istituti di credito cooperativo

Alcuni associati, fra cui anche società dimensional-mente di rilievo, ci hanno segnalato con una certa preoccupazione che la propria banca di credito cooperativo, allo scadere degli affidamenti e al fine di “non trovare ostacoli” per la revisione e la successiva concessione degli stessi, li avrebbe “caldamente consi-gliati” di farsi predisporre una consulenza per l’analisi al bilancio e alla gestione, alle operazioni di finanza straordinaria e alle riorganizzazioni (quindi non una cosa di poco conto) da una società di Parma. Trattasi di consulenze interne all’azienda, normalmente portate avanti da consulenti di fiducia o propri commercialisti, che hanno un impatto notevole in termini di assisten-za e di impegno per la società richiedente Alla stessa società alcune istituti di credito pare indirizzino anche consulenze in ambito turistico e gestionale.Non abbiamo nulla da eccepire nei confronti di altre società, sul cui operato non sappiamo e che non conosciamo. Ci sorgono, invece, alcuni interrogativi: perché mai ‘costringere’ aziende strutturate e in grado di effettuare queste analisi con soggetti o professio-nisti di riferimento ad affidarsi all’esterno e pagare soggetti nemmeno di fiducia? Perché portare in Emilia servizi e consulenze che potrebbero rimanere sul territorio facendo crescere il tessuto dei servizi locali e di conseguenza le casse pubbliche? Perché queste contribuzioni debbono uscire dal territorio senza produrre ricchezza in loco contrariamente all’imposta-zione della PAT che, giustamente, cerca di far sì che le spese sostenute dai contributi creino ricadute sul terri-torio provinciale? Perché il mondo cooperativo agisce così quando ha sempre sostenuto di essere portatore di valori sociali ed economici territoriali e per questo abbondantemente foraggiato con pubblica pecunia?

illy amaro le considerazioni dell’ex governatore del friuli: «non c’è solo turismo o agricoltura» Leggiamo con una certa amarezza le dichiarazioni di Riccardo Illy, patron dell’omonima azienda triestina ed ex governatore del Friuli Venezia Giulia. Dice - a margine del suo intervento ai «Dialoghi sull’innovazione» bolzanini - che «agricoltura e turismo non bastano al futuro della regione» Trentino - Alto Adige (Trentino, 10 ottobre 2011). È vero, non bastano da soli, ma forse la constatazione poteva essere un’altra, e cioè che in questo momento di crisi, soprattutto delle grandi industrie, a salvare le economie dei territorio come il Trentino sono stati proprio il turismo (dal conclamato ruolo «anticrisi») e le eccellenze della produzione agricola.

OCCUPAZIONE, CRESCE IL TERZIARIOi dati dell’agenzia del lavoro: saldo ancora negativo ma in recupero rispetto all’anno scorsoDopo due anni, la dinamica delle assunzioni in provincia di Trento torna in positivo, con l’attivazione di 134.040 rapporti di lavoro, quasi 4.000 in più rispetto all’anno precedente, per una crescita del 3%. «La ripresa degli avviamenti - spiega il presidente dell’Agenzia del lavoro trentina, Michele Colasanto - è peraltro accompagnata da un incremento delle cessazioni, che dà luogo ad un saldo ancora leggermente negativo (-323 unità), ma indub-biamente assai più ridotto rispetto al dato dell’anno precedente, quando le uscite prevalevano sulle entrate per più di 3.000 unità». All’incremento della domanda di manodopera contribuiscono sia il secondario che il terziario (l’agricoltura risulta invece in modesta flessione), con una crescita di avviamenti rispettivamente del 16,4% e dell’1,6%. Tuttavia, mentre il secondario mostra ancora una situazione complessa, con le uscite che continuano a superare le entrate (il saldo è negativo per circa 1.000 unità), nel terziario le assunzioni superano le cessazioni e il saldo torna positivo.

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confronto somiglianze e di-versità, prendendo spunto e mutuando quanto di buo-no già fatto altrove. Con que-sto spirito una delegazione di imprenditori della Repubbli-ca di San Marino ha concluso a settembre una “due giorni” di full immersion nel siste-ma trentino: dal commercio (i centri storici) al turismo (il wellness). Il punto di parten-za è l’esigenza degli operato-ri sanmarinesi di rinnovare la propria offerta, estendendo a tutto l’anno il periodo turisti-co e svincolandolo dalla forte stagionalità della vicina rivie-ra adriatica.

«Abbiamo raccolto l’invito di Confcommercio Trentino e del suo presidente Giovan-ni Bort – ha dichiarato il pre-sidente del Consorzio degli operatori turistici della Re-pubblica di San Marino, Fi-lippo Bronzetti – con piace-re perché abbiamo ravvisato molte somiglianze tra il no-

Trentino e San Marino: confronto tra similiUna delegazione di imprenditori ospiti di Confcommercio per studiare il “modello” di turismo e commercio trentino

stro territorio e la provincia di Trento: noi abbiamo l’indi-pendenza, voi l’Autonomia, il che ci consente di avere una certa libertà nel determinare alcuni fenomeni di sviluppo anche economico. Abbiamo l’esigenza di destagionalizza-re la nostra offerta turistica, per questo siamo interessati a raccogliere l’esperienza del polo wellness e della promo-zione dei centri storici trenti-ni. La congiuntura negativa si fa sentire anche da noi molto pesantemente»

La visita è iniziata lunedì 19 settembre, con un tour al

Grand Hotel Terme di Coma-no, dove Maurizio Giuliani, di Ideaturismo, ha illustrato modalità e caratteristiche del club di prodotto Vitanova, che riunisce le migliori strut-ture alberghiere e ricettive ec-cellenti nel settore wellness.

Il giorno dopo, alla delega-zione – coordinata dal WTC San Marino – sono state pre-sentate le varie fasi della nasci-ta del Consorzio Trento Ini-ziative ed il suo sviluppo. Il presidente Giorgio Degrandi, con la collaborazione di An-drea Giovannelli, ha mostra-to agli imprenditori sanmari-

nesi come lavora il consorzio, gli obiettivi ed i risultati rag-giunti in molti anni di attività.

L’ideale prosecuzione del-l’incontro è avvenuta poi a palazzo Thun, dove la dele-gazione è stata accolta dal-l’Assessore comunale Fabia-no Condini; il punto di vista dell’amministrazione comu-nale è servito a mettere in lu-ce quanto sia importante la partnership e la comunione di intenti tra pubblico e pri-vato: «Solo con un forte sen-so di responsabilità da par-te di ciascuno – ha chiosato il direttore dell’Unione Gio-vanni Profumo – è possibile conseguire risultati. Senza di esso, ogni progetto è destina-to al fallimento». Un concet-to ribadito anche dall’Asses-sore Condini che ha eviden-ziato il contributo del tavolo di lavoro tra operatori priva-ti e struttura comunale, capa-ce non solo di affrontare e ri-solvere problemi ma anche in grado di formulare proposte e suggerimenti utili allo svilup-po della città. •

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Valdastico sì, Valdastico no. Il dilemma si pro-trae oramai da decen-

ni, attraverso un dibattito che ha visto cambiare, di volta in volta, interlocutori, sostenito-ri, tema specifico, dettagli, de-trattori, progetti. Un altro tas-sello nella creazione del con-senso/dissenso è stato posto il 13 ottobre scorso, a Trento, grazie ad un convegno dal-l’eloquente titolo «Valdastico Nord, infrastrutture e cresci-ta economica».

Il forum è stato patrocinato da numerosi soggetti (tra cui anche l’Unione), comprese molte camere di Commercio del Nord Est (esclusa Trento),

molte sigle imprenditoriali (Confindustria, anche trenti-na, Confapi, Confagricoltura, Coldiretti, CNA).

Dopo l’apertura dei lavori, affidata a Vittorio Mincato,

completamento della Valda-stico (il secondo). Interven-ti tecnici, questi, che hanno suffragato un’idea che erano in molti, tra la platea, a condi-videre: la nuova arteria porte-rà sviluppo, crescita e non sa-rà una sciagura per la provin-cia di Trento.

A rompere il ghiaccio nel successivo dibattito è stato il presidente di Confcommer-cio Trentino, Giovanni Bort, stimolato dal moderatore: «Siamo assolutamente favo-revoli, da sempre – ha esor-dito Bort - abbiamo più volte ed in più sedi affrontato l’ar-gomento con risposte sem-pre positive. Mi sono piaciuti

presidente della Camera di Commercio di Vicenza, Giu-lio Maternini e Sergio Mut-ti hanno illustrato il conte-sto (il primo) in cui andreb-be a collocarsi il progetto di

Valdastico, occasioneanche per il TrentinoBort: «La nostra offerta tursitica sarebbe caratterizzata da tre poli di straordinaria attrattività: le Dolomiti, il Lago di Garda e Venezia»

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livello del nostro turismo ed i suoi numeri. Tanto più alla luce del ruolo anti-recessivo che il turismo ha giocato nel-le ultime stagioni. Un’offer-ta turistica imperniata sui tre poli delle Dolomiti, del La-go di Garda e di Venezia non avrebbe uguali».

«Nè vanno dimenticate – conclude Bort – le ripercus-sioni positive che derivano dagli sviluppi della rete viaria e infrastrutturale, dalle nuove interrelazoni tra il Trentino e lo spazio europeo». •

gli interventi di questa matti-na, soprattutto quando si dice ‘facciamo l’opera e facciamola in sinergia con la provincia di Trento e con le realtà che al-l’interno della provincia esi-stono’, soprattutto per gli ele-menti urbanistici e ambienta-li. La mia è una provenienza turistica: in quanto territo-rio a spiccata vocazione turi-stica poniamo all’ambiente di grande attenzione».

«Sempre da un punto di vi-sta turistico e imprenditoria-le – ha proseguito Bort – am-

mettendo che il turismo, con il suo indotto, possa vale-re quasi 20 punti di PIL pro-vinciale, non possiamo che vedere con favore quelle in-frastrutture che ci permetto-no di aggiungere alla nostra offerta, i laghi e le dolomiti, anche Venezia: avere la cit-tà lagunare a pochi minuti di strada da noi rappresenta uno sviluppo notevole di tre asset strategici».

Sulle resistenze alla sua rea-lizzazione Bort risponde che: «va bene discutere, ma di di-

scussione si può anche mori-re. I cittadini credo siano già convinti dell’opportunità del-la Valdastico. Gli imprendito-ri, lo vediamo oggi, sono tut-ti d’accordo. Se se ne parla dal 1966 significa che l’esigenza c’è. Noi faremo la nostra parte per convincere ad essere del-la partita coloro che sono in-decisi. Poi alla politica spet-ta l’ultima parola; dobbiamo cercare di convincere i no-stri amministratori che que-sta opera ha ragione di essere. Se vogliamo mantenere alto il

Immagini esemplificative delle soluzioni progettuali e dell’in-serimento dell’opera nell’am-biente nell’attuale termine della Valdastico

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20 Unione5 / 2011

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R isale all’aprile 2008 la pubblicazione del pri-mo bando di ricerca

immobiliare di edifici nuo-vi o da risanare e terreni edi-ficabili sul territorio trentino. A questo ne sono seguiti altri quattro e, parallelamente, so-no nati altri filoni di interven-to di ITEA SpA sul merca-to immobiliare: bandi di ces-sioni di alloggi e garage sfitti, offerte di locazioni a canone moderato e concordato, ol-tre alle offerte di affitto di lo-cali ad uso commerciale o ad uso sociale per associazioni ed Enti pubblici.

«Molto è stato fatto ma c’è ancora tanta strada da per-correre – ha commentato la Presidente di Itea Aida Ruffi-ni – la nostra Società in que-sti anni ha rivisitato comple-tamente la sua organizzazio-ne interna, anche in un’ottica di contenimento della spesa e di miglioramento del servizio all’inquilino, ha implementa-to nuove tipologie costruttive e dato impulso alle costruzio-ni a risparmio energetico».

Quali le principali novità di quest’ultimo biennio?

Indubbiamente, l’introdu-zione del canone modera-to per il ceto medio della po-polazione con ICEF tra 0,23 e 0,34, grazie al quale è stato possibile rispondere al fabbi-sogno abitativo di coloro che possiedono una condizione

«Contenere le spese e migliorare il servizio»La presidente di ITEA Spa Aida Ruffini traccia un bilancio dell’attività dell’ente e indica gli obiettivi da conseguire per il futuro

economico-patrimoniale ta-le da impedire l’accesso sia al-le graduatorie ITEA che ai ca-noni offerti dal libero merca-to. Tra gli altri interventi da sottolineare l’incentivo dato all’attività di manutenzione del patrimonio immobiliare, il Piano Sicurezza e l’impegno alla riduzione della conflittua-lità sociale. Sul versante della sostenibilità sociale, non pos-sono non essere menzionati i risultati raggiunti dall’Audit Famiglia e Lavoro che han-no reso possibile, ad esempio,

l’apertura del nido azien-dale nel set-tembre 2010; la realizzazio-ne del nuovo “Patto Comu-ne di solida-rietà e convi-venza”, affisso in tutti i con-domini Itea e nato con la volontà di sti-molare il sen-so di apparte-nenza ad una

comunità e la responsabilità di fronte alle regole comuni di convivenza.

Quali i principali dati emersi nel documento pro-grammatico del Bilancio so-ciale 2010?

Il Bilancio d’esercizio della Società è caratterizzato da un patrimonio in crescita e da un trend positivo per quanto ri-guarda il “Piano straordina-rio per l’edilizia sociale abi-tativa” che, a 3 anni effettivi dalla sua partenza, è stato at-

tuato per il 32% del totale. Il nostro obiettivo fondamen-tale continua ad essere la lot-ta alla povertà e all’esclusione sociale, fornendo un alloggio a chi altrimenti non potrebbe accedervi alle condizioni di mercato. Tutto questo non sa-rebbe possibile senza il fonda-mentale contributo della Pro-vincia autonoma di Trento.

Secondo Lei ITEA SpA conferma di essere in grado di rispondere alle difficili sfi-de a cui è stata chiamata nel-la realizzazione della politica provinciale per la casa?

I dati economici della So-cietà per l’esercizio 2010 in-dicano un utile d’esercizio pa-ri a euro 1.061.450, a confer-ma del positivo segnale già registrato nel 2009. Accanto al dato economico positivo, il Bilancio Sociale ITEA 2010 illustra quali sono state le vi-cende ed i risultati consegui-ti dalla Società che in maniera più significativa hanno creato valore sociale per la comunità trentina. Innanzitutto, un pa-trimonio in crescita, attesta-to a 16.615 unità immobiliari in gestione, di cui 10.677 so-no le unità abitative. 456 sono gli alloggi consegnati nel cor-so del 2010, mentre il canone medio mensile per l’inquili-nato si mantiene sui livelli de-gli ultimi anni a 117 euro, ga-rantendo così, anche in tempi di crisi, una sostanziale tute-la delle famiglie economica-mente più fragili. •

«il Bilancio d’esercizio della società è caratterizzato da un patrimonio in crescita e da un trend positivo per quanto riguarda il Piano straordinario per l’edilizia sociale abitativa»

Aida Ruffini

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Unione5 / 2011

Anche nel 2011 UNAT - Unione Albergatori del Trentino si è messa su-

bito in marcia per svolgere la propria attività sindacale ri-proponendosi di garantire la dovuta attenzione al socio con la consueta efficienza suffraga-ta dallo spirito innovativo che sempre più contraddistingue la nostra associazione.

Durante il mese di gennaio 2011 gli sforzi sono stati con-centrati sul rinnovo delle cari-che associative, culminato con la conferma di Giovanni Bort alla presidenza. A fine gennaio l’Unione Albergatori ha poi dato il proprio attivo suppor-to allo stand Unione presso la fiera internazionale «Expo Ri-va Hotel».

L’attività convegnistica è sta-ta molto intensa, soprattutto nella prima parte dell’anno. Il 13 aprile a Pinzolo è stato pro-posto l’incontro «Prezzi mi-nimi? Massimi? Introduzio-ne commissioni di controllo? Siamo globalizzati: spazio alla concorrenza?» con l’introdu-zione di Roberto Failoni, pre-sidente dalla sezione UNAT «Val Rendena, Pinzolo e Ma-donna di Campiglio», e la rela-zione del dott. Maurizio Giu-liani, presidente di IdeaTu-rismo. Il 4 Maggio è stata la volta di Levico Terme con il dibattito dal titolo «Turisti, escursionisti, residenti sui la-ghi di Levico e Caldonazzo» con la dettagliata relazione del

Unat, un 2011 pieno di attivitàUn’ampia gamma di iniziative, eventi e servizi a disposizione dei soci dell’Unione albergatori del Trentino

responsabile dell’Ufficio Po-litiche Turistiche Provinciali, dott. Gianfranco Betta. Anche la Sezione Alto Garda e Ledro è stata molto attiva, propo-nendo tra marzo e aprile alcu-

ni momenti formativi su temi di grande interesse: «Il calcolo del prezzo alberghiero» e «La lettura dei bilanci».

Sono state rinnovate le prin-cipali convenzioni in essere. Su

tutte citiamo quella con i Ca-stelli del Trentino e quella con il Mart di Rovereto. A tal pro-posito, ricordiamo che lo scor-so 26 maggio i soci UNAT, ac-compagnati da un rappresen-tante della Segreteria, si sono potuti recare al Mart per visi-tare gratuitamente la collezio-ne di capolavori impressionisti provenienti dal Musée d’Orsay. Si è trattato quindi di un inte-ressante momento di aggrega-zione dagli apprezzati risvol-ti culturali. Di matrice ben più ludica la conviviale braciolata organizzata domenica 19 giu-gno al Lago dei Caprioli dalla sezione Valle di Sole su preci-so stimolo del locale presiden-te Aurelio Veneri.

UNAT, coinvolgendo nu-merosi associati, ha avuto mo-do di prendere parte attiva an-che ad una serie di iniziative di respiro provinciale, qua-le ad esempio «Ecoristorazio-ne Trentino”, progetto di soste-nibilità ambientale promosso

Giovanni Bort Presidente nazionale resCasaal vertice della federazione che riunisce gli operatori della ricettività extraalberghiera

Venerdì scorso, a Milano, Giovanni Bort è stato eletto presidente della Federazione Italiana Residence (RESCASA). La Federazione riunisce oltre 10 mila aziende in Italia del settore della ricettività extra-alberghiera e fa parte del sistema di Confcommercio – Im-prese per l’Italia e Confturismo. «Proseguiremo – ha dichiarato Giovanni Bort – nella difesa e nella tutela delle imprese associate e amplieremo i servizi come le con-venzioni, la promozione e la commercializzazione. Nel nostro Paese il ricettivo extra-alberghiero è un settore che raggruppa oltre il 50% della ricettività turistica e vive un periodo di forte espansione, con una fetta di mercato già molto significativa per quel che riguarda sia l’am-bito turistico che congressuale e d’affari”. La Federazione conta in Italia oltre 10 mila aziende associate, delle quali circa 300 sono in Trentino.

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24 Unione5 / 2011

UNAT - Unione Albergatori del Trentino ha rivolto un invito ai soci UNAT ed amici a visitare l’Ursus Adventure Park in Val di Breguzzo Mercoledì 21 settembre 2011.In una giornata piena di sole e di allegria i nostri soci hanno potuto conoscere e provare il parco avventura più grande del Trentino. Un pomerig-gio in compagnia per scoprire questa nuova pro-posta turistica adatta a tutti e visitabile sul sito www.ursusadventurepark.it Si tratta di un’iniziativa promossa da Oreste Bo-nazza, presidente UNAT della Sezione Valli Giu-dicarie Chiese e Comano, nonché assessore al Turismo del Comune di Breguzzo.L’ Ursus Adventure Park Val di Breguzzo è situato alle porte del Parco Naturale Adamello Brenta in località Chiesetta degli Alpini nell’omonima valle di Breguzzo in Trentino, a circa 5,5 km dai centri abitati di Bondo e Breguzzo, nelle Valli Giudica-rie.Nei pressi del parco avventura vi è un’area attrez-zata libera per pic nic in ampi spazi verdi, zona barbecue coperta, servizi igienici, e la casa degli

alpini con splendido porticato per poter acco-gliere fino a 120 persone a sedere.Per gli amanti delle passeggiate questo è il luo-go ideale: da qui partono numerosi itinerari di trekking verso il Gruppo dell’Adamello che vanno a toccare siti di interesse naturalistico - ambienta-le, botanico, faunistico e storico (siti e testimonian-ze della Grande Guerra sull’Adamello).Si potranno raggiungere in breve tempo la zona detta Conca di Trivena, dove sorge l’omonimo rifugio e zona di partenza per spettacolari escur-sioni in quota e la Val d’Arnò alla destra orografi-ca del torrente, nel cuore della quale si trova la malga d’Arnò, dove sarà possibile degustare ed acquistare ottimi formaggi di malga nonché assi-stere alla produzione degli stessi.Lungo l’intero corso della Val di Breguzzo e nelle immediate vicinanze del parco si trovano punti di ristoro e ristoranti con cucina tipica.Sul nostro sito www.unat.it è possibile guar-dare un video realizzato nella corso della giornata con una breve intervista ad Oreste Bonazza, promotore dell’iniziativa.

soCi unat ed amiCi all’ursus adventure ParK il 21 settembre in una splendida giornata di sole in val di Breguzzo per conoscere da vicino il parco

dalla Provincia autonoma di Trento e finalizzato al conteni-mento degli sprechi attraverso la riduzione dei rifiuti organi-ci nel settore alberghiero e del-la ristorazione.

Durante l’estate molte ener-gie sono state concentrate sul sindacato di categoria Affitta-camere, presieduto da Ferdi-nando Speranza, che ha avu-to modo di confrontarsi con Trentino Marketing per mi-gliorare il posizionamento web degli affittacamere, pri-ma ricompresi nel raggruppa-mento «alberghi e non solo». Ora invece, grazie alle pres-sioni del nostro sindacato, gli affittacamere del Trentino so-no più facilmente rintracciabi-li all’indirizzo www.visittrenti-no.it/it/dove_dormire/struttu-re ed hanno quindi maggiori possibilità di essere individua-ti dai turisti che cercano que-

sto tipo di sistemazione. Ad inizio settembre, come

ormai consuetudine da qual-che anno, è stato riproposto agli associati il questionario sull’andamento della crisi eco-nomica al fine di cogliere l’ef-fettiva percezione che di que-sto momento economico han-no gli operatori del settore. I questionari, presentati attra-verso una serie di esplicati-ve elaborazioni grafiche nella Giunta UNAT del 27 settem-bre, sono stati poi analizzati dall’Unione in un contesto di ricerca più ampio.

Come abbiamo ricordato nel-l’edizione di agosto del giornale, UNAT, sempre attenta ai cam-biamenti, anche per quel che

riguarda la comunicazione da tempo sta attuando una costan-te osservazione sui nuovi media, social network & Co. L’obiettivo è quello di poter dialogare, con-frontarsi sui temi di attualità, ri-spondere a semplici questiona-ri, proporre suggerimenti e mol-to ancora.

La novità rilevante su que-sta tematica è che ora, su tutte le pagine e le news pubblicate da UNAT, è possibile condividere i relativi contenuti con la maggior parte dei social network (in testa facebook e twitter) e cliccare sul-l’apposito bottone «MI PIACE».

Inoltre è stato aggiunto il pulsan-te «Google +1»: una novità re-centemente introdotta da Goo-gle per permettere agli utenti di votare e condividere con gli ami-ci e i propri contatti le risorse ri-tenute più interessanti. È in un certo senso un modo per dare consigli e suggerimenti alla pro-pria rete sociale proprio mentre i nostri amici sono alla ricerca di un’informazione e stanno facen-do una ricerca su Google.

In autunno sono proseguiti gli incontri sul territorio con gli associati: il 21 settembre a Bre-guzzo, su invito del presidente

Aurelio Veneri

Oreste Bonazza

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PRESENTATE LE LINEE GUIDA PER IL TURISMO TRENTINOmolte osservazioni proposte da unat e unione recepite favorevolmente

Il 26 settembre è stato presento in conferenza stampa il docu-mento finale sulle linee guida per il turismo trentino, nel quale molte delle osservazioni propo-ste da UNAT e UNIONE sono state favorevolmente recepite. Si articola in tre parti: una prima parte di natura programmatica contenente gli obiettivi strategici emersi in sede europea, nazio-nale e locale; una seconda parte che evidenzia i punti di forza e debolezza del turismo trentino alla luce dei principali mutamenti in corso; una terza parte che vuole fornire alcune indicazioni e conseguenti misure da adottare nel medio periodo.Sul sito di UNAT www.unat.it è possibile scaricare il testo inte-grale oltre a guardare la «video intervista» di UNAT all’assessore al turismo Tiziano Mellarini.di sezione Oreste Bonazza, con

la stimolante visita dell’Ursus Adventure Park (box a fianco) ed il 10 ottobre con una degustazio-ne di vini (seguita dal pranzo in un locale tipico) presso la Canti-na Produttori di Bolzano su invi-to di Aurelio Veneri, presidente della sezione Valle di Sole.

Sempre durante la stagio-ne autunnale una delegazione di imprenditori di San Marino, interessata a studiare il “model-lo” di turismo e commercio del

Trentino, ha incontrato Unio-ne e UNAT. La visita è culmi-nata con un tour al Grand Hotel Terme di Comano, dove il Presi-dente Giovanni Bort, il direttore UNIONE dott. Giovanni Profu-mo, Maurizio Giuliani di Idea-turismo, insieme al dott. Alfon-so Moser della Segreteria UNAT, hanno illustrato agli ospiti mo-dalità e caratteristiche del club di prodotto Vitanova, che riunisce le strutture ricettive che eccello-no nel settore wellness.

Dal 23 al 25 settembre si è te-nuta a Trento la dodicesima edi-zione della B.I.T.M. - Borsa Inter-nazionale del Turismo Montano ed UNAT ha contribuito attiva-mente presso lo stand Unione, distribuendo anche il proprio materiale informativo.

Anche quest’anno è stata rinnovata l’ormai consolida-ta collaborazione con «Hotel 2011», la fiera dell’hotellerie che si tiene ogni anno a Bolza-no nel mese di ottobre. UNAT ha quindi potuto continuare a garantire ai propri associati i biglietti omaggio per l’ingres-so ai padiglioni espositivi.

Roberto Failoni

In questi giorni UNAT è im-pegnata nella definizione del progetto «Senti la differenza» di cui si dà un ampio resocon-to in un apposito articolo in queste pagine.

Nelle prossime settimane si terrà l’assemblea annuale dei soci durante la quale sarà rie-pilogata tutta l’attività svolta nel corso del 2011. •

Più sburocratizzazione e maggiore semplifica-zione: è questo che UNAT - Unione albergatori del Trentino ha scritto nella lettera indirizzata al Ministro dell’Interno on. Roberto Maroni.«Pur apprezzando - si legge nella missiva - le innovazioni stabilite dal DPR del 1 agosto 2011 “Regolamento recante semplificazione della di-sciplina dei procedimenti relativi alla prevenzio-ne degli incendi” mi preme rilevare che non si è ancora proceduto ad una rivisitazione dei cam-pi di applicazione della regola tecnica di cui al Decreto ministeriale 8 aprile 1994 e ss.mm. con

particolare riferimento ai contenuti della parte seconda relativi alle attività esistenti con meno di 50 posti letto. Si tratta infatti di graduare me-glio le misure imposte introducendo una fascia intermedia (ad esempio da 26 a 50 posti letto) nella quale la regola tecnica sia meno restrittiva, pur sempre nel rispetto dei requisiti di sicurezza per clienti e lavoratori».Nella stessa lettera è stata anche richiesta una proroga della scadenza «antincendio» del 31/12 motivata dalle difficoltà economiche che le im-prese si trovano a vivere in questi mesi.

ANTINCeNDIo, L’UNAT SCRIVe A MARoNIL’Unione albergatori chiede al Ministro sburocratizzazione e semplificazione per le strutture ricettive

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r i c e t t i v o

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Già a partire dall’edizione 2010 della fie-ra Expo Riva Hotel UNAT ha iniziato a percorrere la strada della promozio-

ne dei prodotti trentini: erano stati esposti al-lo stand, ove veniva distribuito anche un flyer informativo dei “10 buoni motivi per con-sumare i prodotti trentini”, depliant pensato per gli operatori locali al fine di coinvolgere le strutture ricettive ad implementare l’uso dei prodotti tipici.

Da allora si è continuato a lavorare in que-sta direzione fino ad arrivare alla presentazio-ne del progetto «Senti la differenza», promos-so dal mondo della Cooperazione trentina e supportato attivamente da UNAT - Unio-ne Albergatori del Trentino. In quest’ottica, a marzo di quest’anno è stato anche stipulato uno specifico protocollo d’intesa sul «Proget-to triennale per la commercializzazione dei prodotti Trentini».

L’iniziativa costituisce un segno distintivo di tipicità rigoroso e trasparente nei confronti sia dei consumatori, sia degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il Trentino e che avranno così a disposizione uno strumen-to per identificare ed eventualmente sceglie-re i prodotti tipici locali. L’avvicinamento del-la promozione agroalimentare dei prodotti alla promozione turistica è favorito anche at-traverso un apposito logo che contraddistin-gue i prodotti.

Senti la differenza rappresenta quindi un’oc-casione concreta per far dialogare sogget-ti diversi che hanno però in comune gli stessi obiettivi: la valorizzazione e la commercializ-zazione dei prodotti tipici e del territorio co-me mezzo per la promozione dell’offerta turi-stica ricettiva.

Ecco in sintesi, i principali obiettivi del pro-getto:

• favorire una più ampia diffusione e un maggior utilizzo di prodotti locali sulle tavo-le di hotel e ristoranti del Trentino, garanten-do la regolare reperibilità di un determinato

Gli alberghi promuovono il territorio trentinoAlberghi e prodotti tipici trentini: il connubio ampiamente auspicato tra fornitori e strutture ricettive ha finalmente mosso i primi passi

paniere di articoli;• fare in modo che i prodotti trentini di-

ventino uno strumento per la promozione del territorio e che il territorio stesso sia il primo ad usare e consumare i prodotti locali facili-tandone lo sbocco sul mercato;

• garantire una maggiore riconoscibilità e visibilità dei prodotti trentini nei negozi di ali-mentari abitualmente frequentati dai turisti e

dai residenti ad iniziare da quelli presenti sul nostro territorio;

• facilitare la presenza e distribuzione degli stessi prodotti in catene e singoli punti vendita specializzati presenti a livello nazionale;

• far nascere la consapevolezza all’interno della popolazione residente che il consumo dei prodotti locali può agevolare molto l’eco-nomia locale oltre ad assorbire, in molti casi, la quasi totalità della produzione realizzata;

• veicolare i messaggi promozionali dei pro-dotti all’interno dei canali turistici siano essi le Strade del Vino e dei Sapori, le Apt di ambito, Trentino Marketing o le stesse strutture coin-volte, ad iniziare da alberghi e ristoranti.

L’iniziativa, che sta uscendo ora dalla fase di start up, ha già visto l’adesione di una ventina di aziende alberghiere.

Ma in pratica, come funziona? Il cliente è stato pensato come se fosse parte integrante di una catena, di un processo molto interessan-te e pieno di gusto che gli renderà la giornata molto «saporita».

Primo anello della catena: quando il clien-te dopo una giornata di relax o di attività rag-giunge la propria stanza, si troverà sul como-dino il volantino promozionale venendo a co-noscenza dunque del progetto in questione.

Il secondo anello della catena è quando si presenta la fame: e quindi perché non fare un bel salto al ristorante dell’hotel? Ed ecco che anche qui c’è una bella sorpresa. Troverà un simpatico cavalierino che mostrerà i prodot-ti tipici trentini messi a disposizione da quel-l’hotel! E perché non assaggiarli?

Il terzo anello della catena è il gusto, l’olfatto, i sa-pori e le sensazioni. La struttura aderente offrirà an-che menù in cui verranno utilizzati i prodotti locali, contrassegnati dal logo «Senti la Differenza.»

Possiamo quindi dire che grazie ad UNAT - Unione Albergatori del Trentino, che ha fortemente voluto e contribuito perché av-venga l’incontro tra i due mondi, finalmen-te i produttori e le strutture ricettive parlano la stessa lingua. Nei prossimi giorni è previ-sta una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa e del sito (in fase di allestimen-to) www.sentiladifferenza.info •

un segno distintivo di tipicità, rigoroso e trasparente nei confronti dei consumatori e degli oltre 30 milioni di turisti che ogni anno visitano il trentino

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28 Unione5 / 2011

r i c e t t i v o / Fa i ta

L o scorso 7 settembre Fai-ta Trentino ha organizza-to il convegno “Best Deal

Camping Card”, invitando Dick William Harinck e Peter Door-nekamp, di Kosmos Campin-gwijzer.

Dick William Harinck è dal di-cembre scorso Responsabile della comunicazione presso il Viaselect Leisure Group (travel&tourism, camping&glamping) ed in passa-to è stato capo redattore di Kam-peren e della rivista specializzata Kampeer & Caravan Kampioen nell’ambito di ANWB, l’automo-bile club olandese.

L’incontro ha visto una buo-na partecipazione nonostante gli associati fossero impegnati nel-la coda di stagione estiva favo-rita da temperature sopra la me-dia del periodo. I presenti hanno comunque seguito con vivo inte-resse i due relatori, interagendo più volte con loro e dimostrando di apprezzare l’iniziativa.

Al termine dell’introduzione e delle presentazioni da parte di Fabio Poletti, presidente di Fai-ta Trentino, Harinck ha illustrato OntdekMagazine, un camping-magazine trimestrale distribui-to da Kosmos Campingwijzer seguitissimo in Olanda che, con una tiratura di ben 60.000 copie, è ormai una delle principali gui-de olandesi per campeggi. Sono state evidenziate anche le corre-late applicazioni multimediali della stessa guida che ne consen-tono una più completa fruizione praticamente ovunque.

Di seguito è intervenuto Peter

Best Deal, una cardper i campeggi trentiniFaita Trentino ha organizzato un convegno per conoscere più a fondo questa innovativa strategia di marketing olandese

Doornekamp, sfoggiando un’ot-tima parlantina in italiano, per presentare la Best Deal Camping Card, introdotta nel 2010 da Ko-smos Campingwijzer.

Concettualmente, si tratta di una carta sconto nata per con-sentire ai campeggi di aumenta-re considerevolmente le presen-ze turistiche nei periodi di bassa stagione.

Contrariamente alle tradizio-nali tipologie di carte low cost, con Best Deal Camping Card è proprio il campeggio a determi-nare sia la tariffa di bassa stagio-ne da applicare ai possessori del-la stessa, sia i periodi di validità

della card.In questo modo si favorisce un

circuito virtuoso secondo cui è sempre il campeggio che conti-nua a tenere le redini della red-ditività anche in bassa stagione. In buona sostanza, con Best Deal Camping Card gli ospiti aman-ti dell’open air possono organiz-zarsi per campeggiare nei perio-di di bassa stagione ad una tariffa per essi estremamente vantag-giosa ma che rimane comunque ampiamente conveniente anche per i campeggi.

Al termine dell’esposizione è seguito un breve dibattito che ha permesso di approfondire me-

glio alcuni punti trattati nel cor-so della relazione.

Harinck e Doornekamp han-no poi avuto modo di presenta-re l’iniziativa di cui si fanno pro-motori anche ai funzionari di Trentino Marketing, evidenzian-do i benefici che la card potreb-be portare anche in Trentino, in modo da verificare eventuali fu-ture prospettive di collaborazio-ne a largo raggio. Al riguardo, preme segnalare che nel panora-ma attuale, come del resto è co-sa nota, vi sono molte altre card, per certi versi analoghe a Best Deal. La maggior parte di esse tuttavia si caratterizza soprattut-to per lo sforzo di fare massa cri-tica, raccogliendo adesioni pub-blicitarie e vivendo su di esse. Questo tipo di politica, che com-mercialmente darà ben anche i suoi frutti, tenderebbe però a la-sciare in secondo piano gli inte-ressi dei singoli campeggi a fare il tutto esaurito. La sensazione che Doornekamp ha lasciato nel suo intervento ci pare quella di una card tarata in primis proprio sul-le esigenze dei campeggi aderen-ti, lasciando i margini garantiti dalla pubblicazione pubblicitaria solo in seconda battuta.

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I relatori con il presidente FAITA Fabio Poletti

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I n vista delle prossime sca-denze che anticiperanno l’appuntamento principale

dei Mondiali del 2013, l’Asso-ciazione Ristoratori del Trenti-no, in collaborazione con l’Uf-ficio Marketing dell’Unione e fortemente voluta dal diretto-re Giovanni Profumo, ha inte-so proporre tra le imprese as-sociate della Valle di Fiemme, sia del settore della ristorazio-ne che alberghiera, un’inizia-tiva che non vuol essere una rivisitazione del noto “Piatto del Buon Ricordo” ma “il piat-to dei mondiali della Val di Fiemme” .

Ed ecco l’idea: ogni ristoran-te che aderisce al progetto deve avere in lista una «specialità» dei Mondiali, cioè una portata esemplare del territorio in cui opera e a cui si ispira; chi gu-sta quella specialità riceve in omaggio un piatto in cerami-ca: un dono destinato a fissare il «buon ricordo» di un’espe-rienza gastronomica, ed anche di un evento sportivo, da non dimenticare! Ricordo per inci-so che i titolari del già famoso

Fiemme 2013, ecco il piatto celebrativoIn occasione degli attesissimi mondiali di Sci nordico, l’Associazione ristoratori presenta un’iniziativa simpatica e molto accattivante

“piatto del buon ricordo”, so-lo di collezionisti, sono visita-ti da alcune migliaia di clien-ti all’anno!

L’iniziativa è il frutto di una intensa collaborazione tra l’ Unione ed il Comitato Orga-nizzativo Nordik Ski Fiemme 2013, l’Azienda per il Turismo Val di Fiemme, l’Azienda per il Turismo Trento - Monte Bon-done - Valle Dei Laghi e con i principali Istituti superiori di Arte e Grafica del Trentino. Gli studenti delle 4e e 5e classi

superiori avranno il compito di realizzare per noi una spe-ciale decorazione per il piat-to, in grado di infondere l’en-tusiasmo e la motivazione per un evento unico ed irripetibi-le ma soprattutto di trasmette-re lo spirito della Valle e delle sue meravigliose caratteristi-che paesaggistiche. In questi giorni una apposita commis-sione sceglierà il simbolo da apporre sui piatti

Un’occasione importante per promuovere gli esercizi della

ristorazione attraverso un’ini-ziativa simpatica ed accattivan-te che, ci auguriamo, possa at-tirare l’attenzione della cliente-la sia locale che turistica.

L’invito dunque della presi-denza ai colleghi della Valle di Fiemme di aderire per con-tribuire a promuovere questa iniziativa che porterà lustro e sicuramente maggior clientela agli esercizi aderenti e perché no, anche valorizzare ulterior-mente le peculiarità di questa già splendida vallata. •

Il presidente Danilo Moresco e il direttore Giovanni Profumo presentano il piatto dei mondiali

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s o m m i n i s t r a z i o n e e d i n t r at t e n i m e n to

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Ben arrivati. Oppure, meglio tardi che mai. Difficile fa-re commenti di altro tenore

alle impostazioni delle linee gui-da sul turismo, presentate dall’As-sessore provinciale Tiziano Mel-larini. «Un Trentino delle quat-tro stagioni», titolava l’Adige, il 27 settembre scorso. E ai nostri soci e lettori sarà senz’altro venuta in mente la campagna che da anni il nostro giornale, assieme all’Unio-ne, porta avanti al riguardo. Fin dalla presentazione del V rappor-to sui pubblici esercizi abbiamo presentato l’ipotesi di un distret-to turistico attivo tutto l’anno che sappia valorizzare l’offerta di cia-scuna stagione.

«La stagionalizzazione – an-notava già nel 2006 il presiden-te dell’Associazione Pubblici eser-cizi Giorgio Buratti – ovvero la costruzione di nuove stagioni og-gi non utilizzate ma esistenti sul calendario è l’ obbiettivo; credo

si debba partire da questa pre-sa di coscienza: il territorio of-fre prodotti diversi, nelle quat-tro stagioni, dalla montagna al-la collina, fino al fondovalle, dove si intrecciano cultura, storia, eno-gastronomia, tutto ciò rivestivo di una nuova speriamo cultura del-l’accoglienza, secondo cui il clien-te è soprattutto ospite, per con-sentire una vera opportunità di frequentazione anche autunna-le e primaverile, cioè un Trentino vissuto turisticamente per mol-ti più mesi degli attuali. Solo in questo modo la nostra terra potrà immaginare e progettare un futu-ro possibile, sostenibile, teso ad

eliminare le sacche di la precarie-tà e fragilità economica che la di-scontinuità di utilizzo delle strut-ture e del lavoro inevitabilmente genera».

Con queste premesse, pur scontando gli anni di ritardo, cre-diamo che anche la pubblica am-ministrazione possa trovare im-portanti spunti e una preziosa risorsa dal VI rapporto sui pub-blici esercizi. «I lavori dei prece-denti rapporti - commenta Bu-ratti possono essere un bagaglio di esperienze per un progetto, il VI rapporto, che consenta al ter-ritorio di utilizzare in modo com-pleto e ottimizzato le proprie ri-

sorse umane, ambientali e strut-turali. La discontinuità lavorativa e di impiego delle risorse deve essere combattuta a tutti i livelli e con tutti i mezzi a disposizione, in quanto genera disaffezione e precarietà e un freno allo svilup-po professionale». «Dal VI rap-porto potrebbero veramente sca-turire intuizioni e progetti fattibili verso questo lungimirante obiet-tivo che - constato felicemente - viene oggi condiviso anche dal mondo politico. Se si condivido-no gli obiettivi, gli sforzi trovano un terreno più fecondo dove rac-cogliere risultati importanti, per il bene di chi in Trentino vive ed opera. Verrà un giorno in cui par-leremo della discontinuità stagio-nale come un ricordo. Questa è una partita che non si può per-dere per negligenza o sottostima. Andiamo avanti con coraggio ed entusiamo. Il Trentino lo merita, o no?» •

A fianco, l’Adige del 27 settembre scorso. In alto, il presidente Giorgio Buratti presenta il 5 rapporto

Trentino stagione globale, in vista di un 6° rapportoPrimavera e autunno, stagioni da vivere e valorizzare: l’Associazione pubblici esercizi del Trentino è intenzionata ad iniziare la nuova edizione dell’analisi sul turismo provinciale

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I mondiali di sci nordico dopo dieci anni torneranno in val di Fiemme nel 2013. Anche di questo si è parlato nel direttivo dell’Associazione commercianti di sezione. A destra Davide Dzalagonia

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In vista dell’entrata in vigore della nuova legge che disciplina il prezzo dei libri, una norma attesa da qua-si un decennio, presso la sede dell’Unione é stato or-ganizzato un incontro informativo per gli operatori associati del settore al quale ha partecipato, in veste di relatore, il vice presidente nazionale della catego-ria Paolo Ambrosini ed il rappresentante dei librai altoatesini Reinhard Schoelzhorn.La mattinata é stata introdotta dal presidente della locale categoria librai, Salvatore Rizzo, che ha sotto-lineato la positività della normativa che a suo avviso può contribuire a frenare la chiusura delle librerie piccole e indipendenti che garantiscono un impor-tante servizio alla comunità. Rizzo riferisce inoltre ai diversi librai presenti che la categoria sta lavorando, in collaborazione con l’amministrazione provinciale, alla predisposizione di un marchio di qualità delle li-brerie del Trentino.Prende in seguito la parola il vice presidente naziona-le dei librai Ambrosini per illustrare i contenuti della nuova norma che personalmente ha potuto seguire

anche a livello ministeriale. Un primo passo - ha af-fermato Ambrosini - comunque positivo. Una legge che manifesta anche delle carenze sulle quali la cate-goria dovrà impegnarsi per fare in modo che venga-no sanate.All’interven-to di Ambro-sini é seguita una discus-sione che ha toccato alcu-ni passaggi tecnici della norma che, come gran parte delle nuove disposizioni legislative, lascia qual-che dubbio di carattere interpretativo.I librai presenti hanno inoltre ritenuto opportuno avviare anche un’azione informativa sulla nuova norma nei confronti degli istituti scolastici e delle bi-blioteche della nostra provincia.

nuova leGGe sul liBro: inContro dei liBrai

d e t tag l i o

Si è svolta a Tesero, l’11 ot-tobre 2011, l’assemblea dei Commercianti della Valle

di Fiemme. Convocata dal Presi-dente della sezione Davide Dza-lagonia, a nome di tutto il con-siglio direttivo, e con la presenza del Presidente provinciale Massi-mo Piffer e della Presidente della sezione della Valsugana Piera Ca-sagrande, l’Assemblea è stata l’oc-casione per i commercianti asso-ciati per confrontarsi sulle recenti modifiche normative oltre che sui progetti futuri della categoria.

Durante i lavori è stata presen-tata la riforma che prevede l’in-troduzione obbligatoria della po-sta elettronica certificata per tut-te le imprese costituite in forma societaria. I presenti si sono sof-fermati in particolare sul funzio-namento della PEC e sulle impli-cazioni che derivano dal valore legale della ricevuta che si ge-nera indipendentemente dall’ef-fettiva visualizzazione del mes-saggio da parte del destinatario. L’assemblea ha poi approfondi-to la conoscenza di alcune nuo-ve e particolari forme di vendita on-line e per gruppi di acquisto. si è evidenziato come per il com-merciante sia fondamentale sta-bilire un rapporto di fiducia con il cliente e dare quindi il giusto valore alla propria professionali-tà attraverso la conoscenza la co-noscenza dei prodotti e la capa-cità di interpretare le esigenze del consumatore.

Con il Presidente Piffer l’As-semblea ha affrontato le temati-che relativo allo sviluppo del set-

commerciali nella valorizzazio-ne di un territorio ad alta vo-cazione turistica come la val-le di Fiemme, evidenziando co-me i negozi e le vetrine siano la componente fondamentale per i centri storici in qualsiasi paese o città. A questo riguardo l’assem-blea ha discusso sulla possibilità di organizzare corsi di formazio-ne per i commercianti in tema di composizione delle vetrine, tec-niche di vendita e psicologia del-la vendita, lingue straniere. L’oc-casione è stata infine colta per presentare a tutti i commercian-ti il direttivo di sezione, che oltre al Presidente Davide Dzalagonia di Predazzo, vede al suo interno il vice Davide Mazza di Cava-lese, Lucia Brigadoi di Predaz-zo, Luisa Cappelletto di Cavale-se, Faustino Piazzi di Cavalese e Nadia Vanzo di Predazzo. •

tore nella valle di Fiemme, anche in relazione ai futuri mondiali di sci nordico che si svolgeranno nel febbraio 2013. In assemblea sono intervenuti anche Fausti-no Piazzi e Luisa Cappelletto, rispettivamente Presidente e Se-gretario del Consorzio di Pro-mozione commerciale di Cava-

lese che, sottolineando l’impor-tanza della partecipazione dei commercianti ai momenti as-sembleari, hanno ribadito l’im-pegno che viene profuso da chi occupa ruoli direttivi all’interno degli organi associativi. Il Presi-dente Piffer ha sottolineato l’im-portanza che hanno gli esercizi

Fiemme, il direttivodei commerciantiPiffer: «Gli esercizi commerciali sono fondamentali a valorizzare i territori ad alta vocazione turistica come la Valle di Fiemme»

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Certo che 50 anni di attività sono un bel tra-guardo per un’impresa. E’ questo il caso della macelleria Endrizzi di Romeno, aperta dal tito-lare Sergio nel «lontano» 12 ottobre 1961, al-lora ventinovenne, assieme alla moglie Daria Paoletto da sempre preziosa collaboratrice in azienda. Non solo 50 anni di attività, ma sono anche 50 anni che la macelleria Endrizzi ade-risce ininterrottamente all’Associazione dei commercianti al dettaglio del Trentino.A festeggiare l’importante ricorrenza non ha voluto mancare pertanto l’Associazione con il suo presidente provinciale Massimo Piffer ed il presidente della sezione valle di Non Ermes Violin. Un atto dovuto - ha sottolineato Piffer nel suo breve intervento all’interno della ma-celleria - nei confronti dei titolari di un’impresa che con dedizione ed impegno hanno fatto crescere un’azienda nel corso di ben 50 anni, un’azienda tuttora solida e con tutti presup-posti per continuare per altri 50. Un’impresa, inoltre, che da quando ha mosso i primi passi nel lontano 1961 ha sempre aderito alla nostra organizzazione ed anche questo é motivo di ringraziamento, ma anche di soddisfazione da parte nostra.Nel 1961 Sergio Endrizzi, classe 1932, lascia l’azienda di famiglia impegnata nel campo del legno ed apre a Romeno il nuovo punto ven-dita di carni con annesso macello, un’attività verso la quale aveva sempre manifestato par-ticolare interesse. Dopo qualche tempo inizia

a collaborare anche la moglie Daria Paoletto, negli anni co-lonna portante dell’impresa, che aveva già maturato una certa esperienza nel commer-cio avendo lavorato per diverso tempo presso la famiglia coo-perativa del paese.La professionalità e l’impegno dei coniugi Endrizzi, che nel frattempo hanno avuto tre figlie, fanno si che l’azienda continui a crescere e con essa anche le soddisfazioni non solo economiche.Tanto é vero che oggi in ma-celleria, significativo esempio di impresa familiare con molti e apprezzati articoli di propria pro- duzione, oltre al titolare Sergio e a Daria, che

svolge la funzione di cassiera, sono impe-gnate anche le figlie Paola e Flavia assieme ad un valido ed apprezzato collaboratore.Oggi, Sergio, alla soglia degli 80 anni, continua a gestire il punto vendita con l’entusiasmo di un ragazzino, orgoglioso di quanto realizzato nei suoi 50 anni di attività ed anche del fatto di non aver mai ricevuto alcuna sanzione in occasione dei numerosi controlli effettuati da-gli ispettori sanitari. Una garanzia in più per i numerosi clienti che la macelleria Endrizzi ha saputo «viziare» e dai quali é sempre stata par-ticolarmente apprezzata e ricambiata.

la maCelleria endrizzi ComPie 50 anniil presidente dell’associazione massimo Piffer consegna al titolare sergio una targa per ricordare anche l’attaccamento all’associazione

d e t tag l i o

Il presidente Massimo Piffer con Sergio Endrizzi e famiglia, gestori dell’omonima macelleria. In basso la consegna della targa ricordo con Ermes Violin

Page 37: giornale Unione - 2011 - n.5

d e t tag l i o

L a Comunità di valle del-le Giudicarie ha avviato un percorso di ascolto e

di raccolta dati per la costru-zione della bozza del Docu-mento Preliminare al Piano Territoriale di Comunità (in sigla PTC), contemplato dal-la legge provinciale di rifor-ma istituzionale, e che costi-tuisce lo strumento principa-le per la futura pianificazione urbanistica e lo sviluppo eco-nomico e sociale della popo-lazione residente.

In tale contesto la Giunta esecutiva, in collaborazione con l’Università di Trento, Di-partimento di Informatica e Studi Aziendali, ha promosso una serie di interviste in pro-fondità con i testimoni privi-legiati d’ambito e cioè con i portatori di interesse locali, al fine di arrivare alla predispo-sizione di un documento par-tecipato e condiviso.

Ritenendo fondamentale il contributo e l’apporto delle imprese che operano sul ter-ritorio, attraverso le associa-zioni che le rappresentano, i

Giudicarie, associazionenel piano territorialeI commercianti al dettaglio coinvolti nel percorso di costituzione del piano territoriale di Comunità per la valle delle Giudicarie

ricercatori universitari hanno contattato la Presidente del-la sezione territoriale dell’As-sociazione dettaglianti, Elisa-betta Zanon.

L’incontro-intervista si è te-nuto nella mattinata di vener-dì 30 settembre 2011 presso la Casa della Comunità, in via Cipriano Gnesotti a Tione di Trento.

Tra le tematiche affrontate particolare risalto è stato da-to alla materia del commer-cio che sconta, al pari degli altri settori produttivi, a livel-lo di Valli Giudicarie, la peri-fericità e la lontananza dalle grandi vie di comunicazione (autostrada e ferrovia) e l’an-cora insufficiente ammoder-

namento della rete viaria lo-cale.

Inoltre la perdurante cri-si economica ha comportato una contrazione dei consumi e un conseguente calo nel fat-turato.

Gli operatori del settore de-vono a parere della referente di zona investire di più nella formazione interna e diven-tare veramente dei promotori convinti del proprio territorio e delle sue specificità.

La categoria segue con una certa apprensione anche la nascita di centri commercia-li che gravitano in un ambito piuttosto ristretto e si colloca-no in un mercato ormai sa-turo, dove i piccoli negozian-

ti fanno sempre più fatica ad andare avanti e non vengo-no sufficientemente tutelati, rispetto alla funzione socia-le che rivestono e alle ineso-rabili leggi del mercato libero e della concorrenza.

L’Associazione dei commer-cianti al dettaglio del Trenti-no, per bocca della Vicepresi-dente provinciale, ha ribadito infine la volontà di essere in-terlocutore serio e credibile nella discussione circa le scel-te fondamentali per lo svilup-po della Comunità, in uno spirito di leale e costruttiva collaborazione con il partner politico pubblico. •

Elisabetta Zanon

Page 38: giornale Unione - 2011 - n.5

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sere informata. È una bellissima iniziativa: vengo volentieri, soprat-tutto per l’armonia che c’è tra i pa-nificatori».

«Abbiamo già fatto molte co-se insieme a Trento – per Richard Schwiembacher dell’Aspan di Bol-zano – siamo diventati amici, quin-di ci hanno chiesto di partecipare anche alle Vigiliane; abbiamo cam-biato ogni anno i prodotti che por-tiamo a Trento. Non vuol dire che i trentini non conoscano i nostri prodotti, ma ci piace stare insieme e vedere il modo in cui lavorano i nostri colleghi di Trento. Per anda-re avanti bisogna confrontarsi con i colleghi, vedere che cosa fanno gli altri. La nostra gente dell’Alto Adi-ge passa alle Vigiliane e vede che ci siamo anche noi, e anche questo è una bella cosa, che ci fa piacere. E poi un tempo non c’era contatto

con i panificatori altoatesini e tren-tini: ora invece possiamo chiamarci e confrontarci. Questo è molto in-teressante e molto utile».

Anche i panificatori trentini par-lano con soddisfazione dell’evento: «Ne ho avuto un bella impressione, molto positiva – dice Sergio Ram-poni, di Coredo – Sono 5 anni che collaboro, formando la delegazio-ne del Trentino, ed ogni hanno ag-giungo qualche nuova conoscen-za e competenza al mio bagaglio professionale e culturale. Il nostro è un mestiere delicato ed anch’io, che svolgo questa professione fin da quando ero giovanotto, imparo sempre qualche cosa di nuovo; una metodologia per aggiornare le mie tecniche di lavorazione o un con-siglio per dare più qualità e natura-lezza ai prodotti che escono dal mio forno. Questi eventi sono importan-

ti per la categoria poiché consento-no lo scambio culturale, importante per far crescere le imprese del setto-re, e il contatto umano».

«Devo dire – commenta An-drea Pulin di Trento – che sono stato contento di come si è svolta quest’anno la manifestazione. Pen-so che abbiamo raggiunto il mas-simo dell’affluenza, per fortuna il laboratorio era ben organizzato e abbiamo potuto proporre molti prodotti interessanti, gustosi e nu-trienti. Queste iniziative ci danno delle stimolanti e singolari oppor-tunità; ci consentono di interagire con altri colleghi, provenienti an-che da altre realtà territoriali e pro-duttive, e cogliere quelle sfumature tecnico/pratiche che permettono di accrescere l’esperienza e la forma-zione culturale. Il nostro è un lavo-ro complesso che necessità di anni di costante apprendimento ed ade-guamento tecnico, per poter offri-re tutte le mattine un prodotto di qualità, genuino e nutriente.Io per-sonalmente, da quando collaboro a questo evento, ne ho tratto notevole beneficio poiché quando si lavora a stretto contatto con altri colleghi si riesce a capire meglio certi passag-gi e carpire anche qualche piccolo segreto». •

La rassegna del pane tradizio-nale dell’arco alpino è ormai un appuntamento importan-

te all’interno delle Feste Vigiliane di Trento. Il crescente successo e l’in-teresse sempre maggiore da parte del pubblico sono la testimonianza anche dell’impegno e della cura che i panificatori pongono nel loro la-voro quotidiano. Abbiamo chiesto ai protagonisti alcune impressioni sulla rassegna. «Un’iniziativa mol-to ben organizzata – dice Oskar Bortoletti, panificatore friulano – mi sono trovato bene sia per aver-ci lavorato che per la ricezione per la gente. Presumo che nel tempo sia stata fatta conoscere sempre di più vista l’affluenza. L’intento mi sem-bra molto lodevole: non è far vede-re solo come si fa, ma anche per far conoscere il pane come prodotto culturale e artigianale».

«Accoglienza e gente molto in-teressata – dice Ezio Testolin, vi-centino – che forse avrebbe potuto avere più coinvolgimento: lo spa-zio era un po’ angusto e non pote-vamo spiegare bene il nostro lavo-ro, la differenza tra il nostro pane artigianale e altro. Ci vorrebbe uno spazio più ampio per avere un rap-porto con il pubblico; le domande sono numerose, e la gente vuole es-

Pane dell’arco alpino,parola ai protagonistiLe impressioni dei panificatori del nord Italia sulla fortunata rassegna che si svolge ogni anno all’interno delle Feste Vigiliane

Page 39: giornale Unione - 2011 - n.5

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Con l’asPan a san PatriGnanola visita dei panificatori alla comunità di san vito di Pergine con cui è attiva da anni una bella collaborazione

Nell'ambito della collaborazione in-staurata ormai da molti anni tra Aspan e la Comunità di San Patrignano (nella struttura di San Vito a Pergine) si è svol-to a fine settembre l’incontro tra i ragaz-zi della comunità e un gruppo di asso-ciati, guidati dal presidente Bonafini. Nella cucina della struttura di San Patri-gnano a san Vito di Pergine è presente un panificio, adatto alle esigenze dei cento ospiti e degli assistenti, gestito a turno dai vari ragazzi che hanno rice-vuto, e continuano a farlo, una forma-zione specifica svolta grazie all'impe-gno volontario di alcuni soci guidati da Paolo Tomasi.Da qui è partita la visita: ottimi i giudi-zi e i complimenti dei panificatori alle competenze acquisite dai ragazzi della

comunità. Seguendo le varie aree della struttura, la delegazione ha poi visitato la lavanderia interna, il laboratorio di produzione di telai per biciclette in car-bonio (richiestissimi e molto quotati), la falegnameria, il centro di addestra-mento dei cani per Pet Therapy, l’orto, la serra e le arnie dell’apicoltura. A fare da cicerone agli associati sono stati i ragazzi occupati nelle varie aree che hanno saputo esporre con com-petenza e entusiasmo quanto viene quotidianamente svolto all’interno della comunità.Gradita ospite della giornata, conclu-sasi con un pranzo conviviale assieme a tutti i ragazzi della struttura, è stata Jessica Paternoster, madrina delle ulti-me Feste Vigiliane. •

Pani della reGionead hotel 2011alla fiera di Bolzano le associazioni Panificatori del trentino e dell’alto adige hanno lavorato affiancate nella rappresentazioni dei pani delle provincie di provenienzaNell’ambito della ormai consolidato rapporto di collaborazio-ne e fraterna amicizia, che unisce le associazioni panificatori regionali, quest’anno l’Aspan trentina è stata invitata alla pima rappresentazione del processo produttivo del pane regiona-le, organizzata dall’Associazione Panificatori dell’Alto Adige, nell’ambito della loro annuale manifestazione all’interno della Fiera Hotel di Bolzano.E’ stata una bellissima ed interessante esperienza poiché abbia-mo potuto esporre, al folto pubblico che si fermava volentieri, le specialità panarie trentine, molto gradite ed apprezzate. Il nostro lavoro e stato seguito con attenzione ed interesse anche dai molti studenti, provenienti dalle scuole professionali altoate-sine, che si fermavano a vedere le varie fasi di lavorazione e chie-devano informazioni sulle tipologie che poi andavo in cottura.Il giovane presidente di ASPAN Alto Adige, Benjemin Profanter, è rimasto entusiasta del nostro lavoro ed ha chiesto espressa-mente la nostra adesione: “…. per carpire qualche importante segreto dagli amici di Trento….”.Il presidente Profanter, in precedenza, in occasione dell’annua-le Assemblea, ha voluto ringraziare l’associazione di Trento, in particolare il presidente Emanuele Bonafini, per la fattiva col-l a b o r a z i o n e e s p r i m e n d o grande rispetto per l’amicizia che lega le due organizzazioni e stima per l’at-tiva ed efficacie collaborazione. La segreteria

Le delegazioni di Trento e Bolzano con la responsabile tecnica dei forni

Page 40: giornale Unione - 2011 - n.5

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I vitivinicoli trentini aderen-ti all’Associazione grossisti e a Confindustria si sono

riuniti congiuntamente il 22 settembre a San Michele alle cantine Endrizzi per esprime-re il proprio apprezzamento generale al piano dei «quattro saggi» proposto dalla Provin-cia per riformare il settore vi-nicolo trentino, riservandosi di riportare ulteriori apporti e migliorie allo stesso. All’in-contro erano presenti quasi

tutti i soci, l’Assessore Tizia-no Mellarini e Fabio Piccoli – esperto in comunicazione e marketing – uno degli esten-sori del piano dei “4 saggi”.

«Condividiamo e approvia-mo il piano nel suo impianto generale - ha dichiarato Pao-lo Endrici, presidente del-la categoria dei Vitivinico-li del Trentino - anche se poi ci riserviamo di valutare nello specifico le varie azioni. Ci in-teressa che si passi subito al-

l’operatività perchè abbiamo già perso molto tempo e non possiamo permetterci di per-derne ancora». «Dobbiamo ripartire, senza dimentica-re l’esistente ma tuttavia pro-muovendo le eccellenze ed il marchio ‘Trentino’. Condivi-diamo i punti del documento in cui si parla di meno indu-stria e più territorio, e di por-tare l’immagine del vino tren-tino doc allo stesso livello di eccellenza del Trentino turi-

stico che, nell’immaginario collettivo, significa una serie di valori positivi in termini di ambiente, paesaggio, soste-nibilità, naturalità, genuini-tà, qualità della vita e benes-sere».

«Importantissimo - prose-gue Endrici - è il tema del-l’ecosostenibilità - un setto-re nel quale siamo più avanti di tutte le altre regioni italia-ne - per raggiungere in futu-ro un marchio specifico che

Piano dei quattro saggi, vitivinicoli fiduciosi Incontro congiunto con l’Assessore Mellarini per la categoria dei Vitivinicoli del Trentino e la sezione alimentaristi di Confindustria Trento. Condiviso l’impianto del documento presentato dalla Provincia: unità e promozione di eccellenza per il marchio trentino

Page 41: giornale Unione - 2011 - n.5

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garantisca pulizia e genuini-tà dei nostri vini. Alla base di tutto è fondamentale la for-mazione, anche a livello in-ternazionale, dei futuri prota-gonisti del nostro settore. La nuova classe dirigente, infat-ti, dovrà avere le competen-ze più diffuse, approfondite e aperte alle dinamiche globa-li». Altro punto di grande ri-lievo è il collegamento con il turismo il decollo tanto atte-so, ma non ancora realizzato dale strade del vino, la colla-borazione coi ristoratori ed albergatori, la formazione alla conoscenza dei vini e dei pro-dotti trentini per gli addetti al turismo.

«Dobbiamo pensare al futu-ro del nostro territorio e delle nostre produzioni - ha ribadi-

to Luigi Togn, Vicepresiden-te dei vitivinicoli e presiden-te della categoria alimentare di Confindustria - puntando su alcune eccellenze che pro-muovano il marchio trentino. Questo piano è un sogno che ci piacerebbe vedere realizza-to, anche dove parla di equili-brio tra le varie componenti. Dobbiamo adoperarci perchè diventi realtà concreta».

Un altro tema caldo sol-levato nell’incontro è quello della promozione: «non pos-siamo avere troppi soggetti - ha detto Mauro Lunelli - che fanno promozione perchè ri-schiamo di disperdere le ri-sorse senza frutti significati-vi».

Tra i punti di condivisione, poi, va menzionata l’attenzio-

ne alla formazione ed all’uni-tarietà dei soggetti che com-pongono il settore enologico trentino.

E il gioco di squadra - pe-raltro ben rappresentato da questo incontro - è stato an-che uno dei temi importanti sottolineati dall’assessore Ti-ziano Mellarini, presente al-l’incontro. «Dobbiamo esse-re orgogliosi del nostro mar-chio trentino e del fatto di essere un territorio di mon-tagna. La nostra produzio-ne, come qualità, è all’altezza di altri territori più blasonati. Possiamo anche noi raggiun-gere traguardi importanti se saremo uniti e se lavoreremo insieme. Il documento vuole essere un punto di partenza, delle linee guida per orienta-re il settore e convogliare gli sforzi in un progetto condivi-so ed efficace».

Per il presidente dei grossi-sti trentini, Paolo Mondini, le indicazioni del documento (all’incontro era presente an-che uno degli estensori, Fa-bio Piccoli) potrebbero essere estese a molti altri settori del-l’economia trentina, con par-ticolare attenzione alla pro-mozione del sistema turistico come un soggetto organico e fondamentale per tutto il ter-ritorio trentino.•

L’incontro tra Vitivinicoli, alimentaristi di Confindustria Trento e l’assessore Tiziano Mellarini. All’incontro erano presenti, tra gli altri, oltre ai presidenti delle due categorie, Paolo Endrici e Luigi Togn, anche il presidente dei grossisti Paolo Mondini, uno dei quattro «saggi» Fabio Piccoli e il sommelier Mariano Francesconi

Il vino, come è stato detto nel-l’incontro, è anche un ottimo veicolo promozionale del ter-ritorio all’estero (Foto Archivio Trentino Spa)

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D opo le recenti vicende che hanno visto la Fa-miglia Cooperativa di

Aldeno prima uscire da SAIT (per aderire a DAO) per poi fare, invece, una clamorosa retromarcia, l’A.d. di DAO, Ivan Odorizzi, interviene in particolare per chiarire alcu-ni aspetti visto che sui quoti-diani locali sono apparse più volte dichiarazioni non cor-rette o comunque lesive del ruolo che il Gruppo che rap-presenta svolge ormai da pa-recchi anni in Trentino (che ricordiamo essere socio del-la Federazione delle Coope-rative!).

In particolare, Odorizzi tie-ne a precisare che “DAO, no-nostante si voglia far credere il contrario, è una cooperati-va alla stessa stregua di SAIT in quanto entrambe hanno la stessa funzione: offrire le mi-gliori condizioni ai propri as-sociati” come di fatto è anche sancito dallo Statuto delle Fa-miglie Cooperative che Don Guetti elaborò ancora alla fi-ne del 1800, in cui all’Art. 1 si recita testualmente: “La so-cietà ha lo scopo di sommini-strare ai propri soci, per mez-zo di acquisto per conto co-mune con propri magazzini, i generi di prima e più comu-ne necessità, come pure scor-te agrarie, nonché quegli ar-ticoli che il Consiglio Diret-tivo giudicherà più utili in

qualità e quantità dal bisogno dei propri soci, e così pure lo smerciare cumulativamente i prodotti agricoli, sericoli, e di frutticoltura, ed altri generi che si riterrà utile a favore dei propri soci, procurando loro migliori vantaggi di comodi-tà, utilità e risparmi”.

A rafforzare la tesi secon-do la quale DAO non può es-sere discriminata da SAIT per quel che riguarda l’ap-provvigionamento alle Fami-glie Cooperative, l’A.d. ricor-da che “Non vi è equità nella distinzione tra Coop e DAO, basti pensare che la prevalen-za mutualistica nel Gruppo che dirigo è pari al 94% men-tre per il Consorzio di II gra-do presieduto da Dalpalù è pari al 68%, questo significa che SAIT fa il grossista”. Pre-cisa, poi, Odorizzi”Non è as-solutamente vero che SAIT rifornisce esclusivamente le Famiglie Cooperative, ma an-

che dettaglianti come fa DAO e pure Alberghi e Ristoran-ti attraverso i Gold Market. Basti pensare, inoltre, che in Coop Italia risiedono ol-tre che al mondo cooperati-vo anche colossi privati del calibro di SIGMA, DESPAR e GIGANTE. Per quale moti-vo, allora, DAO non può of-frire alle Famiglie Cooperati-ve condizioni di mercato mi-gliori al fine di permettere a loro di adempiere pienamente a quanto disposto dallo Statu-to madre delle stesse? Perché quando una Famiglia Coope-rativa decide liberamente di andare con DAO per motivi puramente vantaggiosi per i propri associati succede il fi-nimondo e viene addirittura tacciata come liberista e sen-za scrupoli? E non è assolu-tamente vero che i prodotti che noi offriamo ai nostri as-sociati sono di minor qualità anzi, l’unica cosa che cambia

è la provenienza della merce. Infatti, guardando anche l’ul-tima indagine sui supermer-cati che Altroconsumo ha fat-to in Trentino prendendo co-me riferimento un paniere di prodotti di marca e freschi, la Conad risulta essere la più economica per le famiglie”.

L’A.d. Odorizzi ci tiene a concludere chiarendo un aspetto sul quale spesso si è fatta troppa demagogia “Sono state le varie Famiglie Coope-rative a cercarci e non certo il contrario poiché, come in-segnano i principi base della cooperazione, noi teniamo le porte aperte a tutti senza di-scriminazione. Inoltre, è op-portuno precisare, che non risulta vero che DAO cancella gli oltre 100 anni di storia del-le Famiglie Cooperative verso le quali, invece, vi è assoluto rispetto, basti pensare, infat-ti, che le stesse possono deci-dere liberamente se mantene-re la loro insegna tradiziona-le (con la semplice aggiunta di “associato Conad”) oppu-re di adottare quella nuova di Conad.” •

42 Unione5 / 2011

Dao, una cooperativa come il SaitOdorizzi, amministratore delegato: «La prevalenza mutualistica nel Gruppo che dirigo è pari al 94% mentre per il Sait è pari al 68%»

i n g r o s s o

Ivan Odorizzi, amministratore delegato del gruppo DAO

Page 43: giornale Unione - 2011 - n.5

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Page 44: giornale Unione - 2011 - n.5

F i av e t

44 Unione5 / 2011

I l 20 settembre scorso è stata la data dell’incon-tro di una numerosa pla-

tea di agenti di viaggio so-ci (21) e non soci Fiavet (9) pensato per ascoltare il ricco percorso formativo ideato da Franco Cordero, formatore illustre del mercato turisti-co, per le agenzie di viaggio trentine.

La formazione è indispensa-bile per sopravvivere alla com-plessità del mercato contem-poraneo, dice Franco Cordero, e i vincitori saranno i profes-sionisti che sapranno distin-guersi per competenza tecnica e relazionale e creatività.

Due i percorsi programmati:- uno dedicato ai titolari

e direttori d’agenzia con tre appuntamenti mirati a forni-re strumenti adeguati in 3 di-versi ambiti: marketing ope-rativo, CRM e leadership;

- l’altro pensato per gli ad-detti alle vendite che attra-verso 5 diversi moduli mira a sviluppare la capacità rela-zionale verso il cliente e l’effi-cacia nella comunicazione.

Dopo l’esaustiva e accatti-vante presentazione del ca-lendario formativo il po-meriggio è proseguito con l’interessante approfondi-mento del tema «ESPATRIO DEI MINORI, ampiamen-te espresso da due esperti in materia.

Il dott. Piero Ebranati,

Dirigente dell’Ufficio Ana-grafe del Comune di Tren-to, ha illustrato le condizioni e modalità di emissione della carta d’identità, sofferman-dosi in particolare sulle nuo-ve carte per i minori e le con-dizioni di utilizzo.

L’Ispettore Sergio Paoli, dell’Ufficio Passaporti della Questura di Trento, ha inve-ce parlato dei diversi tipi di passaporto, dei documen-ti necessari per l’ottenimento dello stesso, delle norme per l’espatrio dei minori e del do-cumento di «accompagno», quando richiederlo e come usarlo. I convenuti gli hanno sottoposto numerosi quesi-

ti e situazioni di vissuto , che hanno animato l’incontro.

A conclusione del pome-riggio la Presidente Laura Bolgia ha fatto una breve re-lazione sull’attività svolta in questi mesi dal Direttivo e in particolare dei positivi in-contri con la Dirigenza de-gli Assessorati al Turismo e all’Istruzione della Provin-cia di Trento, relazionan-do sull’attività degli Istituti Scolastici in merito a viaggi di istruzione e scambi cultu-rali e della relazione con le Agenzie di Viaggi; il servi-zio Turismo invece solleci-ta le agenzie ad operarsi per promuovere in rete il nostro

Trentino, sviluppando una più intensa ed efficace attivi-tà di incoming.

La Presidente ha invitato a riflettere su chi è disponibi-le ad impegnarsi per uno svi-luppo significativo di que-sto segmento e costituire un gruppo di lavoro in se-no a Fiavet, mettendo in gio-co tutta la capacità professio-nale, commerciale e impren-ditoriale di cui le agenzie Fiavet sono una qualificata espressione.

La Presidente ha infine po-sto l’accento sulla necessità per FIAVET di ottenere ri-sposte, raccogliere suggeri-menti e informazioni dagli associati sollecitandoli ad es-sere più partecipi e proposi-tivi, al fine di rendere le atti-vità efficaci e realmente utili.

Un ringraziamento partico-lare è andato ai non soci Fia-vet presenti all’evento, dato davvero importante per l’as-sociazione che vuole rilancia-re la propria attività e aumen-tare il numero dei soci. •

Cordero: «nel mercato, i vincitori saranno i professionisti che sapranno distinguersi per competenza tecnica e relazionale e per creatività»

Agenzie di viaggio,formazione essenzialeGli associati FIAVET impegnati in un intenso e proficuo percorso di formazione a 360 gradi, dal marketing fino ai viaggi d’istruzione

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Page 46: giornale Unione - 2011 - n.5

S i terrà proprio a Tren-to il 24 novembre, nel-la sede FBK di Povo, il

primo evento in Italia intera-mente dedicato alla comuni-cazione e alle tecnologie se-mantiche ad essa connesse. Temi di grandissima attuali-tà, in un contesto economico e sociale ormai dominato dal rapido e sempre più comples-so circolare delle informazio-ni su scala globale. Temi mol-to cari da sempre all’Unio-ne e all’Associazione Attività di Servizio il legame strettis-simo tra informazione, tec-nologia e mondo dei servizi è ormai evidente a tutti che si sono fatte promotrici, insieme a RTTR e al progetto LiveMe-mories di FBK, di una giorna-ta di approfondimento di re-spiro internazionale.

Se nel 2009 la collaborazio-ne tra Attività di Servizio e RTTR aveva dato vita al Con-vegno sull’Informazione lo-cale dedicato alla memoria di Angelina Demarchi, even-to molto seguìto da cui scatu-rirono accesi dibattiti e inte-ressanti riflessioni, nel 2011 si è puntato in una nuova dire-zione. La collaborazione con gli attori del progetto Live-Memories ha infatti permes-so di unire interessi e risor-se, per organizzare una inte-ra giornata dinamica, ricca di momenti di approfondimento che trattano diversi aspetti del

tema generale della comuni-cazione e delle tecnologie, una serie di appuntamenti in gra-do di coinvolgere diversi seg-menti di pubblico.

Gli eventi in programma (informazioni di dettaglio e orari sono disponibili sul si-to dedicato www.theseman-ticway.com) nel corso della giornata, aperta liberamente al pubblico, saranno:

- L’apertura della giorna-ta con il saluto di Massimo Egidi, Presidente FBK, Gio-vanni Bort, Presidente Unio-ne, gli editori di RTTR De-

marchi, Lorenzo Dellai, Presi-dente Provincia autonoma di Trento. Mario Oss, Presidente Associazione Attività di Ser-vizio, dedicherà un ricordo ad Angelina Demarchi.

- La mattinata di approfondi-mento su “Complessità, comu-nicazione e tecnologie seman-tiche per i media” con Edoar-do Fleischner (Università di Milano), Piero Gaffuri (RAI), Alberto De Toni (Università di Udine), Domenico Fucigna (Trends Explorers Associated), Paolo Traverso (Direttore del Centro IT di FBK) e Federi-

co Casalegno (in collegamento dal MIT di Boston). Modera-tori: Alessandro Garofalo (vice Presidente di Trentino Svilup-po) e Bernardo Magnini (Ri-cercatore Senior FBK respon-sabile di LiveMemories).

- Il contributo “Amnesy In-ternational. Sul futuro dei do-cumenti digitali”, con Mau-rizio Ferraris (Università di Torino, direttore Centro di Ontologia Teorica e Applica-ta) affiancato da Nicola Gua-rino (Ricercatore Senior ISTC del CNR di Trento).

- La presentazione degli esiti del “Progetto LiveMemories“, condotto da FBK in partner-ship con Università di Trento e Università di Southampton per lo sviluppo di metodi in-novativi per interpretare e ri-connettere in modo automa-tico l’enorme quantità di dati multimediali oggi disponibi-li. Intervengono: Paul Lewis (Università di Southampton), Luciano Serafini (FBK), Mas-simo Poesio (Università d Trento). Moderatori: Valerio

Il punto: internettra memoria e futuro L’Associazione delle Attività di Servizio, in collaborazione con Unione, Fbk e Rttr presentano la seconda edizione del convegno dedicato ad Angelina Demarchi su comunicazione e tecnologie semantiche

s e r v i z i

46 Unione5 / 2011

la collaborazione con livememories ha permesso organizzare una intera giornata dinamica, ricca di momenti di approfondimento che trattano diversi aspetti del tema generale della comunicazione

Il presidente Mario Oss (foto Rensi)

Page 47: giornale Unione - 2011 - n.5

DorigoniVia San Vincenzo, 42 - 38123 Trento - Tel. 0461.381200 - Fax 0461.381222

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La prima edizione del convegno

s e r v i z i

Gallorini (Direttore generale di RTTR), Augusto Goio (Set-timanale Vita Trentina).

- La presentazione del volu-me “Adolescenti digitali” con Manuela Perrotta e Silvia Ghe-rardi (Università di Trento), Ar-duino Salatin (Direttore IPRA-SE), Maurizio Teli (Ahref). Mo-deratore: Micaela Vettori (Area Innovazione e Relazioni con il territorio FBK).

- Il confronto “Open Data” con Pavel Shvaiko (Informatica Trentina/PAT), Vittorio Alvino (Open Polis), Federico Morando (Nexa). Moderatore: Giulio De Petra (Informatica Trentina).

- La tavola rotonda fina-le “Il futuro delle tecnolo-gie Semantiche”, in cui esper-ti ai massimi livelli del mon-do accademico, della ricerca e dell’impresa, tra cui Fau-

sto Giunchiglia (Università di Trento), Giovanni Semera-ro (Università di Bari), Guido Vetere (IBM) e Pompeo Vi-ganò (MC-Link), cercheran-no di delineare il panorama del fenomeno semantico nei prossimi anni e di individuare linee guida per il sviluppo tec-

nologico, ad uso di industria-li, ricercatori, visionari e uti-lizzatori finali.

La giornata sarà arricchita da “THE SEMANTIC WAY”, la prima mostra aperta di tec-nologie semantiche in Italia ri-volta al grande pubblico. Sarà l’occasione per visitare stand

di imprese innovative gran-di e piccole, università e centri di ricerca che presenteranno i propri esiti in forma di demo e prototipi. “THE SEMANTIC WAY” è una finestra sul futu-ro delle comunicazioni, di in-ternet, e della comprensione dei testi e del linguaggio, ma è anche il “modo di fare seman-tico”, la spiegazione di come gli algoritmi, che scovano il si-gnificato e i rapporti tra termi-ni e dati, cambieranno le no-stre abitudini e amplieranno le possibilità di relazione nel mondo reale e le interazioni nel web. Un evento per spe-cialisti del settore, innovatori, studenti e… sani curiosi. •

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I l periodo, come ormai no-to, non è dei più felici per il settore immobiliare che

sta soffrendo tantissimo l’at-tuale situazione economi-ca indotta da una congiuntu-ra paragonabile, se non anco-ra più grave, a quella del 1992. La Fimaa, impegnata a cerca-re strumenti in grado di aiu-tare gli associati a superare l’attuale stallo del mercato, si sta dedicando a fondo soprat-tutto nella ricerca di quelle convenzioni e di quei servizi in grado di aumentare le op-portunità di lavoro.

Venerdì 9 settembre, pres-so l’Unione di Trento, è stato organizzato un convegno per illustrare quali sono le nuove convenzioni e le loro poten-zialità. Per l’occasione erano presenti Giovanni Acampo-ra, amministratore delegato di Fimaa Servizi, Mauro Vi-tali di MedioFimaa, Danie-le Arrigoni di Cometa Infor-matica, Rossella Macario, Se-gretaria di Fimaa Servizi, ed i rappresentanti di due società che commercializzano rispet-

tivamente pannelli luminosi e totem pubblicitari.

Il presidente Rigotti, do-po i saluti e le presentazioni di rito, ha comunicato che la polizza per la tutela legale, la cui illustrazione era al primo punto all’ordine del giorno del convegno, essendo stata accettata ma non ancora sot-toscritta, in attesa dei prossi-mi sviluppi, non poteva esse-re illustrata per il veto posto dalla Federazione impegnata nelle trattative.

La parola è poi passata ad Acampora che nel ringra-ziare Rigotti e la Federazio-

ne provinciale per l’appog-gio ricevuto in ambito nazio-nale, ha illustrato, con l’aiuto del tecnico Daniele Arrigo-ni, tutte le potenzialità di Fi-maa Network. E’ un sistema gestionale – ha esordito - che permette all’associato di ca-ricare con un semplice clic e rendere visibili le proprie pro-poste di acquisto o di vendita anche su altri tre portali Ca-sa.it, Immobiliare.it ed Idea-list permettendo in tal mo-do di allargare potenzialmen-te in maniera esponenziale il mercato.

Mauro Vitali di MedioFi-

maa ha poi parlato dei rap-porti con le banche e Rigotti, intervenendo, ha posto l’ac-cento sul fatto che queste non concedono più mutui molto facilmente anzi, in certi ca-si, è successo che il cliente, al momento del rogito, si è visto negare il finanziamento pat-tuito, se non accettava le nuo-ve condizioni intervenute nel frattempo sui mercati.

Il Convegno ha infine cat-turato l’interesse di tutti allor-quando sono stati presenta-te le varie condizioni pattuite per i volantini immobiliari e per l’installazione di totem e pannelli pubblicitari.

Prima di congedare i nume-rosi Soci il Vice Presidente di Casaclima, Calcari, è interve-nuto sulla scarsa conoscenza della norma sulla certificazio-ne e classificazione energetica degli edifici da parte di molti addetti del settore. Rigotti, in-tervenendo al riguardo, ha in-vitato i soci a dare la propria disponibilità a far parte della commissione di Casaclima di prossima costituzione. •

Nuove convenzioniper gli associati FimaaIn un convegno i nuovi accordi che permettono di ricorrere a servizi e prodotti molto interessanti a condizioni agevolate

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Grande successo di pubblico all’ultimo incontro svoltosi il 23 settembre scorso presso l’Unione di Trento ed organizzato dal-l’ANACI provinciale in collaborazione con la società Triveneto srl. Vi hanno partecipato numerosi amministratori provenienti da tutto il nordest, in particolar modo dalla vicina provincia di Bolzano.I temi trattati hanno tenuto desta l’attenzione e l’interesse di tutti i partecipanti e lo dimostrano i numerosi interventi da par-te dei soci con richieste di chiarimenti ed approfondimenti fatte ai vari relatori. L’incontro è quindi servito per aggiornare l’amministratore con-dominiale sugli aspetti tecnici inerenti la sicurezza che le nor-mative e le leggi, con i loro cambiamenti, hanno posto su livelli ben più alti di qualche decennio fa.Durante l’incontro sono state illustrate le novità riguardanti l’impianto elettrico e la sua verifica, l’impianto elevatore e la sua verifica, il cancello elettrico e lo stato dell’arte, l’impianto idrico e la potabilità dell’acqua, la legge sulla sicurezza (D.Lgs 81/08) e l’applicabilità nel condominio (comprese le novità portate dalle ultime sentenze della corte di cassazione), l’analisi dei rischi, la valutazione del rischio fulmine, il manuale del fabbricato (docu-mento che ha lo scopo di raccogliere tutta la documentazione che il buon amministratore condominiale dovrebbe avere per ogni stabile da lui amministrato). Tutto questo, assieme ancora ad una panoramica sull’andamento della normativa in materia di sicurezza, le nuove norme in materia di sicurezza condomi-niale (già approvate) ed operative dai primi mesi dell’anno 2012 che vedranno numerose novità in ambito sicurezza nel condo-minio, come l’introduzione della verifica periodica obbligatoria della caldaia (ad opera di organismi certificati).Bella soddisfazione, quindi, per il Direttivo provinciale ANACI che ha visto premiata la propria iniziativa da una presenza così massiccia e da grande interesse da parte degli associati.

ANACI TRENTOla siCurezza Partendo dal Condominio

FIMAA ORTOFRUTTICOLI

melinda, PartnershiP Che ConvinCeSono ormai alcuni anni che la categoria degli ortofrutticoli di Fimaa Trentino intrat-tiene rapporti di forte collaborazione con i consorzi di produzione frutta regionali Me-linda, Val Venosta, Marlene e Trentina. At-traverso continui contatti con le delegazioni Fimaa, guidate dal referente Luigi Ortolina, i consorzi presentano ai mediatori associati le produzioni, illustrano le proiezioni di ven-dita e concordano le varie strategie per la migliore commercializzazione dei prodotti fissando l’entità delle provvigioni. E’ un bel-l’esempio di come dovrebbe essere inter-pretato il ruolo sindacale di un’associazione per consentire ai propri iscritti di godere di giusti ed equi vantaggi che altrimenti sareb-bero prerogativa di contrattazioni singole con disparità di trattamenti e conseguenti conflitti non solo con le aziende ma anche tra gli stessi mediatori.E’ nell’ambito di questa collaborazione che nelle suggestive sale del Castello del Buo-nconsiglio venerdì 30 settembre scorso Melinda ha presentato ai propri partner intermediari le strategie di mercato della

prossima stagione ed ha fornito alcuni in-teressanti dati sull’andamento del raccolto 2011. Erano presenti in gran numero gli as-sociati della sezione ortofrutticoli di FIMAA Trentino, a sancire la bontà e l’utilità della partnership attiva già da molti anni tra la ca-tegoria e il consorzio. La serata, introdotta da una visita guidata alla mostra «Le vie del-la civiltà», ha avuto il proprio momento clou nell’esposizione delle strategie di marketing per il prossimo anno, che garantiranno alla mela trentina una palcoscenico di tutto ri-spetto. La produzione di quest’anno, inol-tre, dovrebbe consentire di soddisfare la domanda per molti mesi del 2012, oltre a garantire l’espansione su «piazze» che erano rimaste scoperte negli anni scorsi a causa di una contrazione nella produzione di frutti. Il responsabile commerciale di Me-linda, Federico Barbi, ha infine sottolineato che la collaborazione con Fimaa ha portato notevoli miglioramenti sia per quanto ri-guarda le scadenze di pagamento e solvibi-lità, sia per la restituzione dei bins nei tempi richiesti.

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e ra nell’aria ormai da tempo e Porcelli, che è stato uno dei fon-

datori della FNAARC Trenti-no nell’ormai lontano 1988 e della quale è stato ininterrot-tamente presidente per 23 an-ni, ha manifestato la volontà di lasciare l’incarico in questi giorni, proprio a ridosso del-l’assemblea elettiva di sabato 22 ottobre.

È indubbiamente una gra-vissima perdita per l’associa-zione che il dinamico Sergio ha contribuito più di tutti a far crescere dedicandovi impe-gno, molto entusiasmo e tem-po. Ora, invece, ha deciso di dedicarsi quasi esclusivamen-te a moglie, nipoti ed all’asso-ciazione “Cantare Suonando” della quale è stato uno dei fon-datori. Ha comunque promes-so, e chi lo conosce sa che ha sempre mantenuto, che in fu-turo continuerà ancora a fre-quentare la sede di via Solte-ri dando una mano, se sarà ri-chiesta, a chi lo sostituirà nel fornire le consulenze agli as-sociati. Certo è, che sarà diffi-cile rimpiazzare uno come lui che all’impegno sindacal-asso-ciativo ha dedicato gran par-te della propria esistenza rag-giungendo livelli d’esperienza e di conoscenza della materia tali da renderlo un punto di riferimento, non solo per gli agenti di commercio trentini, ma anche per tutti coloro che operano nel settore in cam-po nazionale. Il libro “Agenti e Rappresentanti di Commer-cio e Fisco” edito da “Il Sole 24

ore”, che periodicamente con-tribuisce a pubblicare, ne è la dimostrazione.

Innumerevoli sono state le sue iniziative ed i traguardi rag-giunti in favore della categoria, perseguiti con grande impegno e caparbietà. Citiamo le più si-gnificative e recenti.

Innanzitutto - unico ca-so in Italia - ha ottenuto che per l’acquisto dell’automobile gli agenti e rappresentanti di commercio siano inseriti fra le categorie che possono bene-ficiare dei contributi previsti dalla Legge provinciale unica

sull’economia. Poi è stato uno degli artefici del borsino inter-nazionale per agenti e rappre-sentanti di commercio orga-nizzato in collaborazione con la C.C.I.A.A. austriaca di Mi-lano e successivamente quello con la CCIAA italiana di Mo-naco di Baviera. E ancora ri-cordiamo la collaborazione con la questura di Trento per la creazione del vademecum sulla sicurezza per gli agen-ti e rappresentanti di com-mercio di gioielli e preziosi, il corso di aggiornamento pro-fessionale organizzato con il

concorso finanziario del Fon-do Sociale Europeo e gli ac-cordi raggiunti con gli asses-sori competenti per l’esonero degli agenti e rappresentanti di commercio dall’osservanza dei limiti alla circolazione im-posti per la salvaguardia del-l’ambiente. Tutte iniziative che hanno semplificato la vita e re-so meno gravoso il lavoro de-gli agenti di commercio. Que-ste sono le più recenti, come abbiamo detto, ma se andassi-mo più a ritroso nel tempo se ne aggiungerebbero altre non meno importanti e valide.

In tutti questi anni non van-no infine dimenticate le con-sulenze che settimanalmen-te Sergio Porcelli ha fatto agli associati per assisterli nei con-tenziosi con le aziende o so-lo per dar loro un parere su un nuovo contratto d’agen-zia o per calcolare indennità e quant’altro. Va da sé che così facendo Porcelli, nella sua vita associativa, può vantare di aver avuto contatti molto frequenti e continui con gran parte del-la base associativa, cosa che gli ha permesso di avere la diret-ta conoscenza delle problema-tiche e conseguentemente una gestione del sindacato molto più appropriata ed efficiente.

Caro Sergio, per finire da tutti noi un sentito ringrazia-mento per ciò che hai saputo fare ed un affettuoso augurio per un sereno futuro. •

FNAARC, Porcelli lascia la presidenzaIl presidente, tra i fondatori della Fnaarc Trentino, ha annunciato la propria decisione in vista dell’assemblea del 22 ottobre

Porcelli, nella sua vita associativa,

può vantare di aver avuto contatti

molto frequenti e continui con

gran parte della base associativa

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D al XXV Rappor-to sull’occupazione in Trentino, recente-

mente pubblicato, segnalia-mo tre elementi: l’evidenza di elementi di ripresa del mer-cato lavorativo; il Pil che tor-na a crescere (fino al 2,0%) con la prevalente spinta del-le esportazioni estere; il ter-ziario (+2,0%) che contribui-sce alla ripresa in maniera più incisiva di quanto accada nel resto del territorio nazionale (+1,0%) e dei territori vicini (+1,6%) nel Nord-Est.

A beneficiare delle nuove condizioni di mercato sem-brano essere solo le assunzio-ni dei lavoratori maturi, infat-

Quando il fattore femminile diventa decisivo«Siamo decise! Dall’autostima alla leadership»: al via il nuovo educational per le imprenditrici promosso da Terziario Donna. Matano: «Nel Paese c’è una disuguaglianza che sottoimpiega il talento e le risorse. Vogliamo contribuire a colmare queste lacune»

ti crescono del +6%, mentre le assunzioni femminili cresco-no solo di 493 unità (+0,7%). Nel terziario, in particolare, le lavoratrici perdono circa 300 posizioni di lavoro mentre si registra un aumento del-l’occupazione superiore alle 1.800 unità per colleghi.

Accanto a tutto questo, ri-

sulta molto preoccupante la perdita di posizioni dei giova-ni (15-24 anni), infatti cresce di oltre 4% il tasso di disoc-cupazione, che nel 2010 rag-giunge il 12,4%, con il con-sueto divario di genere che conferma una maggiore sof-ferenza delle giovani donne.

La presidente di Terzia-

rio Donna, Rita Matano, nel commentare i dati dichiara: «Salutiamo con grande in-teresse i segnali di ripresa ed auspichiamo l’inizio di una nuova stagione anche se dob-biamo osservare che il per-sistere di stereotipi di gene-re influisce ancora sulle di-sparità in essere tra uomini e donne nel mondo del lavo-ro, in famiglia, nella politica e di conseguenza nella società, creando quei profondi squili-bri che si evidenziano nel no-stro tessuto sociale trentino. È evidente la scarsa presenza delle donne nei livelli apicali dell’economia, così come del-la politica».

«Questa disuguaglianza - prosegue Matano - testimo-nia una sottoimpiego di ri-sorse e talento per il migliore

t e r z i a r i o d o n n a

nel terziario le lavoratrici perdono circa 300 posizioni di lavoro mentre si registra un aumento dell’occupazione superiore alle 1.800 unità per colleghi

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t e r z i a r i o d o n n a

sviluppo sociale ed economi-co del nostro territorio. Inol-tre è largamente percepito il bisogno di una nuova e diffu-sa leadership: una realtà che le donne possono e vorrebbero contribuire a colmare. Ancora troppo poco è stato fatto per permettere loro una adeguata presenza nei livelli top, di re-sponsabilità. Tutto questo tro-va conferma in un tasso di oc-cupazione femminile superio-re al dato medio del Paese ed un concomitante ultimo posto nel ranking nazionale riguar-do alla femminilizzazione del-le imprese (totale imprese vs. imprese guidate da donne) e presenza delle manager».

«Questo, oltre ad essere deplorabile dal punto di vi-sta sociale, produce un dan-no economico che secondo i più autorevoli analisti si tra-duce in perdita di punti di Pil, con grave danno per la collet-

tività. Rimanendo in tema di produzione di valore, và det-to che le organizzazioni di la-voro più evolute hanno impa-rato che le diversità, anche di genere, delle risorse portano ad un vantaggio competitivo importante, e quindi tendo-no a valorizzare le differenze (conoscenze e competenze...) esistenti nei gruppi di lavoro (diversity management)».

«Le donne spesso non si sentono pronte/adeguate ad interpretare una leadership personale anche se possie-dono le competenze tecni-che professionali. Infatti le ra-re occasioni di carriera che si offrono, per raggiungere po-

sizioni di responsabilità/ver-tice, spesso non sono colte immediatamente dalle don-ne (in particolar modo que-sto succede nella nostra realtà trentina) perché non sono al-lenate, a volte insicure e prive di solidi modelli di ispirazio-ne ed emulazione».

«Per rispondere all’esigenza di affinare le capacità manage-riali e relazionali (skill persona-le) la nostra Associazione pro-pone un educational del tutto nuovo dal titolo “Siamo decise! Dall’autostima alla leadership” che intende offrire alle nostre imprenditrici 3 momenti for-mativi di riflessione e condivi-sione, programmati da qui al-

la fine dell’anno. Così, a partire dalla consapevolezza del sé ed attraverso la crescita dell’auto-stima svilupperemo un percor-so di empowerment costruito sulle particolari difficoltà vissu-te dalle donne (alleanze, potere, politica); obiettivo finale è giun-gere all’analisi dei vari tipi di lea-dership femminile entro i qua-li ogni partecipante potrà ri-conoscere il proprio modello e costruire la propria persona-le interpretazione, sulla base di requisiti, attitudini, predisposi-zioni e volontà».

I percorsi educational so-no format molto innovativi di educazione in progress che ospitano testimoni autorevoli con i quali analizzare, riflette-re e condividere esperienze di significato. Il progetto è rea-lizzato con il contributo finan-ziario della Provincia Autono-ma di Trento. •Info ed iscrizioni: Segreteria Ter-ziario Donna, tel. 0461/880411.

Il 10 dicembre è la giornata mondiale dei diritti umani, ed è il giorno in cui il Comitato di Oslo consegnerà il Nobel per la Pace alle liberiane Ellen Johnson Sirleaf e Leymah Gbowee e alla yeme-nita Tawakkul Karman (nella foto sopra il titolo, a sinistra). In quella giornata la Campagna Noppaw, che ha proposto l’assegnazione del Nobel per la Pace 2011 a tutte le donne africane, festeggerà questo evento che riconosce il cammino e l’impegno quotidiano di tutte le donne per la pace. «Un riconoscimento - si legge nel-le motivazioni del Comitato di Oslo - del rafforzamento del ruolo delle donne, in particolare nei paesi in via di sviluppo». Fin dal suo inizio Terziario Donna Trento ha sostenuto attivamente la campa-gna Noppaw.

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U na forte condivisione e la volontà di collabora-re per rilanciare l’eco-

nomia della Vallagarina. Que-sto è uscito dall’incontro tra la Giunta esecutiva dell’Unione commercio e turismo lagarina e l’assessore provinciale a com-mercio, industria e artigianato Alessandro Olivi.

“Non ci interessa chiedere e basta ma disegnare insieme a tutti i soggetti una strategia di rilancio del nostro territorio, cosa che è già cominciata con la manovra provinciale per il 2012 - così il presidente del-l’Unione Marco Fontanari -. Abbiamo apprezzato la nuova legge sul commercio, a Rovere-to siamo stati i primi ad adot-tarla e come Unione abbiamo collaborato per arrivare ad una delibera condivisa. Chiedia-mo che si possa pensare a co-stituire consorzi di operatori sovracomunali, laddove ci so-no Comuni limitrofi di piccole dimensioni con operatori desi-derosi di mettersi in rete. Per quanto riguarda la formazio-ne, chiediamo attenzione e per quanto riguarda la formazio-ne obbligatoria degli appren-disti la possibilità di effettua-re le lezioni d’aula a Rovereto, in collaborazione con qualche istituto già presente, evitando di mandare i nostri apprendi-sti a Trento. Serve una strate-gia di rilancio per il fondovalle, per favorire il quale vedremmo bene un bando per la riquali-ficazione del tessuto econo-mico della valle dell’Adige. La Vallagarina assicura una fetta importante del gettito fiscale della Provincia e merita atten-

Insieme per rilanciare la VallagarinaL’Unione a confronto con l’assessore provinciale al commercio Alessandro Olivi: «Serve una nuova strategia territoriale»

ritorio. Importante agire sul-la programmazione dell’urba-nistica commerciale: in futuro verranno concesse meno aree commerciali, che dovranno ri-spondere a logiche di sistema, dico no ai centri commercia-li che replicano i nostri centri storici”.

Quello dei centri storici che soffrono è stato un tema sotto-lineato da molti membri del-la Giunta esecutiva dell’Unio-ne, causa viabilità e mancanza cronica di parcheggi. “Meno speculazione edilizia e più va-lorizzazione dei centri storici - così Olivi -, che devono diven-tare il nuovo punto di riferi-mento per il commercio, qui si può recuperare il patrimonio edilizio esistente e favorire il protagonismo degli operatori. Anche la politica degli incen-tivi con la nuova legge intro-duce tre nuovi strumenti: forte premio all’innovazione, inte-grazioni orizzontali tra le im-prese, nascita di nuove impre-se con particolare attenzione ai giovani e alle donne”. “Obietti-vi concertati con le categorie, sviluppo del territorio e step di avanzamento - la replica di Fontanari -, fa piacere senti-re questi concetti espressi dal-l’assessore Olivi. Noi li condi-vidiamo e dovremo essere, per quello che ci compete, fauto-ri di una strategia unitaria sul territorio”. •

zione ed i giusti investimenti infrastrutturali. Apprezziamo gli aiuti all’industria e ci aspet-tiamo che i progetti che la Pro-vincia ha messo velocemente in campo in questi mesi possa-no produrre preso effetti bene-fici sulla nostra economia”.

L’assessore al commercio, in-dustria ed artigianato Alessan-dro Olivi ha espresso apprez-zamento per lo spirito propo-sitivo che anima i nuovi vertici dell’Unione lagarina e ha ri-marcato il fatto che “serve ela-borare un progetto organico per tutto il basso Trentino. Fi-nora è mancata la visione com-plessiva, dobbiamo immagina-re come sarà questo territorio tra dieci anni, i collegamen-ti con il Veneto, l’Alto Garda e

le località di montagna. In Val-lagarina bisogna recuperare lo spirito di valle, l’unitarietà d’intenti e la Comunità di val-le dev’essere il soggetto che ela-bora politiche di sviluppo”. Ri-spondendo agli stimoli ricevu-ti su argomenti specifici Olivi ha ricordato che la riforma del commercio ha voluto lascia-re la giusta autonomia ai ter-ritori “per responsabilizzare enti locali e parti sociali, in-vestendo molto sul ruolo de-gli operatori come attori prin-cipali di questa riforma. E’ un must per noi investire sulle ri-sorse umane, dobbiamo ragio-nare su una formazione pro-fessionale all’altezza delle sfi-de che ci attendono ed attenda ai fabbisogni espressi dal ter-

fontanari: «non ci interessa chiedere e basta, ma disegnare insieme a tutti i soggetti una strategia di rilancio del nostro territorio»

Il presidente Marco Fontanari con l’assessore Alessandro Olivi

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Alimenta, riuscita terza edizione, battuta anche la pioggiaNon è stata un’edizione fortunata dal punto di vista meteorologico per il Mercato di«Alimenta, il festival del buon vivere e del buon mangiare» che si è svolto il 18 settembre in piazza Damia-no Chiesa a Rovereto, con la presenza di una trentina di espositori provenienti dal Trentino ma anche dal Veneto e dalla Lombardia, ma questo non ha impedito ad un buon numero di visitatori di passeggiare tra le banca-relle e degustare prodotti genuini ed appetitosi: da salami e salumi ai prodotti gastronomici, dai formaggi alle farine, dall’olio ai vini, da pane e dolci al caffé.Il bilancio dei tre giorni di «Alimenta», che ha viva-cizzato il centro storico di Rovereto con eventi molto apprezzati come «Pam & Salam» di venerdì sera o la cena al gusto futurista, vera e propria serata-spettacolo, di sabato nella «Casa di Alimen-ta », l’elegante tensostruttura allestito in piazza Malfatti. Proprio qui si sono succeduti eventi molto interessanti: dal convegno su etichette e conservanti con il dottor Mar-co Zoller al 2° Concorso per macellai «Rolando Stiffan», che ha visto sfidarsi all’inse-gna delle «mille facce della pancetta» macellai di diverse regioni. Alla fine la qualificata giuria ha assegnato il primo premio a Giorgio Pellegrini di Milano, titolare di una delle macellerie più celebrate d’Italia.«È stata un’edizione molto ricca di eventi collaterali e di momenti di incontro e con-fronto per noi operatori della filiera alimentare - commenta un soddisfatto Massimo Ze-

natti, presidente dei dettaglianti dell’U-nione commercio e turismo -. La formula è stata apprezzata e, nonostante il maltempo della domenica, il bilancio è sicuramente posi-tivo visto l’apprezza-mento dei colleghi e dei visitatori che sono accorsi».

Per una sera è stata Mori il centro provinciale della discussione sul “futuro del commercio nei centri storici”, grazie alla serata-dibattito organizzata dal-l’Unione commercio e turismo in collaborazione con il Consorzio Centriamo Mori, seguita da un fol-to pubblico di operatori e di rappresentanti degli enti locali.Interessante l’illustrazione effettuata dai due rela-tori: Nicola Minelli, coordinatore di Iscom group, che ha spiegato come si sono sviluppate le espe-rienze di consorzi di operatori commerciali, con quali strategie, a livello nazionale ma anche inter-nazionale. Ivano Ruscelli, da due anni e mezzo town centre manager del Comune di Parma, ha svelato come è riuscito a coinvolgere gli operato-ri del centro storico di Parma in un’operazione di rilancio: “Il primo passo è stato elaborare un docu-mento strategico, per avere una visione e porsi de-gli obiettivi comuni ben definiti, che è stato poi ap-provato dalla giunta comunale e dalle associazioni di categoria. Le mie competenze sono trasversali all’interno del Comune, in quanto coinvolgono più servizi, quindi ho costruito una struttura organiz-zativa, un mix di arredo urbano, lavori pubblici, urbanistica, programmazione economica; ho favo-rito l’avvio del Consorzio “Parma in centro”, lo stru-mento per sviluppare azioni di marketing con un budget coperto sia da enti pubblici che da sponsor privati. Abbiamo fatto chiarezza: per esempio, pri-ma non era possibile aprire negozi al primo piano, noi l’abbiamo concesso; le medie superfici di ven-dita non solo un tabù, abbiamo creato le condizio-ni perché vengano in centro. Non basta individua-re l’idea vincente, bisogna declinarla sul territorio, trovando la sinergia con le forze economiche, per esempio con gli agenti immobiliare per calmiera-re gli affitti dei negozi, oppure realizzando negozi temporanei per eliminare le brutture dei negozi sfitti chiusi e fatiscenti”.L’assessore provinciale al commercio Alessan-

dro Olivi ha ricordato che “la legge di riforma del commercio segna la discontinuità rispetto ad una stagione ormai superata, è giusto cercare di imple-mentare questa nuova vivacità commerciale nei centri storici. Noi abbiamo attivato due leve: nuove norme sulle nuove aperture e disciplina degli orari e delle aperture, dando maggior autonomia ai ter-ritori, immaginando che i luoghi storici del com-mercio possano diventare qualcosa di molto più attrattivo rispetto ai centro commerciale artificiali, ai grandi discount, i cui fatturati sono in forte calo: la crisi ha creato una spesa più attenta e consape-vole, il consumatore guarda al prezzo ma anche alla qualità. Le nuove norme sono strumenti che possono creare “humus” favorevole per la nascita dei Consorzi e per dare ossigeno agli imprendito-ri”. Come rilanciare i centri storici? “C’è una presa di coscienza dal basso che da questa crisi bisogna ripartire, capire che forse questa sarà la normalità d’ora in avanti - così Marco Fontanari, presidente dell’Unione commercio e turismo lagarina -, dob-biamo muoverci in due direzioni: investire all’in-terno delle nostre aziende per migliorarle e creare una strategia d’insieme con un sistema territoriale efficace: concertiamo, elaboriamo programmi co-muni e chiediamo alla politica di darci messaggi chiari ed opportunità”.Molti gli interventi nella discussione, con i pre-sidenti dei Consorzi di Trento e Arco, Giorgio De Grandi e Bruno Lunelli, che hanno ribadito l’importanza di fare rete tra operatori e di creare sinergie con l’ente pubblico. Sul tema l’assessore al commercio della Comu-nità della Vallagarina Claudio Soini ha risposto presente ed il sindaco di Mori Calliari ha detto di non temere il nuo-vo Global Village che sorgerà a Mori ma che sarà necessario gestire la nuova situazione e che occorre puntare sui prodotti tipici locali.

“il futuro del CommerCio nei Centri storiCi”, lavorare in sinerGiaPartecipata serata-dibattito organizzata dall’unione a mori, in collaborazione con il Consorzio “Centriamo mori”

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i n t r e n t i n o

R overeto è il primo co-mune del Trentino ad adottare la nuova di-

sciplina provinciale del com-mercio. Una delibera che sarà applicata già in questo scorcio finale del 2011. Infatti due sa-rabbo le domeniche di aper-tura: il 30 ottobre in occa-sione di “Shopping aspettan-do Halloween” (organizzato proprio dall’Unione) ed il 27 novembre in occasione della Fiera di S. Caterina.

Nuove aperture festive ed orario di apertura più flessi-bile ma cosa ne pensano gli operatori interessati? “Non possiamo che essere soddi-sfatti, perché si partiva da una legge provinciale figlia della necessità di avere più apertu-re a disposizione - commenta Marco Fontanari, presidente della sezione Rovereto e Val-lagarina dell’Unione - Rove-reto è stata la prima ad adot-tare la nuova normativa, al

termine di un percorso con-diviso e ben fatto, non dimen-tichiamo che è una previsio-ne che si può modificare an-no per anno e quindi tutti i soggetti interessati sono liberi di portare dei suggerimenti e si potrà intervenire in seguito con degli aggiustamenti”.

Secondo lei la soluzione in-dividuata soddisfa le aspetta-tive? “Nessuno aveva la vo-lontà di dar vita ad un’apertu-

neggi nessuno. Per quanto ri-guarda i dipendenti, tutti fa-remo il possibile per tutelare i loro diritti con i dovuti accor-gimenti ma non ci nascondia-mo che questi sono tempi du-ri e che è sentita la necessita di maggiori aperture, per noi aprire la domenica in occa-sione di grandi eventi signifi-ca cercare di intercettare nuo-vi clienti”. Fontanari, infine, auspica che “ci sia una forte convergenza di tutte le cate-gorie economiche per riusci-re a cambiare una situazio-ne insostenibile: in Italia ab-biamo un costo del lavoro che grava troppo elevato ma i no-stri dipendenti si ritrovano con salari bassi in busta paga. Dobbiamo trovare il modo di aumentare la loro capacità di spesa senza gravare le impre-se di altre tasse perché l’eco-nomia riprenda a crescere”. •

ra selvaggia e non ponderata dei negozi, per questo credo che la soluzione che abbia-mo individuato possa andare bene a tutti. Se consideriamo che ci sono Comuni dove la domenica è normale lavora-re da sempre, siamo convin-ti che concedere la possibilità di apertura per un certo nu-mero di domeniche, in coin-cidenza con eventi o mostre di forte attrazione non dan-

Commercio, Roveretorecepisce la nuova legge«Più aperture ma non indiscriminate per intercettare nuovi clienti». Fontanari: Delibera concordata, nessuno voleva aperture selvagge

Nel nuovo Consiglio di amministrazione del Mart, nominato recentemente dalla Giunta provinciale, entra anche Stefano Andreis, un rappresentante delle categorie economiche della città. Una nomina che accoglie la richiesta espressa pubblicamente pochi giorni fa dal presidente dell’Unione di Rovereto e Vallagarina, Marco Fontanari, che, all’indomani della nomina, non nasconde la propria soddisfazione.“Sicuramente siamo contenti, perché è stato recepito un messaggio chiaro che è arrivato dal mondo Unione - spiega Fontanari -. Apprezziamo che l’appello lanciato da parte nostra sia stato colto ed apprezzato, in primis dall’assessore alla cultura Franco Panizza, che ringraziamo, e poi anche da

parte della giunta provinciale che ha approvato le nomine. Stefano Andreis rappresenta una categoria importante, quella degli orafi, a livel-lo provinciale all’interno dell’Unione ed è impegna-to attivamente in campo imprenditoriale in città, siamo sicuri che sarà un interlocutore attento per rappresentare le esigenze del mondo economico all’interno dell’organo decisionale del Mart, che, come abbiamo sottolineato, ha ancora notevoli margini di crescita in termini di ricaduta sulla città. Questa nomina è un segno tangibile della forte co-esione e la dimostrazione che serve un un progetto condiviso di promozione del nostro territorio”.

Fontanari: Andreis nel CdA del Mart, accolte le nostre richieste

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PAVIMENTI ERIVESTIMENTI IN RESINARESINARESINARESINARESINARESINA

PRIMA

DOPO

Le pavimentazioni in resina sono sempre più apprezzate da industriali, imprenditori, architetti e designer sia per impieghi di tipo industriale che civili. Vengono utilizzate soprattutto negli interventi di recupero e rappresentano, ormai, un settore importante caratterizzato da una sempre maggiore evoluzione tecnologica. Quanti si approcciano per la prima volta a pavimenti o rivestimenti con formulati resinosi spesso rimangono vittime di un certo disorientamento. Mancano, infatti, determinati riferimenti e troppo carenti sono ancora le informazioni alla clientela.

Per questo, � n dal 1976, la Portobello Trento srl. ha dedicato e investito risorse sui pavimenti in genere e, dal 1998, nel settore speci� co dei pavimenti in resina.

Il continuo aggiornamento tecnologico consente all’azienda trentina di riconoscere, valutare e prevedere tutte le variabili e le problematiche eventuali legate alla natura dei prodotti impiegati, alle loro caratteristiche, alla loro speci� ca utilizzazione, alla natura chimica e � sica delle sostanze che intervengono nell’intervento.

Questi pavimenti consentono altresì di rispondere a numerose esigenze; di trovare soluzioni laddove altri materiali o tecniche di lavorazione non riescono a farlo. Tra le caratteristiche principali: la continuità (assenza di fughe), l’elasticità, l’impermeabilità, gli spessori (in mm o micron), la trasparenza, la scelta dei colori (RAL) e il fatto che sono realizzati in sito, quindi irripetibili (in colore e sfumature).

CIVEZZANO (TN) - LOC. MOCHENA 3Tel e Fax 0461.858544 - cell. 348.2226924

[email protected] - www.portobello.tn.itwww.reteimprese.it/portobello

58 Unione5 / 2011

l’addio a Giovanna CollautoSe n’è andata ai primi di ottobre Giovanna Col-lauto, una delle figure storiche dell’Associazione commercianti prima e dell’Unione dopo. Entrata nell’Associazione per lavorare sul rilancio del centro storico di Trento alla fine degli anni Set-tanta, in un’epoca in cui non esistevano ancora i consorzi, Giovanna Collauto ha creato numerose iniziative per rianimare il commercio, in un mo-mento di crisi, con tante aziende che si spostava-no verso la periferia. Manifestazioni come Tutto Trentino e, nel periodo natalizio, Arte Natale, con il convolgimento degli artigiani, furono iniziative nate anche grazie al prezioso contributo di Gio-vanna. Era proprio in quei tempi che si partì con l’idea di costituire il Consorzio Trento Iniziative che all’epoca era uno dei più grandi e dei più attivi del-l’intero sistema Confcommercio tanto che alle sue riunioni, che contavano un centinaio di consorzia-ti, partecipavano anche rappresentati dei centri storici di città come Milano, Padova, Torino.

Giovanna si dedicò in particolare anche al turismo, contribuendo alla costituzione di consorzi di ope-ratori come CoPinè o Levico Insieme e molti altri. Oltre alla figura di responsabile dell’ufficio promo-zioni dell’Unione, ha curato anche la direzione del giornale Unione fino al 1994, che aveva contribui-to a far nascere da «Il nostro commercio», organo ufficiale dell’Ascom. Contribuì anche alla creazio-ne della Trentino Holidays, agenzia viaggi per la commercializzazione outgoing del Trentino. Fu una lavoratrice encomiabile: quanti hanno la-vorato insieme a lei la ricordano per il suo entusia-smo e per il suo ritmo senza pausa, con un attac-camento e un’affezione al proprio lavoro davvero lodevole. Uno tra i tanti aneddoti sulla sua tenacia riguarda una lettera di dimissioni di un associato di una valle distante da Trento: dalla sera alla mat-tina - era inverno, nevicava - lo andò a trovare e seppe convincerlo a ritirare le dimissioni ed a non lasciare l’associazione.

d a l l’ u n i o n e

Giovanna Collauto, per 18 anni animatrice di molti

progetti dell’Unione

Quando si è bravi, i complimenti sembra-no sempre fatti pro

forma, quasi dovuti. Eppure non è così, dietro ai risultati eccellenti c’è sempre duro la-voro e impegno costante. Sa-per ripetere le ottime perfor-mance nel tempo, infatti, non è cosa da tutti. Seac, società di elaborazione dati e di servizi informatici alle imprese non-chè software house di livel-lo nazionale, ha recentemen-te ottenuto un ulteriore atte-stato del proprio valore, anche in un momento in cui per le aziende è sempre più diffici-le portare a casa risultati di ri-lievo.

La Plimsoll, società inglese attiva da più di vent’anni sul-lo scenario interazionale, ha

inserito la società del grup-po Unione in uno speciale ranking delle migliori azien-de a livello globale, posizio-nandola al 354° posto sul oltre settecento. Un piazzamento di tutto rispetto, soprattutto con-siderando che quello di Plim-soll è un giudizio che tiene

in considerazione diverse va-riabili, per sintetizzarle in un indice estremamente preci-so sulla situazione e sull’anda-mento delle varie società.

Quella della società ingle-se è una conferma dei buo-ni risultati conseguiti dalla software house di via Solte-

ri, lungo un trend consolidato ormai da diversi esercizi. L’in-novazoine e la continua ricer-ca di miglioramento sono al-la base delle strategie con cui Seac riesce ad affrontare un mercato che, naturalmente, non è stato esente dai contrac-colpi della congiuntura.

Seac, azienda leaderanche a livello globale Una società di analisi e valutazione aziendale colloca l’andamento della controllata Unione tra le prime 350 aziende del settore al mondo

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PAVIMENTI ERIVESTIMENTI IN RESINARESINARESINARESINARESINARESINA

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Le pavimentazioni in resina sono sempre più apprezzate da industriali, imprenditori, architetti e designer sia per impieghi di tipo industriale che civili. Vengono utilizzate soprattutto negli interventi di recupero e rappresentano, ormai, un settore importante caratterizzato da una sempre maggiore evoluzione tecnologica. Quanti si approcciano per la prima volta a pavimenti o rivestimenti con formulati resinosi spesso rimangono vittime di un certo disorientamento. Mancano, infatti, determinati riferimenti e troppo carenti sono ancora le informazioni alla clientela.

Per questo, � n dal 1976, la Portobello Trento srl. ha dedicato e investito risorse sui pavimenti in genere e, dal 1998, nel settore speci� co dei pavimenti in resina.

Il continuo aggiornamento tecnologico consente all’azienda trentina di riconoscere, valutare e prevedere tutte le variabili e le problematiche eventuali legate alla natura dei prodotti impiegati, alle loro caratteristiche, alla loro speci� ca utilizzazione, alla natura chimica e � sica delle sostanze che intervengono nell’intervento.

Questi pavimenti consentono altresì di rispondere a numerose esigenze; di trovare soluzioni laddove altri materiali o tecniche di lavorazione non riescono a farlo. Tra le caratteristiche principali: la continuità (assenza di fughe), l’elasticità, l’impermeabilità, gli spessori (in mm o micron), la trasparenza, la scelta dei colori (RAL) e il fatto che sono realizzati in sito, quindi irripetibili (in colore e sfumature).

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Page 60: giornale Unione - 2011 - n.5

e n a s co

L a riforma delle pensio-ni continua ad essere ri-tenuta da molti una del-

le principali necessità per il ri-sanamento del debito pubblico, come se fino ad oggi non si fos-se fatto nulla a tale proposito.

Ma non è così, la riforma del 1995 ha profondamente rivisto il sistema pensionistico, stabi-lendo una sostanziale riduzio-ne delle prestazioni e i suoi ef-fetti cominceranno a farsi sen-tire nel giro di pochi anni.

Anche i successivi interventi, che hanno prima introdotto e poi incrementato l’età per acce-dere alla pensione di anzianità, non sono stati molto leggeri.

Con le due manovre estive si è messo mano nuovamente sul-le pensioni, colpendo partico-larmente le donne.

Per farsi una piccola idea di quanto è stato fatto in questi anni per ridurre il peso pen-sionistico sulle finanze dello Stato, si consideri che, nel giro di venti anni, le prestazioni dei lavoratori autonomi andranno progressivamente a ridursi fino al 50% rispetto alle prestazioni attuali e fino a un terzo quelle dei lavoratori dipendenti.

Ma anche per l’età di acces-so alla pensione è stata stabilita una progressiva elevazione e si prevede che fra venti anni nes-suno potrà ottenere la pensio-ne di vecchiaia prima di avere compiuto 69 anni di età.

A questo porterà infatti la combinazione di vari fattori co-me l’equiparazione dell’età pen-

Le manovre sulle pensioniIl contributo chiesto ai futuri pensionati per ripianare il deficit pubblico

60 Unione5 / 2011

sionabile delle donne a quel-la degli uomini, l’adeguamento per tutti di tale età all’aspettati-va di vita e l’applicazione delle cosiddette “finestre mobili”, che ritardano da un anno a un an-no e nove mesi la liquidazione della prestazione dopo la matu-razione dei requisiti richiesti.

Ma vediamo nel dettaglio, per quanto riguarda gli aspet-ti pensionistici, che cosa hanno previsto le due leggi di mano-vra dell’estate scorsa.

Riduzione dell’adeguamento delle pensioni al caro vita.Per gli anni 2012 e 2013 sul-le pensioni di importo superio-re a cinque volte il trattamento minimo (nel 2011 circa 30.383 euro annui ovvero 2.337 euro mensili lordi) la percentuale di rivalutazione per l’adeguamento al costo della vita viene conces-sa nella misura del 70% sull’im-porto fino a tre volte il minimo (1.402 euro mensili lordi), men-tre nessun aumento è ricono-

sciuto per la quota di pensione eccedente tale soglia (da 1.402 euro mensili lordi in poi). Le pensioni invece il cui impor-to lordo non supera cinque vol-te il trattamento minimo man-tengono il meccanismo classico della rivalutazione automati-ca, e cioè la percentuale di in-cremento dovuta all’inflazione, viene riconosciuta nella misu-ra del 100% sugli importi fino a tre volte il minimo (1.402 eu-ro mensili lordi) e del 90% sugli importi compresi tra tre e cin-que volte il minimo.Adeguamenti dell’età pensio-nabile all’aspettativa di vita. Viene accelerato il meccani-smo, già previsto dalla prece-dente normativa, che adegua l’età richiesta per accedere al-la pensione all’incremento del-la speranza di vita. E’ anticipato quindi dal 1° gen-naio 2015 al 1° gennaio 2013 l’adeguamento triennale dell’età minima richiesta per la pensio-ne di vecchiaia e per la pensio-ne di anzianità ottenuta con le quote (somma dell’età anagrafi-ca + gli anni di contribuzione). Il primo adeguamento tuttavia, non potrà superare tre mesi. Dal 2013 pertanto tutte le prestazio-ni pensionistiche di vecchiaia e quelle di anzianità ottenuta con le quote saranno posticipate di tre mesi. Dal 2016 sarà invece l’effettivo incremento dell’aspet-tativa di vita a fissare il numero dei mesi di ulteriore attesa per ottenere la pensione.

Elevazione dell’età pensionabi-le per le lavoratrici del settore privatoA decorrere da 1° gennaio 2014 il requisito anagrafico di 60 an-

i costi delle manovre economiche pesano non poco sulle spalle dei futuri pensionati e in modo sproporzionato sulle donne, e per tante famiglie saranno motivo di notevolissimo disagio.

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61Unione5 / 2011

e n a s co

ni per l’accesso alla pensione di vecchiaia per le lavoratrici di-pendenti del settore privato ed autonome e per le lavoratrici iscritte alla gestione separata è incrementato di un mese.È elevato di altri due mesi dal-l’anno 2015, di altri tre mesi dal 2016, di altri quattro mesi dal 2017, di altri cinque mesi dal 2018, di altri sei mesi dal 2019 e per ogni anno successivo fino al 2025, e di ulteriori tre mesi a decorrere dal 2026.Nel gennaio del 2026 quindi l’età pensionabile richiesta per le donne dipendenti private ed autonome raggiungerà i 65 an-ni, a regime.Ricordiamo invece che già dal prossimo anno 2012 per le la-voratrici dipendenti del settore pubblico sono richiesti 65 an-ni di età per ottenere la pensio-ne di vecchiaia. Per l’effettiva corresponsio-ne dell’assegno pensionistico a questo occorrerà però aggiun-gere, come abbiamo appena ri-cordato, l’effetto dell’adegua-mento all’aumento dell’aspet-tativa di vita e l’ulteriore attesa delle “finestre mobili”.

Durante l’estate si sono succeduti una serie di avve-nimenti, che magari per qualcuno, alle prese con i bollenti giorni di agosto, saranno passati inosserva-ti. Le cosiddette “manovre” più o meno straordinarie messe in campo dal governo per contenere la spesa pubblica hanno infatti avuto un forte impatto anco-ra una volta sulle (nostre) pensioni. Anche se l’effet-to delle novità introdotte non sarà immediato, ciò determinerà comunque un progressivo slittamento dell’età pensionabile che nel 2035 potrebbe arriva-re per gli uomini ben oltre la soglia dei 65 anni.Sulla base di tali considerazioni e con il consueto tempismo autunnale, PensPlan ha rilanciato una nuova campagna informativa in collaborazione con i partner PensPlan Infopoint con l’obiettivo di sensibilizzare ancora una volta la popolazione alla quanto mai attuale tematica previdenziale.In collaborazione con il patronato 50&PIU’ ENASCO nella terza settimana di ottobre è stato possibile usufruire di un servizio di consulenza previdenzia-le gratuito per fare il punto sulla propria situazione previdenziale.Sulla base della caratteristica posizione assicurati-

va obbligatoria si può stimare una possibile data di pensionamento alla luce dei richiamati e recen-ti interventi normativi, verificando nel contempo le possibilità di integrazione attraverso una forma pensionistica complementare. L’occasione è buona anche per fare il punto della situazione e capire, all’interno di questo mutato contesto, le possibili-tà ed i vantaggi offerti dall’integrazione mediante un fondo pensione e la relativa rendita ricavabile al pensionamento.Per chi invece ha già intrapreso la strada della previdenza complementare è stato comunque un importante appuntamento per un necessario aggiornamento sulla propria posizione e la verifi-ca della relativa copertura garantita attraverso la prestazione pensionistica offerta dal proprio fondo pensione. Si è trattato, insomma, di un importante momen-to che ha riscosso notevole successo ed affluenza. Il patronato 50&PIU’ ENASCO è comunque sempre disponibile per una consulenza ed una valutazione della propria situazione pensionistica.

Posticipato di un anno il pen-sionamento anche nella ScuolaCon effetto dal 1° gennaio 2012, per i dipendenti pubbli-ci del settore della scuola che maturano i requisiti per il pen-sionamento dalla predetta data, la decorrenza della pensione è fissata al 1° settembre (o al 1° novembre per i lavoratori del-l’università) dell’anno successi-vo a quello nel corso del qua-le vengono maturati i requisiti e non più dell’anno di matura-zione di tali requisiti, come era in precedenza.Anche i lavoratori del settore della scuola quindi, come già avviene per dei dipendenti de-gli altri settori produttivi, do-vranno attendere un anno in più avere la pensione.

Rispetto agli altri lavoratori tut-tavia, per tali lavoratori il tem-po di attesa dalla maturazione dei requisiti richiesti è media-mente di circa un anno e 5 mesi (da un minimo di 9 a un mas-simo di 22 mesi).

Revisione delle quote di rever-sibilitàSulle pensioni reversibilità de-correnti dal 1° gennaio 2012 la quota spettante al coniuge su-perstite (generalmente pari al 60% della pensione che godeva o che sarebbe spettata al coniu-ge defunto) è ridotta qualora il matrimonio sia stato contratto dopo i settanta anni di uno dei coniugi e con una differenza di età tra i coniugi stessi di oltre venti anni. Tale riduzione è pa-

ri al 10% per ogni anno di ma-trimonio mancante rispetto al-la durata minima di 10 anni.In caso di frazione di anno, la predetta riduzione percentuale è rideterminata proporzional-mente.La riduzione non trova appli-cazione in presenza di figli mi-nori, studenti ovvero inabili.

I 40 anni di contributiUltima novità di rilievo riguar-da i soggetti che vanno in pen-sione di anzianità con 40 anni di contributi e quindi non so-no soggetti ad alcun requisi-to anagrafico. Per costoro - ol-tre alle finestre già in vigore: 12 mesi per i dipendenti, 18 me-si per gli autonomi - si introdu-cono mini finestre che avran-no l’effetto di ritardare ulte-riormente il godimento della pensione. Per chi matura i re-quisiti nel 2012, la pensione slitta di un altro mese; i mesi salgono a due per chi matura il diritto nel 2013, e arrivano a tre per le pensioni maturate a par-tire dal 1° gennaio 2014. Da tale data il ritardo complessivo sali-rà quindi a 15 e 21 mesi rispet-tivamente per lavoratori dipen-denti e per lavoratori autonomi e della Gestione separata.

Si permetta un ultima con-siderazione. Come appare evi-dente i costi delle manovre eco-nomiche pesano non poco sul-le spalle dei futuri pensionati e in modo sproporzionato sulle donne, e per tante famiglie sa-ranno motivo di notevolissimo disagio. Ma non si poteva ri-partire il peso, per esempio, an-che con chi la pensione l’ha già avuta sfruttando agevolazioni e privilegi ingiustificati, visto che questi il debito pubblico hanno contribuito a determinarlo? •

settimana della Consulenza: anCora una ottimo risContro domande e dubbi risolti con la consueta professionalità dal patronato 50&Più enasCo

Page 62: giornale Unione - 2011 - n.5

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Annunci, offerte o altre inserzioni vanno inviate a [email protected], al numero di fax 0461/880302 oppure consegnate alla redazione dell’Unione, in via Solteri 78 a Trento.

ANNUNCI Fiere e mercati(a cura di FIVA Confcommercio - Trento)

rif. 01 Cedo o affitto posteggio settimanale alimentare rione San Pio X a Trento (Mercoledì settimanale)

rif. 02 Vendo giro di mercati anche singoli (Mezzocorona, Lavis, Aldeno)

rif. 03 Vendo mercato in Garda (Venerdì settimanale)

rif. 04 Vendo vari mercati settimanali ben avviati e 6 fiere (santa Lucia, San Giuseppe, ecc)

rif. 05 Vendo Mercati settimanali (Cavalese,Trento, Lavis, Andalo ecc) e Fiere varie (Lazzara, Cles, ecc)

rif. 06 Vendo furgone Fiat Ducato 2500 cc TDI in buone condizioni anno 1997 con tenda automatica, revisionato fino al 2010

rif. 07 Vendo Fiera dei Tre Termini a Tione

rif. 08 Vendo varie Fiere(S.Croce, S.Giuseppe, ecc) anche fuori Regione (Belluno)

rif. 09 Cerco in affitto mercati settimanali a Madonna di Campiglio, Pejo e Mazzin

rif. 10 Vendo scaffalature Varie misure e montante da mt.2 a mt. 2,50, numerosi pezzi.

rif. 11 Vendo mercato di Tione 1° e 3° lunedì del mese.

rif. 12 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento.

rif. 13 Vendesi ben avviata licenza ambulante con oltre 30 anni di attività, posteggi fissi tutti i giorni della settimana più 12 giorni di fiere annuali sempre nella Provincia di Trento; la tabella è non-alimentare e c’è la possibilità di proseguire con un articolo molto interessante, poco frequente nei mercati e con una clientela affezionata.

rif. 14 Vendo 3 posteggi (Rovereto e Riva/Arco) giornate di martedì e mercoledì. Anche Rovereto e Riva/Arco separati.

rif. 15 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento.

rif. 16 Vendo in Trento posto lato Ovest di Via Prati, 7x4.

rif. 17 Vendo numerose fiere (Andalo, Fai, Predazzo settembre,Egna, Zambana, n°3 Fiere di Moena, e N°3 fiere di Folgaria e mercato settimanale di Gardolo (venerdì).

rif. 18 Vendo attrezzatura completa (pareti attrezzate di 17 metri a moduli divisorie, espositori e mobiletti con schiena h1.70 m bifronti in legno di rovere chiaro ed alluminio, stando, manichini, camerino, ripiano in vetro da 120 cm per negozio di abbigliamento o similari da circa 100 mq. Tutto in ottimo stato (3 anni di vita) e relativi accessori + 12 lampade a campana a basso consumo.

rif. 19 Vendo le 3 Fiere di Cles (2 maggio - San Rocco - San Vigilio).

rif. 20 Vendo Mercati estivi di Campitello, Baselga, Bedollo e mercato di Rovereto (posto centrale)

rif. 29 Vendo posteggi di Brennero in 1° fila posteggio n. 15 mt. 6x5 e Merano Via A. Hofer posteggio n. 69 mt. 6x5. Cerco a Bardolino non alimentare da comprare o affittare

rif. 30 Vendo mercato a Cles Via Bergamo

rif. 31 Vendo mercato a Cavalese posto grande con angolo

rif. 32 Vendo furgone Ford Transit passo medio e tetto medio km. 90.000 – colore bianco – ottimo stato – gommato nuovo con tela automatizzata

rif. 33 Vendo posteggio mercato di Pergine Valsugana - giornata di sabato – non alimentare – posto centrale

rif. 34 Vendo numerose fiere comuni del Trentino (valle dell’Adige e Valle di Non)

rif. 35 Vendo mercati di Rovereto, Riva, Arco, Mori, Levico, Cles, e 11 Fiere

rif. 36 Vendo Fiera 3 Termen Tione di Trento Posteggio n. 73 in Via Roma

Informazioni e recapiti Segreteria FIVA Confcommercio della Provincia di Trento (Tony Marroni, tel. 0461-880411 - dalle 14.00)

u lt i m a pag i n a

Unione5 / 201162

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Page 64: giornale Unione - 2011 - n.5

SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

TUTTO IN REGOLA?La tua Azienda è a posto con la normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro?

Se vengono riscontrate gravi violazioni o inadempienze le imprese possono anche rischiare provvedimenti di sospensione dell’attività.

L’Unione ha attivato per i propri Associati un’apposita convenzione con Service Engineering Srl per checkup aziendali ed uno sportello di assistenza gratuita.

Contatta la Tua segreteria o visita il sito internet per conoscere le modalità di accesso.

Da ottobre 2011 lo sportello sarà attivo su

tutto il territorio della provincia di Trento,

nelle sezioni autonome e nelle sedi periferiche

dell’Unione. Contatta la segreteria della Tua

associazione per fi ssare un appuntamento.

NOVITÀ

via Solteri 78a, 38121 Trento Telefono 0461/880111 | Fax 0461/880300 E-mail [email protected] - Sito internet www.unione.tn.it