giornale Unione - 2009 - n.9-10

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P. SETTEMBRE OTTOBRE 2009 ANNO XXVI N. 9-10 U nione Economia italiana sempre più terziarizzata Cresce la quota dei servizi L’Ufficio Studi Confcommercio: consumi, solo nel 2012 i livelli ante crisi FUORI DALLA CRISI?

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Cresce la quota dei servizi Economia italiana sempre più terziarizzata L’Ufficio Studi Confcommercio: consumi, solo nel 2012 i livelli ante crisi SETTEMBRE OTTOBRE 2009 ANNO XXVI N. 9-10 C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO NELLA QUALITÀ Risto Party Via del Commercio, 22 TRENTO Tel. 0461.402028 [email protected] Risto3 Società Cooperativa Via del Commercio, 57 TRENTO Tel. 0461.825275 www.risto3.it [email protected]

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

SETTEMBRE OTTOBRE 2009ANNO XXVI N. 9-10

Unione

Economia italiana sempre più terziarizzata

Cresce la quota dei serviziL’Ufficio Studi Confcommercio: consumi, solo nel 2012 i livelli ante crisi

fuori dalla

crisi?

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a quando la ripresa?da pagina 11Alcuni indicatori segnano una crescita e un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti. Ma più che di sviluppo, gli analisti preferiscono parlare di rallentamento della dinamica negativa. E i consumi delle famiglie torneranno quelli ‘ante crisi’ solo nel 2012

editoriale5 Non c’è ripresa senza le riforme

la congiuntura6 Cambiare rotta

per uscire dalla crisi

7 Finanziaria: «per uscire dalla recessione servono le grandi riforme strutturali»

11 La congiuntura in Trentino: a quando la ripresa?

14 Consumi, più della metà sono per i servizi

16 Turismo, stagione estiva che salva dalla crisi

fondo est18 L’assistenza sanitaria

integrativa del terziario

università20 L’Italia, il ritratto di un Paese per vecchi

energia22 Energia rinnovabile,

la scommessa di Trenta

sicurezza sul lavoro25 Sicurezza sul lavoro,

il punto della situazione

credito27 Tre miliardi di euro

per le imprese

28 Comodità e sicurezza, la banca via internet

ricettivo30 L’impegno UNAT

per le schedine di PS

31 50 anni in hotel ... e non sentirli!

32 Open air: positiva l’estate italiana 2009

somministrazione e intrattenimento

34 Turismo: stagione unica, è possibile in Trentino?

36 Happy Family, al ristorante in famiglia

37 1500 cocktail analcolici alla salute della salute!

dettaglio / aspan38 Stagione estiva, tiene

il commercio al dettaglio

41 Alimenta: a Rovereto una prima di successo

43 Arte bianca e pasticceria, al via il quarto anno

servizi44 Attività di servizio, associazione viva

46 FIMAA Italia: Angeletti nuovo presidente

46 Gli appuntamenti d’autunno per l’ANACI provinciale

artigiani49 Chiusura d’anno molto intesa

per la categoria degli acconciatori

locali51 Guadagnare dai rifiuti

e non dover bruciarli

52 Parcheggi necessari per far vivere il centro

52 Rifiuti, tassi alle stelle per il recupero degli arretrati

53 Buoni pasti, troppo care le commissioni

giovani imprenditori

54Giovani Imprenditori, ecco l’attività 2009/2010

terziario donna55 Fare creativo, strumento d’eccellenza

società unione

57Servizi Imprese accresce la cultura d’impresa

enasco59 In pensione tranquilli con il Patronato

Enasco

formazione

60 Investire sulla formazione: il Fondo Sociale Europeo

sommario9-10 / Settembre Ottobre 2009

UnioneMensile di inforMazione

dell’unione CoMMerCio TurisMo servizi professioni e pMi della provinCia di TrenTo

Direzione, redazione e amministrazionevia Solteri 78, 38100 Trento

Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302www.unione.tn.it

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Direttore responsabileWalter Filagrana

RedazioneVlado Benedetti, Gianpiero Lui,

Franco Camin

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984

StampaLitografica Editrice Saturnia snc - Trento

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data

8/10/1997

ImpaginazioneCurcu & Genovese Associati Srl - Trento

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Tiratura: 13.000 copieQuesto numero è stato chiuso il 18/10/2009

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editoriale

Non c’è ripresasenza le riforme Nei prossimi mesi dovranno essere fatte scelte che saranno decisive per una ripresa dell’economia che sia solida, decisa e sicura

di Giovanni Bortpresidente unione Commercio Turismo servizi professioni e pMi della provincia di Trento

In questo inizio d’autunno sembra che la possente barca dell’economia globa-le stia invertendo la rotta e dallo scon-

giurabile baratro sembra ricondurci ver-so rotte più desiderabili e alle quali erava-mo abituati, cioè la crescita e lo sviluppo.

Le correnti e i venti non fanno più così pau-ra come un anno fa, quando non sapevamo esattamente a che cosa saremmo andati in-contro nè quanto sarebbe durata la crisi. Og-gi, gli uffici studi e le statistiche ci dicono che molti indicatori macro-economici, dal segno «meno» degli ultimi mesi, sono passati al se-gno «più»; notizia, questa, che indubbiamen-te ci fa piacere ma che non deve consentir-ci di abbassare la guardia troppo in fretta.

La crisi non è finita, le difficoltà le vediamo noi tutti, di persona, ogni giorno nel nostro la-voro di imprenditori. In primis, con le banche: i dati dell’Osservatorio sul credito di Confcom-merio ci dicono che sono calate le richieste di denaro da parte delle imprese italiane. Perché? Le aziende non ne hanno più bisogno oppure non hanno più la forza di sentirsi rifiutare un fido o sentirsi richiedere garanzie incredibili?

Anche lo stesso presidente di Confcom-mercio, Carlo Sangalli, ha esortato alla pru-denza durante l’annuale conferenza di siste-ma dei primi di ottobre. Prudenza, perché fi-no all’anno prossimo la crescita sarà più simile ad una convalescenza che ad una guarigio-ne vera e propria. Conviene quindi utilizza-re i prossimi mesi per mettere a punto le rifor-me che l’Italia attende da anni: fisco, burocra-zia, spesa pubblica, giustizia, per citare solo le principali. Se il dopo crisi, quando ci sarà una ripresa a tutti gli effetti, ci troverà ugua-li a come eravamo prima, allora siamo desti-nati - come minimo - a finire agli ultimi po-sti delle economie occidentali, con l’inquietan-

te prospettiva di uno scenario in cui la crisi da contingente è divenuta cronica. Per que-sto i prossimi mesi saranno decisivi ad impri-mere la svolta che ci attendiamo, come im-prenditori e come cittadini. La nostra parte, del resto, siamo pronti a farla, come sempre.

E in Trentino? Sono stati diffusi i dati sul-la stagione estiva appena trascorsa. Il mese di agosto ha risollevato un andamento che, a giugno e luglio, faceva temere il peggio. Invece è andata bene, con un dato di arrivi e presen-ze paragonabile a quello degli anni Novanta.

Naturalmente siamo soddisfatti, ma è pre-sto per gioire perché i conti si fanno alla fi-ne dell’anno, quando - oltre ad arrivi e pre-senze - si calcola anche il fatturato: non è un mistero che molte aziende del terzia-rio, non solo del turismo, hanno dovuto fa-re i salti mortali per fronteggiare la congiun-tura negativa, assottigliando o eliminando i profitti. Le conseguenze si ripercuoteran-no sulla ridotta capacità delle imprese di re-investire i capitali e innovare la propria at-tività; per questo un giudizio più obietti-vo potrà venire soltanto nel prossimo anno.

Di certo, però, il turismo si è conferma-to, per usare le parole dell’Assessore provin-ciale Mellarini, un «antidoto» alla crisi. Que-sto significa che l’apporto del turismo, e del Terziario in generale, all’economia trentina è tutt’altro che residuale. Nessuna novità in ciò, semmai una conferma. Ma vogliamo sotto-linearlo perché i prossimi mesi saranno deci-sivi anche per la nostra provincia, visti i pro-grammi di revisione di importanti impian-ti normativi: la Legge Unica sull’Economia, quella sul commercio, quella sul turismo, non-chè la riforma delle Aziende di promozione.

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 5

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 20096

Durante la conferenza di siste-ma, svoltasi a Taormina nei pri-mi giorni di ottobre, Confcom-mercio ha presentato il nuovo logo e la nuova politica di comu-nicazione della propria immagi-ne. Un’immagine forte, solida, capace di rappresentare tutte le PMI che contribuiscono a creare il valore aggiunto dell’organiz-zazione.Il nuovo logo (qui a fianco) ripor-ta l’aquila, simbolo della confederazione e forte elemento di identificazione che rappresenta la lunga tradizione di Confcommercio. Nel lettering, la scritta Confcommercio ideal-mente racchiude la seconda riga «Imprese per

l’Italia», ribadendo il fatto di essere un sogget-to di rappresentanza della straordinaria forza delle PMI italiane, con la lettera iniziale e quella finale più grandi a richiamare la solidità delle fondamenta, assieme alla linea che divide le parole dalla grafica.

il nuovo logo Confederalesolidità, forza e rappresentanza di tutti gli associati

Cambiare rottaper uscire dalla crisiSangalli: «Si intravede la ripresa per il 2010 ma occorre ammodernare il Paese per beneficiare di una crescita stabile e robusta»

la conferenza di sistema

Dall’otto al dieci ottobre scorsi, gli stati gene-rali di Confcommer-

cio si sono riuniti, com’è tra-dizione, per la Conferenza di sistema, quest’anno a Giardi-ni Naxos, vicino Taormina.

Inevitabile tornare sul tema della crisi, dopo che l’edizio-ne dell’anno scorso, a Sorren-to, aveva avuto a che fare con le prospettive - per il 2009 - di uno scenario difficile per l’economia italiana. Inevita-bile fare i conti con i messag-gi contrastanti che, in questo inizio di autunno, vengono rilasciti dai vari opinion lea-der e dai molti soggetti eco-nomici nazionali e interna-zionali. Da una parte c’è chi interpreta alcuni segnali co-me indizi di una ripresa che, pur fragile e incerta, è già in atto. Dall’altra c’è invece chi mostra maggiore pruden-za, limitandosi a constata-re che le imprese sono anco-ra in affanno, che i consumi sono cresciuti ma il fattura-to no, che le banche - nono-stante la buona volontà - con-cedono sempre meno credi-to alle aziende. A metà c’è chi non sottovaluta le insidie del-la situazione attuale ma guar-da con fiducia ad una ripresa che ancora non c’è ma non pa-re più così remota: «è vero – ha detto il presidente di Con-fcommercio, Carlo Sangalli, nella sua relazione d’apertu-

ra dei lavori – che, per molti aspetti, il tempo della crisi ed anche quello del dopo-crisi si configurano - per dirla con il Ministro Tremonti - come l’attraversamento di una “ter-

ra incognita”. Ma, per fortuna, qualche certezza inizia a far-si strada. La crisi sta rallen-tando, anche se la sua “coda” – tra l’autunno e l’inverno di quest’anno – resta insidiosa,

soprattutto per la tenuta del-l’occupazione. E si fa così più vicino, nel 2010, il tempo del-la ripartenza».

«Vi è, tuttavia, – ammoni-sce Sangali – una questione

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Imprese per l’Italia

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la conferenza di sistemafinanziaria: «per usCire dalla reCessione servono le grandi riforMe sTruTTurali»audizione davanti alle commissioni Bilancio di senato e Camera. “Cauto ottimismo” per il dopo crisi, ma servono “più produttività e meno carico fiscale”.

«“L’Italia ha sofferto in maniera particolare la crisi, ma guardando in prospettiva non mancano motivi per un cauto ottimismo, mentre i maggiori timori riguardano la tenuta dei livelli occupazionali». Lo hanno affermato i rappresentanti di Confcom-mercio, Confesercenti, Casartigiani, Cna e Confar-tigianato nel corso dell’audizione del 13 ottobre scorso davanti alle commissioni Bilancio di Sena-to e Camera nell’ambito della Attività conoscitiva preliminare all’esame dei documenti di bilancio per il 2010-2012.«Per l’Italia – hanno continuato i rappresentanti delle cinque Confederazioni - la ripresa per l’anno prossimo non dovrebbe superare pochi decimi di punto», mentre per quanto riguarda i consumi «di-versi indicatori confermano che il punto di mini-mo è stato raggiunto nel primo trimestre, ma sono ancora assenti decisi indizi di un adeguamento al

rialzo dei piani di spesa delle famiglie italiane».è necessario, quindi «mettere in campo strategie per la soluzione dei problemi strutturali della no-stra economia, unica strada percorribile per pote-re sperare in una ripresa significativa». La Finanziaria 2010, dunque, deve contribuire ad «evitare di uscire dalla recessione con un ritmo di crescita troppo ridotto, altrimenti potremo torna-re ai livelli di benessere economico del 2007 non prima del 2012 o del 2013». Ma soprattutto «oc-corre portare avanti le grandi riforme strutturali: più produttività ed un minore carico fiscale». Con quattro priorità: «una coraggiosa politica di gra-duale e costante riduzione del carico fiscale che grava su imprese e famiglie; sviluppare l’offerta di lavoro; contrastare le rendite improduttive; rende-re più efficiente la spesa pubblica».

Palazzo Madama, a Roma

che occorre avere ben presen-te e che costituirà il problema fondamentale dei prossimi anni: seppure, nel 2010, si po-trà considerare tecnicamente conclusa la fase di recessione, ciò non significherà che po-tremo beneficiare di uno sce-nario di crescita stabile e ro-busta. Al contrario, permar-ranno, nello scenario globale, incertezze e rischi di ricaduta

vello dei consumi pro-capite nel 2011 sarà quello del 2000. Una posizione, questa, molto chiara e condivisa anche da altre organizzazioni impren-ditoriali: nell’audizione per la finanziaria (vedi box in al-to) Confcommercio ha riba-dito la necessità di procedere speditamente verso alcune ri-forme - fisco, giustizia, lavoro, spesa pubblica per dire delle più urgenti - ormai indero-gabili che, se non attuate, ri-schiano di accentuare sempre più la distanza tra l’Italia e gli altri Paesi europei.

– in particolare, per le scorie dei titoli tossici ancora pre-senti nel sistema finanziario – e la crescita sarà complessiva-mente debole».

«Dobbiamo – è l’esortazio-ne di Sangalli – fare molto, sapendo che possiamo fare molto. Ed il molto che si de-ve e si può fare attiene esatta-mente al terreno di scelte po-litiche, al terreno di riforme

necessarie per fare avanzare, nel nostro Paese, crescita, svi-luppo e coesione sociale».

Le riforme, infatti, sono sta-te al centro dei lavori, assieme alla crisi e alla ripresa. Per-ché senza riforme - questo l’assunto - il Paese non può pensare di affrontare una ri-presa che sarà molto lunga e molto difficile e dove, se non cambiano le prospettive, il li-

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 20098

Innovazione, crescita, con-sumi. Nell’ordine scelto per accostare le tre parole, tito-

lo del secondo Forum nazio-nale dei Giovani Imprendito-ri di Confcommercio, c’è già chiaro un giudizio che il popo-lo degli under 40 della Confe-derazione, guidati da Paolo Ga-limberti, ha fatto proprio e che assomiglia da vicino ad un in-dirizzo programmatico: l’inno-vazione spinge la crescita, che si realizza nell’aumento della qua-lità dei consumi. Proprio il Pre-sidente Galimberti ci ha conces-so un’intervista nella quale spie-ga con precisione e chiarezza i motivi della scelta dell’argomen-to del Forum, tenutosi alla metà di settembre a Venezia.

Presidente, nel suo discorso conclusivo al Forum di Vene-zia Lei ha dato molto rilievo alle politiche di sviluppo del-l’innovazione non tecnologi-ca. Che cosa significa fare in-novazione, per il Terziario?

«Il 90% delle aziende italia-ne è formato da piccole e me-die imprese, che garantisco-no anche l’80% dell’occupazio-ne italiana e che contribuiscono in maniera decisiva al prodot-to interno lordo: nel 1970 il ter-ziario produceva il 52% del Pil mentre oggi ne rappresenta ol-tre il 70%. Si capisce molto chia-ramente che l’economia italiana poggia sulla grande risorsa del-le Pmi, in particolare del terzia-rio. Promuovere politiche di in-novazione e promozione per il

forum Giovani Imprenditori Confcommercio

Presidente, Lei sottolineava l’importanza del capitale uma-no e del problema della forma-zione: su questo l’Italia è davve-ro fanalino di coda in Europa?

«Nel mondo dei servizi, sen-za dubbio, un tipo di innova-zione molto importante è quel-la del capitale umano, in grado di determinare in maniera stra-ordinaria la qualità del servizio offerto. Bisogna che il Paese in-vesta sul capitale umano perché rappresenta il patrimonio più prezioso. Le aziende stanno fa-cendo moltissimo, perché han-no percepito da tempo il suo valore ma si scontrano con un grosso limite che è l’arretratez-za del sistema educativo italia-no. Attualmente il sistema uni-versitario è impostato su un’eco-nomia di tipo manifatturiero, fermo a decenni fa. Il risultato è che abbiamo molti laureati inca-paci di inserirsi nel mondo del lavoro, poichè saturo per la loro specializzazione, e molte azien-de del terziario disponibili ad as-

mondo dei servizi, quindi, si-gnifica aiutare l’intero sistema economico italiano. Il made in Italy, ad esempio, è un marchio d’eccellenza riconosciuto e ap-prezzato in tutto il mondo, che potrebbe diventare un modello anche per il mondo dei servizi. Per fare innovazione, però, so-no necessari investimenti».

«Oggi il sistema bancario ha

stretto i lacci delle borse, renden-do molto difficile l’accesso al cre-dito e creando una situazione pa-radossale: da una parte si richie-de maggiore affidabilità, dall’altra si tolgono i mezzi necessari per innovarsi e svilupparsi. Occor-re adoperarsi affinchè il sistema bancario non si tiri indietro ben-sì affianchi le Pmi nello sforzo di uscire dalla crisi».

è necessario ragionare sul medio termine, magari creando l’equivalente per il terziario del programma di governo industria 2015. un programma, diciamo servizi 2020, che metta il mondo del terziario e dei servizi al centro delle politiche economiche del nostro paese

Paolo Galimberti, presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio

L’innovazione nel Terziariofa crescere l’ItaliaGalimberti: «Non siamo ancora fuori dal tunnel, ma la ripresa è a portata di mano. Occorre sostenere le Pmi e il settore dei servizi»

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ASSENTEISMO

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INDAGINIAZIENDALI E FAMIGLIARI

SICUREZZA

INFEDELTÀ

sumere persone qualificate che però non riescono a trovare. Le classifiche europee e mondiali ci dicono che il sistema universi-tario italiano - così come quello dell’istruzione secondaria - non è in buona posizione. Cito anche la formazione superiore poichè, ad esempio, la media degli anni di istruzione in Italia è agli ulti-mi posti in Europa, con 13 anni. E pensare che si è calcolato che se si riuscisse ad aumentare an-che di un solo anno il livello di istruzione media del Paese, que-sto si trasformerebbe in un au-mento dello 0,7% del PIL».

La crisi, pur nella lentezza della sua coda, sembra aver cominciato ad allentare la propria morsa anche sull’eco-nomia italiana. Ma, secondo Lei, è più corretto parlare di crescita vera e propria o di at-tenuazione della crisi?

«Per poter capire se possia-mo dirci alla fine di questa crisi, vorrei scattare una fotografia, il più possibile oggettiva, della si-tuazione economica del nostro Paese. Abbiamo una spesa pub-blica elevata ed improduttiva; i costi della burocrazia non so-no più sopportabili. Serve un ta-glio drastico della spesa impro-duttiva. L’Italia oggi ha bisogno di riforme strutturali, di liberali-zazione. Oltre al deficit scolasti-co di cui abbiamo già detto, c’è anche quello delle infrastruttu-

to, in questi mesi, alle Pmi e so-stenere con forza il settore dei servizi, mettendo in campo in-terventi immediati e sul medio termine. Nell’immediato, oc-corre sostenere i consumi, an-dando a detassare i redditi da lavoro per far ripartire la do-manda. Bisogna poi interveni-re sul credito, per dotare le Pmi delle risorse necessarie a inno-vare e crescere».

«D’altra parte è necessario ra-gionare sul medio termine, ma-gari creando l’equivalente per il terziario, del programma di go-verno Industria 2015. Un pro-gramma, diciamo Servizi 2020, che metta il mondo del terziario e dei servizi al centro delle po-litiche economiche del nostro Paese, con incentivi all’innova-zione del terziario, con la rifor-ma dell’educazione e della for-mazione. Dovrebbe identifica-re con il made in Italy il nostro mondo dei servizi, e prevede-re specifici incentivi per i giova-ni che fanno impresa. Perché? I giovani sono innovatori per na-tura e perché sono i maggio-ri creatori di impresa: la menta-lità del posto fisso ormai è fini-ta, a favore del self employment. E anche perché, in realtà, i gio-vani italiani sanno fare bene im-presa, e questo lo dice l’Ocse: ri-spetto alla popolazione abbiamo la percentuale più alta di nuove imprese e nei primi tre anni di vita dell’impresa abbiamo il più basso tasso di mortalità».

re: non solo le vie di comunica-zioni materiali ma anche quelle immateriali. Oggi abbiamo bi-sogno di una ampia diffusione della banda larga che connetta l’intero sistema Paese».

«Non dimentichiamo che l’ul-tima fase espansiva della nostra economia risale agli anni Ottan-ta. Se ci compariamo all’Euro-pa a 27, siamo messi male. Fatto 100 il PIL nel 1995, oggi l’Italia è a 107, ultima, dopo la Germania che però è distanziata di ben 9 punti, per non parlare dei Paesi dell’Est. La crisi può essere l’oc-casione per risolvere la distan-za che si separa dalle principali economie occidentali. Non sia-mo ancora fuori, ma la ripresa è a portata di mano. Una serie di

indicatori, come il superindice OCSE, ci dicono che l’Italia è il paese che si riprenderà meglio rispetto agli altri. E l’andamen-to delle borse e la fiducia dei consumatori sembrano confer-mare questa ipotesi».

Quindi possiamo guardare con fiducia ai prossimi mesi?

«Credo che un atteggiamento di sano ottimismo sia il miglio-re per ottenere i risultati prefis-sati. Ma sono preoccupato per il mondo delle Pmi che, in questo momento, sta soffrendo sicura-mente moltissimo. Se fa clamo-re uno stabilimento che chiude, ahimé, non fa clamore la mol-titudine di Pmi che non riesce a superare la crisi. è indispen-sabile dare un sostegno concre-

forum Giovani Imprenditori

Confcommercio

Si è svolta a Venezia il 18 e 19 settembre la seconda edizione del forum dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, organizzato in collabo-razione con lo studio Ambrosetti. Le relazioni e molti altri documenti, all’indirizzo www.giovanimprenditori.it

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 11

la congiuntura

La nota congiuntura-le relativa all’economia trentina, per il secon-

do trimestre 2009, dirama-ta dalla Provincia autonoma di Trento, presenta l’impatto della crisi finanziaria ed eco-nomica mondiale a livello lo-cale.

La crisi in Trentino – si legge nella nota – come re-gistrato dagli analisti per il contesto nazionale ed inter-nazionale, sta rallentando la sua dinamica ed eviden-zia segnali di ripresa, anche se deboli. Un primo impor-tante e fondamentale segna-le per la tenuta dell’economia trentina è rappresentato da-gli incassi del gettito tributa-rio che registrano nel com-plesso una variazione ten-denziale positiva pari al 3,7%

nel periodo gennaio-luglio 2009 (per l’Italia -3,7%).

I settori dei lavori pubblici e delle ristrutturazioni resi-denziali mostrano, quest’an-no, una maggiore vivaci-tà rispetto allo stesso perio-do del 2008. In particolare i lavori pubblici aggiudica-ti nel periodo gennaio-ago-

sto 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008 registrano un incremento percentua-le pari ad oltre il 16% e, nel-lo specifico, al +16,5% per i lavori con importo superiore ai 150.000 euro e al +15,8% per quelli con importo infe-riore ai 150.000 euro. Da sot-tolineare il forte incremen-

to del settore strade ed edili-zia pubblica, per i lavori con importo inferiore ai 150.000 euro. I permessi di costrui-re per il residenziale ristrut-turato hanno visto per i me-si di marzo, aprile e mag-gio incrementi, che variano tra il 50% e l’80%, superio-ri rispetto agli stessi mesi del 2008, per un aumento com-plessivo del 27,5% rispetto al periodo precedente.

In generale i dati di produ-zione, fatturato ed ordinativi relativi al secondo trimestre 2009, rilevati ed elaborati dalla Camera di Commer-cio, non registrano ancora l’effetto delle misure anticrisi

La congiuntura in Trentino:a quando la ripresa?Alcuni indicatori segnano una crescita e un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti. Ma più che di sviluppo, gli analisti preferiscono parlare di rallentamento della dinamica negativa. E i consumi delle famiglie torneranno quelli “ante crisi„ solo nel 2012

Gli incassi del gettito tributario registrano una variazione tendenziale positiva pari al 3,7% nel periodo gennaio-luglio 2009 per il Trentino; uguale valore, ma di segno opposto, per l’Italia: -3,7%

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la congiuntura

e mostrano andamenti ten-denziali (variazione rispetto al secondo trimestre 2008) negativi. Ciò si riscontra in quasi tutti i settori interessati dall’indagine camerale e que-sti dati vanno ad aggiungersi ad un primo trimestre altret-tanto negativo. Queste stime trovano conferma anche nel-l’andamento delle esporta-zioni. Una dinamica simile si registra, peraltro, per le altre regioni italiane e per l’Italia nel suo complesso.

Se le stime tendenziali an-cora non hanno invertito il segno, i dati congiunturali (variazioni rispetto al perio-do immediatamente prece-dente) mostrano, invece, se-gnali incoraggianti. Sia i da-ti di produzione, fatturato e ordinativi, sia l’export pre-sentano, nel secondo trime-stre 2009, variazioni positive rispetto al primo trimestre 2009. «Ciò può significare – ha detto la responsabile del Servizio statistica, la dott.ssa Fambri – che la crisi ha in-

terrotto la sua marcia e si ini-ziano a vedere segnali di mi-glioramento da consolidare. La domanda internazionale che è stata la causa principa-le della crisi anche in Trenti-no, contribuisce ora, a soste-nere la fragile ripresa».

I diversi indicatori antici-patori dell’andamento del-l’economia, calcolati da au-torevoli istituti di ricerca, annunciano, già da diversi mesi, una ripresa per l’Italia, anche se è ancora prematu-ro capirne sia l’intensità che le ripercussioni sull’occupa-zione. Anche per il Trentino i dati di produzione, fattura-to e ordinativi dell’indagine

Dall’analisi dell’Osservatorio Confcommercio-Format nel terzo trimestre 2009 è diminuita la domanda di credito da parte delle imprese: una su quattro ha chiesto un fido, mentre erano più di un terzo nel secondo trimestre; è aumentata la percentuale di quelle che hanno visto acco-gliere la propria domanda con un ammonta-re pari o superiore a quello richiesto (il 72,5% contro il 64,2% del trimestre precedente) ed è migliorato il costo del credito (avvertito da quasi un terzo delle imprese, erano il 24% nel secondo trimestre). Ma aumentano le imprese

che denunciano difficoltà a far fronte al proprio fabbisogno finanziario (quasi il 45% rispetto a poco più del 40% del trimestre precedente). Ad una lettura ottimista, ovvero un atteggiamen-to più indulgente degli istituti di credito, se ne affianca una meno confortante, cioè che una parte di aziende, quelle che più ne avrebbero avuto bisogno, ha rinunciato a chiedere un fido contribuendo a diminuire il numero totale del-le imprese richiedenti e a innalzare il livello de-gli esiti positivi, secondo un meccanismo quasi darwiniano di selezione.

CrediTo: qualCosa si Muove, Ma le pMi sono anCora in diffiColTà

Il PIL: Trento e ItaliaVariazioni percentuali del PIL reale Trento: OPES, PAT, Servizio Statistica - Modello econometrico multisettorialeItalia: DPEF 2010/2013 e finanziaria 2010

Anno Trento(luglio 2009)

Italia(settembre 2009)

2008 -0,4 -1,0 2009 -2,7 -4,8 2010 0,2 0,7

Il gettito tributarioVariazione percentuale sullo stesso periodo del 2008periodo gennaio - luglio

Trento Italia Gettito totale erariale 3,7 -3,7

di cui gettito IVA -0,8 -11,1di cui gettito IRPEF 0,8 -3,6

I dati del Servizio statistica PAT diffusi nel corso del quarto appuntamen-to per il monitoraggio degi provvedimenti anti-crisi

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Un patto per la produzione di qualità sociale, un patto per qualificare la spesa corrente, per compatibilizzare la qualità dei servizi di pubblico interesse con la loro sostenibilità finanziaria, un patto per la produttività, sia

nella pubblica amministra-zione che nel mondo delle impre-se. Queste le proposte di sintesi che il Pres idente della Pro-vincia au-tonoma di Trento Lo-renzo Dellai ha avanzato

illustrando nel pomeriggio alle parti sociali le linee ge-nerali della manovra finanziaria per il 2010. All’incontro, cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazio-ni imprenditoriali e dei sindacati, erano presenti anche l’assessore all’industria Alessandro Olivi, l’assessore alla cultura Franco Panizza, l’assessore alla salute Ugo Rossi e il segretario generale della Provincia Ivano Dalmone-go. «Questa fase - ha spiegato Dellai - rappresenta la con-giunzione tra il picco della crisi e le misure correlate al-l’emergenza e l’impostazione di scelte strutturali per il futuro. Esprimo una forte preoccupazione per il quadro nazionale. Credo che ci sia una correlazione tra quanto accade a livello economico e sociale e quanto avviene nella sfera politica. In un momento in cui famiglie e im-prese tengono duro per rispondere alla crisi, assistiamo ad un alto livello di scontro istituzionale. Spero che il paese possa trovare un suo equilibrio al più presto».Il bilancio provinciale per il 2010 si attesta sui 4.550 milioni di euro, in leggera crescita rispetto a quello del 2009. Si prevede una tenuta delle risorse disponibili per tutta la legislatura. Tengono in particolare le entrate fi-scali. Sul fronte tributario è ancora aperto però il tema

dell’IRAP applicata al settore agricolo, su cui sono neces-sari ulteriori approfondimenti. La legge sul “Federalismo fiscale”, che necessita ora delle norme di attuazione, impone un adeguamento dell’impianto normativo pro-vinciale su cui si dovrà sviluppare un confronto tra Pro-vincia e Stato. Si dovranno pensare, ha spiegato Dellai, strumenti innovativi nel futuro per garantire la sosteni-bilità finanziaria delle politiche, sopratutto a favore dei settori produttivi e nel campo socio-sanitario. Si prevede per il 2010 un aumento della spesa corrente dell’1,8%. Aumenta del 2% anche la spesa per investimenti, che ammonta in totale al 38% circa del bilancio. Con le risor-se a disposizione si intende investire su scelte strutturali, sulla ricerca, l’internazionalizzazione e sulle politiche di filiera e su scelte orientate a programmi di infrastruttu-razione del territorio nel segno della sostenibità. Si apre una fase, è stato detto nel corso dell’incontro, di forte rientro della spesa pubblica, che dovrà vedere crescere, come volano di sviluppo, tutto ciò che pubblico non è. «Con questo bilancio possiamo cominciare la transizio-ne dall’emergenza che ci ha visti impegnati nel 2009 - ha spiegato il Presidente Dellai - a scelte strutturali e di siste-ma. La politica di bilancio assicura comunque strumenti finanziari non solo per completare la manovra anticrisi ma anche per intervenire per far fronte a eventuali mo-menti di ulteriore ricaduta. La parola d’ordine del 2009 era resistere, e per questo sono state messe in campo risorse straordinarie, alcune di queste rimarranno come interventi strutturali, come il reddito di garanzia e gli interventi in favore della patrimonializzazione delle im-prese. Nel 2010 mi auguro che ci potremo impegnare su come produrre più valore per la nostra comunità: valore economico, ambientale, civile, sociale. Nei prossimi anni il bilancio della Provincia sempre di più dipenderà da quanto sapremo produrre a livello locale. Vi chiediamo quindi un impegno su tre punti trasversali e collettivi. Primo: dobbiamo fare un patto per la qualità sociale; secondo, un patto per qualificare la spesa corrente ne-cessaria per i servizi di pubblico interesse che metta as-sieme qualità e sostenibilità finanziaria; terzo, un patto per la produttività, della pubblica amministrazione e del sistema delle imprese».

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 13

la congiuntura

dellai illusTra il BilanCio 2010 a CaTegorie eConoMiCHe e parTi soCialiil presidente ha spiegato le linee generali della prossima manovra

to pari al 31%e di ordinativi pari al 33%, che confermano quanto descritto sopra per i lavori pubblici e l’edificato ri-strutturato.

L’export trentino ha ritro-vato il suo percorso di cre-scita e ha recuperato la sua dinamica nei confronti degli USA, registrando un +15,2% sul primo trimestre 2009 e ri-portandosi sui medesimi va-lori dello stesso periodo del 2008 (-0,1%). Andamento positivo per le nostre espor-tazioni anche verso la Ger-mania che crescono del 3,8%, sebbene la perdita registra-ta rispetto allo stesso perio-do del 2008 (-24,1%) non sia stata ancora recuperata. Ne-gative invece le esportazioni verso la Francia, che rappre-senta il terzo paese più signi-ficativo per il mercato estero trentino: si assiste infatti ad un calo congiunturale pari al 7,0% che determina un calo tendenziale del 38%. Questi tre Paesi rappresentano circa il 42% dell’export trentino.

L’area del Sud-est asiatico, la Cina e l’India, che sono già usciti dalla crisi economica e registrano una buona ripre-sa, pesano, invece, sull’export trentino per meno del 10% e le loro performance positi-ve potranno avere effetti solo

camerale trentina evidenzia-no, in tal senso, un punto di svolta, registrando variazio-ni positive pari a +3,4% per la produzione, a +5,3% per il fatturato e a +4,3 per gli or-

dinativi nel complesso dei settori rilevati.

In particolare il settore del-le costruzioni fa rilevare in-crementi di produzione pa-ri a oltre il 69%, di fattura-

Consumi e credito, punti ancora d’incertezza nella difficile ripresa economica

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Con la conferenza stam-pa di presentazione delle ricerche “Innovo

dunque cresco (e consumo)”, a cura dell’Ufficio Studi Con-fcommercio, ed “Innovazio-ne nei Servizi”, realizzata da Confcommercio in collabo-razione con il Politecnico di Milano, si è aperta a Venezia, il 17 settembre scorso, la se-conda edizione del workshop “Innovazione, crescita, con-sumi: per un’Italia più Euro-pea” organizzato dai Giova-ni Imprenditori di Confcom-mercio, in collaborazione con Ambrosetti.

Interessanti i dati che emer-gono da entrambi gli studi. Secondo il primo, illustrato dal responsabile dell’Ufficio Studi Confcommercio Ma-riano Bella, nel 2008, per la prima volta, i servizi valgo-no più della metà del totale dei consumi: la loro quota di spesa sul totale è, infatti, pari al 50,1% (contro il 32,3% del 1970). Si tratta di un trend di crescita che si registra anche in termini di valore aggiun-to: il contributo dei servizi al Pil è oggi, infatti, pari al 71% (l’industria è solo al 27%) ri-spetto al 52% del 1970.

Dall’altro lato, però, la bas-sa produttività dei fattori, la carenza e inadeguatezza del-le infrastrutture, le manca-te liberalizzazioni, le ineffi-cienze della macchina pub-

Consumi, più della metàsono per i serviziNel 2008 la quota di spesa dei consumi sul totale è stata pari al 50,1 per cento. Il contributo dei servizi al PIL è pari al 71 per cento

blica collocano l’Italia molto al di sotto delle performance degli altri Paesi europei e la proiezione al 2011, in termini di dinamica del Pil pro capi-te, vede il nostro Paese in fon-do alla classifica dell’Ue27. In termini di consumi pro capi-te, ciò significa che a fine 2011 ci troveremo allo stesso livello del 2000, mentre per tornare ai livelli di consumo pre-crisi (cioè del 2007) bisognerà at-

tendere la fine del 2012.Dalla ricerca, insomma,

emerge che, da un lato, sia-mo in presenza di sempre più marcata terziarizzazione della nostra economia cui non ha corrisposto, dall’altro, un’evo-luzione del modello produtti-vo e del sistema degli incen-tivi pubblici tendente a svi-luppare il ruolo dei servizi, dell’innovazione immateria-le, dell’economia della cono-

scenza e a migliorare qualità e quantità del capitale uma-no. Tutti assets strategici – che vanno sotto la definizio-ne di soft innovation - su cui occorre invece puntare, insie-me ad un’evoluzione culturale che coinvolga istituzioni, im-prese e consumatori, per ag-ganciare la ripresa e colmare il gap che ci separa dagli altri Paesi.

La seconda ricerca, illustra-ta da Giorgio Casoni del Po-litecnico di Milano, “disegna” una via italiana all’innova-zione dei servizi sostenendo la quale sarebbe possibile la competitività del nostro Pae-se. Quattro i fattori-chiave in questa direzione: massimiz-zare l’autenticità attraverso il design di processo o di ser-vizio; passare da una cultura della manifattura ad una cul-tura del servizio; puntare sul-l’estetica del servizio; assicu-rare un elevato grado di cu-stomizzazione del servizio. Sono tutti elementi indispen-sabili non solo per creare va-lore aggiunto per il consuma-tore finale, ma anche per fa-cilitarne la sua percezione. L’obiettivo, secondo lo studio, è raggiungibile cambiando il sistema di incentivi all’inno-vazione. E sono tre sono le proposte in questo senso: più formazione, sostegno mirato al settore dei servizi, creazio-ne di un percorso ottimale da seguire, una sorta di “reperto-rio di innovazione” a disposi-zione delle imprese.

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 200914

l’ufficio studi di Confcommercio: «in termini di consumi pro capite a fine 2011 ci troveremo allo stesso livello del 2000, mentre per tornare ai livelli di consumo pre-crisi (cioè del 2007) bisognerà attendere la fine del 2012»

la congiuntura

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 200916

Nonostante la diffici-le congiuntura econo-mica internazionale,

l’estate turistica del Trentino ha dato risultati positivi e superio-ri a qualsiasi aspettativa, sia per gli arrivi sia per le presenze. I numeri forniti dal Servizio Sta-tistica parlano di una crescita (rispetto al 2008) del 5,4% ne-gli arrivi e del 3,7% nelle pre-senze. In aumento sono sia i turisti italiani che gli stranie-ri, con agosto che realizza ad-dirittura un autentico record con un +10,7% negli arrivi ed un +9,3% nelle presenze. Il da-to storico, fra tutti, è forse quel-lo che stupisce maggiormente: se consideriamo il solo mese di agosto, quello che ci siamo da poco lasciati alle spalle è il ter-zo di sempre, secondo solo ai risultati straordinari del 1993 e del 1994.

«Non ho difficoltà ad am-mettere che qualche preoccu-pazione qualche mese fa c’era, soprattutto alla luce di una cri-si che ha effettivamente colpito duro su scala nazionale – spie-ga l’assessore provinciale al-l’agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini – ma oggi possiamo affermare con soddisfazione che il nostro territorio si è dimostrato mol-to competitivo e ha reagito be-ne».

A crescere è infatti anche il settore extralberghiero, che ha fatto registrare numeri in-teressanti in aumento in tutti i suoi settori: dai campeggi al-le seconde case, dagli agritur ai bed&breakfast.

Appare evidente, guardando soprattutto a ciò che è avvenu-to in Val Rendena (+28,7% ne-gli arrivi e +27,5% nei pernot-tamenti), il traino esercitato da partnership forti, come quel-la che ha portato la Juventus a Pinzolo. Proprio sul “fenome-no” Juventus la Provincia ha analizzato le ricadute turisti-che del ritiro e delle operazio-ni di comunicazione e di co-marketing attivate con la so-

il bilancio dell’estate 2009

Turismo, stagione estivache salva dalla crisiI dati del Servizio Statistica registrano aumenti in tutti i comparti del turismo trentino: +5,4% per gli arrivi e +3,7% per le presenze. Mellarini: «Un sistema turistico capace di fare squadra ed essere un valido antidoto contro la congiuntura economica negativa»

Un concerto dei Suoni delle Dolomiti, la seguitissima rassegna che ogni anno porta in quota artisti di fama internazionale (Fototeca Trenti-no Spa - foto di Giovanni Carulli). In basso, l’Assessore Tiziano Mellarini con Alessandro Del Piero. Il binomio sport e turismo ha dato ottimi risultati

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cietà bianconera. I risultati di questo studio sono estrema-mente significativi: i pernotta-menti generati dal ritiro sono stati quantificati in 39 mila, di cui quasi 19 mila nella ricetti-vità alberghiera. A questi si so-no aggiunte altre 24 mila per-sone che hanno trascorso una giornata in Val Rendena per seguire i propri beniamini, il tutto per un indotto economi-co valutato per l’estate 2009 in 4,3 milioni di euro.

Legare l’immagine del Tren-tino ai grandi eventi e quella di “brand” sportivi di peso è dun-que una strategia che paga, tan-to in estate quanto in inverno.

Non solo sport nella promo-zione del Trentino, ma gran-de valenza è stata ricoperta an-che da altri comparti attratti-vi e sinergici con il turismo. è il caso della cultura, alla quale è stato dedicato un progetto di ampio respiro come L’Arte del-la Vacanza, realizzato da Tren-tino SpA in collaborazione con il Servizio provinciale alle atti-vità culturali, proprio per con-nettere cultura, turismo e terri-torio. In particolare attraverso L’Arte della Vacanza sono state valorizzate e promosse le eccel-lenze culturali e artistiche del Trentino, abbinandole a offerte di vacanza e di ospitalità.

Sempre in ambito culturale, va sottolineato l’ulteriore suc-cesso di eventi come I Suo-ni delle Dolomiti, AgriCul-ture e Dalla Guerra alla Pace, che hanno generato milioni di contatti in Italia e in Euro-

pa con quasi mille servizi su giornali, radio e televisioni nazionali ed este-re. E che soprattut-to hanno aiutato a comunicare l’iden-tità della nostra ter-ra e la qualità della sua vita e delle sue offerte.

Anche il setto-re enogastronomi-co ha costituito una delle punte di diamante della promozione del Trentino gra-zie alla campagna pubblicitaria riservata al TRENTODOC e alla valorizzazione dei prodot-ti più rappresentativi dell’agro-alimentare di qualità.

Il tutto – turismo, sport, cul-tura, ambiente, enogastrono-mia – è stato poi condensato in una speciale campagna pub-blicitaria anticrisi che si è svi-luppata per lanciare l’estate sia attraverso telepromozioni di

grande impatto ed efficacia, sia con l’avvio della campagna isti-tuzionale Esperienze Vere. Ma non solo.

Da sottolineare infine come una delle ragioni del trend po-sitivo del Trentino turistico stia anche nei finanziamenti che la Provincia ha destinato alle im-prese del settore (strutture ri-cettive, piste, impianti, stabili-menti termali, ecc.) negli ulti-mi cinque anni. Tra il 2004 e il 2008 sono stati sostenuti ben

il bilancio dell’estate 2009

Turismo, la forza del sistema Trentino

L’assessore Tiziano Mellarini preferisce non parlare di record, a propo-sito dei dati della scorsa stagione estiva presentati ad ottobre in con-ferenza stampa. Ma non si può nascondere che l’estate 2009 sia stata una delle migliori degli ultimi decenni, paragonabile agli ottimi livelli dei primi anni Novanta. In vent’anni il turismo globale ha decisamente cambiato fisionomia (basti pensare soltanto ai voli low-cost) costrin-gendo regioni geografiche come il Trentino ad accettare la sfida della competizione globale. In questo senso la crescita dell’estate 2009 ac-quista un rilievo ancora maggiore. Ma, se possibile, è ancor più rilevante il fatto che il 2009 sia l’anno della «crisi». Come sottolineato anche durante la conferenza stampa, il tu-rismo è - a tutti gli effetti - una delle componenti «anti-crisi» che ha aiutato l’economia trentina a reggere l’urto della congiuntura negati-va; una ulteriore motivazione, questa, a proseguire nella valorizzazione del «sistema turistico» trentino.

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 17

1500 interventi, per un totale di 250 milioni di euro di con-tributi pubblici che hanno atti-vato investimenti complessivi per 1 miliardo di euro.

Questi finanziamenti hanno determinato una crescita qua-litativa di tutto il comparto tu-ristico verificabile anche attra-verso un dato particolarmen-te significativo: nel 1985 solo il 40% dei posti alberghieri era a 3 o 4 stelle, oggi siamo sali-ti all’85%.

«Se il settore è riuscito a ot-tenere certi risultati nonostan-te la crisi internazionale – spie-ga Mellarini – gran parte del merito è certamente dei nostri operatori turistici e di un siste-ma capace di “fare squadra” e rivelarsi prezioso antidoto an-ticongiunturale per l’intero Trentino. Collaborazione e si-nergia che hanno permesso di coinvolgere, attraverso il vasto mondo del volontariato delle associazioni pro loco e dei loro consorzi, anche ambiti margi-nali, accompagnandone le pro-poste con ospitalità ed autenti-cità e forte attenzione alla sal-vaguardia e valorizzazione del territorio».

L’assessore Mellarini riceve una targa da Karl Hopfner (membro del Cda del Bayern), e - a fianco - una fase della regata sul Garda dei top manager delle aziende sponsor della squadra bavarese.

lo sporT fa Bene al TurisMoCalcio (Juventus e Bayern i nomi di spicco) ma non solo. l’indotto legato all’attività sportiva si fa sentire

L’investimento complessivo impiegato per legare Pinzo-lo e la Val Rendena alla Juventus è rientrato nelle casse degli operatori moltiplicato per sei. Con questa stima, presentata in anteprima dal direttore del dipartimento turismo Paolo Nicoletti, la Provincia intende quantifica-re - benchè il calcolo sia complesso - il vantaggio che sponsorizzazioni di prestigio portano all’indotto provin-ciale. Per ogni euro investito da amministrazioni pubbli-che e operatori privati, in pratica, sei sono rientrati come spesa dei turisti. Dall’anno prossimo si potrà calcolare anche l’indotto che genererà un’altra importante squa-dra di calcio, il Bayern München, stella della Bundesliga, il campionato della prima serie tedesca. Il Lago di Gar-

da, tradizionalmente vocato ad accogliere una clientela germanofona, ospiterà i campioni tedeschi a partire dal 2010 ma già in questi mesi l’accordo inizia a dare i pro-pri frutti: ai primi di ottobre Riva ha ospitato il Workshop 2009, un meeting dei top manager delle aziende spon-sor della squadra (tra cui Audi, Hugo Boss, Adidas, Sie-mens, Coca Cola, Lufthansa, Deutsche Telekom, Lego).Non c’è solo il calcio, comunque, nell’ambito della pro-mozione turistica trentina: ci sono i campionati mon-diali di Mountain Bike, il ciclismo, le gare di orienteering, i campionati studenteschi di sci a Folgaria, per limitarsi ad alcuni esempi. E i numeri dicono che investire anche su questo tipo di eventi non è affatto inutile.

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Fondo EST

L’assistenza sanitaria integrativa del terziarioFondo EST: attenzione a qualità e quantità per moltissime prestazioni erogate ai lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi

Il Fondo Est nasce nel 2005 in attuazione del Contrat-to Nazionale di Lavoro per

i dipendenti delle aziende del Terziario e del Turismo, sotto-scritto dalle associazioni delle aziende aderenti a Confcom-mercio, Fipe, Fiavet e dai sin-dacati dei lavoratori: Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil. Il Fondo operativo dall’otto-bre 2006, ha subito riscosso un grande successo nella sua fun-zione di garantire e tutelare i lavoratori e le lavoratrici con trattamenti di assistenza sani-taria integrativa.

Fondo Est è parte integrante del Contratto Nazionale, dun-que tutti i costi relativi all’iscri-zione ed al versamento dei contributi sono interamente a carico delle aziende. Attraver-so una rapida procedura tele-matica le imprese versano un contributo mensile per tutti i dipendenti assunti a tempo in-determinato compresi gli ap-prendisti, mentre le aziende del settore Turismo possono iscrivere anche i lavoratori con contratto a tempo determina-to superiore ai tre mesi.

Attualmente risultano iscrit-te più di 150.000 aziende, per un totale di oltre un milione e centomila lavoratori. Si trat-ta di numeri in costante au-mento, infatti, ogni mese sono circa 20.000 le nuove iscrizio-ni. Secondo i dati Istat, il Fon-do attualmente copre più del

50% del suo potenziale bacino di utenza.

I buoni risultati consegui-ti hanno determinato alcune manifestazioni di interesse da parte di altri ambiti contrat-tuali, come le aziende del set-tore ortofrutticolo e agruma-rio e le aziende farmaceutiche speciali, che nell’ambito dei ri-spettivi rinnovi contrattua-li hanno previsto l’adesione a Fondo Est.

Il Fondo è stato studiato con

una vocazione integrativa ri-spetto al Servizio Sanitario Nazionale e si pone l’obiettivo di offrire un servizio attento alle esigenze di tutti gli iscrit-ti sia dal punto di vista qualita-tivo che quantitativo, in modo da fornire un aiuto concreto a tutti i lavoratori. Fondo Est ha concepito un piano sanitario ad ampio spettro, capace di tu-telare la salute dei lavoratori in ogni suo aspetto. Il piano sani-tario garantisce, il rimborso di

tutti i ticket per accertamen-ti diagnostici e di pronto soc-corso pagati presso le strutture del SSN, prevede il pagamento di una serie di prestazioni dia-gnostiche e terapeutiche di al-ta specializzazione e il rimbor-so delle visite specialistiche. Inoltre, si stimolano scelte sa-nitarie responsabili negli as-sistiti attraverso la predispo-sizione di piani di prevenzio-ne articolati e completamente gratuiti per le patologie a mag-giore diffusione, come quel-le cardiovascolari e oncologi-che. Vi è inoltre il pacchetto maternità che prevede il rim-borso delle analisi chimico cli-niche e delle ecografie effet-tuate durante il periodo della gravidanza e, in occasione del parto, una indennità per ogni giorno di ricovero fino ad un massimo di sette giorni. Quel-lo che si tiene a sottolineare è il fatto che Fondo Est non pro-pone un pacchetto maternità

attualmente risultano iscritte più di 150.000 aziende, per un totale di oltre un milione e centomila lavoratori. si tratta di numeri in costante aumento, infatti, ogni mese sono circa 20.000 le nuove iscrizioni.

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Fondo EST

che si pone come un “premio di natalità”, ma vuole essere un vero sostegno per le spese so-stenute dalle future mamme, a prescindere dall’esito della gra-vidanza.

Il Fondo garantisce anche un sostegno economico agli iscritti nel caso in cui i figli, nel primo anno di vita, dovesse-

ro subire un intervento per la correzione di malformazioni congenite. Da gennaio 2009 vi è anche la possibilità di acce-dere a cure odontoiatriche pe-riodiche, non solo l’implanto-logia, ma anche assistenza di routine come la prevenzione odontoiatrica, l’ablazione del tartaro, e la diagnostica odon-

toiatrica di base. Pensiamo a tele proposito all’importan-za, ma anche al peso econo-mico, che riveste la cura della propria immagine per tutte le persone che lavorano a contat-to con il pubblico, sia nel com-mercio che nel turismo, e pen-siamo a quanto possa essere utile per loro avere una coper-

tura sanitaria che li sostiene in parte nelle spese.

Oltre alle tradizionali cam-pagne di comunicazione, Fon-do Est ha recentemente pro-mosso a Milano, Firenze, Cata-nia, Siracusa, Reggio Calabria, Napoli e Roma la manifesta-zione In piazza per la preven-zione della sindrome metaboli-ca, nell’ambito di un più vasto piano di sensibilizzazione e vi-sibilità, che riflette la convin-zione che la sanità integrativa si debba occupare, in partico-lare, di quegli aspetti non co-perti dai LEA (Livelli essen-ziali di assistenza) della sani-tà pubblica.

«Questo – afferma Simon-paolo Buongiardino, presiden-te del Fondo Est – delinea la volontà del Fondo Est di essere parte integrante del sistema sa-nitario nazionale e vuole esse-re un incoraggiamento a tutti i cittadini a far propria la cultu-ra della prevenzione, in quan-to essa rappresenta un elemen-to indispensabile».

Cos’è EST?Il Fondo EST è il Fondo di Assistenza Sanitaria In-tegrativa per i dipendenti delle aziende del com-mercio, del Turismo e dei Servizi nato per seguire il dettato del CCNL del Terziario e del Turismo sotto-scritti dalle Associazioni delle Aziende CONFCOM-MERCIO, FIPE e FIAVET e dai Sindacati dei Lavorato-ri FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL .

L’iscrizione ad EST è obbligatoria? L’iscrizione è obbligatoria per tutte le aziende che applicano il CCNL per i dipendenti delle aziende del terziario e dei servizi e il CCNL per i dipendenti delle aziende del turismo, pubblici esercizi e agen-zie di viaggio. La non iscrizione è una violazione del CCNL.

Chi sono i destinatari delle prestazioni?Tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. E’ anche prevista l’iscrizione per i lavoratori a tempo determinato per le sole azien-de del turismo, a condizione che il contratto sia di durata superiore a tre mesi e il lavoratore ne faccia richiesta per iscritto al datore di lavoro all’atto del-l’assunzione, assumendo a proprio carico l’intero onere relativo ai periodi dell’anno non lavorati ed autorizzando la trattenuta del relativo importo.

Che cosa può fare un dipendente che vuole iscri-versi al Fondo, ma la sua azienda o il consulente che assiste l’azienda gli comunicano che non esi-ste l’obbligo in quanto l’azienda non è iscritta a nessuna associazione di categoria? La posizione dell’azienda e del consulente non è corretta poiché, aldilà delle considerazioni giuri-diche che il Fondo contesterà ufficialmente nei prossimi giorni, i dipendenti hanno pienamente diritto all’applicazione integrale del CCNL ed in particolare all’assistenza sanitaria integrativa che può influire in maniera decisiva sulla qualità della vita del lavoratore e della sua famiglia. Invitiamo a sollecitare il titolare dell’azienda a non tener conto delle prese di posizione del consulente e se neces-sario ci si può rivolgere al sindacato per una mag-giore tutela. Ci si augura che le aziende abbiano nei confronti dei loro dipendenti la necessaria sen-sibilità per garantire e tutelare il bene più prezioso: la salute.

Fondo EstVia Cristoforo Colombo, 137 - 00147 Romawww.fondoest.it

Il Fondo EST in quattro domande

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università

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 200920

La difficoltà di arrivare a fine mese. Un potere di acquisto sempre più

ridotto. Una grande fetta di paga mensile mangiata dal-l’affitto, per chi non ha casa propria. Figli e nipoti, per la prima volta dal dopo guerra, sembrano avere opportunità di carriera, reddito e mobili-tà sociale inferiori rispetto a padri e nonni. Che succede? Le cose stanno davvero così o è soltanto un’impressione? A fare luce sulla situazione so-no Gabriella Berloffa e Pao-la Villa, docenti del Diparti-mento di Economia dell’Uni-versità degli Studi di Trento. Hanno svolto una ricerca sul-le famiglie negli ultimi quin-dici anni dal titolo “L’inegua-glianza economica tra coorti di famiglie in Italia”.Professoressa Berloffa, cosa emerge dalla vostra ricerca?«In sintesi, la performan-ce dei redditi familiari negli anni 1989-2004 si presenta ineguale tra le diverse coor-ti di famiglie. L’evoluzione del mercato delle abitazioni, co-sì come i cambiamenti in at-to nel mercato del lavoro e le recenti riforme del siste-ma pensionistico, oltre a ren-dere preoccupante la situa-zione delle nuove generazio-ni, stanno introducendo forti elementi di iniquità interge-nerazionale. Vuoi per l’assen-za di politiche pubbliche (ca-

L’Italia, il ritratto di un Paese per vecchiUna ricerca del Dipartimento di Economia analizza le diseguaglianze tra generazioni: le giovani famiglie sono quelle che stanno peggio

sa), vuoi per la realizzazione di riforme parziali del merca-to del lavoro e per il diverso impatto delle riforme pensio-nistiche sulle generazioni, in una società che invecchia so-no state assicurate condizioni economiche di maggior favo-re e/o diritti ai lavoratori più vecchi, a scapito dei più gio-vani, con ripercussioni nega-tive anche sulle scelte di cop-pia e di fecondità».

Quali sono gli effetti più im-mediati?«Si osserva la tendenza al prolungamento della perma-nenza in famiglia dei giovani adulti, alla diminuzione e po-sticipazione dei matrimoni, alla diminuzione e posticipa-zione delle nascite. Le fami-glie giovani incluse nella no-stra analisi fanno riferimento a quel gruppo della popola-zione che, in qualche modo,

è riuscito a superare le diffi-coltà esistenti, costituendo un proprio nucleo».Da studiosa, crede che que-sta tendenza sia destinata a continuare?«è plausibile ritenere, in as-senza di interventi significa-tivi, che la situazione delle fu-ture famiglie giovani (ovvero quelle costituite dai figli adul-ti che attualmente vivono an-cora in famiglia) sia desti-nata a peggiorare. è urgente l’introduzione di misure che contrastino queste tenden-ze, favorendo un riequilibrio delle condizioni e delle pro-spettive economiche delle di-verse generazioni».Cosa è emerso dalla vostra analisi?«I risultati sono impressio-nanti. I redditi da lavoro in-dividuali (sia per gli uomini che per le donne) hanno per-so in media circa il 10% dal 1989 al 2004 e tale riduzio-

la ricerca del dipartimento di economia dell’università di Trento: figli e nipoti, per la prima volta dal dopo guerra, sembrano avere opportunità di carriera, reddito e mobilità sociale inferiori rispetto a padri e nonni

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università

ne ha generato dei differen-ziali di reddito negativi tra coorti successive alla stessa età: i redditi da lavoro indi-viduali sono più bassi per le coorti di individui più giova-ni, con una riduzione che va dal 7% al 30%. Nonostante la dimensione delle famiglie sia minore in coorti successi-ve, questo effetto – unito al-l’aumento del numero di la-voratori nella famiglia – non è sufficiente per compensa-re la perdita nei redditi in-dividuali: il reddito da lavo-ro famigliare equivalente ri-sulta circa l’8% più basso per coorti successive alla stessa età del capo-famiglia. Com-

pletamente diverso è il qua-dro se si considerano i red-diti da pensione. La distribu-zione dei redditi da pensione individuali (sia per i maschi che per le femmine) si è spo-stata verso destra dal 1989 al

2004, con un incremento che va dal 10% al 30%. Questo incremento è dovuto ad un maggior livello delle pensioni per le coorti che sono anda-te via via in pensione nel cor-so dei quindici anni conside-

rati. Ad esempio, all’età di 68 anni, i maschi nati negli an-ni ’30 possono godere di pen-sioni del 16% più alte di quel-le dei maschi nati negli anni ’20. E un aspetto paradossa-le è che oggi i giovani lavo-ratori stanno pagando le ge-nerose pensioni degli anziani fortunati (che hanno anco-ra diritto alla pensione di an-zianità calcolata con il siste-ma retributivo), sapendo che dovranno lavorare molto più a lungo per ricevere pensio-ni molto più basse e doven-do risparmiare parte dei più bassi redditi da lavoro per in-vestirli nella previdenza inte-grativa».

l’ipotesi di partenzai Cinque CapofaMiglia«Nel nostro lavoro - spiega la professoressa Berloffa - abbiamo esplorato l’ipotesi che la considerazione di coorti di famiglie identificate in base all’anno di nascita del capofamiglia potesse rivelare differenze significative nelle dinamiche dei redditi fami-gliari, con coorti più giovani che “perdono” rispetto alle coorti più vecchie. Utilizzando l’archivio storico della Banca d’Italia dal 1989 al 2004, abbiamo definito 5 coorti di famiglie (con capo-famiglia nato negli anni ’20, ’30, ’40, ’50 e ’60) ed osservato la dinamica dei redditi da lavoro, delle pensioni e del costo dei servizi abitati-vi con l’obiettivo di valutare come l’evoluzione del reddito abbia modificato le posizioni delle diverse coorti di famiglie, alla stessa età, in termini di benessere economico».

A sinistra, la professoressa Paola Villa, sopra la professoressa Gabriella Berloffa. In basso, il dipartimento di Economia

AgF Bernardinatti, archivio Università di Trento

AgF Bernardinatti, archivio Università di Trento

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energia

I grandi della terra riuniti po-chi giorni fa a Pittsburgh per il vertice G20 hanno nuova-

mente ribadito la necessità di intensificare gli sforzi comu-ni per raggiungere nuove rego-le a tutela dell’ambiente, contro l’effetto serra e per contrastare l’inquinamento prodotto dal-le fonti di energia fossili. Qua-li sono le possibilità concrete che ognuno ha per contribui-re personalmente a contrasta-re tali fenomeni? Abbiamo in-tervistato l’ingenere Romano Stefani, responsabile mercato e trading di Trenta spa, azienda leader nella vendita di energia elettrica e gas e prima azienda trentina a proporre energia ver-de certificata.Cos’è l’energia rinnovabile?L’energia rinnovabile è energia elettrica prodotta da fonti rinno-vabili come l’idroelettrico, l’eoli-co o il fotovoltaico per esempio; energia prodotta attraverso pro-cessi che non hanno un impat-to ambientale negativo e grazie a risorse naturali che non si esau-riscono come il sole, l’acqua e il vento. Trenta da qualche tempo offre la possibilità di acquistare ener-gia rinnovabile certificata RE-CS. Un prodotto pensato per quei clienti – privati e aziende - che hanno una sensibilità orien-tata verso i temi ambientali e vogliono contribuire allo svi-luppo della produzione di ener-gia da fonti pulite e alla riduzio-

ne delle emissioni inquinanti, nel pieno rispetto dell’ambien-te e con un impegno concreto anche nella scelta consapevo-li di consumare energia pulita e certificata. Trenta ha voluto da-re a questi clienti un prodotto la cui eco-compatibilità è assi-curata da un sistema di certifi-cazione a livello internazionale

(Renewable Energy Certificate System).Nello specifico cosa garantisce la certificazione RECS?L’obiettivo del sistema RECS è quello di garantire al cliente che una quantità di energia pari a quella da lui consumata sia sta-ta prodotta da impianti alimen-tati da una fonte rinnovabile.

Con la scelta della certificazio-ne RECS, si sostiene lo svilup-po della produzione elettrica da fonti rinnovabili testimonian-do in modo concreto e diretto il proprio impegno a favore del-l’ambiente.Perché la scelta dell’energia pulita?I problemi ambientali sono or-mai diventati parte integrante e condivisa della vita quotidia-na a livello planetario: il riscal-damento globale, la diminu-zione dello strato d’ozono, l’in-quinamento riguardano tutti e per fortuna tutti e sempre di più, stanno prendendo coscien-za della necessità e possibilità di contribuire ad arginare tali fe-nomeni in prima persona, at-traverso le proprie scelte di sin-goli consumatori. La decisione di puntare sul-l’energia da fonte rinnovabile è stata quasi una conseguenza naturale per Trenta. La forte vo-cazione alle energie rinnovabi-

Energia rinnovabile,la scommessa di TrentaStefani: «La certificazione RECS sostiene lo sviluppo delle fonti rinnovabili: e il cliente ha la garanzia di consumare energia ‘pulita’»

per tutta la durata del contratto di fornitura di energia certificata, l’azienda può fregiarsi dell’immagine di impresa amica all’ambiente e procurarsi un credito di eticità e maggior competitività rispetto alle aziende concorrenti.

Romano Stefani, responsabile mercato e trading di Trenta Spa

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energia

li nasce all’interno del Gruppo Dolomiti Energia di cui Tren-ta è la società commerciale: un Gruppo già produttore storico da fonte rinnovabile in Trenti-no e oggi uno dei maggiori pro-tagonisti della produzione ita-liana di energia idroelettrica. L’attenzione per l’ambiente e il territorio che da sempre fan-no parte del DNA del Gruppo, unita alla volontà di soddisfa-re quella richiesta di sostenibi-lità ambientale che stava affio-rando nel mercato hanno por-tato Trenta ad elaborare un prodotto che potesse appagare le aspettative dei clienti e nello stesso tempo avere un impatto positivo sull’ambiente.Quali sono i vantaggi per chi sceglie l’energia rinnovabile di Trenta certificata RECS?Dal punto di vista ambientale scegliere energia certificata RE-CS porta notevoli benefici: per-mette la promozione di uno svi-luppo sostenibile anche a favore delle generazioni future, contri-buisce alla diminuzione dell’in-quinamento e dell’effetto serra e quindi a migliorare la quali-tà dell’aria e dell’ambiente, per-mette di ridurre la dipenden-za energetica dall’estero, contri-buisce al raggiungimento degli standard fissati dal protocollo di Kyoto per la riduzione del-le emissioni di anidride carbo-nica in atmosfera. Può inoltre rappresentare per un azienda il primo passo per l’ottenimen-to del marchio europeo Ecola-bel, che certifica la conformità di un prodotto a rigorosi crite-ri ecologici.

Vi sono anche dei vantaggi concreti in termini commer-ciali?Sicuramente, oggi per un’im-presa il poter dimostrare con una certificazione internazio-nale il proprio impegno nell’ap-plicare concretamente buone pratiche ambientali e nel predi-ligere e favorire prodotti e pro-cessi con un impatto positivo sull’ambiente, permette di ar-ricchire la qualità etica impren-ditoriale ma anche di portare valore agli aspetti commerciali ed economici.Business ed eco-sostenibilità possono quindi convivere?Assolutamente si, non dimen-tichiamo che il marchio ener-gia rinnovabile certificata RE-CS può rappresentare un valore aggiunto spendibile in termini di marketing. Se per un privato questa scelta ecologica rappre-senta una soddisfazione per-sonale che denota spirito di re-sponsabilità nei confronti delle generazioni future e dell’am-biente, per le aziende la que-stione è più ampia. Infatti per tutta la durata del contratto di fornitura di energia certificata, l’azienda può fregiarsi dell’im-magine di impresa amica al-l’ambiente e procurarsi un cre-dito di eticità e maggior com-petitività rispetto alle aziende concorrenti. Proprio per va-

lorizzare sul mercato l’impe-gno per l’ambiente delle azien-de aderenti, all’attivazione del contratto di fornitura Tren-ta fornisce adesivi e vetrofanie con il logo “Trenta energia rin-novabile” da esporre presso gli spazi aziendali e lo stesso logo può essere utilizzato sulla carta da lettera e su tutti gli strumenti aziendali di comunicazione.Qual è stata la risposta del mercato a questa nuova op-portunità?La proposta di Trenta ha riscon-trato un buon apprezzamen-to: ad oggi hanno scelto l’ener-gia certificata di Trenta mol-te strutture turistiche e aziende che sempre più spesso scelgo-no di presentarsi sul mercato legandosi ai temi del biologi-co e dell’ecocompatibile. Azien-de che decidono di optare per l’energia rinnovabile per aprir-si a nuovi mercati o per raffor-zare la loro offerta verso quella clientela sempre più numerosa che sceglie in base al rappor-to qualità/prezzo, ma anche te-nendo conto degli aspetti di so-stenibilità ambientale del pro-dotto; che si tratti di cibo o di un pacchetto vacanza questi clienti premiano le imprese più virtuose in termini di responsa-bilità sociale e ambientale. Per quel che riguarda il mercato re-sidenziale constatiamo quoti-dianamente un crescente inte-resse anche in Trentino, in linea con il trend in atto nel resto del

Paese. E le Pubbliche Amministrazioni?Trenta si è aggiudicata, qual-che settimana fa, la gara euro-pea per la fornitura di energia a tutte le pubblica Amministra-zione della Provincia di Trento: con grande senso di responsa-bilità molte delle Amministra-zioni hanno scelto di optare per l’energia rinnovabile certifica-ta RECS. Sicuramente questa scelta rappresenta un vantag-gio per le Pubbliche Ammini-strazioni che possono migliora-to le proprie relazioni con spe-cifici gruppi di cittadini e con le associazioni ambientaliste gra-zie al passaggio all’energia ver-de, ma porta soprattutto bene-fici ai cittadini, di oggi e di do-mani e all’ambiente.L’energia rinnovabile Trenta certificata RECS è disponibi-le per tutti i clienti e in tutto il Trentino?Certo, l’energia certificata di Trenta è disponibile su tutto il territorio della provincia di Trento ed è disponibile sia per i nostri clienti storici sia per quei consumatori che decido-no di passare a Trenta proprio grazie a questa offerta specifica. Per avere tutte le informazioni è sufficiente contattare il numero verde gratuito 800 990078, vi-sitare il sito www.trenta.it o re-carsi presso gli sportelli Tren-ta di Trento, Rovereto, Mezzo-lombardo, Pergine Valsugana, Borgo valsugana, Villa Rende-na, Arco, Predazzo Tuenno e Riva del Garda.

ENERGIA CERTIFICATA Il logo della certificazione di Trenta sull’energia proveniente da fonti rinnovabili. La sigla RECS è l’acronimo di Renewable Energy Certificate System, sistema in uso anche negli Stati Uniti.

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sicurezza sul lavoro

La sicurezza sul lavoro continua a essere uno dei temi drammati-

ci che la cronaca non smette di portare in evidenza quasi ogni giorno. Ogni anno me-diamente il 6% dei lavoratori italiani subisce un incidente sul lavoro. Si tratta di quasi un milione di incidenti di diversa natura e gravità, dei quali cir-ca 600 mila con esiti di inabi-lità superiore a tre giorni, ol-tre 27 mila determinano una invalidità permanente nella vittima, e più di 1.300 ne cau-sano la morte. Ciò equivale a dire che ogni giorno tre per-sone perdono la vita per di-sgrazie legate alla propria at-tività lavorativa.

La legge è incentrata essen-zialmente sull’obbligo del da-tore di lavoro di portare a co-noscenza dei propri dipen-denti i rischi connessi alla prestazione lavorativa: “in-formare per prevenire e quin-di ridurre al minimo i rischi”.

Recentemente con il Decre-to Legislativo n. 106 del 3 ago-sto 2009 il Testo Unico sulla sicurezza è stato ulteriormen-te modificato e le principa-li novità riguardano lo snel-limento di alcune procedure burocratiche per la valutazio-ne della sicurezza nei luoghi di lavoro, un maggior spazio alla prevenzione ed una rivi-sitazione delle sanzioni.

Viene introdotto ad esem-pio il principio per il quale può essere sufficiente la sot-toscrizione del documen-to di valutazione dei rischi

Sicurezza sul lavoro, il punto della situazioneOgni anno in Italia ci sono quasi un milione di incidenti sul lavoro. Lo spirito della legge è quello di informare per prevenire i rischi

da parte del datore di lavo-ro, del responsabile del ser-vizio di prevenzione e pro-tezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurez-za e del medico competente, in alternativa alle procedu-re più complesse – quali, ad esempio, la ratifica da par-te di un Notaio o l’utilizzo di un sistema di posta certifi-cata – per conferire al docu-mento di valutazione del ri-

schio la “certezza” della data. La norma attualmente in vi-gore applica la più grave tra la sanzioni al solo caso in cui il datore di lavoro abbia del tut-to omesso l’adempimento de-gli obblighi in tema di valuta-zione dei rischi o di nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

è stata abrogata la possi-bilità per gli Organi di Vigi-

lanza di sospendere le attivi-tà in caso di reiterate viola-zioni delle norme in materia di superamento dell’orario di lavoro, di riposo giornalie-ro e settimanale, prevista dal D.lgs.81/2008. La sospensio-ne resta invece in caso di gra-vi e reiterate violazioni in ma-teria di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e in caso di ricorso al lavoro nero in misura pari o superiore al 20 % del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro.

In considerazione del fatto che le norme in vigore in ma-teria di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono in con-tinua evoluzione e non sono di facile gestione ed applica-zione, l’Unione Commercio, Turismo, Servizi, Professioni e Piccole Medie Imprese, al-lo scopo di offrire ai propri associati le migliori agevola-zioni e servizi per soddisfare le loro necessità aziendali ha una vantaggiosa convenzione con Service Engineering S.r.l., società trentina di consulen-za con esperienza plurienna-le nel campo della sicurezza ed igiene del lavoro. Tale con-venzione, in particolare, pre-vede la possibilità di richiede-re un check-up aziendale in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, utile, se non fon-damentale, per poter poi ri-spettare gli obblighi di legge.

a cura di Service Engineering S.r.l. - Trento

il Testo unico è stato ulteriormente modificato e le principali novità riguardano lo snellimento di alcune procedure burocratiche, un maggior spazio alla prevenzione ed una rivisitazione delle sanzioni

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credito

Confcommercio e Inte-sa Sanpaolo, rappre-sentata sul nostro ter-

ritorio dalla Banca di Trento e Bolzano, hanno firmato a fi-ne agosto un accordo che pre-vede la messa a disposizione da parte del Gruppo Banca-rio di un plafond complessi-vo di 3 miliardi di euro desti-nato alle imprese associate al-la Confederazione. L’obiettivo è quello di sostenere le picco-le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, assicu-rando loro la liquidità neces-saria per soddisfare le esigen-ze di cassa e favorire la realiz-zazione di nuovi programmi di rafforzamento patrimonia-

Tre miliardi di euro per le imprese Accordo tra Confcommercio e Intesa Sanpaolo: moratoria su mutui e leasing, estensione delle scadenze a breve termine e misure per la ricapitalizzazione

le e di nuovi progetti.L’accordo, sottoscritto dal

Presidente di Confcommer-cio, Carlo Sangalli, e dal Con-sigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, rappresenta una risposta con-creta alla grave crisi in atto a livello mondiale e agli inevi-tabili impatti sulle imprese e le attività commerciali e di-stributive.

Il coinvolgimento delle ri-spettive strutture territoria-li consentirà di declinare gli accordi a livello locale. Ci sa-rà in tal modo la possibilità di verificare l’attuazione di tut-ti gli impegni condivisi, in-dividuare nuove opportunità

di sviluppo della partnership e valutare con tempestività si-tuazioni aziendali specifiche.

In particolare saranno ope-rativi tavoli di lavoro costi-tuiti da un lato dalle Direzio-ni Regionali della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, dall’altro dalle segreterie re-gionali e provinciali di Con-fcommercio. L’intervento dei Confidi di riferimento con-tribuirà a rendere più agevo-le l’utilizzo degli strumenti di garanzia e, in generale, più fluido l’accesso al credito.

«Riattivare in tempi rapidi le dinamiche di crescita eco-nomica è la priorità rispet-to alla quale ci poniamo con

tutto l’impegno necessario – ha dichiarato Corrado Pas-sera, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo. «Un accor-do di vitale importanza – il commento di Carlo Sangalli, presidente di Confcommer-cio – tanto più in previsione di un autunno in cui con tut-ta probabilità registreremo il permanere di una situazione di difficoltà per molte piccole e medie imprese. L’iniziativa con Intesa Sanpaolo va nella direzione di scongiurare il ri-schio di far mancare l’ossige-no del credito, fondamentale, oggi più che mai, per consen-tire alle PMI di uscire presto e bene dalla crisi».

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La flessibilità è la chiave del successo di un’im-presa. Chi non vuole

perdere il treno nell’era della globalizzazione, non può per-mettersi di arrivare in ritar-do – anche e soprattutto nel-le questioni bancarie. Con CoB@ web la Banca Popla-re • Volksbank ha predispo-sto per i propri clienti azien-dali un servizio assolutamente flessibile. CoB@ web consente alle imprese di effettuare tut-te le operazioni importanti, 24 ore su 24, sette giorni su sette, in tutto il mondo in tempi bre-vissimi e soprattutto in sicu-rezza, che rappresenta, in que-sto ambito, un imperativo.

CoB@ web, l’Internet cor-porate banking per le imprese diviene oggi ancora più sicuro: «Sono in gioco molto denaro e molte informazioni che i no-stri clienti aziendali ricevono oppure trasmettono via Inter-net – sottolinea Georg Delueg, responsabile di servizio del centro competenza Corpora-te – dobbiamo quindi garan-tire di essere sempre all’avan-guardia sul fronte della sicu-rezza, essere quindi più abili degli scaltri truffatori che cer-cano in Internet le password o altri stratagemmi per accede-re ai conti altrui». Con il siste-ma CoB@ web il livello di si-curezza delle operazioni ban-carie aumenta ulteriormente. L’aspetto più interessante è che

Comodità e sicurezza, la banca via internetPiù sicurezza e praticità nelle operazioni bancarie: il servizio on-line per le aziende promosso dalla Banca Popolare • Volksbank

credito

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 200928

l’autorizzazione delle opera-zioni bancarie da parte del-l’impresa non avviene più dal computer, bensì con il cellu-lare, quindi usufruendo di un canale indipendente da tutti gli altri dati. In questo modo i truffatori alla ricerca di pas-sword segrete devono passa-re la mano nel vero senso della parola. Strong authentication è l’espressione inglese per de-signare questa autenticazione assolutamente sicura di chi ef-fettua un ordine. La procedu-ra è simile a quella finora ap-plicata con CoB@ web. «Se si clicca al computer il tasto per autorizzare, ad esempio, un bonifico, appare una finestrel-la con un numero verde che il cliente seleziona con il proprio cellulare –spiega Georg De-lueg – e solo in quel momen-to il bonifico viene autorizza-to». L’autorizzazione può esse-re effettuata solo da un unico numero di cellulare concorda-

to con la banca e che il nume-ro verde gratuito viene sempre scelto ex novo con un codice casuale.

Più sicurezza è offerta da un altro nuovo servizio CoB@ web. Il cliente aziendale può attivare per determinate ope-razioni bancarie un messag-gio SMS oppure via e-mail. A seconda delle esigenze posso-no essere confermati in que-sto modo, ad esempio, bonifi-ci bancari che superino un de-terminato importo.

L’effettuazione delle ope-razioni bancarie via Inter-net comporta molti vantaggi per l’imprenditore: si rispar-mia tempo, si spende meno di quando ci si rivolge allo spor-tello e soprattutto si può pre-scindere dagli orari di apertu-ra della banca e dal luogo in cui ci si trova. I bonifici na-zionali ed esteri, il pagamento delle imposte (F24), degli sti-pendi, i versamenti median-

te bollettini bancari o Ri.Ba – praticamente tutti i pagamen-ti - possono essere effettuati al computer dalla poltrona del soggiorno. Anche l’inoltro di ordini di incasso (R.I.D, Ri.Ba, M.Av) può essere effettua-to con CoB@ web, come an-che l’apertura e la trasmissio-ne di autorizzazioni di adde-bito in conto corrente R.I.D. alle banche dell’obbligato al pagamento. Gli ordini elettro-nici di pagamento che vengo-no trasmessi in forma cartacea ai propri clienti, possono esse-re stampati mediante CoB@ web, come anche le contabi-li della nostra banca. L’uten-te di CoB@ web viene infor-mato ovunque nel mondo in tempo reale sul suo saldo con-tabile e sui movimenti, oltre ad avere una panoramica dei propri conti detenuti presso altre banche nazionali. Riceve una distinta degli ordini di in-casso pagati e non pagati, de-gli avvisi di scadenza, oltre che dello status delle autorizzazio-ni di addebito emesse e paga-te. L’attivazione di CoB@ web è molto semplice. è sufficien-te fissare un appuntamento in banca. è ovviamente garantita anche l’assistenza nell’utilizzo del servizio.a cura di Banca Popolare • Volksbank

Effettuare operazioni bancarie via internet comporta molti vantaggi per l’imprenditore: si risparmia tempo, si spende meno e soprat-tutto si può prescindere dagli orari di apertura della banca e dal luogo in cui ci si trova.

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ricettivo

Si avvicina l’esito di una lunga concertazione che vede impegnate or-

mai da anni UNAT, Servi-zio turismo, Servizio statisti-ca, Questura di Trento ed al-tre associazioni di categoria. Già nel 2004 infatti era sta-ta intrapresa una prima spe-rimentazione che aveva coin-volto però solo alcuni alber-ghi. Nel corso dell’estate 2009 la Questura di Trento ha atti-vato un’ulteriore fase di test con 5 alberghi del capoluogo.

Ora i tempi sono pertan-to maturi per la realizzazione di un efficiente sistema di co-municazione tra le strutture ricettive e gli uffici provincia-li competenti per la trasmis-sione in via telematica, in una prima fase, delle schedine di Pubblica Sicurezza alla Que-stura. In una seconda fase sa-rà possibile trasmettere anche i modelli ISTAT.

In tal modo gli operatori del settore ricettivo saranno facilitati nell’espletamento Lo scorso giovedì 24 settembre si è tenuto a Ron-

zone un incontro informativo organizzato dal-l’Unione ed avente come oggetto le modalità per ottenere le agevolazioni provinciali volte alla rico-struzione/riparazione delle opere distrutte o dan-neggiate a seguito delle eccezionali precipitazio-ni nevose dei mesi di novembre-dicembre 2008 e inverno 2009. Recentemente la Giunta Provincia-le ha infatti definito i criteri per la concessione dei contributi alle aziende che hanno subito danni o che hanno dovuto interrompere o ridurre l’attivi-tà a causa delle abbondanti nevicate dell’inverno passato che hanno provocato anche la chiusura per alcuni mesi della strada del Passo Mendola.All’incontro di Ronzone era presente il Direttore dell’Unione dott. Giovanni Profumo, che ha illu-strato brillantemente i provvedimenti provinciali e le loro peculiarità operative, coadiuvato dal-la dott.ssa Mila Bertoldi dell’Ufficio Legislativo

Unione e dal dott. Alfonso Moser della segreteria UNAT. Questi ultimi, unitamente al consulente dell’Unione arch. Bosetti ed al dott. Profumo, han-no poi avuto modo di rispondere alle domande di natura tecnica che sono state sollevate dai nume-rosi soci Unione presenti in platea.Tra essi, e non è un caso, parecchi aderenti al-l’UNAT. Va ricordato infatti che è anche grazie alla caparbietà di Claudio Battisti, presidente della sezione Valle di Non dell’UNAT, che il nostro sindacato del ricettivo ed anche l’Unione hanno fortemente sollecitato alla PAT questa delibera, frutto anche di lunghi confronti con i funzionari provinciali.I provvedimenti in essere permetteranno alle im-prese commerciali, artigianali, alberghiere e turi-stiche colpite da pubblica calamità di avere una agevolazione per i danni materiali ed economici subiti.

L’impegno UNAT per le schedine di PSA breve potranno essere trasmesse via web, secondo il progetto nazionale weballoggiati, in accordo con la Questura di Trento

ra ricettiva. In particolare, le schedine alloggiati di P.S. po-tranno essere trasmesse via web in collegamento con il progetto nazionale weballog-giati in accordo con la Que-stura di Trento. Quest’ulti-ma provvederà al rilascio del-le necessarie autorizzazioni e certificazioni di invio. L’aper-tura al collegamento di tut-te le strutture interessate sarà possibile sin dal mese di no-vembre. Per aderire all’inizia-tiva è però necessario forma-lizzare domanda.

Sul sito UNAT www.unat.it a breve sarà possibile ottenere tutte le informazioni utili per attivare il servizio.

a ronzone inConTro Con i soCi dell’alTa val di nonpresentate le delibere per i contributi per i danni causati dal maltempo

degli adempimenti di legge. Al contempo gli uffici pro-vinciali e le Apt potranno di-sporre giornalmente dei da-ti delle presenze turistiche a vantaggio di una miglior programmazione turistica e

territoriale. Per la trasmissio-ne dei dati non sarà necessa-rio utilizzare un software spe-cifico. Nella maggioranza dei casi basterà modificare il pro-gramma gestionale aziendale già in possesso della struttu-

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 31

ricettivo

gli associati unaT al Mart per visitare la mostra “i capolavori della modernità”

Lo scorso 29 settembre i soci UNAT hanno potuto recarsi al Mart di Rovereto per visitare gratuitamente la collezione del Kunstmuseum di Win-terthur. La raccolta spazia nel tempo partendo dai capolavori impressio-nisti fino ad arrivare (passando per correnti quali il cubismo, il simboli-smo e l’astrattismo) fino alle ricerche artistiche figurative e agli esiti della cultura artistica contemporanea. L’iniziativa rientrava in un più ampio progetto di integrazione tra l’offerta turistica e l’offerta culturale trentina che l’Unione albergatori persegue ed è scaturita quindi dal rapporto di collaborazione che ormai da anni lega UNAT ed il Mart. Cogliamo l’occasione per ricordare agli associati che, proprio in virtù di questa colla-borazione, gli ospiti che soggiornano presso le strutture ricettive associate all’UNAT possono accedere alle 3 sedi del MART di Trento e Rovereto con tariffe agevolate.La visita alla mostra “I capolavori della modernità” è stata molto appezzata dai soci UNAT che vi hanno preso par-te e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2010. Potrà quindi essere vista anche dai turisti che soggiorneranno nelle strutture ricettive trentine durante tutte le vacanze di Natale.Ricordiamo ai nostri associati che UNAT cercherà di ripetere nel tempo questi apprezzati momenti di aggregazione anche per consolidare i cardini dell’associazionismo. In questo senso ci permettiamo di dire che in futuro sarebbe auspicabile una ben maggiore partecipazione da parte dei nostri soci.

50 anni in HoTel . . . e non senTirli!gemma ganarin e gino Micheli festeggiano mezzo secolo di attività alberghiera

Gemma Ganarin e Gino Micheli (154 anni in due) lo scor-so 26 settembre hanno festeggiato due traguardi di as-soluto rilievo: 50 anni di matrimonio e 50 anni di attività alberghiera!Il 26 settembre del 1959 infatti, terminata la celebrazione delle nozze, hanno ricevuto anche la licenza per l’attivi-tà ricettiva dell’albergo Dolomiti di Lona. In precedenza l’attività era circoscritta al bar, gestito da Emilia, sorella di Gino. Poi il subentro nella licenza, dopo che Gino aveva ampliato l’edificio aziendale con le sue mani. E poi in 50 anni, da solo, lo ha ristrutturato, sventrato, ricostruito, ritoccato, migliorato, garantendo sempre le necessarie manutenzioni. Gemma durante tutto questo tempo ha fatto della cucina il suo regno, cucinando con pazienza ed innata attitudine, mettendo in pratica gli insegna-menti della scuola alberghiera di Levico. Orgoglio e ca-parbietà sono gli ingredienti segreti della sua personale ricetta, che solo chi ha varcato la soglia della sala risto-rante del Dolomiti ha avuto la fortuna si assaporare. Parlare con Gemma e Gino è un po’ come riaprire i vecchi album dei ricordi, quelli che si vorrebbero rivedere vo-lentieri ma poi non si trova mai il tempo perché sembra di dover anteporre sempre altre cose che sul momento paiono indifferibili.Ripercorrere assieme a Gemma e Gino 50 anni di attività è stato anche un viaggio a ritroso in un’Italia che non c’è più e che le nuove generazioni non riconoscerebbero: aspettative, aspirazioni, normative, problemi diversi da quelli di adesso e magari ora farebbero anche un po’ sorridere.Si pensi ad esempio che per ottenere la licenza di eser-cizio la porta di accesso al locale doveva essere distante almeno 50 metri da quella della Chiesa. L’albergo Dolo-miti di Lona è riuscito ad iniziare la sua storia per soli 2 metri, dovendo però imparare a convivere con il batoc-chio delle campane che fino a 10 anni fa continuavano a suonare anche di notte. Con buona pace dei turisti villeggianti che là pernottavano. In quegli anni il turismo cembrano funzionava così: a giugno e luglio arrivavano i pullman delle comitive, il mese di agosto era riservato alle famiglie; poi da metà settembre di nuovo i pullman, soprattutto quelli degli anziani. Un’organizzazione che è andata avanti per anni, senza grandi intoppi. Ogni tanto ci scappava ben qualche insoluto ma in fin dei conti il tutto funzionava e permetteva al Dolomiti di garantirsi un giro d’affari più che sufficiente per tirare avanti a testa alta e senza chiedere nulla a nessuno. All’epoca non esistevano le APT come le conosciamo oggi e non dappertutto funzionavano le pro loco. Le iniziative imprenditoriali finalizzate a portare i villeg-gianti in Trentino erano ancora ben lontane dall’essere un “sistema integrato” e nascevano di fatto su iniziative di singoli volenterosi, coraggiosi anticipatori dei tempi, che si son messi in gioco, commettendo anche errori che verranno corretti di volta in volta con l’esperienza. Del re-sto, per dirla con Oscar Wilde, “esperienza è il nome che noi diamo ai nostri propri errori”. Comunque i risultati si andavano via via concretizzando: da tutto il nord Italia si veicolavano gruppi di turisti in fuga dalle città e desi-derosi di approcciare il Trentino. Forse non erano i turisti smaliziati di oggigiorno (quelli che se ne vanno sdegnati dall’hotel se non trovano il centro benessere), ma diven-tavano anch’essi anno dopo anno più esigenti. Fino ai primi anni 70 si poteva anche accettare il bagno comune sul corridoio, accontentandosi di avere in camera lavan-dino e bidet. La successiva introduzione della vasca da

bagno determinò una drastica riduzione delle camere. Negli anni 80 poi c’è stato l’avvento della legge provin-ciale alberghiera di Malossini, che durerà parecchi lustri. Quindi, in forza di legge, ma anche per andare incontro alle esigenze dei clienti si rese necessario procedere ad una nuova ristrutturazione del Dolomiti per dotare tutte le camere di bagno privato. Inevitabile, ancora una vol-ta, la riduzione dei posti letto. Al Dolomiti non c’era più posto per i pullman. Ma quell’epoca si sarebbe chiusa lo stesso: la metà degli anni 80, segna anche la fine di questo tipo di turismo fatto da comitive di villeggianti. In quegli anni infatti, anche grazie alla riforma del turismo trentino, altri ambiti territoriali della nostra provincia iniziarono a prendere consapevolezza delle proprie po-tenzialità turistiche e cominciarono di conseguenza ad aggredire il mercato. I turisti villeggianti abbandonarono quindi zone come quelle della Val di Cembra per andare in altri posti, più turistici, più a la page. A Lona-Lases non torneranno più.La zona di Lona-Lases dovette dunque subire un brusco stop sul versante turismo, e continuare il suo sviluppo come distretto del porfido, che da allora quindi diventò praticamente il solo vero motore economico della zona.E questo cambiamento non portò di fatto benefici nean-che per il ristorante del Dolomiti, dove da 50 anni trovia-mo Gemma ai fornelli. Infatti, ancora oggi gli operatori delle cave di porfido in pausa pranzo vanno a mangiare nelle numerose mense sorte ai margini delle cave e non interagiscono minimamente con i ristoranti dislocati sul territorio.Gemma e Gino segnalano più volte la mancanza di una fattiva collaborazione fra realtà dello stesso territorio, fra paesani della stessa comunità locale. Più facile fare affari coi forestieri, dicono un po’ dispiaciuti. Il ristoran-te Gemma non lo riempie neanche con le Cresime e le Comunioni. Ma l’albergo Dolomiti, col ristorante e con il bar, da 50 anni è sempre aperto. Col sole cocente e con la pioggia, col temporale e con la neve, col freddo e col gelo. è dura la vita dell’albergatore. Gemma e Gino da 50 anni lavora-no 15 ore al giorno senza pause, senza feste comandate ma assistiti da una salute di ferro e con la fortuna di gesti-re l’azienda come una famiglia, molto unita, molto solida e con tanta voglia di fare. “Solo programmando lo svilup-po dell’attività futura si riesce a sopravvivere, facendo te-soro degli sbagli” è la frase che Gino ripete più volte.I 3 figli non si sono mai tirati indietro e hanno sempre aiutato. Ma non proseguiranno l’attività. Li hanno fatti studiare ed ora hanno ormai una consolidata vita pro-fessionale. Non ci sarà dunque un passaggio generazionale e Gem-ma e Gino non potranno lavorare per altri 50 anni. Ci mancheranno quando un giorno, fermandoci davanti al Dolomiti di Lona, troveremo la porta chiusa.

L’Albergo Dolomiti a Lona. In alto, i coniugi Gemma e Gino,

albergatori da dieci lustri

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TECNOLOGIE PER LA SICUREZZA E LA COMUNICAZIONE

Pergine Valsugana · tel. 0461 53 32 41 Bolzano · tel. 0471 32 40 46 www.nicom.it

IL TEMPO È PREZIOSO. Rilevazione presenze e controllo accessi

ricettivo / faita

Faita-Federcamping, l’as-sociazione nazionale di categoria che rappre-

senta la maggior parte dei cir-ca 2.500 camping e villaggi tu-ristici italiani, ha recentemen-te pubblicato i dati relativi alla stagione estiva appena conclu-sasi.

Nonostante lo spettro del-la crisi economica, fortunata-mente la stagione ha registra-to un incremento di circa il 2 per cento negli arrivi e del 3 per cento nelle presenze. So-no percentuali che contrasta-no col dato previsionale dello scorso giugno e si posiziona-no in controtendenza rispet-to ai dati registrati nel settore dell’ultimo triennio.

A livello nazionale in ter-mini numerici l’incremen-to è stato di circa 200.000 ar-rivi che hanno fatto registrare 67 milioni di presenze totali. La media di permanenza del-la clientela nelle strutture ri-cettive all’aria aperta è di circa 8,2 giorni per ospite. Alla base di questo risultato c’è la som-matoria di una serie di fattori:

Open air: positival’estate italiana 2009Un’indagine nazionale Faita - Federcamping registra un incremento negli arrivi (+2%) e nelle presenze (+3%) rispetto all’anno scorso

le condizioni meteorologiche favorevoli, moltissime preno-tazioni “last minute”, il con-sistente ed apprezzato ritorno dei turisti tedeschi. Evidente-mente questo mix di fattori ha contribuito ad arrestare la pe-sante congiuntura che pare-va aver colpito il mercato del-l’open air italiano.

Entrando nei dettagli, va detto che anche quest’anno la domanda si è distribuita con una netta diversificazione tra

il Nord che ha fatto registra-re le migliori performance (il nostro Trentino ha totalizza-to un confortante +5% al pari della Toscana, meglio ha fatto la Lombardia con +10%, ma peggio il Veneto: +3%) ed il Centro-Sud dove si sono regi-strati gli stessi arrivi e presen-ze della stagione precedente, ad eccezione della Sicilia che registra una perdita secca del 12% di arrivi e presenze.

Moderato l’incremento de-gli italiani che hanno scelto l’open air come modalità turi-stica mentre un dato interes-sante è che, a fronte del calo di

inglesi e danesi (probabilmen-te anche a causa della svaluta-zione delle loro monete), sono tornati a scegliere il Belpaese i turisti tedeschi (+10%) così come nuovi ospiti sono arri-vati dall’Olanda (+5%), dalla Svizzera (+17%) e dall’Austria (+20%).

Quest’anno la clientela si è però mostrata estremamente attenta ai consumi ed ha ridot-to le escursioni, le serate in lo-cali e ristoranti. è rimasta co-munque molto esigente sotto il profilo della qualità, della ef-ficienza e della sicurezza delle strutture.

Turismo open air in crescita, anche in Trentino dove arrivi e presenze sono aumentati di circa il 5%.

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Archiviazione documentale: L’e-mail un documento aziendaleLa corrispondenza via elettronica è in rapido aumento in tutte le aziende e si presume una crescita continua. Alle e-mail viene riconosciuto un valore pari alla documentazione cartacea, la cui gestione pone alle aziende una nuova sfida. Sistemi di archiviazione documentale offrono soluzioni diversi� cate.

La comunicazione via e-mail ha dei pro e contro per le aziende. Da una parte si ha la possibilità di inviare quantità di in-formazioni in modo semplice, gratuito e veloce. Dall’altra i collaboratori vengono sommersi da una marea di informazioni in forma digitale e la quantità di e-mail sovraccarica la banca dati dell’azienda. Le e-mail sono in continua crescita: studi forniti dalla Gartner Group e dall’istituto di ricerca IDC rendono noto che:

• il prossimo anno verranno inviati gior-nalmente 35 miliardi di e-mail

• l’aumento annuo della corrispondenza via e-mail corrisponde a 40%.

Aumento della corrispondenza via e-mail

E-Mails sono documenti aziendaliLe e-mail vengono considerate da poco come veri e propri documenti aziendali come documenti cartacei e fax. L’articolo 2220 del Codice Civile indica che tutta la corrispondenza deve essere mantenuta per almeno 10 anni negli archivi azien-dali (tra cui anche le e-mail)

Archiviazione delle e-mail tramite un sistema di archiviazione documentaleIn azienda le e-mail vengono attualmente archiviate nella banca dati del Mail-Ser-ver. I Mail-Server gestiscono in primo luogo la comunicazione, non l’archivia-zione e gestione di dati di massa, quindi arrivano velocemente al limite.

Archiviazione documentale: Gestione E-Mail

Sono un valido aiuto i sistemi di archi-viazione documentale, che sono conce-piti per archiviare dati di massa ed han-no interfacce con i più conosciuti sistemi e-mail come Microsoft Exchange, Lotus Domino o Novell Groupwise. Spiegato in modo semplice, questi sistemi archiviano e-mail in ingresso ed uscita nell’archivio centrale. Nella casella di posta in entrata del server mail rimane l’involucro della e-mail, mentre il contenuto e gli allegati (anche di enormi dimensioni) delle e-mail vengono archiviati nell’archivio del siste-ma di archiviazione documentale. L’uten-te ha comunque la possibilità di aprire le proprie e-mail dal programma e-mail.

Durante l’archiviazione delle e-mail, esse vengono indicizzate (insieme agli allegati) dal sistema di archiviazione documenta-le. Le e-mail possono essere così ricer-cate tramite la ricerca full-text, ciò signi-� ca che una e-mail può essere ricercata tramite una parola contenuta nel testo della e-mail o nell’allegato.

In confronto: archiviazione automatica e archiviazione interattivaIn pratica ci sono due diversi approcci per l’archiviazione delle e-mail. Nel pri-mo caso si lascia l’archiviazione delle e-mail ad un programma software, che archivia le e-mail in entrata in modo au-tomatico tramite regole. Nel secondo caso è l’utente a decidere quali e-mail archiviare e quali no.

Entrambi gli approcci hanno sia vantaggi che svantaggi. Da una parte grazie all’ar-chiviazione automatica si risparmia del tempo considerevole dato che non è ne-cessario alcun intervento dell’utente. Ma dall’altra, anche con l’ausilio di meccani-smi moderni come � ltri spam e antivirus, vengono archiviate e-mail non gradite. Un’archiviazione interattiva tramite l’utente richiede un investimento di

tempo ma garantisce un risultato quali-tativamente più soddisfacente.

I nuovi prodotti sul mercato offrono la possibilità della combinazione di en-trambi gli approcci. L’archiviazione au-tomatica viene eseguita solo dopo avere de� nito delle regole ben precise e solo in caso di dubbi è necessario l’interven-to dell’ utente.

Vantaggi dell’archiviazione e-mail. Archiviazione tramite sistema di archiviazione documentaleL’archiviazione di comunicazioni via e-mail tramite un sistema di archiviazione documentale offre innumerevoli van-taggi:

• Le e-mail vengono archiviate insieme agli altri dati ed informazioni in modo sicuro e non più modi� cabile con il ri-spettivo dato temporale.

• Sicurezza tramite i backup di sistema nella propria azienda

• Le e-mail diventano parte integrante di un pool di dati (Information- and knowledgemanagement)

• Grazie alle ricerche ef� caci ed ef� cienti si ritrovano le e-mail e i loro contenuti (allegati) in modo preciso

• L’accesso alle e-mail e al loro contenu-to non concesso solo al destinatario della e-mail ma bensì anche agli altri collaboratori (gestito tramite diritti di accesso)

• Sgravio del mail-server e della ban-ca dati

La comunicazione via e-mail crescerà in modo esponenziale. Un’archiviazione e-mail eseguita tramite un mail server con la relativa banca dati non sarà più suf� -ciente nei termini di archiviazione sosti-tutiva. L’archiviazione e-mail tramite un sistema di archiviazione documentale offre interessanti soluzioni per essere rapidamente sempre a contatto con le proprie informazioni.

Responsabile VenditePersiani [email protected]

Redatto dal responsabile vendite dell’azienda Alpin – Software, Consulting & Strategy Srl di Bolzano.

Alpin SrlSoftware, Consulting & StrategyVia Lancia, 8/B39100 BolzanoTel. 0471/056000Fax 0471/[email protected]

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009

A conclusione della stagione estiva occorre fare una se-rie di riflessioni sul siste-

ma “turismo” del nostra realtà e sul ruolo svolto, in questo, dalle at-tività di pubblico esercizio, capil-larmente sparse sul territorio pro-vinciale.

L’anno in corso e, conseguente-mente, l’estate turistica del 2009, aveva alimentato non poche preoccupazioni sulla sua tenuta; gli imprenditori di settore, infatti, reduci da una situazione econo-mica degli ultimi mesi non certo incoraggiante hanno, chi più chi meno, affrontato l’estate con qual-che timore, sui redditi aziendali.

Oggi, possiamo dire che, fatte salve alcune particolari zone cri-tiche del nostro territorio la situa-zione è stata definita dagli stessi imprenditori accettabile.

Ho avuto modo di parlare con diversi colleghi e, molti di loro hanno dichiarato che pur in pre-senza di un giugno e luglio sostan-zialmente stabili, il mese di agosto ha registrato una buon andamen-to, indubbiamente in termini di presenze di ospiti, ma con un oc-chio sempre attento ai consumi. I consumi di impulso fanno parte del passato.

Certamente, il fattore meteoro-logico ha particolarmente favori-to la presenza nelle nostre località, ma sono convinto che non sia suf-ficiente affidarci al “bel tempo” in

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somministrazione e intrattenimento

di Giorgio Buratti

Presidente Associazione Pubblici Esercizi del Trentino

estate e alla “tanta neve” in inver-no, per meglio ottimizzare gli in-vestimenti delle infrastrutture e le bellezze naturali

Voglio riaffermare, in questa se-de, la necessità di pensare ad un progetto complessivo di stagiona-lizzazione di autunno e primave-ra delle località, ovvero come pro-muovere una nuova politica tu-ristica per un Trentino, non solo in inverno ed estate, ma con scelte per una stagione globale.

In Trentino convivono territori e motivazioni per visitarlo molto diversificate. In alcuni ambiti ca-ratterizzati dalla presenza dei laghi e delle terme, la stagione turisti-ca è mediamente più lunga, parte già nei mesi di aprile-maggio per concludersi a ottobre; in altri am-biti, specie quelli dolomitici, la sta-gione estiva è concentrata nei me-si centrali dell’estate, soprattutto in agosto, mentre in giugno o settem-bre l’afflusso turistico è del tutto

residuale e, non potendo aumen-tare più di tanto la concentrazione nelle stagioni già vissute, bisogna guardare oltre per non congestio-nare i picchi stagionali mortifican-do quelli residuali.

Un territorio variegato come il Trentino, ben organizzato dal punto di vista delle strutture e dei servizi turistici, ricco di com-petenze e risorse umane, avrebbe delle buone carte da giocare anche nelle stagioni deboli. Anzi le sta-gioni intermedie offrono sugge-stioni paesaggistiche anche supe-riori ai mesi di punta e le attività di somministrazione e di intratte-nimento e svago sono quasi le uni-che attività che rimangono aper-te, a baluardo del territorio ricco di aziende, ma inesorabilmente chiuse per la mancanza di un pro-getto promozionale adeguato ver-so questo obiettivo, ritenuto obbli-gato per un sano rapporto di svi-luppo di una provincia turistica, degna di tale prerogativa.

Ben vengano quindi progetti,

«voglio riaffermare, in questa sede, la necessità di pensare ad un progetto complessivo di stagionalizzazione di autunno e primavera delle località, ovvero come promuovere una nuova politica turistica per un Trentino»

Turismo: stagione unica,è possibile in Trentino?Buratti: «Le stagioni intermedie, primavera e autunno, offrono suggestioni paesaggistiche anche superiori ai mesi di punta»

Giorgio Buratti, presidente dei pubblici esercizi trentini

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A dispetto della destagionalizzazione auspicata da tutti, l’estate finisce al cominciar della scuola. E mentre per gli alunni è appena iniziato un nuovo ciclo di studi, per operatori ed esercenti è tempo di rendiconti. Un’indagine del Centro Studi Fipe sui dati a consunti-vo della stagione conferma che all’estate (da intender-si come il periodo per definizione e tradizione delle vacanze) non si rinuncia facilmente. Si tende ad accor-ciare il periodo del soggiorno, magari ci si organizza meglio con fine settimana più lunghi e frequenti, ma non esiste estate senza viaggi. Anzi, nonostante la cri-si economica che ha tenuto ben chiuso il portafoglio dei vacanzieri (che rispetto all’anno scorso hanno spe-so 1,2 miliardi di euro in meno), le presenze turistiche hanno fatto registrare un andamento migliore di quello previsto. Se gli operatori ottimisti all’inizio della stagione erano solo il 15%, a riconoscere che il movi-mento turistico è andato meglio adesso è il 39% del campione. Infatti, il calo di presenze rispetto all’anno precedente che secondo la stima doveva attestarsi intorno allo 0,8% è rimasto contenuto, toccando solo lo 0,2%. Bene è andato il turismo degli italiani, dove il leggero aumento dello 0,1% registrato rispetto al 2008 ha fatto tirare un sospiro di sollievo a chi prevedeva un calo dello 0,5%. Più contenuto del previsto anche il calo dei turisti stranieri passato da -1,8% delle previsioni a -1,2% effettivamente registrato. Per quanto riguarda le destinazioni turistiche, bene il mare, centri minori e città d’arte (posto che vai, vacanza che trovi), meno interesse invece è stato registrato per l’estate in montagna. Sarebbe però un errore archiviare la sta-gione senza tenere conto dell’elevata variabilità delle diverse situazioni territoriali. Le migliori performances si sono registrate soprattutto nelle località che hanno

saputo praticare forti politiche di prezzo, hanno cominciato a cambiare il modello di sviluppo turistico investendo sull’integrazione di diversi servizi, hanno potuto contare su condizioni ambientali ottimali. Sulle coste, ad esempio, le bandiere blu da un lato e le emergenze ambientali dall’altro hanno fatto la differenza tra successo e insuccesso.«Sono segnali importanti, questi - ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe – che dobbiamo interpretare e trasformare in strategie e progetti se vogliamo rilanciare il settore».La sostanziale tenuta del turismo nel corso dell’ultima stagione estiva trova conferma, anzi si rafforza, nelle valutazioni raccolte a consuntivo dalla Federazione.La flessione registrata nei mesi di giugno e luglio e le aspettative di miglioramento riposte su agosto trovano conferma nelle valutazioni fornite a consuntivo dagli operatori. La stagione si chiude con una sostanziale stabilità delle presenze, segno che l’estate rappresenta oramai una sorta di zoccolo duro per le vacanze. Le indicazioni delle imprese, che prevedevano una flessione del turismo internazionale nell’ordine di due

punti percentuali e un più contenuto calo delle presenze italiane misurato in mezzo punto percentuale, danno oggi un miglioramento, sia per quel che riguarda i turisti nostrani dove la percentuale diviene positiva, sia per i turisti stranieri dove si attenua la flessione.Confermato il previsto calo dei con-sumi che resta così la vera novità di questa stagione 2009.Dal lato delle destinazioni turistiche il turismo balneare è andato meglio del previsto. La stagione infatti si chiude con un lieve incremento delle presen-

ze rispetto all’anno scorso. Il turismo nei centri minori mantiene un profilo di sostanziale stabilità e lo stesso può dirsi per le città d’arte. Lievemente negativo il quadro delle località montane.

somministrazione e intrattenimento

strategie, soluzioni ed investimen-ti verso la vitalizzazione di luoghi non vissuti, ma con alta poten-zialità, sostenuti da una qualifica-ta azione di marketing e promo-zione, con beneficio delle risorse umane e dell’utilizzo a pieno del-le strutture esistenti, trasforman-do così un lavoro stagionale ad un’ipotesi annuale sia per le azien-de ma anche per tutti coloro che vi lavorano. E utopia?

E però opportuno rimarca-re come, unitamente all’auspicio di attuare nuove politiche turisti-che, siano necessarie regole per il settore della somministrazione e, quando parlo di regole, non inten-do volere “ingessare” il settore del-la somministrazione con nuovi dettami, ma liberarne le potenzia-lità ossia lavorare per l’azienda.

Penso invece all’ immobilismo della politica locale, a cui spesso ci rivolgiamo e che altrettanto spesso ci ignora, sottovalutando il ruolo indispensabile svolto dalle nostre aziende: nel centro cittadino, nelle località turistiche, nelle piccole co-munità, per tutti coloro che transi-tano sul nostro territorio non solo per gli ospiti.

Le nostre aziende ci sono ma, molto spesso, soccombono sot-to il peso della burocrazia, vengo-no sacrificate per colpa di concor-renza sleale e, laddove non accade questo, diventano per contro delle “sorvegliate speciali”.

Queste riflessioni non sono sfo-ghi corporativi ma analisi serie e dimostrabili per chi vuole ascolta-re; chi della politica ne fa un ser-vizio troverà interesse su quanto espresso viceversa, la politica au-toreferenziale rimarrà indifferen-te, giudicandole impraticabili e utopiche.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i lettori e ringrazio fin d’ora coloro che faranno perveni-re alla Segreteria dell’Associazio-ne Pubblici Esercizi o alla Reda-zione del giornale il proprio pun-to di vista.

fipe «pagelle per l’esTaTe senza soldi»l’analisi del Centro studi fipe traccia il consuntivo sull’estate 2009 e conferma le previsioni d’inizio stagione

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Presenze turistiche estive per destinazione (confronto 2009/2008)Fonte: Centro Studi Fipe

LA TUA OPINIONEVia telefono, via fax o via e-mail, aspettiamo le idee dei soci e dei lettoriHa senso puntare sulle cosiddette «mezze stagioni», autunno e primavera? Quali saranno i nuovi orizzonti del turismo trentino? Quale aspettativa e quali desideri hanno esercenti ed operatori sulle attuali politiche turistiche? Partecipa al dibattito e al con-fronto di idee: scrivi alla redazione la tua opinione, attraverso l’e-mail a [email protected], il fax allo 0461/880302 oppure telefona allo 0461/880310.

Spese turistiche complessive (confronto 2009/2008) Fonte: Centro Studi Fipe

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UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 200936

Menù a prezzi ridot-ti per i bambini per rilanciare i consumi

delle famiglie nei ristoranti e nelle pizzerie cittadine. è que-sto l’obiettivo di “Happy Fami-ly a Trento”, un’iniziativa pro-mossa dal Comune in accordo con l’Associazione ristorato-ri del Trentino e le altre orga-nizzazioni di rappresentan-za, Associazione albergatori e Fiepet.

Dal 1° ottobre al 30 novem-bre 2009 ventuno ristoranti e pizzerie della città inseriran-no nel proprio menù una se-zione, a prezzi ridotti, dedica-ta ai bambini sotto i 12 anni. Ogni giovedì, inoltre, i picco-li ospiti potranno consumare gratuitamente le proposte in-serite in questa sezione (esclu-se le bevande), nel rapporto di un bambino per ogni adulto.

Gli esercizi saranno ricono-scibili grazie ad una locandi-na con il logo dell’iniziativa af-fisso all’esterno. “Happy family a Trento”, dunque, punta a ri-durre il carovita per le famiglie e parallelamente contribuisce a sostenere i pubblici esercizi cittadini. L’iniziativa si inseri-sce nell’ambito del progetto di riqualificazione del centro sto-rico ma, a causa la crisi econo-mica, si è ritenuto opportuno estendere la possibilità di par-tecipazione a tutti i locali citta-dini. Ristoranti e pizzerie ade-renti, infatti, possono godere

Happy Family, al ristorante in famiglia Dal 1° ottobre al 30 novembre menù scontati per i bimbi in 21 locali della città di Trento. E il giovedì, menu gratis

somministrazione e intrattenimento

Danilo Moresco, presidente dei ristoratori trentini. A fianco la locandina dell’iniziativa. L’elenco completo dei ristoranti aderenti sul nostro sito e quello del Comune di Trento

di vantaggi in termini di fidelizzazione della clientela e promozione della propria attività.

L’iniziativa viene av-viata, intanto, in fase sperimentale per due mesi; se i risultati sa-ranno positivi, potrà essere riproposta an-che in futuro. I loca-li che aderiscono al-l’iniziativa si trovano all’indirizzo internet www.comune.trento.it o chiamando il nume-ro verde del Comune di Trento 800017615.

Il Trentino, grazie a Roberto Anesi, ristoratore di Ca-nazei, centra lo storico risultato di un quarto posto al trofeo Berlucchi per il miglior Sommelier d’Italia. E per la prima volta tra i 18 migliori, la nostra provincia è stata rappre-sentata da ben due Sommeliers: oltre al citato Anesi, infatti, c’era anche Giuseppe Greco.Roberto Anesi alla seconda par-tecipazione alle finali Nazionali dopo il settimo posto dello scorso anno a Catania ha migliorato il suo risultato arrivando al quarto po-sto e rimanendo fuori dalla finale per solo tre punti. «Per me – ci dice – un quarto posto è davvero un grande risultato. L’amarezza dell’esclusione dalla finale per pochissimi punti è subito sparita lasciando spazio alla soddisfazio-ne per un risultato inaspettato e per aver messo in difficoltà la decisione della commissione sul

terzo nome da portare in finale. Sono conscio di do-ver recuperare un pò di studio nei confronti di chi fa i concorsi da 6 o 7 anni (io ho iniziato un anno e mezzo

fa) ma voglio riuscire ad impegnarmi nel prossimo anno». «Credo – prosegue – che questo risul-tato dia lustro a tutta la Sommellerie Trentina e dimostri come si stia ope-rando bene sul nostro territorio con tantissimi corsi, degustazioni, serate e momenti di approfondimento. L’AIS Trentino è una grande famiglia e met-te a disposizione di chi volesse avvici-narsi al mondo del vino i migliori pro-fessionisti, anni di storia ed ha formato tutti i migliori esponenti del mondo del vino ed enograstronomico».Per la cronaca Luca Martini di Arezzo

è il Miglior Sommelier d’Italia 2009; Davide Staffa di Lugo e Andrea Balleri di Monsumma-no Terme i secondi classificati, a pari merito.

la soMMellerie TrenTina fa Bella figura al Trofeo BerluCCHiottimo quarto posto per roberto anesi, ristoratore trentino

Roberto Anesi del Ristorante El Pael di Canazei, miglior Sommelier del Trentino 2008, nomination all’Oscar del Vino 2009 come Miglior Somme-lier dell’anno e recentemente finalista nel GP del Sagrantino a Montefalco

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Livio Daprai distribuisce cocktail analcolici nello stand dell’APSS trentina al convegno nazionale di Castel Santelmo

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Arrivano i primi frutti dell’esperienza Il bere anal-colico - corso professionalizzante per un servizio responsabile, che si è svolta alcuni mesi fa ed ha registrato la partecipazione di una cinquantina di esercenti associati. L’occasione è stato il recente appuntamento nazionale a Napoli - Castel Sant’El-mo il 24 e 25 settembre scorsi, al convegno nazio-nale “Guadagnare Salute: i progressi delle Aziende Sanitarie per la salute in Italia”.Al convegno che ha registrato la presenza di più di mille partecipanti provenienti da tutte le Azien-de Sanitarie italiane, era presente anche l’ Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari del Trentino con un proprio stand, nel quale è stato presentato:Cultura del camminare: una piccola libreria con una serie di saggi e romanzi che hanno come oggetto il camminare;il Bar Bianco: per ridurre i consumi di alcol, so-prattutto nelle fasce più giovani, l’APSS trentina ha realizzato in collaborazione con l’Unione, la formazione rivolta agli esercenti per la prepara-zione di cocktail analcolici, da offrire nel proprio locale ai consumatori più giovani, quale valida alternativa alle bevande alcoliche.Al lavoro in bicicletta: un progetto del comune di Trento sulla scia di Percorsi Salutari dell’APSS, iniziativa di promozione della attività fisica che hanno portato all’individuazione di 18 percorsi ex-traurbani da percorrere.Mitris: sistema integrato di monitoraggio degli incidenti stradali: una mappa degli incidenti alcol correlati, e la possibilità di assistere a una dimo-strazione del funzionamento del sistema.Sono più di 1500 i cocktail analcolici serviti nei due giorni del convegno da Livio Daprai proprietario

e gestore del Old Ar-thur’s Pub di Mollaro e consigliere dell’Asso-ciazione Pubblici Eser-cizi del Trentino, che ha potuto mettere in pratica quanto appreso in occasione del corso “Il bere analcolico” or-ganizzato alla fine del 2008 dall’Unione Com-mercio Turismo Servizi Professioni e PMI e dall’Assessorato alle Po-litiche per la Salute.Il collega Livio ha pre-sentato e preparato due cocktail analcolici e rela-tive ricette, suscitando un notevole interesse nei partecipanti al convegno, il tutto offerto gratui-tamente allo stand dell’APSS di Trento, che per l’oc-casione si è trasformato in un “bar bianco” è stata realizzata, inoltre, un’intervista che si può ascoltare sul sito di www.epicentro.iss.it.L’Associazione Pubblici Esercizi del Trentino, che da anni ha avviato attraverso iniziative ed azioni mirate una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori più giovani, è veramente soddi-sfatta dell’attenzione manifestata dall’APSS, che ha voluto ospitare nel proprio stand la presenza e la testimonianza di quanto abbiamo realizzato, attraverso l’opera di Livio Daprai, al quale vanno i nostri ringraziamenti per la disponibilità dimo-strata!

1500 CoCKTail analColiCialla salute della saluTe!il Bere analcolico e l’associazione pubblici esercizi protagonisti al convegno nazionale delle aziende sanitarie italiane

somministrazione e intrattenimento

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dettaglio

Anche registrare lo stesso andamento dell’anno scorso, di

questi tempi, è visto come un risultato positivo. è un po’ questa l’opinione diffusa de-gli operatori del commercio al dettaglio della nostra pro-vincia. Dalla Val di Fiemme alla Val Lagarina, dal Garda alla Val di Non, le dinami-che registrate nella stagione estiva appena conclusa sono molto simili.

In particolare, oltre appun-to al «pareggio positivo», ci sono altri aspetti sui quali concordano gli imprendito-ri, pur con alcune differen-ze. Quasi tutti concordano nel calo della capacità di spe-sa dei clienti, a fronte tutta-via di un aumento - soprat-tutto per agosto e settembre - delle vendite.

«Le cose sono stazionarie – ci dice Carlo Weber della Valle di Fiemme – a sentire i colleghi l’impressione è che non ci siano stati cali parti-colari. E senza flessioni, in questo periodo, direi che si può parlare di risultato po-sitivo».

«La stagione è andata ab-bastanza bene – dice Giu-liano Baggetto della Valle di Primiero – rispetto a come era iniziata. I consumi so-no rimasti sui livelli dell’an-no scorso benchè il bel tem-po abbia influito positiva-

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Stagione estiva, tieneil commercio al dettaglioIl bel tempo ha attenuato gli effetti della crisi e il settore ne beneficia. Ma fare i risultati dell’anno scorso è visto già come un risultato

«I piccoli negozi del centro storico non ce la fanno più ad andare avanti così. Il Comune deve prenderne atto ed intervenire». Così il presidente dell’Associazio-ne dei commercianti al dettaglio, Massimo Piffer, ha preso posizione sul dibattito di Trento città turistica. «Se non si dà un’identità forte – ha dichiarato al quo-tidiano l’Adige – nel giro di poco tempo il centro sto-rico morirà. I vecchi commercianti se ne andranno». Secondo il presidente occorre maturare una nuova mentalità che valorizzi il centro storico: in questo caso si tratta di Trento ma il discorso può essere este-so praticamente a tutti i centri trentini: «Bisogna fa-vorire l’insediamento di attività peculiari – prosegue Piffer – dalle trattorie alle piccole botteghe artigiane cancellando per almeno cinque anni tutte le tasse e le gabelle che pesano troppo sui bilanci delle piccole aziende». «Una cosa ibrida come adesso non va bene perché bisogna dare la possibilità ai negozi di spingersi in strada. Il centro deve diventare un’unica piazza. Poi serve una cartellonistica unica e chiaramente distin-guibile, insegne che evidenzino i negozi tipici».«Non è possibile – prosegue – avere a Trento più di quindicimila studenti e pensare di chiudere la città alle sette di sera. Negozi aperti fino alle 20 o alle 20.30

significa avere una città viva ed evitare episodi di microcrimi-nalità. Nelle ore di pausa pranzo si potrebbero potenziare i ser-vizi e portare la gente ai laghi di Caldonazzo, in montagna o alle Terme di Garni-ga ». «Bisogna aprirsi verso l’esterno. L’assessore pro-vinciale Olivi l’ha capito e ha innalzato il tetto dei contributi, ma mi rendo conto che per altri amministratori che non ven-gono dal mondo del commercio non è così facile».«Non vogliamo grandi cose - conclude Piffer - ma chiediamo che i comuni ci ascoltino: solo dopo chie-dano ai professori di fare le strategie turistiche, ma partendo dai bisogni e dalle situazioni esistenti».

piffer: «una nuova MenTaliTà per proMuovere i CenTri sToriCi TrenTini» «Tuteliamo il commercio e le attività tipiche del territorio»

Massimo Piffer, presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio e vicepresidente Unione

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dettaglio

mente».Quella del bel tempo è una

nota comune, che ha consen-tito di allungare la stagione anche in periodi che normal-mente non erano considerati come stagione. «Nonostante le previsioni poco rosee – di-chiara Danilo Campestrin della Bassa Valsugana e Te-sino – che si erano fatte ini-zialmente, tutto sommato la stagione è andata bene e le vendite hanno tenuto. Non è stata una stagione brillan-te ma, rispetto alle previsio-ni nefaste, possiamo essere contenti».

Piera Casagrande, del-l’Alta Valsugana, conferma: «Giugno è stato sotto tono, luglio così così, mentre ago-sto e settembre hanno recu-perato bene. Per il settore strettamente turistico le cose sembrano essere andate be-ne, per il commercio un po’ meno, nel senso che c’è chi ha sentito la crisi e chi invece no, chi è contento e chi lo è un po’ meno. Certamente la

settore ha tenuto». «La montagna è andata be-

ne – dice Mariano Mode-na per Rovereto, Vallagarina e gli Altipiani – la città però ha risentito del troppo caldo. Il settore alimentare ha regi-strato un calo proprio perché mancava la gente che, con il caldo, ha preferito spostarsi in altri luoghi. Forse rispetto agli altri anni c’è stato un ca-lo, ma un’estate come la scor-sa è difficile da confrontare con altri anni».

«Il nostro settore – dice Gianfranco Bazzocco per la Val di Fassa – è in difficoltà, ma la stagione non è andata proprio male; nel complesso è stata discreta. Poi, non tut-te le categorie sono colpite nella stessa maniera. I rifugi hanno avuto un exploit favo-loso, anche gli alberghi. Nel campo degli articoli sportivi il caldo si è fatto sentire, li-mitando, rispetto agli altri anni, certi acquisti».

gente fa più attenzione a co-me spende il proprio dena-ro». Opinione condivisa an-che da Ermes Violin, Val di Non: «Ha stentato molto a partire la stagione, poi per fortuna siamo caduti in pie-di anche grazie al fatto che la stagione è durata di più: in-vece di finire a metà agosto è durato fino a settembre. Una volta, quando si aveva una li-retta in più si spendeva anche senza pensarci due volte. Da quando c’è l’euro le cose sono un po’ cambiate e la gente è più attenta alle spese».

«Più arrivi – ci dice Tere-sa Mochen della Val di So-le – ma spese più contenute. La crisi si sente perché, an-che se ci sono stati molti ar-rivi e la stagione è stata buo-na, la gente non ha più mol-ti soldi da spendere e i negozi ne risentono. Gli incassi so-no calati notevolmente pe-nalizzando il commercio che già da tempo non se la passa bene. E questo sarà un pro-blema quando l’anno prossi-

mo dovremo fare gli studi di settore».

Per le Valli Giudicarie Eli-sabetta Zanon ci dice: «L’af-fluenza dei turisti, come ri-sulta anche dai dati del-la Provincia, è stata buona. La capacità di spesa, inve-ce, è decisamente più ridot-ta. Il bel tempo, che pur ha portato molta gente, ha fat-to soffrire il settore dell’ab-bigliamento soprattutto sul-le collezioni invernali, quelle tradizionalmente acquistate dai turisti in estate».

Bel tempo che ha fatto be-ne al Garda: «Buona tenu-ta turistica – dichiara Bruno Lunelli – e di conseguenza anche l’attività della nostra zona non ha risentito del-la crisi. Il tutto ha tenuto be-ne, e ci fa piacere la notizia dell’aumento della clientela tedesca che davamo in calo. Qualche attività, per la tipo-logia, ha avuto qualche pro-blema ma nel complesso il

Foto: Archivio Trentino Spa

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Era la prima edizione ma «Alimenta, sapori e dintor-ni», organizzata dall’Unio-

ne Commercio e Turismo di Ro-vereto e Vallagarina, ha fatto su-bito centro. Tanta gente, infatti, ha scelto la città della quercia do-menica 20 settembre per visita-re i 22 stand gastronomici alle-stiti in piazza Malfatti, una vera e propria piazza dei sapori, tutti ri-gorosamente trentini, grazie alla partecipazione di macellai, pani-ficatori, pasticceri, produttori di olio, caseifici ed alimentaristi in arrivo non soltanto dalla Valla-garina ma anche da altre valli del Trentino.

Tanta gente nel suggestivo sce-nario di piazza Malfatti, pre-sa d’assalto per assaggiare ed ac-quistare prodotti di qualità, spes-so sconosciuti ai più. Ma tutto il centro pullulava di famiglie, tanti i bambini con i genitori, che non hanno disdegnato certo lo shop-ping con le novità autunnali, vi-sto che i negozi, per l’occasione aperti anche di domenica, hanno contribuito ad aumentare l’attrat-tività di questo nuovo evento, che si è giovato anche delle iniziative collaterali: «Stuzzichevoli primi-zie d’autunno» in versione itine-rante, dimostrazioni culinarie dal vivo e musica in via Mercerie, il laboratorio per bambini «Il dol-cetto» a cura del «Cerchio ma-gico», il punto enogastronomico in piazza Damiano Chiesa a cura di «Fior di zucca» mentre in via Rialto i laboratori della manua-lità: «Cibo e fotografia» all’ate-lier Paolo Aldi (mostra «Cibi fan-tastici» aperta fino al 4 ottobre), nel negozio «Incantesimo», nel-

Alimenta: a Roveretouna prima di successoPienone per la «piazza dei sapori» con i macellai trentini protagonisti. Appena chiusa la prima edizione, già si pensa al prossimo anno

la Bottega della pasta ed al Ter-zo Fuoco. Grazie a «Rovereto In Centro», musica e danza in via Mercerie ed in piazza Battisti.

Massimo Zenatti, presiden-te dei macellai della Vallagari-na, l’ideatore di «Alimenta», co-sì giudica la prima edizione di questo nuovo evento: «Non pos-siamo che essere soddisfatti, per-ché tutto è girato per il verso giu-sto, a partire dal tempo, a dispet-to delle previsioni di maltempo, tutti gli espositori hanno addob-bato i propri stand con dispo-nibilità e creatività e la nostra “piazza dei sapori” ha riscosso il

successo che meritava. Un rin-graziamento a Daniela Matuella che ha coordinato l’organizzazio-ne, a tutti i colleghi commercian-ti che hanno collaborato in va-rie forme. Questo è un punto di partenza, “Alimenta” ha un futu-ro davanti, questa prima edizio-ne lo ha dimostrato, adesso pen-siamo già al prossimo anno».

«Un ringraziamento ai nostri partner, che insieme a noi han-no creduto al buon esito di que-sta nuova manifestazione - ricor-da Mariano Modena, presidente dell’Unione lagarina che ha ap-poggiato e sostenuto il proget-

to “Alimenta” fin dall’avvio - va-le a dire il Comune di Rovereto, l’assessorato provinciale al turi-smo e promozione con il mar-chio “Trentino”, la Cassa Rurale di Rovereto ed il Consorzio “Ro-vereto In Centro” che si è occu-pato dell’animazione. Anche con gli espositori, che si sono dichia-rati soddisfatti, vogliamo trovar-ci presto per pianificare con lar-go anticipo la prossima edizio-ne. Adesso ci concentriamo sul prossimo evento inventato dal-l’Unione, “Shopping aspettando Halloween”, che il 24 e 25 ottobre celebrerà la sesta edizione con negozi aperti e tante sorprese. Con soddisfazione abbiamo col-laborato anche all’evento di gio-vedì 17 settembre in via Paoli, a sostegno degli operatori della vi a che si sono spesi in prima per-sona, investendo risorse e tempo per promuovere le proprie atti-vità. Questa è la strada giusta ed intendiamo procedere in questa direzione».

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aspan

Lo scorso 14 settembre è iniziato, presso l’Istitu-to di Formazione Pro-

fessionale Alberghiero di Ro-vereto, l’anno scolastico 2009-2010 che vede l’avvio del percorso formativo del 4° an-no di Arte Bianca e Pasticce-ria nella figura professiona-le di “Tecnico dell’arte bianca-pasticceria”.

Negli ultimi anni questo specifico percorso scolasti-co ha riscosso molto consen-so e notevoli sono arrivate le pre-adesioni che inducono i docenti a programmare una scrupolosa selezione, cercan-do di cogliere in ogni allievo le motivazioni, quali creativi-tà e applicazione, che lo spin-gono a scegliere di frequenta-re il percorso formativo del-l’arte-bianca.

Anche quest’anno è stato in-teressante valutare gli iscritti dai quali è uscita la classe di 14 studenti, suddivisi in 4 ragaz-ze e 10 ragazzi, provenienti da molti paesi del Trentino, che hanno evidenziato singolari e stimolanti interessi per poter essere inseriti nel gruppo.

Un team di allievi che ri-sulta essere pronto ad affron-tare con entusiasmo e serie-tà l’anno scolastico, ma anche consci del delicato ed interes-sante percorso formativo che permetterà loro di diventare operatori competenti, prepa-rati qualitativamente e profes-sionalmente.

L’Associazione Panificatori della provincia di Trento an-che quest’anno collabora, in

Arte bianca e pasticceria,al via il quarto annoSelezionati 14 giovani aspiranti panettieri e pasticceri. Due ex studenti rappresenteranno l’Italia a Baden am Wien

sinergia con l’Istituto profes-sionale, all’attività didattica insegnando, con l’ausilio dei maestri panificatori, titolari delle aziende associate, l’antica arte di fare il pane con meto-dologie tipiche e tradizionali.

La proposta scolastica pro-fessionale, specie con l’istitu-zione del 4° anno, consente di offrire ai giovani l’opportunità di frequentare percorsi forma-tivi specifici e ad ampio rag-gio. Permette di acquisire co-noscenze e competenze preci-se necessarie ed utili per essere inseriti nelle imprese del set-tore e nel ciclo produttivo.

La scuola professionale, fio-re all’occhiello della nostra Provincia Autonoma, si av-

vale sempre più della necessa-ria collaborazione delle asso-ciazioni di categoria che, con l’aiuto delle aziende del setto-re, fungono da collegamento di un più stretto rapporto fra formazione scolastica e mon-do del lavoro.

L’impegno e le nozioni ac-quisite da molti ragazzi, che si sono diplomati in questi ulti-mi quattro anni, ha permes-so di aderire e rappresentare l’Italia, con due studenti, og-gi occupati nelle nostre im-prese, usciti dall’anno scola-stico di arte bianca 2007/2008 (Potrich Nicola e Trazzi Mau-rizio), al concorso per giova-ni panificatori-pasticceri che si svolgerà a Baden am Wien

dal 18 al 23 ottobre 2009. La manifestazione ha carattere internazionale e vede il coin-volgimento di molti sponsor nazionali ai quali si è aggrega-ta anche l’Associazione Panifi-catori della Provincia di Tren-to che ha deciso di aderire, ap-punto, con la delegazione di due giovani trentini che so-no stati preparati e istruiti dal maestro panificatore Valenti-no Zanoner e dal docente del-la scuola Eliseo Bertini.

Zanoner e Bertini affermano di essere consapevoli che sarà una gara difficile ed impegnati-va però i ragazzi sono stati pre-parati molto bene e sicuramen-te faranno la loro bella figura.

E’ convinzione dell’ASPAN che investire nella formazio-ne professionale, facendo in-teragire sempre più il mondo del lavoro con la scuola, è es-senziale e determinante per la continuità delle aziende di pa-nificazione. La stretta collabo-razione, avviata con l’Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto, de-ve diventare sempre più inten-sa ed efficace per consentire di formulare una proposta for-mativa ben articolata e com-pleta, che permetta ai giova-ni, che si vogliono inserire nel settore della panificazione, di acquisire competenza e pro-fessionalità per proporre un prodotto di qualità, nutriente e genuino.

investire nella formazione, facendo interagire sempre più mondo del lavoro e scuola, è essenziale e determinante per la continuità delle aziende di panificazione

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servizi

Il 2009 si sta rivelando un anno particolare per l’as-sociazione Attività di Ser-

vizio guidata da Mario Oss. Infatti, nonostante le previ-sioni poco rosee che erano state fatte ad inizio anno sulla tenuta del numero di associa-ti causa la grave congiuntura economica che stava imper-versando nel mondo, l’asso-ciazione è andata in contro-tendenza. Ricordiamo ancora le paure che affliggevano tut-to il mondo associativo quan-do si affermava che sarebbe stato un ottimo risultato po-ter mantenere invariato il nu-mero degli associati a fine an-no. Ebbene, l’associazione dei Servizi non solo ha tenuto ma addirittura ha incrementato il numero degli associati. Oss, ancora adesso però, in sinto-nia con lo stile che lo ha sem-pre contraddistinto, continua a tenere alta l’attenzione e, no-nostante i risultati lusinghieri, non smette mai di raccoman-dare al suo direttivo di por-tare nuove idee, di inventa-re iniziative con cui creare re-te ed essere così d’aiuto a tutte le aziende dei servizi trentine. «Questo – ci dice il Presiden-te – fa parte della nostra mis-sion e l’attività associativa, ol-tre all’assistenza quotidiana ai soci, si esplica anche in una continua ricerca di proget-ti validi da mettere in cantie-re per aiutare le aziende a su-

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Attività di servizio, associazione vivaNonostante la crisi aumenta il numero degli associati. Oss: «Un risultato frutto del lavoro e dell’apprezzamento delle nostre iniziative»

perare questi brutti momen-ti. Siamo ben felici quando, con le nostre idee, riusciamo ad essere d’aiuto ai nostri as-sociati e ciò lo possiamo ap-purare solo quando tiriamo le somme a fine anno e vediamo l’andamento della consistenza della base associativa».«è lusinghiero – prosegue il Presidente – notare come in questi ultimi tempi diver-se nuove aziende si siano av-

vicinate all’Associazione Atti-vità di Servizio e dopo i pri-mi contatti abbiano chiesto di potervi aderire. è un segno tangibile che stiamo lavoran-do bene e che i nostri proget-ti, fatti per aiutare concreta-mente gli operatori, vengono apprezzati».

Entrando nel vivo di ciò che gli associati possono aspettar-si per il futuro, diciamo subi-to che è in avanzata fase orga-

nizzativa un convegno su La comunicazione locale in Tren-tino dedicato alla compianta Angelina Demarchi, stimato membro del Consiglio Diret-tivo dell’Associazione per di-versi anni. Tutti la ricordiamo per la sua instancabile attività all’interno dell’Unione, del-la quale faceva parte da tan-tissimi anni, ma soprattutto sarà ricordata per essere sta-ta, assieme al marito Egidio, una delle antesignane del-le emittenti Radio e Tv priva-te in Trentino». «Il suo è sta-to quindi un ruolo importan-te nello sviluppo del sistema delle comunicazioni sul no-stro territorio – ci spiega Oss - e per tutto ciò le va reso giu-sto merito».

Abbiamo chiesto al Presi-dente Mario Oss, nel detta-

«siamo ben felici quando, con le nostre idee, riusciamo ad essere d’aiuto ai nostri associati e ciò lo possiamo appurare solo quando tiriamo le somme a fine anno e vediamo l’andamento della consistenza della base associativa»

Mario Oss è presidente delle Attività di Servizio del Tren-tino e vicepresidente vicario dell’Unione. A fianco, una delle tante iniziative di successo dell’Associazione.

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servizi

glio, i motivi della scelta di un convegno su questo tema.

«I mezzi di comunicazione, televisione, radio e giornali – risponde – sono ormai dive-nuti uno dei fattori principali dello sviluppo di una comuni-tà. Incidono profondamente nella vita delle istituzioni, nel funzionamento della società, nella crescita dell’economia. Per le categorie economiche e per l’Unione in particolare (data l’ampiezza della sua ba-se associativa e la varietà dei comparti economici che rap-presenta) ragionare su que-sti temi diviene quindi un’esi-genza primaria. Per questa ragione il Direttivo dell’As-

sociazione Attività di Servi-zio del Trentino, qualificata componente dell’Unione, ha deciso di organizzare un con-vegno sui temi dell’informa-zione locale dedicandolo pro-prio alla memoria di Angeli-na Demarchi».

«Il convegno sulla comuni-cazione in Trentino - ha spie-gato il Presidente dell’Asso-ciazione Attività di Servizio – si svolgerà presumibilmen-te in due momenti ben distin-ti . Il primo comprenderà una relazione sul ruolo dell’infor-mazione locale nello sviluppo della realtà trentina; a seguire ci sarà un resoconto riguar-dante l’impatto dei media sul-

la cultura collettiva. Il secon-do momento sarà caratteriz-zato da una tavola rotonda alla quale inviteremo autore-voli esponenti delle principa-li testate giornalistiche tren-tine. Il Convegno terminerà con la consegna alla famiglia De Marchi di una targa ricor-do».

Tempi e dettagli organizza-tivi sono ancora in via di de-finizione: dalle prime infor-

mazioni ricevute possiamo anticipare che questo even-to potrà contare su personag-gi del settore delle comunica-zioni di alto profilo con pro-vata professionalità, mentre per la data di svolgimento è stato ipotizzato solo il perio-do che va a collocarsi nei pri-mi mesi del prossimo anno. è legittimo quindi attender-si grande partecipazione e un altrettanto risalto mediatico.

Sarà dedicato alla memoria di una delle figure importanti dell’edi-toria e della comunicazione in Trentino, Angiolina Demarchi, socia dell’Associazione Attività di Servizio scomparsa nell’ottobre 2007, che assieme al marito ha dato vita a Rtt e Rttr, storiche emittenti televisive e radiofoniche trentine.L’occasione del convegno, previsto per i primi mesi dell’anno prossi-mo, sarà lo spunto per tracciare il profilo della comunicazione tren-tina e dei suoi possibili sviluppi in un’epoca in cui le applicazioni tecnologiche rendono molto veloci i cambiamenti. L’Associazione non si sbilancia sui relatori (il programma è ancora in via di defini-zione) ma anticipa la presenza di nomi di spicco del settore.

il Convegno sulla CoMuniCazione TrenTinadedicato alla memoria di angiolina demarchi

Angiolina Demarchi

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servizi

Si annuncia “caldo” l’autunno per i soci ANACI visto che il Direttivo ha stilato un calendario ric-co di importanti appuntamenti.Si iniziava venerdì 9 ottobre 2009 ad ore 14.30 presso la sala Pluriuso dell’Unione con l’incon-tro inerente “la gestione della sicurezza per gli

amministratori di condominio ai sensi del D.lgs. 81/2008 (TU Sicurezza del Lavoro)”. Erano presenti in veste di relatori l’ ing. Mauro Bonvicin, il perito, Dario Lucin, l’ing. Luca Montrone (di Service Engineering), l’ing. Nicola Zambon e l’avv. Lino Rosa, quest’ultimo in qualità di esperto in diritto condominiale. A ruota, nello stesso mese, precisamente venerdì 30 ottobre 2009 ad ore 14.30, ci sarà l’incontro con gli psicologi che viene ripetuto per il notevole interesse che ha suscitato fra gli associati nelle scor-se edizioni. Continuando, tutti sono invi-tati il 14 novembre alla presentazione del 10° corso di qualificazione ed avviamento all’attività di amministratore immobiliare

che si terrà, come i due precedenti appun-tamenti, sempre presso l’auditorium SEAC . La

serie non è ancora finita perché, presumibil-mente nella settimana dal 14 al 18 dicembre, in occasione della cena di Natale, ci sarà un altro incontro su un tema importante qual è la “Ma-nutenzioni ai mezzi ed impianti antincendi”.Per chi non ne avesse ancora abbastanza ci sarebbe la possibilità di assistere ad alcuni programmi televisivi che l’ANACI provinciale intende ripetere, visto il notevole successo che gli stessi hanno avuto nelle scorse edizioni. Si tratta di “Casa dolce Casa” e forse di “Infocasa” trasmessi dall’emittente televisiva locale TCA con la determinante collaborazione dell’ANACI Trentina.E’ una bella scorpacciata di eventi, quindi, quel-la che attende gli associati ANACI in questo rita-glio d’anno e già il Direttivo pensa comunque al prossimo 2010, all’inizio del quale sono già previsti ulteriori incontri che però vi saranno illustrati in uno dei prossimi numeri di questo periodico. Da non dimenticare che la parteci-pazione a molti di questi appuntamenti darà diritto al credito formativo indispensabile per mantenere lo status di socio ANACI.

Valerio Angeletti succede a Bruno Paludet rimasto in carica un anno dopo

la sua elezione avvenuta nel giu-gno dello scorso anno. L’assem-blea svoltasi a Roma il 10 ottobre ha infatti eletto per acclamazio-ne Angeletti che era il candidato unico alla Presidenza nazionale.

Per la verità il Consiglio Nazio-nale Federale, ai primi di ottobre, aveva individuato una soluzione unitaria per la candidatura a Pre-sidente Nazionale FIMAA. Gio-vanni Acampora e Alessandro Berlincioni, che si erano posti co-me concorrenti di Angeletti, con grande senso di responsabilità e per spirito di collaborazione, vi-sto la situazione molto comples-sa interna all’associazione, aveva-no preferito ritirare la loro candi-datura aprendo di fatto la strada ad un nuovo corso politico all’in-terno della Federazione.

Ricordiamo che Angeletti ave-va candidato anche alle ultime elezioni dove, però, era stato su-perato per pochi voti da Palu-det. Per la cronaca l’assemblea del 10 ottobre ha eletto solamen-te il nuovo Presidente in quanto

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in auTunno nuTriTo Calendario di appunTaMenTi per l’anaCi provinCiale il direttivo pensa già ai primi mesi del prossimo anno

FIMAA Italia: Angeletti nuovo presidente In vista una stagione di forte rinnovamento e ristrutturazione per la federazione nazionale. A Trento convegno sulla certificazione energetica

Valerio Angeletti è il nuovo presi-dente nazionale FIMAA

ficazione energetica di venerdì 23 ottobre, presso l’auditorium SEAC alle ore 9.00, al quale sono stati invitati tutti i mediatori im-mobiliari operanti in provincia di Trento. Fra i relatori presente l’avvocato Pesando di F.I.M.A.A. Italia ed alcuni tecnici della so-cietà ECOLOG, specializzata in certificazioni energetiche, con la quale F.I.M.A.A. Trento ha sti-pulato da poco una convenzio-ne in favore dei propri associati. Riguardo sempre la certificazio-ne energetica, al convengo è sta-to invitato anche il notaio Arca-dio Vangelisti di Trento.

le altre cariche, Consiglio na-zionale, Giunta ed i vari Vi-ce Presidenti tra i quali an-che Severino Rigotti, non es-sendo mai decaduti avevano conservato il loro posto.

Ora si apre un periodo di forte rinnovamento e ristrut-turazione interna alla Fede-razione, bloccata nella sua at-tività da ormai diverso tem-po causa incomprensioni fra i vertici che ne avevano di fatto limitato notevolmente l’operatività.

Per concludere ricordia-mo il convegno sulla certi-

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Il consiglio direttivo della categoria degli acconcia-tori dall’inizio dell’anno ha costituito un gruppo di professionisti che si dedica esclusivamente all’inse-gnamento, per gli operatori del settore, di tecniche di acconciatura e lavorazioni moda.Con serietà e competenza sono stati programmati una serie di corsi di aggiornamento che per la fine d’anno vedono l’organizzazione: a settembre - moda, “taglio e colore autunno inverno unisex”. A novem-bre - i “raccolti”.L’affluenza è notevole e il primo corso, dedicato ap-punto alla moda, “taglio e colore autunno inverno unisex”, ci ha obbligati a suddividere gli iscritti in due gruppi con gestione del percorso formativo in due giornate.Gli insegnati, “The hair stylist group”, questo è il nome del gruppo che gestisce il settore formativo, hanno indovinato la formula giusta per trasferire le loro conoscenze e competenze ai colleghi che hanno ap-prezzato le spiegazioni semplici e molto chiare. La convinzione di aver svolto un buon lavoro nasce dall’analisi dei questionari, compilati in maniera pre-cisa ed impeccabile dai partecipanti, che, oltre ad elogiare la qualità degli argomenti trattati, accredita al gruppo il massimo gradimento per aver trasmesso nozioni importanti e di facile acquisizione, spiegan-do le tecniche in maniera comprensibile. Grande soddisfazione è stata manifestata da tutti, tanto che è stato chiesto un maggior coinvolgimento degli operatori in momenti formativi e di aggiorna-mento come questi, utili e necessari per la crescita professionale degli addetti.L’ultimo corso dell’anno, i “raccolti”, che si terrà a no-vembre, a ridosso delle festività natalizie, sta avendo

un notevole consenso e può contare un folto gruppo di partecipanti, circa una cinquantina di Saloni pro-venienti da tutto il territorio provinciale, anche da zone molto lontane e decentrate, che hanno iscritto titolari e loro dipendenti, chi più d’uno, facendosi contagiare dalla serietà e simpatia del team.Alcune aziende di prodotto, che operano nel setto-re a vari livelli nazionale ed internazionale, si stanno interessando al lavoro del gruppo, offrendo collabo-razione e proposte interessanti, ma loro rimangono fedeli alla filosofia associativa che gli ha fin qui guida-ti, persuadendoli che il percorso didattico intrapreso lancerà un forte segnale e farà parlare molto.L’Unione Artigiani del Trentino è orgogliosa di que-sta vivace categoria che è riuscita a coinvolgere, fa-cendoli crescere e maturare, un gruppo di artigiani che con volontà e generosità d’animo hanno colto, con entusiasmo e passione, l’opportunità concessa, facendo emergere un interessante équipe, abile e capace, professionalmente preparata e qualitativa-mente idonea.L’intento dell’Unione infatti è quello di puntare alla crescita di tutte le categorie del mondo artigiano, cercando di dare assistenza e consulenze alle impre-se del settore attraverso l’offerta di servizi importanti e personalizzati.Molti colleghi associati, preparati e competenti pro-fessionalmente, si prendono cura dei soci del settore di riferimento, cercando di sostenere le necessità ed esigenza delle imprese. “The hair stylist group” è l’evi-dente esempio di ciò che ogni categoria, che fa par-te della Unione Artigiani del Trentino, può ottenere con un gruppo di persone preparate, organizzate e unite.

UNIONE ARTIGIANI DEL TRENTINOCHiusura d’anno MolTo inTesa per la CaTegoria degli aCConCiaTori Corsi di aggiornamento autunnale e natalizio sulla moda dello stesso periodo

In alto, un momento del corso e, sopra, foto di gruppo per docenti e «modelli»

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Guadagnare dai rifiuti e non dover bruciarliAxiter presenta le caratteristiche di un impianto fortemente innovativo, quasi rivoluzionario, nel trattamento dei rifiuti solidi

I rifiuti come guadagno an-zichè come costo. Si po-trebbe riassumere così il

rivoluzionario brevetto pre-sentato venerdì 11 settembre nella sede dell’Unione da Axi-ter, società del gruppo Con-fcommercio, per mezzo del suo delegato ai progetti spe-ciali, Gianni Gravante.

Nel corso di una partecipa-ta conferenza stampa è stato proiettato il video realizzato da Axiter sulla visita, in Inghilter-ra, alla versione “in scala” di un sistema che offre una soluzione innovativa al problema rifiuti; i RSU vengono sottoposti ad un trattamento termico a vapore in autoclave, consentendo la ri-duzione notevole della massa, abbattendo in maniera drasti-ca gli effetti sull’ambiente, ren-dendo meno indispensabile, benchè conveniente, la raccol-ta differenziata.

L’impianto, infatti, è na-to per trattare il Rifiuto Soli-do Urbano proveniente sia da raccolta indifferenziata che differenziata, permettendo così di risolvere in modo de-finitivo il problema dei rifiuti, trasformandolo in un note-volissimo tornaconto, deriva-to dai possibili usi del prodot-to finale del trattamento.

Il processo (144 minuti to-tali, compresi carico e scarico materiali) avviene a 160° e a 5,6 bar di pressione, e le emissio-ni sono assolutamente “pulite” e comunque ben al di sotto di quanto richiesto dalla norma-tiva Italiana, notoriamente più restrittiva di quella Europea.

Permette il totale recupero di tutto il “recuperabile” che a fine processo risulta perfetta-mente pulito e sterilizzato, ri-ducendo - senza perdita di pe-so - il volume delle plastiche (da un minimo del 46% fino ad un massimo del 80%, in re-lazione al materiale in input) e contemporaneamente trasfor-ma tutto il putrescibile -quin-di il materiale organico e pic-cole frazioni di legno, nonché carta-cartone se parliamo di

provenienza “indifferenziata”, perché a quel punto comun-que “inquinati” dall’organico - in un nuovo speciale mate-riale, completamente inerte e dall’odore gradevole, chiama-to con un neologismo “flock”.

Ecco i vantaggi che la Fis-sore Agency garantisce nel si-stema di trattamento a vapo-re dei rifiuti (dal sito www.fis-soreagency.com):1) unico sistema al mondo capace di trattare rifiuti provenienti sia da RACCOLTA INDIFFERENZIATA che DIFFERENZIATA 2) uno dei pochi sistemi al mondo con emissioni nell’atmosfera ben al di sotto di quanto richiesto dalla normativa Italiana, ben più restrit-tiva di quella Europea 3) unico sistema al mondo com-

pletamente automatico: l’autocla-ve è alimentata direttamente con i sacchi provenienti dalla raccolta!4) costo realizzazione decisamente inferiore a qualsiasi altro sistema oggi in uso; costo lavorazone sem-plicemente ridicolo: 4,63€/tonn! 5) area necessaria enormemente più contenuta, con possibilità di realizzazione tale per cui dall’im-pianto NON ESCE più nulla se non quanto riciclabile ed ENERGIA! 6) completo recupero e valoriz-zazione dei materiali fin qui NON recuperabili, come le sostanze or-ganiche, l’”umido”, dove il lavoro essenziale rappresenta oggi solo un costo: infatti il valore attuale del Compost e/o del F.O.S. frazio-ne organica stabilizzata… è ugua-le a zero o poco più! 7) materiali recuperabili (plastiche-vetro-metalli ferrosi e non) resi a fine processo, in completo auto-matismo, puliti e sterilizzati, pronti per ritornare in lavorazione per il riottenimento di prodotto finito; 8) unico sistema al mondo capace di trattare il rifiuto organico (l’umi-do!) ed ottenere del “flock”, cioè una sorta di cellulosa pronta per essere trasformata in carta/car-tone, oppure in pannelli di vario tipo, oppure in BIOGAS, oppure ancora bruciata per l’ottenimento di energia! Anche in questo caso, quanto andremo a bruciare sarà SOLO materiale organico e/o a base cellulosica, esente da pla-stiche o quant’altro decisamente preoccupante come avviene in TUTTI gli altri sistemi!Axiter proseguierà nello stu-dio di questa alternativa a di-scariche e inceneritori; prossi-ma tappa sarà la visita di uno dei primi impianti attivi e fun-zionanti, a Bombay in India.

locali

Il prototipo di un’autoclave. I RSU vengono sottoposti ad un trattamento termico a vapore in autoclave, consentendo la riduzione notevole della massa, abbattendo in maniera drastica gli effetti sull’ambiente, ottimiz-zando la differenziata

In basso, un momento della con-ferenza stampa. A destra, l’uscita del «flock», il materiale ottenuto

dal processo

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 51

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locali

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 200952

Rovereto non è diversa da molte altre città ita-liane e non solo, la gen-

te si sposta per la maggior par-te in automobile e quindi di-venta un’utopia pensare ad una città senza automobili e quindi senza parcheggi, anche se a tut-ti, commercianti inclusi, piace-rebbe fosse così».

Mariano Modena, presidente dell’Unione Commercio e Turi-smo interviene sulla questione dei parcheggi tolti in via Fon-tana dalla Giunta comunale ma lo fa senza alzare la voce: «Noi ribadiamo la nostra posizione, i parcheggi sono necessari, an-che alla luce della situazione del piazzale ex stazione delle auto-corriere, per oltre metà occupa-to dal cantiere per l’ex Chesani e quindi con un calo di posti auto in zona, dovuto anche ai lavori in corso nella parte bassa di cor-so Rosmini, oggi quasi del tut-to privo di parcheggi. Non vo-gliamo fare polemica né passare per i soliti lamentosi ma, come hanno giustamente commen-tato alla stampa diversi opera-tori economici, per poter por-tare avanti le nostre aziende e far quadrare i bilanci dobbiamo essere messi nelle condizioni di lavorare e di far sì che i clien-ti possano raggiungere i nostro esercizi. è vero che il parcheg-gio in struttura di via Manzoni è ancora sottoutilizzato, anche se la percentuale di utilizzo sta sa-lendo, ma si tratta di un fruito-

Parcheggi necessari per far vivere il centroIl presidente della sezione autonoma di Rovereto Mariano Modena: bene gli eventi del sabato, ma durante la settimana?

re diverso: chi cerca il parcheg-gio per l’acquisto veloce, il caf-fè al bar oppure il giornale non andrà mai nel sotterraneo, piut-tosto cambierà abitudini e cer-cherà un posto comodo, sulla strada e con il parcheggio libe-

ro, come il Millennium Center ad esempio».

L’idea di chiudere via Fonta-na con continuità il sabato po-meriggio per consentire lo svol-gimento di eventi ed anima-zione da strada? «Sicuramente

un’idea da sostenere ma non per questo bisogna eliminare i parcheggi per tutta la settima-na. Pur non essendo un tecni-co, trovo difficile che si riesca a chiudere via Fontana, vista la situazione viabilistica della cit-tà, essendo quello con via Pao-li e via Dante l’unico asse di at-traversamento nord-sud alter-nativo alla statale. Per chi deve raggiungere l’ospedale, il mu-nicipio o gli uffici tecnici all’ex Cartiera, soltanto per fare alcu-ni esempi. Comunque quan-do ci hanno chiamato per di-scutere attorno ad un tavolo e ragionare su possibili modifi-che ci siamo sempre presenta-ti, in questo caso, almeno fino-ra, non è successo ma noi sia-mo sempre disponibili».

Non sembrano finire mai i tempi difficili per gli esercenti, in particolare a Rovereto, dove nelle ultime settimane sono in corso le verifiche da parte di Trenta spa per quan-to riguarda la superficie utile per il calcolo della tariffa smaltimento rifiuti degli esercizi commerciali, pubblici esercizi e ristorazione. Si tratta di una tassa che pesa non poco sul bilancio delle piccole e piccolissime aziende, so-prattutto bar e ristoranti, e che in alcuni frangenti com-porta conseguenze tutt’altro che leggere.E’ il caso di un noto esercizio pubblico del centro, che in seguito alla verifica effettuata da un tecnico inviato dalla Trenta, si trova ora a dover fare i conti con una richiesta di pagamenti arretrati pari a circa tremila euro. Una vera e propria doccia fredda, visto l’importo consistente. “Al di là della misurazione della superficie interna del mio locale, che per loro comprende anche le superfici di servizio e non solo quella per il pubblico - commenta amaramente l’esercente colpito dalla pesante richiesta -, resta il fatto che nessuno mi aveva mai detto che avrei dovuto pa-

gare anche per la superficie del plateatico esterno, che c’è solo durante i mesi più caldi. Poi mi devono spiegare perché devo pagare sia per l’interno che per l’esterno quando è evidente che, in estate, nessun cliente si sie-de all’interno e quindi quella superficie, a rigor di logica, non produce rifiuto”.Altro aspetto non secondario è il fatto che i controlli pre-vedono la possibilità di chiedere anche gli arretrati fino a cinque anni prima e, non bastasse ciò, in questo caso è stato applicato un tasso d’interesse pari a 6-6,5%, fino al 7% sugli importi da corrispondere. L’Unione Commer-cio e Turismo di Rovereto si è prontamente mobilitata, interessando della questione il proprio legale di fiducia per studiare le possibili contromosse, inoltre ha contat-tato formalmente Trenta Spa per conoscere esattamente procedure e regole della verifica delle superfici e dell’eventuale recupero delle somme non corrisposte per il passato.

rifiuTi, Tassi alle sTelle per il reCupero degli arreTraTiTremila euro da pagare per un piccolo bar del centro di rovereto

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locali

I “buoni pasto” rappresentano una fetta impor-tante di fatturato per pubblici esercizi e ristoran-ti, soprattutto per il pasto di mezzogiorno, visto che tutti gli enti pubblici ma anche molte aziende para-pubbliche, forze dell’ordine, aziende private lo garantiscono ai propri dipendenti e collabora-tori ma ora è scoppia il caso-commissioni, visto che è arrivato all’improvviso, con l’effetto di una doccia fredda, un aumento esagerato. Le società che gestiscono questi buoni partecipano alle gare d’appalto e applicano delle “trattenute” sull’im-porto dei preziosi tagliandi (che variano dai 5 al 7 euro), normalmente è nell’ordine del 4-5 per cen-to. Negli ultimi anni, però, grazie alla costituzione della società regionale E-Lunch, partecipata dalla cooperazione e dalle associazioni di categoria, che ha partecipato alle gare per gli enti pubblici proponendo la “com-missione zero”, queste percentuali sono state di molto limitate, in al-cuni casi addirittura azzerate, con notevole risparmio per gli pubblici esercizi e ristoratori, che su questi “pasti veloci” a pranzo già hanno ricarichi limitati. “La Bluticket divisione buoni pasti - racconta Mauro Pisetti del Caffè Silver di via Paoli -, che fa capo alla C.I.R. Cooperativa italiana di ristora-zione, senza preavviso ci ha inviato una lettera nella quale ci ha comu-nicato con grande soddisfazione di essersi aggiudicata la nuova gara per la fornitura di buoni pasto ai dipendenti del gruppo Telecom e, di conseguenza, che gestirà nel prossimo triennio oltre 8,5 milioni

di buoni pasti per un controvalore superiore a 60 milioni di euro ma, sorpresa finale, ci invita anche a sottoscrivere il modulo che vale come “modifica dello sconto incondizionato previsto nel contratto di convenzione in essere per il ritiro dei buoni pasti Bluticket, che a partire dal 1° ottobre sarà elevato al 10%. Una cosa incredibile, un aumento assolu-tamente ingiustificato, visti anche i tempi difficili per le piccole imprese”.Per diversi giorni al Caffè Silver era esposto il car-tello “non si accettano i buoni pasto Bluticket” e molti altri esercenti hanno espresso la volontà di non accettare il raddoppio della commissione. “Ho contattato la Bluticket e mi hanno detto che l’aumento riguarda soltanto i buoni della Telecom - aggiunge Pisetti - ma sulla lettera non è scritto

così, la situazione va chiarita perché rap-presenta un fatto grave”. Anche l’asso-ciazione dei Pubblici esercizi dell’Unione commercio e turismo si è attivata per andare a fondo della questio-ne e in una recente riunione di categoria è stato stigmatizzato il comportamento di questa società di ge-stione dei “buoni pa-sto”. Molti esercenti, a fronte di tali aumenti, pensano di non ac-cettare più tali buoni vista la difficile situa-zione congiunturale.

Buoni pasTi, Troppo Care le CoMMissioniprotestano gli esercenti della vallagarina per l’aumento indiscriminato al 10% da parte della Bluticket

Il 24-25 ottobre festa a Rovereto con “Shopping aspettando Halloween”negozi aperti con animazione e sfilata di moda per bambini

Tutto è pronto a Rovereto per la festa “Shopping aspettando Halloween 6”, la sesta edizione dell’evento ideato ed organiz-zato dall’Unione Commercio e Turismo, in collaborazione con Comune, Consorzio “In Centro”, Provincia con il marchio “Trenti-no”, Comprensorio della Vallagari-na, Apt di Rovereto e Vallagarina. Saranno due giorni intensi, ricchi di proposte soprattutto per bam-bini e ragazzi, grazie all’organizza-zione di “Dimensione Evento” di Daniela Matuella.Dalla sola giornata domenicale delle prime edizioni, dal 2008 la manifestazione raddoppia ed an-che quest’anno presenta un ricco programma di animazione. Tante le sorprese per una due giorni al-l’insegna del divertimento e dello shopping, con tutti i negozi aperti anche domenica 25 ottobre.

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Giovani Imprenditori,ecco l’attività 2009/2010Il gruppo Giovani del Terziario presenta l’attività per il prossimo biennio. Le parole d’ordine: squadra, creatività e innovazione

Nuovo sito e nuovo logo sono stati il pretesto per presentare l’attività

del gruppo Giovani Imprendi-tori del Terziario, aderenti al-l’Unione. Il 29 settembre, nel-la sala Pluriuso di via Solteri, il presidente Massimiliano Maz-zarella ha illustrato ai consi-glieri e alla stampa i program-mi per il prossimo biennio. L’obiettivo è il rafforzamento e la crescita di una squadra soli-da e ben motivata.

L’indirizzo del nuovo sito è www.git-tn.it, una piattafor-ma agile e ricca di contenu-ti per informare gli associati, per creare sistema tra i grup-pi giovani del Piano d’ambito e per stimolare la comunicazio-ne istituzionale.

Il nuovo logo, che va a sosti-tuire quello utilizzato fin dalle origini del GIT nel 1996, evi-denzia il legame con la strut-tura Unione e Confcommer-cio, grazie al pellicano, simbo-lo confederale.

Il primo evento in calenda-rio per il biennio 2009/2010 è un corso organizzato in colla-

borazione con lo studio formativo Mindscape previsot per la fine ot-tobre (vedi box a lato).

«L’obiettivo – ha detto Mazzarella – è quello di creare un percorso lun-go il prossimo biennio per poter consolidare la squadra e ampliare la schiera associativa. Un percorso che richiede tempo e impegno ma che, a conti fatti, è una risorsa ed un vantaggio per tutti noi».

LEARNING EXPERIENCE: CREATIVITà E TEAM BUILDINGIl 24 ed il 25 ottobre in Polsa di Brentonico si terranno due giornate di formazio-ne full immersion nella “Creatività e nel team building”. Tutti gli associati al GIT e under 40 che volessero in futuro iscriversi potranno partecipare ad un costo simbolico di soli 100 euro. Durante il weekend, si sperimenterà la creatività e la capacità di fare squadra come chiavi dell’innovazione e come risposta ai cam-biamenti in atto nell’attuale panorama economico e produttivo.Si giungerà così ad approfondire il concetto di innovazione, come potenziale risposta agli stimoli del mercato. Si vuole altresì fornire la possibilità di speri-mentare alcune tecniche di creatività di tipo generale, facilmente applicabili poi a diversi contesti, produttivi e gestionali, del mondo del lavoro.Allo stesso modo, anche la capacità di fare squadra passa attraverso la consa-pevolezza dei meccanismi che regolano le interazioni e le relazioni fra le perso-ne e l’approccio ai problemi concreti che queste intendono affrontare, mecca-nismi che non basta conoscere, ma occorre sperimentare nelle giuste modalità e condizioni, affinché si consolidino in capacità e competenze dell’individuo.Maggiori informazioni sul sito www.git-tn.it.

Un nuovo logo e un nuovo sito (www.git-tn.it) per il gruppo Giovani Imprenditori del Terziario. A fine settembre il consiglio direttivo ha presentato il restyling della propria immagine: moderna, lineare ed elegante con un richiamo, l’aquila, al sistema confederale Unione e Confcommercio

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Terziario e Creatività so-no ottimi alleati per vin-cere. è questa l’idea di

fondo, ideata in occasione del-l’anno europeo della creatività e dell’innovazione, promossa dai Gruppi Terziario Donna-ConfCommercio del NordEst, ora espressa attraverso un im-portante premio, come ave-vamo anticipato nel nume-ro precedente, dal titolo “Fare creativo per vincere” che verrà consegnato a tre imprenditri-ci “di eccellenza” che si siano distinte per creatività, innova-zione e merito nel vasto pano-rama dei settori del commer-cio, del turismo e dei servizi.

«Il premio – ci dice Rita Matano, presidente di Terzia-rio Donna del Trentino e re-sponsabile scientifico del pre-mio - mira a valorizzare inno-vazione e creatività, che hanno sempre contraddistinto le pic-cole e medie imprese del Nor-dest “al femminile”, ed a far emergere la potenzialità delle imprese femminili del terzia-rio “vero valore aggiunto del comparto”, diffondendo azioni

Fare creativo,strumento d’eccellenzaTerziario e creatività, in arrivo il premio di Confcommercio promosso dai Gruppi Terziario Donna del Nord Est

positive di orientamento alla leadership al femminile, senza contare la tanto invocata ed at-tesa cultura del merito che an-cora manca nel nostro Paese.

«Ma soprattutto – prose-gue la Presidente – il premio serve a far acquisire consape-volezza alle donne imprendi-trici per “fare massa critica” e valorizzare il contributo del-l’imprenditoria femminile nel contesto socio economico».

Tre le sezioni sulle quali è strutturato il premio: una per

le titolari, socie o collabora-trici di una qualsiasi impresa associata a Confcommercio, una per le “under 40” ed una per le non associate a Con-fcommercio ma operanti nel terziario del Veneto, del Friu-li e del Trentino. In palio un assegno di 5 mila euro da re-investire nell’impresa, o nella formazione ed aggiornamen-to professionale.

«Abbiamo deciso – spiega Rita Matano – di promuove-re questo premio perché siamo

convinte che la creatività, inte-sa nel suo significato più am-pio, sia non solo una dote tipi-camente femminile, ma la vera arma vincente a disposizione delle piccole e medie imprese per uscire dalla crisi ed imporsi in un mercato sempre più diffi-cile ed imprevedibile».

Per partecipare è sufficiente autocandidarsi, compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito www.unione.tn.it op-pure www.farecreativo.it nel quale la candidata ha la pos-sibilità di illustrare l’orginalità e la forza innovativa del pro-prio progetto di impresa.

Le candidature verranno esaminate da una apposita Giuria composta da persona-lità di spicco del mondo eco-nomico, sociale e culturale.

Il lavoro della Giuria verrà supportato da un autorevole Comitato scientifico, forma-to da esponenti di vari setto-ri dell’economia e del mon-do accademico, oltre che da un Comitato d’onore, presie-duto dal presidente naziona-le Carlo Sangalli.

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Servizi Imprese accrescela cultura d’impresaDopo Shackleton è l’intelligenza emotiva ad essere al centro del secondo convegno con Luciano Ziarelli offerto dalla società di servizi

Avere coscienza dei pro-pri sentimenti è un obiettivo che chiun-

que dovrebbe porsi, per mi-gliorare i rapporti personali e lavorativi. In sintesi è questo il messaggio che Luciano Zia-relli ha lanciato alla folta pla-tea dei clienti di Servizi Im-prese, la società presieduta da Carlo Casari e controllata dal-l’Unione, lunedì 5 ottobre al-l’auditorium della nuova sede di Interbrennero Spa.

La sintesi è questa ma non rende giustizia ad una matti-nata di formazione che mol-to probabilmente ha lasciato il segno in tutti i partecipan-ti, sia per il livello qualitativo che emotivo. E sull’emotivi-tà, infatti, Ziarelli, formatore di professione benchè sui ge-neris, ha elaborato un percor-so personale e affascinante, lo Smile Manager, che gli stessi clienti di Servizi Imprese han-no avuto modo di apprezzare l’anno scorso, in occasione del convegno su Shackleton e la sua straordinaria vicenda.

Tema del convegno (uffi-cialmente «seminario emo-zionale manageriale») di que-st’anno era l’incertezza del mestiere, un sentimento par-ticolarmente diffuso nella ge-nerazione attuale che non è però, ammonisce Ziarelli, quella che nell’ultimo secolo è stata peggio. Certo, ci sono aspetti a vantaggio dei «non-ni» (l’affitto non si mangiava metà stipendio), altri a van-taggio dei «nipoti» (due guer-re mondiali sono pur sempre

do di fare azienda e associa-zione: «In un branco di lupi – spiega Ziarelli – le preroga-tive migliori le ha il cosiddet-to lupo alfa, cioè il capobran-co, giunto alla posizione dopo lotte e fatiche. Ma anche i lu-pi che hanno voluto star fuori dalla battaglia per la suprema-zia nel branco traggono utili-tà dal vivere con i loro simi-li, benchè relegati in fondo al-la piramide sociale. Questo ci

insegna che stare insieme è sempre un vantaggio rispetto ad esser soli».

«In-certi del mestiere – spie-ga Ziarelli – è il tentativo di ri-flettere su tutto ciò, per non subire l’incertezza ma per comprenderla meglio, per convivere con essa. Con suc-cesso. Riflettendo che non c’è mai un periodo tutto nero o tutto bianco. La vita e il la-voro sono un caleidoscopio di grigi. Spetta a ciascuno di noi con la propria passione, determinazione e con il pro-prio ottimismo creativo vira-re qualche nero di troppo ver-so tonalità più luminose e pia-cevoli da vivere».

Anche l’appuntamento di quest’anno si è rivelato di gran-de gradimento tra il pubblico: «Per il prossimo anno – spiega il direttore generale Francesco Renzi – stiamo già sviluppan-do una nuova idea per accre-scere il valore aggiunto dei no-stri imprenditori!»

Che cos’è l’intelligenza emotiva

In principio fu Goleman, Daniel Goleman. In molti attribuiscono allo psicologo statunitense la grande diffusione e attenzione che l’intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere e utilizzare la forza delle proprie emozioni, ha riscosso negli ultimi decenni. In realtà alcune tracce della teoria si trovano già in Darwin, nelle dinamiche di adattamento e sopravvivenza. Furo-no poi David Wechsler, negli anni Quaranta, e Howard Gardner, nei primi anni Ottanta, a compiere importanti studi focalizzati sulla «interpersonal intelligence», ovvero la capacità di rappor-tarsi con gli altri e coglierne sentimenti ed emozioni. La nascita ufficiale del termine «intelligenza emotiva» («emo-tional intelligence») si fa risalire alla tesi di dottorato di Wayne Payne, nel 1985, dal titolo: «Uno studio sull’emozione: sviluppare l’intelligenza emotiva»

due guerre mondiali). Nella somma però non ha senso il confronto tra chi stava meglio e chi stava peggio. L’attenzio-ne deve spostarsi su un altro aspetto: non sull’incertezza, che in qualche modo è con-naturata all’essere umano, ma sulla consapevolezza dei pro-pri sentimenti e su alcune cer-tezze che sembrano passate ma non lo sono, come lo spi-rito di squadra, un certo mo-

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La papera e il coniglio. Manuale di sopravvi-venza all’incertezza è il libro (edito da Fazi) di Luciano Ziarelli sui temi presentati nel seminario di Servizi Imprese.

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In pensione tranquillicon il Patronato EnascoCome, quando, con quali adempimenti andare in pensione; i servizi di consulenza in materia previdenziale del Patronato Enasco

Il patronato Enasco è a di-sposizione degli associa-ti per la verifica della po-

sizione assicurativa e per una specifica consulenza in mate-ria previdenziale ai fini di una corretta impostazione del rapporto assicurativo azien-dale obbligatorio ai fini Inps.

Inoltre il Patronato è a di-sposizione per la presentazio-ne della domanda di pensio-ne per chi ha maturato i re-quisiti pensionistici richiesti:Pensione di vecchiaia • almeno 20 di contributi e 60 anni di età (per le donne) e 65 anni (per gli uomini);• sono sufficienti 15 anni di contributi se maturati entro il 31/12/1992 o se autorizzati al-la volontaria entro tale data.Pensione di vecchiaia contributiva• coloro che non hanno ma-turato i requisiti contributivi sopra indicati, possono acce-

UnioneSETTEMBRE OTTOBRE 2009 59

dere, a determinate condizio-ni, alla pensione di vecchiaia contributiva.Pensione di anzianità• almeno 35 di contributi e 60 anni di età per lavorato-ri autonomi o 59 anni di età per lavoratori dipendenti (re-quisiti validi fino al 12/2010 – poi variano);• 40 anni di contributi (in

questo caso non è richiesto alcun requisito di età).Pensione di vecchiaia parasubordinati• Anche chi ha versato con-tributi nella Gestione Separa-ta dell’INPS (ad es. ammini-stratori di società) ha diritto ad una pensione di vecchiaia calcolata con il sistema con-tributivo.

Supplemento di pensione• per chi beneficia già di pen-sione e continua l’attività la-vorativa con il versamento dei contributi all’Inps, è pos-sibile presentare il supple-mento della pensione.InformazioniPer ulteriori informazioni e per la presentazione delle do-mande ci si può rivolgere agli uffici del patronato presenti in tutte le sedi della provincia (Unione Provinciale, Sezio-ni Autonome Riva Rovereto, Servizi Imprese).

MaesTri del CoMMerCio fenaCoMal via le candidature per le aquile trentine

Nel corso della primavera del prossimo anno è prevista una nuova edizione della manifestazione per la consegna dell’onorificenza di Maestro del Commercio che costituisce un premio per una vita trascorsa al servizio degli altri.L’onorificenza è assegnata su richiesta a tutti co-loro che, iscritti a 50&Più Fenacom, svolgono o hanno svolto la propria opera nei comparti del commercio, del turismo o dei servizi per almeno 25, 40 oppure 50 anni di attività lavorativa.Il premio consiste rispettivamente in un diplo-ma e nel distintivo Aquila d’Argento (25 anni) o Aquila d’Oro (40 anni); mentre a quanti hanno alle spalle ben 50 anni di attività, è dedicato il ri-

conoscimento più prezioso: una targa accompa-gnata dal distintivo Aquila di Diamante.Per “operatori” si intendono sia i titolari d’azienda che i coadiutori. Per “anni di attività” si intendono quei periodi durante i quali l’operatore ha lavora-to come titolare o come dipendente in aziende commerciali o turistiche o di servizi. L’attività deve essere attestata tramite idonea documentazione (certificazione della Camera di Commercio, del Comune, Libretto di Lavoro, ecc. ) ove sia indicata la data di inizio ed, eventualmente, di cessazione dell’attività. La domanda deve essere presentata presso gli uffici 50&Più Fenacom, in via Solteri 78 a Trento.

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La crisi è anche oppor-tunità di cambiamento, ripensando gli obietti-

vi aziendali soprattutto nelle piccole e medie aziende, che rischiano di più.

Oggi è importante che le at-tività di formazione continua possano incidere in una dire-zione che gli economisti defi-nirebbero anticiclica, ovvero mirata ad attenuare gli effet-ti della crisi, che è internazio-nale e globale nella sua origi-ne, ma anche locale nei suoi effetti.

La mossa giusta, per le im-prese attanagliate dalla crisi, può essere proprio quella di rompere l’assedio del quoti-diano, investendo nel futuro con un supplemento di for-mazione finalizzata a mante-nere il patrimonio più prezio-so per un’azienda che è quel-lo umano.

Ponendo al centro l’orienta-mento al cliente, la necessità del miglioramento continuo, la flessibilità e la risponden-za ai nuovi mercati, le risor-se umane sono la forza cen-trale trainante soprattutto in organizzazioni aziendali me-dio - piccole.

Il Programma Operativo Fondo sociale europeo della Provincia autonoma di Tren-to prevede due vettori strate-gici principali: l’impegno ver-so la massima occupazione connotata da caratteri di qua-

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lità e di sostanziale equilibrio tra flessibilità e sicurezza e il sostegno alla trasformazio-ne economica verso un mo-dello i cui vantaggi compe-titivi si sostanzino in un uso intensivo della conoscenza. Quest’ultima diventa quin-di strumento per competere in un’economia sempre più esposta alle turbolenze della globalizzazione.

La Provincia autonoma di Trento invita le aziende tren-tine ad aderire a tale Patto Anticrisi presentando ipote-si d’intervento formativo nel-l’ambito dell’operazione de-nominata “Interventi di For-

mazione Continua in periodo di crisi economica” cofinan-ziati dal Fondo sociale euro-peo per l’annualità 2009 a va-lere sull’Asse I – Adattabilità, obiettivo specifico A.

La somma totale messa a disposizione per questi in-terventi formativi è pari a 9.500.000,00 euro.

Per poter beneficiare dei fi-nanziamenti l’impresa do-vrà semplicemente presenta-re una proposta progettuale corredata da:

1. un’attestazione della si-tuazione di crisi di mercato, di settore, occupazionale o aziendale;

2. un progetto complessivo che attesti, al proprio inter-no, il ruolo svolto dai proces-si formativi di cui è richiesto il finanziamento;

3. un accordo di condivisio-ne del progetto proposto da parte delle RSA/RSU o, in lo-ro assenza, da parte di alme-no un sindacato rappresenta-tivo a livello provinciale della categoria, ovvero un accordo stipulato presso l’Ente bilate-rale di riferimento.

I destinatari delle attività formative possono essere la-voratori dipendenti, collabo-ratori a progetto, imprendito-ri e soci attivi per tutti i set-tori economici ad esclusione del settore agricoltura.

I progetti dovranno esse-re presentati mediante utiliz-zo di una procedura informa-tica. Per fare ciò è necessario collegarsi all’indirizzo inter-net http://www.fse.provincia.tn.it e seguire il percorso: area enti e aziende - area aziende - avvisi e bandi - dove si trova tutta la documentazione ne-cessaria.

I progetti potranno essere presentati settimanalmente con scadenza fissata alle ore 12.00 di ogni venerdì e saran-no finanziati fino all’esauri-mento delle risorse. Il termi-ne ultimo per la presentazio-ne dei progetti è fissato per il giorno 11 dicembre 2009.

A parità di punteggio sa-ranno preferiti i progetti pre-sentati dalle piccole e medie imprese rispetto a quelli del-le grandi imprese.

INFORMAZIONI Per maggiori informazioni sull’attività e sui progetti legati al Fondo Sociale Europeo è possibile rivolgersi a:

Ufficio Fondo Sociale Europeo della Provincia Autonoma di Trentovia Zambra 42 - Top Center – 4° piano, 38121, TrentoTelefono: 0461/492989 e 0461/491236

Struttura Multifunzionale Territoriale – Ad Personamvia Pranzelores 71, 38121, Trento Numero verde 800 163870

Internethttp://www.fse.provincia.tn.it

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Investire sulla formazione:il Fondo Sociale EuropeoL’obiettivo: valorizzare «un uso intensivo della conoscenza». Le aziende possono presentare le proprie proposte d’intervento formativo

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Un magazine per Pinzoloè uscito il terzo numero di Pinzolo Oggi, magazi-ne del Centro Pineta di Pinzolo, nonchè esempio di editoria di informazione turistica. Tra un inter-

vento di Annibale Salsa, presidente del CAI, una notizia dell’inaugurazio-ne del museo dello sci e della montagna e il calendario degli eventi del prossimo inverno, Pinzolo Oggi è l’esem-pio dell’intraprendenza del turismo trentino che cerca, come dice il direttore Walter Fac-chinelli, di «creare un collegamento affetti-vo con amici e clienti e informare sulle inizia-tive della Val Rendena e di tutto il Trentino».

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WWW.UNIONE.TN.ITNotizie sulla vita associativa, aggiornamenti nor-mativi e fiscali, andamenti dell’economia trentina e nazionale? Si trovano tutti sul sito internet del-l’Unione, www.unione.tn.it. Ogni Associazione ha il proprio spazio per comunicare con gli associati, che possono anche accedere - previa registrazione gratuita - ad un’area riservata dove trovare ulteriori approfondimenti su leggi, scadenze, disposizioni e altro materiale utile.

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