giornale Unione - 2009 - n.11-12

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P. NOVEMBRE DICEMBRE 2009 ANNO XXVI N. 11-12 U nione Entro il 2010 i primi sportelli sul territorio italiano La banca del Terziario Lo slogan: «Fatta dagli imprenditori, per gli imprenditori» IL BUON AUGURIO

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La banca del Terziario Lo slogan: «Fatta dagli imprenditori, per gli imprenditori» Entro il 2010 i primi sportelli sul territorio italiano NOVEMBRE DICEMBRE 2009 ANNO XXVI N. 11-12 C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO NELLA QUALITÀ Risto Party Via del Commercio, 22 TRENTO Tel. 0461.402028 [email protected] Risto3 Società Cooperativa Via del Commercio, 57 TRENTO Tel. 0461.825275 www.risto3.it [email protected]

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C O N F C O M M E R C I O | GIORNALE DEL COMMERCIO TURISMO E SERVIZI DEL TRENTINO

Direttore responsabile: Walter Filagrana. Direzione amministrazione: 38100 Trento, via Solteri 78, Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento. Attenzione: in caso di mancato recapito rinviare all’ufficio TN CMP per la restituzione al mittente che si impegna a corrispondere il diritto dovuto. Contiene I.P.

NOVEMBRE DICEMBRE 2009ANNO XXVI N. 11-12

Unione

Entro il 2010 i primi sportelli sul territorio italiano

La banca del TerziarioLo slogan: «Fatta dagli imprenditori, per gli imprenditori»

il bUon

aUgUrio

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ecco La banca deL Terziarioa pagina 28La Banca d’Italia ha dato il via libera all’operazione. Entro il 2010 i primi sportelli sul territorio italiano della Banca promossa dalle organizzazioni imprenditoriali: una banca «degli imprenditori, per gli imprenditori»

editoriale5 Il miglior auspicio di ripresa per il futuro

società unione6 Società Unione: crescita e sviluppo

consumi di fine anno

13 Consumi e spese natalizie: famiglie ancora prudenti

15 Auto: novembre da record per il mercato italiano

il bilancio provinciale

16 Dellai: creare più valore per la nuova Autonomia

18 Bilancio provinciale, la manovra per il 2010

20 Firmata l’intesa fra Provincia e forze economiche e sociali

la finanziaria nazionale

22 Sostituzioni più veloci se il dipendente dà forfait

il lutto

24 L’Unione perde Carlo Fiaschetti

confidimpresa

26 Consultalex, imprese sempre aggiornate

ricettivo

30 Essere albergatori ai tempi della crisi

34 Nasce il consorzio Trentino Outdoor

somministrazione e intrattenimento

35 Pubblici esercizi la situazione è critica

dettaglio / aspan

38 Consorzi, vitali per i centri storici

38 I fioristi trentini: stop con l’abusivismo

UnioneMensiLe di inforMazione

deLL’Unione coMMercio TUrisMo servizi Professioni e PMi deLLa Provincia di TrenTo

Direzione, redazione e amministrazionevia Solteri 78, 38100 Trento

Telefono 0461/880111 Fax 0461/880302www.unione.tn.it

[email protected]

Direttore responsabileWalter Filagrana

Hanno collaborato a questo numeroGiancarlo Baldi, Giovanni Benaglia, Vlado

Benedetti, Franco Camin, Monica Clementi, Fabrizio Cucchiaro, Maurizio Lavarian,

Gianpiero Lui, Tony Marroni, Alfonso Moser, Paolo Mosna, Giorgia Tarter, Mattia Zeni

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 424 del 23/1/1984

StampaLitografica Editrice Saturnia snc - Trento

Associato Unione Stampa Periodica Italiana

Iscritto al Registro Nazionale della Stampa al numero di repertorio 5.982 in data

8/10/1997

ImpaginazioneCurcu & Genovese Associati Srl - Trento

Via Ghiaie 15 - 38100 TrentoTel. 0461/362122 - Fax 0461/362170

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàSudtiroler Studio Srl

Via Ghiaie, 15 - 38100 - TrentoTel. 0461/934494 - Fax 0461/935706

Tiratura: 13.000 copieQuesto numero è stato chiuso il 18/12/2009

Sommario11-12 / Novembre Dicembre 2009

40 Panificatori trentini, un altro anno intenso

servizi

42 L’informazione locale trentina a convegno

44 Quando l’associato è tutelato e garantito

45 Sicurezza e psicologia, successo degli incontri ANACI

45 FIMAA: ecco Guida Casa 2010

produttivo

47 Finanziaria 2010, l’analisi di Fai Conftrasporto

49Rensi: «Più credito per le aziende artigiane»

giovani imprenditori

50 I giovani in campo per il team building

terziario donna

51 Donne e tecnologia, storie di successo

locali

52 Il nuovo anno inizia con i negozi aperti

53 «Don Milani, per far crescere gli imprenditori del futuro»

53 «l’Apt sia vicina ai privati»

assicurazioni

55 Polizze Rc Auto: i rischi dell’assicurato

confcommercio

57 Il premio Libero Grassi contro la corruzione

enasco

59 Doppia pensione con le collaborazioni

previdenza

60 I versamenti aggiuntivi al fondo pensione

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editoriale

di Giovanni BortPresidente Unione commercio Turismo servizi Professioni e PMi della provincia di Trento

è iniziata la stagione invernale; il pon-te dell’Immacolata è stato un buon pro-logo a quella che ci auguriamo sia

una stagione molto soddisfacente per le no-stre imprese e per l’intero Trentino. Abbia-mo visto, quest’estate, che l’effetto volàno eser-citato dal turismo sull’economia locale non è per niente trascurabile, avendo contribui-to ad attenuare gli effetti della crisi di que-sto annus horribilis per l’economia globale.

Nel momento in cui andiamo in stampa la neve è già caduta sulle valli trentine e molti impianti di risalita sono già in funzione da di-versi giorni. Ci auspichiamo che, quando en-treremo nel vivo delle festività di fine anno e l’arrivo di turisti sarà maggiore, le condizio-ni metereologiche ci consentano di offrire an-cora l’esperienza di un Trentino imbianca-to e pronto ad accogliere al meglio chi l’avrà scelto per trascorrere le proprie vacanze.

La neve non può che rientrare nella sfera de-gli «auspici», poichè gli eventi climatici non dipendono dall’uomo; ricorrere alla speran-za, quindi, in questi casi è concesso. Ma nel-l’attività di un imprenditore, sia esso alber-gatore, commerciante, professionista, pubbli-co esercente o ristoratore, la maggior parte degli eventi sono prevedibili e migliorabi-li, benchè molte volte essi non dipendano da noi. Sto parlando naturalmente di quel com-plesso di condizioni che rendono più o me-no facile il nostro lavoro, in primis gli aspet-ti burocratici. La crisi ha avuto il merito - se così si può dire - di portare alla costante at-tenzione dell’opinione pubblica e degli am-ministratori la necessità di procedere velo-cemente verso una massiccia sburocratizza-zione. Non è solo una questione di imprese e aziende: è un bisogno che riguarda tutti.

Un altro aspetto è quello dei molti control-li, compiuti dai vari organismi ed enti. Sia ben chiaro: noi siamo i primi a difendere l’uti-lità di questi controlli, che tutelano la libe-ra concorrenza, ma siamo anche i primi a chiedere che non si assuma un atteggiamen-to fatto di pregiudizi e accanimento. Le re-gole vanno rispettate e vanno fatte rispetta-re, ma non possiamo tollerare che entri in vi-gore la «presunzione di colpevolezza», da verificare a tutti i costi e con ogni mezzo.

In questi mesi di lenta ripresa è importan-te che ciascuno prenda coscienza delle proprie responsabilità; è un appello di buonsenso, lan-ciato da più parti anche in campo nazionale.

Di sicuro la ripresa non sarà immediata nè veloce. Non sono nemmeno del tutto chiare le ripercussioni che questa crisi ha avuto sul no-stro sistema economico. Se, da un lato, è cer-ta l’emorragia di posti di lavoro, causata so-prattutto dalla grande industria, dall’altro oc-correrà gran parte del nuovo anno per capire come le imprese italiane e trentine reagiran-no alla crisi e ai vari strumenti messi in cam-po dal governo nazionale e da quello locale.

Nella ricerca dell’Ufficio studi di Con-fcommercio sui consumi natalizi, che ri-portiamo in questo numero, emerge una crescita, seppur debole, dei consumi del-le famiglie italiane. Sono buoni auspici, che fanno ben sperare anche per il futuro.

Winston Churchill diceva che il pessimista vede pericoli in ogni opportunità, mentre l’otti-mista vede opportunità in ogni pericolo. L’im-prenditore, per natura, preferisce essere otti-mista. E alla speranza, che riserva per even-ti come la neve, preferisce l’intraprendenza.

A tutti i Soci e lettori, un buon Natale e i migliori auguri per un felice Anno nuovo. Unione

NOVEMBRE DICEMBRE 2009 5

Il miglior auspiciodi ripresa per il futuroIl presidente Bort: «Nei controlli e accertamenti non si assuma un atteggiamento fatto di pregiudizi e di accanimento»

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UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 20096

società Unione

Società Unione:crescita e sviluppoI risultati delle società del mondo Unione confermano un trend di crescita positivo, nonostante la congiuntura. Merito di servizi innovativi e di qualità, di un management altamente professionale e di scelte strategiche che si sono dimostrate vincenti.

Unione Commercio Turismo Servizi Professioni e Pmi del Trentino2005 2006 2007 2008

Ricavi € 2.718.783 € 3.033.490 € 2.972.965 € 2.989.010 Utile € 9.850 € 48.593 € 46.266 € 24.865

Grazie ad un utile di quasi 2 milioni di euro, Ucts Srl, la hol-

ding che raggruppa le par-tecipazioni dell’Unione, ha archiviato il 2008 con sod-disfazione, nonostante le prime avvisaglie della diffi-cile stagione che l’economia globale avrebbe vissuto nel-l’anno successivo.

Una gestione oculata e professionale ha permesso di ottenere risultati importanti, che consentono, a loro volta, di mantere efficace e qualifi-cata l’attività sindacale del-l’Unione, delle Associazioni e dei loro Presidenti.

I buoni risultati riguarda-

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società Unione

Holding UCTS TRENTO SRL(costituita nel 2005)

2005 2006 2007 2008

Dividendi € 1.218.106,00 € 1.247.778,00 € 1.296.744,00 € 2.241.666,00

Utile € 1.161.756,00 € 1.125.681,00 € 993.267,00 € 1.981.558,00

no un po’ tutto il gruppo del-le controllate Ucts Srl, com-presa Seac Spa, la società di servizi detentrice di una quota di mercato importan-te a livello nazionale e pun-to di riferimento per i servizi alle associazioni in Italia.

Va segnalato che le quote associative all’Unione, sud-divise nelle varie tipologie di adesione, sono rimaste inva-riate dal 2005.

Nel 2005 l’Unione ha dato il via a Ucts Trento Srl, hol-ding per rendere più efficace e gestire con maggiore razio-nalità le partecipazioni azio-

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UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 20098

Servizi Imprese2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Valore produzione € 5.746.240 € 6.232.460 € 6.730.394 € 6.735.282 € 6.859.453 € 6.917.829 € 7.420.584 € 7.699.420Utile ante imposte € 278.730 € 823.541 € 972.898 € 718.232 € 775.391 € 642.259 € 739.259 € 589.351

Terfin Srl2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ricavi € 371.504 € 379.479 € 380.526 € 381.771 € 424.137 € 614.389 € 683.423 € 736.084 Utile € 115.245 € 130.395 € 140.985 € 138.550 € 217.865 € 77.531 € 165.505 € 109.653

società Unione

Consolidato gruppo Seac2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ricavi € 22.922.000 € 22.002.000 € 26.291.000 € 23.642.000 € 23.910.000 € 25.402.000 € 28.399.000 € 31.450.000

narie. I ricavi del 2008 si at-testano, per l’Unione a quasi tre milioni di euro.

Servizi imprese SrlLa società di servizi di via Solteri, che offre una molte-plicità di prodotti alle azien-de, dalla contabilità alle con-sulenze di vario tipo, ha rag-giunto nel 2008 un valore della produzione di oltre 7 milioni e mezzo di euro, ed un utile ante imposte di ol-tre mezzo milione di euro. Un valore che è raddoppiato dal 2001, quando era di poco sotto ai 280 mila euro.

Terfin Srl La società che gestisce l’Au-tosilo Buonconsiglio, in via Petrarca a Trento, nel 2008 a ottenuto oltre 700 mila euro di ricavi, con un utile di po-co superiore ai cento mila.

Il gruppo SeacIl consolidato del gruppo, che comprende tutte le so-cietà del sistema Seac, ha to-

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società UnioneSeac Spa

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008Ricavi € 20.985.000 € 20.218.000 € 23.835.000 € 21.013.000 € 20.893.000 € 22.385.000 € 24.162.000 € 23.370.000

Seac Leasing Spa2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ricavi q.te interessi € 1.770.000 € 1.518.000 € 1.544.000 € 1.274.000 € 1.273.000 € 1.262.000 € 1.362.000 € 1.502.000 Ricavi valore res. € 17.658.000 € 22.364.000 € 22.106.000 € 26.110.000 € 29.067.000 € 23.725.000 € 21.860.000 € 18.693.000 Ricavi Altri prov. € 9.906.000 € 9.875.000 € 11.577.000 € 9.188.000 € 10.595.000 € 8.555.000 € 7.885.000 € 7.295.000

Seac Servizi Srl2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ricavi € 559.000 € 450.000 € 440.000 € 510.000 € 502.000 € 473.000 € 477.000 € 511.000

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Seac Micon2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ricavi € 44.000 € 241.000 € 338.000 € 336.000 € 336.000 € 369.000 € 627.000

società UnioneSeac Cefor

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008Ricavi € 286.000 € 755.000 € 895.000 € 894.000 € 794.000 € 829.000 € 842.000

talizzato nel 2008 quasi 31 milioni e mezzo di euro di ricavi. La parte del leone è di Seac Spa, la capofila, che se nel 2000 segnava quasi 21 milioni di euro di ricavi, nel 2008 ha raggiunto e supera-to quota 23 milioni.Buona anche la performan-ce di Seac Leasing Spa, socie-tà che si occupa di prodotti leasing su più tipologie di be-ni, di Seac Servizi, Seac Cefor (centro di formazione specia-lizzato) e Seac Micon (miglio-ramento continuo, per l’ag-giornamento professionale).Va sottolineato che il so-lo gruppo Seac, nel 2008, ha versato, tra imposte sul red-dito e sul lavoro, contribu-ti previdenziali, oneri assi-curativi e altre tassazioni, 15.428.000 euro.

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UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 13

consumi di fine anno

Consumi e spese natalizie: famiglie ancora prudentiConfcommercio presenta i risultati mensili dell’Indicatore dei Consumi e le previsioni di Natale. Le famiglie italiane spenderanno a Natale lo 0,6 per cento in più rispetto al 2008. A ottobre i consumi aumentano dello 0,4 per cento su base annua.

Tra regali, viaggi, ceno-ni e festeggiamenti le famiglie italiane spen-

deranno per il Natale oltre 31 miliardi di euro, lo 0,6% in più rispetto ai 30,8 miliar-di di euro spesi nel 2008. In sostanza ogni famiglia italia-na spenderà a Natale 1.270 euro, praticamente 15 euro in più rispetto al Natale del-lo scorso anno senza con-siderare l’inflazione. A cre-scere, però, saranno anche i risparmi. Le famiglie, infat-ti, risparmieranno il 2,9% in più della propria tredicesi-ma pari a 3,7 miliardi di eu-ro, contro i 3,6 miliardi del 2008. La tredicesima desti-nata ai consumi sarà pari a 26,7 miliardi di euro e regi-strerà una crescita dell’1% ri-spetto alla quota di tredicesi-

coli sportivi.Questa la stima dell’Ufficio

Studi di Confcommercio che ha presentato i risultati del-l’Indicatori dei Consumi per il mese di ottobre e le previ-sioni per le spese natalizie. Il responsabile dell’Ufficio Stu-di, Mariano Bella, ha sottoli-neato che “le famiglie sono perfettamente consapevoli che non possono ancora fe-steggiare l’uscita dalla malat-tia e dalla recessione”. Secon-do Confcommercio, la me-tà degli italiani è orientata a fare gli stessi acquisti dello scorso anno, mentre un ter-zo ci rinuncerà parzialmen-te come già aveva fatto nel

ma del 2008. A calare saran-no i consumi aggiuntivi di lavoratori autonomi e da al-tri redditi che a Natale regi-streranno una flessione della spesa dell’1,7% pari a 4,3 mi-liardi di euro. Dei 31 miliar-di di spesa complessiva 12,2 miliardi sarà destinata ai ne-gozi registrando una crescita

dello 0,1% rispetto alla spe-sa del 2008. Le altre spese, tra cui (gli alberghi, i viaggi, le auto) cresceranno dell’1%, pari a 18,8 miliardi di euro. I regali che le famiglie sce-glieranno saranno in manie-ra maggiore orientati ver-so l’abbigliamento, i libri, gli alimentari, il vino e gli arti-

Bella (Ufficio studi Confcommercio): «Le famiglie sono perfettamente consapevoli che non possono ancora festeggiare l’uscita dalla malattia e dalla recessione».

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consumi di fine anno

2008. A conferma del fatto che sarà ancora un Natale al-l’insegna della cautela è il fat-to i regali saranno destina-ti soprattutto ad una cerchia ristretta di familiari.

Per quel che riguarda i con-sumi di ottobre, l’Icc segnale un aumento dello 0,4% base annua, risultato positivo per il quinto mese consecutivo, ma che va letto con estrema cautela. In termini congiun-turali (base mensile), infat-ti, l’indicatore segnala per il terzo mese consecutivo un

Capitoli Indice Ottobre 2008

Indice Ottobre 2009

Variazione % su mese precedente

Variazione % stesso mese

dell’anno precedente

Tasso medio

Prodotti alimentari e bevande analcoliche 131,1 129,5 -0,2 -1,2 1,9

Bevande alcoliche, tabacchi 179,7 184,5 -0,1 2,7 3,9Abbigliamento, calzature 119,3 119,9 0,1 0,5 -0,2Abitazione, acqua, elettricità, combustibili 164,4 155,9 -0,5 -5,2 -0,8

Mobili, serv. casa 134,0 135,8 0,4 1,3 1,9Servizi sanitari 117,0 116,7 0,1 -0,3 -0,2Trasporti 148,2 142,3 -0,8 -4,0 -4,0Comunicazioni 65,3 66,2 -0,3 1,4 -1,3Ricreazione, cultura 118,3 117,7 -0,1 -0,5 -1,0Istruzione 145,1 157,1 4,1 8,3 5,7Alberghi, pubblici esercizi 133,4 135,5 0,1 1,6 2,0Altri beni e servizi 137,9 141,9 0,4 2,9 2,4

indice dei Prezzi: cresce L’isTrUzione, giù TrasPorTi e coMUnicazioni L’ufficio statistica PaT diffonde i dati per ottobre 2009. in Trentino ripresa più lenta alla media italiana

Torna a calare, in Trentino, l’indice dei prezzi al consumo: dopo che a settembre si era registrato un -0,3% rispetto al mese precedente (+0,2% era invece la variazione luglio/agosto 2009), a otto-bre il valore ha raggiunto -0,1%. Lieve crescita, ma che pure fa ben sperare per la ripresa degli scam-bi e dell’economia trentina. Secondo i dati dell’Uf-fiico statistica della Provincia, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati è stato, per la città di Trento, pari a 130,0, con base 1995 = 100. La variazione percentuale rispetto al mese precedente dunque è stata dell’0,1, mentre,

rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il 2008, è stata del -0,5%. Il tasso medio d’infla-zione, invece, ovvero l’incremento percentuale del periodo di 12 mesi, compreso il mese di riferi-mento, rispetto allo stesso periodo degli anni pre-cedenti, è pari allo 0,3%, meno dello 0,6% di set-tembre e dello 0,9% di agosto. A livello nazionale, il tasso medio di inflazione è pari all1,0%, con una variazione percentuale dei prezzi, sul mese prece-dente, dello 0,1% (135,5 a ottobre contro 135,4 di settembre) .

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L’andamento del tasso medio di inflazione in Italia (linea blu) e nel-la città di Trento (linea rossa), nel periodo compreso tra gennaio 2009 e ottobre 2009

Il tasso medio di inflazione dei prezzi al consumo

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 15

consumi di fine anno

arretramento seppure di en-tità molto modesta (-0,2%)”. «La situazione generale – si legge nel rapporto - pur con-tinuando ad essere caratte-rizzata da molti elementi di incertezza, legati soprattutto all’evoluzione dell’occupazio-ne, segnala la presenza sem-pre più diffusa di elemen-ti positivi. L’attenuarsi della fase riflessiva ed i primi se-gnali di un lento avvio di una fase di graduale uscita dal-la recessione trovano riscon-tro anche nel clima di fiducia delle famiglie e delle impre-se rilevato dall’Isae. Nel me-se di novembre gli indicato-ri mostrano una evoluzione positiva del sentiment di tut-ti gli operatori economici. La

presenza di un contesto eco-nomico meno negativo ri-spetto ai mesi precedenti si evidenzia anche dai risultati dell’indagine rapida di Con-findustria che segnala, a no-vembre, un incremento del-la produzione industriale rispetto al mese preceden-te dell’1,0% (+1,6% ad otto-

bre). La tendenza al miglio-ramento dei livelli produttivi dovrebbe proseguire, stando a quanto rilevato sul versan-te degli ordini, anche nei pri-mi mesi del 2010».

Il miglioramento mostra-to ad ottobre dall’ICC, ri-spetto all’analogo mese del 2008, riflette un incremen-to dei volumi acquistati dal-le famiglie sia per i beni che per i servizi. I prezzi dei be-ni e servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato, an-che nel mese di ottobre 2009, una tendenza al ridimensio-namento (-0,1%). Il dato, che segnala un attenuarsi della tendenza deflazionistica che ha raggiunto il suo massimo nei mesi estivi, comincia a ri-flettere gli effetti statistici de-rivanti dal confronto con un periodo di forte decelerazio-ne dell’inflazione. La doman-da per beni e servizi ricreati-vi ha registrato, rispetto ad ottobre del 2008, una dimi-nuzione dell’1,7%.

Novembre da record per il mercato dell’auto. Se-condo i dati del ministero dei Trasporti, la Moto-rizzazione ha immatricolato 182.976 autovetture, con una variazione di +31,25% rispetto a novem-bre 2008, durante il quale furono immatricola-te 139.413 autovetture. Nello stesso periodo ha registrato 394.441 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -0,06% rispetto a novembre 2008, durante il quale furono registrati 394.667 trasferimenti di proprietà. Il volume glo-bale delle vendite (577.417 autovetture) ha dun-que interessato per il 31,69 % auto nuove e per il 68,31 % auto usate. Tra i marchi esteri, Ford si con-ferma leader in Italia, con 17.726 vetture immatri-colate a novembre ed un balzo del 47,95% rispetto ad un anno fa. Seconda in classifica è Volkswagen,

con 11.506 vendite e una crescita del 25,17%, terza è Opel (10.929 unità, +13,07%), tallonata da vicino da Citroen (10.729 unità, +25,40%) e Peugeot con un incremento del 155%, a 10.371 unità e Toyota (7.645 unità, +22,75%).

SANGALLI: CONSUMI IN CRESCITA, DATO INCORAGGIANTE«Come confermano i dati sugli indicatori dei consumi, il mese di ottobre ha registrato un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Questo è un dato confortante ma allo steso tempo deve essere letto con grande prudenza e cautela». Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel corso della presentazione dell’Indicatore dei Consumi di ottobre e delle previsioni di spesa degli italiani per le prossime festività natalizie. «Il passaggio dalla recessione del 2009 alla ripartenza del 2010 – ha aggiunto Sangalli - presenterà ancora molti effetti di difficoltà. Più produttività e meno pressione fiscale si confermano le ricette per irrobustire fiducia e consumi». «Con un’economia in convalescenza - ha concluso il presidente - non ci potrà essere un Natale brillante, ma le previsioni non ve-dono nero e, pur modesto, ci sarà un miglioramento».

aUTo: noveMbre da record Per iL MercaTo iTaLianoimmatricolate 182.976 autovetture: +31,25% rispetto a novembre 2008

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il bilancio PAT

Rafforzare l’Autonomia. Potreb-be essere questo il disegno che si legge in controluce dai documen-

ti programmatici dell’attuale legislatu-ra, la cui espressione chiave è il «capita-le territoriale». E di rinnovamento del-l’Autonomia è proprio il Presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, a parlarne, in un’intervista concessa al nostro giornale. Dopo gli interventi specifici di Olivi (lu-glio/agosto) e Mellarini (settembre/otto-bre) è il presidente della Giunta provin-ciale ad illustrare i contenuti della mano-vra di bilancio e del piano di sviluppo. Presidente, l’impressione è che la mano-vra finanziaria provinciale per il 2010 non guardi soltanto all’anno futuro ma alzi il proprio orizzonte più in là, a quello che sa-rà il Trentino nei prossimi decenni. È così?Sì, è senz’altro così. In verità quella di rinnovare la nostra Autonomia è un’esi-

genza che si avverte da qualche anno; il Trentino ha già cominciato nel corso della precedente legislatura a ragiona-re attorno ad un’ipotesi di terzo Statuto, tenendo conto della dimensione eurore-gionale che si è andata via via delinean-do. In attesa che vengano a maturazio-ne le condizioni per un ragionamento globale, abbiamo comunque iniziato ad introdurre degli elementi di novità nel nostro welfare, nell’assetto delle finanze provinciali e così via. In parte l’occasione è stata data dal Piano anticrisi varato nel 2009; alcune misure adottate in quella sede diventano, con il Bilancio 2010, ele-menti stabili del nostro sistema: uno per tutti il reddito minimo di garanzia, che allinea il nostro territorio ai Paesi euro-pei più avanzati. Anche l’accordo che ab-biamo siglato con il Governo in materia

di federalismo fiscale ha introdotto del-le novità importanti: la sparizione della quota variabile e l’estensione dei mecca-nismo dei 9/10 delle imposte riscosse in Trentino a materie prima escluse, come le accise sui carburanti, non ha infatti so-lo un valore meramente contabile. In fu-turo, l’Autonomia dipenderà in maniera pressoché esclusiva dalla ricchezza che è capace di generare; da qui l’importan-za, sottolineata dal nuovo Bilancio, della produzione di valore, e quindi degli in-vestimenti nelle risorse umane, nella ri-cerca, nel sostegno alle imprese.Il sesto dei dieci impegni del programma della legislatura è intitolato “Essere part-ner di chi intraprende”. In che modo l’am-ministrazione pubblica può farsi “partner” del mondo imprenditoriale?In Trentino il primo e principale impe-rativo è quello di fare sistema. Da tem-

Dellai: creare più valoreper la nuova AutonomiaIl presidente della Provincia parla della manovra di bilancio: le misure anticrisi per le imprese rimarranno (ri-tarate) anche per la ripresa. «Il terziario sarà sicuramente una componente fondamentale della nostra economia, anche più di adesso. Ma è necessario puntare su innovazione, qualità e sinergie. E approfittare della globalizzazione»

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il bilancio PAT

po parlo della necessità di sentirsi - tutti quanti, soggetti pubblici e privati - parte di un’unica piattaforma produttiva. Det-to questo, le opportunità sono diverse. Per rimanere alle misure del Piano an-ticrisi, la manovra adottata assieme ai Confidi per garantire alle imprese tren-tine il necessario accesso al credito anche nei momenti più difficili della recessio-ne, rappresenta un esempio significati-vo. Adesso che la fase peggiore della re-cessione sembra passata, rimangono in campo strumenti come la “legge Olivi”, il lease back, i prestiti partecipativi, che possono essere utilmente riutilizzati e se necessario “ritarati” per le nuove esigen-ze che si genereranno nella fase del rilan-cio, che ci auguriamo sia vicina. Un al-tro settore rilevante è quello della ricerca e sviluppo, nel quale l’impegno della Pro-vincia è stato, almeno negli ultimi dieci anni, davvero importante.Il “capitale territoriale” è un concetto inno-vativo che coniuga le molteplici forze pre-senti in una comunità in un progetto con-diviso: dalla risorsa della tradizione al ca-pitale umano, dal mondo delle imprese al settore dell’associazionismo. Come sarà possibile individuare una strategia di svi-luppo per ciascun aspetto del “territorio”?Il Piano di sviluppo provinciale individua le coordinate lungo le quali siamo chia-mati a muoverci. Il capitale territoriale in particolare è un concetto che richiama la necessità di puntare sull’efficienza del si-stema-Trentino, a vantaggio della com-petitività delle attività economiche: tan-to una buona dotazione infrastrutturale (dalle strade alle reti telematiche) quanto una amministrazione pubblica efficien-te sono parte integrante di questo ragio-namento. Con capitale territoriale però facciamo riferimento anche alla qualità del territorio e dell’ambiente, una quali-tà da cui trae vantaggio l’intera comuni-tà. Parliamo insomma di sicurezza, del-

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Lorenzo Dellai, presidente della Provincia

Autonoma di Trento

l’efficiente gestione del patrimonio fore-stale, insomma di un efficace governo del territorio nel suo in-sieme.La crisi è un argomen-to ormai stabile nel-le cronache degli ultimi mesi. Alcuni indi-catori oggi fanno sperare verso una ripresa che però – a livello italiano – non sarà (se-condo il rapporto Censis sulla società ita-liana) portatrice delle tanto auspicate rifor-me. Come sarà il Trentino, dopo l’emergen-za di questi mesi? Sarà sicuramente più forte, più attrezzato ad affrontare le sfide della globalizzazio-ne, più articolato sul piano delle politiche sociali e di welfare, forse anche più con-sapevole della sua forza, posto che a tut-ti gli effetti l’impatto della crisi in Tren-tino non è stato drammatico come forse qualcuno si attendeva. Con questo non voglio sottovalutare le situazioni di soffe-renza che naturalmente si sono registra-te e si registrano anche qui, ma semmai sottolineare come la reazione di tutte le forze “sane” del Trentino sia stata pron-ta, tempestiva, e sotto molti punti di vi-sta efficace.Confcommercio più volte ha sottolinea-to la grande importanza delle imprese del terziario; piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che rappresentano la maggioranza delle imprese italiane e che contribuiscono in maniera significativa al-l’economia. Come vede, Presidente, il ter-ziario del futuro, in Trentino? Quali saran-no le vie di specializzazione di un’economia già oggi fortemente “terziarizzata”?Il terziario sarà sicuramente una com-ponente fondamentale della nostra eco-nomia, anche più di adesso. Sarà sempre di più un terziario di qualità, capace di muoversi a tutto campo. Un terziario, ci auguriamo, in grado di approfittare an-che delle opportunità generate dalla glo-

balizzazione e dalla natura di terra “di frontiera” del Trentino. Per fare questo, però, è necessario puntare su alcuni fat-tori decisivi: qualità, innovazione, risor-se umane, sinergie, perché non è sempre vero che “piccolo è bello”, anche se è ve-ro che la forza del Nord-est (a cui pure il Trentino non può essere assimilato sic et simpliciter) è data in primo luogo dalle imprese di piccole dimensioni, dalla loro vivacità e creatività. Il distretto del turismo è un’idea che l’Unio-ne porta avanti da tempo: connettere e so-stenere in maniera sistematica tutti i sog-getti e gli attori locali che contribuiscono, direttamente e indirettamente, a creare e a gestire il Trentino turistico, consci che il be-ne più prezioso del turismo trentino è l’am-biente e la sua tutela. C’è spazio, secondo Lei, per una promozione di questa “voca-zione” territoriale?Certamente c’è spazio per questa voca-zione; del resto siamo una terra dolomi-tica, e le Dolomiti sono state “promosse” proprio nel 2009 patrimonio dell’uma-nità dall’Unesco. Quell’esperienza dimo-stra che superando le gelosie reciproche, e stringendo alleanze anche con i no-stri “vicini di casa”, i risultati non posso-no che arrivare. C’è poi tutta la partita del nuovo Pup - e parallelamente quella del-le Comunità di valle - che sta a dimostra-re come l’interesse primario del Trentino sia proprio quello di coniugare esigen-ze dell’uomo (in primis quelle di natura economica) e esigenze dell’ambiente.

Il turismo è una delle dimensioni del capitale territoriale trentino, nonchè una «vocazione» da sostenere e promuovere

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Con la presentazione dell’impostazione pro-grammatica di bilancio 2010 e per la durata della legislatura pluriennale, nonchè della proposta di schema delle scelte relative al Programma di Svi-luppo per la XIV legislatura, il Presidente Dellai ha voluto porre le premesse per ridisegnare le stra-tegie e le azioni strutturali per lo sviluppo futuro del Trentino e della sua Autonomia.Stiamo infatti assistendo ad una fase di grandi mutamenti economici e finanziari che se da un lato continuano a presentare motivi di grande preoccupazione per il futuro delle nostre azien-de, dall’altro ci auguriamo sappiano rappresen-tare anche nuove e più significative opportunità che richiedono comunque di essere esplorate ed interpretate.La manovra di bilancio è stata impostata su un rafforzamento delle azioni anticongiunturali ma aperta nella definizione anche alle azioni sullo sviluppo sostenibile per consolidare la competi-tività, la coesione sociale e l’attrattività dei terri-tori.I Patti che l’Amministrazione propone (qualità so-ciale, qualificazione della spesa corrente, produt-

tività di sistema) rappresentano in sé una sfida da accogliere perchè si pongono come paradigma di riferimento per tutti si soggetti sia pubblici che privati. Gli Assi individuati nel documento pro-grammatico si rafforzano di nuove priorità per l’emergere di nuove esigenze e nuovi indirizzi necessari alle politiche pubbliche e ciò per essere incisive nella realtà economico-sociale.Il tema centrale del “capitale territoriale” previsto nel Programma di Sviluppo si pone come filo conduttore e accompagnatore delle strategie per il rafforzamento delle identità territoriali, del-la coesione sociale, della solidarietà, dello svilup-po sostenibile e della valorizzazione del capitale produttivo aziendale nel duplice significato di crescita sia del capitale umano che dell’innova-zione tecnologica e dei sistemi.Unione condivide tutti quegli obiettivi che so-stengono lo sviluppo economico, che rilancino la competitività aziendale proprio nella valorizza-zione della crescita delle piccole e medie aziende che rappresentano il 93% del totale e che costi-tuiscono la struttura portante dell’economia dif-fusa e dello sviluppo dei territori.

Vi è quindi , a parere di Unione, la necessità di un riconoscimento sostanziale della politica verso queste imprese come condizione strutturale di democrazia economica per favorirne la loro presenza sui mercati, per la loro piena efficienza e crescita, sostenendo anche percorsi formativi innovativi.Si condividono inoltre tutte le azioni che raffor-zano la nostra Autonomia , la nostra identità, e che fanno dell’equilibrio territoriale un primato da conservare. La manovra finanziaria in oggetto espressamen-te si candida come anello di congiunzione di tra-ghettamento dalla manovra anticrisi al modello strutturale dello sviluppo futuro della Provincia.È giusto e politicamente lungimirante operare in questa direzione e per il medio termine ma va anche detto che le aziende sono preoccupate particolarmente per l’oggi: la realtà contingente, a nostro parere, non consente ancora di abbrac-ciare pienamente l’ottimismo dei numeri.La situazione economica, infatti, è ancora debole seppure in presenza di qualche dato positivo ma gli elementi previsionali difettano di continuità.

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il bilancio PAT

Bilancio provinciale,la manovra per il 2010Le osservazioni che l’Unione ha presentato alla commissione consiliare sulla finanziaria e sul Programma di Sviluppo

Il testo seguente riporta le osservazioni puntuali che l’Ufficio studi del-l’Unione ha predisposto in merito alla manovra di bilancio per il 2010 e al programma di sviluppo provinciale presentati dalla giunta provin-ciale. Nel merito delle osservazioni, sono condivisibili praticamente tutte le premesse metodologiche impiegate nella redazione del bilancio. In particolare è apprezzabile l’introduzione del capitale territoriale, ovvero l’insieme delle specificità del territorio.

Dichiaratamente, la manovra di bilancio 2010 mira a rendere sistemati-ci gli interventi anticrisi approvati nel corso dell’anno, nella convinzione che essi, così come hanno contribuito ad attenuare gli effetti della con-giuntura negativa, possano incidere positivamente sulle dinamiche di sviluppo. In questo senso si colloca l’individuazione dei quattro Assi sui quali l’amministrazione intende avviare dialogo e concertazione con al-trettanti patti stretti con gli attori economici e sociali.

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I dati a livello nazionale mostrano ancora una pe-sante flessione del PIL.In Trentino la situazione è fortunatamente mi-gliore. I dati sulla situazione economica presen-tati nel tavolo anticongiunturale segnalano dei discreti livelli di tenuta ma non ancora certi del-l’uscita dal tunnel recessivo.In sintesi Unione ritiene che il biennio 2010/2011 debba ancora essere considerato critico e ciò an-che per la situazione della liquidità aziendale e della politica del credito bancario. Le aziende nel 2009 hanno accumulato bilanci molto bassi; la situazione occupazionale forse peggiorerà e il mercato non è assolutamente stabilizzato e non presenta segni di sostanziali di continuità di miglioramento anche se i segnali sono incoraggianti.Ma al momento rimangono segnali.

Per questo chiediamo alla Provincia di non con-siderare tutto superato ma di proseguire almeno per il prossimo biennio con le azioni anticon-giunturali riproponendo o migliorando quegli interventi che noi consideriamo centrali:- azioni per la ristrutturazione finanziaria delle piccole imprese.Questo intervento deve essere riproposto e semplificato nei costi e nelle proce-dure;- evitare azioni di accrescimento del carico fiscale e tariffario;- lavorare per l’accesso al credito che è ancora tema strategico per la liquidità delle aziende;- sul versante dell’occupazione temiamo che si verificherà un a recrudescenza delle espulsioni con l’esigenza di ammortizzatori sociali sempre più significativi e continuativi nel tempo.

Sul versante delle entrate il bilancio si attesta su 4.633 milioni di euro con un +1,8% rispetto al-l’anno precedente, dato sicuramente positivo ma

si deve anche prendere atto del rallentamento della finanza provinciale, confermando che la no-stra salute finanziaria dipenderà sempre più della produttività complessiva del sistema Trentino.In questa direzione le prospettive di attuazione del federalismo fiscale porteranno ad ulteriori fasi incertezza per cui risulterà fondamentale at-tivare processi virtuosi di crescita, aumento del-l’efficienza e della produttività di sistema.Il gettito tributario registra un incremento lordo del 3,7% ma un fattore critico è rappresentato dall’andamento dell’IVA che si connota negativa-mente -0,8%.Sulla politica tributaria relativa alle aliquote IRAP e sulle tariffazioni, la PAT, come si ricorderà, nella manovra anticrisi aveva introdotto una riduzione pro tempore generalizzata. Oggi la Provincia pro-pone nel Protocollo di intesa fra parti sociali una riattivazione seppur graduale di questi strumenti attraverso l’adozione di nuovi modelli di tariffa-zione che assicurino il concorso al costo dei ser-vizi. Su questi temi Unione non è in sé contraria ma, in questo momento del perdurare della crisi economica, vuole proporre il mantenimento per il biennio 2010/2011 dello stesso regime previsto nella manovra anticrisi perché questi strumenti rappresentano gli unici strumenti riconosciuti per rilanciare la competitività del sistema econo-mico e dei consumi collettivi.

Relativamente alle aree di spesa, quella corrente è caratterizzata da livelli molto elevati (64% a po-litiche invariate o 62% a politiche programmate). Qui vanno, a nostro parere, sostenute tutte le azioni per la razionalizzazione, il contenimento dei costi e la riorganizzazione dei servizi pubblici. Anche delle società in house.Si devono assicurare strumenti per il controllo della spesa corrente corrispondendo ai bisogni collettivi con l’innalzamento della produttività e

della qualità dei servizi. Si deve ricercare la pos-sibilità di fare sistema fra tutti gli enti pubblici per usufruire in pieno delle economie di scala, ma stiamo attenti alla proliferazione indiscri-minata di società che spesso si appesantiscono di personale e di costi di gestione: agenzie, enti funzionali e società controllate. Qui si vuole riba-dire l’esigenza del rafforzamento del ruolo della Provincia sulla razionalizzazione, sulla produttivi-tà e sul controllo, anche dei carichi di lavoro del personale di queste Agenzie ed Enti.

Nel merito specifico dell’articolato relativo al ddl 71 in termini generali si rappresenta che il bilan-cio per il 2010 traduce quell’impostazione con-cettuale, avanzata nelle linee programmatiche del Programma di Sviluppo, con progetti nuovi , concreti e significativi coniugando le azioni anti-crisi con gli interventi strutturali di sistema.Il testo normativo per le parti relative agli inter-venti a sostegno delle imprese, e al di là delle risorse specifiche di bilancio che ammontano ri-spettivamente a 193 milioni di euro, comprensivi anche gli interventi previsti per il completamen-to della manovra anticongiunturale; a 258 milioni per gli interventi di contesto; a 70 milioni per le azioni per la ricerca delle imprese a 70, a nostro parere non riesce a catturare per le realtà econo-miche aziendali quelle strategie di innovazione e sviluppo che rappresentano la base portante dell’economia con progetti territoriali significati-vi che riescano a spostare il baricentro della pro-duttività con azioni di sistema fondamentali per lo sviluppo del territorio.Non emerge, in sostanza, quella “significanza” di azioni e quel “progetto globale” innovativo che aveva caratterizzato la manovra anticongiuntu-rale precedente sebbene la crisi non sia ancora conclusa.Ciò non significa che nuove azioni non siano

il bilancio PAT

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Giovedì 10 dicembre l’Unione, con le altre rap-presentanze economiche e sociali territoriali, ha firmato un protocollo d’intesa con la Provin-cia Autonoma di Trento, che si accompagna al Piano di Sviluppo Provinciale e alla manovra di bilancio per il 2010. Il protocollo, voluto dal Presidente Dellai e accol-to favorevolmente dai rappresentanti di impre-se, ordini professionali e lavoratori nel corso di alcuni incontri interlocutori, sigla un’intesa ba-sata sul metodo della concertazione e ispirata ai principi di responsabilità e compartecipazione pubblico/privata, i cui principali obiettivi sono in sintesi la qualità sociale, la qualificazione della spesa corrente e la promozione della creazione di valore con azioni di sistema realizzate da tutti i soggetti interessati, pubblica amministrazione, forze sociali, imprese e altri soggetti della comu-nità. Nodo centrale del protocollo - e dell’intero PSP -

è il concetto di «capitale territoriale», cioè l’insie-me delle risorse territoriali, sul quale si interver-rà privilegiando i quattro assi: capitale umano, capitale produttivo, capitale sociale e welfare, capitale istituzionale e partecipativo.«All’origine del Protocollo d’intesa – si legge in una nota di Piazza Dante – vi è la constatazione che il Trentino, raffrontato con le altre regioni italiane e con l’Europa a 15, è caratterizzato da livelli di benessere e qualità della vita molto elevati. Vi è però anche l’analisi puntuale delle criticità del sistema: nonostante in sede locale la risposta alla crisi economica mondiale sia stata nel complesso efficace, il territorio manifesta al-cune debolezze strutturali che vanno affrontate, dai tassi di crescita economica non soddisfacen-ti ad una spesa pubblica - per il finanziamento dei servizi offerti dal pubblico come pure per la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche - che va razionalizzata e contenuta».

firMaTa L’inTesa fra Provincia e forze econoMicHe e sociaLigli obiettivi del protocollo: qualità sociale, contenimento della spesa corrente e creazione di valore

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possibili attivando puntuali atti amministrativi ma non averli previsti in via normativa indeboli-sce il disegno generale relativo alle innovazione e competitività del sistema.Il progetto normativo poteva comprendere alcu-ni temi quali:- azioni permanenti per il riassetto finanziario delle piccole imprese Tale esigenza è oltretutto particolarmente sentita perché le piccole azien-de non hanno titolo di accesso ad altre tipologie previste dalla manovra (prestiti partecipativi, riassetti finanziari a grandi imprese, grandi pro-getti industriali innovativi ecc...).- stimolare la domanda interna e rilanciare i con-sumi anche con politiche tariffarie adeguate per la competitività complessiva del sistema econo-mico- lavorare per l’accesso al credito delle aziende che è ancora tema strategico per la liquidità del-le aziende. In questa direzione si dovrà agire in termini strutturali anche sul costo del denaro per l’abbassamento del costo della raccolta bancaria- attuare una riduzione fiscale sugli investimenti delle imprese con l’attivazione anche di adegua-te politiche energetiche.- la promozione di raggruppamenti di imprese per costituire quelle reti aziendali atte a favorire una maggiore competitività e sviluppo dei terri-tori - ’attivazione urgente di un piano concreto e con-diviso per la realizzazione di grandi opere pubbli-che con le aperture di nuovi cantieri riguardanti le infrastrutture di collegamento interregionale che costituiscono presupposto immediato di svi-luppo e un forte effetto propulsivo alla domanda globale.- sul turismo, settore trainante della nostra eco-nomia, ma in calo di redditività per le imprese, riteniamo che si debba perseguire la strada della qualità in modo più concreto ed incisivo andan-

do oltre all’incremento quantitativo di presenze-arrivi. Dobbiamo caratterizzare di più il nostro territorio che ha bisogno di sinergie, obiettivi chiari e verificabili, risorse finanziarie, superando anche i modelli attuali consolidati. Dobbiamo costruire un giusto rapporto fra Apt d’ambito e gli altri attori del turismo provinciale se vogliamo costruire obiettivi di crescita economica attraver-so nuove azioni promozionali e di marketing.

Relativamente all’articolato valutiamo la positivi-tà dell’art 20 laddove dispone la riduzione trien-nale dell’IRAP dell’1% per le nuove imprese.Per l’art 44 segnaliamo la nostra contrarietà alla istituzione del comitato per gli incentivi alle im-prese. E’ un ritorno all’antico. Se proprio si ritiene di attivare un comitato questo deve essere snello nella composizione e puntuale nelle compe-tenze. Deve cioè formulare pareri solo in ordine a complessi investimenti o a problematiche di tipo ambientale. Riassorbire in unico comitato altri comitati, già previsti da normative puntuali e specifiche nelle professionalità, come la com-missione tecnica per il turismo o il comitato tec-nico servizi alle imprese, per poi proporre interna corporis suddivisioni in sottocomitati non ci pare né significativo né semplificativo delle procedure burocratiche.Relativamente all’ art 48 appaiono positive le modificazioni introdotte. In particolare la modi-fica proposta al comma 1 è resa necessitata dal contrasto con il decreto Bersani che imponeva la non comunicazione per le vendite promozionaliPer il comma 2 quater si sottolinea la positività del nuovo testo laddove si prende atto che le attività di promozione e valorizzazione dei luoghi storici del commercio sono realizzati quasi esclusiva-mente da soggetti costituiti in forma di Consorzi con attività esterna e che i requisiti previsti dalla vigente normativa risultavano incompatibili con

la figura giuridica dei consorzi medesimi .Per l’art 49 si esprime apprezzamento per l’inno-vazione introdotta che consente il finanziamen-to ai soggetti preposti costituiti successivamente alla normativa transitoria.Sugli altri Capi dell’articolato non ci soffermiamo puntualmente pur avendo riscontrato la positivi-tà e la condivisione di molti articoli in particolare quelli a carattere strutturale per lo sviluppo. Ma qui ci vogliamo soffermare solo su due questioni che stimiamo fondamentali:-si deve affrontare con decisione il tema della semplificazione dei procedimenti amministrativi e i risultati si possono ottenere solo se verranno predisposte le condizioni che favoriscano l’inseri-mento di concrete innovazioni e che realmente si pongano al servizio di cittadini ed imprese. Quindi maggiore efficienza,maggiore semplifica-zione per una minore burocrazia e minori tempi di attesa, costituiscono requisiti indispensabili per l’agire.Non si può procede con modificazioni continue di leggi o di regolamenti ma a contenuto parziale come anche presente in questa legge. Si devono predisporre progetti completi ed organici.- Sul versante delle leggi agevolative per le im-prese si deve puntare con decisione a ridisegnare complessivamente la politica degli incentivi per lo sviluppo di tutte le imprese senza disparità di trattamenti e considerando l’innovazione di sistema come la premessa indispensabile dello sviluppo territoriale ove le piccole imprese sono il riferimento concreto per quella loro diffusione che traduce la vocazione del territorio.

Su questi temi peraltro il Presidente Dellai ha già avanzato una ipotesi di Patto complessivo con le forze sociali per avviare una strategia di sviluppo strutturale di medio termine che sappia guardare finalmente al futuro e allo sviluppo dei territori.

il bilancio PAT

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Grazie anche ad un in-tervento in Aula del Se-natore Sergio Divina, il

Senato ha recepito un emen-damento alla Finanziaria pro-posto da Helga Thaler Aus-serhofer che semplifica una procedura burocratica per gli albergatori e i pubblici esercizi, ovvero la possibilità di sostitui-re immediatamente, in periodi di alto afflusso turistico, le posi-zioni resesi per vari motivi va-canti, come cuochi o camerie-ri, e comunicare l’assunzione in seguito, entro tre giorni, agli uffici preposti. Si tratta di un provvedimento saggio, che va nella direzione di una maggio-re snellezza delle pratiche bu-rocratiche cui sono obbligate le imprese del turismo. Senatore Divina, vede una certa predisposizione della politica verso una liberazio-ne dalla burocrazia inutile o si tratta soltanto di un prov-vedimento isolato? Questa è una compagine di Governo assai sensibile alle semplificazioni. è stato infat-ti istituito un Ministero appo-sito che ha già cancellato oltre 7000 leggi che creavano sol-tanto confusione.I Ministri Calderoli e Brunet-ta stanno facendo lotte titani-che contro chi si oppone alla cancellazione di certe situazio-ni che comportano rendite di posizione e che creano grandi inefficienze del sistema.

Devo dire di avere la fortuna di conoscere abbastanza bene il settore turisico-alberghie-ro, e pertanto non mi è stato molto difficile convincere re-latori e Governo (che aveva-no già respinto l’emendamen-to) nonché i colleghi senato-ri, a che per questo settore le norme sulle assunzioni subis-sero una deroga al sistema ge-nerale. Portai, infatti, l’esempio di un ristorante o un albergo al completo di clienti, in cui, per le più svariate ragioni, il cuoco prende e se ne va.Per il titolare non è mica pos-sibile andare in sala e scusarsi coi clienti dicendo “mi spiace ma stasera non si può mangia-re perché manca il cuoco”.Deve arrangiarsi come può, mandando in cucina il primo che se la cava coi fornelli.Consentire in questi casi un lasso di tre giorni per regola-rizzare la posizione del nuovo dipendente non rappresenta un “favore”, ma una necessità data dalla peculiarità del la-voro stesso. Devo dire di aver

avuto risposte positive e con-divisioni sulla questione da un ampio spettro di parlamentari, che ha poi comportato la revi-sione del parere (prima nega-tivo) sia dei relatori sia del Go-verno.Mi pare una buona cosa, an-che se è arrivata dopo parecchi anni dalle vostre richieste co-me categoria.Come giudica questa mano-vra finanziaria, sia per l’eco-nomia nazionale che per quella trentina?La manovra è per ora qua-si una bozza, in quanto sarà la Camera dei Deputati a confe-rirgli la fisionomia definitiva allorquando si conosceranno meglio i flussi di entrate deri-vati dallo scudo fiscale.Per ora possiamo dire che si è puntato molto sugli ammortiz-zatori sociali, dovuti alla situa-zione occupazionale, per non far sentire eccessi di contrac-colpi alla domanda interna ov-vero ai consumi. Anche le nor-me “taglia poltrone” (riduzioni di consiglieri provinciali e co-

munali, nonché gli enti inuti-li) stanno nelle scelte di fondo di questo Governo. Per le im-prese ci sono invece gli stan-ziamenti a favore del fondo di garanzia, che dovrebbe con-sentire un più agevole accesso al credito. Vedremo poi se riu-scirà a decollare la Banca del Mezzogiorno, a sostegno del-l’economia sana e da sostene-re, del mezzogiorno.Da più parti si comincia a parlare di ripresa economica: a che punto siamo, dal Suo osservatorio di Senatore del-la Repubblica Italiana?Dopo ciò che è successo nel 2008, non mi fiderei più del-le previsioni degli economisti. Sta di fatto, però, che si vedono dei segnali che possiamo defi-nire confortanti: le commesse stanno riprendendo, il PIL ha smesso di scendere, l’inflazione bassa stimola gli investimenti e quindi la ripresa. Alcuni setto-ri però risentiranno ancora ri-percussioni dalla crisi, per cui è prudente approcciare il tutto con un cauto ottimismo.

Sostituzioni più velocise il dipendente dà forfaitIl Senato approva un emendamento che semplifica alcuni procedimenti burocratici. Divina: «Recepita una necessità del sistema turistico»

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200922

la finanziaria nazionale

Il Senatore Sergio Divina

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il lutto

Si trovava in Inghilterra per lavoro, l’inaugura-zione del World Travel

Market, quando è stato colto da un malore fatale, la notte tra il 7 e l’8 novembre, Carlo Federico Fiaschetti, presiden-te Fiavet Trentino e membro della Giunta Unione.

Una perdita dolorosa per il mondo Unione e per il setto-re turistico trentino. Fiaschet-ti, da sempre attivo con com-petenza, precisione e capaci-tà nell’attività turistica, prima con l’impresa di famiglia poi con altri soci, è stato per diver-si anni a capo delle Agenzie di viaggi trentine; un ruolo che

L’intero sistema Unione ha espresso con unanimità il pro-prio cordoglio: «Era una per-sona molto affidabile e preci-sa - ha dichiarato il presidente Giovanni Bort - Se c’erano dei problemi lui era sempre pronto a risolverli. Aveva molta voglia di fare, girava il mondo, viveva praticamente con la valigia in mano. Ci mancherà. Molto». I funerali si sono tenuti alla fine di novembre nella chiesa par-rocchiale di Levico Terme. A salutare il feretro erano in mol-tissimi: parenti, colleghi, ami-ci, conoscenti e tutti coloro per i quali è stata dura la perdita di Carlo Federico.

ha svolto con passione e abne-gazione, doti sinceramente ri-conosciutegli da chi ha avuto modo di lavorare con lui.

L’Unione perde Carlo Fiaschetti Scomparso a 57 anni il presidente di Fiavet Trentino e componente della Giunta Unione. Moltissimi i messaggi di stima e cordoglio

Carlo Federico Fiaschetti, Presidente Fiavet Trentino, scomparso a Londra nella notte tra il 7 e l’8 novembre scorsi.

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Determinazione giuridica relativa alla conservazione sostitutivaCon il decreto del 23 genna-io del 2004 l’Italia ha creato i presupposti per l’archiviazio-ne digitale di una gran parte di documenti aziendali come fatture, registri iva, libri gior-nale ed altri documenti.

La nuova normativa riguardante l’archi-viazione digitale riguarda sia documenti di natura civile o di diritto tributario. Si tratta maggiormente di fatture, corri-spondenza, telegrammi, registri iva, libri giornale ecc. Non si fa riferimento a documenti e ricevute relative a uffi ci doganali.

Caratteristiche dei documenti digitali archiviatiI documenti archiviati digitalmente perchè vengano riconosciuti validi dal-la legislatura devono avere le seguenti caratteristiche:

• i documenti devono essere statici e quindi non modifi cabili

• l’integrità e la veridicità dei docu-menti devono essere comprovate tramite un timbro temporale ed una fi rma digitale

• i documenti devono essere visibili e presentabili

• i documenti devono essere archi-viati in forma tale, da essere visi-bili e leggibili nel tempo ed avere un ordine cronologico

Il sistema di archiviazione documen-tale deve predisporre la funzionalità di ricerca dei documenti digitali tramite nome e cognome, cioè tramite deno-minazione aziendale, partita iva, cod. fiscale e data. Quest’ultima caratteri-stica è una funzionalità che un sistema di archiviazione documentale off re nelle funzionalità standard, dato che è un re-quisito fondamentale per la ricerca di un documento.

Gestione documenti: conservazione sostitutiva

Archiviazione digitale come da normativaSecondo la delibera del Cnipa del 19 febbraio 2004 la conservazione sosti-tutiva di documenti informatici e, even-tualmente, anche delle loro impronte, avviene attraverso la memorizzazione in supporti idonei (anche non ottici) e si esaurisce con l’apposizione del rife-rimento temporale e della firma di-gitale da parte del responsabile della conservazione.

La firma digitale è, quindi, la manife-stazione di un processo di calcolo che, a partire da un oggetto informatico, quindi un documento e da un insieme di infor-mazioni associate ad una determinata persona (coppia di chiavi asimmetriche), produce un secondo oggetto informati-co (il documento fi rmato) che attesta la volontà di tale persona nel sottoscrivere l’oggetto originario al quale è stato ap-plicato il processo di fi rma.

Attraverso la fi rma digitale si attesta la volontà di sottoscrivere il documento informatico e di conseguenza di assu-mersi la piena responsabilità del suo contenuto. Tramite tale processo si atte-sta da una parte l’autenticità del mitten-te, dall’altra l’integrità del documento fi rmato e il cosiddetto principio del non ripudio che non permette di disconosce-re quanto fi rmato.

Cestinare il documento cartaceo originaleDocumenti cartacei originali, che per legge sarebbe obbligatorio conservare, e che vengono sostituiti dai documenti archiviati in forma digitale, possono es-sere cestinati solo dopo aver concluso il processo dell’archiviazione digitale (archiviazione digitale, apporre la fi rma digitale ed il timbro temporale).

Termini di archiviazione L’archiviazione digitale deve rispettare alcune regolamentazioni. Le fatture de-vono essere archiviate non oltre i 15 giorni. Tutti i documenti rimanenti de-vono essere archiviati almeno una volta all’anno. Questi termini si riferiscono ai documenti ai quali sono stati applicati il timbro temporale e la fi rma digitale.La normativa prevede che le fatture (come specificato nel paragrafo pre-cedente) devono essere archiviate in forma digitale ogni 15 giorni, che può sembrare dispendioso. Tali processi vengono eseguiti completamente in forma automatica da moderni sistemi di archiviazione documentale, togliendo l’onere ai collaboratori.

In caso di controlliDocumenti archiviati digitalmente de-vono essere visibili in ogni momento. Ciò può avvenire tramite un software (tramite programmi che visualizzano i documenti) o stampando i documenti. Nel caso di controlli dagli enti preposti, ad essi deve essere garantito l’accesso ai documenti digitali. Tali enti hanno la possibilità di richiedere i documenti sia in forma digitale che in forma cartacea.

FazitLa legislatura ha dato con le nuove normative e regolamentazioni dell’ar-chiviazione digitale le premesse per l’introduzione nella sua integrità di un sistema di gestione documentale. Le aziende hanno grazie a tale normativa la possibilità di implementare un siste-ma di archiviazione documentale che può essere la chiave di volta nell’otti-mizzazione dei processi di lavoro e nel risparmio dei costi.

Responsabile VenditePersiani [email protected]

Redatto dal responsabile vendite dell’azienda Alpin – Software, Consulting & Strategy Srl di Bolzano.

Alpin SrlSoftware, Consulting & StrategyVia Lancia, 8/B39100 BolzanoTel. 0471/056000Fax 0471/[email protected]

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UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200926

Andrea Corona, responsabile sviluppo di Servimpresa Trentino

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Page 28: giornale Unione - 2009 - n.11-12

La banca del Terziariopiace alle impreseL’Unione aderisce con convinizione al progetto di un istituto di credito fatto da imprenditori per gli imprenditori

Si chiamerà Imprebanca e sarà una banca che - co-me suggerisce il nome

stesso - si rivolgerà alle impre-se e agli imprenditori. Grazie al fatto di avere una connessio-ne diretta e reale con il mon-do economico e con il terziario in particolare, gli obiettivi sono già ambiziosi: 50 milioni di ca-pitale, quattro filiali nel 2010 - da portare a 13 oltre a 6 punti sul territorio entro cinque an-ni - 25mila clienti retail e 5mi-la Pmi entro il 2015. La nuova banca, ricevute tutte le autoriz-zazioni necessarie dagli isti-tuti di vigilanza, sarà operati-va entro il prossimo anno con 4 sportelli. La prima filiale sa-

Imprebanca

rà aperta presso la sede roma-na della Confcommercio di via Properzio.

«Una banca degli imprendi-tori per gli imprenditori» è lo slogan ufficiale. Questi, infat-

ti, rivestiranno il ruolo di uten-ti e amministratori di una ban-ca multifunzione, che promet-te di rispondere alle esigenze di cittadini e imprese del territo-rio, di cui conoscono alla per-

Il rapporto con gli istituti di credi-to è uno degli aspetti fondamen-tali dell’attività imprenditoriale. Proprio per agevolare questo tipo di rapporto nasce Imprebanca, la banca «fatta da imprenditori per gli imprenditori»

Page 29: giornale Unione - 2009 - n.11-12

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Sempre più italiani utilizzano servizi bancari on-line: internet, telefono, cellu-lare. Secondo l’ABI, sono oltre 13 milioni i conti correnti abilitati ad operazioni on-line

Bonifici, pagamento di tasse e bollette, ricarica del cellulare, compravendita di titoli, movimen-ti ed estratto conto: tutto a portata di ‘click’. Per quasi una famiglia italiana su due operare con la propria banca diventa sempre piu’ facile e ve-loce grazie a internet, telefono e cellulare. Sono oltre 14,5 milioni con un incremento dell’8,6% nel 2008 rispetto all’anno precedente, infatti, i conti correnti abilitati ad almeno uno dei canali alternativi allo sportello tradizionale: Internet, Phone e Mobile banking.

In pratica, e’ abilitata quasi la meta’ dei conti correnti (il 46%) e nel 72% dei casi questi conti sono attivi e utilizzati piu’ di una volta alla setti-mana. E’ quanto emerge dal sesto rapporto ‘La multicanalita’ delle banche’ condotto dall’Os-servatorio e-Committee dell’Abi e presentato il 14 novembre scorso a Roma nel corso del con-vegno Abi ‘Carte 2009’ al quale hanno parteci-pato, tra gli altri, il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, e il vice direttore generale di Banca d’Italia, Giovanni Carosio.

Con quasi 13,2 mln di conti correnti abilitati ad operare online (il 42% del totale dei conti cor-renti delle famiglie) e un incremento del 7,5% rispetto al 2007, internet si conferma anche per il 2008 il canale ‘’preferito’’ dai clienti delle ban-che italiane, oltre che il piu’ usato con quasi 9 milioni di conti attivi.

Ogni conto effettua in media 1,3 accessi a setti-mana pari circa 71 l’anno (contro i 51 del 2007), con una crescita complessiva del 57%. Anche quest’anno, con 1,3 miliardi di informazioni su saldo, movimenti e condizioni di conto cor-rente richieste alle banche, la consultazione dell’estratto conto e’ l’operazione piu’ ‘’cliccata’’, con una media di quasi tre volte a settimana. Al secondo posto, invece, si confermano i bo-nifici: nel 2008 ne sono stati fatti 42,6 milioni via internet, pari al 30% del totale, per un valo-re complessivo di oltre 81,3 miliardi di euro. Se-guono i pagamenti online con oltre 23,8 milio-ni di operazioni, le ricariche del cellulare (oltre 15,2 milioni) e le ricariche delle carte prepagate (2,7 milioni).

in iTaLia cresce La banca MULTicanaLei dati dell’abi: quasi la metà dei conti correnti del nostro Paese sono abilitati ad operazioni con cellulari, internet o telefono

Imprebanca

fezione le problematiche.L’obiettivo è quello di fornire

alle Pmi un servizio innovati-vo e semplice, mettendo insie-me il Gruppo Banca Finnat, la compagnia assicurativa Ina e l’ente per concessioni ai lavora-tori aziendali - Ecla.

La giunta di Ucts Srl, la socie-

che sono stati costretti a chiu-dere le loro attività, supportan-doli con prodotti realizzati su misura per le loro esigenze. Sa-rà una banca locale fatta dagli imprenditori per gli impren-ditori. Ciò significa che gli im-prenditori hanno avvertito del-le carenze nell’attuale sistema bancario».

tà finanziaria dell’Unione, ave-va deliberato a giugno l’acquisto di quote di Impre Finanziaria d’impresa Spa, con l’obiettivo di arrivare al totale del 2% del ca-pitale dell’istituto di credito che vede tra i propri azionisti, oltre a Trento, molte altre realtà im-portanti del settore del terziario

e dei servizi italiani. «Obiettivo di Imprebanca –

spiega Cesare Pambianchi Pre-sidente della banca e di Con-fcommercio Roma – è studia-re il problema della ripresa dei consumi e dell’imprenditoria, assicurando sostegno a tutti gli imprenditori, compresi quelli

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Nella foto, un momento dell’Assem-blea annuale dell’Unione Alberga-tori del Trentino, tenutasi alla fine

di novembre presso il nuovo centro direzionale dell’Interporto.

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200930

ricettivo

Lo scorso martedì 24 no-vembre si è svolta l’as-semblea annuale di

UNAT Unione Albergatori del Trentino presso l’audito-rium Interbrennero a Tren-to nord.

La sala meeting si è riempita di oltre 150 associati che non hanno voluto perdere questo evento così importante.

Dopo la parte interna riser-vata agli associati si è tenu-ta la relazione del Presidente Bort seguita da un applaudi-tissimo intervento del comico trentino Lucio Gardin.

Al termine dei lavori as-sembleari, il consueto mo-mento conviviale tenutosi nella sala sottostante all’au-ditorium, dove si è svolto un simpatico spettacolo di caba-ret, ancora con Gardin, con-dito dall’intrattenimento mu-sicale di Alberto & Mauro.

Approfittiamo per citare le aziende che hanno avuto mo-do di contribuire alla buona riuscita della manifestazione: Veronafiere, Vittoria Assicu-razioni, Trenta.

A beneficio di chi non è po-tuto intervenire, diamo pub-blicazione integrale della re-lazione del Presidente Bort.

asseMbLea UnaT La relazione del PresidenteSiamo quasi a dicembre che non è tempo solo di regali natalizi ma anche di bilanci. E in questo momento sono soprattutto due i temi che richiamano la nostra attenzio-ne. Il primo riguarda la crisi economica. Il 2009 che si è aperto in toni foschi è stato vissuto a conti fatti in modo abbastanza positivo. Il nostro augurio è che si possa fi-nalmente uscire da questo lungo periodo di recessione e che le luci che ci sembra di intravedere in lontananza siano destinate a diventare sempre più vivide. Il secondo è quello della stagione invernale ormai alle porte, che chiama in causa il ruolo e la funzione della nostra categoria. Nel tempo abbiamo saputo acquisire innegabili meriti ma è indispensabile da parte nostra anche un momento di riflessione se vogliamo superare incolumi il difficile momento che sta attraversando il mercato. Mentre ci domandiamo se anche quest’anno la neve scenderà copiosa come l’anno scorso, dobbiamo convincerci che il nostro lavoro non può essere vincolato solo agli eventi atmosferici ma deve essere il frutto di una programmazione mirata, che coinvolga le Istituzioni, le associazioni di rappresentanza e le singole aziende.Riguardo le prime, l’importante è che non dimentichino quanto questo momento sia delicato per i nostri im-prenditori. Non è quindi opportuno che alle difficoltà

economiche si sommino le tortuosità burocratiche che, nonostante i buoni propositi e la sensibilità personale di qualche assessore o funzionario pubblico, sono sempre presenti. Gli adempimenti formali, fiscali e amministrati-vi si traducono inevitabilmente in aumenti dei costi che vanno a pesare sulla clientela che, come ben sappiamo, di questi tempi si trova ad avere una minor disponibili-tà economica rispetto al passato. Il pericolo è che per le vacanze scelga una destinazione diversa dal Trentino e dall’Italia. Ci sono infatti Paesi che si propongono sul mer-cato globale a condizioni più vantaggiose perchè i costi di gestione aziendale e l’IVA applicabile alla prestazione alberghiera sono minori. A questo riguardo, nei giorni scorsi abbiamo scritto al Ministro Giulio Tremonti invitandolo ad intervenire per una diminuzione dell’IVA sulla prestazione alberghiera. In tal modo le nostre aziende turistiche recupererebbero competitività, e l’Italia continuerebbe ad essere una meta turistica appetibile. Senza che lo Stato ci rimetta, in quan-to il minor gettito sarebbe compensato con la maggiore quantità di prestazioni tassate. Per tutelare i propri soci, l’Unione Albergatori del Trenti-no, attraverso un concreto e costruttivo confronto con le Istituzioni, punta al raggiungimento di due obiettivi fondamentali.Il primo è quello della semplificazione normativa: c’è bisogno di leggi con pochi articoli e regolamenti di at-tuazione modificabili in base alle diverse esigenze. Lo stiamo ribadendo da tempo e, anche se ancora senza

Essere albergatori ai tempi della crisi Il presidente Bort: «Alberghi italiani svantaggiati: abbiamo scritto al Governo per chiedere l’abbassamento dell’aliquota IVA»

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molti riscontri, in questo senso alcune cose si stan-no muovendo.Il secondo è quello della sburocratizzazione: troppo spesso riscontriamo adempimenti formali, fiscali e amministrativi che non consentono agli operatori di muoversi col dinamismo di altre realtà europee. Anche nell’efficiente Trentino non mancano gli esempi negativi con alcuni casi record, che da soli dimostrano l’emergenza della situazione. Di una fase di stanca del turismo trentino parlano esplicitamente i quotidiani locali e certe sbandiera-te super promozioni sembrerebbero confermarlo.Le responsabilità sono molteplici e coinvolgono sia i soggetti pubblici che i privati. Delle lungaggini del-l’ente pubblico voglio citare solo due casi: l’aggior-namento della legge alberghiera, che è avvenuto dopo quasi 30 anni e la riforma delle APT, che non è veramente mai decollata e che, di questi tempi, ci troviamo in procinto di ridiscutere nuovamente.Non basta però bacchettare i politici e la Pubblica Amministrazione. Anche la nostra categoria ha commesso degli errori, come ad esempio:• offrire un servizio non sempre all’altezza, al di là di tanti proclami;• accettare turisti di basso profilo, pur di riempire la struttura;• accettare le imposizioni e le condizioni di prezzo dei Tour Operator; • realizzare strutture alberghiere senza anima, ano-nime e impersonali, slegate dalla tradizione e dal contesto architettonico e sociale trentino;• chiamarsi fuori dalle discussioni sugli obiettivi turi-stici della propria località;• non partecipare alle iniziative delle Apt e pensare che sia la propria struttura a fare attrazione turistica e non la località con le sua capacità attrattive;• essere poco disposti a fare gruppo, a muoversi in maniera unitaria sul mercato, sia nelle scelte che negli acquisti.È questo un punto su cui vorrei focalizzare l’atten-zione dell’assemblea: l’impegno che la nostra or-ganizzazione pone nella costruzione di una solida volontà associativa, che miri alla diffusione di una cultura di partecipazione, di condivisione, del “fare squadra”, di essere attori dello sviluppo e non sem-plici comparse su percorsi tracciati da altri.Dobbiamo in sintesi recuperare la consapevolezza dell’importanza del nostro ruolo e della nostra ca-pacità di essere protagonisti nelle scelte. In un periodo di grave crisi economica, non è pos-sibile pensare che l’unica soluzione sia di svendere il nostro prodotto. Va dato atto alla Provincia di operare da tempo con impegno di energie e di risorse, per far emergere sul mercato una buona immagine del Trentino. Esaltando le caratteristiche della nostra provincia, come terra di ospitalità, di grandi qualità naturali, dalle mille proposte: la Marca Trentino, insomma, a 360 gradi.Un altro fronte sul quale dobbiamo impegnarci di più è quello della qualità, ponendo attenzione alla crescita professionale nostra e dei nostri dipen-denti, all’esaltazione delle peculiarità della nostra offerta, all’attenzione nella riqualificazione delle nostre aziende e, naturalmente, all’ambiente che ci circonda.In questo senso siamo impegnati anche in un con-fronto con l’assessorato provinciale al Turismo per valutare l’opportunità di definire un marchio di qualità che superi i limiti della classificazione a stel-le, così come prevista dalla nostra legge.

Abbozziamo qui una soluzione, perché vogliamo essere costruttivi. Solo con le critiche, infatti, non si risolvono i problemi. Nel ricercare elementi per valorizzare la nostra offerta, ci sembra sia partico-larmente caratterizzante “il piccolo albergo familia-re”, ossia la risposta “locale” alle stazioni di vacanze globalizzate (o ai brand turistici). UNAT ritiene che il Trentino turistico sia ancora in tempo per attuare questa scelta strategica.In tal senso e nell’ottica di recuperare le tradizioni, è pensabile dar corso “al piccolo albergo familiare”. Si tratta di piccole strutture, anche con poche uni-tà abitative gestite direttamente dalla famiglia del titolare. Anche con un numero limitato di camere si può fare qualità. Elemento distintivo del piccolo albergo familiare non saranno tanto le “stelle”, bensì la presenza di elementi di tipicità caratterizzan-ti. Su tutti: il connubio Turismo – Agricoltura (già sottolineato dall’Assessore competente) che UNAT ritiene un passaggio obbligato per alzare la qualità della proposta turistica trentina. Più nel dettaglio, la gamma dei prodotti locali è piuttosto ricca e ricom-prende: l’olio del Garda, le mele delle colline trenti-ne, i vini della tradizione locale, le carni e i formaggi dei caseifici trentini, ecc. Ciò introduce il tema delle sinergie, di cui si parla da anni, e comincia a venirci il sospetto che dopo tante chiacchiere alla fine il tutto si riduca ad una mera di-chiarazione di intenti. UNAT nel corso dell’anno ha cercato di aprire un tavolo di concertazione anche con il mondo della cooperazione ma abbiamo do-vuto prendere atto che quando si è trattato di pren-dere certe decisioni è mancata negli interlocutori la volontà di arrivare a determinati risultati.A questo riguardo sono costretto a rilevare, non senza amarezza, che se il settore ricettivo deve ave-re maggior attenzione nei confronti dei prodotti del territorio, parimenti, anche i produttori devono riservare le stesse attenzioni verso i nostri alberga-tori: ad esempio attuando una politica di prezzo sostenibile. Kennedy nel suo discorso di insediamento pro-nunciato nel 1962 disse “Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo paese”. Allo stesso modo anche i produttori autoctoni non dovrebbero solo chiedersi cosa pos-sono fare gli albergatori per loro, ma cosa possono fare loro per gli albergatori. Cosa possono fare per il turismo trentino. Per rendersi più partecipi al so-stegno della nostra offerta i produttori dovrebbero partecipare alle Apt, investire nelle iniziative locali, rendersi parte attiva del turismo. Solo in questa ma-niera – do ut des – sarà possibile parlare di sistema turistico, dove tutti, sinergicamente, sono pronti a fare la propria parte.Per ovvi motivi di brevità non è possibile in questa sede soffermarsi in maniera approfondita sulle mol-te situazioni e problematiche che affronta quotidia-namente la nostra organizzazione. Ho accennato a dei temi che trovano la nostra attenzione e che, intendono far emergere alcuni obiettivi di prospet-tiva, su cui ci stiamo impegnando.Il Consiglio, la Giunta con il proprio lavoro avrà occasione di elaborare gli spunti offerti in questa relazione. Cosa che anche voi potrete fare, se natu-ralmente lo riterrete opportuno. Prima però, dato anche l’obbligo assembleare, devo altrettanto sinteticamente ricordare le molte azioni che mediante la nostra segreteria – alla quale va il ringraziamento di tutti noi per l’impegno profuso – sono state attuate durante quest’anno.

Innanzitutto nel corso dell’anno 2009 l’Unione Al-bergatori del Trentino ha proseguito la propria azio-ne di rinnovamento, iniziata nel 2008 con l’attualiz-zazione della propria immagine e del logo. L’anno 2009 ha visto la definitiva consacrazione del portale internet www.unat.it che risulta allineato alle più re-centi tecnologie Internet e completamente gestibi-le ed aggiornabile dai responsabili autorizzati. Il sito permette ai visitatori di interagire in modo attivo e li fa sentire protagonisti, avendo essi la possibilità di comunicare in modo efficace tutti i giorni con la nostra segreteria (richieste consulenze on line, iscrizioni a corsi, download di documenti riservati ai soci, etc.) oltre a partecipare on line ad una serie di sondaggi proposti da UNAT ed aventi ad oggetto tematiche di respiro turistico.

CONTATTI CON I SOCI E IMPEGNI DELLA SE-GRETERIAIl dialogo coi soci però non si realizza solo attraver-so la tecnologia web ma anche e soprattutto grazie ai quotidiani contatti tenuti dalla segreteria. Ogni giorno infatti le consulenze tecniche, erogate sem-pre con professionalità e competenza avvengono sia telefonicamente sia via email, oltre che con visite sul territorio direttamente presso le aziende associate.Non va dimenticato che la segreteria UNAT, oltre all’impegno derivante dall’Unione Albergatori del Trentino, rappresenta anche il punto di riferimento per altre organizzazioni di rappresentanza quali Re-scasa Trentino, Trentino appartamenti, Faita Trenti-no e l’Associazione Direttori di Albergo. Uno spazio non indifferente viene poi riservato ai vari club di prodotto che hanno sede presso l’Unione.

INCONTRI SUL TERRITORIO E VISITE AGLI ASSOCIATIIl contatto con il territorio è stato ulteriormente rin-saldato anche con una serie di appuntamenti nei vari ambiti del Trentino. In particolare, complice la crisi economica che ha investito il mondo dell’imprenditoria, è stata ga-rantita una specifica assistenza ad alcuni soci con problemi di riassetto finanziario. Ad essi è stato ga-rantito un supporto, anche tecnico, nei loro incontri con gli istituti di credito per trovare una soluzione sostenibile, anche attraverso la mediazione coi con-sorzi fidi.

SINERGIA PRODOTTI TRENTINI / EXPO RIVA HOTELLe azioni di rete sono state sviluppate secondo le indicazioni del vigente piano marketing. Il pre-supposto di fondo è la necessità di consolidare la collaborazione con i vari soggetti della filiera del turismo. In tal modo sarà possibile creare efficaci sinergie e perseguire la qualità. Espressione pratica di questo proposito è stata l’edi-zione 2009 della fiera “Expo Riva hotel”. UNAT si è presentata a questo appuntamento settoriale con un proprio stand ampio e curato nella disposizione degli spazi e nella ricerca dei contenuti. È stato dato grande risalto alla presentazione di prodotti tipici trentini al fine di sensibilizzare gli operatori del set-tore turistico e della ristorazione a divenire consuma-tori e promotori. L’iniziativa è stata apprezzata anche dall’Ente Pubblico, che nella persona dell’assessore Mellarini da tempo persegue la concretizzazione di questo tipo di sinergie. Anche per il 2010 UNAT ha in programma di proseguire fattivamente in questa direzione.

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LEGISLAZIONEPer quanto riguarda il campo della legislazione, mi preme ricordare la stretta collaborazione con l’Ufficio legislativo UCTS. Questa collabora-zione sinergica ha avuto modo di esplicitarsi attraverso incontri pres-so nostri associati per problemi pre-valentemente di natura urbanistica. Sono però stati trattati anche moltis-simi altri temi trasversali in ambito legislativo: lo spamming nella posta elettronica, la normativa igienico sa-nitaria e pronto soccorso, il divieto di fumo, “legge sulla privacy”, e l’ormai annosa questione dell’internet point (normativa derivante dal vecchio decreto Pisanu). Su questo ultimo punto permettetemi di ricordare la fitta corrispondenza tenuta da UNAT col Ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli. Noi ci sia-mo fatti sentire con forza sulla questione. Ora atten-diamo un riscontro pratico da Roma.A beneficio degli associati mi preme ricordare che a fine 2008 hanno trovato attuazione gli aggiorna-menti della normativa provinciale di classificazione alberghiera. Una delle novità sicuramente più at-tese dagli albergatori trentini è quella che riguar-da la definizione parametrica della categoria tre stelle superior (3S). Sono state parecchie decine le strutture ricettive associate che nel corso del 2009 hanno potuto inoltrare istanza alla Provincia per conseguire questa nuova categoria.

ANTINCENDIOPermettetemi di ricordare che anche grazie alle pressioni esercitate nelle opportune sedi romane, ancora una volta abbiamo ottenuto un’ulteriore proroga antincendio a beneficio delle nostre strut-ture ricettive che ancora non sono riuscite a com-pletare gli adeguamenti. Salvo ulteriori slittamenti, gli alberghi avranno quindi tempo fino a fine 2010 per mettersi in regola. UNAT rimane attiva sul ver-sante della formazione antincendio. Infatti a fine novembre è previsto un corso di formazione di 16 ore per i soci della Val di Fiemme e Fassa che hanno richiesto il nostro intervento.

FIERE, WORKSHOP BUY ITALYSu sollecitazione di Trentino Spa anche nel 2009 abbiamo dato la nostra disponibilità a gestire, attra-verso l’organizzazione tecnica della nostra Trentino holidays, i transfert Trento-Milano per il Buy Italy di Milano nel quartiere fieristico di Rho. Si tratta del workshop per promuovere e commercializzare la propria offerta turistica che è collegato alla Borsa Internazionale del Turismo, la più grande rassegna espositiva del prodotto turistico italiano e della mi-gliore offerta internazionale. Nel corso del mese di giugno la segreteria UNAT ha elabo-rato un’indagine conoscitiva di gradi-mento del Buy Italy, somministrando un apposito questionario online che ha coinvolto ben 33 aziende su 35 partecipanti al Buy Italy edizione 2009. Dall’analisi si evince che gli ope-ratori hanno nel complesso valutato positivamente l’evento Buy Italy e sono disponibili a partecipare anche alle prossime edizioni. I report con i relativi risultati sono stati presentati anche all’Assessore al Turismo Tiziano Mellarini nell’intento di ribadire l’im-

portanza di poter continuare a ga-rantire la parteci-pazione a questo appuntamento.

L’Assessore ha mostrato interesse verso quanto il-lustrato da UNAT e si è riservato di valutarlo poi più dettagliatamente. L’incontro ha costituito quindi un’opportunità per proseguire il proficuo confronto in essere con la Provincia.

SCHEDINE DI NOTIFICASi avvicina l’esito di una lunga concertazione che vede impegnate ormai da anni UNAT, Servizio turi-smo, Servizio statistica, Questura di Trento ed altre associazioni di categoria. Già nel 2004 infatti era stata intrapresa una prima sperimentazione che aveva coinvolto però solo alcuni alberghi. Nel corso del-l’estate 2009 la Questura di Trento ha attivato un’ul-teriore fase di test con 5 alberghi del capoluogo.Ora i tempi sono pertanto maturi per la realizzazio-ne di un efficiente sistema di comunicazione tra le strutture ricettive e gli uffici provinciali competenti per la trasmissione in via telematica, in una prima fase, delle schedine di Pubblica Sicurezza alla Que-stura mentre in una seconda fase, sarà possibile trasmettere anche i modelli ISTAT.In tal modo gli operatori del settore ricettivo, soprat-tutto quelli che si trovano in ambiti territoriali isolati, saranno facilitati nell’espletamento degli adempi-menti di legge. Al contempo gli uffici provinciali e le Apt potranno disporre giornalmente dei dati delle presenze turistiche a vantaggio di una miglior pro-grammazione turistica e territoriale.A tale proposito vi informo che è stata fissata una conferenza stampa per il 2 dicembre 2009 - ore 11.30 - presso la Questura di Trento, da parte dell’assessore Mellarini e del Vice Questore Ascione per comunicare l’apertura e lo stato di questo progetto.

CONVENZIONILasciatemi ora fare un seppur breve accenno alle Convenzioni. Per aiutare i soci ad affrontare al meglio le sfide del mercato e farli sentire al centro della loro associa-zione, è stato affinato ulteriormente il paniere delle convenzioni. Lo strumento delle convenzioni si sta

sempre più rivelando una soluzione di convenienza per tutte le aziende associate. Le convenzioni, se sapientemente sfruttate, consentono alle azien-de concreti risparmi che vanno ben oltre la quota associativa! Sono state rinnovate le più importanti convenzioni già in essere. Senza elencarle tutte, in questa sede mi preme ricordare che a fine settembre i soci UNAT hanno potuto recarsi al Mart di Rovereto per visitare gra-tuitamente la collezione del Kunstmuseum di Win-terthur, accompagnati dalla nostra Segreteria. Ricordo ai nostri associati che UNAT cercherà di ripetere nel tempo questi apprezzati momenti di aggregazione anche per consolidare i cardini del-l’associazionismo. In questo senso mi permetto di dire che in futuro sarebbe auspicabile una ben maggiore partecipazione da parte dei nostri soci.Per ultimo, ma non per importanza, vanno anche ricordate le molteplici occasioni con cui ci siamo rap-portati con l’Assessorato Provinciale al Turismo su sva-riati temi aprendo anche dei tavoli di lavoro, come sul Marchio di Qualità, sul riordino delle Apt, sulla Legge di Classifica e in ogni altra circostanza in cui si è chiesto il nostro coinvolgimento. In tal senso abbiamo sempre mantenuto anche un rapporto collaborativo con le al-tre associazioni interessate al turismo.

IN RICORDO DEGLI ASSOCIATI CHE SONO VENUTI A MANCAREIn chiusura, prima di passare alla discussione e quindi alla consegna dei riconoscimenti ai soci meritevoli, permettetemi un seppure breve ricordo speciale per gli amici che sono venuti a mancare nel corso del 2009. Purtroppo quest’anno ci hanno la-sciato diverse care persone tra soci, rappresentanti e collaboratori facenti capo al nostro mondo Unione. Mi rendo conto che magari questo può non essere il momento adatto, tuttavia mi sentivo in dovere di dedicare loro almeno un pensiero. Grazie dell’attenzione!

Giovanni Bort Presidente Unione Albergatori del Trentino

ricettivo

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Come è noto, con cadenza biennale il Comitato di Presidenza dell’Unione Albergatori individua alcuni associati che vivono il loro impegno in azienda quasi come una missione. Per questo motivo anche quest’anno si rinnova un appun-tamento che costituisce l’occasione per conse-gnare ad alcuni di loro un piccolo riconoscimen-to. «Si tratta – ha ricordato il presidente Bort – di un semplice attestato di stima per la passione che mettono nel loro lavoro. Costoro rappresen-tano un variegato campionario di imprenditori, di diversa età e provenienza territoriale. Ma tutti sono un esempio per le nuove generazioni e un patrimonio di esperienze che non deve andar

perduto». Ecco i premiati: Gemma Ganarin, dell’hotel Dolomiti di Lona, Rita Mazzucchel-li, dell’hotel Da Rita di Condino, Luigi Prosser, del Residence La Madonnina di Folgaria, Benia-mino Zanoner, dell’albergo L’Ideale di Moena, Christian Miorelli, dell’Astoria Park Hotel di Riva del Garda, Claudio Delvai, del Residence & Re-sort Bagni di Carano, Vigilio Puecher, dell’hotel Dolomiti di Levico Terme, Angelo Turra, de La Casera di Tonadico, Claudio Battisti, dell’hotel Stella delle Alpi di Ronzone, Martina Prenzlow dell’hotel Chalet Alpenrose di Peio, Giulia Sirek, dell’hotel Puller di Malé.

gLi aTTesTaTi di riconosciMenTo

L’Assemblea UNAT e, in basso, il presidente Giovanni Bort

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Dopo alcuni inevitabi-li mesi di gestazione, il 26 novembre scor-

so presso la sede di via Solteri a Trento è nato finalmente il Consorzio Trentino Outdoor, promosso da Faita Trentino. Alla presenza del notaio l’at-to costitutivo del Consorzio è stato firmato da una quin-dicina di gestori di campeggi soci Faita.

Il nuovo Consorzio si pro-pone di dar vita ad un Club al quale ambiscano di aderire le migliori strutture open air del Trentino. Al fine di assecon-dare le esigenze di un mer-cato sempre in evoluzione e di una clientela sempre più smaliziata, sono state indivi-duate 5 specializzazioni tra le quali il turista potrà sceglie-re i colori più adatti alla pro-pria vacanza: Family giallo, Activity rosso, Wellness az-zurro, Resort viola e Bio ver-de. è proprio riallacciandosi a questo ampio ventaglio cro-matico che il neo eletto Pre-sidente del Consorzio, Gino Graziadei del camping Pun-ta Lago di Calceranica, rivol-gendosi al potenziale turista ha precisato che “saremo lie-ti di farti scoprire i 1000 co-lori dei 300 laghi, delle mae-stose Dolomiti immersi in un paradiso open air dove tra-scorrere le vacanze outdoor”. I campeggi aderenti al Con-sorzio possono garantire of-

Ricordo speciale di Luciano Ciola (Cremerotto)

Nasce il consorzioTrentino OutdoorFaita Trentino promuove uno strumento prezioso di marketing che riunisce le eccellenze del turismo trentino all’aria aperta

ferte personalizzate per sod-disfare ogni aspettativa. Del resto, accoglienza di quali-tà ed attenzione verso l’ospi-te sono tradizioni consolidate del Trentino. Non solo il ver-de dei boschi, ma anche l’az-zurro dei 297 laghi ed il rosa dei “monti pallidi” - le Dolo-miti, patrimonio dell’umanità - fanno da cornice ad un pa-norama mozzafiato immerso nella quiete della natura in-

contaminata del nostro terri-torio.

Trentino Outdoor, attraver-so un consapevole percorso di crescita, sviluppo, forma-zione e controllo della qualità dei propri operatori, ambisce quindi a diventare proposta d’eccellenza nell’offerta della vacanza open air in Trentino. Inoltre, attuando una puntua-le e incisiva azione di marke-ting, si ripropone di promuo-

vere la bicicletta come sano mezzo per fare turismo go-dendo al contempo delle bel-lezze naturali del Trentino, rispettandone le peculiari-tà ambientali, in perfetta sin-tonia con il modus di chi ha scelto l’open air come propria tipologia di vacanza.

La filosofia del Club è quel-la di “Vivere il Trentino al-l’aria aperta” e questa è anche la promessa che viene fatta al Turista. Ogni socio del Club si impegna a promuovere il Trentino e le sue peculiarità durante tutta la vacanza dei propri ospiti, organizzando attività sul territorio e utiliz-zando prodotti tipici locali.

Maggiori informazioni so-no disponibili al sito inter-net www.faita.tn.it dove è costantemente aggiornata una pagina dedicata al Club e dove è possibile anche sca-ricare i moduli di adesio-ne per i campeggi interessa-ti. Entro fine dicembre sarà messo on line il sito del Club www.trentino-outdoor.com.

ricettivo / faita

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Desideriamo esprimere un pensiero speciale per Luciano Ciola, per anni anima del Camping Spiaggia di Calceranica. Luciano è recentemente venuto a mancare dopo una lunga malattia che lo teneva di fatto bloccato da 18 anni. Una costri-zione troppo severa per un uomo come lui, che era sempre stato pervaso da un coinvolgente dinamismo. Lo vogliamo qui ricordare come era nei suoi anni migliori: entusiasta della vita e del suo lavoro all’aria aperta, sempre a contatto con gli ospiti del campeggio. Luciano si faceva voler

bene da tutti: ogni anno venivano centinaia e centinaia di turisti dall’Olanda per soggiornare qualche settimana al Camping Spiaggia e ridere e scherzare assieme a lui. La sua simpatia irrefre-nabile si sommava peraltro al serio impegno as-sociativo profuso a favore di Faita Trentino di cui è stato uno dei fondatori. Grazie Luciano, ci mancherai.

Il PresidenteFabio Poletti

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L’asseMbLea deLL’associazionePUbbLici esercizi La relazione del PresidenteCari Colleghe e Colleghi,innanzitutto un grazie a tutti Voi per la partecipazione all’Assemblea annuale della Vostra Associazione.Come ben sapete l’appuntamento di oggi rappresenta un momento di riflessione, di analisi comune e anche di confronto.

Lo scenario localeDevo dire, sinceramente, ma questo lo sapete bene anche voi cari colleghi, che è stato un anno difficile e temo, purtroppo, che la crisi complessiva di carattere economico oltre che finanziario sia abbastanza seria e, per questo, in grado di incidere sul mercato e sui redditi aziendali.L’Associazione è certamente un osservatorio privile-giato, coglie i mutamenti del mercato che mette in evidenza, con preoccupazione, un numero costante di cessazioni di attività.Abbiamo già potuto verificare come il processo di li-beralizzazione che ha riguardato il nostro settore ha, di fatto, impoverito l’offerta complessiva ed ha consentito a tanti, troppi soggetti “improvvisati” di esercitare an-che l’attività di somministrazione al pubblico di alimen-ti e bevande e voglio elencarli in modo dettagliato per

meglio capire il fenomeno. Attualmente, in provincia di Trento, gli esercizi e i lo-cali in cui viene esercitata, in forma non occasionale o sporadica, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sono i seguenti: - agriturismi;- circoli privati;- esercizi di vicinato di prodotti alimentari, nei quali è consentito il consumo immediato dei prodotti di ga-stronomia con stoviglie e posate a perdere;- pizzerie al taglio;- impianti di panificazione (e panifici) in cui è consen-tita la somministrazione non assistita per il consumo immediato (sul posto) dei prodotti di propria produ-zione;- esercizi di somministrazione annessi alle strutture ricettive alberghiere, extralberghiere e all’aria aperta (campeggi);- bar ed esercizi annessi a discoteche, sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, cinema, teatri e altri esercizi simili;- autorizzazioni temporanee in occasione di fiere, feste, mercati e altre riunioni che si ripetono ormai costan-temente nell’arco dell’anno ed assumono, quindi, nella sostanza, caratteristiche di continuità;-strutture tipo chioschi e ambulanti lungo le strade e/o nelle piazze;- distributori automatici di alimenti e bevande. Tutte attività che, a nostro avviso, indiscutibilmente compongono l’offerta di somministrazione di alimen-ti e bevande, anche se molte di queste si pongono in

Anche quest’anno, i soci dell’Associazione Pub-blici Esercizi del Tren-

tino, si sono riuniti in Assem-blea, a Trento, il 30 novembre scorso.

Oltre alla relazione del Pre-sidente Giorgio Buratti, che ha affrontato, fra gli altri te-mi anche quello della diffi-cile situazione che il settore sta vivendo e le problemati-che legate alle “crisi” del siste-ma i lavori assembleari han-no ospitato gli interventi del responsabile del Centro Stu-di FIPE nazionale, Luciano

Sbraga, “Pubblici Esercizi: ruolo e prospettive”, e di Sil-vio Moretti, responsabile del-l’Area sindacale previdenziale e formazione di FIPE, sul te-ma del lavoro nel turismo tra presente e futuro.

Lo scenario attuale all’in-terno del quale operano le at-tività di somministrazione al pubblico e il ruolo svolto da queste aziende nell’offerta complessiva, la necessità di ricostruire una “propria iden-tità” che consenta ad alcuni di riposizionarsi sul mercato, i rapporti con la politica loca-le, ed il mercato del lavoro dei pubblici esercizi, sono stati i principali argomenti della corposa relazione che il Pre-sidente Buratti ha presentato all’Assemblea.

I relatori di Fipe Naziona-le, Sbraga e Moretti, con i loro contributi, hanno fornito non solo dati, ma anche interes-santi spunti ai soci presenti. A tale proposito, informiamo che i soci interessati possono richiedere alla Segreteria del-l’Associazione Pubblici Eser-cizi del Trentino copia degli interventi, disponibili anche-sul sito www.unione.tn.it nel-la sezione Pubblici Esercizi.

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somministrazione e intrattenimento

Pubblici esercizila situazione è criticaI pubblici esercenti trentini fanno il punto durante l’assemblea annuale. Buratti: «Momento difficile, molte imprese in difficoltà»

Giorgio Buratti, presidente del-l’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino, durante l’assemblea annuale

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somministrazione e intrattenimento

concorrenza senza possedere gli stessi requisiti che vengono invece richiesti alle nostre attività.Bisogna agire in fretta, perché questa ormai è la strada intrapresa e perché i cambiamenti del mercato e la sua evoluzione sono dinamici e al-lora le domande che dobbiamo porci sono sul cosa fare per riposizionare le nostre aziende e come renderle remunerative. È necessario sem-pre più ricostruire la nostra “identità”.Prima di proporvi alcune riflessioni personali vi dico subito che oggi ho voluto ospitare nella nostra Assemblea due autorevoli funzionari della nostra FIPE nazionale (il dott. Luciano Sbraga che già molti di voi conoscono e il dott. Silvio Moretti) che, con i loro contributi, ci aiuteranno a capire meglio i problemi e a trovare possibili soluzioni.

Gli interventi finanziariPur apprezzando gli interventi voluti dal Gover-no provinciale con l’adozione di provvedimenti ad hoc per le imprese, ricordo in proposito la “manovra anti-crisi”, che prevede interventi di so-stegno all’occupazione con mirate misure di wel-fare, quale ad esempio la cassa integrazione per il settore terziario ad imprese sotto i 50 dipendenti, uno strumento questo che può garantire il man-tenimento del rapporto di lavoro, allontanando il rischio del licenziamento, dei dipendenti appar-tenenti alle piccole imprese, finora poco tutelati dagli ammortizzatori sociali statali; ed ancora, l’individuazione d’interventi per le imprese, quali accesso al credito e liquidità del sistema, agevo-lazioni per gli investimenti ed altro, rimango co-munque convinto della necessità di intervenire in modo tale che il settore bancario garantisca alle imprese un maggiore e più semplice acces-so al credito, molti sono infatti i colleghi che mi hanno raccontato di avere avuto difficoltà e di averne trovate altrettante nella ricerca di credito necessario per evitare il fallimento o più sempli-cemente per realizzare degli interventi.

L’azione politicaAssieme a questo credo sia necessario anche la-vorare politicamente con il Governo Provinciale, con le Amministrazioni Comunali, per bloccare sul nascere l’ipotesi di ulteriori norme o rego-lamenti che prevedono aumenti di costo per le imprese, operare sulla burocrazia, sul fisco.Voglio ricordarvi che l’Associazione ha predispo-sto qualche mese fa , prima del rinnovo dell’Am-ministrazione cittadina, l’Agenda per Trento, nel-la quale sono stati indicati i punti più importanti da affrontare:• non subire più la concorrenza scorretta da parte di altri soggetti che come noi somministrano ma non a parità di requisiti e regole;• lavorare in sicurezza, noi e i nostri collaboratori, senza la paura quotidiana di subire atti di vanda-

lismo e delinquenza;• trovare soluzioni affinché tutte le componenti economiche cittadine possano lavorare a sup-porto l’una dell’altra, pur nel rispetto della spe-cificità di ognuna;• avere orari d’apertura liberi e poter vendere sen-za divieti qualsiasi prodotto e qualsiasi servizio;• non essere considerati responsabili per i fatti di disturbo alla quiete pubblica che avvengono fuori del nostro locale;• fare impresa a 360°, senza condizionamenti: l’unico vincolo che accettiamo è il giudizio del consumatore.Ci sono poi altri aspetti che comunque coinvol-gono le nostre attività, la viabilità ed i parcheggi, l’occupazione suolo pubblico (con i plateatici), l’inquinamento acustico, tutte questioni che ci vedono sempre presenti, attenti a fare pervenire all’Amministrazione le nostre istanze.È nostra intenzione riproporre la stessa Agenda (seppur con le dovute specificità) a tutti quegli altri Comuni del Trentino che, nella prossima primavera, sono chiamati alla riforma. Sarà com-pito dei colleghi che operano in questi Comuni promuovere le nostre politiche ed incentivare il rapporto con la politica locale. Questo rapporto deve essere stimolato con più efficacia , conside-rata la sordità ai nostri problemi.Abbiamo incontrato l’Assessore provinciale com-petente, all’inizio del suo insediamento, al quale abbiamo chiesto di occuparsi della modifica del-la legge provinciale sui pubblici esercizi: non è accettabile la lentezza con cui la politica affronta i problemi delle imprese di questo settore, questi non rispondono nemmeno alle nostre lettere. È mortificante e non educato. C’è sempre qualche questione più urgente della nostra, qualche settore più bisognoso del nostro o in difficoltà.Tutto questo non mi sconforta anzi, mi rende ancora più determinato a continuare ad alzare la voce e a pensare – se necessario - a forme di lotta sindacale più dura, perché ritengo che abbiamo più di un motivo per sollecitare i nostri Amministratori ad avviare un costruttivo dialogo, premessa indispensabile per arrivare a quelle modifiche normative richieste, oramai necessa-rie per la categoria, quella dei pubblici esercizi, che rappresenta anche a livello locale una com-ponente importante, sia in termini di aziende sia di addetti.

Il nostro ruoloPer contro chiedo ai colleghi esercenti di impe-gnarsi quotidianamente per far sì che il nostro settore sia migliore, in termini di qualità e livello di servizio, condizioni queste che passano neces-sariamente attraverso una nuova immagine del-la nostra professione, perché le nostre aziende

sono luoghi dove sempre di più e sempre più gente per diverse motivazioni, trascorre del tem-po di giorno e di notte, festività comprese. Il nostro settore viene definito “la casa fuori casa” e questo noi siamo.Forse, ogni tanto, siamo anche inconsapevoli del nostro ruolo e allora mi domando, siamo capaci di riconsegnare al nostro lavoro la giusta dignità, troppo spesso strapazzata? Dobbiamo farlo perché è necessario.Perché la nostra professione viene spesso consi-derata come un “buco nero” della vita lavorativa, in modo speciale in quella di un giovane? Perché non vengono sufficientemente conside-rate le nostre figure professionali?Sono personalmente convinto che le esperienze acquisite nelle nostre aziende sono poi spendibili in altri settori, non perse o inutili. Le conoscenze enogastronomiche, il sapersi rap-portare con la clientela, l’opportunità di parlare lingue diverse, il lavoro di gruppo, sono arricchi-menti personali di grande valore per affrontare la vita professionale con più determinazione e con maggiori capacità relazionali.Questa riflessione mi consente di fare un altro pensiero e cioè che oggi, più che mai, è neces-sario porre al primo posto, nella definizione delle strategie di sviluppo del territorio l’obiettivo del-la collaborazione e dell’individuazione di possi-bili sinergie tra i “mondi” che traggono economie dirette o indirette. È necessario abbandonare vecchie barriere che hanno sempre diviso categorie imprenditoriali che pure, tutte indistintamente, si rivolgono all’ “ospite” pagante. Termine a noi caro, non più cliente ma ospite che remunera i nostri servizi.L’operatore di un pubblico esercizio è oggi, per definizione, un biglietto da visita, un professio-nista dell’accoglienza e, per questo, siamo sem-pre pronti ed obbligati ad investire “con e per” il turismo, nella consapevolezza e responsabilità di essere protagonisti dell’offerta turistica trentina.Giova ricordare, che le nostre aziende non svolgo-no affatto un ruolo marginale nell’offerta turistica di un luogo, perché con il tempo, i pubblici esercizi sono diventati a tutto titolo dei veri e propri “tourist point”, vocati non solo al bere e mangiare bene, ma anche in grado di erogare molteplici servizi.

Un progetto turistico complessivo In Trentino convivono territori e motivazioni per visitarlo molto diversificate . In alcuni ambi-ti caratterizzati dalla presenza dei laghi e delle terme, la stagione turistica è mediamente più lunga, parte già nei mesi di aprile-maggio per concludersi a ottobre; in altri ambiti, specie quelli dolomitici, la stagione estiva è concentrata nei mesi centrali dell’estate, luglio e agosto, mentre

Numerosi esercenti, nonostante le condizioni at-mosferiche davvero avverse, hanno affollato l’Auditorium

Unione per l’assemblea annuale dell’Associazione

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in giugno o settembre l’afflusso turistico è del tutto residuale e, non potendo aumentare più di tanto la concentrazione nelle stagioni già vissute, bisogna guardare oltre. Un territorio variegato come il Trentino, ben organizzato dal punto di vista delle strutture e dei servizi turistici, ricco di competenze e risorse umane, avrebbe delle buone carte da giocare an-che nelle stagioni oggi non vissute. Alla luce di quanto appena esposto sarebbe op-portuno valutare adeguate politiche di “stagiona-lizzazione” di autunno e primavera delle località, ovvero promuovere una nuova politica turistica per un Trentino, non solo in inverno ed estate, ma con scelte per una stagione globale. Questo è uno dei problemi centrali per il futuro delle attività turistiche e non solo.Infatti le stagioni intermedie offrono suggestioni paesaggistiche anche superiori ai mesi di punta e le attività di somministrazione e d’intratteni-mento e svago sono quasi le uniche attività che rimangono aperte, a baluardo del territorio ricco di aziende, ma inesorabilmente chiuse. Ben vengano quindi progetti, strategie, soluzioni ed investimenti verso la rivitalizzazione di mo-menti non vissuti, ma con alta potenzialità, se sostenuti da una qualificata azione di marketing e promozione, con beneficio delle risorse umane e dell’utilizzo a pieno delle strutture esistenti. La discontinuità, infatti, è una delle cause di disaffe-zione a questo lavoro.

Sul tema della sicurezzaCome esercenti abbiamo la necessità di poter lavorare con tranquillità, in sicurezza, sia di gior-no che di notte. E questo deve essere garantito dallo Stato, a tutti i livelli: nazionale, provinciale, comunale.Sull’esperienza di Trento, riteniamo che la politica adottata fino ad oggi sia stata quella di occuparsi a spot su aree definite trascurando l’insieme del territorio: l’unico risultato è stato quello di “spo-stare” il problema da una zona all’ altra. Siamo convinti che il buonismo assunto per smascherare il disimpegno istituzionale abbia annullato il senso civico e aumentato la maledu-cazione dei soliti impuniti.è pertanto improcrastinabile e necessario abbas-sare il grado di tolleranza per la microcriminalità: devastazioni di fioriere, sedie e tavolini, imbrat-tamento delle superfici non devono essere visti come fenomeni da sopportare, così come è ne-cessario prevedere iter burocratici meno com-plessi per agevolare installazioni di videosorve-glianza interne ed esterne ai locali.

Il mercato del lavoro La nuova stagione contrattuale porterà alcune novità, essendo componente della Commissione nazionale per il rinnovo, non mancherò di porta-re sul tavolo le esigenze delle imprese, con parti-colare attenzione a quelle piccole, bisognose più di altre di regole più adeguate alla dimensione

aziendale ed inoltre una valutazione più atten-ta al 2° livello di contrattazione per verificare le opportunità.

ConclusioniVoglio terminare rassicurando i colleghi associati che da parte della Presidenza e della Segreteria dell’Associazione, ma anche dei miei colleghi di Giunta, vi è la massima attenzione ed impegno nell’affrontare le questioni quotidiane; il nostro obiettivo è sempre quello di portare a casa un risultato che sia a sostegno delle Aziende e mi-gliorativo per il lavoro degli esercenti.A tutti gli altri soci mi sento di chiedere anche in quest’ occasione partecipazione, impegno e affezione alla loro Associazione di categoria, perché essere partecipi significa tutelare i propri interessi.L’Associazione è un aiuto valido e competente che va però anch’esso alimentato e sostenuto, portate in Associazione altri colleghi, più saremo e più riusciremo ad essere incisivi con i nostri e i vostri interlocutori.Ora passo volentieri la parola ai nostri relatori, dott. Sbraga e dott. Moretti, che ci presenteran-no due interessanti contributi al termine dei qua-li, è previsto lo spazio per il dibattito.Grazie a Voi tutti.

Giorgio Buratti Presidente Associazione Pubblici esercizi del Trentino

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dettaglio

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200938

Consorzi, vitali per i centri storiciContinua il lavoro di coordinamento dell’attività di promozione commerciale del territorio. A breve il consorzio di secondo livello

Anche i fioristi della nostra provincia, sollecitati dal presidente della categoria Antonio Trenti-ni, hanno aderito con convinzione all’iniziativa proposta dalla Federazione nazionale che si sta adoperando a tutti i livelli per contrastare quelle forme di abusivismo commerciale che in questi ultimi anni stanno danneggiando in maniera si-gnificativa le aziende del settore.In particolare Federfiori esprime forte preoccu-pazione per la proliferazione di pseudo vendite benefiche di fiori e piante (come la recente cam-pagna dell’Orchidea dell’Unicef) e per i numerosi rivenditori ambulanti che in molti centri abitati del territorio nazionale, Trentino compreso, effet-tuano la vendita dei loro prodotti senza rispettare le disposizioni normative provinciali e nazionali. Un fenomeno che a livello locale la categoria ha cercato in tutti i modi contrastare ed eliminare, ma purtroppo con risultati parziali e comunque temporanei. L’impegno che la Federazione nazionale sta final-mente dedicando a questo sentito problema dei fioristi italiani fa ben sperare anche gli operatori locali che, a causa di queste forme di abusivismo, hanno purtroppo constatato una significativa riduzione delle loro vendite tra l’altro in un mo-mento economico particolarmente delicato per tutto il mondo delle imprese.Tra le varie iniziative la Federazione nazionale ha anche chiesto al Governo l’avvio di un tavolo di confronto con le categorie interessate al fine di

pervenire, quanto prima, ad una adeguata rego-lamentazione delle vendite benefiche in modo tale che non vadano ad interferire e penalizzare l’attività dei fioristi che come tutti gli imprendito-ri hanno una specifica ed elevata professionalità nel campo, pagano le tasse, devono mantenere le rispettive famiglie ed hanno pertanto il diritto di poter lavorare senza dover combattere anche contro forme più o meno evidenti di concorrenza sleale.Come molti altri fioristi italiani anche diversi fio-risti locali hanno accolto con entusiasmo l’invito del presidente provinciale della categoria, An-tonio Trentini, ed hanno inviato alle competenti Autorità nazionali una lettera aperta di protesta con la quale si esprime una forte preoccupazione per il dilagare dell’abusivismo commerciale nelle sue varie modalità e si chiede pertanto l’istituzio-ne di un Tavolo di confronto, auspicando di poter arrivare ad una soluzione di questo annoso pro-blema prima che altre aziende siano costrette a chiudere i propri punti vendita.

Sono ormai diversi an-ni che le attività promo-zionali dei centri storici

sono coordinate dai consor-zi costituiti da operatori eco-nomici locali. Questa attività, frutto del volontariato e del-l’impegno di chi ha a cuore le piazze e le vie di paesi e cit-tà, ha recentemente ottenu-to il riconoscimento da parte dell’ente pubblico provincia-le in una nuova norma di fi-nanziamento. Infatti, è final-mente entrata a regime la leg-ge che consente ai consorzi di accedere ad un finanziamen-to pubblico per le attività che vengono svolte, dando un ap-porto fondamentale a quanto messo in gioco singolarmente dalle diverse aziende che ope-rano nei nostri centri. Ricor-diamo infatti che i consorzi di promozione sono finanziati principalmente dalle attività commerciali che vi aderisco-no, e le attività realizzate sono quindi una manifestazione di quanta vitalità e voglia di fare ci sia nei nostri centri.

Negli ultimi anni è sta-to realizzato anche un tavolo di coordinamento tra i presi-denti dei consorzi con l’obiet-tivo di mettere in comune le esperienze positive e concor-dare eventuali attività da rea-lizzare congiuntamente, oltre al necessario coordinamento nei rapporti con l’ente pubbli-co. Questo tavolo, che si riuni-

i fiorisTi TrenTini: sToP con L’abUsivisMofederfiori italia esprime la propria preoccupazione per il proliferare di pseudo vendite benefiche di fiori e piante

Antonio Trentini

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dettaglio

Il 24 ottobre scorso dopo breve malattia, è venuto a mancare il collega Alberto Meneghini, figura storica dell’ambulantato Tren-tino nel settore delle calzature. Senza alcuna retorica, una figura che lascia un vuoto difficilmente colmabile nei mercati e nelle fiere. Il nostro ricordo è quello di una persona solare, schietta e sincera, stimata e rispettata perché espressione di una filosofia di gestire ed operare nel mercato che oggi forse un po’ stenta ad affermarsi nelle nuove generazioni. FIVA Confcommercio della Provincia di Trento ed il Consiglio Direttivo dell’Associazione esprimo il loro cordoglio alla moglie Edda ed alle figlie Giovanna e Mia per la dolorosa perdita.Il presidenteMauro Pedrotti

I Familiari tengono a ricordare che in occa-sione delle esequie, svoltesi in Pergine il giorno 27 ottobre u.s., sono state raccolte del-le offerte per un valore di 900 € che sono state interamente devolute a favore della L.I.L.T. (Lega Italiana per Lotta ai Tu-mori). La Moglie e le Fi-glie colgono l’occasione per ringraziare tutti i commercianti presenti e l’Unione Commercio Turismo Servizi Profes-sioni e PMI. L’ offerta è stata versata alla memoria di Alberto Meneghini in favore della ricer-ca e dell’assistenza ai malati.

La FIVA saluta Alberto Meneghini

Alberto Meneghini

sce a cadenza mensile, ha re-centemente lanciato la propo-sta di costituzione formale di un consorzio di secondo gra-do, proposte che è stata con-divisa dall’Assessore provin-ciale competente e che verrà quindi realizzata nei prossi-mi mesi.

La nuova sfida che spet-ta oggi a consorzi ed Asso-ciazione è quella di lavorare congiuntamente, anche con l’ausilio del CAT, per realizza-re la perimetrazione dei cen-tri commerciali naturali in ogni centro della nostra pro-vincia. Tale operazione, già peraltro prevista dalla nor-mativa provinciale, garantirà

un riconoscimento formale ai centri storici e quindi con-sentirà maggiori opportunità di realizzazione di iniziative promozionali e di riqualifica-zione. Un centro vivo e vita-le è indispensabile per la vita delle imprese e per la serena fruizione degli spazi pubbli-ci da parte di tutti i consuma-tori.

è tempo dunque per i com-mercianti di stare insieme, in-contrarsi nelle sedi dell’Asso-ciazione e dei consorzi per elaborare le migliori strate-gie e modalità per percorre-re la strada che, grazie al la-voro svolto fino ad ora, è sta-ta segnata.

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L’Associazione Panifi-catori ha avuto, anche quest’anno, un’attività

intensa ed impegnativa che ha visto la realizzazione, con il successo decretato dal con-senso espresso dei visitato-ri, di interessanti iniziative di promozione dell’immagine dei panificatori e della quali-tà del pane tradizionale tren-tino.

Il programma è stato curato dettagliatamente ed ha visto i panificatori trentini, sempre presenti e molto attenti alle esigenze associative, metter-si numerosi a disposizione di ogni singola iniziativa per an-dare a spiegare al consumato-re come viene realizzato il pa-ne tradizionale; un prodot-to nutriente e gustoso, ricco di profumi e sapori di antica memoria.

Abbiamo aderito ad inte-ressanti manifestazioni che ci hanno consentito di uscire dalla quotidianità andando a valorizzare, sul territorio pro-vinciale, nazionale ed inter-nazionale, il nostro pane in-teso come produzione tipica della terra trentina.

La varietà di iniziative di propaganda ci hanno per-messo di presentare il lavoro del panificatore, la sua speci-ficità nel preparare e lavora-re le materie prime e l’abilità nell’impastare e realizzare un pane di notevole qualità.

Migliorare la gamma del-l’offerta, curare il ciclo pro-duttivo, essere scrupolosi nel-l’applicazione delle normative igienico-sanitaria, sono ele-menti fondamentali che mol-ti non conoscono e che de-vono essere portati all’atten-zione del consumatore al fine di fargli capire che il fornaio propone da sempre un pro-dotto alimentare nutriente e genuino.

La promozione e valorizza-zione del pane tipico trentino, progetto che ormai da molti anni stiamo portando avanti, ci consente: di andare ad esal-tare le caratteristiche del pa-ne fresco, legato al luogo di origine, stimolare la gente al consumo, facendo riscoprire profumi ed aromi, prerogati-va esclusiva del lavoro quoti-

diano del panettiere, rappor-tarci con il consumatore per capirne esigenze e necessità.

Considerando la realtà morfologica in cui ci trovia-mo ad operare, ossia un ter-ritorio urbano e rurale, è im-portante riservare particola-re attenzione alla tutela delle nostre imprese, che necessita-no del nostro intervento per realizzare particolari e com-plesse proposte promozionali che vadano a stimolare il con-sumatore affinché abbia mag-giore considerazione del pa-ne fresco, avendo rispetto e riguardo a questo particolare e delicato alimento della die-ta quotidiana.

Molti eventi ci hanno impe-gnato però uno in particolare è da evidenziare poiché, come abbiamo già avuto occasione

di spiegare, due ragazzi usci-ti dalla scuola di “Arte Bian-ca” di Rovereto, Nicola Potri-ch e Maurizio Trazzi, hanno rappresentato l’Italia, al con-corso internazionale per gio-vani panificatori, tenuto a Ba-den bei Wien il 20 e il 21 otto-bre scorso.

Si sono presentati con due tra i migliori prodotti assag-giati durante tutta la compe-tizione riscuotendo un note-vole successo con la “boule alla lavanda” di Maurizio e la “conchiglia di Venere” di Ni-cola.

Nel lungo periodo di pre-parazione, come nelle prove, sono stati egregiamente coa-diuvati dai bravissimi: mae-stro pasticcere Eliseo Bertini e maestro panificatore Valen-tino Zanoner (anche membro di giuria). Da loro sono stati incitati e spronati per tutta la manifestazione e sono riusciti nell’impresa facendo un gran-de lavoro ed un buon risulta-to, si sono classificati al 5° po-sto su 12 nazioni presenti.

Per l’Aspan questo risulta-to è motivo d’orgoglio e sod-disfazione poiché emerge evi-dente che un buon insegna-mento, come quello che viene adottato presso la scuola di “Arte Bianca” di Rovereto, da noi auspicato, voluto ed im-posto, può dare eccellenti ri-sultati e consente di preparare in maniera impeccabile, qua-litativamente e professional-mente, i futuri operatori del settore. Emanuele Bonafini

Auguri dall ’Associazione PanificatoriL’Associazione Panificatori della Provincia di Trento esprime, ai titolari delle aziende associate, a tutti gli addetti ed alle loro famiglie, i migliori auguri per un sereno Santo Natale ed un Anno nuovo ricco di serenità e pace.

dettaglio / aspan

Panificatori trentini,un altro anno intensoL’Associazione fa il bilancio dell’attività svolta: formazione, manifestazioni, promozione del pane tipico trentino e molto altro

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200940

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Lo scorso 18 dicembre nel-l’Auditorium Pluriuso del-l’Unione si è svolta la pri-

ma edizione del convegno an-nuale “L’informazione locale in Trentino”, promosso dall’Asso-ciazione Attività di Servizio del Trentino in collaborazione con RTTR La Televisione e RTT La Radio. L’iniziativa, volta all’ap-profondimento del ruolo dei mass media nel contesto locale, è dedicata alla memoria di Ange-lina Demarchi, figura di primo piano nel settore delle Comuni-cazioni e dell’Editoria e per mol-ti anni componente del direttivo dell’Associazione Attività di Ser-vizio. Dopo i saluti di apertura e il sostegno all’iniziativa espresso

dal presidente dell’Unione, Gio-vanni Bort, il presidente dell’As-sociazione Attività di Servizio Mario Oss ha voluto ricorda-re Angelina Demarchi ripercor-rendo alcune tappe del suo lun-

go e significativo percorso pro-fessionale.

Originaria di Vicenza, alla fi-ne degli anni ‘70 si trasferisce a Trento, dove incontra il marito Egidio Demarchi, imprenditore

trentino in mol-teplici settori con l’ambizione di da-re vita a un’ emit-tente televisiva re-gionale. Angeli-na fin dall’inizio

affianca il marito nella gestio-ne amministrativa delle sue at-tività nel campo della ristorazio-ne, del commercio di elettrodo-mestici e dell’abbigliamento. Nei primi anni ‘80 la famiglia intra-prende anche l’avventura edito-riale con la nascita dell’emitten-te televisiva RTTR e l’acquisizio-ne della radio RTT, destinate ad assumere un ruolo fondamenta-le nella diffusione dell’informa-

L’informazione localetrentina a convegnoL’Associazione delle Attività di Servizio guidata da Mario Oss ricorda Angelina Demarchi con una giornata di dibattito sui media trentini

Angelina Demarchi

Page 43: giornale Unione - 2009 - n.11-12

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zione a livello locale. Per i primi dieci anni Angelina, conosciuta da tutti come “La Signora” men-tre il marito come “Il Demarchi”, gestiscono insieme le due emit-tenti. Nel ‘93 Egidio fa un passo indietro per dedicarsi maggior-mente ad altre attività e lascia al-la moglie le redini di radio e tv. Angelina vi si dedica con gran-de impegno e professionalità, dimostrando non solo spicca-te doti imprenditoriali ma an-che una grande sensibilità nel-la gestione dei rapporti profes-sionali con i dipendenti, proprio per questo da sempre molto le-gati all’azienda familiare dei De-marchi.

Nonostante gli impegni che l’essere a capo del primo grup-po radiotelevisivo del Trentino comporta, nella vita privata An-gelina è presenza di riferimento anche per la famiglia, soprattut-to per i figli Marta e Davide, nati rispettivamente nel ‘79 e nell’81.

Nel 2007, a seguito della scom-parsa di Angelina per l’aggravar-si di una forma tumorale con cui combatteva coraggiosamente da molti anni, i figli sono subentra-ti alla guida di RTTR La Televi-sione e RTT La Radio, mante-nendo le emittenti all’altezza del ruolo leader che hanno assun-to nel sistema dell’informazione locale e garantendo la continui-tà di un progetto imprenditoria-le di grande valore. Le emitten-ti, infatti, da sempre danno un contributo fondamentale alla diffusione e valorizzazione del-la cultura e delle tradizioni lo-cali, avvicinando la popolazione trentina e altoatesina alla pro-pria terra e all’idea di una iden-tità regionale comune.

Mario Oss, al termine della proiezione di un video su Angeli-na, ha consegnato a Marta e Da-vide Demarchi, presenti in sala, una targa in ricordo della madre, figura di primo piano nello svi-

luppo culturale e sociale della re-gione. L’applauso sincero e spon-taneo del pubblico presente ha confermato, a due anni di distan-za dalla scomparsa, quanto anco-ra sia vivo il ricordo di Angelina in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla e di ap-prezzarla sia sotto il profilo uma-no che professionale.

Dopo la consegna della targa e il ringraziamento da parte dei figli di Angelina, il convegno è proseguito con gli interventi di Nadio Delai, Presidente di Er-meneia, che si è soffermato sul-la complessa dinamica tra mass media e cultura collettiva, men-tre Fabrizio Franchi, Presiden-te dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, ha parla-to del ruolo della carta stampa-ta nell’informazione locale. Da parte sua, Edoardo Fleischner, docente all’Università Statale di Milano, ha affrontato il tema delle radiotelevisioni nell’infor-

mazione locale. Ha concluso il convegno un interessante e ani-mato dibattito a cui hanno preso parte anche esponenti di spicco dell’informazione trentina co-me Laura Strada, caporedattore Rai del Trentino e Valerio Gal-lorini, Direttore generale di RT-TR La Televisione. A moderare il convegno è stato Mauro Mar-cantoni, Direttore della Trentino School of Management, che ha concluso i lavori ringraziando in modo particolare la famiglia Demarchi e il pubblico presen-te in sala e augurandosi lo stesso interesse anche per le future edi-zioni del convegno.

Mario Oss, presidente dell’Associazione attività di Servizio

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servizi

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200944

In occasione delle assem-blee e dei convegni orga-nizzati proprio per aggior-

nare i soci sulle situazioni e sulle evoluzioni delle proble-matiche che interessano di-rettamente la categoria notia-mo, ormai da tempo, un as-senteismo preoccupante. Se a questo si aggiunge anche il mancato versamento della quota associativa è chiaro che esiste il pericolo concreto che le Organizzazioni sindaca-li perdano il loro potere con-trattuale. è opportuno, a que-sto punto, far presente tutti i benefici di cui ogni agente e rappresentante di commer-cio può godere per merito delle associazioni. E’ da evi-denziare che gli accordi eco-nomici collettivi (AEC) pos-sono e debbono essere rico-nosciuti solo, e sottolineiamo “solo”, a tutti coloro che sono regolarmente iscritti ad un’as-sociazione. Più di una volta è successo che la preponen-te abbia rifiutato l’applicazio-ne delle norme inserite negli AEC perché a conoscenza di questo cavillo. Gli esponen-ti delle categorie sindacali in-caricati di trattare il rinnovo degli AEC, svolgono questo lavoro appunto per gli asso-ciati. Per inciso il momen-to di congiuntura economica che stiamo affrontando rende i rappresentanti delle man-danti più attenti non a con-

Quando l’associato ètutelato e garantitoLa Fnaarc lancia l’appello a sottoscrivere la propria adesione: vantaggi, servizi e molti benefici dall’essere in regola con l’iscrizione

cedere ulteriori migliorie, an-zi combattono per limitare o sopprimere quelle già esisten-ti. Ma cosa in sostanza le Or-ganizzazioni, particolarmen-te la FNAARC, sono riuscite via via ad ottenere miglioran-do sensibilmente i contenuti degli Accordi? Le indennità, ad esempio, suppletiva, meri-tocratica e FIRR, la tutela per la conservazione del manda-to, la soppressione dello star del credere, l’esatta definizio-ne del momento per la liqui-dazione della provvigione. Da non dimenticare le batta-

glie sostenute per mantene-re la proprietà dell’ENASAR-CO, per le sue modifiche sta-tutarie, per il giusto indirizzo della sana gestione dell’Ente e tante altre ancora. Inoltre tut-ta l’attività svolta a livello pro-vinciale sia di consulenza, sia di assistenza in commissione di conciliazione, sia con in-terventi diretti verso le pre-ponenti sono finanziate at-traverso il versamento del-la quota associativa. Anche il continuo aggiornamento professionale attraverso cor-si e convegni, nonché attra-

verso circolari esplicative fan-no parte dell’attività in favore degli associati. Come si ve-de non è poco ciò che il pa-gamento della quota asso-ciativa consente di avere, ma è doveroso precisare ancora che le convenzioni di acqui-sto stipulate a livello naziona-le con case automobilistiche, così come l’inserimento de-gli agenti e rappresentanti di commercio nella legge pro-vinciale 6/99 quali beneficiari dei contributi a fondo perdu-to per l’acquisto dell’automo-bile e di uffici e beni strumen-tali, sono agevolazioni ottenu-te rispettivamente attraverso la FNAARC nazionale e quel-la provinciale. Le pratiche per l’ottenimento della pensione di anzianità e vecchiaia della Previdenza sociale e la pen-sione ENASARCO, poi, sono direttamente e gratuitamente gestite dall’ENASCO e que-sto è un ulteriore grande be-neficio.

Come si può facilmente ar-guire, quindi, il pagamento di una modesta quota asso-ciativa annuale può ben vale-re la cosiddetta «candela» ed è meglio, sia per sé stessi che per il bene della propria fami-glia, pensarci due volte prima di decidere di limitare le spe-se non versandola o dando disdetta dal sindacato. Nes-sun componente della strut-tura politica della FNAARC., del resto, percepisce compen-si per l’attività sindacale tal-volta anche gravosa.

il momento di congiuntura economica rende i rappresentanti delle mandanti più attenti a non concedere ulteriori migliorie, anzi combattono per limitare o sopprimere quelle già esistenti

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servizi

Davanti ad un folto pubblico di mediatori immobiliari e giornalisti, venerdì 18 dicembre presso l’auditorium Unione è stata presentata la quattordicesima edizione di Guida Casa. L’evento, che ormai, come da tradizio-ne consolidata è programmato subito prima delle fe-ste natalizie, rappresenta un appuntamento atteso ed importante per tutti gli operatori del settore e per i cit-tadini che intendono acquistare o vendere immobili. Per l’occasione oltre al presidente dell’Unione Giovan-ni Bort che non ha rinunciato a portare alla categoria il saluto del Consiglio Generale dell’Unione, il presidente provinciale nonché vicepresidente nazionale FIMAA, Severino Rigotti con tutto il direttivo provinciale che ha collaborato come sempre alla stesura della Guida, quest’anno erano presenti anche alcuni ospiti d’ecce-zione quali l’Assessore provinciale all’urbanistica ed ambiente, Mauro Gilmozzi ed il Presidente della con-sulta nazionale intermediazioni, Giovanni Acampora. Queste presenze così qualificate hanno ancora una

volta testimoniato l’importanza che riveste Guida Casa, non solo per la realtà immobi-liare trentina, ma anche per le Istituzioni locali e nazionali. Molto apprezzato l’in-tervento di Gilmozzi che ha parlato delle problematiche e degli strumenti messi in atto dall’Amministrazione provinciale per contenere gli effetti della crisi congiuntu-rale che ha colpito duramente il settore del “mattone”. Altrettanto seguito anche Acampora che, lo ricordiamo, dirige in ambito nazionale uno degli organi più im-portanti per i mediatori qual è la Consulta. Da sottolineare che quest’anno è stata data molta enfasi alla normativa sul risparmio energetico negli edifici, entrata in vigore il 1° novem-bre, che condizionerà in modo particolare tutto il mer-cato immobiliare.

Come programmato ormai da tempo dal Direttivo provinciale ANACI, venerdì 9 ottobre, presso la sala Pluriuso dell’Unione si è svolto l’incontro di aggior-namento professionale“la gestione della sicurezza per gli amministratori di condominio ai sensi del D.lgs. 81/2008 (TU Sicurezza del Lavoro)” . Da parte degli associati, presenti in numero considerevole all’appuntamento, si è registrato notevole interesse per gli argomenti trattati dai vari relatori che si sono succeduti nell’esposizione creando di tanto in tanto piacevoli dibattiti. L’ ing. Mauro Bonvicin, il perito, Dario Lucin, l’ing. Luca Montrone (di Service En-gineering), l’ing. Nicola Zambon e l’avv. Lino Rosa, quest’ultimo in qualità di esperto in diritto condo-miniale, oltre ad esporre con grande competenza gli argomenti per i quali erano stati invitati, hanno infatti creato un clima molto coinvolgente con di-battiti ed approfondimenti interloquendo fra di loro e rispondendo ai quesiti che man mano venivano posti dalla platea.Veniamo ora al secondo appuntamento in pro-gramma, quello di venerdì 30 ot-tobre presso l’Auditorium SEAC sul tema “La psicologia nell’attivi-tà di amministratore”.Il relatore, dott. Giuseppe Damo-re, anche in questo caso una vec-chia conoscenza degli associati, ha magistralmente condotto l’incontro sperimentando le va-rie tecniche di comunicazione, dimostrando come sia facile, nel passaggio delle informazioni da una persona all’altra, che queste vengano travisate e modificate

sostanzialmente e concettualmente e che alla fine il loro significato cambi totalmente. Una piacevole serata che probabilmente verrà ripetuta più avanti con approfondimenti visto che l’argomento, dal punto di vista professionale, ha suscitato notevole interesse e la sua conoscenza è utilissima per una migliore e più proficua gestione dei rapporti tra am-ministratori e condòmini.Alla presenza delle massime cariche nazionali del-l’ANACI il 14 novembre, presso la sala pluriuso del-l’Unione, è iniziato il 10° corso di qualificazione ed av-viamento all’attività di Amministratore immobiliare. Pietro Membri e Umberto Anitori, rispettivamente Presidente e Segretario Nazionale ANACI, assieme a Carlo Parodi, direttore del Centro Studi Anaci, che per l’occasione ha tenuto la prima lezione, hanno voluto così testimoniare l’importanza che l’ANACI nazionale attribuisce a questi corsi. Per la cronaca quest’anno le iscrizioni sono state molto numerose ed avrebbero superato anche il numero massimo consentito se tante di esse non fossero state respin-

te perché giunte alla se-greteria fuori termine. E’ un segno tangibile dell’importanza che sta assumendo fra i cittadi-ni la figura dell’ammini-stratore e la contestua-le presa di coscienza di quanto sia sempre più necessaria la prepara-zione e l’aggiornamen-to professionale per il corretto svolgimento di tale attività.

sicUrezza e PsicoLogia, sUccesso degLi inconTri anaci ottimo riscontro per le due iniziative di ottobre. a novembre è iniziato il X corso di avviamento all’attività

FIMAA Il convegno sulla certificazione energeticaSabato 23 ottobre, presso l’auditorium SEAC, davanti ad una nutrita platea di mediatori immobiliari provenienti da tutta la provincia di Trento, ha avuto luogo un convegno sulla certifica-zione energetica che è diventata obbligatoria dal 1° novembre. Fra i relatori erano presenti l’avvocato Pesando di FIMAA Italia, il notaio Arcadio Valgelisti di Trento, l’ing. Ferrazza e la dott.ssa Alberti della società ECOLOG specializzata in certificazioni energetiche. Con quest’ultima, lo ricordiamo, FIMAA Trento ha stipulato una convenzione in favore dei clienti dei propri associati. Molto interessante, oltre agli aspetti tecnici, anche la disamina relativa all’influenza indotta sulle dinamiche e sui prezzi di mercato degli immobili da parte dell’ob-bligo della certificazione. Sono stati illustrati anche gli aggiorna-menti introdotti nella modulistica FIMAA alla luce delle ultime disposizioni normative.

fiMaa: ecco gUida casa 2010La guida è il riferimento per il mercato immobiliare trentino

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 45

Severino Rigotti, presidente FIMAA Trentino, durante il convengo sulla certificazione energetica

Gianpaolo Ciola (a destra), presidente ANACI, con il dott. Giuseppe Damore

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finanziaria 2010, L’anaLisi di fai confTrasPorToil governo nazionale sta approvando la manovra finanziaria per l’anno prossimo e riconosce legittime le proteste di Unatrans con lo stanziamento di 400 milioni di euro stanziati per la categoria

Dopo la firma del protocollo d’intesa dello scorso 1 Dicembre, a seguito della quale l’Unatras ha annunciato la sospensione del fermo dell’autotrasporto, si informa che du-rante la seduta della Commissione bilancio della Camera dei Deputati del 3 Dicembre, il Governo ha mantenuto l’impegno assunto con la categoria presentando un emenda-mento al d.d.l Finanziaria 2010 (Atto Camera 2936), che stanzia 400 milioni di euro in fa-vore del nostro settore. In particolare, detto emendamento (n. 2.1874) prevede che tale somma venga uti-lizzata per le seguenti misure di sostegno:• riduzione dei premi Inail; • bolli auto pagati per il 2010; • riduzioni compensate dei pedaggi auto-stradali; • credito di imposta per il rimborso del Servi-zio Sanitario Nazionale, sui premi r.c.a pagati nel 2009; • completamento della graduatoria per l’incentivo agli investimenti, di cui al D.P.R 227/2007; • deduzione forfettaria delle spese non do-cumentate per le imprese in contabilità semplificata, per i viaggi effettuati dall’im-prenditore (o dal socio della snc) in territorio comunale. L’esame del ddl prosegue ora davanti alla Commissione Bilancio, ed approderà in aula alla Camera dei deputati entro dicembre.

Di seguito esponiamo gli aspetti sostanziali dell’accordo.Parte economicaA) Risorse precedenti - Il Governo si impegna a rendere spendibili, entro il 31 dicembre p.v., 110 dei 150 milioni di euro delle vecchie risorse, così suddivisi;- 60 milioni di euro destinati ai pedaggi autostradali 2007, per i quali si dà atto che Invitalia ha sbloccato le rela-tive risorse, assegnandole al bilancio dello Stato;- 35 milioni di euro per ero-gare i saldi dei contributi re-lativi ai veicoli euro 5 acqui-siti negli anni 2007 e 2008; tale erogazione sarà peraltro subordinata a quando per-verrà la documentazione richiesta alle imprese, per le quali si è reso necessario un supplemento d’istruttoria (si

suggerisce quindi a tutte le imprese di verifi-care l’esito delle loro domande di contributo per veicoli euro 5 e le eventuali richieste mi-nisteriali);- 15 milioni di euro, per soddisfare i contri-buti agli investimenti del biennio 2005/2007 richiesti, ai sensi del DPR 227/07, dalle im-prese che si sono classificate nelle successi-ve posizioni della graduatoria.Restano 40 milioni di euro per “investimen-ti”, sui quali il Governo ha ammesso di ave-re trovato difficoltà di copertura e sui quali potrà cercare un recupero sui residui delle somme destinate all’ecobonus per l’utilizzo delle autostrade del mare.B) Finanziaria 2010 – Oltre alle somme strut-turali che fanno già parte del bilancio dello Stato (su riduzione pedaggi, sconto premi Inail e spese non documentate delle impre-se minori), il governo si impegna a prevede-re, nella finanziaria 2010, risorse aggiuntive pari a 300 milioni di euro a favore del setto-re, così suddivise:- 91 milioni, per la riduzione dei premi INAIL;- 44 per un credito d’imposta sulle tasse auto 2010;- 60 milioni per la riduzione dei pedaggi au-tostradali 2008;- 20 per le spese non documentate per i viaggi nel Comune della sede dell’impresa;- 55 milioni per il recupero del SSN sui premi RC Auto del 2009;- 30 milioni per “investimenti”.Su tali importi, il Governo si è ulteriormente impegnato a definire i benefici spettanti per singola impresa entro il 31 gennaio 2010, per quanto riguarda i premi INAIL, ed entro la fine di giugno 2010 per le altre voci.Parte NormativaDopo aver consegnato il decreto con cui vengono individuate le Autorità competenti

per l’applicazione del-le sanzioni, nei casi di violazione alla norma-tiva sulla fatturazione e i pagamenti dei costi minimi di esercizio (art. 83-bis, comma 15, legge 133/08), d’imminente pubblicazione in Gaz-zetta Ufficiale, il Ministro Matteoli ha annunciato l’apertura immediata di un tavolo con le Associa-

zioni dell’autotrasporto, la cui prima riunione è già stata fissata per il 17 dicembre p.v., per esaminare la maggior parte delle questioni normative già previste in precedenti protocolli o sollevate di recente, quali:- i tempi di pagamento delle fatture dei ser-vizi di autotrasporto e la “reverse charge”;- la riduzione della filiera e la piena appli-cazione dell’art. 83-bis anche per dare at-tuazione all’ordine del giorno parlamentare “Lovelli - Velo”;- i tempi massimi di carico e scarico delle merci e la promozione degli accordi volon-tari di settore;- interventi per la riduzione del costo del la-voro specifico del settore;- la regolamentazione dei pallets e la distri-buzione urbana delle merce- l’applicabilità della cd. Temonti-ter ai veico-li adibiti a trasporto delle merci.Detto tavolo dovrà concludere i suoi lavori en-tro tre mesi dall’insediamento, per consentire una piena valutazione dei suoi risultati entro la fine del prossimo mese di marzo 2010.Il Governo si è anche impegnato a:- sostenere le modifiche al codice della stra-da, attualmente all’esame del Senato, con l’introduzione di disposizioni che consenta-no la possibilità di risoluzione dei rapporti di lavoro in caso di ubriachezza o uso di droga da parte dei conducenti;- potenziare i controlli, sia quantitativi che qualitativi, sull’esercizio dell’attività di tra-sporto, nonché a proporre un protocollo d’intesa con il Ministero del Lavoro per le verifiche sul rispetto delle norme sui rappor-ti di lavoro e sulla sicurezza sociale;- adottare un decreto ministeriale che, nel recepire la direttiva 2008/68/CE, autorizzi la circolazione in deroga delle vecchie ci-sterne per il trasporto di merci pericolose agli obblighi di montaggio dei dispositivi ABS e rallentatore di velocità (cfr. circolare SPE09233);- emanare nuovi chiarimenti sull’uso della scheda di trasporto;- accelerare le procedure di rinnovo della Consulta e del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori;- mantenere, infine, in bilancio le risorse residue dei contributi “eco bonus” e a de-stinarle ad investimenti, comprese anche le acquisizioni dei veicoli euro 5 effettuate prima della data di loro obbligatorietà (1° ottobre 2009).

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Giorgio Loner, presidente di Fai Conftrasporto Trentino - Alto Adige

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nel luglio scorso ha intervista-to il presidente Rensi, ponen-dogli alcune domande anche sull’Unione Artigiani e sul percorso che ha portato alla sua costituzione. Riportiamo di seguito uno stralcio del-l’intervista, nella quale Ren-si ribadisce l’impegno profu-so dall’Uat per aiutare gli as-sociati in uno dei settori più delicati della propria attività, ovvero l’accesso al credito.

La crisi di questi mesi, in-fatti, ha messo a dura pro-va anche le aziende artigiane, che si sono trovate ad affron-tare, forse più che l’emergenza della ‘crisi’, la stretta creditizia messa in atto dalle banche; il credito, si sa, è ossigeno per il mondo imprenditoriale e ar-tigiano in particolare.

Lei ha fondato l’Unione Artigia-ni: perché questa nuova asso-ciazione di categoria? Io non sono mai stato favorevole al monopolio, nemmeno nella rappresentanza sindacale degli imprenditori. Sono stato per anni esponente di Confartigianato e anche rappresentante locale nella categoria nazionale. Ho ritenuto che offrire un’alternativa fosse ne-cessario e quando si è prospettata l’occasione assieme ad un gruppo di amici siamo partiti con la nuova Unione Artigiani del Trentino. La nostra provincia era l’unica realtà nazionale dove c’era solo un’unica rappresentatività dell’artigianato. Come si articola sul territorio l’Unione Artigiani? Noi appoggiamo la nostra azione sulle strutture dell’Unione com-

mercio e attività di servizi del Trentino aderente a Confcommer-cio. Noi rappresentiamo all’inter-no della categoria commerciale la piccola e media impresa e tramite la struttura di Unione riusciamo a dare agli associati tutti quei servizi che sono oggi indispensabili, dalla gestione delle aziende, alla conta-bilità, al supporto per districarsi nella burocrazia. Burocrazia, croce di ogni im-prenditore? Certamente, anche perché oggi gli studi di settore in gran parte obsoleti costringono le imprese a fare i salti mortali, cui s’aggiun-ge anche la crisi economica che scombussola tutti i programmi delle aziende che stringono i den-ti per sopravvivere. In questo con-

testo economico, le nostre piccole imprese devono lottare anche contro la burocrazia che non aiuta chi lavora ed intraprende. Sarebbe bello avere al proprio fianco la bu-rocrazia, non contro come spesso oggi avviene, dove ti fanno una multa se solo sbagli un banale e formale adempimento. Cosa servirebbe per il rilancio dell’economia? Bisognerebbe avere tutti le idee chiare e agire di comune accordo per seguire la via dello sviluppo dell’economia. L’ente pubblico sta già facendo qualcosa e tra breve si dovrebbero vedere gli effetti delle decisioni prese in queste settima-ne. Ci aspettiamo collaborazione anche dal mondo bancario, che deve smettere di vivere di rendi-

ta e affiancare le imprese nel loro cammino in un ruolo di partner strategico ed affidabile, capace di lavorare al loro fianco in ogni condizione, senza tirarsi indietro quando le cose volgono verso il brutto. Non bastano i consorzi fidi a sup-portare l’attività delle imprese?Non sempre e ci meravigliamo come esistano istituti di credito che si tirano indietro quando non rallentano oltre modo l’iter delle pratiche dinanzi all’affidamento per l’80% prestato proprio dai con-sorzi fidi di categoria. Se le banche perferiscono aiutare solo le impre-se sane o quando l’economia va bene, vuol dire che ci sono tanti banchieri che non sanno fare il loro mestiere. Lo stesso dicasi per i tas-si d’interesse: oggi il denaro non è mai stato così conveniente a livello di Banca centrale europea, ma noi artigiani non ci siamo fino ad oggi ancora accorti di ciò, perché conti-nuiamo a pagare almeno il 4-5% il denaro preso a prestito. Le banche argomentano questi livelli dicendo che devono remunerare le obbli-gazioni emesse, ma qualcuno ci dica se ha mai potuto sottoscrivere queste obbligazioni così favorevo-li... Io, e tanti altri come me, lo farei subito ad occhi chiusi. Quanti soci avete? Oggi le aziende artigiane tesse-rate con l’Unione sono in crescita continuamente, anche perché i servizi che l’Unione riesce a dare agli associati sono molto competi-tivi, oltre che diffusi capillarmente su tutto il territorio provinciale. Per gentile concessione di Toi Magazine

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 49

unione artigiani del Trentino

Claudio Rensi è presidente dell’Unione Artigiani del Trentino

ci meravigliamo che esistano istituti di credito che si tirano indietro o che rallentano l’iter delle pratiche dinanzi all’affidamento per l’80% prestato dai consorzi fidi di categoria

Rensi: «Più credito perle aziende artigiane»Il Presidente UAT segnala la difficoltà degli artigiani trentini a ricorrere a strumenti di affidamento bancario, anche in presenza di garanzie

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Il week end del 24 e 25 ot-tobre il GIT ha vissuto due giornate di “Learning

Experience” organizzato in collaborazione con la società Mindscape di Trento.

Sono accadute molte co-se, che hanno reso il weekend diverso da una gita. Tra gio-chi, rompicapo, gare di abili-tà e lavori di gruppo, in diver-si momenti anche molto fati-cosi dal punto di vista fisico, sono stati molti i momenti di confronto e riflessione.

La sequenza delle attività è stata pensata per procedere con una certa gradualità nelle difficoltà, ma anche per alter-nare situazioni pregne di con-siderazioni ad altre più ludi-che e distensive. Queste ul-time però non finalizzate al disimpegno, ma piuttosto a cercare di creare un buon cli-ma nel gruppo; lo stesso si è reso così capace di metabo-lizzare anche l’eventuale non superamento delle prove. L’intensa esperienza del grup-po ha creato un clima di po-sitiva empatia. Ci sono stati

anche momenti di sconforto, causati dal mancato supera-mento di alcune prove ma anche in questo caso, proprio l’errore e lo sbaglio hanno da-to la possibilità di creare mag-giore coinvolgimento.

Il lavoro fatto nei due gior-ni voleva essere una sorta di acceleratore, sia per quan-to concerne le relazioni so-ciali, sia per la possibilità di anticipare, nella zona franca del “gioco” (nella sua accezio-ne più nobile di spazio privi-legiato per l’apprendimento) alcune potenziali difficoltà che il GIT potrebbe incontra-

re. La maggior parte di que-ste sono state brillantemente superate.

In conclusione, è parso a tutti evidente che il gruppo abbia la possibilità di diventa-re un vero team di lavoro, in grado di raggiungere obietti-vi ambiziosi.

Di questo voglio perso-nalmente ringraziare tutti i partecipanti, che hanno sa-puto cogliere l’essenza del-l’esperienza e mettersi in ve-ramente gioco.

Con il Consiglio direttivo abbiamo stabilito che espe-rienze analoghe verranno ri-

petute anche nei prossimi an-ni; a gennaio divulgheremo il programma ufficiale.

Colgo l’occasione per au-gurare a tutti gli Associati del GIT ed ai Consiglieri un Buon Natale ed un Felice An-no Nuovo. Quest’anno abbia-mo deciso di non organizzare la festa abituale di fine anno, ormai forse troppo sconta-ta. Invece, organizzeremo un evento di “Buon Inizio Anno”, a gennaio, meglio confacen-te al clima attuale e per dare continuità alle idee già avvia-te. A presto!Massimiliano Mazzarella

I giovani in campoper il team buildingSeminario intenso di «learning experience» per il GIT. Mazzarella: «Esperienza positiva che il Consiglio propone di ripetere»

Il Gruppo Giovani durante il weekend di formazione con Mindscape all’Hotel Betulla a Polsa di Brentonico

Page 51: giornale Unione - 2009 - n.11-12

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Più di quattrocento pagine dense di storie e di fatti così come furono raccontati dai quotidiani dell'epoca. Si può fare la Storia con i giornali? Forse sì. La Storia lavora con altri criteri, ma anche la cronaca ha una sua dignità e merita di essere ricordata.

Molti pregiudizi e an-che qualche tabù connotano negati-

vamente il rapporto tra don-ne e tecnologia; un rappor-to che, invece, i fatti e le espe-rienze disegnano come attivo, proficuo ed estremamente al-l’avanguardia. Eppure le don-na faticano a ritagliarsi posti di rilievo nel mondo della tecno-logia, e in particolare dell’ICT, poichè una carriera professio-nale in questi ambiti è ancora vittima di selezioni di genere e della bassa propensione alla scelta di percorsi di studi di ti-po tecnico e scientifico.

Martedì 24 novembre Ter-ziario Donna ha dato il via al ciclo di incontri, organizzato in collaborazione con la Pro-vincia di Trento, dall’eloquen-te titolo: «Donne e successo professionale. A 30, 40, 50... anni». Il format è una sorta di colloquio informale sulle sto-rie di successo di varie donne, discusse con le stesse protago-niste, che diventano l’occasio-ne per una riflessione sul rap-porto tra il mondo femmini-

le e il lavoro.Molto significativamente, e

coraggiosamente, per il pri-mo incontro si è scelto di af-frontare il tema del rapporto tra donne e tecnologia assie-me a Clara Fresca Fantoni, di-rettore generale di Informati-ca Trentina Spa, la maggiore azienda ICT provinciale.

«La sfida di preparare al mondo futuro la generazione 2015 – ha detto la Presidente Rita Matano che ha moderato l’incontro – richiede alla pro-mozione di competenze basa-te sull’integrazione tra i saperi tipici di discipline formali co-

me matematica e logica e quel-le delle scienze umane quali psicologia, scienze sociali e co-gnitive, pedagogia, antropolo-gia, linguistica e studi lettera-ri. Le tecnologie, proprio per la loro comprovata trasversa-lità, possono rappresentare un terreno favorevole di incon-tro e collaborazione di questi saperi a partire da un approc-cio olistico nella visione e so-luzione dei problemi». In que-st’ottica, le capacità femminili di relazionare dialetticamente scienze umanistiche e discipli-ne scientifiche è insostituibile e un bene sul quale investire. In

terziario donna

Casi di successo professionale ottenuti da donne, in particolare in ambiti in cui è forte il predominio - ingiustificato - di genere. Il primo appuntamento del ciclo di incontri Terziario Donna l’ha dedicato alla tecnologia con il direttore generale di Informatica Trentina, Clara Fresca Fantoni

Donne e tecnologia,storie di successoClara Fresca Fantoni (Informatica Trentina Spa) apre il ciclo di incontri promosso da Terziario Donna con il servizio Pari Opportunità della PAT

Italia sono 31 mila le imprese tecnologiche capitaniate, o che vedono la presenza di donne nel board dirigenziale, il 2% in più rispetto al 2008.

Oltre al focus sulla tecnolo-gia analizzato nel primo ap-puntamento, cui erano pre-senti in qualità di ospiti ju-nior Claudia Rigotti, account manager di Informatica Tren-tina, e Arianna Mori, inter-prete con master post-lau-ra TAL (trattamento automa-tico del linguaggio) il ciclo di incontri si pone l’obiettivo di cercare di aggiornare un mo-dello culturale che impedisce alle donne di occupare ruoli apicali: «Il gender gap index – ha ricordato la presidente Matano – ha collocato l’italia al 72° posto su 134: nel 2008 eravamo al 67° su 130».

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locali

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200952

Per il quinto anno consecutivo la Locanda delle Tre Chiavi di Isera ha ottenuto il prestigioso riconosci-mento della chiocciola sulla guida “Osterie d’Italia” 2010, che ha festeggiato i vent’anni trascorsi dalla prima edizione. il 23 novembre in Campidoglio, a Roma, alla presenza del sindaco Alemanno e del presidente internazionale di Slow Food Carlo Petrini, la “Locanda delle tre chiavi” d’Isera, assieme a tutti gli al-tri osti d’italia, si è vista con-fermare il titolo di miglior osteria di Slow Food della Vallagarina. Il valore di que-sto riconoscimento è dato dall’impegno e la passione costante che, Annarita in cucina e Sergio Valentini in sala, mettono da molti anni (ben 12 anni festeggiati il 6 dicembre 2009) nel loro la-voro.“Sempre di più il territorio, la memoria e la socialità - rac-conta Sergio Valentini - sono ingredienti che alla locan-da non possono mancare.

Con questi ingredienti le Tre Chiavi per il 2010 sfornerà corsi di cucina per non addetti ai lavori, realizzerà un orto, programmerà serate a tema in-terculturali e musica e ospiterà una volta all’anno le classi elementari di Isera in un pranzo a filiera corta e giochi di terra. Questo riconoscimento di-

venta così energia pura da trasmettere ai giovani, con i quali vorremmo iniziare un avvicinamento alla cucina della memoria, creando menù particolari a metà prezzo per gli “under 25””. In questi giorni altri impor-tanti riconoscimenti stanno arrivando da altre guide prestigiose come Michelin, Gambero Rosso, Bibenda, Touring Club e tante altre.

“Tre cHiavi” di isera, La MigLior osTeria deLLa vaLLagarinaPer il quinto anno consecutivo confermata nella guida “osterie d’italia” 2010

Sergio e Annarita Valen-tini dell’Osteria delle Tre Chiavi di Isera

Il nuovo anno inizia con i negozi apertiA Rovereto si preparano iniziative come la “Parata dei saldi” per l’apertura straordinaria degli esercizi commerciali domenica 3 gennaio

Come di consueto, sen-za per questo esclude-re che possa nei pros-

simi mesi essere modificata la normativa sul commercio in Trentino, il Comune di Rove-reto ha deciso le 5 giornate di deroga alla chiusura domeni-cale o festiva per tutti i punti vendita al dettaglio.

L’apertura facoltativa dei negozi comincerà già do-menica 3 gennaio 2010, una giornata inserita per valo-rizzare un periodo di gran-de afflusso turistico inverna-le ed in occasione della ma-nifestazione “parata dei saldi”. La seconda domenica a nego-zi aperti è in programma do-menica 18 aprile, in occasio-ne del concorso nazionale di arte floreale e di “Rovereto in fiore”.

La terza giornata è previ-sta domenica 12 settembre, in occasione della terza edizione (con cadenza biennale) della manifestazione “Artingegna” prevista dal 9 al 12 settem-bre nel centro storico di Ro-vereto.

La festa dell’Unione Com-mercio e Turismo “Shopping aspettando Halloween” tor-nerà puntuale domenica 31 ottobre mentre l’ultima gior-nata sarà per la fiera di S. Ca-terina domenica 28 novem-bre.

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locali

Nella lunga querelle scatenatasi dopo l’approva-zione della delibera 2220 da parte della Giunta provinciale, che prevede la soppressione degli istituti di Istruzione professionale a carattere sta-tale, tra i quali rientra anche il “Don Milani” di Ro-vereto, l’Unione Commercio e Turismo interviene a sostegno del mantenimento dell’offerta forma-tiva presso la scuola di San Giorgio. “Da molti anni questo istituto rappresenta una valida opzione per moltissimi studenti trentini, non soltanto della Vallagarina - ricorda il presidente Mariano Modena -, non vogliamo che molti di loro possano correre il rischio di perdere la possibilità di intraprendere percorsi di studio garantiti nel resto d’Italia solo dall’Istruzione professionale, per esempio l’indi-rizzo sociale, attualmente presente al Don Milani, che è l’unico in tutto il Trentino.Da anni l’Unione della Vallagarina collabora con l’istituto di via Balista nell’organizzazione dei tiro-cini formativi ed in varie iniziative sul territorio, gli studenti spesso trovano sbocco professionale nei settori di attività delle aziende associate, anche

per questo motivo viene espressa una forte contrarietà all’ipotesi di ridi-mensionamento: “Il Don Milani ha dimostrato negli anni di saper inter-pretare al meglio la necessità di intro-

durre innovazione e ricerca nel mondo scolasti-co – aggiunge il presidente Modena - creando le basi affinché i propri studenti possano accedere al complesso mondo del lavoro avendo affinato le proprie competenze formative ma avendo anche sperimentato sul campo le proprie capacità”. COSA DICE LA DELIBERA N. 2220La Delibera provinciale dell’11 settembre giustifica la cancellazione degli Istituti statali in quanto “ol-tre a risultare quantitativamente poco consistenti, coprono settori per i quali l’offerta formativa degli istituti tecnici e dell’istruzione e formazione pro-fessionale provinciale risulta adeguata rispetto ai bisogni territoriali”.COS’E’ IL DON MILANIL’Istituto Don Milani di Rovereto (che dal 2000 è stato unito all’Istituto d’Arte “F. Depero”) offre sia corsi triennali per il conseguimento del diploma di qualifica, sia corsi quinquennali per il consegui-mento del diploma di stato, con la possibilità di accedere all’università. Tre gli indirizzo: aziendale (operatore della gestione aziendale e tecnico della gestione aziendale), turistico (operatore dell’im-presa turistica, tecnico dei servizi turistici e tecnico dei servizi turistico-alberghieri), sociale (operatore dei servizi sociali e tecnico dei servizi sociali). L’indi-rizzo “tecnico dei servizi sociali” è l’unico presente in tutto il Trentino. In totale un migliaio di studen-ti, ai quali si aggiungono quelli che frequentano l’Istituto d’arte “Depero” con gli indirizzi design per l’ambiente, arti della grafica pubblicitaria, grafica cinetica e fotografia.

Anche quest’anno è tornato puntualmente come ogni autunno il Luna Park in piazza Achille Leoni (ex Follone) e sono tornate, altrettanti puntuali le proteste degli operatori economici per il “sacrifi-cio” di molti preziosi parcheggi che questo inse-diamento comporta. Per oltre 20 giorni, infatti, a cavallo della fine del mese di ottobre (in coinciden-za con l’evento “Shopping aspettando Halloween” organizzato proprio dall’Unione Commercio e Turismo), si è ripetuta questa tradizione, che ha risollevato polemiche. La questione dei parcheg-gi è da molti anni uno dei punti dolenti e scatena sempre grandi discussioni. L’Unione Commercio e Turismo ha chiesto formalmente al Comune di spostare l’area dedicata al Luna Park, consapevole che individuare un’area per il Luna Park è obbligatorio per legge e che da anni si sta cercando un’area alter-nativa. Allo stadio Quercia?

Non è compatibile con le normative legate allo svolgimento delle partite di calcio e degli eventi sportivi e non è una soluzione gradita agli stessi gestori del Luna Park.«Tutti hanno diritto di lavorare, quindi anche gli operatori del Luna Park ma il Follone è davvero un “polmone” strategico per il centro storico e per questo chiediamo al Comune di non sacrificarlo più né per il Luna Park né per altre manifestazioni» commenta il presidente dell’Unione Mariano Mo-dena. «L’alternativa l’abbiamo indicata da tempo: un’area attrezzata per ospitare eventi e mercatini che chiediamo da anni sull’area ex stazione delle autocorriere di corso Rosmini, sotto la quale si do-vrebbe realizzare un bel parcheggio multipiano al

servizio del centro, vicino e immediatamente accessibi-le da parte di turisti e fruitori delle attività economiche del cuore della città».

«L’aPT sia vicina ai PrivaTi»il vicepresidente girardelli: a brentonico raccogliamo 20 mila euro

«coLLocazione diversa aL LUna Park»ogni autunno oltre metà del parcheggio ex-follone viene occupato dalle giostre per 20 giorni. L’appello dell’Unione

«don MiLani, Per far crescere gLi iMPrendiTori deL fUTUro»L’Unione commercio contro il ridimensionamento dell’istituto

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 53

Prosegue il dibattito sul turismo in Vallagarina sul ruolo dei privati, messo in discussione da diversi am-ministratori comunali nel corso di un recente incontro con l’assessore pro-vinciale al turismo Tiziano Mellarini. «Il privato pretende molto dall’ente pubblico, però il pubblico deve accet-tare questa sfida e sapersi avvicinare il più possibile alle esigenze concrete e a volte, purtroppo, impellenti che spesso la logica del privato cela». Così Davide Girardelli, albergatore e vicepresidente dell’Apt. «Io credo - prosegue - davvero che questa dovrebbe essere la mentalità. Allora sì che, invece di contributi, parleremo di investimenti, l’attenzione ai risultati concreti e tangibili in termini turistici sara altissima e potremo dare un futu-ro solido al turismo della Vallagarina».«In qualità di presidente del Con-sorzio Brentonico Vacanze desidero spezzare una lancia nei confronti dei privati all’interno dell’Apt: la nostra associazione raccoglie circa 20 mila euro dalle autotassazione dei principali imprenditori turistici sul Monte Baldo e, grazie ad una collaborazione di co-finanziamen-to con Apt, realizziamo numerosi progetti e servizi di cui beneficiano i nostri ospiti». «Sia ben chiaro, oltre ad Apt, anche il Comune, la Provincia con l’assessore Mellarini in testa e le associazioni ci hanno dato una mano, per sicuramente siamo partiti da una logica imprenditoriale e gli operatori turistici hanno giocato un ruolo da protagonisti sia nella progettazione sia nel finanziamento».

Mariano Modena, presidente della sezione autonoma di Rovereto e Vallagarina dell’Unione

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UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 55

Sulla responsabilità civi-le dell’auto tutti parla-no degli aumenti visto-

si che ci sono stati dal 1994 (anno della liberalizzazio-ne delle tariffe) ad oggi, ma nessuno parla delle garanzie che si sono pesantemente ri-dotte mettendo a rischio, nel caso dovesse accadere un ac-cidente grave, i beni dell’assi-curato che sono quasi sem-pre frutto delle fatiche di una vita di un’intera famiglia.

Il problema è molto serio perchè, mentre il costo del-la polizza è leggibile da tut-ti, non altrettanto si può dire delle condizioni contrattuali che, per quanto il nuovo Co-dice delle Assicurazioni si sia impegnato a rendere traspa-renti, rimangono comunque un elemento misterioso e di difficilissima lettura.

In queste poche righe na-turalmente ci proponiamo soltanto di sollevare il pro-blema, per la soluzione Vi raccomandiamo di rivolger-vi ad un consulente prepara-to che saprà sicuramente far-vi toccare con mano i conte-nuti della polizze che avete in corso.E vediamo allora alcune del-le garanzie che potrebbero mancare in una polizza di as-sicurazione R.C. auto:

CIRCOLAZIONE SU AREE PRIVATEAlcune compagnie non con-templano la validità della ga-ranzia Rc auto alla circola-zione su aree private. Ciò si-

gnifica che se l’assicurato investe una persona nel piaz-zale del parcheggio di un su-permercato, dovrà pagare di tasca propria.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZALa legge attuale considera in stato di ebbrezza chi risulta all’alcol test con un tasso alco-lemico pari o superiore a 0,5, un tasso facilmente raggiun-gibile anche senza sentirsi eu-forici per le bevande ingerite.

GUIDA SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTIuna persona che abbia assun-to un ansiolitico o uno dei tanti medicinali in commer-cio potrebbe risultare posi-tivo agli stupefacenti anche senza essere una persona che fa uso di droga.

MANCATO RINNOVO DELLA PATENTELa classica dimenticanza che può capitare a tutti e che de-ve essere assolutamente tam-ponata il più possibile.

GUIDA IN STATO DI EBBREZZA O SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI DA PARTE DI UN DIPENDENTE DI UN VEICOLO DELLA DITTAQuesto è un problema grave che deve essere affrontato e ri-solto dal titolare di un’azienda che affida ai propri dipendenti per la guida, automezzi di pro-prietà dell’azienda.Basta che il dipendente risulti positivo all’alcol test o non ab-bia ancora smaltito gli effetti di uno spinello e la ditta, se la po-lizza non prevede la clausola ad hoc, deve pagare al suo assicu-ratore la somma pagata da que-st’ultimo al danneggiato.

TRASPORTATI SU AUTOCARRIL’autocarro secondo il codice della strada è un veicolo de-stinato al trasporto di cose e non di persone.Le sole persone che possono salire a bordo sono: i dipen-denti della ditta o i destinatari della merce che devono dare indicazione sul loro scarico.

L’autostoppista o l’amico del conducente non possono tro-varsi a bordo e se succede un accidente anche in questo ca-so l’assicuratore può rivalersi.

OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO MECCANICHEGli autocarri dotati di dispo-sitivi meccanici per il carico o scarico della merce (peda-ne meccaniche, gru su auto-carro, dispositivi per il ribal-tamento del carico, ecc.) non sono assicurati se provocano danni nell’esecuzione del ca-rico e scarico meccanico.

VEICOLO NON REVISIONATO

VEICOLO CON MODIFICHE NON OMOLOGATE (capita spesso con i ciclomotori)In tutti questi casi l’assicura-tore paga il sinistro al dan-neggiato ma poi si rivale sul suo assicurato chiedendogli il rimborso del capitale che l’as-sicuratore ha pagato al dan-neggiato.Su questi punti è opportuno che ogn’uno si confronti con il proprio assicuratore e se certi rischi non sono graditi, si guardi attorno e cerchi una compagnia che li assicuri.Non far niente può riservare sorprese che possono porta-re anche alla distruzione del-l’azienda e del patrimonio fa-migliare.Angelo Accordini Vittoria Assicurazioni

Polizze Rc Auto:i rischi dell’assicuratoAccordini (Vittoria Assicurazioni): «Attenzione alle condizioni contrattuali: in alcuni casi il sinistro va rimborsato di tasca propria»

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Vittoria Assicurazioni

Page 56: giornale Unione - 2009 - n.11-12

dicembre 2009pagine 432, formato 17x24 cm.

ISBN 978-88-89898-73-4Euro 15,00

giorgio Dal Bosco IncontrI trentInI 3

È il terzo volume de «Incontri trentini». I primi due, usciti in cofanetto nella primavera del 2006, raggruppavano centottantuno ritratti di personaggi trentini o connazionali «naturalizzati» trentini. Quest’opera ne contiene novantacinque, per ciascuno dei quali il lettore troverà accanto al nome della persona il mese e l’anno in cui è avvenuta la conversazione con l’autore. Quasi tutti sono apparsi sul quotidiano «Trentino» nella rubrica domenicale «Soltanto noi», che ha avuto una cadenza settimanale di regolarità «svizzera». L’obiettivo di questa raccolta, come già esposto nel risvolto di copertina dei primi due volumi, è fornire una traccia della «geo grafia umana» del nostro Trentino. L’autore, come sua consuetudine, nella scelta delle persone con cui «incontrarsi» e di cui delineare un ritratto talvolta biografico, ha quasi sempre privilegiato gli umili ma positivi, i timidi ma forti, i poveri fuori ma ricchi dentro, oppure, ancora, personaggi importanti che, di importanza, se ne danno, però, poca o punto.

CuRCu gENOVESE&

giugno 2009pagine 152, formato 21x21 cm.

ISBN 978-88-89898-76-5Euro 15,00

Katja Casagrandathe bastard sons of dIonIso Michele, Federico e Jacopo: tre ragazzi nel nome della musica

La prima emozionante cronaca illustrata sulla band rock trentina che con il suo “graffio” ha conquistato il titolo di rivelazione musicale dell’anno. Vincitori morali del programma X Factor, la loro musica spopola su iTunes e si piazza in pochissimi giorni dall’uscita dell’Ep ai vertici delle classifiche dei dischi più venduti in Italia. Chi sono, dunque, The Bastard Sons of Dioniso? Qual è la chiave del loro successo? In questo libro si ripercorre la storia della band dalle origini, scoprendo chi sono Jacopo Broseghini, Federico Sassudelli e Michele Vicentini. Dalla biografia dei ragazzi ai live in Trentino, dai casting di X Factor ai 12mila fan del concerto di Borgo Valsugana, dalle parole degli amici alla cronaca dei viaggi dei fan, fino al successo discografico dei nostri giorni. Testi e immagini che guidano il lettore attraverso il racconto di amici e parenti, le testimonianze raccolte durante X Factor e l’analisi di tutti i retroscena del programma e dei concerti. In centocinquanta pagine, tutto, ma proprio tutto, su The Bastard Sons of Dioniso. Tre ragazzi nel nome della musica.

dicembre 2009pagine 244, formato 23x30 cm.

ISBN 9788896737002Euro 39,00

Alberto Folgheraiteroltre la soglIa del tempoIlTrentinodichièpartito,laterradichièrimasto

In oltre duecento pagine, riccamente illustrate con fotografie d’epoca e con l’apporto di fotografi di oggi (Zotta, Emanuelli e altri), l’autore recupera immagini di una regione di fine Ottocento-prima metà del Novecento. Racconta ai giovani di oggi, che vivono il tempo dell’immigrazione, com’era la vita nelle vallate. Quel vivere di sussistenza che portò all’esodo di fine Ottocento. Il libro è idealmente diviso in due parti, la prima sugli usi e costumi, la seconda sull’emigrazione americana frutto di un soggiorno dell’autore negliStates, lo scorso anno. Scorrendo il sommario, questi i capitoli: “Il tempo di un tempo: le stagioni contadine”; “Le stalle in crisi nel Trentino del terziario; “Quando la grappa era acqua di vita”; “Le malattie e le cure popolari”; “Le culle vuote e i vagiti stranieri”; “Se il matrimonio era per sempre”; “La morte arrivava coi rintocchi dell’agonia”; “un fagotto di stracci e un addio tra i singhiozzi”; “gli aizimponeri da Fiemme alla Romania”; “La strage degli Algerini partiti dal Trentino nel 1867”; “Assassinato per una rapina nella miniera del Colorado”; “Vent’anni di mina finiti in carta straccia; “gli inganni dell’emigrazione, un’operazione clandestina”...

dicembre 2009pagine 152, formato 23x27,5 cm.

ISBN 978-88-89898-72-7Euro 24,00

Silvia vernaccini - gianni Zottabenedetta acquaSantiemiracolidell’acquanell’arteenellareligiositàpopolaredelTrentino

Il Trentino – terra di laghi, di fiumi e torrenti – nei secoli viene così scolpita anche da alluvioni e frane… Ecco perché la fede popolare, quella genuina e spontanea dei nostri lontani nonni, s’è affidata alle figure di molti Santi per trovarvi conforto: San giovanni Nepomuceno proteggeva il viandante nel momento di attraversare il fiume su un ponte; San Cristoforo si chinava premuroso sul destino di chi guadava i corsi d’acqua; San Nicolò di Bari fungeva da parafulmine nel pieno delle tempeste… Benedetta Acqua di Silvia Vernaccini, con fotografie di gianni Zotta, ci parla di Santi e di miracoli, di preghiere e di santuari, di ex-voto e santini, di Rogazioni e di capitelli devozionali, di statue e di affreschi agli incroci delle strade di un Trentino fragile, appunto, ma anche ben saldo nella sua convinzione religiosa. un libro per recuperare un aspetto dimenticato della nostra società: la magia che viene dall’abbandonarsi fra le braccia protettive e salvifiche del soprannaturale.

NATALE 2009 - REgALA uN L IBRO

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La cerimonia di premiazione dell’edizione 2009 del premio Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia

premio Libero Grassi

Anche questo anno Con-fcommercio ha voluto promuovere il “Premio

Libero Grassi”, dedicato al-l’imprenditore assassinato dal-la mafia il 29 agosto 1991 a Pa-lermo, istituito dalla Coopera-tiva Solidaria in accordo con la famiglia Grassi, e finalizzato alla promozione dell’impegno sociale antimafia e alla diffu-sione della cultura della lega-lità nelle scuole.

Nel 2009 per la prima volta il Premio Libero Grassi ha as-sunto carattere nazionale, pro-prio grazie alla collaborazione

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 57

1. Per l’assegnazione dei Premi Libero Grassi 2010 è indetto un concorso, rivolto alle scuole italiane di ogni ordine e grado, per la selezione delle migliori sceneggiature di spot video, della durata massima di 60” (un minuto), sul tema: “Fermiamo la corruzione”.2. Le scuole che volessero partecipare al concorso dovranno darne comunicazione entro il 30 gennaio 2010 a mezzo fax al numero: 091.6197345 ovvero tramite posta elettronica a [email protected]. 3. Ciascuna scuola partecipante dovrà presentare la/le sceneggiatura/e in duplice copia. Gli elaborati non dovranno contenere firme o altri elementi che possano far risalire alla scuola che li ha presentati. Inoltre, in busta chiusa, con soprascritto esclusiva-mente il codice fiscale della scuola, dovrà essere allegato il modello A (reperibile sul sito della coo-perativa Solidaria ovvero richiesto per fax o posta elettronica alla stessa cooperativa) debitamente compilato, pena l’esclusione dal concorso.4. Le scuole partecipanti dovranno consegnare o spedire gli elaborati, nei modi di cui al precedente punto 3, entro le ore 12 del 15 febbraio 2010 (farà fede l’eventuale timbro postale) all’indirizzo: Soli-daria soc. coop.va sociale - Onlus • Via Marco Polo, 52 • (90138) Palermo.5. Gli elaborati saranno quindi selezionati da una Giuria di esperti, di cui sarà resa nota la composi-

zione attraverso il sito della cooperativa sociale So-lidaria. Il giudizio della Giuria è insindacabile.6. Entro il mese di maggio 2010 sarà organizzata una manifestazione pubblica per la consegna dei premi e per la presentazione degli spot video che saranno realizzati sulla base degli elaborati vincenti.7. Le scuole vincitrici saranno premiate con un viag-gio di “turismo responsabile”, della durata di 3 gior-ni/2 notti - per un massimo di 20 persone (alunni e accompagnatori), per far conoscere luoghi e realtà di particolare interesse culturale e sociale di Paler-mo e provincia.8. E’ obbligatorio per le scuole partecipanti sotto-scrivere la dichiarazione contenute nel modello A, parte integrante del presente bando, con la quale si dichiara di aver preso visione del bando e di ac-cettarne il regolamento e, in particolare, di accet-tare che i lavori presentati non saranno restituiti e rimarranno nella disponibilità della cooperativa so-ciale Solidaria di Palermo che potrà utilizzarli anche per altre iniziative senza fini di lucro, direttamente o indirettamente organizzate, fermo restando l’ob-bligo per sé e per chiunque altro di citare sempre gli autori.Il bando di concorso e ogni altra utile informazione sono pubblicati su www.solidariaweb.org - www.confcommercio.it - www.sportellolegalita.it

con Confcommercio, e rispet-to alle edizioni precedenti ha allargato il tema ad altri ambiti di analisi, quali la sicurezza sul lavoro e l’ambiente.

Per l’edizione del Premio Li-bero Grassi 2010 Confcom-mercio – Imprese per l’Italia e Solidaria hanno ottenuto la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Universi-tà e della Ricerca, attraverso il quale il bando di concorso “Fermiamo la corruzione” sa-rà diffuso capillarmente in tut-te le scuole italiane di ogni or-dine e grado. Le scuole avran-no quindi tempo fino al 30 gennaio prossimo per presen-tare le proprie candidature e fino al 15 febbraio per l’inol-tro degli elaborati, costituiti da sceneggiature per spot televi-sivi.

«Il tema scelto – ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – per questa se-sta edizione, la corruzione, in-tesa nelle sue diverse declina-zioni, strettamente si intreccia con il merito, l’etica, la traspa-renza, la libertà d’impresa e la legalità, valori fondanti del-la cultura associativa della no-stra Organizzazione, ampia-mente ribaditi proprio nel no-stro nuovo Statuto e Codice Etico e che devono entrare a far parte della formazione dei cittadini, dei lavoratori e so-prattutto degli imprenditori di domani».

Bando di concorso e regolamento

Il premio Libero Grassicontro la corruzione«Fermiamo la corruzione» è il tema dell’edizione 2010 del concorso rivolto agli studenti italiani e dedicato all’imprenditore siciliano

Page 58: giornale Unione - 2009 - n.11-12

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Adelino Amistadi I cavalIerI dI rIo cherIo RaccontoNaif

Facciamo un passo indietro. L’Autore ci riporta all’immediato dopoguerra per narrare le vicende quotidiane di un paese di montagna. usciti dalle macerie con strascichi di povertà diffusa, la gente nei paesi era suddi-visa in due categorie: la maggioranza contadina che, lavorando e sudando, stava riacquistando benessere e decoro, ed una minoranza, pur numerosa, che, non potendo fare altro, oziando e bevendo, cercava di sopravvivere con orgoglio e sussiego, seppur poco apprezzati dalla comunità. un racconto naif, scritto d’impulso, passionale e vivace, ameno ed ironico, ci riporta in casa sapori, odori, sensazioni, emozioni, suggestioni dimenticate dai sopravvissuti e sconosciute dai più, che costituiscono co-munque gran parte della nostra storia.

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giovanni Armani Il peccato dI amare Romanzo

Nei romanzi precedenti ha cercato di descrivere i mutamenti economici sociali e culturali avvenuti in Tren-tino negli ultimi cinquant’anni. In questa storia, giovanni Armani passa in rassegna i temi della vecchiaia, della malattia, del rapporto degli anziani con quanti si accingono ad entrare nel mondo degli adulti. Rocco pone al nonno giovanbattista le grandi questioni dello stare sulla scena del mondo: Dio, la Fede e quanto ci aspetta dopo aver concluso la vita terrena. In un primo momento, giovanbattista tenta di evitare tali spinosi interrogativi, ma poi si rende conto di non poter esimersi dal dare al nipote le risposte che chiede. Da qui egli inizia il racconto della sua non facile vita, delle ragioni per le quali si è trovato a compiere scelte corag-giose e anticonformiste, come quella di mettersi assieme a Chiara: una donna con alle spalle un matrimonio finito malamente. Il peccato di amare” è una storia delicata e forte allo stesso tempo, con un ritmo narrativo capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima riga.

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Susi Andreatta Il barone e la fIamma TerzoepisodiodellasagadiAdrian

La duchessa Katerina di Falkwand – la più giovane della figlie di Adrian – sorprende tutti i suoi parenti informandoli che è pienamente decisa a lasciare il Ducato per realizzare una sua grande passione: quella di studiare medicina. La sua richiesta è scandalosa e pericolosa. Nessuna donna ha mai frequentato una università di quel genere, ma la determinazione della giovane è forte. La giovane e dolce Katerina si troverà ben presto a dover affrontare una realtà dura in un mondo fatto solo per gli uomini; ci sarà chi ignorerà volutamente la sua intelligenza, chi metterà in discussione la sua passio-ne per l’arte medica, chi cercherà di sedurla e chi le farà tremare il cuore d’amore…Il peccato di amare” è una storia delicata e forte allo stesso tempo, con un ritmo narrativo capace di tenere con il fiato sospeso fino all’ultima riga.

CuRCu gENOVESE&NATALE 2009 - REgALA uN L IBRO

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Pensione di vecchiaia: le finestre DECORRENZA DELLA PENSIONE

REQUISITI MATURATI Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi

Entro il 1° trimestre dell’anno 1° luglio dello stesso anno 1° ottobre dello stesso anno

Entro il 2° trimestre dell’anno 1° ottobre dello stesso anno 1° gennaio dell’anno successivo

Entro il 3° trimestre dell’anno 1° gennaio dell’anno successivo 1° aprile dell’anno successivo

Entro il 4° trimestre dell’anno 1° aprile dell’anno successivo 1° luglio dell’anno successivo

Non sono pochi i pen-sionati che continuano a lavorare con contrat-

ti di consulenza e/o collabo-razione e non sempre è chia-ro come utilizzare al meglio i contributi versati nella gestio-ne INPS dei parasubordinati.

Per fornire un quadro com-pleto delle regole, è bene par-tire dalla situazione più ricor-rente che consente di ottenere un secondo trattamento pen-sionistico.

I requisitiNella cosiddetta gestione sepa-rata dell’INPS – nota come la riforma “Dini” del 1995 – val-gono le regole del sistema con-tributivo in base al quale oggi il diritto alla pensione si acqui-sisce con almeno cinque anni di versamenti contributivi.

A partire da gennaio 2008 i contributi versati in detta ge-stione danno diritto alla se-conda pensione (chiamata supplementare) solo al rag-giungimento del limite di età per la vecchiaia, cioè di 60 an-ni per le donne e 65 per gli uo-

Doppia pensione con le collaborazioniLe principali informazioni per chi continua a lavorare anche dopo aver raggiunto i limiti (età o contributi) per la pensione

mini e non più quella di 57 an-ni prevista per entrambi fino a tutto il 2007.

La decorrenzaSempre dal 2008, per chi ma-tura i requisiti per la pensio-ne di vecchiaia – compresa la supplementare – la prestazio-ne non viene più percepita co-me in passato dal mese suc-cessivo al compimento dell’età ( 60 anni le donne e 65 per gli uomini), ma la decorrenza è

ritardata ed è subordinata al-l’apertura delle “finestre” come avviene da tempo per le pen-sioni di anzianità. (vedi riqua-dro).

Inoltre, nella gestione sepa-rata le “finestre” sono più di-stanziate perché coloro che risultano iscritti ad un altro fondo o sono titolari di altra pensione sono considerati dei lavoratori autonomi.

Di conseguenza dal mo-

mento in cui raggiungono l’età devono aspettare in pratica da 6 a 9 mesi prima di percepire la seconda pensione.

Il calendario, infatti, fis-sato dalla riforma “Maroni” e confermato dalla legge n. 247 del 2007, ha stabilito che per artigiani, commercianti e coldiretti la pensione decor-re dal 1° mese del terzo trime-stre successivo a quello in cui si matura il requisito.

Per fare un esempio, un pensionato di anzianità (del-l’INPS o dello Stato) che com-pie i 65 anni nel mese di feb-braio di un determinato anno può ottenere la pensione sup-plementare, a carico della ge-stione separata, solo dal 1° ot-tobre successivo.

Coloro, infine, che conti-nuano a collaborare dopo aver ottenuto la pensione supple-mentare hanno diritto, pre-sentando la domanda, a dei supplementi che vengono li-quidati per la prima volta due anni dopo la decorrenza del-la pensione supplementare, e successivamente dopo cinque anni dal precedente supple-mento.

Per ulteriori informazio-ni è possibile rivolgersi al Pa-tronato Enasco (0461/880471-880472).

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 2009 59

Non è infrequente il caso di pensio-nati che continuino ad essere attivi nel mondo del lavoro

Page 60: giornale Unione - 2009 - n.11-12

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I versamenti aggiuntivial fondo pensioneSe iscritti ad un fondo pensione, si ha la possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi interamente deducibili fino al tetto di € 5.164,57

Entro il 31 dicembre è possibile effettuare un versamento di contri-

buti aggiuntivi rispetto alle quote di contribuzione tratte-nute in busta paga nel corso dell’anno e versate al fondo da parte del datore di lavoro.

L’aderente può godere del vantaggio fiscale di tale ver-samento aggiuntivo limitata-mente alle somme fiscalmen-te deducibili, così come previ-sto dalla normativa vigente in materia e quindi fino al tetto di € 5.164,57.

A seguire ulteriori dettagli: - la contribuzione volontaria aggiuntiva eccedente il sud-detto limite non può essere

dedotta fiscalmente- il versamento aggiuntivo non avviene per il tramite del datore di lavoro, ma viene ef-

fettuato direttamente dal la-voratore interessato- il versamento va effettuato tramite bonifico bancario

- entro il termine annualmen-te previsto per l’invio della certificazione utile ai fini del-la dichiarazione dei redditi, il Fondo attesta, mediante ap-posita comunicazione all’ade-rente, l’importo della contri-buzione aggiuntiva pervenu-ta nell’anno precedente.

Per informazioni in me-rito a questa tematica e per qualsiasi ulteriore richiesta di chiarimento è possibile rivol-gersi agli sportelli PensPlan Infopoint presenti su tutto il territorio regionale nonché alle sedi PensPlan di Trento e di Bolzano, oppure collegarsi al sito www.pensplan.com.

previdenza

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CuRCu gENOVESE&NATALE 2009 - REgALA uN L IBRO

novembre 2009pagine 108, formato 22x22 cm.

ISBN 978-88-89898-83-3Euro 14,00

Pasticceria Bertelli dolcI Le ricette di una grande tradizione trentina

La tradizione dolciaria trentina rivisitata dalla Pasticceria Bertelli di Trento. Pasticceria R.Bertelli, tre generazioni di pasticceri. Presente nel Centro storico di Trento dal 1920 ed in Via Oriola dal 1933. Specializzata in prodotti freschi di giornata come paste, brioches, focacce, torte e dolci vari, fra le specialità regionali produce “strudel”, “torta de fregoloti”, “zelten”, “basini di Trento”. Ormai “leggendari”, la torta viennese al cioccolato con nocciole e mandorle farcita con marmellata di albicocche ribattezzata SABER e (stagionali) i krapfen.

dicembre 2009pagine 228, formato 14x27 cm.

ISBN 978-88-89898-88-8Euro 20,00

Francesca NegriIl menu del vIno55vini-300ricette

Per una volta (o anche sempre, se volete), sovvertiamo i ruoli. Scegliamo il vino che vogliamo bere e, in base a questo, decidiamo quali pietanze sono le più idonee per esaltarlo. Non più, quindi, il cibo al centro della scena, ma il vino. È questo quanto vi propone il Menu del vino, che presenta il meglio della produzione enologica trentina e la abbina ad oltre 300 ricette tipiche di tutta Italia. Il risultato è un viaggio in un territorio dipinto dai suoi vini e un viaggio nell’Italia dei sapori più tradizionali, in un libro che è un ricettario assolutamente inedito. Perché il “piatto” è il vino, e l’abbinamento a compendio (curato dall’Associazione italiana sommelier sez. Trentino) è la ricetta. un libro dedicato a tutti i wine lover, ma anche a tutti i food lover che vogliano vedere la cucina da un punto di vista diverso.

giugno 2009pagine 152, formato 23x28 cm.

ISBN 978-88-89898-89-5Euro 20,00

Renzo Francescottibottega d’artIstaSettantaprofilidipittoriescultoritrentini

Parlare d’arte significa, innanzi tutto, per Renzo Francescotti conoscere l’artista, incontrare il suo mondo interiore ed espressivo, scoprire i perché più nascosti attraverso la lettura delle opere ma anche del pensie-ro. La sua intensa attività di critico è costellata infatti da un intreccio di amicizie, che gli hanno permesso di entrare in sintonia con diverse personalità del mondo artistico trentino – ma non solo – e di poterne analizzare anche i lati meno noti, a volte celati dietro caratteri poco inclini all’esibizione pubblica, o non avvezzi a parlare del proprio operato. Francescotti attraverso le sue assidue frequentazioni degli studi ha offerto agli artisti la possibilità di un dialogo, di un confronto diretto sul campo, creando così un’atmosfera d’intesa e di fiducia che ha portato alla stesura di testi, precisi sia nell’analisi critica che umana. Per lui, infatti, imprescindibile per l’approfondimento dell’opera d’arte è conoscere lo spazio dove l’artista lavora: entrare nel suo atelier, sbirciare nel suo passato...

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Gli uffici dell’Unione rimarranno chiusi dal 28 al 31 dicembre 2009. Il servizio di assistenza agli associati verrà comunque regolarmente garantito anche durante il periodo di chiusura. I soci portanno rivolgersi al numero di telefono 0461/880111 o sul sito internet dell’Unione, www.unione.tn.it.

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CErCo&oFFroLa bacHeca degLi annUnci

OFFRESI in gestione ristorante e bar in località Serrada di Folgaria a poca distanza dagli impianti di risalita e ubicato sulla via principale d’ingresso alla località.Il potenziale conduttore avrà a disposizione una struttura con forti potenzialità: la capienza di circa 130 posti della sala ristoran-te, il bar dalla metratura interes-sante e con varie sale riservate, la terrazza solarium sopra il par che potrebbe diventare un punto di riferimento per i vicini impianti di risalita, diventando uno spazio ri-storativo e d’intrattenimento, per ora non presente in loco, un am-pio parcheggio per circa 20/25 automobili. Per concordare un incontro sen-za impegno si prega di telefona-re al seguente numero telefonico 347/1494239 chiedendo di Mas-simo.

VENDESI Ford Transit - Tourneo 110 T300, immatricolato nel luglio 2007, ci-lindrata 2200 TD, 110 cavalli, computer di bordo, dop-pio clima, vetri oscurati, Esp, chiusura cen-tralizzata, antifurto, eccetera. Per informazioni, chiamare il 347/5619125.

La Pro Loco di Tassullo cerca albergo, ristorante o pubblico esercizio che, intendendo rin-novare la propria dotazione di stoviglie in ceramica, posate in metallo e bicchieri in vetro per cambio gestione o altro motivo, sia disponibile a cedere, nelle forme da concordarsi, la vecchia dotazione. Per contatti: Pro Loco Tassullo, [email protected], FAX: 0463/450577

AFFITTASI capannone di 800 mq, Interporto di Trento, prez-zo interessante, riferimento: tel. 335/6941771 (Carlo).

Laboratorio Gelateria Artigia-nale dà in gestione nuovo chio-sco Trento centralissimo. Si richiede esperienza, minimo capitale iniziale e canone men-sile. Si offre consegna gelato giornaliera, assistenza tecnica e marketing. Per contatti: [email protected].

CEDESI avviata attività di BAR con “Pasti Veloci” comple-ta di arredamento ed attrezzatu-ra come nuovi, situata in posizio-ne molto favorevole e di futuro sviluppo in corso Bettini a ROVE-RETO nelle vicinanze di Scuole, Mart, Università, Biblioteca ed Uffici, ben servita da parcheggi Informazioni al 347/5227169.

Annunci, offerte o altre inserzioni vanno inviate a [email protected], al numero di fax 0461/880302 oppure consegnate alla redazione dell’Unione, in via Solteri 78 a Trento.

ANNUNCI FiErE E mErCaTi(a cura di FIVA Confcommercio - Trento)

rif. 01 Cedo o affitto posteggio settimanale alimentare rione San Pio X a Trento (Mercoledì settimanale)rif. 02 Vendo giro di mercati anche singoli (Mezzocorona, Lavis, Aldeno)rif. 03 Vendo mercato in Garda (Venerdì settimanale)rif. 04 Vendo vari mercati settimanali ben avviati e 6 fiere (santa Lucia, San Giuseppe, ecc)rif. 05 Vendo Mercati settimanali (Cavalese,Trento, Lavis, Andalo ecc) e Fiere varie (Lazzara, Cles, ecc)rif. 06 Vendo furgone Fiat Ducato 2500 cc TDI in buone condizioni anno 1997 con tenda automatica, revisionato fino al 2010rif. 07 Vendo Fiera dei Tre Termini a Tionerif. 08 Vendo varie Fiere(S.Croce, S.Giuseppe, ecc) anche fuori Regione (Belluno)rif. 09 Cerco in affitto mercati settimanali a Madonna di Campiglio, Pejo e Mazzinrif. 10 Vendo scaffalature Varie misure e montante da mt.2 a mt. 2,50, numerosi pezzi.rif. 11 Vendo mercato di Tione 1° e 3° lunedì del mese.rif. 12 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento.rif. 13 Vendesi ben avviata licenza ambulante con oltre 30 anni di attività, posteggi fissi tutti i giorni della settimana più 12 giorni di fiere annuali sempre nella Provincia di Trento; la tabella è non-alimentare e c’è la possibilità di proseguire con un articolo molto interessante, poco frequente nei mercati e con una clientela affezionata.rif. 14 Vendo 3 posteggi (Rovereto e Riva/Arco) giornate di martedì e mercoledì. Anche Rovereto e Riva/Arco separati.rif. 15 Vendo mercati Riva/Arco e Ponte Arche fiera S. Croce Trento.rif. 16 Vendo in Trento posto lato Ovest di Via Prati, 7x4. rif. 17 Vendo numerose fiere (Andalo, Fai, Predazzo settembre,Egna, Zambana, n°3 Fiere di Moena, e N°3 fiere di Folgaria e mercato settimanale di Gardolo (venerdì).rif. 18 Vendo attrezzatura completa (pareti attrezzate di 17 metri a moduli divisorie, espositori e mobiletti con schiena h1.70 m bifronti in legno di rovere chiaro ed alluminio, stando, manichini, camerino, ripiano in vetro da 120 cm per negozio di abbigliamento o similari da circa 100 mq. Tutto in ottimo stato (3 anni di vita) e relativi accessori + 12 lampade a campana a basso consumo.rif. 19 Vendo le 3 Fiere di Cles (2 maggio - San Rocco - San Vigilio).rif. 20 Vendo Mercati estivi di Campitello, Baselga, Bedollo e mercato di Rovereto (posto centrale)

Informazioni e recapiti Segreteria FIVA Confcommercio della Provincia di Trento (Tony Marroni, tel. 0461-880411 - dalle 14.00)

UnioneNOVEMBRE DICEMBRE 200962

Auguri!L’Unione augura a tutti i suoi Associati ed ai lettori un Buon Natale e un felice Anno Nuovo

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