Gionalino aprile 2011

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Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina Anno II, numero 11 - Aprile 2011 Pag. 2 Pag. 2 Pag. 2 Pag. 2-3-4 Spazio iovani Pag. 12 Pag. 12 Pag. 12 Pag. 12-14 14 14 14 Le nostre Le nostre Le nostre Le nostre Da pag. 15 Da pag. 15 Da pag. 15 Da pag. 15 Carissimi, siamo ormai in pieno cammino quaresimale e tra qualche settimana rivivremo l’emozione di agitare al vento i rami di ulivo al grido di “Osanna al figlio di David”. Sembrerà anche a noi di essere sulla strada per Gerusalemme e di accogliere festosamente l’arrivo di Gesù… Purtroppo ben presto la gioia di questo momento lascerà il posto a delle “ombre”: il tradimento di Giuda, il processo nel Sinedrio e la crocifissione sul GolgotaChe strana la vita! Ma anche in questi momenti Gesù continua a stupirci, re- galandoci un’ infinità di insegnamenti: “Io sono venuto per servire e non per essere servito”; “questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi, questo è il mio sangue per la nuova ed eterna alleanza”; perdona loro perché non sanno quello che fanno”; “oggi stesso sarai con me in paradiso”; “donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre” Proprio queste ultime parole fanno correre il mio pensiero a Maria… Pensate a quanta forza deve aver tirato fuori per vivere in silenzio questi momenti cru- ciali, ed assistere fino alla fine Gesù, il suo Gesù! Sempre accanto a Suo figlio, ma senza poter far nulla per alleviare o far cessare le sue sofferenze!! E… non vi sembra strano che poi, proprio nel momento della Risurrezione, Ella non si trovi presente sul posto? Che a scoprire il sepolcro vuoto sia stata un’altra donna? E Lei, dov’è? Ve lo siete mai chiesti? Me La immagino serena nel Cenacolo con gli apostoli ad aspettare che il tempo si compia. Sì, avete letto bene, serena, nonostante il Suo adorato Figlio non sia più con Lei... Ma Gesù più volte ha detto che sarebbe risorto il terzo giorno, e Maria non può non credere alle Sue parole! Ci vuole solo un po’ di pazienza… Quella pazienza che a volte manca alla maggior parte di noi, perché vogliamo tutto e subito e dimentichiamo che i tempi di Dio non sono i nostri tempiE forse anche questa assenza di Maria di fronte al Sepolcro vuoto cela in sé un ennesimo insegnamento; sottolineo il forse perché a me piace pensarla così! Dunque, la Quaresima sia per tutti noi un tempo favorevole per scrollarci di dosso tutti gli atteggiamenti che ci allontanano da Dio, ma anche un tempo per recuperare la fiducia in Lui e nelle Sue parole: “Oltre la morte c’è la vita”. Certi della veridicità di queste parole, viviamo con grande interesse e attenzione questi giorni che ci separano dalla Pasqua, evento veramente su- per per la nostra vita di credenti/discepoli, e con queste parole nel cuore e, con la stessa fiduciosa pazienza di Maria in attesa, affrontiamo anche tutte le difficoltà che la vita ci presenta, sicuri che, dopo i tre giorni, quello che ci a- spetta è il sepolcro vuoto. Gesù mantiene la sua promessa: le tenebre non sono più l’oscurità che fa paura; la notte è chiara come il giorno”. Un buon lavoro di crescita spirituale a tutti voi, cari lettori e Buona Pasqua. La redazione IN PARROCCHIA IN PARROCCHIA IN PARROCCHIA IN PARROCCHIA Pag. 5 Pag. 5 Pag. 5 Pag. 5-6-7 Pag. 7 Pag. 7 Pag. 7 Pag. 7-13 13 13 13 Pag. 10 Pag. 10 Pag. 10 Pag. 10-11 11 11 11 SPECIALE SPECIALE SPECIALE SPECIALE Pag. 8 Pag. 8 Pag. 8 Pag. 8-9 9 9 9

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oratorio salesiano Bova Marina

Transcript of Gionalino aprile 2011

Mensile dell’Oratorio Salesiano di

Bova Marina

Anno II, numero 11 - Aprile 2011

Pag. 2Pag. 2Pag. 2Pag. 2----3333----4444

Spazio

iovani Pag. 12Pag. 12Pag. 12Pag. 12----14141414

Le nostre

Le nostre

Le nostre

Le nostre

Da pag. 15Da pag. 15Da pag. 15Da pag. 15

Carissimi,

siamo ormai in pieno cammino quaresimale e tra qualche settimana rivivremo

l’emozione di agitare al vento i rami di ulivo al grido di “Osanna al figlio di

David”. Sembrerà anche a noi di essere sulla strada per Gerusalemme e di

accogliere festosamente l’arrivo di Gesù… Purtroppo ben presto la gioia di

questo momento lascerà il posto a delle “ombre”: il tradimento di Giuda, il

processo nel Sinedrio e la crocifissione sul Golgota…

Che strana la vita! Ma anche in questi momenti Gesù continua a stupirci, re-

galandoci un’ infinità di insegnamenti: “Io sono venuto per servire e non

per essere servito”; “questo è il mio corpo offerto in sacrificio per

voi, questo è il mio sangue per la nuova ed eterna alleanza”;

“perdona loro perché non sanno quello che fanno”; “oggi stesso sarai

con me in paradiso”; “donna ecco tuo figlio, figlio ecco tua madre”

Proprio queste ultime parole fanno correre il mio pensiero a Maria… Pensate a

quanta forza deve aver tirato fuori per vivere in silenzio questi momenti cru-

ciali, ed assistere fino alla fine Gesù, il suo Gesù! Sempre accanto a Suo figlio,

ma senza poter far nulla per alleviare o far cessare le sue sofferenze!!

E… non vi sembra strano che poi, proprio nel momento della Risurrezione, Ella

non si trovi presente sul posto? Che a scoprire il sepolcro vuoto sia stata

un’altra donna? E Lei, dov’è? Ve lo siete mai chiesti?

Me La immagino serena nel Cenacolo con gli apostoli ad aspettare che il

tempo si compia. Sì, avete letto bene, serena, nonostante il Suo adorato

Figlio non sia più con Lei... Ma Gesù più volte ha detto che sarebbe risorto il

terzo giorno, e Maria non può non credere alle Sue parole!

Ci vuole solo un po’ di pazienza… Quella pazienza che a volte manca alla

maggior parte di noi, perché vogliamo tutto e subito e dimentichiamo che i

tempi di Dio non sono i nostri tempi…

E forse anche questa assenza di Maria di fronte al Sepolcro vuoto cela in sé

un ennesimo insegnamento; sottolineo il forse perché a me piace pensarla

così!

Dunque, la Quaresima sia per tutti noi un tempo favorevole per scrollarci

di dosso tutti gli atteggiamenti che ci allontanano da Dio, ma anche un tempo

per recuperare la fiducia in Lui e nelle Sue parole: “Oltre la morte c’è la

vita”. Certi della veridicità di queste parole, viviamo con grande interesse e

attenzione questi giorni che ci separano dalla Pasqua, evento veramente su-

per per la nostra vita di credenti/discepoli, e con queste parole nel cuore e,

con la stessa fiduciosa pazienza di Maria in attesa, affrontiamo anche tutte le

difficoltà che la vita ci presenta, sicuri che, dopo i tre giorni, quello che ci a-

spetta è il sepolcro vuoto.

Gesù mantiene la sua promessa: “le tenebre non sono più l’oscurità che

fa paura; la notte è chiara come il giorno”.

Un buon lavoro di crescita spirituale a tutti voi, cari lettori e Buona Pasqua.

La redazione

IN PARROCCHIAIN PARROCCHIAIN PARROCCHIAIN PARROCCHIA

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Pagina 2 Quelli de… l’ Oratorio

Carissime Sorelle, mentre la terra giapponese continua a tremare, la paura delle radiazioni nucleari a far trepidare i sopravvissuti e il mondo intero e il dolore per le migliaia di vittime a ferire profondamente il cuore di chi ha perso gli affetti più cari, ancora una volta lanciamo un appello alla solidarietà nell’intero Istituto, alle comunità educanti, agli amici delle no-stre Opere. Come le Sorelle ci hanno comunicato, le nostre case e opere in Giappone non hanno sofferto danni strut-turali. (…) Il nostro aiuto, modesto o importante che sia, sarà distribuito dalle Sorelle giapponesi là dove c’è maggior-mente bisogno(…). Le Sorelle sono disponibili all’accoglienza pur avendo già Centri per bambini e ragazzi/e disagiati super affollati.(…) Vogliamo tendere loro la mano perché sentano, al di là della presenza di preghiera e di affetto, la vicinanza efficace della nostra grande famiglia. Unita alla nostra cara Madre (…) vi esprimo con l’affetto, la nostra ri-conoscenza profonda. Sr Vilma Tallone

Per le donazioni possiamo seguire i canali abituali dell’Istituto, indicando chiaramente: emergenza Giappone. emergenza Giappone. emergenza Giappone. emergenza Giappone.

Beneficiario per trasferente bancarie:Beneficiario per trasferente bancarie:Beneficiario per trasferente bancarie:Beneficiario per trasferente bancarie: ISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCOISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCOISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCOISTITUTO INTERNAZIONALE MARIA AUSILIATRICE DELLE SALESIANE DI DON BOSCO

Via Ateneo Salesiano, 81 Via Ateneo Salesiano, 81 Via Ateneo Salesiano, 81 Via Ateneo Salesiano, 81 –––– 00139 ROMA 00139 ROMA 00139 ROMA 00139 ROMA –––– RM RM RM RM ---- ITALIAITALIAITALIAITALIA BANCA: UNICREDIT S.P.A. BANCA: UNICREDIT S.P.A. BANCA: UNICREDIT S.P.A. BANCA: UNICREDIT S.P.A. ---- ROMA PRATI 2 ROMA PRATI 2 ROMA PRATI 2 ROMA PRATI 2 –––– P.ZA CAVOUR N. 19 P.ZA CAVOUR N. 19 P.ZA CAVOUR N. 19 P.ZA CAVOUR N. 19 –––– 00193 ROMA00193 ROMA00193 ROMA00193 ROMA

CODICE IBAN: CODICE IBAN: CODICE IBAN: CODICE IBAN: IT 39 A 02008 03298 000010741637IT 39 A 02008 03298 000010741637IT 39 A 02008 03298 000010741637IT 39 A 02008 03298 000010741637 SWIFT / BIC UNCRITM1Y91SWIFT / BIC UNCRITM1Y91SWIFT / BIC UNCRITM1Y91SWIFT / BIC UNCRITM1Y91

CAUSALE: EMERGENZA GIAPPONECAUSALE: EMERGENZA GIAPPONECAUSALE: EMERGENZA GIAPPONECAUSALE: EMERGENZA GIAPPONE

Anche la nostra comunità sta aderendo alle iniziative pro-terremoto in Giappo-ne. Segnaliamo in particolare la raccolta fondi promossa dalle nostre F.M.A.,

che hanno prontamente risposto all’invito della loro Madre Generale– riportata in bas-so-. Acquistando un biglietto dal costo di 1€ ognuno di noi potrà contribuire alla ricostruzio-ne della vita di un povero fratello giapponese!! Chi volesse contribuire può rivolgersi a Suor Enza o inviare direttamente la propria donazione ai canali riportati in calce alla lettera.

E noi??

?

Venerdì 11 marzo 2011, ore 14.45 -

le 6.46 in Italia - il Giappone viene

investito da una fortissima scossa

di terremoto, seguita da gigante-

sche onde di tsunami. Il terremoto

e il conseguente tsunami sono

stati determinati dalla rottura lon-

gitudinale di una faglia lunga 400

chilometri, causata dalle spinte

contrapposte della placca Pacifica

e di quella Euro-Asiatica. E' stata,

dice l'Agenzia meteorologica giap-

ponese, la più potente scossa mai

registrata nel paese e tra le dieci

più potenti degli ultimi 150 anni .

La scossa, di magnitudo 8.9, che

ha avuto come epicentro le acque

del Pacifico, a 24 km di profondità

e a 130 km dalla prefettura setten-

trionale di Miyagi, ha provocato

subito dopo un’onda alta 10 metri

che ha colpito il porto della città di

Sendai, travolgendo navi e imbar-

cazioni, oltre alle automobili e gli

edifici lungo le strade. 5 in totale

le prefetture coinvolte: Miyagi,

Fukushima, Chipa, Iwate e Tokyo.

L’ultimo aggiornamento del bilan-

cio delle vittime parla di 11.578

morti e di 16.451 dispersi. E mentre

il Giappone fa la stima dei danni e

tenta di rialzarsi da questo

“cataclisma”, rimane sempre alta

la preoccupazione per la centrale

nucleare Fukushima gravemente

danneggiata dal sisma. Proprio

giovedì scorso è stata presa un

importante decisione: lo smantel-

lamento dell'impianto nucleare di

Fukushima. Purtroppo il problema

non è così semplice da risolvere e

bisognerà vedere quando, in che

modo e con quali costi tutto que-

sto verrà portato a termine. Unica

nota positiva di questa enorme

tragedia è la forza dei giapponesi

che, soffrendo in silenzio, stanno

cercando di ricostruire quel poco

che gli è rimasto, grazie anche agli

aiuti umanitari che da subito sono

stati attivati da vari governi. Ma la

potenza devastante che si abbat-

tuta sul territorio nipponico ha

coinvolto l’intera globo terrestre,

secondo l’Ingv (Istituto nazionale

di geofisica e vulcanologia),

l’impatto del terremoto che ha

colpito il Giappone avrebbe causa-

to uno spostamento dell’asse di

rotazione terrestre di 10 centime-

tri. Il risultato è una minore lun-

ghezza della giornate, ma si tratta

comunque di cambiamenti minimi

(milionesimi di secondo) e quindi

impossibili da percepire.

Daniela Clemenzi

Pagina 3 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

GUERRA IN LIBIA GUERRA IN LIBIA GUERRA IN LIBIA GUERRA IN LIBIA

LA CHIESA NON ABBANDONALA CHIESA NON ABBANDONALA CHIESA NON ABBANDONALA CHIESA NON ABBANDONA

La Chiesa non abbandona il popolo libico. «La nostra comunità, i lavoratori cristiani, La nostra comunità, i lavoratori cristiani, La nostra comunità, i lavoratori cristiani, La nostra comunità, i lavoratori cristiani, sono ancora qui e non possiamo abbando-sono ancora qui e non possiamo abbando-sono ancora qui e non possiamo abbando-sono ancora qui e non possiamo abbando-narli. Prego e spero che tutto questo finisca narli. Prego e spero che tutto questo finisca narli. Prego e spero che tutto questo finisca narli. Prego e spero che tutto questo finisca prima possibileprima possibileprima possibileprima possibile». È quanto ha detto mons. Martinelli, vescovo di Tripoli, a Caritas Ita-liana prima che si interrompessero le comu-nicazioni. Nel Paese la situazione è drammatica. Prose-guono combattimenti e bombardamenti, a Tripoli e a Bengasi, la Chiesa resta attiva e anche i religiosi italiani sono accanto alla popolazione locale. A Tripoli i religiosi si A Tripoli i religiosi si A Tripoli i religiosi si A Tripoli i religiosi si stanno organizzando per aiutare tutti quelli stanno organizzando per aiutare tutti quelli stanno organizzando per aiutare tutti quelli stanno organizzando per aiutare tutti quelli che ne hanno bisognoche ne hanno bisognoche ne hanno bisognoche ne hanno bisogno, in coordinamento con le organizzazioni locali di assistenza. Difficile la condizione di migliaia di rifugiati, soprattutto eritrei; che non possono rientra-re in patria. A Bengasi, invece, le suore italia-A Bengasi, invece, le suore italia-A Bengasi, invece, le suore italia-A Bengasi, invece, le suore italia-ne sono 14 in 4 comunità e continuano a ne sono 14 in 4 comunità e continuano a ne sono 14 in 4 comunità e continuano a ne sono 14 in 4 comunità e continuano a lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-lavorare negli ospedali pubblici e nelle istitu-zioni per disabili. zioni per disabili. zioni per disabili. zioni per disabili. (…) Accorato l’appello del Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un Santo Padre, che ha chiesto «a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più orizzonte di pace e di concordia sorga al più orizzonte di pace e di concordia sorga al più orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull’intera regione norda-presto sulla Libia e sull’intera regione norda-presto sulla Libia e sull’intera regione norda-presto sulla Libia e sull’intera regione norda-fricanafricanafricanafricana».

Da A sua immagine giornale, anno III n° 13Da A sua immagine giornale, anno III n° 13Da A sua immagine giornale, anno III n° 13Da A sua immagine giornale, anno III n° 13

Ancora guerra aperta in Libia. Sono tornati all’attacco i fedelissimi di Muammar Gheddafi, sferrando la loro offensiva sulla città di Misurata, attualmente in mano ai ribelli: ”Usano carri armati, lanciarazzi, mortai, ed vari tipi di proiettili per colpire la citta. Prendono per bersaglio chiunque, anche le case dei civili – ha riferito un portavoce – speriamo ci aiuti Allah”. Nel frattempo la Nato ha preso il comando delle operazioni militari in Libia a partire da giovedì 31 Mar-zo. L’Organizzazione si occuperà del mantenimento della no fly zone con l’obiettivo, almeno sulla carta, di mettere al sicuro dalla la popolazione civile dagli attacchi del rais. Il Colonnello Gheddafi e i figli hanno comunicato la loro in-tenzione di rimanere a Tripoli fino alla morte. La famiglia Gheddafi ha parlato attraverso un portavoce del governo libico. Dall’altro lato i ribelli sono invece pronti a un cessate-il-fuoco purchè vengano però rispettate alcune condizione, la prima, e sulla quale non hanno intenzione di trattare, è l’esilio di Gheddafi e di tutta la sua famiglia dal paese. A dichiararlo è stato il presidente del consiglio nazionale transitorio, Mustafa Abdel, il quale durante una conferenza stampa a Bengasi ha sottolineato quelle che sono le richieste dei ribelli; oltre l’allontanamento di Gheddafi infatti loro chiedono anche la fine della militariz-zazione da parte delle truppe del rais in Tripolitania.

MA PERCHEMA PERCHEMA PERCHEMA PERCHE’ E E E E’ SCOPPIATA SCOPPIATA SCOPPIATA SCOPPIATA LA GUERRA IN LIBIA?LA GUERRA IN LIBIA?LA GUERRA IN LIBIA?LA GUERRA IN LIBIA?

Come in tutte le guerra, anche per la guerra in Libia non c'è un'uni-ca motivazione che ha portato allo scoppio di questo conflitto. Di sicuro da una parte c'è il regime di repressione di Gheddafi, che ha spinto parte del popolo a ribellarsi, ma sicuramente anche gli interessi politici ed economici hanno fatto la loro parte. Ma facciamo prima un brevissimo riassunto della storia della Libia: Gheddafi anni fa prese il potere con un colpo di stato, detronizzando la dinastia reale e cacciando tutti gli italiani dai territori libici. Dopo anni di dittatura, soprusi e miserie, il popolo libico, ha deciso di ri-bellarsi. Il governo libico ha reagito a questa rivolta schierando il proprio esercito contro i ribelli, che però non erano armati per af-frontare uno scontro simile. infatti all'inizio erano persone comuni, studenti e lavoratori. Solo in seguito a loro si sono uniti disertori dell'esercito lealista di Gheddafi. E’ scoppiata così una sorta guerra civile (come quella scoppiata in Egitto poco tempo fa che si è però risolta con le dimissioni del presidente Mubarak), e visto che Ghed-dafi si è rifiutato più volte di dimettersi (sostenendo che lui non è stato eletto come il presidente Mubarak in Egitto, ma ha conquista-to da solo il potere) e ha continuato a massacrare i civili, la Lega Araba ha presentato ufficialmente richiesta all'Onu di istituire una no-fly zone, per pareggiare le forze di Gheddafi e dei ribelli. L'Onu non avrebbe dovuto intromettersi, ma il problema è stato che Ghed-dafi ha usato l'esercito contro il suo stesso popolo, per questo Ghed-dafi è stato accusato di crimini contro l'umanità e l'Onu, su richiesta della Lega Araba, ha deciso così di intervenire, per impedire agli aerei di Gheddafi di decollare. E’ intervenuta anche la Nato, di cui l'Italia fa parte. Finora però - e speriamo che continui su questa rot-ta, anzi speriamo che tutto si risolva prima possibile!! - l'Italia ha solo fornito basi di appoggio militare alle forze di Usa, Inghilterra e Francia che stanno di fatto bombardando le forze di Gheddafi. Precisiamo che la guerra in Libia del 2011 è iniziata come una guer-ra civile, non la si può definire una guerra mondiale: se per esempio Russia e Cina si schierassero apertamente con la Libia e attaccassero le forze della Nato, ecco che si parlerebbe di una terza guerra mon-diale.

Antonella Iaria

Il 17 marzo 1861, con la proclamazione di Vittorio Emanuele II

primo re d`Italia nasceva a Torino lo Stato Nazionale Italiano

con 26 milioni di abitanti. Pochi mesi prima, sempre a Torino, era

sorta la società salesiana. Dunque all’Italia unita che oggi festeggia all’Italia unita che oggi festeggia all’Italia unita che oggi festeggia all’Italia unita che oggi festeggia

il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-il 150° della sua nascita può legittimamente unirsi la Società sale-

sianasianasianasiana che lungo lo stesso percorso ha cercato di dare il suo contri-

buto, come diceva il politico Massimo d’Azeglio, per “fare gli fare gli fare gli fare gli

italianiitalianiitalianiitaliani” e, con Don Bosco, per fare “onesti cittadini e buoni cri-onesti cittadini e buoni cri-onesti cittadini e buoni cri-onesti cittadini e buoni cri-

stianistianistianistiani”.

Per 150 anni i Salesiani e per oltre 130 le Figlie di Maria Ausiliatri-

ce sono stati costruttori di oltre 1500 opere educative, sparse per le provincie d’Italia, in favore dei giovani, so-

prattutto quelli più in difficoltà, ai quali non tanto trasmettere la cittadinanza, soprattutto se intesa nei termini

attuali, quanto educarli, attraverso la scuola, la cultura, la catechesi e l’uso intelligente del tempo libero, ad essere

onesti e capaci lavoratori, disciplinati interpreti e operatori del bene comune (secondo le circostanze storiche),

cristiani fedeli alla Chiesa e al Papa.

Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-Il modello educativo salesiano si è sviluppato trovando un proprio stretto rapporto con la società civile e inseren-

dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-dosi operativamente nella vita dell’Italia nuova. Si è trattato di un apporto di collaborazione, di concorrenza atti-

va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore. va ed onesta, di sforzo generoso, inteso a creare una società migliore.

Nei tempi difficili della “questione romana”, in quelli ostili delle violente campagne anticlericali di inizio secolo

XX, in quelli tragici delle due guerre mondiali, all’epoca del totalitarismo fascista e in quella della sofferta ricostru-

zione del secondo dopoguerra, nel momento felice del miracolo economico e in quello problematico della conte-

stazione giovanile, nella fase della industrializzazione e in quella della globalizzazione, al tempo della scolarizza-

zione di massa ed in quella della stasi e ora dell’attesa, i Salesiani con le risorse umane e finanziarie disponibili, in

dialogo con le istituzioni o muovendosi in libertà hanno continuato “salesianamente” a “fare il bene che potevano

e come potevano”.

Hanno cercato di integrare giovani italiani diversi provenienti dai

4 angoli della penisola ed hanno operato per accrescere il senti-

mento di unità di destino tra le generazioni di un Paese sostan-

zialmente privo di cultura patriottica, dal fragile tessuto connetti-

vo e da forme di cittadinanza piuttosto deboli. Non solo. Le

loro riuscite iniziative di concreta risposta ai bisogni della comu-

nità, sia in funzione di supplenza che di collaborazione e soli-

darietà con lo Stato e con la Chiesa, hanno altresì innescato sia

in istituzioni civili che ecclesiastiche una dinamica favorevole

ad una maggiore attenzione ai giovani, alla loro educazione e for-

mazione, alla loro socializzazione e promozione, ossia al loro fu-

turo e al futuro della società italiana.

In occasione delle presenti celebrazioni nazionali e in una prospettiva di moderna, cittadinanza, hanno attinto al

proprio centocinquantennale patrimonio morale e prodotto alcune adeguate pubblicazioni, tanto scientifiche

quanto divulgative.

ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011ANS (Agenzia Info Salesiana), 17.03.2011

Pagina 4 Quelli de… l’ Oratorio

Pagina 5 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

Lo scorso 17 Marzo, sul campo del nostro o-

ratorio si è disputata la partita tra i nostri ra-

gazzi e quelli del Palizzi, per il campionato

“Gazzetta Cup Esordienti”. A inizio partita le

squadre, con in mano un gigantesco tricolo-

re, hanno cantato insieme l’ inno nazionale

e subito dopo, guidati da Don Natale, hanno

recitato la preghiera dello sportivo. Poi è ini-

ziata la partita che, per la cronaca, è finita 3

a 2 per la squadra degli esordienti del nostro

‘oratorio, che si è portata così al primo posto

in classifica. A fine partita abbuffata per vin-

citori e vinti con torta, naturalmente tricolore.

Matteo Profazio

<<Una volta, le membra dell’uomo, consta-tando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, porta-tolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre inten-devano domare lo stomaco, a indebolirsi fu-rono anche loro stesse, e il corpo intero giun-se a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pi-gro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, co-me fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in sa-lute>>.

Apologo di Menenio Agrippa

Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema Dall’incontro di preghiera e riflessione sul tema dell’unità.dell’unità.dell’unità.dell’unità.

Ass. CGS ELPIDAAss. CGS ELPIDAAss. CGS ELPIDAAss. CGS ELPIDA

Ass. SALESIANI COOPERATORIAss. SALESIANI COOPERATORIAss. SALESIANI COOPERATORIAss. SALESIANI COOPERATORI

Come preannunciato nel giornali-

no del mese scorso, mercoledì

delle ceneri, la nostra piccola Co-

munità Salesiana ha accolto il car-

dinale Oscar Andrés Rodríguez

Maradiaga. A tutti, giovani e me-

no giovani, questa visita suscitava

un po’ di timore: come compor-

tarsi, come salutarlo, in che lingua

parlare - non sapevamo infatti che

parlava benissimo l’italiano!! -. In

poche parole non sapevamo come

instaurare un rapporto con una

persona importante qual è un car-

dinale. La cosa più naturale e

spontanea che ci è venuta in men-

te di fare appena abbiamo visto

Sua Eminenza è stata quella di

sorridere. Un semplice sorriso che

però voleva trasmettere molti mes-

saggi: un caloroso benvenuto, un

senso di rispetto per la carica rive-

stita e soprattutto la gioia di avere

tra noi un salesiano “dei piani

alti”. Prima di presiedere la Solen-

ne Celebrazione delle Sacre Cene-

ri, S.E. ha voluto incontrare la

nostra comunità parrocchiale nel

Salone don Bosco. A differenza

di ciò che tutti ci aspettavamo, il

Cardinale è stato molto gioviale e

socievole, ha ascoltato con atten-

zione le nostre domande ed ha

risposto ad ognuna di esse con

molta semplicità ma con dovizia

di particolari. Tante le nostre cu-

riosità: da quali fossero le sue oc-

cupazioni giornaliere, a come defi-

nisce il suo rapporto con i giova-

ni, a quali siano i suoi impegni in

quanto Cardinale e Presidente

della Caritas internazionale.

La sua giornata inizia presto con

un po’ di attività fisica, prosegue

con la celebrazione Eucaristica e

poi con vari impegni diplomatici

e non; ma nonostante le moltepli-

ci occupazioni trova volentieri il

tempo per intrattenersi in mezzo

ai ragazzi, a volte anche solo per

dilettarsi nel suonare con loro

uno strumento . Per noi giovani

oratoriani è stata una vera gioia

incontrare una persona che fa

t a n t o p e r i l p o p o l o

d e l l ’ H o n d u r a s ,

dall’evangelizzazione e istruzione

tramite i mass media, all’impegno

politico, alla creazione di

un’università che si espande gior-

nalmente con scambi con le uni-

versità italiane. E, nonostante i

bambini fuori dal salone don Bo-

sco si siano divertiti a giocare alle-

gramente e rumorosamente- come

solo loro sanno fare- il Cardinale

non si è indispettito, anzi ha guar-

dato con un senso di affetto inna-

to — proprio del carisma salesiano

- quei piccoli che si arrampicava-

no sugli alberi, con un sorriso

paterno che diceva tutto sul suo

animo generoso! Subito dopo

l’incontro, il Cardinale ha cele-

brato l’Eucaristia del Mercoledì

delle Ceneri in una Chiesa Don

Bosco gremita di fedeli.

Slogan della giornata:

“Si può fare!!!!!”

Mariagrazia Nucera

Pagina 6 Quelli de… l’ Oratorio

Quando un semplice sorrisoQuando un semplice sorrisoQuando un semplice sorrisoQuando un semplice sorriso rappresenta una ricchezzarappresenta una ricchezzarappresenta una ricchezzarappresenta una ricchezza

più grande dell’oro...più grande dell’oro...più grande dell’oro...più grande dell’oro...

Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,Adorare è fissare il proprio sguardo in quello di Gesù,

è mettere nelle Sue mani la nostra vitaè mettere nelle Sue mani la nostra vitaè mettere nelle Sue mani la nostra vitaè mettere nelle Sue mani la nostra vita. . . .

Pagina 7 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

La Quaresima è tempo di penitenza, di digiuno, di preghiera, di solidarietà ed è quindi anche il tempo in cui la vicinanza a Dio è maggiore rispetto agli altri periodi dell’anno. La nostra comunità parrocchiale ha avuto la possibilità di potersi avvicinare al corpo di Cristo adorandolo, come solo una volta all’anno succede; nei giorni 22 e 23 marzo si sono svolte le così dette “quaranta orequaranta orequaranta orequaranta ore”, 40 ore di preghiera senza sosta, in cui il corpo di Cristo è stato esposto sull’altare, all’interno dell’ostensorio. Giorno e notte era possibile così andare in Chiesa e adorare nostro Signore presente in mezzo a noi e pregarlo o, magari anche solo semplicemente, <<ascoltarlo>>.

I più piccoli potrebbero domandarsi: ”Ma perché proprio 40 ore e non 30 o 50? “ . Il numero 40 nella tra-dizione spirituale del popolo di Israele ha un significato simbolico: dal popolo che peregrina nel deserto a Mosè che sosta davanti a Dio sul Sinai, al profeta Elia, fino ad arrivare alle tentazioni di Gesù nel deserto o al periodo che intercorre tra la morte di Gesù (venerdì pomeriggio) e la sua risurrezione (domenica matti-na). Esso rappresenta un tempo finito, un cammino completo, un periodo simbolico nel quale l'uomo vive una esperienza significativa con Dio, sia come ricerca, sia come accettazione della Sua volontà.

O ancora : ”Ma io come faccio ad adorare e stare di fronte ad un qualcosa di così importante come il corpo di Gesù?!”. La risposta è semplice: basta amare il Signore, basta parlare con Lui come se fosse un amico, ba-sta cantarlo o ancor meglio basta stare in silenzio per meditare e ascoltare ciò che Dio ha da dirci, senza far-

gli troppe domande.

Durante queste 40 ore, in cui ci siamo preoccupati di non lasciare mai solo Gesù ed il coinvolgimento è stato tale che il tempo è sembrato volasse.

Questa è stata l’ennesima opportunità che ci è stata data per adorare il cor-po di Colui che ha dato la vita per noi, ma il tempo per accostarci a Lui è infinito perché, basta solo volerlo accanto a noi, che Gesù accorre al nostro fianco. Francesca AutelitanoFrancesca AutelitanoFrancesca AutelitanoFrancesca Autelitano

La preghiera rasserena il cuore, La preghiera rasserena il cuore, La preghiera rasserena il cuore, La preghiera rasserena il cuore, ci comunica il coraggio per fare la ci comunica il coraggio per fare la ci comunica il coraggio per fare la ci comunica il coraggio per fare la volontà di Dio, ci riconcilia col Signore, volontà di Dio, ci riconcilia col Signore, volontà di Dio, ci riconcilia col Signore, volontà di Dio, ci riconcilia col Signore,

con noi stessi, col prossimo! con noi stessi, col prossimo! con noi stessi, col prossimo! con noi stessi, col prossimo! Il Signore ci aspetta!Il Signore ci aspetta!Il Signore ci aspetta!Il Signore ci aspetta!

Sarà una donna l'autrice delle medi-

tazioni sulle 14 stazioni della Passio-

ne di Cristo che Benedetto XVI pre-

siederà al Colosseo Venerdì Santo. Il

delicato incarico quest'anno è stato

assegnato - su decisione del Papa -

ad una suora, Maria Rita Piccione,

presidente della Federazione delle

Monache Agostiniane e madre supe-

riora del monastero dei Santi Quattro

Coronati. Madre Piccione sarà, dun-

que, la prima donna nel pontificato

di Benedetto XVI a scrivere l'intero

ciclo di meditazioni per la via Cru-

cis. Prima di lei avevano fatto la

stessa cosa altre due consorelle du-

rante il pontificato di Giovanni Polo

II: nel 1993 madre Anna Maria Ca-

nopi, abbadessa dell'abazia benedet-

tina "Mater Ecclesiae" - che fu la

prima donna in assoluto a comporre

le meditazioni del Venerdì Santo al

Colosseo -, e nel 95, sorella Minke

de Vries, monaca della comunità

p ro t es tan te d i Grandchamp

(Svizzera), la quale, a sua volta, fu la

prima esponente non cattolica a scri-

vere per il Papa le meditazioni della

Passione. Novità assoluta nel suo

genere, che nel 98 papa Wojtyla vol-

le ripetere con un esponente ortodos-

so, il teologo Olivier Clement, il

qualche dedicò la "sua" Via Crucis a

"tutte le donne del mondo" - special-

mente quelle vittime di violenze,

sopraffazioni e sfruttamento -, par-

tendo dal "coraggio" mostrato da

quel piccolo gruppo di Pie donne che

2 mila anni fa restarono vicino alla

Madonna e a San Giovanni sul Gol-

gota, ai piedi della croce di Cristo.

Anche Le immagini che accompa-

gneranno le diverse stazioni, sul li-

bretto e nella trasmissione televisiva,

saranno disegni realizzati per la pri-

ma volta da una suor Elena Manga-

nelli, anch`essa monaca agostiniana,

del Monastero di Lecceto (Siena).

Da LaRepubblicaRoma.it, 01.04.2011

Vaticano: Per la prima volta una donna compone Vaticano: Per la prima volta una donna compone Vaticano: Per la prima volta una donna compone Vaticano: Per la prima volta una donna compone

meditazioni Via crucismeditazioni Via crucismeditazioni Via crucismeditazioni Via crucis

Quelli de… l’ Oratorio Pagina 8

...CONTINUA

Come già illustrato nel numero

precedente, finalmente in

Italia lo stalking è reato: chi

perseguita una persona con

atti persecutori quali mole-

stie assillanti, minacce, pedi-

namenti, telefonate, ecc.,

viene punito dalla legge. Ap-

p r o f o n d i a m o , q u i n d i ,

l’argomento analizzando in

particolare le conseguenze

penali di questa condotta per-

secutoria, conseguenze descrit-

te all’art. 612-bis del codice

penale. Questa disposizione

prevede che, salvo che il fatto

costituisca più grave reato, è

punito con la reclusione da sei

mesi a quattro anni chiunque,

con condotte reiterate, minac-

cia o molesta taluno in modo

da cagionare un perdurante e

grave stato di ansia o di paura

ovvero da ingenerare un fon-

dato timore per l'incolumità

propria o di un prossimo con-

giunto o di persona al medesi-

mo legata da relazione affetti-

va ovvero da costringere lo

stesso ad alterare le proprie

abitudini di vita. La pena è

aumentata se il fatto è com-

messo dal coniuge legalmente

separato o divorziato o da per-

sona che sia stata legata da

relazione affettiva alla persona

offesa. La pena è aumentata

fino alla metà se il fatto è com-

messo a danno di un minore,

di una donna in stato di gravi-

danza o di una persona con

disabilità, ovvero con armi o

da persona travisata. Il delitto

è punito a querela della perso-

na offesa. Il termine per la

proposizione della querela è

di sei mesi. Si procede tuttavia

d'ufficio se il fatto è commesso

nei confronti di un minore o di

una persona con disabilità,

nonché quando il fatto è con-

nesso con altro delitto per il

quale si deve procedere d'uffi-

cio. Fino a quando non è pro-

posta querela per il reato di cui

all'articolo 612-bis del codice

penale, la persona offesa può

esporre i fatti all'autorità di

pubblica sicurezza avanzando

richiesta al questore di ammo-

nimento nei confronti dell'au-

tore della condotta. La richie-

sta è trasmessa senza ritardo al

questore e questi assunte se

necessario informazioni dagli

organi investigativi, ove riten-

ga fondata l'istanza, ammoni-

sce oralmente il soggetto nei

cui confronti è stato richiesto il

provvedimento, invitandolo a

tenere una condotta conforme

alla legge. Può essere disposto

il divieto di avvicinamento ai

luoghi frequentati dalla perso-

na offesa; con il provvedimen-

to che dispone il divieto di

avvicinamento il giudice pre-

scrive all'imputato di non avvi-

cinarsi a luoghi abitualmente

frequentati dalla persona offe-

sa ovvero di mantenere una

determinata distanza da tali

luoghi o dalla persona offesa.

Quando la frequentazione dei

luoghi sia necessaria per moti-

vi di lavoro ovvero per esigen-

ze abitative, il giudice prescri-

ve le relative modalità e può

imporre limitazioni. Sono pre-

viste misure a sostegno delle

vittime del reato di atti perse-

cutori; in particolare, le forze

dell'ordine, i presidi sanitari e

le istituzioni pubbliche che

ricevono dalla vittima notizia

del reato di atti persecutori,

hanno l'obbligo di fornire alla

vittima stessa tutte le informa-

zioni relative ai centri antivio-

lenza presenti sul territorio e,

in particolare, nella zona di

residenza della vittima, nonché

provvedono a mettere in con-

tatto la vittima con i centri

antiviolenza, qualora ne faccia

espressamente richiesta. Le

vittime di stalking sono in

maggioranza donne. L’Istat

nel 2006 ha compiuto (su un

campione costituito da 25.000

donne di età compresa tra i 16

ed i 70 anni) una “Indagine

sulla sicurezza delle donne”

raccogliendo dati sulla violen-

za fisica, sessuale e psicologi-

ca, nonché sui maltrattamenti

contro le donne, dentro e fuori

la famiglia. L’Istituto ha rile-

vato che c'è stato stalking su

ben 2 milioni e 77 mila donne

al momento della separazione

(18,8% del totale) e che il

48,8% delle donne vittime di

violenza fisica o sessuale ad

opera di un ex partner, ha subì-

to anche comportamenti perse-

cutori".

Non esiste un'unica strategia

per affrontare lo stalker.

Ogni donna deve individuare

gli strumenti più adatti a risol-

vere la propria particolare si-

tuazione, secondo la valutazio-

ne del rischio individuale e

considerando le risorse che

provengono dai centri di assi-

stenza alle vittime. Sono state,

comunque, individuate alcune

regole base “di difesa” che,

nella pratica, si sono dimostra-

te efficaci: la vittima deve

spiegare una sola volta allo

stalker che non vuole avere

alcuna relazione con lui e non

deve mai rispondere alle sue

chiamate, né rispedire even-

tuali lettere o regali ricevuti.

Tali gesti potrebbero, infatti,

essere interpretati dallo stalker

come richieste di contatto.

Bisogna poi evitare i luoghi

frequentati dallo stalker e con-

servare le prove di ogni contat-

to avuto con lui (lettere, e-

mail, bigliettini, etc.) docu-

mentando, ove possibile, ogni

forma di comunicazione su un

diario personale o su un'agen-

da.

E' necessario, infine, procurar-

si un secondo numero telefoni-

co solo per gli amici stretti e i

parenti, lasciare il vecchio

numero collegato ad una se-

greteria telefonica e registrare

tutti i messaggi dello stalker.

Tutti questi elementi potrebbe-

ro essere fondamentali ai fini

di eventuali indagini e per

supportare un eventuale pro-

cesso contro il persecutore. Le

vittime di stalking devono

inoltre informarne le persone

che hanno accanto (familiari,

amici, colleghi, etc.) e ricorre-

re alle diverse agenzie di aiuto,

quali l'autorità di polizia loca-

le, gli avvocati e le associazio-

ni che forniscono supporto

psicologico alle vittime.

La redazione

Pagina 9 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti “Il sacroIl sacroIl sacroIl sacro” Acrilico su tela. Culto islamico. Movimento di donne attorno alla Kaaba. Insieme difendono l’edificio di dimensione spirituale che corrisponde al mito alla rivelazione.

““““Nacqui a Harat negli anni più agghiaccianti della rivoluzione; portai a termine i miei studi in anticipo, di due anni, nella scuola superiore “Mahbubeh haravi”. Attualmente frequento il secondo anno della facoltà di Letterature e Scienze Umanistiche dell’Università di Harat. Da quando ho memoria di me so di aver amato la poesia. L’amore per la poesia e le catene di sei anni di schiavitù dell’era dei Talebani, che mi avevano legato le gambe, hanno fatto sì che appoggiandomi alla penna e zoppicando, componessi passi ed entrassi nel territorio della poesia. Il sostegno dei miei amici e di coloro che condividevano i miei stessi orizzonti mi hanno permesso di continuare su questo sentiero, ma… ahimè… tuttora, ogniqualvolta che compongo un nuovo passo, sento il tremore della mia penna e con essa trema anche la mia anima. Forse perché non mi sento indenne, temo ancora di sdrucciolarmi lungo il percorso; è difficile la strada che ho davanti a me… ed i miei passi non sono ancora, abbastanza, fermi”.

Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti Laura Iiriti “Guardare oltreGuardare oltreGuardare oltreGuardare oltre” Acrilico su tela L’andare oltre quello che la cultura-società impone all’individuo, rende visi-bile la liberazione del proprio “io”. Ogni donna deve rivendicare il diritto di essere libera e di operare le proprie scelte, per custodire la propria identità e non diventare una vittima silenziosa.

““““NESSUNA VOGLIA DI PARLARENESSUNA VOGLIA DI PARLARENESSUNA VOGLIA DI PARLARENESSUNA VOGLIA DI PARLARE””””

Che cosa dovrei cantare io che sono odiata dalla vita? Non c’è nessuna differenza tra cantare e non cantare.

Perché dovrei parlare di dolcezza?

Quando sento l’amarezza … Non ho un compagno nella vita.

Per chi posso essere dolce? Soltanto io e la mia forzata solitudine, Insieme al dispiacere

e alla tristezza. Sono nata per il nulla.

La mia bocca dovrebbe essere sigillata.

Che cosa dovrei fare con un’ala bloccata,

che non mi permette di volare? Sono stata silenziosa

troppo a lungo, ma non ho dimenticato

la melodia, perché ogni istante bisbiglio le canzoni del mio cuore,

ricordando a me stessa il giorno in cui romperò la gabbia, per volare via da questa solitudine

e cantare come una persona malinconica.

Io non sono un debole pioppo scosso dal vento.

Io sono una donna afghana, E la mia sensibilità

mi porta a lamentarmi...

da ““““CATENE D’ACCIAIO”CATENE D’ACCIAIO”CATENE D’ACCIAIO”CATENE D’ACCIAIO”

“Le mie lacrime non sono servite a niente e non mi rimane altro che la

speranza. Nonostante io sia figlia della città della poesia, i miei

versi furono mediocri. La mia opera è come una pianta priva di cure, da cui non si può pretendere molto. Nell’archivio della storia, questo è tutto ciò che

mi rappresenta.”

da ““““RICORDI RICORDI RICORDI RICORDI AZZURRO CHIARI”AZZURRO CHIARI”AZZURRO CHIARI”AZZURRO CHIARI”

“Se dopo questo tormento, portatore di morte, il mare si calmasse, se le nuvole si svuotassero di sofferenza, se la luna portasse affetto, giungerebbe il sorriso?...”

...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, ...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, ...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, ...poetessa afghana, morta a soli 25 anni, il 4 Novembre 2005, il 4 Novembre 2005, il 4 Novembre 2005, il 4 Novembre 2005,

a causa dei continui maltrattamenti subiti a causa dei continui maltrattamenti subiti a causa dei continui maltrattamenti subiti a causa dei continui maltrattamenti subiti dal maritodal maritodal maritodal marito.

A cura di Iiriti Claudia

Quelli de… l’ Oratorio Pagina 10

L’amicizia è come L’amicizia è come L’amicizia è come L’amicizia è come

la nutella… la nutella… la nutella… la nutella…

Che vita sarebbe senza?Che vita sarebbe senza?Che vita sarebbe senza?Che vita sarebbe senza?

Inviata da Alessandra B.Inviata da Alessandra B.Inviata da Alessandra B.Inviata da Alessandra B.

L'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonateL'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonateL'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonateL'amicizia è come la musica: due corde parimenti intonate

vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.

~ J. Quarles ~ J. Quarles ~ J. Quarles ~ J. Quarles

Inviata da Sonia S.Inviata da Sonia S.Inviata da Sonia S.Inviata da Sonia S.

Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi Vorrei fare una dedica speciale alle persone che mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi sono più care, che ogni giorno mi danno tanto, mi

stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io stanno vicino nei momenti più difficili e senza che io dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello. dica niente mi capiscono, con loro tutto è più bello.

Giulia, Francesca, Giulia, Francesca, Giulia, Francesca, Giulia, Francesca, Antonella e Giovanna: Antonella e Giovanna: Antonella e Giovanna: Antonella e Giovanna:

GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! GRAZIE D'ESISTERE! Vi voglio bene! VeronicaVeronicaVeronicaVeronica

La strada per arrivare La strada per arrivare La strada per arrivare La strada per arrivare ad un amico non è mai ad un amico non è mai ad un amico non è mai ad un amico non è mai

troppo lunga.troppo lunga.troppo lunga.troppo lunga.

Inviata da Daniela C. jrInviata da Daniela C. jrInviata da Daniela C. jrInviata da Daniela C. jr

Amicizia: Amicizia: Amicizia: Amicizia:

Sapere che c'e' qualcuno,Sapere che c'e' qualcuno,Sapere che c'e' qualcuno,Sapere che c'e' qualcuno,

da qualche parte,da qualche parte,da qualche parte,da qualche parte,

dal quale ti senti compresodal quale ti senti compresodal quale ti senti compresodal quale ti senti compreso

malgrado le distanzemalgrado le distanzemalgrado le distanzemalgrado le distanze

o i pensieri inespressi,o i pensieri inespressi,o i pensieri inespressi,o i pensieri inespressi,

fa di questa terra un giardino.fa di questa terra un giardino.fa di questa terra un giardino.fa di questa terra un giardino. Inviata da Rosita PInviata da Rosita PInviata da Rosita PInviata da Rosita P----

LLLL’Amicizia Amicizia Amicizia Amicizia è come il sole, come il sole, come il sole, come il sole,

le nuvole possono coprirlo le nuvole possono coprirlo le nuvole possono coprirlo le nuvole possono coprirlo

ma mai spegnerlo!!ma mai spegnerlo!!ma mai spegnerlo!!ma mai spegnerlo!!

Inviato da Angela jr

<< Nessuno è l'amore più grande << Nessuno è l'amore più grande << Nessuno è l'amore più grande << Nessuno è l'amore più grande di chi ha dato la vita per noi >>di chi ha dato la vita per noi >>di chi ha dato la vita per noi >>di chi ha dato la vita per noi >>

Il Figlio di Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi,siamo stati noi a metterlo in croce ed è per noi che Lui ha dato la vita. Gesù è morto per noi,per la nostra salvezza e noi non siamo capaci neppure di pregarlo quotidianamente; Noi, noi, noi..ma chi siamo noi?? Non siamo nulla di fronte a Non siamo nulla di fronte a Non siamo nulla di fronte a Non siamo nulla di fronte a LUI!LUI!LUI!LUI! Noi ammazziamo il prossimo,noi litighiamo per i sol-di,noi non perdoniamo per il nostro orgoglio,noi non ma-nifestiamo il nostro amore a Gesù per la vergogna.. Noi Noi Noi Noi non siamo niente,Lui è tutto! non siamo niente,Lui è tutto! non siamo niente,Lui è tutto! non siamo niente,Lui è tutto! Gesù ci ha manifestato il suo amore in ogni suo gesto,in ogni sua parola,in ogni suo silen-zio... Un amore grande come il mondo,forte come un leo-ne,bello come il sole,instancabile come il mare,senza limiti come il cielo… Prepariamoci alla Pasqua nel migliore dei modi. Ricordiamoci che <<Veramente non c'è niente di più bello che incontrare e comunicare Cristo a tut-ti.(Benedetto XVI)>> Francesca S. Francesca S. Francesca S. Francesca S.

Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-Amicizia è una parola che mi riporta agli anni dell'in-

fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore fanzia e dell'adolescenza. Allora le davo un valore

enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-enorme ed assoluto. Tante volte nella vita ho credu-

to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-to di aver trovato delle amiche. Oggi, un po' per l'e-

tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che tà, un po' per le botte prese, mi ritrovo a dire che

l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-l'amicizia non esiste. Sono convinta che lungo il no-

stro cammino incontriamo tanta gente disposta a stro cammino incontriamo tanta gente disposta a stro cammino incontriamo tanta gente disposta a stro cammino incontriamo tanta gente disposta a

fare con noi un po' di strada, a condividere espe-fare con noi un po' di strada, a condividere espe-fare con noi un po' di strada, a condividere espe-fare con noi un po' di strada, a condividere espe-

rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è rienze ed emozioni, a dare ed accettare aiuto, ma è

solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante solo una parentesi. Tutto infatti finisce nell'istante

stesso in cui le condizioni che ci accomunavano stesso in cui le condizioni che ci accomunavano stesso in cui le condizioni che ci accomunavano stesso in cui le condizioni che ci accomunavano

cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel cessano di esistere : le strade si dividono ed a quel

punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi. punto è più facile perdersi che continuare a cercarsi.

Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco Ovviamente questa è una "colpa" che attribuisco

anche a me stessa : io per prima probabilmente non anche a me stessa : io per prima probabilmente non anche a me stessa : io per prima probabilmente non anche a me stessa : io per prima probabilmente non

sono stata in grado di essere una buona amica. In sono stata in grado di essere una buona amica. In sono stata in grado di essere una buona amica. In sono stata in grado di essere una buona amica. In

fondo al cuore però continuo a guardare la vita con fondo al cuore però continuo a guardare la vita con fondo al cuore però continuo a guardare la vita con fondo al cuore però continuo a guardare la vita con

gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta gli occhi di quell'adolescente : chissà, forse basta

continuare a cercare e sperare. continuare a cercare e sperare. continuare a cercare e sperare. continuare a cercare e sperare. Dreamer Dreamer Dreamer Dreamer

Pagina 11 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

AMICIZIA… è un termine che mi ha sempre fatto compa-

gnia, prima di tutto perché sono amica di me stessa, mi

piaccio come sono, mi aiuto ad attraversare i brutti mo-

menti, mi do conforto, e so che posso contare sempre su

me stessa e sulle mie forze, sono amica di Dio perché è

sempre accanto a me. Da piccola volevo ad ogni costo un’

amica del cuore, qualcuno con cui condividere tutto, ne

ero sempre alla ricerca non accorgendomi che avevo intor-

no un sacco di amici pronti a far qualsiasi cosa per me.

Crescendo mi sono illusa molte volte di aver trovato un’

amica che fosse come una sorella, non capivo cosa non an-

dava, perché se io ero pronta a dare e a perdonare nessu-

no ero disposto a farlo con me. Ho avuto LA MIA MI-

GLIORE AMICA per molto tempo ma poi nel momento in

cui io avevo bisogno non c’era più, forse presa dalla sua

vita, dal suo amore, dai suoi problemi, non ho mai capito

cosa sia scattato in Lei da farla allontanare cosi tanto

dalla nostra amicizia, forse il mio essere troppo diretta e

averle fatto capire cosa non sopportavo. Ora non mi fac-

cio più queste domande perché attorno a me ci sono per-

sone che mi stimano, persone che con piccoli gesti mi fan-

no capire che ci sono, persone che non sono sempre pre-

senti nella mia vita, ma che mi basta fare uno squillo per-

ché vengano in mio soccorso, persone che potranno sem-

pre contare su di me qualunque cosa accada. In questo

momento ho degli amici e delle amiche speciali che magari

non passano tutto il loro tempo con me, ma mi vogliono

bene, mi accettano per come sono e io accetto loro, mi

ascoltano e mi dimostrano che nella vita NON SIAMO

MAI SOLI. Dolce Luna

L’amicizia non biasima nel momento della diffi-

coltà. Non dice con fredda ragionevolezza: “se tu

avessi fatto così o così…” Apre semplicemente le

braccia e dice: “Non voglio sapere! Non giudico!

Qui c’è un cuore dove puoi riposare.”

(Malvida von Meysemburg)

Inviata da Giusy Saladino

“La vita non è vita senza amicizia”

(Cicerone)

Inviata da Mariateresa F.

A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del A te amico... Abbiamo percorso insieme una parte del

nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e nostro cammino, abbiamo condiviso sogni e segreti e

ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-ci siamo sorretti tenendoci per mano fin quando inevi-

tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x tabilmente le nostre strade si sono divise... Grazie x

aver colorato le mie giornate passate!!aver colorato le mie giornate passate!!aver colorato le mie giornate passate!!aver colorato le mie giornate passate!!

E a te amico, k ho perso troppo presto perché la E a te amico, k ho perso troppo presto perché la E a te amico, k ho perso troppo presto perché la E a te amico, k ho perso troppo presto perché la

vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-vita ad un certo punto ci ha giocato un brutto scher-

zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le zo... Grazie x aver scandito con la tua presenza le

mie giornate di ieri!!mie giornate di ieri!!mie giornate di ieri!!mie giornate di ieri!!

E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del E ancora, a te amico... Ci siamo persi nei meandri del

nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di nostro orgoglio e del nostro egoismo, incapaci di

fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi fare il primo passo l’uno verso l’altro... Grazie x i tuoi

sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!sorrisi k hanno illuminato parte della mia vita di ieri!!

A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-A te amico... “Finestra delle mie noie e specchio del-

le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni, le mie gioie”. Ci dividono km di distanza e di impegni,

ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-ma il tuo cuore è nel mio e il mio nel tuo! Grazie x es-

serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!serci nei miei giorni di ieri e di oggi!!

E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi, E a te amico, che sai ascoltarmi nei momenti più grigi,

anche senza dover necessariamente condividere anche senza dover necessariamente condividere anche senza dover necessariamente condividere anche senza dover necessariamente condividere

insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-insieme ogni passo del nostro cammino, ma incon-

trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-trandosi a metà strada al momento opportuno... Gra-

zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia zie x la tua discreta e rasserenante presenza nella mia

esistenza di oggi!!esistenza di oggi!!esistenza di oggi!!esistenza di oggi!!

A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima, A te amico, che forse non penetrerai mai la mia anima,

nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie nè io la tua, ma k con la tua presenza rendi le mie

giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la giornate allegre e fresche... Grazie x come riempi la

mia vita di oggi!!mia vita di oggi!!mia vita di oggi!!mia vita di oggi!!

E poi a te amico, che hai scelto di condividere con E poi a te amico, che hai scelto di condividere con E poi a te amico, che hai scelto di condividere con E poi a te amico, che hai scelto di condividere con

me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e me il resto della tua vita... Che mi tieni strette le mani e

mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio mi stringi forte al tuo petto sussurrandomi all’orecchio

che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-che “il più bello dei nostri giorni ancora non lo abbia-

mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!mo vissuto”. Grazie… Grazie di esistere!!

E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-E a te amico che ancora non ho avuto modo di cono-

scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio scere, ma che so già che incontrerò lungo il mio

cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-cammino, condivideremo insieme gioie e dolori, felici-

tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a tà e delusioni... Grazie se vorrai camminare accanto a

me lungo i sentieri del mio domani!!me lungo i sentieri del mio domani!!me lungo i sentieri del mio domani!!me lungo i sentieri del mio domani!!

E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia E infine a te Amico... Sento il calore delle Tue braccia

k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa k mi stringono a Te quando il peso della vita si fa

troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo troppo gravoso per me, sento il calore del Tuo

sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi sguardo amorevole quando i dubbi cercano di farmi

allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore allontanare da Te... Sento il calore del Tuo amore

ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te... ineffabile ed incondizionato k mi guida verso di Te...

Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di Grazie xk dai un senso alla mia vita di ieri, di oggi e di

domani!!domani!!domani!!domani!! BucaneveBucaneveBucaneveBucaneve

Quelli de… l’ Oratorio Pagina 12

Cari Amici, :) nel numero di Novembre vi avevamo raccontato dell’esperienza di

formazione e preparazione missionaria che avevamo intrapreso, a

livello ispettoriale, partecipando, una volta al mese, ai week-end di

Comunicazione sui Diritti Umani (Human Rights Comunication). Era

Aprile e da allora non abbiamo perso neanche un appuntamento!

Numerose sono state le piccole esperienze fatte (tra tutte, ricordiamo

le visite alla Casa Famiglia presso il Don Bosco Napoli e ad una

struttura gestita da alcuni ragazzi dell’Animazione Missionaria di Sa-

lerno che accoglie i senza tetto per la notte) e numerosi sono stati gli

incontri di formazione specifica con gli esperti del VIS Nazionale

(Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e con il caro Don Mim-

mo Madonna sulle tematiche : Educazione ai Diritti Umani; Diritti U-

mani e Sistema Preventivo; Diritti Umani e Sud Italia. Inoltre, come

vi avevamo spiegato, quest’anno l’Animazione

Missionaria collabora con il settore delle Comunicazioni Sociali per la

realizzazione di uno spettacolo. Questo andrà in scena a fine Agosto

a Pacognano (NA), in occasione della nomina del nuovo Ispettore,

delegato del Rettor Maggiore per il Sud Italia (l’attuale, Don Pasquale

Martino, termina il suo mandato!). Dunque, potrete immaginare quan-

to lavoro ci sia da portare avanti e quanto impegno richiedano questi

incontri ad ognuno di noi. Tuttavia la forza fornitaci dai momenti di

preghiera, la gioia dei sorrisi di tutti i nostri <<compagni di viaggio>>,

le nuove consapevolezze che i contenuti specifici ci forniscono, sono

le motivazioni che ci spingono a continuare. Questo mese l’attività

dell’AM ispettoriale e’ sospesa per dare la possibilita’ ai partecipanti

di prender parte agli esercizi spirituali di QuaresimaViva. Per il pros-

simo week-end, a Maggio, ci ritroveremo tutti a Portici, comune in

provincia di Napoli!

Con la speranza Con la speranza Con la speranza Con la speranza

di avere,di avere,di avere,di avere,

al nostro ritorno,al nostro ritorno,al nostro ritorno,al nostro ritorno,

tanto da tanto da tanto da tanto da

CONDIVIDERECONDIVIDERECONDIVIDERECONDIVIDERE…

Alessia, Mimmy, Delia e AlmaAlessia, Mimmy, Delia e AlmaAlessia, Mimmy, Delia e AlmaAlessia, Mimmy, Delia e Alma

(Gruppo Missionario Salesiano)(Gruppo Missionario Salesiano)(Gruppo Missionario Salesiano)(Gruppo Missionario Salesiano)

Salerno - Cena Etnica

03.01.2011

Molfetta - Prove Musical

Don Mimmo Madonna

Week-end di formazione - Andria

Pagina 13 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

Domenica 27 Marzo, i pre-adolescenti salesiani calabresi sono stati invitati a festa!! Si sono ritrovati tutti, in-

fatti, accompagnati da animatori, catechisti e genitori,presso l’Oratorio FMA di Soverato. La giornata, nel

corso dell’anno, rappresenta una delle tante occasioni promosse dal Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Movimento Giovanile Salesiano (MGS)

della Regione Calabria, per respirare momenti di pura allegria e svago sotto il segno di Don Bosco. Lo slogan

che ha accompagnato i ragazzi per tutto la giornata è stato per l’appunto, come da titolo: “Ragazzi in 3D! “Ragazzi in 3D! “Ragazzi in 3D! “Ragazzi in 3D!

DDDDono ono ono ono DDDDa a a a DDDDonare”. onare”. onare”. onare”. L’obiettivo era quello di raggiungere la consapevolezza di essere dono di Dio e dono per gli altri seguendo l’esempio dei giovani dell’Oratorio di Valdocco.

Da Bova Marina la partenza è avvenuta alle ore 7:30, forse un po’ ancora ”sonnecchianti”, ma coscienti che

l’allegria avrebbe ben presto travato luogo nei visi di ognuno di noi!! Il gioco che ha coinvolto tutti quanti è

stata una grandissima caccia al tesoro un po’ particolare, era infatti composta da giochi a stand, le cui prove,

una volta superate, permettevano alle varie squadre di guadagnarsi un tassello di un puzzle che, ricomposto,

svelava il volto di un ragazzo dell’Oratorio di Don Bosco. Oltre al volto, i vari membri della squadra veni-

vano messi a conoscenza anche della vita del “proprio” giovane e di quelle sue peculiarità che lo rendevano

un “ragazzo capace di donare”. È stata una giornata di condivisione ed allegria che, come ogni occasione del

genere, non è solo fatta di striscioni e colori o è capace solo di farci divertire, ma anche di farci crescere inte-

riormente. Francesca Autelitano

Da piccoli Da piccoli Da piccoli Da piccoli il gioco aiuta il gioco aiuta il gioco aiuta il gioco aiuta a crescere.a crescere.a crescere.a crescere.

Una volta grandi Una volta grandi Una volta grandi Una volta grandi si cresce si cresce si cresce si cresce

mettendosi in gioco.mettendosi in gioco.mettendosi in gioco.mettendosi in gioco. Se da grande Se da grande Se da grande Se da grande ti accorgi ti accorgi ti accorgi ti accorgi

di esserti stufato di esserti stufato di esserti stufato di esserti stufato di giocare di giocare di giocare di giocare e' l'ora di e' l'ora di e' l'ora di e' l'ora di

incominciare incominciare incominciare incominciare a metterti in gioco.a metterti in gioco.a metterti in gioco.a metterti in gioco.

23 marzo 2011 23 marzo 2011 23 marzo 2011 23 marzo 2011 BrasileBrasileBrasileBrasile

Barack Obama cita Don BoscoBarack Obama cita Don BoscoBarack Obama cita Don BoscoBarack Obama cita Don Bosco!

BrasiliaBrasiliaBrasiliaBrasilia – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in visita in Brasile il 19 e il 20 marzo per ampliare e ottimizzare le relazioni politiche e commerciali tra i due paesi, durante il discorso agli impresari ha ricordato il sogno di Don Bosco sulla città di Brasilia: “Brasilia è una città giovane, “Brasilia è una città giovane, “Brasilia è una città giovane, “Brasilia è una città giovane, con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-con solo 51 anni, ma che ha avuto inizio da oltre un secolo; nell’anno 1883 Don Bosco ebbe la vi-sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, sione che un giorno la capitale di una grande nazione sarebbe stata costruita tra i paralleli 15 e 20, che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-che sarebbe stata il modello del futuro e che avrebbe garantito opportunità per ogni cittadino bra-siliano”.siliano”.siliano”.siliano”.

Quelli de… l’ Oratorio Pagina 14

Come ogni anno l’Oratorio Salesiano di Bova Marina partecipa, con le proprie squadre, a numero-

si campionati di calcio - Piccoli Angeli (2004-2005), Primi Calci (2002-2003), Pulcini (2000-2001),

Esordienti (1998-1999), Giovanissimi (1996-1997) e Allievi (1995) -sia di Lega Calcio che del C.S.I.

Un campionato molto interessante è quello disputato dalla squadra degli esordenti che, iniziato nel

mese di dicembre, ha visto la squadra qualificarsi al primo posto del girone, con la prospettiva di

disputare le finali che si svolgeranno entro Aprile nel centro sportivo di Bocale. Contemporanea-

mente è iniziato il torneo denominato Campionato Nazionale Gazzetta Cup e, anche in questo,

dopo solo tre partite, la squadra degli Esordienti è prima in classifica con la quasi certezza di parte-

cipare alla fase finale provinciale che si disputerà sempre nel cento sportivo di Bocale il 23 Maggio.

La vincente di questa finale si recherà a Catania per le finali regionali.

Sotto la grande guida del Mister Plutino, ecco la formazione - tipo della squadra degli Esordienti::::

PortieriPortieriPortieriPortieri: Mafrica Davide, Romeo Davide

Difensori: Difensori: Difensori: Difensori: Minniti Marco, Tuscano Pasquale, Saladino Lillo

Centrocampisti: Centrocampisti: Centrocampisti: Centrocampisti: Guglielmini Antonino, Guglielmini Bruno, Matteo Profazio, Manuel Polselli

AttaccantiAttaccantiAttaccantiAttaccanti: Aronne Marco Valerio, Paone Tito

Grande contributo anche da parte dei Pulcini aggregati alla squadra: Malara Dario, Tuscano Davide, Favasuli Pietro e

Franco Alessandro

Pasquale TuscanoPasquale TuscanoPasquale TuscanoPasquale Tuscano

Gli incontri di formazione incontri di formazione incontri di formazione incontri di formazione si

tengono il Sabato alle ore Sabato alle ore Sabato alle ore Sabato alle ore 18.00 18.00 18.00 18.00 e la Domenica alle ore Domenica alle ore Domenica alle ore Domenica alle ore 09.0009.0009.0009.00, al Tempio don Bosco, al Tempio don Bosco, al Tempio don Bosco, al Tempio don Bosco.

Sarebbe bellissimo se questo

gruppo crescesse, sempre di

più nel servizio, ma anche in

numero, pertanto don Massi-

miliano e i “suoi” ministranti

vi aspettano a braccia aperte!!

Rinasce dal nulla, o quasi, il

Gruppo Ministranti Gruppo Ministranti Gruppo Ministranti Gruppo Ministranti della no-

stra Parrocchia, grazie

all’impegno assiduo di don

Massimiliano Lorusso, giovane

chierico Salesiano. E’ costituito

da ragazzi dai 7 anni in su che

hanno deciso di offrire una

piccola parte del loro tempo

per vivere più attivamente il

servizio alle celebrazioni litur-

giche. “Far parte di questo Far parte di questo Far parte di questo Far parte di questo

gruppo è una bellissima occa-gruppo è una bellissima occa-gruppo è una bellissima occa-gruppo è una bellissima occa-

sione per entrare da protago-sione per entrare da protago-sione per entrare da protago-sione per entrare da protago-

nisti nella nostra comunità, nisti nella nostra comunità, nisti nella nostra comunità, nisti nella nostra comunità,

vivere l’importante esperienza vivere l’importante esperienza vivere l’importante esperienza vivere l’importante esperienza

del mettersi a disposizione per del mettersi a disposizione per del mettersi a disposizione per del mettersi a disposizione per

qualcosa di bello, ed entrare qualcosa di bello, ed entrare qualcosa di bello, ed entrare qualcosa di bello, ed entrare

attraverso la conoscenza dei attraverso la conoscenza dei attraverso la conoscenza dei attraverso la conoscenza dei

gesti liturgici nel grande miste-gesti liturgici nel grande miste-gesti liturgici nel grande miste-gesti liturgici nel grande miste-

ro di Cristo e della sua Chiesa ro di Cristo e della sua Chiesa ro di Cristo e della sua Chiesa ro di Cristo e della sua Chiesa

avendo la possibilità di vivere avendo la possibilità di vivere avendo la possibilità di vivere avendo la possibilità di vivere

più profondamente la nostra più profondamente la nostra più profondamente la nostra più profondamente la nostra

Fede, divenendo così “segno”, Fede, divenendo così “segno”, Fede, divenendo così “segno”, Fede, divenendo così “segno”,

esempio di preghiera per tutti i esempio di preghiera per tutti i esempio di preghiera per tutti i esempio di preghiera per tutti i

fedeli”fedeli”fedeli”fedeli”---- parola di ministrante!. . . .

Lo stesso Concilio Vaticano II

parla dei ministranti come o-ministranti come o-ministranti come o-ministranti come o-

peratori di “peratori di “peratori di “peratori di “unununun vero ministero vero ministero vero ministero vero ministero liturgicoliturgicoliturgicoliturgico””””: “ essi perciò eserci-

tano il proprio ufficio con

quella sincera pietà e con quel

buon ordine che conviene ad

un così grande ministero, ren-

dendosi rappresentanti di tut-

to il popolo dei fedeli

all’altare del Signore”.

Alessandra BrancaAlessandra BrancaAlessandra BrancaAlessandra Branca

Pagina 15 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

nel 1996 viene riconosciuta l’indipendenza della Cecenia, ma dal 1997 la Russia paga clan mafio-si per destabilizzare la repubblica (attentati, sequestri, estorsioni, crimini di ogni genere).

La Cecenia e’ una repubblica della Federazione russa di estensione pari alla regione Umbria.

E’ in guerra con la Russia da ormai 11 anni (tre secoli, se si considerano le sanguinose cam-pagne coloniali zariste del XVIII e XIX secolo).

Le cause del conflitto che ha inizio negli anni ’90, sono prettamente legate ad interessi economici : le aspirazioni indipendentiste cecene, minaccia-vano il progetto di uno strategico oleodotto, il quale avrebbe dovuto portare il petrolio del Mar Caspio dalle coste del Daghestan alla Russia, passando per la Cecenia.

nel 1999 i servizi segreti russi fanno di tutto per far riesplodere il conflitto e iniziano i bombardamenti a tappeto su Grozny, la capi-tale (25mila morti in poche settimane).

nel 2000 la Russia inizia una ‘’guerra sporca’’ di rappresaglia contro la popolazione civile cecena fatta di violenze (pestaggi e stupri), arresti di massa, rapimenti, torture ed esecuzioni extragiudiziali.

la pratica dei sequestri e’ a scopo di estor-sione ed e’ diventata un business : se i parenti non pagano il riscatto il sequestrato viene ucciso.

l’accanimento contro i civili porta un numero sem-pre maggiore di giovani ceceni, cresciuti nell’odio verso la Russia, a ricorrere al terrorismo suicida per vendicare gli orrori subiti in prima persona o dai propri familiari.

l’opinione pubblica mondiale e’ al corrente del terrorismo ceceno, ma non sa nulla del terrore dell’esercito russo che lo alimenta. Nessuna tv, nessun giornalista, nessuna organizzazione internazionale documenta da anni la guerra in Cecenia e i suoi orrori.

Cecenia in cifre

25.000 soldati caduti dal 1994 ad oggi

4.000 bombe all’ora cadute su Grozny durante i bombardamenti russi del 1995

fonte

Cecenia

Quelli de… l’ Oratorio Pagina 16

Appuntamenti al Appuntamenti al

LA VITA LA VITA LA VITA LA VITA

FACILEFACILEFACILEFACILE Ven 1 Ven 1 Ven 1 Ven 1 ---- Sab 2 Sab 2 Sab 2 Sab 2 ---- Dom 3Dom 3Dom 3Dom 3

IL DISCORSO DEL IL DISCORSO DEL IL DISCORSO DEL IL DISCORSO DEL RERERERE Ven 8 Ven 8 Ven 8 Ven 8 ---- Sab 9 Sab 9 Sab 9 Sab 9 ---- Dom 10Dom 10Dom 10Dom 10

Lun 11 Lun 11 Lun 11 Lun 11 ---- Mart 12 Mart 12 Mart 12 Mart 12 ---- Merc 13Merc 13Merc 13Merc 13

APRILE 2011APRILE 2011APRILE 2011APRILE 2011

Ass. Culturale

Non è facile la vita: né quando ti abbrac-cia nel mondo dorato dei privilegi dello status sociale, né quando si affanna a gettarti in faccia un amore impossibile. E allora parti, scappi, cerchi una meta che possa restituirti il senso di una vita ingri-gita dagli agi e dal benessere a portata di mano. Sono questi i motivi che hanno portato i due protagonisti a fuggire nelle lande desolate del Kenia.

Lucio Pellegrini traspone su una pellicola punti di forza e debolezza delle scelte, di quelle che rinnegano la scorciatoia e la vita facile, di quelle che invece l’abbracciano con naturalezza e spirito di conformismo. Ci dice che gli amori man-cati e le storie vissute lasciano il segno e che però, alla fine, nel grande disegno della vita, tutto può cambiare.

Con 14 nomination ai Bafta e 12 candi-dature agli Academy Awards, il film è una perfetta macchina da Oscar. Impec-cabile, elegante, delicatamente ironico, a tratti malinconico, può fare affida-mento su un impianto narrativo solido, su un terzetto di attori che padroneg-giano perfettamente il proprio mestiere e su un protagonista – il re balbuziente Giorgio VI – costretto dagli eventi a combattere una durissima battaglia con-tro un handicap. Queste caratteristiche, insieme al ritmo dolce del racconto e all'appeal che sempre possiedono le al-terne vicende della monarchia britanni-ca di ieri e di oggi, lo rendono rassicu-rante come solo i film in costume di provenienza britannica riescono ad es-sere.

DOMENICA 10 AprileDOMENICA 10 AprileDOMENICA 10 AprileDOMENICA 10 Aprile

ORE 21:15ORE 21:15ORE 21:15ORE 21:15

Proiezione Gratuita per tutti i giovani di età compresa tra

i 18 e i 35 anni18 e i 35 anni18 e i 35 anni18 e i 35 anni!

Pagina 17 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

Appuntamenti al Cineteatro Don BoscoAppuntamenti al Cineteatro Don Bosco

NESSUNO MI PUO’ NESSUNO MI PUO’ NESSUNO MI PUO’ NESSUNO MI PUO’

GIUDICAREGIUDICAREGIUDICAREGIUDICARE

Ven 15 Ven 15 Ven 15 Ven 15 ---- Sab 16 Sab 16 Sab 16 Sab 16 ---- Dom 17 Dom 17 Dom 17 Dom 17 RANGO:RANGO:RANGO:RANGO:

UN NUOVO EROE UN NUOVO EROE UN NUOVO EROE UN NUOVO EROE

CAMALEONTICOCAMALEONTICOCAMALEONTICOCAMALEONTICO

Dom 24 Dom 24 Dom 24 Dom 24 ---- Mart 26 Mart 26 Mart 26 Mart 26 ---- Merc 27Merc 27Merc 27Merc 27

PROIEZIONIPROIEZIONIPROIEZIONIPROIEZIONI

GIORNALIERE:GIORNALIERE:GIORNALIERE:GIORNALIERE:

Ore 18:15

Ore 21:15

Cosa succederebbe se una donna ricca e snob finisse catapultata improvvisamente in un quar-tiere abitato da extracomunitari e da rozzi co-atti? Il soggetto del film tanto semplice quanto inflazionato è tutto in questo quesito. Trattato in più di un’occasione con varianti più o meno incisive, il tema del declino di classe è qui af-frontato in chiave ironica attraverso una raffi-gurazione della società odierna composta da distinti strati che ne diversificano le componen-ti. Il regista, Massimiliano Bruno, all’esordio dietro una macchina da presa, porta in scena le tante verità di un’Italia ambigua e subdola in cui i valori di un tempo lasciano spazio alle fa-cili opportunità di un sistema vizioso e sregola-to.

Gore Verbinski torna all’animazione con un cartoon d’alto profilo che piacerà senza dubbio più agli adulti che ai più piccini. Il regista si con-ferma ancora una volta di essere un maestro nel creare progetti affascinanti e sempre ben confe-zionati, funzionali su vari livelli e destinati a di-ventare piccole pietre miliari di un genere. Do-potutto già con Pirati dei Carabi è riuscito a tra-sformare una vecchia attrazione dei Parchi Di-sney in uno dei franchise più floridi e redditizi degli ultimi anni e non è stupefacente che, anche in Rango, sia riuscito a creare un mondo origina-le e fruibile su più piani, ambientato nella più (erroneamente) obsoleta delle ambientazioni: il vecchio West. Rango è un film curioso e intri-gante che unisce il mondo spensierato e appa-rentemente frivolo dell'animazione, generalmen-te contraddistinto da tinte accese e personaggi vistosamente cute, alla cruda realtà del western, dove il pericolo regna sovrano e la morte è sem-pre in agguato. Il risultato è scoppiettante e irri-verente, pieno di citazioni capaci ci stuzzicare la memoria dei cinefili più accaniti e di divertire chi è interessato solo all'intrattenimento.

IL CINETEATRO CINETEATRO CINETEATRO CINETEATRO

DON BOSCO DON BOSCO DON BOSCO DON BOSCO

VIVIVIVI AUGURA UNA

BUONA VISIONEBUONA VISIONEBUONA VISIONEBUONA VISIONE!

Quelli de… l’ Oratorio Pagina 18

A cura di Angela Zavettieri

“Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio”Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio”Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio”Vi ho cercati, siete venuti. Vi ringrazio” Sono passati 6 anni, eppure il ricordo e le emozioni di quella notte sono ancora vive in

me… Ero un sabato di Aprile e precisamente Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile Sabato 2 Aprile ed ero appena tornato dalla veglia

che anche la mia parrocchia aveva organizzato per star vicino al nostro Pontefice - in un momen-

to così difficile della sua vita volevamo fargli sentire, anche sa a migliaia di km di distanza, il no-

stro affetto e la nostra vicinanza, poca cosa rispetto a tutto quello che lui ci aveva dato in tutti i

suoi anni di pontificato!! - . Appena entrato in casa mi precipitai davanti al televisore per aspetta-

re un altro bollettino medico ed ecco che improvvisamente le telecamere che stavano trasmetten-

do da Piazza San Pietro, gremita di fedeli, inquadrarono la finestre della camera del Papa che,

dopo ore di penombra, si illuminò, erano le 21.3721.3721.3721.37. Dopo pochi minuti il portavoce vaticano Joa-

quin Navarro Valls comunicò alla piazza e al mondo intero che “Il santo Padre è ritornato alla Il santo Padre è ritornato alla Il santo Padre è ritornato alla Il santo Padre è ritornato alla

casa del Padrecasa del Padrecasa del Padrecasa del Padre”. Inevitabilmente una lacrima percorse le mie guance e mi ritrovai a piangere come se avessi perso un

parente, un amico, un nonno… O forse qualcosa di ancora più grande, un punto, il mio punto di riferimentoil mio punto di riferimentoil mio punto di riferimentoil mio punto di riferimento!!

Sembra che le sue ultime parole fossero proprio indirizzate ai giovani, a tutti quelli che erano accorsi quella notte a

Piazza San Pietro, a quelli che seguivano da casa la sua agonia e a tutti quelli che aveva incontrato, sia fisicamente che

non, sul suo lungo cammino, o meglio a tutti, proprio tutti i giovani proprio tutti i giovani proprio tutti i giovani proprio tutti i giovani : “Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-Vi ho cercato, siete venuti e per questo vi rin-

grazio!!grazio!!grazio!!grazio!!”. Sono passati sei anni e ci apprestiamo a vivere il grande evento della sua beatificazione, ma sembra che

non sia mai andato via da questa terra, sembra ancora oggi chiamarci a lui e poi ringraziarci per aver risposto alla sua

richiesta… “Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!! Ci hai cercati e adesso siamo qui per te e per raggiungere grazie a te il nostro caro e amato Gesù!!

Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.” Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.” Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.” Grazie, Santo Padre, per tutto quello che hai dato a ciascuno di noi.”

Un Catechista

…. E Don Bosco così conclude….

IV. Una parola sui castighi

Che regola tenere nell'infliggere castighi? Dove è possibile, non si faccia mai uso di castighi; dove la necessità lo chiede, si ri-

tenga quanto segue:

L'educatore tra gli allievi cerchi di farsi amare, se vuole farsi temere. In questo caso la sottrazione di benevolenza è un castigo che

eccita la emulazione, dà coraggio e non avvilisce mai.

1. Presso ai giovanetti è castigo quello che si fa servire per castigo. Si è osservato che uno sguardo non amorevole sopra taluni

produce maggior effetto che non farebbe uno schiaffo. La lode quando una cosa è ben fatta, il biasimo quando vi è trascuratez-

za, sono già un premio o un castigo.

2. Eccettuati rarissimi casi, le correzioni e i castighi non si diano mai in pubblico, ma privatamente, lungi dai compagni; si usi

massima prudenza e pazienza per fare che l'allievo comprenda il suo torto con la ragione e con la religione.

3. Il percuotere in qualunque modo, il mettere in ginocchio con posizione dolorosa, il tirar le orecchie ed altri castighi simili si

devono assolutamente evitare, perché sono proibiti dalle leggi civili, irritano grandemente i giovani ed avviliscono l'educatore.

4. Il Direttore faccia ben conoscere le regole, i premi e i castighi stabiliti dalle leggi di disciplina, affinché l'allievo non si possa

scusare dicendo: Non sapevo che ciò fosse proibito.

Se nelle nostre Case si metterà in pratica questo sistema, io credo che potremo ottenere grandi vantaggi senza venire né alla sfer-

za, né ad altri violenti castighi. Da circa quarant'anni tratto con la gioventù: non mi ricordo d'aver usato castighi di sorta, e con

l'aiuto di Dio ho sempre ottenuto non solo quanto era di dovere, ma anche quello che semplicemente desideravo; ciò da questi

stessi fanciulli, per i quali sembrava perduta la speranza di buona riuscita.

Giovanni Bosco

Trattatello scritto nel marzo-aprile 1877

Pagina 19 Mensile dell’Oratorio Salesiano di Bova Marina

* Sto leggendo un libro di storia è ho trovato

conferma dell’esistenza dei Templari di cui

in realtà avevo sentito parlare, ma non cre-

devo fossero realmente esistiti. Potrei sape-

re in cosa consisteva la loro vita? Purtroppo il testo

che ho si sofferma maggiormente sulla loro scom-

parsa. Grazie. (Lele)

Una brevissima presentazione sulla nascita e

sull’attività.

Nel 1099 i Crociati liberarono i Luoghi Santi della vita e

della morte di Cristo. Nel 1120 nove cavalieri abbraccia-

rono la vita monacale consacrando la loro vita alla dife-

sa dei pellegrini e della Terrasanta. Era nato l'Ordine

del Tempio: Pauperes Commilitones Christi Templi-

que Salomnici.

“I templari sono soldati eccellenti. Vestono bianche

clamidi su cui spicca una croce rossa, e quando si reca-

no in battaglia procedono in silenzio, tenendo alto di-

nanzi a sé uno stendardo di due colori detto baussant.

Il loro primo attacco è il più terribile. Al comando del loro

maestro sono i primi a lanciare la carica e gli ultimi a

ritirarsi. Quando pensano sia giunta l'ora di combattere

e la tromba ha suonato, cantano in coro il salmo di Da-

vide "Non nobis Domine", chinandosi sul sangue e

sulle teste dei nemici fino a costringerli al completo ritiro

o ad annientarli.

Chiunque di loro e per qualsiasi ragione volga le terga

(spalle) al nemico, sopravviva ad una sconfitta o impu-

gni le armi contro i cristiani, viene severamente punito:

la clamide con la croce rossa, simbolo dell'appartenen-

za alla cavalleria viene strappata con ignominia; allonta-

nato dalla comunità dei confratelli, per un anno intero

mangia sul pavimento senza nemmeno una tovaglia. Se

i cani lo molestano, non deve osare cacciar-

li” (Anonymous Pilgrim).

* Ultimamente pensavo che sarebbe stata

una cosa bellissima se tutti i cristiani fosse-

ro uniti. In particolare, potrebbe dirmi cosa

ci separa dagli Ortodossi? (Sunny)

La Chiesa ortodossa, significa di corretta opinione, è

una comunione di Chiese cristiane autocefale (che

hanno un capo autonomo), erede della cristianità

dell'Impero bizantino, che riconosce un primato d'onore

al Patriarca ecumenico di Costantinopoli.

Si è svincolata dalla Chiesa cattolica romana in seguito

al cosiddetto Scisma d'Oriente (ricordato anche come

il Grande scisma), ufficialmente risalente al 1054.

Il termine ortodossia deriva dal fatto che la Chiesa or-

todossa, come ogni Chiesa, ritiene sussista in sé la

Chiesa universale fondata da Gesù Cristo, a cui appar-

tengono tutti i battezzati, e si ritiene altresì custode

dell'originale cristianità apostolica.

Rispetto alla Chiesa cattolica, la Chiesa bizantina non

riconosce, tra le altre, le dottrine che riguardano il pri-

mato del Papa di Roma, il purgatorio e la processio-

ne dello Spirito Santo dal Figlio (dal Credo: credo

nello Spirito Santo che è Signore è dà la vita e procede

dal Padre e dal Figlio).

A livello pratico, amministra il sacramento del battesimo

per immersione, offre l'Eucarestia ai fedeli con pane

lievitato e vino e non contempla il celibato ecclesiastico

per i sacerdoti, ma solo per gli Archimandriti (Vescovi) e

i Patriarchi.

* Qualche tempo fa, venni invitato ad un con-

vegno nella mia diocesi e mi colpì un termi-

ne in particolare: “mistagogia”, ma non ca-

pii in realtà in che cosa consistesse. Potreb-

be spiegarmi cosa significa? (Delta)

La mistagogia (dal greco mistagoghía: iniziazione ai

misteri), è l'ultimo periodo del catecumenato antico, cioè

della preparazione al battesimo degli adulti convertiti. Si

svolge solitamente la settimana dopo Pasqua.

Per mistagogia si intende quel percorso fatto di appren-

dimento, conoscenza e di testimonianza che il cristiano

fa dopo avere intrapreso e ricevuto i sacramenti dell'ini-

ziazione Cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucaristi-

a). Si tratta di un entrare nel mistero Pasquale di Cristo

Risorto attraverso la comprensione e la pratica dei riti

liturgici e con la testimonianza della propria fede nella

vita reale di tutti i giorni.

A prestoA prestoA prestoA presto

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L'AUGURIO PIù SINCERO

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CHE IO POSSA FARTI E'

CHE IO POSSA FARTI E'

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QUELLO DI MANTENERE LA

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TUA DOLCEZZA,

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TUA DOLCEZZA, TUA DOLCEZZA,

CREDERE NEI TUOI SOGNI,

CREDERE NEI TUOI SOGNI,

CREDERE NEI TUOI SOGNI, CREDERE NEI TUOI SOGNI,

E VIVERE OGNI GIORNO

E VIVERE OGNI GIORNO

E VIVERE OGNI GIORNO E VIVERE OGNI GIORNO

CON LA SPENSIERATEZZA

CON LA SPENSIERATEZZA

CON LA SPENSIERATEZZA CON LA SPENSIERATEZZA

E LA GIOIA CHE SOLO TU

E LA GIOIA CHE SOLO TU

E LA GIOIA CHE SOLO TU E LA GIOIA CHE SOLO TU

RIESCI A TRASMETTERE!

RIESCI A TRASMETTERE!

RIESCI A TRASMETTERE! RIESCI A TRASMETTERE!

GRAZIE DI ESSERCI NELLE

GRAZIE DI ESSERCI NELLE

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MIE GIORNATE. MIE GIORNATE. MIE GIORNATE. MIE GIORNATE.

AUGURIIII VERA! AUGURIIII VERA! AUGURIIII VERA! AUGURIIII VERA!

TVB ANTOTVB ANTOTVB ANTOTVB ANTO

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