Gionalino informativo Patto Civico per Mairano e Pievedizio

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allenatori/educatori, i quali, attraverso il loro impe- gno, hanno scongiurato la cessazione dell’attività sportiva e consentito la rifondazione del settore giovanile, storico fiore all’occhiello dell’attività calci- stica mairanese fin dai primi anni ‘60, fucina di talenti, alcuni di loro diventati poi calciatori professionisti. •La continuità dell’attività sportiva ha scongiu- rato l’abbandono ed il degrado degli impianti sportivi, grazie ancora una volta all’impegno dei genitori e dei volontari che ne assicurano l’oculata gestione e la manutenzione senza oneri per la comunità. La perizia dell’arch. Galvani (per dovere di cronaca di origini pugliesi e quindi solo omonimo, e non parente, del nostro consigliere Luca) ha valutato in almeno 66.000 € il valore dei beni. Ciò significa che se l’AC non avesse colto la grande occasione proposta dalla precedente proprietà e acquistato le attrezzature necessarie a 27.000 €, si sarebbe poi trovata nell’impossibilità di sostenere una spesa di minimo 66.000 €, e ciò avrebbe quasi sicuramente significato la scomparsa della storica attività calcistica del Mairano Calcio. Infine, ci corre l’obbligo di sottolineare che l’attività sportiva di tutto il settore giovanile è stata finora possibile grazie alla disponibilità dei Sigg. Rossini e Ruggeri che hanno generosamente permesso per parecchi mesi alla neonata associazione sportiva l’utilizzo gratuito dei vari mezzi di trasporto, dei mate- riali e delle attrezzature. Veniamo ora all’investimento, assolutamente irragio- nevole, di 27.000 €, di cui l’A.C. si è macchiata per garantire agli oltre 80 bambini e ragazzi in forza alle cinque squadre giovanili mairanesi di praticare il loro sport nelle migliori condizioni possibili. (Vogliamo ricordare che la passata amministrazione ha investi- to 1.000.000 di € per costruire un bocciodromo che vede la presenza, neppure costante, di una sola decina di appassionati? In tal caso, basta una sem- plice divisione per capire l’incidenza pro-capite dei due investimenti, nonché la loro opportunità.) Se, prima di criticare le scelte dell’A.C. per puro e semplice partito preso, ci si concedesse quantomeno il beneficio del dubbio sulle motivazioni che le hanno rese necessarie, si sarebbe scoperto che: •L’amministrazione è divenuta proprietaria di beni assolutamente indispensabili al fine di assicura- re la continuità dell’attività sportiva presente e soprattutto futura, evitando così il rischio di smantel- lamento, vendita o dispersione di tali beni da parte del precedente proprietario, o di atteggiamenti ricat- tatori da parte di eventuali futuri proprietari. •Il supporto dell’A.C. ha contribuito a coinvol- gere diversi volontari, in primis i genitori e gli Conclusioni perizia, depositata agli atti il 16/12/2014 n°prot. 5512 Gennaio 2015 Premessa In prossimità delle festività natalizie, a distanza di pochi giorni dalla distribuzione de “La voce di Maira- no”, notiziario a cura dell’amministrazione comunale, è stato consegnato il primo numero de “La nostra Voce“, notiziario a cura del gruppo di minoranza “Il Paese che vogliamo”. Purtroppo, nonostante le molteplici questioni riporta- te siano state dettagliatamente ed esaustivamente da noi esposte in varie occasioni, quali le apposite commissioni consiliari e l’assemblea pubblica del 5 dicembre, e successivamente ulteriormente chiarite nel notiziario comunale, dobbiamo rilevare che il saggio detto “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire“ vanta ancora degli incalliti seguaci. Ci corre dunque l’obbligo di alzare ulteriormente il tono della “voce”, sperando cosi di farci sentire anche dai più duri d’orecchio, e di rispondere chiara- mente, a vantaggio dell’intera cittadinanza, a tutte le questioni pretestuose riportate dal notiziario di oppo- sizione. Ringraziamo fin d’ora i lettori per l’attenzione che ci vorranno riservare. Foglio informativo autofinanziato a cura del gruppo consiliare di maggioranza Patto Civico per Mairano e Pievedizio. Ambulatori o Poliambulatori? Chiariamo subito una cosa. É a dir poco vergognoso puntare il dito sull’inerzia dell’amministrazione Bragaglio circa la ristrutturazio- ne delle ex scuole elementari, peraltro non certo decadenti come qualcuno ha scritto e vuol far crede- re, visto che fino ad un anno fa ospitavano gran parte delle nostre associazioni e la sede di due seggi elettorali. Alla faccia del decadimento! Entriamo ora nel cuore della questione poliambulato- ri, su cui tante inesattezze sono state dette, in un lodevole esercizio di manomissione della verità, ed altrettante sono state comodamente omesse. Per questo ci corre l’obbligo di fare una breve e documentata cronistoria dei fatti. Per prima cosa, va doverosamente sottolineato che dal programma elettorale 2009-2014 del Paese che vogliamo emergeva il proposito di destinare parte dei locali da ristrutturare delle ex scuole ai nuovi ambula- tori dei medici di base. E invece, nel febbraio 2014, a pochissimi mesi dalle elezioni, la fulminante “semplice constatazione”: l’intento veniva abbandonato in favore di un progetto “Poliambulatori”. Il 4 febbraio 2014, infatti, il Comune avviava la procedura tramite bando (peraltro pubbli- cato unicamente per 15 giorni sul sito del Comune) per l’affidamento di alcuni locali ad uso ambulatoriale destinati a prestazioni sanitarie di carattere privatisti- co. La W&B Poliambulatori srl, azienda privata con sede a Brescia, in via Chiusure n. 58 (non convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale), risultava vincitri- ce del bando, essendone l’unica partecipante. Subito dopo le elezioni, era dovere della nuova amministrazione comunale entrare nel merito della questione per capirne lo stato dell’arte. Dalle verifi- che degli atti chieste agli uffici, ed a seguito degli incontri avuti con i responsabili della W&B, emergeva quanto segue. Il bando prevedeva che: - Il Comune avrebbe concesso a titolo gratui- to per 4 anni n. 5 locali, situati al piano terra delle ex Scuole; - Oltre a non percepire nessun affitto, l’amministrazione comunale si sarebbe fatta carico di tutti costi delle utenze; - in aggiunta a ciò, tutte le spese di manuten- zione straordinaria sarebbero state anch’esse a carico dell’amministrazione comunale. Per contro, l’affidatario avrebbe fornito ai mairanesi residenti varie prestazioni mediche specialistiche (cardiologia, ortopedia, dermatologia, etc) a tariffe agevolate. Pur dovendo essere parte integrante della convenzione, tali tariffe sono state formalmente comunicate all’amministrazione comunale solo a metà dicembre: sarebbero pari ai Ticket della sanità pubblica maggiorati del 10%. É bene specificare inoltre che tutte le prestazioni sarebbero a pagamen- to, essendo la W&B un’azienda privata non conven- zionata con l’ASL. Nel frattempo l’amministrazione si è trovata a fare i conti col fatto che la convenzione che avrebbe dovuto essere firmata dal Comune e dalla W&B, vincitrice del bando, non è mai stata sottoscritta da quest’ultima. É infatti emerso da alcuni sopralluoghi dell’ASL (in data 28 aprile e 5-6 maggio) che i locali non sono a norma per ospitare l’attività poliambulato- riale. E la cosa non deve stupire, essendo la ristruttu- razione stata originariamente pensata e realizzata per ospitare gli ambulatori dei medici di base e poi convertita ad altro uso senza alcuna verifica preven- tiva! [segue] Qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto scritto nell’opuscolo de “Il Paese che vogliamo” denota la mancanza di onestà intellettuale ed obiettività, insie- me alle “polemiche” ed alle “malvagità”, che da sempre caratterizzano alcuni. Sarebbe opportuno che elaborassero finalmente il lutto della sconfitta elettorale. Ne va della loro credibilità e della loro salute. all’A.C. del neo-presidente Marco Calzighetti, candi- dato, non eletto, del Patto Civico. Per dover di crona- ca, vogliamo ricordare che nella stagione calcistica 2004/2005 (con le elezioni regionali 2005 in vista e quelle amministrative appena avvenute) ai vertici societari vi erano: Gianmarco Quadrini, presidente, nonché consigliere comunale e capogruppo di mag- gioranza, e Roberto Mensi, allenatore, anch’egli consigliere comunale in carica. Quell’anno, tra l’altro, la società non annoverava alcuna squadra nel setto- re giovanile, nonostante i proclami riportati dall’ articolo del Bresciaoggi che qui sotto pubblichiamo.

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Real Mairano Pievedizio: da che pulpito arriva la predica

Uno degli obiettivi primari della nostra Amministrazio-ne Comunale (da qui A.C.), fin dal suo insediamento, è stato quello di incentivare la pratica dello sport giovanile, inteso sia come strumento di prevenzione dei disagi, sia come salutare attività fisico/agonistica e puro momento ludico, di educazione ed integrazio-ne.Ci appare quindi come una sterile polemica, incom-prensibile ed assolutamente strumentale, il continuo insinuare che il sostegno alla neonata società calci-stica sia soprattutto frutto della vicinanza [segue]

allenatori/educatori, i quali, attraverso il loro impe-gno, hanno scongiurato la cessazione dell’attività sportiva e consentito la rifondazione del settore giovanile, storico fiore all’occhiello dell’attività calci-stica mairanese fin dai primi anni ‘60, fucina di talenti, alcuni di loro diventati poi calciatori professionisti. •La continuità dell’attività sportiva ha scongiu-rato l’abbandono ed il degrado degli impianti sportivi, grazie ancora una volta all’impegno dei genitori e dei volontari che ne assicurano l’oculata gestione e la manutenzione senza oneri per la comunità.La perizia dell’arch. Galvani (per dovere di cronaca di origini pugliesi e quindi solo omonimo, e non parente, del nostro consigliere Luca) ha valutato in almeno 66.000 € il valore dei beni.Ciò significa che se l’AC non avesse colto la grande occasione proposta dalla precedente proprietà e acquistato le attrezzature necessarie a 27.000 €, si sarebbe poi trovata nell’impossibilità di sostenere una spesa di minimo 66.000 €, e ciò avrebbe quasi sicuramente significato la scomparsa della storica attività calcistica del Mairano Calcio.Infine, ci corre l’obbligo di sottolineare che l’attività sportiva di tutto il settore giovanile è stata finora possibile grazie alla disponibilità dei Sigg. Rossini e Ruggeri che hanno generosamente permesso per parecchi mesi alla neonata associazione sportiva l’utilizzo gratuito dei vari mezzi di trasporto, dei mate-riali e delle attrezzature.

Veniamo ora all’investimento, assolutamente irragio-nevole, di 27.000 €, di cui l’A.C. si è macchiata per garantire agli oltre 80 bambini e ragazzi in forza alle cinque squadre giovanili mairanesi di praticare il loro sport nelle migliori condizioni possibili. (Vogliamo ricordare che la passata amministrazione ha investi-to 1.000.000 di € per costruire un bocciodromo che vede la presenza, neppure costante, di una sola decina di appassionati? In tal caso, basta una sem-plice divisione per capire l’incidenza pro-capite dei due investimenti, nonché la loro opportunità.)Se, prima di criticare le scelte dell’A.C. per puro e semplice partito preso, ci si concedesse quantomeno il beneficio del dubbio sulle motivazioni che le hanno rese necessarie, si sarebbe scoperto che: •L’amministrazione è divenuta proprietaria di beni assolutamente indispensabili al fine di assicura-re la continuità dell’attività sportiva presente e soprattutto futura, evitando così il rischio di smantel-lamento, vendita o dispersione di tali beni da parte del precedente proprietario, o di atteggiamenti ricat-tatori da parte di eventuali futuri proprietari. •Il supporto dell’A.C. ha contribuito a coinvol-gere diversi volontari, in primis i genitori e gli

Conclusioni perizia, depositata agli atti il 16/12/2014 n°prot. 5512

Gennaio 2015

PremessaIn prossimità delle festività natalizie, a distanza di pochi giorni dalla distribuzione de “La voce di Maira-no”, notiziario a cura dell’amministrazione comunale, è stato consegnato il primo numero de “La nostra Voce“, notiziario a cura del gruppo di minoranza “Il Paese che vogliamo”.Purtroppo, nonostante le molteplici questioni riporta-te siano state dettagliatamente ed esaustivamente da noi esposte in varie occasioni, quali le apposite commissioni consiliari e l’assemblea pubblica del 5 dicembre, e successivamente ulteriormente chiarite nel notiziario comunale, dobbiamo rilevare che il saggio detto “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire“ vanta ancora degli incalliti seguaci.Ci corre dunque l’obbligo di alzare ulteriormente il tono della “voce”, sperando cosi di farci sentire anche dai più duri d’orecchio, e di rispondere chiara-mente, a vantaggio dell’intera cittadinanza, a tutte le questioni pretestuose riportate dal notiziario di oppo-sizione. Ringraziamo fin d’ora i lettori per l’attenzione che ci vorranno riservare.

Foglio informativo autofinanziatoa cura del gruppo consiliare di maggioranzaPatto Civico per Mairano e Pievedizio.

Ambulatori o Poliambulatori?

Chiariamo subito una cosa.É a dir poco vergognoso puntare il dito sull’inerzia dell’amministrazione Bragaglio circa la ristrutturazio-ne delle ex scuole elementari, peraltro non certo decadenti come qualcuno ha scritto e vuol far crede-re, visto che fino ad un anno fa ospitavano gran parte delle nostre associazioni e la sede di due seggi elettorali. Alla faccia del decadimento!Entriamo ora nel cuore della questione poliambulato-ri, su cui tante inesattezze sono state dette, in un lodevole esercizio di manomissione della verità, ed altrettante sono state comodamente omesse.Per questo ci corre l’obbligo di fare una breve e documentata cronistoria dei fatti.Per prima cosa, va doverosamente sottolineato che dal programma elettorale 2009-2014 del Paese che vogliamo emergeva il proposito di destinare parte dei locali da ristrutturare delle ex scuole ai nuovi ambula-tori dei medici di base.E invece, nel febbraio 2014, a pochissimi mesi dalle elezioni, la fulminante “semplice constatazione”: l’intento veniva abbandonato in favore di un progetto

“Poliambulatori”. Il 4 febbraio 2014, infatti, il Comune avviava la procedura tramite bando (peraltro pubbli-cato unicamente per 15 giorni sul sito del Comune) per l’affidamento di alcuni locali ad uso ambulatoriale destinati a prestazioni sanitarie di carattere privatisti-co.La W&B Poliambulatori srl, azienda privata con sede a Brescia, in via Chiusure n. 58 (non convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale), risultava vincitri-ce del bando, essendone l’unica partecipante.Subito dopo le elezioni, era dovere della nuova amministrazione comunale entrare nel merito della questione per capirne lo stato dell’arte. Dalle verifi-che degli atti chieste agli uffici, ed a seguito degli incontri avuti con i responsabili della W&B, emergeva quanto segue.Il bando prevedeva che: - Il Comune avrebbe concesso a titolo gratui-to per 4 anni n. 5 locali, situati al piano terra delle ex Scuole; - Oltre a non percepire nessun affitto, l’amministrazione comunale si sarebbe fatta carico di tutti costi delle utenze; - in aggiunta a ciò, tutte le spese di manuten-zione straordinaria sarebbero state anch’esse a carico dell’amministrazione comunale.Per contro, l’affidatario avrebbe fornito ai mairanesi residenti varie prestazioni mediche specialistiche (cardiologia, ortopedia, dermatologia, etc) a tariffe agevolate. Pur dovendo essere parte integrante della convenzione, tali tariffe sono state formalmente comunicate all’amministrazione comunale solo a metà dicembre: sarebbero pari ai Ticket della sanità pubblica maggiorati del 10%. É bene specificare inoltre che tutte le prestazioni sarebbero a pagamen-to, essendo la W&B un’azienda privata non conven-zionata con l’ASL.Nel frattempo l’amministrazione si è trovata a fare i conti col fatto che la convenzione che avrebbe dovuto essere firmata dal Comune e dalla W&B, vincitrice del bando, non è mai stata sottoscritta da quest’ultima. É infatti emerso da alcuni sopralluoghi dell’ASL (in data 28 aprile e 5-6 maggio) che i locali non sono a norma per ospitare l’attività poliambulato-riale. E la cosa non deve stupire, essendo la ristruttu-razione stata originariamente pensata e realizzata per ospitare gli ambulatori dei medici di base e poi convertita ad altro uso senza alcuna verifica preven-tiva! [segue]

Vi era quindi l’assoluta necessità di eseguire alcuni interventi edili ed impiantistici al fine di rendere com-patibile la struttura alla normativa vigente.É emerso che i costi per l’adeguamento dei locali ammonterebbero a circa 30.000 € e, secondo quanto prevede la Convenzione, sarebbero a carico del Comune.La W&B, in data 12 dicembre, si è resa disponibile a realizzare questi lavori, a condizione che la spesa sia compensata con un aumento della durata della concessione/locazione di ulteriori 4 anni; il tutto senza alterare le condizioni iniziali: vale a dire che il Comune concederebbe i locali per un totale di 8 anni senza percepire alcun affitto, facendosi carico di tutte le utenze e delle eventuali spese di manutenzione straordinaria.La W&B ha anche reso noto che non accamperebbe alcuna pretesa per danni o rimborso spese nel caso non si arrivi alla firma della Convenzione, né si opporrebbe qualora il Comune decidesse l’emissione di un nuovo bando.Questa la situazione ad oggi. Ci pare che prendere decisioni vincolanti, basandosi su progetti predispo-sti, da altri non sia saggio; per questo l’Amministrazione sta valutando pro e contro di ogni alternativa possibile, con l’unico obiettivo di tutelare la collettività.

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, quanto scritto nell’opuscolo de “Il Paese che vogliamo” denota la mancanza di onestà intellettuale ed obiettività, insie-me alle “polemiche” ed alle “malvagità”, che da sempre caratterizzano alcuni. Sarebbe opportuno che elaborassero finalmente il lutto della sconfitta elettorale. Ne va della loro credibilità e della loro salute.

all’A.C. del neo-presidente Marco Calzighetti, candi-dato, non eletto, del Patto Civico. Per dover di crona-ca, vogliamo ricordare che nella stagione calcistica 2004/2005 (con le elezioni regionali 2005 in vista e quelle amministrative appena avvenute) ai vertici societari vi erano: Gianmarco Quadrini, presidente, nonché consigliere comunale e capogruppo di mag-gioranza, e Roberto Mensi, allenatore, anch’egli consigliere comunale in carica. Quell’anno, tra l’altro, la società non annoverava alcuna squadra nel setto-re giovanile, nonostante i proclami riportati dall’ articolo del Bresciaoggi che qui sotto pubblichiamo.

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Il Santo del Giorno: Santa Invidia

L’ “utilissimo calendario luminoso”, come è stato denominato con un certo disprezzo il nostro nuovo tabellone elettronico informativo (costato circa 7.000€), oltre che essere un nostro impegno elettora-le, è fra gli strumenti che i Comuni si stanno impe-gnando ad installare per favorire la comunicazione cittadino-amministrazione. Nell’era della comunica-

Real Mairano Pievedizio: da che pulpito arriva la predica

Uno degli obiettivi primari della nostra Amministrazio-ne Comunale (da qui A.C.), fin dal suo insediamento, è stato quello di incentivare la pratica dello sport giovanile, inteso sia come strumento di prevenzione dei disagi, sia come salutare attività fisico/agonistica e puro momento ludico, di educazione ed integrazio-ne.Ci appare quindi come una sterile polemica, incom-prensibile ed assolutamente strumentale, il continuo insinuare che il sostegno alla neonata società calci-stica sia soprattutto frutto della vicinanza [segue]

allenatori/educatori, i quali, attraverso il loro impe-gno, hanno scongiurato la cessazione dell’attività sportiva e consentito la rifondazione del settore giovanile, storico fiore all’occhiello dell’attività calci-stica mairanese fin dai primi anni ‘60, fucina di talenti, alcuni di loro diventati poi calciatori professionisti. •La continuità dell’attività sportiva ha scongiu-rato l’abbandono ed il degrado degli impianti sportivi, grazie ancora una volta all’impegno dei genitori e dei volontari che ne assicurano l’oculata gestione e la manutenzione senza oneri per la comunità.La perizia dell’arch. Galvani (per dovere di cronaca di origini pugliesi e quindi solo omonimo, e non parente, del nostro consigliere Luca) ha valutato in almeno 66.000 € il valore dei beni.Ciò significa che se l’AC non avesse colto la grande occasione proposta dalla precedente proprietà e acquistato le attrezzature necessarie a 27.000 €, si sarebbe poi trovata nell’impossibilità di sostenere una spesa di minimo 66.000 €, e ciò avrebbe quasi sicuramente significato la scomparsa della storica attività calcistica del Mairano Calcio.Infine, ci corre l’obbligo di sottolineare che l’attività sportiva di tutto il settore giovanile è stata finora possibile grazie alla disponibilità dei Sigg. Rossini e Ruggeri che hanno generosamente permesso per parecchi mesi alla neonata associazione sportiva l’utilizzo gratuito dei vari mezzi di trasporto, dei mate-riali e delle attrezzature.

Veniamo ora all’investimento, assolutamente irragio-nevole, di 27.000 €, di cui l’A.C. si è macchiata per garantire agli oltre 80 bambini e ragazzi in forza alle cinque squadre giovanili mairanesi di praticare il loro sport nelle migliori condizioni possibili. (Vogliamo ricordare che la passata amministrazione ha investi-to 1.000.000 di € per costruire un bocciodromo che vede la presenza, neppure costante, di una sola decina di appassionati? In tal caso, basta una sem-plice divisione per capire l’incidenza pro-capite dei due investimenti, nonché la loro opportunità.)Se, prima di criticare le scelte dell’A.C. per puro e semplice partito preso, ci si concedesse quantomeno il beneficio del dubbio sulle motivazioni che le hanno rese necessarie, si sarebbe scoperto che: •L’amministrazione è divenuta proprietaria di beni assolutamente indispensabili al fine di assicura-re la continuità dell’attività sportiva presente e soprattutto futura, evitando così il rischio di smantel-lamento, vendita o dispersione di tali beni da parte del precedente proprietario, o di atteggiamenti ricat-tatori da parte di eventuali futuri proprietari. •Il supporto dell’A.C. ha contribuito a coinvol-gere diversi volontari, in primis i genitori e gli

Un fatto molto strano…

Ebbene si, è proprio un fatto molto strano che i consi-glieri de “Il paese che vogliamo” non conoscano il “Regolamento per la gestione delle essenze arbo-reee ad uso degli operatori agricoli“, adottato proprio durante il loro mandato, che consente agli agricoltori di provvedere al taglio delle proprie piante con una semplice comunicazione (allegato A del regolamen-to).Una di queste comunicazioni di taglio riguarda Via Zanardelli (Az Agr. Cazzoletti Giacomo e figli) presentata in data 4 ottobre.Inoltre:il taglio in Via Tito Speri (Parco Mairano2) è stato eseguito dalla ditta appaltatrice Pianeta Verde, inca-ricata dall’Amministrazione Comunale (da qui A.C.). La legna è stata in gran parte smaltita, ad eccezione di una piccola quantità che è stata stoccata in luogo idoneo, per essere utilizzata durante le future iniziati-ve che organizzerà l’A.C..Per quanto riguarda invece il taglio in Via Campa-gna, l’A.C. ha provveduto (anche a seguito delle lamentele del confinante), all’attenta potatura di 54 gelsi avvalendosi del lavoro gratuito di alcuni volon-tari. Questo intervento ha portato ad un risparmio per la collettività di circa 2.500 €. Il frutto della potatura è ancora visibile in loco e verrà quanto prima smaltito.

I gelsi di Via Campagne prima e dopo la potatura.

Due prospettive del tabellone informativo presente nel Comune di Orzinuovi.

Ambulatori o Poliambulatori?

Chiariamo subito una cosa.É a dir poco vergognoso puntare il dito sull’inerzia dell’amministrazione Bragaglio circa la ristrutturazio-ne delle ex scuole elementari, peraltro non certo decadenti come qualcuno ha scritto e vuol far crede-re, visto che fino ad un anno fa ospitavano gran parte delle nostre associazioni e la sede di due seggi elettorali. Alla faccia del decadimento!Entriamo ora nel cuore della questione poliambulato-ri, su cui tante inesattezze sono state dette, in un lodevole esercizio di manomissione della verità, ed altrettante sono state comodamente omesse.Per questo ci corre l’obbligo di fare una breve e documentata cronistoria dei fatti.Per prima cosa, va doverosamente sottolineato che dal programma elettorale 2009-2014 del Paese che vogliamo emergeva il proposito di destinare parte dei locali da ristrutturare delle ex scuole ai nuovi ambula-tori dei medici di base.E invece, nel febbraio 2014, a pochissimi mesi dalle elezioni, la fulminante “semplice constatazione”: l’intento veniva abbandonato in favore di un progetto

“Poliambulatori”. Il 4 febbraio 2014, infatti, il Comune avviava la procedura tramite bando (peraltro pubbli-cato unicamente per 15 giorni sul sito del Comune) per l’affidamento di alcuni locali ad uso ambulatoriale destinati a prestazioni sanitarie di carattere privatisti-co.La W&B Poliambulatori srl, azienda privata con sede a Brescia, in via Chiusure n. 58 (non convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale), risultava vincitri-ce del bando, essendone l’unica partecipante.Subito dopo le elezioni, era dovere della nuova amministrazione comunale entrare nel merito della questione per capirne lo stato dell’arte. Dalle verifi-che degli atti chieste agli uffici, ed a seguito degli incontri avuti con i responsabili della W&B, emergeva quanto segue.Il bando prevedeva che: - Il Comune avrebbe concesso a titolo gratui-to per 4 anni n. 5 locali, situati al piano terra delle ex Scuole; - Oltre a non percepire nessun affitto, l’amministrazione comunale si sarebbe fatta carico di tutti costi delle utenze; - in aggiunta a ciò, tutte le spese di manuten-zione straordinaria sarebbero state anch’esse a carico dell’amministrazione comunale.Per contro, l’affidatario avrebbe fornito ai mairanesi residenti varie prestazioni mediche specialistiche (cardiologia, ortopedia, dermatologia, etc) a tariffe agevolate. Pur dovendo essere parte integrante della convenzione, tali tariffe sono state formalmente comunicate all’amministrazione comunale solo a metà dicembre: sarebbero pari ai Ticket della sanità pubblica maggiorati del 10%. É bene specificare inoltre che tutte le prestazioni sarebbero a pagamen-to, essendo la W&B un’azienda privata non conven-zionata con l’ASL.Nel frattempo l’amministrazione si è trovata a fare i conti col fatto che la convenzione che avrebbe dovuto essere firmata dal Comune e dalla W&B, vincitrice del bando, non è mai stata sottoscritta da quest’ultima. É infatti emerso da alcuni sopralluoghi dell’ASL (in data 28 aprile e 5-6 maggio) che i locali non sono a norma per ospitare l’attività poliambulato-riale. E la cosa non deve stupire, essendo la ristruttu-razione stata originariamente pensata e realizzata per ospitare gli ambulatori dei medici di base e poi convertita ad altro uso senza alcuna verifica preven-tiva! [segue]

A proposito di contributi

Le associazioni ricevono un contributo sulla base di una loro specifica domanda indirizzata all’Amministrazione Comunale.Anche quest’anno, tutte le richieste protocollate dalle associazioni “che con passione e fatica impegnano e formano i nostri ragazzi” sono state soddisfatte. L’unica eccezione riguarda il contributo agli “Amici del Museo”, che non ha potuto essere erogato in quanto la convenzione con il Comune è scaduta lo scorso mese di aprile che necessiterà di futuri appro-fondimenti.

Non ci resta che piangere...

L’anonima vignetta, che denota un umorismo poco brillante e per nulla spiritoso, è di difficile definizione, ma proveremo con “incomprensibile”, “insulsa”, “inappropriata”, “menzognera”. Certamente è un’offesa (altro che riderci sopra) a chi quotidiana-mente spende tempo ed energie al servizio della comunità mairanese, sceriffi compresi...Se alcuni consiglieri di minoranza frequentassero più spesso gli uffici comunali, invece che redigere gior-nalini di accuratezza e obiettività a dir poco discutibi-li, verificherebbero di persona non solo l’assenza di ragnatele sulle porte del sindaco e degli assessori, ma anche l’assidua, puntuale e produttiva presenza della Giunta, dei consiglieri di maggioranza e dello staff del Sindaco.Ci viene da pensare che le ragnatele alberghino altrove…

Bilancio di previsione 2014

Anche questo tema, oggetto di tante distorsioni della verità e di strumentali manipolazioni, merita l’ennesimo, si spera definitivo, chiarimento. La calun-nia, più che un venticello come dice qualcuno, se documentata, meriterebbe una giusta e doverosa querela. Detto questo, nessuno ha mai parlato di buchi di bilancio, che per legge porterebbero al commissaria-mento dell’Ente: l’unica critica che abbiamo [segue]

Scuola: anche la spesa è un inve-stimento

Come già specificato in commissione istruzione, in consiglio comunale e nel corso dell’assemblea pub-blica, la decisione del doppio turno in mensa è stata ampiamente ponderata ed attentamente valutata in diversi incontri con il Preside, gli insegnanti e l’Associazione Genitori. Le alternative al doppio turno di mensa sarebbero

Vi era quindi l’assoluta necessità di eseguire alcuni interventi edili ed impiantistici al fine di rendere com-patibile la struttura alla normativa vigente.É emerso che i costi per l’adeguamento dei locali ammonterebbero a circa 30.000 € e, secondo quanto prevede la Convenzione, sarebbero a carico del Comune.La W&B, in data 12 dicembre, si è resa disponibile a realizzare questi lavori, a condizione che la spesa sia compensata con un aumento della durata della concessione/locazione di ulteriori 4 anni; il tutto senza alterare le condizioni iniziali: vale a dire che il Comune concederebbe i locali per un totale di 8 anni senza percepire alcun affitto, facendosi carico di tutte le utenze e delle eventuali spese di manutenzione straordinaria.La W&B ha anche reso noto che non accamperebbe alcuna pretesa per danni o rimborso spese nel caso non si arrivi alla firma della Convenzione, né si opporrebbe qualora il Comune decidesse l’emissione di un nuovo bando.Questa la situazione ad oggi. Ci pare che prendere decisioni vincolanti, basandosi su progetti predispo-sti, da altri non sia saggio; per questo l’Amministrazione sta valutando pro e contro di ogni alternativa possibile, con l’unico obiettivo di tutelare la collettività.

state le seguenti: •Lo smantellamento dell’aula di informatica per adibirla ad aula mensa, con la conseguente rimo-zione dei computer esistenti. La maggioranza degli insegnanti è contraria a questa soluzione perché i computer, pur essendo indiscutibilmente “un pochi-no” obsoleti, possono ancora rispondere alle esigen-ze della scuola e degli alunni. (A riprova di questo, di fronte alla scelta se iniziare a sostituire i computer o acquistare una lavagna interattiva, gli insegnanti avevano scelto l’ultima opzione). •Il dimezzamento dell’aula magna con una parete in cartongesso per consentire l’ampliamento della sala mensa: una soluzione bocciata da tutti gli insegnanti e dal personale ATA in quanto trattasi dell’unica grande aula a disposizione per determinati specifici utilizzi o per le attività didattiche che coinvol-gono più classi.Com’è normale che sia per tutte le nuove ed imprevi-ste situazioni, anche il doppio turno in mensa all’inizio ha causato qualche difficoltà organizzativa. Ora, grazie al costante monitoraggio ed ai riscontri dell’assessore preposto e del Sindaco, possiamo tranquillamente affermare di aver optato per la solu-zione migliore. È doveroso sottolineare che la ricerca di una soluzio-ne alternativa era una necessità imprescindibile, perché se fosse rimasto in funzione il servizio di refe-zione ad un solo turno, a fronte di 16 nuovi iscritti (con un totale di 186 bambini invece dei precedenti 170 ), ci sarebbero stati certamente disagi aggiuntivi legati alla diminuzione degli spazi a disposizione dei bambini.

rivolto alla vecchia amministrazione, e che qui riba-diamo, riguarda le scelte di bilancio effettuate, che hanno penalizzato il sociale (settore più che mai rilevante negli anni di crisi che stiamo affrontando), la cultura, lo sport e la gestione del verde e del territo-rio.

zione, il tabellone elettronico informativo fornisce ai cittadini importanti informazioni di pubblica utilità e, per non annoiarli troppo, riporta anche in tempo reale, data, ora, temperatura e naturalmente…il Santo del Giorno. Scontato, ma a quanto pare necessario, sottolineare che la collocazione è frutto di attenta valutazione: la posizione ipotizzata ha ricevuto il nulla osta degli uffici comunali preposti, i quali non hanno riscontrato alcuna anomalia né nel codice della strada né in nessun altra normativa vigente.Per puro diletto abbiamo gettato uno sguardo in alcuni Comuni vicini: tra i tanti segnaliamo il tabello-ne posizionato nella piazza di Orzinuovi che si può vedere è addossato al lato sud della Parrocchiale, vicinissimo all’incrocio ed al Municipio, edificio del ‘500.

all’A.C. del neo-presidente Marco Calzighetti, candi-dato, non eletto, del Patto Civico. Per dover di crona-ca, vogliamo ricordare che nella stagione calcistica 2004/2005 (con le elezioni regionali 2005 in vista e quelle amministrative appena avvenute) ai vertici societari vi erano: Gianmarco Quadrini, presidente, nonché consigliere comunale e capogruppo di mag-gioranza, e Roberto Mensi, allenatore, anch’egli consigliere comunale in carica. Quell’anno, tra l’altro, la società non annoverava alcuna squadra nel setto-re giovanile, nonostante i proclami riportati dall’ articolo del Bresciaoggi che qui sotto pubblichiamo.