Gente Comune Ottobre 2012

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Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi COMPLEANNO Gente Comune festeggia i suoi primi 18 anni Sbaraglia a pag. 2 MULTISERVIZI Tutta la storia dall'inizio Antonucci, Minnucci, Fiorenza a pag. 3 Lorenzo Marigliani, 9 anni, è un genio del pianoforte con "i piedi per terra". Tra tanti scandali e notizie di cui vergognarci, que- sto è un esempio di "Buona Italia" di cui vo- gliamo parlare. Tagliaferri a pag. 12 VARIE PRIMO PIANO APERTURA Questa è l'Italia di cui ci vantiamo... TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT Anno XIV n° 9 - Ottobre/Novembre 2012 ACI - Corsi gratuiti di Guida Sicura per immigrati Tagliaferri a pag. 5 STORIE - Un alatrense nel lager di S. Sabba Minnucci a pag. 15

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Gente Comune Ottobre 2012

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Page 1: Gente Comune Ottobre 2012

Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie

Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi

COMPLEANNOGente Comune festeggia isuoi primi 18 anni

Sbaraglia a pag. 2

MULTISERVIZITutta la storia dall'inizio

Antonucci, Minnucci, Fiorenza a pag. 3

Lorenzo Marigliani, 9 anni, è un genio delpianoforte con "i piedi per terra". Tra tantiscandali e notizie di cui vergognarci, que-sto è un esempio di "Buona Italia" di cui vo-gliamo parlare.

TTaagglliiaaffeerrrrii aa ppaagg.. 1122

VARIEPRIMO PIANOAPERTURA

Questa è l'Italia di cui ci vantiamo...

TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-CCOMUNE.IT

Anno XIV n° 9 - Ottobre/Novembre 2012

ACI - Corsi gratuiti di Guida Sicura per immigratiTagliaferri a pag. 5

STORIE - Un alatrense nel lager di S. SabbaMinnucci a pag. 15

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2 Apertura

Diciotto anni di Gente Comune. La lettera di un “amico”N

on capita tutti i giorni dover ricordare le “prima-vere” di un periodico free press. Credo che la ri-correnza dei 18 anni del mensile “Gente Comune”di Alatri e provincia merita un’appendice di tutto

rispetto non fosse altro perché la gloriosa testata direttaprima da Filippo Strambi, ora dai figli Davide e Riccardoha contribuito, ed in maniera notevole, a fare La storiadella città.Soltanto sfogliando le edizioni è possibile capire quanto

abbia influito la sua presenza sulla vita di un territorioche è stato protagonista di scelte sociali che la politica,spesso, non ha aiutato a rendere determinanti sul pianodello sviluppo più complessivo.“Gente Comune” ha avuto, però, il grande merito di avvi-cinare i cittadini ai problemi della città, utilizzando unsenso dell’approccio che è risultato positivo nella crescitadel fertile rapporto tra informazione e lettore.Le utili e mai pigre punzecchiature alla politica hanno,infatti, permesso a “Gente Comune” di assurgere a auto-revole giornale della provincia di Frosinone. “Gente Comune”, nel rispetto della sua linea editorialevolta ad assicurare trasparenza, legalità, obiettività e altosenso di responsabilità, ha rappresentato un valido ba-luardo per la difesa dell’informazione e del ruolo dei cit-tadini impegnati a costruire, insieme, l’avvenire di Alatri.Un cammino che oggi tocca quota 18 anni e che vuolecostituire un nuovo traguardo di ripartenza per garantireal suo ingresso nella “maggiore età” l’autorevolezza e lacapacità organizzativa e professionale dei suoi validissimicollaboratori, ma soprattutto dei suoi attenti e sempre piùcrescenti lettori che non hanno mai smesso di credere nel-la concretezza di un giornale che ha posto come suoobiettivo prioritario la crescita della società attorno a cuiruota.Per la famiglia Strambi e tutti i collaboratori la tappa deldiciottesimo compleanno è motivo di orgoglio, ma soprat-tutto garanzia di continuità in un rapporto che la genteha dimostrato di apprezzare e che la politica non dovreb-be tenere a distanza. “Gente Comune”, al pari di altre eccellenti testate del ter-ritorio, rimane sicuramente strumento ideale per far cre-scere la vivibilità ambientale nell’ambito di un più com-plessivo sviluppo socio economico e culturale. Un obiettivo cui guarda con sempre più convinta attenzio-

ne la popolazione che nel giorno del diciottesimo com-pleanno del giornale, ha inteso essere presente anche spi-ritualmente a conferma che la “creatura” di Filippo Stram-bi, è anche e soprattutto la “creatura” della città di Alatri.Quel Filippo Strambi, persona di levatura morale altissimae che, nonostante ci abbia lasciati presto, continua soven-te a guidare le scelte dei figli ispirate alla figura di quelgran signore che ha contribuito a scrivere pagine di sto-ria importanti della nostra amata Ciociaria.

Bruno SbaragliaAnno 1994 primo numero di Gente Comune

Gente Comune 18 anni dopo

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E' grande l'amarezza dei 36 lavoratori a ri-schio della Multiservizi di Alatri. Si tratta dilavoratori la cui fascia di età va dai 40 ai 60anni. Gente che, anche e soprattutto per

questo motivo, il lavoro non lo ritroverà molto fa-cilmente. Gente che non ha altri redditi o altre ren-dite e che, grazie all'impiego finora svolto, anchecon magri stipendi, riusciva a dar da mangiare alleproprie famiglie.

Abbiamo sentito in proposito uno di loro, MarioMessia. "Ciò che più ci rammarica - ci ha detto - èstato l'atteggiamento del sindaco. Abbiamo lettoalcune sue dichiarazioni che ci hanno lasciato alli-biti e che hanno dato di noi un'immagine assolu-tamente falsa. Morini ha detto che noi non abbiamo preso in con-siderazione la possibilità di un assorbimento in al-cune società private che lui definisce accreditate. Raccontata così la vicenda ci fa passare per degliincoscienti. La verità è che noi, secondo il sinda-co, avremmo dovuto licenziarci e firmare con taliditte un contratto in bianco. Non solo i responsa-

bili delle ditte stesse, durante il tavolo dell'11 ot-tobre scorso hanno esternato le loro perplessità inmerito facendo notare chi si è ancora in fase ditrattativa. Pertanto il sindaco non deve far passa-re quella proposta come un'assunzione certa nellesocietà private! Sempre in quella occasione Morini si è lamentatodel fatto che i sindacati abbiano abbandonato lariunione. E certo! Lo hanno fatto perché il riaffida-

mento - proroga in precedenza firmato dal-l'Amministrazione, non riguardava tutti iservizi, ma solo 3 su 5. Io ad esempio nelgiro di 3 settimane avrei dovuto lavorare intutto 16 ore! Allo stesso tempo non pote-vamo rifiutare quella pro-roga! Come si fa a rifiutareuna proroga di questi tem-pi? Insomma è davverouna situazione complicatae gli amministratori pernoi sono stati a dir pocoscorretti. Sconfessando i

primi segnali positivi che hannodimostrato nel momento in cui sisono insediati, hanno cominciatoa giocare con le nostre ansie e lenostre paure di perdere il lavoro. Cihanno ricattato. Per questo motivoabbiamo scritto una lettera al Pre-fetto. Vogliamo sapere, ma senzatrucchi ed inganni, perché non sipossa percorrere la strada della sta-bilizzazione, strada che all'ente co-munale costerebbe molto meno!".

Mariella Minnucci

L'autunno alatrense si è aperto con la grave vertenza che concerne la questione della società "Mul-tiservizi" e sta animando un dibattito, non solo politico, sempre più accalorato. Da un lato, vi sonoi lavoratori che vedono messo a rischio il loro impiego ed il proprio futuro; dall'altro, l'Ammini-strazione comunale impegnata a trovare una possibile via d'uscita che riesca a tutelare tutte le

parti in causa. Nel mezzo, e non è cosa da poco, la necessità di garantire i servizi comunali, la difficilemediazione con e dei sindacati, le inevitabili polemiche sfociate in un aspro confronto politico. In que-sta pagina, abbiamo riportato tutte le posizioni che si sono delineate in questo ultimo mese, quale con-tributo a comprendere meglio lo stato delle cose e sperando che torni il sereno. Per i lavoratori e per lacittà. PPiieettrroo AAnnttoonnuuccccii

3Primo Piano

Multiservizi, tra polemiche e tentativi di soluzioneSPECIALE MULTISERVIZI

A cura di: Pietro Antonucci, Paolo Fiorenza e Mariella Minnucci

Il commento: storia di un finale già scrittoP

arlare della Multiservizi porta sempre consé quasi un senso di impotenza, dovuto alfatto che sembra si stia recitando un copio-ne - a livello politico e sindacale - del quale

si sa già il finale. È la sorte di quelle iniziative che,nate in un contesto ben diverso dall'attuale, vive-vano (pur in presenza di un'originaria precarietà)alla luce del fatto che in Italia "nulla è più duratu-ro del provvisorio". Possiamo dire che la Multiser-vizi negli anni passati si è occupata di tutto, tap-pando spesso buchi lasciati aperti nei servizi daparte delle varie amministrazioni. Finché l'econo-mia lo ha permesso questo modo di risolvere il pro-blema è andato bene, poi il degrado della situazio-ne finanziaria ha cominciato a far emergere sempredi più quelli che erano i difetti dell'iniziativa: laprecarietà (appunto) e la mancanza di strategie. Èvero che la Provincia di Frosinone aveva un estre-mo bisogno di dare risposte alla mancanza di lavo-ro, anche alla luce della crisi dell'apparato indu-striale, ma tutto questo è avvenuto senza proget-tualità ma solo come replica all'emergenza. E così

le iniziali collaborazioni tra Enti sono diventateconflitti, con rimpallo di responsabilità. Ma se lesoluzioni sono difficili è perché è chiarissima lacausa: non ci sono soldi. Paradigmatico in questosenso l'ultimo scontro tra l'esponente Pd Costanzoe il presidente dell'Amministrazione provincialeIannarilli. Il centro-sinistra insieme con i sindaca-ti vuole convincere la Provincia (so-cio della Mul-tiservizi accanto ai Comuni di Frosinone e di Ala-tri) ad attingere ai fondi d'avanzo per salvare lasocietà, ma Iannarilli risponde che tale strada nonè percorribile, che non ci sono fondi e che è con-traria alla legislazione. Cosa succederà allora a tutti i lavoratori che peranni hanno prestato la loro opera pur nell'incertez-za del loro futuro? Noi propendiamo per un'ulterio-re soluzione provvisoria concertata tra le ammini-strazioni interessate che faccia guadagnare tempoutile per sperare - dopo tanti sacrifici - in un rilan-cio dell'economia e dunque nella possibilità di tro-vare soluzioni più stabili e certe.

Paolo Fiorenza

Le reazioni delle maestranze: grande delusione

Ma io, operaio, vi dico: il Sindaco Morini lavora per voi

Tra i tanti interventi di questi giorni, riportiamo anche quel-lo di Mauro Macciocca, dipendente Videocon, che spezzauna lancia in favore dell'Amministrazione comunale: "Vorreiintervenire, da cittadino, sulla vicenda della Multiservizi.

Sono uno dei 1300 cassaintegrati Videocon, a zero ore da 7 anni. Da tempo, ormai, mi sono dedicato, visto il tempo a disposizione,a rappresentare il disagio dei colleghi di Alatri, circa 150 persone,coinvolgendo politici e amministratori a vario livello in favore deilavoratori e per questo ringrazio tutti quelli, in primis il sindacoMorini, per non averci mai fatto mancare l'appoggio. Nonostante ivari tavoli istituzionali e tecnici, le numerosissime promesse, nes-suno mai, ha prospettato a me ed ai miei colleghi una ricolloca-zione lavorativa con un contratto a tempo indeterminato, pressoaziende con una certa affidabilità economica e soprattutto con lagaranzia della parte pubblica in merito alla conservazione dei li-velli occupazionali, così come ha fatto il Comune di Alatri per i di-pendenti Multiservizi. È per questo che, pur partecipando e condi-videndo le preoccupazione dei compagni lavoratori della Multiser-vizi, non posso condividere la scelta di chi rifiuta la possibilità dilavoro così come gli è stata prospettata. Soprattutto consideran-do che al prossimo dicembre noi ex Videocon saremo tutti a casa,in mobilità, senza nessuna prospettiva per il futuro. Ancor menoposso accettare le strumentalizzazioni di certe opposizioni. In at-tesa che qualcuno si ricordi anche di noi operai Videocon e chemagari si trovino anche per noi aziende disposte ad assumerci, miauguro che la situazione di disagio dei dipendenti Multiservizi, siconcluda al più presto, nel migliore dei modi, affinché i lavorato-ri tornino ad avere certezze sul proprio futuro".

Un momento dell’assemblea della Multiservizi

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4 Ambiente

"Sei uno zero": grande manifestazioneIn tanti sono scesi in piazza contro l'avvelenamento indiscriminato della Valle del Sacco

Sei ottobre duemiladodici: l'inizio diun percorso, di un impegno e di unamobilitazione che mirano a fare ru-more, a non passare inosservati e a

stringere sulla politica e sulle istituzioni.A Colleferro la manifestazione "610 - Seiuno zero?" è stata popolata da un gran nu-

mero di persone che, unite, hanno volutoribadire il proprio dissenso per la devasta-zione dell'area della valle del Sacco: un in-quinamento ambientale indiscriminato cheminaccia il presente e annienta il futuro.Come una palla al piede, il problema del-l'avvelenamento della Valle del Sacco ci se-gue da tanto, troppo tempo e sembra an-

cora infinitamente lontana una soluzioneche ponga fine a questo stupro. Si trattadi una violazione non solo dei territori, madegli stessi cittadini che li popolano, con-taminati da una pessima qualità dell'aria eda una catena alimentare minata alle fon-damenta.

Quella dello scorso sei ottobre è stata unamanifestazione pacifica che ha visto lapartecipazione di persone di tutte le età,accomunate dalla volontà di salvare unterritorio in declino.Tanti gli appelli, gli slogan e i cartelli chehanno affollato il lungo percorso che dallastazione di Colleferro si snoda fino alla di-

scarica di Colle Fagiolara.Rappresentati dal Coordinamento dellaValle del Sacco, erano presenti le associa-zioni, le parti sociali, sindaci, rappresen-tanti comunali e singoli cittadini: l'altaCiociaria si è stretta a sé nella speranza difar sentire la propria voce, scagliando unurlo per la salvaguardia di un avvenire chesi fa sempre più nero.La Valle del Sacco è sede per lo smaltimen-to di circa 300 mila tonnellate di rifiutil'anno. Discariche, inceneritori, biomasse epneumatici. Ora arriva anche l'eventualitàdi un impianto per il Trattamento Meccani-co Biologico dei rifiuti.Questa volta, però, erano almeno in 2.000a scendere in piazza: duemila persone chemanifestavano e manifestano ancora "ildissenso alla gestione insostenibile incen-trata su un'industrializzazione fuori con-trollo dai parametri di sostenibilità sia eco-nomica che ambientale"."Sei uno zero" è uno degli ennesimi tenta-tivi di salvare un territorio mal gestito eun ambiente sfruttato e vilipeso fino almidollo (e gli ultimi avvenimenti dell'Ital-cementi probabilmente avvalorano una te-si già vecchia).

La manifestazione e il disaccordo popolareesprimono a chiare lettere quello che è ildesiderio di ogni abitante della Valle: lasperanza di tornare a respirare aria pulita.

Miriam Minnucci

Un manifestante - foto di Miriam Minnucci

Manifestanti - foto di Miriam Minnucci

Inverni più freddi dal 2012? Lo vedremoN

el precedente numero abbiamo parlato deglieventi climatici estremi che hanno caratterizzatofino ad ora questo 2012, partendo dalla grandenevicata di febbraio fino a giungere al caldo ecce-

zionale di questa estate. Si è detto che probabilmente nonsi tratta di eventi straordinari, e che la possibilità che tor-nino a verificarsi con frequenza sempre maggiore sia ab-bastanza alta. Cerchiamo ora di analizzare alcune possibi-li cause di tutto ciò.Secondo l'autorevole meteorologo americano cui si accen-nava nel precedente numero, il signor Joe Bastardi, i pros-simi inverni, a partire proprio dal 2012/2013, potrebberorisultare molto freddi, a livello di quelli degli anni Settan-ta. La causa è la concomitanza di alcuni fattori climatici,come ad esempio un ciclo solare che negli ultimi anni siè fatto molto debole e la ripresa dell'attività vulcanica ar-tica, ma soprattutto la PDO (Pacifical Decadal Oscillation)tornata fredda dopo una lunga fase calda. La PDO è unoschema di interpretazione della variabilità climatica ocea-nica delle temperature delle acque superficiali dell'OceanoPacifico settentrionale, che consta di due fasi, una caldae una fredda. Durante la fase calda o positiva, la partecentrale ed occidentale del Pacifico diventa fredda e laparte orientale, in prossimità delle coste nordamericane,

diventa calda: in questa condizione i nostri inverni risul-tano più miti; durante la fase fredda o negativa, invece,accade l'esatto contrario: i nostri inverni risulteranno allo-ra più freddi. Come si diceva, la PDO è rimasta positiva apartire dalla fine degli anni Settanta fino a pochi mesi fa,anni in cui ha dominato il cosiddetto "El Nino", ed il pia-neta ha quindi mostrato una significativa tendenza versouna fase calda. "El Niño" è un disturbo del sistema atmo-sferico oceanico del Pacifico tropicale che ha importanticonseguenze per il clima di tutto il pianeta. Di solito (manon sempre ) gli eventi denominati "La Niña" seguono "ElNiño".Come conseguenza di tutto ciò, dunque, sono probabiliinverni piuttosto freddi a partire dal 2012-2013, cosìcome è capitato negli anni Settanta. Un primo assaggio loabbiamo già avuto quest'anno: si trattava soltanto di unantipasto o dobbiamo aspettarci il pranzo completo? JoeBastardi risponderebbe che forse è il caso di aspettarsiportate più abbondanti.Ma facciamo un passo per volta, e cerchiamo di capire co-me evolverà la situazione meteorologica nel medio termi-ne. È bene sottolineare fin da subito che previsioni di talgenere hanno un margine di errore che si fa tanto piùgrande quanto più si avanza nel tempo, e dunque vanno

prese "con le pinze": niente certezze, soltanto possibililetture basate su dati statistici relativi all'attuale configu-razione climatica. Ebbene, possiamo dire che se l'ultimadecade di ottobre ci ha offerto un posticipo d'estate, contemperature ben superiori alla norma del periodo, ciò nonvuol dire che l'autunno vada dato per vinto: negli ultimigiorni del mese, infatti, Cassandra ci ha fatto piombaredall'estate all'inverno, e sembrerebbe che novembre abbiatutte le intenzioni di ricordarci che la stagione fredda èormai prossima: durante la prima parte del mese, infatti,il tempo sull'Italia potrebbe continuare a presentarsi dif-fusamente instabile sulle nostre regioni centro-meridiona-li in genere. Nuove basse pressioni potrebbero formarsi sulCentro Italia o in area tirrenica centro-meridionale, conmaltempo diffuso al Centrosud, localmente fino alle mediepianure settentrionali e al Nordest. Le temperature dovrebbero restare basse per l'arrivo diaria più fredda settentrionale, e potrebbero aversi buoneoccasioni per nuove nevicate in Appennino fino ai 1000metri.In conclusione l'autunno, che fino ad ora ha "latitato" re-galandoci soltanto occasionali giornate di maltempo,sembra avere tutte le intenzioni di prendersi una rivinci-ta, giocando assi che finora sono stati ben nascosti nellamanica. Se poi passerà il testimone ad un Generale Inver-no agguerrito e pronto a mettere in campo le sue truppepiù forti, cosa di cui Joe Bastardi sembra sicuro, questosoltanto il tempo ce lo dirà.

Stefano Lorenzo Vari

Gli striscioni - foto di Miriam Minnucci

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5News dal Capoluogo

L’Automobile Club Frosinone lancia l’ap-pello per coinvolgere cittadini stranie-ri residenti regolarmente in Italia ed inpossesso della patente di guida nel

progetto Progetto ACI - Ministero deli Esteri“AMBASCIATORI DELLA SICUREZZA STRADALE”.Questa importante iniziativa, infatti, offre1.000 corsi gratuiti di guida sicura all’annoper tre anni agli stranieri che guidano nel no-stro Paese, che diffonderanno in famiglia enelle comunità nazionali il valore del rispettodel Codice delle Strada. L’iniziativa è patroci-nata dalla Presidenza del Consiglio dei Mini-stri, dal Ministero degli Affari esteri, dal Mini-stero della Cooperazione internazionale eintegrazione e dal Ministero degli Affari re-gionali, turismo e sport. Il progetto è soste-nuto da SARA Assicurazioni e da ACI Global.“Gli stranieri rischiano il doppio sulle stradedel nostro Paese- dichiara il Presidente dell’ACFrosinone Achille Pagliuca - dove il 6,4% de-

gli automobilisti italiani è coinvolto in un in-cidente all’anno mentre per gli stranieri lapercentuale sale fino al 13,5%.” I corsi sisvolgeranno presso il centro ACI-SARA di Val-

lelunga alle porte di Roma, uno dei più mo-derni e attrezzati in Europa. Saranno 18 gior-nate l’anno, ciascuna con 60 “allievi” che rag-giungeranno Vallelunga con pullman messi adisposizione dall’organizzazione. Per Frosino-ne l’appuntamento è il 24 novembre prossi-mo, verranno contattate e coinvolte tutte lestrutture pubbliche e le associazioni coinvol-te nel mondo dell’immigrazione per far si chequesta opportunità non venga sprecata. Maanche i singoli cittadini potranno chiedere dipartecipare chiamando l’Automobile Club diFrosinone ai seguenti recapiti: [email protected]; 0775839931.Sempre dall’AC Frosinone, infine, un eventoche coinvolgerà gli studenti di alcuni Licei eIstituti del capoluogo.

Piloti esperti e profes-sionisti terranno lezio-ni di Guida Sicura e dieducazione stradalenelle aule magne delletre Scuole selezionatee un totale di 15 alun-ni dalla nostra provin-cia verranno portatinel Centro ACI di Val-lelunga per fare unintera giornata di testalla guida di autovet-ture appositamente al-lestite sul circuito tec-nologicamente piùavanzato d’europa. Anche questi ragazzi afine corso diventeran-no “Ambasciatori dellasicurezza stradale” eporteranno le nozionie i valori appresi nellaloro esperienza quoti-diana sperando di tra-smetterli anche ai pro-pri amici.

Andrea Tagliaferri

AAA stranieri con patente cercasiAnche a Frosinone il progetto nazionale “AMBASCIATORI

DI SICUREZZA STRADALE”

Il compositore del Vincenzo Corevince l'ICMC 2012

Si tratta di un prestigioso riconoscimento quello rilasciato a VincenzoCore, musicista e compositore del Conservatorio "Licinio Refice" diFrosinone. Trentenne, allievodel M° Alessandro Cipriani al

III anno del triennio di Musica Elet-tronica, Core è stato premiato conl'ICMA Regional European Awardall'International Computer Music Con-ference 2012 che dal 1974 rappresen-ta il più importante evento al mondoper la musica elettronica. L'edizione2012 si è svolta nel mese di settem-bre a Lubiana, in Slovenia. All'ICMCogni anno viene premiata la migliorecomposizione per ogni continente (Eu-ropa, Asia, Americhe etc., da qui la defi-nizione di "Regional"), e il pezzo delgiovane compositore del "Refice", dal ti-tolo Miss Candace Hilligoss' flickering halo, realizzato in collaborazione con ilvideoartista Fabio Scacchioli, ha vinto come miglior opera europea. Il lavoro di Core, già presentato nella sezione a concorso "Orizzonti" del Festivaldel Cinema di Venezia e vincitore al Lausanne Underground Film Festival come mi-gliore opera sperimentale, è frutto di una ricerca espressiva che si concentra sullerelazioni tra i molteplici materiali compositivi alla scoperta di nuovi percorsi disenso; percorsi che possano esprimere la complessità e la vitalità del Sé. Giovanema con una carriera ed un curriculum già molto ricchi ed importanti, Core ha par-tecipato a numerosi festival e mostre in tutta Europa, India, Giappone, Cuba e Sta-ti Uniti (New York e San Francisco); è stato protagonista della rassegna interme-diale "Segnali 2012. Arti Audiovisive e Performance", tenutasi a Perugia nel mag-gio di quest'anno, ed è stato invitato al 13° Festival del Cinema Sperimentale diParigi e al 3rd New Italian Film and Art Festival a Seoul (Corea del Sud). Dal 2008, Core compone per video, balletti, installazioni e performance esvolge la sua attività di ricerca e di sperimentazione al Centro di Ricerca edElaborazione Audiovisiva (CREA) presso il Conservatorio di Frosinone. L'Isti-tuto ha voluto puntare molto sul CREA e sulla valorizzazione dei suoi allievi ope-ranti in questo campo, contribuendo alle spese di trasferta e di iscrizione a con-ferenze e concorsi che vedono tra i protagonisti i propri studenti, come nel casodi Vincenzo Core. Il Centro costituisce una realtà tecnologicamente molto avanzata, dotata delleapparecchiature audio più sofisticate e di computer di ultima generazione; è com-posta da tre sale di registrazione integrate e comunicanti con il nuovo Auditoriumdel Conservatorio. Il CREA può essere considerato un vanto del "Refice", non esi-stendo nulla di simile in altri conservatori italiani. Una struttura, quindi, cheproietta l'Istituto fra i centri più importanti in Europa nel campo della produzio-ne audiovisiva. Un Centro utilizzato come supporto alle produzioni musicali e mul-timediali del Conservatorio e della sua etichetta discografica ed aperto ai miglio-ri allievi per la realizzazione delle loro opere e per la produzione di contenuti perla WebTv dell'Istituto.

Rubrica a cura di Andrea Tagliaferri in collaborazione con Uff. Stampa Conservatorio di Musica "Licinio Refice"

dott. Luca Fontana [email protected] - www.conservatorio-frosinone.it

NEWS DAL CONSERVATORIO “LICINO REFICE”

L'opera del musicista premiata come miglior composizione europea

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Fondatore Filippo StrambiDirettore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Davide Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea TagliaferriCoordinamento Pietro Antonucci

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci, Mariella Minnucci, Paolo Fiorenza,

Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi,Daniela Caliciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci,

Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Erika Rossi,

Franco Malandruccolo, Alfredo Salomone, Francesca Ludovici, Serena Proietti, Mauro Macciocca

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 31/10/2012

Un secondo evento coinvolgerà gli studenti dei Licei

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6 News dal CapoluogoI nuovi lavori in Corso Lazio, arriva anche una chiesaU

na chiesa di nuova co-struzione, il rifacimentocompleto della segnale-tica orizzontale, lo spo-

stamento e il miglioramento dellapista ciclabile esistente finalizza-ti ad una vera fruibilità da partedei cittadini. Non perde tempol'amministrazione Ottaviani e sti-la un programma di primi inter-venti sulla zona di Corso Lazio. Siinizia con il complesso parroc-

chiale di San Luca Evangelistache sorgerà in un'area di 7.000metri quadrati, nell'ambito delprogetto "Porta della città" diColle Timio. Un'opera che il quar-tiere attendeva dal lontano 1997e alla quale la giunta Ottavianiha dato il via libera nell'ultimaseduta utile ad inizio mese. Siprocederà, poi, allo spostamentodella pista ciclabile di Corso La-zio al lato opposto rispetto alla

sede in cui insiste attualmente,in maniera tale da renderla mag-giormente fruibile alla cittadi-nanza e più sicura per gli utentidella strada. Inoltre è previsto ilcompleto rifacimento della se-gnaletica orizzontale su tutta lastrada. "Questa amministrazione- ha detto l'assessore ai lavoripubblici Fabio Tagliaferri - conquesto programma di interventiconferma l'attenzione e l'impe-

gno verso i residenti di Corso La-zio. L'obiettivo che ci siamo postiè quello di migliorare la vivibilitàdei quartieri, aumentando glistandard e puntando a una piùconsona qualità della vita. Con ilprogetto 'Porta della Città' si daràluogo ad una riqualificazione digrande pregio di una zona strate-gica e importante della città". "Ilprovvedimento più importante -ha detto il sindaco con delega ad

interim all'Urbanistica, Nicola Ot-taviani - è quello sicuramentedella realizzazione della chiesa diSan Luca Evangelista, con annes-so complesso parrocchiale, chemette la parola fine, in manierapositiva, ad un lungo iter inizia-to quindici anni fa. Una risposta concreta alle esi-genze della cittadinanza".

P. A.

E il sindaco annuncia novità a costo zero per la cabinovia checollega via Aldo Moro al centro

Stadio Casaleno e Ascensore inclinato finalmente saranno sicuri

Procedono spedite le procedure per la messa in sicurezza della coperturadel campo sportivo abbattuta dalla neve

FROSINONE - Svolta per la messa in sicurezza dellostadio Casaleno (foto in basso). È stata completa-ta, infatti, la gara per l'affidamento dei lavori dismantellamento della copertura dell'impianto spor-tivo, con conseguente messa in sicurezza dellastruttura, che aveva subito un crollo parziale duran-te le nevicate dello scorso inverno. La gara, esperi-ta con la formula della procedura negoziata, cosìcome prevista dalle vigenti disposizioni di legge inmateria di appalti, ha visto la partecipazione di ben

23 ditte, e porterà ad un risparmio incredibile ri-spetto a quanto preventivato dalla vecchia ammini-strazione. Costerà, infatti, alle casse comunali, solo

2.010,29 euro, cifra di gran lunga infe-riore di quella di 250.000 euro prospet-tata dai precedenti amministratori. Dopoil completamento degli atti amministra-tivi e la verifica dei requisiti della dittavincitrice, dunque, si procederà alla con-segna delle aree e alla rimozione dellacopertura. A costo zero per la comunità,poi, si stanno risolvendo i problemi del-l'ascensore inclinato (foto in alto) chediventerà finalmente sicuro, così comesenza esborsi per i cittadini si è risoltoil problema dell'agibilità del palasport

che da anni veniva utilizzato con autorizzazionitemporanee.

And. Tag.

TURNI FARMACIE FROSINONEa cura della Farmacia della Stazione

NOVEMBRE TURNO APPOGGIO

01 F Mastrangeli02 Cavoni03 Del Viale Cavoni04 D De Matthaeis 05 Del Corso06 Piacitelli07 Moderna08 Palleschi09 Sorda10 Madonna della Neve Sorda11 D Della Stazione12 Centrale13 Mastrangeli14 Cavoni15 Del Viale16 De Matthaeis17 Del Corso De Matthaeis18 D Piacitelli 19 Moderna20 Palleschi21 Sorda22 Madonna della Neve23 Della Stazione24 Centrale Della Stazione25 D Mastrangeli 26 Cavoni27 Del Viale28 De Matthaeis29 Del Corso30 Piacitelli

Parabola: "Dei Talenti”Matteo 25:14-30

"Poichè avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viag-gio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede

cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. Subitocolui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. Allo stes-so modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andòa fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo, il padrone diquei servi ritornò a fare i conti con loro. Colui che aveva ricevto i cinque talenti venne e presen-tò altri cinque talenti, dicendo:“Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altricinque”. Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ticostituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi, si presentò anche quello deidue talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. Il suopadrone gli disse:“Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopramolte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto untalento solo, e disse: “Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai semi-nato e raccogli dove non hai sparso; ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talentosotto terra; eccoti il tuo”. Il suo padrone gli rispose: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi cheio mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; dovevi dunque portare il miodenaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l’interesse.Toglietegli dunque il talen-to e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poichè a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà;ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre difuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”.

A scuola da Gesù

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Page 7: Gente Comune Ottobre 2012

DISTRETTO SOCIO-aSSISTEnzIalE "a"(PROVInCIa DI FROSInOnE) - l. 328/2000

Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vico nel Lazio.

Azienda Sanitaria Locale, Terzo Settore, Provincia di FrosinoneComune Capofila Alatri

Corso di Formazione per operatori su "Il progetto nell'affido familiare, il lavoro con la famiglie d'origine durante l'affido e la normativa di riferimento" Il 10 e 11 ottobre u.s. si è concluso adAlatri, presso l'Aula Magna dell'Universi-tà, il Corso di formazione per operatorisociali su "Il progetto nell'affido fami-liare, il lavoro con la famiglie dei mi-nori durante l'affido e la normativa diriferimento".Hanno partecipato al corso gli operatori,psicologi e assistenti sociali, del Distret-to Socio-Assistenziale A, dei Comuni delDistretto e della Asl di Frosinone, in par-ticolare i Servizi SMREE e Consultorio diAnagni e Alatri.Il Corso è stato organizzato in colla-borazione con il CBM di Milano,Centro per il bambino mal-trattato e la cura della crisifamiliare, Centro di eccellen-za nato a Milano nel 1984,che ha come scopo la preven-zione e la cura degli abusi al-l'infanzia e della violenza in fami-glia e da anni ha acquisito una specificacompetenza nell'affidamento familiare. Durante questo interessante percorso, ilDistretto si è pregiato di avere come ospi-te il Giudice presso il Tribunale per i Mi-

norenni di Roma, dott. RobertoIanniello al quale vanno ipiù sentiti ringrazia-menti per il proficuo ecostruttivo scambioprofessionale cheha consentito.Il Corso rappre-senta solo unodei tanti inter-venti, frutto del-la grande sensi-

b i l i t ànei confronti del-

l'affidamento familiare dasempre dimostrata nel nostro

territorio da amministratori, operato-ri e famiglie, che quotidianamente cer-chiamo di realizzare per garantire un per-corso di affidamento familiare professio-nale e competente, per la tutela dei bam-bini e degli adolescenti, delle loro fami-glie e delle famiglie affidatarie che con

grande sensibilità e solidarietà simettono a disposizione.

MA IN SINTESI COS'ÈL'AFFIDO?

L'affidamento familiaredel minore, spessodetto semplicemen-te affido, consistenell'inserire tempo-raneamente un mi-nore in un nucleofamiliare diverso da

quello originario. È un'esperienza di ac-

coglienza familiare edespressione di solidarietà,

ma anche di competenzaacquisita da una parte con un'apposita

formazione e dall'altra con il sostegno co-stante e continuo degli operatori del Ser-vizio.L'affido dei minori è regolato dalla L.184/83 modificata con la legge n. 149/01"Diritto del minore ad una famiglia"; è pre-visto per la protezione e la tutela di queibambini ed adolescenti la cui famiglia è indifficoltà e non è in grado di garantire le

cure fisiche, educative, affettive.L'affido vuole aiutare la famiglia dei mi-nori a superare i problemi, garantisce lacontinuità di rapporti e la sua durata do-vrà essere prevista per tutto il tempo ne-cessario per un cambiamento positivodella situazione.La famiglia affidataria può essere costi-tuita da coppie con o senza figli, sposateo conviventi o anche da persone singole,senza vincoli di età rispetto al bambinoaffidato. Agli affidatari è richiesta la di-sponibilità a collaborare con i servizi econ la stessa famiglia del minore. L'affidopuò essere a parenti o ad estranei, con-sensuale o disposto dall'autorità giudizia-ria. E' possibile realizzare affido a tempopieno, affido diurni, affido per il fine set-timana, affido per le vacanze a secondadel bisogno che il bambino presenta.

Per ogni ulteriore informazione è pos-sibile contattare il servizio sociale delproprio comune o direttamente il Ser-vizio Distrettuale per l'Affidamento Fa-miliare, presso il Comune di Alatri, aln. 0775-4478210.

PIAZZA CADUTI DI NASSIRIYA SNC - 03011 ALATRI (FR)Ufficio di Piano: Tel. 0775.4478210/11 - Fax: 0775.4478209 - Servizio Sociale Distrettuale: Tel. 0775.4478213 - Coordinamento Distrettuale Terzo Settore: Tel 0775.889054

e-mail: [email protected]

Il Distretto socio Assistenziale "A" continua nelle sue iniziative ricreative in favore dei sogget-ti diversamente abili che sempre di più riscuotono consenso ed apprezzamento e non solo dagliutenti e dai loro familiari ma anche dagli operatori del settore e dagli Amministratori dei Comu-ni del Distretto.L'Assessore Fabio Di Fabio del Comune di Alatri, in qualità di Comune capofila si dice soddisfat-to delle iniziative portate avanti dal Distretto in tal senso, soprattutto in un momento di diffi-coltà economiche in cui versano tutti i Comuni con importanti ricadute nel settore del sociale. Difatti solo grazie alle decisioni assunte dagli Amministratori del Distretto e all'impegno pro-fuso dei suoi operatori, in particolare dalla dr.ssa Rita De Caro che ne cura l'organizzazione elo svolgimento, riuscendo ad organizzare momenti ricreativi e di svago in favore dei ragazzidiversamente abili e dei loro familiari. Infatti il Distretto a seguito della importante e soddisfacente riuscita del soggiorno estivoorganizzato con le Associazioni di familiari disabili del territorio distrettuale nel mese di mag-gio, e come era già stato anticipato, ha inteso replicare il soggiorno nel mese di settembre2012 individuando questa volta i ragazzi disabili provenienti dai centri diurni Comunali del ter-ritorio Distrettuale.Anche questa esperienza ha trovato pieno consenso tra i partecipanti, riuscendo a garantiremomenti di socializzazione e di divertimento in un momento di difficoltà economiche per tutti. Gli apprezzamenti pervenuti al Distretto in questi mesi e provenienti sia dai familiari delle As-sociazioni, dai ragazzi nonchè dai Comuni stessi, continua l'Assessore Di Fabio, ci danno con-ferma che le scelte e gli interventi che in questi anni il Distretto ha messo in atto risultanopropositivi e realmente rispondenti alle esigenze del territorio, e che con determinazione si in-tendono continuare a garantire. Attraverso questa modalità integrativa con i soggiorni terapeutici organizzati dalla ASL il Distret-to è riuscito a garantire una attività ricreativa e socializzante e perché no di divertimento e svagoa più di 70 utenti diversamente abili ed una azione di sollievo a circa 40 loro familiari.

Soggiorno distrettualeragazzi diversamente abili

dei centri diurni

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Conclusione del corso per assistenti familiari

Il giorno 12 settembre 2012 alle ore 15.00, presso i locali del Distretto SocioAssistenziale "A" di Alatri si sono svolti gli esami a conclusione del secondostep di 180 ore del corso per assistenti familiari quale progetto sperimentale diintervento per la qualificazione del lavoro di assistenti familiari. Il progetto presentato dal Distretto socio Assistenziale "A" di cui Alatri è Comu-ne capofila e realizzato in partenariato con l'Ente di Formazione DMD Italia s.r.ldi Cassino e la Cooperativa sociale ARS Educandi è stato approvato ed intera-mente finanziato dalla Regione Lazio.Questo secondo corso di 180 ore è stato presentato e finanziato dalla RegioneLazio quale integrazione del corso precedente di 120 ore e conclusosi nel 2010. E proprio il corso di 180 ore conclusosi ad aprile 2012 quale completamento delprimo di 120 ore, potrà consentire il conseguimento della qualifica di Assisten-te Familiare da parte della Regione Lazio.L'Assessore Di Fabio si dice particolarmente soddisfatto del risultato raggiuntoin quanto il Distretto socio Assistenziale "A" sembra essere stato, su tutto ilterritorio provinciale uno dei pochi ad aver provveduto nei tempi al completa-mento dell'intero percorso formativo, che consentirà ai partecipanti di avere ilriconoscimento della qualifica di Assistente familiare da parte della RegioneLazio, consentendo anche la possibilità di inserimenti lavorativi in Cooperativee strutture socio sanitarie, e che in un periodo di grave crisi economica e lavo-rativa rappresenta un apprezzabile risultato.Grazie alla professionalità dei professionisti del Distretto, continua l'AssessoreDi Fabio, ci si è già dotati di un apposito "Albo degli Assistenti familiari" attra-verso la realizzazione di uno specifico data base dove sono stati inseriti i nomi-nativi e le caratteristiche professionali dei richiedenti, contestualmente saràoperativa una equipe che sul territorio del Distretto promuoverà l'incontro tradomanda ed offerta, che andrà a promuovere il più corretto ed adeguato abbi-namento tra utenti ed assistenti familiari.

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CCEERRCCAA FFAAMMIIGGLLIIAA

Page 8: Gente Comune Ottobre 2012

Provincia8Presto il parco acquatico

"open air" che punterà ai giovaniFIUGGI - Grandi manovre all'Anticolana per trasformarla in un acqua park. La terme diFiuggi spa e golf, la società che da tre anni detiene la gestione del comparto terme egolf, ha assegnato i lavori per la realizzazione di un open air all'Anticolana ad una dittadella capitale. Il dottor Sandro Silenzi, noto commercialista di Frosinone, subentrato aldottor De Paolis, alla guida della società di gestione del comparto terme e golf, è statoil primo a dare l'annuncio. "Noi stiamo cercando di ringiovanire la clientela - aveva di-chiarato Silenzi all'inizio di ottobre - Abbiamo pertanto delle iniziative in mente, comequella ad esempio, di trasformare l'Anticolana in un acqua park. Crediamo infatti che laclientela giovane sia capace di trainare anche quella più matura, altrimenti, finiti glianziani, finite le terme". Gli auspici del dottor Silenzi si sono concretizzati con l'asse-gnazione dei lavori, finanziati dalla regione Lazio. Il nuovissimo open air del valore diun milione e 100 mila euro, dovrebbe essere ultimato entro e non oltre il mese di apri-le 2013, non creando così ritardi alla normale apertura del parco dell'Anticolana comple-tamente rinnovato. Discorso diverso invece, per quanto riguarda l'altra opera che la ter-me di Fiuggi spa e golf deve realizzare all'ex palazzina CONI adiacente il campo da golf.Vale a dire il famoso centro benessere del valore di 4 milioni e 200 mila, finanziato an-ch'esso con fondi regionali. Anche in questo caso la terme di Fiuggi ha provveduto all'as-segnazione del bando di gara, ma ha dovuto farlo con riserva, perché il secondo e il terzoclassificato alla gara ad evidenza pubblica, hanno già anticipato l'intenzione di propor-re ricorso. In attesa che la monumentale opera venga realizzata, prepariamo a goderciper la stagione 2013, il restyling e lo "svecchiamento" della fonte Anticolana.

Francesca Ludovici

L'Acqua torna al ComunePrimo accordo con Esselunga

FIUGGI - Niente più appelli per Sangemi-ni, che perdendo anche il reclamo avversol'ordinanza del tre agosto scorso, è ormaiufficialmente l'ex società di gestione dello

stabilimento di via Spelagato. Certo tra leparti, vale a dire comune ATF e società um-bra, prosegue il giudizio civile la cui primaudienza è stata fissata per il mese di no-vembre, tuttavia dal 28 settembre scorso,la produzione dell'acqua Fiuggi è ripresasotto il controllo di ATF. L'acqua e termeFiuggi non ha perso tempo sulla commer-cializzazione del prodotto, siglando imme-diatamente, un contratto con la catena disupermercati Esselunga per la distribuzio-ne dell'acqua di Fiuggi. Il sindaco Fabrizio

Martini, appena riavviata la produzione, hariepilogato alla cittadinanza, i fatti salien-ti del contenzioso con la società umbra,rassicurandola inoltre in merito alla scelta

aziendale di commercializzaredirettamente l'acqua non affi-dandola a società esterne."Con l'ordinanza del 26 set-tembre - ha evidenziato il pri-mo cittadino - si è chiusa lafase cautelare tesa al recuperodello stabilimento, mentreprosegue la causa nel meritola cui prima udienza è previstaper il mese di novembre. Il tri-bunale ha ritenuto che le ra-gioni di ATF e quelle collegatedel comune fossero prevalenti,nel frattempo ATF, si è attiva-

ta per ripartire con la produzione. La cosapositiva che io voglio trasferire alla comu-nità e che siamo in grado di commercializ-zare direttamente la nostra acqua, sfatan-do così la paura che il pubblico non sia ingrado di farlo. Ci sono infatti già dei se-gnali molto buoni su tale fronte, è statoinfatti siglato il contratto con la Esselun-ga. Questo non vuol dire che tutto sia ri-solto - ha concluso Martini - ma che ci so-no buoni presupposti su cui ripartire".

F.L.

Il risentimento degli onesti, "Lettera aperta sul caso Fiorito"ANAGNI - A seguito delle vicende giudiziarie emerse sul caso di Franco Fiorito, exsindaco di Anagni e capogruppo Pdl in regione, le associazioni anagnine sono scesein campo per difendere l'orgoglio dei cittadini onesti che popolano una città deva-stata dai media e dalla spiacevole vicenda giudiziaria: "La Magistratura - dichiarano- sta operando alacremente per ac-certare le responsabilità e la fonda-tezza delle accuse di abusi e sperpe-ri con cifre da capogiro, ma intantodagli articoli, dai servizi, dai com-menti impietosi e spesso smaniosidi pescare nel torbido più di quantogià non sia avvenuto, la città diAnagni esce a pezzi".Le associazioni "Anagni Viva","D.A.S", "Terra Dolce" e i comitati"Per Anagni e il suo Territorio","Ponte del Papa", "Osteria della Fontana", "Vox Populi", "Salviamo l'Ospedale di Ana-gni ed "SOS Regina Margherita" fanno allora un appello affinché si lavori prontamen-te per ridare alla cittadina ciociara un'immagine più pulita, diversa da quella chegiornali e televisioni hanno diffuso.L'intenzione è quella di promuovere "una campagna di informazione che parli dellarealtà sana di Anagni, che diffonda la conoscenza di una città privilegiata da unostraordinario patrimonio storico e culturale, da una tradizione di centro di Studi perl'intero territorio e i cui abitanti, nella loro maggioranza, esprimono ancora capacitàprofessionali, talenti imprenditoriali e impegno civile, anche se quanto sta accadendoesige da parte di molti elettori anagnini e dell'intera provincia una forte assunzione diresponsabilità".L'obiettivo primario è quello di riconquistare "la coscienza e l'orgoglio di essere citta-dini" di Anagni nonostante l'assordante silenzio che le associazioni lamentano: l'at-tuale Amministrazione comunale, infatti, sebbene rappresenti formalmente l'interacittadinanza, non sembra essersi espressa in maniera soddisfacente per difendere ilpaese da una vicenda che ha ridotto l'Anagni onesta a vittima inerme dei fatti."Per questo - concludono - chiediamo ai mezzi di informazione di continuare a racco-gliere con la massima cura notizie e testimonianze, ma rifiutiamo con fermezza e con-vinzione il tentativo di appiattire e schiacciare un'intera città su una vicenda di nefan-dezze e volgarità, etichettando tutti i cittadini con il superficiale, sciocco stereotipo di"ciociari zotici e furbastri".

Miriam Minnucci

Page 9: Gente Comune Ottobre 2012

A Torre Caravicchia manca l'acqua potabile da ben quattro mesi9

VEROLI - Dalla fine di maggioscorso la popolazione della con-trada "Torre Caravicchia" lamentail problema dell'impossibilità diutilizzare l'acqua del rubinettoper l'alimentazione. Torna, dun-que l'incubo della carenza dell'ac-qua tra la popolazione della costaverolana che, negli anni scorsi,

subì per mesi i problemi legatiproprio alla carenza di acqua po-tabile. La conferma in tal sensoarriva dagli abitanti della popo-losa contrada che da mesi hannopresentato un'interrogazione al-l'assessore all'ambiente sulla pro-blematica. Da ormai quattro mesisono infatti senza acqua potabi-

le. Nei rari casi in cui l'acqua arri-va, c'è scarsa pressione e, semprestando alle notizie pervenute daparte dei cittadini, sembra inol-tre che, alle numerose telefonateeffettuate all'Acea-Ato 5 dai resi-denti delle zone interessate, sia-no giunte risposte contradditto-rie che, una volta, imputavano il

problema ad una difficoltà nellapotabilizzazione dell'acqua,un'altra ad una rottura delle tu-bature, un'altra ancora ad unadifficoltà di approvvigionamento.I cittadini chiedono a gran vocedi risolvere il problema ancheperché soffrire alungo di tali di-sagi risulta intollerabile ed in-sopportabile. L'Acea-Ato 5, daparte, sua per sopperire al pro-blema rifornisce giornalmentecon autobotti il bottino esisten-te, ma con questo metodo - ci di-cono ancora i cittadini residenti -"possono usufruire del prezioso

liquido soltanto chi abita nellaparte sottostante perché l'acquaarriva loro per caduta. Nei giorniscorsi c'è stata una riunione delcomitato di zona per decidereuna raccolta di firme per passarea un esposto-denuncia alla pro-cura della Repubblica controAcea-Ato 5. Il sindaco D'Onorioha convocato le parti, compresol'Acea Ato 5 la quale si è impe-gnata di iniziare i lavori di ripri-stino delle falle nella tubaturaper tornare alla normalità nel piùbreve tempo possibile.

Bruno Sbaraglia

Provincia

Tutti gli anziani alle terme, grazie al ComuneVEROLI - Anche quest'anno gli anziani verolani avranno la possibilità di seguire un ciclo di cure termalipresso le Terme Pompeo di Ferentino, a partire dal 30 ottobre. Lo ha comunicato l'assessore alle politiche

sociali del Comune, Egidio Lombardi, cheha inteso precisare: "Il programma prevede12 giorni di cura fruibili con l'assistenzadel Ssn per la cura di reumatismi, artrosidiffuse, cervicalgie, artriti, osteoporosi,tendinite, traumi distorsivi e fratturativi".Il servizio, organizzato in collaborazionecon le Terme Pompeo, è in favore di tuttiquei cittadini con età superiore ai 60 anni,dietro il pagamento del solo diritto fissopari a 3,10 euro per l'intero ciclo di cura:per raggiungere Ferentino, gli interessatipotranno servirsi anche di un servizio ditrasporto gratuito. Per iscriversi, basterà

rivolgersi al proprio medico di famiglia per la prescrizione delle cure da effettuare, per poi compilare appo-sita richiesta di partecipazione presso l'ufficio dei Servizi Sociali del Comune di Veroli.

Pietro Antonucci

"Sui passi di Annibaldo"continua la ricerca sulla storia ceccanese

CECCANO - "Sui passi di Annibaldo" è un'attività del Liceo di Cec-cano che dura sin dal 1994: ad oggi ha portato oltre 1500 allievi avisitare Avignone e la sua Mediatheque Ceccano. E' coordinato da

Stefania Alessandrini. Le classi III del Liceo di Ceccano continuanoil loro viaggio sui passi d'Annibaldo visitando il luogo natale dell'e-sponente di quella famiglia di Campagna che tra il dodicesimo e ilquindicesimo secolo partecipò attivamente ai più grandi eventi dellastoria mondiale. Li guiderà Frank Ruggiero, l'architetto capogruppodella squadra di professionisti e tecnici incaricata di restaurare il Ca-stello dei Conti di Ceccano. Sul castello di Ceccano, tra l'altro, c'è unbellissimo sito curato dai giovani del servizio civile. www.castello-deicontidiceccano.it

A.T.**fonte Pietro Alviti Uff. Stampa Liceo Scientifico Ceccano

Cantieri aperti… nel centro sinistraProposta la riconversione dell'Ex Cartiera Savoni in Incubatore

per giovani impreseCECCANO - Primarie nazionali, elezioni regionali,ma non solo: l'agenda elettorale dei prossimi mesi èaffollatissima e le manovre del centrosinistra si in-tensificano anche a Ceccano. Il Partito Democraticorilancia l'idea dell'ex Cartiera Savoni (foto in bas-so) come incubatore di giovani imprese, grazie ai110 milioni annui promessi dal decreto sulle startup

del Governo Monti, e il consigliere Maurizio Cerroni,dimessosi da coordinatore di circolo, dà ufficial-mente il via ai lavori per il congresso di circolo, au-spicando un percorso che porti all'elezione di ungiovane segretario, sulla scia di quanto avvenutonel partito provinciale con l'affermazione del neo-segretario Sara Battisti. Un congresso per ringiova-nire il partito, dunque, ma soprattutto per garantireal PD un ruolo chiave negli assetti politici della città:Cerroni apre infatti alla ricomposizione del centrosi-nistra ma, dichiara, a patto che il confronto sia in-

nanzitutto sui programmi, e non sulle poltrone.In casa socialista, invece, si festeggia l'ingressoformale nel partito da parte del Sindaco ManuelaMaliziola, fino a poche settimane fa senza tesseraalcuna. Maliziola, ora impegnata a lanciare un am-bizioso tavolo di lavoro provinciale sull'emergenzalavoro, si appresta quindi a diventare una dei pro-tagonisti del confronto provinciale tra Socialisti ePartito Democratico, e in futuro non sono da esclu-dere cambiamenti negli equilibri dell'attuale giunta,aspramente contestata dal PD stesso all'indomanidella sua formazione. Ai "piani al-ti", infatti, il Segretario nazionaledel PSI Nencini ha sottoscritto conPD e SEL la carta d'intenti dei pro-gressisti, e una manciata di setti-mane fa, al congresso del PartitoSocialista Europeo a Bruxelles, haannunciato che i Socialisti soster-ranno la candidatura di PierluigiBersani sin dal primo turno delleprimarie del centrosinistra. Sociali-sti e democratici ceccanesi in filasotto le urne per votare lo stessocandidato, dunque: che sia giuntal'ora di una animorum concordiatra PD e PSI anche tra le mura fa-braterne? Chissà se, anche stavolta, varrà ilcelebre motto "è l'Europa che ce lochiede".

Faber Leone

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Page 10: Gente Comune Ottobre 2012

FERENTINO - Il sindaco Fiorletta e l'asses-sore all'ambiente Marrocco hanno inaugu-rato ad inizio mese il parco di Via FormaCoperta. un'area a verde pubblico poco di-stante dalla scuola di Colle Silvi. Il proget-to del parco nasce dalla volontà di recupe-ro e di risanamento urbano della zona:dalla riqualificazione ci si attende infattiun processo di rivitalizzazione e di riusodell'area stessa, al fine di migliorare laqualità della vita nel territorio interessa-to. "Gli interventi sull'area hanno permes-so la risoluzione di molte problematicheche si trascinavano da tempo - ha dettol'assessore ai lavori pubblici Salvatori -:raccordi fognari con l'eliminazione di cat-tivi odori e potenziali rischi, livellamentiterreni, nuove recinzioni, potature e nuo-va piantumazione. Naturalmente abbiamoprevisto alcuni fari per illuminare il nuovo

campo multidisciplinare". All'inaugurazio-ne era presente anche il Prefetto, dottorEugenio Soldà. "Il recupero e la sistemazione a verde diquesta area - ha affermato il sindaco - cipermetterà di restituirla ai cittadini, airesidenti, al comitato di zona, e ai ragaz-zi del plesso Colle Silvi, posto nelle vici-nanze". Per l'occasione, in considerazionedei consolidati rapporti di collaborazione,hanno partecipato alla cerimonia anchegli studenti del già citato plesso, gli alun-ni dell'Itis e della Scuola Media "Giorgi-Fracco". È stata altresì l'occasione per pre-miare le classi vincitrici del concorso "Imonumenti di Ferentino", organizzato dalGruppo archeologico volsco, coordinato daFranco Cecchetti: un riconoscimento aglielaborati dei ragazzi.

Provincia10Via Forma Coperta, ecco il nuovo parco Un'impronta vecchia

di 200 milioni di anni…VICO NEL LAZIO - In una nota del Comune, il sindaco Claudio Guerriero ha annunciatola scoperta di un'impronta di dinosauro risalente a circa 200.000.000 di anni fa. Per ades-so sappiamo solo che l'orma è stata rinvenuta nella parte alta di Vico nel Lazio e che due

studiosi dell'Università Roma 3, ifratelli Maniccia, coadiuvati dalgeologo Parotto, docente nellostesso plesso accademico, sono alavoro da mesi per approfondiregli studi sull'orma. La notizia, secome speriamo sarà confermata,avrà un valore culturale e turisti-co invidiabile. A tale proposito,alcuni speleologi e geologi dell'U-niversità di Padova hanno scoper-to impronte di dinosauro sul

Monte Pelmo, nel cuore delle Dolomiti, e, seguiti con interesse dai sindaci della zona,stanno per arrivare a soluzioni scientifiche impensabili fino a poco tempo fa. Il sindacoGuerriero ha dall'inizio dei lavori dei Maniccia, sempre sostenuto le ricerche. Questa vici-nanza tra istituzioni e ricercatori può dare veramente frutti più che benefici sia per ilrilancio del territorio sia per la cultura, che a nostro avviso dovrebbero sempre andare abraccetto. Buona fortuna al sindaco e agli studiosi.

Patrizio Minnucci

Il Premio "Sergio Caponera" arriva a Londra

Telecamere "spente" nel centro storicoFERENTINO - Occhi elettronici installati nella città, ma ancora non funzionanti, permet-tono agli "imbrattatori" di divertirsi, con vernice colorata, a rovinare gli antichi reper-

ti romani posti nellacentrale Piazza Mazzini.Questa volta la malasor-te è toccata alla colonnatraiana risalente al 154D.C. , presa di mira da ungruppo di ragazzini indi-viduati grazie alle tele-camere attive degli eser-cizi commerciali.Nel mese di gennaio so-no state installate alcu-ne telecamere atte a sal-

vaguardare punti del centro storico, tra l'altro privi di adeguata illuminazione e che, tut-t'oggi, per motivi a noi sconosciuti, non sono ancora entrate in funzione.Data l'impossibilità del comune di potersi affidare ad un adeguato servizio di vigilantesattivo 24 ore su 24, l'unica soluzione rimane quella di accendere finalmente i dispositi-vi di videosorveglianza, in attesa che vengano ultimati i lavori all'interno del museo ci-vico del palazzo "Martino Filetico" dove saranno trasferiti i reperti.

Daniela Caliciotti

Scoperta l'orma di un dinosauro sulle montagne erniche.Al via gli studi degli esperti

FUMONE - L'evento è di quelli che lasciano un segno indelebile nell'alta cultura, ma so-prattutto nelle emozioni e nel cuore. Parliamo del premio di poesia estemporanea "Ser-

gio Caponera", in omaggio all'artista, poeta escrittore conosciuto al grande pubblico come"Barone di Fumone". Il premio inizia nel 2010 edopo aver raggiunto quest'anno la terza edizionea Fumone , che ha confermato un successo sem-pre in crescita, diventa internazionale; sbarca aLondra, all'ombra della Regina Elisabetta e diHarry Potter. La prima edizione fuori dal territo-rio italiano si è tenuta presso il Poetry Cafè diCovent Garden - Londra - lo scorso 12 Ottobre.Quest'idea è stata accolta con molto entusiasmodalle istituzioni italiane presenti a Londra. L'e-vento è stato patrocinato dalla British ItalianSociety, dalla Camera di Commercio in UK e dallaPoetry Society. Hanno collaborato anche la Ta-verna del Barone e l'Italian Bookshop. Grande fe-sta anche per "Segnali di Fumo" il giornale di Fu-mone che per l'occasione lancia un'edizione

straordinaria dedicata all'evento, e raccoglie tutti i pezzi migliori pubblicati negl'ultiminumeri. G. Gatta

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Page 11: Gente Comune Ottobre 2012

Su proposta della Maggio-ranza guidata dal SindacoMorini si è approvato unregolamento comunale per

l’assegnazione di contributi in fa-vore dei residenti soggetti al pa-gamento dell’Imu relativa ad im-mobili di proprietà situati nelterritorio del Comune di Alatri. “Il presente regolamento – spie-gano gli amministratori – è statovoluto, dando seguito all’istanzadi giustizia sociale levatasi dalleassociazioni delle famiglie in cuisono presenti familiari disabili. Tale richiesta parte dal presuppo-sto che il legislatore ha previstouna detrazione per figli a caricofino all’età di 26 anni.In realtà, per i soggetti portatoridi handicap, la permanenza nelnucleo familiare di origine va beloltre questo limite di età, certa-mente non per responsabilitàpropria. Queste famiglie si sosti-tuiscono in parte e, spesso anche

totalmente, al sistema assisten-ziale pubblico, per vicinanza aipropri familiari. La richiesta fattadalle associazioni, dunque, nonpuò rimanere inascoltata, soprat-tutto perché legittimata dall’in-negabile sperequazione di tratta-mento nei loro confronti.Detto ciò - continua la nota degliamministratori - abbiamo volutoimpegnarci ad affrontare il pro-blema del disagio sociale inun’ottica più ampia, includendonel provvedimento anche altrecategorie di famiglie in difficol-tà. Ovvero i contribuenti appar-tenenti ad un nucleo familiare,così come risultante dallo statofamiglia (comprese quelle mono-nucleari), il cui reddito comples-sivo non superi la pensione mini-ma Inps, o sia derivante esclusi-vamente da ammortizzatori so-ciali Cig e/ o mobilità e/ o sussi-dio di disoccupazione. In casod’eccedenza di richieste di con-

tributo rispetto allo stanziamen-to, il comune provvederà a redi-gere una graduatoria secondo al-cuni criteri: 1° Fascia: richieden-ti appartenenti alla categoria re-lativa alle famiglie ove vi sianopresenti una o più persone disa-bili; 2° Fascia: tiplogie che ri-guardano soggetti in Cig, mobili-tà o sussidi di disoccupazione.Solo ed esclusivamente per i con-

tribuenti inclusi nella prima fa-scia il contributo sarà riconosciu-to per ogni persona diversamen-te abile presente nello stato difamiglia. Tuttavia, vista la speci-ficità del presente regolamento,ai contribuenti inclusi nella se-conda fascia, saranno destinatele residuate dall’assegnazione airichiedenti di prima fascia. All’in-terno di ciascuna fascia i richie-

denti saranno ordinati secondo ilvalore crescente di reddito Isee.A parità di reddito Isee avrà tito-lo di precedenza il contribuentenel cui stato famiglia risultinoiscritte il maggior numero di per-sone. In caso di ulteriore paritàsi darà precedenza secondo ladata di presentazione delladomanda".

Riccardo Strambi

11Vita alatrense

Nuovo regolamento comunale per i contributi sull'Imu

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE

La foto di questo numero risale al 1993: si tratta di una formazione di cal-cio alatrense che disputò un'amichevole in Francia: chi si riconoscete? Sevolete ricevere la foto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sulvostro computer, potete contattare la redazione di "Gente Comune"(0775-442588, e-mail: [email protected]).Per il numero di settembre, invece, vi abbiamo proposto una foto del1986, scattata al rifugio Cai di Campocatino. Si riconoscono, tra gli altri:Nello Bauco, Mario Bottini e la moglie Gianna, Cesira Bauco, Edmondo Ta-gliaferri, Francesco Ritarossi, Giorgio Igliozzi, Marcella Cortese, Benedet-ta Strambi, Fabrizio Minnucci, Stefano Pietrobono.

Pie. Ant.

Anno 1993: la squadra di calciova in trasferta in Francia...

Recuperiamo la Fontana Santa"Valle del Cosa" e “Madonna della Croce": i comitati si mobilitano

Ad Alatri, ai piedi di Montesecco, in prossimità del fiume, c'è un posto magico: la valle delCosa ospita, quasi come una culla, quella che fu la frequentatissima Fontana Santa. Qui,un tempo, il corso d'acqua accarezzava le sponde, sfiorando il verde degli argini: sin dalXVII secolo, erano numerosi coloro che si davano appuntamento tra questi boschi per bere

un'acqua miracolosa. "La denominazione vera e precisa disanta si deve ai prodigiosi effetti del-l'acqua; è il battesimo dato da oltredue secoli dall'esperienza e dalla fede,è il battesimo dato dalla voce del po-polo, voce che non sbaglia perché vocedi Dio", scriveva il Cav. Alfredo ToschiVespasiani nel 1889.Negli anni addietro in molti hanno ana-lizzato quest'acqua curativa, mineraliz-zata da cloruro di sodio e magnesia, ric-ca di sali purgativi e portentosa nel ri-stabilire le funzioni digestive.Nei secoli la Fontana Santa divenne un punto di ritrovo e di relax per quegli alatresi e quei fore-stieri che da lontano avevano sentito parlare di prodigiose proprietà curative.La voce si diffuse così tanto che l'acqua venne commercializzata in grandi fiaschi: nel 1898 costa-va 5 centesimi alla fonte, 10 ad Alatri e, per le esportazioni a Frosinone, ben 15.Fino a qualche tempo fa, per noi contemporanei, nulla o quasi restava di questa storica Fontana,circondata da rovi e assalita dalla dimenticanza: i comitati della "Valle del Cosa" e della "Madon-na della Croce" hanno organizzato delle piacevoli escursioni in loco, ridando luce e memoria a unluogo rimasto in silenzio.Gli strati di fango che a seguito delle piene del Cosa hanno riempito le gallerie della Fonte rappre-sentano un problema e una difficoltà notevole, ma l'intervento di bonifica è tra le speranze futu-re, così come la volontà di far analizzare quest'acqua da un laboratorio specializzato.Che sia il ritorno all'antico splendore? Miriam Minnucci

FROSINONE - Località Le Lame Strada Asi, 4Tel. 0775 89881 - Fax 0775 8988211

Nuova tratta per l'Itis di Ferentino. Diritto allo studio finalmente garantito

Sono passati alcuni giorni dall’istituzione della nuova tratta percorsa dai mezzi di trasporto locali eche interessa il collegamento tra il territorio di Alatri e l’Istituto Morosini di Ferentino. Il nuovoservizio, ottenuto dopo anni di richieste da parte degli studenti di Alatri (quest’anno sono 94 iconcittadini iscritti all’Itis di Ferentino) ed istituito solamente dall’amministrazione Morini, ha da

subito ottenuto gli effetti sperati: grazie al servizio messo a disposizione dopo il forte interessamentodell'Assessore Mario Belli e del Consigliere con delega anche ai trasporti Maurizio Maggi, sono terminatii disagi per il raggiungimento della scuola e di conseguenza è tornato ad essere garantito il sacrosantodiritto allo studio per i ragazzi. E’ bene ricordare, infatti, che non poche volte la Cotral non ha garanti-to il servizio agli studenti. R.S.

Page 12: Gente Comune Ottobre 2012

Vita alatrense12

Prodigio della musica a 9 anni e "normalissimo" bambino

"Lorenzo è un bambino di 9 anni,vivace come i suoi coetanei, che haavuto un dono dalla vita, quello disaper suonare il pianoforte come un

adulto con vent'anni di esperienza e talen-to". Questa è la semplice definizione dimamma Maria Laura e papà Marco che, dame intervistati, quasi si intimidiscono aparlare del proprio figlio, soprattutto se siutilizzano termini quali "genio", "prodi-gio" ecc. Il loro supporto al talento delfiglio, infatti, è sempre stato discreto esilenzioso. Frutto anche dell'estrema "ma-turità bambina" di Lorenzo che ha sempredetto di volersi divertire suonando il pia-noforte. A paragone di tanti genitori "vip"

che si atteggiano a personaggi sfruttandoi talenti più o meno oggettivi dei propribambini, nel caso dei due ragazzi alatren-si fa piacere notare una discrezione e unrispetto unici che traspaiono, poi, nell'e-ducazione del figlio che, sicuro di sé, par-tecipa a concorsi e concerti anche interna-zionali con la più totale semplicità. L'ulti-mo successo, di cui abbiamo saputo quasiper caso, è stato in Germania con due di-versi concerti, il primo presso il teatro diLenggries, cittadina alle porte di Monaco,il 6 ottobre scorso e il secondo a Monacodi Baviera nell'importantissimo Centro cul-turale GASTEIG, sede tra l'altro dell'Orche-stra Filarmonica Di Monaco, il 7 ottobre,

registrando iltutto esauri-to. In entram-bi i concerti sisono esibitialtri giovanitalenti di Un-gheria, Germania e Romania. A questi dueeventi internazionali Lorenzo era arrivatoguadagnando il Diploma di Primo Premio al1° Concorso Internazionale di pianoforte"Concentus Roma". Proprio a quest'ultimoconcorso con una Giuria Internazionalecomposta da artisti provenienti da Russia,Romania, Germania e Italia, infatti, duran-te la premiazione ha ricevuto l'invito per-sonalmente dal Maestro di fama interna-zionale Walter Krafft, fondatore e direttoredella scuola internazionale di musicaMusikseminar di Monaco di Baviera, ad esi-birsi in 2 concerti nella città tedesca. Conosciamo meglio Lorenzo: Studia pianoforte da 3 anni e ha partecipa-to a 17 concorsi nazionali ed internaziona-li svoltisi in varie città tra cui Roma, Firen-ze, L'Aquila, Avezzano ed Esperia, qualifi-candosi sempre tra il primo ed il secondoposto con il supporto fondamentale del-l'insegnante M° Michaela Pagliaroli, titola-re della Scuola musicale "ExpressioneMusica" di Santa Francesca a Veroli. Gliultimi concerti a cui ha partecipato sonostati, oltre quelli sopra citati, a maggio egiugno Primo Premio Assoluto con100/100 al 11° Concorso Pianistico Inter-nazionale di musica Leopoldo Mugnone aCaserta; Primo Premio Assoluto con

98/100 al 5° Concorso Nazionale Musicale"Marco dall'Aquila" nel capoluogo abruzze-se; Diploma di Primo Premio al 1° Concor-so Internazionale di pianoforte "ConcentusRoma" dove appunto ha ottenuto il "pass"per la Germania.I genitori ci hanno raccontato del loro stu-pore quando il celebre Sig. Krafft, organiz-zatori di oltre duecento concerti per giova-ni talenti nel mondo, ha definititoil talen-to di Lorenzo "straordinario", evidenziandocon piacere l'ingresso del bambino musici-sta ciociaro nella sua "grande famiglia in-ternazionale di musica" e rinnovando l'in-vito ad esibirsi di nuovo nei prossimi even-ti che organizzerà, nonché in un importan-te concorso internazionale che si svolgeràa Sibiu-Hermannstadt in Romania a luglio2013. Certo è che i sacrifici della famigliasono ripagati dalla felicità che vedono ne-gli occhi ancora ingenui di Lorenzo chechiede sempre prima di ogni concorso sesia prevista o meno la consegna di unacoppa, per lui il trofeo più importante. Seguiremo con costanza ed interesse la car-riera di questo piccolo, normale, "genio"della musica anche per permettere ai fami-liari, ai nonni, agli zii e ai fratelli di seguir-lo "virtualmente" in giro per il mondo.

Andrea Tagliaferri

I genitori "Lui si diverte, è creativo e sa che non lo forzeremo mai"

Lorenzo Marigliani di Alatri incanta Monaco di Baviera e bruciale tappe del successo

Sabato 10 novembre, pressol’Aula Magna del ContiGentili di Alatri, si terràun convegno interamente

dedicato al sensibile tema “Am-biente e Tiroide”.L’evento, promosso dal Comune diAlatri grazie al lavoro di AlessiaSantoro consigliere delegatoall’Ambiente e in collaborazionecon l’Università Cattolica del Sa-cro Cuore, Facoltà di Medicina eChirurgia, e con il Dipartimentodi Chirurgia presso il PoliclinicoUniversitario “Agostino Gemelli”di Roma, vedrà la partecipazionedi illustri medici che andranno adanalizzare molteplici aspetti del-la tiroide: dalle cause delle ma-lattie sino al come intervenirechirurgicamente passando pertutte le sfaccettature della mate-ria, in un programma scientificoche inizierà alle 8.00 con la regi-strazione dei partecipanti e ter-minerà alle 16.30 con i test di

verifica ECM (attribuzione di unnumero determinato di creditiformativi per ogni area speciali-

stica medica ndr). Nel caso delconvegno in questione, sarannoassegnati 7.5 crediti ECM per me-dici specializzati in Endocrinolo-

gia, Chirurgia Generale, Otrinola-ringoiatria, Medicina Nucleare,Radiodiagnostica, Igiene, Epide-miologia e Sanità Pubblica, Medi-cina del lavoro e Sicurezza degliAmbienti di Lavoro, Medicina Ge-nerale, Audiologia e Foniatria.Del Comitato d’Onore del conve-gno, faranno parte i medici MarioAndreoli, Rocco Bellantoni, Cele-stino Pio Lombardi, Alfredo Pon-tecorvi e Giorgio Trenta. Nella se-greteria scientifica, invece, tro-viamo medici del calibro di LucaRevelli, Giulio Rossi, AndreaStanga e Massimo Virgili. Questiultimi, peraltro, sono gli organiz-zatori, insieme come detto adAlessia Santoro del Comune diAlatri, dell’importante convegnomedico. È noto che il nostro territorio èpovero di iodio, e questo provocain una grande porzione della po-polazione, disturbi da carenzaiodica a carico della tioride che

diviene incapace di produrre lequantità adeguate di ormoni che

regolano numerosi processi meta-bolici. La manifestazione più co-nosciuta da carenza di iodio è ilgozzo che consiste nell'ingrandi-mento della ghiandola, ma que-sto può rappresentare solo uno

degli aspetti del problema poichéesistono conseguenze molto gra-vi anche a carico del sistema ner-voso centrale e periferico oltreche il tumore alla tiroide.L’iniziativa, rivolta in particolareai medici di Medicina Generale edel Lavoro oltre che alla popola-zione del territorio, è finalizzataalla divulgazione ed all’approfon-dimento dello stato dell’arte inmerito alla prevenzione e curadelle patologie della tiroide edalla sensibilizzazione sull’impor-tanza di un controllo periodico emirato teso alla diagnosi precocedelle stesse. Il desiderio di crea-re un tavolo di lavoro sul tema inoggetto scaturisce dalla convin-zione che un valido aggiorna-mento e la creazione di una retedi cooperazione tra i professioni-sti interessati possa rappresenta-re un contributo concreto ed effi-cace alla tutela della salute.

Riccardo Strambi

“Ambiente e Tiroide”: l’importante convegno medico si terrà ad Alatri il 10 novembreTra gli organizzatori ci sono Alessia Santoro Consigliere delegato all’ambiente ed il dott. Giulio Rossi

Alessia Santoro consigliere delegato all’Ambiente

Il sindaco di Alatri Giuseppe Morini

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13Vita alatrense

Parola al Sindaco

In occasione della giornata di beneficienza or-ganizzata dell'associazione DA.MA. Africa il 29settembre scorso, manifestazione voluta daisoci e dai volontari, sapientemente seguiti ecoordinati da Germano Frioni, un presidentemai vestito del suo ruolo, ma sempre un silen-zioso e utile collaboratore, in qualità di sinda-co della città non posso che essere orgoglioso

di questa realtà del nostro territorio che allaseconda edizione della cena di beneficienzaha saputo coinvolgere nel contributo un nume-ro di 1300 persone, di cui oltre mille presentianche alla cena.La manifestazione è servita a ribadire la gran-de importanza che l'associazione DA.MA. rive-ste non solo per la comunità di Alatri ma del-l'intera provincia, in quanto ha attirato perso-ne di molti comuni del circondario ed anche dialtre province d'Italia. E' stata importante an-che la presenza di altre associazioni umanita-rie impegnate a favore delle popolazioni dell'A-frica e di altri continenti. Questo ribadisce an-cora una volta la volontà incessante ed esclu-siva della nostra associazione di rendersi utileal prossimo in ogni modo possibile, volontàsentita da parte di tutti noi associati e di tuttii partecipanti, per aiutare chi è meno fortuna-to di noi. Il ruolo da essa svolto per attenuare le inevi-tabili e tangibili differenze e sofferenze tra noipopolo di un paese civilizzato ed altri popolicosiddetti "meno civilizzati" solo perché ap-partenenti a paesi con economie più povere epiù semplici perché sfornite di risorse adegua-te, non è il solo effetto positivo dell'associazio-ne. A questo si deve aggiungere come effettoindiretto ma non trascurabile un' alta capacitàdi aggregazione tra i partecipanti con motiva-zioni che nascono sempre dal basso perchéfondate su valori e sentimenti profondi, fina-lizzati esclusivamente al bene del prossimo,

con le varie iniziative nazionali ed internazio-nali dell'associazione stessa. La grande moti-vazione interiore e la spinta verso gli altrimeno fortunati, vicini e lontani, è la vera risor-sa di questa associazione spontanea che leconferiscono una grande importanza, unagrande operatività e capacità di azione nelcampo della solidarietà. Ma la sua vera e piùautentica peculiarità è il suo potere interno diunificare e di aggregare tante persone di

buona volontà che offrono laloro preziosa collaborazione.E' molto facile per me e pertutti coloro che sono già sta-ti in Africa o in altri paesipiù poveri bisognosi di aiuto,e che pertanto siamo influen-zati da quella strana e invi-sibile malattia chiamata"MAL D'AFRICA" che ci atta-naglia e non ci libera pertutta la vita e per questo nonpossiamo fare a meno di aiu-tare in ogni modo quelle po-polazioni poverissime, perchéconosciamo la loro condizio-

ne svantaggiata e disperata perché non hannocertezza di poterla migliorare in tempi ragione-voli. Ma coloro che non conoscono direttamen-te quella realtà, che ne hanno solo sentito par-lare e possono avere un'idea molto affievolitadi quella situazione eppure con passione, ope-rano, lavorano, collaborano in silenzio e nu-merosi, rappresentano il vero miracolo delleiniziative che nascono e si sviluppano nellanostra associazione umanitaria. Tutto questopotrebbe spiegarsi con il grande affetto e ri-spetto (sempre ampiamente ricambiato) checi lega al presidente Germano, incomprensibil-mente, onnipresente, iperattivo e infaticabile. Sappiamo che quello che accade ogni giorno,ha una tale spontaneità e naturalezza che nonpotrebbe essere spiegabile solo con l'azioneterrena delle nostre forze e della nostra volon-tà. Io sono fermamente convinto e credo dinon essere il solo a pensarlo che quanto acca-de in questa giovane ma già collaudata asso-ciazione e intorno ad essa, sia frutto di unaregia superiore a noi comuni mortali, voluta dacolui che tutto vede e tutto può, con l'assisten-za di angeli a noi cari che in cielo ci hannopreso in custodia e ci seguono per farci opera-re a fin di bene.Ben vengano dunque simili iniziative e perquesto ringrazio sentitamente il Presidente etutti i collaboratori, per la lodevole e proficuaattività che quotidianamente svolgono a bene-ficio dei bisognosi.

Giuseppe Morini

Giornata di beneficienza DAMA Africa 2012 Mons. Edoardo Facchini nel ricordo del Prof. Gianni Boezi

Pensieri

Nella Cattedrale della Diocesi antica di Alatri, il Tempo ci reca stasera ilricordo di due Persone carissime, Sacerdoti, Uomini, Maestri che a Dioaffidarono il progetto da realizzare nella propria esistenza: accoglierela sofferenza grande dell'uomo, scorgendo, nelle lacrime asciugate dalla

loro mano, le pietre preziose da presentare un giorno dinnanzi al Creatore. Il momento musicale si fa allora pensiero appena sussurrato… che racconta diloro…Mons. Edoardo Facchini operò il bene e lo seppe Dio solo: a questo principio,inchinò egli la sua dottrina e l'energia di una Vita intera. Servo fedele, diresse,con fortezza, la Storia della nostra Gente, nel momento più cupo d'un tempoche a ciascuno negò la dignità umana, e, con essa (sembrò) la ragione stessadell'esistere.I presenti di oggi che videro allora il Vescovo Facchini operante, son testimoniai più giovani della sua volontà di ascoltare le note più gravi del vivere umano,quelle che non scompaiono nell'affannoso volgersi degli anni, ma che resisto-no,… anche dopo mezzo secolo, perché trasformate per sempre, e in armoniaineffabile, dagli atti non più numerabili di una esistenza bella, spesa per l'altroe chiusa senza le insegne del trionfo, ma nella stretta dell'anello pastorale,dono della sua amatissima Alatri, il 21 ottobre 1962. A far memoria di Mons. Edoardo Facchini, nella Cattedrale, che fu sua, e qui do-ve il suo corpo riposa, non furono sufficienti le parole di tanti eventi ufficiali.A ricordarlo, dovettero concorrere gli esempi dettati dalla sua Regola: risponde-re con l'esistenza propria alla sofferenza dell'uomo incontrato… Una lezionegrande, di sacrificio e di dedizione totale, che il Pastore e Maestro aveva do-mandato d'apprendere ai suoi sacerdoti, per i quali egli spese la sua vita, madai quali chiese il dono della "vita", per gli altri… E il pensiero trascorre,… si volge (con quanto affetto!) al suo giovane sacerdo-te, che Egli scelse qual suo segretario, o, forse (perché nella scelta è già trac-ciato un percorso di Vita) come colui che doveva proseguirne maggiormente l'e-sempio d'operato. Infatti, accettare di vivere esclusivamente per l'altro, offren-do il proprio esistere in risposta alla sofferenza umana, significava "non appar-tenersi più"… Eppure, per quel giovane sacerdote, quest'imperativo del suo Vescovo, divenneil primo raggio di sole che vince la notte, la Regola fatta propria, per non devia-re dal cammino scelto e accettato, da proseguire sempre,… anche quando la"tempesta" si fosse scatenata, per lui, impetuosa e improvvisa; anche la nottedel 13 dicembre 2000, quando, sul legno antico di una nuova croce, a quel sa-cerdote, gravato ormai dal peso degli anni, fu chiesto di sentire, come Cristo,l'abbandono estremo, nella solitudine fredda e irrazionale di una sala di riani-mazione. D'un tratto,… non c'erano più con lui i volti sorridenti dei suoi bambini dellaCasa del Fanciullo; non c'erano più, i volti dei suoi giovani del Seminario di Ala-tri, educati ai divini misteri; non c'erano più, i volti di coloro che egli avevarisollevato dallo schianto dell'anima e del corpo. Quella gente s'era dispersa…Si sentì solo! Ma proprio allora, comprese che la sua angoscia era già stataaccolta, in quella di Maria, sotto la croce del Figlio trafitto, e che il suo grida-re la fragilità umana era già stato accolto, nel grido di Cristo crocifisso. Com-prese! Sopra un Golgota ancora, si sentì unito al suo Signore e a Maria suaMadre; nell'abbandono di tutti, si sentì unito al suo Vescovo Facchini, che, solo,era rimasto morente; si sentì intimamente unito a ogni uomo che vive la soffe-renza, sconfinata come il mare, e che la Terra tutta trasforma in Calvario. In quel-l'ora di tenebra, dal battito del cuore di don Giuseppe Capone, son state scrit-te le note del Maria sul Golgota: una musica dedicata a chi soffre o ha sofferto,a chi nel dolore conforta o nel dolore è stato confortato… "Perché si appagal'anima, quando la giornata terrena sta per terminare, se hai consolato il piantoaltrui e ne hai raccolte le lagrime". Gianni Boezi

Parlo di sicurezza stradale e salva-guardia della vita. Mi rivolgo diret-tamente al Sindaco, ing. GiuseppeMorini, in quanto “tutore” della sa-

lute dei cittadini per segnalare un problemache sicuramente già conosce in quanto le-gato proprio alla sua zona di residenza. Mifaccio portavoce di alcune segnalazioni epreoccupazioni ricevute da parte degli abi-tanti della contrada Basciano e dintorni. Ilproblema è la velocità di percorrenza dellastrada “Verolana” e di via Valle Cicogna (lastrada che devia verso Pignano). Il numerodi incidenti che si registra, spesso gravi, ègià indice della pericolosità di quel tratto

di strada che, sebbene periferico, non ha lecaratteristiche per essere considerato tale,anzi, ormai è di fatto “urbano” e come taleandrebbe normato. A parte il comportamen-to delle persone, e su questo ci sarebbetanto da dire, la cosa che aggrava ancor dipiù la situazione è che l’80% dei veicoli chetransitano per quelle strade è composto daveicoli pesanti, legati alle numerose dittedi costruzioni e simili della zona. Capitaquotidianamente che camion, betoniere ealtri mezzi di servizio facciano tentativi difrenate al limite perché si trovano davantibambini in bicicletta o cani randagi ma es-sendo pesanti stentano a riuscirci. Questi

due fattori di rischio, infatti, sono caratte-ristici della zona, in quanto abituale sede diritrovo per amanti dello ciclismo e, menoentusiasmante ma altrettanto reale, puntodi raccolta di cani randagi. È così che adalcuni residenti sta venendo l’idea di unapetizione per chiedere al Sindaco e al co-mandante della Polizia Locale un interven-to risolutore, con qualsiasi mezzo o espe-diente possibile senza attendere altri dram-mi come spesso si fa. Mi permetto di segna-lare che, nonostante alcune restrizioniposte dalla natura “non urbana” della zona(l’art.179 del Regolamento di Esecuzione eAttuazione del Nuovo Codice della Strada

prescrive molti limiti al posizionamento de-gli dissuasori di velocità), di soluzioni tec-niche anche poco dispendiose ce ne sono eandrebbero valutate: dagli attraversamentipedonali con avviso luminoso; agli SpeedCheck (le colonnine colorate che fungonoda deterrente per chi transita e predisposteanche per l’installazione di eventuali rileva-tori di velocità); alla riduzione del limite divelocità etc... Fare solo dei controlli - seb-bene utili - non basterebbe in quanto ilfenomeno è radicato e strutturale, non tem-poraneo e limitato nel tempo e nello spa-zio. Confidando nella sensibilità del PrimoCittadino verso temi quali la sicurezza stra-dale e la salvaguardia della salute mi augu-ro un tempestivo interessamento.

Andrea Tagliaferri

"Più sicurezza per le strade in località Basciano"Lettera aperta al sindaco di Alatri, Ing. Giuseppe Morini

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Il museo archeologico di Frosinonescende tra la gente e si propone conun'offerta culturale molto allettante,per persone di tutte le età, finalizza-

ta a diffondere la riscoperta e la conoscen-za delle testimonianze archeologiche estoriche del territorio, con percorsi didat-tici per la scuola, laboratori museali e di-vulgazione scientifica. Grazie alla preziosae competente opera del direttore del mu-seo, Maria Teresa Onorati, è stato diffuso ilprogramma delle proposte di didattica mu-seale e di divulgazione scientifica che ilmuseo archeologico di Frosinone ha predi-sposto per il periodo compreso tra ottobre2012 e settembre 2013, articolato negliambiti "Il Museo per la Scuola", "Il Museoper conoscere", "Il Museo per l'estate". Daottobre 2012 a maggio 2013 è attivo ilservizio didattico dedicato alle scuole, an-che quest'anno totalmente gratuito e ulte-riormente arricchito da nuove proposteformative che gli insegnanti possono sce-gliere e prenotare in relazione alle fasce di

età degli studenti e ai programmi scolasti-ci. Dal 2 novembre avrà, poi, inizio la se-conda edizione dell'iniziativa "Percorsi |

Laboratori | Incontri" rivolta al pubblicoche desidera conoscere e approfondire, at-traverso diversi strumenti e modalità dilettura e di confronto, i contenuti e le fun-zioni dell'istituzione museale. Dal 1° di-cembre sarà avviata la prima edizione del-l'iniziativa "Itinerari Città e Territorio" chepropone al pubblico 10 itinerari di visitafocalizzati su siti archeologici, resti monu-mentali ed edifici storici che appartengo-no al patrimonio culturale frusinate. A lu-glio, è programmata la prima edizione dei

laboratori estivi, iniziativa destinata abambini: quattro laboratori settimanali,ciascuno con un proprio filo conduttore le-gato ad aspetti della vita quotidiana nelmondo antico e alla storia del nostro terri-torio. I servizi al pubblico e le iniziativedel museo archeologico del capoluogo rap-presentano per il pubblico di ogni età l'oc-casione per conoscere e riscoprire le testi-monianze archeologiche e storiche del no-stro comprensorio territoriale.

Pietro Antonucci

Arte e Cultura14Frosinone, nuove idee per il museo archeologico

ARRIVA LA BANDA!Prendendo spunto dal celebre brano del Maestro Antonino Pedone

ecco una panoramica delle più prestigiose bande musicali,ricchezza culturale e illustre tradizione della nostra provincia.

Città di ARCE:Banda Musicale Comunale e Parrocchiale

La storia della Banda Musicale di Arce affonda le sue radici nel Regno delle Due Sici-lie; la prima, infatti, fu fondata nel 1834 dal Professore Pietro Mastrangelo. La cro-naca annovera un'esibizione del 1865 alla presenza del Re Ferdinando II di Borbo-ne mentre altre testimonianze riportano attività bandistiche fra la fine dell'Otto-

cento e gli inizi del Novecento nonché durante il Ventennio fascista. La storia moderna ha inizio nel 1984 quando, su iniziativa di Monsignor Antonio Marcia-no venne costituita l'Associazione Musicale Arcese - Amici della Musica. L'attuale BandaMusicale Comunale e Parrocchiale "Città di Arce", iscritta dal 2001 all'Albo Regionale nelleBande Musicali, è composta da 35 elementi e anima col proprio contributo le ricorrenzecivili e religiose del frusinate e delle province limitrofe.Grazie all'impegno del Maestro Roberto Iannetta e al vice maestro Francesco Bruni i gio-vani di Arce e dei paesi vicini che lo desiderano possono entrare a far parte della Bandaricevendo una formazione musicale seria e competente.

Per altre notizie o per l'iscrizione di nuovi giovani talenti: presidente Antonio Fraioli3387647768

Serena Sperduti

Un reperto del museo di Frosinone

Il segreto del pane ciociaro

Inutile negarlo: la sfida tra le diverse quantità e qualità lo rende l'alimento piùconsumato nonché più controverso, dati i differenti ingredienti. Definito il "Re"della tavola e della dieta mediterranea, il Pane - dal latino panis - occupa un po-sto fondamentale e notevole nella scala alimentare. Le origini di questo alimen-

to si fondono con leggende metropolitane; c'è addirittura chi dice che l'origine delprezioso cibo avrebbe radici fin dai tempi dell'Homo Erectus quando l'impasto venivapreparato dopo aver macinato dei cereali con due pietre, mescolato con acqua e suc-cessivamente cotto su pietra rovente. Descrivere la storia del pane in questo articolosarebbe impossibile; quello che ci interessa è vedere da vicino la ricetta del pane cio-ciaro, da sempre preparato dalle nostre nonne. Nell'impasto base, cioè quello con fari-na '00', acqua, sale e lievito-madre- vengono aggiunte delle patate lesse, schiacciatee ridotte in poltiglia. Questo ingrediente aggiuntivo favorisce la morbidezza del panee lo rende conservabile fino a due settimane. Altra particolarità è il lievito che vieneutilizzato: non lievito di birra, né in polvere ma lievito, come accennato, madre; otte-nuto lasciando una piccola quantità di impasto del pane che, fermentando fà lievita-re gli impasti successivi. Durante la cottura a legna, la tradizione voleva che per as-saggiare subito l'impasto senza attendere la cottura del pane veniva fatta la pizza-pane. La pizza-pane veniva stesa sulla pala e cosparsa di olio e erbe aromatiche tiporosmarino e salvia, condita con olio già utilizzato, o degli asparagi o delle salsicce,che per non essere buttato veniva appunto riutilizzato per la pizza. La tradizione,anche se perduta ai giorni d'oggi, fa rimanere vivo il ricordo di quel profumo, indi-menticabile. GiuGat

Page 15: Gente Comune Ottobre 2012

Storie e personaggi

La fine del giovane alatrense morto aS. Sabba nel campo di concentra-mento rimane ancora avvolta dalmistero

"Miriam? Miriam, guarda!" "Lasciami stare - risposi - non vedi cosasto facendo?"Non lo ascoltavo, tanto ero presa da un al-tro doloroso ricordo di guerra.Felice provò ad insistere: "C'è una targa aricordo di un certo Guido Gino Pelagalli…di Alatri!"La stretta allo stomaco che mi stava rega-lando la Risiera di San Sabba, a Trieste, eraforte e scoprire che tra i deceduti dell'uni-co vero campo di concentramento italianoc'era un alatrense mi portò a numerosi in-terrogativi. Chi era? Come era arrivato aTrieste? Perché? Insomma, cosa ci facevaun alatrense lì, nel bel mezzo della secon-da guerra mondiale?È qui che ha avuto inizio la ricerca: dallafoto di quella targa.

Alatri gli diede i natali nel lontano 1916. Figlio di Decio, orafo del paese, probabil-mente dava una mano al padre, prima diarruolarsi.Era il 1936 quando Guido, a soli vent'anni,decise di fare domanda per l'esercito. Nelmaggio dell'anno dopo era pronto a parti-re. Luisa, cuore di mamma, si preparavadolorosamente a salutare il figlio: l'Istriaera la destinazione.Ventiseiesimo Reggimento Fanteria. Repar-to musica. Guido suonava la tromba e trauna nota e l'altra il fronte gli aveva fattouno dei più bei regali: si chiamava Marcel-la e sebbene bombe e spari minassero laquotidianità, l'amore li aveva stretti a sé.Lui conosceva la vita del confine, mentrelei aveva assaporato, in qualche visita, l'e-sistenza difficile nella Ciociaria di queglianni.

Erano periodi cupi, in cui il cielo nero dellaguerra non lasciava spazio alla spensiera-tezza della pace. E la pioggia delle cattivenotizie era in agguato.Catturarono Guido. Venne arrestato e por-tato nel carcere di Trieste: gli venne datoun numero di matricola e fu trasferito allaRisiera di San Sabba. Un edificio che datempo aveva dimenticato il canto allegrodelle mondine che pilavano il riso: ormai,nei tempi bui della guerra, la Risiera eradiventata un lager nazista. Forse l'unicovero campo di sterminio italiano domina-to, al centro del grande patio, da un fornocrematorio.Guido, all'insaputa della famiglia, era en-trato a far parte di qualcosa più grande dilui: la Missione Molina. Si trattava presu-mibilmente di un gruppo di militari delRegno del Sud che da Trieste cercava dicreare un focolaio di resistenza in collega-

mento con il CNL.La situazione al confine istriano era diffi-cile: i rapporti tra tedeschi, fascisti, comu-nisti e comunisti jugoslavi erano confusi efragili. Bastava un niente per diventarespia, traditore o per finire tra le grinfie diqualche amico convertitosi in nemico.Il nostro alatrense forse sapeva a cosa an-dava incontro. O forse no.Fatto sta che Guido, probabilmente appar-

tenere al Corpo Volontari della Libertà lo-cale, si trovò coinvolto in una rete di intri-ghi e tradimenti che lo portò alla morte.Il 21 settembre 1944, come ricorda ancoraoggi quella triste targa, Pelagalli Guido Gi-no viene ucciso dai nazisti nella Risiera diSan Sabba.Otto anni dopo, la Commissione Intermini-steriale per la ricostruzione di atti di na-scita o di morte non redatti, smarriti o di-strutti per eventi bellici scrive: "Il giorno21 del mese di luglio dell'anno 1944 è de-ceduto in Basovizza (Jugoslavia) (oggi fra-

zione di Trieste - ndr) alle ore non accerta-te, in età di anni 27, Pelagalli Guido Gino(…) in seguito a fucilazione da parte deitedeschi".Era luglio o settembre, dunque? E fu la Ri-siera o Basovizza il palcoscenico di questostraziante spettacolo di morte?Oggi sono entrambe simboli di un passatodi sangue: la Risiera fu teatro degli orrorinazisti, mentre Basovizza conserva la me-

moria di coloro che vennero trucidati daipartigiani jugoslavi nelle foibe.Una storia confusa, dunque, quella di Gui-do Gino Pelagalli e una ricerca che non fi-nisce qui.Un'avventura che rimane avvolta dal mi-stero, ma che profuma d'eroismo.Un grazie particolare, per questo, va a Ros-sana Arnuzzo e a Paola Pelagalli, nipoti ecustodi del passato di uno zio mai cono-sciuto, ma mai dimenticato.

Miriam Minnucci

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Un ragazzo, un combattente: Guido Gino Pelagalli

Guido Gino Pelagalli per gentile concessione di Rossana Arnuzzo

ESCLUSIVA

La targa commemorativa a S. Sabba

Pietro Caporilli, Roma ha dedicato una piazza al giornalista e storico di AlatriI

l 12 ottobre il consiglio comunale capitolino hainaugurato un Largo al nostro concittadino PietroCaporilli, situato nel quartiere Tiburtino. Pietro Ca-porilli, giornalista, storico e scrittore, nacque ad

Alatri il 3 novembre 1901, visse (tranne il periodo dellaRsi) sempre a Roma dove ha iniziato la sua attività digiornalista, di storico e di scrittore. Il suo carattere esu-berante lo portò da giovanissimo a raggiungere, dopo in-numerevoli difficoltà, Gabriele d'Annunzio a Fiume(1919). Successivamente partecipò alla marcia su Roma;in quegli anni esordì come redattore e collaboratore in va-rie testate "Il Tevere", "Giornale di Roma", "Popolo d'Ita-lia". Un periodo particolarmente felice questo per la vitadi Caporilli: proprio in quegli anni conobbe e sposò(1927) Evelina Fanella-Rodi che sarà la moglie adorata ditutta la sua vita e dalla quale avrà ben 7 figli. Ancora gio-vanissimo a 29 anni Vittorio Emanuele III lo nominò Cava-liere per "L'educazione Nazionale". In seguito gli venneconferita la "Croce al merito di guerra" (1942) ed un en-comio solenne (1947). Fu direttore dei quotidiani "Il Ve-neto", "Il Corriere Veneto" e del settimanale "La Domeni-ca del Corriere" all'epoca rivista con la più alta tiraturad'Europa. Partecipò alla vita politica del Paese e viene no-minato segretario federale del Pnf per la Dalmazia a Zarae dell'Istria a Pola. Durante la II guerra mondiale partì vo-lontario sui sommergibili come corrispondente di guerraper "Il Giornale d'Italia". Nel 1945 rientrò a Roma con lafamiglia (da Como dove è stato testimone oculare delle ul-

time ore di Mussolini). Qui dopo un periodo economicodifficilissimo per tutta la famiglia - essendo stato operato- riprese l'attività di scrittore e giornalista pubblicandogiornali e riviste con numerose inchieste scottanti, che gliprocurarono 56 denunce, vari processi e 3 mesi di carcere,ma sempre assolto. Un'altra pubblicazione che ebbe unnotevole successo editoriale fu "7 anni di guerra": una fo-tostoria della seconda guerra mondiale in 5 edizioni conla pubblicazione di oltre 6000 foto ed illustrazioni varie. Nel 1952 venne eletto a Roma consigliere comunale. Lasua inesauribile vena di giornalista, storico e scrittore nonlo abbandonò mai, continuando a scrivere opere, saggi, ri-viste. Morì il 16 dicembre del 1977.

Bruno Sbaraglia

L'invito del Sindaco Alemanno alla nostra redazione

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Moda 17Moda: lo Swap Party per abbattere la crisi!L

e prime sfilate, autunno/inverno 2012/2013, pre-sentano una moda raffinata ed elegante, ricca dioro, argento e tra i colori forti e luminosi tantissi-mo nero. Con tanto chic è difficile credere che stia-

mo vivendo un periodo di crisi! Le sfilate, a volte, affasci-

nano, ammaliano, e ci fanno credere che ogni abito siaperfetto e accessibile; poi, ci si sveglia dal sogno e siguarda nel portafoglio per rendersi conto che non tuttol'oro si può comprare! Se un capo costa poco, la fattura èscarsa; se costa tanto, la fattura è ottima, ma non sempre"raggiungibile". Un bel problema se quest'anno l'eleganzaè d'obbligo! Quante volte abbiamo spulciato nei negoziper trovare un capo a poco prezzo e di qualità? O di cer-care tra la roba usata? Un'iniziativa abbatte il caro prezzo

e si adegua alla crisi… si chiama Swap Party, una rivisita-zione del "baratto"; un momento d'incontro e di festa allaricerca del capo perfetto. Ogni fashion addicted porta ivestiti o gli accessori al Party; degli esperti assegnano alcapo il valore di scambio. Ogni abito dove essere in con-dizioni perfette… e il gioco ha inizio! una corsa per ac-calappiarsi il pezzo più bello e più utile a riempire l'arma-dio. Quante gonne o pantaloni che magari non vi entranopiù al cambio di stagione o, non avete mai messo, perché

comprati a scatola chiusa, sono infondo all' armadio ? LoSwap Party da modo di liberarsene prendendone un altroin cambio… davvero fantastico!!! Ci sono Associazioniche questi "incontri", li organizzano ogni mese… Roma il28 ottobre dalle ore 10:00 alle ore 21:00 presenta al BlackOut, lo "Swap Party che (S)cambia"; Sansepolcro (AR) il 1novembre. Chissà magari a qualcuno verrà l'idea di propor-lo qui da noi… per il momento buon Swapping a tutte voi.

Erika Rossi

Cappuccetto Rosso 2.0: non avrà forse il cappuc-cio, ma è certamente rosso il cappotto must del-l'autunno appena iniziato e dell'imminente in-verno. Rosso smalto o al limite del bordeaux,

oversize o fasciante, comunque sia: red coat.Da Jil Sander a Moschino, da Comme des Garçons a Cal-vin Klein. Griffe e stili diversissimi, riuniti però, questo autunno,da un comune denominatore: il cappotto rosso.In versione XXL o avvitatissimo, mood '60 o bidimensio-nale, le varianti sono tante, e spesso agli antipodi, mauna cosa è certa: il cappotto più trendy dell'autunno èrosso fuoco. Come una vampata di calore per riscaldar-ci dal freddo polare che si preannuncia per i prossimimesi. O forse solo per sentirsi almeno un po' sexy non-ostante l'esigenza di infagottarsi e coprirsi. Perché sulfatto che il rosso sia il più sensuale dei colori c'è poco

da discutere, e tutto da conve-nire.L'abbinamento più scontato (eriuscito) è certamentequello con il nero. Macon il rosso bisognastare attenti, soprat-tutto a non lasciarsiintimidire dal suovigore e dalla suaforza. Per il resto, ri-cordarsi sempre di scegliereuna shape che si addica al fi-sico e... lasciarsi andare: tuttigli sguardi saranno per voi!

Serena Proietti

Cappotto rosso: mai più senza

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Da venerdì 19 ottobre riprende l'at-tività del Cinema d'essai a Frosino-ne. Abbiamo incontrato i respon-sabili per parlare di questa nuova

stagione. "Siamo arrivati all'undicesima e-dizione - ci hanno dichiarato - e con il so-stegno dei nostri Soci andiamo avanti, no-nostante tutto e tutti. Anche quest'anno laprogrammazione sarà suddivisa in tre tran-che da 10 films, per poter avere la possi-bilità di proporre pellicole più attuali, se-guendo le programmazioni delle distribu-zioni... Purtroppo quest'anno siamo staticostretti ad adeguare il prezzo di ingressoa 2,50, che in percentuale è tanto (il 25%)ma minimo nell'importo (50 centesimi). Tra l'altro l'aumento è stato dovuto dallaprossima necessità di un forte investimen-to per l'acquisto di un proiettore digitale,in vista della completa eliminazione dalmercato del supporto in pellicola. Sarebbeinteressante conoscere il parere dell'attua-le Amministrazione su questa attività cheva avanti da oltre 10 anni. Le dichiarazio-ni pubbliche di grande interesse per la Cul-tura ci fanno ben sperare. Passando adesporre il programma di questa prima seriedi pellicole, i rappresentanti dell'ARCI e

dell'UCCA, ci dicono che l'hanno immagi-nato come un viaggio da fare, seduti inuna sala buia, insieme a tante altre perso-ne e guardare un telo bianco che si illumi-na e ci porta in altri mondi, per conoscereculture ed idee. A volte rimanendo in Ita-lia, come per "Bella addormentata" di Mar-co Bellocchio sul tema forte del fine vitama con un riferimento alla società italianaattuale, per "L'intervallo" dell'esordienteregista Leonardo Di Costanzo che ambien-ta l'incontro tra due adolescenti costretti aconfrontarsi con il potere camorristico ne-gli ambienti abbandonati dell'ex ospedalepsichiatrico di Napoli, per "Reality", primaopera post Gomorra di Matteo Garrone cheracconta l'infatuazione, subita da un aspi-rante concorrente del Grande Fratello, peril mondo dorato della televisione. Oppurerecandoci nel poco conosciuto paesaggioalbanese del film iniziale "La Faida" diJoshua Marston. Nella Parigi, anche se vi-sta solo dalle finestre, del bellissimo"Amour" dell'austriaco Michael Haneke im-preziosito dall'interpretazione di Jean-Louis Trintignant e di Emmanuelle Riva,giustamente premiati a Cannes, oppure nelfreddo, non solo come temperature, am-

biente danese di "The Hunt (La Caccia)" diThomas Vinterberg, regista di Festen, sullafacilità nel giudicare, in bene o in male, ilproprio vicino. Spingendoci fino all'Estre-mo Oiente con il ritorno, finalmente, agrande richiesta, del regista Kim Ki-dukcon "Pietà", film vincitore del Leone d'Oroalla 69^ edizione della Mostra del Cinemadi Venezia, nel quale, attraverso una storiafamiliare, si parla di crisi economica e ca-pitalismo coreano. Dall'altra parte dell'O-ceano Atlantico provengono "Killer Joe",di William Friedkin (di cui ricordiamo sem-pre con piacere "Il braccio violento dellalegge"). Nella trasposizione cinematografi-ca dell'omonimo libro cult di Jack Kerouac,

"On the road" i cui protagonisti, in predaa frenesia peripatetica. Attraversano inlungo ed in largo gli Stati Uniti, non trala-sciando di abbandonarsi anche a viaggiindotti da sostanze stupefacenti. Infine, aNatale, lasciamo il freddo invernale, perandarci a riscaldare al sole di Cuba, accom-pagnati da una squadra di registi: LaurentCantet, Benicio Del Toro, Julio Medem,Josh Hutcherson, Daniel Brühl, Emir Ku-sturica, Ana de Armas, Elia Suleiman. 7per "7 days in Havana". In cui ognuno diloro ci illustra un aspetto, anche scomodo,della vita nel paese della revolucion carai-bica. Tanti bei film, tante belle storie, tan-to lavoro nell'allestire la programmazione,tanto pubblico che speriamo affolli le pro-iezioni del venerdì e sabato al CinemaARCI di Frosinone.

Alfredo Salomone

Cinema & Attualità

La burocrazia nei comuni italiani

E mi sveglio. Sudato.Era un sogno. Era solo un sogno.Un incubo più che altro.Ci metto un po' a tranquillizzarmi,bevo un sorso d'acqua. Sono leotto e trenta del mattino. Sbrigole faccende di vestito e spazzoli-no e mi fiondo in strada.Oggi è il gran giorno. Dopo mesid'attesa e rincorse vane, e sali-scendi d'uffici comunali… Oggi èil gran giorno. Il giorno della ri-scossione. E della riscossa.Oggi, stretto in pugno 'il foglio',quel foglio, vado in banca e ritiroquel che mi spetta.Vado in banca e ritiro la cifra. Non è un'enormità. Però è la cifra.Nun è 'NA CIFRA. E' la cifra. Poca fila davanti a me. Mi toccaquasi subito. Non sto nella pelle.Mostro il documento d'identità. Equel foglio. Quel foglio lo osten-to. Lo sbandiero tipo Dichiarazio-ne dei diritti dell'Uomo. Tipo pas-so di Vangelo. E' in mano mia. Lorivendico. Mi brillano gli occhi. Il bancariofa i suoi accertamenti sulla miaidentità. Non sorride. Io si._ "E' Lei, Alessandro Cola?"

_ "Si. Proprio Io. Quello scrittoprima della cifra. Proprio io. Ales-sandro Cola." Sorrido fiero dellamia identità. 'Na vorta tanto._ "...ed è da Noi per prelevare ilcompenso qui indicato?"_ "Si". Scandisco: "Sono da voiper prelevare il compenso qui in-dicato."Sorrido e lo ripeto tra me e me,sottovoce: "…PER PRELEVARE ILCOMPENSO QUI INDICATO."_ "un attimo solo."_ "prego, faccia pure."_ "gentilmente mi attende qui?"_ "si. La attendo qui. Gentilmente."_ "Ehm.. è il compenso qui indi-cato, mi conferma?"_ "Si, è proprio quello qui indicato."_ "Per la prestazione lavorativafornita presso il comune…"_ "Si. Per la prestazione fornitapresso il comune."_ "E lei è…"_ "Si. Proprio io sono AlessandroCola. Quello scritto sotto la cifra."_ "Bene, un attimo solo."_ "Prego, faccia pure. La attendoqui."

Attimi di gaudente attesa. Fidu-

ciosa attesa. Religiosa attesa.L'impiegato non torna. Al suo po-sto il direttore. Mi si rivolge. Sorride._"…L'impegato mi ha riferito ilsuo caso. Sono spiacente."_ "…" (E' spiacente e sorride?)_ "Putroppo una recente normati-va in ambito di elargizione liqui-dità non ci permette di procedereall'esborso in assenza di docu-mentazione probante e inconfuta-bile circa la sua effettiva legitti-mità a maneggiare banconote dimedio piccolo e infimo taglio."_ "…"_ "Si, vede... signor...?"_ "Cola... signor Cola. Quello sot-to la cifr…"_ "Vede signor Cola, in merito allaTRACCIABILITà, la vigente normaeuropea prevede che i fruitori del-l'elargizione dimostrino, con rela-tiva, pedissequa, documentazionedi non utilizzare i liquidi per sco-pi che esulino dal protocollo diAusterity atto a regolare flussi econtroflussi finanziari. "_ "Cioè?"_ "Cioè se noi le diamo i soldi, leiche ce fa?"

_ "Ma non lo so... ecco su duepiedi…"_ "E no signor Cola! Questo rela-tivismo, questa incertezza. E' ilmotore dello spread! E' lo PNEU-MA del default! E Noi lo dobbiamocombattere! Per questo serve ladocumentazione..."_ "… ma er fojo."_ "No no no! Per cifre come la suaoccorre un documento FG-K- VIsbollato dal Comune in questionecon allegato certificato di sana erobusta costituzione e controbol-lato dalla Banca Centrale Europea,previo consenso plenario deglistati membri e cin-cin di MarioDraghi con Merkel. Lei ce l'haquesto documento?"_ "… Io... ciò solo er fojo"_ "Quello non basta. Quello diceche i soldi sono i suoi. Ma nondice che lei può effettivamenteusarli. Signor Cola, se davamo isoldi a uno solo perché erano isuoi… noi banche stavamo fre-sche! Ci servono Garanzie! Lei cel'ha 'sto documento bollato con-trobollato con macchie di prosec-co di Mario Draghi e certificato disana e robusta costituzione?"

_ "No… io ciò er fojo."_ "Allora mi dispiace, ma nonposso procedere alla liquidazione.Deve prima ottenere quel foglio,rifare TUTTO L'ITER passando dalvia, fermandosi a Vicolo corto eparco della Vittoria e poi …. sol-tanto POI… può tornare qui adesigere legittimamente il suocompenso. Perché Lei vuole prele-vare il compenso qui indicato,vero?_ "…"_ "Signor Cola? Lei ha detto al-l'impiegato che vuole prelevare ilcompenso qui indicato, vero?"_ "Je ho detto così?"_ "Si, Lei ha detto di voler prele-vare il comp…"_ "Ah… Je ho detto così?"_ "Si mi ha detto che…"_ "No, me perdoni. Me so sbaja-to... in realtà volevo dì 'n antracosa…"_ "Prego signor Cola. Cosa volevadire?"_”Volevo dì………………………MANI IN ALTO…. Questa è 'naRAPINA!"

Alessandro Cola

Seconda e ultima parte relativa all'Odissea vissuta dai cittadini negli uffici pubblici italiani. Riuscirà il nostro eroe, impersonato dall'inimitabile Alessandro Cola, ad ottenere il tanto agognato foglio richiesto?

Staremo a vedere...

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Cinema che passione

I FILM IN CALENDARIOVenerdì 19 - Sabato 20 Ottobre LA FAIDAVenerdì 26 - Sabato 27 Ottobre BELLA ADDORMENTATAVenerdì 2 - Sabato 3 Novembre L'INTERVALLOVenerdì 9 - Sabato 10 Novembre KILLER JOEVenerdì 16 - Sabato 17 Novembre PIETÀVenerdì 23 - Sabato 24 Novembre REALITY

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Page 19: Gente Comune Ottobre 2012

Sport 19

Inizio di campionato altalenante in Legadue per la Prima Veroli che ha messo insie-me due vittorie e due sconfitte entrambe in casa in questo inizio di campionato. Ilcoach Franco Marcelletti analizza cosi l'inizio di campionato sei suoi ragazzi: "Abbia-mo perso in casa al debutto con Forlì - continua il coach - siamo andati a Imola e

abbiamo giocato una buona partita. Con Trento onestamente c'era molta fiducia, pursapendo che affrontavamo una squadra nuova,ma molto forte. Mi aspettavo qualcosa di più,come tutti credo. Poi a Capo d'Orlando ci siamoriscattati ancora andato a vincere fuori casa. Inquesto momento sembra di dover vivere allagiornata, o perché è un gruppo nuovo, o perchéi ragazzi si trovano per la prima volta a lavora-re insieme. Siamo ancora un cantiere aperto. Adoggi -conclude Marcelletti - l'obiettivo massimoche mi pongo quest'anno, con il roster che ab-biamo allestito, è quello di arrivare ai play off,ma non sarà assolutamente semplice. Le miesquadre sono sempre cresciute nel corso dell'an-no, come del resto è accaduto anche ad Ostunila scorsa annata. Si tratta di stare tutti uniti,compatti, l'unico modo per uscire da questa si-tuazione. Dopo la quarta giornata, però, sicura-mente abbiamo dei problemi e siamo un po'altalenanti nei risultati, anche se c'è ancoratanta strada da percorrere. In Legadue devi an-dare in campo e sacrificarti, sbucciandoti le gi-nocchia perché in questo campionato non si

gioca con i nomi ma con gli uomini e con il cuore. Siamo solo alla quarta partita ed èvero, come dicevo prima che le mie squadre vengono fuori nel girone di ritorno ma dob-biamo fare in modo di arrivarci con una classifica decorosa. In Legadue - conclude Mar-celletti- è fondamentale l'aggressività e l'agonismo. Se non hai agonismo e non hai cuorenon vai da nessuna parte". Una Prima Veroli che in questo proseguo di campionato dovràtrovare la continuità necessaria che chiede il coach Marcelletti per poter ambire a traguar-di che la società del presidente Leonardo Zeppieri si era prefissata all'inizio dell'avventura.

Massimo Papitto

Per la Prima un inizio in altalenaBASKET

Franco Marcelletti coach Prima Veroli

Anche per la Fmc Ferentino questo inizio di stagione in Legadue è stato pur-troppo più ombre che luci con la squadra amaranto di coach Gramenzi che hamesso in fila tre sconfitte consecuti-ve prima di trovare il primo acuto

della sua stagione contro Forlì in casa allaquarta giornata. La squadra amaranto ha ine-vitabilmente sofferto all'inizio il salto dicategoria e ha faticato all'inizio anche ad as-similare gli schemi di coach Franco Gramen-zi, ma questo ultima vittoria casalinga con-tro Forlì, dove la squadra si è finalmentesbloccata fa ben sperare per il futuro: "Ab-biamo sofferto questo inizio di stagione equesto è innegabile - sottolinea il coach Gra-menzi - Miglioramenti da agosto a oggi nesono stati fatti tanti, ma questo è un cam-pionato durissimo. Noi abbiamo come obietti-vi il salvarci prima possibile. Noi partiamo in questo campionato per raggiungere lasalvezza. Speriamo di farlo il prima possibile e il poter conservare la categoria e que-sto sarà il nostro obiettivo principale. Poi, dovremo vedere il rendimento della squa-dra alla distanza. Sappiamo che ci saranno inevitabilmente dei momenti difficili dasuperare, come capita a tutti in ogni campionato, ed è in quei momenti che dobbia-mo dimostrare di essere bravi. E' facile gioire quando tutto va bene. Dobbiamo esse-re invece abili a rimanere con i piedi per terra ora e ad avere i nervi saldi in ogni mo-mento della stagione. Noi siamo una squadra che sta crescendo. Stiamo pagando pur-troppo l'inesperienza di una categoria che non ti regala nulla ma l'ultima vittoria otte-nuta contro Forlì mi fa ben sperare per il futuro perché ho visto una squadra che havoglia di sacrificarsi e di far bene". Massimo Papitto

Fmc Ferentino, più ombre che luci

Franco Gramenzi coach Fmc Ferentino

BASKET

Antony Iannarilli si racconta: “Un onore giocare per la Salernitana”CALCIO

Vivere ogni partita come sefosse una finale non èsemplice per nessuno.Vuoi per la “piazza” cal-

dissima a prescindere, vuoi perqualche perplessità della tifoserialegata alla giovane età del nume-ro 1 della Salernitana, la magliada titolare, Antony Iannarilli, sel’è dovuta sudare a dovere. L’haconquistata domenica dopo do-menica, parata dopo parata. Respingendo, in ogni occasione,pallone e dubbi sino al “chiudila‘sta porta, Iannarilli chiudila ‘staporta”, il coro affettuoso dellacurva che parte oramai soventein ogni gara. Perché il campo è un giudice se-vero, impietoso e dice sempre laverità. E Iannarilli, portierone exLazio nato ad Alatri ventuno annifa, il campo lo ha fatto parlarerisultando decisivo lo scorso an-no nella vittoria del campionatodi Serie D della sua Salernitana eancora quest’anno dove, in uninizio un pochino stentato dellasquadra campana, è stato sempretra i migliori. Anche grazie a lui,ora, i risultati stanno arrivando el’ambizione di trionfare anche neltorneo di Lega Pro Seconda Divi-sione (ex Serie C2), è tornataprepotente per la squadra delPresidente Claudio Lotito. Una vittoria che sarebbe, per Ian-narilli, il giusto prosieguo per

una carriera da professionista ini-ziata da terzo portiere propriodella Lazio.

La Salernitana, seppur in LegaPro, è pur sempre la Salernita-na. Cosa vuol dire difenderequella porta, specie allo stadioArechi?“Sicuramente vuol dire tanto, èuna grande responsabilità e sonoorgoglioso di aver la fortuna diessere il portiere della Salernita-na. A Salerno molta gente vive dicalcio, ha fame di questo sport eil pubblico riesce a farti sentire“giocatore” nel vero senso dellaparola. Ogni domenica, non-ostante non sia questa la catego-ria che merita una società cosìblasonata, ci sono minimo seimila persone allo stadio. Per nonparlare poi dell’affetto che dimo-strano alla squadra anche fuoridal campo, qualcosa di straordi-nario. Mi sono innamorato della Salerni-

tana, ma anche, come ti dicevo,della città davvero stupenda eche vive ventiquattro ore al gior-

no di pallone: dal campo al bar,dal supermercato al ristorante. Insomma, tutto quello che qual-siasi calciatore vorrebbe, soprat-tutto alla mia età”.Vivi e giochi a Salerno da circaun anno e mezzo. Quali sonostati gli episodi che maggior-mente ricordi con un’enfasiparticolare?“Sono tante le emozioni prove-nienti specialmente dal tifo perla squadra, ma non posso noncitarne due sopra le altre. La pri-ma è sicuramente rappresentatadal rigore parato lo scorso anno adue giornate dalla fine e la con-sapevolezza che quella parata haevitato una sconfitta che potevacostarci il campionato. La secon-da è stata la domenica seguentealla parata decisiva: era la parti-ta finale, avevamo bisogno di tre

punti per vincere il campionato eall’Arechi vennero quindicimilaspettatori in una partita di SerieD. Perdere con quel pubblico eradavvero impossibile...”.E infatti è andata bene. Ora laLega Pro, tu confermato tra ipali e un inizio non proprio inlinea con le aspettative. Cheambizioni avete?“Con Lotito le ambizioni dellasocietà non possono che essereenormi. Tutti sanno che Salernomerita ben altri palcoscenici ecredo si lavori per riportare laSalernitana dove gli compete,quindi non in Serie C”.

Le tue invece? Salerno punto dipartenza o di arrivo?“Sicuramente per adesso unagrande gioia, poi sono giovane e

chiaramente pieno di desideri. Sodi voler lavorare sul campo dura-mente ogni giorno per continua-re a migliorare cercando di fareun campionato da protagonista.Quando ho accettato la serie Drescindendo il contratto con laLazio, l’ho fatto conoscendo laserietà del nuovo progetto e oggicredo di aver compiuto la sceltagiusta, specie in un periodo comequesto dove tanti miei bravi col-leghi sono senza squadra. La crisiha investito anche il calcio e tiassicuro che far parte di una so-cietà seria come la mia, oggi èuna grande fortuna ed io spero di

far parte il più a lungo possibiledi questo progetto ambizioso”.

Riccardo Strambi

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Antony Iannarilli festeggia dopo una vittoria

Antony Iannarilli in azione

Page 20: Gente Comune Ottobre 2012

Anche questo mese i temicaldi relativi all'economia ealla vita pubblica del Paesenon mancano di certo, si

va dalla manovra "di stabilità" (di-rei più propriamente di instabilitàvisti gli effetti depressivi sul PIL diMonti & Co) ai vari scandali dei po-liticanti da strapazzo.

Più in generale lo spettacolo fornito dalla classe di-rigente è veramente stucchevole, con un duello sur-reale tra il "nuovo che avanza (?)" (Renzi) e il filo-sofo (Marchionne) che, forse a sua insaputa, è a ca-po della prima industria nazionale e che insulta Fi-renze come fosse l'ultimo ciarlatano di un bar diperiferia.Si passa poi all'altro "nuovo" che avanza quel Grillo,il comico di buone speranze che non fa minimamen-te mistero della sua totale disconoscenza dei temieconomici (da brivido le sue affermazioni su Euro ebot da non rimborsare) e che manifestano una tota-le improvvisazione che sfocia nella preferenza dellostesso comico verso gli astrologi e a danno deglieconomisti. Ci sono poi il Fiorito di Anagni e il capogruppo cala-bro IDV alla Regione Lazio che letteralmente ingras-savano entrambi a crepapelle per i troppi soldi.Come dimenticare poi la Regione Lombardia, dove cisono valanghe di indagati (quasi tutti PdL tranne1). Sui giornali lombardi si legge spesso che Milanoera la capitale "morale" d'Italia, ma morale de che? Storicamente tutti gli scandali più clamorosi da Tan-

gentopoli (Craxi), a Berlusconi e le decine di inchie-ste a suo carico, alla Lega (trota e dintorni), allaLombardia oggi (tra la Minetti e la Ndrangheta eFormigoni) traggono origine da Milano e zone limi-trofe, per cui il Roma Ladrona è un insulto che pos-siamo tranquillamente rispedire al mittente dei bar-bari cisalpini.In tutto questo bailamme, Monti e compari riesconoancora una volta impunemente ad aggiungere tassea tasse, senza la minima inversione di tendenza intermini di stipendi dei parlamentari e costi della po-litica da ridurre (tagli a scuola e sanità invece ce nesono a bizzeffe).Alla luce di tutto ciò perché stupirsi se la Fiat nonha i manager a livello dei tedeschi e se i nostri poli-tici non sono ai livelli dei più normali paesi Europei,dove basta aver mal gestito pochi Euro di denaropubblico per essere costretti a dimettersi.Una buona notizia è il nobel per la pace all'UnioneEuropea. La UE di oggi dovrebbe essere però più at-tenta alle reali esigenze dei cittadini e delle impre-se europee, frenando l'invasione di prodotti asiaticie africani, che spesso non rispettano le regole e ledirettive imposte proprio ai produttori interni allaUE, sfavorendoli di fatto nella competizione globaleinvece di proteggerli. E qua torniamo all'assurdità li-berista che domina la scena economico-finanziariacontemporanea che di fatto garantisce benefici apochi eletti, facendo precipitare le condizioni gene-rali del resto della popolazione.

Alessandro Arcese

Dalla parte della...

Farmaci genericied equivalenti

SOS CONSUMATORI

Che spettacolo la nostra"classe dirigente"

Storicamente la di-seredazione si ri-solveva nel poterericonosciuto al pa-

ter familias di escluderedalla successione gli erediverso i quali nutrisse ri-sentimento per qualche

offesa ricevuta.Un istituto con le predette caratteristiche non èammissibile nel nostro ordinamento, perchè non èconsentito al de cuius escludere dalla successionecoloro che hanno diritto, ex lege, ad una quota diriserva (c.d. legittimari, ovvero il coniuge, i figlilegittimi, i figli naturali, gli ascendenti legittimi). Peraltro, dottrina e giurisprudenza risalenti esclude-vano la validità di una disposizione diseredante an-che per tutti gli eredi non rientranti nella categoriadei legittimari, in quanto si riteneva che il testa-mento fosse uno strumento meramente attributivo enon idoneo ad escludere alcuno dalla successione.Recentemente la Cassazione (sent. 25/05/2012 n.8352), pronunciandosi in relazione alla validità edefficacia di una disposizione testamentaria di di-

seredazione, ha mostrato una maggiore aperturarispetto all'opinione tradizionalmente sostenuta:"è valida la clausola del testamento con la quale iltestatore manifesti la propria volontà di escluderedalla propria successione alcuni dei successibili",purchè non si tratti della categoria dei legittimari.Ogni disposizione patrimoniale di ultima volontàpuò costituire, pertanto, un valido contenuto deltestamento solamente se rispondente al requisitodi liceità e se rispettosa dei diritti dei legittimari.Va, altresì, tenuto presente che solamente la dise-redazione espressa è vera diseredazione (ad es.<<Escludo dalla successione Tizio>>), non anchel'omessa menzione, nel testamento, di alcuno de-gli eredi.Sebbene, dunque, il testamento, nella sua norma-le configurazione, sia l'atto idoneo a dare assettoad interessi meramente patrimoniali, non può sot-tacersi che esso serva anche a dare assetto adinteressi privi del carattere patrimoniale, ossia gliinteressi complessivi post mortem del soggetto.

Avv. Angela Rossi - Mediatrice [email protected]

La diseredazione nel testamento

Penso che tutti abbiamo sentito parlare dei farmaci generi-ci (od equivalenti), non fosse altro per le tante notizie cheormai ci vengono fornite in merito da stampa e televisio-ne. Per questo vorremmo approfondire questo tema.

I farmaci generici sono entrati in commercio dal 2011: sono queifarmaci non più coperti da brevetto industriale. Si caratterizzanoper il fatto di costare molto meno dei corrispondenti farmaci dimarca e di non avere un nome di fantasia: riprendono infatti ilnome dal principio attivo: per esempio il generico di Aulin®, far-maco a base di nimesulide, si chiama nimesulide; il generico diVoltaren®, farmaco a base di diclofenac, si chiama diclofenac. Il farmaco di marca e il suo generico corrispondente hanno lo stes-so valore, cioè hanno la stessa efficacia e sicurezza. Dal 2005 l'AI-FA ha deciso di sostituire il termine "generico" con il termine"equivalente" poiché il farmaco generico è equivalente al farmacodi marca corrispondente. Laddove esistono farmaci generici o equivalenti, lo Stato rimborsail farmaco generico o equivalente.

Come funziona la loro prescrizioneIl medico, quando ricorrono le condizioni previste dalla legge,deve sempre prescrivere il principio attivo, corredato da forma far-maceutica, dosaggio e numero di compresse. Al momento dell'ac-quisto però, anche se in ricetta è indicato solo il principio attivo,il paziente può scegliere se seguire l'indicazione del dottore eprendere il medicinale generico o comprare il farmaco di marca.Il medico ha comunque la facoltà di scrivere in ricetta anche ilnome del farmaco di marca. Anche in questo caso, quando cioè inricetta viene indicato sia il principio attivo che il farmaco di mar-ca, il paziente al momento dell'acquisto può scegliere quale dei duecomprare. In entrambi questi casi, comunque il farmacista ha sem-pre l'obbligo di suggerire il farmaco equivalente più economico.Se invece, il dottore insieme al farmaco di marca aggiunge l'indi-cazione di "non sostituibilità" con tanto di motivazione obbliga-toria (necessariamente di carattere clinico), al momento dell'ac-quisto il paziente non avrà la possibilità di scegliere e potrà com-prare solo il farmaco indicato dal medico. In questo caso decadeanche l'obbligo del farmacista a consigliare il generico.

Naturalmente con le nuove regole cambia anche la ricetta, apatto che siano valide tutte le seguenti condizioni:

il farmaco non è per una patologia cronica oppure, se serve peruna patologia cronica, viene prescritto per la prima volta;

il medicinale è prescritto su una ricetta del servizio sanitario nazionale;

il principio attivo del farmaco ha il brevetto scaduto, esistonocioè medicinali equivalenti sul mercato.

Le nuove regole non si applicano quando:

le terapie sono già in atto; i farmaci vengono prescritti su ricetta bianca (cioè pagati di-

rettamente dal cittadino); per quel medicinale non c'è un farmaco equivalente.

Paolo Fiorenza

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CURIOSITA’ SUL PEPE

Questo mese analizzeremo le proprietà del pepe, le diverse qualità e le ambiguità chenascono in relazione a questo piccolo frutto. Nasce dalla pianta "Piper nignum", ap-partenente alla famiglia delle Piperaceae. L'albero è una pianta perenne alborea chepuò raggiungere i 4 m d'altezza. Originario dell'India dove sono ancor oggi le colti-

vazioni maggiori, questo frutto conquista i paesi tropicali e l'Europa occidentale, dove vieneusato abbondantemente in cucina come spezia. Le foglie della pianta sono ovali, lunghe da5 a 10 cm e larghe tra 3 e 6 cm. I fiori sono piccoli, ermafroditi e sbocciano su un gambopendulo lungo circa 8 cm. Il frutto è una drupa che contiene un solo seme di circa 5 cm di

diametro, prima verde poi rossa, quando matura. Le diverse qualità di pepe sono in relazio-ne alla maturazione del seme: il pepe nero viene prodotto dal frutto acerbo della pianta. Ifrutti vengono lavorati in acqua bollente e preparati per essere essiccati al sole, dove si disi-dratano e anneriscono. Il pepe bianco invece deve il colore al seme del frutto. Il frutto vienetenuto a bagno per circa 1 settimana. La polpa si decompone e il seme viene poi essiccato.Il pepe verde invece, come quello nero viene prodotto dal frutto acerbo e nel procedimentodi essiccazione viene lavorato con il diossido di zolfo, in modo da mantenere il colore verdedel frutto. L'ambiguità però nasce in relazione a quello che viene definito - erroneamente -pepe rosa. Il falso pepe nasce da un albero chiamato "Schinus molle", sempreverde che puòraggiungere 7 m di altezza. Il nome, pepe rosa deriva dal fatto che il frutto di questo albe-ro ha un sapore simile a quello del pepe, e per questo è utilizzato con uso analogo. Le pro-prietà di questa nobile spezia si perdono nella storia. Un libro siriano di medicina del V sec.ne decantava le virtù; il pepe era il rimedio per il mal d'orecchio, punture d'insetti e inson-nia. Vietato invece per pazienti operati all'addome o con ulcera addominale.

SSSS PPPPEEEE ZZZZ IIIIAAAA NNNN DDDD OOOORubrica sull'uso delle erbe e delle spezie a cura di Giuseppe Gatta

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Almanacco22

TTRRAA UUNN’’EEDDIIZZIIOONNEE EE LL’’AALLTTRRAA SSEEGGUUIICCII SSUU

WWW.GENTE-COMUNE.IT

PAROLE NEL TEMPO...RRuubbrriiccaa ddii ccuurriioossiittàà lliinngguuiissttiicchhee ee ssuullll''oorriiggiinnee ddeellllee

ppaarroollee aa ccuurraa ddeell pprrooff.. CCllaauuddiioo PPaassoottttii

Cari amici e lettori, oggi parleremo di "passione", parola importante,concetto dai tanti aspetti. Viene dal latino, ed ha la stessa radice diun verbo "patior" che, come il nostro "patire", significa "sopportare,tollerare": la passione allora diventa innanzitutto "ciò che si sopporta

e si tollera". Dietro, a livello etimologico, c'è anche il sostantivo greco"pàthos", parola che in un senso un po' più neutro voleva indicare general-mente "ciò che una persona prova e sente" (come l'inglese" to feel"), ma an-ch'essa, il più delle volte, assumeva un senso negativo, al punto da portaremolti filosofi greci a fare la guerra ai "pàthe" (plurale di "pàthos"), intenden-do con questa parola tutto ciò che turba l'uomo e gli toglie la serenità, equindi la felicità. Oggi invece per noi "passione" è una parola che assume unvalore positivo o negativo soprattutto a seconda del suo oggetto: un uomo ouna donna, ma anche i libri, il mare o la montagna, o il gioco d'azzardo: equi, allora ritroviamo, al confine col vizio (dal latino "vitium"), tutta la cari-ca potenzialmente negativa di questo concetto, così ben messa in risalto da-gli Antichi. Ma allora mi chiedo… perché io, ai miei, alunni, continuo imper-territo ad augurare di diventare persone capaci di appassionarsi a qualcunoo a qualcosa? Perché contro il nichilismo (dal latino "nihil", è la tendenza alnulla, letteralmente), contro l'essere una passiva anima "tabula rasa" (espres-sione latina, indica la desertificazione, il totale appiattimento e distruzione),la passione ci fa sentire vivi, ed anche se può rivelarsi finanche distruttiva,tuttavia, tirando le somme, difficilmente si rimpiangerà di averla provata oseguita. E questo perché, forse, più che col vizio e l'infelicità, essa per noiconfina con la libertà di essere, e quindi col senso delle cose. Ad maiora…

Cibo&SaluteRubrica di informazione alimentare e benessere

a cura della d.ssa Francesca Vari, Biologa Nutrizionista*

Cosa sono gli antiossidanti?R

icco di antiossidanti, contrasta la formazione dei radicali liberi.Quante volte abbiamo sentito queste caratteristiche associate aiprodotti alimentari che consumiamo ogni giorno? Nonostantetutto, pur intuendo il grande beneficio dovuto alla loro assun-

zione, spesso non conosciamo il reale significato del termine antiossi-dante. Eppure queste molecole sono fondamentali perché, senza di esse,il nostro corpo subirebbe danni irreparabili. Ma in pratica cosa sono gliantiossidanti? Da un punto di vista chimico le molecole antiossidantisono degli agenti che prevengono o rallentano il fenomeno dell'ossida-zione. Una spiegazione tecnicamente corretta ma che, per tutti i nonaddetti ai lavori, quasi (o del tutto!!) incomprensibile. Proviamo a spie-garci: intanto diciamo che per comprendere meglio il significato di unareazione di ossidazione basta pensare agli zuccheri come, ad esempio,il glucosio. Giunto nella cellula viene consumato attraverso numerosereazioni ossidative. Purtroppo però queste reazioni sono caratterizzatedalla formazione di prodotti chiamati radicali liberi. Questi non sonoaltro che delle molecole di ossigeno altamente reattive capaci di dan-neggiare le strutture della cellula ossidandole. Ed è qui che intervengo-no gli antiossidanti. Queste molecole sono infatti in grado di neutraliz-zare i radicali liberi e quindi di proteggere le cellula. Anche l'esposizio-ne ad inquinanti atmosferici, a radiazioni ionizzanti o ultraviolette, l'a-buso di farmaci, il fumo e l'attività fisica intensa sono in grado di au-mentare pericolosamente la sintesi di radicali liberi. Osservando da vici-no la pelle di una persona che si espone frequentemente al sole senzaprotezione, possiamo renderci conto dell'effetto dannoso di questi "pro-dotti di rifiuto". Facendo la stessa cosa con uno sportivo rimarremmoprobabilmente colpiti dal suo aspetto giovanile. Se da un lato l'attivitàfisica aumenta la sintesi di radicali liberi (come avviene in caso di espo-sizione prolungata ai raggi solari), dall'altro l'allenamento rende i siste-mi antiossidanti di origine enzimatica molto più efficaci. Ancora unavolta il binomio tra alimentazione corretta ed attività fisica si confer-ma l'arma migliore per combattere l'invecchiamento e prevenire pato-logie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, l'Alzheimer e laSLA, e alcune patologie a carico del sistema cardiovascolare come l'ate-rosclerosi. Per fare il pieno di antiossidanti si consiglia di mangiareogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura (ne conten-gono in misura maggiore il succo d'uva nera e i mirtilli e tra le verdureil cavolo verde e gli spinaci, ma ovviamente li ritroviamo in tutta lafrutta e verdura). Inoltre per combattere la produzione di radicali libe-ri è bene limitare l'apporto calorico complessivo ed il consumo di gras-si, sale, fritture, salumi e carni cotte alla griglia... addio barbecue!!

*Per consigli, informazioni e domande scrivete alla nostra consulen-te che vi risponderà su Gente Comune o [email protected]

In alcune delle passaterubriche ho parlato dicome per affrontare mo-menti avversi (salute, la-

voro, relazioni) sia inevitabilefare i conti con le proprie ri-sorse interiori. In particolarenell'articolo sulla difficile si-

tuazione lavorativa ed economica di questo perio-do, ho introdotto il concetto di resilienza e al ri-torno dall'estate mi è sembrato utile sottolinearecome per ricaricarsi ed affrontare nuovi impegni enuove sfide sia fondamentale "ricominciare" da sestessi.Proviamo a tracciare un breve percorso, che con-cretizzi l'idea di ricominciare dalle proprie risorse,proprio quando la situazione esterna si fa più du-ra, ritrovare quel faro di cui si legge e si sente par-lare un pochino ovunque, la famosa AUTOSTIMA. Insieme all'assertività e all'autoefficacia, l'auto-stima è tra i costrutti psicologici più infiltrati nellinguaggio comune, quelle tre A importantissimeper vivere più sereni, ma non se restano concettiastratti letti su un settimanale o ascoltati in unsalotto televisivo. E allora che si fa? Sono carat-teristiche date alla nascita? Si comprano da qual-che parte?! Come per tutte le componenti dellapersonalità umana, molto è determinato dallapropria infanzia, dall'ambiente familiare e dallastoria personale, ma niente è immodificabile. Anche per l'autostima si può pensare ad un lavo-ro di potenziamento, sia informandosi sul proprio"livello di partenza" sia sugli strumenti per mi-gliorarla.L'autostima è un costrutto fondamentale per ilbenessere ed uno scarso sviluppo è presente intantissime condizioni di disagio psicologico, co-

me ansia, insicurezza, dipendenze o problemi ali-mentari. Ha una struttura complessa, nella qualeagiscono fattori interni ed esterni, passati e pre-senti, sociali ed individuali. Studi recenti indivi-duano l'esistenza di un autostima globale compo-sta di tante "autostime" contestuali, ciascuna ri-ferita ad uno specifico "ambiente" di vita (es. fa-miglia, corpo, scuola, sport, relazioni sociali).L'autostima non vuol dire perfezione, ma cono-scenza e accettazione dei propri punti di forza edi quelli di debolezza; si basa su 4 "pilastri": la consapevolezza di sé (le persone con bassaautostima non si valutano in modo obiettivo,tendono a sottostimare le proprie qualità ingi-gantendo i difetti, generando il senso di inade-guatezza), il riconoscimento dei propri bisogni, (sonoalla base di ogni nostra azione ed è importantesaperli riconoscere e accettare. Non c'è niente dicolpevolizzante nel provarne di spiacevoli, es. larabbia, sono naturali), la responsabilità personale (prendersi la re-sponsabilità di successi e anche di eventuali fal-limenti, non attribuendo tutto a cause esterne), l'autovalutazione positiva (ovvero avere unavoce interna che esamina in modo costruttivo an-che gli errori, non come un giudice severo e di-struttivo).Per approfondimenti, invio questionari di autova-lutazione, suggerimenti bibliografici, in partico-lare di manuali di self-help, potete scrivere all'e-mail sotto indicato.

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della

D.ssa Chiara Camperi - [email protected]

Tre sono… le A che devo portare con me!

L'estate è finita e il rientro a scuola è sinonimo di studio, addio giochi all'aria aperta e diverti-menti con gli amici! Ma… di che giochi stiamo parlando? Oggi, quali sono i divertimenti pre-feriti dai bambini? Uno studio dichiara che il gioco di gruppo, amato dai maschietti è il pal-lone e per le femminucce è l'hula hoop o le figurine. Il computer e la Play Station rimango-

no, nonostante tutto, i primi in classifica come strumento di gioco… peccato che queste piattafor-me prediligono il gioco in casa e quindi in solitudine! Tutta questa tecnologia ha fatto dimentica-re i vecchi e cari "giochi d'infanzia": biglie, un due tre stella, la campana, nascondino, la bella lavan-derina, palla avvelenata, i 4 cantoni, la bandiera, guardie e ladri, zacca e poni (lo schiaffo del sol-dato). Questi sono solo alcuni dei giochi che un tempo hanno emozionato e divertito. Volete sape-re le regole di alcuni giochi? "Strega comanda colore": la "strega" è il giocatore che "sta sotto", ilsuo obiettivo è quello di catturare gli avversari pronunciando la frase "Strega comanda color…"(es. rosso). A quel punto, gli altri giocatori dovranno cercare un oggetto del colore indicato e met-tersi in salvo toccandolo. Il compito della strega è catturare uno dei giocatori toccandolo, prima chesi sia messo in salvo. Il giocatore catturato diventa "strega" nel turno di gioco successivo. "Ac-chiappa figurine": ogni giocatore mette in terra 5 figurine, con il gesso disegna un cerchio intor-no ad esse e con una pietra piatta (facendola scivolare a terra), cerca di mandare le figurine fuoridalla linea tracciata. Il primo che ci riesce si "acchiappa" la figurina dell'avversario! "Regina Reginella": Uno dei bambini svolge il ruolo della regina e tutti gli altri quello degli amba-sciatori. Regina e ambasciatori si pongono ai due estremi del campo da gioco. Ciascun ambasciato-re, a turno, recita la seguente filastrocca: "Regina reginella, quanti passi devo fare per arrivare altuo castello con la fede e con l'anello?" La regina risponde assegnando al giocatore un certo nume-ro di passi, associato ad un animale. Ad esempio: 5 passi da leone, 4 passi da canguro… e così via. Il giocatore deve eseguire il numero di passi assegnato, imitando il relativo animale. Scopo del giocoè raggiungere per primi la regina.La regina ha completamente in mano l'esito e la durata del gioco perché può liberamente assegna-re i passi più sfavorevoli - come quelli da formica o, addirittura, da gambero, che vanno eseguitiall'indietro - oppure quelli che consentono loro di raggiungerla per primi. Il divertimento sta pro-prio nel ruolo della regina e, nell'interpretare nel modo più efficace i passi assegnati, anche quandosono sfavorevoli. Buon divertimento!

Erika Rossi

SPAZIO BIMBI

Giochi d'infanzia

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Extras - Di tutto di più 23

Sotto il Monte Lamia, nella catena degli Ausoni, si snoda un intrico di grotte at-traversate dalle acque limpide del Rio Obaco: sono le Grotte di Falvaterra, situa-te a circa due chilometri dall'omonimo paese, lungo la SP per Castro dei Volsci.L'apertura ufficiale è in programma per la prossima primavera ma i primi 200 me-

tri del percorso sono già visitabili. Per il futuro è previsto uno sviluppo di quasi tre chi-lometri che si unirà a quello di Pastena, per un totale di oltre cinque chilometri. L'in-tero complesso delle grotte di Pastena - Falvaterra diverrà così uno tra i più estesi del-l'Italia Centrale.Elementi caratteristici delle grotte di Falvaterra sono la ricchezza di acqua, che formacascate e laghetti, e le bianchissime concrezioni di carbonato di calcio dalle forme sug-gestive come la Medusa, le Fette di Prosciutto, l'Elefante. Essendo abitate da una faunaipogea particolare e variegata, durante la visita è facile avvistare pipistrelli e rane. L'accesso è consentito anche ai portatori di handicap grazie a percorsi a basse penden-ze e l'eliminazione di scale.Le grotte sono aperte al pubblico nei giorni festivi e prefestivi con i seguenti orari: sa-bato ore 14-15-16-17 - domenica ore 9-10-11-12E' possibile, su prenotazione, visitarle anche nei giorni feriali. Per altre informazioni e contatti: Comune di Falvaterra - 0775/90043 - www.grotte-difalvaterra.it - [email protected]

Serena Sperduti

La provincia di Frosinone è ricca di posti suggestivi e poco conosciuti. Vi proponia-mo qualche località da visitare per praticare un po' di turismo nostrano.

GROTTE DI FALVATERRA E RIO OBACO

Intervallo

CARTA CANTA

Genere: romanzo

Voto dei lettori su aNobii:

Citazione dal libro: "Forse non sono sepolto in uncampo francese, eppure continuo ad aggirarmi laggiù.Il mio spirito di certo. Mi limito a respirare. E c'è unabella differenza tra respirare ed essere vivi."

1918, prima guerra mondiale: i destini di alcuni gio-vanissimi soldati inglesi si intrecciano fatalmente intrincea e nella vita. Le loro passionali guerre private, combattute faticosa-mente controcorrente, non sono meno sofferte diquella combattuta sul suolo francese. Chi scampa alfuoco nemico non si salverà dalla rigida morale dell'e-poca o, peggio, dal rimorso per i propri errori. Dalla storia emergono, con naturalezza e senza pre-

giudizi, temi difficili quali l'obiezione di coscienza o l'omosessualità.John Boyne è lo stesso che ha scritto Il Bambino con il pigiama a righe, romanzoche ha commosso il mondo. La sua scrittura, ricca di forti emozioni e di colpi discena sapientemente giocati, spinge il lettore a divorare il libro in poco tempo.

JOHN BOYNE

NON ALL'AMORE NÉ ALLA NOTTE

consigli per le letture di Serena Sperduti

PPiilllloollee ddii ssttoorriiaa

Nel numero di settembre abbiamo iniziato il discorso sulla rivalutazione dell'ope-rato di papa Pio XII durante il terribile 1944 con la testimonianza di Emma Ala-tri. Continuiamo ora con testimonianze di altissimo livello. In un articolo com-parso su "Le Monde" il 13 dicembre 1963 P.E. Lapide, già console israeliano a

Milano, sostenne: "Posso certificare che il papa in persona, la Santa Sede, i nunzi e tuttala Chiesa Cattolica hanno salvato da 150000 a 400000 ebrei da morte certa. MonsignorRoncalli mi ricordò che sempre aveva agito su ordine di Pio XII". La Commissione Ame-ricana per il Benessere degli Ebrei scrisse, in segno di gratitudine, a Pio XII il 21 luglio1944: "Siamo profondamente commossi da questo notevole spettacolo di amore cristia-no e dalla protezione accordata agli ebrei italiani dalla Chiesa Cattolica e dal Vaticanodurante l'occupazione tedesca dell'Italia, specie perché i rischi per quanti concedevanotale asilo dovettero essere immensi". Ci sembra quindi provato oltre ogni dubbio che l'o-pera umana svolta da Pio XII in soccorso degli ebrei d'Europa durante la seconda guer-ra mondiale, non solo con generose donazioni, ma nascondendo gli ebrei dai loro perse-cutori, rientra nelle più degne e caritatevoli tradizioni della Chiesa Cattolica. E come nelnumero scorso di Gente comune concludiamo: "Bentornato Pio XII!".

Patrizio Minnucci, storico

Rivalutazione di Pio XII: testimonianzeautorevoli

Il primo Novembre 1975 a Roma, Pier Paolo Pasolini rilascia a Furio Colomboun'intervista da intitolarsi, profeticamente, "Siamo tutti in pericolo". Il peri-colo viene dal fatto che ormai non ci sono più esseri umani, proprio perché -dice Pasolini - "il potere è un sistema di educazione che ci divide in soggio-

gatori e soggiogati", e al termine dell'intervista conclude "[il potere] ha bisogno didare la sprangata, di aggredire, di uccidere…". In quella stessa notte, tra il primoe il due novembre, dopo l'intervista e dopo una cena con Ninetto Davoli e la sua fa-miglia, Pasolini muore assassinato all'Idroscalo di Ostia. Sul "Messaggero" di lunedì3 novembre sono riportate le parole di Maria Teresa Lollobrigida: "Il morto l'ho sco-perto io. [….]. Aveva la testa fracassata. I capelli impastati di sangue. Stava a fac-cia in giù, con le mani sotto… canottiera verde a maniche corte, un blue jeans mac-chiato di grasso di macchina, stivaletti marrone alti fino alla caviglia, una cinturamarrone…". Su questa testimonianza e soprattutto sulla posizione del corpo e del-l'aspetto del cadavere furono svolte le indagini. Se si è trattato di delitto politico oprestazione omosessuale a pagamento sconfinata in tragedia, ancora non si è sapu-to; la sentenza conclusiva del processo riconobbe in Pino Pelosi, detto la rana, l'u-nico responsabile dell'omicidio, compiuto "in concorso con ignoti". Recentemente ilPelosi ha dichiarato di aver agito con persone note, di non aver ucciso Pasolini, vit-tima di un'imboscata fascista. Gli esecutori sarebbero stati "mandati" a uccidere ilpoeta da esponenti politici collusi con la mafia. Tali dichiarazioni sono al vagliodegli inquirenti. Speriamo che la verità venga finalmente a galla.

Patrizio Minnucci, storico

Avvenne...... a novembre

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