Gente Comune Settembre 2010

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Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copie Chiuso in tipografia il 20/09/2010 Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 8 - Settembre 2010 TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT DISOCCUPAZIONE La crisi "affoga" la Ciociaria; Cassa Integrazione Straordinaria alle stelle pag. 2 INQUINAMENTO AMBIENTALE Tutti i siti "a rischio" per la salute in provincia di Frosinone pag. 4 La sicurezza sul lavoro non è più un’emergenza ma non perché ri- solta, viste le mille morti bianche che avvengono in Italia in un an- no, ma perché ormai è diventato un fenomeno cronico. Servono misure drastiche. Editoriale a pag. 2 VARIE ALATRI Il mancato finanziamento per le Mura megaliti- che scatena la polemica pag. 13 ALMANACCO Ottobre mese del Benessere Psicologico, consulti gratuiti a Frosinone pag. 22 AMBIENTE APERTURA Morti "bianche", urge una svolta culturale

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Distribuzione gratuita - Tiratura 15.000 copieChiuso in t ipografia i l 20/09/2010

Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di FrosinoneAnno XVII n° 8 - Settembre 2010

TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-CCOMUNE.IT

DISOCCUPAZIONE

La crisi "affoga" la Ciociaria;Cassa IntegrazioneStraordinaria alle stelle

pag. 2

INQUINAMENTO AMBIENTALE

Tutti i siti "a rischio" per lasalute in provincia diFrosinone

pag. 4

La sicurezza sul lavoro non è piùun’emergenza ma non perché ri-solta, viste le mille morti biancheche avvengono in Italia in un an-no, ma perché ormai è diventatoun fenomeno cronico. Servono misure drastiche.

Editoriale a pag. 2

VARIEALATRI

Il mancato finanziamento per le Mura megaliti-che scatena la polemica pag. 13

ALMANACCOOttobre mese del Benessere Psicologico, consultigratuiti a Frosinone pag. 22

AMBIENTEAPERTURA

Morti "bianche", urge una svolta culturale

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2 Speciale occupazioneL’editorialeMorti davvero"bianche"???

"Le chiamano "morti bianche",perché l'aggettivo bianco alludeall'assenza di una mano diretta-mente responsabile dell'accaduto,invece la mano responsabile c'èsempre, più di una…"

Sono stufo di sentir parlare poli-tici e amministratori o sindacali-sti in televisione ad ogni inciden-te mortale sul lavoro di questaemergenza, visto che il termine"emergenza" per sua natura con-nota qualcosa di estemporaneo,di improvviso, di incontrollabile,di "non permanente o cronico".Tutt'altro rispetto alla realtà. Daanni ormai assistiamo inermi einerti ad articoli di cronaca lacri-mevoli, da ultima la strage di Ca-pua dove hanno perso la vita 3 o-perai in una cisterna utilizzataper i processi di fermentazione inuno stabilimento chimico-farma-ceutico, oppure l'assurda mortedella donna quarantaseienne no-stra conterranea di Sgurgolaschiacciata dall'ascensore chestava pulendo, oppure ancora l'o-peraio di 40 anni morto pochigiorni addietro a seguito delle fe-rite riportate in un incidente nelcantiere nautico di La Spezia do-ve lavorava… insomma una stra-ge continua, puntuale, massa-crante, che non può più esseredefinita "emergente" ma CRONI-CA. E da questo cambio di agget-tivo scaturisce non solo una dif-ferenza formale di terminologiama una vera e propria rivoluzionesemantica, di significati, che de-ve costringere le autorità (e qui iltermine è appositamente vago vi-sta la vastità di soggetti pubblicie non che si occupa di sicurezzasul lavoro) a cambiare atteggia-mento e a mettere in campo nuo-ve soluzioni, concrete e passareal contrattacco visto che l'Italiasi sta giocando oltre 1000 vite u-mane ogni anno per incidenti sullavoro! Certo la tendenza alla di-minuzione registrata negli ultimidue anni, sui dati diffusi dal-l'Inail, è già qualcosa, ma un Pae-se civile non può permettersi difar morire mille persone l'annoquando, magari, basta un nonnulla per salvarle.

"Le chiamano "morti bianche",ma in realtà sono nere, non soloperché ogni morte è "nera" di persé ma perché spesso, quasi sem-pre, le vittime non risultano nem-meno nei libri paga dei loro "pa-droni": padroni della loro vita. Edella loro morte."

Le due citazioni che ho volutopresentare sono estratte da un in-tervento molto interessante fattoda un operaio metalmeccanico erappresentante dei lavoratori diFirenze sul Blog di Nalya (http://nalya.wordpress.com/2010/05/25/le-chiamano-morti-bianche/)

L’Editore

FROSINONE - Il tasso di disoccu-pazione della provincia di Fro-sinone schizza all'11%, tre puntiin più rispetto al dato medio re-gionale. Spulciando fra gli iscritti ai quat-tro centri per l'impiego attivi inprovincia, si contano qualcosacome 98.449 disoccupati, vale adire 7.450 in più rispetto alla fi-ne dello scorso anno. Allarme e preoccupazione ancheper il futuro, vista la crisi produt-tiva che ha colpito molte impresedel territorio. Sono numerosi iposti di lavoro a rischio, pensia-mo ad aziende come la Videocon,Cst-Net, Sistema Compositi Ma-rangoni Tyre, Bioprogress, pernon parlare delle scarse prospet-tive di crescita produttiva perFiat e il suo vasto indotto. I segretari provinciali della CislPietro Maceroni e quello dellaCgil Benedetto Truppa hanno lan-ciato l'allarme evidenziando unaumento sempre più forte dellacrisi nel nostro territorio, snoc-

ciolando numeri difficili relativialle richieste di ammortizzatorisociali. Per capire la dimensione

e la drammaticità dei dati - sot-tolineano i sindacati - si pensiche le ore sommate di cigs delleregioni Basilicata, Calabria e Si-cilia raggiungono appena il tota-le delle ore della nostra provin-

cia. Il dato è ancora più impor-tante se si pensa che in molti ca-si la cigs in deroga è l'anticamera

del licenziamento e soprattuttofa preoccupare l'utilizzo in setto-ri quale quello manifatturiero,fondamentale per l'economia delnostro territorio. Un lavoratore su 4 nella nostra

provincia ha usufruito degli am-mortizzatori sociali e le famiglieinteressate hanno già perso circa4000 euro di salario e, dato adoggi non più sostenibile, è chemolti di loro da mesi non perce-piscono alcuna quota salariale inquanto il governo non copre ifondi relativi alla Cig in deroga. I sindacati chiedono da subito algoverno di definire immediata-mente una politica industriale alfine di rilanciare l'economia e,soprattutto in questa fase, soste-nere i lavoratori pagando quandodovuto a partire dai soldi pro-messi per gli ammortizzatori so-ciali. Concludono inoltre i segre-tari provinciali: "Si continua adorganizzare una presenza per lagiornata di mobilitazione euro-pea, prevista per il 29 settembre,allestita dalla Confederazione Eu-ropea dei Sindacati contro le mi-sure antipopolari adottate daipaesi europei, a partire dal no-stro, per contrastare la crisi fi-nanziaria in atto". B. S.

Cresce la disoccupazione in Ciociaria

I dati sull'occupazione in Italia e in Europa, una panoramica poco confortante con qualche spiraglioDisoccupazione: record in Italia e in Europa(ma non in Germania, Austria e Olanda).A parte la provincia di Frosinone, anche il re-sto d'Italia deve fare i conti con una disoccu-pazione da record, in particolare nella fasciagiovanile della popolazione (15-24 anni). Il tasso di disoccupazione a luglio 2010 (ulti-mo dato) è fissato all'8,4%. Secondo altre sti-me, altri 600mila posti sono comunque a ri-schio. In un anno, ovvero da aprile 2009 allostesso mese del 2010, il numero di occupatiin Italia è diminuito di 307 mila unità. Lo co-munica l'Istat nella stima mensile provvisoria,sottolineando che ad aprile 2010 il numero dioccupati è pari a 22 milioni 831 mila unità(dati destagionalizzati), in aumento dello0,2% rispetto a marzo, ma inferiore all'1,3%rispetto ad aprile 2009. Il tasso di occupazio-ne è quindi pari al 56,9%, in aumento rispet-

to a marzo di 0,1 punti percentuali, ma infe-riore di 0,9 punti percentuali rispetto ad apri-le dell'anno precedente. Il numero di personein cerca di occupazione ad aprile 2010 risultapari a 2 milioni 220 mila unità, in crescitadell'1% (+21 mila unità) rispetto al mese pre-cedente e del 20,1% (+372 mila unità) rispet-to ad aprile 2009. Il tasso di disoccupazionegiovanile (15-24 anni) ad aprile è salito al29,5% con un aumento di 1,4 punti percen-tuali rispetto al mese precedente e di 4,5punti percentuali rispetto ad aprile 2009. Sitratta del dato più elevato da quando esisto-no le serie storiche mensili, ovvero dal 2004. Si tratta di una riduzione di ben 11 punti per-centual i (-485mila occupati in questa fa-scia d'età) per cui si può affermare che l'im-patto della crisi abbia travolto i giovani e sal-vato parzialmente gli altri grazie alla Cassa

integrazio-ne (che aFrosinone èpari (in oreautorizza-te) a quelladi Sicilia,Pug l ia eBasilicatamesse in-sieme). Più in generale, a livello di Unione Europea, itassi di disoccupazione sono molto diversi esi va dal 20,3% della Spagna (vero record ne-gativo) al 3,8% dell'Austria (un livello da"piena occupazione" visto che per gli econo-misti un tasso di disoccupazione fino al 4% èconsiderato fisiologico). Peggio di noi la Francia (10% a Luglio) e laGrecia (11% dato di Marzo). Da notare che laGermania registra a Luglio un tasso di disoc-cupazione del 6,9%, più basso del 2007 (pri-ma perciò della crisi); del resto la Germania èanche il paese Ue che ha avuto il maggior in-cremento di PIL nel secondo trimestre del2010 ed è noto che per avere una riduzionedella disoccupazione è necessario crescere aritmi superiori all'1,5%. La Germania ha anche un basso tasso di di-soccupazione giovanile (10,4%), quasi duevolte più basso del nostro, anche se il piùbasso in assoluto spetta all'Olanda, con soloil 6,6% di disoccupati giovanili (4,4% ingenerale). A. A.

Dati sempre più allarmanti, sofferenze sempre più diffuse

ULTIME NOTIZIE VIDEOCON - Raggiunto l'accordo per la concessione della cassa integrazione per crisi azien-dale ai 1.300 lavoratori della Videocon di Anagni. La Regione Lazio, attraverso la Unionfidi,si farà carico delle anticipazioni per i dipendenti". Lo ha annunciato l'assessore al Lavoro eFormazione, Mariella Zezza, dopo l'incontro tenuto in Regione con i rappresentanti della so-cietà e delle organizzazioni sindacali e datoriali. L'Assessore ha ribadito che verrà seguitoattentamente l'iter per la reindustrializzazione di un sito strategico per l'economia del ter-ritorio, confermando la disponibilità a valutare anche un consistente impegno finanziariodiretto che possa far ripartire la produzione. Solo nell'ultimo anno la Regione ha pagatoquasi 42 milioni di euro a sostegno del reddito dei 1.300 dipendenti Videocon.

CASSA INTEGRAZIONE - Le ore di cassa integrazione totali della provincia di Frosinoneaumentano del 68%, tale variazione è imputabile alla Cig straordinaria che fa rilevare unacrescita del 1.350% (da 2,7 mln a 12,1 milioni). Le ore di Cig in deroga in provincia di Fro-sinone passano da 264 mila, nei primi otto mesi del 2009, a 3 milioni nello stesso periododel 2010, facendo osservare un variazione in percentuale del 1065 (FONTE centro studiConfindustria lazio) A. T.

Speciale a cura di:Alessandro Arcese, Bruno Sbaraglia

e Andrea Tagliaferri

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Primo Piano 3

Sanità ciociara, tutti tirano la stessa coperta…Sono settimane di fermento perla rete ospedaliera provinciale vi-sto che entro il 30 settembreprossimo la governatrice regiona-le Renata Polverini, in qualità diCommissario straordinario per laSanità nel Lazio, dovrà decideresulla riorganizzazione dell'interaofferta sanitaria regionale.In provincia di Frosinone sonomolti a muoversi, tra i più attivisono Annalisa D'Aguanno, chepromette che farà del tutto per-ché il territorio ciociaro, già pe-nalizzato su molti fronti, nondebba ancora pagare lo scotto didecisioni "piovute" da Roma. Ma,forse per un radicamento territo-riale personale, insiste molto, ol-tre che su Frosinone (come è ov-vio), su Cassino, Sora e Ponte-corvo per i quali ha ottenuto, asuo dire, rassicurazioni ampie econvincenti da parte del Com-missario straordinario della Aslfrusinate Mirabella nell'ultimo in-contro. Altri personaggi che in-

tervengono sulla questione sonoi Sindaci del Cassinate che addi-rittura sono scesi in piazza pochigiorni addietro per difendere il"Del Prete" dal rischio chiusura. Ovvio sottolineare che il cassina-te dispone anche di una voce im-ponente come il Presidente delConsiglio Regionale Mario Ab-bruzzese che, seppur nel rispettodel suo ruolo superpartes, noncederà mai a scelte penalizzantiper il suo "bacino" elettorale. Situazione diversa ci sembra, in-vece, quella a nord della provin-cia, dove l'annoso scontro tra l'O-spedale di Anagni e quello di Ala-tri non solo non tiene più banco,ma rischia di essere un bruttosegnale per i due ospedali in vi-sta del riassetto della rete ospe-daliera che, invece, necessita diquesti due ospedali perché sonogli unici di riferimento per un va-stissimo bacino di utenza che siestende da Alatri fino alle portedella provincia di Roma. Una vo-

ce che tenta di far entrare nell'a-genda del dirigente ASL Carlo Mi-rabella e della neogovernatrice

Polverini le sorti del nosocomiodi Alatri, è quella del Sindaco Co-stantino Magliocca, al quale for-se servirebbe qualche supportodai big politici del nord della Pro-vincia, e che nell'ultimo interven-to pubblico ha dichiarato quantosegue:

"L'ospedale di Alatri non chiude-

rà. Mi rendo conto che quantoriportato sulla stampa abbia potu-to ingenerare preoccupazione tra

gli operatori e tra gli utenti nonsolo di Alatri ma dell'intera terri-torialità. Posso affermare che ilSindaco sta seguendo la vicendacon attenzione ed efficacia con-frontandosi costruttivamente siacon il Governo Regionale che conla Dirigenza della Asl ed il rappor-to con il Commissario dott. Mi-rabella è sempre stato sull'argo-

mento assolutamente franco, a-vulso da qualsiasi risvolto campa-nilistico e basato su considerazio-

ni di carattere oggettivo. Tengo aprecisare che il piano regionaleparla di razionalizzazione dell'of-ferta sanitaria per elevare il livel-lo delle prestazioni e tutelaremaggiormente la salute pubblicaevitando che il cittadino si rechiin strutture che non possono difatto essere adeguatamente ri-spondenti alle necessità.

L'ospedale di Alatri è ubicatofuori del centro storico, conuna buona viabilità di acces-so, è dotato di una elisuper-ficie che può esser utilizzatah24, ha un reparto di riani-mazione ben attrezzato, haun pronto soccorso che adoggi ha già effettuato20.000 accessi, ha un confortalberghiero di buon livellocon camere di degenza aquattro letti con servizi, haquattro sale operatorie e unasala parto in grado di assiste-re tre parti in contempora-nea, parti che nell'anno cor-rente se continuerà l'attualetrend in crescita supereremole 800 unità. Non dimenti-chiamo l'ampio parco esternoe la superficie dedicata alparcheggio che di recente èstata ulteriormente ampliata.Non sottovalutiamo il note-vole investimento che si staconcretizzando con la ristrut-turazione esterna che sta fa-cendo assumere all'interastruttura un aspetto gradevo-le. Voglio fare un'ultima osser-vazione, l'ospedale di Alatri alpari di quelli di Sora e Cassinoè compreso nel piano del Pre-sidente Polverini che individuain Frosinone il Dea di riferi-mento>.

Andrea Tagliaferri

Le posizioni dei politici nostrani in vista del progetto di riordino della rete ospedaliera che laGovernatrice Regionale Renata Polverini presenterà entro il 30 settembre

OSPEDALE DI FROSINONE: Alessandra Mandarelli (Presidente della CommissioneSanità del Lazio) ha assicurato l'apertura del nuovo nosocomio entro breve, risol-

ta la questione del personale al quale la Regione sta lavorando.

OSPEDALE DI ALATRI: in via di ultimazione i lavori di ristrutturazione dell'intera facciata e dell'impian-tistica che dovrebbero essere completati entro metà ottobre. Assieme al già funzionante eliporto, alnuovo parcheggio per 100 auto e agli impianti energetici di ultima generazione, potrebbe essere unodei punti di forza per il rilancio della struttura.

NEWS

La nuova facciata del S. Benedetto di Alatri Il nuovo Ospedale di Frosinone F. Spaziani

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Filippo Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci, Carlo Capone, Mariella Minnucci,

Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri,Riccardo Strambi, Daniela Calicciotti, Serena Sperduti,Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi,

Chiara Camperi, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese,Fabio Padovani, Erika Rossi, Davide Strambi, Franco Malandruccolo, Stefania Del Monte,

Alfredo Salomone

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 20/09/2010

Progetto Salute e Prevenzione

Responsabile di zona Lucia Saviano

Alatri - Via Aldo Moro, 19Tel. 0775 447213 - Cell. 3896974038 e 3387019043

www.riccadomus.com

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Ambiente4

Una terra (e un'aria) intrisa di velenoSe pensate che l'inquinamentoambientale sia un fenomeno cheriguarda solo altre parti del mon-do (e il pensiero va alla BP e al di-sastro nel Golfo del Messico), sie-te fuori strada. Anche la Ciociaria,è una zona dove l'aggressione alterritorio, la presenza di rifiutitossici, lo smaltimento illegale disostanze nocive sono così diffusiche non si può essere tacciati diallarmismo se parliamo di emer-genza ambientale. Il caso del "fiu-me dei veleni", ossia il Sacco, ha

portato all'attenzione di tutti unasituazione difficile, le cui conse-guenze ricadono sulla salute dimigliaia di cittadini. Senza di-menticare un problema più "silen-zioso" e, forse per questo, più in-fido e pericoloso: l'esposizione al-l'amianto, fonte dell'aumento dipatologie tumorali. Come meno"audience" ha, in alcuni casi, il ri-trovamento di discariche in cui sipuò rinvenire di tutto. Velenisparsi nel terreno, nell'aria, nelnostro habitat, nel nostro corpo.

E non dimentichiamo gli interessiche guidano le cosche camorristi-che della vicina Campania, che datempo guardano al Lazio (Fro-sinone inclusa) per i loro loschitraffici illeciti. In questa pagina offriamo unacarrellata degli episodi più ecla-tanti verificatisi in Ciociaria negliultimi tempi. Alla classe politica ealle autorità preposte l'incarico distudiare e realizzare un piano didifesa dell'ambiente da qualsiasiattacco.

I disastri ambientali, grandi e piccoli, che minacciano la Ciociaria

Valle del Sacco, breve excursus storico Ceprano, fusti di sostanze tossiche sepolti Più di 200 fusti impilati sotto terra e ce-mentati in superficie da 50 centimetri dicalce struzzo. Questo è quanto hanno ri-trovato, in Via Scaffa a Ceprano, gli uomi-ni della Guardia di Finanza, che hannoportato alla luce una vera e propria bombatossica. Il ritrovamento è avvenuto nell'ambitodell'operazione "Bring to Light", che hamesso subito in evidenza preoccupantirisvolti sia per il tipo di reato ambientalesia per l'estensione dell'area interessata.Basti dire che il rinvenimento è stato ef-fettuato in un terreno di 40 mila mq al disotto del quale giacevano pericolosi liqua-

mi e resti di sostanze pericolose. Resta an-cora da chiarire la contaminazione di que-ste sostanze con il terreno e con le a-cque, ricordando che, a soli tre metri dallazona, posta sotto sequestro, scorrono leacque del fiume Sacco e tutti intorno cisono abitazioni civili. Nel portare alla lucei sedimenti, alcuni componenti di vigilidel fuoco e guardia di finanza hanno accu-sato malori. I tecnici della Arpa non si sono volutiavvicinare e la zona è stata interamentemessa in sicurezza per evitare ulterioriesalazioni nell'aria.

Sulla centrale da 20,5 MW di Guarcino ci siamo già ampiamente soffermati in passato. Accanto alle problematiche di impatto ambientale di zona più volte sollevate da cittadi-ni e amministratori locali dei Comuni interessati (esalazioni nocive, riscaldamento del-l'atmosfera), volevamo soffermarci stavolta anche sugli aspetti negativi che tale combu-stibile ha nei confronti dell'ambiente più in generale: la coltivazione di palma da olio sta

infatti avendo un impatto fortemente negativo sulla salute dell'ambiente e sulle popola-zioni dei luoghi in cui la palma da olio ha origine. Negli ultimi anni la superficie colti-vata a palma da olio è cresciuta molto in fretta nell'Asia sud orientale; la terra destina-ta alla coltivazione della palma è strappata alla foresta. L'Indonesia ha già perso un quar-to delle sue foreste e ogni anno la deforestazione procede, alimentata da centinaia di incen-di incontrollati e illegali. Secondo il rapporto Onu per ogni dollaro guadagnato dall'industriadell'olio di palma se ne potrebbero perdere da 50 a 100 per le aumentate emissioni di CO2.

Guarcino e la centrale ad olio di palma

Quando si parla di inquinamento della Valle del Sacco ci si riferisce ad una lunga serie dieventi iniziata nel dicembre 2004, quando un allevatore di Segni comunicò al Servizioveterinario di Colleferro che il latte da lui prodotto veniva rifiutato dalla Centrale del Lattedi Roma, a causa di una sostanza non meglio identificata evidenziata dalle analisi chimi-che. Le indagini svolte hanno permesso di appurare la presenza nell'area di un inquina-mento diffuso causato in prevalenza dai derivati della lavorazione del "lindano", pestici-da prodotto fin dagli anni '50 ed utilizzato in campo agricolo fino alla fine degli anni '80,scaturito dall'area di produzione industriale ex Snia-Bpd e propagato lungo il corso delfiume Sacco. La procura della Repubblica di Velletri ha delegato i primi accertamenti aicarabinieri del Nas per gli aspetti di carattere sanitario e subito dopo il territorio interes-sato dagli inquinanti è stato costantemente monitorato dal Comando Stazione Forestale diSegni con il supporto del Nucleo Investigativo Centrale del Corpo forestale dello Stato edai carabinieri del Noe di Roma. Le attività di monitoraggio, unitamente a numerosi con-trolli e campionamenti fatti dall'Arpa, hanno determinato il sequestro di diverse aree, chesono state messe successivamente in sicurezza.

L'allarme diossina ad Anagni trae origine il 18 novembrescorso quando il sindaco Noto emise un'ordinanza con laquale dispose, a scopo cautelativo, il divieto di consumoe commercializzazione di frutta, foraggi, uova e pollame,prodotti entro un raggio di 500 metri dallo stabilimentoMarangoni Tyre. A tutelare il rispetto dell'ordinanza sonostati chiamati l'Arpa Lazio e tutte le forze dell'ordine. Perla Marangoni "i continui controlli sull'impianto di termo-demolizione non hanno mai registrato la presenza di dios-

sina". Riguardo l'indiziato "carbon black" (presente nelciclo produttivo dei pneumatici) per il quale la MarangoniTyre scrisse che "non è considerato un composto tossico opericoloso per l'ambiente", tuttavia, va precisato chel'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), havalutato che il "nero carbone è probabilmente canceroge-no (Lista delle sostanze cancerogene Iarc Gruppo 2B |Gruppo 2B)". Sulla questione, anche a seguito della nuo-va ordinanza del sindaco, è intervenuta anche Legam-

biente che, con una nota diffusa il 23 novembre 2009,chiese di "negare il rilascio dell'autorizzazione di compa-tibilità ambientale, con conseguente rinnovo e modificadell'autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), per lo sta-bilimento Marangoni". Legambiente fa presente che già nel 2005 per l'area fudichiarato lo stato di emergenza ambientale e che la boni-fica è ancora molto lontana dal risultato.

Anagni, la diossina e il ruolo del carbon black

Dopo anni di battaglie, denunce, manifestazioni, nello scorso luglio èstata sequestrata la discarica provinciale di Cerreto, sita nel territoriodi Roccasecca. Il sequestro è avvenuto ad opera del Noe, il NucleoOperativo Ecologico dei Carabinieri di Roma. L'operazione ha portato alla luce un traffico di rifiuti nocivi che veni-vano mescolati con i normali rifiuti e versati in discarica. La società"Mad" che gestisce la discarica è stata posta sotto sequestro a segui-to di un'istanza del Presidente della Provincia di Frosinone, AntonelloIannarilli, nella quale, oltre a ribadire quanto già indicato dal presi-dente della Provincia, si evidenzia che nella discarica gestita dallavenivano conferiti, tramite la Aquaser srl, i fanghi provenienti esclusi-vamente dagli impianti di depurazione urbana gestiti da Acea Ato 5 eda Acea Ato 2. Adesso, dopo il sequestro, si spera nel ripristino di uncorretto e legale ciclo di smaltimento dei rifiuti.

Roccasecca, quella discarica zeppa di... polemiche La vicenda dell'inceneritore car-fluff la cui autoriz-

zazione operativa è stata chiesta dalla "Marangoni"di Anagni all'Ufficio regionale per la Valutazione diImpatto Ambientale (VIA), dietro la presentazionedi un progetto di adeguamento dell'attuale inceneri-tore di pneumatici esausti all'incenerimento del car-fluff, richiede un doveroso approfondimento. Il car-fluff è costituito dai residui della rottamazione degliautoveicoli. Il suo incenerimento genera la diffusio-ne di sostanze inquinanti, in primo luogo di diossi-ne, le cui conseguenze sono micidiali per la salute eper l'ambiente. Questa attività si pone in completadiscontinuità con quella per la quale lo stabilimen-to "Marangoni" è sorto. Le attività agricole e di allevamento sarebbero ine-

sorabilmente colpite, come in parte già accade, cosìcome sarebbero svalutati beni immobili, terreni ecase, oltre alle attività commerciali. La bocciaturadel progetto di inceneritore di car fluff ad Anagni inconferenza dei servizi regionale, grazie in primo luo-go all'operato del Coordina-mento delle associazionianagnine citate, nonché delle istituzioni locali, è unevento epocale. Per la prima volta viene bocciato un progetto poten-zialmente ad alto impatto ambientale, localizzato inuna zona doppiamente inopportuna. La Provincia di Frosinone, in particolare l'assessoratoall'ambiente, sta cercando con coraggio e determina-zione di fare chiarezza sulle passate gestioni dell'inte-ro ciclo dei rifiuti.

Anagni, bocciato il progetto Car fluff

Servizio a cura di: Pietro Antonucci e Alessandro Arcese

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News dal Capoluogo6

Open Day all'ABB Sace, quando il buon lavoro crea futuro

Nell'ambito del progetto "ABBia-mo Voce", sabato 4 settembrepresso lo stabilimento ABB SaceDivision di Frosinone si è svoltala cerimonia per la premiazionedei colleghi che hanno maturatopiù anni di anzianità aziendale. Nell'occasione sono state apertele porte dell'azienda alle famigliedei dipendenti. Come sottolinea-to dall'ing. Giampiero Frisio, di-rettore generale di ABB Division,"Il riconoscimento dell'impegno,del buon lavoro e dei traguardiraggiunti sono i valori alla basedell'iniziativa, indispensabile peril futuro e lo sviluppo della no-stra azienda e della società nelsuo complesso". Per questo moti-vo ABB ha premiato i dipendentiche hanno raggiunto il maggiornumero di anni di anzianità diservizio (alcuni alla soglia dei 40anni di lavoro in ABB), premiati

con un bellissimoorologio da polsodella migliore marca. Presenti alla cerimo-nia il direttore delpersonale ABB Sacedott. Massimo Guer-cio, il direttore distabilimento ing. Gio-vanni Frassineti, il

presidente di Confindustria Mar-cello Pigliacelli e il sindaco dellacittà Michele Marini oltre al pre-sidente regionale dell'Anla Rober-to Malasoma. Protagonisti dellagiornata le famiglie: circa 2500persone, accolte da volontari,hanno potuto conoscere da vici-no il luogo dove lavorano i propricari, partecipando alle visite gui-date delle linee produttive e per-correndo il tour dell'area indu-striale. Per i bambini non sonomancati i clown, l'area dei pallo-ni gonfiabili, i trucca-bimbi edun angolo play-station, oltre algiro esterno della fabbrica effet-tuato su un simpatico trenino. Una giornata ricca di appunta-menti e momenti conviviali, co-me l'incontro con i vecchi colle-ghi, come lo scrivente che ha tra-scorso oltre 30 anni in questoambiente. Tutto questo è stato

possibile grazie al lavoro di squa-dra di un nutrito numero di di-pendenti che ha partecipato findall'inizio all'organizzazione del-l'evento. "Lo slogan che ha ac-compagnato l'intera manifesta-

zione "Il buon lavoro crea futuro"rappresenta - ci dice MassimoGuercio - l'augurio che la capaci-tà di innovare e di trovare nuovistimoli accompagni il nostro im-pegno quotidiano, per il nostro

futuro e delle nostre famiglie". Dopo le premiazioni, i giochi e levisite guidate, la giornata si èconclusa con un meritato e riccobuffet.

Bruno Sbaraglia

Due importanti cerimonie per premiare l'impegno e i traguardi raggiunti

Sono numerose le segnalazioni provenienti da variComuni della Provincia di Frosinone, relative acomportamenti illegittimi messi in atto dall'Ital-cogim, principale distributrice di gas nella provin-cia di Frosinone. Ad un anno di distanza dall'emis-sione della delibera dell'Aeeg che prevedeva la re-visione delle tariffe per la fornitura di gas a decor-rere dal 1° luglio 2009, ancora oggi si stanno veri-ficando disagi in tutta la provincia con distacchiper morosità. In particolare sta accadendo che,con un anno di ritardo, l'Italcogim stia effettuan-do i conguagli che, in alcuni casi, superano digran lunga i 1000 euro. Secondo l'associazione"Codici", tale modalità di operare risulta essereillegittima perché la società è tenuta, per buonafede, ad applicare i conguagli a partire dal mo-mento della revisione delle tariffe; essi, inoltre,non devono riferirsi agli anni antecedenti. Inoltre,la società è obbligata ad effettuare la rateizzazio-ne se il conguaglio supera la media delle bollettericevute normalmente dall'utente. Se la media del-le bollette precedentemente ricevute è inferiore alconguaglio, la rateizzazione è obbligatoria su ri-chiesta dell'utente (per esempio: se la media è pa-

ri a 200 euro ed il conguaglio è di 600, esso puòessere pagato in 3 rate). Qualora, per volontà delfornitore, la rateizzazione non dovesse essere con-cessa, scatta l'indennizzo automatico a favore del-l'utente. Purtroppo, come dicevamo i disservizi peri consumatori non sono tardati a verificarsi. È ac-caduto che ad una famiglia di Arce, di rientro dallevacanze, sia stata staccata la fornitura di gas equesto perché considerata morosa dalla società. Aseguito della ricezione di un conguaglio di 1200euro, l'Italcogim aveva inizialmente rifiutato diconcedere la rateizzazione, ma successivamente larichiesta effettuata dall'utente presso l'ufficio lo-cale del gestore è stata accolta. Tuttavia, per lachiusura degli uffici durante il periodo estivo, l'u-tente non ha mai ricevuto i bollettini di pagamen-to ed è risultato essere moroso, motivo per cui èseguito il distacco del gas. "Codici" consiglia agli utenti che si sono trovatinella medesima condizione o che hanno avuto di-sagi a riguardo di inviare le segnalazioni all'Auto-rità per l'Energia Elettrica e il Gas (Aeeg) che prov-vederà a fare i controlli sul gestore.

Pietro Antonucci

ITALCOGIM, tra mille disagi e bollette salate

Frosinone: piste ciclabili cercasiSolo il 6% degli italiani usa la bicicletta per recar-si al lavoro, ma ben sette connazionali su dieci ri-tengono insufficienti le strutture ciclabili nelle cit-

tà. E' il risultato di un sondaggio (su un campioned'intervistati per tutte le regioni ndr) condotto trai visitatori di ''ExpoBici'', il salone della biciclettaapertosi oggi alla Fiera di Padova. Solo l'1 % delcampione ha risposto di considerare buona la pre-senza di strutture ciclabili in Italia, e il 4% appe-na sufficienti. Oltre al 67%, infine, ritiene grave-mente insufficiente la rete ciclabile nel Belpaese. Numeri inquietanti già di per se, ma siamo pronti ascommettere che questi diverrebbero ancora piùangoscianti (più di così?!?) se l'indagine si fossesvolta meramente tra gli abitanti di Frosinone,città dove le piste ciclabili sono praticamente as-senti, o quasi.

Classica storia ciociara che cozza con i dati nazio-nali. Nel 2010, infatti, è stato individuato un au-mento importante di percorsi ciclabili, arrivando al

record assoluto di 3.227 km su tut-to il territorio nazionale. Lagambiente allora, attraverso laricerca "L’ a-bici", ha fatto il puntosulla situazione ciclistica in Italia ementre città come Reggio Emilia,Lodi, Modena, Mantova, Vercelli,Cremona, Forlì, Ravenna, Cuneo,Ferrara e Piacenza s'innalzano acentri più "ciclabili" del Belpaese eintanto che, a Padova si assegna loscettro di più alta densità di vieciclabili con 140mila spostamenticiclistici giornalieri, Frosinone, ahi-noi, non entra in sostanza nemme-no in classifica. "Nella nostra zona, in particolare a

Frosinone, si continua a sottovalutare il cittadinoper dar spazio sempre a chi deve vendere" ha dettoa noi di Gente Comune Carlo Troccoli, Presidentedel Circolo di Legambiente di Ripi. "Abbiamo esa-minato il dossier sulle piste ciclabili eseguito daLegambiente e la situazione di Frosinone non cisorprende per nulla. Sono dell'idea che non serva-no opere assurde: l'importante è iniziare a stabilirepercorsi per rendere possibile un maggiore accan-tonamento dei mezzi inquinanti per avere anche unimpatto ambientale, consapevoli soprattutto cheFrosinone spesso risulta maglia nera nello smog inambito nazionale".

Riccardo Strambi

Per il Presidente del Circolo Legambiente di Ripi Carlo Troccoliurgono interventi immediati

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8 Provincia

La speranza di rinascere ha i colori della LibiaFIUGGI - Alla serata di gala cheil governo italiano ha offerto aMuammar Gheddafi era presenteanche il sindaco di Fiuggi, Fabri-zio Martini. Una presenza non ca-suale, poiché in un possibile in-teressamento economico dei libi-ci è stata vista una delle soluzio-

ni, delle strade di rilancio perl'impianto di imbottigliamentodelle acque fiuggine. Martini halavorato in questa coda dell'esta-te 2010 per tessere la tela deirapporti con Tripoli: prima l'in-contro a Roma, poi i contatti conl'ambasciatore sul suolo italiano.

Tutto quanto è necessario, in-somma, per rendere "appetibile"(se possiamo usare questo termi-ne) la realtà fiuggina agli inve-stitori dell'altra sponda del Me-diterraneo. Un'attenzione che giàsi è tradotta in qualche numero,che necessita però di conferme: i

libici intenderebbero portare laproduzione termale a 90 milionidi bottiglie, esportandone piùdella metà (50 milioni, ndc) pro-prio in Libia. Cifre (e soldi, diconseguenza) che vorrebbero direossigeno puro per le asfittichecondizioni economico-manage-riali di Fiuggi. Martini sta lavo-rando, in fatto di immagine e didiplomazia, in tal senso e va dasé che l'accordo non verrà chiusoin tempi brevissimi, ma per ilprimo cittadino fiuggino siamodavanti ad una possibilità che vapercorsa e sostenuta fino in fon-do. Non tutti si sono detti co-munque favorevoli alla Libia. Dall'IdV sono arrivate critiche, le-gate anche alle "uscite" piutto-sto singolari ascoltate dalla boc-ca del leader libico. Il partito diDi Pietro ha parlato senza mezzitermini di mire espansionistichesu Fiuggi: "La notizia, sebbenenon ci sorprenda, non ci fa certopiacere. Per quanti vengono dalmondo dell'industria è uno smac-co all'imprenditoria locale e, an-che questo va detto, alle varieamministrazioni comunali che sisono succedute. Forse il sangui-nario dittatore libico è il minoredei mali. Se vogliamo metterla

così, vuol dire che stiamo ormaiarretrando per lasciare il campolibero". Una polemica che, però,Martini ha fatto capire di com-prendere e accettare poco o nul-la. A suo modo di vedere, la solu-

zione-Gheddafi è l'unica che stiain piedi e non c'è molto altro sucui poter contare. Non l'hannoscalfito neppure i giudizi, pocoteneri, letti e visti durante e do-po la visita del "colonnello" a Ro-ma: "Il nostro intento è attrarreinvestimenti senza nessuna im-plicazione politica o religiosa.Stiamo parlando di affari ebasta". Il sindaco di Fiuggi con-tinuerà quindi nel suo paziente ecomplesso lavoro diplomatico.

Pietro Antonucci

A margine della visita di Gheddafi a Roma gli incontri sul futuro delle terme

ACUTO - E' stata inaugurata nel Comune di A-cuto il 15 settembre scorso, in Piazza San Ni-

cola, la seconda sede in Italia de "La CaramellaBuona", l'associazione Onlus che da ben 13 annisi occupa della tutela dell'infanzia, lottandocontro qualsiasi forma di abuso nei confrontidelle donne e dei minori. La cerimonia è avvenuta alla presenza del consi-gliere regionale, Francesco Storace, del presiden-te della onlus, Roberto Mirabile, del sindacoAugusto Agostini e dei tanti soci sostenitori pro-venienti da più parti d'Italia. L'associazione na-

sce a Reggio Emilia e fino ad oggi, si è occupa-ta di centinaia di casi,operando sia a livellonazionale che internazionale, grazie soprattuttoall'ottimo lavoro svolto dall'avvocato DonatellaFerretti del Foro di Reggio Emilia. Nella nuovasede, accanto all'ufficio, è stato predisposto unappartamento di prima accoglienza per donne ebambini vittime di violenza. Nella struttura, saràpresente quotidianamente un presidio seguitodalla dottoressa Anna Maria Pilozzi affian-cata,nel suo lavoro, da sei volontari. E' l'unicaassociazione contro la pedofilia iscritta comeparte civile in processi contro i pedofili e sonomigliaia le richieste di informazioni che giungo-no presso il numero verde o anche per e-mail.Pluripremiata per altissimi meriti sociali, ha neglianni rafforzato i rapporti con le varie istituzionipubbliche quelle della giustizia, ricevendo patroci-ni vari, tra cui, l'ultimo riconoscimento nel dicem-bre del 2009 dal Presidente della Repubblica.

Daniela Caliciotti

Una "caramella buona" contro la pedofilia

Muammar Gheddafi

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Provincia 9Due nuovi parcheggi e l'ampliamento dell'Istituto

comprensivo per la cittadina medievaleFUMONE - Un nuovo parcheggio in contrada Pozzicon una capacità di oltre quaranta posti auto e l'am-pliamento, a pochi passi di distanza, dell'IstitutoComprensivo, che include ora anche le aule della

scuola materna. Sono queste le ultime opere porta-te a termine dall'amministrazione comunale a Fu-mone. I disagi incontrati finora durante l'anno sco-lastico, specialmente in coincidenza con l'inizio e lafine delle lezioni, erano davvero notevoli. In talioccasioni, l'area era congestionata dal traffico. Igenitori che ogni giorno accompagnavano i loro ra-gazzi a scuola dovevano spesso sostare in doppia -a volte tripla - fila. Per i "nonni-vigile" - pensiona-ti volonterosi che prestano la loro assistenza gratui-

tamente in prossimità dell'istituto - il lavoro era e-stenuante. Tutti i giorni si correva il rischio di qual-

che incidente che potesse coinvolgere genitori ostudenti. Per questa ragione il Comune di Fumoneha deciso di dare la priorità alla realizzazione deisuddetti lavori - con un investimento complessivodi oltre 550 mila euro - completandoli nell'arco diun anno e mezzo. La costruzione della nuova alascolastica ha inoltre risolto un altro problema dasempre presente a Fumone. Al secondo piano dell'e-dificio è infatti stata realizzata una sala conferenzepolifunzionale di 130 metri quadri, intitolata allamemoria di Andrea Lisi, studente fumonese scom-parso nel 2009, che è dotata delle più moderne tec-nologie multimediali e che permette di accoglierefino a duecento persone. L'accesso alla sala è com-pletamente indipendente dal resto dell'istituto epotrà, quindi, essere usata anche dalle altre scuole

del Comune. Il sindaco Franco Potenziani si è di-chiarato estremamente soddisfatto dei risultati ot-tenuti. <<Abbiamo mantenuto - afferma - uno deitanti impegni assunti a fare data dal nostro insedia-mento, nel maggio 2006, a dimostrazione di comela nostra attenzione sia rivolta tanto al centro sto-rico come alle aree esterne>>. Tra i fiori all'occhiel-lo della sua amministrazione vi sono, oltre alle o-pere citate, il completamento del parcheggio multi-piano nelle vicinanze del centro storico, l'arrivo delmetano - a beneficio di 800 famiglie - e il nuovoprogetto di illuminazione stradale che, a confermadi quanto dichiarato dal primo cittadino, interesse-rà anche le zone più periferiche.

Stefania Del Monte

Allarme furti e rapine, la città con il fiato sospesoFERENTINO - Ladri in azione checontinuano a colpire le abitazio-ni dei cittadini ferenti nati. Unincubo che tiene sveglie, ormaida parecchio tempo, molte per-sone che, ad ogni rumore, accen-dono le luci e si attivano nell'in-tento di far desistere il ladro.Non ci sono distinzioni di zone,

infatti, vengono colpite, sia le a-bitazioni in centro che quelle si-te nelle zone periferiche. Ogni notte, si registrano furti otentativi di furti nelle abitazionie, quando il colpo viene messo asegno, il malcapitato cittadino,viene derubato di oggetti prezio-si, denaro e addirittura dell'auto-mobile, se parcheggiata nel can-cello. Sono stati registrati anchecasi di aggressioni, quando ilmalcapitato, accorgendosi del-l'intrusione nella propria proprie-tà, ha provato a reagire. Ad accrescere il fenomeno, c'èstato poi l'esodo delle vacanzeestive, per cui, molti cittadini,hanno trovato l'amara sorpresa al

rientro. Situazione allarmante edifficile da vivere, nonostante ilrafforzo delle pattuglie dei cara-binieri e della polizia soprattuttodurante la notte anche se di con-tro, c'è sicuramente da conside-rare la vastità del territorio. Un comune, quello ernico, dasempre considerato tranquillo,ma che, da un paio d'anni a que-sta parte, si è visto spesso prota-gonista di spiacevoli eventi diquesto genere e ad essere colpi-te, non sono state sole le abita-zioni ma anche gli istituti di cre-dito, le sedi postali e alcuni e-sercenti. Al punto che, circa sei mesi fa,alcuni cittadini, purtroppo vitti-me dei ladri, hanno deciso dicostituire un comitato per la si-curezza, per alleviare questo gra-ve allarme sociale creatosi,aprendo un dialogo con le istitu-zioni territoriali per cercare unasoluzione e far tornare la tran-quillità nei cittadini.

Daniela Caliciotti

Successo consueto per laFesta del Crocifisso

FERENTINO - Anche quest'anno nel quartiere Sant'Agata si è svol-ta la "Festa del Crocifisso", con un nutrito programma di eventi,che si è protratta da sabato 11settembre a martedì 14. Quest'anno ad inaugurare i fe-steggiamenti è stato il mercati-no dell'antiquariato nei localisiti dietro la parrocchia delquartiere. Molto interessante,poi, la mostra dal titolo: "Il re-stauro del Ss. Crocifisso", o-pera realizzata nel 1669 da fra'Vincenzo da Bassiano.Ogni serata, è stata poi accom-pagnata da esibizioni canore digiovani artisti emergenti localie stand con degustazioni di pro-dotti tipici. In tutto questo, non poteva mancare la tradizionelegata da sempre a questa festa di quartiere: la fiera "degli agli ecipolle", nelle mattinate di lunedì 13 e martedì 14.

Daniela Caliciotti

Parrocchia sant'Agata

La nuova ala dell’Istituto comprensivo

Le aule della scuola materna

Il Sindaco Franco Potenziani all’inaugurazione

Uno "sconto" sulla bolletta: i bonus socialiIn tempi di crisi anche pagare una bolletta può diventare difficoltoso. Da qualche tempo a questa parte,però, esistono degli aiuti, introdotti dal Governo e divenuti operativi grazie alla collaborazione dell'Au-torità per l'energia e il gas e i Comuni, che possono alleviare in parte le difficoltà economiche.

I bonus sociali sono uno strumento nato per garantire, allefamiglie numerose o in condizione di disagio economico, unrisparmio sulla spesa per l'energia elettrica e/o del gas meta-no. Insomma, un ammortizzatore economico, una nuova mi-sura a sostegno dei cittadini con basso reddito: secondo i datiraccolti dall'Autorità per l'energia sono già stati attivati 1milione e 900mila bonus elettricità e gas. Per le famiglie biso-gnose è prevista la possibilità di usufruire di tali bonus, cu-mulabili, ottenendo uno sconto in bolletta che va dagli 82 ai360 euro: a decidere l'ammontare del bonus è l'Autorità, in

base alla numerosità della famiglia e alla località climatica. Le agevolazioni sono previste per le fami-glie con ISEE non superiore a 7.500 euro, oppure con 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro.Il bonus sociale è previsto anche per i cittadini in gravi condizioni di salute che utilizzano apparecchia-ture elettromedicali salvavita: in questo caso, l'Autorità ha definito, per il 2010, uno "sconto" di 138euro. Per poter accedere alle agevolazioni previste il cittadino deve presentarsi presso il proprio comu-ne di residenza. Per accedere al bonus occorre presentare una domanda. Di norma, una volta avuto copia dell'ISEE, della carta di identità e la fattura intestata al richiedente,l'ufficio provvederà a istituire la pratica attraverso un servizio telematico (SGAte). Una ricevuta testi-monierà l'ammissione ai bonus. E' importante ricordare che non è previsto alcun termine per presentaredomanda e che la richiesta è rinnovabile annualmente, allo scadere della precedente.

Miriam Minnucci

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12 SETTEMBRE 2010 - ORE 11 è nato il multipiano dell'Acropoli!

Vita alatrense

Altro che tutela e valorizzazionedelle mura megalitiche, Civita èdiventata "terra di nessuno" e lepochissime ordinanze esistentinon vengono fatte rispettare.Una città come Alatri meritereb-be più sensibilità. Un grazie particolare al signorSindaco e all’Assessore al Tu-rismo.

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12 Vita alatrense

I° sound tuning di Alatri, successo nonostante i pregiudiziNew entry nell'estate Alatrensequest'anno è stato il Primo SoundTuning, svoltosi domenica 29 A-gosto presso il piazzale del mer-cato in via M. della Sanità (zonaOspedale). La manifestazione, re-duce da un imponente e prevedi-bile successo, è stata curata dall'associazione A.R.S. di Alatri, im-pegnata da tempo nell'organizza-zione di eventi di cultura, eventiper bambini e sfilate di moda eda Francesco Arduini, del TeamCrazy Bass di Frosinone "Quattromesi di duro, ostacolato ed inter-minabile lavoro" ci confermal'organizzatrice, nonché vicepre-sidente dell'associazione A.R.S.Erika Rossi. La giornata è iniziata

con l'arrivo delle autovetture alleore 9.00, doveva concludersi alle

ore 24.00, ma, si è optato per ilterminare la cerimonia alle 22.00

proprio per non arrecare disturboad alcuno. Il coinvolgimento èstato notevole, erano presenti100 autovetture, ci sono stati 70premi e 100 premi speciali, non-ché 3 targhe offerte dall'A.C.I. diFrosinone. La giornata dedicataalla passione per le automobili ealla musica ha visto anche mani-festazioni artistiche, una mostramercato e la presenza del serviziodi risorazione-bar. Un successo ben riuscito, e qui inumeri cantano, la presenza di3000 persone tra residenti, turistie curiosi lo conferma immediata-mente. La serietà e professionali-tà degli organizzatori è stataconfermata anche dall'invio di un

collaboratore all'interno dell'O-spedale per verificare se l'intensi-tà della musica poteva recare fa-stidio ai ricoverati. Tra gli espositori c'era Sarandrea,impegnato da sempre nel proget-to Vittime della Strada e Fran-cesco Molella con la sua auto d'e-poca, la Millemiglia. La Vicepre-sidente Erika Rossi ha ringraziatoi presenti l'ass. Dott. Giulio Rossi,il cons. Fabio Di Fabio, l'ass. San-dro Vinci, e Sandro Fontana. Un ringraziamento particolare èandato al Consigliere ProvincialeMaria Teresa Graziani e al notevolee fondamentale supporto dimo-strato.

Giuseppe Gatta

…tra le righe…Comune di Alatri

“Non distrubare il manovratore”Non capita a tutti di poter visionare i comunicati stampa dell' Amministrazionecomunale di Alatri - e dunque le dichiarazioni in essi riportate - ed allora è utilefar conoscere l'atteggiamento di fondo che negli stessi è presente in riferimentoalle critiche che da opposizioni politiche e da cittadini vengono rivolte all'attivi-tà di governo della giunta Magliocca.Due sono le reazioni principali alle critiche: se la critica viene dall'opposizione po-litica essa è dovuta al fatto che gli avversari si stanno preparando alle prossimeelezioni amministrative e dunque lo fanno per mestiere ed in malafede, se vengo-no da privati cittadini gettano discredito sulla Città e dunque non rendono unbuon servizio al nome di Alatri.Partendo dal presupposto che le critiche o i rilievi sono connaturate alla dialetti-ca democratica e che dunque non dovrebbero sorprendere più di tanto, non abbia-mo mai riscontrato - nemmeno su quelle che vengono da privati cittadini - unatteggiamento di confronto ma solo di dura contrapposizione: per l'amministrazio-ne comunale di Alatri le critiche sono solo distruttive od interessate.Certo nelle dichiarazioni si afferma che si accettano solo le critiche costruttive, maper loro queste non esistono mai.Di contro sono numerosi i comunicati nei quali si esalta l'operato dell'Amministra-zione con lodi - talora ridicole - che si scambiano gli amministratori anche fra diloro (magari in occasione della pulizia di un prato) come se anche la spicciola edordinaria amministrazione fosse un evento particolare.Questo atteggiamento verso l'esterno - che a volte diventa prepotenza - si rispec-chia anche nei comportamenti interni: lo sanno bene quei dipendenti che per aver"osato" manifestare la propria opinione contraria al manovratore si sono visti rele-gare ad attività non attinenti la propria professionalità acquisita con sacrificio ededizione al lavoro.Questo - ed altro - fanno intendere il concetto di democrazia che permea l'attivi-tà dell'Amministrazione di Alatri. Paolo Fiorenza

Via Pungitopi… strada di campagna o palude?

Via Pungitopi, una stradina della zona diVicero, ha una storia ormai ventennale dilotte e battaglie per ottenere la manuten-zione da parte delle molteplici amministra-zioni succedutesi nel tempo. Nel periodoestivo, la stradina dovrebbe abbellirsi disiepi e alberi maestosi, che creano unpaesaggio da favola. La realtà, però, hapoco di favoloso: l'erba diventata ormaitroppo alta richiede, per pulirla forsel'interventi dei "Ciclopi"! La situazionedella stradina è veramente disastrosasoprattutto d'inverno: buche, erba, palidella corrente in bilico e quando piove siricopre totalmente di fango tanto da ter-rorizzare che vi transita per timore discivolare nel Pantano (lateralmente il

percorso non è protetto). La strada in que-stione è dichiarata "Vicinale" e quindi senon è a transito pubblico non può beneficia-re della manutenzione e qui "casca l'asino"!La legge sulle strade vicinali 2248/1865,126/58; D.L.Lgt. 1446/18 dice: se la stradavicinale è soggetta a uso pubblico dalla"servitù pubblica di passaggio" di uso tem-poraneo, il Comune è tenuto a concorrerea spese di manutenzione quindi… Allafine della stradina è posto il cassonettodella nettezza urbana (si spera non vengatolto) e vi transita normalmente il mezzocomunale per la raccolta dei rifiuti. Questo è irrilevante? Allora perché chi abitalì e paga le tasse non può beneficiare degli

enti di controllo come il gas, l'acqua etc?Non è forse un diritto? Il problema consistenel fatto che i mezzi di questi enti non rie-scono a transitare lungo la strada e a voltesi ritrovano impantanati. La goccia che ha

fatto traboccare il vaso è quelladel taglio delle siepi: i Vigili si so-no presentati con l'ordinanza co-munale annunciando che dopo 15giorni sarebbero tornati a control-lare e fare multe… peccato che l'rdinanza sia arrivata a chi non èproprietario della siepe, ma pur-troppo abitando alla fine dellastrada e passandoci tutti i giornianche se non è obbligato deve

rimboccarsi le maniche e tagliare l'erbacciadegli altri! I responsabili delle siepi non pu-liscono; i controlli non ci sono; l'ammini-strazione considera la strada come gli fa piùcomodo… chi ci rimette è sempre l'ultimodel carro!Una situazione problematica che purtroppole varie amministrazioni non sono riuscite arisolvere. I residenti non chiedono molto:una volta l'anno di spianare la stradina, but-tare un po' di breccia e quando arriva l'esta-te tagliare la siepe nelle parti più in altocon il mezzo idoneo, sperare non è un reato,oppure come sempre... "Chi lava il capo al'asino perde il ranno e l' sapone".

Erika Rossi

Il rimpallo delle responsabilità e l'incoerenza deiprovvedimenti impediscono la sicurezza del percorso

La mappa di Vicero

Via Pungitopi

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Vita alatrense 13Le mura megalitiche tesoro da valorizzare (a parole)Ormai dovrebbe essere cosa nota,Alatri ha perso un cospicuo finanzia-mento per la valorizzazione e il re-stauro dell'Acropoli e delle Mura Ci-clopiche, e le polemiche che si sonoscatenate hanno assunto un profiloalquanto spiacevole, con accuse an-che pesanti dall'una e dall'altra par-te. In particolare, a prendersi caricodi esternare pubblicamente lo sde-gno della cittadinanza e di quanti siimpegnano per il rilancio turisticodella città, è stato il ricercatore Or-nello Tofani, che, con l'impeto di uncittadino ferito nel proprio amoreper Alatri, ha chiesto al Sindaco ealla Giunta le dimissioni, "vista lagravità del danno arrecato al territo-rio con la perdita del finanziamentoche avrebbe dovuto rilanciare il sitoarcheologico - monumentale di Ci-vita". In realtà alle accuse lanciatedal ricercatore l'amministrazione harisposto in modo veemente, ma nonha dato risposte sul dato più impor-tante ovvero sulle motivazioni chehanno portato a non approfittare dei400 mila euro già stanziati a favoredella città. La risposta si è "limita-ta" a sottolineare quanto la giuntaMagliocca stia facendo in materia di

turismo, ad accusare il ricercatore di"irriconoscenza", alimentando, così,le polemiche con il mondo associa-zionistico che si è schierato attornoad Ornello Tofani. Al di là di tutto,quello che ci preme sottolineare, èche se da un anno a questa parte si

è "seminato" ovunque e in tutti mo-di possibili, organizzando il Semi-nario internazionale sulle mura me-galitiche, partecipando alla grandemostra al Vittoriano di Roma, pub-blicando materiali, invadendo i massmedia locali e nazionali con le ulti-me scoperte, collaborando con stu-diosi quali Pavat e Magli per richie-dere l'inserimento delle Mura nei sitiUNESCO, e poi si perde l'unico "rac-colto" possibile, quello del finanzia-mento, beh tutti gli sforzi sembranovani. Nessuno si perderà d'animo,perché la passione degli attori socia-

li (pubblici e privati) che portanoavanti questa attività di marketing edi studio sulle ricchezze cittadine èinesauribile, però andrebbe fatta unaseria riflessione sul ruolo degli entilocali e degli amministratori. Non sipuò, infatti, addurre semplici "ve-dremo" o "verificheremo" quando ilcittadino-elettore-utente chiede contoal proprio rappresentante politico-istituzionale in merito ad un tema dicosì alto interesse comune. L'am-ministratore ha il dovere di rispon-dere, di individuare i responsabili edi prendere provvedimenti, perquanto spiacevole questo possasembrare visto che la buona fedenon la mette in dubbio nessuno. Chici amministra ha la responsabilitàpolitica, morale e, nei casi specifici,anche civile, della sua attività. Spe-riamo che l'amministrazione co-munale trovi un altro canale per por-tare a casa risultati e fondi e chemetta, così, a frutto tutti gli sforziche ha messo in campo negli ultimimesi per il rilancio della città (chenon possiamo non riconoscere) as-sieme al mondo dell'associazionismoe dei ricercatori. Su questo tema, piùdi altri, l'unione fa la forza. A.T.

Maestro Antonio D'Antò, un esempiodi passione ed impegno irriducibiliDopo oltre sei anni alla guida del Coro Ernico, il maestroD'Antò, causa impegni pressanti dovuti alla nuova caricadirettiva presso il Conservatorio "Licinio Refice" di Fro-sinone oltre che da ulteriori obblighi per la sua nota atti-vità di compositore, ha deciso di non rinnovare l'impegno

presso il Coro alatrense. Questa breve e semplice notavuole essere un ringraziamento al maestro D'Antò per tut-to quello che in questi anni ha dato alla nostra associa-zione. Tanti sono stati i momenti importanti e significa-tivi vissuti insieme: dai prestigiosi appuntamenti chehanno visto esibire il Coro Ernico in svariate iniziative aRoma, alla valorizzazione della Rassegna di Musica Sacralegata al Miracolo Eucaristico dell'Ostia Incarnata, sino al-la rivisitazione musicale di importanti (e dimenticate) o-pere del grande compositore ciociaro Licinio Refice, atti-vità per le quali il Coro è stato insignito di un prestigio-so riconoscimento da parte della Regione Lazio. Oltre aimolteplici consensi ottenuti, è bene ricordare ed esseregrati alla grande determinazione del maestro D'Antò, mol-to capace nel dirigere un coro composto in massima parteda semplici appassionati di musica (a volte indisciplina-ti) sino a ottenere un riscontro superiore alle più roseeaspettative. Grazie di nuovo maestro e buon lavoro.

Filippo Strambi

Il mancato recepimento del finanziamento di 400 mila euro mette all'angolol'amministrazione comunale accerchiata dalle polemiche

ALATRI DA (RI)SCOPRIREUn matrimonio in Via Luigi Ceci:

tanti auguri agli sposi!

Partiamo come sempre dalla foto pubblicata nell'ultimo numero. Ricordate? C'era labanda musicale negli anni '70. Si riconoscono tante persone: la dottoressa Astarita inprimo piano accanto all'allora sindaco Francesco Priorini, quindi Fabio Di Fabio, Lu-ciano Mella, Vincenzo Coccia, Fabio Castellucci, Gianni e Piero Settanni, Paolo Pietro-bono, Marco Cianfrocca, Fabio Macciocca, Giancarlo Bottini, Fabio Fanfarillo, ToninoAscenzi e Tonino Colella. Questo mese pubblichiamo uno scatto degli anni '30: si trat-ta di un matrimonio. Chi riconoscete, tra grandi e piccini? La foto ci è stata gentil-mente concessa da Marilinda Figliozzi e Daniela Santucci. Se volete ricevere la fotovia e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contatta-re la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: [email protected])oppure guardatela sul nostro profilo Facebook. Pie. Ant.

La preparazione dell' estate alatrense bloc-cata da un "forse", e proseguita a rallenta-tore nei primi mesi estivi… finalmente adAgosto ha ingranato la marcia con spetta-coli per adulti e bambini. Però non sempre è oro tutto ciò che lucci-ca! Purtroppo dopo ogni evento se ne fa ilresoconto e l'opinione della gente parla dasola: così tra il sentito dire e domandefatte un pò qui e un pò là siamo riusciti aformulare i "pro e i contro" dell'estate ala-trese: - Alatri in blues è stata sicuramente la ma-nifestazione di più risalto nel mese di Lu-glio; Artisti d'eccezione tra cui BILLYCOBHAM che ha richiamato amanti dellamusica blues da tutta la provincia di Fro-sinone, (peccato che le critiche ci sianostate e molte). "Chiudere una piazza pubblica"? "far paga-re il biglietto quando sono stati stanziatidei soldi"? follia, la parola più usata perla serata a pagamento. - Polemiche e complimenti per il XL FestivalInternazionale del Folklore svoltosi in piaz-za S.M.Maggiore dall'undici al quindici ago-sto: uno spettacolo diverso dal solito, in-novativo e ben studiato, ma che ha poco davedere con la tradizione che, si dice, ognianno tende a svanire con i miseri tre oquattro gruppi. Un Agosto all'insegna della musica: dal jazzal karaoke, dai recital ai concerti, estempo-ranee di pittura e mostre fotografiche, e al-lora che cosa c'è che non va? E' stato detto:il centro storico di Alatri è stato un "mor-torio" cinque giorni a settimana. Ma l'esta-te è pur sempre estate… perché trascuraregli altri giorni? Si rischia, come è infattiaccaduto, di avere tre o quattro eventi tutti

negli stessi giorni, ma in zone diverse comeper il 29 agosto: nella Piazza centrale ilJazz, in zona mercato il 1° Sound TuningAlatri, alle Civette la sagra delle sagne pelo-se. Pur apprezzando la disponibilità delcomune di Alatri per l'impegno mostratonell'organizzare gli eventi per l'estate ala-trese, bisogna pur dire che le manifestazio-ni hanno richiamato soprattutto persone dietà matura (e ciò è lodevole). Però… per igiovani? I ragazzi colpiti dalla noia, hannocreato una festa detta "Buttiglion" a Civita;un modo per interagire e divertirsi in grup-po: niente di complicato, organizzazioneinesistente, tutto creato in quattro e quat-tr'otto …così i ragazzi hanno dimostrato dinon pretendere molto per divertirsi, bastadar loro la possibilità di stare insieme! - Settembre, il mese che precede l'inverno,al contrario dell' estate è stato sorprenden-temente ricco di eventi: il 5/7/8 del mese,con il Palio delle quattro porte, la fiera del-le cipolle e la festa della Madonna della Li-bera, il centro storico si è ripopolato conpersone provenienti dalle tante Contradedel territorio circostante. Il 19 Settembre, grazie al comitato di zonadi Collelavena e la disponibilità degli abi-tanti, ha visto fan e amanti della musicaaccorrere per il cantautore napoletano NinoD'Angelo. Come tutti gli anni, il Children's FestivalFolk il 22/23/24/25 Settembre, chiude l'e-state. Questa manifestazione dedicata aibambini è anche amata dai cittadini alatre-si. Speriamo di cuore che il prossimo anno,Alatri riesca a vedere anche tanti turisti…perché è una città bellissima che tutti do-vrebbero vedere!

E.R.

Estate Alatrense: i pro e i contro

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14 Vita alatrenseNuova vita per l'antica

fonte delle "Fraschette"E' tornata a sgorgare acqua dallafontana delle Fraschette, ultimacontrada di Alatri prima di giunge-

re a Fumone. L'impegno, notevolee altruistico dei residenti e delleamministrazioni Comunale e Pro-vinciale, è stato fondamentale perriportare in vita un pezzo di storiadimenticato da tempo.L'inaugurazione di domenica 8 A-gosto scorso, è avvenuta alla pre-senza delle Autorità e di numerosiresidenti, a cui va un ringrazia-mento fondamentale, dato l'impe-gno e la grande collaborazione di-mostrata nella pulizia di stradelimitrofe e nella potatura di alberie siepi troppo sporgenti, ingom-branti e invadenti la circostantearchitettura paesaggistica durantel'apposita giornata ecologica orga-

nizzata. La fontana fu costruita nel1943, usata inizialmente comepunto di riferimento per gli abi-

tanti della zona,per passanti evicini profughidel quasi adia-cente e non lon-tano campo delleFraschette, finiper arrivare adessere usata co-me punto di in-contro per mas-saie e come ne-

cessaria fonte di irrigazione e refri-gerio per animali. Siamo intornoagl'anni 70. Da tali anni,e qui lastoria si fonde con indelebili ricor-di di moltissime persone, avevacessato di funzionare, ed ora è tor-nata più in vita che mai grazieall'impegno di coloro che hannosempre creduto in un suo possibi-le, e avvenuto ringiovanimento.Non è finita, i progetti prevedono,ancora, una staccionata in legno,alcune panchine e nuovi e freschialberi, per far diventare ancor piùdi quel che già rappresenta unpunto di incontro per ciclisti,amanti del footing e residenti.

Giuseppe Gatta

Due giovani talenti primeggiano al 18° campionato mondiale di organetto e fisarmonicaE' salito sul gradino più alto del podio al 18° cam-pionato del mondo di organetto e fisarmonica dia-tonica svoltosi a Roccagorga nei giorni 17, 18 e19 agosto. Davide Mocerino 10 anni, accompagna-to dal maestro Francesco Loffredi di 23, ha pri-meggiato dopo aver superato notevoli selezioni econcorsi in ambito nazionale. Ha partecipato al

14° campionatoitaliano di Teg-giano (Sa) agiugno classifi-candosi al primoposto della suacategoria e al1° concorso difisarmonica eorganetto "Tom-maso Ciccone"svoltosi a Pe-scasseroli il 6agosto, classifi-

candosi anche in quella circostanza al 1° posto,sempre nella sua categoria. Tutti i concorrenti,selezionati accuratamente durante tutto l'annoall'interno di concorsi nazionali ed europei, sisono esibiti con i strumenti tipici della culturapopolare locale ed internazionale. Davvero sor-prendente il livello di preparazione dei parteci-panti, provenienti da tutto il mondo e da numero-se regioni italiane. Vari i brani eseguiti, ricercatied accurati nell'esecuzione, brillanti nelle sfuma-ture, accattivanti e persuasivi nelle atmosfere.

Molto soddisfatto il maestro Francesco Loffrediper il podio conquistato dal suo pupillo in questaambitissima competizione, mentre lui stesso haprimeggiato nel concorso di fisarmonica "Tom-maso Ciccone" di Pe-scasseroli. A caldo, subitodopo il successo Fran-cesco ci ha detto chela concorrenza è statadura, tantissimi glistranieri, soprattutto dinazionalità slovena, maaltrettanto bella e inte-ressante l'atmosferacreatasi in questi gior-ni, tanto di sfida ecompetizione, quantodi scambi culturali,musicali e di amicizia. Il campionato del mon-do di organetto è un trampolino di lancio e unpalcoscenico che sa mettere a dura prova i parte-cipanti, si esce dalla cultura strettamente popola-re dilettantistica per addentrarsi nel metodo, nellostudio e nell'esercizio quotidiano di uno strumen-to che tanto può offrire e regalare a chi lo saamare. "Il mio allievo - ha spiegato Francesco -ha magicamente e spiritosamente eseguito unapolka Vvrtuosa e un saltarello abruzzese". Dopoquesta bellissima pausa estiva, il mese di settembrevede Davide riprendere la scuola di musica eFrancesco i suoi corsi di organetto come insegnante.

Bruno Sbaraglia

Davide Mocerino

Francesco Loffredi

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Arte e Cultura 15

…la ragazza di via Quintino Sella…Testimonianza di un'infanzia di guerra a FrosinoneCiociaria 1940-1945: va di scenala seconda guerra mondiale. Imiei familiari, bambini di queglianni, me ne hanno parlato a lun-go, i loro racconti sono state lefavole della mia infanzia. Alcunimi turbano ancora oggi, come l'e-pisodio di mio padre che si ruppeil naso cadendo in un fosso. Unapattuglia di tedeschi voleva usar-lo come guida, ma lui ebbe paurae scappò. Avrebbero potuto facil-mente sparargli, ma per fortunacapirono che era solo un bambi-no spaventato. Me la raccontòmia nonna questa storia, insiemea tante altre che non mi stanca-vo mai di ascoltare, per questoquando ho visto in libreria Cara-melle e pidocchi di Floriana Curtinon ho esitato a comprarlo. Soldispesi bene, in esso ho ritrovato lavoce narrante di mia nonna. Floriana Curti nasce a Frosinonenel 1929, orfana di madre a 1anno, ultima di 7 figli, abitava invia Quintino Sella con il padre, i

fratelli maggiori Armando e Ono-rina, e gli altri più piccoli. La ziaVirginia, sorella del padre, andò avivere con loro quando la mammamorì. L'autrice racconta con can-

dore e semplicità disarmanti lasua infanzia dall'inizio della guer-ra fino al ritorno in una Frosinonedistrutta. E' una testimonianza

fedele della vita cittadina e dellostato d'animo di chi ha vissutoquel drammatico periodo storico. I protagonisti del libro si muovo-no come in un film d'epoca. Leragazze andavano a prendere l'ac-qua alla fonte con la conca di ra-me, le contadine camminavanotenendo in equilibrio il cestosulla testa. Il cuore della cittàera via Garibaldi, la scuola ele-mentare il Tiravanti. Sulle stradebianche e polverose passavano icarretti trainati da cavalli e so-mari. Un evento per la città era laFiera del bestiame nella piazza diS.Gerardo, ma le bestie si vende-vano solo per necessità, quandosi doveva comprare la collana digrani di corallo o il corredo per ladote matrimoniale. Il 10 giugno 1940 Floriana giocafelice con le bambole mentreMussolini alla radio tiene il famo-so discorso in cui annuncia l'en-trata in guerra dell'Italia. Le la-crime degli adulti turberanno an-

che i bambini ignari di cosa siauna guerra. Emozionante la de-scrizione dei frusinati che scen-dono in strada, chi fiducioso, chidisperato, chi rabbioso. Molte le pagine sulla Resistenzadi Cassino e della sua Abbaziache durò quasi un anno. Quandoiniziò il bombardamento di Fro-sinone la gente scappò nellecampagne. Drammatico il capito-lo CIOCIARIA E PANE NERO sulleprivazioni subite durante lo sfol-lamento. Il libro termina con il triste ritor-no fra le macerie. La guerra len-tamente si allontana, Roma vieneliberata, i bambini come Florianasi rendono utili facendo la filaper avere i pacchi americani confarine, latte condensato, zucche-ro, wurstel e carne in scatola. Sicerca di tornare alla normalitàcon scarsi mezzi e l'innocenzapersa per sempre. Il racconto viene poi ripreso inun secondo libro, La ragazza di

via Quintino Sella, in cui Florianaracconta la sua adolescenza. Laguerra ha lasciato difficoltà edolore a chi ha il compito di rico-struire. Negli occhi restano lescene di orrore, nel cuore il contodei morti, la ripresa è ardua madopo tanto soffrire affiora il desi-derio di rinascita. Con dolcezza lascrittrice si districa in mezzo aitristi ricordi fino al conseguimen-to del diploma di maestra. E' laprimavera del 1949, la guerra sipuò ormai archiviare, c'è bisognodi insegnanti e ad ottobre ottie-ne una supplenza annuale. Labambina è diventata una mae-stra, anche se intimorita dal suoprimo giorno di scuola. Ora Floriana sta lavorando al ter-zo libro, ancora senza titolo, chedovrebbe vedere la luce a Natale. Il tempo ha cancellato le feritema non la memoria, come dimo-stra la sua penna intensa e ap-passionata.

Serena Sperduti

Un ospite d'eccezione in visita ad Alatri e alla nostra redazioneFranco Coro, dopo averci omaggiato di un quadro, visita la Ciociaria

Assieme alla sua compagnaFrancesca Spada, l'artista sassa-rese Franco Coro, assiduo lettoredel nostro periodico on-line,dopo mesi di contatti epistolaricon la nostra redazione, inna-morato della nostra terra e dellacultura millenaria testimoniatadalle mura megalitiche, ha volu-to conoscere di persona il no-stro territorio. Franco Coro è un pittore autodi-datta molto conosciuto in Sar-

degna per i suoi dipinti: è statoaccolto con immenso piacere datutti noi di Alatri con i quali haintrattenuto frequenti contattisu facebook. La vita propone tante occasionie con Franco Coro è nata unasincera amicizia: "Non è così fa-cile come potrebbe sembrare - ciha detto Franco - instaurare dasubito un feeling attraversoconoscenze virtuali, comunquea me è successo.

Non sono vicinissimo, essendodi un paese nell'entroterra sas-sarese, ma ho voluto conoscerele persone che hanno gli stessivalori e gli stessi ideali che ani-mano la mia vita. Fortunatamente - continua Fran-co - ho avuto la fortuna di in-contrare persone meravigliosecon cui mi sono relazionato e mihanno parlato di questa bellissi-ma terra e delle vostre fantasti-che mura.

Sono stato spinto fin qui dallacuriosità e dalla mia voglia diconoscenze e chissà che non miispirino a immortalare su telaquesto immenso patrimonio".Sicuramente sarà per noi dellaredazione un ospite di eccellen-za e gli auguriamo una piacevo-le permanenza oltre a fargli da"cicerone" nella visita alla cittàe alla Ciociaria tutta.

Bruno Sbaraglia

Quattro passi nel regno dell'occultoÈ uscito il libro "Viaggio nel satanismo frusinate" della Teseo editore

La giovane casa editrice "Teseo editore" di Frosinone, di-retta dal professor Stefano Amodio, ha dato recentementealle stampe un piccolo volume dal titolo intrigante "Viag-gio nel satanismo frusinate" (72 pagine, 9,90 euro, nellelibrerie e cartolerie). Scritto a più mani da Alessio Ca-perna, Sara Carlini, Giuseppe Pettenati e Padre GiulioIldebrando Di Fulvio, con introduzione dello psicologoVincenzo Paolillo, il libro inaugura la collana "Tra scienzae fede". La lettura di questo testo scorre agile tra inter-venti che ci presentano le varie forme di satanismo, ladefinizione di esoterismo, cenni di criminologia, la diffe-renza tra sette, rituali e simboli. Piuttosto scarna, purtrop-po, è proprio la parte relativa alla presenza di questo feno-meno nel Frusinate, che si limita ad un'analisi su alcuni ritrovamenti di un possibile rito compiuto nella zonadi Filettino nel 2007 e al racconto di Padre Di Fulvio, cistercense di Casamari (è il contributo più interessan-te, ndc), che parla del suo ministero esorcistico, ricordando due casi di possessione diabolica da lui risolti. Untesto comunque sia semplice, alla portata dei curiosi. Pie. Ant.

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Storie e personaggi

E "La danzatrice" è tornata a ballare in Ciociaria...16

Un evento che ha portato alla riscoperta dell'opera artistica di Amleto Cataldi

FROSINONE - L'esposizione de"La danzatrice" nell'atrio del Pa-

lazzo della Provincia, alle ultimebattute in questi giorni, ha avutomolteplici risvolti e meriti. Innanzitutto, quello di aver ri-portato in Ciociaria dopo 80 anniun'importante opera di AmletoCataldi (1882-1930); secondo, diaver contribuito alla riscoperta,anche critica, di uno scultorefiglio della nostra stessa terra e alungo dimenticato; in ultimo, manon meno notevole, il fatto diaver dato vita ad un piccolo-grande avvenimento culturale, dicui il frusinate ha bisogno percrescere. Se tutto ciò è stato pos-sibile lo dobbiamo alla disponibi-lità dell'Amministrazione provin-ciale ma anche e soprattutto all'i-niziativa del professor MicheleSantulli, uno dei più apprezzatistudiosi locali, che un anno falanciò l'appello per riacquistare"La danzatrice" del Cataldi, finita

all'asta a New York dopo aver alungo abbellito una collezione te-xana. Quella che sembrava un'o-perazione complessa se nonimpossibile, è invece riuscita gra-zie all'appoggio di intenditori edappassionati d'arte, che hanno ri-portato la statua in Ciociaria,consentendo al pubblico locale diammirarla nell'atrio del Palazzoprovinciale. "La Danzatrice" (o"Ninfa del Liri") è una scultura inbronzo, alta 2,36 metri, per laquale posò una modella di An-ticoli Corrado che, più tardi, di-venne la moglie di Fausto Piran-dello, il pittore figlio di Luigi;questa fanciulla, dal corpo di unasplendente bellezza, posò ancheper Rodin nel 1915, quando que-sti si trovava a Roma per realizza-re il busto di Papa Benedetto XV. E proprio al grande artista france-se è legato un aneddoto su "La

Danzatrice": Rodin, nel momentoin cui vide la scultura di Cataldi,esposta a Parigi nel 1900, espres-se delle lodi lusinghiere, parlandodi una scultura "dalla ritmicaarmonia e dal silenzio attivo". Ilmaestro, con quelle parole, vole-va sottolineare come Cataldi a-vesse colto, in uno stesso istan-te, l'essenza di elementi quali ladinamicità e la plasticità eviden-ziando il momento di un rilassa-mento della figura che, non a ca-so, è una danzatrice più che unaballerina, capace di "cogliere"nel suo gesto spazio e luce: daqui il ritmo armonico, da qui lapausa del movimento (il "silenzioattivo"). Nel suo linguaggio arti-stico, Amleto Cataldi fu una sortadi precursore delle teorie diBoccioni e interprete di una novi-tà scultorea che poi trovò inArturo Marini e Giacomo Manzù i

suoi più raffinati e moderni rap-presentanti. Un linguaggio che siripete anche nelle altre operefamose di Cataldi: la danzatricevelata che campeggia nel foyerdel Politeama di Palermo, la fan-ciulla con anfora per la fontanadi Villa Borghese, le vittorie alatein bronzo per le testate del ponteVittorio Emanuele a Roma, il mo-numento al poeta popolare roma-no Zanazzo, il complesso monu-mentale dedicato ai finanziericaduti per la Patria posto in Lar-go XXI Aprile a Roma. Ricordiamoche Amleto Cataldi nacque aNapoli nel 1882, da una famigliaoriginaria di Castrocielo eRoccasecca, e si spense a Romanel 1930: le sue realizzazionigodono di un buon mercato anti-quario tra gli Usa e l'Inghilterra.

Pietro Antonucci

Pur avendo lasciato nell'animo di tutti gliitaliani un ricordo indelebile, la campagnadi Russia, a cui parteciparono alcune cen-tinaia di migliaia di nostri combattenti,

tra cui diversi alatrensi, dei quali ben tren-tatré di loro eroicamente caduti, non haancora avuto tutto il rilievo che merita. Glistorici stranieri, e specialmente tedeschi,

hanno fin qui dedicato alla nostra parteci-pazione alla campagna di Russia troppopoco spazio o, addirittura, hanno falsato ilracconto, attribuendo ad un preteso cedi-mento delle nostre unità, la responsabilitàdell'insuccesso delle armate dell'Asse sulfronte meridionale russo. Invece le nostretruppe, lanciate all'improvviso, senza ade-guata preparazione, nel cuore di una regio-ne lontana e inospitale, non solo sepperocompiere, come sempre, il loro dovere, masi imposero all'ammirazione di alleati e diavversari, prodigandosi oltre ogni aspetta-tiva. La guerra tra la Russia e la Germaniainiziava dopo lunghe schermaglie diploma-tiche il 22 giugno 1941, in un modo quasiimprovviso che sorprendeva l'opinionepubblica mondiale. Il 10 luglio, in base adaccordi presi con i tedeschi, venivano pre-scelte le unità che avrebbero formato loCsir (Corpo spedizione italiano in Russia):si trattava di un complesso di circa 62.000

uomini, comprendente, oltre icomandi ed i servizi, due divi-sioni autotrasportabili (laPasubio e la Torino) e la 3ªDivisione Celere (Principe A-medeo Duca d'Aosta), oltre adue gruppi d'aviazione. Tutti ireparti avevano un alto spiritocombattivo, non pochi erano ivolontari che attraversando inferrovia l'Austria e Ungheria,

vennero portati quasi al confine rumeno eche da lì raggiunsero, dopo una serie difaticose marce con mezzi propri, il teatrodelle operazioni. Il freddo, la fame, lecarenze politiche e militari, gli errori gran-di e piccoli non possono offuscare la glo-ria acquistata a prezzo di tanto sangue dainostri combattenti di tutte le armi, chehanno lottato a tanta distanza dal loropaese, su un terreno ed un clima avversi,contro un nemico forte e valoroso che alleproprie ingenti risorse ha potuto aggiun-gere quelle degli alleati occidentali inmisura sempre crescente. Onori dunque ainostri concittadini Raffaele Arcese, PietroBianchi, Michele Calabrese, Guido Calic-chia, Felice Celani, Giuseppe Ciavardini,Sante Cicuzza, Luigi Costantini, BernardoD'Onofrio, Fiore D'Onorio, Domenico DeSantis, Pacifico Del Vescovo, Americo Del-l'Uomo, Gaetano Dell'Uomo, Stefano DiFabio, Giuseppe Fanella, Galileo Galuppi,Luigi Galuppi, Fortunato Giovannetti, SistoLazzari, Fortunato Liberatori, FlorindoLicocci, Armando Macciocca, DemetrioMauti, Ilio Minnucci, Massimiliano Mor-ganti, Tommaso Petriglia, Angelo Pietro-bono, Fernando Ribardo, ArcangeloRicciotti, Antonio Sabellico, Salvatore Ta-gliaferri e Giovanni Zangrilli che immolaro-no le loro giovani vite in terra straniera,portando alto il valore della Patria.

Bruno Sbaraglia

Quei ragazzi caduti tra la neve sul fronte della Russia Furono trentatré gli alatrensi che parteciparono alla drammatica impresa

Il Re Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini passano in rassegna le truppe che partono per il fronte russo (luglio 1941)

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare?Scrivi a Gente Comune:[email protected]

Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344

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Gens Ciociara 17Annibaldo, il cardinale che sfidò Cola di RienzoCECCANO - Da diversi anni i cen-tri di Ceccano e di Avignone han-no stretto forti e fecondi rappor-ti, scambi culturali che nelloscorso agosto sono sfociati inuna richiesta da parte ceccanese

di stringere un gemellaggio conla "città dei papi" francese. Ungemellaggio che nascerebbe sulleorme del cardinale Annibaldo IV,nato proprio a Ceccano e che ri-vestì un ruolo chiave nella ge-stione della Chiesa di Roma nelmomento in cui i papi risiedeva-no ad Avignone. Annibaldo è sta-to uno dei grandi protagonistidella storia europea del XIV seco-

lo, anticipando le grandi ideedell'Umanesimo: fu un dotto pre-lato, teologo stimato ed inse-gnante nell'Università pariginadella Sorbona. Nacque a Ceccanonella seconda metà del XIII seco-lo. La sua famiglia, i nobili Conti,erano i signori di Ceccano. Si fe-ce apprezzare fin da giovane perle sue doti diplomatiche e PapaGiovanni XXII gli affidò impor-tanti incarichi: il pontefice lo no-minò arcivescovo di Napoli e, nel1327, cardinale vescovo tuscola-no. Difese San Tommaso d'A-quino, protesse Simone Martini,che lo ringraziò "ricordandolo" inun affresco dipinto nel Palazzodei Papi ad Avignone, e fu amicodel Petrarca. Nel periodo dellacosiddetta "cattività avignone-se", fu un punto di riferimentoper la curia pontificia. In occa-sione del Giubileo del 1350,infatti, mentre Papa Clemente VIsi trovava ad Avignone, vennenominato rappresentante in Ro-ma: ricevette poteri straordinariper gestire la situazione, potendoinaugurare le cerimonie religiose,abitare nel palazzo pontificio,usare il cerimoniale normalmenteriservato al pontefice, conferirecariche, creare cavaliere, commi-

nare o togliere le scomuniche.Alcune sue decisioni indispettiro-no la comunità romana che provòad ucciderlo: la responsabilità diquell'episodio fu attribuita a Coladi Rienzo e ai suoi compagni, chefurono condannati per tale ragio-ne. Oltre ad entrare in contrastocon la potenza di Cola di Rienzo,fu osteggiato per la scelta diridurre i giorni obbligatori di per-manenza per gli stranieri al finedi ottenere le indulgenze.Annibaldo agì per questioni disicurezza e di igiene pubblica, mai romani protestarono perché me-no stranieri voleva significaremeno introiti economici. Lasituazione a Roma si fece diffici-le per Annibaldo e Clemente V pen-sò fosse opportuno mandarlo inmissione a Napoli, dove il cardi-nale ceccanese però non arrivòmai. Morì infatti il 16 luglio del1350 nel castello di San Giorgio aLiri, probabilmente avvelenato,dato che perirono con lui moltepersone del suo seguito. Ad A-vignone, si innalza ancora oggi ilsuo palazzo, la "livrée Ceccano",che oggi ospita una delle piùimportanti biblioteche francesi.

Pietro Antonucci

Ceccano ed Avignone cercano il gemellaggio nel nome del porporato

Stemma della famiglia Conti ad Avignone

Cesare Balbo, il primo "scopritore" dei pelasgiLo storico e patriota cattolicoCesare Balbo (1789-1853) hascritto nel 1846 il fondamentale

testo "Sommario della storia d'I-talia". Un libro che, forse perl'imminente anniversario dell'u-nità d'Italia, è stato riscopertoanche dal grosso pubblico. Balbo nell'opera tracciava un filorosso tra il Settecento riformistae il cattolicesimo liberale del Ri-sorgimento partendo dai Pelasgi. La doppia discesa di questo po-polo dalla Grecia in Italia nel1600 a.C., da nord attraverso i

Balcani per arrivare fino in Cio-ciaria, e per mare circumnavigan-do la Sicilia e giungere a Ter-

racina, è descritta conscrupoloso metodo sto-riografico. Le imponenti fortifica-zioni pelasgiche perdifendersi dagli "Itali edagli Etruschi" sono ti-piche di un popolo, ol-tre che guerriero, depo-sitario di un profondomisticismo teologico ecosmologico. Il "Sommario" del Bal-bo dà una profondaspinta di veridicità sto-rica agli studi sviluppa-ti dagli studiosi delnostro secolo come il

Giovanetti, il De Cara, il Capone,il Magli e, non ultimo, il nostroamico Paolo Fiorenza che, nelsuo excursus a puntate per Gentecomune, riesce a raccontare un

"passato possibile" che ad un'at-tenta lettura risulta più che pro-babile. Con la sua impronta cat-tolica e moderata Cesare Balbo sicolloca nella corrente neoguelfa,per rilanciare la concezione dellacontinuità culturale religiosa daiprimordi al Papato, anche comesupporto storico alle forze mode-rate del Risorgimento. Infatti nella polemica ottocente-sca tra storiografia neoguelfa estoriografia neoghibellina il Set-tecento entrava con le sue idee ei suoi personaggi nella diatribastorico-politica anche quando siaffrontava il problema della fun-zione dei popoli pre-romani; edecco le opere del Cattaneo, larivalutazione del Vico e le operedel Manzoni che consegnavanoalla storiografia neoguelfa e alpensiero moderato una sottilecritica alla cultura illuministica,riportando un problema, che erastato al centro della lotta del-l'Illuminismo contro la religionee le istituzioni, nella sfera mora-le del rapporto privato tra indivi-duo e Provvidenza.

Patrizio Minnucci, storico

Tommaso Landolfi e Amleto Cataldi, finalmente qualcuno li ricordaLa Ciociaria è stata da sempre, incredibile chepossa sembrare, terra di grandi personalitàartistiche, scientifiche, letterarie. Incredibileè anche il contributo che essa ha dato allaciviltà occidentale. Ma si direbbe che un cat-tivo destino, quasi una congiura, opprimequesta Terra col risultato che quando se neparla, si menziona solo il vaccaro di Castelliri

oppure il salametto o il peperone. Raramenteuna notizia gratificante e degna di ammirazio-

ne. Per fortuna parrebbe che l'attuale compa-gine provinciale guidata dall'On.Iannarilli, pur

in mezzo a mille problemi ereditati, si stiasforzando di mostrare che è loro intenzioneprogrammatica voler scoprire e quindi a farconoscere, quegli aspetti della nostra storiache fino ad oggi sono stati vera tabula rasa.Un esempio ne è il recupero e l'esposizione

a d d i r i t t u r anella sede delpalazzo pro-vinciale di unascultura sem-plicemente ec-cezionale dellastoria artisticaeuropea creatada uno di queigrandi ciociaridi cui si dicevaall'inizio, si-s t e sma t i c a -mente ignorati

e cioè Amleto Cataldi di Roc-casecca-Castrocielo (vedasi articolo specifico nellapagina Personaggi). Plauso perciò all'assessorato provinciale allaCultura e l'augurio che si tratta solo di un ini-zio. Ora l'altra bella notizia è che il poligrafi-co dello Stato ha messo in circolazione nuo-vamente un francobollo (emesso la prima vol-ta due anni fa) che ricorda a tutti la figura diun altro grande ciociaro, questa volta di Pico,Tommaso Landolfi. Scrittore grandissimo, traduttore squisito dalRusso e dal Francese e dal Tedesco. Del termine ciociaro ignorava il vero e unicosignificato e cioè quello folklorico e quindianche lui lo vedeva, al contrario, quale com-petizione o sopraffazione di quello avito eereditario di: borbone e quindi acerrime pole-miche e infuocate discussioni tra lui e soprat-tutto Anton Giulio Bragaglia sulle pagine del-la gloriosa 'Gazzetta Ciociara' che della 'ciocia-rità', termine da lui inventato, fece il baluar-do e la sua bandiera. Qualcuno di Pico ricorda Tommaso Landolfiquando era solito inforcare la vecchia Indian(una motocicletta 500 di cilindrata dell'epocadal manubrio ampio come le corna di certibuoi) e fragorosamente mettersi in viaggioper Firenze. Un contestatore, un bastian con-trario. Un polemico inveterato. Il suo divertimento era quello di creare imba-razzo e di mettere a disagio. Ma un sensibile, un profondo conoscitore del-l'animo umano, uno spirito eletto. Uno deigrandi del Novecento Italiano.

A cura del Prof. Michele Santulli

Tommaso Landolfi

Fontana del Pincio con al centro la scultura dell’anfora realizzata da Amleto Cataldi

ALATRI - Via Basciano, 44Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021

Cesare Balbo in una litografia del 1848

Page 18: Gente Comune Settembre 2010

Sport18

Inizia ufficialmente la nuova stagione deiverderosa sotto la gestione dei PresidentiMarco e Giorgio Tagliaferri, gli artefici del-la "rinascita" del calcio alatrense con lascalata dalla Terza alla Prima Categoria at-traverso la vittoria di due campionati con-secutivamente. Parola al Presidente. L'organico allestito,anche per questa nuova avventura, sembraavere tutte le credenziali per poter compe-

tere ai vertici e puntare ad un ulteriorepassaggio di categoria per regalare la Pro-mozione (così si chiama la serie superiorendr) ai molti supporter alatrensi, semprepiù coinvolti in questo grande progettosportivo. "Come dissi alla mia prima inter-vista da Presidente, oramai quasi tre annifa, l'obiettivo era quello di portare i colo-ri verderosa sino alla Promozione nel minortempo possibile" - ha dichiarato Marco Ta-gliaferri, uno dei due presidenti -. "Anche

quest'anno dunque, in riferimento al no-stro obiettivo, abbiamo messo a disposi-zione del nostro allenatore un organicoimportante, e chiaramente cercheremo dicompetere per la vittoria del campionato,anche se le squadre da battere sarannomolte e il compito sarà davvero arduo". "In ogni caso - ha concluso il patron -, es-sendo i rappresentanti a livello calcisticodi una città gloriosa come Alatri, abbiamo

il dovere di provarci,specie per i nostri so-stenitori che in casa ein trasferta ci fannosempre sentire il loroappoggio". La squadra. Confer-mato alla guida tecni-ca il tecnico Fabio Ce-ci, che il prossimo 4ottobre sarà premiatodall'A.I.A.C, l'associa-zione italiana allena-

tori di calcio che, attraverso l'istituzionedel premio "Allenatore Ciociaro", conse-gnerà un'onorificenza agli allenatori cio-ciari vincitori dei rispettivi campionati. Tragli altri saranno importanti uomini di cal-cio come Mimmo Di Carlo (tecnico cassina-te oggi alla Sampdoria) per la sua stagio-ne al Chievo Verona, Beppe Incocciati ealtri ancora. "Chiaro come sia un onore eun motivo di soddisfazione essere premia-to insieme a tecnici così notevoli" sono

state le parole di Ceci. "Sarà un ulteriorestimolo - ha continuato l'allenatore del-l'Alatri - per continuare a far bene speciedopo il buon inizio di stagione".Buona la prima. Stagione appunto già co-minciata. Nel primo impegno ufficiale, va-lido per la Coppa Italia di categoria, l'Ala-tri ha espugnato il campo di Genazzanoper due reti a uno. Buon risultato in vistadella gara di ritorno che vedrà i verderosaesordire dinanzi al proprio pubblico alChiappitto domenica 26 settembre. La set-timana seguente invece prenderà il via ilcampionato con i ragazzi di Ceci impegna-ti nella difficile trasferta di Torrice. Mercato aperto. Già stabilita la rosa uffi-

ciale pronta per questa nuova avventura,in settimana si è aggregato con la squadraagli ordini di mister Ceci e del preparatoreatletico Schietroma (nella doppia veste digiocatore e trainer) l'attaccante Nicola La-viola, classe 1985 proveniente dal Sora,giocatore considerato dagli addetti ai la-vori di categoria superiore. Qualche giornoe poi, salvo impedimenti dell'ultima ora, lafirma con l'Alatri. Altro colpo a effetto deiPresidenti e del Direttore Generale Pan-tano. Altro motivo per guardare con otti-mismo per la nuova stagione.

L’ASD Alatri è pronta per la nuova stagione in Prima Categoria

Pagina a cura di: Riccardo Strambi

Il Presidente Marco Tagliaferri: “Anche se non sarà facile punteremo alla Promozione per i nostri tifosi”

LO STAFF TECNICO DELL’ALATRI

La rosa dell’ASD Alatri 2010/2011FABIO CECI

Allenatore

FRANCESCOCIANCONEPreparatorePortieri

LUIGI PICA

Allenatore in 2a

FERNANDOMAZZOCCHIA

Assistente Sanitario

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Sport 19Fabraternum Rugby Club di Ceccano, competizione e rispetto per tutte le età

Nel 1823 uno studente del colle-ge di Rugby, cittadina del War-wickshire, Inghilterra nel corso diun incontro di calcio tra studentiprese il pallone con le mani e loandò a depositare nell'area diporta avversaria, perchè volevarievocare un antico sport celtico. William Webb Ellis aveva inventa-to un nuovo gioco che prese ilnome dalla città in cui avvenne ilfatto, Rugby appunto. Nella no-stra zona c'è la possibilità di pra-ticare questo sport di formazionee di educazione a Ceccano dovenel 2005 venne fondato il Fa-braternum Rugby Club, nato gra-

zie allo spirito sportivo di alcunivolenterosi appassionati di que-sto sport, formatisi alle cronachetelevisive di Paolo Rosi, che neglianni '70 nei pomeriggi del saba-to, commentava gli epici scontritra Inghilterra e Scozia nel fangoe sotto il gelido vento che spira-va dalle Highlands. Il Rugby Clubdi Ceccano nel marzo 2006 iniziòl'attività vera e propria con alle-namenti regolari, partecipando

per la prima volta al campionatodi serie C regionale 2007-2008,grazie all'impegno ed allo spirito

decoubertiano dei dirigenti.Nonostante la prima partita videuna sconfitta pesante per 95 a 7,in quel torneo riuscirono a vin-cerne 7. L'anno successivo peròarrivarono secondi nel girone e3^ nel Lazio. Nello stesso anno èpartita anche l'attività giovanilecon gli under 16 e under 18 iquali nel 2009-2010 hanno par-tecipato al loro primo campiona-to nel girone Lazio sud - Cam-

pania. Gli atleti delle varie Cate-gorie provengono da un bacinomolto ampio che arriva fino ad

Alatri e a Patrica. Da quest'annosi è raggiunto un accordo con lasquadra del Segni, attiva dal1968 e che ha militato in serieA2 ed in serie B, per la collabo-razione nel settore giovanile. Laformazione di nuove leve stamolto al cuore dello staff Tecnicoe della Dirigenza, costantementeal lavoro per la diffusione di que-sto sport di cui basta poco perinnamorarsi, soprattutto per lequalità anche morali che riesce

ad insegnare ai suoi praticanti. Il Fabraternum Rugby Club,www.rugbyceccano.com, attendegiovani ed adulti che voglianoavvicinarsi a questo sport con lesue leve di under 14, under 16,under 18 ricordando che: Il po-tente sfonda, il piccolo s'infil-tra, l'alto salta, il guizzantecorre. In una squadra di rugbyc'e' posto per tutti.

Alfredo Salomone

Seniores stagione 2010 gruppo

LE REGOLE DEL RUGBYIL GIOCO Si svolge su un campo rettangolare. I pali delle porte sono piazzati alcentro della linea di meta, distano tra loro 5,64 metri e sono uniti dauna barra orizzontale il cui filo superiore è a 3 metri dal terreno. Lapalla deve avere forma ovale. La durata di un match è di 80´, diviso indue tempi uguali da 40´. Si considera il tempo come effettivo, senzarecupero (salvo eccezioni particolari). L´intervallo è di 10'. Ogni squa-dra può schierare fino a 15 giocatori più 7 riserve.

I PUNTI La "meta" (5 punti) è valida solamente se la palla viene schiacciata aterra nell´area di meta della squadra avversaria, se la palla vieneschiacciata nella propria area di meta la si definisce "Annullata". La"trasformazione" (2 punti), viene calciata in direzione dei pali dopoogni meta, perpendicolarmente al punto in cui è stata segnata. Il "cal-cio di punizione", è assegnato per i falli più gravi e ha un valore di 3punti. Il "drop" è un calcio, in cui un giocatore calcia il pallone inmezzo ai pali e sopra alla sbarra orizzontale, dopo averlo fatto rimbal-zare a terra. Vale 3 punti (come la punizione).

LE REGOLE DI BASE Il "passaggio" può avvenire con le mani (solo all´indietro), oppure coni piedi (anche in avanti). Il "placcaggio" è possibile solamente sul gio-catore che ha la palla ed è regolare se effettuato dal busto ai piedi. Quando un giocatore è placcato e ha almeno un ginocchio a contattocol terreno deve necessariamente lasciare la palla. La "mischia" vieneconcessa per le infrazioni minori. E' composta da elementi di entram-be le squadre: minimo 5 giocatori per formazione. La palla viene postanella mischia dal mediano di mischia della squadra che ha subito ilfallo. La "rimessa laterale" (touche) si effettua dal punto in cui la pallaè uscita, con i pacchetti di mischia delle due squadre schierati (tuttio in parte) in due file. Il "fuorigioco" viene fischiato quando un gio-catore è più avanzato rispetto al compagno con il pallone. In caso difuorigioco il giocatore deve disinteressarsi dell'azione fino a quandonon viene rimesso in gioco. C´è, inoltre, una linea del fuorigioco du-rante la mischia, ruck, maul e touche. La "ruck" si ha dopo un placcag-gio quando il giocatore placcato e la palla sono a terra e c´è almenoun giocatore per squadra a contatto nella zona del pallone. Nelle ruckè vietato utilizzare le mani, la palla si conquista, o accompagnandolacon i piedi dalla propria parte, o avanzando oltre il pallone. Il "maul"si costituisce quando un giocatore, portatore del pallone, è in piedi acontatto con un avversario e sostenuto (legato) da un compagnoFONTE : http://www.rugbyceccano.com/ A.T.

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Allergie… attenti al gioiello che indossate! In estate il caldo, combinato alla sudora-zione della pelle, fa sì che questa diventipiù sensibile a determinati materiali che siindossano. I gioielli sono la prima causa di allergie dicui a volte non sospetteremmo; infatti po-tremmo aver usato un anello la preceden-te estate senza avere avuto problemi e su-bire l'anno successivo un arrossamento oprurito proprio per colpa dello stesso. La dermatite da contatto è causata da di-versi fattori e si localizza in una zona pre-cisa: arrossamento, prurito, eczemi, vesci-che o peggio con "la piaga" di cui general-mente l'artefice è il Nichel. Il Nichel è un metallo appartenente algruppo del Ferro e purtroppo non si trovasolo nei gioielli ma anche nel cibo, neivestiti di colore nero e giallo, nei profumi

e nei bottoni di cinte e borse. Ci sono an-che altri metalli portatori di "problemi"

come il rame, lo zinco, il cobalto che simanifestano per certi tipi di pelle, però….come tutte le cose, c' è una soluzione e sichiama: "Acciaio Chirurgico". Lo stesso acciaio che si usa nelle sale ope-

ratorie è diventato il materiale più usatonel campo della gioielleria: un materialeanti-allergico e facile da forgiare per crea-re gioielli originali ed eleganti. "EmporioArmani" crea la collezione Aria che com-prende collane, anelli ed orecchini conpietre preziose e metallo; "Antica Mur-rina", azienda veneziana, per l'Autun-no/Inverno 2010-2011 lancia una nuovacollezione usando tecniche di lavorazioneantiche per trattare la foglia d' oro e d'ar-gento, giocando sui colori combinati alleperle e all' acciaio. "Morellato" realizza perSettembre 2010 la serie Eclipse, ispirata alfilm della saga di "Twilight" che ha spopo-lato le sale dei cinema e l'Anima Rock tut-to in acciaio anallergico a 316 L, collanedall'intreccio particolare che fanno risalta-re il decolté ed esprimono seduzione e raf-

finatezza. Il mondo della gioielleria non èpiù solo per l'elite femminile, i preziosi or-mai fanno parte anche del guardaroba ma-schile. Stilisti come Boccadamo e Armanirealizzano gioielli dallo stile impeccabileper uomo. La moda non riguarda sologioielli da indossare infatti… cosa dire deipiercing? Come per tutti i gioielli, bisognasaper scegliere quello giusto soprattuttonei casi dove si inseriscono metalli nellapelle! I piercing delle bancarelle non sonosempre certificati e si rischiano gravi infe-zioni all' epidermide soprattutto se si èallergici al Nichel (e spesso non si sa)!Bisogna saper scegliere oculatamente:acquistare Piercing solo ed esclusivamentein acciaio chirurgico! La prudenza non èmai troppa!

Erika Rossi

Moda & Cinema

“IL CINEASTA”Film, cortometraggi, anteprime e interviste…

RUBRICA

"The American", George Clooney manda in scena l'AbruzzoTralasciando le uscite in sala deifilm della Mostra del Cinema diVenezia, vogliamo segnalarvi ilfilm "The American" con GeorgeClooney. Dopo il terribile terre-moto che colpì l'Abruzzo l'annoscorso, l'attore americano dichia-rò che avrebbe fatto qualcosa perquelle terre così duramente colpi-te. La sua solidarietà si è concre-tizzata nell'ambientare questofilm nella zona di Sulmona, ren-dendo il paesaggio aspro e lagente che lo abita uno dei prota-gonisti della storia. Tratto dal ro-manzo "A very private gentle-man", il film narra la storia diJack/Edward/Mr Butterfly, un a-bilissimo artigiano il quale confe-ziona armi speciali su commissio-ne di assassini speciali. Un pro-

blema in Svezia lo costringe a ri-parare in Italia dove Pavel, il suodatore di lavoro, lo nasconde inun paesino vicino Sulmona. Qui

Jack, sempre guardingo, passa iltempo fingendosi fotografo, perpoter esplorare il territorio e lepersone, soprattutto Padre Bene-

detto, il parroco, il quale, tra unbicchiere ed un piatto di spa-ghetti, grazie al suo inglese sten-tato, comincia a scavare nell'ani-

mo dell'Americano discutendodel concetto di peccato. QuandoJack/Edward incontra una giova-ne prostituta del posto Clara,

interpretata dalla bella ViolantePlacido, la solitudine e l'incapaci-tà di relazioni vere faranno affio-rare i dubbi personali che diven-gono sempre più evidenti e ladecisione di compiere l'ultimo la-voro, prima di chiudere la carrie-ra, sarà una vera e propria sceltadi vita. Tra agguati e piccoli se-greti di famiglia che si scopronosi arriva al finale del film, am-bientato nel mezzo della proces-sione del Santo Patrono. Nonostante alcune incongruenzeevidenti come le tute nere deikiller nel candore della neve nor-dica o la diffusa capacità di par-lare inglese da parte di tutta lapopolazione di Sulmona, il filmcolpisce per la bella interpreta-zione di George Clooney, cui fa daspalla in maniera egregia il parro-co, ottimamente interpretato daPaolo Bonacelli, i cui dialoghi sa-rebbero da gustarsi senza dop-piaggio. La figura di Jack/Edward è molta

piaciuta oltre Oceano, il film èstato campione di incassi con16,4 milioni di dollari nel weekend del Labour Day, per il forterimando all'Alain Delon de "Il Sa-murai" del grande regista noirfrancese Jean Pierre Melville. Ilfilm è costruito come un prodot-to artigianale, assemblato conpazienza. Il momento topico del-la storia in un altro film sarebbestato segnato da uno zoom im-provviso o da un primissimo pia-no. In The American no, è troppozen per lasciarsi andare a questescene scontate. La stessa scelta di girare in unambiente montuoso, lontano dal-la verde campagna del Chiantshireo dalle città d'arte come Venezia eFirenze, Roma, di cui compare solola stazione Termini, era obbligataper il tono del film, non ci si pote-va distrarre ad ammirare il panora-ma o i monumenti.

Alfredo Salomone

George Clooney e Violante Placido

Conto alla rovescia per i milioni di fan stregati dal-l'occhialuto maghetto, nato dalla penna di J. K.Rowling. Trecento milioni di copie vendute in tutto

il mondo, per il libro tradotto in 60 lingue; dopol'approdo in libreria è giunta l'ora del grande scher-mo. Il volume, "Harry Potter e i Doni della Morte"

edito da Salani, nel 2007, ultimo della serie tagliala storia, catapulta il lettore in una dimensioneultraterrena, soffre, ama e corre insieme a lui. E cosìtra colpi di scena, inaspettati litigi, imprevedibilidivisioni, antiche rune da decifrare, morti e Hog-warts che per la prima volta non ha istantanea ap-parenza, l'autrice tesse un'altra tela, l'ultimo tassel-lo della storia, l'ultimo prima di una nuova e sogna-ta vita. Personaggi ed eventi che pensavamo di co-noscere già riveleranno profondi, antichi significan-ti segreti; questa volta ogni nodo, e ogni cresciutoe nato rancore giungeranno al loro pettine, che liattende lì, ansioso. Ripercorreremo avventure giàviste, luoghi amati e odiati, grandi eventi e piccolifatti che s'intrecciano e snodano a uscite di scena,crude, conquistanti emozioni inimmaginabili. Nonci resta che aspettare, contare ogni singolo e infi-nito giorno, lenta attesa e afrodisiaca voglia d'unfuturo più vicino che mai.

Giuseppe Gatta

Harry Potter, il tris segna il trionfo definitivo

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Questo mese ci occupiamo dei sussidi chespettano ai disoccupatiche non appartengono al-le imprese con più di 15dipendenti, tutelati dainoti strumenti quali Cassaintegrazione e Mobilità. Entriamo nel dettagliodei principali:

1. Disoccupazione ordinaria: è un sussidioche spetta a tutti i lavoratori licenziati o aiquali non è stato rinnovato il contratto sca-duto (non spetta per dimissioni volontarie)e che siano iscritti all'Inps da almeno 2 annie con almeno 52 settimane di contributinel biennio precedente alla data di cessazio-ne del lavoro. La durata della disoccupazio-ne è di 8 mesi, ma viene estesa a 12 per chiha superato i 50 anni di età e cessa in casosi intraprenda una nuova attività lavorativao si diventi titolare di pensione diretta. L'importo della disoccupazione ordinaria ècalcolato sulla base delle ultime 3 buste pa-ga con un massimo di 892,86 euro lordi. Per richiedere la disoccupazione ordinaria2010 si deve presentare domanda all'ufficioInps più vicino entro 68 giorni dalla data dilicenziamento.

2. Disoccupazione con requisiti ridotti: èuna particolare forma di prestazione Inps,che serve a tutelare i lavoratori che nonpossono far valere 52 contributi settimanalicomprensivi di quota di disoccupazione ne-gli ultimi due anni, come previsto nella di-soccupazione ordinaria, ma che nell'annosolare precedente la domanda hanno lavora-to almeno 78 giornate, comprese le festi-vità e le giornate di assenza indennizzate(malattia, maternità ecc.). Ulteriore requisi-to fondamentale per poter richiedere taleindennità di disoccupazione è l'iscrizione al-l'INPS da almeno due anni (il lavoratore de-ve aver lavorato almeno un giorno duranteuna settimana, per l'INPS anche un sologiorno lavorativo equivale ad 1 settimana dicontribuzione). Ultimo requisito è che l'ulti-mo rapporto di lavoro deve essere necessa-riamente cessato per Fine contratto, licen-ziamento o dimissioni per giusta causa. L'indennità spetta per un numero di giorna-te pari a quelle effettivamente lavorate nel-

l'anno precedente e per un massimo di 180giornate. La domanda di indennità di disoc-cupazione con requisiti ridotti deve esserepresentata all'Inps o presso gli Enti di pa-tronato entro il 31 marzo dell'anno succes-sivo a quello in cui è cessato il rapporto dilavoro.

3. Indennità per i co.co.pro senza lavoro:per come è stato ideato lo strumento, solouna piccolissima parte dei lavoratori "preca-ri" avrebbe diritto all'indennità; i requisitiinfatti sono piuttosto stringenti e ulterior-mente modificati dalla legge finanziaria2010: questa infatti modifica le indennità afavore dei collaboratori a progetto (coco-pro) che sono stati licenziati nell'anno diimposta 2009 per cause attribuibili alla crisifinanziaria: la nuova indennità per i lavora-tori cocopro varia dal 20 al 30% del reddi-to percepito nell'anno di imposta 2009. Le

nuove indennità 2010 previste non potran-no essere superiori ai 4 mila euro annui. Lanuova indennità 2010 è corrisposta una tan-tum annualmente e sempreché la cessionedel rapporto avvenga nel 2009 o nel 2010 esempreché sia richiesto da lavoratori cheproprio in virtù del contratto a progetto sia-no iscritti alla gestione separata INPS ed a-vevano un lavoro con un singolo commit-tente e con una RAL (reddito annuo lordo)inferiore ai 20 mila euro e superiore ai 5mila euro, o, nel caso di cessazione o licen-ziamento precedente il limite reddituale in-feriore per il 2008 a 13.819 euro e per il2009 a 14.240 euro. Gli ulteriori requisitirichiesti per poter accedere alla nuova in-dennità di disoccupazione 2010 previstadalla finanziaria sono ovviamente demanda-ti al sito o agli sportelli dell'Inps e/o di unPatronato di zona.

Alessandro Arcese

La legge 54/2006,introduttiva del-l ' a f f i d a m e n t ocondiviso dei fi-gli, ha dettato unprecetto di ten-denziale preferi-

bilità di questo rispetto ad ogni altro regi-me; ma è pur vero che il diritto del mino-re alla bigenitorilità, ovvero il diritto dimantenere un rapporto equilibrato e conti-nuativo con entrambi i genitori e di rice-vere, dagli stessi, cura, educazione ed i-struzione, non rappresenta un precetto as-soluto. Secondo la Cassazione, infatti,"sussiste specifica controindicazione, edunque la possibilità di deroga alla regoladell'affidamento condiviso, nel caso in cui il

genitore non affidatario si sia reso total-mente inadempiente all'obbligo di corre-sponsione dell'assegno di mantenimento esia stato, altresì, discontinuo nell'eserciziodel diritto di visita, apparendo tale compor-tamento pregiudizievole nei confronti deifigli, in quanto atto ad incidere in sensonegativo sulla vita degli stessi non soltantoin senso materiale, impedendo loro di sfrut-tare le proprie potenzialità formative, ma,ancora di più, sotto il profilo morale, essen-do sintomatica la indisponibilità di tale ge-nitore a soddisfare le esigenze affettive e divita dei figli".Ebbene, qualora il giudice accerti che ildisinteresse affettivo e materiale di unodei genitori nei riguardi della prole rischiadi tradursi, nei confronti della medesima,

in una sequela di inutili aspettative, il re-gime dell'affidamento condiviso deve esse-re escluso, dovendosi optare per l'affida-mento dei figli a quel genitore che, di con-tro, si occupa in via preponderante od e-sclusiva della cura, dell'educazione e delmantenimento degli stessi. Tale esclusio-ne, tuttavia, deve essere relegata a sceltanettamente residuale, da riservare a situa-zioni di indiscutibile gravità. Si ritiene,pertanto, che gli enuciati della nuova leg-ge e la consacrazione della piena parità deigenitori nell'esercizio della potestà, nonpossano trovare applicazione laddove visia trascuratezza ed inadempimento aidoveri di carattere primario.In conclusione, la ricerca dell'interesse delminore, definita da taluno la "stella pola-

re" che guida l'operato del giudice, nonnecessariamente segue il cammino dell'af-fidamento condiviso; nel contempo, ladecisione di un affido monogenitoriale de-ve essere attentamente ponderata al finedi non trascurare le ripercussioni psicolo-giche di siffatto provvedimento, sia sulgenitore escluso dall'affidamento - poten-do rappresentare, per lo stesso, un ulterio-re scusante ed addirittura un incentivo alproprio disinteressamento - sia nei riguar-di della prole, che potrebbe ancora nutriresperanza di un cambiamento o di un riav-vicinamento al genitore che, di fatto, l'haabbandonata.

Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare

[email protected]

Dalla parte della...

La riforma del Codice della strada impo-ne una distanza minima di un chilome-tro tra il segnale di limite di velocità el'apparecchio. Questo porterebbe a con-siderare fuori legge tutti gli attuali au-tovelox fissi: ma basta mettere un agen-te a presidio per sanare la situazione. Ecco allora come difendersi, in vistaanche di un eventuale ricorso:

- Innanzitutto, fotografare al più prestosegnale e apparecchio: nei prossimi me-si potrebbero essere spostati.Ricordate che scendendo dall'auto dove-te indossare il giubbino. Su autostradee strade extraurbane principali è vietatocamminare se non si è in una situazio-ne di emergenza.- Per dimostrare che c'è meno di un chi-lometro, un aiuto può venire dai segna-li di "progressiva chilometrica" e dalleordinanze (da chiedere all'ente proprie-tario della strada) che riportano l'esattacollocazione di segnali e apparecchi(ma non mancano le installazioni inposizione diversa da quella autorizzata,illegittime ma ciò potrebbe non esseresufficiente per annullare la multa). Seessi sono molto vicini, può bastare ancheuna foto che li inquadri entrambi.- La "regola del chilometro" vale esclu-sivamente fuori dai centri abitati. Quindi non valgono per gli autoveloxurbani. Tuttavia va ricordato che incittà i controlli automatici sono vietati

da una legge preesistente (168/02), cheli consente solo sulle strade di scorri-mento (viali a doppia carreggiata condivieto di sosta e incroci dotati di se-maforo, dove sono ammessi anche i 60o i 70 km/h) e solo sui tratti autorizza-ti dal prefetto. Stessa autorizzazione ènecessaria sulle strade extraurbane ordi-narie, mentre su autostrade ed extraur-

bane principali i controlli automaticisono possibili su tutto il tracciato.- Altro allarme senza fondamento ri-guarda i segnali (obbligatori da tre an-ni) che preavvisano del controllo di ve-locità: possono restare a meno di unchilometro perché per esse continuanoa vigere le precedenti distanze minime(80 metri in città, 150 fuori e 250 suautostrade e strade extraurbane princi-pali). La distanza massima con l'appa-recchio è di quattro chilometri ed è ob-bligatorio ripetere il segnale se in mez-zo ci sono incroci o svincoli (non areedi servizio o accessi da proprietà).- I controlli automatici, dove ammessi,esonerano gli agenti dall'obbligo di fer-mare subito il trasgressore. Idem quan-do gli apparecchi sono presidiati, su au-tostrade, extraurbane principali e altro-ve sui tratti autorizzati dal prefetto.Dove non c'è autorizzazione, occorrel'alt o vanno indicati nel verbale i moti-vi dell'impossibilità a fermare.

Paolo Fiorenza

A PROPOSITO DI AUTOVELOX(cosa dice il nuovo codice della strada)

SOS CONSUMATORI

Quando l'affidamento condiviso deve cedere il passo all'affidamento esclusivo

Gli strumenti di sostegnoai disoccupati

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Mese del benessere psicologico 1-31 ottobre 2010

Anche quest'anno, a Roma e in diversi co-muni della provincia e della regione, tracui Frosinone, ottobre si conferma il Mesedel Benessere Psicologico. 200 psicologi e psicoterapeuti, tra cui lasottoscritta per la provincia di Frosinone,dal 1 al 31 ottobre apriranno i loro studi

per offrire consulenze psicologiche gratui-te e animeranno più di 100 seminari adingresso libero volti ad affrontare le tema-tiche più salienti nel campo della cura del-la psiche. L'iniziativa, promossa e organizzata anchequesta volta dalla SIPAP (Società ItalianaPsicologi Area Professionale) del Lazio,con il patrocinio del Ministero della Salute,

del Comune di Roma e dell' Assessorato allePolitiche Sociali e della Famiglia, della Re-gione Lazio e della Provincia, oltre a quel-lo dei Municipi II, III, V, X, XII e XIII e lasponsorizzazione di ASPIC - Strumenti Utiliin Psicologia, del Centro Studi Psicoso-matica e di Biopolis, ha come obiettivol'offerta gratuita, da parte degli esperti, diuna corretta informazione e quindi la pro-mozione del benessere psicologico pressotutti gli strati della cittadinanza. La formula è semplice: per ricevere unaconsulenza psicologica gratuita da uno deiprofessionisti della propria zona basteràchiamare i numeri 06/92916778 oppure06/92936771 e prenotare l'appuntamento,i numeri saranno attivi a partire dal 20 set-tembre e fino al 30 ottobre. Si potranno ricevere informazioni e recapi-ti degli psicologi e psicoterapeuti ancheconsultando il sito internet www.mesebe-nesserepsicologico.it. stessi recapiti potranno essere utilizzati

per prenotare la propria partecipazione a-gli oltre 100 seminari previsti dal calenda-rio degli eventi, calendario pubblicato in-teramente sul sito e sui depliant cartacei. In provincia di Frosinone potete avereinformazioni telefonando al 338-1509857.

Rubrica di psicologia e benesserepersonale a cura della

D.ssa Chiara Camperi - [email protected]

AlmanaccoL’OTTOVOLANTE

Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo

Un racconto di responsabilità morale, rac-conto di Herman Melville. "Bartleby loscrivano”, si Concentra sul rapporto tral'avvocato e il suo generoso eccentrico co-pista, Bartleby. La storia considera unaserie di questioni, tra cui distinzione diclasse e di obblighi sociali. Il ruolo dellacomunità è un tema importante nella sto-ria di Melville, che sembra implicare checommercialismo ha portato ad una man-canza di comprensione per i cittadini me-no fortunati. La società ritratta nel rac-conto di Melville è freddo ed egoista, mo-tivato soprattutto dal suo amore per il de-naro. I suoi cittadini sono ignoranti inmateria prospero il dolore e la sofferenzasubita dalle classi inferiori, così come idisabili mentali. Essi respingere i guai digente povera, perché sono in grado dientrare in empatia con loro. Il narratore diMelville è un avvocato senza nome che ge-stisce uno studio a Manhattan. Egli è, inapparenza, un cristiano. Si reca in chiesa,legge la Bibbia, e tenta di seguire i co-mandamenti in esso contenuti. È questastessa simpatia per la quale l'avvocato as-sume Bartleby, "lui uomo pulito, compas-sionevole rispettabile, inguaribilmente ab-bandonato". Con tali qualità, Bartlebysembra perfettamente adatto per il lavoronoioso e preciso di un ufficio legale. E, pertre giorni, che fa del lavoro molto rigido. Poi, senza spiegazioni, lui sorprende l'av-vocato dando questa risposta ad una do-manda semplice: "Io preferirei di no". Ilrifiuto di Bartleby , stupisce l'avvocato,che ammette che avrebbe licenziato il co-pista subito, se ci fosse stato "qualcosa diinsolito su di lui". Tuttavia, non vi è nulla

di irriverente nel tono di Bartleby. Lui nonsembra avere una sfida all'autorità dell'av-vocato. In realtà, vi è qualcosa di moltopassivo nel suo sguardo perso nel vuoto. ABartleby è consentito di rimanere su inufficio legale, diventando sempre peggio,finché, trascorre tutto il suo tempo a fis-sare il muro di mattoni davanti alla sua fi-nestra. L'avvocato interpreta questa formadi comportamento come un segno di ma-lattia mentale e decide che Bartleby nonpuò essere ritenuto responsabile delle sueazioni. Nonostante la sua mancanza didisponibilità, l'avvocato permette a Bar-tleby di rimanere al suo posto e di viveregratuittamente in ufficio. Egli riconoscedisprezzo generale delle società 'per i tipicome Bartleby.In tutta la storia, l'avvocato si alterna tradispiacere per Bartleby e scoraggiamentoper l'incapacità di poterlo aiutare cristia-namente. Questo scoraggiamento, insiemeal "non richiesti e poco caritatevoli" os-servazioni dei suoi amici avvocati, sembraessere ciò che provoca in ultima analisi, diabbandonare Bartleby come una causapersa. Incapace di buttarlo in strada, l'av-vocato assicura un nuovo ufficio Bartlebye lascia solo nel vecchio alloggio a farecome gli pare. Ma nel suo rifiuto assolutoBartleby non diventa che un attrattore.Come un amo: entra ed esce. Tutto il rac-conto è un dispositivo di attrazione, è untraining. Il lettore ha l'impressione di ca-dere in un tranello continuo, complice lafigura dell'avvocato che abbocca e tentaogni volta una spiegazione che possa in-cludere Bartleby nella sua solida ed effi-ciente visione del mondo.

Bartleby lo scrivano di Herman Melville

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Roma: al via la seconda edizione del Mese del Benes-sere Psicologico. Consulenze psicologiche gratuite edeventi a ingresso libero: dal 20 settembre al 30 otto-bre basterà una telefonata per prenotarsi

COS'E' IL BENESSEREPSICOLOGICO

E' la condizione psicologica e fisica otti-male che permette di:- stare bene con se stessi e con gli altri- realizzare se stessi e raggiungere i

propri obiettivi- prendere decisioni- risolvere difficoltà nelle relazioni- sapere affrontare gli eventi stressanti

Il benessere psicologico migliora la qua-lità di vita e aiuta a prevenire possibilidisagi nel rapporto con se stessi e congli altri. La ricerca del proprio benesserepromuove la crescita personale e miglio-ra la convivenza civile tra le persone.

18 SSettembre 22010

JUST MARRIED!

Tantissimi auguri di cuore a Lorenza Frasca e Davide Falasca che hanno unito le pro-prie strade con il vincolo d'Amore del Matrimonio, con il sostegno e la felicità since-ra di tutti gli amici (la Banda) e delle rispettive famiglie. Un augurio personale dalsottoscritto per una serena e sempre "originale" vita assieme, forti, belli e limpidicome siete. Andrea

Marianna Candida Dionigi: colei che fece conoscere Alatri e le sue mura al mondoFra le nobili personalità cui Alatri deve ritenersi indissolubilmente legata deve ritener-si, appunto, la Sig.ra Marianna Candida Dionigi. Il perché lo spiega ottimamente un arti-colo di Daniele Baldassarre: "…Marianna Candida nacque a Roma il 3 febbraio 1756…Celebrato fin dall'epoca e, pare, tradotto anche in altre lingue, il suo voluminoso album"Viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno", edito appunto a Ro-ma nel 1809, appare dunque testimonianza preziosa; in particolare per quelle incisioni al-l'acquaforte, che illustrano l'aspetto delle mura ciclopiche in "alcuni" nostri centri storicinei primissimi anni dell'Ottocento. Una testimonianza fedele: perché la Candidi Dionigidelineò i soggetti di ogni tavola riprendendoli sempre dal vero. Anzi, nei suoi numerosiviaggi nelle "cittadine saturnie", anche in età avanzata, si faceva sempre accompagnareda un architetto, affinché rilevasse con precisione le dimensioni di tutte le costruzioni di"remotissima antichità" che lei andava ritraendo. Una figura affascinante: non solo per la"non comune avvenenza, lo spirito e la cultura che l'adornavano". Marianna avrebbe potu-to, in virtù delle ricchezze di famiglia, vivere agiatamente nel proprio appartamento in Viadel Corso a Roma, spesso frequentato da grandi esponenti della cultura europea; o nellasua villa a Civita Lavinia e dedicarsi solo alla cura dei suoi ben sette (forse otto!) figli, eagli studi delle lingue straniere. Ma fece molto di più, e con notevoli risultati, coltivandoinvece le Belle Arti: dalla Poesia alla Musica ed alla Pittura … Ed in particolare mettendoin pratica le conoscenze di Archeologia - per le quali era apprezzata da Ennio Quirino Vi-sconti, amministratore del Louvre e docente a Parigi - fino appunto alla realizzazione delcorposo album di viaggi. Ecco così illustrate ed immortalate a stampa Ferentino, Anagni,Alatri, Arpino e Atina, cittadine che, grazie alle importanti frequentazioni dell'artista ed alsuo essere membro di prestigiose Accademie in Italia ed all'estero … fino in America, ven-nero sempre meglio conosciute nel circuito culturale internazionale; è anzi possibile che lostesso John Izard Middleton - giovane artista della Carolina del Sud che visitò e ritrassequesti luoghi proprio tra il 1808 e il 1809 - fosse già a conoscenza del coevo lavoro dellaDionigi. Grazie al quale la pittrice è considerata da molti un'antesignana, forse la primadonna in assoluto ad occuparsi di archeologia. E sicuramente la prima ad aver aperto adAlatri un periodo, durato per tutto l'Ottocento, particolarmente intenso di attenzioni attor-no alle mura: portando presso di noi studiosi ed artisti quali appunto il Middleton, il lito-grafo Charles Joseph Hullmandel ed il grande illustratore Edward Lear, entrambi londinesi,lo storico polacco-prussiano Ferdinand Gregorovius, e poi Rodolfo Fonteanive, l'archeologotedesco Winnefeld, fino all'architetto Giovan Battista Giovenale ed al famoso fotografo earcheologo inglese Thomas Ashby. E così oggi noi lettori del ventunesimo secolo, sempreattraverso le incisioni di Marianna Candidi Dionigi, possiamo conoscere l'aspetto di quellestesse cittadine prima dell'espansione edificatoria, a volte incontrollata, che nel secoloscorso ha cambiato il loro volto".

Avv. Fabio Padovani

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Eclettici, eterogenei e decisamente carichi di talento musicale. Parole che si addicono inpieno per il duo acustico "ARKé" (nella foto), nome teso a simboleggiare l'"origine" e il"viaggiare all'unisono" di due artisti incontratisi quasi per caso, richiamati da una fortissimapassione per la musica che li accomuna.Entrambi hanno un ottimo bagagliaioartistico - musicale alle spalle. GabrielePapitto in arte "Pitto", chitarra e vocedel duo, è stato frontman della pop -punk band HOTPANTS. Approccia allamusica all'età di nove anni con lo studiodel sassofono per poi, affascinato dallamusica pop e rock, concentrarsi in pienaadolescenza alla chitarra e al piano sco-prendo inoltre ottime doti vocali. Studente di canto moderno e arrangia-mento nel dipartimento di Popular Musicdel Conservatorio. L. Refice di Frosinoneè ora impegnato da protagonista in variprogetti musicali.Giulia Galuppi, in arte "Poppy", comple-ta il duo. Voce cristallina, sin da giova-nissima ha manifestato un'attitudinesorprendente verso la musica. Già colon-na portante dei Nero Contrario, ha ap-profondito il suo talento canoro studian-do presso i migliori insegnanti della zo-na. "Abbiamo forte curiosità di 'riarran-giare' successi internazionali in chiaveacustica" sono state le prime parole di "Pitto" per presentarci il suo Duo. "Tenteremo disbizzarrirci soprattutto con le voci (la vera forza degli ARKé ndr) dei testi di gruppi comei Beatles, Radiohead, Oasis, Blink e altri ancora". Nelle loro prime performance, il successo e il gradimento del pubblico è andato oltre l'im-maginabile, un ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, delle qualità deidue ragazzi alatrensi. "Abbiamo avuto un forte riscontro - ha continuato la voce maschi-le del duo - e questo ci ha reso naturalmente molto felici. L'obiettivo è di continuare amigliorare nella resa in acustico, attività molto complessa, attraverso studio e applica-zione, così da arrivare a comporre un disco tutto nostro a breve". Ambizioni concrete e lungimiranti. Gli esordi, poi, sembrano davvero aprire interessantiprospettive agli ARKé. Già molte sono le richieste per serate musicali in compagnia delduo. Per chi volesse mettersi in contatto con gli ARKé (Esibizioni nei locali, feste priva-te e altro) può mettersi in contatto con il numero 3338364985.

Riccardo Strambi

Anche quest'anno milioni di ap-passionati hanno atteso con an-sia l'inizio del campionato, perdare avvio a quello che è il lorocampionato.Parliamo del fantacalcio, il piùpopolare fantasy-game sul calcio,giocato da milioni di persone.Risalendo alle origini, fu inventa-to da Riccardo Albini che, ispi-

randosi ad un passatempo ameri-cano molto simile (il fantasy ba-seball), lo pubblicò in Italia perla prima volta nel 1990.Da allora, ha lentamente iniziatola sua diffusione, ormai afferma-tasi in maniera decisiva negli ul-timi cinque anni, in moltissimevarianti. Lo scopo del gioco con-siste nell'organizzare squadre vir-

tuali formate da calciatori reali,scelti fra quelli che giocano iltorneo a cui ci si riferisce (SerieA, Champions League, Mon-diale…) e l'esito di ogni partitasi basa sulle reali prestazionidegli 11 calciatori che settima-nalmente formano la fantasqua-dra. In sostanza, ogni parteci-pante, è una sorta di piccolo ma-

nager e al contempoallenatore, che ten-ta in questo mododi realizzare il sognodi possedere unasquadra competitivache sia in grado disbaragliare la con-correnza e conqui-stare così il mondocalcistico. Nella nostra provin-cia frusinate, sonomolti i fantamatoriche annualmente, siriuniscono in gruppidi cinque, dieci opiù, guidati da un u-nico presidente-am-ministratore e che,settimanalmente sidivertono nella sfidafantacalcistica che

prevede, alla fine del campiona-to, la vincita di molti premi. Peravere un'idea più chiara del fun-zionamento del gioco, il giornaleseguirà da vicino un fantasy-

game organizzato da un appas-sionato cittadino ferentinate,Giuseppe Vari, che si diletta da

ormai un decennio nel crearesquadre e nel radunare fantoma-tici manager.Sarà possibile seguire l'andamen-to dei vari partecipanti anche

collegandosi al sito del giornalewww.gente-comune.it.

Daniela Caliciotti

Extras - Di tutto di più 23

Hanno ragione gli amici Pietro Antonucci e Bruno Sbaraglia, a lamentarsi per la scarsamemoria storica in cui versa la nostra provincia. Infatti sull'eccidio di Collelungo, da lororaccontato qualche numero addietro, possiamo ad oggi riportare solo il contesto storiconel quale avvenne.Arrestato Mussolini, il maresciallo Badoglio fece imprigionare da Senise, capo della poli-zia, Achille Starace, il quale, dopo una breve visita a Fiuggi, aveva voluto tornare aRoma. La notte del 23 agosto 1943 furonoarrestati altri ex gerarchi, come Muti, Bottai,Galbiati e Teruzzi, accusati di essere in obliquicontatti con l'ambasciata tedesca. Starace,che era stato condotto a Forte Boccea, sullavia Aurelia, fu ben presto rimesso in libertà.Carmine Senise, nelle sue memorie, scrisse chefra i molti gerarchi che si dichiararono fedelial re dopo il 25 luglio, c'era anche Starace, ilquale proclamava la sua avversione a Mussoli-ni e chiamava in ballo lo stesso Badoglio a te-stimonianza delle sue affermazioni. Staracepotè tornare da sua figlia in Ciociaria, ma nonsoltanto da lei perché ad Arcinazzo lo atten-deva la sua giovane amica, la contessa Con-falonieri. L'ex mastino del duce Achille Staraceusciva poco di casa. La gente del luogo, generosa e un po' indifferente, quasi non siavvedeva dell'ex gerarca, e comunque, se si imbatteva in lui, si mostrava riguardosa ecomprensiva. Starace e la bionda contessa potevano sembrare due colombi, e avevanol'impressione di vivere al riparo della tragedia che insanguinava la penisola. Il pomerig-gio si bagnavano in un vascone della fattoria, all'aperto, insieme ai nipotini del "pelideAchille". Egli dedicava alcune ore alla ginnastica e induceva i nipoti, Gioacchino e l'al-tro fanciullo che aveva il suo stesso nome, a correre nei prati, a trasportare pietre e terracon una cigolante carriola per fare esercizi fisici. Il moto perpetuo era il suo narcotico.La casa della contessa Confalonieri sorgeva accanto alla villa di Rodolfo Graziani, e tuttii giorni la moglie del maresciallo invitava gli amici a prendere il tè delle cinque. Vivevano in un clima idilliaco ben sapendo che quella era solo una pace apparente. Peri nostri poveri innocenti massacrati dai tedeschi a Collelungo la pace non fu neancheapparente. Patrizio Minnucci, storico

PPiilllloollee ddii ssttoorriiaaCiociaria rifugio dei fascisti

dopo il 25 luglio 1943

Achille Starace

La FantaMania del FantaCalcio

Il duo acustico ARKé tra talento e ambizione

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