Gente Comune Ottobre 2009

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Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 16/10/2009 Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 9 - Ottobre 2009 CINEMA CAPOLUOGO TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT Intervista a Quentin Tarantino in occasione della Prima di “Bastardi senza Gloria” pag. 14 Inaugurato lo sportello Sicurezza. L'iniziativa è la prima nel suo genere nel Lazio pag. 5 Puntiamo tutto sulle Mura! Dalla mostra al Vittoriano, pas- sando per il Seminario internazio- nale sulle opere megalitiche, fino alla trasmissione Voyager di Rai2. I "misteri" locali lanceranno la Ciociaria. A pag. 2 VARIE INCHIESTA I segreti delle logge massoniche in Ciociaria pag. 15 SPORT Antony Iannarilli, il talento nostrano punta alla A pag. 18 ALATRI Via Matteotti Impianti Elettrici Civili e Industriali Sistemi di Allarme Automazioni Reti Lan Strada Provinciale Tecchiena, 40 Tel. 0775 408706 - Cell 338 9119335 E-mail:[email protected] C. F. e P . IVA 02489690608

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Gente Comune Ottobre 2009

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Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copieChiuso in t ipografia i l 16/10/2009

Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di FrosinoneAnno XVII n° 9 - Ottobre 2009

CINEMA CAPOLUOGO

TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-CCOMUNE.IT

Intervista a Quentin Tarantino in occasione della Primadi “Bastardi senza Gloria”

pag. 14

Inaugurato lo sportelloSicurezza. L'iniziativa è la primanel suo genere nel Lazio

pag. 5

Puntiamo tutto sulle Mura! Dalla mostra al Vittoriano, pas-sando per il Seminario internazio-nale sulle opere megalitiche, finoalla trasmissione Voyager di Rai2. I "misteri" locali lanceranno laCiociaria. A pag. 2

VARIE

INCHIESTA I segreti delle logge massoniche in Ciociaria

pag. 15SPORT

Antony Iannarilli, il talento nostrano punta alla Apag. 18

ALATRI Via Matteotti

Impianti ElettriciCivili e Industriali

Sistemi di Allarme

Automazioni

Reti Lan

Strada Provinciale Tecchiena, 40Tel. 0775 408706 - Cell 338 9119335E-mail:[email protected]

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Una notizia che certamente farà di Alatri unpunto di interesse per turisti ed amanti deimisteri: la seguitissima trasmissione di RaiDue Voyager, condotta da Roberto Giacobbo,trasmetterà tra febbraio e marzo una punta-ta speciale su Alatri e le sue ricchezze ar-cheologiche. In particolare il lungo servizio dovrebbe in-centrarsi sul fascinoso tema deimisteri archeoastronomici dellemura megalitiche, del preziosoTemplum Solare rinvenuto da Or-nello Tofani e Gianni Boezi su Piz-zo Pizzale e sull'affresco del Cristonel Labirinto rinvenuto nel cuni-colo sotto la Chiesa di San Fran-

cesco. Di materiale ce n'è davvero tanto,sono anni che appassionati e studiosi (tracui il sottoscritto) invitano RobertoGiacobbo ad occuparsi di alatri e final-mente, anche grazie alla visibilità data dalseminario internazionale di cui abbiamoparlato ampiamente nell'altro articolo… in-somma un'occasione da cogliere al volo per in-

serire Alatri in un circuito "virtuoso" del tu-rismo "mistico" o "misterico".

Andrea Tagliaferri

Passerà agli annali come una del-le manifestazioni più importantie seguite degli ultimi tempi.Parliamo del quarto seminario in-ternazionale di studi sulle murapoligonali, organizzato dall'as-sessorato alla cultura del Comunedi Alatri, e tenutosi nella cittàernica dal 7 al 10 ottobre scorsipresso il Palazzo Conti Gentili.Una nutrita e qualificata serie direlatori ha animato la "quattrogiorni" di dibattiti, mettendo inevidenza similitudini e differenzeche caratterizzano i siti archeolo-gici dotati di mura poligonali,dalla Grecia a Cipro, da Malta al-l'Albania fino alle realtà a noi piùvicine, in Toscana e nel Lazio.Circa 70 studiosi - tra archeologistranieri, funzionari delle Soprin-tendenze per il Lazio e la Tosca-na, architetti, ricercatori e divul-gatori - si sono riuniti per con-frontarsi sulla complessa temati-ca in questione, apportando con-tributi che segnano un nuovo

passo in avanti nella comprensio-ne delle strutture megalitiche. In questa sede è impossibile ri-

portare il contenuto di tutti gliinterventi, ma ci sembra il casodi sottolineare l'importanza delleparole del professore Giulio Ma-gli, docente di meccanica razio-nale al Politecnico di Milano edesperto di archeoastronomia, checonfermando la bontà degli studifin qui svolti su un'origine astro-nomica dell'Acropoli di Alatri, hachiesto che intorno alla famosarocca parta "Una feroce ed atten-ta campagna di studi sul suo si-gnificato celeste" ed ha annun-ciato il suo impegno per inserire

Alatri nell'elenco dei siti del-l'Astronomy and World HeritageInitiative voluta dall'Unesco.

Grande soddisfazione hanno e-spresso gli organizzatori dellamanifestazione per il considere-vole afflusso di pubblico in tuttee quattro le giornate di studio, atestimonianza del gradimentodella comunità scientifica, maanche di semplici appassionati ecuriosi, alla prestigiosa iniziativaculturale. Eccellente l'allestimento ed i ser-vizi d'accoglienza messi a dispo-sizione. Infine, il dottor Luca Attenni, di-rettore del museo civico e curato-

re del seminario, ha reso nota lavolontà dell'Amministrazione co-munale di ritenere il convegno inquestione solo il primo di una se-rie di eventi che porterà semprepiù spesso a parlare della città diAlatri e a considerarla, finalmen-te, il polo culturale che merita diessere. Per il prossimo giugno, infatti, ègià in programma il V Seminariodi Studi sulle Mura Poligonali -che mira a divenire un appunta-mento annuale - nel quale si

prenderanno in esame le eviden-ze archeologiche relative a Mo-lise, Abruzzo, Campania e, per ilLazio, specificamente la realtà diAlatri che avrà la giusta attenzio-ne grazie alla presentazione diuna serie di studi ora in corso dipubblicazione.

Pietro Antonucci

2 L’Apertura

Mura poligonali, Alatri come punto di incontro e dibattitoL’editorialeDUE MONDI

DAVVERO LONTANINon c'è che dire. In questi giorniad Alatri si sono confrontati duemondi, due modi di vivere la cul-tura diametralmente opposti, chespero segnino la fine del vecchioe l'inizio di una rinascita irrever-sibile per l'intera provincia. Mi ri-ferisco all'interesse suscitato a li-vello internazionale dal semina-rio sulle mura megalitiche, cheha dimostrato come se c'è la vo-lontà e la competenza, anche danoi, ad Alatri e in tutta la Cio-ciaria, possiamo fare qualcosa diimportante e farlo bene. A diffe-renza di quanto fatto in questiultimi 30 anni in particolare dauna struttura "ad hoc" come do-vrebbe essere la locale Pro-loco,deputata da statuto ad incenti-vare e sollecitare lo sviluppo del-la cultura locale e delle strutturead essa collegate che, per trentaanni, ha operato con il "copia-in-colla". Mi riferisco alle manife-stazioni che ha lasciato in eredi-tà il compianto Flavio Fiorletta eche a onor del vero erano fattesoprattutto con scarsissime risor-se finanziarie, dopodiché nulla dinuovo... È evidente che c'è biso-gno di quel ricambio generazio-nale che ad Alatri, in particolare,non c'è mai stato, ed ha segnatoinesorabilmente la vita culturaledella città. Una visione a più am-pio respiro, una rete di comuni-cazione e di eventi che coinvolgala strutture vicine, i comuni limi-trofi, che dia uno slancio coordi-nato alla rinascita culturale diquesta terra che più che mai inquesti giorni ha rivelato di pos-sedere ricchezze che fanno im-pallidire anche le più note meteturistiche, storiche e archeologi-che del mondo. Non è campanili-smo, ma voglia di contare. Di ve-dere riconosciute le realtà localiche esistono e sono state troppotrascurate. Professionalità e finanziamenti,però, sono le due parole d'ordinedel "nuovo modo di pensare" cheauspico sia nato da questi eventiin poi. Non posso che essere en-tusiasta davanti alle parole delProf. Giulio Magli, uno dei piùgrandi esperti mondiali di ar-cheo-astronomia, che ha chiesto"Una feroce ed attenta campagnadi studi sul suo significato cele-ste" e sperare che finalmentequesto volano inespresso portisviluppo ed occupazione.

L’Editore

Successo per il IV seminario internazionale organizzato dal Comune

Le Mura megalitiche (Alatri)

Prof. Magli: "Alatri entrerà presto

nell'elenco dei sitidell'Astronomy

& World HeritageInitiative dell'Unesco"

Il Templum Solare scopertoda Tofani e Boezi

Alatri e i suoi misteri a Voyager su Rai DueUna notte di riprese della troupe di Roberto Giacobbo

ha movimentato la città

Nasce l'Associazione Giornalisti del Lazio MeridionaleIl circolo della stampa A.GI.LA.M. sarà dedicato a Walter Tobagi, giornalista e scrittore assassinato in unattentato terroristico perpetrato da un gruppo terrorista di estrema sinistra. A fondarlo, su iniziativa diTommaso Polidoro, sono stati altri giornalisti di lunga esperienza come Vittorio Buongiorno, Dario Facci,Marco Ferrara, Francesco Puglisi, Corrado Trento, ai quali si sono subito aggiunti più di 55 colleghi di va-rie testate e mezzi di comunicazione, anche della provincia di Latina. La differenza rispetto ad altre iniziative del passato, infatti, sta nel più ampio raggio d'azione che carat-terizza questa associazione di categoria, non limitata al territorio della provincia di Frosinone, bensìaperta a tutti coloro che abitano, vivono e lavorano nel "basso lazio" senza che questo sia vissuto comeun limite ma come una risorsa in più. L'Associazione si occuperà dell'ambito più strettamente professio-nale e sindacale, supportando gli iscritti nelle varie procedure burocratiche inerenti al proprio lavoro, maanche e soprattutto di "Cultura". Questo, infatti, è il tema centrale della nuova iniziativa che, seppure agli esordi, comincia a delinearsidavvero importante. Non è un caso che sabato 24 per la presentazione ufficiale presso l'AmministrazioneProvinciale, hanno dato la loro adesione il Segretario nazionale della FNSI Siddi e il Segretario generaledella FNSI Falleri, oltre a tutte le massime autorità locali.

Andrea TagliaferriALATRI - Via Basciano, 44

Tel. 0775 407680 - Fax 0775 403021

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Primo Piano 3

Fiuggi: che sia la (s)volta buonaForse ci siamo. Dopo una lunghis-sima e travagliata vicenda, cheha quasi portato al collasso leTerme di Fiuggi, sembra che lasituazione volga alla conclusione. E' stata una vicenda durissima,che ha messo a dura prova tutti iprotagonisti, a partire dal Co-mune ed il sindaco, agli operato-ri del settore alberghiero, ai di-pendenti delle terme. Si sono vis-suti momenti durissimi, si è arri-vati addirittura allo scontro fisicofra manifestanti e polizia in oc-casione di un infuocato consigliocomunale. Del resto la posta in gioco era edè altissima: gestire una delle piùfamose terme italiane ed euro-pee, una realtà che da lavoro acentinaia di albergatori (Fiuggi èil secondo polo alberghiero delLazio dopo Roma) e migliaia dilavoratori, con un indotto (ali-mentare, abbigliamento, ristora-zione ed altro) che se si fermasseprovocherebbe una crisi forse ir-reparabile nel comprensorio nord(e non solo) della Provincia diFrosinone. Per fare un quadro del-la situazione siamo andati a sen-tire il Presidente degli albergato-ri di Fiuggi, Franco Tucciarelli checi ha rilasciato la seguente inter-vista.

Signor Tucciarelli, ci dia un giu-dizio sulla situazione che si èvenuta a determinare dopo tan-

te vicende difficili per la cittàdi Fiuggi.Debbo dire, con sollievo, che dal1° ottobre, le Terme hanno unanuova gestione, grazie all'ingres-so della società "Terme di Fiuggis.p.a. e golf" che si è aggiudica-ta la gara per la gestione. Finalmente si è arrivati a questo,anche perché la nuova società è

seriamente interessata al rilanciodelle terme ed al progresso turi-stico. Fortuna veramente che oraci sono loro. Noi, come associa-zione di albergatori, siamo a di-sposizione per una proficua colla-borazione. Ripeto, è gente quali-ficata e determinata che si sapràfar valere ed alla quale non rima-ne che augurare buon lavoro.

Ribadisco ancora la nostra dispo-nibilità a collaborare.

Rimane in piedi però lo spinosoproblema del "Piano Pinto" cheè l'ultimo scoglio da superare edal quale vi opponeteRicordiamo intanto cos'è il "PianoPinto". E' un documento prepara-to, per conto del Comune di Fiug-

gi, dal professor Pinto dell'Uni-versità "La Sapienza" di Roma,che prevede una spalmatura deidebiti contratti dal Comune diFiuggi nei confronti della San-gemini. Noi siamo stati da sem-pre contrari a questo piano, siaper come è stato presentato cheper i numeri che contiene. Questo piano non poteva passare

e lo abbiamo chiaramente dettoal Sindaco, perché avrebbe creatodiminuzione degli alberghi e diconseguenza dei posti di lavoro.Ne chiediamo una radicale revi-sione. Si è perso molto tempo inquesto senso e se lo si fosse ab-bandonato non si sarebbe verifi-cato quello che è successo al Pa-laterme nel corso di un accesoconsiglio comunale. Questo piano è in pratica un rin-novo contrattuale che non daniente alla città ma spalma su va-ri anni solamente i debiti dovutialla Sangemini. Bisogna rivedere i conti che sonosballati, dopo di che chi dovrà a-vere avrà e chi dovrà dare darà:questo sì che è l'inizio di un ra-gionamento fra persone serie chesi rispettano e che vogliono an-dare avanti. La Sangemini devestare con Fiuggi ma non deve a-vere un'azione di prevalenza neiconfronti del comune. Siamo duesoci ed abbiamo la pari dignità:patti e doveri sono al 50 per cen-to, non le cose buone a San-gemini e quelle cattive al comu-ne di Fiuggi.

Guardando al positivo ci accen-ni a due iniziative per il rilanciodell'attività alberghiera; il"Convention Bureau" ed il "Por-tale degli albergatori".Volentieri. Il "Convention Bureau" è una ini-

ziativa promossa dalla nostraassociazione, nata per la necessi-tà, in primo luogo, di promuove-re il nostro turismo a livello na-

zionale ed internazionale.Consiste in un insieme di aziendeche investono le loro energie sulproblema del rilancio turistico,partecipando ed organizzandomanifestazioni, tour, meeting edaltro per il progresso turisticodella Ciociaria. Pensate che po-che realtà in Italia lo hanno tan-to che a Roma è in progetto soloultimamente. Il portale degli albergatori esisteda tempo, coinvolge tutti glialberghi ed ultimamente è statopotenziato. E' uno strumento necessario perfarsi conoscere, prenotare, pren-dere contatti ed altro ancora. Lasua utilità la si vede dai fruttiche pur se non immediati sonocomunque presenti.

Paolo Fiorenza

Intervista esclusiva a Franco Tucciarelli, presidente degli albergatori della città termale sulla crisi in corso

La riflessioneNostalgia della politica. Di un tempo

Ho sognato De Gasperi. Veramente, non per mododi dire. E nel sogno ho vissuto un'esperienza di li-berazione, quasi fossi realmente partecipe di unmomento di grande passione politica, di entusia-smo, di verità. Sì, la veritàdella politica quale è stata equale dovrebbe essere. Pensoche aver sognato De Gasperiabbia il significato di un desi-derio di ritorno alle radici, aduna delle figure politiche dialta statura morale e di pas-sione politica che hanno vera-mente fatto la storia, al di làdi indebite appropriazioni cheoggi vengono fatte nei suoiconfronti. Il risveglio mi hariportato alla realtà e con essa a due sentimenti:la nostalgia di quello che la politica ha dato alnostro Paese unita al rimpianto che tutto questosia finito. Dove sono infatti la passione politicapura, la dedizione al bene comune che portava aguardare gli interessi del Paese e non ai propri? Dov'è il rispetto dell'altro, dell'avversario politico,che pur nella durezza dello scontro, non veniva

mai meno? Più vicino a noi dove sono i Moro, iBerlinguer, gli Almirante nei quali non c'era mai ildisprezzo verso gli altri ma una contrapposizione,dura sì ma piena di dignità e soprattutto rispetto-

sa verso le istituzioni delloStato? Il desolante panoramaattuale dove regnano i perso-nalismi, il gioco a chi discredi-ta di più le istituzioni, l'odio,i complotti, dove chi porta pa-role di ragione viene emargi-nato e deriso, è quanto di piùdoloroso eticamente e politi-camente ci possa essere.Tutto questo ci porta a pensa-re: allora l'impegno, il sacrifi-cio, la dedizione di chi ci ha

preceduto sono stati inutili? No, dobbiamo rispon-dere, se persone coraggiose e preparate saprannoriprendere il filo logoro ma non spezzato dellabuona politica. Esse ci sono ancora e questo è un sia pur timidosegno di speranza. Ho sognato De Gasperi.Peccato fosse solo un sogno.

Pa. Fio.

L’ingresso della Fonte Bonifacio VIII

LA PROGRAMMAZIONE DI EUROPA TVProsegue tutti i giovedì alle ore 20.30 su Europa TV (canale 36),

la programmazione del settimanale di attualità, cul-tura, politica e sport "Prisma". Uno staff collauda-

to lavora per offrire un prodotto al servizio dellacollettività: un prodotto agile, snello, origina-le, ricco di contenuti e di qualità, in un conte-sto di libertà e di obiettività il maggiore possi-

bile. Sono iniziate anche collaborazioni esternedi associazioni ed enti per dare più voce anche alla

realtà sociale. Fra poco inizieranno i contatti con le scuole per laproduzione di cortometraggi. Mensilmente, da queste colonne, da-remo conto degli appuntamenti e delle novità, specificando che danovembre il canale cambierà a seguito dell'introduzione del digita-le terrestre. Provare per credere.

Lo staff di "Prisma"

Fontanella all’interno della Fonte Bonifacio VIII

Alcide De Gasperi

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L'energia nucleare è utilizzata perprodurre energia elettrica sin da-gli anni '50: nelle centrali nuclea-ri l'energia scaturisce dal bom-bardamento dell'uranio con neu-troni. L'uranio è quindi la materiaprima delle centrali nucleari a fis-sione. Una minima quantità con-sente di produrre un'elevata

quantità di energia e, a differen-za del carbone o del petrolio,senza emissioni di anidride car-bonica. Gli oggetti e i metalli e-sposti alle radiazioni, nonché glielementi estratti dal reattore, di-ventano essi stessi radioattivi,

andando a costituire le scorieradioattive. La loro radioattività si riduce neltempo secondo ilfenomeno natu-rale del dimezza-mento, ma i tem-pi necessari dia nnu l l ament odella pericolositàper il corpo uma-no sono lunghi,oscillando sino acentinaia di mi-gliaia di anni. Alcuni Paesi co-me la Franciasfruttano anchedegli impianti di rigenerazione ingrado di estrarre l'uranio, il plu-tonio e gli altri attinoidi dallescorie e renderlo riutilizzabile nelprocesso di fissione. Nel resto d'Europa invece le sco-rie sono generalmente depositatenei pressi delle centrali nucleari oin centri di stoccaggio ingegneri-stici di superficie. Nonostante illivello di sicurezza elevato dellenuove centrali, nessuno ha di-menticato conseguenze globalicausate dal disastro di Chernobyl.Inoltre il nucleare comporta costielevati fin dalla realizzazione de-

gli impianti, ai quali si aggiungo-no i costi per smantellare la cen-trale al termine della sua attività

e i costi per lostoccaggio dellescorie per mi-gliaia di anni. Sono in via disviluppo i reatto-ri nucleari di IVgenerazione, nonsi sono ancoraconcretizzati inimpianti utilizza-bili diffusamentein sicurezza, masi ritiene che sa-ranno disponibili

commercialmente fra alcune deci-ne di anni (2030-2040). Ma oggi la speranza di tutti ènella fusione nucleare, nella qua-le i nuclei di atomi con basso nu-mero atomico, come l'idrogeno ei suoi isotopi, si fondono dandoorigine a nuclei più pesanti e ri-lasciando una notevole quantitàdi energia. Entro il 2050 potrebbero essereattive le prime centrali nuclearibasate sulla fusione per la produ-zione energia elettrica. Per concludere, la fissione nu-cleare deve essere considerata solo

come uno dei contributi al bilan-cio energetico mondiale: se infat-ti si pensasse di trasformare tutte

le utenze possibili in utenze elet-triche e si pensasse di alimentar-le con centrali nucleari basatesulle tecnologie attuali, forsenon si arriverebbe alla fine del2010. L'uranio disponibile non è infini-to (picco previsto al 2040 all'at-tuale livello di consumo) e vieneusato male (rendimento dellecentrali nucleari intorno al 30%). Quindi l'apporto del nucleare a

breve termine non può superarequalche punto percentuale equindi non è la soluzione.

La domanda è: se effettivamentesono attese centrali con rendi-menti più alti, non converrebbesmettere di costruire nuove cen-trali e risparmiare l'uranio per u-sarlo in futuro con maggior effi-cienza?

Nucleare serve un pò di chiarezza...Ambiente4

Ing. Valentina Mangiapelo

A cura degli ingegneri Federico Tunzio

Valentina Mangiapelo(Technical Partners)

PROGETTO ALADINOla soddisfazione di Tommaso De Santis (Perform)

Nei giorni scorsi, presso la sala convegnidi Confindustria Frosinone, si è svolto ilconvegno conclusivo del progetto denomi-nato "ALADINO - Il genio per crescere, in-novare e formare" a valere sull'avviso 1/2007

di Fondimpresa, realizzato da INNOVA, A-zienda speciale della Camera di Commerciodi Frosinone, nel delicato ruolo di capofi-la, Frosinone Industria Perform, Ente diFormazione di Confindustria Frosinone,

partner di progettazione e gestione deirapporti organizzativi e Italconsulenze.it.Obiettivo primario della partnership èstata la diffusione presso le aziende delterritorio di un'ulteriore opportunità di

formazione per i propri dipenden-ti, al fine di contribuire al conso-lidamento del sistema produttivolocale e della competitività dellostesso. Il Piano formativo "Ala-dino", ha permesso alle aziendepartecipanti di usufruire, da otto-bre 2008 a lu-glio 2009, di ben3.124 ore di formazione puntualee specialistica.Hanno preso la parola per unbreve saluto Marcello Pigliacelli,Presidente di Confindustria Fro-sinone, Mario Papetti Presidentedella Camera di Commercio diFrosinone e Florindo Buffardi Pre-sidente di INNOVA.L'apertura dei lavori è stata affi-data a Tommaso De Santis, Pre-sidente di Frosinone IndustriaPerform che ci ha rilasciato un'in-tervista sugli aspetti più impor-tanti di questa iniziativa.

"Per prima cosa vorrei sottolineare - ci hadetto De Santis - che l'idea di insistere sucorsi di 40-80 ore si è rivelata davvero indo-vinata e soprattutto innovativa. Ha permes-so ai dipendenti di essere seguiti nella pro-pria azienda durante il lavoro, con la tecni-ca del "Training on the Job", sperimentatocon efficacia e soddisfazione sul campo dainostri operatori.Il secondo aspetto che ci tengo a sottoli-neare è l'adesione femminile a questa seriedi corsi di formazione professionale che ènotevolmente incrementata. Anche se nonha raggiunto livelli altissimi, l'aumento inpercentuale è stato degno di nota e questoera uno degli obiettivi che ci eravamo posti.Sul totale degli iscritti, infatti, un buon30% era formato da lavoratrici donne. Nonda dimenticare, tra l'altro, la discreta parte-cipazione di personale over 45 e di catego-rie svantaggiate. A riconoscimento del buon lavoro svolto, pos-siamo già annunciare l'approvazione da partedel bando regionale di un nuovo progetto chesi chiamerà "Minerva" per l'anno 2009-2010, classificatosi 3° in graduatoria".

Andrea Tagliaferri

Industria & Professioni

Ing. Federico Tunzio

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News dal Capoluogo

Inaugurato lo Sportello per la SicurezzaInaugurato sabato 10 ottobrescorso lo sportello per la sicurez-za urbana del Comune di Fro-sinone, alla presenza dell'asses-

sore regionale Di Liegro che hadimostrato quanto sia importantequesta iniziativa, prima nella Re-gione Lazio. Finanziato da fondi regionali ecomunali, lo sportello è un fioreall'occhiello dell'amministrazionedi piazza VI Dicembre, dal mo-mento che è il primo ad essere

concretamente realizzato nell'in-tera Regione, e si appresta a for-nire un notevole contributo aipiccoli e grandi problemi relativialla sicurezza dei cittadini."Siamo arrivati alla conclusionedel primo atto del progetto sicu-rezza - ha dichiarato in meritol'assessore comunale Fabio Dialmi- un progetto che comprende nu-merose iniziative a tutela dei cit-

tadini di Frosinone. Lo sportello (aperto il lunedì,mercoledì e venerdì dalle 16 alle18 e il martedì, giovedì e sabatodalle 10 alle 13), sarà coordinatodal Comune e dalle associazioniche partecipano al progetto, at-traverso una rete di volontari for-mati per quattro mesi dall'asso-ciazione Libera, ed avrà sede neilocali di via Tiravanti 1, dove c'è

anche il "forum della legalità". L'obiettivo è quello di costituire,all'occorrenza, un'interfaccia tra icittadini e le forze dell'ordine, didare risposte efficaci e di moni-torare la situazione. Questa amministrazione comuna-le, inoltre - ha proseguito - in-tende diffondere la cultura dellalegalità attraverso un'incisiva a-zione di confronto e sensibilizza-

zione, cosa che ci contrappone achi ha fatto scelte diverse e uti-lizza strumenti di altro tipo". Tra i progetti che sono stati inse-riti nel pacchetto sicurezza delComune c'è quello dei "nonniscuola" (coordinati da Mario Cec-carelli dell'associazione Auser delfrusinate), che vigileranno suglialunni delle scuole elementarinegli orari di ingresso e di uscita,

aiutandoli anche ad attraversarela strada; sarà a breve operativo,inoltre, uno sportello per aiutarele donne vittime di violenza (chegarantirà assistenza medica e le-gale) e, in cantiere, ci sono poiprogetti per la messa in sicurezza

del centro storico (attraverso lavideosorveglianza), e per la sicu-rezza stradale con i corsi di guidasicura proposti dall'AutomobileClub Frosinone, rivolti ai ragazzidelle scuole frusinati.

A.T.

Tra i progetti programmati dall'ass. Dialmi anche la guida sicura ACI, il contrasto alla violenza di genere e la video sorveglianza urbana

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L’assessore Fabio Dialmi

AUGURI GENTE COMUNE!!!Un ringraziamento di cuore a tutti gli amici e lettori che su Face-book hanno spontaneamente inviato i propri auguri per i 15 annidi Gente Comune dalla prima registrazione in Tribunale nel lonta-no 1994. Un grazie anche a tutti coloro che ci hanno espresso vici-nanza diventando nostri amici, ovvero i 770 del profilo vero e pro-prio e i 450 del gruppo Gente di Gente Comune…

Città di Frosinone

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Provincia6

Il fantastico viaggio nella "grotta che vive"Il nostro Bruno Sbaraglia alla scoperta di una spelonca a Villa Santo Stefano

VILLA SANTO STEFANO - Quelloche vi proponiamo in questo nu-mero è un'esperienza maturatadal sottoscritto a luglio scorso.Venuto a sapere di una grotta neipressi di Villa S. Stefano, semi-sconosciuta e poco frequentata,nell'inverno scorso accompagna-to da un amico abbiam fatto un

giro di perlustrazione e, do-po aver lasciato la stradaprincipale, abbiamo prose-guito su uno sterrato versouna valle delimitata da uncorso d'acqua che poi sfocianel vicino Amaseno. Lagrotta era a poca distanza edall'ingresso principale usci-va una cascata d'acqua im-petuosa che ci impedì l'in-gresso. Con il mio amico ab-biamo deciso che l'esplora-zione andava programmata

in un periodo di secca e a luglioscorso finalmente è stata portataa termine. La grotta è chiamatadegli "Ausi" o del diavolo, per viadi una leggenda di paese, chevuole l'antro come rifugio di "FràDiavolo", noto brigante di Itri alsoldo dei Borboni, per sfuggireall'esercito di Napoleone, guidato

dal generale Josep Leopold Hugo,padre del famoso scrittore Victor. La grotta degli Ausi si differenziadalle altre asciutte perché sem-bra vivere una sua attività legataal continuo combinarsi dell'acquacon la roccia, creando colori eforme diversi. Appena entrati,abbiamo trovato un'apertura di 2metri di larghezza e 8 d'altezza,con una prima diramazione a si-nistra, mentre sulla destra vi è unramo percorso dall'acqua che ali-menta la cascata esterna. La por-tata d'acqua è continua anche senel nostro caso, data la stagione,il livello e la portata idrica eranbassi. Percorrendo il ramo destro,lungo circa 500 metri, abbiamoincontrato prima una galleria dicirca 2 metri di larghezza e 4d'altezza con delle concrezioni aforma di meduse e delle stalattiti

dalla punta arrotondata a causadell'erosione delle acque. Andando avanti la volta si abbas-sa fino a 2 metri e il soffitto sipresenta completamente concre-zionato. L'andamento è rettilineoe quasi pianeggiante fino ai 150metri dall'ingresso, cambiandoradicalmente subito dopo constrettoie variabili dai 3 ai 5 me-tri. Dopo circa 300 metri siamoarrivati ad una cascata che ali-menta un profondo laghetto e dalquale ha origine il torrente. Oltrepassato il laghetto ci siamtrovati di fronte a due gallerie aforma di lingua di serpente, o-struite da una frana. Abbiamo proseguito sul lato sini-stro imboccando un cunicolo lar-go 1,5 metri con un'altezza mas-sima di 7, incontrando vari la-ghetti, arrivando in un ramo mol-

to fangoso e successivamente inun enorme lago che abbiamo co-steggiato per circa 150 metri ol-tre il quale è impossibile adden-trarsi. All'interno della grotta,oltre a diverse colonie di pipi-strelli, vi sono insetti e rane. L'accesso e l'esplorazione dellacavità non presentano problema-tiche eccessive, tranne l'accortez-za di indossare calzature adegua-te e di portare con sé una poten-te torcia elettrica. Bellezza e austerità è quello checi ha suggerito la grotta degli"Ausi". Da successive informazioni presein paese, abbiamo scoperto chela prima vera esplorazione dellagrotta risale al 1950 ad opera diun gruppo speleologico romano.

Bruno Sbaraglia

L’interno della grotta degli “Ausi”

VICALVI - Un piano di recupero per ridare vita all'anticoborgo abbandonato. È questo il progetto che sta portan-do avanti l'Amministrazione comunale di Vicalvi, guidatadal dottor Leonardo D'Agostini, che ha investito molto suun'idea tanto suggestiva quanto affascinante: ripopolarele case che sorgono accanto alla possente mole del Ca-stello longobardo. Ovunque i centri storici languono, la-sciati dalle famiglie in cerca di abitazioni più "comode" egrandi, mentre a Vicalvi si prova ad invertire tale "tenden-za". Per comprendere l'importanza di questo ambiziosoprogetto, basti ricordare che Vicalvi è un piccolo comunearroccato in collina che conta oggi meno di 900 abitantie che è stato seriamente danneggiato dal terremoto delmaggio 1984: il centro storico, già in via di spopolamen-to, venne quasi completamente abbandonato dai residen-ti, che preferirono trasferirsi a fondo valle, in località De-licata, lungo la Strada Statale Vandra, dove oggi si trova-no la sede del Municipio, la scuola materna ed elementa-re, la stazione dei Carabinieri. Nel nucleo più antico sonorimaste così pochissime persone, che potremmo definire

gli ultimi "guardiani" del maestoso castello longobardo(risalente al XII secolo, ndc), costituito da due torri atutto campo e circondato da mura altissime: il castello è

stato residenza e punto di offensiva dei Conti Marsi dalquale controllare l'accesso alla conca sorana e i passaggiverso San Donato Val di Comino e Forca d'Acero; con i d'A-quino è divenuto abitazione (desumibile dai notevoli resti

decorativi); nel XVI secolo, in questa imprendibile fortez-za si ritirarono le truppe dell'imperatore Carlo V, durantela guerra contro il re di Francia Francesco I per il predo-minio sull'Italia. Attualmente è una fortezza in rovina, maquesto maniero rimane un magnifico esempio di strutturalongobarda, che mantiene intatta la sua imponenza. Difronte ad un declino del genere, l'Amministrazione comu-nale di D'Agostini ha accettato quella che appare comeun'autentica "sfida": restaurare le abitazioni dimenticate,fornirle di tutti i moderni comfort, renderle "appetibili"per quelle giovani coppie che cercano casa. Un recuperourbanistico ed edilizio legato a doppio filo con un altroprogetto inerente il restauro ed il risanamento del castel-lo. Al momento i lavori procedono con celerità e, dopol'ultimazione necessaria delle opere primarie (gli allaccialla rete idrica e fognaria), le vecchie case saranno agibi-li ed abitabili, pronte ad accogliere i nuovi proprietari. Così rivivrà l'antico borgo vicalvese, un tempo punto di ri-ferimento per tutta la Valle di Comino.

Pietro Antonucci

Vicalvi, così rinasce l'antico borgo abbandonatoI progetti dell'amministrazione comunale per ripopolare la parte antica

Castello longobardo

La bella realtà del liceo "Filetico" di CeccanoCECCANO - In un momento di intenso travaglio della scuola italiana - qual è quello attua-le - è confortante scoprire che esistono istituti di istruzione che si caratterizzano per unalto livello di organizzazione, offerta formativa, coinvolgimento degli studenti. In questaoccasione vogliamo segnalare l'esperienza del Liceo Scientifico di Ceccano, che fa partedell'Istituto di Istruzione Superiore "Martino Filetico" con sede a Ferentino. Il Liceo diCeccano, prima sede dipendente del Liceo "Severi" di Frosinone, è stato aggregato al Liceodi Ferentino (ricco di una gloriosa storia iniziata nel XV secolo) nell'anno scolastico 1996-97 ed in esso sono attivi gli indirizzi del liceo scientifico di ordinamento e del liceo lin-guistico sperimentale "Brocca". L'Istituto di Istruzione Superiore "Martino Filetico", sededi Ceccano, è attualmente costituito da 27 classi per un totale di 630 alunni. Il suo mottoè: In dulcedine societatis, quaerere veritatem. Il motto - tratto da uno scritto diSant'Alberto Magno, maestro di San Tommaso d'Aquino, significa: "nella gioia dello stareinsieme, cercare la verità". Una scelta felicissima che racchiude in poche parole quello chedovrebbe essere il fine di ogni scuola e di tutta la scuola. Ed è quello che - a vedere i pro-grammi e le iniziative - il Liceo di Ceccano realizza nella sua attività didattica. Come sidiceva all'inizio non soltanto una buona organizzazione ma soprattutto una ricca offertaformativa che coinvolge gli studenti. Ne sono testimonianza le molteplici iniziative che ilLiceo mette in atto durante l'anno, molte delle quali rivolte all'esterno della scuola, in unfecondo interscambio con la realtà sociale del territorio. Alcune di queste poi prevedonocontatti con altre realtà scolastiche europee necessarie ad un ampliamento di orizzonti e

ad una crescita della coscienza europea. Volendo citare solo le ultime in ordine di tempo,ricordiamo la visita guidata al castello dei Conti di Ceccano, l'escursione sul MonteSiserno, il I Memorial Stefano Terenzi, la Gior-nata europea delle lingue ed altre ancora. Se si passa poi ad analizzare i progetti forma-tivi se ne contano ben 16: non potendo darconto di tutti vogliamo segnalare almeno quel-li relativi al giornalismo, all'educazione strada-le, al cinema, alla salute, agli scambi culturali. Il Liceo si è dotato poi anche di un'orchestra edun coro diretti dalla prof.ssa Vittoria D'An-nibale. Tutto questo è possibile grazie a unastruttura provvista, tra le altre dotazioni, dilaboratorio e palestra attrezzata. Non si potrebbe realizzare tutto questo se accanto alladisponibilità degli alunni a recepire l'offerta formativa non ci fosse l'impegno, ricco diprofessionalità e di esperienza, del corpo docente, del vicepreside Pietro Alviti e del Di-rigente scolastico Giuseppe Giacomobono. Per chi volesse approfondire l'attività del Liceo Scientifico di Ceccano consigliamo di col-legarsi al sito ufficiale http://liceoceccano.wordpress.com/

Paolo Fiorenza

Il Liceo Scientifico di Ceccano

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Provincia Nord 7

Trevi nel Lazio, si va verso elezioni anticipateTREVI NEL LAZIO - Il problemac'era e la crisi non è giunta ina-spettata. Se si mettono insiemequesti due elementi si capiscebene come la "caduta" dell'Am-ministrazione comunale guidatadall'avvocato Silvio Grazioli nonsia arrivata come un fulmine aciel sereno. Del resto, lo stessosindaco aveva "previsto" la possi-bile fine anticipata di questo suomandato nell'ultimo numero di"Gente Comune" e così è stato:lunedì 12 ottobre scorso, in con-

siglio comunale, Silvio Grazioli ela sua maggioranza hanno subitolo "stop" decretato dai quattro e-sponenti dissidenti (Antonio Cri-sci, Antonio Salvatori, Marzia Mo-linari e Renato Graziani) sul rico-noscimento di alcuni debiti fuoribilancio, azione propedeutica al-l'approvazione dell'equilibrio dibilancio. A quel punto, Grazioliha sospeso la seduta perché lamaggioranza uscita dalle urne del2006 si era ormai sfaldata. Fino all'ultimo, da parte del sin-

daco e dei suoi fedeli, si è pensa-to ad un "dietrofront" dei fuoriu-sciti e ad una ricomposizione delquadro, ma le speranze (minime)sono naufragate quando i quattroesponenti citati hanno annuncia-to che il documento da loro pre-sentato per una revisione dell'o-perato amministrativo non erastato sottoscritto dal primo citta-dino: è stato l'ultimo atto di una"battaglia" tutta interna allacoalizione di Grazioli, dove loscontro ha prevalso maggiormen-

te rispetto agli spiragli per il dia-logo. Scontro che era già nato diversimesi fa, frutto di due visioni op-poste, e che è deflagrato in ma-niera forte e acclarata nel corsodel recente consiglio comunale. Da parte sua, il sindaco SilvioGrazioli, nonostante la grandedelusione, ha ammesso ai nostritaccuini di sentirsi "Sereno etranquillo" e di aver fatto tuttociò che nella era sue possibilitàper far crescere il piccolo centrotebano "Sotto il profilo dell'eco-nomia, dell'occupazione, del turi-smo, delle opere pubbliche, deiservizi sociali...". Grazioli, insomma, rivendica i

meriti della sua Am-ministrazione, il cui la-voro è stato interrottoinopinatamente. E punta a completarloa partire dal prossimomese di marzo. I mar-gini per una ricompo-sizione della "f rattu-ra" pol it ica sembra-no infatti troppo ri-otti ed è probabile

che, dopo la nomina del commis-sario ad acta per portare avantiquanto rimasto insoluto (gli e-quilibri di bilancio, ndc), si vadaa nuove elezioni anticipate, conil sindaco uscente pronto a ripre-sentarsi al giudizio dell'elettora-to: "Ho dalla mia tante personeconsapevoli del buon lavoro cheè stato fin qui fatto. Partiremo daquesto sostegno". A Trevi nel Lazio è già campagnaelettorale, che si annuncia comeun confronto acceso, generatodalle "scorie" lasciate a seguitodella chiusura di questa esperien-za politico-amministrativa.

Pietro Antonucci

L'amministrazione guidata dall’avvocato Silvio Grazioli è "caduta" sugli equilibri di bilancio

PIGLIO - Il 3 ed il 4 ottobre scorsi sono i giorni neiquali si è svolto a Piglio il "Wine Street Boulder", ilprimo raduno boulder del centro Italia. "Wine" per-chè la manifestazione è stata parte integrante della"Sagra del vino Cesanese": quindi, come si può im-

maginare avvoltane l l ' a tmo s f e radella festa, constand gastronomi-ci, vino e unamoltitudine digente. "StreetBoulder" intesacome arrampicatasu strada, unadisciplina abba-stanza nuova chepone le sue fon-damenta agli inizidegli anni '80,praticata dai clim-bing c i t tadin i

che, non avendo falesie naturali a portata di mano,si allenavano su muri disponibili in città, per poirealizzare vie dure in montagna. Precursore dei tem-pi è stato Pierluigi Bini, forte arrampicatore romanoche fece dei muri posti sotto i ponti del Tevere lasua palestra naturale. Ma veniamo all'evento. Volutada Fernando Conti, amatore della disciplina, e pia-nificata insieme a Maurizio Illuminati, socio del Cai,la gara è stata diluita in due giorni per dare la pos-sibilità di risolvere tutti i blocchi disegnati (eranoben 23) dagli instancabili Maurizio e Alessio Zan-grilli, istruttore federale di climbing. La finale, svol-

tasi domenica 4 alle ore 14, ha visto lo scontro trasei climbers su due dei tre blocchi conclusivi dise-gnati sulle mura del castello. La finalissima ha vistosfidarsi Davide Persia, della palestra "Movimentoverticale" di Acilia (Roma), Damiano Romani clim-ber di Piglio e Massimiliamo Di Marco, entrambidella palestra "Jail Rock" di Fiuggi, unica palestraboulder della Ciociaria. Incitati dalla numerosissimafolla che tratteneva il fiato lungo il corso del paese,i tre si sono impegnati allo spasimo, la vittoria èandata a Davide Perisa che ha avuto la meglio suidue arrampicatori ciociari. La ricca premiazione è stata offerta dallo sponsor"Alta Quota" di Roma, un negozio specializzato perla vendita di attrezzature ed abbigliamento tecnicoper la montagna e tutte le attività outdoor, ed havisto, inoltre, la partecipazione dell'assessore allosport del comune di Piglio, Ceccaroni. Il tutto si è concluso attorno alla tavola con unmenù a base di pasta e fagioli, salsicce e verdura,innaffiata da un buon rosso Cesanese e rallegratadall'immancabile "salterello", ballo popolare apprez-zato da tutti i presenti. Gli organizzatori e tutti ipartecipanti ringraziano Streetbouldercontest ePareti, che ha reso nota la manifestazione sul sitoweb, Fernando Conti, ideatore insieme a MaurizioIlluminati ed Alessio Zangrilli di questo StreetBoulder, ed Amedeo, presidente della associazionesportiva "Aurora Team" di Fiuggi. Un ringraziamento particolare va, infine, all'ammini-strazione pigliese che ha consentito l'evento ed allapopolazione che ha scoperto e ammirato questanuova attività sportiva.

La. Asc.

A Piglio il primo raduno boulder del centro Italia

FILETTINO - L'inverno sta per bussare alle porte, ma i ritardi struttu-rali in cui versa la stazione sciistica di Campo Staffi rischiano di con-segnare a quest'ultima una stagione fatta solo di amarezze. Le difficol-tà sono legate ai numerosi lavori di manutenzione di cui la stazionenecessita ma dei quali non c'ètraccia alcuna. Problemi eviden-ziati in tante occasioni: l'im-pianto Anticotento 2000 ha bi-sogno di una revisione generale,l'impianto Ceraso ha conclusonel 2007 la sua vita tecnica,idem per l'impianto Piazzale,l'impianto dei Faggi richiede unarevisione speciale. In queste con-dizioni, L'Iti (Impianti turistici invernali, la società che gestisce la sta-zione) ha fatto sapere che per il prossimo inverno potrebbero aprire almassimo due impianti, ben poco rispetto alle attese e alle aspettativedegli sciatori, senza contare che - in mancanza di ogni certezza - nonè stata avviata alcuna campagna di abbonamenti o promozione pub-blicitaria. Insomma, si è indietro su tutti i fronti e con poche o nullesperanze di poter far qualcosa prima che cadano i fiocchi di neve. E arimetterci, in tutti i casi, sarà in ultima analisi l'intera comunità di Fi-lettino, che vede una delle poche risorse economiche presenti nel ter-ritorio perdere terreno e competitività, a vantaggio soprattutto dellestazioni del vicino Abruzzo. Chiaramente, tale situazione ha generatoe sta generando un fiume di polemiche anche di natura politica: l'Itisi è scagliato contro il Consorzio di Campo Staffi (costituito da Pro-vincia, Comune di Frosinone, XII Comunità montana "Monti Ernici" eParco dei Monti Simbruini), accusato di immobilismo e indifferenza; alivello comunale, invece, la minoranza ha contestato il governo guida-to dal sindaco Gianfranco Catena, rimproverandogli scarso decisioni-smo e poco interesse per le sorti della stazione. In poche parole, accuse e polemiche dal tono anche molto acceso.Intanto, l'Amministrazione provinciale ha stanziato di recente lasomma di 50 mila euro per la stazione di Campocatino, sita a Guarcino,e si spera che un'analoga attenzione sia riservata prossimamente an-che a Campo Staffi, anche se si è già compreso che la stagione2009/2010 sarà solo all'insegna della pura sopravvivenza attendotempi migliori, un futuro più roseo e meno precario.

Pie. Ant.

Campo Staffi

Campo Staffi, stagione a rischio

Il Castello Caetani

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Comprensorio Ernico8Festa grande con la sagra della sagna e fagioliVICO NEL LAZIO - Sabato 3 edomenica 4 ottobre, nella ricor-renza della festa in onore dellaMadonna del SS. Rosario, si èsvolta la sagra della sagna e fa-gioli: un successo ormai confer-mato dai numerosi turisti, ma an-che dai cittadini dei comuni limi-trofi, che come ogni anno in oc-casione di questa tradizione af-follano i vicoli del piccolo Co-mune ernico. Due giorni impor-tanti che ripercorrono la tradizio-ne gastronomica e religiosa delpaese in occasione dei festeggia-menti in onore alla Madonna delRosario, nella Chiesa di SantaMaria, la più antica chiesa delpaese, ricca di affreschi del XVIIsecolo ed una interessante criptaromana. L'evento chiude così lalunga lista di celebrazioni che sisono svolte durante i mesi prece-denti: gli anziani del paese, in-fatti, ricordano che la festa dellaMadonna del Rosario era l'ultimafesta "paesana" e che il lunedìsuccessivo si tornava al lavoro,nelle campagne romane e nellapalude pontina, con i la transu-

manza delle greggi, accompagna-ti da "gli sacchitt", un grosso to-vagliolo a quadri rossi che custo-diva oggetti personali, indumentie vivande e consentiva un como-do trasporto a mano o a spallaper mezzo di grossi nodi raccogli-tori, pronto proprio nel giornodella festa. È questo il motivo percui la Madonna del SS. Rosario è

nota agli abitanti del piccolo co-mune come "Madonna gli sac-chitt". Passando dal sacro al pro-fano, da molti anni l'Arciconfra-ternita del SS. Rosario, in colla-borazione con la Pro Loco di Viconel Lazio, organizza la tradizio-nale sagra nel centro storico inoccasione della quale le "mas-saie" del paese si adoperano perpreparare grandi quantità di "sa-gne" da distribuire ai presenti,

quale primo piatto, il tutto ac-compagnato da vini locali e mu-sica. Una sagra che celebra ilpiatto tipico della Ciociaria, man-giato già nel medioevo: le sagnesono un tipo di pasta preparatain casa con farina, acqua e sale,spianando la sfoglia sulla "spasa"e tagliandola a piccoli rettangolio a romboidi. In genere vengonoaccompagnante con legumi percostituire primi piatti completiquali "sagne e ceci" o "sagne efagioli". Costituite da pasta denominata"povera", simbolo della tradizio-ne culinaria regionale, possonoessere condite in mille modi mala ricetta più famosa, diffusa intutta la regione, è, per l'appunto,quella di "sagne e fagioli". Unimportante evento quanto un mo-do per mantenere vive e sentite letradizioni religiose sia quelle lega-te al mondo agricolo che al folklo-re e preservare intatta l'autentici-tà della propria cultura contadina,nei riti, nei costumi e nella ga-stronomia.

Laura Ascani

Cantine aperteun successo la festa di Bacco

COLLEPARDO - Sabato 10 ottobresi è svolta la prima edizione di"Cantine Aperte": un tour eno-gastronomico lungo i piccoli vi-coli del centro sto-rico collepardese al-la riscoperta deipiatti tipici dellatradizione ciociara,accompagnato daottima musica, dacoinvolgenti artistidi strada in costu-me locale con leciocie, le calzaturetipiche dalle quali èderivata alla pro-vincia frusinate lad e n o m i n a z i o n e"Ciociaria".Organizzato dallaPro Loco e il Comune di Collepar-do, l'evento ha attirato l'atten-zione di turisti e residenti, incu-riositi dalla manifestazione, chehanno assaporato gli squisiti egenuini piatti passeggiando lun-go i caratteristici vicoli, dall'anti-ca rocca dei Colonna (XIV secolo)alla piazzetta principale del pae-se, il tutto avvolto da un'atmo-sfera allegra e popolare con dan-ze tipiche come il "salterello",accompagnate dall'organetto. Il vino, il protagonista di questaserata festosa e conviviale, ha"condotto" i visitatori alla sco-perta delle tradizioni del nostroterritorio. Ai partecipanti è stato, inoltre,

fornito, all'inizio del percorso, adun prezzo irrisorio, una "scifella"in legno (piatto con bordi rialza-ti che tradizionalmente viene u-

sato per mangiare la polenta) conun quartino, la vecchia unità dimisura del vino, da utilizzare perpoter assaporare il buon vino of-ferto dalle cantine e i prodottidella terra ciociara, dalla sagnacon i fagioli alla frittata con lecipolle, formaggi, salumi e mol-tissimi dolci fatti in casa. Una manifestazione appena natama che ci auguriamo possa svi-lupparsi ulteriormente per poteraccogliere sempre di più i turistie diffondere la nostra cultura cu-linaria e la tradizione offrendo unmotivo per un viaggio piacevoleed affascinante alla riscoperta divalori antichi.

La. Asc.

Il tradizionale appuntamento

si è svolto sabato 3 e domenica 4

La Madonna delle Grazie portata in spalla dai fedeliFUMONE - A Fumone rappresenta un'antica e sentita manifestazione religiosa chesi svolge alla fine di settembre. Anche quest'anno la statua della Madonna delleGrazie è stata portata in spalla dai suoi fedeli durante una silenziosa e commo-vente processione. La statua si trova nella piccola Chiesa della Madonna delleGrazie, situata lungo il termine della strada proveniente da Ferentino. NellaChiesa si conserva, tra l'altro, un affresco trecentesco di arte gotica.Il 25 settembre scorso, come da tradizione, i fedeli hanno portano la statua dellaMadonna in spalla, facendo un suggestivo percorso e partendo dalla cosiddettazona di "Bicetta", per poi tornare indietro e ricollocare la preziosa statua nelladeliziosa e piccola Chiesa che la ospita per tutto l'anno. Ma. Mi.

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Vita alatrense

Lavori Pubblici a Go-GoDisagi e proteste non scoraggiano l'amministrazione

che va avanti nel rinnovamento della cittàLavori pubblici a pieno regime in tutta lacittà. Dopo gli interventi dei mesi scorsi invia Duomo, per Porta San Nicola, e gli at-tuali lavori per il tratto che da Porta SanPietro conduce a Porta San Francesco, arri-

vano altre buone notizie per gli alatrensi. La prima riguardante Piazza Regina Mar-gherita, che sarà ultimata e riqualificatacon nuova pavimentazione. Si dovrannodefinire per bene i tempi dell'intervento,ma ormai il più è fatto. L'importo di aggiu-dicazione dei lavori è determinato in186.680 euro, e per la realizzazione dell'o-pera è previsto un tempo di 180 giorni. Novità anche per quanto riguarda il pro-

getto esecutivo riguardante il nuovo "Ar-redo Urbano". Bisognerà attendere i tempidella gara di appalto ma si tratta di un pri-mo maxi-intervento di riqualificazione cheriguarderà per adesso le aree interessatedai lavori di riqualificazione, ma avrà rica-dute anche sull'intero territorio comunalee in tutte le contrade. Piazza Santa MariaMaggiore, via Roma, via Duomo, da PortaSan Pietro a Porta San Francesco, PiazzaRegina Margherita, Piazza Rosa, PiazzaSant'Anna, Piazzetta Ignazio Danti, questialcuni dei siti nei quali si sostituirà l'inte-ra pubblica illuminazione seguendo le ulti-me normative in tema di lotta all'inquina-mento, verranno posizionate nuove fiorie-re e cestini in ghisa così come richiestoper le città d'arte. Inoltre verranno instal-lati nuovi "stendardi d'affissione" pubblicie per onoranze funebri, all'ingresso dellacittà, nei quartieri storici e nell'intero ter-ritorio. C'è poi il progetto di riqualificazio-ne dell'Acropoli finanziato per 400.000euro, dopo il parere positivo della Sovrin-tendenza per i Beni Archeologici del Mi-nistero per i Beni e Attività Culturali. Siinterverrà nell'area del caratteristico "Piz-zo Pizzale", di Porta Maggiore, della cister-na romana, ma in particolare la grandeattenzione sarà rivolta alle mura.Ci sono poi interventi previsti per lo sto-rico Palazzo Gottifredo e per la zona delRione Colle. Ma l'attenzione dell'ammini-strazione sarà rivolta anche a diverse arte-rie della immensa campagna alatrense, chesubiranno un totale restyling.

Carlo Capone

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La festa dei nonni di AlatriLa manifestazione, organizzata da "I love Alatri", si è svolta il 2 ottobreUna giornata per celebrare la figura dei nonni ed il loro ruolo nella società odierna chespesso vede nell'anziano più un "peso" che una risorsa preziosa. In quest'ottica si è svol-to, venerdì 2 ottobre scorso, il tradizionale appuntamento con la "Festa del Nonno",occasione per celebrare l'importanza dei nonni all'interno delle famiglie. L'iniziativa, coincisa con l'omonima festività istituita nel 2005 dal Parlamento in occa-sione della celebrazione degliAngeli Custodi, è stata organiz-zata dall'associazione "I loveAlatri", presieduta da GiorgioCeccarelli. L'idea di dedicare una festainteramente ai nonni alatrensi ènata anni fa grazie alla feliceintuizione di Ceccarelli con loscopo di "Far sentire quei nonniancora vivi e ancora partecipi diuna società che a volte li di-mentica, perché non va dimentica-to, come sottolineano molti sociologi e psicologi, la funzione importante che i nonnihanno nella nostra vita: essi sono dei pilastri, dei punti di riferimento insostituibili peri loro nipoti in quanto portatori di valori che essi sanno loro trasmettere efficacemente".Particolare attenzione, durante la festa, è andata a quei nonni che vivono in condizionidi disagio perché ospiti della casa di riposo "G.B. Lisi", della casa di cura "San Francesco"o perché seguiti dai servizi sociali. Il primo momento si è tenuto nei giardini di Piazzadella Libertà (presso Porta San Pietro) dove i partecipanti si sono radunati per una fotoricordo, presenti anche un gruppo di ciociari in costume. Successivamente, guidati dalpresidente di "I love Alatri", tutti si sono diretti all'interno del vicino ristorante "SaporiAntichi": presenti tutti i soci dell'associazione, i rappresentanti della casa di cura "SanFrancesco", il presidente della "G.B. Lisi" Angelo Pietrobono, il responsabile del centrosociale anziani Antonio Evangelisti, l'assessore Sandro Vinci. Tutti i protagonisti hannoespresso grande apprezzamento per l'iniziativa sperando che venga estesa in futuro all'in-tero territorio. Il pranzo è stato accompagnato dalle note degli organetti di GuidoPietrobono ("Pandora"), da musiche e canti tipici della tradizione ed ha visto la conclu-sione con la consegna di una targa ricordo a tutti i partecipanti. Taglio della torta, discorsi ufficiali e un fortissimo applauso finale hanno chiuso la gior-nata nel migliore dei modi. L'appuntamento ora è per il 2010, anche se continuano le ini-ziative sugli anziani promosse da "I love Alatri" a partire dai concorsi letterari e fotogra-fici aperti a tutte le scuole.

Pie. Ant.

Foto di gruppo all Festa del Nonno

Olio Quattrociocchi, quando la qualità viene premiataSoltanto nel 2009 l'azienda ha ottenuto diciotto riconoscimenti

La qualità non ha prezzo, si dice.Ma la qualità merita un premio,comunque. E se parliamo dell'olio

"Quattrociocchi", i premi simoltiplicano all'infinito. Soltanto nel 2009 l'aziendaguidata da Americo Quattro-ciocchi ha ottenuto ben 18riconoscimenti, nazionali edinternazionali. Tutto merito diun prodotto che oramai non

ha più bisogno di presentazioni eche si sta imponendo ovunque a

grandissimi livelli, finendo peressere apprezzato sulle nostre ta-vole come su quelle statunitensi,tedesche, belghe. Il segreto ditanta bontà e qualità? Forse nonc'è "segreto" ed è questa la fortu-na di un olio dal gusto impareg-giabile. Il sistema di estrazione èquello a freddo in modo che ilfrutto, delicatamente pressato,

produca un olio di pri-ma scelta color verdeoro, dal profumo nettoe dal sapore fruttato;la molitura avvienenell'arco delle 24 oredalla raccolta; il pro-dotto viene conserva-to in serbatoi d'ac-ciaio inox che ne ga-rantiscono una perfet-ta conservazione finoal momento dell'im-bottigliamento, nonviene effettuata nes-sun tipo di filtratura;la chimica non trova"terreno fertile" nel-

l'azienda "Quattrociocchi", che fadel biologico il proprio manife-sto, la propria ragion d'essere. Citiamo, infine, alcuni dei premiricevuti in quest'anno dall'azien-da "Quattrociocchi": Medagliad'oro concorso internazionale"Bio Cordoba" per i migliori oliextravergine d'oliva da agricoltu-ra biologica del mondo con "Oli-vastro", etichetta gialla. Medaglia d'oro nel concorso in-ternazionale "Bio Cordoba" per imigliori oli extravergine d'olivada agricoltura biologica nel mon-do con "Olivastro", etichetta ne-ra; 1° classificato nel concorsointernazionale "Der Feinschmec-ker" per i migliori oli extravergi-ne d'oliva del mondo nella cate-goria Fruttato Intenso; 1° classi-ficato nel concorso regionale de-gli oli extravergine d'oliva del La-zio indetto dalla guida "Risto-ranti di Roma" categoria FruttatoIntenso; 2° classificato nel XIIIconcorso nazionale "Festam-biente 2009" per i migliori oli ex-

travergine d'oliva da agricolturabiologica d'Italia nella categoriaFruttato Medio; 2° classificatonel XIV concorso nazionale "Fe-stambiente 2009" per i migliorioli extravergine d'oliva d'Italianella categoria Fruttato Medio;3° classificato nel concorso na-zionale "Orciolo d'oro 2009" per imigliori oli extravergine d'olivad'Italia nella categoria FruttatoIntenso; 1° classificato nel con-corso per i migliori oli extravergi-ne d'oliva da agricoltura biologi-ca del Lazio; Gran menzione nelconcorso nazionale "Orciolo d'o-ro" per i migliori oli extravergined'oliva da agricoltura biologicad'Italia; Gran menzione nel con-corso nazionale "Oli tracciati" peri migliori oli extravergine d'olivad'Italia; Gran menzione nel con-corso internazionale "Leone d'orodei mastri oleari" per i migliorioli extravergine d'oliva del mon-do nella categoria Fruttato Inten-so. I nostri complimenti.

Pietro Antonucci

Acropoli - Porta interna

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Vita alatrense10FAMILY FESTIVAL

a Venezia istituitoil premio "Astrei"

Per la prima volta uno dei filmdella mostra del Cinema di Ve-nezia ha ricevutoricevere un pre-

mio "prolife". Si tratta de"Lo spaziobianco" diFrancescaComencini. Il consi-g l i o d iammin i -strazione

della Biennale ha deliberato, in-fatti, l'istituzione del nuovo rico-noscimento non ufficiale "PremioAstrei", su proposta del FiuggiFamily Festival e il Movimentoper la Vita. Il premio è dedicatoad "uno dei film della Mostra delcinema di Venezia che abbia mag-giormente contribuito, con i con-tenuti della storia e con il lin-guaggio, alla promozione delladifesa del valore della vita u-mana". Il riconoscimento non acaso è intitolato al nostro com-pianto concittadino Gianni Astrei(recentemente scomparso) medi-co pediatra, fondatore del FiuggiFamily Festival e membro del di-rettivo e animatore instancabiledel Movimento per la vita presie-duto dall'europarlamentare CarloCasini. Il film è stato selezionatofra tutti i titoli presentati nellevarie sezioni del festival direttoda Marco Muller. La giuria è stata presieduta daAndrea Piersanti, direttore arti-stico del Fiuggi Family Festival,già presidente dell'Istituto Luce edell'Ente dello Spettacolo. In giuria, insieme con EmanuelaGenovese di "Box Office" e "BestMovie" (media partner del FamilyFestival) e Saverio D'Ercole, di-rettore del settore cinema dellaLux Vide, c'è stata anche la vedo-va di Astrei, la d.ssa AntonellaBevere (nuovo presidente in pec-tore del Fiuggi Family Festival) eAngelo Astrei (figlio di Gianni). "Lo scorso anno, proprio in occa-sione del Fiuggi Family Festival -ha detto Carlo Casini - il Mo-vimento per la Vita ebbe modo diapprezzare un film particolarmen-te interessante. Si tratta di "Bella", una storia ro-mantica diretta dal regista messi-cano Alejandro Monteverde, oradistribuito in Italia dalla Lux Vi-de. Ne apprezzammo il contenutoe il linguaggio e organizzammouna massiccia campagna di pro-mozione presso i nostri associati. Il cinema può fare molto per ladifesa della vita. Abbiamo aderito volentieri allaproposta del Family Festival esperiamo di poter dare un contri-buto importante alla promozionedel cinema di qualità".

Andrea Tagliaferri

Le Lingue: risorsa per il futuroIl liceo "Luigi Pietrobono" ha celebrato la diversità linguistica

Grande festa, sabato 3 ottobre,nel Palazzo "Conti Gentili" dove ilLiceo "Luigi Pietrobono", guidato

dal dirigente scola-stico Roberta Fan-farillo, ha festeggia-to la "Giornata Eu-ropea delle Lingue",voluta dall'Ue nel2001 per celebrarela diversità lingui-stica ed il plurilin-guismo. L'istitutoalatrense ha orga-nizzato per l'occa-sione una simpaticainiziativa a base dimusica, canti, dan-ze, gastronomia... Il

tutto per avvicinare studenti (enon solo) all'apprendimento dellelingue ma anche per incoraggiare

gli insegnanti ad e-laborare strategieper facilitare e so-stenere i programmivolti alla promozio-ne linguistica.Erano presenti degli"stand" per cono-scere le realtà cul-turali della Francia,della Spagna, dellaGermania, della Rus-sia, della Romania,del Regno Unito edegli Stati Uniti.

Pie. Ant.

Dieci anni di Euro

Il taglio del nastro

I ragazzi della rappresentanza romena

Il Circolo Culturale Filatelico Numismatico Alatrense, in occasione del25° anniversario della sua fondazione e nella ricorrenza del 10° An-niversario dell'introduzione dell'Euro, ha allestito la 1^ Mostra Numi-smatica "Conoscere l'Euro". La mostra, che ha aperto i battenti lo

scorso 26 settembre, sarà visitabilefino al 18 ottobre. Già ottima la rispo-sta del pubblico, con centinaia di ap-passionati che hanno visitato le splen-dide sale del Chiostro di San Fran-cesco, e ammirato i 250 pannelli connotizie sull'euro e su tutte le moneteemesse sinora per la circolazione nei19 paesi facenti parte della zona del-l'euro, e le venti vetrine espositricicon le prime confezioni ufficiali con

le serie ordinarie di monete emesse dalle varie nazioni, le confezionicon le varianti principali di conio, tutti i 2 euro commemorativi, tuttele banconote stampate da diverse Zecche, curiosità e varietà di conioper le monete e di stampa per le banconote, una selezione di mone-te in metallo prezioso riguardanti le grandi tematiche europee (cele-brazioni importanti comuni dal 2004 al 2009). Grande soddisfazione da parte del Presidente del Circolo NumismaticoVincenzo Marocco: "Portare l'appellativo "numismatico", ma non esse-re riusciti sinora ad allestire una Mostra interamente dedicata allemonete, era un cruccio che ci tormentava. Difficoltà logistiche ed eco-nomiche avevano sempre fatto rinviare siffatte iniziative. Ora il 25°anniversario dell'Associazione, e la volontà di onorare la memoria didue grandi soci come il Presidente Giovanni Minnucci e il Presidente A-merico Cataldi, ci hanno infuso la necessaria temerarietà. Ed eccoci davanti al giudizio del pubblico, della stampa, degli appas-sionati e degli esperti, con una Mostra che sembra essere l'unica delgenere effettuata da un circolo culturale in ambito nazionale ed inter-nazionale".Ai visitatori sarà permesso di indicare per iscritto la più bella mone-ta in Euro in circolazione, con estrazione finale di premi consistentiin confezioni numismatiche originali.

Carlo Capone

Ventesimo anniversario del raduno delle confraterniteSi svolgerà domenica 25 a Fu-mone il XX "Cammino di Frater-

nità" di tutte le Confraternitedella Diocesi di Anagni-Alatri.Una tradizione che si rinnova an-no dopo anno, e che nelle scorse

edizioni, sotto la supervisionedel Delegato Diocesano don Al-

berto Ponzi, ideatore di questicammini, ha sempre riscosso ungrande successo. Queste le location dei precedenti

raduni: Alatri (1990), Piglio (1991), Vi-co nel Lazio (1992), F iuggi(1993), Fumone (1994), TorreCaietani (1995), Acuto (1996),Trivigliano (1997), Anagni (1998),Guarcino (1999), Alatri (2000),Porciano (2001), Vallepietra (2002),Trevi nel Lazio (2003), Collepardo(2004), Carpineto Romano (2005),Vico nel Lazio (2006), Piglio(2007), Fiuggi (2008). Quest'anno, per la seconda volta,sarà il nuovo Delegato Diocesanodon Bruno Veglianti a presiedereil 20° cammino a Fumone.

Le antiche associazioni religiosecon i loro costumi tradizionali,con i loro cappucci, con i lorovessilli e stendardi, sfilerannoper le vie del centro storico perconfluire nella chiesa di San Mi-chele Arcangelo. I membri delle confraternite assi-steranno alla Santa Messa cheverrà celebrata dal Vescovo Dio-cesano Mons. Lorenzo Loppa, nelsolco di una tradizione, introdot-ta dal vescovo Luigi Belloli e pro-seguita dal Vescovo FrancescoLambiasi.

Carlo Capone

La confraternita San Sisto - Alatri

ULTIMORA!!!

Lattanzi si dimette?Il portavoce del neonato Comitato Civico Alatrense, DomenicoLattanzi (Mimmo), dopo aver letto dichiarazioni non sue sulle pa-gine di un noto quotidiano e delle quali non ne condivideva pre-sumibilmente il contenuto, ha minacciato le dimissioni che sonostate oggetto di lunghe discussioni interne alla neo nata associa-zione ma non è dato sapere se nell'ultima riunione sia stata presala decisione di rispettare la volontà di Lattanzi o di respingerneunanimemente le dimissioni. Un consiglio a Lattanzi: Resisti e insisti.

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Vita alatrense 11

I 50 anni di storia dell'Unione Ciclistica di AlatriRiassumere in poche righe la sto-ria di una società ciclistica non ècompito facile. Esistono tantepersone, infatti, che potrebberoraccontare la storia dei coloridell'UC Alatri ed ognuna risulte-rebbe diversamente ricca. Unastoria che inizia nel 1959, annoin cui un gruppo di amici fondòla squadra, sull'onda dell'entusia-smo portato da ciclisti comeAdolfo Desiato, Serafino Broc-chetti, Lino Rossi, Americo Stir-pe, Cesare Cataldi e Adalberto Ca-robolo, sotto la direzione di Gio-vanni Boezi. In quell'istante, lapassione per le due ruote è entra-ta nel cuore di tanti, facendo in-namorare centinaia di personeche sarebbero poi diventate diri-genti, sponsor, tecnici, atleti osemplicemente tifosi. L'UC si èimposta nel panorama ciclisticonazionale raccogliendo risultatieccezionali, affermandosi neltempo come una realtà di riferi-mento per il ciclismo giovanile.Nel 1975 la squadra si è evolutasotto la presidenza di Aldo Fan-

farillo, con i dirigenti GiancarloRossi, Silvano Bricca, Pietro Vol-

gari, Emilio Filardi e Nello Maria-ni. E due anni dopo, con l'entra-ta in campo di Mario Graziani inqualità di presidente, la squadraraggiunse il suo massimo splen-dore. Le prime trasferte, i ritiri, lecorse a tappe: una serie di aned-doti indimenticabili, accompa-gnata da soddisfazioni sportivecome nel 1989 quando i fortissi-mi Alessandro Tagliaferri e Ales-sandro Sbaraglia parteciparono

con ottimi risultati al campiona-to del mondo in Spagna. Il col-

lante che hatenuto insiemecentinaia di ra-gazzi e famiglieè stata la fortepassione di unadirigenza anco-ra saldamente

al timone dellasocietà compo-sta per lo piùdalle persone chel'hanno creata.Giancarlo Rossiè alla guidadell'UC da oltre35 anni, può vantare centinaia divittorie ottenute ovunque e suogni tipo di percorso. L'abbiamoincontrato nel suo negozio di bi-

ciclette, intento all'assemblaggiodi una superleggera: ci ha rac-contato tante storie umane cheinevitabilmente si sono intreccia-te con quelle sportive. "Abbiamocorso sempre ed ovunque, anchequando le risorse economiche e-rano poche e quelle tecnichescarse, ma eravamo sempre li inprima fila. Ricordo molto volen-

tieri - ci ha detto - tante personeche insieme a noi hanno collabo-rato, portando sostegno morale etifo. Ogni vittoria, dalla più im-

portante alla meno sofferta, par-te da lontano ed è frutto delsacrificio di tante persone. Ogni sconfitta è una nuova moti-vazione per ripartire". A giugno èarrivata la comunicazione dalConi nazionale per l'assegnazionea Rossi della stella di bronzo almerito sportivo in riconoscimen-to delle benemerenze acquisitenella sua attività dirigenziale:l'ha ricevuta direttamente dallemani di Giovanni Petrucci, presi-dente Coni. Attualmente l'Unione Ciclistica A-latri è impegnata nel ciclismogiovanile e da sempre in primafila nel panorama regionale enazionale nei circuiti che conta-no, dal ciclismo su strada, pista,ciclocross e montain bike, con lasponsorizzazione di Toti Transtrasporti, Edil Centro macchineedili, RB Costruzioni edilizia,Cappella Costruzioni edilizia, Vi-vaio Rossi, Fabrizi & Sigismondiedilizia e Graco movimento terra.

Bruno Sbaraglia

Tra successi e divertimento, la felice intuizione di un gruppo di amici negli anni Sessanta

L’Unione Ciclistica Alatri in una foto d'epoca

L’Unione Ciclistica Alatri in una foto di oggi

San Michele, quei "tesori" nascosti che rischiano di sparire per sempre

Negli ultimi tre giorni di settembre è stata celebrata,come accade da anni, la festa dei Santi Arcangeli. Laricorrenza è il momento religioso più alto ed importanteche si vive nella piccola chiesa di San Michele Arcangelo,sita in Piazza Sant'Anna: uno "scrigno" di tesori artisticisconosciuto ai più. La chiesa, infatti, custodisce dei pa-linsesti pittorici di fattura romanica d'indubbio interesse,nonostante gli studi e la critica si siano spesso concentra-

ti su altri affreschi della città. Tali ricchezze però rischia-no di andare perdute per sempre in quanto la chiesinaversa in condizioni a dir poco allarmanti: i cedimenti dellostrato di intonaco dipinto potrebbero portare entro brevetempo al distacco delle pitture, molte delle quali si pre-sentano con colori slavati; inoltre, pesano sull'interastruttura i difetti statici legati soprattutto ad un tettominato da infiltrazioni di umidità. Per comprendere me-

glio la particolarità di questo ciclodi affreschi, è utile qualche cennostorico: la chiesa di San Michele ècostituita da un'unica, semplice edirregolare navata e, dietro la pare-te dell'altare, si apre un ambienteimpropriamente chiamato "cripta". Questa "cripta", in origine un nu-cleo rupestre di età romana, venneconsacrata in epoca cristiana alculto micaelico e poi inglobata nelpiù tardo corpo basilicale (primametà del XIII secolo), che ha man-tenuto la medesima intitolazione. La chiesa, che per un periodo ebbeil nome di Sant'Angelo degli spole-tini, fece parte di un complesso o-spedaliero andato oggi completa-mente perduto. Nella navata sonopresenti tre serie di pitture con ilricorrente motivo di San GiovanniBattista: Augusto Donò le ha data-te al '400, parlando anche di modu-lazioni di richiamo post-giottesco.Insomma, affreschi che nulla han-no a che invidiare ad altri, anchese sono in rovina. Ma l'opera sicu-ramente più interessante è nellacosiddetta "cripta", dove su una

parete sono raffigurate due scene agiografiche: una diidentificazione incerta e l'altra il martirio di San Lorenzo.C'è anche uno strato successivo, raffigurante una Vergineorante tra due santi, che si sovrappone al primo. Il primostrato dipinto è stato datato alla prima metà del XII seco-lo e il secondo, con la Madonna, alla metà del XIII seco-lo. Di recente, Simone Piazza ha ripreso in considerazionegli affreschi precisando la datazione dei due riquadri piùantichi ai primi decenni del XII secolo. Lo studioso coglieinfatti analogie formali, oltre che iconografiche, tra ilprimo strato dipinto di Alatri e un affresco perduto cheraffigurava il medesimo soggetto, facente parte del ciclolaurenziano del portico della basilica romana di Santa Ce-cilia in Trastevere (primi decenni XII secolo). In partico-lare, in entrambi i casi, l'impianto scenico delle architet-ture e gli insistiti richiami al repertorio classico, rivelereb-bero evidenti legami con il linguaggio figurativo propriodella fase matura della stagione della Riforma. Anche inquesto caso, purtroppo, incombe il degrado. I restauridell'intera chiesa (ristrutturazione del tetto e consolida-mento degli affreschi) non possono essere più differiti,ma tutto ruota attorno ai costi (alti) da sostenere: circa30 mila euro, come hanno ipotizzato gli attuali rettoridella chiesa, la famiglia Culicelli. Cifra che potrebbe esse-re raccolta dando vita - è un'idea - ad un comitato spon-taneo che curi una campagna di sensibilizzazione per ilrecupero dell'edificio sacro. Intanto, per chi volesse vede-re gli affreschi, può recarsi alla chiesa di San Michele ognigiovedì alle ore 16.30, quando viene recitato il rosario.

Pietro Antonucci

FOTONOTIZIA

ETERNIT A CASTAGNETOGrazie all'iniziativa di un nostro assiduo lettore possiamo oggi denunciare lapresenza di lastre di eternit, lasciate da ignoti, presso un bosco in località Ca-stagneto. Si tratta di materiale notoriamente pericoloso per la salute degli uo-mini, degli animali e delle piante stesse "E' uno scempio - ci ha detto il nostrolettore - nonostante tutte le raccomandazioni, ancora c'è gente che si ostina abuttare quel tipo di rifiuto tossico, nocivo per la salute."E i controlli, ci chiediamo noi? Possibile che nessun altro si sia accorto di que-sta allarmante situazione? Ci auguriamo a questo punto che l'assessore al-l'Ambiente del Comune di Alatri prenda in considerazione la denuncia e, avva-lendosi di tutte le precauzioni che richiede il caso, si affretti a rimuovere quel-le lastre dal bosco di Castagneto. Mariella Minnucci

Affresco chiesa San Michele (particolare)

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Speciale Cinema 13

Nato nel 2005, il Saturno International Film Festival si è immediatamente distinto,tra la "selva" formata da tante rassegne, per l'originalità delle proposte cinematogra-fiche, per la varietà di sezioni, per - soprattutto - lo sguardo sullasocietà attuale. E un tale sguardo non può prescindere da un'ana-lisi storica ferrea, precisa, puntuale. Quest'anno, il tema scelto è quello dei terrorismi in Italia e nelmondo: un argomento delicato, controverso, fonte di grandi di-battiti e di una vasta letteratura, che il Saturno InternationalFilm Festival affronterà da un'angolazione particolare. Anzichévedere il terrorista come l'incarnazione del male assoluto, il per-sonaggio privo di valori umani, è stata preferita una strada piùdifficile e più ardua, puntando sul lato intimista, cercando dientrare nella dimensione personale di chi ha scelto la lotta arma-ta o che da questa è stato travolto, "con il bagaglio di dubbi e disofferenze sul piano individuale e di ferite profonde nel tessutosociale di appartenenza". La scoperta di questo tema cinemato-grafico in America è avvenuta sotto la spinta degli eventi del ter-rorismo internazionale, mentre in Italia s'indaga a ritroso nellastoria recente del nostro Paese, rievocando, rileggendo, in alcunicasi rielaborando la cronaca degli anni di piombo. Un'operazionealla quale si ascrivono anche produzioni importanti. Ma se nelpassato, nella filmografia italiana, ci sono stati due filoni di interpretazione - unocontestuale, nel quale il controverso rapporto fra il cinema di quegli anni e la storia

viene risolto con una tensione rivelatoria della drammaticità coeva, e uno postumo,che ha atteso oltre vent'anni per provare a dire che quel capitolo si può forse chiu-

dere per sempre - adesso è il tempo di un taglio diverso. Si parla e si incentra l'azione attorno ai terroristi nei loro senti-menti personali, nelle loro emozioni, nel dubbio quotidiano. Recuperando, anche da un punto di vista metodologico, il valoredella soggettività in relazione al divenire storico - analizzando,cioè, le dinamiche di interazione fra psiche e storia e guardandoall'immaginario collettivo come luogo di interazione fra la vitainteriore dell'individuo, la sua coscienza e la vita collettiva comeun qualcosa che si fa e si forma a partire dalla vita interiore degliindividui - è possibile leggere in quella confusione interna al sog-getto, nella sua incapacità di capire il mondo che lo circonda, equindi anche di capirsi, un momento forte nel processo di ridefi-nizione dei rapporti tra dimensione pubblica e privata. Tra politi-co e personale. Qualche critico ha contestato tale visuale, accusando alcuni regi-sti di voler dare al terrorismo di casa nostra un "volto umano" chenon aveva. Ma ci sembra giusta la visuale offerta dal Saturno In-ternational Film Festival: davanti ad una stagione apparente-mente conclusa, s'impone la necessità di fare i conti con ciò che

è stato non solo per ansia di giustizia ma per formare le nuove generazioni ai valoridella conoscenza, unico antidoto al proliferare della violenza.

Una rassegna sempre attenta all'attualità e alle dinamiche della società moderna

Tema centrale: il rapporto tra cinema e terrorismiIl Saturno International FilmFestival prende nome dalle terreche lo ospitano, la Ciociaria e le

sue città più famose e storica-mente prestigiose, dove la leg-genda narra che il dio grecoChronos - ribattezzato qui colnome latino di Saturno e celebra-to come dio della fertilità - si siastabilito dopo la cacciata dal-l'Olimpo da parte del figlio Zeus. Giunto alla quinta edizione, il te-ma portante di questo SaturnoInternational Film Festival sarà ilrapporto tra cinema e terrorismo,che verrà sviluppato in un semi-

nario di studi, un convegno e unaretrospettiva. Approfondiremo quindi l'articola-

to e contrastato rap-porto fra il cinema ei terrorismi, nel con-testo più generaledella violenza politi-ca dal dopoguerra aoggi. Tutto questo saràdeclinato nelle proie-zioni dei migliori filmdella storia recente,in cui vengono messea nudo le tensioni i-deologiche, le impli-cazioni umane e poli-

tiche, i drammi sociali vissuti ne-gli ultimi cinquanta anni del '900e nella contemporaneità. I primi tre giorni del film sonodedicati al seminario di studi chevedrà la partecipazione di impor-tanti ricercatori e studiosi, italia-ni ed europei, oltre naturalmentea registi e giornalisti. Tra gli altri interverranno AlanO'Leary dell'Università di Leeds,la saggista Benedetta Tobagi, ilregista Gianfranco Pannone e Vi-

to Zagarrio. Al convegno "La sfi-da del terrorismo", che si svolge-rà venerdì 27 novembre, parteci-peranno importante personalitàdel mondo dello spettacolo e del-

la politica, oltre a analisti di fe-nomeni sociali, parenti delle vit-time del terrorismo, giornalisti estorici. Ma il programma del Sa-turno è ricco e variegato, e spa-zia tra diversi ambiti e lo studiodi diverse epoche storiche.

Il direttore arti-stico Ernesto G.Laura proponeper esempio unimportante ap-profondimentosull'anno crucia-le 1939, dal tito-lo "Il 1939, ini-zia l'apocalisse". Il festival ospi-terà inoltre, sa-bato 25 novem-bre, i rappresen-tanti delle filmcommission ita-

liane, che si ritroveranno adAlatri per partecipare ad un con-vegno per parlare di cinema eterritorio. Il concorso "I giovani ripercorro-no la Storia" sarà invece un'im-portante occasione per coinvol-gere studenti e ragazzi su temicome la memoria e la conoscenzadegli eventi legati al territorio. Non va dimenticato naturalmenteil concorso internazionale, ormaiun punto di riferimento nel pano-rama europeo dei festival di cine-ma. Quest'anno le pellicole sele-zionate privilegiano le cinemato-grafie dei paesi dell'Est Europa,particolarmente attente in questiultimi anni al loro passato e alleimplicazioni della storia nel pre-sente. Presidente del Saturno In-ternational Film Festival è ilregista Giuliano Montaldo, vice-presidente e coordinatrice Ma-riella Li Sacchi, direttore artisti-co Ernesto G. Laura. È promosso da Regione Lazio,Provincia di Frosinone e Comunedi Alatri, è patrocinato dal Pre-sidente della Repubblica Italiana,dalla Presidenza del Consiglio deiMinistri, dal Ministero per i Benie le Attività Culturali - DirezioneCinema. La quinta edizione del Festivalassegnerà premi al miglior filmstorico italiano o internazionale

dell'anno e al miglior corto rea-lizzato dai ragazzi delle scuoledella Ciociaria sul tema della me-moria del territorio, oltre al pre-mio "Saturno d'oro" alla carriera,già assegnato negli altri anni algrande Omar Sharif, Silvio Orlan-do, Raul Bova, Ennio Morricone.Negli scorsi anni sono stati inol-tre ospiti del festival registi qualiAlessandro D'Alatri, Stefano Rea-

li, Claudio Fracasso, Vito Zagar-rio, Luigi Magni, ma anche ScottNeeson (ex produttore america-no), Marco Giusti, e attori comeEnnio Fantastichini, Valeria Ma-strandrea, Rosalinda Celentano. Per maggiori informazioni, si puòconsultare il sito www.saturnofilmfestival.com

o scrivere alla mail [email protected]

La quinta edizione del festival indaga i drammi sociali del primo '900

Il regista Giuliano Montaldo

Il Saturno Film Festival cerca volontari interessati a lavorare all'organizzazione dellamanifestazione che si svolgerà dal 23 al 28 novembre ad Alatri.Ai volontari verrà chiesto di svolgere mansioni prettamente organizzative, con orariflessibili e, a seconda della disponibilità, per dare una mano nell'allestimento, nel-l'accoglienza nella dislocazione di persone e/o cose durante il corso della manifesta-zione e che comunque possano essere a disposizione per qualunque cosa eventual-mente necessaria.Alla fine del festival verrà rilasciato un attestato di partecipazione che, per gli inte-ressati, puo' essere utilizzato anche al fine di ottenere CFU dalla propria università. Per informazioni, dettagli e dubbi potete scrivere all'indirizzo [email protected] (allegando il Curriculum Vitae) o chiamare il numero 06 5810360 o l'uf-ficio Cultura del Comune di Alatri al numero verde 800253323.Grazie a tutti

Vice-presidente e coordinatriceMariella Li Sacchi

Gente Comune è entusiasta di partecipare con il suo contributoall'organizzazione e alla riuscita di un evento di tale portata. Questo festival è ormai diventato un appuntamento di rilievo in-ternazionale che dona alla città di Alatri un valore aggiunto a li-vello culturale e necessita della partecipazione di ogni attoresociale.Un ringraziamento agli organizzatori per la fiducia dimostrataverso il nostro mensile.

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L'incontro con Quentin Tarantino è diquelli che mettono in imbarazzo qual-siasi intervistatore, per la sua capacitàdi passare nel discorso dall'alto al bassoin linea orizzontale, in cui tutto il cine-ma è cinema, senza qualifiche di serie Ao B. Quando sente che vengo dallaCiociaria l'atmosfera si rilassa perchè ilpadre della sua più stretta collabora-trice è nato a Boville Ernica.Di passaggio in Italia per la presentazio-ne del suo ultimo lavoro "Inglurious Ba-sterds" (Bastardi senza gloria, con unavariazione da Bastards a Basterds perragioni di copyright). Titolo ed idea i-spirati ad un film del 1977 di Enzo G.Castellari il cui titolo italiano era Quelmaledetto treno blindato, mentre in in-glese era proprio Inglurious Bastards. Tarantino però ha completamente ri-scritto la Storia, innestando sulla cacciaagli ebrei da parte dei rapporto nazisti,il suo finale. Aiutato da un'ottima inter-pretazione di Brad Pitt, il cui tono divoce enfatico deriva direttamente daifilm di guerra americani degli anni '50,da una perfetta esemplificazione del na-zista raffinato cultore delle arti e dellelingue resa da Cristoph Waltz, premiatoa Cannes per questa interpretazione, Ta-rantino è ritornato agli splendori di KillBill e Pulp Fiction, dopo il mezzo passofalso di Grindhouse, anche se lui nonpensa che questo possa essere il suofilm della maturità, ma solo perché sa-rebbe come considerare minori JackieBrown o Kill Bill.Il regista precisa per prima cosa il suometodo di lavoro. Il primo stadio è lascrittura. Da lì parte il processo creativo nel corsodel quale i personaggi prendono vita e sisviluppano da soli, come dei bambini,tanto che nei provini ai candidati il re-gista chiede di improvvisare situazioninon descritte nel copione, per testarnela capacità di comprensione del perso-naggio e la scelta di un attore non è do-vuta al nome più o meno famoso, bensìalla capacità di entrare in relazione conil personaggio.

E' stato così per De Niro, per Brad Pitt,per John Travolta. Da subito Tarantinocerca di stabilire un rapporto con i suoiattori, rimanendo aperto ad ogni sugge-rimento da parte loro, anche per arric-chire la mes-sa in scena oper definirealcuni aspetti.A tal proposi-to cita unascena del filmin cui il nazi-sta perfidoC r i s t o p hWaltz, duran-te un interro-gatorio allacaccia di e-brei, deve fu-mare la pipa. L'idea paradossale di farglifumare una pipa gigante alla SherlockHolmes è venuta fuori da una chiacchie-rata con l'attore davanti ad una WienerSchnitzel, la famosa cotoletta tedesca. Su questo aspetto tecnico, si inseriscenella discussione Eli Roth, regista difilm horror come "Hostel 1 e 2" che quifa parte dei bastardi, per il quale recita-re con Tarantino è stato come fare uncorso di regìa dal vivo. Un'altra idea importante che in questofilm Tarantino ha voluto ribadire è che ilcinema é così forte da cambiare i desti-ni del mondo, tanto da realizzare che lacaduta del Terzo Reich avvenga grazie adelle pellicole. Tarantino, inoltre, coglie l'occasione perricordare il motivo principale per farefilm: la sperimentazione che è quellaspinta che ti permette di partire dai Ma-caroni Combat, così vengono definiti ifilm di guerra che in Italia si produceva-no in serie anni fa, ed arrivare al lorodiscendente Bastardi senza gloria. L'invenzione viene dopo, nell'evoluzionedella storia e consente, superando lafredda cronaca, ai personaggi di viverela loro storia, per cui poiché loro nonsanno come è andata a finire e quindiun film può raccontarci che l'Operazione

Kino è andata abuon fine, eli-minando Hitlere tutti i suoifedelissimi.In questo sicu-ramente i per-sonaggi delfilm di Taran-tino sono statipiù bravi diquello di TomCruise in Ope-razione Valchi-

ria perchè riescono dove lui ha fallito!Quando chiedo a Eli Roth, ironicamente,chi gli abbia insegnato a parlare cosìbene italiano, visto che nel film lui eBrad Pitt spiaccicano solo un paio di

parole comeCiao e Vab-bene, mentreil nazista cat-tivo parla unottimo italia-no, l'attore eregista esplo-de, lasciandodi stucco lostesso Taran-tino: "I mieimaestri sonostati Bombo-lo, Alvaro Vi-

tali, Lino Banfi, W la foca è il mio filmpreferito, ringrazio Edvidge Fenech, Glo-ria Guida, Michela Miti.

Onore a Bombolo e ne ripete il verso: ih,ih. Inglurious Basterds, Bastardi senzagloria, é la storia di un gruppo di solda-ti americani di origine ebraica che siinseriscono dietro le linee nemiche, pra-ticano la guerriglia, seminando terroretra i soldati tedeschi perché ad ognunoasportano lo scalpo come i pellerossa. Avuto notizia che il Furher in personaassisterà, insieme a tutte le massimeautorità del Reich, ad una proiezione inun cinema di Parigi di una pellicola dipropaganda, i Bastardi organizzano unattentato. La proprietaria del cinema éun'ebrea, alla quale i nazisti hanno ster-minato tutta la famiglia che ora vuolevendicarsi mandando al rogo centinaiadi pellicole insieme ai gerarchi nazisti.Lei riuscì nel suo scopo ma anche i Ba-stardi porteranno a termine la loro mis-sione. Attualmente il film é in program-mazione nelle multisale di Frosinone.

Alfredo Salomone

Speciale Cinema14

“IL CINEASTA”Film, cortometraggi, anteprime e interviste…

QUENTIN TARANTINO risponde a... Gente Comune

Il cast completo di “Bastardi senza gloria”

RUBRICA

Le fotocamere digitali sono molto più semplici e immediate da utilizzare rispetto auna macchina fotografica tradizionale. Le immagini digitali sono composte da milio-ni di piccoli quadrettini chiamati pixel (picture elements).Come i pittori impressionisti che componevano le loro opere con piccoli colpetti dipennello, il computer o la stampante usano i pixel per visualizzare o stampare le im-magini. Se paragoniamo un pixel alla tessera di un mosaico, è facile comprendere co-me tanti punti colorati possono formare l'immagine. Più le tessere sono piccole, piùdiventa possibile la resa dei dettagli e delle sfumature dei colori. Analogamente, piùnumerosi sono i pixel più alta sarà la qualità dell'immagine digitale.Ingrandendo l'immagine oltre un certo valore si cominciano a distinguere i singolipixel. Questo fenomeno è abbastanza simile alle tradizionali stampe fotografiche dovela grana comincia ad apparire quando le immagini sono ingrandite oltre una determi-nata soglia. Più alto è il numero dei pixel, più l'immagine può essere ingrandita primache si possano distinguere i singoli pixel. Una volta catturate, le immagini digitalisono già in un formato che le rende incredibilmente facili da gestire. Per esempio, èpossibile inserire fotografie in un qualsiasi documento digitale, inviarle via e-mail agliamici, o pubblicarle in un sito web dove possono essere viste da ogni parte delmondo. Tutte le fotocamere hanno un piccolo schermo LCD dove è possibile verifica-re immediatamente le immagini appena scattate e decidere se tenerle o eliminarle,liberando così spazio in memoria.

Si risparmia denaro per l'acquisto delle pellicole e per lo sviluppo.Si risparmia tempo. Non occorre fare tre viaggi al negozio per comprare il rullino, per riportarlo a sviluppare e per ritirare le stampe.Si possono controllare subito le immagini ottenute evitando la delusione uno o duegiorni dopo.Le immagini mal riuscite possono essere cancellate subito o ritoccate più tardi.Non si usano materie chimiche tossiche che troppo spesso finiscono negli scarichi e nei fiumi.Non occorre aspettare di finire il rullino prima di portarlo a sviluppare, o sprecare la pellicola non esposta se non si vuole aspettare.Si utilizza il computer per immagazzinare e catalogare grandi collezioni di immagini.

La grande differenza fra le camere tradizionali e quelle digitali consiste nel modo incui la luce viene catturata. Al posto della pellicola fotosensibile, le fotocamere digi-tali usano un dispositivo elettronico allo stato solido chiamato sensore di immaginio CCD (Charge-Couple Device). Sulla superficie di questi chip di silicio di varie dimen-sioni, si trova una griglia di milioni di diodi fotosensibili, detti fotoelementi o più co-munemente pixel (picture element). Ogni singolo fotoelemento cattura la luminositàed il colore di una minima porzione dell'intera immagine. continua

Corso di fotografia digitaleA cura dell'associazione Corto Cinema Alatri

(collaborazione di Antonio Colella ed Angelo Bianchi)

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Qual è stata la portata della Mas-soneria nella terra ciociara? Fu unfenomeno passeggero o è ancorapresente nel nostro territorio? Sono domande che vanno ad in-

dagare un terreno ed una realtàper lo più sconosciuti, anche sedi indubbia importanza storica. Un argomento interessante, dun-que, ma sul quale se ne sa benpoco. Ad occuparsene per primo è statoGiacinto Mariotti, Ven.mo fratellodella Gran Loggia Regolare d'Ita-lia, autore nel 2003 di un lavoroche rappresenta al momento l'u-nica fonte per conoscere la por-tata del movimento in Ciociaria. In assenza di studi ed approfon-dimenti specifici, Mariotti si èmosso tra grandi difficoltà tro-vando anche resistenze ed ostili-tà, stante l'alone negativo checirconda la Massoneria. Il risulta-

to ottenuto (e presentato a Fro-sinone durante un convegno) èstato quello di avviare un nuovofilone di indagine storica che ciha dato comunque i primi, ogget-

tivi dati: seppur limitata nei nu-meri e nelle logge, la Massoneriaciociara ha conosciuta una di-screta diffusione ed è tuttora o-perante in provincia. Nella suaricerca Mariotti parte dal 1717,anno in cui fu fondata la GranLoggia d'Inghilterra che diede vi-ta al movimento massonico. Scendendo nelle nostre contrade,nello Stato Pontificio è documen-tata l'attività massonica nella se-conda metà del '700 con riferi-mento alle città di Ancona e Ro-ma, mentre manca ogni riferi-mento ad un'eventuale presenzain Ciociaria. La ragione? Il ruoloperiferico della nostra area, dovei forti sentimenti papalini costi-

tuivano un sostrato culturale im-permeabile alla diffusione dinuove idee.

Le logge in epoca napoleonicaPer la nascita di logge nel nostroterritorio bisogna attendere l'ini-zio dell'800, periodo segnato dal-l'occupazione francese e dal dif-fondersi della Carboneria. Napoleone aveva addomesticatole logge, facendone uno strumen-to politico vicino ai suoi scopi:molti vi entrarono per conquista-re una carica pubblica. Fu in quel contesto politico cheidee di libertà, intellettuale e po-litica, trovarono terreno fertileper germogliare, originando laCarboneria. Quest'ultima viene spesso confu-sa con la stessa Massoneria ma,pur non essendo negabili alcuneaffinità con il ceppo massonico,le due istituzioni entrarono inconflitto, dati gli scopi differen-ti: ci furonoperò singolimassoni chesi affiliaronoal la Carbo-neria. È in questoscenario com-plesso che il3 dicembre1808 si costi-tuisce ad Ar-pino, alloraRegno di Na-poli, la Log-

gia Per-fetto Se-greto delR i t o R i -f o r mato,all'obbedienza del Grande O-riente d'Italia: tale loggia ri-mane attiva fino al 1813, manon se ne conoscono membri,numero e loro estrazione sociale. A Frosinone la primaloggia si costituisce nel 1812:è la Loggia Les amis del'Honneur con sede a PalazzoRicci-Napoli nel quartiere San-ta Maria; la loggia è formatada ufficiali francesi ma apertaanche ai frusinati più in vistae rimane operante fino al1815. Chiusa l'esperienza napoleoni-ca, nascono le "vendite" car-bonare che in Ciociaria sonoparticolarmente attive durantei moti liberali del 1820-21.Associazioni sorgono a Fro-sinone (I guerrieri e seguacidi Pompeo), Torrice e Ponte-corvo. Nel 1821 compare aFrosinone la setta dei Filadelfi,in cui confluiscono molti car-bonari noti per la loro attività.

L'eclissi (1815-59) e la ri-presa fino al fascismoCon la Restaurazione i governidegli Stati italiani proibirono leattività massoniche. I papi con-dannarono a più riprese le socie-tà segrete, la repressione polizie-sca fu rigida. Per la rinascitamassonica in Italia si deve atten-dere il 1859, quando a Torino ècostituita la Loggia Ausonia. Nelfrusinate l'attesa è più lunga: so-lo nel 1883 appare a Cassino laLoggia Angelo Santilli di RitoScozzese, attiva fino al 1891quando è sospesa per completainerzia. Nel 1885 risulta operantea Frosinone la Loggia Luigi An-geloni di Rito Scozzese Antico,all'obbedienza del Grande Oriented'Italia: l'anno dopo la sede è tra-sferita a Ferentino, dove vi era ungran numero di fratelli. Nel 1904a Fontana Liri è attiva la LoggiaGiovanni Bovio di Rito ScozzeseAntico, disciolta poi nel 1914

quando con-tava 46 ini-z i a t i . N e l1907 nascead Arpino unt r i a n g o l omasson ico ,d ipendentedalla loggiafontanese, edattivo fino al1910. Nel 1908 aF r o s i n o n eviene fondatala Loggia Ni-c o l a R i c -ciotti di RitoS c o z z e s eAntico con

sede in Via Garibaldi 20 a Fro-sinone ed attiva sino al 1923. Nello stesso anno è ricostituita aCassino la Loggia Angelo San-tilli, attiva fino al 1924 (contò47 affiliati), ed un triangolo ob-bediente alla Serenissima GranLoggia d'Italia. E ancora: nel1916 è attivo un triangolo a Sora(sino al '23); nel '19 nasce laLoggia Soligendi ad Atina enello stesso anno vi sorge ancheun triangolo; nel '23 opera a Roc-

casecca la Loggia Pensiero edAzione e ad Anagni un triangolo.Infine arriva il fascismo a chiude-re tali esperienze, dichiarandolecontrarie al regime.

Massoneria frusinate dal 1945ad oggiChiusa la parentesi della guerra,la Massoneria stentò a riprender-si in Ciociaria. Ci un fu un risve-glio fittizio della "Nicola Ric-ciotti" negli anni '60, ma duròpoco. Nel 1975 si costituì a Fro-sinone il Gruppo Gerard En-causse Papus, attivo per due solianni. Nel 1978, sempre a Fro-sinone, nacque la Loggia OttavioUlderico Zasio, attiva fino al1985: in quell'anno molti fratelliconfluiranno nella Loggia Gior-gio Asproni. Nel 1993, infine, ènata a Frosinone la Loggia Bel-lator all'obbedienza della GranLoggia Regolare d'Italia.

Pietro Antonucci

Gens Ciociara

Le presenze massoniche in CiociariaLa prima "loggia" locale è stata costituita ad Arpino nel lontano 1808

Abbraccio massonico

15INCHIESTA

Iniziazione massonica

Simboli massonici

Mario Maggi ad Alatri lo consono tutti come Mario il Mago. Perchéquesto è il suo mestiere. Fu operatore ecologico per tanti anni. Ma ungiorno decise di cambiar vita e, per dare un segnale forte della propriaevoluzione, trovò un modo speciale. Pubblicò il proprio manifesto fune-

bre. Mario Maggi è morto!La vicenda dai tratti pirandelliani sela ricordano in molti con simpatia. Da quel giorno, comunque, Mario hacominciato ad occuparsi di astrolo-gia. Pubblica rubriche di questo tipo,oroscopi ed ha assunto l'aria di unsaggio, con la sua barba grigia, il suoatteggiamento pacato e lo sguardoattento agli umori e alle espressionidel proprio interlocutore di turno. Mario è una persona buona, gentile,bizzarra, ma sicuramente autentica.Ha lasciato una strada "comune" perimboccarne una più geniale e ci èriuscito. Qui ad Alatri qualcuno se loricorda con il soprannome di Gim To-

ro, il protagonista di un fumetto degli anni cinquanta dove un italo-americano muscoloso e leale, tra avventure intricate e avvincenti cheiniziano nella natìa San Francisco, lotta contro la misteriosa Hong delDragone, una potentissima associazione a delinquere internazionaleche ha creato addirittura una città sotterranea. Mario di questo fumet-to conserva una collezione ricca ed interessante. M.M.

Il ritratto

Acquerello di Arnaldo Capone

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Nei primi anni del secolo scorsola famiglia era un'unità allargatae numerosa. Questa comprendeva anche diver-si nuclei familiari e non esistevadi certo il problema della crescitazero. Era normale infatti, per quei tem-pi, che le famiglie fossero com-poste da tanti figli, poiché per ilavori dei campi occorrevanomolte braccia, considerate unavera ricchezza. Nella nostra Alatri possiamo cita-re la famiglia di Antonio Retrosi(meglio conosciuto con il sopran-nome di Squarcione) e di EsterDell'Uomo che, nella foto, sonoattorniati da 13 dei loro 16 figli. La foto risale alla prima metà del'900: eravamo nel periodo fasci-sta e Mussolini chiedeva semprepiù alle coppie italiane di pro-

creare figli da mandare in guerra,istituendo un "premio" di circacinque lire per ogni figlio ma-

schio. Nella famiglia Retrosi siebbero, però, 11 femmine e sol-

tanto 2 maschi, mentre altri 3morirono appena nati a causadella febbre spagnola che fece

tantissime vittime. Nella foto possiamo vedere Pia,

Michelina, Costanza, Ester, Giu-seppe, Antonio, Marcella, Angela,Anatolia, Domenica, Francesca,Vincenzo, Rosa e la neonata Ma-ria Felicita mentre manca San-tina, nata successivamente. Della numerosa famiglia 7 perso-ne sono ancora in vita tra cuiMichelina, un'arzilla vecchietta di90 anni, con la quale ci siamo in-contrati e ci ha raccontato comein quell'epoca la donna fosseconsiderata come "angelo del fo-colare", dovendo ricoprire i ruolidi madre, moglie, massaia fino afarsi portavoce della missionepatriottica, in altre parole: "unadonna fascista per l'Italia fasci-sta". Un cugino di Antonio, ci hadetto sempre Michelina, anch'eglicon una famiglia numerosissimaintorno ai primi anni del 1900emigrò in America, non potendo

in Italia assicurare ai propri figliuna vita dignitosa, dove prestofu raggiunto da tutto il nucleo fa-miliare senza far mai ritorno nellasua Alatri. I discendenti, tutti pronipoti sa-ranno tra qualche giorno per laprima volta nella nostra città perconoscere le loro radici e visitarela casa dei loro avi festeggiandocon una grande rimpatriata contutti i parenti. Una nota di rilievo di questafamiglia di origini alatrensi èl'appartenenza di un'atleta di no-me Samantha, della nazionaleUsa di slittino, la quale nelleolimpiadi invernali di Torino el2006 rimase coinvolta in un brut-to incidente rimanendo per diver-si giorni in coma.

Bruno Sbaraglia

Storie e personaggi

La famiglia Retrosi tra figli, lavoro ed emigrazioneEd i discendenti americani saranno presto ad Alatri per riscoprire le origini

Una foto d’epoca della Famiglia Retrosi

PAOLO VOLPI MANNI: un "onorevole" giudice dimenticatoNacque ad Alatri il 15 febbraio 1828 daPietro e Caterina Cappelli. Si trasferì all'e-tà di dieci anni a Roma e qui, dopo averfrequentato il Collegio Romano, si laureòin Filosofia, all'età di 20 anni. Solo quattro anni dopo, entrò all'Accade-mia Drammatico-letteraria nonché fu elet-to socio dell'Accademia scientifico lettera-ria dell'Immacolata Concezione di MariaVergine, ove, poi, ricoprì la carica di segre-tario della Sezione delle Scienze Economi-che e Morali. Il 17 luglio 1852, conseguì la laurea hono-ris causa in Giurisprudenza. Di qui iniziò la sua formidabile, quanto ra-pida, ascesa sugli scranni più alti dellaMagistratura Superiore. In effetti, già nel 1853 fu nominato Udi-tore nei Tribunali Civile e Commerciale del-la Congregazione Prelatizia. Fu con questo ruolo che si occupò, qualeGiudice Ecclesiastico di appello, delle cau-se decise in primo grado dai Vicari Generali

dei Vescovi. Il 27 luglio 1857 si iscrissenell'albo degli avvocati della Curia Romanae, nel 1858, vinse il concorso per il postodi aiutante distudio nel Tri-bunale della Sa-cra Rota (il gradopiù alto dellam a g i s t r a t u r apontificia cui po-tesse aspirare unlaico). Lo man-tenne per ben 12anni perché il 29settembre 1870,a seguito dellacaduta del Go-verno Pontificio.Fu eletto mem-bro della Com-missione per larevisione dei pro-cessi politici misti. Solo un mese dopo, il

29 ottobre, venne nominato Giudice pres-so il Tribunale di Appello in Roma. Maormai la sua fama di grande ed insigne

giurista era nota:il 19 marzo 1871divenne consi-gliere della Cortedi Appello di Mi-lano, per assume-re solo nove mesidopo, a Firenzele attribuzionitemporanee diconsigliere pres-so quella Corte diCassazione. Quindi, ne fu no-minato membrosupplente e, nel1876, membroordinario dellaGiunta liquidatri-

ce dell'Asse Ecclesiastico in Roma. Era, nel frattempo, stato eletto nel Col-legio di Anagni alla Camera dei Deputati,ove rimase dal 10 gennaio 1875 al 3 otto-bre 1876. Sciolte, infatti le Camere, nonvenne rieletto, benché Alatri avesse vota-to quasi unanimemente per lui. Tuttavia,con regio decreto del 21 settembre 1880,fu nominato consigliere della Corte di Cas-sazione di Roma e, successivamente, mem-bro della Commissione di Inchiesta per leOpere Pie. Tanto mirabile fu, in quegli anni, una suasentenza resa in qualità di Presidente diun collegio arbitrale per la decisione diuna controversia tra il Comune di Roma ela Provincia di Roma riguardo al dovutocontributo per gli esposti (i neonati ab-bandonati) che la stessa venne pubblicatasu ogni rivista del settore.Il 4 dicembre 1890, fra il clamore ed ilplauso generale, fu nominato da FrancescoCrispi senatore a vita.

Paolo Volpi Manni non aveva mai dimenti-cato la sua città natale, tanto che, nel1889, alle prime elezioni amministrative asuffragio universale fu eletto consiglierecomunale di Alatri, carica che ricoprirà fi-no allo spirare dei suoi giorni. Infatti, mentre quale Presidente di un col-legio arbitrale era intento alla stesura diun lodo riguardante la compravendita ille-gittima compiuta da alcuni Alatrensi dialcuni beni comunali, il 06 gennaio 1892,in Roma, stroncato da una polmonite, mo-rì. "Il Consiglio Comunale (di Alatri) nellaseduta del 19 gennaio lo commemorò de-

gnamente con un discorso di Gaetano DePersis, il quale lo additò come raro esem-pio di carattere, di disinteresse, di bontà.L'Avv. Francesco Maggi fece voti che inonore dell'estinto si murasse una lapidenella sua casa natale, che si collocasse unricordo nell'aula consiliare, che si celebras-se un solenne funerale. Delle tre proposte, applaudite dal Con-siglio, neppure una fu effettuata… (Sacchetti Sassetti Storia di Alatri).

Avv. Fabio Padovani

Luogo nascita Alatri

Data nascita 15 febbraio 1828

Luogo morte Roma

Data morte 6 gennaio 1892

Legislatura XVII

Sen. Paolo Volpi Manni

Parlamento ItalianoSenato del Regno d’Italia

Tribunale della Sacra Rota

Tipolitografia

di Davide Strambi

ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 Tel. 0775 441344 - 0775 442588e-mail: [email protected]

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Sport

Antony Iannarilli: un sogno chiamato serie AGiovani che crescono. <<Sembraieri che sono entrato a giocarenella Lazio, ed invece sono più didieci anni che indosso la magliabiancoazzurra>>. Antony Iannarilli è cresciuto lì, aFormello. Anni di sacrifici, viaggiinfiniti tra Alatri, sua città nata-le, e Roma. Scuola, allenamento epoi a casa. Il diploma scientifico,l'iscrizione ad Economia Azien-dale presso l'Università di Cassinoed il giorno della consacrazione. Primo di luglio dell'anno corren-te. Villa San Sebastiano (residen-za Claudio Lotito presidente SS

Lazio ndr) fa da cornice alla firmaper Iannarilli, del primo contrat-to da professionista. Un accordoche lo legherà alla squadra capi-tolina sino al giugno 2013. Da ra-gazzotto delle giovanili a terzoportiere di una squadra di serie

A. Inserimento nelle lista Uefa, laLazio è infatti impegnata nellacompetizione continentale Euro-pa League, e maglia numero 40. Il passo è considerevole tantoquanto è irrefrenabile l'emozionee la soddisfazione per un traguar-do professionale così importante. Poi i sogni di una rilevante car-riera hanno una base più solida.L'inizio è di quelli che fa ben spe-rare. Antony ha solo 19 anni.

Iannarilli, primo contratto daprofessionista, deve esser statauna bella sensazione.."Bella è dire poco. E' stata unasensazione unica. Era il primo lu-glio ed eravamo a Villa San Se-bastiano con il presidente Lotito. Ho firmato per quattro anni equesta è stata un'altra cosa mol-to positiva. Se non credessero inme non mi avrebbero fatto firma-re un contratto così lungo. Poidipendere meno dai miei genitori,potermi allenare ogni giorno conuna squadra di serie A e sentire lafiducia della società, sono coseche mi rendono troppo felice."

Sei stato inserito subito nelleliste Uefa come terzo portieredella Lazio. Quanto aiuta a mi-gliorare il fatto di potersi allena-re sempre con tanti campioni?"Aiuta moltissimo. Già il fatto dipoterli vedere all'opera così davicino ti fa imparare davverotanto. Poi il poter viaggiare in-

sieme e tutto il contorno che c'èdietro è stupendo. Sono stato in trasferta a Sara-gozza e qualche giorno fa a Ra-venna. Sono tutti molto disponi-bili con noi giovani. Ti aiutano,ti consigliano, rendono le cosepiù semplici. Poi comunque il sa-bato vado a giocare con la squa-dra Primavera. Anche li c'è moltoda imparare. Abbiamo un'ottimasquadra."

A proposito di squadra Pri-mavera, ultimamente hanno e-sordito con la maglia della La-zio due tuoi compagni Luciani ePerpeduini. Un segno che Ballar-dini punti molto su voi giovani?"Si il mister è molto bravo inquesto, ci tratta tutti allo stessomodo. Il portiere è un ruolo piùdelicato, devi avere molta fortu-na per esordire. A proposito, Luciani è un grandeamico. Condividiamo lo stessoappartamento, andiamo insiemea Formello e siamo in sintoniaanche fuori dal campo. La sera dopo l'esordio non si"reggeva". Entrare a Firenze, sul-lo 0 a 0, in quei minuti mi hadetto che non si capisce nulla. Dalui ho intuito ancora di più chedeve essere un'emozione unica e-sordire in serie A."

Oltre a Luciani, hai avuto mododi legare con altri giocatori del-la prima squadra in particolare?

"La maggior parte del tempo stoinsieme a Muslera e Bizzarri. Ma èproprio con Muslera che ho lega-to molto. Posso definirmi suo amico. Lui,essendo giovane, capisce e mi ai-

uta molto. Davvero un bravo ragazzo, un e-sempio per me. Ma anche altricomunque. Faccio l'esempio diZarate: lui è un fenomeno vero,fa cose incredibili, ma poi è sem-pre il primo a scherzare con tutti,anche con noi ragazzi."

Quali sono i tuoi obiettivi e letue ambizioni imminenti?"Per adesso rimanere il più alungo possibile con la magliabiancoceleste. Un'esperienza diquesta portata può solo farmi

bene. Poi chiaramente disputareun buon campionato con la Pri-mavera, è sempre un'ottima vetri-na, sperando che la fortuna possafarmi esordire prima o poi."

Dicevamo di Muslera, oltre all'u-ruguaiano chi è il tuo numero 1preferito?"Penso che Julio Cesar e Buffonsiano i migliori in assoluto. Ma dovendo sceglierne uno solodico Buffon. Sta tornando gran-de, lo è sempre stato. Credo siauno dei più forti di sempre."

A chi lo dedichi, per concludere,il tuo primo contratto da pro-fessionista?"Lo dedico senza dubbio alla miafamiglia, soprattutto ai miei ge-nitori. Nei momenti di difficoltàmi hanno sempre sostenuto, e-sortato. Per non parlare poi ditutte le volte che mi hanno ac-compagnato a Roma. Molto di questo contratto è meri-to loro. Ricordo poi, due anni fa, in Pri-mavera non trovavo spazio ed eroscontento. Loro mi dicevano dicontinuare, di allenarmi e alla fi-ne è andata bene. Spero sia solol'inizio."E per essere solo l'inizio, non èdavvero niente male.

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Asd Aletrium, un avvio non proprio esaltanteDopo aver passato il turno di Coppa Lazio, verderosa bloccati sul pari dal Patrica in campionato

"In difesa sono vecchi. Il mister non capi-sce nulla di calcio. Gli attaccanti nonsegnano ed i centrocampisti non corrono.Una squadra scandalosa". Questo è il leit-motiv, od almeno è stato questo per unaparte (assolutamente da ribadire unaparte!) del pubblico di casa, in occasionedella prima gara interna, del campionatodi Seconda Categoria, per l'Asd Aletrium

Città dei Ci-clopi. Partita ter-minata conun pareggio,agguantatodalla squadradi capitanGraziani solonei minuti dir e c u p e r o ,grazie ad unarete del pro-l i f ico Del-l'Uomo (Trac-ca), sempreabile in zonagol. Pare cheq u a l c u n onuovo del-

l'ambiente verderosa abbia asserito: "C'e-rano molti tifosi del Patrica in tribuna, sicapiva dai commenti delle persone!". Larisposta, che di certo non ha suffragato latesi dei mol-ti patricanipresenti interra ala-t rense, ègiunta daqualche ve-terano ver-derosa:"Nono , e r a noquasi tuttinostri tifosi.Qui funzio-na un po 'così, le cri-tiche fannoparte dellanormalità. La prossima volta cerca di nonsentire e di giocare". Una "normalità" benlungi dall'esser compresa e digerita senzaremore e che ha lasciato i novelli visibil-mente perplessi. Che poi le critiche nonsiano del tutto infondate questo è chiaro.La squadra a volte è stata lunga e compas-sata, con poche idee e si è affidata spesso

ai lanci, e sicuramente non è che abbia unorganico fatto da fenomeni rispetto allapur esigua categoria. E' semplicemente unasquadra ben organizzata, composta e co-

struita conpropositi davertice manon da do-m i n a t r i c eassoluta. Sela giocheràcon altre treo quat t roformazionidi pari livel-lo. Sperandoche alla finepossa spun-tar la pun-tando so-prattutto su

un Chiappitto un po' più "amico". La for-mazione, pur con i sopra citati difetti,corre e lotta sino alla fine, senza rispar-miarsi e dimostrando di tenere a cuore lacausa alatrense. Sembra che non basti amitigare tutti i brusii domenicali, ma ècomunque buona cosa. L'organico, peraltro, è stato da poco rim-

pinguato, con il tesseramento dell'attac-cante Silvestri, proveniente proprio dal Pa-trica, a dimostrazione delle rinnovate vo-lontà della presidenza di puntare alto. Silvestri è una punta dal passo rapido cherisulterà sicuramente utile nel corso delcampionato. Un'altra buona notizia arrivada Simone Cretaro. Il forte attaccante ètornato ad allenarsi col gruppo e sembraaver smaltito i problemi alla caviglia che loaffliggono da molto tempo. Presto lo ve-dremo in campo ad affiancare Fanella, chepur sta facendo molto bene avendo segna-to nella precedente giornata il gol decisi-vo per la vittoria dell'Aletrium, in quel diGiuliano di Roma. Nella Coppa Lazio i verderosa hanno passa-to agevolmente il turno ai danni del Ge-nazzano. Ora, dopo il mezzo passo falso incampionato, l'obiettivo sarà quello di tor-nare alla vittoria dopo le due giornate di-sputate e i quattro punti in classifica raci-molati. Il primo successo del torneo è sta-to esterno per i ragazzi del presidente Ta-gliaferri. La prossima gara sarà in trasfer-ta contro il Paliano. Che sia di buon auspicio giocare fuoricasa? Suonerà strano vero? Ma no, tran-quilli, qui è "normale".

Asd Aletrium Città dei Ciclopi

Il preparatore atletico Cristian Tagliaferri

Pagina a cura di:Riccardo Strambi

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Sport 19

Prima Veroli Basket: troppi infortuni, serve una reazioneFROSINONE - L'Eurointernational con l'Automo-bile Club di Frosinone, la CSAI e TeleUniverso, econ il patrocinio del Coni di Frosinone, Regione

Lazio, Provincia e Comune di Frosinone (Asses-sorato allo Sport, Tempo Libero, Attività Ri-creative e Turismo), lo scorso 11 ottobre, nellasplendida cornice della Villa Comunale, hannoorganizzato il "Racing Day". L'importante evento sportivo ha visto l'esposi-zione delle vetture vincitrici del campionatoFormula BMW in mattinata, mentre nel pome-riggio, le automobili si sono rese protagonistedi dimostrazioni nel circuito cittadino attornoalla Villa Comunale. A bordo il Campione Europeo Felipe Nars, e i duefuturi piloti della Red Bull Carlos Sainz J. (figliodel due volte campione del mondo Rally CarlosSainz ospite della manifestazione) e Danil Kyatt,pilota russo con licenza italiana, promessa del-l'automobilismo e già pluri campione karting.Durante la manifestazione sono stati allestitianche gli Stand Red-Bull e quello dell'ACI Fro-sinone, assieme al Dipartimento 3D (devianze,disagi, dipendenze) della ASL di Frosinone, sem-pre in prima fila per la lotta all'abuso di sostan-ze stupefacenti.

Sport e Motori, binomioancora vincente

Grande successo per la manifestazioneRacing - Day Red Bull organizzata da

Csai - Aci e Teleuniverso

VEROLI - Un inizio di stagio-ne complicato quello dellaPrima Veroli, costellato dainfortuni che non hanno con-sentito una preparazione aranghi completi.

Prima i fastidi per Nissim eGatto, poi la piccola fratturaal piede per Kyle Hines, perconcludere con il fastidio mu-scolare al polpaccio per l'al-tro Usa Dawan Robinson econ la brutta botta alla spal-la per la giovane ala StefanoSimeoli. Un quadro non certamentedei più incoraggianti, dun-que, con i giallorossi chehanno penato non poco nelleamichevoli precampionato,nelle quali mai in praticahanno potuto giocare al com-pleto per provare giochi e

schemi studiati in allenamen-to. In questa situazione lasquadra ha esordito a Riminisul parquet del PalaFlaminiocontro la Riviera Solare diCarlton Myers e German Sca-rone, con Hines e Robinsonrecuperati in extremis, e conSimeoli fuori per un mese. Con rotazioni ridotte all'osso,e in una condizione psicolo-gica non eccezionale, la Pri-ma ha fatto dunque il suo e-sordio per il terzo anno con-secutivo nel secondo campio-nato professionistico nazio-nale. La partita è stata tira-tissima, con la Prima chequando sembrava poter por-tare a casa i due punti, ha

però ceduto nel finale, but-tando al vento l'occasionedella vittoria, prima con dueliberi di Kyle Hines e proprio

nei secondi finali con un "ri-gore" incredibilmente sba-gliato da Guido Rosselli. UnaPrima che come due anni fa,alla prima storica partita in

Legadue, stecca la prima inRomagna, facendo comunquecapire di essere sulla via delrecupero. E con una settimana in più diallenamento, e soprattuttocon Robinson e Hines final-mente ai loro livelli, la Primasi presenta alla prima di fron-te al pubblico del Palazzettodi Frosinone contro la Snai-dero Udine di coach DemisCavina, formazione retrocessadalla massima serie, e voglio-sa di ritornare subito al pianodi sopra. E in questa occasione i gial-

lorossi non tradiscono le at-tese, e dopo una gara emo-zionante, riescono a portare acasa i primi due punti stagio-nali, regalando le prime sod-

disfazioni ai loro tifosi. Una Prima che ha dunque sof-ferto non poco nelle primesettimane di stagione, mache ora che è tornata nuova-mente ad allenarsi con conti-nuità e soprattutto con tuttigli uomini a disposizione, po-trà tornare a recitare il ruolodi formazione di primissimafascia in un campionato chesi annuncia comunque equili-bratissimo.

SAN PATRIGNANO - Una bella festa, inuna cornice stupenda, e con un "matrimo-nio" che darà solo soddisfazioni. La presentazione della LegaDue, svoltasi lo

scorso 2 ottobre presso la Comunità diSanpatrignano, ha centrato in pieno il suoobiettivo. Dare voce allo sport, passandoper la vita, la speranza e l'importanza delsacrificio per ottenere qualcosa di grande. Tanti, gli ospiti accorsi sulle colline di Ri-mini per assistere all'evento: il presidentedella Fip Dino Meneghin, diversi membridelle società affiliate, e poi giornalisti, ap-passionati di basket, tantissimi ragazzidella Comunità e ben 3 scolaresche verola-ne. Ad aprire il tutto, ovviamente, il presi-dente Marco Bonamico: "E' perfetta per ilbasket e per il nostro campionato, voglia-mo 'elevarci' in tutti i sensi.

Venire qui è sempre un'emozione, starevicino a chi lavora nel disagio è fantasti-co. Sanpa per noi è un vero esempio: lavita come lo sport, solo la passione e ilsacrificio ti ripagano, ma è indispensabileavere una speranza. Ringrazio Andrea Muccioli perla solita, stupenda ospitalità". E' poi toccato ad Andrea Muc-cioli, spiegare il nuovo mustdella Comunità, ovvero il pro-getto "We Free": "Siamo unmondo aperto e disponibile aincontrare gli altri: costruirestrumenti venendo dal disagioe dall'emarginazione è una sfi-da difficile, ma necessaria.Sono i più giovani, quellimaggiormente in difficoltà,noi con We Free vogliamo mandare a tuttiun messaggio: non siamo soli, e parados-salmente non ci occupiamo di droga, ma divita, speranze, progetti. Uno di questi è lo sport, che quando èpulito migliora l'individuo. In particolare, il basket rappresenta lasquadra, la lealtà nonostante il contattofisico. Collaborando con la LegaDue faremocose importanti". E' toccato infine al presidente federale Di-no Meneghin.

"Sono felice di essere ancora qui a casaMuccioli, anni fa venni a Sanpa con la Na-zionale e ci torno volentieri.Sono contento anche di vedere Marco Bo-namico alla guida della LegaDue, darà sod-

disfazioni a tut-ti, ne sono certo. Finalmente si co-mincia a giocare,la parola passa alcampo e al pallo-ne: la passionedeve crescere, iosono profonda-mente legato aquesto campio-nato perché c'è

una grande partecipazione italiana al suointerno.Continuate a perseguirla, è necessario dareuno stimolo e un motivo ai tanti giovanigiocatori italiani che hanno bisogno diuna possibilità per emergere. Io spero si possa lavorare tutti assieme perfar crescere e migliorare questo sport cheamo da 50 anni". Alla fine della cerimonia la consegna dellaCoppa Disciplina 2008-09 alla ReyerUmana Venezia.

Nuovo inizio per il campionato basket di LegaDuePresentata ufficialmente a Rimini la stagione 2009-2010 ospiti della Comunità di Muccioli

Dawan Robinson contro Dordei Il minuto di silenzio per le vittime di Messina

D. Robinson contro i Crabs Rimini

Pagina a cura di:Carlo Capone

Meneghin, Bonamico, Riva e Muccioli

Muccioli e il Presidente Bonamico

Foto di gruppo verolano con Dino Meneghin

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Moda

E' arrivato l'autunno: qualche novità e tanti ritorniSeppure a malincuore è arrivata l'ora di di-sfarsi dei costumi, dei sandali e delle in-fradito gioiello e di riempire i nostri arma-di di tanti capi dai colori ardenti, che ciscalderanno il cuore in questa stagionefredda ormai alle porte. E la moda autun-

no-inverno 2009/2010 è piena di grandinovità e di ritorni di stile!!!Il cappotto tornerà alla ribalta; taglioclassico, lungo, linea diritta, con cinturaalla vita, ornato da bottoni gioiello e conmaniche ampie o risvoltate. Il colore mustsarà il classicissimo nero ma anche ilcammello, in tutte le sue tonalità farà lasua bella figura. Protagonista della stagio-ne sarà il pantalone, ottima alternativealle pochissime gonne che si sono vistesulle passerelle di alta moda nelle ultimesfilate. Padrone indiscusso con le sue lineelunghe e morbide, con modelli larghi e apalloncino e con la vita alta. Andranno

molto di moda anche i modelli da "caval-lerizza", stretti alla caviglia e larghi suifianchi con ampie pinces. La moda estivadi mostrare una sola spalla rimarrà confer-mata anche per i mesi freddi. Le scollatu-re si faranno asimmetriche e troveremo ilclassico tubino che diventerà monospalla,con colori forti e tessuti drappeggiati. Nelle giacche, nei vestiti e nelle camicietorneranno, invece, le spalle larghe, mustdei lontani anni '80. Le spalline non avran-no solo forme arrotondate ma sarannoanche rigide, squadrate e geometriche. Non dovrà infine mancare nel nostro guar-daroba un tailleur pantalone dalla lineamaschile e abbellito con tasche da paraca-

dutista o con giacca a doppiopetto e pan-taloni Capri. E per terminare ecco la "chic-ca" di stagione : stivali alti, anzi altissimi. Se non arrivano almeno al ginocchio nonne vale la pena! Da alternare naturalmen-te a scarpe con inserti traforati, da calza-re anche in pieno inverno. Per una donna che non teme osare. Ciò cheè lecito ardire.

Simona Leonetti

20L’istruzione diventa moda

L' Istituto Statale d'Arte di Anagni con il corso "Moda e Costume" da svariati anni crea inte-ressanti sfilate di moda e mercatini, presentando i lavori degli allievi. Nel 2003, a Colleferroal Teatro Vittorio Veneto e ad Anagni in Piazza Innocenzo Terzo, gli studenti con l' aiuto deidocenti dell' I.S.A. hanno realizzato uno spettacolo di moda. Nel 2006 e nel 2007, ad Anagni,con i fondi ricevuti dal Comune venne realizzata una sfilata di moda in Piazza Innocenzo Terzoe inserite nella serata delle recitazioni teatrali. Nel 2008, sempre ad Anagni, gli studenti pre-pararono dei foulard in tecnica Batik e Serti, tap-peti ed arazzi per realizzare un mercatino. Quest'anno, a causa di mancanza di fondi per l'ac-quisto dei materiali necessari alla realizzazionedegli abiti, ci sono poche speranze di vedereun'altra sfilata! La Sez. di "Moda e Costume" è si-curamente un punto di partenza per quei ragazziche amano il mondo della moda e vogliono acqui-sire una cultura base per affrontare nel futuro uncorso universitario di "Moda e Design". Nell' ambi-to della sez. "Moda e Costume" ci sono tre corsifondamentali: Progettazione (progettazione di tessuti per abiti o arredamento); Stampa (seri-grafia, batik e serti); Tessitura (tessitura a telaio di tappeti e arazzi). La suddetta scuola, oltread offrire una cultura generale offre allo studente lezioni approfondite sull' Arte della moda esi può considerare una delle poche scuole statali superiori che permette ai ragazzi di proget-tare, realizzare e mostrare con sfilate e mercatini il proprio lavoro. L' I.S.A. non è una scuolaper "secchioni" o "scienziati" ma per artisti, gli stessi artisti che in futuro, come i loro pre-decessori, renderanno l'Italia "paese dell'Arte", l'orgoglio del mondo. Purtroppo ci sono deipregiudizi su quest'Istituto specialmente adesso che con la riforma Gelmini per il 2010-2011non si sentirà più parlare di Istituto d'Arte ma di "LICEO"… infatti viene già chiamato "asset-to ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei"; in realtà si tratta di ghigliottinare l'I-struzione e l'"Arte": meno ore di lezione, meno didattica, meno 8% di docenti, meno istruzio-ne… cioè più ignoranza a discapito di chi nell' I.S.A. l'istruzione artistica la pretende comediritto fondamentale. Il nocciolo del problema dipende sempre dalla mancanza di fondi chenon incoraggia gli studenti dotati a frequentare questa scuola particolare. Visto che la Gelminiha deciso di fare piazza pulita delle 400 sperimentazioni oggi esistenti, mi domando: la sez.di "Moda e Costume" potrebbe essere stravolta o addirittura "eliminata"? Quale prezzo dovran-no pagare i ragazzi di questa scuola? Infatti la riforma prevede la "valorizzazione" della lin-gua latina come insegnamento obbligatorio e l'incremento delle ore per la matematica, la fisi-ca e le scienze! Se si aggiungono queste nuove discipline e questi nuovi orari, le ore per ilaboratori della Sez. di Moda, indubbiamente andranno a scomparire! Si può quindi affermareche la specificità artistica e la scelta degli studenti per l' arte, per la riforma Gelmini diventaun problema senza importanza? Vorrei sottolineare che l Italia è il paese dell' arte, del cine-ma e della moda e che grandi stilisti come Enrico Coveri e Roberto Cavalli si sono formati fre-quentando gli Istituti Statali d'Arte. Erika Rossi

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Anche quest'anno siamo al consueto appuntamento con l'acconto au-tunnale relativo alle imposte sui redditi (IRE e IRES), e l'imposta regio-nale sulle attività produttive (IRAP) che decorre dal 1 Novembre al 30Novembre, quest'ultima è una data da non dimenticare, in quanto è l'ul-timo giorno utile per il versamento della seconda o unica rata di accon-to per IRE, IRES ed IRAP relative all'esercizio in corso.

Scadenze più importanti16 novembre 2009Ritenute redditi lavoro dipendente e autonomo ottobre 09;Contributi INPS fissi artigiani e commercianti III rata 09;Contributi INPS dipendenti ottobre 09; IVA mensile ottobre 09 ed IVA trimestrale (III trimestre 09);Quinta ed ultima scadenza versamento rateizzato Unico 2009.

30 novembre 2009Acconto imposte in base anno precedente; IRE 99% (persone fisiche unico acconto), o II rata 60%IRES 100% (società unico acconto), o II rata 60%IRAP Pers. Fisiche 99% (regionale attività produttive, unico acconto), oII rata 60%.IRAP Soc. capitali 100% (regionale attività produttive, unico acconto),o II rata 60%.

Per ulteriori informazioni contattare: Studio Rag. Alberto Cianfrocca

in collaborazione con il Promotore Finanziario Alessandro Cianfrocca

Via Conti Gentili, 5 - 03011 Alatritel. 0775/434739 - e-mail [email protected]

Quante volte sarà capitato a molti di noi, cam-minando per strada o su di un marciapiede, dimettere male un piede, in-ciampare, cadere per colpadel fondo sconnesso, di unabuca non riparata e non se-gnalata. Spesso le conse-guenze di questi incidentisono serie ed allora ci si po-ne il problema di come otte-nere soddisfazione per ildanno subito.La legge permette il risarcimento del danno su-bito attraverso una richiesta da inoltrare al Sin-daco del comune dove è ubicata la strada causadel danno. La richiesta di risarcimento va inviata tramiteraccomandata con ricevuta di ritorno. Essa deve

contenere i seguenti elementi:1. generalità del dichiarante;

2. descrizione dell'eventocon indicazione del luogo,della data e dell'ora in cui siè verificato;3. descrizione della situazio-ne del manto stradale e lacausa dell'infortunio;4. conseguenze della cadutaattestata dalla certificazionedel pronto soccorso;

5. richiesta degli interventi di sistemazione equantificazione del risarcimento.Naturalmente data e firma.Augurandoci che non debba servire mai, speria-mo comunque nell'utilità di questo schema.

Paolo Fiorenza

CAMMINANDO PER STRADA

Dalla parte della...

L’inadempienza dei genitori e le violazioni agli ordini del GiudiceLa legge 54 del2006, istitutivadel regime di affi-damento condivi-so, ha introdotto,nell'ambito delcodice di proce-

dura civile, l'articolo 709 ter, intitolato"Soluzione delle controversie e provvedi-menti in caso di inadempienze e violazio-ni", volto a disciplinare una molteplicitàdi fattispecie concrete che presuppongonol'esistenza di figli minori. Unica eccezioneè rappresentata dai figli maggiorenni por-tatori di grave handicap che, ai sensi delnuovo art. 155 quinques c.c., sono total-mente equiparati ai minori, con l'ovviaconseguenza che rientrano a pieno titolonell'ambito di applicazione della norma incommento.L'art. 709 ter concerne, dunque, tutte lecontroversie che possono insorgere tra igenitori - sia nei procedimenti di separa-zione e divorzio sia in quelli relativi ai figlidi coppie non coniugate - in riferimentoall'esercizio congiunto della potestà, al ri-spetto delle modalità che regolano l'affida-

mento nonché a tutte le forme di inadem-pimento in ordine agli obblighi contenutinel provvedimento di affido stesso.Il secondo comma così recita: “In caso digravi inadempienze o di atti che comunquearrechino pregiudizio al minore od ostacoli-no il corretto svolgimento delle modalitàdell'affidamento, il giudice può modificare iprovvedimenti in vigore”. Orbene, le graviinadempienze devono riferirsi al rispettodi quanto stabilito dal giudice (o dall'ac-cordo tra le parti in caso di separazioneconsensuale) in ordine all'esercizio dellapotestà o alle modalità di affidamento deifigli. La gravità deve essere valutata conriferimento all'interesse del minore ed alcorretto svolgimento dei rapporti tra leparti, tenendo presente lo spirito ed i con-tenuti della legge sull'affido condiviso. Allo stesso modo devono essere valutatigli atti che comunque arrechino pregiudi-zio al minore o che ostacolino la realizza-zione delle modalità di affidamento. Laformula è ampia e vuole contemplare tuttii possibili comportamenti che, palesemen-te o in modo indiretto, eludano la perfet-ta attuazione dei provvedimenti emessi

con riguardo ai figli.La prima conseguenza prevista è la modi-fica dei provvedimenti stessi. Ben si com-prende che tale modifica, nell'ambito delfavor assoluto per l'affido condiviso, nondeve portare necessariamente - salvo l'ac-certamento del pregiudizio dei minori - almutamento del regime ed al passaggio,quindi, dal regime ordinario di affido con-diviso a quello speciale di affido esclusivo.Pertanto, l'esclusione dell'affidamento infavore di uno dei genitori, può avveniresolamente qualora l'inadempimento abbiavalore sintomatico, dimostrando che l'as-setto dato ai rapporti tra le parti non eraquello più idoneo a realizzare l'interessedel minore.Le modifiche, dunque, avranno prevalente-mente ad oggetto specificazioni, precisa-zioni o mutamenti più o meno ampi delprecedente provvedimento di affido.L'art. 709 ter contempla, altresì, la possi-bilità di ammonimento del genitore ina-dempiente, il cui contenuto consiste in uninvito ad astenersi dalla prosecuzione delcomportamento individuato (commisivo odomissivo), pena il ricorso a sanzioni più

gravose. L'ammonimento implica, pertan-to, una valutazione positiva degli elemen-ti di fatto relativi alle inadempienze edagli ostacoli posti al corretto svolgimentodelle modalità di affidamento.Ulteriori misure che possono essere adot-tate sono quelle del risarcimento del dan-no a carico del genitore inadempiente, neiconfronti del minore o nei confronti del-l'altro genitore. La distinta previsione dei due destinataridel risarcimento corrisponde alla previsio-ne delle due condotte sanzionabili, ossial'arrecare pregiudizio al minore e l'ostaco-lare il corretto svolgimento delle modalitàdi affidamento. In definitiva, la norma in questione conce-de al giudice poteri molto più ampi ondeporre rimedio all'eventuale inadempimentodegli obblighi relativi alla prole da parte diuno dei genitori, imponendo a quest'ulti-mo un comportamento di estrema respon-sabilità, derivante, giuridicamente, dal raf-forzamento dei doveri verso i figli.

Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare

e-mail: [email protected]

SOS CONSUMATORI

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di lingua e letteratura italiana e latina, storia e geografia

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Page 22: Gente Comune Ottobre 2009

AlmanaccoVERSI inVERSI

Terra di Ciociaria, ti riconosco;vive di primavera mi salutanole tue colline.

Ricordi e nostalgia,dai recessi dell'anima risalgono.

Mi vedesti, bambino,lì, nella mia Fontana,sognare cieli immensie correre lontano,con gli occhi della mente, oltre la chiostradei monti grigiazzurriche tutti ti costellano.

Ogni serachiudo gli occhi pensandote, gli amici, e i miei cari,cui mi lega qualcosach'è più forte del sangue:sentimento che non teme fratture.

E ancora pensoai tuoi boschi,ai tuoi rivoli,ai tuoi montitra le cui goleancora corre l'acqua,anche se questa più non m'appartiene.La mia passò,non la raccolsi maie si portavatutto di me.Forse mosse mulini,e giocò di tra i sassi;qualcuno, forse,vi si ristorò,risonò forse in forre,umidi cuori di monti riarsio si perse in vapore su nel cieloe non ricadde piùma mai ne seppi.

La terra ciociara descritta attraverso le lente della memoria. Lente che esalta gliaspetti ameni e tranquilli di una natura che, nella poesia di Lucchetti, diventa statod'animo. Boschi, rivoli, gole, e l'acqua del tempo che scorre, inesorabile, lasciando-si dietro occasioni perdute, che non torneranno più. Nostalgia e rimpianto.

Terra di CiociariaProf. Aldo Lucchetti

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Funghi porcini panati-frittiIngredienti per 4 persone

600-650 gr. di funghi porcini, 3 uova, 1 cucchiaio di latte, pangratta-to, olio extravergine d'oliva, sale

PreparazionePulire i funghi raschiando con un coltellino terra ed impurità del gambo e sciacquar-li molto velocemente sotto l'acqua o con uno straccetto umido.

Se sono ancora bagnati asciugarli bene con unpanno asciutto e tagliarli a fettine da circamezzo centimetro. Sbattere le uova con il latte, salare ed immerge-re le fette nell'uovo sbattuto e poi nel pangrat-tato, premendoli un poco da entrambi i lati perfar aderire bene l'impanatura.

Scaldare abbondante olio extravergine in una padella larga e friggere i funghi quan-do l'olio è bel caldo. Quando sono ben dorati adagiarli su un foglio assorbente e ser-vire ben caldi.

A cura di Marzia Ceccacci

In ogni numero di Gente Comune proponiamo ai nostri lettori un indovi-nello, una frase da completare, una domanda che ha sempre e comunquea che fare con Alatri e la Ciociaria.Il vincitore come ogni mese potrà ritirare un simpatico omaggio presso lasede della nostra redazione in via Mediana Chiappitto ad Alatri. Questo mese proponiamo un quesito sotto forma di filastrocca. Se nonriusciste a capire bene il significato tenete conto che si tratta di unavariante dialettale della zona di Arce. Per aiutarvi vi possiamo dire chel'oggetto di cui si parla è parente della "tina"… in bocca al lupo.

Tè gliu coglie i nen tè la cioccaTè le vraccia i nen tè le maneTè gliu cure i nen tè gli pede

'nduvina che d'è?

Chiunque pensi di avere la soluzione scriva a [email protected] oinvii un sms al numero di cellulare 3803679601, il primo ad indovinarericeverà una gradita sorpresa.

Pillole di medicinaInfluenza A, al via ladistribuzione vaccini

È partita il 12 ottobre la distribuzione nelle regioni italiane dei vaccini contro l'in-fluenza H1N1, secondo quanto ha riferito in una nota la Croce Rossa Italiana, che sioccuperà della consegna delle centinaia di dosi in tutta Italia su incarico del mini-

stero della Salute. La vaccinazione - ha spiega-to nelle scorse settimane il viceministro Fer-ruccio Fazio - coprirà almeno il 40% della popo-lazione italiana. La priorità sarà data a perso-nale sanitario e della pubblica sicurezza, donnein avanzato stato di gravidanza, persone a ri-schio - cioè affette da malattie croniche del-l'apparato respiratorio, cardiocircolatorio, obe-sità o malattie infiammatorie croniche - tra i 6mesi e i 65 anni e giovani fino a 27 anni.

Per informazioni sul vaccino e sulle categorie che ne saranno beneficiarie, contatta-te il vostro medico di famiglia. A cura di Attì

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Filippo Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Simona Leonetti

Riccardo Strambi

Hanno collaboratoAngela Rossi - Arnaldo Capone - Marzia CeccacciFabio Padovani - Alberto Cianfrocca - Laura Ascani

Chiara Camperi - Erika Rossi - Franco Malandruccolo Alfredo Salomone - Giorgio Stirpe

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 16/10/2009

Page 23: Gente Comune Ottobre 2009

Che depressione! Mamma mia che panico!In questo periodo mi sento bipolare! Chestress, che ansia, sto somatizzando! E chipiù ne ha più ne metta! Quanti termini psicologici o parapsicologi-ci sono entrati ormai nel linguaggio comu-ne, usati a volte impropriamente, altre me-no, ma quanto è difficile scegliere di rivol-gersi ad un professionista? Spesso viviamola richiesta di aiuto come un gesto disconfitta, un momento critico in cui am-mettere con noi stessi di "non farcela piùda soli". In realtà una tale scelta avvienenella maggior parte dei casi proprio all'al-ba di un importante cambiamento e puòrivestire una straordinaria occasione dicrescita personale. Quando affrontiamodifficoltà emotive, relazionali, familiari,problemi alimentari, sessuali, di identitàdi genere, cerchiamo di mettere in attotutte le risorse a nostra disposizione, siapersonali, che nella rete amicale e socia-le… A volte questo non è sufficiente. Questo non vuol dire essere "malati", chestiamo "impazzendo", ma che è arrivato ilmomento di concederci uno spazio tuttonostro dove con l'aiuto di un professioni-sta (psicologo, psicoterapeuta o psichia-tra) cercare una strada per il benesserepsicologico e di conseguenza spesso anche

fisico (miglioramento nel sonno, controllodegli stati di ansia e di eventuali reazionipsicosomatiche, etc). Una volta presa questa decisione la sceltanel settore è molto ampia, si può accede-re a consulenze psicologiche brevi, a psi-coterapie più lunghe, ad un eventuale sup-porto psichiatrico, da effettuare indivi-dualmente, in coppia, con la famiglia, ingruppo.L'offerta nel privato è molto ampia, si pos-sono consultare elenchi on-line dove repe-rire informazioni su psicologi e psicotera-peuti, oppure muoversi attraverso la retedi contatti personali e di altri professio-nisti (es.: medici), che possono inviare edare riferimenti. E' possibile usufruire an-che di servizi pubblici, sia per consulenzeindividuali, anche interdisciplinari (es.Centro di Salute Mentale di zona), sia perattività di consultorio; in questi casi è op-portuno richiedere al proprio medico di ba-se informazioni sulle strutture del territo-rio. In questo numero vi lascio qualchebreve informazioni sulle figure professio-nali di cui ho parlato nell'articolo, restan-do a disposizione per chiarimenti e appro-fondimenti a riguardo.Lo Psicologo è una persona che si è lau-reata in uno dei corsi di studi universitari,

ha svolto un anno di tirocinio, ha supera-to un esame di stato ed è iscritto al-l'Ordine degli Psicologi. Con la parola Psicoterapia - etimologica-mente "cura dell'anima" - si definisce unatecnica applicata da psicologi e medici perla cura di disturbi diversi che vanno dalmodesto disadattamento all'alienazioneprofonda. Si tratta dunque di una terapiadella psiche realizzata con diverse tecni-che e strumenti psicologici, quali la paro-la, l'ascolto e, soprattutto, la relazionecon il terapeuta.La psicoterapia è una specializzazione diarea sanitaria riservata in Italia ai laurea-ti in Psicologia o Medicina iscritti rispetti-vamente all'Ordine degli Psicologi o al-l'Ordine dei Medici. Per diventare uno psicoterapeuta occorro-no, quindi almeno cinque anni di studiuniversitari, un anno di tirocinio e quattroanni di specializzazione universitaria, ac-compagnati da un percorso di terapia indi-viduale, di gruppo e attività di supervisio-ne molto impegnative.La psichiatria è la branca specialisticadella medicina che si occupa della cura edella riabilitazione dei disturbi mentali. I disturbi di competenza psichiatrica pos-sono essere temporanei o cronici: alcuni

pazienti psichiatrici richiedono cure soloper poco tempo, mentre altri necessitanodi essere seguiti e curati per periodi moltolunghi o anche per tutta la vita, poichémolte malattie mentali sono croniche ecompromettono in modo più o meno gravela qualità (a volte anche la durata) dellavita del paziente. L'efficacia dei trattamenti psichiatrici va-riamolto da individuo a individuo. La metodo-logia d'elezione d'intervento per gli psichia-tri è la terapia farmacologica, che, a volte,viene integrata con la psicoterapia.Auguro ad ogni lettore di trovare la pro-pria strada verso il benessere e vi salutocon una Preghiera Cherokee:

Oh grande spirito, concedimi la serenità di accettare le cose

che non posso cambiare,il coraggio di cambiare le cose

che posso cambiare, e la saggezza di capirne la differenza

Dott.ssa Chiara Camperi Psicologa, consulente individuale,

familiare e di coppia

[email protected]

Extras - Di tutto di più

"PROBLEMI & SOLUZIONI…" Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della D.ssa Chiara Camperi

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Non è la prima volta che Antonio Tabucchitraffica con il tempo.Anzi, se vogliamo essere precisi, direi chela sua narrativa ha sempre giocato sultempo: nel senso lato del ricordo che af-fiora, dal passato che si confonde con ilpresente in un va e vieni continuo, irre-quieto e magicamente risolto sulle righedi una pagina.Questa è la volta di un nuovo, breve e an-che denso libro di racconti "Il tempo in-vecchia in fretta" (Feltrinelli, pag. 172,euro 15) dove ormai il Tempo è un sogget-to ormai esplicito fin dal titolo e la suainteriorizzazione il liet motive di tutte lestorie. Facciamo l'esempio su una di esse:quella centrale, intitolata "I morti a tavo-la". Il protagonista, siamo a Berlino, è unsignore anziano, elegante e solitario. Checosa fa? Ora nulla e questo un po' lo in-quieta, ma prima faceva finta di nulla permestiere, in poche parole faceva la spia,spiava per dirla come il titolo di un recen-te film, le vite degli altri. Adesso per pas-sare il tempo che gli resta, si diverte adimmaginare incarichi inesistenti e si met-te a pedinare qualcuno, ben scelto tra lafolla. Nelle sua mente torna a rivivere lavecchia Berlino est, con il muro a divide-re il torto dalla ragione secondo l'ideolo-

gia di quegli anni neppure troppo lontani.Adesso il vecchio agente è conquistatodai lussi dell'ovest; gli piace vestire benee mangiare altrettanto bene. Nei suoi va-gabondaggi ad un certo punto ha una me-ta la casa di Brecht, il drammaturgo erastato per anni l'oggetto delle sue atten-zioni di spia, il suo obbiettivo. Erano gliordini si rammarica. Ma all'autore di "Ma-dre Coraggio" vuol raccontare una cosa: infondo, gli dice Karl, declinando il suo no-me, io sapevo tutto di te e tu nulla di me.Lascio il lettore alla scoperta del segretodi Karl.Abilissimo nel cercare atmosfere, Tabucchiha scelto questa volta di muoversi molto:Ginevra, Berlino, Budapest, Creta…"Il tempo invecchia in fretta", tra spiedell'est, generali ex nemici che si incon-trano a Mosca, è un album fotografico cheracconta i molti orrori del secolo scorsoda Hiroshima in qua, è dunque un dubito-so diario del mostro mondo, dove appun-to il tempo invecchia in fretta. La storia perde peso e gli uomini, comenaufraghi, si ritrovano a fare i conti conun vissuto che spesso non volevano.Nuotano allora nei ricordi, cercando,senza trovarla, un accettabile filosofia delvivere.

L’OTTOVOLANTERubrica "sui generis" di letteratura,

a cura di Franco Malandruccolo

Nuova Rubrica di letteratura

Antonio Tabucchi "Il tempo invecchia in fretta"

La nuova rubrica che ci riporta indietro nel tempo con scorci di città dimenticate, pro-fessioni perdute, e quant'altro possa rivenirci alla mente del nostro passato comune,si evolve e esce dai confini di Alatri, così come ha già fatto il giornale stesso, e siapre a interventi, foto e ricordi di qualsiasi parte della nostra provincia. Per cui man-date materiale e lo pubblicheremo, foto antiche, ritratti, documenti…

[email protected]

Redazione Gente Comune c/o Tipografia Acropoli 03011 Alatri - Via Mediana Chiappitto, 5

In questo numero della rubrica vogliamo ringraziare il periodico del comune di Ar-pino "Municipium" che ci hanno concesso da Fecebook questa foto molto interes-sante. Risale agli inizi degli anni 50, nella Scuola Elementare di Carnello (Isola delLiri) i ragazzi tornano a scuola dopo la guerra. Nella stessa classe alunni di età di-versa. Chiunque abbia foto di ricordi, eventi, momenti d'epoca ci invii il materialee lo pubblicheremo. Le immagini sono parte della nostra memoria collettiva…

A.T.

CIOCIARIA DA (RI)SCOPRIRE

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