Gente Comune

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Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 22/03/2010 Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di Frosinone Anno XVII n° 3 - Marzo 2010 TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT ELEZIONI 2010 Gli spazi elettorali autogestiti pagg. 4-7 MUSEO DELLE AUTO STORICHE Anteprima sulla collezione più esclusiva di Fiat 500 e Balilla pag. 8 “Ferentino - Sora”, inaugurazione storica Il 20 marzo 2010 sarà ricordato co- me una data davvero importante per la provincia di Frosinone, in particolare per il capoluogo e le cit- tà direttamente coinvolte nel pro- getto della superstrada (Ferentino, Alatri, Veroli, Sora) A pag. 2 VARIE DALLA PROVINCIA Notizie dal territorio pagg. 9-12 SPORT Veroli Basket vince la Coppia Italia pag. 19 Impianti Elettrici Civili e Industriali Sistemi di Allarme Automazioni Reti Lan Strada Provinciale Tecchiena, 40 Tel. 0775 408706 - Cell 338 9119335 E-mail:[email protected] REGIONE NEWS DAL CAPOLUOGO

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Distribuzione gratuita - Tiratura 12.000 copieChiuso in t ipografia i l 22/03/2010

Periodico di informazione politico-sociale e culturale di Alatri e della provincia di FrosinoneAnno XVII n° 3 - Marzo 2010

TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-CCOMUNE.IT

ELEZIONI 2010Gli spazi elettorali autogestiti

pagg. 4-7

MUSEO DELLE AUTO STORICHEAnteprima sulla collezionepiù esclusiva di Fiat 500e Balilla

pag. 8

“Ferentino - Sora”, inaugurazione storicaIl 20 marzo 2010 sarà ricordato co-me una data davvero importanteper la provincia di Frosinone, inparticolare per il capoluogo e le cit-tà direttamente coinvolte nel pro-getto della superstrada (Ferentino,Alatri, Veroli, Sora)

A pag. 2

VARIEDALLA PROVINCIA

Notizie dal territoriopagg. 9-12

SPORTVeroli Basket vince la Coppia Italia pag. 19

Impianti ElettriciCivili e IndustrialiSistemi di Allarme

AutomazioniReti Lan

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REGIONE NEWS DAL CAPOLUOGO

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2 L’Apertura

32 anni di speranze finalmente ripagateC'erano tutti. Un'inaugurazione degna diun'opera che sia per la portata tecnica e le

conseguenze positive sul territorio, sia perdenaro speso, sia per tempi di realizzazio-ne, si ricorderà per decenni. Innanzitutto coloro i quali beneficerannodirettamente, ovvero i sindaci di Frosinone(Marini), Alatri (Magliocca), Veroli (D'O-norio), Sora (Casinelli) e soprattutto Fe-rentino (Fiorletta); poi il presidente dellaProvincia Antonello Iannarilli, l'assessoreregionale Francesco Scalia che ne è statotra i più fervidi sostenitori, l'europarla-mentare Francesco De Angelis, l'assessoreai lavori pubblici della Regione LazioVincenzo Maruccio, il presidente della so-cietà Astral Giovan Battista Giorgi, l'As-

sessore Regionale Anna Coppotelli e, infi-ne, il campione di ciclismo Francesco

Moser che, subito dopo labenedizione del vescovoAmbrogio Spreafico e il ta-glio del nastro ha percorsola pista insieme a numero-si ciclisti arrivati per l'oc-casione.Poi tutti a bordo delle pro-prie macchine e su per larampa di accesso che dalCasello di Ferentino portadritto dentro l'arteria via-ria che attraversa nell'ordi-ne il territorio di Feren-tino, Alatri Tecchiena, Ve-roli per ricongiungersi alla

già esistente Frosinone - Sora.

Migliaia di persone emozionate in codasulla nuova superstrada completata intutta fretta per l'occasione elettorale, congli operai che sono stati i veri arteficilavorando giorno e notte tant'è che la ver-nice usata sui guard rail era ancora frescaed ha imbrattato molti dei convenuti chesi apprestavano a raggiungere lo slargocon buffet, palco e musica. Ma niente di grave di fronte alla grandez-za dell'opera. Tempi record se si pensa che dopo i 30anni di ritardi, l'attuale opera ex novo èstata realizzata in soli 5 anni, con l'ini-zio dei lavori del primo stralcio a metà2004 e quelli del secondo a inizio 2007!Pronte anche le rampe in località Tecchie-na Castello, sulla provinciale Santa Cecilia(svincolo Frosinone Nord- Alatri) e sulla

SR155 per Fiuggi all'altezza della localitàLe Pigne (uscita SR155 Alatri - Fiuggi),nonché l'adeguamento dello svincolo esi-stente in località Veroli Castelmassimo.Ora si attende solamente la nuova Con-ferenza di Servizi tra gli enti coinvolti, an-nullata la precedente dal Tar su ricorsodell'amministrazione alatrense e in base airicordi dei privati cittadini interessati inquel punto, per il completamento delle o-pere di viabilità di servizio (come le rota-torie) che renderanno più snello ed agevo-le l'accesso alla superstrada.L'investimento globale per questo ulti-mo tratto della storica e famigerataSuperstrada Ferentino- Sora di 12 chilo-metri è stato di ben 120 milioni di euro,ben 10 milioni/km.

Andrea Tagliaferri

Inaugurata in pompa magna l'ultima porzione storica della Superstrada Ferentino - Alatri - Sora

Gli assessori Scalia e Maruccio percorrono la superstrada a piedi

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Primo Piano 3

Il museo nazionale dell’emigrazione ignora la Ciociaria"Si ricorderà che il 23 ottobre dello scorsoanno è stato inaugurato con l'avallo dellemassime autorità della Repubblica, il Mu-seo Nazionale Emigrazione Italiana a Ro-ma, complesso del Vittoriano - dietro ini-ziativa di alcuni organismi medesimi delloStato Italiano. E' una istituzione musealeche si prefigge di ripercorrere le tappe e de-finire e circoscrivere, pur se solo dal 1870circa, quella grande tragedia che fu la emi-grazione degli Italiani all'estero: si ram-menta che in verità una seconda Italia èdisseminata nelle varie contrade della Terra. E in questo colossale e epico movimento diumanità che ha valicato le Alpi e i mari inmezzo a indicibili sofferenze, non vi è trac-cia del ciociaro!! I ciociari sono restati acasa, al comodo, secondo il Ministero degliEsteri. Non solo: i termini ciociaro o Ciocia-ria, per non parlare di Frosinone o di Val-comino, zero totale. Ma il bello è che nem-meno il termine laziale lo incontri mai nellevarie tabelle e annunci sparsi nel percorsodella mostra. Cioè, per semplificare, tuttigli italiani sono emigrati, in parte in Italiae in massima parte all'estero, perfino, a lo-ro dire, quelli delle Isole Eolie, [è propriocosì!], quelli di Conegliano, di Gubbio, iValdostani, sono emigrati addirittura quellidel liceo Telesio di Cosenza [sic!], ma nem-meno un ciociaro, e perfino nemmeno unlaziale! Cioè Charles Forte, Caterina Va-lente, Coluche, Jack Vettriano, EdoardoPaolozzi e mille altri grandi ciociari all'e-stero, sono diventati apolidi, senza radici e

senza patria, per lo Stato Italiano. Eppure, si badi bene, solo per rispettare lastoria, i Ciociari occupano uno dei primi po-sti, se non il primo assoluto fatte le dovute

proporzioni, nella graduatoria degli emigra-ti italiani all'estero, per numero! In aggiun-ta sono stati proprio i ciociari i primi asso-luti ad abbandonare le proprie terre e leproprie case per fame e miseria, iniziandoda quelli della Valcomino, sin dalla fine del1700 ma non a livello di episodio sporadicobensì a livello di flussi patologici e trauma-tici, continui e costanti. Cioè ancora non sisa o si finge di non sapere che la emigra-zione, quella oggetto della iniziativa inquestione, cioè per intenderci quella per fa-me, per miseria, per esuberanza demografi-

ca, e non quella per ragioni politiche o reli-giose o artistiche o altro, è nata in Ciociariae più, precisamente, in Valcomino. La pri-mogenitura di questo tragico ma allo stes-

so tempo intrepido, movi-mento è qui che si trova.Quindi oscurare i ciociari èstato il massimo del dileg-gio, sia della storia e siadella realtà. […]Tra gli strumenti musicalipresenti in mostra e moltodecantati nei comunicatistampa, ci sono sia il man-dolino napoletano e sial'organino a manovella o acilindro e l'organetto veroe proprio che per decenni edecenni rappresentarono -ove più ove meno - la solafonte di sussistenza peruna parte dei poveri emi-

granti nelle vie del mondo ma l'aspettoimperdonabile anche scientificamente enon solo dunque storicamente, è che non viè nessuna traccia del piffero e della zam-pogna per non citare l'arpa celeberrima de-gli avventurosi viggiamesi, sia a documen-tazione della emigrazione preunitaria e siadi quella postunitaria. E' una discriminazione inqualificabile o di-menticanza inaccettabile o ignoranza gra-ve. Infatti il piffero e la zampogna non soloerano la strumentazione degli artisti girova-ghi, degli emigranti ciociari, assieme ap-

punto all'organetto diatonico e al tamburel-lo, e lo sono ancora oggi dopo oltre due se-coli in certe isole della Ciociaria, ma il de-stino vuole che siano proprio essi ad esseregli unici e soli strumenti musicali che han-no accompagnato gli esordi traumatici dellaemigrazione ciociara e di quella nazionaleprima e dopo il 1870.[…]L'altro slogan è che la iniziativa ha per fina-lità gli studenti e un pubblico generico, co-me a dire, secondo gli organizzatori, chetutte le omissioni, distorsioni, mistificazio-ni, banalità sono ammissibili e quindi nor-mali. Anche questo un alibi inaccettabile etroppo comodo per giustificare quanto finqui individuato e lamentato. In merito ci sichiede chi di questo pubblico obiettivo prin-cipale della iniziativa, è in grado di spende-re sessanta Euro per il catalogo!Con queste note si vuole sottolineare l'az-zeramento culturale e storico della Ciociariae dei ciociari - li si chiamino anche lazialimeridionali o campagnuoli o frusinati o co-me si vuole - vale a dire la distruzione del-la identità ciociara. Altrettanto preoccupante a dir poco, per noicittadini, è la completa assenza di reattivi-tà da parte delle amministrazioni ciociare atutti i livelli rispetto a questo tipo di real-tà. Tutto è perfino disperante. Come pure lacompleta e totale assenza di istituzioni eassociazioni reali e fattive in Ciociaria sul-l'argomento emigrazione"

Michele SantulliStudioso di tradizioni e cultura ciociara

Museo Nazinale emigrazione - strumenti musicali storici

Come annunciato nel numero precedente, in-terrompiamo questo mese la riflessione sui pri-mi tre libri della Genesi, per dedicarci ad un al-tro argomento relativo al tema dominante delrapporto Fede-Ragione con uno sguardo su unaspetto particolare di questo tema, quello delrapporto fede-scienza. Questa digressione è legata a due motivi: l'im-minente ostensione della Sacra Sindone a To-rino ed un appuntamento molto importante il12 aprile su questo tema ad Alatri. La Sindoneha sempre suscitato interrogativi ed affascina-to per il suo mistero sia credenti che non cre-denti e tante sono stati i tentativi di spiegar-ne l'origine ed i segreti che porta in sé. Si pen-sava ad un certo punto - dopo l'analisi al car-bonio 14 - di aver risolto almeno in parte gliinterrogativi che essa pone, ma sia per il fattoche i risultati di questo esame contrastavanocon altre evidenze del lenzuolo sia per succes-sivi dubbi suscitati dalle modalità di esecuzio-ne dell'esame stesso, tutto è stato rimesso indiscussione.Non volendo in questa sede fare un discorsogenerico, puntiamo la nostra attenzione su unproblema particolare: i tentativi di "rifare" laSindone e per questo ci serviamo delle consi-derazioni in merito del prof. Bruno Barberis.Regolarmente, ogni volta che viene indettaun'ostensione della Sindone assistiamo, neimesi che la precedono, ad una serie di scoper-te presentate come sensazionali che dimostre-rebbero che la Sindone è un falso realizzatocon le tecniche più svariate, ovviamente in

epoca medioevale. Una di queste ipotesi sostiene che l'immaginedella Sindone è facilmente realizzabile con unpirografo. Una trentina di anni fa un medicobarese affermò di essere riuscito ad ottenereun'impronta simile a quella della Sindonesfruttando l'energia termica generata da unbassorilievo riscaldato. Ora è la volta di un chimico di Pavia che so-stiene di aver realizzato anche lui un'improntaidentica a quella della Sindone usando comematrici il corpo di un suo assistente e un calcoin gesso e utilizzando ocra rossiccia, temperaliquida, acido solforico e alluminato di cobal-to. Nonostante la cura e la professionalità concui sicuramente tali manufatti sono stati rea-lizzati, c'è da nutrire forti perplessità sul fattoche essi possano essere seriamente messi aconfronto con la Sindone e la sua immagine.Non è infatti sufficiente ottenere un'immagineche ad un esame visivo appaia simile a quellapresente sulla Sindone. Forse fino ad alcuni decenni fa sarebbe statosufficiente, oggi non più. Gli studi condottiper decenni hanno infatti individuato caratte-ristiche tecniche e biologiche uniche e irripe-tibili. È pertanto evidente che per poter affer-mare di aver ottenuto (non importa con qualetecnica o metodo) un'immagine identica aquella sindonica è indispensabile effettuare sudi essa le stesse analisi fatte sulla Sindone edottenere tutti gli stessi identici risultati

Paolo Fiorenza

La Sacra Sindone un appuntamento con il mistero

FEDE E RAGIONE

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare?Scrivi a Gente Comune: [email protected]

Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344

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SCALIA: “Tanti obiettivi raggiunti in provincia e prospettive eccellenti dall’aeroporto”

Dalla Regione

"La Regione Lazio - sostiene Sca-lia - ha dimostrato in questi annidi saper spendere bene le risorse,ottimizzando anzitutto i costidella pubblica amministrazione.

Abbiamo rispar-miato 16 milio-ni di euro solonel 2009 razio-nalizzando ilpersonale e ri-ducendo il nu-mero dei diri-genti ereditatida Storace (da500 a 208). Dimezzate lesocietà parteci-pate e le Ipab,con re lat iv iconsigli di am-

ministrazione, e riformate le Co-munità Montane: tutti provvedi-menti che hanno permesso di re-distribuire risorse sul territorio avantaggio di cittadini e imprese.

Quanto alla Provincia di Frosino-ne - continua l'Assessore Regio-nale - è stata al centro di unaprogrammazione di sviluppo cheè già visibile: cablaggio dellabanda larga su tutti i comuni en-tro la metà del 2010 (nelle areeindustriali e nei grandi centri ègià presente); realizzazione dellasuperstrada Sora - Frosinone -Fe-rentino ed apertura del Caselloautostradale di Ferentino, percollegare tutto il sorano all'asseautostradale e dare nuova linfa aitrasporti e al commercio; prioritàassoluta a Frosinone, nell'agendadella realizzazione della nuovarete ospedaliera, con la costru-zione in soli 4 anni di un Ospe-dale all'avanguardia, Dea di II li-vello. E' evidente - aggiunge -

che la Regione Lazio haavuto in questi anniun'attenzione particola-re nei confronti dellanostra provincia, grazieal nostro impegno e allanostra costante presen-za, sia come ammini-strazione provinciale,negli anni della mia pre-sidenza, sia nell'ultimoanno con il mio ingressodiretto in Giunta. Ma tutto questo non èfine a se stesso: guardaovviamente ad un pro-getto ancora più ambi-zioso, che è quello diconvertire l'economiaprovinciale, oggi a pre-valenza industriale, in

servizi e terziario avanzato. Il volano di questa operazionedovrà essere l'aeroporto di Fro-sinone, per il quale mi batto daanni e che è stato recentementedeliberato dalla Giunta Regionaleed è oggi al vaglio della confe-renza dei servizi e della Valu-tazione Ambientale e Strategica. Il progetto dell'aeroporto garan-tisce nuovi posti di lavoro, la na-scita di un indotto sul territorio,la ricezione di flussi per milionidi passeggeri, ma soprattutto,attraverso un accordo già esi-stente con la Rete Ferroviaria Ita-liana, l'istituzione di navette sul-la tratta ferroviaria ad alta ve-locità, che collegheranno Fro-sinone a Roma in 25 minuti, por-tando così le nostre aziende, inostri prodotti, le nostre città ela nostra economia direttamenteal centro della città più visitataal mondo. Si tratta - conclude Scalia - di uncambiamento epocale per il no-stro territorio che non si limita acurare i malanni esistenti, ma a-pre finalmente delle prospettivecredibili e reali di sviluppo".

Nuovo ospedale di Frosinone: ecco i numeri rispetto all’Umberto IScalia: “disinformazione della destra. Il nuovo ospedale offre servizi specialistici ed ha più posti letto”

"Sono diversi gli elementi di merito che fannodella nuova struttura ospedaliera di Frosinone

un polo sanitario d'eccellenza, al contrario diquanto vorrebbe far credere la campagna didisinformazione messa in campo dal centro-destra". Queste le parole dell'Assessore RegionaleFrancesco Scalia a pochi giorni dall'inaugura-zione del nosocomio di via Fabi, realizzatodalla Regione Lazio nell'ambito della riorga-nizzazione della rete ospedaliera regionale."Anzitutto i numeri: il nuovo ospedale - haprecisato Scalia - conta 44 posti letto in piùrispetto all'Umberto I, che diventano 101 sesi considera la struttura adiacente già colle-gata. Gli spazi sono di gran lunga più ampi,con una metratura complessiva raddoppiata,e ben 11 sale operatorie, rispetto alle 5 delvecchio ospedale. Altro elemento di merito - ha continuato l'exPresidente della Provincia - è la classificazio-ne quale Dea di II livello, il primo nella no-stra provincia, che prevede l'attivazione di re-parti specialistici come la Chirurgia Vasco-lare, la Cardiochirurgia, la Neurologia, oltre

ad un nuovo modernissimo Pronto Soccorso,ed ai reparti di Medicina, Terapia intensiva

cardiologica e Rianimazione, sensibilmentemigliorati rispetto a quelli attuali, con l'au-mento dei posti letto a disposizione. E pro-prio la disposizione dei posti letto - ha ag-giunto Scalia - rappresenta un ulteriore moti-

vo di soddisfazione: l'Umberto I, infatti, pre-vede camere multiple da 5 o 6 persone, men-tre il nuovo ospedale contempla esclusiva-mente camere singole e doppie, con bagnointerno, dimostrando finalmente la giusta at-tenzione nei confronti della dignità del mala-to e delle sue esigenze. Ci sono, poi, altri due aspetti particolarmen-te importanti, che depongono a favore dellanuova struttura: la progettazione di basamen-ti antisismici, che consentono la piena effi-cienza dell'ospedale anche durante un even-tuale sisma (motivo per cui l'ospedale di Fro-sinone è stato portato a modello da Il Sole 24ore nell'ambito di un'inchiesta sulle miglioristrutture d'Europa) e la celerità nei tempi direalizzazione. La Regione Lazio, infatti, haimpiegato solo 4 anni per progettare e co-struire il nosocomio frusinate, dandogli lamassima priorità rispetto alle altre struttureregionali previste dal piano di riordino dellarete ospedaliera. Questo evidenzia una particolare attenzionenei confronti della nostra provincia".

L’ingresso del nuovo ospedale

Francesco Scalia ed Emma Bonino

Francesco Scalia e Patrizio Cittadini

Pagina a cura: dell'ufficio stampadell'Assessore Regionale Francesco Scalia

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28 - 29 marzo Elezioni Regionali

scrivi

Scalia

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Messaggio elettorale - Comm. Resp. il candidato setsso

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Dalla Regione 7

“Le politiche sociali al centro del mio impegno”Inizia la volata finale della cam-pagna elettorale in occasionedelle prossime elezioni regionali. Una campagna, a dire il vero,molto incentrata sino ad ora sudibattiti aspri a carattere nazio-

nale (caos sulla presentazionedelle liste in primis) e poco sullevere questioni attinenti il territo-rio provinciale.Maria Teresa Graziani, candidataal Consiglio Regionale nella listaPolverini, sembra intenzionata aripristinare le argomentazionisulle reali problematiche del ter-ritorio. Graziani, sponsorizzatadirettamente dal candidato Go-vernatore del Lazio Renata Pol-verini, vuole ripercorrere i suc-cessi in termini di consensi chel'hanno vista scalare prima ilConsiglio comunale di Alatri e inseguito l'Amministrazione Pro-vinciale di Frosinone.

Graziani, ci espone innanzituttoi motivi della sua candidatura?"I motivi del mio scendere incampo sono rintracciabili in unforte senso di appartenenza inquesto territorio. Sono radicata in questa provin-cia, sono innamorata di questaterra e avendo avuto già più diqualche esperienza in politicapenso di conoscere a fondo quel-le che sono le vere problematichedella Ciociaria così da poterle fa-re presenti anche e maggiormen-te alla Regione Lazio. Sono sicu-

ra che queste conoscenze possa-no risultare decisive per provarea combattere le piaghe di questoterritorio. Non dimentichiamoche la nostra è una provinciaricca di bellezze, facoltosa dirisorse, ma soprattutto abitata dapersone volenterose, che hannovoglia di emergere attraverso ilsacrificio e il lavoro quindi hatutte le caratteristiche per risali-re al più presto la china".

Anche in quest'occasione hascelto una lista e non un parti-to per la sua candidatura."Si è vero. Sia al Consiglio Co-munale di Alatri che in occasionedelle provinciali a Frosinone hodeciso di scegliere una lista civi-ca. Il fatto emblematico è chesenza l'appoggio di un partitoforte alle spalle di solito si èpenalizzati in termini di consensie invece io sono stata eletta inentrambe le tornate elettorali di

cui parlavo prima, in provincia diFrosinone addirittura con oltreduemila preferenze. Speriamo che il mio impegno ver-so la gente sia riconosciuto an-che in quest'occasione".

Pensa che la Polverini sia lapersona giusta per questa re-gione?"Lo penso assolutamente. E' unacandidata dal grande carisma, maallo stesso tempo una persona"semplice", sempre a disposizio-ne dei più bisognosi e semprepropensa ad ascoltare tutti. E' un

bene lavorare al suo fianco pro-prio per questi motivi. Poi viene dal sindacato e conoscele esigenze dei lavoratori che co-me ben sappiamo non stanno at-traversando un momento felicis-simo. Sono tutte componenti chefanno ben sperare per il risultatofinale.Lei inoltre è molto attenta a que-le che sono importanti problema-tiche sociali con particolare rife-rimento alla famiglia e alla quali-tà della vita. Con la Polverini i bisogni dellepersone sarebbero da subito ri-collocati al centro dell'agendapolitica".

Eppure il caos liste con l'esclu-sione del PdL a Roma e provin-cia potrebbe creare molti disa-gi agli elettori..."Penso che i primi a perderci sia-no gli elettori stessi. Il PdL rap-presenta una larga fetta dell'elet-

torato e molti si troveranno indifficoltà al momento del voto.Che ci sia qualcosa di strano die-tro questa esclusione è noto,anche se ritengo giusto il rispet-to delle regole naturalmente sequeste risultino uguali per tutti.Comunque l'accaduto è passato.Dobbiamo in ogni caso raggiun-gere il traguardo che è RenataPolverini Presidente. E soprattutto è giunto il momen-to di cambiare il messaggio che imedia propongono: nonostantel'esclusione delle liste pdl, laPolverini resta candidata.

Il punto principale su cui dibat-tere è questo qui. Se la leggerezza è stata commes-

sa ora, è tempo di guardare avan-ti perché la vittoria è raggiungi-bile comunque".

In caso di elezione quale pensipossa essere il tuo apporto? "Innanzitutto impegno e passio-ne. Spero di realizzare opere di

sensibilizzazione verso il nostroterritorio che, ripeto, è ricco divalori soprattutto a livello uma-

no. Spero che la mia capacità diascolto e la mia volontà di aiuta-re i più deboli a risolvere situa-zioni difficili possano in qualchemodo essere utili alla RegioneLazio".

Riccardo Strambi

Renata Polverini entusiasta lancia la candidatura territoriale di Teresa Graziani

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News dal Capoluogo8

Scadenze elettorali e opere pubbliche, binomio inscindibileFROSINONE - Non si può certo dire che inquesto periodo la politica langua. Se guar-diamo, infatti, alla serie di inaugurazioni

eccellenti che si susseguono in questigiorni a ridosso della scadenza elettoraleper le Regionali 2010, la situazione appa-

re promettente, se non fosse che bisogne-rebbe essere davvero ciechi e sordi per noncapire che si tratta del famigerato, triste,

italico comportamento delDo ut Des, oper essere piùchiari - di una rinnovataversione del "voto discambio". Ma in questa sede voglia-mo coglierne solo l'aspettopositivo, che indubbia-mente esiste, ovvero quel-lo dell'arrivo di importantiopere pubbliche e infra-strutture per un territorioche da troppi anni attendeimpotente. Cominciamo con la Super-strada Sora - Ferentino

inaugurata il 20 marzo scorso (a seguitodella precedente apertura del Casello diFerentino altrettanto fondamentale) e che

vede la luce dopo 30 anni eol-tre di promesse. Si continua, poi, con l'A-scensore inclinato, da piùparti definita un'opera inuti-le e faraonica ma che, a benguardare, è l'unica vera novi-tà per il Capoluogo frusinatee che - sperando sia utile al-le persone - darà quantome-no un'immagine moderna einnovativa alla città. Passiamo, ancora, al Teatrocomunale, opera di 11 mi-lioni di euro, che dovrebbe ve-der partire i lavori entro 60 giorni e, perconcludere, la famigerata Piastra dei Ca-voni, che tanti disagi ha provocato in que-sti anni al traffico della Monti Lepini, eche forse sarà pronta o quantomeno attra-versabile entro un mese (la prima corsia indirezione nord è già completata). Per cui,

per una volta, mettiamo da parte lo spiri-to polemico e apprezziamo questi "doni"che la Politica ci fa in periodi elettoral-mente "caldi" nella speranza che non sianosolamente inaugurazioni fittizie, parziali opropagandistiche.

Attì

L'ascensore inclinato

Un grande museo delle auto storiche FIAT

Piastra dei Cavoni

FROSINONE - E' in arrivo unagrande novità nel panoramamotoristico locale. Tra circaun mese, infatti, da fontipressoché certe abbiamo sa-puto che nascerà un vero eproprio Museo delle Auto Sto-riche Fiat, ubicato in una zo-na periferica del capoluogo,vicino la struttura ACI che, aquanto pare, potrebbe esser-ne uno degli sponsor. l'artefi-ce di questa notevole inizia-tiva, unica nel suo genere in

provincia di Frosinone in quan-to a numero e qualità delle au-tovetture che esporrà, è Vit-torio De Luca, titolare di unanota ditta di impianti elettrici,grande appassionato di autostoriche. De Luca, infatti, con l'aiuto diun fedele carrozziere in pen-sione

e dialcuni collaboratori tra fami-

liari e amici, nel giro di qualche decennio ha raccoltorottami in tutta Italia, riportando alla luce splendoriunici e rari tra le vetture che hanno fatto la storiadella Fiat e dell'Italia stessa. Ancora non si conoscono

i dettagli della iniziativa, ma a guardare le foto che ab-biamo potuto scattare in anteprima lo spettacolo è ga-

rantito. Un in bocca al lupo a Vittorio De Luca e i compli-menti della redazione per un progetto lodevole che po-trebbe contribuire al rilancio turistico della città.

Andrea Tagliaferri

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Provincia

Autovelox lungo la via casilina: centinaia i multatiFERENTINO - Dal 20 ottobre2009 sono entrati regolarmentein funzione i due autovelox lungola via Casilina: posti a circa 2 kmdistanza l'uno dall'altro, uno di

fronte il fontanile dell'acqua sul-furea e, l'altro, in prossimità del-l'Hotel Bassetto. Il controllo dei due rilevatori

elettronici, attivi 24 ore su 24,anche in assenza di energia elet-trica, è affidato alla Polizia Muni-cipale. Ad oggi, sono centinaia ecentinaia i multati, cittadini che

hanno superato il limite di velo-cità che, in quel tratto di stradaè di 50 km/h. Fin dall'inizio si so-no creati scontri tra i cittadini

multati, parte della minoranzaconsiliare e gli amministrazionidel noto centro ernico. "I motividell'installazione dei due limita-tori di velocità - precisa il Sin-daco Piergianni Fiorletta - sonosoprattutto legati a ragioni disicurezza, chiaramente espressein un decreto prefettizio che harilevato la pericolosità di queltratto di Casilina". Fino ad oggi, l'unico avviso aicittadini, in quel tratto di strada,era stato il posizionamento di unsemaforo ad intermittenza, ad in-dicare la prossimità con un incro-cio su arteria a grosso rischio diincidenti.Dunque, molte sono le contesta-zioni e le polemiche suscitatedall'installazione delle due appa-recchiature, al punto che, anchesu internet e più precisamente,sul famoso social network "Face-

book" è nato un gruppo dal tito-lo "Gli autovelox della vergogna",che ha riscosso grande successo,raggiungendo quota 1800 mem-bri. E' poi nato un comitato conl'obiettivo di innalzare il limite divelocità da 50km/h a 60km/h. Infatti, i cittadini, contestano ilfatto che il limite in quella zonasia di "soli 50 km/h", quindi,troppo basso e, con il rischio dicentinaia di multe quotidiane. Da una prima statistica, la mag-gior parte degli automobilisti haricevuto le sanzioni per avertransitato a 56km/h, ma c'è an-che chi è passato, sia di mattinache di notte, a 160km/h e, se sitrasgredisce la notte, la multaviene triplicata.In cinque mesi, dalla data di atti-vazione ad oggi, sono state circa10.000 le multe notificate ed ilComune investirà il ricavato sulla

toponomastica. Precisa il Sindaco Fiorletta: <<Il50% del ricavato delle multe, perlegge, ricadrà su interventi di si-curezza stradale, in particolare,sulla segnaletica orizzontale everticale, strisce pedonali e dos-si. Il restante 50%, su indicazio-ne della maggioranza, sarà desti-nato all'illuminazione dei puntipiù pericolosi per garantire mag-giore sicurezza della viabilità>>. La comandante della Polizia Mu-nicipale di Ferentino, Rosalinda DiNunzio, ha fatto un primo bilancio,sostenendo che sono stati raggiun-ti due risultati molto importanti:<<… una riduzione degli incidentie, soprattutto, dopo un avvio cheha un po' disorientato gli automo-bilisti, ora, tutti sono ben informa-ti e più coscienti…>>.

Daniela Caliciotti

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Inaugurata la nuova sede dell'associazione CarabinieriSi trova in locali confiscati alla mafia e ristrutturati appositamente

FERENTINO - Sabato 6 marzo è stata una giornatadi festa per l'associazione dell'Arma dei Carabinieridi Ferentino grazie all'assegnazione da parte del Co-mune di alcuni locali sequestrati e confiscati allamafia. Il locale attuale ha, chiaramente, tutt'altradestinazione d'uso, dopo la ristrutturazione com-piuta da parte dell'Amministrazione Fiorletta, es-sendo tornato a disposizione della collettività perfinalità di pubblica utilità. La cerimonia di inaugu-

razione ha avuto il suo giusto prologo nell'aula con-siliare che, per l'occasione, era gremita da un foltopubblico, oltre che da varie scolaresche cittadine eda una sezione di violinisti della scuola media adindirizzo musicale che, diretta dall'insegnante OlgaZagorovskaia, si è esibita ed ha fatto da degna cor-

nice alla manifestazione. Erano presenti in aula altiufficiali dell'Arma in servizio, dal colonello PaoloD'Aquanno al Capitano Aldo Iorio al comandantedella stazione Maresciallo Raffaele Alborino. PerL'associazione Carabinieri era presente il GeneraleLuigi Magliuolo, ispettore regionale Anc che ha sin-tetizzato chiaramente il significato dell'evento:"Oggi a Ferentino si realizza un sogno: un immobi-le confiscato alla malavita viene messo a disposi-zione dell'Arma dei Carabinieri. La nuova sede saràun punto di aggregazione che potrà rendersi utileanche per forme di assistenza e di pubblica utilità".Per la parte politica, oltre al sindaco PiergianniFiorletta e al suo vice Vittori, erano presenti gli as-sessori regionali Scalia, Coppotelli e Di Liegro i qua-li hanno salutato questo passaggio di consegne conparole lusinghiere spiegando l'importanza dell'asse-gnazione ad una associazione con interesse per lacomunità ferentinate. Dopo la cerimonia ufficiale tutti si sono recati pres-so la sede in Via Ponziana a pochi passi dalla cen-tralissima piazza Matteotti, dove diverse delegazio-ni delle varie sezioni Anc della provincia, con ri-spettive bandiere, hanno fatto gli onori al taglio delnastro dei nuovi locali, augurando al PresidentePetrucci un proficuo lavoro. La giornata davveromemorabile si è conclusa con un ricco rinfrescopresso i locali del Bar Pompeo.

Bruno Sbaraglia

Un momento della cerimonia per l'inaugurazione della sede Anc a Ferentino

FAI, quando la primavera è sinonimo di arteSabato 27 e domenica 28 torna la giornata di primavera del Fai che,per quest'anno, propone visite guidate in ben tre centri della nostraprovincia: Paliano, Serrone e Ripi. A livello nazionale si tratta della

XVIII edizione, men-tre in Ciociaria sitratta della quintamanifestazione orga-nizzata dall'associa-zione guidata dall'in-faticabile Pio Roffi I-sabelli. Come al soli-to, si tratta di un'oc-casione per conosce-re beni artistici e sto-r ic i normalmente

chiusi al pubblico o di difficile accesso. A Paliano, suggeriamo divedere, tra le altre cose, il Palazzo Colonna, i cui lavori di costru-zione vennero avviati nel 1620 da Filippo I Colonna e terminaronoattorno al 1666, sotto il cardinale-principe Gerolamo, con la dire-zione di Antonio del Grande, architetto di fiducia della famiglia. Dinotevole interesse è la Sala delle Armi in cui sono conservati trofeidi guerra e ritratti di personaggi illustri. Nei saloni del piano nobi-le, oltre a dipinti di artisti italiani e spagnoli del XVII e XVIII seco-lo, si conserva un ritratto di Marcantonio Colonna, opera di ScipionePulzone e uno di Papa Martino V, Oddone Colonna, da ritenersi copiadel Pisanello. Nell'antico salone di ingresso vi sono dipinti a sog-getto paesaggistico, attribuiti a Gaspard Dughet e Andrea Locatelli. Trasferendoci nella vicina Serrone, da vedere la Chiesa di San PietroApostolo e la Chiesa di San Quirico (XII secolo). A Ripi ci sono daammirare la Chiesa di Sant'Agostino e del SSmo Salvatore. Ma la"due giorni" non si arresta certamente qui: il Fai consentirà l'aper-tura di altri siti, pubblici e privati, dando modo ai visitatori diammirare altre bellezze. Dunque, non resta che mettersi in movi-mento per raggiungere le tre località indicate nel 2010, sperando ditrovare bel tempo… P. A.

Un‘immagine storica del Palazzo Colonna di Paliano

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Provincia

VICO NEL LAZIO - Stefano Pa-lombarini fa il maître in un notoalbergo di Fiuggi, ma quando fi-nisce con il suo lavoro si dedica,insieme alla moglie Silvana, a farrivivere un'antica e romanticaprofessione, quella di mugnaio. Una seconda attività alla quale èlegato da tanti ricordi: mugnaioera infatti suo padre Cesare, mor-to prematuramente e del quale inquesti giorni ricorre il 7° anni-versario dalla scomparsa. Cesareha lasciato in eredità questa no-bile passione al figlio Stefano. Ilmulino che gestisce si trova incontrada Pitocco ed è funzionan-te da oltre 80 anni. È un impian-to che lavora grazie a delle enor-mi macine di pietra protette daun involucro in legno. "Le pietreper la macinatura - ci dice Ste-fano - vengono ribattute con ap-positi martelli per poter mante-nere dei piccoli solchi nella pie-tra". Questo antico e particolareaccorgimento di lavorazione èstato importato dalla Francia. Oltre alla macinazione del granoper la produzione delle farine,troviamo anche la lavorazione delmais, per la delizia di quelle mas-saie che giornalmente trovano fa-rine fresche per cucinare le fet-

tuccine o un piatto di polenta,piatti forti nella tradizione cio-ciara che è alla base delle nostreabitudini contadine. Le farinemacinate a pietra sono di eccel-lente qualità, infatti vi si applicaun processo che frantuma il chic-co nella sua integrità, compresoil germe (ricco di vitamina E e di

grassi insaturi) e il pericarpo(parte esterna del chicco) checontiene fibre e proteine come ilglutine, vitamine del gruppo B eminerali come ferro, calcio, ma-gnesio e fosforo. Queste sostanzenutrienti durante la macinazionea pietra sono finemente dispersenella farina e, salvo una certaquota di crusca che può essere e-

liminata con una successiva se-tacciatura, il resto rimane nellafarina stessa. "Inoltre - ci diceStefano - la macinazione a pietraè un processo lento che non ri-scalda affatto la farina, preser-vandone gli enzimi naturalmentecontenuti, nonché la struttura

delle attività biologiche dellevitamine e degli enzimi di grassidel germe. Voglio sottolinearecon molto piacere questi dettagli- aggiunge Stefano - perché è unvero miracolo trovare ai giorninostri, queste macine così anti-che e ancora più lodevole consta-

tare che vi sono persone ancoradisposte a far rivivere questi scri-gni del passato, mantenendoqueste tradizioni nel tempo, matroppo spesso dimenticate".Complimenti, Stefano, continuacosì.

Bruno Sbaraglia

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La ditta di Paolo Ciangola è daoltre venti anni nel campo dellafalegnameria. Il titolare Paolo, uno degli artigia-ni più conosciuti della provincia diFrosinone, pur continuando a la-vorare in modo artigianale ha in-trapreso un percorso più indu-strializzato grazie ad attrezzaturedi ultima generazione.Porte, finestre, mobili su misurae non solo dunque. L'azienda alatrense infatti si po-

ne al servizio dei serramentisti dicui è in grado di soddisfarequalsiasi richiesta in tema diprofili per legno alluminio deltutto personalizzati. Altra gran-

de novità sono delle ante dal ta-glio di 90° pronte per l'applica-zione senza ulteriori interventi dimanodopera. Massima libertà di scelta per lesagome corredata da un'ampiagamma di specie legnose. Tutto questo a prezzi di fabbrica,dal produttore si passa infatti di-rettamente all'installatore. Naturalmente il tutto senza tra-lasciare opere artigianali uniche,composte con cura e maestria.

La passione di Stefano Palombarini fa rivivere un'antica tradizione Da oltre 80 anni e tre generazioni il grano continua ad essere macinato a pietra

Morini vs Di Vico, sfida tra ex alleatiGUARCINO - Dopo aver condivi-so una lunga parte del propriocammino politico e ammini-strativo, Giuseppe Di Vico eLuciano Morini si ritrovanoopposti alle elezioni comu-nali 2010. Il primo è il sinda-co uscente, eletto nel 2005grazie anche all'appoggio dellostesso Morini; il secondo, già più volte alla guida diGuarcino, è stato vice-sindaco nella consiliatura ap-pena conclusa, dalla quale però si è allontanato acausa di molte divergenze con gli alleati. Ed ora so-no pronti a sfidarsi, e si sono confrontati in unacampagna elettorale intrisa di rancori e veleni con,sullo sfondo, le polemiche sul consorzio di Campo-catino e la Centrale a olio di palma, due temi chehanno contrassegnato il dibattito nel comune erni-co negli ultimi anni. A sostegno di Di Vico si è schierato anche Alessan-dro Gori, esponente di punta del Pdl locale, provo-

cando la stizzita reazione di Morini. Insomma, ci so-no tutti gli ingredienti per una lotta all'ultimo voto.Giuseppe Di Vico è il leader della formazione "Guar-cino Insieme", i cui candidati alla carica di consi-gliere comunale sono: Vincenzo Bianchi, Tullio Cia-vardini, Virginio Ciavardini, Valeria Falconi, Ales-sandro Gori, Vittorio Lisi, Mizzoni Antonio, LorenzoMoriconi, Mario Papa, Urbano Re-stante, Alberico Rossi e SarahZomparelli. Luciano Morini guida invecela lista civica "Per la rina-scita di Guarcino" con i se-guenti candidati alla caricadi consigliere comunale: Giu-seppina Cardinale, Fabiola Casta-gnacci, Francesco Cerro, Maurizio Cini, Antonio D'Er-cole, Assunta Giordani, Franco Lisi, Giovanni Mo-riconi, Andrea Serrone, Stefano Stirpe, Sandra Ti-rocchi e Ulderico Verdecchia.

P. A.

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Provincia 11

Sono ciociari i baby campioni di ballo latino-americanoSi è svolto a Veroli il campionato regionale di danze standard e non solo

VEROLI - La cornice del "Pala-coccia", il nuovo palazzetto vero-lano, ha ospitato nelle giornatedi sabato 6 e domenica 7 marzoscorsi l'edizione 2010 dei cam-pionati regionali Fids Lazio. Inpista si sono ritrovati tutti gliatleti residenti nella regione eregolarmente tesserati per la sta-gione in corso nelle danze stan-dard e latino-americane della Fe-derazione Italiana Danza sporti-va: i partecipanti si sono cimen-tati per le diverse categorie di a-matori ed agonisti di tutte le di-scipline. Sono stati due giorni

molto intensi sia per gli atletiche per i loro accompagnatori, iquali hanno potuto apprezzare efar apprezzare molti stili diversi,compresi quelli meno pubbliciz-zati, grazie alle presenza di scuo-le provenienti da tutta la regio-ne, con l'opportunità di informar-si sui corsi ed eventualmente ini-ziare a coltivare una passioneche solo da qualche anno a que-sta parte, con l'affiliazione alConi, è annoverata anche fra glisport olimpici. Dopo due giorni di gara, nella ca-tegoria 10/11 anni classe B3 so-

no saliti sul gradino più alto delpodio Sofia Dell'Uomo ed Emi-liano Calicchia, rispettivamentedi Alatri e Veroli, provenientidalla scuola "Passion Dance" diFrosinone sotto la valida guidadell'insegnante Jasmine Bricca. "I due ragazzi-prodigio - ci hadetto proprio la loro insegnante -stanno attualmente partecipandoalla coppa Italia, che ha come o-biettivo il campionato italianoche si disputerà a Rimini nelprossimo mese di giugno. Il suc-cesso del ballo nella nostra re-gione si deve anche all'impegno

del Presidente FIDS Lazio Gian-franco Rossetti che da vari annilavora per la diffusione di questobellissimo sport e vigilando af-finché le varie scuole lo insegni-no correttamente, unendo allatecnica della disciplina, la cultu-ra sportiva e il rispetto degli altriconcorrenti". Ai nostri campioni vanno il no-stro plauso e l'auspicio per mi-gliorarsi sempre di più ed ottene-re sempre risultati prestigiosicome quello di Veroli.

Bruno Sbaraglia

Sicurezza vuol dire vivere meglio in cittàI progetti dell'Amministrazione comunale per creare una nuova cultura

VEROLI - Le cronache giornalistiche ci raccontanospesso di fatti, dai più piccoli ai più grandi, che mi-nano il senso di sicurezza lungo le nostre strade,persino sotto le nostre stesse abitazioni. Si puòandare dai semplici schiamazzi notturni agli atti dimicrocriminalità fino ad eventi più gravi, come idanneggiamenti o i furti e le rapine. In ogni caso,in presenza di tali accadimenti, il livello di qualitàdella vita si abbassa, comportando anche danni e-conomici e sociali. Ragionando su questi argomen-ti, quindi, è da evidenziare l'alta sensibilità chel'Amministrazione comunale ha manifestato inten-dendo realizzare un sistema multisettoriale di Si-curezza Territoriale Integrata (STI) finalizzato almiglioramento, alla promozione verso una culturadella sicurezza degli attori socio-economici locali. Afarne parte sono stati chiamate tutte le istituzionipubbliche e private, le associazioni e gli ordini pro-fessionali, che agiranno secondo le proprie compe-tenze e responsabilità. Gli obiettivi sono chiari: co-struire una cultura della sicurezza integrata territo-riale finalizzata ad innalzare il livello di percezionedella prossimità e vicinanza istituzionale da partedei cittadini; valorizzare le professionalità impe-gnate nella prevenzione e tutela della sicurezza alfine di migliorare la vivibilitàsocio-economica territoriale; attivare programmi edinterventi orientati a migliorare lo stato delle cono-scenze per sostenere e sviluppare il capitale socia-

le, la solidarietà, la vicinanza ed il mutuo soccorso;acquisire e monitorare le criticità che incidono ne-gativamente sulla sicurezza territoriale per preveni-re e contrastare fenomeni di inciviltà urbana e dimicrocriminalità locale; realizzare azioni innovativecon creazione di un centro di documentazione edarchivio. Il Comune, quale primo soggetto istituzio-nale vicino al cittadino, promuoverà politiche edinterventi sul piano della prevenzione sociale, an-che attraverso intese locali in materia di sicurezzaurbana, tenuto conto della specificità del territorioe dell'andamento dei fenomeni di devianza che pos-sano sfociare in fenomeni criminali in grado di at-tentare alla sicurezza delle persone, dell'ambiente edel patrimonio artistico locale. Al riguardo, si pre-vede di promuovere una più intensa collaborazionecon forze dell'ordine, scuole, altri enti pubblici,cooperative, il mondo dell'associazionismo. Per l'at-tuazione del progetto, finanziato anche dalla Re-gione Lazio, si prevede una tempistica complessivanon inferiore ai tre anni, ma con una prima parte -quella relativa alle campagne di sensibilizzazione,educazione e servizi alla persona - da realizzare en-tro il 2010. Alcune iniziative (vigilanza delle scuo-le, miglioramento della viabilità, prevenzione dellamicrocriminalità) sono già partite. La sicurezza hamille volti e si crea guardando con attenzione amolte questioni di vita pratica.

Pietro Antonucci

CECCANO - Alla presenza di Mas-simo Zibellini, membro nazionaleAICS e nella cornice del centrosportivo Rio Ceccano che ospite-rà l'intera iniziativa, si è svoltaMercoledì 10 marzio l'inaugura-zione del Primo Torneo "6 Na-zioni", organizzato dall'A.I.C.S.con il patrocinio del ConsiglioRegionale del Lazio. D'altronde, visti i presupposti,non poteva essere altrimenti.

L'evento, infatti, è il primotorneo di calcio a 7 che rac-chiude tutte le etnie pre-senti nella provincia di Fro-sinone. A darsi "battaglia"sul campo sono state lesquadre della Romania, del-l'Albania, Tunisia, El Ma-greb, Cuba e, ovviamente,dell'Italia. La parte più interessante,però, è sicuramente il terzotempo che si è avuto dopoogni serata di gare: nel ri-storante dello stesso centroogni sera dopo le partite si

è onorata l'arte culinaria, la mu-sica e le tradizioni di una dellenazioni partecipanti. Il tutto completamente a spesedell'A.I.C.S., un ente che dimo-stra ancora una volta di essere afianco dei cittadini, promuoven-do iniziative sempre più svariate. Ma non finisce qui, perché allenazioni partecipanti è stato dataanche una divisa che, ovviamen-te, rappresenta i colori socialidella propria nazione. La soddisfazione del presidentedell'Associazione Tiberia Filippo:"Nel nostro piccolo, abbiamo cer-cato di organizzare una manife-stazione per sconfiggere il razzi-smo che troppo spesso e in trop-pe forme si manifesta ancoraoggi. Ed allora quale modo mi-gliore se non un torneo di calcioa 5, uno sport decisamente uni-versale che non conosce confini. Davvero un bell'esempio da se-guire per una sempre più forte in-tegrazione. In fondo sognare non costa nullae associazioni come questa sicu-ramente alimentano i sogni dimoltissime persone, sogni che ungiorno potranno sicuramente di-ventare realtà, anche e soprattut-to grazie all'aiuto di enti che nonsmettono mai di prodigarsi versoi più deboli.

Successo del torneo delle sei nazioniSport, cultura, gastronomia e tradizioni

miscelate dall'associazione

Una memoria condivisa a partire dai giovaniCECCANO - Un evento da non dimenticare, per non dimenticare. Nella mattinata di martedì 9 marzo, il Liceo Scientifico e Linguistico di Cec-cano ha ospitato due illustri rappresentati della Comunità Ebraica di Roma: la dottoressa Sandra Terracina, responsabile del Progetto Memoriadel Centro Cultura Ebraica di Roma, e l'avvocato Ugo Foà, Presidente della Comunità Israelitica di Roma. L'incontro, organizzato affinché fosseun giusto e doveroso completamento della Giornata della Memoria già celebrata al Liceo, si inserisce in un percorso didattico sulla Shoah chesi è già avvalso di diverse iniziative curricolari e non (come, ad esempio, il seminario su cinema e storia). Più di cento alunni con i loro inse-gnanti di Storia riuniti nell'Aula Magna "Francesco Alviti", attenti e in religioso silenzio, hanno seguito l'articolata e documentatissima lezio-ne sull'introduzione delle leggi razziali in Italia da parte della dottoressa Terracina, che ha colto anche l'occasione per presentare l'ultimapubblicazione di cui è coautrice, il volume edito da Giunti "Anni spezzati", che ripercorre la storia di famiglie e persone di religione ebraicaall'indomani del '38. Intensa, partecipata ed emozionante la testimonianza di Ugo Foà: escluso da bambino dalle scuole pubbliche insieme aisuoi fratelli, scampato quasi per miracolo alla deportazione nella Napoli delle fatidiche quattro giornate, ha ripercorso gli anni più difficilidella propria vita da "sopravvissuto" dal periodo delle persecuzioni alla fase, forse ancor più problematica, della "ricostruzione" della propriafamiglia disgregata dagli eventi luttuosi della nostra storia più recente. I due relatori hanno saputo parlare ad una platea di giovani mostran-do una notevole "vis" pedagogica: numerose e intelligenti, infatti, sono state le domande poste dagli studenti al termine dell'incontro, segnodi un coinvolgimento superiore alle aspettative. Una bella soddisfazione per il Dirigente Scolastico, professor Giuseppe Giacomobono, per laProfessoressa Vittoria D'Annibale, che ha fortemente caldeggiato l'iniziativa, e per tutti i docenti che hanno collaborato alla pubblicazionein un prezioso quaderno contenente gli elaborati degli studenti vincitori del concorso sulla Shoah promosso il 27 gennaio scorso dal Liceo,della quale è stato fatto gradito dono agli illustri ospiti.

Qui le foto e la pubblicazione in formato pdf: http://liceoceccano.com/2010/03/11/voci-della-memoria-il-convegno/Pietro Alviti

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Provincia12

ANAGNI - Proseguiamo nel moni-torare il problema dell'Aria alladiossina e proponiamo, questavolta, l'appello del CODICI Fro-sinone, nella persona del Segre-tario provinciale Luigi Gabrieleche afferma: "Raccogliamo la

preoccupazione manifestata daicittadini del frusinate costretti ainspirare quotidianamente ariainsalubre e potenzialmente mor-tale. Purtroppo la situazione èstata lungamente trascurata dallevarie Istituzioni ed Enti pur rico-noscendo la pericolosità che talesostanza ha sull'uomo e sugli ani-mali. Una situazione dai contornipoco chiari - prosegue Gabriele -soprattutto in merito agli Entipubblici che avrebbero dovutoprocedere con i controlli e il mo-nitoraggio intorno all'area incri-minata. Quel che è certo è chedal 2009 è in vigore un'ordinan-

za, emessa dal Sindaco di Ana-gni, che dispone a scopo cautela-tivo, il divieto di consumo e com-mercializzazione di frutta, forag-gi, uova e pollame, prodotti entroun raggio di 500 metri da una zo-na dove sono presenti diversi sta-

bilimenti potenzialmente perico-losi". La preoccupazione tra gli a-bitanti è tra l'altro molto diffusa.E' necessaria una seria, efficientee capillare campagna informativaper mettere al corrente i cittadi-ni della reale situazione in cuiversa l'intero territorio. La distri-buzione porta a porta di volanti-ni che contengono informazionichiare ed utili sull'argomento eche invitano a riflettere sulla na-tura e sulle dimensioni del pro-blema, oppure tenere aperto ildialogo attraverso incontri e di-battiti con la partecipazione atti-va di tutti i cittadini potrebbero

rappresentare, a nostro avviso,valide alternative al problemadell' informazione. Faremo tutto - conclude Gabriele- quello che è in nostro potereperché questa situazione incerta

possa definirsi auspichiamo chesiano individuati i colpevoli deldisastro ambientale e sanitarioche ha colpito e colpisce tuttorala zona di Anagni e soprattuttoprocederemo a confrontarci con i

vari livelli istituzionali per verifi-care chi è stato a rompere lacatena dei controlli necessari pertutelare la salute dei cittadini".

A.T.

CODICI: si accertino le responsabilità sull’inquinamento

Trevi nel Lazio, è lotta a tre per diventare sindacoTREVI NEL LAZIO - Sono tre gli sfidanti che sicontenderanno la carica di sindaco del centro sim-bruino, che torna al voto comunale dopo l'inopi-nata caduta della legislatura Grazioli, provocata daormai ex alleati. Una contesa che si annuncia dun-que agguerrita e che rischia di risolversi sul finodi lana, per poche, pochissime preferenze. L'ex pri-mo cittadino Silvio Grazioli ci riprova con la sualista "Trevi nel futuro" con l'obiettivo di comple-tare quanto rimasto in sospeso; a contrastarlo cisono Pierfilippo Schina, della lista "Progetto Co-mune", e Stefano Maria D'Ottavi, a capo della lista"Punto e a capo". La campagna elettorale è entra-ta nel vivo proprio in questi ultimi giorni che pre-cedono l'apertura dei seggi elettorali. Vogliamoqui ricordare infine come sono composte le treliste in lizza: per "Trevi nel futuro" (candidato asindaco: Silvio Grazioli) si presentano Antonio A-mati, Valentino Berardi, Mario De Carli, AugustoDe Valeri, Moreno Del Signore, Daniele Frasca, Ro-berto Molinari, Roberto Nardi, Luciano Paris, PaoloRicci, Barbara Riggi e Pietro Salvatori; per "Pro-getto Comune" (candidato a sindaco: Pierfilippo

Schina) si presentano Michela Ansidei, Dennis Ce-ra, Pierluigi Ricci, Andrea Barbona, Luca Fontana,Maria Rita Sibilia, Vincenzo Cecconi, Antonio Sal-vatori, Luisa Petrivelli, Umberto Spadari, AleandroSibilia ed Enrico Salvatori; per "Punto e a capo"

(candidato a sindaco: Stefano Maria D'Ottavi) sipresentano Danny De Carli, Serena Nardi, JessicaBianchini, Angela Pietrobono, Mauro PompeoPomponi, Pietro Riggi, Silvio Bartolomei, FabioMolinari, Sergio Barbona, Augusto Gentili, Mar-gherita Molinari e Stefano Cera.

Pie. Ant.

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Vita alatrense 13

Salviamo il centro di salute mentale di Alatri!E' una struttura che funziona, gra-zie alla professionalità del persona-le medico e paramedico. Vi si rivolgono centinaia di utentiprovenienti da diversi centri dellaprovincia. Eppure al CSM di Alatri siregistra un'anomala carenza di or-ganico che, a quanto pare, non puòessere risolta in tempi brevi. Lastruttura, ubicata presso la zona

dell'ex stazione, sta pagando leconseguenze del commissariamentodell'ente regionale: un blocco cheimpedisce assunzioni di personale.Le difficoltà nel poter effettuare lenormali prestazioni sono molte,tanto che è divenuto difficile pote-re prendere un appuntamento conuno psichiatra o con uno psicologo. Da tempo, grazie agli ottimi risul-

tati ottenuti su alcuni pazienti, si èformata un'associazione di familiariintorno al centro. Abbiamo parlato con uno di loro"La cosa più difficile in situazionidel genere - ci ha spiegato il signorG." è instaurare tra pazienti e per-sonale un rapporto di continuitàassistenziale e terapeutica che è diper sé curativo.

In poche parole, nel disagio psichi-co e psicologico, si stabilisce tral'utente ed il medico un rapporto difiducia peculiare da cui non si puòprescindere. Quando diventa diffi-coltoso assumere o sostituire il per-sonale necessario, come nel nostrocaso, questa condizione imprescin-dibile vacilla". E' vero: un rapidogiro di interviste tra i pazienti e cisiamo resi conto di come tutto ciòsia fondamentale e di come l'assi-stenza risulti essere frammentariatanto da creare forte sbandamentonegli stessi. L'assurdità è che tuttoquesto accade presso l'unica nelnostro territorio in grado di rispon-dere al disagio psichico ampiamen-te diffuso. Altri punti di riferimento non esi-stono, mancando strutture residen-ziali e semiresidenziali e di ricove-ro ospedaliero. Pertanto, che il CSMvenga penalizzato da un progressi-vo impoverimento del personaleappare non solo strano ma, eviden-temente, in contraddizione con gliindirizzi nazionali per l'assistenza. Questi indirizzi, infatti, richiedonoun potenziamento progressivo dellestrutture territoriali per evitaresempre di più l'ospedalizzazione,riducendo la spesa pubblica e (cosapiù importante) le percentuali dicronicizzazione dei disturbi psichi-ci. Va ricordato, inoltre, che il CSMdi Alatri, ha svolto e svolge variefunzioni tra cui l'avviamento al la-voro di molti pazienti all'interno disocietà cooperative. All'avanguardia, rispetto a tante al-tre realtà della provincia, il centroha formato, tramite gruppi tera-

peutici, l'associazione dei familiaridegli utenti, ha stabilito intese coni Comuni del territorio per incarichilavorativi di tipo riabilitativo a nu-merosi pazienti; ha favorito tirocinidi lavoro con assunzione a tempoindeterminato per altri pazienti al-l'interno degli uffici amministratividella Asl. Ma i progetti che si vor-rebbero realizzare sono ancora tantied è un peccato non poter pensaread una loro prossima attuazione dalmomento che rispondono a ciò cheesige una psichiatria ag-giornata."Si tratta di attività socializzanti"ha spiegato il signor G. - ludiche eassistenziali importantissime e cherestano inattuabili. Noi familiariabbiamo progettato molte iniziati-ve, ma per i professionisti del CSMdiventa sempre più difficile seguirci.Eppure si potrebbero portare a-vanti progetti interessantissimi,magari finalizzati alla creazione dicooperative dove i pazienti chestanno meglio, pian piano e con ladovuta formazione, potrebbero se-guire ed assistere gli altri. Si cree-rebbero così oasi ricreative e tera-peutiche per i nostri figli, nonchénuovi posti di lavoro. Il disagio psi-chico - ha concluso G - è un maledell'anima più diffuso di quanto sicreda. Molte persone lo tengono nascostoe trascinano le proprie vite tra sof-ferenze e anacronistiche vergogne.Strutture come il CSM di Alatri re-mano contro questo insensato pre-giudizio e solo per tale motivo an-drebbero sostenute e potenziate!".

Mariella Minnucci

UDC: il tribunale ha ripristinato la legalitàIl reintegro della D.ssa Tommasina Raponi scatena le polemiche tra maggioranza e opposizione

"È di questi giorni la notizia che il Tribunale di Fro-sinone ha disposto il reintegro della dottoressa Tom-masina Raponi nel suo incarico di Responsabile deiservizi sociali del Comune di Alatri. La vicenda giudi-ziaria trae origine dall'illegittimo licenziamento dellaprofessionista avvenuto nel settembre del 2008 ad o-pera del Sindaco Magliocca, su espressa richiesta del-l'allora Direttore Generale.È necessario ripercorre le tappe che portarono a quel-la infausta decisione di Magliocca, proprio per dimo-strare il modo distorno con cui questa amministrazio-ne ha gestito e sta gestendo la cosa pubblica, un'azio-ne politica che pur di raggiungere i propri squallidi o-biettivi non si ferma nemmeno davanti alle sofferenzeed ai disagi della povera gente.La dottoressa Raponi era stata assunta con contratto atempo determinato nel settembre del 2006, all'indo-mani dell'insediamento della nuova Giunta, con l'inca-rico di funzionario responsabile dei servizi sociali co-munali e distrettuali. Dopo i primi mesi di lavoro, vistii brillanti risultati conseguiti, l'amministrazione avevadeciso di estendere il contratto della professionista fi-no alla scadenza del mandato elettorale del Sindaco. Purtroppo, come consuetudine di questa giunta che di-sgraziatamente governa la città da quattro anni, l'ope-rato di dipendenti ed amministratori non è stato valu-tato in base ad un criterio di meritocrazia, competen-za e professionalità, bensì con riferimento al grado disudditanza che si pretendeva nei confronti dei potentidi turno. Nel 2008, dopo un anno di sperimentazionedel sistema dell'accreditamento del servizio di assi-stenza domiciliare, a seguito di una verifica relativa al-la spesa nel primo quadrimestre, si evidenziò la neces-sità di incrementare lo stanziamento previsto nel bi-lancio. La richiesta venne avanzata, attraverso l'As-sessore di riferimento Remolo, diverse volte al Sindacoed alla Giunta fino a che emerse chiaramente come lastessa venisse ignorata allo scopo di mettere in diffi-coltà lo stesso amministratore. Purtroppo, il Sindaco ei suoi accoliti non valutarono minimamente le conse-

guenze di quella decisione. Non considerarono, o me-glio non gli importò nulla, che per raggiungere i lorovergognosi scopi si stava sacrificando l'esistenza di de-cine di concittadini che trovavano in quel tipo di ser-vizio l'unico sostentamento ad una vita difficile.L'epilogo della vicenda si ebbe nel mese di settembredello stesso anno, quando in una giunta infuocata,l'assessore Remolo resosi conto che la delibera di va-riazione di bilancio era stata modificata con la cancel-lazione dei fondi destinati all'assistenza domiciliare,votò contro quello scellerato provvedimento, dopo diche si dimise. È curioso ricordare come in quella stes-sa delibera di variazione di bilancio si erano trovati ifondi per contributi ad una fe-sta e per un incentivoad una associazione, mentre erano stati fatti mancarequelli per l'assistenza ad anziani e disabili. Non aven-do ottenuto i fondi che oramai andava chiedendo dadiversi mesi, la dottoressa Raponi per non incorrere inresponsabilità personali, comunicò alle ditte erogatri-ci la sospensione del servizio. Quella decisione fu presaa pretesto per ordinare a Magliocca di licenziare quelfunzionario non gradito. Oggi finalmente, il tribunale diFrosinone ha ristabilito la verità dei fatti. Sono state smascherate tutte le falsità, le menzogne,gli insulti che furono pronunciati in quei mesi per por-tare a termine, con la scusa di una patetica quantoridicola difesadella legittimitàdegli atti, unchiaro e vile di-segno politicocontro personeche si erano spe-se per fornire aicittadini servizidignitosi ed effi-cienti".

GianfrancoDe Santis(UDC)

…tra le righe…Tecchiena o Alatri? Dove mi conviene…Si parla da sempre della rivalità tra Alatri e il suo "secondo cen-tro" Tecchiena, fino quasi ad arrivare alla separazione di fatto trale due realtà che, invece, a ben guardare sono strettamente con-nesse, non solo storicamente ma anche economicamente e social-mente. C'è qualcuno, però, tra i politici illuminati della nostra cit-tà che potremmo paragonare al Re Tentenna, ma questa sua inde-cisione non è tanto dovuta all'insicurezza, quanto ad una sorta diopportunismo che lo porta a saltare indifferentemente da una al-l'altra posizione (zona ndr) a seconda della convenienza "politi-ca" di certe affermazioni. È così che il noto rappresentante "democratico" candidato alleprossime elezioni regionali, dopo aver vantato un'appartenenzaindiscussa e indiscutibile alla "sua" Tecchiena, ricopre la città dimanifesti elettorali con su scritto "uno di Alatri alla Regione". Senza pensare, tra l'altro, ai danni che ha già fatto come assesso-re da queste parti. Non c'è che dire… oltre al danno, la beffa.

Filippo Strambi

Buoni Spesa €uroSic contro la crisiIl Progetto €uroSic mantiene le promesse. Nato con l'intento di sostenere e risollevare l'econo-mia locale, continua a porsi come punto d'incontro tra il cittadino-consumatore, il commercian-te e la Pubblica Amministrazione. "Iniziativa Sociale Anti-crisi" è il nome voluto per il gruppo,nato sul noto social network Facebook, che permette di ottenere ben 70 euro in Buoni Spesa,attraverso la semplice iscrizione! Questa nuova iniziativa anti-crisi, nata da soli 90 giorni giàannovera oltre 2.500 richieste provenienti da tutta Italia e il tam-tam nella rete sta diventandoinarrestabile.Ad oggi, oltre cento attività commerciali, accettano volentieri i Buoni Spesa €uroSic in una per-centuale media del 10%. Ciò significa che il Buono allegato vale realmente 1 euro, se ritaglia-to e speso, in una qualsiasi delle attività convenzionate a fronte di una spesa media di 10 euro. L'elenco ufficiale degli associati è consultabile attraverso il sito www.eurosic.info

Progetto patrocinato dalla Regione Lazio Ass. PMI e dalla Provincia di Frosinone.Riconosciuto dalla Camera di Commercio come "Progetto Innovativo"

Daniela Caliciotti

Page 14: Gente Comune

Si accennava lo scorso numero a popoligiunti nelle nostre terre dal mare, passan-do però non da est ma da ovest, fuggendoda qualcosa che li avrebbe terrorizzati e

profondamente segnati, portando però consé l'originaria fierezza e le tecnichecostruttive. A questo punto le ipotesi pla-usibili possono essere due:1. la prima: essi sarebbero venuti comun-que da est, ma percorrendo un tragitto cheli avrebbe visti attraversare il Mediterra-neo passando da Malta, dalla Sicilia ed ap-prodando alle coste laziali;2. la seconda: sarebbero giunti sulle costelaziali da un territorio molto più vicino maancora più suggestivo. Da Atlantide… Sì,da Atlantide ma quale con precisione,quella mitica alla quale tutti noi pensiamoistintivamente o da una più storica e forsepiù realistica come interpretazione? Lovedremo in seguito.

Nel primo caso fuggivano da una guerradistruttiva (Troia?) nel secondo da una ca-tastrofe naturale. In entrambi i casi trova-no nelle nostre terre una popolazione au-

toctona con la quale stringonolegami ed alla quale trasmettonole proprie conoscenze costruttive.Fermiamoci per ora alla prima ipo-tesi. Essa trova un riscontro moltosignificativo nell'epopea descrittanell'Eneide di Virgilio, dove i pro-fughi fuggiti da Troia in fiamme,approdati sulle coste laziali dannoorigine alla stirpe dei fondatori diRoma. Sicuramente - qualora taleipotesi fosse attendibile - il loroandare non si sarebbe fermato nel-l'immediato entroterra ma alcuni sisarebbero spinti fino alle monta-

gne dove - incontrando caratteristichesimili a quelle della terra d'origine - innal-zano mura megalitiche che ricordano quel-le di Ilio. La struttura delle porte Scee diTroia, costruite in maniera tale che il ne-mico assalitore sarebbe stato costretto amostrare ai difensori sempre il fianco nonprotetto dallo scudo, ricorda la tecnica co-struttiva dell'Acropoli di Alatri che ricreala stessa situazione in caso di attacco.Non mi dilungo - anche per motivi di spa-zio - su questa ipotesi. La prossima punta-ta parleremo della seconda, più intrigantee a prima vista più ardita. Ma sarà propriocosì?3 - continua

Paolo Fiorenza

Alatri, un passato possibile I Popoli venuti dal mare

Vita alatrense14

ALATRI DA (RI)SCOPRIREContrada S. Emidio, 1915: chi va in processione?

Ha ottenuto un grande successo di pubblico la foto apparsa nelloscorso numero e che ritraeva molti studenti di Alatri impegnati nellecelebrazioni di San Giuseppe Calasanzio nel 1957. Tantissimi i letto-ri che ci hanno telefonato e scritto via e-mail per ottenere una copiaelettronica della foto al fine di ritrovare volti... di un tempo. Impossibile riportare tutti i nomi di chi ci ha contattato: veramenteuna risposta che è andata oltre ogni nostra aspettativa. Questo mese,vi proponiamo un'altra foto, gentilmente concessaci dall'avvocato eassessore (nonché nostro collaboratore) Remo Costantini: si tratta diuna processione in onore di Sant'Emidio svoltasi nell'inverno del 1915,poco dopo il terremoto di gennaio che sconvolse la Marsica e, in par-te, la Ciociaria. Aiutateci: chi sono i prelati in primo piano? C'è qual-che vostro parente. Se volete ricevere la foto via e-mail, per in-grandirla e vederla meglio sul vostro computer, potete contatta-re la redazione di "Gente Comune" (telefono: 0775-442588, e-mail: [email protected]) oppure guardatela sul nostro pro-filo Facebook.

Pie. Ant.

Se a parlare di urbanistica sono i cittadini...Su internet ampio confronto sulla destinazione di

Piazza Regina MargheritaCosa fare di Piazza Regina Margherita dopo i lavori per il completamento della pavimen-tazione? Un salotto per i giovani e gli anziani oppure mantenervi il parcheggi? Diciamosubito che una risposta al quesito è stata già trovata e a fornirla è stato l'assessore alcentro storico Sandro Vinci, che è stato chiarissimo: "Faccio presente che attualmentenon è possibile chiudere al parcheggiola piazza, la prima conseguenza sareb-be la perdita della sede del tribunale eper il centro storico della nostra cittàsarebbe deleterio". Dunque restano leauto (si capisce anche dalla foto) edogni altro provvedimento differente, hafatto sapere Vinci, potrà essere preso inesame dopo la realizzazione di unanuova area per le macchine, nello spe-cifico la struttura di Porta San Fran-cesco di cui si parla da anni. Ma ciònon toglie la bontà del dibattito sortonel gruppo facebook di "Alatri abban-donata" e gestito dal sindacalista Giulio Rossi, omonimo dell'assessore alla cultura. Iltutto è partito dalla proposta di un membro del gruppo affinché la piazza fosse resa per-manentemente "Isola pedonale con traffico e parcheggio riservato soltanto ai residenti,con l'installazione di giochi per bambini e di ulteriori panchine". Quindi, è stato un dilu-vio di interventi: in linea con l'idea lanciata ("Abbiamo tutti bisogno di rivivere il nostropaese, di assaporare i suoi luoghi più belli e caratteristici") oppure dubbiosi ("Sarebbebella Piazza Regina Margherita senza macchine, ma la cosa è decisamente poco pratica...insomma già è un'impresa trovare parcheggio, figuriamoci se venissero tolti anche queiposti lì") o, infine, contrari ("Adesso non sembra il caso di parlare di isole perdonali per-ché il centro storico ha bisogno di quel parcheggio"). Riportare tutti i commenti è, perragioni di spazio, un'operazione impossibile, ma è vero quanto detto dall'ex consiglierecomunale Pierfranco Minnucci (già Ds, ora vicino a Sel): "Si tratta di un dibattito che hail sapore di battaglie per le quali spesso si è perso il gusto di combattere". Un'inversionedi tendenza è in atto? Ce lo auguriamo, per il bene dell'intera città. Anche l'assessoreVinci, esponendosi in prima persona su facebook, ha colto il senso dell'iniziativa e rin-graziato quanti hanno espresso il loro parere, fondamentale per un confronto chiaro, cor-retto ed attento. E magari utile, specie per il domani di questa nostra città.

Pietro Antonucci

Piazza Regina MargheritaLe mura ciclopiche di Alatri

Page 15: Gente Comune

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Page 16: Gente Comune

FROSINONE - Ancora tanti gliappuntamenti letterari in provin-cia con presentazioni che vannoa ricoprire ogni campo d'interes-se. Ad Alatri sono stati presenta-ti tre interessanti volumi: "Doveva lo stato?" di Teodoro Klitschede la Grange (a cura di AndreaSalvatore, Settimo Sigillo Edi-tore), giurista, politologo, avvo-cato e direttore del trimestrale"Behemoth", che risponde al te-ma - attuale e sempre interessan-te - della nascita dello Statoattuale. Restando nella città er-nica, segnaliamo anche la pre-sentazione di "Europa, Occidente,Americhe. Saggi di geofilosofiapolitica" di Claudio Finzi (Set-timo Sigillo editore): appunta-

mento al quale sono intervenutil'autore, Gian Franco Lami, do-cente di Filosofia politica presso"la Sapienza" di Roma, GiovanniSessa, saggista e l'editore, EnzoCipriano. Infine, ecco gli atti di un conve-gno, organizzato dall'Universitàdi Salerno nel settembre 2007,dal titolo "E sotto avverso ciel lu-ce più vera. Nichilismo, Ebraismoe Cristianesimo in Carlo Michel-staedter" (Città aperta editore,2009). Ci trasferiamo a Sora,dove è stato presentato al pub-blico il libro "Proverbi in linguasorana" di Gino Catenacci e Lo-reto Petrozzi, che contiene pro-verbi, filastrocche e modi di direlegati alla tradizione sorana.

Sempre a Sora ecco "Società, cul-tura e vita religiosa in età moder-na - Studi in onore di Romeo DeMaio", a cura di Luigi Gulia, pre-sidente del centro di studi "V.Patriarca": il volume raccoglie isaggi in ricordo dell'impegno,della cultura e dell'amore verso lacittà da parte dell'insigne studio-so, già ordinario di Storia moder-na, Storia del Rinascimento, Sto-ria moderna e Storia del Cristia-nesimo tra le università di Napolie Salerno, direttore della Scuolavaticana di "Biblioteconomia",nonché grande estimatore ericercatore della figura e delleopere del cardinale Cesare Ba-ronio. A Ceprano, il Comune, incollaborazione con l'Isalm di A-nagni, è stato presentato il volu-me di Silvio De Santis "SanPaterniano di Ceprano (1329-

1337)". Ad Isola del Liri è statopresentato il volume per bambini"Gocciola Gocciolina" (Psiche eAurora editore), realizzato daglialunni della scuola dell'infanziadella città: la storia, che rielabo-ra graficamente le opere deigrandi maestri dell'arte, segue levicende di una piccola gocciolinacaduta sulla terra. Infine, a Frosinone è stato pre-sentato "Polvere di Cuore", librodi poesie di Maria Afa Tiranti: l'e-vento, promosso dall'associazio-ne culturale "Il Brigante" e pa-trocinato dal Comune di Frosino-ne si è svolto alla presenza di unpubblico attento e qualificato, adimostrazione che la poesia cat-tura sempre gli animi. Buona lettura a tutti.

Pie. Ant.

Arte e cultura

Libri, tutte le novità presentate nella nostra provincia16

La copertina del librodi Carlo Michelstaedter

Politica, poesia, storia e narrativa nelle letture che vi consigliamo

Le poesie di Michela Tarquini, versi per emozionarsiLa presentazione è avvenuta con l'apertura della sagra della crespella

VEROLI - Presentato il 10 marzo scorso, nella saladella scuola media "G. Mazzini" di Santa Francescadi Veroli, gremita fino all'inverosimile, il primo librodi poesie di Michela Tarquini. "Nell'ambito dei fe-steggiamenti della 46ª edizione della sagra dellacrespella - ha sottolineato l'assessore Assunta Pa-

rente - abbiamo voluto inserire in apertura propriola presentazione della collezione "Attimi". Siamolieti di poter presentare questa raccolta proprio nel-la zona in cui la nostra Michela vive per valorizzarela sensibilità artistica, poetica, letteraria e per lasua disponibilità nel campo del sociale. Non si trat-ta di gratitudine quanto piuttosto della volontà divalorizzare i componimenti di una persona che havissuto intensamente la sua avventura umana in

pieno contatto con il mondo della natura a cui dedi-ca un'ampia osservazione e che traduce poi in ver-si". Michela Tarquini è nata ad Arnara ed è residen-te a Santa Francesca di Veroli, ha vissuto i primianni della sua adolescenza in un collegio di Alatri,dove ha iniziato, colta da un'ispirazione artistica, acomporre versi e, grazie all'intensa sensibilità, hasaputo farsi interprete di un'immensa gamma diframmenti di vita. Un vissuto fatto di cose sempli-ci, dove i valori di una volta rivestono per lei unruolo fondamentale, sempre vivo, ed è proprio all'in-terno di questa autenticità che nascono le sue poe-sie. Abbiamo chiesto all'autrice del libro cosa sia lapoesia al giorno d'oggi. "La poesia - ci ha detto Mi-chela - è riflessione, esperienza, è sapere ascoltareil proprio viaggio interiore, è emozione, è esistere,è musica e come la musica, deve essere ascoltata,deve essere interpretabile e stimola sensazioni, ri-cordi e ti coinvolge in un vortice pieno di sentimen-ti". Parole di elogio e di gratitudine sono state pro-nunciate dal sindaco Giuseppe D'Onorio, dagli asses-sori Trulli Cesidio, Simone Cretaro e dal parroco, au-gurando a Michela di continuare a scrivere e a farcipartecipe dei suoi successi. Dopo questa prima, lastessa Michela ci ha comunicato che la presentazio-ne verrà replicata il 10 aprile nella biblioteca comu-nale di Alatri alle ore 17. Al termine della serata ilgruppo folk di Veroli ha allietato il foltissimo pub-blico intervenuto.

Bruno Sbaraglia

La presentazione del libro di Michela Tarquini

I documenti del Pci ciociaro vannoad arricchire l'Archivio di Stato

FROSINONE - Il Pci non esiste più da un bel pezzo, ma la storia diquel partito, le battaglie politiche condotte per molti decenni, ipersonaggi che l'hanno contraddistinto restano nella memoria dichi ha vissuto (da fiancheggiatore o antagonista ideologico) quel-le stagioni. E restano soprattutto sulla carta, nei documenti. Perl'esattezza in 100 faldoni, tutto l'archivio storico del Partito Co-munista Italiano di Frosinone che è stato raccolto e catalogato daErmisio Mazzocchi,oggi esponente delPd, e donato all'Ar-chivio di Stato diFrosinone. Cento fal-doni contenenti attie verbali che raccon-tano 47 anni di sto-ria visti con il pugnosinistro alzato: dal1944, mentre ancorainfuriava la guerra e la nostra terra veniva martoriata durante loscontro tra le forze alleate e quelle naziste, fino al 1991, l'annodella svolta della Bolognina, quando Occhetto ammaina la bandie-ra comunista per dare vita al Pds. "Si tratta di un patrimonio sto-rico, culturale e politico - ha spiegato Mazzocchi - che abbiamovoluto trasmettere alle nuove generazioni e mettere a disposizio-ne di quanti vogliano conoscere, studiare e approfondire gli avve-nimenti di quegli anni". Materiale per i curiosi ma soprattutto pergli storici e gli studiosi che hanno così a disposizione nuove docu-mentazioni per capire la storia del '900 in provincia di Frosinone.

Pietro Antonucci

ALATRI - Lo scorso 20 marzo si è tenuta la manifesta-zione "Festa dei Mille Colori". Il Comune Di Alatri, incollaborazione con le Associazioni CamminandoInsieme per Alatri, ACTA, Musicapolis, Unione Com-mercianti e Confartigianato, con il supporto del part-ner tecnologico Tommaso Grossi (Arctos), ha organiz-zato il tutto in attuazione del progetto "Centro Com-merciale Naturale Della Città Di Alatri. Il successo del-le precedenti iniziative legate al progetto del CCNa-turale ha consolidato la convinzione che solo attraver-so il coinvolgimento dell'associazionismo locale è pos-sibile realizzare manifestazioni di grande partecipazio-

ne, insistendo sulla formula vincente "arte e musica". Portare colore in quelle zone della città che hannobisogno di una maggiore considerazione da parte deicittadini con lo scopo di proseguire, attraverso la ri-scoperta del piacere di vivere il centro storico, l'operadi valorizzazione e promozione delle attività artigianee commerciali del centro storico di Alatri. In partico-lare si è pensato alle zone: porta S. Francesco, CorsoVittorio Emanuele, Largo Ricciotti, Corso della Repub-blica, Via Minnocci e Vicolo Vezzacchi, tutte in pientocentro. Allestita una mostra-concorso di pittura, contantissime opere di pittori locali e non, esposte lungo

tutto il percorso della manifestazione. Ai visitatorisono stati distribuiti dei tagliandi per votare e vince-re il quadro da loro preferito. Gli ospiti della manife-stazione sono stati allietati dall'ascolto di diversi ge-neri musicali provenienti da quattro Sound Location everranno accompagnati, per tutto il tragitto, dagli ar-tisti di strada della "Compagnia dei Calvi in Clown".Gli Infioratori dell' ACTA hanno abbellito l'ambientecon un tappeto floreale rappresentante il logo del Cen-tro Commerciale Naturale il tutto contornato da duepunti enogastronomici in Largo Ricciotti e in PiazzaPietrobono.

La città e i suoi “Mille colori”

Page 17: Gente Comune

Gens Ciociara 17

Ferdinand Gregorovius: il primo cultore delle mura ciclopiche di AlatriL'imponenza delle nostre mura ciclopicheè, ormai, consacrata nelle note parole del-lo storico tedesco Gregorovius che, neisuoi "Pellegrinaggi in Italia", così scrisse:"Allorquando mi trovai dinanzi al quella ne-ra costruzione titanica, conservata in otti-mo stato, quasi non contasse secoli e seco-li, ma soltanto anni, provai un'ammirazioneper la forza umana assai maggiore di quel-la che mi aveva ispirato la vista del Colos-seo... una razza che poté costruire tali mu-ra, doveva già possedere un'importante cul-tura e leggi ordinate…". La descrizione èineguagliabile e di una forza descrittivaunica, da restare scolpita nella mia mentesin dalle scuole elementari, quando la miamaestra (che ancora, non solo per questo,ringrazio) mi impose di impararla a memo-ria. Ferdinand, ultimo di otto fratelli, nac-que a Neidenbur il 19 gennaio 1821, dauna famiglia di pastori luterani ma, consi-derata l'attività lavorativa del padre, con-sigliere di giustizia, visse la sua infanzia

nel castello dei Cavalieri Teutonici, restau-rato per essere adibito ad ufficio giudizia-ri di Marienburg. Egli si iscrisse alla facol-tà di teologia all'università di Konisberg(dove aveva insegnato Kant fino al 1804)ma, poi, si laureò in filosofia. Scriveva liri-che ed insegnava privatamente per mante-nersi. La sua prima opera fu nel 1845 "Wer-domar e Wladislaw" romanzo che riflette lascuola dominante dello Sturm and Drang. Col passare degli anni, la sua predilezionefu però per gli studi classici e latini, così,nel 1852, decise di partire per l'Italia: "Il2 aprile 1852 lasciai la città di Konisberg…il 19 aprile entrai in terra d'Italia…" comeegli scrive nei suoi Diari romani. In Italiarimase sino al 1860, più di venti anni. Trail 1852 ed il 1853 venne in Ciociaria, poi aNapoli, fino in Sicilia. Nel 1860 scrisse"Nelle Puglie", regione che amò molto so-prattutto per la città di Lecce. Gli annisuccessivi a Roma furono per lui molto du-ri: "Vivo completamente isolato, debbo la-

vorar sodo, per mantenermi a fior d'acqua",scriveva il 9 maggio 1854. Il 12 novembre1856, inizia la stesura della sua opera

maggiore: "La Storia della città di Roma nelMedioevo", che vedrà la pubblicazione soloalla fine del 1871.Era finalmente divenuto molto noto e lacittà di Roma per la gratitudine dell'operarealizzata, nel 1876, lo nominò suo citta-dino onorario e fece pubblicare, a sue spe-se, una traduzione dell'opera. Frattanto,nel 1874, Gregorovius era tornato a vivere,

in Germania, a Monacodi Baviera con un fratel-lo ed una sorella an-ch'essi non sposati. Quiiniziò a lavorare perl'Università e per l'Acca-demia bavarese dellescienze. A Roma tornavaa passare l'inverno e laprimavera. Continuavapersino a viaggiare: sispostò in Grecia, in E-gitto, in Siria ed in AsiaMinore, ove ebbe l'ispira-

zione per scrivere "La Storia della città diAtene nel Medioevo". Morì a Monaco di Ba-viera il 1 maggio 1891. Il valore della suaopera di ricerca storica è, oggi, innegabile,anche se, nei suoi scritti, a volte, all'appro-fondimento storico, prevalgono quelli dicarattere letterario. Fu per questo, forse,che il Mommsen (uno dei massimi espertidella storia della classicità romana), si rac-conta, in un incontro nel salotto dellacontessa Lovatelli, sorella del duca di Ser-moneta, nell'ambito di una conversazionesui destini della città eterna lo criticòaspramente. Sembra, infatti, che Gregoro-vius, con molto calore, parlava del Medio-evo romano, ma Mommsen, interrompen-dolo, così gli si rivolse: "Posso darvi unconsiglio? Scrivete una Storia di Roma nelMedioevo". Bisogna considerare, infatti,che, all'epoca, l'opera di Gregorovius eragià stata pubblicata e che Mommsen, cosìdicendo, voleva intendere che la stessa eratutta da rifare. Noi, comunque, dovremoeternamente mostrare gratitudine versochi ha compiuto una così pittoresca de-scrizione della nostra città: "Spuntava ilgiorno, ma il sole era ancora nascosto die-tro ai monti che mi accingevo ad attraver-sare per recarmi ad Alatri… finalmente,dopo aver girato una collinetta, vidi dinan-zi a me questa interessante città ricca displendidi palazzi che dimostrano una fio-rente vita cittadina nel passato. Non avevoancora visto una città di così bell'aspettonei monti del Lazio…".

Avv. Fabio Padovani

EXPO D'ARTE AD ALATRIContinua ad Alatri fino al 30 marzo, presso il circolo TRE GRANA (Via S. Francesco, 14), la mostra col-lettiva d'arte contemporanea ideata da Cristiano Arduini fondatore ed amministratore del gruppo U.S.I.(unione scrittori indipendenti). Il gruppo che su Facebook ha più di 120 membri, ha come obiettivo ilporsi come mezzo di confronto umano e artistico tra persone che hanno la passione per la scrittura crea-tiva e per l'arte, in qualsiasi forma essa si presenti. La mostra è stata inaugurata martedì 16 marzo alleora 21.30, e resterà nel circolo per ben due settimane. Sei un artista, uno scrittore, pittore, fotografo,ceramista? Cosa aspetti ad entrare nel gruppo? Il mondo ha bisogno di te, il gruppo ha bisogno di te,della tua arte, della tua opinione, del tuo sostegno. L'arte è l'unica cosa che permetterà al mondo di ripar-tire, è uno spiraglio di luce in fondo ad un tunnel grigio, un urlo di solidarietà. Condividi con l' U.S.I letue passioni, e invita anche altri artisti. Giuseppe Gatta

Page 18: Gente Comune

Sport18

ASD Aletrium - E' amareggiato edeluso Marco Tagliaferri, il gene-roso presidente dell'Aletrium. Hamal digerito le ultime prestazionidella sua squadra. I verderosa, inquello che doveva essere il meseverità, si sono in pratica sgreto-lati. Fuori in semifinale di CoppaLazio e addio al passaggio garan-tito in Prima Categoria. Passo chepotrà accadere, ormai, soltantocon la vittoria del campionato,ma anche qui le cose si sono digran lunga complicate. E pensa-re che appena due giornate fa si

era parlato di occasione mancataper chiudere i conti. A Torrice an-dava in scena lo scontro al verti-ce e l'Aletrium, ancora prima inclassifica, usciva dal campo con ilrisultato di 1 a 1 valutato comeuna grossolana beffa, visto il ri-gore concesso ai padroni di casa(fu l'arbitro a fine gara a parlaredi clamorosa svista "istintiva"!). Poco male comunque, la vetta erastata mantenuta. E invece è sem-brata essere una mera illusione.

Partita in casa con il Castro esconfitta per 3 a 1. Semifinale diCoppa Lazio, e nuova battutad'arresto per 2 a 0, in una gara incui anche il pareggio sarebbe ba-stato per raggiungere l'agognatafinale. E allora tutti a Monte SanGiovanni Campano per ripartire einvece niente: nuovo ko e sempreper due reti a zero. A sei gare daltermine, vincere il campionato,in altre parole fare ciò che sem-brava scontato, è diventatoun'impresa a dir poco ardua. Alibi? Gli infortuni. Un bollettino

medico infinito. Certo nonche giustifichino tutto l'ac-caduto. Ma partite con addi-rittura undici persone indi-sponibili diventano proibiti-ve, soprattutto visto che legare in questione sono statequelle decisive ai fini dellaclassifica per quanto riguar-da il campionato, e da den-tro o fuori per quel che con-

cerneva il passaggio alla finale diCoppa.Presidente, è forse il periodopiù nero della sua gestione?"Possiamo definirlo così. Certamente è un periodo poco fe-lice. L'eliminazione dalla Coppabrucia moltissimo perché dispu-tare una finale, a prescindere dalfatto che questa avrebbe garanti-to il passaggio di categoria, sa-rebbe stato molto positivo a li-vello d'immagine. E' davvero un

peccato. Oggi come oggi poi nonc'è nemmeno la consolazione delprimato in classifica. Anzi la si-tuazione in campionato è divenu-ta difficile. Le responsabilità so-no da dividere fra tutti quanti:noi come società, allenatore egiocatori".Ha parlato di responsabilità dadividere, ma non pensa che ilfattore sfortuna abbia avutouna forte incidenza?"E' chiaro che a livello societariosi sia analizzato anche questofattore. La sequenza d'infortuni èstata assurda. Con il mister FabioCeci siamo in totale sintonia,consapevoli del fatto che spessosi è dovuti ricorrere alla squadrajuniores per completare la forma-zione. Emblematico il fatto cheprima della partita di Coppa, uncrocevia per noi, abbiamo dovutotesserare due giocatori (Greci eColarossi entrambi svincolati ndr)che sono scesi in campo con unsolo allenamento con la squadra. E' normale poi che ci siano delleconseguenze. Ma questo nondeve sembrarecome la giusti-ficazione a tuttii mali. Abbiamofatto sacrificienormi per a-vere una rosaampia e sembranon sia basta-to. Per queste

ultime sei partite non posso chechiedere diciotto punti".Ecco appunto. Sei gare al termi-ne del campionato. Pensa siaancora possibile u-scirne vincitori?"La situazione non èsemplice come pen-savamo. Avevamo al-lestito una rosa se-condo noi già pron-ta, con qualche ri-tocco, per lottare nelprossimo campiona-to di Prima. Riteniamo ancora a-desso che la squadra al completoabbia questo tipo di valore. Poi ilcalcio non è matematica e pur-troppo lo stiamo testando sullanostra pelle. Speriamo di recuperare qualcunoe di vincerle tutte da qui alla finedel campionato e sperare che lealtre rallentino. Alla fine siamodistanti solo tre punti dal verticee per forza dobbiamo crederci".Sarebbe bello anche per il pub-blico. In casa e in trasferta la

squadra è sempre sostenuta. "Devo dire che per noi è un moti-vo di orgoglio. Anzi colgo l'occa-sione per ringraziare tutti i nostri

sostenitori.Aver riportato la gente allo sta-

dio fa molto piacere. Certo ora le ultime prestazioninon sono state all'altezza dell'af-fetto che ci regala la gente, masperiamo comunque di ripagarlinel migliore dei modi". E il modo migliore sarà sicura-mente provare a vincere.

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Tagliaferri: "Vincere il campionato è ancora possibile"

Giovannetti con i presidenti Marco eGiorgio Tagliaferri

Isola del LiriI biancorossi, per via della sosta, nonsono scesi in campo nell'ultimo turno dicampionato. Uno stop quanto mai salu-tare potremmo definirlo, visto che i ra-gazzi di Sandro Grossi hanno racimolatosolamente un solo punto nelle ultime

quattro giornate. Normale una pausa vistala grande rimonta effettuata dagli isolani,ma i soli due punti di vantaggio al cospet-to della zona play out chiedono una pron-ta ripartenza per evitare brutte sorprese.

CassinoSogno play off per il Cassino caro al pre-sidente Clodomiro Murolo. La sosta, inquesto caso, non può considerarsi giun-ta al momento adatto. Gli ultimi due suc-cessi con Gela e Igea hanno rivitalizzatol'ambiente e proposto ai tifosi nuove a-mbizioni: il settimo posto nella gradua-toria, a solo due lunghezze di distanza

dalla quinta posizione che garantirebbegli spareggi per il salto di categoria, ren-derà appassionante il rush finale per ilCassino.

MoroloI biancorossi scendono malinconicamen-te all'ultimo posto in classifica. La scon-fitta di misura in quel di Latina ha rele-gato i biancorossi di mister Castiello inuna situazione disperata. A sette giorna-te dal termine lo spettro retrocessionetiene in ansia i lepini. La salvezza, alme-no quella diretta, sembra davvero irrag-giungibile.

BovilleForse ancora scottati dalla pesante scon-fitta rimediata in semifinale di CoppaItalia (1 a 5 alMontorli contro ilMatera), i ragazzidi mister Perrottisono scivolati dinuovo tra le muraamiche contro ilCynthia Genzano,complicando dimolto i piani perla salvezza. Oggi ilBoville è in pienazona play out.

Il Punto sulle Ciociare

I tifosi dell’Isola Liri

Perrotti allenatore del Boville

La formazione dell'Aletrium

Pagina a cura di:Riccardo Strambi

Page 19: Gente Comune

Sport 19

Il Veroli Basket monitora le "nuove leve" e guarda al futuroCon la due giorni di Veroli (Fro-sinone, 8/9 marzo) si è chiusa lafase di preparazione al Campio-nato Europeo della Nazionale Un-der 20 maschile. Coach Pino Sa-cripanti fa il punto della situazio-ne dopo l'ultimo raduno stagio-nale e prima di diramare i 24 no-minativi che faranno parte dellalista FIBA. "Questo era l'ultimo raduno -conferma il coach - e nell'arcodella stagione abbiamo visto tan-ti giocatori. Tutti i raduni che ab-biamo fatto ci sono serviti moltoper monitorare tutti i ragazzi etenerli sotto osservazione primadi compilare la lista FIBA. Questavolta a Veroli abbiamo visto perla maggior parte dei giocatoriche erano già stati con noi neglialtri raduni ed è stata un'occasio-ne utile per avere ulteriori indi-cazioni. Naturalmente seguiremoancora questi ragazzi, sia duran-te la loro attività normale sia alleFinali Nazionali Under 19 a Bo-logna. C'è ancora tempo per deci-dere ma ho le idee chiare". Per laprima volta in azzurro, e per laprima volta di nuovo a Veroli, An-drea Trinchieri è il nuovo assi-stente di Pino Sacripanti. Nella

città ciociara Trinchieri ha lascia-to uno splendido ricordo, conqui-stando la prima, storica, CoppaItalia di Legadue lo scorso annoa Cremona proprio contro la Va-noli Soresina prima di trasferirsia Cantù. "Sono tornato a Veroli

con molto piacere - ammetteTrinchieri - e sono stato accoltoalla grande. Per quanto riguardala mia avventura in azzurro devodire che sono proprio orgogliosoper questa chiamata. Ci arrivotardi ma credo che tutti debbanodare il loro contributo per aiuta-re la Fip e le Nazionali. E' unapiccola goccia nel mare, è vero,

ma se tutti mettessero la lorogoccia avremmo un gran belmare. Durante queste intense se-dute di allenamento ho percepitoun buon clima e una grande di-sponibilità da parte di tutti i ra-gazzi. Sono lusingato per questo

incarico e ho accettato subitocon grande spirito". Il raduno diVeroli, così come quello di Ca-serta lo scorso mese (8/9 feb-braio) rientra nel programma"Convoca la Nazionale", che offrel'opportunità di ospitare le rap-presentative nazionali a tutti co-loro che intendono farne richie-sta. Angelo Barnaba, responsabi-

le del Settore Squadre NazionaliMaschili, sottolinea come il radu-no si sia svolto nel migliore deimodi: "Anche Veroli ha convoca-to la Nazionale! Come già acca-duto a Caserta anche qui in Cio-ciaria ci siamo trovati benissimoe tutto si è svolto per il meglio,nonostante le condizioni climati-che avverse e la neve che è cadu-ta copiosa per tutta la giornatadi martedì. Abbiamo poi respira-to un clima di festa per la recen-te conquista, da parte della squa-dra di casa, della Coppa Italia diLegadue. Un modo in più per fe-steggiare con l'arrivo della Na-zionale Under 20. L'iniziativa delSettore Squadre Nazionali Ma-schili, dunque, prosegue e lo facon successo. Un ringraziamentosentito va da parte nostra allasocietà e a tutti coloro che han-no reso possibile questa duegiorni. Colgo di nuovo l'occasioneper invitare tutti ad aderire allanostra iniziativa".Questi i convocati al raduno diVeroli:1. Biligha Paul Stephane (90,200, C U.C.C. Casalpusterlengo) 2. Casella Andrea (90, 196, A,Pentagruppo Ozzano)

3. Cervi Riccardo (91, 212, C,Trenkwalder Reggio Emilia) 4. Ceron Marco (92, 192, G,Umana Reyer Venezia) 5. Crotta Stefano (90, 208, C,Acegas Trieste)6. De Fabritiis Antonio (90,190, G, Stella Azzurra Roma) 7. Fontecchio Luca (91, 200, A,Canadian Solar Bologna) 8. Giampaoli Andrea (90, 180,P, Romana Chimici Anagni) 9. Loschi Federico (90, 195, G,Cartiere Riva Del Garda)10. Mariani Leonardo (90, 193,G, Basket Cecina) 11. Martone Raffaele (90, 208,C, Nuove Frontiere S. Antimo)12. Paci Paolo (90, 205, C,Valenza Basket) 13. Panzini Lorenzo (90, 188, P,Sigma Barcellona) 14. Pascolo Davide (90, 200,A/C, Snaidero Udine) 15. Pugliese Davide (91, 188, G,Tiber Basket Roma) 16. Rambaldi Stefano (91, 194,G, Tiber Basket Roma) 17. Sanguinetti Giacomo (90,185, P, Pentagruppo Ozzano) 18. Santiangeli Marco (91, 194,G, Fileni Jesi)

... e la “Prima Veroli” bissa in Coppa Italia

La Prima Veroli festeggia

VEROLI - L'eco della bellissima vittoriacontro l'Enel Brindisi nell'ultimo atto diFinal Four di qualche giorno fa tarda anco-ra a spegnarsi, e in casa Prima continuanoi festeggiamenti per un traguardo storicoche rimarrà per sempre nei cuori e nellamente dei tifosi giallorossi che hanno assi-stito alla gara sugli spalti del PalaSerradi-migni di Sassari, e di tutti coloro, invece,che hanno assistito al match di fronte aglischermi televisivi. Rossi e compagni han-no regalato agli appassionati verolani del-la palla a spicchi, prima di tutto, ma anchea tutti gli appassionati della provincia,un'altra fantastica impresa, aggiungendoalla coppa dello scorso anno conquistatasul parquet di Cremona, un altro trofeo cheaggiunge ancor più prestigio all'avventuratra i professionisti della piccola PrimaVeroli. Un trofeo che va visto anche nel-

l'ottica di stimolo in più in una stagioneche deve ancora decollare del tutto perquanto riguarda il campionato, e che daquesto momento in poi, potrebbe regalareai giallorossi la carica giusta per risalire laclassifica, puntando alla migliore posizio-ne possibile in chiave play off e conti-nuando a cullare qualche sogno nascostodi primato se i risultati delle concorrentidovessero essere favorevoli.A tornare a mente fredda sul match delPalaSerradimigni di Sassari, è coach Mas-simo Cancellieri, che non nasconde comequesta vittoria possa essere molto utilesoprattutto in termini di carica per i suoiragazzi. "Una vittoria di prestigio - spiegaCancellieri - per la squadra, ma soprattuttoper la società, per la tifoseria che ci haseguito fino in Sardegna e per tutti coloroche hanno i colori giallorossi nel cuore. Una affermazione che ci permette di guar-dare al proseguio della stagione con grandefiducia, consapevoli che possiamo giocarce-la contro chiunque, e che nel campionatotutto può ancora succedere". Una affermazione che permette sicuramen-te di poter lavorare più tranquilli: "Sicu-ramente, anche se devo dire che negli ulti-mi due mesi abbiamo comunque lavorato inmaniera tranquilla, e la squadra ha semprecontinuato a lavorare per il proprio obietti-vo. Quello cioè di un campionato di vertice,nel quale, in maniera abbastanza fisiologi-ca, ci siamo ritrovati con una serie di scon-fitte che hanno un pò frenato la splendidacorsa del girone d'andata, anche se devo di-re che in molti casi le sconfitte sono arriva-te soltanto per degli episodi".

Cancellieri torna poi all'analisi tecnica del-la finale di Final Four contro l'Enel Brin-disi: "Siamo stati bravi a leggere la partitain corso d'opera, adattandoci ad una difesaa zona che in una fase del match ci ha mes-so abbastanza in difficoltà. Brindisi infattiè stata bravissima a preparare la sfida a-dattandosi ai nostri giochi. Nella seconda parte di gara, però, mante-nendo comunque sempre un ottimo atteg-giamento difensivo, siamo riusciti ad attac-care meglio, costruendo tiri sempre moltobuoni, e facendo muovere la zona. Nel complesso comunque, la partita controBrindisi, anche se va considerata come unagara a se in una manifestazione completa-mente diversa dal campionato, mi ha per-messo di vedere degli ulteriori passi avantirispetto alle settimane scorse, con la squa-dra che riesce a mettere sul parquet un gio-co sempre più strutturato. Questo è statopossibile anche grazie ad un metro arbitra-le più equilibrato che ci ha permesso di gio-care a pallacanestro".Tra le note liete la conferma di Gatto adottimi livelli dopo il rientro dall'infortunio,e la buona prestazione di Nissim: "Perquanto riguarda Gatto, al momento dell'in-fortunio avevamo annunciato quanto sa-rebbe stata deleteria la sua assenza e ilcampo lo ha dimostrato. Ivan è stato utile dal punto di vista offen-sivo, ma soprattutto quando è stato il mo-mento di chiudere la partita. Nissim, inve-ce, ha fatto semplicemente il suo, in uncampionato nel quale è chiamato a darciuna mano soprattutto dal punto di vistaoffensivo, e a riavvicinarsi il prima possibi-

le agli standard di gioco del girone d'anda-ta. Le prestazioni di Nissim e Gatto, comun-que, una ottima notizia, soprattutto se siconsiderano i problemi fisici al piede di Dra-

per e la serata non eccezionale di Hines,limitato dalla difesa a zona e dalla grandefisicità dei lunghi avversari".Per ultimo da parte del tecnico verolano,una considerazione sull'ambiente trovato aSassari: "Oltre a ringraziare tutti i tifosigiallorossi che ci hanno seguito fino inSardegna, un plauso va a tutto l'ambientesassarese e agli splendidi tifosi della Di-namo, che nella finale ci hanno sostenutoalla grande. Sinceramente sembrava di giocare nelnostro palazzetto, e questa è stata vera-mente una bella dimostrazione di affetto"

Ivan Gatto

Marco Rossi

Pagina a cura di:Carlo Capone

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Nel 2010 la moda chic del griffato non ve-ste solo gli adulti ma anche i bambini, perla gioia di tutte le mamme che "se lo pos-sono permettere". Dopo Pitti Immagine Bimbo, l'evento modapiù importante dell' anno, in Aprile inizianonuovi casting per bambini aspiranti modellie fotomodelli e per apparizioni in Tv. Da qualche anno le grandi aziende di abbi-gliamento come Alviero Martini, Blumari-ne, Cavalli ed altre stanno investendo nelsettore "moda bimbo" creando collezionidi altissimo livello. Ad esempio la griffe diabbigliamento Burberry, per la collezionebambino autunno/inverno 2010, proponeun abbigliamento a dir poco "Regale":giacche trapuntate, trench e cappottimontgomery con stoffe di grande pregioadottando uno stile ed un taglio da adul-to. Forse non sempre queste collezioni ri-sultano adatte ai bambini che amano gio-care con la terra! Considerando che il bambino cresce infretta è davvero necessario acquistare una

giacca da 200 euro … che durerà forse unmese? Sempre più spesso vediamo mammeche pur di vestire il figlio griffato fanno isalti mortali per arrivare alla fine del me-se! In provincia di Modena, nella città di

Carpi arriva il Baby Boom un negozio dell'usato con le grandi firme a prezzi straccia-ti, una sorta di "boutique per i più picco-li". Tra le mamme è iniziata una vera e

propria competizione a chi veste il propriobimbo più griffato, non pensando alle con-seguenze che possono essere negative perlo sviluppo e la crescita dello stesso. AnnaOlivieri Ferraris, docente di psicologia del-lo sviluppo dice: "i figli sono usati dai ge-nitori come status symbol e finché i bam-bini sono piccoli non colgono questo a-spetto, ma quando crescono, diventa noci-vo; questa corsa alla firma già a 4-5 anni,porta ad una competizione tra compagniche non è sana". I bambini si vestono sempre più da adultie gli adulti sempre più da bambini! Capitaspesso di vedere mamme e figli a passeg-gio vestiti in modo identico. I più piccoli sin dalle scuole elementarifanno i capricci per avere le scarpe all'ul-timo grido e la giacca alla moda! L'abitoanche per i più giovani crea le differenze edefinisce già, fin dalla tenera età, la diver-se classi sociali. Il Ministro dell' istruzione Gelmini proponedi risolvere il problema della disuguaglian-

za, suggerendo il reinserimento dei grem-biuli. Le mamme pur di non rinunciare allagriffe li acquistano firmati; ampia è lascelta: dai Gormiti alle Winx ed Hello Kit-ty, con prezzi che variano dalle 17 alle 25euro a capo. Sono molte le manie dei geni-tori legate al culto dell' apparire che crea-no dibattito: nel talk show di Raitre "TA-TAMI" si è discusso dei genitori che spin-gono i figli nel mondo della moda e dellatelevisione per "visibilità sociale". Ospite della trasmissione la nota tata LuciaRizzi del programma "S.o.s. Tata", ha rife-rito di una sua esperienza con una Baby-star che ha dovuto sottoporsi alle tensionie delusioni derivanti da un mondo in cui l'immagine di bambina viene stravolta contrucco appariscente e vestiti da adulto.Lucia chiude il discorso dicendo: "I bambi-ni devono essere bambini"! Il "bimbo griffato" è diventato oggetto ditendenza necessario per chi? Per le mamme?

Erika Rossi

Moda & Cinema

I bambini vestono griffato: giusto o sbagliato?20

“IL CINEASTA”Film, cortometraggi, anteprime e interviste…

RUBRICA

Che il regista Tim Burton prima opoi realizzasse un film basato suAlice, la creatura del reverendoCharles Lutwidge Dodgson (Car-roll era il suo pseudonimo) , eraprevedibile. Per entrambi la spin-ta creativa iniziale é trasformare

i propri sogni e le proprie fanta-sie in qualche cosa di "reale", inparticolare le fantasie e gli incu-bi dell'infanzia. Insieme alla sce-neggiatrice Linda Woolvertonhanno unificato i due libri Alicenel paese delle Meraviglie e Attra-verso le specchio e quello che Ali-ce vi trovò, e dopo una breve in-troduzione in cui la protagonistaè ancora bambina, con un repen-tino cambio di scena la ritrovia-mo bella ventenne, che la madreha ceduto ad un ricco commer-ciante insieme alle attività eco-nomiche del defunto marito, pro-mettendola in sposa al cicisbeoerede della nobile famiglia. PeròAlice (Mia Wasikowska) è ancoralegata al fantastico Sottomondo

e pianta tutti in asso nel belmezzo della festa di fidanzamen-to per seguire Bianconiglio. Attraverso un buco sotto un albe-ro precipita nel Sottomondo e siritrova nel mezzo della lotta trala testa ad uovo Iracondia, la Re-

gina Rossa (una maestosa HelenaBonham Carter) e la sorella Mi-rana, la Regina Bianca (una stati-ca Anne Hathaway). E' l'eterna lotta tra il Bene e ilMale ma questa volta si finisceper preferire i colori, anche ec-cessivi della Regina Rossa, le sueisterie, la sua corte di freaks fin-ti, che si imbruttiscono per com-piacere la loro sovrana e non far-la sentire diversa, l'alternanza trasimpatie e repentine minacce didecapitazione all'accecante nito-re del Regno della Regina Bianca,così fintamente buona nel suonon poter far male costringendoperò Alice a violare la propria in-dole uccidendo il drago Jabber-wocky (Ciciarampa), paladino

della sorella Iracondia. Carroll usa abbondantemente ilnon-sense, i giochi di parole e leinvenzioni linguistiche, a voltedifficili da rendere in italiano,per mettere in discussione il sen-so della realtà, anche di quellache si può trovare alla fine di unatana di coniglio o dietro unospecchio. Cerca di mettere in cri-si il mito dell' ordine e della mo-ralità inseguito dalla società vit-toriana perché, come ci insegna-no i sogni e le fantasie dei bam-bini, c'è sempre qualcosa chesfugge alla nostra ragione. Questa che è una delle storie incui sono più presenti i riferimen-ti psicoanalitici, così piena disimboli, e questa massa di mate-riale ha finito per mettere in dif-ficoltà la vena creativa di Burtonche però riesce ad emergere ditanto in tanto. Come all'inizio quandoAlice bambina confes-sando al padre quelloche lei crede un incu-bo, ma non è altro cheil ricordo delle sue av-venture nel Sotto-mondo, gli chiede: "Pa-pà, mi sta dando divolta il cervello?", e luirisponde: "Sei comple-tamente matta. Non cisono dubbi" e prose-gue: "ma le personemigliori sono semprepazze! "è il registastesso che si confessa.

L'interrogatorio della Regina Ros-sa dei ranocchi camerieri è unadimostrazione di quello che pote-va essere tutto il film. ll racconto si impenna quandoentra in scena il Cappellaio Mat-to, interpretato dal compliceJohnny Depp, che fa da guida adAlice nel suo viaggio nel Sot-tomondo, che diviene un vero eproprio percorso iniziatico nellafase di passaggio dall'infanzia al-l'adolescenza e poi veros la giovi-nezza. La sua interpretazione èsuperba, la sana follia si espandee permea tutta la storia, fino alpasso finale di demidanza, trentasecondi che valgono gran partedel biglietto. Prezzo che poteva essere più bas-so se si fosse mantenuto il forma-to originale e non si fosse gonfia-ta la pellicola ad un 3D che ri-sponde più ad esigenze modaiole

e commerciali, che la Disney nonpoteva lasciarsi sfuggire, rispettoa vere e proprie esigenze artisti-che. Esigenze che avrebbero unaresa migliore ad esempio nellabattaglia tra gli eserciti di carte. Il Sottomondo così cupo e goticorimane lontano da altre opere diTim Burton come la Sposa Cada-vere o Nightmare before Chri-stmas. Dei racconti originali ri-mane la figura femminile di Alice,protofemminista pronta a riaffer-mare la propria indipendenza piùvolte, fino al finale in cui la suapartenza per conquistare i nuovimercati commerciali della Cina,che da una parte sono un imme-diato richiamo alla realtà contem-poranea, ma sono essenzialmenteun ultimo sberleffo al ruolo con-formista della donna nell'oppri-mente Inghilterra vittoriana.

Alfredo Salomone

L'ALICE di Tim Burton tra sogno e commercio

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di Davide Strambi

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Il 112 - Il Parlamento europeo ha lanciato in que-sti giorni una campagna per aumentare la consa-pevolezza del cittadino sull'uso del 112: è il nume-ro unico europeo di emergenza. Ovunque vi trovia-te in Europa qualcuno risponderà alla vostra chia-mata d'emergenza (ambulanza, pompieri o poli-zia). Questo numero si può chiamare da qualsiasitelefono in Europa (da rete fissa, inclusi i telefonipubblici e da cellulare), gratis, 24 ore su 24 e 7giorni su 7.Si può chiamare per ogni emergenza (malore,incendio, furto) che richieda l'intervento di un'am-bulanza, dei vigili del fuoco o della polizia. Non sichiama il 112 per ottenere informazioni sul traffi-co, sul meteo o per informazioni e richieste gene-riche. Quando il numero viene chiamato un opera-tore qualificato in grado di rispondere in più lin-gue risponderà alla vostra chiamata. L'operatoregestirà la vostra richiesta direttamente o vi mette-rà in contatto con il servizio competente (l'ambu-lanza, i vigili del fuoco o la polizia). Fornite il vostro nome, indirizzo e numero di tele-

fono. L'identificazione del richiedente è necessariasoprattutto per evitare che uno stesso incidentesia segnalato due volte.L'Ice: (sigla inglese In case of emergency, cioè Incaso di emergenza) Si tratta di dare ai soccorritori la possibilità di uti-lizzare un numero inserito nel cellulare per metter-si in contatto con una persona di riferimento,quando la persona soccorsa non sia in grado di far-lo. Si inserisce nella rubrica del cellulare la perso-na da contattare in caso d'urgenza sotto la sigla"Ice". Nel caso in cui vi fossero più persone dacontattare, si può utilizzare la definizione Ice 1,Ice 2…. Per i soccorritori chiamare quel numero diventa unmodo veloce e sicuro per avere informazioni sani-tarie importanti in quel momento: per esempio ilgruppo sanguigno, eventuali malattie, allergie delferito ai farmaci. Le informazioni sarebbero dateda una persona che conosce bene chi ha avuto l'in-cidente, scelta in anticipo come riferimento.

Paolo Fiorenza

112 e Ice: numeri di emergenza

Dalla parte della...

La riconciliazione dei coniugi: volontà di“ricostruire” il consorzio familiare

La riconciliazionetra i coniugi com-porta la cessazio-

ne dello stato di separazione esistente(come nel caso di separazione consensualeo giudiziale) o impedisce che esso si cosi-tuisca allorquando i coniugi abbiano giàinstaurato il relativo procedimento.La riconciliazione presuppone la necessariasussistenza dell'"animus conciliandi", ossiail proposito di riprendere la convivenzacon carattere di continuità, ma anche lavolontà di perdonare l'eventuale tortosubito, di dimenticare il passato per pen-sare solo all'avvenire, di vivere in concor-dia ed armonia duratura al fine di ripristi-nare il consorzio familiare.La volontà deve essere certa, non equivo-ca, non coartata, caratterizzata dall'obliodelle offese sofferte, sorretta dalla fermaintenzione di restituire, alla vita familiare,

quella comunione spirituale e materialevenuta a cessare con la separazione.Non è sufficiente l'espressa speranza ol'auspicio di una riconciliazione, né il ripri-stino di una convivenza a scopo sperimen-tale, ma è necessario che i coniugi abbia-no manifestato, espressamente o con com-portamenti inequivoci, la volontà di ripri-stinare quella comunione di intenti cherappresenta il fondamento del vincolo ma-trimoniale, nel rispetto dei diritti e doverireciproci. Per di più, la Cassazione affermache "i saltuari rapporti sessuali intervenu-ti tra i coniugi in discordia, non accompa-gnati o seguiti da manifestazioni concretedi perdono o di affetto, non possono averevalore ed efficacia di riconciliazione per-chè, di per sé, non idonei a dare la provadella volontaria ripresa della convivenzaspirutale e materiale". Una volta "rico-struito" il consorzio familiare, "la separa-

zione può essere pronunziata nuovamentesoltanto in relazione a fatti e comporta-menti intervenuti dopo la riconciliazione". In particolare, deve trattarsi di fatti didiversa indole rispetto a quelli già verifi-catisi prima della riconciliazione oppure diilleciti commessi dal coniuge prima dellastessa e non conosciuti dall'altro.I fatti anteriori alla riconciliazione, per-tanto, assumono rilievo in quanto essicostituiscono la dimostrazione incontro-vertibile del perdurare di una condotta il-lecita. Occorre, dunque, che tra i fatti an-teriori e quelli posteriori si possa stabilireuna continuità.Peraltro, il perdurare della convivenza, do-po il fatto che giustifica la separazionepersonale, non costituisce riconciliazionese le particolari contingenze portino ad e-scludere che il coniuge abbia accettato lacondotta illecita dell'altro.

Infatti, uno dei momenti più drammaticidel conflitto coniugale si ha quando i co-niugi si adoperano affinchè, il mondo e-sterno, abbia la percezione che, superatoun momentaneo dissidio, la loro vita co-niugale prosegue regolarmente, ma, di fat-to, è irrimediabilmente compromessa. Pertanto, la coabitazione, di per sé, nonpuò essere ritenuta come presunzione delpersistere dell'affectio coniugalis e, tantomeno, di una avvenuta riconciliazione.Di contro, per attribuire efficacia all'inter-venuta riconciliazione, non è essenzialeche i coniugi abbiano ripreso la conviven-za ove ciò non possa avvenire per motividi forza maggiore e, comunque, per tuttequelle cause che non integrano la violazio-ne dell'obbligo della coabitazione.

Avv. Angela Rossi Mediatrice familiare

[email protected]

SOS CONSUMATORI

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Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Direttore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Filippo Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci - Carlo Capone - Mariella Minnucci

Paolo Fiorenza - Bruno Sbaraglia - Riccardo StrambiAndrea TagliaferriHanno collaborato

Angela Rossi - Patrizio Minnucci - Fabio Padovani Alberto Cianfrocca - Chiara Camperi - Daniela Caliciotti

Erika Rossi - Franco Malandruccolo - Giuseppe Gatta Alfredo Salomone - Davide Strambi - Daniela Pagliaroli

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 22/03/2010

SPAZIO INPSCIG in derogaTra tutti le misure create l'anno scorso per fronteg-giare la grave crisi economica, ci fu l'estensione del-la CIG anche alle imprese "non cassintegrabili" edetta quindi in deroga. Inoltre si estendeva la coper-tura anche ai lavoratori apprendisti di tutti i setto-ri. In seguito all'introduzione di questo strumento la

ditta deve avanzare due richieste: una di CIG normale per i dipen-denti a tempo pieno, part time ecc.; un'altra richiesta di CIG in dero-ga va prodotta per gli apprendisti. Dopo l'accordo con le parti socia-li e la Regione, l'INPS provvede al completamento della pratica ed alpagamento. Con il software DigiWeb si è implementato il colloquiotra l'INPS e le aziende beneficiarie di CIG in deroga con pagamentoanticipato, consentendo alle aziende di comunicare in via telemati-ca le dichiarazioni di immediata disponibilità (DiD) dei lavoratori,che è tra i requisiti essenziali per la fruizione del beneficio. Speriamoche ciò consenta una veloce erogazione della CIG in deroga ai pur-troppo tanti lavoratori in attesa nella nostra Provincia.

Alfredo Salomone

Page 22: Gente Comune

Almanacco22

Svogliatamenteti avvicinial tuo postoti paganoper questonon dimenticarloprendimisostanza amorfaquale sonotrasformamiuniscimiseparamitrattamiaccrescimi

con tecnichechimichesconosciuteproducimifai in modoche non perdadi nuovoun piederestandoimpigliatonella ruotadella casadel mulino bianco

Marvin Threepwood

E' un'ironia pungente, metallica, che ben si addice al tema centrale, il filo conduttoredella poesia. Il processo di alienazione dell'uomo occidentale, imprigionato nei proce-dimenti diretti ed indiretti, di una selvaggia produzione industriale, viene descritto co-me un sacrificio, una sorta di offerta di se stessi alla struttura dominante. L'Uomo di-venta, egli stesso,materia, bene di consumo, pronto ad essere violato, trasformato, po-tenziato. L'amarezza del testo si stempera, però, nel finale, degno di un motto di spi-rito. Una battuta cinica, dove i finti piaceri del processo capitalistico (Il Mulino Bian-co) vengono descritti nella loro reale consistenza: una trappola dentro la quale è faci-le rimanere impigliati. M.M.

Procedimenti industrialiVERSI inVERSI

Salute e PrevenzioneRUBRICA

Per sorreggere ed accogliere il nostro cor-po durante il sonno e rispondere corretta-mente alle sue sollecitazioni il materassodeve lavorare assieme alla rete che gli fada supporto. Anche il migliore dei mate-rassi non rende al meglio se appoggiato suun piano inadatto o scadente. Oggi, pressoché scomparsa la rete metalli-ca, soggetta a cedimenti, è diventata diuso comune questo tipo di rete con le do-ghe in legno, materiale naturale ed ela-stico. La rete a doghe in legno assicura latraspirabilità del materasso e la circolazio-ne dell'aria. È adatta a tutti i tipi di mate-rassi. Le doghe presentano una flessibilitàindipendente, sono resistenti, elastiche,silenziose e si adattano perfettamente allesollecitazioni del materasso, garantendoun sostegno corretto alla colonna verte-brale. In particolare, studiata per adeguar-si al peso e alla struttura di ogni persona,la Rete in Doghe di faggio è realizzata inlegno multistrato stagionato, trattato conolii, essenze naturali, verniciata ad acquae cera d'api. La flessibilità delle doghe, curvate colvapore, e gli ammortizzatori in materialenobile di caucciù, conferiscono il massimocomfort adattandosi all'anatomia sia delcorpo che della colonna vertebrale. Esistono in commercio diversi tipi di legnocon cui si realizzano queste reti quali adesempio il pino rosso, la betulla, l'abete. Ma per questo tipo di rete il miglior legnoè i faggio poiché è quello che meglio rie-sce a conferire elasticità alla struttura diappoggio del materasso, ha una durata neltempo e può essere lavorato in strati so-vrapposti con una stagionatura che lo ren-de davvero indistruttibile.

Grazie poi allo straordinario sistema "Pro-gressive Support System" di spinte siner-giche e contrapposte, il piano letto puògodere di un'elasticità e di una flessibilitàprogressiva proporzionale al peso corpo-reo, previene e contrasta le posture scor-rette, garantendo il sostegno ottimale a-deguandosi al peso e alla struttura di ognipersona. Alcuni tipi di portadoghe sono ad ampiaorientabilità verticale e orizzontale per ilmiglioramento del sostegno e l'adatta-mento alla morfologia del corpo disteso, epossono essere realizzati in materialinobili ad elevata tecnologia che manten-gono inalterate nel tempo le caratteristi-che di elasticità e maggiore flessibilità. A differenza dei portadoghe tradizionali,fissati all'interno del telaio, i portadoghein caucciù sormontano la struttura peri-metrale e sono lasciati liberi di oscillaremantenendo costante la flessibilità su tut-to il piano letto. Talvolta, l'area spalla è dotata di specialiportadoghe ad elevata flessibilità per unmaggior comfort durante il riposo e di unapposito incavo nel telaio che favorisce ilmovimento verticale dei portadoghe. Con semplici cursori, inoltre, è possibileregolare la rigidità dell'area lombare otte-nendo un sostegno personalizzato in basea peso e posizioni del riposo.Per le doghe ortopediche elettriche e ma-nuali, oltre al legno viene utilizzato l'allu-minio, materiale che non interferisce inalcun modo con l'equilibrio elettromagne-tico naturale. Le elettriche, poi, sonodotate di 2 silenziosissimi motori a bassatensione con dispositivo di emergenza incaso di mancata elettricità.

Quindi, anche la rete, in unSistema di Riposo sanita-rio, concorre alla ottimizza-zione della postura e alsano riposo poiché in ar-monia con materasso, rie-sce a svolgere, come accen-nato, alcune importantifunzioni quali l'aereazionedel piano di riposo, poichéle doghe possono essererealizzate su piani diversi diallineamento, la correttacurvatura che segue l'anda-mento della colonna delsoggetto, la adeguata egiusta stabilità generale.

A cura del Prof. Alfredo Trocciola (consulente per il benessere)

La rete in doghe di faggio

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The English Corner

Rubrica a cura di Daniela Pagliaroli

Campioni Provinciali FIDS per due anni consecutiviLe ragazze allenate da Barbara Fanfarillo e Dario Frasca

si sono riconfermate le miglioriALATRI - Bis consecutivo per la scuoladi danza ASD "A Tempo di Danza" (as-sociata RAFF Dance) de La Fiura cheper il secondo anno di fila ha vinto ilCampionato Provinciale FIDS (Federa-zione Italiana Danza Sportiva) nelle trecategorie Under 11 amatoriale, Under15 Amatoriale, Under 21 Agonismo nel-le finali che si sono svolte il 31 gen-naio scorso a Colfelice.

Ancora un notevole successo per queste ragazze che grazie all'impegno dei due inse-gnanti Barbara Fanfarillo e Dario Frasca sono sempre al vertice in provincia di Frosino-ne. I complimenti della redazione di Gente Comune. A.T.

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Extras - Di tutto di più 23Salute e malattia psicosomatica L’OTTOVOLANTE

Rubrica "sui generis" di letteratura, a cura di Franco Malandruccolo

Gianrico Carofiglio è l'autore italiano più affermato nel genere del cosiddetto "thril-ler legale". I suoi romanzi nascono dall'esperienza accumulata in anni di attivitàcome magistrato. È stato tradotto in sedici lingue e ha venduto milione di copie intutto il mondo. Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra

il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegantestudio, nuovi collaboratori, una carriera bril-lante - e la solitudine venata di malinconiadelle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consuetosenso dell'umorismo, la musica, i libri e le sur-reali conversazioni con il sacco da boxe, nelsoggiorno di casa. Tutto inizia quando un collega gli propone unincarico insolito: cercare gli elementi per darenuovo impulso a un'inchiesta di cui la procurasi accinge a chiedere l'archiviazione Manuela,studentessa universitaria a Roma, figlia di unaBari borghese e opulenta, è scomparsa in unastazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopoun fine settimana trascorso in campagna congli amici. Guerrieri esita ad accettare l'incarico, più a-datto a un detective che a un avvocato. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a

studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell'inchiesta. Tra questi, la mi-gliore amica di Manuela, Caterina...La maestria di Carofiglio, non è necessario ripeterlo, è davvero grande: sa tracciarepersonaggi e storie in poche pagine, con poche parole. Certamente possiede in pieno la materia giuridica e di certo ha memoria di tanti casiche nella sua professione ha dovuto esaminare, ma è lo scrittore Carofiglio più che ilmagistrato, che si ammira in ogni romanzo.

Le perfezioni provvisoriedi Gianrico Carofiglio

Nel corso del Novecento, me-dicina e psicologia hanno cer-cato di individuare dei puntidi convergenza, traendo be-

neficio l'una dall'altra e integrando anchemolti apporti da discipline orientali nonspecificatamente mediche o psicologiche(meditazione), ma di indubbio effetto sullapartecipazione di chi vi si avvicina. La me-dicina ha introdotto il concetto di psicoso-matica, a lungo ambiguo e mal definito;ora è condiviso in quanto mette in relazio-ne eventi esterni recepiti stressanti dalsoggetto e predisposizione alla malattiadel corpo, con predilezione per il cosiddet-to organo bersaglio. Storicamente l'aiutoalla medicina viene da un medico, S. Freud,che alla fine del XIX secolo ipotizza un'ori-gine psichica del sintomo fisico: la conver-sione isterica e la nevrosi d'angoscia. Moltissime le ricerche nei decenni successi-vi e i contributi da approcci diversi (Ale-xander, Lowen e la bioenergetica, l'omeo-patia, l'agopuntura, etc.), è tuttavia lo stu-dio delle emozioni e dello stress che portaalla definizione del ruolo dell'ambiente,degli eventi e della percezione dell'indivi-duo rispetto alla predisposizione alla ma-lattia. Attuale è la concezione che la ma-lattia crea disagio psichico e che, vicever-sa, il disagio mentale può portare alla pa-tologia fisica. Vengono considerati psicoso-matici: i disturbi dell'alimentazione, i di-sturbi a carico dell'apparato digestivo, delsistema cardiovascolare, i disturbi del si-stema respiratorio, i disturbi a carico dellacute, dell'apparato muscolo-scheletrico,dell'apparato urogenitale, i disturbi a cari-co del sistema endocrino.I fattori che determinano la salute sonomolteplici e quasi tutti sotto il locus ofcontrol individuale, in un'ottica di cambia-mento e di crescita:1 Fattori individuali: biologici, comporta-mentali, psicologici.

2 Fattori familiari: tra i quali la soliditàdella struttura familiare, l'entità del soste-gno emotivo.3 Fattori socio-economici: tra i quali l'ac-cesso alle cure sanitarie e la loro adegua-tezza, le condizioni di lavoro, l'alimenta-zione, etc.4 Fattori culturali: convinzioni sulla salute,attività sociali, abitudini e pratiche sessuali.5 Abitudini di consumo: pubblicità, costi edisponibilità di beni e servizi.6 Fattori ambientali: inquinamento atmo-sferico, acustico, qualità dell'acqua, rifiutichimici e nucleari, deforestazione, etc.7 Struttura della società: leggi, normative,struttura sanitaria pubblica, equità sociale.Promuovere la salute significa porre l'altro(sia esso un individuo, un sistema, un'isti-tuzione) nella possibilità di esprimere almeglio scelte consapevoli e finalizzate albenessere. Questa apertura verso la compo-nente psicologica di alcuni disturbi, nondeve certo portare a trascurare la parte dia-gnostica sulle disfunzioni organiche; negliultimi anni, infatti, si assiste ad un abusodella parola stress tra le cause di malessere,in particolare da parte di medici generici.Una visione davvero olistica (dal greco ho-los: intero) dell'uomo non trascura né ilcorpo né la mente e richiede un approcciomultidisciplinare nelle cure.

"La vita è una malattia sessualmente tra-smessa, fatale al cento per cento, che implica di per sé la sofferenza e spesso latragedia, ma non siatene sottomessi" (A Nadelson)

Rubrica di psicologia e benesserepersonale a cura della

D.ssa Chiara Camperi - [email protected]

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