Gazzetta 20131028

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www.gazzetta.it lunedì 28 ottobre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno 117 - numero 254 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 - Numero 254 ITALIA 9 771120 506000 31 0 2 8> FORMULA 1 IL 26ENNE TEDESCO HA VINTO IN INDIA LA DECIMA GARA DELLA STAGIONE 4 VOLTE VETTEL Sebastian e la Red Bull ancora campioni del mondo: «Lo capirò solo a 60 anni» Massa quarto, Alonso 11°: la Ferrari scivola al terzo posto nei costruttori MOTOGP PRIMO A MOTEGI Lorenzo magico Marquez trema Il titolo a Valencia FALSAPERLA, ZAMAGNI PAG. 36-37-39 BASKET SALE PURE VARESE Langford show anche a Caserta Milano in vetta ALLE PAGINE 40-41 ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI, ZAPELLONI PAGINE 25-30-31 32-33-35 3 Sebastian Vettel, 26 anni in ginocchio davanti alla sua Red Bull INTER BELFODIL SQUALIFICATO PER DUE TURNI Palacio inizio da favola Otto reti e voti in rialzo DALLA VITE, ELEFANTE A PAGINA 17 DA PAGINA 18 A PAGINA 20 LE ALTRE VIOLA IN RIMONTA COL CHIEVO Si sveglia Cuadrado La Fiorentina vola Cura Klose: Lazio ok Entra il tedesco, Cagliari k.o. Sannino si gioca il posto giovedì contro la Roma Pari tra Catania e Sassuolo 3 Juan Cuadrado, 25 anni, colombiano TEVEZ E HIGUAIN MORDONO CALAMAI, CECCHINI, GARLANDO, GRAZIANO, MALFITANO, OLIVERO, PUGLIESE, VERNAZZA, MEROI PAG. 2-3-5-10-11-12-14-15 3 L’esultanza dei giallorossi dopo il successo a Udine 1-0 ANSA LA SFIDA AL VERTICE CAPOLISTA SENZA FRENI: PASSA ANCHE AL «FRIULI» NONOSTANTE L’ESPULSIONE DI MAICON ROMA INNO ALLA GIOIA L’orchestra di Garcia suona a Udine la nona sinfonia: record in Europa Le inseguitrici però non mollano: la Juve con Carlitos-gol batte il Genoa Due rigori trasformati dal Pipita permettono al Napoli di superare il Toro di ALBERTO CERRUTI Un americano lancia la Roma americana. Bradley, la riserva di Borriello riserva di Totti, infilza l’Udinese e sognando lo scudetto può dire “yes we can”. E’ vero che la coppia Napo- li-Juventus non molla, rimanendo a 5 punti. UN SEGNALE FORTE L’ARTICOLO A PAGINA 25 ilCommento BOCCI, CECERE, CENITI, PASOTTO, SCHIANCHI ALLE PAGINE 6-7-8-9-25 3 Mario Balotelli, 23 anni LAPRESSE LA CRISI L’AD ROSSONERO PROTESTA: «NEGATI DUE RIGORI E IRREGOLARE LA PUNIZIONE DECISIVA» Milan-Balo all’inferno Galliani contro l’arbitro Il Parma piazza la stoccata nel finale con Parolo, bene Cassano Super Mario (senza cresta) sostituito per la prima volta da Allegri ROMA 27 NAPOLI 22 JUVENTUS 22 INTER 18 FIORENTINA 18 VERONA 16 LAZIO 14 PARMA 12 ATALANTA 12 MILAN 11 UDINESE 10 TORINO 10 CAGLIARI 10 SAMPDORIA 9 LIVORNO 8 GENOA 8 CATANIA 6 BOLOGNA 6 SASSUOLO 6 CHIEVO 4 Serie A / 9ª GIORNATA CLASSIFICA PARTITE Sabato SAMPDORIA-ATALANTA 1-0 INTER-VERONA 4-2 Ieri BOLOGNA-LIVORNO 1-0 CATANIA-SASSUOLO 0-0 CHIEVO-FIORENTINA 1-2 JUVENTUS-GENOA 2-0 LAZIO-CAGLIARI 2-0 NAPOLI-TORINO 2-0 PARMA-MILAN 3-2 UDINESE-ROMA 0-1 BOLOGNA, TRE PUNTI D’ORO TENNIS SCONFITTA LI NA Masters a Serena Guadagni record: supera i 12 milioni CRIVELLI A PAGINA 45 w DI GENE GNOCCHI In una intercettazione Usa che riguarda un leader politico europeo si sente distintamente: «Allegri, go home. Cribbio». IL ROMPI PALLONE

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Gazzetta 20131028

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www.gazzetta.it lunedì 28 ottobre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 anno 117 ­ numero 254POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 ­ Numero 254ITALIA

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71

12

05

06

00

0

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02

8>

FORMULA 1 IL 26ENNE TEDESCO HA VINTO IN INDIA LA DECIMA GARA DELLA STAGIONE

4 VOLTE VETTELSebastian e la Red Bull ancora campioni del mondo: «Lo capirò solo a 60 anni»Massa quarto, Alonso 11°: la Ferrari scivola al terzo posto nei costruttori

MOTOGP PRIMO A MOTEGI

Lorenzo magicoMarquez tremaIl titolo a ValenciaFALSAPERLA, ZAMAGNI PAG. 36­37­39

BASKET SALE PURE VARESE

Langford showanche a CasertaMilano in vettaALLE PAGINE 40­41

ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI, ZAPELLONI

PAGINE 25­30­31

32­33­35

3 Sebastian Vettel, 26 anni in ginocchio

davanti alla sua Red Bull

INTER BELFODIL SQUALIFICATO PER DUE TURNI

Palacio inizio da favolaOtto reti e voti in rialzoDALLA VITE, ELEFANTE A PAGINA 17

DA PAGINA 18 A PAGINA 20

LE ALTRE VIOLA IN RIMONTA COL CHIEVO

Si sveglia CuadradoLa Fiorentina volaCura Klose: Lazio ok

Entra il tedesco, Cagliari k.o.Sannino si gioca il postogiovedì contro la RomaPari tra Catania e Sassuolo

3 Juan Cuadrado, 25 anni, colombiano

TEVEZ E HIGUAIN MORDONO

CALAMAI, CECCHINI, GARLANDO, GRAZIANO, MALFITANO, OLIVERO,

PUGLIESE, VERNAZZA, MEROI PAG. 2­3­5­10­11­12­14­15

3 L’esultanza dei giallorossi dopo il successo a Udine 1­0 ANSA

LA SFIDA AL VERTICE CAPOLISTA SENZA FRENI: PASSA ANCHE AL «FRIULI» NONOSTANTE L’ESPULSIONE DI MAICON

ROMA INNO ALLA GIOIA

L’orchestra di Garcia suona a Udine la nona sinfonia: record in EuropaLe inseguitrici però non mollano: la Juve con Carlitos­gol batte il GenoaDue rigori trasformati dal Pipita permettono al Napoli di superare il Toro

di ALBERTO CERRUTI

Un americano lancia la Roma americana.Bradley, la riserva di Borriello riserva di Totti,infilza l’Udinese e sognando lo scudetto puòdire“yeswecan”.E’veroche lacoppiaNapo­li­Juventus non molla, rimanendo a 5 punti.

UN SEGNALE FORTE

L’ARTICOLO A PAGINA 25

ilCommento

BOCCI, CECERE, CENITI, PASOTTO, SCHIANCHI ALLE PAGINE 6­7­8­9­25 3 Mario Balotelli, 23 anni LAPRESSE

LA CRISI L’AD ROSSONERO PROTESTA: «NEGATI DUE RIGORI E IRREGOLARE LA PUNIZIONE DECISIVA»

Milan­Balo all’infernoGalliani contro l’arbitroIl Parma piazza la stoccata nel finale con Parolo, bene CassanoSuper Mario (senza cresta) sostituito per la prima volta da Allegri

ROMA 27

NAPOLI 22

JUVENTUS 22

INTER 18

FIORENTINA 18

VERONA 16

LAZIO 14

PARMA 12

ATALANTA 12

MILAN 11

UDINESE 10

TORINO 10

CAGLIARI 10

SAMPDORIA 9

LIVORNO 8

GENOA 8

CATANIA 6

BOLOGNA 6

SASSUOLO 6

CHIEVO 4

Serie A / 9ª GIORNATA

CLASSIFICAPARTITE

Sabato

SAMPDORIA­ATALANTA 1­0

INTER­VERONA 4­2

Ieri

BOLOGNA­LIVORNO 1­0

CATANIA­SASSUOLO 0­0

CHIEVO­FIORENTINA 1­2

JUVENTUS­GENOA 2­0

LAZIO­CAGLIARI 2­0

NAPOLI­TORINO 2­0

PARMA­MILAN 3­2

UDINESE­ROMA 0­1

BOLOGNA, TRE PUNTI D’ORO

TENNIS SCONFITTA LI NA

Masters a SerenaGuadagni record:supera i 12 milioniCRIVELLI A PAGINA 45

wDI GENE GNOCCHI

In una intercettazione Usa che riguardaun leader politico europeo si sentedistintamente: «Allegri, go home. Cribbio».

IL ROMPI PALLONE

2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A9a GIORNATA

ROMA9100%Come la JuventusLe 9 vittorie consecutiveiniziali della Roma eguaglianoil primato della Juventusdi Fabio Capello, che risalealla stagione 2005­06.

IN STORIA

Vince anche in 10: è regina da recordA Udine soffre: palo di Muriel, Maicon espulso. Ma segna Bradley: nona vittoria, partenza da primato

DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDOUDINE

Nel primo tempo: un pa­lo subito (Muriel) e un gol mi­racolosamente scrostato dallalinea di porta (Castan). Comecol Napoli. Troppo facile vin­cere così. E allora la Roma haalzato l’asticella di una tacca:in dieci dal 21’ della ripresaper espulsione di Maicon. Ec­co. Con un uomo in meno, or­fana di Totti e Gervinho, uscitidal campo Pjanic, Florenzi eBorriello, la Roma trova il gol­partita di Bradley a 8’ dal 90’,eguaglia il record di 9 vittoriedella Juve di Capello 2005­06.In questa Roma c’è qualcosadella Juve capelliana (e dellegrandi squadre in genere) chedava l’impressione di essereimbattibile e di poter emerge­re sempre, in un modo o nel­l’altro, dalle contingenze piùsofferte. Anzi. Un gol subito in9 partite neppure la più coraz­zata creatura di Capello pote­va permetterselo. Cifra mo­struosa.

Grazie, Maicon L’Udinese haspaventato la capolista, macon l’uomo in più, ha peccato

di esagerata umiltà, coccolan­dosi il punto a portata di ma­no, invece di dannarsi per tri­plicarlo. Al contrario, la Romaè stata frustata dall’inferioritàe ha ritrovato nella coda delmatch la cattiveria agonisticadelle partite precedenti, chenell’inizio pigro del match nonsi era vista. Paradossalmentela follia di Maicon ha fatto me­glio alla Roma che all’Udine­se. Esemplare la trasformazio­ne di Ljajic: putto effimero nelprimo tempo, insospettabilecombattente nella fine. Que­sta Roma rende virtuosi percontagio. E finché la sorte labacia così platealmente, comepuò non sognare il massimo?

Udine bella Il 4­3­2­1 di Gui­dolin è sensato: difesa a 4 percoprire meglio le fasce, riservadi caccia di Garcia. Due tre­quartisti (Pereyra, Muriel) trala mediana e Di Natale, percreare densità in copertura e,soprattutto, per cercare il 3contro 3 in ripartenze lampo.L’idea rischia di fruttare già al3’, quando Muriel cavalca adestra, nella prateria scopertada Balzaretti e Castan, e cen­tra il palo più lontano. Lo stes­so Muriel al 38’ detta splendi­

damente per Gabriel Silva ches’imbuca sulla fascia opposta escavalca De Sanctis con uncolpo sotto. La prodigiosa ro­vesciata liberatoria di Castansulla linea di porta vale un gol.Bastano questi due episodi per

spiegarvi come nel primo tem­po una buona Udinese abbiastrappato al nemico l’armadella ripartenza e abbia creatoi pericoli maggiori, forte so­prattutto nelle sgommate diMuriel, poco assistito da Di

Natale.

Solo Pjanic Alle difficoltàtattiche create da Guidolin, laRoma ci mette di suo l’approc­cio più pigro della stagione.Era da mettere in preventivoche 8 vittorie riempissero unpo’ la pancia e annacquasserole motivazioni. I tanti appoggisbagliati, anche elementari,rendono l’idea. Tipo il rinviocorto di De Sanctis che portaal tiro fiacco di Di Natale (19’).E poi le assenze, chiaro. Ger­vinho non ha passato a Ljajic ilknow how per attaccare laprofondità. Il giovane serboviene incontro, non scappa;cerca il dialogo, non la fuga. E’un’altra cosa. E siccome Flo­renzi è pallido, oggi alla Romamanca corsa e lunghezza. Pja­nic, il migliore, ha invece ladelega di Totti per ideare inverticale, ma lo fa quasi sem­pre per cercare Borriello, bencontrollato. Senza corsa, sen­za Totti che svuota l’area a fa­vore degli incursori, è una Ro­ma più prevedibile. Infatti ilprimo tiro nello specchio arri­va solo al 35’.

Roma in 10 Nella ripresa Gar­cia cerca la profondità con

Marquinho per Florenzi, ma al21’ un fallo folle di Maicon, giàammonito, nella trequarti av­versaria, lascia in dieci la trup­pa. La sostituzione di Pjanic eBorriello con Torosidis e Brad­ley sembra un ordine di ripie­go, la strombettata della riti­rata a protezione del puntici­no. Giusto togliere Pjanic, ilmigliore trampolino di ripar­tenze, il più pericoloso da lon­tano, ora che, in inferiorità,c’è da cercare la porta da lon­tano? Mentre storciamo il na­so, il 4­4­1 tosto di Garcia lottacon nuovo spirito, senza per­dere centimetri. L’Udinese in­vece, nonostante i messaggi diGuidolin (la spinta di Bastaper Heurtaux), sbaglia ad ac­contentarsi e paga caro. DeRossi e Strootman spaccano ilcampo in verticale, la senten­za gelida è di Bradley che faeco alla proprietà americana esuona la nona: 1­0. La concor­renza prenda atto: la Roma se­gna anche dalla panca. L’Udi­nese non perdeva in casa da22 partite di campionato. LaRoma di Garcia oggi è questogigante inatteso che vaga perla serie A facendo record espezzando quegli degli altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il destro vincente di BradleyÈ il 37’ del secondo tempo, Bradley con un destro piazzato dal limitedell’area supera Kelava e dà il 9° successo di fila alla Roma MANCINI

1Il gol incassatoSolo un gol incassato dallaRoma finora (a Parma il 16settembre da Biabiany). InEuropa seguono Southamptone Olympiacos (3 in 9 gare).

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3

11La striscia miglioreIn Europa la miglior striscia inizialenei grandi campionati è delTottenham 1960­61 guidato da BillNicholson. Gli Spurs quell’annovinsero campionato e Fa Cup.

17Record vittorie in ItaliaIl record italiano appartieneall’Inter. La squadra di Manciniha ottenuto 17 vittorie di filatra il 25 ottobre 2006e il 25 febbraio 2007.

IN STORIA

GLI AVVII NEI PRINCIPALI CAMPIONATI EUROPEI

ROMA (Italia)

STANDARD LIEGI (Belgio)

ATLETICO MADRID (Spagna)

BARCELLONA (Spagna)

OLYMPIACOS (Grecia)

BAYERN MONACO (Germania)

CELTIC (Scozia)

ARSENAL (Inghilterra)

BORUSSIA DORTMUND (Germania)

BAYER LEVERKUSEN (Germania)

PSG (Francia)

MONACO (Francia)

Partite

Vittorie Pareggi

0 3 6 9

9 272725

25

2523

23

22

22

22

21

21

98 1

8 1

8 1

7 2

7 2

7 11

7 11

7 11

6 3

6 3

PuntiSconfitteLEGENDA

D’ARCO

Dentro la cavalcataSENZA LIMITI

Euforia capitaleOra Garcia cercail trono d’EuropaTotti: «Che forti!»I giocatori cantano: «La capolista se ne va». Fiumicinoinvasa dai tifosi. Il tecnico: «La fortuna? Va cercata»

DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINIUDINE

Istruzioni per l’uso: que­sta non è una festa in punta diforchetta, da salotti elegantimai sopra le righe. La felicitàdella Roma dei record è eufo­ria allo stato puro, quella del­l’abbraccio dei circa mille ti­fosi che si ritrovano all’aero­porto di Fiumicino per unirsia quel coro che i giallorossi unpaio d’ore prima cantavanonello spogliatoio di Udine: «Ese ne va, la capolista se neva...». Gli effetti collaterali so­no nel conto: traffico in tilt,ressa da batticuore, polizia inaffanno. Ma a chi importa? LaRoma della difesa più forted’Europa, delle 9 vittorie con­secutive che eguaglia il pri­mato della Juve del 2006, del­la differenza reti «monstre»(23 reti fatte, 1 sola subita), siritrova al centro di una favolae non ha nessuna voglia diuscirne. Così si scopre come,tra i maggiori campionati eu­

ropei, solo il Tottenham di BillNicholson aveva fatto meglioin avvio, con 11 vittorie di fi­la, tra il 20 agosto e il primoottobre del 1960. Oltre 50 an­ni fa. Mentre in questa stagio­ne, in Europa solo lo StandardLiegi ha avuto un inizio delgenere.

Totti: che palle! E allora capi­

tan Totti non si tiene più.«Tutti hanno dimostrato co­raggio, forza e due palle così!Tutti noi siamo la Roma, aprescindere da chi gioca. E di­co grazie ai nostri tifosi(4.000 a Udine) che ci hannosostenuto contro una squadrache in casa non perdeva dauna vita». Ma in questa atmo­sfera da carnevale di Rio, c’è

solo una persona apparente­mente quieta. Si chiama RudiGarcia e le sue sensazioni leracconta così. «Ringrazio

Conte della Juve per i com­plimenti, ma li faccio io alui, che ha vinto scudetti.Io qui non ho vinto ancoranulla. Napoli e Juventussono le nostre rivali. Levittorie iniziali fanno pia­cere, ma non sono un tro­

feo. Magari in futuro sifaranno confronti conquesta striscia, chespero arrivi a dieci o a

undici, ma io voglio vince­re qualcosa. Se non sarà

quest’anno, magari sarà ilprossimo oppure più avanti,

però conta solo questo.L’obiettivo è la zona Cham­pions, per questo guardo sololo scarto dal quarto posto,non voglio deludere i tifosi.Adesso, ad esempio, tutti pen­sano che giovedì contro ilChievo sarà facile, invece saràil match più difficile per noi».

Euforia Pallotta Il francese,però, non nasconde il pesospecifico che ha la vittoria diUdine. «E’ la più bella e valepiù di tre punti, alla fine que­sto conterà parecchio. E’ statotutto molto difficile, l’espul­sione di Maicon ci ha compli­cato le cose. Abbiamo vintocon cuore, voglia e determi­nazione. Io però non facciotabelle. Ci manca ancoraqualcosa. Noi fortunati? Lafortuna fa parte del gioco, manon arriva da sola, si provoca.Ad esempio, abbiamo giocatoin dieci, ma anche per noic’era la possibilità di giocarein undici contro dieci a fineprimo tempo (mancata espul­sione di Muriel, ndr)». Insom­ma, un Garcia incontentabile.E chissà che il presidente Pal­lotta — ieri dagli Usa pieno dielogi per tutti — non l’abbiascelto anche per questo. D’al­tronde per la festa, quella ve­ra, c’è ancora tempo. Ma seavverrà, quel giorno sarà me­glio allacciare le cinture.

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Entusiasmo ieri sera all’aeroporto di Fiumicino per il ritorno dellaRoma da Udine dopo il nono successo consecutivo. Lo scalo è statoinvaso da un migliaio di tifosi che hanno festeggiato i giocatori ANSA

clicRECORD NEL RECORDBENATIA È ARRIVATOA 16 SUCCESSI DI FILA

Benatia conosce solo laparola vittoria. Il difensore,infatti, ha una striscia apertadi 16 successi consecutivi trala stagione scorsa (7 conl’Udinese) e la Roma quest’anno

(4­3­3)26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 5 Castan, 42Balzaretti; 15 Pjanic (dal 23’ s.t. 35 Torosidis), 16De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi (dal 16’ s.t. 7Marquinho), 88 Borriello (dal 32’ s.t. 4 Bradley), 8Ljajic. PANCHINA 1 Lobont, 18 Skorupski, 33Jedvaj, 29 Burdisso, 46 Romagnoli, 3 Dodò, 11Taddei, 18 Caprari, 94 F. Ricci. ALLENATORE GarciaCAMBI DI SISTEMA dal 23’ s.t. 4­4­1ESPULSO Maicon al 21’ s.t. per somma di am­monizioni (gioco scorretto)AMMONITI Florenzi, De Rossi per gioco scor­retto, Marquinho per c.n.r.

MARCATORI Bradley al 37’ s.t. ARBITRO Bergonzi di Genova.

NOTE Paganti 8.440, incasso di 183.541 euro; abbonati 10.464, quota non comunicata. Infuorigioco 4­0. Angoli 4­8. Recuperi: 0’ p.t.; 3’ s.t.

LANCI

UDINESE 36 ROMA 54

TIRI FUORI

IIII IIIIIUDINESE 4 ROMA 5

MOMENTI CHIAVE

(4­3­2­1)30 Kelava; 75 Heurtaux (31’ s.t. 8 Basta), 4Naldo, 5 Danilo, 34 G. Silva; 7 Badu, 66 Pinzi,21 Lazzari (41’ s.t. 70 Maicosuel); 37 Pereyra,9 Muriel (45’ s.t. 13 Ranegie); 10 Di Natale.

PANCHINA 1 Brkic, 6 Bubnjic, 19 Dos Santos,27 Widmer, 3 Allan, 32 Bruno Fernandes, 52Merkel, 18 Jadson, 17 Nico Lopez.

ALLENATORE Guidolin

CAMBI DI SISTEMA 4­3­1­2 dal 41’ s.t.

AMMONITI Muriel, Pinzi c.n.r., Heurtaux, pe­reyra gioco scorretto.

POSSESSO PALLA

UDINESE 46% ROMA 54%

TIRI IN PORTA

IIII IIIIIUDINESE 4 (UN PALO) ROMA 5

PRIMO TEMPO 0­0

3‘ Ripartenza di Muriel, diagonale: palo.19’ Rinvio corto di De Sanctis, Muriel assisteDi Natale che calcia debole: parata.33’ Gran tiro da fuori di Pjanic a lato di poco.35’ Testa di Borriello su cross di Balzaretti,Kelava smanaccia all’incrocio: angolo.38’ Gran palla di Muriel per Gabriel Silva chescavalca De Sanctis. Prodigioso salvatag­gio di Castan sulla linea.

SECONDO TEMPO

25’ Destro di Di Natale dal limite fuori di po­co.GOL! 37’ Da De Rossi a Strootman a Bradleyche infila dal limite dell’area.

UDINESE

0ROMA

1

30

4

5

757

34

663721

9 10 26

17

5

16

13

24 15

6888

42

BARICENTRO ALTO 54,8 METRI BARICENTRO BASSO 50,8 METRI

’66­67Gli altri primati italianiSolo nella stagione 1966­67si registrò un avvio simile inItalia. Inter e Cagliari infattiavevano subito solo un goldopo le prime 9 giornate.

la festa in aeroporto

4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5

SERIE A 9a GIORNATA

GLI ARBITRI BERGONZI 5 Disastrosa gestione dei gialli. Non li meritano De Rossi e Muriel, che poi vengono graziati del secondo. Rischia di perdere il controllo del match. Galloni 6­Vuoto 6; Damato 6­Di Bello 6.

6l'allenatoreGuidolin

La mediatra l’ottimapreparazionedella partitae la discutibilegestionedel vantaggionumerico.Lazzari potevauscire prima,l’Udinesecredercidi più.

7l’allenatoreGarcia

Toglie Pjanice sembrache spostila chiesadal centrodel villaggio.Ma ha ragionelui. Vincecon Bradley.La Romanon è soloTotti.È soprattuttoGarcia.

TIRI 1PASSAGGI OK 2/2RECUPERI 0

CONTRASTI OK 1/1LANCI 0PASSAGGI OK 5/9

TIRI 0PASSAGGI OK 7/10RECUPERI 3

TIRI 2DRIBBLING OK 4/5SPONDE 1

TIRI 1DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1

TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 2

TIRI 0PASSAGGI OK 55/62RECUPERI 6

TIRI 0PASSAGGI OK 60/70RECUPERI 4

TIRI 2PASSAGGI OK 51/57RECUPERI 5

CONTRASTI OK 7/8LANCI 1PASSAGGI OK 44/50

CONTRASTI OK 3/6LANCI 1PASSAGGI OK 22/24

CONTRASTI OK 3/6LANCI 1PASSAGGI OK 27/31

PARATE 2RINVII 10PRESE ALTE 3CONTRASTI OK 4/5 LANCI 0 PASSAGGI OK 13/18

TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 0

TIRI 0PASSAGGI OK 7/8RECUPERI 0

TIRI 1PASSAGGI OK 10/12RECUPERI 1

TIRI 4DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1

TIRI 0PASSAGGI OK 26/28RECUPERI 11

TIRI 0PASSAGGI OK 22/30RECUPERI 2

TIRI 1PASSAGGI OK 41/46RECUPERI 4

TIRI 0PASSAGGI OK 30/37RECUPERI 5

CONTRASTI OK 2/5LANCI 0PASSAGGI OK 18/21

CONTRASTI OK 4/6LANCI 4PASSAGGI OK 50/63

CONTRASTI OK 6/9LANCI 2PASSAGGI OK 34/39

TIRI 2 DRIBBLING OK 5/8 SPONDE 5

CONTRASTI OK 2/6LANCI 0PASSAGGI OK 13/19

PARATE 4RINVII 12PRESE ALTE 3

le Pagelle DI LUIGI GARLANDO

UDINESE

6DI NATALETRASPARENTEBADU TIENE 45’Un ottimo primo tempo,frenata dalla sfortuna.Quando intuisce di potervincere, si rilassa e perde.

h6,5Muriel il migliore

Cala alla distanza, ma non loavremmo mai tolto. Premiamoil bel primo tempo: palo sontuosoe assist per Gabriel Silva. Avevaquasi piegato la Roma da solo.

ROMA

6,5MURO BENATIASTROOTMANSI CONFERMAPrimo tempo pigro e sofferto.Vince in dieci. Anima, classee fortuna: ciò che serveper lo scudetto.

h7Benatia il migliore

Un muro con l’elasticità dellagomma. Lo status da ex non loturba. Il più solido dietro quandola squadra soffre. Pericolosoquando si sgancia.

5,5KelavaPara su Pjanicin ginocchio,con le bracciain alto: lo stileè un’altra cosa.Sul gol,più che tuffarsi,resta in aria:non si allunga.

6HeurtauxOnesta militanzadi fascia,senzamai soffrirele punturedi Florenzi. Escetra gli applausiquandol’Udinese decidedi osare di più.

6NaldoUn paiodi svarioniin appoggio,ma nel suo ruoloè solidoed efficace.Borriello bussainvano, al centronon si passa.

5,5DaniloSarebbe statoin lizzacon i migliori,poi Strootmanlo sfida,distrattodal movimentodi Ljajic, lo perdee Bradleyfa tre punti.

6Gabriel SilvaRischiadi diventarel’eroe del giorno.Sapiente il toccocon cui scavalcaDe Sanctis,ma Castan…Tanto lavoroutile sulla fascia.

6BaduTra i protagonistidel buon primotempo udinese.Movimentoe qualitànell’appoggio.Cala nellaripresa.Fa espellereMaicon.

6PinziPerno bassodella mediana,dà ordine allamanovra ed èil primo scogliodavanti alladifesa. L’ondadi Bradleylo travolgealla fine.

5LazzariPartein mediana,poi dà il cambioa Pereyra cometrequartista.Vaga comeun’animain pena senzacombinare nulla.Fischiato.

5,5PereyraAffianca Murieldietro Di Natale,poi arretrain medianadove riescea esprimeremeglio la suaspinta.Che però nonlascia segno.

5,5Di NataleUna telefonataa De Sanctis,un destroa fil di palo:troppo pocoper Totò.Comese il tempodi colpo si fosseaccorto di lui.

5,5BastaGuidolin pensaa un attaccoin due atti:prima Bastaper spingere,poi Maicosuel.Tra le duemosse,la Roma segna.Lui spinge poco.

s.v.MaicosuelEntra perirrobustirel’attacco el’assalto finale.Dovevaaccadere prima,visto Lazzari.

s.v.RanegieÈ la torreche Guidolinsposta sottole muradella Romaper l’assaltofinale chenon porta frutti.

6De SanctisPiù fischiche parate.Aveva un saccodi amicida queste parti.Gli sono rimastii pali del Friuli.Non ricordapiù l’ultimogol subito.

4,5MaiconQualche buonadiscesa,poi il secondogiallo nellametà campoavversaria.Roba dasbarbati, nonda un gladiatorecome lui.

6,5CastanNon c’è quandoMuriel affondae stampa il palo,ma il salvataggiosulla lineavale il goldi Bradley.Con Benatiaè tanta Roma.

6BalzarettiLascia apertala fasciaal primo assaltodi Muriel (palo),ripulisce la suaprestazionecon tanteproposte e lasolita temprada pirata.

6,5PjanicIl migliorenel soffertoprimo tempo.Fa il Tottiin verticale. Unpaio di corridoiper Maiconsono poesia.Cala e Garcialo sacrifica.

6,5De RossiSenza Totti,dovrebbetrascinareancora di più.Lo fa solo nellaripresa, dopoil compitino delprimo tempo.Ma che ripresa.Innesca il gol.

6,5StrootmanAnche lui persotra le pieghedelle difficoltà.Poi lo strappoe l’assistenzaa Bradley chedecide il match.Come a SanSiro, decisivo.

5FlorenziIntristitodall’assenzadel suoispiratorepreferito (Totti)e dalla ricercaa Borriello che loesclude spesso.Se non corre,non vola.

6BorrielloLo assolviamoper il sudorespeso.L’unico pallonetra i pali delprimo tempoè suo. La Romanon è nata perun 9 vero.Serve pazienza.

6,5LjajicFa rimpiangereGervinho,poi di colpogli vengonoi superpoteri:combatte, lotta,anche da primapunta. Il suomovimentoaiuta il gol.

6,5MarquinhoÈ il primocambio di Garciache cercadi darepiù larghezzae profonditàalla Roma.Tra i protagonistidel colpodi reni vincente.

6TorosidisEntra dopol’espulsionedi Maicon,per attrezzareil 4­4­1. Tienela destra dietroa Marquinho.Comparsatadi sostanza.Copre e spinge.

6,5BradleyNon mandail portieredall’altra parteperchénon è natoper fare Rivera.Ma l’esecuzioneè gelida e il suoapporto nonè da Abatino.

L’UOMO DECISIVO «VOGLIAMO I TITOLI E NON SOLTANTO I RECORD»

Bradley, lo yankee del gole il nuovo sogno americanoDAL NOSTRO INVIATO

ANDREA PUGLIESEUDINE

A volte nello sport lecongiunzioni astrali aiutano.E fanno anche la differenza.Così succede che la Roma de­gli americani entra nella storiadel calcio italiano ed a portar­cela è proprio l’unico america­no della squadra, Michael Bra­dley, uno che in giallorossoaveva sognato un solo altrogol (7 ottobre 2012, Roma­Atalanta 2­0). «Le 9 vittorie

fanno piacere, ma sappiamoche basta poco per smettere divincere — dice lui —. I conti sifanno alla fine, però non sigioca per i 9 successi consecu­tivi, ma per vincere un titolo ogiocare la Champions».

Sempre pronto Michael(mancava dal 1° settembre) èentrato con la Roma che sof­friva, sotto di un uomo. E si èmesso a fare l’esterno di sini­stra nel 4­4­1. «C’era da soffri­re. Garcia mi ha chiesto di aiu­tare la difesa e accompagnare

la manovra. Il gol? Strootmanmi ha dato una gran palla, hocercato solo di restare calmo».E’ andata bene, portando laRoma (quasi) in paradiso.«Pensiamo ad una gara allavolta. Abbiamo messo tuttoquello che avevamo, i tre puntisono meritati. Questa è unasquadra che ha determinazio­ne e voglia, ma sappiamo cheil margine d’errore è piccolo».Già, proprio l’opposto di quel­lo che sogna lui, sempre piùgrande. A cominciare da unposto da titolare, per cui ha ri­

preso a lavorare duro. «Ci so­no ancora 29 partite, c’è biso­gno di tutti, con 11 solisti nonsi vince nulla. Bisogna farsitrovare pronti nel momentogiusto. Io darò tutto, come hofatto anche quando ero fuori».E allora via, c’è uno scudettoda sognare. «Per ora pensiamoal Chievo, il resto si vedrà...».

Rinnovo o no? Prima dellagara il d.s. Sabatini avevachiarito così la sua posizione:«Il mio rinnovo? Io e la Romasappiamo cosa vogliamo, èuna mia scelta guardare il fu­turo e poi valutare. Ho sempresentito la stima della gente,nel calcio si costruiscono veri­tà e menzogne allo sesso mo­do. Non è vero che lavoro me­glio senza Baldini: insieme ab­biamo sbagliato ed i risultatidi oggi sono anche frutti suoi».

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la(non)Protesta

«Io in fuorigioco?»E Di Natale baciòl’assistente Galloni

Un ottimo sistema persdrammatizzare: l’assistenteGalloni sbandiera unfuorigioco a Di Natale e fermal’azione. Il giocatoredell’Udinese gli va vicino e glida un bacio per scherzo ANSA

UDINESE

Guidolin ammette«La Roma è bravae pure fortunata»

UDINE (m.m.) «LaRoma? Brava e fortuna», diceFrancesco Guidolin. Fortunatanel primo tempo quandol’Udinese la mette sotto ma hail torto di non andare in gol.Brava quando, pur restandoin inferiorità numerica, nonrinuncia a ripartire. «Nel primotempo abbiamo fatto bene, poiessere rimasti con un uomoin più ci ha paradossalmentecondizionato». Murielrimpiange il palo colpito alminuto 3: «Fossimo andatiin vantaggio sarebbe stataun’altra partita».

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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A 9a GIORNATA

(4­3­3)Gabriel; Abate, Zapata, Silvestre, Constant;Poli (dal 7’ s.t. Kakà), De Jong, Montolivo;Birsa, Balotelli (dal 7’ s.t. Matri), Robinho(dal 43’ s.t. Saponara).PANCHINA Amelia, Coppola, De Sciglio,Muntari, Cristante, Emanuelson, Vergara,Niang, Zaccardo. ALLENATORE Allegri.CAMBI DI SISTEMA 4­2­3­1 dal 7’ s.t.BARICENTRO MOLTO ALTO 58,1 metriAMMONITI Zapata, De Jong per gioco scor­retto; Balotelli per comp. non reg.

MARCATORI Parolo (P) al 10’, Cassano (P) al 46’ p.t.; Matri (M) al 16’, Silvestre (M) al 18’,

Parolo (P) al 49’ s.t. ARBITRO Valeri di Roma. NOTE paganti 7.451, incasso di 172.992 euro;

abbonati 9.235, quota di 71.287,99 euro. Angoli 3­6. In fuorigioco 6­0. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

TOTALE PASSAGGI

PARMA 274 MILAN 581

TIRI FUORI

I IIIIIIPARMA 1 MILAN 6

MOMENTI CHIAVE

(4­4­2)Mirante; Cassani, Lucarelli, Felipe (dal 31’s.t. Benalouane), Gobbi; Biabiany, Gargano,Marchionni, Parolo; Amauri (dal 19’ s.t. N.Sansone), Cassano (dal 28’ s.t. Rosi).PANCHINA Bajza, Coric, Mesbah, Valdes,Palladino, Obi, Mendes, Munari, Acquah.ALLENATORE Donadoni.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 53,8 metriAMMONITI Parolo e Gargano per giocoscorretto, Lucarelli per proteste.

POSSESSO PALLA

PARMA 33,6% MILAN 66,4%

TIRI IN PORTA

IIIIIII IIIIIPARMA 7 MILAN 5

PRIMO TEMPO 2­0

GOL! 10’ Biabiany crossa sul secondo palodove da un rimpallo la palla schizza sul sini­stro di Parolo che da pochi metri non perdo­na.

32’ Poli si incunea in area e con un diagonaledi destro sfiora il gol.

GOL! 46’ Ancora Biabiany al cross dal fondoe ancora Parolo che raccoglie sul secondopalo e serve in mezzo per Cassano che didestro infila l’angolo basso.

SECONDO TEMPO

GOL! 16’ Con assist involontario Montolivospedisce in profondità per Matri che incro­cia benissimo il rasoterra sul palo lontano.

GOL! 18’ Traversa di Zapata di testa, sul rim­pallo il più reattivo è Silvestre che sempre ditesta imbuca nell’angolino rimasto libero.

GOL! 49’ Punizione da oltre trenta metri,due uomini per la barriera rossonera, Birsae Matri: beh, si aprono proprio quando pas­sa il tiro di Parolo e il portiere Gabriel non ciarriva.

PARMA

3MILAN

2

Il Milan rimonta. Anzi noDa 2­0 a 2­2, poi Parolo lancia il ParmaIl centrocampista fa doppietta: punizione al 94’, i rossoneri crollano a ­16. Cassano segna e balla

il Film

I gialloblù avantie Silvestre di testaPoi arriva il 3­2...

10’ primo tempoParolo sfrutta un rimpallo e firma il vantaggio ANSA

46’ primo tempoCassano fa il 2­0 dopo un grande movimento ANSA

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA CECEREPARMA

Donadoni batte Allegri, ilmaestro Cassano dà una lezio­ne di gioco all’allievo Balotelli.Perdendo i due confronti con icelebri ex, oggi applauditi aParma, il Milan da trasferta(terza sconfitta) sprofonda. LaRoma capolista appare sulla lu­na, Juve e Napoli hanno il dop­pio dei punti rossoneri, e pure icugini e la Viola hanno presoun bel vantaggio. Dopo novegiornate, è un povero Diavolo.Certo, Kakà e Matri lo hannorivitalizzato nella seconda par­te, spingendolo sino all’uscio diun clamoroso ribaltone. Maper un’ora il Parma ha domina­

to: 2­0 all’intervallo e due cla­morose occasioni per il 3­0, ca­pitate ad Amauri e Gargano neiprimi 15’ della ripresa. Sullaprima ci ha messo il braccio ilportiere Gabriel, sulla secondaha respinto la traversa. Se laformazione di Donadoni fosseandata sul 3­0, anche i cambidi Allegri si sarebbero rivelatiinutili.

Cresta e forza Fra i bocciati digiornata (tanti) potrebbe de­stare meraviglia e scalporel’esclusione di Balotelli, ma chiha assistito alla partita non puòche considerarla inevitabile.Mario si è segnalato soltantoper un tentativo, per giuntagoffo, di scippare il rigore. Peril resto ha corricchiato senza

idee e grinta, rivelandosi unaspecie di soprammobile. Priva­to dei capelli, come gli eroi del­la mitologia è parso privo an­che di forza e mordente. Solouna giornata­no? Vedremo. Al­legri ha comunque deciso per ilmeglio chiamando in campo al

suo posto quel Matri che peral­tro si è calato nel match congrande efficacia trasformandoun rimpallo favorevole in unosplendido diagonale che hariaperto la sfida.

Forza ed errori Con la dovuta

convinzione si è battuto pureKakà, giunto a pochi centime­tri dalla rete del 3­2: la sua con­clusione, da dieci metri, è an­data a colpire lo stinco del por­tiere in uscita. Gol sbagliato, èparso, più che prodezza di Mi­rante. Si era al 37’, sarebbe sta­

Il balletto Antonio Cassano,31 anni, dopo il gol al Milan.I suoi ex tifosi lo beccano,lui reagisce così e festeggiacon i compagni ANSA

ta dura per il Parma, acciuffatonel frattempo da un raid aereodi Silvestre e già agevolato dadue possibili rigori negati alMilan (mani di Lucarelli e Feli­pe abbatte Matri), riuscire araddrizzarla. Con i due innestidella ripresa, Allegri ha cam­

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7

SERIE A 9a GIORNATA

16’ secondo tempoIl preciso rasoterra di Matri riapre la gara LAPRESSE

18’ secondo tempoSilvestre segna di testa il 2­2 milanista LAPRESSE

49’ secondo tempoPunizione di Parolo da 30 metri: Gabriel battuto AP

biato modulo, affidandosi alfiltro del superbo guerriero DeJong (non ha fatto passare unpallone e nemmeno... Rosi lan­ciato in contropiede) e alla re­gia di un altalenante Montoli­vo, che nel primo tempo avevaceduto la scena a Poli, poi sa­crificato per esigenze tattiche.

Biabiany e Cassano Il Parmaha meritato i tre punti per il su­periore numero di palle gol eper la chiara supremazia di gio­co della prima ora. Alimentatadai veloci guizzi di Biabiany,ispiratore di due reti, la squa­dra di Donadoni ha trovato inCassano (beccato dalla Sudrossonera) un finalizzatore ec­celso a cui gli ex compagni han­no però concesso di poter gio­care di fino e, in molte circo­stanze, da fermo. Trattamento

da amici: se permetti a un at­taccante della classe di Fantan­tonio di stoppare, alzare la te­sta, prendere fiato, osservarechi si sta smarcando... Ecco ilgol e gli assist del barese, uscitoanzitempo per infortunio.

Quel Parolo Il successo emi­liano è stato comunque firmatoda un comprimario, Marco Pa­rolo. Sua la prima segnatura,su portentosa accelerazione diBiabiany (si è mangiato Con­stant in progressione), suo l’as­sist a Cassano per la rete del2­0. E sua la prodezza balisticadell’ultimo minuto di recupe­ro, praticamente da centro­campo. Qui il portierino brasi­liano del Milan aveva piazzatouna barriera di due giocatori,Matri e Birsa: uno, Matri, si èstaccato giusto al momento del

tiro, risultato forte e angolatooltre che beffardo, visto che hatoccato terra prima della rigabianca scavalcando la manoprotesa di Gabriel. Che ci hafatto una brutta figura (quan­do prende gol da lontanissi­mo il portiere non è maiinnocente) ma pochiminuti prima avevanegato a Rosi un golfatto. Episodio chemette la parola fine al­le eventuali recriminazionirossonere. Il Milan è in crisi,inutile girarci intorno. Merco­ledì a San Siro, contro la Lazio,vedremo se avrà la capacità direagire. A cominciare da Balo­telli, diventato un caso: svo­gliato, tatticamente a disagio ofuori forma? Mario, tocca soloa te rispondere.

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il casoMARIO BALOTELLI

Senza crestae senza vogliaAllegri lo toglie«Rischiavail rosso»E’ la prima volta che viene sostituitoda quando è al Milan. Troppo nervoso:il tecnico si è lasciato andarea un gesto di stizza, ma minimizza:«Non ha fatto una buona partita»

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCIPARMA

Tagliarsi i capelli non ba­sta e anzi a qualcuno ha portatopure sfortuna. Mario Balotellientra di diritto nella galleria deitosati sfortunati: non farà la finedrammatica di Sansone e maga­ri neppure quella di Totò le Mo­ko, ma ieri il Milan è crollato conil suo scalpo. La Roma è a +16,lo scudetto una chimera, l’ariapesante, la difesa una sciagura,le soluzioni più difficili di unenigma di prima qualità.

Nervi Doveva essere il giornodel rilancio, è stato quello dellapartita peggiore e della primasostituzione nella storia del Ba­lotelli milanista, una storia almomento breve e non troppo fe­lice. Quando è uscito dal campoMario non ha accennato nessu­

na protesta, Allegri è rimastotranquillo. Il saluto però è par­so freddo, e d’altra parte sul2­0 per il Parma non è che cifosse da ridere. Come non c’èstato da ridere nel finale, con ilgol subito dopo la rimonta. Lazona Milan si è rovesciata: golnel finale del primo tempo, golnel finale di partita. E Balotelliin panchina a guardare. Lanuova era non è cominciata be­nissimo. «Mario non ha fattouna buona partita», ha dettoAllegri. Prima la diplomazia ele frasi fatte: «Ha trovato diffi­coltà perché il Parma era moltochiuso e gli spazi ridotti». Poi,la stoccata: «Nel secondo tem­po ha sbagliato due o tre situa­zioni e l’ho tolto perché rischia­va il rosso. Dovevo sostituirelui o Robinho, ho tolto Balotelliperché si stava innervosendo».Chiusura conciliante, e obbli­gatoria: «Non c’è nessun casoBalotelli, anche chi ha qualitàsuperiori può incappare in unagiornata no».

Motivazioni I compagni peril momento lo sostengono. Ma­rio era stato accolto nel gruppocome un buon ragazzo, unoche portava energia positiva, e

pazienza se poi in campovolava qualche pa­

rola di troppo.Ora però gli

episodi sis u s s e g u o ­

DALLA PANCHINA I DUE GIOCATORI HANNO CAMBIATO LA FACCIA DEL MILAN MA NON HANNO EVITATO LA SCONFITTA «DOBBIAMO RIPARTIRE, NEL GRUPPO C’È SINTONIA»

La scossa di Matri e Kakà: «Ma ora contano i punti»L’attaccante segna il primogol in rossonero. Il fantasistaè rinato: «Ci riprenderemo»

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCIPARMA

Belli, bravi e anche buoni. Alessandro Matri eKakà hanno cambiato la faccia del Milan quandosono entrati in campo, ma alla fine la loro appari­zione benefica è servita a poco. E a Matri, nel gior­no del primo gol della sua carriera nel Milan de­gli adulti, ha dovuto anche prendersi la colpa delgol decisivo del Parma. «Macché Gabriel, è statacolpa mia, ho sbagliato perché mi sono staccatotroppo presto dalla barriera». Un gentiluomo.In realtà le colpe del 3­2 del Parma vanno divise,

perché neppure Gabriel ha fatto il massimo, peròMatri conferma la sua fama di uomo squadra, ten­dente al sacrificio per il bene del gruppo.

Sbloccato? Sarà per questo che nello staff tec­nico tutti gli vogliono bene, e i compagni, soprat­tutto i neosenatori milanisti, hanno puntato su dilui a occhi chiusi, e continuavano a dire cheavrebbe fatto buone cose anche quando le do­meniche passavano e il primo gol non arrivava.«Era importante segnare, lo era per me e per lamia testa. Però il gol è servito a poco, visto cheabbiamo perso e la rimonta in classifica ormai èdifficilissima. Ma c’è voglia di rifarsi subito,

analizzeremo gli errori che abbiamo fatto con­tro il Parma e ci rimetteremo a lavorare a testabassa, perché mercoledì c’è un’altra partitaimportante. Quando sono entrato avevo voglia

di cambiare la partita con i miei compagni. Civuole tempo per trovare gli automatismi mi­

gliori per me — ammette Matri ­ ma stiamo lavo­

rando per migliorare. C’è dispiacere perché i risulta­ti non arrivano e i risultati sono la cosa più impor­tante, ma nel gruppo c’è molta sintonia. e da questoripartiamo».

Rinato Spera in una nuova vita nel Milan Matri, eKakà l’ha già trovata. Fondamentale contro il Barcel­lona, anche ieri Ricardo ha contribuito a cambiare lapartita. Alla fine era deluso per il gol sbagliato: ilbrasiliano ha avuto l’occasione buona per portare lasquadra in vantaggio, ma non l’ha sfruttata nel mi­gliore dei modi. «Mi dispiace molto, però mi sentosempre meglio e sono fiducioso». Fiducioso per unfuturo nuovamente intrecciato a quello del Milan. Inuna squadra che ha dovuto rinnovarsi per forza, ilcollante è diventato un ragazzo di 31 anni che correcon una voracità da ragazzino su ogni pallone checapita dalle sue parti. Ieri Kakà e Matri non sonoriusciti a produrre tre punti, ma ora Allegri sa di ave­re qualche opportunità in più per attaccare meglio.

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4IL NUMERO

5I mesi

passatidall’ultimo gol

di Matri,che era entrato

nel tabellinol’8 maggio

con la magliadella Juve:

contro l’Atalanta

Festa rovinataRicardo Kakà, 31 anni, eAlessandro Matri, 29 ANSA

no: a Parma, prima Balotelli èstato ammonito per simulazio­ne, poi è caduto ancora al limi­te dell’area, protestando peruna punizione non fischiata.Ma aveva lo spazio per andareavanti e tirare e qualcuno nondeve essere stato contento.Quando lo ha visto cadere perterra per la seconda volta, Alle­gri ha avuto un gesto di stizzache potrebbe essere letto in va­ri modi. Forse ce l’aveva conl’arbitro, forse con il suo attac­cante, forse con se stesso o conl’insolita calura autunnale. Fat­to sta che Balotelli è stato poisostituito, e insomma il suo im­patto sul campionato dopoquattro partite da spettatorenon è stato quello che il Milansperava.

Preoccupazioni Ci sarà mol­to da fare nei prossimi giorniper Allegri, perché questasconfitta a tempo scaduto hasparso sale sulle ferite di unasquadra ancora troppo fragile.Una squadra che ha assoluta­mente bisogno di Balotelli, madi un Balotelli diverso. Uno cheinteragisca di più, che giochi dipiù con gli altri, che non abbiasempre i nervi a fior di pelle esembri pronto a scattare quan­do l’arbitro si avvicina. Primadi tagliare ancora la cresta, ser­virebbe una sforbiciata a certeabitudini.

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la MoviolaDI FRANCESCO CENITI

Al Milan mancano 2 rigoriParolo sul 3­2 «ruba» metriDe Jong rischia il rosso

Domenica da dimenticare per Valeri: riescea scontentare tutti. Parma e Milan hanno buoneragioni per lamentarsi, ma nel saldo sono irossoneri a recriminare di più per i due rigori nonconcessi e per una irregolarità di Parolo nellapreparazione del tiro che porta al 3­2. Procediamocon ordine: con i padroni di casa avanti un gol,l’arbitro sorvola sul tocco di braccio da parte diLucarelli. Era, invece, da punire perché dopo ilcolpo di testa di Zapata il difensore allarga ilbraccio per impedire al pallone di passare. Giustaal 34’ l’ammonizione per simulazione a Balotelli:caduta immotivata, non c’è nessun contatto. Nellaripresa altra svista in area del Parma: sull’assist diBirsa finisce a terra Matri per il colpo subito daFelipe. Ci stava il rigore. Rischia anche Gabriel peruna avventata uscita alta su Cassano. Ilpomeriggio negativo di Valeri continua quando DeJong stende in modo duro Rosi lanciato in porta:arriva il giallo, ma il rosso era il colore piùappropriato. Ammonito Lucarelli per proteste. Earriviamo all’episodio decisivo: Parolo «ruba»diversi metri sulla punizione poi trasformata in gol.Il centrocampista sposta la palla in avanti senzache nessuno dica nulla. Gli va bene, ma resta ladisattenzione della squadra arbitrale.

Mario Balotelli, 23 anni, è tornato a giocare dopo quattro partite FORTE

8 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A 9a GIORNATA

Furia Gallianisull’arbitro«Due rigori nettiPunizione avanzataVoglio le scuse»L’a.d. se la prende anche con Birsa nel finaleE Allegri? Prova a resistere e fa mea culpa

DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTOPARMA

Furibondo sì, come eralecito attenderselo, ma piùche altro con la direzione arbi­trale. E, a cascata, con i pianiun po’ più alti del sistema.Adriano Galliani non ha dige­rito la conduzione di Valeri, enon ne fa mistero: «Non vorreiche il nostro basso profilo neiconfronti degli arbitri sia malinterpretato e scambiato perdebolezza – sillaba l’a.d. ros­sonero –. Perché oltre al fattoche c’erano due rigori netti anostro favore, la punizione dacui è scaturito il gol del 3­2 èstata calciata sei metri avantirispetto alla posizione corret­ta. Cosa peraltro ampiamentedimostrata dalle immagini te­levisive». Il senso è: sui rigori,volendo, si può anche non fos­silizzarsi, ma le palle inattivevanno calciate nel punto esat­to in cui viene commesso il fal­lo. «Non mi soffermo sui duerigori evidenti – continua in­fatti Galliani –, ma per consi­derare chiuso l’altro episodioci aspettiamo che qualcuno cidia delle spiegazioni e anchedelle scuse».

Brutta faccenda Il «bassoprofilo» di cui parla il numerodue di via Turati va letto nel­l’ottica di una sorta di tacitopatto di «non belligeranza» ­chiamiamola così ­ nei con­

fronti della classe arbitrale acui il Milan ha aderito da ini­zio stagione. O almeno, cosìaveva fatto fino a ieri. Il riferi­mento, sembra di capire, adesempio va a gare come quellacol Napoli, oppure alle strate­gie di comunicazione adottatelungo le settimane da altriclub. Una presa di posizionedura, quella di Galliani, checomunque ottiene l’effetto dialleggerire automaticamentela posizione di Allegri. Già,perché da qualsiasi angolazio­ne la si guardi, resta una brut­ta faccenda. I programmi inmerito alla sfida di Parma era­no ben altri. Volendo sintetiz­zare: la sfida­crocevia (defini­zione dell’allenatore), quellaper dare continuità al mini­fi­lotto positivo (Udinese e Bar­cellona) e immagazzinare al­tre buone sensazioni dopo isorrisi di Champions. Invece,rimonta abortita. Allegri e ilsuo Milan devono riprovarci apartire da Lazio e Fiorentina,il che non è esattamente unmenù semplice da digerire.

Distanze Ieri non è stato so­lo Galliani, che comunque re­sta dalla parte di Allegri, a la­sciare il Tardini di umore nero(dopo una punizione alle stel­le di Birsa nel finale, le teleca­mere hanno inquadrato un«vaffa» all’indirizzo dello slo­veno), ma anche l’allenatore:«Abbiamo preso un gol quan­do mancavano 30 secondi allafine del primo tempo e un al­tro quando ne mancavano 40alla fine della partita. Occorreessere più bravi e smaliziati.

Si passa da una grande atten­zione, come in Champions, agrandi disattenzioni. Comun­que, quando le cose non van­no bene le responsabilità sonodel tecnico». Certo, con questinumeri è difficile vedere la lu­ce in fondo al tunnel: più cheil decimo posto in sé per sé,pesano i 16 punti dalla vetta egli 11 dal terzo posto. Poi c’èuna difesa che è la quintulti­ma del torneo e una squadrache fino ad ora è stata incapa­ce di vincere in trasferta. Rial­zarsi non è più una questionerimandabile.

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MASSIMILIANO ALLEGRIALLENATORE DEL MILAN

« Quando le cosenon vanno benele responsabilitàsonodell’allenatore

DA SEEDORF PRESENTI NIANG, AMELIA E DE SCIGLIO

El Shaarawy, compleanno in tono minore

MILANO Compleanno intono minore. Ieri sera Stephan ElShaarawy ha spento le sue 21candeline tra amici al Finger’sGarden, ristorante di Seedorf.Presenti Niang (con lui nella fotoBOZZANI), Amelia, Emanuelson eDe Sciglio, altri milanisti non se lasono sentita di partecipare vistala sconfitta pomeridiana e ilmomento non felice del Milan.Stephan naturalmente ha capito.

GLI AVVERSARI

Donadoni fa festae non s’accontenta«Parma ingenuo»

Il tecnico: «Gara sciagurata,dovevamo fare il 3­0 e inveceè arrivato il pari e quasi il k.o.»

DAL NOSTRO INVIATO

PARMA

Non è una primizia, perché l’impresa di gua­stare la domenica al Milan gli era già riuscita nel2005, al primo incrocio in panchina contro i rosso­neri (di Ancelotti) quando lui guidava il Livorno.Ma è stata comunque una vittoria dal sapore parti­colare, tanto da far scattare l’applauso di una partedella sala stampa al suo arrivo in conferenza. Ro­berto Donadoni resta un attimo in imbarazzo, dacui riemerge con la più classica delle risposte: «Gliapplausi vanno ai ragazzi».

Ingenuità A dire il vero questo, alla fine dellachiacchierata nel dopogara, rimarrà uno dei pochicomplimenti rivolti dal tecnico alla squadra. Per­ché Donadoni ha troppa esperienza, soprattuttoda calciatore, per non sapere che una vittoria nelrecupero arrivata su calcio da fermo rischia di por­tarsi dietro un entusiasmo eccessivo e potenzial­mente pericoloso. Il fatto, comunque, resta. E conesso lo sgambetto di Roberto alla fetta più ricca diemozioni del suo passato. Infatti tenta di assolvereil Milan («Contro il Barça ha fatto una signora par­tita»), ma la realtà dice che il Parma avrebbe potu­to archiviare la sfida – vedi la traversa di Garganosul 2­0 – senza incappare in tutti i patemi arrivatidal 18’ della ripresa in avanti. «Una prova un po’sciagurata da parte nostra. Se avessimo fatto il ter­zo gol avremmo chiuso la partita, ma non siamostati precisi. E poi siamo stati ingenui, subendo ilpareggio e rischiando persino di perdere».

Spallata Intanto il suo Parma si toglie la soddi­sfazione di guardare il Milan dall’alto in classifica.Senza considerare i discorsi di carattere persona­le: Roberto in fondo tira anche un’altra spallatavirtuale ad Allegri, che più volte è stato segnalatosulla strada dell’esonero per far posto proprio alui. Donadoni sul tema è stato abbastanza ondiva­go. Per dire, a settembre del 2012 si barricò dietroun «a me ora interessa il Parma, e poi al Milan c’èun allenatore in gamba», mentre a febbraio di que­st’anno si era lanciato: «Allenare il Milan? E chinon lo vorrebbe». Il presente si chiama Parma, eDonadoni indica la strada: «La vittoria è stata ilgiusto premio per la nostra determinazione, però12 punti in 9 partite non sono un granché. Dobbia­mo limitare ingenuità e superficialità». Decisa­mente più euforico il presidente Ghirardi: «È la vit­toria perfetta, quella che sogni da bambino. Cassa­no? È il più grande che ho preso, ha genio e ti fadivertire. Ha perso 8­9 chili e non era così in formada tanti anni. Sono sicuro che Prandelli lo terrà inconsiderazione. Se ci vogliono dare anche Balotel­li, noi ce lo teniamo».

m.pas.

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Cassano «doppia» Balotelli: 56 tocchi a 28E FantAntonio aggiunge 4 assist e 4 recuperi

l’Analisi

ANDREA SCHIANCHI

Antonio Cassano fa esat­tamente il doppio di ciò checombina Mario Balotelli: 56palloni toccati dal fantasistadel Parma contro i 28 del mila­nista. E’ vero che Supermarioresta in campo soltanto 52 mi­nuti mentre a FantAntonio nevengono concessi 73 (quindiha più possibilità di incidere),ma la disparità tra i due è chia­ra e lampante: il Parma indivi­dua in Cassano il suo faro,l’uomo che può portarlo oltrel’ostacolo e si appoggia a luiper la costruzione di quasi tut­te le manovre; il Milan, invece,cerca Balotelli, però non lotrova, perché l’attaccante nonscatta in profondità, non dettail passaggio, non dialoga con icompagni. La presenza dentrola partita di FantAntonio e

l’assenza dalla stessa di Super­mario sono le spiegazioni piùevidenti (e forse anche più fa­cili) della vittoria del Parma.

Invenzioni Cassano intervie­ne nel gioco degli emiliani ag­giungendo quell’imprevedibi­lità che è necessaria per supe­rare avversari tecnicamentepiù forti. Il fantasista effettua

37 passaggi ed è abbastanzapreciso: ne sbaglia soltanto 7.E poi, oltre al gol realizzatocon un perfetto colpo di biliar­do (di destro, dopo aver addo­mesticato con maestria il pal­lone), prova un’altra volta laconclusione in porta e gli vie­ne ribattuta, e per tutto il tem­po in cui resta in campo si de­dica a ricamare e a imbeccare icompagni che si buttano neglispazi. Alla fine sono 8 i crosssfornati da Cassano: tanti per­ché quasi sempre precisi equasi sempre pericolosi per laretroguardia nemica. FantAn­tonio, lo sappiamo, ha innatoil gusto per l’assist e la presta­zione contro il Milan ne è laconferma: sono 4 le occasionicreate da una sua invenzione,da un suo lampo, da un suopassaggio. E a chi gli rimpro­vera poco sacrificio in fase dicontenimento Cassano ri­

sponde con ben 4 palloni recu­perati: non sono una monta­gna, ma per uno come lui sì. Eraccontano di come il fantasi­sta si sia calato alla perfezionenella dimensione Parma.

Giornata no Nel momentodel Milan, davvero piuttostodelicato, Balotelli non riesceproprio a calarsi. A tutti restanegli occhi il cartellino giallorimediato per un tuffo­simu­lazione in area, ma non vannodimenticati i tanti errori di mi­sura nei passaggi: su 14 ap­poggi effettuati (non certoun’infinità), 6 sono sbagliati.E dei 13 contrasti fatti, Marione perde addirittura 8: eppurei muscoli e la forza fisica nongli mancano mica... Dati posi­tivi, nel curriculum della suapartita, ce ne sono pochi: 2sponde, 1 cross, 1 lancio, 2dribbling riusciti cui, però,

fanno da contraltare i 2 falliti.Inoltre, la cosa che maggior­mente dispiace agli allenatori,ci sono i 13 palloni persi, a difronte dei quali non esiste lostraccio di un recupero. Ungiocatore può anche essere ingiornata negativa, ci manche­rebbe altro, però l’impegno, lospirito di sacrificio, la voglia diaiutare i compagni non devo­no mai mancare. A Balotelli sichiedono soprattutto i gol e luici prova, senza troppa convin­zione, due volte in 52 minuti:una miseria. A concludere unpomeriggio decisamente gri­gio, ecco pure i 3 falli commes­si (2 quelli subiti). Cassano,invece, per dare una mano allasquadra, i falli se li fa fare, lisubisce: 3 interventi scorrettisu di lui e il Parma respira. Dipiù: gioisce. E Balotelli se neva a testa bassa.

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LA MOSSA TATTICA

ABATE ZAPATA SILVESTRE CONSTANT

PASSAGGIOMOVIMENTO

CASSANO

BIABIANY

MARCHIONNI

AMAURI

GOBBI PAROLOGDS

ANTONIOCASSANO31 ANNIPARMA

MARIOBALOTELLI23 ANNIMILAN

PALLONI TOCCATI

56 28

TIRI EFFETTUATI

3 2

GOL REALIZZATI

1 0

ASSIST

4 0

la Sfida

4I NUMERI

16i punti didistanza

dal primo postoper il Milan

di MassimilianoAllegri

11le lunghezze

di distaccodal terzo postoche garantisce

l’accessoai preliminari

di ChampionsLeague

16i gol subiti

dal Milan,quint’ultima

difesa delcampionato

di Serie A

1punto in più

rispettoalla scorsa

stagione: dopo9 giornate il

Milan era a 10

SMassimiliano

Allegri,46 anni

FORTE

GLI EPISODI CONTESTATI

1. Il mani di Lucarelli: erarigore 2. Contatto Felipe­Matri 3. Galliani insulta Birsadopo un errore SKY SPORT

1 2

3

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9

GLI ARBITRI VALERI 5 Scontenta il Parma: De Jong meritava il rosso sul contropiede di Rosi. E soprattutto il Milan: il rigore su Matri c’è e Parolo avanza la punizione decisiva. Nicoletti 6­Grilli 6; Orsato 6­Baracani 6

6MiranteSorpreso purelui dall’inzuccatadi Silvestre, dà ilmeglio in uscitamurando duevolte, con i piedi,i tentativi diKakà sbucatoglidavanti in beatasolitudine.

6CassaniGioca perlopiùda terzinodestro peropporsi a unRobinho pocoispirato anchese combattivo.Diligente,concedepochissimo.

6GabrielDue interventidecisivi, suAmauri (dibraccio) esoprattutto suRosi al 90’. Poibecca gol dalontanissimo,ma la barrierasi apre...

5,5AbateSfortunato inoccasione dellarete iniziale, unpo’ in affannoquando Biabianysquarcia ladifesa. Ripresain crescendo,come altri.

5BirsaAnonimo. Non glivengono benenemmeno i tirida fermo, unasua specialità.Buca come tantiil primo tempo,poi migliora unpochino.

5,5MontolivoForse stanco, dicerto appannatoper l’interoprimo tempo.Reagisce conpersonalitàe orgoglioalimentando gliassalti dellaripresa.

6PoliNel primo tempoè l’unico fracentrocampistie attaccantia sfiorarela rete conun’iniziativapersonale. Esceper esigenzetattiche.

4ConstantGiornataccia.Viene oppostoal giocatorepiù veloce efantasioso,Biabiany, e va intilt. Pure nelfinale liscia uncross e Rosisfiora il 3­2.

6,5SilvestreBagna lagiornata conl’inzuccata cheapre al Milan(metà ripresa)orizzonti digloria. Quasimai in difficoltàquando c’èda difendere.

6ZapataPropizia la retedel pareggio conuna incursionesu angolo(traversa). TieneAmauri senzapatemi. Alla finerisulta frai migliori.

5,5MarchionniRegista acorrentealternata. Va indifficoltà quandoil Milan alza iritmi. Nel primotempo avevadato il solitocontributo,sfiora un gol.

6GarganoFa tremare latraversa sullaassist diCassano:sfortuna, avevacalciato bene.Nel primo temposi contrapponecon efficacia aMontolivo.

7BiabianyUn primo tempoda grandeprotagonista:sono sue leazioni cheproduconoi due gol. Saràcertamente unuomo mercatocorteggiatissimo

6,5GobbiTerzino sinistrocon licenza dispingere, hanettamente lameglio sul suoavversariodiretto, Birsa,peraltro ingiornata discarsa vena.

5FelipeRegge a lungo,poi però si fabruciare daMatri: ci sta,l’attaccanteincrocia bene.Sul 2­2 staccamale incontrasto conSilvestre.

6,5LucarelliAssai efficacesoprattutto nelprimo tempo,quando sipermettepersino duesontuose uscitedall’area pallaal piede in stileFranco Baresi.

5,5AmauriUn solo guizzo,su suggerimentodi Fantantonio,al 51’. Per ilresto non mollaun pallone, unesempio per ilgiovanedirimpettaio.

7CassanoSe gioca facciaalla rete e senzal’assillo delpressing èancora altascuola. Assist eun gol gioiello.Bella rivincitacon la Sud chelo punzecchia.

5,5SansoneViene inseritosul 2­2 al postodi Amauri perdare unaconfigurazionepiù agileall’attacco. Nontrova il modo dimettersi inevidenza

6RosiSu un suocontropiedeesplode ilTardini: steso daDe Jong conmezzo campolibero davanti.Era una chiaraoccasione dagol?

6BenalouaneEntra nelrovente finale,quando il Milansta prendendo ilsopravvento. Sifa superare daKakà, che peròarrivava lanciatoda dietro.

7l’allenatoreDonadoni

Si prendeuna bellae meritatasoddisfazionee... ricorda aBerlusconiche puòaspirare allapanchinarossonera.In un prossimofuturo, magari.

4,5BalotelliCosì è un caso.Gira a vuoto,prova ascippare unrigore, cade eprotesta, manella sostanzanon fa una solagiocata degnadel suo talento.

5,5RobinhoLui si impegna,corre ecombatte, adifferenza diBalotelli. Però irisultati praticisono assaimodesti. Andavacambiato prima.

6KakàMeriterebbeanche di piùperché portafreschezza econ la sua ververiapre un matchche parevachiuso.Penalizza il votol’errore di mira.

6,5MatriSegna un golda centravantid’altri tempidopo averinvocato invanoun rigore perfallo di Felipe.È lui peròa tradire il suoportiere sul 3­2.

s.v.SaponaraDebutto in SerieA per questogiovane moltoatteso dai tifosi.Una passerellafinale checoincideperaltro conl’amaro epilogo.

5,5l’allenatoreAllegri

Nel primotempo il Milanè inesistente.Lui ha lalucidità perfare le mosseche servono arisvegliarlo el’onestà disacrificareBalotelli.

TIRI 0DRIBBLING OK 1/1SPONDE 0

TIRI 1DRIBBLING OK 0/1SPONDE 2

TIRI 5DRIBBLING OK 0/1SPONDE 1

TIRI 1DRIBBLING OK 1/1SPONDE 1

TIRI 2DRIBBLING OK 2/4SPONDE 2

TIRI 2DRIBBLING OK 2/3SPONDE 1

CONTRASTI OK 6/11LANCI 12PASSAGGI OK 72/83

CONTRASTI OK 3/5LANCI 3PASSAGGI OK 40/42

CONTRASTI OK 5/9LANCI 2PASSAGGI OK 30/35

CONTRASTI OK 6/10LANCI 6PASSAGGI OK 51/60

CONTRASTI OK 6/6LANCI 5PASSAGGI OK 50/54

CONTRASTI OK 1/2LANCI 5PASSAGGI OK 74/90

PARATE 5RINVII 3USCITE ALTE 2TIRI 0 PASSAGGI OK 62/70 RECUPERI 8

CONTRASTI OK 2/2LANCI 0PASSAGGI OK 2/3

CONTRASTI OK 1/2LANCI OPASSAGGI OK 1/1

TIRI 0DRIBBLING OK 1/2SPONDE 1

TIRI 4DIBBLING OK O/1SPONDE 1

TIRI 3DRIBBLING OK 1/2SPONDE 0

TIRI 1PASSAGGI OK 34/41RECUPERI 9

TIRI 3PASSAGGI OK 25/32RECUPERI 4

TIRI 0PASSAGGI OK 13/18RECUPERI 6

CONTRASTI OK 1/3LANCI 0PASSAGGI OK 17/21

CONTRASTI OK 2/5LANCI 2PASSAGGI OK 11/18

CONTRASTI OK 8/11LANCI 1PASSAGGI OK 18/25

TIRI 6 PASSAGGI OK 16/21 RECUPERI 1

CONTRASTI OK 6/11LANCI 4PASSAGGI OK 26

PARATE 3RINVII 11USCITE ALTE 4

le Pagelle DI NICOLA CECERE

PARMA

7GOBBI BRILLACHE BIABIANY:È UN LEADERSuccesso meritato anche seottenuto in extremis e suepisodio fortunato. Ha creatotanto e controllato molto.

h7,5Parolo il migliore

Classica giornata da incorniciare:2 reti e l’assist per Cassano. Laricorderà finché campa. Maquanta astuzia nel guadagnarequei 5 metri sulla punizione...

MILAN

5BIRSA ANONIMOPER ROBINHOSOLO L’IMPEGNOReazione di orgoglio e volontàvanificata dagli errori (anchedi mira) commessi sul 2­2.Solo due punti in 5 trasferte.

h7De Jong il migliore

Molto mediano vecchio stile: daqui non si passa. Ma anche un po’regista, se serve. Si oppone conun fallo intelligente al contropiededi Rosi: gli va di lusso col giallo.

SERIE A 9a GIORNATA

10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A 9° GIORNATA

i protagonistiNOVE GOL IN DUE IN CAMPIONATO

Super Tevez, uomo del puebloVidal si riscatta e giura fedeltàL’argentino esulta sempremostrando la dedica a unquartiere povero di BuenosAires. A giorni il rinnovoquinquennale per il cileno

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANOTORINO

Juventus sudamericana. Di nuovo cattiva,arrabbiata, concentrata. Targata Tevez e Vidal:nove gol in due in campionato, la metà di quelliprodotti dalla banda Conte. Cinque centri perCarlitos «l’Apache» (ai quali va aggiunto quelloin Supercoppa italiana), quattro per «el Guerre­ro» di Santiago del Cile (a segno poi pure inChampions, contro il Galatasaray). Il primo è ilvero leader della squadra: corre, lotta, picchia,crea e segna. Vidal ieri ha invece giocato ancheper «riabilitarsi» agli occhi dei compagni e deltecnico, dopo l’aereo colpevolmente perso du­rante la sosta internazionale e la porzione di ga­ra per nulla convincente contro la Fiorentina.Pomeriggio super per il cileno, letteralmente in­demoniato dal primo all’ultimo minuto, a cacciadi ogni pallone, pericoloso sotto porta, semprenel cuore della battaglia, a prenderle e a darle.

Arriva la firma! «Sì, ci serviva proprio una pre­stazione del genere, era da tempo che non gio­cavamo con questa intensità – dice Vidal –. Èimportante ritrovare continuità e cattiveria, ca­ratteristiche che ci hanno consentito di vinceredue scudetti consecutivi. Il gol? Dedicato a mia

La prima maglia di Tevez Un’altra maglia celebrativa L’esultanza di ieri col Genoa

Il ruggito della SignoraDue gol in 36’: Juve, è tornata la fameVidal­Tevez stendono un Genoa inerme. Ma è fuori area il fallo del rigore che sblocca la gara

DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA@GazzaVernazza

TORINO

Uno studio­sondaggio in­glese ha stabilito che la magiadel fine settimana svanisce po­co dopo le ore sedici della do­menica. A partire dalle 16.13del giorno di festa scatta il co­siddetto «Sunday Blues»: si co­mincia a pensare al lunedì, allerogne del lavoro che incombe eci si intristisce. Ieri, più o menoa quell’orario, la Juve eraavanti di due gol sul Genoa, laRoma pareggiava per 0­0 aUdine e il distacco dei campio­ni d’Italia in carica dalla capo­lista era ridotto a tre punti.Nessun tifoso bianconero pa­reva afflitto dalla leopardianasindrome della malinconia do­menicale. Anzi, si respiravaaria di ricongiungimento trafuggitiva e inseguitrici. Alle16.40, però, sul tabellone delloStadium compariva la scrittaUdinese­Roma 0­1 e un brusiodi delusione si impadronivadell’ambiente, ne diventava ilsottofondo. Migliaia di juventi­ni scaraventati di botto nel«Sunday Blues». Come si dice«li mortacci vostra» in piemon­tese?

Partita In realtà non c’è statapartita, la Juve ha giocato evinto con la sigaretta in bocca.Risultato e prestazione di ierimandano in archivio le sconfit­te con Fiorentina e Real, anchese non si capisce bene dove fi­niscano i meriti della Juve e co­mincino le colpe del Genoa, ledue cose si sovrappongono.Imbarazzante Grifone. Zero ti­ri in porta. Zero. L’impotenzafatta squadra. Il 2­0 è un risul­tato falso per difetto, perché senon fosse stato per Perin i ros­soblù di pere ne avrebbero pre­se molte più di due. Il Genoa siè schierato con un’antelucanadifesa a cinque, con una me­diana per niente pensante e halasciato che il «povero» Gilar­dino andasse alla deriva suuna zattera. La Juventus hapreso il volante al calcio d’ini­zio e non l’ha mollato più.Bianconeri in totale controllo,

so di schiodarla.

Episodio L’Italia restituiscealla Juve quel che l’Europa leaveva tolto a Madrid in Cham­pions. Il rigore sblocca risulta­to, trasformato da Vidal, nonc’era: Biondini ha abbattutoAsamoah un pelo prima del­l’area. Questione di centime­tri, in tempo reale e senza mo­viola non era facile azzeccarela giusta decisione. Più in ge­nerale sarebbe demenzialepensare che il risultato sia sta­to falsato dall’episodio: il Ge­noa si è autoinflitto un cappioal collo col suo difensivismo

d’altri tempi e per la Juve strin­gere la corda sarebbe stata me­ra questione di minuti. Primadel rigore c’erano stati duemezzi miracoli di Perin su Pog­ba e Llorente e un gran tiro diVidal si era schiantato sullatraversa. Il raddoppio di Tevezha chiuso il cerchio e a suo mo­do è stato emblematico dellaWaterloo genoana. Sul cross diAsamoah, l’Apache si è bevutotre genoani uno dietro l’altro,Kucka, Vrsaljko e Portanova.Nella circostanza il mollaccio­ne ci è sembrato Kucka, che inprima battuta si è arreso senzacondizioni all’argentino.

Sipario Il 2­0 ha fatto calareil sipario sulla partita. La Juvel’ha trasformata in un allena­mento: Pirlo e soci facevano gi­rare palla, ogni tanto vertica­lizzavano e incocciavano nelsolito Perin in vena di miracoli,come quello compiuto in rapi­da sequenza all’inizio della ri­presa su Tevez e su Llorente.Gasperini all’intervallo ha ri­mescolato il minestrone, macerte sue correzioni hanno la­sciato perplessi. Sotto di duereti, ha levato il centravanti Gi­lardino per inserire la puntaesterna Konate. Giusto togliereAntonelli e far entrare Fetfatzi­

dis, il greco ha dimostrato tec­nica e verve. Cervellotica peròla mossa di Bertolacci «falsonueve» alla Totti. Sarebbe sta­to più logico tener dentro il«Gila», che magari col greco alatere avrebbe avuto l’onore diun pallone spendibile. Spiacedirlo, ma Juve­Genoa ha con­fermato quel che si sapeva:questo è un campionato spac­cato in due, c’è troppa diffe­renza tra la testa della corsa e ilresto del gruppo. Urge ridurreil numero delle partecipantiper ristabilire un sano equili­brio.

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(5­3­1­1) Perin; Vrsaljko, Antonini, Porta­nova, Manfredini, Marchese; Kucka, Berto­lacci (dal 34’ s.t. Centurion), Biondini; Anto­nelli (dal 1’ s.t. Fetfatzidis); Gilardino (dal 1’s.t. Konate) PANCHINA Bizzarri, Donnarum­ma, Sampirisi, De Maio, Gamberini, Lodi, Co­fie, Stoian, Sturaro ALLENATORE GasperiniESPULSI nessuno

AMMONITI Fetfatzidis per simulazione

CAMBI DI SISTEMA 5­2­3 dal 1’ s.t. (in pos­sesso palla, Bertolacci finto centravanti)

BARICENTRO MEDIO 52,9 metri

PRIMO TEMPO 2­0 MARCATORI Vidal su rigore al 23’, Tevez al 36’ p.t. ARBITRO Doveri di Roma

NOTE Spettatori paganti 11.199, incasso di 515.565 euro; abbonati 27.568, quota di 882.191 euro.

In fuorigioco: 2­1. Angoli: 6­2. Recuperi: pt 1’, st 3’

PALLONI PERSI

JUVENTUS 130 GENOA 134

TIRI FUORI

IIIII IIJUVENTUS 5 GENOA 2

MOMENTI CHIAVE

(3­5­2) Buffon; Barzagli, Bonucci,Chiellini; Isla, Vidal (dal 42’ s.t. Padoin),Pirlo, Pogba, Asamoah (dal 27’ s.t. DeCeglie); Tevez, Llorente (dal 30’ s.t. Gio­vinco). PANCHINA Storari, Rubinho, Ca­ceres, Ogbonna, Peluso, Motta, Marchi­sio. ALLENATORE Conte.

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Tevez per simulazione.

CAMBI DI SISTEMA nessuno.

BARICENTRO ALTO 55,8 metri

PRIMO TEMPO 2­0

12’ Pogba solo davanti a Perin cincischia13’ Ancora Perin in vetrina, stavolta facciaa faccia con Llorente19’ Vidal da fuori: traversa, a Perin battuto23’ GOL! 1­0 Vidal trasforma il rigore con­cesso per fallo di Biondini su Asamoah (in­tervento fuori area, però)26’ Grande Perin su Pirlo in area33’ Primo tiro del Genoa: Marchese da lon­tano, pallone di molto a lato36’ GOL! 2­0 Asamoah da sinistra per Te­vez in area: l’argentino fa fuori tre rossoblù(Kucka, Vrsaljko e Portanova) e batte Perin41’ Bel cross basso di Asamoah per Tevezche in scivolata non ci arriva per un pelo

SECONDO TEMPO

7’ Strepitoso Perin, prima su Tevez e poi suLlorente20’ Tiro centrale di Vidal dopo scambiocon Tevez38’ Pericoloso cross di Konate da sinistra,Chiellini sventa la minaccia27’ Tiro alto di Llorente47’ Incornata di Fetfatzidis alta di poco so­pra la traversa

JUVENTUS

2GENOA

0I MOMENTI CHIAVE

1 Il gol di Carlos Tevez che fissa il punteggio sul definitivo 2­0. Bravissimo l’argentino a trasformarein rete un passaggio in area di Asamoah, dopo aver eluso tre difensori genoani e infilato un sinistrochirurgico 2 Il contatto tra Biondini e Asamoah che ha portato l’arbitro Doveri a fischiare un rigorea favore della Juventus. Il fallo c’è ma avviene appena fuori dall’area del Genoa 3 Vidal suldischetto realizza il penalty spiazzando Perin: è la rete che sblocca la gara di Torino LAPRESSE­ANSA

1

2 3

dal principio alla fine. Conte èritornato al 3­5­2, sistema digioco che soltanto in Italia tro­va cittadinanza. Il Genoa più omeno si è disposto a specchio.Sono stati gli interpreti e l’at­teggiamento a marcare le dif­ferenze. Un conto è schierareTevez seconda punta e un altromettere Antonelli – un terzino!– in appoggio a Gilardino. I«Gasp­boys» andavano al recu­pero del pallone molto in bas­so, a 35 metri da Perin, comesuggerisce l’analisi del matchal computer. La Juventus si èaccampata nella metà campodei rossoblù e non c’è stato ver­

POSSESSO PALLA

JUVENTUS 60% GENOA 40%

TIRI IN PORTA

IIIIIIIJUVENTUS 7 GENOA 0

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11

SERIE A 9° GIORNATA

moglie, è incinta». E presto arriverà pure l’uffi­cialità del rinnovo del contratto. La firma è pre­vista subito dopo Juventus­Real Madrid, framercoledì 6 e giovedì 7 novembre: accordo dicinque anni, 5 milioni più bonus a stagione. Poi,toccherà a Paul Pogba, per il quale è allo studioun quinquennale da 3,5 milioni a stagione conpremi a salire.

El jugador del pueblo Segna Carlitos Tevez e laJuventus vince. È accaduto sempre nella primastagione italiana del «jugador del pueblo», il piùamato dal proletariato argentino. In gol controLazio (sia in Supercoppa sia in campionato),Sampdoria, Verona, Fiorentina e appunto Ge­noa: solo successi per i bianconeri. E a ogni esul­tanza ecco la dedica a un quartiere povero diBuenos Aires. Iniziò con il suo «Fuerte Apache»,poi fu la volta della «Ciudad Oculta», e ieri ètoccato a «Isla Maciel», estrema periferia suddella Capital Federal, luogo dimenticato da Diosecondo la gente locale. «L’idea di averli fatti fe­lici anche solo per un momento mi rende orgo­glioso – dice l’Apache –. È importante per me».Intanto, la Roma là davanti vola, «ma stiamocalmi – continua Carlitos – , la strada è ancoramolto lunga, mancano parecchie partite alla fi­ne del campionato. Solo qualche mese faremoconti più concreti». Al momento, allora, Tevez

preferisce godersi «una partita perfetta, ungran primo tempo, nel quale abbiamo fattotutto ciò che ci aveva chiesto il nostro tecnico.Dopo il k.o. di Firenze sono arrivate le rispostegiuste. Io leader? No, tutti sono leader qui allaJuventus. Io voglio soltanto giocare il più pos­sibile, voglio aiutare il gruppo a crescere, è cosìche nascono le grandi squadre. Stavolta ci ab­biamo messo l’intensità giusta, e quando gio­chiamo come sappiamo sono problemi perchiunque».

Niente turnover Il messaggio ad AntonioConte è chiaro: nessuna necessità di turnover.Carlitos vuole giocarle tutte da qui alla sostainternazionale. Ancora quattro partite: merco­ledì contro il Catania, poi la trasferta di Parma,quindi Real Madrid e Napoli sempre allo Ju­ventus Stadium (stadio di fatto già esaurito inentrambi gli appuntamenti). Il tutto in menodi due settimane. Servono solo vittorie per ac­corciare il più possibile sulla Roma e per resta­re padroni del proprio destino in ChampionsLeague. I tre punti con il Real Madrid sono in­fatti vitali per evitare di restare eventualmenteappesi alla «buona volontà» di un Real cheospiterebbe poi il Galatasaray con la potenzia­le certezza del primo posto nel girone.

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Arturo Vidal, 26, e Carlos Tevez,29: in gol i due sudamericaniche caricano la Juve REUTERS

OGGI LA DECISIONE

Dalla curva coridiscriminatoriOra rischiala chiusura

Il bollettino­cori di SerieA e B si chiude con due «cartel­lini gialli» che, molto proba­bilmente, verranno mostratioggi alla Curva Sud della Ju­ventus e alla Curva Nord delBrescia. Dopo il coro anti­Na­poli (senti che puzza...) di sa­bato in Brescia­Siena è toccatoieri agli ultras bianconeri che,a più riprese, hanno intonatocori discriminatori («Vesuviolavali col fuoco», «Napoli cole­ra») durante la gara con il Ge­noa, tifoseria storicamente ge­mellata proprio con i parteno­pei.

E’ molto probabile che oggile curve di Brescia e Juventusvengano chiuse, ma con lacondizionale, aggiungendosicosì a Milan (Curva Sud), In­ter (Curva Nord), Roma (Cur­va Nord e Sud) e Torino (Cur­va Primavera), già sotto so­spensiva.

Milanisti a Parma In tutti glialtri campi è invece prevalsa laprotesta ironica degli ultrascontro le norme sulla cosid­detta discriminazione territo­riale. Ieri i milanisti, a Parma,hanno esposto uno striscione«Non illudetevi di metterci ilbavaglio» e poi un altro «Avetecommesso l’ennesimo sba­glio». Quindi, per due volte,hanno intonato «Noi non sia­mo napoletani», coro che sianella prassi sia in base alle ul­time interpretazioni date dalgiudice Tosel non è considera­to discriminatorio. Anche laCurva Sud rossonera, come laNord interista sabato sera (ap­plaudita da gran parte dellostadio), ha evidentemente ac­colto l’appello fatto loro daMilan e Inter nel comunicatocongiunto di sabato dove lesocietà invitavano le tifoseriea forme civili di protesta impe­gnandosi a lavorare per modi­ficare la norma sulla discrimi­nazione territoriale.

Ironia etnea Anche a Cataniaprotesta civile degli ultras chehanno esposto un lungo stri­scione «Grazie a Dio non sia­mo...». E sotto ne sono spunta­ti altri, più piccoli. «Avellinesi,bergamaschi, interisti...». Intotale: quattordici diverse ti­foserie.

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ORGOGLIO CHIELLINI

«Ve l’avevo detto, no?Più forti dopo Madrid»

TORINO Giorgio Chiellini dopo la notte diMadrid ritrova il sorriso. «Venerdì avevo dettoche avevo rivisto la scintilla, qualcosa di diversoda Madrid, lo si è visto in campo contro il Genoa.A parte il risultato si è vista un’altra Juve, cattiva,aggressiva: quella voluta da Conte che si eravista solo a tratti in questo inizio di campionato».

«Che Roma» Era il derby l’ultima partita in cui ladifesa non aveva subito gol. «Era una partitatroppo importante, abbiamo fatto un patto tranoi, non dovevamo subire gol e poi ricompattarci.Siamo partiti bene, rabbia e aggressività lagrande differenza rispetto alle ultime altre gare:nel primo tempo abbiamo soffocato il Genoa, solograzie a Perin il risultato è stato meno ampio. Nelsecondo tempo abbiamo gestito la gara». LaRoma è da scudetto? «Nove vittorie sonoun’impresa difficilissima, complimenti. Loro sonocandidati allo scudetto, noi dobbiamo fare lanostra strada: a parte il passo falso contro laFiorentina il nostro score è ottimo».

f.bra.

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12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

GLI ARBITRI DOVERI 5 Il rigore è un’illusione ottica, il fallo si concreta prima della linea dell’area. Poi lascia correre troppo, ignora falli piuttosto evidenti. Posado 6­Marrazzo 6; Russo 6­Mariani 6

TIRI 0PASSAGGI OK 3/3RECUPERI 0

TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 4

TIRI 1PASSAGGI OK 15/18RECUPERI 3

TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 0

TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 3

TIRI 0PASSAGGI OK 2/2RECUPERI 1

TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 1

TIRI 0PASSAGGI OK 6/7RECUPERI 2

TIRI 5DRIBBLING OK 1/2SPONDE 9

TIRI 0PASSAGGI OK 35/38RECUPERI 4

4l'allenatoreGasperini

Si nasceincendiari, simuorepompieri. Chise loaspettava unGasperini cosìdifensivo? Lafase offensivaquestasconosciuta.Gasp! Anzi,sigh!

6,5l’allenatoreConte

Juventusformato Italia,col 3­5­2. Siva di pilotaautomatico,senzadannarsi.Gran primotempo, degnodelle miglioriJuve contiane.La squadra èancora con lui.

TIRI 0PASSAGGI OK 50/59RECUPERI 3

TIRI 0PASSAGGI OK 43/46RECUPERI 4

TIRI 1PASSAGGI OK 40/47RECUPERI 6

CONTRASTI OK 2/6LANCI 2PASSAGGI OK 28/32

CONTRASTI OK 9/16LANCI 5PASSAGGI OK 49/54

CONTRASTI OK 4/6LANCI 3PASSAGGI OK 27/32

TIRI 2PASSAGGI OK 35/43RECUPERI 4

TIRI 1PASSAGGI OK 96/102RECUPERI 11

TIRI 3PASSAGGI OK 46/58RECUPERI 9

TIRI 0PASSAGGI OK 49/55RECUPERI 5

CONTRASTI OK 9/13LANCI 3PASSAGGI OK 95/101

CONTRASTI OK 2/5LANCI 7PASSAGGI OK 84/94

CONTRASTI OK 4/8LANCI 4PASSAGGI OK 46/49

CONTRASTI OK 4/9LANCI 0PASSAGGI OK 35/45PARATE 7 RINVII 10 USCITE 1

CONTRASTI OK 4/9LANCI 5PASSAGGI OK 65/69

PARATE 0RINVII 5USCITE 1TIRI 4 DRIBBLING OK 2/4 SPONDE 9

le Pagelle DI SEBASTIANO VERNAZZA

JUVENTUS

6,5RIECCO ISLAQUALITÀ PIRLOPOGBA SNOBManifesta superioritàtecnico­tattica. Basta pocoalla Juve per battere unGenoa remissivo,praticamente docile.

h7Tevez il migliore

Com’è e come non è, escevincitore da ogni groviglio.La palla ce l’ha sempre luie ne fa quello che vuole. Il topplayer che non c’era ora c’è.Carlito’s way.

GENOA

4E MENO MALECHE C’È PERINKUCKA LENTOMa quale Grifone, alloStadium svolazzava unpasserotto. Troppa difesa,nessuna pretesa. Zero tiri inporta. Amen.

h7Perin il migliore

La prova vivente che il risultatodello Juventus Stadium èindiscutibile. Se non ci fossestato Perin, il Genoa avrebbepreso 5 o 6 gol. Belin che Perin,per dirla alla genovese.

s.v.BuffonÈ qui, in questosenza voto aBuffon, che sicondensal’insipienza delGenoa di ieri.SuperGigi senzavoto e senzainterventi avuoto.

6BarzagliAnche luiandrebbevalutato conl’s.v. permancanza dilavoro, ma nonsi può e allora siprocede col seipolitico, d’ufficioo di stima.

6BonucciVerso la fineprova a regalarequalche brividocon un paiodi tentate«bonucciate»,ma per fortunasua e dei suoitifosi i tentativifalliscono.

6ChielliniDue momentitop: il quasigol di testasu calciod’angolo e unacrobaticointervento aintercettare unbel cross diKonate.

6,5IslaCercate sull’iPod«La Isla Bonita»di Madonna eascoltatela insuo onore.Isla è tornatose stesso,il calvario forseè finito.Il futuro dirà.

7VidalLa traversacolpita, il rigoretrasformato,indemoniaticontrasti einsidioseincursioni: siriposiziona alcentro delvillaggio Juve.

6,5PirloHa cifreimportanti.Miglior juventinoper pallerecuperate (11),passaggi positivi(96) e lanciriusciti (10). Glimanca il colpodi genio.

6PogbaGioca un po’ colnasino all’insu,alla francese.Potrebbesfavillare, mal’avversario nonlo ispira. Palleperdute 18:tante, troppe.Snob.

6AsamoahSuo il crossbasso che Teveztrasforma nellapepita del 2­0.Suo un altro beltraversoneper Tevezmedesimo.Insomma, il suolo fa.

6LlorentePromettenteinizio, col golpersonale chepareva arrivareda un momentoall’altro.Deludenteripresa, troppiappoggisbagliati.

6De CeglieDentro perAsamoah,scollinata lametà dellaripresa e arisultatoconsolidato.Ordinariaamministrazioneper lui.

s.v.GiovincoUn altroscampolo dipartita. OrmaiConte gliconcede bassiminutaggi.È dura mettersiin mostraquando il tempostringe.

s.v.PadoinSostituzione chepermette a Vidaldi prendersi egodersi la«standingovation» delpopolobianconero.

5,5VrsaljkoLo spartitogasperiniano locondanna allafase difensiva,lui che vorrebbevolare alto.Ha le ali tarpatee piano pianoentra indepressione.

5,5AntoniniCi vuole altroche Antoniniper mettere ilguinzaglio a quelpitbull di Tevez.Fa un po’impressionevederlo all’operada centraledifensivo.

5,5PortanovaTropparoba, Tevez.E anche quelLlorente ètutt’altro che unpennellone.Portanovacostretto atappare falletroppo grandi.

6ManfrediniUno dei pochi acapire che ladifesa a oltranzanon avrebbepagato. Cosìprova a teneresu la linea, auscire dalguscio. Non loassecondano.

5,5MarcheseVale il discorsofatto perVrsaljko. Terzinisenza licenzadi spingere, disognare, dicrederci. Primonon prenderle.Marchesedegradato.

4,5KuckaLa lentezza inpersona.«Er moviola»,direbbero consarcasmo aRoma. Semprein differitadi un secondorispetto aisatanassi Juve.

5,5BertolacciFrastornatodalle troppeparti che ècostretto arecitare. A uncerto puntodeve sdoppiarsi:«falso nueve» eregista. No, dai,manco Iniesta.

4,5BiondiniOmologodi Kucka.È qui sugliintermedi, comesi usa direadesso, chel’inferiorità delGenoa diventavisibilea occhio nudo.

5AntonelliA sinistra, maanche al centrodi supporto aGilardino. Luiche è un esternoe che dà ilmeglio se inavanti ci arrivalanciato. Nonpuò funzionare.

5,5GilardinoCome un caneabbandonatosull’autostrada,nel mese diagosto.Corre e lotta,ma non gli arrivaun pallonecommestibileche sia uno.

6FetfatzidisTrottolinovorticoso,mulinare digambe e divelocità. Uno deipochi che nonfaccia calare lapalpebra. Perbrevità chiamato«Feffa».

5,5KonateLargo a sinistra,per allargare ifianchi dellaSignora.Un paio di volteil giochinoriesce,ma non produceeffettiparticolari.

s.v.CenturionIn campo a latteversato, quandola sconfitta èscritta.Meriterebbe unachance piùimportante.

SERIE A 9° GIORNATA

GASPERINI

«Con il Parmasarà una garamolto diversa»

TORINO (f.bra.) GianPiero Gasperini guarda oltre,a mercoledì, al Parma. LaJuve solo una tappaobbligata. «Troppa qualità,troppa differenza incampionato tra le prime etutte le altre. Il rigore? Non hamodificato il risultato ma èstato molto generoso, bravoPerin a limitare i danni.Contro il Parma dovremo fareuna partita diversa, cercaredi prendere palla e giocare,non subire passivi al limitedell’area: è il nostro problemadi oggi, dobbiamo alzare ladifesa, pressare alti econquistare palla acentrocampo». Senza MatteoPerin tra i pali forse sarebbefinita con un goleada. A finepartita Buffon lo haabbracciato e parlato a lungocon il collega.

GRAZIE GIGI «Gigi mi ha fattoi complimenti per la partita ­spiega Perin ­ e mi haringraziato per le parolespese nei suoi confronti insettimana. In verità parlarebene di Buffon è facile, è lasua storia che lo difende. Si èpoi complimentato per il miocarattere, perché non homollato ed ho retto bene lecritiche quando le cose nonandavano bene». Sullapartita. «Ho fatto alcuneparate importanti ma resta ilrammarico della classifica,zero punti. Preferisco unaparata sola e decisiva chetante ma alla fine sconfitti».

Conte: «Noi devastantiMa basta invenzioni!»Il tecnico bianconero: «Sento solo falsità su presunti litigitra me e Marotta. Sono stufo, devo insultare qualcuno?»

DAL NOSTRO INVIATO

G.B.OLIVEROTORINO

Non sono discorsi simpa­tici, ma ad Antonio Conte noninteressa essere simpatico. Gliinteressa vincere, proteggerela sua squadra da ogni perico­lo vero o presunto. E allora,pure dopo la convincente vit­toria contro il Genoa, l’allena­tore della Juve non interrom­pe la crociata contro i mediacolpevoli, a suo dire, di «de­stabilizzare volutamente l’am­biente». Conte è nel calcio dauna vita, sa che sparare nelmucchio dicendo «tutti i gior­nali e tutte le tv mettono in gi­ro notizie false» è sbagliatoesattamente come scrivere,appunto, il falso. Ma in questomomento preferisce mandarei suoi messaggi senza preoccu­parsi delle conseguenze per­sonali sul piano dell’immagi­ne. «Io le cose le dico chiara­mente e in faccia, sono limpi­do e pulito. Mi dispiaceleggere che avrei litigato conMarotta e che ci sarebbe unarottura tra me e la società per­ché non è vero. E allora michiedo quale possa essere ilmotivo, se non destabilizzare.Non sono io che vedo i fanta­smi, ma chi mette in giro certevoci. Non bisogna colpire

l’aspetto umano delle perso­ne. Un conto è parlare di visio­ni discordanti, un conto è par­lare di rotture. Probabilmentechi inventa queste cose non èin grado di discutere di calcio.Adesso mi sto stufando: cosa

devo fare, entrare a piedi unitie insultare qualcuno?».

Scienziati Sembra di ascol­tare José Mourinho in uno deisuoi sfoghi, che poi erano at­tacchi, che poi erano il piùsottile dei modi per motivareil gruppo: «Ma non è così –continua Conte –, ci so­no centomila strade permotivare la squadra.Quegli scienziati chedanno notizie vergo­gnose o infondate do­vrebbero mettersi una

mano sulla coscienza. Piutto­sto, ci motivano molto le criti­che tecniche: quindi, per favo­re, scrivete che contro il Ge­noa non abbiamo giocato be­ne». Polemica continua,quindi. E sulla stessa lunghez­za d’onda ci sono Beppe Ma­rotta («Siamo invidiati: parla­re di dissapori tra di noi è as­solutamente falso. Ci deve es­sere più responsabilitàquando si scrivono certe coseinesatte») e Giorgio Chiellini:«Ci viene da ridere quandoleggiamo discorsi inventati. Equindi credo che sia giusta lapresa di posizione di Conte».E’ la prima volta che un gioca­tore affianca il tecnico in unabattaglia dialettica: fino allascorsa stagione di solito nes­suno commentava e tuttiprendevano atto. La frase diChiellini è sicuramente un se­gnale di unità.

La crescita Per quantoriguarda la partita, Con­te applaude la Juve:«Siamo stati devastanti.È stata una buona presta­

zione, come a Madrid ecome a Firenze per 70 mi­nuti. Sono contento di nonaver preso gol. Tevez e Llo­

rente stanno crescendo: nonera una fesseria chiedere unpo’ di pazienza per Fernan­do». La Roma, però, vincesempre: «E facciamo i compli­menti alla squadra gialloros­sa: il suo cammino è straor­dinario». Pogba vive un pe­riodo meno brillante esembra un po’ lezioso:

«Succede a 20 anni –chiude Conte –. Devoessere bravo io a usare

il bastone e la carota, solo chequando uso il bastone si spez­za perché Paul è grande egrosso...». Sì, una battuta civoleva.

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ieri a Torino

11 alieni negli stadi d’Europa: pubblicità?Undici alieni, vestiti di nero, ieri allo Juventus Stadium.

Altri undici incappucciati sugli spalti di Chelsea­ManchesterCity a Londra e Bayern­Herta Berlino a Monaco. Chi saranno?Forse è l’inizio di un’abile campagna di comunicazione.

«Invece di parlaredi calcio si tira inballo l’umanitàdelle persone.Llorente cresce»

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13

14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A 9a GIORNATA

le Pagelle

DI L.CAL.

SUPER MERTENSALBIOL SICUROCERCI SVOGLIATOBARRETO MALE

NAPOLI 6,5REINA 6,5 La classe non è acqua:risponde con bravura a unaconclusione avvelenata diMeggiorini.MAGGIO 6 Il 4­2­3­1 di Rafa loobbliga a partire molti metri piùindietro. E quando avanza nonpunge.FERNANDEZ 6,5 Propizia ilsecondo rigore con unaconclusione in area e dietro favalere la sua fisicità contro lospento Cerci.ALBIOL 6,5 Strappa applausiquando esce dall’area in dribbling.Ha esperienza e si vede.ARMERO 5,5 Pasticcione. Il Napoliavrebbe bisogno di qualcosa di piùsulle corsie esterne.DZEMAILI 6 Ordinariaamministrazione. Molti tocchilaterali, poche iniziative.INLER 6 Cerca il gol con qualcheconclusione dalla distanza. Ma isuoi tiri sono poco più che carezze.INSIGNE 5,5 Si mangia un gol aporta vuota cercando lo«scavetto». E pecca di egoismo inun paio di contropiedi.HAMSIK 6 Trotterella annoiato perquasi un’ora. Poi, serve un paio dipalloni interessanti. Il minimosindacale.ZAPATA S.V. Pochi minuti congrande aggressività.MERTENS 7 Scatti e dribbling aritmo industriale. Può diventareuno dei giocatori più divertentidel campionato.PANDEV 6 Provoca l’espulsione diBasha.

h 7IL MIGLIOREHIGUAIN

Due rigori trasformati. Un altroargentino che scalda il San Paolo.

CALLEJON 6 Grande movimento sututto il fronte offensivo.ALL. BENITEZ 6,5 Ogni volta unaformazione diversa ma il turnoverquasi scientifico funziona.

TORINO 4,5PADELLI 6 Regala a Insigne unaclamorosa occasione da gol. Siriscatta con grandi parate suMertens e Callejon.DARMIAN 6 Evita un gol deviandola conclusione di Insigne. Il piùlucido dei difensori granata.GLIK 5,5 Sfiora la rete con unagirata in mischia. Meglio dacentravanti aggiunto che dadifensore centrale.MORETTI 5 Sempre in affanno.D’AMBROSIO 5 Ha talento epotrebbe diventare presto un uomomercato ma al San Paolo non entrain partita.MAKSIMOVIC 5,5 Gioca unamezzoretta al posto di D’Ambrosio,ma non lascia traccia.GAZZI 5 Finisce a terra colpitoinvolontariamente da un giocatoredel Napoli ed è fuori quando ilNapoli si procura il secondo rigore.Ventura lo sostituisce nell’intervallo.BASHA 4,5 Pandev gli scivola via elui si becca il rosso.VIVES 5 Prova a dare ordine allamanovra offensiva del Toro. Conrisultati modesti.BELLOMO 5 È lui il protagonista deldiscusso contatto con Mertens chegenera il rigore che indirizza lasfida.MASIELLO 5 Dalla sua parte gliesterni del Napoli sfondano controppa facilità.CERCI 4,5 È l’immagine di un Torosenza idee e senza voglia.

h 6,5IL MIGLIOREMEGGIORINI

Scalda due volte le mani a Reina. Èl’unico che lotta fino all’ultimo.

BARRETO 5,5 Qualche scattinotelefonato.ALL. VENTURA 5 Paga le troppeassenze.

GLI ARBITRO DE MARCO 4 Il 2o

rigore non c’è. Glik ha il braccioattaccato al corpo. Mazzolenilo fa sbagliare. Forti dubbianche sul 1o rigore e il rosso aBasha. Stallone 6­Schenone 6;Mazzoleni 4 –La Penna 6.

IL MANI DI GLIKIl rigore che chiude la partitaSull’1­0, maturato su rigore, l’arbitro ne concede unaltro: Glik respinge col gomito il tiro di Fernandez

DUE VOLTE DAL DISCHETTOHiguain, prima doppietta italianaHiguain trasforma il rigore del 2­0: per l’argentinoè la prima doppietta nel campionato italiano ANSA

INSIGNE, CHE ERRORELorenzo a digiuno in campionatoInsigne non sfrutta un intervento a vuoto di Padellie tira fuori. Sinora solo un gol in Champions ANSA

SULLE SPALLE DI HIGUAINDAL NOSTRO INVIATO

LUCA CALAMAINAPOLI

Ha preso il pallone e l’hamesso sul dischetto. E pazien­za se il rigorista della squadraè il suo amico Hamsik. El Pipi­ta aveva bisogno di un gol co­me Linus della sua coperta. Il

centravanti argentino non hacercato il colpo elegante. Hascelto la soluzione più sempli­ce: una botta e via. Diversal’atmosfera sulla seconda ese­cuzione dagli undici metri.Stavolta è andato al tiro con laserenità di chi aveva già fattoil pieno di autostima: Padellida una parte, pallone dall’al­

tra. 2 a 0. E partita finita. Laprima doppietta in Serie A diGonzalo Higuain regala al Na­poli tre punti facili, facili. LaRoma continua a volare ma labanda Benitez conferma di es­sere in grado di gestire il dop­pio binario Champions­corsascudetto con la maturità dellagrande squadra. Le rotazioni

continue di Rafa sono ormaiun dato acquisito (ieri la nonaformazione diversa in novegare) e ogni volta spunta unprotagonista nuovo. Buon se­gno. Questo Napoli è di tutti edi nessuno.

Episodi dubbi Un passo in­dietro, torniamo ai due rigori

VENTURA AMARO

«L’arbitroe noi non

in forma»NAPOLI L’umore

granata ieri era tendente alnero. Scure, infatti, le

facce del presidente Cairoe, soprattutto, di Alessio

Cerci negli spogliatoi del SanPaolo. A spiegare i motivi della

sconfitta ci ha pensatoGiampiero Ventura, polemico

con l’arbitro De Marco:«In occasione del primo rigore,

il tocco su Mertens è statolieve. Il secondo penalty,

invece, era inesistente e nonc’era nemmeno l’espulsione diBasha». Non è stata, però, la

direzione di gara ad indirizzareil risultato: «Il Napoli ha

meritato la vittoria.Conosciamo la forza degliazzurri, ma il vero Torino li

avrebbe messi in difficoltà.Invece, dopo 5’ avevo già

capito come sarebbe finita.Ho cambiato Gazzi, Cerci

e D’Ambrosio perché tantouno valeva l’altro». Tuttavia,

la sostituzione dell’attaccantedella Nazionale ha un po’

stupito, anche se Meggiorini èentrato bene in partita: «Cerci

era sulle gambe, come tutti.Non c’eravamo fisicamenteI ragazzi avevano gli occhi

rossi per la fatica. Giochiamodi nuovo mercoledì, speriamo

di recuperare in fretta».A causare il rigore del 2­0 è

stato un tocco di mano di Glik:«Avevo il braccio attaccato alcorpo, Fernandez ha calciatoda distanza ravvicinata ed io

non ho allargato il gomito.Che cosa potevo fare?

Purtroppo è andata così...».Gianluca Monti

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ilPersonaggioGONZALO HIGUAIN

«Non dobbiamoporci dei limitiSono fiducioso»Benitez si gode il suo bomber tornato al gol:«È un giocatore che può sempre far la differenzaMa è tutto l’attacco che preoccupa gli avversari»

MIMMO MALFITANONAPOLI

Si è ripreso il Napoli,Gonzalo Higuain. Marsiglia eTorino ne hanno certificato ilrecupero nel giro di cinquegiorni. I timori e le ansie per iproblemi muscolari che l’han­no tormentato in queste setti­mane, se l’è lasciati alle spalle,dopo un mese di rifiuti e di­scussioni. Quei no pronunciatialle richieste di Benitez, primadell’impegno di ChampionsLeague, contro il Marsiglia,avevano creato del malcon­tento nell’ambiente. Poi, havoluto dare un calcio alla pau­ra ed il si pronunciato martedìsera, al Velodrome, ha restitu­ito al Napoli il proprio leader,il pezzo forte del mercato diDe Laurentiis, colui che con lesue reti dovrà contribuire allaconquista dello scudetto.

Di rigore Contro il Torino, ilPipita ha concretizzato al mas­simo le due opportunità chegli sono capitate, entrambe sucalcio di rigore. Due esecuzio­ni che non hanno lasciatoscampo a Padelli e che hannopermesso al Napoli di restarenella scia dell’incredibile Ro­ma, insieme con la Juve. «So­no felice per questi tre punti,per il rientro da titolare al SanPaolo e per i gol. Le voci sulmio infortunio? Non sono im­portanti. Quel che conta,adesso, è aiutare la squadra eaver risolto il problema al fles­sore», ha spiegato nel postopartita Higuain, per nienteimpressionato dalla nona vit­toria della Roma. «Scudetto?Continuiamo così, la vittoriadi oggi (ieri ndr) è stata im­portante, soprattutto in consi­derazione della prossima tra­sferta a Firenze. Ma io sono fi­ducioso».

Attacco super Il ritorno algol di Gonzalo Higuain, ha re­so euforico Rafa Benitez. Il Pi­pita, con la doppietta al Tori­no, ha raggiunto quota 5, rag­giungendo Marek Hamsik nel­la classifica dei cannonieri.«Per un attaccante è sempreimportante fare gol così comeha fatto Gonzalo — ammetteil tecnico azzurro —. È un gio­catore può fare la differenza.Il parco attaccanti del Napoli èforte ed è anche motivo di pre­occupazione per gli allenatoriavversari», ha osservato l’alle­natore spagnolo che è uno deimaggiori estimatori di Hi­guain. Proprio le sue insisten­ze hanno convinto il presiden­te, nello scorso mese di luglio,ad investire 40 milioni di europer portarlo a Napoli. Un’in­tuizione che potrebbe esseregaranzia di successo, ed èquanto sperano i tifosi e tuttol’ambiente azzurro.

Senza paura Gli ultimi duecollaudi, Marsiglia e Torino(«ora siamo al 75%» dice donRafè), hanno fornito indica­zioni importanti al tecnico, so­prattutto per quanto riguardala difesa. Albiol e Fernandezhanno formato una coppia deltutto inedita, con buoni risul­tati. E col recupero di Higuain,Benitez è sicuro che il suo Na­poli potrà sorprendere anchea Firenze, mercoledì sera. «Sela squadra si comporterà co­me ha fatto oggi (ieri, ndr), al­lora nulla sarà impossibile edanche nella prossima trasfertaci potremo giocare le nostresoluzioni senza alcun proble­ma». Insieme ad Higuain, inogni modo, c’è stata anche laconferma di Mertens, ancorauna volta il migliore in campocome a Marsiglia. Difficilepensare che Benitez rinunceràad impiegarlo a Firenze.

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Napoli ritrova il PipitaMa per i rigori al Torinodeve ringraziare l’arbitroDubbi sul primo, non c’è il secondo in un match senza storiaMertens cresce sempre più, inesistente la reazione granata

GonzaloHiguain,25 anni,

festeggiacon Dries

Mertens AFP

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15

SERIE A 9a GIORNATA

(3­5­2)Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio(dal 17’ s.t. Maksimovic), Gazzi (dal 1’ s.t.Basha), Vives, Bellomo, Masiello; Cerci (dal1’ s.t. Meggiorini), Barreto.

PANCHINA Berni, Gomis, Pasquale, Scaglia.

ALLENATORE Ventura.

CAMBI MODULO nessuno.

BARICENTRO BASSO 50,4 metri

ESPULSI Basha al 41’ s.t. per gioco scorret­to.

AMMONITI nessuno.

MARCATORI Higuain su rigore al 14’ e su rigore al 32’ p.t.

ARBITRO De Marco di Chiavari.

NOTE Spettatori 42.209, per un incasso di 885.810,61 euro; abbonati e quota non comunicati.Angoli 7­4. In fuorigioco 3­1. Recuperi: primo tempo 1’; secondo tempo 3’.

PALLONI GIOCATI

NAPOLI 521 TORINO 500

TIRI FUORI

IIIII IIIINAPOLI 5 TORINO 4

MOMENTI CHIAVE

(4­2­3­1)Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Armero;Dzemaili, Inler; Insigne, Hamsik (dal 35’ s.t.Zapata), Mertens (dal 31’ s.t. 19 Pandev);Higuain (dal 22’ s.t Callejon).

PANCHINA Rafael, Colombo, Uvini, Mesto,Bariti, Behrami, Radosevic.

ALLENATORE Benitez.

CAMBI MODULO nessuno.

BARICENTRO ALTO 55,3 metri

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Fernandez per gioco scorretto.

POSSESSO PALLA

NAPOLI 50,7% TORINO 49,3%

TIRI IN PORTA

IIIIIII IIINAPOLI 7 TORINO 3

PRIMO TEMPO 2­0

GOL 14’ Higuain trasforma il rigore conces­so per un contatto in area Bellomo­Mer­tens.28’ Girata di Higuain para Padelli.GOL 32’ Ancora Higuain trasforma dagli 11metri un rigore concesso per un mani di Gliksu conclusione ravvicinata di Fernandez.36’ Darmian salva a porta vuota su Insigne.

SECONDO TEMPO

25’ Grande risposta di Padelli, che in tuffomette in angolo un destro a giro di Mertens.34’ Bella parata di Reina su botta diMeggiorini.35’ Capovolgimento di fronte, Hamsik inverticale manda in porta Callejon, sul cuidestro Padelli manda ancora in angolo.41’ Espulso Basha per fallo su Pandev.

NAPOLI

2TORINO

0

SULLE SPALLE DI HIGUAINche hanno «matato» il Toro. Equi sotto accusa finisce ilquintetto arbitrale. Il primoepisodio, al 14’ del primo tem­po, è figlio di un contatto inarea Bellomo­Mertens. Lasensazione è che l’attaccantepartenopeo sia già in volo pri­ma del contrasto piede­piede.Diciamo rigore molto dubbio.

Di sicuro non è da punire, al32’ del primo tempo, la re­spinta di Glik su conclusioneravvicinata di Fernandez. Ildifensore granata ha il brac­cio attaccato al corpo. Il me­diocre arbitro De Marco pri­ma lascia proseguire l’azionepoi torna sui suoi passi e indi­ca il dischetto raccogliendo la

segnalazione dell’assistented’area Mazzoleni. Un erroreclamoroso. Anzi, uno e mez­zo. Per carità, come ha am­messo con grande onestà iltecnico granata Ventura il Na­poli ha comunque meritato divincere ma certi errori arbi­trali sono veramente imba­razzanti.La squadra di Beni­

tez fa bottino pieno senzagrande fatica. Dopo il 2 a 0 ipartenopei si limitano a gesti­re il vantaggio. Non c’è piùtensione. Così mancano qual­che buona opportunità perrimpinguare il bottino, cla­morosa quella di Insigne chenon sfrutta una uscita avven­turosa di Padelli. Il San Paolo

trova il tempo di dedicare piùdi un coro all’amico DiegoMaradona. Il campione maidimenticato.

Mertens in rampa di lancio Lebuone notizie, oltre alla dop­pietta del Pipita, arrivano dal­lo scatenato Mertens, unesterno d’attacco con colpi digrande qualità (sta crescendodi partita, in partita) e dallacoppia centrale di difesa Fer­nandez­Albiol. E’ vero che da­vanti avevano poco o nientema hanno presidiato l’areacon grande disinvoltura. E perrestare al reparto arretratomerita una sottolineatura l’in­tervento di Reina sull’unicaconclusione vera dei granatacon il nuovo entrato Meggio­rini. Risposta da portiere digrande personalità. Un’altrascelta azzeccata del mercatoestivo del presidente De Lau­rentiis. Chi, invece, è ancoralontano dal suo standard mi­gliore è Hamsik. Moscio in fa­se conclusiva e appena più vi­vo in qualità di creatore di gio­co. Anche lui avrebbe bisognodi una scossa elettrica positi­va come quella che ha attra­versato ieri al San Paolo Gon­zalo Higuain.

Granata sbiaditi Il Toro escemale da questa trasferta. E’vero che Ventura aveva settetitolari fuori (gravi soprattut­to le assenze di Immobile. Bri­ghi, El Kaddouri…) ma sta­volta oltre alle idee è mancatoanche il temperamento. La fo­tografia è il primo tempo sen­za anima di Cerci, sostituitopoi, nell’intervallo. Il Torinotra l’altro ha finito in dieci perl’espulsione di Basha per falloda ultimo uomo su Pandev. Eanche su questa decisione ar­bitrale si potrebbe discutere alungo.

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La squadradi Ventura, privadi sette giocatori,è mancata in ideee temperamento

DI VINCENZO CITO

Fox, colpaccio CapelloBarça­Real è show veroIeri sera a «Stadio sprint»(Rai Due) è successol’incredibile. Alla finedella sua intervista a Perin,l’inviato Saverio Montingelliha chiesto al conduttoreEnrico Varriale se avessedomande da fare, e lui hadetto di no. Erano le 17,41,ci sono le registrazioni tva confermarlo.

Martedì sera su Sky,a tre quarti d’ora dal viadella Champions.«Queste sono le partite piùimportanti, queste sonole serate da non perdere.Questi sono i minuti in cuidevi aspettare».E beccarti i pistolottidi Fabio Caressa...

Sandro Piccinini (MediasetPremium, Real Madrid-Juventus) «I tifosi della Juvesi fanno sentire, come a dire:ci avete stancato» (intantosi sente il coro: ci avete rottoil ca....)

Andrea Stramaccioni (Fox) alla fine della sualezioncina tattica. «Questodimostra che il Real Madridè ancora un cantiere in corso»

Lucio Rizzica (Spezia-Modena, diretta gol Sky)«Gol annullato e quidavvero bisogna fidarsidi quello che ha visto ilcollaboratore di linea che si

chiama Vicinanza e quindi èpiù vicino di noi».

Fox ha proposto unBarcellona-Real di lusso,per le emozioni offertee per chi c’era ai microfoni:telecronista Stefano Borghi,talento rivelato daSportitalia, grande espertodi calcio sudamericano, inparticolare quello argentino.Quelli che noi celebriamooggi, lui li conoscevada prima. E poi il pezzoda novanta, Fabio Capello che prima di diventareallenatore, cominciò propriocosì, facendo la spallatecnica nelle telecronache.Credibile, mai banale, ognigiudizio dettatodall’esperienza diretta(«Diego Lopez titolare?Per me è giusto. L’ho avutoal Real Madrid, lo conoscobene»). Poche ciance, pochiurli: il resto lo ha fatto unaintensissima partita.

Le incrollabili certezze delposticipo su Sky. «Il Cagliariha avuto la possibilità diprendere i tre punti, no?».«Candreva è un giocatorefondamentale, no?». «Kloseha dato una svolta allapartita, no?». «In questi casi,la difesa deve scalare, no?».«I giocatori di talentodevono prendersi piùresponsabilità, no?». EraDaniele Adani, no?

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SERIE A

Il senso dell’Inter per il golPalacio showMai un iniziocosì travolgenteE’ al top in fatto di reti (8) e di media­votoda quando è in Italia fra coppe e serie A

MATTEO DALLA VITE@Emmedivu

MILANO

Troppo facile e immedia­to definirlo così, ma è così dav­vero ed è quindi inutile girarciattorno: è un Palacio Reale.

Un campione Rodrigo Pala­cio è uno e trino, «falso nueve»e rifinitore, assist­man e ala,qui e là, in gol o comunque vi­cino al gol, pronto a darti unamano e lesto a sfruttare l’aiutoaltrui. «Un campione» la sinte­si di Walter Mazzarri. RodrigoPalacio è uno sul quale puoicontare e attorno al quale co­struire. Uno che adesso piùche mai è rimasto a reggere insolitaria la zona d’attacco: Mi­lito k.o., Belfodil squalificato,Icardi che non sta alla perfe­

zione e allora per fortuna chec’è lui. Che segna a raffica eche mai, in Italia, ha comincia­to così: in maniera così deva­stante.

A razzo E’ tutto dentro le sta­tistiche di ogni inizio stagione.E’ tutto farcito da numeri chedicono quanto Palacio abbiamigliorato la propria partenzadai blocchi del campionato: inqueste cifre ci sono dentro an­che le Coppe, che sia Italia oEuropa League (giocata sia colGenoa e sia con l’Inter). Ebbe­ne: in questa stagione, DonRodrigo ha messo dentro ungol ogni 92’, in passato il mi­nutaggio era ben più dilatato,da 123’ a 677’. E la media­vo­to? Alzata anche quella: 6,13poi 6,25 e quindi 6,65 nei pri­mi tre anni di Genoa; 6,6 l’an­no scorso e quest’anno 6,7, se­gno inequivocabile di un gio­catore che parte alla grandissi­ma e che ­ lo dicono le annate ­mantiene una costanza di ren­dimento eccezionale. Il tutto èstabilito in base alle prime 10

partite della stagione di ogniannata: e quest’anno Palacioha numeri da favola.

In tutti i modi Don Rodrigooggi è a 8 gol totali: aveva ini­ziato in Coppa Italia contro ilCittadella (doppietta), poi hasegnato al Genoa, al Catania,al Sassuolo, due volte al Tori­no e sabato sera al Verona. E’ ilgiocatore più decisivo dell’In­ter, perché decisivi sono i suoigol. E anche alla voce realizza­zioni, Rodrigo batte il Rodrigodi ogni altra annata italiana:nelle prime dieci gare è passa­to da 0 della stagione 2009­10a 8 odierni, superando la quo­ta di 7 nella stagione 2011­12.Il suo modo di segnare? Nem­meno a chiederlo: destro, sini­stro, dentro l’area grande enell’area piccola, di rigore, an­che di pancia come contro ilVerona. E’ catalogabile alla vo­ce Universale: perché sa faretutto e tutto fa. L’importanzadi Palacio è racchiusa in unmatch, quello giocato a Triestecontro il Cagliari: WM scegliela coppia Alvarez­Belfodil,Don Rodrigo resta in panca edentra al 19’ s.t. per Ishak. En­tra (con Icardi) e l’Inter va ingol, mentre nel p.t. aveva falli­to 5 occasioni. Senza di lui.

Un anno più uno Adesso cheThohir è in sella, ora che an­che lui capirà quanto è indi­spensabile questo giocatore,verrà stilata piano piano la li­sta dei rinnovi di contratto:naturalmente ci sono primaquelli in scadenza nel giugnoprossimo (e sono 7), poi ver­ranno a ruota coloro che inve­ce scadono nel 2015, e fra que­sti c’è anche Rodrigo Palacio.Non è questo il momento didare per imminente il rinnovodell’argentino, ma è chiaroche le parti (Inter e entouragedel giocatore) si metteranno altavolo verso febbraio­marzoper allungare l’accordo, pro­babilmente (considerata l’etàdel giocatore, 31 anni) di unanno più l’opzione per il se­condo. Al momento è un pen­siero doveroso, e Palacio fatanto perché diventi semprepiù concretizzabile.

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il tifoso

E Thohir ingaggiaun top (ex) player:Iverson è... interista

Allen Iverson, ex stardella NBA (soprattutto nei76ers di cui Thohir è ancoraazionista), mette su Instagramun regalo dello stessomagnate indonesiano: lamaglia numero 3 dell’Inter.

GIUDICE E CAMPO

Belfodil, 2 turnidi stop: è ricorso?Kovacic in forse

Due giornate di squalificaper Ishak Belfodil «per avere, altermine della gara, sul terreno digiuoco, assunto un atteggiamentogravemente intimidatorio neiconfronti di un calciatoreavversario afferrandolo con lemani al collo». Il veronese è Moras,fermato anche lui per 2 giornate:l’Inter sta valutando se farericorso (oggi è più no che sì), cheverrebbe basato sulle ipoteticheprovocazioni del greco davanti allequali però l’algerino ha reagito.Per Bergamo, Mazzarri valutaKovacic: per il croato, a fine gara,risentimento muscolare che parenon preoccupare. Contro l’Atalantapotrebbe arrivare il momento dellatitolarità per Samuel, rientraHandanovic. Campagnaro? AUdine, forse.

analisi di un paradosso

Il miglior attaccoanche se è mancatauna prima vera puntaANDREA ELEFANTEMILANO

Chiamiamolo apparenteparadosso: l’Inter ha il migliorattacco del campionato (assie­me alla Roma) in pratica senzaaver avuto finora un centra­vanti di ruolo. Milito: 3 presen­ze (nessuna da titolare) per ap­pena 58’ giocati. Icardi: 5 pre­senze (mai dal 1’) per 172’. Bel­fodil: 4 presenze (una datitolare) per 140’. Il centravan­ti, perlomeno ad inizio partitae tranne che con il Cagliari, l’hasempre fatto Palacio: che peròprima punta non è, anche secosì Mazzarri l’ha rimodulato.Per lui non era un film inedito ea Rodrigo, alla fine, forse stapiacendo anche più di quantoavrebbe immaginato. Pur nonavendogli tolto la voglia di farechilometri e lavoro sporco perla squadra. Mazzarri sabato se­ra l’ha detto senza giri di paro­le: «Se avessi Milito giochereicon due punte». Lo avrebbe fat­to a cominciare da Torino, se ilPrincipe non si fosse infortuna­to. Però Milito ­ per l’Inter super giù quello che Balotelli èper il Milan o Higuain per il Na­poli ­ adesso Mazzarri non cel’ha e non lo avrà ancora per unpo’. Non lo aveva neanche a ini­zio stagione, quando cercandodi convertire la squadra a nuo­vi equilibri tattici e a rinnovatecertezze psicologiche scelseuno slogan: «Far male provan­do a non farsi male». E dallatournée negli Usa iniziò a dise­gnare l’Inter con Palacio primoriferimento offensivo e un uo­mo alle sue spalle.

Tripla valutazione Quell’uo­mo è stato quasi sempre Alva­rez, ma contro il Verona per laprima vera volta (a Torino lasoluzione visse 5’, spazzata viadal rosso a Handanovic) è statotestato l’avanzamento di Kova­cic. Nato da una tripla valuta­zione di Mazzarri. La prima:più di una volta il tecnico hasottolineato l’attuale ritardo dicondizione di Icardi, che nonha nelle gambe 90’ di lavoro alservizio della squadra e dun­que non gli ha ancora permes­so di fare di Maurito il Militoche non ha. La seconda: la vo­lontà, per assicurare comun­que propositività alla manovra,

di schierare insieme Guarin,Alvarez e Kovacic. Il tentativonacque a Catania, ma naufragòdopo 44’ (dentro Taider e fuoriKovacic); prima replica a Trie­ste, ma con Alvarez (e poi Icar­di) vicino a Palacio; contro ilVerona Mazzarri ha scommes­so ancora su una trazione piùanteriore, ma modificando leposizioni, sulla scorta della ter­za valutazione: «Alvarez, più diKovacic, ha nelle corde il lavo­ro difensivo richiesto a un in­terno di centrocampo».

I prossimi due step E’ unaconvinzione maturata nel tem­po, anche grazie a test che han­no sottolineato certe doti «digamba» di Ricky: velocità, resi­stenza, potenza aerobica. Qua­lità rimaste nascoste in passa­to, ma emerse quest’anno, qua­si che il tecnico fosse riuscitoad «aprire» la testa dell’argen­

tino. Ora a Mazzarri restano iprossimi due step. Anzitutto,aspettandone i progressi nellafase difensiva, perfezionare ilKovacic in versione trequarti­sta: in particolare la capacità diricevere la palla nella posizio­ne giusta, per avviare con tem­pi e spazi ideali le sue accelera­zioni. Il secondo passaggio sa­rà recuperare Icardi al top dellacondizione: perché giocaresenza un centravanti di ruolofino ad oggi è stata una solu­zione, è stata la ricerca di unadiversa offensività fondata sul­la scelta di non dare punti di ri­ferimento, sull’incisività degliesterni (Jonathan e Nagatomosabato hanno sfiorato il loro 3°gol stagionale), sugli inseri­menti e le conclusioni dei cen­trocampisti (Cambiasso ancorain gol, Guarin c’è andato vici­no), sulla distribuzione dei tiri(10 marcatori diversi in novepartite non sono un dato ca­suale). Ma rinunciare alle duepunte vere non è mai stato undogma di Mazzarri. Anzi.

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L’EX CAMPIONE L’INCONTRO A ROMA CON LA BIRMANA, PREMIO NOBEL PER LA PACE. «LA SQUADRA DI GARCIA? BELLA E SORPRENDENTE»

Baggio premia San Suu Kyi: «È il mio mito»ALESSANDRO CATAPANOROMA

Un Nobel per la pace, unministro degli Esteri, tre sinda­ci di Roma e un Pallone d’Ororiuniti in Campidoglio. In mol­ti nell’aula Giulio Cesare sichiedono: cosa ci fa RobertoBaggio insieme a Aung SanSuu Kyi, a Emma Bonino, aIgnazio Marino e ai suoi prede­cessori Rutelli e Veltroni? Con­segna alla politica birmana –dal 1989 al 2010 tenuta agli ar­

resti domiciliari dalla giuntamilitare di Myanmar – la citta­dinanza onoraria di Roma, cheRutelli le assegnò nel 1994, e ilPremio per la Pace e l’Azioneumanitaria, che nel 2007 Vel­troni consegnò proprio nellemani di Baggio, campione incampo e fuori. Tre anni fa, a Hi­roshima, una giuria di premiNobel lo scelse come amba­sciatore di pace nel mondo. «Eproprio in quell’occasione – ri­corda Baggio – venni a saperedella liberazione di San SuuKyi. Oggi provo la stessa emo­

zione di quel giorno: finalmen­te siamo fianco a fianco e pos­siamo guardarci negli occhi».Stupisce tanta intimità tra unsimbolo delle lotte per la liber­tà e l’uguaglianza e un mito delcalcio. «In realtà – spiega AungSan Suu Kyi – lo scelsi perchéera molto famoso in Birmania,soprattutto tra i giovani». E ag­giunge, sorridendo: «Poi a mepiace molto chi porta l’orecchi­no». Baggio sorride, ma l’emo­zione è palpabile. «Aspettavoquesto momento da sei anni, èuna giornata indimenticabile».

Sorpresa Inutile provare afargli dire qualcosa di calcisti­co. «Non ne parlo da tanto e og­gi non è proprio il momento»,taglia corto. Poi, all’uscita, l’af­fetto dei romani quasi lo tra­volge. «Bello e sorprendente,come il primato della squadradi Garcia». Già. È una domeni­ca di festa nella Capitale, si an­nuncia una serata dolcissima.Walter Veltroni saluta così: «LaRoma è in testa, la Juventus e ilNapoli inseguono: cosa può es­serci di più divertente?».

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Per il tecnicoè «un campione»A febbraio ilrinnovo per unanno più uno?

Mazzarri nonha praticamenteavuto Milito,e Icardi non èancora in forma

Rodrigo Palacio, 31 anni, contratto fino al 2015 con l’Inter FORTE

6,70Media votoDa quando è in ItaliaPalacio non ha mai avutouna media­voto così alta

92’Minuti per golPalacio segna un gol ogni 92’:non gli era mai successonel nostro campionato

Walter Veltroni, Roberto Baggio e Ignazio Marino consegnano al NobelAung San Suu Kyi il Premio per la Pace che le fu assegnato nel 2007 AFP

18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A 9a GIORNATA

il personaggioCUADRADO

L’imprenditoredal gol facileche piacea Juve e ArsenalHa creato in Colombia una linea dipantaloni e si prepara a un futuro dabig. Montella: «E’ unico, può fare tutto»

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA GOZZINIVERONA

Per esteso è JuanGuillermo Cuadrado Bel­lo, Juan nome di battesimo,il resto per costumi colom­biani: Guillermo Cuadrado èil nome del papà scomparsoda vent’anni, Bello il cognomedi mamma. Ben più rapidadella presentazione è la corsadi Juan, tre gol in quattro gior­ni: uno al Pandurii nell’ultimanotte europea, due al Chievoieri pomeriggio, i primi in que­sto torneo. E’ suo l’autografoanche su un altro tris, quellodelle vittorie consecutive vio­la (tutto ebbe inizio otto gior­ni fa, Juve schiacciata). Gam­be talmente preziose da infi­larle in una griffe: con la CJuan Cuadrado Jeans, l’ester­no è pure imprenditore nel­l’abbigliamento, con una lineadi pantaloni distribuiti tra Me­dellin e Barranquilla, Colom­bia. Ieri aveva su i calzoncini

bianchi della divisa da trasfer­ta, e la Fiorentina è passataanche sul campo del Chievo(nona vittoria negli ultimi do­dici viaggi, coppe comprese).

Futuro Cuadrado non ballail reggaeton, la danza che ri­serva ai festeggiamenti: sulraddoppio si scontra col por­tiere avversario e va k.o. (usci­to in barella, si rianima e fa i90’). Montella lo benedice: “E’unico, eclettico, ha segnato daesterno sinistro del 4­3­3 e daesterno destro del 3­5­2..Ilsuo futuro? Non so...mancaun anno, non è tempo di mer­cato”. Il d.s. Pradè: “Cuadradoè uno di quei 4­5 giocatori inEuropa capaci da soli di spac­care una partita, proveremo atrattenerlo”. A metà con l’Udi­nese, riuscire in estate a ribat­tere il pressing di Juve e Arse­nal (ieri a osservarlo in tribu­

na e pronto all’assalto agennaio con 30 milio­

ni) sarebbe un grancolpo. Lui ribadisce:

“L’interesse delle big fa piace­re, ma qui sono contento, poisi vedrà”; di certo, in inverno,ogni offensiva sarà respinta.In estate si vedrà, ora è del tifoviola (ieri nuovo coro perso­nalizzato dai duemila in tra­sferta) e lui prosegue: «Sonofelicissimo per la mia primadoppietta, la fiducia che sentoqui mi ha permesso di svolta­re. Montella mi ha parlato alungo, lo ringrazio”.

Botta Aquilani Rieccolo allo­ra Montella:«Abbiamo avutoun inizio sottotono, il loro golci ha svegliato. La vera rispo­sta dopo la vittoria con la Juveera questa, ed è andata bene,in una partita complicata. Sia­mo cresciuti, colpiamo quan­do dobbiamo colpire». Dalcampo Aquilani è uscito con ilghiacchio sul ginocchio sini­stro: solo una contusione, nonparrebbe in dubbio l’utilizzocontro il Napoli, nell’infraset­timanale.

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Turbo Fiorentina:altra rimontonaUltimatum SanninoCuadrado (due gol) ribalta il vantaggio di CesarCrollo Chievo: il tecnico giovedì si gioca il posto

le Pagelle DI FA.BI.

THEREAU GIOCA A TUTTO CAMPOSCOSSA MATOS, MALE AQUILANI

CHIEVO 5,5PUGGIONI 6 Perde il duello conCuadrado ma non ci può far nulla.Sul secondo gol rischia purel’espulsione.FREY 6 Tiene lontano Joaquindall’area. E anche quando cambiarivale se la cava.DOS SANTOS 5,5 Non impeccabilenelle chiusure. Incerto. E pasticciacon Dramè in occasione delsecondo gol.CESAR 6,5 Regala l’illusione alChievo, subito dopo essersiimmolato su Joacquin.ESTIGARRIBIA 5 Nel primo roundmette il “primo” freno a Cuadrado,nel secondo quando c’è daspingere sbaglia tuttoi.SESTU 5,5 Entra e si perde nellagiungla viola. Si fa notare soltantoper un’ammonizioneBENTIVOGLIO 5 E’ l’uomo chedovrebbe dare qualità in mezzo.Non ci riesce.PELLISSIER 6 Prova a dare lacarica. Conquista un paio di calcid’angolo. E’ sempre vivo.RADOVANOVIC 5,5 Non va più inlà di un paio d’impostazioni.(SAMASSA S.V.)HETEMAJ 5 Arruffone, lottatorema anche simulatore. Un suo tuffocosta un rissa e 3 ammoniti. E lapiccola guerra con Gonzalo.DRAMÈ 6,5 Sgroppate, recuperi,la punizione­cross del gol.PALOSCHI 5 Non riesce a liberarsinemmeno una volta. Spreca unassisti di Tehreau.

h 7IL MIGLIORETHEREAU

Che ci faccio qui? E’ di un’altracategoria. Cuce, attacca, serve: fatutto bene, gli manca il gol.

ALL. SANNINO 5,5 Non èfortunato, ma non riesce a daresicurezza ai suoi.

GLI ARBITRI BANTI 6 Qualche errore veniale d’interpretazione.Grazia Puggioni ma distribuisce giusti cartellini.Vivenzi 5,5 – Passeri 6; Rizzoli 6 – Merchiori 6

FIORENTINA 6,5NETO 6 Gol a parte non deve maiparare. Con un paio d’uscitedecise sventa eventuali pericoli.TOMOVIC 6 Discreto lavoro infascia, all’inizio è lui che salespesso. Tosto in copertura.RODRIGUEZ 6 Mamma mia,quanto è nervoso. Ha una querellecon Hetemaj che risolve con unpestone. Ma dietro è solido.SAVIC 5,5 Imbambolatosull’incursione di Cesar gol.PASQUAL 6 Stenta come tuttiall’inizio, poi spinge deciso.AQUILANI 5,5 L’uomo in meno acentrocampo. Sempre in ombra.VARGAS 6 Contribuisce a tenerlontano il pallone da Neto.PIZARRO 6 Ha giocato garemigliori. Sale di tono dopo il pari:addomestica palloni e lidistribuisce.BORJA VALERO 6,5 Un po’ inmezzo, un po’ sull’esterno, colsolito buon lavoro di raccordo.JOAQUIN 5,5 Stoppato in fasciacerca invano spazi in mezzo.MATOS 6,5 Dà la scossa allamanovra. Ci prova con due tiri dalontano.ROSSI 6 Con la pancia piena deldopo­Juve, si limita a lanciareCuadrado­gol e giocare di sponda.Comunque vivo.

VECINO S.V.

h 7,5IL MIGLIORECUADRADO

A sinistra non va e sconfina alcentro. Trova comunque il pari.Rimesso a destra si scatena elancia la Viola.

ALL. MONTELLA 6,5 SacrificaJoacquin e sposta Cuadrado.Mossa vincente. Eppoi la Violacresce.

DOPO CINQUE SCONFITTE CONSECUTIVE

L’allenatore gialloblù: «Che delusione»

VERONA (a.g.) Lamacchina parcheggiataappena sotto le tribune: seCampedelli, presidente delChievo, è ancora qui vuole direche c’è qualche incontro.Versione confermata, col d.s.Sartori e Sannino, allenatoretraballante oggetto delladiscussione, va in scena unmini­vertice cui esce la fiducia(per ora) confermata.Prossima tappa? La Romaforza nove, poi, nel caso, eccoil Bologna. Da cinque turnisempre sconfitti, ma cononore, sottolinea Sannino:

«Sono deluso per quello chepotevamo fare e per comeabbiamo subito i gol. Cinquesconfitte consecutive non sonoun trend da Chievo. Ma non honiente da dire alla squadra, hasempre tenuto botta e giocatoalla pari con la Fiorentina. Soche capitano situazioni in cuibisogna pensare a 360 gradi.La società? Non ho ancoraparlato con nessuno (siamo apochi minuti dalla fine, ndr), masi faranno sentire...Mai vissutoun periodo così: tanticomplimenti ma pochi punti...».

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IIDAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHItwitter@fabiowhites

VERONA

La Fiorentina ci ha presogusto con le rimonte. E con glieroi di giornata. La vittoria sulChievo riagguantato e sorpas­sato non passerà certo allo sto­ria come la grande beffa allaJuventus, ma forse è addirittu­ra più preziosa. Perché potreb­be essere l’inizio di un capitolonon ancora inserito nel librostagionale della Fiorentina: lacontinuità. Soltanto all’iniziodel campionato la bella Violaera riuscita a vincere due voltedi fila. Poi, come sappiamo, siera un po’ persa nei suoi arzi­gogolati fraseggi. E faticava amantenere il vantaggio. Oggiinvece se le riprende le partite.E chissà che sia l’inizio di unatrend per mantenersi in altaquota. Il Chievo invece si è per­so del tutto e non sa più torna­re: sette sconfitte, cinque con­secutive. Solo nel 2006­2007 aquesto punto del cammino fe­

ce peggio: due punti. Ma il bel­lo è che dietro aveva due squa­dre: Reggina e, guarda un po’,Fiorentina. Ora invece è ulti­mo in classifica da solo, cosasuccessa raramente nella suarecente ma lunga storia di se­rie A. Dopo la sfida, c’è statauna pesante riunione tra il pre­sidente Campedelli e lo staff.Sannino probabilmente è statosalvato dal turno infrasettima­nale. Giovedì c’è la trasferta aRoma. Lui sarà ancora in pan­

china. Forse lo sarà anche colBologna, se non subirà una go­leada all’Olimpico. Ma l’ombradi Di Carlo, favorito su Corini eCalori, è alle porte.

Che ingenuità Eppure l’albadel Chievo in questa sfida siera dipinta con i colori dellasperanza. Buon pressing, ma­novra convinta e offensiva, unottimo Thereau e un 3­5­2 chechiudeva le fasce a Cuadradoa Joaquin, costretti spesso adaccentrarsi per trovare ossige­no. Il vantaggio, con la bellaincornata di Cesar su punizio­ne­cross del dinamico Dramè,è stato la naturale conseguen­za di tanto sforzo. La Fiorenti­na ha subito l’aggressività deimussi volanti, traccheggiavain mezzo e non riusciva a crea­re occasioni. Deve ringraziareil Chievo per il pareggio. Chesbilanciato alla ricerca delraddoppio ha subito il gol incontropiede allo scadere delprimo round. Un’ingenuitàpagata carissima. Palla persa,Pepito in agguato per lanciareCuadrado, fin lì oscurato daEstigarribia e Frey. Scatto,dribbling in area a Dos Santose interno nell’angolino. Era ilprimo tiro in porta della Viola.

Super Cuadrado Poi Cuadra­do si è svegliato. E si è sostitui­to a Rossi come eroe di giorna­ta. D’altronde, le grandi squa­dre hanno anche questo van­taggio: uomini che da solipossono fare la differenza.Montella ha rimesso il colom­biano nel suo habitat, la fasciadestra. I punti di riferimentosono importanti, anche nel cal­cio. A destra speedy Cuadradoè rinato. Strappi continui, peri­colo costante, breccia nelle in­sicurezze del Chievo. Poi, si sa,se le cose possono andar malevanno peggio. Ci si è messa an­che la iella a remare contro ilChievo. Se nella scorsa partitacon il Genoa ha subito la scon­fitta per un inconsapevole goldi faccia di Gilardino, in questocaso galeotto è stato un rimpal­lo tra Dramè e Dos Santos cheha mandato dritto in porta ful­mine Cuadrado. Però stavoltasi era al minuto 20 della ripre­sa. C’era il tempo per recupera­re. Ma la Viola, senza esaltare,ha legittimato il successo di­ventando padrona del campo.Il Chievo ha evidenziato le suedebolezze, con una reazionegenerosa ma per niente effica­ce. Sannino ha chiuso con untrequartista in fascia e 4 punte(dentro Sestu, Pellissier e nelfinale Samassa) producendozero occasioni. Questa è rasse­gnazione. Il Chievo ha bisognodi una scossa. Sannino ha l’ul­tima chance per darla.

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CHIEVO 1

FIORENTINA 2PRIMO TEMPO 1­1MARCATORI Cesar (C) al 13’, Cuadrado (F) al45’ p.t.; Cuadrado (F) al 19’ s.t.

CHIEVO (3­5­2)Puggioni; Frey, Dos Santos, Cesar; Estigarri­bia (dal 25’ s.t. Sestu), Bentivoglio (dal 32’ s.t.Pellissier), Radovanovic (dal 43’ s.t. Samas­sa), Hetemaj, Dramè; Paloschi, Thereau. PAN­CHINA Squizzi, Silvestri, Kupisz, Lazarevic,Pamic, Improta, Acosty, Papp, Ardemagni.ALLENATORE Sannino.ESPULSI nessuno.AMMONITI Radovanovic per c.n.r., Hetemaj,Cesar e Sestu per gioco scorretto.CAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO ALTO 55 metri

FIORENTINA (4­3­3)Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Pasqual;Aquilani (dal 32’ s.t. Vargas), Pizarro, BorjaValero; Joaquin (dal 13’ s.t. Matos), Rossi (dal40’ s.t. Vecino), Cuadrado. PANCHINA Munua,Alonso, Roncaglia, Compper, Bakic, Rebic,Mati Fernandez, Wolski, Yakovenko.ALLENATORE MontellaESPULSI nessunoAMMONITI Gonzalo Rodriguez per gioco scor­retto, Cuadrado e Borja Valero per c.n.r.CAMBI DI SISTEMA dal 32’ s.t. 3­4­1­2, dal 43’s.t. 4­2­4BARICENTRO MOLTO ALTO 58,8 metriARBITRO Banti di LivornoNOTE paganti, incasso, abbonati e quota n.c.Tiri in porta 2­3. Tiri fuori 4­6. In fuorigioco3­0. Angoli 4­6. Recuperi p.t. 1’: s.t., 5’

I giocatori della Fiorentina accanto a Cuadrado, finito a terra dopo il secondo gol. Niente di grave IPP

Vertice societarioFiducia a tempo,ma l’allenatorepotrebbe restarefino al Bologna

Di Carlo in poleper la successionein panchinaIn lizza ancheCorini e Calori

Juan Cuadrado, 25 anni,

colombiano, èalla seconda

stagionecon la

FiorentinaSESTINI

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19

SERIE A 9a GIORNATA

le Pagelle DI STEFANO CIERI

SOSTANZA RADU, BIGLIA LUCIDOIBARBO LOTTA, PISANO REGALA

LAZIO 6MARCHETTI 5,5 Incertezze nonda lui: un’uscita a vuoto, un tirotelefonato (di Nainggolan) nontrattenuto.PEREIRINHA 6 C’è sempre.NOVARETTI 6 Salvataggioprovvidenziale su Ibarbo, azionenella quale però si fa male. Escepoi nell’intervallo.CIANI 6 Come al solito. Un po’scomposto, ma (quasi) sempreefficace.CANA 6 Fa sentire i muscoliquando il Cagliari prova la rimonta.RADU 6,5 L’equilibratore delladifesa. Recupero importante perPetkovic.ONAZI 6,5 Bene nel primo tempo,ancora meglio nella ripresa.BIGLIA 6 Ci mette un po’ acarburare, ma poi diventa uno deipiù lucidi.EDERSON 5 Parte interno sinistro,ma si va spesso ad accentraresenza mai trovare il varco giusto.

h 7IL MIGLIOREKLOSE

Entra e cambia la partita. Un gole il rigore conquistato cheCandreva trasforma. Unico neo,il 3­0 divorato.

CANDREVA 7 A destra o a sinistrale sue discese sono sempremicidiali. Freddo e decisivo dagliundici metri.PEREA 5,5 Tanto impegno, mapoche giocate determinanti.ANDERSON 5,5 Tocchi vellutati emolte pause. I numeri ci sono,deve trovare forza e continuità.(Cavanda s.v.)ALL. PETKOVIC 6 Scelte inizialiche lasciano un po’ perplessi. Magioca molto bene la carta Klose.

GLI ARBITRI MASSA 6,5 Direzione pulita: rigore ineccepibile,giusto lo scarso ricorso ai cartellini.Bianchi 6–Paganessi 6; Rizzoli 6–Pinzani 6

CAGLIARI 5AGAZZI 6 Sui gol non può nulla, peril resto ordinaria amministrazione.PERICO 6 Tiene sia controAnderson sia contro Candreva. Poiil ginocchio scricchiola ed esce.PISANO 5 Va in «corto» e regalaalla Lazio un rigore evitabile.ROSSETTINI 5,5 Sovrastato daKlose sul gol che sblocca la gara.Impacciato anchesuccessivamente.ASTORI 6 Tiene bene dietro e inavanti sfiora il gol che potevariaprire la gara.MURRU 5,5 Sporca (di mano,peraltro) il cross di Candrevafacendolo così diventare uncomodo assist per l’1­0 di Klose.DESSENA 5,5 Corre senza maitrovare la posizione giusta.CONTI 6 Poco ispirato nelleconclusioni, ma è il solo che nonperde la bussola.NAINGGOLAN 5,5 A scartamentoridotto nella costruzione, cicca unapalla che si poteva sfruttare meglio.CABRERA 5 Inizio promettente, poisi sgonfia subito e sparisce.COSSU 5,5 Il suo ingresso nondetermina il cambio di passosperato da Lopez.SAU 6 Un paio di sue iniziativemeriterebbero miglior sorte.PINILLA 5 Si piazza davanti,aspettando la palla giusta che nonarriva mai.

h 6IL MIGLIOREIBARBO

Lotta senza pause, dando unamano pure in difesa. Novaretti glinega un probabile gol.

ALL. LOPEZ 5,5 Cagliari pocoreattivo. Il sospetto è che la partitanon sia stata preparata nel modogiusto.

LAZIO 2

CAGLIARI 0PRIMO TEMPO 0­0MARCATORI Klose al 7’, Candreva su rigore al10’ s.t.

LAZIO (4­3­3)Marchetti; Pereirinha, Novaretti (dal 1’ s.t.Ciani), Cana, Radu; Onazi, Biglia, Ederson (dal1’ s.t. Klose); Candreva, Perea, Felipe Ander­son (dal 42’ s.t. Cavanda).PANCHINA Berisha, Strakosha, Elez, Lede­sma, Hernanes, Gonzalez, Keita, Floccari,Tounkara.ALLENATORE Petkovic.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4­2­3­1BARICENTRO MEDIO 51, 7 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Ciani per gioco scorretto.

CAGLIARI (4­3­1­2)Agazzi; Perico (dal 44’ p.t. Pisano), Rossetti­ni, Astori, Murru; Dessena, Conti, Nainggo­lan; Cabrera (dal 25’ s.t. Cossu); Sau (dal 14’s.t. Pinilla), Ibarbo.PANCHINA Avramov, Ariaudo, Eriksson,Nenè.ALLENATORE Lopez.ESPULSI nessuno.AMMONITI Pisano per c.n.r.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 51,6 metri

ARBITRO Massa di Imperia (Bianchi­Paga­nessi; Rizzoli­Pizzani).NOTE paganti 13.479, abbonati 23.106, quota e

incasso non comunicati. Recuperi: 2’ pt, 2’ st. An­

goli 4­5. Tiri in porta 4 (di cui un palo)­5. Tiri fuori

5­6. In fuorigioco 2­1. Miroslav Klose, 35 anni, infila di testa il gol dell’1­0. È il secondo centro stagionale del tedesco IPP

Klose+CandrevaLa Lazio ripartePetkovic respiraCagliari k.o. in 3 minuti: decisivo l’ingressonella ripresa del tedesco. Buu isolati a Ibarbo

ta dignità. Quel che ci vuolein vista della trasferta di mer­coledì a San Siro col Milan,dove a ballare in panchina, aquesto punto e per ora, restail solo Allegri. A fare le spesedi questa piccola resurrezio­ne un Cagliari ordinato e fintroppo composto, quasi a nonvoler disturbare più di tanto.

Uno e due Petkovic buttadentro Klose all’inizio dellaripresa, mossa quanto mainecessaria vista la sterilità of­fensiva della squadra fin lì so­spinta solo dalle folate diCandreva, dove i baby Perea,che coglierà un palo nella ri­presa, e Felipe Anderson nondecollano ed Ederson fa sce­

na quasi muta. Al suo postoKlose risolve tutto in tre mi­nuti, prima schiacciando inrete di testa il cross di Can­dreva deviato (col braccio)da Murru, e poi guadagnan­do il chiaro rigore sull’inge­nuo Pisano, che Candrevatrasforma, chiudendo la pra­tica con 35 minuti di anticipo.Si ha quasi l’impressione chela presenza del tedesco, finqui un solo inutile gol stagio­nale con la Juventus (1­4) etanta infermeria, restituiscaalla Lazio l’autostima perdu­ta, prima ancora che la quali­tà di un gioco che sembra es­sersi smarrito tra i troppidoppioni del cervellotico cal­ciomercato di Lotito (conte­

stato dalla curva che nel pri­mo tempo si è distinta ancheper qualche buuu a Ibarbo).

Linea verde Lazio Petkovcaveva provato con quella.Klose in panchina e insieme alui Hernanes e Ledesma.Dentro, tutti insieme, Perea,Felipe Anderson e Onazi, ses­sant’anni in tre, per cercare didare un po’ di nerbo e vitalitàa una squadra apparente­mente rassegnatasi all’anoni­mato. Un cospicuo turnoverrispetto al giovedì di Cipro ealla domenica di Bergamo,ma la sensazione è più che al­tro quella di avere poche ideee per di più confuse. Non sicapisce bene quanto delegit­timato da Lotito, Petkovicsembra avere smarrito partedel suo fascino. E con esso ilcarisma necessario per ride­stare la bella addormentata.Quasi che i fluidi magici sia­no finiti tutti sull’altra spon­da del Tevere, chez Rudi Gar­cia. Poi, il ritorno all’antico.Un usato sicuro che non tra­disce e che tiene la Lazio inlinea di galleggiamento.Complice un Cagliari che osatroppo poco e nel quale Lopezinsiste chissà perché con l’in­consistente Cabrera alle spal­le di Ibarbo e Sau (poi Pinil­la). Con un po’ più di spregiu­dicatezza, il primo tempo po­teva pure prendere un’altrapiega.

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LO SPOGLIATOIO IBARBO: «NON HO SENTITO I BUU»

Il tecnico biancoceleste: «Io mai a rischio»

(stop.) L’ultima volta, il 5gennaio, i «buu» erano statimolto più marcati. Questa volta èsuccesso in una sola occasione.E alla fine Ibarbo ha dichiarato:«I buu razzisti? Non me ne sonoaccorto, è tutto a posto».Il tecnico del Cagliari, DiegoLopez, ha dovuto più che altropreoccuparsi di Miro Klose: «Luiha cambiato la partita e decisola sconfitta». Buon per VladimirPetkovic, che si rialza: «Manessuno della società mi hamandato segnali negativi. Tra

primo e secondo tempo abbiamosentito la pressione dei tifosi».Marchetti, invece, ha parlato coni tifosi, prima e dopo la partita,del battibecco di Nicosia.

SERIE B IL POSTICIPO DELL’11a GIORNATA

Novara­Cesena, quanti brividiBURIOLI­MADDALUNO

Il Cesena ha assistito inpoltrona alle vittorie di Lancia­no ed Empoli ed è partito perNovara con l’intenzione disfruttare l’onda lunga di risul­tati positivi (14 punti nelle ulti­me 6 partite) e l’ottimo trendin trasferta (3 vittorie a Croto­ne, Trapani e Castellammare diStabia, sconfitta soltanto a Pa­lermo) per non perdere il con­tatto con le due davanti. Dovràfare i conti con un Novara incrisi nera, reduce da 3 sconfittedi fila senza segnare neppureun gol (non vince dal 14 set­tembre, 1­0 contro il Padova).Prima della partita, all’ingres­so della tribuna centrale, verràscoperta una targa in memoriadi Arpad Weisz, l’ex allenatoreebreo di Novara, Inter e Bolo­gna morto nel campo di con­centramento di Auschwitz.

Qui Novara Uomini contati indifesa per Aglietti, che non re­cupera Potouridis e Bastrini econvoca il baby Dondoni. Rien­tra Rigoni, nell’inedito 4­4­2 asinistra spazio a Lazzari conPesce in difesa. In avanti Gon­zalez è il punto fermo, con Co­mi in vantaggio su Iemmelloper fargli da spalla. Squalifi­cati Perticone. Diffidati Pesce.

Qui Cesena D’Alessandro nonè partito per Novara, così comegli altri infortunati Bangoura,Nadarevic e Rodriguez. Torna­no Capelli, Camporese e Alhas­san. In difesa il ballottaggio ètra Consolini e Almici, che par­tono più o meno alla pari, men­tre a centrocampo De Feudis èfavorito su Tabanelli. Non èesclusa da parte di Bisoli unarivoluzione totale, con il pas­saggio al 3­5­2. Squalificatinessuno. Diffidati Volta.

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L’ALTRO POSTICIPO

Domani il Cittadellaè in casa con l’Avellino

L’11a giornata si chiuderà domani alle 20.30con l’inedito posticipo del martedì tra Cittadella eAvellino (arbitro Saia di Palermo), reso necessariodall’annuale Fiera Franca. Nel Cittadella ancora aparte Montini e Donnarumma. Nell’Avellino stopper Terracciano, Fabbro e Castaldo (affaticamentomuscolare), indisponibili anche Togni e Abero: tra ipali dovrebbe rientrare Seculin, a centrocampol’ex De Vito è favorito rispetto a Bittante.

LA SITUAZIONE La classifica dopo 11 partite:Lanciano p. 25; Empoli 23; Cesena* 20; Crotone19; Avellino* e Palermo 18; Spezia 17; Varese 16;Modena 15; Cittadella*, Brescia e Latina 13; Siena(­5) e Trapani 12; Carpi* e Pescara 11; Novara eTernana 10; Bari (­3) e Reggina 9; Padova* 7; JuveStabia 5. (* una partita in meno). Così il prossimoturno. Venerdì (ore 12.30): Varese­Juve Stabia.Venerdì (ore 15): Cesena­Ternana; Crotone­Novara; Latina­Reggina; Padova­Spezia; Pescara­Brescia; Trapani­Carpi; Modena­Lanciano;Empoli­Bari. Sabato (ore 15): Siena­Cittadella.Domenica (ore 12.30): Avellino­Palermo.

REGGIO CALABRIALa Reggina cambia ancora,stavolta gli assettisocietari. Dopo l’esonero diAtzori e l’arrivo di Castori, èil CdA della società aessere azzerato. Lillo Foti(nella foto) ha rassegnatole dimissioni dalla carica dipresidente del CdA, cosìcome gli altri due componenti, Enzo Romeo ePasquale Favasuli. Foti sgombra il campo dalletante illazioni che sono cominciate a circolare,compresa quella di attività dei commissariprefettizi legate alla concessione ventennale delGranillo. «E’ un atto dovuto, non c’è niente di cuipreoccuparsi. Il CdA ogni tre anni va rinnovato,non uscirò dalla Reggina». L’assemblea dei soci èfissata per il 4 novembre. Il patron possiede il 70%delle quote, quindi determinerà la formazione deifuturi assetti societari che potrebbero anchepreludere a ulteriori variazioni in ambito tecnico.

Rosario De Luca

NOVARA

CESENANOVARA(4­4­2)1 KOSICKY27 SALVIATO25MORI5 LUDI23PESCE8 MARIANINI6 BUZZEGOLI26GENEVIER20LAZZARI19 GONZALEZ11 COMIAll. AGLIETTI

PANCHINA33 Tomasig,20 Vicari, 4 Faragò,10 Katidis,14 Rigoni, 21Parravicini,7 Lepiller, 9 Rubino,31 Iemmello.

CESENA(4­3­1­2)22CAMPAGNOLO27 CONSOLINI14 VOLTA37 CAPELLI33RENZETTI8 DE FEUDIS34CASCIONE10 COPPOLA16 GARRITANO17 DEFREL19 SUCCIAll. BISOLI

PANCHINA36 Coser, 2 Almici,6 Camporese,15 Krajnc,5 Alhassan,23 Tabanelli,24 Capellini, 30Arrigoni, 11 Granoche.

ARBITRO Roca di FoggiaGUARDALINEE Bolano ­ CarbonePREZZI da 13 a 30 euroTV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD e Premium Calcio

LA SVOLTA

Reggina, ora arrivanole dimissioni di Foti

ORE 20.30

RUGGIERO PALOMBOROMA

Sarà pure un’aquila cuipesano gli anni, 35, gli ac­ciacchi e magari pure i reu­matismi. Ma quando si trattadi volare non c’è che lui, Mi­roslav Klose, il cui processo diidentificazione con l’aquilabiancoceleste è assoluto. En­tra e in due minuti un altro0­0 da galleria degli orrori co­me quello di Cipro diventaper la Lazio una vittoria nettae tanto necessaria. Buona perscacciare la contestazione,che s’era fatta viva all’inter­vallo, e per ridare alla classifi­ca, col settimo posto, una cer­

Marchetti discute con i tifosi

20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SERIE A 9a GIORNATA

José Crespo, 26 anni, spagnolo, realizza il gol per il Bologna ANSA

BOLOGNA 1

LIVORNO 0PRIMO TEMPO 1­0MARCATORE Crespo al 3’ p.t.

BOLOGNA (3­5­1­1)Curci; Sorensen, Natali, Mantovani; Crespo(dal 9’ s.t. Garics), Kone, Krhin, Laxalt (dal 34’s.t. Perez), Cech (dal 1’ s.t. Morleo); Diamanti;Cristaldo.PANCHINA Agliardi, Radakovic, Antonsson,Della Rocca, Pazienza, Christodoulopoulos,Moscardelli, Acquafresca, Bianchi.ALLENATORE Pioli.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 54,1 metriESPULSI nessunoAMMONITI Diamanti per gioco scorretto, Cri­staldo per c.n.r.

LIVORNO (3­5­2)Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Schiatta­rella, Luci, Duncan (dal 9’ s.t. Piccini), Bia­gianti, Mbaye (dal 38’ s.t. Borja); Paulinho,Emeghara (dal 1’ s.t. Siligardi).PANCHINA Anania, Aldegani, Valentini, Rinau­do, Gemiti, Decarli, Lambrughi, Benassi, Mo­squera. ALLENATORE Nicola.CAMBI DI SISTEMA 3­4­2­1 dal 9’ s.t.; 3­4­3dal 38’ s.t.BARICENTRO MEDIO 53,9 metriESPULSI nessunoAMMONITI Piccini per gioco scorretto, Codaper c.n.r.

ARBITRO Tagliavento di Terni.NOTE spettatori 8.498, incasso 42.648 euro; ab­

bonati 13.295, quota 124.954 euro. Tiri in porta

4­2. Tiri fuori 3­7. In fuorigioco 2­2. Angoli 5­6.

Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’

ANDREA TOSIBOLOGNA

Con un gol di faccia, get­tandosi in mezzo ai centrali av­versari, José Angel Crespo entranella storia centenaria dei ma­tch winner rossoblù. Il suo sigil­lo in avvio di gara, tanto rocam­bolesco nella dinamica quantoprezioso per la classifica, è lanemesi di questo Bologna cheha in organico tanti giocatorioscuri e inutilizzati tra i quali,fino a otto giorni fa, figurava an­che questo esterno spagnolo ri­masto sempre ai margini dellescelte tecniche in tre stagionipassate sotto le Due Torri conl’intermezzo non positivo di Ve­rona. La deviazione di Crespo,alla seconda presenza da titola­re, regala al Bologna la primavittoria stagionale in serie A, unrisultato che consente a Pioli disalvare la panchina a forte ri­schio alla vigilia, e alla squadradi lasciare l’ultimo posto e seda­

re la tensione dei tifosi semprecontrari alla gestione societaria.Un’altra primizia è la difesa ri­masta imbattuta dopo i 22 golincassati nelle 8 giornate prece­denti. Viceversa, questo 0­1 fasuonare un forte campanellod’allarme in casa Livorno che alDall’Ara deve subire la quartasconfitta di fila, una brutta stri­scia per la panchina di Nicola,oggi meno solida di un mese fa.

Svolta veloce La partita allaquale il Bologna chiedeva trepunti in qualunque modo perresistere alla crisi, svolta subi­to all’inizio. Due occasioni inapertura sono decisive. Il Li­vorno dopo 40” spreca unapalla­gol clamorosa: sull’an­golo di Duncan, la difesa bolo­gnese buca la respinta propriocon Crespo, sulla parabola siavventano Paulinho e Mbaye,entrambi lasciati soli davanti aCurci, ma per fortuna del por­tiere i due livornesi si ostaco­lano a vicenda e il colpo di te­sta dell’attaccante brasilianosi perde alto. Scampato il peri­colo, il Bologna passa nel­l’azione successiva. Cech ri­balta al centro un lancio di La­xalt, stavolta Crespo non sba­glia l’intervento, gli bastaimpattare il pallone col voltoper mettere fuori causa lamarcatura di Emerson e Cec­cherini nonché Bardi che nonesce nell’area piccola.

Poca qualità E’ solo il 3’ manei rimanenti 92’ succede mol­to poco. Il Bologna sta attentodietro mentre il Livorno, co­stretto a fare la partita che nonvoleva, sbaglia tanti passaggi esolo su una punizione di Emer­son chiama Curci alla parata.La qualità del gioco è veramen­te povera, il ritmo non c’è.Emeghara non pervenuto, gliinnesti di Nicola nella ripresacambiano il passo ma non lapericolosità degli ospiti. Un si­nistro di Siligardi sibila fuori dipoco mentre Diamanti, l’altroex molto atteso, cerca il rad­doppio di testa ma il suo tenta­tivo è troppo centrale. Dopotanti bocconi amari, al Bolo­gna va bene così.

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SALTERÀ IL CAGLIARI

L’ex Diamanti«Punti preziosima calcio bastardo»

«Avevamo bisogno dei 3punti come il pane ed è unavittoria di cuore. Certo che ilcalcio è strano e bastardo».L’ex Diamanti ­ che è statoammonito e salterà la prossimaa Cagliari ­ commenta così ilprimo successo stagionale.«Una gara complicata ma disostanza e attenzione. Questo1­0 meritato e sofferto nonrisolve però tutti i problemi edobbiamo migliorare tanto»avverte il tecnico Pioli, chesalva la panchina mentre il suocollega Nicola non si sente indiscussione: «Nessunomeritava più di un punto, orasono più fiducioso di prima».

Nicola Zanarini

le Pagelle

DI A.TO.

CURCI, PRIMADA IMBATTUTOEMEGHARAÈ UN FANTASMA

BOLOGNA 6CURCI 6 La prima partita senzaincassare gol va festeggiata con lavittoria.SORENSEN 6 E’ fortunato perchédalle sue parti agisce lo spentoEmeghara.NATALI 6,5 Usa la ramazza espazza quello che gli passa vicino.MANTOVANI 6 Qualche buonadiagonale, in via di miglioramento.

h 7IL MIGLIORECRESPO

Quando un rincalzo diventa match­winner. Si fa male nella ripresa.

GARICS 6 Tiene la posizioneavanzando quando serve.KONE 6 Il più sacrificato nel ruolonon suo.KRHIN 6 Non sempre convincentema ci mette il fisico.LAXALT 6 Un bel cross perDiamanti (PEREZ S.V.).CECH 6 Fa l’assist del gol.MORLEO 5 Cambio negativo, si fasempre infilare da Piccini.DIAMANTI 6,5 Sempre utile, mancail raddoppio di testa, l’ammonizionegli costerà Cagliari.CRISTALDO 6 Galleggia tra le linee,tiene vivi molti palloni.ALL. PIOLI 6 Insiste su Crespo e fabene.

LIVORNO 5,5BARDI 6 Non esce sul gol, para suDiamanti.CODA 6 Fa il suo lavoro.EMERSON 5,5 Si fa anticipare daCrespo mancando la diagonale.CECCHERINI 5,5 Idem come sopra:quando i centrali non chiudono.

h 6,5IL MIGLIORESCHIATTARELLA

Cambia ruolo in corsa, datrequartista è più efficace.

LUCI 6 Al solito tanta sostanza.BIAGIANTI 5,5 Parte bene e arrivamale.DUNCAN 5 Fuori partita.PICCINI 6 Nella ripresa apre ilturbo, doveva giocare di più.MBAYE 6 Ostacola Paulinhosull’occasione iniziale, tiene bene lafascia (BORJA S.V.).PAULINHO 5,5 Si divora ilvantaggio dopo 40”.EMEGHARA 4,5 Non ne azzeccauna.SILIGARDI 6 Il suo sinistro mette ibrividi, ma non è ancora al meglio.ALL. NICOLA 5,5 La quartasconfitta di fila comincia a metterepressione anche sulla suapanchina, meglio i cambi dei titolari.

GLI ARBITRITAGLIAVENTO 6 Direzionefacilitata dal ritmo moltobasso che lo induce a usarei cartellini con parsimonia.Marzaloni 6­Iannello 6,5Giacomelli 6­Ghersini 6.

La coreografia dei tifosi del Catania sulla discriminazione LIVERANI

CATANIA 0

SASSUOLO 0

CATANIA (4­3­3)

Andujar; Izco, Gyömber, Rolin, Biraghi;Almiron (dal 33’ s.t. Leto), Tachtsidis(dal 25’ s.t. Guarente), Plasil; Keko (dal10’ s.t. Maxi Lopez), Bergessio, Castro.PANCHINA Frison, Ficara, Capuano,Freire, Petkovic.ALLENATORE De Canio.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO ALTO 56 metriESPULSI Il presidente Pulvirenti al 41’s.t. per proteste.AMMONITI Bergessio per proteste.

SASSUOLO (3­5­2)

Pegolo; Marzorati (dal 41’ s.t. Acerbi),Bianco, Antei; Schelotto, Kurtic, Ma­gnanelli, Missiroli, Longhi; Floro Flores(dal 32’ s.t. Zaza), Berardi (dal 15’ s.t.Laribi). PANCHINA Pomini, Rosati, Gaz­zola, Rossini, Ziegler, Marrone, Chib­sah, Farias. ALLENATORE Di Francesco.CAMBIO DI SISTEMA dal 15’ s.t. 3­5­1­1.BARICENTRO MEDIO 52,10 metriESPULSI Lorieri (preparatore dei por­tieri) al 45’ p.t.AMMONITI Magnanelli, Laribi giocoscorretto.

ARBITRO Tommasi di Bassano delGrappa.NOTE Spettatori paganti 2.159, incasso

23.825 euro; abbonati 10462, quota non co­

municata. Tiri in porta 3­2. Tiri fuori 3­3. In

fuorigioco 3­3 . Angoli 5­2. Recuperi: p.t. 2’;

s.t. 4’.

FRANCESCO CARUSOCATANIA

Nessuna scossa, zero gol,niente vittoria. Il cambio di al­lenatore non dà nuovo impulsoal Catania che precipita al pe­nultimo posto sebbene in coa­bitazione con il Bologna e lostesso Sassuolo. In una setti­mana De Canio non poteva ar­mare la rivoluzione, certo, maanche a livello psicologico lasquadra non è riuscita a destar­si dal torpore. I rossazzurri so­no oggi gli ultimi della classesul piano dei gol segnati (6)che è il principale problemache affligge i siciliani. Volendoperò vedere il bicchiere mezzopieno si potrebbe dire che alneotecnico etneo mancavano 8giocatori: l’intero reparto di­fensivo e Barrientos, costrettoa dare forfeit all’ultimo mo­mento per un problema allaschiena. E non avere preso golnonostante una retroguardia

del tutto inedita e con 2 ele­menti del ’92 (il giovane slo­vacco Gyömber e Biraghi) èuna buona notizia. Anche se ilSassuolo in verità fa poco oniente per approfittare delleemergenze catanesi.

Manovra sterile Di Francescoinizia con il solito modulo, mail 3­5­2 in questo caso è in real­tà un 5­3­2: gli esterni Schelot­to e Longhi spingono pochino esi concentrano di più in coper­tura. Il tecnico degli emilianiopta per il duo Berardi­FloroFlores, con Missiroli mezzalasinistra. Nel primo tempo ne­anche un tiro nello specchiodella porta: Andujar rimaneinoperoso per tutta la partita. IlCatania tiene il baricentro altoe comanda il gioco ma inutil­mente. In avanti Keko e Castrosostengono Bergessio che nonarriva mai al tiro e verso la finedel primo tempo si fa anticipa­re da Pegolo all’altezza del­l’area piccola.

Con 4 punte L’unica parata ilportiere ospite la compie su uncolpo di testa di Plasil quasi abotta sicura su assist di Tachtsi­dis. A proposito: il greco co­mincia a mostrare segni di cre­scita. Ma dove non si muove fo­glia, come si diceva, è là davan­ti. Prima del riposo il Sassuoloprova ad affacciarsi in area ros­sazzurra. Floro Flores ingaggiaun corpo a corpo con Rolin, al­la fine ha la peggio l’emilianoma le sue proteste sono inutili:il fallo, comunque, se c’è iniziafuori area. Questo è l’unicoguizzo della prova impalpabiledel trentenne napoletano. DeCanio manda in campo MaxiLopez (un tiro dalla distanza estop) e anche Leto schierandotutto il potenziale offensivo adisposizione. Ma non è giocan­do con 4 punte che si risolve ilproblema. E al tramonto dellagara per un soffio non segna ilSassuolo: Zaza (appena suben­trato a Floro) imbeccato da unlancio di Missiroli in fuorigioconon segnalato dall’arbitro,scarta persino Andujar che pe­rò lo sbilancia e manca il bersa­glio a porta vuota. Giusto così.

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Catania, soloun brodinoIl Sassuolosi accontentaLa cura De Canio non risolve il problemadel gol. E nel finale Zaza sfiora la beffa

MA I TIFOSI FISCHIANO

De Canio positivo«La squadrasta reagendo»

Il Massimino fischia econtesta, il «deb» De Caniocoglie il lato positivo delpareggio interno: «Ci èmancato il gol, ma sul pianocaratteriale, la squadra hareagito come speravo. Cisono troppe assenze,lavoreremo al meglio perandare a Torino e giocarcela».Di Francesco, anche lui, vedeun Sassuolo in nettoprogresso: «Abbiamo rettol’iniziativa del Catania e siamorimasti uniti. Certo che conZaza, nel finale, avremmopotuto segnare, ma dopo averpreso mille mazzate qui nonabbiamo beccato gol».

Giovanni Finocchiaro

le Pagelle

DI F.C.

GYÖMBER OKFARO PLASILMAGNANELLI C’ÈBERARDI GRIGIO

CATANIA 5ANDUJAR 6 Mai impensierito, se lacava con un po’ di fortuna nell’unicaoccasione emiliana.IZCO 6 Considerato il suo recuperoin extremis, se la cava.GYÖMBER 6,5 Un esordio datitolare coi fiocchi.ROLIN 6 Bravo a chiudere i varchi.BIRAGHI 6 Verticalizza.ALMIRON 6 Usa le maniere fortiquando serve. (LETO S.V.)TACHTSIDIS 6 In crescita, mostrapiccoli progressi. (GUARENTE 6Svolge il compitino).

h 6,5IL MIGLIOREPLASIL

Detta i tempi, mette ordine acentrocampo e sfiora il gol.

KEKO 6 Impegno, corsa e qualchebuona sgroppata.MAXI LOPEZ 6 Si danna l’anima maper lui solo un tiro nello specchiodella porta.BERGESSIO 6 L’impegno è fuoridiscussione, ma servirebbero I suoigol.CASTRO 5 Non riesce a mettersi inevidenza, meritava la sostituzione.ALL. DE CANIO 6 Poco tempo adisposizione e troppe assenze, perlui 400 risultati utili in carriera.

SASSUOLO 5,5PEGOLO 6,5 Un paio di buoniinterventi, su Plasil il più difficile.MARZORATI 6 Opposto a Castronon ha difficoltà a neutralizzarlo.ACERBI 6 Disputa gli ultimi 50’quelli più tranquilli.BIANCO 6,5 L’ex rossazzurro se lacava bene contro Bergessio.ANTEI 6 Appena sufficiente.SCHELOTTO 5,5 L’ex etneo sbagliamolto, sfiora il palo alla fine.KURTIC 6 Lotta e dà una mano afare filtro a centrocampo.

h 6,5IL MIGLIOREMAGNANELLI

Detta i tempi dei suoi e aiuta lasquadra a risalire

MISSIROLI 6 Festeggia 100 gare inA con una gara volonterosa.LONGHI 5,5 Bada più a difendereche a fluidificare.FLORO FLORES 5 Si vede poco eniente, non tira mai.ZAZA 5,5 Si divora l’unica palla golBERARDI 5 Non si vede quasi pernulla, andava sostituito prima.LARIBI 6 Si piazza in mezzo eriesce a fare filtro.ALL. DI FRANCESCO 5,5 Un po’troppo rinunciatario, il pareggio nonserve molto ai suoi.

GLI ARBITRITOMMASI 5 Non vede ilfuorigioco di Zaza lanciato arete e non fischia un fallo sullostesso attaccante.Pegorin 5,5­GIachero 5,5;Ciampi 6­Pairetto 6.

Crespo­gole Pioli si salvaLivorno giù:4° k.o. di filaIl Bologna vince e lascia l’ultimo postoToscani in caduta libera: Nicola traballa

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21

Serie A / 9ª GIORNATA

RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI

PROSSIMO TURNO

CONCORSI

La crisi del Milan, ilruolo scomodo di Balotelli, laRoma di Garcia praticamenteperfetta e la risposta dellaJuve alle critiche di iniziostagione. Questo e moltoaltro in Gazza Offside, dalle10 su Gazzetta.it con icommenti di Nicola Berti el’analisi di Alberto Cerruti eNino Morici. Guarda tutti i golpiù belli della giornata epartecipa via social con noi

Gazzetta.it

CHI FERMA LA ROMA?TORNA GAZZA OFFSIDECON BERTI DALLE 10

N. 75DEL 27/10/2013

TOTOCALCIO ­ COLONNA VINCENTE1­X­2­1­1­2­2­X­2­1­1­1­2­1

TOTOGOL ­ COLONNA VINCENTE13­5­12­3­11­9­8

Domani, ore 20.45ATALANTA­INTERMercoledì 30 ottobre, ore 20.45CAGLIARI­BOLOGNAFIORENTINA­NAPOLIGENOA­PARMAJUVENTUS­CATANIALIVORNO­TORINOMILAN­LAZIOSASSUOLO­UDINESEVERONA­SAMPDORIAGiovedì 31 ottobre, ore 20.45ROMA­CHIEVO

Brusca diminuzione delle reti segnaterispetto al turno precedente, in questoweekend sono state 23, ben 14 in menorispetto alla scorsa giornata.In testa alla classifica marcatori c’èsempre Giuseppe Rossi nonostante siarimasto a secco al Bentegodi con ilChievo; hanno invece segnato unadoppietta il suo compagno di squadraCuadrado, Higuain (due reti su calcio dirigore) e Parolo: per il colombiano dellaFiorentina e l’argentino del Napoli sitratta della prima doppietta in Serie Amentre l’italiano del Parma ne avevarealizzata già una un mese fa sempreal Tardini contro l’Atalanta.

8 RETI Rossi (2, Fiorentina).6 RETI Palacio (Inter); Cerci (3, Torino).5 RETI Tevez (1, Juventus); Hamsik eHiguain (2, Napoli); Parolo (Parma);Jorginho (4, Verona).4 RETI Denis (Atalanta); Vidal (1,Juventus); Candreva (2, Lazio); Callejon(Napoli); Cassano (Parma); Florenzi(Roma).3 RETI Diamanti (2, Bologna);Barrientos (Catania); Gilardino (Genoa);Cambiasso (Inter); Paulinho (Livorno);Balotelli (1) e Muntari (Milan); Pandev(Napoli); Gervinho, Ljajic (1), Pjanic (1) eTotti (1, Roma); Eder (2) e Gabbiadini(Sampdoria); Cacciatore e Toni (Verona).2 RETI Stendardo (Atalanta); Laxalt(Bologna); Ibarbo, Nainggolan e Pinilla(Cagliari); Paloschi (Chievo); Cuadrado eGomez (1, Fiorentina); Lodi (1, Genoa);Alvarez, Icardi, Milito e Nagatomo(Inter); Pogba (Juventus); Hernanes,Klose e Lulic (Lazio); Birsa, Poli eRobinho (Milan); Rosi (Parma); Benatia(Roma); Berardi (2), Floro Flores e Zaza(Sassuolo); D’Ambrosio e Immobile(Torino); Di Natale e Muriel (1, Udinese);Iturbe, Martinho e Romulo (Verona).1 RETE Bonaventura, Cigarini, Livaja,Lucchini e Moralez (Atalanta); Crespo,Cristaldo, Kone, Moscardelli e Natali(Bologna); Cabrera, Conti, Ekdal e Sau(Cagliari); Bergessio, Castro e Plasil(Catania); Bentivoglio, Cesar, Pellissier,Rigoni e Thereau (Chievo); Aquilani,Borja Valero, Fernandez, Joaquin,Pizarro, Rodriguez e Vargas (Fiorentina);Antonini e Calaio’ (Genoa); Guarin,Jonathan, Rolando e Taider (Inter);Chiellini, Giovinco, Llorente, Pirlo,Quagliarella e Vucinic (Juventus);Cavanda, Dias, Ederson e Perea (Lazio);Emeghara (1), Greco, Luci, Rinaudo eSiligardi (Livorno); Abate, Matri, Mexes eSilvestre (Milan); Britos, Dzemaili e Inler(Napoli); Biabiany, Gargano, Gobbi,Mesbah e Palladino (Parma); Balzaretti,Bradley, De Rossi e Strootman (1,Roma); Mustafi, Pozzi (1) e Sansone(Sampdoria); Schelotto (Sassuolo);Bellomo, Brighi e Farnerud (Torino);Badu, Danilo, Heurtaux e Maicosuel(Udinese); Gomez (Verona).AUTORETI Cacciatore (Verona) proRoma; Rosati (Sassuolo) pro Livorno;Pucino (Sassuolo) pro Inter; Calaiò(Genoa) pro Udinese; Bernardini(Chievo) pro Juventus; Legrottaglie(Catania) pro Genoa; Moras (Verona)pro Inter

RETI NELL’OTTAVA GIORNATA: 23 (4rigori, 1 autorete)

RETI TOTALI: 266 (31 rigori, 7autoreti)

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B. Juventus campione d’Italia, Lecce, Novara e Cesena retrocesse in serie B *sei punti di penalizzazione

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONE

laMoviolaDI FRANCESCO CENITI [email protected]

Pasticcio sui rigori:due favori al Napolie uno alla JuventusMaicon, rosso okay Mertens cerca e trova il contatto con Bellomo: non era rigore

Il contrappasso deirigori. Nella scorsa giornata neerano stati fischiati 11, unrecord (uguagliato)accompagnato dalla buonaprestazione degli arbitri.L’ultimo fine settimana hariportato i numeri nellanormalità (4), ma è daregistrare l’involuzione deidirettori di gara: diversi erroriin area (non c’erano i rigori perJuve e Napoli, può lamentarsi aregione il Milan) e altresbavature sparse (compresi idue anticipi). Si può di sicurofare meglio: da domani è dinuovo campionato.BOLOGNA­LIVORNO 1­0Tagliavento di TerniGiornata tranquilla e nulla dasegnalare.CATANIA­SASSUOLO 0­0Tommasi di Bassano GrappaEpisodio molto dubbio nelprimo tempo quando Rolinspinge Floro Flores: il fallo iniziafuori area, ma c’è anche untocco vicino alla linea. Nelfinale Zaza è in fuorigioco non

rilevato quando si presentasolo davanti ad Andujar (cherischia toccandolo).CHIEVO­FIORENTINA 1­2Banti di LivornoNon c’è fuorigioco di Cesar sulgol del Chievo. Nel finale diprimo tempo parapigliagenerale (giallo a Cuadrado eRadovanovic per spintereciproche) dopo unaammonizione a Rodriguez perun’entrata su Hetemaj: in realtàil giocatore del Chievo simula inmodo clamoroso. Regolare il 2­1 di Cuadrado.JUVENTUS­GENOA 2­0Doveri di RomaProtesta la Juve in avvio per lecadute di Pogba e Tevez: nonc’è nulla ed è giusto ammonirel’argentino per simulazione. Ilrigore è concesso poco dopoper il fallo di Biondini suAsamoah: lo sgambetto c’ètutto, ma avviene pochicentimetri fuori area. Difficileda vedere a velocità normaleanche se Doveri non è distante.Nella ripresa altro giallo per

simulazione: lo subisceFetfatzidis (giusto). Nel finale,però, non fischiate duepunizioni al greco, soprattuttouna, il fallo di Bonucci propriosotto gli occhi dell’arbitro.LAZIO­CAGLIARI 2­0Massa d’ImperiaGiusto il rigore concesso allaLazio: Pisano con il braccio vasul pallone dopo un dribbling diKlose.NAPOLI­TORINO 2­0De Marco di ChiavariMale De Marco non aiutato daMazzoleni. Il primo rigore al 14’:a velocità normale sembranetto per l’impatto tra Bellomoe Mertens, ma alla moviola siscopre la malizia del belga cheè già in caduta e cerca l’impattoallargando il piede, mentrel’avversario lo ritira. Penaltymolto molto generoso, sarebbestato più corretto non darlo. Ilsecondo alla mezz’ora è unatopica di Mazzoleni (giudice diporta): Glik ha il braccioattaccato al corpo (non puòtagliarselo...) quando respinge

il tiro di Fernandez da distanzaravvicinata. De Marco lasciaproseguire per poi fischiare ilpenalty (su segnalazione diMazzoleni) dopo qualchesecondo e fermando (doppiabeffa per il Torino) unapericolosa ripartenza granata:tre contro due. Nel finale moltidubbi anche sul rosso direttodato a Basha per il fallo suPandev: giudicata chiaraoccasione da gol, ma c’è Vivesin recupero.UDINESE­ROMA 0­1Bergonzi di GenovaUn po’ di confusione suicartellini: giallo a Muriel per unasimulazione che non c’è (fallosulla trequarti di Benatia). Poilo stesso Muriel meriterebbe laseconda ammonizione per unadura entrata su De Rossi:graziato. Giusta, invece,l’espulsione a Maicon autore didue irregolarità su Muriel eBadu. Reclama l’Udinese nelrecupero, ma non è da rigore ilcontatto tra Pinzi e Torosidis.

(Parma­Milan pagina 7)

BOLOGNA­LIVORNO 1­0

Crespo (B)

CATANIA­SASSUOLO 0­0

CHIEVO­FIORENTINA 1­2

Cesar (C), Cuadrado (F), Cuadrado (F)

INTER­VERONA 4­2

Moras (V) autorete, Palacio (I), Martinho(V), Cambiasso (I), Rolando (I), Romulo (V)

JUVENTUS­GENOA 2­0

Vidal (J) rigore, Tevez (J)

LAZIO­CAGLIARI 2­0

Klose (L), Candreva (L) rigore

NAPOLI­TORINO 2­0

Higuain (N) rigore, Higuain (N) rigore

PARMA­MILAN 3­2

Parolo (P), Cassano (P), Matri (M), Silvestre(M), Parolo (P)

SAMPDORIA­ATALANTA 1­0

Mustafi (S)

UDINESE­ROMA 0­1

Bradley (R)

SQUADRE PUNTIPARTITE RETI RIGORI PUNTI

2012­2013E DIFF.

POSIZIONESTAGIONE2012­2013

IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALI DIFF.RETI

FAVORE CONTROG V N P G V N P G V N P F S F S F S T R T R

ROMA 27 4 4 0 0 5 5 0 0 9 9 0 0 12 0 11 1 23 1 22 4 4 0 0 14 (+13) 6

NAPOLI 22 5 4 1 0 4 3 0 1 9 7 1 1 12 1 8 5 20 6 14 2 2 2 1 22 (0) 2

JUVENTUS 22 4 4 0 0 5 3 1 1 9 7 1 1 11 4 7 6 18 10 8 2 2 1 1 25 (­3) 1

INTER 18 5 3 1 1 4 2 2 0 9 5 3 1 9 7 14 4 23 11 12 0 0 3 2 21 (­3) 3

FIORENTINA 18 4 2 2 0 5 3 1 1 9 5 3 1 9 6 10 5 19 11 8 3 3 2 2 15 (+3) 5

VERONA 16 4 4 0 0 5 1 1 3 9 5 1 3 9 4 9 12 18 16 2 4 4 2 2 in B in B

LAZIO 14 5 4 1 0 4 0 1 3 9 4 2 3 10 2 4 10 14 12 2 2 2 1 1 18 (­4) 4

PARMA 12 5 3 1 1 4 0 2 2 9 3 3 3 11 9 5 8 16 17 ­1 0 0 5 5 12 (0) 7

ATALANTA 12 4 3 0 1 5 1 0 4 9 4 0 5 6 3 5 9 11 12 ­1 0 0 0 0 9 (+3) 15

MILAN 11 4 3 0 1 5 0 2 3 9 3 2 4 6 3 10 13 16 16 0 2 1 0 0 10 (+1) 11

UDINESE 10 5 3 1 1 4 0 0 4 9 3 1 5 7 3 2 7 9 10 ­1 1 1 1 1 12 (­2) 8

TORINO 10 5 1 3 1 4 1 1 2 9 2 4 3 9 8 4 7 13 15 ­2 4 3 5 5 9 (+1) 13

CAGLIARI 10 4 2 2 0 5 0 2 3 9 2 4 3 7 5 3 9 10 14 ­4 1 0 1 1 11 (­1) 10

SAMPDORIA 9 5 1 1 3 4 1 2 1 9 2 3 4 3 8 6 6 9 14 ­5 3 3 1 1 10 (­1) 12

LIVORNO 8 4 1 1 2 5 1 1 3 9 2 2 5 4 5 5 8 9 13 ­4 1 1 3 3 in B in B

GENOA 8 4 1 1 2 5 1 1 3 9 2 2 5 4 8 4 6 8 14 ­6 1 1 2 2 9 (­1) 14

CATANIA 6 5 1 3 1 4 0 0 4 9 1 3 5 3 4 3 9 6 13 ­7 0 0 1 0 11 (­5) 9

BOLOGNA 6 5 1 2 2 4 0 1 3 9 1 3 5 8 11 2 11 10 22 ­12 2 2 2 2 7 (­1) 17

SASSUOLO 6 4 1 1 2 5 0 2 3 9 1 3 5 5 14 2 8 7 22 ­15 2 2 2 2 in B in B

CHIEVO 4 5 1 0 4 4 0 1 3 9 1 1 7 6 10 1 7 7 17 ­10 0 0 0 0 7 (­3) 19

22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

MONDO SPAGNA

Madrid post ClasicoAncelotti alla gognaDifensivo, troppo pauroso, «politico» nellescelte anti­Barça: la stampa spara sul tecnico

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI@filippomricci

MADRID

Su Ancelotti piovono paro­le che sembrano pietre. Gli espe­rimenti, l’attitudine e la tardivacorrezione nel Clasico perso alCamp Nou alla stampa spagnolanon sono piaciuti. Per niente. Ecosì Carlo è finito sul banco degliimputati insieme, ironia dellasorte, all’uomo che lui ha accusa­to di aver condizionato la partitacol Barça, l’arbitro Undiano Mal­

lenco. «Ancelotti pauroso Undia­no penoso» l’apertura di Marca,«Undiano e Ancelotti incatenanoil Madrid» quello del fondo del di­rettore di As Relaño, «Ancelottiminimizza il Madrid» l’aperturadello sport del Mundo. E potrem­mo continuare.

I capi d’accusa 1) Ramos acentrocampo. 2) Bale centravan­ti. 3) Il difensivismo. 4) La lentez­za della reazione. 5) La predile­zione per scelte «politiche», ovve­ro gradite al presidente. Iniziamodalla fine. Nel suo commento inti­

tolato «Ancelotti e la politica» ilresponsabile della pagine sporti­ve del Pais, Pepe Samano, questodice dell’allenatore del Madrid:«Ramos è stato il suo Pepe, unmourinhismo, una concessione aipropri tremori, e Bale l’occhiolinofatto all’istituzione. Doppio falli­mento, triplo se si aggiunge quel­lo dello stesso Ancelotti, incapacedi fare entrare in partita il Madridfino a che non ha corretto i proprierrori». E ancora: «Nessuno escein maniera peggiore dal Clasicoche Ancelotti», «Ha fatto carrierasotto il giogo di più di un poten­

te», «Ha spedito la squadra suMarte lasciandola dispersa, inca­pace di capire cosa vuole il suo al­lenatore».

Casino, fiasco, disastro San­tiago Segurola, nella sua cronacasu Marca: «La polemica del rigoreoccuperà la settimana ma non na­sconde le pessime scelte di Ance­lotti. Ha fatto un casino sorpren­dente con la sua formazione senzaalcun senso. Il piano di Ancelotti èstato un fiasco, un disastro». E ildirettore di As: «Non credo che An­celotti possa difendere la teoriache Bale sia migliore come centra­vanti di Benzema o Morata. Ra­mos a metà campo si spiega con lapaura. Pulsione italiana». Ecco,l’accusa più facile, scontata, popu­listica: italiano=catenacciaro.Non è così ma Carlo ha offerto ilfianco alla stoccata nazionalpopo­lare, che doppia quella più perso­nale e diretta, di allenatore che as­seconda il presidente. Sul campo èstata una sconfitta di misura, suigiornali, e a livello d’immagine,una Caporetto. Vedremo come re­agirà Ancelotti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA Carlo Ancelotti, 54 anni AFP

SPAGNA

Villarreal vola:Dos Santos showcontro il Valencia

Giovani Dos Santos

protagonista nel largo

successo del Villarreal sul

Valencia: due gol e un assist

per il messicano. Gran partita

anche di Griezmann: doppietta

del trequartista francese della

Real Sociedad, e l’Almeria è

sempre più sola in fondo alla

classifica. Coi gol di Rakitic e

Samperio vince anche il Siviglia.

10a GIORNATA Ieri Siviglia­Osasuna2­1, Villarreal­Valencia 4­1, RealSociedad­Almeria 3­0, Atl. Madrid­Betis 5­0. Oggi Getafe­Athl. Bilbao.CLASSIFICA Barcellona 28; Atl.Madrid 27; Real Madrid 22;Villarreal 20; Getafe, Athl. Bilbao,Levante 16; Espanyol 14; RealSociedad, Siviglia, Valencia 13;Elche 12; Granada 11; Valladolid 10;Malaga, Celta, Rayo Vallecano 9;Betis 8; Osasuna 7; Almeria 3.

L’ALTRA BIG

L’Atleticone fa 5 al BetisCome brillail baby Oliver

L a s c o n f i t t a c o nl’Espanyol evidentemente èstato solo un inatteso scivolo­ne. Martedì l’Atletico Madridha battuto 3­0 l’Austria Viennain Champions, ieri ha demolitoil Betis in Liga: 5­0, con il Barçache resta solo un punto più su eil Madrid, il grande rivale dicampanile, che scende a ­5.

Super Oliver Al Calderon (ein Spagna) c’era grande curio­sità per il debutto da titolaredell’ultimo giovane fenome­no, e l’entusiasmo ha preso su­bito fuoco. Oliver Torres, 19anni il prossimo 10 novembre,ha fatto gol col primo pallonetoccato, dopo appena 14 se­condi, mettendo dentro un as­sist di Koke, altro spagnolo, al­tro centrocampista molto pro­mettente, appena 21enne egià miglior assistman di que­sta Liga (7). Simeone sta cer­cando di proteggere e dosare ilpiccolo Oliver, usandolo colcontagocce (ieri un’ora) e te­nendolo lontano dai riflettori,però la cosa rischia di diventa­re complicata. Il ragazzo giocacon allegria e naturalezza, ac­compagnate da un talento cheillumina chi ha il cuore bian­corosso. La partita si è subitomessa bene per l’Atletico cheha dominato e chiuso la gara ainizio ripresa con una doppiet­ta di David Villa: colpo di testasu cross di Filipe Luis, drib­bling e sinistro vincente dopoun rimpallo. Il Guaje ha poi of­ferto a Diego Costa il suo 11°gol in questa Liga: non ne ave­va mai fatti più di 10, e perquesto su di lui litigano Spa­gna e Brasile. All’ultimo se­condo la manita dell’Atleticocompletata dal gol del capita­no Gabi.

f.m.r.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ATL. MADRID­BETIS 5­0MARCATORI Oliver al 1’ p.t.; Villa al 7’ eal 12’, Diego Costa al 19’, Gabi al 47’ s.t.ATL. MADRID (4­4­2) Courtois; Juan­fran, Miranda, Godín, Filipe Luis; Koke(dal 23’ s.t. Rodriguez), Tiago, Gabi,Óliver (dal 15’ s.t. Adrian); Diego Costa,Villa. All. Simeone.BETIS (4­2­3­1) Sara (dal 1’ s.t. Ander­sen); Juanfran, Perquis, Figueras,Dídac Vila; Reyes (dal 1 s.t. Molina),Matilla; Vadillo (dal 18’ s.t. Nono), Igie­bor, Cedrick; Chuli. All. Mel.ARBITRO Martinez Munuera.AMMONITI Cedrick (B), Nosa (B)

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23

MONDO

SciagurHart!Mou ringraziae vince al 90’Il portiere del City regala il 2­1 al ChelseaE il tecnico esulta in mezzo ai suoi tifosi

CHELSEA 2

MANCHESTER CITY 1PRIMO TEMPO 1­0MARCATORI Schurrle (C) al 33’ p.t.;Aguero (M) al 4’, Torres (C) al 45’ s.t.

CHELSEA (4­2­3­1)

Cech 6; Ivanovic 6, Cahill 6, Terry 5,5, Co­le 6; Ramires 7, Lampard 5,5 (dal 20’ s.t.Mikel 6); Hazard 6 (dal 38’ s.t. Eto’o s.v.),Oscar 6, Schurrle 6,5 (dal 20’ s.t. Willian6,5); Torres 7,5.PANCHINA Schwarzer, Luiz, Azpilicueta,Mata.ALLENATORE Mourinho 7.ESPULSI nessuno.AMMONITI Lampard e Ramires per giocoscorretto.

MANCHESTER CITY (4­1­3­2)

Hart 4; Zabaleta 5,5, Demichelis 5,5, Na­stasic 5, Clichy 6; Garcia 5,5 (dal 34’ s.t.Kolarov s.v.), Fernandinho 6; Silva 7, Y.Touré 6, Nasri 6 (dal 30’ s.t. Navas s.v.);Aguero 7 (dal 41’ s.t. Negredo s.v.).PANCHINA Pantilimon, Richards, Milner,Dzeko.ALLENATORE Pellegrini 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Zabaleta, Nastasic e Garciaper gioco scorretto.

ARBITRO Webb 6.

NOTE Spettatori 41.495. Tiri in porta 8 (1traversa)­6. Tiri fuori 4­6. Angoli 3­6. Infuorigioco 4­1. Recuperi: 2’ p.t.; 5’ s.t.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINILONDRA

L’uragano in arrivo nelSud dell’Inghilterra potrebberisalire fino a Manchester, do­ve per il portiere Hart si annun­cia nelle prossime ore la resadei conti con Manuel Pellegri­ni. Il City perde sul campo delChelsea dopo un errore comicodella difesa, dove la stralunatacoppia Hart­Nastasic commet­te una fesseria colossale. All’ot­tanta per cento le colpe ricado­no sul portiere, che esce fuoridall’area e va quasi a sbatteresul difensore, nel maldestrotentativo di intercettare il lan­cio di Willian. Il restante ventiricade sulle spalle del difenso­re che, con Hart in arrivo, po­trebbe scegliere una soluzionediversa dal colpo di testa all’in­dietro, un autentico regalo perTorres in agguato: il centra­vanti spagnolo, protagonistaassoluto, non sbaglia. Pellegri­ni evita processi sommari inpubblico, ma è stufo delle gaffedi Hart: «Domani (oggi, ndr)parleremo in privato di questasituazione».

Mou e i tifosi Il 2­1 al novan­tesimo scatena Mourinho. L’al­lenatore portoghese ripete loshow della gara con il Cardiff.Scavalca la zona delle panchi­ne e si lancia tra i tifosi, in mez­zo ai quali c’è il figlio José Ma­rio. Mou ha l’aria stravolta. I ti­fosi lo abbracciano, lo bacianoe qualcuno gli dà anche pac­che vigorose che potrebberostendere un elefante. Il collegacileno Pellegrini, antico rivaledei tempi della Liga, non gra­disce e al fischio finale rifiutadi porgere la mano al porto­ghese. «Mio figlio ha l’abbona­mento nel settore collocatodietro la panchina avversaria.Volevo festeggiare con lui. Midispiace, ma capisco la rabbiadi Pellegrini. Fa male perdereal novantesimo una gara che ilCity ha giocato bene, anche sealla fine i tre punti premiano lasquadra migliore. Nel primotempo siamo stati straordinarie avremmo potuto goderci l’in­tervallo con tre gol di vantag­gio. Nella ripresa il City è statobravissimo, ma noi non abbia­mo mai mollato».

Il film Le parole di Mou sonola fotografia perfetta del ma­tch. Nel primo tempo il City siperde nel possesso palla, men­tre il Chelsea bada al sodo.Torres ispira l’1­0 di Schurrlecon un allungo vecchia manie­ra e sfiora il 2­0 colpendo l’in­crocio dopo un dribbling e untiro a rientrare: avesse segna­to, sarebbe crollato loStamford. Torres è onnipre­sente: divora un gol e costrin­ge Hart a respingere una zuc­cata. L’altro protagonista dei

Blues è Ramires, che da solo fareparto: Lampard è un’ombra.Nella ripresa, il City ripartecon un altro passo e Aguero,servito da Nasri, piazza la le­gnata dell’1­1. Il centravantiargentino è uno spettacolo etrova in Silva la spalla perfet­ta. Nella squadra di Pellegrinilatita però Yaya Touré, forsesegnato dalla questione razzi­smo in settimana. Cech si ri­scatta su Silva e il match èspettacolare. L’agonismo è insalsa inglese, ma i piedi sonospagnoli, brasiliani, belgi e ar­gentini. Mou vuole vincere ebutta nella mischia Eto’o. Unasassata di Ramires e una puni­zione di Willian non hannofortuna. Serve un colpo a sor­presa e arriva con la comicaHart­Nastasic. Mou prende eporta a casa. Ora è secondo emostra i muscoli all’Arsenal.La Premier profuma semprepiù di Londra.

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DERBY SUCCESSO DEL SUNDERLAND

Borini abbatte il NewcastlePoyet lascia fuori Giaccherini

LONDRA Il derby del Nordest dell’Inghilterraè sempre più nel segno degli italiani: lo scorsoaprile il 3­0 del Sunderland sul Newcastle fu lamigliore impresa dell’era Di Canio, ieri nel 2­1 deiBlack Cats c’è la firma di Fabio Borini. L’attaccanteitaliano ha trovato il primo gol con la maglia delSunderland all’84’: un tiro perfetto ha superato Krule il popolo di casa è esploso. I Black Cats eranopassati al 5’ con il centravanti scozzese Fletcher,ultimo in ordine di tempo a criticare Di Canio: «Citrattava come bambini». Il Newcastle hapareggiato con Debuchy, ma l’inserimento diBorini, al 69’, è stata la mossa vincente del tecnicouruguayano Poyet. Il Sunderland saluta l’ultimoposto, scavalca il Crystal Palace e torna in corsaper salvarsi: «Questo successo può rappresentarela svolta», le parole di Poyet che ha mandato inpanchina Giaccherini. Scelta a sorpresa: l’ex Juve èsempre stato uno dei pochi a fare il suo dovere.

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4PREMIER9° TURNO

SIeri

Sunderland­Newcastle 2­1

Chelsea­Man. City 2­1

Swansea­West Ham 0­0

Tottenham­Hull City 1­0

ClassificaArsenal 22Chelsea 20

Liverpool 20Tottenham 19

Southampton 18Everton 18

Man. City 16Man. United 14

Swansea 11Hull City 11

Newcastle 11Wba 10

Aston Villa 10Fulham 10

West Ham 9Cardiff 9

Stoke City 8Norwich 8

Sunderland 4Crystal P. 3

FRANCIA IL MONACO VINCE, I PARIGINI LO RIAGGUANTANO

Rimontissima Psg:Matuidi fa 2­2 al 93’Ora è vetta per due

Il St. Etienne usa le maniere forti contro Edinson Cavani, 26 anni AFP

ALESSANDRO GRANDESSO@calciofrancese

PARIGI

Falcao non tradisce, eneppure Cavani che evita alPsg una figuraccia mantenen­dolo al primo posto, nonostan­te gli erroracci di Marquinhos.Se il colombiano mette la firmasulla vittoria della squadra diRanieri sul Lione (2­1), l’exstella del Napoli raddrizza unagara che sembrava di nuovomaledetta contro un St. Etien­ne che si conferma bestia neradei parigini.

Pasticci Status facilitato dal­la serataccia dell’ex centraledella Roma, responsabile dientrambi i gol dei Verts. Al 18’ ilbrasiliano sbaglia il rinvio dal­la zona destra del campo e ser­ve direttamente Hamouna perl’assist su Corgnet, che dal li­mite fucila Sirigu. L’altro pa­sticcio al 6’ della ripresa, conun altro rinvio sballato in mez­zo all’area, sparato sull’incol­pevole Motta. Il pallone caram­bola sul puntuale Hamounache mette dentro. A questopunto il Psg rivive la stessa tra­ma della scorsa stagione quan­do il St. Etienne rimase imbat­tuto, con due vittorie (una incoppa di Lega) e un pari. Soloche l’espulsione di Lemoine al13’ cambia il corso degli eventi.E di fatti al 23’ Cavani riduce losvantaggio concretizzandol’azione iniziata da Verratti cheserve sul fondo Maxwell chegira dentro per l’anticipo vin­cente dell’uruguaiano. Il St.Etienne, stremato, crolla soloal 93’ quando Matuidi buttadentro in area un ultimo pallo­ne, che Cavani lascia sfilare in

gol: un punto che fissa la lea­dership sul Monaco: pari puntima miglior differenza reti.

Eleganza In realtà il Monacomerita di più. Contro il Lione lasquadra di Ranieri dimentica ilpareggio subito in rimonta aSochaux (2­2) impostando ladominazione con un dinamico4­3­3. Il primo gol al 28’, conObbadi che dal limite raccoglieuna respinta di pugni di Lopese scaglia il destro all’incrocio.Una rete che stordisce il Lioneincapace di sfruttare il regalodel portiere monegasco Suba­sic che sbaglia il controllo dipiede spalancando la porta aBriand: Kurzawa rimedia inangolo. L’allarme rientra al 36’quando Kurzawa di prima in­tenzione imbecca Falcao conun taglio da sinistra, allungatoinvolontariamente dalla testadi Moutinho. Il colombiano ad­domestica il pallone, entra inarea, e punisce Lopes in pallo­netto. Nella ripresa il Lione ri­trova orgoglio e va in rete con illatitante Gomis che di testa tra­sforma il servizio da sinistra diBedimo. Un lampo che annun­cia la blanda sfuriata dell’ulti­mo quarto d’ora, tra un palo diCarrasco e un bel colpo di testadi Falcao.

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11a GIORNATA Nantes­Lilla 0­1; Marsi­glia­Reims 2­3; Bastia­Nizza 1­0;Guingamp­Ajaccio 2­1; Lorient­So­chaux 2­1; Tolosa­Rennes 0­5; Valen­ciennes­Evian 0­1; Bordeaux­Mon­tpellier 2­0; Monaco­Lione 2­1; StEtienne­Psg 2­1. CLASSIFICA Psg, Mo­naco 25; Lilla 23; Nantes 19; Guin­gamp, Marsiglia, St. Etienne, Nizza 17;Rennes 16; Reims, Bastia, Tolosa 15;Bordeaux 14; Lione, Montpellier, Evian12; Lorient 10; Ajaccio 7; Sochaux 6;Valenciennes 5.

MONDIALE UNDER 17 OGGI ALLE 14 (DIRETTA TV) IN CAMPO GLI AZZURRI NEGLI OTTAVI DI FINALE

L’Italia alla prova MessicoZoratto: «Non sottovalutiamoli»DAL NOSTRO INVIATO

LUCA BIANCHIN@lucabianchin7

DUBAI (Emirati Arabi)

Il pallone del 2013 va do­ve gli pare, come i nuovi mo­delli odiati dai portieri. AlMondiale Under 17 stanno percominciare gli ottavi, non esat­tamente con dei classici tipoInghilterra­Germania Ovest.Nel primo spicchio di tabello­ne, per esempio, ci sono Uz­bekistan­Honduras e Giappo­ne­Svezia e nel mazzo la menoforte arriva dalla Scandinavia.Gli uzbechi hanno subito ungol in tre partite e hanno elimi­

nato la Croazia di Halilovic,che da solo costa più dell’interanazionale A uzbeca. I giappo­nesi invece giocano un calcio adue tocchi tipo Barcellona per­ché il loro allenatore è un si­gnore alternativo, che ha vistovideo di Guardiola per ore e te­orizza il cambio del capitano aogni partita. Una geopoliticadel calcio così strana, insom­ma, può essere un episodio oun indizio sui possibili, stranipercorsi del calcio del futuro:Spagna, Germania, Francia eInghilterra non si sono qualifi­cate, l’Argentina ha vinto il gi­rone senza impressionare e ilMarocco è tra le 5favorite.

Gli azzurri L’Italia gioca alle14 di Roma contro il Messico,che 2 anni fa ha avviato la rivo­luzione vincendo il Mondiali­no in casa. Questa squadrasembra meno forte, al massi­mo al livello dell’Italia: Diaz, il

numero 9, è bravo ed Hernan­dez un’aletta che fa male in ve­locità, però nessuno pare unastella. «Sono tecnici, giocanobene in fase di possesso – diceil c.t. Zoratto ­. Da non sottova­lutare. Intanto Austria e Croa­zia sono state eliminate e l’Ita­lia è l’unica europea a esserepassata come seconda». Ha ra­gione: in questo Mondiale al­ternativo, il cavallo miglioreper la vecchia Europa siamoancora noi.

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ITALIA (4­4­2) Scuffet; Calabresi, DeSantis, Capradossi, Dimarco; Steffè,Romano, Pugliese, Parigini; Cerri, Vi­do. All. Zoratto.IL PROGRAMMA DEGLI OTTAVI OggiItalia­Messico (diretta ore 14 RaiSport1 ed Eurosport 2), Giappone­Svezia, Brasile­Russia e Honduras­Uzbekistan. Domani Uruguay­Slovac­chia, Marocco­Costa d’Avorio, Argen­tina­Tunisia e Nigeria­Iran.

L’azzurro Luca Vido, 16 anni, punta

laNovità

Zenga all’Al JaziraCon lui c’è Oliveira

(l.b.) Zenga torna inpanchina negli Emirati Arabi,dove ha già allenato Al Ain e AlNasr. Ha firmato per un anno emezzo all’Al Jazira, 5° con 8punti in 5 gare. Prende il postodi Luis Milla e in rosa ci sonol’ex milanista Oliveira e ilparaguaiano Nelson Valdez.

GERMANIA

L’altro Borussiaserve il pokerall’Eintracht

Quattro gol per quattro

diversi marcatori (Arango,

Wendt, Herrmann e Raffael),

e il Borussia Monchengladbach

strapazza l’Eintracht

Francoforte confermandosi

quarta forza di Bundesliga.

Netto successo dell’Amburgo a

Friburgo.

10a GIORNATA Ieri Friburgo­Amburgo0­3, Borussia Mon.­Eintracht F. 4­1CLASSIFICA Bayern 26; BorussiaDor., Bayer Leverkusen 25;Borussia Mon. 16; Hertha,Wolfsburg 15; Schalke 04 14;Stoccarda, Hoffenheim, Hannover,Mainz 13; Amburgo, Werder 12;Eintracht F., Augsburg 10;Norimberga 7; Friburgo 5;Braunschweig 4.

Joe Hart, 26 anni, portiere del City e dell’Inghilterra AFP

24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

In esclusiva con

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25

D opo una decina d’anni — e forse per la pri­ma volta in questo millennio — il Clasico

tra Barça e Real sta esaurendo la sua spinta pro­pulsiva. Non è più l’ombelico del mondo, il di­stillato del meglio che si può vedere nel calcio.Inventandosi lo squadrone dei Galacticos, erastato Florentino Perez a mettere in motola giostra che ha fatto decollare a li­velli planetari la sfida con i blaugra­na. L’arrivo a Madrid di Figo, Zidane e delRonaldo brasiliano aveva innescatola reazione del Barça: un circolovirtuoso messo in moto da Joan La­porta, capace di portare al Camp

Nou Ronaldinho e di costruire con i giovani, iconsigli di Cruijff e un gioco olandese la squa­dra più forte e spettacolare del mondo. I Galac­ticos e i cultori del Tiqui Taca questo hanno fat­to: sfidandosi a duello inseguendo la luna si

sono presi l’egemonia sulla Terra. In tuttiquesti anni, il confronto, lo svolgimento,

l’esito e l’epilogo dei match tra blancos eblaugrana ci ha permesso di fare il pun­to sull’eccellenza del pallone, regalan­

doci anche qualche indizio su dove ciavrebbe portato il futuro. A un certo pun­to la presenza in scena di Cristiano Ro­

naldo e Messi ha riassunto bene questo

valore assoluto. Ma meglio di loro hanno fattoGuardiola e Mourinho, che si sono sfidati pro­ponendo il top di due opposti modelli di gioco:quello totale, da dominio del pallone, offensi­vo, del Pep contro il modello impostato su dife­sa e contropiede del portoghese. Partite epiche,schegge di assoluto, percorse da un’elettricitàche annunciava il passaggio della storia. Non èpiù così. Ora Barça e Real vivono una transizio­ne, i loro modelli si contaminano, il Clasico ètornato a essere importante per la Liga. Nelmondo l’elettricità viaggia verso altre capitali:la Baviera, forse Parigi e domani chissà.

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loSpuntodi ALESSANDRO DE CALÒ

PERCHÉ BARÇA, REAL E IL LORO CLASICONON SONO PIÙ L’OMBELICO DEL MONDO

IL MILAN DEVE DIVENTARE SQUADRAPER CRESCERE CI VUOLE IL VERO BALO

A lzi la mano chi, all’inizio del campionato,avrebbe detto che, dopo 9 giornate, il Mi­

lan di Balotelli, Kakà e Robinho sarebbe statoalle spalle del Parma di Cassano o dell’Atalantadi Denis o addirittura del Verona di Toni. Nessu­no, assolutamente nessuno. L’involuzione ros­sonera, perlomeno quella cui stiamo assisten­do, non aveva percentuali di previsione. Novepartite, solo 3 vittorie (tutte in casa) e in trasfer­ta nessuno successo. Il ruolino lontano da SanSiro è imbarazzante: 2 pareggi strappati con identi negli ultimi minuti contro Bologna e Tori­no (quando ormai non ci credeva più nemmenoAllegri..), e 3 sconfitte contro Verona, Juventuse Parma. Da ieri la parola «rimonta» viene sosti­tuita nel vocabolario milanista da un terminepiù consono al momento: «ricostruzione». Sì,perché i rossoneri devono ancora diventare unasquadra: troppo lenti, troppo prevedibili, spes­so disattenti. E, come sempre capita quando siattraversa un periodo nero, ci si mette pure lasfortuna: un malanno improvviso, una squalifi­ca, un calo di forma, un rigorino che non ti dan­no, un autogol e cose del genere. Non che sipensasse che il Milan di questa stagione fossepronto per la lotta scudetto, ma qualcosa di piùdagli Allegri Boys è lecito attendersi.

Ci si chiede: possibile che la squadra che tie­

ne testa al grande Barcellona in Champions Le­ague sia la stessa che va in provincia e subisce ilritmo e le invenzioni di Cassano e compagnia?Possibilissimo, e c’è pure una spiegazione tatti­ca: quando il Milan deve fare una partita di con­tenimento e contropiede (come, ad esempio,contro i catalani) è avvantaggiato: chiude tuttigli spazi e i difensori (che non sono marziani)sono più protetti. Se invece c’è bisogno di co­struire, è notte fonda: la squadra si sbilancia,lascia praterie per le galoppate avversarie e làdavanti combina poco o nulla. Difetti strutturaliai quali è difficile porre rimedio semplicementecon un paio di acquisti a gennaio.

E poi c’è la questione Allegri. Ovvio che ora sirincorrano le solite voci e ci si ponga la doman­da: resta o rischia l’esonero? Galliani difendel’allenatore, i due sono in totale sintonia, e l’im­pressione è che il Milan andrà avanti con Allegrifino al termine della stagione. D’altronde, qualialtre soluzioni immediate, e sottolineiamo «im­mediate», ci sono all’orizzonte? Semmai è piùlogico concentrarsi su qualche altro aspetto, adesempio il recente rendimento di Balotelli. Su­permario è molto Mario e poco Super, in questoperiodo. E il Milan, per come è stato costruito,ha un bisogno tremendo di un giocatore leaderche ne sostenga la crescita. Uno alla Ibrahimo­vic, insomma. Balotelli riuscirà a compiere ildefinitivo salto di qualità?

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ilPunto

di ANDREA SCHIANCHI

DALLA ROMA UN SEGNALE FORTEJUVE E NAPOLI RISPONDONO BENE

U n americano lancia la Roma americana.Bradley, la riserva di Borriello riserva di

Totti, infilza l’Udinese e sognando lo scudettopuò dire “yes we can”. E’ vero che la coppiaNapoli­Juventus non molla, rimanendo a cin­que punti dalla capolista grazie all’identico2­0 contro Torino e Genoa, ma il segnale chearriva dal Friuli è forte e non va sottovalutato.Nove vittorie nelle prime nove partite, comenessun’altra squadra in Europa, suggerisconogiochi di parole, pensando a una riuscita provadel nove o alla nona sinfonia di Beethoven. Mail gioco che piace di più è l’inno alla gioia suo­nato dall’orchestra giallorossa. Senza «il capi­tano», come lo chiama Garcia, senza Ger­vinho, e nella seconda parte della ripresa sen­za l’espulso Maicon, la Roma non si acconten­ta di difendere un preziosissimo pareggio suun campo imbattuto da 22 partite, dimostran­do una volta di più di essere una squadravera, in cui tutti sanno che cosa fare, anchepartendo dalla panchina come Bradley. Enon a caso proprio quando è in dieci arri­va la rete del marcatore numero dieciin campionato, per un totale di 23 gol,miglior attacco come l’Inter che peròha incassato non 1 ma 11 gol. Conuna significativa fotografia, cheun anno dopo spiega meglio diqualsiasi discorso la clamorosainversione di tendenza di que­sta squadra. Anche allora, in­fatti, alla nona giornata la Roma (di Ze­man) affrontava l’Udinese, ma dopo esse­re andata in vantaggio, all’Olimpico, condue gol di Lamela, si fece ribaltare da unarete di Domizzi e una doppietta di Di Nata­le. Un 2­3 finale, con 14 punti, 13 meno dioggi, frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e già 3sconfitte, due in casa.

Quest’anno è facile parlare anche del

venticello favorevole, che a Udine soffia subitosul palo il diagonale in corsa di Muriel, nellastessa porta dove trent’anni fa Zico segnò il goldi uno storico 1­0 alla Roma campione d’Italia.Ma è ancora più giusto sottolineare la grandeorganizzazione in fase difensiva. La settimanascorsa De Rossi (NELLA FOTO AFP) aveva negato inacrobazia, sulla linea, un gol al Napoli, mentrea Udine è Castan a respingere un tiro a colposicuro di Silva. E se si continua a volare così,con o senza Totti, sapendo anche soffrire neimomenti di difficoltà e poi vincendo alla di­stanza come nelle prime giornate, sarà duraper la concorrenza.

La Juventus e il Napoli, più dell’Inter e laFiorentina che rimangono a braccetto, a meno9 dalla capolista, dopo aver battuto le duesquadre di Verona, hanno però il diritto e il do­vere di contendere lo scudetto alla Roma. Esiccome il Napoli ha già perso contro la squa­

dra di Garcia, la Juventus teorica­mente ha qualche speranza in più,

pensando allo scontro diretto nellaprima giornata del 2014. In attesadi sapere che cosa succederà, al dilà delle discussioni sui rigori di

Higuain e Vidal, sia Benitez sia Conteottengono le risposte che cercavano, per­ché Napoli e Juve dominano dall’inizio al­la fine contro Torino e Genoa. La Cham­pions stavolta non ha tolto nulla, anzi re­stituisce fiducia ai bianconeri, tornati alsuccesso dopo due sconfitte consecutive,confermando l’importanza di Mertens,già protagonista nel Napoli vittorioso aMarsiglia.

Non è servito a nulla, invece, il bel pa­reggio contro il Barcellona, perché il Mi­lan perde male a Parma, ripiombando

nella propria mediocrità tecnica, soprat­tutto in difesa. Una brutta ricaduta che al­

lontana l’illusione di un’altra grande rimon­ta.

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ilCommento

di ALBERTO CERRUTI

« Quando perdoperò non dite chela formazionel’ha fatta ilpresidente...MASSIMILIANO ALLEGRIALLENATORE DEL MILAN

ipseDIXIT

«Per esempio, ancheprima della trasferta diParma mi sono sentitocon Berlusconi. L’hoascoltato, ho presonota, eppure abbiamoperso. A questo punto,se siamo tutti d’accordo,si potrebbe candidareMarina Berlusconi perla panchina del Milan».

ROBERTO PELUCCHI

laVignettaDI STEFANO FROSINI

Onore a Vettelma in Red Bulltutto è più facileSeb ha dei numeri impressionanti,però non è ancora uno dei più grandi

Sebastian Vettel, quattro mondiali a 26 anni AFP

H a capito che non gli bastapiù vincere. Per battere an­

che gli scettici Sebastian Vetteldeve stravincere e divertire. E inIndia, per festeggiare il suoquarto mondiale di fila, ci hadato dentro. Prima ha scelto lavia più difficile verso la vittoria,poi ha regalato al mondo unaserie di doughnut Zanardi Style,ha continuato con un bacio coninchino alla sua bella, conclu­dendo con una corsa ValentinoStyle verso il pubblico per lan­ciare i suoi guanti alla folla ado­rante.

Scene di ordinaria follia. Fi­nalmente, viene da dire in unmondo fin troppo perfetto an­che quando si versa lo champa­gne sulla testa (e infatti i genidella Fia lo hanno multato!).

Sebastian Vettel ha vinto ilsuo quarto titolo consecutivo a26 anni, 3 mesi e 24 giorni. Allasua età Schumacher non avevaancora cominciato la sua epo­pea in rosso e Fangio non avevaneppure iniziato a correre inFormula 1. Ha bruciato un altrorecord di precocità affiancandoProst a quota 4 titoli, subito die­tro Fangio (5) e Re Schumi (7).E’ nell’Olimpo della Formula 1,questo almeno segnalano i nu­meri, le statistiche e un certobuon senso perché se vinci il30,76% delle gare a cui parteci­pi, dopo esser partito in pole nel36,75% dei casi non puoi esseresoltanto l’uomo giusto sullamacchina giusta. Hai velocità,cattiveria, grinta e costanza direndimento. E quel pizzico difortuna che non guasta mai (ve­di un anno fa in Brasile e vedi ilfatto che a rompersi è sempre lamacchina del compagno).

Vettel però occupa quel postoa pieno merito. Ha tutti i requi­siti per sedersi al tavolo deigrandi, anche se non ancora acapotavola. Non è (per ora) unoSchumacher e un Senna, nonun Fangio o un Prost, probabil­mente neppure uno Stewart o

un Lauda, un Clark o un Alonsoche hanno vinto meno di lui.

Dalla sua parte ha la gioven­tù. Se non sbaglierà scelte in fu­turo, potrà tranquillamente at­taccare il record di Schuma­cher, se poi riuscirà a superarloguidando una Ferrari, allora lovedrete seduto tranquillamentee giustamente a capotavola inogni banchetto che conti.

Anno dopo anno il suo rendi­mento è cresciuto, gli errori di­minuiti fino a sparire. Ha vinto5 gare nel 2010; 11 nel 2011; 5nel 2012 e 10 (finora) in questastagione. Ha fatto venire il maldi testa ad Alonso e pure a Ha­milton, ha spinto al ritiro Web­ber. Ha sfruttato in modo im­peccabile l’astronave cheAdrian Newey gli ha messo trale mani in questi anni, superan­do (grazie anche alla forza poli­tica del team) il momento criti­co di inizio stagione quando incasa Red Bull proprio non riu­scivano a gestire le nuove Pirel­li.

La domanda che viene spon­tanea è: ma Alonso o Hamiltoncon la Red Bull avrebbero vintoanche loro? La risposta più ov­via è: certo, ma tanti altri non cel’avrebbero fatta (vedi Web­ber).

Sminuire i meriti di Seb nonsarebbe corretto, ma è altret­tanto giusto aspettarsi ancoraqualcosa per farlo sedere al po­sto d’onore tra gli dei. E’ giustoche stia nell’Olimpo, non anco­ra che sia tra i più grandi di que­sto consesso.

E’ anche per questo che laFerrari oggi come oggi dovreb­be fare di tutto per ingaggiareAdrian Newey e non SebastianVettel. L’impressione è che sen­za Newey sia più difficile(senon impossibile) vincere, men­tre anche senza Vettel ma conuna macchina così, qualcun al­tro in grado di diventare cam­pione lo si troverebbe.

uzapelloni

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l’Analisi

di UMBERTO ZAPELLONI

IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit

MORGAN MILLER  Moglie di Bode Miller (sciatore)

Assolutamente incredibilegiornata! Così orgoglioso diquesti ragazzi Miller #@MorganEBeck

JOHN ARNE RIISEEx calciatore della Roma

Devo dire questo: grandeRoma! Grande allenatore!Grande giocatori! Grandetifosi! Sono molto contentoper un grande club@Johnariise

26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

PRIMA DIVISIONE GIRONE A 8a GIORNATA

Le 14 vittorieper la doppiaofferta in tv

Addio pareggi, non cimancate per niente. Dopo i 9della settimana scorsa,stavolta ce n’è stato solouno. Nessuno nelle 8 partitedel girone A, nelle quali ilfattore campo è statodevastante: solo il Vicenzaha vinto in trasferta, mentrein casa sono arrivati ben 7successi, compresi quelli diEntella e Pro Vercelli chepiazzano un primo scattolasciando indietro la

Cremonese (no, la grandefavorita senza la necessariaregolarità non può andareda nessuna parte). Anche nelgirone B il pareggio è mercerara: l’unico è stato quellodella capolista Frosinone, alquale paradossalmente èbastato un punto per restaresolo in vetta staccandosi daltrio di squadre che loaffiancava (ma stasera ilPontedera può a sua voltatornare davanti a tutti).

Insomma, i due gironi sifanno concorrenza perdeterminare quale dei due èil più interessante: 20 gol nelgirone A, già 18 nel B è loscore (parziale) di questagiornata. La stessa sfida adistanza che da oggi si vivràsul fronte televisivo. Alle 18su Sky debutta «Matti daLega... Pro», con le immaginidelle partite e due squadreda raccontare, mentre alle18.15 su Rai Sport 1 c’è la

consueta vetrina con gliospiti e le immagini dellepartite. Una trasmissione sulsatellite e l’altra sul digitaleterrestre. Chi la vincerà? Disicuro la Lega Pro sifregherà le mani, visto chenon ha mai avuto tantavisibilità. E da quello che sinota sui campi, non si puòdire che le squadre stianosprecando l’occasione perfare bella figura.

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Entella solidaUna carambolae resta in vettaLa capolista soffre ma supera il PaviaDecide Troiano con deviazione di Carotti

ITALO VALLEBELLACHIAVARI (Ge)

Entella, ovvero la capoli­sta che sa soffrire. Ormai la for­mazione chiavarese ci ha fattol’abitudine a chiudere le partitedifendendo il minimo vantag­gio. Non è un caso che finora la

capolista non abbia mai vintocon due reti di differenza e chein moltissime occasioni nei fi­nali delle partite si sia messa intrincea. Il match con il Pavianon ha fatto altro che confer­mare questo trend. I lombardinel finale si sono gettati inavanti più con la forza della di­sperazione che con razionalità,non hanno mai chiamato Paro­ni a parate impegnative, maqualche apprensione l’hannocreata.

Bella partita I bilancio delmatch racconta che i chiavaresiavrebbero potuto mettere in ar­chivio i tre punti con un certoanticipo, ma sprecano troppo(Sarno gioca a corrente alter­nata, ma quando decide di ac­cendere le luci è un piacere). Isegnali sono chiari dall’inizio:una sventola di Troiano vienetolta dall’incrocio da Facchin,un colpo di testa di Rosso fini­sce sulla traversa. Sono così icalci d’angolo a fare la differen­za, quei corner che l’Entella

sfrutta per due volte e che per ilPavia sono diventati un incubo:4 degli ultimi 5 gol subiti (piùun rigore contestato) sono arri­vati così. Ecco Rosso svettare emettere in gol al 18’. Ed eccoTroiano schiacciare di testa al37’, trovare le gambe di Carotticon la palla che cambia direzio­ne e carambola in rete. Gol oautogol? Senza la deviazione lapalla sarebbe uscita, ma è an­che vero che il colpo di testa vo­leva essere un tiro in porta: goldi Troiano. In mezzo, a sorpre­sa, c’è il Pavia che va sotto, maha la forza di riorganizzarsi etrovare il pari con una bellissi­ma girata di destro a volo dalcentroarea verso l’incrocio deipali. La ripresa fa registrare piùequilibrio anche se l’Entella im­pegna Facchin con Sarno e Mo­reo e spreca ancora con lo stes­so Sarno. Il Pavia mette Romeroper dare fisicità all’attacco, mail risultato non cambia malgra­do il forcing, più aggressivo cheordinato.

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ENTELLA 2

PAVIA 1

MARCATORI Rosso (E) al 18’, Bracchi (P)al 29’, Troiano (E) al 37’ p.t.ENTELLA (4­3­1­2) Paroni 6; Volpe 6,Russo 6, Cesar 6, Cecchini 6; Staiti 6,5, DiTacchio 6, Troiano 6,5; Sarno 7 (dal 38’ s.t.Padella s.v.); Rosso 6,5 (dal 17’ s.t. Marchi6), Moreo 6 (dal 45’ s.t. Ballardini s.v.). (Za­notti, Argeri, Guerra, Magnaghi). All. Spal­la 7 (Prina squalificato).PAVIA (4­3­2­1) Facchin 6,5; Carotti 5,5(dal 19’ s.t. Carraro 6), Rinaldi 6, Sorbo 6,Zanini 5,5; Pirovano s.v. (dal 7’ p.t. Redaelli6), Arrigoni 6,5, Tomi 6,5; Bracchi 6, Cal­vetti 5,5 (dal 3’ s.t. Romero 6,5); De Cenco5,5. (Pantaleo, Reato, De Vita, Speziale).All. Pala 6.ARBITRO Formato di Benevento 7,5.NOTE paganti 474, abbonati 469, incassodi 5.115 euro. Ammoniti Di Tacchio, Zanini eTomi. Angoli 8­3.

Pro Vercelli show:4 gol al San Marino

RAFFAELLA LANZAVERCELLI

Vittoria meritata in unagara dominata. Dilaga la ProVercelli contro il San Marino,pur dopo aver sofferto nei pri­mi 25’. I padroni di casa sisbloccano grazie alla rete diScaglia e danno vita allo show,dopo aver avuto qualche batti­cuore di troppo per le incur­sioni di Lolli nell’area piccoladifesa da Russo. Una goleadache permette alla Pro Vercellidi consolidare il secondo po­sto. I vercellesi nei primi mi­nuti soffrono soprattutto Lolli,

che è bravo a sfruttare la fa­scia, ma non a concretizzare inrete. La prima azione perico­losa dei padroni di casa al 25’:Marchi difende palla e serveRuggiero, che viene atterratoin prossimità dell’area. Dallapunizione di Pepe nasce il gol:Scaglia con un gran tiro dafuori area sorprende Venturi.

Senso unico La rete svegliala Pro Vercelli: la squadra diScazzola si scuote e inizia aguadagnare metri. Il raddop­pio è nell’aria e arriva al 36’ afirma del bomber di casa,Marchi, che porta il suo scorepersonale a quota 7 reti in 8gare. Marchi sfrutta un angolocalciato da Greco, schiaccia lasfera in rete e segna il 2­0. LaPro ha ormai saldamente trale mani la partita, ma non siaccontenta: nella ripresa sonosempre i padroni di casa a fargioco su un avversario ormaisulle ginocchia. Al 13’ il SanMarino resta anche in dieciper la doppia ammonizione diMagnanelli. Ma i guai per gliospiti non finiscono qui: al 32’Cruz si trova sulla traiettoriadi un cross calciato da Erpenper Marconi e devia la pallatra i pali difesi da Venturi. Unautogol che taglia definitiva­mente le gambe al San Mari­no, che al 37’ subisce anche il4­0 realizzato da Erpen.

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PRO VERCELLI 4

SAN MARINO 0

MARCATORI Scaglia al 26’, Marchi al 36’p.t.; autorete di Cruz al 32’, Erpen al 37’ s.t.

PRO VERCELLI (4­4­2) Russo 6; Marco­ni 7, Ranellucci 6, Cosenza 6, Scaglia 6,5;Pepe 6,5, Scavone 6 (dal 30’ s.t. Spezzani6), Rosso 6, Ruggiero 6 (dal 1’ s.t. Cancel­lotti 6); Greco 6 (dal 17’ s.t. Erpen 6,5),Marchi 6,5. (Ambrosio, Bani, Disabato,Gomez). All. Scazzola 6,5.

SAN MARINO (4­3­3) Venturi 5,5; Fabbri5,5 (dal 35’ s.t. Gravina 5,5), Fogacci 5,5,Cruz 5, Guarco 6; Pacciardi 6, Sensi 5,5,Magnanelli 5; Lolli 6 (dal 17’ s.t. Graffiedi 6),Crocetti 5,5 (dal 30’ s.t. Cicarevic 6), Po­letti 5,5. (Vivan, Russo, Pigini, Del Piero).All. De Argila 5.

ARBITRO Rossi di Rovigo 5,5.

NOTE paganti 1.307, abbonati 869, incas­so di 8.191 euro. Espulso Magnanelli al 13’s.t.; ammoniti Cosenza, Cruz, Magnanelli,Poletti e Rosso. Angoli 5­1.

ALTO ADIGE 3

CREMONESE 1

Campo è da applausiCremonese stoppataRastelli, prima gioia

MARCATORI Campo (AA) al 3’,Loviso (C) su rigore al 22’, Del­l’Agnello (AA) al 41’ p.t.; Campo(AA) al 21’ s.t.

ALTO ADIGE (4­3­3) Micai 6,5;Iacoponi 6,5, Cappelletti 6, Kiem6,5, Bassoli 6; Furlan 7, Pederzoli6,5, Vassallo 7 (dal 44’ s.t. Taglianis.v.); Campo 8 (dal 41’ s.t. Tur­chetta s.v.), Dell’Agnello 6,5, Co­razza 6 (dal 26’ s.t. Branca s.v.).(Tonozzi, Bastone, Ekuban, Ru­bin). All. Rastelli 7,5.

CREMONESE (4­3­3) Galli 6; Ab­bate 5,5 (dal 26’ s.t. Avogadris.v.), Caracciolo 5,5, Moi 5,5, Vi­sconti 5,5; Armellino 5 (dal 6’ s.t.Abbruscato 5,5), Baiocco 5, Lovi­so 6; Casoli 6,5, Brighenti 5, Carli­ni 6 (dal 18’ s.t. Caridi 6). (Quaini,Palumbo, Giorgi, Mascolo). All.Torrente 5.

ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6,5.

NOTE paganti 750, abbonati 227,incasso non comunicato. Ammo­niti Carlini, Iacoponi, Moi, Abbate,Baiocco e Avogadri. Angoli 0­5.

BOLZANO L’Alto Adige travolge laCremonese e si rilancia: per Tor­rente una brusca battuta d’arre­sto. I biancorossi ripetono la bella(ma sfortunata) prova contro lacapolista Entella e regalano a Ra­stelli la prima vittoria della sua ge­stione. Campo e compagni con­cretizzano meglio degli ospiti leoccasioni del primo tempo. E’ pro­prio Campo, il migliore, ad aprirele marcature dopo 3’, con un bel­lissimo sinistro al volo su assist diVassallo. Lo stesso Campo causapoi il rigore (fallo su Casoli) chepermette a Loviso di pareggiare.Prima del riposo Dell’Agnello, alprimo gol in biancorosso, incornadi testa il cross di Pederzoli per il2­1 che spariglia la gara. Nella ri­presa chiude i conti ancora Cam­po con un destro dal limite.

Francesco Bertagnolli

l’Analisi

DI NICOLA BINDAtwitter@NickBinda

SAVONA 2

REGGIANA 1

Cesarini gol e magie:il Savona sale ancoraReggiana al tappeto

MARCATORI Virdis (S) al 41’ p.t.;Viapiana (R) su rigore al 2’, Cesa­rini (S) al 41’ s.t.

SAVONA (4­4­2) Aresti 6; Spirito7, Quintavalla 7,5, Maccarrone 6,Giuliatto 6,5; Demartis 6,5 (dal 26’s.t. Cattaneo 6), Gentile 6,5,Agazzi 6, Esposito 6 (dal 13’ s.t.Sarao 6,5); Cesarini 8, Virdis 7(dal 44’ s.t. Carta s.v.). (Boerchio,Rudi, Marras, La Rosa). All. Corda7.

REGGIANA (4­2­3­1) Bellucci6,5; Piccinelli 5, Dametto 6, Solini5,5, Bandini 6; Zanetti 6,5, Parola6,5; Antonelli 6 (dal 1’ s.t. Rampi6), Viapiana 7, De Silvestro 6,5(dal 16’ s.t. Cavion 6,5); Ruopolo 6(dal 39’ s.t. Anastasi s.v.). (Leone,Cossentino, Cais, Capitano). All.Battistini 6,5.

ARBITRO Colarossi di Roma 5,5.

NOTE paganti 1.059, abbonati354, incasso di 4.850 euro.Espulso Piccinelli al 19’ p.t.; am­moniti Zanetti, Demartis, Mac­carrone, Solini, Bandini e Damet­to. Angoli 6­1.

SAVONA Il Savona batte merita­tamente una Reggiana costrettaa giocare in 10 per oltre un’ora acausa dell’espulsione di Piccinel­li: fallo su Cesarini lanciato incontropiede in chiara occasioneda rete. Al 41’ sempre Cesarini,protagonista di una gara stellare,riceve da Demartis e, dopo unperfetto controllo, fornisce unassist per Virdis, che evita un av­versario e manda nell’angolino al­la sinistra di Bellucci. Nella ripre­sa, al 2’, Giuliatto atterra Rampi eViapiana pareggia dal dischetto.Dopo una decina di minuti di com­prensibile sbandamento, gli uo­mini di Corda guadagnano metri eal 41’ trovano il gol della vittoriacon Cesarini, che incorna in retesu azione da calcio d’angolo.

Riccardo Fabri

LUMEZZANE 3

CARRARESE 0

Galuppini­Torregrossacoppia d’oro del LumeBraghin verso l’addio?

MARCATORI Torregrossa al 35’p.t.; Torregrossa al 15’, Galuppini al21’ s.t.

LUMEZZANE (3­5­2) Bason 6;Mandelli 6,5, Belotti 7, Monticone6,5; Carlini 7, Quaggiotto 6,5, Maita6,5 (dal 34’ s.t. Gatto 6), Russo 6,5,Benedetti 6,5 (dal 16’ s.t. Franchini6,5); Torregrossa 7 (dal 29’ s.t. Ganz6), Galuppini 7,5. (Dalle Vedove,Biondi, Guagnetti, Talato). All. Mar­colini 7.

CARRARESE (4­3­1­2) Nodari 5;Bregliano 5,5, Benassi 6, Teso 5, Vi­detta 5; Tognoni 6 (dal 20’ s.t. Bron­di 5,5), Geroni 5 (dal 9’ s.t. Pescato­re 5,5), Belcastro s.v. (dal 18’ p.t. DiVincenzo 6); Dettori 6; Merini 5,Mancuso 5. (Battistini, Trocar, Bel­trame, Ademi). All. Braghin 5.

ARBITRO Piscopo di Imperia 6.

NOTE spettatori 500 circa; paganti,abbonati e incasso non comunicati.Espulso Nodari al 16’ p.t.; ammonitiBenassi, Benedetti, Teso e Franchi­ni. Angoli 5­6.

LUMEZZANE (Bs) Prima la cele­brazione a Tullio Saleri, bomber de­gli anni Cinquanta al quale è statointitolato lo stadio (era presente lasua famiglia), poi la festa per il 3­0.Il Lumezzane si regala un pomerig­gio da ricordare, piegando una Car­rarese che non segna da 653’. Al 16’Nodari in uscita aggancia lo scate­nato Galuppini: secondo giallo per ilportiere e rigore, ma il neo entratoDi Vincenzo intuisce il tiro di Torre­grossa. L’attaccante accusa il col­po e fallisce poi un’altra facile occa­sione, ma si fa perdonare al 35’,correggendo in rete di tacco l’as­sist di Russo. Il neo capocannonie­re firma anche il raddoppio devian­do in rete un diagonale di Galuppini.Che si prende la scena al 21’ con ungran colpo di testa sul cross di Car­lini. Oggi a Carrara si attendono de­cisioni sul futuro di Braghin.

Sergio Cassamali

FERALPI SALO’ 1

COMO 0

Feralpi dei Miracoli:gol­vittoria al 90’Ma il Como protesta

MARCATORE Miracoli al 45’ s.t.

FERALPI SALÒ (4­3­3) Bran­duani 6; Tantardini 6,5, Cinaglia6,5, Magli 7, Dell’Orco 6; Fabris6,5, Pinardi 7, Bracaletti 6 (dal 32’s.t. Veratti s.v.); Ceccarelli 6 (dal48’ s.t. Milani s.v.), Miracoli 7, Co­gliati 5,5 (dal 9’ s.t. Marsura 6).(Pascarella, Carboni, Broli, Ro­velli). All. Brando 6,5 (Scienzasqualificato).

COMO (4­4­2) Melgrati 6; Am­brosini 6, Giosa 6,5, Marchi 6,5,Fautario 6,5; Schenetti 5,5, Fietta6,5, Ardito 6, Cristiani 5; Perna5,5 (dal 17’ s.t. Defendi 5,5), Gam­mone 6 (dal 29’ s.t. Le Noci 5,5).(Crispino, Redolfi, Panatti, Pired­da, Verachi). All. Greco 6 (Colellasqualificato).

ARBITRO Morreale di Roma 6.

NOTE spettatori 650 circa; pa­ganti, abbonati e incasso non co­municati. Espulso Cristiani al 27’s.t; ammoniti Gammone, Le Noci,Dell’Orco, Cinaglia e Fabris. An­goli 2­5.

SALÒ (Bs) All’ultimo assalto laFeralpi affonda il Como e conqui­sta la seconda vittoria, la primadella gestione Lucio Brando (so­stituto di Scienza, squalificatoper 6 mesi). A rompere l’equilibrioè al 90’ un gol di Miracoli, che ditesta mette alla spalle di Melgrati.Dopo un primo tempo senzaemozioni, a svegliare una garasonnolenta era stata alla mezzo­ra l’espulsione di Cristiani perdoppia ammonizione. La FeralpiSalò ha provato ad approfittaredella superiorità numerica inse­rendo Veratti e passando a un at­tacco a quattro. Vivace, dunque,il finale: dopo il gol di Miracoli al90’, va a segno anche il Como al93’ con Le Noci, ma l’arbitro an­nulla – tra le proteste – ravvisan­do un tocco con il braccio.

Giulio Tosini

ALBINOLEFFE 0

VICENZA 1

AlbinoLeffe spentoIl Vicenza fa il colpoDecisivo Maritato

MARCATORE Maritato al 3’ s.t.

ALBINOLEFFE (4­3­1­2) Offredi6; Salvi 5, Ondei 4,5, Allievi 5, Re­gonesi 6; Hetemaj 5,5 (dal 25’ s.t.Beduschi 5,5), Taugourdeau 6,Maietti 6; Corradi 5 (dal 13’ s.t.Vorobjovs 5,5); Cisse 5, Pesenti5,5. (Amadori, Piccinini, Varenna,Calì, Gazo). All. Madonna 6.

VICENZA (4­2­3­1) Ravaglia 6;Vinci 6, Marchiori 6, Camisa 6,5,D’Elia 6; Castiglia 6, Cinelli 6; Mu­stacchio 6 (dal 29’ s.t. Tiribocchi6), Giacomelli 7 (dal 44’ s.t. Pal­ma s.v.), Tulli 6 (dal 14’ s.t. Cortic­chia 6); Maritato 6,5. (Alfonso, ElHashi, Giani, Filippi). All. Lopez 6.

ARBITRO Lanza di Nichelino 6.

NOTE spettatori 2.000 circa; pa­ganti e incasso non comunicati,abbonati 792. Espulso Ondei al29’ s.t.; ammoniti Ondei, Salvi,Corradi, Vinci, Taugourdeau,Corticchia e Cisse. Angoli 6­4.

BERGAMO Il Vicenza sbancaBergamo e conquista la primavittoria stagionale lontano dalMenti. A decidere la sfida è unarete di Maritato in avvio di ripresacontro un AlbinoLeffe sbiadito.Eppure proprio i ragazzi di Ma­donna partono meglio con Pe­senti, Cisse e Taugourdeau chenei primi 15’ impegnano Ravaglia,poi la luce si spegne. I venetiprendono il comando delle ope­razioni e con Maritato mancanoper due volte il vantaggio nel pri­mo tempo. Si fanno vivi ancheGiacomelli e Tulli, ma è al 3’ dellaseconda parte che gli ospiti con­cretizzano: cross basso di Giaco­melli da destra, sul secondo paloMaritato anticipa Salvi e insacca.I seriani restano in dieci perl’espulsione di Ondei (fallo su Gia­comelli al 29’) e al 46’ sfiorano ilpari con un colpo di testa di Pe­senti, a lato di un soffio.

Federico Errante

PRO PATRIA 1

VENEZIA 0

Blitz della Pro Patria:ora non è più ultimaVenezia k.o. su rigore

MARCATORE Serafini su rigoreal 37’ s.t.

PRO PATRIA (4­3­2­1) Messina6; Spanò 6,5, Nossa 6, Polverini 6,Mignanelli 5,5; Bruccini 6,5, Calzi6, Casiraghi 5,5 (dal 30’ s.t. Siega6); Giannone 6, Giorno 6 (dal 12’s.t. Moscati 6); Serafini 6,5. (Feo­la, De Biasi, Andreoni, Gabbianelli,Mella). All. Colombo 6.

VENEZIA (4­3­3) Vigorito 5;Campagna 6, Pasini 6, Di Bari 6,Bertolucci 5,5; Gallo 6, Giorico 6,Martinelli 5,5 (dal 27’ s.t. Marac­chi 5,5); Drame 6,5, Bocalon 5,5(dal 34’ s.t. Cori s.v.), Calamai 5,5(dal 6’ s.t. D’Appolonia 5,5). (Dos­sena, Battaglia, Lancini, Pignat).All. Dal Canto 5,5.

ARBITRO Ceccarelli di Rimini 6.

NOTE paganti 296, abbonati 480,incasso di 7.456 euro. AmmonitiGiorico, Gallo, Mignanelli, Drame,Vigorito e Messina. Angoli 4­2.

BUSTO ARSIZIO (Va) Il silenziostampa porta bene alla Pro Patria,che conquista la prima vittoria ca­salinga e lascia l’ultimo posto inclassifica. La partita ha avuto un an­damento equilibrato, con il Veneziapericoloso soprattutto nel primotempo, ma Bocalon e Drame non so­no riusciti a sfruttare due buone oc­casioni. La Pro Patria, nel finale ditempo, si è resa pericolosa con unaconclusione di Giannone respinta inangolo da Vigorito. Nella ripresa,nonostante gli inserimenti di D’Ap­polonia e Cori, il Venezia non è piùriuscito a essere pericoloso e l’ini­ziativa è passata alla Pro Patria che,dopo essere andata vicina al gol conun colpo di testa di Nossa, lo ha ot­tenuto al 37’: Vigorito ha steso Mo­scati in area e il rigore è stato tra­sformato da Serafini. Il Venezia, aquel punto, non è stato più capacedi reagire.

Aldo Restelli

Daniele Rosso, 27 anni ASARO

CLASSIFICA

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

ENTELLA 20 8 6 2 0 11 5

PRO VERCELLI 18 8 5 3 0 14 6

CREMONESE 15 8 5 0 3 14 10

VENEZIA 13 8 4 1 3 11 10

SAVONA 13 8 4 1 3 10 9

ALBINOLEFFE 13 8 4 1 3 12 12

LUMEZZANE 11 8 3 2 3 14 11

REGGIANA 10 8 3 1 4 11 10

COMO 10 8 3 1 4 6 7

FERALPI SALO' 10 8 2 4 2 8 10

ALTO ADIGE 9 8 2 3 3 14 12

VICENZA (­4) 8 8 3 3 2 9 8

SAN MARINO 7 8 2 1 5 5 15

PRO PATRIA (­1) 6 8 2 1 5 5 8

CARRARESE 5 8 1 2 5 5 9

PAVIA 5 8 1 2 5 5 12

UPROMOSSE UPLAYOFF

CLASSIFICA

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

FROSINONE 18 9 5 3 1 15 6

PRATO 17 9 4 5 0 13 5

L'AQUILA 17 8 5 2 1 13 6

PISA 17 9 5 2 2 13 6

PONTEDERA 17 8 5 2 1 18 15

CATANZARO 13 8 3 4 1 10 5

BENEVENTO 12 8 3 3 2 13 11

SALERNITANA 12 8 3 3 2 10 8

PERUGIA 12 8 3 3 2 11 10

GROSSETO 9 8 2 3 3 8 10

GUBBIO 8 8 1 5 2 8 9

LECCE 8 9 2 2 5 11 15

ASCOLI (­1) 8 8 2 3 3 8 12

VIAREGGIO 6 9 0 6 3 8 14

PAGANESE 6 9 2 0 7 6 12

BARLETTA 3 8 0 3 5 2 10

NOCERINA (­2) 1 8 0 3 5 8 21

PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30

BARLETTA­PERUGIACATANZARO­PONTEDERAFROSINONE­BENEVENTOL'AQUILA­PAGANESELECCE­VIAREGGIONOCERINA­GUBBIOPISA­ASCOLISALERNITANA­GROSSETO (venerdì 1, ore 20.45)riposa PRATO

UPROMOSSE UPLAYOFF

RISULTATIASCOLI­LECCE 2­5

BENEVENTO­SALERNITANA 1­2

GROSSETO­FROSINONE 1­1

GUBBIO­PISA 1­0

PAGANESE­BARLETTA 2­0

PERUGIA­CATANZARO 2­1

PONTEDERA­NOCERINA stasera

VIAREGGIO­PRATO 0­2

ha riposato L'AQUILA

MARCATORI

6 RETI Arma (1, Pisa); Arrighini e Grassi (4,Pontedera); Guazzo (Salernitana).4 RETI Evacuo (1, Benevento); Fioretti (1,Catanzaro); Curiale (Frosinone); De Sousa (1,L’Aquila); Lanini (Prato).3 RETI Tripoli (Ascoli); Frara (1, Frosinone);Caccavallo (Gubbio); Miccoli (Lecce); Eusepi(1, Perugia); Ginestra (2, Salernitana);Benedetti (2, Viareggio).

Girone A

Girone B

MARCATORI

7 RETI Torregrossa (1, Lumezzane); Marchi(1, Pro Vercelli).6 RETI Pesenti (AlbinoLeffe); Campo (1, AltoAdige).4 RETI Girasole (AlbinoLeffe); Marsura(Feralpi Salò); Cori (1, Venezia).3 RETI Abbruscato e Brighenti (Cremonese);Miracoli (Feralpi Salò); Galuppini (Lumezzane);Viapiana (1, Reggiana).

RISULTATIALBINOLEFFE­VICENZA 0­1

ALTO ADIGE­CREMONESE 3­1

ENTELLA­PAVIA 2­1

FERALPI SALO'­COMO 1­0

LUMEZZANE­CARRARESE 3­0

PRO PATRIA­VENEZIA 1­0

PRO VERCELLI­SAN MARINO 4­0

SAVONA­REGGIANA 2­1

PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30

CARRARESE­SAVONACOMO­PRO PATRIACREMONESE­PRO VERCELLIENTELLA­FERALPI SALO'PAVIA­LUMEZZANESAN MARINO­ALBINOLEFFEVENEZIA­REGGIANAVICENZA­ALTO ADIGE

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 9a GIORNATA

Presa la testaAl Frosinonebasta un puntoA Grosseto buon pareggio di Stelloneche va al comando in attesa del posticipo

MAURIZIO CALDARELLIGROSSETO

Al Frosinone basta unsofferto pareggio a Grossetoper rimanere solo in vetta,aspettando il posticipo di stase­ra del Pontedera. Quella dispu­tata allo Zecchini è stata unagara difficile, proprio comeprevisto alla vigilia dalla capo­lista. La formazione di RobertoStellone ha disputato un buonprimo tempo, in cui ha fallitoqualche buona occasione perpassare in vantaggio con Sod­dimo (stoppato da Lanni uscitoa valanga), Gessa e Ciofani, madopo essere passata in vantag­gio, ad inizio ripresa, ha subito

il prepotente ritorno dei tosca­ni che prima hanno colpito unatraversa sul colpo di testa del­l’ex romanista Ricci, che ha in­cantato sotto gli occhi di Albe­rigo Evani, selezionatore del­l’Under 20 azzurra, e poi han­no trovato il meritato pareggiocon il neoentrato Montalto. Enel finale i maremmani hannosfiorato il vantaggio, contro unavversario in evidente difficol­tà, che rinuncia ai suoi uominimigliori, colpiti da crampi.

Partita combattuta A salvarela porta ci ha pensato Zappinoche ha tolto dall’incrocio uncolpo di testa di Burzigotti daposizione impossibile e ha re­spinto con il corpo il colpo a

botta sicura di Ricci, servito daDelvecchio in mezzo all’area. IlFrosinone, che allunga a sei ri­sultati la serie positiva, ha vis­suto soprattutto sulla buonagiornata dell’ex Soddimo, chesi è divorato in contropiede ilraddoppio, e sulla velocità delduo d’attacco Curiale­DanielCiofani, che hanno messoscompiglio nella retroguardialocale. Il Grosseto ha avuto co­munque il merito di aver neu­tralizzato la sfuriata inizialedel Frosinone e di aver reagitoal gol di testa di Frara, che haraccolto una spizzata di Curia­le. Cuoghi, dopo aver provato acambiare più volte posizionead uno spento Giovio, ha gioca­to la carta Montalto. E l’ex Lati­na ha ripagato la fiducia racco­gliendo la sponda di Delvec­chio dopo l’angolo di Esposito.«E’ un buon punto, ma poteva­mo fare di più nei primi 45’»,dice Stellone, che ha dovuto fa­re i conti con diverse assenze,mentre la smorfia di disappun­to sul volto di Cuoghi (in silen­zio stampa) all’uscita dallo sta­dio vale più di mille dichiara­zioni: la sua squadra ha giocatoun match di carattere, ha chiu­so con 19 tiri (11 quelli ospiti)senza mai arrendersi ma non èbastato.

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GROSSETO 1

FROSINONE 1

MARCATORI Frara (F) al 4’, Montalto (G)al 34’ s.t.

GROSSETO (4­3­1­2) Lanni 6; Formico­ni 6, Burzigotti 6,5, Terigi 6, Legittimo 6;Ricci 7,5, Obodo 6, Delvecchio 6; Bom­bagi 6 (dal 14’ s.t. Esposito 6); Giovio 5(dal 29’ s.t. Montalto 6,5), Scappini 5,5.(Maurantonio, Dicuonzo, Onescu, Tede­schi, Biraschi). All. Cuoghi 6.

FROSINONE (4­3­1­2) Zappino 7; Fra­botta 6, Bertoncini 6, Blasi 6,5, Frara 6,5;Gessa 6,5 (dal 40’ s.t. Aurelio s.v.), Gori6, Altobelli 5,5; Soddimo 6,5 (dal 28’ s.t.Gucher 5,5); D. Ciofani 6, Curiale 6,5 (dal23’ s.t. Cesaretti 5,5). (Mangiapelo, M.Ciofani, Lupieri, Paganini). All. Stellone 6.

ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6.

NOTE paganti 590, abbonati 429, incas­so di 10.040,69 euro. Ammoniti Soddi­mo, Ricci, Delvecchio, Cesaretti e Legit­timo. Angoli 12­5.

Lecce, gran risveglioAscoli: via Pergolizzi

PEPPE ERCOLIASCOLI PICENO

Crolla l’Ascoli contro unLecce ben messo in campo e su­periore in tutti i reparti. Il 5­2 fi­nale per i giallorossi ha spintomister Pergolizzi a dimettersi.«Mi assumo le mie responsabili­

tà, pur se è chiaro che lavorare inqueste condizioni non è facile». Iltecnico allude alla gravissimacrisi societaria, coi creditori chebussono pesantemente alla cas­sa. I tifosi hanno contestato laproprietà, la famiglia Benigni, el’attuale presidente Manocchio.

La partita Il Lecce ha saputoapprofittare di questo clima, maanche le mosse di Lerda hannofatto la differenza. Ha piazzatoFerreira Pinto, Bogliacino eDoumbia alle spalle di Zigoni e iloro movimenti hanno costante­mente messo in difficoltà gli av­versari. Bogliacino bravo a detta­re i tempi ancor più che a trasfor­mare due rigori, al 12’ (genero­so) e al 34’ del primo tempo. Trai due penalty, c’è stato il gol diFerreira Pinto con un gran destroin diagonale. Match chiuso già al38’ della prima frazione con Zi­goni che ha siglato il 4­0 dopouno scambio con Bogliacino. Laripresa è stata una formalità:gran rete dalla distanza del bian­conero Vegnaduzzo, poi tocca aZigoni e Schiavino.

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ASCOLI 2

LECCE 5

MARCATORI Bogliacino (L) su rigore al12’, Ferreira Pinto (L) al 31’, Bogliacino (L)su rigore al 34’, Zigoni (L) al 38’ p.t.; Vegna­duzzo (A) al 25’, Zigoni (L) al 28’, Schiavino(A) al 39’ s.t.ASCOLI (4­3­3) Russo 5; Di Gennaro 5,Schiavino 5,5, Bianchi 4,5, Giacomini 4,5;Capece 5, Pestrin 5,5, Colomba 5 (dal 13’s.t. Scalise 5); Falzerano 4,5 (dal 35’ s.t.Ruzzier s.v.), Vegnaduzzo 5,5, Tripoli 5 (dal35’ s.t. Scicchitano s.v.). (Pazzagli, Rosa­nia, Gandelli, Carpani). All. Pergolizzi 5.LECCE (4­2­3­1) Bleve 5,5; D’Ambrosio 6,Diniz 6, Martinez 6, Lopez 6; Papini 6,5 (dal15’ s.t. Parfait 6), Amodio 7; Ferreira Pinto7, Bogliacino 8 (dal 17’ s.t. Rullo 6), Doum­bia 7; Zigoni 7 (dal 31’ s.t. Melara s.v.). (Chi­roni, Vinetot, Salvi, Sales). All. Lerda 7.ARBITRO Brasi di Seregno 5,5.NOTE paganti 1.074, abbonati 281, incas­so di 12.927,07 euro. Ammoniti Di Genna­ro, Schiavino, Tripoli, Pestrin e Scalise.Angoli 2­6.

Roberto Stellone, 36 anni AP

VIAREGGIO 0

PRATO 2

Prato, che colpo nel derbyIl Viareggio è deludente:non ha ancora vinto

MARCATORI De Agostini al 12’, Lanini al25’ s.t.

VIAREGGIO (4­3­1­2) Gazzoli 6; Celiento5, Lamorte 6 (dal 19’ p.t. Falasco 5,5),Conson 6, Peverelli 5,5; Pizza 5,5, DellaLatta 5 (dal 28’ s.t. Gemignani 5,5), L. Be­nedetti 5,5; Vannucchi 5,5; De Vena 5,5(dal 22’ s.t. Ferrari 5,5), Romeo 5,5. (Fon­tanelli, Giannelli, Marongiu, Rosafio). All.Miggiano 5,5.

PRATO (3­4­1­2) Brunelli 6; Bagnai 6,Malomo 7 (dal 37’ s.t. Lamma s.v.), Ghinas­si 6,5; Grifoni 7, Cavagna 6, Roman 6,Serrotti 7; De Agostini 7; Silva Reis 6,5 (dal33’ s.t. Tiboni s.v.), Lanini 6,5. (Layeni, Sat­ta, Corvesi, Papini, N. Benedetti). All.Esposito 6,5.

ARBITRO Aversano di Treviso 6.

NOTE paganti 214, abbonati 476, incassodi 4.397 euro. Ammoniti Celiento, Peverel­li, Pizza, Ferrari e Malomo. Angoli 6­4.

VIAREGGIO (Lu) Il Viareggio continua arimandare l’appuntamento con la vittoriamentre il Prato prosegue la marcia spedi­ta da imbattuto nell’alta classifica. Con­creta e bene organizzata, la formazione diEsposito ha atteso un tempo per piazzarei colpi vincenti. Fino al gol di De Agostini(terzo centro nei derby con il Viareggio)partita equilibrata con i padroni di casavicini al vantaggio al 10’ della ripresa conDe Vena che colpiva il palo. Nell’azionesuccessiva, splendida apertura di Serrot­ti per Grifoni, cross sul secondo palo doveDe Agostini che di piatto metteva allespalle di Gazzoli. La reazione del Viareggioera priva di nerbo e al 25’ Della Latta per­deva un pallone a centrocampo alimen­tando il contropiede del Prato che con La­nini segnava la rete del definitivo 2­0.

Giovanni Lorenzini

GUBBIO 1

PISA 0

Gubbio, prima vittoriagrazie a CaccavalloPisa, una brutta frenata

MARCATORE Caccavallo al 17’ s.t.

GUBBIO (4­3­3) Pisseri 6,5; Bartolucci6, Briganti 6 (dal 33’ p.t. Tartaglia 6,5),Ferrari 7, Giallombardo 6; Baccolo 6 (dal7’ s.t. Cocuzza 6), Boisfer 6, Moroni 6 ;Malaccari 6,5, Longobardi 6, Caccavallo6,5 (dal 17’ s.t. Falconieri 6). (Cacchioli,Procacci, Domini, Semeraro). All. Bucchi6,5.

PISA (4­4­2) Provedel 6; Pellegrini 6,Goldaniga 6, Kosnic 6, Sabato 6; Napoli 6,Mingazzini 6, Sampietro 6, Bollino 5,5 (dal19’ s.t. Cia 6); Arma 6,5, Forte 5,5 (dal 10’s.t. Giovinco 6). (Pugliesi, Simoncini, Ca­puto, Lucarelli, Melis). All. Pagliari 5,5.

ARBITRO Martinelli di Roma 6.

NOTE paganti 767, abbonati 1.104, incas­so di 13.752 euro. Espulsi il tecnico Buc­chi al 13’ p.t. e Malaccari al 37’ s.t.; ammo­niti Goldaniga, Pellegrini, Giallombardo,Moroni, Malaccari e Kosnic. Angoli 4­5.

GUBBIO (Pg) Un Gubbio coriaceo ecombattivo vince contro un Pisa chevanta una qualità tecnica superiore mache è stato sorpreso dalla partenza atutta grinta della squadra umbra, che nelsecondo tempo ha trovato con Cacca­vallo al 17’ la rete del vantaggio. Nella pri­ma frazione di gioco il Gubbio si era vistoannullare un gol di Ferrari per un fuorigio­co di Boisfer: proteste degli umbri edespulsione per Bucchi. Il Pisa ha sfioratoil gol in apertura con Arma, ma è statosuperlativo Pisseri nell’opporsi al colpodi testa. Una punizione di Sabato, unaconclusione di Napoli e un altro paio dioccasione capitate ad Arma non sonostate sufficienti per raddrizzare il risulta­to che premia la determinazione del Gub­bio nel conquistare la prima vittoria.

Euro Grilli

BENEVENTO 1

SALERNITANA 2

Il ritorno di Perronefa bene alla SalernitanaGuazzo bis a Benevento

MARCATORI Guazzo (S) al 45’ p.t.; Man­cosu (B) al 13’, Guazzo (S) al 20’ s.t.

BENEVENTO (4­3­3) Baiocco 6; Zanon6,5, Milesi 5,5, Signorini 6,5, Som 7; Di Deo6 (dal 23’ s.t. Altinier s.v.), Vacca 6 (dal 9’s.t. Montiel 6), Espinal 5; Campagnacci 5(dal 26’ s.t. Buonaiuto s.v.), Evacuo 6,Mancosu 6,5. (Gori, Anaclerio, Agyei, DeRisio). All. Carboni 6.

SALERNITANA (4­3­1­2) Iannarilli 6,5;Luciani 6, Tuia 6, Siniscalchi 6, Piva 6;Montervino 5 (dal 37’ s.t. Capua s.v.), Per­petuini 6,5, Volpe 6,5; Foggia 6,5; Ginestra6 (dal 26’ s.t. Mendicino s.v.), Guazzo 7,5(dal 23’ s.t. Sbraga s.v.). (Berardi, Chirie­letti, Ricci, Mounard). All. Perrone 6,5.

ARBITRO Pezzuto di Lecce 6 .

NOTE paganti 2.453, abbonati 2.514, in­casso non comunicato. Ammoniti Signo­rini, Montervino, Siniscalchi, Mancosu eMontiel. Angoli 9­0.

BENEVENTO Il derby di Matteo Guazzo. IlBenevento gioca una partita scialba e la­scia i tre punti alla Salernitana che, dopoil ritorno sulla panca di Perrone, dimostradi valere più dell’attuale classifica. Lasquadra giallorossa parte subito in avantied al 2’ Evacuo viene spinto a terra daTuia ma per l’arbitro non è rigore. Poi ilvantaggio degli ospiti con Guazzo che, dipiatto destro, al 45’ mette in rete: i padro­ni di casa protestano per un fuorigioco,ma Zanon tiene in gioco l’attaccante. Nel­la ripresa al 13’ giunge il pareggio conMancosu che dal limite trafigge Iannarilli,ma la risposta ospite giunge al 20’, quan­do in contropiede Guazzo solo davanti aBaiocco lo aggira e deposita il pallone inporta. Al 34’ Foggia colpisce la traversalegittimando la vittoria dei granata.

Antonio Buratto

PERUGIA 2

CATANZARO 1

Mazzeo fa la differenzaIl Perugia prende i 3 puntiCatanzaro, primo k.o.

MARCATORI Mazzeo (P) al 13’, Moscati(P) al 36’, Fioretti (C) su rigore al 39’ s.t.

PERUGIA (4­3­3) Koprivec 6,5; Comotto6, Massoni 6,5, Scognamiglio 6,5, Sini 6;Vitofrancesco 6,5 (dal 30’ s.t. Moscati 6),Filipe 6, Nicco 6; Sprocati 6, Mazzeo 6,5(dal 17’ s.t. Eusepi 6), Fabinho 6,5. (Stillo,Barison, Daffara, Mungo, Insigne). All.Camplone 6.

CATANZARO (4­4­2) Bindi 6,5; Calvare­se 6, Rigione 6, Ferraro 5,5, Catacchini 6;Marchi 6 (dal 25’ s.t. Fiore 6), Vitiello 6,Benedetti 6, Russotto 6 (dal 36’ s.t. Orchis.v.); Martignago 5 (dal 20’ s.t. Tortolano6), Fioretti 6. (Scuffia, Sabatino, Casini,Uliano). All. Brevi 6.

ARBITRO Baroni di Firenze 6.

NOTE paganti 3.277, abbonati 3.115, in­casso di 48.171 euro. Espulso Ferraro al33’ s.t.; ammoniti Filipe, Vitiello, Marchi,Ferraro, Nicco e Sini. Angoli 5­2.

PERUGIA Sotto i riflettori del Curi cade ilCatanzaro, alla prima sconfitta in cam­pionato. L’equilibrio di una gara comun­que scialba per lunghi tratti, è venutomeno grazie a Mazzeo, che ha trovato ilguizzo vincente sulla corta respinta diBindi sul diagonale di Vitofrancesco,portando in vantaggio il Perugia. Tropporinunciataria nel primo tempo la forma­zione di Brevi, che poi, quando avrebbevoluto spingere di più, ha visto diventaretutto più difficile a causa dell’inferioritànumerica per l’espulsione di Ferraro. IlPerugia ha così raddoppiato con il tiro diMoscati in area, per poi vivere alcuni pa­temi nel finale, quando il rigore conqui­stato e trasformato da Fioretti ha ridatosmalto ai calabresi. Alla fine però i trepunti sono rimasti ai padroni di casa.

Antonello Menconi

PAGANESE 2

BARLETTA 0

De Sena è protagonista:la Paganese si sbloccaBarletta sempre più giu

MARCATORI De Sena al 9’ p.t.; Novothnyal 13’ s.t.

PAGANESE (3­5­2) Volturo 6,5; Pepe6,5, Panariello 6,5, Perrotta 6; Meola 6,Velardi 6, Giampà 6,5, Martinovic 6 (dal48’ s.t. Amelio s.v.), Iraci 6,5; Novothny6,5 (dal 30’ s.t. Deli 6), De Sena 7 (dal 40’s.t. Cioffi s.v.). (Svedkauskas, Tortora,Monopoli, Ceccarelli). All. Maurizi 6,5.

BARLETTA (3­5­2) Liverani 6; Maccaro­ne 4 (dal 39’ s.t. Romeo s.v.), Camilleri 6,Di Bella 6; Cane 5,5, Prutsch 5,5 (dal 23’s.t. Morsillo 5,5), Legras 5,5, Mantovani 5(dal 15’ s.t. Ilari 5,5), Pippa 5; Picci 5, Zi­gon 5. (Vaccarecci, Cascione, Ferreira,Branzani). All. Orlandi 5.

ARBITRO Pagliardini d’Arezzo 6,5.

NOTE paganti 981, abbonati 219, incassodi 1.950 euro. Ammoniti Camilleri, Perrot­ta, Velardi e Pepe. Angoli 2­1.

PAGANI (Sa) Prima vittoria in casa dellaPaganese che con una rete per temposupera il Barletta e lascia la penultimaposizione in classifica. A sbloccare il ri­sultato è De Sena che al 9’ penetra inarea, induce al fallo da rigore Maccaro­ne: poi lo stesso attaccante di scuola Na­poli insacca dagli undici metri. All’11’ Me­ola si fionda dalla trequarti, ma la pallatermina di poco alta. La reazione del Bar­letta è debole. Al 25’ Prutsh calcia dal li­mite ma Volturo blocca. Al 40’ è Legras aprovarci con un rasoterra trovando at­tento Volturo, preferito stavolta a Sve­dkauskas. Il raddoppio dei campani arri­va ad inizio ripresa con Novothny che al12’ recupera la palla al limite dell’area eincassa all’incrocio. Al 23’ De Sena cercala gloria personale incuneandosi in areama conclude di poco alto.

Antonio Campitiello

GIRONE A

RISULTATI

ALBESE­SANTHIA' 1­1

BORGOSESIA­PRO DRONERO 3­1

CHIERI­CHIAVARI 0­0

LAVAGNESE­GIANA 1­1

NOVESE­FOLGORE CARATESE 2­1

SESTRI LEVANTE­CARONNESE 0­2

VADO­DERTHONA 3­2

VALLE D'AOSTA­RAPALLOBOGLIASCO 3­3

VERBANIA­ASTI 2­1

CLASSIFICAVado p. 21;Caronnese 18;Giana 17;Borgosesia 16; Novese15; Chiavari, Lavagnese,RapalloBogliasco eChieri 13; Albese 11;Valle d'Aosta 10;Asti 9; Derthona eSanthià 8; Pro Dronero,Verbania e SestriLevante 7; FolgoreCaratese 6.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Asti­Valle d’Aosta; Caronnese­Borgosesia; Chiavari­Verbania; Folgore Caratese­Chieri; Giana­Vado; Novese­Albese; Pro Dronero­Derthona; RapalloBogliasco­SestriLevante; Santhià­Lavagnese.

GIRONE B

RISULTATI

ALZANO CENE­CASTELLANA 1­2

CARAVAGGIO­SERIATE 2­2

DARFO­OLGINATESE 0­2

GOZZANO­PIACENZA 3­1

INVERUNO­PONTISOLA 1­1

LECCO­PRO SESTO 4­2

MAPELLOBONATE­LEGNAGO 0­1

PRO PIACENZA­SEREGNO 3­1

SAMBONIFACESE­BORGOMANERO 1­3

CLASSIFICA

Pro Piacenza e ProSesto p. 20;Inveruno, Piacenza ePontisola 16;Olginatese e Castellana14; Legnago 13; Lecco,Caravaggio eSambonifacese 12;MapelloBonate, Seregnoe Seriate 9;Darfo 8; Gozzano 7;Alzano Cene 5;Borgomanero 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Borgomanero­Pro Piacenza; Castellana­Caravaggio;Legnago­Lecco; Olginatese­Inveruno; Piacenza­AlzanoCene; Pontisola­Gozzano; Pro Sesto­Darfo; Seregno­MapelloBonate; Seriate­Sambonifacese.

GIRONE C

RISULTATI

DRO­FERSINA PERGINESE 1­1

MARANO­TAMAI 5­1

MEZZOCORONA­GIORGIONE 1­1

MONFALCONE­TRISSINO VALDAGNO 0­2

MONTEBELLUNA­SANVITESE 1­3

PORDENONE­VITTORIO FALMEC 4­0

SACILESE­ESTE 1­1

SAN PAOLO­BELLUNO 1­1

UNION RIPA­TRIESTINA 0­3

CLASSIFICAPordenone p. 25;Marano 22; Este 16;Sacilese e Giorgione 15;Montebelluna 14;San Paolo 13; TrissinoValdagno e Belluno 12;Vittorio Falmec,Sanvitese e Triestina 11;Mezzocorona eDro 10; Tamai 7;Monfalcone eUnion Ripa 5; FersinaPerginese 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Belluno­Dro; Este­Montebelluna; Fersina Perginese­Sacilese; Giorgione­Marano; Sanvitese­Monfalcone;Tamai­Union Ripa; Triestina­San Paolo; TrissinoValdagno­Pordenone; Vittorio Falmec­Mezzocorona.

GIRONE D

RISULTATI

CAMAIORE­FORCOLI 2­0

CASTELFRANCO­FORTIS JUVENTUS 0­2

CLODIENSE­FORMIGINE 3­2

FIDENZA­CORREGGESE 2­6

IMOLESE­MASSESE 2­0

PALAZZOLO­MEZZOLARA 2­1

RICCIONE­ATLETICO MONTICHIARI 3­1

SANCOLOMBANO­ROMAGNA CENTRO 1­1

THERMAL ABANO­LUCCHESE 0­1

CLASSIFICACorreggese p. 24;Thermal Abano eLucchese 22; Mezzolara17; Romagna Centro eMassese 16; FortisJuventus e Formigine 15;Castelfranco 12;Palazzolo e Imolese 10;Clodiense 9;Sancolombano, Riccione(­1) e Camaiore 7;Fidenza e AtleticoMontichiari (­1) 6;Forcoli 1.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Atletico Montichiari­Clodiense; Correggese­Camaiore;Forcoli­Sancolombano; Formigine­Imolese; Fortis Juventus­Palazzolo; Lucchese­Fidenza; Massese­Castelfranco;Mezzolara­Thermal Abano; Romagna Centro­Riccione.

GIRONE E

RISULTATI

DERUTA­NARNESE 2­3

FIESOLECALDINE­TRESTINA 1­1

FLAMINIA­FOLIGNO 1­1

MONTEMURLO­BASTIA 1­1

OSTIA MARE­GUALDO C. 2­0

PIANESE­AREZZO 1­1

PONTEVECCHIO­COLLIGIANA 2­3

SANSEPOLCRO­SCANDICCI 2­2

SPOLETO­PISTOIESE 2­2

CLASSIFICAPianese p. 21; Pistoiese19; Arezzo e Foligno 18;Colligiana 17;Ostia Mare 15;Montemurlo 14;Bastia 12; Trestina eScandicci 11;Spoleto eFiesolecaldine 10;Sansepolcro, Flaminia eNarnese 9; Gualdo C. 8;Deruta 6;Pontevecchio 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Arezzo­Montemurlo; Bastia­Pontevecchio; Colligiana­Spoleto;Foligno­Fiesolecaldine; Gualdo C.­Flaminia; Narnese­Ostia Mare;Pistoiese­Sansepolcro; Scandicci­Deruta; Trestina­Pianese.

GIRONE F

RISULTATI

AGNONESE­ISERNIA 0­3

AMITERNINA S.­RECANATESE 2­2

BOJANO­MACERATESE 0­1

CELANO­SULMONA 0­2

CIVITANOVESE­TERMOLI 0­2

JESINA­ANCONA 1­2

MATELICA­FANO 4­2

RENATO CURI­FERMANA 0­1

VIS PESARO­GIULIANOVA 2­1

CLASSIFICAAncona (­1) p. 20;Civitanovese 18; Termoli17; Sulmona eMaceratese 16; Jesina15; Matelica e VisPesaro 14;Giulianova 13; Celano12; Amiternina S. eFermana 11;Recanatese 9;Fano e Agnonese 7;Isernia (­1) 6; RenatoCuri e Bojano 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Ancona­Bojano; Fano­Renato Curi; Fermana­Civitanovese; Giulianova­Agnonese; Isernia­Matelica; Maceratese­Amiternina S.; Recanatese­Vis Pesaro; Sulmona­Jesina; Termoli­Celano.

GIRONE G

RISULTATI

ASTREA­CYNTHIA 2­0

BUDONI­OLBIA 1­1

FONDI­SANTA MARIA MOLE 0­0

LUPA ROMA­LATTE DOLCE 2­1

MACCARESE­ISOLA LIRI 1­1

PALESTRINA­TERRACINA 2­2

PORTO TORRES­ARZACHENA 1­1

SELARGIUS­ANZIOLAVINIO 2­1

SORA­SAN CESAREO 1­2

CLASSIFICAOlbia p. 22;San Cesareo e LupaRoma 21;Budoni e Fondi 16;Terracina e Isola Liri 15;Santa Maria Mole 14;Astrea 11; Sora (­1) eSelargius 10; LatteDolce, Arzachena ePalestrina 9; Cynthia (­1)8; Anziolavinio eMaccarese 5; PortoTorres 4.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Anziolavinio­Budoni; Arzachena­Selargius; Cynthia­Porto Torres;Isola Liri­Palestrina; Latte Dolce­Maccarese; Olbia­Lupa Roma; SanCesareo­Astrea; Santa Maria Mole­Sora; Terracina­Fondi.

GIRONE H

RISULTATI

HYRIA­TURRIS 0­1

MANFREDONIA­BISCEGLIE 2­2

MARCIANISE­SAN SEVERO 1­1

MARIANO KELLER­FRANCAVILLA 2­1

MATERA­GELBISON 1­1

METAPONTINO­BRINDISI 1­0

MONOSPOLIS­GLADIATOR 4­0

NARDO'­PUTEOLANA non disputata

TARANTO­GROTTAGLIE 1­0

CLASSIFICAMarcianise, Turris eMonospolis p. 19; Matera18; Brindisi (­1) 16; Hyria14; Taranto e MarianoKeller 13; Manfredonia12; Bisceglie eFrancavilla 11; Gelbison10; San Severo 9;Metapontino e Gladiator(­1) 8; Puteolana* (­2) eGrottaglie 7; Nardò* (­12)­10. (* una gara inmeno).

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Bisceglie­Mariano Keller; Brindisi­Hyria; Francavilla­Matera; Gelbison­Monospolis; Gladiator­Taranto; Grottaglie­Nardò; Puteolana­Marcianise; San Severo­Metapontino; Turris­Manfredonia.

GIRONE I

RISULTATI

BATTIPAGLIESE­TORRECUSO 1­1

COMPR. MONTALTO­RENDE 2­0

GIOIESE­DUE TORRI 2­2

HINTERREGGIO­AKRAGAS 0­1

LICATA­CITTA' DI MESSINA 1­1

NOTO­SAVOIA 2­1

ORLANDINA­AGROPOLI 2­2

RAGUSA­POMIGLIANO 1­1

VIBONESE­CAVESE 0­1

CLASSIFICASavoia p. 24; Akragas21; Compr. Montalto 18;Cavese 17; Orlandina eTorrecuso 15; Noto eHinterreggio 14;Battipagliese 13;Gioiese 12; Due Torri eCittà di Messina 11;Agropoli 10;Pomigliano 8;Licata (­1), Ragusa eRende 5;Vibonese 3.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30Agropoli­Hinterreggio; Akragas­Licata; Cavese­Orlandina; Città diMessina­Gioiese; Due Torri­Compr. Montalto; Pomigliano­Noto;Rende­Battipagliese; Savoia­Vibonese; Torrecuso­Ragusa.

serie D 9a giornata

Pansera e il Savoia:è la caduta di due tabù

II Nardò non si é presentato: allaprossima sarà escluso. Sconfitto ilSavoia a Noto: nessuno é a punteggiopieno. Cade anche la Civitanovese:l’Ancona vince il derby a Jesi e va invetta. Careri (Pordenone) non ha maipreso gol, Pansera (Pro Sesto) cadedopo 815’ (64’ a Verbania la scorsastagione). Quattro gol per l’argentinoGustavo Ferretti del Marano.

IL POSTICIPO ORE 20.45

Oggi il Pontederacon la Nocerina:se vince è primo

Occasione d’oro per ilPontedera che stasera, allaluce dei risultati, può tornare dasolo in vetta se batte laNocerina: è la prima volta nellastoria che queste due squadresi affrontano. Con Lenzi aldebutto fra i pali (Ricci èsqualificato) l’unico dubbio nel3­5­2 è fra Verruschi e Romiti.Invece Fontana non ha Romito eCremaschi squalificati, DeFranco e Vitale fuori rosa,quindi la difesa sarà inedita.Così in campo alle ore 20.45:PONTEDERA (3­5­2) Lenzi;Pezzi, Gonnelli, Verruschi;Regoli, Bartolomei, Caponi, DiNoia, Pastore; Grassi, Arrighini.(Bitozzi, D’Agostino, Galli,Luperini, Picone, Settembrini,Romiti). All. Indiani.NOCERINA (4­4­2) Esposito;Lepore, Kostadinovic,Sabbione, Rizza; Ficarrotta,Palma, Remedi, Crialese; Danti,Jara Martinez. (Falcone,Kalombo, Polichetti, Cristofari,Hottor, Evacuo, Malcore). All.Fontana.ARBITRO Bellotti di Verona(Sgheiz­Pizzagalli).

28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29

SECONDA DIVISIONE 9a GIORNATA

Girone A

Ora in vetta c’è il MonzaRimontona del BassanoBellaria, è a rischio PepeCambia la capolista. Il Monza, dopoun primo tempo con tutti i 5 gol,passa a Cuneo e vola al comandosuperando il Real Vicenza, che habuttato via il derby contro ilBassano: al 90’ l’ex capolistavinceva 3­1 e la squadra di Petronenel recupero è riuscita a segnaredue gol e a pareggiare in extremis.Vince fuori casa anche il Renate,che inguaia il Bellaria, alla quartasconfitta consecutiva: oggi lasocietà romagnola dovrebbedecidere per l’esonero di Pepe. Ecolpo esterno anche per ilSantarcangelo che è andato avincere a Legnago contro la VirtusVerona e adesso è al secondoposto accanto al Real Vicenza.

Divertente 3­3 tra Mantova e Riminicon una curiosità: anche nel torneoscorso i romagnoli hannopareggiato al Martelli al 93’.La Spal ringrazia i suoi attaccanti:due gol per Cozzolino (ex ProPatria), rete decisiva per MaxVarricchio. Tutto nel primo tempoanche ad Alessandria (come aCuneo): il gol del Forlì è arrivatodopo un rigore (espulso Viviani) diEvangelisti finito sul palo e ribaditoin rete da Forte. Rigore fallito anchea Castiglione, nell’unico 0­0: all’84’fallo e rosso per il portiere Miganidella Torres, entra Trini che bloccail penalty malamente calciato daCurcio; alla fine saranno tre gliespulsi nella squadra sarda.

CUNEO 2

MONZA 3

MARCATORI Candido (M) al3’, Sinigaglia (M) al 9’, Torri (C)al 17’, Fanucchi (C) su rigore al26’, Franchino (M) al 46’ p.t.

CUNEO (4­3­3) Anacoura 6;D’Alessandro 5,5, Antonelli 5(dal 19’ st. A. Cristini 5,5), Muc­ciante 5,5, Donida 6,5 (35’ s.t.Maimone s.v.); Fanucchi 6, Fa­lasca 6, Palazzolo 5,5; Tempe­sti 5 (dal 19’ s.t. Martini 5), Torri6,5, Corsetti 5,5. (Gagliardini,Quitadamo, Bassi Borzani,Romano). All. Sottil 5,5.

MONZA (4­3­1­2) Castelli 6,5;Franchino 7, Zullo 6, Polenghi6,5, Anghileri 5,5; Vita 6,5, Cal­liari 6,5, Valagussa 6; Candido6,5 (dal 12’ s.t. Bianchi 6); Fi­notto 6,5 (dal 42’ s.t. Terranis.v.), Sinigaglia 7 (dal 26’ s.t.Fisher s.v.). (Teodorani, An­derson, Galimberti, Ravasi).All. Asta 6,5.

ARBITRO Giua di Pisa 5,5.

NOTE paganti 358, abbonati200, incasso di 3.500 euro.Ammoniti Falasca, Corsetti,Franchino, Zullo, Fanucchi,Palazzolo, Anacoura, Donida eCalliari. Angoli 2­2. (e.g.)

REAL VICENZA 3

BASSANO 3

MARCATORI Malagò (RV) al4’, Cenetti (B) al 24’ p.t.; Lava­gnoli (RV) all’8’, Strizzolo (RV)al 16’, Iocolano (B) al 46’, Mai­strello (B) al 48’ s.t.

REAL VICENZA (4­3­3) Tomei5,5; Barzan 6,5, Stefani 6,5,Mei 6, Niero 6; Sandrini 7, Ba­cher 6,5, Malagò 8 (dal 40’ s.t.Tricoli 5,5); Lavagnoli 7 (dal 29’s.t. Caporali 6), Strizzolo 7 (dal34’ s.t. Magrassi 5,5), Ales­sandro 6,5. (Cavallari, Busat­to, Pavic, Bernardelle). All. Vit­tadello 6,5.

BASSANO (4­2­3­1) Rossi 7;Pelagatti 6, Zanella 6 (23’ s.t.Toninelli 5,5), N. Bizzotto 6, Se­menzato 6; Cenetti 7, Bortoli5,5 (12’ s.t. Proietti 5,5); Furlan7, Berrettoni 6,5, Guccione 6(16’ s.t. Iocolano 6,5); Maistrel­lo 7. (Lombardi, Stevanin, Ma­ran, Cortesi). All. Petrone 6,5.

ARBITRO Baldicchi di Città diCastello 6.

NOTE paganti 310, non ci sonoabbonati, incasso di 3.726 eu­ro. Ammoniti Bacher, Lava­gnoli, Strizzolo, Cenetti e Ber­rettoni. Angoli 2­0. (m.b.)

VIRTUS VERONA 0

SANTARCANGELO 2

MARCATORI D’Antoni su ri­gore al 19’ p.t.; Urso al 5’ s.t.

VIRTUS VERONA (4­3­1­2)Paleari 5,5; Cosner 6, Frendo5,5, Trainotti 5,5, Peroni 6(dal 25’ s.t. Mensah 5,5); San­tuari 6 (dal 25’ s.t. Conti 6),Allegrini 6, Mazzetto 5,5 (dal25’ s.t. Lallo 5,5); Oviahon 5;Scapini 6,5, Odogwu 5,5. (Pa­vanello, Rizzi, Guzzo, Bolca­to). All. Fresco 5,5.

SANTARCANGELO (4­3­1­2) Nardi 6,5; Beccaro 6, G.Rossi 6, Bisoli 6, Fedi 6; Ga­raffoni 6, P. Rossi 6 (dal 30’s.t. Cola 6), Mariani 6,5 (dal45’ s.t. Porcino s.v.); D’Anto­ni 7; Urso 6, Graziani 6 (dal 14’s.t. Radoi 6). (Calderoni, Be­nedetti, Piccoli, Monetti). All.Fraschetti 6,5.

ARBITRO Fanton di Lodi 6.

NOTE paganti 141, abbonati6, incasso di 647 euro. Espul­so Urso al 19’ s.t.; ammonitiAllegrini e Mariani. Angoli5­6. (s.a.)

MANTOVA 3

RIMINI 3

MARCATORI Nicastro (R) al7’, Masini (M) al 38’ p.t.; Nica­stro (R) al 7’, De Respinis (M)al 38’, Zanetti (M) al 41’, Mar­tinelli (R) al 48’ s.t.

MANTOVA (4­3­3) Festa 5;Cardin 5,5, Bini 6, Olivi 6,5,Vecchi 6,5 (dal 24’ s.t. Ponda­co 6); Spinale 6,5, Quadri 6,5(dal 19’ s.t. Fortunato 5,5),Schiavini 6 (dal 31’ s.t. De Re­spinis 7); Zanetti 7,5, Masini 6,Floriano 7. (Bavena, Creati,Rickler, Gilioli). All. Sala 7.

RIMINI (4­3­3) Scotti 6,5; A.Brighi 5 (dal 35’ s.t. Gaspero­ni s.v.), Rosini 6,5, Martinelli6,5, Sereni 5,5; Spinosa 5,5,M. Brighi 6, Del Sole 5; Nica­stro 7,5, Morga 5,5 (dal 18’s.t. Baldazzi 6), Fall 6. (Zanier,Ferrari, Catalano, Valeriani,Renzi). All. Osio 6.

ARBITRO Capraro di Cassi­no 5.

NOTE paganti 737, abbonati1.398, incasso di 15.346 eu­ro. Ammoniti Zanetti, Floria­no, Fall, M. Brighi e Martinelli.Angoli 14­4. (m.b.)

PERGOLETTESE 2

BRA 0

MARCATORI Bardelloni al 1’p.t.; Scietti al 4’ s.t.

PERGOLETTESE (5­3­2)Grandi 6,5; Iovine 6, Davini6,5, Sembroni 6, Scietti 7,Marinoni 6; Esposito 6,5,Buonocunto 5,5 (dal 18’ s.t.Tacchinardi 6), Zanola 6; Bar­delloni 7 (dal 35’ s.t. Di Cesa­re s.v.), Bertazzoli 6,5 (dal 31’s.t. Zerbo 6). (Steni, Ferrara,Ferri, Chessa). All. Giunta 6,5.

BRA (4­3­1­2) Cicioni 6,5;Passerò 6, Prizio 6, Botturi 6,Serino 6,5; Galfrè 6, Briano 6,Campanaro 5,5 (dall’8’ s.t.Tettamanti 6); Diarra 6 (dall’8’s.t. Santoni 6,5); Dalla Costa6, Ferrario 6 (dal 31’ s.t. Fu­mana). (Vavassori, Rossi,Barbaro, Sillano). All. Daido­la­Calamita 6.

ARBITRO Guarino di Calta­nissetta 7.

NOTE paganti 367, abbonati159, incasso di 3.355 euro.Espulso il tecnico Daidola al35’ s.t.; ammoniti Diarra,Grandi, Passerò, Briano eZanola. Angoli 3­11. (d.d.)

ALESSANDRIA 2

FORLI’ 1

MARCATORI Mora (A) al 9’,Marconi (A) su rigore al 23’,Forte (F) al 39’ p.t.

ALESSANDRIA (3­4­3) Ser­vili 6; Cammaroto 6,5, Viviani5, Sirri 6; Spighi 6, Cavalli 6,5,Valentini 6, Mora 7; Taddei 6(dal 30’ s.t. Mariotti 6), Marco­ni 6 (dal 16’ s.t. Sabato 6),Scotto 5,5 (dal 41’ s.t. Caciaglis.v.). (Poluzzi, Pappaianni, Fili­ciotto, Rantier). All. Notariste­fano 6.

FORLI’ (4­3­3) Tonti 5; Sam­paolesi 6,5 (dal 45’ s.t. Fontes.v.), Gerolino 6, Fantini 5,5,Boron 6; Forte 6 (dal 12’ s.t.Petrascu 5), Bergamaschi 5,5(dal 36’ s.t. Torelli s.v.), Evan­gelisti 6; Nappello 6,5, Docen­te 5, Melandri 6. (Casadei, An­geli, Torelli, D’Angelo). All. Bar­di 5,5.

ARBITRO Mancini di Fermo5,5.

NOTE paganti 567, abbonati444, incasso non comunicato.Espulso Viviani al 37’ p.t.; am­moniti Sirri, Valentini, Cavalli,Evangelisti, Fantini e Sampao­lesi. Angoli 6­7. (n.p.)

SPAL 3

PORTO TOLLE 2

MARCATORI Cozzolino (S) al5’, Caciagli (PT) al 29’, Ferretti(PT) al 39’ p.t.; Cozzolino (S) al6’, Varricchio (S) su rigore al12’ s.t.

SPAL (3­5­2) Menegatti 5,5;D’Orsi 5,5, Buscaroli 5,5, Silve­stri 6; Lazzari 7, Landi 6,5, Ca­pellupo 6, Di Quinzio 5,5 (dal26’ s.t. Paro 6), Fantoni 5 (dal10’ s.t. Rosseti 6); Varricchio 7(dal 47’ s.t. Cenerini s.v.), Coz­zolino 8. (Coletta, Banzato,Braiati, Personè). All. Gadda6,5.

PORTO TOLLE (4­3­3) Del Bi­no 5,5; Dall’Ara 5,5, Petras 5,Bertoli 5,5, Ghosheh 5,5; Ca­ciagli 7, Pettarin 5,5 (dal 20’ s.t.Baldrocco 5,5), Segato 6; Fer­retti 6, Gherardi 6, Marangon5,5 (dal 21’ s.t. Albertini 5,5).(Passarella, Fiorini, Margarita,Corti, De Petris). All. Zuccarin5,5.

ARBITRO Tardino di Milano6,5.

NOTE paganti 1.139, abb. 1.578,incasso nc. Ammoniti Caciagli,Pettarin, Bertoli, Buscaroli eLazzari. Angoli 3­4. (a.s.)

BELLARIA 1

RENATE 3

MARCATORI Bernasconi (R)al 37’ p.t.; Arzamendia (B) al6’, Gualdi (R) al 14’ e al 43’ s.t.

BELLARIA (3­4­1­2) Carop­po 6; Del Pivo 5,5 (dal 9’ s.t.Grandi 5,5), Jefferson 5,5,Sabatucci 5,5; Pisanu 5, Uli­zio 5,5 (dal 9’ s.t. Cesca 5,5),Arzamendia 6,5, Beghetto 5,5(dal 12’ s.t. Sirigu 5); Izzillo 5;Fioretti 5, Kyeremateng 5,5.(Guerci, Boccaccini, Ferraioli,Di Stefano). All. Pepe 5.

RENATE (4­3­3) Santurro5,5; Adobati 6, Gavazzi 6, Riva6, Morotti 6; Gualdi 7,5, Baldo7, Chimenti 6,5; Bernasconi 7(dal 34’ s.t. Muchetti s.v.), Flo­rian 5,5 (dal 29’ s.t. Castellanis.v.), Scaccabarozzi 6,5. (Cin­cilla, Bonfanti, Gianola, Ador­ni, Spampatti). All. Boldini 6,5.

ARBITRO Pillitteri di Palermo6,5.

NOTE paganti 150, abbonati34, incasso di 380 euro. Am­moniti Pisanu, Ulizio, Jeffer­son, Arzamendia e Sirigu. An­goli 3­3. (a.p.)

CASTIGLIONE 0

TORRES 0

CASTIGLIONE (4­4­2) Iali 6;Dal Compare 6, Ruffini 6,Lanzolla 6, Pini 5,5; Chiazzoli­no 5,5 (dal 22’ s.t. Mangili5,5), Sevieri 5,5 (dal 33’ s.t.Gambaretti 6), Vignali 5,5,Orlandi 6; Curcio 5, Munarini5,5 (dal 36’ s.t. Cardella s.v.).(Bonato, Zaro, Oliboni, Ros­si). All. Ciulli 6.

TORRES (4­4­2) Migani 5;Cabeccia 5, De Gol 6,5, Agius6, Cortellini 6 (dal 40’ s.t. Tri­ni 7); Angelilli 6 (dal 26’ s.t.Pagliaroli 6), Bianchi 6, Guerri6, Bottone 5,5 (dal 35’ s.t. Es­sabr s.v.); Filippini 5,5, Bon­vissuto 5. (Accardo, Pingue,Scarpa, Sentinelli). All. Cari 6.

ARBITRO Panarese di Lecce5,5.

NOTE paganti 196, abbonati70, incasso di circa 800 euro.Espulsi Migani al 38’ s.t., Ca­beccia al 42’ s.t. e Bonvissu­to al 50’ s.t.; ammoniti Botto­ne, Angelilli, Vignali e Pini. An­goli 4­2. (d.c.)

MELFI 1

TERAMO 1

MARCATORI Ricciardo (M)su rigore al 19’ p.t.; Caidi (T)al 3’ s.t.

MELFI (4­4­2) Giordano 6;Montenegro 6, Dermaku 6,Cardinale 6, Annoni 6,5 (dal40’ s.t. Marotta s.v.); Russo5,5 (dal 29’ s.t. Rinaldi 5,5),Cuomo 6, Muratore 5,5, Ne­glia 6; Tortori 6, Ricciardo 7.(Perina, Cruz, Cardore, Mu­ro, Esposito). All. Bitetto 6.

TERAMO (4­4­2) Serraioc­co 6 (dal 27’ p.t. Narduzzo6,5); Scipioni 6, Caidi 6,5,Speranza 6, Gregorio 5,5;Dipaolantonio 6, Pacini 6,Lulli 6,5, Casolla 6 (dal 43’ s.t.Gaeta s.v.); Dimas 5,5 (dal 16’s.t. Sassano 5,5), Bernardo5,5. (Ferrani, Arcuri, Petrel­la, Patierno). All. Vivarini 6.

ARBITRO Gentile di Lodi 5,5.

NOTE spettatori 1.000 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. AmmonitiCaidi, Tortori, Dipaolantonio,Casolla e Giordano. Angoli3­6. (gia.tar.)

POGGIBONSI 3

MARTINA 0

MARCATORI Ferri Marini al35’, Scardina al 43’ p.t.; Ro­veredo al 36’ s.t.

POGGIBONSI (4­2­3­1)Anedda 6; Tafi 6,5 (dal 32’ s.t.Roveredo 6,5), De Vitis 6,Checchi 6, Pupeschi 6; Bal­dassin 6, Croce 6,5; Ferri Ma­rini 6,5 (dal 39’ s.t. Gucci s.v.),Civilleri 7, Pera 6; Scardina6,5 (dal 34’ s.t. Scampini s.v.).(Di Salvia, Menegaz, Tessari,Braga). All. Tosi 6,5.

MARTINA (4­1­4­1) Modesti5; Dispoto 5, Salvatori 5,Zammuto 5, Salustri 6; Gai 6;Ilari 5,5, De Luca 6 (dal 31’ p.t.Bilello 5; dal 16’ s.t. Rocchi5,5), Di Lauri 5,5, Aperi 5,5(dal 1’ s.t. Petrilli 5,5); Belleri5. (Laghezza, De Vita, Nonni,Bozzi). All. Bocchini 5.

ARBITRO Pierro di Nola 6.

NOTE spettatori 400 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. AmmonitiPera, Anedda, Tafi, De Luca,Belleri e Salustri. Angoli 5­4.(e.p.)

TUTTOCUOIO 3

NORMANNA 0

MARCATORI Matteini su ri­gore al 17’, Cherillo al 32’ p.t.;Cherillo al 21’ s.t.

TUTTOCUOIO (4­3­1­2) Bac­ci 6; Arvia 6,5, Falivena 6,5, S.Colombini 6,5, Cacelli 6; Gian­nattasio 6,5, Balde 6,5, Salza­no 6 (dal 27’ s.t. Rosati 6); DiGiuseppe 6; Matteini 6 (dal24’ s.t. Mariani 6), Cherillo 7(dal 34’ s.t. F. Colombini s.v.).(Morandi, Cardarelli, Carroc­cio, Ferretti). All. Alvini 7.

NORMANNA (4­2­3­1)D’Agostino 6; Balzano 6, DiGirolamo 6, Porcaro 5, Djibo 6(dal 17’ s.t. Esposito 6); Gatto6, Prevete 5 (dal 16’ s.t. Villa­nova 5,5); Galizia 6, Suarino5,5 (dal 29’ s.t. De Rosa 5,5),Orlando 5,5; Vicentin 5. (Sale­se, Del Prete, Castaldi, Pa­squariello). All. Di Costanzo 6.

ARBITRO Marinelli di Tivoli 6.

NOTE paganti 295, abbonati91, incasso di 1.481 euro. Am­moniti Porcaro, Vicentin, Sal­zano, Balde, Orlando e Villa­nova. Angoli 4­2. (l.c.)

ARZANESE 2

CASTEL RIGONE 3

MARCATORI Bianco (CR) al42’, U. Improta (A) su rigore al43’ p.t.; Tranchitella (CR) al 15’,Bontà (CR) al 30’, U. Improta(A) su rigore al 38’ s.t.ARZANESE (3­4­1­2) Fiory 6;Monaco 6,5, Caso 6, Catellano6; C. Improta (dal 7’ s.t. Merito5,5), Leone 6,5, Gori 6 (dal 19’s.t. A. Insigne 5,5), Funari 6;Ausiello 6; Figliolia 6 (dal 16’ s.t.Ripa 5,5), U. Improta 6,5. (Mor­mile, Monti, Di Ruocco, ElOuazni). All. Marra 5,5.CASTEL RIGONE (4­3­1­2)Franzese 6; Cangi 6, Gimmelli6,5, Moracci 6,5, Bianco 6,5;Bontà 6,5 (dal 36’ s.t. Ubaldis.v.), Vicedomini 6, Montanari6; Coresi 6 (dal 9’ s.t. Santarellis.v.); Tranchitella 7 (dal 27’s.t. Cappai 6), Agostinelli 6.(Zucconi, Dipaola, Sbaraglia,Redi). All. Fusi 6,5.ARBITRO Mastrodonato diMolfetta 6.NOTE spettatori 200 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Espulso Ago­stinelli al 20’ s.t.; ammonitiMontanari, Vicedomini, Bian­co, Castellano, C. Improta,Cangi e Cappai. Angoli 3­3.(g.ar.)

ISCHIA 1

VIGOR LAMEZIA 1

MARCATORI Del Sante (VL) al3’ p.t.; Di Nardo (I) al 40’ s.t.

ISCHIA (4­3­3) Pane 6; Finizio5 (dal 19’ s.t. Pedrelli 6), Ca­scone 6, Mattera 6, Tito 5,5;Nigro 5,5, Liccardo 5, Armeno5 (dal 7’ s.t. Austoni 5,5); Lon­go 5,5 (dal 34’ s.t. Mora s.v.),Di Nardo 6, Masini 5,5. (Men­nella, Rainone, De Francesco,Alfano). All. Campilongo 5,5.

VIGOR LAMEZIA (4­2­3­1)Rosti 6; Rapisarda 6, Mar­chetti 6, Strumbo 6, Malerba6; Scarsella 6,5, Romano 6(dal 14’ s.t. Perrino 5,5); Rondi­nelli 6,5, Padulano 6 (dal 41’ s.t.Torcasio s.v.), D’Amico 6,5 (dal47’ s.t. De Giorgi s.v.); DelSante 6,5. (Bibba, Gattari,Gona, Voltasio). All. Costanti­no 6,5.

ARBITRO Vesprini di Macera­ta 5,5.

NOTE spettatori 1.000 circa;paganti, abbonati e incassonon comunicati. Espulso Titoal 31’ s.t.; ammoniti Nigro,D’Amico, Finizio, Perrino e Ti­to. Angoli 9­7. (g.sa.)

CHIETI 1

MESSINA 1

MARCATORI Guidone (C) surigore al 46’ p.t.; Chiaria (M) al36’ s.t.

CHIETI (4­3­3) Robertiello 7;Di Filippo 6, Terrenzio 6, Dale­no 6, Turi 5 (dal 14’ s.t. Dascoli5,5); De Giorgi 6, Guitto 6,5 (dal23’ s.t. De Stefano 5,5), Borge­se 6 (dal 29’ s.t. Della Penna5,5); Cinque 6, Guidone 6,5,Berardino 6. (Gallinetta, LaSelva, Di Properzio, Gaeta).All. Di Meo 6.

MESSINA (3­5­2) Lagomarsi­ni 6,5; De Bode 5,5, Ignoffo6,5, Cucinotta 6; Guerriera 5,5(dal 30’ s.t. Lasagna 6), Bucolo6, Piovi 5,5 (dal 1’ s.t. Corona5,5), Guadalupi 6, Scoponi 5(dal 1’ s.t. Quintoni 6); CostaFerreira 6,5, Chiaria 6,5. (Iulia­no, Caldore, Simonetti, Ghe­rardi). All. Catalano 6.

ARBITRO Boggi di Salerno 7.

NOTE spettatori 1.000 circa;paganti, abbonati e incassonc. Espulso De Bode al 47’ s.t.;ammoniti Piovi, Ignoffo, Cin­que, Berardino, Robertiello,Della Penna e Costa Ferreira.Angoli 3­7. (g.lett.)

GAVORRANO 0

SORRENTO 0

GAVORRANO (4­4­2) For­te 7; Mazzanti 5,5, Fatticcio­ni 6, Sirignano 6,5 (dal 31’s.t. Angelino s.v.), Ropolo 6;Santini 5,5, Fiordiani 6, Zane5, Potenza 5; Nocciolini 6,Falomi 5 (dal 23’ s.t. Bianco­ni 5,5). (Grossi, Fusar Bas­sini, Fossati, Vinci, Gentili).All. Cioffi 5,5.

SORRENTO (4­3­3) Polizzi5,5; Imparato 6, Benci 5,5,Villagatti 6, Caldore 6; Espo­sito 6,5 (dal 37’ s.t. Coppolas.v.), Danucci 6,5, Lettieri 6;Catania 5,5, Improta 5, Ma­iorino 6,5 (dal 50’ s.t. Chinel­lato s.v.). (Miranda, Couli­baly, Pantano, Lalli, Canot­to). All. Chiappino 6.

ARBITRO Luciano di Lame­zia Terme 6.

NOTE paganti 135, abbonati20, incasso di 832 euro.Ammoniti Lettieri, Fiordianie Coppola. Angoli 4­4. (a.f.)

Girone B

Casertana, che scalataFusi ok nel Castel RigoneUn doppio 3­0 in ToscanaNo al sorpasso. Il Cosenza venerdìha pareggiato l’anticipo col Foggia(che ieri ha tesserato il brasilianoFelipe Curcio da due mesi in prova)ma resta al primo posto. Il Teramoaveva la possibilità di superarlo, manel big match di Melfi ha raccoltosolo un pareggio, tra l’altro dopoessere andato in svantaggio.La squadra del momento è laCasertana, che con Ugolotti hainiziato una scalata inarrestabile:un punto nelle prime tre gare conCapuano, 15 nelle successive 6 conil nuovo allenatore. E domenicasarà big match a Teramo.Il Messina pareggia a Chieti estavolta Corona s’è fatto parare unrigore, nel finale; tensione durante

la gara per la presenza di alcuniultras del Pescara insieme a quelli(gemellati) del Messina e unosteward è rimasto ferito dalloscoppio di un petardo.L’Arzanese, rimasta senza stadio(venerdì è dovuta emigrare aFrattamaggiore) cade ancora: bellavittoria del Castel Rigone, che inpanchina aveva il debuttante LucaFusi. L’unico 0­0 è stato quello diGavorrano: da segnalare il graveinfortunio capitato al difensore dicasa Sirignano (sospetta fratturascomposta alla clavicola). LaToscana però ride grazie alle bellevittorie per 3­0 di Tuttocuoio (primogol per l’ultimo rinforzo DavideMatteini) e Poggibonsi.

CASERTANA 4

APRILIA 1

MARCATORI Mancino (C) surigore al 1’, Cafiero (A) al 15’,Kolawole (C) al 43’ p.t.; Manci­no (C) al 24’, Cruciani (C) al 41’s.t.

CASERTANA (4­2­3­1) Fuma­galli 6,5; D’Alterio 6, Rinaldi 6,Idda 6, Pezzella 6; Cruciani6,5, Correa 6; Alvino 6,5 (15’ st.Cucciniello 6,5), Mancino 7,Kolawole 6,5 (35’ s.t. Antonaz­zo 6); Caturano 6 (18’ s.t. Var­riale 6). (Vigliotti, Conti, Bruno,Favetta). All. Ugolotti 6,5.

APRILIA (4­3­3) Ragni 5,5;Cafiero 6, Del Duca 5, Marino5,5, Frigerio 5 (dal 12’ s.t. Fer­rari 5,5); Corsi 5,5, Amadio 6,Mazzarani 5,5; Petagine 5 (dal12’ s.t. Marfisi 5,5), Barbuti 6,D’Anna 5 (dal 1’ s.t. Ferrara 4).(Caruso, Rante, Fabiani, Gian­grande). All. Ferazzoli 5.

ARBITRO Albertini di AscoliPiceno 6.

NOTE paganti 1.344, abbonati723, inc. di 14.416 euro. Espulsiil tecnico Ferazzoli al 14’ s.t. eFerrara al 21’ s.t.; ammoniti DelDuca, Mazzarani, Ferrara eCucciniello. Angoli 5­4. (l.b.)

2a DIVISIONE GIRONE A

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

MONZA 18 9 5 3 1 19 14

REAL VICENZA 17 9 5 2 2 18 11

SANTARCANGELO 17 9 5 2 2 12 5

BASSANO 15 9 4 3 2 16 11

RIMINI (­1) 15 9 4 4 1 16 11

PERGOLETTESE 15 9 4 3 2 9 7

ALESSANDRIA 14 9 3 5 1 12 7

RENATE 13 9 3 4 2 8 6

CUNEO 12 9 3 3 3 12 9

VIRTUS VERONA 12 9 3 3 3 9 9

MANTOVA 11 9 2 5 2 18 17

SPAL 11 9 2 5 2 12 12

FORLI' 11 9 3 2 4 13 15

PORTO TOLLE 7 9 1 4 4 10 13

BELLARIA (­1) 7 9 2 2 5 10 15

TORRES 7 9 1 4 4 9 15

CASTIGLIONE 5 9 0 5 4 6 16

BRA 4 9 1 1 7 8 24

PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30BASSANO­ALESSANDRIABRA­CUNEOFORLI'­REAL VICENZAMONZA­CASTIGLIONEPORTO TOLLE­VIRTUS VERONARENATE­MANTOVARIMINI­SPALSANTARCANGELO­PERGOLETTESETORRES­BELLARIA

UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE

RISULTATIALESSANDRIA­FORLI' 2­1

BELLARIA­RENATE 1­3

CASTIGLIONE­TORRES 0­0

CUNEO­MONZA 2­3

MANTOVA­RIMINI 3­3

PERGOLETTESE­BRA 2­0

REAL VICENZA­BASSANO 3­3

SPAL­PORTO TOLLE 3­2

VIRTUS VERONA­SANTARCANGELO 0­2

MARCATORI9 RETI Alessandro (2, Real Vicenza).7 RETI Sinigaglia (2, Monza); Nicastro(Rimini).6 RETI Varricchio (2, Spal).

IL REGOLAMENTO

Prima divisione: nessuna retrocessionePlayoff allargati con 8 squadre a gironeSeconda: le prime 9 restano in Lega Pro

Questo il regolamento diPrima e Seconda divisione nellastagione della riforma in vista diuna Lega Pro unica che dallastagione 2014­15 vedrà soltantotre gironi da 20 squadre.

PRIMA DIVISIONE Non ci sonoretrocessioni. La primaclassificata sale diretta in SerieB, mentre ai playoff vanno dallaseconda alla nona classificata.Negli spareggi promozione ilprimo turno sarà con gara unicasul campo della meglio piazzata,poi ci saranno semifinali e finalicon la solita procedura.

SECONDA DIVISIONE Questacategoria è destinata a sparire,quindi in ogni girone 9 squadreresteranno in Lega Pro e altre 9scenderanno in Serie D. Sonoprevisti playoff tra nona,decima, undicesima edodicesima con svolgimentotradizionale: la squadra che livince, resterà in Lega Pro.

INCENTIVI Sia in Prima che inSeconda divisione le squadreavranno incentivi economicilegati al piazzamento inclassifica e al numero deigiovani utilizzati.

2a DIVISIONE GIRONE B

SQUADRE PTPARTITE RETI

G V N P F S

COSENZA 20 9 6 2 1 14 7

TERAMO 19 9 5 4 0 16 6

CASERTANA 16 9 5 1 3 11 7

POGGIBONSI 15 9 4 3 2 13 8

VIGOR LAMEZIA 15 9 4 3 2 12 9

MELFI 14 9 3 5 1 12 7

TUTTOCUOIO 13 9 3 4 2 15 11

SORRENTO 12 9 3 3 3 13 10

APRILIA 12 9 3 3 3 14 18

FOGGIA 11 9 2 5 2 12 10

CHIETI (­1) 10 9 3 2 4 9 8

CASTEL RIGONE 10 9 3 1 5 10 14

NORMANNA 10 9 3 1 5 9 13

ISCHIA 9 9 1 6 2 5 7

MARTINA 9 9 2 3 4 8 13

MESSINA 8 9 1 5 3 6 11

GAVORRANO 8 9 1 5 3 7 13

ARZANESE 2 9 0 2 7 3 17

PROSSIMO TURNODOMENICA 3 NOVEMBRE ore 14.30APRILIA­ISCHIACASTEL RIGONE­MELFIFOGGIA­GAVORRANOMARTINA­TUTTOCUOIOMESSINA­COSENZANORMANNA­POGGIBONSISORRENTO­CHIETITERAMO­CASERTANAVIGOR LAMEZIA­ARZANESE

UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE

RISULTATIARZANESE­CASTEL RIGONE 2­3

CASERTANA­APRILIA 4­1

CHIETI­MESSINA 1­1

COSENZA­FOGGIA 1­1

GAVORRANO­SORRENTO 0­0

ISCHIA­VIGOR LAMEZIA 1­1

MELFI­TERAMO 1­1

POGGIBONSI­MARTINA 3­0

TUTTOCUOIO­NORMANNA 3­0

MARCATORI6 RETI Tranchitella (1, Castel Rigone);Cavallaro (4, Foggia).5 RETI Mancino (1, Casertana); De Angelis (2,Cosenza); Dimas (1, Teramo).

NAZIONALI

L’Under 20da domania Coverciano

Domani si

raduna a Coverciano

l’Under 20 di Lega

Pro, che mercoledì fa

un’amichevole con la

Primavera dell’Empoli.

Invece sabato a

Sorrento quarto

stage dell’Under 18,

reduce dallo stage di

sabato a Prato, nel

quale c’è stata una

partitella che ha visto

andare in gol Maioli

(Santarcangelo),

Paccagnini (Pisa),

Colorno (Gavorrano)

e Amati (Rimini).

30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERIGREATER NOIDA

Disegna con la sua RedBull cerchi perfetti sull’asfaltodel rettilineo d’arrivo e si com­muove sotto la visiera, Seba­stian Vettel, mentre dalla tribu­na centrale entusiasta rim­bomba il suo nome. Poi, scesodi macchina, eccolo inginoc­chiarsi in segno di tributo da­vanti al muso della RB9.«Rocky (Guillaume Rocquelin,suo ingegnere di pista; n.d.r.)alla radio mi ha avvisato di farela solita proceduta, ma mi sonodetto “non questa volta” — rac­conta Seb —. Ho sentito cheera il momento e il modo giu­sto per salutare questa gentefantastica e ringraziare tutti».Hanno apprezzato tutti, trannei burocrati Fia che lo hannosanzionato con 25 mila euro euna reprimenda. Ottusità re­golamentare a parte, non pote­va esserci giorno e modo mi­gliore per entrare definitiva­mente nell’Olimpo della F.1: la

sesta vittoria consecutiva, de­cima della stagione, consegnaa Vettel il quarto Mondiale, im­presa riuscita nella storia solo aJuan Manuel Fangio, AlainProst e Michael Schumacher.

Incredulità «Vincere un Mon­diale, finire una stagione, è co­me sbattere contro una parete— diceva nei giorni scorsi Se­bastian —. Passi mesi di tensio­ne, concentrazione, lavoro du­ro e un attimo dopo devi sentir­ti liberato, sentirti in modo fan­tastico. È uno choc». Gli guardiil volto e capisci che dice la ve­rità. Abbraccia a lungo AdrianNewey, il papà delle Red Bullche hanno segnato gli ultimi 4anni di F.1, poi è un continuoportarsi le mani in testa, sfre­gare i capelli, quasi che la real­tà ancora fatichi a fare breccia.Campione del mondo. Per laquarta volta consecutiva. «Èuno dei giorni miglioridella mia vita», buttafuori in un respiro. En­tra in sala stampa con iltelefonino all’orecchio.

FORMULA 1GP INDIA

Quando Sebastian Vettel eraancora un ragazzino con unfilo di barba per sembrareuomo, e rispondeva che ilsuo mito Schumachersarebbe stato inarrivabile,diceva la verità. Però ilsorriso beffardo facevapensare che dentro di sé la

pensasse diversamente.Quattro titolo mondiali difila, a soli 26 anni, sono ladimostrazione di una staturache nessuno potevapresumere. Salvo lui. Che hasempre avuto un progetto dicarriera. E di vita. Uncampione che ha nella

riservatezza enell’intelligenza due qualitànon comuni. Sul quale èarrivato il momento di fare ilpunto. Scoprendolo nellepieghe.

MATURITÀ 8 Dire coseintelligenti in un ambientebanale come la F.1 è una

rarità. Vettel pensa, non dàmai una risposta piatta.Ragiona. E anche se leggepochi libri, sa che cosasuccede nel mondo,regolandosi di conseguenza.Vengono in mente le paroledi Gerhard Berger, suopatron alla Toro Rosso:«Vettel ha la freschezza diun ventenne, la completezzaagonistica di un trentenne ela testa di un cinquantenne».Era il 2007…

VISIONE DI CORSA 8 Alpari di Alonso, conoscesempre la forza del propriomezzo meccanico. E si èregolato di conseguenza. Havinto quando doveva, hacercato i piazzamenti

quando sapeva di non poterosare oltre.

MESSA A PUNTO 9 Bastaguardare le immagini deivari camera-car per capireche spesso Vettel ha guidatouna Red Bull migliore diquella di Webber. Ma soloper una questione dipersonale messa a punto,non di scelte del team. Ilrisultato? Vettel 10 vittorie,Webber zero.

AGGRESSIVITÀ 9 Certisorpassi nelle prime curve,come quello micidiale aHamilton (in pole) nel GP delBelgio, dimostranoconcentrazione, sicurezza,talento. Due anni fa Vettelnon era così.

Ora è davvero il primo della classeLa sua pagella? Ha 10 nel giro secco

DI PINO ALLIEVI

il Commento

la Gara

L’alternatoreprovoca a Sebl’unica pauraIl box Red Bull gli fa disattivare il kers, poimulta di 25 mila euro per le sgommateAlonso si tocca al via con Webber: 11°

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA (India)

Avrebbe potuto partiredai box e non sarebbe cambia­to nulla, tale è stata la superio­rità di Sebastian Vettel e dellaRed Bull su questa pista, e nes­suno comunque sarebbe statoin grado di sottrarre loro la se­sta vittoria consecutiva, la de­cima della stagione, che haportato anche il risultato piùimportante e allo stesso tempopiù scontato: il quarto Mon­diale piloti e costruttori. E’ sta­to in ogni caso un modo di cor­rere originale, così come lascelta di festeggiare con unaserie di giravolte davanti aibox a gara conclusa. I commis­sari del gran premio avrebbe­ro dovuto unirsi agli applausidel pubblico — troppo scarsoper la gara decisiva del cam­pionato —, anziché ammonir­lo e multare il team di 25.000euro per questo show supple­

mentare.

Gara Non accade tutti i gior­ni di vedere chi parte al co­mando rimettersi in gioco, de­cidendo di seguire alla letterala strategia ideale della Pirelli:stop al secondo giro per sosti­tuire le soft, che qui si sonocomportate come copertureda qualifica, per montare lemedie. Vettel lo ha fatto ed èovviamente piombato al 17°posto. Ma sfruttando unamacchina che appare davverodi un’altra categoria, in soli 20giri è tornato alle spalle diMark Webber, che invece erascattato con le medie. Unastrategia che ha pagato sino aun certo punto perché l’au­straliano, nei 4 giri (dal 28° al32°) che ha condotto con lesoffici, ha perso quei 10” divantaggio che aveva accumu­lato sino a quel momento neiconfronti del compagno disquadra ed era rassegnato adarrivare secondo quando a 20giri dalla fine l’alternatore —

bestia nera di Vettel l’annopassato (lo costrinse al ritiro aValencia, mentre era al co­mando, e poi a Monza) — si èsurriscaldato, costringendoloa fermarsi.

Tensione Da quel momentoin poi i sorrisi al muretto dellaRed Bull si sono trasformati insmorfie di apprensione: a Vet­tel è stato chiesto di disattiva­re il kers e di limitare (invano)l’andatura. Sarebbe stata unabeffa atroce perdere una vitto­ria così anche se Sebastian sa­rebbe diventato lo stesso cam­pione, perché Alonso era nelleretrovie dopo il duplice con­tatto con Webber alla primacurva che lo aveva costretto asostituire l’ala anteriore al ter­zo giro. La sua gara è finita lì,anche perché con un assettopiù carico Fernando non ave­va lo spunto per superare edha chiuso 11°. Il quarto postodi Massa, autore di una bril­lante partenza che gli ha con­sentito di scavalcare le Merce­des e di tenerle dietro per me­tà gara, non è bastato a tenereproprio la Mercedes dietro neicostruttori: i tedeschi, grazieal 2° posto di Rosberg e al 6° diHamilton, ora sono davanti di4 punti.

Eroe Si è avvicinata anche laLotus grazie a Grosjean, l’altrogrande eroe della giornata:partito 17°, ha chiuso sul po­dio, malgrado avesse una po­tenza limitata per via di unguaio alle valvole pneumati­che. Il francese ha giocatod’azzardo percorrendo 47 giricon le medie, due in più delmassimo raccomandato dallaPirelli. Che si è arrabbiata so­prattutto per la strategia diRaikkonen, che ha mantenutolo stesso treno per ben 51 giri:troppo, e infatti nel finale ilfinlandese ha rallentato visto­samente. Senza però facilitareil sorpasso del compagno disquadra (i due sono anzi finitilarghi) che stava contenendoil ritorno di Massa. Un episo­dio che ha creato alta tensionenel team tanto che il futuroferrarista — 7° malgrado unasosta supplementare al 58° gi­ro — se ne è andato pochi mi­nuti dopo la cerimonia del po­dio, accusando i suoi di scarsaprofessionalità.

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Rosberg è 2°,Grosjean finisce3°. La Mercedessupera la Ferraritra le Case: +4

Momentichiave

L’ala... prende il voloAlla prima curva, l’ala anterioredella F138 di Alonso tocca lagomma posteriore destra dellaRed Bull di Webber IPP DA TV

Il ritiro di MarkAl 40° giro dai box dicono aWebber di fermarsi: ci sonoproblemi all’alternatore dellasua Red Bull COLOMBO

Podio giovaneSebastian Vettel, 26 anni, fafesta col tedesco Nico Rosberg,28, a sinistra, e il franceseRomain Grosjean, 27 EPA

Un nome, una cittàTutta Heppenheim, la cittànatale di Vettel, ribattezzata«Vettelheim», si è ritrovata inpiazza per il «suo» campione AFP

Campion e 4everVettel ubriaco...per la felicità«Forse lo capiròsolo a 60 anni»Decima vittoria e quarto titolo«Al telefono con la famiglianon riuscivo a parlare»

L’OPINIONE

&di UMBERTO ZAPELLONI

a pagina 25

Sebastian Vettel, 26.si inchina di frontealla sua Red Bulldopo la gara REUTERS

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31

DAL NOSTRO INVIATO

GREATER NOIDA

«È tutta una combinazio­ne uomo e macchina. Non vinciquattro Mondiali se non hai unabuona vettura e un grande pilo­ta. E Sebastian appartiene aquesta categoria. Non puoi pa­ragonare i grandi campioni, mauna cosa hanno in comune: lavelocità e l’intelligenza di guida­re forte e pensare. Sanno il moti­vo per cui sono veloci, scesi dimacchina sanno spiegare checosa succede al volante, analiz­zano le cose e quando tornanonell’abitacolo dimostrano diavere imparato». Così AdrianNewey, fresco del 10° Mondialeconquistato come progettista diuna F.1, racconta il suo Vettel.

Sollievo «È difficile spiegare leemozioni che provo, sapevamoche avevamo la possibilità dichiudere entrambi i campionatiqui, ma riuscirci è un’altra cosa.Averlo fatto è quasi un sollievo:dopo il ritiro di Mark (Webber;n.d.r.) per la rottura dell’alter­natore abbiamo avuto paura perSeb». È un po’ il concetto che

esprime anche ChristianHorner, gran capo del te­

am. «Se guardiamo allestatistiche, conquista­

re i due titoli per 4anni di fila è qualco­sa di difficilissimo,ma la passione el’impegno dellasquadra, unite allaguida di Sebastian,ci hanno regalatoqualcosa di fenome­nale».

Leader Già, Vettelè sempre più proiet­tato nella storia.

RIVALI 9 I rivali di Vettelsono tutti di primissimaqualità, a differenza di quellidi Schumi in certe annate. Lefrecciate psicologiche diAlonso e Hamilton non lohanno scalfito: alla fine havinto anche in questo.

GIRO SECCO 10 La suaforza. Nel giro secco inqualifica è micidiale. Epartire 7 volte in pole gli haagevolato le cose…

PROSPETTIVE 10 Prima opoi lascerà la Red Bull. E giàlo cercano: dalla Ferrari chelo avrebbe già preso senza iveti di Alonso, allaMercedes, alla McLaren.Il futuro è suo.

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Italia con tre alloriL’ultima gioia nel ‘53con Alberto Ascari

Questo l’albo d’oro delMondiale piloti: 1950 Farina (Ita­Alfa Romeo); 1951 Fangio (Arg­Alfa Romeo); 1952­53 Ascari(Ita­Ferrari); 1954­55 Fangio(Arg­Mercedes); 1956 Fangio(Arg­Ferrari); 1957 Fangio (Arg­Maserati); 1958 Hawthorn (GB—Ferrari); 1959­60 Brabham (Aus­Cooper); 1961 P.Hill (Usa­Ferrari);1962 G.Hill (GB—Brm); 1963 Clark(GB—Lotus); 1964 Surtees (GB­Ferrari); 1965 Clark (GB­Lotus);

1966 Brabham (Aus­Brabham);1967 Hulme (N.Zel­Brabham);1968 G.Hill (GB­Lotus); 1969Stewart (GB­Matra); 1970 Rindt(Aut­Lotus); 1971 Stewart (GB­Tyrrell); 1972 Fittipaldi (Bra­Lotus); 1973 Stewart (GB­Tyrrell);1974 Fittipaldi (Bra­McLaren);1975 Lauda (Aut­Ferrari); 1976Hunt (GB­McLaren); 1977 Lauda(Aut­Ferrari); 1978 Andretti (Usa­Lotus); 1979 Scheckter (S.Af­Ferrari); 1980 Jones (Aus­Williams); 1981 Piquet (Bra­Brabham); 1982 Rosberg (Fin­Williams); 1983 Piquet (Bra­Brabham); 1984 Lauda (Aut­McLaren); 1985­86 Prost (Fra­

McLaren); 1987 Piquet (Bra­Williams); 1988 Senna (Bra­McLaren); 1989 Prost (Fra­McLaren); 1990­91 Senna (Bra­McLaren); 1992 Mansell (GB­Williams); 1993 Prost (Fra­Williams); 1994­95M.Schumacher (Ger­Benetton);1996 D.Hill (GB­Williams); 1997J.Villeneuve (Can­Williams);1998­99 Hakkinen (Fin­McLaren); 2000­04M.Schumacher (Ger­Ferrari);2005­06 Alonso (Spa­Renault);2007 Raikkonen (Fin­Ferrari);2008 Hamilton (GB­McLaren);2009 Button (GB­BrawnGP);2010­13 Vettel (Ger­Red Bull).

Campion e 4ever«Erano i miei genitori e miofratello. Non abbiamo parlatomolto, mi hanno detto bravo,era dura trovare le parole».

Champagne Per fargliele ri­trovare, basta la bottiglia diMagnum che si è portato ap­presso. In tedesco snocciolauna serie infinita di nomi, tuttele persone che lo hanno aiuta­to, da Gerhard Noack che losvezzò in kart, a Dieter Mate­schitz «che nel 1998 mi aprì leporte del Red Bull Junior Te­am. “Date una chance al ragaz­zino”, disse, e mi misero in au­to in un periodo in cui pochicredevano in me». A ogni ri­sposta una sorsata e via con laprossima domanda.

Dedizione La cavalcata trion­fale, che ne fa l’unico vincitoredelle tre edizioni del GP india­no, non è stata una passeggia­ta. «Mi spiace per quello che èsuccesso a Mark, ma è la prova

alla perfezione quando siede altavolo con gli ingegneri o entrain macchina, svestiti i panni dipilota Vettel si rivela un ragaz­zo normale e parecchio sensi­bile. «I fischi di Monza e Singa­pore mi hanno fatto malissimo.È stato difficile sopportarli,perché non me li meritavo.Certo, poi capisci che fa partedello sport e che nella concita­zione di una partita o una garaci sta. C’è stata una personache dopo Singapore mi hascritto una lettera, chiedendo­mi scusa: era in tribuna ed eratra quelli che mi fischiavano.Ripeto, fa male, però sono in­telligente abbastanza per ca­pirlo».

Storia Abbassa il volto e re­sta a lungo in silenzio, quandoil suo nome viene affiancato aquelli di Fangio, Prost e Schu­macher. «È molto difficile daafferrare. Guardavo la tv quan­do Fernando vinceva e ora è ilmio più grande rivale. È un ta­lento, è spagnolo, è molto pas­sionale. Correre contro di lui,contro Lewis che ha un enormetalento naturale, contro Mark,contro Nico, che è sottovaluta­to… Vincere quattro titoli, nonso, è un grosso numero. Quat­tro titoli. Fangio ne ha vinti cin­que e tutti lo consideravano ilpiù grande di sempre. Michaelè arrivato un paio di anni do­po… scusate, parecchi anni do­po, ed erano altri tempi. Parloda tifoso di questo sport. Sì,aveva una macchina dominan­te, ma è stato lui a creare quellaFerrari. Ha lavorato duro, piùduro di tutti. SfortunatamenteFangio è morto, ma quandoparli con Stirling Moss ha il co­raggio di dire: cazzo, lui erapiù veloce di me, meritava divincere. E Moss è arrivato tre,quattro volte 2° nel Mondiale.Così, raggiungere Michael,Fangio, Prost, è molto difficileda afferrare. Sono troppo gio­vane per capirlo. Un giorno for­se avrò 60 anni e capirò cosa si­gnifica, anche se a nessuno in­teresserà più. Ma a me interes­sa, è qualcosa che nessunopotrà più portarmi via».

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SEBASTIAN VETTELPILOTA RED BULL DAL 2009

« Non sono egoista,divido il meritocon i meccanici:lavorano più cheda McDonald’s

4MONDIALE

MARCHE

S1958 Vanwall;

1959­60Cooper­Climax;

1961 Ferrari;1962 Brm;

1963 Lotus­Climax;

1964 Ferrari;1965 Lotus­

Climax;1966­67

Brabham­Repco;1968 Lotus­

Ford;1969 Matra­

Ford;1970 Lotus­

Ford;1971 Tyrrell­

Ford;1972­73 Lotus­

Ford;1974 McLaren­

Ford;1975­77 Ferrari;

1978 Lotus­Ford;

1979 Ferrari;1980­81

Williams­Ford;1982­83

Ferrari;1984­86McLaren­Porsche;

1987 Williams­Honda;

1988­91McLaren­Honda;

1992­94Williams­Renault;

1995 Benetton­Renault;

1996­97Williams­Renault;

1998 McLaren­Mercedes;

1999­2004Ferrari;

2005­06Renault;

2007­08Ferrari;

2009BrawnGP­Mercedes;

2010­13Red Bull­Renault

IL TEAM RACCONTA IL SUO FUORICLASSE

La scuderia Red Bull festeggia il campione: a sinistra di Vettel c’è Newey COLOMBO

«Batterà Schumi?È un super recordMa aspettiamo»Horner «Conquistare i campionati costruttorie piloti per tanti anni di fila è difficilissimo»

«Questo è stato il suo anno mi­gliore — concede Horner —. Haalzato ancora l’asticella, ma nonva dimenticato che ha solo 26anni, ha disputato 117 gare e neha vinte 36, con 4 titoli. Ha unacapacità naturale al volante,mostra un impegno totale, saispirare le persone. Batterà il re­cord di Schumi? Impossibile dir­lo, quello è un record fantastico,ma da Seb c’è da aspettarsi tan­to».

Futuro Ovviamente, per Hor­ner, sempre al volante di unaRed Bull. «Ogni pilota in questomomento vorrebbe essere al vo­lante della nostra auto. Seba­stian è legato al team, sa cosa locirconda, Dieter (Mateschitz;n.d.r.) lo ha preso per il pro­gramma Red Bull Junior Team17 anni fa. Non è solo un discor­so di contratti, ma anche di rela­zioni, fiducia. Noi abbiamo ini­ziato a vincere in un momento dicambiamenti, ma in questi 4 an­ni abbiamo dimostrato che nonera stato un colpo di fortuna».

Vergogna Fia Sotto il podiosfoggiava la maglietta celebrati­va con la scritta «IVettel» per ilquarto titolo, un’oretta dopo, se­duto a un tavolo dell’hospitalityRed Bull, Helmut Marko, re­sponsabile del Motorsport, sigode una meritata birra: «La sta­gione di Sebastian è stata moltobuona fino alla pausa estiva, maeccezionale dal Belgio in poi.Sinceramente non mi aspettavouna tale crescita, ma alla fineSebastian è una sorpresa conti­nua. Ed è vergognoso che la Fiaabbia deciso di punirlo per il sa­luto ai tifosi: dicono tanto che laF.1 deve avvicinarsi ai tifosi epoi…».

p.i.

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lafr

ase

DE

LG

IOR

NO

FIA, MACOSA FAI?

«Reputovergognoso

che la Fiaabbia punitoVettel per il

saluto aitifosi: diconotanto che la

F.1 deveavvicinarsi aifans e poi...»

­­­­­­HELMUTMARKO

d

di come queste macchine sianocostruite al limite: dopo il suoritiro abbiamo disattivato ilkers e fatto il possibile per sal­vaguardare la macchina. La ve­rità è che la squadra ha fatto unlavoro enorme. Sabato sera hoparlato ai ragazzi, per ringra­ziarli. Non sono una personaegoista, non mi prendo tutto ilmerito. Se contiamo le ore chepassano in garage o in fabbri­ca, è meglio lavorare al McDo­nald’s. Ma loro amano questolavoro, ci mettono una dedizio­ne totale (e per ripagarli Seb ie­ri è rimasto a svuotare il box fi­no alle 22.30; n.d.r.). Il risulta­to è il razzo che guidiamo. Mimanca già».

Fischi Implacabile e vicino

Albo d’Oro

Romain Grosjean, 27,«battezza» Vettel conlo champagne EPA

32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

FORMULA 1 GP INDIA

le pagelle DI ANDREA CREMONESI

Strategia estremaVince e diverte

zoom sulla corsa

CAMBI GOMME GIRI VELOCI

1. Raikkonen 1’27”679 (60°)

2. Vettel 1’28”116 (54°)

3. Sutil 1’28”419 (60°)

4. Perez 1’28”503 (59°)

5. Gutierrez 1’28”682 (49°)

6. Alonso 1’28”709 (58°)

7. Grosjean 1’28”796 (57°)

8. Button 1’28”814 (57°)

9. Rosberg 1’28”816 (49°)

10. Ricciardo 1’28”831 (60°)

11. Massa 1’28”886 (54°)

12. Bottas 1’28”928 (52°)

13. Hülkenberg 1’28”947 (52°)

14. Maldonado 1’29”012 (56°)

15. Hamilton 1’29”052 (53°)

16. Vergne 1’29”280 (53°)

17. Di Resta 1’29”300 (58°)

18. Webber 1’29”500 (30°)

19. Bianchi 1’30”171 (57°)

20. Chilton 1’30”335 (56°)

21. Pic 1’32”907 (32°)

Kimi Raikkonen, 34 anni AFP

Grosjean pronto per il posto di KimiIl francese da 17° a 3° con un guasto alle valvole della Lotus. Rosberg surclassa Hamilton

8,5WebberFa (quasi)tutto giusto. Mal’australiano èla dimostra­zione viventeche la mala­sorte ci vedebenissimo!LAPRESSE

10NeweyCome i titolipiloti vinticon le suemacchine: 4Williams, 2McLaren e 4Red Bull. GeniocreativoAP

9Red BullNegli anniDuemila, solo laFerrari dell’eraSchumi erariuscita a vincerecosì a lungo.Team perfetto.Nella foto, ChrisHorner COLOMBO

8PerezÈ l’unico, partitocon le medie, anon avere guai.Centra il migliorpiazzamento2013: 5° conquesta McLarenè come vincereCOLOMBO

7Di RestaCopia lastrategia diVettel e regalaun 8° posto allaForce Indianella gara dicasa. Beneanche Sutil (7)AFP

5HamiltonUn finesettimanadifficile,nel quale ilcompagno disquadra lo hasurclassato inprova e in garaLAPRESSE

5RaikkonenSi lamenta dopola corsa per lecritiche del team,ma in effetti, conle gomme finite,poteva evitaredi ostacolareGrosjeanLAPRESSE

4FiaOk, le regolesono regole,ma le giravoltedi Vettel nonmeritavanoreprimenda emulta. Nellafoto, WhitingEPA

7 Nico RosbergSi fa sorprendere da Massa al viae resta negli scarichi della Ferraria lungo, poi grazie alla strategiapassa il brasiliano e va a cacciadelle Lotus, finendo 2° REUTERS

9 Romain GrosjeanRisale da 17° a 3°, senza una Red Bulltra le mani! Anzi, dal 10° giro ha pureun guaio con le valvole pneumatiche.Dimostra di poter sostituire Kimicome numero 1 della Lotus AFP

6,5 Felipe MassaGrande partenza. Ma dopo la primasosta perde un sacco di tempodietro Gutierrez e Rosberg lo passaal pit stop. Nel finale non ce la fa adattaccare Grosjean COLOMBO

5,5 Fernando AlonsoI suoi piani saltano per aria alla primacurva: costretto subito ai box, nonriesce ad agguantare la zona punti,malgrado ammetta che la F138 non siaparticolarmente danneggiata COLOMBO

classifiche

ARRIVO

POS. PILOTA NAZ SCUDERIATEMPO/DISTACCO

(PIT STOP)

1. VETTEL GER Red Bull­Renault in 1h31'12"187 (2)

media 202,130 km/h

2. ROSBERG GER Mercedes a 29"823 (2)

3. GROSJEAN FRA Lotus­Renault a 39"892 (1)

4. MASSA BRA Ferrari a 41"692 (2)

5. PEREZ MES McLaren­Mercedes a 43"829 (2)

6. HAMILTON GB Mercedes a 52"475 (2)

7. RAIKKONEN FIN Lotus­Renault a 1'07"988 (2)

8. DI RESTA GB Force India­Mercedes a 1'12"868 (2)

9. SUTIL GER Force India­Mercedes a 1'14"734 (1)

10. RICCIARDO AUS Toro Rosso­Ferrari a 1'16"237 (2)

11. ALONSO SPA Ferrari a 1'18"297 (3)

12. MALDONADO VEN Williams­Renault a 1'18"951 (2)

13. VERGNE FRA Toro Rosso­Ferrari a 1 giro (2)

14. BUTTON GB McLaren­Mercedes a 1 giro (3)

15. GUTIERREZ MES Sauber­Ferrari a 1 giro (2)

16. BOTTAS FIN Williams­Renault a 1 giro (2)

17. CHILTON GB Marussia­Cosworth a 2 giri (2)

18. BIANCHI FRA Marussia­Cosworth a 2 giri (2)

19. HÜLKENBERG GER Sauber­Ferrari non arrivato (3)

RITIRATI: al 2° giro VAN DER GARDE (OLA/Caterham­Renault)

incidente; al 36° giro PIC (FRA/Caterham­Renault) problema

idraulico; al 40° giro WEBBER (AUS/Red Bull­Renault) alternatore

DISTANZA GARA: 60 giri per 307,249 km

LEADER DELLA CORSA: il 1° e il 2° giro VETTEL; dal 3° all’8°MASSA; dal 9° al 28° WEBBER; dal 29° al 31° VETTEL; il32° WEBBER; dal 33° al 60° VETTEL

NOTE: drive through per GUTIERREZ (partenza anticipata)

GENERALEPILOTI

POS. NOME NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON CAN GB GER UNG BEL ITA SIN COR GIA IND

1. VETTEL (camp.) GER 322 15 25 12 25 12 18 25 ­ 25 15 25 25 25 25 25 25

2. ALONSO SPA 207 18 ­ 25 4 25 6 18 15 12 10 18 18 18 8 12 ­

3. RAIKKONEN FIN 183 25 6 18 18 18 1 2 10 18 18 ­ ­ 15 18 10 6

4. HAMILTON GB 169 10 15 15 10 ­ 12 15 12 10 25 15 2 10 10 ­ 8

5. WEBBER AUS 148 8 18 ­ 6 10 15 12 18 6 12 10 15 ­ ­ 18 ­

6. ROSBERG GER 144 ­ 12 ­ 2 8 25 10 25 2 ­ 12 8 12 6 4 18

7. GROSJEAN FRA 102 1 8 2 15 ­ ­ ­ ­ 15 8 4 4 ­ 15 15 15

8. MASSA BRA 102 12 10 8 ­ 15 ­ 4 8 ­ 4 6 12 8 2 1 12

9. BUTTON GB 60 2 ­ 10 1 4 8 ­ ­ 8 6 8 1 6 4 2 ­

10. DI RESTA GB 40 4 ­ 4 12 6 2 6 2 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 4

11. HÜLKENBERG GER 39 ­ 4 1 ­ ­ ­ ­ 1 1 ­ ­ 10 2 12 8 ­

12. PEREZ MES 33 ­ 2 ­ 8 2 ­ ­ ­ 4 2 ­ ­ 4 1 ­ 10

13. SUTIL GER 28 6 ­ ­ ­ ­ 10 1 6 ­ ­ 2 ­ 1 ­ ­ 2

14. RICCIARDO AUS 19 ­ ­ 6 ­ 1 ­ ­ 4 ­ ­ 1 6 ­ ­ ­ 1

15. VERGNE FRA 13 ­ 1 ­ ­ ­ 4 8 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

16. GUTIERREZ MES 6 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 6 ­

17. MALDONADO VEN 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­

18. BOTTAS FIN 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

19. BIANCHI FRA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

20. PIC FRA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

21. VAN DER GARDE OLA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

22. CHILTON GB 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

COSTRUTTORI

1. RED BULL (campione) 470 23 43 12 31 22 33 37 18 31 27 35 40 25 25 43 25

2. MERCEDES 313 10 27 15 12 8 37 25 37 12 25 27 10 22 16 4 26

3. FERRARI 309 30 10 33 4 40 6 22 23 12 14 24 30 26 10 13 12

4. LOTUS 285 26 14 20 33 18 1 2 10 33 26 4 4 15 33 25 21

5. MCLAREN 93 2 2 10 9 6 8 ­ ­ 12 8 8 1 10 5 2 10

6. FORCE INDIA 68 10 ­ 4 12 6 12 7 8 ­ ­ 2 ­ 1 ­ ­ 6

7. SAUBER 45 ­ 4 1 ­ ­ ­ ­ 1 1 ­ ­ 10 2 12 14 ­

8. TORO ROSSO 32 ­ 1 6 ­ 1 4 8 4 ­ ­ 1 6 ­ ­ ­ 1

9. WILLIAMS 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­

10. MARUSSIA 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

11. CATERHAM 0 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

h10SebastianVettelStravince, legittimando ilquarto titolo con unaspettacolare rimonta dopo averscelto una strategia estrema. Siferma al 2° giro per sbarazzarsidelle gomme soffici, rientrando inpista 17°, e alla 20a tornataera già a caccia diWebber. Aggressivo,determinato,insaziabile,velocissimo. E allafine ha divertito ilpubblico con unaserie di giravolte sultraguardo EPA

Il primo dato indica le gommemontate al via. SN=softnuove; SU=soft usate;MN=medie nuove; MU=medieusate. NC=non classificato.Tra parentesi i giri dellesoste. L’ultimo dato, per ognipilota, indica il numerocomplessivo di cambigomme.

Vettel SU MN (2) MN (31) 2;Rosberg SU MN (7) MN (27) 2;Grosjean SN MN (13) 1; MassaSU MN (8) MN (30) 2; PerezMU SN (28) MN (33) 2;Hamilton SU MN (8) MN (30)2; Raikkonen SU MN (7) MN(58) 2; Di Resta SN MN (1) MN(30) 2; Sutil MN SU (41) 1;Ricciardo MN SN (33) MN(38) 2; Alonso MU MN (2) SN(30) MU (36) 3; MaldonadoSN MN (8) MN (38) 2; VergneSN MN (1) MN (26) 2; ButtonMU SN (6) MN (12) MU (32) 3;Gutierrez MN MN (26) SN (47)2; Bottas MN MN (31) SN (49)2; Chilton MN MN (29) SN (52)2; Bianchi SN MN (5) MN (33)2; Hülkenberg: SU MN (5) MN(33) SU (53) 3; Webber MUSN (28) MN (32) 2 NC; Pic SNMN (1) MN (16) 2 NC; Van derGarde SN 0 NC.

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33

FORMULA 1 GP INDIA

Abu Dhabi 2010: unoSebastian Vettel regala il primotitolo alla Red Bull e diventa ilpiù giovane iridato di sempre AFP

Giappone 2011: dueGli basta finire terzo a Suzukaper centrare il bis iridato con 4gran premi d’anticipo EPA

Brasile 2012: treÈ in testacoda al 1o giro. Dopo unafuriosa rimonta Seb chiude 6o:basta per battere Alonso (2°) AFP

India 2013: quattroTrionfa davanti a Rosberg eGrosjean: titolo in cassafortecon 3 gare d’anticipo COLOMBO

Certo, è il nuovo Kaiserspegne con la stessa tattica levelleità di Hamilton. In parti­colare in Germania il succes­so ha un sapore particolareperché mai prima di que­st’anno era riuscito ad aggiu­dicarsi la gara di casa.

Costanza Ma i Mondiali sivincono pure con la costan­za: all’inizio dell’anno la RedBull soffre più di Lotus e Fer­rari mescole e nuove costru­zioni della Pirelli, così Vettelsa che a volte deve acconten­tarsi come a Shanghai (4°) ,quando i suoi sbagliano pa­lesemente la strategia, o aMonaco (2°), dove superareRosberg è impossibile o inUngheria dove è costretto ainchinarsi a un superbo Ha­

milton e a un più veloceRaikkonen. L’unico buco ne­ro della stagione è Silversto­ne: nella gara incubo per laPirelli, domina sino al 41° gi­ro quando il cambio lo ap­pieda. E’ solo un episodio.

Cavalcata Alla ripresa delMondiale dopo la pausa esti­va la Red Bull fa un nuovobalzo avanti: Seb diventa im­battibile. Anche su una pistatradizionalmente ostica co­me quella di Monza e infilacinque vittorie consecutive:Spa, Monza, Singapore, laCorea, Suzuka. In India Seb asoli 26 anni pareggia Fangioe Schumi, unici a vincere 4 ti­toli di fila. «E pensare che laprima volta che guidai unaF.1 — dice ora Seb — me lafeci addosso, pensando chefosse cosa per uomini veri.Non per me».

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« I buuu? Spero diriceverne ancoratanti perchévuol dire che stolavorando bene

SEBASTIAN VETTELDOPO IL TRIONFO A MONZA

Cattiveria e costanzacosì ha calato il pokerIn questa stagione ha fatto a ruotate con Webber e bruciatoal via Rosberg e Hamilton. Raggiungendo Schumi e Fangio

36Le vittorieUna nel 2008 (Toro Rosso); 4nel ‘09, 5 nel ‘10, 11 nel ‘11, 5nel ‘12, 10 nel 2013 (Red Bull)

43Le pole in carrieraSette quelle 2013: Australia,Malesia, Canada, Italia,Singapore, Corea e India

117I GP disputatiUno su Bmw (2007), 25 suToro Rosso (2007­08) e 91su Red Bull (2009­13)

26Anni e 116 giorniMai nessuno ha vinto 4 titolicosì giovane: Schumi nel 2001,ad esempio, ne aveva 32

4Titoli di fila

come Fangioe Schumi

Solo due precedentiprima di Seb

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA (India)

Il Professore ha la vistalunga. Fine novembre 2010,Corsa dei Campioni, al Pro­fessore chiedono: «Vettel riu­scirà a raggiungerla? A vin­cere 4 Mondiali?». Domandapertinente, perché il tedescodella Red Bull al termine diun rocambolesco GP AbuDhabi è riuscito a rovesciareil pronostico, vincendo garae titolo. Tempo ne ha in ab­bondanza perché a 23 anni e134 giorni è il più giovanecampione di sempre. «Credodi sì — replica Alain Prost —,perché è un pilota ecceziona­le e ora che ha un titolo in ta­sca potrà approcciare le cor­se in modo più maturo».

Era Non si sbagliava. Per­ché da allora il tedesco, so­stenuto dal lavoro del clanNewey, è maturato, ha presoconfidenza nelle proprie ca­pacità e in soli tre anni habattezzato una nuova era,come era stato negli anniDuemila per l’amico e idoloMichael Schumacher. Se adogni Mondiale si deve asso­ciare un aggettivo a questo diSeb aggiungeremmo «catti­vo». Alla seconda gara delcampionato mette subito inchiaro i rapporti all’internodella scuderia, spegnendoqualsiasi dubbio sulla pro­pria sazietà da successo: do­po un avvio in Australia unpo’ stentato, dove fatica a atenere il passo di Raikkonen(Lotus)e Alonso (Ferrari), aSepang attacca senza com­plimenti Mark Webber,strappandogli una vittoriameritata dopo una serie disportellate che sconcertanopure Chris Horner: «That’ssilly, come on!», è stupido,dai, grida via radio. I rappor­ti con Webber si spezzano co­sì come va in frantumi l’im­magine di Vettel ragazzino.Seb è ormai un vero duro alpunto di fare spallucce ai fi­schi (stupidi) di Monza e Sin­gapore: «I buuu? Spero diriceverne ancora tantiperché vuol dire che stofacendo bene il mio la­voro».

Aggressività MaVettel è cattivo anchecon altri rivali: co­

struisce il secondo successostagionale in Bahrain in trecurve, sbarazzandosi di NicoRosberg, che sa essere piùlento sulla distanza con unaMercedes che ancora di­strugge le gomme. Idem alNürburgring e a Spa dove

1.376I punti conquistatiIn questa classifica insegueFernando Alonso (1.571) eMichael Schumacher (1.566)

34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35

FORMULA 1 GP INDIA

Alonso a Seb: «Ci vediamo nel 2014»Lo spagnolo: «Senza incidente ero da podio». Massa (4°): «Strategia giusta, peccato il finale»

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA

Un contatto nelle conci­tate fase iniziali della corsa:era questo il vero rischio checorreva Fernando Alonso, sce­gliendo di qualificarsi con legomme medie e di conseguen­za sacrificando qualche posi­zione sullo schieramento. Epuntualmente il peggio si è ve­rificato, peraltro senza che lospagnolo abbia commesso er­rori: nella lotta ravvicinatacon Raikkonen, Webber haperso per un attimo il poste­riore della Red Bull, che, sco­dando, ha colpito l’ala ante­riore della Ferrari, danneg­giando il flap sinistro. Stop al3° giro e fine delle ambizioni.Così, nel giorno del trionfo diVettel, Alonso non ha raccoltonemmeno un punto (non ac­cadeva, salvo ritiri, da Silver­stone 2010). E il quarto postodi Massa non è bastato per evi­tare il sorpasso della Merce­des nella classifica costruttori.

Dubbi Sorge un dubbio: vi­sto il buon passo di Felipe, nonera meglio evitare di compli­carsi la vita? «Senza l’inciden­te — la replica di Domenicali— Fernando avrebbe potutoessere da podio». Anche Fer­nando non recrimina: «Lastrategia era giusta, perchétanti si sono fermati nei primigiri avvantaggiando Webber ePerez e io sarei stato lì, per cuiimmagino che il podio sareb­be stato alla portata». E invece

a Fernando non è riuscita nep­pure la rimonta, dopo aver so­stituto l’ala. «Lo sterzo era du­ro nelle curve a destra e, aven­do scelto tanto carico, erava­mo lenti in rettifilo, questo èstato un problema per i sor­passi». Così è toccato a Massasalvare la domenica ferrarista.«Prima del via ero preoccupa­to perché Alonso aveva battu­to un’altra strada, invece lastrategia ha funzionato, legomme soffici mi hanno ga­rantito un buon ritmo. Mispiace solo aver perso la posi­zione su Rosberg al pit e nonessere riuscito a lottare conGrosjean, che con gomme piùvecchie andava come me. Pec­

cato perché la partenza erastata perfetta», spiega il brasi­liano. «Forse potevamo fer­marlo un giro prima per cerca­re di fare qualcosa con Gro­sjean — ammette Domenicali—. Peccato per i punti persicon Fernando, altrimenti sa­remmo ancora davanti allaMercedes. Ma il 2° posto restaalla nostra portata».

Complimenti Il capo dellaGes è stato tra i primi a con­gratularsi con Vettel: «Titolomeritato». E altrettanto ha fat­to Alonso: «Ha disputato unaseconda parte di stagione stra­ordinaria, gli faccio i mieicomplimenti ma spero il pros­

SA seccoFernando

Alonso, 32, nonha raccolto

punti: l’ultimavolta, ritiri a

parte, erasuccessonel 2010

COLOMBO

Il trionfo iridato di Vettel è stata fra le scenepiù emozionanti dell’anno. Con i «burnout»sul rettilineo, dopo la vittoria, Seb hainfiammato il pubblico della tribuna centraledel Buddh Circuit, l’unica che non fosse vuota.Un gesto insolito, per l’ambiente compassatodella F.1 e anche per il tedesco. Finale degno diuna stagione speciale. Perché Vettel non soloha dominato le ultime sei gare con una RedBull inarrivabile, ma ha avuto un rendimentosuper anche all’inizio, quando la vettura nonera ancora al top. In India è stato bravo arimontare subito, dopo il cambio gomme giàal secondo giro. Non so seWebber ci sarebberiuscito. Fantastica, per noi della Lotus, la garadi Grosjean, che alla fine ha superatoRaikkonen e respinto Massa con pneumaticiusurati. Che scoperta l’India. Il traffico èpazzesco, le vie di Delhi sono piene di buche epercorse da trattori, si gira in tre sul motorinosenza casco, nessuno rispetta i semafori(quando ci sono...) e in autostrada c’è gentecontromano e animali che attraversano. Però èstato divertente viaggiare con l’autista locale,un matto che continuava a suonare il clacsone che con noi ha scoperto l’ebbrezza dellavelocità spingendosi... a 110 all’ora. Sì, perchéqui la stranezza è che tutti vanno piano. Lamaggior parte delle persone è molto povera,ma sono gentilissimi e hanno una grandedignità. Nessuno mi ha chiesto l’elemosina. LaF.1 sembra veramente troppo lontana dal loroamato cricket e da questo mondo.

*campione GP2 2012 e terzo pilota Lotus

DI DAVIDE VALSECCHI*

Riservaspeciale

Sgommate a festae il traffico di Delhi

simo anno di rendergli la vitapiù dura. Ma è chiaro che dob­biamo fare un lavoro miglio­re». Massa aggiunge: «Vettel èun pilota fantastico, allo stes­so livello di Schumi e Senna».Fernando non fa valutazioni,ma dice: «Io classifiche non nefaccio e non pretendo di piace­re a tutti. Devo solo acconten­tare il team che mi paga. E inquelli dove sono stato non cisono dubbi sulla mia profes­sionalità. Tanto che mi hannorivoluto alla Renault e oggianche la McLaren dice che sa­rebbe felice di rivedermi là. Econ la Ferrari possiamo addi­rittura estendere il contratto».

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36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

Giochi apertiLorenzo vince, Mondiale in bilico

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLAMOTEGI (Giappone)

Comunque vada a finire, ègiusto così. Che il Mondiale piùbello degli ultimi 20 anni finiscaall’ultimo atto, tra due settima­ne a Valencia, davanti ad unpubblico (immaginiamo ocea­nico) che comunque celebreràtre campioni di casa. Marc Mar­quez contro Jorge Lorenzo, se­parati da 13 punti, che sonoun’enormità, ma ai quali si ag­grappa il maiorchino per cerca­

re di ribaltare una situazioneche solo due gare fa era dispera­ta: ­43 punti, una formalità peril Prescelto portare a casa il tito­lo da debuttante, come soltantoKenny Roberts ha saputo farenel 1978.

Sintomi Cosa sarebbe potu­to succedere in gara si potevaintuire sulla linea di partenza.Dopo la vigilia travagliata, colvenerdì di stop per il proble­ma degli elicotteri, le provecompresse e con la pioggia,soprattutto dopo l’ennesima

caduta mattutina di Marc, vo­lato velocissimo e rialzatosicon tante botte alla spalla de­stra e al collo, l’attesa del se­maforo era lo specchio di duemondi opposti. Lorenzo can­ticchiava con le cuffiette nelleorecchie mentre facevastretching davanti alla suaYamaha, Marquez era vitreosulla Honda, facendo smorfiemai viste, mentre addiritturail suo capomeccanico (quelloche ha sbagliato i conti in Au­stralia prima della squalifica)scappava al bagno a fare pipì.La pista doveva dare un altroresponso. Le frenate forti e leaccelerazioni da fermo dove­vano favorire la Honda, inve­ce Lorenzo ha fatto un capola­voro. Di azzardo prima, mon­tando al buio la gomma poste­riore morbida, contro la duradi tutti gli altri, e andando infuga. Ma Marquez non è pilo­ta che si spaventa per qualchebotta al mattino o per essereal debutto su una pista con so­lo 2 ore di prove. Lo ha brac­cato fino a oltre metà gara (gi­ro 17, dopo aver fatto il recorddella corsa), quando Jorge hadato lo strappo decisivo. E poiil ragazzino non doveva ri­schiare per arrivare all’ultima

gara col vantaggio del prono­stico.

Ricordi È dal 2006 che ilcampionato non si chiude al­l’ultima gara. Anche allorauna Honda contro unaYamaha: con questa moto Va­lentino Rossi in vantaggio di 8punti, con l’ala dorata NickyHayden. Per chi non lo ricor­da, vinse l’americano dopouna gara rocambolesca, cen­trando il campionato con 5punti di vantaggio: in totalefa… 13, proprio come quei

punti che oggi separa­no i due spagnoli. Peròla situazione è diver­sa. A Marc, con Jorgevincitore, basta il 4°posto e tutte le volteche ha finito, è an­dato sul podio. Inpiù non è pensa­bile che qualcu­na delle altre 3Honda in pistaandrà a rovinare la festadel campioncino. Difficil­mente Lorenzo può aspettarsiun aiuto da Valentino, che glistava guardando le spalle sal­vo fare lo stesso errore al 2o eal 3o giro, nella frenata piùbrusca. L’unica variabile puòessere l’eventuale caos tempo.Ma in ogni caso Lorenzo nonavrà nulla da rimproverarsi.Ieri si aspettava protagonistaDani Pedrosa, ma lo spagnolo,con problemi di gomma poste­riore, non è mai stato dellapartita. Come detto Valentinoha giocato solo 2 giri, poi è fi­nito 11° per rimontare fino al6° posto. È andata male, all’ul­timo giro ad Andrea Doviziosoche ha fatto un errore alla stac­catona, perdendo il 9° posto afavore del compagno Hayden.

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dHANNODETTO

SDani

Pedrosa«Oggi non è

stata la mia garamigliore. Facevo

fatica arimanere alle

spalle di Lorenzoe Marquez

soprattutto inuscita di curva»

SValentino

Rossi«Al 2o giro è

successo qualcosacon i freni e ho

allungato lastaccata. Al giro

dopo ho sbagliatoio. La frenata è il

nostro puntodebole»

SAndrea

Dovizioso«Dopo la buona

prova del mattinonon mi aspettavodi stare davanti,

ma speravo diandare più

veloce, invecenon ci sono

riuscito»

S200

successiJorge Lorenzo,26 anni, con il

trionfo diMotegi ha

regalato allaYamaha la 200a

vittoria nellaclasse regina

MILAGRO

Marquez secondo: ora ha 13 punti di vantaggio. Si decide tutto a Valencia

Lorenzo, Marquez e Pedrosa:il podio di Motegi è racchiusoin questo scatto MILAGRO

DA OGGI IN EDICOLA

Gli assi spagnolinel dvd Gazzetta

Da oggi in edicola, a10,99 euro, il dvd Gazzetta«Marquez e i grandi di Spagna».

MOTOMONDIALE GP GIAPPONE17a PROVA DEL CAMPIONATO 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37

Marc: «Ho provato ad attaccare, a prendere rischi,ma ho deciso che i 20 punti erano più importanti»

GIOVANNI ZAMAGNIMOTEGI

Sbalorditivo Jorge Lo­renzo, fantastico Marc Mar­quez: anche il GP del Giappo­ne ha esaltato i due fenomenispagnoli, una spanna sopra atutti gli altri. Difficile dire chimeriti di più il titolo: Lorenzosfrutta la Yamaha come nessunaltro; Marc, al debutto in Mo­toGP, supera qualsiasi avversi­tà. Due campioni straordinari,che hanno alzato così tanto illivello da far sparire gli altri pi­loti dalla lotta per la vittoria.Giusto che siano loro a giocarsiil titolo a Valencia, anche se i13 punti di vantaggio di Mar­quez rendono la rincorsa di Lo­renzo quasi disperata.

Imbattibile Peccato siano co­sì distanti: una sfida a Valenciada “tutto o niente” sarebbequalcosa di mai visto, o quasi,con Lorenzo in forma straordi­naria. «Credo che qui non sipotesse fare meglio, come di­mostra il risultato degli altripiloti Yamaha» gioisce Jorge.«Non so se sia stata la migliorgara della mia vita, è difficilericordare tutti i 51 successi cheho ottenuto. Sicuramente, pe­

rò, è stata una giornata specia­le, una delle più felici della miavita. Ma alla fine, ho guada­gnato solo cinque punti suMarquez» si rammarica Jorge,consapevole che quanto sta fa­cendo potrebbe non essere suf­ficiente per riconfermarsicampione.

Aiuto La conquista del titolonon dipende solo da lui, datoche a Marquez è sufficiente un

quarto posto: difficile che ci si­ano tre piloti che si possanomettere in mezzo tra i due av­versari. «Ci sono tanti elementiche ti fanno diventare campio­ne: io sto sfruttando un regaloche Marquez e la sua squadrami hanno fatto in Australia, mase lui dovesse conquistare il ti­tolo se lo sarebbe meritato,perché sta facendo una stagio­ne eccezionale», dice Jorge.

Grandissimo È così: quelloche sta costruendo il campionedella Honda è qualcosa di im­menso. «Venerdì non abbiamoprovato, sabato abbiamo gira­to solo sull’acqua e la gara si ècorsa con la pista asciutta: nonavendo mai provato qui la Mo­toGP non è stato facile» pun­tualizza Marquez, senza cerca­re scuse: anche in questo è fuo­ri dal comune. Così come èpiuttosto singolare la capacitàdi dimenticare un’altra bruttacaduta (la 15a della stagione)nel warm up. «In gara, però,mi sentivo meglio, ero più amio agio con la moto: ho pro­vato ad attaccare, a tenere ilritmo, ma dopo aver preso deirischi, ho deciso che i 20 puntierano più importanti della vit­toria. Qui Lorenzo era più for­te, ho ottenuto il massimo ri­sultato possibile» è la sua ana­lisi . L’errore commesso in Au­stralia pesa, ma Marquez ha lasituazione sotto controllo.«Dovrò fare come sempre, sen­za pensare a Lorenzo: non di­mentichiamo che io sono undebuttante, il mio obiettivoquest’anno non era vincere ilMondiale». Perderlo a questopunto, però, sarebbe davverodevastante.

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MARC MARQUEZPILOTA HONDA

« Sono undebuttante:il mio obiettivonon era vincereil titolo

TRIONFO ANDRÀ IN MOTOGP

IncontentabileEspargaro: garae titolo Moto2

Pol Espargaro, 22, festeggia il titolo iridato Moto2 MILAGRO

MOTEGI

Probabilmente ha ragione Cal Crutchlowquando dice che «Espargaro non è Marquez»,stizzito per la scelta della Yamaha che gli ha pre­ferito lo spagnolo per il 2014. Ma di Marquez cen’è uno ed Espargaro è un ottimo pilota, un de­gno campione del mondo. Un titolo conquistatoa 22 anni, dopo 121 GP e 15 vittorie, ampiamen­te preannunciato ma arrivato al termine di unastagione più complicata del previsto. Dopo averlottato, spesso alla pari contro Marquez per tut­ta la scorsa stagione, sembrava che quest’annoEspargaro non dovesse avere avversari. Ma do­po aver iniziato con pole e vittoria in Qatar, eccogli imprevisti: caduta ad Austin e Le Mans, unquarto posto al Mugello. «Ero a 47 punti da Red­ding, ma non ho mai pensato di perdere il titolo.Poi sono arrivate due vittorie consecutive, quin­di altre difficoltà, ma da Misano in poi sono sem­pre salito sul podio, con tre successi negli ultimicinque GP». Per tutto questo il titolo iridato,conquistato grazie a un grande talento, a un’ot­tima squadra, ma anche alle cadute di Redding,che in Australia si è fratturato un polso. «L’unicorammarico che ho è non averlo battuto in pista»dice sincero. Adesso se ne può andare in Moto­GP e pensare alla Yamaha M1 del team Tech3.

g.z.

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MOTO3 FENATI DA 26° A 5°, ANTONELLI 9°

Alex Marquez, primo urrahPer il titolo tre in soli 5 punti

MOTEGI — (dal.agr.) In Moto3 a Motegi èarrivata la prima vittoria di Alex Marquez, fratellino17enne di Marc, davanti a Maverick Viñales, che asua volta si è rilanciato nel Mondiale complici glizeri di Luis Salom e Alex Rins. Il leader è statotravolto da Isaac Viñales (1 punto sulla licenza perlui) al 1° giro. Rins è invece scivolato mentre era 3°e aveva il Mondiale in pugno. Ora i tre sono divisida 5 punti a un GP dal termine. Tra gli italiani dasegnalare il 5° posto, da 26°, di Romano Fenati, cheha approfit­ tato del volo di Alexis Masbouinnescato da Jack Miller (1 punto pure per lui), e il9° di Niccolò Antonelli.

4L’ALBOD’ORO

S250

1949 Ruffo (Ita);1950 Ambrosini(Ita); 1951 Ruffo

(Ita); 1952Lorenzetti (Ita);1953­54 Haas

(Ger.O); 1955Muller (Ger.O);

1956 Ubbiali(Ita); 1957

Sandford (GB);1958 Provini

(Ita); 1959­60Ubbiali (Ita); 1961

Hailwood (GB);1962­63

Redman (Rho);1964­65 Read(GB); 1966­67Hailwood (GB);

1968 Read (GB);1969 Carruthers

(Aus); 1970Gould (GB); 1971Read (GB); 1972

Saarinen (Fin);1973 Braun

(Ger.O); 1974­76Villa (Ita); 1977

Lega (Ita); 1978­79 Ballington

(S.Af); 1980­81Mang (Ger.O);

1982 Tournadre(Fra); 1983

Lavado (Ven);1984 Sarron

(Fra); 1985Spencer (Usa);

1986 Lavado(Ven); 1987 Mang(Ger.O); 1988­89

S.Pons (Spa);1990 Kocinski

(Usa); 1991­92Cadalora (Ita);1993 Harada

(Gia); 1994­97Biaggi (Ita); 1998

Capirossi (Ita);1999 V.Rossi

(Ita); 2000Jacque (Fra);

2001 Kato (Gia);2002 Melandri

(Ita); 2003Poggiali (Rsm);

2004­05Pedrosa (Spa);

2006­07Lorenzo (Spa);

2008 Simoncelli(Ita); 2009

H.Aoyama (Gia)

SMoto2

2010 Elias (Spa);2011 Bradl (Ger);2012 M.Marquez

(Spa); 2013P.Espargaro (Spa)

Marc Marquez, 20anni, tenta di passareLorenzo sul tracciato

di Motegi MILAGRO

MOTOMONDIALE GP GIAPPONE17a PROVA DEL CAMPIONATO 2013

Jorge: «Giorno feliceHo fatto il massimo»

Jorge Lorenzo, 26 anni: per luiin questa stagione sette vittoriee quattro pole position MILAGRO

38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39

MOTOMONDIALE GP GIAPPONE

QATAR*1. LORENZOAMERICHE1. M.MARQUEZSPAGNA1. PEDROSA

FRANCIA1. PEDROSAITALIA1. LORENZOCATALOGNA1. LORENZO

OLANDA1. V.ROSSIGERMANIA1. M.MARQUEZSTATI UNITI**1. M.MARQUEZ

INDIANAPOLIS1. M.MARQUEZREPUBBLICACECA1. M.MARQUEZG. BRETAGNA

1. LORENZOSAN MARINO1. LORENZOARAGON1. M.MARQUEZMALESIA

1. PEDROSAAUSTRALIA1. LORENZOGIAPPONE1. LORENZO10 NOVEMBRE

COMUNITÀVALENCIANA

* IN NOTTURNA** SOLOMOTOGP

Calendario: tra due settimane c’è Valencia GP COMUNITÀVALENCIANAVALENCIA

Rettilineo più lungo:876 m

Curvea sinistra: 9

Curvea destra: 5

4.005 m

Lunghezzacircuito:

Valentino non gestisce i freniRossi in difficoltà: peccato, poteva arrivare... 4°. Pedrosa scompare, Crutchlow controfigura

le pagelle DI FILIPPO FALSAPERLA

Mix di cattiveria e precisioneSbanca pure casa Honda

9M.MarquezLa classe non sidiscute. In più hagestito una situazionedifficile, con pocheprove e una cadutanel warm up LAPRESSE

7PedrosaHa avuto problemidi gomme, ma lasensazione è chequando il gioco si faduro lui spariscadalla scena LAPRESSE

GLI ALTRI Edwards 8 Continua a stare tra i grandi. A.Espargaro 7 Voto alla freddezza e alla plasticità del voloquando si è trovato senza freni. B.Smith 6 Aveva un’occasione (5°), ha fatto il gambero (8°). Hayden 6 Lottatore.De Puniet 6 Minimo sindacale. Dovizioso 5 Sbaglia alla fine. Nakasuga 5 L’anno scorso a Valencia era sul podio,stavolta in casa… Iannone 5 Errore all’inizio, poi deve recuperare. Hernandez 5 Ha un dito rotto, ma è indietro.Barbera 5 Fuori dai punti. Aoyama 5 Niente di positivo da segnalare. Petrucci 4 In difficoltà. M.Laverty 4 Nonmigliora. Corti 4 Un errore da evitare. Cudlin 4 Si piglia pure 1 punto sulla licenza per aver ostacolato Lorenzo.Staring 4 Ultimo. Pesek 4 Alla squadra, per un errore di elettronica. Scassa s.v. Rompe subito una pedana.

8BautistaVince la guerra deglialtri e forse, senza lacaduta del mattino,all’inizio avrebbepotuto combattere coni magnifici 3 CIAM­CAST

6V.RossiSu questa pista i frenisono un problema,ma lui non è riuscito agestirli. Peccato,perché potevaarrivare… quarto ANSA

8BradlHa perso conBautista, ma bisognaricordare che avevasaltato le ultime duegare per l’infortunioalla caviglia EPA

4CrutchlowPer una ragione oper l’altra sembra lacontrofigura del belpilota visto all’iniziodella stagioneAFP

h10Jorge LorenzoIl copione l’abbiamo vistotantissime volte quest’anno:prove di fuga, poi recuperodelle Hrc e sconfittadeprimente. Invece Jorgesulla pista che non t’aspetti (èdi proprietà della Honda...) faun’impresa degna di uncampione del mondo. Unagara perfetta, con unacattiveria che ha stroncatoperfino il giovane fenomenoMarquez. Un concentrato diaggressività e precisione.

MotoGP

Moto2 Moto3

GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. P. ESPARGARO SPA Kalex 15 giri in 28'15"162media 152,9 km/h

2. KALLIO FIN Kalex a 1"344

3. LUTHI SVI Suter a 3"379

4. SIMEON BEL Kalex a 8"420

5. SIMON SPA Kalex a 10"315

6. TEROL SPA Suter a 11"364

7. DE ANGELIS RSM Speed Up a 12"718

8. AEGERTER SVI Suter a 15"609

9. NAKAGAMI GIA Kalex a 18"414

10. PASINI ITA Speed Up a 20"679

11. WEST AUS Speed Up a 30"759

12. SCHROTTER GER Kalex a 31"134

13. PONS SPA Kalex a 31"335

14. G.REA GB Speed Up a 31"505

15. CORTESE GER Kalex a 31"801

16. NOZANE (GIA/Tsr) a 41”840; 17. CARDUS (SPA/Speed Up) a 46”192;

18. MORBIDELLI (ITA/Suter) a 51”771

GIRO PIÙ VELOCE: il 9° di P.ESPARGARO in 1’52”028, media 154,2 km/h

MONDIALEPILOTA MOTO PUNTI

1. P.ESPARGARO (camp.) Kalex 265

2. REDDING Kalex 224

3. RABAT Kalex 204

4. KALLIO Kalex 185

5. AEGERTER Suter 151

6. LUTHI Suter 146

7. NAKAGAMI Kalex 145

8. TEROL Suter 125

9. ZARCO Suter 123

10. TORRES Suter 106

11. CORSI Speed Up 92

12. SIMEON Kalex 84

13. SIMON Kalex 74

14. DE ANGELIS Speed Up 66

16. PASINI Speed Up 48

COSTRUTTORE PUNTI

1. KALEX (campione) 381

2. SUTER 272

3. SPEED UP 136

MONDIALEPILOTA MOTO PUNTI

1. L. SALOM Ktm 300

2. M.VIÑALES Ktm 298

3. RINS Ktm 295

4. A.MARQUEZ Ktm 200

5. FOLGER Kalex­Ktm 163

6. OLIVEIRA Mahindra 144

7. MILLER Ftr­Honda 110

8. MASBOU Ftr­Honda 84

9. VAZQUEZ Mahindra 71

10. KORNFEIL Kalex­Ktm 68

11. FENATI Ftr­Honda 68

12. KHAIRUDDIN Ktm 65

13. BINDER Mahindra 62

16. ANTONELLI Ftr­Honda 47

25. TONUCCI Ftr­Honda 6

27. FERRARI Ftr­Honda 1

COSTRUTTORE PUNTI

1. KTM (campione) 400

2. KALEX­KTM 171

3. MAHINDRA 162

GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. A. MARQUEZ SPA Ktm 20 giri in 39'45"953media 144,8 km/h

2. M.VIÑALES SPA Ktm a 0"027

3. FOLGER GER Kalex­Ktm a 7"750

4. OLIVEIRA POR Mahindra a 15"889

5. FENATI ITA Ftr­Honda a 18"323

6. MILLER AUS Ftr­Honda a 18"432

7. MCPHEE GB Ftr­Honda a 18"439

8. AJO FIN Ktm a 25"608

9. ANTONELLI ITA Ftr­Honda a 25"950

10. BINDER S.AF Mahindra a 32"933

11. KORNFEIL R.CEC Kalex­Ktm a 33"067

12. LOI BEL Kalex­Ktm a 33"231

13. OETTL GER Kalex­Ktm a 33"668

14. TECHER FRA Tsr­Honda a 39"006

15. WATANABE GIA Ftr­Honda a 39"259

16. SISSIS (AUS/Ktm) a 42”159; 17. BALDASSARRI (ITA/Ftr­

Honda) a 42”670; 20. BAGNAIA (ITA/Ftr­Honda) a 47”394

GIRO PIÙ VELOCE: l’11° di A.MARQUEZ in 1’58”380, media 146,0 km/h

GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. LORENZO SPA Yamaha 24 giri in 42'34"291media 162,3 km/h

2. M.MARQUEZ SPA Honda a 3"188

3. PEDROSA SPA Honda a 4"592

4. BAUTISTA SPA Honda a 19"755

5. BRADL GER Honda a 22"810

6. V.ROSSI ITA Yamaha a 24"637

7. CRUTCHLOW GB Yamaha a 27"496

8. B.SMITH GB Yamaha a 30"969

9. HAYDEN USA Ducati a 37"010

10. DOVIZIOSO ITA Ducati a 42"944

11. NAKASUGA GIA Yamaha a 53"345

12. EDWARDS USA Ftr­Kawasaki a 1'03"213

13. DE PUNIET FRA Art a 1'06"840

14. IANNONE ITA Ducati a 1'08"218

15. HERNANDEZ COL Ducati a 1'18"240

16. BARBERA SPA Ftr a 1'19"108

17. AOYAMA GIA Ftr a 1'21"174

18. PETRUCCI ITA Ioda­Suter a 1'30"546

19. M.LAVERTY GB Art a 2'23"358

20. CORTI ITA Ftr­Kawasaki a 1 giro

21. CUDLIN AUS Pbm a 1 giro

22. STARING AUS Ftr­Honda a 1 giro

RITIRATI: al 2° giro PESEK (R.CEC/Ioda­Suter) e SCASSA(ITA/Art); al 13° giro A.ESPARGARO (SPA/Art)

GIRO PIÙ VELOCE: il 16° di LORENZO in 1’45”736, media 163,4 km/h

GENERALEPILOTI

POS. NOME NAZ PUNTI QAT AME SPA FRA ITA CAT OLA GER USA INDY R.CEC GB RSM ARA MAL AUS GIA1. M.MARQUEZ SPA 318 16 25 20 16 ­ 16 20 25 25 25 25 20 20 25 20 ­ 202. LORENZO SPA 305 25 16 16 9 25 25 11 ­ 10 16 16 25 25 20 16 25 253. PEDROSA SPA 280 13 20 25 25 20 20 13 ­ 11 20 20 16 16 ­ 25 20 164. V.ROSSI ITA 224 20 10 13 4 ­ 13 25 16 16 13 13 13 13 16 13 16 105. CRUTCHLOW GB 188 11 13 11 20 16 ­ 16 20 9 11 ­ 9 10 10 10 13 96. BAUTISTA SPA 160 10 8 10 10 ­ ­ 9 11 13 10 11 11 9 13 11 11 137. BRADL GER 146 ­ 11 ­ 6 13 11 10 13 20 9 10 10 11 11 ­ ­ 118. DOVIZIOSO ITA 133 9 9 8 13 11 9 6 9 7 6 9 ­ 8 8 8 7 69. HAYDEN USA 118 8 7 9 11 10 ­ 5 7 8 7 8 8 7 7 ­ 9 710. B.SMITH GB 107 ­ 4 6 7 7 10 7 10 ­ 8 ­ 7 5 9 9 10 811. A.ESPARGARO SPA 88 5 5 7 3 8 8 8 8 ­ 4 6 6 3 5 7 5 ­12. IANNONE ITA 57 7 6 ­ 5 3 ­ 3 ­ ­ 5 7 5 ­ 6 ­ 8 213. PIRRO ITA 50 ­ ­ 5 8 9 6 2 6 ­ ­ 4 4 6 ­ ­ ­ ­14. EDWARDS USA 40 ­ ­ 1 ­ 2 7 ­ 3 4 3 5 2 4 ­ 1 4 415. DE PUNIET FRA 36 4 2 ­ ­ 5 ­ 4 4 ­ ­ 1 ­ ­ 3 4 6 316. BARBERA SPA 31 3 ­ 4 ­ 6 ­ ­ 5 6 ­ ­ 3 ­ ­ 2 2 ­17. PETRUCCI ITA 24 ­ ­ 2 2 4 5 ­ 2 3 ­ 3 1 1 ­ ­ 1 ­18. HERNANDEZ COL 21 2 1 ­ ­ ­ 3 ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ 4 6 3 119. AOYAMA GIA 13 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 1 2 ­ 2 2 5 ­ ­20. CORTI ITA 11 ­ ­ ­ ­ ­ 4 ­ 1 ­ 2 ­ ­ ­ 1 3 ­ ­21. SPIES USA 9 6 3 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­22. NAKASUGA GIA 5 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 523. DE ANGELIS RSM 5 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ 5 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­24. ABRAHAM R.CEC 5 ­ ­ ­ 1 1 ­ 1 ­ 2 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­25. M.LAVERTY GB 3 ­ ­ 3 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­26. STARING AUS 2 ­ ­ ­ ­ ­ 2 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­27. DEL AMOR SPA 1 ­ ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­COSTRUTTORI1. HONDA 369 16 25 25 25 20 20 20 25 25 25 25 20 20 13 25 20 202. YAMAHA 356 25 16 16 20 25 25 25 20 16 16 16 25 25 20 16 25 253. DUCATI 147 9 9 9 13 11 9 6 9 8 7 9 8 8 8 8 9 7

TRA 500 E MOTOGP

Yamaharaggiungequota 200vittorie

GIOVANNI CORTINOVIS

Jorge Lorenzo ha regala­to alla Yamaha la 200ª vittorianella classe regina, traguardofinora raggiunto solo dallaHonda, che tra 500 e MotoGPvanta 248 successi. Ad aprirela serie Yamaha fu il britanni­co Charles Mortimer, che alGP Spagna 1972 approfittòdell’assenza di Giacomo Ago­stini, già campione. Fu proprioAgo a regalare nel 1974 allacasa dei tre diapason il suo pri­mo Mondiale in 500: ci riuscìnel 1975 vincendo 4 GP a cui sisommano i 2 del 1974. Per Lo­renzo questo è il 30° trionfo inMotoGP con la Yamaha. Me­glio ha fatto solo ValentinoRossi che dal 2004 al 2010, piùquest’anno ad Assen, ha tota­lizzato 47 vittorie. Sempre adAssen, ma nel 2007, il pesareseregalò alla casa di Iwata il 150°successo nella classe regina.Alle spalle di Rossi e Lorenzosolo altri 3 piloti sono arrivatiin doppia cifra in 500 con laYamaha: 26 vittorie per EddieLawson, 24 per Wayne Raineye 22 per Kenny Roberts.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Al 1° giro della Moto2Tito Rabat è caduto, èrimasto in mezzo alla pistaed è stato investito da ScottRedding che, già infortunatoal polso sinistro, si è fattomale al gomito destro. Giùpure Alex Mariñelarena: perlui trauma cranico. Nessunodei tre è ripartito IPP DA TV

chebotto!

Paura Reddingtravolge Rabat

Quello che ilmaiorchino ha fattonegli ultimi otto giorniè da cineteca:addirittura 30 puntirecuperati a Marc.Fantastico.Così ha conquistatola possibilità digiocarsi la coronanell’ultima gara a Valencia,tra due settimane, anche seha poche possibilità di farcela(dovrebbe vincere e sperareche Marquez chiuda dalquinto posto in giù).Ma è un onore che il suocampionato impressionantemeritava LAPRESSE

TEST HONDA

Stoner gira a Sugo

Da oggi a mercoledì CaseyStoner sarà impegnato in un testHonda a Sugo (Gia). Stoner proveràsia la RCV 2014 sia la RCV1000R(Production Racer). A Sugo gireràanche la Suzuki, con De Puniet.

SUPERBIKE

Giugliano alla Ducati

(p.g.) Davide Giugliano, talen­to romano di 23 anni, correrà con laDucati ufficiale il Mondiale Super­bike 2014 a fianco del britannicoChaz Davies, 26, ex Bmw: annuncioa breve, debutto giovedì a Jerez.

RALLY

Kubica iridato Wrc2

Il neo iridato Sebastien Ogier(Volkswagen) ha vinto il Rally diSpagna, penultima tappa del Mon­diale, davanti a Latvala (Volkswa­gen) e Hirvonen (Citroën). LaVolkswagen si aggiudica il titolo co­struttori. Robert Kubica (Citroën),9° assoluto, è iridato Wrc2.

SUPERSTARS

Morbidelli tricolore

(a.s.) Grazie alla doppietta nelround finale di Franciacorta (Bs),Gianni Morbidelli (Audi) si è laureatocampione italiano Superstars.

Taccuino

40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

BASKET SERIE A: TERZA GIORNATA

Il Punto

DI LUCA CHIABOTTI

Il ritorno deicannonieriBene o male?Decidete voi, se il ritorno deirealizzatori è un dato positivoo se è soltanto l’ennesimosegno di un abbassamentodel livello della Serie A.Qualunque sia la scelta, ècomunque divertente: alvertice della classificamarcatori ci sono 5 giocatorioltre i 20 punti di media(Drake Diener, Hardy,Langford, Ragland, Rich) piùdue a 19.7. Nelle 5 stagioniprecedenti, solo James White,nel 2011, aveva chiuso ilcampionato oltre quota 20.Non solo: Diener ècapocannoniere a 26.7 dimedia, e dobbiamo tornare a10 anni fa, con Charlie Bell aLivorno, per trovare qualcosadi simile. Esageriamo:neppure Darryl Dawkins,uomo dei record da duepunti, tirava con l’85% comesta facendo oggi la guardiadi Sassari. Che attualmenteha cifre ben oltre il titolo dimvp: 15/17 da due, 14/22 datre, 8/8 ai liberi. Durerà?Impossibile, ma la lotta èentusiasmante, con KeithLangford decisivo nelsuccesso di Milano a Casertache lo incalza, come Dwightche gioca stasera con Siena.Delle gare della terzagiornata, interessante la terzavittoria consecutiva diMilano, coppa compresa, chemostra la solidità dellanuova EA7 (che venerdì saràmessa duramente alla provaa Madrid) ma anche, nellasconfitta, la potenzialità diCaserta squadra come Sassarie Bologna da ritmi alti. LaVirtus stasera può restarel’unica squadra imbattuta.Con 92 punti di media, èfinora la squadra che segnadi più. Inutile fare gliintellettuali, così il basket èpiù divertente.

CASERTA 77

MILANO 81

(22­14, 32­35; 54­60)

PASTA REGGIA CASERTA: Hannah 11 (1/4,

2/5), Roberts 17 (5/8, 2/5), Vitali 7 (1/2, 1/3),

Brooks 12 (3/8, 1/1), Moore 14 (6/11); Mor­

dente 7 (2/2, 1/4), Tommasini 4 (0/2, 1/3),

Scott 3 (1/3 da 3), Michelori 2 (1/2). N.e.:

Marziaioli, Marini, Salzillo. All.: Molin.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Jerrells 9

(4/5, 0/3), Langford 23 (4/9, 1/3), Gentile 9

(4/8, 0/3), Melli 5 (2/2, 0/2), Samuels 11

(5/9); Moss 5 (1/1, 1/2), Wallace 11 (1/2,

3/4), Haynes 8 (2/2, 1/4), Cerella. N.e.:

Toure, Merlati. All.: Banchi.

ARBITRI: Filippini, Quarta, Martolini.

NOTE ­ T.l. Cas 12/17, Mil 17/23. Rimb.: Cas 32

(Moore 14), Mil 36 (Moss 7). Ass.: Cas 10 (Han­

nah 4), Mil 10 (Langford, Moss 3). Progr.: 5’

14­8, 15’ 25­26, 25’ 42­46, 35’ 61­71. F. tec.:

Melli 15’28” (25­28), Vitali 23’26 (42­39), Rober­

ts 24’21” (77­64), panchina Caserta 29’42” (54­

56), Cerella 30’17” (54­63). F. antisp.: Melli 22’11”

(39­37), Tommasini 29’30” (54­53). Usc. 5 f.:

Wallace 36’50 (66­76), Mordente 39’58” (77­

79). Spettatori 4251, incasso di 41.549 euro.

AL PIANELLA BENE RAGLAND CON 21 PUNTI E 7 ASSIST E GENTILE CON 17

Cantù facile con PesaroDistorsione per Aradori

CANTÙ 93

PESARO 78

(29­19, 52­36; 77­59)CANTÙ: Ragland 21 (5/5, 3/5), Jenkins8 (3/4, 0/3), Aradori 14 (4/7, 2/3), Leu­nen 5 (1/2, 0/3), Cusin 10 (4/5); Abass 4(2/2, 0/1), Jones 2 (1/4), Uter 10 (4/5), Rullo2 (1/2, 0/1), Gentile 17 (3/6, 2/4). N.e.: Zu­gno, Cesana. All.: SacripantiPESARO: Pecile 14 (5/8, 0/3), Young 8(4/7, 0/1), Turner 18 (7/17, 1/5), Trasoli­ni 5 (1/5, 1/1), Anosike 22 (9/16, 0/1);Musso 11 (1/2, 2/6), Amici (0/4, 0/1), Hamil­ton (0/1 da tre). N.e.: Bartolucci, Terenzi.All. Dell’Agnello.ARBITRI: Vicino,Ranaudo,Sabetta.NOTE ­ T.l. Can 16/19, Pes 12/15. Rimb.:Can 38 (Cusin 9), Pes 38 (Anosike 16).Ass.: Can 21 (Ragland 7), Pes 10 (Turner5). Progr: 5’ 10­8, 15’ 39­29, 25’ 65­47, 35’81­73. Nessun uscito per 5 falli: Tecnico:

Anosike 21’13” (52­38), Rullo 30’15” (79­61). Antisportivo: Uter 11’30” (34­19).Spett. 3471 per 38.000 euro.

CANTÙ — Inizia con un successo il doppioimpegno casalingo campionato­Eurocupdi Cantù che fa sua una gara che solo nel­le battute iniziali (6­6 al 3’) ha provato a

stare in equilibrio «Lo hanno visto tutti —dichiarerà Sandro Dell’Agnello a fine gara— quanto Cantù ci sia stata superiore». Lasquadra di Sacripanti, dopo aver preso ilcontrollo del match, ha imposto il proprioritmo per il resto dell’incontro risponden­do con lucidità ai blandi tentativi di rientrodi Pesaro. I padroni di casa hanno rag­giunto il +20 (58­38) al 21’57”, grazie a unabuona circolazione di palla e alla perso­nalità di Joe Ragland (35 valutazione), cheha trovato ben poche difficoltà contro ipari ruolo avversari. La brutta notizia ar­riverà al 22’ (58­38) quando Pietro Ara­dori, ispiratore della prima fuga biancoblù(20­10 all’8’), dovrà abbandonare il terre­no di gioco per una distorsione alla cavi­glia che costringerà la guardia brescianaa saltare mercoledì sera la sfida per il pri­mo posto nel girone di Eurocup controOstenda, «nella partita fino a questo mo­mento più importante della stagione»,come dichiarerà Sacripanti. Buone noti­zie da un concreto Gentile (13 dei 17 punticomplessivi realizzati nel terzo quarto) edi un ritrovato Cusin (4 falli subiti) che,dopo la brutta caduta del 3’ che ha tenutoil pubblico di casa con il fiato sospeso haimposto la propria fisicità ad Anosike (29valutazione), il migliore tra i pesaresi.

Pietro Terraneo

SUPER IVANOV­THOMAS GOSS E BARON AVEVANO RIMONTATO DA ­13

Errore Taylor sulla sirenaAvellino ferma Roma

AVELLINO 84

ROMA 82

(15­19, 38­31; 57­48)SIDIGAS AVELLINO: Lakovic 3 (1/1, 0/3),Dean 11 (4/6, 1/4), Richardson 2 (0/2),Ivanov 20 (4/6, 1/2), Thomas 25 (9/12,1/1); Hayes 10 (2/5, 1/2), Spinelli 4 (1/1, 0/1),Cavaliero 9 (0/1, 3/5), Dragovic (0/1). N.e.:Biligha, Riccio, Morgillo. All.: VitucciACEA ROMA: Goss 18 (3/3, 4/7), Taylor12 (3/9, 1/5), Hosley 10 (3/7, 1/4), Igner­ski 16 (4/5, 2/4), Mbawke 8 (4/5); Baron14 (1/5, 3/4), Eziukwu (0/1), Moraschini 4(2/4, 0/1), D’Ercole, Righetti. N.e.: Reali, To­nolli.. All.: Dalmonte.ARBITRI: Borgioni, Morelli, Seghetti.

NOTE ­ T.l.: Ave 21/25, Rom 9/10. Rimb.:Ave 33 (Thomas e Ivanov 11), Rom 28 (Goss5); Ass.: Ave 13 (Dean e Spinelli 3), Rom 10(Taylor 5). Progr.: 5’ 5­13, 15’ 23­25, 25’ 46­40, 35’ (71­62). Falli antisportivi: Taylor

19’59” (36­31), Ivanov 39’53’’ (84­81). Fallitecnici: panchina Avellino 11’19’’ (20­19),Mbawke 25’34’’ (46­42). Spett.: 2564 per32.000 euro.

AVELLINO — Col cuore in gola fino in fondoAvellino batte Roma infliggendole la primasconfitta del torneo che gli nega il primato

solitario. E’ stata una gara palpitante conRoma indomabile, sotto di 12 punti al 35’, ecapace di riaprire la partita grazie alle tripledi Goss, Baron e Taylor, per poi sprecaresulla sirena con Taylor il possibile pareggio.Avellino ha meritato il successo con unThomas devastante (25 punti ed 11 rimbal­zi) coadiuvato dal compagno di repartoIvanov. I due sotto i tabelloni hanno fatto ladifferenza (33­28 i rimbalzi) sui lunghi ro­mani. Roma parte forte prendendo il co­mando (5­13 al 4’) grazie soprattutto allaprecisione di Ignerski che infila 7 punti co­stringendo Avellino sempre a rincorrerenei primi 10’ (15­19). La musica cambia nelsecondo periodo quando l’Acea, dopo duecanestri di fila di Moraschini (20­25), va inblack out per 5’ subendo un 11­0 ispiratodalla vena sotto canestro del duo Ivanov­Thomas. Gara capovolta con Mbakwe cheavvicina i suoi con due conclusioni (33­31)respinta di nuovo da una tripla di Dean edue liberi di Thomas. La squadra di Vitucci,trascinata da Thomas, sale sul 53­44 al 28’toccando il massimo vantaggio con Hayesal 32’ (63­50). Con l’ottima regia di Spinelligli irpini sembrano avere la gara in manoprima del risveglio ospite nel segno diGoss. A fine gara incidenti nel settore ospi­te subito spenti dalle forze dell’ordine.

Luigi Zappella

Come ogni lunedì, sugazzetta.it i video dai campicon gli highlights di tutte lepartite, oltre al nostroranking di Serie A aggiornatoalle gare giocate ieri.

Gazzetta.it

IL RANKING DI SERIE AE GLI HIGHLIGHTSDI TUTTE LE PARTITE

Migliori

h8KEITH LANGFORD (MILANO)Terzo quarto da incorniciare: nessuno lo ferma, siprocura falli, 12/14 dalla lunetta. E’ lui il leader.

h7.5CAMERON MOORE (CASERTA)Doppio 14, in punti e rimbalzi: salta tantissimo,Samuels lo soffre,qualche errore di troppo da sotto.

Peggiori

i5NICOLO’ MELLI (MILANO)Non era al meglio della forma, mette all’inizio 5punti di fila, poi sparisce e si becca pure untecnico. 25’ sono pure troppi

i5ANDREA MICHELORI (CASERTA)Poca sostanza, nessun impatto da ricordaresulla partita in nove minuti sul parquet.

Milano: cuore e LangfordCaserta, prima sconfittaL’Olimpia rimonta il ­11 iniziale, bene Jerrells. Banchi: «Vittoria che facapire chi siamo». Fischiati 5 falli tecnici e 2 antisportivi: troppi

DAL NOSTRO INVIATO

MARIO CANFORACASERTA

Un anno fa, ad Avellino, i22 punti presi da Milano al ter­mine di una prova pessima,suonarono come campanellod’allarme della stagione di sof­ferenza che avrebbe atteso lasquadra allora guidata da Ser­gio Scariolo. Stavolta, a 60 kmdi distanza, il successo del­l’EA7 Emporio Armani al Pala­maggiò di Caserta ha un signi­ficato totalmente diverso.«Questa è una vittoria impor­tante, fa capire che ci siamo,che tutti si stanno sintonizzan­do sulla lunghezza d’onda atte­sa: una prova di spessore, su uncampo non facile, in una seratain cui avevamo anche i proble­mi di un Melli non al megliodella forma», è la sintesi di Lu­ca Banchi che dopo la parente­si europea contro il Kaunas sigode una squadra tonica, ma­tura, con ancora ampi marginidi miglioramento.

Differenza Il tutto, a distanzadi appena due settimane dal­l’esordio di Brindisi, finito coldito puntato verso Curtis Jer­rells, il direttore d’orchestra.Poteva scoppiare subito un ca­so, viste pure le parole del pre­sidente Livio Proli (ieri assen­te, a New York per lavoro). In­vece, Jerrells ha cambiato subi­

to registro. «E qui ha giocatouna partita di livello, la squa­dra ormai percepisce subito ladifferenza se c’è o non c’è incampo», racconta il tecnico mi­lanese. E i miglioramenti nonvanno solo circoscritti alla con­quista dei due punti. Vanno an­che interpretati dando il giustorisalto alla Pasta Reggia, cheLele Molin ha costruito assie­me al g.m. Marco Atripaldi conintelligenza, pescando giocato­ri come Chris Roberts, destina­to a un campionato eccellenteo Cameron Moore, ieri 14 rim­balzi. Ecco perché passare nel­l’impianto definito con enfasidallo speaker casertano «miti­co e insuperabile», testimoniadi come rispetto a un anno fa lamusica sia diversa. Milano hacuore, reagisce anche quandoparte subito sotto di 11 (21­10), spreca poco (saranno solo12 le palle perse). Il basketchampagne di Molin cala peròdrasticamente quando le per­centuali crollano, Roberts siblocca e a rimbalzo l’inferioritàè palese. Si gioca punto a pun­to, Gentile è fischiatissimo, la

terza frazione è la più emozio­nante. Sembra una sfida a due:da una parte Brooks (10 pun­ti), dall’altra un immenso Lan­gford che ne segna 17 solo nel­la frazione, sfruttando diversiviaggi in lunetta, per antispor­tivi (uno) e tecnici (ben tre, dicui uno alla panchina, ad Atri­paldi) fischiati a Caserta, puni­ta in maniera eccessiva.

Arbitri Ecco, anche stavoltasi è esagerato: vedere una garacon cinque falli tecnici e dueantisportivi, tra flopping, pro­teste e altro, è troppo. E si ri­schia di irritare senza motivo ilpubblico. Tra l’altro, in una ga­ra non cattiva. Molin vorrebbeparlare, si frena in tempo.«Avrei voluto vedere se... Vab­bè, non fa niente. Riconoscoche abbiamo perso perché Mi­lano è stata più brava di noi, hagestito meglio alcuni possessi.Siamo soddisfatti, vincere leprime due gare della stagione erestare fino alla fine punto apunto con Milano non era fran­camente prevedibile».

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Keith Langford, 30 anni, alla seconda stagione in maglia Olimpia, sta viaggiando a 23.7 punti di media in campionato CIAM

Ragland, 23, supera Young CIAM

4STASERA

POSTICIPO

SBologna

imbattutava a Siena

Palla a duealle 20.30

(n.z.) L’imbattutaVirtus gioca sul

campo dellaMontepaschi nel

posticipo distasera. Al

PalaEstra pallaa due alle 20.30

(arbitriCerebuch, DiFrancesco e

Taurino; direttalocale su E’Tv).

Bolognarecupera

Matteo Imbrò,fermo in

settimana peruna contusione

al ginocchiodestro. Siena è

ancora senzaNelson per uninfortunio allaspalla destra.

SSei italianeimpegnate

in coppaDa domani

l’EurocupSassari è la

prima italiana ascendere in

campo incoppa: domani

alle 20.30ospita Chalon

nella terzagiornata di

Eurocup. Incampo

mercoledì lealtre, tutte incasa: Cantù

riceve Ostenda,a Varese c’è

Villeurbanne,Roma ospita

l’Alba Berlino.Entrambe in

campo venerdìe in trasfertainvece le due

italiane inEurolega: Milano

sul parquet delReal Madrid,

Siena contro loZielona Gora.

Taquan Dean, 30 anni CIAMILLO

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41

BASKET SERIE A: TERZA GIORNATA

Frank Hassell,25 anni,schiaccia sulladifesa diVenezia: i suoi18 punti con9/11 al tiro e 13rimbalzi sonola miglioreprestazione inmaglia VareseCIAMCAST

VARESE 84

VENEZIA 72

(16­17, 39­38; 63­55)

CIMBERIO VARESE: Clark 5 (1/2, 1/5), Cole­man 14 (7/11, 0/3), Ere 21 (1/7, 5/9), Polonara13 (0/2, 4/11), Hassell 18 (9/11); Scekic 8(3/3), De Nicolao (0/2, 0/1), Rush 5 (1/5,1/4). N.e.: Mei, Testa, Balanzoni. All. Fra­tes.

UMANA VENEZIA: Giachetti (0/1 da 3), Taylor12 (4/8, 1/6), Linhart 2 (1/3), Smith 16 (5/10),Easley 9 (4/5); Rosselli 4 (2/5, 0/1), Peric 17(5/7), Vitali 12 (3/8, 0/1), Magro. N.e.: Akele.All. Mazzon.

ARBITRI: Begnis, Calbucci, Lanzarini.

NOTE T.l.: Var 7/10, Ven 21/28. Rimb.: Var43 (Hassell 13), Ven 33 (Smith 6). Ass.: Var21 (Polonara 8), Ven 10 (Giachetti e Vitali3). Ant.: Peric 7’30” (11­10). Progr.: 5’ 9­6,15’ 26­29, 25’ 49­45, 35’ 70­60. Spett.:3100.

ANTONIO FRANZICASALE MONFERRATO (Alessandria)

L’esplosione di Hassell(9/11 da sotto e 13 rimbalzicon 28 di valutazione in soli22’) dà nuovi e più efficaciequilibri alla Cimberio sia in di­fesa (netto il predominio a rim­balzo, 43 a 33) che in attacco,dove la squadra di Frates distri­buisce ben 21 assist (Polonaraal record personale con 8). Ecosì, dopo un primo tempo incui la coppia Smith­Peric (in­sieme 10/17 da due) sembravain grado di sopperire a una pes­sima serata Umana da tre(1/9), nella ripresa Varese mo­strava il suo volto migliore,frutto di una fluidità offensivaresa possibile proprio dalla pre­senza di un Hassell ficcante colsuo semigancio mancino. «Mis­sione campo neutro compiuta— ha commentato il coach va­resino Fabrizio Frates —. Senza

Sakota ci aspettavamo tantazona, ne abbiamo approfittatoa rimbalzo d’attacco».

Svolta Hassell Che il nuovocentro Usa fosse pronto al saltodi qualità era apparso chiarosin dalle prime battute, con Ve­nezia costretta a un’infrazionedi 24”, commettendo però duefalli in 6’, ben sostituito daScekic. La risposta di Mazzonera una zona 3­2 con in puntaun buon Vitali. Era Peric (12punti e 16 di valutazione in 20’)il perno del break Umana di13­2 tra primo e secondo quar­to per il 21­29 al 14’. Risolto conRush il problema di contenereVitali, l’unica tripla di Clark e

una di Polonara ribaltavano ilmatch sul 34­29 al 17’. Il ritor­no di Hassell in avvio di ripresa,poi, dava all’attacco nuove cer­tezze, con Ere primo in doppiacifra. Di fronte a Smith­Periccon Easley in panchina, un Po­lonara sempre più concreto eun Hassell efficace (15 di valu­tazione nel solo terzo quarto!)prendevano il sopravvento peril 63­54 al 29’30”. Cercavano diimpedirglielo il solito Vitali e ilsempre concreto Smith. Inva­no, perché Hassell era dilagan­te, guidando Varese sul 70­60al 33’31”. Un margine che davatranquillità in vista di un finalein cui Ere con le sue triple ren­deva ancor più ampia la bellavittoria Cimberio. «I suoi cane­stri ci hanno distrutto quandopensavamo di aver ribaltato lapartita — dice Mazzon —. Ab­biamo tanto lavoro da fare, neimomenti che contano siamoancora indecisi».

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VINCE SASSARI CONTRO PISTOIA

Drake Diener stellareMa Sacchetti è critico

SASSARI 100

PISTOIA 78

(24­18, 49­41; 77­63)BANCO SARDEGNA SASSARI: M.Green 12 (3/5 da 3), D. Diener 29 (3/3,7/9), Thomas 14 (4/6, 1/4), C. Green 18(6/9, 1/3), Johnson 10 (5/8); Fernandez(0/1, 0/3), T. Diener 12 (3/5, 2/3), B. Sac­chetti 2 (1/1, 0/3), Vanuzzo 3 (0/2, 1/2),Tessitori (0/1). All.: R.Sacchetti.TESI GROUP PISTORIA: Wanamaker10 (3/4), Gibson 17 (1/6, 3/4), Washin­gton 20 (6/10, 2/2), Daniel 10 (4/7),Johnson 13 (6/17); Meini 2, Galanda 9(1/2, 2/4), Cortese 6 (2/3), Evotti. N.e.:Bozzetto. All.: Moretti.ARBITRI: Chiari, Biggi e Lamonica.NOTE ­ T.l.: Sas 11/13, Pis 20/25. Rimb.:Sas 30 (Johnson 6), Pis 32 (Johnson 7).Ass.: Sas 17 (T. Diener 5), Pis 19 (Wana­maker 8). Progr.: 5’ 15­6, 15’ 36­28, 25’62­51, 35’88­74. Ant.: Washington 4’33”(11­6). Spett.: 4460, incasso 68908.

SASSARI ­ La Dinamo batte Pistoia,Drake Diener dice 29 con il 78% da tre,

ma coach Meo Sacchetti non è per nien­te contento: «Abbiamo fatto un passoindietro, lo dico oggi che abbiamo vinto.Ho visto cose che non mi piacciono. At­teggiamenti di sufficienza e giocatoriche si spostano in difesa. Non possiamopermetterci di giocare senza agoni­smo». Gran partenza Sassari, poi equili­brio (30­28) e successiva fiammatabiancoblù con Marques Green a realiz­zare dall’arco il 36­28, schiacciata a unamano di Linton Johnson e per la GiorgioTesi è di nuovo ­10, Arriva anche il +13 diSassari in un momento di confusioneper Pistoia (19 palle perse) e il Bancoscappa via con un immenso Man­Drakealla 200a in serie A: 73­53. Meo Sacchettiad abbassa il quintetto ma la testa dellacorsa non cambia. Caleb Green fa dastoccatore, l’inerzia è biancoblu e al 40’è vittoria isolana. «Siamo una neopro­mossa al cospetto del Banco che è teamdi altro livello e obiettivi diversi – è il pen­siero di Paolo Moretti —. Abbiamo sem­pre fatto la cosa sbagliata al momentogiusto. Poca fisicità e non abbiamo la lu­cidità di giocare senza disunirci».

Giovanni Dessole

BRINDISI OK ENEL SFIORA IL +30

Dyson 31: inarrestabileFiguraccia di Cremona

BRINDISI 96

CREMONA 74

(27­18, 48­36; 78­54)ENEL BRINDISI: Dyson 31 (7/8, 5/9),Lewis (0/7, 0/2), Formenti 10 (0/1, 2/2),James 11 (4/4, 1/3), Aminu 11 (5/8); Ze­rini 10 (2/2, 2/2); Todic 2 (1/1), Snaer (0/2,0/3), Campbell 21 (3/5, 3/5). N.e.: Bulleri,Morciano, Leggio. All. BucchiVANOLI CREMONA: Woodside 16(3/7, 3/5), Jackson 9 (2/7, 1/5), Kalve 9(3/4, 1/4), Kelly 7 (3/4), Rich 17 (8/15,0/2); Ndoya 10 (3/4, 1/3), Spralja 6 (2/2 da3). N.e.: Chase, Conti, Marchetti, AriazziFiorentini. All. GrestaARBITRI: Aronne, Caiazza, Sahin.NOTE ­ T.l.: Bri 13/16, Cre 6/8. Rimb.: Bri31 (James 10), Cre 32 (Kelly 7). Ass.: Bri 13(Campbell 5), Cre 10 (Rich 4). Progr.: 5’13­7, 15’ 33­27, 25’ 70­41, 35’ 85­67. Usc.f.: Spralja 33’03” (87­70), Rich 38’10” (91­70) . Ant. Kelly 22’ (56­38), Rich 32’31”(80­63). Spett. 3500.

BRINDISI Due assenze: Bulleri nell’Enel,Chase nella Vanoli. Due vittorie, quelle di

Brindisi in quest’avvio di stagione; tresconfitte per Cremona. Ma quella di ierisera è la più pesante. «Sì, è vero abbiamofatto una figuraccia — ha ammesso Gi­gio Gresta —. Di tutto quello che avevamopreparato durante la settimana non ab­biamo portato niente in campo». È la di­fesa, in casa Cremona, ad andare sottoaccusa; è la difesa, in casa Brindisi, adesaltare la gara degli uomini di Bucchi.Che hanno presentato un Jerome Dysonstratosferico, sorretto, ad ogni modo,da un altrettanto importante Delroy Ja­mes. Ma è anche importante sottolinearela gara degli italiani Matteo Formenti eAndrea Zerini. «Sono decisamente con­tento per quanto i ragazzi hanno espres­so. Venivamo da una settimana tormen­tata. Snaer e Todic hanno giocato suldolore e per questo li ringrazio. Ma è sta­ta tutta la squadra, a meritare ogni consi­derazione). Brindisi ha approfittato del3/3 di Dyson (in 2’) per far subito capireda che parte sarebbe andata la partita.Brindisi, ad ogni modo, è andata anchevicino al trentello, con Cremona costret­ta a guardare.

Franco De Simone

PRIMA PER MONTEGRANARO REGGIO PARTE MALE

Mayo rompe il ghiaccioMa quanti tecnici...

MONTEGRANARO 79

REGGIO EMILIA 71

(18­12, 36­23; 49­42)SUTOR MONTEGRANARO: Mayo 25(2/3, 3/4), D.Cinciarini 20 (5/9, 3/6),Detrick (0/2, 0/3), Sakic 11 (2/4, 1/2),Skeen 14 (2/5, 2/2); Lauwers 2 (0/2),Mitrovic 3 (1/4), Mazzola 2 (1/3), Campani2 (1/2). N.e.: Tessitore, Rossi, Quaglia. All.RecalcatiGRISSIN BON REGGIO EMILIA: A.Cin­ciarini 14 (4/8, 1/2), White 17 (6/10,0/3), Karl 2 (1/2, 0/1), Brunner 9 (3/4,0/2), Silins 9 (0/2, 3/5); Filloy 3 (1/3), Bell10 (3/6, 0/2), Cervi, Antonutti 5 (1/1, 1/2),Pini 2 (1/2). N.e.: Frassineti. All. Menetti.ARBITRI: Paternicò, Terreni, BettiniNOTE – T.l: Mon 23/27, Reg 15/18. Rimb.:Mon 35 (Sakic 10), Reg 29 (Cinciarini 8).Ass.: Mon 11 (Cinciarini 5), Reg 8 (Cincia­rini 8). Usc. 5 f:: Bell 34’56”. Tec.: D. Cin­ciarini 24’35” (44­38) e 37’ (72­63), Bell34’56” (61­60), Menetti 36’52” (69­63).Ant.: Mayo 14’32” (25­14). Progr.: 5’ 11­6,15’ 29­18, 25’ 44­40, 35’ 67­63. Spett.1987 per 14.278 euro.

PORTO SAN GIORGIO – Il primo successoi di Montegranaro porta il marchio indele­bile di Josh Mayo. E’ lui, aiutato da un otti­mo Daniele Cinciarini, a firmare la vittoriasu Reggio Emilia. Ma che fosse una Sutordiversa rispetto alla partita con Venezia losi è visto sin dall’avvio con una difesa tor­nata aggressiva: «Abbiamo avuto un otti­mo approccio difensivo dove siamo riu­sciti a bloccare i loro tiratori — ha com­mentato coach Recalcati —. E’ proprio ladifesa ad essere stata la prima chiave peril successo, ancor più del 43% da tre».Stessa lettura per coach Menetti: «I nostriprimi due quarti sono stati di grandissimasofferenza. Poi siamo cresciuti e ho rivi­sto il nostro basket di qualità. Negli ultimi5’ entrambe le squadre hanno potuto gio­care poche azioni vere». Il riferimento è aitanti tecnici fischiati in campo, criticati dauna parte e dall’altra. Ad inizio secondoquarto, la Sutor va anche sul +14. Ma nelsecondo tempo è tutta un’altra ReggioEmilia e con le triple di Silinis e Antonutti, ei canestri di un redivivo White arriva fino a­1 (61­60 al 34’37”). Ma i tecnici e le rispo­ste di Mayo e Cinciarini decidono la gara.

Aaron Pettinari

RISULTATIPASTA REGGIA CASERTA­EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 77­81

BANCO DI SARDEGNA SASSARI­GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 100­87

MONTEGRANARO­GRISSIN BON REGGIO EMILIA 79­71

CANTU'­PESARO 93­78

ENEL BRINDISI­VANOLI CREMONA 96­74

CIMBERIO VARESE­UMANA VENEZIA 84­72

SIDIGAS AVELLINO­ACEA ROMA 84­82

MONTEPASCHI SIENA­GRANAROLO BOLOGNA OGGI ALLE 20.30

CLASSIFICASQUADRA PT G V P

GRANAROLO BOLOGNA 4 2 2 0

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 4 3 2 1

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 4 3 2 1

ENEL BRINDISI 4 3 2 1

PASTA REGGIA CASERTA 4 3 2 1

CIMBERIO VARESE 4 3 2 1

CANTÙ 4 3 2 1

ACEA ROMA 4 3 2 1

SIDIGAS AVELLINO 4 3 2 1

MONTEPASCHI SIENA 2 2 1 1

UMANA VENEZIA 2 3 1 2

MONTEGRANARO 2 3 1 2

PESARO 2 3 1 2

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 2 3 1 2

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 0 3 0 3

VANOLI CREMONA 0 3 0 3

Le prime 8 ai playoff, l’ultima in Lega Gold.

PROSSIMO TURNODomenica 3/11, ore 18.15

GRISSIN BON REGGIO EMILIA­PASTA REGGIA CASERTA (2/11)GRANAROLO BOLOGNA­MONTEGRANAROCIMBERIO VARESE­SIDIGAS AVELLINOVANOLI CREMONA­BANCO DI SARDEGNA SASSARIACEA ROMA­CANTÙUMANA VENEZIA­ENEL BRINDISI (ore 19)EA7 EMPORIO ARMANI MILANO­GIORGIO TESI GROUP PISTOIA (4/11)PESARO­MONTEPASCHI SIENA (4/11)

A­1 DONNE

Ragusa, Schio,La Spezia e Luccaancora imbattute

Ieri 3a giornata di A­1donne. Umbertide non èandata a Priolo perché il volo èstato cancellato per problemiatmosferici legati all’eruzionedell’Etna. Risultati: LavezziniParma­Fila San Martino DiLupari 65­55, Famila Schio­Umana Venezia 82­48, AzzurraOrvieto­Gesam Gas Lucca 62­81, Passalacqua Ragusa­CusCagliari 71­64, Carispezia V. LaSpezia­Cus Chieti 80­32,Acqua&Sapone Umbertide­Trogylos Priolo n.d. Classifica:Ragusa, La Spezia, Schio,Lucca 6; Parma 4; Umbertide,Venezia, Cagliari 2; Priolo,Orvieto, S.Martino, Chieti 0.

Le triple di Eree Hassell mvpVarese 2 su 2in campo neutroIl capitano e la miglior partitadel centro affondano VeneziaNon bastano Peric e Vitali

LEGA GOLD LA 4a GIORNATA: PRIME VITTORIE DI ORLANDINA E IMOLA. TRENTO PASSA A FORLÌ CON PASCOLO (19 PUNTI E 17 RIMBALZI)

Sei in vetta, si sbloccano Pozzecco ed EspositoIMOLA­CASALE 74­63(61­43, 32­28; 10­15)AGET IMOLA: Passera 9 (3/7, 1/3), Young10 (2/4, 1/3), Niles 17 (5/8, 1/3), Dordei 16(4/9, 2/2), Poletti 14 (4/6); Maccaferri 1(0/1), Turel 4 (2/4, 0/1), Gorrieri 1, Man­cin 2 (1/3). All.: Esposito. NOVIPIÙ CASA­LE MONFERRATO: Dillard 21 (7/13, 2/7),Casini (0/1, 0/1), Jackson 9 (3/12, 0/2),Cutulo 6 (1/1, 1/2), Bruttini 12 (6/10, 0/1);Martinoni 7 (1/3, 1/3), Amato 8 (1/3, 2/4),Giovara (0/1 da tre). All: Griccioli. NOTE ­T.l.: Imo 17/19, Cas 7/16. Rimb.: Imo 45(Dordei 11), Cas 19 (Bruttini 5). Ass.: Imo12 (Young 4), Cas 5 (Dillard 3). Progr.: 5’4­7, 15’ 18­22, 25’ 46­35, 35’ 66­57.Spett. 1.300. (p.b.)

BIELLA­NAPOLI 76­73(14­12, 35­30; 57­47)ANGELICO BIELLA: Laganà 15 (4/10,2/3), De Vico (0/1, 0/1), Raspino 9 (3/5,1/3), Hollis 19 (6/9, 2/4), Infante 5 (2/2,0/1); Voskuil 12 (0/3, 3/6), Berti 10 (1/2,1/2), Lombardi 4 (2/3, 0/2), Chillo 2 (1/4,

0/1). All.: Corbani. EXPERT NAPOLI:Black 18 (6/10, 2/3), Valentini 6 (1/2, 0/1),Weaver 7 (1/2, 1/3), Allegretti 12 (2/2,2/5), Brkic 22 (7/11, 1/3); Malaventura 5(1/1, 1/6), Montano 1 (0/1), Bryan 2 (1/1).All.: Cavina. NOTE ­ T.l.: Bie 11/16, Nap14/17. Rimb.: Bie 29 (Lombardi 5), Nap28 (Weaver 7). Ass.: Bie 12 (Voskuil 6),Nap 10 (Black, Weaver 3). Progr.: 5’ 9­2,15’ 24­24, 25’ 48­39, 35’ 63­63. Usc. 5f.: Black 72­73 (39’44”). Spett. 2846.(ga.p.)

JESI­TRIESTE 80­78(21­18, 37­33; 61­58)FILENI JESI: Maggioli 7 (2/7, 1/3), Jukic 8(4/7), Rocca 18 (8/10), Goldwire 28(7/13, 4/6), Santiangeli 10 (2/5, 1/4); Bor­sato 7 (0/1, 1/4), Gaspardo 2 (1/3, 0/1).All.: Coen. TRIESTE: Tonut 2 (1/2, 0/1),Harris 14 (4/8, 2/4), Mastrangelo 9 (2/4,1/3), Di Liegro 11 (5/11), Carra 15 (2/3,3/4); Hoover 12 (2/2, 2/4), Ruzzier 5 (1/4,1/3), Candussi 8 (4/8), Urbani 2 (1/2).All.: Dalmasson. NOTE ­ T.l. Jes 11/16, Tri

7/8. Rimb.: Jesi 37 (Jukic 10), Tri 24(Harris e Di Liegro 7). Ass.: Jesi 9 (Gold­wire 3), Tri 15 (Hoover e Ruzzier 5).Progr.: 5’ 6­10, 15’ 25­28, 25’ 49­44, 35’71­63. Usciti per falli: Carra al 38’59’’(75­71). Spett.: 2128. (f.ch.)

CAPO ORLANDO­FERENTINO 68–66(25­14, 37­23; 57­46)UPEA CAPO D’ORLANDO: Mays 23 (6/8,3/8), Soragna (0/2 da 3), Nicevic 12(5/11), Portannese 15 (2/3, 3/6), Archie9 (4/9, 0/3); Basile 8 (1/2, 2/4), Laquinta­na 1 (0/1), Benevelli (0/2), Cefarelli (0/1).All.: Pozzecco. FERENTINO: Green 23(7/16, 2/7), Guarino 5 (0/3, 1/3), Bucci 17(6/9, 1/5), Pierich 4 (1/3, 0/4), Rosignoli 4(2/3); Mortellaro 2 (1/1), Paesano 9(4/6), Giuri 2 (1/2, 0/1), Parrillo (0/3 da 3);All.: Gramenzi. NOTE – T.l.: Cap 8/12, Fer10/13. Rimb.: Cap 40 (Nicevic 9), Fer 32(Paesano 8). Ass.: Cap 13 (Basile 5), Fer15 (Bucci 5). Progr.: 5’ 16­8, 15’ 29­20,25’ 44­40, 35’ 65­52. Spett. 2000 cir­ca. (s.pi)

BARCELLONA­TRAPANI 77­70(21­19, 42­35; 61­55)SIGMA BARCELLONA: Young 10 (4/10,0/4), Maresca 17 (6/8 ,1/2), Collins 9(2/7, 1/3), Filloy 15 (3/3 ,3/8), Fantoni 17(5/9); Pinton, Toppo 3 (1/3), Natali 6 (3/3,0/4). All.: Perdichizzi. LIGHTHOUSE TRA­PANI: Renzi 15 (5/7, 1/2), Lowery 13(5/10, 0/4), Baldassarre 6 (2/5, 0/3),Parker 10 (2/6, 1/2), Ferrero 12 (1/5, 2/5);Bossi 2 (1/1), Rizzitiello 8 (3/4, 0/3), Ia­nes 4 (1/2). All.: Lardo. NOTE ­ T.l.: Bar.4/23, Tra 18/22. Rimb.: Bar 37 (Young9), Tra 28 (Baldasarre 8). Ass.: Bar 13(Collins 6), Tra 16 (Baldassarre 6). Pro­gr.: 5’ 8­6, 15’ 27­26, 25’ 51­41, 35’ 65­61. Usciti 5 f.: Fantoni 39’52” (71­64),Renzi 39’36” (74­68). Spett.: 2000 cir­ca. (m.i.).

FORLÌ­TRENTO 55­59(13­12, 30­24; 39­49)LE GAMBERI CREDITO DI ROMAGNAFORLI: Basile 3 (1/3 da tre), Saccaggi 4(2/7, 0/4), Crow 16 (1/7, 4/9), Eliantonio

(0/1 da tre), Cain 14 (6/11); Ferguson 16(5/13, 2/6), Sergio 2 (1/2, 0/1). All.: Galli.TRENTO: Forray 6 (1/4, 1/4), Triche 10(0/1, 3/9), Elder 11 (4/5, 1/5), Pascolo 19(7/10, 1/1), Lechthaler 3 (1/2); Baldi Rossi(0/3, 0/2), Fiorito (0/1 da tre), Spanghe­ro 10 (3/4, 1/3). All.: Buscaglia. NOTE ­T.l.: Forl 4/7, Tre 6/13. Rimb.: For 28(Cain 11), Tre 49 (Pascolo 17). Ass.: For8 (Ferguson 3), Tre 9 (Spanghero 3).Progr.: 5’ 6­5, 15’ 21­18, 25’ 35­34, 35’47­53. Spett. 2.200. (e.p.)

GIOCATE SABATO: Veroli­Brescia 73­53; Verona­Torino 85­96.CLASSIFICA Brescia, Barcellona, To­rino, Biella, Trento, Veroli 6; Napoli, Tra­pani 4, Trieste, Verona, Jesi 4; Forlì, Ca­sale, Capo d’Orlando, Imola 2; Ferenti­no, Forlì (penalizzazione ­2) 0.PROSSIMO TURNO (31/10): Brescia­Jesi; Trento­Verona; Torino­Forlì; Ca­sale­Veroli; Trapani­Napoli; Ferentino­Imola; Trieste­Biella; Barcellona­Capod’Orlando.

Avanti dal 2° quartola Cimberio resistealla rimonta Reyersul campo di Casale

42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

PALLAVOLO SERIE A—1 MASCHILE: SECONDA GIORNATA

A­1 DONNE 2aGIORNATA

Busto vincee ritrovamammaOrtolani

Veronainterrompeil digiunodopo un annoLa squadra di Giani batte Cuneo(secondo k.o.): un successoche mancava dal 4 novembre

Rouzier attacca contro il muro di Zingel (a sin.) e Ter Horst EXPRESS

Le altre: Macerata senza freniA­2 UOMINI

Monza raggiungeCantù in testa

(f.c.) Detta legge la Lombar­dia con Monza (Padura Diaz 15) eCantù prime. 2o turno: Sieco Orto­na­Itely Milano 3­0 (25­17, 25­22,25­17); Coserplast Matera­TonazzoPadova 3­2 (21­25, 20­25, 26­24,25­19, 15­13); BChem Potenza­Aiel­lo Corigliano 3­0 (27­25, 25­21, 25­23); Elettrosud Brolo­Globo Sora0­3 (22­25, 18­25, 18­25); VeroMonza­Materdomini Castellana 3­0(25­18, 27­25, 25­19); Avellino­Can­tù 1­3 (sabato). Classifica: Cantù,Monza 6; Matera, Potenza 5; Pado­va, Sora 4; Avellino, Ortona 3; Mila­no, Brolo, Corigliano, Castellana 0.A­2 DONNE (m.l.) La 2a giornata:Savino Del Bene Scandicci­RisoScotti Pavia 3­2 (25­22, 19­25, 25­21, 25­27, 15­8); Soverato­ObiettivoRisarcimento Vicenza 3­2 (25­14,18­25, 25­18, 22­25, 15­13); BengRovigo­Metalleghe Montichiari 3­0(27­25, 25­23, 25­21); Crovegli Reg­gio Emilia­Il Bisonte San Casciano0­3 (21­25, 22­25, 17­25); PuntotelSala Consilina­Volksbank SudtirolBolzano 1­3 (26­24, 21­25, 14­25,17­25); Corpora Gricignano­Saugel­la Monza 0­3 (22­25, 20­25, 15­25).Classifica: Monza, Bolzano 6; Ro­vigo 5; Vicenza, Pavia, San Cascia­no 4; Montichiari 3; Soverato, Scan­dicci 2; Sala Consilina, Gricignano,Reggio Emilia 0.

taccuino

VERONA 3

CUNEO 1

(25­21, 30­28, 23­25, 25­20)

CALZEDONIA VERONA: Anzani 10,Gasparini 13, Ter Horst 17, Zin­gel 15, Boninfante, White 14; Pe­saresi (L), Blasi, Bellei 2, Gonzales J.M.N.e. Coali, Gabriele, Centomo (L). Alle­natore: Giani.

BRE LANNUTTI CUNEO: Freriks 2,Rauwerdink 10, De Togni 8,Rouzier 12, Antonov 15, Kohut3; De Pandis (L), Gonzales J., Casadei1, Alletti 4, Maruotti 4. N.e. Marchisio.Allenatore: Piazza.

ARBITRI: Pol e La Micela.

NOTE Spettatori 3.212. Durata set:24’,31’, 29’, 25; totale 109’; Calzedonia:battute sbagliate 16, vincenti 5, muri21, seconda linea 17, errori 40; BreLannutti: battute sbagliate 19, vincenti6, muri 8, seconda linea 12, errori 35.

Trofeo Gazzetta: 6 Zingel, 5 Ter Horst, 4Pesaresi, 3 De Togni, 2 Anzani, 1 Bellei.

RENZO PULIEROVERONA

Un anno dopo Veronatorna a vincere. Non le riuscivadal 4 novembre 2012, quandosconfisse Castellana Grotte,graziato solo dalla soppressio­ne delle retrocessioni. Fu quel­la l’ultima partita di Aidan Zin­gel, che nei giorni successivi fuoperato ad un tendine dellaspalla destra. Bene, il centraleaustraliano è tornato in estatein nazionale, Verona lo haaspettato. Domenica scorsa neldebutto stagionale con sconfit­ta a Vibo è rientrato. E ieri fa­ceva il ri­esordio davanti al suopubblico. Che ­ è da notare ­nonostante un anno filato disconfitte ha risposto ancora al­la grande (3200 presenti). Enon sarà un caso se col suo ri­torno è tornata anche la vitto­ria. Oltretutto su una big comeCuneo.

Che muri La differenza l’hafatta soprattutto il muro: 21 intutto (4­1, 7­1, 7­2 nei tre setvinti). In realtà però a Verona èriuscito tutto meglio. In attac­co, col 48% contro 39 e conuna punta del 71 nel secondoparziale. E in ricezione (58 a55%, mentre in quanto a per­fette 41 a 45%). Cuneo ha de­luso principalmente perché

non è riuscita a a trovare conti­nuità in attacco, non tanto conle bande (Antonov si è fermatoal 50%, Rauwerdink al 45): in­sufficiente è stato l’oppostofrancese Rouzier che ha chiusocon un misero 24% e con 6 er­rori e 8 murate ricevute. «Neimomenti topici ­ ha ammesso iltecnico cuneese Roberto Piaz­za ­ non siamo stati capaci dimettere in terra la palla coi gio­catori importanti». Con il bom­ber così giù di corda non è chela buona prestazione di un cen­trale possa essere decisiva.Ugualmente De Togni, al 62%,ha ispirato otto break pointconsecutivi nel quarto set dallalinea di servizio (11­16), «Ma lì­ ha commentato Giani ­ è statobravo Bellei a rispondere conuna serie in battuta e anche inattacco, così anche altri gioca­tori sono cresciuti in fase dibreak point». E così Verona èandata a completare la vittoriada 3 bei punti pieni.

Il primo set La Calzedoniaper la verità è andata sotto an­che nel 1° set: 6­10, ma unavolta prese le misure a Rouzierè cominciata la rimonta, fino al25­21 firmato Gasparini. Cru­ciale è stato il finale di un se­condo set tiratissimo e risoltoda White (80%) per il 30­28,dopo che la Bre aveva annulla­to tre set ball e firmato il 27­28

con De Togni a muro. Il con­traccolpo favorisce Cuneo nel3°, ma Verona ormai ci crede earriva in fondo. «Il muro di Ve­rona ha fatto il suo ­ commentaPiazza ­, ha usato la testa nelquarto set quando eravamoavanti. Mi spiace buttar viapunti che valgono doppio o tri­plo per non essere stati deter­minati in alcune situazioni. Bi­sogna che ci rendiamo contoche il campionato è molto diffi­cile. E sarà dura qualificarci inCoppa col Nantes: dobbiamorimboccarci le maniche». Gianisi gode la prima vittoria: «Sa­pevamo di poter mettere pres­sione a Cuneo. Abbiamo lavo­rato bene nella battuta al saltoflot, con il muro e la difesa. Pe­rò, se ci possiamo permetterequalche errore in più in cambiopalla, nella fase break dobbia­mo essere ancor più cinici».

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LATINA 0

MACERATA 3(26­28, 20­25, 30­32)

ANDREOLI LATINA: Verhees 7, Sottile 1,Fragkos 13, Gitto 8, Michalovic 13, Skrimov8; Rossini (L), Candellaro, Paris, Noda 5.N.e. De Rocco, Torres, Tailli (L). All. Santilli.

LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Ba­ranowicz 3, Kurek 11, Stankovic 15, Zaytsev15, Kovar 12, Podrascanin 11; Henno (L),Giombini, Parodi, Monopoli, Paparoni. N.e.Patriarca, Lampariello. All. Giuliani.

ARBITRI: Satanassi e Boris.

NOTE Spettatori: 2.039. Incasso: 16.381euro. Durata set: 32’, 26’, 39’; totale: 97’.Andreoli: battute sbagliate 8, vincenti 8,muri 5, 2a linea 6, errori 18. Lube: b.s. 16, b.v. 8, m. 10, 2a l. 5, e. 26. Trofeo Gazzetta: 6Stankovic, 5 Podrascanin, 4 Zaytsev, 3Gitto, 2 Baranowicz, 1 Kurek.

LATINA «Sapevamo che avremmo dovu­to incontrare una squadra che non mollamai e così è stato, dobbiamo gioire perquesto risultato e mettere subito la testaalla trasferta di mercoledì in Austria per laChampions». Tira un sospiro di sollievoKovar a fine partita, dopo aver messo asegno il muro vincente che ha regalato al­la Lube la terza vittoria di fila (tra Coppa eCampionato) senza lasciare un set agli av­versari. Anche se con l’Andreoli i marchi­giani si sono concessi qualche errore ditroppo in battuta (16 errori e 8 ace) e, in unfinale vietato ai cardiopatici, hanno avutopiù di qualche black out che ha rischiato dirilanciare un Latina mai domo, rinato dopol’ingresso di Noda. Esce dal campo colsorriso Santilli: «La differenza tra noi eMacerata c’è e si vede, ma sono stati de­cisivi solo alcuni particolari e mi confortalo spirito della mia squadra».

Antonia Liguori

PIACENZA 3

VIBO 1(25­23, 25­22, 15­25, 25­13)

COPRA ELIOR PIACENZA: Fei 11, Vettori17, Zlatanov 12, Simon 13, De Cecco, Papi 9;Marra (L), Tencati, Partenio, Kaliberda 3,Le Roux 1, Husaj 1. N.e. Smerilli. All. Monti.

CALLIPO VIBO: Randazzo 11, Forni 2, Ga­votto 15, Ogurcak 13, Crer 8, Steuerwald 1;Plot (L), Trinidad, Villena 1, Presta, Sarda­nelli. N.e. Thiaw. All. Blengini.

ARBITRI: Pasquali e Sampaolo.

NOTE Spett. 3400, incasso 23000. Durataset: 26’, 25’, 22’, 23’; tot. 96’. Copra: battu­te sbagliate 22, vincenti 3, muri 6, 2a linea6, errori 32. Callipo: b.s. 13, v. 5, m. 5, s.l. 8,e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Fei, 5 Vettori, 4Papi, 3 Randazzo, 2 Simon, 1 Ogurcak.

PIACENZA La fotografia di Piacenza siscatta a inizio quarto set: Vibo ha appenadominato la terza frazione rimettendo inbilico la gara, Zlatanov chiama la squadraa raccolta e urla: «Dobbiamo vincere tuttiinsieme». Chissà se saranno stati gli invitidel capitano a far crescere la continuità incasa biancorossa, fatto sta che la quartafrazione è la migliore giocata di Piacenzain questo avvio di stagione. Quella da cuiripartire, insieme ai tre punti e alla provada applausi di Alessandro Fei, uno che dacentrale incide sulla gara come quandogiocava opposto e schiacciava almeno ildoppio dei palloni. Chiude il 1o set in attac­co (decisivo il 25­23), mette a terra il murodel 25­22 per il 2­0 del Copra Elior, rega­lando un vantaggio che Vibo intacca nellaterza frazione basandosi su una provapositiva di Randazzo. Nel finale ci sonosolo i padroni di casa: nonostante i 32 er­rori, la positività a rete di Simon e Vettoriregala il bottino pieno a Piacenza.

Matteo Marchetti

MOLFETTA 3

CITTA’ DI CASTELLO 0(25­17, 25­23, 25­20)

EXPRIVIA MOLFETTA: saitta 3, Zanuto 8,Piscopo 9, Sabbi 14, Casòli 9, Mazzone 7;Cesarini (L), Izzo, De Marchi, Blagojevic,N.e. Del Vecchio, Porcelli e Fornes. All. Ci­chello

ALTOTEVERE CITTÀ DI CASTELLO: Dolfo12, Piano 8, Van Walle 8, Fromm 11, Rossi 3,Corvetta 1; Tosi (L), Carminati, Massari,Marchiani. N.e. Lensi e Sartoretti. All. Ra­dici

ARBITRI: Gnani e Piana

NOTE ­ Spettatori 1100, incasso 3500. Du­rata set: 23’, 32’, 31’; totale 86’. Exprivia:b.s. 11, v. 4, m. 6, s.l. 4, e. 15. Altotevere:b.s. 12, v. 0, m. 8, s.l. 4, e. 23. Trofeo Gaz­zetta: 6 Zanuto, 5 Mazzone, 4 Dolfo, 3 Cor­vetta, 2 Piscopo, 1 Saitta

MOLFETTA (Ba) ­ Partenza sprint. Il Mol­fetta supera alla grande il Città di Castelloche solo domenica scorsa aveva piegatoPiacenza. Cichello recupera sia Saitta cheil centrale Piscopo. Spumeggiante in av­vio la squadra pugliese, alla sua primauscita stagionale sul proprio campo, gra­zie a Zanuto (4 punti) e al capitano suo Ca­soli (4), che sanno capitalizzare l’ottimo la­voro del palleggiatore Davide Saitta. SoloFromm (6) si sacrifica più degli altri suoicompagni, che appaiono demotivati. Nelsecondo set le giocate del Città di Castellosono più precise. Radici ha in campo Dolfoe sul 9­11 Cichello chiama il time­out, perevitare cali di pressione. Zanuto si inge­gna ancora e il Molfetta si riporta avanti echiude alla grande (25­23). Nell’ultimo set,Il Molfetta non si risparmia, allunga (20­15) e chiude sul 25­20, incamerando i pri­mi tre punti.

Francesco Verdesca

RAVENNA 0

TRENTO 3(19­25, 23­25, 19­25)

CMC RAVENNA: Tillie 9, Mengozzi 3, Kau­liakamoa 3, Cebulj 12, Cester 7, Klapwijk 8,Bari (L), Patriarca, Jeliazkov 1, Koumen­takis. N.e. Cricca, Toniutti. All. Bonitta.

DIATEC TRENTO: Solè 7, Sokolov 18, Fer­reira 14, Birarelli 7, Sintini 2, Lanza 10,;Co­laci (L), Burghstaler, Giannelli. N.e. Thei,De Paola, Szabo, Fedrizzi. All. Serniotti.ARBITRI: Padoan e Sobrero.NOTE Spettatori 2400. Durata set: 24’, 31’23’, totale 78’. Cmc: battute sbagliate 11,vincenti 2, muri 8, seconda linea 5, errori17. Diatec: b.s. 9, v. 3, m. 14, a.l. 9, e 17.Trofeo Gazzetta: 6 Sokolov, Ferreira, 4Solè, 3 Cebulj, 2 Birarelli, 1 Cester

RAVENNA Nella partita che ha visto de­solatamente vuote le sedie dei registi(out Suxho che in extremis Toniutti infor­tunio nell’ultimo allenamento), Trentopassa 3­0 a Ravenna come da pronosti­co, ma la rinnovata Cmc ha mostratosprazzi di buona intensità che andrannoperò confermati di fronte ad avversaripiù malleabili. L’hawaiano Kauliakamoa,gettato nella mischia da Bonitta, ha fati­cato a trovare l’intesa soprattutto conKlapwijk, mentre una ricezione non sem­pre buona ha fatto il resto, tagliando i giu­sti rifornimenti alle bande, con Cebulj cheha lottato anche contro i muri di Ferreirae Solè. Primo set con Trento che prendeil largo grazie agli errori in attacco dellaCmc, mentre nel secondo Ravenna primacerca il riscatto (4­1) e poi, dopo un pro­lungato black­out (11­19), per poco noncompleta una clamorosa rimonta. Terzocon la Cmc aggrappata al match fino almuro di Solè in un PalaDeAndrè gremito.

Sandro Camerani

clicGLI HIGHLIGHTSDEL CAMPIONATOSU GAZZETTA.IT

A conferma della nuovaattenzione che il nostroportale web riserva agli altrisport e in questo caso allapallavolo, da questa mattinasul sito di Gazzetta(www.Gazzetta.it) saràpossibile vedere le immaginidelle partite di serie A­1maschile commentate. Ainiziare dall’anticipo di sabatopomeriggio a Perugia con iltoccante tributo d’affettoriservato a Goran Vujevic ealla sua famiglia dopo latragedia che li ha colpiti.

Aidan Zingel , australiano 207 cm

RISULTATIRAVENNA­TRENTO 0­3LATINA­MACERATA 0­3PIACENZA­VIBO 3­1PERUGIA­MODENA 3­1 sabatoVERONA­CUNEO 3­1MOLFETTA­C.d.CASTELLO 3­0

CLASSIFICASQUADRE PT G V P SVSPMACERATA 6 2 2 0 6 0PERUGIA 4 2 2 0 6 4MODENA 4 2 1 1 5 3TRENTO 3 1 1 0 3 0VIBO 3 2 1 1 4 4MOLFETTA 3 2 1 1 3 3VERONA 3 2 1 1 4 4PIACENZA 3 2 1 1 4 4C.D.CASTELLO 3 2 1 1 3 4CUNEO 1 2 0 2 3 6LATINA 0 1 0 1 0 3RAVENNA 0 2 0 2 0 6

PROSSIMO TURNODomenica 3 novembreMACERATA­PERUGIACUNEO­LATINARAVENNA­VIBOTRENTO­MOLFETTAMODENA­PIACENZAC.D.CASTELLO­VERONA (sabato 2)

FORLÌ­BUSTO ARSIZIO 0­3(21­25, 21­25, 20­25)

BANCA DI FORLÌ: Paggi 12, Pincerato 3,Petrovikj 5, Lamprinidou 3, Turlea 13,Ventura 2; Zardo (L). Guatelli 2, Piolanti4, Roani 2. N.e. Arrechea, Coriani,Rosso. All. Marone. UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO:Marcon 8, Garzaro 13, Bianchini 8, Buijs15, Arrighetti 17, Wolosz 3; Leonardi (L).Spirito, Ortolani 2. N.e. Degradi, Mi­chel, Petrucci. All. Parisi. ARBITRI: Frapiccini e Turtù.NOTE Spettatori 800. Durata set: 25’,24’, 26’: totale 75’. Banca di Forlì: b.v.0, v. 5, m. 6, s.l. 5, e. 9. Busto Arsizio:b.v. 5, s. 7, m. 10, s.l. 4, e. 16. TrofeoGazzetta: 6 Arrighetti, 5 Garzaro, 4Paggi, 4 Buijs, 3 Bianchini, 2 Turlea, 1Marcon.FORLÌ (s.col.) Nel giorno del ritorno incampo di mamma Serena Ortolani (2punti su 3 attacchi quando è entratanel terzo set) Busto Arsizio si impone 3a 1 a Forlì. Arrighetti (17 punti con l’89%in attacco) trascina la squadra soste­nuta da Buijs e Garzaro. Tra le fila forli­vesi buona la prestazione della Paggi.

NOVARA­CONEGLIANO 0­3(17­25, 18­25, 13­25)

IGOR GORGONZOLA NOVARA: Kim, Lom­bardo 7, Milos 2, Vanzurova 11, Rosso 6,Casillo 4; Paris (L), Harms 1, Manfredi­ni, Alberti, Mollers. All. Colombo.IMOCO CONEGLIANO: Lloyd 2, Trozzi 12,Barazza 4, Nikolova 14, Barcellini 11, Cal­loni 13; De Gennaro (L), Donà 1, Kauffel­dt 2, Bechis. N.e. Fiorin, Daminato (L).All. Gaspari.ARBITRI: Perri e Balboni.NOTE Spettatori 2200. Durata set: 24’,34’, 23’; tot. 81’. Novara: b.s. 8, v. 1, m.4, e. 16. Imoco: b.s. 7, v. 6, m. 13, e. 13.Trofeo Gazzetta: 6 Nikolova, 5 Lloyd, 4Calloni, 3 Tirozzi, 2 Vanzurova, 1 Bar­cellini.NOVARA (a.cri.) Troppa Conegliano epoca Igor in un match senza storia.Davanti a 2200 spettatori è amaro il ri­torno di Novara in A­1, senza Tokarskae Mollers acciaccate e dominate dabattuta e muro della Imoco, trascinatada Nikolova e Calloni (5 muri).

URBINO–PIACENZA 0­3(16–25, 19­25, 23–25)

ROBUR TIBONI URBINO: Thibeault 11, Br­cic 6, Santini 6, Leggs 8, Kostic 8, Negrini6; Carocci (L), Giombetti, Casoli 1. N.e.Zecchin, Escobar. All. Micoli.REBECCHI NORDMECCANICA PIACEN­ZA: Ferretti 1, Bosetti 13, Leggeri 9, VanHecke 12, Meijners 13, De Kruijf 9; San­sonna (L), Bramborova 1, Manzano,Valeriano. N.e. Poggi (L), Caracuta,Vindevoghel. All. Caprara.ARBITRI: Piersanti e Puletti.NOTE Spett. 1250, incasso 6750. Dura­ta set: 22’, 27’, 32’; tot. 81’. Urbino: b.s.7, v. 2, m. 8, s.l. 6, e. 15. Piacenza: b.s.7, v. 7, m. 7, s.l. 9, e. 18. Trofeo Gazzetta:6 Bosetti, 5 Brcic, 4 Meijners, 3 Legge­ri, 2 Thibeault, 1 Negrini.URBINO (m.n.f.) Esordio in salita perUrbino, che non riesce a passare oltreil muro delle campionesse d’Italia.Meijners e Leggeri fanno la differenza.

FROSINONE­ORNAVASSO 0­3(20­25, 20­25, 23­25)

IHF VOLLEY FROSINONE: Angeloni 12,Frigo 2, Percan, Kidder 6, Gioli 8, Agosti­netto 1; Ruzzini (L), Astarita 5, Biccheri6, Bonciani. N.e. Vico, Spataro. All.Martinez.OPENJOBMETIS ORNAVASSO: Signorile2, Loda 14, Chirichella 11, Muresan 11,Ikic 12, Tasca 3, Moneta 2; Ghilardi (L).n.e. Zanin, Pisani, Senkova, Gloder. All.Bellano.ARBITRI: Gini e Longo.NOTE Durata set: 26’, 27’, 28’; totale:81’. Frosinone: b.s. 9, v. 2, m. 5, s.l. 3, e.26. Ornavasso: b.s. 9, v. 3, m. 14, s.l. 7,e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Muresan, 5Ikic, 4 Loda, 3 Chirichella, 2 Angeloni, 1Ruzzini.FROSINONE (al.bi.) Ornavasso vince ilconfronto tra le matricole della A­1 aFrosinone con un secco 0­3. La garaha visto l’IHF sempre all’inseguimentose si eccettua la parte iniziale del se­condo set, con Ornavasso brave adapprofittare dei numerosi errori diGioli e compagne, ancora in cerca diuna identità in questo campionato.CLASSIFICA: Piacenza, Conegliano,Bergamo 6; Ornavasso 4; Busto Arsi­zio 3; Modena 2; Casalmaggiore, Urbi­no, Frosinone, Forlì, Novara 0.PROSSIMO TURNO (3/11 ore 18): Or­navasso­Busto Arsizio (2/11 20.30);Piacenza­Casalmaggiore; Bergamo­Frosinone (31/10 ore 20.30); Urbino­Novara; Forlì­Modena. Riposa: Cone­gliano.

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43

SCI COPPA DEL MONDO CICLISMO PISTA

4NOTIZIE

IN BREVE

SVince

VantornoutTripletta dei

padroni di casaa Ruddervoorde

(Belgio) nellaprima prova del

Superprestige dicross con Klaas

Vantornoutdavanti a Nys e

Meeusen. Allabritannica Helen

Wyman la garafemminile

SArzuffi 1a

Franzoi 3°In Svizzera, nel

Gp Steinmaur dicross, successo

della tricoloreunder 23 Alice

Arzuffi (SelleItalia Guerciotti)

davantiall’elvetica Frei

e alla compagnaElena Valentini.

Uomini: 3°Enrico Franzoi

(Selle ItaliaGuerciotti)

dietro alfrancese

Mourey e allosvizzero Zahner

STrofeo

TrivenetoL’azzurro Mirko

Tabacchi havinto a Villa

Lagarina (Tn) la3a prova del

Trofeo Trivenetodi cross

battendo Fruete Ursi. A ChiaraTeocchi la gara

femminiledavanti a Dal

Pozzo eOberparleiter

SI Bertazzo

settimiIl neocampione

europeodell’Americana,Liam Bertazzo,ha chiuso al 7°

posto la QuattroGiorni di

Grenoble incoppia con il

fratello Omar,pro’

dell’Androni.Vittoria per i

francesiMorgan Kneiskye Vivien Brisse

sugli spagnoliDavid Muntanere Albert Torres

ExtraterrestreLigety vuol dire giganteTripletta da sognoTerzo successo consecutivo a Soelden per il padrone dellaspecialità. Pinturault e Hirscher rincorrono, azzurri a fondo

DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINAROSOELDEN (Austria)

Ma cosa è? La primamanche della nuova stagione ol’ultima della vecchia? Nel gi­gante maschile, a differenzadelle sorprese che ha riservatosabato la prova femminile sulghiacciaio di Soelden, fra gliuomini non è cambiato nulla,con Ted Ligety sempre unaspalla sopra il resto del mondo.Noioso? No, solo il più bravo ainterpretare la specialità chia­ve dello sci. La pratica, comegià successo molte nella scorsastagione lo statunitense l’hachiusa nella prima discesa, incui ha permesso a due soli atle­ti, il francese Pinturault e l’au­striaco Hirscher, di rimanereentro il secondo di distacco, al­tri due (Sandell e Raich) entroi due secondi e gli altri nellavoragine che ha scavato. Il tut­to su una pista, rispetto allaprova femminile, accorciata diuna decina di secondi, per evi­tare il forte vento che spazzavala parte alta della montagna.

Soddisfatto Alla fine Ted sor­rideva: «Adesso sono più tran­quillo, so di essere competiti­vo». Alla faccia... E’ al terzosuccesso di fila a Soelden (mainessuno prima ce l’aveva fat­ta), al 18° in carriera nella spe­cialità, al nono podio di fila ingigante. Nella seconda prova,in cui è sceso in quella che perlui è «in sicurezza», ha lasciatoalla fine Pinturault a 79/100,Hirscher a 1”02 e il quarto,Svindal, a 1”73. La tecnica diLigety a detta di molti è inimi­tabile. Ted fra le porte fa piùstrada di chiunque altro, passasempre lontano dai pali, ma isuoi sci non si piantano mai,mantengono sempre velocità.Il segreto sembrano essere lesue ginocchia: le sa buttare al­l’interno della curva più deisuoi avversari. Ma bisogna an­

che riconoscergli una grandecapacità tattica, come il saperleggere i tracciati, come ha fat­to ieri nella prima manche, af­frontata all’attacco in ogni cen­timetro.

Miller La sorpresa del gior­no, anche se un po’ relativa, èla crescita del finlandese Mar­cus Sandell, a cui pochi anni favenne asportato un rene per ipostumi di una caduta in alle­namento, ma è piaciuto ancheBode Miller, 19° alla fine dopouna prima manche al 12° postopartendo con il 32 dopo un an­no e mezzo di digiuno agonisti­co e con qualche chilo di mu­scoli in meno.

Italia a fondo E gli italiani?Dispersi, dispersi nei dubbi,nel ritardo di condizione, irri­conoscibili. Sino a due stagionifa avevamo sempre due o treatleti in grado di salire sul po­dio in gigante, in oltre una sta­gione non siamo riusciti a capi­re gli sci con le sciancrature ri­dotte. Gli azzurri faticano visi­vamente a farli girare, nonriescono ad avere la conduzio­

ne dei migliori e sciano timoro­si. Quella di Soelden è semprestata per gli italiani una pistadifficile, quest’anno si è davve­ro toccato il fondo. Ieri il mi­gliore è stato ancora il 34enneMax Blardone, che almeno ciha provato, ma alla fine si èpiazzato 17° a 3”27 da Ligety,un’enormità. «E’ il nostro livel­lo attuale, dobbiamo solo alle­narci», è la sua triste sintesi.

Moelgg Non si poteva chie­dere di più a Manfred Moelgg,secondo lo scorso anno su que­sta pista ma 25° ieri alla finedavanti a Eisath. Solo una de­cina di giorni fa era in ospedaleper curare il mal di schiena chel’ha obbligato nell’ultimo mesead allenarsi a singhiozzo. «Nel­la prima manche — spiegaManfred — ho sbagliato l’in­gresso nel muro, nella secondaho sentito qualche bella sensa­zione. Ora devo solo cercare diallenarmi e, in vista dello sla­lom di Levi, soprattutto fra leporte strette che non affrontodai primi di agosto». SfortunatiDavide Simoncelli, ritirato nel­la prima tornata, e il giovaneRoberto Nani, fuori dalla se­conda discesa per uno solocentesimo. Da rivedere De Ali­prandini e Borsotti, che ha nel­le gambe troppi pochi allena­menti per essere veloce. E’ pre­sto, non fasciamoci la testa, mabisogna lavorare duro e inumiltà per non rimare, nellaspecialità cardine della tecnicadello sci, soltanto delle com­parse.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

laFotonotizia

E’ Tina Maze l’iconaLange per la stagione 2013/14:nel poster è stata fotografatocome «l’ange», l’angelo

GIGANTE UOMINI a Soelden (Aut): 1.Ligety (Usa) 1’59”50 (1’00”44 + 59”06);2. Pinturault (Fra) a 79/100 (1’01”34 +58”95); 3. Hirscher (Aut) a 1”02; 4. Mis­sillier (Fra) e Svindal (Nor) a 1”73; 6.Sandell (Fin) a 1”82; 7. Fanara (Fra) a2”08; 8. Richard (Fra) a 2”16; 9. Faivre(Fra) a 2”18; 10. Schoerghofer (Aut) a2”30; 11. Mermillod (Fra) e Kostelic(Cro) a 2”33; 13. Raich (Aut) a 2”51; 14.Defago (Svi) a 2”79; 15. Reichelt (Aut) a2”84; 16. Mathis (Aut) a 2”97; 17. BLAR­DONE a 3”27; 18. Haugen (Nor) a 3”28;19. Miller (Usa) a 3”29; 20. Jitloff (Usa) a3”31; 21. Dopfer (Ger) a 3”36; 22. Luitz(Ger) a 3”46; 23. Myhrer (Sve) a 3”50;24. Caviezel (Svi) a 3”56; 25. MOELGG a3”58; 26. EISATH a 3”66. Rit. I manche:

Simoncelli. Non qual. II m.: Nani, De Ali­prandini, Deville, Borsotti. Rit. II m.:Neureuther (Ger).Coppa del Mondo: 1. Ligety (Usa) 100; 2.Pinturault (Fra) 80; 3. Hirscher (Aut)60; 17. Blardone 14.LE PROSSIME TAPPEUomini 17 novembre: slalom a Levi (Fin).30/11­1/12: discesa e superG a LakeLouise (Can); 6­8 dicembre discesa,superG e gigante a Beaver Creek (Usa);14­15/12 gigante e slalom in val d’Isere.Donne: 16 novembre: slalom a Levi(Fin); 29/11­1/12: discesa, superG e gi­gante a Beaver Creek (Usa); 6­8 di­cembre: due discese e un superG aLake Louise (Can); 14­15/12: gigante eslalom a St. Moritz (Svi).

la guida

Moelgg 25°, Eisath 26°. Bode al ritorno è 19°Il 16 e 17 novembre gli slalom di Levi

Cucinotta, trisper rinascereE ora la Coppa

L’EX TRICOLORE LE REGOLE MPCC

Niente deroga: solo a maggioPellizotti esordirà nell’Astana

Franco Pellizotti ha firmato con l’Astana,voluto da Vincenzo Nibali, ma potrà correresoltanto a partire dall’inizio di maggio 2014.Non c’è stato spazio di trattativa con il Movimentoper il ciclismo credibile (Mpcc), di ispirazionefrancese, di cui l’Astana è entrata a far partedefinitivamente nei giorni scorsi (con Lampre,Belkin, Katusha, Androni e Wanty). Se si ingaggiaun corridore già squalificato (il trentaquattrennefriulano fu fermato per due anni, fino al maggio2012, per valori anomali del passaportobiologico), questi può correre soltanto se sonopassati almeno due anni dalla fine dello stop.Finita la squalifica, Pellizotti era stato ingaggiatodall’Androni­Venezuela, alla quale lo scorso annoha regalato il titolo italiano.

DAL NOSTRO INVIATO

CLAUDIO GHISALBERTIMONTICHIARI (Brescia)

Tre titoli italiani in un colpo solo. E, nelprossimo fine settimana, il ritorno in Coppa delMondo, cinque anni dopo l’inizio di un lungocalvario. La vedi così minuta, sguardo dolce,modi gentili e tono garbato, che non ti viene cer­to da pensare che in pista sia una tigre. Errore:Annalisa Cucinotta è una tigre anche nell’af­frontare la vita, non solo quando si trova spallaa spalla con le avversarie sull’anello di legno.

All’inferno Da juniores Annalisa è una grandepromessa. Nel 2004 vince la maglia iridata nelloscratch. E diventa una delle punte della Nazio­nale. Tutto bene fino all’11 dicembre 2008. Cali,Colombia, terza vittoria nello scratch in Coppadel Mondo, ma un mese dopo ecco la docciafredda: positività al boldenone, uno steroide,proprio in quella gara. Valori pazzeschi per es­sere veri, lei pensa a un complotto. «Le mie uri­ne scambiate per coprire un uomo», afferma.Chiede l’esame del dna, ma non le viene conces­so. Arrivano due anni di squalifica e il 17 giugno2011, in aggiunta, l’assurda regola della Feder­ciclo con valore retroattivo: niente maglia az­zurra e Tricolori vietati agli atleti che hannoavuto squalifiche superiori ai 6 mesi. Che per unpistard equivale al ritiro forzato. Invece...

Battaglia vinta Invece la 27enne friulana lotta«perché ho sempre dichiarato la mia innocenza,anche se non posso obbligare la gente a creder­mi», perché «non mi sembrava giusto finire così,non è nel mio carattere. Io sono sempre stataabituata a lottare fino alla fine, a guadagnarmile vittorie». In più «era una questione di orgo­glio personale contro una legge che, per la suaretroattività, non era giusta». Nella sua situazio­ne ci sono anche alcuni pro’ con ricchi ingaggi,che si lamentano a mezza voce ma restano im­mobili. Lei si batte e a inizio maggio 2012 la Cor­te federale le dà ragione, poi dieci mesi più tardi

il Consiglio federale ratifica la decisione: la leg­ge è abrogata. E se molti big azzurri hanno potu­to correre i tricolori e vestire la maglia azzurra aFirenze le devono dire grazie. «Ma ci sarà anchequalcuno che mi darà la colpa — prosegue leicon il sorriso — e che arriverà a insultarmi».

Agli ultimi Tricolori di Montichiari Annalisasi presenta motivatissima. Tre maglie (velocità,scratch e 500 metri) finiscono sulle sue spalle:non vinceva un titolo dal 2007. E pazienza senon c’è a premiarla il presidente federale DiRocco («quando mi ha fermato e tolto il futuro èstato il momento più duro in assoluto»). Ora losguardo da tigre si sposta su Manchester, doveda venerdì nella prima prova di Coppa del Mon­do sarà impegnata nell’omnium. «Pensare allavittoria? Mi sembra di esagerare», dice. Nel mi­rino i Mondiali, dal 26 febbraio al 2 marzo. Sa­pete dove? A Cali. Per scrivere una nuova storia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Annalisa Cucinotta, 27 anni, ai Tricolori fra GiorgiaBronzini (a sinistra) e Barbara Guarischi RODELLA

SALE A QUOTA 18

COPPA DEL MONDOPLURIVINCITORI IN GIGANTE

Ingemar STENMARK (Sve) 46

Michael VON GRUENIGEN (Svi) 23

Ted LIGETY (Usa) 18

Alberto TOMBA 15

Hermann MAIER (Usa) 14

Benny RAICH (Aut) 14

Gustavo THOENI 11

Bode MILLER (Usa) 9

Ted Ligety, 29 anni IPP

« Questo è il nostrolivello attuale,ora dobbiamosoltantoallenarci

MAX BLARDONE34 ANNI, IERI 17° A 3”27

44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

SALI IN CATTEDRAPER 7 GIORNI

À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NONOVITÀ 2013VITÀ 2013NOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013NONOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013

PER 7 GIORNIPER 7 GIORNISOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORT

UNA SETTIMANA DA CAMPIONIPER 7 GIORNIPER 7 GIORNISOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORTSOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORTPER 7 GIORNISOLO CON LA GAZZETTA DELLO SPORTPER 7 GIORNI

SALI PER 7 GIORNI

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CATTEDRA

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45

TENNIS IL MASTERS A ISTANBUL E UNA CASCATA DI DOLLARI

ATLETICA MARATONA

Venezia: Lalli è terzoma non entusiasmaSuccesso a MachichimDAL NOSTRO INVIATO

ANDREA BUONGIOVANNIVENEZIA

Le attenuanti non man­cano: l’umidità, per esempio eil percorso, inadatto per cerca­re tempi importanti. Aggiun­giamoci le difficoltà legate aun debutto. Pur ciò premesso,l’esordio di Andrea Lalli in ma­ratona, non può considerarsipositivo. Il 26enne molisano, aVenezia, è terzo in 2h14’26”. Ese è vero che un italiano man­cava dal podio lagunare dal2006, il movimento tricolorenon ha per ora trovato un nuo­vo specialista all’altezza dellatradizione. Tentativo fallito?Rimandato. L’oro europeo dicross paga il noviziato. Allamezza in 1h05’22”, fino al 30°km (1h33’09”) è in linea conuna proiezione da 2h11’. Ma sisa: la maratona comincia lì. Ead Andrea, lì, si presenta il con­to. Il finanziere si stacca dallatesta e resta solo. «Sul pontedella Libertà – racconta – a lot­tare anche contro il vento. Hosofferto per le condizioni, peruna vescica a un piede e per lanon abitudine alla distanza. Mido comunque un 7.5. È unapartenza. Se difenderò il titolosui prati in dicembre? Dipendedal recupero». Lalli, troppo ge­neroso in pagella e pur arrivatosulle ginocchia, non esce scot­tato dall’esperienza.

La gara «Di buono – dice ild.t. Massimo Magnani – c’è che

ha concluso. Ha patito, perchénon conosceva la fatica di unamaratona. Ma questo è un im­portante primo passo». Il suc­cesso, in 2h13’10”, è del32enne keniano Nixon Machi­chim (2h08’22” del 2010), cherespinge il ritorno del conna­zionale Raymond Kandie. Af­fermazione keniana anche conMercy Kibarius (2h31’14”). Ivincitori sono della scuderiaGianni Demadonna e si allena­no a Iten nel gruppo di Gabrie­le Nicola. Tra i quasi 7000 par­tenti, gli applausi più convintiad Alex Zanardi, primo in han­dbike in 1h11’45”: domenica, aNew York, debutterà con lacarrozzina olimpica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Uomini: 1. Machichim (Ken) 2h13’10”; 2.Kandie (Ken) 2h13’11”; 3. Lalli 2h14’26”;4. Terer (Ken) 2h17’30”; 5. T. Masai (Ken)2h17’36”.Donne: 1. Kibarus (Ken) 2h31’14”; 2.Kayo (Eti) 2h38’29”; 3. Gezow (Eti)2h42’29”; 5. Vecchiato 2h48”16.

Andrea Lalli, 26 anni COLOMBO

Maestra Serenamette la quartaE vince 12 milioni!Perso un set, la Williams doma Li: primadonna oltre 10 milioni di premi in un anno

SABATO E DOMENICA

Italia­Russiafinale Fed Cup

Sabato e domenicafinale di Fed Cup Italia­Russiasulla terra del Tc Cagliari. Insettimana, donne a Nanjing(Cin, 125.000$, cem.) e Sofia(Bul, 750.000$) con le seconde8 della classifica mondiale.

TORNEI UOMINI

Federer c’èMa cedea Del Potro

Roger Federer c’è. Nellaf inale di Basil ia (Svi,1.445.835 euro, cemento in­door), da numero 6 del mon­do, cede come 12 mesi fa aJuan Martin Del Potro (5, maormai vicinissimo a Ferrer, 3),ma gioca due set alla grandis­sima come non gli succedevada troppo tempo pagando ilcalo al servizio nel primo ga­me del terzo set con il 7­6 (3)2­6 6­4 in 2 ore 21 minuti. Perl’argentino quarto titolo 2013e l’affermazione per la primavolta nello stesso anno controi più forti. Federer, deve orabattere Anderson o Youzhnynel 2° turno a Parigi­Bercy, perqualificarsi per il 12° anno difila al Masters del 4­11 novem­bre alla O2 Arena di Londra.

A Valencia (Spa, 1.496.095euro), Mikhail Youzhny (n. 21mondiale) vince il 2° titolo sta­gionale detronizzando il cam­pione uscente Ferrer (Spa, 3)per 6­3 7­5.

DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLIRiccardoCrivel2

ISTANBUL (Tur)

Alla fine, la battuta piùbella spunta dalla lingua argu­ta di Carlito Rodriguez, il coa­ch di Li Na: «Nel terzo set, misarebbe piaciuto fosse apparsaal mio fianco la Henin (che haallenato negli anni d’oro,n.d.r.): magari la Williams sisarebbe un po’ spaventata». E’così: bisogna evocare i fanta­smi, se una versione a lungo di­messa e impoverita di Serenachiude una stagione spazialecon la quarta vittoria al Ma­sters, il 78° successo dell’anno(sole 4 sconfitte) e altri due mi­lioni e rotti di dollari di premi,che la portano a 12.385.572 (9di euro) per la stagione, botti­no che solo Djokovic, nel ten­nis, ha superato. Per la solita,filosofica, domanda: troppoforte lei o troppo tenere le al­tre?

Dominio al contrario Per unset, la questione non si pone

neppure. Ma al contrario. Per­ché la cinese domina, aggre­dendo la controfigura della bel­va con il fuoco sacro che tistronca fin dal servizio. Già, labattuta: come contro la Janko­vic, la numero uno spara a salvea velocità ridotta e, sempre co­me alla vigilia, tira corto e fati­ca a muoversi sui lati, special­mente dalla parte del rove­scio. Mentre la Li accelera sututti i rimbalzi e con il rove­scio bimane incrociato,uno splendore, fa danniinenarrabili, senza con­tare la versione serveand volley, per toglieretempo e ritmo all’av­versaria. Una tramaperfetta, fin che dura:«All’inizio ero fin trop­po elettrizzata — con­fessa la nuova numero3 — , era una tatticavincente ma anchemolto dispendiosa dalpunto di vista nervoso.E a metà del secondo setnon ho avuto più ener­gie».

L’urlo La differenza tra

una regina e un buonissima val­letta, come sempre, sta nella te­sta: anche se lontana dai lussi dimolte vittorie di quest’anno, nonappena la cinese cala di intensitàSerenona le monta addosso. Laprima svolta nel primo game delsecondo set, nel rovescio lungo­linea con cui la Williams annullauna delicatissima palla break, le­vando al cielo l’urlo furente dellapadrona ritrovata: «E’ stato im­portante fermare la sua ascesa— racconterà la vincitrice — vo­

levo quel game a tutti icosti: non so se è for­za mentale, so che

dovevo farlo».Tant’è: il serviziotorna sopra i180, i colpi a

rimbalzo ora fan­no male, anche se il

rovescio resta balle­rino. E’ 3­0, poi Li haun sussulto, recuperafino al 3­3 ma torna inapnea per il 5­3 Sere­na, che sciupa due setpoint ma soprattuttoannulla due pallebreak con un drittosulla riga e una com­binazione servizio­dritto a campoaperto. Vinto ilparziale, la parti­ta non esiste più:«Li ha giocato

molto bene — leconcederà Serena — ma ioguardo sempre al mio livel­

lo. E’ stata una stagione fan­tastica, sono arrivata un po’

stanca alla fine, anche stavoltanell’allenamento del mattino

non avevo buone sensazioni­Sono felice, soprattutto perchéandrò in vacanza e finalmentemi metterò in bikini». A Singapo­re, dove si giocherà l’anno pros­simo, le hanno già dedicatoun’orchidea. Selvaggia come ilsuo talento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ADOPPIO

ASIATICO

SFinali,

singolare: S.Williams (Usa)b. Li (Cin) 2­6

6­3 6­0;doppio:

Hsieh­Peng(Tai­Cin) b.

Vesnina­Makarova (Rus)

6­4 7­5.Nella foto a

destra Serenacol trofeo, qui

sopra Li Na.

4I NUMERI

4i Masters

vinti da Serena,4a di sempre a

riuscirci almeno4 volte. Come

Evert, una menodi Graf, 4 menodella primatistaNavratilova (8).Prima numero 1

regina delMasters daHenin 2007.

12milioni

385,572 dollari:i premi vinti

quest’anno daSerena,

polverizzando ilrecord 2012 di

Azarenka(7,923,920 $).

Prima tennistaoltre i 10 milioni,

terza inassoluto, dopoDjokovic (più di12 milioni negliultimi 2 anni).

11i tornei

vinti nell’annoda Serena: non

accadeva daHingis 1997 (12).

Percentuale divittoria (.951):

78­4.

46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47

BOXE DOPO I MONDIALI DILETTANTI

Cammarelle si ritiraE l’Italia ha un nuovo leader: RussoL’olimpionico supermassimi lascia dopo 18 anni e lo dice alla squadra, Clemente si gode l’oro

ROCKY GIULIANO

Roberto Cammarelle, do­po 18 anni di attività di vertice(oro e argento olimpici, 2 ori e2 bronzi mondiali), annuncia ilritiro ufficiale dal ring. Lo hadetto davanti alla squadra az­zurra e ai tecnici, nel corso del­la cena finale per festeggiare ilbilancio lusinghiero dei cam­pionati iridati di Almaty (Kaz).

Addio «E’ stato il mio ultimoMondiale, da domani sono unex pugile, orgoglioso di quantoho dato, sicuro che il mio esem­pio sarà utile per il movimento.Il motivo del ritiro? Non ho piùla determinazione per allenar­mi come il mio ruolo richiede.Troppi acciacchi che mi trasci­no da anni e anche l’età nonpiù verde. Ho iniziato nel 1995a 17 anni, vincendo il torneoprimi pugni, ho disputato oltre230 incontri, posso dire di avervinto tutto, mi pare giusto darespazio ai giovani. L’attualescelta tecnica dell’Aiba sul mo­dello dei professionisti non ènelle mie corde. Non mi piace,ritengo tradisca lo spirito dilet­tantistico. Pensavo di avere piùproblemi. Mi ha preoccupatoche gli arbitri non rilevano letestate. Senza casco è un disa­stro. Ne ho preso in tutti e quat­

tro i match. E anche molte feri­te, col casco si sarebbero evita­te. Questo il mio parere. Ho vo­luto comunque fare i lMondiale per capire sulla miapelle questa trasformazione.Fosse andato male non avreirecriminato. Ho perso col cam­pione del mondo delle ultimedue edizioni, che in finale hasteso il kazako, mentre con me,vecchietto di 33 anni, col brac­cio sinistro semi bloccato peruna lacerazione al muscolo, havinto 1­0. Inoltre ho iniziatonuove esperienze, come il varodel campionato a squadre perregioni, riservato ai dilettanti.

Una Wsb in maglietta. Speroinoltre di essere utile alla Fpicome immagine e uomo disport. Non intendo lasciarequesto mondo che mi affascinae continua a piacermi. Sarà so­lo un Cammarelle che si ferme­rà ai piedi del ring, senza salirele scalette come ho fatto per 18anni».

Coraggio Al suo fianco Cle­mente Russo, con la medagliad’oro al collo conquistata neimassimi, approva la decisione:«Roberto è stato coraggioso ecoerente. Io ho fatto una sceltadiversa e intendo proseguire

puntando attraverso le Wsb aiGiochi di Rio. Il Mondiale di Al­maty ha dato una svolta e l’Ita­lia ha detto di essere presente,oltre al mio oro ci sono duebronzi e 5 italiani nei quarticon Cappai e Mangiacapre chesono il futuro assieme ad altrigiovani che crescono». PureValentino conferma la volontàdi proseguire: «A 29 anni ho ri­scoperto il piacere di allenarmie puntare in alto. Da 5 edizionisalgo sul podio iridato. I Giochi2016? Ci provo». Il ct Bergama­sco ha ringraziato tutti: «Unasquadra meravigliosa dove aivecchi si sono aggiunti i nuovi

e nessuno ha deluso. Non pote­vo chiedere di più». Il presiden­te Alberto Brasca: «Siamoquinti nella classifica con laRussia, con 126 nazioni. Allecritiche abbiamo risposto con irisultati. Tornare a casa con unoro e due bronzi è fantastico».

Lo sbarco E a Fiumicino èstato bagno di folla per gli az­zurri: «Questo titolo mondialeè il punto di partenza per i Gio­chi del 2016 a Rio de Janeiro ­dice Russo ­. L’unica paura,l’unico dubbio, l’unica tituban­za era quella di essere stato, acausa di un infortunio lontano

dal ring per 7 mesi e per que­stioni familiari: dopo aver avu­to la piccola Rosy, sono diven­tato papà per la seconda voltadi due gemelline. Janet e Janesono nate però premature disei mesi e mezzo. Per 4 mesi so­no state dentro un’incubatrice.Continuavo ad allenarmi macon la testa stavo sempre lì. Aspronarmi è stata sempre miamoglie Laura. Mi sono affidatoall’esperienza. Ora voglio cor­rere a casa. Voglio festeggiarein famiglia questo oro splendi­do. È a mia moglie e alle bam­bine che dedico questo titolo».

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«Troppi acciacchiHo voluto fare ilMondiale senzacaschetto ma lospirito è diverso»

ROBERTO CAMMARELLEBRONZO NEI SUPERMASSIMI

«Roberto è statocoerente. Io puntosu Wsb e Giochi. Eporto l’oro a casaalle bambine»

CLEMENTE RUSSOIRIDATO BIS DOPO IL 2007

MEDIOMASSIMI A 48 ANNI BATTE MURAT (30 ANNI)

Hopkins, che showE’ il re più vecchio

(i.m.) La leggenda di Ber­nard Hopkins, a 48 anni suona­ti (ne compirà 49 in gennaio),continua. È il più anziano cam­pione del mondo nella storiadella boxe, vanta un record di54 vittorie, 6 sconfitte e 2 pa­reggi da quando nel 1988 hafatto il suo debutto, ma non haintenzione di smettere. Ora sifavoleggia di una sfida con ilmiglior pugile pound forpound, Roger Mayweather, ametà strada nella categoria deimedi. Hopkins sabato ad At­lantic City (Usa) ha difeso l’Ibfmediomassimi conquistato inmarzo, dominando il tedesco­iraniano Karo Murat (25­2­1).

Un pugile di 18 anni più gio­vane, che battè per l’EuropeoCristian Sanavia nei superme­di. Murat ha fatto la figura delpunching­ball perdendo netto:119­108, 119­108 e 117­110. «Ilpiano era di portare il cane nel­la valle scura facendogli segui­re l’osso — dice Hopkins —.Volevo il k.o. e così ho dovutoprendere dei rischi. Sono unintrattenitore e questo è quelloche vuole il pubblico». Il k.o.non è arrivato, ma i 6324 spet­tatori si sono divertiti lo stesso.Anche quando hanno visto ilcampione dare un bacio sulcollo in un clinch al 5° al rivale,o più tardi fargli le linguacce,tra colpi pda The Executioner.

Nel sottoclou, Peter Quillin(Usa, 30) conserva il Wbo me­di battendo ferita 10 GabrielRosado (Usa, 21­7), in vantag­gio. Il massimo Deontay Wil­der (Usa) fa 30 ko su 30: demo­lito in 4 Firtha, (Usa, 21­11­1).

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Bernard Hopkins, 48 anni, 54 vittorie

MONDIALINO AI PUNTI

De Carolis fasoffrire Abraham

(i.m.) A Oldenburg (Ger) ilsupermedio romano GiovanniDe Carolis (20­5) resiste inpiedi 12 riprese contro l’exiridato Arthur Abraham (Ger,38­4) per l’intercontinentaleWbo, ma perde quasi tutte leriprese. I cartellini: 120­108,119­109, 110­109 per Abraham.Il match iniziato dopomezzanotte su Ard ha fatto 3,5milioni di spettatori e il 28,2%di share.JOSHUA (i.m.) A Sheffield (Gbr)l’oro olimpico Antony Joshua(Ing), che battè RobertoCammarelle ai Giochi di Londracon verdetto discusso, havinto nei massimi il secondomatch da professionista kot 2con Paul Butlin (Ing, 14­.20).INTERIM A San Jose (C.R.)Bryan Vasquez (C.R, 32­1)batte Rene Gonzales (Nic, 31­6­1) per ferita al 5° round perl’interim Wba superpiuma.

48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

Rimonta show: è 2°«Chi mi ferma più ?»Vince Castano, Chicco dietro di un colpo: «Sul puttho cambiato tutto, voglio sfruttare il momento»

FEDERICA COCCHI

Sarà l’aria d’Oriente, saràil pollo alle mandorle, qualun­que cosa sia, Francesco Molina­ri dalla Cina porta sempre a ca­sa qualcosa di buono. Dal­l’Hsbc Championship (il suoprimo trionfo nei Wgc) allaWorld Cup di Mission Hills, fi­no al secondo posto di ieri nelBmw Masters al Lake Malarendi Shanghai, miglior piazza­mento della stagione. Da Romai complimenti del presidentefederale Chimenti e di Giovan­ni Malagò, presidente del Coniche vede nel golf una buona ri­sorsa per il bottino olimpico diRio 2016.

Un colpo Il successo è andatoa Gonzalo Fernandez Castano,lo spagnolo due volte vincitoreall’Open d’Italia (Tolcinasco2007 e Royal Park 2012), checon Francesco condivide la ma­nager e una grande amicizia.«Beh, dopo oggi mica tanto... ­scherza il più giovane dei Moli­nari che con questo piazza­

mento migliora la classificamondiale, dov’era 49°, e ag­gancia l’11° posto nella Race toDubai —. Non penso si aspet­tasse una rimonta così nell’ulti­mo giro. Scherzi a parte, erava­mo a cena insieme sabato, Gon­zo aveva bisogno di una vitto­ria per risalire nel ranking».Castano ha chiuso con un dop­pio bogey alla 18 e, per un atti­mo, la speranza di un playoffha sfiorato la mente dei tifosi

italiani. Tuttavia Chicco era ab­bastanza sereno. Tanto da an­dare a farsi uno spuntino, ri­preso dalle telecamere: «Beh,non avevo mangiato nulla tuttoil giorno... mica potevo fare unplayoff a digiuno!».

Cambiare Era da tempo chenon si vedeva un FrancescoMolinari così «in palla», sere­no, fiducioso. Un atteggiamen­to frutto di un bel migliora­mento del gioco e di cambia­menti consistenti nel putting:«Prima dell’Open d’Italia sonostato a Los Angeles da DaveStockton, un coach per il giococorto. Mi ha dato indicazioniprecise e, anche se non sonopiù tornato, ci sentiamo spesso.Lui per primo era molto curio­so di vedere come sarebbe an­data». Non deve essere stato fa­cile cambiare radicalmente laroutine del putt dopo tanti an­ni: «No, perché ho modificatotutto. Dal bastone al modo dileggere le linee. Ho semplifica­to la routine. Tengo il puttercon la sinistra e non più con ladestra, non faccio prove del

movimento prima di colpire.Una rivoluzione — ammetteChicco —. Nei momenti dipressione è più facile tornarealle vecchie abitudini, ma sto“fissando” tutte le modifiche».

In scia Da giovedì si torna incampo con l’Hsbc Champions aSheshan. Un field da major perun torneo che Chicco ha giàvinto tre anni fa: «Mi piacemolto giocare in Cina. I tifosisono simpatici un po’ caciaroni,come noi italiani un po’ di annifa». Sfruttare il momento posi­tivo per conquistare il primosuccesso di stagione è l’ambi­zione di Francesco: «Sto bene,funzionano il gioco lungo e an­che quello corto, sono sicurodei miei mezzi e voglio conti­nuare così per l’ultima parte distagione. Sarò in tutti i torneidelle Final Series: dopo la Cina,la Turchia e Dubai». Poi, so­prattutto, la World Cup in Au­stralia, in coppia con MatteoManassero, praticamente il ter­

zo fratello Molinari: «Effetti­vamente sì ­ ride Francesco ­lo abbiamo adottato. Con

lui mi trovomolto bene, sa­rà bello cerca­re di riportare

la Coppa all’Ita­lia». Il moraledi Chicco è allestelle, l’obietti­vo della setti­mana è dichia­rato: «Miglio­

rare di una posi­zione la classifica di

questo torneo». Faci­le, no?

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Molinarid’Oriente

11Della Race to DubaiCon questo piazzamento ,Molinari diventa n.11dell’ordine di merito europeo.

7Successi di GonzoCon questa vittoria Castanoraggiunge quota 7 tra cui dueItalian Open (2007 e 2012)

4POULTER

CHIUDE 15°S

Così nel BmwMasters, primo

dei quattrotornei delle FinalSeries. Percorso

del LakeMalaren Golf

Club di Shanghai(Par 72).

1. ­11 Fdez­Castaño (Spa, 71

71 67 68, 277)851,346 euro; 2.­10 Jaidee (Thai,

70 70 72 66,278) 445,158

euro, F.MOLINARI (72 7171 64) 445,158e

4. ­9 Guthrie(Usa, 65 71 7271, 279); 5. ­8Björn (Dan, 73

72 69 66, 280),Larrazábal (Spa,

70 73 69 68),Uihlein (Usa, 6975 69 67); 8. ­7

Cabrera­Bello(Spa, 73 68 67

73, 281), Casey(Ing, 70 70 71

70), Hanson(Sve, 79 68 7163), Jamieson(Sco, 72 68 71

70); 12. ­6Fraser (Aus, 7370 70 69, 282);

13. ­5 Bourdy(Fra 70 73 67 73,

283), Kaymer(Ger, 75 71 70

67); 15. ­4Poulter (Ing, 7469 72 69, 284),Rumford (Aus,

73 69 75 67).

Dopo il taglio delnastro (FOTO SCACCINI) e ildrive della presidente delRoyal Park I Roveri AllegraAgnelli, è stato inaugurato aFiano (To) il percorso firmatodall’architetto MichaelHurdzan e dal designer DanaFry che affianca il celebreTrent Jones.. Il percorso,nominato “PramericaCourse” (compagnia ramovita), rappresenta il primoesempio mondiale dititolazione di uncampo da golf.

A Fiano

Royal ParkInauguratonuovo campo

CHALLENGE TOUR

Crespi e Ravano noni

Marco Crespi (72 67 69 76) e

Nicolò Ravano (68 72 75 69) hanno

colto un buon nono posto con 284

(­4) colpi nell’ Oman Golf Classic

(Challenge) a a Muscat in Oman. Al

40° Andrea Pavan con 291 (72 71 73

75, +3). Dopo nove anni è tornato al

successo Roope Kakko (Fin, ­14).

PGA ITALIANA

Ecco la Hall of fame

La PGA Italiana ha la sua

«Hall of Fame»: sono entrati Alfon­

so Angelini, Roberto Bernardini,

Aldo Casera, Alberto Croce, Bal­

dovino Dassù, Federica Dassù,

Donato Di Ponziano, Carlo Grap­

pasonni, Ugo Grappasonni, Diana

Luna, Matteo Manassero, Pietro

Manca, Francesco ed Edoardo

Molinari, Francesco Pasquali, Co­

stantino Rocca e Franco Rosi.

Quale fondatore e benemerito del­

la Pga Italiana, è stato eletto anche

Antonio Roncoroni.

LET IN CINA

Vince la Pace

Veronica Zorzi 22a con 213

colpi (72 70 71, ­3) nel Sanya Ladies

Open (Let), a Sanya in Cina, si è im­

posta la 32enne sudafricana Lee­

Anne Pace (203 ­ 67 66 70, ­13),

che ha collezionato l’ottavo titolo in

carriera e il terzo stagionale.

Taccuino

GOLF BMW MASTERSMIGLIOR PIAZZAMENTO STAGIONALE PER IL TORINESE

SFrancesco

Molinari, in alto,compirà 31 anni

l’ 8 novembre.Sotto, Gonzalo

FernandezCastano, 33,vincitore del

torneo e numero4 della Race to

Dubai AFP

71OPEND’ITALIA201428 - 31 AGOSTOC.G. TORINO LA MANDRIA

LA STORIACONTINUA

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

Ippica IN 60 MINUTI GLI ALLENATORI VINCONO 2 GRUPPI 1: PRIX ROYAL OAK E LYDIA TESIO

Marco a Parigi, Stefano a RomaL’ora magica dei fratelli BottiMICHELE FERRANTE

L’ora fiammeggiante deifratelli Botti inizia a Parigi alle15.40. A metà retta del PrixRoyal Oak, il mantello grigiodi Tac de Boistorn abbandonala seconda linea e scatta. Glialtri sembrano fermi, Tac sca­va un baratro di 5 lunghezze,migliora il recente secondoposto parigino nel Prix du Ca­dran e regala a Marco Botti,37 anni, l’ennesimo successodi una carriera ormai solida,iniziata nelle scuderie inglesidi Luca Cumani come appren­dista. Le immagini di Marco insella a Falbrav nei galoppi delmattino (era il 2002) sono unpiacevole ricordo, ora c’è unascuderia a Newmarket pienadi cavalli che vincono e gli ga­

rantiscono un futuro.

Roma Futuro che potrebbeprevedere, nei prossimi mesi,l’arrivo di Charity Line, l’im­battuta (dopo 6 corse) 3 anniche un’ora più tardi a Romaproduce due grandi accelera­zioni per passare in vantaggioe poi resistere all’assalto dellatedesca Path Wind nel LydiaTesio. In sella Fabio Branca,regia di Stefano Botti, 38 anni,fratello di Marco e figlio di Al­duino a sua volta top trainerper decenni assieme al fratel­lo Giuseppe, il cui figlio Ed­mondo è stato prima fantinodi successo e poi allenatore:entrami i ruoli per Electocu­tionist, il campione poi capacedi vincere la Dubai Cup 2006per Godolphin.Un gruppo uno a testa, in

un’ora: «E’ una grande giorna­ta ­ esclama Stefano ­ di quelleche non si scordano più. Sia­mo molto uniti, Marco è statocoraggioso a tentare l’avven­tura in Inghilterra, io che sonorimasto faccio del mio meglioqui in Italia».Charity Line, campionessa ve­ra. Aveva già vinto le Oaks: «E’fredda, accelera sempre, vin­ce sempre. Ora riposo, in Ita­lia non ha più programma, nel2014 la vedo in Inghilterra.Oppure venduta se dovessearrivare un’offerta importan­te».A PARIGI Prix Royal Oak (gr 1 m 3100):1 Tac de Boistron (M. Harley); 2 GoingSomewhere; 3 Missunited; 4 Goldtara;(5­3/4­1 3/4).A ROMA Pr. Lydia Tesio ­ (gr. 1) ­ m 2000:1 Charity Line (F. Branca); 2 Path Wind;3 Red Lips; 4 Adriana; Tot.: 2,10; 1,14,1,41, 1,14 (12,44) Trio: 28,45.

AtleticaFrancofortea Kipruto: 2h06’15”(d.m.) Il keniano Vincent Kipruto ha vintoin 2h06’15” la maratona di Francoforte(Ger): è il 12° successo di fila per il Kenya.Uomini: 1. V. Kipruto (Ken) 2h06’15”; 2. M.Kiptoo (Ken) 2h06’16”; 3. E. Kemboi (Ken)2h07’34”; 4. Chesani (Ken) 2h07’46”; 5.Matebor (Ken) 2h08’07”. Donne: 1. C. Kilel(Ken) 2h22’34”; 2. F. Chepchirchir (Ken)2h23’00”; 3. B. Dibaba (Eti) 2h23’04”; 13.Bertone 2h34’24”.

A LUBIANA (d.m.) L’etiope Mulugeta Wa­mi (2h10’26”) e la keniana Caroline Che­pkwony (2h27’27”) hanno vinto la Marato­na di Lubiana (Slo).

GREAT SOUTH RUN (d.m) I keniani Em­manuel Bett e Florence Kiplagat hannovinto la dieci miglia (16,08 km) Great SouthRun a Portsmouth (Gb). Uomini: 1. Bett(Ken) 48’03”; 2. Mokoka (Saf) 48’22”; 3.Ayeko (Uga) 49’08”. Donne: 1. F. Kiplagat(Ken) 53’53”; 2. Wanjiku (Ken) 56’43”; 3.Purdue 56’57”.

MARSIGLIA­CASSIS (d.m.) L’etiope Wa­sihum Mule e la keniana Josephine Che­pkoech hanno vinto la Marsiglia­Cassis(Fra, 20 km). Uomini: 1. Mule (Eti) 1h00’09”;2. Kotut (Ken) 1h00’11”; 3. T. Tola (Eti)1h00’14”. Donne: 1. J. Kepkoech (Ken)1h10’07”.

ROMAGNOLO (m.m.) A Finale Ligure (Sa­vona), Elena Romagnolo ha vinto in1h14’58” la «Riviera half marathon». Uomi­ni: 1. Sebahire (Rua) 1h06’44”. Donne: 1.Romagnolo 1h14’58”.

Beach volleyWALSH DA RECORD (c.f.) Trionfando conApril Ross nel Grande Slam di Xiamen (Ci­na), Kerri Walsh (Usa) ha collezionato il46° successo nel circuito mondiale (egua­gliata la brasiliana Larissa) e, inclusol’Avp, il 113° della carriera, mettendosi allespalle l’ex partner Misty May. K.o. 2­1 infinale le leader del World Tour 2013, Talita­Lima (Bra). Nel derby tedesco per il 3° po­sto Ludwig­Walkenhorst b. Holtwick­Semmler 2­0. Da domani l’Open femminiledi Pukhet (Tha), cui sono iscritte anche leazzurre Menegatti­Orsi Toth e Gioria­Giombini.

BocceA VOLO (c.f.) Il 2° turno nella A di volo: Ca­nova­Chierese 11­13, Graphistudio­Fer­riera 18­6, Borgonese­Pontese 2­22, LaPerosina­Brb Ivrea 10­14. Classifica: Pon­tese, Brb, Chierese 4; Graphistudio, Fer­riera 2; Canova, Perosina, Borgonese 0.

GhiaccioGrand Prix figuraDoppietta canadeseDopo lo storico successo di Stefania Ber­ton­Ondrej Hotarek nelle coppie di artisti­co, a Saint John, in New Brunswick, s’èconcluso Skate Canada, seconda tappadel Grand Prix di figura (da venerdì la ter­za a Pechino con Carolina Kostner). Siatra gli uomini, sia nella danza, prevedibilisuccessi canadesi con l’iridato PatrickChan e gli olimpionici Tessa Virtue­ScottMoir (settimi gli azzurri Charlene Gui­gnard­Marco Fabbri). Uomini. Finale: 1.(1.1.) Chan (Can) 262.03; 2. (3.2.) Hanyu(Giap) 234.80; 3. (2.3.) Oda (Giap) 233.00;4. (7.5.) Brezina (R.Ceca) 218.32; 5. (8.4.)Farris (Usa) 216.72; 6. Abbott (Usa)215.95. Danza. Finale: 1. (1.1.) Virtue­Moir(Can) 181.03; 2. (2.2.) Weaver­Poje (Can)175.23; 3. (3.3.) Hubbell­Donohue (Usa)153.20; 4. (4.5.) Riazanova­Tkachenko(Rus) 145.56; 7. (7.8.) Guignard­Fabbri134.28.

Hockey ghiaccioBOLZANO SCONFITTO (m.l.) Sconfittacasalinga per la capolista Bolzano (3000spettatori) che cade ai rigori contro il Linznel 17° turno di Ebel. Ieri: Bolzano­Linz 3­4rig. (1­1, 1­0, 1­2; 0­0; 0­1). Reti: Sharp(1­0), Whitfield (2­1), Santorelli (3­3). Clas­sifica: Bolzano 25; Salisburgo 24; Linz 23;Vienna 22; Villach, Graz 20; Znojmo* 19;Fehervar, Klagenfurt** 18; Dornbirner 16;Innsbruck 12; Lubiana 5. (* una in meno,** una in più)

QUARTI DI COPPA (m.l.) Il Val Pusteriabatte 7­2 il Cortina all’Olimpico in gara­2 epareggia la serie (1­1) dei quarti di CoppaItalia (al meglio di 3) rendendo necessariagara­3 martedì a Brunico. Già alla FinalFour di Collalbo (Bz, 30/11 e 1/12) Valpelli­ce, Renon (di diritto) e Asiago.

Hockey in lineSECONDA GIORNATA (m.l.) La seconda inA­1: Cittadella­Vicenza 3­3; Milano­Moli­

nese Pisa 13­1; Padova­Asiago 7­3; Ro­ma­Verona 9­6; Monleale­Novi L. sosp.Classifica: Milano, Padova 6; Cittadella,Roma 4; Vicenza 2; Novi L.*, Monleale* 1;Molinese, Asiago, Cus Verona 0. (*: una inmeno)

JudoCOPPA ITALIA (e.d.d.) All’Accademia To­rino (maschile) e Nuova Florida Roma(donne) il primo posto per società dellaCoppa Italia a Ostia. I vincitori. Uomini. 60:Roberto Maserin. 66: Luca La Fauci. 73:Ermes Tosolini. 81: Matteo Ronca. 90: An­tonio Saponaro. 100: Tomas Facente.+100: Dario De Angelis. Donne: 48: IlariaUgon. 52: Elen Merelli. 57: Miriam Boi. 63:Simona Abate. 70: Ambra Pidroni. 78: Lin­da Politi. +78: Tania Ferrera.

NuotoCIAO MOLINA (al.f.) La dorsista brasilia­na Fabiola Molina si ritira a 38 anni. Hapartecipato a tre Olimpiadi e si è allenatain Italia con Di Nino.

BIG AL NICO SAPIO (al.f.) Sabato gli ame­ricani Natalie Coughlin e Cullen Jones tor­neranno sui blocchi della Sciorba per iltrofeo Nico Sapio. A Genova (25 m), oltreal capitano azzurro Mirco di Tora e al far­fallista Matteo Rivolta, saranno in gara Ila­ria Bianchi (che sarà sfidata dall’azzurrinadi casa Tarzia), Detti, Barbieri, Carli e Car­raro. Presenti anche il mistista magiaroCseh, la ranista delle Bahamas Vanderpo­ol­Wallace, Mensing (Ger) e Koschischeck(Slo). Alla vigilia del trofeo, clinic con Da­vid Marsh, allenatore di Lochte.

PallanuotoCHAMPIONS Completata l’andata del 3°turno di Champions League: Oradea(Rom)­Sintez Kazan (Rus) 13­8, Szolnok(Ung)­Primorje (Cro) 10­10, Radnicki Kra­gujevac (Ser)­Vouliagmeni (Gre) 11­5. InEuro Cup, a Napoli, Posillipo­Montpellier(Fra) 11­7, Volgograd (Rus)­Steaua (Rom)11­9. Classifica: Posillipo*, Volgograd* 7;Montpellier 3; Steaua 0. A Utrecht (Ola),Utrecht­Carpisa Yamamay Acquachiara4­16, Primorac (Mng)­Nizza (Fra) 9­7.Classifica: Acquachiara* 10; Primorac* 9;Utrecht 4; Vojvodina (Ser) 3; Nizza 2.(*qualificate ai quarti)

PesiChiusi i MondialiRussia e Cina, 6 oriChiusi a Breslavia i Mondiali: grazie allavittoria di Albegov nei +105 kg con 464, laRussia raggiunge la Cina a sei ori conqui­stati. L’Italia era rappresentata solo daMirco Scarantino, settimo nei 56 kg. Uo­mini. 85 kg: 1. Aukhadov (Rus) 387(175+212). 94 kg: 1. Ivanov (Rus) 402(180+222). 105 kg: 1. Nurudinov (Uzb) 425(190+235). +105: 1. Albegov (Rus) 464(209+255). Donne. 63 kg: 1. Turieva 252(112+140). 69 kg: 1. Xiang Yanmei (Cina) 271(123+148). 75 kg: 1. Zubova (Rus) 282(125+157). +105 kg: 1. Kashirina (Rus) 332(142+190).

RugbyAzzurri a RomaC’è anche BenvenutiEntrato al 65’ di Perpignan­Bordeaux 31­20, il trequarti azzurro Tommaso Benve­nuti avrebbe subito, secondo il sito«Rugbyrama», uno malanno muscolare.L’azzurro è comunque giunto ieri a Romaper il raduno azzurro e oggi sarà sottopo­sto ad alcuni esami insieme a RuggeroTrevisan, estremo delle Zebre che soffrea un bicipite femorale. Al gruppo azzurrosi è aggregato anche il seconda linea delleZebre Quintin Geldenhuys, che sta recu­perando l’infortunio a un occhio. Nelle al­tre del 10° turno di Top 14, Parisse/S 80’ inRacing­Stade Français 16­12; Furno/B dal61’ in Castres­Biarritz 39­0.

Eccellenza: pariCalvisano­RovigoPer la quarta di Eccellenza, ieri Calvisano­Rovigo 28­28: allo scadere Mirco Berga­masco ha fallito la trasformazione dellavittoria. Nell’altro posticipo, Capitolina­Prato 3­38. Classifica: Mogliano, Padova,Prato 13; Viadana, Rovigo* 11; San Donà10; Calvisano* 8; Lazio* 6; Capitolina,Fiamme Oro 4; Reggio Emilia 0. (*: una inmeno)

PHILLIPS LICENZIATO Il n.9 del Galles,Mike Phillips, è stato licenziato dal Bayon­ne dopo essersi presentato ubriaco a unaseduta di videoanalisi. L’episodio, avve­nuto venerdì 11, non è il primo di questotipo. Già nel settembre 2012 Phillips erastato messo fuori squadra «per compor­tamenti inaccettabili fuori dal campo».

Craig e Middlebrooks: contatto

Matteo Rivolta, 22, ai Mondiali 6°

Baseball WORLD SERIES SUL 2­1

Interferenza!St.Louis vince

Le World Series decise daun’interferenza? Vedremo, disicuro, che effetto provocherànella sfida tra St.Louis e Bo­ston (2­1 adesso nella serie), ilverdetto di gara­3 di sabatonotte, quando ad un passo daisupplementari, i Cardinalshanno condotto in porto il ri­sultato per 5­4 (triplo Bogaertsdell’1­2, doppi Adams, Holidaye Craig, v.Rosenthal, p.Work­man) con il punto decisivo ro­cambolescamente segnato do­po che con 2 out: il ricevitoredei Red Sox Saltalamacchiasulla rimbalzante di Joy elimi­nava Molina e assisteva in ter­za per fare altrettanto su Craige chiudere l’inning, Craig nellacorsa verso casa inciampavasul terza base Middlebrooks el’arbitro Jim Joyce chiamaval’interferenza proprio mentrela fuga per il punto veniva con­clusa. Un’azione controversa(la volontarietà o meno del di­fensore di far perdere tempo alcorridore) che scatenava nuo­ve polemiche sull’arbitraggiodopo gara­1. Ieri notte gara­4,stasera ore 2, diretta Sky Sport2, gara­5 sempre a St.Louis).

Nuoto PRIMO PRIMATO ITALIANO DELLA STAGIONE A SESTO CALENDE

Rivolta parte subito col record50”87 nei 100 delfino vasca corta

Miglior debutto italianonon avrebbe potuto farlo, Mat­teo Rivolta. A Bellinzona saba­to lo aveva sfiorato di 9 centesi­mi, a Sesto Calende ieri lo hacancellato: parliamo del recorditaliano nei 100 farfalla in va­sca corta. Il finalista mondialedi Barcellona, ha stampato50”87 (su Maestri 55”01), tem­po con cui supera il 50”99 cheresisteva dal 18 dicembre 2009per mano di David Natullo. Ilcrono di Rivolta ha una valen­za internazionale: in stagione èil sesto tempo (comanda l’ame­ricano Shields in 48”80). L’al­lievo di Gianni Leoni, che lo al­lena a Busto Arsizio al team In­subrika, aveva un personale di51”10 che risale ai Mondiali diIstanbul 2012 sempre da 25metri, e dunque in due giorniha spezzato il suo personalemuro. L’avvio da record, ed inattesa del Nico Sapio di Geno­va sabato dove sarà sfidato dalmagiaro Laszlo Cseh, confer­ma l’ascesa del delfinista di Ar­conate, che a Barcellona avevafatto sperare davvero nella me­daglia in vasca lunga: dal

51”64 in semifinale è passatoal 51”65 della finale in cui hapagato fatalmente la tensionedella prima importante occa­sione in mezzo ai grandi (da­vanti a lui Ryan Lochte).

Prospettive Un esordio in­somma assai lusinghiero perRivolta, che si trova sotto cari­co in vista degli Europei di Her­ning di dicembre. Un esordioche conferma le qualità e leambizioni di un talento che harilanciato una specialità dopoanni di difficoltà, senza uncampione di caratura interna­zionale. Rivolta era emerso nel2012 con la medaglia indivi­duale e il contributo in staffettamista agli Europei di Debrecen.Anche un anno fa, era partitocon un record italiano in vascalunga ai Primaverili, ed è statouno dei pochi azzurri a miglio­rarsi da aprile a luglio, dove ap­punto ha portato a 51”64 ilnuovo limite da 50 metri.Altri risultati. Uomini, 100 sl, 50 do 200mx Maestri 49”90, 24”67, 2’03”11.ORSI SPRINT Marco Orsi si lancia sullastagione in corta: a Riccione 21”52 e47”47 (22”46) nei 50 e 100 sl.TORNA LOCHTE (al.f.) Ryan Lochte tornasui blocchi a Charlotte (Usa) e debuttacon la nuova cuffia: nei 200 yard mistitocca in 1’47”29, lontano dal suo primatoamericano (1’40”08).CINESI (al.f.) Campionati cinesi a Huan­gshan (50 m). Uomini: 50 do Xu Jiayu25”05; 200 fa Wang Pudong 1’59”45; 400mx Shi Yu 4’20”90. Donne: 200 sl ShenDuo 1’58”97, Shao Yiwen 1’58”97; 100 raHe Yun 1’08”92; 100 fa Sun Mengyue59”52.EREDE (al.f.) Mia Nielsen (17), rientrata daun iinfortunio (ginocchi) lima il record da­nese 200sl 25 m della Friis: 1’55”07 il cro­no ad Aarhus (prec. 1’55”64 del 2009). ASuwalki (Pol, 25m). Uomini: 100sl ­ 200fa­ 200 mx Korzeniowski 48”73, 1’54”75,1’57”42; 100 do Kawecki 51”65.

Diana Bacosi, 30 DALLA DEA/ISSF

Tiro a volo COPPA DEL MONDO

Skeet donneLa Bacosi terza

Le finali di Coppa delMondo di Abu Dhabi si chiu­dono senza trofei, ma con unaltro podio: nello skeet donneDiana Bacosi è terza. La tren­tenne di Cetona (Si), mammadi Mattia (4 anni) e in forzaall’Esercito, ha fatto una garadi rincorsa. Ha chiuso le qua­lifiche a 69/75, al pari di Kati­uscia Spada e di Hill ((Gb) eEleftheriou (Cip). Arrivandoa 8 centri di fila le ha battutetutte ed è entrata in semifina­le, dove ha chiuso con 14/16,tanto da essere costretta adun altro spareggio, con la rus­sa Shakirova, battuta per en­trare in finalina. Dove ha su­perato la t hailandeseJiewchaloemmit 15­13. LaCoppa è andata alla solita te­desca Christine Wenzel­Brinker: è la sua seconda incarriera (dopo Pechino2009), quest’anno ha conqui­stato anche il Mondiale (4° incarriera).Skeet donne: 1. Wenzel (Ger) 72/75 –15/16 (+2) – 15/16; 2. Panarina (Rus) 74 –15 (+2) – 13; 3. Bacosi 69 (+8) – 14 (+4) –15; 7. Spada 69 (+7); 12. Scocchetti 67.

TROTTO

Firenze: Oterosorprende tuttinel GP Duomo

A Firenze il decadutoPremio Duomo ha visto ilsuccesso a sorpresa di OteroCaf. Il figlio di Pine Chip, alprimo successo in un GP, hatravolto tutti in retta, dopo ilcalo della deludente leaderNovarica. Questa era laseconda edizione del Duomosulla pista del Visarno e, comelo scorso anno (con MirtilloRosso), ha vinto Enrico Bellei.Pr. Duomo ­ m 1600: 1 OteroCaf (E. Bellei) 1.13.3; 2 MaldiniOk; 3 Orione degli Dei; 4 LexWise; Tot.: 6,73; 1,87, 5,85, 3,01(61,09) Trio: 550,09.OGGI QUINTÉ A PALERMO AllaFavorita (inizio alle 15.15) ova diminima in cui scegliamo Numed’Alfa (11), Only Bi (6), MaribonPg (13), Odeliaz (5), Odette InnRonco (3) e Gherson d’Ete (10).SI CORRE ANCHE Trotto:Follonica (14.35). Galoppo:Grosseto (13.30).MIRCO TERZO Nel Tenno Sho(gr. 1) a Tokyo, davanti a 85.000spettatori, Mirco Demuro èfinito terzo con Eishin Flash conil quale aveva vinto lo scorsoanno. Successo a Just a Way(Y. Fukunaga), Rispoli quinto.

Charity Line ferma Path Wind. Poi da sin. Stefano Botti, lo zio Giuseppe, il padre Alduino e il fratello Marco GRASSO

F.C. INTERNAZIONALE MILANO S.p.A.Sede in Milano – Corso Vittorio Emanuele II, 9 – Capitale sociale C 35.000.000,00

C.F. e n. Registro Imprese di Milano 80066310154 – R.E.A. n. 742209

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA DEI SOCII Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Straordinaria e Ordinaria il giorno 12 novembre 2013 alle ore 10.30, in pri-ma convocazione e, occorrendo, il giorno 15 novembre 2013 stessa ora e luogo, in seconda convocazione, in Milano – ViaMasaccio, 19 – presso il Meliá Milano Hotel, per deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO:Parte straordinaria: • Aumento del capitale sociale a pagamento, in via inscindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi del-l’art. 2441, quinto e sesto comma, C.C., per nominali Euro 10.500.000 oltre sovrapprezzo, mediante emissione di n. 8.166.666.667nuove azioni ordinarie, riservato a International Sports Capital HK Limited; • Adozione di un nuovo testo di statuto sociale.Parte ordinaria: • Nomina del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero dei Consiglieri e della duratain carica, deliberazioni inerenti e conseguenti; • Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione; • Nomina del Colle-gio Sindacale (incluso relativo Presidente), deliberazioni inerenti e conseguenti; • Rinunzia all’azione sociale di responsabilitànei confronti di componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.Per poter partecipare all’Assemblea direttamente o per delega, ai sensi dell’art. 2370 C.C. e dell’art. 9 dello statuto sociale,i Signori Azionisti dovranno depositare i certificati azionari almeno tre giorni prima presso la sede sociale.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Milano, 28 ottobre 2013 (Massimo Moratti)

50 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

Il fatto del giornoDI GIORGIO DELL'[email protected]

_aspiranti leader

Di cosa si occuperebbeRenzi se fosse al potere?Dalla Leopoldasi candidaa guidare il Pded elencagli obiettivi: leggeelettorale,riforma dellagiustizia, lavoro...

Se uno si distrae un atti­mo, e invece di seguire gli inte­ressanti tormenti del Pdl, guar­da verso il Pd, che cosa vede?

1Che cosa?Vede la marcia trionfale di

Matteo Renzi verso la segrete­ria, coronata dal quarto ap­puntamento fiorentino allaLeopolda, celebrato con mi­gliaia di militanti arrivati datutt’Italia e l’attenzione spa­smodica dei mezzi di comuni­cazione. Come sappiamo,questa marcia trionfale si con­cluderà con le primarie dell’8dicembre e, al momento, nonsembra che gli altri tre concor­renti (Cuperlo, Civati e Pittel­la) abbiano qualche speranzadi infastidire il sindaco di Fi­renze. Anche se nel discorso diieri Renzi ha ammonito a noncantare vittoria troppo presto:«Vincere è un’espressione danon usare in generale, occhioalla sindrome New Zealandche stava avanti 8­1 e ha perso9­8».

2Che altro ha detto?Lo slogan dice che i quattro

punti su cui bisogna concen­trarsi sono «Italia, Europa, la­voro, educazione». Le propo­ste vere riguardano la leggeelettorale, la riforma dellagiustizia, un piano per il lavo­ro, un coinvolgimento dell’Eu­ropa nelle questioni mediter­ranee. Aggiungo: l’abolizionedel Senato, che è evidente­mente connessa alla riforma

elettorale, e l’introduzione diuna Camera delle autonomie.E poi un principio generale eche ha l’aria di essere davveroirraggiungibile: tutto il nostrosistema dovrebbe diventaresemplice e comprensibile aicittadini. Per esempio, diceRenzi, sul lavoro: «Sessanta,settanta norme traducibili ininglese, contro le duemila dioggi. Io voglio difendere l’ita­lianità della qualità, non l’ita­lianità delle aziende». Sul la­voro Renzi ha ancora detto: laseconda regione d’Italia, consei milioni di abitanti, è quelladei disoccupati: «Quando cicandidiamo in questa regione,perdiamo sempre. Non ci vo­tano perché non diamo nésperanza né entusiasmo. Nonci votano perché non diamol’idea di cambiare. Da qui alprimo maggio presenteremo ilnostro piano sul lavoro, par­tendo dalla formazione: i cen­tri per l’impiego vanno radi­calmente rivoluzionati».

3Quale legge elettorale s’im­

magina?Quella dei sindaci. Cioè si

vota in due turni direttamenteper il presidente del Consiglio.Se nessuno raggiunge il 51%,si va al secondo turno tra i pri­mi due. Il meccanismo con­sente al sindaco (al presidentedel Consiglio) di portarsi die­tro un certo numero di parla­mentari che gli garantisce lamaggioranza. Funziona, natu­ralmente, se la Camera è unasola. Purtroppo, per varareuna legge simile, bisogna mo­dificare la Costituzione.

4Perché?L’articolo 92 della Carta

prescrive che il presidente delConsiglio sia nominato dal ca­po dello Stato, e non dal popo­lo sovrano. È grazie a questoche, per esempio, il presidenteNapolitano ha potuto far en­trare a Palazzo Chigi MarioMonti. Ma una soluzione ci sa­rebbe, ed è il cosiddetto dop­pio turno di lista: si va a unballottaggio non tra i due can­didati premier, ma tra le dueliste più votate e si assegna ilpremio di maggioranza aquella che vince il secondoturno. L’ostacolo qui è politi­

co, perché Berlusconi nonvuol sentire parlare di sistemia due turni.

5Non è strano che il prossi­

mo leader del centrosinistrametta tra le priorità del suoprogramma la riforma dellagiustizia?

C’è qui evidentemente uncalcolo, ed è quello di prendervoti nell’elettorato del centro­destra, molto sensibile su que­sto tema. Eppure non ha ri­sparmiato battute al Cavalie­re: «Dobbiamo finirla con chiin questi anni ha proposto unagiustizia ad personam ma allostesso tempo dobbiamo direcosa pensiamo noi al riguar­do». O ancora: «Parliamo difuturo per questo qui non ab­biamo parlato di Berlusconi».Sempre a proposito di giusti­zia e malagiustizia, poi, Renziha portato l’esempio più ecla­tante e più recente, quello diSilvio Scaglia: «Scaglia affittòun volo privato per andare daimagistrati, e si fece arrestare.Da quel momento, 3 mesi dicarcere e 9 mesi ai domiciliari.Dopo 12 mesi fu liberato. Poigiudicato innocente. Ma visembra normale che noi inquesti vent’anni abbiamo par­lato di giustizia dedicata aduno solo, e che un cittadino in­nocente venga messo in gale­ra?». Renzi non l’ha ricordato,ma un altro elemento clamo­roso del caso Scaglia è che laProcura Distrettuale Antima­fia volle continuare nella sualinea accusatoria nonostante imagistrati romani (pm e gip)avessero già archiviato la posi­zione. In ogni caso, Renzi hadetto che la giustizia va rifor­mata, ma non ha ancora spie­gato come: separazione dellecarriere e dei Csm? Limiti alleintercettazioni telefoniche?Revisione della forma proces­so in modo da renderlo più ve­loce? Finché si limiterà a dire,genericamente, che la giusti­zia va riformata applaudire­mo (più o meno) tutti. È sulcome, invece, che cascheràprobabilmente l’asino.

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L’intervento conclusivo di Matteo Renzi ieri alla Leopolda, Firenze LAPRESSE

ABOSSI

IN CAMPO

SIl Senatur:

«Mi candidoa segretariodella Lega»Umberto Bossi

rimette sulpiatto l’ipotesi

di candidarsialla segreteria

della Lega Nordnel prossimocongresso. E

per farlo ieri hascelto l’intitola­

zione di unapiazza a Lazzate

(Monza) aCesarino Monti,

esponenteleghista morto

il 22 luglio 2012.Il Senatur ha

chiarito i motividel suo passo:

«In giro c’è unamontagna di

gente spaventa­ta nel vedere

quello cheè accaduto,

le espulsioni eil sospetto chela Lega possafinire. Mi spin­gono a tornareper sistemare

le cose».E sul Cav: «Iocome lui sono

stato tradito dalpartito. Marina?

I figli megliodi no...»

notizieTascabili

A Roma: è il terzo caso quest’anno

«Italia Paese omofobo»Si suicida un 21enne gay

L’atto d’accusa prima di togliersi la vita è un pu­gno nello stomaco: «L’Italia è un Paese libero, ma esi­ste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve farei conti con la propria coscienza». È l’epilogo dell’enne­simo caso di suicidio a Roma, sullo sfondo del disagioper la propria omosessualità: è il terzo in un anno. Alanciarsi nel vuoto sabato notte è stato uno studenteuniversitario romano di 21 anni: Simone D. era uscitoda casa facendo credere di passare la solita sera congli amici. Invece si è lanciato dall’undicesimo pianodell’ex­pastificio di via Casilina. Sotto shock i genitori:«Eravamo ignari di questo suo tormento interiore».

Quella di stagione attesa col freddo

Circola la falsa influenzaA letto 120 mila italiani«Il vero virus arriverà»

Quella vera non è ancora arrivata, mala falsa influenza ­ ovvero le sindromi dovute avirus simili ma meno potenti ­ sta colpendo gliitaliani in modo sempre più massiccio: in 120mila, solo nell’ultima settimana, sono staticostretti a letto e da settembre sono già circa unmilione gli italiani colpiti dalle sindromi similiall’influenza. Il bilancio è del virologo FabrizioPregliasco, del dipartimento di ScienzeBiomediche dell’Università di Milano: «I verivirus dell’influenza faranno la loro comparsacon l’abbassamento delle temperature».

Tweet del Papa sempre più seguiti

Francesco ai follower:«Grazie, siete 10 milioni»

«Cari Follower ho saputo che siete più di 10

milioni ormai! Vi ringrazio di cuore e vi chiedo di

continuare a pregare per me». È il tweet col quale

Papa Francesco ha «festeggiato» il superamento di

quota 10 milioni per il suo account, avvenuto sabato

sera poco dopo le 21.30. L’indirizzo Twitter era stato

voluto dal suo predecessore, Benedetto XVI e

inaugurato il 12 dicembre 2012 in otto lingue. Molti

dei tweet di Francesco, poi, vengono «re­tweettati»,

cioè rilanciati e in tal modo, secondo un calcolo per

difetto raggiungono più di 60 milioni di persone.

Da settembre un milione di italiani «influenzati»

ALTRI MONDI SEGUITECI SU@AltriMondiGazza

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 51

ALTRI MONDI

Doppia esecuzionenella periferia nordGli agenti temonol’inizio di una faida

L’AGGUATO FREDDATI A COLPI DI PISTOLA UN CRIMINALE E UN MEMBRO DEI TATONE, FAMIGLIA A CAPO DELLO SPACCIO A QUARTO OGGIARO

Due uccisi a Milano, uno è fratello di un boss

FILIPPO CONTICELLO

I Tatone a Quarto Og­giaro li conoscono tutti oquasi. Signori della drogapartiti da Caserta, imperanonell’ultima frontiera di Mila­no, famigerata periferia norddella città. E lì, in via Michele

Lessona, ieri intorno alle 14due pregiudicati italiani sonostati ammazzati a colpa di pi­stola: uno si chiama proprioEmanuele Tatone, 52ennefratello del boss Nicola. L’al­tro, Paolo Simone, 54, era untossicodipendente originariodi Bruzzano: gravitava nelladelinquenza, ma con assai me­no peso e storia rispetto al so­cio. A un centinaio di metri dauna vasta area di orti, il cada­vere di Simone: era sul margi­ne di un sentiero, di schiena,con un foro sul collo e sangue

sui vestiti. Si è accorto di lui unpassante e poco distante gliagenti hanno trovato Tatone,seminascosto, colpito da un’al­tra arma a tamburo. OraScientifica e Mobile cercanocollegamenti, verificano se siastato regolamento di conti etemono pure l’inizio di una pe­ricolosa faida.

La «nonna» Turbolenta la vi­ta di Tutone detto «Il Pazzo»,sempre al confine tra spaccio ecriminalità e per anni all’om­bra del fratello, arrestato nel

2009 e condannato a 24 an­ni. Dopo vari precedenti. tracui rapina e spaccio, nel 2002era finito dentro per aver spa­rato a un rivale in amore. Poi,per colpa della droga, era fi­nito ai margini dell’organiz­zazione e della famiglia:sfrattato, si era ridotto a vive­re da clochard, in una tendadi fronte a casa. Fu la mam­ma, Rosa Famiano, a trasfe­rirsi dal Casertano a Milanonella primavera del ‘72: par­tita con i figli, quattro maschiadolescenti e una bambina,nel bunker di Quarto Oggia­ro è diventata la potente«nonna eroina». Lei, caposti­pite dello spaccio in città, ba­ricentro del traffico di droga,ieri ha pianto un figlio.

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Il rock perde Lou ReedPoesia e trasgressioneMorto a New York, a 71 anni, l’ex leader dei Velvet UndergroundNelle sue canzoni ha raccontato la vita, il sesso e la droga

ELISABETTA ESPOSITO

Quella voce, sospesa,profonda, non si farà dimenti­care. Così come il suono vio­lento della sua chitarra. LouReed è morto ieri a 71 anni nel­la casa di Southampton (NewYork) che divideva con la mo­glie Laurie Anderson. A mag­gio aveva subito un trapiantodi fegato e sembra che propriol’intervento sia alla base dellascomparsa. Ma oggi conta po­co. Oggi è tempo di ricordare esoprattutto riascoltare tuttoquello che ci ha lasciato questaicona del rock dall’animo oscu­ro. E tra quel che ha fatto con iVelvet Underground e comesolista è tanta roba davvero.

Il lato selvaggio Perché LewisAllan Reed, nato a Brooklyn il 2marzo del ‘42, si accorge subitodi essere uno spirito inquieto,si accorge di aver qualcosa dadire e che New York e il mondosono pronti ad ascoltarlo. «Iosono uno scrittore», ripete. E lasua missione è chiara: «Portarela sensibilità della letteraturanella musica rock». È stancodelle canzonette, vuole testipotenti, Lou vuole la poesia. Ilsuo carattere forte e la voglia discandalizzare i benpensanti(viene da una ricca famigliaebrea che a 14 anni lo sottopo­ne all’elettroshock per curarel’insorgente bisessualità...), loconducono nella factory di An­dy Warhol. È lui a produrre il

primo album dei Velvet Under­ground (1967), il gruppo crea­to da Reed e John Cale, e a rea­lizzare la mitica banana dellacopertina: qui tra brani comeHeroin e Sunday Morning, siparla di perversioni sessuali edroga, si dà spazio alle sotto­culture, si fa emergere quelloche la società vuole coprire.

L’avventura con la band dura 4anni, poi Reed diventa solista.David Bowie, suo fan dichiara­to, lo aiuta producendo Tran­sformer (1972), con pezzi co­me Walk on the Wild Side e Per­fect Day. Poi arriva Berlin, ca­polavoro paranoico di un Reedpreda della tossicodipendenza.Lou macina album e tournée,con spettacoli pieni di violenzaverbale e non solo (in Italia nel‘75 tour interrotto dopo gliscontri con la polizia a Roma eMilano). Realizzerà 21 albumda solista più raccolte e live, al­cuni totalmente sperimentali(Metal Machine Music), altriprofondamente intensi (NewYork), come sa fare solo l’unicovero poeta del rock.

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Lou Reed, aveva 71 anni. Sotto, in una foto insieme a Andy Warhol AP

IL REGISTA A 85 ANNI

Addio a MagniFilmò con ironiala Roma dei Papi

È morto ieri a Romaall’età di 85 anni Luigi Magni(nella foto Ansa) sceneggiatoree regista di film che hannoraccontato in modo personale,ironico e profondo soprattuttola sua città. Il successo arrivòcon il suo secondo lavoro,«Nell’anno del Signore»del 1969, una commediaambientata nella Romapapalina e risorgimentale conNino Manfredi, Ugo Tognazzi,Alberto Sordi e ClaudiaCardinale. Suoi anche «Innome del Papa Re» e «Tosca».Il presidente Napolitano ierilo ha definito «personalità perlunghi anni creativamentepartecipe dello sviluppo delcinema italiano e della suaaffermazione nel mondo».

AELEZIONI

TRENTINE

SProvinciali,

in calol’affluenza

L’affluenzafinale alle urneper le elezioni

provincialiin Trentino è del

64,22%,in drastico calo

(­8,91) rispettoalle ammnistra­

tive del 2008.Da oggi nelle

528 sezioni, alle7, comincerà

lo scrutinio(non esiste

il ballottaggio).In ogni caso

il rinnovodei governi delle

due provincechiude un’era.Per il Trentino

è quella cheha visto 14 anni

consecutividi Lorenzo

Dellai (nellafoto) alla guidadella provincia.

Per l’Alto Adige,invece sono

25 anni di LuisDurnwalder

alla testadel governoprovinciale

tuttaSalute

La ricerca su 23 mila casi

La dieta con poche fibrepuò fare male al cuore

Gli scienziati americani hanno scoperto che

esiste una forte associazione tra una carenza di

fibra nella dieta e un aumentato rischio di malattie

cardiovascolari, metaboliche e obesità. Merito dei

ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston che

hanno monitorato per undici anni i dati relativi a oltre

23 mila soggetti, al fine di determinare il ruolo della

fibra alimentare. Ma quali sono, allora, gli alimenti più

ricchi di fibre? Riso e cereali integrali, fagioli, legumi,

verdura, mirtilli e frutti di bosco, frutta.

Addio alle iniezioni sottocutanee

Novità contro il diabeteLa cura è per via orale

Addio iniezioni sottocutanee per il diabete.Sta arrivando una cura da assumere oralmente percontrastare la malattia. Il nuovo studio presentato aRiccione è indirizzato all’uso dei polimeri in grado diavere un controllo sulla quantità di insulina necessa­ria al nostro organismo. È una sorta di «sensore»della glicemia, in grado di somministrare la giusta do­se di insulina quando necessario. Il problema di oggi,infatti, è legato proprio alle dosi di insulina in circola­zione con iniezioni, a orari fissi e senza controllo.

Riduce il rischio di cancro

Con un caffè al giornoil fegato è più protetto

Un caffè al giorno riduce il rischio di cancro alfegato. Lo dice uno studio dell’Istituto Mario Negri diMilano secondo cui la riduzione del pericolo dicarcinoma epatocellulare si attesterebbe attorno al40%. L’analisi ha preso in esame i risultati emersida 16 studi, che hanno coinvolto 3.153 soggetti. L’effetto favorevole nei confronti del cancro del fegatoè mediato dal ruolo che il caffè ha nel prevenire ildiabete, la malattia che di per sé rappresenta unfattore di rischio per il tumore epatico.

DI MABEL BOCCHI

La Scientifica ieri sul luogo in cui sono stati uccisi 2 pregiudicati a Milano ANSA

DATAGATE LA CASA BIANCA: «NO COMMENT». E L’INTELLIGENCE ITALIANA: «A ROMA UNA NORMALE ATTIVITÀ»

Merkel spiata, Berlino s’infuria«Obama sapeva tutto dal 2010»La «Bild» attaccail presidente UsaIl governo tedesco:«Questo è un reatoda perseguire»

Continua a salire la ten­sione tra Stati Uniti e Germa­nia per il caso Datagate. Inparticolare, dopo le rivelazio­ni dei giornali tedeschi, secon­do cui il cellulare della cancel­liera Angela Merkel sarebbe

stato controllato dal 2002 allametà di quest’anno. Ieri la Bildam Sonntag, l’edizione dome­nicale del quotidiano popola­re più letto d’Europa, ha scrit­to che Obama sapeva tutto dal2010 sullo spionaggio ai dannidella Merkel. La Casa Bianca siè limita a replicare: «Non com­mentiamo notizie di stampa,ma quanto alla nostre regole,abbiamo chiarito che gli Usaraccolgono all’estero informa­zioni dello stesso tipo di quelleraccolte da tutte le altre nazio­ni». Mentre il capo uscente

della Nsa, il generale Keith B.Alexander, ha fatto sapere cheObama non è mai stato infor­mato delle attività di spionag­gio che l’agenzia effettuavasul telefonino della cancellie­ra tedesca. Intanto, Berlino at­taccava pesantemente gli Usa.«La sorveglianza è un reato equanti ne sono responsabilidevono risponderne davantialla giustizia», ha tuonato ilministro dell’Interno tedesco,Hans­Peter Friedrich. Duroanche il ministro degli Esteri,Guido Westerwelle, che giove­ Barack Obama e Angela Merkel

È STATO UN PARENTE

Strage a New York4 bimbi e la madreaccoltellati a morte

Strage nel quartierenewyorchese di Brooklyn.Sabato sera una donna di 37anni e i suoi 4 bambini ­ il piùpiccolo di appena 18 mesi e ilpiù grande di 9 anni ­ sonostati uccisi a coltellate in unappartamento nella 57esima.A compiere la strage, MingDon Chen, 25 anni, di originicinesi, il cugino del padre deibambini. L’uomo, trovatonell’appartamento copertodi sangue, ha subitoconfessato. Viveva in casacon loro da una settimana:aveva disturbi mentali.

dì aveva convocato l’amba­sciatore Usa per protestare perlo spionaggio della NationalSecurity Agency americana. Sitratta di fatti «altamente dan­nosi», ha avvertito in una no­ta, e che «minacciano di mina­re i legami che ci tengono in­sieme e di cui abbiamo più bi­sogno che mai per modellareil futuro nel mondo globaliz­zato del 21o secolo».

Il centro a Roma Quanto allenotizie sul coinvolgimento ita­liano nel Datagate, fonti di in­telligence ridimensionano lerivelazioni dello Spiegel su uncentro di spionaggio a Romacomune a Cia e Nsa. Si tratte­rebbe infatti di una «normaleattività e collaborazione cheavviene ovunque nei paesi al­leati tra stazioni dei servizil’intelligence del posto» .

52 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 53

LA CIPOLLA CARAMELLATAPiatto «bandiera» di Oldani. La cipolla è servitacon crema calda e un gelato di Grana Padano

PANE, PEPE NERO, RISO E MARSALATrionfo dei contrasti. Il riso carnaroli mantecatosi sposa ai sapori forti (pepe) e morbidi (Marsala)

SORBETTO CHE DIVENTA SALSALa stessa salsa, che è poi la base della cucinapuò essere sorbetto (fredda) o salsa (calda)

Oldani, dieci anni D’Oc«Sogno di cucinare per Papa Francesco»Lo chef Pop, precursore dei cibi di qualità a prezzi accessibili, festeggia il decennale del suo ristorante

PIER BERGONZI

Ferran Adria, guru dellagastronomia mondiale, raccontameraviglie dei ristoranti «Pret aporter» aperti col fratello Albert aBarcellona e anche il Italia glichef stellati o stellari si stannoconvertendo al credo della «Bi­stronomia».

Davide Oldani lo aveva capitogià 10 anni fa. E’ dall’ottobre del2003 che nel suo «D’O» di Corna­redo (alle porte di Milano) si facucina di alto livello a prezzi ac­cessibili. Oldani ha messo i jeansa una cucina istituzionale. Conl’obiettivo della qualità ha cerca­to di essere Pop (e ci è riuscito)senza perdere il filo della classici­tà. Questa sera festeggerà con gliamici (tanti) e i clienti più fedeli(tantissimi) il decennale del suoD’O.

Cosa ricorda del primo giornodi apertura?

«La felicità di mio papà Bruno,scomparso 4 anni fa, che mi ave­va aiutato a rilevare la trattoriaSironi per trasformarla nel D’O. Ericordo i primi 3 commensali: ilmio commercialista e due ami­ci...».

Da allora è passata tanta gen­te e le prenotazioni si sono molti­plicate.

«Difficile fare il conto di quantiospiti abbiamo avuto ma se vi di­co che riempiremmo due stadi diSan Siro non ci vado lontano. Lasoddisfazione è che il 95% percento di loro riprenota dopo averpagato il conto».

C’è un piatto del debutto cheavete ancora nel menu?

«Abbiamo cambiato tutto, manella carta della prima sera c’eragià un “tarocco” della mia cipollacaramellata. Allora ci mettevouna grattata di tartufo che davanobiltà, ma anche una falsa iden­tità».

Lei giocava a calcio...«Attaccante nella Rhodense. E

segnavo tanto! Sono arrivato finoalla C2. Con la Berretti e la Prima­vera mi è capitato di sfidare il Mi­lan di Paolo Maldini. Lo sport miha dato il senso della sfida e lapredisposizione a fare squadra».

Con quale schema gioca il suogruppo.

«In cucina noi siamo per calciototale. Squadra corta e compatta.Tutti avanti e tutti indietro. Ho la

fortuna di contare su uomini distraordinaria qualità, VladimiroNava è il mio Cambiasso e Ales­sandro Procopio il mio Messi.Alessandro, che mi fa da secondoè con me dall’inizio, ma per 6 an­ni è stato farsi le ossa da Ducassee al Troisgros di Roanne per poitornare nel nostro gruppo. Ognirisultato dipende dalla qualitàdei rapporti umani. Per questo alD’O abbiamo il “terzo tempo”.

Ogni giorno tutti i miei collabora­tori si stringono la mano al matti­no, appena arrivano e alla seraquando tornano a casa».

Chi sono i Maradona e Pelèdella cucina, i più grandi di sem­pre?

«Storicamente Auguste Escof­fier, ma io dico Alain Ducasse percome interpreta a 360 gradi ilruolo dello chef, Ferran Adrià pervisione artistica e poetica, e Gual­tiero Marchesi per come ha sapu­to azzardare con eleganza e uma­nità. Un vero Signore!».

Marchesi è quello da cui ha im­parato di più?

«Ho lavorato nella cucina diDucasse e per qualche mese, nel1999 anche da Adrià. Ma conMarchesi, tra stop e ripartenze,sono stato 10 anni. Nella “cante­ra” di Gualtiero c’erano anche ilmio amico Berton, Cracco, Crip­pa... Una grande scuola. Per me èstato un secondo padre. Ha cari­sma e sa insegnare. Se devo sce­gliere un suo piatto dico il «ravio­lo aperto», per la bontà assoluta eper quello che concettualmenterappresenta».

Chi metterebbe nella Naziona­le degli chef?

«Cannavacciuolo in porta. PoiPerbellini, Cuttaia, Alajmo, Sca­bin, Ciccio Sultano, Esposito,Santini e un super attacco conCracco, Bottura numero 10 eBerton. Ma nel turn over ve­do anche Beck, Crippa, Stabi­le, Assenza, Besuschio e ognitanto farei entrare in primasquadra anche dei Primaveracome Procopio, Nava e Cogo. Al­

lenatore, naturalmente, Marche­si che è come il Trap...».

Ha una sera libera è può pre­notare un ristorante nel mondo.Cosa sceglie?

«Andrei dai fratelli Roca, a Ge­rona»

Un piatto e un vino per esserefelici?

«Gelato alla stracciatella, quel­lo tradizionale col cioccolatostracciato e una bottiglia di bolli­cine: champagne o un Francia­corta Coupè»

L’ossessione in cucina?«La ricerca dall’equilibrio dei

contrasti che sono in tutti i mieipiatti: caldo e freddo, morbido ecroccante, acido e basico, dolce esalato».

Il cliente che vorrebbe avere?«Francesco! Non Totti, ma il

Papa. Lui dà lezioni di semplicitàed equilibrio tutti i giorni. E’ unpersonaggio straordinario. Eccomi piacerebbe davvero cucinareper lui».

Vinta la sfida del D’O dove por­ta i suoi sogni? Si parla di unosbarco a Milano...

«I sogni sono gratis... come di­ce quel grande interista del Liga.Io a Milano sono nato e un pro­getto ci sarebbe, ma devo trovarel’occasione e il luogo giusti».

A proposito di Inter, conoscella cucina indonesiana?

«Poco... E poi sono molto le­gato alla famiglia Moratti. Loro cihanno dato il “triplete”!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Davide Oldani,46 anni,accanto allaslogan che hacreato luistesso per ilD’O: «Terra sucui mettere ipiedi e nonsolo cielodove mettere isogni» BOZZANI

DAVIDE OLDANICHEF DEL «D’O»

« I più grandi? AlainDucasse, FerranAdrià e quelsignore diGualtiero Marchesi

4LA

SCHEDA

S«D’0»

CornaredoContrasti

in equilibrioDavide Oldani,

46 anni, è lochef del

ristorante D’O diCornaredo

(Milano), cheoggi festeggia i

10 anni. Hascritto già 6 libri

e il 3 dicembreuscirà il suo

ultimo volume«CHEFacile»

scritto perMondadori. In tv

è protagonistadi «The Chef»

su La5

54 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013

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LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 55

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6:55 17:17 6:36 17:10 6:56 17:15 6:37 17:08 3 nov. 10 nov. 18 nov. 25 nov.

L'anticiclone Giano mostra ancora l'Italia a duefacce con il Nord alle prese con nubi diffuse e

qualche pioggia e bel tempo in prevalenzasoleggiato al Centro e al Sud. Temperature

sempre stazionarie in entrambi i valori.

Il tempo peggiora al Nord per l'arrivo di unaperturbazione. Piogge diffuse ed intense su tuttele Alpi, specie in Lombardia. Più sole in EmiliaRomagna. Entro sera le piogge raggiungerannoanche le pianure. Bel tempo al Centro e al Sud.

Perturbazione al Nord con piogge diffuse e moltoforti su tutte le regioni, specie in Lombardia, mameno in Emilia Romagna. Neve sopra i 1800 m inserata. Piovaschi su alta Toscana e coste e sulNordovest della Sardegna. Bello altrove.

ALTRI MONDI

IN DIRETTA

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

CALCIO13.45 ITALIA - MESSICO

Mondiale Under 17Eurosport 2e Rai Sport 1

16.45 BRASILE -RUSSIAMondiale Under 17Eurosport

16.45 HONDURAS -UZBEKISTANMondiale U17Eurosport 2 e Rai Sport 1

20.30 NOVARA -CESENASerie BSky Sport 1, Sky Calcio 1,Sky SuperCalcio e MP Calcio

22.00 GETAFE -ATLETICO BILBAOLigaSky Fox Sport

10.30 CALCIO:LAZIO - CAGLIARISerie A. Highlights

10.45 CALCIO:INTER - VERONASerie A. Highlights

11.00 CALCIO:SAMPDORIA -ATALANTASerie A. Highlights

11.15 CALCIO:CATANIA - SASSUOLOSerie A. Highlights

14.30 CALCIO:JUVENTUS - GENOASerie A

16.15 CALCIO:NAPOLI - TORINOSerie A. Highlights

16.30 CALCIO:SAMPDORIA -ATALANTASerie A. Highlights

SKY SPORT 1

9.00 CALCIO:JUVENTUS - GENOASerie A. Highlights

9.15 CALCIO:PARMA -MILANSerie A. Highlights

9.30 CALCIO:CHIEVO - FIORENTINASerie A. Highlights

9.45 CALCIO:NAPOLI - TORINOSerie A. Highlights

10.00 CALCIO:BOLOGNA - LIVORNOSerie A. Highlights

10.15 CALCIO:UDINESE - ROMASerie AHighlights

18.30 CALCIO:NAPOLI - TORINOSerie A. Highlights

18.45 CALCIO:JUVENTUS - GENOASerie A. Highlights

SKY SPORT 2

7.30 GOLF:BMWMASTERSPGA European Tour

SKY SPORT 3

23.00 BASEBALL:SAINT LOUISCARDINALS -BOSTON RED SOXMLB. World Series

16.45 CALCIO:CHIEVO - FIORENTINASerie A. Highlights

17.00 CALCIO:CATANIA - SASSUOLOSerie A. Highlights

17.15 CALCIO:BOLOGNA -LIVORNOSerie A. Highlights

17.30 CALCIO:UDINESE - ROMASerie A. Highlights.

17.45 CALCIO:LAZIO - CAGLIARISerie A. Highlights

18.00 CALCIO:INTER - VERONASerie A. Highlights

18.15 CALCIO:PARMA -MILANSerie AHighlights

BASEBALL1.00 ST. LOUIS

CARDINALS -BOSTON RED SOXMLBWorld SeriesSky Sport 3

BILIARDO7.30 SNOOKER

Campionato internazionaleDa Chengdu, CinaEurosport 2

8.30 SNOOKERCampionato internazionaleDa Chengdu, CinaEurosport

12.30 SNOOKERCampionato internazionaleDa Chengdu, CinaEurosport

TENNIS11.00 ATP PARIGI

Sky Sport 2e Sky Sport 3

OroscopoLE PAGELLE

Gazzetta.it

Giacarta non è più solo lacapitale dell’Indonesia. Maè anche il centro dell’Inter.È la città di Erick Thohir,il nuovo proprietariodell’Inter che sabato seraha ospitato l’ex stella NbaAllen Iverson, in città perun torneo benefico.L’omaggio? Una maglianerazzurra col numero 3,quello dell’ex superstardi Philadelphia.

LA FOTO

Thohir nerazzurro:in posa con Iversone la maglia dell’Inter

www.gazzetta.it

DI ANTONIO CAPITANI

21/4 ­ 20/5

Toro 6­

Non reagite in stilebovide, bensì conastuzia e faccia diglutei: otterretemucho. Pure nellavoro. Sudombelicocaldo, ma tignosetto.

23/11 ­ 21/12

Sagittario 8

IL MIGLIOREL’evoluzione dellavoro e dell’amoreè incoraggiante. Esiete pure al centrodi un suinogateintrigantissimo.Bravi.

21/3 ­ 20/4

Ariete 7,5

Luna ideale, quella dioggi, per farvi valere,produrre, creare,lavorare con esitieccelsissimi. E persvagarvi. Spassositàsuine giungono.

21/5 ­ 21/6

Gemelli 7

Viaggi, lavoro ecolloqui traggonovantaggio dal vostrofiuto, che s’affina. Esclerate pure menodel solito. Anche neisuini contesti.

22/6 ­ 22/7

Cancro 7

Potete concludere,quagliare,guadagnare. Pure muycospicuamente. Ilpragmatismo v’aiuta, ilsudombelico hamucha resistenza.

23/7 ­ 23/8

Leone 7,5

Voci complimentosesul vostro conto sispargono nell’aere epreludono a cosegrosse imminenti. Ilsuccesso c’è, l’ormons’edulcora.

20/2 ­ 20/3

Pesci 6,5

La giusta misura vi siconfà. Piùdell’eccesso, cheminerebbe le vostreposizioni. Il lavoroappaga di più, lafornicazione così così.

22/12 ­ 20/1

Capricorno 7­

Siete pragmatici edefficienterrimi. Speciein fatto di cose disoldi e nel lavoro.L’amore è però unapalla, il sudombelicobrilla

21/1 ­ 19/2

Acquario 6

La Luna svela. E voiresettate e viavvantaggiate. Purfacendovi un sederegrosso come laLinguadoca, per lafatica. Buio suino.

23/10 ­ 22/11

Scorpione 5,5

Luna in modalitàsfigopendula: nonsbagliate strategia,non sparate paroledettate dai gluteianziché dal cervello.Sudombelico uau.

23/9 ­ 22/10

Bilancia 7+

Il lavoro offre spuntiinteressanti, amici eclienti vi appoggiano,la vostra forma fisicaè “in bolla”. Ma c’èinsipienzafornicatoria.

24/8 ­ 22/9

Vergine 6,5

Lavorar da soli vi faapprodare acreazioni ottimerrime.Aleggia anche uncerto avanguardismosuino. Ma non fate glisfigati.

NICOLA MURRU

Il terzino del Cagliari ènato il 16 dicembre1994. Ha esordito inserie A il 17 dicembre2011. Ha giocato con lanazione dell’ ItaliaUnder 17, 18 e 19

Guarda le fotodell’incidente che hacoinvolto David Beckhama Beverly Hills. L’ingleseera in auto col figlioBrooklyn, quando hainvaso la corsia oppostae si è scontratofrontalmente con un’autoche arrivava in sensoopposto. L’inglese, il figlioe l’autista dell’altro veicolonon hanno riportato danni.

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Paura per BeckhamSchianto frontalesenza conseguenze

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56 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 28 OTTOBRE 2013