Gazzetta 20131027

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www.gazzetta.it domenica 27 ottobre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno LX X - n 43 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno LXIX Numero 43 ITALIA 9 771120 506000 31 0 2 7> MILAN IL PATTO CON MARIO SEMBRA DARE BUONI FRUTTI: E OGGI LA SFIDA COL PARMA DI CASSANO IL NUOVO BALO E’ SENZA CRESTA Via anche l’orecchino: primi segnali di un cambio di stile. Di look e di vita 3 Mario Balotelli, 23 anni, attaccante del Milan e della Nazionale RAMELLA BOXE GRAZIANO, GRIMALDI A PAGINA 12 «Tatanka» è tornato: Russo d’oro dopo 6 anni Il pugile azzurro mondiale dei massimi: «E’ per le mie bimbe» ARCOBELLI, GIULIANO, NARDUCCI ALLE PAGINE 23-33 DA OGGI L’ORA SOLARE Vi siete ricordati di spostare indietro le lancette di un’ora? 12 1 11 2 10 3 2 3 9 4 8 5 7 6 12 1 11 2 10 3 2 3 9 4 8 5 7 6 w IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI Silvio Berlusconi sollevato: oggi finisce l’ora legale. MOTORI Vettel in pole Poker iridato a un passo Al tedesco basta un quinto posto nel GP India (ore 10.30) per conquistare il quarto trionfo di F.1 Alonso 8° dietro Massa 5° CREMONESI, IANIERI PAGINE 28-29 ROMA 24 NAPOLI 19 JUVENTUS 19 INTER* 18 VERONA* 16 FIORENTINA 15 ATALANTA* 12 MILAN 11 LAZIO 11 TORINO 10 UDINESE 10 CAGLIARI 10 PARMA 9 SAMPDORIA* 9 LIVORNO 8 GENOA 8 CATANIA 5 SASSUOLO 5 CHIEVO 4 BOLOGNA 3 Serie A / 9ª GIORNATA * Una partita in più CLASSIFICA PARTITE Ieri INTER VERONA 4-2 SAMPDORIA ATALANTA 1-0 Oggi (ore 15) NAPOLI TORINO (ore 12.30) BOLOGNA LIVORNO CATANIA SASSUOLO CHIEVO FIORENTINA JUVENTUS GENOA PARMA MILAN UDINESE ROMA LAZIO CAGLIARI (ore 20.45) La Samp sale, Atalanta k.o. Fiorentina, esame Chievo JUVE C’E’ IL GENOA RIGENERATO DA GASPERINI Conte: «Tentano di destabilizzarci» «Ho buoni rapporti con Marotta e la società. Il monito di Agnelli? Certe cose le dico da tempo anch’io» 3 Antonio Conte, 44 anni ANSA CECCHINI, VELLUZZI A PAGINA 14 ROMA FU POLEMICO L’ADDIO AI BIANCONERI De Sanctis a Udine tra record e rivincite I giallorossi cercano la nona vittoria. Per i friulani novità minisponsor: sulla maglia l’azienda di un imbianchino 3 Morgan De Sanctis, 36, anni SYNC BRAMARDO, G. MONTI A PAGINA 13 NAPOLI AL SAN PAOLO ARRIVA IL TORINO Benitez mister cambio E’ la nona formazione Higuain dal primo minuto ballottaggio tra Hamsik e Pandev. Ventura senza 7 titolari: «Dai, proviamoci» 3 Rafael Benitez, 53 anni SYNC IL CLASICO SUCCESSO DEI CATALANI (2-1) CON CODA VELENOSA Neymar più Sanchez: il Barça va Rabbia Real per un rigore negato CONDÒ, RICCI ALLE PAGINE 18-19 CERRUTI, DALLA VITE, ELEFANTE, FROSIO, SPECCHIA, TAIDELLI DA PAG. 2 A PAG. 6 COMMENTO DI VERNAZZA PAG. 23 3 Tutti intorno a Rodrigo Palacio, 31 anni, dopo il secondo gol. In alto Massimo Moratti, 68 LAPRESSE/ANSA INTER-VERONA 4-2 SAN SIRO APPLAUDE IL PRESIDENTE DEL TRIPLETE CHE HA CEDUTO A THOHIR. IN CAMPO È FESTA DI GOL 4 Sorpasso: i nerazzurri sono quarti. Autogol procurato da Jonathan, poi Palacio, Cambiasso e Rolando. Salgono a 10 i goleador di Mazzarri. Romulo: «Arbitro ingiusto» 3 Clemente Russo, 31 anni 3 L’esultanza del brasiliano Neymar, 21 anni AP BOCCI, DELLA VALLE, LAUDISA ALLE PAGINE 8-9 HURRÀ PER MORATTI

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Gazzetta 20131027

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www.gazzetta.it domenica 27 ottobre 2013 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno LX X ­ n 43POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno LXIX Numero 43ITALIA

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7>

MILAN IL PATTO CON MARIO SEMBRA DARE BUONI FRUTTI: E OGGI LA SFIDA COL PARMA DI CASSANO

IL NUOVO BALO E’ SENZA CRESTAVia anche l’orecchino: primi segnali di un cambio di stile. Di look e di vita

3 Mario Balotelli, 23 anni, attaccante del Milan e della Nazionale RAMELLA

BOXE

GRAZIANO, GRIMALDI A PAGINA 12

«Tatanka»è tornato:Russo d’orodopo 6 anni

Il pugile azzurromondiale deimassimi: «E’ perle mie bimbe»ARCOBELLI, GIULIANO,

NARDUCCI ALLE PAGINE 23­33

DA OGGI L’ORA SOLARE

Vi siete ricordati di spostareindietro le lancette di un’ora?

12 111210

3

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4857 6

12 111210

3

2

39

4857 6

wIL ROMPIPALLONEDI GENE GNOCCHI

Silvio Berlusconi sollevato:oggi finisce l’ora legale.

MOTORI

Vettel in polePoker iridatoa un passoAl tedesco basta un quintoposto nel GP India(ore 10.30) per conquistareil quarto trionfo di F.1Alonso 8° dietro Massa 5°

CREMONESI, IANIERI PAGINE 28­29

ROMA 24NAPOLI 19JUVENTUS 19INTER* 18VERONA* 16FIORENTINA 15ATALANTA* 12MILAN 11LAZIO 11TORINO 10

UDINESE 10CAGLIARI 10PARMA 9SAMPDORIA* 9LIVORNO 8GENOA 8CATANIA 5SASSUOLO 5CHIEVO 4BOLOGNA 3

Serie A / 9ª GIORNATA

* Una partita in più

CLASSIFICAPARTITE

Ieri

INTER VERONA 4­2SAMPDORIA ATALANTA 1­0Oggi (ore 15)NAPOLI TORINO (ore 12.30)BOLOGNA LIVORNOCATANIA SASSUOLOCHIEVO FIORENTINAJUVENTUS GENOAPARMA MILANUDINESE ROMALAZIO CAGLIARI (ore 20.45)

La Samp sale, Atalanta k.o.Fiorentina, esame Chievo

JUVE C’E’ IL GENOA RIGENERATO DA GASPERINI

Conte: «Tentanodi destabilizzarci»

«Ho buoni rapporti conMarotta e la società. Ilmonito di Agnelli? Certe cosele dico da tempo anch’io»

3 Antonio Conte, 44 anni ANSA

CECCHINI, VELLUZZI A PAGINA 14

ROMA FU POLEMICO L’ADDIO AI BIANCONERI

De Sanctis a Udinetra record e rivincite

I giallorossi cercano la nonavittoria. Per i friulani novitàminisponsor: sulla maglial’azienda di un imbianchino

3 Morgan De Sanctis, 36, anni SYNC

BRAMARDO, G. MONTI A PAGINA 13

NAPOLI AL SAN PAOLO ARRIVA IL TORINO

Benitez mister cambioE’ la nona formazione

Higuain dal primo minutoballottaggio tra Hamsik ePandev. Ventura senza 7titolari: «Dai, proviamoci»

3 Rafael Benitez, 53 anni SYNC

IL CLASICO SUCCESSO DEI CATALANI (2­1) CON CODA VELENOSA

Neymar più Sanchez: il Barça vaRabbia Real per un rigore negato

CONDÒ, RICCI ALLE PAGINE 18­19

CERRUTI, DALLA VITE, ELEFANTE, FROSIO,

SPECCHIA, TAIDELLI DA PAG. 2 A PAG. 6

COMMENTO DI VERNAZZA PAG. 23

3 Tutti intorno a Rodrigo

Palacio, 31 anni, dopo il

secondo gol. In alto

Massimo Moratti, 68

LAPRESSE/ANSA

INTER­VERONA 4­2SAN SIRO APPLAUDE IL PRESIDENTE

DEL TRIPLETE CHE HA CEDUTOA THOHIR. IN CAMPO È FESTA DI GOL

4Sorpasso: i nerazzurri sono

quarti. Autogol procurato daJonathan, poi Palacio,Cambiasso e Rolando.

Salgono a 10 i goleadordi Mazzarri. Romulo:

«Arbitro ingiusto»

3 Clemente Russo, 31 anni

3 L’esultanza del brasiliano Neymar, 21 anni AP

BOCCI, DELLA VALLE, LAUDISA ALLE PAGINE 8­9

HURRÀPER MORATTI

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2 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA

INTER 4x4Torna alla vittoria con un pokerVerona superato: quarto postoI nerazzurri vincono dopo un mese: è la prima gioia dopo la cessione a ThohirApre l’autorete di Moras, poi i soliti Palacio e Cambiasso. Gloria pure per Rolando

ALBERTO CERRUTIMILANO

La prima vittoria perThohir. La prima senza Campa­gnaro. Ma soprattutto la primaa distanza di un mese esattodal sofferto 2­1 alla Fiorentina,la più bella e la più importantea San Siro. Perché questi trepunti, mai in discussione, val­gono il ritorno al quarto posto

con il sorpasso sul Verona, chenon aveva mai incassato quat­tro gol, neppure quando avevaperso le altre due partite con­tro Roma e Juve. Dimenticati ipareggi­beffa con Cagliari eTorino, a cavallo della sconfit­ta con la capolista, l’Inter tornaa sorridere festeggiando ancheRolando, decimo nerazzurro asegno in campionato, che met­te l’ultimo sigillo dopo l’autore­te iniziale di Moras e i gol dei

soliti Palacio e Cambiasso. Suc­cesso che vale quindi, pensan­do alla classifica degli avversa­ri e soprattutto a come vincel’Inter, il cui unico difetto è dacercare ancora in difesa. In at­tesa di ciò che farà oggi la Ro­ma, la squadra di Mazzarriadesso ha il miglior attacco,con 23 gol, ma dietro ne ha giàsubiti 11, più di uno a partita,con la conferma di nuove e pe­ricolose distrazioni di Ranoc­

chia e soprattutto Juan Jesus,spesso più bravi davanti chedietro.

Approccio record La lezionedi Torino è servita, perché l’In­ter schiaccia subito il Veronacon la fame arretrata di chi èrimasto a digiuno di vittorienelle ultime tre partite. Basta­no tre minuti, in meno di unquarto d’ora, e il lanciatissimoVerona viene riportato sulla

terra. Apre Jonathan che sparaal volo un pallone calciato dal­la bandierina da Cambiasso,trovando la decisiva deviazio­ne di Moras, perché il suo tirofinirebbe fuori. E poco dopoecco il raddoppio, senza aiuti­no della fortuna, quando Pala­cio è pronto a infilare da pochipassi una respinta di Jorginhosu tiro di Guarin. Potrebbe ba­stare così, ma l’Inter dimostradi essere una squadra con un

La magliadi CambiassoCambiasso, dopo averesegnato il gol del 3­1, mostrala maglia «Forza Ivan»,dedicata a Cordoba AFP

tutti i golnerazzurri

9’ primo tempoIl tiro al volo di Jonathan chesarebbe finito fuori vienedeviato da Moras: è il goldell’1­0 REUTERS

12’ primo tempoPalacio infila in rete da duepassi la corta respinta diJorginho sul tiro di GuarinLAPRESSE

38’ primo tempoCambiasso raccoglie una pallavagante toccata da Palacio,dopo il palo colpito daNagatomo: è il 3­1 FORTE

11’ secondo tempoSu calcio d’angolo battuto daAlvarez, Rolando appoggia inrete da due passi la palla del 4­1LAPRESSE

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 3

la MoviolaDI ALEX FROSIO

Dubbi sul 4­3annullato a ToniRossi esagerati

Regolari il secondo e ilterzo gol dell’Inter: sul 2 0Palacio è fortunato colpendocon il corpo il rinvio sulla lineadi Jorginho; sul 3 1, dopo il palodi Nagatomo, Palacio colpiscesulla respinta e Cambiassocorregge in rete da posizioneregolare (c’è Agostini a tenerloin gioco). Qualche dubbio sullarete del possibile 4 3 di Toni:punita una sua presuntatrattenuta su Ranocchia. Sec’è, è molto lieve. Dubbi anchesu un fuorigioco segnalato aPalacio all’8’ della ripresa:l’argentino sembra in linea conMoras sul lancio di Cambiasso,poi prosegue l’azione a giocofermo (segnando) e vieneammonito, ma dice all’arbitroCeli di non aver sentito ilfischio. Da regolamento, il gialloc’è. Subito dopo il fischio finale,Celi estrae il rosso per Belfodile Moras che si confrontanofaccia a faccia: niente di serio,gli animi non si scaldano, icartellini si potevano evitare.

Il rosso a Belfodil LAPRESSE

volto preciso. A parte Carrizo,che sostituisce lo squalificatoHandanovic, rispetto al beffar­do 3­3 di Torino si rivede sol­tanto Alvarez al posto di Tai­der, sulla linea dei cinque cen­trocampisti, perché Kovacicviene confermato alle spalle diPalacio. I meccanismi funzio­nano e Alvarez, al rientro dopol’infortunio, si conferma un al­tro giocatore rispetto alle pri­me due stagioni, pronto a drib­blare e a smarcare i compagnipiù di Kovacic che si sbloccasoltanto alla distanza. E sicco­me Palacio non deve essere ri­scoperto, mentre Cambiassourla con i compagni come sefossero ancora sullo 0­0, l’Intergioca con la mentalità deigrandi che non si fermano mai.

Verona chiuso Sulle ali delletre vittorie consecutive, il Vero­na soffre in ugual misura glielogi per la sorprendente par­tenza in campionato e la rabbiadell’Inter. Ma al di là dei risvol­

ti psicologici, c’è anche unaspetto tattico da non trascura­re perché stavolta il consueto4­3­3 di Mandorlini è soltantoteorico. Fermo restando Tonial centro dell’attacco, i suoicompagni di tridente Iturbe eMartinho, in realtà sulla lineadei centrocampisti, formanoun 4­5­1 completato da Donatitra Romulo e Jorginho. Eviden­temente il piano prevedevauna mezz’ora di contenimento,ma contro un’Inter così ci vole­va ben altro. E la prova si haquando il Verona riesce ad ac­corciare le distanze, sfruttandol’unico errore della difesa ne­razzurra che concede un corri­doio a Martinho, bravo a batte­re Carrizo. È da poco passata lamezz’ora e in altri tempi l’Intersi farebbe prendere dalla pau­ra, ora con Mazzarri questonon succede e la prova arrivadopo appena 6’, quando Naga­tomo colpisce il palo, Palacioriprende e Cambiasso infila il3­1.

Difese allegre Nella ripresal’Inter non smette di martella­re, con le incursioni di Guarinche cerca invano il gol da fuorie le discese di Jonathan e Na­gatomo per liberare Palacio alcentro. Ma il gol arriva ancorada calcio d’angolo, battuto daAlvarez con il tocco decisivo diRolando che anticipa Maietta eil portiere. Sembra finita, main una serata da difese allegreanche il Verona approfitta de­gli sbandamenti nerazzurri,grazie a Toni bravissimo a fareda sponda per Romulo che bru­cia Nagatomo per il 2­4. SenzaCambiasso e Palacio, rilevatida Kuzmanovic e Belfodil, l’In­ter cala un po’ e Mandorlinicon l’inserimento di Cacia pro­va a dare più spinta, anche seormai è tardi. E così non si ca­pisce perché Belfodil e Morasriescano a litigare a fine parti­ta, facendosi espellere. Sempli­ci dettagli che non guastano laprima vittoria di Thohir.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

(4­5­1)1 Rafael; 29 Cacciatore (dal 38’ s.t. 21 Go­mez), 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini (dal28’ s.t. 8 Cacia); 15 Iturbe, 2 Romulo, 5 Do­nati (dal 10’ s.t. 30 Donadel), 19 Jorginho, 6Martinho; 9 Toni.

PANCHINA 31 Mihaylov, 3 Albertazzi, 4 La­ner, 7 Longo, 11 Jankovic, 13 Bianchetti, 16Rubin, 23 Gonzalez, 26 Sala.

ALLENATORE Mandorlini.

CAMBI DI SISTEMA dal 28’ s.t. 3­4­1­2.

ESPULSI Moras a fine partita per c.n.r.

AMMONITI Cacciatore, Donadel e Iturbe perg.s.

MARCATORI Moras (V) su autorete al 9’, Palacio (I) al 12’, Martinho (V) al 32’, Cambiasso (I) al 38’p.t.; Rolando (I) all’11’, Romulo (V) al 26’ s.t. ARBITRO Celi di Bari.NOTE spettatori 44.097, paganti 12.369, abbonati 30.728. Incasso di 1.114.330,00 euro. Angoli 7­4.Tiri in porta. Tiri fuori. In fuorigioco 3­0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

PALLONI GIOCATI

INTER 744 VERONA 582

TIRI FUORI

IIIIIIIIIIII IIIIIINTER 12 VERONA 5

MOMENTI CHIAVE

(3­5­1­1)30 Carrizo; 35 Rolando, 23 Ranocchia, 5Juan Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cam­biasso (dal 18’ s.t. 17 Kuzmanovic), 11 Alva­rez, 55 Nagatomo; 10 Kovacic (dal 34’ s.t.21 Taider); 8 Palacio (dal 20’ s.t. 7 Belfodil).

PANCHINA 12 Castellazzi, 45 Maniero, 6 An­dreolli, 9 Icardi, 16 Mudingayi, 18 Wallace,25 Samuel, 31 Pereira, 90 Olsen.

ALLENATORE Mazzarri.

CAMBI DI SISTEMA nessuno.

ESPULSI Belfodil a fine partita per c.n.r.

AMMONITI Palacio per c.n.r., Jonathan perg.s.

POSSESSO PALLA

INTER 56,7% VERONA 43,3%

TIRI IN PORTA

IIIIIIII IIIIINTER 8 VERONA 4

PRIMO TEMPO 3­1

GOL! 9’ Moras corregge un tiro al volo di Jo­nathan, su angolo di Cambiasso, che sareb­be finito fuori.GOL! 12’ Palacio infila da due passi una re­spinta di Jorginho su tiro di Guarin.26’ Toni devia di testa sopra la traversa.GOL! 32’ Martinho sfrutta un corridoio libe­ro e segna in corsa di sinistro.GOL! 38’ Cambiasso devia un pallone allun­gato da Palacio, dopo il palo colpito da Na­gatomo.

SECONDO TEMPO

2’ Guarin da fuori area, Rafael si salva in an­golo.GOL! 11’ Rolando devia da due passi un pal­lone calciato dalla bandierina da Alvarez.17’ Toni calcia alto da buona posizione.GOL! 26’ Romulo riceve un bel pallone daToni e infila Carrizo, anticipando Nagatomo.43’ Belfodil impegna Rafael con un gran tiro.

INTER

4VERONA

2

30 23

5

352

13

19 1011

55

818

1

22

29215

9

19

6 33

5

BARICENTRO ALTO 55 metri BARICENTRO MEDIO 51,4 metri

Il record

LA COOPERATIVA DEL GOL

Una squadra bomberDa Palacio a RolandoIn 10 già a segno(con dedica a Cordoba)Nerazzurri davanti a Roma, Juve e Fiorentinaper giocatori mandati in rete. E Cambiassomostra la maglia per il colombiano operato

MATTEO DALLA VITE@Emmedivu

MILANO

Segna anche quello chesembra uscito da Pulp Fiction.Sì, lui, Rolando, quello che as­somiglia a Samuel L. Jackson,killer­predicatore che primadi farti fuori recita il sermonetratto da un passo della Bib­bia. Ecco, esplode la sua pal­lottola anche Rolando JorgePires e il conto sale a 10: diecimarcatori dall’inizio del cam­pionato, come nessun’altrasquadra in Serie A. Ecco, met­tiamola così: finalmente l’In­ter torna una squadra da filme Mazzarri ha la sensazioneche le cose siano tornate al lo­ro posto.

Colpi, allungo, dedica Perchélui, WM, dalla panchina vedeanche quei rimpalli che glierano mancati in altre partite,insomma quei colpetti di for­tuna che danno sapore ai varischemi insegnati e martellatidurante la settimana con acca­nimento... terapeutico. E allo­ra, quando la botta di Jona­than viene deviata in rete,quando Jorginho respinge untiro di Guarin sul «muso» diPalacio e arriva il gol, quandoun palo finisce per far segnareCambiasso che dedica il tuttoal team manager Cordoba col­pito nelle scorse settimane daperitonite («È stato operato, cimanca molto e spero tornipresto perché è una mancanzache si fa sentire», dice il capi­tano), ecco, allora sembra chein un colpo solo tutte le stre­ghe se ne siano andate. Perchépoi in un’azione sulla destrac’è una selva di gambe, pim,pum, pam e spunta Rolandoche appoggia da pochissimoma c’è. E il conto sale, perché

le tre squadre con le quali l’In­ter era a pari merito adesso so­no staccate di una lunghezza,sempre in attesa delle partitedi oggi.

Cooperativa da 10 E le squa­dre in questione mica sonosquadrette: trattasi di Roma,Juventus e Fiorentina, che oracome ora se ne stanno un pas­so indietro, a 9 marcatori. L’In­ter adesso è a 10 e questo nu­mero è uno specchietto retro­visore per comprendere il la­voro di Mazzarri dall’estate:giochi per andare tutti al tiro,poi è chiaro che il pomeriggiocontro il Sassuolo ha aiutatotanto. Il gol di Rolando si ag­giunge a quelli di Alvarez,Cambiasso, Guarin (gol alTorino e quasi gol ieri), Icar­di, Jonathan (che ave­va segnato anche inCoppa Italia), Mili­to, Nagatomo, Tai­der e Stra­Palacio,quello che di tac­co la dà a Rolan­do.

Il Decisivo Il si­gnor Rodrigo,quello «nato­pronto» e am­monito assurda­mente, di gol ne hasegnati 6 in Serie Apiù due in Coppa Ita­lia risultando il gioca­tore più decisivodell’Inter. Otto si­gilli totali. Ecco:lui è il Decisivo,con la «d» maiu­scola. È il capo diuna variegatacordata del gol eanche un po’da film.

© RIPRODUZIONE

RISERVATA

SRodrigoPalacio

31 anni, è già aquota 8 gol

segnati, sei in Ae due in Coppa

Italia: è lui ilmiglior

marcatorenerazzurro

FORTE

4GIOCATORI

IN RETE

SCooperative

del golL’Inter

megliodi tutti

L’Inter è lasquadra che hamandato in gol

più giocatori:10. Ecco la

classificacompleta della

Serie A:

10 Inter9 Fiorentina

JuventusRoma

8 LazioParma

7 AtalantaCagliari

MilanNapoli

Verona6 Bologna

LivornoTorino

Udinese5 Chievo

Sampdoria4 Catania

GenoaSassuolo

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4 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 5

GLI ARBITRI CELI 5 Resta un dubbio sul gol annullato a Toni, non sembrano esserci dubbi invece sulla fiscalità della doppia espulsione Belfodil­Moras. Manganelli 6­Iori 6,5; Calvarese 6­Merchiori 5,5

6CarrizoPare incertoin un paio diuscite, ma a benvedere è perchésubisce semprefallo. Per il restopuò poco,gli errori sonodi chigli sta davanti.

7RolandoAlla 4a di fila,stavolta noninciampa: nonsolo il gol, mabuoni aiutie sicurezza,culminata in uncontropiedenegatoa Martinho.

5,5RafaelAssiste quasiimpotenteal flipperdei primi tre golnerazzurri, diceno al 4­1 diGuarin, ma pocodopo è complicedel pokerfirmato Rolando.

4,5CacciatoreBei tempi, quelliin cui avevalicenza di andarea segnare:barcolla presoin mezzo daNagatomoe Alvarez,la sicurezzane risente.

5DonatiLì in mezzosi sgola, malui per primoè un pernotroppo allentato.E lasciare tantalibertàa Cambiassosignificafarsi male.

6RomuloAlvarez lo mettein croce:fianco semprescoperto,non filtra e nonriparte. Nellaripresa trovamegliola posizione,e anche il gol.

6IturbeTocca pallae dà lasensazione dipericolosità, maè più opaco delsolito nella partecentrale dellagara: nel finalesi risvegliaa forza di tiri.

5AgostiniPreferito adAlbertazzi, maJonathan glimanda ditraverso laserata: annaspae tiene tutti ingioco sul 3­1.Qualche discesanon lo assolve.

5MaiettaE’ come segiocassesempre con lapaura addosso,anche perchéquelli dell’Interarrivano comecavallette: sivede bene sulgol di Rolando.

5MorasIl tecnicogli aveva datofiducia; sfortuna(vedi deviazioneper l’1­0)e Palacio glielatolgono in fretta.Da Celi il colpodi grazia.

6,5AlvarezRientra dainterno e stabene anche lì:manda fuori giriil Verona a colpidi qualità.Poi è come seperdesse il ritmoe si perdeun po’ anche lui.

7CambiassoGli lascianospazio, e neapprofittaper far girare lasquadra, e poitutta la libertàdel mondo,usata perannusare il golanche stavolta.

6,5GuarinStrapotenzaallo stato puro ­vedere comenasce il 2­0 ­,peccato chespesso pensabene e concludemalino.Sorpreso anchelui da Martinho.

7JonathanProva coseche un temponon avrebbeneanchepensato, cicrede così tantoche la fortuna loaiuta ad aprire lapartita. Soffrenegli ultimi 30’.

5,5Juan JesusSerata suldistrattoandante, la fotoè il 2­1: non si sadove va, non èdove dovrebbeessere. Un po’come sul 4­2(ma menoclamoroso).

6RanocchiaCorpo a corpocon Toni,in certe cosemaestro:gli lasciauna sponda(per il 4­2),ma garantiscecentimetri erecuperi preziosi

6,5NagatomoCorre comeun matto perun’ora: affonda,recupera, siinsinua, tirae da un suo palogermoglia il 3­1.Bruciato daRomulo sul 4­2,ma è solo.

6KovacicCi riprova datrequartista,e il decollo è piùanonimo chefaticoso. Poi tirafuori la testa,giocando diprima e inverticale, maancora non brilla

5,5KuzmanovicNon giocavadal 25 agosto,la ruggineè una cattivacompagna,il Verona èdiventatocoraggioso,e la squadraperde sicurezza.

5BelfodilDecisamentealtro impattorispetto a quellodi Torino: nonincide, non tienesu la squadra,difende poco.E alla fineanche la beffadel rosso.

7l’allenatoreMazzarri

Ha lavoratobene sulleteste e suicalci piazzati,ma la fasedifensiva nonè ancoraquella chevuole. Giustofar riposareCambiasso ePalacio, anchese poi sisoffre.

5,5JorginhoSul 2­0 gli dicemale, ok,ma Guarinlo anestetizzaa prescindere.Meglio nellaripresa, quandosi sposta inmezzo e ha ideepiù lucide.

6,5MartinhoAlmeno luifa il lavoroche ha fattole fortunedel vero Verona:rientra, aiutae poi via inpercussione acercare la porta.Infatti la trova.

5,5DonadelMandorlinilo sceglie comeargineper lasciarepiù libertàa Jorginhoin versione play,però anche lui siritrova spessospalle al muro.

5,5CaciaTeorica spalla diToni, manessuno gliregala mezzachance: làdavanti famucchio e creaspazi per chiarriva da dietro,nulla di più.

5,5l'allenatoreMandorlini

Per lunghitratti, quasinulla del suoVeronase non la forzadi reagirenel finale:lo ridisegnadue volte, finoa un 4­2­4, mail peccatoè la testa delprimo tempo.TIRI 0

DRIBBLING OK 0/1SPONDE 0

TIRI 0PASSAGGI OK 22/23RECUPERI 4

TIRI 1PASSAGGI OK 30/35RECUPERI 2

TIRI 0PASSAGGI OK 50/56RECUPERI 10

TIRI 0PASSAGGI OK 24/30RECUPERI 5

TIRI 2PASSAGGI OK 29/31RECUPERI 5

TIRI 3DRIBBLING OK 2/10SPONDE 1

CONTRASTI OK 3/5LANCI 1PASSAGGI OK 30/34

CONTRASTI OK 9/11LANCI 4PASSAGGI OK 31/31

CONTRASTI OK 7/10LANCI 5PASSAGGI OK 23/26

CONTRASTI OK 1/5LANCI 3PASSAGGI OK 36/47

PARATE 4RINVII 13USCITE ALTE 3TIRI 3 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 2

TIRI 1DRIBBLING OK 1/1SPONDE 3

TIRI 0PASSAGGI OK 25/27RECUPERI 3

TIRI 0PASSAGGI OK 32/39RECUPERI 4

TIRI 2PASSAGGI OK 29/35RECUPERI 5

TIRI 0PASSAGGI OK 58/63RECUPERI 7

TIRI 2PASSAGGI OK 50/53RECUPERI 5

TIRI 7PASSAGGI OK 34/42RECUPERI 7

TIRI 2PASSAGGI OK 49/52RECUPERI 6

CONTRASTI OK 9/17LANCI 5PASSAGGI OK 53/60

CONTRASTI OK 9/11LANCI 1PASSAGGI OK 22/23

TIRI 3 DRIBBLING OK 0/2 SPONDE 4

CONTRASTI OK 3/4LANCI 3PASSAGGI OK 42/47

PARATE 2RINVII 9USCITE ALTE 4

le Pagelle DI ANDREA ELEFANTE

INTER

7CAMBIASSOHA GRAN FIUTONAGATOMO OKStavolta morde subito lapartita, si perde un po’ soloalla fine. E con Rolando sonogià 10 giocatori in gol.

h7,5Palacio il migliore

Un gol (fortunato), un assist(cercato?) e 10 punti su 18portano la sua firma: motoperpetuo, lo inseguono in 4­5 e luinon dà mezzo punto di riferimento

VERONA

5TONI LEONEDONATINON FUNZIONAControfigura di se stessoper mezzora, il vero Veronariappare troppo tardi. E il tabùInter a San Siro continua.

h7Toni il migliore

Soprattutto in partite così,è quasi mezza squadra: anchequando si ritrova in splendidoisolamento, il lavoro di sponda èancora da manuale. E genera gol.

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA

Nagatomo­Alvarez­Palacio: il triangolo è magicoAnalisi tecnica

RICKYALVAREZ25 ANNIINTER

JORGINHO21 ANNIVERONA

TOCCHI

85 71

DRIBBLING OK

3/8 1/2

LANCI POSITIVI

2 3

la SfidaALEX FROSIO

@alexfrosio

Sono lontani i tempi incui all’attaccante si chiedevasoltanto una cosa: segnare. Po­teva anche non toccare pallaper settori interi di partita, ba­stava che quella buona la but­tasse dentro. Rodrigo Palacio eLuca Toni, pur con caratteristi­che estremamente diverse, so­no due punte moderne, chehanno interpretato alla perfe­zione il ruolo di attaccante uni­co scelto per loro da Mazzarri eMandorlini. Uno, l’argentinodell’Inter, è anche riuscito a se­gnare; l’altro ha sfornato dueassist (e pure lui avrebbe se­gnato, se Celi non gli avesse an­

nullato il possibile 4­3). Il lavo­ro più importante lo hannosvolto per la squadra.

Palacio mobile, Toni totem Perlunghi tratti, soprattutto nelprimo tempo, è andata meglioa Palacio, che ha aiutato i com­pagni e si è fatto aiutare (4sponde, 5 occasioni create, 3 ti­ri totali). Come? L’Inter si è ri­trovata quasi inaspettatamen­te cinque contro cinque a cen­trocampo e ha dunque sceltospesso di saltare la medianacon il lancio lungo, cercando (espesso trovando) la superioritàcon i movimenti. Proprio Pala­cio si è mosso dal centro versosinistra per raccogliere i lancidalle retrovie. Da quella partesono arrivati a supporto Naga­

tomo, quasi un’ala (poco con­trollato da Iturbe al quale Man­dorlini chiedeva di non rientra­re: per il giapponese 62 tocchi,3 cross, 2 tiri), e Ricky Alvarez,il più coinvolto nel gioco (85tocchi, con 58 passaggi positi­vi). Il terzetto ha dialogato ecreato i maggiori problemi alladifesa del Verona, sfruttandogli inserimenti centrali di Gua­rin, strepitoso in alcune per­cussioni palla al piede ma nonsempre preciso (ben 23 i pallo­ni persi, peggio ha fatto soloIturbe con 24). Dall’altra parteToni è ovviamente meno mobi­le, è stato anche trovato poco(appena 26 tocchi e solo 11passaggi positivi) ma sulle uni­che due sponde ha mandato inporta Martinho e Romulo.

Giovani giù Al numero 9 del­l’Hellas è mancato a lungo l’ap­poggio della squadra, rimastamolto corta (spalmata su appe­na 27,2 metri) ma anche trop­po arretrata (recupero palla a35,1 metri). Iturbe non è stato

all’altezza delle ultime presta­zioni (8 dribbling negativi),Jorginho da mezzala è rimastofuori dal gioco. Meglio, l’italo­brasiliano che piace a Prandellie anche a mezza Europa, quan­do a inizio ripresa si è spostatoin regia, avviando una secondaparte di gara più positiva delVerona con il suo gioco fatto dipassaggi a uno o due tocchi almassimo: 50 passaggi positivi(e solo 6 sbagliati) ma anche12 contrasti persi. Quasi unapartita a specchio dell’altrogiovane rampante, Mateo Ko­vacic, poco a suo agio nel ruolodi trequartista alle spalle di Pa­lacio: per il 19enne croatonemmeno un tiro in porta. Ci siaspetta qualcosa di più.

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LA MOSSA

MovimentoPassaggio

ITURBEKOVACIC

GUARIN

CAMBIASSOALVAREZ 1

ALVAREZ 2

NAGATOMO 1

NAGATOMO 2

ROMULO

PALACIO 2CACCIATORE MORAS

PALACIO

GDS

s.v.TaiderServe chiudereun po’ di spazi,rincorrere,mordere,recuperarepalloni: uno loperde quasisubito, poiesegue lamissione.TIRI 0PASSAGGI OK 12/13RECUPERI 1

s.v.GomezIl tutto per tuttodi Mandorlini,pochi minutilargo a sinistranella versionesuper offensiva:fa quel che devee provaa spaventareJonathan.TIRI 0DRIBBLING OK 0/0SPONDE 0

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6 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA

dHANNODETTO

SMazzarri«Il Jonathan

visto in ritiroera

impensabileche facesse

queste cose:difesa,

diagonali,tecnica,

tiro...»

SCambiasso

«Abbiamo fattouna bella gara,

ci tenevamotanto a vincere.Cordoba è stato

operato e cimanca ogni

giorno per illavoro prezioso

che fa»

QUI VERONA

Brividi Mandorlini«Ma il 4­3 di Toniera regolare...»Romulo: «Arbitro ingiusto,non ha fischiato falli su Luca»

Il gol annullato a Luca Toni, 36 anni BOZZANI

MILANO

Felice non può certo esserlo, ma aver per­so contro la «sua» Inter fa un po’ meno male.Perché Andrea Mandorlini ha il cuore neraz­zurro e a Milano ha giocato nove stagioni, vin­cendo lo scudetto dei record col Trap, oltre auna Coppa Uefa e a una Supercoppa.

Applausi e concentrazione La Curva Nord loinvoca più volte, ma le emozioni sembranoaverle provate soprattutto i suoi giocatori, trop­po svagati dietro e rabbiosi soltanto a buoi or­mai scappati. «Errori gravi, mi spiace davvero.Non si possono prendere tre reti su corner. Unapotrebbe essere sfortuna, ma tre sono il segnaleche troppe cose non hanno funzionato e che èmancata la concentrazione. Si può crescere an­che senza questi errori. Dopo aver preso duegol in tre minuti sembrava che avessimo molla­to. Poi abbiamo provato a riprenderla, ma eratardi. Anche se penso che il gol annullato a Tonisul 4­2 fosse regolare. Il difensore guarda soloLuca, peccato. Mi spiace davvero anche per glistessi ragazzi, che da una vita sognavano di gio­care in questo stadio. Forse si sentivano un po’troppo sicuri. Al di là della grande partita fattadall’Inter, possiamo prendercela solo con noistessi». E sull’espulsione di Moras: «Mi sembra­va un episodio minimo, anche perché il miogiocatore non ha mai avuto reazioni».

Polemici Amari i due marcatori veronesi. Ini­zia Romulo, già a segno qui l’anno scorso con lamaglia della Fiorentina: «Non è possibile cheuno come Toni, in 90’, non abbia subito un fal­lo. L’arbitro doveva essere più giusto. AncheCambiasso diceva parolacce quando parlavacon l’arbitro, mentre noi non potevamo parlare.A parte questo, abbiamo giocato male, subendotre gol da corner. Adesso dobbiamo fare 6 puntiin casa». Così Martinho: «Troppi errori all’ini­zio – fa il brasiliano ex Catania e Cesena –, mase non ci annullavano il gol di Toni andavamosul 4­3 e non so come sarebbe finita...».

lu.tai.

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Ovazione MorattiRabbia Mazzarri«Troppi cali...»Il tecnico: «Certe leggerezze vanno evitateBelfodil non doveva mettersi a litigare»

LUCA TAIDELLI@LucaTaidelli

MILANO

Walter Mazzarri li volevadeterminati e i suoi giocatorihanno aggredito gli avversariin ogni zona del campo. Ma livoleva anche cinici e loro han­no scambiato l’area avversariaper un biliardo, segnandoquattro gol di carambola. Unpoker nei primi 56’, mentre inprecedenza a San Siro non ave­vano mai segnato prima del72’. E tre reti sono arrivate sucorner, le prime stagionali dacalcio piazzato. Un aspetto sucui lo staff tecnico lavora durosin dal ritiro di Pinzolo.

Il perfezionista Ce ne sarebbedi che sorridere, eppure Maz­zarri preferisce concentrarsi suciò che non lo ha convinto.Cioé le troppe amnesie. «Sia­mo stati bravi fino al 2­0 an­dando a pressarli alti, poi ab­biamo iniziato a specchiarci e agiocare per la platea, fino acommettere delle leggerezzeche hanno portato al secondogol: non si possono avere deicali se si vuole stare al vertice.Abbiamo visto la Juve a Firen­ze, in questo calcio non devimai abbassare la guardia. Do­vremo riparlarne. L’attenzioneè calata nel finale di entrambi itempi. In questa squadra ci so­no tanti giovani, poco abituatia certe tensioni. Finché abbia­mo giocato tutti insieme il Ve­rona ha fatto poco, poi... Co­munque la squadra aveva econtinua ad avere fiducia per­ché quando vuole gioca bene».

Sui singoli Segue una carrel­lata sui singoli. «Alvarez e Ko­vacic sono stati bravi, Mateoera in una posizione nuova e avolte deve capire cosa fare. Ègiovanissimo e anche lui a vol­te si specchiava, cercando lacosina in più che non ci si puòpermettere finché la gara non èchiusa». Senza Palacio è un’al­tra Inter? «Rodrigo è un cam­pione, anche nella continuità.Ma ho tolto lui e Cambiassoperché devo anche pensare allasfida di martedì a Bergamo.Belfodil a Parma giocava e nongiocava. È inesperto come di­mostra l’espulsione, anche seper fatti minimi. Non avrebbedovuto mettersi a discutere conMoras, che era nervoso per lasconfitta. Però l’arbitro avreb­be anche potuto far finta dinulla. Il Jonathan visto in ritiroera impensabile che facessequeste cose: difesa, diagonali,tecnica, tiro...».

Moratti , Thohir e Ronaldo Unavittoria seguita in diretta a Gia­carta da Erick Thohir, che il 9novembre contro il Livorno fa­rà l’esordio a San Siro prima didiventare ufficialmente l’azio­nista di maggioranza del club.Quella sera l’indonesiano po­

trà finalmente vedersi un ma­tch a un’ora umana, visto chedelle ultime undici gare del2013 l’Inter ne giocherà novequando a Giacarta, complice ilfuso orario, è notte fonda.«Non so se scorterò Thohir intribuna – spiegava MassimoMoratti prima di sedersi al suoposto e ricevere il lungo ap­plauso del pubblico –, decide­remo insieme se farò ancora ilpresidente, ma di certo conti­nuerò a venire allo stadio per­ché mi diverto. La clausola tifo­si per riprendermi il club? Nelcaso succeda, sarebbe una cosanormale nei contratti. È spera­bile che facciano tutto bene ene sono convinto. Ronaldo hadetto che vorrebbe rivedermipresto? Ha detto così perchénon ci sentiamo spesso. Manon cambia nulla quando ci sistima e si è amici».

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Nei primi minutitifosi in silenzio eseduti. Poi alla Figc:«Basta pretesti perchiudere gli stadi»

LA PARTITA SUGLI SPALTI DOPO IL COMUNICATO CONGIUNTO INTER­MILAN È TREGUA CON GLI ULTRAS CHE HANNO EVITATO RISCHI PER SAN SIRO

In curva protesta e ironia, ma niente cori discriminatori

GIORGIO SPECCHIA

La tregua delle curve èiniziata. La Curva Nord interi­sta, a rischio squalifica (èaperta, ma con la condiziona­le), ha protestato ieri contro lanorma sulla discriminazioneterritoriale ma senza mai pro­nunciare quel coro contro Na­

poli e i napoletani che ha porta­to al muro contro muro con leistituzioni del calcio. Una pro­testa iniziata con un lungo stri­scione: «Il progetto è chiaro, civolete come non saremo mai.Così, seduti ed in silenzio». Eper dieci minuti i circa 8.000posti della Nord sono sembratiquelli di un’anonima tribuna. Ilcomunicato congiunto di Intere Milan, nel quale le società sisono impegnate a modificareuna norma «per certi versi di­scutibile», invitando i tifosi a«proteste tali da non far malealle società e alle curve stesse»,è stato evidentemente recepitodalla Nord come un segnale im­portante da parte dei club mila­

nesi. Visto che si è anche parla­to di dividere le curve in settori,la Nord dopo qualche minuto siè auto­segmentata. «Ora peròvi facciamo vedere quanto sie­de ridicoli con la farsa della di­scriminazione territoriale». Asinistra uno striscione: «Questosi può». A destra un altro:«Questo non si può». E poi viacon i cori: «Milano in fiamme»,«Noi non siamo milanesi», «Ohoh tu sei napoletano» e «Noinon siamo napoletani» che pe­rò non è considerato discrimi­natorio sia per prassi sia in basealle ultime interpretazioni datedal giudice Tosel.

Toni civili Insomma, non si è

caduti nel cattivo gusto, sicuriche adesso i club milanesi siadoperino perché la normavenga riveduta e corretta. Do­po una decina di minuti, unostriscione: «E adesso qualeparte di curva pensate di chiu­dere?» prima di un altro, lun­ghissimo. «Figc basta stupidipretesti. Se volete continuarea svuotare gli stadi, fatelo pu­re ma senza menzogne. Il cal­cio è passione. I tifosi la suaanima». Dopo un «Siete ridi­coli», parte il tifo per l’Inter.La tregua degli ultras è inizia­ta. Solo a Brescia, ieri, si è sen­tito una sola volta il coro anti­Napoli.

© RIPRODUZIONE RISERVATAGli ultras nerazzurri protestano con striscioni e dividendo la curva in due ANSA

L’EX TECNICO IN RADIO

Strama: «AncheMoratti disseche sarei rimasto»

(lu.tai.) Così l’ex tecnicointerista Andrea Stramaccionia Radio Deejay: «Cassano?Normale che un tecnico possaarrabbiarsi se c’è qualcosa chenon gli va bene. Gliel’ho dettoin maniera molto diretta e luiha fatto lo stesso con me. Èvero, il Galatasaray mi hachiamato, poi hanno sceltoMancini. Se pensavo di restareall’Inter? Sì, e anche ilpresidente me lo diceva. Credoabbia cambiato idea nell’ultimasettimana. Moratti decidetutto, ha la prima, seconda,terza parola...».

Succede in tribunad’onore, pochi minuti primadel fischio d’inizio di Inter­Verona. Succede quandoMassimo Moratti compareal suo solito posto, e per luiscatta la standing ovationdel pubblico della tribuna.Quando Moratti sbuca perassistere al match haricevuto gli applausi deisuoi vicini di posto e haimmediatamente ricambiatoalzandosi dalla poltroncinae replicando con altriapplausi e altri saluti. Nelfrattempo, nel primo anelloarancio veniva espostouno striscione a luidedicato: «Grazie di tutto,Presidente». Un doppiosaluto emozionante,aspettando l’arrivo di Thohir

In tribuna

San Siro salutail presidente:standing ovation

L’allenatore:«Kovacic a voltesi specchiavacercandola cosina in più»

Il patron interista:«Decideremoinsieme a Thohirse farò ancorail presidente»

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 7

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8 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE A

IL TECNICO TRA IRONIA E FIDUCIA RITROVATA

Allegri, la formazione e Silvio«Quando perdo la faccio io?»«Non sono l’unicoche parla con ilsuo presidente.Scudetto? Dirloora è da folli»

DAL NOSTRO INVIATO

MILANELLO (Va)

I livornesi sono noti peravere la lingua lunga, e alla fi­ne Massimiliano Allegri hasciolto il nodo praticato allamedesima e ha fatto dell’iro­nia su chi sostiene che sia sta­to Berlusconi a suggerirgli laformazione anti­Barcellona.«La telefonata prima di quellapartita è stata come ogni altra,io e Berlusconi ci sentiamospesso e non credo di esserel’unico allenatore che parlacon il suo presidente. Mi piaceascoltare, a maggior ragioneuno come il presidente, che siintende davvero di calcio. Maalla fine la formazione la fac­cio io, perché ho le mie re­sponsabilità. Se poi perdo,non è che dite che la formazio­ne l’ha fatta il presidente....».L’allenatore fachiro si è alzatodal letto di chiodi.

Pressioni e bugie E si è alza­to per dire che alla fine dellastagione si faranno i conti acasa Milan, e si vedrà se ci so­no le possibilità per andareavanti insieme. Piccola bugia,perché è certo che Allegri non

resterà al Milan, ma non è ilmomento di parlarne adesso,e farlo sarebbe sbagliato perlui, per la squadra, per il club.Quindi avanti con la concen­trazione giusta, nonostante inomi che spesso girano per ilfuturo (Prandelli, Seedorf, In­zaghi). «Quando si allena unagrande squadra, bisogna im­parare a restare sereni, biso­gna avere nervi saldi. Pressio­ni su di me? Credo ne abbianodi più gli altri». Gli altri, quelliche sulla panchina del Milandevono ancora arrivare.

Fiducia Nel tentativo di nor­malizzare la situazione delMilan, Allegri si raccomandadi non pensare alla buona par­tita giocata in Champions, maa vivere l’attimo, con autosti­ma. «Non so se penso che que­sta squadra possa raggiungerelo scudetto. Parlare di scudet­to ora sarebbe da folli, perchésiamo in grave ritardo. Dob­biamo solo pensare a vincere,a cominciare da Parma. La co­sa importante per una squa­dra come il Mian è porsi sem­pre e comunque il massimoobiettivo, solo a fine stagionevedremo cosa sarà successo.Certo che un quarto, quinto osesto posto è riduttivo per leambizioni mie e per quelle diogni giocatore». Lingua lungasì, ma diplomazia allegrianaintatta: si sa che Berlusconinon tollera chi non pensa ingrande.

al.bo.

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E AMELIA SI ARRABBIA

Max ha scelto:sarà Gabrielil vice­AbbiatiFABIANA DELLA VALLE

Uno ha giocato in campionato, l’altro inChampions. Gabriel e Marco Amelia hanno fat­to bene tutti e due, ma oggi a Parma verrà stabi­lita una gerarchia più chiara. L’alternanza inporta non è idea saggia in un momento in cui ilMilan non può permettersi passi falsi e Allegriieri l’ha confermato: «Per Parma ne sceglieròuno e andremo avanti così fino al rientro di Ab­biati». In realtà il tecnico ha già scelto: giocheràGabriel perché Allegri vuole vederlo ancora incampo per poterlo valutare. Amelia però nonl’ha presa bene. Aveva accettato la panchina conl’Udinese perché tre giorni dopo c’era il Barcel­lona e Gabriel non è in lista Champions. Così,per evitare rischi (Amelia e Coppola sono gliunici utilizzabili in Coppa), Allegri ha fattoesordire il brasiliano. Gabriel ha scatenato l’en­tusiasmo di San Siro con un intervento decisivosu Di Natale, Amelia però ha risposto con unaparata determinante su Iniesta. Marco non hamai creato problemi, però stavolta non ha capi­to la scelta dell’allenatore ed è rimasto in ritiro aParma per rispetto dei compagni e della società.

Poca esperienza Tra i due portieri ci sono10 anni di differenza: Gabriel giocava nellegiovanili del Cruzeiro quando Amelia di­venne campione del Mondo con la Nazio­

nale. Ha girato l’Italia prima di arrivare alMilan, accumulando esperienza. Gabrielinvece è sempre stato considerato un ba­by prodigio, però tra Cruzeiro e Milan hacollezionato una sola presenza con la pri­ma squadra. Amelia quest’estate è statosul punto di andare via: era pronto a re­scindere piuttosto di fare il terzo, fu

Galliani a convincerlo a restare. Nelfrattempo Gabriel si è fatto male allaspalla, ed è rimasto fuori dalla lista

Champions. Però Allegri lo considerapronto e oggi punta su di lui.

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Silvio Berlusconi, 77 anni. scherza a Milanello con Massimiliano Allegri, 46 BUZZI

IL TECNICO DEL PARMA

Donadoni: «Dovremo dare il 110%»

PARMA (s.p.) Donadoninon si illude: lui sa bene comefunziona. Il Milan che arriva oggia Parma non soffrirà certo per lescorie del martedì di Champions,«perché quando giochi un turnocosì, di alto livello, contro quellache forse è la squadra più fortedel mondo, l’entusiasmo ti fadimenticare la fatica; ti dà anzimaggior carica». Dunque chefare? Anche in questo casoDonadoni non ha dubbi: «Darepiù del massimo, dare il 110%». Il3 5 2 dovrebbe essereconfermato anche oggi, con

Biabiany favorito su Rosi(influenzato) per l’esterno didestra e Amauri confermato alfianco di Cassano in attacco,Palladino e Sansonepermettendo. In ogni caso, purdi fronte alle tre gare in settegiorni (oggi il Milan, mercoledì ilGenoa in trasferta e sabato incasa la Juventus), Donadoni nonpensa al turnover, almeno aparole: «Oggi questa è la garapiù importante. Terminataquesta, penseremo allaprossima».

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dHA DETTO

SSu di sé

«Quando siallena una

grande, bisognarestare sereni,

avere nervisaldi. Pressioni

su di me? Credone abbiano di

più gli altri»

SSulla

classifica«Un quarto,

quinto o sestoposto è

riduttivo per leambizioni mie e

per quelledi ogni miogiocatore»

capelli

Look semprediversi sulla testadi SuperMario INTER 2008­09

Tutto «pulito»Né creste, né orecchini LAPRESSE

MILAN 2012­13La crestinaDa neo rossonero è appena accennata AP

Il patto di MilanelloIl nuovo Balo levaanche l’orecchinoVertice con Galliani e Raiola: basta col lookanticonformista, così Mario vuole ripartire

Perché vederePARMA­MILANEmiliani alla caccia delriscatto dopo la rimontasubita dal Verona, rossoneriin cerca di continuità dopoil successo sull’Udinese

Tardini, ore 15

CARLO LAUDISA@carlolaudisa

MILANO

La ripartenza di Super­Mario passa per il patto di Mi­lanello. Ieri, a fine pranzo, ilcentravanti del Milan ha in­contrato l’a.d. Adriano Gallia­ni assieme al suo agente MinoRaiola e ad entrambi ha fatto

una solenne promessa:cambierà registro. E perdare il primo segnale tan­gibile, al termine del sum­mit ha deciso di tagliarsi azero i capelli. L’addio al­l’ormai famosa cresta ècosì completato. Sonospariti anche gli orecchini dibrillanti che negli ultimi anniavevano caratterizzato il suo

Gabriel,21 anni, alMilan dal2012 AFP

VIA LA... CRESTAMILAN 2012­13OssigenataBiondo platino è più glamour... ANSA

SMario

Balotelli23 anni,

è al Milan dagennaio. In

questa foto ècol suo ultimo

look. Ma orasi cambia

BOZZANI

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 9

MILAN 2013­14A «banda larga»La base della cresta si estende AP

MILAN 2013­14Taglio ispidoLa parte alta è più... acuminata ANSA

look di ragazzo sfrontato e an­ticonformista.

La svolta Quello di ieri è solol’atto finale di una settimanain cui l’attaccante brescianos’è confrontato in manieraesplicita con il suo managerRaiola. E da quei colloqui era­no già emersi altri due passag­gi non meno significativi. Ladecisione di lasciare la villa diLimido Comasco (quella diCrespo) e di cercare un appar­tamento a Milano per starepiù vicino ai compagni disquadra. E ha pure rinunciatoalla Ferrari Italia, emblemadella sua vita a tutto gas. Ov­viamente in questa nuova faseavrà un ruolo importante Fan­ny Neguesha, dalla scorsa pri­mavera sua inseparabile com­

pagna. Nelle aspettative del­la famiglia e del suo entou­rage dovrà aiutare

Balotelli a non avere piùdistrazioni né alibi.

Autonomia Per rag­giungere questo obietti­vo Mario si è impegnato

a evitare tutte quelle in­genuità che nell’ultimo

periodo lo hanno dan­neggiato sia in campo sia

fuori. E per riuscirci faràtutto da solo, senza l’ombra

di un tutor. Questa linea haavuto il via libera di AdrianoGalliani, che evidentementefa da garante anche agli occhi

di Allegri, il primo beneficia­rio di questo ravvedimento.

L’appello Prima del verticeRaiola aveva parlato a MilanChannel per tutelare l’imma­gine del proprio assistito: «PerBalotelli non ci sono tutor,questa è un’invenzione. Il Mi­lan non si permetterebbe mai,né io lo permetterei. Il gruppolo sostiene ma il gruppo stessosoffre questa attenzione me­diatica. Ho parlato con Mon­tolivo, con Abate e con Ame­

lia: lo aiutano tutti». E perchiudere fa anche il sociologodella comunicazione: «In Ita­lia si parla solo di politica e diBalotelli». Sullo sfondo c’èl’amarezza per un sensaziona­lismo che certo non aiuta lacrescita di SuperMario. Ma èlui il primo a sapere quanto siaimportante per il suo assistitoquesta presa di coscienza sulcambio di stile di vita. IntantoRaiola è partito per gli Usa, alrientro tra una settimana con­ta già di trovare i primi fruttidel patto di Milanello.

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4I NUMERI

8le partite

giocate daBalotelli con il

Milan in cui nonè riuscito ad

andare a rete,su un totale di

22 presenze.Quando non ha

segnato irossoneri hannovinto due volte,

pareggiatocinque e perso

una

4i precedenti

di Mario in Acon il Parma,contro cui èimbattuto. Il

bilancio è di 3vittorie, un

pareggio e 2 reti

15i precedentidi Cassano in A

contro il Milan(questo sarà il

terzo confrontoda ex). Bilancio:

4 vittorie, 2pareggi e 9

sconfitte, con 4gol

il Retroscena

Cattivi per fintaMario e Antonioall’esame normalitàDAL NOSTRO INVIATO

ALESSANDRA BOCCIMILANELLO (Varese)

Mario? Tutto Allegri eFanny, e naturalmente Mino(Raiola), l’imprescindibilemanager che però non vuoletrasformarsi in Mary Poppinse quindi delega. Antonio? So­lo stadio e passeggino, provin­cia e normalità. Balotelli eCassano, due bad boy. Unavolta. L’operazione metamor­fosi è cominciata per tutti edue: togli una mattana qui,una cresta là, ed ecco duecampioni come nuovi, o quasi.

Modelli Siccome ora il mo­dello di riferimento è Giusep­pe Rossi, che pare stirato conl’appretto, però è nato ameri­cano, quindi cool, i due cattiviragazzi si adeguano e diventa­no bravi. Anche perché ai loroclub la maleducazione e le biz­zarrie eccessive non piaccio­no. Le apparenze vanno ri­spettate, come gli arbitri, cosache magari a Balotelli non rie­sce tanto bene. La specialità diCassano invece era l’ironia ec­cessiva nei confronti dei com­pagni meno dotati tecnica­mente. Adesso, nell’isola Par­ma, è diverso. Difficile dire sedavvero Antonio sia diventato

umile e Mario misurato neiconfronti delle autorità costi­tuite: di certo qualcosa stacambiando. Esempio: ieri Ma­rio è arrivato a Milanello conla macchina d’ordinanza, per­ché l’auto dello sponsor è co­me una divisa e non la puoi la­sciare nell’armadio. Dal puntodi vista esteriore, Cassano è

sempre stato più allineato. Peril resto, un problema. Gestirloera come gestire Balotelli: Al­legri pensava di essere prepa­rato, ma non si finisce mai diimparare.

Confini Antonio provocavainsofferenza ai suoi compa­gni, Mario ancora no, ma pre­venire è meglio di curare. An­che in nazionale, Mario devestare più tranquillo se nonvuole ripercorrere la paraboladi Antonio: troppo disinvoltoil suo comportamento, troppo«personale». Cassano ha pa­gato a caro prezzo il suo esserefuori dagli schemi soprattuttocon le parole (non è mai statoparticolarmente diplomati­co), Mario parla meno, ma ilrischio di passare per un rom­piscatole è altissimo. E il con­fine fra originale e ingestibilenel calcio è sottile.

Qualità Dunque ecco il re­styling: via cresta e orecchino(all’allenatore non piaccio­no), via la Ferrari, via gli at­teggiamenti da Me against daworld (2Pac, l’uomo che ha in­segnato il rap a quelli che rap­pano adesso). NormalizzareBalotelli non si può e soprat­tutto non servirebbe, tantoquanto pretendere che Cassa­no rientri davvero nei ranghi.Allegri ha fatto i complimentia tutti e due: «Cassano hagrande qualità, negli assist èuno dei migliori del mondo.Per passare la palla ce ne sonopochi come lui. Mario non èun ragazzo normale e non èun giocatore normale, ma intante cose deve migliorare eprima lo capisce meglio è». Sicomincia dai capelli, che ave­va già tagliato in nazionale,l’estate scorsa. «Ora la crestace l’hanno tutti». Chissà per­ché se l’era fatta ricrescere.

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AntonioCassano,31 anni, hagiocato nelMilan dagennaio 2011a maggio2012. QuindiInter e ParmaANSA

AHa pure rinunciatoalla Ferrari. Inquesta nuova faseavrà un ruoloimportante Fanny

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10 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

L’INTERVISTA

AL

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RO

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ST

A la scheda

ALESSANDRO NESTA

37 ANNI

DIFENSORE

Alessandro Nesta ènato a Roma il 19 marzo 1976ed è cresciuto nel settoregiovanile della Lazio: con ibiancocelesti ha vinto unoscudetto, una Coppa delleCoppe, due Coppe Italia, dueSupercoppe italiane e unaSupercoppa europea.

2002 Nell’estate del 2002è stato ceduto al Milan.E in maglia rossonera Nesta havinto praticamente tutto: duescudetti, due Champions, unMondiale per club, una CoppaItalia, due Supercoppe europee,due Supercoppe italiane.Nel 2006 è diventato anchecampione del mondo con l’Italia.Dal 2012 gioca a Montreal.

«Ora diventoallenatore:

Milan, se vuoiio sono qui»

Il difensore, oggi a Montreal, si ritira:«Troppi guai fisici e ho 37 anni... L’Italia?Brava Roma, ma la Juve resta favorita»

SAlessandro

Nesta37 anni,in azione

con la magliadei MontrealImpact: nella

Mls americanaè arrivato

nel luglio 2012REUTERS

una carrieradi successi

Scudetto lazialeNesta con maglia e coppadello scudetto 2000, vinto conla Lazio, club in cui è cresciuto.Con lui c’è Eriksson LAPRESSE

Champions di rigoreIl rigore di Nesta in Juve­Milan,finale Champions 2003. Dopolo 0­0 si andò dal dischettoe il Milan vinse 3­2 LIVERANI

Mondiale agrodolceNesta al Mondiale 2006 inGermania, vinto con l’Italia.Disputò le prime 2 gare, si fecemale durante la terza OMEGA

Bis europeoNesta alza la Champions vintanel 2007, battendo il Liverpool.L’altro che solleva la coppa, consciarpa in testa, è Kakà AFP

« Il soccer Usa sisa vendere, madal punto di vistatattico deveimparare

« Balotelli non loconosco. Con meal Milan Maldinie Costacurtadavano l’esempio

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA@Pegnarol

NEW YORK (Usa)

A Montreal la festa d’addiogliel’hanno già fatta: degna diuna grande star. Poi, bisogneràvedere se quella di sabato scorsosarà stata l’ultima apparizione dacalciatore. Ieri, Alessandro Nestaha saltato il derby con Toronto(ultimo match di «regular sea­son») per un fastidio al polpac­cio, uno dei tanti problemi fisiciche lo hanno forse spinto a smet­tere. Se gli Impact si qualifiche­ranno per i playoff, la sua carrie­ra potrebbe avere un sussulto,con possibilità di arrivare al tito­lo Mls: sarebbe l’happy end diuna meravigliosa favola.

Nesta, quando ha deciso dipensionarsi?

«A metà di questa stagione.Credevo che la vita qui fosse me­no stancante, ma è un continuoviaggiare. Spesso si gioca sul sin­tetico e coi miei guai fisici non èfacile».

Una stagione e mezzo nellaMls: che cosa c’è da impararee da insegnare?

«È incredibile il modo in cuisanno vendere il prodotto, ancoradi qualità inferiore a quello euro­peo. Nel marketing sono bravi.Abbiamo giocato in stadi pieni. ASeattle c’erano 60 mila persone ein Italia quelle cifre sono fanta­scienza o quasi. Sull’aspetto tatti­co e tecnico devono crescere».

Suggerimenti?«Devono importare più

allenatori dal VecchioContinente e giocatori. Quii ragazzi nelle scuole prati­cano due o tre sport primadi scegliere la strada defi­nitiva. Cominciare seria­mente con il soccer a 16anni è tardi».

Verrà lei a dare una ma­no, anche se un anno fa cidisse di voler allenare soload alto livello?

«Ci proverò. Prima, però,mi devo preparare. Ho fattodue corsi, mi manca il terzoche dura un anno. La fami­glia resterà a Miami, perchénon vorrei staccarmi dagliUsa. Mentre io farò la spola.Poi vediamo cosa succede.Mi piacerebbe allenare adalto livello. Però può darsiche debba iniziare dal set­tore giovanile. Chissà,

magari al Milan, ma non escludodi rimanere negli Stati Uniti».

Perché l’allenatore?«Perché ho fatto calcio fin da

piccolo e sarebbe difficile stac­carsi da questo mondo. È la cosapiù vicina a giocare».

Sorpreso dalla Roma?«Sì, perché hanno venduto

qualche pezzo importante. Com­plimenti».

Totti è suo coetaneo. Nonsolo non smette, ma rischia diandare anche al Mondiale.

«Lo spero per lui. Sta bene eha avuto meno infortuni di

me. Un difensore ha vitapiù corta, non ti puoi

mai fermare: quandoscatta il tuo avversa­rio gli devi correre

dietro. Incontri ragazzi chevanno a duemila e se non hai

gambe non la becchi mai. Lìdavanti puoi farti qualche

pausa».

Da tifoso rosso­nero cosa si

aspetta da questa stagione?«Di arrivare in Champions e di

fare una buona figura in Coppa.Purtroppo ogni anno si parte ma­le, anche nell’ultimo in cui c’eroio. Ora rincorrere è più difficile:davanti vanno bene e molte rivalisi sono rinforzate. La mia impres­sione è che ogni volta si ricomincida zero invece di costruire suquanto fatto in precedenza. Unerrore, forse».

Com’è possibile che uno co­me Kakà faccia la riserva perquattro anni?

«Perché quando vai in unasquadra come il Real la concor­renza è altissima. Poi ha avutoproblemi fisici e non so se ci sianostate altre cose. Per come l’ho vi­sto martedì, se ritrova la condi­zione può tornare quello di unavolta».

L’altro giorno ha detto chese Balotelli vuole stare al Mi­lan deve rispettare le regole.

«Non l’ho detto e neppure chegli vengano perdonati certi com­portamenti. Non lo conosco enon esprimo giudizi. Mi hanno

solo chiesto di spiegare com’era ilMilan quando ci giocavo. Così horaccontato che quando arrivaic’erano Costacurta e Maldini chedavano l’esempio. Nessuno osa­va andare fuori dalle righe. Lorosenza bisogno di urlare, ma conuno sguardo, ti rimettevano a po­sto. Non giudico lo spogliatoiodel Milan di oggi perché dei mieivecchi compagni non c’è più nes­suno».

Pochi credevano a Contequando metteva le mani avan­ti alla vigilia del campionato.

«Vincere tre scudetti di filanon è facile. Gli avversari si sonorafforzati e la tua squadra incon­sciamente perde un po’ di appeti­to. È normale che dopo tante vit­torie venga a mancare un po’ dirabbia agonistica. Mi sembraun’esagerazione, però, parlare diJuve finita. Ha grandi giocatori eper me è la favorita».

Chi vince il Mondiale?«Il Brasile. Gioca in casa e ha

tanto talento. Sarà dura per le al­tre. L’Italia sarà competitiva. Haottimi calciatori e Prandelli è bra­vissimo».

Visto che è in vena di pro­nostici ed è appassionato dibasket, chi vincerà l’Nba?

«Miami. È la più forte. Pur­troppo non ho ancora conosciutoLeBron James».

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« Totti sta bene,ha avuto menoinfortuni di me:un difensore ha lacarriera più corta

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 11

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12 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE A

DOPO IL BERNABEU MARCHISIO A RIPOSO

Si torna al 3­5­2E ora lo Stadiumdiventa decisivoIn due settimane 5 partitefondamentali: 4 sono a Torino

Lo Juventus Stadium, arma in più dei bianconeri

4I NUMERI

3I punti

in meno dellaJuve rispetto

alla scorsastagione:all’ottava

giornata neaveva 22 ed era

in testa allaclassifica con

tre lunghezze divantaggio sul

Napoli, ora neha 19 e divide ilsecondo postocol Napoli, a 5

punti dallacapolista Roma

3Le partitestagionali

(su 12) in cui laJuve non ha

subito gol: nellaSupercoppa

italiana (4­0 allaLazio), nella

prima di A (1­0a Marassi conla Samp) e nelderby (1­0) col

Torino, allasesta giornata.Nelle altre 8 neha incassati 15:10 in A e 5 nelle

tre partite diChampions

9I giocatori

a segnoin campionato:

Tevez (4 gol),Vidal (3), Pogba

(2) Vucinic (1),Llorente (1),

Quagliarella (1),Pirlo (1),

Giovinco (1),Chiellini (1).

Contro il Chievoun altro gol è

arrivato suautorete diBernardini

DAL NOSTRO INVIATO

TORINO

Tutto, o quasi, in cinque partite. Da quialla sosta internazionale, la Juventus deve ac­corciare sulla Roma in campionato e tornarepadrona del proprio destino in Europa. Oggi ilGenoa, fra tre giorni (sempre in casa) il Cata­nia, poi la trasferta di Parma e la chiusura colbotto allo Juventus Stadium, fra Real e Napoli.Servono cinque vittorie per rimettere ogni cosaa posto. «Cerchiamo intanto di riprendere subi­to il filo del discorso in campionato – dice Con­te –, dove abbiamo subito il primo stop dopo seivittorie e un pareggio. Contro il Genoa dovre­mo attingere a tante energie fisiche e mentali,siamo però pronti. Nelle ultime due partite imiei ragazzi hanno raccolto molto meno ri­spetto a quanto seminato. Un po’ di turnover?Faremo scelte ragionate, il periodo è intenso eimportante». Rispetto al Bernabeu, si torna al3­5­2: davanti a Buffon, ricomposta la difesadei titolarissimi, con Barzagli e Chiellini ai latidi Bonucci. In mezzo, probabile turno di riposoper Marchisio, spazio a Vidal, Pirlo e Pogba,sulle fasce Isla e Asamoah. In avanti, conferma­tissima la coppia Tevez­Llorente, anche perchéVucinic e Quagliarella sono ancora in inferme­ria (proveranno a rientrare a Parma), mentre«Giovinco si sta trascinando un problema a unpiede dalla partita con il Milan – rivela Conte –.Pur di essere a disposizione, si sottopone primadi ogni partita a interventi di antidolorifico».

Basta teatro Il fattore campo sarà decisivo: 4gare su 5 si giocheranno allo Juventus Sta­dium. E allora «invito i nostri tifosi a non dareniente per scontato – dice Conte –. Devono ri­trovare l’entusiasmo che avevano il primo an­no. Forse la squadra in questo momento senteanche l’ambiente un po’ ovattato. Una volta inostri avversari soffrivano la pressione daglispalti. Oggi mi sembra si sia tornati a teatro,ecco...». Si sa, al Mou italiano piace la bolgia.

m.gra.

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Perché vedereJUVENTUS­GENOANon è normale che la Juveperda due partite di fila. IlGenoa prova a fermarla conl’effetto Gasperini: arrivatolui, una vittoria e un pari

Juventus Stadium, ore 15

Antonio Conte, 44 anni, alla Juve dal 2011: ha conquistato due scudetti e due Supercoppe italiane LAPRESSE

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANOTORINO

Così parlò Andrea Agnelli48 ore fa: «Può essere che quan­do uno vince e rivince gli vengameno qualcosa. Vale anche perme. Magari ci si abitua bene, sidanno per scontate tante cose,diventa più difficile mettersi indiscussione. È forse ora di guar­darci negli occhi, ogni traguar­do va sudato, dando ogni gior­no il massimo, e qualcosa inpiù...». Una sana sveglia, suo­nata a tutti, «come è normaleche sia – ha commentato ieriConte –. Il presidente ha ragio­ne, ma io non mi sento toccatoda questo discorso. Lui fa benea evitare di dire x, y e z bisognaessere meno supponenti e inge­nui, mentre beta, alfa e gammaandate bene così. Il presidenteparla in generale, così comefaccio sempre io. Poi, bisognasaper capire chi è coinvolto di­rettamente, chi pensa di non es­sere toccato e chi magari sta fa­cendo il suo lavoro, cercando difar girare la macchina a tremilaanche quest’anno. Insomma, ri­peto, sinceramente non mi sen­to per nulla toccato dalle paroledel nostro presidente». Ancheperché Agnelli, di fatto, ha raf­forzato un concetto che proprioConte va ripetendo da iniziostagione: «È vero – continua iltecnico della Juve –, è da luglioche grido “al lupo, al lupo”, av­visando di quanto sarà difficile

ripeterci su tutti i fronti. Sonoallora contento di essere statoprecursore di ciò che venerdì hadetto il presidente. E questomio tenere alta la tensione ci haforse aiutati a non trovarci oggicompletamente impreparati.Non siamo a un punto zero, so­no anzi convinto che il giusto

percorso sia già stato nuova­mente intrapreso. La strada èquella buona». Bisogna risalirevelocemente in campionato eandare a prendersi gli ottavi diChampions, dove sempreAgnelli ha invitato la squadra aessere più cinica, puntando ma­gari prima al risultato e poi albel gioco. «Ma anche qui – spie­ga Conte –, le frasi vanno inter­pretate correttamente. Il presi­dente si riferiva alla partita sin­gola. Per esempio, nel ritornocon gli spagnoli conterà solo lavittoria, non certo puntare al­l’estetica. Ma in generale, allalunga, io conosco un solo modoper trionfare: giocare bene. Esu questo, sono certo, Agnelli lapensa come me».

Destabilizzatori! Conte guar­da lontano, e Marotta di fatto siè detto pronto a prolungare ilrapporto con il tecnico leccese.«Nessuno sano di mente si pri­verebbe di un allenatore così»,le parole dell’a.d. bianconero.«Affermare che io sia ai ferri

« Quando si vincee si rivinceè più difficilerimettersiin discussione

ANDREA AGNELLIPRESIDENTE JUVENTUS

corti con Marotta e con la socie­tà – continua Conte – è un chia­ro tentativo di destabilizzare laJuve. Ci stanno provando, sicerca di sfasciare tutto per nonfarci rivincere. Qui, in due annie mezzo, abbiamo creato unapiccola macchina da guerra:quattro trofei in bacheca e costiabbattuti. I risultati sportivi,che poi contano più di ogni bi­lancio, dicono che sotto la miagestione abbiamo centrato qua­si tutto: due scudetti, altrettan­te Supercoppe italiane, mentrein Coppa Italia ci siamo fermatiin finale nel 2011 e in semifina­le l’anno scorso. Alla prima ap­parizione in Champions siamousciti ai quarti contro la vincen­te del torneo, il Bayern Mona­co. Secondo me, era impossibi­le fare di più. Oggi la Juve haritrovato appeal internaziona­le, e grande merito va al lavorosul campo, mio e dei calciatori.Insieme alla società, siamo riu­sciti a fare qualcosa di straordi­nario».

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I ROSSOBLU’ COL NUOVO ALLENATORE L’AMBIENTE HA RITROVATO ENTUSIASMO

Gasperini 2: ecco come il Genoa ha cambiato marciaLa manovra è tornata piùpropositiva. Anche oggi nonsi limiterà a difendersi

FILIPPO GRIMALDIGENOVA

In fondo è un ritorno a casa, ma quellovero – per Gasperini – c’è già stato quando s’èriappropriato del suo Genoa. Oggi cercherà ditenere dritta la prua verso la salvezza. Senzatroppi calcoli (anche se la Juve consiglia ovvia­mente prudenza e lui non ha ancora potuto ri­mettere il suo marchio di fabbrica ovunque, aPegli e dintorni), ma con la serena consapevo­lezza che questo Grifone sia un terreno fertileper far crescere la sua idea di calcio.

Ritorno all’antico Cos’ha riportato il Gasp? Piùentusiasmo nell’ambiente, innanzitutto, cheaveva perso un po’ di brillantezza e di smalto.In campo, ma pure fuori. Era un Genoa con ungioco troppo prevedibile. Forse anche rinuncia­tario, ma oggi sarebbe ingiusto mettere la croce

addosso a chi l’ha preceduto. Di sicuro il tecni­co piemontese ha avuto il merito – bastava fareil suo nome… – per riaccendere la speranza difar rivedere il suo bel calcio del primo ciclo ge­noano, quando era riuscito nella difficile abbi­nata di salvarsi senza soffrire, e pure diverten­dosi. E facendo divertire. Un elemento, questo,che ha saputo trasmettere subito alla squadra.

Camaleonte Si è ritornati all’antico, a quel 3­4­3 che non sarà però immutabile. Gasperininon è un integralista, e gli anni ne hanno sem­mai ulteriormente accresciuto la convinzioneche le metamorfosi in corso d’opera possanodare spesso risultati esaltanti. Oggi, di sicuro,allo Juventus Stadium, proporrà un inedito 4­5­1, con Gilardino terminale del gioco rosso­blù, ma una mediana sulla quale ha lavoratomolto, istruendo i centrocampisti a iproporsicon rapidi inserimenti in avanti, per aiutare – aturno – lo stesso Gilardino. Un compito, questo,affidato soprattutto ad Antonelli, Bertolacci(sul quale il tecnico ripone grande fiducia) eKucka, giocatore irrinunciabile nel suo Grifo­ne. Nessuno si aspetti, dunque, un Grifone dabarricate. Attenzione alla fase difensiva sì, maanche capacità di offendere

Il multigiocatore Ma sono altri i segnali chefanno pensare a una gestione del Gasperini­bismolto simile a quella passata. Per esempio, nel­la capacità di proporre nuovi ruoli a giocatoricresciuti in posizioni tatticamente diverse. Nel­la prima era del Gasp l’esempio più clamorosofu l’ex capitano Rossi, schierato ovunque. Quiha iniziato con Antonini difensore centrale (atre). Non è finita qui: il nuovo­vecchio Grifoneha più corsa, velocità e gamba. Ciò ha avutoeffetti positivi anche sulla richiesta continua diverticalizzazione veloce del gioco, partendoproprio da Perin. Inoltre, l’allenatore rossoblùha chiesto frequenti sovrapposizioni sulla fa­scia (giocando con il 3­4­3), partendo dai cen­trali. Che, nelle intenzioni di Gasp, devono in­serirsi a turno sulle corsie esterne raddoppian­do sul compagno più esterno.

Pressing cercasi Manca ancora, ma è fisiolo­gico, quel pressing intenso (e molto alto) a cuii genoani si erano abituati con le sue squadre.Questione di tempo. Gasperini vuole prima la­sciarsi alle spalle l’emergenza­classifica, anchese 4 punti nelle prime 2 partite hanno riportatola fiducia.

© RIPRODUZIONE RISERVATAGian Piero Gasperini ANSA

4IL NUMERO

0Le sconfitte

del Genoasul campo dellaJuve da quando

in panchinac’è Conte. Nel

2011­12 finì 2­2,con reti di

Matri, M. Rossi,ancora Matri edi Caracciolo.

Nello scorsotorneo 1­1:

vantaggio diQuagliarella,pareggio di

Borriello

Conte furioso«Vogliono sfasciare la Juveper non farci rivincere»Il tecnico: «Siamo una macchina da guerra, non sono ai ferricorti con nessuno. Il monito di Agnelli? Stima il mio lavoro»

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 13

Mister cambioBenitez lanciail nono Napoliin nove partite

SERIE A

Perché vedereNAPOLI­TORINOGli azzurri vogliono restarenella scia della Roma dopoil primo k.o. in campionatoall’Olimpico. Ma il Toro diVentura sogna il colpaccio

San Paolo, ore 12.30

Higuain dal via, rebus Callejon­InsigneHamsik in ballottaggio con PandevVentura senza 7 titolari: «Proviamoci»

to per prendere giocatori di li­vello, a prescindere dai ruolieventualmente da coprire. Vo­gliamo migliorare ulterior­mente questa squadra che co­munque sta già facendo bene.Abbiamo acquisito la giustamentalità. È presto per guarda­re la classifica, ma ho fiducia:

saremo tra le pretendenti al ti­tolo fino in fondo. La Roma ca­polista? Garcia è furbo, ha unasquadra forte che gioca solouna volta a settimana. Sono si­curo che sarà una rivale perico­losa». Per Benitez il campiona­to è «una corsa a tappe», il tra­guardo odierno è battere il To­

rino: «A loro piace palleggiare,ma che sanno anche ripartireveloce e creare occasioni. Do­vremo stare attenti, Ventura sa

il fatto suo». Complimentiall’allenatore del Toro ed

una puntura per Sir AlexFerguson, che ha defini­to Benitez un «fortuna­to»: «Evito di rispon­dergli, tutti sanno chi è

e cosa ha fatto».

Qui Torino Venturaha la rosa decimata,ma il suo Toro vuole

provarci al San Paolodopo il pari con l’Inter.

«Una gara difficile e sti­molante», nella qualemancheranno Rodri­guez, Bovo, Brighi, ElKaddouri, Larrondo eFarnerud, oltre allosqualificato Immobi­le. «Se facciamo lagara possiamo met­tere in difficoltàchiunque. Per noiè test di maturità».

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RISERVATA

BOLOGNA­LIVORNO

I tifosi manifestano per Piolima il tecnico si gioca il postoDiamanti ricorderà Morosini

I tifosi si stringono attorno al Bologna. In unmigliaio si sono ritrovati a Casteldebole per incitarela squadra durante la rifinitura aperta al pubblicodopo 20 giorni di porte chiuse. Da segnalarel’eloquente striscione «ora sosteniamoli» e l’assenzadi ogni contestazione alla società, che di recente hadimezzato il capitale sociale. Alla ricerca della primavittoria in campionato e di un successo interno chemanca da quasi 8 mesi, Stefano Pioli si affida al 3 51 1 sconfitto dal Sassuolo. «Con il Livorno voglio lastesso spirito». Recupera Perez, che non verràrischiato dall’inizio. «Serve una vittoria perconvinzione, fiducia e autostima» giura Pioli, che sigioca la panchina nel 3o scontro di fila con unaneopromossa. Prima da ex per Diamanti: al bracciouna speciale fascia dedicata a Morosini. Sereno iltecnico del Livorno Davide Nicola: «Nonostante leultime sconfitte, la squadra ha dimostrato una suaidentità. Certo è che dobbiamo tutti crescere molto.Il Bologna ha un organico importante e un giocatorefantastico come Diamanti, di grande personalità».

Foresi­Zanarini

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FRANCESCO BRAMARDOGIANLUCA MONTI

Rafa Benitez manderà incampo oggi contro il Torino lanona formazione diversa in al­trettante sfide di campionato.Questa l’unica certezza, com­plice il fatto che la scelta dellacoppia centrale difensiva Fer­nandez­Albiol (inedita in Ita­lia) è praticamente obbligata.Per il resto, come al solito, saràstato il cuscino a fornire al tec­nico spagnolo le indicazionimigliori circa l’undici da man­care in campo. Due dubbi: Pan­dev o Hamsik alle spalle di Hi­guain, Insigne o Callejon sullafascia destra. Benitez con il suoconsueto sorriso, confonde co­sì le idee altrui: «Mertens, Cal­lejon, Pandev ed Insigne stan­no tutti bene. Zapata sta cre­scendo. Forse solo ad Hamsikdovrò trovare un’altra posizio­ne perché ha segnato appenacinque reti – scherza Benitez ­.Higuain? Per me farà almeno20 gol quest’anno. Vedremoquanti minuti avrà nelle gam­be. Cambio spesso formazioneperché tutti stanno dando uncontributo importante».

Migliorare si può La rosa alle­stita da De Laurentiis gli per­mette di variare le soluzioni,ma il presidente si è detto pron­to ad altri investimenti: «Ne hoparlato con lui e siamo d’accor­do che interverremo sul merca­

CATANIA­SASSUOLO

Prima voltaper De CanioGyömber dal 1’

Il debutto di Gigi DeCanio sulla panchina delCatania comincia in salita, conuna schiera di assenti chequasi pareggia la lista deiconvocati (7 assenti trasqualificati agli infortunati). Aquesti potremmo aggiungereMariano Izco, che ha lavorato aparte tutta la settimana. Peruna strana coincidenzal’esordio di De Canio ricalcaquello di Maran di oltre un annofa. Anche l’allenatore trentinoera andato per la prima volta inpanchina proprio contro ilSassuolo (che allora giocavaancora in B) in una gara diCoppa Italia vinta dal Catania.E a proposito di debutti, oggi aquello di De Canio si aggiungel’esordio da titolare di NorbertGyömber, il difensore dellaSlovacchia U21 che a Cagliariaveva giocato venti minuti nelfinale.

Imprevisto Sassuolo «Vogliocontinuità, e un Sassuolopratico». Come una settimanafa col Bologna, conta solo ilrisultato per il Sassuolo. «IlCatania ha qualità dice DiFrancesco che ha puntato suun tecnico esperto. Le loroassenze in difesa? Cercheremodi approfittarne». Di Francescoritrova Magnanelli e chissà chenon lo utilizzi insieme aMarrone. Il Sassuolo ha avuto ilsuo daffare, ieri, a raggiungereCatania causa eruzionedell’Etna: i neroverdi sonosbarcati poco prima delle 20,tre ore dopo il previsto.

Caruso­Fogliani

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BenitezEPA

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14 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

ROMA

Prepariamoci al tormen­tone della prossima primavera:il rinnovo o la cessione di Pja­nic. Tre le certezze: il bosniacoè un pupillo di Garcia, il pro­lungamento del contratto nonè agevole per (ovvie) richiestad’ingaggio da top player, il cen­trocampista piace a molta dellanobiltà calcistica. Per questo lastampa inglese ieri ha rilancia­to una possibile offerta delManchester United di 30 milio­ni. Non male per un giocatore ilcui contratto scade nel 2014.

Idea Marquinho Viste le as­senze di Totti e Gervinvho, aUdine la Roma si affida alla suagenialità. L’allenatore ha pro­vatoun 4­3­3 «classico» (conBorriello e Ljajic) e un 4­2­3­1col bosniaco dietro alla puntacentrale e sulla sinistra Mar­quinho al posto di Ljajic.

Gervinho accelera Insomma,il serbo finora ancora non con­vince. Per questo la Roma pun­ta al mezzo miracolo e recupe­rare Gervinho (ieri sottopostoa visite) per il match di giovedìprossimo contro il Chievo.

Parla Balzaretti A spingerela Roma a Udine, infine, c’èanche Balzaretti. «Dopo ilk.o. in Coppa Italia con la

Lazio di maggio era piu fa­cile andare via che rima­

nere. Invece in questoinizio di stagione sta

andando tutto mol­to bene ma biso­gnerà tenere i pie­

di per terra. Gar­cia? Ha grandecarattere, è unesempio per

noi. La Nazio­nale? Ci spero».E fa bene.

ma. cec.

© RIPROD. RISERVATA

MASSIMO CECCHINIROMA

Non fu una baruffa in sti­le Mondaini­Vianello: modibruschi, musi lunghi e lieto fi­ne incorporato. Il matrimoniotra Morgan De Sanctis e l’Udi­nese andò in pezzi in modoviolento, traumatico, con stra­scichi grandi quanto lo era sta­to l’amore. D’altronde, nel cal­cio del Terzo Millennio, avereaddosso la stessa maglia cuci­ta per 8 stagioni – dal 1999 al2007 – è diventata una ecce­zione, che il portiere abruzze­se è stato felice di rappresenta­re. Poi però mercato e carrierafurono sirene convincenti ecosì per consumare l’addio in­tervennero le carte bollate.

Articolo 17 Aspettandoquindi i pronunciamentidella Fifa prima e del Tasdi Losanna poi, in tantiimpararono a conoscerel’articolo 17, utile a fis­s a r e l’indennizzo di

uno svincolo forzatoin direzione Siviglia.

Oggi De Sanctis tornaa Udine da leader della

difesa più forte d’Euro­pa, con un solo gol al pas­

sivo in 8 partite. Ma già neglianni napoletani Morgan ave­

va teso la mano al suo ex pub­blico, ricevendo però in cam­po solo fischi feroci. Così peròil protagonista, anni dopo, haraccontato la propria versionedei fatti. «Dopo tanto tempomi piacerebbe recuperare ilrapporto coi tifosi. Alla finedel 2007 eravamo tutti in unmomento difficile: gli ultimidue anni non erano stati sem­plici. Nessuno ha mai ricorda­to che ho avuto anche proble­mi di salute: soffrivo di psoria­si, manifestatasi per una sortadi depressione sportiva». Cosìil giocatore chiese di essere ce­duto. «In quel periodo potevoavere una valutazione di 2,5­3milioni, ma l’Udinese ne chie­se 8. Così l’Atletico Madrid, col

quale avevo contatti, virò suAbbiati. Parlai con Gino Pozzoper spiegargli che avevo esau­rito gli stimoli, ma rifiutò ognipossibilità di cessione. Nonriuscii a parlare nemmeno conGiampaolo Pozzo. Solo alloraho deciso di invocare l’articolo17». Ovvero, la norma Fifa cheprevede lo svincolo di un cal­ciatore in presenza di due con­dizioni: avere più di 28 anni eavere firmato il contratto daalmeno due anni (3 se di etàinferiore ai 28). A quel punto èla stessa Fifa a calcolare l’in­dennizzo, che per De Sanctisfu fissato a 3,9 milioni, poi ab­bassato dal Tas a 2,25.

Esodo: tremila tifosi Il resto èstoria nota. Dal Siviglia il por­tiere è volato a Istanbul, poi aNapoli e adesso ha scopertouna Roma che, se vincesse og­gi, eguaglierebbe il primatodella Juventus di Capello2005­2006: 9 successi di fila alvia del campionato. Il chespiega i 3.000 tifosi giallorossiattesi oggi al Friuli: un vero eproprio esodo. «Ma dobbiamorimanere con i piedi per terra,ma quest’anno possiamo an­dare lontano», dice sempre DeSanctis. Vero. Per farsi perdo­nare da Udine, arriverannogiorni migliori.

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SERIE A

La domenica dell’imbianchinosulle maglie dell’Udinese

la storia

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZIUDINE

C’è Guidolin che parla,arrivano Di Natale e Pinzi, c’èfermento per la Roma capoli­sta dell’ex Benatia che viene aUdine, ma per un giorno, nelfoyer del Friuli, sempre work inprogress, la scena è tutta perMichael Nino da Villadossola,un paese montagnoso in pro­vincia di Verbania, Piemonte.Nino, 26 anni, imbianchino,uno che farebbe girare la testaalle groupies degli stadi più diun calciatore, si presenta conla fidanzata Renata: «Convi­viamo da febbraio». Lei se lomangia con gli occhi. Lui noncrede ai suoi di occhi. Oggi icalciatori dell’Udinese gioche­ranno col nome della sua pic­cola azienda sulla maglia: «Mi­chael Nino Imbianchino». È ilprimo selezionato nel concor­so indetto dalla Dacia, lo spon­sor bianconero. Una svolta.Una bella iniziativa che vuoldar coraggio alle piccole im­

prese sempre più in crisi. Pro­prio venerdì in Friuli è emersoun dato preoccupante: 70aziende hanno chiuso. La Da­cia ha deciso per tre partite(anche con Inter e Fiorentina)di togliere il suo marchio dallamaglia e darlo a professionistiche non hanno superato un fat­

turato di 100 mila euro oaziende con non più di 3 di­pendenti. Hanno aderito in4.300. «Non ho dipendenti, mimuovo col furgoncino e vado alavorare. I clienti non mi man­cano, ma la crisi si sente». TotòDi Natale gli ha fatto coraggio:«Se vinceremo (l’Udinese non

De Sanctisnel bunkerTorna al Friuliper difenderela Roma dei recordOtto stagioni in bianconero,poi un addio pieno di rancoriOra cerca la 9a vittoria di fila

DALL’INGHILTERRA

Per Pjaniclo Unitedpuò offrire30 milioni

perde in casa dal 2 settembre2012 con la Juve, ndr) la dedi­cheremo a lui. Michael ha avu­to coraggio, non è facile met­tersi in proprio alla sua età inun momento così. Gli auguro ilmeglio». L’Udinese e Hs (chevenerdì con i ragazzi dell’Aca­demy ha radunato tutta lasquadra all’Inter Sport, un de­lirio di gente) hanno regalatoallo sponsor per un giorno lamaglia con nome e firme: «Èun’altra prima volta. Io sonomilanista, sono andato anche aManchester, ma queste cose miemozionano. Mi sento divo,più che sponsor, per un giorno.Finora avevo fatto solo ma­gliette e bustine di zucchero».Oggi ha una vetrina pazzesca.

Guidolin In questo contesto sideve anche pensare alla sfidacon la Roma. Guidolin lascia isoliti dubbi (Brkic, più no chesì, Muriel «vedremo»), maspiega come si può tentarel’impresa di bloccare chi nonha mai perso: «Palleggiare be­ne la palla, verticalizzare e nonprendere paura. Anzi trasfor­mare la paura in coraggio. Ilproblema Di Natale? Lui lo èper gli avversari. Chiaro, va ri­fornito». Poi saluta Benatia: «Èarrivato con la sua fame di suc­cesso e di gloria. È intelligentee furbo. Si è meritato tutto».

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il «Precedente»

Quando una polleriacorreva con Rossi

C’è un precedente

(scherzoso) all’iniziativa ­

serissima ­ dell’Udinese.

Valentino Rossi salì sul podio

del Gp Catalogna 1998 con un

pollo della «Polleria Osvaldo».

Il pesarese riportò il marchio

sulla Yamaha nel 2007 GUIDETTI

Lo sponsor speciale Da sinistra Michael Nino,«l’imbianchino», Antonio Di Natale e Giampiero Pinzi indossano lamaglia bianconera con lo sponsor speciale di oggi PHOTOLIFE.EU

MORGANDE SANCTIS

CONL’UDINESE

STAGIONI

8PRESENZE

193GOL SUBITI

235GOL 2006­2007

50MIGLIORPOSIZIONE

(2004­2005)

4°RIGORIPARATI

2RIGORISUBITI

29

MORGANDE SANCTIS

CON LA ROMA

STAGIONI

1PARTITE

8GOL SUBITI

1MINUTIGIOCATI

754RIGORIPARATI

0MEDIA VOTO

6,25MIGLIORPAGELLA

(4 VOLTE)

6,5

Perché vedereUDINESE­ROMATra i giallorossi e il record (9vittorie al via come la Juve2006 di Capello) c’è l’Udineseche non perde in casa incampionato da 22 gare

Friuli, ore 15

Morgan De Sanctis, 36 anni.Vivaio Pescara, ha giocatoanche con Juve e Napoli RAMELLA

SERIE A CALCIO A 5

Asti in fuga

La 4ª giornata: Acqua&Sapone Pescara 7 3; Asti Napoli11 3; Marca Kaos Bologna 3 3. Oggi (ore 18): Martina Lazio; Rieti Luparense. Classifica: Asti 10; Luparense, Acqua&Sapone 7; Napoli 6;Pescara 5; Rieti, Martina, Kaos Bologna 3; Marca, Lazio 2.

SERIE A DONNE

Goleada Mozzanica

(f.sal.) La 5ª giornata: Chiasiellis Napoli 4 0, Como Inter 1 0,Mozzanica Scalese 9 0, Pordenone Riviera Romagna 3 1. Classifica: Tavagnacco, Torres 15; Brescia12; Pordenone, Verona 10; Mozzanica 9; Res Roma 8; Riviera Romagna 6; Chiasiellis, Como 5; Perugia,Scalese, Valpolicella 4; Inter, Napoli 3; Firenze 0.

A PARIGI

Premiata B Futura

Prestigioso riconoscimentoper la Lega B. A Parigi il progetto «BFutura» ha vinto il premio di migliorprogetto europeo dedicato a pubblico e stadi. La cerimonia è avvenuta al 3° European ProfessionalFootball League Practice Awards.

Taccuino

Page 15: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 15

SERIE A L’ALTRO ANTICIPO DELLA 9a GIORNATA

Mustafi: «Gioiaenorme, adessopagherò 2 cene»Rossi: «Ripresacol piglio giusto»

I BLUCERCHIATI IL CAPITANO ZITTISCE IL SETTORE DEI DISTINTI: «HO SBAGLIATO, MA IN UN MOMENTO COSÌ DELICATO SAREBBE SERVITO L’APPOGGIO DI TUTTI»

Palombo, fischi e tensione: «Chiedo scusa ai tifosi»

GENOVA

«Quando ho visto l’arbi­tro che espelleva Cigarini hopensato che non convalidasseil gol e desse rigore. Come èaccaduto a Pozzi contro il To­ro. Per un momento mi sonodisperato ma dopo è stata unagioia grandissima». ShkodranMustafi sorride felice dopo ilsuo primo gol in A e si gode icomplimenti: «Anche se devo

ammettere che ho commessoqualche errore di troppo neipassaggi. L’ultima rete, sempredi testa e sempre su angolo,l’avevo realizzata all’Italia conl’Under 20 tedesca».

Gioia Proprio così, Mustafiha origini albanesi ma è nato inGermania, dove è cresciuto an­che calcisticamente all’Ambur­go prima di passare all’Evertone, di lì, alla Sampdoria. È unodei tanti ragazzi emergenti del­la rosa blucerchiata, difensorepotente e rapido. Una grandepromessa. «E questa ­ continua­ è una soddisfazione doppia,perché ha ridato la vittoria ca­salinga alla Samp e mi ha rega­lato la gioia personale. Ora po­tremo giocare con più serenitàdopo questi due successi con­

secutivi». E ora dovrà pure pa­gare due cene. «Una per il gol ­confida ­ e una per un ritardo aun allenamento. Pazienza, orapagherò più volentieri». Il suogol porta un po’ di tranquillitàin più in tutto l’ambiente ed èproprio quello che Delio Rossidesiderava di più. «Nel primotempo ­ commenta il tecnicoblucerchiato ­ l’Atalanta ha fat­to meglio e avrebbe meritato dipassare in vantaggio. A quelpunto la partita sarebbe statadiversa. Noi siamo stati bravi anon soccombere». Rossi, tral’altro, ci ha messo del suo,cambiando modulo in corsa epassando dal 3­4­1­2 al 4­4­2:«Ma posso assicurarvi che imoduli non vincono le partite,lo fanno i giocatori e ancor piùil loro atteggiamento in cam­

po. Neppure il cambio di Pa­lombo con Gentsoglu è statodecisivo. Quella è stata unascelta dolorosa, vista la quali­tà tecnica e morale di Angelo,ma dovevo farlo». L’ex capita­no ha sofferto una situazioneparticolare e alcuni suoi erro­ri sono stati sottolineati dai fi­schi, in particolare da partedei Distinti, tanto che lo stes­so Palombo ha zittito chi lo di­sapprovava portando il ditoindice davanti alla bocca. «Midispiace che qualcuno possaessersi sentito offeso e mi scu­so, ma in un momento di diffi­coltà mi sarebbe piaciuto chetutti ci fossero rimasti vicinofino alla fine, come fannosempre dalla gradinata».

a.d.r.

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Lampo di Mustafie la Samp riparteL’Atalanta sciupaI nerazzurri dominano per 45’ senza segnareBrivido sul gol: Irrati aveva fischiato il rigore...

1 La gioia di Mustafi dopo il gol 2 Cigarini respinge di mano... 3 ...ma la palla finisce in rete AP­ANSA­IPP

FILIPPO GRIMALDIGENOVA

Un abisso separa la Sampmolle, apatica, impaurita delprimo tempo rispetto a quellaarrembante, coraggiosa e vin­cente (secondo successo conse­cutivo, e primo in casa della sta­gione) della ripresa, dove Edere compagni sono ripartiti con ilfurore addosso. Tanto che, in 11minuti – con il solito thrilling,perché questo è il destino deigol blucerchiati al Ferraris –hanno sorpreso e schiantatol’Atalanta con il primo gol do­riano di Mustafi. Grazie anche,va detto, a un Eder strepitosoper avere spaccato la partita,con le occasioni create e l’espul­sione provocata di Nica, che haobbligato gli ospiti a 29 minutiin inferiorità numerica nella fa­se più critica della gara.

Occasione perduta Il confinefra i meriti innegabili della

squadra di Rossi e le colpe del­l’Atalanta (che interrompe laserie di tre consecutive) è tutta­via labile, se analizzato nell’ot­tica della gara intera, dopo unprimo tempo nel quale le re­

sponsabilità nerazzurre pernon avere provato a chiudere lasfida, contro un avversario conil terrore addosso, sono stateenormi.

Doppia faccia Perché questoè successo: la Samp arranca eannaspa, senza mai andare altappeto, per metà gara, si salvacon un po’ di buona sorte sullatraversa di Raimondi quasi alloscadere della prima frazione,poi cambia completamente pas­so dopo l’intervallo. Lì Rossi ar­ringa la Samp, rinuncia a un Pa­lombo troppo abulico (che am­mutolisce i fischi dei tifosi), get­ta Gentsoglou nella mediana etutto cambia. La Samp non è pa­vida, bensì in preda alle ansieche una classifica pericolosa euna mancanza di autostima lecrea. L’ennesimo tentativo di ri­voluzionare la squadra da partedi Rossi non ha avuto inizial­mente un buon effetto. E i ne­razzurri hanno fatto (per metà)ciò che ha suggerito loro il cuo­re, ma non la ragione. Limitan­dosi, cioè, a controllare Gabbia­dini e compagni. Mantenendo ilpossesso della mediana, prontaa colpire in contropiede, masenza mai dare l’impressione divoler chiudere davvero la gara.Un peccato mortale.

Rivoluzione Così, i blucer­chiati sono passati dai fischidell’intervallo all’esaltazionedella ripresa. Detto di Eder, Mu­stafi ha avuto la forza di sbloc­care la partita, con mistero an­nesso. Perché l’arbitro ha primaconcesso il rigore ai blucerchia­ti, estraendo il cartellino rossoper Cigarini (che butta la pallain rete col braccio), conceden­do poi (dopo un breve scambiodi gesti con l’arbitro addiziona­le) la rete e punendo con l’am­monizione il disperato gesto delnerazzurro. L’espulsione di Ni­ca (fallo da dietro su Eder) hachiuso definitivamente i conti.E di lì in poi Colantuono non èpiù riuscito a dare la scossa aisuoi, e neppure l’ingresso di Li­vaja ha dato gli effetti sperati.Colpa dell’Atalanta: che nel pri­mo tempo s’è persino presa illusso di non provare a mettere ilbavaglio a un liberissimo Bjar­nason a spasso fra le linee, tan­ta era evidentemente la fiduciadi non correre rischi. Con Ciga­rini e Carmona attenti a chiude­re su Palombo e Obiang, pen­sando che la Samp vera fossetutta lì. Macché, era un bluff. Equando si sono svegliati dal so­gno, erano già sull’orlo del pre­cipizio, dove li ha fatti cadereMustafi, che ha tirato fuori l’or­goglio di una Samp stordita, do­po gli squilli dell’ex Gabbiadini,e il diagonale di Obiang respin­to da Consigli.

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SAMPDORIA 1

ATALANTA 0PRIMO TEMPO 0­0MARCATORE Mustafi all’11’ s.t.

SAMPDORIA (3­4­1­2)

Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Costa; De Silve­stri, Obiang, Palombo (dal 1’ s.t. Gentsoglou), Re­gini; Bjarnason; Gabbiadini (dal 38’ s.t. Pozzi),Eder (dal 33’ s.t. Soriano). PANCHINA Fiorillo, Re­nan, Rodriguez, Castellini, Wszolek, Barillà, Poul­sen, Petagna, Fornasier. ALLENATORE Rossi.CAMBI DI SISTEMA dal 43’ s.t. 4­4­2BARICENTRO BASSO 50,1 metriAMMONITI Eder, Gastaldello e Costa per giocoscorretto, De Silvestri per proteste.

ATALANTA (4­4­2)

Consigli; Bellini (dal 23’ p.t. Nica), Stendardo, Ye­pes, Del Grosso; Raimondi, Cigarini, Carmona,Brienza (dal 13’ s.t. Livaja); Moralez (dal 38’ s.t. DeLuca), Denis. PANCHINA Sportiello, Scaloni, Cani­ni, Baselli, Brivio, Cazzola, Gagliardini, Marilungo,Kone. ALLENATORE Colantuono.CAMBI DI SISTEMA dal 19’ s.t. 4­3­2BARICENTRO BASSO 50,9 metriESPULSO Nica al 18’ s.t. per gioco scorrettoAMMONITI Cigarini e Yepes per g. scorretto.

ARBITRO Irrati di Pistoia.NOTE paganti 1.558, incasso 27.675 euro; abb. 19.012,

quota 155.757,69 euro. Tiri in porta 6­2 (una traversa). Tiri

fuori 5­4. Fuorigioco 0­6. Angoli 3­5. Rec.: p.t. 1’, s.t. 3’.

le Pagelle DI ALESSIO DA RONCH

EDER DI LUSSO: SPACCA LA GARASTENDARDO, UN VERO DISASTRO

SAMPDORIA 6DA COSTA 6 Sicuro anche quandoil pericolo si avvicina.MUSTAFI 6,5 Commette qualcheerrore ingenuo, ma ha il merito direalizzare il gol vincente. La cosa loesalta e nel finale diventa un leone.GASTALDELLO 6 Magari a voltepuò apparire goffo, in realtà sagestire situazioni complicate.COSTA 6 Gara strana, compieinterventi prodigiosi e sbaglia alcunipassaggi banalissimi.DE SILVESTRI 5,5 Vorrebbespaccare tutto e la cosa lo porta astrafare, favorendo gli avversari.PALOMBO 5,5 Subisce il momentopiù difficile della squadra, ancheperché non appena sbaglia unlancio i tifosi lo mettono nel mirino.GENTSOGLU 6 Ha il merito diconoscere i suoi limiti, pensa adifendere e lo fa bene.OBIANG 6,5 Cerca la giocata adeffetto, in realtà diventa importantequando colpisce con la semplicità.REGINI 6 Come De Silvestri, allaricerca della cosa straordinaria.Meglio da terzino nella difesa a 4.BJARNASON 5,5 Da fantasista èinvisibile, poi Rossi lo sposta sullafascia sinistra dove migliora.GABBIADINI 6 Impegno massimo,con risultati alterni. In ogni caso èsempre fastidioso per i difensoriavversari. (Pozzi s.v.)

h 7IL MIGLIOREEDER

Per un tempo inconsistente, dopol’intervallo rientra versione lusso:dribbling, scatti, tiri, assist. Uncampionario da fuoriclasse chespacca la partita. (Soriano s.v.)

ALL. ROSSI 6,5 Cambia moduloe vince.

GLI ARBITRI IRRATI 5,5 Non sempre decisissimo, anzi.Tentenna sul gol ed è forse precipitoso nell’espulsione di Nica.Peccato perché per buona parte della gara era parso positivo.Giallatini 6­De Pinto 6; Guida 6,5­Chiffi 6

ATALANTA 5,5CONSIGLI 6 Grande parata suObiang ma anche incertezze,soprattutto un paio di respinte inzona centrale rischiosissime.BELLINI 6 Tranquillo nella parte piùsemplice. Un problema muscolarelo costringe a uscire.NICA 6 Si sacrifica in recupero suEder ed è espulso. Peccato, eraentrato in campo col piglio giusto.STENDARDO 4 Dopo l’intervallorientra deconcentrato e necombina di tremende. Il suocedimento fa crollare la difesa.YEPES 5 Anche lui sparisce nelmomento più difficile. Prova ametterla sul fisico ma non basta.DEL GROSSO 6 Non cerca sortite,ma dalla sua parte la Sampdorianon trova mai varchi.BRIENZA 5,5 Impalpabile. Non dàai suoi la qualità che possiede.LIVAJA 5 Riesce a far rimpiangereuno scialbo Brienza.CARMONA 6 Duella con Obiang enon demerita. Abile soprattutto a«schermare» Bjarnason.CIGARINI 6,5 Sicuro e pronto averticalizzare al momento giusto.RAIMONDI 6 Spinge con decisionee sfiora pure il gol.MORALEZ 5 Non trova mai unguizzo importante e quando hauna buona occasione scivolamalamente. (De Luca s.v.)

h 6,5IL MIGLIOREDENIS

Non segna, è vero, ma per tutta lapartita è presente e pericoloso. Saessere punto di riferimentocostante e non è poco.

ALL. COLANTUONO 5,5 Non osaquando la squadra controlla consicurezza e alla lunga paga dazio.

I NERAZZURRI IL RAMMARICO DEL TECNICO

Colantuono: «Un’occasione sprecata»

GENOVA (a.d.r.) Il rosso aNica, di sicuro, non gli è andatogiù, ma non è la cosa che gli hafatto più male. Lo 0 a 0 delprimo tempo, infatti, rischia direstargli in mente perparecchio tempo. Colantuono,in ogni caso, prova a vedere illato buono della serata: «Salvola prestazione, in particolare laprova del primo tempo,probabilmente il migliore diquesto campionato ­ dice iltecnico dell’Atalanta ­ Propriolì, però, abbiamo perso lapartita: quando sei in controllototale sull’avversario devisegnare e indirizzare la gara.

Come ha fatto la Samp nel suomomento migliore». A finepartita ha voluto chiarire lecose con l’arbitro Irrati: «Certo.Con educazione gli ho dettoche il fallo di Nica non misembrava da espulsione. Lagamba non era alta, non sitrattava di interventopericoloso e di sicuro nonpoteva essere considerato unfallo che cancellava una chiaraoccasione da gol, visto chec’era ancora Yepes. Credo chesarebbe bastata l’ammonizione.Peccato, forse in 11 avremmopotuto anche pareggiare».

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la MoviolaDI V.D’A.

Il rosso a Nicaè troppo severo

Non lucidissimo l’arbitroIrrati nei due episodi chiave.Sul gol di Mustafi l’arbitro vedeil tocco di mano volontario diCigarini che però non riesce aevitare la rete, eppure in unprimo momento fischia rigoreper la Samp e rosso a Cigarini,decisione rivista dopo un’intesacon l’addizionale Guida. Appareinvece severa l’espulsione perNica (fallo da dietro su Eder).

ProtagonistiA destra Delio Rossi, 53 anni,tecnico della Sampdoriadal 17 dicembre 2012 LAPRESSE

Sopra il capitano AngeloPalombo, 32, reagisce ai fischidi alcuni tifosi portando l’indicedavanti alla bocca SKY SPORT

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Page 16: Gazzetta 20131027

16 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE AGIOCHIAMO A TAVOLINO LA NONA GIORNATA

4I NUMERI

243le reti

realizzate incampionato

dopo 8giornate, da

quando la serieA è tornata a 20squadre, e cioè

dal 2004/05,non erano mai

state così tante.Il massimo

prima di ogginel 2005/06 con

215 segnature

108i gol

segnati dallesquadre in

trasferta, ilmassimo

assoluto per icampionati a 20

squadre.Il record

precedentedopo 8 turni

erano le 103 retidel 1949/50

1sola rete

incassate nelleprime 8 partite

dalla Roma.Rimanendo

imbattutacontro l’Udineseeguaglierebbe le

prestazioni diCagliari ed Inter

nel lontano1966/67 con unasola rete subita

dopo 9 partite

2le vittorie

consecutive peril Parma al

Tardini, 4­3all’Atalanta e 3­1

al Sassuolo;meglio l’ultima

volta tra la fine2012 e l’inizio

del nuovo annocoi successi

interni controInter, Cagliari e

Palermo tra il26 novembre ed

il 6 gennaio

PADELLI30

REINA

25

DARMIAN36

GLIK25

MORETTI24

GAZZI14

D’AMBROSIO3

VIVES20

BELLOMO63

PASQUALE26

CERCI11

BARRETO10

ALBIOL33

ARMERO27

MERTENS14

PANDEV19

INSIGNE24FERNANDEZ

21

BEHRAMI85

DZEMAILI20

MESTO16

HIGUAIN9

1

1.30

X

5.25

2

9.00

ARBITRO DE MARCO Assistenti Stallone–Schenone IV Longo Add Mazzoleni (1) La Penna (2)PREZZI da 12 a 65 euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio; Mediaset Premium Calcio

NAPOLI p. 19PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo,11 Maggio, 3 Uvini, 13 Bariti, 88 Inler,22 Radosevic, 17 Hamsik, 7 Callejon,91 Zapata.ALLENATORE Benitez.BALLOTTAGGI Pandev­Hamsik55­45%, Insigne­Callejon 60­40%,Behrami­Inler 70­30%, Mesto­Maggio70­30%.SQUALIFICATI Cannavaro (1).DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI Britos (21 giorni), Zuniga(45 giorni).ALTRI nessuno.

TORINO p. 10PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni,19 Maksimovic, 29 Scaglia,17 S. Masiello, 4 Basha, 69 Meggiorini.ALLENATORE Ventura.BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI Immobile (1), Gillet(01/02/2017).DIFFIDATI Farnerud, Vives.INDISPONIBILI Bovo (15 giorni), Brighi(20 giorni), El Kaddouri (10 giorni),Farnerud (2 giorni), Larrondo (20giorni), Rodriguez (2 giorni).ALTRI nessuno.

NAPOLI (4­2­3­1)­TORINO (3­5­2) ORE 12.30

2 gli assist in campionato per Mertens, a Pandev e Inler nellapartita con il Livorno

PERIN1

BUFFON

1 GILARDINO11

VRSALJKO20

BIONDINI8

BERTOLACCI91

KUCKA33

ANTONELLI13

ANTONINI3

PORTANOVA90

MANFREDINI21

MARCHESE15

CHIELLINI3

BONUCCI19

BARZAGLI15

ASAMOAH22

POGBA6

PIRLO21

VIDAL23

ISLA33

TEVEZ10

LLORENTE14

1

1.20

X

6.50

2

12.00

ARBITRO DOVERI Assistenti Posado–Marrazzo IV Ghiandai Add Russo (1) Mariani (2)PREZZI da 30 a 90 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 2

JUVENTUS p. 19PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho,4 Caceres, 5 Ogbonna, 13 Peluso,11 De Ceglie, 16 Motta, 20 Padoin,8 Marchisio, 12 Giovinco.ALLENATORE Conte.BALLOTTAGGI Asamoah­Caceres70­30%, Llorente­Giovinco 70­30%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Asamoah, Bonucci.INDISPONIBILI Pepe (da valutare),Lichtsteiner (7 giorni), Vucinic (5 giorni),Quagliarella (7 giorni).ALTRI Bouy.

GENOA p. 8PANCHINA 32 Donnarumma,53 Bizzarri, 4 De Maio, 5 Gamberini,14 Cofie, 2 Sampirisi, 69 Sturaro,10 Lodi, 18 Fetfatzidis, 9 Stoian,26 Centurion, 77 Konate.ALLENATORE Gasperini.BALLOTTAGGI Antonelli­Centurion60­40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Gilardino, Lodi.INDISPONIBILI Calaiò (5 giorni), Santana(10 giorni).ALTRI Tozser, Ze Eduardo, Pierre,Blaze, Rafati, Zima, Velocci.

JUVENTUS (3­5­2)­GENOA (4­5­1) ORE 15

2 i gol realizzati da Gilardino in carriera alla Juventus. In 20incontri una sola vittoria, 9 pareggi e 10 sconfitte

DE SANCTIS26

KELAVA

30

BALZARETTI

42 STROOTMAN

6

DE ROSSI16

PJANIC15

LJAJIC8

BORRIELLO88

FLORENZI24

CASTAN5

BENATIA17

MAICON13

G. SILVA34

NALDO4

DANILO5

HEURTAUX75

LAZZARI21

ALLAN3

MURIEL9

DI NATALE10

PINZI66

BASTA8

1

3.30

X

3.30

2

2.15

ARBITRO BERGONZI Assistenti Galloni–Vuoto IV Tonolini Add Damato (1) Di Bello (2)PREZZI da 20 a 130 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 3

UDINESE p. 10PANCHINA 1 Brkic, 99 Benussi,6 Bubnjic, 27 Widmer, 7 Badu,18 Jadson, 52 Merkel, 32 BrunoFernandes, 37 Pereyra, 70 Maicosuel,17 Nico Lopez, 13 Ranègie.ALLENATORE Guidolin.BALLOTTAGGI Kelava­Brkic 55­45%,Lazzari­Pereyra 55­45%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI Domizzi (3 giorni),Zielinski (da valutare).ALTRI Neuton, Douglas, Mlinar.

ROMA p. 24PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont,29 Burdisso, 3 Dodò, 35 Torosidis,33 Jedvaj, 46 Romagnoli, 4 Bradley,23 F. Ricci, 7 Marquinho, 11 Taddei,18 Caprari.ALLENATORE Garcia.BALLOTTAGGI Ljajic­Marquinho60­40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Castan, Benatia.INDISPONIBILI Destro (30 giorni), Totti(35 giorni), Gervinho (7 giorni).ALTRI nessuno.

UDINESE (4­4­1­1)­ROMA (4­3­3) ORE 15

3 le reti segnate da Muriel alla Roma, una delle vittimepreferite, in sole due partite

BARDI1

CURCI

1

CODA85

EMERSON23

CECCHERINI17

LUCI10

SCHIATTARELLA28

DUNCAN41

BIAGIANTI27

MBAYE15

SILIGARDI26

PAULINHO9

MANTOVANI22

NATALI14

SØRENSEN6

CECH35

LAXALT13

KRHIN4

KONE33

CRESPO75

DIAMANTI23

CRISTALDO99

1

2.00

X

3.20

2

3.90

ARBITRO TAGLIAVENTO Assistenti Marzaloni–Iannello IV Crispo Add Giacomelli (1) Ghersini(2) PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 6

BOLOGNA p. 3PANCHINA 25 Agliardi, 31 Radakovic,5 Antonsson, 8 Garics, 3 Morleo,7 Della Rocca, 30 Pazienza, 15 Perez,19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli,12 Acquafresca, 9 Bianchi.ALLENATORE Pioli.BALLOTTAGGI Krhin­Perez 60­40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Della Rocca, Diamanti,Pazienza, Perez.INDISPONIBILI Cherubin (15 giorni),Gimenez (15 giorni), Stojanovic (15giorni).ALTRI Alibec, Ferrari, Maini, Yaisien.

LIVORNO p. 8PANCHINA 22 Anania, 37 Aldegani,33 Valentini, 77 Rinaudo, 3 Gemiti,5 Decarli, 20 Emeghara, 4 Lambrughi,2 Piccini, 24 Benassi, 14 Mosquera,29 Borja.ALLENATORE Nicola.BALLOTTAGGI Coda­Rinaudo 70­30%,Siligardi­Emeghara 60­40%.SQUALIFICATI De Lucia (18/1/2014).DIFFIDATI Schiattarella, Paulinho.INDISPONIBILI Botta (20 giorni),Belingheri (7 giorni), Greco (7 giorni).ALTRI nessuno.

BOLOGNA (3­5­1­1)­LIVORNO (3­5­2) ORE 15

1 rete per Siligardi in serie A giunta alla presenza n. 17

GIOVANNI SARDELLIGIANCARLO TAVAN

Per volare in classifica lasquadra dell’Aeroplaninomette le ali. La soluzione frul­la in testa a Montella da unpo’ e, salvo sorprese, oggi po­trebbe essere attuata. Invecedi alternarsi, Cuadrado e Jo­aquìn giocheranno insieme.La prova generale attuata nelsecondo tempo contro Juve ePandurii è andata bene: Cua­drado è inamovibile, ma to­gliere di squadra lo spagnolo,reduce da due reti nelle ulti­me due sfide, non è semplice.Da qui la soluzione. DirottareCuadrado a sinistra con Jo­aquìn a destra in un 4­3­3. Inmezzo ai due, ovviamente,bomber Rossi.

Rischi L’ex Malaga, quelloche si allena giocando, do­vrebbe quindi «allenarsi». Lecandidature di Matos e Var­gas rimangono valide, maleggermente più sfumate.Montella si fida della suasquadra, non della partita.

Dopo Juve ed Europa League,in attesa di Napoli e Milan, lasfida con il Chievo rischia diattrarre il giusto. «Per me in­vece è uno scontro diretto –sentenzia il tecnico – esatta­mente come i prossimi. Vistoche vale tre punti. Ed il Chie­vo tatticamente è molto pre­parato». Avversario più temu­to quel Théréau seguito daiviola in estate. «Quanto è bra­vo lo sappiamo già – scherzail tecnico – quindi non c’è bi­sogno che ce lo faccia vederenuovamente». La Viola cercacontinuità. «L’entusiasmo vabene e ci aiuta, semmai è l’eu­foria che va gestita. Altrimen­ti può farci male». Out Ilicic,Ambrosini e Gomez (difficileil recupero del tedesco ancheper il Milan il 2 novembre), sirivede Rebic. A centrocampotornano Pizarro ed Aquilanicon Borja Valero. A Savic eGonzalo Rodriguez il compi­to di proteggere la porta diNeto, dato in grande forma:«Sta maturando e crescendo– chiude Montella sul portie­re – rispondendo alle critichein silenzio sul campo».

AL BENTEGODI VENETI SENZA RIGONI E SARDO

È ora di volareLa Fiorentinamette le aliIdea Montella: Cuadrado e Joaquininsieme nel tridente assieme a RossiSannino traballa, Chievo col 3­5­2

9aGIORNATACLASSIFICA

SQUADRE PUNTIPARTITE RETI

G V N P F S

ROMA 24 8 8 0 0 22 1

NAPOLI 19 8 6 1 1 18 6

JUVENTUS 19 8 6 1 1 16 10

INTER 18 9 5 3 1 23 11

VERONA 16 9 5 1 3 18 16

FIORENTINA 15 8 4 3 1 17 10

ATALANTA 12 9 4 0 5 11 12

MILAN 11 8 3 2 3 14 13

LAZIO 11 8 3 2 3 12 12

TORINO 10 8 2 4 2 13 13

UDINESE 10 8 3 1 4 9 9

CAGLIARI 10 8 2 4 2 10 12

PARMA 9 8 2 3 3 13 15

SAMPDORIA 9 9 2 3 4 9 14

LIVORNO 8 8 2 2 4 9 12

GENOA 8 8 2 2 4 8 12

CATANIA 5 8 1 2 5 6 13

SASSUOLO 5 8 1 2 5 7 22

CHIEVO 4 8 1 1 6 6 15

BOLOGNA 3 8 0 3 5 9 22

UCHAMPIONSUPRELIMINARI CHAMPIONS

UEUROPA LEAGUEURETROCESSIONE

Martedì 29 ottobre, ore 20.45ATALANTA­INTERMercoledì 30 ottobre, ore 20.45CAGLIARI­BOLOGNAFIORENTINA­NAPOLIGENOA­PARMAJUVENTUS­CATANIALIVORNO­TORINOMILAN­LAZIOSASSUOLO­UDINESEVERONA­SAMPDORIAGiovedì 31 ottobre, ore 20.45ROMA­CHIEVO

MARCATORI8 RETI Rossi (2 rigori) (Fiorentina)6 RETI Palacio (Inter); Cerci (3) (Torino)5 RETI Hamsik (Napoli); Jorginho (4) (Verona)4 RETI Denis (Atalanta); Tevez (1) (Juventus);Callejon (Napoli); Florenzi (Roma)

PROSSIMO TURNO

4I NUMERI

2le vittoriedel Genoa in

casa dellaJuventus in

campionato dal1929 ad oggi,

l’ultima oltre 22anni fa con il

punteggio di 1­0il 21 gennaio

1991, decisivauna rete di

Skuhravy al 37’;da allora sette

vittoriebianconere e trepareggi, due dei

quali nei dueprecedenti più

recenti

Page 17: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 17

LEQUOTE

HIGUAININ GOL

COL TORO

1,75«Scommetto sul

Pipita, altermine della

stagionesegnerà almeno

venti volte».Rafa Benitez

lancia Higuainprima della gara

con il Toro: ungol

dell’argentino sigioca a 1,75.

RISCATTOCATANIAIN CASA

1,80«Non possiamosottovalutare il

Sassuolo, macon l’umiltà

torneremo avolare». È la

ricetta di Gigi deCanio, nuovoallenatore delCatania. I tre

punti ai sicilianipagano 1,80.

COLPOROMA

A UDINE

2,15«Senza Totti non

sarà la stessasquadra, ma noi

giocheremo evinceremo per il

capitano». Lapromessa di

Rudi Garcia è il«2» della Romaa Udine, offerto

a 2,15.

PEGOLO79

ANDUJAR

21

ANTEI5

BIANCO20

ACERBI15

MARRONE8

SCHELOTTO37

MAGNANELLI4

KURTIC27

LONGHI3

FLOROFLORES

83

BERARDI25

CAPUANO33

BIRAGHI34

PLASIL8

TACHTSIDIS7

ALMIRON4

CASTRO19

BERGESSIO9

BARRIENTOS28GYOMBER

24

ROLIN5

1

1.80

X

3.50

2

4.33

ARBITRO TOMMASI Assistenti Pegorin–Giachero IV Preti Add Ciampi (1) Pairetto (2)PREZZI da 15 a 120 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 5

CATANIA p. 5PANCHINA 1 Frison, 35 Ficara,2 Peruzzi, 13 Izco, 17 Guarente,20 Freire, 10 Lopez, 11 Leto,32 Petkovic, 26 Keko. ALL. De Canio.BALLOTTAGGI Almiron­Guarente60­40%, Andujar­Frison 60­40%,Castro­Lopez 60­40%.SQUALIFICATI Alvarez (1), Legrottaglie(1).DIFFIDATI Barrientos, Spolli.INDISPONIBILI Spolli (15 giorni), Monzon(10 giorni), Bellusci (30 giorni). Boateng(da valutare).ALTRI Cabalceta.

SASSUOLO p. 5PANCHINA 1 Pomini, 2 Pucino,23 Gazzola, 24 Marzorati, 35 Rossini,21 Laribi, 45 Chibsah, 7 Missiroli,86 Ziegler, 11 Alexe, 70 Farias, 10 Zaza.ALLENATORE Di Francesco.BALLOTTAGGI Longhi­Ziegler 70­30%,Floro Flores­Zaza 70­30%,Marrone­Laribi 70­30%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI Valeri (15 giorni,Terranova (180 giorni) Gomes (10giorni), Masucci (da valutare).ALTRI Rosati, Alhassan, Lodesani.

CATANIA (4­3­3)­SASSUOLO (3­5­2) ORE 15

5 le presenze stagionali e in serie A per Biraghi , unico italianooggi con Capuano nell’11 titolare del Catania

NETO1

PUGGIONI

1

JOAQUIN17

G. ROSSI49

CUADRADO11

AQUILANI10

PIZARRO7

BORJAVALERO

20

TOMOVIC40

G. RODRIGUEZ2

SAVIC15

PASQUAL23

CESAR12

DOS SANTOS4

PAPP33

DRAMÈ93

HETEMAJ56

RADOVANOVIC8

BENTIVOGLIO9

FREY21

THÉRÉAU77

PALOSCHI43

1

3.80

X

3.40

2

1.95

ARBITRO BANTI Assistenti Vivenzi–Passeri IV Faverani Add Peruzzo (1) Di Paolo (2)PREZZI da 28 a 99 euro TV Sky Calcio 4; Mediaset Premium Calcio 4

CHIEVO p. 4PANCHINA 28 Silvestri, 18 Squizzi,2 Bernardini, 15 Pamic, 22 Acosty,16 Improta, 10 Sestu, 7 Lazarevic,90 Ardemagni, 31 Pellissier,20 Estigarribia, 11 Samassa.ALLENATORE Sannino.BALLOTTAGGI Papp­Bernardini55­45%, Thereau­Pellissier 60­40%,Hetemaj­Estigarribia 55­45%.SQUALIFICATI Sardo (1), L. Rigoni (1).DIFFIDATI Cesar.INDISPONIBILI Calello (da valutare).ALTRI Aldrovandi, Dainelli, Kupisz.

FIORENTINA p. 15PANCHINA 78 Munùa, 4 Roncaglia,5 Compper, 3 Alonso, 8 Bakic,18 Vecino, 66 Vargas, 27 Wolski,14 Mati Fernandez, 77 Iakovenko,9 Rebic, 30 Matos. ALL. Montella.BALLOTTAGGI Joaquin–Matos–Vargas50­30­20%, Tomovic–Roncaglia60­40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI G. Rodriguez, Pizarro.INDISPONIBILI Hegazi (120 giorni),Gomez (10 giorni), Ilicic (10 giorni),Ambrosini (10 giorni).ALTRI Lupatelli, Olivera.

CHIEVO (3­5­2)­FIORENTINA (4­3­3) ORE 15

1 sola rete realizzata in partite casalinghe per Bentivoglio suun totale di 5 realizzazioni in A

GABRIEL59

MIRANTE

83

ABATE

20

MONTOLIVO18

DE JONG34

MUNTARI4

BIRSA14

BALOTELLI45

ROBINHO7

ZAPATA17

SILVESTRE26

CONSTANT21

LUCARELLI6

FELIPE19

CASSANI2

GOBBI18

PAROLO16

MARCHIONNI32

GARGANO5

BIABIANY7

CASSANO99

AMAURI11

1

3.20

X

3.30

2

2.20

ARBITRO VALERI Assistenti Nicoletti–Grilli IV Petrella Add Orsato (1) Baracani (2)PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 1

PARMA p. 9PANCHINA 91 Bajza, 43 Coric,3 Mesbah, 28 Benalouane, 20 Obi,23 Mendes, 30 Acquah, 24 Munari,10 Valdes, 87 Rosi, 21 Sansone,17 Palladino. ALLENATORE Donadoni.BALLOTTAGGI Biabiany­Rosi 55­45%,Amauri­Palladino 55­45%,Marchionni­Valdes 55­45%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Lucarelli.INDISPONIBILI Galloppa (120 giorni),Paletta (15 giorni), Pavarini (davalutare), Okaka (da valutare), Cerri (alMondiale U17). ALTRI Jankovic.

MILAN p. 11PANCHINA 1 Amelia, 35 Coppola,2 De Sciglio, 81 Zaccardo, 33 Vergara,24 Cristante, 28 Emanuelson,16 Poli, 22 Kakà, 8 Saponara, 78 Niang,9 Matri. ALLENATORE Allegri.BALLOTTAGGI Muntari­Poli 60­40%.SQUALIFICATI Mexes (3).DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI Pazzini (da valutare),Bonera (15 giorni), El Shaarawy (15giorni), Abbiati (4 giorni), Nocerino (davalutare).ALTRI nessuno.

PARMA (3­5­2)­MILAN (4­3­3) ORE 15

7 le reti ufficiali per Abate in carriera con squadre di club,l’ultima al Bologna con il Milan il 25 settembre scorso

AGAZZI1

MARCHETTI

22

MURRU

29NAINGGOLAN

4

CONTI5

DESSENA21

IBARBO23

COSSU7

PINILLA51

ASTORI13

ROSSETTINI15

PERICO24

RADU26

CANA27

NOVARETTI85

PEREIRINHA17

FELIPEANDERSON

7

BIGLIA5

ONAZI23

KEITA14

PEREA34

CANDREVA87

1

1.78

X

3.50

2

4.50

ARBITRO MASSA Assistenti Bianchi–Paganessi IV De Luca Add Rizzoli (1) Pinzani (2)PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Supercalcio; Mediaset Premium Calcio

LAZIO p. 11PANCHINA 1 Berisha, 95 Strakosha,2 Ciani, 39 Cavanda, 16 Elez,24 Ledesma, 15 Gonzalez, 8 Hernanes,10 Ederson, 99 Floccari, 45 Tounkara,11 Klose. ALLENATORE Petkovic.BALLOTTAGGI Keita­Hernanes 60­40%,Perea­Klose 70­30%, Novaretti­Ciani70­30%.SQUALIFICATI Mauri (fino al 2/5/14).DIFFIDATI Hernanes, Cana.INDISPONIBILI Alfaro (45 giorni), Biava(45 giorni), Konko (10 giorni ), Lulic (20giorni), Vinicius (10 giorni).ALTRI Sculli.

CAGLIARI p. 10PANCHINA 25 Avramov, 14 Pisano,8 Avelar, 3 Ariaudo, 16 Eriksson,22 Cabrera, 10 Ibraimi, 18 Nenè, 9 Sau.ALLENATORE Lopez.BALLOTTAGGI Murru­Avelar 60­40%,Dessena­Cabrera 60­40%,Ibarbo­Sau 60­40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI RossettiniINDISPONIBILI Ekdal (30 giorni).ALTRI Carboni, Del Fabro, Demontis,Oikonomou, Sampaio, Muroni, Suella.

LAZIO (4­3­3)­CAGLIARI (4­3­1­2) ORE 20.45

12 le reti incassate da Agazzi in questo torneo, almeno un gol alpassivo a partita come Curci e Da Costa tra i sempre presenti

Qui Chievo Il Chievo vuoleinterrompere la serie negati­va di 4 sconfitte consecutivesperando di andare controuna tradizione non favorevo­le visto che coi viola al Bente­godi ha perso 5 volte su 9.Mancheranno Rigoni e Sar­do, squalificati, oltre a Dai­nelli che solo questa settima­na si è aggregato alla squa­dra. Sannino riproporrà il 3­5 ­ 2 , c o n H e t e m a j ,Bentivoglio ed Estigarribia agiocarsi due posti a centro­campo accanto a Radovano­vic. In attacco il punto fermoè Paloschi: «Il mister sta dan­do l’anima e sono certo che cirisolleveremo. Farò di tuttoper ripagarlo a cominciaredalla Fiorentina, dobbiamotornare a fare punti per la sal­vezza. Non sarà facile vista laforza dell’avversario, quindidobbiamo dare qualcosa inpiù. Dobbiamo essere pazien­ti. Abbiamo un attacco com­pleto, ritroveremo il gol».

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Joaquin, centrocampistaspagnolo della Fiorentina, 32anni: ha realizzato due retinelle ultime due partite REUTERS

ALL’OLIMPICO PANCHINA BIANCOCELESTE IN BILICO

Petkovic è al bivio«Ma non mi dimetto»«La Lazio è doveci davano primadel campionato»Cagliari: dubbiin avanti per Lopez

DAL NOSTRO INVIATO

DAVIDE STOPPINIFORMELLO (Roma)

«Non mi dimetto, neppu­re se dovessi accorgermi che lasquadra non mi segue più».Partono da qui le certezze diVladimir Petkovic, nel momen­to più difficile da quando è allaLazio. Criticato dai tifosi, sedu­to su una panchina che scric­chiola, provato dall’arduo ten­tativo di fare da collante trauno spogliatoio scontento euna società delusa per la man­canza di risultati. Dieci mesi fa— era il 5 gennaio — la Laziobatteva il Cagliari in casa: se­condo posto e distanze accor­ciate dalla capolista Juventus.Oggi la partita si ripete, ma loscenario è stravolto: «Dobbia­mo è vogliamo fare meglio, èun nostro obbligo», ha dettoPetkovic il giorno dopo la visitanon esattamente evangelica diLotito a Formello. Venerdì ilpresidente se l’è presa con lasquadra. La stessa squadra chePetkovic pare intenzionato a ri­voluzionare e che davanti ataccuini e microfoni ha provatoa punzecchiare: «I miei gioca­tori? Bravi ragazzi, pure trop­po in campo, non vogliono mai

creare problemi. Ma il salto sifa mettendo più cattiveria, ab­bracciandosi dopo un gol o di­fendendo un compagno dopoun fallo subito. Tutti devono re­mare dalla stessa parte, tuttiorientati verso lo stesso risulta­to. Lotito? A me non ha dettonulla, con la squadra è statomotivante e categorico. Per menon è una partita decisiva: èuna certezza dovuta al mio la­voro. In fondo la Lazio in classi­fica è dove tutti i pronostici diinizio stagione la mettevano».

Qui Cagliari Dall’altra parte iltecnico Lopez non si illude ditrovare un avversario in diffi­coltà: «Per fare risultato servi­rà una dose massiccia di sacri­ficio. La Lazio sarà agguerrita,ma noi siamo pronti». Tra i con­vocati tornano Avramov e Des­sena. In avanti Pinilla, Ibarbo eSau corrono per due maglie.

(ha collaboratoMario Frongia)

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Vladimir Petkovic, 50 LAPRESSE

4I NUMERI

0i confrontidi campionato

tra Catania eSassuolo; le duesquadre si sonoincontrate però

recentemente incoppa Italia, il

18 agosto 2012nell’ambito delterzo turno di

Coppa Italia,partita secca.

In quel casovinse il Catania

per 1­0 con unarete di Gomez

al 73’

Page 18: Gazzetta 20131027

18 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

MONDO SPAGNA

le Pagelle

DI P.C.

PIQUÉ ALLA GRANDEBALE È UN FANTASMA

BARCELLONA 7VALDES 7 Due parate fondamentali su Khedira eRonaldo. A gara finita è arrendevole sul tiro di Jesé.DANI ALVES 7 In forma come ai vecchi tempi, nel finalesi concede un tunnel a Ronaldo. Dovesse venirgli undolorino, sappia che è Cristiano con una spilla voodoo.MASCHERANO 6 Cambia lato e migliora, è uomo dacentro destra. Ma la spallata a Ronaldo è rigore tuttala vita.PIQUÉ 7,5 Ai livelli massimi. Sicuro, veloce, «fisico».Da tempo non lo si vedeva così.ADRIANO 6,5 Un tesoro nascosto, spinge, lancia condue piedi, non perde mai Di Maria. Un tocco di manoin area è chiaramente involontario.XAVI 6 Percepisce l’ispirazione di Iniesta e gli lascia laregia.BUSQUETS 6 Un rapido cartellino ne frena molto gliardori.

h 8IL MIGLIOREINIESTA

Ogni palla che tocca andrebbe esposta al Louvre.Sarebbe da 9 se nella ripresa non perdesse un paio dibocce delicate. (Song s.v.)

MESSI 6 Anonimo sulla fascia destra, in apparenzasvogliato. Lo si pensa acciaccato, ma quando Martinolo rimette al centro ecco un paio di serpentine. Mah...FABREGAS 6 Sponda, falso 9, specchietto per leallodole.SANCHEZ 7 Il gol è un colpo di genio di raffinatafattura. Chapeau.NEYMAR 7 Firma il suo primo clasico con il gol cheindirizza la partita e una prestazione finalmente«totale». (Pedro s.v.)ALL. MARTINO 7,5 Nella sera in cui il Camp Noudedica una commovente coreografia a Tito Vilanova,dimostra di poterne essere un buon successore: perquanto semplici, tutte le mosse che fa sono perfette.

REAL MADRID 5DIEGO LOPEZ 6 Niente miracoli, non è giornata.CARVAJAL 6,5 Riparte sempre. Il duello con Neymarè tra i più godibili del match.VARANE 5,5 Quello dell’anno scorso era un’altracosa.PEPE 6,5 Irriducibile, chiude gli spazi senza le soliteentratacce.MARCELO 6 Senza colpe, ma un Messi così timidoandrebbe attaccato.KHEDIRA 5 In pratica finisce per fare il centravanti, vistoche gli altri girano al largo. Beh, non è certo il suo ruolo.SERGIO RAMOS 5 Presto ammonito, ringrazia l’arbitroperché in apertura di ripresa gli risparmia un secondogiallo sacrosanto. Per essere lì, mena troppo.ILLARRAMENDI 6 Entra a portare ordine.MODRIC 6,5 Il più propositivo dei centrocampisti, èlui a innescare l’occasione di Ronaldo.DI MARIA 5,5 Stavolta delude, forse è un po’ stanco.JESE’ 6,5 Appena ha la palla giusta, la mette. Ha unfuturo.BALE 5 Non scendiamo oltre per non sembrarepersecutori, ma ha bisogno di un piano. Così si fasoltanto sbertucciare per la maxi valutazione.

h 7IL MIGLIOREBENZEMA

Reagisce come dovrebbe fare ogni giubilato: una scaricadi adrenalina che quasi porta il pari. Traversa ciclonica.

C.RONALDO 6 Calcia su Valdes la chance capitale, ma siguadagnerebbe un rigore e porge a Jesé la palla del 2 1.ALL. ANCELOTTI 5 Con la formazione di partenzamanda un messaggio rinunciatario che la squadrapatisce. I cambi migliorano la situazione, ma il peccatooriginale lo trascina sul fondo.

GLI ARBITRI UNDIANO MALLENCO 4 Il rigorenegato a Ronaldo e, prima, l’espulsionerisparmiata a Ramos sono errori che pesano sulmatch. Diaz Perez 6­Cabanero Martinez 6

4LIGA

10o TURNO

SIERI

Malaga­Celta 0­5;

Barcellona­Real Madrid 2­1;

Elche­Granada 0­1;

Levante­Espanyol 3­0

VENERDÌRayo­

Valladolid 0­3

OGGISiviglia­

Osasuna;Villarreal­Valencia;

Real Sociedad­Almeria;Atletico­

Betis

DOMANIGetafe­

Athletic Bilbao

CLASSIFICABarcellona 28;

Atletico 24; RealMadrid 22;

Villarreal 17;Getafe, Athletic,

Levante 16;Espanyol 14;Valencia 13;

Elche 12;Granada 11;

Valladolid,Siviglia, RealSociedad 10;

Malaga, Rayo eCelta 9; Betis 8;

Osasuna 7;Almeria 3.

Magie e velen

Neymar­Sanchez golMa il Real protestaDominio blaugrana per un’ora con il brasiliano protagonistaL’arbitro nega un rigore su Ronaldo e la rete di Jesé arriva tardi

(4­3­3)Diego Lopez; Carvajal, Varane, Pepe, Marcelo;Khedira, Sergio Ramos (dall’11’ s.t. Illarramendi),Modric; Di Maria (dal 31’ s.t. Jesé), Bale (dal 16’s.t. Benzema), C.Ronaldo. PANCHINA Casillas,Coentrao, Arbeloa, Isco. ALLENATORE Ancelotti.

CAMBI DI SISTEMA nessuno.

BARICENTRO MEDIO 54,5 metri

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Sergio Ramos, Bale, Khedira e Marce­lo per gioco scorretto, C. Ronaldo per proteste.

MARCATORI Neymar (B) al 19’ p.t.; Sanchez (B) al 32’, Jesé (R) al 46’ s.t.

ARBITRO Undiano Mallenco. GUARDALINEE Diaz Perez­Cabanero Martinez.

NOTE spettatori 98.761. Angoli 4­3. In fuorigioco 2­1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

PASSAGGI TOTALI

BARCELLONA 524 REAL MADRID 419

TIRI FUORI

I IIIIBARCELLONA 1 REAL MADRID 4

MOMENTI CHIAVE

(4­3­3)Valdes; Dani Alves, Mascherano, Piqué,Adriano; Xavi, Busquets, Iniesta (dal 31’ s.t.Song); Messi, Fabregas (dal 25’ s.t. San­chez), Neymar (dal 39’ s.t. Pedro).

PANCHINA Pinto, Puyol, Montoya, Sergi Ro­berto. ALLENATORE Martino.

CAMBI DI SISTEMA nessuno.

BARICENTRO ALTO 55,7 metri

ESPULSI nessuno.

AMMONITI Busquets e Adriano per g.s.

POSSESSO PALLA

BARCELLONA 54,9% REAL MADRID 45,1%

TIRI IN PORTA

IIIIIII IIIIIIBARCELLONA 7 REAL MADRID 6

PRIMO TEMPO 1­0

GOL! 19’ Iniesta lancia Neymar sul filo delfuorigioco, il diagonale del brasiliano incoc­cia su Carvajal e finisce nell’angolo opposto.21’ Altro grande lancio di Iniesta, stavoltaper Messi, che arriva in area ma allargatroppo il diagonale.44’ Cross radente di Ronaldo per Khedira, ladeviazione in scivolata è ribattuta da Valdessul braccio di Adriano. Involontario.

SECONDO TEMPO

13’ Iniesta perde palla, Modric è lesto ad at­tivare Ronaldo, il cui sinistro viene deviatoda Valdes con riflessi da gatto.26’ Spallata di Mascherano su Ronaldo, erarigore. L’azione prosegue e Benzema timbrauna gran traversa da fuori area.GOL! 32’ Neymar innesca la fuga di San­chez, che rientra e beffa Diego Lopez con unfantastico pallonetto.GOL! 46’ Contropiede rapido di Ronaldo conassist per Jesé, il suo tiro dal limite passasotto Valdes.

BARCELLONA

2REAL MADRID

1

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’BARCELLONA

Il clasico della riparten­za dopo l’era delle guerrestellari Pep­Mou prende unastrada antica, un po’ come ilseguito alla trilogia di GeorgeLucas fu un prequel. Il Barcel­lona vince perché ha nuova­mente un brasiliano capacedi stringere da sinistra al cen­

tro segnando il gol che metteil match su un piano inclina­to: quello di una volta si chia­mava Ronaldinho, questo dioggi ha nome Neymar e il cla­sico è la sua prima partita ec­cellente in maglia blaugrana.Come succede ai fuoriclasse,ha dato il massimo nell’occa­sione massima. Il Barcellonavince con una chiarezza cheresiste al netto rigore negatoa Ronaldo sull’1­0 (pensa le

risate di Chiellini...), ancheperché prima Sergio Ramosavrebbe dovuto ricevere unsecondo giallo, e comunque— come sapete — il calcio de­gli episodi non ci ha mai ecci­tato. Il Barcellona vince per­ché tiranneggia per un’orabuona un Real Madrid trop­po rinunciatario, e quandoinfine Ancelotti preme il pul­sante dell’attacco gli dei chedovrebbero assecondarlo per

pareggiare lo guardano in­grugniti e si girano dall’altraparte: la paratona di Valdessu Ronaldo, il rigore già la­mentato, una terrificante tra­versa di Benzema. E’ la puni­zione del cielo per chi è venu­to a teatro con i jeans.

Troppa cautela Lo schiera­mento di partenza, con quelSergio Ramos sentinella ag­giunta a centrocampo, è una

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 19

ni, Clasico al Barça 4CON JUVE

E MILAN

SSfide

ChampionsReal Madrid e

Barcellona sonoavversari diJuventus e

Milan neirispettivi gironi

di ChampionsLeague.

Martedì scorsoil Milan ha

pareggiato 1­1 aSan Siro col

Barça, mentremercoledì la

Juve è statasconfitta 2­1 al

SantiagoBernabeu dal

Real. Tra diecigiorni le gare diritorno a campiinvertiti, valide

per la 4a

giornata dellafase a gironi.

Ecco ilprogramma:

Martedì5 novembre,

ore 20.45Juventus­

Real Madrid

Mercoledì6 novembre,

ore 20.45Barcellona­

Milan

Ancelotti alla Mou

Carlo, non è sempre Juve«Il rigore su Cristianol’ha visto tutto il mondo»Dagli aiutini in Champions alla beffa del Camp Nou: «Sul fallodi Chiellini non ero in linea, stavolta l’arbitro è stato decisivo»

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO MARIA RICCI@filippomricci

BARCELLONA

In pochi giorni per il Realcambiano tante cose. Dalla sod­disfazione per la vittoria sullaJuve in Champions alla delusio­ne per la sconfitta nel Clasico inLiga. Dalle sensazioni positive alsapore negativo. Dagli elogi allecritiche.

Aiutato e pregiudicato A fa­re da trait d’union alle due par­tite, gli arbitri. Un tedesco, Gra­fe, uno spagnolo, Undiano Mal­lenco. Il primo ha aiutato il Ma­drid espellendo ingiustamenteChiellini all’alba della ripresanella notte europea, il secondolo ha pregiudicato non fi­schiando un rigore di Masche­

rano su Ronaldo 7 minuti primache Sanchez segnasse il 2­0 delBarça. «Il rigore mi sembra mol­to chiaro – ha detto senza esita­zioni Ancelotti – Tutto il mondol’ha visto, però l’arbitro non l’hafischiato». Altra domanda, sultema: «L’episodio arriva in unmomento molto importante. Sefischia il rigore ci può stare l’am­monizione, la gara e il risultatosarebbero stati diversi. La manodi Adriano sul tiro di Khedira? Lil’arbitro ci ha azzeccato ed erauna decisione difficile. Non erarigore». Percentuali di responsa­bilità della sconfitta, tra Ancelot­ti e arbitro? «Non parlo di nume­ri e percentuali. Giudico solo unepisodio e la partita: da parte no­stra male nella prima parte e be­ne nella seconda. Stavamo con­trollando la gara, il Barça facevagrande fatica a difendersi».

Visto e non visto Da Barcello­na fanno notare all’allenatore delReal Madrid l’incongruenza, dalsuo no comment sull’episodioChiellini al lamento per quello diRonaldo: «E’ che il fallo di Chielli­ni non l’ho visto bene perché nonero in linea e quindi non lo potevogiudicare. Oggi ero perfettamen­te in linea e per quello sto parlan­do: ho visto tutto molto chiara­mente». Della stessa opinione deltecnico anche Sergio Ramos:

«L’arbitro è stato determinante.Ci sono cose contro le quali nonsi può lottare, e l’ho già detto al­tre volte in passato. I rigori sonostati chiarissimi», la stessa fraseusata da Marcelo. I difensorimettono nel sacco anche il manidi Adriano sconfessato da Ance­lotti e nell’aria rimbalzano echidi mourinhismo e delle sue teo­rie di congiura pro­Barça e anti­Madrid: la cosa ha il suo puntodi ironia in contrappasso.

Il precedente «Ogni voltache perdono usano sempre lascusa facile dell’arbitro. Non sipossono lamentare, men chemeno in questa stagione», ilcommento secco di Busquets.Effettivamente un mese fa a El­che il Real vinse grazie a un ri­gore regalato a Pepe e trasfor­mato da Ronaldo ben oltre iltempo di recupero: punti impor­tanti. E due considerazioni:questo Clasico è stato condizio­nato dalla mancata concessionedel rigore ma la cosa non na­sconde gli errori e le conseguen­ti critiche ad Ancelotti per le de­cisioni tattiche. Carletto allungaa 4 la sua striscia senza vittorieal Camp Nou, il Madrid dopodue successi di fila e 5 Clasicossenza sconfitte torna da Barcel­lona staccato in Liga e pieno dipreoccupazioni. Che non posso­no essere cancellate da una de­cisione arbitrale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

cautela eccessiva per esseresoltanto a ottobre. Mourinhomise Pepe davanti alla difesa— mossa contestatissima —nel ciclo primaverile deiquattro clasico in diciottogiorni, e dopo essere statosfasciato in autunno al CampNou. Ancelotti invece pensasubito di intasare gli spaziper creare un muro sui cuirimbalzi scatenare il trio divelocisti Cristiano­Bale­DiMaria. Ma a Martino è suffi­ciente dirottare subito Messia destra per rendere inutile ilcongresso di difensori, e lascarsa propensione del Realalla ripartenza manovrata —soltanto traccianti alla ricer­ca degli sprinter — liberaIniesta da compiti di copertu­ra.

L’arte di Iniesta Il cavalierepallido non se lo fa ripetere,estraendo dalla sua arte unaprestazione millesimata, eannunciata da due colpi di

tacco volanti per iquali stiamo ancoraululando alla luna: èdi don Andres l’assistprofondo che Neymartrasforma in gol, è an­cora suo il lancio che attivaMessi, stranamente impreci­so al momento di concludere,è pure suo l’arcobaleno di 60metri che Neymar, a inizio ri­presa, scarica su Diego Lo­pez. In base alle vecchie leg­gende nel punto d’impattodell’arcobaleno dovrebbeesserci un tesoro, poi andia­mo a controllare.

Bale mai visto Contrappo­sta alla scena muta di Bale, ilcui inserimento comincia aessere un problema, la parti­ta di Neymar allarga i cuori;però attenzione, un Messi co­sì assente e almeno in appa­renza scocciato non l’aveva­mo mai visto, nel Barcellonanon tutto fila come ce lo rac­contano. Ancelotti prova ad

approfittarne immettendoprima Illaramendi per Ra­mos e poi Benzema per Ba­

le, e la reattività del franceseè da applausi visto che tra unassist a Khedira e la traversain proprio è lui a caricarsi lasquadra sulle spalle. Anchequi, però, Martino dimostra iriflessi del grande tecnico: glibasta inserire un contropie­dista come Sanchez per ri­scuotere un magnifico (chepallonetto!) 2­0, che Jesé nelrecupero dimezza senza cer­to addolcire. Finisce così unclasico bellissimo nella mez­z’ora in cui l’hanno giocatoentrambe le squadre, masquilibrato nell’ora prece­dente. Il Real scivola a me­no sei, Ancelotti verrà con­dannato dai media spa­gnoli, ovviamente con lacondizionale. Ma devesbrigarsi, il tempo giàstringe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 Il gol di Alexis Sanchez: è il 2­0 Barça AFP

2 La coreografia del Camp Nou per Tito Vilanova,ex allenatore blaugrana, malato di cancro AFP

3 Il contatto da rigore tra Mascherano e Ronaldo:l’arbitro Undiano Mallenco non fischia FOX SPORTS

SNeymar

21 anni, al Barçada quest’anno

REUTERS

2

3

1

STRIKE YOUR BALANCEPLAY FAIR

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20 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

P R 7 G ORNI

À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NONOVITÀ 2013VITÀ 2013NOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013NONOVITÀ 2013VITNOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013À 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013NOVITÀ 2013

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 21

MONDO

4PREMIER9° TURNO

SLiverpool

secondoOggi

Chelsea­City

Crystal Palace­Arsenal 0­2;

Norwich­Cardiff 0­0;Aston Villa­

Everton 0­2;Manchester

United­StokeCity 3­2;

Liverpool­WestBromwich 4­1;Southampton­

Fulham 2­0.Oggi

Sunderland­Newcastle;

Swansea­WestHam;

Tottenham­Hull;Chelsea­

Manchester City

CLASSIFICAArsenal 22;

Liverpool 20;Everton,

Southamp. 18;Chelsea 17;

Manchester C.,Tottenham 16;

ManchesterUnited 14;Hull City,

Newcastle 11;Aston Villa,

Fulham, WestBromwich,

Swansea 10;Cardiff 9;

West Ham,Stoke City,

Norwichy 8;Crystal Pal. 3;Sunderland 1.

CRYSTAL PALACE 0

ARSENAL 2PRIMO TEMPO 0­0MARCATORI Arteta (A) su rigore al 2’, Giroud(A) al 42’ s.t.

CRYSTAL PALACE (4­4­2)Speroni 6; Ward 7, Gabbidon 5,5, Delaney 6,Moxey 6; Bannan 6 (dal 33’ s.t. Gayle sv), Dik­gacoi 5, Jedinak 6, Thomas 5 (dal 13’ s.t. Bola­sie 6); Guedioura (dal 26’ s.t. Kebe 6), Cha­makh 6.PANCHINA Price, Mariappa, Puncheon, O’Ke­efe.ALLENATORE Millen 6.

ARSENAL (4­2­3­1)Szczesny 7; Sagna 6,5, Mertesacker 7, Ko­scielny 6, Gibbs 6; Flamini sv (dall’8’ p.t. Gna­bry 6,5, dal 25’ s.t. Wilshere 6), Arteta 6;Ramsey, Cazorla (dal 27’ s.t. Monreal 6), Ozil5,5; Giroud 6,5.PANCHINA Fabianski, Vermaelen, Rosicky,Bendtner.ALLENATORE Wenger 7.ESPULSO Arteta al 20’ s.t.

ARBITRO Foy 5.NOTE spettatori 25.050 mila circa. Tiri in porta: 5

(1 traversa)­6. Tiri fuori: 6­5. Angoli 4­4. In fuori­

gioco: 2­1. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINILONDRA

L’odore di «fish and chips» nelpercorso stazione­stadio, l’entusiasmodel pubblico di casa nonostante i quat­tro gol incassati lunedì con il Fulham,una panchina avversaria provvisoria(Keith Millen) dopo l’addio di Hol­loway, un’aquila a bordo campo: l’Arse­nal riparte da qui, dal fortino del Cry­stal Palace, dopo la botta incassata inChampions con il Borussia. Un primotempo molle, una ripresa orgoglio esofferenza, dove l’espulsione di Arteta,al 20’, costringe i Gunners a usare lasciabola. Dopo il rigore realizzato daArteta (Gnabry abbattuto da Guediou­ra), copione stravolto e match riaperto.Un colpo di fortuna (traversa colpita daWard), una paratona di Szczesny, duerecuperi da urlo di Mertesacker, poi il2­0 liberatorio di Giroud. Wenger strin­ge i pugni: è fatta, si riparte.

Premier incerta In una Premier incer­ta più che mai, l’Arsenal comincia a cre­derci. Non sei leader, dopo 9 turni, senon hai qualche merito. Il calendarionon è stato malvagio finora, ma i cam­

pionati si vincono così: conquistando itre punti nelle gare alla tua portata efacendo il colpaccio in quelle più diffici­li. Gli avversari però non mollano: il Li­verpool rifila 4 gol al Wba, l’Evertonsbanca il campo dell’Aston Villa, il Sou­thampton liquida anche il Fulham. Ilsuccesso meno limpido è firmato Man­chester United. I Red Devils al 77’ stan­no perdendo all’Old Trafford con lo Sto­ke: i gol di Rooney e Hernandez in treminuti producono il ribaltone, ma lasquadra di Moyes continua a non con­vincere. L’Arsenal, dall’alto dei suoi 22punti, attende ora Chelsea­ManchesterCity e Tottenham­Hull.

Problemi Wenger non è soddisfatto:l’espulsione di Arteta lo priverà dellospagnolo per tre turni e i problemi fisicidi Flamini, uscito dopo 8’, aggravano lasituazione a centrocampo. La flessionedi Özil, male contro il Borussia e svaga­to ieri, può essere un problema passeg­gero: il tedesco paga l’inizio di stagionea tavoletta. «In queste gare devi fare ipunti. Peccato l’espulsione di Arteta: unerrore. Non può essere chiara occasio­ne da gol a quaranta metri dalla porta».

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4BUNDES

10° TURNO

SLeverkusen

in formaHoffenheim

a forza 4

VenerdìStoccarda­

Norimberga 1­1.Ieri

Leverkusen­Augsburg 2­1;

Bayern­Hertha3­2;

Hannover­Hoffenheim 1­4;Mainz­Eintracht

Braunschweig2­0;

Schalke 04­Borussia

Dortmund 1­3;Wolfsburg­

Werder 3­0.Oggi

Friburgo­Amburgo;BorussiaMoenc.­

EintrachtFrancoforte.

CLASSIFICABayern 26;

Borussia Do.,Leverkusen 25;

Hertha,Wolfsburg 15;

Schalke 04 14;Hannover,

BorussiaMoenc.,

Stoccarda,Hoffenheim,

Mainz 13;Werder 12;

Eintracht Fra.,Augsburg 10;

Amburgo 9;Norimberga 7;

Friburgo 5;Eintracht Bra. 4.

SCHALKE 04 1

BORUSSIA DO. 3PRIMO TEMPO 0­1MARCATORI Aubameyang (B) al 14’ p.t.;Sahin (B) al 6’, Meyer (S) al 17’ ,Blaszczykowski (B) al 29’ s.t.

SCHALKE 04 (4­2­3­1)

Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kola­sinac (dal 31’ s.t. Jones); Neustädter, Aogo;Draxler, K. Boateng (dal 37’ s.t. Clemens), C.Fuchs (dal 16’ s.t. Meyer); Szalai.PANCHINA Fahrmann, Santana, Hoogland,GoretzkaALLENATORE Keller.AMMONITI Aogo, Szalai

BORUSSIA DORTMUND (4­2­3­1)

Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Hum­mels, Schmelzer (dal 1’ s.t. Durm); S. Ben­der, Sahin; Aubameyang (dal 26’ s.t.Blaszczykowski), Mkhitaryan, Reus (dal 44’s.t. Hofmann); Lewandowski.PANCHINA Langerak, Schieber, Kirch, Pa­pastathopoulosALLENATORE Klopp.AMMONITI Schmelzer

ARBITRO Kircher

NOTE Spettatori 61.973, stadio esaurito.

PIERFRANCESCO ARCHETTI

Dopo la Champions il Borussianon aveva mai vinto, ma i gialloneriportano l’entusiasmo per il successo nelnuovo Highbury anche nella vicina Gel­senkirchen (o meglio Herne Ovest, co­me dicono a Dortmund per non pro­nunciare la città dei rivali). Le duesconfitte della scorsa stagione sonocancellate, i gialloneri restano in scia alBayern e il 3­1 è più che meritato per labellezza, la velocità e la precisione delleazioni. Lo Schalke può raddrizzare duevolte il 143° derby della Ruhr: Boatengsi fa parare da Weidenfeller il rigore(fasullo) del possibile 1­1; Max Meyer,18 anni e un mese, infila il 2­1 dopoun’ora, ma i blu non riescono poi a pa­reggiare. Il Borussia, a parte queste duesviste, domina tranquillo. Mkhitaryannon segna ma manda in rete i compagnicon contropiede sublimi: sul terzo cen­tro (di Blaszczykowski) l’armeno correda un’area all’altra palla al piede, primadell’assist. Aubameyang apre toccandoun invito di Reus, Sahin piazza il rad­doppio con un sinistro vicino al palo.

Violenze Gli 11 feriti e i 180 arresti diun anno fa avevano fatto scattare l’al­

larme. Ieri cinque fermi più un poliziot­to picchiato mentre era a colloquio nel­la curva dello Schalke; i tifosi del Bo­russia hanno fatto ritardare l’inizio di 5minuti causa fumogeni in campo e de­vastazioni sulle tribune. Commento diKlopp: «Mi vergogno».

Bayern: Robben e Kroos k.o. Come èormai tradizione (o forse è una strate­gia di marketing per tenere alta l’atten­zione), il Bayern non si degna di pren­dere il vantaggio nel primo tempo,quando gioca in casa: per la quinta vol­ta consecutiva va avanti nella ripresa.Stavolta l’Hertha passa già al 4’ con Ra­mos (testa), piglia una traversa con BenHatira, poi si infortunano contempora­neamente Kroos (adduttori) e Robben(idem). Entrano Mandzukic e Götze, ilcroato segna dopo 3 minuti e 10 secon­di e fa il bis nella ripresa. L’altro sostitu­to infila il tris, sempre di testa. Ben Ha­tira infila il 3­2 (prima volta che i rossiincassano tanto in campionato); un ri­gore, che sembra simulazione ma forsenon lo è, fa arrabbiare i berlinesi alloscadere. Ma il Bayern, con il 35° risulta­to utile di fila, resta davanti e a una garadal record dell’Amburgo.

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FRANCIA 11ª GIORNATA: RAVANELLI A RISCHIO

Marsiglia, crisi nera:quinta sconfitta di filaRanieri rincorre Ibra

4TERZOPOSTO

SClaudioRanieri

AllenatoreMonaco

Claudio Ranieri,62 anni,seconda

stagione alMonaco con cui

è salito in L1

RUSSIA

Lo Zenit in testaUndicesima vittoria

Continua a volare lo ZenitSan Pietroburgo di Luciano Spalletti, che in casa dell’Ural si impone per2 1 e centra la vittoria numero 11 in14 giornate. Nella ripresa Shirokovcon una doppietta capolvolge il risultato dopo il vantaggio dei padroni di casa. La squadra del tecnicotoscano consolida il primato e siporta provvisoriamente a +8 su Lokomotiv e Spartak Mosca al secondo posto.

POLONIA

Nawalka c.t.al posto di Fornalik

Adam Nawalka è il nuovo c.t.della Polonia. Il 56enne allenatorearriva in sostituzione di WaldemarFornalik, esonerato dopo la sconfitta per 2 0 contro l’Inghilterra nellequalificazioni Mondiali. Nawalka, attualmente guida tecnica dei GornikZabrze, da giocatore ha collezionato 30 presenze con la maglia dellanazionale polacca.

Taccuino

ALESSANDRO GRANDESSOPARIGI

Il Marsiglia continua asprofondare. Contro il Reimsarriva la quinta sconfitta con­secutiva (2­3), 4 giorni dopoquella subita sempre in casadal Napoli (1­2). E adesso a ri­schiare il posto è l’allenatoreBaup che sembra aver perso ilcontrollo della situazione. Ilsuo Marsiglia va sotto di duegol in 5’ nel primo tempo. Nellaripresa Thauvin imposta la ri­monta (11’) che Gignac com­pleta al 41’. Sembra fatta, ma ilguaio lo fa di nuovo la difesache al 91’ dimentica in mezzoall’area Oniange che di testa si­gla il tris. A St. Etienne, invece,niente turnover per il Psg.

Blanc punta tutto sempre suIbrahimovic a segno 9 volte nelmese in corso. Una lezione pu­re per Falcao, finora in gol 7volte, ma a secco da tre turni. IlMonaco di Ranieri ha bisognodei suoi gol per superare il testLione. Un altro italiano, Rava­nelli, rischia l’esonero a Ajac­cio dopo aver perso 2­1 a Guin­gamp: fino all’86’ vinceva 1­0.

11a GIORNATA Nantes­Lilla 0­1; Marsi­glia­Reims 2­3; Bastia­Nizza 1­0; Guin­gamp­Ajaccio 2­1; Lorient­Sochaux2­1; Tolosa­Rennes 0­5; Valenciennes­Evian 0­1. Oggi: Bordeaux­Montpellier;Monaco­Lione; St Etienne­Psg.CLASSIFICA Psg 24; Lilla 23; Monaco22; Nantes 19; Marsiglia, Nizza, Guin­gamp 17; St Etienne, Rennes 16; Reims,Tolosa, Bastia 15; Lione, Montpellier,Evian 12; Bordeaux 11; Lorient 10; Ajac­cio 7; Sochaux 6; Valenciennes 5.

FINALE ANDATA EVERGRANDE RAGGIUNTO SUL 2­2

Champions asiaticaPari in trasferta a SeulLippi ora è il favorito

4NUMERO

UNO

SMarcello

Lippiallenatore

GuangzhouE’ alla seconda

stagione sullapanchina del

club cinese, hagià vinto due

titoli nazionali

C’è il bicchiere mezzopieno: un pareggio per 2­2 intrasferta è un ottimo viaticoper la gara di ritorno in casa. Epoi c’è quello mezzo vuoto, ilgol del pari del Seul è arrivatoad appena sette minuti dal ter­mine, quando il GuangzhouEvergrande già accarezzaval’idea di partire con un signifi­cativo vantaggio nel secondoatto della finale di Championsasiatica, il prossimo 9 novem­bre. Marcello Lippi è ottimistaper natura e lo conferma anco­ra una volta a fine partita:«Due gol in trasferta rappre­sentano un fattore importanteper noi – dice l’allenatore deicampioni di Cina –. ma ci sonoancora 90 minuti da giocare.Di buono c’è che abbiamo cau­sato tanti problemi alla difesa

avversaria». Eppure gli ospitivanno sotto al 12’, quando i pa­droni di casa battono rapida­mente un calcio di punizioneed Escudero trafigge ZengCheng. Al 30’ Elkeson sfruttaun corner di Huang Bowen e ditesta pareggia. Gli uomini diLippi vanno sul 2­1 con GaoLin al 14’ della ripresa. Poi ilGuangzhou si mangia un paiodi contropiedi e al 38’ il monte­negrino Damjanovic fa 2­2 conun destro angolatissimo. Tra­scinato da un pubblico caldissi­mo, il Seul sfiora addirittura lavittoria nel finale. Sarebbe sta­to troppo. Ora per diventare ilprimo allenatore a vincere dueChampions in continenti di­versi, a Lippi basterà un pa­reggio per 0­0 o 1­1.

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Arteta e Giroud,l’Arsenal riparteBatticuore UnitedLa capolista dimentica l’Europa con il CrystalPalace. Rooney e Hernandez rimontano lo Stoke

E’ Borussia showTre gol nel derbyMa il Bayern tieneIl Dortmund passa in casa dello Schalke, Boateng sifa parare un rigore. Guardiola ringrazia Mandzukic

Olivier Giroud, 27 anni, attaccante dell’Arsenal AFP Grosskreutz salta su Aubameyang e Reus AP

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22 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

Page 23: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 23

F orse le condizioni dellamontagna erano davvero

senza precedenti, ma quel cheha fatto lo svizzero Ueli Steck15 giorni fa sulla Sud dell’An­napurna è una impresa nel fu­turo dell’alpinismo himala­yano. È salito e ridisceso in

meno di 30 ore su una verticalissima via maiconclusa prima. E c’è già chi ha seguito le suetracce.

Con tempi più «umani» della «swiss machi­ne», come è soprannominato Ueli. Ma conuna altrettanto valida dimostrazione di quel­

lo che è l’evolversi dall’himalaismo di punta.I due francesi Yannick Graziani e StephaneBenoist hanno infatti salito la Sud dell’Anna­purna in stile alpino, probabilmente per lastessa via di Steck, già da loro tentata invanotre anni fa. In cordata, hanno impiegato 7giorni a raggiungere la vetta. Per avere noti­zie più precise bisogna attendere il ritornodei due al campo base, ma la loro è in ognicaso una grande scalata. Ancora più signifi­cativa per i fortissimi francesi, perché la viaera stata tentata per la prima volta nel 1992dai loro connazionali Jean­Christophe Lafail­le e Pierre Beghin. Quest’ultimo morì nel ten­

tativo mentre Lafaille, ferito, riuscì a tornareal campo base quando già da giorni era datoper morto.

E intanto il club alpino tedesco cosa fa? Of­fre ai soci una «gita sociale» all’Everest. Sullapista della via normale. Assurdo. Come fu larimozione, nel mondo dell’alpinismo tede­sco, di Paul Preuss, colpevole d’essere ebreo.All’IMS di Bressanone per questo motivo allapresentazione del film su quel grandissimodell’arrampicata ne ho parlato soltanto in ita­liano. Se non avessi conosciuto questa lingua,non avrei potuto leggere niente di lui.

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l’Avventurosodi REINHOLD MESSNER

L’IMPRESA DELLO SVIZZERO STECKCAMBIA L’ALPINISMO HIMALAYANO

laVignettaDI VALERIO MARINI

POSTI IN PIEDI LOW COST ALLO STADIOPERCHÉ ALMENO NON CI PENSIAMO?

P osti in piedi. Nostalgia di un calcio che nonc’è più. Solo a pensarlo si rischia per passa­

re non tanto per ingenui, quanto proprio perridicoli. Con la situazione attuale degli stadiitaliani ci mancherebbe solo questo. Non c’è giàabbastanza casino nelle curve? Non è già cosìdifficile mantenere il controllo nonostante lanorma dei biglietti nominativi? Cerchiamo diessere realisti, suvvia...

Eppure, leggendo la lettera che la signora Pa­ola ha mandato l’altro giorno sulla sua domeni­ca allo stadio e poi la bella pagina di approfon­dimento sulla Gazzetta di giovedì, la pazza ideasi fa strada. Pura utopia? Anche no. In fondo,abbiamo appurato che le curve, nonostante tut­ti gli accorgimenti legislativi restrittivi degli ul­timi anni, restano terra di nessuno. O che i postiseduti e numerati spesso non sono di chi ne hadiritto, ma di chi li occupa abusivamente. In piùsappiamo tutti benissimo che in curva a vederele partite seduti ci si sta pochino. E allora per­ché non provare a fare di necessità virtù?

In Germania, si sa, i posti in piedi ci sono ec­come. Lo stadio del Borussia Dortmund ne haaddirittura 27.023 (tutti coperti) su 80.645.Anche l’Allianz Arena del Bayern ne ha 13.500su quasi 70.000. Per le partite di campionatosoltanto, perché l’Uefa li vieta. Quando furonofatti i lavori di costruzione di nuovi impianti e

di ristrutturazione dei vecchi in vista del Mon­diale 2006, si era deciso di farne a meno. Ma lamobilitazione delle tifoserie, pacifica, non ri­cattatoria come si usa dalle nostre parti, con­vinse club e federazione a fare marcia indietro.Naturalmente i prezzi sono popolari, spessosotto i 10 euro. Biglietti sempre tutti esauriti.

Persino in Inghilterra dove l’abolizione dellestanding area fu una delle prime e principalimisure adottate in conseguenza del Taylor Actche dichiarò guerra (vinta) agli hooligans, orac’è chi ci sta ripensando. La scorsa settimanal’Independent ha rivelato che il ManchesterUnited sta lavorando sotto traccia nei confrontidi governo, Parlamento e altri club di Premierper ritornare al passato. Certo, avanzare diquesti tempi una proposta del genere in Italiapuò sembrare poco più di una provocazione.Ma, almeno, riflettiamoci. Ad esempio: nel pro­getto di segmentazione della curva cui sta me­ritoriamente pensando Galliani per il Milan,accanto magari a un’area riservata alle fami­glie, a un’altra, perché no?, alle scuole e aglistudenti, perché non riservare anche uno spa­zio ai posti in piedi? In fondo, non è detto che ilcoraggio non paghi. La dimostrazione l’abbia­mo avuta domenica scorsa a Firenze: stadio inbuona parte senza barriere, visita degli ultra ri­vali della Juventus e giornata molto più tran­quilla che in tanti altri stadi considerati meno arischio.

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laProposta

di GIANFRANCO TEOTINO

TUTTI GLI OCCHI SULLA SUPER ROMAMAZZARRI, MISSIONE COMPIUTA

N on era scontato che l’Inter battesse l’emer­gente Verona, ma la missione è stata com­

piuta. Vittoria, sorpasso sull’Hellas e quarto po­sto in solitaria, almeno per una notte, nell’attesache giochi la Fiorentina. Rolando tra i marcato­ri: non potendosi permettere Ronaldo, l’Inter siaccontenta del suo anagramma. Questo per direche Walter Mazzarri non allena né Bale né Ney­mar, ma ricava il meglio da una rosa che di pri­missimo piano non è.

Chi fermerà la Roma? Otto vittorie in ottopartite, un gol subito. Numeri impressionanti.Oggi ci prova l’Udinese a stoppare la capolista.Le statistiche certificano che Antonio Di Natalein carriera ha rifilato 14 reti alla Roma, 13 inSerie A e una in Coppa Italia: nessun’altra squa­dra è stata più bucherellata dall’«eterno» Totò. Ibollettini di giornata confermano che al Friulinon ci saranno né Totti (si sapeva) né Gervinho(si coltivava una minima speranza). Senza il ca­pitano e l’ivoriano per buona parte dei 90 minu­

ti la Roma ha sconfitto il Napoli, però questa vol­ta il «sergente» Garcia deve rinunciare dall’ini­zio ai due grandi propulsori. Al loro posto Bor­riello e Ljajic. Francesco Guidolin, stratega diprimo livello, ha di sicuro studiato il modo peraprire una crepa nel nocciolo duro della Roma,la formidabile mediana Pjanic­De Rossi­Stroot­man e il duo Benatia­Castan al centro della dife­sa. Questi cinque giocatori formano l’anello for­te della squadra, semicerchio immaginario incui è difficile entrare e da cui è dura uscire.

All’ora di pranzo sapremo se il Napoli ce la faa essere «multitasking», a districarsi tra campio­nato e Champions. Il doppio impegno rappre­senta la vera diversità rispetto alla Roma. Garcialavora tutti i santi giorni a Trigoria, Rafa Benitezdeve fronteggiare più trasferte e più stress. Au­relio De Laurentiis ha compreso le difficoltà e haannunciato tre acquisti per gennaio. In attesadei rinforzi il Napoli è obbligato a battere il Tori­no per restare in scia. Attenzione a GiampieroVentura: tre anni fa, da allenatore del Bari,strappò al San Paolo un pirotecnico 2­2 e nellastagione scorsa, da tecnico granata, costrinse gliazzurri all’1­1. Ventura l’inceppa­Napoli. Più ingenerale il Napoli in casa non batte il Toro dal­l’aprile ‘96. Sono passati 17 anni e nella smorfianapoletana il 17 rappresenta «’a desgrazia». Di­sgrazia per chi? Per il Torino o per il Napoli?

La Juve, battuta a Firenze e Madrid, affrontail Genoa di Gian Piero Gasperini, formatosi co­me allenatore nel settore giovanile bianconero.Se non arriveranno i tre punti, sarà lecito dubi­tare dei campioni d’Italia: si dice che l’amore egli allenatori durino in media tre anni, e AntonioConte è alla terza stagione... In Parma­Milan lu­ci puntate su Mario Balotelli. SuperMario conti­nua a fare notizia fuori dal campo. Vende la Fer­rari, prende casa a Milano, si taglia la cresta. Loaffideranno a un tutor? Macché, strilla Raiola.E’ ora che «Balo» parli sul campo, altrimenti ciannoiamo.

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l’Analisi

di SEBASTIANO VERNAZZA

Rudi Garcia, 49 anni. Allenatore della Roma ANSA

IL CINGUETTIO DEL GIORNOTwitTwit

FLAVIA PENNETTAAzzurra di tennis

Già in campo!!detto tra di

noi ...ho sonnissimo!!!

Buona giornata a tutti e

buon fine settimana  

 @flavia pennetta

MAX BIAGGICampione di moto, ritirato

Oggi a Roma insignito dellanomina di Cavaliere dellaRoma#fiero From todayi’m”Cavaliere of@OfficialASRoma”Thanks@maxbiaggi

CLEMENTE RUSSOCampione di boxe

Il mio oro è dedicato a voidue...#Almaty 2013#iocimettolafaccia Io ci homesso la faccia ed ora ilsogno è realtà.@ClementeRusso

MICHAEL PHELPSCampione di nuoto

Congratulazioni a @

foreacoz. Giocare 120

buche del golf raccogliendo

$ $ $ for Cancer Treatment

Center a Wichita Kansas è

impressionante!@MichaelPhelps

Non solo calcio

A CURA DI FAUSTO NARDUCCIFax: 0262827917.Email: [email protected]

N asce prima l’atleta o il per­sonaggio? Nel caso di Cle­

mente Russo, prima dell’apote­osi del secondo titolo mondialeconquistato ieri ad Almaty, nonavevamo molti dubbi: il suopersonaggio è così devastante,istrionico e di impatto popolareche aveva finito per nasconderel’atleta, quasi per fagocitarlo. Eil resto dell’ombra l’aveva pro­iettata su di lui l’amico di pugnie statura Roberto Cammarelle,che in qualche modo gli avevarubato la scena alle Olimpiadi,dove Clemente si era fermatodue volte a un passo dall’oro. Alungo imbattuto nelle World Se­ries, dove sarà anche quest’an­no la stella assoluta dei Thun­der Dolce & Gabbana, nelle ulti­me stagioni Clemente avevacontinuato a crescere in tutto eper tutto: come marito e padredi famiglia (recente la nascita didue gemelle premature) accan­to all’ex judoka e sorella d’arteLaura Maddaloni; come «ac­chiappaascolti» in tv su piùfronti e come attore vero, inter­prete quasi di se stesso nel riu­scito film «Tatanka» tratto libe­ramente da un’opera dell’amicoe cantore Roberto Saviano.

Ma parlare di Russo equivaledavvero ad aprire un libro sul­l’Italia di oggi, perché non biso­gna dimenticare che Clemente,ragazzo dalla parlantina scioltae dai solidi valori morali, è an­che il simbolo di una terra chesembra lo specchio di tutti i no­stri mali. Marcianise non vuolesvincolarsi solo dalla camorra,di cui è da sempre sinonimo, maè scesa in piazza con i suoi pugi­li anche per protestare contro loscempio che ha portato in que­sti giorni al centro delle crona­che la Terra dei Fuochi. Cle­mente Russo ha piantato lì il suoring e ha costruito una favolache non è solo riscatto sociale

ma soprattutto storia sportiva:quella che il trentunenne pugiledelle Fiamme Azzurre ha realiz­zato in Kazakistan è un’impresache va oltre l’oro conquistatocontro il russo Tishcenko, domi­nato dalla prima all’ultima ri­presa datagli inspiegabilmentepersa. Quanti avrebbero scom­messo un rublo bucato su un pe­so massimo che (Chicago 2007a parte) non solo non aveva maiavuto grande feeling con i Mon­diali ma soprattutto veniva daben sette mesi di stop fra infor­tuni e problemi familiari? Il pu­gile che troppo spesso negli ulti­mi tempi aveva nascosto le suedoti pugilistiche dietro una bo­xe scorbutica e sparagnina pro­prio quando sembrava fuori for­ma ha invece estratto dal cilin­dro del suo talento una spaval­deria e soprattutto unacondizione atletica che non gliavevamo mai visto. Un ruolinodi marcia immacolato (5 vitto­rie per 3­0) lo ha spinto verso iltrionfo che finalmente ha per­messo all’atleta di battere il per­sonaggio.

Se un rammarico resta alla fi­ne di questi Mondiali illuminatidal suo oro, riguarda l’ennesi­ma beffa riservata a Cammarel­le e la scarsa considerazionemediatica. Scuole storiche co­me gli Usa, l’Inghilterra, laFrancia e la Germania, complicile tentazioni professionistiche,hanno lasciato campo libero aipugili dell’Est (Kazakistan sututti) che non brillano certo perspettacolarità. Merito dell’Ita­lia, grazie anche alla preceden­te semina azzurra del vicepresi­dente Aiba Franco Falcinelli,aver salvato la faccia dell’Occi­dente. Anzi, proprio quella diRusso, unico pugile iridato del­l’ovest, è la faccia più bella damettere in copertina.

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Russo, un simboloE’ lui la facciabella dell’ItaliaIl personaggio, l’atleta, l’uomo, la suaterra: ha illuminato il nostro Mondiale

Clemente Russo, 31 anni, oro iridato contro il russo Tishchenko AP

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24 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

3domande a...

GIUSEPPEPILLON

ALLENATORE

1 Il Lanciano non si ferma più: cosa ne pen­sa della squadra di Marco Baroni?«E’ una vera e propria sorpresa, sta stupendotutti per la continuità e per la qualità del calcioche propone. Vedo che segna molti gol su palleinattive, vuol dire che lavorano tanto e le cal­ciano molto bene con Mammarella. Nulla vienedal caso, credo che durerà a lungo».

2 A parte la capolista, nel campionato del­le sorprese quale altra l’ha colpita?«Mi piace molto il Trapani, che forse non haottenuto quello che meritava in fatto di punti.E’ molto ben organizzato, ha la giusta mentali­tà e ha anche ottimi giocatori, come Mancosuche non conoscevo ed è forte».

3 E’ stata una giornata con tanti gol di otti­ma fattura: a lei quale è piaciuto di più?«Quello di De Giorgio del Crotone, il terzo con­tro la Ternana, credo che sia stato il più bello ditutti. Poi è stato bellissimo il secondo di Eba­gua, ma mi sorprende fino a un certo puntoperché lui questi colpi li ha nelle corde».

SERIE B 11a GIORNATA

La Lega di Serie B, con la suasezione B Futura, ha vinto unpremio a Parigi quale migliorprogetto europeo dedicato alpubblico e agli stadi. Ilpresidente Andrea Abodi,che ha ritirato il premio sottola torre Eiffel, potrebbeanche pensare di esportare -lui, un vulcano di idee - ilprogetto B Gol, legato alleprodezze che si sono viste inquesta giornata. Sono state24 reti nelle prime 9 partite(una sola finita in bianco),magari non tantissime, disicuro in linea con ilcampionato scorso (per orasono 20 in meno, con trepartite ancora mancanti: c’èanche Carpi-Padova), maalcune da incorniciare.A partire da quella di

Politano del Pescara venerdìsera, fino a quelle di ieri: letre del Crotone, per esempio,sono state una più belladell’altra. Ci mettiamo poi lasventola di Morrone delLatina, il diagonale diMchedlidze dell’Empoli, ilbolide di Ebagua per il 2-1dello Spezia, e poi l’azioneda manuale del calciofirmata dal Modena. Perledegne della torre Eiffel.Non per motivi stilistici,

ma per il significato storico,sono invece da ricordarequelle di Thiam e di Tavano.Una doppia T che sembrauna mezza A. L’attaccantedel Lanciano ha certificato lequalità della capolista che,malgrado il patetico frenotirato da Baroni («Siamo a 25punti dalla salvezza»), inquesto contesto può davveroalzare il tiro: se il Cesenadomani non vince, è fugavera, altroché salvezza.Invece Tavano in un solocolpo è entrato nella storiacon il gol numero 100 in B enell’Empoli: un grandeattaccante, uno di quelli chechi inizia a giocare dovrebbestudiare nei dettagli.P.s. Abbiamo citato Carpi-

Padova, la partita sospesaper blackout ad agosto.Mercoledì la Procura Figc hamandato il perito per fare ilsopralluogo. Coraggio. Diquesto passo si giocheràprima la gara di ritorno.

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dHANNODETTO

SBaroni

(allenatoredel Lanciano)

Thiam misentirà in

settimana: èbravissimo ed

esuberante, maa volte deve

essere menoegoista

SThiam

(attaccantedel Lanciano)

Su Facebook eper strada tanti

tifosi michiedevano difesteggiare un

mio gol sotto lacurva. Li hoaccontentati

SMutti

(allenatoredel Padova)

Il pareggiosarebbe stato

più giusto. Ci èmancata la

cattiveria inzona tiro e poi

nell’azionedel gol

LANCIANO 1

PADOVA 0PRIMO TEMPO 0­0MARCATORE Thiam al 24’ s.t.

LANCIANO (4­3­3)Sepe 6; De Col 6,5, Troest 6, Amenta 6,5,Mammarella 7; Paghera 6 (dal 40’ s.t. Vastolas.v.), Minotti 6,5 (dal 30’ s.t. Di Cecco 6), Ca­sarini 7; Thiam 6,5, Falcinelli 6, Turchi 5,5 (dal14’ s.t. Piccolo 5,5). PANCHINA Casadei, Aqui­lanti, Germano, Calvano, Gatto, Plasmati. AL­LENATORE Baroni 6,5.

PADOVA (4­4­2)Colombi 5,5; Santacroce 5, Legati 6, Bene­detti 6, Laczko 5,5; Jelenic 5,5, Cuffa 6,5, Iori7 (dal 30’ s.t. Diakite s.v.), Modesto 6 (dal 30’s.t. Ciano 6); Melchiorri 6, Vantaggiato 6 (dal21’ s.t. Ampuero 5,5). PANCHINA Mazzoni, Ca­rini, Ceccarelli, Celjak, Musacci, Pasquato.ALLENATORE Mutti 5,5.

ARBITRO Borriello di Mantova 5,5.

GUARDALINEE Fiorito 6 – Calò 5.ESPULSI nessuno.AMMONITI Laczko (P) per gioco scorretto;Vastola (L) per comportamento non regola­mentare.NOTE paganti 1.565, incasso di 19.776,50 eu­ro; abbonati 1.794, quota di 9.702 euro. Tiri inporta 4 (con un palo)­4. Tiri fuori 6­4. In fuori­gioco 2­2. Angoli 5­2. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’. Il senegalese Babe Thiam, 21 anni, esulta: è la sua seconda rete stagionale ROSELLI

Thiam, testata d’oroLanciano in paradisoLa capolista vola, Baroni frena: «Salvezza più vicina»Il Padova cade ancora in trasferta: 5 k.o. in 5 partite

DAL NOSTRO INVIATO

GIUSEPPE CALVILANCIANO (Chieti)

Adesso gli manca l’altrametà del cielo. Il suo Lancia­no non sbaglia colpo: vinceanche contro il Padova, restaimbattuto dopo 11 turni dicampionato e mantiene ilvantaggio di 2 punti sull’Em­poli. Ma l’architetto MarcoBaroni non si sofferma anco­ra sulla bellezza della casadei sogni che ha innalzato asorpresa. «Abbiamo conqui­stato 25 punti: ora ne man­cano altri 25 per raggiunge­re la salvezza», dice l’allena­tore della capolista. Con ungol di Thiam il Lanciano su­pera la resistenza del Pado­va, sempre sconfitto in tra­sferta (5 k.o.) eppure ierimolto insidioso nel primotempo.

Tanto spreco Sul confrontoad alto fosforo tra Casarini eIori poggia la speranza di as­sistere a una sfida vibrante espettacolare. Mutti affida altandem Cuffa­Iori la missio­ne di arginare Minotti e, ap­punto, Casarini quando av­

viano le ripartenze. Il Pado­va non rinuncia a costruiregioco, supportando Vantag­giato con le incursioni diMelchiorri e le avanzate diJelenic. A fare la partita è so­prattutto il Lanciano, che giàal 3’ reclama un rigore perun contatto tra Legati e Fal­cinelli. Casarini, davveroispirato, non solo detta itempi della manovra ma sirende anche pericoloso conconclusioni da fuori area.Thiam è la solita mina va­gante, capace di accelerazio­ni irresistibili e di sprechi inarea avversaria: su cross diDe Col, la sua voleè è altissi­ma.

Mai passiva La squadra diMutti mai è passiva. Iori diri­ge l’orchestra con eleganza,Melchiorri duetta bene conVantaggiato, che al 28’ se­gna pure ma in posizione difuorigioco e a 36’ fa tremareancora Sepe. Il Padova pren­de coraggio: Jelenic ci provaperò è morbido al tiro, diesterno. In chiusura di tem­po, il Lanciano sfiora il ber­saglio, con Amenta che, ditesta, colpisce il palo (su pu­

nizione calciata da Mamma­rella) e con Thiam che alza iltap­in.

Thiam in volo Nella ripresaCuffa e compagni tentano diresistere alle iniziative deigiocatori abruzzesi. La svol­ta arriva – strana coinciden­za – proprio quando, al mi­nuto 21, Mutti decide di rin­forzare il centrocampo, but­tando nella mischia ilperuviano Ampuero al postodi Vantaggiato. Passano treminuti e il Lanciano sbloccail risultato. Propone l’enne­sima lezione su come si pos­sano sfruttare le palle inatti­ve: punizione di Mammarel­la e incornata di Amenta daun lato, svetta Thiam sul­l’altro palo, anticipandoSantacroce. Subito rivedu­to in chiave offensiva congli inserimenti di Diaki­tè e Ciano, il Padovatenta un disperato re­cupero. Ma è ancorala capolista ad anda­re vicino al gol, conPiccolo e Thiam, cheindugia troppo incontropiede.

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Una giornataarricchitada tante perle

DI NICOLA BINDA

@NickBinda

l’analisi

PROSSIMO TURNOVenerdì 1 novembreVARESE­JUVE STABIA ore 12.30CESENA­TERNANA ore 15CROTONE­NOVARA ore 15LATINA­REGGINA ore 15PADOVA­SPEZIA ore 15PESCARA­BRESCIA ore 15TRAPANI­CARPI ore 15MODENA­LANCIANO ore 18EMPOLI­BARI ore 20.30Sabato 2 novembreSIENA­CITTADELLA ore 15Domenica 3 novembreAVELLINO­PALERMO ore 12.30

MARCATORI

8 RETI Antenucci (2, Ternana).7 RETI Babacar (1, Modena);Hernandez (4, Palermo); Mancosu(1, Trapani); Pavoletti (Varese).6 RETI Tavano (1, Empoli).5 RETI Caracciolo (Brescia);Torromino (3, Crotone); Maniero (1,Pescara); Giannetti (Siena); Ebagua(2, Spezia).4 RETI Succi (1, Cesena); Pettinari(Crotone); Maccarone (Empoli);Gerardi (Reggina); D'Agostino,Paolucci e Pulzetti (Siena).3 RETI Galabinov (1, Avellino);Matute (Crotone); Tonelli (Empoli);Amenta (Lanciano); Jonathas eMorrone (Latina); Mazzarani (1,Modena); Pasquato (Padova);Lafferty (Palermo); Rosina (Siena);Djuric (Trapani).2 RETI Castaldo (1) e D'Angelo(Avellino); Ceppitelli e Galano(Bari); Coletti e Di Cesare (Brescia);Memushaj (1, Carpi); Defrel(Cesena); Donnarumma (Cittadella);Ishak (Crotone); Pucciarelli(Empoli); Sowe (Juve Stabia);Falcinelli, Minotti e Thiam(Lanciano); Signori (Modena);Gonzalez (Novara); Melchiorri(Padova); Belotti e Di Gennaro(Palermo); Cutolo, Politano,Ragusa e Viviani (Pescara); Nole'(Ternana); Zecchin (Varese).

RISULTATI

BARI­TRAPANI 1­1

BRESCIA­SIENA 2­2

CARPI­LATINA 1­1

CITTADELLA­AVELLINO Mar, ore 20.30

JUVE STABIA­EMPOLI 0­2

LANCIANO­PADOVA 1­0

NOVARA­CESENA domani, ore 20.30

PALERMO­VARESE 0­0

REGGINA­PESCARA 2­3

SPEZIA­MODENA 2­1

TERNANA­CROTONE 2­3

CLASSIFICA

SQUADRE PUNTIPARTITE RETI

Diff.RetiIN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALI

V N P V N P G V N P F S F S F S

LANCIANO 25 3 2 0 4 2 0 11 7 4 0 5 2 9 3 14 5 9

EMPOLI 23 4 2 0 3 0 2 11 7 2 2 11 4 7 4 18 8 10

CESENA 20 3 2 1 3 0 1 10 6 2 2 9 5 6 3 15 8 7

CROTONE 19 3 0 2 3 1 2 11 6 1 4 8 5 11 12 19 17 2

AVELLINO 18 5 1 0 0 2 2 10 5 3 2 10 3 2 6 12 9 3

PALERMO 18 3 1 1 2 2 2 11 5 3 3 7 3 9 7 16 10 6

SPEZIA 17 2 3 1 2 2 1 11 4 5 2 5 5 6 5 11 10 1

VARESE 16 3 2 0 1 2 3 11 4 4 3 7 4 6 7 13 11 2

MODENA 15 4 1 0 0 2 4 11 4 3 4 12 3 4 9 16 12 4

CITTADELLA 13 2 2 1 1 2 2 10 3 4 3 4 4 4 8 8 12 ­4

BRESCIA 13 1 4 1 1 3 1 11 2 7 2 11 9 4 5 15 14 1

LATINA 13 1 3 1 1 4 1 11 2 7 2 3 4 4 5 7 9 ­2

SIENA (­5) 12 4 1 1 0 4 1 11 4 5 2 16 9 6 7 22 16 6

TRAPANI 12 1 3 1 1 3 2 11 2 6 3 8 5 6 7 14 12 2

CARPI 11 1 2 2 2 0 3 10 3 2 5 2 4 5 9 7 13 ­6

PESCARA 11 1 3 2 1 2 2 11 2 5 4 7 6 8 9 15 15 0

NOVARA 10 2 1 1 0 3 3 10 2 4 4 5 6 3 10 8 16 ­8

TERNANA 10 2 1 3 0 3 2 11 2 4 5 11 8 5 7 16 15 1

BARI (­3) 9 2 2 1 1 1 4 11 3 3 5 5 4 4 7 9 11 ­2

REGGINA 9 2 2 2 0 1 4 11 2 3 6 8 7 1 11 9 18 ­9

PADOVA 7 2 1 2 0 0 5 10 2 1 7 5 8 2 9 7 17 ­10

JUVE STABIA 5 0 1 4 1 1 4 11 1 2 8 3 9 5 12 8 21 ­13

UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE

Promosse dirette le prime 2 più la terza se arriva ad almeno 10 punti di vantaggio sulla quarta: altrimenti la terza va ai playoff con la quarta, insieme allesquadre (fino a un massimo di 4) che chiudono entro un perimetro di 14 punti dalla terza; chi vince i playoff sale in Serie A. Retrocedono dirette invece leultime 3 più la quartultima se arriva ad almeno 5 punti dalla quintultima: altrimenti queste due fanno il playout e chi perde scende in Lega Pro.

hMIGLIORE

7IORI

(Padova)Dà equilibrio alla

squadra, fainterdizione eispira tutte le

azioni. E’perfetto per

senso tattico,ma non bastaper evitare la

sconfitta

I POSTICIPI

Domani si giocaNovara­CesenaE poi l’Avellino

Il programma dell’11a

giornata si completa con dueposticipi: ecco le gare.

Domani, ore 20.30NOVARA­CESENATre dubbi per Aglietti nel nuovo4 4 2: l’allenatore del Novaradeve assegnare due maglie traPesce, Lazzari e Potouridis;sull’altra fascia Marianini è invantaggio su Faragò mentre inattacco Iemmello insidia Comiquale spalla di Gonzalez.Bisoli, tecnico del Cesena,deve decidere chi schierare traTabanelli e De Feudis nel ruolodi mezzala destra; per il resto ètutto già deciso: sarà 4 3 1 2con Garritano alle spalle diDefrel e Succi. Arbitra Roca diFoggia.

Martedi, ore 20.30CITTADELLA­AVELLINOFoscarini ha provato ilCittadella da schierare control’Avellino: Gasparetto è statoimpiegato nei tre in difesa alposto di Coly (fermo per unturno), Colombo e Di Roberto acentrocampo. Nell’Avellino cisono due ex granata come DeVito e Schiavon; problemi perRastelli che, oltre agli infortunidi Abero e Togni, lamenta gliaffaticamenti di Terracciano,Fabbro e Castaldo: sono prontiper rimpiazzarli Seculin,Peccarisi e Soncin. ArbitraSaia di Palermo.

Gazzetta.itGazza

T fvSUL NOSTRO SITOGOL E HIGHLIGHTSDI QUESTA GIORNATA

Da venerdì a martedì:questa numero 11 è unalunga giornata per la serieB, ricca di gol e bellegiocate nelle prime 9 partitedisputate. Le immagini conle migliori azioni e le reti ­ epoi quelle delle partite chesi giocheranno domani emartedì ­ come sempre lepotete vedere anche sulnostro sito www.gazzetta.itche vi farà rivivere le tanteemozioni vissute sui campi.

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 25

SERIE B 11a GIORNATA

Tavano 100 volteL’Empoli ringraziae allarga la festaL’attaccante arriva a cento gol in B e nel suo clubJuve Stabia a picco: fiducia rinnovata a Braglia

4I NUMERIDELLA B

2le vittorie

esterneconsecutive per

il Crotone: è laquarta squadra

che riesce inquesta impresadopo Lanciano

(che ha fattotris, serie

aperta), Empolie Cesena

7le squadre

che ancoranon hanno vinto

in trasferta:si è sbloccato

il Pescara

3le autoretiche portano

il totale a quota11; anche alla

quinta giornataerano state 3

0i cartellinirossi della

giornata, non èmai successo

in attesadelle ultimedue partite

162le reti delle

squadre dicasa, lo stesso

quantitativodella scorsa

stagione dopo11 giornate, ma

mancanoancora tre

partite (ii dueposticipi e

Carpi­Padova)

JUVE STABIA 0

EMPOLI 2PRIMO TEMPO 0­0MARCATORI Tavano al 10’, Mchedlidze al 33’s.t.

JUVE STABIA (3­5­2)

Calderoni 6; Lanzaro 5,5, Contini 5 (dal 29’s.t. Baraye 5), Murolo 5,5; Ghiringhelli 6, Su­ciu 5 (dal 9’ s.t. Davì 5,5), Mezavilla 6, Scoz­zarella 6 (dal 29’ p.t. Doninelli 5,5), Vitale 6;Di Carmine 5,5, Sowe 5,5. PANCHINA Viotti,Ciancio, Djiby, Di Nunzio, Doukara, Elefante.ALLENATORE Braglia 5,5.

EMPOLI (4­3­1­2)

Bassi 6; Laurini 7, Tonelli 6,5, Rugani 6, Hysaj6; Moro 6,5, Valdifiori 6,5, Croce 6,5; Puccia­relli 6,5 (dal 34’ s.t. Verdi 6); Maccarone 6,5(dal 44’ s.t. Castiglia s.v.), Tavano 7,5 (dal 29’s.t. Mchedlidze 6,5). PANCHINA Pelagotti,Romeo, Signorelli, Camillucci, Mario Rui,Barba. ALLENATORE Sarri 7.

ARBITRO Cervellera di Taranto 6.

GUARDALINEE Melloni 6­Paiusco 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Contini (JS), Murolo (JS), Ghirin­ghelli (JS), Hysaj (E) e Castiglia (E) per giocoscorretto; Vitale (JS) per proteste.NOTE paganti 1.869, incasso di 11.294 euro;abbonati 1.459, quota di 15.141,25 euro. Tiriin porta 4 (con una traversa)­5. Tiri fuori3­5. In fuorigioco 7­2. Angoli 4­2. Recuperi:p.t. 1’, s.t. 3’.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINOCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)

Ciccio Tavano coglie alvolo l’attimo fuggente che lan­cia l’Empoli verso il successosul campo della Juve Stabia.Al 10’ della ripresa, il 34ennegoleador si invola sul lancio diPucciarelli e fulmina Caldero­ni. È il suo centesimo gol in B(tra Empoli e Livorno); 23 mi­nuti dopo ci pensa Mchedlidzea fissare il 2­0 definitivo. Da­vanti al presidente della Legadi B, Abodi, una vittoria cheravviva il secondo posto dellasquadra di Sarri, reduce dadue trasferte negative, en­trambe al Sud (Avellino e Reg­gio Calabria). Resta inchioda­ta all’ultimo posto la Juve Sta­bia: terza sconfitta di fila, ter­zo k.o. interno consecutivo,solo un punto conquistato nel­le ultime 6 giornate. E conte­stazione finale all’uscita dellostadio: un gruppo di tifosi haincontrato i giocatori. Una si­tuazione difficile che lancia in

bilico il tecnico Braglia: il do­po partita non ha prodotto ilribaltone in panchina, ma nonsono esclusi colpi di scena nel­le prossime ore.

La chiave Nella Juve Stabiainfortunato Diop, squalificatoMartinelli. Braglia cambia re­troguardia e mediana. Continie Lanzaro le novità tra i difen­sori, Ghiringhelli e Suciu quel­le tra i centrocampisti. Nel­l’Empoli conferma in bloccodella formazione che ha supe­rato il Varese. L’avvio sfila sot­to l’impeto dei campani. I to­scani presidiano con sicurezzail centrocampo, che diventeràil punto di svolta della gara. Lastrategia dell’Empoli è fonda­ta sull’attesa del momentogiusto per sferrare il colpo fa­tale. Anche la Juve Stabiaaspetta l’occasione per lascia­re il segno, ma è evidente il di­vario di potenzialità. Fioccanole conclusioni dalla distanza:sintomo della voglia reciprocadi infilzare la gara senza peròrischiare. Alla mezz’ora Bra­glia rimodella il centrocampo:out Scozzarella, entra Davì. Ilreparto mediano dei campaniannaspa.

Svolta Dopo l’intervallo laJuve Stabia riprova una par­tenza sprint. Tanta generosità,che viene però smontata al 10’dal gol di Tavano (il sesto in

questo campionato). L’Empolibalza in vetta salvo ridiscen­derne alla rete del Lanciano.Lo svantaggio sgasa i campa­ni. Prova a colpire Vitale conuna punizione insidiosa. Ariatesa: al 23’ il preparatore deiportieri campani, Iezzo, è al­lontanato dalla panchina. Al33’ Mchedlidze, appena su­bentrato a Tavano, viene im­beccato da Maccarone e siglacon un diagonale il raddop­pio. La Juve Stabia non vuol fi­nire a testa bassa (traversa diLanzaro al 45’). La superioritàdell’Empoli va ben oltre il ri­sultato.

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h7,5Tavano il miglioreEMPOLIFesteggia il centesimo golin B come un bombervero. Elegante e preciso

BELLA PARTITA LA SQUADRA DI DRAGO E’ QUARTA

E’ super De GiorgioCrotone in orbitaLa Ternana affondaTERNANA 2

CROTONE 3PRIMO TEMPO 1­2MARCATORI Antenucci (T) al 6’, Pettinari(C) al 9’, Bidaoui (C) al 42’ p.t.; Nolè (T) al10’, De Giorgio (C) al 44’ s.t.

TERNANA (4­3­3)

Brignoli 6; Rispoli 5, Ferronetti 5,5, Farkas6, Fazio 5,5; Carcuro 6, Miglietta 6 (dal 47’s.t. Viola s.v.), Maiello 5,5 (dal 47’ s.t. Ave­natti s.v.); Nolè 6, Antenucci 6,5 , Ceravo­lo 6,5 (dal 32’ s.t. Falletti 6,5). PANCHINASala, Meccariello, Masi, Botta, Bernardi,Litteri. ALLENATORE Toscano 5,5.

CROTONE (4­3­3)

Gomis 6; Del Prete 6,5, Abruzzese 5, Ligi6, Mazzotta 6,5; Cataldi 6 (dal 13’ s.t. Ma­tute 6), Dezi 6,5, Crisetig 6; Bernardeschi5,5 (dal 20’ s.t. De Giorgio 7), Pettinari 6,5,Bidaoui 6,5 (dal 31’ s.t. Boniperti s.v.).PANCHINA Secco, Prestia, Pasqualini,Romanò, Torromino, Mastriani. ALLENA­TORE Drago 6,5.

ARBITRO Maresca di Napoli 5,5.

GUARDALINEE Marinelli 5,5–Di Vuolo 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Abruzzese (C), Cataldi (C), Ligi(C) e Rispoli (T) per gioco scorretto.NOTE paganti 2.999, incasso di 24.915 eu­ro; abbonati 2.621, quota di 13.801 euro.Tiri in porta 6­5 (con un palo). Tiri fuori5­1. In fuorigioco 5­3. Angoli 3­5. Recupe­ri: p.t. 1’, s.t. 4’.

h7De Giorgio il miglioreCROTONEIn mezz’ora ha cambiatola partita, capolavorofinale incluso

nuti si è rimesso in carreggiata.Affondo e cross di Del Prete, gi­rata di testa in anticipo di Petti­nari sul palo lontano. Il Crotoneha continuato a giocare mentrela Ternana ha fatto fatica. E’mancata la ferocia agonisticache aveva caratterizzato le ulti­me uscite positive dei rossover­di, troppo spesso in ritardo nel­le chiusure e nei raddoppi sugliesterni.

Cambi decisivi Nel finale deltempo due episodi chiave. Al39’ Abruzzese tira giù in areaAntenucci. Può starci il rigore ela seconda ammonizione per ildifensore. Maresca la pensa di­versamente come al 42’ quandonon rileva un fallo ancora suAntenucci. I rossoverdi si fer­mano a protestare e Bidaoui sene va in contropiede, trova unaprateria da attraversare fino aldestro a giro che infila Brignoli.Una perla. La Ternana ci mettepiù rabbia nella ripresa e al 10’da un controllo sbagliato di Ma­iello è Nolè a trovare spazio espunto per arrivare in porta peril 2­2. Drago fiuta il pericolo eopera due cambi che sarannodecisivi (Matute e De Giorgio).Toscano aspetta e alla fine nepagherà le conseguenze. Per­ché su una parla persa da Mi­glietta (stanchissimo) De Gior­gio se ne va in contropiede,piazza due dribbling in area ecol sinistro fa 3­2. Alla Ternananon resta che il rammarico perun salvataggio di Del Prete sullalinea. E Drago che ha dalla suaanche una traversa di Ligi si go­de il momento: «Ci davano trale ultime, siamo tra le prime».

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MASSIMO LAURETITERNANA

Segna tre gol il tridentedel Crotone. Si ferma a duequello della Ternana. Così ilCrotone vince di misura alloscadere ma sarebbe riduttivoconsiderare il successo dei cala­bresi frutto esclusivo delle tregiocate da gol. Il Crotone la par­tita l’ha vinta sugli esterni pro­prio dove l’ha persa la Ternana.E l’ha vinta soprattutto nel pri­mo tempo, con un avvio di per­sonalità. Tanto da fargli quasidimenticare il vantaggio inizia­le della Ternana con la devia­zione ravvicinata di Antenucci.Perché puntando sulla velocitàe sulla serenità dei suoi ragazzi­ni, il Crotone nel giro di due mi­

L’UNICA PARTITA IN BIANCO TERZI ESCE NEL PRIMO TEMPO PER INFORTUNIO, PAVOLETTI NELLA RIPRESA PER DIFENDERE IL PUNTO

Palermo e Varese senza le emozioniLa squadra di Iachini pare stanca e si sveglia tardi con Verre e Pisano, quella di Sottili si accontenta

PALERMO 0

VARESE 0

PALERMO (3­4­2­1)

Sorrentino 6; Munoz 6,5, Terzi 6 (dal 23’ p.t.Milanovic 6), Andelkovic 6; Pisano 5,5, Verre6,5, Barreto 5, Daprelà 5,5; Dybala 6 (dal 36’s.t. Lafferty s.v.), Di Gennaro 6 (dal 1’ s.t. Be­lotti 5,5); Hernandez 5,5.PANCHINA Ujkani, Struna, Ngoyi, Bacinovic,Troianiello, Lores.ALLENATORE Iachini 5,5.

VARESE (4­4­2)

Bressan 6; Laverone 6, Rea 6, Ely 6, Franco6,5; Fiamozzi 6 (dal 45’ s.t. Ricci s.v.), Zec­chin 7, Corti 6, Lazaar 6; Forte 6,5 (dal 19’ s.t.Neto Pereira 5,5), Pavoletti 6,5 (dal 32’ s.t.Bjelanovic s.v.).PANCHINA Bastianoni, Spendlhofer, Tremo­lada, Blasi, Barberis, Caetano.ALLENATORE Sottili 6.

ARBITRO Candussio di Cervignano del Friuli6,5.

GUARDALINEE Segna 6,5­Ceccarelli 6,5.ESPULSI nessuno.AMMONITI Andelkovic (P), Pavoletti (V), Her­nandez (P) e Bjelanovic (V) per comporta­mento non regolamentare.NOTE paganti 4.156, incasso di 34.650 euro;abbonati 5.239, quota di 46.705 euro. Tiri inporta 4­1. Tiri fuori 3­3. In fuorigioco 2­3.Angoli 3­7. Recuperi: p.t. 1’ , s.t. 4’.

DAL NOSTRO INVIATO

GAETANO IMPARATOPALERMO

Un lungo slow, pochibrividi e guizzi da tramanda­re ai posteri. Emoziona più lavista di Mondello (spiaggiagremita, assolata) che l’ora emezza d’un braccio di ferromorbido, lento, al caldo semiestivo. In pillole, 90’ appesan­titi da tatticismi, stanchezza(sicula) e paure. Più Vareseche Palermo, salvo la reazio­ne tardiva con sassate di Ver­re e Pisano. La terapia di Ia­chini fa un lieve passo indie­tro: 11 punti in 5 gare, intac­cato il tesoretto rosaneromentre Sottili respira (venivada 1 punto in 270’). Il Paler­mo ha l’attenuante del fatico­so blitz di Siena (lunedì sera)e Terzi subito out (affatica­mento) però obiettivamenteperde i tre punti che le avreb­bero azzerato la partenza len­ta in campionato.

Chiave Poca rabbia, pococarattere. Idee poche, confu­se, e meno che mai la dotazio­

ne d’energie rosanere per ac­celerazioni dirompenti mor­dendo ai polpacci. Il Varesegioca, graffia, sta in camposenza cambiare modulo (4­4­2 confermato), ne’ un nuo­vo regista (Zecchin fa girarela giostra) e sfrutta la parten­

za lenta dei rosanero crescen­do anche in spavalderia. Latestata di Franco (22’ p.t.), ela palla in verticale che metteper Pavoletti (26’ p.t., deviapoco fuori pensando fosse infuorigioco come nel gol an­nullatogli un attimo prima)

fanno scattare le sirene d’al­larme. Il Varese s’infila sullafascia, a sinistra. La mossa diIachini ­ schiera Di Gennaro asupporto delle punte ma lo fapartire dal lato preferendo il3­4­2­1 ­ spinge Sottili a pun­tare su Forte per sfruttare lasua gamba, la spinta sul lato,ed alla fine ha ragione lui. Ipadroni di casa riescono asfiorare, in 45’ iniziali, real­mente il gol solo con Di Gen­naro (tiro deviato, Bressanpara seduto a terra). Nella ri­presa il Palermo, per stanareil Varese, gli permette di river­sarsi nella sua metà campo.Pavoletti devia al volo (32’s.t.) un cross dal lato man­dando poco alto e le botte dafuori siciliane (Verre e Pisa­no) alleviano di poco i rim­pianti.

Sfida tattica Alla fine neesce fuori una sfida tattica,con Iachini e Sottili ad annul­larsi a vicenda: dentro Belotti(non entra mai in gara real­mente) per Di Gennaro. Stes­so discorso con Neto Pereira(ma perché togliere Pavolettise si prova a vincere) sul fron­te opposto. Varese in 10 dietrola linea della palla ma prontaa ripartire. Al Palermo resta ilmoto di orgoglio: ma arrivasui titoli di coda. Tardi.

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h7Zecchin il miglioreVARESEUn faro, gira tutto intornoa lui il Varese, e in una garabuia brilla anche di più

Un duello tra Achraf Lazaar, 21 (a sin.) e Paulo Dybala, 19 FOTOPRESS

SPOGLIATOI

I due allenatori«Il risultato è ok»

PALERMO (f.v.) Iachini èsoddisfatto: «Un passo avanti.Avremmo dovuto fare meglio,ma abbiamo pagato il grandesforzo di lunedì. È importantedare continuità ai risultati».Sottili si gode un puntoprezioso: «Mi aspettavo unPalermo in difficoltà dopo lagara dispendiosa di Siena,abbiamo bloccato bene i loroattaccanti. Venivamo da unpunto in tre gare, all’inizio noneravamo sciolti. Obiettivi? Lasfida con la Juve Stabia ci diràmolto sul nostro campionato».

FrancescoTavano,35 anni,in festa sulcampo dellaJuve Stabiaper iltraguardodei 100 goltagliato duevolte in uncolpo solo

A EmpoliHa fatto 23gol in A, 66in B, 3 neiplayoff e 8in Coppa Italia

In Serie BHa segnato 66gol nell’Empolie 34 nelLivornoFOTOPRESS

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26 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

SERIE B 11a GIORNATA

Il Brescia non fa i conti con D’AgostinoLa squadra di Bergodi segna 2 gol e si spegne: il centrocampista entra e firma il pari del Siena

DAL NOSTRO INVIATO

ROBERTO PELUCCHIBRESCIA

Sodinha e D’Agostino.Due giocatori per cambiare unapartita, per vedere tutto un altrofilm. Il Brescia con Sodinha si èmesso in tasca il Siena perun’ora, lo ha fatto cascare nellarete e lo ha cotto a puntino. IlSiena con D’Agostino è tornato aessere una squadra con una lo­gica ed è uscito dalla fossa, ri­montando due gol e acciuffan­do un pari meritato.

Sodinha da sogno Il fisiconon è di certo quello di un balle­rino del Bolshoi, ma con queipiedi il suo gioco è una danzache ipnotizza. Ecco Felipe So­dinha, 25 anni, brasiliano con lapancetta in grado di vincerequasi da solo una partita. Sol­tanto nel primo tempo ha gua­dagnato otto punizioni e su duedi queste il Brescia ha costruitole proprie fortune. Il primo cal­cio piazzato da 20 metri l’hamesso direttamente in porta Co­letti, scavalcando la barriera ecentrando l’incrocio dei pali. Ilsecondo, battuto dallo stesso

Sodinha, è stato corretto nellapropria porta, di testa, da Gia­comazzi. Beretta, in partenza,aveva disegnato un 4­3­1­2 conRosina messo a rompere le sca­tole a Coletti, per inaridire lefonti di gioco bresciane. Ma nonè riuscito ad arginare il giocato­re con una marcia in più, So­dinha, anzi, lo ha agevolato nelsuo gioco, complicando il lavorodei difensori (Dellafiore ha an­che rischiato il rosso). Così, ilBrescia è sembrato una spannasopra i toscani, almeno fino aquando il brasiliano è rimasto incampo.

Reazione La mossa vincentedi Beretta ­ ex con il dente avve­lenato per un esonero non dige­rito (stagione 2010­11, dopo seipunti in sette partite) ­ è stataquella di mettere in campoD’Agostino. Con il senno di poi,

la mossa perdente di Bergodi èstata quella di togliere dopo 66minuti lo stratosferico Sodinhaper cercare di blindare il succes­so con le ripartenze di Oduama­di. Ma a fine gara si è saputo cheè stato lo stesso brasiliano achiedere il cambio, quindi...Senza di lui, però, la squadra si èafflosciata, non ha più tenuto inavanti un pallone (complice an­che la giornata storta di Carac­ciolo), dando campo al Siena,trasformato di suo. Così, il nuo­vo protagonista è diventato ilportiere Cragno, già bravo su ti­ro di Paolucci nel primo tempo,che nel giro di pochi minuti hasalvato la porta su conclusionidi D’Agostino, Rosseti e Rosina,ma non è riuscito ad arrivare sulcolpo di testa di Pulzetti (2­1)ed è stato sfortunato sul sinistrodal limite di D’Agostino, deviatoda Scaglia. La partita è rimastain bilico, mai completamentenella mani dell’una o dell’altrasquadra. Il Brescia ha protestatoper un contatto tra Dellafiore eOduamadi in area, Lamanna hasalvato su Coletti e Scaglia (conil nigeriano che ha fallito la ri­battuta a porta spalancata).

© RIPRODUZIONE RISERVATAL’esultanza di Gaetano D’Agostino, 31 anni, quattro gol finora BOZZANI

BRESCIA 2

SIENA 2PRIMO TEMPO 2­0MARCATORI Coletti (B) al 25’, autorete di Gia­comazzi (S) al 42’ p.t.; Pulzetti (S) al 23’,D’Agostino (S) al 32’ s.t.

BRESCIA (3­5­1­1)

Cragno 7; Paci 6, Budel 6, Camigliano 6 (dal36’ s.t. Di Cesare s.v.); Zambelli 6,5, Finazzi5,5 (dal 27’ s.t. Mandorlini 5,5), Coletti 6,5,Benali 6, Scaglia 5,5; Sodinha 7,5 (dal 21’ s.t.Oduamadi 5); Caracciolo 5.PANCHINA Arcari, Lancini, Kukoc, Saba,Grossi, Juan Antonio.ALLENATORE Bergodi 6.

SIENA (4­3­1­2)

Lamanna 6,5; Angelo 6, Morero 5,5, Dellafio­re 5,5, Grillo 6; Pulzetti 7, Giacomazzi 5,5, Va­liani 6 (dall’8’ s.t. D’Agostino 7); Rosina 6 (dal42’ s.t. Vergassola s.v.); Paolucci 6, Giannet­ti 5 (dal 21’ s.t. Rosseti 6,5).PANCHINA Farelli, Feddal, Milos, Spinazzola,Bedinelli, Mannini.ALLENATORE Beretta 6.

ARBITRO Aureliano di Bologna 5,5.

GUARDALINEE Bagnoli 6­De Meo 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Valiani (S), Benali (B), Dellafiore(S), Morero (S), Giacomazzi (S) e Di Cesare(B) per gioco scorretto.NOTE spettatori 4.000 circa; paganti, abbo­nati, incasso e quota non comunicati. Tiri inporta 7­7. Tiri fuori 4­4. In fuorigioco 2­1. An­goli 3­8. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

IL PROTAGONISTA NOVELLINO FUORI CASA NON VA

La magia di Ebaguaesalta lo SpeziaModena, altro flopSPEZIA 2

MODENA 1PRIMO TEMPO 1­0MARCATORI Ebagua (S) su rigore al 28’ p.t.;Mangni (M) al 33’, Ebagua (S) al 40’ s.t.

SPEZIA (3­5­2)

Leali 6; Borghese 6,5 (dal 35’ s.t. Ashongs.v.), Lisuzzo 6,5, Ceccarelli 6,5; Migliore s.v.(dal 23’ p.t. Culina 6), Sammarco 6 (dal 19’ s.t.Moretti 5,5), Appelt 6, Seymour 7, Magnus­son 6; Carrozza 6, Ebagua 7. PANCHINA Va­lentini, Sansovini, Ciurria, Henty, Catellani,Orsic. ALLENATORE Stroppa 6.

MODENA (3­5­2)

Pinsoglio 6; Cionek 6, Gozzi 6, Manfrin 6,5;Surraco 6 (dal 30’ s.t. Mangni 6,5), Bianchi 6,Dalla Bona s.v. (dal 23’ p.t. Calapai 5,5), Salifu6, Garofalo 6,5; Mazzarani 5,5 (dal 21’ s.t. Bel­loni 6), Babacar 6. PANCHINA Manfredini,Nardini, Minarini, Bruno, Potenza, Besea.ALLENATORE Novellino 5,5.

ARBITRO Pasqua di Tivoli 6,5.

GUARDALINEE Vicinanza 6­Zappatore 6,5.ESPULSI nessuno.AMMONITI Salifu (M), Appelt (S), Borghese(S) e Calapai (M) per gioco scorretto.NOTE paganti 1.474, incasso di 16.305 euro;abbonati 4.300, quota di 25.968 euro. Tiri inporta 4 (con un palo)­2. Tiri fuori 2­4. In fuori­gioco 0­1. Angoli 3­4. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 2’.

PERIODO NO TRAPANI IN VANTAGGIO E POI RIPRESO

Mancosu si ripeteMa a salvare il Bariè solo un’autoreteBARI 1

TRAPANI 1PRIMO TEMPO 0­0MARCATORI Mancosu (T) al 6’, autorete diTerlizzi (T) al 36’ s.t.

BARI (4­2­3­1)

Guarna 6; Sabelli 6, Ceppitelli 5, Chiosa 6,5,Calderoni 5; De Falco 5,5, Fossati 5,5 (dal32’ s.t. Alonso 5); Galano 6, Sciaudone 6,5,Defendi 5,5 (dal 17’ s.t. Fedato 6); Beltrame 5(dal 24’ s.t. Joao Silva 6). PANCHINA Pena,Altobello, Samnick, Polenta, Romizi, Lugo.ALLENATORI Alberti­Zavettieri 5,5.

TRAPANI (4­4­2)

Nordi 6; Daì 6, Martinelli 6, Terlizzi 5,5, Rizza­to 6; Pacilli 6 (dal 28’ s.t. Garufo 6), Pirrone5,5, Caccetta 5,5, Nizzetto 5,5; Iunco 6,5(dal 16’ s.t. Abate 6), Mancosu 6,5. PANCHI­NA Marcone, Priola, Basso, Vitale, Madonia,Gambino, Djuric. ALLENATORE Boscaglia 6.

ARBITRO Manganiello di Pinerolo 5,5.

GUARDALINEE Bellutti 6­Raparelli 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Sabelli (B) e Nizzetto (T) per gio­co scorretto; Mancosu (T) e Nordi (T) percomportamento non regolamentare.NOTE paganti 2.887, incasso di 11.096,50 eu­ro; non ci sono abbonati. Tiri in porta 5 (conun palo)­5. Tiri fuori 10­6. In fuorigioco 2­0.Angoli 4­4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

BOTTA E RISPOSTA IN GOL MORRONE E MEMUSHAJ

Illusione del LatinaIl Carpi sa replicareE’ giusto il pareggioCARPI 1

LATINA 1PRIMO TEMPO 0­1MARCATORI Morrone (L) al 26’ p.t.; Memu­shaj (C) su rigore al 2’ s.t.

CARPI (4­4­1­1)

Kovacsik 6; Letizia 6, Pesoli 6,5, Poli 6, Pa­sciuti 6,5; Concas 6, Memushaj 6,5, Lollo 6(dal 42’ s.t. De Vitis s.v.), Di Gaudio 6,5 (dal32’ s.t. Della Rocca s.v.); Sgrigna 6; Cani 5(dal 21’ s.t. Inglese 5,5). PANCHINA Nocchi,Gagliolo, Liviero, Sperotto, Bertoni,Mbakogu. ALLENATORE Vecchi 6.

LATINA (3­5­2)

Iacobucci 6,5; Figliomeni 6 (dal 32’ p.t. Bro­sco 6), Cottafava 6,5, Esposito 6; Ristovski5,5 (dal 37’ s.t. Milani s.v.), Crimi 6, Morrone6,5, Maltese 6 (dal 9’ s.t. Bruno 5,5), Alhas­san 5,5; Ghezzal 5, Jonathas 5,5. PANCHI­NA Pawlowski, Barraco, Cejas, Chiricò,Jefferson, Cisotti. ALLENATORE Breda 6.

ARBITRO Ostinelli di Como 6.

GUARDALINEE Avellano 6­Pentangelo 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Lollo (C), Memushaj (C) e Con­cas (C) per gioco scorretto; Jonathas (L)per proteste.NOTE paganti 1.310, incasso di 11.200 euro;abbonati 727, quota di 4.878 euro. Tiri inporta 5­3. Tiri fuori 4­3. In fuorigioco 0­2.Angoli 6­3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

MARCO MAGILA SPEZIA

Mancano cinque minutialla fine di una partita abba­stanza spenta e dietro allapanchina dell’allenatore delloSpezia, Giovanni Stroppa, c’ègià un gruppetto di tifosi chelo stanno contestando in mo­do vivace. Siamo sull’1­1, do­po il vantaggio di Ebagua e ilpari di Mangni e sono i ragazzidel Modena a dominare sulpiano del gioco. L’attaccantenigeriano, però, decide di in­ventare: riceve palla sulla tre­quarti, vuol portarsi avanti,ma non gli riesce il controllo,mandando così a vuoto l’emi­liano Gozzi. E allora cosa fa?Carica il sinistro e e scagliauna fucilata dritta all’incrocio

dei pali, per il definitivo 2­1.

Che male Oltre ai tre puntidella vittoria, Migliore ne bec­ca altri dieci dopo uno scontrocon Dalla Bona per una feritaallo zigomo e all’arcata so­pracciliare. Il modenese se lacava invece con 5 punti. Siamoal 20’ del primo tempo e al po­sto dello spezzino, va Culina,che dopo pochi minuti, vieneatterrato in area da Salifu. Ri­gore: Ebagua col suo sinistromanda Pinsoglio dalla parteopposta per il vantaggio dei li­guri. Lo Spezia, costretto a ri­nunciare a Baldanzeddu all’ul­timo momento e a Bovo nel ri­scaldamento, fatica a costruirecon il 3­5­2, ma grazie a Sey­mour, contrasta in modo ecce­zionale in mezzo al campo.

Che emozioni La ripresa siapre con il palo di Carrozza,dopo la torre di Ebagua, maecco la rete del pari, ancoracon protagonista Culina. Luipensa che il pallone stia perandare sul fondo, su un lancio

senza pretese sulla sinistra,ma vicino a lui Babacar gli sof­fia la sfera e poi cerca il centrodell’area dove Belloni fa velo eMangni, infila il portiere Lealidal limite. Sale il ritmo degliospiti che, in trasferta, finoranon hanno mai vinto (appena2 punti in 6 gare fuori casa pergli uomini di Novellino), maEbagua pone fine all’astinenzadi successi dello Spezia lungaun mese, con un gol da vederee rivedere.

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FRANCO CIRICIBARI

In periodi di vacche ma­gre un punto fa sempre como­do. Ma Bari e Trapani non han­no di che rallegrarsi. Entram­be allungano la serie negativa:gli uomini di Alberti e Zavet­tieri non vincono da 5 turni,quelli di Boscaglia da 7. Il fattoè che il Bari ha un contenziosoaperto con il gol: ne ha realiz­zati soltanto 9 e stavolta ci hapensato Terlizzi, uno del Tra­pani, a risolvergli il problema.Mentre i siciliani, almeno alSan Nicola, fanno troppo pocoper portare a casa l’intera po­sta, dopo l’ormai consuetazampata di Mancosu.

Scialbo In una partita da

vincere, stranamente il Bariparte con il freno a mano tira­to ed una seconda punta (Bel­trame) al centro dell’attacco,per favorire gli inserimenti diSciaudone. La tattica funzio­na, ma fino ad un certo punto:i rischi corsi (tranne una bottadalla distanza dell’ex Iunco)sono pari alle occasioni create:zero. In quanto al Trapani, sene sta sulle sue. Normale chevenga fuori un primo temposcialbo, inutile e noioso.

Svolta Cambia tutto 6’ l’in­tervallo: fuga di Iunco sulladestra e tocco di Mancosu, chebrucia Ceppitelli ed infilaGuarna. Il Bari vede lo spettrodel quinto k.o. di fila, ma ha ilmerito di non abbattersi, no­nostante i cori di disappuntodei suoi tifosi. Galano centra ilpalo (9’) e, sulla respinta, Bel­trame non riesce ad approfit­tarne a porta vuota. Sciaudo­ne e lo stesso Beltrame creanoinsidie a ripetizione per la por­ta di Nordi, ma sbagliano an­che grossolonamente. Poi Al­

berti e Zavettieri decidono digiocarsi la batteria di punte,relegate in panchina: entranonell’ordine Fedato, Joao Silvae Alonso. Il Trapani si chiude ariccio e viene punito dal caso:al 36’ Fedato crossa al centrodalla destra, e Terlizzi fa ha­rakiri. Il pari apre il cuore deibaresi che con Joao Silva sfio­rano il colpo pieno e con Alon­so, in pieno recupero, lo butta­no via da due passi in modoinenarrabile.

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h6,5Mancosu il miglioreTRAPANIFa reparto da solo. È alposto giusto al momentogiusto per il settimo sigillo

DAVIDE SETTICARPI (Modena)

Carpi e Latina ci prova­no, ma si arrendono di fronteai propri limiti offensivi. Dallasfida fra i due peggiori attac­chi del campionato (6 gol a te­sta prima di ieri) esce un 1­1tutto sommato giusto, in cuientrambe hanno qualcosa percui sorridere. La squadra diVecchi cancella il pesante po­ker subito ad Avellino e per laprima volta in stagione riescea rimontare lo svantaggio. I la­ziali prolungano a 8 i risultatiutili dell’era Breda, tenendosigli emiliani alle spalle.

La partita La gara si giocasugli opposti: meglio il Carpiper i primi 45’, dove però sono

gli ospiti a passare con Morro­ne, più Latina nella ripresa mail rigore di Memushaj rimettele cose a posto dopo appena 2’.Nel 4­4­1­1 di Vecchi la diffe­renza la fa la velocità a sinistradi Di Gaudio, di nuovo titolaredopo un mese. L’esterno è unincubo per Ristovski e ci pensaIacobucci a salvare sulla suaconclusione al 12’. Al primoaffondo però Morrone trova laterza rete stagionale con unaprecisa rasoiata dopo la re­spinta corta della difesa: il mi­glior modo per festeggiare i 35anni. Gli ospiti fanno l’erroredi abbassarsi, lasciando Ghez­zal e Jonathas isolati. Il Carpispinge, sfiora il pari con Poli,Memushaj e una doppia cla­morosa occasione di Sgrigna(super Iacobucci) e Di Gaudio(murato da Cottafava sul tapin da due passi). Poi ci pensa ilsolito Di Gaudio a inizio ripre­sa a saltare Crimi, che lo toccain area. Per Ostinelli è rigore(primo della storia del Carpiin B) che Memushaj scaricasotto la traversa.

Pari giusto Chi si aspettal’assalto dei padroni di casatrova un Latina ordinato, checon la difesa che diventa a cin­que non soffre nemmenoquando Vecchi, oltre a Sgri­gna, mette Inglese e DellaRocca. Così per due volte, conEsposito e Morrone (bravo Ko­vacsik), sono gli ospiti a sfio­rare il colpaccio. Ma fra i dueattacchi meno affilati dellaSerie B il pari è il risultato piùgiusto.

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h6,5Di Gaudio il miglioreCARPIRispolverato dopo un mesedi naftalina, si procurail rigore del pareggio

h7,5Sodinha il miglioreBRESCIAIncontenibile. I golnascono dalle punizioniche si procura

h7Seymour il miglioreSPEZIANon si tira mai indietro.Grande grinta e corsa:giocatore inesauribile

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 27

PRIMA DIVISIONE OGGI SI GIOCA ALLE ORE 14.30

Miccoli si sfoga: «Non sono mafioso»

Fabrizio Miccoli, 34 anni, 3 in gol in Prima divisione con il Lecce LEZZI

Questa sera aLucignolo la stelladel Lecce: «Nonvolevo offendere:ho chiesto divedere la sorelladi Falcone»

MARCO BELLORO

«Chiedo ancora scusa perciò che ho detto. Non voglio ali­bi, questa è la peggiore situa­zione che mi sia capitata in car­riera». Fabrizio Miccoli torna aparlare delle intercettazionidello scorso giugno in cui l’exattaccante del Palermo si dà ap­puntamento con l’amico MarioLauricella, figlio del boss ma­fioso Antonio, «davanti all’albe­ro di quel fango di Falcone», pa­role costate al Romario del Sa­lento la piazza rosanero e un’in­dagine della Procura per ilreato di estorsione.

«Maria, ci sono» «Ho provatoa rintracciare la sorella di Falco­ne tramite i miei avvocati ­ haspiegato Miccoli in un’intervi­sta a Lucignolo 2.0 (in onda sta­sera alle 21.15 su Italia 1) ­ mami è stato detto che era presto erispetto i loro tempi. Voglio di­mostrarle che quella frase nonla pensavo, e vorrei organizzarepartite benefiche per raccoglie­re fondi». La leggerezza com­messa rivolgendosi all’amico hamacchiato indelebilmente l’im­

magine dell’attaccante, passatodallo status di idolo indiscussoa quello di uomo colluso con lamafia. «Mi fa male quando miurlano mafioso dagli spalti.Giustifico i tifosi dicendo a mestesso che lo fanno perché vo­gliono innervosirmi ­ ammetteil numero 10 del Lecce ­ io hosempre sognato di fare il calcia­tore, non il mafioso».

Un bivio Miccoli nella sua ter­ra ha ritrovato la serenità di cuiaveva bisogno in un momentocosì delicato: «Ricordo il giornoin cui è uscita la notizia relativaalla mia indagine. Mi sono arri­vati 400 sms. Stavo male, nonvolevo parlare con nessuno. An­dare via da Palermo è stato uncolpo tremendo, magari qual­cuno mi ha messo davanti a unbivio: avevo preso una stradasbagliata, sono riuscito a met­termi tutto alle spalle e a ripar­tire».

Speranze Dopo aver segnato3 gol nelle prime 3 partite dicampionato ora Miccoli è fermoai box a causa di un risentimen­to muscolare al bicipite femora­le sinistro: «Non so ancoraquando potrò di nuovo scende­re in campo, spero di tornarepresto con il Lecce nel calcioche conta».

Maradona «Ho sempre am­mirato Diego ­ confessa ancoraMiccoli a Lucignolo 2.0 ­ speroche Equitalia non venga a se­questrarmi il suo orecchino cheho comprato all’asta. Lui dice lecose in faccia: è vero e sincero.Come me».

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girone A (8a)

La Cremonese rischia a BolzanoAlbinoLeffe­Vicenza revival da B

girone B (9a)

Salernitana, il ritorno di PerronePerugia­Catanzaro è in notturna

ALBINOLEFFE­VICENZA

ALBINOLEFFE (4­3­1­2) Offredi; Salvi, On­dei, Piccinni, Regonesi; Hetemaj, Tau­gourdeau, Maietti; Corradi; Pesenti, Cis­se. (Amadori, Allievi, Beduschi, Varenna,Gazo, Calì, Vorobjovs). All. Madonna.VICENZA (4­2­3­1) Ravaglia; Vinci, Cami­sa, Marchiori, D’Elia; Castiglia, Cinelli;Mustacchio, Giacomelli, Tulli; Maritato.(Alfonso, El Hasni, Giani, Palma, Cortic­chia, Filippi, Tiribocchi). All. Lopez.ARBITRO Lanza di Nichelino (Annunziata­Robilotta).

ALTO ADIGE­CREMONESE

ALTO ADIGE (4­3­3) Micai; Iacoponi, Cap­pelletti, Bassoli, Martin; Furlan, Pederzo­li, Vassallo; Campo, Dell’Agnello, Corazza.(Tonozzi, Kiem, Tagliani, Bastone, Bran­ca, Turchetta, Ekuban). All. Rastelli.CREMONESE (4­3­3) Galli; Abbate, Moi,Bergamelli, Visconti; Armellino, Loviso,Baiocco; Casoli, Abbruscato, Carlini.(Quaini, Avogadri, Caracciolo, Palumbo,Mascolo, Caridi, Brighenti). All. Torrente.ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Bonafede­Lanotte).

ENTELLA­PAVIA

ENTELLA (4­3­1­2) Paroni; Volpe, Cesar,Russo, Cecchini; Staiti, Di Tacchio, Troia­no; Sarno; Moreo, Rosso. (Zanotti, Padel­la, Ballardini, Argeri, Magnaghi, Guerra,Marchi). All. Spalla (Prina squalificato).PAVIA (4­3­2­1) Facchin; Pirovano, Rinal­di, Sorbo, Tomi; Redaelli, Arrigoni, Carot­ti; De Vita, Speziale; De Cenco. (Pantaleo,Bracchi, Zanini, Reato, Calvetti, Carraro,Romero). All. Pala.ARBITRO Formato di Benevento (Boz­Piazza).

FERALPI SALO’­COMO

FERALPI SALO’ (4­3­3) Branduani; Tantar­dini, Cinaglia, Magli, Dell’Orco; Fabris, Pi­nardi, Bracaletti; Ceccarelli, Miracoli,Marsura. (Pascarella, Carboni, Corrado,Milani, Rovelli, Cogliati, Veratti). All. Bran­do (Scienza squalificato).COMO (3­5­2) Melgrati; Ambrosini, Giosa,Marchi; Schenetti, Fietta, Ardito, Cristia­ni, Fautario; Perna, Gammone. (Crispino,Piana, Redolfi, Verachi, Palomeque, De­fendi, Le Noci). All. Greco (Colella squalifi­cato).ARBITRO Morreale di Roma (Tamburini­Gentilini).

LUMEZZANE­CARRARESE

LUMEZZANE (3­5­2) Bason; Belotti, Man­delli, Monticone; Franchini, Russo, Maita,Quaggiotto, Benedetti; Torregrossa, Ga­luppini. (Dalle Vedove, Biondi, Guagnetti,Carlini, Gatto, Talato, Ganz). All. Marcoli­ni.CARRARESE (4­3­1­2) Nodari; Bregliano,Benassi, Teso, Videtta; Brondi, Geroni,Belcastro; Dettori; Merini, Mancuso. (DiVincenzo, Battistini, Zanchi, Beltrame,Tognoni, Ademi, Pescatore). All. Braghin.ARBITRO Piscopo di Imperia (Mariani­Granci).

PRO PATRIA­VENEZIA

PRO PATRIA (4­3­3) Messina; Spanò,Nossa, Polverini, Mignanelli; Bruccini,Calzi, Casiraghi; Siega, Serafini, Gianno­ne. (Feola, Andreoni, De Biasi, Tonon,Gabbianelli, Giorno, Moscati). All. Colom­bo.VENEZIA (4­4­2) Vigorito; Campagna, Pa­sini, Di Bari, Bertolucci; Maracchi, Giori­

co, Martinelli, Drame; Cori, Bocalon.(Dossena, Cernuto, Lancini, Gallo, Pi­gnat, Calamai, D’Appolonia). All. Dal Can­to.ARBITRO Ceccarelli di Rimini (Garavaglia­Abagnara).

PRO VERCELLI­SAN MARINO

PRO VERCELLI (4­4­2) Russo; Marconi,Ranellucci, Cosenza, Scaglia; Pepe, Ros­so, Scavone, Ruggiero; Greco, Marchi.(Ambrosio, Bani, Spezzani, Disabato, Er­pen, Libertazzi, Gomez). All. Scazzola.SAN MARINO (4­3­3) Venturi; Fabbri, Fo­gacci, Cruz, Guarco; Pacciardi, Sensi,Magnanelli; Lolli, Crocetti, Poletti. (Vivan,Russo, Pigini, Del Piero, Cicarevic, Graf­fiedi, Draghetti). All. De Argila.ARBITRO Rossi di Rovigo (Tudisco­Ficar­ra).

SAVONA­REGGIANA

SAVONA (4­4­2) Aresti; Spirito, Quintaval­la, Maccarrone, Giuliatto; Demartis, Gen­tile, Agazzi, Cattaneo; Cesarini, Virdis.(Boerchio, Rudi, Carta, Marras, La Rosa,Esposito, Sarao). All. Corda.REGGIANA (4­2­3­1) Bellucci; Piccinelli,Dametto, Solini, Bandini; Viapiana, Paro­la; Antonelli, Cavion, De Silvestro; Ruo­polo. (Leone, Cossentino, Scappi, Rampi,Zanetti, Brunori Sandri, Anastasi). All.Battistini.ARBITRO Colarossi di Roma (Donvito­Bresmes).

LA SITUAZIONE

CLASSIFICA Così dopo 7 giornate: Entellap. 17; Cremonese e Pro Vercelli 15; Vene­zia e AlbinoLeffe 13; Reggiana, Savona eComo 10; Lumezzane 8; Feralpi Salò eSan Marino 7; Alto Adige 6; Vicenza (­4),Carrarese e Pavia 5; Pro Patria (­1) 3.PROSSIMO TURNO Così domenica 3 no­vembre (ore 14.30): Carrarese­Savona;Como­Pro Patria; Cremonese­Pro Ver­celli; Entella­Feralpi Salò; Pavia­Lumez­zane; San Marino­AlbinoLeffe; Venezia­Reggiana; Vicenza­Alto Adige.

ASCOLI­LECCE

ASCOLI (4­3­3) Russo; Di Gennaro,Schiavino, Bianchi, Giacomini; Scicchi­tano, Pestrin, Capece; Falzerano, Ve­gnaduzzo, Tripoli. (Pazzagli, Scalise,Gandelli, Rosania, Randall, Colomba,Gragnoli). All. Pergolizzi.LECCE (3­4­1­2) Bleve; Diniz, Martinez,Vinetot; D’Ambrosio, Amodio, Salvi, Lo­pez; Bogliacino; Doumbia, Zigoni. (Chi­roni, Sales, Rullo, Papini, Parfait, Mela­ra, Ferreira Pinto). All. Lerda.ARBITRO Brasi di Seregno (D’Albore­Quitadamo).

BENEVENTO­SALERNITANA

BENEVENTO (4­3­3) Baiocco; Zanon, Mi­lesi, Signorini, Som; Di Deo, Vacca, Man­cosu; Campagnacci, Evacuo, Montiel.(Gori, Anaclerio, De Risio, Espinal,Agyei, Buonaiuto, Altinier). All. Carboni.SALERNITANA (4­3­1­2) Iannarilli; Lucia­ni, Tuia, Siniscalchi, Piva; Montervino,Perpetuini, Volpe; Foggia; Ginestra,Guazzo. (Berardi, Chirieletti, Sbraga,Capua, Mounard, Mendicino, Ricci). All.Perrone.ARBITRO Pezzuto di Lecce (Atta­Croce).

GROSSETO­FROSINONE

GROSSETO (4­4­2) Lanni; Formiconi,Burzigotti, Terigi, Legittimo; Bombagi,Delvecchio, Obodo, Ricci; Giovio, Scap­pini. (Maurantonio, Biraschi, Gotti,Esposito, Onescu, Gioé, Montalto). All.Cuoghi.FROSINONE (3­4­1­2) Zappino; Bertonci­ni, Biasi, M. Ciofani; Gessa, Altobelli, Go­ri, Frara; Soddimo; D. Ciofani, Curiale.(Mangiapelo, Frabotta, Menicucci, Gu­cher, Aurelio, Paganini, Cesaretti). All.Stellone.ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Ma­spero­Leali).

GUBBIO­PISA

GUBBIO (4­3­3) Pisseri; Bartolucci, Bri­ganti, Ferrari, Giallombardo; Baccolo,Boisfer, Moroni; Malaccari, Longobardi,

Caccavallo. (Cacchioli, Laezza, Tarta­glia, Procacci, Falconieri, Domini, Co­cuzza). All. Bucchi.PISA (4­4­2) Provedel; Pellegrini, Golda­niga, Kosnic, Sabato; Napoli, Mingazzini,Sampietro, Cia; Arma, Bollino. (Pugliesi,Simoncini, Lucarelli, Melis, Caputo, Gio­vinco, Forte). All. D. Pagliari.ARBITRO Martinelli di Roma (Agostini­Margani).

PAGANESE­BARLETTA

PAGANESE (3­5­2) Svedkauskas; Pepe,Panariello, Perrotta; Meola, Velardi,Giampà, Martinovic, Iraci; De Sena, No­vothny. (Volturo, Monopoli, Tortora, Gril­lo, Deli, Ceccarelli, Cioffi). All. Maurizi.BARLETTA (3­5­2) Liverani; Romeo, Ca­milleri, Di Bella; Cane, Prutsch, Legras,Ilari, Pippa; Cicerelli, Zigon. (Vaccarecci,Maccarrone, Cascione, Mantovani,Branzani, Ferreira, Picci). All. Orlandi.ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Cinquini­Bernabei).

PERUGIA­CATANZARO (ORE 20.30)

PERUGIA (4­3­3) Koprivec; Comotto,Massoni, Scognamiglio, Sini; Vitofran­cesco, Filipe, Nicco; Sprocati, Eusepi,Fabinho. (Stillo, Conti, Daffara, Moscati,Mungo, Insigne, Mazzeo). All. Camplone.CATANZARO (4­3­3) Bindi; Calvarese, Ri­gione, Ferraro, Catacchini; Marchi, Vi­tiello, Benedetti; Tortolano, Fioretti,Russotto. (Scuffia, Orchi, Sabatino, Ca­sini, Uliano, Fiore, Martignago). All. Bre­vi.ARBITRO Baroni di Firenze (Galetto­Baccini).

VIAREGGIO­PRATO

VIAREGGIO (4­3­1­2) Gazzoli; Celiento,Lamorte, Conson, Peverelli; Pizza, Ge­mignani, Della Latta; Vannucchi; L. Be­nedetti, Romeo. (Fontanelli, Falasco,Ferrari, Galassi, Gerevini, Casarini, DeVena). All. Miggiano.PRATO (4­3­1­2) Layeni; Corvesi, Ghi­nassi, Lamma, De Agostini; Roman, Ca­vagna, Serrotti; Silva Reis; Tiboni, Lani­ni. (Brunelli, Saitta, Bagnai, Grifoni, Cela,Papini, N. Benedetti). All. Esposito.ARBITRO Aversano di Treviso (Rizzato­Caliari).

IL POSTICIPO

PONTEDERA­NOCERINA Domani sera,con inizio alle ore 20.45, si chiude que­sta nona giornata con il posticipo tra ilPontedera e la Nocerina. Arbitra Bellottidi Verona.

TURNO DI RIPOSO

L’AQUILA Questa settimana la squadradel girone B che deve fare il turno di ri­poso è L’Aquila.

LA SITUAZIONE

CLASSIFICA Così dopo 8 giornate: Frosi­none, Pisa, L’Aquila e Pontedera p. 17;Prato 14; Catanzaro* 13; Benevento* 12;Salernitana* e Perugia* 9; Grosseto* 8;Viareggio e Ascoli* (­3) 6; Gubbio* eLecce 5; Barletta* e Paganese 3; Noce­rina (­2) 1. (* ha già riposato).PROSSIMO TURNO Così domenica 3 no­vembre (ore 14,30): Barletta­Perugia;Catanzaro­Pontedera; Frosinone­Be­nevento; L’Aquila­Paganese; Lecce­Via­reggio; Nocerina­Gubbio; Pisa­Ascoli;Salernitana­Grosseto (venerdì 1 no­vembre, ore 20.45); riposa il Prato.

GIRONE AALBESE­SANTHIA’Lillo di BrindisiBORGOSESIA­PRO DRONEROGuddo di PalermoCHIERI­CHIAVARIDi Cairano di Ariano IrpinoLAVAGNESE­GIANARognoni di ArcoNOVESE­FOLGORELedda di CagliariSESTRI LEVANTE­CARONNESELeo di RomaVADO­DERTHONABertolino di TrapaniV. D’AOSTA­RAPALLOBOGLIASCORuggiero di RomaVERBANIA­ASTIZufferli di Udine

CLASSIFICAVado p. 18; Giana 16; Caronnese 15;Borgosesia 13; Chiavari, Novese,Lavagnese, RapalloBogliasco e Chieri12; Albese 10; Asti e Valle d’Aosta 9;Derthona 8; Pro Dronero, Santhià eSestri Levante 7;Folgore Caratese 6; Verbania 4.

GIRONE BALZANO CENE­CASTELLANASantoro di MessinaCARAVAGGIO­SERIATEGaroffolo di Vibo ValentiaDARFO­OLGINATESESaccenti di ModenaGOZZANO­PIACENZAMoretti di FolignoINVERUNO­PONTISOLACesaroni di PesaroLECCO­PRO SESTOD’Apice di ArezzoMAPELLOBONATE­LEGNAGOCavallina di ParmaPRO PIACENZA­SEREGNOCampogrande di RomaSAMBONIFACESE­BORGOMANEROLuciani di Roma

CLASSIFICAPro Sesto p. 20; Pro Piacenza 17;Piacenza 16; Inveruno e Pontisola 15;Sambonifacese 12; Olginatese,Caravaggio e Castellana 11; Legnago10; Lecco, MapelloBonate e Seregno 9;Seriate e Darfo 8; Alzano Cene 5;Gozzano 4; Borgomanero 1.

GIRONE CDRO­FERSINA PERGINESE 1­1Giocata ieriMARANO­TAMAIAnnaloro di CollegnoMEZZOCORONA­GIORGIONECazzaniga di LeccoMONFALCONE­TRISSINO VALDAGNOPashuku di Albano LazialeMONTEBELLUNA­SANVITESED’Ascanio di AnconaPORDENONE­VITTORIO FALMECMarchetti di OstiaSACILESE­ESTE AMADIOAmadio di Ascoli PicenoSAN PAOLO­BELLUNOCudini di FermoUNION RIPA­TRIESTINA 0­3Giocata ieri

CLASSIFICAPordenone p. 22; Marano 19; Este 15;Sacilese, Montebelluna e Giorgione 14;S. Paolo 12; Vittorio Falmec, Triestina*e Belluno 11; Dro* 10; Mezzocorona eTrissino Valdagno 9; Sanvitese 8; Tamai7; Monfalcone e Union Ripa* 5; FersinaPerginese* 4. (* una gara in più)

GIRONE DCAMAIORE­FORCOLIIovine di NapoliCASTELFRANCO­FORTIS JUVENTUSAffatato di DomodossolaCLODIENSE­FORMIGINEAcquapendente di GenovaFIDENZA­CORREGGESEDe Luca di ErcolanoIMOLESE­MASSESEBruni di FermoPALAZZOLO­MEZZOLARAIorio di Torre AnnunziataRICCIONE­ATLETICO MONTICHIARICamplone di PescaraSANCOLOMBANO­ROMAGNA CENTROMeocci di SienaTHERMAL ABANO­LUCCHESEMinotti di Roma (a Castelfranco Veneto)

CLASSIFICAThermal Abano p. 22; Correggese 21;Lucchese 19; Mezzolara 17; Massese 16;Romagna Centro e Formigine 15; FortisJuventus e Castelfranco 12; Palazzolo eImolese 7; Sancolombano, Fidenza,Clodiense e Atletico Montichiari (­1) 6;Riccione (­1) e Camaiore 4; Forcoli 1.

GIRONE AALESSANDRIA­FORLI’Mancini di FermoBELLARIA­RENATEPillitteri di PalermoCASTIGLIONE­TORRESPanarese di LecceCUNEO­MONZAGiua di PisaMANTOVA­RIMINICapraro di CassinoPERGOLETTESE­BRAGuarino di CaltanissettaREAL VICENZA­BASSANOBaldicchi di Città di CastelloSPAL­PORTO TOLLETardino di MilanoVIRTUS VERONA­SANTARCANGELOFanton di Lodi

CLASSIFICAReal Vicenza p. 16; Monza 15;Bassano, Rimini (­1) e Santarcangelo14; Cuneo, Virtus Verona ePergolettese 12; Alessandria e Forlì 11;Mantova e Renate 10; Spal 8;Porto Tolle e Bellaria (­1) 7; Torres 6;Castiglione e Bra 4.

GIRONE BARZANESE­CASTEL RIGONEMastrodonato di Molfetta (a Frattam.)CASERTANA­APRILIAAlbertini di Ascoli Piceno (ore 15)CHIETI­MESSINABoggi di SalernoCOSENZA­FOGGIA 1­1Giocata venerdìGAVORRANO­SORRENTOLuciano di Lamezia TermeISCHIA­VIGOR LAMEZIAVesprini di MacerataMELFI­TERAMOGentile di LodiPOGGIBONSI­MARTINAPierro di NolaTUTTOCUOIO­NORMANNAMarinelli di Tivoli

CLASSIFICACosenza* p. 20; Teramo 18;Vigor Lamezia 14; Melfi e Casertana 13;Poggibonsi e Aprilia 12; Foggia* eSorrento 11; Tuttocuoio e Normanna10; Chieti (­1) e Martina 9; Ischia 8;Castel Rigone, Messina e Gavorrano 7;Arzanese 2. (* una gara in più)

GIRONE EDERUTA­NARNESEMadonia di PalermoFIESOLECALDINE­TRESTINATorsello di Nichelino (a porte chiuse)FLAMINIA­FOLIGNOScatigna di TarantoMONTEMURLO­BASTIACeccon di LovereOSTIA MARE­GUALDO C.Vidali di PordenonePIANESE­AREZZODe Remigis di TeramoPONTEVECCHIO­COLLIGIANACataldo di BergamoSANSEPOLCRO­SCANDICCIMiniutti di ManiagoSPOLETO­PISTOIESEMoraglia di Verona

CLASSIFICAPianese p. 20; Pistoiese 18;Arezzo e Foligno 17; Colligiana 14;Montemurlo 13; Ostia Mare 12; Bastia11; Trestina e Scandicci 10; Spoleto eFiesolecaldine 9; Gualdo Casacastalda,Sansepolcro e Flaminia 8;Deruta e Narnese 6; Pontevecchio 4.

GIRONE FAGNONESE­ISERNIAMansi di Nocera InferioreAMITERNINA SC.­RECANATESEZizza di Finale EmiliaBOIANO­MACERATESEFusco di BrindisiCELANO­SULMONADe Tullio di BariCIVITANOVESE­TERMOLIOggioni di MonzaJESINA­ANCONAMaggioni di LeccoMATELICA­FANOSimiele di Albano LazialeRENATO CURI­FERMANAGarofalo di Torre del GrecoVIS PESARO­GIULIANOVAMeleleo di Casarano

CLASSIFICACivitanovese p. 18; Ancona (­1) 17;Jesina 15; Termoli 14;Sulmona, Maceratese e Giulianova 13;Celano 12; Matelica e Vis Pesaro 11;Amiternina Scoppito 10; Fermana eRecanatese 8; Fano e Agnonese 7;Renato Curi e Bojano 4; Isernia (­1) 3.

GIRONE GASTREA­CYNTHIAMonterenzi di BresciaBUDONI­OLBIARobilotta di Sala ConsilinaFONDI­SANTA MARIA DELLE MOLEGosetto di SchioLUPA ROMA­LATTE DOLCEDi Giovanni di SalernoMACCARESE­ISOLA LIRISeverino di CampobassoPALESTRINA­TERRACINA 2­2Giocata ieriPORTO TORRES­ARZACHENA 1­1Giocata ieriSELARGIUS­ANZIOLAVINIOSantorelli di CasertaSORA­SAN CESAREOCapone di Arezzo

CLASSIFICAOlbia p. 21; San Cesareo e Lupa Roma18; Budoni, Terracina* e Fondi 15; IsolaLiri 14; Santa Maria delle Mole 13; Sora(­1) 10; Latte Dolce, Arzachena* ePalestrina* 9; Cynthia (­1), Astrea, 8;Selargius 7; Anziolavinio 5; Maccaresee Porto Torres* 4. (* una gara in più)

GIRONE HHYRIA­TURRISCipriani di EmpoliMANFREDONIA­BISCEGLIE 2­2Giocata ieriMARCIANISE­SAN SEVEROSozza di SeregnoMARIANO KELLER­FRANCAVILLA 2­1Giocata ieriMATERA­GELBISONFiorini di FrosinoneMETAPONTINO­BRINDISIMinafra di Roma (ore 15, a Policoro)MONOSPOLIS­GLADIATORMarchi di Bologna (ore 15)NARDO’­PUTEOLANAD’Ambrogio di FrosinoneTARANTO­GROTTAGLIEMei di Pesaro

CLASSIFICAMarcianise p. 18; Matera 17; Brindisi (­1),Turris e Monospolis 16; Hyria 14;Mariano Keller* 13; Manfredonia* 12;Bisceglie* e Francavilla* 11; Taranto 10;Gelbison 9; S. Severo e Gladiator (­1) 8;Puteolana (­2) e Grottaglie 7; Metapont.5; Nardò (­12) ­10. (* una gara in più)

GIRONE IBATTIPAGLIESE­TORRECUSOCarella di BariCOMPRENSORIO MONTALTO­RENDEFrosini di PistoiaGIOIESE­DUE TORRIFabbri di San Giovanni ValdarnoHINTERREGGIO­AKRAGASDel Rosso di Molfetta (a porte chiuse)LICATA­CITTA’ DI MESSINANicoletti di CatanzaroNOTO­SAVOIADe Angeli di AbbiategrassoORLANDINA­AGROPOLIViotti di TivoliRAGUSA­POMIGLIANOZingrillo di SeregnoVIBONESE­CAVESEBortoluzzi di San Donà di Piave

CLASSIFICASavoia p. 24; Akragas 18;Comprensorio Montalto 15; Cavese,Orlandina, Hinterreggio e Torrecuso 14;Battipagliese 12; Noto e Gioiese 11;Due Torri e Città di Messina 10;Agropoli 9; Pomigliano 7; Rende 5;Licata (­1) e Ragusa 4; Vibonese 3.

Seconda divisione9a giornata (ore 14.30)

Real Vicenza, derby di lussoIl Teramo ora vede la vettaUna capolista (il Cosenza) ha fatto 1­1 in casa venerdì,l’altra gioca (pure in casa) oggi un derby: il Real Vicenzariceve il Bassano nella gara più importante. Attenzioneanche al girone B, dove il Teramo nell’altro big matchpuò andare in vetta se riesce a vincere a Melfi. E’polemica infine per lo stadio dell’Arzanese, costretta alasciare il suo a Mugnano per giocare a Frattamaggiore:«Il Comune di Mugnano ha preso un impegno e gliimpegni si onorano» ha detto Ghirelli della Lega Pro.Mercato: al Porto Tolle va Daniel Margarita (ex Perugia).

serie D9a giornata (ore 14.30)

Firma GodeasSavoia per la 9a

Il Savoia ha sempre vinto(8 su 8) e ci sono altre 11imbattute, Pordenone ePro Sesto non hannoancora preso gol. Neglianticipi bella vittoriaesterna della Triestina (inrete anche Godeas). Oggiil big match é ThermalAbano­Lucchese.

IL CASO DAL PM NELLO STESSO GIORNO DELLA MORTE

Bergamini: il 18 sarà interrogata la ex

(cen) L’inchiesta sulla mortedi Donato Bergamini entra nel vivo elo fa attraverso un passo formale.Non è una data qualunque quellascelta dal procuratore diCastrovillari, FrancoGiacomoantonio, per interrogare laex fidanzata Isabella Internò:appuntamento fissato per il 18novembre, lo stesso giorno in cui èmorto l’ex calciatore del Cosenza.Era il 1989, adesso 24 anni dopoper la prima volta qualcuno dovràdifendersi da un’accusapesantissima: concorso in omicidiovolontario. Al momento la donna èindagata insieme con l’autista

Raffaele Pisano dopo la riaperturadel un caso grazie alla lungabattaglia condotta dalla famigliaBergamini, mai convinta dalla tesidel suicidio con un “tuffo” sotto leruote del camion guidato da Pisano:versione raccontata dalla Internò econfermata dall’autista. Tesisposata da un processo svolto nel1991 e adesso messa in discussionedalle nuove indagini e dalle perizieche danno credito alla tesidell’omicidio. Il movente, secondol’accusa, sarebbe privato e quindiriconducibile alla tormentata storiache l’ex centrocampista aveva conla Internò (allora minorenne).

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28 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

FORMULA 1 GP INDIA

Vettel pole facilema le gommesono un’incognita

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESIGREATER NOIDA (India)

È là dove ci si aspettava ditrovarlo: davanti a tutti. Maper Sebastian Vettel tradurre laterza pole di fila in altrettanteedizioni del GP d’India nelladecima vittoria 2013 potrebberivelarsi più arduo del previsto.E questo per merito (o colpa)delle gomme che, nel bene enel male, sono state con il tede­sco e la Red Bull le grandi pro­tagoniste di questa stagione.

Durata Già venerdì sul batti­strada delle Pirelli gialle si eraverificato accanto al graining(la formazione di riccioli dipneumatico) anche il fenome­no del blistering (la comparsadi bolle) che contrariamente alprimo non sparisce anzi si ag­grava giro per giro. In soldonile gomme soffici qui sembranoquasi da qualifica riuscendo acoprire al meglio solo 3­4 giri.E ciò ha messo i team davanti aun dilemma: preferire un mi­glior piazzamento al via sfrut­tando in Q3 le soffici o usare lemedie e sacrificare la presta­zione ma avere la seria possibi­lità di allungare lo stint, spe­rando in un repentino deterio­ramento delle soffici che sonodai 6 agli 8 decimi più rapide?

Scelta Vettel ha optato peruna strategia tradizionale, for­se scottato anche dal preceden­te di Shanghai dove partendocon le medie (9°) era finito 4°.E ora spera in due fattori: chela pista migliori, allungando lavita delle soffici (le sue nelle li­bere sono durate 3 giri!) e diriuscire ad accumulare nei pri­mi 5­6 giri un margine che gliconsenta di evitare di finire travetture troppo lente dopo il pitstop. Poi ovviamente Vettel è

forte di una RB9 che ha presta­zioni tali da averlo messo incondizione (unico) di usare untreno di gomme medie per en­trare in Q2, uno di soft per il Q3e di fare un solo giro (1’24”119,nuovo record della pista) perconquistare la pole, lasciandoNico Rosberg a ben 7 decimi.

Festa Così anche se la strate­

gia dovesse rivelarsi perdentedifficilmente slitterà la festaper il quarto titolo iridato cheproietterebbe Vettel tra i gran­di con Schumi, Fangio e Prost.Solo un guasto potrebbe impe­dirla (a patto che Alonso arrivitra i primi due). Ma siccome inRed Bull sono insaziabili si so­no cautelati, differenziando lastrategia con Webber: l’austra­liano ha rinunciato a una pri­ma fila certa ma, finendo 4°, si

è assicurato la pole virtuale trachi parte con le gomme medie.

Strategie Come la Red Bull,pure la Ferrari ha voluto copri­re i due scenari: Massa ha opta­to per le gomme morbide e si èpiazzato 5° (con un paio di er­rori nel settore centrale), Alon­so (pure per lui una sbavatura)per le dure e scatterà 8°. Quan­do al Nürburgring prese lo stes­so rischio, lo spagnolo riuscì arimontare solo parzialmente(da 8° a 4°) ma secondo la Fer­rari ora c’è il vantaggio di con­dizioni meteo più stabili. E setutto dovesse andare secondo ipiani, Alonso potrebbe addirit­tura puntare al terzo successostagionale. Intanto i rivali perla lotta al 2° posto iridato han­no preferito seguire la strada diVettel: Rosberg, che scatta afianco di Seb, ha formato unaprima fila tutta tedesca, Hamil­ton (3°) e Raikkonen (7°) han­no scelto le morbide. Il finlan­dese è stato l’unico pilota Lotusin Q3. Romain Grosjean, unodegli avversari più temibili, èstato tagliato già in Q1 per unbanale errore di calcolo del te­am e scatterà solo 17°.

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Seb davanti a tuttiper la 7a volta nel2013, poi Rosberg eHamilton. Un’altratattica per Webber(4°) e Alonso (8°),Grosjean solo 17°

+90Il vantaggio di VettelQualsiasi risultato faccia oggiAlonso, a Seb per vincere iltitolo basta un quinto posto

IL VIA ALLE 10.30 DIRETTA SU SKY, TEMPO REALE SU WWW.GAZZETTA.IT, DIFFERITA ALLE 14.15 SU RAI 1

1ª fila 2ª fila 3ª fila 4ª fila 5ª fila 6ª fila 7ª fila 9ª fila 10ª fila 11ª fila8ª fila

3

1’24”941

10HAMILTON(GB)Mercedes

1

1’24”119

1VETTEL(GER)Red Bull RenaultMedia 219,332 km/h

1’24”871

2 9ROSBERG(GER)Mercedes

6

1’25”248

7RAIKKONEN(FIN)Lotus Renault

1’25”047

4 2WEBBER(AUS)Red Bull Renault

7

1’25”334

11HÜLKENBERG(GER)Sauber Ferrari

8

1’25”826

3ALONSO(SPA)Ferrari

15

1’26”134

17BOTTAS(FIN)Williams Renault

18

1’26”842

16MALDONADO(VEN)Williams Renault

12

1’25”711

14DI RESTA(GB)Force India Mercedes

16

1’26”336

12GUTIERREZ(MES)Sauber Ferrari

20

1’27”105

21VAN DER GARDE(OLA)Caterham Renault

21

1’27”487

20PIC(FRA)Caterham Renault

17

1’26”577

8GROSJEAN(FRA)Lotus Renault

11

1’25”519

19RICCIARDO(AUS)Toro Rosso Ferrari

5

1’25”201

4MASSA(BRA)Ferrari

13

1’25”740

15SUTIL(GER)Force India Mercedes

10

1’26”487

5BUTTON(GB)McLaren Mercedes

14

1’25”798

18VERGNE(FRA)Toro Rosso Ferrari

19

1’26”970

22BIANCHI(FRA)Marussia Cosworth

22

1’28”138

23CHILTON(GB)Marussia Cosworth

9 6PEREZ(MES)McLaren Mercedes

1’26”153

METEO: SERENO. TEMPERATURA SUI 31°

«È difficilenon pensareal Mondiale»Il tedesco della Red Bull vicino al 4° titolo«Tutti mi chiedono che cosa provo»

Il podio del sabato: Hamilton (3°), Vettel (1°) e Rosberg (2°) LIVERANI

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERIGREATER NOIDA

Sebastian Vettel ieri sera èandato a dormire, o almeno ciha provato, come se fosse unanotte qualsiasi. Del resto, perchi ha conquistato i tre ultimicampionati e oggi è destinato aricevere la 4a incoronazione,anche la notte prima del Mon­diale finisce per assumere unacerta normalità. «La vigilia2011 è stata più rilassata rispet­to a quelle 2010 e 2012 — am­mette Seb —, ma nessuna pre­parazione segreta, è lasolita routine. In pas­sato non ricordo diaver fatto nulla dispeciale o di essereandato a letto pensan­do “domani sarà il grangiorno”».

Dominatore Potrebbe an­che cambiare nome in VettelCircuit questo impianto sortonel nulla, visto che nelle 2 pre­cedenti edizioni mai nessuno èriuscito, neppure per un giro, amettere le ruote davanti al cam­pionissimo della Red Bull. La 7a

pole dell’anno, la 43a in carrie­

IL MARASebastian Vettel, 26anni, esulta appenasceso dall’auto per lasua 43a pole COLOMBO

Page 29: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 29

(g.p.) Nei box si comincia arespirare aria di 2014. LaMcLaren ha provato laposizione delle telecamere,che non potranno piùessere usate a finiaerodinamici. Ferrari eRed Bull continuanoinvece i test sui freniche, l’anno prossimo,cambieranno diventandoun’arma segreta dei team.Con il potenziamento delKers e l’arrivo dell’Ers e delcontrollo elettronico delbilanciamento fra avantreno e retrotreno,tutto diventerà più sofisticato. Proseguirà la tendenza allariduzione del diametro massimo (280 mm) dei dischi posterioriiniziata nel 2012 e dilagata in questa stagione, come mostra ildisegno dei dischi freno delle F138. La tendenza era nata pergestire con più spazio i complicati flussi all’interno delle presed’aria dei freni, che sono ormai dispositivi aerodinamici. Nel2014 si potrà ridurre ancora il diametro e quindi anche il pesograzie all’apporto frenante di Kers ed Ers.

ra, ha confermato l’alchimiache lega Seb al Buddh Circuit,anche se il monopolio statisticoè destinato a interrompersi nel­le prime fasi del GP, visto cheMark Webber con la RB9 gemel­la assalterà l’ultima vittoria inF.1 grazie a una strategia che lovedrà scattare con gomme me­die. «Se il calo delle morbide sa­rà quello delle terze libere, pos­so passare Seb in pista. Sì, pos­so vincere» si sbilancia l’austra­liano. La domanda è se ilmuretto, che già a Suzuka lo hapenalizzato in favore di Vettel,glielo permetterà. «Mark con­sumava di più le gomme morbi­de, ma siamo convinti che lastrategia di Seb sia giusta —spiega Helmut Marko, respon­sabile del Motorsport —. Ab­biamo differenziato per esseresicuri che a vincere sia una no­stra macchina».

Striscia Proiettato nella sto­ria, oggi oltre al titolo suo equello costruttori, Sebastianpuò conquistare anche la 6a vit­toria consecutiva come, primadi lui, solo Alberto Ascari (9successi a cavallo del 1952/53)e Michael Schumacher (7 nel2004 e 6 nel 2000/01) hannofatto. «La gente non capiscequanto lavoro c’è dietro questirisultati — spiega Vettel —. Ve­dono che vinci 3 gare e pensanoche la quarta sia una formalità.Invece è tutt’altro che facile: gliavversari fanno di tutto per bat­terti e tu devi tirare fuori tuttoquello che c’è da te, dalla mac­china, dalla squadra. Se guardia cosa potenzialmente può an­dare storto, le statistiche ti gio­cano contro. Le ultime 5 vittoriesono state fantastiche, soprat­tutto Monza, che si presentavacon diverse incognite. Lì era il50­50 e invece ci siamo ritrovatiuna macchina fantastica».

Cioccolata Qui il copione è lostesso. «È facile ottenere questirisultati e divertirsi quando haiuna macchina con cui fare quelche vuoi» ammette Vettel. Co­stretto alla fine a riconoscerecome il 4o titolo alberghi in unangolo della mente: «È difficilenon pensarci quando ogni se­conda persona che incontri ti

chiede cosa provi». In­tanto, in segno di ap­prezzamento, ha fat­to avere una scatola

di cioccolatini a tuttele donne della Red Bull.

«È sempre difficile dare in­dietro qualcosa a chi lavora perte. Puoi ringraziare alla radio oin tv, ma non puoi conosceretutti, informarti dei problemi. Eper me è importante provarci.Nel nostro team ci sono tantedonne, ma noi siamo sempre lìa ringraziare “the boys”. E inve­ce le ragazze oltre a fare tantecose importanti, si prendonocura di noi».

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MARK WEBBERPILOTA RED BULL

« Con il calo dellemorbide c’è lapossibilità dipassare Seb. Sì,qui posso vincere

laTecnicaNel 2014 freni ridotti: c’è l’aiuto di Kers­Ers

Su stradediverseDoppia strategiain casa FerrariAlonso «Le gomme soffici non sono buone,uso le medie». Decisione opposta per Massa

DAL NOSTRO INVIATO

GREATER NOIDA

Una scommessa. Pensa­ta, tracciata, ponderata già ve­nerdì quando sulle gomme sof­fici, oltre al consueto graining,si è manifestato il blistering.Vero, su quelle di FernandoAlonso e Felipe Massa si mani­festava più tardi rispetto a tan­ti, ma il passo gara restava tut­t’altro che entusiasmante. Equando ieri mattina si è ritro­vato in pista con delle sofficiche duravano solo tre giri (si­tuazione che lo ha messo dinuovo in conflitto con il forni­tore), lo spagnolo si è convintoad affrontare la battaglia per lapole con le medie. Come eragià capitato al Nürburgring.Certo la posizione di partenzanon è entusiasmante, ma ciòche interessa a Fernando èquella finale. E le prospettivesono interessanti: «Dipende daquanto dureranno le gommesoffici: se i primi non avrannoproblemi, sarà dura; se inveceentreranno presto in crisi emagari dovranno sostituirledopo appena 6 giri, allora lavittoria potrebbe diventare undiscorso tra me e Webber».Senza però farsi illusioni: «An­che se vincessi o arrivassi se­condo, a Vettel basterebbe en­trare nei primi 5 per conquista­re il titolo. Per cui, se tutto an­drà nella norma, Sebastiansarà campione».

Controcorrente Certezze nonce ne sono dunque, ma nellamente di Fernando non si è in­sinuato il dubbio di aver fattoun azzardo visto che in Q2(con un set di gomme soft nuo­ve), era riuscito a piazzarsi allespalle di Vettel con un distaccodi questi tempi accettabile: tredecimi. «Con una strategia

normale, spesso non riusciamoa recuperare posizioni perchénon abbiamo velocità». Unascelta controcorrente perché idue precedenti più illustri(Vettel in Cina e lo stesso Alon­so in Germania), come ha am­messo lo stesso spagnolo, poinon hanno pagato: «E’ vero, alNürburgring non riuscimmo arecuperare: la condizione deltracciato era cambiata e legomme soffici erano duratepiù a lungo di quanto ci aspet­tassimo e questo aveva annul­lato il nostro vantaggio».

Felipe Qui, secondo Mara­nello, è più difficile che ciò ac­cada perché le condizioni cli­matiche sono più stabili. Eppu­re c’è un ferrarista che si augu­ra il contrario: Felipe Massa,che ha scelto (o accettato) una

strategia diversa, facendo sìche la Ferrari sia potenzial­mente in una situazione privi­legiata rispetto a Mercedes eLotus, le due contendenti allapiazza d’onore nei costruttori.«Io ho scelto la strategia nor­male, è Felipe ad aver sceltoquella azzardata, che in passa­to non ha funzionato. Credoche Ferrari e Red Bull non ab­biano sbagliato a differenziarele strategie, io credo di poter­mela giocare con le Mercedes».

Accuse Malgrado il giocodelle strategie, che potrebberenderlo protagonista, Alonsocontinua a manifestare insof­ferenza con la fornitura dellegomme: «Le soft non sonobuone, non voglio aggiungerealtro per non indispettire la Pi­relli, ma basta vederlo alla tv».E poi ha aggiunto: «Venerdìero riuscito a percorrere 15­16giri, stamane solo 3. Dipendedai set di gomme che hai a di­sposizione, devi essere fortu­nato». Una sensazione cheMassa invece non ha provato:«Io non mi sono accorto di dif­ferenze tra le gomme».

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Fernando Alonso, 32 anni, sulla sua monoposto in India LAPRESSE

FELIPE MASSAIN FERRARI DAL 2006

« Differenze traun set e l’altro?Io sinceramentenon me nesono accorto

I TEMPI

QUALIFICHE 1

1. BUTTON 1’25”574

2. WEBBER 1’25”665

3. RICCIARDO 1’25”673

4. MASSA 1’25”793

5. HAMILTON 1’25”802

6. RAIKKONEN 1’25”819

7. ROSBERG 1’25”833

8. HÜLKENBERG 1’25”883

9. DI RESTA 1’25”908

10. ALONSO 1’25”934

11. VETTEL 1’25”943

12. GUTIERREZ 1’26”057

13. PEREZ 1’26”107

14. VERGNE 1’26”155

15. SUTIL 1’26”164

16. BOTTAS 1’26”178

ELIMINATI:

17. GROSJEAN 1’26”577

18. MALDONADO 1’26”842

19. BIANCHI 1’26”970

20. VAN DER GARDE 1’27”105

21. PIC 1’27”487

22. CHILTON 1’28”138

QUALIFICHE 2

1. VETTEL 1’24”568

2. ALONSO 1’24”885

3. WEBBER 1’25”097

4. RAIKKONEN 1’25”191

5. HAMILTON 1’25”259

6. ROSBERG 1’25”304

7. HÜLKENBERG 1’25”339

8. PEREZ 1’25”365

9. MASSA 1’25”389

10. BUTTON 1’25”458

ELIMINATI:

11. RICCIARDO 1’25”519

12. DI RESTA 1’25”711

13. SUTIL 1’25”740

14. VERGNE 1’25”798

15. BOTTAS 1’26”134

16. GUTIERREZ 1’26”336

QUALIFICHE 3

1. VETTEL 1’24”119

2. ROSBERG 1’24”871

3. HAMILTON 1’24”941

4. WEBBER 1’25”047

5. MASSA 1’25”201

6. RAIKKONEN 1’25”248

7. HÜLKENBERG 1’25”334

8. ALONSO 1’25”826

9. PEREZ 1’26”153

10. BUTTON 1’26”487

Oggi al Buddh Circuit (5.125 m) sicorre il GP India, 16a prova (su 19)del Mondiale F.1. Previsti 60 giriper 307,249 km.PROGRAMMAGara alle 10.30; diretta su Sky SportF1 HD, tempo reale su Gazzetta.it.Sky ripropone la corsa alle 14, alle17 e alle 21. Differita anche su Rai 1alle 14.15.CLASSIFICHEPiloti: 1. Vettel 297; 2. Alonso 207;3. Raikkonen 177; 4. Hamilton 161.Costruttori: 1. Red Bull 445;2. Ferrari 297; 3. Mercedes 287.

la guida

RALLY DI SPAGNA

Latvala al comando

C’è una Volkswagen Polo alcomando del Rally di Spagna dopola seconda giornata, ma non è quella del neo iridato Sebastien Ogier. Ilfinlandese Jari Matti Latvala precede di 1”6 Sordo (Citroën) e di 29”3Neuville (Ford). Ogier, ritardato dauna foratura, ha chiuso al 4° posto,a 46”5 da Latvala. Kubica (Citroën)è 10°. Oggi le ultime 6 speciali dellapenultima prova iridata.

SUPERSTARS

Morbidelli in pole

(a.s.) Gianni Morbidelli ha firmato la pole della Superstars aFranciacorta (Brescia), ultimo appuntamento stagionale. In palio c’èil Tricolore. L’attuale leader TonioLiuzzi (Mercedes) scatterà dal 2°posto. Oggi gare alle 11.15 e 15.50.

Taccuino LA REPLICA L’AZIENDA PAGHEREBBE LE SPESE PUR DI AVERE UN TEST ENTRO NATALE

«Qualcuno non riesce a capireche lo facciamo per lo show»Hembery (Pirelli):«Qui con le dureal posto delle softavremmo avuto untrenino in gara»

DAL NOSTRO INVIATO

GREATER NOIDA

Tre settimane fa, quandola F.1 si trovava in Corea, Mar­co Tronchetti Provera, capodella Pirelli, aveva alzato il te­lefono per lamentarsi conMontezemolo in merito alle di­

chiarazioni poco lusinghiere diAlonso sul proprio prodotto.Questa volta difficilmente lascena si ripeterà perché Fer­nando è stato più pacato, an­che se non ha nascosto un certodisappunto sulle gomme mor­bide. Paul Hembery, capo spe­dizione del fornitore milanese,si è limitato a un «no com­ment». Poi però, quando ha af­frontato il discorso delle diffe­renti strategie, il manager in­glese è tornato indirettamentesull’argomento: «Se avessimoportato anche qui le dure insie­me alle medie avremmo avutoun trenino in gara. Qualcunoforse non ha compreso che la

nostra scelta consente di averedelle possibilità». Ma il proble­ma vero per la Pirelli resta la ri­chiesta (inevasa) di test primadi Natale in Medio Oriente perpreparare le coperture 2014. Ilgommista si è offerto di coprirele spese, ma per ora non ha ot­tenuto risposta e l’unico test incalendario resta quello con laMcLaren l’11 e il 12 novembrea Vallelunga. Tronchetti Prove­ra ha già parlato con Ecclesto­ne e ha ribadito che entro unasettimana intende ottenereuna risposta: se sarà negativala Pirelli dirà stop al Mondiale.

a.cr.

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Vettel, relax esorrisi COLOMBO

Page 30: Gazzetta 20131027

30 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

MOTOMONDIALE GP GIAPPONE

QUALIFICHE DI 75 MINUTI

Quarta poledi Lorenzoma Marqueztiene ed è 2°

GIOVANNI ZAMAGNIMOTEGI

La quarta pole stagiona­le, seconda consecutiva, di Jor­ge Lorenzo è arrivata dopoun’altra giornata anomala, ini­ziata nella notte con una fortescossa di terremoto («Mi sonosvegliato, non capivo bene cosafosse e ho chiesto al mio assi­stente Marco cosa stesse succe­dendo. Mi ha risposto: “non tipreoccupare, è solo il terremo­to”, così ho continuato a dor­mire» ha raccontato Jorge),proseguita con l’annullamentodelle libere del mattino per lapioggia, infine chiusa da unalunga sessione di qualifiche da75 minuti. «Sono pronto per lagara», ha sintetizzato Lorenzo,capace di rifilare ben 0”658 aMarc Marquez, comunque bra­vo a trovare il giro veloce sulbagnato, al debutto in MotoGPsulla pista di Motegi. Un Mar­quez apparso più tirato del soli­to, ma comunque capace discherzare su un incredibile er­rore dello storico sponsor dellaHrc, che ieri mattina aveva giàmesso in rete l’annuncio dellaconquista del titolo da parte diMarc: il tweet è stato levato po­co dopo; la brutta figura, natu­ralmente, rimane indelebile.«È stato un errore grande, sa­rebbe stato meglio che non fos­se accaduto», ha detto Mar­quez. Hayden ha chiuso al 3°posto, davanti a Pedrosa, Rossie Dovizioso.

Qualifiche MotoGP: 1. Lorenzo1’53”471; 2. M.Marquez 1’54”129;3. Hayden 1’54”539; 4. Pedrosa1’54”542; 5. V.Rossi 1’54”732;6. Dovizioso 1’55”036; 7. Bautista1’55”135; 8. Bradl 1’55”610;9. A.Espargaro 1’55”719; 10. Hernan­dez 1’55”998; 11. Crutchlow 1’56”058;12. Nakasuga 1’56”125; 13. B.Smith1’57”114; 14. Edwards 1’57”297;15. Iannone 1’57”347; 16. Petrucci1’57”540; 17. De Puniet 1’57”715;18. Aoyama 1’57”994; 19. M.Laver­ty 1’58”540; 20. Scassa 1’58”802;21. Corti 1’59”617; 22. Barbera1’59”646; 23. Cudlin 2’00”982.Oltre il 107% (2’01”414): Staring2’02”712; Pesek 2’02”932.Qualifiche Moto2: 1. Kallio2’01”248; 2. Simeon 2’01”452; 3.Zarco 2’01”484; 4. Corsi 2’01”501;10. Pasini 2’02”405; 22. De Angelis2’03”426; 26. Morbidelli 2’04”110.Qualifiche Moto3: 1. Rins 2’09”387;2. M.Viñales 2’10”310; 3. A. Marquez2’10”313; 4. L.Salom 2’10”656;7. Antonelli 2’11”011; 24. Baldassarri2’12”577; 26. Fenati 2’13”193; 30. Fer­rari 2’14”179; 34. Bagnaia 2’18”066.

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4REPLICA

ALLE 14

A Motegi (4.801m) si corre il GP

Giappone, 17a

tappa su 18del Mondiale

MotoGP (16a su17 per Moto2 e

Moto3). Nellenotte si sonocorse le gare

Moto3 (alle 3) eMoto2 (4.20),

alle 6 si corre laMotoGP (24 giri,

115,2 km)

STv e Internet

Diretta su Italia1 e Italia 2.

Differita dellaMotoGP alle

14 su Italia 1.Tempo reale su

Gazzetta.it

SClassifiche

MotoGP:1. M.Marquez

298 punti2. Lorenzo

2803. Pedrosa

2644. V.Rossi

214Moto2:

1. P.Espargaro240

2. Redding224

Moto31. L.Salom

3002. Rins

295

SProssimo GP

10 novembreValencia

Il futuroè Open«Voglio nei GPSuzuki, Apriliae Kawasaki»Il patron Ezpeleta: «Costi più ridottie centralina unica: la svolta in 3 anni»

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO FALSAPERLAMOTEGI (Giappone)

Da circa un anno le corsein moto sono Carmelo Ezpele­ta. Dopo la MotoGP, la suaDorna ha preso anche la Su­perbike e oggi è possibile im­maginare una strategia unica.«Diciamo una linea comune:

stiamo lavorando per fare en­trambi i campionati come sideve», precisa il manager spa­gnolo.

Ezpeleta, il prossimo cam­pionato MotoGP come lo con­sideriamo: anno zero, anno 1?

«Ci saranno parecchi cam­biamenti. Honda e Yamahahanno fatto prove con le loromoto Open, con centralina no­stra, e a parità di piloti sono vi­cine alle “factory”: 0,3 secondila Yamaha, 0,8 la Honda. Pri­ma del via cercheremo conMagneti Marelli di renderequesti mezzi ancora più com­petitivi. Saranno abbastanzavicini».

Contento della nuova for­mula?

«Questo è solo il primo pas­

so di un cammino che finirànel 2017, o se riuscirò nel2016, quando tutti utilizze­ranno la stessa centralina. Do­po faremo altre mosse percontenere ancora i costi. Cer­cherò di convincere la Suzukia rientrare nel 2015 con que­sta centralina».

Però l’obiettivo originarioera di contenere il costo sulmilione di euro, invece…

«Ho già in mente delle mi­sure per arrivare più o meno aquella cifra nei prossimi 2­3anni».

Entreranno altre Case?«Suzuki arriva, Aprilia ave­

va fatto certi accordi e Albe­siano, il sostituto di Dall’Igna,mi ha confermato l’impegno.Con la centralina unica arrive­ranno altri, come la Kawasaki,che intanto aiuterà il TeamAvintia».

Il calendario?«Prima che parta il campio­

nato, il Brasile dovrà essere inlinea con le richieste fatte, al­trimenti la gara verrà annulla­ta e Aragon posticipata di unasettimana. Le gare saranno al­meno 18».

Gli ultimi GP hanno solleva­to un problema Direzione Ga­ra...

«Non sono contento di alcu­ne cose viste. Loro sono gli ar­bitri, possono sbagliare, madevono conoscere i regola­menti, essere imparziali, at­tuare le decisioni. Il poteresportivo deve fare le regole,

loro le devono applicare. Colpresidente della Fim, Ippolito,a febbraio faremo un incontroa Ginevra della GP Commis­sion con tutti i Costruttori. Ti­reremo una linea con il passa­to e diremo cosa si può fare ocosa no dal 2014 in poi».

Poi c’è stato il problemagomme a Phillip Island…

«Ci siamo trovati in emer­genza, ma l’obiettivo è sempredi salvare la gara, anche in si­tuazione straordinaria».

Australia a parte, cosa sipuò fare per le proteste dei pi­loti sulla gomma unica?

«Per il 2014 cercheremo diavere il miglior materiale pos­sibile. Dal 2015, quando sca­drà il contratto, ho presentatodelle richieste tecniche preci­se e impegnative, venute fuoridai piloti attraverso Loris Ca­pirossi. Potrà scattare il dirittodi prelazione, altrimenti par­leremo con altri».

Superbike: come si evolve ilcampionato?

«È già firmato, dal 2015 tut­te le moto saranno “Evo” (pra­ticamente stock, n.d.r.), dob­biamo definire le regole perrestringere la possibilità dispendere soldi. Le Case sonocontente e ne entreranno sicu­ramente almeno due nuove».

Il format delle gare?«Credo tre classi, Super­

bike, Supersport e Stock 600europeo. La Sbk sempre sudue manche».

Il campionato sarà un ser­batoio per la MotoGP?

«Sì, ma anche uno sboccocompetitivo per i piloti chenon trovano posto. Ci deve es­sere una redistribuzione».

Calendario?«Sono più ottimista di un

mese fa. Cerchiamo di averealmeno 13 eventi, trattiamo

con Malesia e Qatar, stiamo la­vorando per gli Usa. In Ger­mania forse solo l’anno prossi­mo non ci sia la gara».

E l’Italia?«Ci saranno 2 gare (Misano

e Imola, n.d.r.). Monza? È dif­ficile andare per soldi in unposto che i piloti consideranonon sicuro».

Vede una ripartenza degliinvestimenti?

«In MotoGP, anche con lacrisi, abbiamo continuato adinvestire, soprattutto per laproduzione televisiva. Nontorneremo mai più alla libertàassoluta. Forse calcio e F.1hanno più seguito, ma io nonvedo nessuno spettacolo almondo migliore del nostro».

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4LA

SCHEDA

SHa iniziato

nel 1974Carmelo

Ezpeleta è natoil 17 luglio 1946 a

Barcellona. Nel1974 dirige la

pista di Calafata Barcellona; 4

anni dopo guidal’Automobile

Club di Spagnae la pista di

Jarama, aMadrid, dove in

10 anniorganizza 4 GP

di F.1 e 10 delMotomondiale.

Nel 1988coordina la

costruzione dellapista di

Montmelò eguida le attivitàdell’Automobile

Club deCatalunya. Nel

1991 diventamanager di

Dorna Sportsche ha acquisito

i diritti delMotomondiale.

Di quella stessasocietà diventaamministratore

delegato nel1998

SULLA MOTOGPSVILUPPO CON LA MARELLI

« Le nuove moto diHonda e Yamahavanno forte quasicome le “factory”e miglioreranno

SULLA SUPERBIKETRE CLASSI E MOTO «EVO»

« Nella Sbk avremoalmeno 13 gareSarà uno sboccoper i top driversenza il posto

Lorenzo

Page 31: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 31

CICLISMO CRITERIUM IN GIAPPONE

E dopo il sumoFroome scopreanche il terremotoIl re del Tour vince a Saitama su Sagan e Rui Costa«Mai capitato prima, non è stato molto simpatico»

Chris Froome, 28 anni: i tifosi giapponesi (ieri 200.000) sono impazziti per lui AFP

DAL NOSTRO INVIATO

LUCA GIALANELLASAITAMA (Giappone)

Una serata dalle nuvole rosa, par­don gialle, con il cielo sereno dopo unamattinata di pioggia incessante. Spuntaanche il sole quando parte il Criteriumby Tour de France, duecentomila giap­ponesi lungo i 2700 metri del circuito. Ealla fine risuona pure quella musichettache accompagna, al Tour vero, il podio.Non manca proprio niente: l’ammira­glia rossa, le moto gialle, la lavagnagialla (con gli ideogrammi giapponesi).E lo stesso vincitore, a 10 mila chilome­tri da Parigi: Chris Froome. E sempreBernard Hinault a premiarlo. Solo, abraccia alzate, ma sfinito dalla fatica:solo, primo, come era giusto che fossequi a Saitama, 1,5 milioni di abitanti a30 km da Tokyo, dove è sbarcato il Tour.Una piccola Torre Eiffel, tra le tende delvillaggio commerciale, accompagnaidealmente l’ultima giornata di gloriadi Froome nel 2013. Là dove in migliaiafanno la fila per assaporare le specialitàfrancesi, vini, formaggi, salumi, carne.Potenza di un nome, il Tour, che sa uni­re sport e cultura, e vincere. «Abbiamoavuto un’accoglienza straordinaria —spiega Jean­Etienne Amaury, presiden­te di Aso, la società organizzatrice —. Ilsindaco di Saitama vuole ripetere il Cri­terium anche nel 2014».

Pesante Froome è tirato, ha il fiatone.L’ultima gara vera il Mondiale di Firen­ze, 29 settembre, quando si ritirò dopoun centinaio di chilometri. Il Criteriumdi Saitama prevede 20 giri, 54 chilome­tri. E molto spesso il kenyano bianco,che ha stupito il mondo a luglio, escedalle curve con 3 metri dal compagno(Porte o Thomas) che lo scorta. Ingob­bito. Pesante sui pedali. Nelle regole

d’onore dei circuiti, all’ultimo giro al­lungano i migliori tre: Froome, PeterSagan (maglia verde per il secondo an­no consecutivo) e il campione del mon­do Rui Costa. Froome va, i due si guar­dano, Chris vince, poi Sagan e Rui Co­sta. Lo slovacco, a corsa finita, lo incro­cia e non si trattiene: «Eh, guarda che tiho visto partire...». Giusto così. Il sim­bolo vale più di tutto, in una giornatacome questa. «Sono molto felice di averportato qui questa maglia e di averlaonorata — sono le prime parole diFroome —. Ho ricevuto un’accoglienzastraordinaria. Avevo vinto qui in Giap­pone nel 2007 (era dilettante, correvanella Konica e si impose nel circuito diIzu, ndr): che evoluzione ha avuto que­sto sport, quanti giovani ci seguono».

Paura Eppure la giornata cominciacon il terremoto. Froome è tra quelliche lo sentono, eccome. Molti altri suoicolleghi, tutti nello stesso albergo, inve­ce continuano a dormire profondamen­te quando, alle 3.10 nella notte tra ve­nerdì e sabato, la terra si scuote conun’intensità di 7.6 gradi Richter. A Sai­tama, al 12° piano dell’hotel, il letto simuove in due direzioni, l’abbiamo pro­vato anche noi. «E’ la prima volta che hosentito un terremoto — ci spiegava acolazione Froome, un po’ teso —, e nonè stato simpatico. Stavo dormendo. E’ laforza della natura, e tu non puoi farciniente». Un’altra avventura estrema perchi è nato a Nairobi, in Kenya, ha passa­to l’infanzia tra animali di ogni genere esi divertiva a giocare con i serpenti.«Chiudo qui questa mia fantastica sta­gione — riprende il re del Tour 2013 —in una giornata incredibile. Adesso va­do in vacanza, in Kenya. Ricomincerò alGiro dell’Oman, come quest’anno».Oman, a febbraio: cominciò vincendo.

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ASSOLUTI ULTIMA GIORNATA

Pista, il podio del keirinè tutto per i CeciOk Bronzini e Coledan

Assegnati a Montichiari (Bs) gliultimi titoli italiani della pista. Nel keirinpodio in famiglia con Francesco Ceci (altris dopo le vittorie nella velocità individuale e nel km) primo davanti ai suoicugini Davide e Luca. Tra gli junior oroper il figlio d’arte Riccardo Minali. Titolofemminile (il primo nella specialità) perGiorgia Bronzini: dopo essere passatadai recuperi, ha vinto su Frapporti,Consolati e Cucinotta. Nel derny,Cordiano Dagnoni ha pilotato al successoMarco Coledan su Cazzaro e Viviani.Prossimo appuntamento con la pista davenerdì a domenica, a Manchester, per laprima prova della Coppa del Mondo:l’Italia sarà guidata da Viviani e Bronzini.

CAMBIO IL TEAM DI SAGAN

Cannondale: Weberal posto di Slongoper la preparazione

La Cannondale di Sagan, Mosere Basso ha trovato il sostituto diPaolo Slongo, il d.s. veneto esperto dipreparazione atletica che tornerà alavorare con Vincenzo Nibali all’Astana:si tratta del 36enne tedesco SebastianWeber, ex Katusha, che in passatoaveva lavorato anche con Cavendishe Tony Martin all’Htc.CROSS (m. gaz.) Seconda prova diCoppa del Mondo di cross a Tabor (R.Ceca): vittoria dell’olandese Lars VanDer Haar su Walsleben (Ger) e Pauwels(Bel), 10° Enrico Franzoi a 55”. La garadelle donne alla statunitense KatieCompton. Under 23: vince l’olandeseMathieu Van der Poel, figlio di Adrie.

4CICLISTI

BENEFICI

SA San

VendemianoCon

Argentine Pozzato

A SanVendemiano

(Treviso), ilpaese di

Alessandro DelPiero, oggi alle

15 c’è unquadrangolare

di calcio perbeneficenza con

la regia dell’expro’ Giampaolo

Fregonese.Quattro

squadre: ciclistiin attività (con

Pozzato,Pellizotti,Tosatto,

Battaglin,Ballan, Modolo);

ex pro’(Argentin,

Bruseghin,Chiappucci,Martinello);

comici di Zelig;industrialitrevigiani.

All’astaandranno unamaglia di Del

Piero e quelledei ciclisti.

SPaura

in discesaPinot

va in autoContinua la

«terapia» diThibaut Pinot, lo

scalatorefrancese della

Fdj che ha unafolle paura dellavelocità e dellediscese. Pinot

ha guidato a190 all’ora sul

circuito diMagny Cours

con l’ex pilota diFormula 1

Franck Lagorce,e a dicembre (il

20 e il 21)parteciperà al

circuito Alped’Huez del

Trofeo Androsdi

automobilismo,organizzato dal

suo terapistaMax Mamers.

NEL 2014 LASCERÀ LA ROSSA PER IL TEAM MARTINEZ

Hayden gran professionista: 3°«Licenziato? Io spingo sempre»

Sotto molti punti di vista,Nicky Hayden è il pilota ideale:veloce, disponibile, mai criticonei confronti della Casa, anchese in Ducati ha dovuto ingoiareparecchi bocconi amari e già daluglio sapeva che avrebbedovuto trovarsi un altro posto.«Molta gente si stupisce perchécontinuo a spingere nonostantesia stato licenziato da un pezzo.È chiaro che è una situazionedifficile, ma sono unprofessionista. Qui, però, sapevoche con la pioggia si poteva farebene e fino a pochi minuti dallafine ho addirittura sperato nellapole: non partivo dalla prima filada Jerez 2012». Nicky non fapolemica, ma ammette che nontutti hanno rispettato gli impegni.«Il team e i meccanici sonosempre stati fantastici, la Ducati,però, non sempre ha mantenutole promesse: quest’anno avreidovuto provare l’ultima versionedella GP13 nei test di Misano e

utilizzarla per le ultime gare,invece sono cambiati i piani».Ora, è naturale guardare al 2014,quando tornerà su una Honda,seppur una RSV1000R, unaOpen. «Non vedo l’ora di provarlae quando ho saputo che il teamMartinez (la prossima squadra,ndr) trattava con la Honda, hocominciato a chiedere notizie diogni tipo a tecnici e giapponesi».

g.z.

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Nicky Hayden, 32 anni MILAGRO

Che peccatoSpies dice addio«Con il magone»Lascia la Ducati e le corse per i tanti infortuniGuareschi passa al team Moto3 di Valentino

DAL NOSTRO INVIATO

MOTEGI

L’ipotesi era plausibile,viste le premesse, adesso è cer­tezza. Così il motociclismo per­de un grande talento, forse nonparticolarmente apprezzatodal grande pubblico più peruna timidezza profonda cheper l’atteggiamento solo for­malmente scostante. Ben Spiessi ferma, con il magone, per gliinfortuni a raffica che pratica­mente non lo hanno fatto cor­rere nel 2013.

Delusione «Voglio ringrazia­re tutti, organizzatori, le squa­dre, i fan per avermi supporta­to durante tutta la mia carriera— ha fatto sapere Ben attraver­so un comunicato congiuntocon la Ducati, con cui aveva uncontratto anche per il 2014 —.Quando ho iniziato a correrenon avrei mai immaginato dipoter raggiungere i successi diquesti 20 anni di gare, ma ègiunto il momento di fermarmie lo faccio con grande tristezza.Ero davvero contento di corre­re con la Ducati, che mi ha sup­portato al massimo in questoanno così difficile. Sono quindiestremamente deluso dal fattodi non essere riuscito a realiz­zare i miei obiettivi personali equelli del team».

Sconfitta Con la rossa èandato tutto storto. IlBen Spies che domina­va tutto in America(3 titoli Su­

perbike Usa), poi è arrivatosbaragliando nel Mondiale (ti­tolo Sbk 2009 al debutto) e fat­to ben sperare in MotoGP (unavittoria con la Yamaha Tech 3,poi nel 2012 tante delusionicon la ufficiale) a Borgo Pani­gale non ha avuto la possibilitànemmeno di provarci: troppodura l’operazione alla spalladestra e poi le botte alla sini­stra. La Ducati per il 2014 gliaveva offerto una Superbike,

meno stressante dal punto divista fisico. Lui sembrava con­vinto della nuova avventura,poi, un paio di settimane fa, ciha pensato bene e ha gettato laspugna. «Speravamo che po­tesse rimettersi in piena formadopo l’infortunio subìto a Indy— dice Paolo Ciabatti, respon­sabile del progetto Ducati Mo­toGP —. In ogni caso capiamo imotivi della sua decisione e lirispettiamo. È un peccato, per­ché Ben secondo noi è uno deipiloti di maggior talento almondo».

Futuro Borgo Panigale deveora risolvere (velocemente)entrambi i problemi. Per la Su­perbike, accanto a Chaz Da­vies, ci potrebbe essere o Davi­de Giugliano o Sylvain Barrier.Per la MotoGP di Pramac (inversione Open: centralina uni­ca, 24 litri di benzina) candida­ti Yonny Hernandez, EugeneLaverty e Danilo Petrucci. Mo­vimenti, intanto, nella squadraufficiale. Andrà via VittorianoGuareschi (forse sostituito daFrancesco Guidotti), non insintonia con il nuovo corso di­rigenziale. Ma l’ex pilota­col­laudatore non esce dal giro:approda al Team VR46 Moto3di Valentino Rossi.

Ioda Intanto in Moto2 il Te­am Ioda di Giampiero Sacchiha annunciato che nel 2014 losvizzero Randy Krummena­cher sostituirà il franceseJohann Zarco.

f.f.

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RISERVATA

Carmelo Ezpeleta, 67,patron della Dorna che

organizza Motomondiale eSuperbike, con il mito

Valentino Rossi, 34 anniMILAGRO

« Ci tenevo a farebene con la rossae sono deluso.Mi hanno aiutatoin un anno duro

« Non pensavoche in carrieraavrei fatto tantoma è il momentodi fermarmi

BEN SPIESIRIDATO SUPERBIKE 2009

Ben Spies,29 MILAGRO

Page 32: Gazzetta 20131027

32 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

BASKET SERIE A

AppuntiLEGA GOLD IERI

Brescia ko a VeroliTorino vince fuori

Ieri due anticipi della quartagiornata: Veroli Centrale del LatteBrescia 73 53 (Cittadini 14, Blizzard 12, Casella e Sanders 10;Giddens 13, Loschi 9); TezenisVerona Manital Torino 85 96(Smith 21, Callahan 18, Taylor 13;Chessa 25, Amoroso 19,Evangelisti 13). Classifica: Brescia,Veroli, Torino 6; Barcellona, Trapani, Verona, Biella, Napoli, Trento,Trieste 4; Casale, Jesi 2; Capod’Orlando, Imola, Ferentino, Forlì 0.

LEGA GOLD OGGI

Ore18(Sportitalia)Barcellona­Trapani

Oggi alle 18 le altre partitedella quarta giornata di LegaGold: Angelico Biella ExpertNapoli, Upea Capo d’OrlandoFerentino; Forlì Trento; SigmaBarcellona Pozzo di GottoLighthouse Trapani (direttaSportitalia 1); Imola NovipiùCasale Monferrato; Fileni JesiTrieste.

DONNE

La 3a giornata conSchio­Venezia

Oggi 3a giornata (ore 18):Lavezzini Parma Fila San Martinodi Lupari; Famila Schio UmanaVenezia; Orvieto Gesam GasLucca; Passalacqua RagusaCagliari; CariSpezia Chieti;Acqua&Sapone Umbertide Priolo.Classifica: Ragusa, Schio, Lucca,La Spezia 4; Cagliari, Parma,Venezia, Umbertide 2; Orvieto,San Martino di Lupari, Priolo,Chieti 0.

Massimo Chessa (Torino). 25 punti

NBA

Bargnani: 7 puntinell’ultimo test

Andrea Bargnani ha segnato7 punti in 27 minuti nella sconfittadi New York con Charlotte. Per ilMago, che ieri ha compiuto 28anni, 2 su 7 da 2, 0 su 3 da 3, 6rimbalzi e due stoppate.Nell’ultima sera di preseason, iKnicks hanno messo in campo perla prima volta Amar’e Stoudemire(6 punti), Kenyon Martin (2) e JRSmith (11). Miglior realizzatoreIman Shumpert con 16.

EUROPA

Domani Jawaiesce dall’ospedale

Buone notizie per NathanJawai, il centro del Galatasaray,ricoverato giovedì in terapiaintensiva a Istanbul dopo averaccusato vertigini e perdita disensibilità agli arti destri. Il clubturco ha annunciato che Jawairesterà in osservazione nelweekend e domani sarà dimesso.

Malashenko (Ragusa), 24.5 di media

«Da 5 anni sto studiandoper diventare un play»La guardia di Milano, oggi a Caserta: «Per provare nella Nbacambiai gioco. Qui la palla va a stelle come Langford e Gentile»

PIETRO SCIBETTA

Curtis Jerrells è finitopresto nell’occhio del ciclone,iniziando la stagione di Milanocon due prove incolori. Le garecontro Varese e Zalgiris glihanno restituito la fiducia.

Milano cercava gente conesperienza e grandi margini dimiglioramento: è il suo profilo?

«Sì. Ho lasciato il Besik­tas nella scorsa stagione acausa di problemi finan­ziari e c’erano dubbi su di

me, ma questa è la miaquarta stagione da professio­

nista, ne ho ancora diverse da­vanti e spero di crescere».

Il basket qui è come se loaspettava quando è arrivatonel 2010 al Partizan?

«Non credevo che avrei maigiocato in Europa. Volevo subi­to andarmene, poi ho imparatoad apprezzarla e l’ho sposata».

Com’è diventato un giocato­re?

«Alla Del Valle High School,in Texas, dove ho raggiunto leFinal Four statali e mi sono fat­

to notare da Baylor, che mi hadato la possibilità di andare alcollege. Un’esperienza che miha insegnato a vivere solo, adadattarmi a stare senza la fami­glia e via dalla mia città».

Cosa la renderebbe felice inquesta stagione?

«Vincere titoli e andare alleFinal Four è un sogno di tutti,ma non ha senso parlarne, bi­sogna lavorare per ottenerequei risultati. Ho giocato al Fe­nerbahçe quando le Final Foursarebbero state a Istanbul, co­nosco quel tipo di pressione. AMilano non si vince da tanto,ma ci si arriva prendendo se­riamente ogni impegno, a par­tire dall’allenamento».

Il suo essere playmaker èancora un «work in progress»?

«Ci sto lavorando da 5 anni:volevo andare nella Nba e lìogni squadra ha due o tre su­perstar, a segnare avrebberopensato loro. In Europa è di­verso. L’anno scorso la super­star dovevo essere io, qui ci so­no Langford, Gentile e Sa­muels a cui dare la palla».

Lei e i compagni sembrate

convinti di quello che vi propo­ne Banchi.

«Il coach è campione in cari­ca, se ha vinto c’è un motivo.Facile andargli dietro, perchésa quello che serve per vincere.È bello sapere che una squadrati vuole davvero. La trattativa èstata lunga, ma se mi sono statidietro tanto, vuole dire che vo­levano proprio che venissi io».

In settimana ha affrontatoJasikevicius.

«È uno di quei giocatori cheammiro in Europa. Al Fener­bahçe me ne hanno parlatomoltissimo, perché ci era statopoco prima di me. Ci sono tantigrandi giocatori in Europa, co­me Spanoulis e gli americanicome Langford. E poi ce ne so­no altri di cui non saprei pro­nunciare il nome (ride). Primanon rispettavo il basket euro­peo, adesso sono cambiato».

Langford ci ha parlato del­l’idea di costituire un sindacatoper gli americani d’Europa.

«È una grande idea, ne hoparlato con lui, e sono contentoche ci siano persone interessa­te a far sì che si realizzi. Al Be­siktas sono andato via perchénon mi pagavano, invece sonostate raccontate altre cose».

Samuels ci ha parlato dellasua passione per il calcio. Lei?

«L’anno scorso sono andatoa vedere la mia prima partita inTurchia. Allo stadio ho capitomeglio il gioco e mi è piaciuto,in tv mi annoiava. Succede lostesso con il baseball (ride)».

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Curtis Jerrells, 26 anni, prima stagione a Milano: in Europa ha giocato anche al Partizan Belgrado, Fenerbahce, Murcia e Besiktas CASTORIA

VARESE­VENEZIA(a.f.­m.c.) Si gioca a Casale per la squalifica del campo diMasnago. Cimberio ancora senza Sakota che sconta l’ulti­ma giornata di squalifica. Umana al completo, confermatonel roster Akele, dopo l’esordio con Montegranaro.Arbitri: Begnis, Calbucci, Lanzarini.Tv locale: SporTelevision 18:15

CANTÙ­PESARO(cam.ca.) Cantù con Cusin e Uter ancora in recupero.«Penso che ci vogliano un paio di mesi di lavoro senza stopper averli in condizioni tranquille dal punto di vista del dolo­re alla caviglia», ha detto coach Sacripanti che ha ricordatole due stagioni a Pesaro: «Valter Scavolini è una delle per­sone migliori che abbia mai incontrato, nel mondo delbasket e non solo. Fa dell’umiltà e della semplicità la suaforza e ha la capacità di pensare sempre agli altri. Con lui hoavuto un legame forte anche a livello personale e per luiprovo un grande affetto. Non è un caso che il basket a Pe­saro debba praticamente tutto a Scavolini». Vuelle al com­pleto (Traini a parte). In settimana, vittoria per 88­68 conRecanati in amichevole.

Avellino­RomaintvVarese,ultimaaCasale

la 3a giornata di serie AIN CAMPO ALLE 18.15

Arbitri: Vicino, Ranaudo, Sabetta. Tv locale: Tvrs.

SASSARI­PISTOIA(g.d.­m.in.) Banco Sardegna senza Devecchi, fuori 14 giorniper un problema muscolare. PalaSerradimigni verso unnuovo esaurito. La Giorgio Tesi Group si presenta non almeglio della condizione fisica: Galanda e Cortese in setti­mana sono rimasti fermi a causa di un virus intestinale, Wa­namaker è ancora alle prese con i problemi all’adduttoretanto che la sua presenza tra i dieci che scenderanno aSassari è stata in dubbio fino all’ultimo. I tre si sono allenaticon il gruppo solo da venerdì e anche se oggi saranno rego­larmente in campo, il loro impiego sarà limitato.Arbitri: Chiari, Biggi, Lamonica. Tv locale: Libera

CASERTA­MILANO(l.b.) Pasta Reggia Caserta al completo, in campo il capita­no Mordente (ex) che in settimana ha risentito di un colposubito domenica scorsa. EA7 senza Kangur e Gigli. Le con­dizioni di Moss (spalla sinistra) e Gentile (anca sinistra) so­no da considerare imperfetta.Arbitri: Filippini, Quarta, Martolini. Tv locale: Milanow.

BRINDISI­CREMONA(f.d.s.­a.r.) L’Enel fa la conta degli uomini: a ieri marcavanovisita Zerini, Todic, Snaer e Bulleri. Qualcuno potrebbe es­sere disponibile. Cremona al completo: nei 12 anche Chasenonostante un problema di infiammazione al ginocchio sini­

stro.Arbitri: Aronne, Caiazza, Sahin. Tv locale: Cremona 1.

MONTEGRANARO­REGGIO EMILIA(a.p.­d.b.) La Sutor recupera Mitrovic e Campani. Ancorafuori Collins che ha ricominciato il lavoro tecnico con lasquadra ma senza contatti. Nella Grissin Bon c’è il dubbio­Cervi. Il giovane pivot, partito benissimo in questa stagio­ne, è stato bloccato venerdì da un virus che gli ha provoca­to uno stato febbrile intenso. Ieri la situazione era legger­mente migliorata ma Cervi non è partito. Se oggi dovesseessere in condizioni tali da scendere in campo, l’atleta rag­giungerà Porto san Giorgio in extremis.Arbitri: Paternicò, Terreni, Bettini. Tv locale: Teletricolore.

AVELLINO­ROMA (20.30)(l.z.­a.pit.) Squadre al completo. Prima della palla a due, igiocatori scenderanno in campo con le maglie di Operazio­ne Fame, campagna di informazione e raccolta fondi pro­mossa da ActionAid Italia.Arbitri: Borgioni, Morelli, Seghetti. Tv: Rai Sport 1.

SIENA­BOLOGNA (DOMANI)

CLASSIFICACaserta, Bologna, Roma 4; Sassari, Brindisi, Pesaro, Vare­se, Milano, Reggio Emilia, Venezia, Avellino, Siena, Cantù 2;Pesaro, Cremona, Montegranaro 0.

4I NUMERI

0I punti

all’esordioAlla primapartita di

campionato,quando Milano

ha perso aBrindisi, Jerrells

ha segnato 0punti con 0/6 altiro e due palle

perse.

11I punti

con VareseIl play è

migliorato nellaseconda partita

in serie A,quella vinta conVarese: 11 punticon 4/7 da 2 e

1/4 da tre.Ancora megliogiovedì scorsoin Eurolega: 14

punti e 6 assist.

15.5La media

2012/13La scorsa

stagione alBesiktas

Istanbul, Jerrellsha chiuso la

stagioneregolare di

Eurolega come6o miglior

marcatore.

27Il record in

EurolegaLa miglior

prestazionestatistica in

Eurolega,Jerrells l’ha

disputata con ilBesiktas contro

il Bamberg: 27punti.

3Marcatore

al collegeJerrells è uscito

da Baylor nel2009 dopo aver

segnato 1820punti (3o di

sempre aBaylor) e

secondo nelcollege ad avere

raggiuntoalmeno 1000

punti, 400assist e 100

recuperi.

Sul sito Gazzetta tuttele partite della terzagiornata di serie A in temporeale, con le statisticheaggiornate in diretta perogni giocatore e in serata glihighlights delle 7 partite inprogramma. Coperturacompleta anche perl’Eurolega con cronache,approfondimenti,statistiche, video efotogallery.

Gazzetta.it

TUTTE LE PARTITEIN TEMPO REALESUL SITO GAZZETTA

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RR

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CurtisJerrells, 26anni, 1.85. Loscorso annoha giocato alBesiktas e inD­League CIAM

Page 33: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 33

IL MATCH E LE REAZIONI A BORDO RING IMPRESA DEL CAMPIONE DI MARCIANISE

Finale dominata contro TishchenkoClemente, trionfo bis dopo 6 anni

L’urlo liberatorio di Clemente Russo al momento del verdetto di 3­0

BOXE MONDIALI DILETTANTI AD ALMATY

Russo è il massimo!Capolavoro iridato del divo TatankaDal dolore per l’infortunio alla paura per il parto della moglie: «Quest’oro al collo delle bimbe»

STEFANO ARCOBELLI

L’umiltà e la dedizione alsacrificio non puoi perderlemai, sul ring: anche se sei cam­biato, ti trattano da star, recitifilm e partecipi ai reality. Cle­mente Russo partendo per iMondiali di Almaty vi ha ag­giunto il dolore, fisico e di pa­dre, da superare ancor primadei 5 avversari, poi respinti.Perciò oggi, tornando a Marcia­nise con il titolo iridato bissatonei massimi, vivrà un supple­mento d’emozioni abbraccian­do la moglie Laura e depositan­do l’oro — conquistato di classecontro il pivot russo EvgneyTishchenko — al collo delle fi­glie Janet e Jane, nate prematu­re di 6 mesi e mezzo. Russo hatatuato sul costato il guerrieroSioux: Tatanka è un ruolo or­mai consolidato nella boxe az­zurra, una figura di pugile a ca­vallo del futuro. Non è un casoche sia stato lui, più di tutti, acavalcare le World Series. Tor­nare padrone del mondo dilet­tanti a distanza di 6 anni, di­ventare l’unico azzurro a con­fermarsi dopo Cammarelle (nel2009, e qui rimasto di bronzoinsieme a Valentino), confer­mare una continuità di meda­glie così pesanti nella categoriapiù spettacolare, ne fanno uncampione anche d’orgoglio.Anche perché l’impresa l’ha co­struita nelle condizioni peggio­ri: soffrendo tanti mesi primache Tatanka potesse tornare adanzare sul ring.

Periodo nero «Il mio periodotravagliato — attacca — è co­minciato il 23 febbraio, persil’unico dei 18 match vinti in 3anni di World Series. Fu l’iniziodei problemi: mentre facevo iguanti con Toni Yoga ho sentitouna fitta al nervo brachiale, enon sentivo più il collo e il brac­cio sinistro. Non avevo la forzadi prendere in mano un bicchie­re d’acqua. Il mio braccio era di­ventato sottile come una mano.Mi sono dovuto fermare: e chipensava più al Mondiale? Poiho cominciato a star meglio, hotrovato un preparatore comeVittoriano Romanacci, ex guru

del judo e della lotta, che mi hatrasformato a livello organico:quel braccio che 5 mesi fa nonalzava 30 chili, è arrivato a 65:lui mi ha riequilibrato la forza eraddoppiato la potenza, mi hamotivato. Un faro da seguire».

Incubatrici Ma a Russo stavasuccedendo altro, di enorme:«Mentre riprovavo a tornare at­leta normale, mia moglie stavaaffrontando una gravidanzadifficilissima, a rischio: veniva­mo ogni settimana a Milano,ma lei mi mandava ad allenar­mi. Immaginatevi con qualestato d’animo. Le bambine,Jannette e Jane, dopo tantecomplicazioni sono nate pre­mature e hanno lottato per lavita mentre io a lungo davantialle incubatrici ripetevo loro,che papà sarebbe tornato conl’oro». Perciò sul podio ieri adAlmaty s’è sentito un campioneliberato: «Ho pensato a tutto eniente, ho faticato a trattenerele lacrime mentre cantavo l’In­no, mi ripetevo “ci sono riuscitoc...”, ho una caparbietà esage­rata». Poteva perdere uno così,con quella rabbia dentro, quelfisico diventato provvidenzial­

IL COMMENTO

&di FAUSTO NARDUCCI

a pagina 23

4ITALIA

6 TITOLI

SCammarelle

eguagliatoL’Italia ai Mondialiha conquistato 6

ori ai Mondiali:Tommaso Russo

1991, RobertoCammarelle nel

2007 e 2009,Clemente Russonel 2007 e 2013,

Valentino nel2009; 2 argenti

con Damiani(1982) e

Valentino (2007);14 bronzi con

Chianese,Quitadamo, Vidoz(2), Valentino (3),Bundu, Di Corcia,

Cammarelle (2),Fragomeni,

Mangiacapre ePicardi.

Clemente Russoè il veterano (dal

2003),Francesco

Damiani il primoitaliano a vincere

una medaglianell’82

AlltimeNella classifica

all time (dal1993, con

l’ingresso dellenazioni ex Urss)

Cuba è prima(37­18­16) su

Russia (21­19­19), Kazakistan

(10­8­14), Usa (7­3­8) e Italia (6­1­

11), che hascavalcato

Ucraina, Bulgariae Uzbekistan a 5

ori. A livelloindividuale:

Savon (Cuba) 6ori, Sierra (Cuba)

a 4, Stevenson(Cuba) a 3 (r.g.)

Clemente Russo, 31 di Marcianise, 2 argenti olimpici, 2 ori mondiali nei massimi, colpisce Tishenko AP

LA GUIDA

Kazakistan, 8 podi (4 ori)L’Italia con 1 oro e 2 bronzi

(r.g.) Il Kazakistan fa il pieno con 4 ori, 2argenti e 2 bronzi: a Baku aveva raccolto 2 argentie 2 bronzi, bottino migliore di quello storicodell’Ucraina (4 ori e un argento) nel 2011.Yeleussinov, vincitore di Mangiacapre, ha compiutoun capolavoro tattico contro il cubano Despaigneche gli è valso il titolo di miglior pugile dei MondialiFinali. 49 kg: Zhakypov (Kaz) b. Flissi (Alg) 3 0; 3.Flissi (Alg) e Veitia Soto (Cuba). 52 kg: Aloyan (Rus)b. Latipov (Uzb) 2 1; 3. Butdee (Tha) e Selby (Gal).56 kg: Chalabiev (Aze) b. Nikitin (Rus) 3 0; 3.Yeraliyev (Kaz) e Busenko (Ucr). 60 kg: Estrada(Cub) b. Conceicao (Bra) 3 0; 3. VALENTINO eAbdrakhmanov (Kaz). 64 kg: Akshalov (Kaz) b.Lopez Y. (Cub) 3 0; 3. Lopes (Bra) e Uranchimeg(Mon). 69 kg: Yeleussinov (Kaz) b. Despaigne (Cub)3 0; 3. Marut (Ger) e Maestre (Ven). 75 kg:Alimkhanuly (Kaz) b. Quigley (Irl) 3 0; 3. Fowler (Ing)e Chebotarev (Rus). 81 kg: De La Cruz Peraza (Cub)b. Nyazymbetov (Kaz) 2 1; 3. Ward (Irl) eMamazulunov (Uzb). 91 kg: RUSSO b. Tishchenko(Rus) 3 0 (29 28, 29 28, 29 28); 3. Mammadov(Aze) e Peralta (Arg). +91 kg: Medzhidov (Aze) b.Dychko (Kaz) ko 3; 3. CAMMARELLE e Pfeifer (Ger).Medagliere: 1. Kazakistan 4 2 2; 2. Cuba 2 2 1; 3Azerbajan 2 0 1; 4. Russia 1 2 1; 5. ITALIA 1 0 2.

mente agile, con quel mestiereda attore vero e non consumatodel ring? «Ma sempre umile,che non invidia chi ha più me­daglie, io sono dispiaciuto per icompagni adesso che sonol’unico campione del mondo.Sono contento per la mia conti­nuità, gran bella soddisfazione,e devo ringraziare Laura che mifa stare tranquillo per le 3 dia­volette (la prima figlia è Rosy di2 anni, ndr). Sì, a me piace ap­parire, ma sono semplice e na­turale, non costruito. La gloriae la fama che raggiungo io è perla boxe che ne trae beneficio.Dovremmo essere tutti così, an­che Cammarelle per aiutare laboxe a rilanciarsi. Sì anche pernoi di Marcianise queste meda­glie sono la risposta al fatto chela Terra dei Fuochi non devemorire, siamo orgogliosi di vin­cere per una terra difficile».

Verso Rio Sarà così almeno si­no ai Giochi di Rio 2016, doveClemente insegue l’oro chemanca ad una carriera così pie­na: «Voglio solo capire come ar­rivarci, ho varie opzioni, intan­to mi godo questo oro che mi fastare ancora tra gli erede deipiù grandi massimi anche sequest’anno avrei vinto anchenei supermassimi. Medzhidovl’ho battuto nelle finali indivi­duali delle World Series, già: èstato difficile, duro, tornare nei91 kg dopo anni da supermassi­mo, ma sono stato capace diadattarmi». Anche in finalecontro un avversario di 197centimetri: «E’ andata come vo­levo: far bene le due prime ri­prese per poi magari gigioneg­giare. Lui mi attaccava ma sa­pevo come arginarlo: a un certopunto ho messo un gancio sini­stro sul suo destro, che il russonon sa neanche da dove sia par­tito. Io lo chiamo semiganciosemidiretto. Questa è la miaforza: l’imprevedibilità, la rapi­dità, la varietà, le traiettoriestrane. E’ andata come volevo:non vedo l’ora di mettere l’oroal collo delle bambine».

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intimidito e non riesce a trova­re la misura. Russo è abile anon dare spazio alle lunghe le­ve. Quando è vicino lo fermacon eleganza, da lontano usa ilsinistro di disturbo e il destrocome minaccia. Due round fo­tocopia a favore italiano inmodo netto. Il terzo round è dicontenimento, Russo non ri­schia nulla, Tishchenko non fanulla di concreto, anche se i tregiudici gli danno il round co­me premio finale, senza con­seguenze per il verdetto di 3­0per il nostro.

Il c.t. Russo è tutto d’oro co­me a Chicago nel 2007, dopo ladelusione di Milano nel 2009 e

l’assenza a Baku. Impresa fan­tastica, che porta alla commo­zione il c.t. Bergamasco: «Nonsono riuscito a dormire ierinotte. Pensavo alla sconfitta diCammarelle e alla possibileimpresa di Clemente. Fiducio­so perfino troppo di vincere.Mi ha detto nello spogliatoio“Maestro quello è troppo altoper battermi. Sto bene, non houn segno in faccia e nessunopuò togliermi l’oro, anche perfar tacere le cornacchie”. E’stato di parola, perfetto tatti­camente, ha fatto il Russo chemi piace: pochi fronzoli e at­tacchi decisi. Nella terza ci hagiocato. Una impresa stupen­da in un mondiale che ha can­cellato fior di campioni».

Il presidente Alberto Brasca,presidente Fpi, ha commenta­to con giusto orgoglio l’onoredi avere un campione del mon­do: «Non mi vergogno a direche mi sono commosso per la

vittoria di Clemente. Non erafacile in un ambiente così lon­tano da noi. La sua è stata lavittoria del gruppo, che ho vi­sto unito come mai in passato.Dietro il blocco dell’ex Urss edi Cuba ci siamo noi, unici asalvare l’onore di tutto l’Ovest,non solo europeo. E dietro nonc’è il vuoto, come dicono alcu­ni, altrimenti non avremmovinto quattro bronzi agli Euro­pei Youth e anche nel settorefemminile ci siamo fatti ono­re».

Stranezze Ultima sorpresadella giornata, a premiare ilcampione dei +91 Medzhidovsono stati chiamati due cam­pioni pro: Wladimir Klitschko,che gli ha messo la medaglia alcollo e Alex Povetkin che gli hadato i fiori. Ma l’Aiba non ave­va dichiarato guerra al profes­sionismo fuori dai suoi confi­ni?

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ROCKY GIULIANO

Ad Almaty (Kazakistan)Palasport esaurito nei 6000posti disponibili, le misure dipolizia sono di rigore estremo.E’ il momento di ClementeRusso che è all’angolo rosso.Lo accompagnano Bergama­sco, Stecca e Foglia. L’azzurrosaluta il pubblico che lo ap­plaude e tifa per lui, contro ilgruppo dei russi, discretamen­te numerosi che incitanoTishchenko, un gigante d 2metri, 22 anni, in falsa guar­dia. Russo apre il gioco concolpi larghi che vanno a bersa­glio, mentre il russo sembra

MOSCA A TORTOLI’

Sarritzu paricon Yanchinell’Europeo

L’Europeo dei mosca re­sta vacante, senza padrone: lasfida di Tortolì tra i due cosfi­danti Andrea Sarritzu e il bie­lorusso di stanza in Spagna,Valery Yanchi si è concluso, se­condo il verdetto dei giudici inparità: il tamburino sardo, a 37anni, avrà dunque diritto pre­sto alla rivincita contro un av­versario che era partito meglionel match organizzato dallaOpi2000, ma che ha visto gene­rosamente Sarritzu riprenderee reagire in coda, con il domi­nio delle ultime due riprese e lemigliori combinazioni tra 7° e8° round. Una seconda parteche lascia il rammarico: perchécon un avvio più deciso Andreaavrebbe potuto coronare lasperanza di riportare a casa iltitolo che è stato già suo duevolte.Risultati. Mosca, titolo europeo AndreaSarritzu (34­6­2) e. Valery Yanchi (Blr,22­3­2) pari 12; arbitro Green (Ing 117­112), giudici Lades (Fra 114­114), Davies(Ing), Rukavina (Cro 114­117). Superleg­geri: Luca Giacon (22­1) b. Mate Horn­yak (Ung, 9­10­1) abb.3 (2 j.d. al 2°). Su­perwelter: Emanuele Della Rosa (33­1)b. Semjions Morosek (Let, 18­23­1) p.6.

PAGLIARA TRICOLORE(i.m.) A Cecina (Li) Floriano Pagliara (15­4­2) ha difeso vittoriosamente per laprima volta il titolo italiano dei super­piuma battendo Angelo Ardito (6­5­1) aipunti, verdetto unanime, punteggio 97­92, 96­93, 98­92. E’ stato un matchagonisticamente intenso, con Ardito inevidenza nei primi round e Pagliarauscito sul ritmo alla distanza. Nel sotto­clou della riunione, organizzata daConti Cavini, Nicola Cipolletta (10­4­1)b. Zoltan Horvath (Ung, 1­20) p. 6round. Tra i dilettanti il massimo azzur­ro Fabio Turchi b. Matteo Rondena p.3.FILIPPINO (i.m.) A Makati City (Fil) il lo­cale John Riel Casimero (19­2) ha dife­so per la terza volta il mondiale Ibf deiminimosca battendo per kot11 FelipeSalguero (Mex, 18­5).BOSCHIERO (i.m.) In vista dell’Europeodei superpiuma con Devis Boschiero, il31 gennaio a Calais, Thierry Jacob (Fra,20) mantiene l’imbattibilità sconfiggen­do ai punti 8 Edilson Rio (Bra, 10­16).

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34 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

TENNIS MASTERS FEMMINILE A ISTANBUL

Avanti 6­4 4­3Errani e Vincirestano di stuccodavanti a Vesninae Makarova

DOPPIO FEMMINILE AZZURRE DELUSE: DA META’ SECONDO SET LE RUSSE HANNO CAMBIATO MARCIA E NON HANNO PIU’ SBAGLIATO NULLA

E’ un torneo maledetto per le Cichi: «Che sfortuna»

ISTANBUL

Non c’è l’erba, ma il Ma­sters per le Cichi sta diventan­do una sorta di Wimbledon difine stagione: un torneo ma­ledetto. Ancora favorite, an­cora numero uno, ancora bat­tute in semifinale: stavoltadalle redivive Vesnina eMakarova, valchirie russe cheavevano già apparecchiato latrappola al Roland Garros e

che qui, d’un botto, dimentica­no la lunga sosta dagli Us Openper il polso dolente della man­cina Makarova e, con le spalleormai al muro, si inventano 20minuti di tennis marziano.

Rimpianti Piangono quasi, lenostre, all’uscita da un campoormai stregato: eravamo avan­ti 6­4 4­3 e battuta Errani, ap­poggiate a una buona regolari­tà al servizio, alla tenuta dafondo e agli sbalzi di gioco diuna Vesnina distratta. Fino allapalla del 5­3 dopo aver annul­lato due break point: lì, un pas­sante della Makarova correttodal nastro bacia la riga e inne­sca l’incredibile giravolta. CheSarita, stravolta dalla delusio­ne, racconta così: «D’improvvi­so, hanno alzato il livello in

maniera incredibile, non han­no sbagliato più nulla, ci hannoaggredito impedendo a noi ditenerle lontane dalla rete». Edè il diluvio: al servizio, Elena eEkaterina diventano intoccabi­li e quando tocca rispondere,randellano come pazze trovan­do le righe, senza contare lacopertura a rete priva di sma­gliature.

Riscatto Ci vorrebbe fanta­sia, qualche variazione, un usopiù sapiente del lungolineaquando le avversarie si sposta­no al centro e invece Sara e Ro­bi si rifugiano nel lob e in qual­che colpo tagliato che non scal­fisce la crescita imperiosa dellerusse, sublimata da due trac­cianti in risposta che scavano ilsolco definitivo nel tiebreak

lungo del terzo set. E la Vincirabbiosa non riesce a morder­si la lingua: «Accidenti al Ma­sters, ci porta una sfiga paz­zesca. Quando perdi così, aun passo dal traguardo, bru­cia ancora di più: era meglioprendere un 6­1 6­1. Anzi, erameglio non qualificarsi». Epoi si ricompone, con quelsorriso che conquista: «Mano, essersi qualificate per laseconda volta consecutiva èun risultato meraviglioso,meritiamo un voto alto per lanostra stagione. Per fortunaarriva la Fed Cup, possiamoriscattarci subito». Vesnina eMakarova non ci saranno:non necessariamente unabrutta notizia.

ri.cr

© RIPRODUZIONE RISERVATASara Errani (sinistra), 26 anni, n. 7 al mondo, e Roberta Vinci 30 AP

Non è un gioco per giovaniLa finale è Serenona­Li NaLa Williams piega la Jankovic, la cinese supera la Kvitova ed è n.3Per il titolo è la sfida tra le due giocatrici più vecchie di sempre

4OGGI

LE FINALI

SIl Masters

numero 43 sidisputa alla

Sinan ErdemArena diIstanbul

Ieri. Singolare,semifinali: Li Na

(Cina) b. Kvitova(Cec) 6­4 6­2;

S. Williams(Usa) b.

Jankovic (Ser)6­4 2­6 6­4.

Doppio,semifinali:

Hsieh­Peng(Taiw­Cina) b.

Petrova­Srebotnik (Rus­Slo) 7­6 (5) 6­2;

Vesnina­Makarova (Rus)

b. ERRANI­VINCI 4­6 7­5

10­3.

ProgrammaOggi, ore 13.30

italiane, doppio,finale: Hsieh­

Peng c.Vesnina­

Makarova ; nonprima delle 16,

singolare, finale:S. Williams c. Li

Na, prec. 9­1.In tv: direttaSupertennis.

LA STORIA PENNUTI POSITIVI ALLA COCAINA

Scandalo in Belgio: «Quei piccioni sono dopati»DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINILONDRA

Piccioni viaggiatori? No,piccioni dopati. E’ l’ultimafrontiera della chimica frau­dolenta: dopo uomini, cavallie cani, tocca anche ai piccioni.La notizia arriva dal Belgio,dove le corse di questi uccelli,capaci di raggiungere la velo­cità di 100 km orari, sono mol­to seguite. Alcuni esemplarisono risultati positivi nei testsostenuti in un laboratorio inSudafrica: sarebbero state rin­venute tracce di cocaina e diMobistix, un prodotto usatoper l’uomo come antinfiam­matorio e antidolorifico.

Business La storia ha coltodi sorpresa Stefaan Van Bock­staele, presidente dell’associa­zione belga dei piccioni dacorsa: «Nel nostro Paese ab­biamo sostenuto più volte itest e non si sono mai verificatiproblemi». Van Bockstaele te­me che la piaga del dopingpossa avere un effetto boome­rang: in Belgio questa discipli­na è tra le più lucrative e ha giàdovuto fare i conti con la ma­lavita. Ci sono racket e ci sonoladri di piccioni: un campionepuò valere centinaia di miglia­ia di euro. Un esemplare, ri­battezzato Bolt, è stato vendu­to lo scorso maggio ad un uo­mo d’affari di Pechino alla mo­dica cifra di 300 mila euro. In

Cina, dove la sbornia di soldifa dilagare il vizio, i piccionida corsa vanno molto di mo­da. Ma ci sono anche campionidi altri sport che hanno un de­bole per i piccioni. Un nome sututti: l’ex campione mondialedei pesi massimi, Mike Tyson.

Gare e allenamenti Le gare sisvolgono tra più Paesi e posso­no avere persino dimensioniintercontinentali: una tappapuò raggiungere gli ottocentochilometri di distanza. In Ita­lia un campione è Saetta: po­chi mesi fa ha percorso otto­cento chilometri, da Barletta aCantù, in dodici ore. La tecno­logia GPS calcola la distanzatra il punto di inizio e ogni

gabbia. L’uccello che ha fattoregistrare la più alta velocitàmedia è il vincitore. Gli allena­menti quotidiani durano al­meno tre ore e i proprietari,oltre a curare la pulizia dellegabbie e il riposo, sono moltoattenti all’alimentazione. «Imiei piccioni prendono qual­che vitamina, ma è tutta robalecita”, ha raccontato alla Pro­vincia di Como Angelo Ron­chetti, allevatore di Cantù eproprietario di «Saetta».

Proteste Oltrepassare i con­fini tra lecito ed illecito è mol­to facile. Come nel caso degliesseri umani, tra peni finti,provette manipolate e altrediavolerie, bisogna avere una

bella fantasia per far «sniffa­re» cocaina ad un piccione. Ol­tre ad alterare le corse, si met­te ulteriormente a rischio lasalute del campione. In GranBretagna, l’organizzazioneper la protezione degli anima­li, People for the Ethical Treat­ment of Animals, ha chiesto intempi non sospetti l’abolizio­ne di queste corse, segnalandocome le competizioni che arri­vano e partono in Regno Unitosiano «crudeli, macchiate daillegalità e comportino ognivolta la morte del 75% degliuccelli che partecipano». Fal­chi e cavi elettrici sono le mag­giori cause di mortalità per ipiccioni da corsa, ma ora c’èquesto nuovo pericolo in ag­guato: il doping. Un piccione«fatto» di cocaina: mancavaanche questa, ammettiamolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATAI piccioni da gara sono preziosi

ALTRI TORNEI

Federer vuolerestare il redella sua Basilea

Roger Federer resta incorsa nel «suo» torneo, aBasilea. E oggi cercherà divincere davanti alla sua genteper la sesta volta. Ma chefatica ieri in semifinale controil canadese Vasek Pospisil,battuto solo 6 3, 6 7, 7 5.Oggi, esattamente come unanno fa, lo svizzero in finaletrova Juan Martin Del Potro,testa di serie numero 1, che haavuto la meglio sul franceseEdouard Roger Vasselin. PerFederer, in questa stagionedifficile, è la terza finale (havinto solo ad Halle).A Basilea (Svi, 1.445.835 euro),semifinali: Federer (Svi) b.Pospisil (Can) 6 3 6 7(3) 7 5:Del Potro (Arg) b. RogerVasselin (Fra) 6 4 4 6 6 2.FERRER David Ferrer, n.4 almondo, vince la semifinalederby e oggi per il titolo sfidaMikhail Youzhny, a sua voltavincitore in una semifinaletutta russa. Per Ferrer saràl’ottava finale dell’anno, dopole vittorie a Buenos Aires eAuckland. Per Youzhny, n. 21 almondo, invece è la terza finaledell’anno dopo Gstaad e Halle.Negli scontri diretti conduce ilrusso 4 3.A Valencia (Spa, 1.496.095euro), semifinali: Ferrer (Spa)b. Almagro (Spa) 6 2 6 3:Youzhny (Rus) b. Tursunov(Rus) 6 2 6 4.

DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLIRiccardoCrivel2

ISTANBUL

Non è più il tempo dellemele, delle ragazzine yé­yé chesi prendevano la gloria con lafaccia tosta della gioventù. LaMaestra del 2013 uscirà dalla fi­nale più vecchia di sempre, la di­sfida tra Serena Williams, classe1981, e Li Na, nata solamentel’anno dopo. Un compendio dimaturità, esperienza, consape­volezza, capacità di cambia­mento, perché la vita può rico­minciare a trent’anni: non a ca­so, l’età in cui entrambe hannodeciso fosse ora di rivolgersi aun altro coach.

Contro il muro Eppure l’epilo­go più degno della settimana inriva al Bosforo, quello che met­terà di fronte le uniche imbattu­te e le due protagoniste che han­no viaggiato per quattro partitea un livello superiore, è stato adun passo dall’evaporare per unadi quelle giornate un po’ così incui si stava avvitando Serena laregina. Ad un certo punto, èsembrato quasi un caso umano,

con la numero uno prossima allelacrime sotto l’asciugamano aicambi di campo e il servizio, lasua arma di distruzione di mas­sa, ridotto quasi a un piumino ri­spetto ai missili della consuetu­dine. E dopo il primo set vintodall’americana 6­4 (da 3­1 sot­to), il secondo è un monologodella stranita Jankovic: «Dopo ilmatch con la Kvitova ­ raccontala Williams ­ sono andata a lettoe quando mi sono svegliata mi

sembrava di essere finita controun muro. L’allenamento è anda­to malissimo, in campo mi senti­vo malissimo, con le gambe chenon si muovevano e le bracciasvuotate».

Pericolo cinese Solo d’orgo­glio, piantata al centro della rigadi fondo con la bandiera del suotalento, Serena risale, anchegrazie alla povera serba che nonriesce più a muoverla e si conse­

gna in pratica senza combattere,dolcissimo cuor di coniglio cuinon basta annullare quattro ma­tch point per evitare la resa:«Sono stanca, forse la stagionelunghissima mi sta chiedendo ilconto ­ analizza la dominatricedi stagione, che non perdeva unset al Masters dal 2007 ­ ma delresto ho vinto tanto perché nonmi piace mai perdere. Ora avreibisogno di dormire 24 ore, manon posso». Oggi, di là, il perico­lo cinese, Li Na miss concretezzae solidità, cui basta contenere lasfuriata di metà primo set di Kvi­tova e attendere che l’altra tornia sbagliare troppo, per prender­si la finale e anche il numero 3 inclassifica, record personale edasiatico (la Date era arrivata al4), accolto con il consueto hu­mor: «Il prossimo obiettivo?Forse il numero 2». Coach Ro­driguez, che già fece grandissi­ma la Henin, comincia a coglierei frutti: «Non è facile allenarla,dal punto di vista culturale in­tendo: rispetto a Justine, tendea tenere tutto dentro. Preoccu­pati del servizio di Serena? No,piuttosto di tenere sempre il no­stro». A parole, sembra facile.

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SerenaWilliams, 31anni, n. 1 alMondo: ha giàvinto quattrovolte ilMasters. nel2001, nel 2009e nel 2012. Haconquistato 17tornei delloSlamAP

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 35

SCI COPPA DEL MONDO

Carattere eclasse, la Gut hasuperato anchela lussazionedell’anca

LARA GUT22 ANNI, 4 VITTORIE IN COPPA

Sul podio Zettel eRebensburg,brillano le babyWeirather eShiffrin

Soelden incorona LaraUna prima da giganteMai banale, la ticinese che parla 5 lingue domina l’esordioMaze 18a e delusa, Azzurre in ombra: Nadia Fanchini 14a

GutSUPERDAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINAROSOELDEN (Austria)

Lo sci ha ritrovato unaregina e ne ha mandato inconfusione qualcun’altra. Sultrono del primo gigante dellastagione di Coppa del Mondoa Soelden è salita Lara Gut, ta­lento puro, che a 22 anni èuscita da un tunnel di infortu­ni e di incertezze che potevaessere ferale per la sua carrie­ra. Lo ha fatto alla grande, co­struendo il successo in unaprima manche difficile e atipi­ca dove ha mostrato tutta lasua sensibilità e intelligentedeterminazione. Ieri sulghiacciaio del Rettenbach si èmessa alle spalle l’austriacaKatrin Zettel (a 84/100 di se­condo) e la tedesca ViktoriaRebensburg. E’ crollata inveceTina Maze, la grande favoritadopo il trionfo nella Coppa delmondo dell’ultima stagione,la donna dei record, solo di­ciottesima sul traguardo. Allafine della prima manche haguardato stupita sul tabelloneun distacco di 2”17, «migliora­to» a 3”05 alla fine. «Non hotrovato feeling», ha detto laco­

nica. E il suo allenatore An­drea Massi, nero come il car­bone ha solo sbuffato: «Nonha indovinato una curva».

La predestinata Ha fatto be­ne la Maze a inserire la Gut frale avversarie da temere, per­ché se la ticinese saprà sciare aquesto livello anche nelle pro­ve veloci, sarà una cliente dif­ficile anche per la Coppa ge­nerale. Lara ha un bel caratte­rino. Alla prima esperienza in

squadra, a 17 anni, dopo itrionfi in coppa Europa si tiròaddosso l’ira delle compagnedichiarando ad un settimana­le del Ticino: «In squadra ci so­no atlete di trent’anni che nonhanno futuro, ma disperdonole energie degli allenatori».Anche per questo ben prestoha deciso di allenarsi da solacon un piccolo team guidatodal padre Pauli. Comunque a18 anni, nel 2009 ai Mondialidi Val d’Isere conquistava due

medaglie d’argento. Dovevaessere il trampolino di lancio,invece un grave infortunio al­l’anca l’ha costretta a saltarepiù di una stagione. Cambi diallenatori nello staff, polemi­che attorno a lei. Perché la Gut— ieri al 4° centro in Coppa, il1° in gigante — non è mai ba­nale. Nelle conferenze stampacalamita sempre l’attenzione;sa parlare cinque lingue, masoprattutto è acuta e a voltetagliente.

Il futuro Ma oltre alle cam­pionesse conosciute, Lara de­ve guardarsi dalle forze emer­genti. E ieri a Solden sonoemerse Tina Weirather, quin­ta alla fine, figlia d’arte delLietchenstein, che rialza la te­sta dopo essere stata massa­crata dagli infortuni, e la sem­pre più sorprendente MikaelaShiffrin, la statunitense di 17anni, già vincente in slalom,che con il sesto posto (migliorrisultato in gigante finora per

lei) dà l’idea di poter puntarealla Coppa assoluta entro po­che stagioni.

Le azzurre Giornata di luci eombre per le azzurre. L’ombramaggiore è che su nove al viasolo in tre sono riuscite a qua­lificarsi per la seconda man­che e spiace soprattutto perl’incapacità di attaccare dimo­strata dalle giovani Sofia Gog­gia e Lisa Agerer. La luce è ilrecupero di tre atlete con sto­rie di sofferenza alle spalle. Lamigliore è stata Nadia Fanchi­ni, che nella seconda discesaha recuperato 15 posizionipiazzandosi 14a con il migliortempo di manche. Dopo la fi­nanziera bresciana DeniseKarbon, 19a e Federica Brigno­ne 25a. Dice la Fanchini: «Al­l’inizio ho sbagliato approc­cio, ma sono contenta di comeho reagito nella seconda man­che. So che posso ancora cre­scere». Decisamente felice laKarbon: «Potevo fare di piùma è un buon rientro». In atte­sa la Brignone: «Ero emozio­nata dopo tanto tempo chenon gareggiavo, un giudizio lodo solo alla prossima gara».

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RISULTATI

Dopo gli infortuniKarbon 19a

e Brignone 21a

Gigante donne: 1. Gut (Svi)2’25”16; 2. Zettel (Aut) a 84/100; 3.Rebensburg (Ger) a 1”28; 4.Fenninger (Aut) a 1”41; 5. Weirather(Aut) a 1”58; 6. Shiffrin (Usa) a 1”62;7. Pietilae Holmner (Sve) a 1”91; 8.Lindell Vikarby (Sve) a 2”17; 9.Gisin (Svi) a 2”21; 10. Gagnon (Can)a 2”24; 11. Hronek (Ger) a 2”39; 12.Marmottan (Fra) a 2”57; 13.Fischbacher (Aut) a 2”81;14. N.FANCHINI a 2”85; 18. Maze a3”05;19. KARBON a 3”06; 25.BRIGNONE a 3”59.Rit. I m.: Riesch (Ger);Non qualif. II m.: Moelgg, E.Curtoni, Goggia, S. Fanchini,Gianesini, Agerer.Prossima tappa: 16/11 slalom aLevi (Fin).

OGGI IL GIGANTE UOMINI L’AUSTRIACO RIPARTE DA FAVORITO

Caccia a Hirscher, il fenomeno di ghiaccioAttesi 25.000 tifosi: «Non so comereggo la pressione, la mia vita ruotaattorno allo sci, fidanzata compresa»

SOELDEN

Ieri sul ghiaccio del Ret­tenbach, dove non si può arri­vare in auto ma solo dopo lun­ghe file per salire sui bus na­vetta che partono da Soelden,c’erano 15.000 persone, oggine sono attese 25.000, al 98per cento austriaci. Perché inpista scende nel gigante ma­schile Marcel Hirscher, il loroLionel Messi. Ventiquattro an­ni, due Coppe del Mondo giàin casa, il titolo mondiale delloslalom e l’argento del giganteconquistati a febbraio a Schla­dming. Questo salisburghesedi 24 anni è l’atleta più amatoda queste parti. Micidiale inslalom (5 vittorie, 5 secondiposti e un 3° la scorsa Coppa),ottimo in gigante, dove sem­bra il più vicino al marzianoLigety. Ha il padre Ferdinandcome mentore, allenatore,consigliere e manager e tuttilo aspettano per lanciare alcielo un urlo che non si sentedai tempi di Hermann Maier.

La confessione «Ma è sem­pre più difficile — confessa

Marcel — perché ho la sensa­zione che la gente considerinormale una stagione come lascorsa che invece è stata ecce­zionale». Hirscher mostra unamaturità superiore ai suoi 24anni, soprattutto per come hasaputo gestire l’enorme pres­sione a cui è sottoposto. Or­mai, come succedeva a Tom­ba, non è più libero di passeg­giare per strada, di vivere la

normalità dei suoi vent’anni.«A volte mi stupisco anch’io —confessa Marcel — non so co­me ci riesco. Forse il segretosta nel fatto che questa fasedella mia vita è tutta dedicataallo sci, tutto ci ruota intorno,fidanzata compresa. Ma nellosci di oggi non hai scelta, è ri­chiesta sempre più professio­

nalità in ogni attimo dellagiornata. Poi c’è il fatto è cheogni sciatore ha un problemadiverso ed è difficile allenarsibene in una squadra dove tuttidevono seguire gli stessi ritmi.Per questo devo sempre diregrazie a mio padre, che risolvetanti problemi e previene tan­te situazioni».

Alla Prost Però Marcel cimette del suo. Pare che sia uncollaudatore eccezionale dimateriali, come Alain Prostnella Formula Uno e non sistanca mai di lavorare. «Quan­do esci dal cancelletto — spie­ga — devi avere il massimodella fiducia in te stesso e

quella fiducia la costruiscigiorno per giorno. Poi bastaun’uscita per mandarla infrantumi...». Ma di uscite Hir­scher ne fa davvero poche. Lascorsa stagione nelle provetecniche è salito sul podio 18volte su 19 gare, neppureStenmark... «Anch’io in pistacommetto degli errori ma hosempre un margine per rime­diare».

Il segreto Il margine sta nel­la eccezionale rapidità, figliadi una forza esplosiva che hapochi eguali. In gigante sololui e il francese Alexis Pintu­rault sanno essere così «catti­vi» all’inizio della curva, co­stringono le lamine dei lorosci a incidere la neve prima de­gli altri. E poi la freddezza chedimostra in ogni evento. «Iltrucco per non sbagliare fra leporte — rivela — è rimanereconcentrati ogni singolo centi­metro di pista che percorri. E avolte non è facile, anche quan­do hai tanto tifo attorno. Nelloslalom dei Mondiali di Schlad­ming c’erano 55.000 personeche urlavano. E’ stata la garapiù difficile della mia carriera.So già che all’Olimpiade di So­chi non sarà la stessa cosa, madevo riprodurre quell’urlo nelmio cuore».

pa.m.

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MARCEL HIRSCHER24 ANNI

« Ai Mondiali diSchladming lagara più difficile:55.000 personeche urlavano

Marcel Hirscher, 24 anni, ha vinto la Coppa del Mondo 2012/13 EPA

IL PROGRAMMA

Diretta tvalle 9.30 e 12.45C’è anche Miller

Tutti a caccia di TedLigety oggi nel gigante che aSoelden apre la Coppa delMondo maschile. Lostatunitense domina laspecialità da 4 stagioni e dallascorsa, con i nuovi sci, il suogap è aumentato. I più vicinisembrano Hirscher ePinturault. Gli italiani devonorisalire in questa specialità leposizioni di partenza in vistadell’Olimpiade. Moelgg,secondo qui lo scorso anno,pure ieri si è allenato e la suapresenza sembra sempre piùprobabile. Si spera inSimoncelli e Blardone e nellefiammate dei giovani Borsotti(al rientro dopo l’infortunio alginocchio destro) e Nani.OGGI Gigante uomini (ore 9.30e 12.45, diretta RaiSport1 edEurosport). I pettorali: 1Pinturault (Fra), 2 Neureuther(Ger), 3 Ligety (Usa), 4Hirscher (Aut), 5 MOELGG, 6Svindal (Nor), 7 Fanara (Fra), 8Blardone, 15 Simoncelli, 21Eisath, 26 Nani, 32 Miller (Usa),41 De Aliprandini, 53 Borsotti.

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36 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

In esclusiva con

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 37

PALLAVOLO A­1 UOMINI: ANTICIPO 2a GIORNATA

ATLETICA OGGI LA 28a VENICEMARATHON: DIRETTA RAISPORT 2 DALLE 9.20

LATINA­MACERATA(a.li.­m.g.) Latina apre la 12ª stagionein A­1 come aveva chiuso la preceden­te, affrontando Macerata. Santilli hatutti a disposizione: Sottile­Michalovic,Gitto­ Verhees, Skrimov­Fragkos, conil libero Rossini. Macerata col rebusParodi. Il martello è assente dai campida 18 giorni, sta recuperando e po­trebbe tornare a giocare alternandosicon Kovar. Sestetto completato da Ku­rek, la diagonale Baranowicz­Zaytsev,Podrascanin­Stankovic, Henno libero.RAVENNA­TRENTO 17.30 RaiSport 2(s.cam.­niba) Si prevede un De Andrèvicino all’esaurito. Bonitta non avrà inpanchina Goi, che si opererà a una

spalla la settimana prossima, e Ricci,colpito da un virus. Trento per la primavolta contro gli ex Bari e Cormio. Unsolo dubbio per Serniotti fra Solè eBurgsthaler al centro con Birarelli; poiSuxho­Sokolov; Lanza­Ferreira in po­sto­4, Colaci libero.PIACENZA­VIBO(m.mar.­mi.fa) Piacenza con Vibo havinto quattro degli ultimi cinque con­fronti diretti, ma l’unica sconfitta è ar­rivata proprio al PalaBanca lo scorsoanno. Tutti a disposizione: De Cecco­Vettori, Simon­Fei, Papi­Zlatanov eMarra libero. Vibo senza Cisolla e Fari­na. Sestetto obbligato per Blengini:Steuerwald­gavotto, Crer­Forni, Ran­dazzo­Ogurcak in posto 4, Crer e Fornial centro con Plot libero.VERONA­CUNEO(r.pu.­g.sca.) Per l’esordio al PalaOlim­pia Giani ha tutti a disposizione: Bonin­fante­Gasparini, Zingel­Anzani,, Ter

Horst­White, Pesaresi libero. Per Cu­neo comincia il tour de force con 4partite in 10 giorni tra campionato eCoppa Cev. Torna in campo il palleg­giatore olandese «a gettone» Freriks,l’opposto è Rouzier, Kohut­Buti, Anto­nov­Rauwerdink, libero De Pandis.MOLFETTA­CITTA’ DI CASTELLO(f.v.­an.me.) Palazzetto esaurito, con 2novità per Molfetta: dall’inizio sia il pal­leggiatore Saitta, non utilizzato controil Macerata, che il giovane centrale Mi­chi Fornés, che dovrebbe sostituirePiscopo. Rosa al completo per Città diCastello, con Dolfo preferito a Massa­ri. Previsto spazio anche per il giovaneCarminati: Corvetta­Van Walle, Rossi­Piano, Dolfo­Fromm, Tosi (L).

CLASSIFICA Perugia, Modena 4; Mace­rata, Vibo Valentia, Città di Castello 3;Cuneo 1, Piacenza; Latina, Trento, Ve­rona, Molfetta, Ravenna 0.

In campo alle 18

Macerata a Latinacol dubbio ParodiTrento contro Bari

PERUGIA 3

MODENA 2(22­25, 25­21, 25­16, 20­25, 15­11)

SIR SAFETY PERUGIA: Barone 11, Mi­tic 4, Vujevic 7, Buti 12, Atanasijevic 22,Petric 15; Giovi (L), Della Lunga, Cupko­vic 4, Semenzato, Paolucci. N.e. DellaCorte, Fanuli (L). All. Kovac.

CASA MODENA: Sala 5, Bartman 21,Deroo 13, Beretta 7, Kampa 3, Quesque19; Manià (L), Krumins, Sket 4, Dona­dio, Bossi. N.e. Hendriks. All. Lorenzet­ti.

ARBITRI: Cipolla e Cesare.

NOTE Spettatori 1500 circa. Durata set:28’, 32’, 25’, 28’, 18’; totale 131’. Sir Sa­fety: battute sbagliate 18, battute vin­centi 0, muri 18, seconda linea 5, errori33. Casa Modena: battute sbagliate 19,vincenti 6, muri 8, seconda linea 4, er­rori 29.

Trofeo Gazzetta: 6 Atanasijevic, 5 Bu­ti, 4 Bartman, 3 Barone, 2 Sala, 1Quesque.

SAndrea Lalli26 anni, l’atleta

delle FiammeGialle vanta un

1h01’11” dipersonale nella

mezza COLOMBO

Perugia, una vittoria per StephanVujevic in campo dopo la morte del figlio: «Ho giocato perché avrebbe voluto così». Modena ko al 5°

A­1 DONNE L’ANTICIPO

Con la DioufBergamo muraCasalmaggiore

Lalli, il sogno inizia a Venezia«Non esordirò da comparsa»ANDREA BUONGIOVANNI

Alcuni illustri precedentisembrano portar bene: a Ve­nezia, in maratona, hanno de­buttato atleti come StefanoBaldini (1995), Danilo Goffi(1995) e Ruggero Pertile(1999), gente che ha fatto lastoria della specialità azzurra.Oggi, nella loro scia, nell’edi­zione n. 28 della 42 km lagu­nare, tocca ad Andrea Lalli. Il23enne molisano, campioneeuropeo di cross in carica,esordisce dopo un paio di ten­tativi forzatamente rimandatie la sua «prima volta» è caricadi attese. L’Italia, in un mondonel quale era abituata a domi­nare, è in cerca di nuovi perso­naggi. E il finanziere, insiemea Daniele Meucci, domenicaprossima in gara a New York, èl’uomo sul quale più decisa­mente si punta.

Ambizioni «Il mio futuro èqui — dice l’allievo di LucianoDi Pardo, nelle ore della vigilia— ma per stavolta mi accon­tenterei di stare sotto le 2h12’.La fatica non mi fa paura, ladistanza un po’ sì. Però mi so­no preparato al meglio, la con­dizione c’è e siccome non mi èmai piaciuto recitare da com­parsa, aggiungo che non mipresenterò al via per arrivaresecondo». Lalli, saltata la pre­vista partecipazione di Pertile,alle prese con un’infiamma­zione al tendine d’Achille de­stro, dovrà guardarsi dal con­sueto drappello africano. «Èprevisto un passaggio allamezza intorno all’1h05’ —spiega — poi, con DanielWanjiru possibile lepre fino al30° km, penso che i più accre­ditati siano gli altri keniani Ti­tus Masai, già secondo lo scor­so anno e Nixon Machichim,uno da 2h08’. Spero solo che il

caldo­umido di questi giornidia una tregua. Anche se poi,come sempre, tutti si decideràsui tredici ponti finali».L’1h02’30” corso nella mezzadi Udine il 22 settembre lasciaben sperare, come l’ultimotest agonistico nella 30 km di

Roma, benché condizionatoda qualche problema intesti­nale. «Punto sin d’ora agli Eu­ropei di Zurigo della prossimaestate — ammette —: i cross?Vediamo come va quest’espe­rienza, poi deciderò se pensa­re agli Europei di Belgrado didicembre».

Festa Alla tradizionale par­tenza da Villa Pisani, a Stra, inquella che resta una delle ma­ratona più spettacolari delmondo, saranno in poco menodi 7000 di 64 Paesi. Tra le don­ne favorite l’etiope Beriso e lakeniana Kibarius, con al viaanche Giovanna Volpato. Lapartenza alle 9.20, con direttasu RaiSport 2, preceduta diqualche minuto dalla provahandbike, con Alex Zanardiatteso protagonista. Il percor­so si svilupperà lungo i comu­ni della Riviera del Brenta, perapprodare a Mestre e quindi aVenezia (con passaggio inpiazza San Marco) dal Pontedella Libertà e arrivo a RivaSette Martiri. Ieri Family Runa Mestre (con Baldini e Danie­le Molmenti), Dolo e SanDonà di Piave.

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OGGI SEFIR (2H04’50”) TRA I FAVORITI

Maratona a FrancoforteAltra sfida Kenya­Etiopiasu un percorso velocissimo

(d.m.) Consueta sfida Etiopia Kenya ogginella maratona di Francoforte (Ger), dove nel 2011il keniano Wilson Kipsang — ora detentore dellamiglior prestazione al mondo con il 2h03’23” siglatoun mese fa a Berlino scese a 2h03’42”. Dino Sefir(2h04’50”) e Feyisa Lelisa (2h04’52”) sono gli alfieridell’Etiopia, mentre i keniani sono Vincent Kipruto(2h05’17”), Levy Matebo (2h05’16”), Albert Matebor(2h05’25”) e Eric Ndiema (2h06’07”). In campofemminile la migliore è l’etiope Beyene (2h21’19”),con la connazionale Daska e la keniana Kirwa.MARSIGLIA­CASSIS (d.m.) Tsegaye Abera e DawitWolde e il keniano Silas Kipruto sono i favoriti della20 km Marsiglia Cassis (Fra). Fra le donne le etiopiDegefa e Mekash e la keanina Jerotich.GREAT SOUTH RUN (d.m.) A Portsmouth (Gb) lavincitrice della maratona di Berlino FlorenceKiplagat è favorita nella mezza «Great South Run».Fra gli uomini Mokoka (Saf) e Bett (Ken).IN ITALIA (m.m.) Oggi due maratone a Lucca e SanNicandro Garganico (una novità). Nelle mezzespicca la 15a maratonina di Arezzo con Rono, H.Bii, Sigei, Sugut (Ken), Rukundo (Rua), Radouan,Ghallab (Mar), Laqoahuai, Passeri; tra le donneJepkurgat, Chebet, Chelagat (Ken), Nyransabimana(Rwa), Spagnoli, Cimmarusti, Salvatori.

VIADANA (Mn)

(g.g.) la Foppapedrettivince anche la seconda partita,rovinando l’esordio assolutodella Pomì Casalmaggiore inA­1. Paradossalmente la squa­dra di casa si addormenta dopoaver strappato il set del pareg­gio. Decisive Diouf (rientrantee top scorer con 25) e Bla­gojevic, ma a far la differenza èil muro di Bergamo e la mag­gior compattezza e esperienzanei momenti chiave. Nella Po­mì Zago segna ma sbaglia mol­to, mentre Bacchi e Stevanovictengono in gioco le rosa che indue set sfiorano i vantaggi.

CASALMAGGIORE­BERGAMO 1­3(23­25, 25­22, 16­22, 23­25)

POMI CASALMAGGIORE: Lipicer 12,Aguirre 3, Zago 21, Bacchi 13, Stevanovic11, Camera 1; Sirressi (L), Olivotto 5,Gennari, Agrifoglio. N.e. Quiligotti, Gra­zietti. All. Beltrami.FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Weiss 2,Blagojevic 16, Folie 3, Diouf 25, Sylla 13,Stufi 4; Merlo (L), Klisura 1, Melandri 7,Smutna. N.e. Bruno.ARBITRI: Braico e Genna.NOTE Spettatori 1300. Durata set: 29’,29’, 23’, 28’; totale 109’. Casalmaggiore:battute sbagliate 13, vincenti 5, muri 2,errori 24. Bergamo: battute sbagliate10, vincenti 4, muri 13, errori 21. TrofeoGazzetta: 6 Diouf, 5 Blagojevic, 4 Bac­chi, 3 Sylla, 2 Stevanovic, 1 AgrifoglioCLASSIFICA: Bergamo 6; Piacenza, Co­negliano 3; Modena 2; Ornavasso 1; Ur­bino, Busto Arsizio, Casalmaggiore,Frosinone, Novara, Forlì 0.OGGI Seconda giornata (ore 18): BancaDi Forlì­Unendo Yamamay Busto Arsi­zio; Robur Tiboni Urbino­RebecchiNordmeccanica Piacenza; Igor Gor­gonzola Novara­Imoco Conegliano; IhfFrosinone­Openjobmetis Ornavasso.A­2 DONNE Oggi (ore 18) la 2a giornata:Scandicci­Pavia; Soverato­Vicenza;Rovigo­Montichiari; Reggio Emilia­SanCasciano; Sala Consilina­Bolzano; Gri­cignano­Monza. Classifica: Vicenza,Bolzano, Montichiari, Monza, Pavia 3;Rovigo 2; San Casciano 1; Gricignano,Soverato, Scandicci, Reggio Emilia,Sala Consilina 0.

ANTONELLO MENCONIPERUGIA

E’ arrivata la vittoria piùbella e attesa per Perugia, chevoleva stare ancor più vicino aGoran Vujevic. Questa vogliadi vincere a ogni costo per re­galare la vittoria al capitanodopo la morte del figlio Ste­phan è stata l’arma in più per ilsestetto di Kovac. Con le emo­zioni più forti vissute primadell’inizio del match, con ilminuto di raccoglimento cheha offerto una pagina di gran­de commozione. Vujevic havoluto tra le proprie braccia lafiglioletta Natalia di un anno(lasciando l’altro figlio di treanni tra quelle della mamma),tra le lacrime dei compagni,degli avversari e del pubblico,con l’applauso composto delpubblico del PalaEvangelisti.Tutti stretti a Goran e alla mo­glie Francesca. Sulle tribunesono stati esposti gli striscionia formare la scritta «Il cielo haun angelo in più. Ciao Ste­phan. Forza Capitano». E purei tifosi di Modena, gli «Irridu­cibili gialloblu», hanno mani­festato tutta la vicinanza allafamiglia: «Uniti al vostro dolo­re. Ciao piccolo angelo».

Capitano Ma anche in que­

sto momento Vujevic, grandecampione e altrettanto grandecapitano, non ha voluto allon­tanarsi dai compagni, giocan­do per tutti i cinque set: senzai soliti sorrisi, ma con la deter­minazione di sempre. Poi, conla gigantografia del piccoloStephan appesa al soffitto delpalasport, si è iniziato a gioca­re e Modena ha dato la sensa­zione di avere sempre in pu­gno il primo set, trascinata daun formidabile Bartman (86per cento in attacco), determi­nante con i suoi 7 punti (6quelli di Deroo e Quesque),tra cui quello decisivo matura­to con un attacco finito a lato,sul quale è stato ravvisato untocco a muro di Vujevic, cheha lasciato ai compagni le pro­teste. La Sir ha però compiutola sua vera impresa nel secon­do set, dopo essere stata insvantaggio sul 19­21. Poi è sa­lito in cattedra Atanasijevic (9punti), devastante.

Rimonta Smaltito il nervosi­smo manifestato da Lorenzettiper alcune decisioni arbitralinel finale di una terza frazioneveramente da dimenticare(15­25) e giocata senza maientrare in partita, si è dovutoattendere il quarto set per as­sistere alla reazione di Mode­na. Lì si è vista una squadra ri­trovata, grazie al rientro diBartman, escluso in preceden­za per far spazio a Sket. Il po­lacco ha ridato forza all’attac­co (80% e 8 punti in questoparziale). Anche se l’energiadi Modena è finita lì. Nel tie­break sono state prima le bat­tute di Atanasijevic a fruttareil primo allungo (8­4) ai pa­droni di casa. Poi ancora piùdell’opposto serbo sono statidecisivi Cupkovic (con duemicidiali attacchi) e Buti (amuro), sino all’attacco decisi­vo di Petric per 15­11. Primadell’abbraccio gigante deicompagni a Goran e lo sguar­do di tutti rivolto verso l’alto, aincrociare gli occhietti sorri­denti di Stephan. Con le paro­le del capitano: «Ho giocatoperché Stephan avrebbe volu­to così».

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Goran Vujevic nel minuto disilenzio con in braccio la piccolaNatalia. Sotto, Vujevic in campoe lo striscione dei tifosi ZANI

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 39

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

BaseballWILLIAMS Matt Williams, 47 anni, già co­ach di Arizona, è il nuovo manager diWashington al posto di Davey Johnson, ri­tiratosi a fine stagione.

GolfBmw MastersMolinari è 14°Francesco Molinari è sceso dal 12° al 14°posto con ­2 (72 71 71) al Bmw Masters,primo dei quattro tornei delle Final Seriesdell’European Tour a Shanghai, in Cina(par 72, montepremi 5.120.000 euro,851.346 al vincitore). Partito con due bir­die, il piemontese ha poi rallentato chiu­dendo il giro con altri due birdie e tre bo­gey. In testa c’è lo statunitense Luke Gu­thrie con ­8 (65 71 72), raggiunto dallospagnolo Rafael Cabrera Bello (73 68 67).Gonzalo Fernandez Castano (Spa) è terzocon 209 (­7). Tra i big, può ancora sperarel’inglese Paul Casey (­5), mentre sono piùindietro Lee Westwood (Ing), 10° con 213(­3), il nordirlandese Rory McIlroy e l’irlan­dese Padraig Harrington (­2).

CRESPI TERZO Al National Bank of OmanClassic di Muscat (Challenge Tour), MarcoCrespi è terzo con 208 (72 67 69, ­8): nel­l’ultimo giro ne dovrà recuperare tre al fin­landese Kakko (70 69 66, ­11) e due allostatunitense Im, a ­10 (69 69 68). Ravano23° con 215 (68 72 75, ­1); Pavan 28° con216 (72 71 73, par).

Hockey ghiaccioCOPPA ITALIA (m.l.) Sono Valpellice­Re­non e Asiago contro Cortina o Val Pusteria— gara­2 (su 3) oggi alle 19 — gli abbina­menti della Final Four di Collalbo (Bz, 30/11e 1/12; Renon qualificato di diritto). Così ie­ri gara­2 dei quarti di Coppa Italia: Milano­Valpellice 2­4 (serie 0­2); Vipiteno­Asiago3­5 (serie 0­2).

BOLZANO IN CASA (m.l.) Impegno casa­lingo per la capolista Bolzano che dopo ilsuccesso di venerdì a Lubiana (3­1) riceveoggi al Palaonda per il 17° turno di Ebel ilLinz (18.45). Ieri: Fehervar­Innsbruck 0­1;Lubiana­Dornbirner 2­3 rig. Classifica:Bolzano 24; Salisburgo 22; Linz 21; Vien­na, Villach 20; Znojmo*, Graz, Fehervar**18; Klagenfurt** 17; Dornbirner** 16; Inn­sbruck** 12; Lubiana** 5. (*: una in meno,**: una in più)

AZZURRE VINCENTI (m.l.) L’Italia femmi­nile a Egna (Bz) ha battuto ieri l’Austria4­2. Oggi alle 9.30 seconda amichevolecontro le austriache.

Hockey pistaSERIE A­1 (m.nan) Così la terza di A­1: Lo­di­Trissino 3­3; As Viareggio­Correggio4­3; Forte dei Marmi­Matera 13­0; Giovi­nazzo­Cgc Viareggio 0­7; Prato­Follonica4­4; Sarzana­Bassano 4­4. Martedì Val­dagno­Breganze (dir. RaiSport 2 ore 21).Classifica: Forte dei Marmi 9; Cgc Viareg­gio 6; Lodi 5; Valdagno*, Sarzana, Bassa­no, Prato 4; Giovinazzo*, Asd Viareggio,Breganze* 3; Follonica*, Trissino 2; Mate­ra 1; Correggio 0. (*: una in meno)

Hockey pratoQUINTA Il 5° turno in A­1: De Sisti Roma­Suelli 3­4; Bra­Ferrini 6­5; Bonomi­CusCagliari 1­4; Valverde­Butterfly 1­1; TevereRoma­Amsicora 3­3. Classifica: Bra 15;Amsicora 10; De Sisti 8; Cus Cagliari 7;Ferrini, Suelli, Valverde 6; Tevere 4; But­terfly, Bonomi 3.

IppicaTreviso: 4­15­7­5­28ª corsa ­ m 2060: Laerte di Cielo (M. Gale­azzi) 1.15.7; 2 Orsa Jet; 3 Oxian Bi; 4 Naxos;5 Lion by Pass; Tot.: 3,04; 1,67, 2,31, 2,65(31,77). Quinté: 2.621,55. Quarté: 272,20.Tris: 97,35.

OGGI Galoppo: Roma (14.25) e Milano(14.35) Trotto: Firenze (13), Bologna(14.30), Montegiorgio (15.30) e Taranto(14.40).

JudoMONDIALI JUNIORES (e.d.d.) Ai Mondialijunior a Lubiana (74 nazioni, 606 atleti) Ni­cholas Damico (100 kg) fuori al secondoturno con Leehyun Kim (S.Cor). L’Italiachiude con l’oro di Antonio Esposito (73)eil bronzo di Odette Giuffrida (52).

NuotoRIVOLTA SI SCALDA (al.f.) Matteo Rivol­ta, alla vigilia del debutto casalingo a Se­sto Calende (Va), si tuffa nei 100 farfalla aBellinzona (Svi, 25 m) e migliora il perso­nale: il finalista mondiale stampa 51”08,fermandosi a 9/100 dal primato italiano.

DORSO CINESE (al.f.) Xu Jiayu domina i200 dorso ai campionati cinesi di Huan­gshan (50 m) in 1’57”78. L’olimpionica YeShiwen salta i 200 misti. Uomini: 200 slMao Feilian 1’48”20, Qian Zhiyong 1’48”46;50 fa Ning Zetao 24”13. Donne: 50 do FuYuanhui 27”92; 50 fa Sun Mengyue; 200mx He Yuzhe.

DOPATI (al.f.) Il russo Igor Akhlustin, pe­scato positivo allo stimolante metilesana­mina, è stato squalificato per due anni: è il104° caso di doping in Russia nel 2013.Ammonizione per francese Lisa Ferreiraper aver assunto Terbutalina.

OrienteeringBRONZO EUROPEO Agli Europei giovanilidi Obidos (Por), bronzo per Riccardo Sca­let in 13’16”; vittoria allo svizzero TobiaPezzati (12’57”); tra le donne, dove si è im­posta la svedese Hagstrom (13’24”), mi­gliore azzurra Lia Patsheider, 25esima.

PallamanoAzzurre sconfitteverso gli Europei(an.gal.) A Pescara Italia­Spagna 11­27 (7­13) nella seconda giornata del gruppo 4 diqualificazione agli Europei femminili di Un­gheria­Croazia 2014. Oggi ad Ankara Tur­chia­Olanda. Classifica: Spagna* 4; Olan­da 2; Turchia, Italia* 0. (*: una partita inpiù).

SERIE A (an.gal.) I risultati della sesta in Amaschile. Girone A: Oderzo­Bolzano 28­31, Merano­Pressano 27­25, Bressano­ne­Cologne 27­17. Classifica: Bolzano 18;Trieste 12; Merano 10; Bressanone, Cas­sano Magnago, Mezzocorona, Pressano6; Cologne 5; Oderzo 0. Gir. B: Farmigea­Ancona 34­31 (d.r.), Romagna­Ferrara32­33 (d.r.), Casalgrande­Teramo 30­38,Bologna­Carpi 24­39. Cl.: Teramo, Carpi15; Ambra 12; Ferrara 11; Ancona, Roma­gna 7; Casalgrande 3; Farmigea 2; Bolo­gna 0. Gir. C: Palermo­Siracusa 32­27, La­zio­Fondi 24­25, Conversano­Chieti 29­32, Fasano­Benevento 32­21. Cl.: Fasano15; Fondi 12; Lazio 11; Palermo 10; Chieti,Siracusa, Benevento, Conversano 6; Ga­eta 0.

PallapugnoCanalese tricolore(c.f.) Lo scudetto è della Canalese (Cuneo)che, dopo aver avuto la meglio 11­9 nellagara di andata, supera 11­4 la Manzo San­to Stefano Belbo anche nel ritorno dellafinale. I neo campioni d’Italia sono Campa­gno, Arnaudo, Bolla, Nimot, Parussa eDutto (d.t. Sacco).

PallavoloA­2 UOMINI Ieri l’anticipo della secondagiornata: Avellino­Cantù 1­3 (19­25, 21­25, 25­22, 21­25). Oggi, ore 18 Ortona­Mi­lano; Matera­Padova; Potenza Picena­Corigliano; Brolo­Sora; Monza­Castella­na. Classifica: Cantù 6; Matera, Avellino,Padova, Monza 3; Potenza Picena 2; Sora1; Milano, Ortona, Brolo, Corigliano, Ca­stellana 0.

Rugby XIIICoppa shock: l’Italiaespugna il GallesAltra vittoria shock per l’Italia: dopo averbattuto in amichevole l’Inghilterra, nel pri­mo turno di Coppa del Mondo la selezioneazzurra ha battuto il Galles al Millennium diCardiff: 16­32 con sette mete davanti a45.000 spettatori. La squadra è formatain massima parte da australiani di origineitaliana. Altra: Australia­Inghilterra 28­20.

SchermaIl Marta Russoa Vezzali e Avola(fe.pas.) Ieri, a Roma, 14o «Una Stella perMarta», l’evento che dal 2000 ricordaMarta Russo, la studentessa uccisa nel‘97 all’università La Sapienza. In pedanaValentina Vezzali, Arianna Errigo, CarolinaErba e Valentina De Costanzo, ValerioAspromonte, Giorgio Avola, Luigi Samelee Enrico Berré. Le sfide hanno visto le vit­torie di Avola su Aspromonte (15­14), diBerrè su Samele (15­14), mentre nella gio­stra all’italiana tra le fiorettiste, ha vintoValentina Vezzali: Vezzali­De Costanzo5­2, Errigo­Erba 5­4, Vezzali­Erba 5­3,Errigo­De Costanzo 5­4, Erba­De Costan­zo 5­3, Vezzali­Errigo 5­2.

Tiro a voloFINALI COPPA Ad Abu Dhabi (E.Ar) allefinali di Coppa del Mondo è il giorno delloskeet. Per il femminile oggi le tre serie diqualifica, semifinale e finali. Non c’è lacampionessa d’Europa Chiara Cainero, indolce attesa: schieriamo Katiuscia Spa­da, Simona Scocchetti e Diana Bacosi.Oggi via anche alla gara maschile, senzaazzurri.

TuffiSILCHENKO CAMPIONE (al.f.) Il russo Ar­tem Silchenko si impone nell’ultima tappadella World Series di grandi altezze a Kra­bi (Thai) davanti a LoBue (Usa) e all’iridatoDuque (Col) e vince il circuito mondiale.

VelaMONDIALI GIOVANI (r.ra.) Doppia vittoriaazzurra al Mondiale giovanile di RS:X (ta­vola olimpica) a Civitavecchia con MattiaCamboni e Marta Maggetti; 4° Daniele Be­nedetti, 7° Michele Cittadini.

Ghiaccio ARTISTICO: TANDEM AZZURRO VINCE NEL GRAND PRIX

Trionfo Berton­HotarekE’ la prima volta nelle coppieANDREA BUONGIOVANNI

Stefania Berton­OndrejHotarek nella storia del pat­tinaggio di figura tricolore. Iltandem milanese, a SaintJohn, nel New Brunswick,vince Skate Canada, secondatappa del Grand Prix 2013 earriva là dove in precedenza,in chiave azzurra, erano arri­vati solo Carolina Kostner eBarbara Fusar Poli­MaurizioMargaglio. E mai nessunonelle coppie di artistico.I portacolori delle FiammeAzzurre, in passato tre volteterzi, nel «Dracula» del libe­ro, replicano il secondo po­sto del corto. Ma quel checonta è la prima piazza nellaclassifica complessiva. Contanto di propri record italia­ni migliorati in ogni segmen­to. A piacere, su tutto, unacombinazione triplo toelo­op­doppio toeloop­doppiotoeloop, un triplo salchowlanciato e i sollevamenti,compreso quello, originalis­simo, appena introdotto. Lagara è sul filo dei centesimi.Ma il risultato finale è prezio­so, perché dietro gli allievi diFranca Bianconi ci sono i ci­nesi Wenjing Sui­Cong Hah,tre volte campioni del mondojunior (a 15/100) e, soprat­tutto, i canadesi Duhamel­Radford, bronzi iridati in ca­rica, grandi favoriti della vi­gilia, in testa venerdì e invece

tskaya (Rus) 198.23; 2. (3.2.) Suzuki(Giap) 193.75; 3. (1.3.) Gold (Usa)186.65. Coppie. Finale: 1. (2.2.) Ber­ton­Hotarek 193.92; 2. (3.1.) WenjingSui­Cong Han (Cina) 193.77; 3. (1.3.)Duhamel­Radford (Can) 190.62; 4.(6.4.) Lawrence­Swiegers (Can)159.82. Danza. Corto: 1. Virtue­Moir(Can) 73.15; 2. Weaver­Poje (Can)70.35; 3. Hubbell­Donohue (Usa)60.92; 8. Guignard­Fabbri 52.03.ITALIA OLIMPICA L’Italia è ufficial­mente qualificata alla prova a squa­dre dei Giochi di Sochi e, in attesa del­la conclusione del Grand Prix, occupal’attuale 4° posto dello specificoranking. Ammesse anche Canada,Usa, Russia, Giappone, Francia, Cina,Germania, Ucraina e Gran Bretagna.

Dario Vargiu DE NARDIN

Martin Castrogiovanni, 32 anni AFP

Ippica GRANDE GALOPPO: OGGI LYDIA TESIO A ROMA

Dario Vargiu, capolavoro a S.SiroAtzeni, primo gruppo 1 inglese

(e.lan.) Una lezione ditecnica e tattica della corsa. Èquella che ieri a San Siro, nelSt. Leger, Dario Vargiu ha im­partito al fresco vincitore delJockey Club, Eddie Pedroza,che, in sella al favoritissimo esplendido Rock of Romance,ha mancato l’appuntamentocon la vittoria, finendo dietrodi un corto muso alla tedescaParivash. A fare la differenzaappunto un’interpretazionesenza sbavature e prudente,lungo la corda, del jockey diOristano, che, dopo 2.500 me­tri di corsa, ha sferrato l’attac­co finale, andato a segno sulpalo. Fatali, di contro, all’allie­vo di Woehler i «giovanili ardo­ri», manifestati tirando nervo­samente, e una monta incertadi Pedroza, prima all’attacco,poi di rimessa e quindi troppoprecipitoso nello strappo con­clusivo.4ª corsa ­ St Leger Italiano ­ (gr. 3) ­m 2800: 1 Parivash (D.Vargiu); 2 Rock ofRomance; 3 Saratoga Black; Tot.: 5,65;2,08, 1,36 (10,56).

A Roma Forte di questo succes­so, Vargiu cala quindi oggi aRoma con l’obiettivo di replica­re nel grande evento tutto inrosa, in programma alle Ca­pannelle: il Premio Lydia Tesio,gruppo 1 per femmine di treanni ed oltre sui 2000 metri.Ottime sono infatti le chance disuccesso, in sella alla tre anniRed Lips, quarta di Opera eOaks tedesche, che dovrà ve­dersela con la nostra CharityLine, vincitrice delle Oaks, im­battuta in cinque sortite ed allaricerca dunque della definitivaconsacrazione, in coppia conFabio Branca. Al massimo adun piazzamento sembrano poi

poter ambire le altre sette pro­tagoniste, con Licia, Kadabra eValvibrata in evidenza. Sì, per­ché il fil rouge della domenicadi Capannelle si preannuncia,ancora una volta, lo scontro di­retto Germania­Italia, Vargiu­Branca.ore 16.35 ­ Pr. Lydia Tesio ­ (gr. 1) ­ m2000: 1 Adriana (57 H. Bentley); 2 Chari­ty Line (55½ F. Branca); 3 Kadabra (57 C.Fiocchi); 4 Licia (55½ P.Convertino); 5Lucky Serena (55½ M. Esposito); 6 PathWind (57 C. Demuro); 7 Red Lips (55½ D.Vargiu); 8 SHirley’s Kitten (55½ G. Bietoli­ni); 9 Valvibrata (57 M. Pasquale).

Colpo Atzeni Intanto ieri pri­ma vittoria in un gruppo 1 in­glese per Andrea Atzeni. Il joc­key sardo ha vinto il RacingPost Trophy (m 1600) in cop­pia con il supplementato (e fa­vorito a 7/2) Kingston Hill(trainer Rover Varian), che hadominato la classica per i dueanni di quattro lunghezze emezza. Atzeni quest’anno inInghilterra ha vinto 103 corse.

GP DUOMO Oggi anche un GP di trotto: aFirenze infatti è il giorno del Premio Duo­mo (ore 15.40): Novarica favorita.

Rugby IN TOLOSA­TOLONE

Castrogiovanniseconda linea

Nella decima giornata diTop 14, Castrogiovanni è statotra i migliori per il Tolone scon­fitto 13­12 a Tolosa. Al piloneazzurro, titolare, è toccato an­che giocare seconda linea inmischia. Per una volta, JonnyWilkinson ha fallito la palla­match: rimontati da 0­12 a 13­12, i tolonesi hanno costruitotre drop per lui, tutti falliti (ilsecondo sul palo).

Eccellenza, Petrarca okOggi Calvisano­RovigoNella quarta di Eccellenza, Viadana cadea Padova (22­5) col Petrarca di Marcato(12 punti). A Roma, Lazio­Fiamme Oro vaai poliziotti 21­17: decisivi i cinque calci diBenetti, il quarto da 60 metri. San Donà èla sola a ottenere il bonus (due mete tec­niche) con il 29­3 sul Reggio Emilia.Oggi. Ore 15 Calvisano­Rovigo (dir. Rai­Sport 1); ore 15.30 Capitolina­Prato. Ri­posa: Mogliano. Classifica: Mogliano,Padova 13; Viadana 11; San Donà 10; Ro­vigo** 9; Prato* 8; Calvisano**, Lazio*6; Capitolina*. Fiamme Oro 4; ReggioEmilia 0. (*: una in meno; **: due in meno)CELTIC (e.sp.) Dopo il k.o. di Edimburgo,Treviso rientra con tre atleti malconci:Fuser e Morisi sono stati sostituiti percolpi tra collo e spalle, Zanni ha presouna botta al gomito sinistro. Esami pertutti e tre domani. Ieri, per il 6° turno diCeltic League, Leinster­Connacht 16­13.

Ivovic (Recco) al tiro BORSARELLI

Pallanuoto CHAMPIONS

Recco stendela Stella Rossa

(i.v.) Un buon +4 per laPro Recco nell’andata del 3°turno di Champions: break vin­cente nel terzo parziale. Ritor­no il 9 novembre a Belgrado.

PRO RECCO­STELLA ROSSA 9­5(2­2, 2­1, 4­2, 1­0)

Pro Recco: Tempesti, Madaras, Felugo,M.Janovic 1, Figari 1, Ivovic 1 rig., Aicardi4; F.Lapenna, N.Gitto, Figlioli, Giorgetti 1rig., Jokovic 1. N.e. Pastorino. All. Tempe­stini ­ Stella Rossa: Sefik, Radjen, Avra­movic 1, Rasovic 1, Randjelovic, Prlaino­vic, Mann 1; Vukcevic 1, Kljajevic, Ivose­vic, Vapenski 1, Rasovic. N.e. Draksimo­vic. All. Savic ­ Arbitri: Stavropoulos(Gre) e Koryzna (Pol). Note: sup.num. ProRecco 7 (2 gol) Stella Rossa 10 (3).

EURO CUP A Napoli, Montpellier(Fra)­Steaua (Rom) 11­9, Dooa Posillipo­Volgograd (Rus) 11­11. Oggi Volgograd­Steaua (ore 8.30), Posillipo­Montpellier(10). A Utrecht (Ola), Nizza (Fra)­CarpisaYamamay Acquachiara 9­9, Primorac(Mng)­Vojvodina (Ser) 11­6, Utrecht­Niz­za 6­6, Acquachiara­Vojvodina 15­7. Og­gi Nizza­Primorac (12.30), Utrecht­Ac­quachiara (14).DONNE La 3a giornata: Imperia­Padova12­8 (venerdì), Messina­Blu Team Cata­nia 10­7, Firenze­Prato 10­8, Bogliasco­Rapallo 5­15, Bologna­Orizzonte 8­21.Class.: Imperia, Rapallo, Orizzonte 9; Pa­dova 6; Bogliasco, Bologna, Messina 3;Firenze, Prato, Blu Team 0.

Daniele Lupo e Paolo Nicolai FIVB

Beach volley WORLD TOUR

Lupo­Nicolaiterzi in Cina

(c.f.) Appuntamento conla vittoria nel World Tour an­cora rinviato per Nicolai­Lu­po, terzi a Xiamen (Cina) nel­l’ultimo Grande Slam dellastagione. Dopo tre noni postidi fila, Paolo e Daniele torna­no sul podio (4° della stagio­ne) grazie al 2­0 nella finalinaa Stiekema­Varenhorst (Ola).Alison­Vitor Felipe, giustizieri2­0 degli azzurri in semifina­le, sono poi andati a prendersila prima vittoria di coppia pre­valendo 2­1 sugli iridati Brou­wer­Meeuwsen (Ola). Condue soli Open ancora nel ca­lendario 2013, è tempo di bi­lanci. «Siamo decisamentesoddisfatti delle nostre presta­zioni di quest’anno ­ ha dettoNicolai ­. I risultati ci diconoche siamo una delle miglioricoppie del mondo (sono quin­ti nel ranking del circuito Fivb,ad una manciata di punti dal3° posto, ndr) e nella prossimastagione vogliamo puntare altop”. Tra le donne, ottavi di fi­nale fatali a Menegatti­OrsiToth, none per il k.o. 2­0 conAgatha­Antonelli (Bra).

NUOTO: CASO VICENZA

Baby rasati:in 4 a processo

(al.f.) La vicenda dei 2baby vicentini rasati in unatrasferta in Svizzera nel maggio2012, finirà a processo (inprimavera) per abuso dicorrezione. Il procuratoreCappelleri ha rinviato a giudizioRoberto Serraglio, GloriaBacchin, Giulia Ponzio ed EnricoGiacomin. Le famiglie dei 2ragazzi potrebbero costituirsiparte civile per ottenere i danni.

sconfitti in casa (per 3.30punti). Per Berton­Hotarek(23enne milenese lei,29enne di origine ceca lui),dopo il bronzo europeo del­la scorsa stagione, è una sor­ta di consacrazione. Con vi­sta, naturalmente, sui Gio­chi di Sochi.Nella notte italiana i liberi diuomini e danza (oggi differi­ta Eurosport ore 10.45).

Uomini. Corto: 1. Chan (Can) 88.10; 2.Oda (Giap) 80.82; 3. Hanyu (Giap)80.40. Donne. Finale: 1. (2.1.) Lipni­

Stefania Berton, 23 anni di Milano, e Ondrej Hotarek, 29 REUTERS

Page 40: Gazzetta 20131027

40 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

Il fatto del giornoDI GIORGIO DELL'[email protected]

_la sfida interna

Ma tra i falchi e le colombechi è più forte ora nel Pdl?Resa dei continel centrodestradopo che il Cavha azzeratoi vertici: il governodivide. Decisivosarà il Consigliodell’8 dicembre

Nel Pdl è cominciata laconta: si tratta di sapere chi, al­la fine, vincerà tra i cosiddettifalchi e le cosiddette colombe(esistono anche, in questa im­provvisata voliera del centrode­stra, le colombe con gli artigli).

1Non è già tutto finito? Berlu­

sconi ha proclamato morto ilPdl e rinata Forza Italia. Ho ca­pito male?

Sì, ha capito male. Berlusco­ni vuole che questo accada e perquesto ha convocato il Consi­glio nazionale del partito. Qua­le partito? Il Popolo della Liber­tà. Di quale partito si segue lostatuto? Del Popolo della Liber­tà. Chi può decidere che il Po­polo della Libertà è morto e lecariche azzerate, e che al suoposto c’è una nuova forza politi­ca, di nome Forza Italia, che hauna sola carica dirigente, quelladi presidente, assegnata primaancora di cominciare a Berlu­sconi? Il Consiglio Nazionaledel Pdl, appunto. Ottocentopersone che si riuniranno ilprossimo 8 dicembre. Per deci­dere lo scioglimento del Pdl, pe­rò, bisogna che i due terzi diquesti ottocento siano d’accor­do. Cicchitto lo ha ricordato an­cora ieri: «Il Pdl esiste finchénon viene sciolto, e per farloservono i due terzi del Consi­glio nazionale. Se permanequesto dissenso non è detto chei due terzi ci siano». Giovanardiha confermato. Formigoni hatwittato: «Bene, bene. Conti­nua a aumentare numero diparlamentari, consiglieri regio­nali, membri del Consiglio Na­zionale @ilpdl che stanno su ns

posizioni». Non so se questo siavero, ma anche questo tweetprova quello che si diceva al­l’inizio: è cominciata la conta,con questi che raccolgono fir­me, quelli che telefonano, que­gli altri che vanno a cena insie­me o si scrivono mail. Bisognamettere nel conto la possibilitàche Berlusconi non riesca a farequello che vuole fare.

2Che succede se s’intestar­

disce, vuole liquidare lo stes­so il Pdl e fondare Forza Italia?

La cosa, ieri, è stata chiaritada Gasparri: «Se qualcuno,chiunque fosse, immaginasse didar luogo a soluzioni confuse incontrasto con statuti, leggi, lo­gica politica si troverebbe difronte a un gigantesco conflittopolitico ma anche legale che intanti saremmo pronti ad ali­mentare. Poiché é bene non ag­giungere alle vicende politiche,già fin troppo complesse, diatri­be giudiziarie, è bene parlarechiaro fin d’ora». Cioè: gli avvo­cati sono già all’opera e se il Cavnon righerà dritto secondo leregole che lui stesso s’è dato siprecipiterà in un caos gigante­sco, con avvocati e tribunali al­l’opera anche per dividere il pa­

trimonio, i soldi dei finanzia­menti, eccetera. Gasparri so­stiene che non possonoesistere, nello stesso momento,Forza Italia e Pdl. Un punto,questo, che divide anche le co­lombe: Giovanardi, per esem­pio, pensa a una separazioneconsensuale, che lasci aperta laporta a un’alleanza elettorale.

3La prima conta è dunque

relativa al Consiglio Naziona­le. La seconda, suppongo, ri­guarda la maggioranza di go­verno.

Proprio così. Berlusconi,chiudendo l’Ufficio di presi­denza dell’altro giorno, ha det­to che il sostegno a Letta non èin discussione. Poco dopo peròha chiesto: come potremo go­vernare con un partito che votaper la mia decadenza da sena­tore? Sembra voler dire: quan­do il Senato, con l’appoggio de­cisivo del Pd, avrà votato per lamia estromissione da PalazzoMadama, noi usciremo dallamaggioranza e faremo cadereLetta. È proprio su questo pun­to che le colombe hanno dato edaranno battaglia. Lo ha con­fermato ancora ieri Quaglia­riello: «Il nodo di fondo è uno,

quello del governo: alcuni pen­sano che questo governo, checertamente non è il migliorepossibile, debba comunque an­dare avanti, perché una crisisarebbe devastante; altri pen­sano che questo governo nonstia facendo il bisogno del Pae­se. [...] Noi pensiamo che Ber­lusconi vada difeso, ma che ilproblema non possa esserescaricato sul Paese, soprattuttoperché lo scenario che si apri­rebbe sarebbe molto grave. Ildestino dell’esecutivo non è unpunto di second’ordine, è cen­trale per la linea politica».

4Quindi adesso si tratta di

capire se il plotone di dissi­denti Pdl (“dissidenti” o “scis­sionisti” o “governativi”, men­tre i falchi sono da qualchetempo chiamati “lealisti”, cioèleali a Berlusconi, come se glialtri non fossero leali al Cava­liere), dunque si tratta di capi­re se questi dissidenti sono innumero sufficiente a garanti­re la maggioranza dei voti alSenato.

Da una prima conta parreb­be di sì. Ai 108 voti del Pd, sidovrebbero aggiungere i 20 diScelta Civica, i 4 di Gal, le 20(per ora) colombe del Pdl, i 4transfughi del M5S, i 10 delmovimento “Per le Autonomia­Psi­Maie”. Fa 166. La maggio­ranza minima è di 161. Il tenta­tivo di Berlusconi di buttar giùLetta e andare alle elezionisembrerebbe battuto in par­tenza.

5È possibile che le colombe

al Consiglio nazionale risultinopiù numerose di adesso?

È possibile soprattutto cheun gran numero di membri delConsiglio nazionale, incertosu chi sarà il vincitore finale,non voglia pronunciarsi, equindi diserti l’assemblea.Berlusconi è prossimo agli ot­tant’anni, l’8 dicembre sarà giàfuori dal Senato e interdettodai pubblici uffici. Lei investi­rebbe su un uomo così?

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L’ex premier Silvio Berlusconi, 77 anni, assieme all’attuale vicepremier, Angelino Alfano ANSA

4IL NUMERO

161I senatorinecessari

I dissidenti delPdl potrebbero

già garantireal Senato

la maggioranzaper il governoLetta. Ai 108

voti del Pd,si dovrebbero

aggiungere i 20di Scelta Civica,

i 4 di Gal,le 20 colombe

del Pdl,i 4 transfughidel M5S, i 10

del movimento«Per le

Autonomie».Totale 166,

5 in più dellamaggioranzafissata a 161

AENI E RAI

NEL MIRINO

SSaccomanni

«Via alleprivatizzazioni

entro l’anno»«Entro la fine

dell’annopresenteremo

un programmadi privatizzazioni

sui beniimmobili maanche sulle

partecipazioniazionarie».

Lo ha dettoil ministro

dell’EconomiaFabrizio

Saccomanni a«Che tempo che

fa», su Rai 3,a proposito

della cessionedella quota Eni

detenuta dalTesoro. Sulla

Rai il ministroha spiegato che

«è una dellesocietà di cui lo

Statoè azionista.

Guardiamo ognipossibile

soluzione per lariduzione del

debito pubblico»

DIBATTITI ALLA LEOPOLDA

Renzi ai suoi:«No al votoproporzionaleNon è equo»

Matteo Renzi e Guglielmo Epifani

Ieri, al secondo giornodella convention del sindacoMatteo Renzi alla stazione Le­opolda di Firenze, è stato ilmomento degli interventi da 4minuti per raccontare alla pla­tea cosa si vorrebbe fare permigliorare l’Italia. A parlare so­no stati economisti, sindaci,imprenditori, cittadini e anchestudenti. Ma ieri è arrivato an­che il segretario reggente delPartito democratico Gugliel­mo Epifani: «Il Paese deve fareuna scelta — ha spiegato —cambiare e tirarsi fuori o gal­leggiare. Abbiamo bisogno diriprendere in mano un proget­to del futuro all’altezza del Pa­ese». E ha aggiunto: «Vorreiparlare dei problemi della crisi,dei giovani, mentre mi toccaparlare di altro. La crisi sta di­videndo il Paese. Recuperiamola libertà di scelta. Il nostroprogetto deve incrociare que­sta possibilità». Per poi conclu­dere: «Matteo è forte, ma non èil solo candidato».

Le critiche Tra i tanti temitrattati c’è stato anche quellodella riforma della legge elet­torale. Su cui Renzi ha le ideechiare: «C’è voglia di propor­zionale, ma la faremo passareperché bisogna sapere chi go­verna, servono le garanzie». El’aspirante segretario del Pd hadovuto rispondere anche allecritiche di chi (Gianni Cuperlo)lamentava l’assenza di simbolidel partito: «Questa non èun’iniziativa soltanto del Parti­to democratico; si può stare aguardare le bandiere o si puòguardare la sostanza». E a chisu Twitter gli faceva notare checon lui c’erano molti esponentidel Pd, un tempo ostili, ha det­to: «Sul carro non si sale, ma sispinge. L’importante è che tuttidiano una mano».

dan. va.

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ALTRI MONDI SEGUITECI SU@AltriMondiGazza

Page 41: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 41

RECUPERATI DOPO 5 GIORNI

Genova, due mortiper il maltempo

Il maltempo che nella nottetra lunedì e martedì scorsi hafatto crollare un ponte sultorrente Sturla a Carasco, in

provincia di Genova, ha fatto duemorti. Ma sono stati scopertisoltanto ieri quando sotto il ponteè stata trovata un’auto con dentroun corpo e in mare a Bogliasco unaltro cadavere. Le vittime delcrollo sono Claudio Rosasco,45 anni, e Lino Gattorna, di 68,entrambi agricoltori residenti a

ALTRI MONDI

IL DELITTO IN LIGURIA

Badante uccisadal compagnotrovato in chat

Una storia di difficoltàeconomiche, rapportisentimentali e voglia diricominciare negli Stati Uniti.È il quadro della vita di PatriciaMendoza, 40 anni, la badanteecuadoriana uccisa con unfendente alla gola venerdì aSanta Margherita (Ge). Etrovata dai suoi due figli di 11e 18 anni. Gli inquirenti hannoarrestato il suo compagno,Manuel Poveda, 62 anni,che ha tentato di suicidarsi,ferendosi con lo stesso coltelloed è ora ricoverato all’ospedaleSan Martino, dove sarà prestointerrogato. L’uomo è accusatodi omicidio volontario. L’armadel delitto non è stata, però,ancora trovata.

Il racconto A fare luce sullavicenda ci hanno pensatoanche le parole del cugino dellavittima Harry Ubilla, 45 anni.«Mia cugina voleva una vitanuova negli Stati Uniti e avevachiesto a Manuel di sposarla,perché lui ha la cittadinanzaamericana. Lui però non erad’accordo. Tra i due le cosenon andavano bene. Lei loaveva conosciuto in chat circatre mesi fa e lo aveva fattovenire in Italia. Ma tra i due ilrapporto non funzionava». Unastoria fatta anche di difficoltàeconomiche. Nei giorni scorsialla coppia era stata statostaccato il gas per una bollettanon pagata e cucinavano conuna stufetta elettrica. I due figlidella vittima sono stati affidatimomentaneamente a una ziache abita a Rapallo e adessopotrebbero raggiungere ilpadre in Ecuador o restare aSanta Margherita: «Ho tre figli,due in più non cambiano lecose», ha detto, infatti, Harry,il cugino di Patricia.

FILIPPO CONTICELLO

Ossessivamente spiatadal migliore amico, l’Europascopre ogni giorno dettagli deltradimento. Gli ultimi li ha for­niti ieri il settimanale tedescoDer Spiegel che nella sua edi­zione online ha sganciato unadoppia bomba: nel 2010 gliStati Uniti possedevano circa80 centri di spionaggio nelmondo, comuni a Cia e Nsa, dicui uno da queste parti, a Ro­ma. Poi, sempre basandosi sudocumenti della talpa EdwardSnowden, si è scoperto che laNational Security Agency in­tercettava la Merkel dal 2002,quando la cancelliera era soloun’esponente della Cdu. Nonbastasse, l’intercettazione alleader tedesco sarebbe conti­nuata fino a poco prima dellavisita di Obama a Berlino: giu­gno 2013, praticamente l’altroieri. Eppure, ha chiarito il DerSpiegel, mercoledì al telefono ilpresidente Usa ha rassicuratola Merkel: «Ero totalmente al­l’oscuro della questione, altri­menti li avrei fermati», avreb­be detto a corredo di umili scu­se.

Onu compatto Materia incan­descente il Datagate: urgonochiarimenti perché allo scanda­lo non sembra esserci fine. Perquesto domani, in una missioned’inchiesta dell’Europarlamen­to, vola a Washington la com­missaria Ue alla giustizia Vivia­ne Reding e una delegazione diagguerriti 007 tedeschi. Obietti­vo un «codice di condotta» perregolare cooperazione, intelli­gence e privacy tra Europa eUsa. E la cancelliera, dopo esse­re stata ascoltata al telefono per11 anni filati, ora vorrebbe staresullo stesso piano dei «FiveEyes». «Cinque occhi», ovvero il

patto di «non spionaggio» traamici e condivisione delle infor­mazioni, stretto dopo la Secon­da guerra mondiale tra Usa,Gran Bretagna e gli altri Paesianglosassoni, Canada, Australiae Nuova Zelanda. In ogni caso, ilfronte internazionale contro lospionaggio selvaggio made inUsa sembra compattarsi tra icorridoi del Palazzo di vetro. Lamobilitazione di Germania eBrasile ha trovato terreno fertile

all’Onu dove altri 19 Paesi stan­no limando una bozza di risolu­zione dell’Assemblea Generale.Si punta a limitare le intrusionidella National Security Agency,che non vive certo ore tranquil­le: ieri il sito dell’organizzazio­ne è andato in black­out e glihacker di Anonymous si sonopresi il meriti. Dopo un po’ lastessa Nsa ha minimizzato, par­lando solo di «errore tecnico».Nelle stesse ore a Washingtonuna marcia con migliaia di per­sone inneggiava a Snowden algrido di «Stop watching Usa» eanche Hillary Clinton non ri­sparmiava carezze: «Non s’è an­cora fatta piena chiarezza», hadetto smarcandosi come maiprima da Obama.

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La Clinton pungela Casa Bianca:«Non è ancorastata fattapiena chiarezza»

notizieTascabili

A sei mesi dall’ultima eruzione

L’Etna torna a ruggireFontane di magmae colonne di cenere

L’Etna torna a ruggire e dà spettacolo. Lo fa aquasi sei mesi dall’ultima attività lampo, registrata il27 aprile scorso. Facendosi questa volta sentire enotare di più. L’eruzione è stata particolarmentespettacolare, osservabile da lontano: da Taormina,Catania e nel Siracusano. Ha cominciato con unafase sismica, nel pomeriggio di venerdì: il preavvisodell’avvio di un fenomeno stromboliano dal crateredi Sud Est nella notte. Boati sempre più forti eravvicinati hanno fatto da prologo ad altri treterremoti, di magnitudo compresa tra 2.2 e 2.8, chehanno preceduto l’esplosione, prima dell’alba, difontane di lava, sempre più alte e violente, e evidenti

da decine di chilometri. Dall’Etna è uscitaun’altissima colonna di cenere nera e gas, alta 2 3chilometri, che, sospinta dal forte vento in altaquota, si è riversata sul versante sud ovest delvulcano. Lo spazio aereo di Catania, a eccezione deisettori 1 e 4, è rimasto aperto fino all’una dellascorsa notte (con inevitabili disagi per i voli), quandoè stato chiuso del tutto.

La strage di Bologna

Mambro­Fioravanti«NoalrisarcimentoTerminiprescritti»

Valerio Fioravantie Francesca Mambro nonpagheranno il risarcimentodi un miliardo di euro per lastrage di Bologna chiestodall’Avvocatura dello Statoperché è intervenuta laprescrizione. Senza contareche l’individuazione e laquantificazione del benestatale sono da considerarsi«assolutamente generiche».Queste le motivazioni con cuii legali dei due ex terroristi nerisi oppongono alla richiestadell’Avvocatura. Condannatidefinitivamente all’ergastoloper la strage del 2 agosto 1980(85 morti e 200 feriti), Mambroe Fioravanti sono liberi dopoaver espiato la pena.

Papa Bergoglio con i bambini LAPRESSE

Oggi incontrerà Baggio

LaSanSuuKyicittadinaonorariadellaCapitale

Roberto Baggio incontraoggi in Campidoglio la PremioNobel per la Pace Aung SanSuu Kyi, eroina della lotta nonviolenta per la democrazia.A fare da padrone da casa cisarà il sindaco Ignazio Marino,che conferirà alla San Suu Kyila cittadinanza onoraria diRoma. Durante la cerimonial’ex calciatore consegneràfinalmente alla San Suu Kyi ilpremio «Roma per la Pace el’Azione Umanitaria», ritiratonel 2007 (quando la leaderdell’opposizione al regimebirmano era agli arrestidomiciliari) dall’allora sindacoWalter Veltroni, e custoditodall’ex fantasista dellaNazionale in questi anni.

In 100 mila a San Pietro

Il Papa: «Vicinoa famiglie in crisie ai separati»

«La fatica e le difficoltàdelle famiglie, sia nella vita dicoppia che tra le generazioni,si possono superare ancheimparando a dire “permesso,scusa, grazie”». Così si è rivoltoPapa Bergoglio Alle 100 milapersone che hanno affollatopiazza San Pietro per ilpellegrinaggio delle famiglie.

Un momento della spettacolare eruzione dell’Etna LAPRESSE

APROTESTAIN ARABIA

SLe donne

alla guidasfidano

il governoHanno sfidato ilgoverno che ha

minacciatosanzioni e si

sono messe alvolante, pos­tando poi sul

web i video. Unpiccolo gruppo

di donne indiverse città

dell’ArabiaSaudita ha

aderito ieri allagiornata di

protesta controil divieto di

guida: già dimattina circo­

lavano i video dialcune di loro al

volante. Altrehanno preferito

rimanere acasa, scorag­

giate da telefo­nate di uomini

che, sostenen­do di essere del

ministerodell’Interno,

minacciavanorappresaglie.

Le forzedell’ordine han­no organizzato

checkpoint aRiad, ma le

organizzatricihanno sottoli­

neato il grandevalore simbolico

dell’evento

OCCUPAZIONE I DATI NERI DELL’ ISTAT

Lavoro, in 3 milioninon lo cercano piùÈ record europeo

MARCO GENTILI

Sono due eserciti che messi insieme fan­no più o meno la popolazione di una megalo­poli della grandezza di Rio de Janeiro: tra di­soccupati e scoraggiati, l’Italia vanta una forzadel «non lavoro» davvero impressionante. Se­condo l’Istat sono oltre sei milioni le personesenza occupazione: 3,07 sono i disoccupatipropriamente detti, mentre quasi tre milioninon cercano un lavoro ma sono potenzialmen­te occupabili. I numeri parlano di 2.899.000persone tra i 15 e i 74 anni che pur non cercan­do attivamente lavoro sarebbero state disponi­bili a lavorare (con una percentuale del­l’11,4% più che tripla rispetto alla media euro­pea, pari al 3,6%). A queste si aggiungono cir­ca 99 mila persone che pur cercando nonerano disponibili immediatamente. Tra gliinattivi, ci sono quasi 1,3 milioni di persone«scoraggiate», ovvero che non si sono attivatenella ricerca di un lavoro pensando di non po­terlo trovare. Trovare un lavoro resta una chi­mera soprattutto al Sud e tra i giovani: su3.075.000 disoccupati segnati nel 2° trimestre2013 quasi la metà sono nel Mezzogiorno(1.458.000), oltre la metà sono giovani(1.538.000 tra i 15 e i 34 anni).

Formazione La crisi del sistema industrialeitaliano si riflette anche nelle iscrizioni nellescuole superiori. Nel 2013, secondo i dati dellaColdiretti, si è avuta una crescita consistentedelle iscrizioni nelle scuole alberghiere e agra­rie con oltre 46.000 iscritti a fronte di appena21.521 giovani che hanno scelto istituti profes­sionali con indirizzo industriale.

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Secondo i dati Istat sono 6 milioni i senza lavoro

Patricia Mendoza aveva 40 anni

Più del 50% nel MezzogiornoE per ogni operaio due cuochi:boom negli istituti alberghieri

Moconesi. Secondo quantoricostruito dai carabinieri,l’auto sarebbe stata prestata aRosasco da un amico che non sisarebbe preoccupato della suascomparsa poiché credeva chefosse in Germania per l’acquistodi alcuni pezzi di ricambio di mezziagricoli. La salma di Rosasco è

stata ripescata in mare aBogliasco nel primo pomeriggiodi ieri. Quella di Lino Gattorna èstata invece rinvenuta soltantonella serata di ieri all’internodell’abitacolo della Golfprecipitata nel torrente, dopoche l’auto è stata recuperata daivigili del fuoco (nella foto Ansa).

Manifestanti contro Obama e gli abusi della Nsa ieri a Washington AP

È bufera DatagateGli Usa spiavanola Merkel dal 2002Lo scandalo si allarga: un centro di spionaggioanche a Roma. Ma Obama: «Non ne sapevo nulla»

Page 42: Gazzetta 20131027

42 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

IL NUOVO DISCO IN USCITA

I Pooh: «Per due annici mettiamo a riposo»

Un regalo ai fan in uscitamartedì chiamato «Pooh box»(doppio cd e doppio dvd dal vivo.Che, per i Pooh è anche un modo

per congedarsi dalle scene: «Tradue anni c’è il cinquantennale.Vogliamo goderci questa attesa elo vogliamo preparare “alla Pooh”.Per questo, da qui al 2016 non cisarà nulla, né discografico néaltro», ha detto la band. Che il 3dicembre chiuderà ad Andrial’«Opera seconda in tour».

ALTRI MONDI I FUNERALI DELL’ATTORE

In centinaia a Milanoper l’addio a Zuzzurro

Oltre cinquecento personehanno affollato la basilica di SanVincenzo al Prato a Milano ierimattina per il funerale di Andrea

Brambilla, l’attore noto col comed’arte di Zuzzurro, morto loscorso giovedì per un tumore aipolmoni. A dare l’ultimo saluto aBrambilla alcuni dei volti più notidel cabaret e del teatro italiano,dal partner sul palcoscenico NinoFormicola, fino a Carlo Pistarino,Silvio Orlando e Maurizio Nichetti.

Bocci beato tra le miss«Con ironia e rispetto»La star di Montalbano conduce il concorso di bellezza«Fa parte della nostra storia, non ci saranno volgarità»

ARIHANNA EI SERPENTI

SLa popstar

in copertinasu Gq

«Mi piacegiocare

con gli animalidominanti»:

paroladi Rihanna.La popstar

si è fattaimmortalare

sulla copertinadi dicembre

di Gq (chespegne 25candeline)

mentre dueserpenti le

avvolgono ilcorpo e il viso.

L’artista delleBarbados

non smettedi stupire i suoi

fan e perregalare loro

momenti di gioiamostra gli scatti

anche suInstagram e

Twitter

L’aveva annunciato suTwitter, postando una suafoto vestita da WonderWoman: «Halloween 2013,Wonderwoman è pronta persalvare il mondo stanotte!».Elisabetta Canalis, in bustinorosso e minigonna blu contanto di accompagnatore, hafesteggiato Halloween a LosAngeles nel corso di unparty anticipato (visto che lanotte delle streghe è il 31ottobre). Molti i personaggistravaganti che haincontrato documentati dallefoto su Instagram (daBiancaneve a Superman) AFP

a Los Angeles

Canalis versioneWonder WomanÈ già Halloween

ELISABETTA ESPOSITO

Circondato dalle piùbelle di tutte. Che occasioneper Mimì Augello, vicecom­missario e soprattutto fimmi­naro, arrivato da Vigata aJesolo per presentare questasera la finalissima di Miss Ita­lia su La7. «Calma, di Mimìstavolta non c’è proprio nien­te! Se mai mi avvicinassi a unadelle ragazze sentirei subitola voce di mia figlia quattordi­cenne: “Papà, sei vecchio!”».Se la ride Cesare Bocci, affa­scinante 56enne diventatostrafamoso nella parte delloscudiero del commissarioMontalbano ma pieno di pro­getti importanti. A partire daquello di oggi con MassimoGhini e Francesca Chillemi.«È stato Massimo, un altropazzo come me, a coinvolger­mi. Siamo amici, abbiamo fat­to 120 date teatrali con Il vi­zietto, c’è sintonia sul palco efuori. Mi ha spiegato che cosaaveva in mente per questa se­rata e mi è piaciuto, ancheperché le cose nuove mi diver­tono, mi arricchiscono. Io hofatto un sacco di lavori, dalfabbro al cameriere, e tutti mihanno dato qualcosa anchecome attore. Sarà qualcosa dicompletamente diverso ri­spetto al passato».

Parlerete delle tante pole­miche di questa edizione delconcorso?

«Certo, ma in modo ironi­co. Io penso che Miss Italiafaccia parte della storia diquesto Paese, ci sono passatitanti nomi importanti, dallaLoren concorrente a Ma­stroianni giurato, e io tuttaquesta mercificazione delladonna non la vedo. Ho cono­sciuto ragazze intelligenti chehanno deciso di mettere ingioco un aspetto di loro, labellezza. Io trovo molto piùbrutto far litigare le donne intv o certe pubblicità volgari ola mancanza di leggi che le tu­

telino davvero».

L’abbiamo vista anche nellaseconda stagione di “Unagrande famiglia” su Rai1. Eproprio come le repliche diMontalbano state facendograndi ascolti.

«Sono diverse ma sono co­munque due generi. Il pubbli­co è vario e sceglie cosa vede­re in base a come si sente. Unagrande famiglia” è un melòpieno di tensioni, Il commissa­rio Montalbano un poliziescocon una buona dose di com­media. L’importante è che sicontinui a investire sulla qua­lità dei prodotti».

Prossimi impegni?«A teatro, la crisi ci obbliga

a due tournée contemporane­amente: Parole d’amore è lalettura di poesie e lettered’amore dal Duecento al Due­mila, Viva Verdi invece è unospettacolo di cui sono ancheregista in cui raccontiamo,aiutandoci con la musica, letrame di Traviata, Rigoletto eTrovatore. Sono entrambe unmodo per avvicinarsi a mondiche si conoscono meno». Ebravo Mimì...

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LA POLEMICA «ETNICA»

E per la più belladel mondo Moscarifiuta la kosovara

La politica irrompe sulconcorso di Miss Universo,e a farne le spese è MissKosovo, l’affascinante19enne Mirjeta Shala.Quest’anno, infatti, per laprima volta il concorsoplanetario di bellezza si terràa Mosca (il 9 novembre):la Russia, che non riconoscel’indipendenza proclamatasoltanto cinque anni fada Pristina, in segnodi solidarietà con la Serbia,storico alleato che respingela sovranità della sua exprovincia a maggioranzaalbanese, non ha invitatola reginetta kosovaranegandole pure il vistod’ingresso. Immediata esimmetrica la solidarietà«etnica» da parte di MissAlbania, Fioralba Dizdari,che ha annunciatoil ritiro dall’attesacompetizione moscovita.

dHA DETTO

SCesare

Bocci(Conduttore

e attore)«Che sia

“Una grandefamiglia” o

“Il commissarioMontalbano”l’importante

è che si continuia investire

sulla qualitàdei prodotti.

A teatro, poi,la crisi

ci obbligaa due tournéecontempora­

neamente.Si chiamano

“Paroled’amore”

e “Viva Verdi”»

Questa settimana le notizie che non lo eranosono state raccontate meglio di me daldirettore del settimanale InternazionaleGiovanni De Mauro, nel suo editoriale:«Alcune cose che tutti hanno visto allamanifestazione per il diritto alla casa, sabato19 ottobre a Roma: 70 mila persone conpasseggini, bambini, anziani, intere famiglie,cani, palloncini, sole, alcuni negozi aperti,fischietti, tamburi, bandiere (soprattuttorosse), striscioni, cartelli colorati, maschere diGuy Fawkes, camion con casse da cui uscivamusica, tende, biciclette. Le uniche cose chealcuni giornalisti dicono di aver visto:

DI LUCA SOFRI

Le notizie chenon lo erano

Guerriglia a Roma?In strada ha sfilatoun corteo pacifico

esplosivo, città blindata, zona rossa,wargame, paura, clima di guerriglia, arsenali,manganelli, biglie, martelli frangivetro,assalti ai bancomat e agli esercizicommerciali, carrelli dei supermercati dausare come arieti per rompere i blocchi delleforze di polizia, macchine idropulitrici perspruzzare di vernice le visiere dei caschi degliagenti, bombe carta di varia potenza in arrivoda Napoli, scontri, tafferugli, black bloc,manifestanti incappucciati, vetrine di banchesfondate, sassi, petardi, fumogeni». Chiunquenon fosse a Roma, sabato scorso, e si siainformato sugli eventi della giornata andandosui maggiori siti di news italiani si è convintoche a Roma fosse in corso una specie diguerriglia urbana. De Mauro ha contrappostoa queste ricostruzioni testimonianze opposte.

Due giorni dopo diversi siti di giornali eagenzie hanno raccontato di un «lancio dipietre e uova» contro l’auto del ministrodell’Istruzione Maria Chiara Carrozza dopouna contestazione di studenti a Rende, inCalabria. Ma il ministro ha scritto su Twitter«posso assicurare che nessuno studente mi halanciato uova o pietre contro la macchina»e nessun ulteriore dettaglio o conferma dellanotizia è emerso successivamente.

FANTASY DA MARTEDÌ AL DEBUTTO SU SKY UNO

Metamorfosi BoscoL’italo­finlandesediventa ninfa in tvL’ex atleta di originisiciliane nella serieNymphs: «Lo sportmi ha insegnatola concentrazione»

Un’immagine di scena di «Nymphs», la serie da martedì su Sky Uno

FRANCESCO RIZZO

Manuela Bosco (nella fo­to) ha occhi grandi e profon­di, capelli lunghi su un voltoovale, il fisico di chi ha corso i100 ostacoli alle Olimpiadi.Dovrebbe interpretare una si­rena che esce dallo Ionio, in­vece sbucherà dal video (o lobucherà?) nei panni di unaninfa: sempre di incantareuomini si tratta. Da martedì,su Sky Uno HD, debutta Nym­phs, seduzione e morte in unaserie tv finlandese. Fra le pro­tagoniste, questa 31enne disangue siciliano. Che ci fa,lassù? E poi non era una pro­

messa dell’atletica?«In Finlandia ci sono

nata. Mio padre (Car­melo Bosco, guru cata­nese della scienza del­lo sport, ndr) studia­va qui, dove ha cono­sciuto mia madre,

che era un’atleta. Hovissuto e gareggiatoanche in Italia, arri­vando a un recordgiovanile nei 60 osta­coli. Ma all’Olimpiadedi Sidney, nel 2000, ho

partecipato con la Fin­landia. Insomma, ho

due identità».

E ha anche due passioni,

correre e recitare?«Quando è morto mio pa­

dre, nel 2003, è stato come sefosse caduto Dio. Mi ha fattocapire lui che, nella vita, nonvai avanti con i trucchi. E cosìsi è spenta la motivazione perlo sport. Ma sognavo di farel’attrice fin da bambina, hoscritto un libro su papà e me,dipingo, ho studiato recitazio­ne a Roma, faccio teatro e tvdal 2007. L’atletica mi avevagià insegnato la concentrazio­ne e la disciplina».

Ma Nymphs, che c’entra?«Sono una delle tre ninfe al

centro della serie e ho il poteredi guarire. Siamo immortaliperò non possiamo innamo­rarci: chi fa l’amore con noinelle notti di luna piena, muo­re. È un fantasy attualizzato,esteticamente affascinante,non scabroso. Il tema è l’ugua­glianza: le ninfe lottano con­tro i satiri, come le donne con­tro la società degli uomini.Non quella finlandese, dovefai carriera anche con i figli».

Viva la Finlandia?«Mah. Qui gli uomini sono

sottomessi, a un certo puntodiventano quasi noiosi, inve­ce io parlo tanto, anche con ilcorpo. Mi sento un po’ fuoriluogo. Tornare in Italia? Ma­gari per una fiction a tema fa­migliare, anche se non ho piùla televisione. È invasiva, me­glio il pc».

Italiana, finlandese, attri­ce, artista: chi è Manuela Bo­sco?

«Me lo domando pure io».© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cesare Bocci, 56 anni, conduce la finale di Miss Italia su La7 con Massimo Ghini e Francesca Chillemi

Page 43: Gazzetta 20131027

DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A 43

MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta

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ROMA

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Il sole oggi

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16 26

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6:54 17:18 6:35 17:11 6:55 17:17 6:36 17:10 4 ott. 12 ott. 19 ott. 27 ott.

Continua l'azione dell'anticiclone Giano Bifronte conl'Italia a due facce: cieli grigi al Nord, con anche

locali piogge sui settori a Nord del Po e sullaLiguria, sole prevalente e più caldo al Centro e al

Sud.

L'anticiclone Giano mostra ancora l'Italia a duefacce con il Nord alle prese con nubi diffuse equalche pioggia e bel tempo in prevalenzasoleggiato al Centro e al Sud. Temperaturesempre stazionarie in entrambi i valori.

Peggiora il tempo su buona parte del Nord perl'arrivo di una perturbazione atlantica con nubi epiogge diffuse, localmente forti specie sullaLombardia. Addensamenti anche su Nord Toscanacon qualche piovasco, sole e bel tempo altrove.

ALTRI MONDI

IN DIRETTA

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

CALCIO12.30 NAPOLI - TORINO

Serie ASky SuperCalcio,Sky Calcio 1, MP Calcio

14.30 SUNDERLAND -NEWCASTLEPremier LeagueFox Sports Plus

14.30 FEYENOORD -HERACLESEredivisieFox Sports Plus

15.00 BOLOGNA - LIVORNOSerie ASky Calcio 6

15.00 CATANIA - SASSUOLOSerie ASky Calcio 5, MP Calcio 5

15.00 CHIEVO - FIORENTINASerie ASky Calcio 4, MP Calcio 4

BASKET18.00 BARCELLONA-TRAPANI

Lega A2. SportItalia20.30 SIDIGAS AVELLINO -

ACEA ROMASerie A maschile. Rai Sport 1

BILIARDO7.30 SNOOKER:

CAMPIONATOINTERNAZIONALEDa Chengdu, Cina. Eurosport 2

12.30 SNOOKER:CAMPIONATOINTERNAZIONALEDa Chengdu, Cina. Eurosport 2

DANZA17.30 WDSF GRAND SLAM

Balli Standard. Da Mosca, RussiaEurosport 2

FOOTBALL21.15 DENVER BRONCOS -

WASHINGTONREDSKINSNFL. Sky Sport 3

20.45 LAZIO - CAGLIARISerie ASky Sport 1, Sky SuperCalcio,Sky Calcio 1, MP Calcio

20.55 ATLETICO - MADRIDLiga. Fox Sports Plus

21.00 ST. ETIENNE -PARISSAINT GERMAINLigue 1. Fox Sports

ATLETICA LEGGERA09.20 MARATONA

DI VENEZIARai Sport 2

AUTOMOBILISMO10.30 GP INDIA

F1. GaraSky Sport F1

BASEBALL01.00 ST. LOUIS CARDINALS

- BOSTON RED SOXMLB. World SeriesSky Sport 2

SOLLEVAMENTO PESI13.45 MONDIALE

+75 kg donne. Eurosport16.00 MONDIALE

+105 kg uomini. Eurosport

TENNIS14.30 ATP BASILEA

SuperTennis16.00 ATP VALENCIA

SuperTennis17.00 WTACHAMPIONSHIP

ISTANBULSuperTennis

TENNIS TAVOLO11.00 COPPA DELMONDO

Dal Belgio. Eurosport 215.30 COPPA DELMONDO

Dal Belgio. Eurosport 2

VOLLEY17.30 CMC RAVENNA -

TRENTINO DIATECTRENTOSerie A1 maschile

1.25 MINNESOTA VIKINGS -GREEN BAY PACKERSNFL. Sky Sport 3

HOCKEY GHIACCIO20.30 MIGROSS ASIAGO -

VALPELLICESupercoppa Italiana. Rai Sport 1

MOTOCICLISMO6.00 GP GIAPPONE

Moto GP. Gara. Italia 1

RUGBY14.55 CALVISANO - ROVIGO

Campionato Italiano EccellenzaRai Sport 1

SCI ALPINO9.15 COPPA DELMONDO

Gigante femminile.Da Soelden, Austria. Eurosport

12.30 COPPA DELMONDOGigante maschile.Da Soelden, Austria. Eurosport

15.00 JUVENTUS - GENOASerie ASky Sport 1, Sky Calcio 1, MPCalcio 2

15.00 PARMA -MILANSerie ASky Calcio 2, MP Calcio 1

15.00 UDINESE - ROMASerie ASky Calcio 3, MP Calcio 3

15.00 BRASILE -SLOVACCHIAMondiale Under 17Rai Sport 1

17.00 MONACO - LIONELigue 1Fox Sports Plus

17.00 CHELSEA -MANCHESTER CITYPremier LeagueFox Sports

17.30 BORUSSIAM. -EINTRACHTFRANCOFORTEBundesligaSky SuperCalcio, Sky Calcio 9

OroscopoLE PAGELLE

Gazzetta.it

Il 2013 14 sarà l’annatadei 4 giocatori azzurri inNba: Andrea Bargnani,Marco Belinelli, DaniloGallinari e il nuovoarrivato Gigi Datome: chidi loro avrà la stagionemigliore? Il 47,3% deitifosi punta su Gallinari,attualmente fermo perinfortunio. Poi Belinelli(24,8%), Datome (14,4%)e Bargnani (13,5%)

SONDAGGIO

L'Nba dei 4 italiani:chi avrà la stagionepiù importante?

www.gazzetta.it

DI ANTONIO CAPITANI

21/4 ­ 20/5

Toro 6

La Luna sembrasfigata. Ma in realtàv’ispira soluzioni aiproblemi e fantasiecerebro­suine sublimi.È l’umore che è storto:state su

23/7 ­ 23/8

Leone 8

IL MIGLIOREAmore e lavoroentrano in unostato di grazia.E il sudombelicosi fa dolcerrimo,tempista, empatico.Domenicona

21/3 ­ 20/4

Ariete 7,5

La Luna vi fa grondarecarisma e creatività,in una domenica disollievi. Zuccheroe un po’ di tabascoa sud dell’ombelico.Slurp...

21/5 ­ 21/6

Gemelli 7+

Domenica adatta aviaggi, vita sociale,shopping. Ilnervosismo si cheta,il fisico regge,il sudombelicodà segnali di vita

22/6 ­ 22/7

Cancro 7

Domenica rilassante.I rapporti socialidivertono, le affinitàsi rafforzano.Molteplici le gioiedel palato. Anchesuinally speaking

24/8 ­ 22/9

Vergine 6

La Luna vi fa viaggiarecon gli zebedei nelsidecar, da quantove li ingrossa.Ma impegni e svaghiriescono bene.Amore ni, sex sì

20/2 ­ 20/3

Pesci 6

Cala il morale, oggi.Non stressatevie dedicatevi deltempo, magari confitness e wellness.Però fate i suini inmodo mirabile. Bravi

22/12 ­ 20/1

Capricorno 7

Le strategie furbepagano, in ogniconsesso. E lafornicazione calmai nervi e vi fa purericrescere i capelli:domenica intrigante

21/1 ­ 19/2

Acquario 5,5

I rapporti con glialtri vi fanno venirele bolle. E il vostrovigore cala.Negoziate, tollerate,non sperate difornicare tanto bene

23/11 ­ 21/12

Sagittario 7,5

Lavoro, vita sociale,svaghi v’appagano.E la serenità sollevacuore e sudombelico,quest’ultimoun po’ più creativoe vitale del solito

23/10 ­ 22/11

Scorpione 5,5

La Luna in orbitastorta affatica lavoroe rapporti. E rendenero­sfigherrimol’amor, con relativafornicazione.Siate più lievi!

23/9 ­ 22/10

Bilancia 7+

Domenica ok: tuttofila liscio, grazieanche all’aiutodegli amici.E l’amor vola versocieli azzurrerrimi.Poco suini, però

ALESSIO CERCI

Il centrocampistadel Torino e dellaNazionale è nato aVelletri (Rm)

il 23 luglio 1987: hagiocato anche con

Roma, Atalanta eFiorentina

Arsenal Gimnasia LaPlata, campionatoargentino, passerà allastoria per un mancatogesto di fair play che hascatenato una rissaselvaggia, sedata solodall'intervento dellapolizia che riporta lacalma in campo a colpi dimanganellate. La partita èripresa senza 5 giocatori,tutti espulsi

VIDEO

Rissa selvaggia,quando il fair playè al contrario

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Page 44: Gazzetta 20131027

44 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

MARATONA DI VENEZIA 27.10.2013

SONO PRONTO A DARE IL MASSIMO,SENZA RINUNCIARE.

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Page 45: Gazzetta 20131027

4I NUMERI

3Partite

di martedìLa stagione

regolare iniziamartedì 29

ottobre conMiami­Chicago

(con laconsegna

degli anelli aicampioni degliHeat), Indiana­

Orlandoe la sfida

di Los Angelestra Lakerse Clippers.

82Partite per

squadraLa stagione

regolareprevede 82

partite per ognisquadra e finiràil 16 aprile 2014.

Poi playoff dal19. L’All Star

è il 16 febbraioa New Orleans.

4Italiani

in campoCon

Datomea Detroit,

per la primavolta ci saranno

4 italiani:Gallinari

a Denver,Bargnani

passato daToronto a NewYork e Belinelli

da Chicagoa San Antonio.

4Partite in

televisioneOgni settimana,

SkySport 2 darà4 gare (anche ladomenica sera).

Il via martedìnotte con

Miami­Chicago.

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNANEW YORK

Quando nell’aprile 2012, durante gara­1del primo turno dei playoff contro Philadelphia,il suo ginocchio sinistro fece crac e saltò il lega­mento crociato, Derrick Rose fu costretto a im­parare uno «schema» mai conosciuto prima nel­la sua vita: avere pazienza. Una convalescenzalunga diciotto mesi che ha persino fatto dubitaresul suo possibile ritorno. Per molto tempo le suepartite le ha giocate un’ora prima della palla adue, con le arene ancora vuote. Nello spogliato­io lo incrociavi fresco di doccia, mentre i compa­gni si preparavano per la gara. Copriva le orec­chie con enormi cuffie rosse e dribblava la mi­schia di taccuini, scuro in volto e senza mai direuna parola. Era il più giovane Mvp della Nba,l’ultimo a fregiarsi di quel titolo prima dei dueconsecutivi di LeBron James, la prima scelta as­soluta del 2008 ed era costretto a fare lo spetta­tore.

Paura Dopo un anno di assenza e con i Bulls aiplayoff, qualcuno insinuò che avesse paura. Pa­ura? Chi lo disse non deve essere mai andato a

Englewood, il suo quartiere, quello più malfa­mato di Chicago. Per entrarci bisogna farsi scor­tare dalla polizia. A Murray Park, il suo play­ground, ribattezzato «Murder Park» (Parco de­gli Omicidi), ci volle il cenno di approvazione diuno dei boss dello spaccio e la mediazione dellosceriffo per poter fare qualche domanda. A Der­rick sarebbe bastato trovarsi nelposto sbagliato nel momento me­no indicato, per beccarsi una pal­lottola vagante. Molti dei suoiamici li ha persi così. Paura? Dice:«Ho fatto la scelta più saggia. Nonnecessariamente quella che avreivoluto. Ora mi sto godendo ognisingolo istante di questo rientro».Le partite di preseason le ha gio­cate come fossero quei playoff incui è restato a guardare. Un testfondamentale in cui si è rivisto ilvecchio Rose. Anzi, persino più forte: velocitàcon il turbo acceso, entrate, torsioni, cambio dimano e anche il tiro da tre, che non era mai statoil suo pezzo più pregiato. Dice il suo compagnoCarlos Boozer: «In un anno fuori ha assimilatonuove nozioni. Ha lavorato come un mulo e mi­gliorato conoscenza e feeling per il gioco. I suoi

passaggi sono molto più precisi di prima». Paro­le importanti. I suoi compagni lo hanno protet­to: omertà da spogliatoio, mai una critica.

Numeri In 8 amichevoli, i Bulls hanno semprevinto e Rose ha fatto i numeri: 39.5 punti per48’, che sarebbe stata cifra leader nel campiona­

to scorso; è andato in lunetta unamedia di 9.8 volte nelle prime seigare in 26’3”, potenziale secondamigliore prestazione dietro a Har­den nel 2012/13. Contro Oklaho­ma City ha segnato 26 punti e Ke­vin Durant ha detto: «Derrick haun talento innato. Mai avuto dub­bi sul fatto che rientrerà a gran­dissimi livelli». Il suo ritorno spo­sterà sicuramente gli equilibri del­l’Est, probabilmente anche quellidell’intera Nba. Sono molti a pen­

sare che i Bulls del campionato passato, capacidi mettere in difficoltà gli Heat al secondo turnodei playoff, con il «come back» del loro fuoriclas­se potrebbero spezzare la dinastia di Miami. Ro­se ne è certo: «All’inferno chi pensa che ci man­chi qualcosa: siamo in piena corsa per il titolo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DERRICK ROSEPLAY BULLS, 25 ANNI

« Mi stogodendo ogniistante diquesto rientroin campo

Ai miei sostenitori dico che ilrecupero dall’infortunioprocede per il meglio. Ilginocchio fa progressi senzaincidenti di percorso, cosapositiva. Ma è difficilestabilire una data sicura peril mio rientro. Non sto ancoracorrendo, ma sto lavorandomolto in palestra. Per ora, nonè arrivato il momento dimettere piede in campo.Società e squadra sonocambiate durante l’estate equindi ai «vecchi» ci vorràpiù tempo per adattarsi allenuove regole e ai nuoviconcetti offensivi e difensivi.Vedrete dei Nuggets diversi,con un gioco differente:maggiore sviluppo edefficacia a metà campo,qualche contropiede in menoe una difesa con regoletrasformate. Le squadre forti aOvest sono molte e ci sarannodelle sorprese. Per laqualificazione ai playoff,però, vedo gli stessi teamdell’anno scorso, magari conun posizionamento diverso. AEst metto Miami, Indiana,Chicago, Brooklyn e NewYork tra le prime cinque, poinon saprei. Il migliorgiocatore è LeBron James, manon so se quest’anno Miamivincerà ancora. Sonocontento che il Mago avrà lapossibilità di esibirsi in unasupercittà come New York:penso che farà bene. Beli faràparte di un grande club, comeSan Antonio, e sotto la guidadi un allenatore, Popovich,che è fra i migliori nella storiadella Nba. Quindi, per il suomodo di giocare, penso che sitrovi nel posto giusto. Gigi,invece, ha purtroppo iniziatocon un infortunio, anche senon è niente di grave. Sonocerto che quando rientreràavrà i minuti che merita edimostrerà subito le suequalità.

CantailGallo

Non so seMiami vinceràancora il titolo

DI DANILOGALLINARI

MARTEDÌ INIZIA LA STAGIONE REGOLARE

ROSESFIDA

LEBRONDopo più di un anno di assenza perinfortunio, torna il play di Chicago,

l’unico che ha vinto il premiodi mvp nelle ultime 5 stagioni, a parte

James. Ce la farà a fermare Miamifavorita per il terzo anello

di fila? «All’inferno chi pensache ci manchi qualcosa:

siamo in corsa per il titolo»

SPECIALE NBA

Derrick Rose, 25 anni, primascelta assoluta del 2008, tornadopo 18 mesi di assenza REUTERS

Page 46: Gazzetta 20131027

II L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

BASKET SPECIALE NBA

EstLeBron sopraa tutti, Netsun quintettodi All StarMiami n.1, Brooklyn stellare ma Indianae Chicago danno più garanzie. NewYork? Carmelo ha già detto che va via...

Ogni anno è la stagionedi LeBron James. I premi damvp, i titoli, i record siaccumulano. E così gli anelli.Dopo i due consecutivi conMiami, martedì la consegnadel secondo prima dell’esordiocontro Chicago, quest’estateanche quello nuziale. LeBronha sposato Savannah,compagna dai tempi dei liceo emamma dei due figli. LeBroninizia la quarta stagione aMiami. Potrebbe esserel’ultima. A fine giugno potrebbeaccettare una nuova sfida.Magari tornare a Cleveland,nel suo Ohio, dove si stacostruendo una squadra per ilfuturo. O andare ai Lakers. Ilsuo obiettivo è ambizioso:«Diventare il più grande. Ilparagone con Michael Jordan

è pesante, perché lui è stato ilpiù grande. Ma amo le sfide».Così ha risposto anche in unarecente intervista via Twitter.Aveva concesso 15 minuti delsuo tempo. Alla fine ha decisoper una proroga. Interessanteun’altra risposta: «Qualeaspetto del gioco devomigliorare? Tutti, non sonosoddisfatto del mio gioco, inquesto momento». La più bellapartita di sempre è «gara­6della finale 2013». Quella dellarimonta contro gli Spurs,arrivati a un passo dal titolo. Ei giocatori più difficili dadifendere? «Melo Anthony,Kevin Durant, Derrick Rose,Chris Paul, Dwyane Wade eTracy McGrady». Play,guardie, ali. Tutti controLeBron.

LeBron James

«Voglio diventare il più grande»Ma sarà l’ultima stagione a Miami?

GIUSEPPE NIGRO

Se sei costruito intorno aLeBron James, il Prescelto di­ventato inarrestabile dopoche negli ultimi due anni haanche imparato a vincere, perdefinizione parti davanti atutti. Ma già a Est la sfida altrono di Miami è molto piùaperta di quanto sembri. An­che perché, al di là di avversa­rie sempre più forti, per diven­tare la quarta franchigia disempre (dopo Celtics, Bulls eLakers) a conquistare tre titolidi fila serve un vento in poppache gli Heat oggi potrebberonon avere. Un anno fa fu in­gaggiato Ray Allen per rinfor­zare la panchina, quest’estateè partito Miller e sono arrivatiOden e Beasley, scommesseper motivi diversi da rilancia­re a un livello fin qui mai ga­rantito in carriera. Più dichiunque altro, Dwyane Wadeha un anno in più rispetto allascorsa stagione quando i guaialle ginocchia lo hanno fattoessere l’ombra di se stesso: senon reinventa il proprio giococome altri big in passato, ilviale del tramonto è inevitabi­le. Ultimo, non in ordine di im­portanza, il futuro di LeBron:nel 2014 torna free agent, leturbative della nuova «Deci­sion» potrebbero avere riflessisul campo. Dove però da due

anni Miami è la più forte.

Pericolo Midwest Indianamerita il rispetto di prima sfi­dante degli Heat innanzi tuttoperché l’anno scorso ha cedu­to a Miami il pass per la finalis­sima solo a gara­7 della finalea Est, ma anche perché ogget­tivamente oggi è più forte diallora. Dopo un anno di fattoai box ritrova la stella Granger,ma ­ alle spalle del nuovo eroeGeorge e del mastino Ste­phenson ­ ora come punta didiamante di una panchina piùforte con Watson, Copeland eScola. Anche con loro sapràconfermarsi miglior difesaNba? Ma sfidante d’obbligo èanche Chicago, che nel conso­lidato sistema di Thibodeau,capace l’anno scorso di porta­re i Bulls tra le prime quattro aEst anche senza il proprio lea­der, ritrova Derrick Rose. Cioèl’unico che negli ultimi cinqueanni ha strappato il titolo dimvp a LeBron, segnalato inpreseason come perfino piùforte e capace di saltare più inalto di prima dell’infortunio alcrociato che gli ha fatto saltaretutta la scorsa stagione.

Grande Mela Seconda forzaa Est l’anno scorso in regularseason, New York uscì poi alsecondo turno pagando i limi­ti dell’assetto piccolo con cuiinvece era volata per gran par­

te della stagione puntandoforte sul tiro da tre. Si ripre­senta ora avendo aggiunto inMetta World Peace e AndreaBargnani due corpaccioni perun posto in quintetto tra An­thony e Chandler, oltre a Stou­demire per cui si prospetta pe­rò un impiego limitato a 20’ asera per problemi alle ginoc­chia. Tornando a un assettol’anno scorso inefficiente, conla crescente insofferenza di JRSmith al ruolo di sesto uomo,e soprattutto con Carmelo An­thony che ha già annunciatoche in estate uscirà dal con­tratto (non necessariamenteper firmarne uno nuovo),sembrano maggiori le possibi­

lità di fare un passo indietropiuttosto che uno in avanti perpuntare al titolo. Per i cuginidell’altra sponda dell’East Ri­ver, i Nets, l’obiettivo non è so­lo il dominio cittadino, reali­stico, ma l’anello: Brooklyn hacostruito un All Star Team conun’iniezione di dna vincentecon l’arrivo di Garnett e Pier­ce, ma anche Kirilenko e Terryper la panchina, intorno al trioDeron Williams­Joe Johnson­Brook Lopez. Motivi sufficien­ti per sognare, ma con due in­cognite: l’età degli ex bosto­niani e il debutto in panchinadi Jason Kidd.

In ascesa Non c’è solo la lot­ta al vertice ma anche quellaper un posto al sole nei playoffcon possibili nomi a sorpresa.Innanzi tutto quello diWashington che, mandato ieril’infortunato Okafor a Phoe­nix in cambio di Gortat (e, tragli altri, Shannon Brown), at­tende dividendi dalla crescitadella coppia di guardie Wall­Beal. Come Cleveland con Ir­ving­Waiters, ma anche la pri­ma scelta assoluta Bennett,l’incognita Bynum e il ritornodi Varejao tra i lunghi. E poi cisono i Pistons di Datome: dalmercato ecco Jennings e JoshSmith accanto alla coppia dilunghi Drummond­Monroe.Abbastanza per crederci.

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Bargnani titolareai Knicks in unassetto con duelunghi. Stavoltafunzionerà?

ANDREA BARGNANINEW YORK

I voti

I Pistons diDatome rivedonola lotta playoffBoston in basso

MiamiVOTO 8.5

ECCO ODEN­BEASLEYPER IL TERZO TITOLOQUINTETTO: Chalmers,Wade, L.James, Haslem,BoshGLI ALTRI: R.Allen,C.Andersen, J.Anthony,Battier, Cole, Jam.Jones,Lewis, Oden, Beasley (PHO).All.: Eric Spoelstra (conf.).2013: 65 vittorie, campioni.Previsione: finale Nba.(legenda= tra parentesi la squadradi provenienza, R se rookie)

NewYorkVOTO 7

METTA E BARGNANISPALLE DI ANTHONYQUINTETTO: Felton,Shumpert, C.Anthony,Bargnani (TOR), T.Chandler.GLI ALTRI: Ken.Martin,Prigioni, J.R. Smith,Stoudemire, Hardaway (R),Chris Smith (R), Udrih (ORL),Metta World Peace (LAL).All.: Mike Woodson (conf.).2013: 54 vittorie, 2° turno.Previsione: 1° turno playoff

ClevelandVOTO 6

TORNA MIKE BROWNE NON C’È SOLO IRVINGQUINTETTO: Irving,Waiters, Clark (LAL),T.Thompson, Varejao.GLI ALTRI: T.Zeller, C.J.Miles, Gee, Bennett (R),A.Bynum (PHI),Dellavedova (R), Felix (R),Jack (GSW), Karasev (R).All.: Mike Brown (nuovo).2013: 24 vittorie, 13a a Est.Previsione: 9a a Est

OrlandoVOTO 5

RITROVA GLEN DAVISE PUNTA SU OLADIPOQUINTETTO: Nelson,Afflalo, Harris, G.Davis,Vucevic.GLI ALTRI: Harkless,O’Quinn, D.Lamb, Moore,Nicholson, Turkoglu,Maxiell (DET), Oladipo (R),Osby (R), R.Price (POR).All.: Jacque Vaughn (conf.).2013: 20 vittorie, 15a a Est.Previsione: 13a a Est

BrooklynVOTO 7.5

DNA DA VINCENTICON PIERCE­GARNETTQUINTETTO: Deron Williams,Joe Johnson, Pierce, Garnett,B.Lopez.GLI ALTRI: Blatche, R.Evans,T.Taylor, Teletovic, Kirilenko(MIN), A.Anderson (TOR),Livingston (CLE), Ma.Plumlee(R), Terry (BOS).All.: Jason Kidd (nuovo).2013: 49 vittorie, 1° turno.Previsione: semifinale a Est

DetroitVOTO 6.5

JOSH SMITH­JENNINGSE RIECCO BILLUPSQUINTETTO: Jennings (MIL),Stuckey, Josh Smith (ATL),Drummond, Monroe.GLI ALTRI: W.Bynum,Jerebko, Singler, Villanueva,Billups (LAC), Caldwell­Pope(R), Datome (R), Harrellson,T.Mitchell (R), Siva (R).All.: Maurice Cheeks (nuovo)2013: 29 vittorie, 11a a Est.Previsione: 1° turno playoff

BostonVOTO 5.5

PROGETTO­STEVENSCON RONDO E GREENQUINTETTO: Rondo,Bradley, J.Green, Bass,Sullinger.GLI ALTRI: Jo.Crawford,Bogans (BKN), M.Brooks(BKN), Faverani (R), C.Lee,Humphries (BKN), Olynyk (R),Pressey (R), G.Wallace (BKN).All.: Brad Stevens (nuovo).2013: 41 vittorie, 1° turno.Previsione: 11a a Est

PhiladelphiaVOTO 4

INCOGNITA NOEL EUN ROOKIE IN REGIAQUINTETTO: Carter­Williams (R), J.Anderson(HOU), Turner, T.Young,Hawes.GLI ALTRI: L.Allen, K.Brown,Moultrie, J.Richardson,Lawal, D.Morris (LAL), Noel(R), Wroten (MEM).All.: Brett Brown (nuovo).2013: 34 vittorie, 9a a Est.Previsione: 15a a Est

ChicagoVOTO 8

OBIETTIVO L’ANELLOCOL RITORNO DI ROSEQUINTETTO: Rose, J.Butler,Deng, Boozer, Noah.GLI ALTRI: T.Gibson,Hinrich, Mohammed,M.Teague, Dunleavy (MIL),E.Murphy (R), T. Snell (R),M.Thomas.All.: Tom Thibodeau (conf.).2013: 45 vittorie, 2° turno.Previsione: finale a Est.

WashingtonVOTO 7

WALL­BEAL PRONTIPER L’ESPLOSIONEQUINTETTO: Wall, Beal,Ariza, Booker, Nene.GLI ALTRI: Seraphin, Vesely,Singleton, Temple, Webster,Harrington (ORL), Maynor(POR), Porter (R), Rice (R),Gortat (PHO), S.Brown(PHO), Marshall (PHO).All.: Randy Wittman (conf.).2013: 29 vittorie, 12a a Est.Previsione: 1° turno playoff

TorontoVOTO 6

PERNO GAY­DEROZANCRESCE VALANCIUNASQUINTETTO: Lowry,DeRozan, Gay, A.Johnson,Valanciunas.GLI ALTRI: Acy, Fields,Gray, Ross, Augustin (IND),Buycks (R), Daye (MEM),T.Hansbrough (IND), Novak(NYK).All.: Dwayne Casey (conf.).2013: 34 vittorie, 10a a Est.Previsione: 10a a Est

CharlotteVOTO 5

LE SPERANZE SONOJEFFERSON E ZELLERQUINTETTO: K.Walker,Henderson, Kidd­Gilchrist,C.Zeller, Al Jefferson (UTA).GLI ALTRI: Ben Gordon,Haywood, McRoberts,Biyombo, Ja.Pargo,Sessions, J.Taylor, Adrien,Tolliver (ATL).All.: Steve Clifford (nuovo).2013: 21 vittorie, 14a a Est.Previsione: 14a a Est

IndianaVOTO 7.5

PANCHINA PIÙ FORTEE RITROVA GRANGERQUINTETTO: G.Hill,Stephenson, George, D.West,Hibbert.GLI ALTRI: Granger,O.Johnson, Mahinmi,R.Butler, Copeland (NYK),S.Hill (R), Scola (PHO), Sloan,C.J. Watson (BKN).All.: Frank Vogel (conf.).2013: 49 vittorie, finale a Est.Previsione: semifinale a Est

AtlantaVOTO 6

È ARRIVATO MILLSAPPER RESTARE AL TOPQUINTETTO: J.Teague,Korver, Carroll (UTA),Millsap (UTA), Horford.GLI ALTRI: J.Jenkins,L.Williams, Mack, Scott,Antic (R), Ayón (MIL), Brand(DAL), Cunningham (DAL),Schroeder (R).All.: M.Budenholzer (nuovo)2013: 44 vittorie, 1° turno.Previsione: 1° turno playoff

MilwaukeeVOTO 5.5

TUTTO RINNOVATOIL REPARTO ESTERNIQUINTETTO: Bra.Knight(DET), Mayo (DAL), C.Butler(LAC), Ilyasova, Sanders.GLI ALTRI: Henson, Udoh,Antetokounmpo (R), Delfino(HOU), Middleton (DET),Neal (SAS), Pachulia (ATL),Raduljica (R), Ridnour (MIN).All.: Larry Drew (nuovo).2013: 38 vittorie, 1° turno.Previsione: 12a a Est

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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A III

BASKET SPECIALE NBA

OvestLos Angelesvuol direClippers?Kobe non ci staSan Antonio resta la più forte, in caloOklahoma City e Denver di Gallinari.Finita l’era Lakers, decollano i Rockets

È strano sentire ungiocatore Nba che lascia iLakers perché vuole vincere.Arrivato lo scorso anno conSteve Nash per sfidare Miamiper il titolo, Dwight Howard èstato l’emblema della stagionesbagliata e sfortunata deigialloviola: cambio diallenatore dopo pochepartite, infortuni, crac di KobeBryant prima dei playoff. Unfallimento. Il feeling con iLakers, e con Kobe, non è maisbocciato. «Non hafunzionato per nessuna delledue parti — ha detto Howard —sono cose che succedono, lepersone cambiano idea suquello che vogliono fare nellavita. Solo che quando sei ungiocatore Nba nel punto piùalto della carriera tutti

vogliono sapere cosa farai».Così, l’uomo chiamatoSuperman è andato aHouston, dove lavora l’ex g.m.di Milano Gianluca Pascucci.«Sono in un posto migliore dalpunto di vista mentale, fisicoe spirituale», ha dettoevidentemente sollevato peressersi lasciato alle spalleLos Angeles. «Se si finisce inuna situazione da “il buono, ilbrutto e il cattivo” ­ ha detto —questo può sconvolgerti siacome giocatore che comepersona. L’anno scorso hopermesso che le cosenegative mi tormentassero,allontanandomi dalla gente. Ionon sono fatto così. Perquesto sono andato via datutta quella negatività, oqualunque cosa fosse».

Dwight Howard

La sfida di Superman a Houston«Via dalla negatività dei Lakers»

LUCA CHIABOTTI

A Los Angeles gira moltadroga. «Chiunque mi abbiamesso al 25° posto tra i gioca­tori più forti della Nba è droga­to» fa sapere Kobe Bryant dopoil panel precampionato dellaEspn che lo ha collocato, tra gliesterni, dietro anche a Curry,George, Deron Williams, Wallfacendolo arrabbiare, molto.«Quando ho detto che i Lakersavrebbero segnato 115 punti dimedia facilmente, ero droga­to» scherza Mike D’Antoni ri­cordando il suo arrivo a LosAngeles, reduce da una opera­zione al ginocchio e in piena te­rapia antidolorifica oppiacea.

Crollo Ma, qualsiasi sostanzesi utilizzino, è impossibile que­st’anno non predire ai Lakersun crollo forse non dolorosocome quello dei Celtics, ma co­munque da fine di un’epoca.Con Kobe che non ha ancorafissato il rientro dopo l’opera­zione al tendine di Achille, Ste­ve Nash in cattive condizioni fi­siche, senza Metta World Pea­ce (uno dei preferiti da coachD’Antoni) e Dwight Howard(uno dei non preferiti da coachD’Antoni), la stagione rischiadi essere un inferno da subito.E’ anche l’anno del rinnovo delcontratto di Bryant: Jim Bussha già dichiarato che non esiste

la prospettiva di Kobe freeagent a fine stagione, è la sto­ria e resterà per sempre aiLakers. Ma cosa chiederà, oltreai soldi (quest’anno 30 milioni,il più pagato nella Nba) unBlack Mamba a una squadrache l’anno prossimo si troveràcon soli tre giocatori sotto con­tratto, Steve Nash di 40 anni,Nick Young e Robert Sacre?

Se... Liberato del peso deiLakers come potenziali numeriuno, l’Ovest è la conferencedelle domande più che delle ri­sposte. Se Duncan e Ginobilinon crolleranno di botto comepuò accadere alla loro età, iSan Antonio Spurs di MarcoBelinelli restano la squadra piùabituata e pronta per vincere.Marco, in precampionato, hatirato col 50% da tre nell’annoin cui, finalmente, non è statoetichettato solo come tiratore.Coach Popovich apprezza lasua conoscenza del gioco equesto potrebbe proteggerlodai momenti di tiro calante. SeDoc Rivers insegnerà la palla­canestro (e come si vive) in unteam vincente ai Clippers, LosAngeles avrà un’altra squadra,non abituale, che lotta per il ti­tolo. Che Vinny Del Negro nonfosse un punto forte della fran­chigia era evidente, Rivers hadue giocatori, Blake Griffin eDe Andre Jordan, da portare allivello superiore, non pesca più

da un mazzo di figurine presti­giose (Billups, Caron Butler,Hill, Odom) ma tra giocatoriche completano e danno veraprofondità alla panchina.

Stelle Se Dwight Howard silascerà alle spalle la negativitàdei Lakers (come leggete afianco) senza diventare lui lapersonalità negativa di Hou­ston, come a Los Angeles rite­nevano fosse, allora i Rocketscon lui e Harden hanno duestelle nel loro «prime» comeforse neppure Miami ha. Il con­torno è notevole, anche se dacollaudare, come il tentativo diKevin McHale di far giocareHoward e Asik assieme. Non

possono non essere consideratitra i favoriti, anche se alla finechi ha fatto bene la scorsa sta­gione, Oklahoma City, Mem­phis e Golden State, merita dinon essere spazzato via daipronostici. Anzi.

Dubbi Qui i «se» riguardanosoprattutto i Thunder visto cheWarriors e Grizzlies, con l’arri­vo di Iguodala e Mike Miller,hanno aggiunto qualcosa al lo­ro roster. Oklahoma City no, haperso anche Kevin Martin unanno dopo Harden. RussellWestbrook ha ricominciato adallenarsi ma prima di dicembrenon ci sarà, che significa stra­ordinari per Kevin Durant dal­la prima partita. Se non scop­pia presto, vince l’mvp... Se Da­nilo Gallinari non rientra a pie­no regime prima di Natale,rischia di trovare i Nuggets ingrande difficoltà. Nel maremagnum delle squadre che lot­tano più o meno alla pari pergli ultimi due posti dei playoff,Denver, che ha perso Brewer eIguodala senza sostituirli ade­guatamente, è quella che ri­schia di più il passo indietro.Ma nella stagione che porterà,in estate, LeBron, Kobe, An­thony, Wade, Bosh, Nowitzki,Pau Gasol tra i tanti sul merca­to dei free agent, sono moltiquelli che correranno al ribas­so.

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Bryant inseritosolo al 25° postotra i più forti dellaNba. Commento:«Drogati»

KOBE BRYANTLA LAKERS (INFORTUNATO)

I voti

Otto agli Spurs diBelinelli, da setteanche Memphis eGolden State

San AntonioVOTO 8

LEONARD IN ASCESATRA I GRANDI VECCHIQUINTETTO: Parker,D.Green, Leonard, Duncan,Splitter.GLI ALTRI: Ginobili,Baynes, Bonner, De Colo,Diaw, Joseph, Mills, Ayres(IND), Belinelli (CHI).All.: Gregg Popovich (conf.).2013: 58­24, finale NbaPrevisione: finale Nba

MemphisVOTO 7

LA SORPRESA 2013HA UN COACH NUOVOQUINTETTO: Conley,T.Allen, Pondexter,Z.Randolph, M.Gasol.GLI ALTRI: Bayless, E.Davis,Leuer, M.Miller (MIA),Prince, N.Calathes (R),Franklin (R), Koufos (DEN).All.: David Joerger (nuovo).2013: 56 vittorie, finaleOvestPrevisione: 1° turno playoff

PortlandVOTO 6

UN CENTRO E UNARISERVA PER LILLARDQUINTETTO: Lillard,Matthews, Batum, Aldridge,R.Lopez (NOH).GLI ALTRI: Barton, Claver,Freeland, M.Leonard, Crabbe(R), McCollum (R), T.Robinson(HOU), E.Watson (UTA), MoWilliams (UTA),D.Wright (PHI).All.: Terry Stotts (conf.)2013: 33 vittorie, 11a a Ovest.Previsione: 9a a Ovest

SacramentoVOTO 5

VASQUEZ­MCLEMOREA SPINGERE COUSINSQUINTETTO: Vasquez,McLemore (R), Salmons,J.Thompson, Cousins.GLI ALTRI: Fredette,C.Hayes, Outlaw, I.Thomas,Patterson, C.Landry (GSW),Mbah a Moute (MIL),McCallum (R).All.: Michael Malone (nuovo).2013: 28 vittorie, 13a a OvestPrevisione: 13a a Ovest

HoustonVOTO 7.5

C’È HOWARD IN AREAIL LEADER È HARDENQUINTETTO: Lin, Harden,Parsons, Asik, D.Howard(LAL).GLI ALTRI: García, T.Jones,A.Brooks, Beverley, G.Smith,Motiejunas,R.Williams (CHA),R.Brewer(OKC),Camby(NYK),Canaan (R), Casspi (CLE).All.: Kevin McHale (conf.).2013: 45 vittorie, 1° turno.Previsione: semifinale Ovest

MinnesotaVOTO 6.5

IL RECUPERO DI LOVEE L’ARRIVO DI MARTINQUINTETTO: Rubio,Kev.Martin (OKC),Derr.Williams, Love, Pekovic.GLI ALTRI: Barea, Budinger,Cunningham, C.Johnson,Shved, C.Brewer (DEN),Dieng (R), Muhammad (R),Turiaf (LAC).All.: Rick Adelman (conf.).2013: 31 vittorie, 12a a Ovest.Previsione: 1° turno playoff

New OrleansVOTO 6

CON HOLIDAY­EVANSPUNTA AI PLAYOFFQUINTETTO: Holiday (PHI),E.Gordon, Aminu, A.Davis,Stiemsma (MIN).GLI ALTRI: R. Anderson,D.Miller, Rivers, Roberts,J.Smith, L. Thomas, T.Evans(SAC), Morrow (DAL),Withey (R).All.: Monty Williams (conf.).2013: 27 vittorie, 14a a OvestPrevisione: 11a a Ovest

PhoenixVOTO 4.5

BLEDSOE CON DRAGICE TANTE SCOMMESSEQUINTETTO: Dragic,Bledsoe (LAC), Mark.Morris,Tucker, Mi.Plumlee (IND).GLI ALTRI: Frye, Christmas(R), Marc. Morris, Goodwin(R), G.Green (IND), Kravtsov(DET), Len (R), Ish Smith(MIL), Okafor (WAS)All.: Jeff Hornacek (nuovo).2013: 25 vittorie, 15a a Ovest.Previsione: 15a a Ovest

L.A. ClippersVOTO 7.5

RIVERS IN PANCHINAPER PAUL E GRIFFINQUINTETTO: Paul, Redick(MIL), Dudley (PHO), Griffin,Jordan.GLI ALTRI: Hollins, W.Green,Ja.Crawford, M.Barnes,Wayns, Mullens (CHA),Collison (DAL), Jamison (LAL)All.: Doc Rivers (nuovo).2013: 56 vittorie, 1° turno.Previsione: finale a Ovest

Golden StateVOTO 7

CURRY È LA STELLA,RINFORZO IGUODALAQUINTETTO: S.Curry,Iguodala (DEN), H.Barnes,D.Lee, Bogut.GLI ALTRI: K.Thompson,Ezeli, D.Green, Bazemore,T.Douglas (SAC), Nedovic(R), J.O’Neal (PHO),Speights (CLE).All.: Mark Jackson (conf.).2013: 47 vittorie, 2° turno.Previsione: 1° turno playoff

L.A. LakersVOTO 6

NASH­BRYANT­GASOLMA POCO ALTROQUINTETTO: Nash,Bryant, N.Young (PHI),P.Gasol, Kaman (DAL).GLI ALTRI: Blake, J.Hill,Meeks, Sacre, Farmar,E.Harris (R), Henry (NOH),W.Johnson (PHO), Kelly(R), Sha.Williams (POR).All.: Mike D’Antoni (conf.).2013: 45 vittorie, 1° turno.Previsione: 10a a Ovest

UtahVOTO 5

IL REPARTO LUNGHI ÈORA FAVORS­KANTERQUINTETTO: Lucas (TOR),Hayward, R.Jefferson(GSW), Favors, Kanter.GLI ALTRI: Alec Burks,J.Evans, Ma.Williams,Biedrins (GSW), Burke (R),I.Clark (R), Gobert (R), Rush(GSW).All.: Tyrone Corbin (conf.).2013: 43 vittorie, 9a a Ovest.Previsione: 14a a Ovest

Oklahoma CityVOTO 7

WESTBROOK­DURANTCERCANO LA 3a PUNTAQUINTETTO: Westbrook,Sefolosha, Durant, Ibaka,Perkins.GLI ALTRI: R.Jackson,N.Collison, Fisher, P.Jones,J.Lamb, Thabeet, Gomes,Roberson (R), S.Adams (R).All.: Scott Brooks (conf.).2013: 60 vittorie, 2° turno.Previsione: semifinaleOvest

DallasVOTO 6

ESTERNI NUOVIINTORNO A NOWITZKIQUINTETTO: Calderon(DET), M.Ellis (MIL), Marion,Nowitzki, Dalembert (MIL).GLI ALTRI: Carter, Crowder,B.James, B.Wright, Blair(SAS), Ellington (CLE),D.Harris (ATL), Larkin (R),Ledo (R), Mekel (R).All.: Rick Carlisle (conf.).2013: 41 vittorie, 10a a Ovest.Previsione: 1° turno playoff

DenverVOTO 5.5

SHAW IN PANCHINAAL POSTO DI KARLQUINTETTO: Lawson, Foye(UTA), Gallinari, Faried,McGee.GLI ALTRI: W.Chandler,Fournier, A.Miller, T.Mozgov,Q.Miller, J.Hamilton, Arthur(MEM), Hickson (POR),N.Robinson(CHI),A.RandolphAll.: Brian Shaw (nuovo).2013: 57 vittorie, 1° turno.Previsione: 12a a Ovest

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IV L A G A Z Z E T T A S P O R T I V A DOMENICA 27 OTTOBRE 2013

Anche quest'annoGazzetta.it sarà la casaitaliana ufficiale della Nba. Enel 2013­14 l'offerta che viproponiamo è più ricca chemai. Tante novità, acominciare dal fatto che iprotagonisti sarete voi. Ognisettimana seguiremo unapartita in diretta, con unlettore che avrà lo status diopinionista e potràcommentarla live assieme ainostri giornalisti e a ospitispeciali. Gli opinionistiverranno scelti tra i lettoriregistrati alla nostracommunity chedimostreranno di essere deiveri fan. Primo appuntamentomartedì 29 con Miami­Chicago. Ma non è tutto,perché se siete negli Usa aseguire una partita potetemandarci le vostre foto e ivideo dall'interno dell'arena:diventeranno la sigla finale diNba Show, la rubricacondotta da DavideChinellato che ogni giovedì fail punto della situazione.Anche qui serve il vostroaiuto per votare laschiacciata più bella e ilmiglior giocatore dellasettimana. Ma è l'offertaquotidiana che rende il nostrosito la pagina che ogniappassionato di Nba deveassolutamente vedere. Almattino troverete la cronacadi tutte le partite, con unocchio speciale per AndreaBargnani, Marco Belinelli, GigiDatome e Danilo Gallinari (inrigoroso ordine alfabetico), i4 moschettieri azzurri in Nba.Oltre agli highlights di tutte legare della notte e le giocatepiù spettacolari (la top 10, lamiglior schiacciata, il migliorassist, la miglior stoppata, ilprotagonista, il migliorrecupero). Durante lagiornata non perdete i nostriapprofondimenti sui temi piùcaldi, che potrete discuterecon noi. E poi foto e sondaggie tutte le statistiche nelnostro database aggiornatoquotidianamente da Nba. E sesiete dei nottambuli nonperdete il tempo reale di tuttele partite.

Gazzetta.it

HIGHLIGHTS,LE GIOCATEPIÙ BELLEE IL GIOVEDÌNBA SHOW

Belinelli? Può essere il 6o uomo dell’annoBargnani a New York? Dovrà sputare sangue

Nessuno me

l’ha chiesto,

però

Kobe Bryant rischiaancora il tendine d’Achille serientra troppo in fretta.

Pau Gasol è un pivot stileBill Walton se gioca in post al­to, solo in alto.

Mike D’Antoni, coach deiLakers, dormirà meglio senzaMetta World Peace in giro.

D’Antoni, però, dormiràmale per Steve Nash, piccolo,vecchio, rotto.

Phil Jackson «consulen­te» ai Lakers; meglio averlo vi­cino, suppongo.

Carmelo Anthony vuolediventare free agent; perchénon mi sorprende?

New York pensa di vincerecon Raymond Felton come

play? Impossibile.New York avrà Metta e JR

Smith in squadra; scintille as­sicurate.

New York è una squadrada stagione regolare; menoper i playoff.

Andrea Bargnani, perconquistare New York, deve

sputare sangue.Marco Belinelli, a San

Antonio, può essere 6o uomodell’anno.

Gigi Datome farà bene aDetroit... se lo fanno giocare20’ a gara.

Danilo Gallinari, se re­cupera dall’infortunio, può fa­re l’All Star Game.

Prossimo italiano nellaNba; è una croce che non gettoaddosso a nessuno.

Boston e neo coach BradStevens faranno fatica... que­st’anno.

Toronto, con nuovo g.m.,farà fatica... anche in futuro.

Philadelphia non riesce aindovinare nulla: g.m. coach,rosa, scelte.

Washington dice che que­sto sarà il loro anno; avrei

qualche dubbio.Atlanta non ha una chance

su un miliardo di fare i playoff.Miami vincerà ancora, pu­

re Greg Oden sta giocando be­ne... per ora.

LeBron James free agenta fine anno; Lakers? Bulls? Ca­vs?

Brooklyn partirà bene e afebbraio, finita la benzina...

Brooklyn come Yankees;pensano a oggi, non al 2014­15.

Paul George di Indiana èuno che mi piace; completo.

Derrick Rose porteràChicago in semifinale controMiami, poi stop.

Rose è il più rapido di sem­pre, più di Rondo, Iverson,Parker.

Mi è difficile pensare che

George Karl non alleni que­st’anno.

Rick Carlisle, coach Dal­las, è forse il migliore tecnicooggi.

Rick Adelman, coachMinnesota, fa miracoli con larosa che ha.

Occhio a Minnesota: Ri­cky Rubio al 100%, Kevin Lo­ve, squadra.

New Orleans Pelicans;ecco un nome che a me piace.

Doc Rivers, coach Clip­pers; auguri con Griffin e Jor­dan.

Houston con DwightHoward centro; una delle fa­vorite.

Un quasi­record 9 coachdebuttanti quest’anno; mo­tivo? soldi?

Mio g.m. preferito: Daryl

Morey, Houston, uno che ri­schia.

Mio proprietario preferi­to: Mark Cuban, Dallas, unoche rischia.

Mio giocatore preferito:Kevin Durant, Thunder, supercompleto.

Mio «vincente» preferito:Joakim Noah, Bulls, non sagiocare, sa vincere.

Il giorno che Manu Gino­bili si ritirerà sarà un giornotriste per me.

Vedremo più pressingquest’anno per negare l’effettodel pick & roll. E anche più zo­ne «mascherate».

Preferisco vedere Philadel­phia­Charlotte che vederel’All Star Game.

Mi piace il format 2­2­1­1­1 per la serie finale.

Marco Belinelli, 27 anni AP

BASKET SPECIALE NBA

DI DAN PETERSON

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