G. Pugliese, corso di Fisica Generale 1 Programma Fisica I Meccanica Il metodo scientifico 1 Misura...
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G. Pugliese, corso di Fisica Generale 1
Programma Fisica IMeccanica
Il metodo scientifico 1 Misura di una grandezza fisica ed unità di misura Grandezze scalari e vettoriali Coordinate spaziali
Cinematica del punto materiale 2 Moto rettilineo: velocità e accelerazione Moto nel piano 3 Moto circolare
Dinamica del punto
Principio di inerzia 4 Secondo principio della dinamica Terzo principio della dinamica Le forze… Lavoro ed energia potenziale 5 Forze conservative Conservazione dell’energia Forze non conservative Esempi 6
Dinamica dei sistemi di punti materiali 7 Urto tra punti materiali .
Termodinamica
Primo principio della termodinamica 9 Secondo principio della termodinamica 10 Esercizi 11
Email:
Sito Web x trasparenze
http://webcms.ba.infn.it/%7ewebrpc/gabriella/didattica.htm
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Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì sabato
1 2 3
5 foggia 6 7 9 10 foggia
12 foggia 13 14 15 foggia 16 17
19 20 21 22 23 24 foggia
26 foggia 27 2 29 30 31 foggia
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì sabato
2 foggia 3 4 5 6 7
9 PASQUA 10 11 12 foggia 13 14 foggia
16 foggia 17 1 19 20 21 foggia
23 24 25 26 27 2Fine lezioni
30
Calendario Lezioni
MARZO
Aprile
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 3
Grandezze Fisiche: dirette
Una grandezza fisica ha significato se e solo se è possibile misurarla.
Pertanto occorre definire: un campione un metodo di misura per confrontare la grandezza con il campione.
Inoltre il campione deve essere: Riproducibile ed invariabile Nel 1960 fu istituito il Sistema Internazionale SI
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Sistema Internazionale SI
7 grandezze fondamentali Lunghezza [L] metri (m) Massa [M] kilogrammi (kg) Tempo [T], secondi (s) Corrente elettrica ampere (A) Temperatura kelvin (K) Intensità luminosa candele (cd) Quantità di materia moli (mol)
Più due supplementari Angolo radianti (rad) Angolo solido steradianti (sr)
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SI multipli e sottomultipli
deca 10 da hetto 100 h kilo 103 k Mega 106 M Giga 109 G Tera 1012 T Peta 1015 P Esa 1018 E
deci 10-1 d centi 10-2 c milli 10-3 m micro 10-6 nano 10-9 n pico 10-12 p femto 10-15 f atto 10-18 a
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Unità di misura della lunghezza
Il metro ha cambiato diverse volte definizione nel corso della sua esistenza Rivoluzione francese (nascita)
1 m = 1/40’000’000 parte del meridiano terrestre passante per Parigi 1889
1 m = distanza tra due tacche di una sbarra di platino-iridio 1960
1 m =1’650’763.73 lunghezze d’onda della luce rossa arancione emessa da una lampada di 86Kr
1983 1 m = distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di
tempo pari a 1/(299’792’458) secondi
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Unità di misura della masse e del tempo
Tempo: il secondo 1 s = 1/86400 del giorno solare medio
Prima del 1960 il campione tempo era definito in termini del giorno solare medio in riferimento all’anno 1900.
1967 utilizzando un orologio atomico il secondo è ridefinito come il tempo richiesto ad un atomo di cesio-133 per compiere: 9’192’631’770 oscillazioni
Massa: il chilogrammo
Il campione del kg è conservato all’International Bureau di Pesi e Misure di Servres: costituito da un cilindro di platino iridio e mantenuto ad una temperatura di 0 °C.
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Grandezze Fisiche: indirette
Le unità di misura di tutte le altre grandezze fisiche sono derivate da quelle fondamentali attraverso “relazioni” che legano ciascuna grandezza a quelle fondamentali.
Per esempio la relazione che lega la velocità allo spazio percorso ed al tempo impiegato è data da
v dt
L’unità di misura della velocità sarà (SI): m/s La scelta tra grandezza fondamentale o derivata è ARBITRARIA equazione dimensionale [v]=[d][t]-1 =[L][T]-1
È sempre utile effettuare l’analisi dimensionale dell’espressione ottenuta!!!
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 9
Altre grandezze derivate
aree Triangolo: 1/2 base x altezza Parallelogramma: base x altezza Cerchio: p x raggio al quadrato
Le dimensioni [S] = [L2] L’unità di misura il m2. Il campione: un quadrato di lato 1 m.
Volumi Parallelepipedo:Area di base x altezza Sfera: 4/3 p x raggio al cubo
Le dimensioni [V] = [L3] L’unità di misura il m3. Il campione: un cubo di spigolo 1 m.
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 10
Richiami di trigonometria
x
y r
r
sen y
r
cos x
r
tan y
x
sencos
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Relazioni trigonometriche
sen2 cos2 1
sen sen cos cos sen
cos coscos sen sen
Meno utilizzate:
cos 2 cos2 sen2
sen 2 2sencos
cos cos2 2
sen2 2
sen 2sen2
cos2
Formule di bisezione
Formule di prostaferesi
sen sen 2sen
2cos
2
sen sen 2sen
2cos
2
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 12
Coordinate spaziali
Punto materiale: corpo privo di dimensioni ovvero con dimensioni trascurabili rispetto a quelle dello spazio in cui può muoversi o degli altri corpi con cui può interagire.
Sistema di riferimento: la posizione di un punto P è univocamente determinata da una, due o tre coordinate se su una linea, nel piano o nello spazio, rispettivamente. Un sistema di coordinate consiste in:
Un punto di riferimento fisso O, detto origine Un insieme di assi, ciascuno con scala di misura
Sistema di coordinate cartesiane:
y
x
z
xp
yp
zp
P (xpyp,zp),
O
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Coordinate spaziali
y
x
z
Coordinate polari: la posizione di P è individuata rispetto ad O dalla distanza dall’origine al punto P e dagli angoli e
P
O
cos
cos
rz
senrseny
rsenx
p
p
p
r
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I Vettori
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 15
Grandezze scalari e vettoriali
Grandezza scalare: univocamente determinata dal suo modulo ed unità di
misura (il volume (V), la temperatura (T), la pressione (P)..etc)
Grandezza vettoriale: univocamente determinata dal modulo, direzione e
verso (la velocità (v, opp. ) l’accelerazione (a), la forza (f), la quantità di moto (p),
etc..)
A
B A e B sono due vettori uguali: se
paralleli, cioè stessa direzione e verso, e con stesso modulo.
v
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Componenti di un vettore
Le componenti di un vettore A si ottengono proiettando il vettore su due o più rette che non siano parallele fra loro.
Se le rette sono orientate come gli assi di un sistema di coordinate cartesiane, le proiezioni si chiamano componenti cartesiane del vettore.
y
x
xA
yA
x
y
yx
yx
A
A
AAA
AAA
1
22
tan
A
A
i
j
Ax Acos
Ay Asen
Nel piano
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I versori
kAjAiAA zyx
yO
A
i Ax
Ay
Az
Versore: vettore di modulo unitario
j
k
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Operazione con vettori: somma
bac
a
bbac
L’operazione di somma è commutativa!!
Regola del parallelogramma:
abba
Somma delle componenti
zzz
yyy
xxx
bac
bac
bac
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Operazione con vettori: differenza
babac
a
b
bac
Sottrarre un vettore b ad a equivale a sommare al vettore a il vettore opposto di b ossia -b
b
bac
bac
Regola del parallelogramma
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 20
Prodotto di un vettore per uno scalare
yy
xx
AkAk
AkAk
AkAk
Ak
y
x
A
i
j
A2
k = 2
Sia k un numero reale qualunque
La direzione non cambia!!
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Prodotto scalare
Il prodotto scalare di due vettori a e b è una grandezza scalare!!
cosabba
a
b
a
b
b cos a
b
a cos Si può ottenere moltiplicando a per la proiezione di b nella direzione di a oppure, come prodotto di b per la proiezione di a su b
In coordinate cartesiane:
È commutativo
abba
zzyyxx babababa
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 22
Modulo
Direzione: ortogonale al piano definito da a e b
Verso: di avanzamento di una vite che ruota concordemente ad a che si sovrappone a b
Non è commutativo:
In coordinate cartesiane:
Prodotto vettoriale
absenba
ba
abba
Il prodotto vettoriale di due vettori a e b è una grandezza vettoriale!!
a
b
ba
xyyxz
zxxzy
yzzyx
babaA
babaA
babaA
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 23
Prodotto scalare e vettoriale: casi particolari
= 0°b
= 180°a
b
= 90°b
a
00 absenba
ababsenba 90
0801 absenba
ababba 0cos
090cos abba
ababba 081cos
a
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 24
Descrive il moto in termini di spazio e tempo, indipendentemente dalle cause del moto.
La cinematica
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 25
Spostamento & distanza percorsa
Una particella che assume posizioni diverse P1, P2..in istanti successivi t1, t2,..è in moto.
L’insieme delle posizioni occupate nel moto costituisce la traiettoria.
Lo stato di moto e la forma della traiettoria sono relative al sistema di riferimento dal quale viene osservato il punto materiale.
individua la posizione del punto nel tempo
ktzjtyitxtr
12 rrr
r spostamento del punto nell’intervallo di tempo t. Non coincide con la lunghezza s dell’arco P1P2 effettivamente percorso dal punto.
y
z
P1
1r
O
P2
2r
x
r
s
tr
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 26
Velocità media
t
rr
t
rm
12v
Definiamo velocità media: il rapporto tra il vettore spostamento e l’intervallo t
Unità di misura: [v] = L T-1 = m s-1
z
P1
1r
O
P2
2r
1r
tr
P3vm3
3r
vm2
2r
Non dipende dal particolare percorso seguito
Può essere sia negativa che positiva a seconda del segno dello spostamento
È la pendenza della retta che congiunge Pinziale a Pfinale
La descrizione del moto è
insoddisfacente vedi la posizione occupata in t intermedio!!
Per intervalli sempre più piccoli il vettore spostamento cambia in modulo e direzione, così come il vettore velocità media.
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 27
Velocità istantanea
Quanto più si riduce l’ampiezza degli
intervalli di tempo t tanto migliore è la
descrizione del moto!
Al limite per t 0 la pendenza
della retta congiungente Pfinale-Piniziale
approssima la tangente la curva in P
dt
d
tttrr
0v lim
Si definisce Velocità istantanea in P
Se il sistema di riferimento è fisso, in coordinate cartesiane:
kdt
dzj
dt
dyi
dt
dxkzjyix
dt
dt
v
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 28
Accelerazione media ed istantanea
Se la velocità del corpo varia ci si può chiedere con che rapidità varia:
accelerazione media nell’intervallo di tempo t finale – t iniziale:
[L][T] -2 = m/s2
l’accelerazione istantanea:
inizialefinale
inizialefinalem ttt
a
vvv
2
2
0
rvvlim)(
dt
d
dt
d
tta t
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 29
Determinazione del moto: 1 dimensione
t
t
v
v 00
adtdvadtdvdt
dva
t
t
0
0
adtvv
costvv
0a
0
tavv
costa
0
Possiamo passare dal vettore allo scalare..
t
v
t
v0
Moto rettilineo uniforme
Moto uniformemente accelerato
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 30
t
t
x
x 00
vdtdxvdtdxxdt
dv
costxx
0v
0
tvxx
costv
00
200 at
2
1tvxx
Moto uniformemente accelerato
Determinazione del moto: 1 dimensione
t
t
0
0
vdtxx
Corpo in quiete
Moto rettilineo uniforme
tavv
costa
0
t
x
t
x0
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 31
Applicazione: distanza di frenata
Determinare la distanza di frenata di un’auto supponendo una velocità iniziale di 50 km/h, una accelerazione di -6m/s2 e che il tempo di reazione duri 0.5s
x0
d2
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 32
Applicazione: accelerazione di gravità
Se trascuriamo l’attrito con l’aria, un corpo lasciato libero di cadere in vicinanza della superficie terrestre si muove verso il basso con una accelerazione costante pari a circa 9. ms-2
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 33
Applicazione: caduta libera (v0=0)
g
htc
2
2hgvc
2
2
1)( gtty
g
2ht c
h
Tempo di caduta Velocità al suolo
h
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 34
Applicazione: lancio verso l’alto
Supponiamo che una palla venga lanciata verso l’alto con modulo della velocità pari a 15m/s. Determinare:
a) il tempo che impiega per raggiungere la quota massima;
b) l’altezza massima;
c) gli istanti di tempo per i quali la palla passa ad 8m dalla posizione iniziale;
d) il tempo totale prima di tornare tra le mani del lanciatore;
e) la velocità in questo istante.
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 35
tavvdtavd 0
Il vettore velocità è sempre nel piano
individuato dai vettori costanti v ed a
tavv x0xx
tavv y0yy {
{2
x0x0 ta2
1tvxx
2y0y0 ta
2
1tvyy
200 ta
2
1tvrrdtvrd
Proiezione del moto in due dimensioni
Determinazione del moto: 2 dimensioni
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 36Capitolo 2 Cinematica
x
uugga ˆ
vsinv
vcosv v
0y
0x0r
iniziali condizioni
0y
0x
0
0
00
cosvcostv
tcosvx
0x
0
gtsinvv
gt2
1)tsin(vy
0y
20
Eq. della Parabola!
222
0
xcos2v
gxtany(x)
Applicazione: moto parabolico
Moto rett. uniforme
Moto uniformemente accelerato
{{
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 37
g
sincosvxx
g
)sin(22v
g
sincos2vx
20
2GM
20
20
G
2g
sinvy
220
M
discesa di tempo tsalita di tempot
g
sin2v
v
2x
cosv
2xt
2G
2G
0
x
M
0
MG
Applicazione: moto parabolico
Gittata: imponiamo y = 0
xM
Coordinate del P max: imponiamo vy = 0
g
sincosvx
20
M
{
Tempo di volo
xG
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 38
Applicazione: colpisci il bersaglio
0yy
x0x
0v
Bisogna lanciare il proiettile quando l’angolo è
0
202
arctangy
v
Lanciamo un proiettile con velocità orizzontale.
Vogliamo colpire il punto
0v
0x
g
ytgttvyy y
0200
2
2
1
0
g
yvtvx 0
0002
0
20
0
0 2tan
gy
v
y
x
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 39
Applicazione: colpisci il bersaglio
0v
),(P 00 yx2
oy1 gt2
1tvy
Proiettile
202 gt
2
1yy
Bersaglio
21 yy
0y
020
20y v
ytgt
2
1ygt
2
1tv
02
00y
0x0x1
x x
yv
vtv x
0
0
0y
0x00
0y
0x21 y
x
v
vxy
v
vx ximponiamo se
Bersaglio
Proiettile x
yy:
x:
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 40
Derivata di un versore è perpendicolare al versore stesso:
Derivata del versore
1 TT uu
0dt
udu2
dt
uud TT
TT
Affinché il prodotto scalare sia nullo
dt
ud ad lareperpendico essere deve u T
T
P1
P2
un2
un1
ut2
S
ut1
ut1
ut2u
2222 1 sensenuu tt
ds
d
s
sen
s
sen
s
u
ds
ud
SS
t
S
t
2222 limlimlim000
dt
d
ds
d
dt
ds
dt
ds
ds
ud
dt
ud tt
n
t udt
d
dt
ud
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 41
RCPCP 21 se
Rs
Sia R il raggio di curvatura della traiettoria in P1
s 0, ut assume la direzione del versore un
perpendicolare a ut
nt u
Rds
ud
1
Rds
d
ds
ud t 1
P1
P2
un2
un1
ut2
S
ut1
Derivata del versore
ut1
ut2u
C
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 42
o
dt
udru
dt
rd
dt
rdv
urr caso questoIn
NN
N
TN udt
du
dt
drv
r
Componente normale
(Velocità radiale)
22
2
dt
dr
dt
dr
dt
dsv
Modulo della velocità
r
TuNu
r
Tv
Nv
Coordinate polari
Componente tangenziale
?
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 43
2
2
dt
rd
dt
vda
Tuvv come velocitàla scriviamo
temponel variatu
dt
udvu
dt
dvuv
dt
da T
TT
d
Nu
Tu
Accelerazione nel moto piano
Nu
Tu
Ta
Na2
N2T aaa
ntt u
R
1v
dt
ds
ds
ud
dt
ud
N
2
T u R
vu
dt
dva
Ta
Na
Accelerazione centripetra
Per una circonferenza di raggio R
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 44
Moto circolare uniforme
N
2
T u R
vu
dt
dva
yxyyxx u)(vcosu)vsin(vuvuvv P
Px
Py
R
ysin ma P
R
xcos P
yP
x u)R
xv(u)
R
y v(v P
yP
xP u
dt
dx
R
vu
dt
dy
R
v
dt
vda
v
v
x
y
vy=vcos vx=vsen
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 45
Moto circolare uniforme
y
2
x
2
u sinR
vu cos
R
va
xa
yaa
R
vaaa
22y
2x
tan
a
atan
x
y
Il vettore a è diretto verso il centro e vale in modulo v²/R
TuTu
Nu Nu
0Na 0NaAttenzione:
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 46
S
P
r
costantercon r ttS
t
ωrv r
v
dt
ds
r
1
dt
dω
αra r
a
dt
dv
r
1
dt
dω
dt
dα T
T2
2
Moto circolare
Spazio percorso sulla circonferenza
Definiamo velocità angolare:
Definiamo accelerazione angolare:
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 47
Moto circolare: coordinate polari
Ta
Na
αraT
rωR
va 2
2
N
αa
ωv
x
costtα
αtωtω
αt2
1tωt
0
200
Moto circolare uniformemente accelerato
Moto circolare uniforme
0tα
ωtω
tωt
0
00
Ricordiamo che in coordinate polari
udt
dru
dt
rdv r
ωrv
ωrv
G. Pugliese, corso di Fisica Generale 48
y
x
P
Px
costv
0P
0P
ωtrsenrseny
ωtrcosrcos xgeneraleIn
t
t
ωrv ω
2π
v
r2πT
2π ω 2π
ω
T
1ν
sec
radω Hertz rad
Ancora sul moto circolare uniforme
Definiamo il periodo T
Il tempo necessario per compiere un giro completo
Definiamo la frequenza del moto