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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE SPORTIVA ANNO VI N° 21 MARTEDI’ 19 APRILE 2011 SPECIALE FIUMICINO Autorizzazione Tribunale Civile di Velletri n. 4/2006 del 24/2/2006 Direttore Responsabile: ORLANDO CASALE Stampa: EUROGRAFSUD SRL - Via delle Grotte 11 - Ariccia (RM) Proprietario ed editore: EDISPORT di ORLANDO CASALE Sede e redazione: Via Focaccia, 20 - 00040 Ariccia (Roma) - Tel. (06) 93.48.089 - (06) 89.56.16.36 Orari di redazione: dal lunedì al giovedì ore 9-13/14-20 Internet: www.calcioa5anteprima.com E-mail: [email protected] Pubblicità, fotocomposizione e distribuzione in proprio La riproduzione di testi, fotografie e pubblicità, anche parziale, è vietata. I trasgressori verranno perseguiti a norma di legge DISTRIBUZIONE GRATUITA Finplanet, il futuro è già arrivato Finplanet, il futuro è già arrivato Fiumicino celebra la straordinaria stagione del team litoraneo, neo-promosso in Serie A: i protagonisti di un’avventura che ha portato la comunità aeroportuale nell’elite del calcio a cinque italiano

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE SPORTIVA � ANNO VI N° 21 � MARTEDI’ 19 APRILE 2011 � SPECIALE FIUMICINOAutorizzazione Tribunale Civile di Velletri n. 4/2006 del 24/2/2006 � Direttore Responsabile: ORLANDO CASALE � Stampa: EUROGRAFSUD SRL - Via delle Grotte 11 - Ariccia (RM) � Proprietario ed editore: EDISPORT di ORLANDO CASALESede e redazione: Via Focaccia, 20 - 00040 Ariccia (Roma) - Tel. (06) 93.48.089 - (06) 89.56.16.36 � Orari di redazione: dal lunedì al giovedì ore 9-13/14-20 � Internet: www.calcioa5anteprima.com � E-mail: [email protected]

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Finplanet, ilfuturo ègià arrivato

Finplanet, ilfuturo ègià arrivato

FFiiuummiicciinnoo cceelleebbrraa llaa ssttrraaoorrddiinnaarriiaa ssttaaggiioonnee ddeell tteeaamm lliittoorraanneeoo,,nneeoo--pprroommoossssoo iinn SSeerriiee AA:: ii pprroottaaggoonniissttii ddii uunn’’aavvvveennttuurraa cchhee hhaa ppoorrttaattoo

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Anno VI - N° 21Martedì 19 aprile 20112

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IL FILM DEL CAMPIONATO - Ventisei settimane di pathos, i momenti più belli ma anche quelli più difficili di un campionato chead un certo punto sembrava essere sfumato. Poi l’avvento di Matranga e la svolta, irresistibile, fino alla conquista della storica Serie A

Una lunga ed emozio-nante cavalcata, iniziataad ottobre e terminatacon il successo di Fasa-no. La Finplanet ha vintoil girone B di A2 con 56punti conquistati graziead un ruolino di dicias-sette vittorie e cinquepareggi, con le quattrosconfitte che alla fine nonhanno inciso sulla strepi-tosa cavalcata dei rosso-blù di Roberto Matranga. Un cammino iniziato conil successo casalingo con-tro l’Olimpiadi Biscegliealla prima giornata. Do-po il pari in casa dell’Isef,sono arrivati i successi sulGragnano e quelli esternicontro Conversano e Ca-di Reggio, prima delloscontro diretto con i riva-li della Cogianco termina-to 5-5, in un Paladi Fiorenell’occasione gremito inogni ordine di posto. Dopo quel derby, altrosuccesso casalingo con-tro il Regalbuto piegatograzie ad una tripletta diMoreira. Poi una flessio-ne. Prima, la sconfitta nelposticipo contro l’Acirea-le e poi il tonfo casalingocontro il Città del Golfo.Sconfitte che potevanocostare caro: e invece,puntuale è stata la reazio-ne dei tirrenici, che congrande orgoglio, settegiorni dopo, sono uscitiindenni da Modugno. Pur giocando in emer-genza viste le defezionidi Milani, Moreira ed Al-godao, a dicembre sonoarrivate tre vittorie fonda-mentali contro Marciani-se e Fasano in casa eCSG in trasferta. Tre suc-cessi che hanno risolleva-to il morale della squa-dra, riposizionandola dinuovo nei quartieri altidella classifica, consen-tendole di agguantare an-che la meritata qualifica-zione alla Final Eight diCoppa Italia. Se alla vigilia di Capo-danno, nella “prima” delgirone di ritorno, è giun-to il successo di Bisce-glie, tuttavia l’anno solareiniziava con la sconfittain casa contro l’Isef. Untracollo che ha indotto ilsodalizio aeroportuale aprendere una clamorosadecisione: l’esonero dimister Fausto Tallaricoalla vigilia della trasfertadi Gragnano. In terra campana, conWalter Carletti nelle vestidi coach, arrivava unavittoria sofferta, ma deci-siva grazie a Luiz. Con

Finplanet, un anno da incorniciareLa festa dellaFinplanet a Fasano,scoppiata al suonodella sirena che hadecretato lapromozione in Serie A

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nati della Cogianco face-vano ritrovare ben prestoalla Finplanet la vettadella classifica. Nelle ultime cinque gior-nate, due pareggi, conModugno e Marcianise, esoprattutto tre vittorie,rispettivamente controCittà del Golfo, Putigna-no e Fasano, hanno resopossibile il sogno. Unsogno che avrebbe potu-to avere una bella appen-dice a Genzano in occa-sione della Final Eight diCoppa Italia, andata peròal Venezia dopo una fina-le in cui i rossoblù se lasono giocata alla parifino all’ultimo secondo.Benvenuta in Serie AFinplanet, l’élite del cal-cio a cinque è pronta adaccoglierti.

Tempo di bilanci in casa della Finplanet. I leader viaggiano in perfetta sintonia

Servizio diDaniele Orefice

Un’emozione, una gioiae dei brividi che per sem-pre resteranno indelebiliper tutti i protagonisti. LaFinplanet ha raggiuntol’apice del suo progetto:la promozione in Serie A! “Sei anni fa, quando in-sieme a Caruana e Corid-di, che non smetterò maidi ringraziare, abbiamodato vita al progetto-Fiu-micino – racconta ItaloVanini – avevo fatto unapromessa che sono riusci-to a mantenere. La dedi-ca va, oltre che alla miafamiglia ed alle mie bam-bine per la comprensione,anche a mio padre, chepiù di ogni altro avrebbevoluto esserci a Fasano,quando il sogno si è avve-rato. Una menzione spe-ciale, oltre a tutto lo staff,Di Vilio e Santalucia, lameritano i nostri tifosi,fondamentali nel soste-nerci, sia in campionatoche nella Final Eight diCoppa Italia”. Ricordi indelebili per ilsocio fondatore che oraguarda oltre, sicuro di a-ver reso orgogliosa un’in-tera città. “Abbiamo raggiunto l’a-pice a livello sportivo –ammonisce Vanini – oravogliamo creare unastruttura adeguata chepossa accogliere le nostreesigenze, ma soprattuttoquelle del cittadino diFiumicino. Vogliamo es-sere un punto di aggrega-zione e vogliamo sensibi-

Vanini: “Realizzato ilsogno di un territorio”

successo con grande a-more. Alla mia famiglia,a mio nonno, grande ap-passionato, senza dimen-ticare Antonio Meddi ePino, il papà di Italo. Do-po aver onorato l’impe-gno in Coppa Italia, sfio-rando una storica accop-piata, vogliamo dare con-cretezza al nostro proget-to, ed il rammarico piùgrande è vedere che men-tre noi cresciamo, pur tramille difficoltà e con in-genti costi, le istituzionidi Fiumicino restano aguardare. Abbiamo rea-lizzato il sogno della no-stra gente ed ora voglia-mo che venga messo inatto un cambiamentoreale. Il nostro è un pro-getto serio”. Riguardo al futuro, ilcommento dei presidentiè univoco.“A breve ci metteremo altavolo per chiarire tutte leposizioni in vista dellanuova stagione in SerieA. E’ presto per svelare ifuturi progetti che, inevi-tabilmente, passano perquella che sarà la nostrasede di gioco. Sensibiliz-zeremo le nostre istituzio-ni che non potranno an-cora tenere gli occhichiusi. Il campo è unapriorità non solo per noi,ma soprattutto per la no-stra gente”. Un brindisi sincero allaFinplanet, che adessopuò finalmente godersi ilmeritato riposo.

lizzare le istituzioni loca-li che non ci hanno soste-nuto in questa stagione.Abbiamo mantenuto lepromesse, senza spese fol-li. In campo abbiamo di-mostrato di essere i piùforti, non solo vincendo ilcampionato, ma anche

giungendo in finale inCoppa Italia. Alle sempliciparole abbiamo rispostocon i fatti”. Anche il co-presidentedel sodalizio tirrenicocommenta il felice epilo-go della stagione, parten-do proprio dalla gioia

provata a Fasano. “Dedicato alla squadra,alla società ed allo staff alcompleto che ha lavoratopur tra le tante difficoltàlogistiche – ammette An-tonio Santalucia. – Ai no-stri eccezionali tifosi, checi hanno trascinato al

l’ingresso nello staff diRoberto Matranga e delprofessor Valerio Viero,sono giunte poi due vitto-

rie contro Conversano eCadi Reggio, ma anche ladura sconfitta nel big-match di Genzano.

Dopo quel pomeriggio,però, è nata un’altrasquadra. La confermagiungeva immediata con

il successo ottenuto a Re-galbuto, seguito subito daquello casalingo control’Acireale. I risultati altale-

PARLANO I PRESIDENTISSIMI

Italo: “Abbiamo raggiunto l’apice a livello sportivo, vogliamo essere un punto di rife-rimento per i cittadini”.Tony Santalucia ai politici: “Il nostro è un progetto serio”

A sinistra:Italo Vanini.

A destra:Tony

Santalucia.Hanno

legato i loronomi allaescalation

dellaFinplanetFiumicino

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Anno VI - N° 21Martedì 19 aprile 2011

IL TECNICO - Il suo arrivo a gennaio ha segnato l’autentica svolta per la squadra tirrenica, che dopo lo stop con l’Isef era apparsain difficoltà.Con lui alla guida, la Finplanet ha invertito la tendenza, riprendendosi la leader-ship e giungendo in fondo davanti a tutte

Angelini, il saluto: “Sonoorgoglioso della Finplanet”

“Ringrazio la società per avermi offerto questa grandeopportunità - confessa Roberto. - Ma la vittoria non è sola-mente mia: lo staff ha giocato un ruolo decisivo.E poi,que-sti tifosi... non avevo mai visto una passione del genere”Roberto Matranga haassunto la guida dellapanchina alla vigiliadella trasferta diGragnano: è stata lasvolta per la stagionedella Finplanet(Gigli)

Il campione d’Europa ha detto stop:“La mia eredità è nelle mani di Molitierno”

Il tecnico che ha trascina-to la Finplanet al succes-so. L’uomo della provvi-denza, sbarcato a Fiumi-cino nel mese di gennaioed autentico protagonistadella trasformazione deirossoblù. Roberto Ma-tranga è il volto della vit-toria. “Provo delle straordinariesensazioni – ammettel’allenatore. – Da giocato-re ho provato tante soddi-sfazioni, ma da tecnicogli stimoli sono anche piùgratificanti. Quando gio-chi, sei responsabile solodi te stesso, mentre quan-do guidi un gruppo, lo seidi tutta la squadra. Iragazzi si sono impegna-ti tantissimo e dopo la ga-ra con il Modugno ho la-vorato esclusivamentesulla loro testa per stimo-larli da un punto di vistanervoso e caratteriale”. Sincero fino in fondo.Roberto Matranga hacontribuito al salto diqualità della Finplanet.Ma è stata anche l’occa-sione di crescita per lasua professione.“E’ stato un passo in a-vanti – prosegue l’ex tec-

grazio la società per aver-mi offerto questa possibi-lità. Prendendo la squa-dra in corsa, non potevostravolgere tutto ed holavorato più sulla parteatletica e su alcuni accor-gimenti tattici. La vittorianon è solo mia, ma ditutto il mio staff, dal pro-fessor Viero, a Carletti,passando per Ceccarelli eFioravanti”. Infine, un omaggio senti-to alla straordinaria tifo-

Matranga, il mister della provvidenzaseria rossoblu. “In tanti anni di carriera,come giocatore ed allena-tore, difficilmente mi eracapitato di avere al segui-to un pubblico così calo-roso. La lontananza nonha impedito ai tifosi dicolorare le tribune di Fa-sano e poi, la cornice delPalaCesaroni, durante laFinal Eight… resterannoun ricordo indelebile”. Il tecnico ha voluto an-che ringraziare la società,lo staff ed i giocatori conun comunicato. “Ringraziamento dovero-so – conclude Matranga.– Ora siamo pronti per laSerie A!”. Finplanet il sogno è di-ventato realtà grazie aquesto straordinario con-dottiero.

UN PROFETA IN PATRIA

Dopo la vittoria di Fasano ha decisodi appendere i guanti al chiodo, po-nendo termine ad una carrierastraordinaria e ricca di allori sporti-vi, con squadre di club e con la Na-zionale che lo ha visto laurearsi cam-pione d’Europa nel 2003. Alla sua diciassettesima stagione daprofessionista, Gianfranco “Ciccio”Angelini ha detto basta. Ma la vittoriadel campionato lo ha fatto emozio-nare come fosse la prima volta. “Ho provato un brivido incredibilealla fine della gara di Fasano. Unaemozione come poche vissute nellamia carriera. Questa è stata la miaultima stagione da professionista elascia in me un ricordo indelebile. AFiumicino ho trovato un ambientespeciale che mi ha accolto a bracciaaperte. Quando ho sentito di nonpoter più dare il mio contributo, misono dedicato ad un impegno piùdirigenziale, trovando davvero tantistimoli. Sono stato orgoglioso di a-ver indossato la fascia da capitano diun gruppo di uomini veri e profes-sionisti seri. Lascio, ma con una

grande gioia dentro di me”. Le parole che mai, un amante delcalcio a cinque, avrebbe voluto scri-vere. L’addio di Angelini commuovetanti tifosi ed appassionati che conlui si sono sempre identificati. Du-rante la Final Eight di Genzano haricevuto anche il commosso salutoda parte dei suoi compagni, che nelriscaldamento hanno indossato unamaglia con il suo nome e numero.Brividi per Ciccio Angelini che hasempre creduto nella Finplanet. “Potevamo vincere e l’ho pensatoanche dopo aver perso lo scontro di-retto. La svolta c’è stata con il cambiodi allenatore perché sono arrivatidue professionisti veri (Matranga eViero, n.d.c.). Ho lasciato nelle manidi Molitierno una grande eredità edil merito è di Marco Di Saverio e A-lessandro Arpinelli che me lo aveva-no consigliato. Nella sua sfrontatez-za, mi sono rivisto diciassette annipiù giovane”. Il calcio a cinque perde un monu-mento, quella che è stata una vera i-cona. Grazie, Ciccio…

nico di Lazio e Brillante –un passo determinantenella mia carriera di alle-natore. E’ stata corretta lagestione del gruppo e rin-

L’ADDIO AL CALCIO A CINQUE

Rufo, che emozione:ha vinto. . . due volte!

Alessandro è la bandiera della Finplanet: il 2 aprile è stata una data speciale

E’ la bandiera della Fin-planet Fiumicino. Ales-sandro Rufo è l’autenticosimbolo del successo diun’interà città. “Provo un’emozione par-ticolare – racconta Rufo. -Indosso questa magliadai tempi della Serie C1 edopo tanti anni di sacrifi-ci, ho coronato il mio so-gno. Le parole non basta-no per spiegare quale for-tissima sensazione hoprovato il giorno dellapromozione. Il 2 aprileresterà una data storica”. Mentre la Finplanet diRufo vinceva a Fasano,veniva al mondo Tom-maso, il suo primogenito.Ha quasi le lacrime agliocchi quando descrive imomenti di quel giorno. “Diventare papà è una e-sperienza unica – am-mette Alessandro. – Sepoi, nello stesso giornoavveri anche il tuo sognosportivo, vivi una verafavola. Ringrazio i mieicompagni per aver resopossibile tutto questo epur non essendo stato trai protagonisti a Fasano,penso di aver contribuitoall’amalgama di questostraordinario gruppo.Non è una banalità. Dif-ficilmente ho visto uno

quella di Fiumicino. “Da piccolo seguivo ilMassimi Sport – ricordaRufo facendo un tuffo nelmondo dei ricordi – eroattratto dal calcio a cin-que ed in cuor mio spera-vo, un giorno, di poter es-sere protagonista in cam-po con i colori della miacittà. Ho contribuito aportare la mia squadranel massimo campionatonazionale ed anche sedovessi andar via, lo faròcon la consapevolezza diaver regalato qualcosa diveramente importante al-la mia gente”. Infine i ringraziamenti. “Grazie a mia moglie Fa-biana ed a mio figlioTommaso. Uno specialeringraziamento ad An-drea Trentin, che ha vo-luto il mio ritorno a Fiu-micino. La vera svolta? Lavittoria di Regalbuto”. Fiumicino è una piazzapassionale ed è difficilenon legarsi al territorio.La bandiera della Finpla-net non verrà mai am-mainata.

spogliatoio così unito co-me il nostro. Non conta-no i nomi, quanto l’unitàed il nostro successo haalla base il gruppo. Dopoanni di sacrifici, l’ultimosogno si è avverato”. Serie A. Una categoriache non spaventa unapiazza ambiziosa come

Alessandro Rufo,nativo di Fiumicino, inSerie A con icolori della sua città

FINPLANET FIUMICINO CALCIO A 5

Vincitrice del campionato di Serie A/2 - Girone B - 2010/2011

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Alla sua terza stagionecon la maglia della Fin-planet Fiumicino, dopodue promozioni conqui-state, indossando que-st’anno anche i gradi dicapitano, Francesco Mila-ni racconta tutte le emo-zioni vissute durante ottomesi davvero indimenti-cabili. “Quando vinsi il campio-nato con la Roma nel2001 ero molto giovane –afferma il centrale. - ASpoleto rimasi colpitodalla vittoria della SerieA2, ma vincere con lamaglia della Finplanetha avuto un sapore diver-so. Mi sento come fossi acasa, questa divisa perme è una seconda pelle evoglio condividere questaemozione con tutti i mieicompagni che hanno lot-tato e sofferto, onorando inostri colori ed il nome diFiumicino su tutti i cam-pi d’Italia”. Una stagione travagliata esegnata soprattutto da uninfortunio che ha tenutoa lungo Francesco indi-

Milani:Questa divisaè una seconda pelle!

sponibile. “Sono stato fuori per pa-recchie settimane – am-mette con una velata a-marezza il capitano – ma

alla fine sono contento diaver fornito comunque ilmio contributo. Ho soffer-to molto nel restare aguardare, ma ho sempre

Anno VI - N° 21Martedì 19 aprile 2011

IL CAPITANO - Un infortunio lo ha costretto per parecchie settimane a fareda spettatore,ma alla fine ha potuto dare il suo contributo nella corsa verso la A

dato il mio incitamentoai compagni. Fondamen-tale è stato il cambio alle-natore, perchè ci ha datouna nuova carica. Cisiamo allenati con con-vinzione e cura sopperen-do anche alle tante lacu-ne tecnico-tattiche. Conmister Matranga e CiccioAngelini avevo già vintouno scudetto, ma questaè una gioia che resteràper me indelebile, comeun tatuaggio sulla pelle”. Ma un capitano, oltre chein campo, lo si vede an-che al di fuori. La sua de-dica è davvero speciale. “Ad Alessandro Rufo. Nelgiorno del nostro trionfodi Fasano è nato suofiglio Tommaso. Il nostrosuccesso è soprattutto perla bandiera di questasquadra”.

“Vincere questo campionato - dice - è per me una gioiaindelebile.Ho sofferto molto nel restare a guardare,mail mio incitamento ai compagni non è mai mancato.Ab-biamo onorato il nome di Fiumicino in tutta Italia”

Francesco Milani èstato a lungofuori uso per uninfortunio, prima ditornare disponibile perla volata-promozione(Gigli)

Partners istituzionaliper la stagione

2010/2011 della A.S.D.

FINPLANETFIUMICINO

Ca5 Un successo stagionalecostruito contando anchesul vivaio. Un settore gio-vanile divenuto fiore al-l’occhiello della Finpla-net. Così, accanto ai suc-cessi della prima squa-dra, sono giunte grandisoddisfazioni anche dairagazzi.Valerio Lutta è il simbolodella Finplanet che stainiziando a volgere losguardo al futuro. “Da due stagioni giococon la maglia del Fiumi-cino indossando con or-goglio i gradi di capitano– afferma il talento rosso-blù, che ha provato an-che l’ebbrezza della Na-zionale Under 21. – Esse-re nato qui, dona unadiversa emozione ed ilsuccesso ottenuto con laprima squadra, seppurvissuto non da protagoni-sta, resterà per sempre nelmio cuore. Una sensazio-ne difficilmente spiegabi-le e non finirò mai di rin-graziare la società peravermi cresciuto comeun figlio”.Nitide le emozioni nelleparole del giovane capi-tano dell’Under 21 che inA2 ha collezionato, in

Lutta:“Voglio restareil più a lungo possibile”

Valerio è il simbolo del vivaio rossoblù:ha già militato con la Nazionale Under 21

non al meglio della for-ma. La società ci ha se-guito ed incitato, lo staff,pur tra tante difficoltàlogistiche, ci ha supporta-to. I play-off sono stati laciliegina sulla torta di uncampionato davvero en-tusiasmante”. Il ricordo per l’esperienzain azzurro è indelebile.“Sentire l’inno di Mameliprima della gara è stataun’emozione unica! Stobene a Fiumicino e sperodi restare il più a lungopossibile per portare laFinplanet il più in altopossibile”. Infine una dedica sentita. “Ai miei genitori, sempreal mio fianco, e a miononno che mi guida dalcielo”.

I GIOVANI E IL FUTURO

due stagioni, dieci pre-senze segnando sei gol.Quest’anno ha guidato lasua squadra ai play-off,dopo un avvincente cam-pionato.

“Nessuno aveva fiduciain noi – ammette Lutta –ma siamo stati bravi adimostrare il nostro valo-re e l’attaccamento allamaglia giocando anche

Un infortunioha costretto

Valerio Lutta aterminare

la stagione daspettatore: il

capitanodell’Under 21

s’è confermatouna delle

grandisperanze del

futsal tirrenico

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Un traguardo storico, rag-giunto con orgoglio ecarattere. Le prime di-chiarazioni sono di Mar-celo Vereia Moreira. “Questa vittoria confer-ma la serietà del progettoFinplanet. Il mio infortu-nio alla caviglia è stata laparte meno piacevole del-la stagione, ma ho prova-to dei brividi intensi alfischio finale della partitadi Fasano. Ho abbraccia-to il presidente e le suelacrime non le dimenti-cherò mai. Ringrazio ilpubblico, mai visto un ti-fo così caloroso, specie co-me a Fasano e Genzano,ma non dimentico i fisio-terapisti Ceccarelli e Fio-ravanti che mi hanno ri-messo in campo dopol’infortunio alla caviglia.Una dedica speciale è permia moglie Andressa”. Da un bomber ad un di-fensore dal vizio del gol. “A Gragnano ho messo asegno una rete fonda-mentale – ammette Luiz– e pur giocando tantegare con la rosa ridottaall’osso, abbiamo sempredato il massimo e le ulti-me cinque partite sonostate altrettante prove dicarattere ed il merito lovoglio attribuire sia a mi-ster Matranga che aFausto Tallarico. Spero dipoter restare a lungo conquesta maglia, perchésento l’affetto della gente,oltre a quello della miafamiglia. Peccato l’epilo-go della Final Eight, an-che perché ci tenevamo aregalare il successo ainostri tifosi”. Altro straordinario prota-gonista della cavalcata èstato Gabì Smith. “E’ il primo campionatoche vinco in Italia – affer-ma il talentuoso laterale –per me una soddisfazioneunica, anche per avergiocato tutte le gare dellastagione. Nei momentibui ci siamo sempre rial-zati, l’uno al fianco del-l’altro e questa è stata lanostra forza. La Serie A èun passo importante dicrescita e non vedo l’oradi calcare i grandi palco-scenici”. Gonfia il petto anche Gu-stavo Crivellaro. “Un’emozione indescrivi-bile. Abbiamo messo cuo-re e carattere, e la veraforza è stato il gruppo.Non è una banalità direche la vittoria è giuntaper il sacrificio di tutti,nessuno escluso. Ma unamenzione speciale la me-

“Finplanet, in Serie A con merito”Servizio diDaniele Orefice

ritano i nostri impagabilitifosi che ci hanno trasci-nato fino al traguardofinale. Dal Brasile la miafamiglia ha fatto il tifoper me”. In gol a Fasano, GugaGrasson a stento trattienela sua gioia. “Un gol che mi ripaga emi gratifica. A Marciani-se abbiamo capito chepotevamo arrivare fino infondo. La dedica? E’ permio figlio che a maggiocompirà un anno”. Julio Romanini è stato ilcapocannoniere rossoblucon 25 reti. Grande lagioia nelle sue parole. “E’ un successo parzial-mente paragonabile allapromozione raggiuntadopo l’impresa di Marcia-nise. La Finplanet ha cre-duto in me, dopo il miograve infortunio ed ora,riassaporare la Serie A,mi da una carica incre-dibile. La svolta c’è statadopo il successo di Regal-buto, perché da quel mo-mento è aumentata lanostra convinzione. Lapromozione è dedicata amia moglie ed alla miebambine, che sono sem-pre al mio fianco”. Infine il motorino Algo-dao, al secolo RodrigoMurinelli, che ha dimo-strato grande attaccamen-to ai colori rossoblu.“Una stagione iniziatamale a causa di un infor-tunio – ricorda l’ex Spo-leto. - La squadra ha rea-gito pur dovendo giocaresenza molti titolari, mamettendo carattere anchedopo il cambio allenato-re. Torno a giocare in Se-rie A con una società se-ria ed ambiziosa”. Tante voci di un successoche è già entrato nellastoria della cittadina aero-portuale.

In senso orario:Julio Romanini,Rodrigo “Algodao”Murinelli, MarceloMoreira e Luiz Parodo Santos. Quattrodei grandi protagonistidella straordinariastagione che si èconclusa con laconquista della SerieA da parte dellaFinplanet Fiumicino(Gigli-Romano)

Anno VI - N° 21Martedì 19 aprile 2011

I GIOCATORI - In campo sono stati loro i veri protagonisti, onorando i colori rossoblù in un’avventura a lieto fine. Se la promozio-ne si è potuta concretizzare, un dovuto riconoscimento va alla compattezza di uno spogliatoio che ha realmente fatto la differenza

Moreira:“Le lacrime del nostro presidente a Fasano non potrò mai dimenticarle”.Luiz: “Sento l’affetto dellagente di Fiumicino”. Smith: “Non vedo l’ora di giocare con le grandi”. Crivellaro: “Anche dal Brasile hannotifato per noi”. Romanini: “La vera svolta? Il blitz di Regalbuto”.Algodao: “E’ stata la vittoria del carattere”