Evasion - 24 Maggio 2010

10
EVASION 1 BLOG DEL LIBERO PENSIERO Sommario 24 Maggio 2010 Segnalazioni, Contatti …..…………………………………………..…………………….. PAG.2 Contro-Informazioni……………………………………………….……………………….. PAG 5

description

blog del libero pensiero

Transcript of Evasion - 24 Maggio 2010

Page 1: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 1

BLOG DEL LIBERO PENSIERO

Sommario 24 Maggio 2010

Segnalazioni, Contatti …..…………………………………………..…………………….. PAG.2 Contro-Informazioni……………………………………………….……………………….. PAG 5

Page 2: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 2

SEGNALAZIONI - CONTATTI – NEWS

[email protected]:

IX SALON ANIVERSARIO

______________

Pueden participar todos los artistas argentinos y extranjeros.

Disciplinas: Pintura

Tema: Libre. Cada participante podrá presentar hasta dos obras listas para colgar

con pitones y alambre, midiendo 80 cms. de base como

máximo y hasta 100 cms. de altura con marco incluído.

No se aceptarán dípticos.

Arancel: $ 60.- por obra. Fecha de recepción: 21 al 31 de

Mayo de 2011, de lunes a viernes de 14 a 19hs.

sábados de 11 a 14 hs.

Lugar de recepción: Gascón 1159, Cdad. Autónoma de Bs. As.

Primer Premio: $ 2.000.- en efectivo y materiales artísticos.

Segundo Premio: $ 1.000.- en efectivo y materiales artísticos.

Tercer Premio: desarrollo de una página web y materiales artísticos.

Los materiales artísticos son otorgados por Artística THESIS.

Menciones: si el jurado lo considera de acuerdo al mérito de las obras

presentadas.

Mayor información por [email protected]

o al (011) 4863-5477 www.desdelaplastica.com.ar

________ Gascón 1159, Cdad. de Buenos

Aires Tel. +54 11 4863-5477

www.desdelaplastica.com.ar

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Page 3: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 3

Page 4: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 4

Page 5: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 5

spazio contamin-azioni ore 15,30 F. Mandrino e P. Baraldini “Vostro Onore” ore 15,45 Leonello Rabatti ore 15,55 Giovanni e Renata Strada “Chi l’ha visto? ore 16,10 L.Ugolini e M P. Moschini “Rendez vous-Punti di vista” ore 16,25 G. Pucci con Rossella “Rito religioso ad arte” ore 16,40 Kiki Franceschi “C’è piombo nella mia firma” ore 16,50 Bruno Capatti “Cafè Gutaj” ore 17,05 Tito Truglia / Luca Ariano ore 17,15 Anna Boschi “Si fa presto a dire pane” ore 17,30 Alfredo Allegri e Roberta Vezzosi ore 17,40 Eugenia Serafini “Senza mutande” ore 17,55 Daniel Daligand - Gilbert Descossy ore 18,10 Annalisa Papale - Luca D’Arienzo ore 18,20 Fulgor Silvi ore 18,35 M. Bellarosa e C. Gavina “Brigata Topolino” ore 18,50 Emilio e Franca Morandi ore 19,05 Carla Bertola e Alberto Vitacchio “intercettabili” ore 19,20 Dario Lo Scalzo – Edvino Ugolini

ore 19,30 Colette e Günther Ruch “mailbox & sound” ore 19,45 P. G. Conti “azione pittoplastica 2011 o-maggio Fiorentino” ore 20,00 Laura Cristin “Sheren_a s’è desta” ore 20,15 Luca Benetti – Laura Rosi ore 20,25 Piero Viti e Gianni Broi ore 20,35 M. Michelotti e Cobàs “Una cartolina al Re d’Italia 1861” ore 20,50 Yzu “canzoni per una stanza abbandonata” ore 21,05 Maurizio Vitiello – Bruno Casini ore 21,15 I Santini Del Prete “acchiappasperanze” ore 21,30 Daniele Viciani “I sette io” ore 21,45 musiKà! In concerto Aldo Cerasuolo con “FINIAMOLA!” Mauro Andreani e Paolo Bottari con “TESPI 2011” eseguono in giro per la piazza :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Page 6: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 6

CONTRO-INFORMAZIONI

ROMA, PRIMA SENTENZA PER IL RAGAZZO MORTO NELL'OSPEDALE CARCERARIO NELL'OTTOBRE 2009 ''Cucchi fu ricoverato solo per essere nascosto'' Il Gup: ''Non volevano far vedere a nessuno come l'avevano ridotto'' «Sottratto alle cure, doveva essere portato in una struttura piu' adatta»

FULVIO MILONE ROMA In quell'ospedale lo portarono non per curarlo, ma per nascondere le sue condizioni fisiche ad «occhi indiscreti»: a quelli, cioe', della magistratura che avrebbe sicuramente aperto un'inchiesta. E cosi' Stefano CUCCHI, arrestato una settimana prima per droga e pestato nei sotterranei del tribunale perche' era un «rompiscatole», fini' i suoi giorni il 22 ottobre del 2009 nella struttura «protetta» (quella riservata ai detenuti) del «Sandro Pertini», mentre avrebbe dovuto essere ricoverato in un ospedale piu' adatto a garantirgli le terapie adeguate. Mori', per usare le parole di un giudice, perche' «sottratto intenzionalmente a tutte le cure di cui aveva bisogno» mediante falsi certificati medici che ne attestavano un «discreto stato di salute». Ma c'e' di piu': l'epilogo tragico del caso CUCCHI fu reso possibile anche per il coinvolgimento di «un gran numero di soggetti, molti dei quali non ancora scoperti per chiara omerta'». A queste conclusioni e' giunto il giudice dell'udienza preliminare Rosalba

Liso nelle motivazioni della condanna a due anni di carcere inflitta il 25 gennaio scorso a Claudio Marchiandi, funzionario del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, processato con il rito abbreviato. In quella stessa occasione il Gup rinvio' a giudizio 12 persone: tre guardie carcerarie accusate del pestaggio, sei medici e tre infermieri del «Pertini». La prima udienza si e' tenuta sei giorni fa. Dunque, falsi documenti e omissioni, ma anche complicita' ancora oscure che forse non saranno mai individuate per fare piena giustizia sulla morte di Stefano CUCCHI, il geometra di 31 anni che il 16 ottobre 2009, portato nelle celle di sicurezza del tribunale di Roma per l'udienza preliminare dopo l'arresto, aveva dato dello «sbirro di merda» ad un agente di custodia, e che forse per questo motivo fu scaraventato a terra e preso a calci come un cane. C'e' il ruolo avuto in questa brutta storia da Marchiandi, che abuso' delle proprie funzioni e violo' tutti i protocolli per imporre il ricovero nella struttura protetta del «Pertini». Si presento' in ospedale di sabato pomeriggio, e fuori dall'orario di lavoro, per consentire l'ingresso del detenuto in un reparto in cui «non doveva assolutamente entrare perche' si trattava un paziente con patologie acute». Come fu possibile? Grazie a una falsa diagnosi d'ingresso, con cui uno dei medici imputati dichiaro' che lo stato di salute di Stefano era soddisfacente. Cosi' afferma il Gup. Ma nel ricostruire i fatti che hanno portato alla morte di CUCCHI, a cui i «picchiatori» nelle celle del Palazzo di giustizia provocarono secondo l'accusa lesioni alla colonna vertebrale, il giudice cita anche Mauro Mariani, direttore di Regina Coeli, dove Stefano fu portato dopo l'udienza di convalida dell'arresto. Contro di lui non c'e' alcuna imputazione. Ma ecco cosa scrive il GUP: Mariani «si e' limitato ad invitare Degli Angioli (il medico di turno, ndr) a chiedere un'ambulanza (per portare CUCCHI in ospedale, ndr)», ambulanza che e' stata

Page 7: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 7

poi «chiamata intenzionalmente dagli agenti solo due ore dopo...». In questo contesto, «il direttore non ha velocizzato i tempi, non ha autorizzato una vettura di servizio, ha soltanto dato l'autorizzazione per un'ambulanza che poi i suoi agenti hanno chiamato all'ultimo minuto».

(La Stampa 30 Marzo 2011)

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

L'abuso edilizio perfetto? A Napoli lo ha finanziato lo Stato Soldi pubblici per un mega resort costruito su un terreno (vincolato) della Regione

In Campania - dove ogni giorno spuntano sedici case illegali, una su tre di quelle costruite negli ultimi dieci anni e' fuorilegge e i comitati che reclamano un nuovo condono si autodefiniscono «Amici del territorio» - i casi di abusivismo edilizio non fanno piu' notizia. Ma quello scoperto dalla Procura di Napoli nella zona flegrea a nord del capoluogo e'

davvero l'abuso perfetto, un abuso al cubo: un mega villaggio turistico sul mare costruito senza autorizzazioni, ottenendo finanziamenti pubblici indebiti con fatture false e per giunta in una zona boschiva tutelata, di proprieta' della Regione Campania. Un capolavoro. Il villaggio si chiama Stella Maris, e' un quattro stelle e si presenta come «una scelta attraente per i turisti alla ricerca del comfort, amanti della calda ospitalita' a Napoli». Avvolto in un bosco di pini e lecci di 20 ettari con Ischia e Procida all'orizzonte, non manca di niente: ristoranti, pizzerie, centro commerciale, beauty farm, campi sportivi, spiaggia attrezzata, discoteca, sala giochi, palestra, uffici, depositi, mini-market. Tre piscine: tropicale, olimpionica e per bambini con scivoli. BUNGALOW tra gli ulivi per la formula residence o due alberghi, dalle garden-room alle suite. In tutto un migliaio di posti letto. Valore complessivo: 25 milioni di euro. Peccato che fosse illegale, stando a quanto accertato dalla Procura di Napoli, che ha chiuso l'inchiesta ordinando il sequestro del complesso per ipotesi di reato che spaziano dalla lottizzazione abusiva alla truffa aggravata, dal falso materiale e ideologico alla costruzione in assenza di autorizzazioni, piu' vari illeciti fiscali. Tanto per cominciare, il bosco in cui sono immersi BUNGALOW, piscine con scivoli e negozi fa parte del demanio della Regione Campania «e quindi di natura e destinazione pubblica», come spiega la Procura. L'intera area, appartenuta prima all'Opera nazionale carabinieri e passata nel 1979 alla Regione, «e' tuttora gravata da vincoli paesaggistici, archeologici e ambientali». Vincoli che la societa' che gestiva il resort aveva baldanzosamente ignorato. Secondo i magistrati, che avevano cominciato l'indagine nel 2008, «tutti i lavori edili, consistiti nella realizzazione di 108 nuovi BUNGALOW oltre ai 185 gia' esistenti, erano avvenuti in assenza di ogni autorizzazione e/o licenza edilizia. Ancor piu' sorprendente e' stato accertare che in realta' l'intero complesso turistico era stato realizzato

Page 8: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 8

abusivamente». Peraltro anche le attivita' alberghiera, commerciale e di ristorazione erano prive di autorizzazioni amministrative e sanitarie. Non contenti di aver tirato su un mega villaggio turistico abusivo in una zona boschiva di proprieta' pubblica, gli ardimentosi imprenditori avevano chiesto e ottenuto dallo Stato un contributo economico per completare l'opera. E proprio dagli accertamenti sul finanziamento pubblico e' partita l'inchiesta giudiziaria. Secondo gli inquirenti, la societa' Stella Maris ha percepito indebitamente attraverso fatture per operazioni inesistenti, perizie tecniche e autocertificazioni false 383 mila euro, di cui oltre 345 mila erogati, per l'ampliamento del villaggio. Ieri mattina, quando i finanzieri si sono presentati per mettere i sigilli al resort, c'erano alcune centinaia di turisti increduli, in gran parte stranieri, costretti a fare le valigie. I gestori hanno ricevuto la notizia alla Borsa Internazionale del Turismo che si sta svolgendo alla Fiera di Milano, dove avevano affittato uno stand per promuovere il villaggio, che nel 1996 era solo un camping ma aveva avuto uno sviluppo impetuoso, diventando tra i piu' noti del litorale campano. «Benvenuti ad abusivopoli, dove tutto e' possibile», commenta amaro Michele Buonomo di Legambiente. Questo sequestro giunge proprio nei giorni in cui governo e Parlamento stanno approvando, nel decreto milleproroghe, lo stop agli abbattimenti delle prime case abusive in Campania, gia' colpite da sentenza penali definitive. Un provvedimento molto controverso che potrebbe essere il prologo a un nuovo condono edilizio.

(La Stampa 18 febbraio 2011)

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Reportage ''Siamo l'Africa dei sufi Al Qaeda non passera''' Nel Burkina Faso assediato dagli islamisti: ''Sono pirati del deserto''

Sono davvero gia' li', appena oltre le ultime capanne del villaggio, al di la' di quelle dune? Hanno attraversato 1500 chilometri di SAHARA e adesso tenteranno di sfondare ancora piu' a Sud? E quanti sono, una cellula di poche unita', oppure un gruppo piu' consistente, cosi' minaccioso da giustificare l'abbandono immediato dell'area imposto a tutti i cooperanti, i volontari, i turisti? Ecco la nuova Fortezza Bastiani dell'Occidente. Il deserto non e' quello dei Tartari, immaginato da Dino Buzzati nel suo romanzo, ma la zona - finora ritenuta esente da rischi - dove il SAHARA e il Sahel si confondono, lungo la linea di sabbia che separa e unisce i confini di Niger, Mali, Burkina Faso. I violenti scontri armati in Somalia, gli attentati in Uganda, i rapimenti in Mali e Niger, gli scontri in Algeria e Mauritania, sono episodi che si saldano tutti in un unico progetto di conquista dell'Africa da parte di Al Qaeda e delle sue diverse milizie, che qui, nella regione sahariana e subsahariana, prendono il nome di Aqmi (Al Qaeda per il Maghreb Islamico)? Il primo luglio, 130 giovani cooperanti dell'americano Peace Corps, su precisa segnalazione dei servizi di sicurezza di Washington, hanno lasciato le province del Nord del Burkina Faso e sono stati fatti rientrare a Ouagadougou, la capitale. A fine luglio, dopo la morte di Michel Germaneau, rapito in Niger e ucciso in Mali, stessa sorte e' toccata ai ben piu' numerosi cittadini francesi, immediatamente contattati, rintracciati e posti sotto scorta dalla loro ambasciata. Dall'inizio di agosto, i siti web del nostro ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it) e di tutti i Paesi dell'Unione Europea pubblicano avvisi perentori: «In ragione dell'elevato rischio di atti di natura terroristica e di sequestri - anche ai danni di istituzioni o di strutture

Page 9: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 9

occidentali - sono vivamente sconsigliati viaggi nelle regioni settentrionali del Burkina Faso, a ridosso delle frontiere con Niger e Mali». Al mercato del lunedi' di Markoye, dove si scambiano cammelli, capre e bovini, e si incrociano i popoli che da secoli abitano questa zona - i Tuareg, i Fulani, i Peul, i Tamascheq - i turisti occidentali sono scomparsi e le guide turistiche si lamentano. Mero, un ragazzo Songai, etnia originaria del Mali - «siamo stati noi i primi abitanti del Sahel» - ha fretta: all'orizzonte, si alza una grande nuvola di sabbia, spinta dall'harmattan, il vento che dal SAHARA soffia verso il Golfo di Guinea. Siamo nella stagione delle piogge, il cielo si rannuvola ed entro sera piovera'. Mero apre sconsolato il libro delle visite: venti firme a luglio, nemmeno dieci alla meta' di agosto. «La gente ha paura, non viene piu'. Per noi, che avevamo puntato molto sul turismo, e' una disgrazia». «Qui non ci sono mai stati problemi tra musulmani, cristiani, animisti», dice Moussah Diallo, sindaco di Gorom Gorom, la piu' grande citta' del Nord del Burkina. E' musulmano e rispetta il Ramadan: quattordici ore, dal sorgere al tramontare del sole, senza mangiare, senza bere, senza inghiottire la propria saliva, mentre il termometro segna 34 gradi. E' un uomo gioviale, elegante: «Gli americani hanno chiesto al nostro governo di poter installare qui una base tattica: aerei ed elicotteri per controllare il Sahel dall'alto. E da un anno la canadese Iamgold ha ottenuto la concessione per mettere in funzione, nel vicino villaggio di Issakane, la piu' grande miniera d'oro di tutta l'Africa: ci lavorano gia' 1300 operai burkinabe' e 600 tecnici canadesi, che mangiano, dormono, restano sempre all'interno dell'area recintata e videosorvegliata della miniera. Tutta la zona deve essere controllata e dunque conviene esagerare il rischio terrorismo». Il sindaco, piuttosto, ama parlare di Casa Matteo, un orfanotrofio che accoglie settanta bambini, in netta maggioranza musulmani. E' stato realizzato, come la sala parto e la

maternita', dal Movimento Shalom assieme alla Coop Tirreno, in un progetto esemplare della cooperazione italiana. E' governato da quattro suore dell'Annunciazione: instancabili, cordiali, giovani. «Terrorismo? Se ne parla tanto, noi comunque non abbandoneremo mai questi bambini e queste donne, che ormai hanno fiducia in noi», dice suor Marguerite. La giornata di lavoro e' finita e prima di iniziare la cena le suore non possono rinunciare a vedere una telenovela spagnola, doppiata in francese e trasmessa da un canale satellitare della Costa d'Avorio. L'intrigo di relazioni, tradimenti, segreti e' labirintico e diverte l'attenta platea. «I pericoli sono sovrastimati», riflette Mehdi Taje, responsabile di «studi africani» all'Istituto di ricerca strategica della Scuola militare di Parigi, intervistato da «Jeune Afrique». «Non nego la presenza di attivisti islamici radicali, ma qui hanno pochissime possibilita' di sfondare, perche' incontrano il moderatismo di un Islam sensibile alle dottrine Sufi. Si tratta piuttosto di gruppi criminali che utilizzano il nome di Al Qaeda per qualsiasi tipo di traffico sporco. Il deserto e' un oceano, i pirati non mancano». Monsignor Joachim Ouedraogo e' il vescovo cattolico della diocesi di Dori, da cui dipendono tutti i territori del Nord Burkina. Ha studiato al collegio Theresianum di Roma, parla bene italiano: «Le persone devono sempre angosciarsi per qualcosa. Noi possiamo solo continuare a dialogare, a insegnare il rispetto reciproco», dice, prima di recarsi alla Moschea per il rituale saluto all'inizio del Ramadan. Poi, lui e l'Imam brindano dividendo una bottiglia d'aranciata. I nuovi Tartari, da qui, appaiono lontani, invisibili.

(La Stampa 2 Settembre 2011)

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Page 10: Evasion - 24 Maggio 2010

EVASION 10

PRODUZIONI VIDEO,

COMUNICAZIONE, EVENTI…

WWW.SIDERURGIKATV.TK

Web-Tv di Video, Filmati, Eventi, Informazioni, Notizie dall’Italia e dal

Vulture… con quattro redazioni da tutta Italia

(450.000 contatti)