Evasion, 7 gennaio 2012

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EVASION 1 BLOG DEL LIBERO PENSIERO Sommario 7 Gennaio 2012 Segnalazioni………………………………………………………………………………… Emozioni di Gianni Donaudi………………………………………………………………. L’Opinione di Marco Lombardi ……………………………………………………………. Storia e Fumetti di Marco Pugacioff………………………………………………………… Satira Murale…………………………………..…………………………..………………..…

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blog del libero pensiero

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EVASION 1

BLOG DEL LIBERO PENSIERO

Sommario 7 Gennaio 2012 Segnalazioni………………………………………………………………………………… Emozioni di Gianni Donaudi………………………………………………………………. L’Opinione di Marco Lombardi ……………………………………………………………. Storia e Fumetti di Marco Pugacioff………………………………………………………… Satira Murale…………………………………..…………………………..………………..…

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SEGNALAZIONI

“CRONACHE DELL’ANTICRISTO”.

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[email protected] “CRONACHE DELL’ANTICRISTO”. Consiglio a tutti questo libro, appena pubblicato dalle Ed. Effedieffe, di Maurizio Blondet (euro 15,00 facilmente reperibile attraverso il Sito www.effedieffe.com). Si possono non condividere i presupposti cattolici dell’autore, ma il libro di Blondet è un testo fondamentale (anche se alcuni capitoli erano già stati pubblicati) per comprendere fino in fondo certi fili sotterranei e certe “inclinazioni” che stanno alla base di un atavico progetto di dominio mondiale.

Scopriremo quindi le motivazioni “religiose” che presiedono certi poteri forti, la cui azione muove i fili del mondo. Vengono così superate le semplicistiche ricerche dei cosiddetti “complottisti” ovvero di coloro che ritengono doversi il tutto ricondurre ad una visione materialista ed economicista della realtà, perché dietro una secolare influenza di determinate “famiglie”, in genere dell’Alta Finanza, dietro un centro occulto sostenuto da una volontà di potenza tesa al dominio mondiale, agisce una “forza”, permeata da una gnosi, tramandatasi nei secoli, appannaggio di pochi privilegiati.

Una gnosi perlopiù nata in ambienti scismatici ebraici, laddove invisibili fili e rapporti sociali e interfamiliari legano tra loro centri geografici sparsi nel mondo, da Istanbul a Salonicco, da Praga a Livorno, da Varsavia a Londra e New York, tanto per citarne solo alcuni. Blondet porterà quindi l’attenzione del lettore su un certo messianismo ebraico, ma soprattutto su determinate sette, sabbatee e frankiste che hanno operato negli ultimi secoli attraverso la simulazione, l’apostasia, la finta

conversione all’islam o al cattolicesimo, raggiungendo in tal modo, nomi e titoli nobiliari e alti vertici nelle aristocrazie d’Europa, nella Chiesa, nell’esercito e così via, ma mantenendo segretamente all’interno familiare la loro vera identità religiosa e imparentandosi possibilmente solo con altri della stessa “razza”.

Al di là degli interessi geopolitici ed all’opera massonica, viene anche svelato cosa .ci fu dietro alla rivoluzione francese e al risorgimento italiano e non desterà meraviglia scoprire che Giuseppe Mazzini, di cui si è sempre decantata la sacralità dell’apostolo, dell’idealista, del cospiratore e dell’esule, ben poco si è invece raccontato delle sue azioni e soprattutto relazioni. Mazzini, volente o nolente, consapevole o inconsapevole (?), era perfettamente al centro o meglio interno ad una rete ebraica che faceva capo a ricche famiglie israelite di Livorno: i Nathan, i cugini Rosselli e i Pincherle-Moravia, tutti connessi a centri esteri. Per il suo esilio a Londra, egli potè contare sull’aiuto del banchiere Nathan (cittadino britannico e “patriota” italiano) che provvedeva a tutto, assieme ai suoi parenti Sabatino e Pellegrino Rosselli che avevano a Londra un Banca, punto di riferimento per i patrioti italiani in esilio. Un gruppo quindi di banchieri e benestanti, tutti in relazione con Moses Montefiore, il grande banchiere britannico nato a Livorno e marito di Sara Levi di Pesaro. Da fuggiasco il Mazzini utilizzerà il passaporto (al tempo senza foto) del rabbino livornese Sabato Morace, muovendosi quindi per l’Europa con l’identità di un rabbino. Interessante sapere che Sara Nathan, moglie del banchiere che ospitò Mazzini, oltre che la “fida consigliera” ne sarà anche l’amante (nel solco della perversa tradizione di Esther) ed è molto probabile che il figlio di

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Sara, Ernesto Nathan abbia sangue mazziniano nelle vene. Proprio quell’Ernesto Nathan, iniziato alla loggia Propaganda Massonica, 33 del Rito Scozzese cittadino britannico che diventerà incredibilmente sindaco di Roma nel 1907. E scusate se è poco! Per molto meno certi “complottisti” hanno accusato determinati personaggi di essere al servizio degli interessi ebraici. Insomma un libro da leggere e ponderare soprattutto oggi quando oramai diviene sempre più chiaro a tutti il progetto di un dominio mondiale da concretizzarsi attraverso un Repubblica Universale globalizzata, quando è sulla bocca di tutti l’opera nefasta del signoraggio usurocratico e delle banche, perché dietro questi “poteri forti” vi è ben di più che il semplice accaparramento di denaro e posizioni di potere.

MAURIZIO

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EMOZIONI di Gianni Donaudi

Questi disastri sono causati soprattutto dall'uomo, che disbosca e coltiva usando tanti prodotti chimici che impoveriscono il terreno e lo rendono più debole. Dovremmo, anzi Dobbiamo sfruttare la natura in modo più responsabile, altrimenti finiremo per fare del male alla terra e anche a noi. Nina Altieri Scuola Media "A. Ciuffelli " - Massa Martana (PG) Arianna Editrice - Rassegna Stampa del 09/11/2011

Ecologia e Localismo

o Ogm, 250mila suicidi tra gli agricoltori. “Il mercato in mano alle multinazionali” di Andrea Bertaglio

o Le vere cause delle alluvioni di Giuseppe Altieri

Distruzione dell'Humus a causa di disseccanti, diserbanti e Pesticidi agricoli, abbandono dei terreni e distruzione di siepi... per migliaia e migliaia di ha ...che confluiscono in ogni fiume... Riportiamo agli agricoltori italiani la responsabilità della nostra salute. Gentile Dr. Zunino, ho letto il suo commento sull'alluvione in Liguria (che allego in fondo), così come ho ascoltato infiniti commenti alle televisioni, e pertanto Le faccio presente che se non mettiamo a posto l'agricoltura, liberandola dalla chimica che distrugge l'Humus e dalle speculazioni commerciali che provocano abbandono delle terre, le alluvioni saranno sempre più pericolose... per la mancanza di trattenimento delle acque "a monte" nei terreni agricoli. Abbiamo oltre 25 miliardi di € di fondi comunitari di Sviluppo Rurale in Italia per il periodo 2007-2013 (ne sono stati spesi ad oggi meno della metà , ndr... e rischiamo di perderli anche per il prossimo periodo 2014-2020, se non li utilizziamo a dovere...), oltre ad almeno altrettanti fondi di cosiddetti Premi PAC di Sostegno al reddito degli agricoltori (con cui si continua a sostenere agricoltura chimica, ed allevamenti senza terra industriali, produttori di liquami inquinanti invece di fertile letame, ndr). Fondi destinati al cosiddetto "Sviluppo rurale" ovvero per la riconversione (obbligatoria e prioritaria per Regolamenti europei) verso la coltivazione Biologica, rimettendo in tal modo a posto i nostri campi oggi martoriati dalla chimica (disseccanti arancio che distruggono i microrganismi, irrorati prima della semina

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e sotto le vigne, i frutteti e gli oliveti, pesticidi in altissime quantità con molti residui nei cibi, ecc). Chimica che distrugge l'humus e la vegetazione che protegge la terra ...la quale, pertanto, non trattiene più l'acqua e si sfalda... provocando disastri le cui cause sono principalmente dovute alla diminuzione di sostanza organica stabile dei terreni, la vera e propria "spugna" che assorbe acqua fino a 10 volte il suo peso. Concausa aggravante è anche l'abbandono dei terreni e la mancanza di coperture autunno-invernali, oltre alla distruzione, iniziata negli anni 60' per una sfrenata meccanizzazione, delle piante idrofile come salici, Platani e pioppi, che evaporano milgiaia di litri d'acqua al giorno lungo i fossi, i canali dei campi e in ultimo i fiumi... che ricordo a tutti, raccolgono le acque di migliaia di ha di terreni agricoli e boschivi... che oggi vengono a saturarsi troppo facilmente, rilasciando a un certo punto l'acqua tutta insieme, così creando delle vere a proprie "bombe idriche", che cadono a valle portandosi via tutto ciò che incontrano... Erodendo nel contempo i terreni che si sfaldano in fango, con incremento progressivo del problema della drammatica riduzione del "trattenimento d'acqua a monte"... Ciò e misurabile con attrezzature semplici messe lungo i fossi di scolo dei campi... Oggi vi sono fondi europei di sviluppo rurale immensi (in Europa oltre 200 miliardi di € investiti), per rimettere le siepi, pagare tutti i mancati redditi, i maggiori costi, più un 20% per chi coltiva in biologico, per inserire le coltivazioni di copertura autunno-invernali intercalari tra le colture da raccogliere, per incrementare la biodiversità, proteggere le aree di interesse naturalistico (Natura 2000)... e sostenere tutte quelle pratiche agroambientali atte a prevenire le catastrofi e migliorare la fissazione del carbonio del terreno incrementando

l'Humus (e risolvendo nel contempo l'effetto serra, ndr)... fondi utilizzabili e sufficienti per milioni di ha. In tal modo ..."preservando la fertilità dei terreni per le generazioni future"... (Art. 44 della Costituzione Italiana, che tutela inoltre i diritti inviolabili alla salute e all'ambiente salubra, Art. 32, e Art. 9, regolando l'attività economica affinche tali diritti non vengano violati, Art. 41) Ma queste immense somme europee, per la miopia dei sindacati agricoli irresponsabili (Coldiretti, Unione Agricoltori, CIA) che sono molto spesso parti attive nelle proprietà dei consorzi agrari che vendono pesticidi ...mentre concertano le politiche degli assessorati all'agricoltura... in palese conflitto di interessi... ...finiscono nelle tasche di chi abbandona i terreni senza coltivarli e, molto peggio, di chi compra pesticidi, chiamandola "agricoltura Integrata", falsificandone le norme, secondo disciplinari che oggi prevedono usi di pesticidi molto superiori al normale impiego in agricoltura convenzionale. Ad es. le autorizzazioni a disseccare i terreni prima di seminare con prodotti tossicissimi, a disseccare le file dei vigneti, oliveti, frutteti, consentendo oltre 30 trattamenti chimici sui frutteti e oltre 20 sui vigneti... scaricare, per controllare, i disciplinari regionali di agricoltura integrata delle regioni italiane da internet, per il cui rispetto vengono erogati i fondi agroambientali europei... per Comprare Pesticidi !!! Andate a vedere in tutta Italia per esempio, le zone dei vigneti con l'erba disseccata invece che tagliata, per esempio, le zone del Gavi in Piemonte (da cui l'Acqua scende in Liguria, ndr) o a Conegliano Veneto (tanto per ricordare un'altra alluvione terribile) e guardate i terreni a milioni di ha "arancioni" disseccati da contoterzisti ed agricoltori che corrono indebitati, senza preoccuparsi del futuro... e non hanno tempo di lavorare la terra come si deve... il tutto per risparmiare qualche €/ha...!!!

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O, peggio gli oliveti "agente arancio" in primavera... sotto l'effetto del solito Glifosate (Roundup e prodotti similari), il diserbante più venduto al mondo, micidiale e presente in tutte le acque di falda (fonte Ispra Arpa), così come altri micidiali pesticidi e diserbanti... Sulla non correttezza della Spesa Agroambientale europea (Avviata nel lontano 1992, sic !) è intervenuta da almeno un decennio la Corte dei Conti Ue ripetutamente (Relazione n. 3/ 2005 e n. 7/ 2011 sulla Spesa Agroambientale delle regioni europee). Ma le regioni continuano imperterrite nei loro disastri a carico dell'economia agricola e della salute pubblica e dell'ambiente degli italiani. Mentre i consorzi agrari non riescono a riconvertirsi verso una "convergenza di interessi"... ovvero a vendere prodotti e ritirare raccolti Biologici ! Un disastro che è tra le principali cause di oltre 30 miliardi di spesa sanitaria nazionale all'anno per malattie degenerative collegate direttamente o come aggravanti all'impiego di pesticidi in agricoltura ed ai residui negli alimenti e nel pescato. Oggi il Cancro è la prima vera causa della crisi economica italiana... siamo un "paese al reparto oncologico" !! L'Aspettativa di vita sana nel nostro paese è calata dal 2003 ad oggi di almeno 10 anni (dati UE), mentre il tasso di tumori infantili neonatali cresce del 3% all'anno in Italia, a differenza degli altri paesi europei (dove l'uso di pesticidi è stato drasticamente ridotto già negli anni '90). L'Italia da sola consuma oltre il 35 % di tutti i pesticidi UE, mentre l'agricoltura è indebitata in maniera spaventosa e i contadini vengono sfruttati dal commercio e dalle industrie agroalimentari... allorquando i fondi UE finanzierebbero lo sviluppo delle filiere corte o dirette locali e biologiche, in forma obbligatoria e prioritaria. Abbiamo in mano una finanziaria da almeno 40 miliardi di € annui per salvare

l'Italia e la vita degli italiani... oltre alla nostra economia. Sono almeno 20 anni che denuncio queste mancanze, partecipando a trasmissioni popolari come Report, Ambiente Italia, ecc. Grazie a un manipolo di agricoltori biologici abbandonati da tutte le "ufficiali rappresentanze" abbiamo attivato i ricorsi amministrativi ai TAR in Umbria, Marche Toscana e Campania E stiamo preparando un esposto alla Corte dei Conti, che è informata dei fatti dal 2000, così come il Ministero Agricoltura, le Regioni, la Commissione UE che approva programmi spesso non conformi agli obiettivi delle normative europee, salvo esporsi alle puntuali critiche della Corte dei Conti Ue sopracitate... Se qualcuno ci vuole aiutare... se qualcuno vuole aiutarsi... Se, poi, volessimo approfittare di questi due prossimi anni cruciali, con ancora molti fondi disponibili, per avviare la corretta applicazione dei programmi Agroambientali europei e regionali, facendo tutti un esame di coscienza... ...potremmo passare dal conflitto alla convergenza di interessi, per avviare finalmente una riconversione Italiana Agroecologica, nel suo ruolo multi-funzionale, cruciale per la salvaguardia della salute e dell'ambiente e la tutela del territorio dall'erosione, per assicurare ai nostri figli la fertilità biologica della Terra e la conservazione della sua capacità di nutrirli. E non di ammalarli, come oggi succede a causa del sistema agro-industriale globalizzato offerto nei Supermarket. Approfittiamo della crisi industriale per tornare alla Campagna e coltivare biologicamente (ci sono molti fondi anche per aprire nuove partite iva di giovani agricoltori sotto i 40 anni)... E ri-colleghiamo i cittadini agli agricoltori attraverso i mercati locali e solidali, al giusto prezzo.

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Rimettiamo gli alberi lungo i fossi, le siepi lungo i campi e i boschetti lungo i fiumi, togliamo il cemento dove fa danni. Ricostruiamo il Paesaggio tradizionale della Campagna Italiana, restaurando i Casali in Bioedilizia, dotandoli di energie rinnovabili.... Soprattutto, ricostruiamo l'Humus alla Madre Terra, recuperando le tradizioni Agroecologiche e diffondendo tecniche Biologiche avanzate "ecocompatibili". Riportiamo agli agricoltori italiani la responsabilità della nostra salute... ...sono sicuro che loro ne avranno gran cura saluti cari Prof. Giuseppe Altieri Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it

----------------------- Una mattina ti svegli e vedi alla TV che è accaduto, nella tua zona, un disastro ambientale. Quali pensi che sarebbero le tue prime reazioni? Come ti organizzeresti per affrontare l'emergenza? Ero appena tornata da scuola quando ho acceso la televisione per vedere il TGR. Ad un certo punto, la conduttrice ha detto che era arrivata una notizia in quel momento: c'era stata una frana sul Monte Martano. Il cuore ha preso a battermi forte: la frana era avvenuta nella zona dove abita la nonna di Sofia e lei era andata proprio lì dopo scuola. Subito ho preso il telefono ed ho chiamato a casa della nonna di Sofia: non rispondeva. Allora ho detto a mamma la notizia e le ho chiesto se potevamo andare a vedere come stava Sofia. Mia madre mi ha risposto che era troppo rischioso andarci subito e mi ha promesso che ci saremmo andate verso le 16:00. Io ho detto che andava bene e intanto ho continuato a chiamare Sofia al telefono ma lei non rispondeva mai. Man mano che il tempo passava, avevo sempre più paura e

quando sono salita in macchina, tremavo. Nel momento in cui siamo arrivati, ho tirato un sospiro di sollievo: la frana non era arrivata fino a casa della nonna di Sofia, ma si era fermata molto più in alto. Abbiamo suonato al campanello e Sofia è uscita con Milù, la sua gattina, in braccio. Siamo entrati in casa e Sofia mi ha spiegato che non aveva risposto perchè era dai Carabinieri a denunciare l'accaduto. Lei e i suoi familiari avevano sentito un forte rumore e subito erano usciti di casa per vedere cos'era successo: appena hanno scorto la frana, sono corsi dai Carabinieri che hanno allertato la Protezione Civile. Fortunatamente non si era fatto male nessuno e piano piano la paura iniziale è pssata. I miei genitori mi hanno permesso di passare la notte a casa di Sofia, che è a Colevalenza, e il giorno dopo non siamo andate a scuola, ma siamo rimaste insieme. Questi disastri sono causati soprattutto dall'uomo, che disbosca e coltiva usando tanti prodotti chimici che impoveriscono il terreno e lo rendono più debole. Dovremmo, anzi Dobbiamo sfruttare la natura in modo più responsabile, altrimenti finiremo per fare del male alla terra e anche a noi. Nina Altieri Scuola Media "A. Ciuffelli " - Massa Martana (PG) :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

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FA’: Fiera delle Autoproduzioni Bari, 8 gennaio 2012 - Via Fanelli

(nei pressi del bar Telebari)

La Fiera delle autoproduzioni è l'unione di coltivatori, allevatori, artigiani, artisti, riciclatori-creativi e consumatori in opposizione alle logiche economiche e alle regole di mercato imposte dalle multinazionali e grande distribuzione che sono la causa della crisi, della precarizzazione del lavoro, del progressivo abbandono delle nostre campagne e dell'impoverimento di strati sempre più vasti della nostra società. Questo appuntamento vuole dimostrare che da questa situazione non si esce con la riduzione dei diritti, lo smantellamento dello stato sociale e accettando i diktat dei banchieri, ma ricostruendo un modello di relazioni economiche e sociali basato: · Sulla difesa dell'agricoltura contadina che ama e che rispetta la terra, che garantisce qualità, genuinità, varietà e non solo quantità e uniformità, che

elimina tutti gli intermediari ristabilendo il rapporto diretto tra chi consuma e chi produce. · Sulla riduzione dei rifiuti, incentivando il riutilizzo di vecchi oggetti destinati ai cassonetti · Sulla rivalutazione del lavoro "umano" e creativo, lontano dalle logiche da catena di montaggio, e sicuramente in grado di fornire un valore aggiunto al consumatore. · Sull’ immaginario del “mercato”, luogo di scambio, incontro, confronto e condivisione, non ipertecnologizzato ed “emotivamente asettico” come gli attuali mega centri commerciali. · Sull'elogio dell'apertura mentale e sul contagio benevolo delle buone idee, poichè è ora di riappropriarsi di ciò che ci piace, senza che a determinarlo sia il consumismo o la pubblicità incalzante La fiera aderisce alla campagna nazionale di “Genuino Clandestino” che si oppone all’equiparazione dei prodotti contadini e trasformati a quelli industriali; equiparazione che significa impedire l'accesso ai mercati a migliaia di piccoli produttori, mentre il consumatore continua ad essere soggiogato da modelli di produzione che talvolta non gli garantiscono genuinità e affidabilità dei prodotti, e mai un’effettiva e libera possibilità di scelta. Programma: ore 10:00 Allestimento ore 11:00 Apertura fiera ore 13.30 Pranzo sociale a base di prodotti contadini autocertificati ore 15:00 Assemblea itinerante dei produttori ore 19.00 "I GAS, validi strumenti per la costruzione di un economia alternativa". Incontro dibattito con i rappresentanti dei gruppi di acquisto solidale di Corato, Bitonto e "Nestor Machno" Molfetta ore 20.00 “Ri-Christmas”, dopo le feste è arrivato il momento di riciclare i tuoi regali. Porta con te gli oggetti di cui vuoi disfarti e regalali, scambiali o rivendili.

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ore 21:00 Cena sociale a base di prodotti contadini autocertificati ore 21.30 Proiezione “Carne per tutti” puntata di Report sulla filiera della carne. La carme da simbolo di opulenza a causa di inquinamento, diseconomia e malnutrizione. info: www.animaterrae.it http://socrateoccupatobari.noblogs.org/ facebook: http://www.facebook.com/events/331575853525725/ :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

L’OPINIONE di Marco Lombardi a scena muta del Ministro

Brunetta

Pur di far brutta figura questo paese ce la mette tutta. Ieri, come noto, è avviata la missione di monitoraggio sull'Italia da parte la squadra di tecnici UE e FMI. Non si

è trattato di una prima visita a sorpresa, annunciata sia nella data, sia nei contenuti delle domande che ci sarebbero state poste. Il Governo aveva infatti ricevuto anzitempo il questionario cui avremmo dovuto rispondere. Insomma, quasi una routine giornalistica in cui intervistato ed intervistatore concordano prma i contenuti del servizio. Praticamente impossibile far scena muta, ma il Ministro Brunetta è riuscito nell'ardua impresa. Giulio Tremonti non gli avrebbe trasmesso il questionario, si è giustificato con i colleghi stranieri Una simile debacle dal fustigatore di fannulloni non ce la saremmo proprio aspettata, ma forse il professor Brunetta è talmente abituato a dar lezioni per sapienza divina, da aver scordato le virtù dello studio. Accetti un consiglio, la prossima volta che non fa i compiti a casa dia casomai la colpa al cane, strapperà almeno il sorriso dei cinofili.

Marco Lombardi

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A governare Bankitalia il solito raccomandato?

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Entro la fine del mese verrà finalmente sciolto il nodo del nuovo Governatore di Bankitalia e l'impressione è che si arriverà ad un taglio netto della controversia. L'immagine che ne esce è, tanto per cambiare, pessima, soprattutto perché riguarda un attore chiave non tanto per logiche politiche interne, che in parte giustificherebbero il tira e molla tra cordate di amici, bensì per lo scacchiere della finanzia internazionale. Dall'estero ci guardano e non sanno infatti se ridere o preoccuparsi poiché, per quanto sempre più periferia del mondo che conta, l'Italia rimane un paese con un significativo peso economico e politico. Che a spuntarla sia Grilli o Saccomanni poco cambierebbe in termini di reputazione internazionale, essendo questi due nomi irrimediabilmente legati ad un pedigree di mera parentela politica. Da questo punto di vista però peggio ancora sarebbe il tertium datur Bini Smaghi, che occupa un poltrona alla BCE contro ogni prassi consolidata e ha pubblicamente dichiarato di barattarla solo con una carica equivalente: per sua diretta ammissione il vertice di Palazzo Koch sarebbe destinazione gradita. Vallo a spiegare ai partner europei che in Italia l'unità di misura delle competenze è il Cencelligrado!

Marco Lombardi

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La lunga onda del berlusconismo

Quante volte in questi giorni, in queste ore, ho sentito ripetere come un ritornello che è finita l'epoca berlusconiana. Intervistato al TG3, il leader del PD Bersani se ne è addirittura preso il merito. Commenti opposti asseriscono invece che, uscito dalla porta, il Cavaliere rientrerà dalla finestra. Io non sono né dell'uno né dell'altro avviso e dubito sia questione di porte o finestre, poiché Silvio Berlusconi non è semplicemente inquilino del nostro edificio sociale, bensì un importante elemento dell'impasto di cui ne sono fatti l'intonaco, le mura, il tetto e le fondamenta. Ho trentaquattro anni e sono cresciuto modellando le mie aspettative in base ai contenuti prodotti dall'immensa fabbrica dei sogni messa in piedi dalle aziende da lui fondate, oggi saldamente controllate dalla sua famiglia. Volente o nolente io “sono” anche Silvio Berlusconi. Come usava in alcune civiltà, infatti, ne ho cannibalizzato alcuni aspetti della personalità, celebrando così l'inconscio feticismo dell'assuefazione. Come me anche tanti altri, presumo, adulti, anziani e giovani. Credo però che la lunga serie di brutte figure nel ruolo di Presidente del Consiglio, la spudorata esibizione del potere come forma di prepotenza ed abuso al di sopra delle leggi e soprattutto di ogni pudore verso un paese sempre più povero, abbiano avviato la decomposizione della sua icona di uomo di successo, deturpatane la luce con smorfie, cicatrici e pustole. Sono dunque convinto che i giovanissimi di oggi, se dotati di potenzialità e curiosità per attingere ad una più diversificata offerta di immaginari massmediatici, potranno smettere di riconoscersi in simbiosi o in antitesi a questo personaggio unico nella storia recente di questo paese. Ciò non basterà a migliorare il mondo, ma ho la netta impressione che saremo tutti un po' più liberi di inventarcene uno diverso.

Marco Lombardi

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Virtù e rischi di un “governo dei migliori”

Pur mantenendo riserve sul così detto “governo dei migliori”, che rischia di stridere con il male minore del controllo democratico, si può accogliere favorevolmente la squadra di tecnici che sarà presieduta da Mario Monti. Dopo mesi, anni, di fumo, forse è arrivato il momento di decisioni di qualità, come peraltro avvenne all'indomani dell'annus horribilis 1992, cui seguì una (breve) stagione di riforme culminate nel nuovo Titolo V della Costituzione. Certo le perplessità non mancano, come sull'ennesima manovra da 25 miliardi di Euro, oppure sull'effettiva necessità di istituire ben dodici ministeri in un governo caratterizzato da emergenzialità e snellezza, peraltro assegnandoli a esponenti di quel sistema universitario italiano (fra cui, sembra, anche rettori) troppo spesso balzato alle cronache per i bilanci in rosso, gli sprechi e gli eccessi clientelari e familistici. Rincuora allora l'appello all'equità sociale condiviso da Napolitano e Monti, perché non si può pensare che tutti i sacrifici siano caricati ancora sulle spalle dei soliti contribuenti, a prescindere dall'entità del loro reddito. Ecco, da un gruppo di teste d'uovo competenti ed indipendenti, mi aspetterei perciò questo complesso di leggi realmente impopolari per qualunque politico: lotta alla corruzione; contrasto ad elusione ed evasione fiscale; snellimento

delle procedure di individuazione dei capitali occultati all'erario, anche mediante accordi internazionali ed evitando l'avvitamento normativo in tema di privacy (qui ci vorrebbe davvero un capolavoro giuridico); valorizzazione del merito nelle carriere professionali; abbattimento dei privilegi sia nel pubblico che nel privato. In questi anni molti esperti e docenti universitari hanno scritto sulle virtù di simili interventi, denunciando i vizi e le pesantezze del sistema paese. E' giunto per loro il momento e l'opportunità di metterle in pratica.

Marco Lombardi

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Sbarazzarsi della politica è solo un male minore?

Quando Mario Monti confessa che l'assenza di esponenti politici tra i ministri incaricati “toglierà un motivo di imbarazzo”, omette di indicare a prò di

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chi lo farà. Potrebbero essere i partiti, non direttamente coinvolti in decisioni di indubbia severità sociale. Potrebbe invece essere lo stesso Governo, che preserverebbe così la propria reputazione: all'imbarazzarsi avrebbe dunque preferito lo sbarazzarsi. Ipotesi questa un po' troppo spregiudicata, benché i politici stiano in effetti collezionando brutte figure a iosa. Spicca il vergognoso atteggiamento della Lega Nord, che ha peraltro dato buca al neo Presidente nel corso delle consultazioni e sul quale non è più accettabile soprassedere: sono ormai esauriti tutti i veli pietosi e contro le sparate del Carroccio è ora di applicare la Costituzione. Ad ogni modo, che Monti confidi poco nell'apporto della politica, lo palesa egli stesso, dichiarando che il nuovo governo sarà tanto più blindato quanto meglio comunicherà ai cittadini il merito delle proprie scelte, bypassando in pratica la mediazione partitica. Una prospettiva non certo esaltante per i cittadini, considerando che veniamo da tre anni in cui il leader della maggioranza ha sostanzialmente annullato le funzioni del Parlamento. Non è concepibile che un esecutivo composto da ben diciassette ministeri, dimensione certamente non giustificata dai soli motivi di emergenza, operi in totale distacco tecnico dai rappresentanti del popolo. Bisogna che la politica abbia il coraggio di riappropriarsi del ruolo istituzionale e sociale che le spetta, è una sua responsabilità verso la collettività ed un obbligo assai ben retribuito. Marco Lombardi

L'elefantino e l'alfabeto degli animali

Ieri, intervenendo alla trasmissione Matrix in una strenua ed improbabile difesa dell'ex governo Berlusconi, Giuliano Ferrara ha bollato come snobismo le prese di posizione giornalistiche contro le affermazioni della Lega Nord. A simboleggiare questa compagine con la puzza sotto il naso ha indicato Michele Serra, che in effetti contesta spesso gli “eccessi” (opportuno l'eufemismo) dei leader leghisti. A parte che Michele Serra è, fra i pensatori di sinistra, uno dei pochi che riconosce pubblicamente le capacità professionali del direttore del Foglio, nei suoi interventi egli da sempre lamenta i mali di una certa superiorità intellettuale verso il così detto popolo bue. Non di rado poi invita il proprio pubblico a sforzarsi di comprendere le ragioni che, al di là della propaganda e dei riti più o meno beceri, muovono gli attivisti e i simpatizzanti leghisti. Ragioni che affondano le radici nel modello di sviluppo di questo paese dal dopoguerra ad oggi, più che nel mito di Alberto da Giussano. Ma forse Giuliano Ferrara vorrebbe che, di fronte all'ormai abituale esibizione di diti medi alzati, all'uso del “vaffanculo” (impossibile l'eufemismo) come formula comunicativa del ruolo parlamentare, alle violazioni dei principi costituzionali di unità nazionale e pari opportunità,

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corrugassimo la fronte calandoci in profonde riflessioni sociologiche?

Marco Lombardi :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

La favola dell'indebitamento privato che non c'è

La Banca D'Italia ha recentemente diffuso i dati sulle sofferenze bancarie, vale a dire i crediti la cui riscossione non è certa a casa dello stato d’insolvenza dei soggetti debitori*. Il loro valore complessivo nel mese di settembre ha superato i 102 mila milioni di Euro, quasi il 40% in più rispetto allo stesso mese del 2010. Il 65% di questi debiti è stato contratto delle imprese, la cui sofferenza è cresciuta del 40% nell'anno. Il 24% invece dalle famiglie consumatrici (ad esempio per gli acquisti a rate), con un incremento annuale del 47%. Si stima che solo la metà di questi prestiti potrà essere recuperata dai creditori, vale a dire le banche e gli intermediari finanziari.

Ora, pur senza comparare il dato con quello di altri Stati, considerando che l'Italia si è più volte fatta vanto di un basso indebitamento privato, a fronte di quello pubblico assai elevato, si comprende la gravità del trend. Nel

prossimo futuro avremo aziende, soprattutto se di piccole dimensioni, strozzate dalla loro insolvenza ed imprenditori minacciati dai recuperi forzosi sulle loro proprietà. Riguardo le famiglie, si ha la conferma che esse spendono ben oltre i loro vincoli di bilancio. Telefonini, computer, vacanze, automobili, ma sempre più spesso anche le cure mediche, vengono acquistati con un accumulo di pagherò - un tempo si chiamavano così, erano le “cambiali” ed avevano un ben maggior peso psicologico sul debitore -, che finiranno per intaccare finanche il soddisfacimento dei bisogni primari. Sarà questa un'arma formidabile in mano a quelle banche e finanziarie che, dopo aver lucrato grazie alle commissioni celate da suadenti prestiti ad interessi zero, potranno decidere se decapitare o meno i loro clienti. La stessa logica che su grande scala la finanza attua verso i debiti degli Stati, potrebbe ripetersi sul territorio a danno di cittadini e imprese. E' prevedibile che questo ricatto avrà un peso anche nelle future scelte politiche, con i governi che vedranno lo spettro dei cittadini ad ingrossare la fila agli sportelli sociali dei comuni, in un periodo di ridimensionamento della spesa per il welfare.

E' dunque imprescindibile per qualunque piano di sviluppo economico e risanamento dei conti pubblici, partire anche da questo dato sulle sofferenze bancarie. Sul come farlo il dibattito è aperto e non potrebbe essere altrimenti, vista la complessità della faccenda. Di certo si tratterebbe di intervenire sia dal punto regolativo, con un rinnovamento del ruolo della Centrale dei Rischi e delle conseguenze giuridiche delle proprie segnalazioni, nonché mediando fin da subito con i creditori sulle eventuali azioni di recupero, sia dal punto vista distributivo, con l'istituzione di fondi a livello regionale e locale a sostegno dei debitori sofferenti, sia, infine, da un punto di vista redistributivo, sostenendo le famiglie e le imprese più piccole con risorse drenate dai grandi capitali e patrimoni privati e societari. Poi ci vorrebbe un nuovo modello culturale improntato alla sobrietà dei consumi, considerando però che riducendo tale spesa interna, con prospettive

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di ripresa delle esportazioni piuttosto fosche, la domanda di beni e servizi (leggi PIL) subirebbe un ennesimo colpo.

Non sarà facile uscire da questo vicolo cieco, ma sarà ancor più difficile garantire l'auspicata equità sociale se, di fronte ai mille dubbi che solleva la questione, prevarrà in non decidere.

Marco Lombardi :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

La Catena di San Libero n. 395

31 dicembre 2011

Una strenna e alcune altre cose La strenna con cui anche quest'anno, come da tradizione, ci congediamo dai nostri lettori, consiste in una nuova raccolta di lirici greci, elaborata in questi anni, che si aggiunge alla prima raccolta di venticinque anni fa. Ne è ben diverso, bisogna dire subito il livello: la gioia creativa e l'ottimismo del vivere, e anche gli amori, della gioventù difficilmente si ritrovano nell'età avanzata; e sono gli strumenti più indispensabili per accostarsi degnamente alla stagione dei greci, che non appartiene alla letteratura ma all'adolescenza del mondo. E tuttavia, fra un dovere e l'altro, è stato dolce rituffarsi per qualche attimo in quel mondo passato, così razionale e luminoso, e così lontano. Così le presento al lettore, senza presunzione e umilmente, con nostalgia. E' ammesso, un giorno ogni trecentosessantacinque, dedicarlo alla bellezza e alla poesia; e anche questo è un insegnamento dei greci, che non temevano - da uomini degni del nome - di confessarsi parimenti servi di Ares e della poesia. Non manca peraltro del tutto neanche qui, in un certo senso, lo spirito militante. Lo scopo di questa raccolta, come ogni anno, è anche di far dare sostegno a San

Libero, materialmente; unici a sostenerci sono i lettori, e non è stato facile, in tutti questi anni, tenersi a questa regola, facile da enunciare ma arduissima da sostenere ogni giorno, un anno dopo l'altro. * * * L'anno che termina, in cui sono venuti a maturazione i temi più drammatici del nostro Paese - compreso il passaggio ormai evidentissimo da una civiltà di radici comunali e civiche, solidaristiche e occidentali, ad una meramente amministrativa e paternalistica, potremmo quasi dire confuciana - è stato, nel nostro piccolo, un anno vittorioso. Le vittorie son due, entrambe apparentemente impossibili ma entrambe, a ben vedere, maturate da molto lontano. A Catania, dopo anni e anni di lotte - sostenute da pochissimi, tenacemente - abbiamo finalmente ottenuto la civilizzazione del Palazzo. Di quello della giustizia, naturalmente (il Palazzo politico, se esiste ancora, è ormai irrecuperabile del tutto); ed è la più antica lotta dei Siciliani, la prima delle battaglie - e son passati trent'anni - del giornale di Fava. Pochissimi, e nessuno con meno di cinquant'anni, sono in grado di comprendere la commozione profonda che nei cittadini migliori ha destato questa che altrove sarebbe stata una normalità banalissima - avere anche qui un magistrato degno di fede - e che a Catania vuol dire invece rivoluzione. La seconda vittoria, collegata alla prima, è che riportiamo in campo l'antico e bellissimo nome dei Siciliani. E nella maniera migliore: non come nostalgia di superstiti ma come franca e tranquilla assunzione di responsabilità da parte di una nuova generazione di giornalisti, pochi ma non pochissimi, giovani ma non del tutto inesperti, che con semplicità e senza chiacchiere hanno accettato di sollevare loro questa bandiera, e non solo in Sicilia ma qua e là nel Paese.

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Questo, fra i cataclismi e le fughe, in quest'otto settembre q uotidiano che ci circonda, ci dà una serenità che nessun altro sfiora. Noi adesso sappiamo, con assoluta certezza, che questo Paese continuerà a vivere, che la storia d'Italia non finisce qui. Verranno tempi difficili, i re e i generali fuggiranno, ma i giovani resisteranno. In questo cammino lunghissimo, costellato di dubbi e di errori, con l'orrore - a ogni fine giornata - di non essere stati all'altezza, è arrivata finalmente una risposta chiara: non importa se individualmente siamo all'altezza o no, hanno un peso relativo i nostri errori; ma siamo nel grande flusso della corrente, e la corrente è questa. Perciò accettiamo serenamente la nostra insufficienza, sapendo che disperazioni e superbie sono puerili, perché il fiume ci porta. * * * Saremo molto più soli, l'anno prossimo. Manca Scidà, manca Morrione. E' la vita, dice la ragione. Gli uomini vanno e vengono, nessuno di noi è immortale. Vivere a lungo è bene, ma davvero importante è vivere bene, rimanendo se stessi, continuando a fare. I tuoi questa fortuna l'hanno avuta, dice la ragione. Non hanno avuto paura, sono stati utili ai loro simili; e c'è chi li sta già continuando; la Città è più importante di noi, ed essi non l'hanno lasciata sola. Questo dice la ragione, questo ed altro. Ma a me piacerebbe potergli telefonare ora, fargli gli auguri e tutto il resto. * * * Nei prossimi giorni i collaboratori del giornale cominceranno a ricevere i primi appunti per il prossimo numero e ci rimetteremo in moto. Ci sono due assemblee per i Siciliani giorno cinque, a Roma alle 17.30 e a Catania alle 21. C'è un sacco di piccole e grosse cose da

fare, dal rifinire le gabbie-base all'elaborare la strategia complessiva dell'anno in corso, e in ciascuna di queste cose ci sono più esseri umani che debbono pensare da soli, pensare insieme, scambiarsi idee, far programmi comuni, lavorare. Fare insomma le cose che, da quando siamo scesi dall'albero, facciamo noi esseri umani. Speriamo di farle bene, e in ogni caso di farle con dignità. Il resto non dipende da noi. Buon anno a tutti e - come diceva quel tale - restiamo umani. _______________________ antonella consoli wrote: < Di me la terra ricorderà il profumo e raramente, ogni tramonto di luna o quando un bimbo avrà scoperto combriccole di nomi in cerca del futuro. Di me qualcuno avrà un nome nell'agenda qualcun altro il sorriso un altro ancora un bacio le amiche il ventre morbido e piatto dell'onestà gli amici la tentazione e tu, amore mio, le costellazioni e il cuore. > ______________________

Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente per liberarsene, basta scrivere a [email protected] -- Fa' girare.

"A che serve vivere, se non c'è il coraggio di lottare?" (Giuseppe Fava)

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SATIRA MURALE

Freeenaaa!!! Antofagasta, in Cile: un'auto le taglia la strada, lei invece di frenare preme sull'acceleratore, esce di strada e finisce in mare con la macchina. Non ci sarebbe nulla comico se non fosse che la ragazza stava facendo l'esame di guida per prendere la patente. Sia lei che l'istruttore sono stati recuperati sani e salvi, l'esame invece è stato un buco nell'acqua.

La buona notizia è che al mondo c'è di peggio Pensate che nel Parlamento italiano tiri una brutta aria? In quello di Seul, Corea del Sud, per protestare contro un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti, un parlamentare del partito democratico ha lanciato lacrimogeni in aula. (Fonte: Repubblica)

Le banconote di plastica Sono entrate ufficialmente in circolazione in Canada le prime banconote da 100 dollari stampate su substrato polimerico plastico. Sono più difficili da falsificare, hanno una durata due volte e mezzo rispetto alle tradizionali banconote cartacee e sono riciclabili al 100%. Costano 100 dollari l'una. (Fonte: Repubblica)

La prima class action italiana La Corte di appello di Torino ha dichiarato ammissibile l'azione legale collettiva richiesta da Altroconsumo nei confronti di Intesa San Paolo per le commissioni applicate dal 2009 sui conti correnti che andavano in rosso. Ancora in attesa invece altre due richieste di class action, presentate sempre da Altroconsumo.

L'illuminazione intelligente di Gipuzkoa e Navarra In queste due località spagnole le amministrazioni pubbliche hanno installato 25mila lampioni intelligenti. Quando per strada non c'è nessuno la luce emessa è fioca, se passa qualcuno aumenta l'intensità. Tutto ciò grazie a un sistema di sensori di movimento. Si risparmiano così 3 milioni di euro all'anno. Secondo una stima della LUIX, l'azienda che vende i lampioni,

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se tutta la Spagna adottasse questo sistema si potrebbero risparmiare 250 milioni di euro all'anno. (Fonte: Ecologiae)

C'era un ladro... Rubò un'auto a una signora di Palermo ma nella foga della fuga perse una scarpa. Fermato poco dopo da una pattuglia della Polizia fu riconosciuto dal pedalino. Il suo nome fu il suo destino, Rosario Di Piede. (Fonte: Ansa, TUTTO VERO!!!)

Carlat et Bruni Il comune francese di Carlat, nella regione dell'Alvernia, si è ufficialmente gemellato con il comune italiano di Bruni, in Trentino. Un omaggio alla première dame. In Italia siamo avanti e a Roma abbiamo già Monte Mario. (Fonte: LaStampa)

Dichiarano 6 euro di redditi, denunciati Nel 2010 due coniugi di Verona, commercianti di bovini, hanno dichiarato 6 euro di reddito in due, 5 euro lei, 1 lui. Sottoposti a un accertamento fiscale la Guardia di Finanza ha scoperto di tutto: dal 1997 al 2008 l'uomo non hai mai presentato una dichiarazione dei redditi, nel 2009 ha denunciato 4 euro. Ma c'è di più: nel 2008 hanno venduto un terreno di 180 ettari incassando 65 milioni di euro. Un colpo di fortuna che secondo loro doveva essere esentasse. (Fonte: Tgcom)

Ercolano, territorio derackettizzato Il cartello, scrive Repubblica, verrà installato nei prossimi giorni ai confini del comune. “A pochi chilometri da Napoli, in un ammasso di case schiacciate fra il Vesuvio e il mare, la camorra che succhia sangue ha perso faccia e potere (…) Non ci sono più “loro” a spadroneggiare per le sue strade, non ci sono più estorsioni e non ci sono più commercianti in preda al terrore.” Grazie al coraggio di decine di artigiani e commercianti che hanno denunciato le estorsioni, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e del sindaco Nino Daniele (che offri l'esenzione dal pagamento di Ici e Tarsu a chi si ribellava al pizzo), negli ultimi due anni sono finiti in manette 250 camorristi. Nel processo in corso in queste settimane ci sono più testi d'accusa che imputati, 42 vittime contro 41 aguzzini, una specie di record. Nel lungo articolo di Repubblica trovate tantissime testimonianze, da Raffaella, la prima a Ercolano a denunciare il pizzo, fino alla vicenda di Salvatore, macellaio, a cui le “bussate” (le richieste di pizzo) costavano fino a 2mila euro al mese.

Chris Whitehead Maschio, 13 anni, inglese, si è presentato a scuola in gonna, diventando una sorta di piccolo paladino dei diritti umani. Per protestare contro il regolamento interno dell'Impington Village College, vicino a Cambridge, che permette alle ragazze di indossare la gonna quando fa caldo ma

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vieta ai maschi di mettere i pantaloni corti, Chris si è presentato in aula indossando la gonna della divisa. L'associazione britannica Liberty lo ha candidato all'annuale premio per la difesa dei diritti umani. (Fonte: Tgcom)

Il signore dell'anello Così è stato soprannominato l'uomo che qualche giorno fa è stato ricoverato al Queen Elizabeth Hospital di Woolwich, Londra, con un anello incastrato nel pene. Per liberarlo, dopo i vani tentativi dei medici, sono intervenuti 10 Vigili del Fuoco che hanno armeggiato per 20 minuti. E' la terza volta dall'inizio dell'anno che i pompieri intervengono per questo motivo. (Fonte: Mirror.co.uk)

La grande truffa della carta igienica Alcuni dipendenti di una società americana che gestisce le fosse biologiche in Florida sono stati arrestati per aver truffato centinaia di cittadini costringendoli a comprare enormi quantitativi di carta igienica “speciale” studiata per non danneggiare le fogne. Si parla di un giro d'affari di un milione di dollari. Tre le

persone nella merda fino al collo. (Fonte: LaPresse)

Liberia campione del mondo La rappresentativa liberiana ha vinto la terza edizione della World Amputee Football Cup. I 10,6 giocatori della Liberia hanno battuto il Ghana 4 a 2.

La TIA puntuale Si chiama “Tariffa di Igiene Ambientale Puntuale” e da gennaio 2012 verrà sperimentata nel comune di Capannori. A Capannori, dove c'è la raccolta porta a porta, i cittadini dovranno conferire i rifiuti indifferenziati in speciali sacchetti dotati di microchip. Gli addetti alla raccolta leggeranno il microchip e in base alla quantità di rifiuti e al numero di raccolte effettuate calcoleranno l'imposta TIA. Chi produce meno rifiuti indifferenziati paga meno. Geniale! (Fonte: Greenme)

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Satriano virtuoso Situato all’interno del Parco nazionale dell’Appennino Lucano, è il primo della Basilicata e il 56.mo comune a entrare nell'Associazione fondata da Marco Boschini. A Satriano si ricicla solo il 45% dei rifiuti ma la produzione pro-capite di immondizia è di soli 150 kg all'anno, contro una media nazionale di 600. Molta attenzione alla tutela ambientale, promozione del consumo di acqua del rubinetto e cibi biologici nelle mense scolastiche sono i punti di forza dell'amministrazione. (Fonte: Marcoboschini.it)

Italia, Germania, Giappone, Spagna, Stati Uniti e Cina E' questa la classifica dei leader mondiali nel settore solare fotovoltaico, stilata da IMS Research. Quell'Italia al primo posto siamo proprio noi!!! A fine anno il fotovoltaico mondiale installato nel 2011 si attesterà sui 24 GW contro i 19 del 2010. Una crescita, se non ci piglia un attacco di discalculia, del 26%. (Fonte: Qualenergia.it)

Rubata centrale idroelettrica ad Agrigento! In Sicilia è caccia ai ladri che hanno rubato i motori per il sollevamento delle paratie della diga, parte dell'impianto elettrico, alcune porte di ferro e il sistema informatico della centrale idroelettrica di Villafranca

Sicula, in provincia di Agrigento. Per fortuna hanno lasciato l'acqua. (Fonte: Ansa)

Buon compleanno Compie 112 anni Emma Morano, la terza persona più vecchia d'Italia ma l'unica che vive ancora da sola. Nel corso delle sua vita ha visto di tutto: è nata quando Umberto I era re d’Italia, Giuseppe Verdi era ancora vivo e Giovanni Pascoli aveva 43 anni. E' diventata maggiorenne durante il quinto governo Giolitti, ha vissuto tutto il periodo fascista e due guerre mondiali. Ha visto dieci papi ed è nata nello stesso anno in cui nacque la Fiat. E' andata in pensione nel 1954, quando in Italia arrivavano le prime televisioni. Più recentemente ha festeggiato 100 anni con il governo D'Alema e 110 anni con il governo Berlusconi. E' l'incubo di qualsiasi sistema previdenziale! (Fonte: Lastampa)

Un posto nel Guinness dei Primati? Una dipendente dell’azienda ospedaliera bolognese Sant’Orsola Malpighi è stata denunciata per truffa aggravata e falso ideologico in documentazione pubblica, ma meriterebbe un posto nel libro dei record. Fingendo due gravidanze con complicazioni (dal 2004 al 2009) e lunghi

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periodi di malattia è riuscita a lavorare 6 giorni in 9 anni di servizio. Solo con le false detrazioni fiscali per figli a carico ha causato un danno erariale di 33.117 euro. Ora è agli arresti domiciliari. Ma due lavori forzati non erano meglio? (Fonte: Ilsalvagente.org)

Bike Club Negli Stati Uniti ne stanno nascendo come funghi. Gli iscritti ai Bike Club si incontrano e magari si innamorano sulle piste ciclabili. A San Francisco ci sono addirittura le “Bike love lane”, veri e propri percorsi per eco-romantici, immersi nel verde e lontani dal traffico cittadino. Uno di questi Bike Club, Fitness-singles.com, conta 100mila iscritti ed è a pagamento! Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia di Parma, starebbe pensando di esportare l'idea anche in Italia. (Fonte: Corriere)

Cavalli solare Sul tetto dello stabilimento del Gruppo Roberto Cavalli all'Osmannoro, Sesto Fiorentino (Firenze), è stato inaugurato un impianto solare fotovoltaico da 1000 mq. Sarà in grado di produrre circa 115.000 kWh all'anno soddisfacendo il 20% del fabbisogno energetico dell'azienda.

Femminicidio Il governo del Perù sta per inserire nel codice penale il reato di “femminicidio”, l'omicidio di una donna per mano di parenti, conviventi, coniugi o ex amanti. Diventerà il settimo paese dell'America Latina a renderlo un delitto specifico, dopo Cile, Colombia, Costa Rica, Salvador, Guatemala e Messico. (Fonte: Misna.org)

Storie di ladri Tenta furto nel convento di Salita Nuova Nostra Signora del Monte a San Fruttuoso, Genova, ma viene scoperto e preso a preghiere dalle suore. Arrestato. (Fonte: Ansa)

Che culo!!! Delma Kinney, 51enne di Atlanta, ha vinto un milione di dollari alla lotteria per la seconda volta. La prima fu nel 2008, la seconda poco tempo fa proprio nel giorno del suo compleanno. Ha acquistato il biglietto vincente mentre andava in farmacia a comprare medicine per l'influenza. In realtà la fortuna è un virus.

Parcheggi Exarchia, Atene: l'autobus non riesce a passare a causa di un'Audi A3 che, parcheggiata alla cazzo di cane (il contrario della spina di pesce), blocca la strada. L'autista suona il clacson finché

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intervengono alcuni passanti che ribaltano l'auto su un fianco liberando la carreggiata. Purtroppo abbiamo trovato solo foto dell'auto, ma non della faccia del proprietario quando è tornato a riprenderla.

Food from the sky Il supermercato londinese Thorntons Budgens di Crouch End ha aperto un nuovo reparto dedicato alla frutta e verdura a km zero, cioè coltivata sul tetto del supermercato stesso. L'idea è della proprietaria Azul-Valerie Thome e l'orto misura la bellezza di 450 mq. Il calore prodotto dalla struttura evita che le piante si gelino durante l'inverno, garantendo una produzione praticamente continua. (Fonte: Greenme)

Il motoscafo elettrico Varato a Venezia Ca' Corner, il primo motoscafo pubblico a propulsione elettrica. Si è calcolato che un battello diesel, utilizzato per 6 ore al giorno, emette 3.500 kg di Co2 all'anno. Il motoscafo elettrico Ca' Corner necessita invece di appena 6 Kg di Co2 per produrre l'energia elettrica necessaria al motore. Il casino è il cavo elettrico nell'acqua. (Fonte: Ecologiae)

L'Islanda riconosce la Palestina Con 38 voti a favore su 63, il Parlamento dell’Islanda ha votato a favore del riconoscimento della Palestina come Stato. “Il nostro è il primo paese dell’Europa occidentale a prendere un’iniziativa del genere” ha dichiarato il ministro degli esteri Ossur Skarphedinsson. (Fonte: Misna.org)

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