PIONews gennaio 2012

22

description

il magazine dei Giovani della Croce Rossa Italiana, gennaio 2012

Transcript of PIONews gennaio 2012

Page 1: PIONews gennaio 2012
Page 2: PIONews gennaio 2012

credits

Autorizzazione Tribunale di Catania n° 43/2007

Proprietario ed editore:

Via Toscana 12, 00187 Roma

Direttore Responsabile: Filippo Bargelli

Coordinatore Redazionale: Francesco Longhitano

Grafica: Francesco Ameglio

Archivio foto redazionale: Michele Belmondo

Intanto nel Mondo Flavia Pugliese

La redazione: Nicole Finesso

Francesco Ameglio

Ilaria Forte

Stefano Sauro Pio Artioli

Marco Di Bello

Federica Sorrentino

Veronica Di Biase

Marco Bellezza

Silvia Colantoni

Giacomo Colantuono

Ilaria Altavilla

Valentina Forleo

Valentina Pilot

Valentina Boscu

Luca Tomassoni

Roberto Carella

Alessio Gualtieri

Luca Corti

Stefano Corsini

Chiuso in redazione il 29 Gennaio 2012 alle 21.23

12 Leucos Camp II In Basilicata si è aperto il 2012 all’insegna della formazione

14 Il “Progetto Nelson” per dire no al bullismo! Nel Lazio una giornata formativa a riguardo

15 Cassinum Camp: insieme, più lontano Primo campo regionale in collabo-razione con i Volontari del Soccor-so del Lazio

16 I Giovani della Croce Rossa dell’Emilia Romagna in 4 locali notturni Impegnati nella sensibilizzazione all’uso del preservativo

17 “L’isola che non c’è” Quando l’immaginario diventa reale ed il cambiamento possibile

18 A suon di musica, i Giovani della CRI concludono il campo “Open 2” Formazione al campo di San Gio-vanni Rotondo, con la cantante

Il naufragio della Costa Concordia, più di 300 volontari C.R.I. al lavoro

Passo dopo passo, tutte le fasi dell’emergenza

sommario < gennaio 2012 < < 2 2 > > gennaio 2012 > sommario

Page 3: PIONews gennaio 2012

20

sommario < gennaio 2012 < < 3

FOTO 2

19 Guardiagrele va dritto ver-so la prevenzione alle MST Il Gruppo Giovani C.R.I. della pro-vincia di Chieti si occupa di diffon-dere la campagna contro le Malat-tie Sessualmente Trasmissibili

“CAMPania Felix 2” : Diamo forza all’Azione! Ancora un “Sì!”, al campo di for-mazione, per mettersi in gioco

21 PIONews aderisce al pro-getto "No carta, si web" Ecco cosa si tratta, intervista all'i-deatore Enrico Anghilante

3 > > gennaio 2012 > sommario

7 Tra gioia e solidarietà: le feste natalizie dei Giovani della Croce Rossa Italiana Un viaggio per scoprire insieme quali attività hanno svolto i Giova-ni ed i loro comitati per le feste natalizie a favore dei più vulnera-bili

Page 4: PIONews gennaio 2012

FOTO 1

approfondimento < gennaio 2012 < < 4

Il naufragio della Costa Concordia, più di 300 volontari C.R.I. al lavoro Passo dopo passo, tutte le fasi dell’emergenza

Ne hanno parlato tutti, in televisione, sui giornali, in Italia, all'estero; si contano sulle punta delle dita i nau-fragi dell'ultimo secolo. Subito dopo l'incidente della Costa Concordia al largo dell'Isola del Giglio (GR), i vo-lontari della Croce Rossa sono stati attivati per i soc-corsi già dalla sera di venerdì 13 gennaio scorso. "Erano passati pochi minuti dalle 22,50 (ora dell'avvio dei soc-corsi da parte della capitaneria di Porto ndr) quando già il telefono squillava; - racconta Emilio Gualtieri, delegato alle attività per l'emergenza (ApE) del Comi-tato Provinciale della Croce Rossa di Grosseto - era il delegato regionale ApE, Leardo Romanelli che attivava i soccorsi della C.R.I. Ho salutato mia moglie, i bambi-ni e, dopo aver indossato il giubbino della divisa, sono uscito di casa. Mi sono subito recato presso la sala si-tuazioni del Prefetto della provincia di Grosseto e lì, erano le 23,05, con gli altri enti, abbiamo cercato di capire cosa stava succedendo, cosa vi era bisogno di fare, come intervenire. Alle 23,43 erano già avvertiti i Comitati C.R.I. limitrofi che hanno subito inviato tutte le ambulanze in standby a Porto Santo Stefano. Ho im-mediatamente capito che era un caso di emergenza assolutamente straordinario. Ho cercato di gestire l'e-mozione secondo quanto mi ha insegnato l’esperienza e il percorso formativo nella Croce Rossa Italiana. Da me dipendeva un importante e perfetto coordinamen-

to per poter assicurare il massimo aiuto a chi ne aveva bisogno". Intorno alle 2 della notte tra il venerdì ed il sabato E-milio era già a Porto Santo Stefano (il paese più vicino all'isola del Giglio ndr), insieme al 118, lui e altri 60 volontari avevano montato tre tende pneumatiche alle-stite come modulo triage ed avevano a disposizione 10 ambulanze. All'interno erano presenti un medico ed un infermiere del 118 che visitavano ed assegnavano un codice colore tramite il braccialetto al polso. "I tra-ghetti arrivavano dall'Isola del Giglio nel porto di San-to Stefano e tutti quelli che scendevano si mettevano in fila per l'accesso al triage; di qui sono passati tutti e 4000 i passeggeri e membri dell'equipaggio, non finiva-no mai, la precedenza era per chi era scalzo, poi don-ne, bambini, anziani; erano seminudi, senza scarpe, con buste di plastica che coprivano i piedi, coperti con telini termici, ancora con i salvagenti addosso e bagna-ti. Avevano bisogno di medicazioni, coperte, indumen-ti, bevande calde e conforto". La C.R.I. ha effettuato servizio di primo soccorso e trasporto infermi (trasportando 18 codici gialli e 21 codici verdi ed effet-tuando 180 medicazioni), sgombero feriti, distribuzione coperte e bevande calde, ha collaborato alla gestione dell’evacuazione ed effettuato ricerca e ricongiungi-mento dei nuclei familiari (restoring family link).

Page 5: PIONews gennaio 2012

FOTO 2

5 > > gennaio 2012 > approfondimento

Al mattino del sabato altri 70 volontari e 14 ambulanze della Croce Rossa sono arrivati a Porto Santo Stefano: provenivano da tutta la provincia di Grosseto; anche il Commissario Provinciale della Croce Rossa, Hubert Cor-si, era giunto sul posto per valutare la situazione. Nella giornata di domenica 15, alle ore 8, la C.R.I., con un'ottantina di volontari della Croce Rossa, con l’ausilio di 3 mezzi ed in collaborazione con altri enti, era già dentro ai centri temporanei di accoglienza. Il primo, presso l'hotel Fattoria la Principina di Grosseto, ha o-spitato per una notte 585 naufraghi; i volontari C.R.I., sono stati impegnati nella gestione della distribuzione di medicinali, assegnazione delle camere e smistamen-to dei medici per l'assistenza a chi ne aveva necessità. Gli operatori C.R.I. sono inoltre impegnati nella distri-buzione degli abiti giunti dal Comitato Regionale C.R.I. della Toscana, i naufraghi non hanno infatti alcun og-getto personale con se. “Non abbiamo dormito quella notte perché dovevamo sistemare tutto il materiale inviato dalla C.R.I., dalla Costa Crociere e dai privati; - spiega Luigi D’Acunto, uno dei Pionieri impegnati nell’emergenza – nella mattinata seguente doveva es-sere tutto pronto per la distribuzione perché gli ospiti dovevano lasciare il centro”. E’ poi stata inoltre alle-

stita una stanza per le visite mediche presieduta dai medici dell’Asl e dalle Infermiere Volontarie della Cro-ce Rossa, nonché dai Giovani C.R.I. che svolgevano at-tività di interpretariato. Il secondo centro gestito dalla Croce Rossa è stato quello di Villa Gaia a Marina di Grosseto dove sono intervenuti circa 50 volontari, con l’ausilio di un mezzo C.R.I., per 203 ospiti. Un altro centro è stato poi allestito presso la stazione ferrovia-ria di Grosseto dove erano ospitate 70 persone ed an-cora un altro allestito in un terzo hotel di Grosseto per un totale di circa 1000 naufraghi accolti dalla Croce Rossa. Un episodio particolare è quello accaduto a Villa Gaia quando, nella notte tra la domenica ed il lunedì successivi all'incidente una donna indonesiana ha chie-sto aiuto per mettersi in contatto con il marito del quale non aveva più notizie. I volontari della C.R.I., tramite Gianluigi Perruzza, sostituto di Emilio Gualtie-ri, sono riusciti a soddisfare la signora contattando il marito, che si trovava ricoverato presso l'ospedale di Siena. Il Console cinese ha poi ringraziato personalmente Hu-bert Corsi, Commissario provinciale della Croce Rossa di Grosseto, esprimendo vivo apprezzamento per l’opera della Croce Rossa Italiana in favore degli ospiti delle strutture grossetane. Un operatore C.R.I. è stato inoltre presente, per tutta la durata dell’emergenza, presso il Comune di Grosseto per eventuali esigenze. I naufraghi hanno lasciato i centri nella giornata di lu-nedì, a partire dalle ore 12, tramite pullman messi a disposizione da Costa Crociere ed assistiti da 20 volon-tari C.R.I., mentre ne è stato allestito un altro ad Or-betello (GR); lì erano ospitate circa 30 famiglie di al-trettanti dispersi e la Croce Rossa è intervenuta per soddisfare molti dei bisogni degli ospiti. "Ogni giorno da 2 a 6 Giovani della C.R.I. insieme ad altri volontari

“Noi volontari siamo abituati ad aiutare chi soffre e di que-sta enorme emergenza non dimenticherò mai l’angoscia e il terrore negli occhi dei naufraghi del Giglio, ma soprattutto nel cuore mi resterà sempre la straordinaria generosità degli abitanti dell’isola e di quelli di Porto Santo Stefano. E’ que-sta la forza dell’Umanità, non solo dei soccorritori ma anche dei cittadini che erano lì non come spettatori, ma ad acco-gliere i passeggeri da soccorritori”. Emilio Gualtieri Delegato provinciale C.R.I. Grosseto alle attività per emer-genza

Page 6: PIONews gennaio 2012

approfondimento < gennaio 2012 < < 6

intrattenevano e facevano animazione per i più picco-li, - spiega Anna Sepe, Ispettrice del Gruppo Giovani di Orbetello - allo stesso tempo dovevamo aiutare queste persone che non avevano più nulla, abbiamo distribui-to dagli indumenti ai farmaci, tutto, le donne avevano necessità degli assorbenti igienici, qualcuno di stam-pelle, ci siamo occupati di tutto ciò di cui vi era biso-gno". La C.R.I. svolge quindi ad Orbetello servizi socio assistenziali ed attività per i giovani. Tutte le sedi della Croce Rossa limitrofe all'Isola del Giglio (nella fattispecie Orbetello, per competenza ter-ritoriale) hanno potenziato il servizio ambulanze per poter soddisfare tutte le necessità. "La cosa più bella - continua Gualtieri - è che fin dalle prime ore della not-te tra il venerdì ed il sabato tantissimi cittadini, spe-cialmente ragazzi, tanti giovani, si sono prodigati per portare aiuto, tutti ci supportavano, ricordo una signo-ra anziana scendere in strada in vestaglia con un copri-letto in mano da dare a chi serviva. Veniva distribuito il tè caldo da chi capitava, anche dai volontari C.R.I., tè, coperte, vestiti, qualcuno era in maglietta, erano le due di notte! Un altro episodio che mi ha colpito è stato quando ho visto arrivare un ragazzo in divisa del-la Croce Rossa, mi ha chiesto chi era il responsabile e mi ha spieganto che era lì perché non aveva notizie della sorella (membro dell'equipaggio della Costa Con-cordia) chiedendomi se poteva essere d'aiuto, ebbene sì, anche lui ha collaborato ai soccorsi di quella notte, arrivava da Roma. Ad oggi (22 gennaio ndr) sono stati impegnati 70 Giovani della Croce Rossa provenienti da tutta la provincia ma il numero è destinato sicuramen-te ad aumentare”. Nella giornata di martedì 17, all’Isola del Giglio, è giunto da Prato un modulo cucina che, con il personale

C.R.I. di Lucca, ha fornito i pasti ai soccorritori delle varie istituzioni impiegate sull’isola. Mercoledì 18 gen-naio è invece arrivato dal Veneto un gommone degli O.P.S.A. (operatori polivalenti del salvataggio in ac-qua) e sistemato a Porto Santo Stefano come supporto a causa della non operatività dei gommoni della Tosca-na; il Nucleo O.P.S.A. del Comitato Locale C.R.I. di Fol-lonica (GR) aveva infatti richiesto al Nucleo O.P.S.A. del Comitato Locale di Bardolino (VR) un gommone C.R.I. di cinque metri e mezzo di lunghezza. I volontari toscani hanno raggiunto Bardolino nella serata di mar-tedì 17 gennaio e una volta carrellato il mezzo si sono diretti verso Grosseto. L’utilizzo del mezzo è stato ri-chiesto per una ventina di giorni e fungerà da supporto alle altre imbarcazioni presenti sul posto. 3 operatori per turno, utilizzeranno infatti l’idroambulanza attrez-zata per assistenza sanitaria ai soccorsi tecnici operan-ti, a disposizione della Centrale Operativa del 118.

I soccorsi da parte della Croce Rossa Italiana non si so-no però limitati ad agire in loco. Il Comitato Locale della Croce Rossa di Savona è stato infatti attivato dal-la Prefettura e dall’assessore Regionale alla protezione Civile per accogliere i passeggeri della nave Costa Con-cordia. Il Comitato savonese ha allestito un centro di acco-glienza al Palacrociere di Savona presso il quale, per tutta la giornata di sabato 14 gennaio, hanno continua-to a giungere pullman di passeggeri della nave naufra-gata. Sono state messe a disposizione 9 ambulanze e 4 mezzi di Croce Rossa e sono stati attivati un’ottantina di volontari che hanno garantito ai naufraghi in arrivo da Grosseto, pasti caldi, generi di conforto e assistenza sanitaria (su richiesta del 118, sono state trasportate alcune persone agli Ospedali San Paolo di Savona e San-ta Corona di Pietra Ligure). Al termine della giornata di sabato l’emergenza è stata dichiarata conclusa e i passeggeri sono riusciti a rag-giungere le loro abitazioni e ad abbracciare le proprie famiglie. In toscana sono quindi 250 gli operatori C.R.I. interve-nuti, supportati da circa 50 mezzi, ad alleviare le sof-ferenze di circa 1000 persone; numeri che raggiungono i 65 mezzi e 330 volontari in totale grazie all’aiuto del-la Croce Rossa ligure. Nella giornata di venerdì 20 gen-naio, a Grosseto si è infine tenuto un de briefing con tutti i volontari grossetani. Ha partecipato inoltre il Presidente della Provincia Leonardo Marras. Francesco Ameglio Valentina Pilot Redazione PIONews

“Mi chiedete se sono stanca? Si, sono stanca, ma fino all'ulti-mo tutti i volontari hanno stretto i denti, hanno messo tutte le loro energie per aiutare tutti i naufraghi. Il nostro aiuto è stato prezioso. Giorni intensi, sempre di corsa su e giù per cercare di non far mancare niente, notti in bianco a organiz-zare; possiamo essere fieri del nostro intervento? Certo! Dob-biamo esserlo!” Francesca Riccucci Responsabile segreteria durante l’emergenza

Page 7: PIONews gennaio 2012

FOTO 1

7 > > gennaio 2012 > approfondimento

Dicembre. Le luci, il primo freddo, le vetrine allestite e addobbate con fiocchi di neve e lustrini colorati. Per le strade si vedono bambini con le proprie famiglie, si fermano con il naso schiacciato sulle vetrine chiedendo un gioco, esprimendo un desiderio ai propri cari affin-ché Babbo Natale porti loro la cosa desiderata. Genito-ri sorridenti invitano i propri figli ad aspettare il ritorno a casa, dove insieme potranno scrivere a Babbo Natale quel che vorrebbero. Ma quanta tradizione si cela die-tro questo personaggio così protettivo e così misterio-so? Tanta, ed è proprio questo che rende unico l’immaginario collettivo del Natale, con le proprie figu-re e i propri colori per dare a grandi e piccini un senso unico di questa festa. Noi Giovani della Croce Rossa Italiana sappiamo, però, che purtroppo alcune persone, coloro che definiamo collettivo vulnerabile, non hanno nemmeno la possibili-tà di sperare, di sognare, di desiderare. Parliamo di bambini ricoverati in ospedale, di persone anziane che sono senza nessuno, di famiglie che non hanno possibi-lità economiche o di giovani nelle case famiglie. Que-ste persone, in una festa di così intimità familiare, si sentono molto spesso sole e precluse dalla dolcezza di una festa così antica e così forte. I vari “Santa Claus” marchiati C.R.I. hanno fatto il giro di ospedali, case famiglie, centri anziani.

I Giovani della C.R.I. di Alcamo hanno organizzato sva-riate attività nel mese di dicembre, inserendosi nella festa di Natale organizzata dall’I.P.A.B. (Istituzioni pubbliche di Assistenza e Beneficenza) di San Pietro, dove i Giovani hanno partecipato intrattenendosi con i bambini del centro e svolgendo per il secondo anno l’attività “Cuffurellando” presso il centro diurno di Via Ippolito insieme alle anziane del centro, che sono state intrattenute con balli e giochi di carte; i volontari han-no anche preparato, usufruendo della cucina del cen-tro, un dolce tipico siculo, le “sfincie”. Il 24 e 25 Di-cembre il gruppo Giovani è stato protagonista di una nuova iniziativa chiamata “Babbo Natale a domicilio”. L’attività era mirata alla raccolta fondi ed è consistita nella consegna, con un contributo, di regali di Natale. Il “PioBabbo Natale” ha quindi visitato alcune case al-camesi consegnando i doni di Natale a bambini e non. Il 26 Dicembre, come ormai da qualche anno, il comitato ha dato vita al pranzo di Natale per gli ospiti del centro “Mangione”. Quest’anno la preparazione del pranzo è stata diretta dalla dama Lidia Adamo con la coordina-zione del Giovane Giuseppe Lucchese e con la collabo-razione di un ingente numero di volontari. Inoltre an-che quest’anno agli ospiti del centro, oltre al pranzo, è stato offerto un dono di Natale. I Giovani del comitato locale di Molfetta hanno, invece, dedicato le loro atti-

Tra gioia e solidarietà: le feste natalizie dei Giovani della Croce Rossa Italiana Un viaggio per scoprire insieme quali attività hanno svolto i Giovani ed i loro comitati per le feste natalizie a favore dei più vulnerabili

Page 8: PIONews gennaio 2012

approfondimento < gennaio 2012 < < 8

vità natalizie alla raccolta di generi alimentari di prima necessità e dolciumi all’interno del super-mercato “MD Discount” sabato 17 dicembre 2011, a discrezione delle possibilità dei clienti: l’intero ricavato è stato devoluto a trenta bam-bini italiani, albanesi e rumeni meno fortunati e alle loro rispettive diciassette famiglie nella giornata di giovedì 22 dicembre. Nella giornata infatti, i bambini ed i loro nuclei famigliari han-no partecipato alla festa di Natale che la Croce Rossa Italiana di Molfetta ha organizzato nella sala consiliare di palazzo Municipio. Per i più piccoli è stata un'occasione per giocare, divertir-si e sognare vista la presenza di due animatori che, travestiti da personaggi Disney, hanno fatto rivivere il mondo delle fiabe e conoscere Babbo Natale. E' toccato infatti, a un volontario della Croce Rossa travestirsi da Babbo Natale ed effet-tuare la donazione di giocattoli e materiale sco-lastico che il comitato molfettese ha raccolto nel mese di dicembre grazie alla generosità di tanti privati citta-dini. Nella serata di sabato 17 dicembre, inoltre, i vo-lontari sono stati impegnati nella consueta cena natali-zia in compagnia degli anziani a cui ogni giorno, duran-te l’anno, effettuano a domicilio la consegna dei pasti caldi. È stato un modo per stare insieme e stringere ancora più forti legami. Il giorno successivo, il 18 di-cembre, i volontari molfettesi erano nuovamente pre-senti tra la cittadinanza per festeggiare il Natale con uno stand allestito su Corso Umberto. Per i più piccoli c'erano palloncini e giochi organizzati dai Giovani della C.R.I., mentre gli adulti hanno potuto sottoporsi alla misurazione della pressione arteriosa. E' stato poi pos-sibile acquistare gadget natalizi firmati C.R.I. e, in se-rata, si èpotuto assistere ai canti natalizi della tradi-zione molfettese e mondiale interpretati dagli allievi

dell’associazione culturale “Teatrarte”. Infine il giorno di Natale è stato un momento di festa dedicato ai sen-za fissa dimora ed ai profughi che soggiornano nella casa d’accoglienza “don Tonino Bello” all’interno della quale da marzo i Giovani della Croce Rossa svolgono ogni week end servizio d’assistenza. "Il Natale della solidari...età con Babbo Natale" è stata una attività organizzata dalla Pro Loco di Muro Lucano (PZ) a cui sono stati invitati a partecipare il gruppo Giovani del posto, oltre le altre associazioni del luogo. L'attività è stata svolta in Piazza Don Minzoni il 23 Di-cembre dalle 17 fino a sera con lo scopo di dedicare un natale di solidarietà a tutti i presenti. Nello stand alle-stito per l'occasione dai Giovani C.R.I. è stata svolta una campagna di sensibilizzazione sui 7 principi della Croce Rossa e sulle numerose attività che vengono svol-te in favore dei vulnerabili e contestualmente i volon-tari hanno svolto attività per i giovani visto i numerosi presenti per l'occasione: tramite il gioco si è cercato di far capire le nostre attività, sono state regalate loro sculture di palloncini ed è stata svolta anche l'attività di truccabimbi. "Un attività veramente interessante - ha affermato Doriana Baldassarre – e come sempre quando ci invitano a queste manifestazioni partecipia-mo con grande piacere per parlare della Croce Rossa e svolgere attività nel sociale, oltre ad esser stato qual-cosa di diverso per i bambini muresi. Di solito chiusi in casa per il freddo, quest'anno invece si sono riversati in piazza accolti da babbi natali che dopo una piccola sfilata si sono riuniti in piazza tra dolci, clown, regali e neve finta. Hanno così approfittato dello stand della Croce Rossa per colorare e truccarsi e infine, dopo tut-te le richieste fatte sulle ginocchia di Babbo Natale, sono rientrati nelle loro calde case,con le guanciotte truccate,la pancia piena di dolci e qualche regalino in mano". La serata è proseguita con la collaborazione delle altre associazioni e con Babbo Natale che girava per il paese ad invitare la gente a venire in piazza. A Cagliari il comitato Femminile, Giovani, Volontari del Soccorso, tutti uniti ancora una volta per mettere in scena “Operazione Sorriso”; il 25 dicembre con Babbo Natale e il 6 gennaio con la Befana, entrambi con i loro colorati aiutanti. Giunto ormai all'ottava edizione, an-

Page 9: PIONews gennaio 2012

9 > > gennaio 2012 > approfondimento

che quest'anno i volontari hanno visitato i prin-cipali centri ospedalieri cittadini, distribuendo più di 200 doni raccolti nelle giornate prece-denti le festività grazie alla generosità del po-polo sardo che anche stavolta non ha mancato l'occasione di dimostrarsi pronto e disponibile per attività di questo genere. Serena Cambed-da, Giovane del comitato di Cagliari, commen-ta l'esito finale dell'attività “i bambini erano felicissimi, non tanto per il regalo in sé ma per l'aver ricevuto un qualcosa di inaspettato”. An-che Andrea Lepori, anch’esso Giovane afferente al comitato di Cagliari, ha speso con emozione parole di soddisfazione: “È stato un piacere im-menso poter prendere parte a quest'attività. I nostri continui tentativi di creare un clima allegro hanno permesso ai bambini di poter trascorrere attimi felici e soprattutto ha permesso a tutti noi di divertir-ci”. Non tutti i bambini però, hanno accolto con il sor-riso il nostro arrivo; molti di loro mostravano in viso i chiari segni della sofferenza : “abbiamo comunque da-to il massimo, portando allegria in posti dove sorridere non è all'ordine del giorno”. A Merate, il 22 dicembre, i Giovani di Olgiate, Molgora e Merate hanno salutato e augurato un buon Natale agli ospiti della casa-albergo “Leoni” di Sartirana con un concerto natalizio. In questa stessa struttura i vo-lontari hanno prestato servizio da settembre ad oggi, per poter allietare le giornate e stare insieme agli an-ziani ospiti. A Busca (Cuneo) il 22 e il 23 dicembre sono stati distribuiti doni natalizi in alcune case-famiglia nel cunese. I Giovani della C.R.I. hanno quindi reso più fe-lice il Natale dei bambini, confermato dai loro emozio-nanti sorrisi. Il comitato di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino) ha organizzato, presso il centro anziani di Guardia Lombardi, una serata dedicata ai bambini, con l a

presenza dei Giovani e dei volontari del soccorso, men-tre presso la sede del comitato è stata organizzata una lotteria di Natale. Il Comitato di Catania ha colto l’occasione della solidarietà natalizia per promuovere una raccolta sangue in piazza Università, così da sensi-bilizzare i cittadini alla donazione il 24 dicembre. L’attività è proseguita anche la sera, con una cena so-ciale per chi non ha avuto la fortuna di avere qualcuno con cui trascorrere il Natale. Anche il 25 dicembre i volontari catanesi hanno partecipato al pranzo di Nata-le, dimostrando grande solidarietà cercando di ricreare un ambiente familiare di serenità per alleviare le soffe-renze altrui. I Giovani di Cava de’ Tirreni (Salerno) hanno focalizzato la loro attenzione con attività di as-sistenza presso il reparto pediatrico dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. Nella giornata del 24 si è aggirato tra i letti dei piccoli pazienti il perso-naggio simbolo, Babbo Natale, che ha donato dolci, sorrisi e un po’ di sollievo. I Giovani del Comitato di Maletto (CT) a partire dal 22 Dicembre sono andati nel-le due case di riposo a Bronte e a Randazzo, dove han-no potuto passare del tempo con gli anziani organiz-zando coreografie di tema natalizio, ma anche balli di gruppo e canti: a Bronte è stata anche organizzata una tombolata. Presso la sede del Comitato di Maletto è organizzato un evento a base di musica, spettacoli e tombola per i ragazzi disabili dei vari centri della città. A Molfetta, nella Cooperativa GEA, presso cui viene già svolto servizio continuativo dal comitato il servizio di distribuzione pasti, i volontari della C.R.I. hanno orga-nizzato il 17 dicembre 2011 la cena di Natale in colla-borazione con la confraternita di Sant’Antonio di Mol-fetta e la partecipazione del coro della parrocchia San-ta Famiglia “Christmas Band” con gli adulti e anziani fruitori di questo servizio. Un altro evento è stato orga-nizzato, invece, grazie alla generosità degli abitanti molfettesi presso la Sala Stampa del Palazzo Giovene, dove sono stati distribuiti doni ai bambini più disagiati a cura di Babbo Natale. Befana Nemmeno per le festività della Befana i Giovani si sono fermati. Anzi, si sono adoperati con creatività ed entu-siasmo, trasportati dalla scia natalizia, a continuare le attività con bambini e anziani per poter regalare altri sorrisi: l’epifania tutte le feste porta via, ma non la grinta.

Page 10: PIONews gennaio 2012

approfondimento < gennaio 2012 < < 10

Il 4 Gennaio i Giovani di Alcamo si sono re-cati di nuovo all’IPAB San Pietro, stavolta per la festa dell’Epifania organizzata dagli animatori APG. I bambini sono stati intratte-nuti con molti giochi, balli e canzoni. Inoltre per loro sono stati preparati pacchettini con “dolci” doni. Il 6 Gennaio è tornata la Pio-Befana che, come lo scorso anno, a cavallo della sua scopa, ha consegnato la calza pie-na di dolci ai bambini disabili segnalati dal Comune. Inoltre, dopo il successo di “Babbo Natale a domicilio” anche la PioBefana ha fatto visite a domicilio. Ed anche quest’anno, come attività di fundraising, è stato creato il PioCalendario: grazie ad una serie di sponsor e alla creatività di chi, co-me l’anno scorso, ha avuto questa idea, il PioCalendario è stato migliorato e realizzato con le immagini delle nostre attività fatte nel corso del 2011. Il 5 e il 6 gennaio , a Guardia Lombardi e Sant’Angelo Lombardi (Avellino) i Giovani hanno promulgato l’evento “Aspettando la Befana”, dove i ragazzi ed i bambini sono stati coinvolti, nei locali della sede del comitato, in attività ludico-ricreative . Il gruppo Giovani di Cava de’ Tirreni (Salerno) ha continuato la sua attività per regalare un po’ di sollievo ai piccoli pazienti del repar-to pediatrico dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” anche nella giornata dell’Epifania. A Fer-mo, grazie ad una raccolta per mezzo del Comitato di Fermo, la Caritas e l’associazione il “Ponte” di alimen-ti, giocattoli e vestiti per bambini, i piccoli meno for-tunati hanno potuto aspettare con gioia e con incanto l’arrivo della Befana. Nel pomeriggio del 6, con la par-tecipazione dall’associazione “Federcasalinghe”, gran-di e piccini hanno passato la festa dell’Epifania a piaz-za del Popolo, coinvolti tra balli e giochi, deliziandosi con una cioccolata calda distribuita gratuitamente da generose casalinghe. Il comitato di Canino (VT), ospi-tato dal Comune della città, nella giornata del 6 ha at-teso l’arrivo della Befana con i bambini presenti, che non hanno aspettato invano: hanno, infatti, ricevuto tutti dei premi con un sottofondo di musica, balli e dol-ci. A Carpineti (RE) il personaggio misterioso è arrivato senza troppi indugi presso l’Azienda Servizi alla Perso-na (ASP) “Don Cavalletti” a Poiago di Carpineti, insie-me ai volontari del comitato carpinetano che hanno

potuto trascorrere insieme alle persone anziane una mattinata tra giochi e valzer. Diversamente è stato in-vece a Vercelli, dove la Befana si è fatta non solo at-tendere ma, dopo essersi arrampicata sulla Torre dell’Angelo, si è fatta acclamare e desiderare per po-ter scendere. Solo quando i bambini, insieme ai loro genitori, hanno cominciato ad urlare per chiamarla dall’alto della Torre, lei è scesa calandosi in piazza Ca-vour dove, come tradizione vuole, ha distribuito cara-melle ad ogni persona presente. I Giovani della C.R.I. di Vercelli, per la prima volta in collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del comando pro-vinciale di Vercelli e la Pro Loco di Albano Vercellese, hanno partecipato ad un evento che i VV. d. F. porta avanti da otto anni: “La Befana del Pompiere”. Un’altra Befana atipica è quella di Grosseto, che è arri-vata in piazza Dante l’8 gennaio. Atipica proprio per-ché è una “Befana Ritardataria”: è così che, infatti, è chiamata l’attività che i Giovani della C.R.I. di Grosse-to portano avanti da anni. Dalle 16 in poi, per farsi perdonare del ritardo, la Befana ha consegnato cara-melle e dolci a tutti i bambini presenti, mentre i Gio-vani hanno presentato le proprie attività alla popola-zione. Fundraising

Il Natale è stato motivo di commozione di molte persone, che hanno aiutato i Giovani della Croce Rossa per il sostentamento delle proprie attività. A Cuneo l’ “Operazione Babbo Natale” ha fatto raccogliere al grup-po più di 5000€. L’attività, che viene ormai svolta da quattro anni a questa parte, è ter-minata il 24 L’Operazione Babbo Natale, iniziata lo scorso 3 dicembre, consiste nel confezionare pacchi regalo nei centri com-merciali a fronte di un oblazione a favore delle svariate attività che i volontari svolgo-no settimanalmente a Cuneo. Dopo un tota-le di quasi 200 turni che hanno visto decine di volontari impegnati da Sephora presso il

Page 11: PIONews gennaio 2012

11 > > gennaio 2012 > approfondimento

centro commerciale Auchan di Cuneo, al Toy’s Center e Trony presso il centro commerciale la Grand’A di Madonna dell’Olmo, sono stati raccolti 5015,78 euro (lo scorso anno ne erano stati raccolti 4018,18). Il denaro raccolto verrà utilizzato per po-ter svolgere tutte le attività peculiari dei Giovani della C.R.I. che vengono svolte sul territorio, dalle campagne sulla sicurezza stradale, campagne di prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, diffusione della pace alle attività socio assistenziali rivolte alle fasce vulnerabili della società cuneese e per la formazione dei volontari (nonché alla coper-tura delle spese dell’attività natalizia stessa). Intan-to, per concludere con dolcezza le festività natali-zie, nella giornata di giovedì 5 gennaio è stata di-stribuita la cioccolata calda sotto i portici di corso Nizza dove sono stati raccolti ulteriori fondi. “Natale ai Marsi” è il nome dell’iniziativa portata avanti per il secondo anno consecutivo dai Giovani C.R.I. del Comitato Locale di Avezzano (AQ). L’iniziativa è stata svolta nel complesso commerciale “I Marsi”, in Via Tiburtina Valeria ad Avezzano, dove i Giovani volontari hanno presidiato con due postazioni operative - tutti i giorni dal 12 al 24 Dicembre dalle 17:00 alle 20:00 - dedicate al confezionamento dei re-gali natalizi acquistati dai clienti degli svariati esercizi commerciali presenti all’interno. Il principale intento della campagna, oltre quello di raccogliere fondi, è stato quello di informare la cittadinanza sulle attività che la Croce Rossa Italiana effettua sul territorio, così da ricordare che la C.R.I. non è soltanto il servizio am-bulanza, bensì vengono svolte svariate attività sociali in sostegno dei vulnerabili e dei bisognosi; a tale scopo i “banchi di lavoro” sono stati allestiti con brochure informative dei servizi svolti dal comitato locale di A-vezzano, l’elenco dei sette Principi con la relativa spie-gazione, volantini informativi sulle modalità per entra-re a far parte della C.R.I. ed il fumetto sulla storia del-la nascita della Croce Rossa Italiana. I fondi raccolti

sono stati destinati per il finanziamento delle attività rivolte ai soggetti vulnerabili presenti sul territorio lo-cale, ai quali sono dedicati progetti in fase di realizza-zione. Questo progetto è stato portato avanti per il se-condo anno consecutivo; anche l’anno scorso, sempre nello stesso centro commerciale, c’è stata un’ottima risposta da parte della cittadinanza; la raccolta fondi è stata un successo, ed i fondi sono stati investiti per le attività e per l’acquisto di attrezzature nuove. “Un rin-graziamento sincero - afferma Fabio Lolli - va a tutti i volontari di Croce Rossa che hanno impegnato il loro tempo in questa attività e a tutti quelli che hanno so-stenuto, sia con offerte che con la pubblicità, la no-stra iniziativa". Noi Giovani della Croce Rossa Italiana abbiamo un so-gno, meraviglioso, potente, forte, ambizioso: quello di essere portatori di un cambiamento nella società. In queste feste tanti i sorrisi ricevuti, tante le aspettative appagate, tanto ancora da fare. Noi Giovani, durante le giornate più incantevoli e più misteriose dell’anno, abbiamo messo un pezzetto di noi ed insieme abbiamo costruito eventi per poter alleviare le sofferenze, so-prattutto quelle di solitudine, di chi soffre, di chi è vulnerabile. C’è tanto ancora da fare, nuove sfide ci aspettano per l’anno nuovo. Cerchiamo di fare la diffe-renza, cerchiamo di migliorarci, cerchiamo di dare qualcosa di noi all’altro per poter rendere anche solo un pomeriggio più allegro, togliendo, forse solo per un istante, un’immagine triste, un pensiero spiacevole. Noi Giovani della Croce Rossa Italiana abbiamo voluto festeggiare in un modo diverso le nostre feste: un gior-no in meno dedicato a noi, un giorno guadagnato per chi ci ha avuto vicini. Perché basta poco per far star bene le persone, per migliorare anche solo un momen-to portando via i ricordi tristi. E con il cuore pieno di gioia e di serenità affronteremo un anno nuovo di altre sfide, per poter continuare a migliorare la realtà che ci circonda. Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Stefano Corsini, Francesco Ameglio, Marco Bellezza. Veronica Di Biase Redazione PIONews

Page 12: PIONews gennaio 2012

nelle regioni < gennaio 2012 < < 12

Nei giorni trascorsi al campo della C.R.I. mi sono sentita davvero amata è o davvero capito la bellezza e la felici-tà di avere dei veri amici accanto per sostenermi , discutere, chiacchierare e anche scherzare. Io in questo campo ho sentito una grande gioia dentro, qualcosa mai provato fin’ora e sento di essere cresciuta mentalmente. Ho conosciuto molte persone che hanno la mia stessa passione cioè aiutare gli altri che possono essere disabili o persone anziane, senza tetto o bambini con disabilità. Spero che un giorno riuscirò a dire ai miei compagni di scuola cosa passo in una normale giornata scolastica, nel senso che se tutti riuscissero a capire il significato di essere emarginanti solamente perché si è timidi e dislessi-ci. Vani sono stati i miei tentativi nel far comprendere a loro che siamo uguali e non diversi solo perche per leg-gere io ci metto qualche minuto in più. Penso che non sia giusto emarginare le persone solo perché hanno bisogno di più tempo per apprendere qualcosa anche se piccola. La dislessia non è una malattia ma un modo diverso nell’imparare qualcosa, nello scrivere e nel calcolare. Noi veniamo affiancati da professori di sostegno e dalle nuove tecnologie ma non sempre sono presenti nella vita quotidiana. Nonostante ciò io non mi fermo davanti a nessuno e a niente. Ogni giorno in ogni parola che sbaglio tutti devono riprendermi mille volte per farmi sentire in colpa, come per dire questa ignorante non sa distinguere la D dalla B o le doppie. Ormai non mi fido più di nessuno e appunto per questo motivo non parlo di questo mio problema, ecco da dove nasce la mia timidezza. Ho imparato ad usare molto la comunicazione non verbale del corpo, infatti gesticolo molto, e ci penso mille volte prima di parlare ma nonostante tutti i miei sforzi non riesco a dir parola anche se la lezione l’ho imparata. Devo dire un grazie alla Croce Rossa Italiana e hai miei genitori perche con loro mi sento normale. Una cosa che mi da forza nel lottare contro questo problema è sapere che nella vita molti attori, cantanti, cal-ciatori, presidenti, senza dimenticare scienziati famosi come Einstein, erano come me semplicemente dislessici. Noi siamo molto sensibili e fragili, ma non per questo bisogna sentirsi emarginati, sarebbe come a dire non ti vogliamo nel gruppo perché sei scuro di pelle o sei di una religione diversa alla mia. La diversità, nonostante ciò, è molto importante perché non siamo macchine o cloni ma siamo appunto esseri umani fatti e creati per aver pensieri ed emozioni proprie. Roberta Deputato Gruppo Giovani C.R.I. di Venosa [email protected]

Dal 2 al 5 Gennaio si è svolto in Basilicata a Castelgran-de un campo di formazione interregionale di 1° livello il “Leucos Camp II”. Durante il campo i corsi attivati sono stati: Leader di I livello e per Attività Socio Assistenziali (A.S.A.). I partecipanti tra corsisti e staff sono stati all’incirca quaranta e i corsi sono stati diretti dai pionieri Emilia-no Gatto (leader I livello) e Silvia Scuotto (A.S.A.). I quattro giorni del campo sono stati molto intensivi sia per i docenti e i corsisti impegnati nello svolgimento delle attività didattiche, anche lo staff ha avuto il suo bel da fare, si è occupato della logistica, della segrete-ria e della cucina. Il Gruppo Giovani C.R.I. di Cancella-ra che insieme all’Ispettorato Regionale ha curato tutta l’organizzazione precedentemente al campo. Tante sono state le attività svolte nel corso leader du-rante le quali i corsisti sono stati spronati a fare squa-dra fino all’esser messi alla prova con delle simulazioni di assemblee di gruppo per arrivare fino alle prove ba-sate sulla fiducia.

“Finalmente anche in questa regione avremo dei Leader di Croce Rossa. - dice Emiliano Gatto - Una re-gione dalla grande umanità, disponibilità e senso di Croce Rossa. I nuovi Aspiranti Leader avranno un'im-portante possibilità di formazione alla quale seguirà un altrettanto importante ruolo: mettere in pratica, sul proprio territorio, ciò che si è appreso durante il campo divenendo ,così, micce di quell'importante cam-biamento delle menti essenziale alla nostra amata as-

Leucos Camp II In Basilicata si è aperto il 2012 all’insegna della formazione

Page 13: PIONews gennaio 2012

13 > > gennaio 2012 > nelle regioni

sociazione”. “Sono certo che i Giovani leader CRI della Basilicata - continua il direttore di corso - abbracceranno in pieno questa sfida diven-tando i protagonisti di un sistema in grado di fron-teggiare gli importanti cambiamenti sociali ai quali oggi stiamo assisten-do. Ed è Proprio quest'ulti-mo punto che è stato il cardine principale di una programmazione che ha tenuto in forte considera-zione aspetti della vita associazionistica, permet-tendo ai corsisti di acquisi-re importanti mezzi per la vita di gruppo, di comitato e quella associativa. Il rag-giungimento degli obiettivi lo si deve anche al docente del corso, Antonello Capo-diferro, elemento essen-ziale tanto nella programma-zione quanto nell'attività di-dattica, un compagno di avven-tura dall'alta professionalità capace di garantire un alto target formativo”. Il corso per operatori A.S.A si è svolto alternando lezioni teori-che e numerose attività prati-

che, tra le quali una intera giornata dedicata all’attività con gli anziani presso una casa di riposo di Muro Lucano. “Questo corso mi ha lasciato tante, troppe emozioni, - Rac-conta Silvia Scuotto - come al-tre esperienze non mi hanno mai fatto vivere ed il mio au-spicio più grande è che questi

giovani che hanno messo tanto impegno, portino un impulso vitale ai gruppi luca-ni”. Non sono mancati mo-menti goliardici in cui i corsisti leader si sono sostituiti agli a.s.a, in una loro attività. Sfottò trai due corsi, il tutto in un clima di cordialità e serenità che ha caratterizzato tutto il campo, in cui si era creato un bellis-simo clima di unione tra tutti senza alcuna differenza tra staff e corsisti. Marco Bellezza Redazione PIONews

Page 14: PIONews gennaio 2012

nelle regioni < gennaio 2012 < < 14

PALOMBARA SABINA - Domenica 15 Gennaio 2012 si è tenuta presso il Castello Savelli di Palombara (RM) la prima Giornata Informativa - formativa riguardo il “Progetto Nelson”, grazie al supporto del gruppo ospi-tante e dell’Ispettorato Regionale dei Giovani C.R.I. del Lazio. Il progetto nato su proposta dei Gruppi Giovani C.R.I. di Pinerolo e Torre Pellice, in Piemonte, e con la colla-borazione dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, è stato elaborato per prevenire i fenomeni del bullismo nelle scuole secondarie di primo grado; rite-nendolo infatti il luogo giusto per dialogare con il bam-bino che si trova a confrontarsi in quel preciso momen-to con nuove realtà, spesso conflittuali. Ad illustrare il progetto e le attività che esso prevede sono stati chiamati gli ideatori stessi affiancati dai Fa-cilitatori di EducAzione alla Pace dei Giovani C.R.I. del Lazio. Credendo nella vicinanza generazionale che ci caratte-rizza e memori dei Principi Fondamentali del Movimen-to Internazionale sono state affrontate due macroaree fondamentali: il mancato rispetto della legalità e il mancato rispetto della persona umana, tematiche af-frontate in maniera innovativa e con attività ad hoc che hanno permesso una profonda riflessione sul feno-meno dilagante del bullismo. Il progetto prevede due incontri da tenere all’interno delle scuole, possibilmente ravvicinati e che vengano condotti da almeno tre pionieri che abbiano preso par-te ad una specifica sessione formativa, poiché è neces-sario acquisire esperienza diretta di ciò che si andrà a realizzare e per poter avere un confronto immediato con chi ha già avuto modo di sperimentarlo con succes-so, analizzandone insieme le eventuali criticità. E’ inoltre un approccio di tipo preventivo, basato sul tentativo di educare i bambini delle scuole al rispetto di regole e principi inalienabili dell'uomo e a lui ricono-sciuti in quanto tale, quello che si è adottato nella ela-

borazione del progetto stesso, pensando di poter lavo-rare a monte su una questione attuale e purtroppo sempre più diffusa nella società odierna e nel contesto giovanile. L’incontro è stato aperto a tutti i Giovani della Croce Rossa del Lazio, non essendo necessarie qualifiche per parteciparvi, ma accogliendo tutti coloro che hanno deciso di mettersi a disposizione per la messa in opera del progetto e di lavorare con impegno alla sua diffu-sione nelle realtà scolastiche del territorio. Durante la sessione formativa i partecipanti hanno altresì avuto modo di testare loro stessi le attività inserite all’interno del progetto, confrontandosi fra di loro ed accertandone alla fine l’efficacia nel raggiungere gli obiettivi prefissati. E’ stata dunque una giornata all’insegna della diffusio-ne, ma soprattutto finalizzata ad acquisire consapevo-lezza e strumenti utili, quanto necessari per poter pre-venire gli atti di bullismo che si verificano al giorno d’oggi nell’ambiente scolastico, incentivando un’azione concreta ed una partecipazione attiva da parte dei giovani che quotidianamente scelgono di ope-rare per il cambiamento di mentalità. Esserci stati si-gnifica ribadire a gran voce un “no” secco nei confronti del bullismo, ma ancor più la volontà di mettersi in gio-co e di impegnarsi in prima persona, affinché si possa costruire un nuovo ordine sociale fondato sul dialogo e l’integrazione totale, valorizzando le differenze intese come risorse e riducendo dove possibile le dinamiche conflittuali presenti. Oltre sessanta pionieri fra i Giova-ni C.R.I. del Lazio hanno deciso di accettare la sfida e di crederci con forza, facendosi promotori del progetto e scegliendo di lottare contro il bullismo. Silvia Colantoni Redazione PIONews

Il “Progetto Nelson” per dire no al bullismo! Nel Lazio una giornata formativa riguardo

Page 15: PIONews gennaio 2012

15 > > gennaio 2012 > nelle regioni

immagine di repertorio

Un campo è sempre un'esperienza intensa ed emozio-nante che molto spesso ti lascia qualcosa dentro e ti fa conoscere volontari che altrimenti non avresti mai in-contrato con cui stringere delle amicizie che magari dureranno anche nel tempo, oltre all'innegabile scam-bio di conoscenze e di metodi e di pensieri che avven-gono in questi giorni dal ritmo così serrato. Il campo di cui tratta questo articolo è innovativo an-che per un altro motivo: è il primo a livello regionale organizzato tra Giovani della Croce Rossa Italiana e dai Volontari del Soccorso, che hanno collaborato nell'orga-nizzazione e nella gestione di questo campo di forma-zione, svoltosi dal 4 al 8 Gennaio 2012, presso l’Istituto Tecnico Commerciale "Medaglia d'oro al v.m. città di Cassino" a Cassino (FR). Aperto a tutte le componenti volontaristiche della re-gione, ha visto l'attivazione di 6 percorsi di formazione: il corso per operatore dell'educAzione alla pace, il re-training quadri dirigenti, corso per animatori per i gio-vani, il corso per truccatori e simulatori, retraining truccatori e simulatori,il corso di formazione di base nel servizio psicosociale, queste i corsi che hanno se-guito ben 150 volontari con la guida dei 20 docenti ac-corsi non solo dal Lazio, ma anche dalle altre regioni. “Il Cassinum Camp appena conclusosi ha soddisfatto le mie aspettative sotto vari aspetti: in primo luogo per la formazione dei volontari, in regione abbiamo 150 volontari che si sono formati nei 6 corsi attivati, sotto-lineando che si tratta di volontari- ci spiega Salvatore Coppola, ispettore regionale dei giovani del Lazio - in secondo luogo, come già detto e sottolineato più volte

durante il campo con i volontari e vertici della regio-ne, per l'importanza di iniziare a muovere passi insie-me tra le componenti. Lo avevamo già fatto a ottobre nella prima assemblea regionale dei giovani e dei vo-lontari del soccorso e lì ci eravamo impegnati a inizia-re una programmazione insieme, abbiamo continuato con questo evento e il 2012 ci vedrà iniziare a lavorare con un'unica segreteria congiunta nell'ufficio. Con Gianluca Granari, commissario dei volontari del soc-corso, abbiamo accettato questa sfida e mi posso rite-nere fortunato di aver iniziato una proficua e ottima collaborazione. Credo fortemente che proprio in questo periodo, dove l'Associazione sta attuando una serie di riforme stori-che, sia fondamentale partire dalla formazione e pro-prio da qui avere questo momento di condivisione se, come ci dice la Strategia 2020, dobbiamo Fare di Più, Fare Meglio e avere un maggiore impatto è necessa-rio lavorare insieme affinché ci si possa migliorare e si possa raggiungere sempre più persone che hanno biso-gno di noi. Mi preme di ringraziare i volontari della provincia di Frosinone per il grande lavoro svolto, era la prima vol-ta che un campo regionale veniva ospitato nel loro ter-ritorio e sono davvero soddisfatto per il grande lavoro svolto e il supporto che ci hanno dato, il mio ringrazia-mento in particolare va al commissario provinciale Pia Cigliana per l'aiuto e la disponibilità dimostrata e all'i-spettore provinciale dei giovani Pasquale Florio che è stato il Capo campo e ha saputo coordinare questo e-vento al meglio. Sicuramente dobbiamo migliorare, problemi ne abbia-mo avuti, ma ritengo che la causa principale fosse di non aver mai lavorato insieme, ma con questo spirito riusciremo correndo insieme ad arrivare più lontano”. “Il corso proposto alla Componente dei Giovani della C.R.I. del Lazio, unitamente alla Componente dei VV.D.S., nasce da un’idea congiunta dell’Ispettorato Regionale” - commenta Luca Hinna Danesi direttore del corso di retraining dei quadri dirigenti - tale sviluppo

Cassinum Camp: insieme, più lontano Primo campo regionale in collaborazione con i Volontari del Soccorso del Lazio

Page 16: PIONews gennaio 2012

nelle regioni < gennaio 2012 < < 16

associativo, in linea con una politica che vede la for-mazione dei Vertici al primo posto, ha visto formarsi circa 15 Volontari della regione. Gli argomenti trattati hanno permesso grande spazio ad un confronto fra quadri, e rivolta ad un’applicazione sempre maggiore dei Principi di Croce Rossa sul territorio. Altri appuntamenti verranno cadenzati durante il 2012 a seguito del rinnovo delle cariche Associative della Componente”. “Allora la mia impressione riguardo al campo di Cassi-no è per lo più positiva”- racconta Nicola della Came-ra, direttore del corso per animatori per i giovani - “La logistica, nonostante il ritardo iniziale nell'allestimen-to della struttura, ha sempre ed in ogni modo esaudito ogni richiesta di noi formatori e dei corsisti. Il perso-nale dei VdS nonostante le difficoltà oggettive nel par-tecipare ad un campo(vedi ad esempio il pernottamen-

to in albergo di molti corsisti e di alcuni docenti) si è dimostrato pronto ad interagire con noi giovani nei momenti di condivisione(pranzo e cena). Altre cose non ci sono da aggiungere perchè ci hanno veramente creato un ambiente idoneo alla perfetta riuscita dei corsi e di questo non posso far altro che ringraziare nuovamente il comitato ospitante e tutta la regione Lazio”. Il campo ha dato così l'opportunità di sperimentare una collaborazione tra due componenti diverse e ha dato i suoi frutti nei volontari che hanno partecipato e che hanno avuto la possibilità di formarsi per poter essere così più professionali e consapevoli nei confronti dei “nuovi” vulnerabili. Altro grande merito di questo campo è stato quello di muovere un passo in più verso il consolidamento delle relazioni collaborative tra le varie componenti volonta-ristiche, in linea con la nuova riforma della Croce Rossa che si sta attuando in questo periodo. Valentina Forleo Redazione Pionews

L’attività è stata organizzata nei tavoli di lavoro della regione: i Giovani della croce Rossa di Rimini propongo-no spesso attività di sensibilizzazione in locali e disco-teche, perché chi meglio di un giovane può confrontar-si con un altro giovane? Analizzando i bisogni di territo-rio i volontari romagnoli si sono recati in 4 locali diver-si. I locali dove i giovani hanno svolto la loro opera di sensibilizzazione sono: Peter Pan club di Riccione , Vel-vet club & factory di Rimini, Classic Club di Rimini e Pascià di Riccione. Le attività hanno avuto successo, con elevato materia-le impiegato per garantire una buona attività. Sono sati distribuiti 260 preservativi forniti dall’ispettorato na-zionale e numerosi volantini informativi. Numerosi i ragazzi che si sono sottoposti ai test di vero e falso. 2 animatori ABC supportati da 20 pionieri non formati hanno realizzato un banchetto formidabile che ha per-messo di avere ben 284 contatti con persone che quella sera pensavano solo a divertirsi, ma assieme ai giovani della C.R.I. hanno imparato a prevenire. Per riuscire ad

entrare nei locali, è stata fatta una richiesta ai pro-prietari che hanno accettato di gran lunga sposando a pieno il nostro progetto. Ancora una volta i giovani volontari hanno potuto trar-re un’ esperienza positiva e aver ottenuto tanto nell’attività.

I Giovani della Croce Rossa dell’Emilia Romagna in 4 locali notturni Impegnati nella sensibilizzazione all’uso del preservativo

Page 17: PIONews gennaio 2012

17 > > gennaio 2012 > nelle regioni

L’esperienza della Giovane di Croce Rossa Agnese Riccò del comitato locale di Maranello: “la partecipazione dei gruppi ai tavoli di lavoro inizialmente non è stata abbondante,anzi! Abbiamo avuto qualche difficoltà or-ganizzativa e comunicativa, ma abbiamo deciso di coin-volgere comunque tutte le province della Romagna, anche se questo ha voluto dire, metterci tanta volontà e crederci fino in fondo. I tavoli di lavoro regionale so-no iniziati in autunno. Siamo molto soddisfatti anche perché questi eventi sono frutto di enorme organizza-

zione e impegno, capacità di ascoltare, confrontarsi, cambiare il proprio punto di vista a favore del lavoro di gruppo, ma soprattutto siamo contenti di aver accetta-to una sfida nata proprio dai ragazzi stessi”. Con queste parole conclude la pioniera, entusiasta del lavoro fatto in tutta la giornata. Portando a casa una conferma: i Giovani della Croce Rossa sono adatti ad attirare ed a comunicare in modo efficace e vincente. Roberto Carella Redazione PIONews

BIELLA - Si è svolto presso il Comitato Provinciale di Biella, dal 13 al 15 Gennaio 2012, il weekend “L’isola che non c’è”, idea nata con lo scopo di consolidare i Gruppi della provincia e dalle finalità sia aggregative che formative; durante il quale sono state trattate le tematiche dell'Area Pace ed al contempo quelle dell’Area Cooperazione Internazionale. Pensato come esperienza motivante per il neocostituito Gruppo dei Giovani C.R.I. di Cossato ed in seguito an-che per i Giovani C.R.I. di Biella, il campo è stato in grado di instillare nei partecipanti la voglia di mettersi in gioco e di creare gruppo, spingendoli ad acquisire elementi fondamentali per il confronto e strumenti di azione all’interno della Croce Rossa Italiana. Con il titolo della celeberrima canzone di Edoardo Ben-nato, proposto dal pioniere Gianluca Destefanis,

“ l ’ i s o l a che non c’è” è stata il preambo-lo di un v i a g g i o che ha visto lavo-rare insie-me ed im-pegnar s i molti fra i

Giovani della provincia di Biella, che con fantasia ed un pizzico di im-maginaz ione hanno scelto di vedere l’isola come un luogo rag-giungibile e concretamen-te realizzabile, sino a renderla a loro misura attraverso attività aggregative, sia ludiche che formative, e lezio-ni di approfondimento. Durante la prima serata si sono tenute attività di cono-scenza, volendo poi iniziare l’indomani il percorso con attività di team-building, per poi proseguire trattando di comunicazione e approfondendo le tematiche relati-ve all’area pace. La domenica invece è stato terminato il cammino intrapreso, dando spunti preziosi riguardo l’area cooperazione internazionale e concludendo con attività aggregative. Molteplici gli obiettivi, non solo infatti è stato così possibile per i ragazzi comprendere attraverso un’esperienza personale e diretta quanto il gruppo possa realizzare e ciò che rappresenti realmen-te, ma ancor più sono riusciti a cogliere il significato profondo di quelli che sono i Principi Fondamentali del Movimento, attraverso la maggior conoscenza delle a-ree di intervento e delle sfide che la Croce Rossa di

“L’isola che non c’è” Quando l’immaginario diventa reale ed il cambiamento possibile

Page 18: PIONews gennaio 2012

nelle regioni < gennaio 2012 < < 18

oggi ha ac-cettato e ci pone dinan-zi. Anche da Biella i par-tecipanti en-t u s i a s t a dell’evento auspicano la possibilità di r i p e t e r e l’esperienza

e continuano ad interagire con chi ha condiviso con lo-ro questo momento di confronto. “L’isola che non c’è” ha permesso dunque di capire l’importanza della squadra come strumento capace di stimolare il dialogo quanto la cooperazione, focalizzan-do l’attenzione sulla metodologia della peer education e condividendo esperienze pregnanti e motivanti dal carattere non formale, dove solo con un impegno con-diviso e comune è possibile raggiungere traguardi effi-cienti.

E’ stato un campo dunque all’insegna del gruppo e del-la sua formazione, invitando i Giovani della Croce Ros-sa a raccogliere la sfida più ardua: essere in grado di risvegliare in loro e in chi li circonda la voglia di sape-re, di capire, di inventare e di lavorare, come impe-gnarsi in un progetto alto ed ambizioso, che richieda impegno costante, dedicandosi con entusiasmo e pas-sione, per imparare ad essere esigenti con se stessi e comprendere di essere capaci di andare avanti nono-stante gli imprevisti e le difficoltà, sino a trasformarsi in un gruppo destinato alla meta e soprattutto alla coo-perazione. E poi ritrovare in un gesto ed in un volto, compagni di viaggio con i quali condividere iniziative ed emozioni, affinché sia davvero una “leadership condivisa”, conti-nuando a cercare la proprio “isola”e non rinunciando mai all’idea che abbiamo di essa, impegnandoci affin-ché diventi reale quanto il cambiamento, perché come dice la canzone: “ E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te”. Silvia Colantoni Redazione PIONews

Per raccontare di “Open 2”, il campo di forma-zione dei Giovani della C.R.I. tenutosi a San Giovanni Rotondo (FG) dal 26 al 30 dicembre, si potrebbero descrivere questi cinque giorni con minuzia di particolari, partendo dal discor-so di apertura di un emozionato Domenico De Mattia, ispettore regionale Giovani CRI Puglia, che definiva il campo: “un momento fonda-mentale di crescita, a conclusione di un per-corso di sfide e formazione, partito tre anni fa con l’inizio del mandato”. Si potrebbero poi raccontare le esperienze, e citare i nomi, dell’impagabile staff, presentato volto dopo volto nel discorso dell’ispettore regionale, ma da subito in contatto diretto con gli oltre 40 partecipanti al campo. Partecipanti che erano suddivisi nei due corsi, uno di Area Pace e l’altro di Educazione alla sessualità e preven-zione delle malattie sessualmente trasmesse e che, nelle innumerevoli ore di lezione, erano guidati dagli 11 docenti che li hanno trasformati da corsisti emozionati e carichi di aspettative, a consape-voli e preparati operatori e animatori, pronti a metter-si al servizio dei vulnerabili. Nel racconto del campo, a questo punto, non potrem-mo tralasciare le risate festose durante l’ora di pranzo, l’atmosfera di gruppo e condivisione che si respirava dentro e fuori le aule, gli sguardi complici tra corsisti e docenti, i sorrisi rassicuranti dello staff, la soddisfazio-ne impressa sul volto del capocampo e dei suoi collabo-

ratori, Davide Savino ed Angela Lenti. Ma visto che neanche le parole, i racconti dettagliati, gli abbracci e le lacrime di fine campo potrebbero ren-dere l’idea di quanto “Open2” abbia regalato ai corsi-sti, solo l’immagine della memorabile serata del 28 di-cembre, quando l’aula plenaria si è trasformata in pal-coscenico, potrebbe forse aiutarci nel raccontare la magia del campo. Quella sera, infatti, le parole sono diventate musica e le ansie, i progetti, le nuove cono-

A suon di musica, i Giovani della C.R.I. concludono il campo “Open 2” Formazione al campo di San Giovanni Rotondo, con la cantante Erica Mou.

Page 19: PIONews gennaio 2012

19 > > gennaio 2012 > nelle regioni

scenze ac-quisite si so-no lasciate cullare dalla voce della cantante bi-scegliese Eri-ca Mou che, alla vigilia della sua partecipazio-ne a Sanre-mo, ha can-

tato piena di calore per i Giovani CRI della Puglia.

E’ “grazie” la parola che Erica ha ripetuto più volte durante il concerto, a conferma non solo dell’ospitalità dei Giovani, ma soprattutto dell’aria di cambiamento e voglia di migliorarsi che nel campo si è respirata fino all’ultimo istante e che è arrivata anche alla cantante. Ora, però, che siano i fatti a parlare e, concluso il campo, si apra il sipario sull’attività a servizio dei vul-nerabili dei nuovi operatori ed animatori formati nel campo. Ilaria Altavilla Redazione PIONews

Nonostante la Giornata Mondiale contro l’AIDS del 1 Dicembre (dedicata ad accrescere la coscienza dell’epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV) sia passata da qualche settimana a Guar-diagrele, una piccola cittadina in provincia di Chieti, le attività di sensibilizzazione alle Malattie Sessualmente Trasmissibili (M.S.T.) sono proseguite a pieno ritmo. Infatti gli Animatori formati nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili del Gruppo Giovani di Guardiagrele presso il PalaTenda, messo a disposi-zione dall’amministrazione comunale, e grazie all’intervento dell’Infettivologo Francesco Ricci e del responsabile del laboratorio analisi dell’ospedale di Guardiagrele, nella serata del 28 Dicembre hanno avu-to la possibilità di realizzare un convegno con la finali-tà di diffondere il pensiero e l’operato della campagna nazionale dell’ente. La serata ha avuto inizio con i consueti saluti delle au-torità locali presenti e dell’Ispettrice del Gruppo Gio-vani, la pioniere Lina Cacchione, che ha dato subito spazio ai Pionieri Mattia Colasante e Rita Armellini. Nella prima parte della serata è intervenuto il Pioniere Mattia Colasante, Animatore ABC, che ha fatto una breve ma incisiva introduzione sulla diffusione dell’AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome ovve-ro sindrome da immunodeficienza acquisita) e dell’HIV (Human Immunodeficiency Virus ovvero il virus dell’immunodeficienza umana). Subito dopo è intervenuto il Prof. Francesco Ricci che ha spiegato l’eziologia, ovvero gli avvenimenti, i motivi e le variabili causali delle malattie trattate, le vie di trasmissione e le conseguenze dell’AIDS e delle altre M.S.T. portando la sua lunga esperienza maturata nel continente africano e nell’ambito ospedaliero naziona-le. L’argomento trattato nella terza parte del convegno è stato il test dell’HIV, presentato dal Dott. Argentino

Alimonti, por-tando delle te-stimonianze del-la realtà locale e focalizzandosi sull’aspetto psi-cologico riguar-dante la comuni-cazione della dura notizia del-la positività del test. La serata si è conclusa con l’intervento del secondo Anima-tore, la pioniera Rita Armellini, la quale ha spie-gato che la pre-venzione delle malattie sessual-mente trasmissibili nasce dalla volontà dei Giovani del-la Croce Rossa Italiana di promuovere l'interesse della popolazione verso l'adozione di abitudini di vita salutari e sicure, diffondere informazioni, basate sull'evidenza medico-scientifica, sulla contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili e discutere sul rispetto di tutte le persone ed i loro orientamenti sessuali. I due animatori ci confessano: “è stata un esperienza molto importante per la nostra “formazione” di Ani-matori perchè ci ha dato la possibilità di confrontarci con dei professionisti che trattano giornalmente que-ste tematiche, provocando non poca agitazione e pre-occupazione in noi semplici volontari. Nonostante tut-to abbiamo accettato di affrontare questa sfida riu-scendo a far conoscere questa importante attività del-la componente a medici ed autorità che si sono compli-mentati per l’ ottimo lavoro svolto e per gli obiettivi

Guardiagrele va dritto verso la prevenzione alle MST Il Gruppo Giovani C.R.I. della provincia di Chieti si occupa di diffondere la campagna contro le

Malattie Sessualmente Trasmissibili

Page 20: PIONews gennaio 2012

nelle regioni < gennaio 2012 < < 20

Dal 2 al 5 Gennaio 2012 si è tenuto presso l’Istituto Comprensivo Brancaccio di Maddaloni, il “CAMPania Felix 2”, seconda edizione del campo di formazione invernale ad opera dell’Ispettorato Regionale dei Giovani della Croce Rossa della Campania e che ha riscosso anche quest’anno un n o t e v o l e s u c c e s s o . I Giovani C.R.I di Maddaloni hanno curato egregia-mente tutto ciò che concerne la logistica, mentre Giorgio Raia, pioniere del Gruppo Giovani C.R.I di Portici, si è occupato del coordinamento della di-dattica. I corsi attivati sono stati il frutto delle esigenze emerse durante l’ultima Assemblea Regionale, cercando di dare una risposta sempre più efficace e mirata a quelli che sono i bisogni del gruppi e delle realtà che viviamo, in particolare si sono svolti in concomitanza: il corso per Animatori Igie-ne, Dieta ed Educazione Alimentare (IDEA), per Opera-tori dell’Area Cooperazione Internazionale, per Opera-tori Attività Socio Assistenziali ed infine per Animatori di Educazione Sessuale e Malattie Sessualmente Tra-smissibili. Inoltre sono stati realizzati con la collabora-

zione del Comitato Regionale C.R.I. della Campania altri 2 corsi: il Corso per Simulatori e con il supporto della scuola di formazione di Napoli l’innovativo “PerCorso Trauma”.

In particolare, proprio durante il corso simulatori, nella serata del penultimo giorno, è stato realizzato la cosiddetta “ambaraba” ossia il battesimo del si-mulatore, i corsisti sono stati infatti impegnati in un'attività teatrale che realizzasse scene capaci di rompere il ghiaccio e togliere l’imbarazzo fra il pub-blico e gli aspiranti simulatori. E’ stata inoltre rea-lizzata con il soccorso dei volontari del PerCorso Trauma una seconda simulazione, nella quale alcuni delegati del Comitato Internazionale facevano visita ad un ospedale da campo. Il campo svoltosi ha dato grande soddisfazione sia per l’alto numero di adesioni, nessuno infatti imma-ginava che nel periodo post natalizio fosse possibile una tale affluenza: 120 sono stati i corsisti che si sono formati presso il CAMPania Felix 2; sia per il riscontro avuto dai partecipanti in quanto ad entu-siasmo ed idee.

“CAMPania Felix 2” : Diamo forza all’Azione! Ancora un “Sì!”, al campo di formazione, per mettersi in gioco

che la cam-pagna rag-giunge. Ulte-riori soddi-sfazioni sono state le di-verse offerte di collabora-zione per attività futu-re, sia da

parte dei medici che da parte delle autorità locali in-tervenute al convegno. Questa serata ci ha dato mag-

gior motivazione nel continuare a portare avanti pro-getti di questo genere" Nonostante la poca affluenza, il convegno si è dimo-strato un ottimo mezzo per diffondere le attività di sensibilizzazione alle MST, AIDS e HIV e per i Giovani del gruppo di Guardiagrele è stato un altro piccolo tas-sello da aggiungere al mosaico della crescita degli ani-matori e dello stesso gruppo. Federica Sorrentino Redazione PIONews

Page 21: PIONews gennaio 2012

21 > > gennaio 2012 > nelle regioni

Come affermato da Paolo Picciafoco, Commissario Re-gionale dei Giovani C.R.I. della Campania , si dichiara dunque soddisfatto dal lavoro svolto da parte dello staff regionale e dei vari staff logistici che si sono sus-

seguiti; soddisfazione ancora più grande che si ha quando arrivano i primi riscontri sul territorio ver-so i vulnerabili. Ed è così che i Giovani della Croce Rossa della Campania ora sembrano davvero pronti a racco-gliere la sfida e capaci di cambiare mentalità, so-prattutto nell’ottica di aver acquisito degli stru-menti concreti che possano aiutare i vulnerabili a ri-trovare una condizione di vita ottimale e che li a iut ino a creare svi luppo soc iale. Il CAMPania Felix 2 non è stato dunque solo motivo di formazione, ma anche e soprattutto punto di riferimento per creare rete e tornare a mettere in luce i nostri Principi Fondamentali; si è lavorato così in un clima “familiare” non solo per l'ottima sinergia all'interno dei corsi, quanto anche perché ai ragazzi è stato dato modo di poter socializzare e confrontarsi, costituendo così un ulteriore ele-

mento di crescita e possibilità di mettersi in gioco. Giacomo Colantuono Redazione PIONews

Con la nuova grafica di PIONews, per l'anno 2012, ab-biamo voluto aderire ad un progetto in linea con i prin-cipi della Croce Rossa, si tratta di "No carta, si web" un'iniziativa di un giornalista che da sempre predilige la lettura online alla carta stampata per proteggere l'ambiente; si tratta di un imprenditore italiano, Enrico Anghilante, nato a Cuneo nel 1972 dove tutt'ora risie-de, dopo una formazione classica, prima partecipa alla nascita di Internet in provincia di Cuneo operando da subito in una azienda per la fornitura di servizi internet e siti web, poi 12 anni fa “inventa il primo quotidiano on line d’Italia” a Imperia dal nome www.sanremonews.it. "L’idea deriva dalla volontà di unire una simbiosi che è automatica. Il Web e l’Ambiente. Perché? Se si usa internet per fruire delle informazioni si fa anche buon uso del rispetto dell’ambiente; - ha spiegato Anghilan-te a PIONews - Niente carta, o solo quella necessaria per stampe è di certo un bel risparmio ed un buon ge-sto concreto di green Information". Il suo lavoro è sul web ormai da molti anni, si dice che la carta stampata andrà a sparire, tecniche commer-ciali o salvaguardia dell'ambiente? "La carta non deve sparire. Occorre riciclare di più ed usarla con maggior buonsenso. Credo però che una sana lettura su paper sia sempre auspicabile" - ha sottolineato poi. Oggi il suo gruppo editoriale è presente con giornali nelle provincie di Cuneo, Asti, Savona, Imperia e Mon-

tecarlo, oltre alle esperienze di quotidiani sportivi a Cuneo e Savona, di taglio turistico a Cagliari e presto in altre città. “'Il giornalismo quando è buono non è di-screto', questa la scritta dietro la scrivania; - ha con-cluso Anghilante - "chi vuole stampare PIONews stampi solo ciò che serve, è la forza di internet, è un modo corretto di fare green information", il consiglio finale del cuneese. Troverete su tutti i numeri di PIONews del 2012 il logo del progetto No carta, si web! Francesco Ameglio Redazione PIONews

PIONews aderisce al progetto "No carta, si web" Ecco cosa si tratta, intervista all'ideatore Enrico Anghilante

Page 22: PIONews gennaio 2012